Polifonia Quando oggetto della parola è unaltra parola, altrui o propria, che si intreccia alla...

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Polifonia Polifonia Quando oggetto della parola è un’altra parola, altrui o Quando oggetto della parola è un’altra parola, altrui o propria, che si intreccia alla prima con forme e intenzioni propria, che si intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse: diverse: Stratificazione del discorso Stratificazione del discorso dialogismo dialogismo intertestualità e intratestualità intertestualità e intratestualità discorso riportato (o citazione) discorso riportato (o citazione) Bachtin ( Bachtin ( Estetica e romanzo Estetica e romanzo (1975), Einaudi, 1979) ha scoperto per (1975), Einaudi, 1979) ha scoperto per primo che in una gran quantità di testi, soprattutto letterari, primo che in una gran quantità di testi, soprattutto letterari, si devono riconoscere diverse voci, attribuite a soggetti che si devono riconoscere diverse voci, attribuite a soggetti che parlano simultaneamente. Ducrot ( parlano simultaneamente. Ducrot ( Le dire et le dit Le dire et le dit , Paris, 1984) ha , Paris, 1984) ha sviluppato questa idea (anche sulla scia di Benveniste) mostrando sviluppato questa idea (anche sulla scia di Benveniste) mostrando che la pluralità delle voci è rintracciabile non solo in testi che la pluralità delle voci è rintracciabile non solo in testi complessi, ma anche all’interno di un singolo enunciato. complessi, ma anche all’interno di un singolo enunciato. Ma Ducrot esclude dalla polifonia i casi di discorso Ma Ducrot esclude dalla polifonia i casi di discorso riportato, che invece vengono ormai fatti rientrare a riportato, che invece vengono ormai fatti rientrare a pieno titolo tra i fenomeni polifonici. pieno titolo tra i fenomeni polifonici.

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PolifoniaPolifonia

Quando oggetto della parola è un’altra parola, altrui o propria, che si Quando oggetto della parola è un’altra parola, altrui o propria, che si intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse:intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse:

Stratificazione del discorsoStratificazione del discorso

dialogismodialogismo

intertestualità e intratestualitàintertestualità e intratestualità

discorso riportato (o citazione)discorso riportato (o citazione)

Bachtin (Bachtin (Estetica e romanzoEstetica e romanzo (1975), Einaudi, 1979) ha scoperto per primo che in (1975), Einaudi, 1979) ha scoperto per primo che in una gran quantità di testi, soprattutto letterari, si devono riconoscere diverse una gran quantità di testi, soprattutto letterari, si devono riconoscere diverse voci, attribuite a soggetti che parlano simultaneamente. Ducrot (voci, attribuite a soggetti che parlano simultaneamente. Ducrot (Le dire et le ditLe dire et le dit, , Paris, 1984) ha sviluppato questa idea (anche sulla scia di Benveniste) Paris, 1984) ha sviluppato questa idea (anche sulla scia di Benveniste) mostrando che la pluralità delle voci è rintracciabile non solo in testi complessi, mostrando che la pluralità delle voci è rintracciabile non solo in testi complessi, ma anche all’interno di un singolo enunciato.ma anche all’interno di un singolo enunciato.

Ma Ducrot esclude dalla polifonia i casi di discorso riportato, che invece Ma Ducrot esclude dalla polifonia i casi di discorso riportato, che invece vengono ormai fatti rientrare a pieno titolo tra i fenomeni polifonici.vengono ormai fatti rientrare a pieno titolo tra i fenomeni polifonici.

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Polifonia del giornalePolifonia del giornale

Fisiologica: molteplicità di enunciatori delegatiFisiologica: molteplicità di enunciatori delegati

Direttore come primo enunciatore delegatoDirettore come primo enunciatore delegato Stile oggettivoStile oggettivo: effetto trasparenza enunciativa: il direttore tende : effetto trasparenza enunciativa: il direttore tende

a scomparire come enunciatore delegato; il giornale sembra farsi a scomparire come enunciatore delegato; il giornale sembra farsi da sé, riflettendo la realtà senza una esplicita istanza da sé, riflettendo la realtà senza una esplicita istanza interpretativa -> strategia di neutralità del giornaleinterpretativa -> strategia di neutralità del giornale

L’assenza di firma ha la funzione esplicita di cancellare la distanza L’assenza di firma ha la funzione esplicita di cancellare la distanza enunciativa che pur sempre separa un enunciatore specifico enunciativa che pur sempre separa un enunciatore specifico dall’enunciatore testatadall’enunciatore testata

Stile soggettivoStile soggettivo: in alcuni quotidiani (“il Foglio” di Ferrara, “la : in alcuni quotidiani (“il Foglio” di Ferrara, “la Repubblica” ancora legata al nome di Scalfari) il direttore in Repubblica” ancora legata al nome di Scalfari) il direttore in quanto enunciatore delegato ha una forte funzione coesiva; la sua quanto enunciatore delegato ha una forte funzione coesiva; la sua presenza serve a ribadire l’orizzonte di valori a cui si richiama il presenza serve a ribadire l’orizzonte di valori a cui si richiama il quotidiano e così a riattualizzare il contratto tra enunciatore e quotidiano e così a riattualizzare il contratto tra enunciatore e enunciatario (vedi enunciatario (vedi argumentum di autoritàargumentum di autorità della retorica classica) della retorica classica)

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Le diverse voci, ciascuna dotata di un proprio stile Le diverse voci, ciascuna dotata di un proprio stile enunciazionale, tendonoenunciazionale, tendono

a confluire in una voce coerente della testata (nel caso a confluire in una voce coerente della testata (nel caso dei quotidiani agenda e attivisti)dei quotidiani agenda e attivisti)

oppureoppure

a mantenere la propria specificità come prova della a mantenere la propria specificità come prova della pluralità delle posizione (nel caso dei quotidiani pluralità delle posizione (nel caso dei quotidiani istituzionali che applicano una strategia di istituzionali che applicano una strategia di neutralizzazione, es. del Corriere della sera)neutralizzazione, es. del Corriere della sera)

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Altro livello di polifonia:Altro livello di polifonia:forme del discorso riportatoforme del discorso riportatoDiscorso Diretto (DD)Discorso Diretto (DD)

Esempio: Il discorso di Berlusconi a Strasburgo Esempio: Il discorso di Berlusconi a Strasburgo (2.7.2002)(2.7.2002)

Il GiornaleIl Giornale::

T. «Così l’Italia ridarà slancio all’Europa»T. «Così l’Italia ridarà slancio all’Europa»

St. Berlusconi illustra il programma: St. Berlusconi illustra il programma: dall’allargamento ad est alla riforma delle dall’allargamento ad est alla riforma delle pensionipensioni

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CdS, 18.3.2012CdS, 18.3.2012T. «Riforme condivise, alla politica serve moralità » T. «Riforme condivise, alla politica serve moralità »

T. Monti: basta veti sul lavoroT. Monti: basta veti sul lavoroC. «C. «Tutti cedano qualcosaTutti cedano qualcosa ». Ma imprese e Cgil: intesa lontana ». Ma imprese e Cgil: intesa lontana

RE, 18.3.2012RE, 18.3.2012T. Monti: “T. Monti: “Sindacati cedete qualcosaSindacati cedete qualcosa””C. Gelo da Cgil, Cisl e UIL. Il premier: Fiat può investire dove vuoleC. Gelo da Cgil, Cisl e UIL. Il premier: Fiat può investire dove vuole

T. Napolitano, appello ai partitiT. Napolitano, appello ai partiti““Moralità contro corruzione”Moralità contro corruzione”

St, 18.3.2012St, 18.3.2012T. Lavoro, Monti ai sindacatiT. Lavoro, Monti ai sindacati““Rinunciate a qualcosaRinunciate a qualcosa””

T. Napolitano, la scossa ai partitiT. Napolitano, la scossa ai partiti““Comportamenti più trasparenti”Comportamenti più trasparenti”

LiLiT. Le nuove tasse di MontiT. Le nuove tasse di MontiSt. Mario molla i sindacati: l’art. 18 si cambia in settimana. Ma sugli St. Mario molla i sindacati: l’art. 18 si cambia in settimana. Ma sugli ammortizzatori rischia il postoammortizzatori rischia il posto

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Tendenza ad attenuare o addirittura a eliminare i Tendenza ad attenuare o addirittura a eliminare i confini tra contesto citante, discorso indiretto confini tra contesto citante, discorso indiretto subordinato e non subordinato e stile indiretto subordinato e non subordinato e stile indiretto liberolibero

Gli indicatori grafici tradizionali vengono usati Gli indicatori grafici tradizionali vengono usati con molta libertà: con molta libertà: virgolette citazionali sia per gli enunciati che si virgolette citazionali sia per gli enunciati che si

vogliono far passare per autentici sia per quelli che vogliono far passare per autentici sia per quelli che sono chiaramente parafrasi (in forma diretta) degli sono chiaramente parafrasi (in forma diretta) degli originali discorsi diretti privi dei consueti indicatori originali discorsi diretti privi dei consueti indicatori grafici: il riconoscimento è affidato alla sola struttura grafici: il riconoscimento è affidato alla sola struttura sintattico-pragmatica (uso della I persona nelle frasi sintattico-pragmatica (uso della I persona nelle frasi citate) (es.: “Manda un messaggio chiaro: non ci citate) (es.: “Manda un messaggio chiaro: non ci fermeremo, nessuno ci fermerà”, La Repubblica5.4.93)fermeremo, nessuno ci fermerà”, La Repubblica5.4.93)

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Giornalismo e discorso Giornalismo e discorso riportatoriportato

Il giornalismo è il luogo professionalmente Il giornalismo è il luogo professionalmente deputato alla resa della parola altrui.deputato alla resa della parola altrui.

