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1 Piano strategico di Riqualificazione dell’assistenza e di Riequilibrio economico – finanziario 2008 - 2010 - Proposta - Torino 15.10.2007

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Piano strategico di Riqualificazione

dell’assistenza e di Riequilibrio economico –

finanziario

2008 - 2010

- Proposta -

Torino 15.10.2007

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INDICE • ............................................................................................................................................................... PREMESSA – .......................................................................................................................................... 7

A) Accorpamento: aggregazione o fusione, una strategia per creare valore ............................. 7 B) La lezione delle imprese: operazioni complesse, rischiose e di medio periodo .................... 7 C) Il modello di programmazione adottato dalle Asl 3 e 4 .......................................................... 8 D) Le iniziative attivate: i progetti di miglioramento dell’efficienza dei processi. ...................... 10

D.1. La formazione: Osservatorio delle professioni sanitarie e della formazione medico-specialistica. ......................................................................................................................... 10 D.2. Il technology assessment: Analisi e monitoraggio su scala regionale delle funzioni di ingegneria clinica.................................................................................................................. 11 D.3. La qualità delle prestazioni sanitarie: Definizione di percorsi assistenziali appropriati e Identificazione di sistemi di tariffazione per pacchetto di prestazioni ambulatoriali. ............. 11 D.4. I modelli organizzativi: Semplificazione delle procedure burocratiche per l’ammodernamento dei presidi ospedalieri. .......................................................................... 12 D.5. I modelli organizzativi: Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei percorsi dei pazienti. ............................................................................................................ 13 D.6. Logistica: Sviluppo di modelli organizzativi integrati, gestionali, sovraziendali, innovativi nel settore della logistica. ..................................................................................................... 13 D.7. Aggregazione delle procedure d’acquisto nella Sanità Piemontese. ............................ 14 D.8. Progetti in ambito informatico con il supporto del CSI Piemonte: ................................. 15 Gestione integrata a scala cittadina delle immagini e dei referti radiologici (“Immagini in rete”). .................................................................................................................................... 15 D.9. La Rendicontazione Sociale e il Bilancio di Missione .................................................. 16

• ............................................................................................................................................................... PARTE I – OBIETTIVI ASSISTENZIALI ................................................................................................ 17

RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI ASSISTENZIALI E DELLE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE ........................... 17 1.1 – 1.2 Avviare forme di coordinamento delle attività di prevenzione propedeutiche alla definizione della futura direzione integrata della prevenzione, prevista dalla proposta di PSSR effettuando una ricognizione quali-quantitativa degli interventi di prevenzione in atto e di prevedere strumenti e obiettivi per la loro integrazione. .......................................................... 17 Formulare proposte organizzative a carattere sperimentale nelle Aziende destinate all’accorpamento e nell’area metropolitana di Torino ............................................................... 17 - Servizio Veterinario - .............................................................................................................. 17 1.3 Definire progetti di fattibilità per l’integrazione della Medicina dello Sport e delle attività vaccinali all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione nelle Aziende ove non già presenti. ....... 22

1.3.1 Medicina dello sport .................................................................................................... 22 1.3.2 Attività vaccinali ........................................................................................................... 22

1.4 Prevedere forme di coordinamento delle attività di vigilanza a livello dipartimentale su progetti specifici senza prefigurare l’istituzione di strutture organizzative ad hoc; ................... 23

1.4.1 Le attività di vigilanza di competenza dell’ASL avvengono nei confronti di: ................ 23 1.5 L’organizzazione distrettuale: gestione / governo e Unità di Valutazione territoriali .......... 23 1.6 Migliorare l’appropriatezza dei profili prescrittivi dei MMG/PLS ......................................... 26 1.7 Riorganizzazione dei servizi Distrettuali attraverso la costituzione di nuove forme associative dei MMG : Gruppi di Cure Primarie ....................................................................... 29 1.8 Contenere il tasso di ospedalizzazione nello standard previsto a livello nazionale, rapportato alla composizione della popolazione per classi di età per ogni Asl. ....................... 32

1.8.1 Appropriatezza ricoveri ................................................................................................ 33 1.9 Nell’attuazione del piano regionale per il contenimento delle liste di attesa, completare nelle ASR l’organizzazione a CUP di tutte le attività ambulatoriali erogate per la prima visita e per la prima effettuazione della prestazione specialistica e la predisposizione di sistemi di prenotazione a distanza (call-center, punti di prenotazione diffusi sul territorio)...................... 34

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1.10 Mettere a regime i sistemi di prenotazione sovraziendali in relazione alle indicazioni regionali in materia e migliorare le modalità di consegna della refertazione ............................ 35 1.11 Potenziare i sistemi centralizzati di prenotazione dei ricoveri .......................................... 36 1.12 Monitorare il ricorso all’assistenza specialistica ambulatoriale ........................................ 37 1.13 Aumentare il livello di appropriatezza dell’assistenza sanitaria........................................ 38 1.14 Potenziamento Attività di Dimissione Protetta: garanzia di Continuità Assistenziale Ospedale-Territorio .................................................................................................................. 38

1.14.1 La continuità assistenziale : la dimissione da reparto di degenza ............................. 40 1.14.2 La Continuità assistenziale: attivazione di presa in carico del paziente direttamente in Pronto Soccorso ................................................................................................................... 41 1.14.3 La continuità assistenziale: presa in carico dei bambini dimessi da A.S.O. S. Anna - Regina Margherita ................................................................................................................ 42 1.14.4 La continuità assistenziale: trasferimento presso case di cura private accreditate per riabilitazione e lungodegenza ............................................................................................... 42 1.14.5 Assistenza integrata tra ospedale e territorio nella gestione dei pazienti dimessi dall’ospedale con diagnosi di scompenso cardiaco. ............................................................ 43

1.15 Attuare forme di collaborazione ed integrazione funzionale delle attività dei presidi ospedalieri anche di ASR diverse ............................................................................................ 44 PROGETTI PREVISTI A SEGUITO DI INDICAZIONI O DIRETTIVE REGIONALI ................. 44

1.15.1 Istituzione di un Dipartimento di Malattie Rare, Immunologiche, Ematologiche e Trombotiche e di Medicina trasfusionale. ............................................................................. 44 1.15.2 Riorganizzazione e potenziamento delle attività ospedaliere di area materno infantile presso l’Ospedale Maria Vittoria – recepimento indicazioni regionali - ................................ 45 1.15.3 Costituzione di una rete per l’accoglienza, l’ascolto e la prevenzione dei disturbi post-traumatici delle vittime di reato ............................................................................................. 46 1.15.4 Organizzazione di un sistema di offerta infettivologica in rete nell’ambito delle strutture ospedaliere di Torino e provincia ........................................................................... 48

1.15.4.1 Pneumologia ospedale Amedeo di Savoia ......................................................... 54 1.15.5 Assistenza Penitenziaria ........................................................................................... 54

1.15.5.1 Assistenza sanitaria ai detenuti TD/AD – Struttura di secondo livello SAD presso Casa Circondariale Lorusso Cutugno di Torino .................................................... 54 1.15.5.2 Proposta di organizzazione dell’attività psichiatrica presso la Casa Circondariale di Torino come ridefinizione del Progetto Sperimentale “Il Sestante” nell’ambito dell’attività istituzionale dell’Asl 3 di Torino – Dipartimento di Salute Mentale Giulio Maccacaro ........................................................................................................................ 56 1.15.5.3 Assistenza ai malati infettivi in carcere ............................................................... 59

ALTRI PROGETTI .................................................................................................................... 60 1.15.6 Progetti relativi alle malattie neurologiche ................................................................. 60 1.15.7 Chirurgia Generale ad Orientamento Toracico ......................................................... 62 1.15.8 Gastroenterologia – riorganizzazione del servizio in sede di unificazione asl 3 e asl 4 ............................................................................................................................................. 63 1.15.9 Sviluppo dell’attività di Nutrizione Clinica .................................................................. 63 1.15.10 Nuovo modello organizzativo strutturale e funzionale del DEA del Presidio Ospedaliero Maria Vittoria .................................................................................................... 63 1.15.11 Potenziamento del centro per la diagnosi e cura delle malattie miopericardiche dell’ospedale Maria Vittoria attraverso l’applicazione della pericardioscopia percutanea .... 65 1.15.12 Endocrinologia e Malattie Metaboliche – Progetti di integrazione ........................... 65 1.15.13 Progetto out patient interdipartimentale .................................................................. 66 1.15.14 Estensione servizio di Chirurgia Plastica e Chirurgia della Mano al San Giovanni Bosco ................................................................................................................................... 66 1.15.15 Chirurgia Maxillo-Facciale S. G. Bosco ................................................................... 66 1.15.16 Radiologia Vascolare ed Interventistica e Neuroradiologia. .................................... 67 1.15.17 Chirurgia Vascolare ................................................................................................. 68 1.15.18 Progetto di Struttura Trasfusionale dell’ASL 3-4 ..................................................... 68 1.15.19 Oncologia, Radioterapia, ......................................................................................... 70

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1.15.20 Accordi di collaborazione con i Presidi ex art. 41, 42, 43. L’integrazione delle attività tra Asl 3 e Asl 4 e Presidi Cottolengo, Gradenigo, Maria Ausiliatrice .................................. 71

1.16 Sperimentare nell’attività ospedaliera l’organizzazione dei posti letto per aree a differente intensità di cura, compresa l’utilizzazione comune del day e/o week-surgery, con l’uso integrato delle risorse delle discipline coinvolte ....................................................................... 71

1.16.1 Potenziamento dell’attività di Day Surgery presso l’ospedale S. G. Bosco ............... 72 1.16.2 Potenziamento delle attività delle Sale Operatorie, dei Ricoveri Ordinari, in Day Surgery e Week Surgery a gestione integrata e dipartimentale presso l’ospedale Maria Vittoria 72 1.16.3 Attivazione di un servizio di Week Surgery (WS) per interventi di chirurgia laparoscopica, ortopedia, chirurgia generale, urologia. ........................................................ 73

1.17 e 1.18 Percorsi di Continuità Assistenziale: Utilizzo Posti Letto di Dimissione Protetta in RSA (ai sensi della DGR 41 e s.m.i. e della DGR 72/2004)..................................................... 75 1.19 Monitorare il ricorso alle prestazioni sanitarie domiciliari, ................................................ 76 (1.20) semiresidenziali e residenziali, comprensive anche della fornitura di materiale sanitario e di ausili, al fine di evitare che anche in tale ambito emergano aree di inappropriatezza prescrittiva, modulando il ventaglio delle risposte agli specifici bisogni individuati attraverso la valutazione multidimensionale ................................................................................................. 76 1.21 Realizzare progetti di fattibilità per accoglienza dei pazienti in carico ai servizi di salute mentale per il trattamento delle situazioni di acuzie e post-acuzie a livello territoriale e verificare l’appropriatezza dell’ attività di ricovero di tali tipologie di pazienti ........................... 76

1.21.1 progetti di fattibilità per accoglienza dei pazienti in carico ai servizi di salute mentale per il trattamento delle situazioni di acuzie e post-acuzie a livello territoriale ...................... 76

1.21.2 appropriatezza dell’ attività di ricovero di tali tipologie di pazienti ......................... 77 azione ............................................................................................................................... 77

1.22 Integrare le attività dei Centri di Salute Mentale con la definizione di protocolli di presa in carico condivisa da parte dei distretti, per i pazienti gravi multi-problematici. .......................... 77

1.22.1 Patologie da Dipendenza ......................................................................................... 78 1.23 Riorganizzazione di alcuni servizi in seguito all’accorpamento delle due AA.SS.LL. (riduzione mobilità utenti) ......................................................................................................... 79

1.23.1 Centro Dialisi e Centro di Nefrologia ......................................................................... 79 1.23.2 Hospice/Cure Palliative/ Terapia Antalgica ............................................................... 82

1.24 Sviluppo di iniziative atte ad agevolare l’accesso del cittadino ed a aumentare l’utilizzo di strutture / attrezzature .............................................................................................................. 83

ASSISTENZA FARMACEUTICA TERRITORIALE, INTEGRATIVA E PROTESICA .............................................. 84 2.1 Identificazione delle iniziative che si intendono adottare sia sul versante della spesa ovunque sostenuta (ovvero comprendendo il costo per la distribuzione diretta) sia sullo sviluppo della distribuzione diretta da sviluppare, ove non ancora previsto, anche per gli ospiti anziani non autosufficienti di RSA e RAF, ai sensi delle indicazioni contenute nella dgr 30 marzo 2005, n. 17-15226 “Il nuovo modello integrato di assistenza residenziale socio sanitaria a favore delle persone anziane non autosufficienti” ................................................................. 84

2.1.1 Riorganizzazione ed implementazione della distribuzione diretta di farmaci PHT ...... 84 2.1.2 La distribuzione di ossigeno liquido ............................................................................. 85 2.1.3 Implementazione della distribuzione diretta di farmaci alle RSA, RAF e RA convenzionate ai sensi della DGR 30/03/2005 n. 17-15226 ................................................ 86

2.2 Avvio delle attività della Commissione per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva dei medici delle ASR e per la promozione della continuità assistenziale previste con D.G.R. 76-4318 del 13/11/06 ............................................................................................................... 87

2.2.1 Monitoraggio delle richieste motivate e delle richieste off-label, previste dalla Nota Aziendale del 3 aprile 2007 prot. 195/DIP, con personale farmacista attualmente precario ............................................................................................................................................. 87 2.2.2 Monitoraggio delle lettere di dimissione ospedaliere, con la collaborazione dei medici dei Distretti e del personale farmacista attualmente precario. ............................................. 88

2.3 Adozione di iniziative necessarie a sviluppare la prescrizione e l’utilizzazione di farmaci equivalenti ................................................................................................................................ 90

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2.4 – Incremento della distribuzione diretta degli ausili e delle protesi .................................... 91 2.4.1 Implementazione della distribuzione diretta delle medicazioni avanzate ai pazienti residenti presso l’ASL4 ......................................................................................................... 92 2. 4.2 Incremento della dispensazione diretta di presidi. ..................................................... 92

• ............................................................................................................................................................... PARTE II – RIORDINO ATTIVITÀ ......................................................................................................... 94

RIORDINO STRUTTURA ORGANIZZATIVA E DOTAZIONI ORGANICHE ......................................................... 94 3.1 Attività Amministrative ........................................................................................................ 94

3.1.1 Attività per uniformare i contratti Collettivi Integrativi Aziendali ................................... 94 3.1.2 Nuova sede amministrativa c/o ex ospedale Luigi Einaudi e nuovi uffici in Via Botticelli 94 3.1.3 Processi organizzativi .................................................................................................. 95

3.2 Attività sanitarie .................................................................................................................. 95 3.2.1 Il Dipartimento Materno Infantile - riorganizzazione - .................................................. 95 Pediatria ospedaliera: ........................................................................................................... 96 Neonatologia ........................................................................................................................ 96 Ostetricia e ginecologia ospedaliera .................................................................................... 97 Consultori famigliari e pediatria di comunità: ........................................................................ 97 Neuropsichiatria infantile: ..................................................................................................... 98 Integrazione degli interventi e promozione della salute: ...................................................... 99 3.2.2 Il Dipartimento funzionale Anziani ............................................................................ 104 3.2.3 Servizio Infermieristico, Tecnico, della Riabilitazione, della Prevenzione e della Professione Ostetrica (S.I.T.R.O.) – Progetto di istituzione del servizio per la costituenda ASL .................................................................................................................................... 108

3.3 Investimenti ...................................................................................................................... 109 3.3.1 Nuovo Ospedale Nord-Ovest di Torino ..................................................................... 110 3.3.2 Costruzione e ristrutturazione poliambulatori ............................................................ 110

3.4 Evoluzione dotazione organica ........................................................................................ 111

• ............................................................................................................................................................... PARTE III - CE PREVENTIVO (ASL 202) ANNI 2008 – 2010 ............................. 116

• ............................................................................................................................................................... PARTE IV - PREVENTIVO COSTI PER FUNZIONE (ASL 202) ANNO 2008 ...................... 118

• ............................................................................................................................................................... PARTE IV - PREVENTIVO COSTI PER FUNZIONE (ASL 202) ANNO 2009 ..................... 120

• ............................................................................................................................................................... PARTE IV - PREVENTIVO COSTI PER FUNZIONE (ASL 202) ANNO 2010 ..................... 122

• ............................................................................................................................................................... PARTE V - EVOLUZIONE DOTAZIONE PERSONALE (ASL 202) ANNI 2008–2010 ................. 124

• ............................................................................................................................................................... PARTE VI – TABELLE CONSUMI (ASL 202) ANNI 2008 – 2010 ............................. 129

ALLEGATI: ............................................................................................................................. 132 1. D. C. R. n. 131 – 23049 del 19 giugno 2007; Art. 20;– L. 71; LP; .............................. 132 2. Interventi di edilizia sanitaria (EDISAN)...................................................................... 135

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PREMESSA – A) Accorpamento: aggregazione o fusione, una strategia per creare valore

L’accorpamento di due aziende rappresenta un evento di profondo impatto nella vita di un ente. Notevoli sono le ricadute sotto il profilo strategico, organizzativo e degli strumenti gestionali. L’unione di due aziende infatti modifica il profilo competitivo di riferimento, imponendo la ridefinizione di priorità, bisogni, alla luce del mutato scenario dal lato della domanda e dell’offerta, e, di conseguenza, determina la necessità di rivedere l’assetto della struttura organizzativa nonché le procedure gestionali ed i meccanismi operativi. Fondamentale per decidere le revisioni dell’assetto strategico e organizzativo è comunque prendere in considerazione le finalità della scelta che determina l’accorpamento. Un accorpamento può perseguire finalità di minima, consistenti nella riduzione degli interlocutori, o nella semplificazione dei livelli organizzativi, che pur utili ed efficaci nella gestione del sistema, configurano un’operazione che è solo una aggregazione di aziende. Se invece la finalità è di incidere decisamente sulla capacità di creare valore sanitario, da semplice aggregazione si deve pensare ad un processo di vera e propria fusione, situazione più ambiziosa, sia negli obiettivi finali (da somma di due aziende ad una azienda migliore) che nel processo di realizzazione. Il presente documento interpreta l’accorpamento delle due aziende come una vera fusione. Il Piano di riqualificazione e riequilibrio qui presentato è quindi un primo e fondamentale passaggio verso la creazione di una nuova entità aziendale che vuole essere più efficace, orientata ai bisogni del territorio, con processi efficienti ed un migliore equilibrio economico e finanziario.

B) La lezione delle imprese: operazioni complesse, rischiose e di medio periodo

I progetti di fusione sono operazioni complesse che richiedono notevoli investimenti di energie, tempo e impegno. Rappresentano situazioni di profonda discontinuità che pur avendo all’orizzonte obiettivi di miglioramento anche ambiziosi, non sempre ottengono i risultati sperati. Il mondo della Pubblica amministrazione può trarre a proposito, come spesso ha fatto nel processo di aziendalizzazione, notevole vantaggio dalle esperienze delle imprese. Sono sempre più numerose infatti, sotto la spinta dell’evoluzione dei mercati e della globalizzazione, le imprese private che si sono cimentate con operazioni di acquisizione o fusione. Analizzarne brevemente i principi, le modalità operative, i principali problemi incontrati può essere d’aiuto per chi come le nostre aziende si misura in questi mesi con un’operazione così importante. Prima di tutto la vera finalità che sta alla base delle decisioni di fusione tra imprese è quella di creare valore per gli azionisti, ovvero di fare in modo che il ritorno economico prodotto dalla nuova azienda sia maggiore di quello delle aziende originarie. La misurazione economica costituisce inoltre un metro di giudizio inequivocabile, spesso impietoso, circa il successo della fusione. La modalità con cui le aziende perseguono gli obiettivi di creazione di valore sono lo sviluppo di sinergie che consentano il potenziamento della presenza sul mercato (sinergie sui ricavi) o l’incremento dell’efficienza dei processi (sinergie sui costi). Le operazioni di fusione e/o acquisizione sono operazioni complesse che non sempre hanno un esito vincente, in particolare vari studi e statistiche concorrono a dimostrare che vi è un’alta percentuale di casi che non colgono l’obiettivo sperato (mancata creazione o distruzione di valore) pur in presenza di un notevole concorso e dispiego di investimenti e supporti professionali che le imprese riescono a mobilitare a riguardo1. Un punto degno di attenzione riguarda l’analisi delle ragioni fondamentali degli insuccessi, che dipendono da vari aspetti:

errori di valutazione circa l’opportunità della fusione (sinergie illusorie); errori di programmazione del processo (sinergie mancate); errori nella realizzazione (sinergie disperse).

1 Fonte: KPMG Corporate Finance

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Un concetto da tenere comunque ben presente riguarda i tempi di “ritorno” dell’investimento “accorpamento” che non è mai di breve periodo. Infatti, anche nei casi di successo, l’esperienza dimostra che la performance di breve termine della nuova azienda peggiora sia in termini di quota di mercato, che di produttività, che di costi straordinari necessari per supportare operativamente il processo di aggregazione. Un ostacolo su cui molti casi di fusione si sono arenati è la gestione del personale, della loro motivazione, delle loro aspettative. Un rischio molto forte che le imprese corrono è infatti la fuga delle risorse migliori che, non rassicurate circa le prospettive future, spesso abbandonano l’azienda per altre strade professionali. In conclusione, è doveroso esplicitare i fattori critici di successo che possono essere così sintetizzati:

rapidità della fase di transizione (solitamente le lunghe attese non giovano al successo dell’iniziativa);

comprensione e gestione delle complessità aziendali (cultura e stili di management, valori, comportamenti, aspettative)

focalizzazione sulle variabili prioritarie supporto della comunicazione a tutti i livelli.

C) Il modello di programmazione adottato dalle Asl 3 e 4

Alla luce delle indicazioni espresse nei punti precedenti, l’accorpamento tra le due aziende ASL 3 e ASL 4 è un’operazione sicuramente ambiziosa, che può dare significativi risultati in ottica di creazione di valore per tutti i portatori di interesse, a patto che sia gestita in modo ottimale. In particolare per aumentare le probabilità di successo e minimizzare le insidie che possono manifestarsi, si ritiene di operare seguendo un approccio contraddistinto dai seguenti tre punti di riferimento:

1. un modello che identifichi quattro varabili prioritarie di azione; 2. una forte governance interna e di sistema. 3. un modello fortemente ancorato alle dinamiche del contesto (bisogni dell’utenza, sinergie

con gli altri operatori del sistema)

iniziative tese a sviluppare la motivazione dei collaboratori; un governo del progetto sistematico.

Bisogni del territorio

Sinergie con gli operatori del sistema

Aumento dell’efficienza dei processi

Aumento del valore reale e percepito dei servizi

CREARE VALORE

Sviluppo della motivazione

e della nuova id tità enaziendale

Governo organizzativo del progetto

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1) Il progetto di accorpamento delle Asl deve avere come obiettivo quello di creare valore sanitario attraverso la gestione dei processi e dell’efficacia dei servizi resi al cittadino. Tutte le iniziative che si intendono attivare rispondono a questa finalità di fondo e si articolano in quattro variabili chiave:

iniziative per aumentare l’efficienza dei processi; iniziative per aumentare il valore reale o percepito dei servizi erogati; iniziative tese a sviluppare la motivazione dei collaboratori; un governo del progetto sistematico.

2) Punto di riferimento centrale di ogni piano strategico è l’orientamento al contesto esterno. Una decisiva chiave di successo è il raccordo con tutti gli operatori del sistema territoriale di riferimento. In tal senso le aziende ASL 3 e ASL 4 hanno attivato un tavolo di confronto con i presidi Gradenigo, Cottolengo e Maria Ausiliatrice descritto successivamente. Prioritaria è infatti l’analisi dei bisogni della popolazione, dai quali deve trarre conforto ogni azione di sviluppo di servizi o ogni modifica delle modalità di risposta. Tale attenzione ha sempre caratterizzato l’azione delle due aziende che si ritrovano a servire un bacino di utenza con particolari bisogni. Le caratteristiche socio-demografiche dei quartieri cittadini di riferimento appaiono molto diverse dalla maggioranza delle altre aree geografiche regionali, dando ragione di una maggior concentrazione della deprivazione sociale in queste aree urbane storicamente “svantaggiate”; la ricerca condotta nel 2003 su incarico dell’Agenzia Regionale per i Servizi Sanitari-ARESS ha evidenziato come gli indici di deprivazione sociale delle ASL 3 e ASL 4 siano i più alti a livello regionale (+5,38 ASL 4 e +4.28 ASL 3 assunto come 0 il valore riferimento) con un gap molto rilevante rispetto alle altre aziende sanitarie regionali (come evidenziato dalla tabella seguente).

INDICE DI DEPRIVAZASL INDICEASL 4 5,38ASL 3 4,28ASL 1 3,94ASL 2 2,89ASL 6 0

ASL 14 -0,06ASL 10 -0,17ASL 9 -0,18

ASL 22 -0,22ASL 5 -0,34

ASL 16 -0,6ASL 21 -0,7ASL 7 -0,79

ASL 20 -0,87ASL 8 -0,96

ASL 11 -1,02ASL 19 -1,09ASL 15 -1,31ASL 12 -1,56ASL 13 -1,76ASL 17 -2,14ASL 18 -2,72

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D) Le iniziative attivate: i progetti di miglioramento dell’efficienza dei processi.

Le ASL 3 e ASL 4 collaborano con l’Agenzia dei Servizi Sanitari della Regione Piemonte per lo sviluppo di una serie di progetti che riguardano alcune delle linee progettuali dell’Agenzia per il 2007. Tali progetti, coordinati da personale delle due aziende comandato presso l’ARESS, pur avendo un respiro e delle potenziali ricadute a livello di sistema regionale, sono importanti da citare perché strettamente collegati e coerenti con l’approccio aziendale illustrato precedentemente che caratterizza il presente documento programmatico. In particolare questi riguardano i seguenti ambiti di attività: • La formazione: Osservatorio delle professioni sanitarie e della formazione medico-specialistica. • Il technology assessment: Analisi e monitoraggio su scala regionale delle funzioni di ingegneria

clinica. • La qualità delle prestazioni sanitarie: Definizione di percorsi assistenziali appropriati e

Identificazione di sistemi di tariffazione per pacchetto di prestazioni ambulatoriali. • I modelli organizzativi: Semplificazione delle procedure burocratiche per l’ammodernamento dei

presidi ospedalieri. • I modelli organizzativi: Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei percorsi

dei pazienti. • Logistica: Sviluppo di modelli organizzativi integrati, gestionali, sovraziendali, innovativi nel

settore della logistica. • Aggregazione delle procedure d’acquisto nella Sanità Piemontese. • Progetti in ambito informatico con il supporto del CSI Piemonte:

- Gestione integrata a scala cittadina delle immagini e dei referti radiologici (“Immagini in rete”)

- Progetto di evoluzione del sistema informativo dell’ASL 3-4: verso il fascicolo elettronico a supporto della gestione dei processi e del governo dei dati clinici del paziente.

• Bilancio Sociale Di seguito si indicano per sommi capi le finalità del progetto con lo stato di avanzamento attualmente in essere.

D.1. La formazione: Osservatorio delle professioni sanitarie e della formazione medico-specialistica.

Finalità Contribuire alla programmazione della formazione universitaria delle professioni sanitarie e delle scuole di specializzazione delle Università di Torino e di Novara, in base ad una aggiornata ricognizione del fabbisogno regionale di operatori sanitari. Contenuti • Studio dello stato dell’arte della formazione delle professioni sanitarie e medico-specialistiche; • studio del fabbisogno di operatori sanitari, anche alla luce del riordino dei servizi previsti dal

PSSR 2006-2010. Stato di avanzamento Dal rapporto OECD Health Data 2006, che riporta per 30 paesi sviluppati il numero, per 1000 abitanti, dei medici e degli infermieri in attività nell’anno 2004, si evince che in Italia il numero dei medici è superiore alla mediana nella misura del 30%, mentre il numero degli infermieri è inferiore alla mediana nella misura del 35%. Per l’Italia si parla spesso di “pletora medica”, anche se gli straordinari risultati di salute italiani testimoniati dalla OMS potrebbero non essere disgiunti dalla specificità del modello sanitario italiano,

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caratterizzato anche dalla capillarità della medicina del territorio e della prevenzione, favorita dall’elevato numero di medici. Se da un lato ciò favorisce l’efficacia delle prestazioni sanitarie, dall’altro condiziona negativamente l’efficienza e l’equilibrio economico delle ASL. Nell’ottica di programmazione della formazione universitaria delle professioni sanitarie, nella fase di avvio del progetto l’attenzione si è focalizzata sul fabbisogno di laureati specialisti in Medicina e Chirurgia e di specialisti nelle singole discipline. Sono derivate alcune riflessioni: - i dati rilevano un numero elevato di medici con più di 50 anni e un numero molto basso di medici

in servizio con meno di 37 anni, da cui si può ipotizzare una possibile situazione critica nei prossimi anni per il SSN in generale e per alcune discipline in particolare;

- è presente una situazione già ora problematica per l’espletamento dell’attività in guardia H 24 e per la pediatria di famiglia;

- è necessario programmare l’accesso alle Scuole di Specializzazione tenendo conto della evoluzione della popolazione medica e potenziare ulteriormente i corsi di Laurea Infermieristica;

- è possibile che la situazione problematica descritta diventi l’opportunità di rivedere l’organizzazione del servizio sanitario, rendendola più flessibile rispetto alle nuove domande dei cittadini e alle nuove sfide scientifiche e tecnologiche, qualificando meglio il lavoro dei medici, autonomizzando e qualificando gli infermieri e rendendo più efficienti le strutture sanitarie con il progressivo allineamento al numero dei medici e infermieri alla media europea.

D.2. Il technology assessment: Analisi e monitoraggio su scala regionale delle funzioni di ingegneria clinica.

Finalità Favorire l’introduzione e l’applicazione di logiche di HTA/HTM (Health Technology Assessment/ Management) nel contesto sanitario regionale. Contenuti • Costituzione di un database centralizzato del patrimonio tecnologico in rete con altre banche dati

regionali che ne consenta una gestione integrata; • individuazione di una strategia di coordinamento regionale per la programmazione di investimenti

in tecnologie biomediche, per la loro manutenzione e la verifica periodica di sicurezza e qualità; • individuazione di modelli organizzativi e gestionali per il potenziamento dei Servizi di Ingegneria

Clinica. Stato di avanzamento Il servizio di Ingegneria clinica dell’ASL4 sta completando il caricamento dell’inventario tecnologico che alimenterà il database centralizzato del patrimonio tecnologico regionale. Inoltre partecipa ai tavoli i lavoro presso l’ARESS per la definizione di un modello di ingegneria clinica regionale, rispetto ai quali è stato indicato come unità sperimentale di supporto a progetti comuni per più ASL.

D.3. La qualità delle prestazioni sanitarie: Definizione di percorsi assistenziali appropriati e Identificazione di sistemi di tariffazione per pacchetto di prestazioni ambulatoriali.

Finalità Favorire l’integrazione organizzativa e clinica e la continuità degli interventi, utilizzando come strumenti di coordinamento i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) e i Profili Integrati di Cura (PIC). Individuare ed implementare alcuni pacchetti “finiti” e definire la metodologia di sviluppo dei PAC

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Contenuti Progettare, sperimentare e valutare alcuni PDTA e PIC regionali, sia nella componente territoriale sia in quella ospedaliera. Stato di avanzamento Per quanto riguarda l’identificazione dei Pacchetti di prestazioni ambulatoriali si è proceduto:

Analisi esperienze italiane Analisi esperienze piemontesi Analisi esperienze internazionali

È in corso di realizzazione: 1. Individuazione aree cliniche sperimentali (Percorso Ictus; Percorsi Oncologia) 2. Costruzione del PAC

Validazione/individuazione pool prestazioni del pacchetto sotto il profilo appropriatezza clinica

Valutazione economica (identificare le tariffe/costi, criteri remunerazione) Definizione modalità organizzative, procedurali (ricetta, ticket, prenotazioni, erogazione)

3. Sperimentazione su alcune realtà Per quanto attiene la informatizzazione di un percorso di cura si è identificato come il più adatto per la prima sperimentazione il percorso di cura Ictus. Lo stato di avanzamento al momento risulta essere:

sono stati identificati i requisiti della piattaforma informatica da utilizzare sono stati definiti i livelli di accesso dei diversi operatori con identificazione dei privilegi da

assegnare a ciascuno di essi sono stati identificati i sistemi informativi con cui integrare il modello da costruire : DEA,

Anagrafe Assistiti, n.2 reparti di ricovero, sistemi ADT, Laboratorio Analisi, Radiologia, n.2 ambulatori

D.4. I modelli organizzativi: Semplificazione delle procedure burocratiche per l’ammodernamento dei presidi ospedalieri.

Finalità Ottenere un supporto alla razionalizzazione dei processi edilizi per le opere ed i lavori di ammodernamento e/o nuova edificazione dei presidi ospedalieri. Contenuti • Analisi della normativa corrente in tema di opere e lavori pubblici; • costituzione di un tavolo di lavoro per la condivisione delle esperienze sul tema; • supporto alla previsione dei tempi di esecuzione delle opere e lavori pubblici; • supporto alla definizione delle fasi del processo edilizio avente come oggetto l’esecuzione di

opere o lavori pubblici. Stato di avanzamento È noto che una delle ragioni principali della non soddisfazione dei cittadini rispetto al Servizio Sanitario in Italia è la mancanza di requisiti strutturali e impiantistici negli ospedali e nei presidi sanitari (servizi igienici in ogni camera di degenza, condizionamento con adeguati sistemi di filtrazione dell’aria, ecc.). A al proposito si è proceduto alla disamina della normativa esistente in materia: gli adempimenti previsti attualmente per l’insieme delle varie fasi del processo di realizzazione di un intervento di edilizia sanitaria sono più di duecento e ad essi va aggiunta la tutela legale per i frequenti ricorsi alle varie sedi della giustizia amministrativa. Con AReSS Piemonte si è concordato di avviare un progetto di semplificazione delle procedure, centrato sulla cultura della responsabilità, che consideri: • descrizione dei tempi effettivi di realizzazione degli interventi ex-art. 20 legge 67/1988 in Italia • attuali adempimenti per un intervento di edilizia sanitaria

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• effetti del nuovo Codice dei contratti pubblici e del Regolamento di esecuzione e attuazione sui tempi degli interventi

• studio comparato sul recepimento da parte di Stati UE della Direttiva 2004/18/CE per gli appalti pubblici nel settore sanitario

• analisi delle esperienze più innovative nella UE • proposta entro il 2007 di scenari tecnico-procedurali perseguibili (con descrizione dei profili

giuridici di riferimento) e piano di messa in opera.

D.5. I modelli organizzativi: Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei percorsi dei pazienti.

