Prevenzione primaria ortodontica: il ciuccio è oggetto ... prevenire i... · n accordo con...

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terpreta radicalmente il concetto temporale cui rimanda il termine. Infatti, in ambito sanitario, obietti- vo specifico 1 della prevenzione primaria è impedire che i sogget- ti si ammalino o – perlomeno – di ridurre le possibilità di malattia nel- la popolazione a rischio. Approfondendo tali significati in funzione dell’odontoiatria pediatrica, al termine “preven- zione” (che sottintende di fat- tori ambientali, di alterazioni funzionali, di malocclusione) va piuttosto sostituito il concetto di “promozione” (da completa- re con termini positivi quali be- nessere e salute orale; armonica crescita dento-scheletrica). PREVENZIONE PRIMARIA IN ORTODONZIA VS PROMOZIONE ORTODONTICA I n accordo con l’etimologia della parola (venire prima ovvero anti- cipare lo insorgere/probabili ef- fetti di una certa condizione), sol- tanto la prevenzione “primaria” in- Prevenzione primaria ortodontica: il ciuccio è oggetto transizionale ineliminabile? In tema di salute orale nella prima infanzia, il ciuccio - razionalizzato dagli AA secondo la teoria comportamentale dell’oggetto transizionale e nell’interpretazione rigorosa del valore etimologico di ‘prevenzione’ - è proiettato nella prospettiva di strumento operativo per la promozione ortodontica nella fascia di età 0-3 anni. Elena Frati*, Pietro Manzini**, Laura Strohmenger* * Centro OMS di Epidemiologia e Odontoiatria di Comunità Università degli Studi Milano ** Responsabile Servizio di Ortodonzia, Divisione di Chirurgia Maxillo-Facciale, Ospedale Carlo Poma - Mantova Indirizzo per la corrispondenza: Elena Frati, Via Seneca 66 - 00136 Roma E-mail: [email protected] PAROLE ChIAVE: Prevenzione, muscolatura periorale, terapia miofunzionale, biomeccanica ortodontica. PREVENZIONE ODONTOSTOMATOLOGICA 2004;1:25-35 25

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terpreta radicalmente il concettotemporale cui rimanda il termine.Infatti, in ambito sanitario, obietti-vo specifico1 della prevenzioneprimaria è impedire che i sogget-ti si ammalino o – perlomeno – diridurre le possibilità di malattia nel-

la popolazione a rischio.Approfondendo tali significatiin funzione dell’odontoiatriapediatrica, al termine “preven-zione” (che sottintende di fat-tori ambientali, di alterazionifunzionali, di malocclusione) vapiuttosto sostituito il concettodi “promozione” (da completa-re con termini positivi quali be-

nessere e salute orale; armonicacrescita dento-scheletrica).

PREVENZIONE PRIMARIA IN ORTODONZIA VS PROMOZIONE ORTODONTICA

In accordo con l’etimologia dellaparola (venire prima ovvero anti-cipare lo insorgere/probabili ef-

fetti di una certa condizione), sol-tanto la prevenzione “primaria” in-

Prevenzione primaria

ortodontica: il ciuccio

è oggetto transizionale

ineliminabile?

In tema di salute orale

nella prima infanzia, il

ciuccio - razionalizzato

dagli AA secondo la

teoria comportamentale

dell’oggetto transizionale e

nell’interpretazione

rigorosa del valore

etimologico di ‘prevenzione’

- è proiettato nella

prospettiva di strumento

operativo per la

promozione ortodontica

nella fascia di età 0-3 anni. Elena Frati*, Pietro Manzini**, Laura Strohmenger*

* Centro OMS di Epidemiologia e Odontoiatria di Comunità Università degli Studi Milano** Responsabile Servizio di Ortodonzia, Divisione di Chirurgia Maxillo-Facciale, OspedaleCarlo Poma - MantovaIndirizzo per la corrispondenza:Elena Frati, Via Seneca 66 - 00136 RomaE-mail: [email protected]

PAROLE ChIAVE:

Prevenzione, muscolatura

periorale, terapia

miofunzionale,

biomeccanica ortodontica.

