IV Congresso Internazionale delle Medicine Non ... · Nuove frontiere in neuromusicologia: il...

Volume degli Atti MedCam 2013

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IV Congresso Internazionale delle Medicine Non Convenzionali e Scienze Olistiche

Volume degli atti estratto

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Indice anal i t i co Relatori Congresso Ing. Andrea Gadducci 6

Bio-informazione e realtà olografica in un percorso di autoconoscenza e benessere consapevoli. Prof. Piergiorgio Spaggiari 17

I nuovi orizzonti della medicina moderna: la Medicina Quantistica. Prof.ssa Maria Donatella Caramia 25

Nuove frontiere in neuromusicologia: il cervello che crea. Prof. Sergio Serrano 27

Regolazione biofotonica: diagnostica e terapia. Prof.ssa Mara Tognetti Bordogna 42

Perchè la formazione in Medicine non Convenzionali. Ing. Andrea Gadducci – Ing. Laura Quaglio – Ing. Viviana Bartolozzi 57

Campi elettromagnetici e loro interazione sul corpo umano. Dott. Antonio Maria Pasciuto 65

Medicina Ambientale Clinica: anello di congiunzione tra Medicina Universitaria e Metodiche Non Convenzionali.

Pres. Eduardo Rossi D.O. 75 Osteopatia, stato dell'arte.

Dott. Paolo Zavarella D.O.M. ROI 76 La "Sectio Aurea" nel Volto umano: Crescita, Estetica e Funzione. Applicazioni olistiche alla Diagnosi Osteopatica, Ortodontica, Estetica.

Prof. Dott. Salvatore Bardaro 87 La Medicina Odontoiatrica fra Complessità, Olismo ed Entanglement: ovvero il Sistema Unico Cavo-Orale-Organismo-Ambiente. Metodiche terapeutiche e casi clinici.

Dott. Andrea Geraci 99 Il Servizio Sanitario Nazionale e le opportunità delle medicine non convenzionali.

Prof. Paolo Roberti di Sarsina 105 Salutogenesi e Resilienza nel continuum Care-Cure.

Dott. Mauro Alivia 106 La Salute quale responsabilità sociale nella Medicina Antroposofica.

Prof. Claudio Corbellini 107 La diapason-agopuntura.

Dott. Alberto Laffranchi 110 Medicine e Terapie Complementari in Oncologia: un'opportunità per il paziente, una risorsa per il Medico Oncologo.

Dott.ssa Anna Villarini 111 La nutrizione nella prevenzione dei tumori.

Prof. Claudio Corbellini, Dott. Luigi Carlo Collivasone 118 Psicoterapia e Agopuntura nella Medicina Integrata Oncologica.

Dott. Daniele Lo Rito 121 La Colonna Vertebrale e i suoi spazi in Iridologia: l'Iridologia a supporto dell'Osteopatia e della Chiropratica.



Dott. Roberto Cesare Fagioli 132 I cardini Semeiotici della Medicina Olistica.

Dott. Mohammad Natour 143 La craniopuntura di Yamamoto.

Relatori Call for Abstract Dott.ssa Marcella Taricco 154

La diagnostica psicologica basata sui movimenti del QI. Dott. Salvatore Auriemma, Dott.ssa Barbara Brignoli 160

L'agopuntura per il trattamento del dolore in anziani affetti da demenza severa. Dott. Jürgen Spona 164

Tailored amino acid supplement improves mental and physical power. Dott. Giancarlo Faedo 170

L'uso del Kinesiology -tape in Stomatognatica secondo il metodo Faedo. Dott.ssa Elena Fossati 174

Ben-Essere nell'arte della quotidianità: dialogo interattivo sulle arti come terapia. Dott.ssa Silvia Zavagno 180

Dalla materia alla vibrazione: le essenze floreali e la salute dell'anima. Dott.ssa Giusy Messina 181

La psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) della gioia e del piacere: come le emozioni modulano le risposte del sistema immunitario.

Dott. Paolo Barbagli 187 Ruolo delle cicatrici nella genesi di Sindromi dolorose croniche.

Dott. Valerio Sgalambro 196 L'Armonizzatore Familiare.

