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Forme del discorso riportato. Usi e abusi nel giornalismo

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Forme del discorso riportato.Usi e abusi nel giornalismo

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Polifonia• Quando oggetto della parola è un’altra parola, altrui o propria, che si

intreccia alla prima con forme e intenzioni diverse:

Stratificazione del discorsodialogismointertestualità e intratestualitàdiscorso riportato (o citazione)

Bachtin (Estetica e romanzo (1975), Einaudi, 1979) ha sottolineato che in unagran quantità di testi, soprattutto letterari, si devono riconoscere diversevoci, attribuite a soggetti che parlano simultaneamente.

Ducrot (Le dire et le dit, Paris, 1984) ha sviluppato questa idea (anche sullascia di Benveniste) mostrando che la pluralità delle voci è rintracciabile nonsolo in testi complessi, ma anche all’interno di un singolo enunciato.

Ma Ducrot esclude dalla polifonia i casi di discorso riportato, che invecevengono ormai fatti rientrare a pieno titolo tra i fenomeni polifonici.

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Polifonia del giornaleFisiologica: molteplicità di enunciatori delegati

Le diverse voci, ciascuna dotata di un proprio stileenunciazionale, tendono

• a confluire in una voce coerente della testata (nel caso deiquotidiani agenda e attivisti)

oppure

• a mantenere la propria specificità come prova della pluralità delleposizioni (nel caso dei quotidiani istituzionali che applicano unastrategia di neutralizzazione, es. «Corriere della sera»).

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Altro livello di polifonia:forme del discorso riportato

La trasmissione e la discussione dei discorsi altrui, dellaparola altrui è uno dei temi più diffusi e importanti deldiscorso umano (Bachtin, Estetica e romanzo, 1979: 145).

Il giornalismo è il luogo professionalmente deputato allaresa della parola altrui.

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Che cos’è il discorso riportato?

«Il discorso riportato è discorso nel discorso, espressione nell’espressione, eallo stesso tempo è anche discorso sul discorso, espressionesull’espressione.[…]Il discorso riportato è considerato dal parlante come un’espressioneappartenente a qualcun altro, un’espressione che era in origine totalmenteindipendente, completa nella sua costruzione, e situata fuori del contesto dato.Ora, è da questa esistenza indipendente che il discorso riportato vienetrasposto in un contesto di un autore mentre conserva il suo contenutoreferenziale e per lo meno i rudimenti della sua integrità linguistica, della suaoriginale indipendenza di costruzione. L’espressione dell’autore,nell’incorporare l’altra espressione, fa entrare in gioco norme sintattiche,stilistiche e composizionali per la sua parziale assimilazione.[…]Il meccanismo di questo processo è situato non nell’anima individuale ma nellasocietà» (Vološinov, Marxismo e filosofia del linguaggio (1929), Dedalo, 1976:199, 200, 202).

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È necessario prestare attenzione al contesto citante, al “discorsoriportante” in cui si inserisce il discorso riportato.Riferire un discorso significa correlarlo alla prospettiva del ricevente.

«Coloro che per primi analizzarono le forme del discorso riportatocommisero l’errore fondamentale di separare praticamente il discorsoriportato dal contesto che lo riportava. Ciò spiega perché il loro modo ditrattare queste forme è così statico e inerte (una descrizione applicabileall’intero campo dello studio sintattico in generale). Invece il verooggetto di indagine dovrebbe essere precisamente l’interdipendenzadinamica di questi due fattori, il discorso che viene riportato (il discorsodell’altra persona) e il discorso che lo riporta (il discorso dell’autore). Indefinitiva i due discorsi esistono realmente, funzionano e prendonoforma soltanto nella loro interrelazione, e non per conto proprio, l’unoseparato dall’altro. Il discorso riportato e il contesto che lo riporta nonsono che termini di una interdipendenza dinamica» (Vološinov,Marxismo e filosofia del linguaggio (1929), Dedalo, 1976:205).

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Riferire un discorso significa sempre

• Adattarlo a un diverso contesto• Collocarlo in un diverso genere testuale• Adattarlo a un diverso mezzo (problema diamesico: passaggio dal parlato

al parlato; dal parlato allo scritto, dallo scritto al parlato, dallo scritto allo scritto).

• correlarlo alla prospettiva del ricevente

La riproduzione della parola d’altri è cioè sempre orientata (Sternbergparla di fattori costitutivamente anti-riproduttivi).

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Forme del discorso riportato

Quattro forme fondamentali:

• Discorso diretto• Discorso indiretto• Discorso diretto libero• Discorso indiretto libero

La tendenza oggi dominante a preferire schematizzazioni di tipocontinuo (fuzzy sets) a schematizzazioni di tipo discreto ha portato aconsiderare le diverse forme di discorso riportato come varietàcomprese entro i due estremi della mimesi (discorso diretto) e delladiegesi (discorso indiretto) del discorso originario o discorso primo, dicui le varie forme di discorso riportato sono una derivazione.

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Mimesi e diegesi

Sono le due dimensioni costitutive dell’organismo narrativo.

•Mimesi, ovvero dialogo, citazione o riproduzione di parole: “testo dipersonaggi ” . La citazione della parola altrui è prima di tuttoriproduzione della immagine che di essa ci si è fatta (Mortara Garavelli,La parola d’altri, 1985: 82).

•Diegesi, cioè racconto, descrizione e avvenimenti: “testo di narratore”.

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Ibridazioni

Mortara Garavelli, Strutture testuali e retoriche, in Sobrero (a cura di),Introduzione all’italiano contemporaneo. Le strutture, 1999:398-9:«Che cosa è cambiato oggi nel costume citatorio?[…] i cambiamenti dipendono da fatti di struttura: e questi consistonoessenzialmente nella possibilità, per la lingua italiana, di attenuare oaddirittura di eliminare, nelle procedure narrative, i confini tra contestocitante, discorso indiretto subordinato e non subordinato e stile indirettolibero, oltre che di alternare, con un procedimento di antica tradizione,forme citazionali dirette e indirette. Sono strategie letterarie, praticatecon successo nella narrativa dalla metà dell’Ottocento in poi, maanticipate, con intenti imitativi del parlato, già da autori del Seicento, ereperibili ancor prima, sia pure saltuariamente, in testi trecenteschi, inconseguenza dell’allentarsi dei rigidi legami subordinativi del periodarelatineggiante».

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• La questione può essere messa in relazione con una importante riflessione diVološinov (1976:205-7):

«In quale direzione può muoversi il dinamismo della interdipendenza tra ildiscorso riportato e quello dell’autore? Noi lo vediamo muoversi in duedirezioni fondamentali. In primo luogo, la tendenza fondamentale nelreagire al discorso riportato può essere di mantenere la sua autenticità e lasua integrità; una lingua può sforzarsi di creare confini rigidi per ildiscorso riportato. Questa è la prima direzione. All’interno del suo campodobbiamo definire rigorosamente in quale misura una comunità linguisticadata differenzia la ricezione sociale del discorso da riportare e in qualemisura l’espressività, le qualità stilistiche del discorso, la sua colorazionelessicale, e così via, sono sentiti come valori distinti e socialmente importanti.Può darsi che il discorso di un altro sia ricevuto come un blocco intero dicomportamento sociale, come posizione concettuale, indivisibile, delparlante[…].Possiamo chiamare questa prima direzione in cui si muove ildinamismo dell’inter-orientamento tra discorso riportato e discorso che riportastile lineare di riportare il discorso.

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«I processi che osserviamo nella seconda direzione in cui si muove ildinamismo dell’inter-orientamento tra discorso riportato e discorso riportantesono di natura esattamente opposta. La lingua escogita mezzi per far penetrarenel discorso riportato la replica e il commento dell’autore in modo agile e sottile.Il contesto che riporta si sforza di demolire la compattezza autonoma deldiscorso riportato, di scomporla, di cancellarne i confini. Posso chiamarepittorico questo stile di riportare il discorso. La sua tendenza è quella dicancellare i contorni esterni, precisi, del discorso riportato; allo stesso tempo, ildiscorso riportato viene individualizzato in misura molto maggiore – latangibilità delle varie sfaccettature di un’espressione può essere sottilmentedifferenziata. Questa volta la ricezione include non soltanto il significatoreferenziale dell’espressione, l’affermazione che essa fa, ma anche tutte lepeculiarità linguistiche della sua realizzazione verbale.

