PIANO STRATEGICO DI RIQUALIFICAZIONE … Aziendali/PRR/ASL 11 vercelli/ASL 11... · quale la spesa...

70
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PIEMONTE AZIENDA SANITARIA LOCALE 11 VERCELLI PIANO STRATEGICO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA E DI RIEQUILIBRIO ECONOMICO – FINANZIARIO PRR 2008 - 2010 Versione 15/10/2007

Transcript of PIANO STRATEGICO DI RIQUALIFICAZIONE … Aziendali/PRR/ASL 11 vercelli/ASL 11... · quale la spesa...

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PIEMONTE

AZIENDA SANITARIA LOCALE 11 VERCELLI

PIANO STRATEGICO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA

E DI RIEQUILIBRIO ECONOMICO – FINANZIARIO

PRR 2008 - 2010

Versione 15/10/2007

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 2 di 70

INDICE

PREMESSA pag. 3

Il contesto ambientale e istituzionale pag. 3 Condizione economico-organizzativa pag. 7 Assetto organizzativo anno 2007 pag. 8

PARTE I – OBIETTIVI ASSISTENZIALI

1. Riorganizzazione dei processi assistenziali e de lle attività di prevenzione pag. 17 1.1. Attività di prevenzione e promozione della salute pag. 17 1.2. Programmi di screening dei tumori pag. 18 1.3. Organizzazione distrettuale e governo dei processi assistenziali pag. 20 1.4. Attivazione di Gruppi di Cure Primarie (GCP) pag. 21 1.5. Miglioramento dell’appropriatezza pag. 22

1.5.1. Appropriatezza prescrittiva farmaceutica territoriale ed ospedaliera pag. 23 1.5.2. Appropriatezza delle richieste di prestazioni pag. 24

1.6. Miglioramento dei meccanismi di accesso del paziente ai servizi sanitari pag. 26 1.6.1. Completamento dell’organizzazione a CUP e attivazione prenotazione a distanza (call center) pag. 26 1.6.2. Facilitazione e semplificazione dell’accesso alle prestazioni sanitarie attraverso lo sviluppo dello “Sportello Unico” pag. 26 1.6.3. Prenotazione presso farmacie pag. 27 1.6.4. Consegna referti a domicilio pag. 27 1.6.5. Portale del Medico di Medicina Generale pag. 27 1.6.6. Interventi sulle modalità di erogazione delle prestazioni pag. 28

1.7. L’ospedale per intensità di cura pag. 29 1.8. Continuità assistenziale e organizzazione della residenzialità pag. 35 1.9. Dipartimento di salute mentale pag. 42 1.10. Riorganizzazione dei servizi di Laboratorio pag. 43 1.11. Information Tecnology pag. 46 1.12. Sviluppo di logiche di Health Tecnology Management e Health Tecnology Assessment (HTM/HTA). Programmazione degli investimenti in tecnologie biomediche pag. 47 2. Assistenza farmaceutica territoriale, integrativ a e protesica pag. 47

PARTE II – RIORDINO ATTIVITA’ 3. Riordino della struttura organizzativa e delle d otazioni organiche pag. 48 3.1. Azioni programmate per l’integrazione interaziendale nell’ambito dell’AFS2 pag. 48 3.2 Riordino della struttura organizzativa aziendale pag. 53 4. Rimodulazione della rete dei presidi pag. 61

PARTE III – CE PREVENTIVO 2008-2010 pag. 66 PARTE IV – PREVENTIVO COSTI PER FUNZIONE 2008-2010 pag. 69 PARTE V – EVOLUZIONE DOTAZIONE PERSONALE 2008-2010 pag. 69

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 3 di 70

PREMESSA

Il contesto ambientale e istituzionale L’ASL 11 insiste sul territorio della Provincia di Vercelli comprendendo 92 Comuni, tra

cui il Capoluogo di Provincia, con una popolazione complessiva al 31.12.2006 di 174.566 residenti, compresa una quota di extracomunitari, iscritti al SSN, di circa 7500 persone (al quale va aggiunto il fenomeno degli irregolari stimato in circa 1000 persone), come si evince dalla seguente tabella:

Popolazione Età maschi femmine totale

0-5 4.132 3.878 8.010 6-13 5.561 5.111 10.672 14-64 56.806 55.252 112.058 65-74 10.011 11.941 21.952 >=75 7.828 14.046 21.874

Totale 84.338 90.228 174.566 La provincia ha una superficie complessiva di 2.087 kmq. Di questi, l'area di Vercelli

comprende il 59,4% del totale e la restante area il 40,6%. Complessivamente la superficie della provincia è l'8,2% di quella dell'intero Piemonte.

Le strade provinciali hanno una lunghezza complessiva di km. 754 di cui km. 602 in pianura e km. 152 in montagna. La provincia è attraversata nella zona Sud da autostrade che ne garantiscono buoni collegamenti.

Nel territorio provinciale è presente una comunità montana, la Comunità Montana Valsesia, che ha sede a Varallo e comprende 30 Comuni.

Nell’assetto organizzativo sanitario è inserita all’interno dell’area sovrazonale (ex

quadrante) 2 e confina con le seguenti Aziende: ASL 7, ASL 12, ASL 13, ASL 14, ASL 21 e Regione Lombardia.

Con il Piano Strategico di Riqualificazione dell’Assistenza e di Riequilibrio Economico Finanziario PRR 2006-2007, di cui la Giunta Regionale ha preso atto con la D.G.R. n. 73 – 4802 del 4.12.2006, l’ASL 11 di Vercelli ha intrapreso un percorso di riqualificazione dell’assistenza, attraverso la definizione di obiettivi assistenziali finalizzati a migliorare l’efficacia del sistema, e di riorganizzazione della rete dei servizi e dei presidi finalizzata al miglioramento dell’efficienza e al perseguimento dell’obiettivo dell’equilibrio economico finanziario.

In tale contesto la predisposizione del PRR 2008-2010 si pone come naturale prosecuzione del processo di riorganizzazione già avviato in conseguenza del quale l’Azienda ad oggi comprende: 3 strutture ospedaliere (Vercelli, Borgosesia, Gattinara) per complessivi 418 PL, 1 presidio sanitario polifunzionale (Santhià), 2 Case di Cura private accreditate (Vercelli e Moncrivello) per complessivi 200 PL e territorialmente è suddivisa in 3 distretti (Vercelli, Santhià – Gattinara, Montano Borgosesia – Varallo), anche se dal punto di vista organizzativo sono già stati ricondotti a due (Vercelli-Santhià; Borgosesia-Gattinara). Il distretto di Borgosesia comprende anche la Comunità Montana della Valsesia.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 4 di 70

Per quanto concerne l’assistenza residenziale e semiresidenziale sono presenti 4 R.S.A. a gestione diretta per complessivi 126 posti letto.

Il tasso di ospedalizzazione grezzo è pari a circa il 200 ‰ abitanti. Occorre tenere presente che la percentuale di residenti ultra 65enni sul totale della

popolazione è di circa il 25% con un indice di vecchiaia del 218 per mille.

ASL 11 VERCELLI - RIEPILOGO DATI DI ATTIVITA'

ATTIVITA' 2005 2006 I SEM 07

RICOVERI ORDINARI

Totale Casi DO 17.148 16.325 7.521

Peso Medio DO 1,28 1,3 1,31

Degenza Media DO 7,57 7,43 6,93

DAY HOSPITAL

Casi DH 7.324 7.210 3.007

Accessi DH 22.130 21.876 4.693

Accessi Pronto Soccorso 64.424 51.486 29.001

di cui Codici Bianchi 12% 11% 7%

Prestazioni Ambulatoriali per esterni 2.182.049 2.208.612 1.169.573

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 5 di 70

Primi 10 DRG - Ospedale di Vercelli DRG 2005 - 2005 039 - Interventi su cristallino con o senza vitrectomia 1.419 410 - Chemioterapia 501 373 - Parto vaginale senza diagnosi complicanti 456 266 - Trapianto pelle e/o asportaz. tessuto escl. ulcera pelle o cellulite senza cc 415 381 - Aborto con dilatazione e raschiamento mediante isterosuzione o isterotomia 344 391 - Neonato normale 343 162 - Interventi per ernia inguinale e femorale eta' >17 senza cc 325 014 - Disturbi cerebrovascolari specifici escl. tia 310 127 - Insufficienza cardiaca e shock 288 112 - Interventi cardiovascolari percutanei 279

DRG 2006 - 2006 039 - Interventi su cristallino con o senza vitrectomia 1.339 410 - Chemioterapia 553 373 - Parto vaginale senza diagnosi complicanti 444 391 - Neonato normale 375 266 - Trapianto pelle e/o asportaz. tessuto escl. ulcera pelle o cellulite senza cc 369 381 - Aborto con dilatazione e raschiamento mediante isterosuzione o isterotomia 345 162 - Interventi per ernia inguinale e femorale eta' >17 senza cc 304 014 - Disturbi cerebrovascolari specifici escl. tia 299 371 - Taglio cesareo senza cc 290 294 - Diabete eta' >35 286

I SEM 07 039 - Interventi su cristallino con o senza vitrectomia 506 373 - Parto vaginale senza diagnosi complicanti 219 391 - Neonato normale 191 381 - Aborto con isterosuzione o isterotomia 188 266 - Trapianto pelle e/o asportaz. tessuto escl. ulcera pelle o cellulite senza cc 161 359 - Interventi utero e annessi non per tum. maligno senza cc 153 014 - Disturbi cerebrovascolari specifici escl. tia 149 162 - Interventi per ernia inguinale e femorale eta' >17 senza cc 137 410 - Chemioterapia 130 371 - Taglio cesareo senza cc 129

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 6 di 70

Primi 10 DRG - Ospedale di Borgosesia 2005 - 2005 119 - Legatura e stripping vene 323 373 - Parto vaginale senza diagnosi complicanti 250 381 - Aborto con dilatazione e raschiamento mediante isterosuzione o isterotomia 244 391 - Neonato normale 235 364 – Dilatazione e raschiamento, conizzazione escl. tum. maligno 183 359 - Interventi utero e annessi non per tum. maligno senza cc 159 209 - Interventi maggiori su articolazioni ed arti 158 151 - Lisi aderenze peritoneali senza cc 154 229 - Interventi mano o polso escl. interventi maggiori articolaz. senza cc 144 371 - Taglio cesareo senza cc 140

2006 - 2006 373 - Parto vaginale senza diagnosi complicanti 256 119 - Legatura e stripping vene 252 391 - Neonato normale 230 381 - Aborto con dilatazione e raschiamento mediante isterosuzione o isterotomia 230 127 - Insufficienza cardiaca e shock 197 364 - D&c, conizzazione escl. tum. maligno 175 359 - Interventi utero e annessi non per tum. maligno senza cc 170 151 - Lisi aderenze peritoneali senza cc 141 209 - Interventi maggiori su articolazioni ed arti 137 371 - Taglio cesareo senza cc 133

I SEM 07 119 - Legatura e stripping vene 131 373 - Parto vaginale senza diagnosi complicanti 118 391 - Neonato normale 114 381 - Aborto con dilatazione e raschiamento mediante isterosuzione o isterotomia 105 127 - Insufficienza cardiaca e shock 94 359 - Interventi utero e annessi non per tum. maligno senza cc 89 364 - Dilatazione e raschiamento mediante, conizzazione escl. tum. maligno 85 162 - Interventi per ernia inguinale e femorale eta' >17 senza cc 82 209 - Interventi maggiori su articolazioni ed arti 70 184 - Esofagite, gastroenterite e miscell. disturbi digestivi eta' 0-17 68

Dall’analisi dei dati emerge una suddivisione dei ricoveri per fasce di età secondo la seguente composizione:

• ultra65: 50% • 14-64 anni: 40% • 0-13 anni: 10%

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 7 di 70

con una percentuale dei pazienti ultra65 pari o superiore al 70% nei reparti di cardiologia, medicina generale, anestesia e rianimazone e pneumologia. Condizione economico-organizzativa

Rispetto alla situazione evidenziata nel PRR 2006-2007, dall’analisi dei dati sull’attività svolta, emergono le seguenti considerazioni:

• In termini di incidenza del finanziamento integrativo la gestione 2006 ha portato un miglioramento dell’ASL 11 di Vercelli rispetto al 2005, ma lo scostamento rispetto alla media regionale evidenzia la possibilità di ulteriori spazi di recupero.

• Per quanto riguarda il Sistema di Emergenza Sanitaria Territoriale 118, per il quale la spesa permane più alta dello standard regionale, essendo correlata ad un’organizzazione che si discosta nettamente dagli altri sistemi attivi nella Regione Piemonte, è prevista la realizzazione dal 2008 di un progetto di riorganizzazione che tenda al riequilibrio.

• Sul fronte del governo della domanda sanitaria, elemento evidenziato come estremamente critico nel precedente piano strategico, si è iniziato un percorso di analisi della stessa, che ha ispirato, tra l’altro, il Piano attuativo per il governo delle liste di attesa recentemente approvato (marzo 2007), in vista di un sempre maggiore controllo degli elementi che incidono sulla formazione della domanda, e che si avvarrà inoltre dei servizi di Epidemiologia di riferimento regionale.

• Per quanto riguarda la struttura dell’offerta ed il consumo di prestazioni, si è intrapreso un percorso di miglioramento dell’appropriatezza nella richiesta di prestazioni, in particolare a livello ospedaliero, che ha generato da una parte una diminuzione delle prescrizioni interne e, dall’altra, una maggiore tempestività nella risposta alla domanda sanitaria. Il percorso di cambiamento su questo aspetto è tuttavia solo all’inizio ed occorre quindi proseguire sulla strada intrapresa.

• È stato inoltre intrapreso un percorso di razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse umane correlato alla revisione dell’organizzazione così come dettagliato nel paragrafo seguente.

• Sulla criticità della spesa farmaceutica in crescita sono stati intrapresi dei progetti di monitoraggio della spesa e di sensibilizzazione dei MMG/PLS.

• Sul fronte della continuità assistenziale tra ospedale e territorio si sta implementando il modello organizzativo per “intensità di cure” proposto con il PRR 2006-2007 (vedi schema seguente). Sono da interpretare in quest’ottica le modifiche organizzative quali l’istituzione del reparto di Cure Intermedie presso il presidio di Vercelli e la riconversione del presidio ospedaliero di Santhià in presidio sanitario polifunzionale comprendente una RSA ad alta intensità assistenziale e riabilitativa (attualmente 24 PL), l’attivazione di un Hospice (10 PL) presso la sede di Gattinara.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 8 di 70

DEGENZA

PER “INTENSITA’ DI CURE” E “CONTINUITA’ ASSISTENZIA LE”

OSPEDALE

DISTRETTO

• ALTA INTENSITA’

• CURE INTEMEDIE

• POSTI LETTO AD ALTA INTENSITA’ASSISTENZIALE E RIABILITATIVA(massimo 60 giorni)

• HOSPICE

• POSTI LETTO A GESTIONE MMG

PRESIDIO SANITARIO POLIFUNZIONALE

• R.S.A.

• R.A.F.

• Sul fronte dell’offerta assistenziale, che al momento presenta ancora caratteri di frammentarietà, sia a livello ospedaliero che territoriale, si sta procedendo alla revisione delle strutture organizzative, così come sarà esplicitato nella parte relativa al riordino della attività, anche in relazione ad una razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse umane ed alla revisione dei processi organizzativi che troverà definizione con la predisposizione del nuovo piano di organizzazione.

Assetto organizzativo anno 2007

Già precedentemente al PRR 2006-2007 erano state apportate alcune modifiche organizzative ritenute inderogabili e migliorative sia nell’ambito delle attività tecnico-amministrative (accorpamento di strutture complesse dedicate ad attività omogenee) sia nell’ambito delle attività sanitarie (riduzione del numero dei Dipartimenti Ospedalieri e razionalizzazione dell’assetto di alcune strutture). Il PRR 2006-2007 è stato impostato su un modello organizzativo centrato sull’appropriatezza assistenziale ed organizzativa nell’ottica dell’integrazione tra ospedale e territorio. I provvedimenti attuativi del PRR assunti da dicembre 2006 ad oggi hanno inciso profondamente sugli assetti organizzativi aziendali. In particolare si evidenziano le seguenti azioni:

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 9 di 70

Valenza aziendale • si è proceduto al superamento del Dipartimento del Farmaco ed alla

conseguente allocazione delle Strutture Complesse di Farmaceutica Territoriale e Farmacia Ospedaliera in Staff al Direttore Sanitario d’Azienda.

• il Servizio Infermieristico, Tecnico Sanitario e della Riabilitazione è stato identificato quale Struttura Semplice in Staff al Direttore Sanitario d’Azienda.

Assistenza collettiva La S.C. Medicina Legale è stata ricondotta al dipartimento di Prevenzione.

Assistenza distrettuale

• Pur permanendo l’opportunità di articolare l’organizzazione su 2 sedi distrettuali, Vercelli-Santhià e Borgosesia-Gattinara-Varallo, attualmente i Distretti sono ancora 3 essendo la loro identificazione subordinata alla determinazione della Conferenza dei Sindaci (gestiti dal punto di vista organizzativo interno attraverso due strutture)

• Si è proceduto alla soppressione del Dipartimento di Assistenza Territoriale, il SAST è stato ridefinito in “cure primarie” e sono state ricondotte all’ambito territoriale la S.C. RRF e la S.C. Lungodegenza convertita in S.C. Residenzialità e Anziani;

• Il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata è stato riorganizzato attraverso il progressivo passaggio dell’attività da gestione esterna a gestione diretta da parte di personale dipendente. Si è proceduto ad una completa rivalutazione dei casi nell’ottica dell’ottimizzazione delle prestazioni e delle risorse impiegate. A far data dal 1° settembre 2007 è cessata completame nte l’esternalizzazione del servizio con la contemporanea assunzione di n. 12 operatori fisioterapisti.

• Nell’ambito del Dipartimento di Salute Mentale è stata avviata la riorganizzazione dell’area della residenzialità per il superamento dell’ospedale psichiatrico. In attesa della realizzazione della Comunità Protetta presso la sede di Gattinara la Comunità Protetta di tipo B collocata nell’Ex-Ospedale Psichiatrico di Vercelli è stata soppressa ed i pazienti sono stati temporaneamente trasferiti in altre strutture ubicate sul territorio di competenza dell’azienda o in ambito regionale. E’ previsto inoltre il trasferimento, entro il 31/12/2007, del Centro Diurno, da ubicarsi nella zona urbana della città di Vercelli mentre lo spostamento del Centro di Salute Mentale dall’Ex-Ospedale Psichiatrico all’interno del presidio ospedaliero di Vercelli avverrà il primo semestre 2008.

• Il progetto di inserimento dell’attività del servizio di “continuità assistenziale” all’interno del Sistema 118 è in corso di valutazione ed organizzazione. L’attività del 118, attualmente dislocata presso l’Ex-Ospedale Psichiatrico verrà trasferita all’interno del Presidio Ospedaliero di Vercelli, consentendo così la completa dismissione della predetta struttura in quanto fatiscente.

Presidio Sanitario Polifunzionale - SANTHIA’ • Il Presidio Ospedaliero di Santhià è già stato convertito in Presidio Sanitario

Polifunzionale per garantire prestazioni sanitarie ambulatoriali e assistenza residenziale. I preesistenti reparti ospedalieri di Lungodegenza e RRF (54 posti letto complessivi) sono stati convertiti in RSA a gestione diretta ad alta intensità

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 10 di 70

assistenziale e riabilitativa a totale carico del SSR nell’ambito del percorso di continuità assistenziale ex DGR 72-14420 del 20.12.2004. Attualmente sono stati attivati i primi 24 PL nelle more del completamento degli interventi di adeguamento strutturale.

• L’attuale attività codificata quale Country Hospital (6 PL) verrà rivista nell’ambito della ridefinizione delle attività di cui ai punti precedenti.

• Oltre al mantenimento delle attività ambulatoriali già presenti è stata sviluppata la diagnostica ambulatoriale così da favorire il contenimento dei tempi di attesa. Nello specifico, sono stati mantenuti il Centro Prelievi, con trasferimento dell’attività di Laboratorio presso il presidio di Vercelli, e la Radiologia, che ha differenziato l’offerta assistenziale garantendo prestazioni di radiologia tradizionale, mammografia ed ecografia.

• Si è proceduto alla chiusura del punto di Primo Intervento.

Presidio di Gattinara • Permane nel presidio il reparto ospedaliero di Lungodegenza (22 PL). • E’ stato attivato come previsto un Hospice a gestione diretta di 10 posti letto

unitamente ad un’unità di Cure Palliative. • La comunità protetta di 20 posti letto al momento non è ancora stata attivata. • Al momento è rimasta invariata l’attività ambulatoriale già presente (compresa la

dialisi) e sarà sviluppata la diagnostica ambulatoriale così da favorire il contenimento dei tempi di attesa. Il trasferimento dell’attività di Laboratorio Analisi presso il presidio di Borgosesia, con mantenimento a Gattinara del solo Centro Prelievi, e la diversa organizzazione della Radiologia tradizionale con la previsione della refertazione delle prestazioni da parte del personale di Borgosesia è in corso di definizione in quanto collegata alla chiusura del punto di primo intervento.

• Entro l’anno si prevede inoltre, sentita la comunità locale, la chiusura del Punto di primo intervento con eventuale attivazione di un ambulatorio medico

Assistenza ospedaliera

Il modello organizzativo messo in atto supera il concetto di “reparto” inteso come luogo fisico ristretto di posti letto per “acuzie” e “post-acuzie”. Oltre all’accorpamento delle strutture con meno di 10 posti letto, così da razionalizzare l’uso del personale e delle attrezzature, è stata definita la “gradualità di cure” attraverso l’indentificazione di posti letto specifici dove vengono garantite le prestazioni assistenziali appropriate in funzione delle reali condizioni cliniche dei pazienti. In tale ottica presso il presidio di Vercelli è stata istituita una struttura di Cure Intermedie. Analogo modello organizzativo sarà strutturato nell’ambito del nuovo presidio di Borgosesia. Inoltre i due Presidi ospedalieri di VERCELLI e BORGOSESIA sono stati costituiti in “OSPEDALE UNICO DEL VERCELLESE” su due sedi. L’ospedale unico favorisce la presenza di Strutture omogenee che erogano assistenza sulle due sedi; laddove possibile si è già proceduto a ridurre i duplicati di strutture della medesima disciplina prevedendone una unica che garantisca in

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 11 di 70

modo uniforme l’erogazione delle prestazioni assistenziali; ciò ha riguardato in prima istanza le strutture complesse di:

• Direzione Sanitaria di Presidio • Otorinolaringoiatria • Pediatria (dal 1/12/2007) • Ortopedia (dal 1/11/2007)

Con l’entrata in funzione del nuovo ospedale di Borgosesia si provvederà

all’unificazione delle attuali due strutture di Urologia ed all’ampliamento delle attività sulle due sedi per Dermatologia, Oculistica e Reumatologia.

