PM di luglio-agosto 2012

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CONTIENE I.P. ANNO 86 • n° 999 • € 3,00 • Poste Italiane s.p.a. • sped. in a.p. • D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB VERONA il piccolo missionario lug/ago 2012 - n. 7/8 www.bandapm.it

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Il numero estivo del PM 2012, con uno speciale sulle olimpiadi di Londra e i concerti estivi!

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AttualitàSpeciale

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La guerra siriana che ammazza i bambini

HH a ragione il padre di Labib. «Mio papà diceva sempre che tutto il nostro pro-blema sta lì: la Siria non ha il petrolio

della Libia. Per questo voi occidentali lasciate che il dittatore Bashar Assad ci massacri. E non fate niente per fermarlo!».

IL MONDO STA A GUARDARE

Accuso il colpo. Le parole di Labid, giovane siria-no di 22 anni, escono fl uide e chiare. E mi spiega con tono incalzante: «E sai perché l’Europa, gli Stati Uniti e le Nazioni Unite non interverranno mai in Siria? Perché tutti, dico tutti, preferisco-no che le cose rimangano come sono, bloccate come lo sono state fi no adesso, grazie alla ditta-tura del partito Ba’ht, al potere da più di 40 anni».

Chiedo chi sono questi “tutti”. Partiti, gruppi re-ligiosi, stati, nazioni, movimenti politici? Dalla lunga e approfondita risposta del giovane mi rendo conto dell’importanza strategica della Si-ria, un paese che da migliaia di anni è uno stra-ordinario crocevia di popoli, culture, religioni, poteri e interessi.La Siria, punto chiave del Medio Oriente, è al centro di un territorio localizzato tra il mare Me-diterraneo e cinque nazioni confi nanti, scosse da decenni di tensioni e conflitti. Parliamo di Iraq, Giordania, Libano, Israele e la potente Tur-chia, la più popolosa nazione islamica tra quelle affacciate sulle coste del Mediterraneo.Alle pressioni esercitate sullo stato siriano dai paesi limitrofi , spesso in chiave anti israeliana, si aggiungono gli interessi di potenze e super po-tenze che reclamano dalla Siria ora stabilità ora

Attualità a cura di Pablo Sartori

I bambini I bambini e i fantasmie i fantasmi

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Lug/Ago 2012

cambiamenti radicali che portino sempre più verso una Primavera Araba di stampo siriano. E così Cina e Russia non vedono di buon occhio la caduta di Assad perché temono di perdere il controllo sui rifornimenti petroliferi dell’Iran, sul-

la base navale russo-siriana del porto di Tartus e sui missili a lunga gittata schierati dalla Siria. Tutto il contrario di USA, Europa e alcuni stati Arabi del Golfo Persico che, invece, nella ri-voluzione siriana vedono un primo indispen-sabile passo verso la fi ne del regime nemico dell’Iran e un indebolimento della zona di in-fl uenza della Russia nella cosiddetta Eurasia. L’obiettivo del mondo occidentale, quindi, sembrerebbe questo: abbattere il dittatore siriano per poi colpire l’Iran.

SIRIAPopolazione: 22 milioni (34% tra i 14 e i 29 anni), araba al 90%

Età media: 21,5 anni

Governo: Repubblica Araba Siria. Regime presidenzialista ereditario, con un par-

tito unico e sotto una Legge di Emergenza dal 1963. Dopo la morte del presidente

Hafez al Assad nel 2000, ha preso il potere suo fi glio Bachar al Assad

Reddito pro capite: 3.515 euro

ISU (Indice di Sviluppo Umano): 111esimo posto su 169

Tasso di Alfabetizzazione: 79,6%

Economia: industria idrocarburi (30%); agricoltura (30%); turismo (15%)

