Piovese sport dic2014 n152

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Sport del Piovese NUOVA APERTURA PIOVE DI SACCO Centro Commerciale Olimpia

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Piovese sport dic2014 n152

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Sportdel Piovese

NUOVA APERTURA PIOVE DI SACCO Centro Commerciale Olimpia

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Scala la Dea Turchese, situata sul confine tra Cina e Nepal, fa parte della catena dell’Himalaya a pag. 13

Stelvio Boaretto, il veterinario sul tetto del mondo

CiclismoGiada, professionista di classe

pag. 18

Calcio PioveseLe giovanili vanno forte

pag. 4

Arco olimpicoLe nuove sfide di Lara Carlini

pag. 6

Sportdel Piovese

pag. 3

pioveseDue fratelli di punta pag. 8

maratonaCavalletto sul podio nazionale pag. 10

ginnastiCa ritmiCaLo sport leggiadro pag. 18

paLLavoLoLa giocatrice eccellente

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Nella formazione che viene annunciata in campo prima della gara quando lo speaker arriva agli attaccanti dall’al-

toparlante si sentirà diffondere due volte il cognome Correzzola. Da poche settimane, infatti, la Piovese si è assicurata le presta-zioni di Alberto, fratello minore del bom-ber Gian Luca Correzzola già in forza alla squadra biancorossa. I due fanno coppia in attacco della Piovese e, se troveranno la giu-sta intesa, saranno dolori per le difese av-versarie. Gianluca è una vera punta d’area, mentre ad Alberto piace attaccare gli spazi e svariare nella metà campo avversaria.

A volere Alberto in squadra pare sia stato l’allenatore Miche Florindo. Molto probabilmente, essendo nell’ambiente, ave-va sentito che Alberto non si trovava bene al Pozzonovo, così col capitano Deinite e, anche se non ce lo ha confermato, anche il fratello maggiore, hanno lavorato per unire i due fratelli sotto i colori della Piovese.

Alberto è più giovane di Gianluca, ha 22 anni, studia economia a Ferrara e vive con i genitori nella splendida Arquà Petrarca sui colli Euganei. Non coltiva hobby particolari perché non ha tempo: “Al mattino studio – ci ha riferito – e al pomeriggio mi alleno con

3CalcioSport

E’ sicuramente un personaggio dalla doppia valenza: quella sportiva e quel-la professionale. In ogni caso dove

ha operato e giocato ha lasciato un ricordo vivo positivo e nostalgico. Stiamo parlando di Antonio Paolocci bandiera della Piovese Calcio e tutore dell’ordine in mezzo Veneto. Ora è stato scelto dall’amministrazione del sindaco di Padova Bitonci a comandare la locale polizia municipale. A tal proposito sono state molte le testimonianze di personaggi vari nell’avvalorare la sua promozione nella città del Santo. Ma a Piove di Sacco Antonio è ricordato per la sua militanza con i colori biancorossi prima da giocatore e poi anche da allenatore. Ma vediamo di conoscerlo questo personaggio: Antonio Paolocci nasce a Viterbo il 27 novembre 1960, nel 1962 approda a Genova, nel 1964 a Milano e nel 1969 a Seregno (MI); la sua performance calcistica inizia a 15 anni negli allievi del Meda (MI), a 18 è in prima squadra e disputa due cam-pionati tra i dilettanti in promozione. A seguito di trasferimento della famiglia nel Veneto nel 1976, (il papà Lorenzo viene a comandare la polizia locale piovese) viene acquistato dal Solesino, sodalizio della bassa padovana dove disputa due campionati di prima catego-ria. Nel 1982 è alla Piovese in seconda categoria e fa parte di quel nucleo di giovani che vincono il campionato dopo lo spareggio a Legnaro col Pontelongo, rimasto nella storia della Società saccense per il gol di Meneghin (manco a dirlo ora ispettore della Polizia Locale Piovese). La sua carriera calcistica continua con il Conselve, ancora Piovese, quando decide di lasciare il calcio giocato per dedicarsi ai giovani e diventa allenatore dei giovanissimi e successivamente negli anni ’90 anche della prima squadra con la quale nel 1996 vince il campionato di promozione con salto in eccellenza. Allena poi in successione il San Giorgio in Bosco, Castelfranco Veneto (Giorgione) a San Giorgio delle Pertiche (Ardisci e Spera) e qui ha termine la sua carriera calcistica. Per quanto riguarda la sua cultura professionale e la sua carriera come tutore dell’ordine Antonio si laurea in scienze politiche all’università di Padova, nel 1986 vince il pubblico concorso per agente di Polizia Municipale a Bagnoli di Sopra. Nel 1986 ottiene il trasferimento al Comune di Brugine come responsabile del servizio di polizia locale, nel 1997 si aggiudica il concorso pubblico per vice comandante vigili urbani nel comune di Cittadella, e un anno dopo viene promosso comandante. Nel 2007 si appresta a comandare il Distretto PD1 Polizia Locale Alta Padovana e dal novembre scorso la prestigiosa poltrona riservata al Comandante Polizia Locale di Padova. “Ho un bellissimo ricordo di Piove e della Piovese – ci ha dichiarato Antonio – lì ho passato molti anni come giocatore e poi come allenatore, ancora adesso mi sento con i miei compagni di gioco una esperienza bellissima che non scorderò mai”. Ora però e stato chiamato ad un impegno molto gravoso, mantenere l’ordine a Padova in questo momento appare molto difficile. “Non lo nego, dalla mia parte ho la conoscenza del sindaco Bitonci che risale a una decina di anni, pertanto ci sarà sicuramente una unione di intenti con lui, da parte mia non posso che tuffarmi nel lavoro e cercare di offrire ai padovani una città più sicura, certo ci vorrà del tempo e molto lavoro di squadra, io ce la metterò tutta”. Da quel che si dice Antonio Paolocci è stato scelto come comandante della polizia municipale padovana anche per la sua conoscenza profonda nel settore della segnaletica stradale, per la sua specialità nel ricercare soluzioni tecniche concernenti la viabilità e l’arredo urbano, che per una città d’arte come Padova che punta molto sul turismo è sicuramente importante.

Antonio PAoLoCCi, unA BAndierA PioveSe AL ComAndo deLLA

PoLiziA muniCiPALe di PAdovA

il personaggio

Calcio

Piovese, il gol è una questione di famigliadi Gianni Patella

la squadra perciò ho poco tempo da dedica-re allo svago, al momento va bene così mi piace il calcio e lo studio”. A ventidue anni Alberto ha già un discreto curriculum calcisti-co. “Ho iniziato col Monselice in eccellenza poi sono andato al Thermal Abano dove abbiamo vinto il campionato, quindi sono passato al Villafranca Padovana e a Longa-re in promozione dove ho segnato 20 gol, infine sono approdato al Pozzonovo ed ora mi sono unito a mio fratello alla Piovese”.

Cosa ci può dire della Piovese? “E’ una squadra che mi piace, secon-

do me ha grandi possibilità di crescere gioca un calcio che mi è confacente, palla a terra e verticalizzazioni sulle quali posso gettarmi e scambiare con Gianluca o andare a concludere io stesso. La Piovese mi ha

impressionato quando è venuta a giocare a Pozzonovo. Noi abbiamo vinto 2 a 1 ma mi ha colpito la sua capacità di pressarci.”

Attualmente però non siete messi bene in classifica.

“E’ vero, questa situazione credo sia figlia di alcune disattenzioni della squadra ma stiamo già rimediando, Florindo sa come motivarci sono convinto che faremo bene nel girone di ritorno”

E della società che ci dice?“Già me ne aveva parlato bene Gianlu-

ca, l’ambiente mi piace è sereno e si lavora bene sono veramente contento di far parte di questa società”.

Come vanno gli studi? “Mi mancano quattro esami alla lau-

rea, posso gestirmi anche senza frequenta-re l’università spero di laurearmi presto e trovare lavoro”.

Cosa fa quando non studia e non si allena?

Esco con gli amici e dopo gli allenamen-ti pomeridiani spesso con il capitano Deinite andiamo nel ristorante Osteria S.Marco di mio fratello a S.Giorgio di Baone lì parliamo ce la raccontiamo e intanto ci gustiamo una grigliata di buona carne”.

gianluca è una vera punta d’area,

mentre ad alberto piace

attaccare gli spazi e svariare nella metà

campo avversaria

di Gianni Patella

a piove di sacco antonio è ricordato per la sua militanza

con i colori biancorossi prima da giocatore e poi anche

da allenatore

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4 Calcio Sport

Si sente dire sempre più, anche da parte delle società altolocate di serie A e B che occorre investire nel settore giovanile per far crescere i giovani calciatori di casa no-

stra e non dover guardare sempre verso gli altri paesi. Una politica che anche il presidente della Piovese Claudio Dalla Pria e così pure la moglie Lara stanno perseguendo puntando un occhio di riguardo nei confronti delle squadre giovanili.

Ma vediamo come si sono comportate queste nove compagini giovani in biancorosso iniziando dai più giovani per finire agli juniores che rappresentano in serbatoio per la prima squadra ora che alcune squadre hanno terminato il campio-nato autunnale mentre per i più “anziani” è terminato il girone di andata.

Iniziamo il nostro escursus dagli esordienti 2003 allenati da Sandro Peraro responsabile anche della scuola calcio pio-vese i cui ragazzini hanno vinto il campionato autunnale con Mattia Prevedello capocannoniere con 9 reti segnate.

Per passare quindi agli Esordienti 2002 curati da Paolo Varotto che hanno chiuso il campionato al terzo posto grazie ai 9 gol messi a segno da Alessandro Bezzon.

Mentre i Giovanissimi provinciali 2000/2001 agli ordini di Riccardo Viola sono terminati al quarto posto a 19 punti con sopra un trio di squadre a 21 punti. Bastava un piccolo sforzo per conquistare la vetta della classifica anche se ha contribuito non poco a far rimanere la squadra ai piani alti della classifica il capocannoniere Gumenii Mihail che ha messo a segno 10 reti.

Vediamo quindi che i Giovanissimi fascia B allenati da Luca Sarti (figlio di Vasco indimenticato mister della Piovese) che al giro di boa del campionato occupano l’ottavo posto con 19 punti, hanno sofferto il cambio dell’allenatore e Sarti junior sta ora impostando la squadra . Capocannoniere è stato Alessandro Rampin con 7 reti.

Hanno finito il girone di andata al settimo posto alla pari con Vigontina e Boca Junior i Giovanissimi Elite allenati da Giancarlo Volpato. La squadra ha patito un avvio di campio-nato difficoltoso ma poi si è ripresa grazie anche alle otto segnature di Roberto Concia.

Saliamo di età e prendiamo in considerazione gli Allievi provinciali ’98-‘99 allenati da Corrado Tommasi ex bianco-rosso, squadra composta perlopiù da ragazzini piovesi che hanno finito la parentesi autunnale al terzo posto e vantano tra le loro fila il capocannoniere assoluto in biancorosso Zacca-ria Lekdani con 13 gol.

Terzo posto anche per gli Allievi di fascia B, finiti a due punti dalla prima Villafranca e allenati da Mauro Penazzo (anche lui ex giocatore della Piovese) che avevano come cec-chino Michele Cian con ben 12 gol messi a segno e con sette sette ragazzi nel mirino della rappresentativa provinciale.

I sedicenni Allievi Elite (1998) allenati da Franco Tomaini hanno conquistato la piazza d’onore del campionato dietro all’Altovicentino. Capocannoniere Nicolò Zecchinato con 6 reti.

Ultimi ma non ultimi gli Juniores Elite seguiti da Filippo Scarani (anche lui ex giocatore della Piovese) coadiuvato da Tommaso Vinchesi che sono quintultimi in classifica ma che hanno dato chiari segni di ripresa e possono vantare quattro nuovi innesti e qualche giovane interessante preso in conside-razione dalla prima squadra di Michele Florindo.

Abbiamo chiesto un parere sul settore giovanile al respon-sabile Giorgio Mattiacci: “Credo che stiamo facendo bene – ci ha risposto – ho molta fiducia su questi giovani e sui loro allenatori nel rispettare gli obiettivi che abbiamo fissato assieme al presidente all’inizio della stagione. Speriamo che molte squadre sappiano distinguersi come è accaduto nella passata stagione. Il nostro obiettivo primario, comunque, è di formare giocatori da portare in prima squadra ed anche far crescere bene e in maniera sana i nostri ragazzi”.

Piovese Tutte le posizioni in classifica

Le giovanili vanno fortedi Gianni Patella

nove squadre in campo e tutte con in serbo delle sorprese. stanno crescendo giocatori davvero interessanti

Giorgio Mattiacci

Nell’ambito del progetto “Scuola Cal-cio” messo in essere dalla Piovese mercoledì 4 febbraio alle ore 20.30

nell’auditorio piovese Giovanni Paolo II di via Ortazzi si terrà il terzo incontro che ha per tema “La corretta nutrizione del campione della scuola calcio”. Sarà la dot-toressa Cristina Matterazzo a spiegare la corretta alimentazione per i giovani atleti. L’iniziativa è portata avanti dalla vice pre-sidente della Piovese Lara Dalla Pria che, appunto, segue da vicino tutto il settore giovanile specialmente i ragazzini che si approcciano allo sport del pallone.