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Nel contesto di una strategia pro-mozionale2 in ortodonzia è d’ob-bligo dare la priorità assoluta al te-ma del ciuccio, se da 0 a 3 anni sivogliono favorire3,4 condizioni mio-funzionali/occlusali ideali per il suc-

cessivo corretto sviluppo dento-maxillo-facciale. Obiettivo del lavoro non è, comun-que, quello di entrare nel dibattitopro & contro l’uso del ciuccio, mapartire piuttosto dall’assunto che fi-

no ai 2-3 anni d’età esso rappresen-ti mezzo di suzione non-nutritiva“di fatto” ineliminabile, secondo lateoria comportamen-tale dell’ogget-to transizionale (non interessa quiapprofondire se nel bambino

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Tabella 1 L’uso del ciuccio nella letteratura: i pro e i contro.

ACQUISIZIONE MOTRICITÀ BUCCO-FARINGEA

“...dopo la nascita, alla capacità di alimentazione buccale serve il coin-volgimento della suzione. In prematuri, a lungo non alimentati per viaorale, ciuccio o kinesiterapia migliora l’acquisizione della capacità disucchiare al seno, rispetto neo nati non stimolati.” MIZUNO K, UE-DA A. Developme nt of sucking behavior in infants who have not be-en fed for 2 months after birth. Pediatrics 2001;43:251-5.

NNS STRUMENTO DI BENESSERE NELLA SDC

“...nella sindrome SDC (Separation Distress Call) far succhiare ilbambino (seno - ciuccio) è stato, fin dalla notte dei tempi, un mo-do per scacciare gli incubi. Reparti di neonatologia l’hanno risco-perto e ricoprono il ciuccio di zucchero: atteggiamento discutibi-le… ma efficace per acquietarlo”. SCHUBIGER G ET AL, UNICEFWHO Does the use of bottles and pacifiers in the neonatal nur-sey prevent suc- cessful breastfeeding? Eur J Ped 1977;156:874-7.

FACILITAZIONE DEI RITMI BIOLOGICI

“...gli episodi di NNS danno al bambino la possibi lità di modula-re il suo bisogno, in funzione delle situazioni: è maggiore al cam-bio di camera o di letto; minore se dormono nel letto di un adul-to. Bambini con oggetti di suzione saranno di notte più capaci diriaddormentarsi e di distanziare i loro bisogni alimentari…”MCKENNA JJ, MOSKO S, RICHARD CA. Bedsharing promotesbreastfeeding PE DIATRICS 1997;286:257-9.

MINORE RISCHIO DI “MORTE IN CULLA”

“... statistiche dimostrano che è minore il rischio in quelli che, dor-mendo, succhiano il ciuccio: la NNS migliorerebbe la ventilazionee la saturazione di ossigeno rinforzando la tonicità dei muscoli del-l’orofaringe; secondo altri la bocca non serrata diminuisce i rischidel riflesso esofageo. FLEMING PJ ET AL. Pacifier use and thesudden infant death syndrome: results from the CESDI / SUDI ca-se control study ARCH DIS CHILD 1999;81:112-6.

MODIFICAZIONE MOTRICITÀ BUCCOFARINGEA

“...il ciuccio modifica gravemente e stabilmente la motricità buc-co-faringea e la sequenza neuro-muscolare che determina una de-glutizione di tipo 2 (alimenti sospinti verso l’esofago dalla linguache arretra e retrocede verso la faringe trasformazione basilare perla masticazione”. CHANCOLLE A. Pourquoi allaiter: les raisonsanatomiques. RENCONTRES NATIONAL PERINATALITE 1996

NNS COMPROMETTE ALLATTAMENTO SENO

“... il contatto con oggetti rigidi li disabitua al comportamento in-nato verso il seno: aprire la bocca abbassare la lingua, attiraremammella e areola orientandola poi verso il palato posteriore... Perinserire il ciuccio in bocca non può abbassare il mascellare inferio-re: è uno degli elementi base per far colare il latte...” RIGHARDL Are breastfeeding problems related incorrect breastfeeding te-chnique or use of pacifiers and bottles? BIRTH 1998;25-40-4.

ALTERAZIONE DEI RITMI BIOLOGICI

“... se il ciuccio è lo “elemento” per addormentarsi se dormendolo perdono, lo reclameranno poi a ogni risveglio (sono detti dipen-denti per dormire: stessa posizione, stesso oggetto di suzione-stessa musica...) si altera il ritmo del sonno, per cui si risveglianoad ore fisse/tutte le ore o non si riaddormentano più senza l’inter-vento di un genitore”. FRANCO P ET AL. The influence of a paci-fier on infants’ arousals from sleep J PEDIATR 2000;136:775-9.