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• Gli indicatori grafici tradizionali vengono usati con molta libertà:• virgolette citazionali sia per gli enunciati che si vogliono far passare per

autentici sia per quelli che sono chiaramente parafrasi (in forma diretta)degli originali discorsi diretti privi dei consueti indicatori grafici: ilriconoscimento è affidato alla sola struttura sintattico-pragmatica (uso dellaI persona nelle frasi citate) (es.: “Manda un messaggio chiaro: non cifermeremo, nessuno ci fermerà”, La Repubblica, 5.4.93)

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Esempi

Libero online 24.4.09Berlusconi celebra “la libertà di tutti” / Franceschini: ritiri la legge su

Salò

RE online 25.4.09Berlusconi: ‘No equidistanza fra fascisti e partigiani’ /Il Pd: “Ritiri il ddl

su SalòSt:Celebrato il 25 aprile. A Onna il cavaliere riconosce il contributo dei comunisti e parla“del rispetto per chi lottò dalla parte sbagliata”. Poi dice: “Potrebbe diventare la Festadella libertà”. Franceschini: “Parole importanti ma il nome non si cambia”. Napolitano:“Pietà per tutti”. Folla a Milano, fischi a Formigoni. Roma, Alemanno non va.

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Cs online, 25.4.09

Berlusconi: 25 aprile di tutti / Pd: allora fermi il ddl su SalòSt: Il premier prima all’Altare della Patria con Napolitano, poi a Onna:“Rispetto anche per chi fu dalla parte sbagliata, ma no alla neutralità: laresistenza valore fondante della nazione”. Il Capo dello Stato: “A nessuncaduto di qualsiasi parte si può negare rispetto e pietà”. Franceschini: “Noa equiparazioni tra repubblichini e partigiani”.

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Messaggero online, 25.4.09

25 aprile, Napolitano: pietà per tutti i cadutiBerlusconi: rispettare anche parte sbagliata

St: Franceschini: Pdl ritiri il progetto che equipara repubblichini e partigianiAlemanno non va a Porta San Paolo: rischio contestazioniLa Moratti diserta le celebrazioni a Milano /contestato Formigoni

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il Manifesto online, 25.4.09Le piazze rubate del 25 aprile /Una resistenza troppo condivisa

Il 25 aprile celebrato in tutto il PaeseBerlusconi: “Diventi festa della libertà”

Il premier a Onna: “Viva il 25 aprile, la festa di tutti gli italiani, festa che deve diventare di libertà. La Resistenza, come il Risorgimento, è un valore fondante”. In mattinata il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio hanno celebrato la Liberazione a Roma, al Milite Ignoto. Berlusconi: “Pietà anche per i repubblichini”. Stop di Franceschini. Napolitano: “Pietà per tutti”.

Il giornale online, 25.4.09Milano, fischiato il governatore FormigoniFranceschini: “Il nome della festa non si cambia”

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• CdS, 18.3.2012T. «Riforme condivise, alla politica serve moralità »

T. Monti: basta veti sul lavoroC. «Tutti cedano qualcosa». Ma imprese e Cgil: intesa lontana

• RE, 18.3.2012T. Monti: “Sindacati cedete qualcosa”C. Gelo da Cgil, Cisl e UIL. Il premier: Fiat può investire dove vuole

T. Napolitano, appello ai partiti“Moralità contro corruzione”

• St, 18.3.2012T. Lavoro, Monti ai sindacati“Rinunciate a qualcosa”

T. Napolitano, la scossa ai partiti“Comportamenti più trasparenti”

• LiT. Le nuove tasse di MontiSt. Mario molla i sindacati: l’art. 18 si cambia in settimana. Ma sugli ammortizzatori rischia il posto

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RE.it (6.11.2018):Dl sicurezza, il governo chiede la fiduciaM5s avverte: “Lealtà sulla prescrizione o decreto a rischio”Annunciato vertice per stasera. Ma Salvini: “Io vedo la Champions”

Salvini: “La modifica è nel contratto, ma no a processi interni”Ex dipendente M5S: “Con il DDL anticorruzione norme ad personam per la Casaleggio”

Moscovici: “Senza intesa arrivano le sanzioni”Ecofin, Tria: “C’è dialogo, ma qualche disaccordo”

Corriere.it (6.11.2018)Prescrizione, Salvini: governo in crisi, ma figuriamoci, troveremo la strada

Stampa.it (6.11.2018)EsteriBolsonaro: “Battisti deve espiare la pena in Italia”Il CasoRai, ricorso del Pd sulla nomina di Foa:“È illegittima”. La replica: tutto regolare

Giornale.it (6.11.2018)Prescrizione, il M5s ricatta:“Lealtà o il dl Sicurezza salta”

“Stiamo valutando l’infrazione”L’UE sventola lo spettro spread

Immigrato spaccia, è già liberoIl pm: la polizia gli ridia i soldi

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Criterio fondamentale per distinguere DD e DI

• La presenza di uno oppure di più centri deittici: distinzione tra diversilocutori e tra locutori ed enunciatori.

• Nel DI il centro deittico è sempre uno solo e rimanda sempre e soltanto allocutore dell’atto di enunciazione.

• Nel DD i centri deittici sono sempre almeno due.

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Introduttori• Segnalatori espliciti di discorso o clausole citanti (terminologia strutturale-

sintattica), cioè porzioni discorsive che esplicitamente introducono la riproduzione della parola d’altri.

• La cornice discorsiva può trovarsi prima, dopo o in mezzo alla parte citata• Varietà di forme:

• X ha detto• X sostiene, osserva….• Secondo X• A parere di X• Con le parole di X

• X così definisce• X smentisce• X conclude• X attacca• Ecc.

• In forma parentetica [… (secondo X)…] segnalano una presa di distanzamaggiore del reporter rispetto al discorso riportato.

• I due punti danno un tono più incisivo al discorso riportato che segue.

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Questioni• Sottostima quantitativa delle possibilità a disposizione del parlante

per riportare la parola d’altri.

• Sottostima qualitativa degli aspetti funzionali legati alle diverse formedel DR.

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Nel giornalismo: apparente centralità della funzione di

veridizionedel DD• Nei quotidiani il DD sembra la forma di distanziamento (hedging) più

frequente, soppiantando altre forme con funzione analoga, quali l’uso di espressioni come “forse”, “probabilmente”, “il cosiddetto”, “il presunto”; verbi modalizzatori o al condizionale.

• Il ricorso al DD nei titoli sembra conferire loro “neutralità”, introducendo una forza illocutiva globale di tipo espositivo.

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D.Tannen,Talking Voices, Cambridge University Press, 1989.

M. Mizzau, La finzione del discorso riportato, in F. Orletti (a cura di), Fra conversazione e discorso, Carocci, 1994.

T. I. Sakita, Reporting Discourse, Tense and Cognition, Amsterdam, Elsevier, 2002.

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Altre funzioni del DDNel racconto:• Contestualizzazione del climax di una narrazione (messa in evidenza

dei punti cruciali).• Intensificazione della dimensione emotiva (riproduzione di scambi di

botta e risposta: esemplificazione delle situazioni di conflitto).• Distanziamento dalla voce del locutore riportato.

Nella argomentazione:• Rafforzamento di una tesi attraverso una strategia di autenticazione:

caso estremo in cui il locutore citato fa da portavoce al locutore citante.

Altre possibili funzioni verranno attivate di volta in volta dal contesto del DR.

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Finalità del DD nel giornalismo

Sul piano della produzione il DD consente di

• fornire una informazione rapida, Ipersemplificazione (funzione cognitiva)• costruire un effetto di immediatezza e massima sinteticità (affidabilità del parlante)• mettere in rilievo aspetti marginali ma suggestivi (rapporto primo piano/sfondo)• Tipizzare il personaggio

• Sul piano della ricezione la forma del DD risulta più congeniale alla focalizzazione, perché

• cattura meglio l’attenzione • Induce il lettore ad accostarsi all’articolo come ad una riproduzione fedele• Risulta più immediatamente comprensibile

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• A queste funzioni Santulli (Le parole del potere, il potere delle parole, 2005) aggiunge:

• il principio di autorità e l’effetto eco, che consente di mettere in risalto e dare risonanza al discorso di un personaggio.

Esempio: Il discorso di Berlusconi a Strasburgo (1.7.2002)

Il Giornale (2.7.2002):T. «Così l’Italia ridarà slancio all’Europa»St. Berlusconi illustra il programma: dall’allargamento ad est alla riforma delle pensioni

• Calaresu (Testuali parole, Angeli, 2005) evidenzia anche la tipizzazione: ilparlante citato viene caratterizzato attraverso le parole che il parlante citantegli attribuisce.