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Discorso riportatoDiscorso riportato

Quattro forme fondamentali:Quattro forme fondamentali:

Discorso direttoDiscorso diretto Discorso indirettoDiscorso indiretto Discorso indiretto liberoDiscorso indiretto libero Discorso diretto liberoDiscorso diretto libero

La tendenza oggi dominante a preferire schematizzazioni di tipo La tendenza oggi dominante a preferire schematizzazioni di tipo continuo (fuzzy sets) a schematizzazioni di tipo discreto, ha continuo (fuzzy sets) a schematizzazioni di tipo discreto, ha portato a considerare le diverse forme di discorso riportato come portato a considerare le diverse forme di discorso riportato come varietà comprese entro i due estremi della mimesi (discorso varietà comprese entro i due estremi della mimesi (discorso diretto) e della diegesi (discorso indiretto) del discorso originario diretto) e della diegesi (discorso indiretto) del discorso originario o discorso primo, di cui le varie forme di discorso riportato sono o discorso primo, di cui le varie forme di discorso riportato sono una derivazione.una derivazione.

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Mimesi e diegesiMimesi e diegesi Sono le due dimensioni costitutive dell’organismo narrativo Sono le due dimensioni costitutive dell’organismo narrativo mimesimimesi, ovvero dialogo, citazione o riproduzione di parole: , ovvero dialogo, citazione o riproduzione di parole:

“testo di personaggi”“testo di personaggi” . La citazione della parola altrui è prima . La citazione della parola altrui è prima di tutto riproduzione della immagine che di essa ci si è fatta di tutto riproduzione della immagine che di essa ci si è fatta (Mortara Garavelli, (Mortara Garavelli, La parola d’altriLa parola d’altri, 1985: 82)., 1985: 82).

diegesidiegesi, cioè racconto, descrizione e avvenimenti: , cioè racconto, descrizione e avvenimenti: “testo di “testo di narratore”narratore”

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QuestioniQuestioni Sottostima quantitativa delle possibilità a disposizione del Sottostima quantitativa delle possibilità a disposizione del

parlante per riportare la parola d’altriparlante per riportare la parola d’altri Sottostima qualitativa degli aspetti funzionali legati alle Sottostima qualitativa degli aspetti funzionali legati alle

diverse forme del DRdiverse forme del DR

Il DD è una delle forme di rappresentazione del D originario Il DD è una delle forme di rappresentazione del D originario (discorso primo); resta un discorso secondo anche quando (discorso primo); resta un discorso secondo anche quando (caso raro) riproduce esattamente la forma del discorso (caso raro) riproduce esattamente la forma del discorso originario.originario.

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È necessario prestare attenzione al contesto citante, al È necessario prestare attenzione al contesto citante, al “discorso riportante” in cui si inserisce il discorso “discorso riportante” in cui si inserisce il discorso riportato.riportato.

In generale l’espressione “discorso riportato” individua lo In generale l’espressione “discorso riportato” individua lo studio dell’insieme del discorso riportante e del discorso studio dell’insieme del discorso riportante e del discorso riportato. Ma Calaresu (p. 109) propone di adottare questa riportato. Ma Calaresu (p. 109) propone di adottare questa espressione solo come iperonimo di DI, DD, DIL, DDL e di espressione solo come iperonimo di DI, DD, DIL, DDL e di distinguerlo dal discorso riportante e citante, per utilizzare distinguerlo dal discorso riportante e citante, per utilizzare infine l’espressione infine l’espressione rappresentazione o riproduzione di rappresentazione o riproduzione di discorsidiscorsi per indicare il loro insieme. per indicare il loro insieme.

La riproduzione della parola altrui è un fenomeno del La riproduzione della parola altrui è un fenomeno del discorso che riguarda la messa in relazione di due diversi discorso che riguarda la messa in relazione di due diversi contesti e due diversi scopi (quelli del discorso citante e contesti e due diversi scopi (quelli del discorso citante e del discorso citato) (Calaresu:107)del discorso citato) (Calaresu:107)

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Condizioni del DR secondo Mortara Garavelli (Condizioni del DR secondo Mortara Garavelli (La parola d’altriLa parola d’altri, , 1985):1985):

MetareferenzialitàMetareferenzialità: quando cioè una enunciazione viene assunta : quando cioè una enunciazione viene assunta come oggetto di un’altra enunciazionecome oggetto di un’altra enunciazione

RappresentativitàRappresentatività: è necessario che venga rappresentato l’oggetto o : è necessario che venga rappresentato l’oggetto o argomento del DR (Calaresu preferisce parlare di argomento del DR (Calaresu preferisce parlare di “rappresentazione, riassuntiva, del tema del discorso: operazione “rappresentazione, riassuntiva, del tema del discorso: operazione affine alla assegnazione di un titolo)affine alla assegnazione di un titolo)

Non-performativitàNon-performatività: il verbo dire che funziona da introduttore non : il verbo dire che funziona da introduttore non deve svolgere funzione performativa (valido per le autocitazioni)deve svolgere funzione performativa (valido per le autocitazioni)

Calaresu adotta la prospettiva di Mortara Garavelli, modificando Calaresu adotta la prospettiva di Mortara Garavelli, modificando però la prima condizione attraverso la condizione della però la prima condizione attraverso la condizione della multiplanarietà, preferendo assumere la parte riportata solo multiplanarietà, preferendo assumere la parte riportata solo come oggetto di citazione (non dunque necessariamente come oggetto di citazione (non dunque necessariamente identificata con il tema del discorso e dunque non sempre identificata con il tema del discorso e dunque non sempre esplicita).esplicita).

La multiplanarietà enunciativa comporta la moltiplicazione La multiplanarietà enunciativa comporta la moltiplicazione interna alla enunciazione dei piani enunciativi, cioè uno interna alla enunciazione dei piani enunciativi, cioè uno sfasamento di piani enunciativi. Tale sfasamento può essere sfasamento di piani enunciativi. Tale sfasamento può essere riprodotto tramite la presenza di almeno due centri deittici riprodotto tramite la presenza di almeno due centri deittici (DD), oppure solo raccontato e descritto, come nelle forme di (DD), oppure solo raccontato e descritto, come nelle forme di citazione indiretta.citazione indiretta.

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Criteri di distinzioneCriteri di distinzione Forme dirette vs forme indirette Forme dirette vs forme indirette Forme legate vs forme libere (cioè prive di elementi introduttori)Forme legate vs forme libere (cioè prive di elementi introduttori)

Le forme di DIL sono ibridazioni di vario tipo tra DD e DILe forme di DIL sono ibridazioni di vario tipo tra DD e DI““Libero” va inteso soprattutto nel senso di “libero dalle restrizioni tipiche delle forme Libero” va inteso soprattutto nel senso di “libero dalle restrizioni tipiche delle forme

puramente diegetiche (come nel DI classico).puramente diegetiche (come nel DI classico).

Considerazioni morfo-sintattiche (subordinatori, cornici esplicite) Considerazioni morfo-sintattiche (subordinatori, cornici esplicite) (trattamento tradizionale e scolastico del discorso riportato)(trattamento tradizionale e scolastico del discorso riportato)

Considerazioni pragmatiche: resa rappresentativa e imitativa Considerazioni pragmatiche: resa rappresentativa e imitativa (dimensione polifonica) vs descrittiva (azione discorsiva tra (dimensione polifonica) vs descrittiva (azione discorsiva tra parlanti, in determinati contesti, e che condividono determinate parlanti, in determinati contesti, e che condividono determinate conoscenze)conoscenze)

Si tratta di criteri spesso discordanti (Calaresu 2004:34), il primo Si tratta di criteri spesso discordanti (Calaresu 2004:34), il primo dipendente da una prospettiva centrata sulla lingua scritta e dipendente da una prospettiva centrata sulla lingua scritta e letteraria, il secondo da una prospettiva centrata sul parlato. letteraria, il secondo da una prospettiva centrata sul parlato.

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IntroduttoriIntroduttori Segnalatori espliciti di discorso o clausole citanti (terminologia Segnalatori espliciti di discorso o clausole citanti (terminologia

strutturale-sintattica), cioè porzioni discorsive che esplicitamente strutturale-sintattica), cioè porzioni discorsive che esplicitamente introducono la riproduzione della parola d’altri.introducono la riproduzione della parola d’altri.

