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I.I.S. “Astolfo Lunardi” Piano dell’offerta formativa IL Dirigente Scolastico Funzione Strumentale Pagina 1 di 1 POF - vers 02 - Copertina, 11/10/2010 Data stampa: 06/12/12 Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 09 del 29/09/2010 Delibera Cdi n. 17 del 11/10/2010

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Piano dell'Offerta formativa

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 09 del 29/09/2010 Delibera Cdi n. 17 del 11/10/2010

PREMESSA

Anno scolastico 2010 – 2011: la scuola italiana cambia!

Nella seduta del Consiglio dei Ministri del febbraio 2010 è stato approvato lo schema di rego-lamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico” delle scuole superiori che sarà avviato nell’anno scolastico 2010-2011. Il Lunardi, come tutti gli Istituti Superiori, cambia corsi ed indirizzi, mantenendo però la sua identità di scuola di economia e lingue straniere e salvaguardando il patrimonio di risorse ed esperienza accumulate nel tempo. Una nuova sfida, quindi, attende l’Istituto e le pagine che seguono illustrano come il Lunardi intende muoversi e cosa intende costruire. Vi presentiamo, infatti, il POF (Piano Offerta Formativa), cioè il documento fondamentale che ogni scuola elabora per esplicitare, nelle linee essenziali, la propria identità, le proprie compe-tenze e responsabilità oltre alle attività che mette in atto per favorire il successo del percorso di istruzione-formazione proposto. Le istituzioni locali, gli studenti e le famiglie, attraverso il POF, vengono a conoscenza del progetto educativo e formativo elaborato e perseguito dal Lunardi, in modo da potervi parteci-pare attivamente.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

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INDICE LE LINEE DI INDIRIZZO, emanate dal Consiglio di Istituto, che indicano le finalità che la scuola in-tende perseguire sia nell’ambito cognitivo/disciplinare che nell’ambito socio/affettivo e valoriale; rap-presentano, perciò, il quadro di riferimento all’interno del quale si compiono le scelte fondanti e fonda-mentali

1. LA STORIA DELL’ISTITUTO E IL RAPPORTO CON IL TERRITORIO,

1.1. il passato 1.2. il presente 1.3. i bisogni educativi specifici del contesto ambientale

2. I CORSI, GLI INDIRIZZI 2.1. Quadri orario 2.2. Apprendimento linguistico integrato 2.3. Percorsi alternativi all’IRC

3. I SAPERI 3.1. Finalità culturali e strategiche 3.2. Mappa: organizzazione dei saperi di area 3.3. Note esplicative

4. LA FUNZIONE DOCENTE 4.1. la valutazione 4.2. gli Esami di Stato e il credito scolastico 4.3. il recupero 4.4. la comunicazione con le famiglie 4.5. la certificazione di competenze per l’obbligo scolastico

5. LA COLLABORAZIONE SCUOLA – FAMIGLIA 5.1. Patto educativo di corresponsabilità

6. INIZIATIVE E ATTIVITÀ PER IL SUCCESSO SCOLASTICO 6.1. Raccordo scuole medie 6.2. formazione classi prime 6.3. accoglienza 6.4. accoglienza e inserimento studenti diversamente abili 6.5. accoglienza e inserimento stranieri 6.6. ascolto e rimotivazione

7. L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 7.1. Il Lunardi, l’Italia, l’Europa e il mondo

A. scambi culturali B. stage linguistici C. stage cognitivi D. stage cognitivi ed aziendali estero E. viaggi d’istruzione F. soggiorni estivi di studio all’estero G. parternariati nazionali e internazionali H. corsi e certificazioni linguistiche I. corsi di lingue orientali e arabo J. Intercultura

7.2. Rapporti con le realtà territoriali A. Orientamento B. Orientamento verso l’università C. Iniziative e servizi D. Orientamento verso il mondo del lavoro E. Stage aziendali estivi in Italia F. Alternanza scuola e lavoro G. Corsi post diploma

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H. Educazione permanente degli adulti 7.3. Potenziamento Offerta Formativa

A. Attività formative B. Educazione alla salute C. Educazione ambientale - cambiare si può D. Gruppo sportivo E. Giornalino d’istituto F. Corsi ed esami ECDL G. Certificazione per la guida del ciclomotore – patentino H. Insegnamenti opzionali ed integrativi (i progetti)

8. LA STRUTTURA DEL SISTEMA FORMATIVO: 8.1. risorse umane

A. organigramma B. funzioni strumentali C. coordinatori

8.2. risorse strumentali A. le tecnologie informatiche e telematiche B. la Biblioteca scolastica C. i Laboratori

8.3. organizzazione dei sistemi generali ed amministrativi

9. ATTIVITÀ DI FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO E RICERCA 9.1. formazione in servizio dei docenti 9.2. reti di scuole

10. MONITORAGGIO E CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ

10.1. Monitoraggio

10.2. Certificazione di qualità

ALLEGATI:

Protocollo d’intesa Accoglienza e inserimento alunni stranieri Delibera Collegio Docenti Modalità e criteri di misurazione delle verifiche e di valutazione de-

gli studenti Delibera Collegio Docenti Scrutini finali Delibera Collegio Docenti Voto di condotta Delibera Collegio Docenti Esami di Stato: assegnazione dei crediti Delibera Collegio Docenti Recupero I “Saperi”

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Linee guida, vers 02, luglio 2009 Data stampa: 07/12/12

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Linee di INDIRIZZO per il

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Un Piano dell’Offerta Formativa, oltre che prestare attenzione all’istruzione, tradizionalmente intesa come acquisizione di conoscenze e competenze, deve, oggi, dare centralità ai valori della Carta costituzionale, agendo nella pratica scolastica quotidiana in due ambiti tra loro comple-mentari: quello cognitivo-disciplinare, aperto all’innovazione didattica, e quello socio-affettivo, che pone al centro della sua azione lo studente come persona, nella convinzione che sapere, saper fare e saper essere sono momenti dell’apprendimento e della formazione tra loro profondamente correlati. Pertanto, il Lunardi, nella progettazione dell’offerta formativa, si riconosce nelle seguenti linee di indirizzo, come istituzione scolastica volta a:

Promuovere il rispetto e lo sviluppo della persona attraverso: l’educazione all’autonomia, alla responsabilità, al rispetto di sé, degli altri, delle loro

idee e delle loro differenze, nonché all’esercizio attivo dei diritti di cittadinanza; l’educazione, in collaborazione con la famiglia, nel rispetto delle reciproche specificità

educative e formative, all’autogoverno e all’esercizio della democrazia, promuovendo la partecipazione attiva degli studenti alla vita della scuola quali soggetti del rapporto educativo;

l’educazione alla legalità e alla convivenza civile, al rispetto dell’ambiente e a una ge-stione consapevole e razionale delle risorse naturali;

l’educazione al valore della salute per la crescita umana, fisica e psicologica degli stu-denti.

Promuovere il successo scolastico in termini di formazione critico culturale e tec-nico-professionale

curando l’acquisizione di ampi orizzonti culturali attraverso i vari percorsi disciplina-ri di apprendimento, che si traducano in acquisizione e interpretazione di informazio-ni, ampliamento di conoscenze, individuazione di collegamenti e relazioni, capacità di percezione, valutazione e risoluzione di problemi.

promuovendo una professionalità polivalente, spendibile nei settori produttivi più di-versi, capace di adeguarsi alla complessità e ai mutamenti della società;

mantenendo l’attenzione, all’interno dei nuovi curricoli, sia sull’asse linguistico-comunicativo, sia sull’asse socio-economico-giuridico, in una prospettiva nazionale sempre più marcatamente europea e mondiale.

Promuovere e sviluppare i rapporti col territorio operando nella prospettiva di un sistema integrato tra scuola e opportunità educati-

ve/formative extrascolastiche: l’Istituto presta attenzione a un rapporto dialettico con gli Enti Locali, le famiglie, il volontariato, il mondo economico aziendale del ter-ritorio, l’Università e altre scuole, proponendosi come sede formativa pubblica, aperta a tutti i cittadini, che lo qualifichi come luogo di offerta di servizi e occasioni educati-ve e culturali nel quadro di una formazione permanente dei cittadini con varie moda-lità: attivando corsi di specializzazione e di formazione superiore integrata;

attuando tradizionali stage estivi applicativi e formativi presso le aziende locali, nazionali e, se possibile, anche estere, e gli stage cognitivi in orario curricolare;

favorendo gli scambi, il confronto culturale e didattico, il gemellaggio e la part-nership anche con scuole di altri paesi, le visite e i viaggi di istruzione e di studio in Italia e all’estero;

attuando intese ed accordi di programma con istituzioni pubbliche e private volti a promuovere e favorire l’educazione degli adulti;

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realizzando accordi con Associazioni di categoria o con titolari di aziende al fine di organizzare incontri con gli studenti;

attivando corsi post diploma F.S.E. o I.F.T.S., corsi ECDL e di certificazione lin-guistica come occasione per offrire ai giovani del territorio una formazione post-secondaria spendibile anche in Europa.

Promuovere e realizzare la politica della qualità impegnandosi per la concreta attuazione della Qualità certificata dell’offerta educati-

va, rendendo trasparente l’attività didattica, gestionale ed organizzativo-amministrativa della scuola, improntandola a principi di rendicontazione degli atti e delle decisioni, di efficacia e di efficienza;

assumendo le attività di formazione/aggiornamento/ricerca e documentazione come momenti strategici dell’Istituto, inteso come luogo di ricerca didattica e organizzati-va, di autoformazione e sviluppo professionale dei propri operatori;

ponendo particolare attenzione all’innovazione tecnologica, sia nell’ambito ammini-strativo che nelle strategie didattiche e di apprendimento.

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Capitolo 1

Il “Lunardi” e il territorio

1.1. IL PASSATO

Nato come sezione sperimentale dell’I.T.C. “Ballini”, con D.M. 20/10/1980, l’Istituto Tecnico per Periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere “LUNARDI”, oggi Istituto di Istruzio-ne Superiore, nel corso di vent’anni, è riuscito a lasciare la propria impronta nel panorama cul-turale bresciano e provinciale, grazie all’apertura al “nuovo” che, sin dalle origini, ha costituito il proprio tratto distintivo. 1. Nell’a.s. 1988/89 ha ampliato la propria offerta formativa con la sperimentazione del Piano

Nazionale Informatica; 2. Nell’a.s. 1990/91 ha avviato la sperimentazione ERICA; 3. Nell’a.s. 1997/98 è stato scelto dal Ministero della Pubblica Istruzione, insieme a circa cento

Istituti Superiori italiani, per dare inizio alla sperimentazione dell’AUTONOMIA con il Li-ceo delle Attività Gestionali (Servizi e Terziario Avanzato).

1.2. IL PRESENTE

L’Istituto offre i corsi tradizionali che nei prossimi quattro anni andranno ad esaurimento: 1. P.A.C.L.E. con biennio P.N.I., professionalizzante nell’ambito delle discipline economico-

aziendali, è caratterizzato da una conoscenza complessiva della gestione dell’impresa, dell’organizzazione delle attività dell’azienda e delle sue relazioni con l’ambiente economico e sociale anche di altre nazioni grazie alla conoscenza di due lingue straniere;

2. E.R.I.C.A. è finalizzato alla formazione di una figura professionale che accanto ad un’ampia e solida cultura di base possiede buone competenze linguistico-comunicative e capacità di raccogliere, organizzare ed elaborare informazioni. In tale indirizzo si intende formare un livello di professionalità allargata, che ha acquisito competenze trasversali, ha sviluppato un atteggiamento interculturale ed ha familiarità con gli strumenti processuali. L’E.R.I.C.A. è caratterizzato da una maggiore valenza linguistica grazie all’introduzione nel triennio della terza lingua straniera. Il rapporto diretto con la cultura di alcuni paesi stranieri favorisce non solo la comunicazione tra diversi sistemi di valori, tradizioni e costumi, ma anche tra differenti realtà economiche;

3. S.T.A. (Servizi Terziario Avanzato) con Biennio comune e TRIENNIO con tre indirizzi: a) COMUNICAZIONE e MARKETING, che si caratterizza per lo sviluppo delle compe-

tenze nella comunicazione aziendale e nelle scelte pubblicitarie, importanti per ottimizza-re l’immagine di un’azienda nei confronti dei clienti, oltre che per l’organizzazione di campagne promozionali o convegni anche all’estero grazie alla conoscenza di due lingue straniere;

b) settore TURISTICO che sviluppa competenze specialistiche funzionali non solo alla promozione e alla pubblicizzazione dei prodotti turistici dei più svariati territori ma an-che relative alla comunicazione in lingua straniera per rispondere alle sempre più pres-santi esigenze di spostamento di persone di diverse nazionalità.

c) settore AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO che favorisce lo sviluppo di compe-tenze nella gestione delle aziende e nella definizione delle strategie di impresa attraverso anche l’utilizzo di appropriati strumenti informatici e la conoscenza della lingua inglese per l’interpretazione di pubblicazioni economico-aziendali.

4. Liceo scientifico, indirizzo linguistico “Brocca”, che si caratterizza per la presenza di un biennio formativo e un triennio con una marcata presenza delle lingue straniere sia per il numero (tre), sia per il peso orario. L’insegnamento della matematica assume anche il sapere dell’informatica e i programmi di tutte le discipline oggetto di studio sono improntati a cri-teri e metodologie didattiche funzionali alla formazione di una struttura mentale flessibile e

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capace di adeguarsi facilmente alle costanti trasformazioni economiche e sociali in atto. Il diploma di maturità è la licenza linguistica che permette l’iscrizione a qualsiasi facoltà uni-versitaria e la partecipazione ai concorsi per i quali è richiesto un diploma conseguito dopo un corso di studi quinquennale.

Con l’a.s. 2010/2011 si avviano i nuovi corsi previsti dalla Riforma Gelmini, che mantengono all’IIS “Lunardi” le specificità linguistico-economiche con la seguente articolazione. 1. ISTITUTO TECNICO SETTORE ECONOMICO con gli indirizzi

a) Amministrazione, Finanza e Marketing (ex STA Amministrazione e Controllo/ Co-municazione e Marketing, ex PACLE)

b) Turismo (ex STA Turismo) c) Relazioni internazionali (ex ERICA)

2. LICEO LINGUISTICO

1.3. I BISOGNI EDUCATIVI SPECIFICI DEL CONTESTO AM-BIENTALE

Il territorio di riferimento dell’istituto è caratterizzato, dal punto di vista economico, dalla pre-senza di una miriade di aziende industriali e commerciali di medie e piccole dimensioni. Lo sviluppo crescente del settore Terziario costituisce, per i nostri studenti che, con il Diploma, acquisiscono buone competenze economico-aziendali e linguistiche, lo sbocco naturale dell’attività lavorativa. Ulteriori opportunità formative, oltre a tutte le facoltà universitarie, e in particolare a quelle di Lingue e di Economia e Commercio ed ai vari Diplomi universitari, sono offerte anche dai Cor-si post-diploma di Formazione Integrata che la nostra scuola ha istituito. A fronte delle specifiche caratteristiche della società e del territorio (da considerare anche la presenza di consistenti nuclei di extracomunitari), il “Lunardi” individua altrettanti bisogni formativi a cui, con il proprio “Piano”, intende dare risposte. La velocità delle trasformazioni, la presenza, nel nostro paese, di valori, culture, idee e comportamenti diversi, l’informatizzazione, gli intensi rapporti economici e culturali con altre nazioni esigono l’acquisizione della flessibili-tà e della capacità di gestire il cambiamento, per adattarsi a situazioni diverse, l’educazione alla legalità, la padronanza delle lingue, delle varie tecniche di comunicazione e dei differenti lin-guaggi anche specialistici. L’acquisizione delle suddette capacità-competenze costituisce l’obiettivo primario a cui mirano i saperi disciplinari, interdisciplinari e le attività aggiuntive offerte agli studenti per assumere un ruolo da protagonisti all’interno della società nella quale, dopo la scuola, andranno ad assumere piena autonomia.

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Capitolo 2

INDIRIZZI E QUADRI ORARI

2.1. QUADRI ORARIO DELLE LEZIONI

Premessa

Gli schemi con i quadri orario sottoriportati per la classe prima sono quelli indicati nei nuovi regolamenti della riforma; quelli delle classi seconda terza quarta e quinta sono riferiti ai pre-cedenti ordinamenti decurtati delle ore oltre le 32, a norma di legge, per l’indirizzo tecnico.

ISTITUTO TECNICO

Quadro orario per gli indirizzi di nuovo ordinamento:

“AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING”

I Biennio II biennio 5 anno

AREA GENERALE I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua inglese 99 99 99 99 99

Storia 66 66 66 66 66

Matematica 132 132 99 99 99

Diritto ed economia 66 66

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione Cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33

AREA INDIRIZZO COMUNE

Scienze integrate Fisica 66

Scienze integrate Chimica 66

Geografia 99 99

Informatica 66 66 66 66

Seconda lingua comunitaria 99 99 99 99 99

Diritto 99 99 99

Economia Politica 99 66 99

Economia Aziendale 66 66 198 231 264

Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

“TURISMO

I Biennio II biennio 5 anno

AREA GENERALE I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua inglese 99 99 99 99 99

Storia 66 66 66 66 66

Matematica 132 132 99 99 99

Diritto ed economia 66 66

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione Cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33

AREA INDIRIZZO COMUNE

Scienze integrate Fisica 66

Scienze integrate Chimica 66

Geografia 99 99

Informatica 66 66 66 66

Seconda lingua comunitaria 99 99 99 99 99

Diritto 99 99 99

Economia Politica 99 66 99

Economia Aziendale 66 66 198 231 264

Totale complessivo ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 13 del 06/12/2010 Delibera Cdi n. 04 del 24/01/2011

Per le lingue straniere gli studenti possono scegliere fra le seguenti: inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese

Quadro orario per gli indirizzi di vecchio ordinamento:

E.R.I.C.A.

MATERIE III IV V

Religione 1 1 1

Italiano 4 4 4

Storia 2 2 2

Prima Lingua Straniera 4 4 5

Conversazione Prima Lingua [1] [1] [1]

Seconda Lingua Straniera 4 4 5

Conversaz. Seconda Lingua [1] [1] [1]

Geografia 2 2 2

Matematica 3 3 3

Terza Lingua Straniera 4 3 4

Conversazione Terza Lingua [1] [1] [1]

Scienza Materia

Laboratorio Scienze Natura

Storia dell’arte e del territorio 2 2 2

Educaz. giuridico-economica

Diritto ed economia per l’az. 4 5 6

Trattamento testi

Educazione fisica 2 2 2

TOTALE 32 32 36

P.A.C.L.E. CON BIENNIO P.N.I.

