PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, … · vitigni D.O.C. di Aglianico e sono sorte...

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MIUR ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “L. DI PRISCO” - FONTANAROSA (AV) CON SEZ. ASS. TAURASI, LUOGOSANO, PATERNOPOLI & S. ANGELO ALL’ESCA P.ZZA CRISTO RE, 10 – 83040 FONTANAROSA (AV) e-mail: [email protected] - [email protected] sito web:www.ictaurasi.it Cod. Fisc. 90014740642- Cod. Min. AVIC87300X -Tel /Fax 0825 475034–0825 476835 –Cod. Univ. Fat. El.: UFX9UD Prot. n. 2882 Fontanarosa, 02/12/2016 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 25 gennaio 2016. Aggiornato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 14 settembre 2016 con delibera n. 13, in seguito all’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di Paternopoli. Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 27 Ottobre 2016 con delibera n. 1. U. E.

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MIUR

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “L. DI PRISCO” - FONTANAROSA (AV)

CON SEZ. ASS. TAURASI, LUOGOSANO, PATERNOPOLI & S. ANGELO ALL’ESCA P.ZZA CRISTO RE, 10 – 83040 FONTANAROSA (AV)

e-mail: [email protected] - [email protected] sito web:www.ictaurasi.it Cod. Fisc. 90014740642- Cod. Min. AVIC87300X -Tel /Fax 0825 475034–0825 476835 –Cod. Univ. Fat. El.: UFX9UD

Prot. n. 2882 Fontanarosa, 02/12/2016

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 25 gennaio 2016.

Aggiornato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 14 settembre 2016 con delibera n. 13, in seguito all’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di Paternopoli.

Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 27 Ottobre 2016 con delibera n. 1.

U. E.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

PREMESSA

Il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “Luigi Di Prisco”

di Fontanarosa, è s t a t o elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n.107,

recante la “Riforma del sistema nazionale d’istruzione e formazione e delega per il riordino delle

disposizioni legislative vigenti”.

Il Piano espone le caratteristiche dell’Istituto, le finalità educative, la struttura organizzativa, i progetti

didattici, la cornice entro la quale si svolgono lo studio e il lavoro di docenti, alunni e personale della

comunità scolastica.

E’ un documento aperto, soggetto a integrazioni e cambiamenti, in risposta alle sollecitazioni e alle

richieste formative del territorio, le cui linee di indirizzo, che si esplicitano negli aspetti disciplinari,

opzionali e facoltativi, sono rappresentate da valori condivisibili e rendicontabili.

Nella predisposizione dell’Offerta Formativa e del relativo curricolo didattico si manifesta appieno

l’autonomia progettuale, didattica, organizzativa, di ricerca e sviluppo che è propria dell’istituzione

scolastica. Un’autonomia funzionale alla piena valorizzazione della persona umana, con le sue relazioni,

così come richiamato dalla normativa sull’autonomia.

A partire dall’a.s. 2016/2017 il piano diventa triennale ed è coerente al Piano di Miglioramento

elaborato, in risposta alle criticità emerse nell’ambito del processo di autovalutazione del sistema

scolastico, in termini di risorse e funzionalità, riportate nel rapporto di autovalutazione.

Il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle

scelte di gestione e di amministrazione, definiti dal Dirigente Scolastico con proprio Atto di Indirizzo, di

cui al prot. nr. 1754, del 5 ottobre 2015. Esso:

‐ analizza la situazione socio‐ culturale e interpreta le reali richieste dell'utenza, in continuità con il Piano

dell’Offerta Formativa a.s. 2015/2016, documento che costituisce l’identità culturale e progettuale della

scuola;

‐ promuove scelte per rendere la scuola laboratorio di innovazione che, riconoscendo la centralità

dell’alunno come persona in divenire, si propone come ambiente stimolante e garantisce il valore

dell’equità attraverso pari opportunità formative, adeguate ai vari stili di apprendimento;

‐ concorda con le Indicazioni Nazionali che recitano: “Nella consapevolezza della relazione che unisce

cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona,

all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione

della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento

attivo degli studenti e delle famiglie”;

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

‐ utilizza le risorse, le opportunità e le sinergie territoriali (Enti Locali, Agenzie e Associazioni), tenendo

conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale;

- comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche;

- valorizza le corrispondenti professionalità e indica gli insegnamenti e le discipline, tali da coprire il

fabbisogno di posti:

a. comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti;

b. per il potenziamento dell’offerta formativa;

c. del personale amministrativo e ausiliario.

Il PTOF:

- ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 25 gennaio 2016;

- è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 25 gennaio 2016;

- è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la

compatibilità con i limiti di organico assegnato;

- è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

Per l’anno scolastico 2016/17 è stato aggiornato, così come deliberato dal Collegio dei docenti nella

seduta del 14/09/2016 delibera n.13, approvato dal Consiglio d’Istituto del 27/10/2016 delibera n.1 e

pubblicato all’Albo on line nella sezione Documenti fondamentali dell’Istituto.

* F.to IL DIRIGENTE SCOLASTICO

dott.ssa Antonella De Donno

* Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi e per gli effetti dell’art.3,c.2, D.Lgs. n.39/93

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

IL CONTESTO I comuni che ospitano le scuole del nostro Istituto sono piccoli centri della valle del Calore, in Irpinia.

Essi sono: Fontanarosa, Taurasi, Luogosano, S. Angelo All'Esca e Paternopoli.

Questi centri irpini, nel corso degli anni e soprattutto dopo il sisma del 1980, hanno perso il volto di

piccole comunità rurali. Nell’ultimo ventennio hanno visto stravolgere antiche e consolidate abitudini di

vita, che ha avuto come prima e più diretta conseguenza il fatto che gli addetti al settore terziario hanno

superato gli addetti all’agricoltura; resta ancora tanto da fare per questo territorio, dove mancano tuttora,

vere e proprie strutture produttive. Sono presenti alcuni centri della grande distribuzione alimentare,

dell’abbigliamento e del materiale da costruzione, realtà che, però, offrono soltanto modeste possibilità

occupazionali. Il processo emigratorio è quindi ricomparso in maniera sostenuta coinvolgendo, questa volta,

gli intellettuali e i giovani laureati, costretti, come i loro padri, a prendere la famosa valigia di cartone e a

trasferirsi al nord o nei paesi europei a più forte crescita economica. Soltanto da alcuni anni l'intera area

ha iniziato a sfruttare la sua naturale vocazione turistica che, se opportunamente valorizzata, potrebbe creare

in un prossimo futuro notevoli possibilità occupazionali, considerato che l’intero territorio è ricco di

paesaggi unici, di siti archeologici di notevole interesse storico, di centri medioevali perfettamente

conservati, di chiese dall’architettura bizantina e romanica, di castelli longobardi e normanni, di centri

termali rinomati. Un grande limite di questo territorio è, inoltre, rappresentato dal fatto che esso manca di

ricettività alberghiera e di strutture ricreative, idonee a ricevere il flusso turistico in uscita dalla grande

area metropolitana di Napoli. Tali strutture sono limitate e non certo adeguate alla richiesta di mercato. Di

tali limiti soffre anche la popolazione locale, soprattutto quella giovanile, che ha a disposizione un

numero assai ridotto di servizi e che, pertanto, si sposta con sempre maggiore frequenza da un centro

all’altro in cerca di spazi e luoghi attrezzati (cinema, teatri, ritrovi ecc.), in grado di consentire una migliore

qualità della vita. E’ quindi chiaro come le Istituzioni scolastiche presenti sul territorio siano naturalmente

deputate a svolgere un ruolo attivo, riempiendo i vuoti evidenziati e garantendo quelle opportunità

formative e culturali che la società e il territorio stesso non riescono ad offrire, in modo da soddisfare la

vastità dei bisogni, la molteplicità degli interessi e delle curiosità dei bambini/e, ragazzi/e, e giovani che

vivono nei quattro piccoli centri.

La storia e il patrimonio artistico del comune di Fontanarosa (3.329 abitanti) ruotano attorno al Castello

medioevale e al centro storico, che sovrastano il resto del territorio urbano. Antica è la lavorazione

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

della pietra e della paglia e non a caso qui si può visitare il Museo dell'Arte della Pietra e della

Paglia. Il 14 agosto a Fontanarosa si può assistere alla "tirata del carro". Per le vie del paese

viene trasportato un obelisco di paglia finemente lavorato, alto 30 metri e dedicato alla Madonna

della Misericordia. Il cosiddetto “Carro di Fontanarosa” viene trainato da coppie di buoi e

stabilizzato da funi per dargli equilibrio, tirate da tutti i fontanarosani o chiunque ne abbia

desiderio.

Taurasi è un piccolo centro irpino famoso in tutto il mondo per il “Taurasi Rosso”, un pregiato

vino rosso a D.O.C.G.. Numerose sono le aziende e cantine presenti sul territorio che producono

ed esportano famosi vini del nostro territorio, in tutto il mondo. Taurasi organizza eventi

enogastronomici che offrono, oltre alla degustazione del vino e di piatti tipici, la possibilità di

visitare il centro storico, il Castello di origine normanna, oggi sede dell'Enoteca Regionale dei

Vini d'Irpinia, la mostra museo dell'Eneolitico, le chiese e i palazzi storici.

Il Comune di Luogosano (1.239 abitanti), invece, pur presentando le caratteristiche di un centro

agricolo si è avviato ad una rapida trasformazione industriale non sempre, del resto, riuscita in

seguito a discrasie, consequenziali agli investimenti post-sismici dell’80. Negli ultimi anni nel

territorio di Luogosano si è avuta una ripresa dell’attività agricola, soprattutto nella coltivazione di

vitigni D.O.C. di Aglianico e sono sorte cantine per la produzione del vino Aglianico. Vi operano,

inoltre, alcune industrie, come la Zuegg che danno lavoro agli abitanti di Luogosano e Taurasi e

dei paesi vicini. Esse sono collocate nella zona industriale denominata “S. Mango sul Calore”.

S. Angelo All'Esca, è un piccolo comune di circa mille abitanti. Il paese ha origini medievali,

anche se è stato a lungo un casale aggregato ai feudi vicini. Furono i Longobardi che, convertiti

al Cristianesimo per opera di Teodolinda, dedicarono il paese a Sant’Angelo, cui erano devoti e,

per distinguerlo da altri paesi omonimi, vi aggiunsero l'appellativo: "AD ESCAS". Il culto

dell'Arcangelo Michele, al quale è dedicata la parrocchia, viene vissuto in maniera intensa dalla

piccola comunità e da quelle dei paesi vicini che partecipano numerosi ai festeggiamenti che si

tengono il 29 settembre e l'8 maggio in onore del santo patrono. Sono presenti nel piccolo

centro un cospicuo numero di stranieri che sono stati accolti con generosità dalla comunità locale. La

nostra scuola ha contribuito alla serena convivenza tra le diverse culture, attraverso l’educazione alla

Convivenza civile che ha trovato espressione in iniziative di collaborazione e solidarietà tra le diverse

civiltà.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Paternopoli è un comune di 2588 abitanti della Provincia di Avellino. E’ situato su una ridente

collina a 500 m. sul livello del mare ed ha una superficie di 18,43 km².

Dal punto di vista urbanistico, il paese, pur avendo un piccolo centro storico formato da antiche

costruzioni ristrutturate, si è esteso nel corso degli ultimi anni con aree di urbanizzazione

residenziale.

Alla popolazione, da alcuni anni, si sono aggiunti anche gruppi di stranieri, i cui figli sono inseriti

nelle istituzioni scolastiche locali. Si presenta accogliente con spazi ben distribuiti che consentono

una buona qualità della vita.

Le Scuole operano su un territorio la cui economia si fonda principalmente sulla piccola industria e

su una rete di medie e piccole imprese artigianali, in particolare metallurgiche, manifatturiere e di

materiali da costruzione. Il quadro delle attività produttive è ancora dominato dall’agricoltura.

Famoso è il Carnevale Paternese - organizzato dall'Istituzione Pro Carnevale Paternese - che

prevede la sfilata di carri allegorici in carta pesta e vetroresina, con relativi corpi di danza. Richiama

a Paternopoli ogni anno circa ventimila turisti.

Nei cinque comuni sono presenti, oltre alle “Pro-Loco” e “associazioni sportive” e “religiose”,

organizzazioni quali: “ Croce Rossa Italiana”, “ Forum Giovanile”, “ Associazione Combattenti

e Reduci”.

Nei comuni di Fontanarosa, Paternopoli e S. Angelo All' Esca hanno sede i comandi delle

Stazioni del Carabinieri; il Comune di Taurasi dipende dalla Stazione di Mirabella Eclano e i l

C om un e d i Luogosano d i p e n d e da quella di Sant’Angelo All’Esca. La scuola collabora con

queste Forze dell’Ordine, per iniziative riguardanti la legalità, la sicurezza e la prevenzione.

Nei c i n q u e paesi risultano sottoutilizzate le strutture culturali: biblioteche, sale

cinematografiche e teatrali, centri di documentazione e di ricerca. Si sta cercando di renderle utili e

frequentate dai nostri alunni.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

L'ISTITUZIONE

RISORSE STRUTTURALI E DOTAZIONI DIDATTICHE Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado di Fontanarosa

La Scuola Secondaria di Primo Grado e gli Uffici

di Presidenza e Segreteria sono ubicati nell' edificio

di Piazza Cristo Re, n. 10. Le classi: 1^,2^,3^A, e la

Scuola dell'Infanzia sono, invece, ospitate

nell'edificio di Via 4 Novembre. Le classi 4^A e 4^B

sono ospitate in Via Municipio.

Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado di Taurasi Nell’anno scolastico 2013/14 la scuola è stata trasferita nel ristrutturato complesso in via De

Gasperi. La moderna struttura comprende un edificio destinato alla Biblioteca e al Museo, un

edificio, palestre, due edifici attigui che ospitano gli alunni dell'Istituto. Nel primo edificio è

ospitata la Scuola Secondaria di Primo Grado, l'Aula Docenti, l'Aula Multimediale e i

Laboratori Didattici. Nel secondo edificio vi sono le aule destinate ai bambini della Scuola

dell'Infanzia e della Scuola Primaria, la Cucina e la Sala Mensa. Il Complesso comprende,

inoltre aree verdi, parcheggio, centro sportivo, spogliatoio, piscina, tendo struttura , campo

calcetto .

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Scuola dell’infanzia Primaria e Secondaria di I° Grado di Luogosano

A piano terra dell'edificio scolastico di via F. De Sanctis trovano spazio cinque aule, destinate agli

alunni della Scuola Primaria, una sala computer, una biblioteca e una sala sussidi. L’ampia mensa

con annessa cucina, il salone per attività collettive e la moderna palestra coperta, vengono utilizzate

anche dalla Scuola Secondaria di I° Grado.

Al primo piano dell'edificio trovano spazio tre aule, dove sono ospitati gli alunni della Scuola

Secondaria di Primo grado, un'aula con LIM, la sala professori, una sala per manifestazioni, l’aula

didattica e servizi igienici per alunni e professori.

Tutti gli edifici dell’Istituto sono dotati di piano di evacuazione e adeguati alla normativa CEE per

quanto riguarda le uscite di sicurezza e porte antincendio. L’edificio di Luogosano, che ospita la

Scuola Primaria e Secondaria di I° Grado, è dotato di un nuovo impianto elettrico, oltre ad un

dispositivo di sicurezza antifurto ed un moderno sistema antincendio ed antifulmine.

Scuola dell’infanzia Primaria e Secondaria di I° Grado di Sant’Angelo all’Esca

La scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria di Sant'Angelo all'Esca si dividono, insieme alla scuola

secondaria di I grado, lo stesso stabile intitolato a Paolo Raffaele Trojano.

L'edificio, costruito negli anni '50, è stato recentemente ristrutturato. Il plesso è dotato di uno

spazio esterno, antistante l’ingresso, utilizzato molte volte per attività motorie.

L’edificio è efficiente dal punto di vista igienico/sanitario ed è funzionale all'espletamento

di attività curricolari ed extracurriculari.

La scuola dell'Infanzia Primaria e Secondaria occupano il

primo piano dell'edificio; oltre alle aule per le attività

didattiche, sono presenti: una biblioteca e una saletta.

Al piano inferiore ci sono altre sei aule, due delle quali

saranno adibite a laboratorio informatico ed artistico.

