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Periodico di notizie, novità e approfondimenti dal mondo dell’innovazione DICEMBRE 2007 Scrivere questo redazionale ha una duplice valenza. Da un lato la profonda soddisfazione di presentare un anno d’in- tenso lavoro; tanto è il tempo passato dalla nascita della società Politec, costituita per dare avvio ad un Polo Tecno- logico in Valtellina. Dall’altra la consapevolezza che questo numero zero rappresenta un primo passo del lungo percor- so che ha come obiettivo finale una diversa prospettiva di sviluppo per il nostro territorio. Un progetto ampio ed am- bizioso che consentirà alla società valtellinese di affronta- re i temi della modernità con una nuova consapevolezza. Ma questo numero di Pitagorà smarca anche un passag- gio fondamentale: la definitiva transizione dal mondo degli studi e della progettazione a quella della realizzazione. Di questo si dà conto nelle pagine interne del periodico che ambisce a diventare un punto di riferimento per le temati- che tecnologiche e dell’innovazione in Provincia di Sondrio. In questo primo anno la Società ha identificato ed allesti- to spazi di lavoro (passaggio essenziale per una concre- ta politica del fare) ed ha cominciato a costruire relazioni interne ed esterne alla Valtellina. Soprattutto ha definito le modalità operative che costituiranno il “Sistema Politec”: un sistema progettato per collaborare. Siamo consapevo- li che si tratta di un lungo itinerario e, come tutte le cose importanti, non semplice. Ma oltremodo convinti che sia una partita che dobbiamo giocare. La società valtellinese è pronta, attenta e consapevole. A noi il compito (anche at- traverso questo periodico) di mantenere canali diretti per comunicare una visione in fondo semplice: “Creare una rete di relazioni virtuose che condivida risorse, conoscen- ze e competenze, per sviluppare e diffondere innovazione e tecnologia in favore della crescita della Valtellina.” Polo Tecnologico Un progetto di tutti sommario Quadrimestrale curato da Periodico di notizie, novità e approfondimenti dal mondo dell’innovazione n° ZERO ANNO 1 DICEMBRE 2007 Sistema Politec, progettato per collaborare 2 La prima fabbrica: 1400mq di tecnologia 4 Valtellina & Svizzera. Una visione unitaria 5 Connettività. L’enegia elettrica del futuro 6 Polo Tecnologico, un’opportunità per le imprese 10 L’intervento immobiliare 11 UN OBIETTIVO AMBIZIOSO Copertura WiMAX della Valtellina entro il 2010

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Pitagorà è il progetto di comunicazione che abbiamo voluto sin dalla nascita di Politec. Un progetto che utilizza vari canali informativi, da quelli più tradizionali a quelli più innovativi, per avvicinare le persone al mondo della tecnologia e dell'innovazione. E' un progetto di informazione e formazione tecnologica che non vuole perseguire il sensazionalismo della notizia scientifca o causare il facile stupore di fronte agli innegabili successi della tecnologia. Piuttosto cerca di accompagnare l'utente verso una comprensione e delle tecnologie e dell'influsso che queste hanno sulla società e sull'economia. Pitagorà è, in primis, un periodico, per ora quadrimestrale ampiamente distribuito nella Provincia di Sondrio in abbinamento ai principali settimanali del territorio.

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Periodico di notizie, novità e approfondimenti dal mondo dell’innovazione

ANNO 1

DICEMBRE 2007

ANNO ZERO

Scrivere questo redazionale ha una duplice valenza. Da un lato la profonda soddisfazione di presentare un anno d’in-tenso lavoro; tanto è il tempo passato dalla nascita della società Politec, costituita per dare avvio ad un Polo Tecno-logico in Valtellina. Dall’altra la consapevolezza che questo numero zero rappresenta un primo passo del lungo percor-so che ha come obiettivo finale una diversa prospettiva di sviluppo per il nostro territorio. Un progetto ampio ed am-bizioso che consentirà alla società valtellinese di affronta-re i temi della modernità con una nuova consapevolezza. Ma questo numero di Pitagorà smarca anche un passag-gio fondamentale: la definitiva transizione dal mondo degli studi e della progettazione a quella della realizzazione. Di questo si dà conto nelle pagine interne del periodico che ambisce a diventare un punto di riferimento per le temati-che tecnologiche e dell’innovazione in Provincia di Sondrio.In questo primo anno la Società ha identificato ed allesti-to spazi di lavoro (passaggio essenziale per una concre-ta politica del fare) ed ha cominciato a costruire relazioni interne ed esterne alla Valtellina. Soprattutto ha definito le modalità operative che costituiranno il “Sistema Politec”: un sistema progettato per collaborare. Siamo consapevo-li che si tratta di un lungo itinerario e, come tutte le cose importanti, non semplice. Ma oltremodo convinti che sia una partita che dobbiamo giocare. La società valtellinese è pronta, attenta e consapevole. A noi il compito (anche at-traverso questo periodico) di mantenere canali diretti per comunicare una visione in fondo semplice: “Creare una rete di relazioni virtuose che condivida risorse, conoscen-ze e competenze, per sviluppare e diffondere innovazione e tecnologia in favore della crescita della Valtellina.”