AUMENTATA FREQUENZA DI OTITI E APNEE

“... oggetti di suzione rigidi esercitano sul palato una pressione di-retta verso l’alto che riduce lo spazio respiratorio per cui il bambi-no respira più in fretta e con la bocca. Se la cavità nasale è pocofunzionale, si avranno ostruzioni fino alle apnee ostruttive… Unaalterazione del sistema pressorio dell’orecchio medio aumenteràla frequenza di otiti”. NIEMELA M ET AL Pacifier as a risk for acu-te otitis media. PEDIATRICS 2000;106:483-8.

PRO & CONTRO

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non/svolga una funzione e un valo-re positivo come mediatore dellacrescita e dell’affermazione di sé) Già il semplice fatto di porsi al difuori ed oltre la dinamica della con-troversia sul ciuccio offre all’orto-donzia e all’odontoiatria pediatrical’opportunità5 di dedicarsi ad am-pliare il concetto di promozionedella salute orale nella prima in-fanzia, piuttosto che a dover fron-teggiare quotidianamente convin-zioni/affermazioni/quesiti di geni-tori oppure a dover gestire con-flitti con le altre categorie profes-sionali coinvolte nella tutela e nelmiglioramento dello stato di be-nessere psico-fisico del neonatoe poi del bambino.

REVISIONE DELLA LETTERATURA SULLA SUZIONE NON NUTRITIVA (NNS)

La revisione della più recente let-teratura6-14 sulla vexata quaestiodel ciuccio non consente di intra-vedere strategie promozionali e/opreventive “diverse”, perché i ri-sultati pubblicati dai vari ricercato-ri riconfermano, quando non en-fatizzano secondo la fisiologia, leprese di posizione ed i diversi pun-ti di vista - molto spesso radical-mente opposti - espressi dallaneonatologia e pediatria; dalla oto-rinolaringoiatria, dalla neuropsi-chiatria infanti le,dall’odontoiatria/ortodonzia pedia-trica (Tab. 1).

COORDINAZIONE NEURO-MUSCOLARE DEL DISTRETTO OROFACCIALE

Fino ai 4-6 mesi i movimenti fisio-logici di lingua, guance e labbraseguono la sequenza suzione-de-glutizione-ventilazione15,16 pro-grammata dalla regione encefalicadel tronco cerebrale. La sequenzaideale rimane quella attivata dallasuzione più naturale al seno: i mo-vimenti indotti (abbassamento ma-scellare inferiore e depressione in-trabuccale) svolgono il doppio ruo-lo essenziale di modellare struttu-re ossee della faccia/parte media-na del cranio e di regolare l’eva-cuazione della saliva (riflesso del-la salivazione è ad 1-1.5 aa). Dopo 6 mesi ed entro il primoanno di vita la coordinazio-ne neuro-muscolare simodifica in masticazio-ne-deglutizione-ventila-zione sotto il direttocontrollo neurologicocorticale (parzialmentevolontario). La musco-latura periorale ha giàassunto un ruolo pri-mario nell’equilibriodelle forze che guida-no la direzione di cre-scita mandibolare edesercita, comunque,un’azione diretta sullaconformazione delle arca-te dentarie attraverso i movi-menti sinergici della lingua, delleguance e delle labbra3,4,17,18.Alla fine del primo e per tutto il se-condo anno di vita l’attività di NNSnon ha più posto nella sequenza fi-siologica di eventi neuro-muscola-

ri. Anzi, se prolungata oltre i 2 aa ein rapporto all’ingombro del mezzodi suzione; all’intensità e frequen-za di NNS; alla predisposizione in-dividuale, determina l’incompeten-za labiale a riposo e favorisce gra-vi apnee ostruttive (queste ritarde-ranno il successivo sviluppo del-l’apparato stomatognatico).Dopo i 2 anni la suzione non-nutri-tiva (mezzi: ciuccio, dito, labbro,oggetti) altera l’equilibrio delle for-ze che modulano la crescita cra-niofacciale. Anzi, si crea un dis-equilibrio neuro-muscolare per de-ficit di funzione di alcuni muscoli infavore di altri costretti ad iperatti-