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• Il DD non assolve una funzione meramente riproduttiva. Più cheriportare le parole effettivamente usate il DD sembra aggiungerevivacità alla narrazione, fornire la possibilità di diverse prospettive edare l’ impressione di un’autentica ripetizione dell’evento, senzaperò esserlo davvero.

• Il DD riguarda dunque non la riproduzione di enunciati mal’evocazione di situazioni enunciative.

• Serve anche ad evitare l’operazione cognitivamente più complessa diuna trasposizione in discorso indiretto o di una sintesi riassuntiva.

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Stipulazione di autenticità• Mentre le definizioni tradizionali del DD includono il tratto della fedeltà

al discorso primo, le analisi mettono in evidenza una diffusa infedeltà del DR nella forma diretta.

• L’infedeltà nel riportare discorsi riguarda primariamente il passaggio da una forma parlata ad una seconda forma parlata, ma anche da una forma parlata a una forma scritta.

• Più raramente da una forma scritta a una forma scritta (vedi studio di Santulli sul discorso di Berlusconi a Strasburgo, 1° luglio 2003).

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Livelli di fedeltàSecondo Short (1988) la fedeltà del DD riguarda tre diversi

livelli:

• La forza illocutiva, cioè la funzione comunicativa del discorso primo

• Il contenuto proposizionale del discorso primo

• Il lessico e le strutture del discorso primo

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• Infedeltà di forma (la più diffusa):• Il DD diviene una parafrasi riassuntiva del discorso primo, più o meno elaborata o

semplificata.

• Infedeltà contestuale o pragmatica (riguarda anche il DI)• Relativa al mancato rispetto della forza illocutiva: ironia, ordine, esclamazione,

minaccia, avvertimento ecc.

• Combinazione della infedeltà formale e pragmatica• Modifica del contesto di inserimento degli enunciati proferiti• Modifica del tono emotivo• Modifica della forma lessicale e sintattica

Modificare il grado di assertività, la modalità, l’ impegno, il lessico (non esistonosinonimi assoluti) incide sul significato delle parole riportate.

L’infedeltà formale e pragmatica produce l’infedeltà di contenuto o proposizionale.

Tipi di infedeltà nel DD

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• Infedeltà esistenziale

• Quando il discorso primo non è mai esistito (è solo immaginato oevocato). Funzione di drammatizzazione che guida la decodifica el’interpretazione dell’interlocutore.

• Secondo Calaresu in questo caso si ha un’inversione del ruolo diportavoce: nel DD fittivo il parlante (inventato) citato fa daportavoce al parlante citante, che generalmente gli fa esprimereuna propria valutazione (vedi Percontatio)

• Modalità tipica della narrazione artistica (letteraria ocinematografica) oppure del parlato ordinario (anticipazione didiscorsi che potrebbero avvenire o richiamo a discorsi cheavrebbero potuto realizzarsi).

• L ’ infedeltà esistenziale è molto grave in contesti giudiziari,giornalistici, politici, scientifici.

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La valutazione delle conseguenze della infedeltà varia suitre assi (diastratico, diamesico e diafasico), da unamaggiore tolleranza nei contesti familiari ad una minoreaccettabilità nei contesti ufficiali e scritti. Nel discorsoordinario la richiesta di fedeltà riguarda quasiesclusivamente i contenuti, nei discorsi formali e ufficialiriguarda anche la forma.

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DD e intervistaEco, Sulla stampa, 1997: i giornali traboccano di interviste

Cause: • Settimanalizzazione, spettacolarizzazione, teledipendenza (Murialdi 2002)• Influenza del linguaggio politico sempre più immediato e spontaneo.

Effetti• Aumento della polifonia, che diviene sempre più complessa.

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Un genere inutile: le interviste alla gente comune

Aldo Grasso, CdS, 11.11.2012: Per favore, cancellate le interviste allagente comune

• Dieci motivi per la loro definitiva cancellazione:

• Non servono a niente, sono piene di banalità, fanno colore e basta

• Sono altamente manipolabili: il giornalista seleziona quelle che servono a sostenere la tesi del servizio

• La gente, pur di apparire, è pronta a dire qualsiasi cosa

• Il passante disposto a farsi intervistare per strada da un tg o è un perdigiorno o è un esibizionista

• L’uomo della strada viene spesso spacciato per opinione pubblica (o vox populi), ma non è verò: è solo sbornia demagogica.

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• Le interviste per strada (in cui rientrano anche quelle al citofono) servono solo al giornalista per non assumersi la responsabilità etica di quello che sta mandando in onda.

• Con l’abolizione dell’intervista per strada si eviterebbe che il cronista si avvicini a una persona che ha appena subito una grave disgrazia per assalirla con la fatale domanda: «cosa ha provato in quel momento?», oppure «è pronto a perdonare l’assassino di sua figlia?».

• Bisogna oscurare per sempre i vicini di casa, quelli che richiesti di un parere sul «mostro» che abita sul loro pianerottolo rispondono ogni volta: «Era una persona normale, a posto, tranquilla».

• Quando Winston Churchill ha pronunciato la famosa frase – «la democrazia è la peggior forma di governo possibile, eccezion fatta per tutte le altre» – aveva in mente le interviste radiofoniche alla gente comune.

• Esiste la fondata possibilità che gli intervistati non capiscano la domanda, soprattutto per come è stata posta dai giornalisti. Quindi, è meglio evitare.

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La diffusione del DD è comune a tutte le tradizioni giornalistiche?

• No: è decisamente caratteristica del giornalismo italiano

• Ancora una questione di contratto di lettura: cosa significano le virgolette per il lettore anglofono e cosa significano per il lettore italiano?

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Giornalismo italiano e giornalismo anglofono

• Il patto tra giornalista e lettore nei paesi anglofoni include l’esattezza(e dunque la fedeltà) delle citazioni (criterio di veridicità verbale).

• Quello tra giornalisti e lettori italiani ammette la modifica dei discorsitra virgolette, sia per esigenze di sintesi, sia per evitare laframmentazione del parlato (criterio di veridicità sostanziale).

• Problema del rapporto tra fatti e interpretazioni.

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Funzioni del DD nel giornalismo anglofono

• Segnalare le parole effettive del personaggio (cioè un fatto).

• Distanziarsi da quanto dichiarato dal personaggio(deresponsabilizzazione del giornalista).

• Aggiungere alla narrazione lo stato d’animo, il tono emotivo delpersonaggio.

In generale il DD è un ’ eccezione, non la regola nella scritturagiornalistica. La resa attraverso il DI consente di focalizzare meglio ilracconto (A. Bell, The Language of News Media, 1991). AncheScollon (Mediated Discourse as Social Interaction. A Study of NewsDiscourse, 1998) sottolinea il maggiore controllo sul raccontoconsentito dal DI.

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Caratteristiche della tradizione italiana

• Ruolo dell ’ interpretazione, in quanto lettura autorevole dei fatti(onestà vs oggettività); influenza della prospettiva filosoficaermeneutica ma anche della tradizione religiosa (Colombo, Manualedi giornalismo internazionale, Laterza 1995).

• Scarsa considerazione del ruolo della lingua e in generaledell’organizzazione verbale del testo (modalità, scelte lessicali ecc.).

• Eccessiva fiducia nelle proprie capacità di resa del contenutosostanziale.

Vedi anche considerazioni di Papuzzi, Professione giornalista, n. ed.2010: 39-45.

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Questione in gioco

• C’è una correlazione tra diversi tipi di testate e uso del DD?

Una ricerca di Santulli ha mostrato che il DD compare più frequentemente nei quotidiani politicamente schierati, mentre il ricorso al DI è più frequente nei quotidiani istituzione. È sempre così?

• C’è una correlazione tra sezioni del quotidiano e DD?

• La fedeltà del discorso è una questione etica oppure una questione linguistica?

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Polifonia patologica: discorso indiretto libero

Bally (1912) introduce nell ’ analisi del discorso riportato lo “ stileindiretto libero”.

Il DIL sussiste ogni volta che il centro discorsivo (locutore) di unaenunciazione (E) funziona come tale soltanto per il sistemapersonale.

Tutti gli altri elementi deittici e orientativi: avverbi di luogo e di tempo,dimostrativi, forme esclamative, interiezioni, ecc. sono regolati invececome se il centro discorsivo fosse costituito dal locutore del discorsoprimo, conformemente a quanto accade nel DD (Mortara Garavelli1985:113).