RELIGIONIIn Siria convivono da parecchi secoli e in modo civile e rispettoso 26 confessioni

religiose. La maggioranza della popolazione (87%) è di religione musulmana, al

75% sunnita e al 12% tra alauiti, sciiti e drusi. I cristiani rappresentano il 13%,

suddivisi in ortodossi, cattolici, protestanti, greci, armeni, siriaci, caldei, maroniti

etc. In alcune zone della Siria si conserva e viene parlato ancora oggi l’aramaico,

la lingua di Gesù Cristo

Bambini siriani che manifestano contro Assad

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Drammatica vignetta che sintetizza in tutto il suo orrore la tragedia siriana

Operatrice delle Nazioni Unite porta un po' di conforto...

ta Drchtutra

GUERRA CIVILE

• 10mila fi nora le vittime, secondo dati dell’ONU

• 14mila le vittime, secondo le forze di opposizione

• 95mila i profughi siriani, fuggiti in Turchia, Libano e Giordania

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MUSSAHALA

L’ hanno chiamata “riconcilia-zione” (“mussahala” in ara-

bo) ed è un’iniziativa popolare e nonviolenta iniziata nella città di Homs.L’hanno voluta religiosi e laici cristiani, in dialogo con tutte le comunità religiose che compon-gono la società siriana. Vi parte-cipano gruppi e famiglie che si impegnano a “costruire una Siria riconciliata e pacifi ca, per resti-tuire pace e sicurezza al paese e alla nazione”.

Sprazzi di serenità nel campo profughi

IL MASSACRO DI UN POPOLO

I primi sono stati i bambini della città di Deraa. Alla fi ne del mese di febbraio 2011, un gruppo di ragazzini di 11-13 anni ebbe la gran idea di pro-testare contro il presidente Assad scrivendo sui muri: “Basta con il regime!” (vedi notizia su PM giugno 2011 pag 48). Bambini che protestavano come gli adulti, dai quali avevano imparato gli slogan da scandire nelle manifestazioni: “Uno, uno, uno, il popolo siriano è unico”; “noi non vo-gliamo soldi ma dignità” o “la nostra è una lotta pacifi ca”.Ma alla protesta pacifica della gente il regime del “Dottore” (come è chiamato il presidente

Bashar) ha reagito con una violenza inaudita, che non si è fermata neanche davanti a don-ne, anziani e bambini. E i primi a pagare a caro prezzo le conseguenze della loro sfi da alle forze dell’oppressione sono proprio i più piccoli, vit-time di una guerra civile che li arresta, tortura, uccide o “usa” come scudi umani. «Hula, Hama, Qubeir, Maarza: – ricorda Labib – tutti villaggi dove ci hanno massacrato. Prima l’esercito ci spara addosso con i cannoni, e poi arrivano gli shabiha (i “fantasmi”) che passano casa per casa e fi niscono a colpi di pistola e coltello i so-pravvissuti». Così è successo a suo fratello di 13 anni, ucciso a sangue freddo, colpevole di appartenere al popolo siriano che reclama giu-stizia e libertà.

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Speciale

LL ondra, 27 luglio 2012. Alle 20.12 circa, ora locale, inizie-rà la cerimonia di apertura della XXX

Olimpiade, visibile in diretta televisiva da tutto il mondo. 302 gare per 10.500 atleti provenienti da 204 nazioni, un evento grandioso che ci terrà compagnia fi no alla cerimonia di chiusura del 12 agosto 2012, quando i partecipanti sfi leranno non più divisi per nazionalità perché accomuna-ti dagli stessi valori di coraggio, determinazione, ispirazione e uguaglianza, come è scritto anche sulle trapunte nei loro alloggi.

CARTA GEOGRAFICA ALLA MANO

Le zone di Londra più interessate dalle competi-zioni saranno tre: il Parco Olimpico costruito nei pressi di Stratford (zona est, uno dei quartieri più poveri e popolari di tutto il Regno Unito), la Zona del Fiume lun-go il Tamigi e la Zona Centrale, che comprende zone situate in diver-se località del centro e dell’ovest di Londra. Alcune competizioni saran-no invece disputate fuori dal territo-rio londinese e in altre città del Regno Unito, tra cui Glasgow, Cardiff, Manche-ster, Newcastle, Birmingham e Belfast.

