Piovese sport magg2015 n57

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Trionfo alla prima edizione della Futsal Cup Una gran coppa per l’Asd Meggel Boxe Prossimo appuntamento il 30 maggio a Bovolenta pag. 17 Asd Santangiolese La società stringe un accordo con il Cittadella pag. 5 Pallavolo Piovese Intevista al capitano sempre in campo pag. 13 Sport del Piovese pag. 3 CALCIO La Piovese chiude bene pag. 7 CALCIO Polisportiva Corte, la strategia vincente pag. 23 MOTORI Il 24 maggio torna Pontelongo Rally Show pag. 24 CALCIO Us Arzergrande: obiettivi centrati Piove di Sacco - Sant’Anna di Piove di Sacco - Sant’Angelo di Piove di Sacco - Chioggia - Dolo - Adria - Mestre

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Piovese sport magg2015 n57

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Trionfo alla prima edizione della Futsal Cup alle pag. 6

Una gran coppa per l’Asd Meggel

BoxeProssimo appuntamento il 30 maggio a Bovolenta

pag. 17

Asd SantangioleseLa società stringe un accordo con il Cittadella

pag. 5

Pallavolo PioveseIntevista al capitano sempre in campo

pag. 13

Sportdel Piovese

pag. 3

CALCIOLa Piovese chiude bene

CALCIO

pag. 7

CALCIOPolisportiva Corte, la strategia vincente

pag. 23

MOTORIIl 24 maggio torna Pontelongo Rally Show

pag. 24

CALCIOUs Arzergrande: obiettivi centrati

Piove di Sacco - Sant’Anna di Piove di Sacco - Sant’Angelo di Piove di Sacco - Chioggia - Dolo - Adria - Mestre

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333CalcioSport

Lo scorso dicembre era diffi cile prevedere che la Piovese si sarebbe classifi cata al sesto posto. Alla sosta natalizia i ragazzi di Florindo stazionavano

a ridosso della zona play out. I più critici (e ci sono sempre tra i tifosi) dicevano che, se si fosse salvata, in ogni caso sarebbe stata una lotta fi no alla fi ne del campionato per non cadere giù di categoria. Ed invece ecco che proprio all’ultimo incontro i biancorossi rifi la-no un poker al Cerea e si stabiliscono a 47 punti in condominio con il Pozzonovo. Insomma, la seconda parte del campionato è stata un vero e proprio crescen-do rossiniano in cui la Piovese ha raccolto i frutti di un lavoro d’équipe, puntando sia sulla grande voglia di fare dei giovani (Alberto Correzzola, Parpajola, Munaretto, Ribuoli, Boscolo, Dalla Via) che sull’esperienza e solidi-tà dei senatori (Deinite, Mantovani, Morandi, Gianluca Correzzola, Tiozzo). Per non parlare dei giovani che mai come in questa stagione si sono rivelati importanti e decisivi in molti frangenti, vedi i vari Cecconello, Degan, Dei Poli, Nicoletto. La speranza è quella di poter man-tenere immutata l’intera rosa, andando a rinforzare la squadra dove Mister Florindo riterrà opportuno. Ma non è tempo di parlare di mercato.

Questa stagione ha dimostrato che la Piovese ri-partirà da una base importante; questi ragazzi hanno disputato 30 gare con l’impronta della squadra vincente e che vuole divertire. Dietro alle squadre che saliranno in D, ci sono i biancorossi, 45 gol fatti con la quarta miglior difesa (26 gol subiti).

E’ impressionante come questa squadra nel girone di ritorno in trasferta non abbia concesso nemmeno un gol alle avversarie (718 minuti di imbattibilità), con-cedendo solo 7 gol nelle 15 gare del girone di ritorno.

Con l’arrivo di Tiozzo a dicembre, con Mantovani e Munaretto si è composto un terzetto difensivo impene-trabile. Considerando che col Campodarsego è fi nita 3-2

e con l’Adriese abbiamo perso 0-2, la Piovese nel girone di ritorno ha mantenuto inviolata la porta per 10 gare su 15, scusate se è poco.

Con Gianluca Correzzola re dei bomber con 18 reti (più tre di coppa), solo dietro a Ballarini (22 nel Viga-sio), la squadra ha avuto un regolare rapporto gare/gol dove spicca il 40% delle realizzazioni proprio di Gian-luca. Da dicembre, il fratello Alberto ha buttato dentro 7 gol, in quelle gare chiuse o raggiunte grazie ai suoi gol. Ottimo il contributo anche del capitano Deinite con le sue 5 reti, come Morandi che fu proprio dal suo gol all’ultima di andata a Cerea che la Piovese riprese la scalata alla classifi ca. A segno anche Degan (2 reti), con Munaretto apristrada nell’ultima col Cerea in casa, Ribuoli che sbloccò la contesa a Verona col Golosine e Nicoletto che risolse Ambrosiana col suo shoot da 30 metri. Gloria anche per Dalla Via e Micheletto nel 7-0 con la Sambo. Una squadra che, se in trasferta ha sem-pre tirato fuori il meglio, in casa, al Vallini, ha perso troppi punti. Sono 27 i punti fatti, subendone solo 8 fuori casa. Al Vallini 20 punti ma ben 29 gol fatti.

Importante l’avvio di stagione dove i nostri sino alla sesta giornata sono rimasti quarti in classifi ca, per poi pagare il periodaccio autunnale, uscendo alla distanza per aggrapparsi al sesto posto fi nale.

Una stagione dove i ritmi sono stati sempre al mas-simo per una squadra che ha il presente ed il futuro dalla sua parte.

Ecco l’undici più impiegato da Mister Florindo in questa stagione: un bel 4-3-3 con Boscolo tra i pali, linea difensiva con Dei Poli, Munaretto, Mantovani e Cecconello. I tre in mezzo Degan, Deinite e Ribuoli, davanti Morandi e Parpajola gli sparring partner di Gian-luca Correzzola. Il pilota, quel Michele Florindo che alla sua prima esperienza da allenatore, ha costruito una Formula 1 che va fortissimo.

La squadra esplode nel girone di ritornodi Gianni Patella

Conclude la stagione al sesto

posto. Dopo un avvio alla

grande il brutto

periodo autunnale, un fi nale in crescendo che regala

al mister e ai tifosi

grandi soddisfazioni

Piovese Il bilancio di fi ne campionato

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Un’annata da incorniciare per il bom-ber biancorosso Gianluca Correzzo-la. Con la doppietta messa a segno

con il S.Bonifacese l’attaccante in forza alla Piovese ha raggiunto il record di 206 reti in campionato – per cui ha ricevuto dalla Piovese una targa -, ma le segnature au-mentano a 227 se si comprendono anche quelle siglate nelle coppe.

“Una bella soddisfazione – ci ha di-chiarato – che incornicia un’annata straor-dinaria, proprio quella con la quale volevo smettere di giocare e attaccare gli scarpini al chiodo”.

Ecco che Gianluca ci ha preceduti perché volevamo appunto domandar-gli qualcosa sul suo futuro, se sareb-be rimasto alla Piovese.

“Era da tempo che volevo smet-tere, anche per gli impegni che ho in ambito lavorativo, volevo però chiudere in bellezza e quest’anno mi sembra proprio quello giusto per farmi ricordare in maniera positiva per uno che sa fare gol”.

Allora ha proprio deciso, l’anno prossi-mo non lo vedremo più con la maglia della Piovese.

“Diciamo che ci sto ragionando, mi prendo un periodo di tempo per pensare, non ho pressioni di alcun genere, quindi

vedremo”.Un vero peccato se Gianluca smettesse,

per mister Florindo rappresenta una sicurez-za lì davanti, anche se l’arrivo a gennaio del fratello Alberto con le sue 7 reti potrebbe essere un valido contributo.

Gianluca ha fi nito il campionato con un bottino di ben 18 reti cui si aggiungono 3 segnate in coppa. Ma dove è andato Gian-luca ha sempre espletato alla meglio il suo mestiere di bomber in tutte le numerose squadre che ha girato.

Ha calcato i campi da calcio nelle pro-vince di Padova, Verona, Vicenza con una puntata anche in Toscana.

Gian Luca Correzzola, 33 anni, capo-cannoniere della Piovese con 11 gol (7 in campionato e 4 in coppa) tira pedate sin dall’infanzia nelle giovanili del Legnago per poi approdare al Padova dove in cinque anni

ha fatto tutta la scalata fi no ad arrivare nella Primavera col mister Carlo Sabattini. Dalla città del Santo Correzzola è ritornato al Le-gnago, in prestito in serie D dove ha messo a segno 7 reti. Quindi cambio di provincia per tre anni al Cologna Veneta sempre in serie D col bottino complessivo di 45 gol.

Sempre in provincia di Vicenza il bom-ber biancorosso passa al Bassano dove, con i suoi 7 gol, ha contribuito a portare la squa-dra vicentina in C2.

Dopo la parentesi vicentina Gianluca ri-torna nel Padovano e precisamente nell’Este (serie D) con un bottino di ben 17 segnature. Dalla città estense ecco la trasferta più lunga in Toscana, a S.Giovanni Val d’Arno in C1 con un contratto triennale, ma Gianluca sente la nostalgia di casa e, dopo un campionato, ritorna in terra veneta a S. Bonifacio (Vr) dove gioca due campionati in serie D mettendo a segno 40 gol permet-

tendo così alla squadra veronese di salire in C1 (8 gol il suo bottino).

L’attaccante biancorosso rimane a gio-care in serie D con l’Albignasego, l’Adrie-se (8 gol), a Venezia (15 centri) per poi ritornare a Legnago dove ha disputato tre campionati.

Il personaggio Gianluca Correzzola, il bomber biancorosso

“Un’annata straordinaria per chiudere la carriera”di Gianni Patella

In questa stagione ha raggiunto ben 227 gol e ha avuto tante

soddisfazioni. Ora pensa di appendere gli scarpini

al chiodo

4 Calcio44 Calcio Sport

E’ fi nito il campionato ma la Piovese intesa come dirigenza non va in ferie. Ecco che infatti è in pieno svolgimento la quinta edizione del torneo riservato ai giovanissimi che quest’anno invece che essere di valenza

regionale si espande ai confi ni nazionali. Infatti, oltre che i giovanissimi della Piovese, sono in lizza quelli del Cittadella, Altovicentino, Solisinese, Spal, Bian-coscudati, Clodiense, Virtus Vigontina.

Un mese di partite che si conclude il 29 maggio con le due fi nali.Tra il mese di maggio e giugno sono in calendario altri 5 tornei riservati

sempre ai giovani. Si tratta di manifestazioni che si concludono in giornata. Si inizia il 23 maggio con in lizza i pulcini 2006. Quindi il 30 maggio scendono in campo i Piccoli Amici 2008/2009, il 2 giugno ecco che vede impegnati quelli del 2007, il 6 giugno è la volta dei Pulcini 2004 e il 13 gli Esordienti.

E sempre per dire che la Piovese e i suoi tifosi non si fanno mancare nulla dall’8 giugno al 17 ecco che entra in scena il divertimento sano per i ragazzi con la solita edizione dei centri estivi ovvero i “Piovese Football Camp” riservati ai ragazzi dai 6 ai 15 anni con giochi, divertimenti vari e quest’anno ci sono delle belle sorprese per quanti vi parteciperanno. Per informazioni rivol-gersi alla segreteria della Piovese dalle 16 alle 19 oppure chiamare i numeri 049.5843.853 – 049.970.1742.

Altro importante appuntamento è per il 18 maggio nell’auditorium piovese di via Ortazzi allorché si terrà la quinta serata prevista dal progetto scuola calcio che verterà sul tema “La psicologia in età adolescenziale” spiegata dalla psicologa Catia Fiorin. Un momento valido per i genitori per capire come rap-portarsi in maniera corretta con i propri fi gli.

PIOVESE. Varie dopo la fi ne del campionato INIZIA LA STAGIONE DEI TORNEI PER I GIOVANI

G.P.

Dall’8 al 17 giugno appuntamento per i ragazzi dai 6 ai

15 anni con i centri estivi “Piovese Football Camp”

CLASSIFICA DEI MARCATORICampionato

18 RETI: Correzzola G.7 RETI: Correzzola A.

5 RETI: Deinite, Morandi2 RETI: Cortella, Degan

1 RETE: Dalla Via, Iorio, Micheletto, Munaretto Nicoletto, Ribuoli

Coppa Italia 3 RETI: Correzzola G.

1 RETE: Pellegrini

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555CalcioSport

E’ un impegno su più fronti quello dell’A.s.d. Santangiolese Calcio. L’atti-vità calcistica sul capo è soltanto uno degli aspetti di una seria program-mazione che si sviluppa su più ambiti. La focalizzazione innanzitutto sul

settore giovanile ha portato la società ad iniziare un progetto con le scuole elementari del paese.

Un allenatore formato allo scopo ha partecipato ad alcune ore di edu-cazione fi sica negli orari scolastici cercando di trasmettere agli alunni una formazione di base sia teorica che tecnica. Questo, oltre a dare un valore aggiunto alla qualità dell’offerta proposta, ha avuto anche dei riscontri posi-tivi in termini di nuove iscrizioni.

La società ha poi concluso un prestigioso accordo di affi liazione con il Cittadella, società che milita nel campionato di Serie B. Una collaborazione che prevede da un lato stage formativi per gli allenatori della Santangiole-se che avranno la possibilità di recepire nozione da personale qualifi cato e preparato.

Dall’altro, lo stesso Cittadella porterà uomini del suo staff direttamente a Sant’Angelo per eseguire delle sedute in loco. Altro aspetto decisamente di rilievo è sicuramento il continuo aggiornamento dei componenti della so-cietà.

In particolare in questi mesi ci si è concentrati sulla formazione per l’uso del defi brillatore come da disposizioni del Decreto Balduzzi. La società di è dotata anche di un fi sioterapista per fornire un supporto qualifi cato agli atleti.

Anche questa estate, infi ne, sarà riproposto il campus estivo di una settimana per i bambini. Un’iniziativa con il calcio come pretesto per la socializzazione e la condivisione di regole e principi formativi.

Asd Santangiolese La programmazione e le attività

La società stringe un accordo col Cittadelladi Alessandro Cesarato

Si tratta di una collaborazione che prevede stage formativi e continuo aggiornamento. Al centro

dell’attenzione anche il settore giovanile. Iniziato un progetto con le scuole elementari del paese

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6 Calcio a 566 Calcio a 5 Sport

L’A.s.d. Meggel C5 mette in bacheca la prima edizio-ne della Veneto Futsal Cup. Un risultato di grande prestigio per i ragazzi di mister Andrea Pasianot che

sono riusciti a spuntarla in una competizione che all’inizio vedeva impegnate le squadre venete delle categorie D, C2 e C1. Oltre ottanta compagini.

Una vittoria arrivata dopo una sfi da non adatta ai de-boli di cuore contro il Vicenza C5 sul campo neutro del palazzetto dello sport di San Martino di Lupari.

Una partita tra squadre della stessa categoria (entram-be in C1) terminata 10 a 9 per la Meggel, decisa solo alla roulette dei calci di rigore dopo quasi un’ora di gioco effettivo.

“La fi nale vinta - dice il presidentissimo Flavio Meg-giorin - è stato il coronamento di un anno fatto di grandi sacrifi ci che solo chi ha vissuto nello spogliatoio può capire sino in fondo. Il nostro è un vero gruppo, una famiglia, con i ragazzi che non hanno mollato mai nonostante infortuni e squalifi che”.

“Un applauso - continua - va fatto anche al Vicenza C5, squadra che per alcuni tratti della partita ci ha messo sotto e che merita di essere arrivata seconda in campio-nato e in fi nale di play off validi per la serie B nazionale.

Giocatori di altra categoria che la Meggel ha saputo tenere a bada se non con il gioco comunque grazie a un livello atletico fenomenale”.

I ragazzi della Meggel hanno voluto dedicare la vit-toria anche ai compagni infortunati, Alessandro Bellio e Nicholas Celin, che non sono potuti scendere sul parquet.

di Alessandro Cesarato

Arzergrande

L’Asd Meggel trionfa alla prima edizione della Veneto Futsal Cup

La rosaGiocatori: Domenico Palmisciano, Daniele Calgaro, Piero Zecchini, Marco Bernardi, Nicolas Celin, Nico Idolati, Nico Tumiati, Andrea Peron, Stefano Livieri, Vito Vitale, Stefano Meggiorin, Fabio Rampazzo, Alber-to Faggin, Nicola Bertoldo, Paolo Giorgi, Marco Businaro e Alessandro Bellio.Staff: Andrea Pasianot (allenatore), Riccardo Rossi (preparatore portieri)

Un risultato di grande prestigio per i ragazzi di mister Andrea Pasinot

in una competizione che vedeva impegnate oltre 80 squadre venete

Un risultato di grande prestigio per

Trentaduesimi: 24-25 novembre 2014Meggel (C1)-Adria(D) 8-2

Sedicesimi: 22-23 dicembre 2014Meggel (C1)-Annia Serenissima(C2) 4-3

Ottavi: 19-20 gennaio 2015Meggel (C1)-Marola(D) 8-0

Quarti: 2-3 marzo 2015Meggel(C1)-Ponte nelle Alpi(D) 8-0

Semifi nali: 16 marzo 2015Meggel (C1)-Badiese(D) 4-2

Finale: 19 aprile 2015Meggel(C1)-Vicenza C5(C1) 10 - 9

dopo calci di rigore

Il percorso della Meggel alla Veneto

Futsal Cup:

allevamento cani di razzalabrador e goldenallevamento cani di razzalabrador e goldenlabrador e golden

MAPA D I D A R I O G R E G I A N I N · 30014 C A V A R Z E R E (V E N E Z I A )T E L . 340 3829411 · W W W . G O L D E N F L AT L A B R A D O R . I T

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777CalcioSport

Le squadre dall’età più avanzata della nostra Polisportiva sono le categorie Giovanissimi e Allievi. Due squadre che

rappresentano realtà opposte ma legate dalla gestione che vogliamo portare avanti all’interno della nostra società: senza lavo-ro e programmazione non si ottiene niente. La squadra Allievi è una new entry della no-stra Polisportiva, proprio perché l’obiettivo da raggiungere è quello di avere tutte le categorie del settore giovanile. L’anno zero della nostra squadra Allievi è il primo mat-tone di una squadra tutta da costruire, dove lo scopo stagionale non era il risultato ma la creazione di un gruppo coeso per i prossimi anni. La guida da mettere a capo di questi ragazzi diventa quindi un ruolo fondamen-tale, spazio occupato dal nostro mister Luciano Varotto, che ha portato avanti con decisione e impegno questo primo anno. In questo caso programmazione e tanto lavo-ro sono le uniche armi a nostra disposizione per piano piano creare una squadra com-petitiva anche a questo livello. Le diffi coltà sono state molteplici, ma con le giuste cor-rezioni si è creata una squadra molto unita, che nonostante l’evidente gap con le altre compagini non molla un centimetro. Un episodio è molto signifi cativo di questa an-

Direttore Generale, quanta re-sponsabilità

“E quante soddisfazioni no? Sin-ceramente sta un po’ nella mia natura, do sempre quasi tutto per scontato, ma quando mi è stato proposto dal vecchio direttore sportivo di prendere il suo posto non avevo pensato di quanto fosse diffi -cile questo ruolo. Ma non importa, ora ci sono e rifarei questa scelta altre mille volte. Credetemi, tranne questo ultimo periodo perché impegnato su altri fronti, ho passato più tempo in campo in que-sti due anni che in tutta la mia vita da calciatore, scendo in campo e mi sento realizzato, scorgere i sorrisi dei nostri bambini, gli sguardi fi eri e realizzati dei nostri ragazzi, mi rendono felice, è unico, mi fanno capire che la strada e quella giu-sta, perché sarebbe troppo facile scegliere il posto dove poter portare avanti le tue idee, magari società già avviate e con una storia calcistica più importante della no-stra alle spalle, troppo facile, io, anzi, noi viviamo di passione, amore per lo sport, non mi vergogno a dire, anzi, ne vado fi ero, non percepiamo alcun rimborso spe-se, viviamo alla giornata, viviamo di quei sorrisi che ho detto prima, non c’è rim-borso spese che possa ripagare di questo. Permettetemelo FORZA CORTE”.

Allora ci saranno grandi progetti nel prossimo futuro

“I progetti sono tanti, anzi, tantissi-mi, dobbiamo solo però avere pazienza, quella che ci ha fatto diventare ciò che siamo ora, mi piace però parlare del presente e vorrei tornare alla domanda di prima, se i nostri ragazzi sorridono e si sentono realizzati è grazie al grande lavoro che i nostri mister e responsabili delle varie categorie fanno, senza questo grande loro lavoro non avremmo raggiun-to questi risultati. Non dimentico nemme-no i nostri dirigenti, la società e tutte le persone che ci vogliono bene e credono nel nostro progetto, permettetemelo di nuovo …. FORZA CORTE”.