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• DI: L’imputato dichiarò di essere innocente• L’enunciazione riportata è formalmente dipendente dalla enunciazione

riportante. Presenza di un unico centro discorsivo

• DD: L’imputato dichiarò: “sono innocente”• L’enunciazione riportata è formalmente indipendente dalla enunciazione

riportante. Presenza di due centri discorsivi

• DIL: L’ imputato fu interrogato. Era sempre stato amico della vittima, erainnocente

• forma più ambigua: la seconda parte dell’enunciato in questo caso può essereinfatti sia affermazione dell’imputato sia constatazione oggettiva;

• funzione primaria: nascondimento del narratore; messa in scena (mimesi) dellaparola dei personaggi; drammatizzazione; punto di vista del personaggio.

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Altri esempi

• Si ostinava a dire che il viaggio le avrebbe fatto certo più male. Oh,buon Dio, se non sapeva più neppure come fossero fatte lestrade!..per carità, per carità, la lasciassero in pace! (Pirandello)

• E se ne stizzì tanto che improvvisamente si interruppe per ordinareche, perdio, quel figliolo se ne poteva andare a piangere di là. Aria!Aria! Un po’ d’aria intorno al letto (Pirandello, Superior stabat lupus)

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Caratteristiche del DIL (cfr. Loporcaro, 2004:108)

• Sfasatura indicale: mancanza di congruenza tra la deissi personale e la deissi spaziale e temporale (compresi i tempi verbali).

• Sfasatura lessicale: scelte lessicali marcate (caratterizzate sul piano della varietà linguistica).

• Sfasatura espressiva: elementi espressivi (interiezioni, esclamazioni) non orientati sul locutore0.

Risultato: sfasatura enunciativa o paradosso enunciativo, assenza di coerenza tra indicatori di persona e altri indici di orientamento (spaziale e temporale).

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Modo e Voce

Genette, Figures III. Discours du recit, 1972 (Figure III. Discorso del racconto, Einaudi 1986)

•Modo: punto di vista di chi orienta la prospettiva narrativa, dell’enunciatore responsabile di un enunciato(chi vede?, focalizzazione)

•Voce: narratore, Locutore (chi parla)• Eterodiegetico (assente dalla storia)• Autodiegetico (protagonista della storia)• Allodiegetico (narratore testimone della storia)

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Focalizzazione (punto di vista)

• Focalizzazione zero narrazione in cui non si assume mai la prospettiva dei personaggi (narratoreeterodiegetico).

• Focalizzazione interna la scena è vista dalla prospettiva di un personaggio (fissa, variabile,multipla).

• Focalizzazione esternai personaggi agiscono davanti al narratore, che non mostra di conoscernepensieri e sentimenti (narratore allodiegetico).

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Voce e modo nel DILIl DIL mescola voce e modo. Cfr. Loporcaro, p. 111:

«L’uso di deittici orientati su un personaggio L1 (caratteristica (a))induce il lettore a vedere la scena dalla prospettiva di quest’ultimo erende nel contempo il modo in cui il personaggio stesso, a partire dalproprio centro discorsivo, ne parlerebbe. L’uso di parole o espressioniattribuibili alla varietà di lingua di L1 (caratteristica (b)) converge suquesto stesso effetto di focalizzazione facendo sentire una voceparticolare, quella del personaggio L1, che si sovrappone a quella delnarratore (il Locutore principale L)».

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• Nel DIL la voce del personaggio (L1) si sovrappone a quella del Locutore0.

• Il DIL è una forma legittima del testo narrativo, ma non di quello informativo.

• Polifonia patologica nel giornalismo: assumere parolealtrui equivale a veicolare il punto di vista a cui questeparole sono inscindibilmente legate; avvicinamento alle“parole della gente”, ma anche alle “parole del criminale”.

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Strategie di focalizzazione interna, esempi

• Quattordicenne folgorato a Milano mentre dipinge le pareti esterne di un convoglio del metrò: Più fai metro e più spacchi, è il gergo dei writers (Tg1, h 20.00, 17.6.2002)

• Paolo Pari era appena salito sulla sua Bmw nera quando l’hanno giustiziato (Tg1, h 13,30, 28.12.2001)•Il verbo giustiziare è entrato nell’uso corrente dei mass media dal gergo dei terroristi

• Uccisi due barboni a Prato: Forse un giustiziere (Tg1, h 20.00, 21.9.2002)

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Analogo discorso per il sostantivo esecuzione:

• Servizio sulla missionaria Annalena Tonelli in Somalia:“Un’esecuzione ancora senza un perché” (Tg1, h 20.00, 6.10.2003)

•Assassinio a Bologna del prof. Marco Biagi: Ed è stata pare una vera e propria esecuzione. Questo ha rivelato

l’autopsia (Tg1, h.20.00. 21.3.2002).

• Sei colpi calibro 7,65. L’ultimo sparato in faccia. Come le bestie. «Come la mafia»scuote uno sbirro d’esperienza, la testa pelata, l’orecchino di diamanti al lobosinistro […]. «Per noi è difficile far vivere i nostri figli qui», commentano al Grottino,un panzerotto da Dio (RE on line, 17.3.2011)

• Tre vittime spaiate e un killer di ghiaccio. Ore 2,27. Paulo («Paula») Barboza doSantos, 29enne viado brasiliano con la passione per la cocaina, era l’obiettivo:centrato per primo, finito per ultimo (RE on line, 19.12.2010)

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• Altre espressioni gergali ricorrenti:

• “…anche se il taxi sul quale viaggiavano era ‘pulito’”• “la soffiata arriva da Angelo Siino, il boss di Cosa Nostra che collabora con

la giustizia”• “Sei ragazzi decidono di passare una serata diversa..Doveva essere una

serata da sballo”• “Droga e alcol: una miscela pericolosa che continua a far vittime fra i

giovani in cerca di sballo”• “Qui il supermarket dello spaccio non conosce sosta: si lavora a pieno

ritmo anche a Natale”.

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Le parole della mafia

• “Uccisi due coniugi a Corleone”. Il cronista commenta: “Forse avevanovisto qualcosa che non dovevano vedere” (forse testimoni di un delitto)

• Un giovane di Modugno “freddato con un colpo al petto”• “da più di dieci anni pagava il pizzo” (era soggetto ad estorsione)• “due imprenditori denunciano di essere stati costretti a pagare il pizzo”• “qui a Caccamo il rispetto per Nino (Giuffrè) è ancora grande.• “quando l’hanno arrestato gli hanno trovato addosso una saccata di

bigliettini. I pizzini, come li chiamano in Sicilia• “lo si vede poco anche nelle campagne di R., dove è tornato ad abitare

e dove con Brusca fece le prove dell’attentatuni”

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L’adozione del punto di vista del personaggio• Ripresa delle parole che appartengono all’ambiente del personaggio,

con effetto di focalizzazione interna e di mimesi.

• Le parole mediano un punto di vista: adottare le parole altrui implicaadottare il punto di vista altrui.

• Il giornalista non ha più un suo punto di vista.

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Griglia per l’analisi del Discorso riportato

• Quantità di occorrenze del DD e loro collocazione• Il DD compare in forma libera o legata?• Quale modalità è attivata dagli introduttori?• Quale funzione del DD viene privilegiata?• Sono rispettati tutti i livelli di fedeltà?

• Ci sono forme di DIL?• Quali sono gli indicatori? Indicali, lessicali o espressivi?• Chi sono i locutori e chi sono gli enunciatori?• Quale strategia di focalizzazione viene privilegiata?

NB: l’analisi deve essere condotta mettendo a confronto più testate, meglio se di diversa nazionalità.

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Focalizzazione: oggettività/soggettività della scrittura

• Focalizzazione esterna, scrittura oggettiva (narratore allodiegetico):Montanelli, Così ho visto la battaglia di Budapest, CdS, 13.11.1956 (rivoltad’Ungheria):

«Questa è la storia della battaglia di Budapest e il lettore mi perdoni se la riferiamo con tantoritardo. Mentre la combattevano, i russi ci tolsero il mezzo di raccontarla; e, in fondo, non ciresta che ringraziarli per averci tolto solo questo. È una storia parziale, naturalmente, come delresto lo sono tutte le storie. Non abbiamo che due occhi e siamo stati costretti a servircene conparsimonia, usandone uno per osservare ciò che succedeva a Budapest e l’altro persorvegliare che non succedesse altrettanto a noi. Tenete a mente che nessuno ha visto tutto. Vidico solo quello che ho visto io. E vi chiedo preventivamente scusa se vi parrà troppo poco».