OLIMPIADI VERDI?

Tante sono le idee e i progetti, tutto fa pensare ad una ventata di cambiamento rispetto al passato. L’impatto ambientale che hanno eventi di questo tipo può es-sere molto pesante, per questo si cerca di

fare meglio. Si parla di produzione di ener-gia sfruttando fonti rinnovabili (impianti

Olympic stadium

Uno sguardo attento e curioso sulle Olimpiadi di Londra 2012

Sorprese olimpiche

I NUMERI DI LONDRA 201214,5 miliardi di euro: Costo complessivo Olimpiadi 302: Numero totale delle gare30: Impianti che ospiteranno le gare549: Medaglie in palio10.500: Atleti in gara204: Nazioni partecipanti4 miliardi: Spettatori previsti davanti alla tv70 mila: I volontari di Londra 2012

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a cura di Chiara Milano

foto Londra 2012

PER DONNE E VELO

T ante le novità per le donne in que-sta Olimpiade: nella boxe è stata in-serita la gara femminile e, per la prima volta, 30 giovanissime atlete afghane gareggeranno indossando l’hijab, il velo che rappresenta la loro devozione al Corano.

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solari ed eolici), di riciclo con una severa raccolta differenziata dei

rifi uti, di riduzione del consumo di acqua con sistemi anti-spreco e riu-

so dell’acqua piovana. Vedremo se questo basterà a calmare gli animi dei promotori della Greenwash Gold 2012, la campagna che denun-cia le aziende che stanno cercando il “lavaggio verde” di facciata per nascondere le proprie re-sponsabilità nel causare danni ambientali. Cer-to non si salverà la Rio Tinto, gruppo minerario britannico che non ha proprio la mano leggera con l’ambiente e che fornisce il materiale per le medaglie degli atleti. E se per ogni medaglia c’è un diritto e un rovescio, ciò vale anche per l’ab-bigliamento sportivo, tanto pratico e alla moda e tanto macchiato dallo scandalo dei sistemi di

produzione. Cosa c’è di verde, infatti, in un paio di scarpe realizzate da operai fi lip-

pini che lavorano 15 ore al giorno in pessime condizioni? Dovrebbe-

ro chiederselo tutti quei marchi sportivi multinazionali che de-localizzano i loro stabilimen-ti nei Paesi poveri del Sud del mondo.

Sicuramente tutta la macchina organizzativa di una olimpiade è sotto i rifl ettori: non sono per-messi errori, ma alcuni appaiono un po’ gros-solani. Si parla infatti di scorie radioattive vicino allo Stadio Olimpico e di una pesante cappa di smog che potrebbe compromettere le presta-zioni degli atleti; tuttavia solo alla fi ne della ma-nifestazione si potrà fare un bilancio di pregi e difetti della tanto attesa olimpiade londinese.

Prove di canoa alla Lee Valley White Water Centre

oro devozione al Corano.

tolan-ioe-r-oaeè-ai

Atlete iraniane

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Nur Suryani. La campionessa olimpica di carabina malese sarà a Londra nonostante la gravidanza

Preparativi per il BMX Race

LE GARE DI MAMMA

Per la quarta volta nella storia delle Olimpiadi una gara sarà disputata da due persone nello stesso momento. Illegale? Niente affatto, perché una è nel pancione dell’altra! Dopo la svedese Magda Julin (An-versa 1920), la tedesca Diana Sartor (Torino 2006) e la canadese Kristie Moore (Vancouver 2010), ora è una giovane tiratrice di carabina dalla Malesia a stabilire il record della gra-vidanza più avanzata. Nur Suryani Mohd Taibi arriverà a Londra con un pancione di otto mesi, per questo non riuscirà a partecipare alla spe-cialità di carabina da tre posizioni, perché dovrebbe stare a pancia in giù per sparare. Non sarà facile nem-meno la prova di carabina da 10 me-tri, normalmente gli atleti stanno in apnea, con i muscoli perfettamen-te immobili; come farà a chiedere al piccolo di non scalciare proprio in quel momento?