GIANLUCA COSTA: “VIVIAMO DEI SORRISI DEI NOSTRI RAGAZZI”

L’intervista, il direttore generale

Polisportiva Corte Le categorie Giovanissimi e Allievi

Lavoro e programmazione: la strategia vincente

Nato ad Abano Terme il 17 gennaio 1972, è alla polisportiva come

dirigente da 3 anni

777CalcioSport

Cominciamo a diventare grandi. Questo è il pensiero che può sintetizzare il nostro obiettivo per le squadre della

categoria Esordienti, composte da ragazzi di 12 e 13 anni. In questa età per loro ricca di cambiamenti, un ulteriore passo verso la maturità viene richiesto ai ragazzi in campo calcistico: iniziano infatti adesso a diventare più grandi e le regole con cui giocano comin-ciano ad essere sempre più simili a quelle del calcio a 11 vero e proprio.

Proprio per questo motivo da quest’an-no la linea della società, aiutata anche dal grosso numero di ragazzi che hanno deciso di confermare la propria iscrizione o di farlo per la prima volta, è quella di formare, con riferimento a questa categoria, due squadre, con obiettivi in parte uguali ed in parte di-versi. La motivazione alla base di questa decisione è essenzialmente quella di forma-re una prima squadra che sia costituita in particolar modo dai ragazzi più piccoli e da quelli che si avvicinano solo in questo mo-mento al mondo del calcio, facendo loro di-sputare il campionato a 9, permettendo così loro di approcciarsi in maniera più delicata alla nuova categoria. Sempre seguendo tale ragionamento si è pensato alla costruzione della seconda squadra formata dai ragazzi che hanno già avuto esperienza nella cate-goria Esordienti, e che presentano un livello di crescita e maturità più omogeneo. Quello che si cerca di fare con questa seconda è di avvicinarli, come accennato prima, al calcio vero e proprio, e per questo si è deciso di iscriverli nel campionato primaverile 11vs11 che permette, oltre che l’ulteriore crescita dei ragazzi, il successivo passaggio alla ca-tegoria Giovanissimi che dopo qualche mese

li vedrà impegnati. E’ bene sottolineare, tuttavia, che anche in queste due categorie il lavoro viene svolto seguendo una conti-nuità con l’attività di base, implementando sempre nuove abilità e conoscenze, ma mantenendo e garantendo il divertimento dei ragazzi che deve essere alla base dello sport in generale, e del calcio in particolare: è per questo che molto raramente ognuno dei nostri ragazzi non si trovi con un pal-lone incollato ai piedi durante gli esercizi, anche nella sessione di attività prettamente atletica. Permettendo ai ragazzi questi due step di crescita nelle due squadre si riesce non solo a trarre il meglio da chi, per diversi motivi, si ritrovi ad essere più pronto degli altri, ma anche a far crescere e maturare chi parte un po’ indietro, ad esempio perché si affaccia solo adesso al mondo dello sport.

Concludendo, vista la sua prossimità, non possiamo non parlare del 6° Memorial Manuel Mironi. Il Memorial Manuel Mironi si svolge alla fi ne del mese di maggio, domeni-ca 24 maggio quest’anno, ed è una prezio-sa occasione per ricordare al meglio uno di noi, Manuel, che uno sfortunato incidente ci portò via nel fi or della giovinezza. Il torneo è dedicato alle categorie pulcini e piccoli amici, e il successo ottenuto nelle scorse edizioni ci fa scommettere che anche quest’anno si possa rivivere la splendida giornata di sport che in crescendo ci ha accompagnato negli ultimi anni. Proprio per perseguire la nostra linea di attività di base e le disposizioni FIGC, non ci saranno vincitori e vinti, ma solo gran-dissimo divertimento per i nostri piccoli, che saranno tutti premiati nella cerimonia fi nale. Che dire, appuntamento al campo di Corte il 24 maggio. Vi aspettiamo tutti!

Lei è in questa realtà da poco tempo, ci parli un po di lei e delle sue prospettive.

“Provengo dal settore della Pallavolo e sono arbitro federale dal 1980, quando mi hanno proposto di far parte di questa società sportiva per occuparmi della segreteria ho risposto subito di sì. Sono entusiasta nel vedere come lavorano tutti i nostri collaborato-ri all’interno della società, nel 2013 si è rinnovato il direttivo e con il nuovo proposito da parte di tutti di aumentare il numero degli iscritti, subito l’anno successivo da 74 ragazzi ci siamo ritrovati a gestire un numero doppio di presenze in breve tempo. Mi sono det-to assieme al Direttore Generale Sig. Costa Gianluca, perché non inserire di nuovo il settore della Pallavolo nella nostra Polisportiva?

Subito ci siamo fatti rimboccati le maniche e in breve tempo abbiamo raggiunto anche nella Pallavolo numeri impensabili, abbiamo in prova 36 ragazze per il Mini Volley e l’Un-der 12.

Se il gruppo rimane com-patto e con la grande voglia di lavorare questa società diventerà in breve tem-po una grande realtà, perchè l’importante è essere uniti e con tanta vo-glia di aiutare i giovani a c r e s c e r e insieme”.

RENATO SPORZON: “LA NOSTRA SCOMMESSA SULLA PALLAVOLO”

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La squadra degli Esordienti La squadra degli Esordienti Misti

Una prima squadra sarà formata dai più piccoli, la seconda squadra invece dai ragazzi più grandi che

giocheranno con regole e modalità più simili al calcio a 11

nata degli Allievi: il nostro difensore centrale Carlo Righetto che ha esordito anche con la prima squadra, avendo un ottimo impatto. Il futuro di questa categoria sarà sicuramente in crescendo grazie al lavoro di Mister Varot-to e tutti i dirigenti al suo seguito, e anche da un gruppo genitori che riconosce il lavoro di aggregazione e impegno che ci prefi ggia-mo da sempre.

La categoria Giovanissimi rappresenta invece una gradita sorpresa, frutto del la-voro effettuato dai mister delle categorie precedenti. La squadra si è classifi cata al secondo posto in campionato, accedendo così ai quarti della fase fi nale del campiona-to provinciale. Risultato eccezionale, frutto del lavoro associato dei diversi allenatori

nelle diverse categorie. In questo caso la guida è affi data ad Andrea Masiero, uomo simbo-lo nella nostra società, essendo capitano della prima squadra. Un mister che con la sua esperienza, e quella del suo staff, ha fatto passare di livello un gruppo con un ottima base tecnica. Il lavo-ro costante unito ad un ottima preparazione tecnica del nostro allenatore ha fatto sì che al giro di boa, da Gennaio in poi, la caval-cata dei nostri atleti sia stata qualcosa di in-credibile, specialmente nella sua costanza. Questo non signifi ca che sia stato un cam-

mino solo in discesa, gli ostacoli da superare sono stati molteplici, specialmente a livello di motivazioni. E’ facile adagiarsi sugli allori in queste situazioni, ma grazie all’esperienza di Mister Masiero i

piedi sono sempre ben rimasti ancorati a terra, e questo aspetto è e sarà sempre fondamentale per l’equilibrio della squadra. Per noi questa squadra rappresenta l’esatto immagine che vogliamo dare della nostra Polisportiva: risultati che arrivano solo dopo la giusta programmazione, il duro lavoro e l’impegno da parte dei giocatori, degli alle-

natori e di tutto lo staff tecnico. Il lavoro che comincia dalle scuole calcio, che continua nelle categorie esordienti con i primi vagiti di agonismo vero e proprio; e che solo a par-tire dai Giovanissimi da i frutti, se fatto nel modo giusto. Tutto questo si può realizzare solo se tutte le varie categorie perseguono gli stessi obiettivi di base della società, portando ragazzi preparati atleticamente e mentalmente a impegni sempre maggiori. Quest’anno possiamo incorniciare la sta-gione dei nostri Giovanissimi, per il gruppo che si è formato ancora di più, per il loro comportamento e il loro impegno, che non devono rappresentare un punto d’arrivo, ma solo una piccola tappa nella crescita della Polisportiva Corte.

La squadra Allievi è una new entry

della Polisportiva. La categoria

Giovanissimi è una positiva sorpresa

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Una partita all’insegna dell’amicizia, al di là del risultato, anche se in palio c’è sempre una coppa da mettere in

bacheca. Si è svolta quest’anno nell’impianto

sportivo di Codevigo la seconda edizione del Trofeo della Saccisica che la società calcistica A.s.d.

La Saccisica mette in palio sfi dando una delle società della zona.

L’idea è nata dal presidente Flavio Goffo che quest’anno ha trovato il pieno riscontro e la gradita ospitalità del collega Adriano Viale.

Una partita secca, tra due squadre che in questa stagione hanno militato nel campionato di Terza Categoria anche se in gironi diversi.

di Andrea Varagnolo

Codevigo Trofeo della Saccisica

La squadra di casa vince ai rigori

Una partita all’insegna dell’amicizia, del divertimento e dell’entusiasmo. Le due squadre hanno pareggiato 2-2 ai tempi regolamentari

Ad aggiudicarsi il trofeo è stata proprio la compagine di casa che ha avuto la me-glio solo ai calci di rigore.

I tempi regolamentari sono fi niti sul due a due con il Codevigo che, grazie alla doppietta dello juniores Riccardo Musacchi, è riuscito a colmare l’iniziale doppio svan-taggio.

Alla partita, divertente ed entusia-smante, ha partecipato anche un discreto numero di spettatori. Al triplice fi schio gli spogliatoi hanno fatto da cornice alle pre-miazioni di rito per poi ospitare una cena comune tra le due squadre.

8 Calcio88 Calcio Sport

CONSELVEPERNUMIA

MASERÀ DI PD

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Page 9: Piovese sport magg2015 n57

Domenica 7 giugno a Piove di Sacco (Pd) e a Cam-polongo Maggiore (Ve) si svolgerà BICINCITTA’ 2015 la tappa locale della manifestazione nazionale organizzata dalla UISP con lo scopo di promuovere la mobilità sostenibile, lo stile di vita attivo e per dire basta al consumo di nuovo territorio. L’i-dea è quella di diffondere sempre più il concetto di “smart city” dove grazie all’utilizzo delle tecnologie “intelligenti” associato ad un approccio sistemico si punta a rendere i centri urbani sostenibili sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista sociale. E poiché correre ed andare in bicicletta migliora sia la nostra vita quotidiana ma migliora anche le città vorrem-

mo che questi stili di vita fossero assimilati e fatti propri non solo in giornate eccezionali ma durante tutto l’anno. Bicincittà 2015 gode del patrocinio della Presidenza della Repub-blica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La tappa locale è patrocinata dalle Amministrazio-ni Comunali di Piove di Sacco (Pd) e di Campolongo Maggiore (Ve). La manifestazione rientra negli eventi della Giornata nazionale della bicicletta alla quale aderiscono più di 100 città italiane.

DOMENICA 7 GIUGNO A PIOVE DI SACCO C’E’

BICINCITTÀmassaggio publiredazionale

IL PERCORSO• Partenza ore 9,00 dal piazzale della pale-stra CRAZY BODY VILLAGE Via Gelsi, 86 – Z.I. PIOVE DI SACCO (PD)• Percorso di circa quindici chilometri per le strade poco trafficate dei comuni di Piove di Sacco e di Campolongo Maggiore• Tappa ristoro in una zona di particolare pregio ambientale sita nel comune di Campo-longo Maggiore• Arrivo presso il centro Commerciale Piaz-zagrande Via Fratelli Sanguinazzi, 1 Piove di Sacco (PREMIAZIONI E RISTORO OFFERTO DAL CENTRO COMMERCIALE)

I PREMIPremi in buoni acquisto per un importo di euro 2.500,00 (duemilacinquecento/00) per i gruppi, le scuole, le classi…più numerose.Partecipare a bicincittà può essere un modo per vincere fondi da destinare alla propria classe scolastica, al proprio gruppo sportivo, al proprio ente… ed è semplice farlo basta essere in tanti e aver voglia di fare una bella biciclettata.

I GADGET ED IL PRANZOA tutti i partecipanti sarà consegnata la t-shirt dell’evento ed i gadget offerti dagli sponsors della manifestazione. E’ previsto un punto ristoro a metà percorso e una grande insalata di riso offerta all’arrivo dal Centro Commerciale Piazzagrande.

L’ADESIONE E LE INFORMAZIONICRAZY BODY VILLAGETel. 049/970.43.36 [email protected]

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Allenatore della squadra maschile della Pallavolo Pio-vese è Samuele Friso. Piovese doc, di Corte per la precisione, ha 42 anni. Ingegnere elettrico laureato

a Padova, è titolare di organismo notifi cato operante nel settore delle verifi che di sicurezza obbligatorie per legge. Conosciamolo meglio.

La pallavolo è una questione di famiglia? “Condivido la passione con mia moglie, anche lei ex

giocatrice. Le fi glie, due più una terza in arrivo, seguono invece altre discipline”.

Da quanto alleni?“Il primo allenamento risale al 1999, per conto del-

la società Pallavolo Codevigo. Ho allenato il Mini volley, l’Under 12 femminile e le squadre miste. Successivamen-te ho guidato squadre per conto della società Pallavolo Piovese: prima l’Under 12 femminile e poi la Terza divi-sione maschile. Le stagioni trascorse con la Terza divisio-ne maschile sono state numerose, passando attraverso anche la Seconda e la Prima divisione. Ci sono stati anni di pausa per dar spazio ai lieti eventi familiari, anche se la passione condivisa con la moglie mi ha dato la possibilità di mantenere sempre vivo l’interesse”.

Come sei diventato allenatore?“Per gioco mi sono messo ad allenare una squadra

amatoriale di pallavolo misto, uomini e donne, cercando di impostare l’allenamento e le partite. Agli inizi ho conti-nuato a giocare, oltre ad allenare, ma ho notato subito la notevole differenza tra essere “giocatore” ed essere “alle-natore”. Allenare mi ha fatto rivivere le stesse sensazioni di quando giocavo, con l’aggiunta che l’esito della gara in buona parte dipendeva da me. E’ una soddisfazione esclu-sivamente personale, vivere la gara con la stessa adrena-lina di chi sta in campo è impagabile. Diffi cile trovare chi si complimenta con te dopo una vittoria, molto più facile

trovare chi ti recrimina le scelte fatte dopo una sconfi tta. Per questo dico che allenare deve essere una scelta perso-nale: non devi mai aspettarti elogi o complimenti”.

Da giocatore che carriera hai avuto?“Ho iniziato a giocare tardi, quando avevo già 18

anni. L’altezza e le capacità atletiche mi hanno permesso di giocare fi no alla categoria B2 nella società Serenissima Volley. Peccavo sicuramente nell’aspetto tecnico, vista la tarda età di approccio a questo sport ma volontà ed entusiasmo mi hanno permesso esperienze di un certo livello”.

Che tipo di approccio usi?“L’approccio che preferisco è quello basato sul diverti-

mento. Gli sport di squadra hanno il loro punto di forza nel gruppo. Un gruppo che sa divertirsi è un gruppo destinato a crescere, a osare, a sperimentare. Il divertimento mo-tiva più di ogni altra cosa, ti aiuta a mantenere fede agli impegni, a rispettare il compagno, a capire i limiti dello stesso e i propri. Questo deve esistere in equilibrio con il sacrifi cio richiesto per ottenere i risultati. Ciò che propon-

go in allenamento è il divertimento per gli atleti, ciò che voglio ottenere è il mio divertimento a fi ne campionato: a volte ci riesco. Tutte le squadre partono con obiettivi di vit-toria, ma solo una vince. E’ ciò che rende bello lo sport”.

Che tipo di gioco proponi?“Propongo sempre un gioco veloce, cerco di riporta-

re in allenamento i ritmi di gara, dosando l’acceleratore con buon senso. A volte le situazioni in palestra portano a scontri emotivi tra i giocatori, tutti noi reagiamo allo stress in maniera diversa. L’allenatore deve sapere quan-do accelerare, quando frenare e anche quando fermarsi. A volte una rifl essione, una condivisione con il gruppo su situazioni o scelte porta a ottenere un rispetto reciproco da cui tutti ne traggono vantaggio”.

Che diffi coltà incontri nella tua attività?“Il tempo. Variabile moderna che ci ostacola anche

sulla vita privata. Fermarsi a ragionare sta diventando un lusso. Spingo allora sulla qualità, ma per farlo ci vuole preparazione, la quale richiede tempo. Allora si parla di “passione”, termine usato per giustifi care un impegno

inferiore a quello lavorativo, a volte superiore a quello familiare, ma non remunerato abbastanza da defi nirlo “professione”.

Delusioni e gioie sportive?“Delusione: la recente sconfi tta in coppa Padova.

Un po’ ci credevamo tutti. Gioia: la prima vittoria di un campionato (dalla Terza alla Seconda divisione) avvenuta ormai qualche anno fa”.

Progetti futuri?“Fino ad ora abbiamo vissuto ogni stagione partendo

da dove siamo arrivati, cercando di fare sempre qualche passo in più rispetto all’anno precedente. L’anno scorso abbiamo lottato per la salvezza come neo promossa in Prima divisione, ora lottiamo per la promozione in serie D. Mancano ancora poche partite e i giochi sono ancora aperti. Preferisco non sbilanciarmi”.

Aspirazioni?“Capire le mosse giuste in anticipo rispetto agli altri,

e su questo argomento non ci sono libri che te lo inse-gnano”.

Il personaggio Gianluca Correzzola, il bomber biancorosso

Samuel Friso, l’allenatore che punta sullo spirito di squadradi Alessandro Cesarato

Il volley una passione di

famiglia, che il coach racconta insieme alla sua esperienza da

giocatore prima e poi da allenatore. Il divertimento e il gruppo sono per lui gli ingredienti

essenziali per far crescere una

squadra

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Ebano Maurizio,nato a Venezia il 29 agosto 1955, residente a Mirano, sposato con due fi gli. Libero Professionista, da sempre impegnato nel Veneto con studi in riviera del Brenta, Bassa Padovana e Castelfranco.Fondatore nel 2004 dell’Associazione Artigianato Padovano Piccole e Medie Imprese e ne diventa prima Direttore e, successivamente, con la crescita della stessa Direttore Generale.

Da sempre impegnato nell’amministrare bene e per il bene dei cittadini, propositore di leggi per la tutela delle Micro, Piccole e Medie Imprese come la Legge per i Consorzi Fidi che ancora oggi ritiene indispensabile per la tutela delle imprese attraverso l’adesione ai Consorzi Mutualistici, perché le BANCHE svolgano le funzioni di BANCHE erogando denaro a medio e lungo termine e gli imprenditori utilizzino le Banche per le Loro funzioni e per le azioni che devono intraprendere.

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Andrea Spinello: “Non si è capitano solo in partita ma anche negli allenamenti”

Pallavolo Piovese Il personaggio

di Alessandro Cesarato

Parola ad Andrea Spinello, capitano della squadra maschile della Pallavolo Piovese.

Chi è Andrea Spinello?“Sono nato nel 1976 e risiedo ad Arzergrande. Sono un inge-

gnere elettronico laureato a Padova e lavoro in ambito service per un’importante società italiana. Sono sposato (in squadra solo io e l’allenatore lo siamo…) e ho da poco una fi glia”.

Ricordi degli inizi?“In realtà ho cominciato tardi col volley, a 18 anni. Il tutto è par-

tito con un po’ di testardaggine, perché nel mio paese non c’era una realtà del genere. Grazie al supporto dell’allora società Serenissima Volley siamo riusciti a far partire un progetto giovanile, culminato con la partecipazione al campionato di Terza divisione, subito vinto. Dopo diverse esperienze sono approdato a Piove di Sacco in una so-cietà nuova, a seguito della chiusura della “storica” Pallavolo Piove. Il gruppo allora era eterogeneo, con diversi giocatori alle prime armi ma desiderosi di imparare. Ho un bel ricordo di quel periodo”.

Ruolo?“Ho da sempre fatto la banda. Lo ritengo il ruolo migliore e più

completo. In qualche situazione è capitato di fare pure il palleggiatore in quanto, soprattutto in passato, si trattava di un ruolo con pochi interpreti. Nell’ultimo periodo mi sono cimentato anche con il ruolo di libero”.

Com’è nata la passione per la pallavolo?“Per gioco, come molte altre cose in fase adolescenziale. In real-

tà ritengo che i successi della nazionale di Velasco e il movimento che era andatosi a creare attorno al campionato italiano degli anni ‘90 abbia sicuramente amplifi cato la cosa. Il fatto poi, come detto, di aver posto le basi per una realtà locale ha fatto il resto”.

Cosa signifi ca essere il capitano di una squadra?“E’ un ruolo che ricopro da così tanto tempo che forse a volte

tendo a darlo per scontato… Di fatto penso che non si smetta mai di farlo o, meglio, di esserlo. Non solo in partita, ma anche durante la settimana, per esempio nei rapporti con l’allenatore. Il rapporto d’amicizia con i giocatori semplifi ca di certo la cosa, anche se durante le partite non è semplice a volte tenere a bada i bollenti spiriti. Da non dimenticare poi il rapporto con gli arbitri, non sempre facile ma che spesso, se si mantiene l’equilibrio, diventa la chiave per la vittoria”.