Le preesistenti tre strutture complesse di Chirurgia sono state ricondotte a

due (una per sede).

Per quanto riguarda l’organizzazione del DEA, si prevede entro l’anno l’istituzione di una struttura complessa di Medicina e Chirurgia d’Urgenza che eroghi l’attività sulle due sedi ospedaliere.

Si è provveduto alla conversione di 2 strutture complesse in strutture semplici: • Dermatologia, con adeguamento dei posti letto dedicati alla disciplina e

incremento dell’attività ambulatoriale. • Microbiologia, con mantenimento dell’attività diagnostica quale settore

della S.C. Laboratorio Analisi, che è stata rinominata in S.C. Laboratorio Analisi Chimico Cliniche e Microbiologia.

Dall’aprile 2007 è stato riorganizzato il Servizio Sociale Aziendale

prevedendo al suo interno tre aree (ospedale-territorio, sert e DSM, consultori). Al fine di creare una rete di collaborazione socio-sanitaria tale da garantire a

tutti i pazienti che ne necessitano un percorso individualizzato di continuità assistenziale, dall’Ospedale al Territorio o al domicilio all’interno del servizio di cui sopra è stato creato uno sportello dedicato, al momento attivo a Vercelli presso la direzione medica di presidio e al più presto replicato presso la sede di Borgosesia.

A seguito dell’attivazione dell’Hospice e dell’UOCP presso Gattinara, è stato

costituito un unico CAS aziendale, mentre l’attività oncologica in regime diurno viene svolta, per l’area nord, presso la sede di Borgosesia.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 12 di 70

Allo stato attuale l’organizzazione aziendale è la seguente: STRUTTURE IN STAFF ALLA DIREZIONE GENERALE

• S.C. Organizzazione e sviluppo risorse umane • S.C. Sistemi informativi ed informatici • S.C. Qualità e URP • S.C. Controllo di Gestione • Ufficio comunicazione • S.S. Coordinamento e gestione attivita’ cup e poliambulatori specialistici e

integrazione ospedale e territorio • S.S. Coordinamento degli screening oncologici

STRUTTURE IN STAFF AL DIRETTORE GENERALE

• S.S. ufficio del medico competente • S.S. prevenzione e protezione

STRUTTURE IN STAFF AL DIRETTORE SANITARIO

• S.S. Servizio infermieristico, tecnico sanitario e della riabilitazione • S.C. Farmacia Ospedaliera PP.OO. Vercelli-Santhià

o S.S. Coordinamento Attività Farmaceutica Ospedaliera –Borgosesia • S.C. Farmaceutica Territoriale

DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO

• S.C. Amministrazione del personale • S.C. Legale – patrimoniale • S.C. Affari generali • S.C. Contabilità economico – finanziaria

DIPARTIMENTO TECNICO LOGISTICO

• S.C. Tecnico • S.C. Provveditorato – economato

OSPEDALE UNICO DEL VERCELLESE DIREZIONE SANITARIA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO

• S.C. Direzione Sanitaria del presidio ospedaliero o S.S. Prevenzione e controllo infezioni ospedaliere o S.S. Programmazione e controllo attività di ricovero

DIP. PER LA CURA DELLE MALATTIE DI LUNGA DURATA

• S.C. Diabetologia • S.C. Neurologia • S.C. Reumatologia

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 13 di 70

DIP. MEDICINA AD INDIRIZZO SPECIALISTICO • S.C. Medicina Generale Vercelli

o S.S. Degenza temporanea presso il DEA o S.S. Cure intermedie

• S.C. Medicina Generale Borgosesia o S.S. Diabetologia o S.S. Interventi residenziali a bassa intensità assistenziale o S.S. Attività epatologiche in ambito infettivo o S.S. Coordinamento attività di Neurologia

• S.C. Nefrologia e Dialisi o S.S. Dialisi Domiciliare o S.S. Gestione del paziente critico nefropatico

• S.C. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva o S.S. Fisiopatologia Digestiva

• S.C. Malattie Infettive o S.S. Malattie sessualmente trasmissibili e malattie del viaggiatore o S.S. Epatologia o S.S. Coordinamento paziente HIV (degenze e domicilio)

• S.C. Pneumologia o S.S. Fisiopatologia respiratoria

• S.C. Oncologia Medica • S.S. Dipartimentale Dermatologia • S.S. Dipartimentale Nefrologia e Dialisi Borgosesia • S.S. Dipartimentale Coordinamento C.A.S. • S.S. Dipartimentale Oncoematologia

DIPARTIMENTO CHIRURGICO

• S.C. Chirurgia Generale Vercelli o S.S. Coordinamento Attività di Chirurgia Vascolare o S.S. Coordinamento di Chirurgia Oncologica

• S.C. Chirurgia Generale Borgosesia o S.S. Endoscopia digestiva chirurgica

• S.C. Otorinolaringoiatria • S.C. Urologia Vercelli • S.C. Urologia Borgosesia • S.C. Oculistica • S.S. Dipartimentale Odontostomatologia • S.S. Dipartimentale Day Surgery Polispecialistico Vercelli • S.S. Dipartimentale Day Surgery Polispecialistico Borgosesia

DIPARTIMENTO DELL’URGENZA/EMERGENZA

• S.C. Anestesia e Rianimazione Vercelli o S.S. Organizzazione delle terapie speciali per l’ospedale senza dolore o S.S. Organizzazione dei percorsi operatori o S.S. Terapia antalgica per la cura del dolore cronico

• S.C. Anestesia e Rianimazione Borgosesia o S.S. Coordinamento attività anestesiologiche sale operatorie

• S.C. Cardiologia Vercelli

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 14 di 70

o S.S. Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione o S.S. U.T.I.C. o S.S. Cardiologia Interventistica

• S.C. Cardiologia Borgosesia o S.S. U.T.I.C.

• S.C. Ortopedia e Traumatologia o S.S. Traumatologia

• S.S. Dipartimentale Pronto Soccorso Vercelli • S.S. Dipartimentale Pronto Soccorso Borgosesia

DIPARTIMENTO DI RADIODIAGNOSTICA

• S.C. Radiodiagnostica Vercelli o S.S. Coordinamento attività Ecografia o S.S. Coordinamento attività di Diagnostica Senologica o S.S. Radiodiagnostica Santhià o S.S. Organizzazione e Coordinamento Attività di Risonanza Magnetica

• S.C. Radiodiagnostica Borgosesia o S.S. Radiodiagnostica Gattinara

• S.S. Dipartimentale Fisica Sanitaria • S.S. Dipartimentale Radioterapia

DIPARTIMENTO DIAGNOSTICA DI LABORATORIO

• S.C. Laboratorio Analisi Chimico Cliniche e Microbiologia Vercelli o S.S. Microbiologia o S.S. Coordinamento ed organizzazione urgenze laboratoristiche

• S.C. Laboratorio Analisi Borgosesia o S.S. Laboratorio Analisi Gattinara

• S.C. Immunoematologia e Servizio Trasfusionale • S.C. Anatomia e Istologia Patologica

o S.S. Genetica Medica o S.S. Patologia Ultrastutturale. o S.S. Laboratorio di Anatomia e Istologia Patologica Borgosesia

DIPARTIMENTO DONNA E BAMBINO

• S.C. Ostetricia e Ginecologia Vercelli o S.S. Oncologia Ginecologica e Screening Carcinoma Cervicale a livello

aziendale o S.S. Diagnosi Prenatale o S.S. Percorso Nascita Vercelli e Coordinamento attività ambulatoriale

consultoriale • S.C. Ostetricia e Ginecologia Borgosesia

o S.S. Prevenzione e cura della sterilità Borgosesia – Gattinara e Coordinamento attività ambulatoriale consultoriale

• S.C. Pediatria, Neonatologia e Nido o S.S. Endocrinologia ed Auxologia Pediatrica o S.S. Oncoematologia Pediatrica

• S.C. Neuropsichiatria Infantile Borgosesia o S.S. Neuropsichiatria Infantile Vercelli

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 15 di 70

FUNZIONE TERRITORIALE COORDINAMENTO DISTRETTUALE

• S.C. Distretto di Vercelli • S.C. Distretto di Santhià-Gattinara • S.C. Distretto Montano di Borgosesia-Varallo • S.C. Assistenza Sanitaria Territoriale – Cure Primarie

o S.S. Cure domiciliari o S.S. Assistenza Protesica o S.S. Coordinamento R.S.A. a gestione diretta e Country Hospital di Santhià o S.S. Coordinamento attività Territoriale e Country Hospital di Varallo

• S.C. Psicologia • S.C. Recupero e Rieducazione Funzionale • S.C. Residenzialità e Anziani • S.S. Distrettuale Cure Palliative – Hospice • Ufficio di Vigilanza

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

• S.C. Igiene Alimenti e Nutrizione o S.S. Igiene della Nutrizione

• S.C. Igiene e Sanità Pubblica o S.S. Coordinamento Attività vaccinali e profilassi delle malattie infettive e

delle patologie correlate al turismo/migrazione • S.C. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro • S.C. Medicina Legale

o S.S. Tutela delle attività sportive o S.S. Coordinamento Medicina Legale Vercelli o S.S. Coordinamento Medicina Legale Borgosesia

• S.C. Veterinario Area “A” o S.S. Anagrafe Veterinaria o S.S. Coordinamento attività Sanità animale Polo Sanitario Sud

• S.C. Veterinario Area “B” o S.S. Coordinamento Attività ispettive di macellazione o S.S. Coordinamento Attività ispezione e vigilanza alimenti di origine animale

Polo Sanitario Nord • S.C. Veterinario Area “C”

o S.S. Coordinamento attività ispezione e vigilanza del settore lattiero-caseario o S.S. Nucleo Vigilanza Interarea (afferente alle tre S.C. Veterinario)

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 16 di 70

DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA DELLE DIPENDENZE • S.C. SER.T.

o S.S. Coordinamento Attività Terapia Sostitutiva DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE

• SC Unità Modulare di Psichiatria Vercelli o SS Coordinamento Centro di Salute Mentale o SS Coordinamento Strutture semi-residenziali: Centri Diurni

• SC Unità Modulare di Psichiatria Borgosesia o SS Coordinamento Centro di Salute Mentale o SS Coordinamento Strutture semi-residenziali: Day-hospital territoriale,

Centro Crisi Diurno di Borgosesia, Centri Diurni • S.S. Dipartimentale Coordinamento S.P.D.C. • S.S. Dipartimentale Coordinamento area della residenzialità: Comunità Protetta

Tipo B e gruppi appartamento DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE PER L’EMERGENZA SANITAR IA TERRITORIALE

• S.C. SET 118 o S.S. coordinamento attività rianimatoria base di elisoccorso o Punto di primo intervento Gattinara

Il contesto aziendale descritto sopra richiede, anche alla luce delle indicazioni contenute nella DGR 59-6349 del 05/07/2007 e nella successiva DGR 84-6615 del 30/07/2007, ulteriori interventi, descritti successivamente, in vista del progressivo allineamento alle indicazioni nazionali e regionali e con l’obiettivo strategico di elevare ulteriormente la qualità e l’appropriatezza dei servizi resi alla cittadinanza, in un quadro di riordino delle attività del Servizio Sanitario Regionale, aumentando la capacità di fornire risposte corrette e soddisfacenti ai bisogni sanitari della popolazione, evitando sprechi ed effettuando investimenti coerenti a tali obiettivi.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 17 di 70

PARTE I – OBIETTIVI ASSISTENZIALI

1. Riorganizzazione dei processi assistenziali e de lle attività di prevenzione

1.1. Attività di prevenzione e promozione della sal ute

La tutela e la promozione della salute, quale obiettivo principale individuato dalla

bozza di PSSR 2006-2010, richiede il potenziamento e la riorganizzazione delle attività di prevenzione e promozione della salute secondo modelli che consentano di identificare nell’ambito delle politiche della salute gli obiettivi di salute prioritari e di sviluppare poi gli interventi di prevenzione vera e propria sulla base delle priorità individuate.

Il primo passo operativo è la costruzione dei profili e piani di salute (PePS) a livello

locale, che costituiscono il percorso strategico per consentire agli amministratori pubblici ed alle comunità locali di presidiare in prima persona gli obiettivi di salute influenzabili dalle loro scelte, con particolare attenzione ai determinanti di salute non sanitari.

Nel processo di costruzione dei PePS da parte dell’ente locale l’azienda assicura il

proprio supporto tecnico sia nella fase di elaborazione che di approvazione rendendo disponibili le informazioni epidemiologiche della popolazione di riferimento.

E’ intendimento dell’azienda promuovere un percorso sperimentale che veda

coinvolto nella costruzione dei PePS uno dei distretti dell’azienda. Il processo prevede una serie di incontri organizzativi e formativi con il

coinvolgimento degli amministratori locali e degli operatori del distretto. L’avvio sperimentale del processo di costruzione dei PePS sarà accompagnato da

facilitatori di processo (operatori dell’ASL 11 con funzione di promozione e aggregazione) formati nell’ambito di apposito corso regionale al quale ha già partecipato, per l’ASL 11, il referente aziendale per la promozione della salute.

Il Dipartimento di Prevenzione è impegnato nella realizzazione dei progetti di cui al

Piano Regionale di Prevenzione Attiva 2005-2007 e per il cui potenziamento si intendono attivare Gruppi di Progetto al fine di favorire sia il coordinamento all’interno del singolo programma di prevenzione che l’integrazione tra i vari programmi e tra gli attori coinvolti (MMG/PLS, distretti, servizi, dipartimenti, medici e altri operatori ospedalieri), ad esempio sviluppando sinergie con le scuole e le altre comunità locali, e in prospettiva con le equivalenti strutture dell’area sovrazonale, sul fronte della promozione e educazione alla salute.

Con riferimento alla sicurezza alimentare l’ASL 11 ha già definito una proposta, inviata ai competenti uffici regionali nel mese di aprile 2007 nell’ambito della programmazione dell’attività SIAN 2007, di costituzione di un “Ufficio unico per gli stati di allerta” tenuto conto della presenza presso il Dipartimento di Prevenzione di alcuni elementi favorenti quali la presenza di SIAN e Servizio Veterinario area B presso la stessa sede e l’utilizzo di una segreteria dipartimentale comune.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 18 di 70

1.2. Programmi di screening dei tumori

Sulla base della DGR 111-3632 del 2/8/2006 è stato formalizzato con apposita convenzione il Dipartimento interaziendale di Prevenzione Secondaria dei Tumori costituito dall’ASL11 di Vercelli e dall’ASL 12 di Biella con sede presso quest’ultima. Il Dipartimento è composto dal Comitato Tecnico e dall’UVOS (Unità di Valutazione e Organizzazione Screening). Quest’ultima è stata costituita come Struttura Semplice, con sede presso l’ASL 11 di Vercelli, e va a sostituire la preesistente Struttura Semplice in staff alla Direzione Generale “Coordinamento degli screening oncologici”.

Il Dipartimento ha redatto un Piano di ricoversione delle modalità di erogazione dei test di screening all’interno del programma organizzato secondo la DGR 111-3632 del 2/8/2006 che in sintesi si riporta.

1. Analisi dell’esistente I Programmi di screening per i tumori del collo dell’utero e della mammella sono

attivi, nel Dipartimento 5, dal 2000. Le modalità di accesso sono, in via prioritaria la lettera d’invito a firma del MMG, ogni tre anni, per lo screening citologico, ogni due anni, per quello mammografico e l’adesione spontanea tramite prenotazione telefonica al centralino UVOS (unità di valutazione e organizzazione screening).

Il programma di screening per il tumore del colon retto è attivo dal 2004 ed è stato preceduto dalla partecipazione al progetto sperimentale SCORE, dell’ASL 12 e del Fondo Edo Tempia di Biella.

I rapporti tra le due ASL e tra queste ed il Fondo Edo Tempia di Biella, sono regolati da apposite convenzioni.

Il coordinamento dell’attività è assicurato dall’UVOS che per tutti i programmi e con l’ausilio del sistema informativo regionale, svolge le funzioni di competenza, sotto indicate:

- selezione della popolazione obiettivo anche attraverso i rapporti con i MMG e la produzione degli elenchi delle assistite per l’esclusione delle non eleggibili al programma

- organizzazione e gestione di: o inviti, solleciti e richiami della popolazione target o attività di centralino o agende relative ai centri che erogano le prestazioni di I e II livello e follow up

- Fail safe system o verifica dell’adesione alle sessioni di approfondimento diagnostico, di

trattamento e follow up, con solleciti personalizzati (anche attraverso il coinvolgimento del MMG)

- recupero delle cartelle cliniche dalle chirurgie dell'ASL e fuori ASL per il controllo di qualità sui trattamenti effettuati

- monitoraggio degli indicatori di attività e valutazione - programmazione e pianificazione di azioni migliorative e/o correttive di criticità, in

collaborazione con i responsabili delle unità operative e dei distretti

Essendo l’unità dislocata attualmente sulle due sedi, Biella e Vercelli, esistono due numeri verdi di riferimento per l’utenza delle due ASL (informazioni, prenotazioni, spostamento appuntamento).

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 19 di 70

Entro la fine del 2007, saranno unificate le due postazioni con la creazione di un unico centralino ed un solo numero verde per tutto il Dipartimento.

2. Criticità La tabella 4 riporta la popolazione target annua, la copertura della popolazione e

l’adesione, per programma di screening, nel 2005 e nel 2006.

Tabella 4

Citologico 25-

64aa Mammografico

50-69aa Colonretto SF 58aa

Colonretto FOBT 59-69aa

Popolazione target annua

32.195 24.114 5.022 24.545

Anno 2005 2006 2005 2006 2005 2006 2006 invitate 27.089 26.359 17.515 18.431 2.768 1.401 9.784 eseguite 11.209 10.365 9.376 10.364 680 342 2.670 adesione 42% 39% 53% 56% 25% 25% 27% copertura popolazione 84% 82% 73% 76% 55% 28% 40%

3. Obiettivi

Si possono definire obiettivi di carattere generale, validi per tutti i programmi, che coincidono con il risultato atteso, al termine dei due anni stabiliti dalla DGR, del percorso di riconversione:

a. raggiungimento con invito attivo di tutta la popolazione target e mantenimento del pieno regime d’invito

b. superamento del doppio regime e assorbimento dello screening spontaneo c. regolamentazione dell’adesione spontanea d. informazione e formazione dei medici prescrittori (MMG e specialisti

ambulatoriali).

4. Modalità di raggiungimento degli obiettivi le strategie efficaci per il raggiungimento degli obiettivi trovano il loro punto di forza

nei momenti seguenti: a. adeguatezza della capacità di erogazione delle prestazioni di screening e

contestuale riduzione fino all’azzeramento dell’attività di prevenzione spontanea ambulatoriale, dietro prescrizione medica

b. corretta attività prescrittiva c. ampia informazione all’utenza, mirata non solo alla partecipazione

consapevole al programma, ma anche al corretto utilizzo delle prestazioni offerte

d. assetto organizzativo

Modalità attuative

a. Il potenziamento numerico delle unità di 1° live llo, sia per lo screening citologico che per quello mammografico, sarà realizzato anche con l’utilizzo di unità mobili anche per l’ASL 11 di Vercelli, in particolare per l’area nord perché più disagiata a causa delle sue caratteristiche geografiche.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 20 di 70

b. Sono inoltre in fase di progettazione presso i presidi ospedalieri di Vercelli e Borgosesia aree dedicate, anche se all’interno della radiologia, per differenziare il percorso dello screening mammografico rispetto a quello diagnostico tradizionale. Il risultato atteso sull’adesione, per l’ASL di Vercelli, è di passare, per lo screening

- citologico dal 35% attuale, al 50%; - mammografico dal 40% attuale, al 50-65%

Screening del colon retto Con la ripresa del programma a Vercelli (marzo 2007), s’intende in via prioritaria completare la copertura della coorte 1947 con l’individuazione di misure organizzative atte ad affrontare la copertura delle coorti 1948 e 1949.

c. La convenzione regionale dei MMG, norma già il ruolo, la collaborazione e le

modalità prescrittive nell’ambito dei programmi regionali di screening, tuttavia si ritiene opportuno operare un’azione di rinforzo, attraverso incontri informativi con le unità distrettuali (alle quali partecipano oltre ai MMG, i rappresentanti degli Specialisti Ambulatoriali e i Direttori di Distretto) e con i Referenti delle equipes territoriali e momenti formativi nell’ambito dei corsi aziendali di formazione, pianificati con i Direttori di Distretto. Momenti di informazione/formazione saranno organizzati anche per gli operatori dell’UVOS e dei CUP aziendali.

d. Momenti di informazione e sensibilizzazione saranno previsti anche per la cittadinanza.

e. Il Dipartimento Interaziendale di Screening è stato costituito dalle ASL 11 di Vercelli e 12 di Biella ed ha sede presso l’ASL 12 di Biella.

1.3. Organizzazione distrettuale e governo dei pro cessi assistenziali

Nell’ambito della programmazione e dell’erogazione dei servizi sanitari territoriali si conferma il ruolo del Distretto quale centro di riferimento sanitario e socio-sanitario dove si realizza l’incontro tra le istanze espresse dalla comunità e la globalità delle risposte disponibili da parte del Servizio Sanitario Regionale. Al distretto è attribuita la responsabilità sulla globalità della presa in carico dell’utente mentre le singole attività fanno capo alle strutture produttive territoriali od ospedaliere. Dal punto di vista formale i distretti dell’ASL 11 sono attualmente tre, ma dal punto di vista organizzativo sono già stati ricondotti a due, tenuto conto delle indicazioni di cui alla bozza di PSSR 2006-2010.

E’ in corso di valutazione una riorganizzazione strutturale che prevede due ipotesi alternative.