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PENSANDO AL DOPO

Come nelle scorse edizioni dei Giochi,

anche il progetto del Parco Olimpico di

Londra 2012 è stato studiato in prospettiva

futura, con strutture abitative che poi saran-

no utilizzate soprattutto da famiglie in diffi -

coltà, che potranno permettersi case ad un

prezzo più accessibile. Riutilizzo anche di

stadi e strutture sportive, che diventeranno

importanti punti di incontro per la popola-

zione inglese. Le olimpiadi continuano, an-

che dopo il 12 agosto.

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Veduta aerea del Parco Olimpico

Gara di equitazione al Greenwich Park in preparazione alle Olimpiadi

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24 Sul web: www.thesun.itwww.thesun.it

Intervista

Chi sono i The sun?Sono il risultato dell’evoluzione artistica e spi-rituale di una band vicentina nata nel 1997 col nome di Sun eats hours. Abbiamo calcato 400 palchi tra Europa, Giappone e Israele, suppor-tato band come Muse, Offspring, Deep Purple e pubblicato 4 dischi in inglese. Nel 2007, alla fi ne di una tournée lunghissima, eravamo sempre in giro e spesso si esagerava. Tornati a casa ave-vamo di fronte la registrazione di un nuovo al-bum ma mancava la cosa più importante, l’ispi-razione. Il rapporto nella band si era sfaldato e questa situazione, anche se da fuori sembrava fossimo sulla cresta dell’onda, ci aveva portato a vivere una forte crisi.

Ho iniziato a farmi le grandi domande: chi sono, cosa voglio da me, voglio realizzare un lavoro che faccia bene solo a me o anche agli altri? Con queste domande sono arrivate una serie di “incidenze” che mi hanno portato a un forte riav-vicinamento con la fede e la parola di Dio. In una parrocchia del nostro paese trovai persone ric-che di entusiasmo, passione e amore e mi colpì moltissimo: venivo da un ambiente che predica-va fratellanza e armonia, ma dove questi valori non c’erano, e li ritrovavo dove non pensavo ci fossero. Questo cambiò in breve il mio stile di vita e arrivarono anche delle risposte, che porta-rono anche una “benedetta” ispirazione. Avevo ritrovato la voglia di scrivere musica, ma sotto

Francesco Lorenzi, cantante, chitarrista e autore della band già nota come Sun eats hours, racconta la loro storia e il nuovo album Luce, uscito il 12 giugno

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Lug/Ago 2012uggugguggguguguuguggggggggggggg/ ggg/ gg// g/// g/ gg// gg/ g// g/ g/ gggg// g//// ggggg 222222222222222222o 222o 2222o 2o 2o 2o 2o 2o 2o 2o 222o 2o 2ooo 2010100000000000101110110121212012012120120121212000000011212000101200121201000120000 20 200000 220120000012000000 20012200 220 200

a cura di Elena Dante

una nuova luce, raccontando quest’esperienza e rileggendo la realtà attraverso ciò che la parola di Dio mi diceva. L’ispirazione però non arrivò in inglese ma in italiano, e questo fu una bella sfi -da: suonando molto all’estero, sarebbe stato un suicidio discografi co. All’inizio me ne vergogna-vo, ma poi capii che era la direzione giusta: en-trai in studio e registrai i pezzi in italiano. Questo portò a non lavorare più con l’etichetta disco-grafi ca dell’epoca e alla mancanza di un’uscita sicura dell’album e di concerti. Come ha reagito il pubblico a questo cam-biamento?C’è chi ha capito perché ha ascoltato le motiva-zioni di questo cammino, e c’è chi osanna quel-lo che eravamo e deride quello che siamo ora. Ma questo è un po’ il prezzo che si paga.Come avete lavorato per Luce, secondo al-bum dei The Sun?Spiriti del sole è stato frutto di un percorso di conversione, che sono riuscito a far abbracciare anche a ogni membro della band. Luce arriva due anni dopo; abbiamo fatto esperienze forti e radicato questo progetto, ed è il primo disco pubblicato con una sicurezza interiore legata a questi temi. Luce ha 13 pezzi, ognuno con un ar-gomento diverso: dalla vita dopo la vita, al per-dono, all’atteggiamento verso il sesso, la scelta di chi vuol essere missionario e dedicare la vita a un ideale, l’amore di coppia, la ricerca della feli-cità. Ogni brano è un mondo. Questi dischi sono due tasselli di un cammino.Vi avevano defi niti “miglior punk-rock band italiana nel mondo”. E adesso? Cantare in italiano ha metrica e ritmiche diverse, ma la musica è sempre rock energico. In Luce abbiamo spaziato molto, da pezzi di rock duro a pezzi folk, perché stiamo vivendo con mas-sima libertà la nostra ispirazione artistica. Sia-mo convinti che non ci sia un genere musicale migliore di un altro. Per noi è il messaggio che deve creare un filo conduttore, la musica è al suo servizio.