L'edificio dispone pure di un salone, situato al primo

piano, utilizzato prevalentemente per le recite scolastiche, per le assemblee dei genitori e per altre

manifestazioni.

Scuola dell’infanzia Primaria e Secondaria di I° Grado di Paternopoli

La sede delle scuole dell’Infanzia e Primaria e Secondaria di Paternopoli, situata in via

Serra, possiede locali accoglienti per ampiezza e luminosità. E’ una struttura nuova,

funzionale per disponibilità di aule e di laboratori attrezzati: scientifico, artistico, musicale.

Possiede, inoltre, una palestra scolastica utilizzata anche dalle associazioni sportive

autorizzate.

L’edificio è provvisto di un auditorium utilizzabile per incontri collegiali, corsi di

aggiornamento e manifestazioni varie. La scuola è dotata, inoltre, di LIM in tutte le aule e

di "Tablet", che sono a disposizione degli alunni e dei docenti. Per la realizzazione di

attività integrative progettuali sono state attivate collaborazioni con le Amministrazioni

locali per l’utilizzo della Biblioteca comunale.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Orari:

La Scuola dell’Infanzia opera su un modulo orario di 45 ore, articolato su 6 giorni

settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle 8,05 e quello di uscita alle 16,10.

La Scuola Primaria svolge attività modulari in un tempo scuola di 30 ore, dalle 8,10 alle

12,10.

La Scuola Secondaria di Primo Grado è a tempo prolungato ed opera su un modulo

orario di 36 ore: dalle 8,10 alle 13,10 il l u n e d ì , mercoledì, giovedì e sabato e dalle

8,10 alle 16,10 il martedì, e venerdì.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

MISSION

La MISSION è il mezzo con cui l’Istituto vuole ottenere la VISION.

La “Mission” è la ragione d’essere di una organizzazione, è tutto ciò che si realizza

per il miglioramento, è la trasformazione del pensiero ideale in azione.

Indica:

- l’identità e le finalità istituzionali della scuola (come si vede e si percepisce la scuola);

-il mandato e gli obiettivi strategici della scuola (cosa intende fare per

adempiervi).

- La nostra Mission è quella di:

-accogliere, formare, orientare tra esperienza e innovazione.

Vuole:

- attivare azioni per valorizzare le eccellenze e supportare gli alunni in difficoltà di

apprendimento limitando la dispersione scolastica e favorendo l’inclusione;

- realizzare azioni per incentivare la ricerca-azione di una didattica che migliori le proposte

operative dell’Istituto;

- predisporre azioni per favorire l’accoglienza di studenti, famiglie e personale in un’ottica di

collaborazione e appartenenza;

- predisporre azioni che favoriscano la continuità educativa e l’orientamento fin dalle prime

classi della scuola primaria;

- creare spazi e occasioni di formazione per un’educazione permanente.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

VISION

La “Vision” è tutto ciò che l’organizzazione intende essere in futuro, rappresenta e riguarda

l’obiettivo, per tempi lunghi, di ciò che vuole essere la nostra organizzazione scolastica.

Ha lo scopo di:

- indicare la direzione verso cui deve muovere il cambiamento a lungo termine dell’Istituto;

- dare alle persone la motivazione per muoversi nella direzione giusta anche se i percorsi

possono essere complessi e difficili;

- contribuire e coordinare rapidamente ed efficacemente le azioni di molte persone.

La nostra Vision è:

“Fare dell’Istituto un luogo di aggregazione culturale e relazionale per le famiglie e i

giovani del territorio”.

Vogliamo creare occasioni e opportunità di crescita personale e professionale a vari livelli:

Docenti;

Ata;

Genitori;

Alunni;

Enti e Associazioni.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Il Piano triennale dell’offerta formativa triennale si ispira alle seguenti FONTI NORMATIVE ESSENZIALI

• Costituzione della Repubblica italiana Artt. 2, 3, 5, 30, 33, 34, 97, 117, 118, 119

• Leggi costituzionali L.C. 3/2001;

• Leggi ordinarie L. 241/1990 e successive modificazioni; L. 20/1994; L.

169/2008; L. 170/2010; L. 107/2015;

• Leggi delega 162/1990; 59/1997; 53/2003; 133/2008;

• Decreti Presidente della Repubblica nrr. 275/1999, 139/2007, 81/2009, 89/2009,

122/2009, 87/2010, 88/2010, e 89/2010;

• Decreti Legislativi nrr. 81/ 2008 e 196/2003;

• Indicazioni per il curricolo D.M. 254/ 2012.

DOCUMENTI EUROPEI

• Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008;

• “Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del

programma di lavoro istruzione 2010” (Bruxelles 18 gennaio 2010);

• Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles 26 e 27 novembre 2009 “Istruzione,

gioventù e cultura”);

• Comunicazione della Commissione europea “Una strategia per una crescita

intelligente, sostenibile e inclusiva” (Bruxelles 3.3.2010- recepita il 17 giugno

2010)-ET 2020.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Finalità della legge e compiti della scuola La Legge nr. 107/2015 si propone di affermare il ruolo centrale della scuola nelle società della conoscenza con lo scopo di:

• innalzare i livelli di istruzione e delle competenze degli studenti; • contrarre le disuguaglianze socio-culturali e territoriali; • recuperare e soprattutto prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica; • garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione attraverso la

piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, anche in relazione alla dotazione finanziaria.

La legge, in realtà, richiama puntualmente quanto già previsto dal decreto 275 del 1999, enfatizzando soltanto alcuni dei contenuti delle norme già vigenti.

Priorità elencate dal comma 7 L. 107 da recepire nel Piano:

• potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

• valorizzazione delle competenze linguistiche e utilizzo della metodologia CLIL;

• promuovere il pensiero computazionale e le competenze digitali degli studenti;

• potenziamento delle competenze nella musica nell'arte, nel cinema;

• valorizzazione dell'educazione interculturale e del rispetto delle differenze;

• rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale;

• alfabetizzazione all'arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini;

• potenziamento delle discipline motorie;

• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;

• riduzione del numero di alunni e di studenti per classe;

• individuazione di percorsi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni;

• sviluppo di attività di orientamento e continuità.

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo on-line della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile. In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’inventario delle risorse

Priorità, Traguardi e Obiettivi

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

materiali, finanziarie, strumentali e umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo e Obiettivi. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

-migliorare i risultati degli alunni in matematica;

-migliorare la varianza interna alle classi e tra le classi dell’Istituto;

-migliorare la rilevazione dei risultati a distanza.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

- ridurre del 2% la differenza negativa nei risultati di matematica rispetto al punteggio della media

nazionale; - ridurre del 3% il gap tra gli alunni delle fasce basse e medie all’interno delle classi e fra

le classi dell’Istituto; - rilevare gli esiti a distanza di almeno del 50% degli studenti.

La scuola si propone, dunque, di:

• migliorare le abilità degli studenti in italiano, matematica e inglese; • condividere con le famiglie le azioni da implementare per la gestione dei comportamenti

problematici; • promuovere l’autonomia nel metodo di studio; • promuovere l’acquisizione al massimo livello possibile degli obiettivi di cittadinanza attiva; • migliorare le prestazioni degli studenti mediante una progettazione e realizzazione di un curricolo

adeguato ai loro bisogni; • realizzare un modello organizzativo che curi particolarmente la didattica innovativa e

laboratoriale; • differenziare i modelli per consentire l'inclusione e il successo formativo al maggior numero

possibile di studenti; • promuovere l’utilizzo didattico delle dotazioni tecnologiche; • promuovere la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

A tale scopo si terrà conto delle seguenti Aree e obiettivi di processo. Area di processo

Descrizione dell’obiettivo di processo

Curricolo,

progettazione e valutazione

1- uniformare definitivamente la documentazione in uso nell'ambito didattico e progettuale e l'utilizzo del registro elettronico;

2- sviluppare la progettazione disciplinare strutturando attività per classi parallele con prove comuni in ingresso, intermedie e in uscita;

3- elaborare criteri di valutazione comuni per tutte le discipline.

Inclusione e

differenziazione

1- migliorare l'organizzazione del recupero, anche costituendo gruppi di livello; 2- incrementare la partecipazione collegiale per la formulazione dei Piani

educativi personalizzati non formalizzati; 3- attivare laboratori di studio assistito/peer education.

Ambiente di apprendimento

1- incrementare le attività didattiche laboratoriali e dell'apprendimento cooperativo;

2- migliorare l'impiego delle tecnologie di cui l'Istituto dispone, attraverso un potenziamento della rete e la formazione dei docenti;

3- incrementare la collaborazione tra docenti per un maggiore sviluppo delle azioni laboratoriali.

Continuità e orientamento

1- strutturare un percorso sistematico di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni;

2- migliorare la gestione dell'orientamento sia in entrata che in uscita, potenziando le attività di continuità;

3- avviare azioni per monitorare i risultati a distanza.

Orientamento strategico e

organizzazione

1- Attivare corsi di recupero/potenziamento in orario extracurricolare.

Sviluppo e valorizzazione

delle risorse umane

1- curare la formazione dei docenti, soprattutto in merito ai BES, sulle nuove tecnologie e la didattica per competenze;

2- promuovere formazione specifica sull'uso delle LIM, delle TIC e della didattica inclusiva.

Integrazione con il

territorio e rapporti con le famiglie

1- Aprirsi alla realtà sociale e culturale in cui si trova ubicata la scuola con il duplice atteggiamento di recettività e propositività.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Articolazione dell’Offerta Formativa

Il nostro Istituto, accogliendo e facendo proprie le Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012, colloca lo studente al “centro dell’azione educativa, in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi” e si adopera per promuovere e consolidare le competenze culturali di base tese ad accrescere progressivamente, nel corso della vita le competenze-chiave p e r l ’ a p p r e n d i m e n t o p e r m a n e n t e europee del 2006: − comunicazione nella madrelingua;

− comunicazione nelle lingue straniere;

− competenza matematica;

− scientifica e tecnologica;

− competenza digitale;

− imparare a imparare;

− competenze sociali e civiche;

− spirito di iniziativa e imprenditorialità;

− consapevolezza ed espressione culturale.

A tale scopo la nostra scuola si pone, non tanto come un tempo–luogo per una

scolarizzazione di tipo contenutistico, quanto piuttosto come agenzia educativa rispettosa del

bambino, del fanciullo e del pre-adolescente. S i cerca, dunque, di instaurare relazioni

significative per la costruzione dell’identità sociale e culturale di tutti gli allievi. L’ articolazione

dell’offerta formativa, in sintonia con quanto stabilito dalla Riforma del Sistema Nazionale di

Istruzione e Formazione (Legge107), sarà orientata alla:

• flessibilità, diversificazione, efficacia ed efficienza del servizio scolastico;

• integrazione e miglior utilizzo delle risorse e delle strutture;

• introduzione di tecnologie innovative;

• coordinamento con il contesto territoriale.

Lo scopo è quello di conoscere e recepire la domanda formativa che viene dal territorio,

traducendola in proposte educative, ma anche di mettere in atto tutte le strategie affinché,

l’alunno, la sua famiglia e le istituzioni presenti sul territorio, collaborino in maniera attiva alla

progettazione e realizzazione di iniziative ed interventi finalizzati alla costruzione del progetto di

10

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

vita di ciascun allievo.

PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA.

Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del

territorio e dell’utenza, con la conseguente formulazione di proposte (in certi casi inedite, in

altri casi già stabili, in altri a n c o r a in via di consolidamento), come di seguito specificato:

Comuni Adesione ad eventuali progetti comunali del Piano del Diritto allo Studio e/o ai relativi finanziamenti; collaborazione con i Servizi Sociali per la gestione dei casi che lo necessitano; gestione fondi oneri vari; adesione ad eventuali progetti comunali del Piano del Diritto allo Studio e/o ai relativi finanziamenti; collaborazione con i Servizi Sociali per la gestione dei casi che lo necessitano; gestione fondi oneri vari; partecipazione a cortei e/o manifestazioni, eventi in occasione degli avvenimenti civili di maggior rilevanza.

Rete Scuole

Accordi finalizzati alla gestione di casi della Scuola.

Associazioni sociali del territorio

Sottoscrizione di protocolli d’intesa finalizzati al sostegno degli alunni con coinvolgimento famiglie; laboratori di educazione all’affettività, anche con coinvolgimento famiglie.

ASL

Collaborazione con il servizio di neuropsichiatria infantile per una migliore integrazione degli alunni diversamente abili e con disturbi specifici di apprendimento; interventi mirati alla prevenzione di abitudini nocive al benessere, alla salute e al rispetto proprio e altrui.

Polizia Municipale e/o Carabinieri, psicologi

Lezioni di educazione stradale; seminari di prevenzione del bullismo e cyberbullismo, trattazione di temi riguardanti sicurezza e legalità.

Università

Percorsi didattici e collaborazioni che possano arricchire la scuola con l’apporto di un confronto col mondo accademico.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

IL CURRICOLO D’ISTITUTO

COMPETENZE EUROPEE DEL 2006

INDICAZIONI PER IL CURRICOLO CURRICOLO DIDATTICO

Il curricolo d’istituto, elaborato secondo il principio della continuità verticale, definisce il percorso

educativo condiviso dai tre ordini di scuola in relazione alle esigenze della realtà locale.

L’itinerario scolastico promosso dal nostro istituto è l’esito di una ragionata e condivisa sintesi tra

gli aspetti prescrittivi delle recenti indicazioni nazionali (i traguardi per lo sviluppo delle

competenze), i bisogni formativi degli alunni e i bisogni specifici emersi dal contesto in cui la

nostra scuola opera.

I bisogni formativi degli alunni saranno individuati periodicamente e documentati mediante

apposite schede di rilevazione della domanda formativa, elaborate dai docenti in sede di

consiglio di intersezione, interclasse e di classe. All’interno delle schede saranno individuate le

strategie e le metodologie più efficaci per rispondere alle esigenze formative, mediante la

personalizzazione dell’apprendimento. I docenti dei tre ordini di scuola, sulla base di quanto

desunto dalle schede di rilevazione, oltre che dalla loro diretta conoscenza dell’utenza,

individuano un percorso condiviso che serva da punto di riferimento comune e

imprescindibile, affinché le singole scelte didattiche, contenutistiche e strategiche, siano sempre

coerenti con il principio della formazione continua e progressiva.

È a partire dal curricolo verticale di istituto, infatti, che i docenti elaborano le esperienze di

apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative e le strategie più idonee, per

progettare piani di lavoro disciplinari più specifici e necessariamente adeguati all’unicità degli

allievi e delle singole classi.

Il curricolo rappresenta PER I DOCENTI: • responsabilità di scelte che valorizzino il profilo personale.

PER LA SCUOLA:

• strumento di lavoro che dà la possibilità di “realizzare in autonomia percorsi formativi

sempre più rispondenti alle inclinazioni personali degli studenti”, “senza mai perdere di

vista l’identità nazionale delle competenze finali”.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Elementi del CURRICOLO sono:

• le finalità del processo formativo;

• gli obiettivi di apprendimento;

• i traguardi per lo sviluppo delle competenze;

• i campi d’esperienza e le discipline;

• le strategie metodologiche;

• la valutazione.

Le FINALITA’ DEL PROCESSO EDUCATIVO, per una nuova cittadinanza ed un nuovo

umanesimo, riguardano:

• CENTRALITA’ DELLA PERSONA UMANA: alunno/a che apprende e che ha diritto al

pieno successo formativo;

• CRESCITA E SVILUPPO DELLA PERSONALITA’ di ognuno che è “testa e cuore insieme”;

• UNITARIETA’ DEL PERCORSO DI APPRENDIMENTO dalla scuola dell’Infanzia al

primo ciclo dell’istruzione;

• QUALITA’ ED ESSENZIALITA’ ciò che l’alunno sa, ciò che sa fare e sa diventare;

• TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE che sono il filo conduttore che

collega i diversi cicli;

• COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA “formare cittadini italiani che siano

nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo”.