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5ArzergrandeSport

di Alessandro Cesarato

U.s. Codevigo

Principe dei bomber un ragazzino di 10 anniTempo di primi bilanci all’U.s. Codevigo, al giro di boa

dei campionati calcistici di tutte le categorie. Tra un mare di numeri e statistiche individuali e di squadra c’è

una classifica che ha un fascino del tutto particolare: quella dei marcatori. Tra tutti gli atleti tesserati per la società del presidente Adriano Viale, chi è il principe dei bomber? In testa alla virtuale classifica interna c’è un ragazzino di dieci anni, che come attaccante gioca con gli Esordienti 2003, capace fino a questo punto di mettere la palla in rete per ben 16 volte.

Si chiama Alassane Grigoletto, è di origine africana, e vive insieme con il suo allenatore nonché papà adottivo. Al secondo posto c’è Davide Salvagnin, anche lui attaccante, che con i suoi 12 anni e 13 goal fa la fortuna degli Esor-dienti 2002. Terzo posto del podio in condivisione invece tra due centrocampisti rispettivamente di 14 e 16 anni, molto prolifici visto che entrambi sono arrivati già alle 10 reti. Si tratta di Kevin Nalin (Giovanissimi) e Christian Bergo (Allievi). Passando alle altre categorie è più difficile trovare goleador di razza. Nella categoria Juniores si distingue Ric-

cardo Gorin, attaccante di 17 anni proveniente dal Borgo San Giovanni, che in campionato ha sino ad ora toccato quota 8 segnature.

Le stesse, nel totale, di Andrea Bergo, il giovanissimo attaccante della prima squadra che milita nel campionato veneziano di Terza categoria. Il ventenne di scuola Piovese e Legnarese, oltre ad avere timbrato 6 volte il cartellino in campionato, ha anche segnato due reti in Coppa Veneto.

primo in classifica alassane

grigoletto, è di origine africana,

e vive insieme con il suo

allenatore nonché papà adottivo.

al secondo posto Davide salvagnin,

attaccante che con i suoi 12 anni e 13 goal fa la fortuna degli esordienti

2002

Se il buongiorno si vede dal mattino, quel-lo dell’A.c. Pontecorr Asd è decisamente luminoso. Questo grazie a un manipolo di

ragazzini, tutti nati tra il 2000 e il 2002 e che giocano insieme sin dai primi calci, che nel loro girone della categoria dei Giovanissimi Provinciali stanno facendo cose più che egregie. L’andamen-to della squadra in campionato è particolarmente positivo: undici vittorie su undici incontri e primo posto a punteggio pieno in classifica al momento più che meritato. Anche gli altri numeri sono da capogiro: 73 i gol realizzati, con una difesa che è stata sin qui battuta per solo 7 volte. Capocan-noniere della squadra è al momento Alessandro Pozzato, capace di siglare ben 17 marcature. Questa la rosa dei giocatori: Giovanni Rodella,

Nicola Soggia, Aisosa Nnanna, Gianluca Conven-to, Matteo Toffanin, Alessandro Pozzato, Imad Khetta, Davide Minozzi, Diego Biasion, Alberto Biasin, Manuel Agostini, Federico Tabarro, Cri-sthian Bonilla, Mirco Bernuzio, Tommaso Bianco e Matteo Gregnanin. A seguirli, insieme all’alle-natore Olindo Zagolin, anche i dirigenti Rodella Alberto, Michele Biasin, Francesco Convento ed Eros Pozzato.

Timoniere di questa giovane corrazzata è mister Olindo Zagolin. Uomo di calcio da una vita, con alle spalle una grande esperienza nella con-duzione di squadre giovanili, a 70 anni compiuti pensava oramai di avere appeso definitivamente le scarpe al chiodo. E invece, dopo una pausa di riflessione di un paio d’anni, ha accettato la

A.c. Pontecorr AsdGiovAniSSimi PonteCorr, CAPoLiStA

Con numeri dA CAPoGiro

A.C.

 

Capocannoniere della squadra è al momento alessandro pozzato, capace di siglare

ben 17 marcature. ma la squadra è fortissima:73 i gol realizzati, con una difesa

che è stata sin qui battuta per solo 7 volte

Alassane Grigoletto

sfida di rimettersi in gioco, trovando una nuova giovinezza. «Ho trovato un ambiente positivo e stimolante» spiega Zagolin, «la squadra che mi è stata affidata è formata da un gruppo di ragazzi molto bravi che si sono da subito resi disponibili al lavoro e malgrado la mia non più giovane età, mi hanno accolto con entusiasmo e dedizione». Un connubio quello tra allenatore e giocatori che sta portando i risultati che sono sotto l’occhio di tutti. «Non mi aspettavo di tro-vare un gruppo di ragazzi» continua «così bravi e ben preparati. Sono stato fortunato e devo ringraziare il direttore sportivo Gau-

denzio Brunello che ha creduto in me e mi ha convinto a riprendere ad allenare malgra-do qualche dubbio mi fosse affiorato. Ora invece, con grande entusiasmo, non vedo l’ora che arrivi il giorno dell’allenamento». Come giudica infine Zagolin i risultati sin qui ottenuti? «Sono al Pontecorr solo da qual-che mese» giunge «ed è evidente che molti dei meriti per i risultati sin qui ottenuti sono soprattutto dei ragazzi. Io ho portato la mia esperienza e i ragazzi mi stanno seguendo veramente con impegno. Insieme ci divertia-mo molto e con questo gruppo ho ritrovato l’entusiasmo giovanile».

Andrea Bergo Riccardo Gorin Christian Bergo Kevin Nalin Davide Salvagnin

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spalancato le porte della Nazionale con la quale, come riserva, ho partecipato anche ai campionati europei. Successivamente sono stata convocata anche ad altri raduni della squadra nazionale nei quali ho potuto mi-gliorare la mia tecnica e affinare l’approccio alle gare”.

In questi mesi Lara sta soprattutto cercando di abituarsi alla nuova realtà che comporta la classe Seniores. “E’ stato un grande sbalzo - spiega - perché è tutto diver-so, dal carico degli allenamenti, ai punteggi e all’approccio alla gara”. “In queste setti-mane - continua - sto lavorando molto con il nuovo tecnico sulla tecnica e sui materiali”.

PRIMI RISULTATII primi risultati parlano già di una me-

daglia di bronzo ai recenti campionati regio-

nali di Mareno di Piave (Tv). “Il prossimo obiettivo - continua Lara Carlini - è riuscire a qualificarmi per i prossimi campionati ita-liani indoor e inserirmi nuovamente tra le atlete migliori”. Un ultimo pensiero va alla sua società e al presidente Umberto Spinel-lo. “Non finirò mai di ringraziarli – dice - per il grande sostegno che continuamente mi offrono”.

6 Arzergrande Sport

Dopo i successi nelle categorie giova-nili Lara Carlini punta a confermarsi anche tra i grandi del tiro con l’arco.

Freccia dopo freccia la ventunenne arciera residente a Sant’Angelo di Piove è entrata, infatti, nella classe Seniores della specialità dell’arco olimpico. Lara Carlini da oltre un decennio tira per la locale A.s.d. Phoenix Archers, presieduta da Umberto Spinello. La società dal 2005 lavora con assiduità per coltivare e diffondere la disciplina del tiro con l’arco sia con la pratica agonistica sia con attività formativa nelle scuole. Lara Carlini è la punta di diamante della squadra, tanto che nel febbraio del 2013 a Rimini si è addirittura laureata campionessa italia-na all’arco olimpico nella categoria Junior femminile. Una soddisfazione senza limiti per la talentuosa atleta e anche per tutta la piccola società di appartenenza che tuttavia riesce valorosamente a distinguersi e farsi rispettare.

LE nUovE SfIdEE’ tempo di nuove sfide per Lara Carlini

perché ora, con il cambio di classe, il gioco si fa decisamente più duro. Da sfidare ci sono le migliori tiratrici con l’arco a livello nazionale. La medaglia d’oro dei campio-

nati italiani juniores di Rimini del 2013 è stata necessariamente archiviata, anche se il ricordo è di quelli indelebili. “E’ stata un risultato formidabile - racconta proprio Lara Carlini - che mi ha dato tanta soddisfazio-ne dopo anni di duro lavoro. Inoltre mi ha

di Alessandro Cesarato

Lara Carlini, grandi sfide attendono il suo arco olimpico

A.s.d. Phoenix Archers

Laureata campionessa

italiana all’arco olimpico nella

categoria Junior femminile

nel 2013 ora affronta gare

durissime con il cambio

di classe

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Protagonisti a NordestProtagonisti a Nordest

Nel comprare casa è giusto guardare il prez-zo, la cui valutazione, però, deve tenere conto delle caratteristiche di costruzione, vale a dire il materiale usato, il tipo di isolamento termico ed acustico ecc. Ma è importante anche sco-prire altri vantaggi che il costruttore mette a disposizione. Ormai ogni famiglia dispone di più di un’auto. Ecco allora che poter metterle al coperto e al sicuro è un’opportunità non da poco che protegge le auto sia dagli agenti cli-matici che dai malintenzionati. Le villette che Danio Vangelista ha edifi cato dispongono di un ampio garage capace di accogliere due auto anche di grande cilindrata come per altro vie-ne evidenziato nella foto. Un altro parametro da considerare nello scegliere la futura casa è dove si trova. Le villette di Danio Vangelista sono a due passi dal centro piovese ed inse-rite in un quartiere assolutamente tranquillo, immerso nel verde. In più l’isolamento termico ed acustico assicura, non soltanto un notevole risparmio sulla bolletta del gas, ma difende an-che la privacy, vale a dire che chi le abita non è

assolutamente disturbato dagli inquilini accan-to. Un’offerta, quella di Danio Vangelista, da valutare bene sotto tutti i suoi aspetti prima di essere attratti da altre soluzioni, magari vantag-giose sotto l’aspetto economico ma che poi si potrebbero rivelare assai poco convenienti per i vari motivi che abbiamo citato. Ed è proprio Danio Vangelista che ci parla dei suoi alloggi.Quante sono le villette di via Aldo Moro? “Attualmente edifi cate sono 16, ma il progetto ne prevede una ventina”.Con quali criteri costruttivi ha edifi cate queste villette?“Prima di tutto le ho fornite della massima si-curezza, sono infatti antisismiche ed ho messo la massima attenzione al consumo energetico, a questo proposito posso contare sulle testi-monianze di coloro che già vi abitano. Non ho trascurato anche il problema dei rumori, tant’è che all’atto di vendita posso esibire il certifi cato energetico e di insonorizzazione”.Si può dire che non ha lesinato nella fase di costruzione?

“Di questo si può stare certi, ho scelto sempre i migliori materiali e i migliori tecnici per assi-curare ai clienti un prodotto di grande qualità”Adesso parliamo di prezzi, con queste ca-ratteristiche una villetta verrà a costare molto.“Sono pronto a confrontarmi con altri prodotti. Posso fare un esempio: una villetta delle mie di 232mq dotata di tre camere da letto, ampio salone, zona cottura, tre bagni, doppio gara-ge di 40mq, ripostiglio e scoperto la vendo a 248.000 euro, poco più di 1.000 euro al mq. Con le caratteristiche di costruzioni e di mate-riali impiegati posso assicurare che la spesa è ampliamente giustifi cata”.Cosa vuole dire a quanti hanno intenzio-ne di acquistare una casa?“Che mi contattino senza alcun impegno. Farò visitare il quartiere ma soprattutto la villette in tutti i suoi particolari, posso esibire le fotografi e scattate nelle varie fasi di costruzioni cosi da rendersi conto della qualità del prodotto che offro”.

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Un amministratore comunale da podio. Lui è Piercarlo Cavalletto, attuale con-sigliere di maggioranza con la delega

allo sport. Il podio è quello del SeAP, ovvero il campionato italiano di maratona per sindaci e amministratori pubblici, organizzato dall’Anci. Dopo l’undicesimo posto della scorsa edizio-ne, quest’anno Cavaletto è riuscito a salire sul podio, classificandosi al terzo posto nella clas-sifica generale. Davanti a lui solo Achille Za-telli, consigliere del comune di Gonzaga (Mn) e Pompilio Sciulli, sindaco di Pescopennataro (Is). Il SeAP è una manifestazione nata nel 2010 con l’intento di tenere alta l’attenzione sui terremotati dell’Emilia, oltre che per mo-strare l’attenzione degli amministratori verso i corretti stili di vita. Il campionato è costituito da quattro tappe, che nel 2014 hanno coin-ciso con le maratone di Roma, Trieste, Carpi e quella corsa di recente a Firenze. Ad ogni gara è assegnato un punteggio legato alla partecipazione ed al risultato. La somma

dei quattro punteggi permette di stilare la classifica finale. Piercarlo Cavaletto, trentase-ienne ingegnere ambientale, è riuscito nella sua piccola impresa grazie anche all’ultimo risultato in terra toscana, dove ha tagliato il traguardo in1296esima posizione col tempo di 3:24’51”. E’ ovvio ma, a scanso di equivo-ci, è bene ricordare che, pur rappresentando un ruolo istituzionale, ciascun amministratore partecipa alle maratone pagandosi tutte le spese. “Mi sono classificato terzo - racconta Cavalletto con un sorriso - contro ogni possi-bile previsione. Sono orgoglioso di aver rap-presentato a livello nazionale il mio piccolo comune in una competizione benefica che ha lo scopo di non dimenticare le vittime del terremoto dell’Emilia”. “Oltre alla gara in sé - aggiunge - l’iniziativa è molto interessante permette infatti di conoscere altri amministra-tori e di scambiare idee e di valutare problemi generali relativi principalmente all’ambito sportivo”.

di Alessandro Cesarato

di corsa…Piercarlo Cavalletto sul podio

Campionato italiano di maratona per sindaci e amministratori

8 Arzergrande Sport

piercarlo: “oltre alla gara in sé l’iniziativa è molto interessante. permette infatti di conoscere

altri amministratori e di scambiare idee e di valutare

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CRAZY BODY VILLAGE, FARIDA, THE ORIENTAL PEARLS e The TransBellyDance Project

dalla fusione della stessa con altri generi, il progetto amplia ben presto il proprio re-spiro per divenire un vero e proprio labora-torio coreografi co, grazie all’approfondita conoscenza e sensibilità della direttrice artistica e coreografa dell’ensemble e alla costante apertura alla sperimentazione delle danzatrici, che dall’unione delle pro-prie diversità di formazione traggono com-plicità e forza, fondendosi, nella danza, in un’unica pulsante entità. Nasce così The TransBellyDance Project, che propone spettacoli suggestivi, sensua-li e di grande effetto scenico, dallo stile composito ma che non dimentica le pro-prie origini, e trae ispirazione dalle dan-ze folcloristiche di sapore orientale (saidi

-danza col bastone, khaliji), dal baladi e dallo stile sharqi classico egiziano (uso di veli e doppi veli, cimbali e percussio-ni), per esplorare in una continua ricerca e tensione contaminazioni sempre nuove con le danze afro, indiane, l’arabo anda-luso, la pop fusion, gli stili tribali e mol-to altro ancora. Performance dove è la danza stessa a fondersi con suggestioni visual, gestuali e musicali, echi letterari e voci teatrali, portando sul palcoscenico un concetto di espressione artistica che si pone trasversalmente tra il teatrodanza e il concept musical.Dunque la prossima stagione non resta che tenersi pronti per ammirare il nuovo Pro-getto fi rmato Farida & The Oriental Pearls.