I The Sun potrebbero essere una band “chri-stian rock”; com’è la situazione in Italia?Band che fanno rock con questa sensibilità non ce ne sono tante, forse perché l’accostamento a quest’etichetta fa pensare alle canzoni della messa o cose non professionali. A livello mon-diale c’è un fi lone forte, preparato culturalmen-te, mentre in Italia intraprendere questa strada sono gioie e dolori. C’è un gruppo di amici mo-denesi, i Controtempo, che fa musica in questa direzione. Noi comunque trattiamo temi univer-sali, pensiamo sia pericoloso e sbagliato met-terci dentro un “recinto” o un’etichetta.Che messaggio volete dare con questo al-bum?Il messaggio è questo, noi l’abbiamo provato sulla nostra pelle: l’armonia interiore porta ar-monia anche all’esterno. Per quanto possa sembrare diffi cile la situazione attuale, cercare e trovare un’armonia cambia le carte in tavola anche all’esterno. Però è importante voler forte-mente questa cosa e lavorare su sé stessi.

Lug/Ago 2012LugLugLugLugLugLugLugLLugugLuugLugLugLuLuLugLuguggLugLugLLugLugLLuggugLuggLuggLuLugLuguggLLugLuuLuguLuggLuggguuLuuggggggLuuugLugLugLugguuLLLLLLugLLLugguggu /A/Ag/Ag/Ag/A/Ag/Ag/A/Ag/Ag/AgAg/A/AgAgAA/Ag/Ag/Ag/Ag/A/AgAgAgAg/Ag//Ag/A/AgAg/AAg/A/Ag/Ag//AAg/////AgAgAg/A////A//////A/A/AAgAg//////A////A/A/AAAAg/A/A/A//A/A/AAAAg/A/A/A/AAAAAAAgAgAg/A/A/AAAAAAA//A/A/AAAAAAA/AAAAAAgAgAg/AAAAAAA/A/AAAgAgAg/A/AA/AAAAgAggAgAg/Agg/AAAgAg//A/A/AA/AA/A/AAAg//AAAAAAAg///AAAAggg/A/A/AAAgAgg///A/A/Ag//// oooooooooo o oo o oo o ooo oo oLug/Ago

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Wow! a cura di

Antonio Romero

LALA SETTIMANASETTIMANA

La più bella settimana di tutto l’anno scolastico

SS i chiama “Ottimistica-mente”. È il laboratorio proposto dalla redazio-ne PM e realizzato dall’animatrice

Amal Karam, per “imparare a conoscere in maniera positiva le proprie emozioni, per esprimerle e comunicarle agli altri”. Obiet-tivi, questi, felicemente raggiunti, a detta degli alunni e degli insegnanti della Scuo-la Primaria “C. Aschieri” di Pedemon-te (VR), che per un’intera settimana, nel mese di marzo scorso, si sono lasciati prendere da dinamiche e attività quanto mai “emozionan-ti”, appunto. Come testimoniano i loro scritti ri-portati di seguito.

● L’ultimo giorno ci siamo scambiati il sorriso con il sole e abbiamo fatto arrivare l’arcobaleno e colorato l’amico. Mi sono molto divertito ed è stato molto bello e abbiamo imparato a dire grazie.