Di seguito sono riportate le principali finalità degli ordini di scuola che fanno capo all’Istituto Comprensivo “L. Di Prisco”.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

LA SCUOLA DELL’INFANZIA

La scuola dell’infanzia si inserisce in un percorso educativo iniziato in famiglia e pone le basi degli

apprendimenti futuri nella scuola primaria. Le azioni educative sono sostenute da scelte pedagogiche

di fondo, le quali privilegiano l’esperienza come fonte di conoscenza attraverso:

- il gioco: risorsa trasversale fondamentale per gli apprendimenti e per le relazioni;

- l’esplorazione e la ricerca: modalità propria del bambino che impara ad indagare e conoscere

attraverso il fare, le esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali;

- la vita di relazione: contesto nel quale si svolgono il gioco, l’esplorazione e la ricerca, in un clima

sereno rispettoso dei tempi, dei ritmi evolutivi e delle capacità di ciascuno;

- la promozione dell’autonomia personale nel processo di crescita.

La Scuola dell’Infanzia si propone come contesto di relazione di cura e di apprendimento, nel quale

possono essere filtrate, analizzate ed elaborate, le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro

esperienze. Promuove una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifesta nella capacità degli

insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino, nella cura e nella strutturazione dettagliata

dell’ambiente, dei gesti e delle cose e nell’accompagnamento verso forme di conoscenza sempre più

elaborate e consapevoli. L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti

tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la

rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso attività ludiche. Con il gioco i

bambini si esprimono, raccontano, interpretano e combinano - in modo creativo - le esperienze

soggettive e sociali.

La scuola dell'infanzia osserva e rileva i bisogni di ogni bambino e sviluppa percorsi ed attività

finalizzati al soddisfacimento di tali bisogni. Una progettazione condivisa e partecipata che confluisce

in Progetti Personalizzati, Laboratori e attività in piccolo gruppo.

Le proposte educative nascono da una attenta osservazione dei bisogni dei bambini. Ogni progetto si

articola tenendo in considerazione lo sviluppo dei seguenti campi di esperienza:

il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme);

il corpo in movimento (identità, autonomia, salute);

linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, multimedialità);

i discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura);

la conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura).

14

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

La finalità principale è quella di condurre gradualmente il bambino a diventare competenze, passando

dal sapere, al saper fare e al saper essere.

All’interno del nostro istituto comprensivo i progetti e le unità di apprendimento possono essere di

plesso (coinvolgendo tutte le sezioni della scuola), di sezione (con attività particolari che in ogni

sezione vengono intraprese in base alle condizioni che differenziano le sezioni stesse), di gruppo o di

intersezione (gruppo di bambini di età omogenea). I progetti di intersezione vengono offerti ai

bambini di più sezioni suddivisi, in modo da formare gruppi della stessa età: si tratta di attività

pensate in relazione alle caratteristiche di sviluppo e alle potenzialità di bambini di 3, di 4 e di 5 anni.

Nella prospettiva di una didattica sempre aperta e flessibile, le insegnanti propongono attività

coinvolgenti per i bambini e talvolta aperte anche alla partecipazione dei genitori.

LA SCUOLA PRIMARIA

La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti

costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le

dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi

irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna

disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo

del pensiero riflessivo e critico. La finalità della scuola primaria è quella di formare cittadini

consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli

strumenti culturali di base consente di avere maggiori probabilità di inclusione sociale e culturale

mediante il sistema di istruzione.

Il percorso educativo-formativo della scuola primaria, in una prospettiva di maturazione del profilo

educativo, culturale e professionale dello studente - atteso per la conclusione del primo ciclo

dell’istruzione - utilizza gli obiettivi specifici d’apprendimento esplicitati nel documento delle

Indicazioni Nazionali, che si snodano in discipline ed educazioni e che rappresentano il quadro di

riferimento per la progettazione curricolare affidata alla scuola. Per raggiungere le sue finalità la

scuola promuove un percorso di attività, nel quale ogni alunno viene posto al centro del proprio

processo di apprendimento, al fine di sviluppare al meglio le proprie inclinazioni, esprimere

curiosità, riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di

sé, nell’ottica della costruzione di un progetto di vita. Proprio per tale motivo saranno impiegate

metodologie didattiche adeguate e innovative che faranno leva sull’esperienza, sull’interesse al fine

di innalzare la motivazione e la partecipazione degli studenti e che saranno in grado di valorizzare le

attitudini e le potenzialità di tutti e di ciascuno, nel rispetto degli stili cognitivi e del patrimonio

culturale di ognuno. Fondamentale sarà la creazione di un clima sociale positivo che influisce

15

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

direttamente sul senso di benessere degli alunni, creando un ambiente adatto alla loro crescita

secondo scopi condivisi.

LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

La scuola secondaria di primo grado si propone di accompagnare gli alunni attraverso un percorso

pluriennale di crescita personale, che si fonda su alcune scelte educative da noi ritenute più

importanti:

• COSTRUIRE UNA SOLIDA PREPARAZIONE DI BASE, favorendo l’acquisizione consapevole

di saperi e competenze ritenuti essenziali;

• PREVENIRE LE VARIE FORME DI DISAGIO, che possono verificarsi nelle fasi della crescita,

nelle tappe dell’apprendimento scolastico e nel passaggio da un ciclo scolastico all’altro;

• PROMUOVERE E RAFFORZARE LE DIVERSE COMPONENTI DELL’AUTONOMIA

PERSONALE IN AMBITO SCOLASTICO, sia per gli aspetti relativi all’uso e alla gestione degli

strumenti, delle tecniche e del tempo nelle varie attività scolastiche, sia per quelli relativi alle

conoscenze, alla gestione delle emozioni nei rapporti;

• FAVORIRE LA RELAZIONE INTERPERSONALE NEL RICONOSCIMENTO E NEL

RISPETTO DELLE DIVERSITA’;

• EDUCARE al confronto, alla condivisione, al rispetto delle regole della convivenza civile,

favorendone sempre più l’interiorizzazione;

• PROMUOVERE IL BENESSERE IN OGNI ALUNNO, riconoscendo accanto a possibili

disabilità di vario tipo, le risorse da valorizzare;

• CONOSCERE E VALORIZZARE le varie identità culturali e costruire percorsi di accoglienza,

alfabetizzazione ed integrazione degli alunni stranieri;

• CONOSCERE e SPERIMENTARE le diverse forme di comunicazione espressiva;

• PORRE ATTENZIONE all’ambiente, cogliendone gli aspetti fisici e quelli propri dell’intervento

umano;

• SVILUPPARE NEGLI ALUNNI IL SENSO DI IDENTITA’ E DI APPARTENENZA, in

un’ottica di formazione di una cittadinanza attiva e consapevole;

• CONOSCERE i linguaggi e gli strumenti multimediali della nostra società e sperimentare

l’utilizzo consapevole di alcuni di essi.

16

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI TRASVERSALI

I docenti di tutti e tre gli ordini di scuola hanno avvertito l’esigenza di concordare innanzitutto obiettivi e

strategie comportamentali, al fine di favorire una crescita armoniosa dell’alunno grazie a messaggi educativi

univoci e non contraddittori. Altrettanto importante è stato concordare obiettivi cognitivi trasversali che

costituiscono le linee guida delle programmazioni disciplinari. Il nostro Istituto - in quanto comprensivo di

tre ordini scolastici, scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado - rappresenta un esempio

di continuità, sia sul piano teorico che su quello metodologico-operativo.

All’interno di tale contesto la continuità e il coordinamento dei curricoli assumono una rilevanza

fondamentale, al fine di garantire il diritto all’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che

pur nei cambiamenti evolutivi costruisce la sua identità.

Per tali motivazioni, il nostro Istituto, si è posto come obiettivo primario di perseguire, accanto alla

continuità orizzontale, anche quella verticale. All’interno della Commissione per l’elaborazione del

curricolo v e r t i c a l e sono stati individuati e definiti i traguardi comuni su cui lavorare in modo

coordinato e unitario rispettando, tuttavia, le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola.

Alla luce delle Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione e dei

traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria

di Primo Grado, i docenti, hanno predisposto una progettazione che prevede, per ogni disciplina, i Nuclei

Fondanti, gli Obiettivi di Apprendimento che ogni docente svilupperà quotidianamente all’interno della

classe.

L’ipotesi di curricolo verticale realizzato, vuole esprimere l’impegno dell’Istituto di un nuovo modo di

“fare scuola”, che miri a sviluppare nell’alunno la consapevolezza di ciò che sta facendo, del perché lo fa e

di quanto è opportuno farlo, unitamente allo sviluppo di abilità mentali che lo rendano “competente”,

anche al di fuori dal contesto scolastico e contribuiscano allo sviluppo di condizioni positive che lo

motivano verso la curiosità intellettuale e la soluzione dei problemi.

METE FORMATIVE.

• Sviluppare l’identità personale;

• praticare consapevolmente la cittadinanza attiva anche fuori dei confini nazionali;

• elaborare il senso della propria esperienza;

• acquisire gli alfabeti di base della cultura;

• utilizzare strategie risolutive in situazioni problematiche diverse.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

AREA COMPORTAMENTALE.

Al termine del ciclo dell’obbligo il ragazzo deve essere in grado di:

• sapersi concentrare e prestare attenzione;

• avvertire l’esigenza di regole di comportamento interiori;

• sapersi relazionare con gli altri in modo corretto e sereno;

• aver cura delle cose che lo circondano;

• saper portare a termine un impegno preso;

• lavorare in modo non caotico e casuale;

• partecipare in modo sentito alle attività in cui è coinvolto;

• crearsi degli interessi e potenziare le proprie attitudini;

• avviarsi ad una sana consapevolezza di sé;

• avere sensibilità per le problematiche del mondo in cui vive.

AREA COGNITIVA.

• Organizzare e/o pianificare un’attività di lavoro da soli o in gruppo imparando a relazionarsi

positivamente con gli altri;

• ascoltare con attenzione ed essere in grado di comprendere correttamente i contenuti di messaggi di

vario tipo;

• distinguere le informazioni principali da quelle accessorie anche attraverso l’osservazione di fatti e

fenomeni, rilevandone i vari elementi, la loro funzione, le relazioni, le analogie e le differenze;

• formulare e produrre messaggi orali adeguati a situazioni comunicative diverse;

• leggere, comprendere e utilizzare il significato dei testi relativi a tutti i campi d’esperienza e alle

discipline;

• produrre testi corretti nella varietà dei codici, dei linguaggi scritti, orali e logico- matematici.

INDIVIDUAZIONE DEI METODI.

Come si può chiaramente desumere dalle nuove Indicazioni Nazionali, la scuola del primo ciclo pone grande

attenzione all’ambiente di apprendimento e a tutte le implicazioni metodologiche che ogni azione didattica

comporta.

Il primo ciclo scolastico persegue, tra le proprie finalità, la promozione di apprendimenti significativi ed il

successo formativo per tutti gli alunni.

L’accesso ai saperi fondamentali è reso possibile e facilitato da atteggiamenti positivi verso l’apprendimento.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

La motivazione, la curiosità, l’attitudine alla collaborazione sono gli aspetti comportamentali che integrano le

conoscenze, valorizzano gli stili cognitivi individuali per la piena realizzazione della persona, facilitano la

possibilità di conoscere le proprie attitudini e potenzialità, anche in funzione orientativa. A tal fine è possibile

individuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcune impostazioni metodologiche di fondo:

• valorizzare le esperienze e le conoscenze degli alunni, ponendo particolare attenzione alle conoscenze ed

alle esperienze acquisite in contesti diversi da quello scolastico, integrandole in un unicum organico e

formalizzato con l’apprendimento scolastico;

• attuare interventi adeguati ai bisogni educativi di tutti gli alunni, operando per l’inclusione di ogni

diversità e fare in modo che non diventi disuguaglianza. Particolare attenzione va posta ai percorsi di

apprendimento della lingua italiana per gli alunni provenienti da altri paesi, al fine di consentirne la

piena integrazione;

• favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove

conoscenze. In tale contesto assume rilevanza fondamentale la problematizzazione, in quanto sollecita gli

alunni a:

• individuare problemi; • sollevare domande; • mettere in discussione mappe cognitive già elaborate; • cercare soluzioni anche originali attraverso un pensiero divergente e creativo; • incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Diverse sono le forme di collaborazione: aiuto reciproco; apprendimento nel gruppo cooperative; apprendimento tra pari;

• promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere ed “imparare ad apprendere”; • riconoscere le difficoltà incontrate; • prendere atto degli errori commessi; • accettare l’insuccesso e comprenderne le ragioni; • conoscere i propri punti di forza; • realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività, il dialogo e le riflessioni su quello

che si fa, in tal modo si incoraggia la sperimentazione e la progettualità. Sintetizzando quanto sopra, le metodologie da utilizzare potranno essere:

• lezione frontale; • cooperative learning (apprendimento cooperativo); • didattica laboratoriale; • problem solving (soluzione problemi); • peer education (educazione tra pari); • ricerca sperimentale; • role playing (giochi di ruolo); • team teaching; • metodo Induttivo-Deduttivo; • il Metodo della Comunicazione intesa in tutte le sue forme.

Ogni docente sceglierà la metodologia che riterrà più adeguata per il raggiungimento degli obiettivi prefissati

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

nella programmazione di classe e disciplinare.

VALUTAZIONE E VERIFICHE

La valutazione precede, accompagna e segue, tutti i percorsi di apprendimento, fungendo da stimolo

al miglioramento continuo. Essa trova uno degli aspetti maggiormente qualificanti nell’informazione

tempestiva e trasparente, sui criteri e sui risultati da assicurare agli studenti e alle famiglie.

La valutazione non deve essere intesa solo come un momento conclusivo tesa ad accertare i risultati

raggiunti dall’allievo, ma come controllo dell’intero processo di apprendimento/insegnamento. Essa offrirà

ai docenti l’occasione di accertare l’efficacia dei propri interventi educativi e didattici, per confermare

o modificare attività, situazioni e metodi che promuovono il processo educativo.

Pertanto si attiveranno iniziative di valutazione ed autovalutazione, attraverso schede di rilevazione

dirette sia agli operatori scolastici sia agli utenti.

La valutazione si sostanzierà in verifiche graduali e tempestive per rilevare il grado di raggiungimento

degli obiettivi formativi prefissati, ed intervenire sull’iter didattico e adattarle, nel rispetto delle mete

formative individuate, ai ritmi e agli stili di apprendimento degli alunni, così come suggerito dalla legge 53

sulla riforma e successive modificazioni.

L’alunno verrà valutato all’inizio dell’anno scolastico per conoscere la situazione d’ingresso e poter poi

assumere le decisioni migliori per la definizione del suo Piano di Studio Personalizzato (valutazione

diagnostica). Verrà valutato - in itinere - per monitorare l’andamento delle attività e individuare gli

interventi necessari per superare eventuali problemi (valutazione formativa). Verrà valutato

confrontando, anche, i risultati ottenuti e i risultati previsti, tenendo conto delle condizioni di partenza

(Valutazione Sommativa). Verrà valutato-misurato sull’eventuale distanza degli apprendimenti dallo

standard di riferimento (Valutazione Comparativa). Verrà valutato, infine, per essere orientato a future

scelte personali, mature e responsabili (Orientamento).

Le prove di verifica potranno essere di tipo oggettivo (questionari o test, o altre prove la cui valutazione

viene sottratta a criteri soggettivi), di tipo strutturato o prove di tipo tradizionale, come il tema.

La valutazione terrà conto, inoltre, dei seguenti punti concordati dal Collegio dei Docenti:

− livello di partenza;

− capacità ed attitudini;

− impegno, interesse e partecipazione;

− metodo di studio;

− processo di apprendimento ,progressi realizzati, preparazione raggiunta;

− socializzazione;

− livello di maturazione.

Inoltre la valutazione sarà improntata sul criterio di trasparenza ed avrà come riferimento i livelli di

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

valutazione, definiti per le singole discipline e approvati collegialmente. Il Collegio, inoltre ha approvato

una soglia minima di accettabilità per ogni disciplina, per favorire il percorso di alunni con particolari

difficoltà.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 CRITERI DI VALUTAZIONE

IL D.P.R del giugno 2009 n°122, dispone i criteri di valutazione per il comportamento e per gli

apprendimenti che sono espressi in decimi.

Si riportano, di seguito, le griglie di valutazione approvate dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto.

Per tutto quanto attiene l’organizzazione e la strutturazione dei processi valutativi e i criteri di valutazione,

che saranno utilizzati per la valutazione delle prove scritte d’esame e del colloquio pluridisciplinare, si

rimanda allo specifico documento sulla valutazione pubblicato sul sito web dell'Istituto.