Polo TecnologicoUn progetto di tutti

sommario

Quadrimestrale curato da

Periodico di notizie, novità e approfondimenti dal mondo dell ’ innovazione

n° Z

ER

O

ANNO 1DICEMBRE 2007

Sistema Politec, progettato per collaborare 2

La prima fabbrica:1400mq ditecnologia 4

Valtellina & Svizzera. Una visione unitaria 5

Connettività.L’enegia elettrica del futuro 6

Polo Tecnologico,un’opportunitàper le imprese 10

L’interventoimmobiliare 11

UN OBIETTIVO AMBIZIOSOCopertura WiMAX della Valtellina entro il 2010

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Per realizzare gli obiettivi del Pro-getto Polo Tec-nologico è stata costituita la So-cietà Cooperativa Politec sul pre-supposto che la

realizzazione di una apposita infra-struttura dedita al trasferimento tec-

nologico sul territorio rappresenti una delle più moderne politiche per la diffusione dell’innovazione, con-dizione necessaria per la crescita.L’impresa Politec ha come missio-ne specifica la creazione della “in-frastruttura” per la promozione di servizi innovativi nella convinzione che l’innovazione, oltre che essere il frutto dell’insostituibile attività di ricerca svolta all’interno delle sin-gole imprese, è anche, e in alcuni casi soprattutto, il risultato dell’atti-vità innovativa svolta a livello col-lettivo dal territorio. L’articolo 2 dello statuto di Politec sintetizza in questi termini il fine

della società: ”La cooperativa ha lo scopo mutualistico di concor-rere alla realizzazione di una in-frastruttura per il trasferimento tecnologico, definita “Polo dell’In-novazione della Valtellina” al fine di favorire il successo del sistema economico valtellinese e limitro-fo nel medio lungo periodo; favo-rire, in conformità all’intenzione dei

suoi fondatori, la crescita economi-ca e, quindi, il benessere della po-polazione.”Il CDA di Politec, nella seduta del 22 novembre scorso, ha approva-to una struttura organizzativa che traduce nel concreto le modalità di funzionamento della “infrastruttu-ra per il trasferimento tecnologico Polo dell’Innovazione della Valtelli-na” denominata: Sistema Politec. Il Sistema Politec è costituito dalla società Politec, dalle Unità Produt-tive Autonome e da organismi di collegamento. La struttura organiz-zativa del Sistema è articolata su tre livelli (vedi box nella pagina):

Il Sistema Politec, progettatoper collaborareLa struttura organizzativa

Ad un anno dalla costituzione della Cooperativa “Polo dell’In-novazione della Valtellina” che mi onoro di presiedere, saluto con favore questa iniziativa edi-toriale che comunicherà alla po-polazione e alle imprese oppor-tunità e obiettivi di un progetto nato per offrire un futuro a que-sta valle. Credo fortemente nel Polo Tec-nologico e nella sua capacità di contribuire allo sviluppo econo-mico e intellettuale e, insieme, ad un miglioramento non margi-nale della nostra società. La sua vitalità sarà soprattut-to nella sua capacità di dare ri-sposte concrete alle esigenze del mondo produttivo e delle im-prese locali, ma anche di offrire opportunità di impiego ai nostri giovani più motivati. È essenziale che tutti lo sentano come un progetto che appartie-ne a questa valle, di cui ciascu-no di noi può essere parte viva e attiva. Insieme agli Enti Pub-blici e agli organismi privati, alle imprese e agli operatori ogni singolo cittadino di questa pro-vincia può diventare socio del-la cooperativa e contribuire alla realizzazione di un progetto che è di tutti. E se tutti, insieme a noi, ci cre-deranno sarà più facile raggiun-gere il traguardo. Per questo è fondamentale l’opera di divulga-zione e di comunicazione che Politec intensificherà nei prossi-mi mesi per informare corretta-mente e puntualmente sullo sta-to di attuazione del progetto.

Sen. Fiorello ProveraPresidente di Politec

Renato Bartesaghi

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La struttura organizzativa di Politec riprende il medesimo schema con-cettuale del Sistema Politec. Un pri-mo livello decisionale/organizzativo costituito dagli organi di governo e dalla Direzione Generale (vedi box nella pagina), un secondo livello delle relazioni presidiato dalla se-greteria e dai comitati sia di rac-cordo con le iniziative esterne sia di gestione interna della struttura. Infine un livello operativo costituito dalle singole direzioni poste a pre-sidio delle aree di attività della so-cietà. Particolare importanza per l’attività di Politec riveste il comita-to scientifico che avrà una funzione consultiva e propositiva sugli sce-nari di sviluppo, e sulle scelte stra-tegiche e programmatiche di carat-tere tecnico-scientifico.

Primo livelloL’impresa Politec con il compito di elaborare e gestire il disegno uni-tario del “Sistema Politec”.

Secondo livelloOrganismi di collegamento con il compito di assicurare il coordina-mento tra l’attività della società Politec e le Unità Produttive Auto-nome del terzo livello. Il coinvolgi-mento di realtà imprenditoriali già esistenti offre alla società Politec le strutture operative idonee a realiz-zare i progetti anche mediante l’av-vio di consorzi d’impresa promossi e coordinati da Politec.

Terzo livelloAziende esistenti sul mercato che intendono mettere a disposizio-ne le loro specializzazioni, per la realizzazione dei progetti del Polo Tecnologico sulla base di liberi ac-cordi di mercato.