● Vorrei tanto che la settimana delle emo-zioni diventasse “l’anno delle emozioni”!

● “La settimana delle emozioni” con Amal è sta-ta un’esperienza molto importante per la nostra scuola. Tutte le classi si sono succedute nei la-boratori dedicati appunto alle emozioni, dove hanno seguito lo stesso percorso con modalità leggermente diverse.

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SETTIMANA DELLEDELLE EMOZIONIEMOZIONI

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● Una settimana in cui, come dicono i bambini, abbiamo ri-fl ettuto sulle emozioni, abbia-mo imparato ad ascoltarle, a esprimerle, a capire meglio noi stessi e gli altri, a coltivare dei piccoli gesti che ci faccia-no stare bene insieme. Al mat-tino, nell’atrio, ci accoglie alle-gra e luminosa, la grande farfalla nata dal mosaico delle emozioni di tutti i bambini. Ma la cosa più importante è il piccolo seme che Amal ha lasciato nel nostro cuore a germogliare per imparare a tra-sformarci, a coltivare le emozioni positive,a scambiarci il sole di un sorriso, a far tornare più spesso l’arcobaleno.

● R i t e n i a m o c h e l’obiettivo di questa esperienza sia stato pie-

namente raggiunto: abbiamo notato un cambiamento nel vivere a scuola che ha condotto i ragazzi a prestare attenzione allo stare bene a scuola. Anche sentendo le impressioni degli alunni, possiamo affermare che questa settimana è stata una bellissima setti-mana!!

● Il laboratorio è stato bellissimo, le 2 cose dove mi sono divertita di più sono la doccia di coc-cole e quando ci siamo dipinti a coppie. Altre 2 cose che mi sono piaciute sono il ballo e il nostro bruco che si è trasformato in farfalla, la mia l’ho chiamata “Smemorella”! Il fi ore formato dai tre bicchierini l’ho regalato alla mia mamma e al mio papà e adesso è in un vaso a casa. Simpatico è anche il bruco formato con tutti nomi dei bambi-ni della scuola.

● Abbiamo recitato di andare in una scuola im-maginaria! E mi è piaciuto molto. Poi,dove biso-gnava far ridere il compagno. Io ho riso da morire allora ho provato allegria. Amal aveva in mano una farfalla e ci faceva le coccole! Nell’ultimo in-contro abbiamo raccontato come ci siamo senti-ti (io ho detto che mi sono divertita un mondo).

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J igawa, Nigeria settentrionale, 1995. Un insegnan-te-inventore gira per i villaggi, regalando frigoriferi di terracotta di sua invenzione. Si chiama Mohammed

Bah Abba, e non è matto. In Nigeria fa caldo, non c’è molta elettricità, e se anche ci fosse, non ci sono i frigori-feri. Ma i suoi frigoriferi funzionano davvero.Mohammed ha impiegato un paio d’anni a mettere a puntino la sua invenzione. Le melanzane si conserva-no per un mese invece di 3 giorni. Pomodori e peperoni durano tre settimane. Gli spinaci africani, che in genere durano un solo giorno, col frigorifero di terracotta dura-no 12 giorni.

Spazzascienza a cura di

Beniamino Danese

Il frigo di sabbiaIl frigo di sabbia

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eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

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I DUE VASI SONO SEPA-RATI DA UNA INTER-CAPEDINE RIEMPITA DI SABBIA E TENUTA COSTANTEMENTE

BAGNATA

I CIBI SONO SISTEMATI DENTRO IL VASO PIÙ PICCOLO E PROTETTI

CON UN COPERCHIO O UNO STRACCIO

UN VASO DI TERRACOTTA VIENE

POSIZIONATO DENTRO UN VASO PIÙ GRANDE

Questo frigorifero si chiama zeer, che è una pa-rola araba. Il nord della Nigeria è infatti a mag-gioranza islamica. Mohammed Bah ha coinvolto un gran numero di disoccupati per costruire alcune migliaia di zeer. Costavano 2 dollari l’uno, ma Mohammed ha cominciato a distribuirli gratuitamente per i villaggi, per farli conoscere, per educare al suo uso la gente, i contadini, le donne.Poter conservare a lungo il cibo signifi ca avere più tempo, per studiare, per lavorare, per fare altre cose.