Come hai visto cambiare questo sport?“L’ho visto cambiare molto e non solo nelle regole. Sarebbe

facile, infatti, citare il rally point system, l’inserimento del libero o, ancora, i palloni colorati e più sgonfi . A mio parere il cambiamento più marcato è stato tuttavia nei giocatori. Ho l’impressione che sia stata persa un po’ di passione e di volontà al sacrifi cio. Ritengo che sia anche per questo se negli ultimi anni stiamo assistendo a un len-to declino, in modo particolare in ambito maschile. Gli uomini forse preferiscono altro o, peggio, forse preferiscono non fare sport, cosa sicuramente peggiore”.

Perché consigliare questo sport?“E’ una bella esperienza di vita. E’ uno sport di squadra, ma

nel quale il singolo si ritrova a dover gestire la situazione. E’ uno sport senza contatto fi sico, che richiede di lavorare molto sugli aspetti psicologici, sia personali sia di squadra. E’ dunque una disciplina che permette un percorso complesso, non limitato a singoli aspetti. Lo consiglierei a un ragazzo proprio per questi motivi, oltre che per la possibilità, come nel nostro caso, di trovarsi a contatto con un am-biente divertente e anche goliardico. Il divertimento deve mantenere, a mio avviso, un ruolo di primo piano”.

PallavoloSport

“L’amicizia rende più semplici le cose, ma fondamentale per un

capitano è curare anche il rapporto con l’allenatore e in partita con

l’arbitro: mantenere l’equilibrio in campo si rivela la scelta

vincente”

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Fabio Comparato premiato a Montecarlo

Titolo mondiale nella F4s Motonautica

di Daniele Venturini

Fabio Comparato dopo il prestigioso titolo mondiale di categoria di Notting-ham conquistato quest’estate è stato

premiato allo Sporting Club di Montecarlo nel Principato di Monaco dall’ambasciatore italiano in terra monegasca.

Ricordiamo a chi non lo sapesse an-cora che Fabio è il fi glio del mitico Alberto Comparato, campione del Mondo in classe

formula 2. Papà Alberto è anche l’allenatore di

Fabio che, a soli 17 anni, sta ottenendo dei risultati di grande rilievo e rappresenta un talento per la motonautica clodiense e mondiale che ha sempre dato lustro alla nostra città.

Il Team Clodiense si sta già preparando per la prossima stagione. Gli obiettivi sa-

ranno quelli di riconfermare il Mondiale e anche l’Europeo.

Fabio si sta già preparando nei test per il salto di categoria, passando alla Formula 2 nel 2016 dove il papà ha vinto il Mon-diale con la speranza che il fi glio, vista la giovane età, possa far ancora meglio gareg-giando nella mitica Formula 1.

MotonauticaSport

Il portale d’informazione de laPiazza, dove le notizie arrivano ancor prima che nelle case. Ogni mese una selezione dei migliori articoli viene pubblicata sul web rendendola disponibile al com-mento e al dibattito tra i lettori. La sezione dedicata alle notizie nazionali, invece, viene aggiornata quotidianamente con le prin-cipali news che riguardano la vita del Paese. Non mancano son-

daggi, annunci con le ultime novità su motori, moda, tecnologia, ecologia, benessere e gossip. Un piccolo spazio è destinato anche a La PiazzaTv, il monitor dal quale si possono seguire le notizie che arrivano direttamente dall’Amministrazione regionale.

20 anni fa ha preso forma quello che poi è diventato il giornale laPiazza – mensile d’informa-

zione locale, recapitato – per primo in italia – attraverso una di-stribuzione dedicata e poste italiane a oltre 310.000 nuclei familiari

e attività commerciali, mensili laPiazza sono diventati oggetto di una crescente e partecipata attenzione da par-te dei cittadini e delle comunità locali. Un’informazione locale attenta al territorio ed alle sue problematiche, aspetti spesso scarsamente considerati. Ogni edizione rappresenta oltre che uno strumento di informazione, anche uno spazio di dibattito sociale e politico e di approfondimento culturale. Ogni mese, da 20 anni, più di trecento attività commer-ciali scelgono La Piazza per comunicare con i propri clienti.

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L’associazione boxe Cavarzerana pri-meggia al Campionato Regionale Se-nior di Pugilato olimpico con due ori e

due argenti. Gli incontri si sono disputati da venerdì 17 a domenica 19 aprile al Palaz-zetto dello Sport di Borgo San Giovanni, in collaborazione con il Comune di Chioggia e con la Pro Loco di Chioggia e Sottomarina.

Sul ring circa settanta atleti provenien-ti da 20 società di tutto il Veneto suddivisi in otto categorie: dai 56 kg ai super mas-simi over 91 kg.

“Nei quaranta incontri disputati, i no-stri atleti hanno partecipato a ben ventidue match tra campionato e fuori programma – spiega Sandro Furlan, tra gli organizza-tori – con quattordici vittorie, due pareggi e sei sconfi tte”.

Ben quattro degli gli otto pugili della società chioggiotto-cavarzerana hanno conquistato il podio: Giorgio Furlan, primo classifi cato nella categoria 64 kg; Mattia Lunardi, primo classifi cato nella categoria 75 kg; Riccardo Boscolo Meloni, secondo posto della categoria 81 kg; Enzo Tobbia, secondo posto cat. 91 kg a causa di un infortunio durante il match. Sul ring anche i fuori programma della categoria elite, senza caschetto, in cui hanno primeggia-to Alessandro Pavanello (cat. 81 kg) e Massimo Busetto Tomaz (cat. Super). Tra i giovani si è distinto particolarmente Simo-ne Padoan. All’angolo i tecnici Fontolan, Penzo e Bezzon.

“Ci complimentiamo con gli atleti vincitori – ha

Chioggia diventa il ring regionale per un giorno

Campionato regionale senior di pugilato olimpico

151515BoxeSport

L’associazione cavarzerana primeggia con due ori

e due argenti

di Sara Boscolo Marchi

commentato il sindaco Giuseppe Casson, che è intervenuto nel corso della manifesta-zione per portare il saluto della città – Ci auguriamo che Chioggia possa continuare a diventare polo attrattivo per ospitare eventi e competizione sportive grazie al lavoro dell’associazionismo locale e alla

collaborazione della Pro loco, il nostro braccio

operativo”.“Ci complimentiamo con gli

atleti vincitori – ha

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Trasferta per i pugili della Boxe Piovese in quel di Vicenza il 30 aprile scorso nel palazzetto dello sport di via C. Goldoni. Il perché della scelta della

città del Palladio è presto detto: da più di 6 mesi nella palestra di Gino Freo viene ad allenarsi il pugile neo professionista vicentino Luca Rigoldi, 22 anni, peso piuma.

“Lui ha scelto la mia scuola – spiega lo stesso Freo - d’accordo con il suo primo tecnico Alessandro Santamaria e con i suoi dirigenti, perché abbiamo por-tato molti pugili a vincere campionati Italiani, europei e mondiali”.

In effetti, l’aria che si respira dentro la palestra comunale Borgo Rossi, in gestione alla Boxe Piovese, a detta di molti bravi pugili di tutta Italia che l’hanno respirata risulta magica e vincente.

Ecco i risultati della riunione vicentina Rigoldi, vin-

to ai punti, in 6 riprese su Elemir Rafael, Slovacchia. Hanno combattuto cinque pugili della Boxe Piovese dilettanti: Zennaro Nicola, leggero, pari con Bono Vin-cenzo di VI – Alberto Sporzon welter, V. P. contro Brut-tomesso Riccardo, VI; Nicola Fasolo, super welter, V. P. su Francesco Zilli di Pordenone; Stefano Mantegazza, (capitano) Welter, V. P. su Cappello Luigi, (VI) - ottimo incontro il suo; Millas Naichel, leggero, 14 anni, V. P., Tudija Velemir, Slovenia.

La prossima riunione vede i pugili di Gino Freo impegnati a Bovolenta, presso impianti sportivi, il 30 di maggio, poi in giugno il tradizionale appuntamen-to della boxe col centro commerciale Piazzagrande grazie sempre alla disponibilità del direttore Filippo Lazzarin.

Il 10 luglio a Campagna Lupia, poi grande 3 gior-ni in Piazza a Piove, il 24-25-26 luglio.

Trasferta vicentina per i pugili “piovesi”

Prossimo appuntamento il 30 maggio a Bovolenta

171717PugilatoSport

di Gianni Patella

Da poco meno di 2 anni frequentano la “scuola” di pugilato della Boxe Piovese. Due ragazzi con ca-rattere a dir poco “esuberante”, dotati fi sicamente,

bravi ad imparare la tecnica pugilistica in senso di “noble art” che tanto cara è al maestro Gino e ai tecnici della Boxe Piovese. Si tratta di Naichel Millas: 14 anni, è uno Schoolboy (13/14 anni) ed ha già disputato 9 match con ben 7 vittorie, tra cui l’ultima a Vicenza, destando, per gli amanti della Boxe in primis lo stesso Freo, ammirazione per la sua padronanza del ring, per la sua tecnica, velocità e destrezza. Una nota positiva, per noi, la completa ob-bedienza all’arbitro ed il rispetto dell’avversario, cose che

appena iniziato non erano affatto scontate. “Chiaro che ci troviamo di fronte ad una promessa –

afferma Freo - sta a lui “sfruttare” l’occasione di riscattarsi socialmente, con la possibilità di diventare un campione”. Poco tempo fa abbiamo ammirato in televisione Michele Di Rocco, peso welter campione Europeo, sinti di Assisi, co-nosciuto personalmente da Freo poiché da giovane pugile ha incontrato due nostri famosi pugili: Alessandro Giraldo e Devis Boschiero.

Ottimo pugile Di Rocco ma soprattutto gran bravo ra-gazzo. La speranza è che anche i nostri due sinti ripercorra-no il cammino di Di Rocco.

Prossimi importanti impegni per Naichel: dal 22 al 24 maggio a Bellaria, Rimini, Torneo nazionale “Azzurrini”. Poi in ottobre il campionato Italiano dei Schoolboy. “Non nascondiamo la fi ducia di portare a casa un tricolore” è l’auspicio del maestro. L’altro Millas è il fratello Joscioal di 16 anni, peso super welter, ha già disputato 11 match riportando 5 vittorie, 3 pari e 3 sconfi tte.

“Anche lui è forte fi sicamente, bravo tecnicamen-te – afferma Freo – ma, a differenza di suo fratello più giovane, sopra al ring non ha ancora “vinto” l’ansia della prestazione. I due fratelli sono nati a Piove di Sacco.

Boxe Piovese DUE GIOVANI PROMESSE ALLA SCUOLA DI GINO FREO

G.P.

Si tratta di Naichel e Joscioal

Millas, fratelli sinti che nella boxe cercano

la propria realizzazione

Da sei mesi il neoprofessionista di Vicenza Luca Rigoldi si allena nella palestra di Gino Freo. I pugili piovesi

hanno “ricambiato” la visita

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18 Motori1818 Motori Sport

William Nordio La guida di mountain bike

Un modo diverso di vivere la passione per la biciclettadi Andrea Varagnolo

“Ci sono molti modi di vivere la passione per la bicicletta. Uno senz’altro interessante e inu-suale è quello scelto da William Nordio, unica

guida di mountain bike con brevetto dell’intero territorio della Saccisica. Il quarantenne impiegato chioggiotto, re-sidente a Codevigo, ha, infatti, frequentato l’Accademia Nazionale di Mountain Bike ottenendo l’abilitazione di guida”.

Da dove arriva la passione per la bicicletta?“L’ho ereditata da mio padre, grande appassionato

di ciclismo. Mi sono avvicinato a questo sport all’età di undici e subito ho iniziato con le prime gare. Ho corso con diverse squadre sino a vent’anni, ottenendo, sia in pista sia in mtb, buoni piazzamenti e anche qualche vit-toria. Non sono mai stato un fuoriclasse ma ero un buon gregario!”

E ora cosa rappresenta?“Anche se ho smesso con l’agonismo, il ciclismo in

tutte le sue forme è rimasto una mia grande passione. Amo lo sport all’aria aperta e vorrei in futuro farne una vera e propria professione”.

Come si diventa una guida mtb con brevetto dell’Accademia?

“Bisogna allenarsi, essere motivati, avere voglia di mettersi in gioco e ovviamente frequentare con impegno uno dei corsi che prevedono delle vere full immersion di teoria e pratica. In aula si trattano molti argomenti come il primo soccorso, la meccanica, l’orientamento, la nutrizione, la conduzione di un gruppo. La parte pratica invece prevede la conduzione di un gruppo, le tecniche di guida su ogni tipo di percorso, saltare ostacoli, affrontare discese impervie e sapersi orientare con qualsiasi condi-zione meteorologica. Non contano solo le doto fi siche e l’impegno, ma anche una spiccata disponibilità, oltre alla simpatia e a doti di aggregazione”.

Che ruolo riveste una guida di mtb?“Fondamentalmente si tratta di un “tour leader”, un

professionista capace di valorizzare al meglio la bici in tutti i suoi aspetti, con un’ottima conoscenza del territo-

rio, della sua cultura e della sua ospitalità. Uno sportivo in grado di condurre in tutta sicurezza gruppi di diverse persone. E’ un ruolo divertente ma impegnativo perché bisogna essere pronti ad affrontare ogni tipo di situazio-ne, dal guasto meccanico alla puntura d’insetto. Poi c’è da curare il rapporto con le persone da guidare: c’è il ne-ofi ta che ha bisogno di mille attenzioni e consigli e quello esperto che invece vuole affi nare le proprie tecniche”.

A che livello è la diffusione del cicloturismo nel nostro territorio?

“Il cicloturista è soprattutto straniero perché in Italia la cultura di un turismo slow con la bicicletta è ancora poco diffuso e apprezzato. La carenza di piste ciclabili e della segnaletica dei percorsi di certo non invoglia le persone a mettersi in sella. In compenso in Italia ci sono più di 1500 guide che possono sopperire a queste man-canze perché conoscono perfettamente le strade più na-scoste, le bellezze della propria zona e possono aiutare a rilanciare questo tipo di turismo ecologico”.

Perché consigliare la pratica della mountain bike?“E’ uno sport sano che si pratica all’aperto, adatto

a ogni età e con un allenamento continuo può dare sod-disfazioni inaspettate. La mountain bike, specialmente nei bambini dai 6 ai 12 anni, ne favorisce lo sviluppo motorio e l’equilibrio, oltre ad essere un divertimento”.

Progetti per il futuro?“Con la collaborazione dell’Accademia vorrei propor-

re ai comuni e alle scuole dei corsi per i bambini sulla sicurezza stradale. Il mio sogno è di aprire una vera e propria scuola di mtb per i più giovani per avvicinarli a questo sport e insegnare a gestire al meglio il mezzo”.

Un invito a chi volesse provare questa esperien-za?

“Ad avvicinarsi alla mtb senza paura: il divertimento è assicurato. Bastano pochi consigli per vivere serena-mente un’uscita: un mezzo sicuro (pulito, oliato e funzio-nante), dei vestiti adatti (pantaloni con fondello, casco e guanti) e un amico più esperto che sappia dare dei validi e utili consigli”.

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Un’infanzia comune a molti imprenditori del Nordest, che hanno poi saputo imporsi nei mercati internaziona-li. Nato da una famiglia povera ha cominciato a lavorare giovanissimo come meccanico in un negozio di biciclet-te a Piove di Sacco (Padova). Rimasto senza papà a 11 anni, Severino Veggian ha conosciuto �n da piccolo le dif�coltà e trovato il modo di superarle.

E ai giovanipresenti al

il nuovo incubatore di imprese di Piove di Sacco, ha dato la ricetta semplice-semplice per riuscire nella vita imprenditoriale: “Ci vogliono tre cose per riuscire: passione, determinazione e costanza”.

Nata a livello artigianale nel 1986, la Blue Box ha sa-puto imporsi a livello internazionale come società lea-der nella �liera del trattamento e tecnologia del freddo. Presente in 70 Paesi, ha raggiunto nel suo apice un fat-turato di quasi 70 milioni di euro, 400 dipendenti e un tasso di crescita annuo e redditività a due cifre. Tra i suoi clienti Banca Intesa, Unicredito, Barilla, Enel, Fiat

auto, la scuderia Ferrari a Mara-nello, ma anche la Cappella degli Scrovegni di Padova e l’acquario di Lisbona. Nel 2010 poi la deci-sione di cedere il gruppo agli sve-desi di Swegon.Ma tutto inizia molto tempo pri-ma. A 14 anni la “folgorazione” per il freddo: Veggian lavora per un carrozziere della zona, tra i primi a realizzare furgoni frigori-feri. Dopo due anni eccolo entra-re alla Hiross, società padovana già attiva nella refrigerazione. Qui ha voglia di imparare e crescere, chiede spesso al ca-poreparto di fare sempre qualcosa di diverso. Ed è in quel periodo che arrivano in Italia i primi condizionatori provenienti dall’Inghilterra, strumenti innovativi da stu-diare. Dunque si è fatto trasferire nel reparto collaudi per conoscere al meglio tutti i segreti di queste mac-chine misteriose che producevano aria fredda. Poi la necessità di stare vicino alla famiglia gli ha imposto un nuovo cambio di settore, per lui si sono aperte le porte del reparto Ricerca & Sviluppo della società. Il passaggio a imprenditore è avvenuto nel 1986, a 30 anni, dopo circa 15 anni di esperienze nelle varie di-visioni della Hiross. “Ho iniziato con l’aiuto di mia mo-glie”, ricorda Veggian, che allora aveva solo un piccolo uf�cio e il grande sogno di diventare leader del settore.

Con lui due dipendenti con i quali lavorava �no a notte fonda, per sperimentare e produrre macchine innova-tive. “Il nome Blue Box è nato perché �n dalle origini avevo capito che bisogna puntare sull’e-stero e serviva un nome chiaro e che non si po-tesse storpiare”, continua l’imprenditore padovano. “Avevo capito che per resistere ed espandersi occor-reva essere snelli, �essibili e veloci nell’adattarsi alle esigenze del mercato”. A metà degli anni 2000 matura l’idea di cedere la società. “L’economia era cambiata molto, la globalizzazione si faceva sentire, servivano numeri grossi per competere nel mercato e trattare con i fornitori”, ricorda. La scelta di cedere la società è poi ricaduta sugli svedesi Swegon. Ora Severino Veggian guida la Holding di Partecipazioni HFV Spa.

Il primo incubatoreper giovaniimprese Severino Veggian

VEGGIAN OSPITE DEL CRAZYLABmassaggio publiredazionale

Un’infanzia comune a molti imprenditori del Nordest, che hanno poi saputo imporsi nei mercati internaziona-li. Nato da una famiglia povera ha cominciato a lavorare giovanissimo come meccanico in un negozio di biciclet-te a Piove di Sacco (Padova). Rimasto senza papà a 11 anni, Severino Veggian ha conosciuto �n da piccolo le dif�coltà e trovato il modo di superarle.

E ai giovanipresenti al

il nuovo incubatore di imprese di Piove di Sacco, ha dato la ricetta semplice-semplice per riuscire nella vita imprenditoriale: “Ci vogliono tre cose per riuscire: passione, determinazione e costanza”.

Nata a livello artigianale nel 1986, la Blue Box ha sa-puto imporsi a livello internazionale come società lea-der nella �liera del trattamento e tecnologia del freddo. Presente in 70 Paesi, ha raggiunto nel suo apice un fat-turato di quasi 70 milioni di euro, 400 dipendenti e un tasso di crescita annuo e redditività a due cifre. Tra i suoi clienti Banca Intesa, Unicredito, Barilla, Enel, Fiat

auto, la scuderia Ferrari a Mara-nello, ma anche la Cappella degli Scrovegni di Padova e l’acquario di Lisbona. Nel 2010 poi la deci-sione di cedere il gruppo agli sve-desi di Swegon.Ma tutto inizia molto tempo pri-ma. A 14 anni la “folgorazione” per il freddo: Veggian lavora per un carrozziere della zona, tra i primi a realizzare furgoni frigori-feri. Dopo due anni eccolo entra-re alla Hiross, società padovana già attiva nella refrigerazione. Qui ha voglia di imparare e crescere, chiede spesso al ca-poreparto di fare sempre qualcosa di diverso. Ed è in quel periodo che arrivano in Italia i primi condizionatori provenienti dall’Inghilterra, strumenti innovativi da stu-diare. Dunque si è fatto trasferire nel reparto collaudi per conoscere al meglio tutti i segreti di queste mac-chine misteriose che producevano aria fredda. Poi la necessità di stare vicino alla famiglia gli ha imposto un nuovo cambio di settore, per lui si sono aperte le porte del reparto Ricerca & Sviluppo della società. Il passaggio a imprenditore è avvenuto nel 1986, a 30 anni, dopo circa 15 anni di esperienze nelle varie di-visioni della Hiross. “Ho iniziato con l’aiuto di mia mo-glie”, ricorda Veggian, che allora aveva solo un piccolo uf�cio e il grande sogno di diventare leader del settore.