Nella prima ipotesi è previsto uno “staff” di strutture a valenza interdistrettuale:

o SC AST Cure Primarie

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 21 di 70

o SS Assistenza Protesica o SS Ufficio di Vigilanza e verifica appropriatezza attività strutture private o SS Cure Palliative – Hospice

Nella seconda ipotesi invece si prevede un’articolazione mista.

o Strutture a valenza interdistrettuale:

o SS Ufficio di Vigilanza e verifica appropriatezza attività strutture private o SS Cure Palliative – Hospice o SS Assistenza Protesica

o Strutture a valenza di singolo distretto: o SS AST Cure Primarie Vercelli o SS AST Cure Primarie Borgosesia

In entrambe le ipotesi rimane fermo il rapporto di sovraordinazione funzionale dei due Distretti nei confronti dei dipartimenti presidiati (Dipartimento Prevenzione, Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze). In tal modo si intende assegnare al distretto una funzione di coordinamento ed integrazione della rete dei servizi che erogano i livelli di assistenza territoriale ponendo altresì la direzione distrettuale in posizione di garante dei processi di continuità assistenziale, sia dal punto di vista della loro definizione che del loro governo. Dal punto di vista delle risorse impegnate, già nel corrente anno l’azienda ha provveduto, attraverso la riorganizzazione dell’attività ospedaliera, ad un riequilibrio delle risorse assegnate alla funzione territoriale rispetto a quella ospedaliera, riassunta nella tabella successiva.

PERSONALE DELLE QUALIFICHE SANITARIE (medici e altr i laureati esclusi)

SUDDIVISIONE OSPEDALE - TERRITORIO

QUANTITA' AL 31/12/2006 QUANTITA' AL 31/12/2007

Pers. ospedaliero

Pers. Territorio

% pers. territorio

2006 Pers. ospedaliero

Pers. Territorio

% pers. territorio

2007

1.078 270 25,05% 952 407 42,75% Tale riequilibrio è correlato al potenziamento delle attività territoriali, in particolare

all’attivazione dell’Hospice presso la sede di Gattinara e alla riconduzione a completa gestione diretta delle Cure Domiciliari, in precedenza a gestione mista.

1.4. Attivazione di Gruppi di Cure Primarie (GCP)

La riorganizzazione dei servizi territoriali viene realizzata anche attraverso la costituzione di forme associative della medicina di famiglia integrate con le figure professionali ed i servizi dei distretti al fine di garantire la continuità dell’assistenza.

Il Gruppo di Cure Primarie è il luogo dell’integrazione operativa a livello decentrato, più vicino al cittadino, ove è possibile una condivisione delle conoscenze e delle

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 22 di 70

professionalità fra gli operatori socio-sanitari per realizzare i percorsi assistenziali più opportuni.

L’organizzazione dei GCP rafforza l’assistenza socio-sanitaria e rappresenta un’opportunità per i servizi sanitari e sociali nei confronti dei cittadini di un determinato territorio in quanto i medesimi:

o costituiscono un punto di riferimento e di accoglienza dei bisogni in un’unica sede;

o forniscono risposte immediate attraverso gli operatori che lo costituiscono; o facilitano l’accesso ai percorsi assistenziali più complessi; o rappresentano un raccordo con i servizi erogati a livello centrale; o sviluppano iniziative di educazione sanitaria.

L’ASL 11 si pone come obiettivo per il 2007 l’avvio di un Gruppo di Cure Primarie (GCP) presso il poliambulatorio di Coggiola, nell’ambito territoriale del distretto di Borgosesia-Gattinara, per il quale è già stato presentato un progetto all’Assessorato Regionale nel giugno 2007. Il progetto prevede:

o Presenza di 6 MMG, già costituiti in Medicina di Rete, che effettueranno un numero totale di 6 ore di ambulatorio, distribuite tra mattino e pomeriggio, in aggiunta alle ore svolte presso i rispettivi ambulatori.

o presenza del Pediatra di libera scelta o Presenza di personale infermieristico ed amministrativo o Informatizzazione delle funzioni amministrative ed infermieristiche o E’ prevista la figura dell’assistente sociale dell’azienda che si interfaccerà con il

Segretariato Sociale attivo presso la comunità montana Valsessera. o Gestione della fornitura diretta di materiale per medicazione, ausili, ecc… (la

somministrazione diretta di farmaci è già stata avviata ed è in corso di ulteriore estensione).

o Monitoraggio di patologie croniche e implementazione di linee-guida diagnostico terapeutiche da concordare con i MMG (ipertensione, diabete, scompenso, tumori, insufficienza respiratoria).

o Integrazione socio-sanitaria o Educazione sanitaria effettuata dal personale infermieristico nei confronti dei

pazienti in ADI o Attività di prevenzione mediante progetti relativi alla prevenzione secondaria anche

in collaborazione con le farmacie convenzionate.

Si prevede l’attivazione di un secondo Gruppo di Cure Primarie entro il 2009 nell’ambito territoriale del distretto di Vercelli-Santhià, in area da individuare.

1.5. Miglioramento dell’appropriatezza

L’obiettivo della sempre maggiore appropriatezza va analizzato e implementato da molteplici punti di vista tra di loro reciprocamente correlati.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 23 di 70

1.5.1. Appropriatezza prescrittiva farmaceutica ter ritoriale ed ospedaliera La spesa farmaceutica convenzionata dell’ASL confrontata con altre realtà

piemontesi non registra ancora oggi un miglioramento significativo della performance. Infatti, nonostante alcuni lievi miglioramenti ottenuti nel 2006 con l’aumento di

prescrizioni di farmaci equivalenti, la spesa procapite, pesata per sesso ed età secondo i parametri del Ministero della salute, rimane ancora decisamente alta rispetto allo standard regionale.

Se poi si analizzano i dati disaggregati, si evidenzia un’elevata variabilità all’interno dell’ASL con costi contenuti nell’area Nord rispetto a costi così elevati nell’area Sud tali da portare i valori aziendali a quanto sopra riportato.

Al fine di contenere la spesa e riportarla a valori più vicini allo standard regionale, nel trennio 2008-2010 l’azienda, attraverso gli interventi integrati della Commissione farmaceutica distrettuale e della Commissione farmaceutica ospedaliera, intende mettere in atto, tra l’altro, le seguenti azioni:

• costruzione di flussi informativi costanti rivolti a MMG, PLS e specialisti SUMAI

con la predisposizione di report per ciascun medico con dati di consumo, spesa per principio attivo, tipologia degli assistiti, pesati per sesso ed età, % di farmaci equivalenti o scaduti prescritti rispetto al totale delle prescrizioni, concentrando l’attenzione all’interno dei gruppi terapeutici che più pesano dal punto di vista del consumo di risorse (cardiovascolari, gastrointestinali, antinfiammatori, antibiotici) al fine di un riposizionamento rispetto a standard di ASL più virtuose, assimilimabili come numero e tipologia degli assistiti

• incremento della qualità e completezza delle informazioni da specialista ospedaliero a MMG e PLS, con definizione di indicatori comuni di appropriatezza prescrittiva

• attivazione di un sistema di monitoraggio della prescrizione da parte degli specialisti ospedalieri, sia in fase di dimissione che nei percorsi ambulatoriali, al fine dell’incremento della prescrizione dei farmaci equivalenti da parte degli stessi e per la definizione di linee-guida sulle modalità di prescrizione farmaceutica

• verifica dei risultati in corso d’opera, per la definizione di interventi correttivi • definizione di obiettivi specifici ai MMG, PLS e Specialisti ospedalieri • attivazione di un tavolo di confronto con realtà “virtuose”

In quest’ottica fin dal 2006 è stato avviato il monitoraggio delle prescrizioni farmaceutiche da parte dei MMG/PLS per quanto riguarda gli “inibitori della pompa protronica” e le “statine”, con alcuni primi risultati positivi in termini di risposta da parte dei MMG e conseguente spostamento della spesa su altre molecole a più basso costo. L’elemento che accomuna tutti questi ambiti prescrittivi è la definizione di percorsi diagnostico-terapeutici e di percorsi assistenziali in generale condivisi, sulla base dei quali procedere ad un puntuale monitoraggio.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 24 di 70

1.5.2. Appropriatezza delle richieste di prestazion i Negli ultimi anni, su alcune specialità, si è assistito ad un aumento delle prestazioni

ambulatoriali sia da parte delle strutture pubbliche che private. Il problema delle liste d’attesa per attività di ricovero ed ambulatoriale rappresenta

un aspetto importante della Sanità regionale, che non si risolve necessariamente aumentando, ove possibile, l’offerta di servizi ambulatoriali in quanto, come riportato in letteratura, in sanità spesso più si aumenta l’offerta più aumenta la domanda. Occorre allora affrontare il problema da altri punti di vista: puntare sull’appropriatezza della domanda e differenziare le richieste ambulatoriali in base a criteri di priorità clinica.

La tabella che segue evidenzia che a fronte di un incremento dell’offerta

ambulatoriale effettuata dalla struttura pubblica si è assistito ad un aumento analogo nell’offerta della struttura privata (vedi specialità evidenziate).

ASL 11 - PRODUZIONE AMBULATORIALE PER RESIDENTI

ASL 11 PRIVATI Variazione Variazione

BRANCA 2006 I SEM 07 2006 I

SEM07 su proiez. anno

su proiez. anno

01 - ALLERGOLOGIA 3.751 2.228 376 136 18,79% -27,66%

08 - CARDIOLOGIA 30.430 17.003 11.018 6.242 11,75% 13,31%

09 - CHIRURGIA GENERALE 513 283 8 2 10,33% -50,00%

12 - CHIRURGIA PLASTICA 1.710 939 141 126 9,82% 78,72%

14 - CHIRURGIA VASCOLARE 2.892 1.585 3.736 1.769 9,61% -5,30%

19 - MALATTIE ENDOCRINE, DEL RICAMBIO E DELLA NUTRIZIONE 139 112 61,15%

29 - NEFROLOGIA 38.179 19.104 0,08%

30 - NEUROCHIRURGIA 25 8 -36,00%

32 - NEUROLOGIA 8.020 4.697 2.593 1.688 17,13% 30,20%

33 - NEUROPSICHIATRIA INFANTILE 7.553 5.009 32,64%

34 - OCULISTICA 14.902 7.222 3.421 2.296 -3,07% 34,23%

35 - ODONTOIATRIA E STOMATOLOGIA 4.724 2.918 23,54%

36 - ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA 7.798 4.078 133 201 4,59% 202,26%

37 - OSTETRICIA E GINECOLOGIA 9.271 5.832 395 311 25,81% 57,47%

38 - OTORINOLARINGOIATRIA 5.620 3.162 943 415 12,53% -11,98%

40 - PSICHIATRIA 9.296 5.448 17,21%

43 - UROLOGIA 3.698 1.974 273 133 6,76% -2,56%

52 - DERMATOLOGIA 1.870 1.022 240 116 9,30% -3,33%

56 - RECUPERO E RIABILITAZIONE FUNZIONALE 88.504 53.076 67.355 33.124 19,94% -1,64%

58 - GASTROENTEROLOGIA 6.095 2.601 381 266 -14,65% 39,63%

61 - MEDICINA NUCLEARE 51 36 41,18%

64 - ONCOLOGIA 3.751 1.862 3 -0,72% -100,00%

68 - PNEUMOLOGIA 3.948 1.736 74 37 -12,06% 0,00%

69 - RADIOLOGIA 66.950 36.517 49.914 27.573 9,09% 10,48%

70 - RADIOTERAPIA 274 183 33,58%

79 - DIETETICA E SCIENZA DELL'ALIMENTAZIONE 52 20 -23,08%

82 - ANESTESIA E RIANIMAZIONE 869 538 23,82%

98 - LABORATORIO ANALISI 1.402.777 759.752 229.727 125.115 8,32% 8,92%

99 - NON DEFINITA 125.919 71.288 8.534 4.790 13,23% 12,26%

*TOT - Totale Branche 1.849.117 1.009.902 379.729 204.671 9,23% 7,80%

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 25 di 70

Anche a livello ospedaliero è stato intrapreso un percorso di miglioramento dell’appropriatezza nella richiesta di prestazioni, che ha già generato da una parte una diminuzione delle prescrizioni interne e, dall’altra, una maggiore tempestività nella risposta alla domanda sanitaria.

Sul fronte della mobilità passiva per i ricoveri permangono le criticità relative sulle

specialità di Ortopedia e Traumatologia, Chirurgia, Urologia e RRF.

ASL 11 - PRODUZIONE RICOVERI PER RESIDENTI

ASL 11 PRIVATI Variazione Variazione

BRANCA 2006

I SEM

07 2006

I

SEM07

su proiez

anno

su proiez

anno

02 - DAY HOSPITAL 0 0 11 19 245,45%

07 - CARDIOCHIRURGIA 0 0 53 30 13,21%

08 - CARDIOLOGIA 1.521 732 136 44 -3,75% -35,29%

09 - CHIRURGIA GENERALE 2.530 1.196 732 399 -5,45% 9,02%

12 - CHIRURGIA PLASTICA 0 0 4 3 50,00%

14 - CHIRURGIA VASCOLARE 0 0 77 54 40,26% 19 - MALATTIE ENDOCRINE, DEL RICAMBIO E DELLA

NUTRIZION 354 104 0 0 -41,24%

24 - MALATTIE INFETTIVE E TROPICALI 291 145 0 0 -0,34%

26 - MEDICINA GENERALE 1.924 823 423 221 -14,45% 4,49%

29 - NEFROLOGIA 217 110 0 0 1,38%

30 - NEUROCHIRURGIA 0 0 151 66 -12,58%

31 - NIDO 738 343 1 1 -7,05% 100,00%

32 - NEUROLOGIA 479 231 1 3 -3,55% 500,00%

34 - OCULISTICA 1.025 393 816 462 -23,32% 13,24%

35 - ODONTOIATRIA E STOMATOLOGIA 7 11 0 0 214,29%

36 - ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA 1.195 597 1557 851 -0,08% 9,31%

37 - OSTETRICIA E GINECOLOGIA 2.060 1.009 64 46 -2,04% 43,75%

38 - OTORINOLARINGOIATRIA 584 212 9 2 -27,40% -55,56%

39 - PEDIATRIA 1.011 537 1 0 6,23% -100,00%

40 - PSICHIATRIA 275 133 135 60 -3,27% -11,11%

43 - UROLOGIA 752 360 209 145 -4,26% 38,76%

49 - TERAPIA INTENSIVA 87 50 0 0 14,94%

50 - UNITA' CORONARICA 104 42 0 0 -19,23%

52 - DERMATOLOGIA 354 131 0 0 -25,99%

56 - RECUPERO E RIABILITAZIONE FUNZIONALE 112 6 479 290 -89,29% 21,09%

60 - LUNGODEGENTI 496 222 13 7 -10,48% 7,69%

62 - NEONATOLOGIA 140 60 0 0 -14,29%

64 - ONCOLOGIA 1.068 400 13 0 -25,09% -100,00%

68 - PNEUMOLOGIA 549 218 0 0 -20,58%

71 - REUMATOLOGIA 150 71 0 0 -5,33%

75 - NEURORIABILITAZIONE 0 0 1 0 -100,00%

*TOT - Totale Branche 18.023 8.136 4886 2703 -9,72% 10,64%

Su questi aspetti è obiettivo dell’azienda coinvolgere in termini propositivi tutti i

soggetti interessati (MMG, medici ospedalieri, specialisti ambulatoriali, …), non solo in termini di contributo alla definizione dei percorsi diagnostico-terapeutici, ma anche nella loro applicazione operativa.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 26 di 70

Ciò al fine di contribuire:

• alla creazione dei percorsi diagnostico-terapeutici specifici;

• allo sviluppo dell’appropriatezza della richiesta e dell’erogazione delle prestazioni;

• alla possibilità di dare una risposta assistenziale compatibile con lo stato di gravità del paziente;

• alla responsabilizzazione dei cittadini per un corretto uso delle risorse

1.6. Miglioramento dei meccanismi di accesso del pa ziente ai servizi sanitari

1.6.1. Completamento dell’organizzazione a CUP e at tivazione prenotazione a

distanza (call center)

L’ASL 11 intende completare in tempi brevi l’organizzazione a CUP di tutte le attività ambulatoriali erogate, anche in relazione all’attuazione del piano regionale per il contenimento delle liste di attesa.

E’ prevista, a partire dal 2008, l’esternalizzazione dell’attività delle prenotazioni telefoniche di tutte le prestazioni ambulatoriali (call center per prenotazioni, disdette, informazioni all’utenza, altri servizi) in modo da migliorare l’accesso al servizio da parte del cittadino e contemporaneamente, con il recupero di risorse, riorganizzare le attività di erogazione dei servizi di sportello in vista dell’attivazione di sportelli unici a livello distrettuale.

E’ previsto inoltre, grazie all’attivazione del call center e sempre nell’ottica di rendere più agevole l’accesso del paziente ai servizi, un allargamento degli orari di accesso alle prenotazioni.

1.6.2. Facilitazione e semplificazione dell’accesso alle prestazioni sanitarie

attraverso lo sviluppo dello “Sportello Unico”

In questo ambito l’azienda intende costruire di una rete di sportelli multifunzionali con l’obiettivo di migliorare l’accesso ai servizi e semplificare il percorso amministrativo attraverso una "presa in carico" del cittadino da parte dell’operatore dello sportello.

Risultati attesi

• Superare gli attuali innumerevoli punti di accesso monotematici • Semplificare i rapporti tra Cittadino e ASL 11 • Garantire modalità omogenee di accesso alle prestazioni sanitarie

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 27 di 70

Prestazioni coinvolte nel progetto

Descrizione dei servizi offerti Iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale Scelta/revoca del medico di medicina generale/pediatra di libera scelta Rilascio attestato di esenzione per malattie croniche e invalidanti Prenotazione di prestazioni specialistiche ambulatoriali Esenzione dal ticket in relazione alla situazione economica Versamenti sanitari Medicina legale (rilascio patente, certificati, altro) Domanda di invalidità Consegne referti Veterinaria Attività amministrativa direzione medica presidio Prenotazione telefonica (call center)

Azioni e metodologia

• Completare la definizione delle reti di accesso • Attivare collaborazioni con: Farmacie, Comuni, Associazioni, Patronati e

Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta. • Revisionare e semplificare i percorsi amministrativi collocandoli all'interno di

una rete integrata di sportelli unici per le funzioni di front-office . • Predisporre Banca dati • Dimensionare il numero degli addetti effettivamente impegnati in tali servizi,

in misura corrispondente alle necessità ed alle richieste dei cittadini. • Formare il personale addetto • Follow-up periodico

Tempi di realizzazione: entro 2008

1.6.3. Prenotazione presso farmacie

Entro il 2007 inoltre è prevista l’estensione del servizio di prenotazione informatica a distanza, in via sperimentale, oltre a quella già avviata presso il comune di Cigliano, di una farmacia del comune di Vercelli, suscettibile di estensione ad ulteriori punti del territorio nel 2008.

1.6.4. Consegna referti a domicilio Nel corso del 2007 è stata attivata una convenzione con le Poste Italiane per la

consegna dei referti al domicilio dei pazienti.

1.6.5. Portale del Medico di Medicina Generale Ad iniziare dal 2008 si intende predisporre un’evoluzione tecnologica indirizzata ad

un progressivo miglioramento dei collegamenti informatizzati con i MMG/PLS, con il

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 28 di 70

coinvolgimento degli stessi, che consenta una più efficace integrazione organizzativa con l’azienda.

Tra gli interventi previsti si intende attivare la creazione di un “portale del medico di medicina generale” attraverso il quale il medico curante possa effettuare prenotazioni, consultare informaticamente gli esiti delle prestazioni effettuate a favore dei propri pazienti (in particolare delle prestazioni richieste dallo stesso curante) ed in prospettiva l’intera cartella clinica del proprio paziente. Il primo step di questo progetto si concentrerà sull’invio informatico dei referti di prestazioni.

1.6.6. Interventi sulle modalità di erogazione dell e prestazioni Nell’ambito del Piano Attuativo Aziendale per la gestione delle liste d’attesa

contenente le strategie che l’ASL 11 di Vercelli sta attuando e che intende perseguire nei prossimi anni, anche in ottemperanza alla DGR n. 37-5181 del 29 gennaio 2007, sono state definite ed in parte già attuate alcune azioni scaturite dall’analisi delle seguenti criticità:

• bassa produzione per operatore, in parte derivante da una scarsa attenzione alla raccolta del dato

• fuga verso il privato in particolare per la Radiologia (TAC, eco e tradizionale), la Cardiologia (visite e prestazioni quali Ecocardiogrammi), e l’ Oculistica

• bassa erogazione di prestazioni di RRF ambulatoriale rispetto allo standard regionale

• non avviata la suddivisione delle prime visite e primi accertamenti diagnostici in classi di priorità cliniche secondo la DGR n. 14-10073 del 28 luglio 2003 (Riduzione delle liste d'attesa: linee guida per la gestione dell'accesso alle prestazioni di ricovero elettivo e alle prestazioni specialistiche ambulatoriali)

• tempi di attesa superiori allo standard regionale per le visite di: Cardiologia, Oculistica, Ortopedia, Allergologia ed Endocrinologia e le Prestazioni di: Radiologia, Ecocardiologia, Elettromiografia, Esame del Fundus

• Criticità organizzative quali modalità di prenotazione ed erogazione e riscossione ticket non uniformi nell’ ambito dei vari punti di erogazione

• Criticità dei sistemi informativi

Sul fronte delle liste di attesa per i ricoveri si ritiene di proseguire con il monitoraggio puntuale dell’attività implementando inoltre sistemi informatizzati di gestione delle liste di attesa per i ricoveri. Prestazioni ambulatoriali: azioni già avviate

In prima istanza sono state affrontate le problematiche relative alle prestazioni che presentavano alta criticità quali la Radiologia al fine di garantire in tempi brevi ai cittadini tempi di attesa più contenuti.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 29 di 70

Radiologia è stato messo in campo un progetto che prevede un incremento di prestazioni di radiologia tradizionale, ecografie, RM e senologia e di orario rapportato alle stesse. Il risultato è stato una riduzione, sia a Vercelli che a Borgosesia, delle liste di attesa già nel corso del 2006. Oculistica l’effetto inizialmente positivo sulle liste di attesa si è realizzato tramite l’affiancamento degli specialisti ospedalieri agli ambulatoriali del territorio superando le criticità dovute alla presenza di un solo specialista in grado di effettuare la prestazione. Odontostomatologia è stato esteso l’orario di erogazione delle prestazioni urgenti al sabato mattina, di norma non garantite da altre strutture pubbliche o private. Prestazioni ambulatoriali: azioni programmate

Oltre alle azioni già intraprese nel corso del 2006 si intende proseguire con l’obiettivo generale della riduzione e controllo dei tempi d’attesa secondo gli specifici standard, attraverso azioni orientate al perseguimento dell’appropriatezza clinica ed organizzativa.