La struttura del Sistema Politec è stata disegnata per favorire la col-laborazione tra le diverse entità ed ha le seguenti caratteristiche:

”rete aperta”: i suoi componen-ti non sono singolarmente definiti a

priori e mantengono la loro autono-mia gestionale; “flessibile”: le dimensioni del Si-stema possono modificarsi veloce-mente mediante semplici accordi con soggetti che “entrano in rete”; “efficiente”: non richiede alti vo-lumi di investimento in capo ad un unico soggetto; “efficace”: ha le potenzialità di realizzare progetti complessi e di lunga durata; “coerente”: con il tessuto eco-nomico nel quale opera. Tessuto costituito da tante piccole impre-se che hanno la necessità di colla-borare a grandi progetti per la loro crescita anche professionale; “cooperativa” e “competitiva”: proseguendo nel solco della tra-dizione valtellinese, annovera cer-tamente la sua predisposizione a collaborare nel locale per compe-tere sul globale.

L’avvenuta approvazione delle strut-ture organizzative da parte del Con-siglio di Amministrazione consen-te all’impresa Politec di uscire dalla sua fase iniziale di attività e di avvia-re progressivamente, nel corso del-l’anno 2008, la sua specifica azio-ne imprenditoriale incentrata sulla

promozione e gestione di progetti al servizio della società valtellinese.Il modello imprenditoriale indivi-duato genera un potente strumen-to operativo a disposizione dei soci per perseguire i loro obiettivi in modo armonico, pur nella differenza delle loro finalità.

Il settore pubblico potrà avvalersi del Sistema Politec per procedere al rinnovamento del suo apparato e della società, contando su risorse locali professionalizzate e collegate tra di loro mediante la partecipazio-ne a consorzi orientati da Politec.Il settore privato troverà nel Siste-ma Politec una realtà locale che lo supporterà nel processo di ade-guamento alla nuove tecnologie. Il settore della ricerca una contropar-te con la quale collaborare per la diffusione della conoscenza.

L’avvio operativo del Sistema Po-litec contribuirà alla creazione in Valtellina di nuove opportunità di lavoro stabili e di alto profilo per le nuove generazioni: favorirà la rea-lizzazione in loco dei grandi muta-menti che investiranno il sistema produttivo nel suo complesso nei prossimi quindici anni.

GLI ORGANISOCIETARI

* Sub-Commissario Prefettizio

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La società Politec e il Sistema Po-litec sono strumenti per la declina-zione operativa del grande proget-to del Polo dell’Innovazione della Valtellina.

Un aspetto qualificante di tale pro-getto è la realizzazione di un pia-no immobiliare nel comune di Son-drio. Progetto che avrà “il merito di cambiare il profilo urbanistico di una parte importante della città”.

Il CDA di Politec, per dare pron-to avvio alla progettualità del Polo Tecnologico, ha perseguito sin dal-l’inizio l’ipotesi di realizzare un in-sediamento dove avviare le prime attività della società.

Tale struttura è stata individua-ta grazie alla sensibilità del socio Gruppo Credito Valtellinese che ha messo a disposizione uno stabile di due piani per complessivi 1400 mq in località Montagna Piano in Via Nazionale. Lo stabile, che andrà ad aggiun-gersi agli uffici direttivi di Politec gentilmente messi a disposizio-ne dalla CCIAA di Sondrio presso la sua sede di Via Piazzi 23, ver-rà consegnato a Politec, presumi-bilmente nella primavera del 2008,

completamente riadattato alle nuo-ve esigenze ed in grado di inter-pretare il ruolo di prima “fabbrica” (Protopolo) del Polo dell’Innova-zione della Valtellina.

Le attività che troveranno ospitali-tà all’interno della nuova struttura sono di seguito riassunte.

ll DemocenterUna struttura in grado di promuo-vere iniziative di dimostrazione e servizio su tecnologie trasversali a diversi settori industriali. L’obiettivo del Democenter è quel-lo di contribuire sia alla divulgazio-ne di una tecnologia sia all’ero-gazione di servizi connessi alla stessa. La sua realizzazione comporterà la formazione di competenze interne al sistema Politec che avranno la capacità di svolgere attività di con-sulenza nei confronti delle aziende sulle tecnologie che verranno pre-sentate. Le iniziative che verranno attiva-te nel Democenter avranno, per la natura stessa dell’iniziativa, una durata limitata nel tempo. Il perio-do di rotazione delle tecnologie po-trà variare da uno a tre anni. È in corso di definizione la possibilità

di riservare un’area destinata alla promozione delle aziende e delle competenze disponibili nel vicino Canton Grigioni, nello spirito di co-stituire un efficace rete di “fornitori” di soluzioni.

I LaboratoriAll’interno del Protopolo saranno realizzati i primi laboratori di Po-litec. Essi consentiranno sia di of-frire un primo servizio alle piccole e medie imprese sia di sviluppa-re competenze interne specifiche della società Politec che potranno evolvere nel medio termine anche in attività di ricerca. In particolare l’attività dei laboratori sarà funzio-nale alle richieste del tessuto pro-duttivo, sia per attività di caratte-rizzazione che di certificazione di processi e prodotti.