SCUOLA DELL'INFANZIA

Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione è finalizzata alla conoscenza e alla comprensione dei livelli raggiunti da ciascun bambino, all’identificazione dei processi da promuovere e rafforzare, al fine di favorirne lo sviluppo e la maturazione.

Durante i percorsi e le esperienze formative, educative e didattiche, verranno osservati gli atteggiamenti e i comportamenti e considerate tutte quelle informazioni valutative di ritorno (feed-back), atte a misurare l’efficacia delle soluzioni adottate, ad orientare l’attività didattica, a valorizzare le esigenze e le potenzialità di ciascun bambino e del gruppo di sezione/intersezione, nonché a ricalibrare gli interventi educativi sulla base dei risultati raggiunti, al fine di consentire a tutti gli alunni il raggiungimento del livello essenziale di apprendimento.

Valutazione nella scuola dell’infanzia DESCRITTORI

IL SÉ E L’ALTRO SI IN PARTE NO Il bambino sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità

Il bambino dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure

Il bambino si rende conto che esistono punti di vista diversi dai suoi Il bambino è consapevole dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Il bambino gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con i coetanei

IL CORPO E IL MOVIMENTO Il bambino sa correre, stare in equilibrio, coordinarsi in giochi individuali e di gruppo

Il bambino esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo

Il bambino conosce le diverse parti del corpo

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Il bambino rappresenta il corpo in stasi e movimento IMMAGINI, SUONI E COLORI Il bambino porta a termine il proprio lavoro Il bambino conosce e canta canzoni inerenti agli argomenti trattati Il bambino si esprime attraverso attività manipolative e sa utilizzare diverse tecniche espressive

IL DISCORSO E LE PAROLE Il bambino ha padronanza d’uso della lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico

Il bambino racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa il linguaggio per progettare e definire le regole

Il bambino sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scittura delle lettere e dei numeri

LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi Il bambino confronta e valuta quantità Il bambino si orienta nel tempo della vita quotidiana, osserva i fenomeni naturali sulla base di criteri o ipotesi, con attenzione e sistematicità

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

VOTO DESCRITTORI

VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA

INDICATORI: Conoscenze Abilità Competenze

10

• Conoscenze complete e approfondite, stabili nel tempo. • Autonomia e sicurezza nell’organizzazione delle conoscenze e

nell’applicazione di procedure anche in situazioni nuove. • Esposizione appropriata, corretta e sicura • Capacità di sintesi, rielaborazione personale creativa.

9

• Conoscenze complete e corrette . • Autonomia e precisione nell’organizzazione delle conoscenze e

nell’applicazione di procedure gradualmente più complesse. • Esposizione appropriata e corretta. • Capacità di sintesi, apporti rielaborativi apprezzabili.

8

• Conoscenze corrette, strutturate nei nuclei fondamentali. • Organizzazione delle conoscenze e applicazione sicura in

situazioni note. • Esposizione, abbastanza precisa e ordinata. • Sintesi con alcuni apporti personali.

7

• Conoscenze sostanzialmente corrette. • Organizzazione delle conoscenze e applicazione corretta in situazioni

semplici. • Esposizione semplice, sostanzialmente corretta.

6

• Conoscenze sufficientemente corrette, essenziali. • Organizzazione non sempre autonoma delle conoscenze ed applicazione

parzialmente corrette in situazioni semplici. • Esposizione essenziale e semplice.

5

• Conoscenze carenti, superficiali e frammentarie, ma tali da consentire un graduale recupero.

• Scarsa autonomia nell’organizzazione delle conoscenze e applicazione scorretta.

• Esposizione imprecisa e carente anche se guidata.

<5

• Conoscenze frammentarie e lacunose anche per gli obiettivi minimi. • Applicazione scorretta con gravi errori. • Analisi inconsistente. • Difficoltà di esposizione, povertà lessicale

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019 VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

INDICATORI:

Conoscenze Abilità Competenze

VOTO DESCRITTORI

10

• Conoscenze ampie, complete, senza errori, particolarmente approfondite, stabili nel tempo. • Autonomia e sicurezza nell’applicazione di procedure anche in situazioni nuove. • Esposizione chiara, precisa e ricca. • Capacità di sintesi, rielaborazione personale, creatività, originalità.

9

• Conoscenze ampie, complete, senza errori, particolarmente approfondite, stabili nel tempo. • Autonomia e sicurezza nell’ applicazione di contenuti e di procedure anche in situazioni nuove. • Esposizione chiara, precisa e ricca. • Capacità di sintesi, rielaborazione personale, creatività, originalità.

8

• Conoscenze complete, corrette e approfondite. • Precisione e sicurezza in situazioni via via più complesse. • Esposizione chiara, precisa. • Capacità di sintesi, apporti rielaborativi apprezzabili e talvolta originali.

7

• Conoscenze corrette, strutturate nei nuclei fondamentali. • Applicazione sostanzialmente sicura in situazioni note. • Esposizione chiara, abbastanza precisa, lineare. • Sintesi parziale con alcuni apporti personali.

6

• Conoscenze sostanzialmente corrette, essenziali. • Analisi elementari ma pertinenti, applicazione senza gravi errori nelle situazioni semplici. • Esposizione semplice, essenzialmente corretta, parzialmente guidata.

5

• Conoscenze carenti e superficiali, ma tali da consentire un graduale recupero. • Applicazione guidata ancora incerta, in miglioramento rispetto alla situazione di partenza. • Schematismi, povertà di analisi. • Esposizione imprecisa e ripetitiva.

<5

• Conoscenze frammentarie e lacunose anche per gli obiettivi minimi. • Applicazione scorretta con gravi errori. • Analisi inconsistente. • Difficoltà di esposizione, povertà lessicale.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO SCUOLA PRIMARIA La valutazione del comportamento nella Scuola Primaria si propone di correggere e guidare i comportamenti dei bambini verso il rispetto reciproco dei compagni, nonché delle diverse figure adulte e degli ambienti comuni in cui l’alunno si trova a vivere e di gratificare coloro che già hanno ben interiorizzato buone regole di convivenza, all’interno della comunità scolastica.

Indicatori e descrittori per la valutazione con giudizio sintetico del comportamento scuola primaria

INDICATORI:

rapporti interpersonali (rispetto degli insegnanti, dei compagni e del personale non docente); conoscenza dei valori della cittadinanza e della convivenza civile; partecipazione ed interesse nel dialogo educativo; rispetto delle regole (anche nelle uscite didattiche e nei viaggi di istruzione); assolvimento dei compiti e degli impegni di studio; frequenza, puntualità e rispetto degli orari; utilizzo di strutture, spazi, sussidi e materiali scolastici; osservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza adottate dall’ Istituto.

GIUDIZIO DESCRITTORI

OTTIMO

• Piena consapevolezza dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. • Rispetto delle figure scolastiche e del personale non docente. • Correttezza e collaborazione con i compagni. • Interesse e partecipazione costruttivi al dialogo educativo. • Responsabile svolgimento delle consegne scolastiche. • Frequenza assidua e puntuale. • Utilizzo sempre appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. • Consapevole rispetto del Regolamento di Istituto, anche nelle attività che si svolgono al di

fuori della scuola. • Nessun rapporto disciplinare.

DISTINTO

• Consapevolezza dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. • Comportamento appropriato ed equilibrato con gli altri nel rispetto degli specifici ruoli. • Rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni. • Interesse e disponibilità nel dialogo educativo. • Frequenza assidua. • Regolare svolgimento delle consegne scolastiche. • Utilizzo appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. • Consapevole rispetto del Regolamento di Istituto, anche nelle attività svolte al di fuori della scuola. • Nessun rapporto disciplinare.

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BUONO

• Adeguata consapevolezza dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. • Comportamento quasi sempre appropriato con gli altri nel rispetto degli specifici ruoli (Anche

nelle attività svolte fuori dalla scuola). • Sostanziale rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni. • Interesse ed attenzione non continui durante le attività scolastiche. • Rispetto generalmente puntuale delle consegne scolastiche. • Frequenza abbastanza regolare. • Utilizzo non sempre appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. • L’ alunno, se richiamato, è in grado di controllarsi e di correggere il suo comportamento. • Occasionali lievi mancanze.

SUFFICIENTE

• Non è sempre consapevole dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. • Comportamento non corretto verso gli insegnanti, i compagni e il personale non docente (anche in

attività svolte fuori dalla scuola). • Scarso interesse ed attenzione saltuaria per le attività didattiche • Inosservanza delle consegne scolastiche. • Frequenza molto irregolare. • Utilizzo poco appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. • L’ alunno, se richiamato, non è sempre in grado di correggere il suo comportamento. • Sanzioni disciplinari, anche rilevate dal Consiglio di Classe e/o Interclasse, ma occasionali.

INSUFFICIENTE

• Non è sempre consapevole dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. • Comportamento scorretto verso gli insegnanti, i compagni e il personale non docente. • Scarso interesse ed attenzione per le attività didattiche ed elemento di disturbo durante le lezioni. • Grave inosservanza delle consegne scolastiche. • Frequenza molto irregolare. • Utilizzo poco appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. • L’ alunno, se richiamato, non è in grado di controllarsi e di correggere il suo comportamento. • Sanzioni disciplinari assegnate dal Consiglio di Classe per gravi episodi di inosservanza del Regolamento.

di Istituto o per danni arrecati a persone o cose, anche reiterate nel tempo.

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VALUTAZIONE DELCOMPORTAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

La valutazione del comportamento nella scuola secondaria di primo grado, si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo, posti in essere al di fuori di essa, ad esempio uscite didattiche, visite d’istruzione, ecc.. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dell’alunno, in ordine all’intero anno scolastico e il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dall’alunno.

Indicatori e descrittori per la valutazione numerica del comportamento scuola secondaria di I grado

INDICATORI:

• Rapporti interpersonali (rispetto degli insegnanti, dei compagni e del personale non docente).

• Conoscenza dei valori della cittadinanza e della convivenza civile.

• Partecipazione ed interesse nel dialogo educativo.

• Rispetto delle regole (anche nelle uscite didattiche e nei viaggi di istruzione) Assolvimento dei

compiti e degli impegni di studio.

• Frequenza, puntualità e rispetto degli orari.

• Utilizzo di strutture, spazi, sussidi e materiali scolastici.

• Osservazione delle disposizioni organizzative e di sicurezza adottate dall’ Istituto.

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VOTO DESCRITTORI

10

• Piena consapevolezza dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. • Rispetto rigoroso delle figure scolastiche e del personale non docente. • Correttezza e collaborazione con i compagni. • Interesse e partecipazione costruttivi al dialogo educativo. • Responsabile svolgimento delle consegne scolastiche. • Frequenza assidua e puntuale. • Utilizzo sempre appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. • Consapevole rispetto del Regolamento di Istituto, anche nelle attività che si svolgono al di fuori

della scuola. • Nessun rapporto disciplinare.

9

• Consapevolezza dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. • Comportamento appropriato ed equilibrato con gli altri nel rispetto degli specifici ruoli. • Rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni. • Interesse e disponibilità nel dialogo educativo. • Frequenza assidua. • Regolare svolgimento delle consegne scolastiche. • Utilizzo appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. • Consapevole rispetto del Regolamento di Istituto, anche nelle attività svolte al di fuori della scuola. • Nessun rapporto disciplinare.

8

• Adeguata consapevolezza dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. • Comportamento quasi sempre appropriato con gli altri nel rispetto degli specifici ruoli (anche nelle

attività svolte fuori dalla scuola). • Sostanziale rispetto e correttezza nei rapporti con i compagni. • Interesse ed attenzione non continui durante le attività scolastiche. • Rispetto generalmente puntuale delle consegne scolastiche. • Frequenza abbastanza regolare. • Utilizzo non sempre appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. • L’ alunno, se richiamato, è in grado di controllarsi e di correggere il suo comportamento. • Occasionali lievi mancanze.

7

• Sufficiente consapevolezze dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. • Comportamento a volte non corretto verso gli insegnanti, i compagni e il personale non docente

(anche nelle attività svolte fuori dalla scuola). • Interesse selettivo ed attenzione saltuaria per le attività scolastiche. • Rispetto poco puntuale di alcune consegne scolastiche. • Frequenza irregolare. • Utilizzo non sempre appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. • L’ alunno se richiamato è in grado di controllarsi e di correggere il suo comportamento. • Rapporti disciplinari sul diario e sul Registro di Classe.

6

• Non è sempre consapevole dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. • Comportamento non corretto verso gli insegnanti, i compagni e il personale non docente (anche

in attività svolte fuori dalla scuola). • Scarso interesse ed attenzione saltuaria per le attività didattiche. • Inosservanza delle consegne scolastiche. • Frequenza molto irregolare. • Utilizzo poco appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. • L’ alunno, se richiamato,non è sempre in grado di correggere il suo comportamento. • Sanzioni disciplinari, anche rilevate dal Consiglio di Classe, ma occasionali.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

5

Non è sempre consapevole dei valori della cittadinanza e della convivenza civile. Comportamento scorretto verso gli insegnanti, i compagni e il personale non docente. Scarso interesse ed attenzione per le attività didattiche ed elemento di disturbo durante le lezioni. Grave inosservanza delle consegne scolastiche. Frequenza molto irregolare. Utilizzo poco appropriato degli spazi, delle strutture e del materiale scolastico. L’ alunno, se richiamato, non è in grado di controllarsi e di correggere il suo comportamento. Sanzioni disciplinari assegnate dal Consiglio di Classe per gravi episodi di inosservanza delRegolamento di Istituto o per danni arrecati a persone o cose, anche reiterate nel tempo

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

LE COMPETENZE IN USCITA

La normativa richiede che la scuola si esprima in merito al livello di acquisizione delle

competenze che accompagneranno l’alunno nell’ordine di scuola successivo e che permettono di

vedere quanto le abilità e le conoscenze siano confluite in una competenza specifica, che potrà

essere spesa nel nuovo ordine di scuola, oltre che come strumento efficace di lettura della realtà

circostante.

Si ricorda che la proposta di Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo, del 7

Settembre 2006, intende per “competenza”, la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità

e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo

professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.

L’articolo 8 del DPR n. 122 del 22/06/09, relativo alla valutazione degli alunni, inoltre, recita:

“nel primo ciclo dell’istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e

certificate al termine della Scuola Primaria e, relativamente al termine della Scuola Secondaria

di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi”.

Il nostro Istituto si orienta a certificare le competenze al termine del ciclo di ogni ordine di

scuola e precisamente al termine della Scuola dell'Infanzia, della Scuola Primaria e al

termine del triennio della Scuola Secondaria di Primo Grado.

Per la scuola dell'infanzia, al termine del percorso triennale, i docenti certificheranno lo

sviluppo delle competenze raggiunto nei diversi campi di esperienza, secondo le Indicazioni

Nazionali.

Per la scuola primaria, al termine del quinto anno, l’equipe pedagogica compila uno schema

in cui sono espresse, con un giudizio, le competenze acquisite nelle diverse discipline a diversi

livelli.

Per la scuola secondaria di primo grado, al termine dell’esito positivo dell’esame della terza

classe, sarà consegnato un documento che riporta il livello delle diverse competenze acquisite

nelle discipline scolastiche. Tale documento verrà poi consegnato alla scuola superiore che

l’alunno frequenterà.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE

Le sedi di Fontanarosa e Paternopoli (scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo

“L. DI PRISCO”), operano ad indirizzo musicale.

Il corso ad indirizzo musicale non va confuso con laboratori o altre attività musicali

libere, ma si configura come specifica offerta formativa, organizzata con le modalità

previste dal D.M. 201/99.

Attraverso l’apprendimento di uno strumento musicale vengono sviluppati percorsi, non solo

di carattere cognitivo, ma anche di ordine affettivo-relazionale e psicomotorio. L’alunno può

esprimere la sua personalità e svilupparla in tutte le sue dimensioni: dalla percezione del sé

fisico (la postura, la respirazione, i movimenti sullo strumento, la coordinazione oculo-

manuale), alla comprensione di un nuovo linguaggio codificato specifico (la notazione),

alla crescita emotiva (il rapporto con la “performance” pubblica) e sociale (la

collaborazione nella realizzazione di brani d’insieme) per citare solo gli aspetti più evidenti.