Dott. Sabatino Meletani 207 Tre casi di patologie croniche (a prognosi infausta secondo la Medicina Accademica), completamente guariti per mezzo delle EAVI e terapia omotossicologica.

Dott.ssa Gemma D'Angelo 220 Sessione pratico introduttiva alla Agopuntura addominale e ombelicale.

Dott.Sabatino Meletani, Dott. Nicola Ceravolo 224 EAVI: elettroagopuntura secondo Voll integrata.

Dott.ssa Maria Grazia Turati 227 Classi biotipologiche in omeopatia e posturologia.

Dott. Fabio Sinibaldi 229 Pazienti che non guariscono - dove risiedono le resistenze al cambiamento e come superarle – l’approccio 5KTC.

Dott. Stefano Polistina 236 Riflessoterapia olografica: diagnosi e terapia neurofunzionale con le somatotopie cutanee.

Dott.ssa Antonia Di Francesco 240 La formazione in Cromopuntura e diagnosi energetica per le professioni sanitarie.

Dott. Ilio Torre 245 I nuovi orizzonti della psicologia moderna: la psicologia quantistica.



Dott. Tommaso Casalnuovo 250 Diagnosi energetica dei Punti Terminali (DEPT) per la valutazione di terapie bioinformazionali.

Dott. Fabio Colonnello 253 "La forma delle ossa rivela i nostri modi di essere e di agire": le catene muscolari ed articolari GDS.

Ari Lusenti 260 Le geopatie: cosa sono, come riconoscerle e possibili soluzioni.

Dott. Massimo Soldati 273 La Integrazione Posturale Transpersonale come tool multiprofessionale olistico.



Relatori Congresso



Ing. Andrea Gadducci Ingegnere Elettronico esperto in Biomedica ed in metodiche Quanto-Biofisiche, Co-Founder/Owner di Bio-t S.r.l. - Tecnologie per la Vita Bio-informazione e realtà olografica in un percorso di autoconoscenza e benessere

consapevoli

Determinate conoscenze scientifiche, in particolar modo quelle della fisica moderna, sono da considerarsi

fondamentali per coloro che abbiano deciso di intraprendere la professione medica e per il professionista

della salute e del benessere. Non si può prescindere infatti, nella comprensione delle patologie, dalla

conoscenza e consapevolezza delle leggi fisiche a cui la materia biologica risponde.

Oggi è molto più semplice comprendere la fisica, sia quella del corpo, sia quella della struttura della materia.

Einstein ci insegna che la Materia è Energia secondo l'uguaglianza definita dall’equazione E=mc^2; anche

Energia ed Informazione sono legate tra loro e fisicamente possiamo dire che l’Informazione dipende

dall’Energia e dalla costante di Planck, cioè I=f(E,h).

Informazione, Energia e Materia sono quindi collegate a cascata, la materia non esiste senza energia, che non

ha forma senza informazione. E’ pertanto l’informazione che determina come si deve comportare la materia

ed è questo aspetto del mondo fisico che dobbiamo approfondire.

Il professionista, medico od operatore, può riconoscere con semplicità come funzioni la struttura fisica della

materia. Tutti i giorni informazione ed energia sono alla base degli scambi delle nostre conversazioni, delle

nostre azioni, sono il mezzo con cui ci esprimiamo, esistiamo, viviamo, interagiamo. Senza un’idea iniziale o

un pensiero, l’individuo non può realizzare né tendere a nulla, la nostra mente produce informazioni che poi

vengono messe in moto dall’energia per governare la materia. Dovrebbe quindi essere premura del medico o

dell’operatore, dotarsi di strumenti per osservare ed indagare il mondo dell’energia e dell’informazione,

rendersi consapevole di come la realtà sia gestita da una trama olografica di informazione e di come egli stesso

sia la manifestazione di energia ed informazione, elementi che scambia a sua volta con quella dei propri

pazienti. Una semplice rappresentazione di tutto questo è il modello C.I.E.M. = Coscienza, Informazione,

Energia, Materia. Con l’ausilio della fisica e della scienza e con il supporto di pubblicazioni e studi scientifici

accademici internazionali, in questo intervento vi mostrerò come questo modello possa essere molto pratico,

intuitivo e renda consapevole il medico o l’operatore di tutto ciò che entra in gioco durante la pratica medica,

terapeutica o del benessere tesa alla salute dell’individuo….