Con lui due dipendenti con i quali lavorava �no a notte fonda, per sperimentare e produrre macchine innova-tive. “Il nome Blue Box è nato perché �n dalle origini avevo capito che bisogna puntare sull’e-stero e serviva un nome chiaro e che non si po-tesse storpiare”, continua l’imprenditore padovano. “Avevo capito che per resistere ed espandersi occor-reva essere snelli, �essibili e veloci nell’adattarsi alle esigenze del mercato”. A metà degli anni 2000 matura l’idea di cedere la società. “L’economia era cambiata molto, la globalizzazione si faceva sentire, servivano numeri grossi per competere nel mercato e trattare con i fornitori”, ricorda. La scelta di cedere la società è poi ricaduta sugli svedesi Swegon. Ora Severino Veggian guida la Holding di Partecipazioni HFV Spa.

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Il primo incubatoreper giovaniimprese Severino Veggian

VEGGIAN OSPITE DEL CRAZYLAB

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Forse non tutti sanno che tra le associazio-ni operanti ad Arzergrande c’è n’è anche una che si occupa di atletica giovanile.

Nel ruolo di responsabile e referente dell’Atle-tica Arzergrande A.s.d. c’è Gerardo Lucidi, in-segnate di educazione fi sica a Piove di Sacco.

Che età hanno gli iscritti?“Da quest’anno la nostra società ha

cominciato a tesserare e a fare gareggiare anche atleti assoluti, cioè dai 16 anni in su. Per molti anni quando superavano i 15 anni per ragioni legate ai costi di gestioni cedeva-mo i nostri ragazzi a grosse società venete, anche se spesso continuavano ad allenarsi con noi”.

Questo cosa signifi ca?“Ora aumenta il lavoro. Anche se i più

grandi sono più autonomi e motivati cresce il lavoro di programmazione, di assistenza fi sioterapica e di impegno. A 18-20 anni le potenzialità vanno stimolate anche con so-vraccarichi”.

Che risultate avete?“Siamo felici perché, nonostante si

debba lavorare con giovani di età diverse, a volte contemporaneamente, si ottengono grossi risultati sia di quantità che di qualità. Otteniamo ottimi risultati in molte specialità che spaziano dalla velocità agli ostacoli, alla resistenza, ai salti. In tutte queste speciali-tà abbiamo adolescenti che primeggiano a livello regionale e nazionale. Anche nella velocità prolungata abbiamo gente formi-dabile. In dodici mesi abbiamo cancellato la maggioranza dei nostri precedenti record”.

Atletica per tutti o solo per campioni in erba?

“Non seguiamo solo gli atleti forti ma tutti coloro che, a prescindere dalle capacità, desiderino allenarsi. Abbiamo perciò un buon numero di bambini dalla prima elementare in su che fondamentalmente fanno atletica per gioco. Si divertono ma al contempo acquisiscono le coordinazioni di base delle

varie discipline”.Le strutture?“Apprezziamo molto ciò che riesce a

fare un piccolo Comune come Arzergrande per lo sport. Usiamo da molti anni il pa-lasport senza spese, riuscendo in questo modo a tenere le quote di iscrizione a un costo molto contenuto. Grazie poi all’accor-do con Assindustria di Padova ci avvaliamo dell’impianto della pista dell’Arcella, il più attrezzato del Veneto. Con una piccola spe-sa usiamo anche la palestra e l’adiacente pistina di Corte”.

Il futuro?“Dall’ottantina di iscritti dello scorso

anno, prevediamo una partecipazione anco-ra maggiore. Dal secondo posto nazionale nel salto in lungo del quattordicenne Vadym Kalchu, cercheremo di ottenere qualcosa in più. Le previsioni sono entusiasmanti: la nostra staffetta 4x100 under 16 promette scintille!”

di Alessandro Cesarato

Atletica giovanile Il responsabile dell’Asd Arzergrande Gerardo Lucidi

Quest’anno gare anche per gli atleti assoluti, dai 16 anni in su

Pur essendo in una piccola realtàla società continua a crescere

e punta sui giovani campioni in erba. Spazio e divertimento anche per i giovanissimi tra gioco e tecnica

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Page 21: Piovese sport magg2015 n57

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Torna domenica 24 maggio l’imman-cabile appuntamento con i motori del Pontelongo Rally Show. La manifesta-

zione, organizzata con grande passione dall’associazione Pontelongo Corse, è arri-vata alla sua nona edizione e si svolgerà ancora una volta, con qualsiasi condizione atmosferica, sulle strade della zona artigia-nale.

L’A.s.d. Pontelongo Corse è stata fon-data nel 2009 sulla scorta di un’idea di Alessandro Borile (che ne è il presidente) e di Mirko Michiante che già da un paio

di anni stavano lavorando per proporre un evento che nessuno in paese aveva mai pensato.

Attorno a loro si sono raggruppati una quindicina di persone che, unendo idee ed energie, sono riuscite da quel momento a organizzare annualmente, nel mese di maggio, un evento (il Pontelongo Rally Show appunto) ogni edizione più struttura-to e seguito.

Si tratta di un raduno con esposizione ed esibizioni di auto da rally, storiche, mo-derne e sportive.

di Alessandro Cesarato

Il 24 maggio l’immancabile appuntamento

Torna il Pontelongo Rally Show

La manifestazione, organizzata dall’associazione Pontelongo Corse,

è giunta alla nona edizione e si svolgerà sulle strade

della zona artigianale

Medioevo Ristorante PizzeriaMedioevo Ristorante PizzeriaLunedi 18 Maggio e Venerdì 22 Maggio

Serata a tema: gli Asparagi

Antipasti

Crema di Patate con crostone di pane,

asparagi e uovo in camicia

Primi piatti

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Secondi piatti

Filetto di Maiale con Asparagi

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Tutti i VenerdìCozze

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nei mesi di Maggio, Giugno, Luglio

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Page 24: Piovese sport magg2015 n57

Missione compiuta. Il bilancio della stagione calcistica 2014/15 per l’U.s.Arzergrande si chiude decisa-

mente in positivo per quanto riguarda i ri-sultati, soprattutto in funzione degli obiet-tivi iniziali. Oltre ogni più rosea previsione è stato il cammino della prima squadra impegnata nel campionato di Prima Cate-goria. Partiti per salvarsi, i ragazzi di mister Alessio Pizzinato hanno chiuso addirittura al quarto posto in classifi ca, guadagnando a pieno titolo l’accesso ai play off per la promozione. Salvezza raggiunta invece con due giornate di anticipo per la squadra degli juniores che per la prima volta hanno affrontato il campionato Regionale, molto più impegnativo di quello Provinciale vin-to nella scorsa stagione. “Il traguardo dei play off - commenta soddisfatto mister Pizzinato - è un qualcosa che va oltre ogni aspettativa, perché tra mille diffi coltà non abbiamo mai smesso di lottare e é questo

il grande merito di un gruppo di ragazzi umili ed eccezionali che mi hanno regala-to delle emozioni incredibili”. “Un grande ringraziamento - aggiunge - a tutti i ragazzi e anche allo staff tecnico: Renato Veggian mio secondo, Antonello Doria preparatore dei portieri, Alberto Spinello massaggiato-re, Loris Minotto dirigente e guardalinee e infi ne la società tutta che mi ha permesso di lavorare con serenità sperando in futuro di rivivere le stesse emozioni fatte di vitto-rie, gioie, soddisfazioni e grandi amicizie”.

Alla voce dell’allenatore si aggiunge anche quella del capitano Davide Bertani.

“L’arma vincente - sottolinea - è stata l’amalgama tra i giovani e più esperti”. Bertani è anche l’allenatore degli juniores e dopo un anno di lavoro sul campo non può che essere orgoglioso dei suoi ragazzi.

“La squadra - evidenzia - era com-pletamente rinnovata rispetto allo scorso anno. Sono stato contentissimo di questa

prima stagione nel campionato Regionale perché il gruppo è riuscito ad amalgamarsi dopo una partenza tutt’altro che facile. Il numero di giocatori era un po’ esiguo ma tutti si sono sempre allenati con impegno e costanza. Ritengo sia un punto di partenza importante per il futuro. Ringrazio inoltre i dirigenti Angelo Bardella e Baldovino Bene-tello che mi sono sempre stati vicini”.

L’ultima parola spetta ovviamente al presidente Roberto Carraro. “Nonostante sia stato un anno diffi cile dal punto di vista societario - chiarisce - sotto l’aspetto dei ri-sultati è stato davvero positivo. Gli juniores sono riusciti tranquillamente a salvarsi e la prima squadra è arrivata ai playoff perché i ragazzi ci hanno creduto fi no alla fi ne”.

“Ringrazio tutti i miei giocatori - conclu-de - e anche Robertino Ferrato per l’aiuto che ci ha sempre dato, Mauro Cavalletto per la cura del settore giovanile e Federica Martinelli”.

di Alessandro Cesarato

Stagione calcistica 2014/15

Us Arzergrande: obiettivi centrati

In Prima Categoria la squadra di mister Pizzinato si piazza a sorpresa al quarto posto. Salvezza raggiunta con due

giornate di anticipo per gli Juniores

24 Arzergrande2424 Arzergrande Sport2 Sport Adria

Sembra davvero dura a quattro giornate dalla fi ne vincere il campionato. Ormai il primo posto è andato e l’Adriese dovrà,

per forza di cose, accontentarsi del secondo posto in Eccellenza. Poi, si sa, nel calcio, non si sa mai. La palla è rotonda e bisogna creder-ci fi no alla fi ne.

Sta di fatto che il pareggio contro l’Op-peano per 0-0 ha spianato la strada al Cam-podarsego, formazione che comanda il girone A veneto di Eccellenza. La società padovana ha accumulato un vantaggio di ben sette punti sulla formazione granata a sole quattro giornate dalla fi ne. Visto il ruolino di marcia tenuto fi n qui, sembra quasi improbabile che l’avversaria principale dei granata sciupi tutto dopo le festività pasquali. All’Adriese sono costati caro i due pareggi interni contro il Lo-reo nel derby e contro l’Oppeano. Contro la formazione di Dorino Anali l’Adriese non è riu-scita ad andare oltre l’1-1 al Bettinazzi. Dopo la vittoria nel big match contro il Cerea per 1-0 che ha consolidato ancor di più il secondo posto, è arrivato l’Oppeano ad Adria che ave-va tutta l’intenzione di accorciare in classifi ca.

Eppure alla fi ne è l’Adriese a recriminare per la direzione di gara visto e considerato che, nel corso dei novanta minuti, ci potevano

stare ben due calci di rigore. Prima un fallo su Ivo Bez poi l’atterramento in area su Alessan-dro Castellan non sono stati visti dall’arbitro come falli sanzionabili con la massima puni-zione. Alla fi ne il minuto 90 è arrivato presto, lo 0-0 pure e anche la contemporanea vittoria del Campodarsego in casa contro il Loreo.

Ma per arrivare in serie D c’è anche la via secondaria, forse più tortuosa ma per questo non impossibile. L’Adriese intanto dovrà tene-re un distacco pari o superiore ai sette punti ri-spetto alla terza in classifi ca. Prima di Pasqua il distacco dall’Oppeano, terzo, è di otto punti. Questo eviterebbe i primi due turni dei play

off a livello regionale. Così facendo la squadra del presidente Luciano Scantamburlo verrebbe ammessa direttamente ai turni nazionali. In questa seconda fase i granata dovrebbero su-perare il primo turno con andata e ritorno per accedere al secondo e decisivo turno, sempre con andata e ritorno.

Quattro partite insomma da non sba-gliare per centrare la serie D. Prima però bisognerà chiudere al meglio la stagione rego-lare tenendo almeno sette punti di vantaggio dalla terza. Dopo Pasqua l’Adriese affronterà Sarcedo, Ambrosiana, Sambonifacese e Ma-rosticense.

di Riccardo Pavanello

Sfumato il primato, ma non i sogniIN VASCA

L’Adria nuoto under 15 si sta togliendo delle

grosse soddisfazioni nel campionato tri-veneto di categoria. La squadra di coach Gianluca Marzolla ha già disputato quattro partite nella rassegna, vincendole tutte quattro. In classifi ca l’Adria sta tenendo il passo delle altre due conten-denti per la vittoria del girone, ovvero Padovanuoto e Clodia che però hanno una partita in più. Il terzetto di testa ha gli stessi punti, 12, ma la squadra polesana vanta una par-tita in meno e ancora zero sconfi tte nel tabellino. Ben 78 gol fatti e solo 6 quelli subiti. Il campionato è iniziato a febbraio e gli adriesi si sono prima imposti contro il Progetto nuoto Thiene per 22-3 in trasferta. Nella seconda giornata è arrivato un convincente 17-1 contro Mondo sport di Belluno. Nel terzo incontro gli adriesi si sono sbarazzati della squadra B di Mestrina con un perentorio 21-0. L’ultimo match disputato, valido per la quarta giornata ha visto la squadra di Marzolla vincitrice per 18-2 contro il Bolzano nuoto. Nel mese di aprile l’Adria nuoto dovrà affrontare altri due impegni per consolidare il primo posto in classifi ca. Prima ci sarà lo scontro diretto al vertice contro Clodia il 12 aprile, poi ci sarà la trasferta a Padova contro la formazione B del Plebiscito in program-ma il 26 aprile. Infi ne, fra maggio e giugno ci saranno le altre tre partite in programma contro il Città sport di Vicenza, il Padova nuoto e la Css, formazione veronese. Chi ben comincia è già a metà dell’opera.

Per gli under 15 vittorie travolgentiADRIA NUOTO STILE SCHIACCIASASSI

Ric. Pav.

Matteo Luise e Simone Stoppa si sono impo-sti sul circuito di casa

vincendo la seconda edizione del Rally storico Città di Adria-momorial Valerio Cavallari. La corsa si è chiusa alle prime ore della sera di sabato 14 marzo quando in piazza Garibaldi, nella città etrusca, c’era un gran numero di tifosi ad applaudire e a rendere omaggio ai vincitori dopo una gara intensa ed emozionante.

Su Audi Quattro Gruppo B i due si sono imposti dopo avere preso il comando dalla terza speciale e vincendo ben otto prove delle nove in programma. Già a metà della corsa comunque le cose erano ben chiare, con la coppia polesana che aveva già pale-semente preso possesso del comando della graduatoria. Dietro Luise-Stoppa sono fi niti Roberto Montini ed Erika Zoanni che avevano vinto nella precedente edizione. Dopo aver capito come si erano messe le cose, nella loro Porsche 911 Sc hanno ba-dato a controllare la situazione e, dunque il secondo posto. Sul gradino più basso del podio invece sono fi niti Riccardo Andreis e Stefano Farina su Porsche 911 RSR. I tre piloti fi niti sul podio si sono aggiudicati anche tre vittorie di quattro raggruppamen-ti. A Luise il quarto, a Montini il terzo e ad Andreis il secondo. Il primo invece è andato a Massimo Giuliano coadiuvato da Claudia Sora su Lancia Fulvia GF 1.3. Nel

rally storico si sono classifi cate 25 di 34 vetture partite. Spettacolo puro anche nel-la seconda edizione Revival del Pane vinto da Maurizio Senna e Lorenzo Zaffani su Volkswagen Golf Gti. Solo uno scarto davvero minimo ha consenti alla coppia di salire sul gradino più alto del podio davan-ti a Giordano Mozzi e Stefania Biacca, giunti secondi su Lancia Fulvia HF 1.6. Terza piazza invece per Mauro Argenti e Roberta Amorosa su Bmw 200 Tii. Dopo il rombo dei motori e il tanto pubblico che ha seguito appassionatamente le gare, le premiazioni hanno avuto come splendida cornice il Teatro Ferrini di Adria. Nello stori-co edifi cio della città etrusca sono stati pre-miati i vincitori con numerosi premi messi in palio. Chiara la soddisfazione di Delta Sport che ha organizzato la manifesta-zione tra il 13 e il 14 marzo. Finalmente Adria ha ritrovato la passione per le due ruote. E non solo. Perché anche la frazione lendinarese di Saguedo ha ospitato parte della manifestazione, così come Rosapine-ta a Rosolina Mare.

Rally, una edizione davvero in grande spolveroLUISE STOPPA, FANNO LORO IL CITTA’ DI ADRIA

Ric. Pav.

Calcio A quattro giornate dalla fi ne Campodarsego ormai irraggiungibile

22 Sport2222 Sport 2 Sport Adria

Sembra davvero dura a quattro giornate dalla fi ne vincere il campionato. Ormai il primo posto è andato e l’Adriese dovrà,

per forza di cose, accontentarsi del secondo posto in Eccellenza. Poi, si sa, nel calcio, non si sa mai. La palla è rotonda e bisogna creder-ci fi no alla fi ne.

Sta di fatto che il pareggio contro l’Op-peano per 0-0 ha spianato la strada al Cam-podarsego, formazione che comanda il girone A veneto di Eccellenza. La società padovana ha accumulato un vantaggio di ben sette punti sulla formazione granata a sole quattro giornate dalla fi ne. Visto il ruolino di marcia tenuto fi n qui, sembra quasi improbabile che l’avversaria principale dei granata sciupi tutto dopo le festività pasquali. All’Adriese sono costati caro i due pareggi interni contro il Lo-reo nel derby e contro l’Oppeano. Contro la formazione di Dorino Anali l’Adriese non è riu-scita ad andare oltre l’1-1 al Bettinazzi. Dopo la vittoria nel big match contro il Cerea per 1-0 che ha consolidato ancor di più il secondo posto, è arrivato l’Oppeano ad Adria che ave-va tutta l’intenzione di accorciare in classifi ca.

Eppure alla fi ne è l’Adriese a recriminare per la direzione di gara visto e considerato che, nel corso dei novanta minuti, ci potevano

stare ben due calci di rigore. Prima un fallo su Ivo Bez poi l’atterramento in area su Alessan-dro Castellan non sono stati visti dall’arbitro come falli sanzionabili con la massima puni-zione. Alla fi ne il minuto 90 è arrivato presto, lo 0-0 pure e anche la contemporanea vittoria del Campodarsego in casa contro il Loreo.

Ma per arrivare in serie D c’è anche la via secondaria, forse più tortuosa ma per questo non impossibile. L’Adriese intanto dovrà tene-re un distacco pari o superiore ai sette punti ri-spetto alla terza in classifi ca. Prima di Pasqua il distacco dall’Oppeano, terzo, è di otto punti. Questo eviterebbe i primi due turni dei play

off a livello regionale. Così facendo la squadra del presidente Luciano Scantamburlo verrebbe ammessa direttamente ai turni nazionali. In questa seconda fase i granata dovrebbero su-perare il primo turno con andata e ritorno per accedere al secondo e decisivo turno, sempre con andata e ritorno.

Quattro partite insomma da non sba-gliare per centrare la serie D. Prima però bisognerà chiudere al meglio la stagione rego-lare tenendo almeno sette punti di vantaggio dalla terza. Dopo Pasqua l’Adriese affronterà Sarcedo, Ambrosiana, Sambonifacese e Ma-rosticense.

di Riccardo Pavanello

Sfumato il primato, ma non i sogniIN VASCA

L’Adria nuoto under 15 si sta togliendo delle

grosse soddisfazioni nel campionato tri-veneto di categoria. La squadra di coach Gianluca Marzolla ha già disputato quattro partite nella rassegna, vincendole tutte quattro. In classifi ca l’Adria sta tenendo il passo delle altre due conten-denti per la vittoria del girone, ovvero Padovanuoto e Clodia che però hanno una partita in più. Il terzetto di testa ha gli stessi punti, 12, ma la squadra polesana vanta una par-tita in meno e ancora zero sconfi tte nel tabellino. Ben 78 gol fatti e solo 6 quelli subiti. Il campionato è iniziato a febbraio e gli adriesi si sono prima imposti contro il Progetto nuoto Thiene per 22-3 in trasferta. Nella seconda giornata è arrivato un convincente 17-1 contro Mondo sport di Belluno. Nel terzo incontro gli adriesi si sono sbarazzati della squadra B di Mestrina con un perentorio 21-0. L’ultimo match disputato, valido per la quarta giornata ha visto la squadra di Marzolla vincitrice per 18-2 contro il Bolzano nuoto. Nel mese di aprile l’Adria nuoto dovrà affrontare altri due impegni per consolidare il primo posto in classifi ca. Prima ci sarà lo scontro diretto al vertice contro Clodia il 12 aprile, poi ci sarà la trasferta a Padova contro la formazione B del Plebiscito in program-ma il 26 aprile. Infi ne, fra maggio e giugno ci saranno le altre tre partite in programma contro il Città sport di Vicenza, il Padova nuoto e la Css, formazione veronese. Chi ben comincia è già a metà dell’opera.