PERCHÉ ISCRIVERSI

Il corso di strumento è gratuito per tutto il triennio e rappresenta un’opportunità per venire in

contatto con la musica in maniera operativa. Lo strumento musicale, infatti, diviene materia

curricolare trovando anche voce specifica nella valutazione dell’alunno.

QUALI SONO I PREREQUISITI

Non ci sono prerequisiti ma, naturalmente, il corso triennale richiede un certo impegno di tempo

a scuola e a casa. Solo con un’applicazione - anche piccola ma costante e regolare - si riescono

ad ottenere risultati piacevoli e gratificanti. Questo impegno è largamente ricompensato

dalle molteplici occasioni di divertimento, offerte dai momenti di lavoro di gruppo, dai

concerti pubblici, dalle eventuali gite per partecipare a rassegne musicali, oltre alla grande

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soddisfazione data dal padroneggiare sempre più l’uso dello strumento musicale.

QUALI STRUMENTI VENGONO INSEGNATI

Gli strumenti insegnati a Fontanarosa sono Tromba, Clarinetto, Sassofono e Percussioni. Gli

strumenti di Paternopoli sono, invece: Pianoforte, Violoncello, Fisarmonica e Flauto. Al

momento della richiesta d’iscrizione al corso, prima delle prove attitudinali, si dovranno

indicare nella domanda i quattro strumenti in ordine di preferenza secondo il gradimento

dell’alunno.

LA PROVA DI AMMISSIONE

In V Primaria viene organizzata una prova attitudinale, durante la quale i professori di strumento

musicale incontrano gli iscritti e testano alcune loro capacità, come ad esempio, quella di

riprodurre ritmi, di distinguere durate e altezze diverse dei suoni, di intonare con la voce, ecc..

In tale circostanza gli esaminandi vengono assegnati alla classe di strumento tenendo conto

sia delle preferenze mostrate, sia del punteggio acquisito attraverso i test impartiti (da cui

scaturisce una graduatoria), sia delle attitudini musicali e fisiche esaminate durante la prova

d’ammissione, ed anche, in relazione ad una ripartizione equilibrata all’interno delle diverse

classi di strumento.

STRUTTURAZIONE DEL CORSO

Il corso di strumento musicale nella nostra scuola è strutturato in una unità oraria individuale al

pomeriggio (una volta a settimana o divisa in due incontri settimanali), concordata con il

docente. Inoltre si può praticare un ulteriore incontro settimanale per la musica d’insieme, la

lettura e la teoria musicale.

FREQUENZA

L’iscrizione prevede la frequenza per l’intero triennio e non sono previste, quindi, rinunce

o richieste di esoneri. Le assenze alle ore curricolari di strumento musicale rientrano nel

computo di assenze per l’ammissione alla classe successiva.

Si ricorda, inoltre, che:

una volta ammesso al corso ad indirizzo musicale, l’alunno è tenuto a frequentare l’intero

triennio di corso e le ore pomeridiane curricolari di strumento musicale;

non è consentito cambiare strumento nel corso del triennio;

dopo 5 assenze continuative (non dovute a malattia), durante l’ora di strumento musicale,

viene inviata comunicazione alla famiglia finalizzata ad un approfondimento complessivo

della situazione;

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

le assenze dalle ore pomeridiane devono essere giustificate il mattino successivo

all’insegnante della prima ora. Per eventuali entrate e/o uscite anticipate vale il

regolamento generale di Istituto. Se si è stati assenti anche al mattino è sufficiente una sola

giustificazione per tutta la giornata;

nel caso di assenze brevi del docente di strumento, la segreteria provvederà ad avvertire le

famiglie degli alunni interessati, circa l’organizzazione effettiva dell’orario delle lezioni nei

pomeriggi di assenza del docente.

EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITÀ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA

DI GENERE

Il comma 16 art. 1 della legge 107/2015, recita: “Il piano triennale dell’offerta formativa

assicura l’attuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo, nelle scuole di ogni

ordine e grado, l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di

tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i

genitori sulle tematiche indicate dall’art. 5 della legge recante misure contro il cosiddetto

“femminicidio”.

I valori espressi in questa norma sono indiscutibili, perché di rango costituzionale: “Tutti i

cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e

sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che,

limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della

persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,

economica e sociale del Paese” (art. 3 della Costituzione).

La finalità del comma 16 è “trasmettere la conoscenza e la consapevolezza riguardo i diritti e i

doveri della persona costituzionalmente garantiti, anche per raggiungere e maturare le

competenze chiave di Cittadinanza, nazionale, europea e internazionale, entro le quali rientrano

la promozione dell’auto‐determinazione consapevole e del rispetto della persona, così come

stabilito pure dalla Strategia di Lisbona. Nell’ambito delle competenze che gli alunni devono

acquisire, fondamentale aspetto riveste l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione, e

la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna

discriminazione” (tratto da: “Chiarimenti e riferimenti normativi a supporto dell’art. 1

comma 16 legge 107/2015”, prot. MIUR AOODPIT N. 1972 del 15 settembre 2015).

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Uno dei capisaldi della nostra scuola è proprio tutelare la dignità di ognuno attraverso

l’inclusione, che non significa certo neutralizzazione delle differenze e delle identità (di

etnia, di genere, di cultura, di stile cognitivo). L’inclusione avviene non “per sottrazione”, ma

grazie alla somma, o meglio, all’interrelazione tra culture e personalità. Il tutto è più della

somma delle singole parti. Puntiamo sulla ricchezza che la visione plurale e la conoscenza dell’

“altro da sé” comportano. Non intendiamo rinunciare alle differenze, ma conoscerle per

comprenderle e rispettarle, perseguendo e insegnando i valori civili di cittadinanza e

convivenza democratica, che sono alla base della Costituzione Italiana. Il linguaggio della

musica, per esempio, è quel linguaggio universale che crea senso di gruppo (pensiamo alle

prove d’orchestra) e va al di là del linguaggio verbale che, in un contesto come quello del

territorio in cui sorge la nostra scuola, è multiculturale in senso ampio. Pensiamo anche alla

L.I.S. (lingua italiana dei segni), che alcuni bambini hanno imparato, per riuscire a comunicare

con una compagna sordomuta. Nel complesso pensiamo a tutti quei progetti trasversali di

educazione all’affettività, al rispetto, ecc., nonché all’individualizzazione degli apprendimenti,

che è la base delle priorità individuate dalla scuola, perché significa: andare incontro alle

peculiarità di ognuno.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Linee guida per l’inserimento degli alunni con bisogni educativi speciali

Il nostro Istituto ha predisposto una serie di azioni comuni da mettere in atto per l’inserimento

degli alunni con particolari bisogni.

PROTOCOLLO PER L’ INCLUSIONE (alunni con BES, DSA, Diversamente abili)

L’Istituto “Luigi Di Prisco” si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in

modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi,

manifesti Bisogni Educativi Speciali. E’ necessario, da parte della scuola, non solo un impegno

forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli

alunni con Bisogni Educativi Speciali, ma anche e soprattutto un impegno di promozione della

loro formazione, attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica

personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi che nelle strategie didattiche.

FINALITA’

Al fine di un’inclusione scolastica e sociale ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali,

il nostro Istituto, attraverso il Protocollo di Accoglienza, intende raggiungere le seguenti finalità:

definire pratiche condivise tra tutto il personale dell’Istituto;

finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto di vita” che tenga

conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società;

offrire agli alunni con disabilità la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza delle

proprie potenzialità;

favorire l’accoglienza e l’inclusione degli alunni attraverso percorsi comuni, individualizzati o

personalizzati;

informare e formare il personale coinvolto;

favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi;

incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari;

adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

BES Studenti con B isogni E ducativi

S peciali Comprendono:

1 - DISABILITÀ (DVA)

2 - DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI

3 - SVANTAGGIO SOCIO - ECONOMICO,

LINGUISTICO, CULTURALE .

Sono gli studenti diversamente abili

Si intendono alunni con: - DSA

- Deficit del linguaggio

- Deficit abilità non verbali

- Deficit coordinazione motoria

- ADHD (attenzione,iperattività)

- Funzionamento intellettivo limite

- Spettro autistico lieve

Si intendono coloro che con o per determinati continuità,

possono periodi, manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per m otivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. - Svantaggiati linguistici

- Svantaggiati socio - economici.

- Svantaggiati culturali

- Alunni con disagio comportamentale/relazionale

CERTIFICATI DALL’ASL O ENTI ACCREDITATI

- CERTIFICATI DALL’ASL O ENTI ACCREDITATI

- CERTIFICATI DA PRIVATI (purché entro gli anni terminali di ciascun ciclo scolastico sia presentata la certificazione ASL)

INDIVIDUATI DA CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM DEI DOCENTI, FIRMATO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO E DALLA FAMIGLIA.

Questi BES dovranno essere individuati sulla base di elementi

oggettivi ( es. segnalazione dei servizi sociali), ovvero di ben

fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche.

INSEGNANTE DI SOSTEGNO

NO

INSEGNANTE DI SOSTENO

NO

INSEGNANTE DI SOSTENO

Si redige il

PEI

Si redige il

PDP

Si redige il

PDP

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GLI ORGANI PREPOSTI PER L’INCLUSIONE G.L.I. (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)

Per perseguire la “politica per l’inclusione”, la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 individua nel G.L.I. l’organo istituzionale preposto a tale funzione.

Chi compone il GLI

Dirigente Scolastico Docenti referenti delle funzioni strumentali Team docente interessato Educatori e operatori dei servizi Genitori Specialisti ASL o enti accreditati

Compiti del GLI

-

educativi .

strategie/metodologie di gestione delle classi

della scuola

Commissione BES

l’inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno). Il PAI va discusso e deliberato in collegio. □Funge da interfaccia della rete CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali.

a

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Compiti del Consiglio di Classe e del Team

dei docenti

- Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative

- rilevazione di tutte le certificazioni non DVA e non DSA - rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-

culturale - produzione di attenta verbalizzazione delle considerazioni

psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione

- definizione di interventi didattico-educativi in base ai bisogni degli studenti

- individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento

- progettazione e condivisione progetti personalizzati

- individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi

- stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP)

- collaborazione scuola-famiglia-territorio

-

condivisione con insegnante di sostegno (se presente) e con le varie figure che collaborano all’interno della classe (educatori, assistenti alla comunicazione, docente di italiano L2, …).

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RUOLO DEL CONSIGLIO DI CLASSE/TEAM DEI DOCENTI

I Consigli di classe e i team dei docenti svolgono un ruolo fondamentale per l’individuazione e gestione dei bisogni educativi degli alunni della classe.

RUOLO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

Su proposta del G.L.I., il Collegio dei Docenti nel mese di Giugno, delibera il P.A.I.. Inoltre approva l’esplicitazione nel P.O.F. di un concreto impegno programmatico per l’inclusione. Il Collegio dei Docenti si impegna a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale.

INTERVENTI A FAVORE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ CERTIFICATA: DVA (BES 1)

Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere:

• amministrativo e burocratico (documentazione necessaria); • comunicativo e relazionale (prima conoscenza); • educativo didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento

delle famiglie degli alunni); • sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per la

costruzione del PEI, nonché del “Progetto di vita”).

Le fasi principali del percorso di inclusione scolastica:

• percorsi tra ordini di scuole; • preconoscenza e coinvolgimento della famiglia; • criteri di inserimento alunni disabili nelle classi; • inserimento: osservazione e conoscenza; • rapporti con l’ASL e predisposizioni di percorsi personalizzati; • coinvolgimento del gruppo classe, di tutti i docenti della classe; • coinvolgimento del personale ATA; • stesura PEI; • verifica e valutazione.

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ISCRIZIONE

Modalità di iscrizione

Tempi Attività per la famiglia e l’alunno

Entro i termini prestabiliti (di solito entro gennaio/febbraio) La famiglia, insieme con l’alunno, può visitare la scuola ed avere un primo contatto conoscitivo.

I genitori procedono successivamente con l’iscrizione dell’alunno compilando l’apposito modulo disponibile nella segreteria della scuola di provenienza e consegnandolo nei termini prestabiliti. La famiglia deve, entro breve tempo, far pervenire la certificazione attestante la diagnosi clinica.

Dopo l’iscrizione, l’istituto deve entrare in possesso delle seguenti certificazioni:

− certificazione L.104 rilasciata dall’INPS; − diagnosi funzionale (ASL). Si tratta di un documento fondamentale per attivare il processo di integrazione.

Diversamente dalla certificazione medica non si limita ad accertare il tipo e la gravità del deficit ma pone anche in evidenza le potenzialità dell'alunno;

− profilo dinamico funzionale. E’ aggiornato alla fine della scuola dell’infanzia, alla fine della scuola primaria e alla fine del terzo anno di scuola secondaria di primo grado (ASL, Docenti curriculari e specializzati, famiglia).

All'atto dell'iscrizione i genitori devono:

Segnalare particolari necessità (es. trasporto, esigenze alimentari, terapie da seguire, assistenza per l'autonomia)

PRE-ACCOGLIENZA

Conoscenza dell’ambiente

Tempi Attività Persone coinvolte Dopo l’iscrizione, uno o più incontri

Nell’ambito dei percorsi di continuità tra i diversi ordini di scuola vengono organizzate attività ed incontri finalizzati alla reciproca conoscenza tra l’alunno e la scuola. Si favorisce la conoscenza della scuola e delle sue caratteristiche per agevolare il passaggio.

Docenti curricolari, insegnante di sostegno, personale A.T.A.

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RACCOLTA DATI

Informazioni sull’alunno

Tempi Attività Persone coinvolte Anno scolastico Raccolta di informazioni sull’alunno

(obiettivi prefissati raggiunti o non raggiunti, abilità cognitive, potenzialità sviluppate e modalità relazionali) attraverso: • incontro con i genitori per

individuare eventuali necessità o accogliere indicazioni di carattere specifico;

• incontro con gli operatori delle ASL competenti sul territorio per le indicazioni medico terapeutiche e assistenziali;

• incontro con gli insegnanti della scuola di provenienza o per continuità con i docenti del precedente grado di scuola, per acquisire ulteriori informazioni sull’alunno e sull’azione educativa svolta .

Famiglia, docenti della scuola di provenienza, funzioni strumentali integrazione e sostegno, operatori neuropsichiatria e/o psicopedagogista, operatori socioassistenziali, educatore, assistente alla comunicazione e all’autonomia

CONDIVISIONE

Informazioni sull’alunno

Tempi Attività Persone coinvolte

Settembre, incontri di programmazione prima dell’inizio delle lezioni.

Presentazione del caso a tutti gli insegnanti del team/consiglio di classe, lettura della Diagnosi funzionale, della relazione finale, dell’eventuale progetto continuità, delle indicazioni emerse negli incontri di pre-conoscenza

Docenti di sostegno, GLI funzione strumentale sostegno , educatore, Docenti del consiglio di classe

INSERIMENTO

Accoglienza

Tempi Attività

Settembre, primo periodo di frequenza

Dopo una prima osservazione e conoscenza dell’alunno e della classe, gli insegnanti valutano l’opportunità di fornire alla classe informazioni relative alla disabilità, avvalendosi, se necessario, dell’aiuto dei genitori dell’alunno o di personale competente, al fine di favorire rapporti paritetici.

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INTEGRAZIONE Strategie

Tempi Attività

Entro dicembre

• Verifica delle potenzialità, in riferimento ai vari assi di sviluppo, all’interno e all’esterno del gruppo classe;

• incontri con l’equipe clinica e la famiglia per l’analisi del “Profilo dinamico funzionale” e, dove necessario, sua modifica;

• in sede di incontro, presentazione del “Progetto educativo individualizzato” e discussione con gli esperti e la famiglia degli obiettivi a breve, medio e lungo termine fissati nel P.E.I.;

• messa in atto di tutte le attività per l’integrazione dell’alunno all’interno della classe, secondo le indicazioni del P.E.I..

PERSONE DI RIFERIMENTO PREPOSTE ALL’ORGANIZZAZIONE

PERSONALE COMPITI Dirigente scolastico -consultivi

-formazione delle classi -assegnazione docenti di sostegno -rapporti con le amministrazioni locali (Comune, Provincia, ecc.)