Finalità Migliorare il rapporto tra i cittadini ed il Servizio Sanitario Regionale. Aumentare l’efficienza delle organizzazioni sanitarie. Contenuti Conseguire una sistematica semplificazione delle procedure burocratiche messe in atto nei settori sanitari pubblici ospedalieri e territoriali, che incidono negativamente sui percorsi seguiti dai cittadini e sulla prassi degli operatori sanitari, in particolare negli ambiti:

a) dell’accesso ai servizi b) della qualità delle prestazioni erogate c) della trasparenza nelle procedure e negli atti sanitari

Stato di avanzamento Per operare una disamina dei momenti in cui il cittadino si interfaccia con il Servizio Sanitario per ottenere prestazioni di 1° e 2° livello assistenziale e in cui si verificano criticità rilevabili, si propone di partire dall’analisi delle esperienze degli URP delle Aziende sanitarie regionali, per poi passare all’ascolto di “portavoce” dei cittadini (Associazioni di Malati, Volontariato, Tribunale dei Malati …) e degli operatori, medici di medicina generale in primis, Organizzazioni Sindacali. Inoltre si propone di attivare nell’immediato: - un’indagine conoscitiva sulle eventuali esperienze di semplificazione dei percorsi

burocratico/amministrativi messe in atto presso le Aziende Sanitarie Regionali; - un’analisi delle esperienze a livello nazionale; - un’analisi della letteratura esistente in materia.

D.6. Logistica: Sviluppo di modelli organizzativi integrati, gestionali, sovraziendali, innovativi nel settore della logistica.

Finalità Proporre linee guida utili per la razionalizzazione nell’approvvigionamento di beni e servizi, suggerire ed attuare, in conformità alle linee guida, protocolli finalizzati a:

- elaborare un progetto di piattaforma informatica utile alla raccolta dei fabbisogni di beni e servizi delle aziende del SSR;

- definire una codifica standard delle principali categorie di beni e servizi; - promuovere, anche con il coinvolgimento di specifiche professionalità, l’aggregazione delle

aziende del SSR per l’acquisizione con procedure comuni di beni e servizi omogenei.

Perseguire la riduzione dei magazzini di reparto, del livello delle scorte, delle richieste in emergenza, la garanzia del rispetto delle date di scadenza, mediante la revisione del sistema di gestione del materiale.

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Valutare sistemi informatici per la somministrazione della terapia personalizzata, con ricadute in ambito clinico (riduzione degli errori di somministrazione e dei relativi eventi avversi, controllo e tracciabilità di prescrizioni e terapie, ecc.) ed economico-logistico. Contenuti

• Informatizzazione dei processi di approvvigionamento delle AA.SS.LL. in relazione alle nuove aggregazioni regionali;

• razionalizzazione della spesa sanitaria regionale attraverso la riduzione dei costi legati al processo logistico dei beni e servizi sanitari;

• maggior controllo del consumo di farmaci con particolare valenza ai livelli: a) quantitativo, in termini di standardizzazione e di minori costi b) qualitativo, in termini di migliori prestazioni sanitarie fornite ai pazienti c) attività di benchmarking;

• individuazione di modalità operative alternative e più efficienti per la riorganizzazione dei flussi logistici e fisici all’interno delle aziende ospedaliere e delle aziende sanitarie locali.

Stato di avanzamento Il progetto è in fase di avvio: si intendono analizzare le altre esperienze regionali al fine di cogliere i punti di forza delle loro organizzazioni, per trasferirli, adattandoli, al nostro assetto regionale, evitando di incorrere nelle criticità riscontrate dalle loro strutture di approvvigionamento. Uno dei punti cruciali nell’avvio del progetto risiede nella scelta dell’applicativo internet a supporto dell’attività di approvvigionamento di beni e servizi: per la gestione del software applicativo si farà riferimento al CSI-Piemonte. L’ASL 4 sta valutando alcune esperienze in corso di realizzazione presso altre istituzioni: - Gradenigo:soluzione che prevede l’integrazione dell’intera catena logistica e la revisione del sistema di gestione del materiale con l’utilizzo di tecniche Kanban derivate dall’ambito manifatturiero; prevede la movimentazione di una serie di carrelli opportunamente organizzati, che consegnano a scadenze fisse quantità standard di prodotti agli utilizzatori. Effetti positivi: eliminazione dei magazzini di reparto, riduzione del livello delle scorte, riduzione delle richieste in emergenza, garanzia del rispetto delle date di scadenza . - S. Martino di Genova: adozione di un sistema informatico dedicato per la somministrazione della terapia personalizzata e per la gestione del farmaco in dose unitaria. Il progetto si pone obiettivi clinici (riduzione degli errori di somministrazione e dei relativi eventi avversi, controllo e tracciabilità di prescrizioni e terapie, possibilità di integrazione dei dati relativi al trattamento terapeutico all’interno della cartella clinica) ed economici-logistici (ottimizzazione della spesa farmaceutica, riduzione delle scorte di magazzino e di reparto, riduzione degli scaduti) oltre all’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e ad un più puntuale monitoraggio dei consumi.

D.7. Aggregazione delle procedure d’acquisto nella Sanità Piemontese. Finalità Creare delle strutture organizzative il più possibile snelle e funzionali in grado di perseguire “in primis” gli obiettivi di efficacia ed efficienza nel processo di approvvigionamento di beni e servizi, evitando la sovrapposizione e la duplicazione dei vari livelli decisionali. Contenuti • Razionalizzazione delle procedure di acquisto; • Ottimizzazione dell’intero processo di approvvigionamento; • Aggregazione della domanda e standardizzazione dei fabbisogni di beni/servizi sanitari; • Conseguimento economie di scala;

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• Standardizzazione delle codifiche e delle anagrafiche prodotte; • Programmazione a livello locale; • Accrescimento delle professionalità e della specializzazione nell’ambito degli acquisti. Stato di avanzamento Sono stati individuati cinque nuclei di programmazione corrispondenti alle aree sovrazonali di cui all’art. 23 Legge Regionale 18/2007(Aree di coordinamento sovrazonale). Date le peculiarità del territorio metropolitano torinese, l’area sovrazonale di Torino è stata suddivisa in due nuclei di programmazione corrispondenti alle ASL e alle ASO esistenti nel territorio, al fine di mantenere una struttura snella, salvaguardando le specifiche esigenze. Unitamente a questi si citano due altre iniziative in ambito informatico, sinergiche rispetto alle prime, promosse dall’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità e dall’Assessorato all’Università, Ricerca, politiche per l’Innovazione e sviluppati con il supporto del CSI Piemonte.

D.8. Progetti in ambito informatico con il supporto del CSI Piemonte: Gestione integrata a scala cittadina delle immagini e dei referti radiologici (“Immagini

in rete”). Finalità Il progetto, nato da oggettive esigenze di adeguamento dei sistemi di Radiologia, nell’ottica di integrazione tra le ASL 3-4 e 1-2, ha come traguardo la costituzione di un repository centrale delle immagini diagnostiche e dei referti, accessibile dai diversi operatori sanitari. Il progetto consente la realizzazione di un primo nucleo del Fascicolo Sanitario Elettronico secondo le linee di sviluppo dei sistemi informativi sanitari dettate dal Dipartimento dell’Innovazione e delle Tecnologie (Strategie architetturali per la sanità elettronica). Contenuti A) Realizzare in ciascun ambito aziendale il collegamento dei sistemi di archiviazione delle immagini radiologiche e dei referti (PACS/RIS), implementando le opportune evoluzioni dei sistemi in modo da: • far evolvere i servizi di Radiologia verso un’organizzazione che preveda l’abbandono dei supporti

tradizionali a favore della digitalizzazione delle immagini e dei referti; • consentire agli operatori sanitari l’accesso ad un unico archivio dei referti e delle immagini

prodotte dai sistemi di Radiologia; • poter gestire in modo incrociato fra i diversi presidi ospedalieri aziendali l’attività di refertazione a

distanza. B) Contribuire alla realizzazione di un sistema centrale, a livello cittadino, di archiviazione dei dati clinici (immagini, referti) prodotti dai Servizi di Radiologia di tutte le ASL cittadine, a cui potranno accedere tutti gli operatori sanitari legittimamente interessati e autorizzati al recupero dei dati per le esigenze di cura dei propri pazienti. Stato di avanzamento In fase avanzata di implementazione presso l’ASL 3 e in via di conclusione presso l’ASL 4. Progetto di evoluzione del sistema informativo dell’ASL 3-4: verso il fascicolo elettronico a supporto della gestione dei processi e del governo dei dati clinici del paziente. Finalità Il progetto si propone di far evolvere il sistema informativo attraverso l’integrazione delle informazioni cliniche, costituendo in questo modo il fascicolo elettronico del paziente. Tale approccio, che trova riscontro nelle realtà sanitarie più avanzate in Italia, è altresì oggetto di “raccomandazioni” da parte:

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• della Regione Piemonte (Proposta di Piano Socio-Sanitario, Piano strategico per l’informatica sanitaria);

• del Ministero della Salute (Progetto “Mattoni del NSIS”);� • del Dipartimento dell’Innovazione e delle Tecnologie (Strategie architetturali per la sanità

elettronica). Contenuti A partire dall’informatizzazione dei servizi di Radiologia e Laboratorio analisi, del CUP, dell’ADT (accettazione, dimissione, trasferimento), della Dialisi, Rianimazione e Pronto Soccorso del Giovanni Bosco, il progetto di intervento prevede di: • informatizzare le cartelle cliniche delle Degenze ; • integrare in unico sistema di gestione delle informazioni cliniche (repository clinico) e

sanitarie del paziente, ai fini della costituzione del fascicolo inter-aziendale del paziente; • permettere la consultazione via web, da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri

di libera scelta (MMG e PLS) e di altri operatori sanitari (medici di reparto, pronto soccorso, ecc.), delle informazioni cliniche contenute nel fascicolo del paziente.

Stato di avanzamento In fase iniziale di implementazione presso le ASL 3 e 4.

D.9. La Rendicontazione Sociale e il Bilancio di Missione Finalità Il progetto si pone l’obiettivo di elevare ulteriormente i livelli di certezza, trasparenza, coerenza e omogeneità dei bilanci di esercizio aziendali, così da rafforzare la loro comparabilità, sia tra diversi bilanci della medesima Azienda, sia tra bilanci di Aziende diverse, tale da favorire i processi di analisi, valutazione, verifica e consolidamento dei bilanci aziendali ai superiori livelli di governo del sistema (regionale e nazionale). Gli intenti sono di:

• studiare un modello di bilancio sociale da tradurre in linee guida regionali; • sperimentare il bilancio sociale in alcune realtà.

Contenuti Il bilancio di missione si configura come lo strumento attraverso il quale è periodicamente possibile per gli interlocutori verificare la graduale realizzazione degli obiettivi stabiliti nella rispettiva pianificazione. La rappresentazione a consuntivo dei risultati istituzionali nell’ambito del bilancio di missione, diventa elemento da assumere a riferimento per la successiva fase di pianificazione e programmazione. Esso è finalizzato a:

• illustrare gli esiti dell’attività istituzionale svolta dall’Azienda; • supportare in modo attivo e dinamico il sistema delle relazioni fra l’Azienda e i suoi

principali interlocutori istituzionali, Regione e Conferenza territoriale sociale e sanitaria. Stato di avanzamento Attualmente è in fase di definizione il modello del bilancio sociale da proporre che sarà sperimentato in alcune Aziende piemontesi, tra cui la futura ASL.

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PARTE I – OBIETTIVI ASSISTENZIALI Riorganizzazione dei processi assistenziali e delle attività di prevenzione 1.1 – 1.2 Avviare forme di coordinamento delle attività di prevenzione propedeutiche alla definizione della futura direzione integrata della prevenzione, prevista dalla proposta di PSSR effettuando una ricognizione quali-quantitativa degli interventi di prevenzione in atto e di prevedere strumenti e obiettivi per la loro integrazione. Formulare proposte organizzative a carattere sperimentale nelle Aziende destinate all’accorpamento e nell’area metropolitana di Torino - Servizio Veterinario -

♦ Tra i principi fondamentali ispiratori della visione di “Una nuova politica della salute” espressa nella proposta di PSSR 2006-2010 assume un rilievo del tutto peculiare ed innovativo l’approccio ai temi della prevenzione e promozione della salute, quali strumenti di integrazione del governo sanitario e di quello economico, posto che tra le azioni da perseguire a livello aziendale vi è la previsione di collocare nell’ambito degli uffici di staff, accanto alle attuali funzioni (organizzazione e sviluppo delle risorse umane, programmazione e controllo, ecc.) anche la “direzione della prevenzione”, intesa come macroarticolazione funzionale dell’asl. Inoltre, poiché l’obiettivo principale del nuovo PSSR consiste nel tutelare e promuovere la salute, occorre “potenziare e riorganizzare le attività di prevenzione e promozione della salute secondo modelli che consentano di identificare gli obiettivi di salute prioritari e di sviluppare interventi mirati dentro e fuori il sistema dei servizi socio-sanitari”. Dunque appare del tutto coerente alle previsioni del Piano e necessario per perseguirne gli obiettivi fondanti, che la ASL Torino Nord (202), comprendente quattro Circoscrizioni della Città di Torino, per un totale al 31.12.2006 di 411.948 abitanti, pari al 45,7% del totale cittadino ed al 9,5% della popolazione regionale, con caratteristiche socio-demografiche molto diverse tra loro e dalla maggioranza delle aree geografiche regionali, in particolare in termini di deprivazione sociale, colga l’occasione del processo di riorganizzazione aziendale per integrare e potenziare gli interventi di prevenzione in atto nelle AA.SS.LL. 3 e 4, svolti al di fuori delle attività attualmente di competenza del Dipartimento Sovrazonale di Prevenzione, aldilà dell’eventuale potenziamento di tale specifico Dipartimento. Dall’analisi della situazione in essere emerge che:

la ASL 3 ha individuato nelle singole Unità operative il punto di organizzazione ed erogazione delle attività sia di prevenzione primaria che secondaria. La funzione complessiva di programmazione, valutazione degli interventi e raccordo tra le singole iniziative è affidato ad un referente che collabora di volta in volta con i Dirigenti dei diversi servizi. Tra le sue funzioni rientra anche la predisposizione di progetti per l’accesso a fondi vincolati /progetti regionali, ma ciò non esclude la diretta possibilità dei servizi, in particolare il SERT, di proporsi con progetti specifici.

La ASL 4 ha collocato funzionalmente all’interno della struttura a staff della Direzione Generale “Ufficio Qualità” il “Team di Promozione della Salute ed Educazione Sanitaria” con il compito di coordinare e monitorare gli interventi di educazione alla salute e di prevenzione primaria. A questa struttura sono assegnati a tempo parziale un responsabile e un gruppo di professionisti ritenuti rappresentativi di ambiti di attività in cui si concentrano le iniziative di prevenzione, infatti al team afferiscono operatori provenienti dalle Strutture distrettuali ed ospedaliere. La struttura di staff oltre che svolgere il coordinamento tra le diverse iniziative

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sottopone alla Direzione i progetti per i quali si richiedono finanziamenti vincolati. Le Strutture complesse e/o semplici ospedaliere e distrettuali erogano direttamente le attività.

Secondo quanto prevede la proposta di PSSR, la direzione integrata della prevenzione ha funzioni di coordinamento e di governo e deve disporre di competenze specifiche in materia di.

• Costruzione di Profili e Piani di Salute • Promozione della salute ed educazione sanitaria • Epidemiologia

supportate tecnicamente da uno specifico “osservatorio della prevenzione” necessario per le funzioni direzionali e per i rapporti con il territorio. L’esperienza pluriennale maturata, in particolare nell’ambito dell’ASL 4, fa ritenere sinergiche agli obiettivi della prevenzione e promozione della salute le politiche della Qualità Aziendale finora perseguite, basate su tre principali elementi:

- orientamento alla persona - integrazione ospedale-territorio - promozione della medicina basata sull’evidenza.

L’Ufficio Qualità è costituito da strutture specifiche quali l’Ufficio Relazioni con il Pubblico - che assolve tutti i compiti della funzione della qualità derivanti dall’interazione con i cittadini - ed il Team di coordinamento delle attività di promozione/educazione alla salute, e nel suo programma per il miglioramento continuo della qualità ha posto tra le aree di intervento l’appropriatezza clinica ed organizzativa ed il controllo e prevenzione del rischio clinico (Risk Management). La proposta di PSSR sottolinea l’esigenza di disporre di un sistema informativo affidabile e completo, a sostegno della funzione di comunicazione rivolta sia alla promozione di comportamenti preventivi e stili di vita sani sia alla ricerca di adesione consapevole agli obiettivi di prevenzione. Certamente corrette azioni in tema di comunicazione e informazione ai cittadini sono parte integrante delle attività di prevenzione e promozione della salute, costituendone una base imprescindibile. Richiamando quanto espresso nel PRR 2006 al punto 2.1.1 (Prima istruttoria per la redazione dei profili e piani di salute), uno sviluppo così delineato di obiettivi e di attese sul piano di impatto e di risultato comporta una riorganizzazione del settore di Promozione della Salute ed un suo potenziamento prevedendo:

- una maggiore aderenza delle attività agli indirizzi regionali - un ampliamento delle competenze prevedendo collaborazione in ambito epidemiologico - la dotazione di risorse per il raggiungimento degli obiettivi - la conseguente traduzione organizzativa e gestionale congrua al profilo sopra delineatoche

potrebbe configurarsi in forma dipartimentale, quale integrazione a livello sovraziendale delle precipue funzioni ed attività del Dipartimento Sovrazonale di Prevenzione.

Più precisamente si ritiene che dovrebbero essere previste le seguenti funzioni ed attività:

Promozione clinica

Sviluppare l’attenzione del clinico sui temi della tutela della salute in assenza di malattia; Sostenere e incentivare programmi di prevenzione delle ricadute nella patologia cronica.

Coordinamento aziendale Formulare un piano di azioni congruenti e finalizzate; Garantire un adeguato livello di qualità negli interventi erogati; Allineare le caratteristiche degli interventi proposti con le linee di programmazione regionale.

Coordinamento interistituzionale Sostenere rapporti e collaborazioni con gli Enti preposti in tema di Piano regolare sociale e PePS;

Attivazione alleanze con Enti, Istituzioni ed organizzazioni in tema di promozione della salute. Produzione

Progettare e gestire interventi di promozione della salute di elevato livello di qualità formulando opportune valutazioni di processo e di risultato nei diversi ambiti: Area materno- infantile;

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Adolescenza e sessualità; Alimentazione; Dipendenze; Fumo e adolescenza; Reti HPH.

Integrazione Sistema Informativo; Controllo di Gestione; Ufficio Qualità.

Base dati PePS Costruzione del data-set; Manutenzione e aggiornamento.

Report periodici Demografia; Mortalità; Morbosità:

Laboratorio di valutazione VIS (Valutazione di impatto sulla salute) – Concorrere all’applicazione di modelli di valutazione di impatto sulla salute; Sviluppare modelli applicabili nella valutazione di processo e di risultato.

Service & Consulenza Collaborare con le Strutture ospedaliere e territoriali per la conduzione di studi clinici e relativa analisi statistica;

Progettazione e gestione di sessioni formative in tema di analisi statistica ed epidemiologica. Appropriatezza

Appropriatezza organizzativa; Appropriatezza clinica; Percorsi terapeutici; Linee guida.

Accreditamento Progetti di miglioramento continuo della qualità (MCQ) Risk Management Stampa aziendale

House organ; Guide internet e libretti accoglienza; Sito internet; Televideo; Pubblicazioni aziendali; Rassegna stampa.

Rapporti con i media informativi Quotidiani e periodici d’informazione; Emittenti radiotelevisive; Riviste specializzate

Organizzazione di convegni scientifici Ufficio relazioni con il pubblico centrale (back-office)

Costruzione e gestione banche dati; Gestione reclami e suggerimenti; Indagine di soddisfazione clienti; Progettazione e realizzazione di eventi aziendali e iniziative di umanizzazione dei servizi; Ricerche sul clima aziendale; Ricerche di benchmarking.

Ufficio relazioni con il pubblico sedi decentrate (front-office) informazione; Accoglienza;

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Tutela. Confronto e relazioni con realtà internazionali e medicine non convenzionali.

Con D.G.R. n. 111-3632 del 2 agosto 2006, è stato approvato il nuovo programma regionale,

denominato “Prevenzione Serena”, che comprende i tre programmi di screening per i tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto, aggiornato rispetto alle indicazioni espresse dalla normativa nazionale e alla luce delle nuove acquisizioni scientifiche in materia.

I test di screening adottati nei programmi piemontesi sono: la mammografia bilaterale, il Pap- Test, la ricerca del sangue occulto nella feci (Fecal Occult Blood Test) e la rettosigmoidoscopia.

Il Piano di Riconversione delle modalità di erogazione dei test di screening secondo la nuova

DGR, nell’ambito dell’Obiettivo Generale di raggiungere e mantenere l’offerta regolare di screening a tutta la popolazione target, prevede, come primi obiettivi specifici riferiti agli screening per il Cervicocarcinoma Uterino e per il Tumore della Mammella, il “potenziamento delle capacità di erogazione dei centri prelievo (PAP-test) ed incremento numerico degli stessi... e potenziamento della capacità di erogazione delle mammografie”.

Anche per le AASSLLL 3 e 4 il potenziamento richiesto dovrà essere realizzato entro il dicembre

2008, così da poter garantire, a partire dal gennaio 2009, l’effettuazione da parte dei punti prelievo aziendali di circa 31.500 Pap-test/anno (la media annuale al 2006 era di circa 20.000) e di circa 10.000 mammografie/anno (la media annuale al 2006 era di circa 3.000)

Per quanto attiene allo screening per il cervicocarcinoma del collo dell’utero, ciò sarà possibile attraverso l’incremento dei volumi di attività di ciascun centro prelievo e l’attivazione di nuovi punti prelievo, così che all’aumento graduale dei Pat-test eseguiti in Prevenzione Serena corrisponda un progressivo decremento dell’attività di erogazione di Pap-test di screening in regime ambulatoriale. Analogamente dovrà essere potenziato il centro radiologico Presidio Lungo Dora Savona per l’esecuzione in Prevenzione Serena di mammografie di screening.

Obiettivo POTENZIARE IL VOLUME DI ATTIVITÀ DI PREVENZIONE SERENA

Tempistica Dicembre 2007 Dicembre 2008

SCREENING CERVICOCARCINOMA COLLO UTERO (PAP-TEST)

ASL 3-4

21.500 Poliambulatorio Toscana 1.500 Poliambulatorio Ridotto 5.500 Consultorio Familiare Pacchiotti 4.500 Poliambulatorio Montanaro 5.500 Consultorio Familiare L.go Dora Savona 4.500

31.500 Poliambulatorio Toscana 3.000 Poliambulatorio Ridotto 6.500 Consultorio Familiare Pacchiotti 6.500 Poliambulatorio Montanaro 5.500 Consultorio Familiare L.go Dora Savona 5.000 Nuova struttura da identificare (Coppino) 5.000

SCREENING TUMORE DELLA MAMMELLA (MAMMOGRAFIA BILATERALE)

ASL 3-4 5.000 CPA 10.000 CPA

A tal fine le AA.SS.LL. si sono assunte l’impegno di porre in essere strategie e modalità organizzative specifiche per riconvertire personale e/o strutture all’attività di Prevenzione Serena. Tale riconversione si tradurrà in un aumento del personale da dedicare alle attività di screening (Pap-test e mammografie) e nell’individuazione, allestimento e attivazione di nuovi spazi da utilizzare come punti di prelievo.

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La ASL 1, cui è attualmente attribuita la competenza della maggior parte delle attività erogate dal Dipartimento di Prevenzione, ha in corso un’analisi delle caratteristiche organizzative e dimensionali del Dipartimento stesso avvalendosi di un qualificato servizio di consulenza al fine di produrre una diagnosi della situazione attuale, rivista alla luce degli obiettivi regionali, ed il conseguente piano riorganizzativo del Dipartimento di Prevenzione. Servizi Veterinari Il Dipartimento di Prevenzione della città di Torino ha presso le AA.SS.LL. 3 e 4 i Servizi Veterinari di Area A, di Area B ed il Presidio Multizonale Profilassi e Polizia Veterinaria (P.M.P.P.V.) # Servizio Veterinario di Area A Le principali azioni da avviare nel corso del 2008 per questo servizio sono:

• Riorganizzazione della vigilanza effettuata dai Tecnici della prevenzione in rapporto alla riallocazione di Personale tecnico con qualifica A.P.G. tutt’ora operante presso la “Sardigna” di via Germagnasco 48;

• Riorganizzazione del Personale amministrativo in relazione alla riallocazione di quello proveniente dal P.M.P.P.V. di Torino, attraverso ina migliore fruizione e turnazione, rispetto ai flussi di pratiche;

• Valorizzazione strumenti informatici nell’archiviazione e gestione dei dati e dei documenti; # Servizio Veterinario di Area B Le principali azioni da avviare nel corso del 2008 per questo servizio sono:

• Razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane con particolare riferimento al personale amministrativo e dirigente con ridefinizione dei compiti assegnati;

• Prosecuzione delle attività di collaborazione con l’ORAP; • Prosecuzione ed estensione della collaborazione con l’Università di Torino in tema di

alterazioni anatomo-patologiche di riscontro ispettivo; • Rispetto degli obblighi del programma regionale con i mezzi a disposizione; • Individuazione dei componenti dei gruppi di auditors; • Assegnazione di congruo numero di stabilimenti per il controllo di secondo livello; • Chect list per la realizzazione dell’audit; • Stesura del regolamento della procedura di audit; • Stesura di un facsimile di report finale di audit;

# Presidio Multizonale Profilassi e polizia Veterinaria (P.M.P.P.V.) Le principali azioni da avviare nel corso del 2008 per questo servizio sono:

• Implementazione delle attività di supporto alle AA.SS.LL. del Quadrante Sanitario Nord-Ovest della Regione Piemonte e della sorveglianza sanitaria sulle malattie di particolare interesse epidemiologico, ciò in relazione alla cessazione dell’attività di smaltimento dei Sottoprodotti di Origine Animale di categoria 1 che libera risorse umane, di tutte le qualifiche (veterinari, tecnici prevenzione ed operatori tecnici specializzati), all’interno della Struttura Complessa P.M.P.P.V.;

• Ogni altra attività che si renderà utile avviare nel corso dell’anno 2008, su parere e richiesta della Direzione Regionale di Sanità Pubblica, al fine di soddisfare le esigenze di una efficace e efficiente prevenzione integrata;

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1.3 Definire progetti di fattibilità per l’integrazione della Medicina dello Sport e delle attività vaccinali all’interno dei Dipartimenti di Prevenzione nelle Aziende ove non già presenti.

1.3.1 Medicina dello sport Le attività di competenza delle aziende sanitarie sono normate dalla legge 833/78 art. 14, DM 18.2.82, LR 22/85, DPCM 28.11.03. a) situazione attuale Attualmente le attività di rilascio dei certificati di idoneità sportiva agonistica per gli atleti minorenni sono svolte presso la ASL 4 parzialmente in modo diretto dalla UOA medicina legale e, per la parte non erogabile direttamente stante la carenza del personale, in convenzione con struttura esterna privata. L’ASL 3 non svolge direttamente l’attività certificativa, la quale avviene, in convenzione, presso la SUISM dell’Università di Torino e presso struttura esterna privata. b) prospettiva di accorpamento Per quanto riguarda l’attività certificativa di competenza dell’ASL, il modello organizzativo più economico ed efficiente è certamente quello della convenzione, risultando l’erogazione diretta nettamente più costosa. La presenza sul territorio di una struttura universitaria di eccellenza (la SUISM) garantisce un livello tecnico di prestazione elevato ed affidabile e la possibilità, stante la dimensione della struttura, di concentrare in una sola sede, facilmente raggiungibile da tutto il territorio di competenza, tutta l’attività certificativa ed inoltre l’accessibilità diretta ad accertamenti clinici di secondo livello. L’ampliamento della collaborazione con la struttura universitaria e con il Centro Regionale Antidoping, inoltre, permetterà di iniziare concretamente l’attività di vigilanza e educazione sanitaria sulle società sportive che operano nel territorio delle attuali A.S.L. 3 e A.S.L. 4, prevista dalla normativa regionale.

1.3.2 Attività vaccinali La presenza di un Dipartimento di Prevenzione unico per tutte le aziende sanitarie torinesi ha comportato che le strategie vaccinali e le modalità di erogazione delle attività stesse siano state gestite dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. Considerata la necessità di condividere i programmi vaccinali per la popolazione è stato recentemente definito tra la Direzione della S.C. Igiene e Sanità Pubblica e le Direzioni di Distretto una nuova modalità di lavoro con i seguenti obiettivi: - aggiornare costantemente le Direzioni di Distretto sui piani vaccinali - aggiornare su introduzione di nuove vaccinazioni - definire strategie di coinvolgimento per i MMG e i PLS - rilevare bisogni di aggiornamento per il personale sanitario - proporre iniziative di promozione delle vaccinazioni per l’età pediatrica attraverso le forme

organizzative dei PLS ( Equipe dei PLS) ed i loro referenti Per quanto riguarda la campagna vaccinale contro l’ influenza, in linea con le indicazioni regionali, prosegue con la diretta organizzazione da parte delle ASL 3 e 4 attraverso l’ effettuazione da parte dei MMG / PLS e direttamente da personale dell’ASL. Inoltre, ad integrazione delle attività erogate dai centri vaccinali del Dipartimento di Prevenzione, i servizi aziendali ,con particolare riferimento al Centro di riferimento regionale per la medicina dei viaggi presente nella ASL3, provvedono con consulenze dirette relative ai comportamenti da adottare durante i viaggi,e a prescrivere ed effettuare le vaccinazioni necessarie. Nell’ambito delle attività di

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promozione della salute sono attivi progetti rivolti a specifici gruppi di popolazione ad alto rischio a cui è offerta la copertura vaccinale ( antiepatite B, TBC ) 1.4 Prevedere forme di coordinamento delle attività di vigilanza a livello dipartimentale su progetti specifici senza prefigurare l’istituzione di strutture organizzative ad hoc;

1.4.1 Le attività di vigilanza di competenza dell’ASL avvengono nei confronti di: - Case di cura (legge 5/87) - RSA - Laboratori di Analisi e punti prelievo (LR 55/87) - Ambulatori RRF (art. 194 TULS) - Ambulatori di radiodiagnostica (ART 193 TULS) - Ambulatori polispecialistici (ART 193 TULS) - Ambulatori odontoiatrici (ART 193 TULS) a) situazione attuale Attualmente le attività di vigilanza sul territorio delle ASL 3 e 4 si svolgono in modo simile attraverso commissioni di vigilanza all’interno delle quali sono integrate le professionalità necessarie ed indicate per le singole tipologie di strutture da verificare (tecnici, medici specialisti ecc), con un coordinamento centrale (identificabile per entrambe le Aziende nella UOA medicina legale). Il carico di lavoro sulle due Aziende (in relazione alla quantità di strutture presenti sul territorio) è leggermente maggiore per la ASL 4. b) prospettiva di accorpamento Il modello organizzativo, come detto attualmente sovrapponibile nelle due aziende sanitarie, può essere adeguato nell’accorpamento, centralizzando tutte le attività amministrative e coordinando le attività di vigilanza avvalendosi delle professionalità che attualmente afferiscono alle commissioni di vigilanza. Per quanto riguarda le attività di vigilanza veterinaria si rimanda al paragrafo 1.1. e 1.2 inerente le attività del Dipartimento di Prevenzione ed al piano riorganizzativo in corso di predisposizione a cura dell’Asl 1. 1.5 L’organizzazione distrettuale: gestione / governo e Unità di Valutazione territoriali

I Distretti rappresentano i centri di produzione, di organizzazione e di costo fondamentali dei Servizi sanitari territoriali. I direttori dei Distretti sono in stretta collaborazione con la Direzione Generale per la realizzazione delle strategie aziendali. Ad essi rispondono i Direttori di Dipartimento ed i Direttori di Strutture sanitarie complesse per le attività svolte nei Distretti . Pertanto, le Strutture Complesse Direzioni di Distretto svolgono le funzioni di tutela, ai sensi dell’art. 3 – quinques del D. Lgs. 502/92 e s.m.i., ed assicurano attraverso i Dipartimenti e le Strutture Semplici e Complesse i servizi di assistenza territoriale relativa alle attività sanitarie e socio-sanitarie. Anche la proposta di Piano Sanitario Regionale definisce i livelli di assistenza integrati per le attività sanitarie e sociosanitarie erogate territorialmente, l’ambito delle cure primarie. Al punto 4.2 sono definiti i percorsi assistenziali dei cittadini e, nello specifico, il ruolo dei professionisti MMG e PLS e delle loro forme aggregative, i sistemi di supporto alle cure primarie e ad accesso diretto territoriale, nonché l’attività specialistica e i raccordi con quella ospedaliera. Sono inoltre ricondotti alle funzioni distrettuali i sistemi di valutazione multiprofessionali e i livelli di interazione sanitaria con il livello socio-assistenziale.

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Per garantire i contenuti di cui ai punti precedenti e visto il mandato della proposta di PSR, “Elementi organizzativi per il governo del territorio”, si riconducono alle Direzioni di Distretto le attività di tutela, programmazione e controllo della produzione attraverso le seguenti funzioni: 1. assegnazione alle singole strutture produttive di risorse di personale, tecnico-strumentali e strutturali compatibili con il budget assegnato dalla Direzione Generale e negoziato annualmente; 2. assegnazione alle Strutture Complesse e Semplici Territoriali, nonché alle equipe di Assistenza Territoriale dei MMG e PLS e alle branche dei Medici specialisti ambulatoriali interni, in concorso con la Direzione Aziendale, di obiettivi riguardanti: - la produzione delle attività - la qualità delle prestazioni - l’equità dell’erogazione del servizio - l’efficienza dell’organizzazione dei servizi; 3. monitoraggio continuo del processo di erogazione delle attività e controllo dei processi organizzativi finalizzato a garantire la trasversalità e l’interrelazione nella rete dei servizi; 4. monitoraggio e valutazione dell’attività e dei relativi costi indotti dei MMG, PLS e specialisti ambulatoriali, nonché controllo dell’appropriatezza prescrittiva attraverso le commissioni aziendali a ciò preposte; 5. verifica della corretta applicazione dei vincoli contrattuali del personale, nonché adozione degli istituti previsti in caso di violazioni di obblighi disciplinari; 6. elaborazione del programma delle attività territoriali; 7. assicurazione della risposta assistenziale individuata dalle Unità di valutazione multidisciplinari e definiti da progetti assistenziali individuali; 8. gestione del rapporto con la Conferenza dei Presidenti di Circoscrizione; 9. coordinamento e concertazione con gli organi tecnici e gestionali degli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali per la definizione delle modalità operative di integrazione rispetto alle attività socio-sanitarie integrate; 10. gestione del rapporto con i soggetti convenzionati e accreditati, con i Presidi sanitari e le associazioni di volontariato; 11. coordinamento della propria attività con le altre Direzioni Distrettuali, i Dipartimenti e i Presidi Ospedalieri; 12. gestione del budget assegnato per la formazione; coordinamento delle attività didattiche e di ricerca scientifica attraverso l’elaborazione di proposte di aggiornamento e di riqualificazione del personale, in collaborazione con il Centro di Formazione Aziendale; 13. valutazione e verifica della congruità delle dotazioni strutturali e tecnologiche, in relazione alle risorse assegnate dalla Direzione Generale; 14. gestione e verifica dei flussi informativi, dei dati di attività e di utilizzo delle risorse; 15. indicazione dei livelli di compatibilità organizzativa e gestionale nell’attività libero professionale intramuraria. Le funzioni produttive e gestionali vengono quindi esercitate dai Direttori di Dipartimento, di Struttura Complessa e o Semplice, mentre il centro ultimo di responsabilità dell’insieme delle prestazioni offerte al cittadino è individuato nella Direzione di Distretto. Il modello organizzativo si caratterizza per l’affidamento di responsabilità per aree di risultato singolarmente autonome. Nel processo di accorpamento e di definizione delle sedi di erogazione delle attività svolte dalle Strutture Territoriali, si tiene conto: • della facilità d’accesso dei cittadini; • della necessità di garantire continuità e vicinanza con i Servizi Socio-Assistenziali comunali; • del razionale utilizzo delle risorse, soprattutto di personale. Pertanto le funzioni di tutela garantite dalle Direzioni Distrettuali si avvarranno di Unità di Valutazione che impiegheranno risorse tecniche individuate all’interno dei Dipartimenti, Strutture Complesse e Semplici aziendali ed a tale funzione assegnate.