MATERIE III IV V

Religione 1 1 1

Italiano 3 3 3

Storia 2 2 2

Prima Lingua Straniera 3 3 3

Conv. Prima Lingua 1 1 1

Seconda Lingua Straniera 3 3 3

Conv. Seconda Lingua 1 1 1

Geografia 2 3 3

Matematica 3 3 3

Fisica

Chimica

Tecnica professionale 4 4 5

Economia politica - Diritto 4 4 4

Teoria e Mezzi della Comunicazione 3 2+1* 4

Educazione fisica 2 2 2

TOTALE 32 32 33

*= compresenza con Tecnica professionale

Servizi e Terziario Avanzato - Biennio Autonomia

= compresenza con T.I.C.

INDIRIZZI

Servizi e Terziario Avanzato

Triennio Autonomia

Comunicazione e Marketing Turistico Amministrazione e Controllo 3° 4° 5° 3° 4° 5° 3° 4° 5°

Area comune Area comune Area comune

Italiano 4 4 4 Italiano 4 4 4 Italiano 4 4 4

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 13 del 06/12/2010 Delibera Cdi n. 04 del 24/01/2011

Comunicazione e Marketing Turistico Amministrazione e Controllo 3° 4° 5° 3° 4° 5° 3° 4° 5°

Storia 2 3 3 Storia 2 2 2 Storia 2 2 2

Lingua Stran. 1 4 3 4 Lingua Stran. 1 4 3 4 Lingua Stran. 1 4 3 3

Conv. Lingua 1 [1] [1] [1] Conv. Lingua 1 [1] [1] [1] Conv. Lingua 1 [1] [1] [1]

Matematica 3 3 3 Matematica 3 3 3 Matematica 3 3 3

Econ. Aziendale 5 4 Econ. Aziendale 4 5 Econ. Aziendale 5 4

Diritto-Economia

5 4 Diritto – Economia 4 5 Diritto – Eco-nomia

5 4

Religione 1 1 1 Religione 1 1 1 Religione 1 1 1

Ed. fisica 2 2 2 Ed. Fisica 2 2 2 Ed. Fisica 2 2 2

Totale 26 24 17 Totale 24 25 16 Totale 26 23 15

Area Operativa Area Operativa Area Operativa

Lingua Stran. 2 3 3 3 Lingua Stran. 2 3 3 4 Finanza Azien-dale

4

Conv. Lingua 2 [1] [1] [1] Conv. Lingua 2 [1] [1] [1] Pianific. e Con-trol.

5

Tecniche Comu-nic.

2 3 Tec. e Legis. Tur. 6 Tec. Inf. e Te-lem.

3 2 2

Marketing 4

totale 3 5 10 Totale 3 3 10 Totale 3 2 11

Discipline di Completamento Discipline di Completamento Discipline di Completamento

Diritto 3 Gestione Imprese Tur.

2 Lingua Stran. 2 3 3 3

Conv. Lingua 2 [1] [1] [1]

Servizi alle Im-prese

3 Tecn. Comun. 3

Diritto-Politica econom.

4

Arte/Geografia 3 Terr./Arte/Geografia 2 2 4 Servizi alle Im-prese

4

Inf. e Telem. 3 Tecn. Inf. e Telem. 3

Totale 3 3 6 Totale 5 4 7 Totale 3 7 7

Totale gen. 32 32 33 Tot. Generale 32 32 33 Tot. Generale 32 32 33

LICEO LINGUISTICO

QUADRO ORARIO LICEO LINGUISTICO, nuovo ordinamento

Discipline I biennio II biennio 5 anno

I II III IV V

Italiano 4 4 4 4 4

Latino 2 2

Storia e Geografia 3 3

Lingua e cultura straniera 1* 4 4 3 3 3

Seconda Lingua Straniera* 3 3 4 4 4

Terza Lingua Straniera* 3 3 4 4 4

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica e informatica** 3 3 2 2 2

Fisica 2 2 2

Scienze naturali 2 2 2 2 2

Storia dell’arte 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione 1 1 1 1 1

TOTALE ore settimanali 27 27 30 30 30

*= 1 ora in compresenza con il Conversatore **= informatica solo al biennio

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 13 del 06/12/2010 Delibera Cdi n. 04 del 24/01/2011

Per le lingue straniere gli studenti possono scegliere fra le seguenti: inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo, cinese

QUADRO ORARIO LICEO SCIENTIFICO, IND. LINGUISTICO “BROCCA”

(vecchio ordinamento)

Discipline III IV V Italiano 4 4 4

Latino 3 2 3

Geografia

Storia 3 3 3

Filosofia 2 3 3

Diritto ed Economia

Prima Lingua Straniera 3 3 3

Conversazione Prima Lingua [1] [1] [1]

Seconda Lingua Straniera 4 4 3

Conversazione Seconda Lingua [1] [1] [1]

Terza Lingua Straniera 5 5 4

Conversazione Terza Lingua [1] [1] [1]

Matematica e informatica

Matematica 3 3 3

Fisica 3 2

Biologia 2

Chimica 3

Educazione Musicale

Disegno e storia dell’arte 2 2 2

Educazione Fisica 2 2 2

Religione 1 1 1

TOTALE ore settimanali 35 35 35

2.2. Progetto APPRENDIMENTO LINGUISTICO INTEGRATO

In alcune classi è in atto la sperimentazione del progetto CLIL (Content and Language Inte-grated Learning). Consiste nella svolgimento di parti del programma di alcune materie in lingua straniera (at-tualmente inglese, francese e spagnolo). I moduli sono progettati, sperimentati e valutati dall’insegnante della disciplina e da quello di lingua straniera. Lo scopo fondamentale di questa attività è di usare la lingua straniera in una situazione comu-nicativa reale in modo da rinforzare contemporaneamente la competenza linguistica (attraver-so l’apprendimento motivato) e la competenza disciplinare (attraverso l’uso dei materiali in lin-gua straniera). L’esperienza, che riveste un carattere fortemente innovativo, ha evidenziato, per gli studenti, importante valore non solo nell’acquisizione delle competenze ma anche formativo e ha trovato unanime riconoscimento a livello europeo e nazionale. Su sollecitazione dell’Ufficio scolastico regionale, alcuni docenti del Lunardi hanno favorito la costituzione di una rete di scuole, con l’impegno di gruppi di insegnanti coinvolti nella conti-nua ricerca di competenze professionali e nella costruzione di percorsi didattici sempre più cor-rispondenti alle esigenze di una dimensione europea.

2.3. PERCORSI ALTERNATIVI ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Il Collegio dei docenti nell’ambito della varietà delle problematiche, che possono a buon diritto rientrare nell’universo conoscitivo della cultura occidentale, a cui i giovani dovrebbero critica-mente informarsi, individua quali percorsi alternativi all’Insegnamento della Religione Cattoli-ca, alcuni esempi dei temi più rilevanti della società contemporanea (e/o di società del passato):

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 13 del 06/12/2010 Delibera Cdi n. 04 del 24/01/2011

A Educazione socioambientale Ambienti – Ecosistemi – uomini –civiltà

B Educazione interculturale

Cultura/culture, identità e differenze (si età/personali/di genere/di generazio-ne/di ruolo/geoambientali/socioeconomiche/politiche/culturali)

C Educazione alla pace Pace/guerra/conflitto/convivenza/negoziazione/cooperazione

D Educazione allo sviluppo Popolazione/territorio/sviluppo/sottosviluppo/non sviluppo

E Educazione alla socialità Individui/gruppi sociali/movimenti/istituzioni/società/valori

F Educazione alla legalità

Diritti umani/civili/politici/regole/norme/forme di rappresentan-za/potere/partecipazione

I percorsi alternativi hanno lo scopo di favorire un itinerario formativo da attuare in un’azione organica e continuativa sui grandi temi che hanno sempre attraversato e attraversano l’umanità. A seguito delle profonde trasformazioni, intervenute e in atto, a livello nazionale ed interna-zionale, il Collegio dei docenti ritiene opportuno offrire ai giovani la possibilità di accedere a nuovi bisogni formativi e consolidare valori quali l’ambiente, la solidarietà l’amore per la veri-tà, per la libertà la giustizia e la pace. La scuola, infatti, a fronte della crisi di altre fondamentali istituzioni è chiamata a dare un con-tributo, per il presente e per il futuro, ad un responsabile processo di rinnovamen-to/consolidamento della convivenza sociale.

Obiettivi generali Educare ad una cittadinanza responsabile Far sì che tutte le esperienze relazionali vissute nella scuola concorrano alla formazione del-la coscienza civile e democratica dei giovani

Contrastare ogni forma d’intolleranza, di razzismo, di massificazione Rispettare la dignità di ogni uomo e di ogni donna Favorire la conquista della propria autonomia Sviluppare la capacità di decidere secondo un personale progetto di vita

Obiettivi cognitivi Acquisire la capacità di valutare autonomamente i fenomeni presi in esame Gli altri obiettivi saranno definiti e articolati all’interno di ciascun sapere specifico.

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POF vers 04 cap 03, 11/10/2010 Data stampa:07/12/12

Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 18 del 20/05/2011 Delibera Cdi n. 15 del 09/06/2011

Capitolo 3

I SAPERI

3.1. FINALITÀ CULTURALI STRATEGICHE

Il Lunardi, tenuto conto di tutti i cambiamenti in atto sia nella scuola che nel mondo del lavo-ro, ha delineato il quadro dei saperi su cui intende lavorare per promuovere la crescita persona-le, culturale e professionale dei suoi allievi e delle sue allieve. La costruzione di tale quadro dei saperi è stata fatta tenendo conto di alcuni importanti riferi-menti:

le Raccomandazioni dell’Unione Europea l’obbligo di istruzione in Italia (Decreto 22 agosto 2007, n.139) le Indicazioni Nazionali con indicati i risultati d’apprendimento e i profili in uscita la Certificazione dei saperi e delle competenze acquisiti nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione introdotta dal DM n. 9 del 27 gennaio 2010

Per quanto riguarda l’Unione Europea, le Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 delineano le COMPETENZE CHIAVE per preparare i gio-vani alla vita adulta e offrire loro un metodo per continuare ad apprendere per tutto il corso della loro esistenza. Esse sono: 1. comunicazione nella madrelingua 1. comunicazione nelle lingue straniere 2. competenza matematica e competenze di base di scienza e tecnologia 3. competenza digitale 4. imparare ad imparare 5. competenze sociali e civiche 6. spirito di iniziativa ed imprenditorialità 7. consapevolezza ed espressione culturale Gli obiettivi che si intendono perseguire, oltre al concetto di apprendimento permanente già evidenziato, sono la certificazione (e quindi la confrontabilità) di titoli di studio e la mobilità territoriale in Europa. L’obbligo di istruzione in Italia, regolato dal Decreto 22 agosto 2007, n.139, e le Indicazioni Nazionali (i programmi), delineati all’interno della Riforma Gelmini, prevedono un’organizzazione dei saperi basata sui seguenti elementi:

competenze (finalità) abilità (saper fare) conoscenze (sapere).

Nel biennio, poi, le competenze/abilità/conoscenze disciplinari sono raggruppate per aree de-finite ASSI CULTURALI (l’asse dei linguaggi, l’asse matematico, l’asse scientifico/tecnologico e l’asse storico sociale) e sono collegate alle COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria. Sono: A. Imparare ad imparare B. Progettare C. Comunicare D. Collaborare e partecipare E. Agire in modo autonomo e responsabile F. Risolvere problemi G. Individuare collegamenti e relazioni H. Acquisire ed interpretare l’informazione.

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 18 del 20/05/2011 Delibera Cdi n. 15 del 09/06/2011

Infine con il DM n.9 del 27 gennaio 2010 è stata introdotta la Certificazione dei saperi e del-le competenze acquisiti nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, con un modello di certifi-cato diffuso dal Ministero della Pubblica Istruzione, elaborato con riferimento alla program-mazione per assi culturali e obbligatorio per garantire la confrontabilità tra scuole. Nelle pagine seguenti è perciò presentato il quadro dei saperi articolato nei percorsi disciplina-ri, messi a punto dai vari Dipartimenti: essi rappresentano, nel rispetto della libertà d’insegnamento e tenuto conto dei bisogni dei gruppi classe, i punti di riferimento del lavoro dei docenti del Lunardi.

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 18 del 20/05/2011 Delibera Cdi n. 15 del 09/06/2011

3.2. ORGANIZZAZIONE DEI SAPERI DI AREA

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 18 del 20/05/2011 Delibera Cdi n. 15 del 09/06/2011

3.3. Note esplicative per l’esame della mappa dell’organizza-

zione dei saperi

La mappa ha una natura trasversale alle varie aree disciplinari ed alle diverse materie previste negli indirizzi di studio attivati nel nostro istituto. Essa presenta alcune finalità ben precise:

chiarire alle famiglie i presupposti metodologici e didattici della programmazione dei piani di lavoro di area, disciplinari ed individuali e della elaborazione dei materiali da utilizzare in classe;

sottolineare la centralità nel processo di insegnamento/apprendimento del ruolo della me-diazione didattica svolto dal docente tra preconoscenze dello studente e saperi scientifico-disciplinari;

ribadire la natura circolare, a spirale dell’apprendimento, non semplice trasmissione mecca-nica di contenuti, ma continua ristrutturazione delle conoscenze ed affinamento progressivo di competenze e di metodologie di lavoro.

La mappa presentata, proprio per la sua natura trasversale, deve essere adeguata alla specificità delle singole discipline o aree disciplinari. Non deve in ogni caso essere considerata un punto di arrivo, uno schema vuoto da completare, bensì un insieme di coordinate metodologiche cui far riferimento nella concreta attività di programmazione e di produzione di materiali didattici nei laboratori didattico-formativi in corso di costituzione (vedi voce relativa nel POF). Come è facilmente intuibile osservando la mappa proposta, essa si articola sostanzialmente in tre sezioni, centrate tutte sulla voce “sapere”:

una si riferisce al concreto piano di lavoro nel quale si traduce operativamente il sapere di-sciplinare e di area, ed alle sue caratteristiche didattiche;

una fa riferimento agli aspetti del processo di insegnamento/apprendimento monitorabile nell’attività didattica, da cui deriva, all’interno delle varie discipline, la tipologia delle prove di verifica adottate;

una terza esplicita le caratteristiche essenziali dello stesso processo di apprendimen-to/insegnamento.

Per quanto concerne il piano di lavoro, vi sono alcuni elementi di cui tener conto nell’esame della mappa e del suo adeguamento alla specificità delle singole discipline o aree disciplinari:

le caratteristiche ad esso attribuite vanno tutte nella direzione di un superamento dei pro-grammi ministeriali rigidi, uniformi, definiti in modo accentrato dall’amministrazione scola-stica, costituiti da prescrittive sequenze di contenuti. Lo scopo finale da perseguire, funzio-nale all’autonomia didattica e di sperimentazione di ogni istituto, è una serie di piani di lavo-ro (i curricoli) decentrati: essi sono elaborati in ultima analisi dai singoli docenti, con ampi margini di libertà nella scelta e nell’organizzazione dei contenuti pur nel rispetto del proget-to complessivo di istituto, e flessibili in quanto adattabili a concrete situazioni didattiche

in particolare la “verticalità” del piano di lavoro presuppone un’attenzione privilegiata ai momenti di raccordo tra cicli scolastici, ma soprattutto un passaggio progressivo dal sem-plice al complesso in termini di conoscenze disciplinari, di saper fare, di processi di appren-dimento e di strategie didattiche;

un’ulteriore caratteristica di un piano di lavoro che si ponga nell’ottica appena delineata è la coerenza complessiva e consapevole che deve esistere in esso tra conoscenze, saperi e strate-gie didattiche, coerenza che deve ovviamente riflettersi anche nelle sue articolazioni interne (unità didattiche/unità tematiche/moduli) e nei raccordi trasversali con le altre discipline. Questa dimensione “integrata” del piano di lavoro permette di gerarchizzare e di selezionare i contenuti che appaiono strategici dal punto di vista didattico, scientifico e formativo all’interno di ogni disciplina e/o area disciplinare in funzione delle specifiche competenze che si vogliono sviluppare; consente poi anche di giustificare le scelte operate a livello di contenuto in termini di saperi perseguiti e di strategie didattiche messe in campo;

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Piano dell’offerta formativa IL Dirigente Scolastico Funzione Strumentale Pagina 5 di 5

POF vers 04 cap 03, 11/10/2010 Data stampa:07/12/12

Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 18 del 20/05/2011 Delibera Cdi n. 15 del 09/06/2011

in tal senso ogni contenuto selezionato rimanda coerentemente ad una rete di concetti e co-noscenze fondanti, cui corrispondono e si rapportano specifiche abilità (‘saper fare’) da svi-luppare; conoscenze ed abilità presentano al loro interno una valenza formativa (‘saper esse-re’) che dovrebbe favorire la progressiva acquisizione di atteggiamenti mentali e culturali e di comportamenti individuali significativi all’interno delle singole discipline e nel processo educativo nel suo complesso. Tali atteggiamenti/comportamenti non possono certo essere oggetto di misurazione e di valutazione, ma si considerano perseguibili quanto le conoscen-ze ed i saper fare - e da essi veicolati - per la piena acquisizione di competenze da riutilizzare in contesti nuovi, civili e professionali;

in questo quadro le strategie didattiche acquisiscono una centralità nuova, elementi fonda-mentali della mediazione didattica, esse stesse oggetto di verifica e strumento di sviluppo di competenze negli allievi.

3.4. Per i saperi, si veda l’allegato in continua evoluzione

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Piano dell’offerta formativa IL Dirigente Scolastico Funzione Strumentale Pagina 1 di 11 POF vers 04 cap 04, 20/11/12 Data stampa: 07/12/2012

Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 23 del 07/11/12 Delibera Cdi n. 26 del 20/11/12

Capitolo 4

La funzione docente La funzione docente, che ha nell’insegnamento il suo fondamento, si articola in ulteriori azioni complementari:

la valutazione: cosa e come si valuta, la corrispondenza tra voti decimali e livelli di compe-tenze; i criteri di conduzione degli scrutini finali; il voto in condotta; la valutazione degli alunni disabili; gli Esami di Stato (D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122)

il recupero: attività, verifiche, modalità di accertamento la comunicazione con le famiglie: il libretto, le schede infraquadrimestrali, i colloqui la certificazione delle competenze per l’obbligo scolastico

4.1. LA VALUTAZIONE

A. Cosa si valuta

“La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.”

Perché si valuta? “La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni mede-simi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo …”

(comma 3, art 1, D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122) Chi valuta?