Si intende promuovere una modalità di accesso differenziato alle prestazioni specialistiche sviluppando, da una parte, iniziative volte ad orientare la domanda secondo criteri di priorità clinica, e, dall’altra, forme di controllo dell’offerta di prestazioni basate sull’analisi dei bisogni delle priorità assistenziali.

Seguendo, quindi, questi criteri, previsti peraltro dalle linee guida regionali, si cercherà di razionalizzare l’erogazione delle prestazioni specialistiche, selezionando la domanda e agevolando l’accesso dei pazienti nei tempi definiti dalla priorità clinica evidenziata. Le azioni previste in questo ambito sono:

• Separazione delle prime visite e primi accertamenti diagnostici dai controlli; inizialmente per le prestazioni con tempi di attesa più critici e successivamente per il resto delle prestazioni.

• Overbooking (sulla scorta del dato storico di rinuncia non comunicata dei pazienti in lista che cresce man mano che i tempi di attesa si allungano).

• Utilizzo dell’orario negoziato per la riduzione dei tempi d’attesa per le prestazioni critiche.

• Identificazione e diffusione di criteri di appropriatezza prescrittiva validi per tutti gli erogatori, pubblici e privati.

• Attivazione di un sistema uniforme di prenotazione (sportello unico o polivalente), di erogazione

• Applicazione dei percorsi di Day Service in modo omogeneo in tutta l’ASL al fine di agevolare il percorso diagnostico-terapeutico del paziente

1.7. L’ospedale per intensità di cura

L’ospedale rappresenta una struttura al cui interno si sviluppano percorsi caratterizzati da massima integrazione tra qualità, tecnologia, razionalizzazione delle

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 30 di 70

risorse umane ed ottimizzazione degli spazi con lo scopo di mantenere standard elevati e migliorare le performance professionali del personale a tutto vantaggio del paziente.

Il governo clinico posto a modello del management sanitario richiede una visione necessariamente integrata e multidisciplinare dell’assistenza ed un approccio centrato sul paziente e sull’insieme del suo percorso assistenziale.

La necessità di riorganizzare l’ospedale secondo nuovi modelli impone di superare le suddivisioni funzionali per dare spazio ad un’organizzazione per processi .

Se infatti il modello tradizionale per funzioni appare tipicamente verticale, orientato cioè in senso gerarchico all’interno delle singole aree specialistiche, in realtà il paziente compie all’interno dell’organizzazione ospedaliera un percorso orizzontale attraversando una serie, a volte molto articolata, di unità operative diverse.

Sulla base di questa logica l’ospedale deve quindi garantire una continuità assistenziale in modo che tutto l’iter diagnostico-terapeutico del paziente sia completo ed integrato.

L’obiettivo è quello di garantire che il processo di cura si estenda fino alla completa guarigione del paziente o alla completa stabilizzazione della cronicità o al recupero funzionale attraverso percorsi appropriati.

Per pianificare il percorso del paziente all’interno dell’organizzazione viene utilizzato lo strumento dei percorsi diagnostico-terapeutici la cui adozione consente di uniformare le metodologie di lavoro e di rendere univoche le informazioni a tutti gli operatori dell’ospedale.

Tale strumento consente inoltre di realizzare obiettivi di umanizzazione e qualità dei servizi fornendo ai pazienti e ai familiari informazioni preventive circa tempi e modalità delle prestazioni da effettuare.

Una delle principali innovazioni organizzative perseguite dall’ASL 11 è stata quella di attivare un nuovo modello di degenza ospedaliera, nell’ambito di alcuni dipartimenti, basato sull’intensità di cure in cui si privilegia l’unitarietà del percorso sul paziente e non le singole strutture di degenza.

I posti letto di alcune strutture affini sono stati già accorpati al fine di ottimizzare le risorse creando settori trasversali collocati in aree di degenza comuni alle diverse unità operative e flessibili rispetto alle necessità di ricovero.

Sempre nell’ottica dell’organizzazione dell’attività ospedaliera per aree a differente intensità di cura oltre all’utilizzo delle strutture di Day Surgery multispecialistico sulle due sedi dell’ospedale unico del Vercellese, con l’attivazione del nuovo presidio di Borgosesia, prevista tra giugno e settembre 2008, verrà organizzata in quella sede, in quanto più idonea dal punto di vista strutturale, l’attività di Week surgery che si caratterizza per la multidisciplinarietà e per il funzionamento su 5 giorni a settimana.

Dall’analisi dei dati di attività emerge inoltre che le azioni intraprese hanno generato

un miglioramento del livello di appropriatezza dell’assistenza ospedaliera riassunto dall’assenza pressochè totale di ricoveri medici ad alto rischio di inappropriatezza (LEA M), dalla riduzione di quelli chirurgici - LEA C (sui quali tuttavia occorre ancora proseguire con maggiore incisività) - e dal progressivo spostamento dell’attività di Day Hospital dalla tipologia “diagnostico” a quella terapeutica e chirurgica come si evince dal grafico successivo.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 31 di 70

ASL 11 Tipologie di Day Hospital

0,00%

10,00%

20,00%

30,00%

40,00%

50,00%

60,00%

70,00%

80,00%

90,00%

Anni

Per

cent

uale

diagnostici

terapeutici

chirugici

diagnostici 15,80% 12,83% 9,81% 3,99%

terapeutici 23,43% 17,39% 21,37% 16,01%

chirugici 60,77% 69,77% 68,82% 80,01%

2004 2005 2006 I SEM 07

In relazione agli obiettivi degli ultimi anni finalizzati alla riduzione del numero dei

ricoveri ospedalieri ed alla loro contestuale trasformazione in ricoveri a ciclo diurno o in prestazioni ambulatoriali, si assiste però alla gestione di percorsi non sempre funzionali all’accesso dei cittadini agli ambulatori specialistici, soprattutto quando sono necessari accessi ambulatoriali ripetuti per completare i percorsi di cura avviati.

La funzione ambulatoriale, infatti, non ha ancora pari dignità in termini strutturali, organizzativi e gestionali rispetto ad altre, quali il ricovero ordinario e in day hospital.

In particolare il paziente che deve sottoporsi a più accertamenti si può ritrovare all’interno di un “labirinto“ in cui, forse anche a causa di una non chiara comunicazione tra le figure professionali della filiera assistenziale, inizia un percorso che lo vede protagonista di:

• duplicazione delle richieste di esami specialistici: il paziente esegue un esame presso lo Specialista di una Struttura, in taluni casi si rivolge o viene inviato per la stessa prestazione in altra Struttura per un “confronto”;

• ridondanza delle prestazioni: richiesta a “cascata” di prestazioni da strutture differenti, non sempre appropriate

• lo stesso esame o più esami della stessa disciplina vengono eseguiti in tempi diversi e in strutture diverse, a scapito della continuità assistenziale e della economicità di gestione;

• improprie indicazioni all’esame specialistico; • uso incongruo delle richieste urgenti, a volte solo allo scopo di superare le liste di

attesa e conseguente disagio organizzativo di altre strutture, quali il Pronto Soccorso;

• referto specialistico/lettera di relazione non sempre adeguata a fornire indicazioni chiare al Medico di Medicina Generale;

• conflittualità e confusione nelle prescrizioni cliniche terapeutiche tra le varie figure professionali.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 32 di 70

Ne può conseguire facilmente

• un disorientamento del paziente, che dopo avere eseguito esami diversi in diverse strutture spesso si trova senza un preciso riferimento specialistico che possa offrire una risposta conclusiva al quesito originario

• una domanda elevata di prestazioni che può generare lunghi tempi di attesa

E’ emersa pertanto la necessità di introdurre un nuovo modello organizzativo per l'attività specialistica nel suo complesso, mutuando anche dall’esperienza del day hospital, elementi per la qualificazione del servizio e la riduzione delle inefficienze e recependo la logica organizzativa dell’ “unità di tempo e spazio”, ovvero della riduzione del numero degli accessi e della concentrazione logistica e in intervalli di tempo ristretti delle prestazioni da erogare, con la conseguente contrazione del tempo/persona.

In sostanza è necessario ricondurre ad un momento unitario tutto il complesso sistema dell'attività ambulatoriale non sporadica, attualmente erogata in modo frammentario e, nelle strutture ospedaliere, spesso a supporto quasi esclusivamente dell'attività di degenza.

In questo contesto il Day Service rappresenta una modalità di gestione organizzativa della struttura ambulatoriale nei confronti di pazienti con problemi clinici complessi, per i quali è necessario concentrare gli accertamenti diagnostici correlati alla patologia presentata ed il relativo trattamento terapeutico; dal punto di vista organizzativo rappresenta l’evoluzione dell’ospedalizzazione diurna verso modalità di assistenza meno costose, più appropriate dal punto di vista del consumo di risorse e più commisurate ai reali bisogni dei pazienti.

Il paziente che accede ad una struttura ambulatoriale per una patologia che richiede la presa in carico secondo le modalità del Day Service deve tornare, dal medico di medicina generale, con una risposta al quesito diagnostico iniziale, con la patologia che ha determinato la presa in carico stabilizzata e con l’adeguata terapia.

Il modello si articola nell’elaborazione di un vero e proprio pacchetto di prestazioni ambulatoriali, PAC (set di prestazioni indicate per il “caso medio” e la loro sequenza temporale), gestito dal Medico Specialista Ospedaliero, definito secondo priorità cliniche e criteri di appropriatezza preventivamente acquisiti da prescrittori ed erogatori, che permette al paziente di essere inquadrato dal punto di vista clinico diagnostico in breve tempo, superando l’allungamento burocratico dei tempi di attesa, che spesso si interpongono tra la richiesta del medico di famiglia e l’effettuazione di ogni singola prestazione.

Obiettivi del Day Service

• Ridurre il disagio del paziente riducendo la burocrazia, e i percorsi ambulatoriali tortuosi

• Superare la frammentarietà dei percorsi ambulatoriali, attraverso la gestione dello specialista competente

• Accelerare la conclusione dell’iter diagnostico plurispecialistico • incentivare un maggiore scambio informativo tra lo specialista ospedaliero e i

MMG; • Favorire l‘interdisciplinarietà • Incentivare l’uniformità dei percorsi clinici per la stessa diagnosi o gruppo di

sintomatologie diagnostiche

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 33 di 70

• Ridurre i ricoveri impropri in Day hospital • Ridurre il tasso di ospedalizzazione • Ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso • Evitare il disagio del ricovero ed un suo uso improprio • Razionalizzare la domanda (e di conseguenza le liste di attesa), attraverso

l’aumento di appropriatezza, efficienza e di “gradibilità” del sistema • Ridurre i costi impropri

L’ obiettivo contestuale a questa trasformazione, però, è di individuare percorsi di

cura che superino la frammentarietà dell’erogazione delle prestazioni a garanzia della continuità assistenziale e la necessità del “fare meglio” (qualità dell’assistenza, efficienza organizzativa delle prestazioni erogate) ad un costo minore.

I percorsi di Day Service già definiti, che verranno successivamente estesi in modo

omogeneo a tutta l’ASL al fine di agevolare il percorso diagnostico-terapeutico del paziente, sono:

DAY SERVICE DI MEDICINA C/O P.O. BORGOSESIA Attività essenzialmente diagnostica per pazienti affetti da:

• ipertensione arteriosa • patologie tiroidee • epatopatie • patologie pleuro-polmonari

Follow-up di pazienti dimessi dalla S.C. di Medicina necessitanti di periodici controlli e/o con caratteristiche di instabilità affetti da:

• epatopatie DAY SERVICE DI MEDICINA C/O P.O. VERCELLI Attività essenzialmente diagnostica di pazienti affetti da particolari patologie quali:

• Polipatologia (in particolare insufficienza cardiaca e respiratoria) • Cirrosi epatica • Ipertensione arteriosa

Follow up di pazienti dimessi dalla S.C. di Medicina, con caratteristiche di instabilità, e/o necessitanti di periodici controlli, in particolare affetti da:

• cirrosi epatica Child B,C • insufficienza cardiaca respiratoria • pancreatite acuta

DAY SERVICE DI NEUROLOGIA C/O P.O. VERCELLI Per le indagini diagnostiche di pazienti affetti da:

• demenza, • sclerosi multipla • epilessia • morbo di Parkinson ed altri disordino del movimento • polinevriti

Follow-up di pazienti dimessi che necessitino di controlli diagnostici e/o ulteriori accertamenti

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 34 di 70

DAY SERVICE ONCOLOGICO C/O P.O. VERCELLI • pazienti con fondato sospetto oncologico • pazienti con sospette neoplasie relativi agli organi ed apparati per i quali

siano già stati attivati a livello aziendale i G.I.C. DAY SERVICE AMBULATORIO DI MALATTIE INFETTIVE C/O P.O. DI VERCELLI

• per il monitoraggio e follow-up dei pazienti epatopatici in terapia con interferone

• per il monitoraggio dei pazienti HIV positivi in terapia con farmaci retrovirali

• per le indagini diagnostiche di pazienti affetti da febbre di n.d.d. Il complesso delle azioni descritte, elementi di un'unica strategia aziendale, è diretto

inoltre al progressivo contenimento del tasso di ospedalizzazione (vedi tabella e grafico sotto).

ASL11 VERCELLI - TASSO DI OSPEDALIZZAZIONE

EROGATORE TIPOLOGIA RICOVERO 2004 2005 2006 Casi DO 13.438 13.215 12.792

Casi DH 5.098 5.332 5.231 ASL11 Vercelli

Totale casi 18.536 18.547 18.023 quota tasso osp. ASL11 105,68 106,02 103,24

Casi DO 5.232 5.381 5.502

Casi DH 3.117 3.301 3.361 Pubblico Piemonte

Totale casi 8.349 8.682 8.863 quota tasso osp. Pubblico Piemonte 47,60 49,63 50,77

Quota Tasso Ospedalizzazione SETTORE PUBBLICO Piemo nte 153,28 155,65 154,02 Casi DO 4.258 4.336 4.623

Casi DH 63 115 204 Privato

Totale casi 4.321 4.451 4.827 Quota Tasso Ospedalizzazione SETTORE PRIVATO 24,64 25,44 27,65

Casi DO 2.645 2.702 2.702

Casi DH 1.187 1.138 1.138 Extra regione

Totale casi 3.832 3.840 3.840 Quota Tasso Ospedalizzazione EXTRA REGIONE 21,85 21,95 22,00

Totale Ricovero ordinario 25.573 25.634 25.619

Totale Day Hospital 9.465 9.886 9.934 Totale Casi 35.038 35.520 35.553

Ricovero Ordinario 145,80 146,53 146,76 Day Hospital 53,96 56,51 56,91

TASSO OSPEDALIZZAZIONE

Totale 199,76 203,05 203,67 POPOLAZIONE 175.397 174.936 174.566

Tasso ospedalizzazione obiettivo 2007 (obiettivo re gionale DGR 2-944 del 27/9/2005) 180

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 35 di 70

0

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

18.000

20.000

n. d

imes

si

CasiDO

CasiDH

Totale CasiDO

CasiDH

Totale CasiDO

CasiDH

Totale CasiDO

CasiDH

ASL11 Vercelli Pubblico Piemonte Privato Extra regione

ASL 11 Vercelli - Attività di degenza per residenti

2004

2005

2006

L’obiettivo aziendale è continuare sulla strada intrapresa della diminuzione dei

ricoveri inappropriati (sia ordinari che di Day Hospital) attraverso gli interventi sopra descritti, per riportare il tasso di ospedalizzazione entro i limiti fissati dalla programmazione regionale pur tenendo conto, peraltro, che allo stesso contribuisce in modo significativo l’attività di ricovero effettuata dalle strutture di ricovero accreditate su cui le ASL, ad oggi, non hanno possibilità di incidere in modo significativo, se non attraverso valutazioni dei ricoveri in termini di appropriatezza.

1.8. Continuità assistenziale e organizzazione del la residenzialità

Anche in considerazione della DGR n. 10-5605 del 2.4.2007, la stessa logica basata sull’intensità delle cure è stata applicata più in generale sul fronte della continuità assistenziale tra ospedale e territorio prevedendo l’istituzione del Dipartimento di Riabilitazione integrata ospedale-territorio che aggrega strutture tipicamente ospedaliere, quali il Recupero e la Riabilitazione funzionale, la Neurologia, e la Reumatologia, ad altre a valenza esclusivamente territoriale, quali le Cure Domiciliari e le strutture residenziali, con uno snodo di collegamento costituito, nel presidio ospedaliero di Vercelli, dalla SS Cure Intermedie (già operante), dall’area ospedaliera che nel 2008 verrà dedicata alla bassa intensità di cure (14 posti letto) e dalla Riabilitazione di 2° livello (6-10 posti letto già ricompresi nell’attuale dotazione di posti letto) e, nel Presidio Ospedaliero di Borgosesia, da complessivi 45 posti letto di media e bassa intensità assistenziale.

Tenuto conto delle indicazioni regionali secondo cui le aziende devono giungere ad

una dotazione di 2 posti letto in RSA ogni cento anziani ultra-65enni e della composizione

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 36 di 70

della popolazione dell’ASL 11, che presenta un’alta percentuale di anziani ultra65enni con patologie prevalentemente cronico-degenerative, riassunte nelle tabelle successive, è opportuno rafforzare ulteriormente i percorsi di continuità assistenziale già messi in atto e rivedere l’organizzazione della residenzialità con l’attivazione del Dipartimento di Riabilitazione integrata ospedale-territorio e di posti letto a media e bassa intensità assistenziale presso il nuovo presidio di Borgosesia analogamente a quanto già effettuato presso il presidio di Vercelli.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 37 di 70

Dimessi anno 2006: residenti asl 11 per fasce di et à e reparto

FASCIA DI ETA'

REPARTO 0-13 14-64 >=65 Anestesia e Rianimazione Vercelli 1,15% 26,44% 72,41% Cardiologia Borgosesia 0,00% 17,18% 82,82% Cardiologia Vercelli 0,00% 29,44% 70,56% Chirurgia generale Borgosesia 0,09% 48,92% 50,99% Chirurgia I Vercelli 0,23% 54,10% 45,67% Chirurgia II Vercelli 0,53% 50,88% 48,60% Cure intermedie Vercelli 0,00% 11,54% 88,46% Dermatologia Vercelli 1,41% 38,70% 59,89% Diabetologia Vercelli - Santhià 0,00% 53,67% 46,33% Interventi res a bassa intesita assistenziale 0,00% 10,85% 89,15% Lungodegenza Santhià 0,00% 8,92% 91,08% Malattie infettive Vercelli 0,00% 63,23% 36,77% Medicina Generale Borgosesia 0,00% 25,47% 74,53% Medicina Generale Vercelli 0,00% 20,69% 79,31% Medicina Post-acuzie Gattinara 0,00% 7,41% 92,59% Nefrologia e Dialisi Vercelli - Santhià 0,00% 26,73% 73,27% Neurologia Vercelli 0,00% 30,27% 69,73% Nido Borgosesia 100,00% 0,00% 0,00% Nido Vercelli 100,00% 0,00% 0,00% Oculistica Vercelli 0,20% 9,95% 89,85% Oncoematologia 0,00% 40,30% 59,70% Oncologia Medica Vercelli 0,00% 34,41% 65,59% Ortopedia e Traumatologia Borgosesia 0,18% 40,83% 58,98% Ortopedia e Traumatologia Vercelli 0,78% 39,75% 59,47% Ostetricia e Ginecologia Borgosesia 0,00% 91,43% 8,57% Ostetricia e Ginecologia Vercelli 0,00% 93,03% 6,97% Otorinolaringoiatria Vercelli 21,45% 61,66% 16,89% Otorinolaringoiatria Borgosesia - Gattinara 0,00% 69,19% 30,81% Pediatria Borgosesia 86,75% 13,25% 0,00% Pediatria Vercelli 85,91% 14,09% 0,00% Pediatria, Neonatologia e Nido Vercelli 100,00% 0,00% 0,00% Pneumologia Vercelli 0,00% 26,23% 73,77% Recupero e Rieducazione Funzionale Vercelli - Santhià 0,00% 21,43% 78,57% Reumatologia Vercelli 0,00% 31,33% 68,67% SPDC 0,00% 83,27% 16,73% Urologia Borgosesia 0,00% 38,81% 61,19% Urologia Vercelli 0,25% 49,12% 50,63% UTIC Borgosesia 0,00% 33,33% 66,67% UTIC Vercelli 0,00% 27,94% 72,06% Odontostomatologia 0,00% 71,43% 28,57%

Totale complessivo 10,27% 39,46% 50,27%

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 38 di 70

ASL 11 – Distribuzione dimessi residenti ultra65 pe r MDC

MDC N. Casi % Apparato cardiocircolatorio 1.651 18,22% Apparato muscoloscheletrico 961 10,61% Occhio 956 10,55% Apparato respiratorio 897 9,90% Apparato digerente 845 9,33% Sistema nervoso 723 7,98% Mieloproliferativi e neoplasie 552 6,09% Epatobiliari e pancreas 454 5,01% Rene e vie urinarie 433 4,78% Pelle, tessuto sottocutaneo ... 395 4,36% Apparato produttivo maschile 229 2,53% Endocrini, metabolici e nutrizionali 227 2,51% Sangue, ematopoietici, immunitario 181 2,00% Apparato produttivo femminile 155 1,71% Orecchio, naso e gola 122 1,35% Malattie infettive e parassitarie 102 1,13% Malattie e disturbi mentali 69 0,76% Fattori vari 56 0,62% Traumatismi, avvelenamenti .. 34 0,38% Uso di alcool e farmaci 9 0,10% Traumi multipli 6 0,07% Ustioni 3 0,03%

Totale complessivo 9.060 100,00% Come già illustrato in premessa l’attivazione del Servizio Sociale Aziendale, ubicato

presso la Direzione Medica di Presidio di Vercelli, ha consentito la creazione di una rete di collaborazione socio-sanitaria tale da garantire a tutti i pazienti che ne necessitano un percorso individualizzato di continuità assistenziale, dall’Ospedale al Territorio o al domicilio nell’ottica della dimissione protetta. L’organizzazione verrà completata, nel 2008, con l’attivazione a Borgosesia di una postazione analoga, al fine di rispondere in modo esaustivo alle richieste ed esigenze degli utenti su tutto il territorio dell’ASL.