L’Incubatore Una parte significativa degli spa-zi disponibili verrà destinata alla promozione di iniziative di insedia-mento di nuove attività imprendito-riali orientate a fornire servizi in-novativi; l’incubatore valuterà con particolare attenzione quelle fi-nalizzate al supporto del sistema economico nel campo dell’Infor-mation Communication Technolo-gy (ICT).

La prima fabbricaProtopolo

1400 mqdi tecnologie

Stefano Besseghini

IPOTESI DI PROGETTO

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Alcune delle tecnologie ospita-te nel democenter.

Wireless e reti di sensoriIn stretta connessione con una delle principali linee di azione di Politec (progetto WiMAX di copertura a banda larga della Valtellina) la tecnologia wire-less presenta motivi d’interes-se anche per le prossime appli-cazione in reti di sensori. Reti wireless di dispositivi in minia-tura capaci di monitorare l’am-biente.Legno liquido Un sistema sviluppato dal Fraunhofer Institute for Chemi-cal Technology di Pfinztal che permette di realizzare dei pel-lets che possono essere stam-pati ed estrusi come delle pla-stiche termoformabili ottenedo forme inusuali con le caratte-ristiche di processabilità e rici-clabilità del legno.RFID (Radio Frequency Iden-tification)Il settore di riferimento potreb-be essere quello agroalimen-tare, ma, in generale, anche il manifatturiero con la possibilità di inserire nei processi questa tecnologia di riconoscimento/tracciabilità dei prodotti.Plasma atmosfericoConsiste nell’impiego di pla-smi freddi prodotti a pressio-ne atmosferica principalmen-te con la tecnica della barriera dielettrica che permettono di svolgere trattamenti in con-tinuo su diverse categorie di materiali tessili, plastici ed or-ganici.CST (Centro Servizi Telema-tici) Un centro in grado di operare da elemento di raccordo per le diverse tecnologie attive pres-so il Polo Tecnologico fornen-do il fondamentale substrato ICT. Permetterà di testare su piccola scala le principali in-novazioni del settore erogan-do servizi a terzi.

La promozione e la presentazio-ne dei propri prodotti e dei propri servizi al di fuori del contesto loca-le rappresenta uno degli strumen-ti più importanti al fine sostenere la crescita economica di un territorio. Nel caso specifico della Regione Valposchiavo, lo sbocco naturale, per vicende storiche, geografiche e culturali, è rappresentato dalla Valtellina.

L’obiettivo primario da perseguire deve pertanto essere il consolida-mento dei rapporti di buon vicina-to fra le due realtà, alla ricerca di solide e proficue collaborazioni in chiave strategica. In questo contesto si sta assisten-do alla nascita di diverse iniziati-ve condivise, il cui disegno finale prefigura la creazione di una «rete transfrontaliera per l’innovazione», in grado di erogare servizi dai Gri-gioni verso la Valtellina e vicever-sa.

Uno dei progetti pilota in questo senso, nato nell’ambito di un’ini-ziativa congiunta sviluppata tra la Provincia di Sondrio e la Regione

DEMOCENTERTecnologie Valtellina

&Svizzera

Unavisione unitaria

Valposchiavo, propone l’attivazio-ne nel Protopolo Politec di Sondrio di un primo centro di promozione delle tecnologie grigionesi nei con-fronti della Valtellina.

Uno dei filoni particolarmente inte-ressanti in questo momento è rap-presentato dalle fonti energetiche alternative, nel cui campo il Can-tone dei Grigioni vanta esperienze pluriennali e si situa in una posizio-ne di assoluta avanguardia.

Da sottolineare come la valenza delle iniziative proposte, nello spe-cifico della Valposchiavo, non vada vista solo in «chiave economica», bensì anche in «chiave culturale»; quindi quale fondamentale stru-mento di difesa dell’italianità di cui il Cantone dei Grigioni va tanto fie-ro verso l’interno e quale diffusore della cultura svizzero-tedesca ver-so l’esterno, incarnando, pertan-to, la sua naturale e storica voca-zione di «territorio ponte fra nord e sud».

Alessandro Della VedovaPresidente Regione Valposchiavo

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cessibili via rete. Il “digital divide” rappresenta proprio la “divisione digitale”, l’impossibilità delle per-sone di accedere alle stesse po-tenzialità di servizi e quindi di cre-scita e di sviluppo in funzione del fatto che siano in grado di connet-tersi in maniera efficiente o meno.Ecco perchè il tema della connet-tività a banda larga è un elemen-to strategico e fondamentale del-l’azione di Politec. La Provincia di Sondrio è uno dei territori con più ampia mancanza di connettività a banda larga, tan-to più grave se pensiamo che una delle attività produttive principali è connessa al turismo che, della possibilità di mantenere una con-nessione efficiente ne fa un ele-mento di competitività strategico. Peraltro la situazione è fortemen-te a macchia di leopardo con aree neppure raggiunte dall’ADSL ed altre in cui si ha la presenza della fibra ottica.In tempi recenti la Provincia di Son-drio ha messo mano a tale proble-ma, almeno per le aree più svan-taggiate (le cosidette aree Obiettivo 2), realizzando una copertura mi-sta con ponti radio (Hiperlan - High Performance Radio Lan) ed hot spot Wi-fi (analoghi a quelli che permettono la connessione dome-stica o negli areoporti e nelle strut-ture ricettive). Politec ha nel frattempo focalizzato la sua attenzione su una delle tec-nologie più recenti basata sul cosi-detto standard WiMAX che rispetto ai sistemi attualmente in uso offre vantaggi rilevanti soprattutto per applicazioni in aree montane.