POT-IN-POT

Ma come funziona lo zeer? Il suo nome inglese è pot-in-pot, vaso dentro vaso. Un vaso grande di terracotta ne contiene uno più piccolo, dove si tengono i cibi (col coperchio). Tra i due vasi c’è sabbia, che va tenuta bagnata. Anche sul co-perchio si bagna la sabbia. Noi siamo portati a pensare che la sabbia ba-gnata sia “fresca”. La ragione, più profonda, è che l’acqua evapora, e l’evaporazione raffredda il liquido e quindi la sabbia, i vasi, i cibi. Lo zeer si è diffuso in altri stati africani, in Came-run, Niger, Ciad... Mohammed ha vinto nel 2000 il “Premio Rolex per l’Impresa”, con cui ha potu-to potenziare l’attività.L’invenzione ha aiutato soprattutto le donne e i bambini, che così non sono più costretti ad andare ogni giorno avanti e indietro per lunghe distanze per portare ai mercati cibi sempre fre-schi. I cibi si conservano con lo zeer e rimango-no freschi più a lungo.

Un'idea geniale...

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Lug/Ago 2012Lug/Ago

All’operaS e siamo in spiaggia, e fa caldo, e ci siamo portati bottiglie d’acqua che vorremmo tenere fresche, e frutta, e non abbiamo una borsa frigo, cosa facciamo? Signore e signori spazza-scienziati, costruiamoci uno zeer o una cosa che ci assomiglia!

Possiamo cominciare facendo una buca. E poi tenendo bagnata la sab-bia circostante. L’acqua evaporando si raffredda. Mi raccomando, fate atten-zione a che i bagnanti non cadano nel nostro frigo!

Avventure on the beach

C i sono molte altre cose da fare per gli spazzascienziati in spiaggia, oltre al bagno. La prima è fabbricare una meridiana, o “gnomone”. L’om-brellone stesso può servire allo scopo. Si può prendere nota di come si sposta l’ombra della punta dell’ombrellone durante la giornata.

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Clap clap musica a cura di Elena Dantea a aaaaaaaa cuucuccucucuuc rarararrraarararrararrarrrrrr ddd i i iiii iii ElElElEElEElElElEE enenennnnnnnnnnnennnnnennnnnnnennnnnnnnnnnnaaa aa a aaaa DaDaDaaDaDaaaaaaaDaDaDaaaDaDaaaaaaaaaaaaaaaaaantntntntntntntntntteeeeeeeeeeee

Lenny Kravitz

Anastacia

Green Day

y

GrGrGrGrGGreeeeeeeeeeeen n n nnn

“N o, non si può fer-mar, fermare la

musica...” cantano i sa-lentini Après la classe. E infatti, nonostante la cri-si, anche l’estate 2012 promette tanta musica, italiana e internazionale.Dopo un inizio col botto a giugno, a luglio si en-tra subito nel vivo con l’Heineken Jammin’ Festival, quest’anno alla fiera di Rho a Mila-

no: dal 5 al 7 luglio sul palco si alternano Red Hot Chili Peppers, Prodigy, Evanescence, The Cure e molti altri; è inoltre in preparazione una rassegna con Goran Bregovic, Alanis Morisset-te, i Kasabian, Fiorella Mannoia e altri artisti in defi nizione. Si torna in fi era anche per il Rock in Idrho (fino al 21 luglio), con un programma punk-rock che comprenderà Rancid, Offspring e Sum 41. Sempre in Lombardia, a Vi-gevano (PV) i 10 giorni suonati (fi no al 24) vedranno esibirsi Ben Harper, Gar-bage, Lenny Kravitz e l’inglese Mika, per la sua unica data italiana. A nord est anche quest’anno sono tre gli appuntamenti più importanti: lo Sherwood festival a Padova (fi no al 14 luglio), con l’unico concerto di Manu Chao e tanta musica italiana in-dipendente; l’Hydrogen Live Festival (fi no al 21 luglio) a Piazzola sul Brenta