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10 Ginnastica ritmica Sport

Spettacolo mozzafiato: ginnaste eleganti e leggiadre

Regionale di ginnastica ritmica a squadre

di Alessandro Cesarato

Leggiadre e colorate farfalle protagoniste di uno spettacolo mozzafiato. Domenica 14 dicembre il palazzetto dello sport comunale di via Donatori di Sangue ha fatto da palcoscenico alla competizione regionale di ginnastica ritmica a squadre organizzata

dall’U.s. Acli di Padova. Si è trattata della gara inaugurale della stagione, che ora proseguirà nei prossimi mesi nei palazzetti veneti con le prove individuali. La manifestazione ha visto impegnate le atlete della prima, seconda e terza categoria, suddivise in bambine, allieve, junior e senior. Quasi duecento le ginnaste impegnate, tutte dai sei ai diciotto anni. Sei le squadre che si sono sfidate nel corso della giornata. La pattuglia più numerosa ha gareggia-to sotto la bandiera della Polisportiva Arcobaleno Due Carrare che, con il maggior numero di atlete, ha schierato ginnaste in tutte le categorie. Le altre società sportive (U.s. Acli 2020, Movimento e Ritmo, San Giuseppe Abano, Ginnastica Conegliano e Sportinsieme Noale) hanno preso parte solo ad alcune delle categorie ammesse alla gara. Quelle dell’U.s. Acli sono gare promozionali, dove la tensione delle gare federali lascia spazio alla pura gioia e al divertimento. Per questo, al di là dei piazzamenti e delle medaglie, tutte le atlete sono comunque premiate.

Quasi duecento le ginnaste impegnate, tutte dai sei

ai diciotto anni. sei le squadre che si sono sfidate nel corso

della giornata

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Tutto inizia nel 1958 quando Elio Zago decide di mettersi in proprio e creare qualcosa di nuovo. Da giovane aveva lavorato nel settore delle riparazioni meccaniche, poi la svolta lavo-rando in una piccola azienda di Padova che produce stampi per le bottiglie in vetro. “Io a passare la vita a riparare le cose rotte dagli altri proprio non ci stavo, io volevo creare cose nuo-ve, innovare”. Spiega così gli avventurosi inizi, quando aveva 23 anni, l’imprenditore di Piove di Sacco oggi quasi 80enne. Le Officine Meccaniche Zago costruiscono stampi per il setto-re calzaturiero. Nel corso della sua storia l’azienda ha rivolu-zionato le tecniche di produzione, specializzandosi nei settori della calzatura sportiva, casual e da lavoro. In un’area di mercato estremamente dinamica, è divenuta un punto di rife-rimento per alcuni dei principali produttori a livello mondiale, esprimendo al massimo livello una tradizione industriale tipi-camente italiana.Ad affidarsi a Zago sono per primi i produttori di scarponi per la montagna, fra tutti la Vibram, che sono ai piedi di scalatori ed esploratori degli anni 60. Negli anni 70 il mercato è inva-so dalle scarpe che oggi vengono chiamate sneakers, come la statunitense Converse che vestiva i campioni dell’Nba e la sua inconfondibile suola a rombi. Ormai la società è cre-scita e Zago prepara gli stampi per i colossi del settore: da Puma a Sergio Tacchini. Gli anni 90 vedono la nascita di uno

nuovo sport sulla neve: stiamo parlando dello snowboard. Ancora una volta Zago sfrutta conoscenze e tecnologie per offrire suole adatte alla nuova disciplina. Negli anni 2000 è tempo di golf, con la rivo-luzionaria scarpa che ha immersi nella suola ricettacoli in acciaio per i chiodi. Nel Dna dell’azienda con sede a Vigoro-vea c’è l’innovazione, innestata però su oltre cinquant’anni di grande tradizione. L’inizio è stato diffi-cile, a cercare clienti in Italia prima e all’estero poi. “Facevo oltre 100mila chilometri all’anno – ricorda ora con un sorriso Zago – ero costretto a cambiare spesso auto, la voglia di cer-care lavoro e riuscire era sempre tanta”.L’azienda, oggi guidata dai figli, può contare su di un team di professionisti in grado di utilizzare al meglio la tecnologia informatica più avanzata: il CAD 2D e 3D per la progettazione, il CAM per l'esecuzione dei percorsi utensile, le frese a cinque assi con controllo integrato. La progettazione in "co-design" permette di controllare passo per passo l'intero ciclo, scam-biando via e-mail immagini, elaborati, disegni.La padronanza di tecnologie avanzate permette all’azienda Zago di costruire stampi di eccezionale complessità nel cam-po delle calzature sportive, di sicurezza, casual e da trekking.

Elio Zago è stato anche uno dei primi a credere all’idea di un incubatore per giovani imprenditori nel Piovese. E’ proprio all’interno dell’edificio di sua proprietà a Sant’Anna di Piove di Sacco, che ha ceduto per un canone agevolato, che si è in-sediato il CrazyLab, che in breve tempo ha visto occupare tutti gli spazi disponibili. “Quando Paolo Bordin mi ha proposto la cosa l’ho subito appoggiato con entusiasmo – spiega l’im-prenditore piovese – quando ho iniziato io a lavorare non mi ha aiutato nessuno, ora che posso cerco di aiutare i giovani a trovare la propria strada nel mondo imprendito-riale e creare così nuovi po-sti di lavoro per il territorio”.

ELIO ZAGO PUNTA SUL CRAZY LAB

massaggio publiredazionale

Elio Zago

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Stelvio Boaretto scala la dea turchese

Alpinismo

Il Cho Oyo, 8201 metri, per i tibetani è la “Dea Turchese”. E’ la sesta montagna più elevata della Terra. Situata sul confine tra Cina e Nepal, fa parte della catena dell’Himalaya e sta a circa 20 km ad

ovest dell’Everest. Tutto questo per dire che scalarlo, per di più senza l’ausilio di bombole d’ossigeno, non è impresa da e per tutti. Tra questi privilegiati c’è Stelvio Boaretto, che in questa maniera ha così coro-nato il suo sogno di salire in cima al mondo e toccare letteralmente il cielo con un dito. Un’avventura durata complessivamente quaranta giorni e che difficilmente potrà dimenticare. Boaretto ha 52 anni e con la moglie vive a Pontelongo da altre 15 anni. “Non sono un alpinista - esordisce con un sorriso Boaretto, che nella vita fa il veterinario e ha uno studio al Albignasego - ma un uomo di campagna che ama da sempre la montagna. In mancanza di alternative mi sono allenato per quasi un anno correndo il più possibile, con il sole e con la pioggia, consapevole che non sarebbe stato l’allenamento più specifico. L’im-portate era comunque arrivare alla partenza in buona forma fisica e mentale”. Boaretto è salito con una spedizione che comprendeva altri sei italiani, di cui due, sebben più esperti, sono stati costretti a fermarsi prima della vetta. Dopo alcune settimane di ambientamento trascorse nel campo base (5.700 m), nella finestra di bel tempo tra fine settem-bre e inizio ottobre, è iniziata l’ascesa alla vetta che è durata quattro giorni. Una scalata che non è lineare, ma una continua spola tra campi posti a diverse altitudini per abituare il fisico in maniera graduale a situazioni estreme. “Per fare l’ultimo tratto - continua nel suo racconto - siamo partiti a mezzanotte con le stelle a farci compagnia. Alle 8.30 eravamo in cima: un’emozione indescrivibile!”. Cosa non dimentiche-rà mai Boaretto di questa esperienza? “La fatica estrema - dice senza mostrare dubbio - perché a quelle quote e senza ossigeno ad ogni due passi sei costretto a piegarti su te stesso per recuperare. A superarla solo la meraviglia e l’incanto per un paesaggio unico”.

13PontelongoSport

“mi allenavo con il sole e con la pioggia, consapevole

che non sarebbe stato l’allenamento più specifico. L’importate era comunque

arrivare alla partenza in buona forma fisica e mentale”

Stelvio Boaretto

“sono un uomo di campagna che ama da sempre la montagna. in mancanza

di alternative mi sono allenato per quasi un anno correndo il più possibile”

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14 Ciclismo Sport

La scelta di Giada Borgatodi Walter Lotto

La notizia era nell’aria già da tempo e ora è arrivata l’ufficialità: Giada Bor-gato, 25 anni, massima esponente del

ciclismo professionistico padovano lascia l’attività. Figlia d’arte, papà Aldo fu un velocista di rango che spopolò tra i dilet-tanti dove tra l’altro vinse La Popolarissima del 1976, Giada furoreggiò nelle categorie giovanili imponendosi in un centinaio di corse tra le quali il titolo tricolore esordienti nel 2002 in maglia Csi Rubano, nel 2005 tra le allieve sfiorò ancora l’alloro tricolo-re, giungendo seconda e si impose nella Coppa Rosa in Valsugana. Dopo la trafila nella categoria Juniores nel 2008, l’atleta di Legnaro, passò direttamente tra le Elite massima categoria femminile, tanti piazza-menti, maglie azzurre e il giorno più lumi-noso nel giugno 2012 quando con una au-tentica impresa tra le montagne trentine in Valsugana staccò tutte e rivestì il tricolore. “ Ho militato sette anni nelle migliori squa-dre Elite italiane- ha detto l’atleta- ma solo negli ultimi due anni ho accusato qualche problematica, lo scorso anno per la scarsità di gare nel mio calendario, quest’anno per qualche stipendio saltato, disguidi a cui

quando hai 20 anni passi sopra, ora un po meno, ciononostante la mia decisione di smettere non è dovuta a questi problemi ma soprattutto alla mia non voglia che si scontra con i sacrifici che l’attività impone. Lascio con la massima serenità convinta di trovare nuovi stimoli al di fuori del ciclismo, sport che ho amato da quando sono nata e che mi ha dato grandi opportunità come quella di poter girare il mondo e conoscere persone e usi diversi, inoltre il ciclismo mi ha fatto crescere e insegnato a fare dei sa-crifici che chi non è sportivo non compren-de. Ho imparato a vincere, un po meno a

perdere, ho gioito per le vittorie delle mie compagne e di qualche avversaria, sono fiera di aver dato 19 anni della mia vita a questo sport e ringrazio pubblicamente chi mi ha dato la possibiltà di farne parte, in primis la mia famiglia poi tutte le squadre che mi hanno accolto e tutte le persone che mi hanno sostenuto. Continuerò a seguire questo sport e voglio dire alle più giovani di sfruttare al massimo e continuare il lavoro di che con fatica noi ragazze del gruppo abbiamo iniziato a fare in questi ultimi anni e grazie al quale il ciclismo femminile sta avendo sempre più credibilità e visibilità”.

Ciclismo L’atleta di Legnaro, 25 anni, ha militato nelle migliori squadre

“il ciclismo mi ha fatto cresce e conoscere il mondo, adesso voglio fare nuove esperienze”

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Bassa Padovana sempre protagonista nei campionati provinciali di pallacanestro. Da Mon-tagnana a Monselice la palla a spicchi nostrana raccoglie risultati più che soddisfacenti. In Promozione, massimo campionato seniores provinciale (abbraccia anche le squadre del

Polesine) c’è il Redentore Este di di coach Peter Bagatella e di Alessandro Comisso a far valre la bandiera della Bassa. Dopo un buon avvio e un successivo periodo di fiacca, i Reds hanno raccolto due successi inaspettati contro le due capoliste: sotto i colpi del Redentore sono caduti prima i rodigini del Delta Porto Tolle, quindi la capolista Camposampiero che prima della gara con gli atestini era ancora imbattuta. Ora il quintetto di Este è ai primi cinque posti della classifica e le quotazioni dei Reds sono state am-piamente rilanciate. Saldamente in vetta, nel campionato appena inferiore di Prima Divisione, sono invece i Boars Baone: il quintetto storico è guidato quest’anno dalla novità Sandro Lo Verro.