La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Inoltre si precisa che “la valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal Consiglio di Classe, …, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza” (comma 1, art 4, D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122)

B. Come si valuta

coerenza con gli obiettivi di apprendimento Le verifiche e la valutazione “sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dall’offerta formativa” (comma 4, art 1, D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122). Gli obiettivi di apprendimento sono declinati secondo i profili educativi, culturali e professiona-li previsti dalla norma (Regolamenti Licei e Tecnici) e le Indicazioni Nazionali e indicati nei Piani di lavoro consiliari e disciplinari

verifiche Le verifiche sono gli strumenti con cui si accertano i risultati dell’apprendimento, mediante strumenti idonei a raccogliere le informazioni pertinenti e necessarie. Possono essere orali e scritte; strutturate, semistrutturate, a domande aperte, a discussione guidata; esercizi di appli-cazione; prove tecnico-pratiche; relazioni e ricerche. Le mete da raggiungere sono identificate in termini di

conoscenze comprensione applicazione analisi sintesi espressione/esposizione

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Piano dell’offerta formativa IL Dirigente Scolastico Funzione Strumentale Pagina 2 di 11 POF vers 04 cap 04, 20/11/12 Data stampa: 07/12/2012

Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 23 del 07/11/12 Delibera Cdi n. 26 del 20/11/12

modalità e criteri “Il Collegio dei Docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e traspa-renza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento” (comma 5, art 1, D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122) Tali modalità e criteri sono individuati dal Collegio Docenti in modo che la valutazione non si traduca nella semplice misurazione degli obiettivi specifici, verificati con la somministrazione delle prove sommative. Conseguentemente, la valutazione trimestrale (o quadrimestrale) e di fine anno non sarà data solo dalla media aritmetica dei risultati dei singoli moduli o di parti specifi-che del percorso di apprendimento, ma anche dagli esiti del processo formativo in termini quali-tativi piuttosto che quantitativi.

Delibera Collegio Docenti Modalità e criteri di misurazione delle verifiche e di valutazione degli studenti

C. SCALA DI VALORI: CORRISPONDENZA TRA VOTI DECIMALI E LIVELLI DI

COMPETENZE - Criteri generali

Il Collegio adotta una comune scala dei livelli dei risultati dell’apprendimento raggiunti, concordando le corrispondenze tra livelli, votazione da attribuire, indicatori e giudizi.

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 23 del 07/11/12 Delibera Cdi n. 26 del 20/11/12

LIVELLI VOTO INDICATORI GIUDIZI Correlazione giudizio/voto disciplinare

Correttezza mor-fo - sintattica e/o

dei calcoli

Padronanza procedure, strumenti e

lessico specifi-ci

Comprensione dei quesiti pro-

posti

Conoscenza e applica-zione dei contenuti e

capacità di sintesi e di analisi

Chiarezza dell’impostazione, effi-

cacia e completezza del-la trattazione

Decisamente in-sufficiente

1-3 Commette gravis-

simi errori Nulla Nulla Nulle

Impostazione caratteriz-zata da una assoluta man-

canza di chiarezza e da gravissime incompletezze

1 – 3 alunno ha dimostrato un interesse pessimo, una partecipazione scarsa e poco pertinente ed un impegno nullo. Dimostra di non aver compreso i contenuti e li igno-ra. Si esprime con un linguaggio specifico asso-lutamente improprio. Gli obiettivi formativi e disciplinari non sono stati per niente rea-lizzati. Il livello di competenza disciplinare complessivamente acquisito è nullo.

Gravemente Insuf-ficiente

4 Commette gravi

errori Pressoché nulla Pressoché nulla Pressoché nulle

Impostazione caratteriz-zata da mancanza di chia-

rezza e completezza

4 L’alunno ha dimostrato un interesse deci-samente inadeguato, una partecipazione li-mitata e incoerente ed un impegno episodi-co e inconcludente. Dimostra di aver compreso i contenuti solo approssimativamente, non essendo riuscito ad acquisire i nuclei concettuali fondamen-tali. Si esprime con un linguaggio specifico impreciso e lacunoso, commettendo errori determinanti nelle applicazioni. Il livello di competenza disciplinare complessivamente acquisito è gravemente insufficiente.

Insufficiente 5

Commette errori che comprometto-no l’efficacia della

comunicazione

Frammentaria e superficiale

Disorganica e par-ziale

Conoscenza frammenta-ria e disorganica. Applica i contenuti in modo erra-to. È in grado di effettua-

re analisi e sintesi solo parziali

Impostazione poco chiara. Trattazione largamente incompleta e lacunosa

5 L’alunno ha dimostrato un interesse me-diocre, una partecipazione carente ed un impegno discontinuo. Dimostra di aver compreso i contenuti solo parzialmente. È poco padrone delle regole e dei metodi che ha acquisito solo in modo superficiale. Si esprime con un linguaggio specifico in-certo e improprio. Non è capace di autono-mia culturale e progettuale Il livello di competenza disciplinare complessivamente acquisito è insufficiente

Sufficiente 6

Non commette er-rori ma utilizza un linguaggio sempli-

ce

Adeguata ma non approfondi-

ta

Comprende in modo adeguato, anche se non ap-profondito, i con-

Conoscenza adeguata ma non approfondita. Appli-ca correttamente i con-tenuti in situazioni di

Impostazione caratteriz-zata da adeguata chiarez-za seppure presenti talune imprecisioni. Trattazione

6 L’alunno ha dimostrato un interesse ac-cettabile, una partecipazione nel complesso adeguata ed un impegno essenziale. Dimo-stra di aver compreso e di conoscere i con-

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 23 del 07/11/12 Delibera Cdi n. 26 del 20/11/12

tenuti proposti non elevata difficoltà. Analizza e sintetizza, an-che se in modo non com-pleto, le conoscenze ac-

quisite

efficace anche se non completa in ogni sua par-

te.

tenuti globalmente, riuscendo ad operare i principali collegamenti. Si esprime con un linguaggio specifico formalmente accettabi-le con errori non determinanti. Dimostra una minima autonomia culturale e proget-tuale. Il livello di competenza disciplinare complessivamente acquisito è sufficiente.

Discreto 7

Non commette er-rori e utilizza un

linguaggio in talu-ni casi anche com-

plesso

Adeguata e ap-profondita

Comprende in modo adeguato e

approfondito i contenuti proposti

Conoscenza adeguata e approfondita. Applica i

contenuti anche in situa-zioni di difficoltà seppure con talune imprecisioni. Analizza e sintetizza, an-che se in modo non to-talmente autonomo e

completo, le conoscenze acquisite

Impostazione corretta e caratterizzata da adeguata

chiarezza. Trattazione efficace e nel

complesso completa.

7 L’alunno ha dimostrato un interesse di-screto, una partecipazione responsabile ed un impegno abbastanza puntuale. Dimostra di aver compreso i contenuti agevolmente, ha conoscenze adeguate e sa operare oppor-tuni collegamenti. Si esprime con un lin-guaggio specifico discretamente adeguato, commettendo qualche errore non determi-nante nelle applicazioni. Non sempre è in grado di muoversi in maniera autonoma e progettuale. Il livello di competenza disci-plinare complessivamente acquisito è di-screto.

Buono 8

Non commette er-rori e utilizza un linguaggio com-

plesso

Completa, ap-profondita

Comprende in modo approfondi-to i contenuti pro-

posti

Conoscenza completa e approfondita. Applica i contenuti senza errori anche in situazioni di

elevata difficoltà. in mo-do Analizza e sintetizza, autonomo e completo le

conoscenze acquisite

Impostazione corretta e chiara.

Trattazione efficace, com-pleta e in ogni sua parte

8 L’alunno ha dimostrato un interesse ele-vato, una partecipazione seria e responsabi-le ed un impegno continuo. Dimostra di aver compreso pienamente i contenuti. Ha conoscenze approfondite che è in grado di rielaborare autonomamente esprimendosi con un linguaggio specifico chiaro e corret-to. È capace di autonomia culturale e pro-gettuale. Il livello di competenza disciplina-re complessivamente acquisito è buono

Ottimo/eccellente 9-10

Non commette er-rori e utilizza un linguaggio com-

plesso e articolato

Completa, ap-profondita e coordinata

Comprende in modo approfondi-

to e completo i contenuti proposti

Conoscenza completa, approfondita e coordina-

ta. Applica i contenuti senza errori e impreci-

sioni anche in situazioni di elevata difficoltà. in Analizza e sintetizza,

modo autonomo, comple-to e personale le cono-

scenze acquisite

Impostazione corretta e caratterizzata da elevata

chiarezza. Trattazione ef-ficace, completa e appro-fondita in ogni sua parte

9 L’alunno ha dimostrato un interesse pro-fondo, una partecipazione seria e responsa-bile ed un impegno tenace. Lavora con me-todo sicuro. Rielabora criticamente i conte-nuti e si esprime con un linguaggio specifi-co chiaro e pienamente adeguato, posse-dendo conoscenze dettagliate. Presenta au-tonomia culturale e progettuale, oltre ad essere ben inserito nella classe. Il livello di competenza disciplinare complessivamente acquisito è ottimo. 10 L’alunno ha dimostrato un interesse straordinario, una partecipazione concreta e propositiva ed un impegno encomiabile.

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 23 del 07/11/12 Delibera Cdi n. 26 del 20/11/12

Lavora con metodo ampiamente persona-lizzato. Realizza sistemazioni e correlazioni interdisciplinari. Dotato di grande autono-mia progettuale e culturale, è ben inserito nella classe in cui dimostra solidarietà per i compagni e impegno nello svolgere i com-piti assegnati. Il livello di competenza di-sciplinare complessivamente acquisito è ot-timo.

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 23 del 07/11/12 Delibera Cdi n. 26 del 20/11/12

NB Legenda ai criteri generali di corrispondenza tra voti decimali e livelli di competen-ze. I criteri esposti nella tabella ed articolati nei nove livelli individuati sono da intendersi riferiti alla valutazione quadrimestrale che ha lo scopo di rilevare non solo il livello delle conoscenze e competenze raggiunto, ma anche l’assiduità o meno nella partecipazione al dialogo educativo e l’impegno profuso nello studio. La misurazione-valutazione delle singole prove verterà, invece, esclusivamente sugli obiettivi specifici che si intendono verificare.

D. Criteri di valutazione di interperiodo (quadrimestrali o trimestrali) e di fine

anno scolastico

In sede di valutazione quadrimestrale (o trimestrali) e di fine anno scolastico, oltre ai livelli re-gistrati attraverso la misurazione delle verifiche scritte/orali, saranno presi in debita conside-razione i seguenti indicatori:

l’impegno, inteso come applicazione manifestata nel lavoro in classe e a casa; la partecipazione, intesa come frequenza di interventi costruttivi, manifestazione di interes-

se per la disciplina, tendenza ad allargare i propri ambiti conoscitivi; approccio allo studio, intesa come metodo di lavoro la progressione dell’apprendimento, intesa come capacità di recuperare conoscenze e abilità

e di imparare ad imparare; Tale percorso discende dalla necessità di evitare che la valutazione si traduca nella semplice misurazione degli obiettivi specifici verificati con la somministrazione delle prove sommative. Conseguentemente, la valutazione trimestrale (o quadrimestrale) e di fine anno non sarà data solo dalla media aritmetica dei risultati dei singoli moduli o di parti specifiche del percorso di ap-prendimento, ma anche dagli esiti del processo formativo in termini qualitativi piuttosto che quan-titativi.

Delibera Collegio Docenti Modalità e criteri di misurazione delle verifiche e di valutazione degli studenti

Si ricorda che “A decorrere dall’anno scolastico (2010-2011) di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno stu-dente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale” (art. 14 comma 7). Per-tanto chi si assenta per più di un quarto del complessivo orario scolastico, non potrà accedere agli scrutini finali e verrà automaticamente non ammesso all’anno successivo. Lo stesso vale per chi frequenta l’ultimo anno: non potrà accedere all’esame finale. La possibilità di deroga è prevista in casi del tutto straordinari e motivati, a discrezione del Consiglio di Classe.

Delibera Collegio Docenti Criteri di deroga delle assenze

E. Procedure inerenti la conduzione degli scrutini

La valutazione degli apprendimenti per le varie discipline è espressa con voto in decimi; allo stesso modo anche la valutazione del comportamento è espressa con voto in decimi. Nei confronti degli alunni che presentano un’insufficienza non grave in una o più discipline, il consiglio di classe, prima dell’approvazione dei voti, procede ad una valutazione sulla possibili-tà che lo studente superi la carenza formativa in tempi e modi predefiniti. Nei confronti degli studenti per i quali sia accertata la carenza formativa, il consiglio di classe sospende lo scrutinio, prevedendo la sua effettuazione prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo. Il dirigente scolastico comunica alla famiglia le motivazioni assunte dal consiglio di classe con resoconto dettagliato sulle carenze dello studente e l’Istituto definisce le iniziative di sostegno e di recupero a favore degli studenti che hanno avuto lo scrutinio finale sospeso.

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 23 del 07/11/12 Delibera Cdi n. 26 del 20/11/12

Nel corso dello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni, viene attribuito il credito sco-lastico ad ogni studente. Il punteggio attribuito quale credito scolastico a ciascun alunno è pubblicato all’albo dell’Istituto, unitamente ai voti conseguiti in sede di scrutinio finale ed è trascritto sulla pagella scolastica. Per l’attribuzione del credito scolastico si fa riferimento al D.M. n.99/16 dicembre 2009 in cui si trovano le tabelle e i criteri per l’attribuzione della lo-de. Si ricorda che “A decorrere dall’anno scolastico (2010-2011) di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno stu-dente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale” (art. 14 comma 7). Per-tanto chi si assenta per più di un quarto del complessivo orario scolastico, non potrà accedere agli scrutini finali e verrà automaticamente non ammesso all’anno successivo. Lo stesso vale per chi frequenta l’ultimo anno: non potrà accedere all’esame finale. La possibilità di deroga è prevista in casi del tutto straordinari e motivati, a discrezione del Consiglio di Classe. Una deroga è possibile solo “per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati”. I Consigli di Classe, per casi eccezionali, possono derogare dal limite posto al numero di as-senze facendo riferimento ai seguenti criteri: 1. le assenze complessive non pregiudicano la possibilità di procedere alla valutazione stessa.

L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe succes-siva o all’esame finale del ciclo.

2. le assenze continuative devono essere documentate al momento del rientro dell’allievo nel-la comunità scolastica attraverso dichiarazioni rilasciate dal medico curante dello studente o da ASL e/o presidi ospedalieri. Tale documentazione deve essere fornita al Coordinatore della classe o all’Ufficio di Presidenza, protocollata ed inserita nel fascicolo personale dello studente. Le dichiarazioni in oggetto rientrano a pieno titolo tra i dati sensibili e sono quindi soggette alla normativa sulla Privacy applicata nell’istituto.

3. le assenze continuative, da documentarsi nelle modalità sopra delineate, possono riferirsi a patologie sia di natura fisica che psicologica

4. l’assenza dalle lezioni curricolari, in seguito alla sanzione disciplinare della sospensione senza obbligo di frequenza, non incide sul computo complessivo delle ore di lezione perse durante l’anno scolastico, in quanto tale sanzione viene comminata dell’istituzione scolasti-ca con riflessi sulla valutazione finale del comportamento dell’allievo

5. le assenze degli studenti dalle lezioni curricolari dovute alla loro partecipazione a mobilità individuali effettuate con scuole europee, partner in progetti internazionali, ed in generale a stage, attività di alternanza scuola lavoro, iniziative culturali e formative approvate dagli organi collegiali della scuola non rientrano nel computo complessivo delle assenze

6. le assenze non continuative, ma ripetute, che sono dovute a patologie o a situazioni di ma-lessere fisico e psicologico difficilmente documentabili e che presentano ricadute negative sulla frequenza del singolo allievo alle lezioni curricolari, saranno analizzate dal singolo Consiglio di Classe per valutarne la fondatezza.

7. le assenze per ricovero in ospedale o in altri luoghi di cura ovvero in casa per periodi anche non continuativi durante i quali gli studenti seguono momenti formativi sulla base di appo-siti programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola o attività didatti-che funzionanti in ospedale o luoghi di cura, rientrano a pieno titolo nel tempo scuola.

Tutte le circostanze indicate saranno oggetto di preliminare accertamento da parte del Consiglio di Classe e debitamente verbalizzate.

Vedi in allegato Delibera Collegio Docenti Scrutini finali

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F. Valutazione degli alunni disabili

Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valu-tazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel POF. L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal POF per l’alunno con disabilità può incidere, a seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo di studio conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di istruzione. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal POF non siano riconducibili ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art. 9, D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122)

G. Criteri di assegnazione del voto di condotta deliberati dal Collegio Docenti del

Lunardi

Il Consiglio di Classe è chiamato a formulare una valutazione per il comportamento. Il voto di condotta si basa su due macro indicatori:

la partecipazione all’attività didattica: interesse, rispetto delle consegne e frequenza l’acquisizione di una coscienza civile: comportamento nei confronti degli altri, utilizzazione

delle strutture della scuola, rispetto del regolamento, comportamento nelle uscite (viaggi d’istruzione, stage, scambi, visite didattiche).

Si ricorda, inoltre, che il voto di condotta fa media con gli altri voti (art. 2, c. 2 DM 5/2009) e pertanto il valore dato cambia rispetto alla precedente normativa e assume la stessa valenza dei voti delle discipline: dal 10 dell’eccellenza al 6 della sufficienza. Inoltre nel triennio il voto di condotta influisce sull’attribuzione dei crediti.

Vedi in allegato Delibera Collegio Docenti Voto di condotta

4.2. Esami di Stato

a. Ammissione all’esame conclusivo

“Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina … e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’esame di Stato” (comma 1, art 6, D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122) b. Attribuzione crediti

Per l’attribuzione del credito scolastico si fa riferimento al comma 3, art. 6, D.P.R. 22 giugno 2009 n. 122 al D.M. n.99/16 dicembre 2009 in cui si trovano le tabelle e i criteri per l’attribuzione

della lode. Vedi in allegato Delibera Collegio Docenti Esami di stato: assegnazione dei crediti

4.3. IL RECUPERO

a. Cosa sono le attività di recupero?