Politec si è fissata un obiettivo ambizioso relativamente al pro-blema della copertura a banda larga della Provincia di Sondrio: garantire l’accesso in tutta la Val-tellina entro il 2010.Per raggiungere questo non fa-cile traguardo Politec intrattiene assidui rapporti con l’Amministra-zione Provinciale di Sondrio. Ha richiesto ed ottenuto dal mi-nistero delle comunicazioni una preziosa licenza temporanea sperimentale per lo svolgimento di attività esplorative volte a te-stare la reale applicazione della tecnologia.In questo contesto è nata l’idea di utilizzare la licenza sperimentale WiMAX a supporto di un proget-to provinciale nel campo del tu-rismo.

BANDA LARGAIN PROVINCIA

Connettività L’energia elettrica del futuroMobilità e convergenza, questi sono i due grandi obiettivi che si profilano all’orizzonte della tecno-logia relativamente al problema della connettività. Mobilità perchè sempre più sarà necessario poter disporre di con-nessioni veloci distribuite che ci consentano di collegarci ad inter-net per usufruire dei servizi che progressivamente stiamo impa-rando ad impiegare. Convergenza perchè è un dato di fatto che i diversi canali informati-vi stanno convergendo verso una visione unitaria che avrà il gran-de pregio di semplificare le moda-lità di accesso, quelle di impiego e, auspicabilmente, razionalizzare

l’infrastruttura tecnologica di sup-porto. Se un tempo guardare la televisione, lavorare con il proprio pc ed utilizzare il telefono rappre-sentavano tre attività ben distinte con i propri dispositivi (dura cerca-re di telefonare con un televisore!) in futuro questo non sarà più vero e probabilmente apparirà meno strano ricevere una videochiama-ta mentre si sta guardando il tele-giornale. Ma perchè tutto questo possa fun-zionare è necessario che anche sul nostro territorio siano presenti le infrastrutture in grado di suppor-tare i servizi.Solo le recenti crisi energetiche ed ambientali hanno riportato la nostra attenzione sull’importan-za dell’energia elettrica. Progres-sivamente prenderemo coscienza della necessità dell’energia infor-matica intesa come possibilità di connessione e di connessione ve-loce: la cosidetta banda larga. Sempre più la possibilità per il cit-tadino di connettersi in maniera ef-ficiente ad internet sta diventanto un tema centrale tanto da esse-re stata di recente definita uno dei “diritti” fondamentali che devono essere garantiti. E questo è tanto più vero alla luce del crescente nu-mero di servizi che divengono ac-

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Grazie agli enormi progressi degli ultimi anni, oggi la microe-lettronica è in grado di produrre sensori per osservare innume-revoli grandezze fisiche e para-metri ambientali. I sensori sono dispositivi in miniatura, a basso costo e a basso consumo ener-getico capaci di osservare per anni l’ambiente fisico o sociale in cui sono inseriti, di elabora-re localmente i dati acquisiti e di comunicare wireless con il resto del sistema. Possono essere collegati in reti, le reti di sensori appunto, che ri-chiedono scarsa manutenzione e possono essere installate al-l’interno, o in vicinanza, del fe-nomeno fisico sotto osserva-zione, compresi quelli situati in ambienti inospitali e/o poco ac-cessibili. Sono adatte a numerose appli-cazioni nel campo della sanità, della sicurezza, del controllo di impianto, del controllo ambien-tale e agro-alimentare, oltre a quelle in ambito militare.

Questa tecnologia è pronta per essere applicata in vari settori del mercato ed è in grado di at-tirare a sé attenzione e investi-menti sia nell’ambito della ricer-ca che in quello dell’impresa. Le reti di sensori genera-no grande interesse che deri-va dalla predisposizione a co-stituire il driver di innovazione per progetti multidisciplinari nei quali, la componente tecnologi-ca richiede competenze di elet-tronica e di programmazione analoghe a quelle presenti nella grande tradizione culturale nel-le imprese di controllo e auto-mazione italiane. Inoltre, si prestano a soluzioni

WiMAX (Worldwide Interoperabi-lity for Microwave Access), rispet-to a Wi-Fi, si differenzia sotto due aspetti: la velocità di trasmissione e l’ampiezza della copertura. Non va inteso come un sistema in competizione; i due protocolli han-no molti elementi in comune tanto da poter operare su reti miste. Il Wi-Fi è uno standard pensato per reti casalinghe o comunque inter-ne, mentre il WiMAX per reti ester-ne, con distanze raggiungibili an-

che di svariati chilometri, l’unità di misura del primo sono le decine di metri quadrati, del secondo di chi-lometri quadrati. Un ulteriore elemento che differen-zia WiMAX è la possibilità di impie-gare frequenze soggette a licenza, riducendo il rischio di interferenze ed aumentando la sicurezza. La differenza tra WiMAX e Wi-Fi è simile a quella tra GSM e DECT. Il primo è usato per fornire un servi-zio di telefonia mobile, mentre il se-condo è usato dagli utenti per al-largare il servizio all’intero spazio della loro casa. Anche per il DECT si era immagi-nata la possibilità di costruire una sorta di rete “cellulare” parallela poi mai realizzatasi per i limiti intrinse-ci della tecnologia. Un’analoga sor-te potrebbe toccare al tentativo di usare Wifi su base geografica.