Dopo un inizio claudicante e con nu-merosi infortuni sulle spalle, i “cinghiali” di Baone sono ad una striscia positiva che ha fatto fuori – una dietro l’altra – anche le due capoliste Cestisti Anonimi Rovigo e Pontelongo. I Boars hanno tutta l’intenzione di chiu-dere l’anno in cima alla classifica e di provare a raccogliere la tanto attesa promozione diretta. Qualche fatica in più la stanno facendo invece il Sant’Elena e lo Showtime Pernumia, con i primi in caduta libera dopo un inizio scoppiettante e i secondi in netta ripresa.

In Seconda Divisione la Bassa invece stenta: Orange Basket Conselve e Montagnana-Redentore occupano la metà classifica, senza convincere troppo e senza particolari ambizioni di promozione. Ma il campionato, si sa, è ancora lungo. Tra i giovani, ottima la performance del Redentore Este nel campionato Under 19 Gold: 8 vittorie e 0 sconfitte e un primato che non ha mai traballato.

A pochi punti di distanza ci sono inoltre anche i pari età del Bc Solesino. Nello stesso campionato, ma nel girone veronese (visto il gemellaggio fatto con la società di Legnago), sono in testa alla classifica anche gli Under 19 di Montagnana guidati da Paolo Repele. In un campionato forte più ostico di quello padovano, i cestisti della città murata stanno dominando la scena fermando anche realtà ben più affermate come quelle che gravitano attorno al vivace movimento di Verona.

Promozione, Bene iL redentore eStein PrimA diviSione in vettA i BoArS BAone

BASKet. il bilancio per le formazioni locali

17In ProvinciaSport

Ultimo atto per il club ciclistico Este a sigillo della 49ma stagione ago-nistica con una conviviale che ha

coinvolto atleti, tecnici, dirigenti, genitori e simpatizzanti. A fare bella vista, appesa alla parete la maglia azzurra indossata, nei re-centi mondiali spagnoli di Ponteferrada, da Riccardo Verza, figlio dell’ex professionista Fabrizio e di Stefania Paluello, presidente del club giallorosso, che dopo essersi svez-zato nella società Athestina è passato alla veronese Contri Autozai e nel suo primo anno da Juniores ha impressionato tutti vin-cendo 4 gare internazionali e si è laureato campione veneto e italiano di cronometro a squadre.

Oltre al campioncino di casa a premiare gli atleti giallorossi anche il professionista Mauro Finetto, vincitore quest’anno del Gp di Lugano e di una corsa a tappe france-se, l’assessore allo sport estense Fabrizio Brugin e il presidente provinciale Stefano

Carletto. In questa stagione sono arrivate vitto-

rie in tutte le categorie, tra i Giovanissimi la plurivittoriosa è stata Giorgia Zogno (4 centri) ma sono meritevoli di menzione per impegno e piazzamenti anche Marco Bora-so, Alberto Fogo , Lorenzo Ponzin, Pietro

Zogno, Davide Pistore, Giulia Miotto, Edo-ardo Leonardi, Nicolò Seno, Alberto De Mori e Christian Ballan, seguiti dai diesse Alberto Barbirato e Sandro Mazzetto.

Tra gli esordienti seguiti dall’ammira-glia da Michele Pegoraro, acuto vincente di Nicola Graziato in una gara nel modenese,

piazzamenti e qualche rammarico per Sa-muele Menesello che con Gabriele Pajola e Nicola Peloso completavano la rosa. Tra gli allievi la novità è la fine del sodalizio triennale con il Gs Bosaro, risolto per motivi economici, sul piano dei risultati vittorie per Nicolò Tessari, nella notturna di Monselice e

per Filippo Bottin laureatosi campione pro-vinciale di Rovigo specialità Mtb.

Buone prove e piazzamenti anche per il resto della rosa: Matteo Scarietto, Edoardo Pavan, Nicolò Miani, Francesco Zancanella, Fabio Formento, Fabio Saltarin, Federico Veronese, Matteo Peloso, Daniele Suin e Riccardo Bertazzo.

Alla fine della serata ringraziamenti e premi a tutti gli sponsor: Revicar, agenzia Graziato, meccanica Veronese, Renato Gottardo impianti, Turra trasporti, pastificio Cavallari, immobiliare obiettivo casa, Ferro lavanderia, Antonio Gallo decoratore, Carta impianti e assicurazioni Vittoria, da parte del presidente Stefania Paluello che sul fronte organizzativo ha annunciato per il 2015 l’organizzazione di una gara tipo pi-sta nella zona industriale estense, una gara riservata agli amatori a Fontanafredda e na-turalmente il classico appuntamento “Primi sprint” a giugno in piazza Maggiore a Este.

di Walter Lotto

vittorie in tutte le categorienel 2015 una gara tutta nuova

Club ciclistico Este Il bilancio di fine stagione della storica squadra

N.C.

Da sinistra il professionista Finetto, Sefania Paluello, il presidente provinciale Stefano Carletto e Riccardo Verza

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18 Pallavolo Sport

Pool Volley

Ambra Frizzarin, la pallavolo nel sanguedi Alessandro Cesarato

Ha la pallavolo nel sangue Ambra Frizzarin, giovane campionessa della Pool Volley, che siè aggiudicata il titolo di “Miglior gioca-

trice” nella finale della Coppa Veneto per l’anno 2013 - 2014.

Classe 1993, la giovane atleta originaria di Pegolotte gioca a pallavolo sin da quando aveva sei anni, disputando partite in varie categorie fino ad approdare, in seconda media, nella squadra Under 14 a Pontelongo, che vinse anche un titolo provinciale nel 2006.

“Ho giocato in varie squadre, arrivando a vincere otto titoli provinciali - ha raccontato Am-bra - quando giocavo con l’ Under 14 eravamo la squadra più forte di Padova e il gruppo è rimasto sostanzialmente lo stesso fino all’Under 18”.

Nel 2009, proprio con l’Under 18, arriva anche il titolo regionale e la partecipazione alle finali nazionali.

“Nella pallavolo ciò che conta è la squadra, non le individualità - ha voluto sottolineare - Ora,

con la prima squadra, siamo arrivate in Serie B - continua - e la nostra vera forza è il gruppo, che è unito, e questo spirito di squadra ci sta portando grandi soddisfazioni, nonostante siamo partite da un paese piccolo. Buona parte dei meriti, tutta-via, - conclude - sono anche del nostro allenatore, Agostino Arena”.

ambra: “nella pallavolo ciò che conta è la squadra, non le individualità. ora, con la prima squadra, siamo arrivate in serie B”

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19RunningSport

Per appassionati e non solo

La Corri per Padova è una festa tra le luci natalizie di Prato della valleEra seducente e bellissima l’Isola

Memmia addobbata per il Natale im-minente che ha accolto gli atleti della

CXP subito a ridosso delle feste. Un luogo magico che racchiudeva infinita energia, ha accolto gli atleti con il suo magnifico albero di Natale illuminato.

La folla di persone che ha partecipato all’evento era veramente numerosa. Sicu-ramente la cxp più partecipata di questa nuova stagione. Fra i Vip presenti, c’era Paolo Venturini appena rientrato dalla sua ultima impresa estrema in Equador fra montagne altissime.

“Come al solito - racconta Stella Can-dian (una protagonista della manifestazio-

ne) dalla sua pagina Facebook - la gente è venuta e se n’è andata quasi con la velocità di un “flash mob”. Qualcuno, più puntua-le, fa in tempo a sentire le battute di Dario Bolognesi al microfono o a partecipare al riscaldamento. Altri si materializzano solo al momento del via e spariscono subito dopo l’arrivo.

Tutti però hanno fatto parte di quel biscione colorato che è andato a possede-re qualche via della città per poco più di mezz’ora fermando auto e passanti. Rima-ne sempre aperta la sfida degli organizza-tori di riuscire a convincere i partecipanti a farsi contare, operazione possibile se ci sarà collaborazione nel detenere la card di accesso all’evento ad esempio tenendola nel taschino del giubbino e passando poi nei pressi dei rilevatori che saranno montati via via più numerosi nei prossimi village”.

Dopo la corsa le estrazioni dei premi offerti da Bagghy, Cadeau, Maniero, Forum e Terme di Galzignano con me testimonial al momento della consegna ai vincitori.

Alla Corri Per Padova questa sera c’era anche il ristoro: il pandoro offerto dai super-mercati Alì, il vin brulè offerto dalla Fidas. Tanti i gazebo disseminati su tre delle vie dell’isola, sulla quarta gli archi della par-tenza.

Palaghiaccio, che passione!

Era stata una grande serata anche quella organizzata al Palaghiaccio del Centro Sportivo Plebiscito, con migliaia di amici

presenti nonostante la seratina in avanzato stato autunnale. Tutti si sono divertiti anche sui pattini perchè in molti hanno apprfittato dell’opportunità di finire la serata sulla pista del ghiaccio. Un terzo tempo apprezzatissimo da tutti ed in particolare dagli Alpini che hanno distribuito, per una volta, il the caldo ... al caldo.

impossibile contarli ma sonodavvero tanti coloro che ogni giovedì indossano le scarpe da corsa per vivere la città

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

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Grande esordio al Babbo natale

Pallanuoto I giovanissimi di Adria le vincono tutte

Domenica 14 dicembre presso la pisci-na di Piove di Sacco ha avuto inizio il campionato aquagol 2014/2015 con il

consueto Trofeo Babbo Natale; Adria Nuoto si è presentata con una squadra quasi del tutto rinnovata, infatti per sette dei dieci componenti è stato l’esordio assoluto. Infatti l’emozione e la tensione pre-partita era visibile negli occhi e nei gesti dei piccoli atleti adriesi.

La prima partita vedeva Adria Nuoto contro i parietà dello Sporting Club di Noale, avversario da sempre ostico, ma l’atmosfera natalizia regalava una forza ed una volontà a far bene ogni cosa inaspettata tanto che la tensione veniva trasformata in una grande pre-stazione sia tecnica che tattica da parte di tutta la compagine adriese, anche i nuovi inseriti non sfiguravano quando era ora dei cambi; Adria Nuoto vinceva senza soffrire con un rotondo 7 a 2. Nel turno di partite successivo Adria Nuoto riposava ma tre componenti, Thomas Lionello, Matteo Tolomei e Andrea Romagnolo venivano prestati per formare una squadra mista com-posta da 3 elementi di ogni compagine parte-cipante; questa andava a giocare contro una delle due squadre del Plebiscito Padova. Anche

in questa occasione i tre atleti adriesi davano prova del loro valore tecnico dando manforte alla vittoria finale.

Nel terzo turno la formazione adriese si scontrava contro la squadra mista. Nel primo tempo Adria Nuoto imponeva senza particolari problemi il proprio gioco andando per sei volte a rete subendone una sola, mentre nel secon-do tempo si dava spazio ai nuovi inseriti che, nonostante qualche distrazione e sbavatura di gioco dovuti soprattutto alla poca esperienza, riuscivano a portare a casa anche una seconda vittoria per 6 a 4.

Una sfilata finale con consegna di un omaggio e rinfresco a base di panettone tut-to offerto dalla società ospitante andavano a concludere questa prima giornata ricca di molte soddisfazioni sia da parte di tutti i piccoli com-ponenti di Adria Nuoto che da parte del tecnico Ballo segno che il lavoro svolto finora inizia a dare i risultati sperati.

Adria nuoto: Stefano Zanirato, Matteo Girotti, Simone Ruzza, Filippo Brandini, Nicolò Martini Amidei, Matteo Tolomei, Simone Laz-zarin, Thomas Lionello, Andrea Romagnolo, Mattia Cavazzin; tecnico: Sebastiano Ballo.

21NuotoSport

Con l’inverno è arrivato l’esordio stagio-nale anche per gli atleti più piccoli della società Amatori Nuoto Ssd, gruppo che fa

riferimento alle piscine di Monselice e Casale di Scodosia. I Propaganda, questo il nome della categoria baby, hanno fanno i primi tuffi nella piscina di Sant’Urbano. “Il risultato con questa categoria non è importante - spiega Marco Ca-nova, tecnico degli Amatori Nuoto - mentre è stato molto emozionante sia per gli allenatori che per i genitori veder sfilare questi ragazzini orgogliosi della divisa societaria che indossavano e scrutarli mentre si preparavano con quel briciolo di preoccupazione tipico delle gare vicino ai blocchi di partenza. E ancora, osservarli nel dare il massimo durante la loro gara, tifare per i compagni di squadra, salutare i genitori a bordo piscina: una vera giornata di sano sport e divertimento”. La prossima gara prevista per i Propaganda è quella del 18 gennaio, nella piscina di casa di Monseliche che dopo un decennio ritorna così ad ospitare delle competizioni ufficiali. In precedenza avevano invece esordito i ragazzi più grandi, a Legnago nella prima giornata zonale di categoria. Qui è invece palpabile la soddisfazione dei tecnici Daniele Terzo e Riccardo Zanasi: tutti gli atleti hanno ottenuto il loro personale, segno che il lavoro è incanalato nella giusta strada. Le altre squadre della società Amatori Nuoto (Esordienti a-b e Master) hanno esordito cominciato le rispettive gare ai primi di novembre ottenendo rispettivamente 2 e 5 medaglie e vari piazzamenti. Continua Canova: “La nota più bella del settore agonismo riguarda i numeri: quasi 100 atleti tesserati tra le varie categorie suddivisi tra la piscina di Monselice e quella di Casale di Scodosia, seguiti da un gruppo di 7 allenatori e ai quali si aggiunge un bacino di nuotatori non agonisti di assoluto rilievo. La speranza è buona: nei prossimi anni possono arrivare molti risultati anche in termine di vittorie”.