Le attività di recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scrutini intermedi e per coloro i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze rilevate per tali studenti negli scrutini suddetti. (art.2, comma 5, O.M. n.92/07) (Nelle attività di recupero rientrano gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamen-tale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno sco-lastico, a cominciare dalle fasi finali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva ri-duzione di quelle di recupero. (art. 2, c. 3, O.M. n.92/07) Gli interventi sono programmati dal

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Consiglio di Classe e riportati nel Piano di lavoro Consiliare, secondo criteri stabiliti dal Colle-gio Docenti e illustrati nel POF.) b. Modalità di attuazione

Gli interventi di recupero sono predisposti su decisione del Consiglio di Classe dopo lo scruti-nio intermedio (fine primo periodo) e dopo lo scrutinio finale. In entrambi i casi, le famiglie saranno informate tramite SCHEDA COMUNICAZIONE CA-RENZE FORMATIVE in cui verranno comunicati le carenze riscontrate, gli obiettivi da rag-giungere, le indicazioni sulle modalità di recupero e di verifica, gli argomenti da studiare. c. Gli interventi di recupero

Dopo lo SCRUTINIO INTERMEDIO il Consiglio di Classe potrà sceglier tra le seguenti at-tività: Studio Assistito, Recupero in itinere, Recupero mediante studio autonomo, Recuperi pomeridiani extracurriculari I singoli interventi di recupero curricolari e quelli extracurricolari troveranno attuazione, di norma, in un periodo di tempo compreso tra due o sei settimane, a partire dalla conclusione degli scrutini del primo quadrimestre. Tutte le operazioni (interventi di recupero e verifiche di recupero) dovranno essere concluse, entro il 31/3. Nei Consigli di classe di aprile, avrà luogo la verbalizzazione dei risultati ottenu-ti. Ciò non toglie che i docenti potranno, se lo riterranno opportuno, offrire poi ulteriori opportu-nità di recupero. Dopo lo SCRUTINIO di GIUGNO il consiglio di Classe potrà sceglier tra le seguenti attività: Recupero mediante studio autonomo e Recuperi tramite corsi estivi. L’Istituto, su delibera del Consiglio di Classe, predisporrà secondo apposito calendario corsi di recupero estivi, avvalendosi di docenti interni e/o esterni, e fisserà i tempi delle verifiche del saldo dei debiti. L’unico vincolo che dovrà in ogni caso essere rispettato è che tutti gli adempi-menti si concludano prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. d. Obbligo di frequenza alle attività di recupero

Lo studente sarà tenuto a frequentare le attività di recupero extracurricolari (pomeridiani) do-po lo scrutinio intermedio e/o i corsi estivi dopo lo scrutinio finale. In caso di mancata adesio-ne alle iniziative di recupero intraprese dalla scuola, la famiglia, o coloro che esercitano la pa-tria potestà, dovranno dare comunicazione formale all’Istituto. Resterà tuttavia a carico dello studente l’obbligo di sottoporsi alle verifiche di superamento delle carenze di interperiodo e a quelle di saldo del debito e. Verifiche per l’accertamento del recupero

Al termine delle attività di recupero, sia nella fase intermedia che in quella finale, gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi a verifiche. Sono differenti da quelle curricolari perché costruite appositamente per il recupero ed in base alle indicazioni della Scheda Comunicazioni Carenze Formative (tranne per l’accertamento abi-lità: in questo caso specificare il recupero avvenuto o no). Dopo lo scrutinio intermedio il docente programma le verifiche per il recupero indicandole sul registro di classe, in modo da, là dove è possibile, non sovrapporsi con altre verifiche e in modo da dare allo studente la possibilità di organizzare i tempi di studio, visto che in questa fase il recupero si intreccia con le normali attività della scuola. Dopo lo scrutinio di giugno le date delle verifiche risulteranno da un calendario predisposto dall’Istituto. f. Comunicazione risultati

Per dare comunicazione dei risultati delle verifiche svolte durante l’anno scolastico si segui-ranno le norme stabilite dal Regolamento d’Istituto per tutte le verifiche Per registrare il risultato complessivo Recuperato/Non recuperato/Parzialmente recuperato si farà riferimento agli appositi spazi in Infoschool e nel verbale di aprile I risultati delle verifiche effettuate a settembre insieme alle valutazioni del lavoro svolto duran-te l’anno scolastico concorreranno alla formulazione del voto dello scrutinio finale.

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g. Valutazione

Per quanto riguarda i criteri di valutazione si fa riferimento ai criteri esplicitati nel Piano di la-voro disciplinare di ciascun docente e alla delibera del Collegio Docenti.

Vedi in allegato Delibera Collegio Docenti Recupero

4.4. LA COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE

L’Istituto Lunardi, consapevole che la famiglia è la prima responsabile dell’educazione dei ra-gazzi, ritiene fondamentale la collaborazione e il confronto genitori/docenti.

Al fine di migliorare la qualità della comunicazione e della cooperazione tra i diversi attori operanti nella scuola (Dirigente, segreteria, docenti, famiglie e studenti) l’Istituto Lunardi si avvale delle tecnologie informatiche attraverso il progetto “Registro on line”.

Il registro “Registro on-line” è uno strumento di comunicazione online fra le componenti che partecipano alla vita

della scuola che permette la conoscenza in tempo reale dell'andamento scolastico di una classe e di ogni singolo alunno, nel completo rispetto della privacy.

permette ai genitori di controllare, attraverso un collegamento Internet, la situazione scolastica dei propri figli e di prenotarsi per i colloqui con i docenti. I dati forniti in tempo reale riguardano le assenze, i ritardi degli studenti, le valutazioni nelle diverse discipline e le attività quotidiane svolte a scuola, nonché la Scheda Comunicazione Ca-renze Formative per i recuperi.

Chi non potesse utilizzare il Registro on line può rivolgersi per tutte le informazioni sopra-citate all’Ufficio Relazioni con il Pubblico

Ora di colloquio infrasettimanale Colloqui generali per ciascun trimestre Scheda Comunicazione Famiglie Libretto scolastico

4.5. LA CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE PER L’OBBLIGO SCOLASTICO

Il 27 gennaio 2010 il Decreto Ministeriale n. 9 ha dato indicazioni sulle modalità della certifi-cazione dei saperi e delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, alle-gando il modello di riferimento. Il modello prevede che siano certificate le competenze dei quattro assi culturali definiti nel

nuovo obbligo del 2007 varato dal ministro Fioroni (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale) “con riferimento alle otto competenze chiave di cit-tadinanza”: 1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione. La certificazione è prevista su tre livelli:

livello di base livello intermedio livello avanzato

In caso di esito negativo viene indicato “livello base non raggiunto”, con relativa motivazio-ne.

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MODELLO CERTIFICATIVO

COMPETENZE DI BASE E RELATIVI LIVELLI RAGGIUNTI

Asse dei linguaggi LIVELLI

lingua italiana Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indi-

spensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in va-ri contesti Leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi co-municativi

lingua straniera Utilizzare la lingua … (specificare la prima lingua studiata)

per i principali scopi comunicativi ed operativi

altri linguaggi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consa-

pevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali

Asse matematico LIVELLI

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei pro-blemi

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragio-namenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informati-co

Asse scientifico – tecnologico LIVELLI

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni le-gati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza

Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnolo-gie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Asse storico – sociale LIVELLI

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fonda-to sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Co-stituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio eco-nomico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio terri-torio

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POF cap 05 vers 02, 11/10/2010 Data stampa: 07/12/12

Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 12 del 4/11/2010

Delibera Cdi n. 22 del 29/11/2010

Capitolo 5

Collaborazione scuola famiglia La famiglia è la prima responsabile dell’educazione dei figli. Il Lunardi cosciente che il processo educativo ha come obiettivo lo sviluppo integrale della personalità degli studenti e può rag-giungere il pieno successo solo grazie alla collaborazione con i genitori e con le loro associa-zioni, la considera una risorsa. A questo fine, oltre a favorire il contatto tra genitori e docenti, durante l’orario delle lezioni in apposite ore calendarizzate, ha istituito, una volta per ciascun quadrimestre, momenti di collo-qui generali nei quali è possibile acquisire informazioni sull’andamento scolastico dei propri fi-gli. Ma perché gli obiettivi della interazione scuola-famiglia possano essere raggiunti, il rapporto non può essere limitato ai momenti formali: occorre un controllo più ravvicinato che consenta tempestivi interventi. È opportuno, pertanto, che i genitori verifichino:

il libretto di giustificazione delle assenze; il tempo dedicato allo studio pomeridiano; le schede di informazione consegnate dalla scuola; le comunicazioni sui corsi di recupero e sui debiti formativi.

È, inoltre, auspicabile un’attiva partecipazione alle assemblee indette dalla scuola per eleggere i propri rappresentanti negli organismi collegiali. Nel rispetto del Decreto legislativo 297/94, infatti, ogni anno, “al fine di realizzare la partecipazione nella gestione della scuola dando ad essa il carattere di una comunità che interagisca con la più vasta comunità sociale e civile, sono costituiti all’interno dell’istituto, i Consigli di classe, il Consiglio di Istituto … e le assemblee degli studenti e dei genitori”. Significativo e proficuo supporto alla collaborazione è offerto dall’ASSOCIAZIONE GENI-TORI che, al Lunardi, da anni svolge il proprio lavoro in modo efficace rendendo possibile la realizzazione di iniziative di notevole spessore culturale, senza incidere minimamente sul bi-lancio della scuola. L’Associazione Genitori si riunisce a scuola periodicamente per dibattere le problematiche che via via si presentano, al fine di rendere la propria presenza nell’Istituto più efficace.

5.1. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA FAMI-GLIE STUDENTI E ISTITUZIONE SCOLASTICA

Il patto educativo di corresponsabilità ha il suo fondamento nello “Statuto delle Studentesse e degli Studenti” (D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998, modificato e integrato dal D.P.R. 21 no-vembre 2007 n. 235), cioè nella carta dei diritti e dei doveri con cui si riconosce la posizione giuridica degli studenti nel processo di formazione e di apprendimento, nonché:

nel Regolamento dell’autonomia scolastica (DPR 275/’99, art. 3) nelle linee di indirizzo del P.O.F. dell’I.I.S. Lunardi nelle proposte del Patto Educativo di Corresponsabilità tra Scuola e Famiglia, curato

dall’Osservatorio Regionale della Lombardia sul fenomeno del bullismo La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. Nella convinzione che l’interiorizzazione delle re-gole può avvenire solo con una fattiva collaborazione tra gli attori del processo educativo, l’Istituzione scolastica Lunardi persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con gli studenti e con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.

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Delibera Cdi n. 22 del 29/11/2010

A tal scopo, l’I.I.S. A. Lunardi adotta il seguente patto di corresponsabilità, inteso come dichia-razione di conoscenza e di impegno volta a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. Pertanto, i genitori “si assumono l’impegno di rispondere direttamente dell’operato dei propri figli nel caso in cui, ad esempio, gli stessi arrechino danni ad altre persone o alle strutture scolastiche o, più in ge-nerale, violino i doveri sanciti dal regolamento d’istituto e subiscano, di conseguenza, l’applicazione di una sanzione anche di carattere pecuniario” (Direttiva M.P.I. 15 /03/07).

IMPEGNI DOCENTI IMPEGNI GENITORI IMPEGNI STUDENTI

CO

MP

OR

TA

ME

NT

O

Far rispettare rigorosa-mente le regole d’Istituto in merito a permessi di entrata, uscita, giustifica-zione delle assenze e uscite durante le ore di lezione

Richiamare con prontez-za al rispetto delle regole di comportamento, coin-volgendo, quando neces-sario, le famiglie ed il C.d.C.

Essere disponibili al dia-logo, all’ascolto ed al confronto con gli allievi

Proporre modelli di com-portamento rispettosi dell’ambiente.

Impegnarsi a rispettare e far rispettare dal figlio/a il Re-golamento d’Istituto e il P.O.F

Verificare almeno settima-nalmente il libretto scolastico

Controllare gli esiti delle ve-rifiche

Partecipare ai colloqui, sia a quelli organizzati dall’Istituto che a quelli richiesti dai do-centi

Giustificare con regolarità assenze, ritardi ed uscite anti-cipate

educare all’assunzione di re-sponsabilità facendo evitare “assenze strategiche

Sollecitare comportamenti ri-spettosi dell’ambiente.

Prendere visione del Regolamen-to d’Istituto e del P.O.F e rispet-tare le norme in essi contenute

assentarsi solo per validi motivi

entrare in ritardo alla prima ora solo se imposto da valide motiva-zioni

giustificare sempre le assenze

Informare i genitori degli esiti delle verifiche

Giustificare sempre le assenze

Non allontanarsi dall’aula duran-te il cambio dell’ora

Mantenere un comportamento corretto in classe (non bere, non mangiare, non urlare...)

Rispettare le idee altrui,

le persone, le strutture e l’ambiente scolastico.

IMPEGNI DOCENTI IMPEGNI GENITORI IMPEGNI STUDEN-TI

PA

RT

EC

IPA

ZIO

NE

E I

NT

ER

ES

SE

Motivare le attività didatti-che esplicitando le loro finali-tà

Tenere in considerazione i carichi di lavoro degli allievi anche nella programmazione delle verifiche sommative

Osservare sistematicamente il livello di preparazione rag-giunto

Favorire un clima di dialogo e collaborazione fra le diverse componenti scolastiche

Sollecitare l’assunzione di re-sponsabilità nei confronti dell’ambiente naturale

Sostenere le scelte educative della scuola

insistere sul valore di studio e forma-zione come elementi di crescita per-sonale culturale, professionale e socia-le

Favorire l’educazione, alla conviven-za, alla cittadinanza e al rispetto delle persone e dell’ambiente, mediante (in-coraggiando al posto di mediante?) l’assunzione di responsabilità perso-nali

Impegnarsi a rifondere la scuola degli eventuali danni arrecati dai propri fi-gli alle apparecchiature e alle struttu-re del Lunardi

Partecipare in modo attivo alle lezioni e alle attività scolasti-che

Annotare sempre sul diario i compiti asse-gnati

Svolgere sempre i compiti assegnati

Informarsi sugli ar-gomenti svolti in ca-so d’assenza.

Pianificare e rispetta-re gli impegni scola-stici

IMPEGNI DOCENTI IMPEGNI GENITORI IMPEGNI STUDENTI

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 12 del 4/11/2010

Delibera Cdi n. 22 del 29/11/2010

AU

TO

VA

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TA

ZIO

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Favorire l’autostima negli allievi,

riconoscendone sforzi, progressi e positività

Esplicitare criteri e modalità di valutazione

Informare gli studenti e le fami-glie dell’esito delle verifiche

Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di re-sponsabilità;

Incoraggiare gli studenti ad ap-prezzare e valorizzare le differen-ze;

Aiutare i ragazzi a svilup-pare la propria personalità e la capacità di valutare le proprie azioni in modo da essere rispettosi della sensibilità degli altri

Vigilare con la massima diligenza possibile sui comportamenti messi in atto dal figlio/a

Analizzare le correzioni degli ela-borati e chiedere eventuali chiari-menti, in modo da migliorare la propria preparazione

Riflettere sulle cause di un even-tuale insuccesso e adoperarsi per rimuoverle

Assumersi la responsabilità, anche con atti di riparazione, in caso di condotte contrarie alla buona con-vivenza e al rispetto delle persone e delle cose

Impegni del Dirigente scolastico e del personale non docente

DIRIGENTE SCOLASTICO PERSONALE NON DOCENTE

Garantire e favorire l’attuazione dell’offerta forma-tiva ponendo docenti e non docenti, studenti e geni-tori nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

Garantire ad ogni componente scolastica la possibi-lità di valorizzare le proprie potenzialità.

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

Cogliere le esigenze del territorio e ricercare le op-portune risposte attraverso la progettazione e l’attuazione anche di iniziative di formazione per-manente

Garantire il rispetto di quanto stabilito nel presente patto di corresponsabilità

Favorire e garantire l’assunzione di responsabilità di tutte le componenti scolastiche nei confronti dell’ambiente, al fine di evitare sprechi di materiali e di energia

Conoscere l’offerta formativa della scuola e a colla-borare a realizzarla, per quanto di competenza;

Garantire il necessario supporto alle attività didatti-che, con puntualità e diligenza;

Segnalare a docenti e DS eventuali problemi o ano-malie;

Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori e docenti),

Garantire la necessaria collaborazione nelle attività formative funzionali a l’assunzione di responsabilità, da parte degli studenti, nei confronti dell’ambiente scolastico.

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Capitolo 6

INIZIATIVE E ATTIVITÀ PER IL SUCCESSO SCOLASTICO Per i ragazzi provenienti dalla scuola media il Lunardi prevede una particolare attenzione sia attraverso specifiche iniziative preventive, sia attraverso attività che, coinvolgendo anche la sfera cognitiva e socio-affettiva, dovrebbero facilitare il successo scolastico. In ordine cronologico (e non certamente di priorità) esse possono essere sintetizzate nei se-guenti momenti:

raccordo con la scuola media; formazione delle classi prime; accoglienza degli studenti delle classi prime; accoglienza ed inserimento degli studenti stranieri di recente immigrazione; accoglienza degli studenti diversamente abili; ascolto e rimotivazione degli studenti, specie del biennio.

Per una presentazione più articolata delle iniziative messe in campo dal Lunardi per il supporto non solo cognitivo, ma anche relazionale e motivazionale di tutti gli studenti, ed in particolare di quelli delle classi prime, si rimanda al testo della Procedura 7.9 del Manuale della Qualità in

adozione nel nostro istituto “Accoglienza, sostegno, orientamento e rimotivazione degli stu-

denti” presente tra gli allegati del POF.

6.1. Raccordi con le scuole medie

La continuità con la scuola media è in atto attraverso un continuo monitoraggio del passaggio degli studenti dalle medie alle superiori. Questa attività presuppone un’attenta analisi dello squilibrio esistente tra le conoscenze/ abili-tà di uscita dalla scuola media e i prerequisiti richiesti per avere possibilità di successo al Lu-nardi. Essa avviene soprattutto attraverso una sistematica raccolta dei dati sulla dispersione scolastica nel nostro Istituto e sui livelli di partenza degli studenti rilevati dalle prime prove disciplinari i cui risultati vengono inseriti in rete. Come supporto a queste attività, si prevedono iniziative di formazione e aggiornamento, per insegnanti delle scuole medie e superiori centrati sulla presentazione dei materiali connessi al tema del raccordo dei cicli e dei problemi metodologici e didattici ad essi sottesi.

6.2. Formazione delle classi prime

Il Lunardi ritiene la formazione delle classi prime un aspetto fondamentale delle iniziative vol-te a favorire il più possibile il successo scolastico degli studenti; viene perciò attribuita una grande importanza ai criteri sulla cui base esse sono costituite ogni anno. Una volta effettuata dalle famiglie la scelta della prima lingua straniera ed indicata la preferen-za relativa alla seconda lingua, le classi prime sono costituite tenendo conto dei giudizi sintetici di uscita dalla scuola media, integrati dal consiglio orientativo. È questo il motivo per il quale il Lunardi richiede regolarmente il consiglio orientativo agli studenti che si iscrivono ai suoi corsi. Lo scopo complessivo è quello di creare ove possibile del-le classi omogenee tra loro nei livelli di partenza, ma disomogenee al loro interno. Ovviamente, ad integrazione dei criteri appena descritti, si tiene conto anche di eventuali ri-chieste delle famiglie.

6.3. Accoglienza degli alunni

È fondata su tre momenti successivi che coinvolgono tutti i consigli delle classi prime.