«Da una parte c’è il lettore, dall’altra il giornalista. […] Montanelli, cioè, mettein gioco la sua parzialità e questo è il massimo della oggettività giornalistica.[...] Quando parlo di oggettività, intendo un’impostazione del pezzo in cui ilgiornalista non vuole rimanere nell’ombra, ma si mette in campo e spiega allettore che ciò che legge è la sua versione: nella chiarezza della scrittura siriflette la chiarezza del patto fra giornalista e lettore» (Papuzzi, Professionegiornalista, Donzelli, 2010: 170-sgg).

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• Focalizzazione interna, scrittura soggettivaOriana Fallaci, A 8000 metri sulle ali della guerra, CdS, 17.1.1991 (Guerra del Golfo)

«On the spot, ci siamo», mi dice il tenente colonnello Jeff Knight quando il KC 135 entranell’area stabilita: un punto la cui latitudine e longitudine devono restare ovviamente segrete. Sipuò sapere soltanto che siamo a 8000 metri d’altezza nel cielo dell’Arabia Sausita, e che citroviamo molto vicini alla frontiera con il Kuwait: tratto nel quale i KC 135 della 103esima AirRefueling Wing si spingono di rado perché, sebbene la loro venga considerata una missione dicombattimento, i KC 135 non sono aerei da combattimento. […]»

«La scrittura di Oriana Fallaci è agli antipodi rispetto a quella di IndroMontanelli. Tutta la costruzione del suo reportage tende a nascondere,annullare la presenza del giornalista, la sua mediazione, per creareun’identificazione fra il giornalista sul teatro degli avvenimenti e il lettore: sulKC 135 del tenente colonnello Jeff Knight non c’è la Fallaci, con il suo notes,ma c’è il lettore del «Corriere della Sera». [...] È una scritturacinematografica [...], dominata dalla soggettività; tutto è filtrato attraversouna percezione soggettiva dei fatti, che appartiene al giornalista ma chediventa del lettore. [...] La Fallaci non è una spettatrice ma una protagonista,e con lei il lettore, dalla prima all’ultima riga del pezzo, sta sul KC 135 [...].»(Papuzzi, 2010: 174).

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Lead, focus, struttura

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Incipit•Attacco, cappello•Lead (am.)•Opening sentence (ingl.)

Che cos’è?•Guida alla lettura dell’articolo: chiave di interpretazione della notizia (cfr. titolo)•Biglietto da visita del giornalista•«Prima ricostruzione della notizia in grado di rappresentare il rapporto tra il fatto e il contesto di ricezione della stessa» (Barbano, Manuale di Giornalismo, Laterza 2012: 81)

•Non dovrebbe mai superare le 40 parole

Cfr. anche Papuzzi, Professione giornalista, Donzelli, 2010: 182-3.

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Alle origini delle cinque WCicerone, De inventione (ca. 85 a.C.)

Condizioni necessarie alla compiutezza dell’esposizione:

•Persona: quis? (chi) > Who•Factum: quid? (che cosa) > What•Tempus: quando? (quando) > When•Locus: ubi? (dove) > Where•Causa: cur? (perché) > Why

•Modus: quemadmodum? (in che modo)•Facultas: quibus adminiculis? (con quali mezzi o aiuti)

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1) Due banditi armati e mascherati (chi?) hanno compiuto una rapina (che cosa?) ierimattina (quando?) a Roma nella filiale Unicredit di via Giulia (dove?), fuggendo conun bottino di 40 mila euro in contanti.

2) Quaranta mila euro in contanti sono il bottino di una rapina compiuta da due banditiarmati e mascherati ieri mattina a Roma nella filiale Unicredit di via Giulia.

3) Due banditi armati e mascherati hanno compiuto una rapina ieri mattina a Romanella filiale Unicredit di via Giulia, prendendo in ostaggio una donna incinta e poifuggendo con un bottino di 40 mila euro in contanti.

4) Una donna incinta è stata presa in ostaggio e poi liberata da due banditi armati emascherati che hanno compiuto una rapina ieri mattina a Roma nella filiale Unicreditdi via Giulia, fuggendo con un bottino di 40 mila euro in contanti.

5) Una donna al nono mese di gravidanza è rimasta per quattro minuti con una pistolapuntata alla tempia da uno dei due banditi che, armati e mascherati, hannosvaligiato ieri mattina a Roma la filiale Unicredit di via Giulia, fuggendo con unbottino di 40 mila euro.

(A. Barbano, Manuale di Giornalismo, Laterza, 2012: 74-75)

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Focalizzazione• Esterna al dove e al quando della situazione

• «Una donna al nono mese di gravidanza è rimasta…»,tempo del verbo al passato prossimo, sintesi, concettualizzzione.

• Interna al contesto dell’evento• «Lucia si tiene il pancione tra le mani quasi voglia proteggere la creatura che porta in grembo: «Quando mi

hanno puntato la pistola alla tempia ho creduto che sarei morta e non avrei visto il bimbo che sta per nascere»,dice la donna incinta, ostaggio dei due banditi che ieri mattina hanno compiuto una rapina a Roma nella filialeUnicredit di via Giulia, fuggendo con 40 mila euro in contanti.

• «Tutti a terra, o ammazzo prima lei e poi voi. Tu, svelto, apri la cassaforte». E giù duri con un calcio nellostomaco al direttore di banca. Lucia Giuliani è al nono mese di gravidanza. Il suo primo pensiero è: non devosvenire. Quattro minuti con una pistola alla tempia e un braccio intorno al collo e le urla di quell’uomo colcappuccio e la gente distesa per terra e la paura per il suo bambino che a giorni nascerà. Quattro minuti e unsolo respiro per non morire. Poi, quando la morsa si allenta, non fa in tempo a vedere i due banditi che sbucanofuori dalla filiale Unicredit verso via Giulia con 40 mila euro in contanti. E si accascia svenuta.

Tempo del verbo al presente, andamento analitico, centrato sul dettaglio e sul vissuto personale delprotagonista.

(Barbano, Manuale di Giornalismo, cit.: 78-80)

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Com’è cambiato il lead?• Negli anni cinquanta si voleva che la notizia (5 W) stesse tutta nelle

prime righe (summary lead; standard lead).

• Poi «il Giorno» introdusse un nuovo tipo di lead, che portava in primopiano un particolare dell’avvenimento per accendere la curiosità dellettore.

• La scelta del tipo di lead non è affidata al caso o alla creatività delgiornalista ma dipende dal genere di articolo, dal giornale, dalcontesto.

• Il lead non si improvvisa ma richiede lavoro.

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Il ruolo del New Journalism• Nuova strategia d’interpretazione e informazione, basata

sull’importanza della spazialità e della temporalità della notizia, resedall’interno (focalizzazione interna);

• Quattro criteri:

• Costruzione della sequenza logica o cronologica per scene successive, escludendointerventi di raccordo del giornalista;

• «Autopsia sociale» (Tom Wolfe) di contesti, stili di vita, modi di pensare tramite ilricorso a dettagli realistici, dal forte valore simbolico;

• Ricorso alla focalizzazione interna, punto di vista dei personaggi;• Uso dei dialoghi per ricostruire i fatti e coinvolgere il lettore.

(Barbano, Manuale di giornalismo, Laterza, 2012: 76-77).

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Varietà di Lead• a) Enunciazione del fatto o di una sua porzione (funzione denotativa,

modalità tipica della scrittura oggettiva).

• b) Descrizione di una situazione o di un suo particolare, scenaconcreta: porta il lettore dentro il fatto (modalità tipica della scritturasoggettiva).

• c) Dichiarazione: entra direttamente nella notizia.

• d) Questione, domanda posta dal giornalista che simula unadomanda del lettore (percontatio): l’avvenimento passa in secondopiano, la vera notizia diventa la questione prospettata nel lead.

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«Scrivo da un paese che non esiste più: spazzato in pochi istanti dauna gigantesca valanga d’acqua, massi e terra piombata dalla diga delVajont. Circa tremila persone vengono date per morte o per dispersesenza speranza; sino a questa sera erano stati recuperaticinquecentotrenta cadaveri. I feriti ricoverati a Belluno, ad Auronzo e aPiave sono quasi duecento» (Giampaolo Pansa, Longarone, 10 ottobre1963).