Il potenziamento dell’attività di dimissione protetta va a garanzia della continuità e

dell’appropriatezza delle cure ed è in stretta correlazione con l’organizzazione delle attività distrettuali.

Sempre nell’ottica del miglioramento dei percorsi di continuità assistenziale l’azienda sta perseguendo una riorganizzazione delle strutture residenziali a gestione diretta presenti sul territorio.

Attualmente nel Presidio sanitario polifunzionale di Santhià è operativa una RSA a gestione diretta ad alta intensità assistenziale e riabilitativa di 24 PL oltre a 6 PL di Country Hospital.

Al termine dei lavori di ristrutturazione edilizia attualmente in corso si prevede di attivare n. 30 PL di RSA e 10-16 PL di RSA ad alta intensità assistenziale e riabilitativa con conseguente superamento della RSA a gestione diretta attualmente attiva presso stabile di proprietà comunale.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 39 di 70

Si ipotizza che il personale a tempo indeterminato operante alle dipendenze dell’attuale gestore (CISAS) possa essere riassorbito mediante trasferimento intercompartimentale.

Nel comune di Livorno Ferraris è attualmente in ristrutturazione una struttura in cui verrà attivata entro il 2009 una RSA di 60 PL e dove si ipotizza inoltre la sperimentazione di un Centro Diurno Integrato Riabilitativo.

Per quanto riguarda le attuali RSA di Cigliano 1 e Cigliano 2 si prevede, nel corso del 2008, di concentrare l’attività sulla sola struttura di Cigliano 2, provvedendo alla contemporanea chiusura di Cigliano 1, tenuto conto delle inadeguatezze strutturali ivi presenti.

Nel comune di Gattinara, dove attualmente sono attivi 22 PL di Lungodegenza, si prevede la riconvesione in 18 PL di RSA e l’attivazione di n. 6 PL che, a seconda delle necessità, potranno essere ad alta intensità assistenziale e riabilitativa a 60 gg. o a gestione diretta dei MMG, per un totale complessivo di 24 PL. Nella stessa struttura si prevede inoltre l’attivazione di una Comunità Protetta di tipo A o B per un totale di 10-12 PL.

Sul territorio dello stesso comune è inoltre presente una Casa di riposo RA/RAF (40 PL) a gestione comunale che, a seguito di accordi con l’amministrazione comunale, potrebbe essere riallocata nello stesso presidio di Gattinara.

La tabella che segue sintetizza la situazione attuale e le ipotesi di evoluzione nel

corso del triennio, che prevedono, per le strutture a gestione diretta, un aumento della dotazione dei posti letto di circa il 50% rispetto agli attuali.

IPOTESI DI ATTUALI STRUTTURE RES. A

GESTIONE DIRETTA O MISTA PL

RIORGANIZZAZIONE

PL

Santhià: RSA comunale 31 Chiusa nel 2008 0

Santhià:

RSA Alta intensità 60gg 24 RSA 25

Country hospital 6 RSA alta intensità 60gg + Country Hospital 15-21

Cigliano 1 – RSA 23 Chiusa nel 2008 0

Cigliano 2 – RSA 48 RSA (assorbe Cigliano 1) 48

RSA entro 2009 Livorno Ferraris 0

Centro diurno sperimentale

30+30

RSA + RSA alta intensità 60gg + PL gestione diretta MMG

24 Gattinara 22

Comunità Protetta di tipo A o B Hospice RAF/RSA (ex struttura comunale)

10-12 10 40

TOTALE 154 232-240

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 40 di 70

Le modifiche previste comporteranno una variazione anche nel rapporto posti letto

accreditati in RSA per anziani ultra65 secondo quanto evidenziato in tabella.

ASL 11 VERCELLI

POSTI LETTO ACCREDITATI IN RSA PER ANZIANI ULTRA 65 - ANNO 2007 (compresi PL in strutture ASL11 e Alzheimer)

PL in RSA Distretto Vercelli - Santhià

PL in RSA Distretto

Borgosesia - Gattinara

PL ALZHEIMER

TOTALE ASL11

RAPPORTO PL/ANZIANI =>65

SITUAZIONE ATTUALE 355 300 20 675 1,54%

EVOLUZIONE PL prevista nel PRR 2008-2010 735 1,68%

OBIETTIVO REGIONALE PSSR 2008-2010 2,00% 2,00%

MEDIA REGIONALE 2006 1,30% 1,30%

POPOLAZIONE =>65 ANNI (al 31.12.2006) 43.826 Dipartimento di Riabilitazione integrata ospedale-territorio All’interno del percorso di continuità assistenziale è prevista l’attivazione del

Dipartimento di Riabilitazione integrata ospedale-territorio di cui si evidenziano di seguito gli obiettivi ed il percorso diagnostico-terapeutico del paziente e dei familiari afferenti allo stesso. Il percorso diagnostico terapeutico del paziente e dei familiari nel dipartimento di riabilitazione

Obiettivo interaziendale per l’area territoriale:

• garantire la rete di servizi essenziali ai percorsi riabilitativi • garantire la centralità del paziente inserito in un percorso diagnostico terapeutico

di mcq

Strategia: Ricomposizione delle risorse disponibili nel sistema dei servizi, secondo una

strategia di rete, su percorsi continuativi di cure integrate, in grado di offrire la risposta necessaria ai bisogni reali di salute e di protezione sociale e di valorizzazione della persona e delle risorse della comunità. Necessità di integrazione e di organizzazione in rete del sistema dei servizi sanitari, socio sanitari e di welfare community disponibili. L’obiettivo è quello di offrire una miglior qualità di servizio, ma anche una maggiore efficienza favorendo un’appropriatezza nell’organizzazione e nella gestione delle risorse e nel controllo della spesa.

Metodologia:

• Management by objectives: reingegnerizzazione e miglioramento dei percorsi • Strumento: PDT

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 41 di 70

• Completare o individuare i segmenti di percorso inadeguati o mancanti; • Creare interfacce e raccordi tra le diverse aree del sistema di offerta; • Individuare gli output delle diverse fasi e gli obiettivi complessivi del percorso; • Individuare strumenti ed indicatori per monitorare il percorso; • Affinare strategie di sviluppo (MCQ)

Obiettivo di percorso: consentire all’utente la miglior relazione ambientale attraverso le funzioni motorie residue (ICF)

Tecniche riabilitative che sfruttano quei meccanismi fisiologici del recupero che si

basano sulla plasticità e la tutela neuronale, sul riapprendimento, sul riallenamento e sulla sostituzione funzionale.

a) Rivisitazione delle attività di consulenza interna all’acuto per stesura del progetto/programma riabilitativo: decisione sull’ingresso nel percorso per tipologia strutturale e livello, partendo dall’evidenza di letteratura secondo la quale la struttura condiziona fortemente il processo e quindi l’outcome (vedi SPREAD linee guida dell’ictus).

b) Sviluppo di criteri ed indicatori di percorso dal 3° al 2° livello (multizonale vs ASL di zona)

c) 2° livello. Sviluppo di criteri di buona pratica interna o linee guida nella gestione degli esiti prevalenti per dato rilevato – acuto/postacuto

d) Sviluppo di indicatori di percorso per l’integrazione del paziente nei vari livelli di cura cod 56/60 (es distanza dall’evento indice, dimissione dall’acuto, timing di recupero funzionale rispetto ai dati di letteratura ) fino all’integrazione ambulatoriale/territoriale

Poiché somministriamo terapia (riabilitativa) in un contesto strutturale diverso se non sono più applicabili le tecniche descritte al punto 1 si passa a tecniche che sfruttano la

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 42 di 70

ausiliazione (protesi, ortesi, ausili), l’apprendimento in forma diversa (comunicazione aumentativa o sostituzione alternativa), gli adattamenti ambientali, il reinserimento in attività ludico sociali.

e) 1° livello. Sviluppo di risposte territoriali a ttraverso Riabilitazione di mantenimento: • istituzionalizzazione in RSA • Centri Diurni Integrati • AFA – Attività fisica adattata • Assistenza domiciliare integrata

In conclusione le attività Dipartimentali di Riabilitazione (Consensus Conference of

Physical Medicine and Rehabilitation) si possono riassumere in: • assistenza • didattica • ricerca • educazione ed informazione sanitaria

Le attività Dipartimentali:

• utilizzazione ottimale degli spazi assistenziali, del personale, delle apparecchiature;

• coordinamento con le attività extraospedaliere; • studio applicazione e verifica di procedure, protocolli e linee guida • studio ed applicazione di sistemi integrati di gestione • individuazione e promozione di nuove attività e nuovi modelli operativi • organizzazione didattica • gestione del bilancio assegnato • valutazione e verifica della qualità dell’assistenza fornita • organizzazione dell’attività di libera professione

1.9. Dipartimento di salute mentale

Premesso che è intendimento procedere ad una revisione organizzativa che coinvolga gli attuali dipartimenti di Salute mentale e di Patologia delle Dipendenze, con riguardo in particolare alle attività della salute mentale, si evidenzia quanto segue.

In considerazione degli obiettivi regionali di miglioramento dei percorsi di accoglienza dei pazienti in carico ai servizi di salute mentale per il trattamento delle situazioni di acuzie e post-acuzie e vista l’esperienza ultraventennale del “Day Hospital Territoriale – Centro Crisi Diurno” di Borgosesia attivo 365 gg/anno si ipotizza di sviluppare un’esperienza similare anche a Vercelli, attraverso l’attivazione di un “Day Hospital Territoriale” in connessione tra l’SPDC dell’ospedale S. Andrea ed il CSM di Vercelli.

La struttura di Day Hospital territoriale si configura come struttura semiresidenziale per accertamenti diagnostici e trattamenti terapeutico-riabilitativi a breve ed a medio termine.

E’ utilizzato da pazienti con disturbi psicopatologici sub-acuti e fa da filtro ai ricoveri a tempo pieno. Nella sua parte di “centro crisi diurno” si occupa di situazioni di crisi trattabili con interventi semiresidenziali, senza necessità di accoglienza a tempo pieno.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 43 di 70

Anche in previsione quindi del trasferimento del CSM (Centro di Salute Mentale) di Vercelli dall’Ex Ospedale Psichiatrico nei nuovi spazi previsti nel presidio ospedaliero l’ipotesi indicata potrebbe consentire una gestione più integrata del percorso del paziente, in un’ottica di continuità assistenziale, tra ospedale e territorio.

Sempre nell’ottica della valorizzazione del percorso di cura del paziente e della continuità assistenziale è ipotizzabile inoltre la previsione di uno spazio, adeguatamente configurato, nelle immediate vicinanze del pronto soccorso del nuovo ospedale di Borgosesia, in cui svolgere attività di consulenza e di prima accoglienza, collegato all’attività del Pronto Soccorso, e successiva destinazione alla struttura più idonea in relazione al bisogno espresso.

In relazione all’attivazione di una Comunità Protetta presso il presidio di Gattinara, che potrebbe essere caratterizzata come struttura per accogliere pazienti in fase di post-acuzie con un progetto terapeutico per un periodo di accoglienza dai 6 mesi ad 1 anno, è importante prevedere lo sviluppo del percorso successivo attraverso l’attivazione, ad esempio, di una Comunità Alloggio o di Gruppi appartamento nello stesso territorio, in modo da creare un nucleo integrato e logisticamente più gestibile del percorso di cura. Questo elemento potrebbe inoltre incidere sulla possibilità di riportare nel territorio dell’azienda utenti oggi ospitati in luoghi lontani dal territorio di competenza.

Nella stessa ottica è necessario prevedere almeno un Gruppo Appartamento in area

montana ad esempio nel territorio del comune di Varallo.

1.10. Riorganizzazione dei servizi di Laboratorio

Nel corso degli ultimi cinque anni, il Dipartimento di Diagnostica di Laboratorio,

secondo le indicazioni date dalle linee strategiche della Direzione Aziendale, ha perseguito gli obiettivi della centralizzazione dell’attività analitica, della semplificazione della struttura organizzativa e della condivisione delle risorse assegnate.

La recente DGR n° 19-6647 del 3.8.2007 della Region e Piemonte ha suddiviso i laboratori in tre tipologie: B (di base), Core Lab (di media complessità) e Specialistici (di alta complessità).

Tra questi ultimi sono stati definiti i Laboratori che dovranno essere di riferimento per i Laboratori di Base ed i Core Lab. Generalmente nell’organizzazione regionale per Quadranti, vi è un Laboratorio di riferimento per ciascun Quadrante.

Per l’ASL N.11 di Vercelli, detta DGR prevede un Laboratorio di Base (Borgosesia), un Core Lab (Vercelli) ed il Laboratorio Specialistico dell’ASO di Novara quale Laboratorio di riferimento.

Dal 2005 ad oggi il processo di riorganizzazione e razionalizzazione dei Laboratori

dell’ASL N.11 di Vercelli ha prodotto: 1) il trasferimento dell’attività analitica dei Laboratori Analisi di Santhià e Gattinara (in

fase di attuazione) presso, rispettivamente, i Laboratori Analisi di Vercelli e Borgosesia, con il conseguente trasferimento di Personale Tecnico e Laureato;

2) la trasformazione della SC Microbiologia in SS all’interno della SC Laboratorio Analisi di Vercelli che ha assunto la denominazione di SC Laboratorio Analisi Chimico Cliniche e Microbiologia;

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 44 di 70

3) l’assegnazione di due Dirigenti Medici dal Laboratorio Analisi al Servizio Immunotrasfusionale (SIMT);

4) l’adozione di un sistema informatico di gestione dei Laboratori unico per tutta l’ASL11;

5) Il collegamento via WEB dei DEA e dei Reparti Ospedalieri con i Laboratori Analisi; 6) Il rinnovo del parco tecnologico delle attrezzature di laboratorio con l’introduzione di

sistemi automatici; 7) il controllo fine del processo produttivo. 8) Il collegamento per l’invio dei campioni di sangue con la posta pneumatica, tra il

DEA di Vercelli ed il Laboratorio Analisi, in fase di attuazione. Questo collegamento consentirà un risparmio di circa 8 ore/uomo/giorno dedicate a tale trasporto. Le ore risparmiate verranno molto più utilmente impiegate per l’assistenza diretta ai Pazienti.

Nell’ottica dei contenuti della DGR 19-6647, il Dipartimento di Diagnostica di

Laboratorio, di concerto con la Direzione Aziendale, ha operato una prima integrazione con i Laboratori di Riferimento di quadrante, SC Laboratorio Analisi e SC Microbiologia dell’ ASO di Novara, e precisamente:

• provvedendo all’invio dei seguenti esami di Chimica Clinica: Ac. 5OH-Indolacetico,

Ac. DeltaAminolevulinico, Ac. Vanilmandelico, Aldosterone, Adrenalina, Androstenedione, Catecolamine, Cromogranina, CYFRA 21-1, Eritropoietina, Fosfatasi Alcalina Isoenzima osseo, HGH, IGF1, Noradrenalina, Porfirine, 17-OH-Progesterone, Renina, Serotonina, Test di conferma delle droghe d’abuso,Testosterone Libero per un totale di circa 2300 determinazioni l’anno;

• provvedendo alla stipula di una convenzione per l’esecuzione della NAT necessaria

alla validazione delle unità di sangue, circa 6000 l’anno; • verranno a breve inviate anche le determinazioni dei seguenti esami di

Microbiologia: Anticorpi antiChlamydie, antiMiceti, antiRickettsie e antiHDV per un totale di circa 2800 determinazioni l’anno.

In considerazione dell’elevata esperienza maturata negli ultimi dieci anni, sempre ai fini

della razionalizzazione e dell’ottimizzazione delle attività dei Laboratori del Quadrante, il Dipartimento di Diagnostica di Laboratorio di questa ASL ha offerto la propria disponibilità, ad essere riferimento per:

1) gli esami specialistici attinenti la diagnostica delle Malattie Autoimmuni (vista anche

la presenza nell’ASL N 11 di una SC di Reumatologia); 2) la diagnostica prenatale della Sindrome di Down e dei difetti del tubo neurale; 3) gli esami tossicologici per l’alcol dipendenza (Transferrina desialata eseguita con la

tecnica dell’elettroforesi capillare); 4) la tipizzazione sierologica e molecolare HLA; 5) gli esami di secondo livello per le coagulopatie.

Per quanto concerne il Laboratorio Analisi di Borgosesia, al fine di equiparare i carichi

di lavoro tra il Personale Tecnico dei due laboratori del Dipartimento ed in cosiderazione

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 45 di 70

delle oltre 1000 chiamate urgenti/anno in pronta disponibilità, si avvierà l’istituzione della Guardia Attiva anche presso il P.O. di Borgosesia.

Tale istituto consentirà inoltre di attuare un progetto di Telemedicina Trasfusionale. Al Presidio di Gattinara, analogamente a quanto già attuato a Santhià, sarà garantita

l’attività di prelievo all’utenza esterna, assicurando un adeguato sistema di trasporto dei campioni biologici, che dovrà essere altresì adattato alle necessità cliniche residue del presidio di Gattinara.

In questo contesto, l’organizzazione della Guardia Attiva dei tecnici costituirà il soggetto di un progetto obiettivo per il Personale del Laboratorio di Borgosesia. In relazione a quanto previsto dal DGR n. 5-5900 del 21/05/2007 “ Piano Sangue e Plasma Regionale “, l’ Azienda intende attivare presso il nuovo P.O. di Borgosesia : 1) un punto di raccolta per le donazioni di plasma. Questo progetto, realizzato in base a specifica convenzione con la Associazione Donatori Avis, rappresenta la risposta della ASL11 all’obbiettivo regionale di autosufficienza per i plasmaderivati in previsione di una carenza prospettata per il prodotto “ Ig vena “, ed è la premessa di ulteriori, possibili sviluppi coerenti con quanto indicato dal Piano Sangue Regionale; la sua localizzazione nel distretto valsesiano, distretto ad alto indice di donazione per abitante e vergine per le donazioni con tecniche di “aferesi”, consentirà di avviare in quella sede, in ragione del successo prevedibile, quanto previsto al punto 2. 2) un programma di raccolta, a carico degli operatori del Servizio Trasfusionale, per concentrati di piastrine. Quest’ultimo tipo di emocomponente rappresenta, storicamente, l’unico per il quale, in situazioni di emergenza, non sono disponibili eccedenze nel nostro quadrante trasfusionale. 3) In conseguenza della sopraccitata riorganizzazione delle risorse umane presso il Laboratorio del P.O. di Borgosesia l’Azienda intende avviare la gestione di un programma di telemedicina trasfusionale per la assegnazione degli emocomponenti presso il P.O. di Borgosesia, in risposta ai problemi attuali di “insulto termico”del sangue (dovuto alle operazioni di trasporto) e delle tempistiche, storicamente oscillanti, in base alle condizioni di viabilità, fra le tre ore (ordinario bel tempo diurno) e le cinque ore (nevicata notturna ) necessarie per la evasione delle richieste, sia di routine che urgenti; sarà compito di tale struttura coordinare la formazione degli operatori tecnici del Laboratorio di Borgosesia e rendere operativa l’integrazione dell’attività con il SIMT di riferimento di Vercelli. Tale proposta organizzativa decisamente innovativa ed espressione di un chiaro esempio di integrazione intraaziendale , risponde anche a quanto previsto dalla DGR 5-5900 del 21/05/2007 “Approvazione piano sangue e plasma regionale”, ed in particolare consente di “centralizzare quanto più possibile le attività di consulenza di medicina trasfusionale mantenendo a livello locale le attività tecnico analitiche”. 4) un progetto di recupero della valorizzazione del plasma da frazionamento in risposta alla esigenza “etica” di un corretto uso della risorsa sangue e alla attuale perdita di valorizzazione da assegnare al personale tecnico.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 46 di 70

Per quanto attiene l’attività del S.C. Anatomia Patologica, verrà riprogettata l’organizzazione della S.S. Laboratorio di Anatomia Patologica presso il P.O. di Borgosesia in rapporto alle esigenze dell’edificando nuovo Presidio Ospedaliero.

In tale ottica è in fase di studio la sostituzione dell’intero sistema informativo di Anatomia Patologica allo scopo di razionalizzare il collegamento tra le due sedi, eventualmente prevedendo la possibilità del trasferimento di immagini digitali e di permettere il collegamento del sistema di refertazione di Anatomia Patologica al sistema informativo aziendale.

Si prevede inoltre l’implementazione ed il consolidamento dell’attività di citofluorimetria, acquisita ad isorisorse umane dalla S.C. Anatomia Patologica, che assicura la diagnostica concernente le tipizzazioni linfocitarie e le tipizzazioni complesse di tipo oncoematologico per pazienti sia degenti che in regime ambulatoriale per tutto il territorio aziendale, rendendo di fatto l’Azienda autosufficiente per tali complesse patologie.

L’attività citofluorimetrica è stata parimenti riprogettata in modo integrato con la S.S. Oncoematologia, allo scopo di dare risposta adeguata ai fabbisogni emergenti dall’espansione sia numerica che qualitativa dell’attività di diagnosi e cura dei Pazienti ematologici.

Nell’ambito della S.C. Anatomia Patologica è stato attivato il collegamento in telepatologia diagnostica con le altre sedi di Polo della Rete Oncologica Piemonte e Valle d’Aosta. Tale sistema a rete sarà utilizzato sia per la consultazione citoistopatologica, sia nell’ambito dei programmi di controllo di qualità interlaboratorio connessi al Programma Regionale di Screening Oncologico.

Verrà infine implementato l’utilizzo del laboratorio di Biologia Molecolare, la cui organizzazione scaturirà a seguito dell’accordo interaziendale con l’ASO di Novara relativo all’Oncologia ed il Fondo Edo Tempia.

1.11. Information Tecnology Tra gli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi assistenziali e per

l’implementazione delle strategie individuate un ruolo fondamentale lo svolgono i sistemi informativi.

L’ASL 11 di Vercelli ha iniziato un percorso di analisi e verifica dei sistemi informativi ed informatici attuali dell’azienda in vista di un loro progressivo adeguamento alle strategie ed all’organizzazione aziendale e con l’obiettivo specifico di supportare e migliorare la stessa organizzazione (evitando ad es. la duplicazione di attività o contribuendo alla riduzione dei tempi di processo).