Collegio dei docenti -approva il PAI con “Protocollo per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con BES” -verifica la realizzazione degli obiettivi in essi contenuti

Consiglio di classe -in presenza di allievi DVA dedica ad ogni convocazione uno spazio adeguato alla progettazione e verifica progressiva del PEI -Collabora alla stesura del PEI

G.L.I. -propone e discute il progetto di integrazione d’istituto che indica, in merito alle situazioni di diversabili presenti nella scuola, gli interventi, i ruoli, i tempi, le modalità, gli strumenti e le risorse strutturali. -esamina i casi dei singoli alunni -formula proposte al DS per la richiesta di docenti di sostegno -ripartisce le ore complessive di sostegno -concorre alla formulazione del PDF -concorda i criteri per la valutazione degli alunni.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Docente di sostegno -partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione di tutta la classe -cura gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il gruppo classe -svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici -tiene i rapporti con la famiglia, esperti ASL, operatori comunali -fa parte del GLI con il quale coopera per un miglioramento costante del servizio -si occupa dell’orientamento dell’alunno DVA

Docente curricolare -accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione -partecipa alla programmazione a alla valutazione individualizzata -collabora alla formulazione del PEI -è contitolare e corresponsabile con il docente di sostegno del progetto di vita dell’alunno disabile

Collaboratori scolastici -su richiesta aiutano l’alunno negli spostamenti interni, in mensa, nei servizi

Personale Socio educativo/assistenziale -Collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell’alunno a tutte le attività scolastiche e formative -si attiva per il potenziamento dell’autonomia, della comunicazione e della relazione dell’alunno

Funzioni Strumentale Integrazione e sostegno -collabora con il DS alla designazione dei docenti di sostegno e degli educatori da attribuire ai ragazzi diversamente abili -coordina il personale e si adopera per svolgere le attività di aggiornamento -collabora alla realizzazione del PDF e del PEI nei tempi previsti -Coordina le attività di orientamento -controlla la documentazione in ingresso, in itinere e predispone quella in uscita -Raccorda le diverse realtà (Enti Territoriali, Enti di formazione, Cooperative, scuole, ASL e famiglie) -promuove l’attivazione di laboratori/progetti specifici -Attua il monitoraggio di progetti

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Interventi a favore degli alunni con disturbi evolutivi BES 2. All’interno della

“categoria BES 2” sono considerati alunni con: - DSA - ADHD (deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività). - Funzionamento cognitivo limite o borderline (Q.I. lievemente sotto la norma) - Funzionamento cognitivo misto (confine tra disabilità e disturbo specifico). - Deficit del linguaggio (disturbi specifici del linguaggio o, più in generale, presenza di bassa

intelligenza verbale associata ad alta intelligenza non verbale). - Deficit delle abilità non verbali (disturbo della coordinazione motoria, disprassia, disturbo non

verbale o più in generale bassa intelligenza non verbale associata ad alt intelligenza verbale) - Altre problematiche severe che possono compromettere il percorso didattico (es. disturbo dello

spettro autistico lieve qualora non rientri nelle casistiche previste dalla legge 104). - Disturbo Oppositivo-Provocatorio (DOP). - Disturbo della condotta. - Disturbi d’ansia. - Disturbi dell’umore.

Sono alunni con certificazione, ai quali non viene assegnato l’insegnante di sostegno. La certificazione va depositata in segreteria. La valutazione diagnostica e clinica spetta agli specialisti dell’ASL (neuropsichiatri infantili o psicologi) o a soggetti accreditati e convenzionati dalla stessa (neuropsichiatri infantili e psicologi oppure strutture private in cui operano questi specialisti). Lo specialista rilascia anche in un unico documento la diagnosi e la relazione descrittiva delle abilità strumentali specifiche, sulla base della quale il Consiglio di classe/team dei docenti, definisce gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare. Sulla diagnosi non è segnalata la necessità dell’insegnante di sostegno.

ACCOGLIENZA

Il Protocollo per questi alunni viene attivato non appena la segreteria dell’ Istituto riceve la diagnosi specialistica prevista.

LA FAMIGLIA:

· consegna la diagnosi alla scuola;

· collabora ad individuare e condividere con i docenti le linee del percorso didattico individualizzato e personalizzato da seguire, con l’applicazione di eventuali strategie dispensative e strumenti idonei;

· formalizza con la scuola il PDP;

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· sostiene emotivamente il ragazzo;

· aiuta e coadiuva attivamente al lavoro scolastico dell’alunno/a;

· controlla costantemente i compiti assegnati;

· verifica e controlla se il materiale scolastico è in ordine e se viene portato a scuola regolarmente;

· incoraggia e valorizza i traguardi raggiunti;

· rafforza l'autostima ed elogia i progressi sia nell'ambito scolastico che personale e nelle relazioni con i docenti;

· incoraggia l'acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nei tempi di studio;

· considera e riconosce, non solo il significato valutativo, ma anche quello formativo delle singole discipline.

L'ALUNNO/A:

· viene avviato dai docenti a diverse modalità di apprendimento;

· viene guidato a sviluppare al massimo grado le proprie potenzialità;

· ha diritto a ricevere una didattica individualizzata-personalizzata;

· ha diritto a ricevere adeguati strumenti compensativi e misure dispensative;

· si impegna ad eseguire con regolarità il lavoro scolastico.

L' ISTITUZIONE SCOLASTICA:

· la scuola provvede, tramite i suoi Docenti e i Referenti, a segnalare alle famiglie le eventuali evidenze di un possibile D.S.A., al fine di avviare il percorso per la diagnosi, invitandola a rivolgersi ai soli Servizi Sanitari o agli Enti Accreditati per la diagnosi;

· esplicita e formalizza le attività di recupero individualizzato, le modalità didattiche personalizzate, gli strumenti compensativi e le misure dispensative (compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche), al fine di assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese;

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· protocolla il documento di certificazione diagnostica consegnato dalla famiglia alla segreteria e ne consegna una copia al D.S. (che provvederà a consegnarla al Referente DSA che la inoltrerà ai docenti del Consiglio di classe, la allegherà all’interno del fascicolo personale dell’alunno/a.);

· assicura, quando necessario, l’impiego degli opportuni strumenti compensativi e eventuali misure dispensative per l’acquisizione delle competenze, sensibilizzando sempre più i docenti alla tematica dei DSA;

· adotta modalità valutative che consentano all’alunno o allo studente di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare (relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove) riservando attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari;

· attua ogni strategia didattica per consentire agli alunni l’apprendimento delle lingue straniere, privilegiando l’espressione orale, progettando e valutando le prove scritte, solo secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse all’alunno/a.;

. attua interventi formativi in materia;

. predispone il PDP;

. predispone periodicamente incontri con le famiglie coinvolte, a seconda delle opportunità e delle singole situazioni in esame, affinché l’operato dei docenti risulti conosciuto, condiviso e coordinato con l’azione educativa della famiglia stessa.

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INTERVENTI A FAVORE DEGLI STUDENTI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO,

LINGUISTICO, CULTURALE (BES 3)

I Bisogni Educativi Speciali possono essere suddivisi in tre categorie: socioeconomico, linguistico e culturale.

SVANTAGGIO socio-economico

La Documentazione comprende: 1. Segnalazione Servizio Famiglia-Minori se presente; 2. Piano Didattico con obiettivi minimi.

SVANTAGGIO linguistico e culturale: alunni stranieri neo-arrivati in Italia o che non hanno ancora acquisito le adeguate competenze linguistiche.

La documentazione comprende: - Piano Didattico personalizzato BES firmato dalla famiglia e dal Dirigente scolastico

Disagio comportamentale/relazionale: alunni con funzionamento problematico, definito in base al danno vissuto effettivamente dall’alunno, prodotto su altri e sull’ambiente (senza certificazione sanitaria)

La Documentazione comprende: 1. Piano Didattico Personalizzato BES firmato dalla famiglia e dal Dirigente Scolastico

RILEVAZIONE DEI BISOGNI BES 3: PROCEDURA

1) Rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali. 2) Individuazione delle possibili soluzioni cercando azioni comuni di intervento. 3) Coinvolgimento della famiglia. 4) In accordo con la famiglia il Consiglio di Classe/Team dei docenti stende un piano di

intervento. 5) (PEI in caso di BES1, PDP in caso di BES2 di BES3): si procede alla progettazione

di azioni mirate, utilizzando le risorse e le competenze disponibili all’interno o all’esterno della scuola, agendo sull’alunno individualmente, in piccolo gruppo o sull’intero gruppo classe a seconda delle necessità.

6) La famiglia visiona il PDP e firma, per presa visione.

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7) Il Dirigente Scolastico visiona il PDP e firma, per presa visione. 8) Il Consiglio di Classe/Team dei docenti valuta i risultati ottenuti (valutazione

intermedia e finale) e individua le ulteriori azioni da progettare.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ E CON DISTURBI SPECIFICI DI

APPRENDIMENTO (DSA).

La valutazione degli alunni con disabilità certificata è riferita alle discipline e alle

attività svolte, sulla base del piano educativo individualizzato (PEI), ed è espressa con

voto in decimi.

Nella valutazione degli alunni con disabilità da parte dei docenti è indicato, sulla base

del piano educativo individualizzato (PEI), per quali discipline siano stati adottati

particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte,

anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline.

Sono predisposte prove d’esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a

valutare il progresso dell’allievo, in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di

apprendimento iniziali.

Gli alunni diversamente abili sostengono le prove finalizzate alla valutazione del

rendimento scolastico, comprese quelle d’Esame di Stato, anche con l’utilizzo di

ausili.

La valutazione degli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e la

verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di Esame di Stato

conclusivo del triennio della scuola secondaria di primo grado, devono tener conto

delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni e del Piano Didattico Personalizzato

(PDP), condiviso e rispettato da tutta l’equipe pedagogica/consiglio di classe che ha in

carico l’alunno, quale utile strumento per strutturare il percorso formativo dell’allievo

per garantirne il successo e per coordinare le azioni tra Scuola, Famiglie e Specialisti.

In seguito a quanto detto, nello svolgimento dell’attività didattica, sono adottati i

seguenti strumenti metodologici-didattici compensativi e dispensativi:

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• prove differenziate in itinere con obiettivi individualizzati; • più tempo per lo svolgimento delle prove; • utilizzo di calcolatrice, tavola pitagorica, tavole numeriche; • spiegazione ed eventuale lettura della consegna; • verifiche orali programmate.

Si ricorda che nel diploma della Scuola Secondaria di Primo Grado non viene

indicata la modalità di svolgimento dello stesso.

INDIRIZZI GENERALI PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI.

L’integrazione scolastica di alunni stranieri va considerata come un’occasione

educativa, la cui utilità ricade sugli alunni interessati, sulla classe e sulla scuola

nel suo complesso. Realizzare una situazione di reale accoglienza significa in

particolare tener conto:

delle difficoltà psicologiche derivate dall’inserimento in un ambiente nuovo e

per molti aspetti estraneo;

della difficoltà di comprensione derivante dalla conoscenza approssimativa o

nulla della lingua italiana (da apprendere come lingua per comunicare e per

studiare);

dell’esigenza di controllare un sistema di rapporti tra coetanei e adulti che può

essere turbato, anche inconsapevolmente, da pregiudizi o diffidenze;

di un contesto familiare che vive i problemi non facili dell’integrazione sociale,

in termini di lavoro, alloggio, relazioni;

di usi, convenzioni, credenze che non si conoscono ma che influenzano

profondamente abitudini di vita e comportamenti.

Alla luce di queste esigenze le scuole interessate all’inserimento di alunni

stranieri devono preoccuparsi, secondo la normativa vigente (D. D. LL. 25/7/98,

n.°286- D.P.R. 31/8/99, n.°394) che sancisce il diritto dei minori stranieri presenti

sul territorio nazionale all’istruzione, indipendentemente dalla regolarità della loro

posizione, nelle forme e nei modi previsti per i coetanei italiani, di:

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• iscrivere gli alunni stranieri nelle classi corrispondenti alla loro età anagrafica,

tenendo però conto del livello di competenze, abilità e preparazione

dell’alunno. Sarà possibile l’inserimento nella classe precedente;

• predisporre il clima, gli atteggiamenti e l’organizzazione per facilitare

l’inserimento dei minori appena arrivati in Italia;

• favorire l’incontro con le famiglia (a questo proposito è utile predisporre la

modulistica anche nella prima lingua);

• raccordarsi con il territorio per conoscere i progetti di altre scuole e associazioni,

per valorizzare le risorse esistenti e non disperdere energie;

• utilizzare gli spazi offerti dalla flessibilità oraria per organizzare interventi di

alfabetizzazione che, soprattutto nella prima fase, possono essere sostitutivi di

altri insegnamenti disciplinari e integrativi;

• organizzare piani di lavoro individualizzati che tengano conto di specifici bisogni

formativi;

• consegnare agli alunni neo-arrivati strumenti didattici e materiale specifico

facilitante l’apprendimento;

• favorire momenti di scambio di conoscenze fra la cultura ospitante e quella di

provenienza degli alunni, in modo che ne scaturisca un arricchimento di tutto

il gruppo classe, s i a a livello culturale c h e umano, tramite l’aiuto reciproco,

la collaborazione, lo scambio di idee;

• discutere con la classe i problemi connessi con il processo d’integrazione e

concordare i comportamenti più opportuni.

Valutazione esterna

L'INVALSI: valuta la qualità complessiva dell’offerta formativa della scuola e delle

competenze degli alunni. Introdotte nel 2008, le prove oggettive e standardizzate

elaborate dall’Invalsi, coinvolgono tutti gli studenti delle classi II e V della

primaria, III della secondaria di primo grado. Obiettivo dell’Invalsi è migliorare e

rendere più omogenea la qualità della scuola italiana, elaborando valutazioni

oggettive e mettendo a disposizione delle istituzioni e delle singole scuole i risultati.

In particolare, nel caso dei singoli istituti, questo meccanismo dà la possibilità di

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avviare processi di valutazione e autovalutazione, individuando sia gli elementi

positivi da conservare, sia quelli negativi sui quali intervenire per risolverli.

AUTOVALUTAZIONE EFFICACIA AZIONE EDUCATIVA. A partire dall'anno scolastico 2014-2015, tutte le scuole del sistema nazionale di

istruzione e quindi anche la nostra scuola, sono state coinvolte in un percorso di

durata triennale, volto all'avvio e alla messa a regime del procedimento di

valutazione che sarà graduale e con fasi temporali successive. Nella prima fase, che

ha avuto luogo nel primo semestre 2015, le istituzioni scolastiche hanno elaborato -

attraverso un modello on-line - il Rapporto di autovalutazione "RAV", per

l'individuazione di priorità strategiche e dei relativi obiettivi di miglioramento. Nel

corso del corrente anno scolastico le scuole pianificheranno le azioni di

miglioramento correlate agli obiettivi di miglioramento individuate nei RAV, che

per quanto concerne la nostra scuola sono:

1. Primo obiettivo:

- ridurre la differenza negativa, rispetto alla media nazionale, dei risultati di

matematica.

2. Secondo obiettivo:

- ridurre la variabilità dei risultati all’interno delle classi e tra le classi dell’Istituto.

3. Terzo obiettivo:

- stesura delle programmazioni curricolari, dei contenuti disciplinari e delle relative

prove di verifica, in un’ottica di verticalità all’interno dell’I.C.

4. Quarto obiettivo:

- rilevare gli esiti a distanza degli studenti.

5. Quinto obiettivo:

- favorire l’acquisizione di competenze con l’utilizzo di tecnologie innovative e

inclusive.

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Il Piano di Miglioramento concorrerà anche alla definizione delle risorse umane

interne, ed eventualmente esterne, e finanziare necessarie alla sua realizzazione La

pianificazione e realizzazione del Piano di Miglioramento si avvarrà della

collaborazione dell'INDIRE e del Polo della Qualità di Napoli.

Nel corso del prossimo anno scolastico vi sarà la messa a regime del procedimento

di valutazione con visite di nuclei di valutazione e iniziative di miglioramento

delle istituzioni scolastiche. Al termine di questo triennio (2016/2019), le scuole

promuoveranno, iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione

sociale, ultima fase del procedimento di valutazione.

L'autovalutazione dell'efficacia dell'azione educativa ci permette di valutare il

rapporto tra i mezzi impiegati ed i risultati conseguiti e di prendere coscienza del

livello a cui si è giunti e dei cambiamenti da mettere in atto per migliorare

l'efficacia dell'azione educativa e garantire ai nostri alunni/e il successo

formativo.