Enunciazione del fatto o di una sua porzione

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Roma, 2 novembrePier Paolo Pasolini è stato assassinato questa notte a pochi chilometri daRoma. il suo corpo martoriato è stato ritrovato alla periferia di Ostia su unospiazzo di terra battuta tra le baracche ancora in costruzione di una nuovaborgata spuntata in via dell’Idroscalo. Il cranio sfigurato da innumerevoli colpi dibastone; sul torace i segni dei pneumatici della sua stessa auto, con la qualel’assassino ha schiacciato il corpo.(Sergio Criscuoli, «L’Unità», 3 novembre 1975)

Mosca. Alle 17,10 di ieri Anna Politkovskaja è stata assassinata nell’ascensoredella sua più che modesta casa, in un quartiere popolare della prima periferiadi Mosca. Aveva 48 anni, due figli, un ex marito, tra i primi cronisti liberi neglianni della perestroika. Era la giornalista più famosa della Russia, pluripremiata,stimata e amata in tutto il mondo: il simbolo della indipendenza dal potere, delladifesa del popolo ceceno, della opposizione alla guerra in Cecenia eall’autoritarismo del presidente Putin, e insieme della condanna credibile controil terrorismo indipendentista.(Giampaolo Visetti, «la Repubblica», 8 ottobre 2006).

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Situazione + Fatto

Riversa a faccia in giù sull’erba lurida di un prato che lambisce lastazione di Tor di Quinto, il volto sfigurato dalle botte, la magliettasollevata, gli abiti scomposti, il respiro sempre più flebile, la vita chesfugge via goccia a goccia. Uno spettacolo orrendo anche per gliinfermieri del 118 che l’hanno trasportata in rianimazione. Si chiamaGiovanna Reggiani, 47 anni, moglie di un ammiraglio, GiovanniGumiero, responsabile dei cacciamine della Marina militare, l’ultimavittima della violenza di strada nella Capitale. Aggredita, brutalizzata,rapinata e ridotta in fin di vita da un romeno di 24 anni che vive in uncampo nomadi a cento metri di distanza, la donna lotta con la morteall’ospedale Sant’Andrea ma la sua sorte sembra segnata e ilprocuratore aggiunto Italo Ormanni ha già disposto l’autopsia.

(Massimo Lugli, «la Repubblica», in Barbano, Manuale di Giornalismo,cit.: 84)

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Situazione

Oriana Fallaci, Ultimo réportage da Saigon, «L’Europeo», 6, 1968; in Cardinale2011: 36-7

È incominciato alle tre del mattino, in pieno coprifuoco, quando ci hannosvegliato quei colpi: l ’ ambasciata americana è nel viale Thong Nhut,vicinissima alla zona degli alberghi. All’improvviso si sono uditi quei tre colpi,ma forti, quasi le esplosioni di tre bombe, e le finestre si sono accese,qualcuno si è messo a gridare «Gli aerei, gli aerei». Siamo corsi fuori e da unacamionetta è uscito un urlo «The Embassy, the embassy».[…]

Domani lasciamo il Vietnam. Ci sembra quasi un assurdo rientrare in un mondodove si piange per un morto solo e non si sente sparare i cannoni. In un certosenso, ci sembra di fuggire, di disertare. Proviamo come una colpa, unrimpianto. Comprendiamo coloro che sono qui da mesi, da anni, a rischiare lapelle: c’è qualcosa di magico in questo Paese, in questa città. Forse la stessatragedia: lo spettacolo della morte ti fa sentire così vivo quando sei vivo.Dinanzi alla morte, ogni momento, ogni oggetto, ogni gesto diventano preziosi.E il cibo è più buono, l’amicizia più allegra.

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In apertura degli articoli di Lugli e di Fallaci: ellissicataforica del tema

«Alle radici di tale procedura stanno le tecniche narrative della suspense.Prevedibile il loro impatto su un modo di presentare le notizie che inseguecon accanimento modelli narrativi sempre più lontani dall’anonimato deidispacci di agenzia e dal compromesso burocratismo della ‘scrittura diregime’» (Mortara Garavelli, Strutture testuali e retoriche, 1993:384).

Altro esempio di ellissi cataforica del tema:

Lui che fa il professore s’è ritrovato nella parte dell’alunno. Naturalmente unalunno speciale, sempre attento e preparato: esposizioni chiare econvincenti. La manovra economica sarà equa, i poveri pagheranno assaimeno dei ricchi, ecco le misure a sostegno dell’occupazione […]. L’esame aGiuliano Amato s’è concluso a tarda ora nel gruppo parlamentare socialista aMontecitorio. («la Repubblica», 24.9.1993)

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Situazione

Il cartello, scarabocchiato col pennarello nero, è tranquillamente perentorio:«NON mettete spazzatura». E in effetti funziona: quei dieci metri di Vico LungoTrinità degli Spagnoli, in mezzo al rione Montecalvario da due settimanecostipato di mondezza, sono lindi come un marciapiede di Lugano. «Eeeeh,perché quell’avviso l’ha scritto uno che ce lo poteva scrivere, e chi abita in zonalo sa», sospira Gianni, rassegnato e saggio. «È una questione di rispetto»,aggiunge, tanto per precisione. Lui è un brav’uomo che fatica e non cercarogne. Insomma uno che non se lo può permettere un cartello così. Infatti nellasua strada, Vico Lungo Concordia, vengono a buttare sacchetti e detriti da altrisette vicoli attorno: lui e i suoi vicini, sempre buoni e zitti. Quelli dei vicoliattorno si son tolti pure i cassonetti da sotto casa, tanto la discarica ce l’hannolà dietro, dalle parti di Gianni. «Toccherebbe fare questione, ma ti vai aappiccicare, meglio di no». La monnezza fa gerarchia nei Quartieri Spagnoli, «ilpesce grande mangia il pesce piccolo».

(Barbano, Manuale del giornalismo, cit.: 85)

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Particolare

Le gambe del soldato David Mayers, 31 anni, sono rimaste su unastrada di Bagdad nel marzo del 2008, quando un ordigno ha fattosaltare il blindato su cui viaggiava. Oggi dai pantaloncini cortispuntano due protesi scure, infilate in scarpe da ginnastica bianche.«Ho dovuto imparare tutto daccapo» dice Meyers («la Repubblica»,R2, 26.5.2009, cit. in Papuzzi 2010, p. 185).

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Dichiarazione

T.: E il cavaliere arruolò tutti i duri (per durare)«Questo governo durerà anni e anni». Parole di Umberto Bossi. Ma non di ieri,

quando il leader leghista, rimosso «il camion di carta igienica tricolore» chediceva di aver ordinato, ha giurato fedeltà alla Repubblica. La solennepromessa la fece un attimo prima d’aprire la guerra all’altro governo delPolo, nel ‘94. Se vuole, la sinistra bastonatissima, può attaccarsi allasperanza di un replay.

Se si illude, però, sta fresca. Quello che è appena nato ha infatti tutta l’aria diessere un governo che può durare. Fateci caso: salvo eccezioni, è unasquadra di duri […]. Quel che è sicuro è che un governo così non puògalleggiare. O fila nel vento o affonda. Certo, rispetto all’altra volta, non c’èpiù quel Cesare Previti che veniva coccolato dal Cavaliere come «il nostrostratega» e mostrava i bicipiti manco fosse «Grenetto er Monticiano». […] Dimuscolari, però, il Cavaliere ha fatto il pieno. Ed ecco Gianfranco Fini, chespiega ai giovani di AN che devono «fare provocazioni intelligenti e nonparlare da moderati perché così fanno ridere» («Quel ruolo lasciatelo a me»)ma quando è il momento, come gli capitò nel ‘99 dà rasoiate tremende: «ANè diventata un carrierificio e la sua anima l’ha strappata il rampantismodiffuso». (Gian Antonio Stella, «Corriere della Sera», 12.6.2001, p. 12)

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«E l’ho capito da solo, figlia mia, che quello lì ti imbroglia, che ti dàmeno soldi di quanto dice la busta, e non guardo più il foglio finto, maquello “buono”, quello dove ci scrivono 380 euro, 395 e non 550, 500.che se non ci fossi io che ti faccio campà…». Quello che il padre diMargherita, stiratrice di 23 anni, terza media, da sette in fabbrica, ilmarito di Valeria, macchinista, sposata con un figlio, e i mariti senzalavoro di Anna, Daniela e di altre operaie («i nomi veri no, che giàstiamo inguaiate») quello che tutti questi uomini ancora non sanno èche la busta paga di aprile forse non la vedranno proprio [...].(Maria Lombardi, «il Messaggero», cit. In Barbano, Manuale diGiornalismo, cit.: 87)

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Dichiarazione in forma di dialogo

Dalla sede di via Ostiense al grande deposito mezzi di Porta Maggiore,tra i dipendenti Atac è tutto uno scambio di battute: «A te chi ti haraccomandato?», «Qua so’ tutti raccomandati. Lo giuro». «Che so’ iconcorsi?». «Ma che venite da Marte? Manco là se trova un lavorosenza ‘na spintarella». E di spinta in spinta l’organico dell’azienda si èmoltiplicato, caricando a bordo di autobus e uffici mogli, figli, cognati,amici di, cubiste.(Maria Corbi, «La Stampa», in Barbano, Manuale di Giornalismo, cit.:88)

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Interrogazione (percontatio)• A focalizzazione esternaChe ne sarà di Al Qaeda dopo la morte di Bin Laden?L’organizzazione che, contando sugli ingenti mezzi e contatti del suofondatore, ha segnato un passaggio epocale […] (Renzo Guolo, «laRepubblica», 3.5.2011).