L’approccio utilizzato, che privilegia la componente organizzativa rispetto a quella strettamente tecnica, permetterà di agire in termini di miglioramento sia sulla qualità del servizio reso al cittadino (clinico e amministrativo) che sull’efficienza ed efficacia dell’organizzazione aziendale.

Il rischio è infatti quello di introdurre tecnologie, anche sofisticate, senza correlazione alcuna con l’organizzazione in cui vengono implementate, con il risultato di non portare i vantaggi per le quali sono state introdotte.

Tra i progetti in corso si segnala l’acquisizione di un sistema RIS/PACS per la gestione e archiviazione delle immagini radiologiche che, alla luce delle logiche riassunte brevemente sopra, dovrà essere implementato in modo da ottimizzare l’organizzazione

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 47 di 70

non solo del reparto radiologico ma di tutti i fruitori del servizio (es.: possibilità di consultare le immagini radiologiche direttamente dalle postazioni informatiche del reparto, possibilità di invio delle immagini a distanza, tra sedi diverse dell’azienda e verso attori esterni).

1.12. Sviluppo di logiche di Health Tecnology Manag ement e Health

Tecnology Assessment (HTM/HTA). Programmazione degl i investimenti in tecnologie biomediche

L’impostazione e la realizzazione di un corretto piano di investimenti è un’attività

fondamentale nella pianificazione strategica di un’azienda. In particolare per quanto riguarda le tecnologie biomediche di una struttura sanitaria si è in presenza di un insieme eterogeneo di tecnologie, diverse sotto innumerevoli aspetti (criticità, obsolescenza, tipo, …) che occorre ricondurre ad un insieme coordinato, in termini ad es. di priorità di acquisto, in modo da poter fornire alla Direzione Generale informazioni utili e indicatori il più possibile oggettivi per l’assegnazione del budget disponibile che insieme alle altre variabili in gioco permetteranno una programmazione basata sulle effettive necessità tecnico-cliniche e sulla strategia aziendale e meno legata alle emergenze contingenti o ad altre motivazioni tradizionalmente utilizzate.

Con questa premessa in mente si intende intraprendere un percorso di sviluppo e

miglioramento della gestione delle tecnologie basato sulla sempre maggiore disponibilità e condivisione delle informazioni in un’ottica di Health Tecnology Management.

2. Assistenza farmaceutica territoriale, integrativ a e protesica Sul fronte dell’appropriatezza nell’uso dei farmaci e del contenimento della spesa farmaceutica territoriale si rimanda al par. 1.5.1, relativo all’appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 48 di 70

PARTE II – RIORDINO ATTIVITA’ 3. Riordino della struttura organizzativa e delle d otazioni

organiche

Al fine di adeguare l’organizzazione aziendale agli obiettivi della programmazione sanitaria regionale, oltre ai provvedimenti riorganizzativi già previsti nel PRR 2006-2007, si impongono ulteriori percorsi di revisione degli assetti organizzativi aziendali, anche nell’ottica della realizzazione di una rete integrata di attività e servizi nell’ambito dell’A.F.S. di appartenenza. Lo sviluppo delle attività sanitarie e la razionalizzazione dei costi si ritengono perseguibili attraverso accordi tra Aziende diretti a realizzare la massima integrazione delle attività di erogazione delle prestazioni e ad utilizzare di comune intesa i servizi e le strutture ad alto contenuto tecnologico e specialistico.

3.1. Azioni programmate per l’integrazione interazi endale nell’ambito dell’AFS2 PREMESSA Per la realizzazione degli obiettivi della programmazione regionale viene richiesto alle Aziende Sanitarie, pur nella loro autonomia gestionale, di operare in modo coordinato e coerente come sistema, perseguendo, nell’ambito di una strategia comune coordinata dalla Regione, le azioni di sviluppo delle attività sanitarie e di razionalizzazione dei costi. Per dare attuazione a tale obiettivo i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie dell’area geografica corrispondente all’Area Funzionale Sovrazonale 2 (ASL 11, ASL 12, ASL 13, ASL 14 e ASO Maggiore della Carità di Novara), ritenendo prioritaria la realizzazione di una rete integrata di attività e servizi tra le Aziende dello stesso territorio, hanno condiviso una proposta tecnica per la riorganizzazione della rete dell’assistenza finalizzata a: - organizzare in modo sovraziendale le attività amministrative e di supporto, anche con l’unificazione di servizi comuni o la delega di funzioni ad altra azienda per attività che non è conveniente sviluppare in modo autonomo per problemi funzionali o economici, - realizzare la massima integrazione delle attività di erogazione delle prestazioni, - utilizzare con comuni accordi i servizi e le strutture ad alto contenuto tecnologico e specialistico. I modelli organizzativi di volta in volta prescelti (Dipartimento interaziendale, gruppo di progetto o struttura complessa interaziendale) dovranno trovare specifica definizione - preliminare all’avvio sperimentale degli stessi – dei criteri di attribuzione delle risorse e di valorizzazione economica delle funzioni prestate dai diversi attori coinvolti, senza costi aggiuntivi rispetto alla situazione precedente, e dovranno ovviamente essere valutati al termine del periodo di sperimentazione in ordine ai risultati clinico-assistenziali o

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 49 di 70

quelli relativi alla prevenzione e alla sanità pubblica, al gradimento per i destinatari dei servizi e per gli operatori e alle ricadute economiche e gestionali sulle aziende interessate. Accanto ai modelli succitati si è condivisa la necessità di avviare tavoli di coordinamento di specifiche funzioni/attività trasversali da approfondire e affrontare in maniera omogenea nell’ambito territoriale di pertinenza. RETE INTEGRATA DI ATTIVITÀ E SERVIZI TRA AA.SS.LL. E ASO dell’AFS2 Le Aziende Sanitarie dell’AFS2 concordano sulla necessità di sviluppare o avviare sinergie operative negli ambiti assistenziali di seguito descritti, per ciascuno dei quali è stato ipotizzato uno specifico modello organizzativo: - implementare il modello del Dipartimento interaziendale o attivare il Gruppo di progetto costituito da strutture affini o complementari sotto il profilo delle attività, delle risorse umane o tecnologiche impiegate o delle procedure operative adottate, al fine di coordinarne l’azione nella prospettiva di un determinato risultato da raggiungere per: MEDICINA NUCLEARE La Medicina Nucleare è una disciplina ad elevato impatto clinico decisionale nelle principali patologie causa di morbilità e mortalità della popolazione con riconosciute ricadute costo/efficacia: nel territorio dell’AFS 2 sono tre i centri di Medicina Nucleare, collocati rispettivamente presso l’ASO di Novara, l’ASL 12 di Biella e l’IRCCS Maugeri di Veruno, che garantiscono le prestazioni di Medicina Nucleare. Per favorire la razionalizzazione e l’accesso alle prestazioni dei cittadini residenti nell’AFS2 viene proposta l’attivazione nel corso del 2008 di un gruppo di progetto comprendente le strutture dell’ASO di Novara, dell’ASL 12 e IRCCS Maugeri di Veruno (fornitori di prestazioni) e le Direzioni Sanitarie delle Aziende Sanitarie dell’AFS2 (acquirenti). RADIOTERAPIA La Radioterapia e’ un trattamento di alta specialità che necessita di attrezzature ad alto contenuto tecnologico e di interazioni con altre discipline a livello ultraspecialistico, la cui collocazione naturale è nei presidi ospedalieri ad alta specializzazione; per favorire l’accesso alle prestazioni dei cittadini residenti in aree a basso tasso di utilizzazione, peraltro, deve essere prevista la presenza di unità di radioterapia in strutture periferiche di minore complessità (Centri Satellite), nell’ambito di modelli organizzativi che ne garantiscano il collegamento operativo con una o più strutture di riferimento nelle quali siano disponibili anche le tecnologie più avanzate. Tale modello prevede che il centro principale si faccia carico dei trattamenti più complessi (stereotassica, IORT, brachiterapia…), che richiedono maggiori risorse ed esperienza. Il Centro di riferimento deve inoltre contribuire alla formazione ed all’aggiornamento del personale con delega ai Centri Satelliti dei trattamenti con tecniche convenzionali. Si prevede di attivare nel corso del 2008 un gruppo di progetto costituito dalle SC dell’ASO di Novara, dell’ASL 11, dell’ASL 12, dell’ASL 14 e dalla rappresentanza delle Direzioni Sanitarie dell’AFS2 finalizzato a perseguire l’ottimizzazione delle risorse tecnologiche, delle risorse umane (garantendo l’interscambiabilità dei professionisti e l’omogeneità dei trattamenti), della formazione e aggiornamento del personale nei centri di

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 50 di 70

riferimento e a facilitare percorsi di miglioramento per garantire l’appropriatezza delle prestazioni erogate secondo le più recenti conoscenze scientifiche. In particolare l’esigenza di attivare a Vercelli una funzione radioterapica, per la prevista installazione di un acceleratore lineare nel 2008, suggerisce, per obiettivi di qualità/economicità delle prestazioni, di accentuare precocemente il legame in rete che si ipotizza per l’intera AFS2, dandogli carattere strutturale. Si è pertanto concordato che la SC (interaziendale?) di Radioterapia dell’ASO di Novara, erogherà prestazioni articolate per complessità, nelle due sedi di Novara e di Vercelli, avvalendosi di idonea ed unitaria dotazione di risorse umane. ONCOLOGIA

Integrazione attività oncologica tra ASO “Maggiore della Carità” di Novara e l’ASL 11 di Vercelli.

L’ASL 11 di Vercelli intende, coerentemente con il bisogno assistenziale del territorio di sua competenza, perseguire un processo di potenziamento dell’area oncologica.

In tale ambito l’ASL 11, l’ASO e l’Università del Piemonte Orientale condividono il progetto di una stretta collaborazione che veda una attiva presenza presso il P.O. di Vercelli di specialisti oncologi dell’ASO, anche integrati in forza della convenzione con l’Università stessa.

In prima battuta per quanto riguarda la Radioterapia, la Fisica Sanitaria e l’ Oncologia, si ritiene di poter procedere, nello specifico dell’attività oncologica riguardante l’Oncologia Medica, come di seguito riportato.

L’ASL 11 di Vercelli ritiene di dover porre in essere un miglioramento qualitativo del Servizio inerente l’Oncologia Medica, mediante una ridistribuzione e una ristrutturazione del servizio stesso, in considerazione dell’assenza di fatto di una offerta assistenziale strutturata nell’area nord dell’ASL 11.

Per procedere in tal senso senso è opportuno che il Dipartimento Oncologico Interaziendale tra ASO “ Maggiore della Carità” di Novara e ASL 13 e 14 venga esteso all’ASL 11 di Vercelli, consentendo l’afferenza diretta a detto Dipartimento di una Struttura Semplice a direzione Universitaria di Oncologia della stessa ASL, in accordo con l’Ateneo del Piemonte Orientale.

La costituzione presso il Presidio Ospedaliero “S’Andrea” di Vercelli di una Struttura Semplice a Direzione Universitaria a Valenza Dipartimentale di Oncologia Medica: tale procedura, consentendo una gestione diretta della Struttura Semplice di Oncologia Medica a direzione Universitaria dell’ASL 11 di Vercelli, porterebbe consequenzialmente ad un più adeguato controllo organizzativo e clinico della stessa, nonché ad una migliore integrazione con la Struttura di Oncologia Medica dell’ASO di Novara. In tal modo la SC di Oncologia medica dell’ASL 11 sarà dedicata prevalentemente al soddisfacimento della domanda assistenziale dell’area nord dell’azienda.

A regime, la Struttura Semplice a direzione Universitaria di Oncologia dell’ASL di Vercelli prevede un organico costituito da un Direttore/Dirigente Responsabile più due Dirigenti Medici.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 51 di 70

SERVIZIO IMMUNOTRASFUSIONALE (SIMT) In attuazione alla DGR n. 5-5900 del 21/05/07 di approvazione del Piano Sangue e Plasma Regionale, si avvia il percorso per realizzare l’Area Funzionale sovrazonale di Medicina Trasfusionale (AMT), strumento di integrazione delle strutture trasfusionali presenti sul territorio, secondo una logica che, nel rispetto delle norme di riferimento specifiche per la raccolta, produzione, distribuzione degli emocomponenti, veda la corretta attribuzione delle funzioni alle diverse strutture tale da garantire il soddisfacimento del fabbisogno a tutti i livelli evitando duplicazioni di attività. Il coordinamento delle attività e delle funzioni dell’Area è assicurato dall’attivazione di una “cabina di regia”, composta dai responsabili dei SIMT e del Centro di Produzione dell’Area di riferimento, integrata al bisogno dai rappresentanti delle Associazioni dei donatori maggiormente rappresentative. CURE PALLIATIVE A fronte di una domanda di assistenza da parte dei pazienti e delle famiglie in rapida crescita, l’offerta assistenziale per i malati che necessitano di cure palliative è debole nella quantità di servizi offerti, difficilmente valutabile in termini di qualità ed eterogenea nei modelli organizzativi fra le diverse Aziende Sanitarie, in particolare per quanto riguarda le cure palliative a domicilio. Ciò pone evidenti problemi di forte disuguaglianza nell’offerta assistenziale per malati residenti in territori confinanti. L’attivazione di un gruppo di progetto coinvolgente i Responsabili delle unità operative di Cure Palliative delle Aziende Sanitarie dell’AFS2 persegue l’obiettivo della creazione e sviluppo di una Rete di Cure Palliative nel territorio del Piemonte Nord-Orientale, che assicuri un’offerta omogenea secondo percorsi assistenziali condivisi. - di adottare il modello del Coordinamento Sovra aziendale per la razionalizzazione e lo sviluppo delle competenze in specifici settori specialistici o in aree di particolare impegno clinico, quali: ALLERGOLOGIA La DGR 213-4701 del 27/11/2006 ha approvato un modello organizzativo innovativo, denominato Coordinamento Sovrazonale, volto ad incrementare l’efficienza complessiva della Rete di Allergologia, nel territorio delle ASL 11,12,13,14, tramite l’utilizzo integrato delle risorse umane, tecniche ed economiche disponibili. Il Coordinamento della sperimentazione è stato affidato all’ASO di Novara in quanto dotata delle caratteristiche strutturali complessive più idonee al raggiungimento degli obiettivi del modello organizzativo proposto. Gli obiettivi della sperimentazione sono espressione della “mission” della Rete di Allergologia e sono volti a migliorare l’efficienza dei singoli centri specialistici della Rete per aumentare la quantità e la qualità delle prestazioni erogate, facilitando l’accesso dell’utenza sia attraverso la sensibilizzazione dei medici della medicina di base all’appropriatezza prescrittiva che aumentando l’apertura disponibile per il pubblico. OCULISTICA - PATOLOGIA RETINICA La struttura complessa di Oculistica della ASL 13, in possesso dei requisiti organizzativi e tecnologici per il trattamento della patologia retinica, già centro autorizzato dalla Regione ai sensi del DM 5/3/2001 per terapia fotodinamica con verteporfirina, ha sviluppato in maniera rilevante l’attenzione verso le patologie vitreo retiniche e retiniche,

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 52 di 70

per le quali esiste ancora oggi una importante mobilità passiva da alcuni settori dell’AFS2 (casistica operatoria di circa 400 interventi all’anno cod ICD9CM 14.9 -14.75) e già attualmente è riferimento per il bacino di utenza dell’area geografica del territorio Nord dell’ASL 13. Tale struttura rappresenta una risorsa per tutto il territorio dell’AFS2: si concorda di sperimentare una collaborazione tra le strutture specialistiche delle diverse Aziende presenti sul territorio della AFS2 con attribuzione alla SC Oculistica di Arona della funzione di riferimento per la patologia retinica. - istituire una struttura interaziendale di: FISICA SANITARIA La funzione è assicurata nelle diverse realtà aziendali da convenzioni in essere con l’ASO di Novara o da personale di varia qualifica professionale strutturato all’interno di alcune Aziende. La riconduzione delle risorse (che per l’ASL 11 sono costituite da due dirigenti fisici strutturati) sotto un’unica responsabilità organizzativa, posta in capo alla struttura complessa dell’ASO di Novara, a partire dal 2008, persegue il superamento della frammentazione attuale delle attività ed una gestione ottimale delle risorse presenti sul territorio. DIETOLOGIA L’attuale offerta di prestazioni specialistiche di questa branca è disomogenea e soltanto per alcune Aziende dell’AFS2 si avvale di rapporti convenzionali stipulati con l’ASO di Novara. Le risorse presenti sul territorio sono differentemente distribuite nelle varie realtà, sia per numero sia per tipologia di qualifica professionale rappresentata. Per migliorare i servizi resi e garantire una qualità uniforme delle prestazioni ed un utilizzo controllato delle risorse si ritiene opportuna la creazione di una struttura unificata dell’AFS2 con gestione organizzativa posta in capo alla struttura dell’ASO di Novara che coordinerà, quindi, il Dietologo in capo all’ASL 11. - attivare tavoli di coordinamento e monitoraggio su tematiche di interesse trasversale alle diverse realtà Aziendali di volta in volta individuate secondo necessità emergenti. Al momento si ritengono prioritari i tavoli su: LABORATORIO ANALISI Tavolo di confronto e monitoraggio costituito dai Direttori dei Laboratori Analisi dell’AFS2 per dare attuazione alla DGR n. 19-6647 del 3/8/2007 “Riorganizzazione e razionalizzzazione delle attività di laboratorio analisi. Prime indicazioni alle Aziende Sanitarie Regionali”, e perseguire l’obiettivo principale di garantire appropriatezza e qualità delle prestazioni erogate; FORMAZIONE Tavolo di confronto e monitoraggio costituito dai Responsabili della formazione delle Aziende Sanitarie dell’AFS2 per garantire la pianificazione e la condivisione di attività formative di interesse comune oltre che la valorizzazione delle proposte costruite all’interno delle singole Aziende

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 53 di 70

FARMACIA Tavolo di confronto e monitoraggio costituito dai Direttori dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie dell’AFS2 per la condivisione degli strumenti di controllo della appropriatezza prescrittiva e della spesa farmaceutica. Altri progetti che vedono coinvolte tutte le Aziende Sanitarie dell’AFS2 sono: SOVRACUP Il progetto per la realizzazione di SovraCup di quadrante per la prenotazione di visite specialistiche ed esami strumentali vede coinvolte tutte le ASL dell’AFS2 e l’ASO di Novara. Il valore aggiunto che il SOVRACUP può apportare è dato da:

• l’ampliamento dei canali di prenotazione e di revoca degli appuntamenti; • l’accessibilità al cittadino all’intera offerta dell’AFS2 • l’uniformità nella fruizione delle prestazioni sanitarie secondo criteri omogenei di

erogazione.

SERVIZIO SOVRAZONALE DI EPIDEMIOLOGIA In considerazione dell’avvenuta individuazione da parte della direzione regionale della funzione dell’SSEPI dell’ASL 13 di Novara, come funzione specialistica di riferimento regionale (con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo delle funzioni locali di epidemiologia), è ipotizzabile la promozione di incontri con i responsabili delle strutture locali volti ad individuare modalità di condivisione ed ottimizzazione delle risorse disponibili al fine della individuazione di indicatori utili alla costruzione dei Piani e Profili di Salute (PePS). EMODINAMICA Per quanto riguarda questa attività si rimane in attesa delle indicazioni regionali di prossima emanazione. In considerazione di quanto sopra, si propone una revisione dell’organizzazione aziendale che mira a migliorare l’efficienza e l’appropriatezza operativa, ritenute aspetti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi economici attraverso l’ottimizzazione delle risorse disponibili.

3.2 Riordino della struttura organizzativa aziendal e L’organizzazione aziendale, pur presentandosi unitaria, assume a riferimento la separazione funzionale tra direzione generale strategica, a cui competono le responsabilità di governo, di indirizzo e di controllo, e direzioni operative a cui fanno capo le responsabilità di produzione/gestione delle prestazioni, di organizzazione e gestione delle risorse a tal fine assegnate. Il Direttore Generale, cui competono i poteri di governo aziendale, si avvale per l’esercizio di queste sue funzioni, oltre che del Direttore Sanitario e del Direttore Amministrativo, del Collegio di Direzione. Supportano tecnicamente l’attività di governo complessiva le strutture e gli uffici di staff individuati.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 54 di 70

Tenuto conto delle peculiarità e delle attività svolte da alcune delle strutture in staff, al fine di favorire lo sviluppo di processi integrati valorizzando le responsabilità trasversali ed il lavoro interdisciplinare attraverso la reingegnerizzazione dei principali processi a supporto dell’attività di organizzazione, di pianificazione e controllo e di gestione dell’informazione, si propone l’individuazione del Dipartimento di Staff , a cui vengono fatte afferire le Strutture Complesse Controllo di Gestione, Sistemi Informativi e Informatici, Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane, Qualità e URP. Completano le attività di staff alla Direzione Generale l’Ufficio Comunicazione e le strutture semplici “Medico Competente” e “Prevenzione e Protezione”, la S.C. Farmacia Ospedaliera, la S.C. Farmacia Territoriale, la S.S. Risk Management di nuova individuazione e la SS Servizio Infermieristico, Tecnico, della Riabilitazione, della Prevenzione e della Professione Ostetrica. Con riguardo a quest’ultima struttura, in riferimento alla D.G.R. n. 42-4062 del 17.10.2006 ed alla nota regionale prot. n. 155/2015 del 2/10/2007, si conferma il progetto di ridefinizione dell’organizzazione del Servizio Infermieristico, Tecnico, della Riabilitazione, della Prevenzione e della Professione Ostetrica, già trasmesso ai competenti uffici regionali con nota prot. n.16713 del 10.5.2007. Dal punto di vista operativo il modello organizzativo aziendale si presenta composto da quattro gruppi di funzioni:

- la funzione di staff (Dipartimento e Strutture), sopra descritta - la funzione Territoriale (Distretti, Dipartimenti) - la funzione Ospedaliera (Direzione Medica di Presidio, Dipartimenti) - la funzione Amministrativa, Tecnico e Logistica (Dipartimento)

FUNZIONE TERRITORIALE

Tenuto conto del bacino d’utenza dell’ASL 11 vengono individuate due sedi distrettuali, Vercelli-Santhià e Borgosesia-Gattinara-Varallo.