(PD), che si è aggiudicato tra gli altri Sting, Ala-nis Morissette, Ben Harper e Tiziano Ferro, e gli eventi di villa Manin a Codroipo (UD), con gli uni-ci concerti di Anastacia (12 luglio) e Foo Fighters (13 agosto); mentre in Trentino continua fi no a fi ne agosto I suoni delle Dolomiti, evento gra-tuito che porta musicisti da tutto il mondo a esi-birsi in montagna, tra valli e altopiani raggiungi-bili solo a piedi.Anche il Piemonte non rinuncia ai suoi appun-tamenti storici, dal Gruvillage Festival (fi no al 25 luglio) a Grugliasco (TO), in equilibrio tra pop, rock e world music con Verdena, Elio e le storie tese, Yann Tiersen e Alborosie, al Colonia So-nora (fi no al 28 luglio) di Collegno (TO), festival di “musica resistente” che per il 2012 propone tra gli altri Gogol Bordello e Afterhours.La musica “alternativa” è il marchio anche di Ferrara sotto le stelle (fino al 27 luglio), che presenta anche lo statunitense Bon Iver, nuovo artista dell’anno ai Grammy 2012.

Lenny Kravitz o non si può fer- (PD) h

Estate Estate inin musica musica

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Lug/Ago 2012

www.sherwood.it

www.hydrogenlive.com

www.isuonidelledolomiti.it

www.gruvillage.com

www.summer-festival.com/lucca

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Evanescence

Fino a qualche anno fa il “festival estivo” italiano per eccellenza era Arezzo Wave; la sua pere-grinazione in giro per l’Italia ha fi nito però per in-debolirlo, e anche quest’edizione (12-15 luglio), che torna ad Arezzo, non è all’altezza dei prece-denti, proponendo soprattutto musica italiana e poche sorprese. Il Lucca Summer Festival (fi no al 28 luglio) continua invece a brillare, con Norah Jones in esclusiva e nomi internaziona-li come Blink 182, Toto e Kasabian, oltre a uno speciale concerto di Giorgia.Nel centro Italia il grande rock è terreno del Rock in Roma (fi no al 2 agosto) all’autodromo delle Capannelle, che quest’anno a nomi italiani come Caparezza e Litfi ba affi anca l’elettronica dei Justice, il pop-rock di Garbage e Lenny Kra-vitz e l’hard rock fi nnico dei Sonata Arctica. Al parco della musica “Luglio suona bene” con la musi-ca black di Bobby McFer-rin, Emeli Sandé e Buena vista social club, e tre leo-nesse come Alanis Moris-sette, Patti Smith e Fiorella Mannoia. Se aggiungiamo Roma incontra il mondo, il festival della musica del

mondo con Maria Gadù, Madredeus e Tricky, si può dire che l’estate musicale romana 2012 non ha eguali nel resto d’Italia.Soffre i tagli invece il più importante festival al sud, il Neapolis festival: vedremo come andrà l’alleanza con il Giffoni Film Festival, che porterà nella “città del cinema” Patti Smith, Caparezza e il meglio della musica indipendente italiana. Altro grande appuntamento da non perdere è il festival itinerante della Notte della taranta in Puglia, con il concertone a Melpignano (25 ago-sto) che quest’anno avrà la direzione artistica del grande compositore balcanico Goran Bre-govic.Tra conferme e ridimensionamenti, il gran fi nale dell’estate concertistica italiana sarà a Villafran-ca di Verona (30 agosto-2 settembre) e a Bolo-gna (2 settembre), dove si sfi deranno a distanza The Killers, Franz Ferdinand, Deus e Green Day, The Kooks e Social distortion. E voi, avete già il vostro biglietto?

Alanis Morissette

Foo Fighters