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L’organizzazione della Struttura Complessa Distretto La Struttura Complessa Distretto è dotata di organico proprio: • Direttore di Struttura Complessa • Personale amministrativo e tecnico: per le funzioni di collegamento con i servizi amministrativi posti a livello centrale; per le funzioni amministrative/tecniche di supporto alle strutture sanitarie territoriali; • Personale sanitario (Responsabili Infermieristici di Distretto): per le funzioni di coordinamento delle professionalità tecnico-sanitarie e infermieristiche delle Strutture Complesse e Semplici Territoriali e dei Dipartimenti (per le funzioni d’integrazione sovraordinate previste per il Distretto); per fornire elementi tecnici necessari per la gestione complessiva del personale sanitario del Comparto. I Direttori di Distretto si avvalgono dell’Ufficio di Coordinamento delle attività distrettuali (ai sensi dell’art. 3 sexies, comma 2, del D. Lgs. 502/92 e s.m.i.), organismo con funzioni propositive e tecnico-consultive, nonché di interrelazione funzionale e tecnico-operativa rispetto alla rete dei servizi e delle attività distrettuali. Competono a tale ufficio funzioni propositive e tecnico-consultive rispetto al Direttore di Distretto relative alle seguenti attività: 1. elaborazione della proposta di Programma delle attività territoriali e del relativo monitoraggio; 2. analisi delle problematiche ed elaborazione di proposte relative a percorsi di integrazione ospedale-territorio e di continuità assistenziale; 3. analisi del fabbisogno di salute della popolazione e collaborazione alla stesura dei PePS (Piano e Profilo di Salute); 4. promozione di strategie operative condivise fra i fattori produttivi territoriali, finalizzate a soddisfare il reale bisogno di salute; 5. coordinamento tecnico-operativo fra le attività sanitarie a valenza sociale di competenza dell’ASL e quelle socio-assistenziali di competenza del Comune di Torino, svolte nell’ambito territoriale del Distretto; 6. determinazione, nell’ambito del budget assegnato, delle risorse da destinare all’integrazione socio-sanitaria e delle quote rispettivamente a carico dell’ASL e degli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali; 7. coordinamento e integrazione delle attività di salute mentale gestite dal Dipartimento di Salute Mentale, dal Dipartimento delle Dipendenze e dal Dipartimento Materno Infantile. Il Distretto svolge funzioni di tutela ed assicura attraverso i Dipartimenti e le Strutture Semplici e Complesse i servizi di assistenza primaria relativa alle attività sanitarie e socio-sanitarie territoriali quali: 1. Assistenza sanitaria di base (che comprende la medicina di base e la pediatria di libera scelta e il

servizio di continuità assistenziale); 2. Assistenza specialistica ambulatoriale; 3. Attività di cure domiciliari; 4. Assistenza sanitaria per i cittadini domiciliati o temporaneamente presenti sul territorio; 5. Attività sanitaria e sanitaria a rilievo sociale in ambito ambulatoriale, domiciliare, residenziale e

semiresidenziale rivolte a: tutela della salute della donna, della famiglia e dell’infanzia tutela della popolazione anziana tutela dei disabili prevenzione cura e riabilitazione delle dipendenze patologiche e del disagio psichico

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5. Educazione sanitaria e tutela della salute collettiva in coordinamento con il Dipartimento di Prevenzione. 1.6 Migliorare l’appropriatezza dei profili prescrittivi dei MMG/PLS

Il processo di miglioramento dell’appropriatezza di profili prescrittivi è stato avviato: - per le visite specialistiche e le prestazioni diagnostiche strumentali - per le prescrizioni farmaceutiche Attraverso lo strumento degli obiettivi aziendali per Equipe Territoriali dei MMG/PLS, Branche specialistiche Ambulatoriali e Strutture Organizzative Aziendali sono stati definiti criteri per l’accesso appropriato a prestazioni specialistico/strumentali. Attraverso la condivisione multidisciplinare .Sono stati definiti alcuni profili prescrittivi che tengono conto anche dei criteri di priorità per l’accesso alle prestazioni ambulatoriali. Il processo è incrementato annualmente con nuove specialità , con l’obiettivo di raggiungere entro il 2010 tutte le Branche Specialistiche. Ai 14 profili prescrittivi già definiti al 31.12.2006 (PRR2006) ed in particolare:

visite specialistiche (neurologica, cardiologia, oculistica, ortopedica, ORL, fisiatrica); esami strumentali (mammografia, esofago e duodenoscopia, colonscopia, ecodoppler,

ecoaddome, ecocardiogramma, ECG da sforzo, esame Holter pressorio). si aggiungono per il 2007: - allergologia - gastroenterologia - radiodiagnostica con riferimento a TAC, RNM e tradizionale ( colonna ETC) Applicazione di linee di indirizzo su appropriatezza prescrittivi sui seguenti profili patologici elaborati dalle 8 Equipe Territoriali (all’interno del sistema obiettivi) - osteoporosi - patologia prostatica - arteriopatia obliterante periferica - valutazione e trattamento del dolore - anemia - malattie reumatiche - dislipidemie - controlli post esposizione all’Amianto - indicazioni ad Adenotonsillectomia - oculistica:

1. fundus 2. glaucoma 3. cataratta

- ortopedia: 1. spalla 2. ginocchio 3. rachide

- otorinolaringoiatria 1. vertigini

- neurologia 1. stroke

- profili prescrittivi malattia diabetica: applicazione del percorso del paziente diabetico in integrazione con i CAD aziendali (pianificazione ed attività in via di descrizione nel Piano della

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qualità dell’assistenza diabetologica di ASL definito dal Comitato Diabetologico – Deliberazione del Direttore Generale 214/2007/U.S.D.G. del 18.05.2007).

Con riferimento all’ambito pediatrico: - Linee di indirizzo sulle modalità di gestione del bambino soprappeso/obeso. - Linee di indirizzo su appropriatezza prescrittivi visite allergologiche e test. - Linee guida dimorfismi colonna Inoltre adozione entro il 2007 delle linee guida regionali per contraccezione e gravidanza fisiologica da parte di professionisti dei Consultori e dei Poliambulatori.

Obiettivo Migliorare l’appropriatezza dei profili prescrittivi dei MMG/PLS Tempistica 2007 2008 2009 2010

Azioni

Costituzione gruppi partecipati MMG e PLS con specialisti ambulatoriali e/o

ospedalieri. Definizione linee guida

per prestazioni specialistiche per

patologie rilevanti dal punto di vista della ricorrenza, per le

specialità con criticità per tempi d’attesa

Applicazione linee guida e verifica

applicazione

Eventuale rettifica ed

applicazione

Applicazione a regime

Indicatori

Presentazione linee guida

Report sulla appropriatezza

derivante dall’applicazione delle linee guida

Report sulla appropriatezza

derivante dall’applicazione delle linee guida.

Produzione eventuale dei documenti di

revisione delle linee guida

Report sulla appropriatezza

derivante dall’applicazione delle linee guida.

Valutazione

Presentazione linee guida

Report sulla appropriatezza

derivante dall’applicazione delle linee guida

Report sulla appropriatezza

derivante dall’applicazione delle linee guida.

Produzione eventuale dei documenti di

revisione delle linee guida

Report sulla appropriatezza

derivante dall’applicazione delle linee guida.

Ricaduta economica

Fondi AC.N MMG/PLS Spec. Amb.

Fondi AC.N MMG/PLS Spec. Amb.

Fondi AC.N MMG/PLS Spec. Amb.

Fondi AC.N MMG/PLS Spec. Amb.

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Prescrizioni farmaceutiche. ASL 103

Presso la ASL 3 le Commissioni per l’appropriatezza prescrittiva, istituite ai sensi della L.425/96, nel 2000 hanno prodotto una serie di ricadute positive in termini di maggior attenzione al rispetto delle indicazioni dei farmaci e al loro profilo beneficio/rischio, da parte dei Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta. Ad oggi infatti la spesa pro capite/annua è sotto la media regionale (182,7 verso i 190,4). Sono stati avviati numerosi progetti con alcune équipes mediche legati all’appropriatezza: l’uso degli antibiotici in Medicina Generale, l’applicazione delle linee guida nell’asma, l’impiego dei farmaci equivalenti nella patologia gastro-enterica, l’ossigeno terapia, statine e compliance, lo scompenso cardiaco. Questi interventi, oltre a realizzare per l’ASL una riqualificazione della spesa farmaceutica, hanno promosso, cosa fondamentale, cultura e capacità di lavorare insieme per aree e/o problemi, legati agli aspetti assistenziali in senso più ampio. ASL 104 Dal 2002 le Commissioni Distrettuali per l’appropriatezza prescrittiva (istituite ai sensi della L 425/96 e ora dell’ACN 23/03/05 e ACN 15/12/2005) lavorano con l’obiettivo di sensibilizzare i medici sull’impatto del loro comportamento prescrittivo attraverso progetti ad hoc che prevedono la predisposizione di documentazione scientifica indipendente, dati personalizzati forniti al singolo medico in incontri programmati, reportistica mirata ad obiettivi condivisi ed analisi puntuale dei risultati raggiunti. Anche nel 2007 sono stati utilizzati gli strumenti Commissioni Distrettuali per l’appropriatezza prescrittiva per predisporre un nuovo progetto specifico mirato a problemi e gruppi di farmaci di maggiore impatto sulla prescrizione farmaceutica territoriale, da iniziare nel corso dell’anno e portare avanti fino al 2010, con gli eventuali opportuni aggiustamenti. Tale progetto, in continuità con i precedenti ed in linea con le indicazioni regionali al riguardo, è mirato al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva ed al contenimento della spesa farmaceutica territoriale in relazione ai seguenti problemi (e gruppi di farmaci):

ipertensione (farmaci antiipertensivi), diabete di tipo II (farmaci antidiabetici) ulcera, reflusso gastroesofageo e gastroprotezione (inibitori di pompa protonica)

dislipidemie familiari e ipercolesterolemia (statine, fibrati e omega3) osteoartrosi, artropatie, dolore cronico (FANS e COXIB).

Per ogni problema e gruppo di farmaci sono stati individuati specifici indicatori di appropriatezza/ inappropriatezza prescrittiva con le relative motivazioni. E’ stata stabilita inoltre la documentazione da discutere con i medici rappresentanti delle equipes, all’interno delle equipe e con singoli medici in incontri ad hoc, la reportistica ed i risultati attesi.

Obiettivo Migliorare l’appropriatezza dei profili prescrittivi dei MMG/PLS Tempistica 2007 2008 2009 2010

Azioni

Predisposizione del protocollo del

progetto e approvazione della

Commissione UCAD Presentazione ai Referenti delle

equipe e alle equipe Predisposizione

reportistica trimestrale

Valutazione impatto anno precedente. Eventuali azioni

correttive al protocollo anche per nuove conoscenze e

nuove normative Predisposizione

reportistica aggiornata

Discussione dei dati

Valutazione impatto anno precedente. Eventuali azioni

correttive al protocollo anche per nuove conoscenze e

nuove normative Predisposizione

reportistica aggiornata

Discussione dei dati

Valutazione impatto anno precedente.

Eventuali azioni

correttive al protocollo anche per

nuove conoscenze e

nuove

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Discussione dei dati in equipe e con singoli medici.

in equipe e con i singoli medici

in equipe e con i singoli medici

Ampliamento del progetto con studi ad

hoc relativi a problemi specifici e con l'introduzione di

indicatori di esito clinico.

normative Predisposizione reportistica aggiornata

Discussione dei dati in

equipe e con i singoli medici.

Indicatori

Tasso di prescrizione X 1000 = n pezzi

prescritti/ n assistibili X1000

% pezzi prescritti = n pezzi prescritti di un

principio attivo o gruppo di farmaci

indicatori di appropriatezza / n

pezzi prescritti stessa classe terapeutica o totale farmaci X 100

Spesa farmaceutica pro capite per

assistibile/assistito per medico /equipe

/distretto /ASL

Anno precedente con gli eventuali

aggiornamenti

Anno precedente con gli eventuali

aggiornamenti

Anno precedente con

gli eventuali aggiornamenti

Valutazione

Tasso di prescrizione di farmaci indicatori anno in corso > o < anno precedente

% pezzi prescritti

anno in corso > anno precedente

Monitoraggio spesa

farmaceutica convenzionata e diretta territoriale

Anno precedente con gli eventuali

aggiornamenti

Anno precedente con gli eventuali

aggiornamenti

Anno precedente con

gli eventuali aggiornamenti

1.7 Riorganizzazione dei servizi Distrettuali attraverso la costituzione di nuove forme associative dei MMG : Gruppi di Cure Primarie

Il Profilo dei Distretti La rete dei servizi sanitari distrettuali è ben sviluppata: rilevanti i dati di attività rivolte alle fasce di donne in età fertile, gli interventi di cure domiciliari (con la presa in carico senza significativi tempi d’attesa) si rileva inoltre un trend in costante ascesa del numero di domande di invalidità civile, del numero di richieste di valutazioni geriatriche (UVG ) e del numero di esenzione per patologie, segnali di un aumento di pazienti fragili e con patologie croniche. La rete dei poliambulatori territoriali distrettuali e dei poliambulatori ospedalieri garantiscono l’offerta di prestazioni specialistiche e di diagnostica molto capillare e ampia.

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A fronte quindi di una buona offerta di servizi sanitari devono essere migliorati i percorsi d’accesso, l’appropriatezza dell’invio, l’individuazione di procedure di “facilitazione” rivolte soprattutto a quella parte di popolazione affetta da patologie croniche. La sperimentazione di Gruppi di Cure Primarie persegue i seguenti obiettivi : 1- Migliorare la continuità assistenziale nei percorsi di cura soprattutto per i pazienti affetti da patologie croniche ed in condizioni di fragilità, riducendo i rimandi tra settori/ambulatori interni del Distretto. 2- Sperimentare nuovi percorsi assistenziali con raccordi funzionali definiti rispetto ad alcune tipologie di patologie. 3- Sperimentare alcune forme di risposte amministrative, necessarie al sistema, che riducano la necessità di contatti esterni da parte degli assistiti, e che vengano assolti all’interno dell’organizzazione del gruppo. 4- Calcolare i costi della Sperimentazione durante un anno 5- Promuovere, per la parte di competenza ASL, l’integrazione socio-sanitaria Le azioni individuate 1 Area Cure Domiciliari La situazione attuale: il personale infermieristico dipendente deputato all’attività di cura domiciliare è assegnato alla Struttura Complessa “Cure Domiciliari”, che si sviluppa in quattro sedi distrettuali; l’organizzazione del lavoro prevede l’assegnazione dei casi al personale infermieristico in funzione di una divisione territoriale in sottoaree distrettuali, per cui la continuità di rapporto fra MMG ed Infermiere può non essere garantita. Ciò non favorisce la reciproca conoscenza/alleanza fra professionisti e rende talvolta difficoltosa la comunicazione diretta fra MMG ed Infermiere sui bisogni/problemi dei singoli pazienti assistiti a domicilio. Obiettivo: miglioramento della qualità delle cure ai pazienti in cure domiciliari attraverso il miglioramento dell’integrazione medico-infermieristica, in relazione alla pianificazione e valutazione dei percorsi di cura relativi all’ambito della domiciliarità (ADI, ADI/UOCP,SID) Azione: al gruppo di cure primarie viene collegato funzionalmente un piccolo gruppo/o coppia di infermieri, i quali saranno i responsabili dell’assistenza infermieristica erogata ai pazienti per cui i MMG del gruppo hanno richiesto attivazione del Servizio di Cure Domiciliari. Oltre agli incontri al letto del malato ed alla comunicazione telefonica o attraverso la documentazione scritta, i Professionisti si incontrano a cadenza regolare durante le riunioni del GCP per scambiare informazioni/discutere problemi su pazienti assistiti, con un presunto arricchimento informativo/formativo per tutti i partecipanti. Valutazione: al termine dell’anno di sperimentazione, attraverso intervista-questionario sarà richiesta una valutazione soggettiva ai professionisti in merito a: - 1. miglioramento della comunicazione tra professionisti - 2. ripercussioni sulla qualità delle cure ai pazienti 2 Area percorsi ambulatoriali patologie croniche 2.1) Situazione attuale: in questi anni per alcune malattie croniche ad es. diabete sono state costruiti procedure di collegamento tra MMG e le strutture aziendali con l’obiettivo di migliorare l’appropriatezza degli interventi. Obiettivo:migliorare la comunicazione tra professionisti, migliorare l’adesione ai follow-up di alcune patologie croniche ad es. diabete ,cardiopatie Azione: sperimentare, ad integrazione dei protocolli già in atto, forme di consulenza da parte di specialisti direttamente ai medici del gruppo in merito a pazienti con quadri clinici altamente compromessi . La consulenza diretta può essere attivata 1-2 volte al mese direttamente nella sede. Valutazione: al termine dell’anno di sperimentazione, attraverso intervista-questionario sarà richiesta una valutazione soggettiva ai professionisti in merito a: 1. miglioramento della comunicazione tra professionisti 2. ripercussioni sulla qualità delle cure ai pazienti

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2.2) Situazione attuale: i pazienti in terapia anticoagulante (TAO) sono in costante aumento, tali pazienti si sottopongono ai prelievi ematici presso i punti prelievi ospedalieri/territoriali a cadenza predefinita e per una durata molto elevata. L’esito dell’accertamento comporta la modifica/mantenimento della terapia anticoagulante decisa dal curante. Obiettivo: ridurre il numero di pazienti che accedono settimanalmente ai centri prelievi, consentire al medico curante di acquisire gli elementi rapidamente per modificare la terapia del paziente. Si stima di seguire 50 pazienti per ogni Gruppo di Cure Primarie. Azione: sperimentare l’utilizzo del coagulometro portatile utilizzato dal medico per il controllo del INR a pazienti che accedono nell’ambulatorio del gruppo. Valutazione: numero di pazienti seguiti nell’anno. 3 Area accoglienza e accompagnamento Situazione attuale: le procedure amministrative ad es. per esenzioni per patologie, invalidità civile, unità di valutazione geriatrica, prenotazioni, ecc. richiedono da parte del cittadino l’accesso agli uffici distrettuali successivamente all’acquisizione di relazioni/certificazioni redatte dai medici di medicina generale Obiettivo: ridurre gli accessi degli assistiti agli uffici amministrativi distrettuali. Azione: implementando il gruppo con personale amministrativo, e con la figura di assistente sociale possono essere migliorati i collegamenti tra il GCP, le strutture Aziendali e i Servizi Socio-Assistenziali comunali. Valutazione: al termine dell’anno di sperimentazione, attraverso intervista-questionario sarà richiesta una valutazione soggettiva ai professionisti in merito a: miglioramento della comunicazione

Obiettivo Riorganizzazione dei servizi Distrettuali attraverso la costituzione di nuove forme associative dei MMG : Gruppi di Cure Primarie

Tempistica 2007 2008 2009 2010

Azioni

Costituzione di almeno un G.C.P. per ASL (3 & 4) Attivazione del sistema

con: -Definizione procedure

sanitarie e amministrative; -Formazione del

personale -Collegamenti con i servizi

Azione1:integrazione MMG/I.P per le Cure

Domiciliari Azione 2:corretto

follow-up integrato per patologie croniche

Azione 3:percorsi di accoglienza/accompa

gnamento del paziente all’iter

amministrativo di accesso ai servizi

Azione1:integrazione MMG/I.P per le Cure Domiciliari Azione 2:corretto

follow-up integrato per

patologie croniche Azione 3:percorsi

di accoglienza/accompagnamento del

paziente all’iter amministrativo di accesso ai servizi

Azione1:integrazione MMG/I.P per le Cure Domiciliari Azione 2:corretto

follow-up integrato per patologie

croniche Azione 3:percorsi di accoglienza/accom

pagnamento del paziente all’iter

amministrativo di accesso ai servizi

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Indicatori

Presenza di Piano complessivo sottoscritto

dai GCP dopo approvazione PRR

Azione1: n° pz in cure dom del

gruppo con abbinamento I.P./tot

paz.inC.D. Azione 2: 1)n°

consulenze su singole patologie

2)n° pz.seguiti in TAO Azione 3:

1)n° procedure amministrative gestite

dal gruppo 2)n° pratiche

effettuate in sede GCP

3)n° prenotazioni sistema CUP

Azione1: n° pz in cure dom del gruppo con

abbinamento I.P./tot paz.inC.D.

Azione 2: 1)n°consulenze

su singole patologie

2)n°pz.seguiti in TAO

Azione 3: 1)n° procedure amministrative

gestite dal gruppo 2)n° pratiche

effettuate in sede GCP

3)n° prenotazioni sistema CUP

Azione1: n° pz in cure dom del gruppo con

abbinamento I.P./tot paz.inC.D.

Azione 2: 1)n° consulenze su

singole patologie 2)n° pz. seguiti in

TAO Azione 3:

1)n° procedure amministrative

gestite dal gruppo 2)n° pratiche

effettuate in sede GCP

3)n° prenotazioni sistema CUP

Valutazione

Verifica indicatore

-Verifica indicatori -intervista-

questionario ai professionisti

-Verifica indicatori -intervista-

questionario ai professionisti

-Verifica indicatori intervista

questionario ai professionisti

Ricadute economiche

€ 60.000 (€ 30.000 PER CIASCUN GCP)

€ 210.000 (€ 30.000 per ciascun GCP attivato: 7 GCP)

€ 360.000 (€ 30.000 per

ciascun GCP attivato:12 GCP)

€ 600.000 (€ 30.000 per ciascun

GCP attivato:20 GCP)

1.8 Contenere il tasso di ospedalizzazione nello standard previsto a livello nazionale, rapportato alla composizione della popolazione per classi di età per ogni Asl.

TASSO DI OSPEDALIZZAZIONE ASL 3 TORINO

anno 2006 esclusi Fuori Regione

classe di età n. dimessi popolazione tasso/1000 0 - 14 anni 3.961 25.684 154,2

15 - 64 anni 18.321 142.579 128,5 oltre 64 anni 17.394 50.208 346,4

totale 39.676 218.471 181,6

TASSO DI OSPEDALIZZAZIONE ASL 3 TORINO confronto 2005/2006

ANNO n. dimessi popolazione tasso/1000 2005 39.054 216.981 180,0 2006 39.676 218.471 181,6

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TASSO DI OSPEDALIZZAZIONE ASL 4 TORINO anno 2006 esclusi Fuori Regione

classe di età n. dimessi popolazione tasso/1000 0 - 14 anni 3.768 23.714 158,9

15 - 64 anni 16.121 126.007 127,9 oltre 64 anni 15.870 43.756 362,7

totale 35.759 193.477 184,8 TASSO DI OSPEDALIZZAZIONE ASL 4 TORINO

confronto 2005/2006

ANNO n. dimessi popolazione tasso/1000 2005 35.249 193.280 182,4 2006 35.759 193.477 184,8

TASSO DI OSPEDALIZZAZIONE REGIONE

(esclusi Fuori Regione)

ANNO n. dimessi popolazione tasso/1000

2005 802.939 4.341.873 184,9

2006 812.083 4.352.995 186,6

1.8.1 Appropriatezza ricoveri

L’attenzione ad una corretta ed appropriata attività di ricovero (LEA) ha portato in questi anni le ASL 3 e 4 praticamente ad azzerare il numero di ricoveri a rischio di inappropriatezza “abbattibili” dalla Regione; nel 2006 l’attenzione si è spostata anche sulle altre tipologie di ricovero definiti “sentinella”. Non si tratta di una semplice attività di monitoraggio, ma soprattutto di un forte impegno ed investimento sul versante della formazione del personale medico, formazione che è stata fatta e continuerà ad essere effettuata nel prossimo triennio principalmente da personale interno. Inoltre una costante azione tesa al contenimento del tasso di ospedalizzazione e dell’inappropriatezza è effettuata attraverso l’implementazione di percorsi di cura. In dettaglio si elencano i percorsi attivati presso le due aziende. Percorsi di cura attivati dall’Asl 3:

- progetto scompenso cardiaco - percorso assistenziale dell’anziano con frattura di femore - progetto lungodegenze - diabete e gravidanza - profilo assistenziale per I.V.G. in donna minorenne - progetto diabete - percorso assistenziale della donna vittima di violenza sessuale - progetto iperaldosteronismo primario - progetto gravi cerebrolesioni acquisite - profilo assistenziale per cardiopatia nel primo anno di vita

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- profilo assistenziale per I.V.G. in donna maggiorenne Percorsi di cura attivati dall’Asl 4:

- diagnosi, trattamento e riabilitazione del paziente con ictus ischemico - diagnosi e trattamento complicanze acute del diabete - terapia insulina ottimizzata nel paziente diabetico con sindrome coronaria acuta - trattamento perioperatorio, nutrizione parenterale ed entrale nel paziente diabetico - diagnosi e trattamento della sepsi - diagnosi e trattamento del paziente con cefalea - trattamento della colite pseudomembranosa - diagnosi e cura della BPCO - diagnosi e cura del carcinoma polmonare - diagnosi e cura del paziente vittima di trauma - gestione della piaghe da pressione - linee guida dell’osteoporosi - linee guida buon uso del sangue - linee e guida dello scompenso cardiaco

1.9 Nell’attuazione del piano regionale per il contenimento delle liste di attesa, completare nelle ASR l’organizzazione a CUP di tutte le attività ambulatoriali erogate per la prima visita e per la prima effettuazione della prestazione specialistica e la predisposizione di sistemi di prenotazione a distanza (call-center, punti di prenotazione diffusi sul territorio)

Organizzazione a CUP di tutte le attività ambulatoriali Attualmente la quasi totalità delle attività dell’ASL 3 e 4 (prima visita e per la prima effettuazione della prestazione specialistica) sono prenotabili a CUP( oltre 90% ).Le prestazioni specialistiche successive vengono riprenotate direttamente dal medico specialista (per la ASL 3 ) o tramite CUP (per la ASL 4 ) Entro il 2008 si prevede che il 100% delle attività ambulatoriali siano prenotabili a CUP, fatte salve le visite/prestazioni che nei piani di attività sono previste con accesso diretto. Nel corso del 2008 verrà completata la rete di connessione per consentire la prenotazione tramite CUP aziendale delle prestazioni specialistiche erogate dalle strutture accreditate e dai presidi esistenti nei territori delle ASL 3 e 4,in applicazione delle linee di indirizzo regionali. Si prevede inoltre, entro il 2009 la messa in comune del patrimonio dei sistemi CUP di entrambe le AASSLL. Sistemi di prenotazioni a distanza Attualmente le prenotazioni possono essere effettuate presso i punti CUP aziendali ( ospedaliero e distrettuali) e presso 85 farmacie insistenti sul territorio delle due Asl. Inoltre l’attivazione dei Gruppi di Cure Primarie prevede la possibilità di prenotazione da parte dei gruppi stessi (vd. 1.7) aumentando in tal modo l’offerta complessiva .La rete attivata garantisce attualmente un’ampia apertura giornaliera compresa tra le 8 e le ore 19. Le ASl 3 e 4 partecipano inoltre, alle attività di prenotazione telefonica 800705007 attraverso il sistema SOVRACUP attivato per la città di Torino.

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Presso l’ASL 3 è ancora attivo il vecchio sistema di prenotazione che nella prospettiva del SOVRACUP andrebbe chiuso.

Obiettivo Completare sistema a CUP e prenotazioni a distanza

Tempistica 2007 2008

Azione Censimento prestazioni Inserimento a CUP prestazioni mancanti

Indicatori N°1°visite e/o prestazioni erogate

inserite a CUP N°1°visite e/o prestazioni erogate

N°1°visite e/o prestazioni presenti a CUP / n° totale visite e/o prestazioni erogate

Standard 100%

Valutazione Raggiungimento obiettivo

Ricaduta economica isorisorse

Si propone inoltre di valutare la possibilità di apertura di un punto di prenotazione SOVRACUP al sabato mattina. 1.10 Mettere a regime i sistemi di prenotazione sovraziendali in relazione alle indicazioni regionali in materia e migliorare le modalità di consegna della refertazione

Da novembre 2006 le ASL3 e 4 hanno aderito al sistema SOVRACUP della Città di Torino. Nel corso del 2007-08 proseguirà il processo di inserimento delle prestazioni nel SOVRACUP, ma è indispensabile che analogo processo sia attivato anche dalle altre AASSLL cittadine per consentire di rispondere con una congrua offerta di prestazioni. Nell’ambito dell’attuazione del D.D. 101 del 24.04.2007 che regolamenta i tempi massimi di consegna dei referti si conferma il rispetto dei tempi indicati. Inoltre,obiettivo per fine anno 2007, è l’avvio della sperimentazione relativa all’invio diretto dei referti di laboratorio e di diagnostica per immagini a un campione MMG/PLS. Per gli anni 2008-2009 il sistema di invio diretto della refertazione sarà a regime con la possibilità per tutti gli MMG/PLS e le strutture sanitarie(RSA, RAF) insistenti sul territorio dell’Asl di utilizzarlo. I costi della sperimentazione, relativi alla partecipazione dei MMG/PLS, sono da ricondurre a quanto previsto dall’art. 7 Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale Anno 2006. I costi relativi alla parte telematica possono subire variazioni a seconda della tipologia di software e hardware utilizzati (posta elettronica, sito internet, portale internet oppure accesso ai singoli applicativi di gestione dei referti).

Obiettivo Invio diretto dei referti di laboratorio e di diagnostica per immagini ai MMG/PLS

Tempistica 2007 2008 2009

Azioni - Definizione campione MMG/PLS

- Messa a regime del sistema rivolto alle

- Messa a regime del sistema per MMG/PLS

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- Definizione modalità invio referti

- Avvio sperimentazione

strutture sanitarie insistenti sul territorio Asl

- Incontri formativi e informativi con il

personale delle Strutture

Indicatori

- Presenza campione medici disponibili per la

sperimentazione - Presenza procedura per l’invio dei referti

- Verbali incontri formativi /informativi

- Verbali incontri formativi/informativi

- n° MMG/PLS Asl che hanno aderito

all’iniziativa/ n° MMG/PLS Asl

Valutazione Verifica indicatori Verifica indicatori Verifica indicatori

Ricaduta economica

art. 7 Accordo Integrativo Regionale

per la Medicina Generale Anno 2006

1.11 Potenziare i sistemi centralizzati di prenotazione dei ricoveri

Relativamente ai ricoveri in ottemperanza alla DPCM 19/05/95, con nota prot. n. 1375/97 del 04/07/97 le Direzioni Sanitarie hanno istituito presso gli ospedali San Giovanni Bosco, Maria Vittoria e Amedeo di Savoia i registri di prenotazione per i ricoveri ospedalieri. In particolare la Direzione Sanitaria ha provveduto alla predisposizione di registri di prenotazione da consegnare a ciascun responsabile delle strutture conformemente a quanto previsto alla normativa vigente. In particolare ha disposto che registri fossero cartacei numerati e vidimati dalla stessa Direzione Sanitaria e che fosse indicato: 1. ordine cronologico di prenotazione e data di prenotazione 2. dati anagrafici 3. indice di priorità concordato con ogni responsabile di struttura 4. tipologia di intervento 5. data presunta di intervento 6. annotazione giustificativa nel caso di mancato ricovero. Nel corso del 2008 è prevista presso l’Ospedale San G. Bosco la sperimentazione del sistema di informatizzazione dei registri di prenotazione dei ricoveri chirurgici, utilizzando specifico software; questo da un lato garantirà la trasparenza delle procedure di prenotazione e dall’altro favorirà una maggiore puntualità e costanza nella rilevazione dei tempi di attesa secondo i criteri definiti dalla Regione Piemonte. Il sistema sarà poi esteso agli ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia.

Obiettivo Informatizzazione registri prenotazione ricoveri chirurgici Calendarizzazione 2007 2008 2009

Azioni

Avvio delle procedure di acquisizione

dell’applicativo specifico Avvio della

sperimentazione su una

Graduale estensione della sperimentazione a tutte le

strutture chirurgiche dell’applicativo

Formazione del personale

Progressivo sostituzione del registro

cartaceo

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struttura chirurgica mantenendo doppio

canale di registrazione (informatico e cartaceo) Formazione personale

Abbandono del registro cartaceo

Indicatori

N° pazienti prenotati su sistema informatico/n° pazienti prenotati su

registro cartaceo

N° strutture chirurgiche con gestione informatizzata/ N°

strutture chirurgiche

N° strutture chirurgiche con gestione

informatizzata / N° strutture chirurgiche

N° pazienti prenotati su sistema informatico /n°

pazienti prenotati Standard 100% 100%

Valutazione Verifica raggiungimento obiettivo

Verifica raggiungimento obiettivo

Ricaduta economica Acquisto pacchetto applicativo + formazione + assistenza

L’attuazione di un sistema informatizzato centralizzato di prenotazione dei ricoveri in regime ordinario ed in regime di Day Surgery permette - avviando un’integrazione fra le diverse UU.OO.- un continuo monitoraggio sulla corretta applicazione delle indicazioni regionali in materia. 1.12 Monitorare il ricorso all’assistenza specialistica ambulatoriale

Relativamente al monitoraggio del ricorso all’assistenza specialistica ambulatoriale, particolare attenzione è stata posta all’appropriatezza prescrittiva. Sono stati infatti istituiti tavoli tecnici aziendali costituiti da specialisti ospedalieri/ambulatoriali territoriali/ MMG/ PLS/ specialisti Accreditati, per la definizione dei criteri di priorità nell’accesso alle prestazioni ambulatoriali quali : - visite specialistiche (neurologica, cardiologia, oculistica, ortopedica, ORL, fisiatrica) - esami strumentali (mammografia, esofago e duodenoscopia, colonscopia, ecodoppler, eco-addome, ecocardiogramma, ECG da sforzo, esame Holter pressorio) Già a partire dall’anno 2005, e ripreso nel 2006, ai MMG/PLS/Specialisti Ospedalieri e Territoriali l’obiettivo: “Conformità della prescrizione alle indicazioni contenute nel documento definito dal tavolo tecnico” e pertanto sono stati pianificati sistemi di monitoraggio periodici della conformità delle richieste al contenuto tecnico previsto nel documento elaborato dai tavoli tecnici. Tale sistema di monitoraggio sarà esteso per le visite allergologiche e gastroenterologiche, specialità che registrano tempi di attesa, per eccessiva domanda, e livelli di inappropriatezza nell’accesso molto elevati. Si procederà inoltre all’ adozione di profili di cura e protocolli relativi a differenti patologie (gestione delle complicanze del paziente diabetico, ictus ischemico,, scompenso cardiaco) con l’obiettivo di migliorarne la tempistica e la appropriatezza della prestazione. È prevista l’attivazione di una attività di controllo dei pazienti in ventilazione assistita e follow-up domiciliare con utilizzo di personale infermieristico, anche a supporto dei Medici di Medicina Generale, che consenta di prevenire ricoveri impropri conseguenti a riacutizzazione. A partire dal 2008 si precederà sperimentalmente all’informatizzazione di un profilo di cura (ictus) che consentirà di monitorare l’appropriatezza della gestione totale del paziente e le eventuali ricadute economiche.