Il Distretto si configura come Struttura Complessa e, come da indicazioni regionali, non non viene più prevista la funzione di Coordinamento Distrettuale.

Il Direttore del Distretto ne assume la responsabilità complessiva in termini di governo e di gestione del budget assegnato, promuove e presidia l’integrazione organizzativa tra le strutture e i dipartimenti territoriali.

Ai fini di tale integrazione si determina un rapporto di sovraordinazione funzionale dei Direttori di Distretto nei confronti dei responsabili delle seguenti strutture, secondo una delle due ipotesi precedentemente descritte (vedi punto 1.3):

il Dipartimento di Prevenzione che mantiene la preesistente composizione per quanto concerne le strutture complesse di riferimento; le strutture semplici, al fine di una maggiore integrazione e condivisione delle risorse subiscono un processo di revisione e conseguente riduzione. Nel Dipartimento è già stata ricompresa l’attività di Medicina Legale.

il Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze . Tale Dipartimento, di nuova individuazione, aggrega le strutture afferenti ai preesistenti Dipartimenti di Salute Mentale e di Patologia delle Dipendenze nonché la Struttura Complessa Psicologia e la Struttura Complessa Neuropsichiatria Infantile. Tale aggregazione si ritiene funzionale alla tipologia omogenea delle attività svolte e alla condivisione delle risorse.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 55 di 70

La strutture di Cure Primarie e di Assistenza Protesica la SS Cure Palliative – Hospice, autorizzata con il PRR 2006-2007 e attivata dal

giugno 2007 presso la sede di Gattinara; la SS Ufficio di Vigilanza e verifica appropriatezza attività strutture private, la cui

istituzione si giustifica sia per la necessità di omogeneizzare l’attività tradizionale di vigilanza propria dell’ASL, attualmente svolta da Commissioni che operano in modo indipendente in assenza di linee di indirizzo comuni, e di ricondurne le funzioni ad un unico centro di responsabilità, e sia per il governo coordinato delle ulteriori funzioni di verifica dell’appropriatezza delle prestazioni delle strutture private accreditate.

il Dipartimento Interaziendale per l’emergenza sanitaria territori ale, del quale fa parte la SC SET 118, della cui costituzione la Regione Piemonte ha preso atto con D.G.R. n. 83- 6614 del 30.7.2007. Come evidenziato in premessa, tenuto conto delle indicazioni dell’assessorato alla Sanità, che ha precisato che per Emergenza Sanitaria è da intendersi, anche presso l’ASL 11, esclusivamente l’attività dedicata al soccorso sanitario, escludendo pertanto dal relativo finanziamento quella relativa alla gestione di Punti di primo Intervento e/o di ambulanze diverse da quelle autorizzate con DGR, si proporre il seguente piano di riorganizzazione dell’attività del personale afferente alla S.O.C. Emergenza Sanitaria Territoriale 118, a decorrere compiutamente dal 1 Gennaio 2008.

ORGANIZZAZIONE DELLA CENTRALE OPERATIVA 118 PROVINCIA DI VERCELLI

La Centrale Operativa della S.O.C. 118 dell’A.S.L. 11 è stata approvata con D.G.R. 27.1.1997 n. 36-16157. La S.O.C. Servizio Emergenza Territoriale comprende:

• la Centrale Operativa Provinciale, a Borgosesia • la postazione di Soccorso Avanzato di Vercelli • la postazione di Soccorso Avanzato di Santhià • la postazione di Soccorso Avanzato di Gattinara • la postazione di Soccorso Avanzato di Borgosesia • la postazione di Soccorso Avanzato di Varallo

La Centrale Operativa è composta dai seguenti nuclei operativi:

• NUCLEO DI RISPOSTA E VALUTAZIONE • NUCLEO DI GESTIONE

ORGANIZZAZIONE DELLE POSTAZIONI DI SOCCORSO TERRITORIALI Le postazioni di soccorso territoriali sono quelle autorizzate dalla Regione Piemonte mediante D.G.R. n. 23-24889 in data 22.6.1998, vale a dire n. 5 ambulanze MSA collocate a Vercelli, Santhià, Gattinara, Borgosesia e Varallo, supportate da ambulanze di base (MSB) fornite in convenzione dalla Associazioni di Volontariato (CRI e ANPAS) e dislocate capillarmente sul territorio. Pertanto: Dislocazione M.S.A. ( Mezzo di Soccorso Avanzato ): operativi h.24

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 56 di 70

(Medico convenzionato per l’emergenza sanitaria, Infermiere, Autista, Soccorritore) I mezzi in dotazione all’A.S.L. consentono di utilizzare autoambulanze di proprietà

presso le postazioni 118 assegnate.

o Postazione: M.S.A. ( V150) Sede: Vercelli o Postazione: M.S.A. ( V146) Sede: Santhià o Postazione: M.S.A. ( V147) Sede: Gattinara o Postazione: M.S.A. ( V150) Sede: Borgosesia o Postazione: M.S.A. ( V149) Sede: Varallo

ORGANIZZAZIONE DI ALTRE ATTIVITA’ AFFERENTI ALLA SC SET 118:

• ATTIVITA’ DI ELISOCCORSO

• GESTIONE GUARDIA MEDICA (attività a carico aziendale) Al fine di razionalizzare, mediante la gestione effettuata direttamente dalla Centrale Operativa 118, anche la risorsa rappresentata dalla Guardia Medica, è indispensabile istituire un nuovo punto di gestione che sia in grado di fornire la corretta risposta agli utenti. A tal fine, sarà indispensabile realizzare un numero verde che permetta di ricevere la richiesta di intervento in Centrale Operativa, superando in tal modo la localizzazione territoriale della postazione di Guardia Medica chiamata, evitando inoltre confusione all’utente sulle funzioni del numero telefonico 118, dedicato invece all’emergenza-urgenza.

• GESTIONE TRASPORTI PROTETTI (attività a carico aziendale) Premesso che tale attività non è autorizzata dalla Regione Piemonte nell’ambito dell’attività di soccorso territoriale, si ritiene indispensabile mantenere in capo alla Centrale Operativa la gestione dell’attività di trasporto secondario aziendale, razionalizzandone impiego e dislocazioni.

• GESTIONE TRASPORTI ORDINARI (attività a carico aziendale) Le risorse della Centrale Operativa 118, opportunamente implementate, permettono di

collocarvi, così come già previsto presso altre centrali Provinciale, l’attività di Punto Unico Gestione Trasporti Ordinari.

A tale attività afferiscono tutte le richieste di trasporti ordinari (programmati) provenienti dai Servizi Aziendali Ospedalieri e Territoriali. L’attuale organizzazione prevede che operatori di diversa qualifica e ubicazione contattino direttamente le associazioni di volontariato convenzionate per la messa a disposizione dei mezzi (non è infatti dedicato alcun mezzo aziendale). Il carattere dispersivo e non omogeneo dell’attuale gestione non consente di effettuare verifiche sulle modalità di svolgimento dei servizi, sulle rendicontazioni presentate dalle associazioni di volontariato e, soprattutto, non essendoci una visione unica e generale degli spostamenti dei mezzi impiegati contemporaneamente, non è possibile razionalizzare, sia a fini economici che qualitativi nei confronti dei pazienti, l’attività di che trattasi.

Particolare importanza assume l’organizzazione e la gestione dei trasporti dei dializzati.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 57 di 70

FUNZIONE OSPEDALIERA

Con il PRR 2006-2007 si è già provveduto all’accorpamento funzionale dei presidi ospedalieri nell’Ospedale Unico del Vercellese, articolato sulle due sedi di Vercelli e Borgosesia, ed alla conseguente individuazione di un’unica Direzione Sanitaria di Presidio che si configura come struttura complessa e che si pone in rapporto di sovra-ordinazione rispetto ai Direttori dei Dipartimenti ospedalieri nei confronti dei quali svolge un ruolo di coordinamento funzionale.

Alla Direzione Sanitaria dell’Ospedale Unico afferiscono la SS Prevenzione e Controllo Infezioni Ospedaliere e Territoriali, la SS Gestione Organizzativa dell’Ospedale di Borgosesia e la SS Organizzazione e gestione attività ambulatoriale (ospedale e territorio), queste ultime due di nuova attivazione. In particolare la SS Organizzazione e gestione attività ambulatoriale dovrà interfacciarsi efficacemente con la componente distrettuale.

L’organizzazione dei Dipartimenti ospedalieri, già notevolmente ridimensionata, è fatta oggetto di ulteriore revisione al fine di rendere ancora più razionale, sia in termini di efficienza che di economicità, l’impiego delle risorse umane, tecniche e strutturali. Viene inoltre prevista la revisione delle strutture semplici, sia dipartimentali che afferenti a struttura complessa, previste dall’Atto Aziendale in numero molto elevato e spesso non rispondenti ai criteri, fissati dagli indirizzi regionali, che ne giustificano la presenza.

L’Ospedale Unico esprime la propria razionalità articolandosi nei seguenti

Dipartimenti: STRUTTURALI Dipartimento Medico

Il nuovo Dipartimento Medico nasce, nell’ottica della condivisione delle risorse e dell’integrazione dei percorsi diagnostico-terapeutici, dall’accorpamento dei preesistenti “Dipartimento per la cura delle malattie di lunga durata” e “Dipartimento Medicina ad indirizzo specialistico”. Trovano aggregazione nel Dipartimento le specialità di area medica già esistenti mentre si prevede una riorganizzazione nell’area della medicina generale. In considerazione, infatti:

- dell’età della popolazione di riferimento dell’ ASL 11; - da quanto emerge dall’analisi dei dati di ricovero relativi all’anno 2006 della

Medicina Generale di Vercelli, che evidenziano una percentuale di ricoveri della popolazione ultra sessantacinquenne dell’82% (di cui quella superiore ai 75 anni del 60%), nonostante l’attivazione di un reparto di medio-bassa intensità assistenziale in cui dovrebbero confluire essenzialmente pazienti ultrasessantacinquenni;

- della presenza di specialità quali Pneumologia, Cardiologia, Malattie Infettive che garantiscono il percorso assistenziale per acuti in fasce di età inferiori,

Si rende necessario, procedere alla conversione della SC Medicina Generale di

Vercelli in due strutture: SC Medicina ad indirizzo Geriatrico e SC Medicina e Chirurgia d’Urgenza.

Ciò comporterà la riorganizzazione dell’assistenza residenziale, con conseguente conversione della SC Residenzialità e Anziani, afferente all’ambito distrettuale, in S.S.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 58 di 70

Coordinamento RSA e sarà contestuale alla revisione della riorganizzazione del Pronto Soccorso di cui si dirà nell’ambito del Dipartimento dell’Emergenza/Urgenza. Dipartimento Chirurgico

Nell’ambito del Dipartimento Chirurgico si è pervenuti recentemente alla riconduzione delle strutture complesse di Chirurgia Generale da tre a due (una per sede): allo stato attuale sono in fase di verifica i volumi di attività delle due strutture ai fini del dimensionamento degli organici medici e dei posti letto.

Entro il 2007 si prevede di procedere, come previsto nel PRR 2006-2007, all’accorpamento delle Strutture Complesse di Urologia e alla riconduzione delle Strutture Complesse di Ortopedia e Traumatologia in un’unica struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia con annessa S.S. di Traumatologia.

Considerato il numero esiguo di strutture afferenti si ritiene di addivenire al superamento del Dipartimento Donna-Bambino attraverso l’individuazione di un’Area aggregata al Dipartimento Chirurgico comprendente le seguenti strutture:

• SC Ostetricia e Ginecologia di Vercelli • SC Ostetricia e Ginecologia di Borgosesia • SC Pediatria

Dipartimento di Area Diagnostica e dei Servizi

Attualmente l’organizzazione aziendale prevede due distinti Dipartimenti di Radiodiagnostica e di Diagnostica di Laboratorio. Attesa l’esigenza di coordinamento e di razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e tecnologiche, dei materiali di consumo e dei servizi intermedi, considerato il numero di strutture ad essi afferenti e tenuto conto dell’organizzazione a livello di Area Funzionale Sovrazonale delle attività di Radioterapia e di Fisica Sanitaria, si prevede l’attivazione di un unico Dipartimento di Area Diagnostica e dei Servizi, all’interno del quale individuare, per le peculiarità che la caratterizzano, un’Area dei Laboratori.

L’area dei Laboratori sarà così articolata: • SC Laboratorio Analisi e Microbiologia (con le afferenti SS Laboratorio

Analisi Borgosesia e SS Microbiologia) • SC Immunoematologia e servizio trasfusionale • SC Anatomia ed istologia patologica (con l’afferente SS Laboratorio

Anatomia Patologica Borgosesia) Dipartimento di Riabilitazione integrata ospedale-t erritorio

Il Dipartimento di Riabilitazione viene istituito al fine di coordinare le attività riabilitative svolte dalle varie strutture a livello aziendale nell’ambito del percorso di continuità assistenziale tra ospedale e territorio.

Ad esso afferiscono le strutture: RRF, Reumatologia e Neurologia (complesse) e le strutture semplici dipartimentali Coordinamento RSA, Cure Intermedie e Cure Domiciliari.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 59 di 70

FUNZIONALI Dipartimento di Emergenza-Urgenza

Il Dipartimento funzionale di Emergenza-Urgenza ha una composizione plurispecialistica e si giustifica per le dimensioni organizzative particolarmente complesse dell’attività svolta sulle due sedi di Vercelli e Borgosesia dell’Ospedale Unico.

L’attuale organizzazione del Dea (ex I livello) prevede, nell’ambito dell’Ospedale Unico, due punti di erogazione delle attività di pronto soccorso che si identificano nelle Strutture Semplici Dipartimentali Pronto Soccorso di Vercelli e Borgosesia. In particolare (dati 2006) :

- la struttura di Vercelli è caratterizzata da ca 27.500 accessi/anno, così suddivisi: C.rossi: 0,85 %, c.gialli: 24,46%, c verdi: 70,93 %, c.bianchi: 3,76 % - la struttura di Borgosesia è caratterizzata da ca 19.000 accessi/anno, così suddivisi: C.rossi: 0,30 %, c.gialli: 6,98 %, c verdi : 71,47 %, c.bianchi: 21,25 % A Vercelli attualmente i turni diurni e notturni vengono garantiti da 1 medico della SC di

Medicina Generale e da 1 della Chirurgia Generale; nel turno diurno vi è sempre la presenza di 1 medico del 118; presso la sede del DEA vi sono, inoltre, 6 posti letto di OBI. Sono garantite: la guardia attiva di Anestesia e Rianimazione con 2 dirigenti medici, del Cardiologo, del Ginecologo e del Pediatra.

A Borgosesia, in considerazione del numero contenuto di accessi, i turni diurni vengono garantiti da 1 medico della Medicina Generale e da 1 Chirurgo della Chirurgia Generale mentre i turni notturni (da anni) vengono garantiti da 1 medico a rotazione tra Medicina e Chirurgia.

Sono garantite, inoltre, la guardia attiva di Anestesia e Rianimazione, del Cardiologo e del Ginecologo.

Mentre dalla realtà di Borgosesia non emergono situazioni di particolare tensione, a

Vercelli sussistono invece condizioni operative di alta criticità, quali una sovrastima dei codici verdi/gialli in ambito di triage, attese improprie da parte dell’utenza, una percentuale di ricoveri impropri in appoggio presso reparti non nosologicamente competenti non giustificata, in quanto i posti letto di area medica sono rimasti invariati rispetto al passato.

I letti di OBI, poi, vengono gestiti in modo discontinuo, a secondo della competenza sviluppata in tal senso da chi opera in PS, con permanenza dei pazienti spesso superiore alle 24 ore (solo nel I semestre 2006 su ca 260 pazienti degenti nei letti di OBI, poco meno della metà ha superato le 24 ore). A tutto ciò si aggiunge una applicazione incostante e non uniforme di percorsi e linee guida (ad es. gestione del paziente con IMA) da parte degli operatori, con conseguente rischio di grave disagio assistenziale per i pazienti.

In linea con le indicazioni regionali è pertanto necessario procedere alla riorganizzazione della gestione dell’attività di Pronto Soccorso mediante l’istituzione, in luogo delle due Strutture Semplici, di una Struttura Complessa di Medicina e Chirurgia

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 60 di 70

d’Urgenza, la cui responsabilità venga affidata ad una professionalità specifica con esperienza nel settore.

La SC Medicina e Chirurgia d’Urgenza, cui verrà assegnato personale medico dedicato, dovrà gestire, presso il presidio di Vercelli, i 6 PL di OBI (Osservazione Breve Intensiva) e 6 PL all’interno della attuale SC Medicina Generale (che diventerà ad indirizzo Geriatrico), dedicati all’approfondimento diagnostico dei pazienti di area internistica i cui casi clinici non trovano soluzione nei tempi previsti per i PL di OBI e, presso il presidio di Borgosesia, i 4 PL di OBI attraverso l’istituzione della struttura semplice di Medicina e Chirurgia d’Urgenza Borgosesia, afferente alla relativa struttura complessa.

Il Dipartimento di Area Diagnostica e dei Servizi, l’Area Materno-Infantile ed il Dipartimento di Riabilitazione integrata ospedale-territorio esplicano le proprie funzioni ed attività sia in ambito ospedaliero che nei contesti distrettuali.

All’interno dell’Ospedale Unico, inoltre, verranno ad esplicarsi competenze ed

attività specifiche del Dipartimento di Salute Mentale e della SC Psicologia. FUNZIONE AMMINISTRATIVA, TECNICO E LOGISTICA

L’area amministrativa, tecnica e logistica svolge funzione strumentale a tutte le strutture organizzative aziendali, con particolare riguardo a quelle aventi fine primario l’erogazione dell’assistenza sanitaria.

Tenuto conto della dimensione organizzativa e del livello di complessità delle funzioni aziendali si ritiene di poter addivenire all’accorpamento dei preesistenti “Dipartimento Amministrativo” e “Dipartimento Tecnico Logistico” nel costituendo Dipartimento dell’Area Amministrativa, Tecnico e Lo gistica che si reputa essere la giusta dimensione organizzativa atta a garantire contemporaneamente la regolarità, la correttezza, l’economicità e la tempestività dell’azione amministrativa e di supporto. Il Dipartimento raggruppa le seguenti strutture:

• SC Affari Generali • SC Amministrazione del Personale • SC Contabilità Economico Finanziaria • SC Patrimoniale e Legale • SC Tecnico - Ingegneria Clinica • SC Provveditorato Economato

con eventuale individuazione, al suo interno, di un’Area specialistica.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 61 di 70

Il processo di revisione dell’organizzazione dipartimentale e dell’articolazione delle strutture complesse e semplici previsto nel presente Piano, può essere così riassunto: Tipologia strutture Numero

attuale Numero previsto

differenza

Dipartimenti 12 9 -3 Strutture Complesse 62 58 -4 Strutture Semplici afferenti a Complessa 68 24 -44 Strutture Semplici Dipartimentali/distrettuali/staff 19 22 +3 Uffici 2 1 -1

totale 163 114 -49

Il dettaglio organizzativo dei dipartimenti e delle strutture, comprese le rispettive dotazioni di personale, verrà regolamentato in sede di adozione del nuovo Atto Aziendale e sarà suscettibile di modificazioni nel tempo tenuto conto della necessità di plasmare costantemente l’organizzazione alle esigenze e sollecitazioni provenienti sia dall’ambiente interno che esterno.

Il riordino della dotazione organica complessiva, nel rispetto dell’obiettivo di riduzione del costo del personale posto dalla Legge Finanziaria 2007 e tenuto conto dell’obiettivo di superare le attuali forme di precariato per attività consolidate e continuative, è contenuto nelle tabelle di cui alla Parte V che prevedono l’evoluzione della dotazione di personale nel periodo 2008-2010.

4. Rimodulazione della rete dei presidi Nuovo Ospedale di Borgosesia

Premessa

Il nuovo ospedale di Borgosesia verrà attivato a regime nel 2008 con una dotazione di 143 posti letto, oltre a 4 posti letto di Osservazione Breve Intensiva previsti in Pronto Soccorso, in relazione anche all’evoluzione della domanda e tenuto conto delle caratteristiche della nuova struttura che offrirà un elevato standard alberghiero.

La data di inizio attività verrà definita in base all’effettiva ultimazione dei lavori. Oltre ad essere garantita l’attività assistenziale attualmente erogata verranno attivati

ulteriori 45 PL, che si configurano come nuova attività, per la gestione della Media e Bassa Intensità, con possibilità di utilizzo di letti da parte dei MMG.

L’impianto organizzativo che l’azienda intende mettere in atto nella nuova struttura ospedaliera, in fase di ultimazione, risponde ai moderni dettami sanitari in tema di integrazione ospedale-territorio e del modello ospedaliero per “intensità di cura”.