La prima fase:

prevede alcune attività che investono la sfera socio-affettiva: la presentazione della scuo-la, la compilazione di un questionario socio-culturale (situazione familiare, esperienze

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scolastiche, aspettative…) e la conoscenza di sé, degli altri e del luogo; ed altre più atti-nenti alla sfera cognitiva, presentazione delle singole materie (contenuti, metodi, criteri di valutazione), conoscenza del regolamento d’istituto e degli organi collegiali, inizio programmi disciplinari. In questa fase si procederà ad una osservazione attenta dei comportamenti scolastici, delle competenze di base e degli apprendimenti.

La se-conda fa-se:

inizia dopo la valutazione dei primi risultati che saranno raffrontati alle valutazioni in uscita dalla scuola media con lo scopo complessivo di individuare gli allievi con signifi-cative difficoltà in modo da programmare interventi mirati a rinforzare o recuperare abilità e comportamenti trasversali rispetto alle singole discipline o al riorientamento

La terza fase:

1) interventi mirati a rinforzare o recuperare abilità e comportamenti trasversali ri-spetto alle singole discipline:

a) la lettura: diversi tipi e tecniche di lettura b) il riassunto: tecniche per riassumere c) la lezione: metodi per seguire le lezioni d) lo studio: diversi metodi e) l’interrogazione: tecniche per affrontarla f) psicoigiene dello studio

2) interventi mirati al riorientamento : ascolto

6.4. Accoglienza degli studenti diversamente abili: la cultura dell’integrazione

Agli alunni portatori di handicap viene riservata la massima attenzione sia nelle varie fasi del processo di socializzazione con i compagni di classe, sia in quella dei processi cognitivi per fa-vorire, nel migliore dei modi, il potenziamento delle capacità relazionali, cognitive e psicomo-torie. Per raggiungere questi obiettivi l’Istituto predispone:

le condizioni, anche attraverso risorse umane aggiuntive che possano agevolare il rapporto tra famiglie, esperti, Istituzioni e docenti, perché il diritto ad apprendere sia effettivamente un diritto di tutti e di ciascuno;

percorsi didattici, se necessari diversificati in rapporto ai bisogni, per fare in modo che le diversità non si trasformino in intollerabili disuguaglianze.

6.5. Accoglienza ed inserimento degli studenti stranieri di recente immigrazione

Il Lunardi, a partire dall’anno scolastico 2004-05 ha progressivamente messo a punto uno spe-cifico Protocollo per l’accoglienza e l’inserimento degli alunni stranieri di recente immigrazio-ne (vedi in allegato). Qui si richiamano solo alcuni passi essenziali. Il Protocollo d’Accoglienza:

prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni

stranieri traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori

scolastici e di coloro che partecipano a tale processo propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti

curriculari Sempre secondo il Protocollo, il Collegio dei Docenti:

individua precisi criteri di iscrizione e di inserimento degli allievi stranieri nelle singole classi dell’Istituto, nel rispetto della normativa nazionale e regionale esistente, ma in appli-cazione anche dell’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca-sperimentazione e svilup-po assicurata ad ogni scuola dagli art. 3,4,5, 6 e 7 del DPR 275/99

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definisce pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranie-ri

facilita l’ingresso a scuola dei ragazzi stranieri e li sostiene nella fase d’adattamento al nuo-vo ambiente

6.6. Ascolto e Rimotivazione

A. Obiettivi

1. Stimolare nei ragazzi una razionalizzazione dei propri interessi, attitudini ed atteggiamenti verso lo studio, la scuola in generale ed i modelli di riferimento socio- culturale al fine di ge-stire al meglio il proprio percorso formativo

2. Ridurre in modo significativo motivi ed occasioni di sviluppare atteggiamenti conflittuali, spesso originati da disagio ed apatia verso le proposte culturali offerte nell’ambito del per-corso formativo intrapreso

3. Permettere di conseguenza allo studente di focalizzare la propria attenzione sugli aspetti qualitativi sia tecnici che trasversali che caratterizzano il pianeta studi, allo scopo di rendere più realistica la possibilità di sviluppare al massimo ed in modo flessibile le proprie potenzia-lità, coerentemente con le richieste attuali del mondo del lavoro

4. Coinvolgere in modo sistematico i consigli di classe e le famiglie al fine di consentire una miglior rilettura dei fattori di scelta del percorso scolastico, degli interessi e delle caratteri-stiche dei ragazzi; ciò permette di confermare il percorso scolastico già iniziato o, se neces-sario, un percorso alternativo

5. Realizzare in tempi brevi una rete di collegamento fra i docenti delle diverse scuole cittadine che si occupano della medesima attività in funzione anche dei ruoli orientativi che saranno prevedibilmente sempre più assegnati al biennio superiore.

B. Strumenti e tappe operative:

1. Individuazione di problemi inerenti il metodo di studio 2. Autoanalisi dei successi e degli insuccessi disciplinari 3. Verifica del livello motivazionale tra interessi e successo scolastico 4. Rafforzamento delle aree di motivazione

C. Interventi

Ascolto didattico del tutor di classe (ed in generale di tutto il consiglio di classe) secondo moda-lità e competenze delineate nella nomina specifica del Dirigente scolastico; Ascolto psicologico, affidato a professionista esterno, in possesso di specifica preparazione, cui possono far riferimento gli studenti desiderosi di un sostegno di tipo psicologico. L’esperto ri-ceve in Istituto settimanalmente su appuntamento secondo orari che potranno variare di anno in anno e che saranno tempestivamente fatti conoscere agli studenti. Una specifica funzione strumentale ha, tra gli altri, il compito di garantire un raccordo stabile e continuativo tra tutor di classe e psicologo e di operare, ove necessario, un filtro tra le richieste degli alunni e l’intervento del professionista.

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Capitolo 7

Ampliamento offerta formativa

Il Lunardi, che già da tempo ha esteso il proprio orizzonte conoscitivo fuori della scuola e dell’Italia per favorire il confronto degli studenti con altri saperi, altre tradizioni, usi e costumi, intende ampliare e qualificare maggiormente la propria proposta di attività per la quale ha già avuto ampi riconoscimenti a livello europeo ed extraeuropeo. Obiettivo principale è offrire ai nostri studenti finestre sempre più ampie sul mondo, ma anche permettere loro di usufruire delle opportunità date dal contatto ravvicinato con altre lingue e culture europee ed extraeuropee. Le diverse attività presentate in questo capitolo sono il risultato di scelte condivise (docenti, studenti, genitori) che mirano a integrare e completare la formazione professionale e umana del giovane che frequenta il nostro istituto.

7.1. IL LUNARDI, L'ITALIA, L'EUROPA, IL MONDO

A. Scambi culturali

Fin dalla propria istituzione il Lunardi ha fatto delle attività di scambio culturale con stati eu-ropei ed extraeuropei uno degli obiettivi fondanti la propria proposta formativa. Con l’esperienza acquisita e le professionalità disponibili in oltre 25 anni di attività si è allarga-to l’orizzonte dei paesi con cui il nostro istituto è entrato in contatto ed intrattiene proficui e duraturi rapporti di scambio. Lo scambio costituisce, infatti, un momento fondamentale dell’attività didattica. Le sue finalità sono individuate all’interno della programmazione scolastica annuale da parte del Consiglio di classe e la sua realizzazione deve coinvolgere tutti gli Organi Collegiali della scuola. Gli obiettivi generali sono i seguenti:

sollecitare il processo educativo interculturale di insegnanti, allievi e famiglie; conoscere, mediante il contatto diretto, le realtà europee ed extraeuropee con le

quali si intende attuare un progetto comune; migliorare la capacità di comunicare e consolidare l’apprendimento delle lingue straniere; sviluppare un contatto con le strutture culturali, amministrative e produttive del proprio terri-

torio; contribuire a sviluppare, nella pratica didattica, capacità progettuali e di lavoro cooperativo.

Questi obiettivi si realizzano attraverso: l’elaborazione di un progetto comune tra i partner con il coinvolgimento attivo e

consapevole degli allievi e la partecipazione costante del Consiglio di Classe; l’interazione con il contesto sociale: la scuola, le famiglie, gli enti locali, ecc.; il soggiorno reciproco degli studenti presso le famiglie ospitanti; la partecipazione attiva a tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche programmate; la predisposizione e l’utilizzo di strumenti comuni di verifica funzionali a monitorare gli

esiti previsti nella programmazione.

B. Stage linguistici

Il soggiorno di studio all’estero, nel corso dell’anno scolastico, di una o due settimane che preveda da un minimo di 15/20 ore di lezione settimanali di lingua straniera costituisce l’ideale complemento alla preparazione linguistica prevista dai curricoli offerti dai vari tipi di corso dell’Istituto. L’esperienza di immersione totale e quotidiana nella cultura del paese del quale si studia la lingua tro-va nel confronto diretto con la famiglia ospitante, della quale si apprendono usi, costumi e comportamenti, un ulteriore motivo che contribuisce a farne un momento altamente formativo per i nostri studenti.

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L’obiettivo di un sensibile miglioramento delle competenze comunicative, e molto spesso di aumento esponenziale del bagaglio lessicale, viene acquisito con maggiore facilità ed in tempi molto più ri-dotti rispetto all’insegnamento tradizionale in classe.

C. Stage cognitivi aziendali all’estero

Oltre allo stage applicativo estivo, con il quale si sperimentano, direttamente nella realtà aziendale, le competenze che saranno richieste dal mondo del lavoro, è stata avviata l’esperienza dello “Stage conoscitivo” per ampliare gli spazi di contatto tra scuola e realtà del lavoro. Si tratta di un percorso formativo, nel corso dell’anno scolastico, funzionale a consolidare le competenze previste nei profili professionali, in quanto lo studente ha la possibilità di avvicinare la tipologia del lavoro, per il quale si sta preparando, attraverso il confronto tra l’osservazione diretta di tutti gli elementi che interagiscono in un’azienda e le conoscenze teoriche acquisite con lo studio. In questo processo dialettico è centrale il momento della rielaborazione nel quale, i gruppi di studio che saranno attivati, giungeranno a nuove, e più approfondite conoscenze, grazie anche all’apporto di saperi relativi ad altre discipline (studio del contesto storico, del territorio in cui insi-ste un’azienda, della rete di comunicazione, delle norme che regolano i rapporto di lavoro, delle strategie di Comunicazione e Marketing, ecc...)

D. Scambi in famiglia all’estero con tirocinio in azienda

Dal 2008 il Lunardi può offrire ai propri studenti un’esperienza di tirocinio in azienda in Ger-mania, con soggiorno presso famiglie accoglienti. Questa esperienza consente allo studente di mettersi alla prova, non solo consolidando le proprie competenze linguistiche e le abilità sociali e relazionali, ma anche di avvicinarsi ad una tipologia di lavoro per il quale si sta preparando in un contesto lavorativo europeo, aiutandolo a considerare nel proprio futuro prospettive ed orizzonti anche oltre confine. Visti i riscontri positivi, il Lunardi prevede di acquisire disponi-bilità anche da altre scuole europee per questo tipo di esperienza.

E. Viaggi e visite d’istruzione

Le visite guidate e i viaggi di istruzione, compresi quelli connessi alle attività sportive, so-no un modo diverso di fare didattica e costituiscono un’integrazione alla normale attività della scuola ai fini della formazione della personalità; per questo richiedono una precisa e adeguata programmazione didattica approvata dai Consigli di Classe. La caratteristica di queste iniziative didattico-culturali è l’integrazione della normale attività della scuola ai fini della formazione della personalità degli alunni e del completamento della preparazione specifica.

F. Soggiorni di studio estivi all’estero

Il “Lunardi” intende favorire il miglioramento delle competenze linguistiche attraverso l’acquisizione di capacità comunicative direttamente nella realtà dei Paesi di cui si studiano le lingue e, per venire in-contro ad una richiesta sociale sempre più viva e ad una necessità imposta dalle trasformazioni in atto, organizza, per i propri studenti, soggiorni di studio all’estero a prezzi più contenuti rispetto a quello di mercato. La presenza degli insegnanti dell’Istituto costituisce un valore aggiunto rispetto a corsi analoghi in quanto garantisce una più precisa conoscenza delle necessità degli studenti e un controllo più mirato degli obiettivi.

G. Partenariati nazionali ed internazionali

Il nostro Istituto intende qualificare la propria dimensione europea mediante la partecipazione a partenariati che lo vedono coinvolto sia in qualità di scuola coordinatrice, sia come partner, in progetti di cooperazione europea. Tali iniziative mirano a promuovere il contatto tra scuole, la progettazione comune, la ricerca e lo scambio di informazioni. Mediante un costante contatto telematico, il coinvolgimento di classi dell’istituto, le visite di in-segnanti ed alunni alle scuole europee, è possibile attuare un confronto metodologico, una progettazione e sperimentazione dell’attività didattica che valicano i confini dell’aula scolastica in una dimensione europea che coinvolge la dirigenza, gli insegnanti e gli alunni di diverse nazioni.

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H. Certificazioni linguistiche

La certificazione delle competenze linguistiche con strumenti che garantiscano l’autenticità e la comparabilità dei livelli raggiunti nelle diversi lingue e nei vari paesi è stata voluta e sostenuta dall’Unione Europea e dal Consiglio d’Europa per promuovere la mobilità e l’integrazione cultura-le, sociale ed economica dei cittadini europei. Già da alcuni anni il nostro Istituto ha recepito e fatto proprio il messaggio delle istituzioni eu-ropee e collabora con gli Enti a tal fine accreditati dal Ministero dell’Istruzione. Il Lunardi è, infatti, centro riconosciuto e sede per gli esami del Cambridge College – London, primo Ente di certificazione esterna del mondo, che effettua esami in lingua inglese a tutti i livelli, dal basic user al proficient user. Presso di noi è inoltre possibile sostenere esami per la certificazione in lingua tedesca, organiz-zati dal Goethe Institut Inter Nationes. I livelli vanno dal Fit in Deutsch al Zertifikat Deutsch. Per ciò che concerne la lingua spagnola il nostro Ente esaminatore è il Centro Cultural Español Cervantes i cui esami si strutturano in tre livelli, Certificado Inicial, Diploma Básico e Diploma Superior. I nostri alunni accedono anche ai certificati per la lingua francese, rilasciati dal Ministère de l’Education Nationale, attraverso le sedi italiane di Alliance Française, a livelli delf (Diplôme d’Etudes en langue française) e dalf (Diplôme approfondi de langue française). Infine, per le certificazioni in lingua russa TORFL (Test of Russian as a Foreign Language), il nostro referente è la sezione di slavistica dell’Università degli Studi di Bergamo.

I. Per una prima conoscenza delle lingue orientali e dell’arabo

In considerazione dell’importanza che riveste la capacità di comunicare con le altre civiltà con cui stiamo entrando in contatto, coerentemente con le esigenze dell’attuale contesto internazionale, il nostro istituto intende proseguire la sperimentazione avviata nell’anno scolastico 2003/2004 di in-trodurre all’interno del piano dell’offerta formativa tre nuovi corsi rispettivamente di lingua cine-se, giapponese e araba. Agli alunni interessati viene data la possibilità di frequentare in orario extra-scolastico un corso di base di queste lingue. Al termine del corso frequentato, che permetterà di po-ter avviare una semplice conversazione e di saper scrivere brevi informazioni nella lingua scelta, verrà rilasciato un attestato, valido per l’acquisizione del credito scolastico. Lo scopo della sperimentazione è quello di sviluppare percorsi di insegnamenti stabili, che evolvano verso un modello di corso triennale, che preveda 60 ore annuali per un totale di 180 ore, per il raggiungimento del livello di competenza A2, in modo che le conoscenze acquisite non si disperdano, ma costituiscano un bagaglio prezioso a disposizione dell’alunno.

J. Intercultura

Il “Lunardi” collabora, da vent’anni, con Intercultura, associazione di volontariato partner italiano di AFS (e con tutte le altre associazioni organizzatrici di programmi di mobilità studentesca in-ternazionale), ospitando ed inviando studenti stranieri per soggiorni di studio volti a promuovere, attraverso programmi di scambio internazionali articolati in 3, 6 o 12 mesi, l’educazione alla multicul-turalità, all’incontro e alla comunicazione per superare le barriere linguistiche e culturali e favorire la formazione di cittadini del mondo.

7.2. RAPPORTI CON LE REALTÀ TERRITORIALI

A. Orientamento

Oggi l’orientamento costituisce una dimensione essenziale della formazione scolastica e profes-sionale in quanto favorisce, attraverso il consolidamento delle conoscenze del mondo del lavo-ro e dei corsi di studi postdiploma, un consapevole sviluppo della capacità di scelta in funzione del progetto di vita dello studente attraverso:

la conoscenza degli itinerari tra cui poter operare la scelta maggiormente rispondente ai propri desideri e alle proprie competenze;

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la conoscenza del territorio per quanto riguarda i percorsi di studio postdiploma e le possi-bilità occupazionali;

la possibilità di sperimentarsi in una attività lavorativa;

B. Orientamento verso l’Università

Fin dalla classe Terza, gli Studenti del “Lunardi” hanno la possibilità di partecipare ad iniziati-ve utili per esplorare la Galassia Università

C. Iniziative e Servizi

Incontri di formazione per studenti che, in ogni triennio, hanno il compito di organizzare e, successivamente, di comunicare alle classi le attività per l’Orientamento universitario. Relazioni e conversazioni-dibattito utili per conoscere le caratteristiche di Facoltà presenti a Brescia ed in altre sedi, sia in Italia che di altri Paesi (competenze richieste, piani di studio, di-scipline prevalenti, grado di reale difficoltà, sbocchi professionali...). Incontri tra allievi interessati ad un medesimo corso di studi universitari: condivisione delle in-formazioni acquisite e riflessioni che facilitano prima la comparazione e successivamente la scelta tra Facoltà o indirizzi simili; analogo procedimento è attuato al fine d’individuare la sede geografica più idonea alle esigenze dei singoli studenti. Colloqui per l’analisi comparativa di piani di studio appartenenti alla stessa area professionale; confronto di piani di studio del medesimo corso di Laurea organizzato in differenti sedi univer-sitarie. Valutazione della carriera scolastica individuale, dalla Scuola Primaria al triennio della Secon-daria Superiore. Collaborazione con Enti ed Università che promuovono attività di orientamento (Open day, Mi-crostage, Campus estivi ...). Funzionamento, in Istituto, di un’aggiornata Biblioteca-Università, adibita alla consultazione ed alla diffusione di materiale informativo (Corsi postdiploma ed universitari, sia italiani che stra-nieri). “Lunardini nella galassia universitaria”: interviste-dibattito con ex allievi, ora studenti univer-sitari o laureati presso Facoltà umanistiche o scientifiche (attività iniziata nel 2005). Il “Lunardi” ha accolto l’invito, rivolto dal MIUR, ad aderire al Progetto-pilota “Internazio-nalmente” (studi universitari all’estero). Risultati attesi

Innalzamento della percentuale di diplomati che proseguono gli studi. Riduzione della percentuale di studenti che, dopo il primo anno, abbandonano l’Università

o cambiano Facoltà.