Per gli under 15 vittorie travolgentiADRIA NUOTO STILE SCHIACCIASASSI

Ric. Pav.

Matteo Luise e Simone Stoppa si sono impo-sti sul circuito di casa

vincendo la seconda edizione del Rally storico Città di Adria-momorial Valerio Cavallari. La corsa si è chiusa alle prime ore della sera di sabato 14 marzo quando in piazza Garibaldi, nella città etrusca, c’era un gran numero di tifosi ad applaudire e a rendere omaggio ai vincitori dopo una gara intensa ed emozionante.

Su Audi Quattro Gruppo B i due si sono imposti dopo avere preso il comando dalla terza speciale e vincendo ben otto prove delle nove in programma. Già a metà della corsa comunque le cose erano ben chiare, con la coppia polesana che aveva già pale-semente preso possesso del comando della graduatoria. Dietro Luise-Stoppa sono fi niti Roberto Montini ed Erika Zoanni che avevano vinto nella precedente edizione. Dopo aver capito come si erano messe le cose, nella loro Porsche 911 Sc hanno ba-dato a controllare la situazione e, dunque il secondo posto. Sul gradino più basso del podio invece sono fi niti Riccardo Andreis e Stefano Farina su Porsche 911 RSR. I tre piloti fi niti sul podio si sono aggiudicati anche tre vittorie di quattro raggruppamen-ti. A Luise il quarto, a Montini il terzo e ad Andreis il secondo. Il primo invece è andato a Massimo Giuliano coadiuvato da Claudia Sora su Lancia Fulvia GF 1.3. Nel

rally storico si sono classifi cate 25 di 34 vetture partite. Spettacolo puro anche nel-la seconda edizione Revival del Pane vinto da Maurizio Senna e Lorenzo Zaffani su Volkswagen Golf Gti. Solo uno scarto davvero minimo ha consenti alla coppia di salire sul gradino più alto del podio davan-ti a Giordano Mozzi e Stefania Biacca, giunti secondi su Lancia Fulvia HF 1.6. Terza piazza invece per Mauro Argenti e Roberta Amorosa su Bmw 200 Tii. Dopo il rombo dei motori e il tanto pubblico che ha seguito appassionatamente le gare, le premiazioni hanno avuto come splendida cornice il Teatro Ferrini di Adria. Nello stori-co edifi cio della città etrusca sono stati pre-miati i vincitori con numerosi premi messi in palio. Chiara la soddisfazione di Delta Sport che ha organizzato la manifesta-zione tra il 13 e il 14 marzo. Finalmente Adria ha ritrovato la passione per le due ruote. E non solo. Perché anche la frazione lendinarese di Saguedo ha ospitato parte della manifestazione, così come Rosapine-ta a Rosolina Mare.

Rally, una edizione davvero in grande spolveroLUISE STOPPA, FANNO LORO IL CITTA’ DI ADRIA

Ric. Pav.

Calcio A quattro giornate dalla fi ne Campodarsego ormai irraggiungibile

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Il Team Gilberto Corse sul podio

Il team di Cavarzere porta a casa la prima tappa del campionato ID2015di Anna Bergantin

La pausa invernale ha portato i suoi frutti al Team Gil-berto Corse, che con la primavera ha conquistato la prima tappa del campionato IDC 2015. Il Campiona-

to quest’anno prevede cinque appuntamenti più eventuali raduni (la prima a Rivanazzano Terme, poi Modena, an-cora Rivanazzano, la quarta a Franciacorta in occasione dell’evento Scooter week-end e l’ultima ad Orio al Serio) e due tipologie di gara, una che riguarderà tre appunta-menti, su150 metri di accelerazione e le restanti due su 1/32 di miglio ovvero 201 metri.

Alla prima gara, svoltasi all’aero-club di Voghera (Rivanazzano Terme), si è adottata la nuova tipologia di accelerazione. Quest’anno il Team Gilberto Corse, decide di allargare la famiglia, arrivando al primo incontro con un nuovo scooter che parteciperà nella categoria carenati special 100cc, che sommandosi agli altri due (scooter carenati special 70cc e scooter carenati 100cc), ha vo-luto mettere alla prova il gruppo e il preparatore Marco Toffanello.

La gara svoltasi in quattro manche, intensa e all’ul-timo millesimo di secondo, si è conclusa nel tardo pome-riggio portando Il Team Gilberto Corse sul podio. Il pilota Christian Bello si qualifi ca primo nella sua categoria care-nati special 70cc. Lo stesso fa Marco Greggio nei carenati

100cc, mentre con la categoria nuova, special 100cc, si aggiudica un quarto posto. Per il prossimo appuntamento previsto a Modena il 10 Maggio, nuove strategie e miglio-ramenti per cercare di conquistare il gradino più alto. Il team ringrazia Massimo Tedeschi (TRTEAM) per l’assisten-za e lo sviluppo dei motori. Inoltre si ringraziano gli spon-sor che numerosi hanno sostenuto la squadra (Carrozzeria Castello, SACaM, AL.MA.RAP. rappresentanze, Autoffi cina Top Car, Ristorante Al Caminetto, F.LLI Gnocco, Salone Mir-co, Martina e Lorella, Arte Ferro, €uromotors, Ristorante 7 Mari, Pes di Lisa, Paola Professione Capelli, Autoffi cina Longhin Fabiano, Autoscuola Adige, la Distilleria, La Piaz-za e Villa Momis).

Il pilota Christian Bello si qualifi ca primo nella sua categoria carenati special 70cc. Lo stesso fa Marco Greggio nei carenati 100cc, mentre con la categoria nuova, special 100cc, si aggiudica un quarto posto

272727MotoSport

Padova - Venezia - Legnaro - Piove di Sacco - Mirano - Chioggia

GESTIONE SERVIZI DI:- Ristorazione collettiva- Ristorazione Automatica

GESTIONE DI:- Bar- Ristoranti- Aree di servizio stradale

RISTOSYSTEM

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Difesa dell’ambiente a tutto campo

La formazione nei temi ambientali a 360 gradi. E’ questo l’obiettivo del Consorzio Padova Sud che negli ultimi mesi ha organizzato eventi e iniziative per garantire un futuro più rispettoso dell’ambiente in tutto il territorio della bassa pado-

vana. Grazie al corso di formazione sul network CasaClima, 60 persone tra tecnici comunale e amministratori hanno appreso

importanti nozioni sulla sostenibilità energetica. Risa-nare energetica-mente un edificio permette di ade-guare la costruzio-ne alle nuove esi-genze degli abitanti in termini di spazi e di comfort abi-tativo, ottenendo nel contempo un notevole risparmio

energetico. Da una casa la perdita di calore è notevole: il 25% dalle finestre, il 30% dall’areazione, il 25% dal solaio e il 15% dal tetto. «Sono dati impressionanti anche considerata la crisi economica attuale e la necessità sempre più pressante di tu-telare l’ambiente del nostro territorio – ha spiegato Stefano Trom-boni, Direttore del Consorzio Padova Sud - Per questo il Consorzio ha voluto fortemente, in collaborazione con CasaClima Network Padova Rovigo Venezia, l’organizzazione di un corso formativo sull’efficienza energetica e sui sistemi costruttivi di edifici sosteni-bili indirizzato a tutti i tecnici e agli amministratori dei Comuni del

Consorzio». I partecipanti hanno ricevuto una certificazione relativa ai sistemi costruttivi di edifici sostenibili, con particolare riguardo all’efficienza energetica ed alle normative nazionali e regionali che regolano la materia. Il corso è stato strutturato in 3 moduli di 5 ore ciascuno che si sono tenute all’ostello di Monselice. «Questo corso formativo rappresenta una risorsa importante per districarsi in un campo tanto fondamentale quanto complesso - ha spiegato Leo-nardo Ragazzo, presidente del CasaClima Network Padova-Vene-zia-Rovigo - E’ noto come gli edifici sprechino circa la metà dell’energia globale, e quindi risulta importante e fondamentale costruire edifici che siano efficienti da un punto di vista energetico». La scadenza del 2018 che richiede edifici a consumo zero diventa sempre più vicina. «In un momento storico come questo – conclu-dono i responsabili del Consorzio Padova Sud - nel quale i Comuni hanno grosse carenze di risorse e spesso, sono sotto organico dal punto di vista del personale, il ruolo di supporto del Consorzio ap-pare sempre più fondamentale sia da un punto di vista tecnico che dal lato della predisposizione degli atti amministrativi di supporto». In convenzione con la Provincia di Padova, il Consorzio Padova Sud ha attivato un programma di sostegno ai Comuni soci che vo-gliono aderire e poi sviluppare il Piano d’azione per l’energia sostenibile. Il Paes è un protocollo volontario che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro terri-tori. Attraverso il loro impegno i firmatari intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di co2 entro il 2020. Nel sito padovatre.it/sportelloenergia è possibile vedere tutti i Comuni aderenti e i relativi dati sulle emissioni.

Differenziata record: Padova Sud primo in provinciaCon il 75,6% di raccolta differenziata il Consorzio Padova Sud è il più riciclone della provincia di Padova. Un risultato da record se considerata l’area di cui stiamo parlando: 250.000

abitanti per 52 Comuni passando da Montagnana a Piove di Sacco attraverso Este e Monselice. «Decisamente ne è passata di acqua sotto i ponti, da quell’esiguo 6,7 per cento con cui partiva, nel 1998, la raccolta differenziata – ha commentato Stefano Tromboni, Direttore del Consorzio - Balzi da gigante fino a sfondare il 70 per cento, puntando dritti al muro dell’80%.

Ma il dato veramente importante riguarda i singoli Comuni: tutti sono entrati nella classifica di Legambiente, potendosi quindi fregiare del titolo di “ricicloni”». Padova Sud però non significa solo rifiuti. «Il Consorzio interviene sulle tematiche ambientali a 360 gradi – continua il Direttore – pensiamo ad esempio alla bonifica della “C&C” di Pernumia dove sono stoccate 52.000 tonnellate di materiale pericoloso per l’ambiente e la salute. Inoltre abbiamo messo in campo strumenti informatici per dare la possibilità ai cittadini di essere parte attiva nella tutela del territorio in cui vivono. E’ il caso ad esempio del progetto Città Pulita, con cui si possono segnalare i rifiuti abbandonati: ogni anno, gli interventi di pulizia nel territorio sono più di 300».

Il Consorzio Padova Sud non è solo rifiuti, ma anche formazione ambientale, difesa del territorio e sostegno per i Comuni verso gli obiettivi energetici del 2020

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e descrizioni dettagliate – continua Lionello - per diffondere la conoscenza delle nostre ricchezze storico-artistiche e naturali. I pie-ghevoli saranno distribuiti nella sede di Expo to Venice, negli stand delle istituzioni e dei comuni coinvolti”.

Da Venezia a Torino in bicicletta, pas-sando per Chioggia. La pista ciclabile Ven.To. comincia a prendere forma. Il

comune di Chioggia ha formalizzato la sua partecipazione al progetto della dorsale ciclo-turistica, portata avanti dal Polo Museale del Veneto per promuovere una fruizione lenta ed approfondita del territorio, nonché un tu-rismo intelligente, che valorizzi la città come località balneare e città d’arte. Il percorso di Ven.To. si sviluppa per 679 chilometri lungo gli argini del Po e collega Torino a Venezia, passando per Milano. “Chioggia ha aderito senza esitazione a questo interessante pro-getto turistico-culturale, soprattutto in vista di Expo 2015 – commenta Alessandra Lio-nello, assessore alla Cultura – La realizza-zione della pista sfrutterà parte di infrastrut-ture già esistenti e potrebbe diventare una dorsale ciclabile simile alle piste europee più famose, come la via del Danubio in Austria o quella dell’Elba in Germania, con impor-tanti ricadute economiche ed occupazionali per tutti”. I n pa - ral-

le-

lo, il Polo Museale del Veneto ha elaborato un piano di valorizzazione e promozione del territorio che interessa, in particolare, l’ulti-mo tratto del percorso tra Adige e Venezia. Questo itinerario tocca 12 tappe di rilevanza ambientale e culturale del nostro territorio, a cominciare dalla frazione di Cavanella d’A-dige, passando per Canal di Valle, Brondolo e lungo il Lusenzo, fi no al centro storico di Chioggia. Qui il Polo Museale Veneto consi-glia di visitare il Museo civico della laguna sud, la torre di Santa Maria, la Cattedrale e il Museo diocesano, nonché il complesso della Santissima Trinità, Palazzo Granaio e la chiesa di Sant’Andrea, senza dimenticare l’isola di San Domenico. Da Piazzetta Vigo, imbarcandosi sul vaporetto Actv, si prosegue per l’oasi LIPU di Ca’ Roman e si passa per il borgo e la chiesa di Ognissanti di Pelle-s t r i n a . Da qui, prendendo il ferry b o a t , si continua per l’oasi

WWF degli Alberoni, M a - lamocco e si arriva a l Lido. “Saranno

distribuiti dei de-pliant informa-tivi con mappe

di Sara Boscolo Marchi

Da Venezia a Torino in bicicletta passando per Chioggia

Turismo e sport

292929CicloturismoSport

Tecnica, concentrazione e un pizzico di sfrontatezza. Sono questi gli ingredien-ti essenziali del calciotennis, disciplina

nata nelle spiagge brasiliane negli anni Ses-santa ed oggi mutuata in tante declinazioni anche in salsa nostrana. Una di queste è il torneo che si svolge a fi ne maggio nella frazione di Cantarana, arrivato alla sua ter-za edizione. Un gioco semplice, con regole simili al beach volley, tranne per il fatto che la palla può essere colpita con quasi tutte le parti del corpo tranne che con le mani e le braccia. Si gareggia due contro due su campi lunghi 8 metri e larghi 4 metri, con

la rete posizionata ad un metro di altezza. A Cantarana non si gioca sulla sabbia ma sul manto erboso, con i rettangoli di gara ricavati all’interno del terreno di gioco della struttura sportiva del paese. Possono parte-cipare sino a 64 coppie che affronteranno un tabellone con fasi di qualifi cazione, ripescaggi, fasi fi nali e tornei di consola-zione. I premi andranno alle prime quattro coppie classifi cate. Venerdì 22 maggio è prevista una serata di prova libera. Il torneo vero e proprio si svolgerà il 25, il 27 e il 29 maggio. Per informazioni ed iscrizioni: 339/7467234 e 328/1989374

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L’Usd Solesino Monselice 1999 di calcio a 5 ha festeggiato la promozione in C2. Il verdetto è arrivato con una giornata d’anticipo frutto di una

cavalcata che ha visto i ragazzi argento-blù dominare il campionato di serie D conseguendo 19 vittorie, 8 pareggi e una sola sconfi tta, 144 i gol all’attivo e 69 al passivo, miglior difesa. La società del presidente Ca-nazza conclude così in trionfo il 16. anno di attività, il primo con l’attuale denominazione. Le radici della so-cietà affondano nel 1999 con il nome calcetto Sant’E-lena che si pone l’obiettivo di promuovere il calcio a 5 nei comuni di Solesino, Sant’Elena e Monselice. Nel 2000 la società prende il nome di Solesino Sant’E-lena e nel 2006 dopo l’ingresso di nuovi soci diventa Solesino 06, ora dopo la fusione con il Monselice, avvenuta la scorsa stagione, il team prende defi niti-vamente la denominazione SolesinoMonselice 1999. A margine della storica vittoria abbiamo registrato le

emozioni e i progetti del massimo esponente Dimitri Canazza:” è una gioia incredibile perché abbiamo for-

temente voluto questo traguardo, e perché il progetto dell’unione non era cosi facile da gestire. L’ambizione

ora, con la conquista della C2 è quello di diventare un punto di riferimento per l’intera bassa padovana e coinvolgere altre società limitrofe che vogliano condivi-dere il nostro progetto. Abbiamo bisogno di tutti poiché nel prossimo campionata è nostra volontà di puntare sui giovani schierando anche squadre Juniores allievi e giovanissimi”

LA SQUADRA: Mirco Bagatin, Filippo Battagin, En-rico Bellotto, Nicola Boetto, Celestino Chriss, Giovanni Fiorentin, Alberto Fornasiero, Andrea Fortin, Andrea Fu-saro, Federico Giarin, Matteo Magon, Samuele Manin, Ezequil Morello, Simone Piva, Mattia Russo, Andrea Sette,Alessandro Tognin. Allenatore Luca Dal Compare; preparatore atletico Matteo Rizzo.

LA SOCIETA. Presidente Dimitri Canazza; diesse Da-vide Wellington; dirigenti: Gianluca Agnolon, Gianluca Bizzarro, Mosè Boron, Marco Menesello.

Il giovane basket della Bassa Padovana fa incetta di premi. Con aprile si sono infatti disputate le principali fi nali provinciali dei campionati giovanili. Partendo

dal basso, ma solo anagrafi camente, spicca la cavalcata trionfale degli Under 13 del Redentore Este, che hanno letteralmente dominato la stagione sportiva. Il quintetto di Fabio Baù ha chiuso la stagione regolare con un ruo-lino di marcia di 18 vittorie e zero sconfi tte, forti di ben 1.744 punti segnati e solamente 326 subiti. Un record.

Approdato alla fi nale a quattro, che peraltro si è giocata proprio a Este, il Redentore ha avuto la meglio in semifi nale sui Raptors Mestrino (51-43) e poi in fi na-le sul Vigodarzere: i ragazzi di Baù hanno dominato la fi nalissima per 70-39. Ora l’Under 13 sarà impegnata nella fase regionale, dove affronterà Vedelago, Marosti-ca e Verona Basket. Sempre in casa Redentore c’è da festeggiare il terzo posto degli Under 19 di Silvio Lime-na, impegnati nel girone Gold e giunti al terzo posto della classifi ca nella stagione regolare.

Nella semifi nale provinciale, la formazione atestina si è arresa tuttavia al Noventa Padovana (45-69), an-

dando tuttavia a rifarsi contro il Jolly Basket (63-50) nella gara per il bronzo. Anche il titolo Under 19 Silver resta nella Bassa: ad aggiudicarselo è il Solesino di co-ach Gigi Brunizzo, che nella fi nale giocata in casa ha avuto ragione sull’Olimpia Camposampiero per 71-63. Prima del trionfo fi nale, i biancoblu avevano vinto sul Loreo (65-57) la semifi nale ed erano arrivati proprio dietro all’Olimpia nel girone di qualifi cazione, dove peraltro i solesinesi erano sempre stati battuti dalla capolista.

C’è poi l’altro grande risultato, ossia il secondo posto provinciale conquistato dagli Under 19 di Monta-gnana, che tuttavia hanno partecipato al campionato di Verona assieme ai pari età di Legnago.

Anche i ragazzi della città murata sono arrivati ad un passo dal trionfo: dopo aver dominato la regular sea-son, la truppa montagnanese ha guadagnato il pass per la fi nale contro la Cestistica Verona (64-54), andando poi a perdere contro la Polisportiva San Giorgio di Vil-lafranca (65-80). Pure queste ultime due formazioni patavine parteciperanno alla fase regionale.

di Nicola Cesaro

Basket Dal Redentore Este al Solesinol fi no agli Under 19 di Montagnana

Tanti premi per i giovani della Bassa

Ciclismo Il padovano Boscaro al secondo posto

Lira trionfa al Città di Conselvedi Walter Lotto

Il giovane basket della Bassa Padovana fa incetta di premi. Con aprile si sono infatti disputate le principali fi nali provinciali dei campionati giovanili. Partendo

dal basso, ma solo anagrafi camente, spicca la cavalcata trionfale degli Under 13 del Redentore Este, che hanno letteralmente dominato la stagione sportiva. Il quintetto di Fabio Baù ha chiuso la stagione regolare con un ruo-lino di marcia di 18 vittorie e zero sconfi tte, forti di ben 1.744 punti segnati e solamente 326 subiti. Un record.

Approdato alla fi nale a quattro, che peraltro si è giocata proprio a Este, il Redentore ha avuto la meglio in semifi nale sui Raptors Mestrino (51-43) e poi in fi na-le sul Vigodarzere: i ragazzi di Baù hanno dominato la fi nalissima per 70-39. Ora l’Under 13 sarà impegnata nella fase regionale, dove affronterà Vedelago, Marosti-ca e Verona Basket. Sempre in casa Redentore c’è da festeggiare il terzo posto degli Under 19 di Silvio Lime-na, impegnati nel girone Gold e giunti al terzo posto della classifi ca nella stagione regolare.

Nella semifi nale provinciale, la formazione atestina si è arresa tuttavia al Noventa Padovana (45-69), an-

dando tuttavia a rifarsi contro il Jolly Basket (63-50) nella gara per il bronzo. Anche il titolo Under 19 Silver resta nella Bassa: ad aggiudicarselo è il Solesino di co-ach Gigi Brunizzo, che nella fi nale giocata in casa ha avuto ragione sull’Olimpia Camposampiero per 71-63. Prima del trionfo fi nale, i biancoblu avevano vinto sul Loreo (65-57) la semifi nale ed erano arrivati proprio dietro all’Olimpia nel girone di qualifi cazione, dove peraltro i solesinesi erano sempre stati battuti dalla capolista.