Reti di sensori

a basso investimento e realizza-te da team di esperti di piccole di-mensioni. Sono tutte condizioni ideali per creare innovazione nelle PMI na-zionali e sono di enorme interesse anche per la Valtellina che dispo-ne di un territorio da salvaguarda-re e valorizzare, di una industria agro-alimentare radicata e di un potenziale importate di formazio-ne tecnica.

Gian Paolo RossiUniversità degli Studi di Milano

Opportunità per l’innovazione in Valtellina

WiMAX

by

“Sensore antincendio applicato direttamente all’albero per la protezione del bosco”

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Quale è la forma sociale di Po-litec?Politec è una società organizzata nella forma di cooperativa con fina-lità mutualistiche.

Chi può diventare socio?Stante la caratteristica di società cooperativa a capitale variabile, possono essere ammessi a Socio della Cooperativa le persone fisi-che, le persone giuridiche, le so-cietà di ogni tipo, i consorzi, le as-sociazioni e gli enti ed organismi pubblici e privati. (art. 9)

I soci di Politec:cosa dice lo Statuto

Quale è l’importo minimo per di-ventare socio? Il capitale sociale è variabile ed è determinato dal numero delle azio-ni nominative del valore nomina-le di 50,00 (cinquanta virgola zero zero) euro complessivamente sot-toscritte dai Soci. (art. 8)

Ci sono diverse categorie di soci? Sono previste due categorie di azioni: azioni ordinarie cooperativi-stiche e azioni ordinarie finanziarie. Azioni ordinarie cooperativistiche: i sottoscrittori di tali azioni saranno qualificati come soci ordinari coo-peratori. Azioni ordinarie finanzia-rie: i sottoscrittori di tale azioni sa-ranno qualificati come soci ordinari finanziatori. (art.10)

Quali vantaggi per i soci? In conformità alle caratteristiche ti-piche di una organizzazione in for-ma cooperativa, il Socio che a nor-ma delle precedenti disposizioni è stato ammesso nella Cooperativa ed iscritto sui libri sociali può otte-nere i servizi erogati dalla coope-rativa - nei limiti e con le modalità fissate dal Consiglio di Amministra-zione – a condizioni di favore. Egli, inoltre, ha diritto di intervenire nelle Assemblee ed esercitarvi i di-ritti di voto a lui riservati, purchè ri-sulti iscritto nel Libro dei Soci da al-meno 90 giorni. (art. 21)

Come si vota in Assemblea? A ciascun Socio ordinario coope-ratore è attribuito un solo voto qualunque sia il numero delle azio-ni che possiede. A ciascun Socio ordinario finan-ziatore è attribuito un numero di voti proporzionale al numero delle azioni sottoscritte. I voti complessivamente attribui-ti ai soci ordinari finanziatori non devono superare il terzo dei voti spettanti all’insieme dei soci pre-senti o rappresentati in ciascuna assemblea. Ai soci ordinari finanziatori, in con-siderazione dell’interesse che essi

hanno nell’attività sociale, è riser-vata la nomina di un consigliere e di un sindaco effettivo mentre gli altri amministratori e sindaci sa-ranno nominati dai soci ordina-ri cooperatori. Tale nomina sarà deliberata a maggioranza dei voti spettanti ai soli soci ordinari finan-ziatori presenti in assemblea. Il di-ritto di nomina di amministratori e sindaci ai soci ordinari finanziato-ri potrà essere aumentato fino al massimo di un terzo degli ammi-nistratori ed a un terzo dei sinda-ci con delibera dell’assemblea or-dinaria. (art. 23)

Quali soci hanno diritto di voto in Assemblea? Nelle assemblee hanno diritto di voto coloro che risultano iscritti nel libro dei soci cooperatori e nel li-bro dei soci finanziatori da almeno 90 giorni e che non siano in mora nel pagamento delle azioni sotto-scritte e che abbiano depositato le azioni presso la sede della società o presso la cassa incaricata a nor-ma di legge. (art. 26).

Quanti sono i consiglieri di Po-litec? Il Consiglio di Amministrazione del-la Cooperativa è composto, previa determinazione del numero da par-te dell’Assemblea, da un numero di membri non inferiore a 5 e non su-periore a 15. (art. 31)

Da chi è composto il collegio sindacale?La nomina di un sindaco effettivo e di uno supplente spetta ai soci or-dinari finanziatori mentre gli altri componenti sono nominati dai soci cooperatori.

www.politecso.it tel 0342 201815

ConvocazioneSarà convocata nel prossimo CDA per il giorno 18 aprile 2008, per-tanto potranno votare in Assem-blea i soci iscritti a libro soci entro il 18 gennaio 2008.

Numero consiglieriSarà proposto l’innalzamento del numero dei consiglieri da 9 a 15.