D. Orientamento verso il mondo del lavoro

Per facilitare la conoscenza del mondo del lavoro viene promossa la partecipazione ad iniziative volte ad avvicinare le diverse realtà aziendali del nostro territorio. Tali attività mirano ad informare e orientare i giovani nella scelta del settore lavorativo più congeniale e compatibile con il proprio percorso di studi e le proprie inclinazioni. Gli obiettivi, nel triennio, sono raggiunti attraverso:

visite aziendali; incontri con esperti e dirigenti dei vari settori pubblici e privati; incontri di approfondimento organizzati con associazioni di categoria; Orientando professioni e lavoro; diffusione di materiale informativo; predisposizione del proprio curriculum vitae e inserimento dello stesso nella Borsa Lavoro Lom-

bardia.

E. Stage aziendali estivi

Le esperienze di stage aziendali sono previste nell’intervallo tra il quarto e il quinto anno sulla base della adesione volontaria degli studenti.

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Molte delle aziende partner hanno una buona esperienza specifica ed una comprovata disponi-bilità alla collaborazione che si è ormai consolidata nel tempo. L’abbinamento aziende-studenti è effettuato in base all’attinenza del corso di studi ai settori di operatività dell’impresa, nonché alla raggiungibilità dal domicilio dello studente. Obiettivi generali: avvicinare i giovani al mondo del lavoro e alla cultura d’azienda per co-glierne le dinamiche, le caratteristiche, le potenzialità, sviluppare lo spirito di iniziativa e la ca-pacità di operare delle scelte post diploma meditate e coerenti col loro progetto di vita. Obiettivi specifici:

sviluppare capacità relazionali, organizzative, esecutive e collaborative; trasferire conoscenze e competenze acquisite, in ambiti e situazioni nuove e variabili; riportare l’esperienza in ambito scolastico per una verifica del raccordo tra teoria e

applicazione pratica. L’esperienza di stage è assistita da tutor, sia scolastici sia aziendali, che concordano e verificano il progetto didattico formativo. I docenti hanno, poi, la possibilità di verificare la ricaduta didattica delle competenze acquisite grazie anche al monitoraggio dei risultati. L’attestato finale consente allo studente di poter ascrivere l’esperienza di stage nel proprio “curriculum vitae” richiesto nel momento dell’ingresso nel mondo del lavoro.

F. Alternanza scuola-lavoro

L’idea dell’alternanza è nata e si è sviluppata a seguito dei profondi cambiamenti, nella struttu-ra sociale ed economica, che, a partire dagli anni ottanta, hanno interessato anche il nostro pae-se soprattutto, con l’avvento, delle nuove tecnologie. La possibilità di apprendere da contesti diversi e con diverse modalità costituisce importante valore aggiunto per il successo formativo. Il “Lunardi”, al fine di integrare i propri percorsi formativi con mirate esperienze pratiche, e ri-spondere così in modo più puntuale alle richieste avanzate dal territorio, intende favorire l’Alternanza scuola-lavoro quale momento qualificante per il consolidamento delle necessarie competenze delineate negli indirizzi di studio. Pertanto, qualora si presenti l’opportunità di partecipare a progetti di collaborazione tra scuola e mondo del lavoro, i Consigli di Classe valuteranno responsabilmente la possibilità di una fat-tiva e arricchente interazione.

G. Corsi Post-Diploma

Il regolamento dell’autonomia, la riforma dei cicli e l’innalzamento dell’obbligo scolastico, pun-ti cardine della riforma della scuola, pongono come obiettivi fondamentali il “successo formati-vo” degli alunni, il diritto all’apprendimento e all’acquisizione di conoscenze e competenze spendibili in ogni successivo percorso formativo e nel mondo del lavoro in generale. Dato che la professionalizzazione non è più l’obiettivo prioritario dell’istruzione tecnica supe-riore, la necessità delle aziende di accedere a “risorse umane” specializzate si può attuare attra-verso Corsi Post-Diploma specifici e professionalizzanti che vedono la scuola superiore fare da collegamento tra mondo delle imprese e mercato del lavoro da un lato e chi, occupato e non, è alla ricerca di un miglioramento professionale. Le caratteristiche fondamentali dei nostri corsi post-diploma sono rintracciabili in:

un forte legame con i fabbisogni di professionalità nei settori produttivi interessati da profonde trasformazioni tecnologiche e professionali;

uno stretto raccordo con il mondo del lavoro; il potenziamento della funzione formativa dell’esperienza di lavoro, attraverso un

ampio ricorso all’alternanza tra formazione d’aula e formazione pratica nei contesti lavorativi.

Ciascun corso: è aperto a 20/25 alunni disoccupati o occupati in cerca di riqualificazione pro-

fessionale;

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Fausto Mangiavini Paola Martinazzi Delibera CD n. 09 del 29/09/2010 Delibera Cdi n. 17 del 11/10/2010

è completamente gratuito perché finanziato dal Fondo Sociale Europeo e dal-la Regione Lombardia;

prevede attività d’aula, in parte con docenti dell’Istituto ma prevalentemente con esperti esterni, professionisti o titolari di aziende, al fine di assicurare ai corsisti una preparazione che, dal punto di vista dell’operatività, sia in linea con le richieste del mondo del lavoro;

prevede un periodo di tirocinio in azienda per imparare “sul campo” ed inte-grarsi effettivamente con la realtà operativa.

Il Lunardi ha già attivato numerosi Corsi Post-Diploma in partenariato con Università e Agenzie di formazione; tra questi segnaliamo i corsi per la formazione di: Esperto di organiz-zazione di meeting e congressi; Tecnico della gestione di strutture per la distribuzione; Tecni-co Commerciale (Esperto nelle attività di vendita orientate all’innovazione di prodotto); Spe-cialista Tecnico in Area E-Business; Web Master; Tecnico Superiore per i sistemi e le tecnolo-gie informatiche; Marketing turistico.

H. Educazione permanente degli adulti

Il tema della formazione è diventato una questione decisiva per lo sviluppo di ogni paese; tutte le pubblicazioni recenti della Commissione Europea si richiamano con enfasi alla centralità del-la formazione nel determinare il livello e la qualità dello sviluppo sociale, economico e della stessa democrazia. Esse sottolineano la necessità di favorire la formazione che dura tutta la vita; nella società della conoscenza infatti, è necessario sapere di più ad ogni livello di età, per produrre, per lavorare, anche per consumare. La formazione continua è un’esigenza determinata quindi, sia dai bisogni formativi dei cittadi-ni, sia dalle trasformazioni del mondo del lavoro, segnate da instabili e continui processi di ri-conversione tecnologica, produttiva e di mercato. In questo quadro può essere certamente qualificante, per la scuola proiettarsi in un orizzonte più ampio in grado di comprendere anche percorsi per adulti, in particolare genitori ed ex alunni:

per rispondere a richieste di apprendimento/aggiornamento su tematiche particolarmente sentite ed utili alla comprensione dei processi in atto;

per favorire aggregazioni mettendo a disposizione locali, strumenti e competenze. Il Lunardi, in risposta a queste nuove necessità, ha attivato:

corsi di lingua: inglese, tedesco, spagnolo; corsi di informatica di base (Window, Excel, Access, utilizzo posta elettronica); apertura pomeridiana della biblioteca; conferenze organizzate in collaborazione con l’Associazione Genitori su problematiche di

attualità.

7.3. POTENZIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

A. Attività formative

Le iniziative formative, volte ad aiutare i giovani a sviluppare spirito di fiducia ed iniziativa, capacità relazionali e collaborative per realizzare una migliore espressione di sé, vengono col-locate nell’ordinarietà della vita scolastica come contributo per ripensare e riprogettare il modo di “vivere la scuola” quotidiano, affinché lo “star bene” possa riguardare sinergicamente il piano degli apprendimenti e quello delle relazioni, la dimensione cognitiva e quella socio-affettiva dell’esperienza scolastica. Tali attività si rivolgono non solo agli studenti, ma anche alla com-ponente genitori e a tutti gli operatori scolastici. Comprendere i giovani, promuovere il benessere diffuso con un’azione sinergica all’interno del-la scuola, significa evitare il disagio e l’emarginazione o addirittura la devianza.

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Tutto questo insieme di proposte-orientamento educativo generale si affianca al normale curri-colo degli studi dello studente per favorire una formazione più completa della personalità.

B. Educazione alla salute e alla cittadinanza

Tutti gli interventi rivolti agli studenti, alle famiglie e ai docenti, aventi come obiettivo la promozione alla salute e l’attuazione dei diritti di cittadinanza fanno riferimento alle linee gui-da della Comunità Europea, ai principi e ai valori della Costituzione Italiana, ai protocolli d’intesa stipulati fra il MIUR – CST (centro scolastico territoriale) di Brescia, ASL, Regione, Comune, Provincia e Enti accreditati. Allo scopo si cercherà di attivare un’autentica strategia di promozione alla salute, che prevede e richiede interventi per sviluppare nella persona, in particolare negli adolescenti e nei giovani la capacità di prendere decisioni coscienti nei riguardi del proprio benessere globalmente inte-so. I percorsi di promozione alla salute si indirizzano verso il miglioramento degli stili di vita, e hanno la finalità di contribuire allo sviluppo di quel processo sociale, culturale, psicologico, educativo e politico attraverso il quale i cittadini ed i gruppi sociali diventano capaci di ricono-scere i propri bisogni di salute e realizzano specifiche azioni per soddisfare tali bisogni. L’attività sportiva scolastica, curricolare ed extracurricolare, secondo quanto elaborato dalla Commissione Europea e secondo quanto afferma l’Organizzazione Mondiale della sanità è uno strumento fondamentale per il miglioramento degli stili di vita e per la promozione alla salute. Il cittadino che fa parte della collettività è titolare di “diritti” e di “doveri” e uno dei compiti della scuola è quello di formare giovani consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. Oggi il problema dell’emergenza educativa, obbliga tutti noi a maggior senso di responsabilità e invita a non distogliere lo sguardo da comportamenti a rischio. Per valorizzare e interiorizzare consapevolmente i diritti di cittadinanza saranno proposti dei percorsi di analisi e approfondimento dei valori della Costituzione Italiana, dei trattati europei e internazionali sui “diritti civili”; la scuola, laboratorio privilegiato di educazione al confronto, alla tolleranza e all’esercizio della democrazia, cercherà di contribuire alla formazione di “citta-dini responsabili”. A tal fine si cercherà di attivare una strategia di collaborazione e di condivisione soprattutto con i genitori e con gli studenti, alla luce del patto di corresponsabilità che impegna tutte le componenti della scuola e della famiglia a lavorare insieme.

C. Educazione ambientale - Cambiare si può

Il tema del rispetto ambientale e dello sviluppo nei giovani di un’etica dell’ambiente è un im-portante obiettivo formativo a cui si richiamano numerosi Enti che si occupano di Educazione sia a livello internazionale come l’ONU (Conferenza di Rio de Janeiro 1992- Agenda 21), che nazionale e locale e che, peraltro, siamo spesso sollecitati ad affrontare in maniera sistematica ed ampia anche dal MIUR, dall’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale. Queste indicazioni, inoltre, sono già state recepite nel testo del “Patto educativo di correspon-sabilità“ che sottolineando come la scuola sia “l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua integrazione sociale, la sua crescita civile” cita, fra gli impegni del Dirigente e dei Docenti “l’assunzione di responsabilità nei confronti dell’ambiente naturale” fra gli impegni dei Genitori “la sollecitazione a comportamenti rispettosi dell’ambiente scolastico e naturale” sollecitazione, naturalmente, ribadita anche agli studenti. Il tema del rispetto ambientale, che comprende ed amplia il concetto di educazione alla salute è, quindi, un importante obiettivo formativo della nostra scuola. È un valido strumento anche per rafforzare l’interesse e la motivazione in quanto, procedendo dall’osservazione del territorio di appartenenza ed inducendo alla riflessione su comportamenti diffusi in relazione alle problematiche ambientali, può rappresentare un’occasione valida per costruire e per potenziare la consapevolezza di sé e del proprio essere nel mondo e per impara-re a collaborare al fine di realizzare obiettivi ed iniziative comuni.

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Ci proponiamo di sviluppare nei nostri ragazzi un’etica dell’ambiente, facendoli sentire prota-gonisti e responsabili del futuro del pianeta sollecitando la percezione della responsabilità indi-viduale, oltre che collettiva, nei confronti della natura e suggerendo loro, direi quasi timida-mente, stili di vita alternativi a quelli dell’uso indiscriminato delle risorse e dell’uso e getta dif-fuso. In questa prospettiva e per questi fini è nato il progetto “ Cambiare si può “ del Dipartimento di Scienze: un progetto ambizioso che coinvolge tutte le componenti dell’Istituto (presidenza, docenti, studenti, personale ATA ), che intende arricchirsi ogni anno di nuove tematiche e di nuovi obiettivi in una sinergia di attività ed iniziative. Abbiamo approfondito i saperi disciplinari relativi ad ecosistemi e dinamiche che li inte-ressano, analizzando le ragioni scientifiche che sollecitano un atteggiamento prudenziale nei confronti dello sfruttamento delle risorse, approfondendo le conoscenze relative ai fenomeni naturali, proponendo un modello di sviluppo in cui la crescita economica e sociale venga perse-guita entro i limiti delle possibilità ecologiche del pianeta, senza compromettere l’integrità de-gli ecosistemi e la loro capacità di soddisfare i bisogni delle generazioni future (sviluppo soste-nibile). Infine abbiamo avviato alcuni progetti pratici, che coinvolgono attivamente gli studenti e che, speriamo, siano, appunto perché pratici, altamente formativi come l’isola ecologica dell’Istituto, che ha goduto dell’attenzione dei media locali, dove settimanalmente vengono conferiti i rifiuti differenziati nelle aule. Si cerca di abituare al risparmio energetico spegnendo le luci superflue ed i computer al termi-ne dell’utilizzo. Si invita a non eccedere nell’uso delle fotocopie, a realizzare copie fronte-retro risparmiando carta ed usando quella certificata FSC, nella sala stampa della scuola. Un’attività di ampio respiro, dunque, che pensiamo sia significativa per la formazione dei nostri studenti quali futuri cittadini consapevoli della responsabilità individuale e sensibili ai valori etici del rispetto per la natura: un’attività che gli studenti hanno accolto con entusiasmo e che si pensa di arricchire in futuro di nuove iniziative.

D. Giornalino d’istituto – Lunarfollie

“Lunarfollie”, la testata studentesca dell’ITC “Lunardi” esce dal 1992 con una media di 8 nu-meri l’anno. Sviluppa un’assestata rete di rapporti con esperienze omologhe presenti nel nord Italia. È totalmente gestita dagli studenti come strumento di comunicazione e dialogo e come luogo di possibile sintesi dell’espressività giovanile. Il fatto poi che all’Esame di Stato la prova di Italiano possa assumere anche il genere letterario dell’articolo giornalistico rende interessante tale attività anche dal punto di vista didattico. La partecipazione viene proposta a tutti gli studenti e sostenuta dall’Istituto con le sue strutture logistiche e culturali.

E. Gruppo sportivo

Gli insegnanti di Educazione Fisica attivano, nell’ambito del progetto di Gruppo Sportivo, le seguenti discipline: pallavolo, calcio, corsa campestre, atletica, ginnastica artistica, nuoto. In tal modo rinnovano l’impegno nella promozione delle attività motorie e sportive, finalizzate alla partecipazione della totalità degli alunni e mirate non al mero addestramento ed irrobustimen-to del corpo, ma all’acquisizione di sani stili di vita, ad un processo di sviluppo dell’intelligenza, di realizzazione della personalità e del suo adattamento autonomo nell’ambiente,. Notevole è la valenza che esse rivestono all’interno del processo educativo e formativo, in quanto sviluppano:

capacità di instaurare e gestire rapporti interpersonali, nel rispetto degli altri e dell’ambiente;

abitudine al confronto, alla collaborazione e alla tolleranza; acquisizione di un linguaggio tecnico specifico;

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e costituiscono un valido strumento di prevenzione e rimozione dei disagi e delle possibili pato-logie della condizione giovanile.

F. Patente ECDL

La European Computer Driving Licence, ECDL (in italiano Patente Europea di Guida del Computer) è un certificato riconosciuto a livello internazionale attestante il possesso delle abi-lità necessarie per poter lavorare col PC nell’ambito di aziende, enti pubblici, studi professiona-li ecc. In base a un protocollo di intesa con l’AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calco-lo Automatico, ente di riferimento italiano per la gestione del progetto ECDL), il Ministero della Pubblica Istruzione ha adottato ECDL come standard per la certificazione delle compe-tenze informatiche nella scuola. Di conseguenza la patente europea del computer è accettata senza problemi come credito formativo negli esami di stato per il diploma di maturità. Gli esami si svolgono presso Centri accreditati che soddisfano gli standard di qualità definiti a livello internazionale dal CEPIS. ECDL è stato adottato dal Ministero della Funzione Pubblica come standard per l’alfabetizzazione informatica dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. In accordo col Ministero della Pubblica Istruzione è stata definita una struttura organizzativa per l’introduzione del programma ECDL negli Istituti scolastici. L’organizzazione si basa su Isti-tuti che, a livello territoriale, svolgono il ruolo di capofila e su Istituti a questi associati: en-trambi sono sedi di esami ECDL, dove è possibile conseguire la patente europea del computer e seguire i relativi corsi di preparazione. Gli Istituti capofila rappresentano l’interfaccia, per i compiti amministrativo-gestionali, tra le altre scuole e l’AICA. Il Lunardi è sede di esami ECDL. Tutti gli allievi interni possono conseguire agevolmente la patente. Al fine di favorire la preparazione degli allievi, i docenti delle materie tecniche connes-se terranno conto dei contenuti richiesti nel Syllabus ECDL, inserendoli nella propria pro-grammazione didattica. Gli stessi docenti potranno indirizzare gli alunni al reperimento e all’uso del materiale didattico utilizzabile per affrontare con un minor rischio gli esami. In relazione allo sviluppo delle attività didattiche, visti i risultati dei singoli studenti, il docente potrà orientare sull’opportunità di presentarsi ai vari moduli d’esami. L’Istituto mette a dispo-sizione degli studenti interessati materiale gratuito per la preparazione agli esami.