C’è poi l’altro grande risultato, ossia il secondo posto provinciale conquistato dagli Under 19 di Monta-gnana, che tuttavia hanno partecipato al campionato di Verona assieme ai pari età di Legnago.

Anche i ragazzi della città murata sono arrivati ad un passo dal trionfo: dopo aver dominato la regular sea-son, la truppa montagnanese ha guadagnato il pass per la fi nale contro la Cestistica Verona (64-54), andando poi a perdere contro la Polisportiva San Giorgio di Vil-lafranca (65-80). Pure queste ultime due formazioni patavine parteciperanno alla fase regionale.

CALCIO A 5. Arriva la promozione con una giornata d’anticipoL’USD SOLESINO MONSELICE VOLA IN C2

W.L.

La formazione degli Under 19 di Montagnana

30 In provincia3030 In provincia Sport

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La commemorazione del Torino e dei fratelli chioggiotti che persero la vita nell’incidente aereo

insieme a tutta la squadra e a tre giornalisti

A 66 anni dalla Strage di Superga

Aldo e Dino Ballarin, 4 maggio 1949 solo il fato li vinseSono passati 66 anni da quel 4 maggio

1949 dalla tragedia di Superga che portò alla morte della squadra granata

del Toro e 3 giornalisti, tutti passeggeri del drammatico volo atterrato nell’aldilà.

Il Torino era di ritorno dal Portogallo, dove si era recato per celebrare l’addio al calcio di Francisco Ferreira contro il Ben-fi ca su input di capitan Valentino Mazzola (match terminato 4-3 per i lusitani), quando poco prima delle 17 il trimotore Fiat G. 212 delle Aviolinee Italiane perse la rotta e alle 17.05 concluse la propria corsa precipitando alle spalle della Basilica.

Su quel volo c’erano anche Aldo e Dino Ballarin il primo era il più grande terzino si-nistro d’Italia, fu prelevato dalla Triestina via Venezia per una cifra record per quei tempi: un milione e cinquecentomila lire, trecento-mila lire in più di quanto avevano speso per prendere Mazzola e Loik.

Fece il suo esordio in un collegio di Bas-sano del Grappa aveva dieci o undici anni,

una mente sveglia e un temperamento com-battivo.Uscito dal collegio nel ‘36-‘37 entrò nella squadra dell’Adria che faceva il campio-nato di prima divisione, poi passò con il Rovi-go ma durò poco perché la Triestina lo prese. Rimase 4 anni e nel 19445-46 il Presidente del Torino Novo lo volle: stava formando una delle squadre più forti del mondo: Aldo Bal-larin, Dino Ballarin, Émile Bongiorni,Eusebio Castigliano,Rubens Fadini,Guglielmo Gabet-to, Ruggero Grava,Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valen-tino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti, Julius Schubert.

Dino, il fratello, era il terzo portiere del Torino. Su quel volo non ci doveva essere ma su insistenza del fratello e come premio lo convocarono come secondo portiere per questa amichevole.

Dino nasce il 23 settembre 1923 a Chioggia. Inizia a giocare nelle giovanili del Clodia, nel 1937/38 è a Rosolina, quindi

313131La commemorazioneSport

per due stagioni all’Adriese in 1a Divisione. Per il campionato 1940/41 torna al Clodia che milita in 2a Divisione, nel 1942/43 è a Trieste con le riserve del club rosso-alabar-dato, poi svolge il servizio di leva. Disputa il campionato di guerra 1944 con la maglia del Rovigo; al termine del confl itto è portie-re titolare del Clodia per il 1945/46 in 1a Divisione e il 1946/47 in Serie C. Nell’e-

state 1947 approda al Torino come terzo portiere. Se ne è parlato piuttosto bene fi n dall’inizio, considerandolo qualcosa di più di una semplice promessa. Di carattere mite e umile, accettava di buon grado il ruolo di por-tiere di riserva, conscio del grande salto che la maglia granata comportava. Si allenava sempre con scrupolo e impegno: era l’ultimo a lasciare l’allenamento, nella speranza un

giorno di vestire la maglia del grande Baci-galupo. Ogni anno sulla collina di Superga, il 4 maggio, sale tutto il popolo granata a rendere omaggio alla basilica di Superga a quegli eroi che solo il fato li vinse. In memo-ria dei fratelli Aldo e Dino Ballarin la forma-zione di calcio di Chioggia decise che i loro colori dovevano essere granata, in memoria di quel Torino.

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Domenica 3 Maggio allo stadio “Aldo e Dino Ballarin” di Chioggia c’è stata un’amichevole tra i più grandi giocatori dell’indimenticabile Union Chioggia Sottomarina fbc 1971 e

la Juniores della Clodiense: L’incontro è stato organizzato perché l’incasso sarà devoluto in benefi cenza per la famiglia della piccola Giada, che ha bisogno di cure particolari.

Si è giocato allo stadio Aldo e Dino Ballarin di Chioggia tra le vecchie glorie dell’Union c .s e la squadra juniores della Clodiense. I giocatori in campo: Davide Cavallarin, Mauro Bellemo, Stefano Bernardi, Davide Bellemo, Andrea Ghezzo, Alberto Ballarin, Loren-zo Maistro, Mattia Salvagno, Marco De Ambrosi, Sandro Doria, Massimo Nordio, Pino Augusti, Valentino Borgo, Maurizio Baraldo, Andrea Conforti, Dario Raimondi, Cristian Cominato, Pierfrancesco Giurola, Emanuel Rizzi, Daniele Vianello, Massimo Tomasini. Alle-natori Franco Cerilli, Arturo Tiozzo. Hanno partecipato anche Roberto Italia, Luca Bo-scolo e Tullio Barchielli

La partita è stata organizzata dall’A-sd Borgo San Giovanni in collaborazione con Raffaele “Brasile” (ultras union c.s) con il Comune si Chioggia la Pro Loco e la Clodiense.

Chioggia sportiva e sopratutto calcisti-ca domenica 3 Maggio ha vissuto una giornata storica, il giornalista Daniele Zennaro ha detto che sembrava come qualcuno riavvolges-se il nastro per ritornare ai fasti di un tempo nel vedere i protagoni-sti dell’Union c.s giocare in campo con qualche capello bianco nella testa e qualcuno con la pancetta ma i gesti tecnici e la classe sono rimasti quelli di un tempo e hanno deliziato il numeroso pubblico.

Nel rivedere giocare questi protagonisti la mente dei numero-si tifosi è volata alla fi nale di Coppa Italia dell’Appiani con 4500 chioggiotti, vinta con un calcio di punizione di Bellemo nei momenti

supplementari o a quella salvezza raggiunta in quel campo parroc-chiale di Roteglia all’ultima giornata sotto una pioggia battente.

Quando il pareggio sembrava avesse condannato i granata a fi ne partita i dirigenti accorsero verso i tifosi per dire che ci si era salvati grazie alla contemporanea sconfi tta della squadra a pari punti con noi e l’entusiasmo contagiò tutti gli ultras in un invasione di campo storica.

Oppure a quel di Schio il 5 maggio 1985 quando grazie ad un gol di Augusti ci fu la vittoria del campionato. E anche in quel caso un bagno di folla con ben 5 corriere piene di tifosi che inondò il campo, con qualche spettatore anziano che rischiò l’infarto.

La Mamma della piccola Giada ai microfoni di Marco Lanza, speaker della manifestazione, ha ringraziato tutti i presenti e tutti gli organizzatori e non si sarebbe mai aspettata una manifestazione

d’affetto così numerosa.La partita è stata uno spettacolo an-

che sugli spalti con gli Ultras Union C.S che sono ritornati numerosissimi sulla propria curva “Franco de Paolis” a can-tare e colorare il campo con una macchia granata fatta di sciarpe bandiere striscioni e cori. Tra i più gettonati c’era quello “Ri-vogliamo l’Union C.S.” Cori anche per la

piccola Giada e uno striscione con la scritta “Con Giada fi no alla vittoria”.

Presente in tribuna anche il mitico tifoso Rambo Cica che poi è andato in curva a lanciare i suoi originali cori.

Per la cronaca la partita è stata vinta dalle vecchie glorie dell’U-nion C.s sulla Juniores della Clodiense per 2 a 0 con doppietta dell’intramontabile Emanuel Rizzi che, a 42 anni, gioca ancora e corre e dribbla come negli anni migliori è per lui l’età calcistica sembra essersi fermata.

Tanti ricordi della Chioggia calcistica

Benefi cenza e amarcord per raccogliere fondi per Giada

Oltre 1200 tifosi

per assistere all’incontro

333333SolidarietàSport

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La CXP a maggio spalanca le porte del Centro Sportivo Militare

Il mese di Maggio ha visto la CXP impegnata in una serie di appuntamenti che hanno condotto gli atleti in giro per i vari quartieri cittadini. Interessante l’appuntamento a

Salboro, sempre nel comune di Padova, dove gli sportivi sono stati ospiti per la prima volta del Centro Sportivo Mi-litare, alle dipendenze del Comando delle Forze di Difesa Interregionale Nord comandato dal Generale di Corpo d’Ar-mata Bruno Stano.

E’ una struttura che si stende per circa 8 ettari e viene utilizzata dai Reparti delle Forze Armate per far allenare il

personale militare in servizio in quanto deve mantenere i livelli di operatività ma è frequentata anche dal personale delle Forze di Polizia, dei Corpi Armati dello Stato in servizio o in pensione e loro familiari.

Dal 24 Maggio 2014 la struttura è frequentabile pre-via domanda di adesione anche da tutti coloro che sono già iscritti ad un’Associazione Sportiva affi liata al CONI.

Il funzionamento in generale e il controllo dell’area ri-mane a cura del Comando Militare mentre la gestione degli impianti sportivi e l’organizzazione delle varie attività sono

affi date a Padova Nuoto che con la decennale esperienza nello sport ha saputo dare un forte impulso a tutte le attività e una incoraggiante accoglienza a tutti gli iscritti. In questo modo il CSM funziona a pieno ritmo soddisfando ampia-mente i circa 5.000 frequentatori annui che utilizzano la struttura composta da campi da tennis scoperti e coperti, la piscina coperta, il minigolf, la palestra, il campo da basket e il grande prato erboso che completa la dotazione delle aree esterne; inoltre è in funzione una ottima struttura ricettiva con ristorante e pizzeria.

Tutti di corsa al Centro Sportivo MilitarePorta Portello con la sua storia e la sua “autorevolezza” ci ha accolti in questo grande spazio pedonale recentemente regalato alla città.

Ha partecipato tantissima gente e sportivi di ogni età. Non sono mancate le associazioni e gli amici affezionati

Foto di Davide Mezzalana del fotoclub Padova

La Corri X Padova riserva agli iscritti sempre qualche piacevole novità: sia per l’appuntamento al Portello

che per la corsa al CSM la degustazio-ne dei prodotti Rigoni Asiago è stata davvero un dolce e piacevole successo

Piacevoli novità Non solo miele…

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Page 35: Piovese sport magg2015 n57

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36 Turismo3636 Turismo2 Turismo

Nei giorni del Vinitaly Gianluigi Vimercati era nella sua cantina, impegnato in una delle tante opera-

zioni necessarie alla produzione delle sue bollicine. Del suo Franciacorta, spumante vanto della zona (111 aziende, 15 milioni di bottiglie) che come noto richiede anni di appassionato lavoro e di affi namento per raggiungere quell’eccellente risultato qua-litativo che oggi consumatori, mercato e guide gli riconoscono.

“Qui da noi” spiega “da sempre il vino lo vendiamo direttamente in cantina, soltanto in cantina. A clienti che ci cono-scono da anni o che vengono in azienda a vedere come lo produciamo. E’ stata una scelta importante. Noi ci teniamo molto a questo contatto diretto, perchè vogliamo che il cliente capisca come nasce la qualità che mettiamo in bottiglia. Il vino lo ven-diamo ancora a cartoni, non a bancali. E le 70.000 bottiglie che produciamo ogni anno talvolta non ci bastano per acconten-tare tutti. Ma vogliamo mantenere questa dimensione”.

Gianluigi Vimercati Castellini, presiden-te di Agriturist Lombardia, è titolare con la sorella Francesca, dell’azienda agricola “Al Rocol”, nata nel 1860. Sorge a Ome, uno dei comuni storici della Franciacorta, situa-to poco lontano dalle rive del lago d’Iseo. “Al Rocol” è una delle tante facce dell’altra Franciacorta, quella meno appariscente ma più vera. Quella che privilegia la terra, che ama fare vedere dove e come nascono le bollicine di Franciacorta, oggi le più famo-se d’Italia.

“Al Rocol” per favorire questo contat-to diretto con chi apprezza i propri vini è diventato anche un agriturismo, dotato di 15 camere e vari appartamenti, arredati in stile rurale di impronta country con un tocco

Il cuore verde della Franciacorta

Lombardia

di Renato Malaman

La famiglia Vimercati Castellini

storico produttore delle note bollicine

ha valorizzato sul piano turistico

la propria lunga esperienza in agricoltura

Al Rocol oggi non è solo un affermato marchio

di vini pregiati (solo in vendita diretta)

di gusto contemporaneo. L’azienda di Ome prende il nome da un vecchio roccolo, ov-vero quella sorta di torre mimetizzata nel bosco dove un tempo si praticava la cattura degli uccelli con le reti. Altri tempi. Oggi l’a-zienda ha una forte vocazione ecologista, proponendosi anche come punto di parten-za per escursioni naturalistiche, a piedi o in bicicletta grazie alle mountain bike messe a disposizione in loco. Ai più piccoli viene offerta la possibilità di vivere a contatto con numerosi animali attraverso la propria fat-toria didattica. Vi si possono accarezzare gli asinelli, le caprette, i conigli, le pape-re. I bambini possono anche raccogliere le uova nel pollaio, osservare come si coltiva

SÌ, VIAGGIARE

La qualità genera alleanze, crea rete. E’ un comune denominatore fra chi nel territorio condivide gli stessi valori. Al Rocol consigliano una visita alla Cascina La Benedetta, non solo per assaggiare i loro formaggi prodotti solo con il latte aziendale che provie-

ne da mucche alimentate in modo naturale. Ma perchè nell’azienda di Rodengo Saiano, la cui sede è una grande cascina tipica lombarda con corte e portici, a due passi dal monastero olivetano, si può capire di più su una certa fi losofi a che sta alla base nella produzione di alimenti sani. Daniele e Gianpietro Guerrini, e la moglie di quest’ultimo

Stefania (nella foto), credono nei formaggi a latte crudo e il piccolo spaccio aziendale è una vetrina di bontà genuine: dalla Provolina lo-cale alla Dolcezza primo sale, dalla Casatella alla Cascina, dal Formaggio del Brolo all’ottimo Nostrano. La Cascina La Benedetta è anche fattoria didattica, accreditata dalla Regione Lombardia e, per questo motivo, la gestione dell’allevamento ha conseguito l’attestazione di “gestione conforme al benessere dell’animale”. E’ la prova che nella cascina gli animali sono trattati bene, con amore e con rispetto.

La Benedetta, formaggi di cascina

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373737Turismo 3Turismo

L’AGRITURISMO DELLA CANTINA AL ROCOL DI OME, IN PROVINCIA DI BRESCIA. A DESTRA IN ALTO I TITOLARI GIANLUIGI E FRANCESCA VIMERCATI (LUI È PRESIDENTE

DI AGRITURIST LOMBARDIA). LE ALTRE IMMAGINI DOCUMENTANO L’ATTIVITÀ DELLA CANTINA E DELL’AGRITURISMO, ALCUNE DELLE QUALI SI SVOLGONO FRA I VIGNETI DA CUI

NASCE L’AFFERMATO FRANCIACORTA DELL’AZIENDA

E’ anche agriturismo con ristorante tipico

foresteria, fattoria didattica punto

di partenza di escursioni nella natura in bicicletta

o a piediL’azienda organizza

anche corsi di cucinadi botanica e dedicati

al vino e all’olio

SÌ, VIAGGIARE

Al Rocol si trova in una zona ricca di cose da vedere. Sorge a due passi dal lago d’Iseo con le sue spettacolari rive incorniciate dalle montagne e la particolarità di Montisola (nella foto), l’isola lacustre più grande d’Italia

dove non è raro, passeggiando, vedere il pesce del lago esposto ad essiccare (una linea di traghetti collega ogni mezzora l’isola alla terraferma). Poco lontano sorge anche il Parco naturale delle Torbiere del Sebino, famoso per le sue antiche terre nere che conferiscono al paesaggio un fascino particolare. Imperdibile la visita al monastero medievale di San Pietro in Lamosa, alle antichissime incisioni rupestri di Capo di Ponte, Patrimonio mondiale dell’U-

manità dell’Unesco. E poi la Val Camonica, la stessa Brescia, straordinaria città d’arte. E pure Bergamo è facilmente raggiungibile, la Città dei mille di Garibaldi un tempo fedele alla Serenissima.

Dalle torbiere al lago D’Iseo

la verdura nell’orto, esplorare il frutteto e il vigneto, imparare a riconoscere alberi, erbe, fi ori, frutti selvatici, funghi. Possono anche vedere come Daniela, la mamma di Gian-luigi e Francesca, prepara con le uova la pasta fatta in casa. Quella che si serve nel ristorante dell’agriturismo (aperto nei fi ne settimana o su prenotazione), dove gli altri piatti forti della stessa Daniela e dello chef Fabio Orizio vengono preparati seguendo le ricette di nonna Luigia Castellini. Casonsèi (ravioli) ripieni di carne o insaporiti con il formaggio Bagoss (tipicità delle vicine Alpi Giudicarie), tagliatelle tirate a mano con i funghi, gnocchi di patate o zucca, brasato al vino rosso, crostate con le marmellate fatte in casa. Più altri piatti della tradizione bre-sciana e franciacortina. Una formula molto apprezzata per vivere appieno questa espe-rienza è l’agricampeggio, praticatabile grazie ad un’area che i Vimercati Castellini hanno attrezzato fra le vigne. Completano l’offerta i corsi. Da quelli di cucina a quelli di botanica, a quelli sull’olio e sul vino, con tanto di degustazioni.

“Al Rocol” insomma è un piccolo mon-do antico che punta ad un turismo rurale dallo spirito autentico, in sintonia con la natura. Seppur resta il vino il richiamo più forte.

La produzione di vini di qualità rappre-senta l’attività principale dell’azienda, anco-ra oggi seguita in prima persona da Giovan-

ni, il papà di Gianluigi e Francesca. Vengono utilizzate uve proprie, nobili e tradizionali, coltivate su terrazzamenti in collina.

Vi si ricavano pregiati Franciacorta oltre ai Curtefranca Bianco e Rosso, i due vini tipici della zona prima che questo angolo di Bresciano si candidasse a diventare la Champagne italiana. I 34 ettari di terreni di proprietà permettono anche di produrre olio extravergine di oliva, aceto, grappa di Chardonnay, marmellate, mieli naturali. Il vino simbolicamente più rappresentativo de Al Rocol è il Franciacorta Dosaggio Zero Castellini, dagli aromi intensi e complessi. E’ dedicato alla fondatrice dell’azienda: nonna Luigia Vimercati Castellini, classe 1911. Imprenditrice morta a 101 anni che viene ricordata anche perchè, insieme alla contessa Maggi, è stata la prima donna bresciana a prendere la patente. La prese per aiutare la famiglia guidando da pioniera i camioncini adibiti al trasporto del vino. In questa terra, quando è il momento, tutti sanno rimboccarsi le maniche e sviluppare idee nuove.

Se il Franciacorta è diventato quello che è diventato è proprio perchè in tanti a tempo dedito ci hanno creduto e in tanti ci hanno messo braccia e sudore, ma soprat-tutto testa. Perchè il Franciacorta è stato davvero un’idea vincente, per il territorio bresciano e per tutto l’affermato universo del Made in Italy.

2 Turismo

Nei giorni del Vinitaly Gianluigi Vimercati era nella sua cantina, impegnato in una delle tante opera-

zioni necessarie alla produzione delle sue bollicine. Del suo Franciacorta, spumante vanto della zona (111 aziende, 15 milioni di bottiglie) che come noto richiede anni di appassionato lavoro e di affi namento per raggiungere quell’eccellente risultato qua-litativo che oggi consumatori, mercato e guide gli riconoscono.

“Qui da noi” spiega “da sempre il vino lo vendiamo direttamente in cantina, soltanto in cantina. A clienti che ci cono-scono da anni o che vengono in azienda a vedere come lo produciamo. E’ stata una scelta importante. Noi ci teniamo molto a questo contatto diretto, perchè vogliamo che il cliente capisca come nasce la qualità che mettiamo in bottiglia. Il vino lo ven-diamo ancora a cartoni, non a bancali. E le 70.000 bottiglie che produciamo ogni anno talvolta non ci bastano per acconten-tare tutti. Ma vogliamo mantenere questa dimensione”.