Prof. Paolo Roberti di Sarsina Specialista in Psichiatria, Esperto per le Medicine Non Convenzionali del Consiglio Superiore di Sanità, Presidente dell'Associazione per la Medicina Centrata sulla Persona ONLUS

Salutogenesi e Resilienza nel continuum Care-Cure

La Medicina Centrata sulla Persona è il paradigma su cui vogliamo e dobbiamo fondare la Medicina del XXI

secolo. Pone al centro dell'operare medico la Persona, nella sua unità di corpo, anima e spirito, che diventa

soggetto agente della sua salute e della sua vita presente e futura. Diventa cruciale lavorare attivamente per

una reale collaborazione tra medici, terapisti e pazienti per costruire una medicina ove la centralità della

persona, di quel singolo individuo, che ha la sua biografia, il suo ambiente di vita, il suo sistema di relazioni, la

sua storia clinica, diventi il centro dell'operare terapeutico. All'interno del paradigma della Medicina Centrata

sulla Persona, sono centrali i concetti di salutogenesi e di resilienza. La malattia diventa un'occasione, nella

vita e nella storia di quel singolo paziente, di autoconoscenza, di crescita della consapevolezza di sé e degli

altri, che può diventare strumento di sviluppo per l'individuo e per le persone che lo circondano. Il disagio di

cui il paziente soffre e per cui chiede aiuto può essere il punto di partenza per ricostruire l'unità del suo essere

e la possibilità di un'evoluzione. L'accrescersi della resilienza è una possibilità, che può conseguire ad un

evento morboso, anche grave. Vedere e vivere un evento morboso non come disgrazia, ma come passaggio

cruciale e ineludibile nella biografia di quell'essere umano porta ad una trasformazione radicale del concetto di

malattia e salute.

Prendersi carico della propria salute secondo principi salutogenetici individualizzati, non delegandola tout

court ai medici e agli "specialisti" comporta un passaggio epocale, del paziente da "oggetto" di osservazione e

cura della biomedicina, che lo restituisce "riparato" il prima possibile all'ambiente da cui proviene, a

“soggetto” responsabile ed operante, protagonista del suo processo di guarigione. Come medici abbiamo il

compito di fare uscire la medicina da una tecnica che raccoglie dati, con un suo linguaggio per iniziati e con

un pensiero astratto che riduce l'essere umano a puro oggetto di osservazione ad una viva e dinamica

comprensione dell’essere umano malato che nasce dall’incontro tra persone, nel quale il paziente è un essere

vivo, senziente e unico con il quale è necessario cominciare un dialogo e condividere le scelte terapeutiche. La

malattia diventa così uno strumento che può aprire un incontro tra chi chiede aiuto e chi dà aiuto: da qui può

generarsi una reale comprensione del processo patologico in atto e avviare un processo di cura e guarigione.

E' necessario che il medico e/o il terapeuta sviluppi l'empatia, che, ancor prima di un "saper fare" è "un saper

essere con.."; l'empatia dà al sentire un valore conoscitivo.



Dott.ssa Anna Villarini Biologo, specialista in Scienze della Nutrizione, Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva, Unità di Epidemiologia Eziologica e Prevenzione, Ricercatore presso Fondazione IRCSS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano

La Nutrizione nella prevenzione dei tumori

"..considerate le più recenti evidenze si può grossolanamente stimare che circa un terzo dei tumori sarebbe evitabile con cambiamenti della dieta…"

(Walter Willett. Environ Health Perspect. 1995) Gli studi epidemiologici condotti negli ultimi 40 anni hanno portato alla conclusione che oltre un terzo delle

neoplasie si potrebbero prevenire cambiando l’alimentazione Le principali conoscenze acquisite si possono

riassumere in poche raccomandazioni:

• mangiare di meno

• mangiare più alimenti vegetali come ortaggi, legumi, cereali integrali e frutta secca

• mangiare meno carni, prodotti lattiero-caseari e grassi animali

• mangiare meno zuccheri, cereali raffinati e alimenti fatti con cereali raffinati

• mangiare meno sale e meno alimenti conservati sotto sale

RIDURRE ZUCCHERI E MANGIARE DI MENO

Mangiando meno zuccheri raffinati e grassi saturi riduciamo il livello di insulina e, di conseguenza, la

biodisponibilità di ormoni sessuali e di fattori di crescita. Tutti elementi collegati, per esempio, al cancro della

mammella, al diabete e alle malattie cardiovascolari.