Composizione Consiglio di AmministrazioneVerrà proposto di riservare ai soci finanziatori un terzo degli Amministratori. Per acquisire la qualifica di “socio finanziatore” è richiesta la sottoscrizione di al-meno 1000 azioni (delibera del consiglio di amministrazione del 01 Marzo 2007).

Orientamenti assunti

dal Consiglio

di Amministrazione

per l’Assemblea

Ordinaria

Sede attuale di Politec: presso la CCIAA di Sondrio

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Sede attuale di Politec: presso la CCIAA di Sondrio

L’origine della proposta di costitui-re in provincia di Sondrio una strut-tura di Polo Tecnologico risale ad un percorso avviato all’indomani delle calamità naturali che hanno colpito la Valtellina nel 1987 sul-la base degli studi e ricerche con-tenuti nelle seguenti pubblicazioni realizzate da Alberto Quadrio Cur-zio e pubblicate nella collana so-cio-economica del Gruppo Credi-to Valtellinese:

“Valtellina, ricostruzione e nuovo sviluppo” (1989); serie “Valtellina. Profili di svilup-po”: cooperazione e crescita quali-tativa (1993); una provincia tra lo-calismo e globalismo (1998); una provincia tra identità e innovazione 2.000-2.010 (2004).

Tali studi e ricerche hanno offerto, unitamente agli approfondimenti di sistema e di scenario generale, le riflessioni per l’elaborazione di una strategia di sviluppo della provincia basata sulla promozione e cresci-ta dell’economia locale secondo le esigenze richieste dall’innovazione e dai processi di globalizzazione in atto, nel rispetto dei valori identita-ri e della sussidiarietà orizzontale assunti quali principi fondamenta-li per garantire il conseguimento e la capitalizzazione nel tempo degli obiettivi.La pubblicazione degli studi è sta-ta accompagnata da convegni nei quali è stata data l’opportunità alla classe dirigente valtellinese di di-battere sui temi trattati.Richiamiamo di seguito i convegni: del 25.11.1995 (SEV) “Una rete di servizi telematici in provincia di Son-drio: una proposta progettuale”; del 10.11.2000 (Un.Industriali-CCIAA) “Miti e realtà della new economy”; del 25.2.2002 e 26.5.2003 (Socie-tà di Sviluppo) per una rete di Ban-da Larga per la provincia di Son-

drio; convegni su “Valtellina. Profili di sviluppo” svoltisi il 23.11.2004 a Milano, Palazzo Affari Giurecon-sulti, e il 4.3.2005 a Sondrio, Sala della Provincia; Giornata dell’eco-nomia del 9 maggio 2005 (Sondrio, Camera di Commercio).Successivamente a cura della SEV è stato promosso uno studio-ricerca affidato al Ceris-Cnr di To-rino (Direttore Prof. Secondo Rol-fo) dedicato alla definizione di “Un modello di Polo Tecnologico per la Valtellina (2005)” presentato uf-

UN PROGETTO

DALLE SOLIDE RADICIficialmente a Sondrio (Sala della Provincia) nel convegno del 3 mar-zo 2006.Altri momenti di rilevanza pubblica sono da annoverare nella parteci-pazione: dal 15 al 18 marzo 2006 alla Fiera di Milano all’”Expo - ca-pitale umano dell’innovazione ed internazionalizzazione” con uno stand dedicato al Polo Tecnologico e a Convegni sull’innovazione; dal 11 aprile al 20 maggio 2006 a Son-drio, Palazzo Pretorio, all’apposita mostra sul Polo.

Alberto Quadrio Curzio

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Il Polo: un’opportunitàper le imprese

Uno dei primi organismi cui è sta-to dato il via all’interno della logi-ca del Sistema Politec, che pre-vede al suo secondo livello l’area dei collegamenti, è stato il Comita-to Interistituzionale (vedi box nel-la pagina) costituito allo scopo di avere un punto di raccordo a li-vello operativo tra i diversi enti operanti sul territorio.La sua funzione è quella di analiz-zare e coordinare, sin dalle fasi ini-ziali, i progetti elaborati dai diversi enti al fine di raccogliere opportuni-tà di collaborazione ed evitare so-vrapposizioni.Nella prima riunione del comitato sono stati anche presentati i pro-getti operativi di Politec tra i quali si segnalano per la loro importanza, l’acquisizione della licenza speri-mentale per la copertura WiMAX e le attività previste nel Protopo-lo. La riunione si è connotata come un’occasione favorevole per rac-cogliere importanti contributi dei partecipanti in merito ai principa-li programmi di innovazione che sono in fase di progettazione, al fine di avviare una prima opera di collegamento.