La cornice discorsiva può trovarsi prima, dopo o in mezzo alla parte La cornice discorsiva può trovarsi prima, dopo o in mezzo alla parte citatacitata

Varietà di forme: Varietà di forme: X ha dettoX ha detto X sostiene, osserva….X sostiene, osserva…. Secondo XSecondo X A parere di XA parere di X Con le parole di XCon le parole di X

CdS, 10.5.2011:CdS, 10.5.2011: DefinisceDefinisce SmentisceSmentisce ConcludeConclude attaccaattacca

Ecc.Ecc. In forma parentetica [… (secondo X)…] segnalano una presa di In forma parentetica [… (secondo X)…] segnalano una presa di

distanza maggiore del reporter rispetto al discorso riportatodistanza maggiore del reporter rispetto al discorso riportato I due punti danno un tono più incisivo al discorso riportato che segueI due punti danno un tono più incisivo al discorso riportato che segue

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Modalità degli Modalità degli introduttoriintroduttori

La modalità riguarda le forme linguistiche utili a segnalare il proprio La modalità riguarda le forme linguistiche utili a segnalare il proprio atteggiamento e la propria adesione nei confronti del discorso atteggiamento e la propria adesione nei confronti del discorso riportato.riportato.

Gli introduttori sono strumenti di variazione della Gli introduttori sono strumenti di variazione della modalità epistemicamodalità epistemica (soggettiva oppure oggettiva) (Venier 1991)(soggettiva oppure oggettiva) (Venier 1991)

Calaresu (p. 36) (con Reyes 1994) preferisce utilizzare l’espressione Calaresu (p. 36) (con Reyes 1994) preferisce utilizzare l’espressione ““modalità evidenziale di tipo citativomodalità evidenziale di tipo citativo”, più ampia rispetto alla ”, più ampia rispetto alla precedente, che esprime credenza, opinione o inferenza del precedente, che esprime credenza, opinione o inferenza del reporter.reporter.

Evidenziali: espressioni o segnali che indicano a che tipo di fonte si Evidenziali: espressioni o segnali che indicano a che tipo di fonte si appoggia il parlante nell’asserire qualcosa; mezzi linguistici che appoggia il parlante nell’asserire qualcosa; mezzi linguistici che indicano in che modo il parlante ha ottenuto l’informazione su cui si indicano in che modo il parlante ha ottenuto l’informazione su cui si basa un’asserzionebasa un’asserzione

Chafe (1986) distingue anche tra fonte di conoscenza (evidenza Chafe (1986) distingue anche tra fonte di conoscenza (evidenza diretta, linguaggio, ipotesi) e modo di conoscenza (credenza, diretta, linguaggio, ipotesi) e modo di conoscenza (credenza, induzione, deduzione, doxa)induzione, deduzione, doxa)

Willett (1988) distingue tra tipi diretti di evidenza (visiva, uditiva, Willett (1988) distingue tra tipi diretti di evidenza (visiva, uditiva, percettiva in generale) e tipi indiretti (riportata: di seconda mano, percettiva in generale) e tipi indiretti (riportata: di seconda mano, di terza mano, di senso comune; inferita).di terza mano, di senso comune; inferita).

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Nella grammatica Nella grammatica funzionalefunzionale

Il DD è un processo verbale di tipo paratatticoIl DD è un processo verbale di tipo paratattico

Il DI è un processo mentale fondato sull’ipotassi, Il DI è un processo mentale fondato sull’ipotassi, nel quale la parte proiettata non è una nel quale la parte proiettata non è una riproduzione letterale ma un significato (Halliday riproduzione letterale ma un significato (Halliday 1985: 250-73)1985: 250-73)

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Criterio fondamentale per Criterio fondamentale per distinguere DD e DIdistinguere DD e DI

La presenza di uno oppure di più centri deittici: distinzione La presenza di uno oppure di più centri deittici: distinzione tra diversi locutori e tra locutori ed enunciatori.tra diversi locutori e tra locutori ed enunciatori.

Nel DI il centro deittico è sempre uno solo e rimanda Nel DI il centro deittico è sempre uno solo e rimanda sempre e soltanto al locutore dell’atto di enunciazione.sempre e soltanto al locutore dell’atto di enunciazione.

Nel DD i centri deittici sono sempre almeno due.Nel DD i centri deittici sono sempre almeno due.

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Deittici / anaforeDeittici / anafore A differenza degli elementi anaforici, A differenza degli elementi anaforici,

l’interpretazione dei deittici può avvenire solo in l’interpretazione dei deittici può avvenire solo in riferimento alla scena in cui avviene lo scambio riferimento alla scena in cui avviene lo scambio discorsivo. Il loro referente non è – come nelle discorsivo. Il loro referente non è – come nelle anafore – dato all’interno del discorso, ma è anafore – dato all’interno del discorso, ma è variabile, aperto e dipendente dalla situazione di variabile, aperto e dipendente dalla situazione di enunciazione.enunciazione.

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Funzioni del DDFunzioni del DD

Nel racconto:Nel racconto: Contestualizzazione del Contestualizzazione del climaxclimax di una narrazione (messa in di una narrazione (messa in

evidenza dei punti cruciali)evidenza dei punti cruciali) Intensificazione della dimensione emotivaIntensificazione della dimensione emotiva (riproduzione di (riproduzione di

scambi di botta e risposta: esemplificazione delle situazioni di scambi di botta e risposta: esemplificazione delle situazioni di conflitto)conflitto)

DistanziamentoDistanziamento dalla voce del locutore riportato dalla voce del locutore riportato

Nella argomentazioneNella argomentazione Rafforzamento di una tesi attraverso una Rafforzamento di una tesi attraverso una strategia di strategia di

autenticazioneautenticazione: caso estremo in cui il locutore citato fa da : caso estremo in cui il locutore citato fa da portavoce al locutore citante.portavoce al locutore citante.

Altre possibili funzioni verranno attivate di volta in volta dal Altre possibili funzioni verranno attivate di volta in volta dal contesto del DRcontesto del DR

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Nel giornalismo: Nel giornalismo: problema della fedeltà del problema della fedeltà del

DDDD

QQuando si riportano le parole, ci si conforma a quanto uando si riportano le parole, ci si conforma a quanto realmente detto?realmente detto?

Ricerche di Tannen, Mizzau, SakitaRicerche di Tannen, Mizzau, Sakita

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La posizione di D.TannenLa posizione di D.Tannen

D. Tannen, D. Tannen, Talking VoicesTalking Voices, Cambridge University Press, 1989, Cambridge University Press, 1989 Nei quotidiani il DD sembra la forma di distanziamento più Nei quotidiani il DD sembra la forma di distanziamento più

frequente, soppiantando altre forme con funzione analoga, quali frequente, soppiantando altre forme con funzione analoga, quali l’uso di forme discorsive del tipo “forse”, “probabilmente”, “il l’uso di forme discorsive del tipo “forse”, “probabilmente”, “il cosiddetto”, “il presunto”; verbi modalizzatori o al condizionale. cosiddetto”, “il presunto”; verbi modalizzatori o al condizionale.

Il ricorso al DD nei titoli sembra conferire loro “neutralità”, Il ricorso al DD nei titoli sembra conferire loro “neutralità”, introducendo una forza illocutiva globale di tipo espositivo.introducendo una forza illocutiva globale di tipo espositivo.

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Ma un esame condotto sui titoli di giornali quotidiani conferma che le frasi Ma un esame condotto sui titoli di giornali quotidiani conferma che le frasi tra virgolette contenute nei titoli non rispettano in alcun modo la letteralità tra virgolette contenute nei titoli non rispettano in alcun modo la letteralità del discorso altrui. Le trasformazioni sembrano essere suggerite dallo del discorso altrui. Le trasformazioni sembrano essere suggerite dallo scopo di fornire una informazione rapidascopo di fornire una informazione rapida costruendo al contempo un costruendo al contempo un effetto di effetto di immediatezzaimmediatezza. Quindi massima . Quindi massima sinteticitàsinteticità che coincide con la che coincide con la ipersemplificazioneipersemplificazione..

Anche disinteresse per la fedeltà al contenuto, a vantaggio della massima Anche disinteresse per la fedeltà al contenuto, a vantaggio della massima messa in rilievo di aspetti marginalimessa in rilievo di aspetti marginali ma suggestivi. ma suggestivi. DrammatizzazioneDrammatizzazione..

Il DD riguarda dunque non la riproduzione di enunciati ma Il DD riguarda dunque non la riproduzione di enunciati ma l’evocazione di l’evocazione di situazioni enunciativesituazioni enunciative..

Proverbio Wolof citato da Tannen (1989:101): “Everything Proverbio Wolof citato da Tannen (1989:101): “Everything can be moved from one place to another without being can be moved from one place to another without being changed, except speech”. Riferire un discorso significa changed, except speech”. Riferire un discorso significa correlarlo alla prospettiva del ricevente.correlarlo alla prospettiva del ricevente.

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il DD non assolve una funzione meramente riproduttiva. Più il DD non assolve una funzione meramente riproduttiva. Più che riportare le parole effettivamente usate il DD sembra che riportare le parole effettivamente usate il DD sembra aggiungere aggiungere vivacitàvivacità alla narrazione, fornire la possibilità di alla narrazione, fornire la possibilità di diverse prospettivediverse prospettive e dare l’impressione di e dare l’impressione di un’autentica un’autentica ripetizione dell’eventoripetizione dell’evento, senza però esserlo davvero. Serve, senza però esserlo davvero. Serve anche ad anche ad evitare l’operazione cognitivamente più complessa di evitare l’operazione cognitivamente più complessa di una trasposizione in discorso indiretto o di una sintesi una trasposizione in discorso indiretto o di una sintesi riassuntivariassuntiva..