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vità compensatoria: tale funzionevicariante non controbilancia nelmodo opportuno la compressioneesercitata dalle guance durantel’attività di NNS. Ed inoltre a livel-lo biomeccanico: se i mezzi di su-zione impediscono il contatto del-la lingua con il palato e i denti del-l’arcata superiore, una condizionestabilizzata di incompetenza labia-le - dar cui l’assenza di un sigillo ariposo - determinerà delle altera-zioni più/meno gravi della morfolo-gia craniofacciale (con pregiudizioestetico). Oltre i 3 anni la NNS19,20 condizio-nerà, rallentandolo, lo sviluppo del-l’osso mascellare superiore nellasua dimensione trasversale - dacui l’evidenza di un palato strettoe profondo - e contemporanea-mente “favorirà”, aumentandole,le dimensioni dell’arcata inferiore,con una probabile inversione neinormali rapporti trasversali tra ledue arcate dentarie. Ne potrebbeconseguire il consolidarsi di un“morso inverso” o di un “morsocrociato” con una probabile latero-deviazione della mandibola (perchécostretta a deviare per ottenere lamassima chiusura ed intercuspida-zione): da cui il rischio di crescitaasimmetrica della mandibola e diconseguente asimmetria del viso.

CIUCCIO ED INTERFERENZENEURO-MUSCOLARI

Se il fattore chiave per modulare lacrescita craniofacciale è la musco-latura periorale, il ciuccio “catego-ria” di mezzo per la NNS da noiconsiderata come “ineliminabile”

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Fig. 1.

Fig. 2.

per la teoria dell’oggetto transizio-nale - e non anche dopo valutazio-ne miofunzionale e biomeccanica- va meglio specificato, eviden-ziando nei vari modelli (Fig. 1)quelle caratteristiche strutturali20

che interferiscono più/meno con ilmeccanismo fisiologico neuromu-scolare. Nel tipo a “ciliegia” la forma strut-turale voluminosa* modifical’equilibrio della muscolatura pe-riorale, da cui l’incompetenza la-

*l’ingombro tra le labbra & tra la lingua e ilpalato è maggiore rispetto ad altre formedi succhiotti reperibili in commercio: so-vrapponibile a quello della tettarella di unbiberon.

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biale e l’assenza di sigillo a riposo.Indipendentemente dal tipo di re-spirazione/dal grado di pervietàdelle vie aeree superiori, il deficitfunzionale del muscolo orbicolare- vicariato dall’attività compensato-ria del muscolo mentale e musco-li sopraioidei - instaura un circolovizioso che condiziona tutta la cre-scita scheletrica facciale e il com-baciamento interincisivo (frequen-te: open bite scheletrico).

La forma definita “anatomica”, seinserita e mantenuta° nella cavitàorale con la parte concava sullalingua, interferisce meno sul sigil-lo labiale e sulla funzione/tonicitàdel muscolo orbicolare. Ma il suoingombro°° all’interno della cavitàorale tra lingua e palato ostacola,comunque, la sequenza sinergicadi forze che attivano la propulsio-ne mandino-lare/sviluppo morfo-logico delle arcate dentarie: nellacoordinazione si registrano ano-malie non solo a carico della lin-gua, ma anche delle guance. Ac-cade infatti che pressioni differen-ziate, necessariamente prodottedalle guance nell’attività di NNScon il ciuccio, non possano esse-re adeguatamente compensate.

Il modello a “goccia” rispetto allealtre tipologie presenta un volumedi ingombro più ridotto tra lingua epalato, conformazione più piattaper occupare minor spazio, tetta-rella asimmetrica§ nella forma agoccia; forma ampia dello scudoextra-buccale per disperdere ec-cessi di pressione sulle labbra du-rante la suzione. L’insieme di talirequisiti strutturali verosimilmente

esercita minore pressione sul pa-lato e limita stimoli ad effetto fisio-logico negativo sia a carico del si-gillo labiale che del muscolo orbi-colare.Sebbene la tipologia di questociuccio (Fig. 2) necessiti di minoreapertura della bocca ovvero occu-pi spazio più contenuto – eserci-tando sul palato una pressione piùmoderata – determina, comun-que, delle interferenze nell’attivitàfisiologica della muscolatura peri-orale: alterazioni sullo sviluppo del-la bocca, della dentizione e del ter-zo inferiore del viso sono diretta-mente proporzionali alla duratadell’attività di suzione; all’intensi-tà/frequenza/modalità di esecuzio-ne ed anche ad una predisposizio-ne individuale/genetica20.