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1.13 Aumentare il livello di appropriatezza dell’assistenza sanitaria Viene effettuato un monitoraggio puntuale sui livelli di appropriatezza relativi agli standard regionali sui 43 DRG individuati ad alto rischio di inappropriatezza (DRG LEA), allo scopo di ridurne al minimo la % . DA diversi anni il miglioramento dell’appropriatezza rientra tra gli obiettivi assegnati alle strutture aziendali. Per quanto riguarda i ricoveri svolti per la sola effettuazione di attività diagnostica si punta alla completa riconversione degli stessi in pacchetti di prestazioni o PAC (Prestazioni Ambulatoriali Complesse) attinenti ai percorsi diagnostico-terapeutici concordati tra i medici specialistici ospedalieri e i MMG. L’intento è infatti quello di vincolare l’accesso al Day Service ai pazienti che soddisfano i criteri individuati dai percorsi diagnostici-terapeutici concordati. E’ giustificato prevedere un incremento dell’attività di Day Service e conseguente necessità di individuare risorse umane e logistiche. Si costruisce in tal modo un’alternativa al ricovero ordinario o day-hospital per i pazienti che devono essere studiati e trattati in tempi brevi e sotto controllo medico. 1.14 Potenziamento Attività di Dimissione Protetta: garanzia di Continuità Assistenziale Ospedale-Territorio

La definizione, monitoraggio e verifica dei percorsi di continuità assistenziale rientra tra le funzioni del Direttore del Distretto Sanitario, in quanto componente della funzione di tutela come gestore dei servizi sanitari e delle attività sanitarie a rilevanza sociale, nonchè del ruolo di garanzia che i servizi sanitari territoriali applichino in modo integrato i percorsi di cura del cittadino. La funzione di tutela si esplica anche attraverso l’individuazione delle strutture territoriali che devono/possono implementare la rete dei servizi che concorrono a garantire le cure . Nel corso dell’ultimo decennio sono stati definiti accordi operativi per le procedure di continuità assistenziale tra le Direzioni Distrettuali, e le strutture operative afferenti ai Distretti, con la Direzione di Presidio e con i Direttori e Coordinatori delle strutture operative per le dimissioni dall’Ospedale San Giovanni Bosco , Amedeo di Savoia e Birago di Vische, Maria Vittoria, del Presidio Sanitario Gradenigo e dell’Ospedale Cottolengo di Torino, nonché stipulati fra le Direzioni delle AASSLL 3 e 4 e le Direzioni dell’ASO S.G.Battista di Torino (Ottobre 2005) e dell’ASO OIRM-S.Anna (dicembre 2006 nello specifico per pazienti minori infrasedicenni); La funzione di tutela come gestore dei servizi sanitari e delle attività sanitarie a rilevanza sociale, nonché del ruolo di garanzia che i servizi sanitari territoriali applichino in modo integrato i percorsi di cura del cittadino, è svolta dalle Direzioni dei quattro Distretti Territoriali attraverso le Centrali Operative per la Continuità Assistenziale ( di seguito definita C.O.C.A.) , che è stata formalmente istituita nel febbraio 2006 per l’ASL 104 e nel Novembre 2006 per l’ASL 103, ai sensi della DGR 42/2004 ; la COCA assolve al compito di recepire le segnalazioni inerenti pazienti ricoverati e per i quali sia necessario attivare un percorso integrato di continuità assistenziale, al fine di dare risposte efficaci, tempestive e correlate al bisogno rilevato per il singolo paziente. Alla C.O.C.A., quale equipe multiprofessionale, sono assegnate risorse umane provenienti dalle strutture territoriali. Per le funzioni correlate alla continuità assistenziale, il personale sopraccitato risponde direttamente alle Direzioni Distrettuali (Schema 1). Si ritiene di mantenere e rafforzare due Centrali Operative per la Continuità Assistenziale: a ciascuna COCA afferiscono le segnalazioni riferite a residenti di due distretti. Infatti, visti gli elevati numeri che si attendono ( basti pensare che nel primo anno di avvio la COCA D1 e D2 ASL 4 ha seguito 640

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casi) e ritenendo che il collegamento numericamente prevalente sia con gli ospedali territoriali (per il Distretto 1 e il Distretto 2 l’ Ospedale S. G. Bosco, il Gradenigo e il Cottolengo e per il Distretto 3 e il Distretto 4 l’Ospedale Maria Vittoria, l’Amedeo di Savoia ed il Birago di Vische), si ritiene che la vicinanza territoriale consenta maggior appropriatezza delle risposte; infatti ciò consente la possibilità di mantenere stretti legami con i sevizi socio-assistenziali di circoscrizione e con le unità infermieristiche distrettuali della S.C. Cure Domiciliari, nonché facilitare l’accesso presso il presidio qualora occorra una valutazione diretta in reparto da parte del personale della COCA. Le quattro direzioni di distretto garantiscono la completa omogeneità delle procedure di funzionamento, del monitoraggio e dell’equilibrio delle risorse assegnate per il funzionamento del sistema. Azioni

1. implementazione progressiva delle capacità di accettazione delle segnalazione da parte della COCA, di valutazione e di accompagnamento ai singoli servizi di territorio, deputati ad attivare le risposte assistenziali appropriate e a garantire la continuità degli interventi, attraverso : - la destinazione di risorse anche provenienti da fondi vincolati dalla Regione Piemonte; - il completamento di un sistema informativo ed informatico adeguato;

2. migliorare il flusso di informazioni dei dimissibili provenienti da tutti i Presidi Ospedalieri presso i quali sono ricoverati i residenti della 4°, 5° , 6°e 7°Circoscrizioni Comunali, nel caso in cui i sanitari dei reparti di degenza rilevino la necessità di una continuità della cure non assolvibile dal solo intervento del Medico di Medicina Generale, ma con necessità di Cure Domiciliari pluriprofessionali o di cure in regime di residenzialità (anche temporanea).

3. garantire tempestive risposte ai reparti segnalanti dei possibili programmi personali di continuità assistenziali adottabili o delle motivazioni che ne ostacolano l’avvio.

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Schema 1 “Schema della rete dei servizi di continuità assistenziali e COCA”

Presidi: San Giovanni Bosco ASO e ospedali

altre ASL Gradenigo Maria Vittoria Cottolengo Amedeo di Savoia B.V.

Case di Cura Ausiliatrice

COCA

Consultori Familiari Cure Domiciliari e Geriatria e Pediatria Residenzialità Anziani Territoriale di Comunità e Disabili

1.14.1 La continuità assistenziale : la dimissione da reparto di degenza La segnalazione , inoltrata almeno 3 giorni prima della ipotizzata data di dimissione del paziente , consente ai servizi territoriali di valutare il caso specifico ed attivare le risorse necessarie e più appropriate alla situazione clinica, familiare e sociale del paziente stesso. L’operatore COCA, in relazione ai dati raccolti, e rapportandosi direttamente con il Medico di Medicina Generale, con i sanitari ospedalieri , con i familiari del paziente (anche attraverso eventuale visita in ospedale), con i Medici delle strutture operative distrettuali, valuta quale percorso extraospedaliero è attivabile, comunicandolo sia alla s.c. territoriale che procede alla presa in carico sia al referente del reparto ospedaliero segnalante. A questo ultimo, l’operatore COCA comunica la possibilità motivata ( si/no/perché) di continuità assistenziale, il tipo di servizio attivato e la tempistica per la presa in carico . Per la pianificazione dei percorsi assistenziali post-dimissione può essere necessaria una valutazione ( es Istruttoria Sanitaria per UVG) , effettuata direttamente dal personale sanitario del territorio al letto del ricoverato ed a tale proposito, nella A.S.L. 3, è stato predisposto un ampliamento dell’orario di attività di una specialista ambulatoriale geriatra per le istruttorie sanitarie, in accordo con il presidente della U.V.G. (Allegato schema della rete dei servizi di continuità assistenziale e COCA )

CURE DOMICILIARI S.I.D. A.D.P. A.D.I. ADI/FARO

RESIDENZIALITA’ ECURE PALLIATIVE PER DISABILI Strutt. Comi Apallici Hospice

UVG

RESIDENZIALITA’ ANZIANI RSA RAF C. Diurno Unità Dimissioni Protette

LUNGASSISTENZADOMICILIARE

RSA a gestione diretta

RSA altre ASL o convenzionate

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1.14.2 La Continuità assistenziale: attivazione di presa in carico del paziente direttamente in Pronto Soccorso

Si individuano due percorsi : - il primo già sperimentato prevede una procedura condivisa di segnalazione, di valutazione e di dimissione verso Posti Letto di Dimissione Protetta. La procedura viene attivata nei confronti di pazienti anziani, che presentano quadri di pluripatologia e di fragilità sociale, con reti famigliari non adeguate.

alazione, di valutazione e di dimissione verso Posti Letto di Dimissione Protetta. La procedura viene attivata nei confronti di pazienti anziani, che presentano quadri di pluripatologia e di fragilità sociale, con reti famigliari non adeguate. La valutazione effettuata direttamente presso il P.S. dell’ Ospedale S. Giovanni Bosco da parte delle Strutture Territoriali, consente di evitare il ricovero e rispondere in modo appropriato al bisogno espresso come da diagramma seguente.

La valutazione effettuata direttamente presso il P.S. dell’ Ospedale S. Giovanni Bosco da parte delle Strutture Territoriali, consente di evitare il ricovero e rispondere in modo appropriato al bisogno espresso come da diagramma seguente. Assistente Sociale

referente per P.S. Pronto Soccorso

Ospedale S.G. Bosco Geriatria Territoriale

011 2467131/135 dalle 9 alle 16 da lunedì a venerdì

Posti liberi

entro 24 h? Paziente

Conosciuto? - Il secondo percorso, definito in sede di Uffici di Coordinamento delle attività distrettuali, tra i MMG e i Direttori del Pronto Soccorso degli ospedali S.G.Bosco e Gradenigo, prevede la dimissione di pazienti con alcuni e ben definiti quadri clinici che, durante la permanenza in osservazione breve, risultano stabilizzati e per i quali può essere programmata la dimissione al domicilio con la garanzia della presa in carico da parte del medico di Medicina Generale in stretta connessione con i sanitari del P.S. Si stimano in circa 400 casi /anno i pazienti che possono usufruire del percorso.

- Il secondo percorso, definito in sede di Uffici di Coordinamento delle attività distrettuali, tra i MMG e i Direttori del Pronto Soccorso degli ospedali S.G.Bosco e Gradenigo, prevede la dimissione di pazienti con alcuni e ben definiti quadri clinici che, durante la permanenza in osservazione breve, risultano stabilizzati e per i quali può essere programmata la dimissione al domicilio con la garanzia della presa in carico da parte del medico di Medicina Generale in stretta connessione con i sanitari del P.S. Si stimano in circa 400 casi /anno i pazienti che possono usufruire del percorso. Le esperienze saranno poi estese all’ospedale Maria Vittoria. Le esperienze saranno poi estese all’ospedale Maria Vittoria.

Valutazione diretta da parte dei Sanitari della Geriatria Territoriale

Comunicazione di non disponibilità di posti in dimissione protetta

sì no

Presa in carico in posti di dimissione

protetta

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1.14.3 La continuità assistenziale: presa in carico dei bambini dimessi da A.S.O. S. Anna - Regina Margherita

E’ stato sottoscritto nel 2006 “ L’ACCORDO OPERATIVO PER IL PERCORSO INTEGRATO DELLA CONTINUITA’ ASSISTENZIALE PER PAZIENTI MINORI INFRASEDICENNI IN REGIME DI RICOVERO E RESIDENTI NELL’A.S.L. 4 “Si identifica per questo accordo la specifica popolazione di minori infrasedicenni, già in regime di ricovero, per i quali emergano condizioni sanitarie e sociali che configurino un possibile stato di criticità o pregiudizio, in relazione alla proposta di dimissione al domicilio. L’Azienda OIRM-S.Anna, per il tramite della figure referenti, inoltra la proposta di continuità assistenziale attraverso una segnalazione alla COCA. Nelle situazioni inerenti minori infrasedicenni in condizioni di cronicità e/o lungodegenza, la segnalazione è inoltrata almeno 15 giorni prima della dimissione del minore, al fine di consentire ai servizi territoriali di valutare il caso specifico ed attivare le risorse necessarie e più appropriate alla situazione clinica, familiare e sociale del minore stesso. Il referente territoriale o i suoi collaboratori si rapporta direttamente con il Pediatra di Famiglia/Medico di Medicina Generale, con i sanitari ospedalieri e con i familiari del minore, e in relazione ai dati raccolti attiverà i servizi competenti per la valutazione dei presupposti necessari al rientro del paziente a domicilio; in assenza dei requisiti per l’assistenza a domicilio, attiverà la rete dei servizi sanitari dell’ASL deputata alla valutazione e alla ricerca di risposte appropriate al bisogno. Il referente territoriale dell’ASL informa il referente dell’ASO OIRM-S.Anna circa il piano assistenziale, i tempi di attuazione e la relativa presa in carico del paziente ospedalizzato per inserirlo nel percorso di continuità assistenziale territoriale.

1.14.4 La continuità assistenziale: trasferimento presso case di cura private accreditate per riabilitazione e lungodegenza

Nell’ambito delle risposte di continuità assistenziale vengono ricompresi i trasferimenti dai reparti ospedalieri verso le case di cure private accreditate per attività di lungodegenza e riabilitazione. I bisogni assistenziali e i percorsi riabilitativi vengono condivisi fra i medici che hanno in cura i pazienti e lo specialista di recupero e riabilitazione funzionale (RRF). Il servizio sociale ospedaliero supporta la scelta della Struttura in base alle indicazioni cliniche e/o riabilitative e alla disponibilità della rete familiare. Tali trasferimenti vengono monitorati ed è istituito un flusso informativo verso la COCA. L’obiettivo dell’azienda è ricondurre progressivamente alla gestione interna della casistica.

Obiettivo Potenziamento Attività di Dimissione Protetta: garanzia di Continuità Assistenziale Ospedale-Territorio

Tempistica 2007 2008 2009

(Mantenimento) 2010

(Mantenimento)

Azioni

1) Implementare il n° di segnalazioni attraverso azioni

capillari di informazione con i referenti di reparto 2) assegnazione di

personale (con fondo vincolato)

3) riprogettazione sistema informativo

1)Implementare il n° di segnalazioni attraverso azioni

capillari di informazione con i

referenti di reparto

2)assegnazione di personale (con fondo vincolato) 3)progettazione

1)Implementare il n° di segnalazioni attraverso azioni

capillari di informazione con

i referenti di reparto

2)mantenimento delle risorse di

personale 3)applicazione del

1)Implementare il n° di segnalazioni attraverso azioni

capillari di informazione con

i referenti di reparto

2)mantenimento di risorse di personale

3)mantenimento

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del sistema informatico

sistema informatico

Indicatori

1) n° segnalazioni /n° ricoveri per

reparto; tempo intercorso

tra la segnalazione e la risposta della

COCA 2) h/lavoro personale assegnato

3) documento flussi informativi

1) n° segnalazioni /n° ricoveri per

reparto; tempo intercorso

tra la segnalazione e la

risposta della COCA

2) h/lavoro personale assegnato 3) report

trimestrali per il monitoraggio

1) n° segnalazioni /n° ricoveri per

reparto; tempo intercorso

tra la segnalazione e la

risposta della COCA

2) h/lavoro personale assegnato 3) report

trimestrali per il monitoraggio

1) n° segnalazioni /n° ricoveri per

reparto; tempo intercorso

tra la segnalazione e la

risposta della COCA

2) h/lavoro personale assegnato 3) report

trimestrali per il monitoraggio

Valutazione relazione relazione relazione relazione

Ricaduta economica

€ 60.000/anno per Ass. Soc

Costi sistema informativo

+50% personale su fondo vincolato mantenimento mantenimento

1.14.5 Assistenza integrata tra ospedale e territorio nella gestione dei pazienti dimessi dall’ospedale con diagnosi di scompenso cardiaco.

Contesto e razionale. Lo scompenso cardiaco costituisce un rilevante problema di salute pubblica per prevalenza, morbilità ed impiego di risorse sanitarie in ricoveri, farmaci, cure ed assistenza domiciliare. Obiettivi. Implementare ed estendere il programma multidisciplinare di continuità assistenziale a tutti i pazienti dimessi con diagnosi di scompenso cardiaco al momento della dimissione dall’ospedale o dalla casa di cura. Metodi. Istituzione: 1. di un team multidisciplinare ospedaliero che comprende il cardiologo e l’internista ospedalieri ed il geriatra per valutare al momento della dimissione il percorso diagnostico-terapeutico più opportuno. 2. di un team territoriale che comprende il medico di famiglia, gli infermieri professionali dell’ADI e dell’ambulatorio nursing, il cardiologo territoriale, l’assistente sociale. Nel caso in cui i pazienti vengano avviati in strutture di lungo degenza/riabilitazione accreditate viene segnalato il nominativo alla Centrale Operativa di Continuità Assistenziale (COCA). Nel caso in cui i pazienti vengano avviati in strutture di lungo degenza/riabilitazione a diretta gestione della nostra ASL sarà possibile una stretta collaborazione tra il geriatra, l’internista ed il cardiologo che ha dimesso il paziente; inoltre preventivamente viene comunicato il nominativo del paziente all’assistente sociale,. 1) Il paziente stabile ed autosufficiente viene inviato all’ambulatorio nursing. 2) Il paziente stabile non autosufficiente viene inserito in un identico programma di educazione sanitaria e di monitoraggio dei sintomi che ha come presupposto l’intervento del medico di famiglia (accessi ADP). 3) Il paziente in fase avanzata di scompenso cardiaco (classe IV NYHA end-stage) viene gestito dal Servizio ADI. Risultati attesi.

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a) una riduzione, compresa tra il 35-50%, delle riospedalizzazioni e passaggi presso il dipartimento Emergenza-Accettazione non seguiti da ricovero nei successivi 12 mesi. La verifica verrà effettuata confrontando i 12 mesi precedenti ed i 12 mesi successi all’inserimento del progetto attraverso l’analisi dei dati che verranno raccolti nel database dedicato; b) una maggiore aderenza alla terapia per i farmaci fondamentali nella cura dello scompenso, Ricadute per il Servizio Sanitario Regionale Il programma proposto di continuità assistenziale per tutti i pazienti dimessi dall’ospedale con diagnosi di scompenso cardiaco, aumentando l’aderenza alla terapia e riducendo le riospedalizzazioni, ottimizza l’impiego delle risorse sanitarie e ridurre i costi assistenziali. Si prevede l’estensione graduale del progetto avviato dal dipartimento di cardiologia dell’ospedale Maria Vittoria a tutto il territorio della nuova ASL. 1.15 Attuare forme di collaborazione ed integrazione funzionale delle attività dei presidi ospedalieri anche di ASR diverse

Nella prospettiva di migliorare l’integrazione delle attività dei presidi si intende sviluppare una serie di progetti di seguito descritti. In particolare i progetti si dividono in due tipologie: - progetti previsti a seguito di indicazioni o direttive regionali, per i quali è prevista la quantificazione

delle risorse necessarie all’attivazione e che saranno oggetto di un finanziamento specifico o a funzione;

- altri progetti PROGETTI PREVISTI A SEGUITO DI INDICAZIONI O DIRETTIVE REGIONALI

1.15.1 Istituzione di un Dipartimento di Malattie Rare, Immunologiche, Ematologiche e

Trombotiche e di Medicina trasfusionale. Nel 2007 è stato potenziato il Centro Multidisciplinare di Ricerca di Immunopatologia e Documentazione su Malattie Rare (CMID) all’interno della Rete delle Malattie Rare. Alla luce delle indicazioni regionali, si propone l’istituzione di un Dipartimento di Malattie Rare, Immunologiche, Ematologiche e Trombotiche e di Medicina trasfusionale consistente di - CMID, Centro di Centro di Ricerche di Immunopatologia e Documentazione su Malattie Rare, Struttura Complessa a Direzione Universitaria di Immunologia Clinica e Centro di Coordinamento della Rete delle Malattie Rare della Regione Piemonte e annesso laboratorio di Immunopatologia – condiviso con l'area ematologica (sede ospedale S.G.Bosco). - Struttura Semplice Divisionale di Immunoreumatologia e sorveglianza e gestione dei farmaci orfani ad alto costo (sede ospedale S.G.Bosco). - Struttura Complessa di Medicina Trasfusionale (Sede Ospedale Maria Vittoria), derivante dalla congiunzione (secondo le indicazioni contenute nel Piano Sangue regionale recentemente approvato, DGR 5-5900, 21-5-2007) del Servizio Trasfusionale ASL 3 con l’analogo servizio dell’ASL 4. - Struttura semplice Dipartimentale di sorveglianza della terapia anticoagulante orale (Sede Ospedale Maria Vittoria) - Struttura semplice Dipartimentale di Ematologia e Malattie Trombotiche ed Emorragiche (sede ospedale S.G.Bosco).

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Personale Richiesto: oltre al personale già operante sono richieste 3 figure di medico dirigente, per la SD Ematologia ed 1 dirigente biologo per l'annesso laboratorio. Per quanto riguarda la struttura trasfusionale potrà realizzarsi un incremento di personale legato alla redistribuzione delle competenze territoriali nell’ambito della rete trasfusionale del quadrante. Attività previste: - Coordinamento della Rete delle Malattie Rare della Regione Piemonte:

• Gestione del portale Web Regionale dedicato alle malattie rare; • gestione del Registro regionale, attraverso la raccolta delle schede di diagnosi e percorso ed il

loro successivo invio all'Istituto Superiore di Sanità; • coordinamento dei presidi territoriali della Rete anche mediante l'adozione di specifici

protocolli clinici condivisi; • promozione dell'informazione ai cittadino e della formazione degli operatori; • collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità e con le altre Regioni; • collaborazione con le associazioni di volontariato operanti nel campo delle malattie rare.

- Attività di assistenza • Consulenza interna ed esterna; • Ambulatorio multidisciplinare; • Day Hospital comune alle competenze immunologico-cliniche, ematologiche ed

immunoematologiche (raccolta di sangue omologo e autologo e terapie aferetiche) ; • 2 letti di degenza a gestione congiunta; • Medicina trasfusionale; • Sorveglianza anticoagulati.

- Attività di laboratorio (area istituzionale di accoglienza e di formazione di patologi clinici della Scuola di Specializzazione dell’Università di Torino)

• Immunoematologia e laboratorio trasfusionale; • Analisi di secondo livello di difetti trombotici, test di autoimmunità e di diagnostica mirata

delle malattie rare, a priori configurati nella fascia di esami ‘S’

1.15.2 Riorganizzazione e potenziamento delle attività ospedaliere di area materno infantile presso l’Ospedale Maria Vittoria – recepimento indicazioni regionali -

L’ospedale Maria Vittoria è sede di Dea di I° livello ma, per l’area materno infantile, è di riferimento per tutto il territorio Nord-Ovest della città di Torino compresi i comuni della prima cintura (es. Venaria, Pianezza) territorio che costituirà la nuova azienda sanitaria Torino Nord-Ovest (202). Proposta organizzativa – operativa

Parto in analgesia • Si forniscono alla donna informazioni esaurienti sulla procedura tramite incontri con

l’anestesista dedicati • Si prevede una formazione specifica del personale dell’U.O.a. Anestesia e Rianimazione, di

Sala Parto e del Reparto di Ostetricia • È necessario prevedere periodi di frequenza presso reparti ove l’analgesia da parto è già una

realtà quotidiana • Devono essere organizzati corsi di formazione destinati al personale infermieristico del reparto

di Ostetricia e Ginecologia per addestrarli ad identificare eventuali complicanze e per fornire un aiuto adeguato durante l’esecuzione delle procedure

• Si deve allestire un locale monitorizzato dove espletare le procedure • Sono necessari altri quattro anestesisti per coprire una guardia h 12 ed una reperibilità

notturna h 12 - costo stimato € 400.000 -

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• È necessaria una guardia ostetrica dedicata alla Sala Parto H 24 (incremento di almeno n. 2 dirigenti medici di ostetricia e ginecologia) – costo stimato € 200.000 –

• Necessario l’inserimento di Infermieri (3 unità) – costo stimato € 120.000 -

Servizio di Guardia di Neonatologia e Servizio Trasporto Neonatale • È necessaria una guardia di Neonatologia H 24 (incremento di n. 4 dirigenti medici

neonatologi sia per la guardia sia per lo STEN) – costo stimato € 400.000 - • È necessario un rinforzo all’organico di ostetriche (almeno 2 unità) – costo stimato € 80.000 • Necessario l’inserimento di Infermieri (3 unità) – costo stimato € 120.000 -

1.15.3 Costituzione di una rete per l’accoglienza, l’ascolto e la prevenzione dei

disturbi post-traumatici delle vittime di reato Soggetti promotori I soggetti promotori del progetto sono:

• l’Assessorato alle Solidarietà sociale, Politiche giovanili e Programmazione sanitaria della Provincia di Torino

• la Sezione Fasce Deboli della Procura della Repubblica di Torino • il Dipartimento di Salute Mentale Giulio Maccacaro dell’ASL 3 • Il Comune di Torino • L’Associazione Ghenos di Torino • l’Associazione Gruppo Abele di Torino • la Compagnia di San Paolo in qualità di finanziatore

Premessa

A Torino e in provincia, nell’ultimo decennio, sono state avviate diverse iniziative rivolte alle vittime, prevalentemente nell’ambito della mediazione fra le parti e nell’ambito della gestione dei conflitti. Sovente è stata rivolta una maggiore attenzione all’età evolutiva o a quella senile mentre minori, con lodevoli eccezioni che riguardano soprattutto il mondo femminile, sono state le attività rivolte a tutte le altre numerose tipologie di vittime.

Nel complesso, il quadro delle iniziative finora realizzate a livello nazionale conferma la scarsa attenzione riservata all’accoglienza, all’ascolto e alla tutela delle vittime di reati o di eventi criminosi.

In Italia non esistono ancora iniziative pubbliche rivolte al soccorso e all’aiuto alle vittime, tranne qualche raro intervento proposto dagli Enti locali in collaborazione con organizzazioni del terzo settore, a differenza di quanto avviene in molti paesi europei che hanno provveduto ad assumere specifiche disposizioni legislative in ottemperanza alle Direttive Europee approvate.

La questione “vittime” viene affrontata, ancora, quasi esclusivamente da un punto di vista giudiziario che, essendo esclusivamente incentrato sulla figura del reo nella prospettiva della pena e/o della rieducazione, tuttavia, non si occupa delle questioni emotive e pratiche connesse al reato, lasciando inascoltate le sofferenze e le difficoltà della persona offesa. Sofferenze e difficoltà che evidenziano come non sia esaustiva una risposta prevalentemente o esclusivamente socio-assistenziale e/o socio-sanitaria, ma che mettono in luce la possibilità di esplorare, tramite un approccio creativo, nuove risposte e nuove strategie di intervento. Tale approccio creativo va esercitato su più piani proprio perché comprende sia l’intervento sulla persona sia sul contesto di riferimento e sia, alcune volte prioritariamente, sull’autore del reato.

Di qui la necessità di sviluppare una specifica attenzione alle vittime, in quanto trovare “risposte” alla loro domanda di giustizia ed offrire un sostegno sia ai loro vissuti emozionali sia ai loro bisogni materiali, può produrre benefici per l’intera collettività, rafforzando i legami sociali ed il senso di appartenenza di ciascun cittadino.

A Torino, fra gli altri, tre spazi d’ascolto in particolare hanno contribuito, attraverso la pratica della mediazione, ad una azione sociale che si è esplicata soprattutto nel mantenere e rigenerare il tessuto connettivo che lega ciascun cittadino al territorio e al proprio ambiente di vita:

• il Centro di Mediazione Penale, nato nel 1995 e formalizzato, nel 1999, da un protocollo d’intesa fra Regione Piemonte, Comune di Torino, Centro Giustizia Minorile del Piemonte e

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della Valle d’Aosta, Procura e Tribunale per i Minorenni di Torino; centro che negli anni si è specializzato nella mediazione fra vittime ed autori di reato, soprattutto adolescenti e giovani ;

• la Casa dei Conflitti del Gruppo Abele specializzata nella mediazione sociale e scolastica, nata nel 1997 e che, dalla collaborazione con il Comune di Torino, ha aperto sul territorio cittadino, alcuni centri, denominati “Spazi d’Intesa”;

• Il Servizio Genitori Ancora, aperto nel 1998 per iniziativa della Provincia di Torino e specializzatosi in mediazione familiare.

Inoltre, tra gli interlocutori determinanti, negli ultimi anni si sono collocati: • la Sezione Fasce deboli della Procura di Torino, interessata a promuovere un

modello di giustizia che, tenendo conto dei bisogni espressi dalla vittima, coinvolgesse nella ricerca di soluzioni al conflitto, oltre al reo anche la vittima stessa e la comunità, con l’obiettivo di favorire la riparazione del danno, la riconciliazione fra le parti e il rafforzamento del senso di sicurezza collettivo;

• il Dipartimento di Salute Mentale Giulio Maccacaro, della ASL 3, per quanto riguarda gli aspetti medico-psichiatrici del lavoro con le vittime (diagnosi, trattamento farmacologico, psicoterapia) quando le conseguenze psichiche del reato risultano particolarmente complesse.

Una riflessione mirata, fra gli operatori degli spazi sopra citati, ha evidenziato come un approccio interdisciplinare, fondato su un processo di deterritorializzazione degli specifici saperi professionali, possa permettere la costruzione di un processo sistemico che, attraverso un programma a lungo termine possa offrire risposte differenti a situazioni caratterizzate da una molteplice complessità.

Infatti, se negli ultimi 5 anni sono state più di 5000 le persone che, a titolo diverso, sono state interessate a queste realtà, sia nella ricerca di forme di mediazione che nella ricerca di strumenti per la gestione dei conflitti, negli stessi anni le richieste provenienti da cittadini e operatori, non solo si sono intensificate, ma sempre di più hanno evidenziato la necessità di prevedere uno spazio preliminare di ascolto, di accoglienza e di assistenza delle persone vittime di reato.

La pratica della mediazione costituisce una importante risorsa laddove le persone in conflitto sono disposte e pronte al dialogo, ma occorre tenere presente che, in molti casi, soprattutto in circostanza di reato, la possibilità di incontro può risultare prematura.

Inoltre l’esposizione a situazioni di violenza o di pericolo può comportare, in molti casi, una condizione di sofferenza che caratterizza il periodo successivo all’evento criminoso. Tra i diversi quadri clinici che sono stati evidenziati occupa un posto di rilievo il Post Traumatic Stress Disorder (PTSD) a cui sarebbero riconducibili la maggior parte delle sofferenze post-traumatiche.

I soggetti colpiti mostrano una vasta gamma di disturbi psicopatologici, che vanno dalla depressione ai disturbi da abuso di alcol e droga, dalla paura intensa a difficoltà che ostacolano il lavoro, lo studio e la vita familiare, compromettendone le capacità e le possibilità di una vita relazionale soddisfacente, con conseguente venir meno della fiducia nelle relazioni stesse e in un ordine sociale in grado di garantirle.

La perdita di fiducia in una società ordinata accompagna non solo le persone che hanno subito il danno, così come le conseguenze di un’esperienza traumatica non riguardano solo le persone direttamente coinvolte. Vi è anche chi è colpito dalle conseguenze indirette di un trauma, le cosiddette vittime secondarie (i partner o i familiari delle persone traumatizzate, i soccorritori, il personale ospedaliero che ha curato le vittime, etc…).

Per far fronte alle conseguenze delle sofferenze post-traumatiche si ricorre al concetto di “resilienza,” che, nelle scienze sociali, comporta la capacità di un ecosistema o di un sistema sociale di continuare a funzionare anche a seguito di perturbazioni di una certa entità; mentre sul piano psicologico riguarda la capacità dell’individuo di resistere al trauma e riprendere il proprio cammino in circostanze avverse. La scoperta delle capacità resilienti delle persone non solo presuppone la possibilità di superamento di un evento traumatico, ma valorizza l’idea che l’elaborazione o l’attraversamento della sofferenza consenta un arricchimento delle proprie qualità umane e la trasformazione delle esperienze negative in occasione di crescita e cambiamento. Proprio per questo, l’esperienza di vittimizzazione non necessariamente porta con sé conseguenze determinabili meccanicamente. Molto dipende dalla possibilità di attivare risorse sul piano soggettivo, familiare e sociale.

Di qui l’importanza di riservare, alla luce delle direttive europee, uno spazio e un’attenzione diversa alle persone vittime di reato, anche perché soggetti rimasti finora sullo sfondo del sistema penale italiano; soggetti “marginali” di cui viene spesso trascurata la dimensione emozionale, la sofferenza prodotta dall’offesa/reato.

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Obiettivi Realizzazione di un intervento sistemico tramite la costituzione di una rete, sia formale sia

informale, per l’accoglienza, l’ascolto, la riparazione del danno, la consulenza legale e l’accesso ai diritti da parte delle vittime, e la prevenzione dei disturbi post-traumatici delle vittime di reato mediante:

• il raccordo e il coordinamento operativo delle iniziative già esistenti sul territorio, rivolte alle vittime di reato che intraprendono un percorso giudiziario

• la realizzazione, a cura di un comitato tecnico-scientifico, di: o tavoli di coordinamento/sensibilizzazione con le Forze dell’Ordine, commissariati

Polizia di Stato della Città di Torino, stazioni Carabinieri della Città di Torino, sezioni Circoscrizionali Polizia Municipale della Città di Torino

o un tavolo permanente di operatività con i Vigili di Prossimità della Città di Torino o un tavolo di coordinamento con altri Enti e Associazioni torinesi che si occupano di

persone danneggiate (es. Fondazione San Matteo, Telefono Rosa, Vittime Anziani,etc.)

o contatti e costruzione Rete con Presidi Ospedalieri dotati di Pronto Soccorso o contatti e costruzione Rete con Asl cittadine e Servizi Sociali Territoriali o contatti con associazioni, Enti (assicurazione, associazione consumatori, sindacati,

etc…) coinvolte ed interessate alla questione della riparazione del danno • il coordinamento dei centri di mediazione oggi operanti sul territorio di Torino, sia rispetto

alle attività di prima accoglienza che di primo ascolto; • una consulenza legale prima, durante e dopo l’inchiesta e le procedure giuridiche; • l’attivazione di un Centro specialistico, per la prevenzione dei disturbi post-traumatici; • la costituzione di una banca dati sui servizi di carattere psicologico, giuridico, sociale e

materiale; • l’organizzazione e la gestione di specifici percorsi di sensibilizzazione e di formazione a

favore di operatori della giustizia, delle forze dell’ordine, della sanità e del sociale. Caratteristiche della rete

Il progetto prevede la costituzione di una rete di presidi e di iniziative di aiuto alle vittime, che offrano risposte articolate e complesse alle esigenze provenienti da persone che si trovino ad affrontare le conseguenze di un reato.