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La posizione di SakitaLa posizione di Sakita

Cfr. Sakita T., Cfr. Sakita T., Reporting Discourse, Tense and CognitionReporting Discourse, Tense and Cognition, , Amsterdam, Elsevier, 2002: fattori contestuali, intertestuali Amsterdam, Elsevier, 2002: fattori contestuali, intertestuali e pragmatici influenzano la scelta tra diversi stili:e pragmatici influenzano la scelta tra diversi stili:

Un testo Un testo lungo e complesso porta preferibilmente a una lungo e complesso porta preferibilmente a una ripresa nella forma del DDripresa nella forma del DD (e tuttavia, per Tannen, proprio (e tuttavia, per Tannen, proprio questo tipo di discorso difficilmente può essere riportato in questo tipo di discorso difficilmente può essere riportato in modo diretto)modo diretto)

Ma la scelta è dettata anche da Ma la scelta è dettata anche da finalità comunicativefinalità comunicative:: Affidabilità del parlanteAffidabilità del parlante DrammatizzazioneDrammatizzazione Rapporto primo piano/sfondoRapporto primo piano/sfondo

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Sfondo e primo pianoSfondo e primo piano

Elementi in primo Elementi in primo piano: discorso piano: discorso direttodiretto

Informazioni Informazioni contestuali, contestuali, sfondo: discorso sfondo: discorso indirettoindiretto

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Secondo MizzauSecondo MizzauLa finzione del discorso riportatoLa finzione del discorso riportato, in Orletti (a cura di), , in Orletti (a cura di), Fra Fra

conversazione e discorsoconversazione e discorso, Carocci, 1994, Carocci, 1994Riepiloga quanto già sottolineato da Tannen.Riepiloga quanto già sottolineato da Tannen.La funzione del DD èLa funzione del DD è fornire una informazione rapida fornire una informazione rapida costruire un effetto di immediatezza e massima sinteticità costruire un effetto di immediatezza e massima sinteticità IpersemplificazioneIpersemplificazione messa in rilievo di aspetti marginali ma suggestivimessa in rilievo di aspetti marginali ma suggestivi da parte del lettore, si può assumere una accettazione della da parte del lettore, si può assumere una accettazione della

convenzione di autenticità sulla base della condivisione tacita convenzione di autenticità sulla base della condivisione tacita della operazione di finzione (p. 254).della operazione di finzione (p. 254).

A queste funzioni, Calaresu aggiunge quella della A queste funzioni, Calaresu aggiunge quella della tipizzazionetipizzazione: : connotare il parlante citato attraverso le parole che il parlante connotare il parlante citato attraverso le parole che il parlante citante gli attribuisce.citante gli attribuisce.

E Santulli: il principio di autorità, che consente di mettere in E Santulli: il principio di autorità, che consente di mettere in risalto e dare risonanza al discorso di un personaggiorisalto e dare risonanza al discorso di un personaggio

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Stipulazione di Stipulazione di autenticitàautenticità

Mentre le definizioni tradizionali del DD includono il tratto Mentre le definizioni tradizionali del DD includono il tratto della fedeltà al discorso primo, le analisi condotte su forme della fedeltà al discorso primo, le analisi condotte su forme di DR nella forma diretta mettono in evidenza una diffusa di DR nella forma diretta mettono in evidenza una diffusa infedeltàinfedeltà

L’infedeltà nel riportare discorsi riguarda primariamente il L’infedeltà nel riportare discorsi riguarda primariamente il passaggio da una forma parlata ad una seconda forma passaggio da una forma parlata ad una seconda forma parlata, ma anche da una forma parlata a una forma scrittaparlata, ma anche da una forma parlata a una forma scritta

E da una forma scritta a una forma scritta (vedi studio di E da una forma scritta a una forma scritta (vedi studio di Santulli)Santulli)

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Livelli di fedeltàLivelli di fedeltà

Secondo Short (1988) la fedeltà del DD riguarda Secondo Short (1988) la fedeltà del DD riguarda tre diversi livelli:tre diversi livelli:

La forza illocutiva, cioè la funzione comunicativa del La forza illocutiva, cioè la funzione comunicativa del discorso primodiscorso primo

Il contenuto proposizionale del discorso primoIl contenuto proposizionale del discorso primo

Il lessico e le strutture del discorso primoIl lessico e le strutture del discorso primo

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Tipi di infedeltà nel DDTipi di infedeltà nel DD

Sulla base di Short, Calaresu individua 4 tipi di Sulla base di Short, Calaresu individua 4 tipi di infedeltà:infedeltà:

Di Di formaforma rispetto al lessico e alla struttura del discorso primo rispetto al lessico e alla struttura del discorso primo

PragmaticaPragmatica rispetto alla forza illocutiva ma anche agli aspetti rispetto alla forza illocutiva ma anche agli aspetti contestuali del discorso primocontestuali del discorso primo

EsistenzialeEsistenziale (esistenza stessa del discorso primo) (esistenza stessa del discorso primo)

SiaSia formale formale che che pragmaticapragmatica

L’infedeltà formale e pragmatica produce l’infedeltà L’infedeltà formale e pragmatica produce l’infedeltà (involontaria) di contenuto o proposizionale(involontaria) di contenuto o proposizionale

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L’infedeltà esistenziale è molto grave in contesti L’infedeltà esistenziale è molto grave in contesti giudiziari, giornalistici, politici, scientifici.giudiziari, giornalistici, politici, scientifici.

La valutazione delle conseguenze della La valutazione delle conseguenze della infedeltà varia sui tre assi (diastratico, infedeltà varia sui tre assi (diastratico, diamesico e diafasico), da una maggiore diamesico e diafasico), da una maggiore tolleranza nei contesti familiari ad una tolleranza nei contesti familiari ad una minore accettabilità nei contesti ufficiali e minore accettabilità nei contesti ufficiali e scritti. Nel discorso ordinario la richiesta di scritti. Nel discorso ordinario la richiesta di fedeltà riguarda quasi esclusivamente i fedeltà riguarda quasi esclusivamente i contenuti, nei discorsi formali e ufficiali contenuti, nei discorsi formali e ufficiali riguarda anche la forma.riguarda anche la forma.

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Infedeltà di forma (la più diffusa):Infedeltà di forma (la più diffusa): Il DD è una parafrasi riassuntiva del discorso primo, più Il DD è una parafrasi riassuntiva del discorso primo, più

o meno elaborata o semplificata. o meno elaborata o semplificata.

Ma modificare il grado di assertività, la modalità, Ma modificare il grado di assertività, la modalità, l’impegno, il lessico (non esistono sinonimi assoluti) l’impegno, il lessico (non esistono sinonimi assoluti) incide sul significato delle parole riportate.incide sul significato delle parole riportate.

Infedeltà contestuale o pragmatica (riguarda Infedeltà contestuale o pragmatica (riguarda anche il DI)anche il DI) Relativa al mancato rispetto della forza illocutiva: Relativa al mancato rispetto della forza illocutiva:

ironia, ordine, esclamazione ecc.ironia, ordine, esclamazione ecc.

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Infedeltà esistenzialeInfedeltà esistenziale Quando il discorso primo non è mai esistito (è solo Quando il discorso primo non è mai esistito (è solo

immaginato o evocato). Funzione di drammatizzazione che immaginato o evocato). Funzione di drammatizzazione che guida la decodifica e l’interpretazione dell’interlocutore. guida la decodifica e l’interpretazione dell’interlocutore. Secondo Calaresu in questo caso si ha un inversione del Secondo Calaresu in questo caso si ha un inversione del ruolo di portavoce: nel DD il parlante citante fa da ruolo di portavoce: nel DD il parlante citante fa da portavoce al parlante citato, nel DD fittivo il parlante portavoce al parlante citato, nel DD fittivo il parlante (inventato) citato fa da portavoce al parlante citante, che (inventato) citato fa da portavoce al parlante citante, che generalmente gli fa esprimere una propria valutazione (vedi generalmente gli fa esprimere una propria valutazione (vedi sopra sopra PercontatioPercontatio))

Modalità tipica della narrazione artistica (letteraria o Modalità tipica della narrazione artistica (letteraria o cinematografica) oppure del parlato ordinario (anticipazione cinematografica) oppure del parlato ordinario (anticipazione di discorsi che potrebbero avvenire o richiamo a discorsi di discorsi che potrebbero avvenire o richiamo a discorsi che avrebbero potuto realizzarsi).che avrebbero potuto realizzarsi).