G. Certificazione per la guida del ciclomotore - Patentino

A seguito del D.M. del 30 giugno 2003 il “Lunardi”, all’interno della propria offerta formativa, si preoccuperà di organizzare i corsi di preparazione funzionali al conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore. I percorsi formativi avranno la durata di 20 ore, effettuate tutte in orario extracurricolare, di cui:

12 su “Segnaletica, norme di comportamento, norme di circolazione e rispetto della legge”; 8 su “Educazione alla convivenza civile”.

Al termine del corso sarà effettuato un esame che consisterà nella risposta a 30 quiz, alla pre-senza di un funzionario della Motorizzazione civile, e un esame pratico (come dettato dal nuo-vo codice della strada dell’agosto 2010).

H. Insegnamenti opzionali e integrativi

La spinta verso la sperimentazione e l’innovazione che hanno caratterizzato la storia del “Lu-nardi”, e che sono riconoscibili nel POF, si estende anche alle attività extracurricolari. Le attività didattiche, previste in ciascun Corso, infatti, saranno integrate da progetti che indi-cheranno finalità, obiettivi, contenuti e modalità organizzative funzionali ad integrare i percor-si formativi di indirizzo. Approvati all’inizio di ciascun anno scolastico dal Collegio del docenti, i progetti vengono attuati nelle ore pomeridiane e sono aperti a tutti gli alunni che liberamente scelgono di parteciparvi.

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L’elenco annuale degli insegnamenti opzionali ed integrativi, che il Collegio docenti approva, è un allegato al POF ogni anno.

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Capitolo 8

La struttura del sistema formativo

8.1. LE RISORSE UMANE

A. Organigramma

Dirigente scolastico Prof. Fausto Mangiavini

CONSIGLIO DI PRESIDENZA Vice Preside Prof. Clara Ghisi

Collaboratore Prof. Annarita Mauro

DIRIGENTE Preside Prof. Fausto Mangiavini

GENITORI C

ON

SIG

LIO

D’I

ST

ITU

TO

Rappresentanti dei genitori

Luisa Bedoschi

Elsa Boemi

Giovanni Tremacchi

Patrizia Uberti

DOCENTI

Rappresentanti dei docenti

Rosanna Cavalli

Silvia Cipollone

Clara Ghisi

Carla Laudati

Massimo Mattoni

PERSONALE A.T.A.

Anna Mazzoleni

Salvatore Pirozzi

Mari Beatrice Sfrappini

Rappresentanti A.T.A. Bortolino Martinazzoli

Romina Santoro

STUDENTI Rappresentanti degli studenti

Ilaria Del Bono

Lorenzo Giudici

Eleonora Greca

Marco Delle Fave

B. Funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa

L’articolo 30 del Contratto Collettivo Nazionale del comparto scuola designa le funzioni stru-mentali al Piano dell’Offerta Formativa. Dato che lo spirito della normativa contrattuale prevede che i profili delle funzioni strumentali siano stabiliti di anno in anno da ogni singola scuola in relazione al proprio Piano dell’offerta formativa ed alle esigenze poste dalla sua concreta realizzazione, nel nostro istituto il Collegio Docenti:

individua le competenze necessarie alla scuola per la realizzazione del proprio Piano dell’offerta formativa e, su proposta del Dirigente Scolastico, stabilisce le funzioni strumen-tali utili all’istituto;

il Dirigente scolastico: designa i docenti che hanno presentato la propria candidatura ad una delle funzioni stru-

mentali così individuate. Al termine dell’anno scolastico sarà valutato il loro operato

C. Compiti dei coordinatori

Il docente coordinatore nel biennio ha il compito di: 1. coordinare lo svolgimento di prove variamente strutturate ed obbligatorie nelle prime,

raccogliendone e sistematizzandone i risultati al fine di delineare, di concerto con il consi-glio di classe, i livelli di partenza degli studenti nelle diverse aree disciplinari. A tale scopo sarà Suo compito raccogliere informazioni e dati sul grado di preparazione e sulle compe-tenze raggiunte dagli allievi negli anni precedenti;

2. tenere sotto controllo assenze e ritardi degli allievi, sia attraverso il registro di classe, sia verificando il libretto personale;

3. invitare i colleghi a segnalarLe i casi di negligenza da parte degli studenti nella comunica-zione del proprio andamento scolastico alle famiglie attraverso il libretto personale;

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4. raccogliere periodicamente notizie sul profitto e sul comportamento dei singoli allievi in modo da poter fornire al consiglio e, se necessario, alla Presidenza, un quadro aggiornato dell’andamento della classe;

5. segnalare alla Presidenza ed alla funzione strumentale responsabile delle iniziative di ascol-to e di lotta alla dispersione scolastica all’interno dell’istituto particolari situazioni della classe o dei singoli allievi, secondo quanto previsto dalla Procedura 7.9 del Manuale per la Qualità, affinché si proceda tempestivamente agli interventi di supporto previsti;

6. contattare le famiglie, qualora ne ravvisi l’opportunità, informandole tempestivamente, a nome del consiglio di classe, di situazioni di difficoltà dello studente nell’ambito cognitivo e/o comportamentale e relazionale. Tali contatti dovranno essere curati in modo parti-colare al termine degli scrutini del primo quadrimestre e di quelli finali per assicurare alle famiglie un adeguato supporto didattico e professionale secondo quanto previsto dalla Procedura 7.9 del Manuale per la Qualità;

7. preparare le riunioni dei consigli di classe, presiederle su delega del Dirigente scolastico e curare i contatti con i rappresentanti di classe (genitori ed alunni);

8. coordinare le proposte di svolgimento di attività integrative, di corsi di recupero o di poten-ziamento e di eventuali scambi, stage linguistici e viaggi di istruzione, avendo cura che siano rispettati tempi e modalità della loro progettazione e realizzazione, in accordo con le funzio-ni strumentali competenti.

Il docente coordinatore nel triennio ha il compito di: 1. coordinare, in particolare nelle classi di inizio ciclo, lo svolgimento di eventuali prove

d’ingresso variamente strutturate, raccogliendone e sistematizzandone i risultati al fine di delineare, di concerto con il consiglio di classe, i livelli di partenza degli studenti nelle di-verse aree disciplinari. A tale scopo sarà Suo compito raccogliere informazioni e dati sul grado di preparazione e sulle competenze raggiunte dagli allievi negli anni precedenti;

2. tenere sotto controllo assenze e ritardi degli allievi, sia attraverso il registro di classe, sia verificando il libretto personale;

3. invitare i colleghi a segnalarLe i casi di negligenza da parte degli studenti nella comunica-zione del proprio andamento scolastico alle famiglie attraverso il libretto personale;

4. raccogliere periodicamente notizie sul profitto e sul comportamento dei singoli allievi in modo da poter fornire al consiglio e, se necessario, alla Presidenza, un quadro aggiornato dell’andamento della classe;

5. segnalare alla Presidenza e alla funzione strumentale responsabile delle iniziative di ascolto e di lotta alla dispersione scolastica all’interno dell’istituto particolari situazioni della classe o dei singoli allievi, secondo quanto previsto dalla Procedura 7.9 del Manuale per la Qualità, affinché si proceda tempestivamente agli interventi di supporto previsti;

6. contattare le famiglie, qualora ne ravvisi l’opportunità, informandole tempestivamente, a nome del consiglio di classe, di situazioni di difficoltà dello studente nell’ambito cognitivo e/o comportamentale e relazionale. Tali contatti dovranno essere curati in modo particolare al termine degli scrutini del primo quadrimestre per assicurare alle famiglie un adeguato supporto didattico e professionale secondo quanto previsto dalla Procedura 7.9 del Manuale per la Qualità;

7. preparare le riunioni dei consigli di classe, presiederle su delega del Capo d’Istituto e curare i contatti con i rappresentanti di classe (genitori ed alunni);

8. coordinare le proposte di svolgimento di attività integrative, di corsi di recupero o di poten-ziamento e di eventuali stage, scambi e viaggi di istruzione, avendo cura che siano rispettati tempi e modalità della loro progettazione e realizzazione, in accordo con le funzioni stru-mentali competenti;

9. coordinare nelle classi quinte, tutte le attività finalizzate alla preparazione degli studenti all’esame di Stato ed eventualmente, su delega del consiglio, l’organizzazione e la realizza-zione dell’area di progetto.

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Inoltre, in quanto tutor di classe, rientrano nel Suo incarico i seguenti compiti: mantenere un contatto costante con i colleghi del consiglio di classe, favorendo un dialogo

aperto e costruttivo tra allievi e docenti; rilevare, con l’aiuto dell’intero consiglio di classe, le eventuali situazioni di disagio persona-

le e scolastico; assicurare agli studenti in difficoltà un ascolto didattico, finalizzato alla valorizzazione di

ciascun allievo come persona, all’analisi condivisa della propria situazione scolastica ed all’individuazione di possibili azioni di recupero, se necessario con l’ausilio degli altri inse-gnanti della classe;

valutare, insieme agli altri insegnanti, la necessità di ulteriori iniziative, quali colloqui con le famiglie o l’intervento dello psicologo dell’istituto;

mantenere un costante contatto, anche attraverso la funzione strumentale competente, con lo psicologo di istituto cui fossero stati indirizzati allievi della propria classe per monitora-re l’evoluzione delle situazioni di disagio, informandone i colleghi del consiglio.

8.2. LE RISORSE STRUMENTALI

A. Le tecnologie informatiche e telematiche

La scuola è dotata di una rete locale (LAN) in ambiente Windows NT- Windows 95/98/2000/2007/windows 7/XP/LINUX. La rete permette di condividere programmi, files, stampanti, oltre che l’accesso ad Internet, attraverso una linea dedicata e un proxy server che filtra gli accessi alla rete esterna e consente un monitoraggio continuo dell’attività svolta. a. Gli ambienti di utilizzo

Aule didattiche e laboratori (7)

Area ricerca e consulenza (CIMP)

Aule per presentazioni, Auditorium e Teatro Saletta per video-conferenze

Segreteria didattica e amministrativa

Aula Docenti

Biblioteca Uffici di presidenza, vice-presidenza, dipartimenti

Ufficio Orientamento

Centro Telematico e multimediale

Laboratorio mobile basato su PC portatili connessi in rete attraverso tecnologie Wireless

LIM

b. INTRANET: utilizzo innovativo delle nuove tecnologie

In una dimensione organizzativa sempre più flessibile e che si adatta alle esigenze della comu-nità degli utenti, la risorsa tecnologica è strumento importante perché:

Facilita l’accesso alla documentazione Rende facilmente visibile il lavoro svolto nei vari progetti o attività di classe

Facilita il lavoro collaborativo (di tipo asincrono)

Permette di distribuire facilmente l’informazione e di orientarsi alle scelte

Nella scuola di oggi ma ancor più in quella di domani conta la capacità di progettare, documen-tarsi sulla normativa, sviluppare processi decisionali rapidi e possibilmente efficaci. Reperire nella intranet la documentazione necessaria, porta allo sviluppo di una sorta di confronto asin-crono di posizioni che rende più efficace il lavoro svolto “in presenza” (collegio docenti, com-missioni, consigli vari). Per la didattica vengono ospitati le produzioni effettuate all’interno della scuola e siti Internet di particolare interesse scaricati in locale. L’intranet è perciò in grado di svolgere molteplici funzioni, contribuendo a realizzare un pro-cesso di convergenza tra gli aspetti organizzativi, didattici e culturali della scuola.

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All’interno delle attività in rete tra scuole , inoltre, si sono consolidate strategie di lavoro e di aggiornamento che portano costantemente numerosi gruppi di utenti a utilizzare i servizi di comunicazione predisposti dalla nostra scuola (bacheche elett roniche, database in linea, mai-ling-list, forum e chat-line). Le piattaforme e-learning basate su software proprietario (IBM learning-space, First Class) e open source agevolano le attività didattiche tra docenti e tra do-centi e studenti.

Modalità di monitoraggio Trattandosi di strumenti informatici, non è difficile misurare gli accessi e i tipi di utenza. Ma la nostra attenzione si rivolge soprattutto in queste direzioni:

Attenzione al modello. Consapevolezza di lavorare alla elaborazione di un modello di gestione sco-lastica (distribuzione delle facoltà e delle capacità decisionali, sistema di controlli reciproci, ambiti di competenze, ecc.) capace di integrare e far interagire le piattaforme didattiche, organizzative e tecno-logiche. Dimensione sempre più importante nella scuola dell’autonomia.

Diffusione delle “buone pratiche”. Costante lavoro per la diffusione di una cultura che superi la barriera tra tecnologia e didattica.

c. Il sito internet dell’istituto

Il sito www.lunardib-s.it ospita la home page e raccoglie una serie di informazioni significative sulla vita della scuola e sulla sua offerta formativa. L’uso di opportune procedure informatiche da parte della Segreteria porterà a breve a poter documentare on-line, nel rispetto della priva-cy, i fatti relativi alla situazione scolastica del singolo allievo o sui documenti di programma-zione dei diversi organi scolastici. La sua manutenzione, all’inizio affidata ad un ristretto numero di specialisti, è sempre di più basata su un lavoro di équipe. Sono stati individuati una serie di referenti, i quali attraverso in-tese operative provvedono a curare i contenuti delle varie sezioni. Si sono potute così speri-mentare soluzioni concrete a problemi che solo apparentemente sono di tipo tecnologico, ma che invece coinvolgono direttamente il sistema organizzativo delle scuole. Il sito, oltre che essere visibile sui principali strumenti di ricerca sul web, è ben collocato all’interno della comunità virtuale locale. Università degli studi di Brescia, Rete scolastica Bre-sciana e altre istituzioni hanno voluto inserire nelle loro pagine collegamenti alla nostra risor-sa.

B. BIBLIOTECA SCOLASTICA

Il ruolo della Biblioteca Scolastica è quello di fornire un agevole supporto alla ricerca del sin-golo utente e di rappresentare il centro focale di un progetto educativo che coinvolge le scelte e le possibilità di sviluppo e di crescita di tutto l’Istituto. La Biblioteca è:

una risorsa culturale interna alla scuola; uno spazio di relazione tra insegnanti, personale addetto e studenti; un contributo a una politica scolastica globale in cui tutti gli insegnanti e gli specialisti svi-luppino le abilità nell’uso dell’informazione e aiutino gli studenti a metterle in pratica nelle attività curricolari e extracurricolari.

Per raggiungere queste finalità la Biblioteca si pone quindi alcuni obiettivi fondamentali: 1. Organizzazione, catalogazione e gestione scientifica del patrimonio librario e documentario .

2. Acquisizioni di nuovo materiale anche attraverso le richieste individuali, le intese dei coordi-natori dei dipartimenti e il monitoraggio degli utenti.

3. Orientamento, documentazione e promozione di iniziative didattiche.

La Biblioteca: costituisce un supporto informativo e metodologico all’intervento didattico, integrando la struttura documentaria nei piani di lavoro, cooperando con gli insegnanti nelle fasi di pro-gettazione e realizzazione di percorsi didattici ed elaborando essa stessa progetti ed iniziati-ve che abbiano una precisa ricaduta didattica;

fornisce un quadro delle risorse documentarie atte a sostenere la ricerca nelle sue varie fasi; garantisce la salvaguardia della memoria storica dell’attività che si svolge nella scuola ren-

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dendo fruibile il materiale documentario prodotto da attività di sperimentazione o di ricerca didattica;

organizza giornate di studio e di riflessione in occasione di momenti di attualità o della ri-correnza di eventi storici;

allestisce appositi spazi di informazione all’interno dell’Istituto allo scopo di migliorare la visibilità della Biblioteca e delle iniziative da essa promosse;

cura, nella stessa ottica, il mantenimento della collaborazione con la redazione del giornali-no d’Istituto per una rubrica della Biblioteca e i rapporti con la stampa bresciana.

Educazione alla lettura La Biblioteca:

si fa centro di promozione alla lettura aggiornando il patrimonio e promuovendo un utiliz-zo anche dei settori meno esplorati;

attua quindi iniziative che si basano su selezioni tematiche di libri che stimolino al piacere della lettura e su incontri con gli autori;

realizza progressivamente l’estensione dell’apertura pomeridiana in modo da favorire l’accesso, oltre che agli studenti, ai docenti e al personale della scuola, anche ai genitori, nella prospettiva di avviare un servizio di educazione permanente rivolto al territorio;

nell’ambito dell’apertura pomeridiana anima “pomeriggi aperti” con incontri di pubblica lettura che coinvolgono in prima persona gli studenti e progetta mostre con l’intervento di artisti italiani e stranieri avvalendosi anche della collaborazione di altri Istituti superiori cittadini.

La Biblioteca gestisce attualmente un patrimonio di circa 13000 volumi, con un numero medio annuo di nuovi ingressi pari a 350 volumi. Sono consultabili in Biblioteca opere enciclopediche, periodici di vario genere e quotidiani sia italiani che stranieri. Sono disponibili cataloghi cartacei e informatizzati. Una parte del catalogo dei volumi presenti in Biblioteca è consultabile on line sul sito web dell’Istituto.

C. LABORATORI

a. LABORATORI LINGUISTICI

Tutti i testi di lingua straniera adottati sono corredati di audiocassette o CD audio che riporta-no le registrazioni di dialoghi, testi, esercizi, canzoni ed espressioni idiomatiche, fornendo un importante modello di pronuncia standard. Tale materiale può essere sfruttato in maniera molteplice:

ascolto e registrazione della pronuncia registrazione e trascrizione di testi completi ascolto e risposta a domande di comprensione drills (esercizi di sostituzione) soluzione di esercizi presenti sul libro di testo costruzione dialoghi a coppie memorizzazione di canzoni

Per eseguire questo lavoro gli studenti utilizzano le attrezzature della scuola, oltre a proprie cassette che possono essere riascoltate a casa per completare le esercitazioni e confrontare la propria pronuncia con il modello dato. Attualmente sono in uso due laboratori tradizionali, del tipo audio-attivo-comparativo. Essi sono dotati di 30 postazioni-alunno con registratori a cassette e integrati da videoregi-stratori e ricevitore satellitare. Vengono utilizzati, 1 ora a settimana, per ogni lingua studiata. L’Istituto dispone di un moderno laboratorio linguistico multimediale che presenta una consol-le master per l’insegnante e tredici postazioni per ospitare ventisei alunni; è collegato, inoltre, alla rete Internet ed alla rete interna del Lunardi, nella quale, grazie a trasmissioni in formato digitale è possibile un accesso veloce e sicuro ad una enorme quantità di testi, suoni e immagi-

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ni, e, al contempo, l’integrare di segnali di registratore (TV, videoregistratore, videocamera e CD multimediali) nel materiale disponibile. b. LABORATORI DI FISICA, CHIMICA E SCIENZE

I laboratori di fisica, chimica e scienze, dotati di adeguate attrezzature, permettono di eseguire numerosi esperimenti favorendo un’attività diretta degli allievi armonicamente inserita nella trattazione dei temi affrontati nelle discipline scientifiche. L’esecuzione degli esperimenti programmati nelle materie scientifiche, favorendo l’acquisizione di contenuti e metodi sviluppa negli studenti la capacità di affrontare in modo flessibile situa-zioni di natura scientifica e/o tecnica. La presenza di P.C. permette tra l’altro l’utilizzo di CD-rom (DVD) fornendo un approccio in-terattivo agli argomenti scientifici trattati. Il supporto digitale consente di sperimentare tre nuove potenzialità nel modo di esporre la materia:

a possibilità di integrare il testo scritto e le immagini statiche del libro di testo con la voce, i suoni e soprattutto con immagini in movimento

la possibilità di realizzare simulazioni di esperienze non eseguibili nei laboratori scolastici l’interattività nella risoluzione di esercizi, permettendo agli allievi di seguire percorsi vir-

tuali con la possibilità di fermare o rivedere animazioni e filmati, cercare o spostare oggetti creando situazioni diverse, chiedere suggerimenti e verificare le proprie risposte.