Il coordinamento delle iniziative verrà garantito da un “comitato tecnico-scientifico”, composto da un referente per ciascun soggetto promotore l’iniziativa.

Le vittime potranno rivolgersi ai vari presidi della rete su indicazione della Sezione Fasce deboli della Procura della Repubblica di Torino, delle Forze dell’ordine, o direttamente.

Gli interventi a favore delle vittime saranno organizzati in ottemperanza alle direttive contenute nella Raccomandazione R (2006)8 sopra citata e pertanto dovranno:

• essere facilmente accessibili; • portare alle vittime un sostegno gratuito, di natura psicologica, giuridica e materiale, prima,

durante e dopo l’inchiesta e i procedimenti giudiziari; • fornire alle vittime le informazioni relative ai loro diritti e ai servizi esistenti; • all’occorrenza orientare le vittime verso altri servizi; rispettare la riservatezza nel corso

della prestazione. Attività a regime

Il Progetto prevede lo svilupparsi di due fasi complementari fra loro: • una prima fase preliminare di sperimentazione, della durata di sei mesi, che fornirà

indicazioni più mirate sulla organizzazione successiva della rete sistemica che, comunque, dovrà prevedere, anche attraverso la collaborazione di agenzie esterne, diversi ambiti di intervento.

• una seconda fase, da svilupparsi in tempi successivi, che prevede la creazione di un Centro Specialistico che garantisca uno specifico intervento clinico.

1.15.4 Organizzazione di un sistema di offerta infettivologica in rete nell’ambito delle strutture ospedaliere di Torino e provincia

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L’offerta di Strutture ospedaliere nell’area di Torino e provincia è caratterizzata dall’assenza di Unità Operative di Malattie Infettive presso le Aziende Sanitarie. Tale circostanza è dovuta alla collocazione storica della branca infettivologica presso il presidio Ospedaliero “Amedeo di Savoia”, inaugurato già nel 1899 come Struttura dedicata interamente alla diagnosi e cura delle Malattie infettive. Le variazioni epidemiologiche naturali delle malattie infettive nella Regione Piemonte e in particolare nell’area di Torino e provincia, hanno determinato negli anni scelte organizzative tese a sostenere la centralizzazione specialistica nell’ambito di questa Struttura ospedaliera, sino ai giorni nostri. Le Aziende Sanitarie di Torino e provincia, ormai da qualche anno, hanno ampliato la domanda di consulenze in relazione alla necessità di usufruire non solo di un supporto specialistico in tema di diagnosi e cura di patologie di competenza infettivologica. In particolare le necessità di supporto clinico nell’ambito delle infezioni ospedaliere, di consulenza infettivologica in urgenza, di formazione degli Operatori Sanitari, di appoggio preventivo in tema di trapianti, di sostegno medico legale in campo giudiziario, di gestione ospedaliera delle emergenze infettivologiche collettive, ecc., hanno allargato la dimensione della domanda di servizi di competenza infettivologica da parte delle Aziende sanitarie, per l’area di Torino e Provincia. ► Si rende pertanto necessario, in base ad un processo di programmazione della domanda di attività infettivologiche, nell’ambito delle suddette A.A.S.S. la realizzazione di un sistema di relazioni formalizzate, tese a garantire i bisogni espressi dalle suddette Aziende, mediante l’adozione di un modello organizzativo di supporto anche di tipo sovrazonale. Tale modello prevede il coordinamento dell’offerta di servizi infettivologici nell’ambito del Presidio Amedeo di Savoia, per l’area di Torino e provincia. In particolare, le Unità Operative di Malattie Infettive del Presidio Amedeo di Savoia, attraverso l’articolazione di sistemi di risposta alle esigenze espresse dalle Aziende Sanitarie, oltre a continuare a svolgere le attività proprie di un Ospedale monospecialistico, garantiranno agli Ospedali di Torino e Provincia, i necessari sostegni clinici, preventivi, formativi, di propria competenza. A tutt’oggi l’attività di consulenza alle AA.SS. è regolata da convenzioni specifiche per l’attività di infettivologica clinica o finalizzate all’appoggio scientifico/organizzativo alle UU.OO. aziendali per la Prevenzione del rischio infettivo. Tuttavia, i limiti dell’attuale sistema contrattuale delle convenzioni con altre AA.SS. sono collegati ad un impianto organizzativo, non più rispondente alle moderne esigenze cliniche ospedaliere. Infatti una semplice convenzione, per la propria natura civilistica, non garantisce di fatto la copertura di obblighi di tipo medico legale e necessità di igiene pubblica. In particolare, l’offerta di consulenza infettivologica, fornita nel caso di Torino e provincia solo dall’”Amedeo di Savoia”, risponde ad una consistente domanda a partenza da tutte le branche cliniche che hanno sede nei diversi ospedali di riferimento. Pertanto, il ruolo svolto dall’Amedeo di Savoia, assume anche risvolti di sanità pubblica che richiedono analisi e interventi di organizzazione e gestione dei servizi, più che definizione di condizioni contrattuali o giuridiche tra le Aziende coinvolte nel processo di assistenza.. In relazione a quanto detto, la natura convenzionale del rapporto tra l’Amedeo di Savoia e le altre AA.SS. di Torino e Provincia a tutt’oggi, non è in grado di garantire certezza nella copertura delle richieste urgenti di consulenza, al letto del paziente, nell’ambito delle UU.OO richiedenti, con particolare riferimento al quelle articolazioni organizzative ad alta specializzazione e ed alta esposizione ad infezioni opportuniste come Rianimazioni, Terapie Intensive, Centri Trapianti, Ematologie Centri grandi ustionati, ecc.. Peraltro non tutte le AA.SS. a tutt’oggi sono convenzionate con l’Ospedale Amedeo di Savoia (nel 2006 solo 8 AA.SS. hanno un contratto come rapporto di consulenza).

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Ciononostante anche alcune, tra le Aziende non convenzionate, richiedono prestazioni infettivologiche, in considerazione del fatto che l’Amedeo di Savoia è la Struttura infettivologica geograficamente più vicina. ► Pertanto l’obiettivo generale è quello di assicurare a tutte le Aziende Sanitarie di Torino e Provincia, tramite il Presidio Amedeo di Savoia, un servizio di consulenza e di supporto nelle seguenti tematiche:

• infettivologia clinica in elezione e in urgenza; • infezioni ospedaliere; • gestione dei prontuari farmaceutici aziendali; • formazione in campo infettivologico; • diagnostica di laboratorio ad alta specializzazione infettivologica • incidenti biologici occupazionali del personale delle AA.SS.

MODELLO ORGANIZZATIVO INFETTIVOLOGIA CLINICA IN URGENZA La branca infettivologica non presume interventi di urgenza clinica tali da prevedere tempestivamente (entro 30/60min) l’intervento dello specialista infettivologo al letto del paziente. Tuttavia esistono casi, soprattutto nelle UU.OO. ad alta complessità quali Rianimazioni, Terapie Intensive, Centri grandi Ustionati, Centri Trapianti d’organo, ecc., che necessitano di consulenze infettivologiche al letto del paziente entro le 4/6 ore dalla richiesta di visita/consulenza. In questi casi, è necessario garantire nell’area di Torino e Provincia una disponibilità di supporto specialistico adeguato alle esigenze espresse dalle AA.SS. ► E’ istituita una centrale di chiamata presso l’Ospedale “Amedeo di Savoia”, per le richieste relative alle consulenze infettivologiche ad uso delle Strutture Ospedaliere presenti nell’elenco. La centrale di chiamata è organizzata presso l’Accettazione Medica dell’Ospedale Amedeo di Savoia, in servizio 24 ore su 24 e soddisfa le seguenti esigenze:

- accoglimento di richieste telefoniche inerenti delucidazioni in campo infettivologico; - accoglimento di richieste di consulenze/visite in infettivologica clinica in elezione e

d’urgenza. Tale servizio in caso i richiesta in urgenza, sarà attivo con le seguenti modalità/fasi:

1. richiesta di consulenza/visita mediante telefonata presso il centro di chiamata. Nell’ambito di questa fase, il Medico che richiede la consulenza/visita in urgenza fornisce tutti gli opportuni dettagli clinici allo specialista infettivologo reperibile sul territorio 2. inoltro formale della richiesta mediante FAX alla centrale di chiamata. 3. effettuazione della consulenza/visita al letto del paziente entro 4/6 ore

Si definisce richiesta urgente di consulenza infettivologica, una richiesta pervenuta dalle Strutture suddette, relativa a

• pazienti in regime di ricovero ordinario presso le UU.OO di Rianimazione o Terapia Intensiva, OncoEmatologia e Centri Trapianti degli ospedali di Torino e provincia;

• pazienti con patologia in fase acuta in D.E.A. non trasferibili, ritenuti in condizioni gravi dal punto di vista infettivologico;

• pazienti con patologia in fase acuta in regime di ricovero presso altre UU.OO. ritenuti dal punto di vista clinico in condizioni gravi dal punto di vista infettivologico.

Il Medico Specialista che effettua le consulenze presso le AA.SS. richiedenti, deve assicurare prestazioni infettivologiche aventi carattere d'urgenza nelle ore e nei giorni definiti nel piano di pronta disponibilità redatto dalla Centrale Operativa infettivologica dell’Ospedale Amedeo di Savoia.

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Le AA.SS. che richiedono le consulenze/visite infettivologiche, devono garantire, all’arrivo del Medico Infettivologo, una adeguata presenza di Personale Medico e Infermieristico per assicurare opportuna efficacia all’intervento specialistico.

Altresì i Medici Infettivologi garantiranno:

1. gli interventi richiesti direttamente dalla Struttura definita nell’elenco suddetto mediante telefonata alla centrale di chiamata (Accettazione Sanitaria OAS);

2. la prescrizione dei farmaci che trovano indicazione per una terapia d'urgenza;

► Il servizio di pronta disponibilità infettivologica urgente (entro le 4/6 ore dall’ arrivo della richiesta scritta) 7 giorni su 7, dalle 08.00 alle 24.00 è garantito per le per le seguenti Strutture (previa approvazione delle strutture Regionali) : ASO S.LUIGI GONZAGA di Orbassano ASO O.I.R.M. S. ANNA ASO S. G. BATTISTA “Molinette” MAURIZIANO IRCCS Candiolo ASO CTO OSPEDALE OFTALMICO OSPEDALE VALDESE OSPEDALE "MARTINI NUOVO" OSPEDALE "GIOVANNI BOSCO" OSPEDALE “GRADENIGO” OSPEDALI RIVOLI – AVIGLIANA – GIAVENO - SUSA OSPEDALE CIRIÈ OSPEDALE VENARIA OSPEDALE CHIVASSO OSPEDALE MONCALIERI OSPEDALE CHIERI OSPEDALE CARMAGNOLA OSPEDALI IVREA – CUORGNE’ – CASTELLAMONTE OSPEDALE PINEROLO INFETTIVOLOGIA CLINICA IN ELEZIONE L’attività di infettivologia clinica in elezione è quella che, richiesta da AA.SS. di Torino e Provincia, non in regime d’urgenza, attiene all’offerta di visite/consulenze al letto del paziente. Per l’attività di infettivologica clinica in elezione, le AA.SS. stipulano con l’Ospedale Amedeo di Savoia dell’ASL 3 un contratto convenzionale basato sui seguenti punti:

• Il contratto convenzionale è stipulato tra le AA.SS. di Torino e Provincia e il Dipartimento Clinico di Malattie Infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia dell’ASL 3 di Torino;

• La distribuzione del carico consulenziale, è formalizzato nell’ambito del Dipartimento Clinico di Malattie Infettive dell’Asl 3, tenendo conto delle professionalità specifiche dei Medici Specialisti facenti capo alle UU.OO dell’Amedeo di Savoia nella branca infettivologica e delle richieste formulate dalle AA.SS. di Torino e Provincia.

• Le visite/consulenze in elezione vengono effettuate mediante accordo tra i Medici Infettivologi dell’ospedale Amedeo di Savoia e i Medici richiedenti la prestazione specialistica infettivologica.

• In ogni caso le visite/consulenze in elezione devono avvenire non più tardi di 24 ore dall’ora di arrivo della richiesta alla Centrale di chiamata presso l’Ospedale Amedeo di Savoia.

• Le richieste di consulenza/visita per l’infettivologia in elezione, saranno richieste dalle AA.SS. e inviate via FAX con modulistica predisposta dall’ Ospedale Amedeo di Savoia. Ogni singola

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richiesta è trasmessa dalla centrale di chiamata, secondo tempi prestabiliti, ad ogni destinatario nell’ambito delle UU.OO infettivologiche dell’Amedeo di Savoia.

• Le modalità organizzative specifiche e approfondite per l’espletamento dell’attività di infettivologica clinica in elezione sono esplicitate nell’apposito accordo convenzionale.

INCIDENTI BIOLOGICI OCCUPAZIONALI DEL PERSONALE DELLE AA.SS.

Il Personale delle AA.SS. esposto al rischio biologico occupazionale, dopo eventuale infortunio, può recarsi, nel rispetto dei tempi definiti dalla letteratura scientifica e citati nella Circolare Regionale, presso l’Accettazione Sanitaria dell’Ospedale Amedeo di Savoia h24, per la valutazione del caso e l’eventuale somministrazione di terapia a fini di profilassi post esposizione.

Il “follow up” post esposizione, sarà eseguito presso le UU.OO. ambulatoriali dell’Ospedale Amedeo di Savoia e comporterà oltre che la valutazione clinica del caso, anche l’effettuazione di esami di diagnostica di laboratorio/radiologica.

CONSULENZA E SUPPORTO NELL’AMBITO DEL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE Per consulenza e supporto nell’ambito delle infezioni ospedaliere, si intende l’attività collegata alle richieste di indicazioni di carattere preventivo in ambito infettivologico e igienistico/organizzativo, richieste ai Medici Infettivologi e Igienisti dell’Amedeo di Savoia.

Le richieste di visita infettivologica per pazienti ricoverati presso le Strutture Ospedaliere, sono considerate richieste di consulenza in infettivologica clinica in elezione o in urgenza.

Le richieste di consulenza e supporto nell’ambito del controllo delle infezioni ospedaliere, dovranno essere inviate presso la Direzione Sanitaria dell’Ospedale Amedeo di Savoia.

Ad ogni richiesta, farà seguito una convenzione specifica, riportante la tipologia e le modalità dell’intervento, nonché le professionalità richieste in consulenza.

FORMAZIONE IN CAMPO INFETTIVOLOGICO E PREVENTIVO Gli interventi di formazione che sono stati eseguiti, su richiesta di AA.SS., regionali ed organizzati dall’Ospedale Amedeo di Savoia in tema di infezione da HIV (e altre infezioni sessualmente trasmesse), soprattutto in relazione ai corsi di formazione ex. L. 135/90 sono numerosi.

Inoltre il personale Medico e Infermieristico dell’Ospedale Amedeo di Savoia ha realizzato interventi formativi a favore di Scuole, Associazioni, Enti pubblici e privati.

L’importanza di una azione combinata tra assistenza sanitaria e formazione è stata dimostrata dalla letteratura scientifica in merito alla riduzione di specifici comportamenti a rischio per la diffusione di malattie infettive soprattutto trasmesse per via sessuale.

Il più comune intervento studiato era relativo all’educazione sanitaria e consulenza per l’HIV, con o senza test per anticorpi, in popolazioni ad alto rischio (omosessuali maschi, tossicodipendenti, o persone con malattie trasmesse per via sessuale) e alla promozione dell’uso dei profilattici in popolazioni di eterosessuali ad alto rischio.

E’ opportuno che debba essere operante per la città di Torino e provincia, un coordinamento delle attività formative a cura del personale dell’Ospedale Amedeo di Savoia, in materia di prevenzione delle Malattie Infettive trasmissibili e in particolare dell’AIDS.

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E’ istituito un Centro di Documentazione/Formazione presso l’Ospedale Amedeo di Savoia che si propone di realizzare i seguenti scopi:

• Fornire una risposta formativa al bisogno espresso dalle AA.SS. di Torino e Provincia in tema di malattie infettive trasmissibili.

• Definire progetti formativi modulati sulle richieste dei soggetti esterni (Enti pubblici e privati, Associazioni, ecc.).

• Fare formazione nei confronti dei Medici di Medicina Generale su tematiche specifiche inerenti le Malattie Infettive

• Fornire informazioni, mediante l’aggiornamento continuo di una banca dati, circa la prevenzione e la clinica delle Malattie Infettive trasmissibili attraverso strumenti di pubblica utilità quali :

o Ideazione, creazione e raccolta di materiali cartacei sulla prevenzione dell’HIV e di altre infezioni/malattie infettive trasmissibili.

o Ideazione e creazione di un sito internet in collaborazione con il Servizio Sovrazonale di Epidemiologia di Alessandria e con il DORS sulle attività in materia di prevenzione infezioni/malattie infettive trasmissibili.

Studio di materiali mediatici alternativi: cd-rom, cassette video, ecc.

GESTIONE DEI PRONTUARI FARMACEUTICI AZIENDALI Un uso dei farmaci, coerente con i principi di efficacia e di efficienza, è uno degli obiettivi prioritari delle AA.SS. I prontuari farmaceutici e delle relative commissioni, sono misure, adottate dalle AA.SS., volte alla razionalizzazione l’acquisto e il consumo di farmaci mediante l’adozione di politiche volte all’appropriatezza d’uso, l’analisi degli studi di efficacia, la farmaco economia. In particolare l’uso di antibiotici o altri farmaci in uso nelle malattie infettive, rappresenta, per quantità e frequenza, un importante quota di consumo soprattutto negli Ospedali. La presenza di Medici Infettivologi clinici nelle commissioni farmaci delle AA.SS. in qualità di consulenti, rappresenta un supporto per le decisioni gestionali relative alle spese farmaceutiche in ambito ospedaliero.

Per l’attività di consulenza alle commissioni aziendali sui prontuari farmaceutici, le AA.SS. stipulano con l’Ospedale Amedeo di Savoia dell’ASL 3 un contratto convenzionale basato sui seguenti punti:

• Il contratto convenzionale è stipulato tra le AA.SS. di Torino e Provincia e il Dipartimento Clinico di Malattie Infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia dell’ASL 3 di Torino;

• La distribuzione del carico consulenziale, è formalizzato nell’ambito del Dipartimento Clinico di Malattie Infettive dell’ASL 3, tenendo conto delle professionalità specifiche dei Medici specialisti facenti capo alle UU.OO dell’Amedeo di Savoia nella branca infettivologica e delle richieste formulate dalle AA.SS. di Torino e Provincia.

• Le modalità organizzative specifiche e approfondite per l’espletamento dell’attività di consulenza sono esplicitate nell’apposito accordo convenzionale.

INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE NECESSARIE AL PROGETTO E’ importante individuare un “team” di Specialisti Infettivologi con competenze specifiche specialmente nell’area dei Trapianti d’Organo e dell’Oncoematologia, con le conseguenti Immunodepressioni iatrogene, che possano fungere da valido e qualificato supporto alle richieste di consulenze in merito . Inoltre vi è da tenere conto che le domande provenienti dalle Unità di Cure Intensive, Centro Ustionati, Chirurgie Generali e Specialistiche, Ortopedia e Medicina Interna richiedono una elevata necessità di ordine quantitativo, di disponibilità, di presenza e riferimento continuo onde garantire una efficace presenza Specialistica, allo scopo anche di trasmettere atteggiamenti coerenti sul piano delle prevenzioni delle resistenze batteriche e di adesione ai protocolli terapeutici . Tenuto conto della consistenza reale degli Specialisti Infettivologi presenti all’interno dell’”Amedeo di Savoia”, dei prossimi pensionamenti nell’anno 2008, è ragionevole pensare che una consistenza

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minima di QUATTRO nuovi Specialisti Infettivologi possa essere adatta all’estrinsecazione del pieno sviluppo operativo del progetto in questione.

1.15.4.1 Pneumologia ospedale Amedeo di Savoia Il presidio infettivologico Amedeo di Savoia, centro di riferimento regionale per le malattie infettive, ospita la SC di Pneumologia dell’attuale Asl 3; il completamento dei lavori di ristrutturazione del padiglione “Rudigoz” garantirà spazi adeguati al servizio di pneumologia. Azioni: Potenziamento e razionalizzazione del Centro Asma, del Centro Pneumopatie Infiltrativi e Diffuse oltre all’attività di Endoscopia Toracica. Istituzione del servizio di reperibilità broncoscopica anche alla luce dell’attività svolta presso la chirurgia generale ad indirizzo toracico ed infettivologico. Risorse: oltre alla copertura del posto vacante di direttore di struttura, è necessario potenziare l’organico con 2 pneumologi al fine di garantire il servizio di reperibilità broncoscopica.

1.15.5 Assistenza Penitenziaria

Sul territorio dell’Azienda Sanitaria 3 insiste la Casa Circondariale “LoRusso e Cutugno”, da anni i presidi dell’asl garantiscono l’assistenza ai detenuti, sia essa di tipo ospedaliero, di somministrazione farmaci o di consulenze sanitarie. In particolare il Dipartimento di Salute Mentale e la struttura di Patologie da Dipendenza hanno sviluppato da anni dei progetti di salute all’interno del carcere, nel corso di quest’anno la Regione ha approvato due specifici progetti di assistenza da realizzare nel corso dei prossimi anni. 1.15.5.1 Assistenza sanitaria ai detenuti TD/AD – Struttura di secondo livello SAD presso Casa Circondariale Lorusso Cutugno di Torino E’ stato approvato da parte dell’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità un progetto di assistenza sanitaria ai detenuti TD/AD presso la Casa Circondariale “LoRusso e Cutugno” di Torino; si tratta di una struttura innovativa, la prima del suo genere in Italia. problema: attuale offerta di cura per le patologie da dipendenza parzialmente inadeguata progetto: realizzazione di una struttura di secondo livello per l’assistenza sanitaria ai tossicodipendenti reclusi nella casa circondariale, la sezione sarà articolata sul modello di un centro clinico di trattamento intensivo. Nella fase sperimentale si prevede di allestire una sezione di 40 posti letto, la dimensione contenuta è necessaria per la messa a punto della esperienza trattamentale, si prevede di trattare da 120 a 160 casi all’anno. La struttura è pensata in collegamento con le altre iniziative trattamentale sia interne sia esterne al Carcere, la sua ideazione e progettazione è nata e proseguita in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale. risorse: nella tabella che segue si riportano le risorse necessarie al progetto presentato ed approvato a livello regionale:

Tipologia Caratteristiche Quantità Costo/anno in €

Ulteriore costo di avvio I° anno

Direttore SC Medico a tempo pieno 1 120.000

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Medico A tempo pieno 2 (di cui 1 spec. in psichiatria) 200.000

Psicologo A tempo pieno 2 * vedi nota Educatore A tempo pieno 4 160.000 Infermiere A tempo pieno 3 120.000

Ass. sociale A tempo pieno 1 40.000 Amministrativo A tempo pieno 1 30.000

Materiali Farmaci, reattivi, strumenti diagnostici 30.000 10.000

Attrezzature/arredi = 40.000 Totale costo/anno 700.000

Costo avvio I° anno 50.000 * il fabbisogno di 2 psicologi potrà essere soddisfatto, per le sinergie che si creeranno grazie alla nuova organizzazione, con il distacco presso la sezione di secondo livello di psicologi già in servizio per il SAD al primo livello. Pertanto il costo è ammortizzato dal finanziamento già attivo La Regione ha garantito di assumersi l’onere economico di un triennio sperimentale della struttura. l’ASL 3 si impegna a dare seguito a tutti gli atti amministrativi e organizzativi necessari alla messa in atto e al funzionamento del progetto come indicato dalla Regione; durata-verifica come anticipato la sperimentazione avrà durata triennale e nella tabella sottostante si riportano gli indicatori di processo e di esito: indicatori di processo

criterio indicatore standard tempo

1) congruenza invii N° invii da parte della sezione di screening blocco B + sportello + arcobaleno/n° ingressi nel Blocco B => 0,85 Ogni 6 mesi

2) efficienza utilizzo struttura

Completo utilizzo dei posti disponibili (40) nei tempi previsti

40 presenti nella sezione Entro 6 mesi

3) ritenzione in trattamento

N° soggetti che hanno terminato il trattamento nella sezione/n° soggetti che accedono alla sezione => 0,8 Rilevazione

annuale indicatori di esito

criterio indicatore standard tempo

1) congruenza invii N° soggetti astinenti da stupefacenti 6 mesi dopo la dimissione dalla sezione/n° soggetti che hanno

concluso il trattamento nella sezione => 0,7 Rilevazione annuale

2) efficienza utilizzo struttura

N° soggetti in uscita con maggiore compenso psicopatologico rilevato con strumento oggettivo/n° soggetti in entrata con scompenso psicopatologico

rilevato con strumento oggettivo

=> 0,9 Rilevazione annuale

3) ritenzione in trattamento

N° soggetti che proseguono programmi riabilitativi strutturati all’uscita/n° soggetti in uscita => 0,8

Rilevazione annuale, prima rilevazione dopo

un anno e mezzo dall’avvio

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1.15.5.2 Proposta di organizzazione dell’attività psichiatrica presso la Casa Circondariale di Torino come ridefinizione del Progetto Sperimentale “Il Sestante” nell’ambito dell’attività istituzionale dell’Asl 3 di Torino – Dipartimento di Salute Mentale Giulio Maccacaro Da molti anni l’ASL 3 di Torino assicura una propria presenza presso la Casa Circondariale di Torino mediante il sostegno complessivo dato al Servizio di Medicina Penitenziaria nel campo della Salute Mentale, delle Dipendenze patologiche, dell’Assistenza Farmaceutica ed altri aspetti medici sostanziali dell’assistenza ai detenuti in ossequio al dettato del DPCM 29.11.2001 “Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza”. L’attività del DSM si colloca nella rete più ampia costituita dalla Direzione della Casa Circondariale che prevede il funzionamento dei cosiddetti Gruppi di Attenzione presenti nelle varie sezioni del carcere, costituiti da agenti, operatori penitenziari e volontari, che svolgono una funzione di prossimità al disagio ed alla lettura dello stesso. Per rispondere in maniera specifica al Disturbo mentale e, soprattutto per analizzarlo al fine di ipotizzare procedure e tecniche di intervento, il DSM Maccacaro garantisce come propria attività di istituto la gestione diretta della attività di specialistica psichiatrica ambulatoriale e, dal giugno 2002, in collaborazione con la Direzione del Carcere, con l’avallo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, ha attivato il Progetto Sperimentale “Il Sestante”. Il Progetto Sperimentale “Il Sestante” ha previsto la trasformazione di due distinte aree di detenzione del carcere in un Reparto di Osservazione e di Trattamento Psichiatrico. Obiettivi: riorganizzazione dell’Attività Specialistica Psichiatrica e del “Il Sestante” nell’ambito delle attività istituzionali dell’ASL 3 di Torino

• Il disposto del D.Lgs 230/99 e la riforma del Titolo V della Costituzione indicano in modo chiaro la responsabilità delle Regioni per la presa in carico dell’assistenza sanitaria all’interno degli Istituti penitenziari. La riorganizzazione del Progetto Il Sestante nell’ambito delle attività istituzionali dell’ASL 3 si collocherà per quanto previsto dal Piano Socio-sanitario della Regione Piemonte per il passaggio delle competenze della medicina penitenziaria dal Ministero della Giustizia ai Servizi sanitari regionali, secondo le indicazioni che giungono dal livello nazionale e gli accordi che verranno stipulati tra Assessorati regionali del Piemonte e Provveditorato regionale degli Istituti di pena del Piemonte e della Valle d’Aosta.

• Peraltro va ricordata e sottolineata la peculiarità della Casa Circondariale di Torino circa la numerosità della popolazione detenuta e la qualità molto particolare dal punto di vista dei problemi sanitari; essa è infatti sede di Centro Clinico per cui raccoglie una popolazione detenuta ad alto indice di patologie e ciò aumenta esponenzialmente i casi di co-morbilità. Queste caratteristiche conferiscono ai problemi presenti presso l’istituto una valenza quali-quantitativa regionale e non limitata al solo territorio cittadino. Inoltre la Casa Circondariale di Torino sia già centro di Riferimento Regionale per la Psichiatria infatti il Provveditorato Regionale ha riservato per i suoi invii 10 posti di Osservazione Psichiatrica all’interno del Progetto Sestante.

• Vi è un aumento esponenziale delle richieste da parte della Magistratura, sia inquirente sia di sorveglianza, ai Dipartimenti di Salute Mentale del Piemonte di soluzioni per quanto riguarda i percorsi diagnostico-terapeutici alternativi alla detenzione in presidi sanitari di autori di reato portatori di disturbo mentale.

• Persiste la problematica degli internati in Ospedale Psichiatrico Giudiziario circa sia la loro eventuale presa in carico dai DDSSMM (se non già conosciuti) o la formulazione di nuovi progetti terapeutici (se già conosciuti) evitando che l’alternativa all’OPG sia la automatica collocazione in una struttura residenziale psichiatrica a carico del DSM a prescindere da un programma di cure personalizzato.

• In un recente documento (maggio 2007) della Commissione costituita congiuntamente dai Ministeri della Salute e della Giustizia si affermava che

Nel novembre 2006 si è concluso il lavoro di un gruppo tecnico interministeriale Salute – Giustizia che ha elaborato un documento che si articola in una presentazione dei dati conoscitivi sulla realtà psichiatrico forense nazionale ed internazionale, in una

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presentazione delle informazioni rilevate nel corso delle visite effettuate dal gruppo in tutti e sei gli istituti, e si conclude con una proposta operativa, realizzabile nell’attuale contesto normativo, anche attraverso opportuni accordi in sede di Conferenza Stato Regioni. La proposta operativa, articolata in più fasi, si conclude prevedendo come assetto organizzativo finale:

1. l’individuazione di 3 OPG di internamento, 2. la creazione di 2 Centri nazionali di psichiatria penitenziaria per i detenuti in

osservazione, (trasformando 2 OPG.) 3. l’istituzione di Centri diagnostici terapeutici presso gli Istituti di pena, almeno

uno per Regione. 4. Strutture residenziali ad alta intensità terapeutica e media sicurezza 5. Strutture residenziali a media intensità terapeutica e basso livello di

sicurezza. Sulla base di queste considerazioni, proponiamo i seguenti punti per la discussione:

1. Vi è un unanime accordo sul fatto che l’indicazione centrale di un percorso di superamento degli OPG sia costituita dalla territorializzazione, distribuendo le persone presso i territori di competenza e di provenienza come del resto deriva sia dalla normativa penitenziaria che da quella sanitaria. Per procedere in questa direzione sarebbe necessario che ogni Regione attivi i DSM in un lavoro di ricognizione delle persone internate come prosciolte negli OPG (stimate 63% del totale) e di stesura di progetti terapeutici individuali che prevedano, nei casi in cui sia già possibile, il trasferimento in strutture residenziali accreditate nelle Regioni di provenienza.

2. Va sottolineato che ogni struttura residenziale non dovrebbe ricevere più di un 10% di persone provenienti dagli OPG e che dovrebbe essere privilegiata la vicinanza con i territori di origine e con i DSM che realizzano la presa in carico. Questa misura, associata alla possibilità di utilizzare misure alternative all’OPG, attraverso un rapporto strutturato tra DSM e Tribunali, ed al rafforzamento della psichiatria in carcere, contribuirebbe in modo notevole alla riduzione del numero degli internati in OPG. Andrebbe previsto un fondo specifico regionale per favorire questi inserimenti in modo da non entrare in una competizione di risorse per la residenzialità con altri pazienti dei DSM.

3. Oltre agli inserimenti nelle strutture residenziali psichiatriche attualmente accreditate vanno previste altre strutture sanitarie interamente dedicate al passaggio di persone provenienti dagli OPG e non immediatamente dimissibili?

4. Nell’ipotesi di una regionalizzazione delle funzioni oggi esercitate dagli OPG vanno immaginate strutture del tipo a “doppio recinto” caratterizzate da prevalenti funzioni di controllo, con personale di polizia penitenziaria con compiti di custodia all’esterno e personale sanitario con compiti di cura operante all’interno .

5. La discussione sugli assetti giuridici ed organizzativi deve anche tener conto della dibattuta questione sulla non imputabilità.

6. E’ di tutta evidenza che qualunque soluzione deve essere vagliata, tenendo conto della complessità, normativa, tecnica e istituzionale. E’, infatti, indispensabile un forte coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali, in particolare il Ministero della Giustizia, il Ministero della Salute e le Regioni, titolari di competenze differenti, ma tutte complementari e concorrenti.

azione: riorganizzazione dell’assistenza psichiatrica presso la Casa Circondariale di Torino con previsione, nel futuro assetto aziendale dell’ASL 3 e 4, dell’attivazione di 1 Unità operativa di Psichiatria Penitenziaria con le seguenti competenze; 1. mantenimento dell’attività clinica, osservativa e riabilitativa svolta sia ambulatorialmente presso tutte le sezioni della Casa Circondariale sia presso il Reparto di Osservazione “Il Sestante”, continuando a favorire la continuità di trattamento per i pazienti già in carico ai DSM competenti

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anche durante il periodo di detenzione sopraggiunto o creando e sostenendo la possibilità che detenuti con patologia psichiatrica, non riconosciuta ma preesistente all’ingresso in carcere e spesso causa determinante delle condotte antisociali sfociate nel compimento di reati, vengano conosciuti e presi in carico dai DSM competenti per territorio; 2. permettere il consolidamento della prassi già esistente in Piemonte di evitare, in tutte le situazioni in cui è possibile, il ricorso all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario come luogo di osservazione e cura psichiatrica assumendo iniziative di informazione, coinvolgimento e collaborazione di tutti i Direttori dei DDSSMM del Piemonte sul Progetto con l’obbiettivo di attivare un tavolo tecnico, con supervisione da parte dell’Assessorato alla Salute, che formuli proposte organizzative per i periodici confronti con la Magistratura per quanto riguarda i percorsi diagnostico-terapeutici detentivi in carcere e/o alternativi alla detenzione in presidi sanitari degli autori di reato portatori di disturbo mentale; 3. formulare un Programma triennale sperimentale per i cittadini residenti del Piemonte collocati in Ospedale Psichiatrico Giudiziario al fine di permettere il loro rientro ed evitare l’invio di nuovi prosciolti. Nell’ambito di questo programma l’Unità Operativa fungerà da attivatore di forme di collaborazione permanente tra Magistratura, Provveditorato Regionale e Dipartimenti di salute mentale per formulare progetti personalizzati che prevedano, in funzione delle esigenze cliniche e delle possibilità del servizio, la permanenza presso la Casa Circondariale di Torino in un Presidio ad hoc o la collocazione nella rete Dipartimentale dei soggetti individuati.