Combinazione della infedeltà formale e pragmaticaCombinazione della infedeltà formale e pragmatica Modifica del contesto di inserimento degli enunciati Modifica del contesto di inserimento degli enunciati

proferitiproferiti Modifica del tono emotivoModifica del tono emotivo

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PercontatioPercontatio(esempio di infedeltà (esempio di infedeltà

esistenziale)esistenziale)Finzione di uno scambio di domande e risposte tra l’oratore e Finzione di uno scambio di domande e risposte tra l’oratore e

l’avversario e tra l’oratore e il pubblico, tipica degli articoli di l’avversario e tra l’oratore e il pubblico, tipica degli articoli di fondo:fondo:

““Poi stupisce l’altra reazione: «Lo sapevamo». Ma che cosa Poi stupisce l’altra reazione: «Lo sapevamo». Ma che cosa sapevamo? Sospettavamo, questo sì […]. Allo stesso modo, sapevamo? Sospettavamo, questo sì […]. Allo stesso modo, stupisce un’altra reazione, che è corollario della precedente: stupisce un’altra reazione, che è corollario della precedente: «Finalmente». Finalmente cosa? Finalmente che si indaga […]? «Finalmente». Finalmente cosa? Finalmente che si indaga […]? Finalmente che qualcosa si viene a sapere […]? O finalmente che Finalmente che qualcosa si viene a sapere […]? O finalmente che Belzebù è stato preso per la coda […]?” (La Stampa, 29.3.93, in Belzebù è stato preso per la coda […]?” (La Stampa, 29.3.93, in Mortara Garavelli 1999:398)Mortara Garavelli 1999:398)

Vedi anche esempio in Calaresu: 56.Vedi anche esempio in Calaresu: 56.

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Massimo Giannini, RE 26.4.2011Massimo Giannini, RE 26.4.2011

«Manovre, congiure, complotti? Sciocchezze. Qui si «Manovre, congiure, complotti? Sciocchezze. Qui si lavora, come sempre…». Nonostante i veleni che lavora, come sempre…». Nonostante i veleni che l’hanno preceduta, Giulio Tremonti racconta di l’hanno preceduta, Giulio Tremonti racconta di aver passato una Pasqua «assolutamente aver passato una Pasqua «assolutamente tranquilla». Una Pasqua di «ordinario lavoro», tranquilla». Una Pasqua di «ordinario lavoro», appunto: «business, as usual», come diceva appunto: «business, as usual», come diceva Churchill agli inglesi ai tempi delle grandi Churchill agli inglesi ai tempi delle grandi guerre.guerre.

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Cause della infedeltàCause della infedeltà Riferire un discorso significa sempre Riferire un discorso significa sempre

correlarlo alla prospettiva del riceventecorrelarlo alla prospettiva del ricevente Adattarlo a un diverso contestoAdattarlo a un diverso contesto Collocarlo in un diverso genere testualeCollocarlo in un diverso genere testuale Adattarlo a un diverso mezzo (problema diamesico: passaggio Adattarlo a un diverso mezzo (problema diamesico: passaggio

dal parlato al parlato; dal parlato allo scritto, dallo scritto al dal parlato al parlato; dal parlato allo scritto, dallo scritto al parlato, dallo scritto allo scritto)parlato, dallo scritto allo scritto)

La riproduzione della parola d’altri è cioè sempre orientata La riproduzione della parola d’altri è cioè sempre orientata (Sternberg parla di fattori costituzionalmente anti-(Sternberg parla di fattori costituzionalmente anti-riproduttivi)riproduttivi)

Implicazioni diamesiche e diafasicheImplicazioni diamesiche e diafasiche La resa fedele non è la principale funzione del DD nel caso La resa fedele non è la principale funzione del DD nel caso

del parlato e non lo è sempre nel caso dello scrittodel parlato e non lo è sempre nel caso dello scritto..

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DD e DD e ricontestualizzazionericontestualizzazione

Considerato che ogni DD deve essere Considerato che ogni DD deve essere ricontestualizzato in rapporto al lettore e perciò ricontestualizzato in rapporto al lettore e perciò introdurre delle modifiche rispetto al discorso introdurre delle modifiche rispetto al discorso primo, la questione sarà quella di stabilire la primo, la questione sarà quella di stabilire la misura di tali modifiche (cfr. Short 1994, in misura di tali modifiche (cfr. Short 1994, in Calaresu:61)Calaresu:61)

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Discorso diretto e Discorso diretto e diamesiadiamesia

Quattro diverse possibilità:Quattro diverse possibilità:

a)a) citazione diretta citazione diretta parlata di un orginale parlatoparlata di un orginale parlato (frequente nel parlato canonico e (frequente nel parlato canonico e conversazionale)conversazionale)

b)b)citazione diretta citazione diretta scritta di un originale parlatoscritta di un originale parlato (frequente nel linguaggio giornalistico)(frequente nel linguaggio giornalistico)

c)c) citazione diretta citazione diretta parlata di un originale scrittoparlata di un originale scritto (frequente nei generi espositivi: didattici e (frequente nei generi espositivi: didattici e scientifici)scientifici)

d)d)citazione diretta citazione diretta scritta di un originale scrittoscritta di un originale scritto (prosa scientifica e letteraria)(prosa scientifica e letteraria)

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DD e focalizzazioneDD e focalizzazione La focalizzazione nella produzione ma anche La focalizzazione nella produzione ma anche

nella ricezione del testo spiega il ricorso al DD nella ricezione del testo spiega il ricorso al DD nonostante l’impossibilità di riprodurre il nonostante l’impossibilità di riprodurre il discorso originalediscorso originale

Sul piano della produzione: limiti di memoria, Sul piano della produzione: limiti di memoria, vincoli di spazio grafico e di pregnanza vincoli di spazio grafico e di pregnanza impediscono la riproduzione fedele di un discorsoimpediscono la riproduzione fedele di un discorso

Sul piano della ricezione però la forma del DD Sul piano della ricezione però la forma del DD risulta più congeniale alla focalizzazione, cioè risulta più congeniale alla focalizzazione, cioè cattura meglio l’attenzione e risulta più cattura meglio l’attenzione e risulta più facilmente comprensibilefacilmente comprensibile

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La scarsa fedeltà del DD è una conseguenza del La scarsa fedeltà del DD è una conseguenza del ruolo del giornalista, che ruolo del giornalista, che

non è un registratore passivo ma un interprete attivonon è un registratore passivo ma un interprete attivo Ha vincoli spazialiHa vincoli spaziali Vincoli di significatività e di pregnanzaVincoli di significatività e di pregnanza

Ma allora, perché si usa tanto il DD?Ma allora, perché si usa tanto il DD?

Cattura più facilmente l’attenzioneCattura più facilmente l’attenzione Induce il lettore ad accostarsi all’articolo come ad una Induce il lettore ad accostarsi all’articolo come ad una

riproduzione fedeleriproduzione fedele Risulta più immediatamente comprensibileRisulta più immediatamente comprensibile

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È più espressivo, riduce la distanza tra scritto e parlatoÈ più espressivo, riduce la distanza tra scritto e parlato Il DD ha qui funzioni affini a quelle che ha nel parlato Il DD ha qui funzioni affini a quelle che ha nel parlato

(cui in generale la scrittura giornalistica tende sempre (cui in generale la scrittura giornalistica tende sempre più ad avvicinarsi)più ad avvicinarsi)

Ha un forte potere indicale (deitticità) delle enunciazioni Ha un forte potere indicale (deitticità) delle enunciazioni direttedirette

Economizza e semplificaEconomizza e semplifica

Drammatizza il racconto e ha un effetto di presa diretta: Drammatizza il racconto e ha un effetto di presa diretta: chi legge ricava inconsapevolmente un’impressione di chi legge ricava inconsapevolmente un’impressione di simultaneità fra l’avvenimento e la sua ricezione.simultaneità fra l’avvenimento e la sua ricezione.

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IntervistaIntervista

Eco, Eco, Sulla stampaSulla stampa, 1997: i giornali , 1997: i giornali traboccano di intervistetraboccano di interviste

Cause: Cause: Settimanalizzazione, spettacolarizzazione, Settimanalizzazione, spettacolarizzazione,

teledipendenza (Murialdi 2002)teledipendenza (Murialdi 2002) Influenza del linguaggio politico sempre più immediato Influenza del linguaggio politico sempre più immediato

e spontaneoe spontaneo

EffettiEffetti Aumento della polifonia, che diviene sempre più Aumento della polifonia, che diviene sempre più

complessacomplessa

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La diffusione del DD è comune La diffusione del DD è comune a tutte le tradizioni a tutte le tradizioni

giornalistiche?giornalistiche? No: è decisamente caratteristica del giornalismo No: è decisamente caratteristica del giornalismo

italianoitaliano

Ancora una questione di contratto di lettura: Ancora una questione di contratto di lettura: cosa significano le virgolette per il lettore cosa significano le virgolette per il lettore anglofono e cosa significano per il lettore anglofono e cosa significano per il lettore italiano?italiano?