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La Boxe Cavarzere di Nicola Fontolan si conferma una delle migliori realtà presenti nel pugilato del Triveneto: ai

campionati regionali assoluti categoria Eli-te (la massima dei dilettanti), che si sono tenuti a Piove di Sacco nei giorni 14, 15 e 16 novembre, la pugilistica cavarzerana ha conquistato tre titoli regionali, impresa che si ripete da ben tre anni.

Nella categoria medio-massimi (81 kg), Alessandro Pavanello ha vinto il torneo battendo in semifinale Dashja Sulejman del-la Boxe Piovese ed in finale Andrea Tiozzo della New Boxe 2010: il pugile di Fontolan ha saputo sfruttare al meglio la tecnica, la potenza dei suoi colpi e l’istinto al combat-timento che da sempre lo contraddistingue.

Nei massimi, poi, la Boxe Cavarzere si è aggiudicata il primo ed il secondo posto: infatti Mattia Bezzon, dopo aver sconfitto in semifinale Stefano Meneguzzo della Boxe Piovese, ha conquistato il suo quarto titolo veneto (dopo quelli del 2008, 2009 e del 2011) battendo il compagno di scuderia Pierpaolo Gasparello, dando vita ad un match davvero entusiasmante.

Per quanto riguarda i supermassimi (+91 kg), gli spettatori del palazzetto han-no assistito ad una sfida tra due giganti del ring: Alex Rossi (1.97 cm di altezza e 97 kg di peso), pluricampione di kick boxing e di K1, ha dovuto faticare non poco per avere la meglio su Thomas Busetto (1.85

cm per 140 kg).Busetto e Rossi sono entrambi allenati

da Fontolan: il primo è un pugile storico del-la Boxe Cavarzere che fa della potenza dei suoi colpi e della guardia quasi impenetra-bile le sue armi migliori, mentre Rossi è un neo acquisto: dopo aver vinto numerosi ti-toli nella kick boxing, girando i palazzetti di tutto il mondo, ha deciso di cimentarsi nella boxe e pur essendo trevigiano ha scelto di allenarsi sotto la guida di Fontolan, perché conosce bene la serietà e la competenza dell’allenatore cavarzerano.

Nella stessa riunione, ha combattuto anche il peso medio Mattia Lunardi che ha sconfitto il veronese Alexandru Stribu: con questa vittoria il pugile della Boxe Cavar-zere conferma la sua imbattibilità e porta a nove la serie di vittorie consecutive.

Ora la pugilistica cavarzerana sarà impegnata a Gallipoli per le finali nazio-nali dove incontrerà il meglio della boxe italiana, inoltre tra poco tornerà sul ring Andrea Roncon, neo professionista, che farà senz’altro ben figurare la palestra nella quale si allena. L’allenatore Nicola Fontolan esprime grande soddisfazione per i risultati conseguiti dai suoi pugili e ci tiene a rin-graziare sia i co-allenatori Cristian Bezzon e Antonio Penzo sia gli sponsor Eurogielle Sivento, Finpesca, Degre, Belcaro, Life Tree per il sostegno al suo impegno sportivo.

22 Pugilato SportBoxe Campionati regionali assoluti categoria Elite

nella massima categoria dilettanti gli atleti veneziani impressionano all’appuntamento che si è tenuto

a piove di sacco lo scorso novembre. ora saranno impegnati a gallipoli per le finali nazionali

di Nicola Ruzza

Nella foto in alto Alex Rossi al centro a destra Nicola Fontolan. Sotto Bezzon e Gasparello

Ben tre titoli regionali alla Boxe Cavarzere

®

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di Nicola Ruzza

Karate La 23a edizione a Caorle

venice Cup, i cavarzerani conquistano due bronziIl fine settimana del 14-16 novembre è stato davvero

ricco di emozioni per tutti gli appassionati di arti mar-ziali: infatti a Caorle si è svolta la 23esima edizione

della Venice Cup di Karate, un’importantissima competi-zione nella quale si sono sfidati oltre 1700 atleti prove-nienti da tutto il mondo, una gara, dunque, paragonabile ad un campionato del mondo sia per quanto riguarda la qualità e il numero dei partecipanti sia per quanto attiene all’organizzazione. Il trofeo, infatti, si è sviluppato in tre giornate: il 14 novembre si sono misurati gli atleti delle categorie senior, junior e cadetti nelle gare individuali del kata, inoltre si sono svolte le gare a squadre di kata e kumite (combattimento) per le stesse categorie; sabato si sono affrontate tutte le categorie del kumite (senior, Un-der 21, Junior, Catetti, Master, Esordienti A e B), mentre nella giornata di domenica si sono tenute le competizioni di kata per le categorie che non si erano misurate venerdì e la gara Asi Children, un evento organizzato dalle Associa-zioni Sportive Sociali italiane (ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e convenzionato con la Fijlkam), adatto per i bambini di 10-11 anni che il prossimo anno si affacceranno all’attività agonistica.

La Venice Cup si è tenuta in due avveniristici palaz-zetti, gli Sports Hall “V.Vicentini”, nei quali sono stati predisposti ben 12 tatami in modo tale da permettere lo svolgimento simultaneo di più incontri, tutti visibili anche in rete nel sito dedicato alla manifestazione, attraverso il collegamento streaming.

Per i colori dell’Asd Karate Shotokan Cavarzere hanno partecipato Devis Braggion nella categoria Master A classe

-67 kg e Flavio Mantovan nell’Asi Children nella classe -46 kg ed entrambi hanno centrato il podio, portando a casa due splendide medaglie di bronzo.

Analizzando più dettagliatamente le gare, Braggion ha affrontato ben 5 combattimenti nei quali ha affrontato molti avversari coriacei, fino alla semifinale nella quale ha perso di misura contro il vincitore del torneo Paolo Nave dell’Asd Treviso Karate; tuttavia il karateka cavarzerano non si è perso d’animo ed ha dominato la finale del ter-zo posto contro il piemontese Giorgio Ravedoni della Csk

Gozzano.È rilevante notare che l’atleta dello Shotokan Cavarze-

re ha combattuto la finale alle 23 di sabato, essendo giun-to al mattino a Caorle e dopo aver effettuato un viaggio andata-ritorno il giorno precedente per il controllo del peso: segno evidente di una passione e uno spirito di sacrificio non comuni.

Anche il giovane Flavio Mantovan si è fatto onore nel suo esordio in un tatami di gara: dopo aver disputato un ottimo primo incontro, vinto grazie a pregevoli tecniche di

pugno, ha perso il secondo di pochissimo contro vincitore Henri Almeta del Niji Do Karate, ma ha conquistato una splendida medaglia di bronzo sconfiggendo Filippo Ciomei del Bodymind Karate: un risultato davvero lusinghiero per un atleta alla prima esperienza, soprattutto alla luce della qualità degli avversari in gara. Grande la soddisfazione di tutti gli atleti dell’Asd Karate Shotokan Cavarzere, in parti-colare del direttore tecnico M° Ettore Mantovan, il quale è stato anche recentemente insignito della Palma di Bronzo da parte del Coni per meriti sportivi.

oltre 1700 atleti provenienti da tutto il mondo si sono sfidati nel corso di tre giornate, dal 14 al 16 novembre L’asd Karate shotokan di Cavarzere è salito

sul podio con i suoi due atleti Devis Braggion e Flavio mantovan

Grande risultato del presidente del circolo scacchistico “F. Gregianin” Renzo Renier alla 17ª edizione del torneo Città di

Cavarzere: infatti il nostro scacchista si è clas-sificato al secondo posto con soltanto mezzo punto di distacco dal vincitore, Xia Jie del circo-lo di Conegliano.

Candidato Maestro, nonché Arbitro Inter-nazione, Renzo Renier da molti anni ormai si dedica più all’arbitraggio che alla pratica agonistica ed è uno degli arbitri più competenti ed apprezzati in Italia, tanto da aver arbitrato tutte le più importanti manifestazioni scacchi-stiche, nazionali e internazionali, svoltesi nel nostro Paese negli ultimi vent’anni.

Tuttavia, talvolta vuole assaporare il pia-cere della competizione in prima persona e riesce spesso a prendersi delle belle soddisfa-zioni, come nel torneo appena concluso, dove ha condiviso il secondo posto nella classifica finale col Maestro Fide Valerio Luciani di Ve-rona e col Candidato Maestro Marco Boscolo di Marghera.

Il Torneo Città di Cavarzere è stato, come sempre, molto combattuto ed ha visto sfidarsi

32 giocatori - 5 dei quali appartenenti al Circo-lo di Cavarzere – tra i quali vi erano 2 Maestri Fide, 2 Maestri FSI e 4 Candidati Maestri, ma la vittoria è andata a colui che aveva i favori del pronostico, il 25enne Maestro Fide Xia Jie, anche se ha dovuto affrontare incontri molto difficili: in tutte le scacchiere, infatti, si è com-battuto con tenacia perché in tornei di questo tipo ogni giocatore ha un obiettivo personale da conseguire, che sia la vittoria o la promozio-ne ad una categoria superiore o semplicemente la rivincita contro un avversario storico, tuttavia è sufficiente una sola mossa sbagliata o una banale svista o, addirittura, una piccolissima imperfezione di analisi per perdere una parti-ta ed è anche questo che rende lo sport degli scacchi tanto affascinante.

Alla cerimonia di premiazione era presente il presidente del Comitato Veneto per gli Scac-chi, Tino Testolina, che - prima di consegnare i premi in palio - si è complimentato con gli organizzatori della manifestazione e ha bre-vemente illustrato le prossime iniziative per la diffusione del “nobil gioco”, tra le quali quella di aiutare i Circoli ad incrementare il numero

Scacchi. diciassettesima edizione del torneo Città di Cavarzererenzo renier, ArBitro trA i Più APPrezzAti d’itALiA, Si CimentA neLLA SFidA e ConquiStA iL SeCondo PoSto

neLLA CLASSiFiCA FinALe, di un torneo moLto ComBAttuto Con numeri dA CAPoGiro

dei partecipanti ai tornei. Al termine delle premiazioni, molto

applaudite, (è da segnalare che oltre a Renzo Renier è stato premiato per il secondo posto nella categoria fascia Elo inferiore a 1500 Renzo Spinello di

Arzergrande ma iscritto nel circolo di Cavarzere) il presidente Renier, a nome dell’Asd “Franco Gregianin”, ha ringra-ziato l’Amministrazione Comunale per il generoso contributo, l’Ipab “Andrea Da-nielato” per l’ospitalità che da anni offre

alla manifestazione, gli amici scacchisti che hanno partecipato, l’impeccabile ar-bitro signor Giovanni Minei e quanti han-no lavorato per la buona riuscita della manifestazione.

24 Karate Sport

Da sinistra Devis Braggion e Flavio Mantovan, quest’ultimo in combattimento

N.R.

Da sinistra Renzo Renier, Valerio Luciani, Marco Boscolo, Xia Jie, Tino Tescolina

Page 27: Piovese sport dic2014 n152

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Un matrimonio celebrato in nome di Bacco, nel cuore delle Alpi, fra le alte montagne dove è stato rinvenuto oetzi, l’uomo del Similaun. E’ lì, fra i ghiacci eterni, che è nato

Pino 3000, un vino creato con tre pinot neri di altrettanti terri-tori internazionali. Un vino che lancia un messaggio di amicizia fra tre paesi dell’arco alpino: Austria, Germania e Italia. Pino 3000 è una delle tante iniziative nate dalla fantasia creativa di Angelika falkner, eclettica donna del vino e titolare con la famiglia di uno degli alberghi “5 stelle lusso” più famosi dell’Austria: l’hotel das Central di Sölden. Pino 3000 viene affi nato a tremila metri, sul ghiacciaio, e viene presentato ogni anno a fi ne aprile durante “Wein am Berg”, l’esclusivo evento

enologico che l’hotel Das Central promuove in quota. Il vino è prodotto con le uve tedesche del dottor Heger di Kaiserstuhl, con quelle dei vitigni Pinot Noir di Gols nel Burgenland e quel-le altoatesine di Paul Achs della Cantina St. Pauls di Appiano (Bolzano). “Viticoltori, esperti di vino e giornalisti hanno con-fermato che qui a oltre tremila metri sul livello del mare il vino è semplicemente più buono”, sottolinea Angelika Falkner.