Gianluigi Vimercati Castellini, presiden-te di Agriturist Lombardia, è titolare con la sorella Francesca, dell’azienda agricola “Al Rocol”, nata nel 1860. Sorge a Ome, uno dei comuni storici della Franciacorta, situa-to poco lontano dalle rive del lago d’Iseo. “Al Rocol” è una delle tante facce dell’altra Franciacorta, quella meno appariscente ma più vera. Quella che privilegia la terra, che ama fare vedere dove e come nascono le bollicine di Franciacorta, oggi le più famo-se d’Italia.

“Al Rocol” per favorire questo contat-to diretto con chi apprezza i propri vini è diventato anche un agriturismo, dotato di 15 camere e vari appartamenti, arredati in stile rurale di impronta country con un tocco

Il cuore verde della Franciacorta

Lombardia

di Renato Malaman

La famiglia Vimercati Castellini

storico produttore delle note bollicine

ha valorizzato sul piano turistico

la propria lunga esperienza in agricoltura

Al Rocol oggi non è solo un affermato marchio

di vini pregiati (solo in vendita diretta)

di gusto contemporaneo. L’azienda di Ome prende il nome da un vecchio roccolo, ov-vero quella sorta di torre mimetizzata nel bosco dove un tempo si praticava la cattura degli uccelli con le reti. Altri tempi. Oggi l’a-zienda ha una forte vocazione ecologista, proponendosi anche come punto di parten-za per escursioni naturalistiche, a piedi o in bicicletta grazie alle mountain bike messe a disposizione in loco. Ai più piccoli viene offerta la possibilità di vivere a contatto con numerosi animali attraverso la propria fat-toria didattica. Vi si possono accarezzare gli asinelli, le caprette, i conigli, le pape-re. I bambini possono anche raccogliere le uova nel pollaio, osservare come si coltiva

SÌ, VIAGGIARE

La qualità genera alleanze, crea rete. E’ un comune denominatore fra chi nel territorio condivide gli stessi valori. Al Rocol consigliano una visita alla Cascina La Benedetta, non solo per assaggiare i loro formaggi prodotti solo con il latte aziendale che provie-

ne da mucche alimentate in modo naturale. Ma perchè nell’azienda di Rodengo Saiano, la cui sede è una grande cascina tipica lombarda con corte e portici, a due passi dal monastero olivetano, si può capire di più su una certa fi losofi a che sta alla base nella produzione di alimenti sani. Daniele e Gianpietro Guerrini, e la moglie di quest’ultimo

Stefania (nella foto), credono nei formaggi a latte crudo e il piccolo spaccio aziendale è una vetrina di bontà genuine: dalla Provolina lo-cale alla Dolcezza primo sale, dalla Casatella alla Cascina, dal Formaggio del Brolo all’ottimo Nostrano. La Cascina La Benedetta è anche fattoria didattica, accreditata dalla Regione Lombardia e, per questo motivo, la gestione dell’allevamento ha conseguito l’attestazione di “gestione conforme al benessere dell’animale”. E’ la prova che nella cascina gli animali sono trattati bene, con amore e con rispetto.

La Benedetta, formaggi di cascina

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Page 39: Piovese sport magg2015 n57

1 Crucilibro

di Germana Urbani · >www.einaudi.it<www.bompiani.eu<>www.www.mondadori.it<

Eroe - Eroina Donne, uomini, madri, padri, fi gli Ludovica, la sposina Leone Ginzburg, martire della Resistenza

Agata, che aspetta un bambino da sola

Matteo che forse si lascerà amare e Dora che deve dimenticareLa vita con le sue varianti Lorenzo, il marito che sogna di

diventare regista L’amore in ogni sua formaAlter Ego

L’Italia di oggiLa vita con le sue variantiLa Grande Mela e RomaLa vita di tutti i giorni e le nottiLocation

Le tremende vicende storiche degli ultimi anniIl concetto di resistenza Italiani artistoidi, borghesi

mantenuti a NYI dissidi, le amarezzeCo-Protagonisti

Tre amici sono in procinto di ricongiungersi dopo gli anni degli

studi e dei viaggi in Italia e in Europa. Le loro vite private sono state sospese fi no ad ora e alla

soglia dei 40 anni non è facile dare una svolta

L’autore segue i passi di Leone Ginzburg dalla prima infanzia alla morte solitaria

ma da eroe. Ne disegna un ritratto appassionante basato su fonti attendibili

e testimonianze dirette. Ma a questa storia ne alterna un’altra

Dopo la vittoria di un premio del comune di Roma, Lorenzo decide che, passati i trenta, ha ancora tempo per diventare regista. E per riuscirci si trasferisce un anno a New York. Ludovica lo segue

lasciando alla famiglia la gestione della sua libreria.

Da Napoli a Liverpool, dal silenzio dei genitori alle parole dei fi gli, dalla magia inconsapevole della

seduzione alle controllate omissioni del tradimento dallo sguardo di chi

muore all’allegria di chi rinasce. Tutto è amore

Intrigo

La vicenda racconta il delicatissimo momento del passaggio, la fi ne della

giovinezza, l’attimo in cui si attraversa il valico dell’età adulta con le sue

rinunce, delusioni e abbandoni. Proprio quando si pensava di aver incontrato la

persona giusta

L’altra storia è la sua, o meglio quella della sua famiglia, ricavata da racconti orali. E’ una storia di

resistenza, quella che hanno avuto i suoi nonni per non perdersi d’animo

e vivere la loro vita con dignità e amore per la bellezza

A New York i due entrano in contatto con un microcosmo di

italiani con ambizioni artistiche e solidi patrimoni di famiglia. Ma

Ludovica ad un certo punto ha un dubbio: e se suo marito non avesse

talento? Cambiano le cose.

Ma di cosa si tratta davvero? Ogni storia di “Troppa importanza all’amore” rivela qualcosa su ciò che ciascuno crede di conoscere

meglio di chiunque altro: la propria vita

Finale

Un romanzo ben riuscito che mette a fuoco una generazione: i trenta-quarant’enni d’oggi e le loro vite piene di solitudini e sospensioni

Un’opera profonda e sorprendente che mette insieme materiali eterogenei ma soprattutto

grandi rifl essioni e domande che interrogano anche noi

Un libro arguto che salda insieme la tradizione del romanzo

borghese con le più importanti sperimentazioni degli autori contemporanei internazionali

L’autrice con questa raccolta di racconti torna alla leggerezza della forma breve e riesce a dire meglio l’impossibilità di afferrare davvero

l’amore

Cosa dire del libro

Paola SorigaLa stagione che verrà

Einaudi, pp.116€ 14.00

Antonio ScuratiIl tempo migliore della

nostra vitaBompiani, pp.272

€ 18.00

Francesco Pacifi coClass

Mondadori, pp.324€ 19.00

Valeria ParrellaTroppa importanza

all’amoreCorbaccio, pp. 116

€ 19.00

Leggere…

Valeria Parrella Francesco Pacifi co Antonio Scurati Paola Soriga

“L’amore è incompleto e sghembo”, parola di Valeria Parrella

Finale

Leggere

Qual è il tempo migliore della nostra vita? Spesso, come accadde a Natalia Ginzburg, lo si riconosce quando ormai ci è sfuggito per sempre

393939Crucilibro

Page 40: Piovese sport magg2015 n57

“Viva il teatro, dove tutto è �nto e niente c’è di falso. E tutto questo è vero”. Gigi Proietti ritorna, dopo tre anni di assenza dai teatri, con parte del suo repertorio, i famosi Cavalli di battaglia. I pezzi migliori, gli intra-montabili, quelli che solitamente il pubblico pretende di vedere e che fanno parte del bagaglio artistico di chiunque faccia spettacolo - sia attore o cantante - con lo stile che da sempre lo contraddistingue. Contamina-zione di generi, parti recitate e cantate, in solitario o accompagnato dal gruppo musicale diretto dal Maestro Mario Vicari e con la partecipazione di Marco Simeoli e Claudio Pallottini, affezionati attori che oramai da diversi anni accompagnano Proietti nei suoi spettacoli. Artisti rigorosamente scelti fra gli ex allievi del suo fa-moso Laboratorio. Tutti ormai professionisti affermati, ma sempre con la voglia di divertirsi a recitare insieme al loro capitano i brani del suo vasto curriculum. Fanno parte dello spettacolo anche le due �glie, Susanna e Carlotta, già conosciute dal pubblico sia grazie alle loro qualità vocali, sia per la vis comica che naturalmente le contraddistingue - del resto, come si usa dire, “buon sangue non mente”. Uno spettacolo che emozione-rà come sempre gli spettatori, regalando momenti di grande spensieratezza e sorpresa. Si tratta di un doppio appuntamento speciale, l’occasione per festeg-giare insieme i 50 anni di carriera di Gigi, volati tra un successo e l’altro.Sarebbe impossibile o quantomeno riduttivo riassume-re in poche righe la parabola artistica e personale di Gigi Proietti, dai piccoli palcoscenici del teatro cantina

Cavalli di battaglia: cinquant’anni di Gigi Proietti in un doppio, esilarante showIl 29 e 30 maggio al Gran Teatro Geox di Padova, una festa tra musica, famiglia e partecipazioni eccellenti.

degli anni ’60, alle platee oceaniche del Teatro Tenda, dalle prime esperienze musicali come cantante da night alle incursioni fortunatissime nei Teatri d’Opera, dalla commedia musicale ai classici della drammatur-gia. Proietti è ed è stato in tutti questi anni attore e mu-sicista, autore e regista, produttore e direttore di Teatri, e non in ultima battuta maestro e formatore di attori. Per non parlare poi del cinema e della televisione.“La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia familiare in semicerchio”. Nel 1992 Proietti inizia ad ottenere un consistente successo con le se-rie di tele�lm Un �glio a metà, bissato dal seguito Un �glio a metà - Un anno dopo, diretti da Giorgio Capitani, dove interpreta il ruolo di un doppiatore ci-nematogra�co (che esercita anche nella realtà e con successo). Sempre diretta da Capitani la sitcom Italian Restaurant (1994) con Nancy Brilli, dove Gigi è il proprietario di un ristorante italiano a New York (nella realtà Proietti, per breve tempo, ha effettivamente ge-stito un ristorante). Nel 1996 arriva il trionfo inaspet-tato della serie televisiva Il Maresciallo Rocca, creato dalla coppia di scrittori Laura Toscano e Franco Marotta ed ancora diretto da Capitani nella quale l’attore roma-no interpreta il ruolo di Giovanni Rocca, vedovo con tre �gli a carico, maresciallo comandante della stazione dei Carabinieri di Viterbo, che tra un caso e l’altro si innamora di una deliziosa farmacista, interpretata da Stefania Sandrelli (nella vita reale Proietti non ha fat-to il militare per esubero di leva). La serie, partita in sordina su Rai 2, conquista i favori del pubblico �no

a superare agevolmente i dieci milioni di telespetta-tori ed a mettere in seria concorrenza trasmissioni ampiamente collaudate come il Festival di Sanremo. Il colossale successo impone ai due autori, ai registi (al veterano e collaudato Capitani si alternano Lodovico Gasparini, José Maria Sànchez e Fabio Jephcott) ed al protagonista la realizzazione di ben cinque stagioni, realizzate tra il 1998 e il 2005, e della miniserie con-clusiva Il maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia nel 2008, tutte su Rai Uno. Proietti interpreterà un altro personaggio creato da Toscano e Marotta, L’avvocato Porta, in due serie dirette da Franco Giraldi, ma con minor successo. Nel 2005, dopo essere apparso come veterinario in un �lm diretto da José Maria Sànchez, il 19 marzo è uno degli ospiti d’onore nella fortunata trasmissione di Renzo Arbore Speciale per me - meno siamo meglio stiamo, dove canta tre canzoni sue, tra le quali la celeberrima Chi me l’ha fatto fa’, e si produce nella divertente recitazione de Il lonfo, probabilmente la più nota delle poesie metasemanti-che di Fosco Maraini, recitata successivamente anche nella puntata del 7 febbraio 2007 della trasmissione Parla con me, condotta su Raitre da Serena Dandini. Nel 2009 Proietti gira una �ction su San Filippo Neri dal titolo Preferisco il Paradiso, trasmessa su RaiUno nell’autunno 2010 con ottimi ascolti. Nel 2010 reci-ta nella miniserie tv Il signore della truffa nel ruolo dell’ex truffatore di lungo corso Federico Sinacori, una co-produzione Artis e Rai Radiotelevisione Italiana, de-stinata alla prima serata RaiUno.

È doveroso ricordare quanto Gigi Proietti, durante tutti questi anni abbia costruito e mantenuto un fortissimo e singolare rapporto con il suo pubblico. Il teatro ha luogo laddove la comunità si dà dei ruoli: chi ascolta e chi parla, chi guarda e chi agisce. E questo accordo è tanto convenzionale quanto misterioso. Questo signi�-ca che la teatralità non può prescindere dalla realtà che la produce, dal territorio che la anima. Tutto ciò non è ovvio e tanto meno retorico. Lo sa bene Gigi Proietti e il suo pubblico dimostra di capirlo e di sentirlo. Dal primo A me gli occhi please (1976), Proietti propone uno spettacolo innovativo che produrrà innumerevoli tentativi d’imitazione.“A volte lo spettatore meno avvertito è proprio il cri-tico. Nel ’76 ho inventato un nuovo modo di stare in scena, quello con la cassa piena di oggetti. Da allora ho fatto numerosi spettacoli, ma quello è rimasto il mio modo di stare in scena. Il repertorio è cambiato. […

] Ma bisogna ricordarsi che il teatro non è la tv. In tv ogni settimana devi dire cose diverse perché il pubblico è lo stesso. In teatro ogni sera il pubblico cambia ed è il testo a rimanere lo stesso. Sennò pure Petrolini avrebbe dovuto smettere di fare Gastone”. Con e dopo A me gli occhi please, totalmente privo di guida re-gistica, ha modo di scatenare la sua verve attoriale come monologhista, cantante, imitatore, ballerino, in estenuanti tour de force che ottengono un dirompen-te successo di pubblico; dalle 6 serate inizialmente previste si superano agevolmente le 300, con oltre 2000 spettatori di media a riempire i teatri tenda ed i palasport di tutta l’Italia, ammirato e stimato anche da importanti personalità come Federico Fellini (il quale dapprima pensa a lui per il ruolo di Casanova nel suo �lm Il Casanova di Federico Fellini, poi assegnato a Donald Sutherland e del quale sarà un ef�cace dop-piatore) ed Eduardo De Filippo. La collaborazione tra Proietti e Roberto Lerici si può benissimo paragonare a quella, altrettanto pro�cua, tra Giorgio Gaber e Sandro Luporini per il teatro canzone. Dal 1992 Proietti porta in scena e dirige altri due spettacoli solisti, Prove per un recital e Io, Totò e gli altri.Un attore che dispone solo dei propri mezzi espressi-vi, che si serve della propria memoria e della propria tecnica, che costruisce una drammaturgia scenica mescolando frammenti di testo anche incompatibili, lasciandosi sorprendere ogni volta dalle in�nite possibi-lità del palcoscenico. Tutto ciò conservando la voglia di partecipare al gran gioco del teatro.“La comicità è una questione complessa, non basta mettere in scena una cosetta simpatica per guadagnar-si gli applausi”.

Gigi Proietti in “Cavalli di battaglia”,venerdì 29 e sabato 30 maggio alle 21.30,“Gran Teatro Geox”, Padova.

40 Curiosità4040 Curiosità

Il 2016 sarà l’anno della grande esplo-sione di Valtur, uno dei brand della pa-dovana Orogroup che comprende anche

Orovacanze. Sarà l’anno dell’allargamento all’este-

ro, altri villaggi che andranno ad aggiungersi al Twiga in Kenia. “Ci stiamo guardando in-torno”, dice Franjo Ljuljdjuraj, l’imprenditore montenegrino ma in Italia da sempre, “ per acquisire la gestione di alcuni villaggi nei Caraibi, in Grecia e in Croazia. Dovranno essere villaggi con caratteristiche di qualità di cui Valtur ha sempre avuto la priorità.

Ci sono alcuni contatti ben avviati. Da tempo stiamo anche trattando per un villag-gio in Montenegro ma ci sono diffi coltà di

non facile soluzione. In ogni caso saremo sempre più competitivi e Valtur sarà l’unico brand dell’italianità in Italia e nel mondo”. Imminente aumento di capitale da 4 a 5 mi-lioni, Orogroup prevede di chiudere il 2015 con ricavi attorno ai 90 milioni, ben 25 più dello scorso anno, questo grazie anche ai cinque nuovi villaggi aperti a Marina di Por-torosa in Sicilia al club Portorosa, al Lacona all’Isola d’Elba, ai club Simeri e porto Ada in Calabria e il Parco Torre Chia in Sarde-gna. “Non nascondo che all’inizio abbiamo incontrato delle diffi coltà operative”, dice ancora Franjo Ljuljdjuraj, “ ma oggi siamo ben consci del nostro valore e di tutto ciò che possiamo e potremo fare.

Ora dobbiamo nominare un nuovo diret-tore generale che dovrà rispondere diretta-mente a me e lo stiamo cercando di grande esperienza ( con Domenico Pellegrino i rap-porti non proprio idilliaci sono durate nem-meno un anno n.r.d.) mentre come direttore commerciale Europa è stato nominato mio fi glio Nikola e alla direzione commerciale Italia Luigi Martini e Giorgio Lotti”.

Il primo grande successo è venuto da-gli alberghi in montagna ed oggi Orogroup dispone di 15 strutture Valtur tra Toscana, Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Trentino e Kenya oltre a cinque hotel in Trentino e Sardegna e due club, uno nelle Marche e uno in Calabria come Orovacanze.

Franjo Ljuljdjuraj

Viaggi L’anno della grande espansione

Valtur punta ad allargarsi all’esteroE’ strato prorogato il contratto con l’a-

zienda per consentire alla Regione di avere il tempo di avviare la gara per

il nuovo gestore del trasporto ferroviario regionale. Un passaggio non da poco vi-sto che saranno introdotti il biglietto unico regionale e la tariffa unica regionale su tutti i mezzi di trasporto pubblico locale, compreso quello ferroviario. Saranno effet-tuate anche una serie di variazioni all’orario cadenzato concordati richiesti da gruppi di pendolari e comitati. Inaugurazione di un nuovo treno Vivalto che entrerà in linea. È l’importante pacchetto di novità presentato oggi in Regione. Con una unica carta regio-nale ricaricabile si potrà viaggiare nei bus, nei treni e nei vaporetti, caricare le auto elettriche e accedere a bike e car sharing. Un sistema in uso da oltre un decennio in Svizzera, in Baviera e in Francia. Ora si spera arrivi in Veneto.Il processo avrà due fasi: dopo una prima fase sperimentale con la creazione di una card che ospiterà tutti i contratti delle Aziende, le aziende del TPL passeranno ad una card regionale con la tariffa integrata che ospiterà il vero e pro-prio “Biglietto unico Regionale”. Trenitalia si è impegnata a restaurare 250 carrozze e acquistare 20 treni del tipo Vivalto.

Dal 17 maggio circoleranno 2 nuovi tre-ni fra Bassano e Padova: il 5947 (Bassano 10.40 - Padova 11.44) e il 5946 (Padova 12.16 - Bassano 13.20). Verranno ridotti i tempi di percorrenza dei treni regionali sulla Mantova - Monselice per rendere più agevo-

le a Monselice l’interscambio con i regionali veloci della Venezia - Bologna.

Tutti i regionali veloci della Venezia - Conegliano/Sacile fermeranno a Pregan-ziol, che sarà quindi servita da 83 treni al giorno (attualmente 56). I regionali 10000 (Portogruaro 4.13 - Mestre 5.25), 10001 (Mestre 5.25 - Portogruaro 6.23) e 10005 (Venezia Santa Lucia 6.11 - Por-togruaro 7.23) attualmente circolanti dal lunedì al venerdì circoleranno tutti i giorni. I regionali 5818/9 (Padova 17.46 - Treviso 18.51) e 5844/5 (Treviso 16.09 - Pado-va 17.14) attualmente circolanti dal lunedì al venerdì circoleranno anche di sabato. Dal 14 giugno i regionali 2876 (Venezia 18.31 - Sacile 19.44), 2875 (Sacile 19.17 - Venezia 20.30), 20489 (Legna-go 18.34 - Monselice 19.22), 20490 (Monselice 19.38 - Legnago 20.21) e il bus VE708 (Monselice 20.39 - Legnago 21.38) circoleranno anche nel periodo esti-vo. Sono state istituite otto nuove corse stradali per soddisfare le esigenze di mobili-tà pendolare, soprattutto nella tarda serata e nella prima mattinata.