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Giornalismo italiano e Giornalismo italiano e giornalismo anglofonogiornalismo anglofono

Il patto tra giornalista e lettore nei paesi Il patto tra giornalista e lettore nei paesi anglofoni include l’esattezza (e dunque la fedeltà) anglofoni include l’esattezza (e dunque la fedeltà) delle citazioni (criterio di veridicità verbale)delle citazioni (criterio di veridicità verbale)

Quello tra giornalisti e lettori italiani ammette la Quello tra giornalisti e lettori italiani ammette la modifica dei discorsi tra virgolette, sia per modifica dei discorsi tra virgolette, sia per esigenze di sintesi, sia per evitare la esigenze di sintesi, sia per evitare la frammentazione del parlato (criterio di frammentazione del parlato (criterio di veridicità veridicità sostanzialesostanziale))

Problema del rapporto tra fatti e interpretazioniProblema del rapporto tra fatti e interpretazioni

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Funzioni del DD nel Funzioni del DD nel giornalismo anglofonogiornalismo anglofono

Segnalare le parole effettive del personaggio (cioè un fatto)Segnalare le parole effettive del personaggio (cioè un fatto)

Distanziarsi Distanziarsi dada quanto dichiarato dal personaggio quanto dichiarato dal personaggio (deresponsabilizzazione del giornalista)(deresponsabilizzazione del giornalista)

Aggiungere alla narrazione lo stato d’animo, il tono emotivo Aggiungere alla narrazione lo stato d’animo, il tono emotivo del personaggiodel personaggio

In generale il DD è un’eccezione, non la regola nella scrittura In generale il DD è un’eccezione, non la regola nella scrittura giornalistica. La resa attraverso il DI consente di giornalistica. La resa attraverso il DI consente di focalizzare focalizzare meglio il raccontomeglio il racconto (A. Bell, (A. Bell, The Language of News MediaThe Language of News Media, , 1991). Anche Scollon (1991). Anche Scollon (Mediated Discouse as Social Mediated Discouse as Social Interaction. A study of News DiscourseInteraction. A study of News Discourse, 1998) sottolinea il , 1998) sottolinea il maggiore controllo sul racconto consentito dal DImaggiore controllo sul racconto consentito dal DI

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Caratteristiche della Caratteristiche della tradizione italianatradizione italiana

Ruolo dell’interpretazione, in quanto lettura autorevole dei Ruolo dell’interpretazione, in quanto lettura autorevole dei fatti (onestà vs verità); influenza della prospettiva filosofica fatti (onestà vs verità); influenza della prospettiva filosofica ermeneuticaermeneutica

Scarsa considerazione del ruolo della lingua e in generale Scarsa considerazione del ruolo della lingua e in generale dell’organizzazione verbale del testo (modalità, scelte dell’organizzazione verbale del testo (modalità, scelte lessicali ecc.)lessicali ecc.)

Eccessiva fiducia nelle proprie capacità di resa del Eccessiva fiducia nelle proprie capacità di resa del contenuto sostanzialecontenuto sostanziale

Vedi considerazioni di Papuzzi, riportate anche in Calaresu: 65.Vedi considerazioni di Papuzzi, riportate anche in Calaresu: 65.

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Questione in giocoQuestione in gioco

C’è una correlazione tra diversi tipi di testate e uso del DD?C’è una correlazione tra diversi tipi di testate e uso del DD?

Una ricerca di Santulli ha mostrato che il DD compare più Una ricerca di Santulli ha mostrato che il DD compare più frequentemente nei quotidiani che si dichiarano indipendenti, frequentemente nei quotidiani che si dichiarano indipendenti, mentre il ricorso al DI è più frequente nei quotidiani che si mentre il ricorso al DI è più frequente nei quotidiani che si presentano come politicamente impegnati (interpretativi). presentano come politicamente impegnati (interpretativi). E’ sempre così?E’ sempre così?

C’è una correlazione tra sezioni del quotidiano e DD?C’è una correlazione tra sezioni del quotidiano e DD?

La fedeltà del discorso è una questione etica oppure una La fedeltà del discorso è una questione etica oppure una questione linguistica?questione linguistica?

Posizione di Papuzzi Posizione di Papuzzi vsvs posizione di Calaresu posizione di Calaresu

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Polifonia patologica: Polifonia patologica: discorso indiretto liberodiscorso indiretto libero

Bally (1912) introduce nell’analisi del discorso riportato lo “stile Bally (1912) introduce nell’analisi del discorso riportato lo “stile indiretto libero”indiretto libero”

Il DIL sussiste ogni volta che Il DIL sussiste ogni volta che il centro discorsivo (locutore) di il centro discorsivo (locutore) di una enunciazione (E) funziona come tale soltanto per il una enunciazione (E) funziona come tale soltanto per il sistema personalesistema personale e non anche per gli altri aspetti della deissi e non anche per gli altri aspetti della deissi e per gli elementi orientativi in genere. Tutti gli altri elementi e per gli elementi orientativi in genere. Tutti gli altri elementi che abbiano un qualche grado di indessicalità (deittici di luogo che abbiano un qualche grado di indessicalità (deittici di luogo e di tempo, dimostrativi, forme esclamative, interiezioni ecc.) e di tempo, dimostrativi, forme esclamative, interiezioni ecc.) sono regolati invece come se il centro discorsivo fosse sono regolati invece come se il centro discorsivo fosse costituito dal primo locutore, e ciò conformemente a quanto costituito dal primo locutore, e ciò conformemente a quanto accade nel DD. (Mortara Garavelli 1985:113)accade nel DD. (Mortara Garavelli 1985:113)

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IbridazioniIbridazioni

Mortara Garavelli (Mortara Garavelli (Strutture testuali e retoricheStrutture testuali e retoriche, in Sobrero , in Sobrero (a cura di), (a cura di), Introduzione all’italiano contemporaneoIntroduzione all’italiano contemporaneo. . Le Le strutturestrutture, 1999:398-9) si chiede: “Che cosa è cambiato oggi , 1999:398-9) si chiede: “Che cosa è cambiato oggi nel costume citatorio?” e osserva che “i cambiamenti nel costume citatorio?” e osserva che “i cambiamenti dipendono da fatti di struttura: e questi consistono dipendono da fatti di struttura: e questi consistono essenzialmente nella possibilità, per la lingua italiana, di essenzialmente nella possibilità, per la lingua italiana, di attenuare o addirittura di eliminare, nelle procedure attenuare o addirittura di eliminare, nelle procedure narrative, i confini tra contesto citante, discorso indiretto narrative, i confini tra contesto citante, discorso indiretto subordinato e non subordinato e stile indiretto liberosubordinato e non subordinato e stile indiretto libero, oltre , oltre che di alternare, con un procedimento di antica tradizione, che di alternare, con un procedimento di antica tradizione, forme citazionali dirette e indirette. forme citazionali dirette e indirette. Sono strategie letterarie, Sono strategie letterarie, praticate con successo nella narrativa dalla metà praticate con successo nella narrativa dalla metà dell’Ottocentodell’Ottocento in poi, ma anticipate, con intenti imitativi del in poi, ma anticipate, con intenti imitativi del parlato, parlato, già da autori del Seicentogià da autori del Seicento, e reperibili ancor prima, , e reperibili ancor prima, sia pure saltuariamente, sia pure saltuariamente, in testi trecenteschiin testi trecenteschi, in conseguenza , in conseguenza dell’allentarsi dei rigidi legami subordinativi del periodare dell’allentarsi dei rigidi legami subordinativi del periodare latineggiante.”.latineggiante.”.

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DIL: esempiDIL: esempi Si ostinava a dire che il viaggio le avrebbe Si ostinava a dire che il viaggio le avrebbe

fatto certo più male. Oh, buon Dio, se non fatto certo più male. Oh, buon Dio, se non sapeva più neppure come fossero fatte le sapeva più neppure come fossero fatte le strade!..per carità, per carità, la strade!..per carità, per carità, la lasciassero in pace!lasciassero in pace! (Pirandello) (Pirandello)

E se ne stizzì tanto che improvvisamente E se ne stizzì tanto che improvvisamente si interruppe per ordinare che, perdio, si interruppe per ordinare che, perdio, quel figliolo se ne poteva andare a quel figliolo se ne poteva andare a piangere di là. Aria! Aria! Un po’ d’aria piangere di là. Aria! Aria! Un po’ d’aria intorno al lettointorno al letto (Pirandello) (Pirandello)

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DI: DI: L’imputato dichiarò di essere innocenteL’imputato dichiarò di essere innocente L’enunciazione riportata è formalmente dipendente dalla L’enunciazione riportata è formalmente dipendente dalla

enunciazione riportante. Presenza di un unico centro enunciazione riportante. Presenza di un unico centro discorsivodiscorsivo

DD: DD: L’imputato dichiarò: “L’imputato dichiarò: “sono innocentesono innocente”” L’enunciazione riportata è formalmente indipendente dalla enunciazione L’enunciazione riportata è formalmente indipendente dalla enunciazione

riportante. Presenza di due centri discorsiviriportante. Presenza di due centri discorsivi

DIL: L’imputato fu interrogato. Era sempre stato amico della vittima, era DIL: L’imputato fu interrogato. Era sempre stato amico della vittima, era innocenteinnocente sfasatura enunciativa o paradosso enunciativo; assenza di coerenza tra sfasatura enunciativa o paradosso enunciativo; assenza di coerenza tra

indicatori di persona e altri indici di orientamento (spaziale e temporale)indicatori di persona e altri indici di orientamento (spaziale e temporale)scelte lessicali connotate sull’asse diastratico e diafasico e marcate dal punto di scelte lessicali connotate sull’asse diastratico e diafasico e marcate dal punto di vista espressivovista espressivoforma più ambigua: la seconda parte dell’enunciato in questo caso può essere forma più ambigua: la seconda parte dell’enunciato in questo caso può essere infatti sia affermazione dell’imputato sia constatazione oggettiva; funzione infatti sia affermazione dell’imputato sia constatazione oggettiva; funzione primaria: nascondimento del narratore; messa in scena (mimesi) della parola primaria: nascondimento del narratore; messa in scena (mimesi) della parola dei personaggi; drammatizzazione; punto di vista del personaggiodei personaggi; drammatizzazione; punto di vista del personaggio