COMITATO

INTERISTITUZIONALE

Tra le diverse opportunità offerte dal Polo alle aziende interessate ad insediarsi all’interno di tale struttura riteniamo utile rimarcarne alcune già approfonditamente trattate negli studi e nei convegni che hanno pro-mosso l’avvio dell’iniziativa Polo.Il Polo crea un particolare humus imprenditoriale che consente alla singola impresa di elaborare le proprie strategie in un contesto di sinergia con gli altri attori della struttura, generando, un processo virtuoso che si autoalimenta. Le singole unità operative, attra-verso l’utilizzo dei servizi offerti da una struttura altamente qualifica-ta sotto il profilo delle conoscenze, produzione e diffusione di servizi innovativi, trovano nel Polo le mi-gliori condizioni per lo sviluppo del proprio disegno imprenditoriale dai punti di vista motivazionale, am-bientale, funzionale, relazionale, organizzativo e di marketing.La formula di “industry hotel” in-dividuata per la realizzazione del Polo progettata su basi privatisti-che, ma aperta ad una ampia col-laborazione con il settore pubblico, improntata ai principi della quali-tà, dell’efficienza, efficacia e razio-nalizzazione dei servizi trasversa-li, offre alle aziende la possibilità di accedere agevolmente a tutte le facilitazioni dell’“economia con-nessa” senza gli investimenti colle-gati, non solo all’acquisizione della proprietà degli spazi di insedia-mento, ma anche a quelli derivanti dalla necessità di avvalersi di forni-ture di servizi di ordine tecnologi-co, finanziario, consulenziale e di supporto alle fonti di finanziamento che verranno offerte dalle diverse entità costituenti il Polo. Il posizio-namento del capoluogo di Sondrio,

a circa 130 km di distanza da Mila-no capoluogo lombardo e capitale di uno dei 4 motori d’Europa (Lom-bardia, Baden-Württenberg, Rhö-ne-Alpes e Catalunia), e la messa in rete del Polo con i centri univer-sitari e i centri di ricerca, con la possibilità di partecipazione diretta alle iniziative generate dallo stesso sotto il profilo culturale, formativo, associativo e, in genere, relaziona-le, costituiscono condizioni molto favorevoli sia per la crescita e svi-luppo professionale delle risorse umane che per lo sviluppo di dise-gni progettuali innovativi che crea-no nuove occasioni di sviluppo.Il sito di insediamento del Polo al-l’ingresso della Città di Sondrio in un’area progettata per la creazione di un nuovo ampio Parco Fluviale dell’Adda - Mallero, con riforesta-zioni, aree a verde per il tempo li-bero, specchi d’acqua, percorsi pedonali e piste ciclabili, diretta-mente collegati con il centro stori-co della Città, costituisce inoltre la cornice suggestiva e invitante che completa lo scenario della loca-lizzazione urbanistico-immobiliare della struttura.

PresidenteDott. Stefano Besseghini

Amministrazione Provinciale di SondrioDott. Evaristo Pini

CCIAA di SondrioDott. Marco Bonat

Azienda Ospedaliera Provincia di Sondrio Dott. Roberto Rotasperti

Azienda Sanitaria Locale Provincia di SondrioIng. Emilio Triaca

Unione Industriali di SondrioSig. Paolo Mainetti

Società di Sviluppo LocaleIng. Sergio Schena

Unione Commercio e Turismo di Sondrio Dott. Enzo Ceciliani

Unione Artigiani di SondrioSig. Fabio Bresesti

Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di SondrioDott. Pietro Belottini

Associazione Provinciale Allevatori di SondrioDott. Cardelio Pruneri

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SONDRIO

PITAGORÁ è il periodico quadrimestraledel Polo dell’Innovazione della Valtellina Soc. Coop.

Autorizzazione del Tribunale di Sondrio n. 373.

Via Piazzi, 23 – 23100 SondrioTel. +39 0342 201815Fax +39 0342 [email protected]

Direttore Responsabile Maurizio Torri

Responsabile di redazioneStefano Besseghini

RedazioneRenato BartesaghiSergio Del BarbaClaudio Snider

Stampa e impaginazioneBonazzi - Sondrio

La realizzazione del Progetto Polo Tecnologico prevede un importan-te intervento urbanistico già appro-vato all’unanimità dal Consiglio co-munale di Sondrio presieduto dal Sindaco Dr.ssa Bianca Bianchini, che riqualificherà un’ampia parte della città .

La caratteristica principale di tale intervento è, in sintesi, ben rappre-sentata dalle seguenti grandezze:

superficie oggetto del PII sul-l’area Ventina: 310.000 mq; area edificabile: oltre 50.000 mq; investimenti con fondi privati e pubblici: 100.000.000 euro; posti di lavoro potenziali: circa 1.000.

La società Politec, all’interno del Polo Tecnologico, svolgerà le se-guenti funzioni previste dallo Sta-tuto. “Governo del funzionamento del Polo: svolgere funzioni di indiriz-zo e di governo del funzionamento del Polo dell’innovazione della Val-tellina, di coordinamento e control-lo delle attività complessivamente svolte dai soggetti operanti nel-l’area del polo dell’innovazione, af-finchè le prestazioni e le produzio-ni di servizi tecnologici offerte dagli stessi, siano coerenti con le fina-

L’INTERVENTO IMMOBILIARE

IPOTESI DI PROGETTO

lità di crescita e modernizzazione complessiva del tessuto economi-co della Provincia di Sondrio e dei territori limitrofi. Regole di insediamento: regola-re gli insediamenti dei soci coope-ratori nel Polo dell’Innovazione e la gestione dei contratti per l’utilizzo delle strutture immobiliari e tecno-logiche del Polo.” (art. 3)

VISTA AEREA DEL PROGETTO

TIRANOMILANO

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Via Lodovico Muratori, 8/a - 10126 Torino (TO) - Italytel. +39 011 2257912 - fax +39 011 2257920

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