Nei laboratori scientifici sono presenti due aule audiovisivi che permettono la visione di filmati riguardanti gli argomenti trattati, favorendo il necessario e fondamentale approfondimento.

8.3. ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINI-STRATIVI

L’istituto Lunardi garantisce l’osservanza dei seguenti standard relativi ai servizi amministra-tivi:

1) celerità delle procedure: a) predisposizione di tempi e procedure operative b) puntualità nell’espletamento delle operazioni c) collaborazione tra personale/docenti e uffici interessati

2) trasparenza: a) pubblicità degli atti b) accesso ai documenti amministrativi in base alle norme vigenti informatizzazione dei servizi di se-

greteria: tutti gli Uffici amministrativi sono dotati di strumenti informatici con software specifico, elaborato per

funzioni molto particolari dagli stessi addetti. L’obiettivo è quello di accelerare l’espletamento delle procedure e di aumentare la qualità del prodotto per precisione e accessibilità. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi Organizza e coordina con responsabilità di-retta i servizi amministrativi e generali dell’Istituto.

Ufficio Relazioni con il Pubblico Fornisce agli utenti esterni informazioni sull’Istituto, ot-tempera alle richieste di documenti e certificati degli alunni e del personale della scuola. Si occupa della raccolta e archiviazione dei registri, delle relazioni degli insegnanti, delle pro-ve scritte degli alunni, ecc.

Ufficio Amministrazione Gestisce la contabilità generale con la stesura del bilancio di previ-sione e consuntivo, in collaborazione con il Direttore Amm.vo. Predispone le variazioni di Bilancio. Assicura il pagamento delle fatture nei termini stabiliti e quello dei compensi ac-cessori al personale; si occupa della compilazione e trasmissione di tutte le situazioni con-tabili richieste dal Provveditorato agli Studi e dal Ministero e da altri enti per la gestione di contributi finalizzati (Provincia e Comune); predispone la proposta di progressione eco-nomica e controlla la ricostruzione di carriera del personale. Gestisce i rapporti con l’istituto cassiere e con altri enti (INAIL - DPT ecc.)

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Ufficio Magazzino Espleta tutti gli adempimenti riguardanti l’acquisto del materiale neces-sario al funzionamento generale dell’Istituto (richiesta di spesa, preventivi, ordini, control-lo, registrazione scarico). Gestisce i viaggi e scambi culturali. Segue e certifica i corsi di ag-giornamento che vengono effettuati nell’Istituto.

Ufficio Personale Gestisce tutte le pratiche relative agli insegnanti ed al personale A.T.A., la registrazione dei dati personali e di servizio; la stipulazione dei contratti d’opera; il rilascio dei certificati di servizio; i congedi e le assenze; il controllo presenze; il coordinamento per-sonale ATA.

Ufficio Didattica Si occupa di tutte le pratiche inerenti gli allievi. (iscrizioni, certificazioni, trasferimenti, nullaosta)

Segreteria Presidenza Collabora direttamente con la presidenza e vice presidenza per la ge-stione degli orari, colloqui, disposizioni docenti, supplenze interne, gestione ore a paga-mento. Cura il protocollo con la registrazione, lo smistamento, l’archiviazione della corri-spondenza

Servizio di Biblioteca Effettua il prestito di libri e periodici a tutti gli utenti dell’Istituto e agli ex-alunni, raccoglie e controlla proposte d’acquisto di nuovi libri o rinnovo abbona-menti; attiva iniziative di promozione alla lettura; cataloga i libri e opera per attuare gli obiettivi previsti dal POF nel settore specifico.

Assistenti Tecnici Gli assistenti tecnici, assicurano collaborazione e supporto tecnico nei la-boratori, anche nelle ore pomeridiane per le molteplici attività extra scolastiche attive nell’Istituto. Prestano assistenza per l’utilizzo del teatro, della sala stampa e dell’aula con-ferenze, collaborano con gli alunni nella preparazione dei materiali per i viaggi di istruzio-ne e gli scambi. Collaborano, inoltre, per le proprie competenze, con la presidenza e con gli uffici all’attuazione di diversi progetti dell’Autonomia.

Collaboratori Scolastici Premesso che l’Istituto è aperto di norma dal lunedì al venerdì, dalle ore 7 alle ore 18,30, ed il sabato dalle 7 alle 14,30 con la possibilità di apertura pomeridiana in caso di riunioni, i collaboratori scolastici assicurano l’apertura dell’Istituto ricorrendo a turnazioni ed alla flessibilità dell’orario stesso. Provvedono all’accurata pulizia delle aule, dei locali scolastici e degli spazi aperti; svolgono funzione di centralinisti telefonici e di controllo all’entrata dell’Istituto con l’uso di telecamere; vigilano sugli alunni in caso di momentanea assenza dell’insegnante; segnalano all’organo competente eventuali classi scoperte all’inizio di ogni ora o i casi di uscite anticipate di alunni singoli o classi al termine delle lezioni. Collaborano, inoltre, in caso di urgenza nelle ore non coperte dalla presenza dell’assistente tecnico addetto, in sala stampa per il servizio di fotocopiatura; con gli uffici laddove si presenti la necessità e svolgono manutenzioni all’edificio scolastico (riparazioni alle strutture e ai mobili, verniciatura ecc.).

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Capitolo 9

Attività di formazione, aggiornamento e

ricerca 9.1. FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI

A. Centri di documentazione, risorse e servizi/laboratori di ricerca didattico-

formativa di area

Il DPR 275 dell’8 marzo 1999 prevede che ogni scuola divenga autonoma dal punto di vista didattico/organizzativo e sede potenziale di ricerca, sperimentazione e sviluppo nel proprio contesto culturale, sociale ed economico; in quest’ottica acquista forte centralità l’attivazione di Centri di documentazione, risorse e servizi di area, strumenti di lavoro collaborativo e di rac-cordo con le altre realtà scolastiche del territorio.

Le funzione di tali Centri sono 1. documentazione (catalogazione, archiviazione e circolazione di materiali didattici prodotti durante

le attività di aggiornamento) 2. erogazione di servizi relativi ad esempio alla progettazione didattica e alla formazione in servizio.

Ma per essere veramente efficaci essi devono attivare laboratori di ricerca didattico/ formativa, che sono gli ambiti privilegiati per l’auto formazione dei docenti e per l’elaborazione di pratiche didattiche innovative. Pienamente inserito in questa logica il Lunardi: scuola polo, cui afferiscono reti di istituti dal ciclo materno a quello superiore, ritiene strategica la costituzione dei laboratori di ricerca di-dattico/formativa di area soprattutto al fine di un miglioramento concreto dell’offerta formati-va e dello sviluppo di un’abitudine al lavoro collaborativo tra docenti e tra scuole.

B. Attività di formazione, aggiornamento, documentazione e ricerca

Ogni anno il Collegio dei Docenti del Lunardi stabilisce le priorità tra i corsi di aggiornamento da seguire: esse sono determinate, di volta in volta, dalle esigenze di formazione individuate per la realizzazione del Piano dell’offerta formativa della scuola e dei progetti funzionali al pia-no stesso. È opportuno sottolineare che le iniziative di aggiornamento privilegiate sono quelle che adot-tano tecniche innovative (la ricerca - azione; le attività laboratoriali; l’apprendimento e la for-mazione a distanza; il ricorso alle nuove tecnologie ...), che partono da concrete situazioni di in-segnamento, che puntano alla produzione di materiali didattici. Proprio all’interno di questa prospettiva il Lunardi vuole porsi al servizio del territorio e delle esigenze professionali degli insegnanti come centro di documentazione organizzativa e disci-plinare e come sede di ricerca e sperimentazione didattica. II Lunardi ritiene poi necessario che le iniziative di formazione siano progettate e finanziate il più possibile da consorzi di più scuole, attivando reti di istituzioni scolastiche. Tale imposta-zione, infatti, è pienamente funzionale allo spirito della normativa sull’autonomia.

9.2. Le reti di scuole

L’istituto Lunardi si riconosce pienamente nella logica degli accordi di rete tra scuole di diver-so ordine e grado (esplicitamente affermata nel DPR 275 dell’ 8 marzo 1999 [Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche]) ed è impegnato a promuoverli fattivamente mettendo a disposizione le proprie risorse strumentali, umane e professionali. Criteri fondanti delle reti di scuole cui il Lunardi prende parte sono:

la verticalità, al fine di favorire contatti e scambio di esperienze e di materiali tra docenti di diversi cicli scolastici;

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la territorialità, cioè la tendenziale coesione spaziale e geografica delle reti di scuole istituite e promosse, finalizzata ad una reale circolazione di informazioni e di risorse umane e pro-fessionali;

Finalità prioritariamente perseguite dalle reti di cui fa parte il nostro istituto sono: la rilevazione dei bisogni esistenti sul territorio e lo stimolo alla circolazione di materiali, di

informazioni e di esperienze: il “superamento della solitudine del docente” all’interno del proprio istituto

la progettazione, il coordinamento ed il monitoraggio di iniziative di formazione in ser-vizio con assunzione del modello della ricerca-azione come strumento privilegiato di cre-scita culturale e professionale dei docenti

lo stimolo, il coordinamento ed il monitoraggio di esperienze didattiche innovative e sperimen-tabili funzionali.

Gli accordi di rete del Lunardi Nell’ottica sinora delineata, al fine di sviluppare e valorizzare le capacità progettuali e le com-petenze didattiche e disciplinari esistenti nella scuola pubblica, il nostro istituto ha siglato nell’ultimo decennio vari accordi di rete. Attualmente è scuola polo di tre importanti reti provinciali:

La rete Clio per l’area geostorico sociale. La rete CLIL per l’area delle lingue straniere La rete Poseidon per l’area linguistica.

La rete Clio per l’area geostorico sociale. Il Lunardi è divenuto nel gennaio 1999 scuola polo di una delle reti verticali della provincia per l’aggiornamento in servizio degli insegnanti di area geostorico sociale e la circolazione dei ma-teriali didattici esistenti. Dall’anno scolastico 2001-02 si è proceduto ad un riconoscimento for-male dell’organizzazione della rete da parte delle singole scuole che la compongono attraver-so un protocollo di intesa che ne sancisse struttura organizzativa ed ambiti di azione, cui hanno aderito dieci istituti di diverso ordine e grado.

La rete CLIL per l’area delle lingue straniere Il Lunardi ha siglato nel 2005 - e rinnovato ogni anno - un accordo di rete con vari istituti su-periori di Brescia e provincia – 15 nell’a.s. 2009 - 2010 – finalizzato a promuovere l’apprendimento delle lingue straniere, il plurilinguismo e la diversità linguistica attraverso la modalità CLIL (Content and Language Integrated Learning). Le finalità della rete provinciale CLIL sono le seguenti:

progettare, coordinare e monitorare iniziative CLIL di formazione in servizio stimolare, coordinare e monitorare esperienze didattiche CLIL innovative e sperimentabili organizzare laboratori didattico-formativi disciplinari e di area nei diversi istituti in rete,

per favorire la formazione in servizio dei docenti e l’elaborazione di materiali e pratiche di-dattiche CLIL.

La rete Poseidon per l’area linguistica. Il più recente accordo di rete siglato dal Lunardi è il Poseidon, nome derivato da quello del Piano nazionale per gli apprendimenti di base dell’area linguistica, cioè del progetto di forma-zione di docenti tutor attuato dal MIUR nel biennio 2007 -2009, al quale hanno partecipato dei docenti bresciani. L’accordo di rete ha per oggetto la realizzazione di iniziative di aggiorna-mento e formazione del personale docente dell’area linguistica - L1, LS, Lingue classiche-. Nel modello di formazione Poseidon sono centrali la progettualità didattica dei docenti, la di-sponibilità al lavoro collaborativo, la ricerca – azione, la circolazione dei materiali didattici Po-seidon, che hanno come fulcro la trasversalità metodologica tra discipline dell’area linguistica.

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Capitolo 10

Monitoraggio e certificazione di qualità 10.1. Monitoraggio del sistema formativo

Il rinnovamento della Pubblica Amministrazione, iniziato con la legge 241/90, che ha portato a rivisitare le modalità di rapporto tra amministrazione pubblica e cittadino, spinge anche la scuola ad individuare strumenti idonei a far sì che il servizio erogato possa essere sempre più efficace, efficiente e trasparente e a rispondere, così, alla pressante domanda sociale. La Direttiva n° 254/95 recita testualmente “La scuola, con l’apporto delle competenze profes-sionali del personale e la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali”. Pertanto, essendo il POF il documento attraverso il quale la scuola dichiara la propria ragione di essere e si rende responsabile del servizio che off re all’utenza, il “Lunardi”, al fine di racco-gliere elementi funzionali alla verifica dell’indice di gradimento della propria offerta formativa, farà una rilevazione attraverso questionari rivolti a genitori e studenti. Sarà cura della Commissione Autonomia mettere a punto gli strumenti che, opportunamente tarati e rivisitati, potranno, senza dubbio essere assunti come orientamenti per aprire la strada a progressivi miglioramenti.

10.2. Certificazione della Qualità

Il concetto di Qualità è nato e si è affermato all’interno del contesto produttivo e imprendito-riale come necessità di strutturare e diffondere una nuova cultura dell’organizzazione, del lavo-ro, nuove metodologie tecniche nell’utilizzo delle risorse e nella definizione dei comportamenti. Due sono stati i principi cardine su cui è basata sempre la cultura della Qualità nell’impresa:

riconoscimento del rilievo prioritario che assume la soddisfazione del cliente la ricerca continua del miglioramento della Qualità dei processi produttivi e dei prodotti.

Analizzando secondo questa chiave di lettura la scuola come organizzazione si può affermare che il servizio scolastico è il risultato di un insieme coerente di processi che devono essere pro-grammati, governati e controllati per garantire la qualità e l’affidabilità dell’offerta formativa. La scuola è dunque un’organizzazione che eroga un servizio agli studenti e alle loro famiglie, ma anche all’intera comunità. In questo momento di decentramento e decentralizzazione istituzionale - con le nuove disposi-zioni infatti le scuole sono autonome sul piano didattico, organizzativo e amministrativo, ac-quistando nuovi spazi di flessibilità, progettualità e responsabilità - gli istituti vengono inco-raggiati ad adottare un modello gestionale conforme allo standard ISO 9001. Per raggiungere questo risultato occorre non trascurare le peculiarità del servizio formativo, ma neppure dimenticare l’esperienza maturata nel mondo imprenditoriale e dei suoi strumenti ormai consolidati per la gestione dei processi e per il miglioramento. Il concetto alla base del modello ISO 9001 è il miglioramento continuo, che dovrebbe essere misurato in relazione alla soddisfazione dei clienti/utenti. In base ai principi di gestione per la qualità, bisogna orientare il servizio che viene erogato verso il fruitore dei servizi. Questo significa che un Modello di gestione della qualità di un’organizzazione scolastica deve poter fornire risultati ed indicazioni concrete relativamente, in primo luogo, alle prestazioni degli allievi pianificando, ad esempio, adeguati percorsi formativi. La certificazione non si sostituisce alla professionalità, alla ricerca didattica e disciplinare, all’attenzione continua al percorso di apprendimento degli studenti, ma conferisce a tutto que-

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sto maggiore regolarità, esplicita il come fare a raggiungere il risultato oltre al cosa fare. Ma l’impegno per la formazione, per il successo formativo degli studenti restano al primo posto. Se il riferimento alle norme ISO, così come ad altri modelli della qualità, si riduce al riferimen-to a regole procedurali, il rischio di ingessare l’esperienza formativa, di far prevalere le regole sulla varietà delle persone e delle situazioni è almeno pari al vantaggio che ne può derivare in affidabilità del servizio scolastico. Prima che un protocollo per ottenere la certificazione, norme e modelli dovrebbero essere utilizzati come uno strumento per sviluppare la cultura dell’organizzazione, del controllo, della valutazione, della qualità. Come per l’impresa, solo una scuola che sa operare bene saprà anche riconoscere i vantaggi della certificazione e non soltan-to sottomettersi ai vincoli. L’investimento sulla cultura è essenziale per non promuovere nelle scuole una rincorsa alla certificazione solo come strumento per ottenere vantaggi sul mercato: una maggiore capacità attrattiva nei confronti delle famiglie, la possibilità di accedere ai finanziamenti europei o di vincere un premio dal Ministero... sarebbe una conquista ben effimera per un servizio decisivo per la qualità e competitività del Paese. Il Sistema di Gestione per la Qualità applicato nel campo della formazione e quindi nelle scuole ha come obiettivo il miglioramento della qualità delle prestazioni, attraverso la formalizzazione e la successiva ottimale gestione dei processi, che integrano le diverse attività della Scuola stessa. Non si tratta di fare cose nuove, ma di razionalizzare e migliorare quelle in atto. I vantaggi dell’implementazione del Sistema di Gestione per la Qualità sono molteplici:

Maggiore garanzia di una formazione di qualità per gli studenti Adattamento dell’offerta formativa alle mutevoli esigenze del mercato (realtà economica) Soddisfazione degli attori (studenti, insegnanti, collaboratori) coinvolti nel processo e

dell’ambiente economico ad esso collegato Motivazione del personale e del corpo insegnante grazie ad una concreta politica di miglio-

ramento continuo Coinvolgimento di tutti i collaboratori in un progetto comune e permanente Miglioramento della trasparenza sull’intero sistema organizzativo Miglioramento dell’immagine della Scuola Opportunità di sviluppo di una cultura della qualità attraverso la concreta sperimentazione Chiara definizione dei compiti e delle competenze di ogni collaboratore a pieno vantaggio

dello studente Ottimizzazione, razionalizzazione e affinamento dei processi operativi Miglioramento della gestione e del controllo delle attività interne Snellimento delle pratiche ripetitive