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Forme colloquiali e gergaliForme colloquiali e gergali Da sballo, il sesso elettronico / Ma vuoi mettere quello vero (Da sballo, il sesso elettronico / Ma vuoi mettere quello vero (Il Il

GiornaleGiornale, 8.5.1994), 8.5.1994)

La voce narrante della informazione assume spesso il La voce narrante della informazione assume spesso il punto di vista dello spettatorepunto di vista dello spettatore:: E adesso passiamo alla cronaca, e purtroppo dobbiamo dire E adesso passiamo alla cronaca, e purtroppo dobbiamo dire

che è successo ancora: qualcuno ha investito un passante ed è che è successo ancora: qualcuno ha investito un passante ed è fuggito senza prestare soccorso (fuggito senza prestare soccorso (Tg1 Tg1 h 20.00, 23.1.2002h 20.00, 23.1.2002

E con l’estate tornano a tormentarci le zanzare tigre (Tg1 E con l’estate tornano a tormentarci le zanzare tigre (Tg1 h20.00, 27.6.2004)h20.00, 27.6.2004)

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Locutore / enunciatoreLocutore / enunciatoreLocutore = soggetto della enunciazione (chi parla)Locutore = soggetto della enunciazione (chi parla)Enunciatore = responsabile dell’atto illocutivo, punto di vista Enunciatore = responsabile dell’atto illocutivo, punto di vista

dell’enunciazionedell’enunciazione

Angelo Acquaro, RE, 3.5.2011Angelo Acquaro, RE, 3.5.2011Che sapore ha la vendetta? Wayne Hobbin non avrebbe immaginato di Che sapore ha la vendetta? Wayne Hobbin non avrebbe immaginato di

inginocchiarsi davanti a Ground Zero […].inginocchiarsi davanti a Ground Zero […].

Renzo Guolo, RE, 3.5.2011Renzo Guolo, RE, 3.5.2011Che ne sarà di Al Qaeda dopo la morte di Bin Laden? L’organizzazione Che ne sarà di Al Qaeda dopo la morte di Bin Laden? L’organizzazione

che, contando sugli ingenti mezzi e contatti del suo fondatore ha che, contando sugli ingenti mezzi e contatti del suo fondatore ha segnato un passaggio epocale […].segnato un passaggio epocale […].

Le domande poste dalla prima parte dei due enunciati introducono un Le domande poste dalla prima parte dei due enunciati introducono un enunciatore (il lettore, che sembra voler sapere qualcosa dal giornalista): enunciatore (il lettore, che sembra voler sapere qualcosa dal giornalista): forma non esplicitata di discorso riportato.forma non esplicitata di discorso riportato.

Forma eco, che rientra tra i fenomeni di riproduzione del discorso altrui (il Forma eco, che rientra tra i fenomeni di riproduzione del discorso altrui (il fenomeno eco è una forma di ripetizione), è anche una modalità di fenomeno eco è una forma di ripetizione), è anche una modalità di distanziamento (vedi sopra Percontatio)distanziamento (vedi sopra Percontatio)

Page 53: Polifonia Quando oggetto della parola è unaltra parola, altrui o propria, che si intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse: Quando oggetto della.

Modo e VoceModo e Voce(Genette)(Genette)

Modo: punto di vista del personaggio Modo: punto di vista del personaggio che orienta la prospettiva narrativa che orienta la prospettiva narrativa (chi vede)(chi vede)

Voce: narratore (chi parla)Voce: narratore (chi parla)

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FocalizzazioneFocalizzazione

Focalizzazione interna: Focalizzazione interna: la scena è vista dalla prospettiva di un la scena è vista dalla prospettiva di un personaggiopersonaggio

Focalizzazione esterna:Focalizzazione esterna:nessun accesso alla prospettiva dei nessun accesso alla prospettiva dei personaggipersonaggi

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Strategie di focalizzazione interna, esempiStrategie di focalizzazione interna, esempi

Quattordicenne folgorato a Milano mentre dipinge le Quattordicenne folgorato a Milano mentre dipinge le pareti esterne di un convoglio del metrò: “pareti esterne di un convoglio del metrò: “Più fai metro e Più fai metro e più spacchipiù spacchi, è il gergo dei writers” (Tg1, h 20.00, , è il gergo dei writers” (Tg1, h 20.00, 17.6.2002)17.6.2002)

Paolo Pari era appena salito sulla sua Bmw nera quando Paolo Pari era appena salito sulla sua Bmw nera quando l’hanno l’hanno giustiziatogiustiziato (Tg1, h 13,30, 28.12.2001) (Tg1, h 13,30, 28.12.2001) Il verbo giustiziare è entrato nell’uso corrente dei mass media Il verbo giustiziare è entrato nell’uso corrente dei mass media

dal gergo dei terroristidal gergo dei terroristi

Uccisi due barboni a Prato: “Forse un Uccisi due barboni a Prato: “Forse un giustizieregiustiziere” (Tg1, h ” (Tg1, h 20.00, 21.9.200220.00, 21.9.2002

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Analogo discorso per il sostantivo Analogo discorso per il sostantivo esecuzione:esecuzione:

Servizio sulla missionaria Annalena Servizio sulla missionaria Annalena Tonelli in Somalia: “Un’Tonelli in Somalia: “Un’esecuzioneesecuzione ancora ancora senza un perché” (Tg1, h 20.00, senza un perché” (Tg1, h 20.00, 6.10.2003)6.10.2003)

Assassinio a Bologna del prof. Marco Assassinio a Bologna del prof. Marco Biagi: Ed è stata pare una vera e propria Biagi: Ed è stata pare una vera e propria esecuzioneesecuzione. Questo ha rivelato l’autopsia” . Questo ha rivelato l’autopsia” (Tg1, h.20.00. 21.3.2002)(Tg1, h.20.00. 21.3.2002)

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Altre espressioni gergali ricorrenti:Altre espressioni gergali ricorrenti:

……hanno sparato “anche se il taxi sul quale hanno sparato “anche se il taxi sul quale viaggiavano era ‘viaggiavano era ‘pulitopulito’”’”

““la la soffiatasoffiata arriva da Angelo Siino, il boss di arriva da Angelo Siino, il boss di Cosa Nostra che collabora con la giustizia”Cosa Nostra che collabora con la giustizia”

““Sei ragazzi decidono di passare una serata Sei ragazzi decidono di passare una serata diversa..Doveva essere una diversa..Doveva essere una serata da sballoserata da sballo””

““Droga e alcol: una miscela pericolosa che Droga e alcol: una miscela pericolosa che continua a far vittime fra i giovani in cerca di continua a far vittime fra i giovani in cerca di sballosballo””

““Qui il supermarket dello spaccio non conosce Qui il supermarket dello spaccio non conosce sosta: si lavora sosta: si lavora a pieno ritmoa pieno ritmo anche a Natale” anche a Natale”

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Le parole della mafiaLe parole della mafia

““Uccisi due coniugi a Corleone”. Il cronista commenta: Uccisi due coniugi a Corleone”. Il cronista commenta: “Forse avevano visto qualcosa che “Forse avevano visto qualcosa che non dovevano vederenon dovevano vedere” ” (forse testimoni di un delitto)(forse testimoni di un delitto)

Un giovane di Modugno “Un giovane di Modugno “freddatofreddato con un colpo al petto” con un colpo al petto” ““da più di dieci anni pagava il da più di dieci anni pagava il pizzopizzo” (era soggetto ad ” (era soggetto ad

estorsione)estorsione) ““due imprenditori denunciano di essere stati costretti a due imprenditori denunciano di essere stati costretti a

pagare il pizzopagare il pizzo”” ““qui a Caccamo qui a Caccamo il rispetto per Ninoil rispetto per Nino (Giuffrè) è ancora (Giuffrè) è ancora

grande. grande. ““quando l’hanno arrestato gli hanno trovato addosso una quando l’hanno arrestato gli hanno trovato addosso una

saccata di bigliettini. I pizzinisaccata di bigliettini. I pizzini, come li chiamano in Sicilia, come li chiamano in Sicilia ““lo si vede poco anche nelle campagne di R., dove è tornato lo si vede poco anche nelle campagne di R., dove è tornato

ad abitare e dove con Brusca fece le prove dell’ad abitare e dove con Brusca fece le prove dell’attentatuniattentatuni””

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L’adozione del punto di vista del L’adozione del punto di vista del personaggiopersonaggio

Ripresa delle parole che appartengono Ripresa delle parole che appartengono all’ambiente del personaggio, con effetto di all’ambiente del personaggio, con effetto di focalizzazione interna e di mimesifocalizzazione interna e di mimesi

Le parole mediano un punto di vista: adottare le Le parole mediano un punto di vista: adottare le parole altrui implica adottare il punto di vista parole altrui implica adottare il punto di vista altruialtrui

Il giornalista non ha più un suo punto di vista (di Il giornalista non ha più un suo punto di vista (di contro, si veda l’esempio di Montanelli come contro, si veda l’esempio di Montanelli come giornalismo oggettivo)giornalismo oggettivo)

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La voce del personaggio si sovrappone a quella La voce del personaggio si sovrappone a quella dell’enunciatoredell’enunciatore

Il DIL è una forma legittima del testo narrativo, Il DIL è una forma legittima del testo narrativo, ma non di quello informativoma non di quello informativo

Polifonia patologica nel giornalismo: assumere Polifonia patologica nel giornalismo: assumere parole altrui equivale a veicolare concezioni che parole altrui equivale a veicolare concezioni che a queste parole sono inscindibilmente legate; a queste parole sono inscindibilmente legate; avvicinamento alle “parole della gente”avvicinamento alle “parole della gente”

Page 61: Polifonia Quando oggetto della parola è unaltra parola, altrui o propria, che si intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse: Quando oggetto della.