• A focalizzazione interna (inside story)Che ci faranno tutti questi «nonni» tra gli aspiranti medici all’universitàdi Bologna? Non saranno forse qui per rispondere alle domande alposto di qualcuno? E perché quei tipi laggiù continuano a fare stranisegni con le mani e la bocca, staranno forse cercando di suggerire lerisposte? Tante stranezze ai test del 4 settembre per l’accesso allafacoltà di Medicina nel più antico Ateneo d’Italia. […](Maria Lombardi, «il Messaggero», in Barbano, Manuale di giornalismo,

cit.: 89)

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L’importanza del dettaglio: iponimi anziché iperonimi

Gli animali che sconfinano e mangiano l’orto e rovinano la coltivazione.Alberi tagliati senza permesso compromettendo la frutta. I confini dellaterra continuamente manomessi, e poi in piazza non ci si saluta e sisentono gli sfottò arrivare dietro la schiena. Anzi, un giorno, dopo unadiscussione prendersi uno schiaffo in pieno viso. Questo è sufficienteper far decidere a Filandari, in provincia di Vibo Valentia, di condannarea morte.(Roberto Saviano, in Barbano, Manuale di Giornalismo, cit.: 98)

Possibile riscrittura:Le pecore che sconfinano e mangiano l’orto e rovinano i pomodori. Gliaranci tagliati senza permesso, compromettendo la frutta….

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Ricerca di particolari che sovvertono gli stereotipi:

Il padrone ha la camicia bianca, i pantaloni neri e le scarpeimpolverate, ma parla pochissimo italiano. Per farsi capire chiede aiutoal suo guardaspalle, un magrebino che gli garantisce l’ordine e lasicurezza dei campi. «Senti un po’ cosa vuole questo: se cerca lavoro,digli che oggi siamo a posto», lo avverte in dialetto e se ne va su unfuoristrada. Il magrebino parla un ottimo italiano, non ha gradi sullamaglietta sudata. Ma si sente subito che lui qui è il caporale: «Seirumeno?». Un mezzo sorriso lo convince. «Ti posso prendere, madomani, promette […].(Barbano, Manuale di Giornalismo, cit.: 100)

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Uso del dettaglio nella scrittura senza focalizzazione (narratoreonniscente):

Per vivere sono diventati invisibili. Non possono esistere, se voglionoarrivare almeno ai trent’anni. Devono scomparire dalla famiglia,sloggiare dalle strade e dai sottopassaggi della metropolitana, evitarele retate, uscire dalle cronache dei giornali. Una volta fantasmi,esplorata la dimensione parallela del tempo e dei luoghi che a nessunointeressano, possono stare in pace. Non è grande il mondo per ilpopolo sommerso dei bambini abbandonati o fuggiti da un inferno divodka e di botte: misura lo spazio dei treni, dei vagoni in sosta suibinari morti, dei soppalchi e dei sotterranei delle stazioni, purché lescale mobili siano rotte e non passi qualcuno, delle fogne sotto lemense dei depositi postali. […]Genere inchiesta, in Barbano, Manuale di Giornalismo, cit.: 102.

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Lead di una cronaca brillante

Ultime da Pompeidi Marco Cicala

Pompei. Metti un sabato di fine autunno. Dopo Cristo. Arrivi agli scavi diPompei che magari non rivedevi dalla gita scolastica e già t’hannoscavato via 71 euro. Undici il biglietto d’ingresso e vabbè; sessanta ditaxi dall’aeroporto di Napoli. Venti minuti scarsi di tragitto. Ma come,chiedi all’autista, il tassametro segna 29. Lui ti dettaglia tutta una seriedi esoteriche maggiorazioni. Non solo, dice che devi ritenerti fortunato.Perché nel giro c’è chi spinge sul pedale tariffario, sino a ottanta,novanta pezzi. Con gli stranieri. Scendi senza chiedere lumi aggiuntivie quasi contento che, per una sorta di stravolto patriottismo, ti sia statopraticato lo sconto. («Il Venerdì di Repubblica», 17.12.2010, cit. inSerianni, Leggere, scrivere, argomentare, Laterza 2013)

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Lead di una cronaca di costume

I dopati della domenicadi Michele Serra

Il padre del povero Schwazer non riesce a darsi pace, «stava male enon ho saputo parlargli, non sono stato un buon genitore». Se la cosapuò consolarlo, sappia che milioni di padri (e di madri, di fratelli, disorelle, di figli, di innamorati) non trovano le parole per arginare lamarcia trionfale delle dipendenze (dai farmaci, dagli stupefacenti, daglieccitanti, dal gioco d’azzardo, dal computer, dal cibo, dall’alcol, datutto) che sono la piaga più devastante della nostra epoca. («laRepubblica», 8.8.2012, cit. in Serianni, Leggere, scrivere, argomentare,Laterza 2013).

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Lead di un articolo di musica

Fabrizio De André: plurilinguismo come testamento artisticodi Andrea Felici

Passa per le vie del dialetto e del mistilinguismo l’ultima produzione di Fabrizio De André (Genova 1940-Milano 1999), uno tra i più importanti interpreti della canzone italiana d’autore. Tappe fondamentali di questo viaggio nelle lingue sono gli album Creuza de mä, Le nuvole e Anime salve, da considerare suoi testamenti artistici. («Cartabianca. Rivista di lingua e cultura italiana», 2.11.2011, cit. in Serianni, Leggere, scrivere, argomentare).

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Focus• Il focus è il nesso che unisce il chi, il cosa, il dove, il quando, il perché

e il come, in modo che formino una notizia.

• È un contenuto o un aspetto della notizia su cui viene costruito l’intero articolo (protagonisti, dati, caratteristiche dell’evento).

• La sua identificazione dipende dalla interpretazione dell’avvenimento.

• Spesso è condensato nel lead.

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Struttura• Disposizione delle varie parti della notizia all’interno dell’articolo.

• Dipende dal focus: la disposizione dei materiali è in funzione di ciò che si vuole privilegiare.

• Solo la disposizione degli elementi dà il senso della notizia, che non è il fatto ma un resoconto sul fatto in relazione al contesto di ricezione, che approfondisce, scava e mette in relazione il fatto con altri fatti.

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Elementi della strutturaMontaggio dei seguenti elementi:

•Esposizione di uno o più fatti: racconto di azioni

•Descrizioni, narrazioni e ricostruzioni del giornalista

•Dichiarazioni e testimonianze, virgolettate o no, eventualmente spezzate e distribuite

•Opinioni e commenti

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Esempi

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RE, 28 ottobre 2013Prima paginaO. Il giovane aveva 21 anniT. Tragedia a RomaRagazzo gay si uccide«Sono stanco della omofobia»

p. 20: T. Studente gay si uccide, il biglietto shock“Omofobi, fate i conti con la coscienza”

Roma – Un altro suicidio shock. Per la terza volta in un anno, a Roma, ungiovane gay ha scelto la morte come unica alternativa al disagio di una vita daomosessuale non accettata. «Sono gay, non sto bene in questa società. L’Italiaè un Paese libero ma esiste l’omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare iconti con la propria coscienza». (Federica Angeli)

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Focus e Struttura - Re, Prima pagina

Focus: essere un giovane gay in ItaliaRicostruzione: Chi eraNarrazione e descrizione:

Dove è accadutoQuandoPerché lì e perché lo ha fatto

Testimonianze: Titolare del ristorante “Pantanella” (22 righe di DD)Dichiarazioni: Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center (15 righe DD); Cuperlo (6 righe DD); Maria Cecilia Guerra, delegata alle Pari Opportunità (13 righe DD)Conclusione del giornalista: attesa della legge contro l’omofobia e annuncio della manifestazione in Gay Street.