DISCUSSIONE

La chiave di lettura clinica delle di-verse interferenze prodotte daisucchiotti reperibili in commerciosulla coordinazione neuro-musco-lare del distretto periorale sugge-risce, dalla età 0 almeno fino ai 2anni, il rispetto di quei presuppostibiologico-funzionali che danno va-lidità al riconosciuto postulato for-ma = funzione3,4,17,18.Questa conclusione, apparente-mente in contradditorio conl’obiettivo della premessa, imponeinvece una scelta decisionale diproblem solving: nella prima infan-zia lo stato di salute orale si pro-muove eliminando il ciuccio nel ri-spetto di condizioni bio-fisiche ebio-meccaniche da considerarsi‘essenziali’ oppure seguendo l’as-

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°se la posizione si ruota – ad es. mentre ilbambino dorme – risulterà molto danno-so.

°° l’ingombro lingua- palato non differiscesignificativamente dal modello a “ciliegia”ma ha spessore più ridotto nel punto di in-serimento interno al livello delle labbra.

§parte concava orienta la lingua verso il pa-lato eliminando il riflesso di deglutizione ti-po 1.

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sioma che il succhiotto sia insosti-tuibile oggetto transizionale per ilbenessere psico-fisico del neona-to/del bambino? Ad ampliare il concetto di promo-zione21 della salute orale nell’etàpediatrica 0-2 anni, non sarà certola scelta di un’opzione rispetto al-l’altra, ma piuttosto una concezio-ne diversa del ciuccio come di ve-ro e proprio dispositivo miofunzio-nale, in grado di mantenere duran-te la NNS il corretto atteggiamen-to posturale della muscolatura oro-facciale. Nel design l’elemento attivo da in-serire - per cui il succhiotto noncontrasti ma assecondi la musco-latura periorale, anzi ne valorizzi lapotenzialità “terapeutica” - andràverosimil-mente ricondotto ai pre-supposti/concetti informatori di un“classico” schermo vestibolare. Infatti la separazione meccanicainter-labiale e labbra-denti, poichèneutralizza le forze centripete pro-dotte da labbra/guance, a livellodel fornice faciliterà l’apposizioneossea periostale e nell’arcata in-feriore l’ampliamento versol’esterno della base del processoalveolare per l’azione positivamen-te espressa dalla lingua (effetto si-mile al Lip-Bumper). Secondo criteri metodologici del-l’Epidemiologia e dell’Odontoiatriadi Comunità ed il parametro OIDP(OIDP = Oral Impacts On Daily Per-formances), il ciuccio - se costruitosecondo principi biomeccanici del-la filosofia ortopedico/ funzionali-sta - ancor più che l’obiettivo stes-so di eliminarlo può rappresentareuno strumento di promozione dellasalute orale socialmente estesa.

Al contrario i soggetti 0-3 anni conabitudine all’uso intenso/prolunga-to di ciuccio, a seguito delle con-formazioni attualmente disponibi-li in commercio sono popolazionea rischio di dismorfismi oppure diquadri disgnatici più o meno gravi. In assenza di coordinamento trale figure non/sanitarie a contattocon la prima infanzia per funzioni eresponsabilità diverse, la significa-tività del rischio all’instaurarsi diuna vera e propria malocclusione(Fig. 3) impone preferibilmente in-torno ai 4 anni - e non oltre l’età di5 - la valutazione sistematica se-condo la scala IOTN (IOTN = IndexOrthodontic Treatment Need [ve-di: Brook PH, Shaw WC The deve-lopment of an orthodontic treat-ment priority index Eur J orthod1989;3:309-20]). Allora a quel momento, in base al-l’evidenza, può essere indicata lastrategia preventiva ‘primaria’ nelmonitoraggio di anomalie compor-tamentali della muscolatura oro-facciale con dispositivi pre-orto-dontici tipo Hinz e/o logopedia op-pure rendersi obbligatoria la pre-venzione “secondaria” con il sup-porto di apparecchi ortopedici-or-todontici funzionali (Fig. 4) comecontrollo e (parziale) modifica delrapporto funzione muscolare-cre-scita ossea.