Unità di Psichiatria Penitenziaria Struttura Complessa di Psichiatria inserita nel D.S.M.

tempi: - anno 2008 continuità attuali attività e formulazione programmi innovativi - previsione:

• 20 ore settimanali ex-DPCM LEA budget DSM • Finanziamento € 461.000 secondo la seguente tabella

Qualifica Ore sett. li

cliniche SESTANTE

Ore cliniche

coll.

Ore sett.li riunione Ore anno Costo

orario Costo annuale

(Euro)

Direttore 3 156 0,00 0,00 Vice Direttore 6 3 468 66,00 30.888,00

Psichiatri 28 5 6 1.768 53,00 93.704,00 Medici 21 3 1.248 28,00 34.944,00

Psicologi 27 5 4 1.612 28,00 45.136,00 Formatori 5 260 28,00 7.280,00 Educatori 119 6.188 19,00 117.572,00 Infermieri 108 5.616 18,00 101.088,00

Gestione Amm.va 144 16,00 2.304,00 IRAP 15.115,22

2% psicologi 1.048,32 Segreteria scientifica progetto

Psicologo 4 208 28,00 5.824,00 Amministrativo 18 936 16,00 14.976,00

Totale 461.000,00 - Anno 2009 nuove attività

1. osservazione e trattamento detenuti con disturbi psichici presso sezioni comuni e reparto “Il Sestante”

2. attivazione di rete regionale (Magistratura, PRAP, AASSLL-DDSSMM) per formulazione di programmi personalizzati per pazienti attuali OPG o alternativi all’OPG per i nuovi prosciolti

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mediante nuova struttura presso casa circondariale di Torino (almeno 40 Posti Letto) e ufficio di coordinamento

personale da integrare nella dotazione organica dell’Asl 3

Qualifica N° Costo annuale (Euro) Psichiatri 4 400.000 Psicologi 3 180.000 Educatori 4 160.000 Infermieri 4 160.000

Assistente Sociale 1 40.000 amministrativo 1 30.000

1.15.5.3 Assistenza ai malati infettivi in carcere problema: Le malattie infettive rappresentano uno dei principali problemi di salute nella popolazione detenuta. Tale problema non è stato ridotto dall’effetto passeggero dell’indulto che, com’è noto, non ha portato a significativa riduzione del numero dei detenuti più esposti alle malattie trasmissibili, che sono i tossicodipendenti e le persone provenienti da paesi ad alta endemia (extracomunitari e cittadini dell’Europa Orientale) Ciò fa si che siano ancora ampiamente rappresentate quelle patologie a trasmissione ematica quali l’Epatite Virale e l’infezione da HIV, mentre diventa sempre maggiore il rischio di trasmissione in ambiente confinato di malattie a diffusione aerea quale la tubercolosi, specie nelle forme multiresistenti diffuse in certe aeree geografiche ampiamente rappresentate tra la popolazione carceraria. situazione: Attualmente è stata avviata le procedura di gara per la costruzione del nuovo padiglione di Malattie Infettive nell’attuale area del comprensorio Amedeo di Savoia – Birago di Vische che comprenderà anche il Reparto Detenuti. In attesa, si propone un modello di cura complementare ed in parte alternativo al ricovero ospedaliero. proposte:

• · prevedere presso la Casa Circondariale di Torino una struttura in grado di fornire assistenza di medio livello per la diagnosi e la cura di malattie infettive acute. Tale struttura potrebbe essere di riferimento per gli Istituti del Piemonte. Dovrebbe essere collegata al Centro Clinico (CDT) in modo da poter usufruire delle dotazioni di personale già esistenti;

• · potenziare l’ Ambulatorio Infettivologico, rivolto essenzialmente alla cura ed alla sorveglianza delle patologie croniche, quali epatite ed infezione da HIV, implementandolo con un piccolo servizio di terapia infusionale;

• · ricoverare presso il Reparto Detenuti dell’Ospedale S.G.Battista i pazienti che non possono essere adeguatamente assistiti presso il Centro Clinico della Casa Circondariale, garantendo un’assistenza quotidiana da parte degli infettivologi afferenti al RDT dell’Amedeo di Savoia;

• · evitare, per quanto possibile, il piantonamento dei detenuti presso strutture ospedaliere non “protette”;

• · incrementare l’attività di screening, in particolare della malattia tubercolare, per quei detenuti provenienti da aree ad alta endemia ed affidare tale attività allo specialista infettivologo;

• · organizzare eventi formativi per il personale medico generico, sanitario e di sorveglianza della struttura penitenziaria;

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• · affidare la direzione dell’assistenza infettivologica in carcere, al responsabile del Reparto Detenuti dell’Amedeo di Savoia.

ALTRI PROGETTI

1.15.6 Progetti relativi alle malattie neurologiche

a) Vasculopatie cerebrali acute La riorganizzazione dell’assistenza per l’ictus e il TIA rappresenta il principale obiettivo della neurologia. La complessità del problema sta prima di tutto nel fatto che si tratta di una patologia che coinvolge, oltre alla neurologia, molte altre strutture interne all’ospedale (DEA, radiologia, laboratorio, medicina d’urgenza, riabilitazione, cardiologia, geriatria, ecc.), di strutture esterne di ASO e di ASL (neuroradiologia interventistica, neurochirurgia, chirurgia vascolare) e molte strutture distrettuali (MMG, cure domiciliari, strutture accreditate per la riabilitazione, lungodegenze, RSA, specialisti ambulatoriali). Le evidenze raccolte a livello internazionale per un nuovo approccio all’ictus portano a due conclusioni fondamentali: il vantaggio derivante dalle stroke unit il vantaggio derivante dalla diffusione del trombolisi

Per quanto riguarda l’organizzazione delle stroke unit sono necessari presso ognuno dei due ospedali 12 letti, di cui 4 monitorizzati, con personale infermieristico dedicato, attualmente il personale presente non è sufficiente ad attivare questo servizio. Per quanto riguarda la trombolisi sistemica, si potrebbe utilizzare lo stesso personale dedicato della stroke unit di cui si è parlato prima distaccandolo al bisogno per qualche ora in DEA per sveltire la selezione dei pazienti, le procedure diagnostiche e la somministrazione del farmaco e infine per assistere il paziente nelle 24 ore successive al trattamento. Un problema sempre più pressante è quello delle indagini e dei trattamenti endovascolari nella fase acuta dell’ictus. Riteniamo che la nuova Azienda Sanitaria (ex ASL 3 e 4) debba sviluppare una valida neuroradiologia e riteniamo che un neurologo di questa UO debba essere inserito nel team neuroradiologico (diventare neuroradiologo e nello stesso tempo mantenere stretti contatti con questa UO). b) Neuro - riabilitazione Le linee guida sono concordi nell’affermare che la riabilitazione precoce deve essere elemento fondamentale dei centri ictus. Nello stesso tempo il deficit acuto determinato dall’ictus (paralisi motoria, disfagia, afasia, disturbi del comportamento, alterazioni cognitive di varia natura e di varia gravità) è la principale fonte di richiesta di neuro-riabilitazione. Dunque organizzare il sistema di neuro-riabilitazione per la fase acuta dell’ictus significa far fronte alla maggior parte delle necessità in acuto di neuro-riabilitazione. Oltre all’ictus altre patologie neurologiche possono richiedere riabilitazione in acuto, ad. es. le poussée di sclerosi multipla, i traumi cranici (peraltro non molto frequenti nella nostra realtà ospedaliera) e altre patologie più rare, ma il grosso del carico deriverebbe comunque dall’ictus ed è su questo che bisogna organizzare l’assistenza. Dobbiamo fare nuovamente riferimento al precedente obiettivo “vasculopatie cerebrali”. La riabilitazione del paziente con ictus comporta 5 fasi fondamentali:

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1. la mobilizzazione precoce del paziente. Azione di grandissima importanza ai fini della prevenzione delle complicanze internistiche. Può essere fatta da IP, terapisti, OSS, purché preparati allo scopo. 2. la presa in carico da parte del terapista della riabilitazione entro 24 /48 ore 3. la formulazione di un piano terapeutico riabilitativo da parte dello stroke team, in particolare del fisiatra (con il contributo del neurologo, del terapista della riabilitazione ed eventualmente del neuropsicologo, del logopedista, del nutrizionista). 4. il trattamento quotidiano durante il ricovero in stroke unit 5. se ancora necessario, il trasferimento ad un reparto di riabilitazione (interno o esterno all’ospedale) o all’ADI fisiatrica. I pazienti da riabilitare in modo protratto rappresentano in genere i pazienti meno stabilizzati dal p.d.v. clinico e sarebbe auspicabile che facessero un periodo un po’ più lungo di trattamento all’interno dell’ospedale. richiedono circa 6 letti di riabilitazione ospedaliera. La collocazione ideale di questi letti sarebbe quella adiacenti alla neurologia. Per i pazienti che hanno necessità di ulteriore trattamento (uno - due mesi in più) si deve stabilire una convenzione con strutture esterne per almeno dieci letti di neuro-riabilitazione, utilizzando i posti letti dell’Hopital du Piemont in virtù del protocollo d’intesa siglato. c) Centro prioni e centro per le malattie neurodegenerative Dal 2002 è attivo presso l'A.S.L. 3 il Centro D.O.M.P. (Diagnosi ed Osservazione Malattie Prioniche), struttura sovradipartimentale che comprende le U.O. Neurologia, Medicina Legale, Anatomia Patologica e Laboratorio Analisi e ha avuto il riconoscimento come centro di riferimento regionale per la diagnosi ed il monitoraggio delle malattie da prioni nella Regione Piemonte. Presso il Centro D.O.M.P. sono disponibili tutte la indagini (cliniche, biochimiche, genetiche ed istopatologiche) necessarie alla diagnosi di questo gruppo di patologie, indagini che sono utilizzabili anche nell'inquadramento di altre malattie degenerative del sistema nervoso centrale ed in particolare della malattia di Alzheimer e di altre demenze. In considerazione dei seguenti fatti: l'esperienza maturata presso il D.O.M.P. in questi 5 anni nella diagnostica neurobiologica e

genetica delle malattie prioniche l'esistenza di un equipe sovradipartimentale (U.O. Neurologia ed Anatomia Patologica) che già

svolge efficacemente la diagnostica istopatologica delle malattie prioniche e quindi anche la diagnostica differenziale rispetto alle altre malattie neurodegenerative. l'assenza sull’intero territorio regionale di un laboratorio di neuropatologia delle demenze e di

altre malattie degenerative la presenza nell'azienda di competenze sia neurologiche sia di genetica clinica

Si ritiene che il centro D.O.M.P. possa svilupparsi, con il prevalente utilizzo delle risorse umane e strumentali già a disposizione, secondo tre direttive. 1. Creazione di un'attività organica di diagnostica neuropatologica delle demenze e delle altre patologie degenerative che metta in sinergia le specificità delle UO Neurologia, Anatomia Patologica e Medicina Legale. Necessità limitate di implementazione tecnologica (microtomo per macrosezioni) e di risorse umane (tecnico di Anatomia Patologica). Detta struttura risulterebbe l'unica in Piemonte e tra le poche in Italia in grado di affrontare il problema della diagnosi di certezza delle malattie neurodegenerative con conseguente impatto sulla gestione clinica di dette patologie in particolare per quello che riguarda l'affinamento degli strumenti diagnostici in vita. Potrebbe divenire punto di attrazione per altre A.S.L. e A.S.O. o comunque svolgere l’attività necessaria per la futura ASL 2. 2. Creazione di un’attività ambulatoriale dedicata alla genetica clinica ed all'inquadramento neurologico delle demenze e delle malattie neurodegenerative. Detta struttura permetterebbe la gestione integrata neurologica e genetica dei pazienti e delle famiglie riducendo pertanto la mobilità verso altre realtà e costituendo un modello pressoché unico, in grado anch'esso di agire da polo di attrazione.

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3. Allargamento della batteria di indagini molecolari eseguite presso il Laboratorio di Neurobiologia annesso al D.O.M.P. ed in particolare le analisi dei geni coinvolti con le forme familiari di malattia di Alzheimer e di demenza fronto-temporale (APP, PSEN 1 e 2, MAPT, PGRN, VCP). Necessità: strutturali (allargamento del laboratorio con centralizzazione della banca di materiale biologico e creazione di 2 ambienti dedicati alla genetica molecolare) e di risorse umane (N. 1 Dirigente Biologo e N. 1 Tecnico di Laboratorio). d) Sviluppo ambulatorio disturbi del movimento il morbo di Parkinson ed i disturbi del movimento costituiscono una delle più diffuse e più

gravi patologie croniche del sistema nervoso presso il reparto di neurologia del Maria Vittoria, è operativo uno dei più attivi centri per il Parkinson della nostra regione, ambulatorio dedicato alle malattie extrapiramidali (M. di Parkinson, parkinsonismi atipici, tremore essenziale) Considerando la frequenza della patologia ed i recenti sviluppi di nuovi trattamenti, verranno attivati i seguenti progetti: - visite per l’indicazione al trattamento neurochirurgico con un programma e scale

standardizzate - trattamento con tossina botulinica di alcuni sintomi extrapiramidali e delle distonie - attivazione di un ambulatorio dedicato alla disautonomia (diagnostica strumentale e clinica) - attivazione di protocolli di fase III per nuovi approcci terapeutici nella fase iniziale di terapia. In particolare posizionamento di pompa ad infusione di l-dopa in duodeno (Duodopa), in collaborazione con la UO di Gastroenterologia Considerazioni finali Nell’ambito della futura ASL unificata andrà fatta una più proficua analisi degli impegni e delle prospettive, per il complesso delle neuroscienze, questo al fine di ricercare sinergie, divisione di compiti, soluzioni economicamente valide e ottimali per l’assistenza ai pazienti. Di grande importanza sarà l’elaborazione di un progetto complessivo per la neurofisiologia in quanto la futura ASL unificata avrà dimensioni e potenzialità tali da potere immaginare in essa una neurologia “a tutto campo”, in grado cioè di fare fronte con risposte qualificate a tutti i grandi settori della specialità (neurofisiologia, neuropatologia, neuroradiologia, neuroinfettivologia, neurovascolare, patologie neurodegenerative, patologie del SN periferico, neurooncologia, ecc.) e) Potenziamento della Neurochirurgia del presidio ospedaliero San Giovanni Bosco. È previsto il potenziamento dell’attuale Struttura Complessa di Neurochirurgia, per far fronte alla problematica situazione dell’allungamento delle liste d’attesa per interventi di neurochirurgia e della carenza di organico medico. In considerazione, inoltre, dell’ampliamento del bacino d’utenza, conseguente alla unificazione delle ASL 3 e 4, si intende realizzare un aumento delle unità dei neurochirurghi in organico e dei posti letto, con il corrispondente adeguamento del personale infermieristico. Inoltre è auspicabile l’aumento della disponibilità della sala operatoria e la possibilità di ricezione al proprio domicilio, da parte del personale medico, delle consulenze tramite la rete telematica PATATRAC.

1.15.7 Chirurgia Generale ad Orientamento Toracico In un’ottica di collaborazione e riorganizzazione tra i presidi della nuova azienda sanitaria è prevista la trasformazione della SC Chirurgia Generale I del Maria Vittoria in S.C. Chirurgia Generale ad Orientamento Toracico. Previsione di Attività

- Istituzione di un servizio di pronta disponibilità e consulenza a disposizione dei presidi ospedalieri della nuova ASL e del CPA per la patologia toraco/polmonare.

- Istituzione di un servizio di pronta disponibilità e consulenza a disposizione dell’Ospedale Amedeo di Savoia per la patologia toracica nei pazienti affetti da malattie infettive.

- Copertura di pronta disponibilità chirurgica nei DEA dell’ospedale Maria Vittoria e S. G: Bosco.

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- Servizio ambulatoriale di: o Chirurgia Toracica o Chirurgia del Paziente Toracico Infettivologico (Ospedale Amedeo di Savoia) o Chirurgia Generale

- ricovero in urgenza dei pazienti con patologia toraco-polmonare provenienti dal DEA e/o dai reparti dei presidi ospedalieri di azienda

- partecipazione alle visite collegiali presso il CAS del San Giovanni Bosco - attività di Day Surgery

Volume di attività chirurgica toracica prevista

- 100-120 interventi di chirurgia toracica maggiore 50-70 interventi di chirurgia generale - 50-70 interventi di Day Surgery

1.15.8 Gastroenterologia – riorganizzazione del servizio in sede di unificazione asl 3 e asl 4

- Riorganizzazione del Servizio di Pronta Disponibilità di endoscopia digestiva con integrazione risorse (Medici ed I.P.) di ASL 103 e ASL 104 con estensione del servizio ad Aziende limitrofe (vantaggi: riduzione costi per retribuzione reperibilità; criticità: identificare sede/sedi di erogazione del servizio e sede/sedi dei ricoveri indotti)

- Razionalizzazione di specifici settori di attività di endoscopia digestiva (esempio: endoscopia biliare presso l’ospedale San Giovanni Bosco, ecoendoscopia presso l’ospedale Maria Vittoria; videocapsula endoscopica in un’unica sede, enteroscopia double balloon in un’unica sede, attività di screening colorettale coordinata)

- Implementazione di rete ambulatoriale coordinata per visite specialistiche (1° visita – visita di controllo - coorti di pazienti selezionati con patologie croniche es. epatopatie, malattie infiammatorie intestinali)

-Istituzione di una unica unità di degenza per ricovero di pazienti specialistici selezionati (es. malattie infiammatorie in fase acuta, pancreatiti, ecc.)

1.15.9 Sviluppo dell’attività di Nutrizione Clinica - Incremento dell’attività della nutrizione artificiale domiciliare sul territorio ASL 3 ed estensione al

territorio ASL 4, in collaborazione con i responsabili di distretto - Adesione al programma informativo-educazionale della Regione Piemonte volta la potenziamento

nelle ASL delle attività di promozione della salute e prevenzione delle patologie correlate all’alimentazione in soggetti a rischio.

- Potenziamento e riorganizzazione dell’ambulatorio dedicato alla malattia celiaca

1.15.10 Nuovo modello organizzativo strutturale e funzionale del DEA del Presidio Ospedaliero Maria Vittoria

1. Elementi caratterizzanti A) COMPLETAMENTO TRIAGE BIFASICO: la presenza di un triage 24 ore su 24 , su sette giorni alla settimana con rivalutazione periodica dell’utente; è una procedura in parte già attiva nel DEA ospedaliero che si completerà con l’ultimazione dei lavori, già avviati, di ristrutturazione e che è prevista entro la fine del 2007, dei locali da destinare in via definitiva all’attività B) MIGLIORAMENTO DELLA DIFFERENZIAZIONE DEI PERCORSI: al completamento dei lavori di ristrutturazione del piano terreno del padiglione F del presidio ospedaliero, alla fine del 2007, si renderanno disponibili nuovi locali adiacenti al D.E.A. che permetteranno di differenziare, in aree totalmente separate e tra di loro non più interferenti i percorsi dei pazienti con i codici a bassa gravità

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(codici “bianchi” e “verdi 60”) rispetto ai codici a gravità media ed elevata (codici “rossi”, “gialli” e “verdi 30”), superando l’attuale situazione di promiscuità. C) PERFEZIONAMENTO DELLA DIVERSIFICAZIONE DELLE AREE DI ATTIVITÀ DEDICATE AD OSSERVAZIONE/DEGENZA TEMPORANEA: il completamento dei lavori di ristrutturazione dei locali permetterà una migliore allocazione e organizzazione delle attività:

Area di emergenza/sala di rianimazione (già disponibile) Area di cura e terapia (in fase di ampliamento strutturale) Area di osservazione breve intensiva (O.B.I.) con posti monitorizzati di imminente attivazione

(la formalizzazione organizzativa è già avviata in sede di consiglio dipartimentale). Per OBI viene intesa un’area del DEA ove i pazienti possono sostare in attesa di definizione diagnostica e per osservazione clinica intensiva. Il periodo di osservazione dei pazienti va dalle 24 fino ad un massimo di 36 ore in casi particolarmente complessi. Durante l’osservazione in OBI il paziente viene sottoposto a terapia, osservazione ed esami clinici. Con l’OBI ci si prefigge di garantire sia una maggiore appropriatezza dei ricoveri, sia di favorire la rapida dimissione del paziente dal DEA. Nell’OBI devono afferire i pazienti delle diverse specialità sia del settore medico, sia del settore chirurgico.

2. Benefici attesi Ottimizzazione dei flussi dell’utenza con riduzione e garanzia del rispetto tempi d’attesa

previsti per i codici di gravità Miglioramento della qualità dell’assistenza in triage, anche attraverso una più adeguata

osservazione continua dei pazienti nel periodo che precede la presa in carico da parte del medico, con conseguente miglioramento della qualità percepita da utenti ed accompagnatori

Miglioramento qualitativo delle prestazioni, del servizio alberghiero, della patient safety, della privacy e della qualità percepita nelle aree di osservazione e degenza temporanea con la corretta collocazione dell’utenza in aree differenziate per attività ed in assenza di sovraffollamento dei settori

Maggior livello d’appropriatezza dei ricoveri ed agevolazione della rapida dimissione dell’utenza dalla struttura deputata all’emergenza grazie alla strutturazione dell’OBI

Miglioramento del benessere organizzativo e della qualità del lavoro

3. Risorse strutturali Sono già avviati i lavori di ristrutturazione/ampliamento dei locali del DEA ospedaliero, che permetteranno una volta completata la prima fase (entro la fine dell’anno 2007) una migliore sistemazione del Triage, dell’OBI e dei percorsi differenziati dei pazienti. La fase successiva, che prevede la ristrutturazione del primo piano del padiglione F (ex-ortopedia), permetterà un’ulteriore miglioramento logistico dell’attuale Pronto Soccorso consentendo non solo la revisione/adeguamento impiantistico e di ventilazione, ma anche l’ampliamento delle dimensioni degli attuali box visita e l’adeguamento/predisposizione di locali di servizio dedicati, indispensabili per un più corretto e razionale funzionamento del settore (sosta salme, locale interno per isolamento pazienti, laboratorio analisi per le urgenze contiguo al pronto soccorso).

4. Azioni organizzative L’attuale DEA funzionale è costituito dalle strutture complesse di Anestesia e Rianimazione; delle Chirurgie; di Medicina; dell’area materno-infantile; di cardiologia; di ortopedia; di gastroenterologia; di neurologia; di laboratorio analisi; di radiologia diagnostica di immunoematologia e trasfusionale e dalle strutture semplici di chirurgia d’urgenza e toraco polmonare e di pronto soccorso di medicina. Esse, come da vigente regolamento dipartimentale entrano a far parte delle “funzioni di emergenza” attraverso la condivisione di modelli operativi definiti da linee guida e protocolli. L’attuale DEA funzionale opera articolandosi in sei settori con accettazione e ricovero diretto:

Settore di medicina

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Settore di chirurgia Settore di rianimazione Settore di ortopedia e traumatologia Settore di ostetricia e ginecologia Settore di neonatologia e pediatria.

Ai fini di migliorare il percorso del paziente di area medica è opportuno prevedere: A) che il pronto soccorso di medicina venga a costituire parte integrante della struttura complessa

Medicina d’Urgenza per ciò che concerne la gestione medica del paziente del settore B) che venga attivata una struttura semplice per la gestione medica dell’O.B.I. (Osservazione Breve

Intensiva)

1.15.11 Potenziamento del centro per la diagnosi e cura delle malattie miopericardiche dell’ospedale Maria Vittoria attraverso l’applicazione della pericardioscopia percutanea

Contesto e razionale. La pericardite acuta e recidivante è una patologia di frequente riscontro nella pratica clinica

della Cardiologia e della Medicina Interna (5% dei casi di dolore toracico non ischemico che afferiscono ai dipartimenti di emergenza ed accettazione), e coinvolgono spesso una popolazione relativamente giovane (età media 52 anni nella nostra casistica).

Obiettivi. Ridurre il ritardo diagnostico nelle pericarditi acute o recidivanti a decorso non autolimitantesi

e nei casi in cui si sospetti un’eziologia secondaria sulla base dell’anamnesi e della presentazione clinica.

L’introduzione della pericardioscopia, una nuova metodica diagnostica endoscopica, permette la visualizzazione diretta del cavo pericardio con accesso per cutaneo e l’esecuzione di biopsie mirate, anche in casi con versamento pericardico di entità lieve o moderata. Sono inoltre possibili interventi terapeutici mirati intrapericardici (antibioticoterapia, chemioterapia, terapia cortisonica intrapericardica).

Risultati Attesi. 1. Riduzione dei tempi diagnostici per le pericarditi ad eziologia secondaria (tubercolare,

purulenta, autoimmune e neoplastica), 2. Esecuzione di terapie mirate intrapericardiche (antibioticoterapia, chemioterapia, terapia

cortisonica locale intrapericardica). 3. Miglioramento della prognosi e qualità di vita dei pazienti con pericardite ad eziologia

batterica, tubercolare, autoimmune e neoplastica. Ricadute per il Servizio Sanitario Regionale. Il Servizio Sanitario Regionale potrà avvalersi di una metodica di riferimento per la diagnosi e

la terapia tempestiva della pericardite acuta e recidivante, che portando ad una diagnosi tempestiva, potrà:

1. ridurre i tempi di ricovero 2. ridurre le successive riospedalizzazioni per complicazioni o recidive legate al ritardo

diagnostico od a terapia incongrua, 3. la necessità di esami e procedure diagnostiche. Si attende un miglioramento della prognosi

dei pazienti trattati oltre che un miglioramento della qualità di vita che potrà essere valutato già dopo 12 mesi di attività.

1.15.12 Endocrinologia e Malattie Metaboliche – Progetti di integrazione 1. Progetto di pianificazione interaziendale (ASL 3 – 4) dell’assistenza diabetologica.

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Creazione di percorsi condivisi ed integrati in ambito interaziendale per i pazienti diabetici, in applicazione della disposizione “Implementazione della gestione integrata del paziente diabetico” della Regione Piemonte.

2. Follow-up della paziente che ha presentato diabete in gravidanza, con persistenza di IGT dopo il parto Valutazione multicentrica nazionale in doppio cieco di intervento terapeutico con metformina

3. Progetto Cardio-Metabolico Protocollo Regionale osservazionale multicentrico per la valutazione del paziente obeso ad elevato rischio cardiovascolare.

4. Protocollo sull’ipotiroidismo subclinico: trattare o non trattare? Protocollo multicentrico nazionale per valutare l’opportunità e l’efficacia del trattamento con levotiroxina nell’ipotiroidismo subclinico

5. Protocollo IGF-1 e glargina Protocollo multicentrico regionale per la valutazione degli effetti dell’analogo glargine sulla IGF_1

1.15.13 Progetto out patient interdipartimentale Il completamento dei lavori di ristrutturazione della palazzina B dell’ospedale M.Vittoria permetterà nel 2009 di concentrare tutte le attività di out patient (Day Hospital, Day Service e Ambulatori) per le SC di Neurologia, Gastroenterologia, Endocrinologia e Medicina d’Urgenza, oltre all’attività di Allergologia, mettendo in comune risorse di personale, tecnologie, locali ed ampliando la fascia oraria di accesso agli utenti, distinguendo il DH comune e l’Allergologia (perché richiedono assistenza infermieristica e orari potenzialmente più protratti), dalle attività di ambulatorio e per libera professione (che non richiedono per legge la presenza di infermieri).

1.15.14 Estensione servizio di Chirurgia Plastica e Chirurgia della Mano al San Giovanni Bosco

obiettivo: E’ stato creato un servizio permanente di chirurgia plastica e della mano all’interno dell’ospedale S.G.Bosco mediante trasferimento di un medico dirigente dalla Chirurgia Plastica e Chirurgia della Mano del M.Vittoria; contemporaneamente, mediante convenzione fra le due ASL, un secondo chirurgo plastico da stabilizzare eseguirà un certo numero di ore settimanali (max 20) presso il S.G.Bosco, il servizio si appoggia alla Chirurgia Generale A. attività garantita presso l’asl 4: • giorni di apertura settimanale di un ambulatorio di chirurgia plastica e della mano (sia ospedale

che territorio) • consulenze interne per reparti del S.G.Bosco • attività di sala operatoria (2 sedute settimanali per day surgery o chirurgia ambulatoriale) • una seduta settimanale per interventi su pazienti in ricovero ordinario • interventi in collaborazione con altri reparti • collaborazione con il DEA

1.15.15 Chirurgia Maxillo-Facciale S. G. Bosco In questi ultimi anni presso l’Ospedale San Giovanni Bosco si è verificata una trasformazione ed un notevole incremento delle richieste di prestazioni chirurgiche maxillo-facciali, sia a livello di Pronto Soccorso, sia a livello di chirurgia elettiva, sia a livello ambulatoriale.

anno N° Interventi chirurgici 2003 40

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2004 75 2005 92 2006 100

2007 (primo semestre) 100 Ad oggi risultano, altresì, in lista di attesa per chirurgia elettiva circa 100 pazienti. L’attività di cui sopra è prevalentemente ascrivibile alla gestione di pazienti traumatizzati e politraumatizzati (90% dei casi) che richiede quasi nella totalità dei casi una gestione coordinata e poli specialistica coinvolgendo figure professionali come il Rianimatore, il Neurochirurgo,l’Otorinolaringoiatra, il Chirurgo d’Urgenza, l’Ortopedico ed il Chirurgo Vascolare. Visto che l’attività chirurgica maxillo-facciale è indispensabile per disposizione del Ministero della Salute per il livello del DEA e tenuto conto del fatto che è sempre più importante la richiesta di prestazioni chirurgiche maxillo-facciale da parte dei Pronto Soccorso degli ospedali periferici di quadrante, è opportuna la riorganizzazione del servizio con l’identificazione di un equipe chirurgica potenziata di specialisti della disciplina che operino nella struttura ORL.

1.15.16 Radiologia Vascolare ed Interventistica e Neuroradiologia.

Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento delle prestazioni di Radiologia diagnostica ed interventistica vascolare ed extravascolare, sia in ambito radiologico generale, sia in ambito neuroradiologico. Tale aumento è dovuto, principalmente, alla minore invasività dei trattamenti rispetto alla chirurgia classica, che si estrinseca in minori disagi per il paziente, minori complicanze, tempi di degenza notevolmente più brevi e costi, per singolo trattamento, indiscutibilmente inferiori.

Le prestazioni in argomento sono particolarmente complesse, di alta specialità e ad alto rischio e sono attualmente prerogativa di pochissimi professionisti.

Nel Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco, dove operano Servizi di Cardiologia, di Chirurgia Vascolare e di Neurochirurgia che si avvalgono costantemente di prestazioni di Radiologia Vascolare ed Interventistica nel trattamento di numerosi pazienti, anche e soprattutto in urgenza-emergenza, è indispensabile il potenziamento delle strutture esistenti.

È anzi strategica l’istituzione di un Servizio autonomo di Neuroradiologia; la complessità in continua crescita della diagnostica richiede infatti professionisti dedicati e il trattamento della patologia vascolare acuta di interesse neurochirurgico è diventato ormai quasi sempre endovascolare e quindi in prima istanza è affidata al neuroradiologo interventista.

Nella Regione Piemonte ad oggi operano non più di 4-5 specialisti che devono soddisfare, di fatto, tutte le esigenze che emergono in ambito regionale.

L’istituzione di nuovi servizi di Neuroradiologia, ove già esistono divisioni di Neurochirurgia, risulta assolutamente necessario e rappresenta l’unica possibilità per realizzare, in tempi ragionevoli, l’addestramento di nuovi specialisti, ovviamente in collaborazione con le strutture Universitarie.

In considerazione dell’attività neurologica e neurochirurgia delle ASL 3 e 4, per altro in continuo aumento anche in rapporto al costante incremento dell’aspettativa di vita, si può ipotizzare un Servizio autonomo di Neuroradiologia costituito, almeno in partenza, da 3 professionisti, oltre al Direttore del Servizio stesso.

Analoghe considerazioni possono essere fatte per la Radiologia Vascolare ed Interventistica generale. E’ già operante presso l’ospedale G. Bosco un Servizio di Angiografia coronaria ed extracoronarica cui afferiscono, nell’ambito di un modello organizzativo innovativo, medici cardiologi, medici radiologi e personale tecnico e infermieristico in stretta collaborazione. Anche in questo settore, il costante aumento delle procedure e della loro complessità, la necessità sempre più frequente di interventi a “quattro mani” con il chirurgo vascolare, rende non più procrastinabile l’addestramento di nuovi professionisti dedicati.

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1.15.17 Chirurgia Vascolare In previsione del futuro accorpamento fra le AA.SS.LL. 3 e 4, si possono ipotizzare alcune modifiche organizzative per quanto riguarda la S.C. Chirurgia Vascolare. L’assenza presso all’ASL 3 di specialisti di tale branca induce all’estensione delle prestazioni vascolari in un’ASL che copre un territorio piuttosto vasto. Si prevede l’apertura di un Ambulatorio inizialmente settimanale, dedicato esclusivamente alle malattie vascolari. La presa in carico dei pazienti per il successivo iter diagnostico-terapeutico inizialmente dovrà avvenire presso il Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco e successivamente, attraverso l’adozione di protocolli di percorso clinico-assistenziale, estendere le competenze l’ASL 3 per la gestione di tutti i casi critici, emodinamicamente instabili. In previsione di una possibile attività interventistica i maggiori oneri sono rappresentati dall’acquisizione di un’adeguata dotazione specifica di strumentario e tecnologia. L’evoluzione della chirurgia vascolare è oggi indirizzata verso la gestione interventistica; ciò comporta che anche gli specialisti vascolari acquisiscano il know-how necessario per integrare le loro competenze con quelle degli angioradiologi. Nello specifico, tale riconversione è necessaria per la carenza dei radiologi da dedicare a tale attività, in particolare nel percorso dell’emergenza/urgenza.