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• p. 21La storiaO. Il padre: all’università zoppicava un po’, pensavo a un periodo passeggero

dovuto all’etàT. “Non sapevamo, se ce l’avesse dettoper noi non sarebbe cambiato niente”St. Lo strazio dei genitori. La sorella: qualcuno dovrà pagare

Roma – «A casa non si era mai confidato con noi, parlava solo con la sorella,lei sicuramente sapeva che era omosessuale. Se ce lo avesse detto a me ealla madre non sarebbe cambiato nulla». I genitori del ragazzo suicidaparlano con un filo di voce. (Emilio Orlando)

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Focus e Struttura RE, p. 21, La storia

Focus: una famiglia distrutta, rapporto genitori-figliDescrizione: i genitori di Simone; Non sapevano e cercano una spiegazione (perché).Loro dichiarazioni; la sorella, presa diretta sulle sue parole di accusaNarrazione e ricostruzione: dove viveva Simone con la famigliaTestimone: un vicino di casa che ha visto arrivare la volante e ha accompagnato gli agenti dai familiari (20 righe di DD)Quando: all’una di notteTestimoni: altri giovani al bar del quartiere: il Pasha Caffè (10 righe di DD+20 righe DD).Conclusione del giornalista: 6 righe

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Stampa, 28.10.2013

Prima paginaO. Il ragazzo aveva 21 anniT. Giovane gaySuicida a Roma“La mia accusa all’omofobia”Uno studente gay di 21 anni si è tolto la vita a Roma. Prima un messaggio di accusa verso un Paese «dove esiste l’omofobia», poi il volo dall’undicesimo piano.

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p. 10

T. “Italia Omofoba”, e si getta nel vuotoSt. Il biglietto d’addio dello studente 21enne: chi è intollerante faccia i conti con la propria coscienza

Un pensiero per i genitori: «Vi chiedo scusa ma non ce la faccio più, sono stanco». Un altro per chi gli ha divorato l’anima: «L’Italia è un paese libero, ma esiste l’omofobia e chi ha questi atteggiamenti deve fare i conti con la propria coscienza». (Grazia Longo)

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Focus e Struttura p. 10Focus: Il biglietto (7 righe)Narrazione:

chiQuandoDove

Ricostruzione e valutazione del giornalista: chi era, come viveva (verbi all’imperfetto); «chissà quante volte…e chissà quando…»; (cosa ha fatto Simone sabato notte), chi ha scoperto il corpo, la doppia scoperta dei genitoriDichiarazione del parroco Giovanni Canone (capo italiano degli Oblati)(6 righe DD)Mobilitazione della comunità per mercoledìMessa in relazione con altri casi: “Ricordate?” > enunciazione del giornalistaValutazione finale: 3 righe

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p. 10

T. La sorella in lacrimeDavanti a una rosa blu:“Non si sentiva accettato”St. Choc nel palazzo: “Abbiamo sentito un tonfo”Il Reportage - Antonio Pitoni

Resta una rosa blu, dove la morte s’è presa la vita di Simone.«L’abbiamo trovata qui stamattina (ieri), nel punto esatto in cui il suocorpo è stato trovato», raccontano i condomini dell’ex PastificioPantanella.

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Focus e Struttura p. 10

Focus: la scena del suicidioParticolare della rosa blu e commento in DD dei condomini (4 righe)Testimonianza di un’altra inquilina (8 r.DD)Testimonianza di un terzo inquilino (Roberto Balducci, uno dei primi a dare l’allarme) (15 righe DD)Perché?: la domanda degli abitantiAltra citazione di Balducci (8 righe+8 righe)Altra testimonianza di condomini (6 righe)Ricostruzione della storia dell’edificio: 51 righeValutazione finale: perché la scelta di quell’edificio, resterà forse sempre un mistero.

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p. 11

T. “Nessun matrimonio, molti funerali”La comunità gay scende in piazzaSt. Mercoledì manifestazione nella Capitale: “Basta con l’odio, la politica agisca”

Il caso – Maria CorbiNessun matrimonio e molti funerali. Un titolo drammatico per quello che sta avvenendo in Italia, a Roma dove ieri un altro ragazzo ha perso la battaglia contro l’omofobia e si è tolto la vita. È Vladimir Luxuria, ex parlamentare, punto di riferimento del mondo gay, a parafrasare il film con Hugh Grant per raccontare il dramma di chi si sente escluso, senza il diritto di dire sì all’amore ma con quello di dire no alla vita: «…..»

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Focus e Struttura - Il casop. 11

Focus: omofobiaDichiarazione in DI di Luxuria, poi ripresa in DD (10 righe)Valutazione del giornalistaAnnuncio della prossima manifestazione gayCitazione del bigliettoAltre dichiarazioni di: Fabrizio Marrazzo (4 righe+3); Franco Grillini (presidente Gaynet) (13 righe); Maria Cecilia Guerra (7 righe, spezzate); Ignazio Marino, via twitter (2 righe); Alessandra Cattoi, assessore alla Scuola di Roma (5 righe); Alessandro Zan, deputato Sel ed esponente del movimento Gay (brevissime citazioni spezzate); Sveva Belviso, capogruppo Pdl di Roma Capitale (6 righe).Conclusione: citazione del biglietto di Simone contro l’omofobia in Italia.

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CdS, 28.10.2013Prima paginaT. Gay suicida a 21 anni «Temo l’omofobia»

p. 19O. La tragedia L’ultima lettera non sto bene in questa societàT. «Ho paura dell’omofobia»Suicida a Roma a 21 anniSt Terzo caso del 2013, mercoledì manifestazione in gay street

Roma – Dei fiori sparsi dove è caduto Simone, dove sabato notte la madre èrimasta quattro ore a piangere e a gridare accanto al figlio morto. Sopra di lei,affacciati alle finestre dell’ex grattacielo della «Pantanella», a Porta Maggiore – unodei simboli della capitale, trasformato in residenza esclusiva dopo anni diabbandono e occupazioni – piangevano anche gli inquilini dell’immenso complessoceleste accanto alla tangenziale est.

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CdS Focus e Struttura

Focus: suicidi tra i gayScena: i fiori sul selciato, la madre rimasta quattro ore lì a piangere, sopra di lei gli inquilini che si affacciano dall’ex edificio Pantanella.Ricostruzione del giornalista: chi era Simone; citazione del biglietto (non del tutto fedele: «dovrà fare i conti..»)Valutazione del giornalistaBreve testimonianza di chi lo conoscevaDescrizione della sorella e dei genitoriL’azione della polizia; messa in relazione con altri due suicidi e un tentato suicidio a Roma nell’ultimo annoAnnuncio della mobilitazione gayDichiarazioni: Vladimir Luxuria (8-9 righe); Maria Cecilia Guerra (1 riga+ 8); Gay Center (2 righe)Dati sulla percentuale di gay tra i suicidiDichiarazione conclusiva di Marino (5 righe)

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Come organizzare gli elementi• A) Sequenza dei fatti

• Ordine cronologico / ordine logico • Rapporti di causa-effetto (spesso dagli effetti alle cause)• Rapporti di azione-reazione

• B) disposizione per ordine di importanza > piramide rovesciata: nella prima parte i fatti più rilevanti, nella seconda fatti marginali e considerazioni finali

• C) riepilogo: richiama al lettore antefatti e precedenti (continuing news, developing news)

• D) conclusione (opzionale): ritorno al lead, riflessioni, valutazioni

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Scheda di analisi di lead, focus, strutturaSegmentazione Individuazione delle diverse unità di notizia e della loro

gerarchiaLead Fatto o particolare del fatto

Scena (situazione)DichiarazioneDomanda

Focus Qual è il tema dell’articolo?Coincide con il lead?

narrazione Che cosa è accadutoChiDove, quandoPerchéCome

Ricostruzione del giornalista

Elementi di sfondo, ipotesi sullo svolgimento di un avvenimento, rievocazioni, collegamenti

Dichiarazioni e testimonianze

Lunghezza, indicatori di DD o no? Spezzettamento del DD?

Opinioni e commenti Valutazioni del fatto, messa in relazione con altri fatti, apertura ad altre azioni