CONCLUSIONI

Secondo le indicazioni delle più at-tuali metodologie di programma-zione, gli obiettivi concettuali del-la strategia di promozione della sa-lute orale sono definiti anche

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*Ufficio Europeo Organizzazione Mondia-le della Sanità Concetti e principi della pro-mozione della salute: un documento per ladiscussione (1987) pag. 30 “... la promozio-ne della salute è una strategia di mediazio-ne fra le persone e il loro ambiente, chesintetizza scelta personale e responsabili-tà sociale della salute [...]. La promozionedella salute coinvolge la popolazione nelsuo insieme nel contesto del quotidiano[...] mette in grado le persone di assume-re il controllo e la responsabilità della pro-pria salute come componente importantedella vita quotidiana...”.

** caretakers = “prestatori di cure”.

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INDICAZIONI ASSOLUTE ALLA TERAPIA ORTOPEDICA PEDIATRICA

Morso aperto anteriore con interferenza linguale

Contrazione del mascellare superiore con cross-bite la-terale e deviazione della linea mediana in chiusura

Malocclusioni di Clas-se II: sono anche a ri-schio di traumi a caricodel gruppo frontale su-periore

Cross-bite anteriore e Classe III scheletrica:

In dentatura decidua

In dentatura mistaFig. 3.

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“operativamente”: indicando spe-cifiche attività ortodontiche dacompiere per conseguirli. Ma, rispetto al significato attribui-to dall’OMS alla promozione dellasalute come una “strategia di me-diazione fra le persone ed il loroambiente”*, la nostra pianificazio-ne degli obiettivi operativi è, co-munque, da integrare ulteriormen-te: fornendo strumenti (o) educa-tivi-formativi di collegamento trale varie figure sanitarie di riferi-mento - caretakers**nell’età pe-diatrica - e le persone nel contestodella loro vita quotidiana di genito-re. Pensiamo che nel genitore-nellacomunità si incrementino compe-tenza e capacità di assu- mere ilcontrollo e la responsabilità dellasalute orale del proprio bambino-di soggetti nella età neonatale, seil mezzo operativo prescelto per lacomunicazione - a distanza ed incontinuum - riconosca un caratte-re informativo e al tempo stessoprescrittivo nel format di ‘manua-le per l’uso (Tab. 2).

Note: Le immagini sono tratte dallibro: Madau M, Strohmenger L.Prevenzione e promozione dellasalute orale in età pediatrica. Quin-tessenza Edizioni, Rho (Mi) 2003.

Fig. 4.

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Tabella 2.

ANCHE VOI POTETE COLLABORARE ALL’ARMONICO SVILUPPO DELLA FACCIA E DEL SORRISO DEL VOSTRO BAMBINO.

0-3 anni: correggere abitudini dannose per la crescita dento-facciale

1. Il bambino ha l’abitudine di succhiare sempre qualcosa (ciuccio-dito-labbro-oggetti)?

■ si ■➊➊no

L’abitudine a succhiare tiene la lingua in posizione bassa: la deglutizione diviene difettosa e - se questa condizione dura oltre i3- 4 anni - produce deformazioni di vario tipo e a carattere permanente.

2. Parlando pronuncia male il suono di qualche parola (in particolare T, D, L, N, S, Z, R)?

■ si ■➊➊no

Per produrre quei suoni dell’alfabeto, la punta della lingua ha gli stessi punti di appoggio della deglutizione. Attenzione: se il bam-bino parla male, deglutisce anche male (vedi anche domande 3, 4).

3. Non riesce a “mandar giù” caramelle dure oppure medicine in compresse?

■ si ■➊➊no

Se la punta-il corpo della lingua non funzionano correttamente si scompensano i naturali meccanismi: nel tempo si altererà tut-to l’equilibrio delle forze che modulano la crescita cranio-facciale.

4. Notate larghi spazi tra i suoi denti e quando parla schizzano le goccioline di saliva?

■ si ■➊➊no

La posizione della punta della lingua nelle varie funzioni in cui è coinvolta influisce sul posizionamento dei denti. Es: se la lin-gua si interpone tra le arcate e spinge gli incisivi superiori molto avanti.