Fin dall’inizio del secolo scorso studi sperimentali hanno ripetutamente riscontrato una ridotta incidenza di

tumori e una maggiore durata della vita negli animali allevati con meno cibo. Uno studio durato 20 anni

condotto sulle scimmie ha evidenziato che la sopravvivenza a 20 anni dall’inizio dello era maggiore nelle

scimmie a restrizione calorica (85% vs 50%) e che le scimmie libere di mangiare si ammalavano di più

patologie cronico-degenerative o si stati patologici tipici delle età avanzate dalle cataratte alle demenze senili.

In pratica sembra che questi animali utilizzino le minori energie disponibili per sopravvivere piuttosto che per

crescere. A ben vedere questo spiega anche come la statura delle popolazioni dipenda anche dalla

disponibilità di cibo, in particolare di proteine, e perché le persone alte abbiano in genere un rischio



lievemente aumentato di tumori. Lo stesso sovrappeso è associato a una maggiore incidenza di tumori della

mammella (dopo la menopausa), dell’intestino, del rene, della colecisti.

GLI ALIMENTI VEGETALI

A partire dagli anni ‘70 numerose ricerche hanno coinvolto centinaia di migliaia di persone e studiato decine

di migliaia di casi di tumore evidenziando che chi mangia più alimenti vegetali si ammala meno di cancro

rispetto a chi ne mangia pochi.

Questo vale per la maggior parte dei tumori, in particolare quelli dell’apparato digerente (cavo orale, faringe,

esofago, stomaco, intestino) e quelli dell’apparato respiratorio (laringe e polmoni). Un’alimentazione ricca di

vegetali sembra quindi proteggere anche dai tumori dovuti al tabacco e all’inquinamento. Un forte fumatore

ha un rischio fino a venti volte superiore di ammalarsi di cancro polmonare rispetto a un non fumatore, ma se

mangia ogni giorno il giusto quantitativo di ortaggi può dimezzare il suo rischio (che rimane comunque alto

se non smette di fumare)…….

0" 5" 10" 15" 20" 25" 30"

dieta"ed"obesità"

fumo"di"tabacco"

esposizione"occupazionale"

infezioni"virali"

vita"sedentaria"

consumo"di"alcolici"

stato"socio:economico"

radiazioni"ionizzan;"e"UV"

inquinamento"ambientale"

altro"

FATTORI DI RISCHIO E TUMORI



Dr. Villarini Anna Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva Istituto Nazionale Tumori – Milano

Raccomandazioni+WCRF+2007+S3le+di+vita+per+la+prevenzione+dei+tumori+

Basare&la&propria&alimentazione&prevalentemente&su&cibi&di&provenienza&vegetale&&

con$cereali$non$industrialmente$raffina0$e$legumi$in$ogni$pasto$e$un’ampia$varietà$di$verdure$non$amidacee$e$di$fru7a.$$

Sommando$verdure$e$fru7a$sono$raccomandate$almeno$cinque$porzioni$al$giorno$(per$circa$600g);$si$no0$fra$le$verdure$non$

devono$essere$contate$le$patate$

Sede$ Probabile&protezione$bocca,$faringe,$laringe,$esofago,$stomaco$ ortaggi$non$amidacei$

stomaco,$colon$e$re7o$ aglio$

bocca,$faringe,$laringe,$esofago,$polmone$e$stomaco$ fru7a$

colonCre7o$ fibre$alimentari$

pancreas$ acido$folico$

bocca,$laringe,$laringe,$polmoni,$cervice& carotenoidi$

prostata$ licopene$e$selenio$

esofago$ vitamina$C$




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