Il “Das Central” ha contribuito non poco alle fortune eno-gastronomiche (e turistiche) di Sölden, località alpina a meno di cento chilometri da Innsbruck famosa per dare ospitalità ogni anno alla gara di apertura del calendario della Coppa del mon-do di sci alpino e per l’organizzazione dello scintillante “Han-

nibal Show” che in chiave post moderna ricorda, sulla neve, il passaggio del condottiero cartaginese Annibale attraverso le Alpi. L’albergo della famiglia Falkner, che recentemente ha su-bito un gradevole restyling, ha creduto da sempre nel valore del cibo e del vino per dare più sostanza all’arte dell’accoglienza. Non a caso si è meritato il “Toque d’Honneur” della presti-giosa guida francese Gault Millau, coccarda che si aggiunge alle altre tre che il complesso si è meritato negli ultimi dieci anni: miglior wellness hotel 2008 (sempre per Gault Millau), Vip International Reader’s Traveller Award 2006 (Skihotel più lussuoso al mondo) e Top 10 Trivago.de 2011 (hotel più amati

CONTINUA ALLA PAGINA SEGUENTE

La località alpina del tirolo occidentalefamosa per la gara d’apertura

della Coppa del mondo di sciper l’Hannibal show e per il ritrovamento nelle sue

montagne della mummia di oetzi (poi venne verifi cato che per pochi metri il luogo della scoperta si trova in

realtà in territorio italiano)si sta affermando come un polo gourmet

grazie allo storico hotel della famiglia Falknerche nei suoi quattro ristoranti proponeuna cucina di alto profi lo gastronomico

ispirata al territorio e non soloCon le uve pinot nero di tre paesi delle alpiè nato pino 3000, vino affi nato fra i ghiacci

A Sölden il gusto è “Central”

IN COPERTINA UN’IMMAGINE DELL’OTZTALER STUBE, IL RISTORANTE PIÙ FAMOSO DEL DAS

CENTRAL DI SOLDEN, QUELLO CHE SI È MERITATO PREMI E RICONOSCIMENTI DI VALORE NELLE GUIDE

GASTRONOMICHE INTERNAZIONALI. NELLE ALTRE FOTO IMMAGINI DEL TEMPIO GOURMET CHE SI

TROVA NELLA CITTADINA DEL TIROLO AUSTRIACO: ALCUNI PIATTI, LA STUBE GOURMET, LA CANTINA,

IL RIFUGIO A TREMILA METRI) E SCORCI PANORAMICI DELLE PISTE (SU CUI SI DISPUTA OGNI ANNO

LA GARA DI APERTURA DELLA COPPA DEL MONDO DI SCI ALPINO). IN FONDO ANCHE UN’IMMAGINE

DELL’HANNIBAL SHOW, SPETTACOLO RICCO DI EFFETTI SPECIALI CHE OGNI ANNO RICORDA

L’ATTRAVERSAMENTO DELLE ALPI DA PARTE DEL GENERALE CARTAGINESE

Austria

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dell’area sciistica europea). Sono ben quattro i ristoranti tematici al Das Central: si va dalla rustica e piccola stube per le merende di metà pomeriggio (o per una cenetta frugale) con insaccati e formaggi tipici della valle, ai tavoli allestiti in cantina per la tradizionale fonduta. C’è poi il ristorante classico dell’albergo che spazia su più orizzonti gastro-nomici ed infi ne la pluridecorata Ötztaler Stube dove la cucina si fa più raffi nata e creativa, proponendo i capolavori dello chef Gottfried Prantl. La cantina è il regno del sommelier e Falstaff Maître 2005 Martin Sperdin: ha collezionato oltre trentamila etichette di tutto il mondo rendendo la “kellerei” un tempio dedicato a Bacco. L’esperienza del “Das Central” testimonia che l’abbinamento fra il wellness e la buona cucina funziona, anche laddove come nella Ötztal il turismo è legato agli sport invernali e, d’estate, all’escursionismo in montagna. Al Central anche il wellness è “à la carte” comprendendo una gamma completa di trattamenti che mirano alla rigenerazione del corpo e dello spirito in un ambiente particolarmente rilassante.

Il nome della località Sölden deriva dalla parola “selda” che de-fi nisce la proprietà contadina più piccola. É uno dei comuni più estesi dell’Austria e comprende le località di Sölden, Hochsölden, Zwieselstein, Gurgl, Heiligkreuz e Vent. Il territorio è collegato alla Val Passiria, in Alto

Adige, attraverso lo spettacolare Passo del Rombo (o Timmelsjoch, 2509 metri), che però è aperto solamente da maggio a ottobre. A sud di Sölden parte la funivia che porta al Gaislachkogel (3.058 m s.l.m.) e cioè direttamente in un paradiso escursionistico. Una fi tta rete di sentieri offre la possibilità di effettuare lunghe passeggiate in un ambiente naturale incontaminaato, di una bellezza solenne. É il para-diso esplorato 5.300 anni fa da Oetzi, il quale voleva passare i valichi della zona rimanendo vittima però di una improvvisa bufera di neve (la mummia, che Bolzano ha soffi ato a Innsbruck, per pochi metri è stata trovata in territorio italiano). Notevole anche la rete di percorsi da fare in mountain bike. I più coraggiosi si potranno avventurare nella pratica di rafting, canyoning e paragliding.

Nei mesi invernali Sölden si trasforma in un vero e proprio para-diso sciistico. La località si trova ai piedi dei ghiacciai Rettenbach e Tiefenbach, dove fi no ai primi giorni di primavera si può sciare senza problemi. L’area sciistica di Sölden si articola in 144 km di piste, rag-giungibili e collegate con 33 funivie, tra i 1.350 e i 3.340 metri. Non mancano i percorsi per lo sci da fondo. Un palaghiaccio, la pista naturale per slittini Stallwiesalm e la pista artifi ciale per slittini Gaislachalm/Silbertal (aperta solo di notte) completano l’offerta.

AQUA DOME, TERME SPETTACOLO

Si chiama Aqua Dome ed è un autentico tempio del benessere. É il regno delle acque termali, quelle sgorganti dall’unica fonte termale dell’Austria occidentale. Acque fumanti che ritrovia-mo nelle tre grandi vasche all’aperto, dominate da una caratteritica piramide, nelle piscine,

nelle saune e nei bagni turchi. Erbe aromatiche, minerali e pietre preziose creano mondi tematici contemplativi. Aqua Dome, che recentemente ha ampliato le sue proposte con un investimento di 20 milioni di euro, si trova a Längenfeld, pittoresca cittadina nella parte iniziale della Ötztal. La stessa dove sorge anche un villaggio preistorico a tema dedicato a Oetzi, l’uomo di Similaun vissuto 5300 anni fa e trovato mummifi cato nelle montagne dell’alta valle. Aqua Dome è anche un hotel 4 stelle Superior le cui camere offrono viste mozzafi ato sulle vicine vette alpine: la sua spettacolare architettura si fonde armoniosamente con il paesaggio naturale. Nella grande area benessere da 2.000 metri quadri, accessibile gratuitamente dagli ospiti dell’hotel (a pagamento l’ingresso per gli ospiti esterni), si possono trascorrere momenti di puro piacere. La struttura dispone di una zona benessere all’aperto, di un vasto prato solarium e di un centro fi tness. A disposizione degli ospiti anche diversi tipi di saune, vari trattamenti estetici e l’area per bambini e famiglie Alpen Arche Noah, ricca di attività balneari e ricreative. I ristoranti del complesso propongono specialità regionali e piatti di cucina internazionale. L’aperitivo si può prendere nell’accogliente wine bar dove il cami-no è sempre acceso. L’Aqua Dome Hotel & Tirol Therme Längenfeld include strutture acquatiche separate per bambini e famiglie, come due grandi piscine e uno scivolo acquatico gigante. Ci sono anche numerose sale giochi. Il grande parcheggio sotterraneo è gratuito.

A Sölden il gusto è “Central”AuStriA

3Sì, viaggiare

segue dalla pagina precedente

27Sì, viaggiare

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1 Concerti e non solo

Sabato 27 Dicembre 2014 ore 21.30 al Gran Teatro Geox, Padova GRAN CONCERTO DI NATALE

Gran Concerto di Natale: piu’ di cento artisti sul palco del Gran Teatro Geox per una serata unica Sonohra, Matteo Brancaleoni, Orchestra Ritmico Sinfoni-ca Italiana, il tenore Francesco Grollo, la soprano Stefania Miotto, Benedetta Caretta e tanti altri ospiti con le piu’ belle canzoni di Natale Aperitivo di benvenuto e brindisi di mezzanotte. Le piu’ belle canzoni di Natale risuone-ranno sabato 27 dicembre al Gran Teatro Geox di Padova per un evento che vedra’ alternarsi sul palco piu’ di cento rinomati artisti del panorama musicale nazionale. Reduci dal successo del concer-to al Geox Live Club del 15 novembre, i Sonohra tornano a Padova per una serata speciale. Nel 2008 Luca e Diego Fainello hanno vinto la sezione giovani del Festival di Sanremo con il brano “L’amore” e da allora sono tra i giovani artisti piu’ amati dal pubblico. Altro grande ospite della serata sara’ Matteo Brancaleoni, ormai ritenuto uno degli interpreti italiani di spicco del songbook americano, stimato da personaggi come Renzo Arbore, Maurizio Costanzo, Fiorello e Michael Buble’ con il quale ha duettato dal vivo a Roma, nel 2007 durante un suo concerto. Artista dal talento poliedrico, cantante, attore, voce radiofonica e giornalista e’ stato premiato nel 2008 come Miglior Nuovo Talento ad Elba Jazz. Sul palco anche i 50 musicisti dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana che vanta un’intensa attivita’ concertistica in teatri e piazze italiane oltre a numerose apparizioni televisive Rai/Mediaset, sotto la direzione del Maestro Diego Basso. Il programma della serata omaggia la tradizione natalizia anglo-sassone. Ad interpretarli ci saranno degli ospiti d’eccezione: il tenore Francesco Grollo, esponente del bel canto in Italia e all’estero: ha interpretato il ruolo del Duca di Mantova dell’Opera il Rigoletto al Teatro Verdi di Padova, in Francia e in Spagna. Si e’ esibito nei teatri di tutto il mondo: dalla Svizzera al Canada, da Zurigo a Copenaghen, oltre ad essere presente in prestigiosi teatri nazionali: Il Regio di Torino con Madama Butterfl y, il Teatro Massimo di Palermo con La Boheme e l’Opera di Roma. Insieme a lui anche la soprano Stefania Miotto, artista padovana che si e’ esibita in tutto il mondo. Sul palco anche la giovane talentuosa Benedetta Caretta, vincitrice nel 2010 del programma televisivo in onda su Canale5 condotto da Gerry Scotti “Io Canto” con il brano “My Heart Will Go On” di Titanic. Considerata dal grande pubblico “la Celine Dion italiana per l’eleganza e la raffi natezza del suo timbro, ha avuto l’onore di conoscere e di cantare in diretta televisiva assieme a David Foster, il leggendario compositore e produttore che ha scoperto Celine Dion e prodotto Andrea Bocelli. Partecipera’ all’evento natalizio come special guest Francesco Sartori, musicista e composi-tore di brani di successo internazionale tra cui: “Con te partiro” e “Canto della Terra” di Andrea Bocelli, “Aria” e “Grazie” composte con Gianna Nannini. Sul palco saliranno altri ospiti: Le Voci dell’Art Voice Academy diretti da Sonia Fontana, i Blubord Vocal Ensemble gruppo vocale con 45 elementi diretto da Alessandra Pascali, Movie Chorus con 60 elementi diretto da Erica de Lorenzi; Art Voice Children Choir con 22 bambini diretti da Claudia Ferronato e la grande Orchestra Regionale Filarmonia Veneta.

Mercoledì 31 dicembre 2014, ore 22.30 al Gran Teatro Geox, Padova MASSIMO RANIERI LA NOTTE DEI SOGNI

Per il Capodanno 2014, Massimo Ranieri sarà protagonista di un grande show, per chiudere in bellezza l’anno trascorso e aprirne uno nuovo con l’energia, il sorriso e il talento del grande artista napoletano. Ranieri, reduce dal grande successo su RaiUno delle due edizioni di “Sogno E Son Desto” sarà accompagnato dalla band dei suoi musicisti e canterà i suoi pezzi

più celebri, accanto alle cover di celebri cantautori; oltre naturalmente alle indimenticabili canzoni napoletane che in questi anni ha riproposto in una veste inedita e ormai inconfondibile. E tutto ciò scorrerà sul fi lo emozionan-te e sorridente di aneddoti, “macchiette”, racconti e colpi di scena durante i quali Ranieri, il cantante amatissimo, lascerà spazio al grande attore. Sarà una notte di Capodanno molto speciale, con uno spettacolo festoso dedicato, con affetto e allegria, ai sogni che ognuno di noi riserva per il proprio futuro. Sul palco con Massimo Ranieri ci sarà un’orchestra formata da Max Rosati (chitarre), Andrea Pistilli (chitarre) Flavio Mazzocchi (piano-forte), Camilla Missio (basso), Luca Trolli (batteria), Donato Sensini (fi ati), Stefano Indino (fi sarmonica) e Alessandro Golini (violino).

Sguardo a nordest - Teatro nuovo Giovanni da Udine, 12 febbraioAFTERHOURS IN CONCERTO

Dopo il trionfale tour invernale con “Hai Paura del Buio?”, bissato anche nel periodo estivo, capace di registrare il tutto esaurito nei clubs e nei festivals della nostra penisola, gli AFTERHOURS,

band indie rock italiana fra le più infl uenti di sempre, annuncia un nuovo importante capitolo del proprio viaggio musicale. Con “Teatri 2015”, Manuel Agnelli e soci toccheranno le città più importanti d’Italia tra cui Roma, Milano, Torino, Napoli, Firenze e Udine tra le altre, per una serie di live che vedranno il gruppo in una versione molto intima e ricercata. In Friuli Venezia Giulia un unico imperdibile appuntamento, il prossimo 12 febbraio (inizio ore 21.00) al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. È lo stesso frontman Manuel Agnelli a commentare questo nuovo progetto della band: “I teatri rappresentano una preziosissima occasione per sperimentare un tipo di tensione completamente diversa dal concerto rock, fatta di tempi dilatati, pause e silenzi, e di una più intima complicità con il pubblico”. Gli Afterhours, band riferimento del genere indie rock italiano, nascono a

Milano nella seconda metà degli anni ottanta. Le maggiori infl uenze della loro musica derivano da Velvet Underground e Television. Nel 1997, la band produce quello che molti considerano il loro capolavoro assoluto: “Hai paura del buio?” (recensito in “50 ANNI DI ROCK 1964 - 2014”). In esso converge la furia hardcore, il pop melodico, la sperimentazione, il grunge deciso, l’hard rock e ballate acustiche. In mezzo anche tante distorsioni psichedeliche. Nel 2013 l’album “Hai paura del buio?”, dopo essere stato insignito da una giuria di giornalisti come miglior disco indipendente degli ultimi 20 anni, ha vinto anche la classifi ca di preferenza degli albums italiani degli ultimi 15 anni in un referendum tra il pubblico.