VALORIZZAZIONE DEL MERITO Come previsto dalla normativa, sarà costituito il Comitato di Valutazione che,

nella sua articolazione più ampia, comprenderà rappresentanti di docenti e

genitori, oltre alla presenza del DS e di un D S ( membro esterno) indicato

dall’USR. Compito del Comitato di Valutazione è a n c h e q u e l l o d i

individuare i criteri con cui premiare gli insegnanti più meritevoli e che hanno

contribuito ad innalzare gli esiti in uscita degli alunni.

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IL NOSTRO PNSD

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è il documento di indirizzo del Ministero dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di innovazione della

scuola italiana e per un nuovo posizionamento del suo sistema educativo nell’era digitale.

Il PNSD è un pilastro fondamentale de “ La Buona Scuola” (legge 107/2015), una visione

operativa che rispecchia la posizione del Governo rispetto alle più importanti sfide di

innovazione del sistema pubblico. Al centro di questa visione vi sono l’innovazione del sistema

scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. Sono previste tre grandi linee di attività:

miglioramento dotazioni hardware, attività didattiche e formazione degli insegnanti. Gli

obiettivi sono: sviluppo delle competenze digitali degli studenti; potenziamento degli strumenti

didattici laboratoriali, necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle

istituzioni scolastiche; adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la

governance, la trasparenza e la condivisione di dati; formazione dei docenti per l’innovazione

didattica e lo sviluppo della cultura digitale; formazione del personale amministrativo e

tecnico per l’innovazione digitale nell’ amministrazione; potenziamento delle infrastrutture di

rete; valorizzazione delle migliori esperienze nazionali; definizione dei criteri per l’adozione

dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali didattici, anche prodotti

autonomamente dalle scuole. Per dare forma concreta all'obiettivo, la legge 107 prevede che dal

2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con

il Piano Nazionale Scuola Digitale e, secondo la nota 17791 del 19 novembre 2015, individuino

un “animatore digitale”, incaricato di promuovere e coordinare le diverse azioni. Per “favorire il

processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione

didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del Piano

nazionale Scuola digitale”, l'AD sarà fruitore di una formazione specifica. In particolare, il

suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:

• stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore),

favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività

formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi

(FORMAZIONE INTERNA);

• favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di

workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti

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formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una

cultura digitale condivisa (COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA);

• individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno

degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola

si è dotata); la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in

altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti, coerenti con l’analisi dei

fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da

altre figure (CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE);

Azioni correlate al PNSD già intraprese dalla scuola • progetto di partecipazione per il rafforzamento e il potenziamento della rete PON LAN/WAN

(finanziato e realizzato);

• partecipazione al bando PON n.12810 del 15/10/2015 – FESR- Realizzazione di ambienti digitali,

in attesa di valutazione;

• nomina dell' Animatore Digitale: docente Casparriello Maria Rosa;

• individuazione dei docenti e del personale ATA da iscrivere alla formazione PNSD

• creazione e pubblicazione on line e cartacea del giornalino scolastico “News Scuol@ 3.0” -

docenti e studenti scoprono come un'aula-redazione possa rappresentare un luogo dove gli

alunni apprendono e, contemporaneamente, contribuiscono con le proprie conoscenze

tecnologiche a produrre: articoli, video, foto digitali, fotogallery, ricerche, url;

• realizzazione di un primo video – intervista a cura degli alunni delle classi terze per la

sperimentazione di un canale web dell'istituto comprensivo;

• introduzione di didattiche innovative in alcune classi dell'istituto (primaria e secondaria) -

flipped classroom;

• sperimentazione di percorsi didattici basati sull'utilizzo di dispositivi individuali (BYOD);

• elenco dei canali web ufficialmente intestati alla scuola;

• WhatsApp - a partire dall’anno scolastico 2015/16 si è avviato, con gli studenti di alcune

classi, la sperimentazione dell’uso didattico di questo canale per eliminare le barriere

fisiche dell’aula ed introdurre il concetto di aula virtuale, per condividere materiali didattici,

appunti e scambiare opinioni;

• creazione di lezioni in .ppt da mettere a disposizione degli studenti;

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• WEB QUEST - metodologia didattica che valorizza le capacità autoformative degli allievi e

abilita l'uso delle tecnologie ma non abdica alla funzione di guida, orientamento e valutazione

del docente.

AZIONI DI PROSSIMA ATTUAZIONE

In attesa della formazione prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015 e dell'approvazione del Piano di

intervento inserito nel PTOF, le prime azioni dell'animatore digitale possono essere così schematizzate:

• creazione sul sito istituzionale della scuola di uno spazio dedicato al PNSD per condividere il

progetto e avviare con tutti i docenti una seria riflessione in merito (gennaio – febbraio 2016);

• ricognizione e traduzione in un documento ufficiale che sia a disposizione di docenti, alunni

e famiglie, di altre “buone pratiche” (digitali e non) che nel nostro istituto vengono già attuate,

magari da anni, senza la giusta visibilità (febbraio- marzo);

• predisposizione da parte dell’Animatore Digitale di un questionario informativo-valutativo per

la rilevazione delle conoscenze-competenze tecnologiche e per l’individuazione dei bisogni sui

tre ambiti del PNSD (strumenti, curricolo, formazione), da somministrare con raccolta dei dati

e statistiche (marzo-aprile);

• progettazione di interventi di formazione specifici (aprile/maggio);

• formazione e costituzione del team per l’innovazione nell’ambito del Piano Nazionale Scuola

Digitale

• condivisione del progetto “Conoscere per Scegliere”, elaborato durante il corso di formazione

“Lavorare con i dispositivi destinati alla fruizione collettiva di contenuti in situazioni di didattica

frontale e collaborativa”;

• sostegno ai docenti nell’uso di strumenti informatici, sussidi didattici, software educativi e

applicazioni web utili per la didattica e la professione;

• creazione di un canale You Tube della scuola dove gli studenti possono pubblicare le loro

interviste;

• lezioni on line - i docenti possono pubblicare materiali, lezioni e test on line a proprio

nome, a beneficio degli studenti. Non necessariamente le lezioni devono risiedere sul sito

della scuola. Il docente infatti può deciderne la pubblicazione su piattaforme a sua scelta;

ma la ripresa sul sito facilita il reperimento e la condivisione da parte degli studenti della

scuola;

• formazione specifica per l’Animatore Digitale come previsto dalla legge;

• partecipazione dell’A.D. a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la

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rete nazionale;

• realizzazione di un cloud di istituto basato sulle Google Apps For Education;

• repository con elenco di siti, app e tutto ciò che può servire ai docenti per la didattica e la

formazione in servizio.

VALUTAZIONE e AUTOVALUTAZIONE.

Al termine dell’anno scolastico l’AD potrà già elaborare alcune preliminari conclusioni sui primi

interventi ed approcci da lui coordinati. Ad esempio potrà esprimersi sul grado di partecipazione dei

propri colleghi in seno alla fase di RICOGNIZIONE e alla fase di INTERVENTO, mediante la

compilazione di una rubrica ad hoc. Questa fase potrebbe essere svolta nel mese di giugno 2016.

Continua la realizzazione di attività volte al conseguimento degli obiettivi per l’A.S. 2016-2017

indicati di seguito.

Si resta in attesa di conoscere gli esiti della presentazione dei progetti PON relativi a:

-Biblioteche multimediali;

-Atelier creativi

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PIANO TRIENNALE PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE (aa.ss. 2016/2019)

La formazione del personale scolastico durante tutto l’arco della vita professionale è un fattore decisivo per il miglioramento e per l’innovazione del sistema educativo italiano. La crescita del Paese (e del suo capitale umano) richiede un sistema educativo di qualità, che guardi allo sviluppo professionale del personale. La legge 107/2015 interviene a sostegno di questa politica proponendo un nuovo quadro di riferimento per lo sviluppo professionale di tutti gli operatori della scuola. In particolare, la formazione in servizio del personale docente, “obbligatoria, permanente e strutturale” (comma 124), è un dovere professionale oltre che un diritto contrattuale. In primo luogo, è la stessa legge 107/2015 a riconoscere che la partecipazione ad azioni formative, con una pluralità di scelte possibili, deve fare riferimento alla comunità scolastica, nello specifico al Piano Triennale dell’Offerta Formativa, che deve contenere al suo interno anche la previsione delle azioni formative che l’istituto si impegna a progettare e a realizzare per i propri docenti (e per tutto il personale), in forma differenziata in relazione ai bisogni rilevati. Il Rapporto di autovalutazione (RAV), ha individuato gli obiettivi di miglioramento che la comunità scolastica intende realizzare nei successivi tre anni. Le analisi interne al RAV sono la base di partenza per il Piano di Miglioramento e la formazione del personale come una leva per perseguire con successo la strategia di sviluppo e miglioramento dell’Istituto. Le attività formative programmate risultano : • essere coerenti con le finalità e gli obiettivi posti nel piano triennale dell’offerta

formativa; • innestarsi su quanto emerge dal rapporto di autovalutazione (RAV) in termini di priorità

e di obiettivi di processo; • tenere conto delle azioni individuate nel piano di miglioramento. Il piano di formazione contiene la previsione di massima delle azioni formative da rivolgere, anche in forme differenziate, ad esempio a: • insegnanti impegnati in innovazioni curricolari ed organizzative, prefigurate dall’istituto,

anche in relazione all’implementazione della legge 107/2015, flessibilità didattica, potenziamento dell’offerta formativa, funzionamento del comitato di valutazione, ecc.;

• gruppi di miglioramento, impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al piano di miglioramento;

• docenti coinvolti nei processi di digitalizzazione e innovazione metodologica, nel quadro delle azioni definite nel PNSD;

• docenti neoassunti in relazione ai processi interni di accoglienza e prima

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

professionalizzazione; • consigli di classe, docenti e personale nei processi di inclusione e integrazione. La scuola è in grado, così, di costruire un “circolo virtuoso” poiché, a partire dal feedback dei dati del RAV e dalle azioni previste nei piani di miglioramento, può disporre di uno strumento che consente una connessione ed un allineamento tra lo sviluppo e il miglioramento della scuola e lo sviluppo professionale del personale docente. Il nostro Piano è stato realizzato in rapporto alle seguenti motivazioni: - sono stati presi in considerazione i risultati emersi dal Rapporto di autovalutazione

(RAV) nonché gli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti; - si è valutata l’ esigenza formativa dei docenti tramite questionario on line, la cui

relazione si allega:

RELAZIONE CONSUNTIVA Analisi dei bisogni formativi

Le indicazioni rilevate dalla tabulazione dei dati sono le seguenti:

o ha risposto al questionario solo il 52% dei docenti dell’Istituto Comprensivo; o hanno partecipato alla rilevazione soprattutto i docenti di Scuola Primaria con il 52% degli

intervistati; o l’84% dei docenti è interessato a svolgere corsi di aggiornamento durante quest’anno scolastico; o una percentuale di docenti superiore al 50% desidera svolgerli nella sede di servizio e nel corso del

II quadrimestre.

Le tematiche che hanno ottenuto maggiori preferenze sono: • utilizzo di tecnologie multimediali (34%); • processi di insegnamento/apprendimento (16%); • didattica alunni in difficoltà (14%).

Area psico relazionale: Individuazione situazioni critiche di apprendimento (26%); Dinamiche relazionali e di gruppo (20%); Gestione strategie comunicative e interazione insegnante alunno (13%).

Area disciplinare: Linguistico umanistica (53%): Matematica (17%): Scientifica (12%).

Area artistico ricreativa: Teatro (50%); Attività manipolativa (26%); Musicoterapia (16%).

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Dall’analisi dei dati è emerso che: o il 44% dei docenti preferisce un corso di aggiornamento/formazione con un’impostazione pratico-

applicativa; o il 38% con un’impostazione teorico pratica; o solo il 12% un’impostazione teorica ,con dibattiti dell’esperto; o il 66% dei docenti si è espresso a favore di un corso formazione/aggiornamento periodico; o il 30% gradirebbe un corso intensive; o il 75% ritiene sia utile monitorare e valutare il corso di aggiornamento con materiale specifico; o il 12% lo ritiene poco utile.

- dopo aver considerato le priorità nazionali indicate nel Piano Nazionale della

Formazione, al fine di: promuovere l'offerta formativa, dirigendo attività progettuali curriculari ed

extracurriculari verso l’affermazione del curricolo per competenze; migliorare le perfomance degli alunni in matematica, italiano e inglese; ridurre la variabilità dei risultati tra le classi; sviluppare la cultura della valutazione, volta alla condivisione di criteri, che preveda

azioni di monitoraggio e di analisi delle performance; sostenere l’ampliamento e la diffusione dell’innovazione didattico-metodologica; favorire il sistema formativo integrato sul territorio mediante la costituzione di reti,

partenariati, accordi di programma, protocolli d’intesa; promuovere azioni funzionali allo sviluppo della cultura della sicurezza,

si è previsto il seguente piano di formazione per il personale docente: la didattica per competenze; la programmazione e la valutazione delle competenze; didattica laboratoriale; didattica dell’inclusione: modalità di intervento e nuove tecnologie (progetto in rete); seminari e convegni sull’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva; seminari e convegni sull’ambiente; libera adesione dei docenti a corsi organizzati dall’Amministrazione Scolastica

(MIUR, USR, UST) o da Enti Accreditati.

Sicurezza Docenti e ATA Informativa sulla sicurezza a tutto il personale; aggiornamento RLS; aggiornamento addetto al s.p.p.; corso primo soccorso; corso antincendio.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Per quanto riguarda il personale ATA, dovendo adeguare le competenze possedute per l’applicazione del Codice dell’Amministrazione Digitale ai sensi del d.lgs. N. 82/2005 e s. m. e i., è stata organizzata la formazione su: La dematerializzazione dei processi amministrativi.

Saranno avviate, inoltre, attività di formazione connesse al PNSD (iscrizione in piattaforma

di n.10 docenti dell’Istituto) e a partire da gennaio 2017, nell’ambito del Progetto Dislessia

Amica sarà disponibile, gratuitamente, per il nostro istituto un percorso formativo rivolto a

30 docenti, la cui finalità è quella di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche,

operative e organizzative necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per gli alunni con

Disturbi Specifici di Apprendimento.

RETI

In adempimento a quanto previsto dagli artt.70 e 71 della legge 107/2015 che prevedono le

Collaborazioni con reti di scuole, il nostro Istituto ha aderito alla Rete Ambito 2 pertanto, i

docenti potranno seguire i seguenti percorsi di formazione previsti dalla stessa su:

- Autonomia Organizzativa e didattica.

- Didattica per competenze e innovazione metodologica.

- Competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento.

- Competenze di lingua straniera.

- Inclusione e disabilità.

- Coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile.

- Integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale.

- Valutazione e miglioramento.

Mentre, con il di Solofra – Avellino - “Istituto Superiore II grado

Ronca”, alcuni docenti sono già stati iscritti ai seguenti corsi di formazione:

• integrazione degli alunni in situazione di handicap o con DSA o disturbi da

iperattività (ADHD);

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

• Progetto: “No Difference”, progetto “Tecnobes 2020 didattica & innovazione

percorsi N.EE.T. l’ABA per tutti”;

• BULLISMO.

Le azioni del piano di formazione saranno monitorate, in itinere, al fine di permettere una

costante riflessione sui processi formativi, per potenziare gli stessi e favorire il benessere del

personale, aiutando ciascuno a migliorare le proprie condizioni di vita professionale.

FINALITA’ DELLA FORMAZIONE

Ripercussioni positive sulla scuola come primo presupposto per la crescita professionale.

Formazione come sostegno all’innovazione in corso e come investimento per elevare la qualità

dell’istruzione.

Fruizione di tutte le opportunità di ricerca e di sviluppo per migliorare l’offerta formativa

dell’istituto.

Collaborazione con reti di scuole, enti ed istituti esterni come condizione per migliorare la

qualità delle iniziative.

Arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal contesto

dell’autonomia, allo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento (saperi essenziali, curricoli

disciplinari, linguaggi non verbali, tematiche trasversali), ai metodi e all’organizzazione

dell’insegnare, all’integrazione delle tecnologie nella didattica e alla valutazione degli esiti

formativi.