Prorogato il contrattoTRENITALIA RIMANE E RILANCIA IN VENETO

Page 41: Piovese sport magg2015 n57

MESSAGGIO POLITICO ELETTORALE A PAGAMENTO

ELEZIONI REGIONALI DEL VENETO | 31 MAGGIO 2015

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Il Puzzle

Chiave (6,9) - Protagonista nel film …........................................................................................................................................................

I numeri mancanti devono comparire una sola volta in ciascun box da9 caselle, riga

e colonna.

ORIZZONTALI: 1 Foruncolo - 6 Il cantante Reed - 7 Ultime del dado - 8 Corona... inglese - 10 Un punto car-dinale - 11 Esercito Italiano - 13 Gran quantità - 14 Ottenuto, guadagnato - 17 Sistemi di ricerca ad ultrasuoni - 19 Avvolge il filo da cucire.

VERTICALI: 1 Assomiglia al cervo - 2 Detto anche Italico - 3 Sport d’acqua - 4 Congiunzione - 5 Nome femmi-nile - 9 Il lontano Far - 12 Agenzia di stampa russa - 15 Il primo - 16 Ades-so - 18 Pacino, attore americano.

Il capo… • Non stare in giro senza far nulla. La gente pen-serà che sei tu il capo.• Se non capite chiedete al vostro capo. Come sempre ci penserà lui a chiedere a qual-cun altro.L’amore… • Ho mandato così tante lettere d’amore alla mia fidanzata… che si è innamora-ta del postino.• Ieri notte una ragazza ha bussato per ore alla mia porta ma io non l’ho lasciata uscire!Fra moglie e marito…• “Papà cos’è un santo?” “Chi come me deve sopportare tua madre tutti i santi giorni.” “E cos’è un beato?” “Chi non ha mai avuto a che fare con tua madre” “E il diavolo?” “Un cornuto, tale e quale tuo pa-dre!” Risponde la madre.

Le ultime parole famose…• Il rock’n’roll morirà entro giugno. (Variety, 1954)• In futuro un computer potrà forse pesare non meno di 1,5 tonnellate. (Usa Popular Me-chanics, 1949)Mariti premurosi… • Il po-liziotto dopo aver fermato un uomo per strada: “È un’ora che la inseguiamo e lei cerca di scappare: se non ha fato nien-te di male perché scappa?” E l’uomo: “Beh… mia moglie è scappata da casa con un po-

liziotto e pensavo che me la volesse ridare indietro!!!”• Il marito alla propria moglie “Amore, ti ricordi come sta-vamo bene 10 anni fa?” Lei: “Ma amore, 10 anni fa non ci conoscevamo nemmeno!” “APPUNTO!!!!” Umorismo demenziale…• Visto l’aumento di menti con-torte, non capisco come psicologi e pasticceri non rie-scono a trovare lavoro.• Progetti per il futuro? E che ne so… chiedetelo al futuro!

La serraturaQuale serratura si adatta correttamente alla chiave?

C D E F GBA

La s

erra

tura

: C

• Lui e lei sono a letto la prima notte di nozze: “Cara, sono veramente il primo uomo con il quale dormi?” “Sì, certo… se ti metti a dormire!”Suocere… • Mio suocera ha inseguito il camion della net-tezza urbana gridando: “Sono

in ritardo per l’immondizia?” L’autista ha risposto: “No, sal-ta dentro!• “Ciao Mario, novità?” “È mancata mia suocera!” “Oh, no! Che aveva?” “Poco… un vecchio televisore, un tavolo e sei sedie tutte tarlate.”

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Grazie al clima mite e fresco, Kranjska Gora d’estate diventa una piacevole valle verde dove agli ospiti vengono o�erte innumerevoli possibilità di svago con ottimi punti di partenza per le diverse attività sportive, sport estremi o anche soltanto per un tranquillo break in compagnia. È un ottimo punto di partenza per escursioni in un ambiente naturale di rara bellezza e per trascorrere del tempo in mezzo alla natura ancora incontaminata.

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Page 44: Piovese sport magg2015 n57

La rubrica di cucina

I passatelli sono una tipica ricetta povera emiliana: nati per la preparazione in brodo e per ritualizzare gli avanzi di pane, soprattutto negli ultimi anni sono stati rivisitati per primi piatti asciutti. Il segreto della loro realizzazione sta nella combinazione delle quantità di pane e formaggio, che devono essere nelle stesse dosi (in passato tale proporzione variava a seconda del ceto sociale: le famiglie ricche prediligevano la quantità di formaggio sul pane, quelle povere invece “abbondavano” con il pane, rispetto al formaggio), con il numero di uova, se ne calcola 1 ogni 100g di impasto (pane e formaggio). Rispetto alla preparazione tradizionale noi abbiamo utilizzato del pane di segale, invece del più comune pane grattugiato o del pane secco avanzato, e insaporito il composto non con la noce moscata, ma con il curry.Per il condimento dei passatelli asciutti la rete offre numerosissime alternative, vanno per la maggiore le fondute di formaggio, il tartufo o i sughi di mare. Noi abbiamo voluto

PASSATELLI ASCIUTTI AL CURRY CON VONGOLE E PISELLINI PRIMAVERA

Per i passatelli: 100g pane di segale a fette100g formaggio Parmigiano Reggiano2/3 cucch. farina di riso2 uova piccolecurrybrodo vegetale

Per il condimento:110g pisellini primavera250g vongole surgelate1 spicchio d’aglio3 acciughe in olio al peperoncinoolio evodolceagro condimento delicatosucco di limonebottarga di muggineprezzemolo¼ dado vegetalesale blu di Persiapepe biancoformaggio Pecorino Fior di Noce

Ingredienti per 2 persone

Tritare fi nemente le fette di pane di segale con il formaggio Parmigiano, mescolarle con la farina

ed il curry, unire quindi le uova e amalgamare bene.

Impastare fi no ad ottenere un panetto morbido, ma non troppo compatto (se necessario ammorbidirlo

con un cucchiaio di brodo). Lasciare riposare il composto

in frigo per circa 1 ora. Preparare il condimento:

soffriggere l’aglio in padella con l’olio, unire i pisellini e

portare a cottura bagnando con acqua ed il pezzetto

di dado. Quando i pisellini cominciano a cuocere

insaporire con il condimento delicato, prezzemolo,

sale blu e pepe bianco. Aggiungere poi le vongole

e le acciughe sminuzzate, assieme ad un po’ del loro

olio di conservazione, e condire ancora con la bottarga ed il succo di

limone. Per realizzare i passatelli, se non si dispone

del ferro apposito, si può adoperare un comune

schiacciapatate, utilizzando il disco con i fori più larghi.

Dividere quindi l’impasto di pane e formaggio in più

parti e schiacciandole con lo schiacciapatate creare i passatelli (è consigliabile

fare delle palline più piccole così da riuscire a schiacciare il composto più facilmente).

La lunghezza dovrebbe essere di circa 4-5 cm.

Cuocere la pasta nel brodo vegetale bollente

e, aiutandosi con una schiumarola, man mano

che i passatelli vengono a galla versarli nella padella con i pisellini; allungare il

fondo di cottura con un po’ di brodo di cottura per

mantenere il piatto morbido.Servire i passatelli

spolverando con qualche scaglietta sottile di

formaggio Pecorino Fior di Noce.

Procedimento

MANUELA E SILVIA BIZZO

WEB: spizzichiandbocconi.blogspot.it

approfi ttare di un ingrediente pienamente di stagione, come i pisellini primavera freschissimi, uniti a semplici e leggere vongole. Un primo piatto davvero facile, che consigliamo proprio per la particolarità della preparazione della pasta; per quanto ci riguarda siamo intenzionate a riprovarli in brodo e magari con un altro condimento asciutto.

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Page 45: Piovese sport magg2015 n57

La rubrica di cucina

I passatelli sono una tipica ricetta povera emiliana: nati per la preparazione in brodo e per ritualizzare gli avanzi di pane, soprattutto negli ultimi anni sono stati rivisitati per primi piatti asciutti. Il segreto della loro realizzazione sta nella combinazione delle quantità di pane e formaggio, che devono essere nelle stesse dosi (in passato tale proporzione variava a seconda del ceto sociale: le famiglie ricche prediligevano la quantità di formaggio sul pane, quelle povere invece “abbondavano” con il pane, rispetto al formaggio), con il numero di uova, se ne calcola 1 ogni 100g di impasto (pane e formaggio). Rispetto alla preparazione tradizionale noi abbiamo utilizzato del pane di segale, invece del più comune pane grattugiato o del pane secco avanzato, e insaporito il composto non con la noce moscata, ma con il curry.Per il condimento dei passatelli asciutti la rete offre numerosissime alternative, vanno per la maggiore le fondute di formaggio, il tartufo o i sughi di mare. Noi abbiamo voluto

PASSATELLI ASCIUTTI AL CURRY CON VONGOLE E PISELLINI PRIMAVERA

Per i passatelli: 100g pane di segale a fette100g formaggio Parmigiano Reggiano2/3 cucch. farina di riso2 uova piccolecurrybrodo vegetale

Per il condimento:110g pisellini primavera250g vongole surgelate1 spicchio d’aglio3 acciughe in olio al peperoncinoolio evodolceagro condimento delicatosucco di limonebottarga di muggineprezzemolo¼ dado vegetalesale blu di Persiapepe biancoformaggio Pecorino Fior di Noce

Ingredienti per 2 persone

Tritare fi nemente le fette di pane di segale con il formaggio Parmigiano, mescolarle con la farina

ed il curry, unire quindi le uova e amalgamare bene.

Impastare fi no ad ottenere un panetto morbido, ma non troppo compatto (se necessario ammorbidirlo

con un cucchiaio di brodo). Lasciare riposare il composto

in frigo per circa 1 ora. Preparare il condimento:

soffriggere l’aglio in padella con l’olio, unire i pisellini e

portare a cottura bagnando con acqua ed il pezzetto

di dado. Quando i pisellini cominciano a cuocere

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limone. Per realizzare i passatelli, se non si dispone

del ferro apposito, si può adoperare un comune

schiacciapatate, utilizzando il disco con i fori più larghi.

Dividere quindi l’impasto di pane e formaggio in più

parti e schiacciandole con lo schiacciapatate creare i passatelli (è consigliabile

fare delle palline più piccole così da riuscire a schiacciare il composto più facilmente).

La lunghezza dovrebbe essere di circa 4-5 cm.

Cuocere la pasta nel brodo vegetale bollente

e, aiutandosi con una schiumarola, man mano

che i passatelli vengono a galla versarli nella padella con i pisellini; allungare il

fondo di cottura con un po’ di brodo di cottura per

mantenere il piatto morbido.Servire i passatelli

spolverando con qualche scaglietta sottile di

formaggio Pecorino Fior di Noce.

Procedimento

MANUELA E SILVIA BIZZO

WEB: spizzichiandbocconi.blogspot.it

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Page 46: Piovese sport magg2015 n57

1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09

AL 22/10EROS E SEX NON VI MANCH-

ERANNO, ANZI! MARTE VI RENDERÀ INTENSI, GRINTOSI, AFFAMATI DI SEN-SAZIONI E DI PROFONDITÀ. LANCIAT-EVI NELLA MISCHIA SPECIE SE SIETE SINGLE

SCORPIONEDAL 23/10

AL 22/11EMOZIONI, ROMANTI-

CISMO, TENEREZZA SPAZZER-ANNO VIA LE NUVOLE PORTATE NEL VOSTRO CIELO DA ONDATE DI GELOSIA. L’EROS SARÀ MOLTO CALDO E INTENSO

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12SIATE PRUDENTI. DUBBI E

INCERTEZZA POTREBBERO APPESANTIRE IL VOSTRO UMORE, EVITATE DI PRENDERE DECISIONI IM-

PORTANTI. PRENDETEVI IL TEMPO DI CAPIRE MEGLIO LA SITUAZIONE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01NON TRASCURATE

I VOSTRI BISOGNI AF-FETTIVI, LE STELLE IN OPPOSIZIONE POTREBBERO CREARE DISTANZA E FREDDEZZA ATTORNO A VOI. CURATE DI PIÙ LA PASSIONALITÀ

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02VIVRETE UN BEL PERIODO, VIVACE E RICCO DI SITU-

AZIONI INTRIGANTI. NO-VITÀ E CAMBIAMENTI VI FARANNO ASSAPORARE

LA GIOIA DI ESSERCI E DI AMARE. EROTISMO ALLE STELLE

PESCI DAL 20/02 AL 20/03VI ASPETTANO APERTE

DISCUSSIONI FRUTTO DI RANCORI E TENSIONI

TACIUTE. MOLTA LA VOGLIA DI CAMBIARE QUELLO CHE NON VI PIACE. LA DETERMIN-AZIONE VI AIUTERÀ A CENTRARE GLI OBI-ETTIVI AMOROSI

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04DIETRO L’ANGOLO TENSIONI AFFETTIVE,

GELOSIA SOPRATTUTTO, E IL DESID-ERIO DI CONTROLLARE IL PARTNER, DI DOMINARE LA SITUAZIONE. E SE NON SIETE GELOSI, ATTENTI A NON FARVI INGABBIARE DA CHI LO È

TORO DAL 21/04

AL 20/05E’ TEMPO DI

REALIZZARE UN SOGNO O UN PROGETTO AFFETTIVO. AVRETE FINALMENTE LE IDEE CHIARE SU QUELLO CHE VOLETE OTTENERE. ARMATEVI DI CONCRETEZZA E REALI-SMO

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06DUBBI E INCERTEZZE

POTREBBERO CREARE ILLUSIONI, DE-SIDERI SFUGGENTI E FARVI DUBITARE DI QUANTO AVETE RAGGIUNTO. NON TEMETE DI ESSERE VOI STESSI FINO IN FONDO E DI METTERVI IN GIOCO

CANCRODAL 22/06

AL 22/07NONOSTANTE L’IMPEGNO

E QUALCHE BATTICUORE DI TROPPO, MAGGIO SARÀ UN BUON PE-RIODO. SE CI SONO CONTRADDIZIONI IN AMORE LE VEDRAI CHIARAMENTE

LEONEDAL 23/07

AL 23/08SENTIRETE IL BISOGNO DI UN DIALOGO PIÙ PROFONDO E DI UNA VIVACITÀ MAGGIORE

CON LA PERSONA CON CUI STATE. TROPPE CONTRADDIZIONI, PENSATECI E CASOMAI TAGLIATE I RAMI SECCHI

VERGINEDAL 24/08AL 22/09VI ASPETTANO ALTI E BASSI: NON FOCALIZ-

ZATEVI SU CIÒ CHE NON FUNZIONERÀ, PERCHÉ INSIEME ALLE SITUAZIONI POCO PIACEVOLI AVRETE MOLTISSIMI MOTIVI PER ESSERE CON-TENTI

Oroscopo

VERGINEVERGINEDAL 24/08DAL 24/08AL 22/09AL 22/09

ZATEVI SU CIÒ CHE NON

LEONELEONEDAL 23/07DAL 23/07

AL 23/08AL 23/08SENTIRETE IL BISOGNO

VIVACITÀ MAGGIORE CON LA PERSONA CON CUI STATE.

DAL 22/06DAL 22/06AL 22/07AL 22/07

NONOSTANTE L’IMPEGNO E QUALCHE BATTICUORE DI

GEMELLIGEMELLI

TOROTORO DAL 21/04

REALIZZARE UN

ARIETEARIETEDAL 21/03DAL 21/03

AL 20/04AL 20/04

DAL 20/02 DAL 20/02

DISCUSSIONI FRUTTO DI

TACIUTE. MOLTA LA VOGLIA DI CAMBIARE

ACQUARIOACQUARIODAL 21/01DAL 21/01AL 19/02AL 19/02VIVRETE UN BEL PERIODO, VIVACE E RICCO DI SITU-

FARANNO ASSAPORARE

CAPRICORNOCAPRICORNO

NON TRASCURATE I VOSTRI BISOGNI AF-

SAGITTARIOSAGITTARIODAL 23/11DAL 23/11AL 21/12AL 21/12SIATE PRUDENTI. DUBBI E

INCERTEZZA POTREBBERO APPESANTIRE IL VOSTRO

PRENDERE DECISIONI IM-

AL 22/11AL 22/11EMOZIONI, ROMANTI-

CISMO, TENEREZZA SPAZZER-

AL AL 22/1022/10EROS E SEX NON VI MANCH-

L’ESTATE ALLE PORTE

REGALA NOVITÀ, INCERTEZZE

E QUALCHE PUNTA DI GELOSIA

46 Oroscopo4646 Oroscopo

Il Comune ha deciso di rinnovare, per al-tri tre anni, l’accordo con l’associazione Centro studi Cultura Ambiente di Noale

per occuparsi della Porta e della Torre dell’o-rologio. Poco più di un anno fa, il Comune aveva sottoscritto un accordo annuale con lo stesso gruppo presieduto da Federico Pigoz-zo per valorizzare questi due simboli storici del centro della città dei Tempesta. Così la giunta ha approvato un atto d’indirizzo per continuare il lavoro svolto. E ci sono degli accordi a cui dovrà attenersi da qui ,alla fi ne del contratto. Intanto predisporrà un progetto triennale di allestimento con tanto di spiegazione dei locali interni del comples-so architettonico della “Porta e della Torre dell’Orologio”, dove sarà illustrata l’im-portanza dell’edifi cio nella storia di Noale. Non solo, perché l’associazione Centro studi Cultura Ambiente dovrà provvedere, con ri-sorse proprie, alla copertura delle spese di allestimento, senza che ciò comporti alcun onere a carico del Comune per le pulizie, le coperture assicurative e l’energia elettrica. Inoltre dovrà organizzare la fruizione del complesso, garantendo le aperture minime di almeno dodici domeniche per anni tre, ov-vero 36 in totale, per un minimo di due ore, da marzo a ottobre, senza che questo com-porti alcun onere a carico del Comune. Le altre aperture nel fi ne settimana e nei giorni infrasettimanali dovranno essere decisi di volta in volta dall’associazione sulla base delle richieste dei visitatori, e degli effettivi fl ussi stagionali. Venti sarà il numero massi-mo di persone che, contemporaneamente,

potranno accedere alla struttura. Il Centro studi Cultura Ambiente dovrà prevedere delle iniziative collaterali per promuovere e valorizzare i due siti, anche su richiesta del Comune, purché siano compatibili con la specifi ca natura dei luoghi. Il governo locale ha chiesto al gruppo di Pigozzo, di valuta-re altre richieste di aperture straordinarie, anche durante la settimana, ad esempio per scolaresche o gruppi di turisti. Si dovrà quantifi care l’eventuale contributo richiesto, a titolo di compartecipazione per realizza-re il progetto per valorizzare il patrimonio, fi ssando in 2 mila euro annui la somma da ricavare a bilancio per erogare un contributo straordinario per l’attività svolta. Infi ne l’as-sociazione Centro studi Cultura Ambiente dovrà migliorare gli attuali cartelloni anche per segnalare il suo ruolo di soggetto part-ner. Il Comune, ad esempio, suggerisce di metterne uno sulla porta di accesso con l’in-

di Alessandro Ragazzo

Saranno garantite le aperture minime della struttura per almeno 36 domeniche in 3 anni

Turismo Rinnovato l’accordo con l’associazione Centro studi Cultura Ambiente

Torre dell’Orologio, gioiello da valorizzare

dicazione dei riferimenti dell’associazione, come gli orari di apertura, i recapiti di posta elettronica e telefonici. Non solo, perché si dovranno rafforzare gli avvisi dell’antinfortu-nistica e segnalare le eventuali insidie come i gradini, il divieto di accesso alle merlature e così via. L’obiettivo, infatti, è garantire una maggior sicurezza dei visitatori e, al tempo stesso, quello dei soci dell’associazione.

Potranno accedere alla Torre venti persone alla volta

Il Comune di Noale vuole vederci chiaro sul risparmio energetico, non solo per capire quanta energia con-

suma nei suoi edifi ci, ma anche per dare l’opportunità ai cittadini di capire e vedere con mano i dati che emergono. E’ nata, infatti, una collaborazione con l’”Associazione nazionale censimento effi cienza energetica” (Ancee) e a breve inizieranno i giri degli incaricati, muniti di tesserino, foto e codice di riconoscimento, per chiedere alle fami-glie noalesi se vogliono capire quanto consumano e quantifi care le emissioni nell’aria di anidride carbonica. Arriverà a casa loro anche una lettera informativa, ma non è escluso che la giunta locale voglia fare un incontro pubblico per spiegare l’iniziativa. “Gli incaricati An-cee – spiega l’assessore all’Ambiente Alessandra Dini – rilasceranno una re-lazione energetica, mentre noi avremo i dati del controllo dello stato di salute e del consumo energetico degli edifi ci del territorio. Potremmo anche avere delle indicazioni sulle strade da intraprendere per migliorare il risparmio energetico”. Inoltre questa iniziativa potrebbe far na-scere un’opportunità pure per i giovani studenti o senza lavoro. Il monitoraggio sarà gratuito per tutti.

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