1.15.18 Progetto di Struttura Trasfusionale dell’ASL 3-4 Premesse Il presente progetto è volto alla creazione di una struttura in grado di svolgere interamente il servizio trasfusionale nella ASL 3-4 Tale progetto rispecchia le indicazioni contenute nel Piano Sangue regionale recentemente approvato (DGR 5-5900, 21-5-2007) che, a regime, dovrebbe portare all’ assunzione della responsabilità del servizio trasfusionale nei confronti di tutti i presidi ospedalieri pubblici e privati presenti sul territorio di competenza geografica (attualmente svolto dai SIT S.Anna e Banca del Sangue Molinette) consentendo di spostare risorse dalle aziende citate. Tale disegno si inserisce in modo organico nella riorganizzazione del servizio trasfusionale regionale, nella quale la funzione del servizio S.Anna ex AVIS diventa principalmente quella di produzione delle unità di sangue, lasciando la responsabilità del servizio trasfusionale ad altri soggetti secondo la competenza territoriale. Situazione attuale Due strutture trasfusionali

1. Struttura complessa SIT (Servizio Immunoematologia e Trasfusione) ASL 3 Sede Ospedale Maria Vittoria

2. Struttura semplice Immunoematologia ASL 4 Sede Ospedale S.G. Bosco La tabella seguente riassume le attività e le funzioni svolte attualmente dalle due strutture

Attività SIT ASL 3 SS Immunoematologia ASL 4 Prelievi donatori si no

Produzione unità emocomponenti si no Validazione biologica delle unità di sangue si no

Invio plasma al CRCC si no Assegnazione sangue si si

Laboratorio immunoematologia si si Laboratorio di coagulazione (TAO e esami

di II livello) si no

Prelievi pazienti per autotrasfusione si si Aferesi terapeutica si si

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Sorveglianza TAO si no Servizio di guardia per assegnazione

emocomponenti Si (pronta disponibilità

tecnico e medico) No (convenzione per il servizio di guardia con AO OIRM-S.Anna)

Dotazione organica Medici 4 2 Biologi 1 (tempo parziale)

Tecnici di laboratorio 9 (1 part-time) 2 Infermieri 1 (part-time)

Amministrativi 2 Commento Il SIT ASL3 è attualmente autosufficiente per la terapia trasfusionale dei presidi OMV e Amedeo di Savoia. Il servizio trasfusionale per il presidio S.G. Bosco è invece parzialmente garantito dalla SS Immunoematologia: le unità di emocomponenti validate e il servizio notturno e festivo di assegnazione delle unità di sangue sono assicurate dalla convenzione con l’ASO OIRM-S.Anna. Le condizioni logistiche e organizzative rendono peraltro scarsamente efficace la fruizione della terapia trasfusionale nelle condizioni di emergenza. Una parte significativa dell’attività del SIT ASL3 è dedicata alla sorveglianza dei pazienti in TAO (laboratorio e consulenza clinica). Territorio di competenza Territorio geografico ASL3-4 (comprendente, oltre agli ospedali Maria Vittoria, Amedeo di Savoia, S.G. Bosco, i presidi Gradenigo e Cottolengo e le Case di Cura Villa Maria Pia e Major) Funzioni Tutte le funzioni che la legge attribuisce ai servizi di immunoematologia e trasfusione, in particolare:

Raccolta di sangue Assegnazione e distribuzione degli emocomponenti Urgenza ed emergenza trasfusionale Medicina trasfusionale Diagnostica immunoematologica Procedure di trasfusione autologa Procedure di aferesi terapeutica Sorveglianza della MEN

Inoltre il laboratorio di coagulazione di II livello e la gestione della TAO Obiettivo : E’ auspicabile un incremento di attività in grado di ridurre la dipendenza dall’esterno e diminuire eventuali problemi di approvvigionamento che possono insorgere soprattutto in determinati periodi dell’anno. Livelli di attività storici La tabella riporta i dati delle prestazioni principali di medicina trasfusionale necessari all’attività dei presidi interessati (dati anno 2005), e riporta l’incremento stimato delle prestazioni rese dalla nuova struttura rispetto alla somma delle prestazioni attualmente svolte. Il fabbisogno complessivo di globuli rossi attuale è stimabile intorno a 13.000 unità per anno.

Attuale SS Asl4 Attuale SIT Asl 3 Attuale

Totale Nuova attività

prevista Assegnazione unità 7.500 3.800 11.300 12.000

Prelievo per autotrasfusione 60 290 350 400

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Aferesi terapeutica 70 50 120 120 Esami immunoematologia 12.500 20.000 32.500 20.000 Richieste sangue urgenti 200 200 Non quantificabile

Personale Guardia in collaborazione con l’ASO OIRM-S.Anna per evitare considerevoli incrementi di costi. Distribuzione delle attività e organigramma L’attività del servizio trasfusionale si distribuisce nelle due sedi ospedaliere Maria Vittoria e San Giovanni Bosco. La distribuzione operativa delle attività può essere oggetto di discussione successiva. L’eventuale unificazione dell’U.O.a. e della struttura semplice in una sola struttura complessa libera una struttura semplice che potrà poi essere attribuita all’interno del Dipartimento con criteri da definire successivamente. Attività di presenza sia del tecnico che del laureato dalle ore 8,00 alle ore 20,00 dal lunedì al venerdì.

Tecnico Laureato Medico

Sabato -turno dalle ore 8,00 alle ore 16,00

-turno dalle ore 8,00 alle ore 12,00 (per donatori )

-turno dalle ore 8,00 alle ore 12 -pronta disponibilità dalle ore 12,00

alle ore 20,00.

Domenica e festivi turno dalle ore 8,00 alle ore 16,00

Pronta disponibilità dalle ore 8,00 alle ore 20,00

pronta disponibilità dalle ore 16,00 alle ore 20,00

Notti(feriali e festive) partecipazione a guardia con OIRM-S.Anna

partecipazione a guardia con OIRM-S.Anna

* Laureato biologo : esegue tutti i turni dei medici ad esclusione della presenza del sabato indispensabile per

l’attività di donazione

1.15.19 Oncologia, Radioterapia, Attualmente l’Ospedale San Giovanni Bosco fa parte del Polo Oncologico. In considerazione degli elevati volumi di attività chirurgica oncologica in chirurgia generale, neurochirurgia, urologia e ORL (circa 5.000 nuove diagnosi istologiche di neoplasia nel 2004, a seguito di intervento chirurgica presso gli Ospedali dell’ASL 4) e della distribuzione delle giornate di degenza per patologie oncologiche nel 2002 (CPO-2004) con la più alta concentrazione regionale di attività presso le strutture del Polo Torino Est e, in particolare, presso gli Ospedali dell’ASL 104 (7,2 % delle attività regionale totale) si ritiene indispensabile il riconoscimento di un maggior ruolo dell’ASL 4 nella Rete Oncologica. In particolare questo maggior ruolo potrebbe svilupparsi lungo le seguenti direttrici:

Attivazione della Radioterapia: nell’ottica di garantire la continuità del percorso terapeutico in modo omogeneo, su tutto il territorio regionale ed in considerazione delle carenze segnalate dal Documento della Commissione Regionale coordinata dal CPO e dall’AIRO. In tale documento è emerso che “ Il confronto dei Tassi di utilizzo della radioterapia tra A.S.L. prive di servizi e quelle dotate almeno di un servizio evidenzia una differenza statisticamente significativa tra i tassi standardizzati ( rispettivamente 2.2 verso 2.7 per 1.000 residenti), che corrisponde ad una riduzione della probabilità di accedere al servizio da parte dei residenti in aree prive di strutture di radioterapia pari a circa il 15-20%”.

A tale proposito la Compagnia di San Paolo ha deliberato a favore dell’Asl 4 un contributo per l’avvio della realizzazione di una radioterapia innovativa ad alta tecnologia per le Asl 3 e 4 di Torino presso l’Ospedale S. Giovanni Bosco, che consentirà di garantire la soddisfazione della domanda terapeutica in tempi ottimali, di completare il percorso diagnostico-terapeutico delle neoplasie presso detto presidio e di riequilibrare la localizzazione di tecnologia per radioterapia a livello cittadino con trasferimento di attività dall’Ospedale Sant’Anna.

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Attivazione di servizi diagnostici ad alta intensità tecnologica.

È da valutare l’opportunità di dotazione di Pet e Biologia Molecolare Settoriale .

Si prevede l'ulteriore sviluppo dell'organizzazione della Rete (Gic, Cas, Assistenza territoriale, cure palliative, ricerca, formazione) anche in relazione all'accorpamento aziendale che avverrà in coerenza con il programma del Polo Oncologico sperimentale di Torino. In particolare per le cure palliative si veda il progetto sviluppato successivamente al punto 1.23.2. Si prevede ulteriore sviluppo della copertura assistenziale oncologica specialistica adeguato alle richieste dell'ampia area territoriale Asl 3-4.

1.15.20 Accordi di collaborazione con i Presidi ex art. 41, 42, 43. L’integrazione delle attività tra Asl 3 e Asl 4 e Presidi Cottolengo, Gradenigo, Maria Ausiliatrice

Nell’ambito dei territori delle ASL3 e ASL 4 operano tre presidi ex. Art. 43 L833/1978. Cottolengo, Gradenigo e Maria Ausiliatrice. Tali presidi svolgono un ruolo significativo nell’offerta di servizi agli utenti sia per volume di attività che di tipologia. Uno stretto coordinamento è di vitale importanza per assicurare una risposta ai bisogni. L’accordo quadro recentemente stipulato il 17 settembre u.s. tra la Regione Piemonte e l’ARIS prevede che i presidi diventino strutture “equiparate” della rete ospedaliera pubblica con i quali individuare una stretta integrazione delle capacità produttiva nei volumi di produzione e nella tipologia di offerta. In coerenza con quanto stabilito dall’accordo e nella prospettiva di consolidare le sinergie tra le ASL 3 e 4 ed i presidi Cottolengo, Gradenigo e Maria Ausiliatrice si sono individuate alcune tematiche su cui le aziende in questione intendono impegnarsi attraverso progetti di sviluppo. In particolare, le aree di integrazione riguardano tre fronti:

1. le attività sanitarie; 2. le attività di supporto; 3. l’organizzazione.

1) Rispetto alle attività sanitarie si conviene di attivare progetti di integrazione nei seguenti ambiti:

Anatomia Patologica, Emergenza/Urgenza Laboratorio Analisi Oncologia Recupero e Riabilitazione funzionale

Si rimarca inoltre il principio, già peraltro praticato nei fatti, di favorire la massima collaborazione tra i diversi professionisti delle aziende al fine di mettere in comune conoscenze ed esperienze. Il Presidio Cottolengo si impegna inoltre a richiedere l’attivazione di una struttura di odontostomatologia che possa coprire parte del fabbisogno della popolazione residente nelle ASL 3 e SL 4. 2) Le attività di supporto sulle quali attivare progetti di integrazione riguardano:

la logistica (inclusi i magazzini farmaceutici); l’ingegneria clinica; la sicurezza sul lavoro.

Un’altra area di estremo interesse riguarda inoltre l’integrazione nel Sovracup cittadino delle attività dei presidi. 3) Gli ambiti organizzativi su cui sviluppare l’integrazione sono inerenti:

l’articolazione dipartimentale: si ipotizza la costituzione di alcuni dipartimenti interaziendali; la mobilità interaziendale.

1.16 Sperimentare nell’attività ospedaliera l’organizzazione dei posti letto per aree a differente intensità di cura, compresa l’utilizzazione comune

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del day e/o week-surgery, con l’uso integrato delle risorse delle discipline coinvolte 1.16.1 Potenziamento dell’attività di Day Surgery presso l’ospedale S. G. Bosco

Le Sale Operatorie dell’ospedale San Giovanni Bosco sono già ora attivate H 24 (1 sala) e H 16 (6 sale). L’assetto organizzativo attuale di tipo dipartimentale prevede una gestione dell’attività di ricovero, che pur salvaguardando la specificità di ciascuna struttura, assicura la razionalizzazione delle dotazioni di posti letto, delle risorse strutturali e del personale infermieristico, tecnico e di supporto all’attività di degenza. Lo stesso principio organizzativo di tipo dipartimentale viene applicato alla gestione dei blocchi operatori. Un esempio di gestione dipartimentale di posti letto è rappresentato dalla costituzione presso l’Ospedale S. G. bosco, del Day Hospital Multidisciplinare (DHM), che – rispondendo al progetto nazionale e regionale di sviluppo della Day Surgery (DS) - prevede al proprio interno una Day Surgery di tipo A. La DS, infatti, oltre ad una centralizzazione strutturale, prevede l'assoluta condivisione di spazi, risorse umane e apparecchiature tra tutte le specialità ad essa afferenti. Per l’anno 2008 si prevede di potenziare l’attività di DS separandola dall’attività di day hospital medico disponendo di tutti i 16 attuali posti letto di DHM. Questo abbinato ad un concomitante all’aumento delle sedute operatorie dedicate, aumenterà l’attività complessiva di DS. La componente medica del DHM sarà logisticamente riallocata in associazione con l’attività di day service garantendo il volume di attività del DM e un aumento dei volumi di attività del Day Service.

1.16.2 Potenziamento delle attività delle Sale Operatorie, dei Ricoveri Ordinari, in Day Surgery e Week Surgery a gestione integrata e dipartimentale presso l’ospedale Maria Vittoria

2007-2008 Blocchi Operatori Chirurgie Generali e Specialistiche - equipe infermieristica in servizio fino alle ore 21 (dalle 21 in Pronta

Disponibilità per le urgenze)

- incremento delle sedute operatorie (+25%)

- la gestione integrata e flessibile dei posti letto dipartimentali può far fronte all’incremento di attività delle Sale Operatorie e dei Pazienti da ricoverare nelle varie forme (Ricovero Ordinario, Day Surgery, Week Surgery)

Si può comunque prevedere l’utilizzo dei 6 posti letto del II piano del padiglione E per il Dipartimento Chirurgico, non essendo più necessaria la riserva di posti letto/barelle per i ricoveri del Pronto Soccorso di area medica visto l’incremento di 8 posti letto dell’U.O.a. Medicina Generale ad Indirizzo d’Urgenza.

2008-2010 la prevista ristrutturazione dell’area ex- ortopedia (I piano padiglione F) comporterà il trasferimento di:

- reparto di ortopedia e traumatologia

- sezione di Ginecologia dell’U.O.a. di Ostetricia e Ginecologia (con relativo incremento dei posti letto di ostetricia per far fronte all’incremento d’attività del settore)

- recupero di spazi al piano rialzato del Padiglione E (dove già è attualmente allocato il Day Surgery di Chirurgia Generale) per

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ampliamento d’attività del Dipartimento di Chirurgia.

1.16.3 Attivazione di un servizio di Week Surgery (WS) per interventi di chirurgia

laparoscopica, ortopedia, chirurgia generale, urologia. Il tema “liste di attesa” rappresenta uno degli elementi fondamentali del nuovo Piano Sanitario Regionale. In particolare è considerato uno dei parametri sentinella per la valutazione della capacità di risposta ai bisogni di salute della popolazione.

Il recente Accordo Stato-Regioni del 28/03/06 sul piano di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006-2008, si pone l’obiettivo di realizzare “sinergie di intervento tra i vari soggetti istituzionali deputati a contrastare il fenomeno e condividere un percorso che tenga conto della applicazione di criteri rigorosi sia di appropriatezza che di urgenza delle prestazioni e che garantisca la trasparenza del sistema a tutti i livelli”. Risulta, quindi, evidente che appropriatezza e necessità dei servizi in rapporto alle caratteristiche cliniche ed assistenziali dei pazienti sono i due fattori essenziali da tenere in considerazione sia per un’attenta distribuzione quantitativa dell’offerta, sia per una oculata utilizzazione dei servizi. In ambito chirurgico l’introduzione di nuove tecniche operatorie, il progresso farmacologico, lo sviluppo di nuove tecniche anestesiologiche hanno ridimensionato il ruolo della degenza pre e post operatoria a favore di modelli organizzativi alternativi alla degenza ordinaria quali la One Day Surgery e la Week Surgery. E’ ormai dimostrato che l’utilizzo di tali modelli organizzativi ha comportato indubbi vantaggi di ordine psicologico, sociale e clinico per il paziente e per le aziende sanitarie vantaggi economici e di contenimento/riduzione delle liste di attesa. Dall’analisi della letteratura esistente emerge che in particolare la week surgery permette:

• un importante abbattimento delle liste di attesa; • un contenimento dei costi alberghieri; • un utilizzo più razionale del personale di assistenza; • una riduzione delle complicanze post- operatorie; • un miglioramento del rapporto risorse impiegate/efficacia delle prestazioni

Definizione di week surgery: Modello di gestione clinico-amministrativa che prevede l’istituzione di una U.O. chirurgica di ricovero, in funzione dal lunedì al venerdì. Si tratta di un modello operativo multispecialistico che può essere utilizzato per tutti quei pazienti che devono essere sottoposti ad interventi chirurgici la cui degenza media è calcolata tra 2 e 5 giorni. Prestazioni coinvolte nel progetto: La sperimentazione prevede l’inserimento di interventi relativi alle seguenti 4 specialità chirurgiche:

1. chirurgia generale 2. ortopedia 3. urologia 4. chirurgia laparoscopica

Azioni e metodologia: La sperimentazione prenderà avvio presso l’U.O. di urologia/chirurgia plastica dell’ospedale Maria Vittoria con assegnazione di 6 letti dedicati così ripartiti: • 2 letti ortopedia • 4 letti altra chirurgia Per quanto riguarda le patologie da ammettere in WS queste devono essere identificate con i responsabili delle specialità inserite nel progetto (segue elenco). Si tratta comunque di interventi chirurgici di elezione, programmati, aventi un grado di complessità tale da richiedere al paziente una permanenza in ospedale per un massimo di 5 gg.. Nel caso in cui si rendesse necessario un prolungamento della degenza oltre i 5 gg. o insorgano delle complicanze, il paziente verrà trasferito nell’unità operativa di degenza ordinaria di competenza.

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Si prevede la centralizzazione delle attività di pre-ricovero, ricovero, dimissione/post ricovero. A tal fine si predispone un regolamento interno che disciplina l’attività di WS e che definisce le procedure relative a: • selezione/ammissione del paziente • consenso informato e aspetti medico legali • ricovero • dimissione • controlli post- operatori • rapporti con il medico di medicina generale Il modello organizzativo adottato deve essere rispettato da tutti gli operatori coinvolti. I percorsi clinico-assistenziali devono essere conosciuti e condivisi da tutti gli operatori dell’U.O. Tempi di realizzazione: L’avvio della sperimentazione è previsto ad inizio 2008 Soggetti coinvolti: Oltre ai Direttori delle UU.OO. afferenti devono comunque essere identificati: • 1 Responsabile per gli aspetti organizzativo-gestionali, individuato tra i medici specialisti delle

discipline dell’area chirurgica • 1 coordinatore infermieristico responsabile della programmazione e coordinamento delle attività

assistenziali quotidiane, dei collegamenti fra reparto e sala operatoria, delle procedure amministrative di ricovero e di dimissione;

• personale medico di riferimento per le tre specialità individuate • almeno 3 infermieri da aggiungere all’attuale organico dell’urologia/chirurgia plastica • OSS per trasporti I progetti indicati ai punti 1.16.1, 1.16.2 e 1.16.3 consentono di attuare un modello di assistenza chirurgica che risulti di pari efficacia rispetto a quello tradizionale, garantendo la continuità assistenziale e la riduzione delle complicanze legate all’ospedalizzazione prolungata. Obiettivi specifici: • Riduzione/contenimento giornate di degenza • Abbattimento liste d’attesa • Ottimizzazione delle risorse disponibili • Umanizzazione del servizio e soddisfazione dell’utente Risultati attesi: • Ridurre ulteriormente i tempi di attesa per le specialità chirurgiche previste dai progetto • Aumentare l’efficienza operativa gestionale • Razionalizzare il costo dell’assistenza ospedaliera Modalità e strumenti di valutazione: Un efficace controllo delle attività svolte è necessario per verificare la qualità delle prestazioni erogate. I principali indicatori utilizzati per la valutazione dell’attività e per il controllo della qualità sono: • tasso di utilizzo della WS (suddiviso per specialità) • indice di rotazione • n° di casi trattati e n° totale di pazienti presi in carico • tipologia delle prestazioni effettuate • liste di attesa • incidenza delle complicanze e/o trasferimento in regime di degenza ordinaria • numero di mancate dimissioni

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• n° di pazienti che richiedono un nuovo ricovero in conseguenza all’intervento Infine, per la valutazione della qualità percepita verrà predisposto un questionario anonimo che il paziente dovrà compilare prima della dimissione. 1.17 e 1.18 Percorsi di Continuità Assistenziale: Utilizzo Posti Letto di Dimissione Protetta in RSA (ai sensi della DGR 41 e s.m.i. e della DGR 72/2004).

Nel corso degli anni la rete di servizi residenziali si è arricchita delle opportunità di utilizzo di posti di Dimissione Protetta presso RSA per ricoveri della durata max di 30 – 60 giorni, destinati a pazienti che, in fase di dimissioni da reparti hanno necessità di assistenza per stabilizzare le condizioni cliniche e/o per preparare il rientro al domicilio. Questa risorsa può aver contribuito nella riduzione del tempo di degenza in ospedale, motivando il passaggio da 10.17 del 2000 all’8.53 del 2006 della degenza media totale del Presidio Ospedaliero S. Giovanni Bosco. La risorsa, gestita con flessibilità ed in rete con altre risorse quali: sistemi lungoassistenza, cure domiciliari, residenzialità permanente, centri diurni, consente di rispondere ad un elevato numero di pazienti (tot anno 2006: 337 asl 4 e 332 asl 3).

Asl 3 Asl 4 18 posti letto acquistati 18 posti letto acquistati

4 posti letto a gestione diretta 25 posti letto a gestione diretta

Totale 22 Totale 43

0,4 pl ogni 1000 ab. >65 anni 1 pl ogni 1000 ab. >65 anni

Media delle 2 asl pari a 0,7 pl

Tasso occupazione 94,6% Tasso di occupazione 91,20%

Si ritiene di raggiungere progressivamente una percentuale di posti letto di Dimissioni Protette dell’1/1000 della popolazione residente >di 65 aa, corrispondente a 105 posti letto, numero che consentirà un’appropriata risposta ai bisogni assistenziali della popolazione . A questo scopo sono utilizzati anche parte delle risorse economiche assegnate dalla Regine Piemonte con DGR 212 _4700 del 27 novembre 2006 “ Riparto della somma di € 6.000.000 alle Aziende Sanitarie Locali per la sperimentazione del percorso di continuità assistenziale per anziani ultra 65enni non autosufficienti o persone i cui bisogni sanitari e assistenziali siano assimilabili ad anziani non autosufficiente “ (vedere anche punto 1.14). Il progressivo aumento del n.°di p.l. avverrà attraverso l’acquisto presso strutture RSA convenzionate e già inserite nell’albo fornitori (con autorizzazioni di nuclei di p.l. di Dimissioni Protette) e con strutture che completeranno l’iter autorizzativo (es. Hopital du Piemont – Settimo Torinese). Inoltre si incrementerà anche il numero di posti letto a gestione diretta con una progressione collegata alla riduzione del n° di posti dedicata alla residenzialità permanente.

Obiettivo Incremento dei ricoveri in posti letto di Dimissione Protetta in RSA, attraverso l’aumento dei p.l. e l’aumento di 2 punti percentuali del

tasso di occupazione posti letto Tempistica 2007 2008 2009 2010

Azioni - Posti letto : mantenimento a 67

- Posti letto : aumento a 75

- Posti letto : aumento a 95

- Posti letto : aumento a 105

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- Tasso occupazione p.l. : mantenimento 91%

- Tasso occupazione posti letto : aumento a

92%

- Tasso occupazione p.l. : aumento a 93%

- Tasso occupazione p.l.: mantenimento a

93%

Indicatori

- n. posti letto D.P. -% tasso occupazione

PL

- n. posti letto D.P.

-% tasso occupazione PL

- n. posti letto D.P.

-% tasso occupazione PL

- n. posti letto D.P.

-% tasso occupazione PL

Valutazione Verifica indicatori Verifica indicatori Verifica indicatori Ricaduta

economica Costi : € 2.567.775 Costi : 2.874.000+ 5%

Costi : 3.640.000+ 5%

Costo : 4.02.4000+ 5%

1.19 Monitorare il ricorso alle prestazioni sanitarie domiciliari, (1.20) semiresidenziali e residenziali, comprensive anche della fornitura di materiale sanitario e di ausili, al fine di evitare che anche in tale ambito emergano aree di inappropriatezza prescrittiva, modulando il ventaglio delle risposte agli specifici bisogni individuati attraverso la valutazione multidimensionale

Deve essere meglio implementato il raccordo tra i Distretti e le Unità valutative (UVG, UVH, UVM, UVA, …) , anche attraverso l’attivazione di flussi informativi con periodicità definita e la partecipazione dei rappresentanti dei Distretti alle sedute di alcune commissioni e la segnalazione alla C.O.C.A. . E’ necessaria la creazione di un sistema informativo complessivo in cui sia disponibile la banca dati di tutti i soggetti valutati dalle Unità Valutative Distrettuali e accessibile alla rete dei servizi, per consentire l’elaborazione di dati su piani attivati, forniture dirette, tempi, costi ecc. Anche le valutazioni clinico assistenziali della RRF sono inserite in questo processo complessivo E’ attuato l’invio, da parte dei distretti, presso le strutture RSA territoriali della ASL3, di specialisti ambulatoriali per la definizione dei piani per fornitura ausili. In particolare per quanto riguarda la disabilità è stata prevista la creazione di una struttura aziendale multi-professionale che abbia il compito di garantire la progettazione, la valutazione e la vigilanza clinico-progettuale sui progetti residenziali, semiresidenziali e domiciliari per i disabili, gerarchicamente subordinata alla UOA Cure Domiciliari e che interagisca funzionalmente con i 4 distretti, lavorando in stretta collaborazione e integrazione con le Aree disabili dei servizi sociali circoscrizionali. Il gruppo di lavoro si costituirà nel 2007, per mettere a regime le proprie prestazioni nel 2008 e consolidarle nel biennio 2009-2010. 1.21 Realizzare progetti di fattibilità per accoglienza dei pazienti in carico ai servizi di salute mentale per il trattamento delle situazioni di acuzie e post-acuzie a livello territoriale e verificare l’appropriatezza dell’ attività di ricovero di tali tipologie di pazienti

1.21.1 progetti di fattibilità per accoglienza dei pazienti in carico ai servizi di salute mentale per il trattamento delle situazioni di acuzie e post-acuzie a livello territoriale

azione

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• Estensione dell’ampliamento dell’apertura dei Centri di Salute Mentale nei giorni feriali dalle attuali 8 ore (9-17) alle 12 ore (8-20) auspicate nel documento di indirizzo regionale in materia. Obiettivo realizzabile mediante accorpamento strutturale e del personale di alcuni CSM.

• Conseguente potenziamento dell’attività domiciliare per aumento della disponibilità di personale liberato da turni di segreteria delle strutture.

calendarizzazione degli interventi • 2007-2008 confronto interno (con la Direzione d’Azienda e tra operatori) ed esterno (con

Circoscrizioni, Associazioni e rappresentanti dell’utenza) per l’acquisizione del consenso al programma.

• 2008-2009 reperimento strutture. • 2010 trasferimento operativo delle equipe attuali nelle sedi individuate. Indicatori di risultato • diminuzione dei tempi di attesa prima visita • aumento (da quantificare) degli interventi a domicilio • aumento (da quantificare) del numero di cittadini accolti in prima visita • diminuzione (da quantificare) delle visite urgenti in DEA nelle ore di apertura dei CSM • diminuzione (da quantificare) dei ricoveri presso SPDC valutazione • verifica quantitativa mediante gli indicatori numerici • verifica qualitativa mediante somministrazione di questionari all’utenza e confronti con

Circoscrizioni e Associazioni di rappresentanza dei cittadini 1.21.2 appropriatezza dell’ attività di ricovero di tali tipologie di pazienti azione • esame dettagliato dei ricoveri psichiatrici in Casa di Cura e negli SPDC cittadini, utilizzati dalla

nostra utenza, ricostruendo i percorsi semiresidenziali e residenziali dei nostri pazienti all’interno del Dipartimento (DH, GA. Area comunitaria) sia per contenimento del tasso di ospedalizzazione e conseguente riduzione della spesa.

• Consolidamento dell’attività di collaborazione con il Dipartimento funzionale anziani per l’accoglienza ed il trattamento mirato dell’utenza ultra-sessantacinquenne portatrice di disturbi psichici, anche rispetto all’utilizzo delle strutture di ricovero neuropsichiatriche, mediante il Servizio di Psicogeriatria.

calendarizzazione degli interventi • 2007-2010 consolidamento dell’attività di collaborazione con il Dipartimento funzionale anziani indicatori di risultato • mantenimento della tendenza già realizzata nel corso del 2006 ultimi tre anni di riduzione del

tasso di ricovero complessivo del DSM e quindi anche nelle Case di Cura, con quantificazione della percentuale di riduzione da realizzare

valutazione • riduzione del tasso di ricovero complessivo del DSM • consolidamento dell’aumento del tasso di ricovero in SPDC già realizzato negli ultimi 5 anni • diminuzione del tasso di ricovero in Case di Cura 1.22 Integrare le attività dei Centri di Salute Mentale con la definizione di protocolli di presa in carico condivisa da parte dei distretti, per i pazienti gravi multi-problematici.

azione

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• Consolidare Gruppi di lavoro interdisciplinare tra Distretto, Dipartimento Materno Infantile (in particolare unità operativa di neuropsichiatria infantile), Dipartimento di Salute Mentale, strutture delle dipendenze patologiche), Dipartimento funzionale anziani, per la messa a punto di protocolli di presa in carico per soggetti portatori di Disturbi mentali e Dipendenze patologiche in adolescenza, età adulta e senile.

calendarizzazione degli interventi • 2007 continuità delle attività bilaterali già esistenti tra i diversi servizi . • 2008 riunioni programmate tra Direzioni ed operatori dei servizi interessati per un’analisi

epidemiologica quali-quantitativa del fenomeno complessivo e messa a punto di protocolli formali riferiti a ciascuna età

• 2009 sperimentazione dei protocolli • 2010 formalizzazione dei protocolli indicatori di risultato • stesura dell’archivio dei casi complessi • numero di pazienti gestiti mediante i protocolli valutazione • miglioramenti nella gestione integrata dei casi multiproblematici • diminuzione dei ricoveri impropri presso Case di Cura neuropsichiatriche

1.22.1 Patologie da Dipendenza I Sert delle due aziende sanitarie svolgono attività sul territorio sia di tipo istituzionale che sperimentale, le maggior parte delle loro attività – iniziative sono finanziate con fondi vincolati della Regione; il personale che opera all’interno di questi servizi è composto anche di operatori con forme di contratto precario legato alla realizzazione dei vari progetti. E’ intenzione di questa azienda, in accordo con la Regione Piemonte, di avviare un processo di stabilizzazione di questi lavoratori precari. Alcuni progetti attivati nelle due aziende: ASL 3

• Alcologia (centro per la lotta all’alcodipendenza) • Gioco d’azzardo

L'ambulatorio offre interventi medici e psicologici per il trattamento della compulsione al gioco d'azzardo e consultazione per eventuali problemi sociali e amministrativi correlati

• Centro antifumo Il Centro Antifumo offre interventi medici e psicologici per il trattamento della dipendenza da nicotina.

• Prassi (pronta assistenza – Drop-in) Il Drop-in è un servizio di pronta accoglienza in cui operano educatori, infermieri, assistenti sociali, psicologi ai quali ci si può rivolgere senza appuntamento, nel momento stesso in cui si accede al Servizio, per necessità diverse: per colloqui di chiarificazione, sostegno, orientamento, per indicazioni e accompagnamento ad altri Servizi, per avere un rifugio o trovare conforto e protezione. Il Servizio di Pronta Assistenza Sanitaria garantisce, direttamente o con accompagnamento verso le idonee strutture, interventi immediati per bisogni di assistenza medica e infermieristica emergenti e correlati alla dipendenza da sostanze.

• SAD (servizio assistenza detenuti) L’assistenza ai detenuti se ne parla, SAD I° e II° livello, viene presentata al punto 1.15.5.1

ASL 4

• CAN-GO

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Bus plurifunzionale che copre l'intera area cittadina, con undici differenti postazioni settimanali nei quartieri torinesi, svolgendo l'attività in modo completamente anonimo, informale e senza alcuna forma di giudizio. Il servizio è svolto da un'èquipe multiprofessionale composta da: operatori di strada, educatori, infermieri professionali, medico, psicologo, sociologo e volontari.

• Alcologia Il centro opera in collaborazione con l’associazione di volontariato ACAT e accoglie i cittadini o le loro famiglie con problematiche legate all’abuso di alcool. Prestazioni: Informazioni e consulenze sul fenomeno dell’abuso di alcool. Accoglienza dei soggetti che abusano di alcool e dei loro familiari. Presa in carico dei pazienti e delle loro famiglie attraverso l’inserimento nei gruppi di auto-mutuo aiuto

• Gambling Progetto riguardante la lotta al gioco d’azzardo patologico

• Centro diurno • Sportello cocaina • Aids

Progetto riguardante la lotta alle malattie infettive 1.23 Riorganizzazione di alcuni servizi in seguito all’accorpamento delle due AA.SS.LL. (riduzione mobilità utenti)

Al punto 1.15 si sono trattati vari progetti inerenti la collaborazione e l’integrazione funzionale dei presidi ospedalieri delle due aziende sanitarie.

1.23.1 Centro Dialisi e Centro di Nefrologia Criticità: assenza del servizio dialisi all’interno dell’asl3. Azione proposta: Integrazione fra le due aziende sanitarie del Centro di Nefrologia e del Centro Dialisi ad assistenza limitata allo scopo di coprire anche il bacino di utenza dell’asl 3. Di fatto si tratta dell’estensione/ampliamento del servizio attualmente svolto dall’asl 4. L’attuale popolazione dialitica del centro dialisi dell’Ospedale San Giovanni Bosco è di 180 pazienti in emodialisi (165 ospedalieri assistiti, 10 ospedalieri ad assistenza limitata e 7 a domicilio) e 37 in dialisi peritoneale (34 a domicilio e 3 in ospedale), per un totale di 207, che hanno già quasi saturato i quattro turni settimanali diurni disponibili e quello notturno (già portato a 25 pazienti e difficilmente aumentabile) Dal 2006 è attiva una convenzione per i pazienti nefrologici ricoverati negli Ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia effettuata dai medici della S.C. Nefrologia e Dialisi. I pazienti sono stati presi in carico presso il P.O. San Giovanni Bosco, per necessità dialitiche legate alla fase acuta della malattia, o sono stati gestiti presso la Rianimazione del Maria Vittoria nel caso di malati “acuti” non trasportabili. Per i dializzati cronici dell’area afferente all’ASL 3 (circa 210.000 abitanti, in rapida espansione per l’intensa riconversione urbana di quell’area) l’attuale riferimento è il centro dialisi dell’Ospedale Mauriziano, che dispone di 27 posti di dialisi, per un totale di circa 160 pazienti dializzati provenienti dalla ASL3 e in parte dell’ASL1, e quello del Martini Nuovo. Le persone che attualmente dializzano in questi due ospedali dovrebbero probabilmente continuare a farlo, almeno per tutto il tempo che avranno necessità di dialisi. Tuttavia i dati epidemiologici prospettano un aumento dei casi dell’ordine di circa 30 pazienti/anno, che dovranno trovare risposte assistenziali da parte dell’ASL 3.