Valorizzazione in senso formativo del lavoro collegiale degli insegnanti.

Promozione della cultura dell’innovazione e promozione di progetti di ricerca e sperimentazione

che la scuola mette in atto.

OBIETTIVI

Promozione della cultura della formazione.

Risposta ai bisogni del Territorio attraverso l’arricchimento dell’offerta formativa.

Azione di regolazione continua per garantire coerenza complessiva con le scelte del POF.

Acquisizione di metodologie adeguate per la promozione del successo formativo.

Acquisizione di metodologie adeguate per la gestione dei fenomeni di dispersione scolastica.

Incremento delle strategie finalizzate alla promozione del successo scolastico.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

Risposta ai bisogni degli alunni con bisogni educativi speciali.

Definizione di azioni per migliorare le relazioni, la partecipazione attiva, il confronto

INDICATORI

Arricchimento delle competenze professionali.

Valorizzazione delle competenze e delle esigenze specifiche dei singoli docenti.

Valorizzazione delle esperienze di formazione svolte dai singoli docenti o gruppi.

Acquisizione di competenze strategiche per la promozione di cambiamenti nella didattica delle

singole discipline.

Individuazione all’interno dei percorsi formativi di risorse e proposte didattiche effettivamente

spendibili all’interno della propria disciplina.

Aumento della competenza di gestione della classe e delle relazioni interpersonali.

Diffusione e disseminazione delle pratiche innovative all’interno dell’azione didattica.

Il piano di formazione è stato approvato nella seduta del Collegio dei docenti del 25 gennaio 2016

e, in pari data, dal Consiglio di Istituto.

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

PROGETTI

DESTINATARI

FINALITA’

COLLABORAZIONI INTERNE ED

ESTERNE

CONTINUITÀ

Alunni della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado

Il progetto vuole comunicare e realizzare un vero “ponte” di esperienze condivise e continuità formativa che accompagni l’alunno nel passaggio ai diversi ordini di scuola facenti parte l’Istituto e allo stesso tempo promuovere e favorire esperienze di interazione didattica che seguano principi e modalità di continuità e verticalizzazione.

Docenti interni e docenti delle scuole secondarie di 2° grado.

ORIENTAMENTO

Alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia, della classe quinta primaria e della classe terza della scuola secondaria di primo grado.

1.Sviluppare in tutti gli alunni competenze specifiche orientative. 2. Promuovere per tutti gli studenti interventi di informazione, preparazione ed educazione alle scelte scolastico/professionali 3. Favorire la continuità tra I.C e IIS. Partecipazione a gruppi di alunni delle classi terze a stage e laboratori presso gli IIS. 4. Somministrazione del questionario Magellano Junior. 5. Garantire agli studenti in difficoltà un'attività di tutorato personalizzato finalizzata alla prevenzione dell'insuccesso scolastico e di un accompagnamento nel percorso scelto. 6.Informare le famiglie sull'Offerta formativa degli Istituti di istruzione secondaria attraverso il

Docenti interni e docenti delle scuole secondarie di 2° grado.

3

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

sito della Scuola (materiale illustrativo, guide, date degli open day ecc. )

7. Monitoraggio attraverso questionari online- Genitori-Alunni.

“NON PERDIAMOLI DI

VISTA” Orientamento e

monitoraggio esiti alunni

Ex alunni dell’Istituto

ORIENTARE attraverso una didattica orientativa tesa a sviluppare competenze e abilità di base che favoriscono i prerequisiti per un orientamento consapevole ed efficace: MONITORARE avviando una raccolta sistematica di informazioni e dati oggettivi relativi agli esiti dei nostri alunni nel prosieguo degli studi al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado. Nel progetto saranno coinvolti gli alunni, i docenti e i genitori degli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di primo e secondo grado.

Docenti interni e docenti esterni.

“L’ALTERNATIVA C’È”

Attività alternative

alla religione

cattolica

Alunni che non si avvalgono della religione cattolica

Il progetto intende contribuire alla formazione integrale della persona, promuovendo la valorizzazione delle differenze ed il superamento della tendenza all’omologazione culturale, attraverso la riflessione sui temi dell’amicizia, della solidarietà, della diversità e del rispetto degli altri e sviluppando atteggiamenti che consentano di prendersi cura di se stessi, degli

Docenti interni.

4

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

altri e dell’ambiente.

“ENGLISH IS FUNNY”

Alunni di 5 anni della scuola dell’infanzia

Approccio all’ apprendimento della lingua inglese attraverso attività stimolanti e divertenti che sensibilizzino gli alunni ad un codice linguistico diverso dal proprio e li prepari all’ apprendimento negli anni successivi.

Docenti interni

“Primary school english course”

Alunni delle classi 5^ della scuola primaria

Obiettivo del progetto è il conseguimento della certificazione Cambridge.

Docenti interni ed esaminatori esterni

Certificazione esterna di lingua

inglese

Alunni delle classi 3^ della scuola secondaria di 1° grado

Obiettivo del progetto è il conseguimento della certificazione Cambridge.

Docenti interni ed esaminatori esterni

“Libriamoci 2016”

Alunni di tutte le classi dell’Istituto

Finalità del progetto è avvicinare i ragazzi alla lettura in modo spontaneo e divertente e alla consapevolezza della sua funzione formativa, volta all’arricchimento del pensiero e allo sviluppo delle potenzialità

Docenti interni

5

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

espressive. Creazione di una classe virtuale sulla piattaforma edmodo; evento finale all’interno di “Maggio dei libri”.

Laboratorio di

matematica

Alunni della scuola secondaria di 1° grado

Sviluppare il pensiero di intuizione, di ipotesi e deduzione, di controllo e di verifica anche in vista della partecipazione ai giochi olimpici della matematica.

Docenti interni

“Abbelliamoci”

Alunni della scuola secondaria di 1° grado

Realizzare percorsi formativi per favorire l’integrazione. Realizzare murales negli spazi comuni dei vari plessi scolastici. Realizzare un archivio storico artistico e letterario all’interno dei vari plessi con la catalogazione e la realizzazione di una biblioteca. Creare un laboratorio artistico a supporto della disciplina arte e immagine per la realizzazione di manufatti. Partecipare alla realizzazione delle varie manifestazioni scolastiche che si terranno nei vari plessi scolastici.

Docenti interni

Progetto potenziamento

“Insieme in musica”

Alunni della scuola secondaria di 1° grado

Sottolineare il valore interdisciplinare della musica che, in quanto mezzo di comunicazione e

Docenti interni di musica e di strumento

6

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

di espressione, interagisce costantemente con altre arti ed è aperta agli scambi con i vari ambiti del sapere. Ciascun ambito è funzionale al conseguimento delle competenze chiave.

Il corpo in gioco

Alunni della scuola dell’infanzia

Promuovere la maturazione dell’identità personale, la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle competenze, il senso di appartenenza ad una comunità.

Docenti interni

“Riciclando”

Tutti gli alunni dell’Istituto

Promuovere comportamenti rispettosi nei confronti dell’ ambiente, sensibilizzando gli alunni alla raccolta differenziata e all’impiego creativo dei materiali riciclati.

Docenti interni

“Acqua fonte di vita”

Tutti gli alunni dell’Istituto

Il progetto vuole essere un'occasione di formazione e riflessione e per diffondere una "cultura dell'acqua". Proiezione del film “Il bacio Azzurro”.

Docenti interni

“Riscopriamo e valorizziamo il

nostro territorio”

Tutti gli alunni dell’Istituto

Sviluppare le conoscenze storico-artistiche e naturali del proprio territorio. Promuovere e valorizzare il patrimonio storico-culturale e artistico. Favorire la riscoperta e il recupero di opere d’arte.

Docenti interni

7

Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

“Legalità e bullismo”

Tutti gli alunni dell’Istituto

Promuovere il benessere psico-fisico e prevenire comportamenti di prepotenza, vittimismo disagio scolastico, attraverso il rafforzamento dell’autostima, lo sviluppo dell' identità personale e l' interiorizzazione di regole di convivenza civile. Per approfondire la tematica si organizzeranno eventi e si terranno incontri con personaggi illustri che potranno approfondire gli argomenti di studio.

Docenti interni

“Teatro”

Tutti gli alunni dell’Istituto

Il progetto si propone di creare uno “spazio magico” in cui i ragazzi possano esprimersi senza quei “vincoli” imposti dall’aula. L’attività verrà svolta a classi aperte per le manifestazioni natalizie e di fine anno.

Docenti interni

“Natale è…”

Tutti gli alunni dell’Istituto

Far cogliere i valori e i significati del natale attraverso canzoni poesie e filastrocche. Durante le manifestazioni natalizie, si organizzeranno mercatini della solidarietà.

Docenti interni

Il Giornalino e il Calendario

Tutti gli alunni dell’Istituto

Migliorare la capacità di interagire tra pari, lavorare per un fine. Migliorare al termine dell’ annualità

Docenti interni

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

progettuale le competenze degli alunni in lingua madre. Sensibilizzare gli alunni all’uso di applicazioni digitali a supporto della narrazione. Migliorare la capacità espressiva degli alunni, la capacità di interagire tra pari, lavorare per un fine e saper utilizzare il digitale in ambito disciplinare.

Avviare il superamento del semplice racconto per una narrazione più complessa che sfrutta le potenzialità comunicative delle diverse forme di testualità.

“Fisco a Scuola”

Alunni della Scuola Secondaria di I grado

Il progetto "Fisco e Scuola", nato nel 2004 in collaborazione con il Ministero dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca, mira a diffondere tra le giovani generazioni il senso della legalità e dei principi costituzionali dell'etica contributiva per consolidare nel tempo comportamenti di tax compliance, ossia di adempimento spontaneo degli obblighi fiscali. Le iniziative di informazione e sensibilizzazione sul tema comprendono: visite guidate agli uffici delle entrate; incontri e seminari nelle scuole; concorso sul tema della legalità fiscale.

Risorse esterne: Agenzia delle Entrate.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

“Innovitae”

Tutti gli alunni dell’Istituto.

L'iniziativa ha lo scopo di promuovere la salute e il benessere collettivo focalizzando l’attenzione sul miglioramento della qualità della vita dei bambini e delle famiglie, creando, col tempo, una sana e duratura abitudine alla prevenzione in età evolutiva. Allo scopo si perverrà, durante la prima fase dell’anno scolastico, ad uno screening completo per la prevenzione dei disturbi visivi, per la prevenzione dentale e mal occlusioni e per la Prevenzione Posturale.

Risorse esterne.

“Programma il

futuro” Coding e pensiero computazionale

Alunni della Scuola Primaria e Secondaria di I grado.

Formare gli studenti ai concetti di base dell'informatica. Introdurre nelle scuole concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (coding), usando strumenti di facile utilizzo e che non richiedono un’abilità avanzata nell’uso del computer.

Docenti interni

“ Pigottiamo, We

love Pigotta Unicef”

Tutti gli alunni dell’Istituto.

Il Progetto mira al consolidamento dei valori quali la generosità, la solidarietà, la tolleranza e la convivenza democratica tra le diverse etnie e religioni.

Docenti interni

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

“Sport ”

Alunni della Scuola Secondaria di I grado.

Assicurare lo svolgimento e la promozione di varie attività sportive e/o espressive, ai fini della promozione della scuola come centro di aggregazione culturale, sociale e civile del territorio, che persegua il miglioramento del benessere psicofisico e delle relazioni sociali di tutti gli studenti. Proporre a tutti gli studenti della scuola tornei e manifestazioni sportive come momento di esperienza, di conoscenza di se stessi e di interiorizzazione dei valori dello sport.

Docenti interni e risorse esterne.

“Sport in classe”

Alunni della Scuola primaria.

Valorizzare l’educazione fisica e sportiva nella scuola primaria per le sue valenze trasversali e per la promozione di stili di vita corretti e salutari, al fine di favorire lo star bene con se stessi e con gli altri nell’ottica dell’inclusione sociale.

Docenti interni e Tutor esterno.

“Frutta nelle scuole”

Alunni della Scuola Primaria.

Promuovere una sana e corretta alimentazione.

Docenti interni e collaboratori scolastici.

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

“Uscite, Visite e Viaggi di istruzione”

Tutti gli alunni dell’Istituto.

Promuovere la socializzazione di esperienze di tipo pratico che sostengano, integrino e arricchiscano.

Docenti interni.

Partecipazione a progetti PON per migliorare gli ambienti di apprendimenti e implementare le dotazioni tecnologiche.

“Scuola al centro”

Per rispondere ai bisogni specifici dei destinatari, il

nostro Istituto articolerà moduli di rinforzo delle

competenze di base – anche con la creazione di nuovi

spazi per l'apprendimento - che si attueranno

attraverso didattiche laboratoriali e utilizzo delle ICT,

aprendo la scuola nel pomeriggio, il sabato, nei tempi

di vacanza, da luglio a settembre. Le attività verranno

svolte nelle aule dove sono presenti le LIM e nei

laboratori informatici e scientifici. Per quanto

riguarda i moduli di attività motoria saranno utilizzate le strutture sportive messe a disposizione dagli Enti

locali. Inoltre, ci si recherà presso i laboratori artigianali locali per apprendere i segreti della tradizione

nello svolgimento dei moduli specifici. L'esperienza, infatti, insegna che i nostri studenti riescono ad

apprendere in maniera più efficace e duratura se il “facilitatore” è in grado di utilizzare una didattica

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

improntata alle nuove tecnologie e sa organizzare un apprendimento “in situazione” - in questo caso

coadiuvato dagli altri attori del territorio.

Si allegano:

• PDM

• Curricolo d’Istituto

• PAI

Documenti presenti sul sito:

• Regolamento d’Istituto

• Carta dei Servizi

• Organizzazione degli Uffici

• Regolamento sulla Decertificazione

• Piano della Performance

• Piano Triennale della Trasparenza

• Regolamento Uscite didattiche, Visite guidate e Viaggi d’Istruzione

• Regolamento d’Istituto attività negoziale

• Regolamento comitato di valutazione

• Regolamento uso LIM

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

• Regolamento applicativo del Limite delle assenze

• Regolamento Bullismo e Cyberbullismo

• Regolamento Organo di Garanzia

INDICE

PREMESSA Pagina 2 IL CONTESTO TERRITORIALE Pagina 4 L’ISTITUZIONE Pagina 7 LA NOSTRA MISSION Pagina 11 LA NOSTRA VISION Pagina 12 LE FONTI NORMATIVE ESSENZIALI CUI SI ISPIRA IL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

Pagina 13

FINALITA’ DELLA L. 107 E COMPITI DELLA SCUOLA

Pagina 14

PRIORITA’, TRAGUARDI ED OBIETTIVI Pagina 14 AREE E OBIETTIVI DI PROCESSO Pagina 16 L’ARTICOLAZIONE DELL’ OFFERTA FORMATIVA

Pagina 17

PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA

Pagina 18

IL CURRICOLO D’ISTITUTO Pagina 19 LA SCUOLA DELL’INFANZIA Pagina 21 LA SCUOLA PRIMARIA Pagina 22 LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Pagina 23 OBIETTIVI EDUCATIVI DIDATTICI TRASVERSALI

Pagina 25

METE FORMATIVE Pagina 24 AREA COMPORTAMENTALE Pagina 25 AREA COGNITIVA Pagina 25 INDIVIDUAZIONE DEI METODI Pagina 25 VALUTAZIONE E VERIFICHE Pagina 27 CRITERI DI VALUTAZIONE Pagina 29 SCUOLA DELL’ INFANZIA Pagina 29 SCUOLA PRIMARIA Pagina 31 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Pagina 32 VALTAZIONE COMPORTAMENTO PRIMARIA

Pagina 33

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Piano triennale dell’offerta formativa 2016/2019

VALTAZIONE COMPORTAMENTO SECONDAIA I GRADO

Pagina 35

LE COMPETENZE IN USCITA Pagina 38 CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE Pagina 39 EDUCAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITA’ E PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE

Pagina 41

PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE Pagina 43 VALUTAZIONE ESTERNA Pagina 58 AUTOVALUTAZIONE EFFICACIA EDUCATIVA

Pagina 59

IL NOSTRO PNSD Pagina 60 PIANO TRIENNALE PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE

Pagina 64

RETI DI SCUOLE Pagina 67 PROGETTUALITA’ DELL’ISTITUTO Pagina 70 PROGETTI PON Pagina 80

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