MetaplasmoMetaplasmo

Questione di registroQuestione di registro Esempi: Esempi:

casa/magionecasa/magione

destriero/ronzinodestriero/ronzino

assassinio/esecuzioneassassinio/esecuzione

divertimento/sballodivertimento/sballo

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IconimoIconimo

Motivazione posta alla base di un termine Motivazione posta alla base di un termine in relazione ad un contesto socialein relazione ad un contesto sociale

Gli iconimi più produttivi sono quelli Gli iconimi più produttivi sono quelli legati ad aspetti centrali della societàlegati ad aspetti centrali della società

Es: settore dell’automobile, sport (e Es: settore dell’automobile, sport (e soprattutto calcio); ma anche delinquenzasoprattutto calcio); ma anche delinquenza

Dietro l’uso metaforico è in agguato lo Dietro l’uso metaforico è in agguato lo spostamento del punto di vistaspostamento del punto di vista

Page 63: Polifonia Quando oggetto della parola è unaltra parola, altrui o propria, che si intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse: Quando oggetto della.

Metafore e metaplasmiMetafore e metaplasmi

““Regolamento di conti sulle pensioni”Regolamento di conti sulle pensioni” ““Museruola a Donat Cattin, il popolo Dc Museruola a Donat Cattin, il popolo Dc

vorrebbe giustiziarlo”vorrebbe giustiziarlo” (metafore, di cattivo gusto)(metafore, di cattivo gusto)

““Due coniugi giustiziati a Palermo”Due coniugi giustiziati a Palermo” (metaplasmo, adozione del punto di vista della (metaplasmo, adozione del punto di vista della

criminalità)criminalità) ““Uccisi due coniugi a Corleone, forse avevano visto Uccisi due coniugi a Corleone, forse avevano visto

cose che non dovevano vedere”cose che non dovevano vedere” (espressioni del codice mafioso): freddare, pizzo, (espressioni del codice mafioso): freddare, pizzo,

pizzini, struscio, attentatunipizzini, struscio, attentatuniUsare le parole della delinquenza per riportare notizie Usare le parole della delinquenza per riportare notizie

sulla delinquenza produce uno spostamento del punto sulla delinquenza produce uno spostamento del punto di vistadi vista

Page 64: Polifonia Quando oggetto della parola è unaltra parola, altrui o propria, che si intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse: Quando oggetto della.

Saviano a Saviano a Che tempo che Che tempo che fafa

http://www.youtube.com/watch?v=0lfgsx1u7tghttp://www.youtube.com/watch?v=0lfgsx1u7tg

Bin Laden e ’o sceriffo controllavano gli affari In cella cugino del defunto ‘formaggino’ Arrestato ’o cappotto Delitto Iovine,’o lupo e ‘nasone in tribunale Carcere duro per Peppe,’o Padrino Blitz dell’arma da ’o mussuto dopo l’agguato a ’u urpacchiello, in ballo

il business del caffè Stupra donna sposata e finisce in cella Giustiziato sindacalista Lo zio faceva cose sporche

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Domanda di SavianoDomanda di Saviano

Perché quest’uso insistito di Perché quest’uso insistito di soprannomi invece del nome e soprannomi invece del nome e cognome?cognome?

Che cos’è il soprannome?Che cos’è il soprannome?

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Nome e soprannomeNome e soprannome Nominare è il primo atto di conoscenza: “Nomen quasi notare quod Nominare è il primo atto di conoscenza: “Nomen quasi notare quod

res notas efficit” (Il nome ha ricevuto questa definizione perché res notas efficit” (Il nome ha ricevuto questa definizione perché rende noti gli oggetti e le cose), Isidoro di Siviglia.rende noti gli oggetti e le cose), Isidoro di Siviglia.

I nomi propri hanno comportamento autonomo rispetto alla I nomi propri hanno comportamento autonomo rispetto alla categoria generale del nome comune, dal punto di vista categoria generale del nome comune, dal punto di vista morfologico e sintattico. A causa del loro valore referenziale morfologico e sintattico. A causa del loro valore referenziale specifico non sono sensibili alle categorie grammaticali del genere specifico non sono sensibili alle categorie grammaticali del genere e del numero e non subiscono, pertanto, variazioni morfologiche e del numero e non subiscono, pertanto, variazioni morfologiche desinenziali (Beccaria 1996:512)desinenziali (Beccaria 1996:512)

Il nome proprio non è preceduto dall’articolo (tranne che nelle Il nome proprio non è preceduto dall’articolo (tranne che nelle varietà diatopiche settentrionali)varietà diatopiche settentrionali)

Il soprannome è l’assunzione di un nome comune Il soprannome è l’assunzione di un nome comune (morfologicamente variabile: genere, numero, caso) come nome (morfologicamente variabile: genere, numero, caso) come nome proprio. proprio. Introduce una sfumatura semantica espressiva, affettiva: Introduce una sfumatura semantica espressiva, affettiva: livello patemico del discorsolivello patemico del discorso

Il ricorso al soprannome è tipico delle situazioni familiari e amicali Il ricorso al soprannome è tipico delle situazioni familiari e amicali (informali)(informali)

Page 67: Polifonia Quando oggetto della parola è unaltra parola, altrui o propria, che si intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse: Quando oggetto della.

EffettiEffetti Punto di vista dell’amico, del familiarePunto di vista dell’amico, del familiare Richiamo affettivo, patemicoRichiamo affettivo, patemico Pervasività del livello passionale nel discorso Pervasività del livello passionale nel discorso

giornalistico, anche dove le singole passioni non giornalistico, anche dove le singole passioni non sono nominate (Lorusso-Violi 2004: 121)sono nominate (Lorusso-Violi 2004: 121)

La passione si dice in molti modi e non è La passione si dice in molti modi e non è riducibile alla sola manifestazione linguistica di riducibile alla sola manifestazione linguistica di superficie o agli usi lessicali (ivi, p. 122).superficie o agli usi lessicali (ivi, p. 122).

L’enfatizzazione del livello emotivo varia nelle L’enfatizzazione del livello emotivo varia nelle singole testate (è maggiore in quelle locali, è singole testate (è maggiore in quelle locali, è maggiore nei quotidiani che ricorrono allo stile maggiore nei quotidiani che ricorrono allo stile soggettivante), ma non è mai eliminabile soggettivante), ma non è mai eliminabile completamentecompletamente

Page 68: Polifonia Quando oggetto della parola è unaltra parola, altrui o propria, che si intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse: Quando oggetto della.

Dissoluzione dei confiniDissoluzione dei confini

Tra informazione e intrattenimentoTra informazione e intrattenimento Tra giornalista e pubblicoTra giornalista e pubblico Tra giornalista e personaggiTra giornalista e personaggi

Page 69: Polifonia Quando oggetto della parola è unaltra parola, altrui o propria, che si intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse: Quando oggetto della.

Le formuleLe formule La formula è una frase breve, efficace, facile da ricordare, la La formula è una frase breve, efficace, facile da ricordare, la

cui funzione è condensare un pensiero complesso dandogli cui funzione è condensare un pensiero complesso dandogli maggiore forza a partire da tale condensazione. Figura della maggiore forza a partire da tale condensazione. Figura della chiusurachiusura

La parola non serve a fornire serie valutazioni dei fatti ma a La parola non serve a fornire serie valutazioni dei fatti ma a riproporre proverbi e detti popolari (forza conservatrice, riproporre proverbi e detti popolari (forza conservatrice, punto di vista dell’uomo qualunque): è la voce della comunità, punto di vista dell’uomo qualunque): è la voce della comunità, perciò può essere mesa in relazione con lo stile indiretto perciò può essere mesa in relazione con lo stile indiretto liberolibero

Tirare per la giacchettaTirare per la giacchetta Mettere le mani nelle tasche del consumatoreMettere le mani nelle tasche del consumatore Anche le formiche nel loro piccolo..Anche le formiche nel loro piccolo.. La prima gallina a cantare ha fatto l’uovoLa prima gallina a cantare ha fatto l’uovo Cantar vittoriaCantar vittoria