Giovedi 11 giugno 2015 - Arena di Verona KISS, LA PIÙ GRANDE ROCK BAND DEL MONDO CONTINUA IL SUO 40TH ANNIVERSARY YOUR

La leggenda rock dei KISS continuano a fe-steggiare i loro 40 anni di musica annunciando oggi una data in Italia nel 2015 all’Arena di Verona. Famosi per i loro show spettacolari, i KISS vogliono offrire ai fans un’esperienza unica con giochi di luci e un suono eccezionale, senza dimenticare i fuochi

d’artifi cio che costituiscono il loro marchio di fabbrica. La data italiana si aggiunge a quelle previste in Giappone per febbraio 2015. Con 28 dischi d’oro in USA e 100 milioni di copie vendute, Gene Simmons e Paul Stanley insieme ai compagni Tommy Thayer e Eric Singer continuano a riscuotere successi anno dopo anno. Grazie alla loro incredibile carriera, i KISS ad aprile 2014 hanno ottenuto l’attesa introduzione nella Rock And Roll Hall of Fame e sono attualmente impegnati in KISS ROCKS VEGAS, il loro primo resident show presso The Joint all’interno dell’Hard Rock Hotel & Casino Las Vegas, proprio nel cuore di Sin City, che si è concluso il 23 novembre 2014. La nuova antologia in due cd dei KISS, “KISS 40”, è uscita lo scorso maggio e include un brano tratto da ognuno degli album della band, oltre alle tracce estratte dagli album solisti dei membri originali della band usciti nel 1978. I KISS sono una delle più infl uenti band nella storia del rock, con 44 album all’attivo e più di 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. L’eredità dei KISS continua a crescere, generazione dopo generazione. La devozione e la lealtà della KISS Army nei confronti della “Hottest Band in the World” è una testimonianza del legame indissolubile tra la band e i suoi fan. Nel 2014 i KISS festeggiano due passi importanti: il loro quarantesimo compleanno e la introduzione nella Rock and Roll Hall of Fame.

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IN VENETO EVENTI

MILLE E ANCORA MILLE...Pagina a cura di Graziano Edi Corazza

I MIGLIORI DIECI CONCERTI VISTI DA ME NEL 2014 di Graziano Edi Corazza

1 - I SOLISTI VENETI a Taglio di Po (Ro) il 13 dicembre 20142 - THE PATTI SMITHS a vicenza il 6 dicembre 20143 - CoUnTInG CRoWS a Padova il 22 novembre 20144 - ASAF AVIDAN a Grado (Go) il 5 luglio 20145 - SCORPIONS a Piazzola s B. (Pd) il 18 luglio 20146 - JIMMY VILLOTTI BLUE TRAIN TRIO a S.Martino di Venezze (Ro) il 12 luglio 20147 - TONY ESPOSITO a Monselice (Pd) il 21 giugno 20148 - ALMAMEGRETTA a Polesella (Ro) il 25 giugno 20149 - 2CELLOS a Padova il 11 dicembre 201410 - ROBERT PLANT a a Piazzola s B. (Pd) il 14 luglio 2014

1142

I Solisti Veneti Patti Smith Counting Crows

Protagonisti a NordestProtagonisti a Nordest

Il figlio Stefano e il nipote Andrea assicurano la terza generazione al “CAFFE’ sì”.Passione nata tra i sacchi di chicchi crudi al porto vecchio di Trieste

Quasi sessantacinque anni di passio-ne per il caffè. Quello in grano, verde da principio poi per poi raggiungere il cosiddetto colore tonaca di frate che lui stesso tostava. Antonio Sanavia, con la moglie Annamaria dapprima, ora con il fi glio Stefano, il nipote An-drea e la cognata Antonella sono tut-ti impregnati nella loro torrefazione con annessa torrefazione di via Mar-coni a Piove di Sacco. Lì si gusta ve-ramente un caffè da sogno con tutti i profumi che un grano appena tostato è in grado di sprigionare. Ma vediamo com’è nata l’idea di mettersi in proprio e commercializza-re il caffè al signor Antonio. Correva-no gli anni Cinquanta allorché An-tonio e la moglie Annamaria aprono una drogheria con vendita di liquori

Nozze di Diamante col caffè di Antonio Sanavia

Dal grano verde alla tostatura una vita dedicata al prezioso aroma

L’intervista

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e, appunto, caffè. Lui è anche conces-sionario di una torrefazione vicenti-na . Nel suo giro di venditore capita al porto vecchio di Trieste e fa visita ai magazzini. Tra i sacchi pieni di caf-fè crudo scocca la scintilla in lui e si chiede: perché non posso acquistare il chicco verde per poi rivenderlo? Detto e fatto Antonio, che nel frattempo ha acquisito la giusta esperienza nel se-lezionare le diverse tipologie di caffè crudo provenienti da tutto il mondo per comporre miscele pregiate di caffè. Non contento Antonio intende completare la fi liera, ovvero, tostarsi il grano verde e commercializzare il prodotto fi nito e pronto per la maci-natura ed il consumo.Il suo giro d’affari prende in conside-razione negozi di alimentari, bar e si

allarga sempre più aiutato in questo dall’assenza della grande distribuzio-ne. Anno dopo anno, Antonio si dota di tostatrice prima a legna, poi a gaso-lio, a raggi infrarossi per fi nire a quella attuale moderna. Ora è il fi glio Stefano a curare la parte commerciale dell’a-zienda e a rifornire i clienti, mentre An-drea con la signora Antonella attende alla caffetteria. Andrea inoltre si dedi-

ca anche alla tostatura delle miscele sempre sotto l’occhio vigile del nonno Antonio. Sia Stefano che Andrea hanno mo-tivo di ringraziare il papà e il nonno per quanto hanno imparato nel trat-tamento del caffè. Come dire che l’a-zienda ha già una terza generazione in questo delicato e profumato mer-cato.

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1 Concerti e non solo

Sabato 27 Dicembre 2014 ore 21.30 al Gran Teatro Geox, Padova GRAN CONCERTO DI NATALE

Gran Concerto di Natale: piu’ di cento artisti sul palco del Gran Teatro Geox per una serata unica Sonohra, Matteo Brancaleoni, Orchestra Ritmico Sinfoni-ca Italiana, il tenore Francesco Grollo, la soprano Stefania Miotto, Benedetta Caretta e tanti altri ospiti con le piu’ belle canzoni di Natale Aperitivo di benvenuto e brindisi di mezzanotte. Le piu’ belle canzoni di Natale risuone-ranno sabato 27 dicembre al Gran Teatro Geox di Padova per un evento che vedra’ alternarsi sul palco piu’ di cento rinomati artisti del panorama musicale nazionale. Reduci dal successo del concer-to al Geox Live Club del 15 novembre, i Sonohra tornano a Padova per una serata speciale. Nel 2008 Luca e Diego Fainello hanno vinto la sezione giovani del Festival di Sanremo con il brano “L’amore” e da allora sono tra i giovani artisti piu’ amati dal pubblico. Altro grande ospite della serata sara’ Matteo Brancaleoni, ormai ritenuto uno degli interpreti italiani di spicco del songbook americano, stimato da personaggi come Renzo Arbore, Maurizio Costanzo, Fiorello e Michael Buble’ con il quale ha duettato dal vivo a Roma, nel 2007 durante un suo concerto. Artista dal talento poliedrico, cantante, attore, voce radiofonica e giornalista e’ stato premiato nel 2008 come Miglior Nuovo Talento ad Elba Jazz. Sul palco anche i 50 musicisti dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana che vanta un’intensa attivita’ concertistica in teatri e piazze italiane oltre a numerose apparizioni televisive Rai/Mediaset, sotto la direzione del Maestro Diego Basso. Il programma della serata omaggia la tradizione natalizia anglo-sassone. Ad interpretarli ci saranno degli ospiti d’eccezione: il tenore Francesco Grollo, esponente del bel canto in Italia e all’estero: ha interpretato il ruolo del Duca di Mantova dell’Opera il Rigoletto al Teatro Verdi di Padova, in Francia e in Spagna. Si e’ esibito nei teatri di tutto il mondo: dalla Svizzera al Canada, da Zurigo a Copenaghen, oltre ad essere presente in prestigiosi teatri nazionali: Il Regio di Torino con Madama Butterfl y, il Teatro Massimo di Palermo con La Boheme e l’Opera di Roma. Insieme a lui anche la soprano Stefania Miotto, artista padovana che si e’ esibita in tutto il mondo. Sul palco anche la giovane talentuosa Benedetta Caretta, vincitrice nel 2010 del programma televisivo in onda su Canale5 condotto da Gerry Scotti “Io Canto” con il brano “My Heart Will Go On” di Titanic. Considerata dal grande pubblico “la Celine Dion italiana per l’eleganza e la raffi natezza del suo timbro, ha avuto l’onore di conoscere e di cantare in diretta televisiva assieme a David Foster, il leggendario compositore e produttore che ha scoperto Celine Dion e prodotto Andrea Bocelli. Partecipera’ all’evento natalizio come special guest Francesco Sartori, musicista e composi-tore di brani di successo internazionale tra cui: “Con te partiro” e “Canto della Terra” di Andrea Bocelli, “Aria” e “Grazie” composte con Gianna Nannini. Sul palco saliranno altri ospiti: Le Voci dell’Art Voice Academy diretti da Sonia Fontana, i Blubord Vocal Ensemble gruppo vocale con 45 elementi diretto da Alessandra Pascali, Movie Chorus con 60 elementi diretto da Erica de Lorenzi; Art Voice Children Choir con 22 bambini diretti da Claudia Ferronato e la grande Orchestra Regionale Filarmonia Veneta.

Mercoledì 31 dicembre 2014, ore 22.30 al Gran Teatro Geox, Padova MASSIMO RANIERI LA NOTTE DEI SOGNI

Per il Capodanno 2014, Massimo Ranieri sarà protagonista di un grande show, per chiudere in bellezza l’anno trascorso e aprirne uno nuovo con l’energia, il sorriso e il talento del grande artista napoletano. Ranieri, reduce dal grande successo su RaiUno delle due edizioni di “Sogno E Son Desto” sarà accompagnato dalla band dei suoi musicisti e canterà i suoi pezzi

più celebri, accanto alle cover di celebri cantautori; oltre naturalmente alle indimenticabili canzoni napoletane che in questi anni ha riproposto in una veste inedita e ormai inconfondibile. E tutto ciò scorrerà sul fi lo emozionan-te e sorridente di aneddoti, “macchiette”, racconti e colpi di scena durante i quali Ranieri, il cantante amatissimo, lascerà spazio al grande attore. Sarà una notte di Capodanno molto speciale, con uno spettacolo festoso dedicato, con affetto e allegria, ai sogni che ognuno di noi riserva per il proprio futuro. Sul palco con Massimo Ranieri ci sarà un’orchestra formata da Max Rosati (chitarre), Andrea Pistilli (chitarre) Flavio Mazzocchi (piano-forte), Camilla Missio (basso), Luca Trolli (batteria), Donato Sensini (fi ati), Stefano Indino (fi sarmonica) e Alessandro Golini (violino).

Sguardo a nordest - Teatro nuovo Giovanni da Udine, 12 febbraioAFTERHOURS IN CONCERTO

Dopo il trionfale tour invernale con “Hai Paura del Buio?”, bissato anche nel periodo estivo, capace di registrare il tutto esaurito nei clubs e nei festivals della nostra penisola, gli AFTERHOURS,

band indie rock italiana fra le più infl uenti di sempre, annuncia un nuovo importante capitolo del proprio viaggio musicale. Con “Teatri 2015”, Manuel Agnelli e soci toccheranno le città più importanti d’Italia tra cui Roma, Milano, Torino, Napoli, Firenze e Udine tra le altre, per una serie di live che vedranno il gruppo in una versione molto intima e ricercata. In Friuli Venezia Giulia un unico imperdibile appuntamento, il prossimo 12 febbraio (inizio ore 21.00) al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. È lo stesso frontman Manuel Agnelli a commentare questo nuovo progetto della band: “I teatri rappresentano una preziosissima occasione per sperimentare un tipo di tensione completamente diversa dal concerto rock, fatta di tempi dilatati, pause e silenzi, e di una più intima complicità con il pubblico”. Gli Afterhours, band riferimento del genere indie rock italiano, nascono a

Milano nella seconda metà degli anni ottanta. Le maggiori infl uenze della loro musica derivano da Velvet Underground e Television. Nel 1997, la band produce quello che molti considerano il loro capolavoro assoluto: “Hai paura del buio?” (recensito in “50 ANNI DI ROCK 1964 - 2014”). In esso converge la furia hardcore, il pop melodico, la sperimentazione, il grunge deciso, l’hard rock e ballate acustiche. In mezzo anche tante distorsioni psichedeliche. Nel 2013 l’album “Hai paura del buio?”, dopo essere stato insignito da una giuria di giornalisti come miglior disco indipendente degli ultimi 20 anni, ha vinto anche la classifi ca di preferenza degli albums italiani degli ultimi 15 anni in un referendum tra il pubblico.