5. Quando deglutisce, il mento diventa come fosse tutto ‘bucherellato’?

■ si ■➊➊no

Per non compromettere la crescita scheletrico-dentale, la visita di controllo del pediatra o meglio di un logopedista stabilità sela posizione della lingua durante la deglutizione è sbagliata.

6. Ditegli/le di aprire un po’ la bocca e mettere la punta della lingua sul palato: ci riesce?

■ si ■➊➊no

È fondamentale controllare che non sia troppo corto il ‘filettino’ (detto frenulo) attaccato sot-to la lingua: ostacolerebbe la lingua nelle funzioni naturali (vai ai riquadri delle domande da1 a 5).

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7. Al mattino, notate che il uscino è bagnato e ha spesso screpolature ai lati delle labbra? Appena si sveglia, ha la necessi-tà e urgenza di bere (dice di avere labbra/gengive secche)?

■ si ■➊➊no

Se avete risposto positivamente, probabilmente il Vs bambino respira solo o soprattutto con la bocca. È consigliata visita oto-rino: per i motivi già espressi (vai al riquadro delle domande 8-10).

8. Di notte dorme sempre a bocca aperta e talvolta russa? Ha un timbro di voce nasale?

■ si ■➊➊no

Se la risposto è sì, l’otorino dovrebbe controllare se le vie nasali presentano una qualche ostruzione (con probabili apnee not-turne): si rallenta e si altera lo sviluppo-estetica facciale/dentale.

9. Ha raffreddori e tosse molto frequenti oppure spesso il naso ‘cola’ eccessivamente?

■ si ■➊➊no

Se ha uno di questi sintomi, parlatene al pediatra: consiglierà una visita otorino o di un allergologo perché la respirazione noncorretta rallenta lo sviluppo ed altera l’estetica facciale/dentale.

10. Se gli / le dite di respirare solo con il naso – almeno per 2 minuti - incontra difficoltà?

■ si ■➊➊no

Se la risposta è positiva, richiedete il parere dell’otorino perché è urgente ristabilire la respirazione per via nasale. La boccacostantemente aperta ostacola il corretto posizionamento dei denti.

ISTRUZIONI:

Dalla somma dei sì e dei no po-

trete capire se Vs il bambino pre-

senta o meno qualche problema

funzionale che ne compromette-

rà la crescita dento-facciale: co-

me/quando intervenire, qual è il

medico più adatto al caso.

a) Se avete ottenuto tutte rispo-

ste “no”: nel Vs bambino/a non è

presente alcuna anomalia ortodon-

tica, perlomeno a carattere disfun-

zionale. Si consiglia, comunque,

una visita dal Vs ortodontista o dal

dentista per bambini intorno all’età

di 5-6 anni ma non oltre i 7 anni.

b) Se avete ottenuto una maggio-

ranza di “no”: al Vostro medico/

pediatra di famiglia e/o al dentista

di fiducia, chiedete il parere solo

su quelle domande a cui avete ri-

sposto con il “si”.

c) Se avete risposto “si” alla do-

mand 2 - 3 - 4 - 5: si consiglia

una visita dallo specialista (orto-

dontista o dentista per bambini o

logopedista) che, se necessario,

aiuterà il vs. bambino a riposizio-

nare bene la lingua usando un

ciuccio ‘speciale’ e/o facendo a

casa dei facili esercizi.

d) Se avete risposto “si” alla do-

manda 7- 8- 9 -10: è importante

che quanto prima facciate vedere

il bambino dal Suo pediatra o di-

rettamente da un otorino di Vs fi-

ducia. Lo specialista con la visita

e con uso di strumenti adatti per

la corretta individuazione del pro-

blema, saprà indicarVi che cosa

fare per favorire non soltanto l’ar-

monica crescita scheletrica-den-

tale, ma anche lo stato di salute

più in generale ed il benessere

psico-fisico del Vostro bambino/a.

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BIBLIOGRAFIA

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PREVENZIONE ODONTOSTOMATOLOGICA 2004;1:25-35 35

Concerning oral health

in the infancy, the dum-

my – rationalized by the

authors according to the

behavioural theory of

the transitional object

and following the rigo-

rous interpretation

of the etymologic value

of prevention – is regar-

ded as an operative in-

strument for orthodontic

promotion in the age

group from 0 to 3 years.

7 frati 25-35_prevenzione 02/10/14 14:36 Pagina 11