La scelta di questo percorso, obbligatoria in un nuovo ospedale a garanzia dell’appropriatezza dei percorsi sanitari, ha dovuto essere mediata, però, con le criticità riscontrate nel progetto a suo tempo approvato dalle Direzioni Aziendali precedenti.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 62 di 70

Tra le più significative:

• una configurazione architettonica che, seppur gradevole da un punto di vista estetico, non è funzionale alla ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane

• l’ospedale concepito nell’ottica, oggi superata, di distribuzione per singola disciplina

• una distribuzione logistica, individuata sul progetto senza tener conto di una logica dipartimentale e senza considerare le relazione funzionali delle attività, che ha portato ad una dislocazione di reparti facenti capo ad una stessa area funzionale non in posizione contigua, ma in funzione della distribuzione generale dei posti letto (es. un piccolo reparto trovava spazio in una manica dell’edificio non completamente occupata da altri servizi e, per contro, alcuni reparti risultavano anche sovradimensionati per utilizzare completamente lo spazio di una determinata manica)

• il numero previsto di 216 posti letto, eccessivi rispetto ai reali bisogni della popolazione, non ha tenuto conto dell’evoluzione dell’assistenza che punta alla deospedalizazione precoce e ad un maggior sviluppo della funzione distrettuale, in stretta correlazione con quella ospedaliera, per facilitare i percorsi assistenziali degli utenti

• le aree della diagnostica ed il Pronto soccorso sottodimensionati, con commistione, in quest’ultimo, del percorso pedonale e veicolare

• le camere mortuarie sovradimensionate, poste sul fronte dell’ospedale e

adiacenti al pronto soccorso ed alla mensa dei dipendenti, con commistione del percorso veicolare di trasporto salme con quello dell’emergenza

Altro elemento di criticità è stato che quasi tutte le soluzioni strutturali, dalle aree di degenza a quelle di più alto contenuto tecnologico quali le aree di diagnostica, il blocco operatorio e la centrale di sterilizzazione, erano già state realizzate, anche dal punto di vista impiantistico, con anomalie relative al percorso sporco – pulito in questi ultimi, che potranno essere superate solo con adeguati percorsi organizzativi. Si è reso pertanto necessario individuare la seguente proposta di modifica, presentata in Regione, per giungere alla nuova impostazione, in cui si è dovuto tener conto degli aspetti economici conseguenti per non incorrere nel rischio di penalizzazioni nell’acquisto di apparecchiature e che non comportasse eccessivi ritardi nella consegna del nuovo ospedale, considerata la vetustà del vecchio:

• inserimento nella struttura dell’attività distrettuale con l’individuazione di percorsi distinti per l’utenza che usufruirà del servizio distrettuale e ambulatoriale, prevalentemente dislocati e concentrati al piano terra, da quello ospedaliero

• riduzione complessiva dei posti letto (da 216 a 143, comprensivi dei letti ad

alta valenza riabilitativa)

• rivisitazione della dislocazione dei reparti in funzione di un’ottica dipartimentale che ottimizzi le risorse umane disponibili, e per livelli di

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 63 di 70

intensità assistenziale, che permetta la distinzione dell’assistenza “high care”, contraddistinta, di norma, dal ricovero ordinario, da quella “low care” contraddistinta, di norma, da Week e Day Hospital

• incremento degli spazi per l’attività di emergenza per un ospedale che

geograficamente raccoglie tutte le urgenze provenienti dalla circostante zona montana, dove la popolazione è per natura fluttuante a causa dell’afflusso turistico in alcuni periodi dell’anno.

Configurazione prevista

ASL 11 VERCELLI

Attività Ricovero Ordinario - Ospedale di Borgosesi a Anni 2006 - 2007

2006

8

mesi 2007 2006

8

mesi 2007 2006

8

mesi 2007

Casi DO

Occupazione

media DO

Posti letto

medi

043 - 3702 - Ostetricia e Ginecologia P.O. Borgosesia 663 398 57% 52% 12 12

2080442001 - 3902 - Pediatria P.O. BGS-degenze 595 443 64% 66% 6 6

2080442047 - 3102 - Nido P.O. BGS 407 250 87% 79% 4 4

044 - 3902 - Pediatria e Nido P.O. Borgosesia 1.002 693 73% 71% 10 10

2100072001 - 0802 - Cardiologia P.O. BGS-Degenze 669 425 106% 99% 9 9

2100072014 - 5002 - U.T.I.C. P.O. BGS 46 26 12% 12% 3 3

007 - 0802 - Cardiologia e UTIC P.O. Borgosesia 715 451 82% 77% 12 12

027 - 4302 - Urologia P.O. Borgosesia 283 140 87% 78% 4,3 4

025 - 3602 - Ortopedia e Traumatologia P.O. Borgosesia 608 386 67% 77% 20,16 17

023 - 0903 - Chirurgia generale P.O. Borgosesia 745 489 93% 104% 14,16 11

026A - 3803 - Otorinolaringoiatria PP.OO. BGS 377 223 104% 92% 3,77 4

010A - 2602 - Medicina Generale P.O. Borgosesia 1.073 674 96% 100% 21 21

Ospedale di Borgosesia 5.466 3.454 81% 82% 97,39 91,00

Poiché dall’analisi degli indicatori di attività degli ultimi anni emerge che l’attuale dotazione di posti letto per il trattamento della fase acuta soddisfa la domanda e rientra nello standard regionale, ad eccezione della ginecologia/ostetricia la cui occupazione risulta significativamente inferiore allo standard regionale, nel nuovo ospedale sarà attivati i letti secondo la tabella sotto riportata, in particolare:

• con la differenziazione, per l’area chirurgica, in letti dipartimentali di ricovero ordinario, di week surgery (WH), tenuto conto dei ricoveri con degenza inferiore au 6-8 gg., e day surgery, in cui verranno ricompresi 4 letti di ginecologia, con sale di endoscopia adiacenti

• per l’area medica, anche letti di DH oncologico; • oltre ai letti di cui sopra saranno attivati contestualmente 45 letti di media e bassa

intensità assistenziale in cui potranno confluire pazienti sia di area medica che chirurgica, analogamente a quanto già avviene al S. Andrea di Vercelli,

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 64 di 70

• l’area materno infantile, che comprende sala travaglio-parto e sala operatoria dedicata, letti di ostetricia con culle, pediatria e neonatologia, sarà dislocata su un unico piano.

• sempre in soluzione contigua su un unico piano, troveranno dislocazione i letti di cardiologia, con sala di elettrofisiologia, terapia intensiva cardiologica e terapia intensiva postoperatoria.

• saranno attive 4 sale operatorie concentrate in un unico blocco, laboratorio analisi, con una soluzione di telemedicina per l’immunotrasfusionale, sale di radiodiagnostica tradizionale, TAC e mammografia, con spazi dedicati per lo screening mammografico.

• il Pronto Soccorso sarà dotato di sale visita e attesa, differenziate per pazienti barellati e per quelli deambulanti, di 4 letti di Osservazione Breve Intensiva, di sala gessi, di una sala per piccoli interventi e spazio per l’emergenza psichiatrica.

• al piano terra troveranno dislocazione il Distretto, l’area prelievi ed il Poliambulatorio, con aree per l’odontoiatria e l’RRF, l’oculistica e la dermatologia oltre alle attività già garantite, con percorsi differenziati per favorire l’orientamento dei pazienti.

La dotazione complessiva dei posti letto sarà di 143, più 4 di OBI in pronto soccorso. TABELLA POSTI LETTO – NUOVO OSPEDALE DI BORGOSESIA

REPARTO Posti letto attuali Previsione posti letto RO DH TOTALE RO DH WH TOTALE MEDICINA GENERALE 21 2 23 20 2 0 22

CARDIOLOGIA 9 0 9 10 0 0 10

UTIC 3 0 3 4 0 0 4

PEDIATRIA 6 0 6 6 0 0 6

NIDO 4 (*) 0 0 4 (*) 0 0 4 (*)

OSTETRICIA 6 0 6 6 0 0 6

CHIRURGIA 12 0 12 8 0 5 13

GINECOLOGIA 6 2 8 2 0 2 4

UROLOGIA 4 0 4 2 0 2 4

ORL 4 0 4 2 0 2 4

ORTOPEDIA 17 0 17 12 0 5 17

TER.INT. POST-OPERATORIA 1 0 1 2 0 0 2

MEDIA INTENSITA' 0 0 0 10 0 0 10

BASSA INTENSITA' 0 0 0 35 0 0 35

DAY SURGERY (multidisc.) 0 6 6 0 6 0 6

OSSERVAZIONE BREVE INT. (OBI) 0 0 0 4 (*) 0 0 4 (*)

TOTALE 89 10 99 119 8 16 143 (*) POSTI LETTO NON RIENTRANTI NEL TOTALE

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 65 di 70

Progetto di ristrutturazione Ospedale di Vercelli e sede distrettuale

La struttura ospedaliera di Vercelli, risalente al 1962, presenta alcune criticità quali: • l’eccessivo dimensionamento dal punto di vista strutturale (è stato costruito

per ospitare circa 1000 PL) • una gestione operativa ormai molto onerosa sia in termini di costi di

manutezione che di gestione e utilizzo del personale • una distribuzione non ottimale ed omogenea delle strutture operative • scarsa umanizzazione e comfort alberghiero.

Per tali motivi è stata ipotizzata la costruzione, nella stessa area, di un nuovo

edificio da finanziarsi anche con l’alienazione di beni del patrimonio immobiliare dell’azienda.

La nuova costruzione, per la quale è già stato effettuato uno studio di fattibilità, avrà un dimensionamento previsto da un minimo di 250 ad un massimo di 300 posti letto.

In considerazione inoltre del percorso già avviato di progressiva integrazione

organizzativa delle attività territoriali presenti sul territorio cittadino con le attività ospedaliere, è stata progettata ed è in corso di realizzazione la costruzione della sede del distretto di vercelli, sempre nell’ambito del perimetro ospedaliero (con collegamento sotterraneo), dove saranno trasferite tutte le attività ambulatoriali compatibili con la gestione del paziente esterno, compresa l’area della libera professione intra-moenia, oggi svolta parzialmente nel presidio ospedaliero nonché le attività distrettuali vere e proprie oggi operanti nelle strutture di via Benadir e via Crosa (che verranno quindi dismesse). Casa della Salute di Varallo

Nel corso del mese di ottobre 2007 la Fondazione Maugeri ha riconsegnato l’immobile dell’ex-ospedale di Varallo nelle disponibilità dell’azienda e può quindi iniziare la progettazione della casa della salute in accordo con la Regione Piemonte ed il Comune di Varallo Sesia e la Comunità Montana.

La struttura è destinata a diventare il nuovo polo sanitario di Varallo con ambulatori, centro prelievi, servizio 118, Country Hospital oggi a Casa Serena (eventualmente solo diurno) e riabilitazione, ovvero tutti i servizi sanitari oggi sparsi sul territorio.

Il personale necessario per le attività previste a Varallo verrà definito in relazione al

PSSR ed alle attività ivi previste. In modo analogo si procederà per il presidio sanitario polifunzionale di Gattinara. Sulla base delle risultanze dell’esperienza di Varallo si ipotizza l’attivazione di una

seconda casa della salute nell’area sud del territorio aziendale da individuarsi a cura della Conferenza dei Sindaci. Libera Professione

In relazione al fabbisogno reale di attività si prevede l’attivazione da 6 a 10 PL nel 2008 presso il presidio di Vercelli e da 2 a 4 PL presso il presidio di Borgosesia.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 66 di 70

PARTE III – CE PREVENTIVO 2008-2010

In considerazione dell’obiettivo definito per le aziende sanitarie di giungere ad un equilibrio economico entro il 2010, l’ASL11 di Vercelli ha predisposto un Piano strategico di riqualificazione dell’assistenza e di riequilibrio economico-finanziario che tenesse conto da una parte degli obiettivi di riposizionamento rispetto alle attività sanitarie in linea con le indicazioni regionali e, dall’altro, dei vincoli di bilancio.

Il CE Preventivo 2008-2010 quindi è il risultato di tale processo e persegue, non considerando l’attivazione dal secondo semestre 2008 del nuovo Ospedale di Borgosesia, l’equilibrio economico della gestione nel rispetto dei livelli di assistenza n.

I ricavi previsti tengono conto di quanto indicato nella DGR 84-6615 del 30/07/2007

ed in particolare le entrate dirette sono state previste per il triennio 2008-2010 con un incremento del 3% rispetto a quelle registrate nell’anno 2006.

Per quanto riguarda la Libera Professione si prevede, con l’anno 2009 e con la messa a pieno regime dell’attività di ricovero (che si realizzerà entro il 2008), un incremento significativo dei ricavi che sarà oggetto di quantificazione in occasione degli aggiornamenti del PRR negli anni 2008-2009.

La mobilità attiva è stata calcolata negli stessi termini previsti per l’anno 2006, ad eccezione di quella riguardante l’ospedaliera da privato (case di cura) per la quale, in applicazione del nuovo budget riconosciuto alla Casa di Cura Centro Rrf “Monsignor Luigi Novarese di Moncrivello” per l’anno 2007, pari ad € 5.861.981,00 (rispetto a quello del 2006 di € 3.269.814,00), si è dovuto prevedere un maggior importo nei confronti delle ASR della Regione Piemonte e per quelle extra-regione secondo il rapporto registrato nel primo semestre 2007.

Prima di entrare in merito all’analisi dei costi occorre precisare che nel triennio 2008-2010 sussisterebbe l’equilibrio economico-finanziario se l’ASL 11 non dovesse affrontare i maggiori costi che derivano con la messa in funzione del nuovo Presidio Ospedaliero di Borgosesia, che avverrà attivato nel secondo semestre del 2008, con una previsione di posti letto attivabili pari a 175.

Tale attivazione comporta infatti un maggior costo non sostenibile con le risorse a disposizione dell’ASL11, a regime di € 2.586.000,00, mentre per l’anno 2008 è contenuto in soli € 861.000,00 in quanto si prevede che la stessa avverrà solo con il 1° settembre 2008.

I costi non tengono inoltre conto di eventuali ulteriori servizi non previsti nella presente relazione per il Presidio Sanitario Polifunzionale di Gattinara e per la Casa della Salute di Varallo Sesia rispetto al PSSR 2007-2010.

Entrando nell’analisi dei costi di gestione si evidenzia preliminarmente che si è proceduto a prevedere, sotto la voce “Accantonamenti”, gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali sia per il personale dipendente che per quello convenzionato per i seguenti importi complessivi:

• Anno 2008: € 2.227.000,00 • Anno 2009: € 4.142.000,00 • Anno 2010: € 6.068.000,00

Il costo del personale, così come previsto dalla Legge finanziaria n. 296/2006 per

l’anno 2007, prevede che lo stesso debba essere ricondotto, nel triennio 2007-2009,

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 67 di 70

all’ammontare accertato nell’anno 2004, diminuito del 1,4%, al netto del costo dei contratti siglati dopo il 2004.

Tale vincolo risulta essere, per l’ASL 11, pari a € 109.895.000,00 come risulta dalla documentazione già trasmessa a suo tempo sull’argomento.

Nell’anno 2004 tuttavia l’azienda aveva già esternalizzato una serie di servizi, con i costi indicati tra parentesi, per i quali si rende necessario ora la riacquisizione mediante una loro gestione diretta per le motivazioni a fianco di ciascuno riportate:

a) Soccorritori 118 (costi € 436.521,96): la Direzione Provinciale del Lavoro di

Vercelli – Servizio di Ispezione, con verbale di ispezione n. 19/12 del 19/09/2007, ha invitato l’azienda a porre fine alla condotta illecita dovuta all’esercizio di attività non regolarmente autorizzata. In considerazione di quanto sopra si ritiene di procedere alla gestione diretta della stessa attività con l’assunzione di n. 24 ausiliari socio-assistenziali (soccorritori) (vedi par. 3.2).

b) Assistenza domiciliare integrata (costo: € 1.041.156,41): trattandosi di una funzione sanitaria che deve essere erogata in maniera integrata con i servizi socio-assistenziali, si è ritenuto improcrastinabile la gestione diretta per una migliore qualità del servizio con costi contenuti, che si realizzerà compiutamente con la fine dell’anno 2007.

c) RSA di Santhià e Cigliano (costo € 1.314.271,49): le tre strutture presenti sul territorio, per un totale di 102 posti letto, sono attualmente funzionanti con una gestione mista tra ASL11 e CISAS di Santhià. In considerazione dei maggiori costi e delle problematiche organizzative e gestionali presenti si ritiene di addivenire ad una gestione diretta rimodulata secondo quanto indicato al par. 1.8. Il personale impiegato da CISAS nelle strutture citate ammonta complessivamente a 53 unità che dovranno essere assorbite, secondo le norme di legge vigenti, al momento dell’avvio della gestione diretta della stessa ad inizio 2008.

d) Medici convenzionati addetti all’attività di emergenza sanitaria territoriale (costo: € 1.308.645,31): in relazione alla DGR n. 6-6806 del 10/09/2007 si deve procedere, nel biennio 2008-2009, all’inquadramento nel ruolo sanitario di n. 12 medici convenzionati 118.

Ne consegue che il vincolo di cui sopra viene ad elevarsi, sempre tenuto conto di

applicare anche sui citati costi l’abbattimento dell’1,4%, da € 109.895.000,00 a € 113.938.000,00 (al netto del costo dei contratti siglati dopo il 2004).

I costi previsti alla voce personale dipendente, per gli anni 2008-2009, tengono conto del suindicato vincolo legislativo riferito sino a tale anno (sempre non considerando il maggior costo derivante dall’attivazione del nuovo presidio di Borgosesia).

Il costo dell’assistenza farmaceutica convenzionata risulta contenuto sui livelli

dell’anno 2007 in considerazione delle azioni previste su questo fronte e descritte nel presente documento in relazione al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva.

La voce ospedaliera da privato (case di cura) comprende il costo derivante dal

budget assegnato alla Casa di cura di Moncrivello e quello attribuito al Policlinico di Monza – Casa di cura privata S.Rita, pari a € 15.917.001,00 (per il triennio 2006-2008), e quindi per un importo complessivo di € 21.779.000,00 in modo identico per il triennio 2008-2010,

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 68 di 70

in quanto il budget viene stabilito con un accordo a livello regionale con le associazioni di categoria.

Si evidenzia che quanto indicato ai punti a), b), c) e d) del presente paragrafo ha comportato di conseguenza la riduzione dei costi nei conti ove si sostenevano i relativi oneri (altri servizi, integrativa, altra assistenza e assistenza sanitaria di base) per compensare i maggiori costi iscritti alla voce personale per gli anni 2008-2010.

In considerazione dell’insoddisfacente risposta che l’ASL 11 ha finora dato all’handicap, sia per l’attività residenziale che semi-residenziale, rispetto alla media registrata a livello regionale al 31.12.2006, si è previsto un significativo aumento degli interventi a favore di tali soggetti prevedendo ulteriori risorse, nel triennio, per oltre 2.600.000,00 euro, così da migliorare la risposta sanitaria agli utenti dell’ambito territoriale aziendale, con il coinvolgimento degli enti gestori.

Analogamente si è operato anche sul fronte dell’assistenza domiciliare, che viene assicurata con il coinvolgimento degli enti gestori, prevedendo un incremento di contributi da erogare a questi ultimi per aumentare il numero delle persone che vengono assistite a domicilio così da ritardare il più possibile l’allontanamento dal proprio domicilio. In particolare si è previsto su questo punto un incremento di oltre € 700.000,00 nel triennio.

Particolare attenzione è stata anche posta nei confronti degli altri soggetti deboli quali anziani non autosufficienti, malati psichici, tossicodipendenti, ecc. i cui costi sono stati previsti in incremento nel triennio (per oltre 2.300.000,00 euro), pur considerando che il costo sulla gestione mista (tra ASL11 e CISAS) delle RSA di Santhià e Cigliano (oltre 1.500.000,00 di euro/anno) non trova più riscontro, sin dal 2008, nei conti dell’Altra Assistenza per il passaggio alla gestione diretta.

Inoltre, sempre nel conto dell’altra assistenza (anno 2010) non è stato più previsto l’onere per n. 10 utenti (per circa 400.000,00 euro/anno), attualmente in altre comunità protette per malati psichici, in quanto verrà attivata in tale anno una Comunità Protetta a Gattinara a gestione diretta per complessivi 10 posti.

Prudenzialmente la mobilità passiva è stata conteggiata negli stessi importi desunti per l’anno 2006, in modo identico per il triennio 2008-2010, anche se sono previste delle azioni tese alla sua riduzione, oggi non facilmente preventivabile, ma che in occasione degli aggiornamenti dei PRR negli anni 2008-2009 potrà essere meglio determinata.

Tutti i costi rimanenti sono stati apposti tenuto conto delle strategie ed azioni

esplicitate nel presente documento.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 69 di 70

PARTE IV – PREVENTIVO COSTI PER FUNZIONE 2008-2010 Nell’anno 2006 i costi dei tre livelli assistenziali sono stati i seguenti:

• Assistenza Collettiva 2,98% • Assistenza Distrettuale 55,34% • Assistenza Ospedaliera 41,67%

Successivamente a tale anno si è posta particolare attenzione, con conseguente spostamento delle risorse, al livello dell’Assistenza Collettiva (come si desume dalla Tabella relativa al CE preventivo 2008-2010), con l’obiettivo di destinargli progressivamente, entro il 2010, il 5% circa del totale del fabbisogno, consolidando inoltre l’Assistenza Distrettuale rispetto a quella Ospedaliera attestandole rispettivamente sul 55% e 40% circa. PARTE V – EVOLUZIONE DOTAZIONE PERSONALE 2008-2010 Dalle tabelle allegate si rileva una sensibile evoluzione del personale nel triennio (circa 160 persone) dovuta al riappropriarsi di funzioni esternalizzate che verranno progressivamente gestite direttamente (che interessano complessivamente 87 persone) quali:

• 118 (medici e soccorritori) • ADI • RSA

nonché per l’attivazione del nuovo presidio ospedaliero di Borgosesia (con una dotazione complessiva prevista di 143 posti letto), per il riordino dei presidi sanitari polifunzionali di Gattinara e di Santhià, per l’attivazione della Comunità protetta psichiatrica di Gattinara e dell’attivazione della Casa della Salute di Varallo Sesia, che coinvolgono complessivamente altre 88 persone (a regime). Si richiede inoltre l’autorizzazione alla copertura di n. 1 posto di Direttore per la SC Direzione Medica di Presidio e di n. 1 posto di Direttore per la SC Medicina e Chirurgia d’Urgenza (quest’ultimo in sostituzione del Direttore della SC Medicina Generale di Vercelli che cesserà dal 1.12.2007). Per quanto riguarda la stabilizzazione del personale precario così come previsto dalla DGR n. 65-6987 del 24.09.2007, e come risulta dalla relativa tabella allegata, l’azienda ha previsto di procedere, nel triennio 2008-2010, alla stabilizzazione graduale dei relativi rapporti di lavoro per le figure per le quali non sorgono dubbi di applicazione (es. personale a tempo determinato, ecc.), mentre, per i rapporti di prestazione d’opera intellettuale (con partita IVA), borse di studio, ecc., operanti in aree strettamente collegate all’erogazione dei LEA, si attendono successive indicazioni regionali in merito. Si richiede pertanto l’autorizzazione all’assunzione del personale nel periodo 2008-2010 nei numeri indicati nei rispettivi anni nelle citate tabelle che tengono già conto dell’eventuale cessazione sulle quali non si ritiene di procedere alla loro sostituzione.

PRR 2008-2010 Regione Piemonte ASL 11 – VERCELLI

15/10/2007 - Pagina 70 di 70

Si chiede tuttavia che qualsiasi futura cessazione non prevista e non prevedibile al momento attuale nei livelli essenziali di assistenza, di essere sin d’ora autorizzata alla sostituzione del semplice turn-over in quanto il personale complessivamente indicato rappresenta quello minimo essenziale per garantire i livelli assistenziali così come previsto nella presente relazione.