Giovedi 11 giugno 2015 - Arena di Verona KISS, LA PIÙ GRANDE ROCK BAND DEL MONDO CONTINUA IL SUO 40TH ANNIVERSARY YOUR

La leggenda rock dei KISS continuano a fe-steggiare i loro 40 anni di musica annunciando oggi una data in Italia nel 2015 all’Arena di Verona. Famosi per i loro show spettacolari, i KISS vogliono offrire ai fans un’esperienza unica con giochi di luci e un suono eccezionale, senza dimenticare i fuochi

d’artifi cio che costituiscono il loro marchio di fabbrica. La data italiana si aggiunge a quelle previste in Giappone per febbraio 2015. Con 28 dischi d’oro in USA e 100 milioni di copie vendute, Gene Simmons e Paul Stanley insieme ai compagni Tommy Thayer e Eric Singer continuano a riscuotere successi anno dopo anno. Grazie alla loro incredibile carriera, i KISS ad aprile 2014 hanno ottenuto l’attesa introduzione nella Rock And Roll Hall of Fame e sono attualmente impegnati in KISS ROCKS VEGAS, il loro primo resident show presso The Joint all’interno dell’Hard Rock Hotel & Casino Las Vegas, proprio nel cuore di Sin City, che si è concluso il 23 novembre 2014. La nuova antologia in due cd dei KISS, “KISS 40”, è uscita lo scorso maggio e include un brano tratto da ognuno degli album della band, oltre alle tracce estratte dagli album solisti dei membri originali della band usciti nel 1978. I KISS sono una delle più infl uenti band nella storia del rock, con 44 album all’attivo e più di 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. L’eredità dei KISS continua a crescere, generazione dopo generazione. La devozione e la lealtà della KISS Army nei confronti della “Hottest Band in the World” è una testimonianza del legame indissolubile tra la band e i suoi fan. Nel 2014 i KISS festeggiano due passi importanti: il loro quarantesimo compleanno e la introduzione nella Rock and Roll Hall of Fame.

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IN VENETO EVENTI

MILLE E ANCORA MILLE...Pagina a cura di Graziano Edi Corazza

I MIGLIORI DIECI CONCERTI VISTI DA ME NEL 2014 di Graziano Edi Corazza

1 - I SOLISTI VENETI a Taglio di Po (Ro) il 13 dicembre 20142 - THE PATTI SMITHS a vicenza il 6 dicembre 20143 - CoUnTInG CRoWS a Padova il 22 novembre 20144 - ASAF AVIDAN a Grado (Go) il 5 luglio 20145 - SCORPIONS a Piazzola s B. (Pd) il 18 luglio 20146 - JIMMY VILLOTTI BLUE TRAIN TRIO a S.Martino di Venezze (Ro) il 12 luglio 20147 - TONY ESPOSITO a Monselice (Pd) il 21 giugno 20148 - ALMAMEGRETTA a Polesella (Ro) il 25 giugno 20149 - 2CELLOS a Padova il 11 dicembre 201410 - ROBERT PLANT a a Piazzola s B. (Pd) il 14 luglio 2014

1142

I Solisti Veneti Patti Smith Counting Crows

29Concerti e non solo

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30 Crucilibro1 Crucilibro

di Germana Urbani · >www.corbaccio.it<www.einaudi.it<>www.www.inmondadori.it<>www.guanda.it<

Eroe - Eroina Roberta che lavora in libreria Lorenzo, un geometra Le donne Frédéric Solis, un avvocato

La disperazioneL’amoreIl faraoneDorothea, sua nonnaAlter Ego

ParigiLa vita con le sue variantiLa grande città stranianteIl mondo dei sentimenti al tempo della GuerraLocation

L’arte e i suoi protagonistiLa morteGli amiciNonno JanCo-Protagonisti

L’avvocato è un quarantenne affascinante ma solo. E’ un

collezionista d’arte ma ormai in bancarotta. Come per magia riceve un’eredità: una scatola di cartone contenente una mappa e quattro

biglietti.

Il libro è in realtà un susseguirsi di racconti in cui l’oggetto altro non è che la tresca che intercorre tra l’autore e le

sue muse da cui si generano personaggi indimenticabili che ci fanno ridere e

piangere al tempo stesso

Lorenzo, Vive con la madre, circondato da un piccolo gruppo di amici molto

particolari. E’ senza lavoro e si presta a fare di tutto, persino la statua vivente in una piccola piazza del centro, punto da

cui osserva il mondo

Roberta lavora nella libreria Old and New. I libri per lei hanno un suono

e un odore tutto loro e, soprattutto, parlano: raccontano storie che vanno

oltre quelle stampate. Lei li ripone negli scaffali e raccogliere le foto, le lettere e le cartoline che vi trova

nascoste

Intrigo

Convinto di essere sulle tracce di un quadro dimenticato di Monet, Solis accetta la sfi da che lo porterà nelle località dei suoi amati pittori, dove conoscerà personaggi stravaganti e

simpatici che piano piano scioglieranno il gelo del suo cuore

Una carrellata di eventi e storie che rendono impossibile non innamorarsi dei protagonisti del libro di Pinketts, del suo umorismo surreale, delle sue mirabolanti invenzioni linguistiche,

battute fulminanti, situazioni paradossali

Si innamora di una ragazza che non fa proprio per lui, mentre pilota nell’ombra qualche vita che gli è cara. Finché, messo

all’angolo e spalle al muro, fa un gesto imprevisto che ha la forza di

un’esplosione e possono inaugurare una nuova vita

Un giorno sfogliando i vecchi libri di Dorothea, sua nonna, e trova

una misteriosa lettera fi rmata dal nonno Jan. Cercando di dare un senso a quelle parole e all’oscuro

segreto che custodiscono, Roberta rivive la tormentata storia d’amore

della nonna

Finale

Accattivante e coinvolgente ha il merito di narrare d’arte in modo piacevole dicendo che in fondo

quel che conta nella vita sono le piccole cose

Chi non ha mai letto Pinketts non sa cosa si perde. E’ il caso

di seguirlo, questa volta, mentre districa una matassa geniale

Un libro divertente e intelligente. Una rifl essione corale sul futuro

personale e sulle azioni che ognuno può fare per renderlo

migliore

Un romanzo d’esordio affascinante, avvincente e scritto con maestria. Pagine che sanno commuovere

profondamente

Cosa dire del libro

Caroline VermalleLa felicità delle piccole cose

Guanda, pp.224€ 15.00

Andrea G. PinkettsHo una tresca con la tipa

nella vascaMondadori, pp.188

€ 17.00

Marco PrestaL’allegria degli angoli

Einaudi, pp.255€ 18.50

Louise WaltersIl libro dei ricordi perduti

Corbaccio, pp. 304€ 16.40

Leggere…

Louise Walters Marco Presta Andrea G. Pinketts Caroline Vermalle

“Il futuro è nelle mani di Dio. Speriamo non lo lasci cadere”

Finale

Leggere

Che si tratti di fortuna, destino, lavoro, amore... Noi tutti speriamo che il futuro sia migliore dell’oggi. E qualche volta ci sorprenda pure!

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4 A tavola

MANUELA E SILVIA BIZZO

La rubrica di cucina

WEB: SPIZZICHIANDBOCCONI.BLOGSPOT.COM

350g polipo intero4 pomodorini pachino3 cucch salsa verde alle erbe2 pomodori secchi sott’olio1 peperoncino1 fi aletta aroma alla

Un suggerimento per un piatto da realizzare in queste feste, senza rinunciare alla leggerezza.Un’insalata di polipo profumata alla vaniglia (approfi ttando dei dolci sapori festivi), ma dall’inaspettato sapore erborinato e piccante.Il segreto di questo piatto stà proprio nel condimento: fi nti pomodorini confi t “addolciti” con l’aroma alla vaniglia, cui abbiamo dato una nota fresca con una salsa alle erbe e la giusta dose di peperoncino.Questo accostamento di sapori ci ha piacevolmente sorpreso: un insieme di ingredienti che ha dato vita ad una ricetta capace di coinvolgere tutti i sensi.

Mondare l’aglio e soffriggerlo con l’olio nella pentola a pressione, unire il polipo e bagnare con il liquore e un po’ di acqua; insaporire con il sale e le scorzette di

limone. Lasciare cuocere per circa 20 minuti dal fi schio della pentola.Preparare il condimento: affettare la cipolla e soffriggerla in una padella con olio,

unire i pomodorini a pezzetti, i pomodori secchi sminuzzati ed il peperoncino tagliato fi nemente. Bagnare con un pò di acqua e farli appassire. Insaporire quindi

con la fi aletta di aroma alla vaniglia e, a fuoco spento aggiungere la salsa verde, mescolando bene. Aiutandosi con una pinza, togliere il polipo dalla pentola a

pressione, tagliarlo a pezzetti e unirlo nella padella con il condimento. Riaccendere il fuoco e mescolare bene per amalgamare gli ingredienti; servire molto caldo.

Ingredienti per 2 personevaniglialiquore brandy1/6 cipolla rossa 1 spicchio aglioscorzette di limonesale alle erbe aromatiche di montagnaolio evo

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Il terzo continua: “…gli ho ven-duto anche due sacchi di mangi-me!!!”Babbo Natale…In un grande magazzino il 24 di-cembre una bambina si avvicina a Babbo Natale che la invita a mon-

tare sulle sue ginocchia e le do-manda: “Buongiorno, mia piccola. Allora dimmi, che cosa vorresti da Babbo Natale?”. La piccola allora lo fissa con due grossi occhioni pieni di disperazione, grosse la-crime comincianoa scendere sulle

Parole Crociate Mini

Fra moglie e marito…Dopo più di mezzo secolo di vita matrimoniale, lui muore. Qualche anno dopo, anche lei sale in cielo... Lì ritrova suo marito e corre verso di lui gridando: “Amore!!! Che bello ritrovarti! Lui secco: “Non rompere Maria, il prete era stato chiaro: Fin-ché morte non vi separi!”Matti…Primo matto: “Hai visto che bel cane che ho?” Un amico del mat-to: “Ma non vedi che è una ca-pra, cretino!” “Ho detto che è un cane!” “Ma non vedi che ha le cor-na!” “Ma saranno affari suoi, no!”Consigli sugli uomini… • Definizione di uno scapolo: un uomo che ha perso l’opportunità di fare infelice una donna;• Non pensare di poter cambiare un uomo. A meno che non abbia il pannolino;• Se ti chiede quali libri ti interessa-no, rispondi i libretti degli assegni.Il colmo per…• Il colmo per la lampada di Aladi-no? Non andare a genio al padrone.• Il colmo per un orologio? Perderela cognizione del tempo.Nord e Sud…

Al nord… In un palazzo normal-mente non si conosce nessuno;Al sud… Normalmente, in un pa-lazzo, la vicina vive a casa tua e viceversa;Ubriachi…“Le avevo consigliato un grappino e poi un bagno caldo, per il suo raffreddore. Perché non ha seguito la mia prescrizione?” “L’ho seguita dottore, ma il bagno caldo non ce l’ho proprio fatta a berlo tutto!”Call-center…Pronto sono Elena in che cosa posso esserle utile? Se ricarica 20 euro la prima settimana, 30 euro la seconda e 50 euro la terza avrà in omaggio un telefonino quando arriva alla fine del mese! Sì am-messo che alla fine del mese riesca ad arrivarci!Carabinieri…Tre venditori si vantano fra di loro della loro bravura; il primo dice: “Ho venduto un impianto musica-le ad un sordo!” Il secondo dice: “Invece io ho venduto un televiso-re 3D ad un cieco” Ed il terzo dice: “Io ho venduto un orologio a cucù ad un carabiniere!” E gli altri duegli rispondono: “e cosa c’entra?”

CrittograficoA numero uguale corri-sponde lettera uguale. Completate lo schema.

Soluzioni:

ORIZZONTALI1. Non mobile. - 6. Spada corta. - 8. Alzato... inglese. - 10. Lodi. - 11. Europa. - 12. Abbreviazione di Senatore. - 14. Non comune. - 16. Maestosa catena montuosa. - 18. Prima persona plurale. - 19. Reggio Emilia. - 20. Preposizione semplice. - 22. Conosco. - 23. Spezia piccante. - 25. Frivolo, pieno di sé.

VERTICALI1. Perdonare, comprendere. - 2. Anno Domini. - 3. Dei Tali. - 4. Protti, calciatore italiano. - 5. Cagliari. - 7. Tirano le cuoia. - 9. A volte si patiscono quelle dell’inferno. - 11. Il dio dell’amore. - 13. Non Disponibile. - 15. Ancona. - 17. Il Paradiso Terrestre. - 21. Insetto laborioso. - 23. Palermo. - 24. - Esempio.

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sue guance: “Vuol dire che non hai ricevuto la mia e-mail?”Donne… Parlare con una donna è come parlare in un tri-bunale; tutto ciò che dirai po-trà essere usato contro di te!!!

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Il PuzzleBrad Pitt

Chiave (3,8) - Un film nel quale ha recitato:……................................................................................................

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Entro l’estate i lavori per la messa in sicurezza di via provincialeDopo anni di promesse potrebbero venire esaudi-te le richieste dei res14-04-2014 | Un 2014 di lavori per migliorare la sicurezza stradale di via Provinciale, il lungo rettilineo che unisce la città alla frazione di Corte. Il cantiere tanto atteso, secondo i programmi, dovrebbe aprire entro l’estate, di tre nuovi “piagni” (ovvero i ponticelli che collegano via Provinciale alla

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