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Per prevedere uno sbocco ai futuri pazienti dell’ASL 4 non più dializzabili per esaurimento dei posti disponibili presso l’Ospedale San Giovanni Bosco e a quelli dell’ASL3, che non potranno o non vorranno più far riferimento al Mauriziano, sarebbe opportuno prevedere l’allestimento di un nuovo centro ad assistenza limitata insistente nell’area della ASL 3. La possibile ubicazione di questo futuro centro potrebbe essere all’interno dell’area del Presidio Ospedaliero Amedeo di Savoia. Il centro potrebbe prevedere un ambulatorio polifunzionale per le necessità nefrologiche della zona (pazienti ipertesi, diabetici, con insufficienza renale cronica avanzata, calcolosi renale, immunopatologia renale, follow-up post ricovero, ecografia renale, ecc.). Il centro dovrebbe essere destinato a pazienti idonei alla dialisi autogestita, almeno parziale, con minor necessità di supporto infermieristico (rapporto infermieri/pazienti 1 a 4) e senza presenza del medico, residenti nelle aree delle ASL 3 e 4, ma anche a quelli non idonei alla dialisi autogestita residenti in zona, che già attualmente hanno difficoltà a recarsi al Mauriziano o al Martini, e che potrebbero essere inseriti in turni assistiti, con presenza del medico e rapporto infermiere/pazienti di 1 a 3. Proprio per garantire le necessità dialitiche delle due ASL nel medio-lungo termine (almeno 20 anni) e rendere economicamente vantaggioso l’investimento di risorse, si ritiene che il centro debba avere dimensioni adeguate a coprire tutte le prevedibili necessità. In questo modo il centro potrebbe a regime gestire sino a un massimo di 90-100 pazienti su quattro turni settimanali (due nei giorni dispari, mattino e pomeriggio, e due nei giorni pari). Ipotizzando 90 pazienti in carico in dialisi trisettimanale (circa 150 dialisi all’anno per paziente, equivalenti a circa 13500 trattamenti/anno), per il 75% in dialisi standard con bicarbonato e per il 25% in trattamento convettivo, come da indicazioni regionali, la spesa annua del service per materiali di consumo + uso delle attrezzature potrebbe essere (secondo i prezzi di gara del San Giovanni Bosco) di circa 1.000.000 euro. A regime dovrebbero essere previsti 3-4 medici (a seconda del livello di assistenza fornito ai pazienti del centro), che sarebbero in carico al San Giovanni Bosco, e 24-28 infermieri + 8 OS a regime). L’apertura del nuovo centro richiederà inoltre il potenziamento dell’attività di chirurgia vascolare per gli accessi per l’emodialisi, con un impatto di almeno 2 accessi vascolari alla settimana, comprese le revisioni. Programma per trattamento dei pazienti acuti dell’ASL 3 e dell’ASL 4 L’attività dialitica svolta nel 2006 è stata caratterizzata da un progressivo aumento del numero di pazienti affetti da insufficienza renale acuta ricoverati sia nel Reparto di Nefrologia, sia altrove, soprattutto in Rianimazione, Unità Coronarica e Medicina d'Urgenza. Questo ha richiesto una riorganizzazione della gestione di questi pazienti, in base alle indicazioni prescritte dalla Linee Guida internazionali, ma anche all'esperienza clinica e tecnica dialitica acquisite in questi anni. Nel 2005 sono stati effettuati 1528 trattamenti dialitici per pazienti afferenti ai vari reparti d'emergenza (Rianimazione, Unità Coronarica, Medicina d'Urgenza, DEA, Chirurgia d'Urgenza, Nefrologia), nel 2006 tale attività è stata incrementata del 8.3% (1655 trattamenti in totale per 273 pazienti, di cui 1176 intermittenti, 418 continui, 61 CPFA) E’ stata perfezionata la collaborazione con i Rianimatori e con i Cardiologi per quanto riguarda nuove indicazioni a trattamenti dialitici specifici volti a ridurre mortalità e morbilità dei pazienti. Il futuro accorpamento tra le due ASL richiederà un notevole sforzo organizzativo per far fronte a tutte le necessità dialitiche di una ASL di circa 200.000 abitanti. Il modello organizzativo dovrebbe essere lo stesso attuato presso l’ASL 4. Sarà pertanto indispensabile organizzare corsi di addestramento e di aggiornamento inter-aziendali.

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Un ulteriore sviluppo potrebbe essere quello di una rete informatica in grado collegare la Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi con i reparti di Area Critica del Maria Vittoria, al fine di permettere un monitoraggio costante di tutte le attività Programma di espansione della dialisi peritoneale La de-ospedalizzazione del trattamento dialitico permette la riduzione dei costi legati all'esercizio della dialisi in regime ospedaliero. La riduzione dei costi è determinata da alcuni fattori già conosciuti e ben determinati che si ricordano.: • riduzione dei costi del personale in rapporto al numero dei pazienti: è necessario un rapporto

inferiore tra il numero dei pazienti e il numero degli infermieri dedicati (ad esempio il servizio di dialisi peritoneale permette un rapporto infermieri paziente che può arrivare a circa 70 pz. x 4 infermieri - rapporto 17.5 a 1 - come già verificatosi nel corso del 2001.)

• riduzione dell'impegno di strutture fisiche: il paziente dializza a domicilio e, a parte una minima struttura di appoggio per addestramento, emergenze e problemi logistiche, la dialisi eseguita in ospedale è ridotta ai minimi termini (circa 370 trattamenti ospedalieri vs circa 13700 trattamenti domiciliari/anno nel corso del 2006)

• minor spesa farmaceutica: il trattamento dialitico peritoneale non richiede l'eparinizzazione del paziente, riducendo la possibilità di verificarsi di microemorragie; inoltre non si verifica sequestro, pur minimo ma continuativo, di emazie nel circuito dialisi. L'assenza di questi elementi permette una drastica riduzione del consumo di eritropoietina. (calcolare consumo medio e fare confronto)

• minor costo del trattamento: la maggior parte dei pazienti in trattamento dialitico peritoneale (numero e %) effettua il trattamento CAPD a 3 cambi che prevede bassissimi costi relativi al consumo di materiale. Il trattamento automatizzato (solo il 20.7% dei trattamenti peritoneali domiciliari nel corso del 2006) è solo di poco più costoso rispetto al trattamento emodialitico ospedaliero meno costoso (bicarbonato dialisi standard) (mettere costo trattamenti su base annuale)

• minor spesa per la confezione dell'accesso per dialisi e della diagnostica relativa (il posizionamento del catetere peritoneale avviene nella larga maggioranza dei casi con un semplice intervento chirurgico in anestesia locale, il catetere peritoneale di per se ha costi minimi rispetto ad altri dispositivi per accesso dialitico). Non vi sono costi di diagnostica radiologica interventistica.

• quasi assenza della spesa relativa all'effettuazione dei trasporti da e per il centro dialisi dei pazienti con scarsa autonomia.

Negli ultimi anni la tipologia sociale della popolazione afferente alla nostra ASL si è modificata in termini di verosimile maggior disagio sociale, con l'incremento di cittadini extracomunitari residenti in Italia e con un invecchiamento complessivo della popolazione autoctona. Questo ha reso più difficile il ricorso alle metodiche dialitiche extraospedaliere con un'oggettiva difficoltà a inserire i pazienti in un regime dialitico domiciliare, pur assistendo a un miglioramento progressivo dei risultati della metodica con una riduzione sia dell'incidenza relativa di infezioni (principale complicanza) sia una riduzione dei giorni di ricovero pz/anno. La stretta integrazione delle strutture dedicate alla dialisi domiciliare (per lo più peritoneale) con l'ambulatorio di insufficienza renale cronica terminale (che gestisce i pazienti con severa insufficienza renale ad evoluzione terminale) con la completa sintesi del personale infermieristico e medico dedicato e l'iniziale avvio della collaborazione con il nuovo servizio di psicologia clinica aziendale, sembra dimostrarsi assai efficace nel valorizzare, nella accettazione dei pazienti, la metodica dialitica domiciliare, ferme restando le difficoltà oggettive di cui sopra e l'incremento del carico di lavoro per il personale dedicato. Nel breve periodo, a fronte dell’accorpamento, in considerazione della severa situazione di sovraffollamento della struttura dedicata all'emodialisi ospedaliera, il ricorso alla dialisi domiciliare, prevalentemente peritoneale, appare l'unico mezzo per ridurre il ricorso all'effettuazione di dialisi ospedaliere in convenzione presso altri Centri e incidere drasticamente sulla quota di rimborso prevista da parte di questa ASL verso l'esterno. Per le sue caratteristiche intrinseche di flessibilità è altresi la tipologia di servizio più adatta ad assorbire l'incremento dei nuovi ingressi in dialisi, legato

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all'attribuzione di una nuova area di competenza dialitica, permettendo nel frattempo l’elaborazione e l’allestimento di nuove strategie operative relative alla strutture emodialitica ospedaliera. A questo proposito ci si propone di organizzare con le strutture territoriali dell’attuale ASL 3 una diversa e più attenta sorveglianza dell’insufficienza renale cronica severa ad evoluzione terminale con il proposito di riportare l’esperienza maturata presso questo servizio nel favorire la motivazione dei pazienti e l’applicazione delle metodiche dialitiche domiciliari, con particolare riguardo alla dialisi peritoneale.

1.23.2 Hospice/Cure Palliative/ Terapia Antalgica Nei prossimi anni verrà realizzato presso il padiglione Birago di Vische sito nel comprensorio ospedaliero Amedeo di Savoia un Hospice, servizio che sarà di riferimento per tutto il territorio della nuova ASL unificata. La struttura semplice “Cure Palliative” costituita nell’ASL 3 dovrà riorientare le proprie attività e funzioni anche verso i cittadini dell’ASL 4 e svolgere in specifico per entrambe le Aziende:

attività medico-specialistiche nei confronti dei pazienti in carico ai MMG nell’ambito della tipologia assistenziale ADI nonché consulenze specialistiche domiciliari richieste dai MMG per pazienti in cura;

attività valutativa per rilevare l’appropriatezza del ricovero in Hospice, di concerto con i MMG e la relativa autorizzazione su delega dei Direttori di Distretto;

collaborazione nei percorsi formativi e di aggiornamento proposti dai MMG e dagli infermieri; promuovere l’addestramento di tecniche e metodologie per la palliazione proprie della

professione infermieristica e supervisione dei percorsi assistenziali/infermieristici rivolta prioritariamente al personale infermieristico della struttura interaziendale “Cure Domiciliari”;

promuovere la definizione di protocolli e procedure che, nell’ottica della multiprofessionalità necessaria per raggiungere l’obiettivo di cura ottimale per i pazienti in cure palliative, coinvolga competenze professionali di professionisti psicologi, psichiatri, farmacisti, nutrizionisti e assistenti sociali e altri specialisti le cui competenze siano ritenute necessarie;

Si renderà contemporaneamente necessario prevedere l’istituzione la Struttura Semplice Terapia antalgica ospedale - territorio che svolgerà le proprie attività in ambito ospedaliero, relativamente al Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco e sul territorio verso i cittadini delle AA.SS.LL.3-4 con il compito di garantire:

attività specialistica ambulatoriale; attività algologia di tipo invasivo per pazienti ambulatoriali e ricoverati, comprensiva di attività

di posizionamento di cannule venose centrali; attività di consulenza intraospedaliera per pazienti degenti; attività di consulenza specialistica domiciliare; collaborazione nei percorsi formativi e di e di aggiornamento proposti dai medici di MMG e

dagli infermieri; promozione dell’addestramento a tecniche e metodologie per la terapia antalgica proprie della

professione infermieristica e supervisione dei percorsi assistenziali infermieristici; promozione della definizione di protocolli e procedure nell’ottica della collaborazione

interdisciplinare per raggiungere l’obiettivo di cura ottimale per i pazienti algologici collaborazione nella costituzione della rete algologia tra specialisti afferenti ai presidi che

insistono sul territorio delle attuali AA.SS.LL. 3-4 anche con l’obiettivo di garantire l’attività anche in urgenza.

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1.24 Sviluppo di iniziative atte ad agevolare l’accesso del cittadino ed a aumentare l’utilizzo di strutture / attrezzature

- Attività ospedaliera – ricoveri di area chirurgica Al punto 1.16 del documento sono stati presentati i progetti di maggior utilizzo delle Sale Operatorie dei presidi ospedalieri San Giovanni Bosco e Maria Vittoria. - Attività assistenza territoriale E’ in corso di attivazione la sperimentazione di Cure Primarie a carico dei MMG delle AA.SS.LL. 3 e 4: in tale ambito e sedi si porteranno a più diretto contatto dei cittadini alcune attività amministrative (sportello informazioni, rilascio certificazioni, domande invalidità ecc.) prevedendo un distaccamento amministrativo periferico negli ambulatori dei medici di Cure Primarie ovvero demandando la funzione di prenotazione al personale amministrativo di studio dei MMG (vedere punti 1.7 e 1.9). Qualora la funzione di call center SOVRA CUP venisse completamente accentrata a livello cittadino, si recupererebbero 2,5 unità amministrative (una unità dell’attuale teleCUP dalle 08,00 alle 10,00 dei giorni lavorativi che si occupa dell’accettazione degli esami ematologici presso il Poliambulatorio di via Pacchiotti). La riconversione del personale di sportello sarebbe talmente esiguo da rilevarsi ininfluente sulla gestione globale delle postazioni CUP, tenendo anche conto della progressiva riduzione di personale amministrativo destinato ad attività territoriali dovuta a pensionamenti, trasferimenti, previsti nel corso del biennio 2007-2008. Non essendo quindi possibile con le risorse attuali e tenendo conto del dovuto contenimento dei costi del personale, implementare ulteriormente l’orario di apertura degli sportelli, potrebbe essere ipotizzabile organizzare il servizio accettazione /prenotazione/accoglienza in service, riconvertendo le unità di personale dipendente residue in altre attività amministrative, in tal caso si può prevedere un arco di attività giornaliera e settimanale più ampio dell’attuale.

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Assistenza farmaceutica territoriale, integrativa e protesica 2.1 Identificazione delle iniziative che si intendono adottare sia sul versante della spesa ovunque sostenuta (ovvero comprendendo il costo per la distribuzione diretta) sia sullo sviluppo della distribuzione diretta da sviluppare, ove non ancora previsto, anche per gli ospiti anziani non autosufficienti di RSA e RAF, ai sensi delle indicazioni contenute nella dgr 30 marzo 2005, n. 17-15226 “Il nuovo modello integrato di assistenza residenziale socio sanitaria a favore delle persone anziane non autosufficienti”

Il processo di miglioramento dell’appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche è stato già avviato da anni nelle ASL3 e 4. Si è lavorato attraverso progetti condivisi con i medici prescrittori ed obiettivi mirati, così come meglio illustrato al punto 1.6 per i MMG e i PLS, e al punto 2.26 per i medici specialisti. Altre iniziative intraprese comprendono, oltre all’implementazione di un flusso informativo costante sulla prescrivibilità dei farmaci a carico del SSN e di informazione indipendente per tutti i medici prescrittori, sia convenzionati sia dipendenti, l’ implementazione della distribuzione diretta di farmaci e presidi (vedi i punti 2.25 e 2.28) e la promozione, fin dal 2001, dell’uso dei farmaci generici ora denominati equivalenti (vedi punto 2.27).

2.1.1 Riorganizzazione ed implementazione della distribuzione diretta di farmaci PHT La distribuzione diretta dei farmaci, già in atto in entrambe le AASSLL, viene effettuata in due sedi in ASL4 e in una sede in ASL 3 ed è stata svolta in modo preminente da farmacisti borsisti. Nella ASL 3 è stato inoltre avviato nel 2005 un progetto di consegna a domicilio di farmaci a cittadini particolarmente fragili. Nel primo semestre 2007 sono stati 130 i pazienti ad aver usufruito di questo servizio Tale attività è stata incrementata negli anni anche attraverso l’opera di sensibilizzazione dei medici di famiglia (MMG), invitati ad informare i loro assistiti della possibilità di usufruire di tale servizio, che apprezzato dai più ha comportato la fidelizzazione di un numero via via crescente di pazienti. A titolo esemplificativo,considerando i soli farmaci classificati come PHT, sia a duplice via sia ad esclusiva distribuzione delle ASR ai sensi della DGR 37-13371 del 13/09/2004, le due sedi ASL 4 hanno gestito in fornitura diretta 1711 pazienti nel 1°semestre 2007(+ 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) .Tenuto conto che ogni fornitura copre un periodo di 2 mesi di terapia, si stima che il numero di passaggi in un anno sia di almeno 5.000 . Nel I semestre 2007 la distribuzione diretta dei soli farmaci PHT ha portato ad un risparmio netto per la sola ASL 4 di circa 470.000 euro su 2.125.000 euro di presunto rimborso alle Farmacie Convenzionate , con risparmio stimato di almeno 900.000 euro/ anno. Le due sedi,inoltre distribuiscono direttamente ai pazienti anche farmaci di classe HOsp2, farmaci per malattie rare, farmaci ai sensi della Legge 648, farmaci esteri. In totale, i pazienti gestiti nel solo 2° trimestre 2007 sono stati 1.217 per un numero di 1822 passaggi in tre mesi nelle due strutture. La spesa sostenuta complessivamente per le suddette categorie di farmaci è stata di 2.561.000 euro nel 1 semestre 2007 e si stima di circa 5 milioni di euro / anno. Per quanto riguarda la ASL 3 nel I semestre 2007 la distribuzione diretta dei farmaci, sia a duplice via sia ad esclusiva distribuzione delle ASR, ha comportato un risparmio di circa 600.000,00 euro che, proiettati sull’intero anno, raggiungeranno 1.200.000,00 di euro. Complessivamente i pazienti che hanno usufruito della distribuzione diretta dei farmaci in tale periodo sono stati 1255 con oltre 3600 passaggi Tale attività è stata possibile grazie al supporto di personale farmacista borsista che ha lavorato in questo settore, oltre a realizzare il progetto regionale a cui era stato assegnato. In particolare nei due Servizi Farmaceutici sono stati impiegati 5 farmacisti borsisti: si ritiene necessaria l’acquisizione di 2 Farmacisti a tempo pieno per garantire correttamente lo svolgimento dell’attività per due sedi dell’ASL4

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Anche per la ASL 3 tale attività è stata realizzabile grazie a due farmacisti borsisti che, oltre ad occuparsi del progetto regionale, hanno lavorato in tale ambito; pertanto è indispensabile per continuare e garantire la distribuzione diretta dei farmaci che i due farmacisti possano essere impiegati a tempo pieno presso sede distributiva dell’ASL. Inoltre potrebbero essere implementate le seguenti attività per entrambe le ASL: -l’attività di informazione data al paziente, -la comunicazione/ collaborazione con medici specialisti e MMG -il controllo dell’attività svolta (tabulati File F e collegamento File F con il programma di gestione del magazzino della Farmacia); -lo studio della normativa relativa alle nuove autorizzazioni alle immissioni in commercio, alle modifiche e ai ritiri dei medicinali distribuiti o di prossima distribuzione: -gestione di farmaci off-label ai sensi della Nota della Regione Piemonte del 21/05/07 prot. 7380/29. -i rapporti con il Ministero della Salute per quanto riguarda i farmaci distribuiti sottoposti a monitoraggio ministeriale, alla Legge 648/96 e i farmaci esteri.

2.1.2 La distribuzione di ossigeno liquido Per l’ossigeno liquido in distribuzione diretta e consegna a domicilio risultano per l’ASL 4 i seguenti dati di spesa:

1° semestre circa € 121.000,00 (contro un presunto rimborso alle farmacie convenzionate di circa € 619.000 )

Il risparmio netto per la sola l’ASL4 (grazie al prezzo ottenuto tramite la gara d’appalto del servizio e la decisione di rendere tale servizio esclusiva ASL da parte della Regione nel 2006) è stato di circa € 498.000 , stimabile in un risparmio di quasi 1 milione di euro/anno.

Per la ASL 3 i dati riguardanti la distribuzione diretta dell’ossigeno sono i seguenti: 1° semestre 2007 circa 198.000,00 contro un presunto rimborso alle farmacie convenzionate di circa 783.496,00. Il risparmio netto per la ASL 3 è stato in un semestre di euro:585.496

OBIETTIVO Riorganizzazione ed implementazione della distribuzione diretta incalendario 2007 2008 2009 2010

azioni

Acquisizione di personale dipendente ai sensi del

Protocollo regionale sulle politiche di assunzione. Maggiore informazione agli

specialisti e ai MMG. Maggiore presa in carico di pazienti e miglioramento del percorso clinico-terapeutico

Mantenimento

Mantenimento

Indicatori Risparmio realizzato sui

farmaci in %

valutazione Risparmio realizzato sui farmaci > 20%

ricaduta economica

personale precario a tempo parziale:

-5 Farmacisti borsisti nella ASL4, dei quali 3

disponibili per aver aderito ai 3 progetti regionali di farmaco-

vigilanza 2007

- 2 farmacisti borsisti per la ASL 3

Risorse umane da mettere a disposizione :

passaggio a tempo determinato del personale

precario: 2 Farmacisti per la ASL4 ( 1 per la Farmacia Ospedaliera ed 1 per il Servizio Farmaceutico

Territoriale). 2 farmacisti per la ASL 3 (farmacia ospedaliera)

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2.1.3 Implementazione della distribuzione diretta di farmaci alle RSA, RAF e RA convenzionate ai sensi della DGR 30/03/2005 n. 17-15226

La distribuzione diretta alle RSA è già attiva per le RSA a gestione diretta delle AASSLL ed anche per alcune RSA convenzionate insistenti sul territorio aziendale .Nell’anno 2008 si potrebbe completare la fornitura per le RSA convenzionate ed avviare la distribuzione nelle RAF e nelle RA. In tale ambito, di particolare rilevanza per il volume di distribuzione è l’attività svolta a favore dell’Istituto “Piccola casa della Divina Provvidenza” (Cottolengo). Oltre a contenere la spesa farmaceutica, grazie al risparmio realizzato per l’ASL, si otterrebbe inoltre il pieno rispetto della DGR n. 17-15226 del 30/03/2005, Allegato 1 e della successiva Nota della Regione Piemonte del 30/01/2007 prot. 902/28.1 relativa alla fornitura dei farmaci e del materiale sanitario agli ospiti delle RSA e RAF del territorio dell’ASL 3 e 4. L’obiettivo prefissato deve essere raggiunto nel corso di 6 mesi dopo che sono state messe a disposizione le risorse umane al Servizio Farmaceutico Ospedaliero.

OBIETTIVO Implementazione delle distribuzione diretta di farmaci alle RSA, RAF e RA convenzionate ai sensi della DGR 30/03/2005 n. 17-15226

calendario 2007 2008 2009 2010

Azioni

Organizzazione della distribuzione dei farmaci e del materiale sanitario per almeno il 70% degli

utenti delle RAF e delle RA( Entro 3 mesi dall’approvazione del progetto).

Dotazione alle RAF e alle RA della strumentazione per registrare il file F. (Da

concordare con le Direzioni di Distretto, con le RAF e le RA, e con il CED).

Implementazione della gara di trasporto dei farmaci (da concordare con il Provveditorato),

messa a disposizione delle risorse umane, formazione dei Medici prescrittori e consegna documentazione necessaria: PTA, …. (Entro

l’avvio dell’attività) Avvio dell’attività di distribuzione

Controllo delle richieste nominali e motivate (All’avvio delle attività).

Elaborazioni di reports di consumi. (Dopo 3 mesi dall’avvio dell’attività)

Rimodulazione dei preventivi dei fabbisogni dei farmaci e dei materiali erogati e Ispezioni

periodiche delle RAF e della RA (Dopo 6 mesi dall’avvio dell’attività)

Adeguamento del PTA bisogni degli Utenti (Dopo 1 anno dall’avvio dell’attività)

Distribuzione di

farmaci e materiale sanitario al 100%

degli utenti

delle RAF e RA che aderiscon

o al progetto.

Mantenimento

Indicatori % Risparmio realizzato sui farmaci mantenimento

mantenimento

valutazione Risparmio realizzato sui farmaci> 20%

Ricaduta economica

Risorse umane da mettere a disposizione : 1 Farmacista a tempo parziale per 20 ore alla

settimana, 1 Amministrativo a tempo pieno, 1 Magazziniere a tempo parziale (circa 6 ore alla

settimana) per la farmacia della ASL4. 1 farmacista a tempo parziale per 20 ore alla settimana, 1 Amministrativo a tempo pieno, 1

Magazziniere a tempo parziale (circa 6 ore alla settimana per la farmacia della ASL 3

mantenimento

mantenimento

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87

2.2 Avvio delle attività della Commissione per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva dei medici delle ASR e per la promozione della continuità assistenziale previste con D.G.R. 76-4318 del 13/11/06

Fin dall’anno 2003 è stata costituita nella ASL4 una Commissione (Delibera 1046/2003/US.DG del 27/10/2003), che ha integrato il lavoro già svolto dalle apposite Commissioni in ambito distrettuale (vedi anche punto 1.6), migliorando la comunicazione tra medici di famiglia e specialisti e perseguendo i comuni obiettivi di sensibilizzare tutti medici prescrittori al rispetto delle norme che regolano la prescrizione dei farmaci a carico SSN, ai sensi della Legge 425/96, migliorare l’appropriatezza prescrittiva e la continuità terapeutica ospedale-territorio . Con Delibera n. 153/2007/AFT del 22/02/2007 è stata costituita, ai sensi della D.G.R. 76-4318 del 13/11/06, la Commissione Farmaceutica Interna che sostituisce la precedente. Pertanto nel 2007 è iniziato per l’ASL4 un nuovo percorso in continuità con il lavoro della precedente commissione, ma in linea sia con gli obiettivi della D.G.R. suddetta sia con i progetti regionali di farmacovigilanza. Presso l’ ASL3, la Commissione farmaceutica per il miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva dei medici delle Asr è stata istituita come da D.G.R. 76-4318 del 13.11.2006. Essa si affianca a quelle distrettuali istituite ai sensi dei diversi DPR della convenzione della Medicina Generale e Pediatria di Libera Scelta, integrando la propria attività di controllo e monitoraggio con quella, altrettanto indispensabile, di informazione/formazione

2.2.1 Monitoraggio delle richieste motivate e delle richieste off-label, previste dalla Nota Aziendale del 3 aprile 2007 prot. 195/DIP, con personale farmacista attualmente precario

calendario 2007 2008 2009 2010

azioni

ASL4 e ASL3: Attività della Farmacia Ospedaliera: Controllo delle richieste

che pervengono dai reparti; Monitoraggio delle richieste

motivate; Monitoraggio delle richieste

off-label; Elaborazione dei dati e

presentazione alla Commissione per l’appropriatezza.

ASL 3: Attività del servizio Farmaceutico territoriale e

ospedaliero:incontri informativi con i Medici

dipendenti monitoraggio sui consigli terapeutici presenti nelle lettere di dimissione sia

attraverso le segnalazioni dei Medici di Medicina

Generale che attraverso un controllo dirette delle

stesse Elaborazione dei dati e

presentazione alla Commissione per l’appropriatezza.

ASL 4 e ASL3: Attività della Farmacia Ospedaliera:

Controllo delle richieste che pervengono dai reparti;

Monitoraggio delle richieste motivate;

Monitoraggio delle richieste off-label;

Elaborazione dei dati e presentazione alla Commissione per l’appropriatezza.

Maggiore collaborazione tra farmacia e specialisti (del S.

Giovanni Bosco, Gradenigo e Cottolengo)

Aggiornamento del PTA.

ASL 3: Attività del servizio Farmaceutico territoriale e

ospedaliero: monitoraggio sui consigli

terapeutici presenti nelle lettere di dimissione sia attraverso le

segnalazioni dei Medici di Medicina Generale che

attraverso un controllo dirette delle stesse

Elaborazione dei dati e

Manteni

mento

Manteni

mento

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presentazione alla Commissione per l’appropriatezza.

indicatori

Monitoraggio dell’appropriatezza

prescrittiva e del percorso clinico-terapeutico del

paziente

Monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva e del percorso clinico-terapeutico

del paziente. Risparmio sui farmaci

acquistati.

valutazione

Monitoraggio dell’appropriatezza

prescrittiva e del percorso clinico-terapeutico del

paziente

Monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva e del percorso clinico-terapeutico

del paziente. Risparmio sui farmaci

acquistati.

ricaduta economica

ASL 4: 1 farmacista precario a tempo parziale

presso la Farmacia Ospedaliera (lo stesso del

punto 1.25) ASL 3: 1 farmacista precario presso la

Farmacia Ospedaliera (lo stesso del punto 1.25) 1 farmacista precario presso la Farmacia

Territoriale

ASL 4: Risorse umane da mettere a disposizione :

passaggio a tempo determinato di 1 Farmacista precario per la

Farmacia Ospedaliera (lo stesso previsto per il punto 1.

25).

ASL 3 Risorse umane da mettere a disposizione :

passaggio a tempo determinato di 2 Farmacisti precari uno per

la Farmacia Ospedaliera (lo stesso previsto per il punto 1.

25) l’altro per la Farmacia Territoriale.

2.2.2 Monitoraggio delle lettere di dimissione ospedaliere, con la collaborazione dei medici dei Distretti e del personale farmacista attualmente precario.

Già dal 2004 vengono regolarmente monitorate presso il Servizio Farmaceutico Territoriale dell’ASL4, con la collaborazione di alcuni medici di distretto e farmacisti precari, le lettere di dimissione dell’Ospedale San Giovanni Bosco. Il lavoro è concentrato su alcuni mesi campione/anno, al fine di monitorare la qualità dell’informazione che arriva al medico di famiglia ed alcuni indicatori di appropriatezza prescrittiva, oggetto di obiettivi concordati ed assegnati dalla Direzione ai Reparti. Nel 2006 sono state analizzate le lettere di dimissione provenienti dai 16 reparti dell’Ospedale San Giovanni Bosco, di cui n. 8 afferenti al Dipartimento di Medicina, n. 7 afferenti al Dipartimento di Chirurgia e n. 1 al Dipartimento di Salute Mentale. I dati monitorati sono relativi a tre mesi campione (maggio, giugno e dicembre 2006) per un numero totale di 1.274 lettere di dimissione analizzate (circa 80% delle pervenute). Per il 2007 sono già state analizzate più dell’ 80% delle lettere pervenute del 1 mese campione (marzo 2007) in linea con il progetto regionale di farmacovigilanza area appropriatezza. Pertanto si ritiene di poter portare avanti il monitoraggio con obiettivi via aggiornati e migliorativi rispetto ai risultati già raggiunti l’anno precedente fino al 2010. Il Servizio Farmaceutico Territoriale della ASL 3 ha iniziato nel 2001, con la collaborazione dei Medici di Medicina Generale e i direttori di Distretto, a monitorare i consigli terapeutici inappropriati, rilasciati in occasione di visite ambulatoriali o nelle lettere di dimissione, con conseguente intervento diretto nei confronti non solo di specialisti della propria Azienda, ma anche di altre. Aziende. Questa attività ha comportato una notevole riduzione dei suggerimenti inappropriati, in particolare da parte delle strutture ospedaliere della ASL 3, con ricadute economiche positive.

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89

Oltre 900 lettere di dimissione sono state inoltre esaminate da marzo a giugno 2007 in seguito al progetto regionale sull’appropriatezza prescrittiva dal farmacista borsista.

calendario 2007 2008 2009 2010

Azioni

ASL 4:Attività del Servizio Farmaceutico Territoriale: Monitoraggio delle lettere di dimissione che provengono dal 100% dei reparti per 3 mesi

campione; inserimento dei dati individuati quali indicatori di

qualità ed appropriatezza in apposita griglia; Elaborazione ed analisi dei dati e presentazione

degli stessi alla Commissione per l’Appropriatezza Prescrittiva

Predisposizione di report di ritorno per tutti i reparti coinvolti in funzione di:

- appropriatezza prescrittiva di alcuni gruppi di farmaci: es anti-ipertensivi, IPP, … ;

- obiettivi specifici assegnati dalla Direzione ASL 3: Attività svolta dal Servizio Farmaceutico

Ospedaliero: idem come sopra

Mantenimento Manteni

mento

Manteni

mento

Indicatori

n. lettere di dimissione analizzate % di indicazione della fascia di rimborsabilità SSN

del farmaco consigliato, % farmaci indicati come principio attivo, …

valutazione

n. di lettere di dimissione analizzate > 1.200 indicazione del farmaco come principio attivo ≥ 80%

indicazione della fascia prescrittiva ≥80% appropriatezza prescrittiva e percorso clinico-

terapeutico del paziente. qualità della comunicazione da specialista a medico

di famiglia.

Ricaduta economica

ASL 4: 1 Farmacista precario per il Servizio Farmaceutico Territoriale ASL4 assegnato a seguito dell’adesione ai progetto regionale

sull’appropriatezza prescrittiva ASL 3:

1 Farmacista precario per il Servizio di Farmacia Ospedaliera assegnato a seguito dell’adesione al progetto regionale sull’appropriatezza prescrittiva

ASL 4 Risorse umane da mettere a

disposizione : passaggio a

tempo determinato di 1 Farmacista precario per il

Servizio Farmaceutico

Territoriale ASL4 (lo stesso

previsto per il punto 25).

Per la ASL 3: passaggio a

tempo determinato di 1 Farmacista precario per il

servizio di Farmacia

Ospedaliera (lo stesso del punto 1.25)

Page 90: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

90

2.3 Adozione di iniziative necessarie a sviluppare la prescrizione e l’utilizzazione di farmaci equivalenti

Nelle ASL 3 e 4 fin dall’anno 2001, Il Servizio Farmaceutico Territoriale effettua il monitoraggio dei farmaci generici, ora denominati equivalenti o a brevetto scaduto, e conduce (in collaborazione con altri servizi ed i distretti) progetti ed interventi mirati ad incentivare la prescrizione di tali farmaci, sensibilizzando medici, farmacisti e cittadini. Sono stati organizzati incontri ad hoc ed è stato prodotto materiale informativo per i cittadini coinvolgendo medici e farmacisti (poster sui generici, interventi sulla popolazione). Attraverso il normale flusso informativo sui farmaci, viene segnalata ai medici la disponibilità di nuovi equivalenti, man mano che questi si rendono disponibili (es. sinvastatina, ciprofloxacina e pergolide dall’aprile 2007). Tutti i medici prescrittori (MMG, PLS, Specialisti dipendenti e convenzionati) ricevono inoltre semestralmente un Prontuario Commentato, con particolare segnalazione sui farmaci equivalenti (anche in versione on-line denominata TERAP, con aggiornamento mensile, dall’autunno 2006). I dati relativi alla prescrizione di equivalenti, monitorati trimestralmente per MMG, equipe, Distretto, ASL, reparto, vengono inviati alle Direzioni di Distretto e al Controllo di Gestione, in relazione a specifici obiettivi aziendali. Dati personalizzati vengono inviati inoltre alla Commissione per l’appropriatezza prescrittiva interessata oltre che alle equipe dei MMG ed ai reparti per consentire l’auto-valutazione favorendo il raggiungimento dell’obiettivo. Per il 2008 gli obiettivi assegnati nel 2007 potrebbero essere migliorati, mantenendo un flusso costante sia informativo sia di analisi e discussione dei dati a tutti i livelli. Una adeguata attenzione al problema potrebbe essere portata anche in sede di Commissione per il Prontuario Terapeutico Aziendale che deve essere adeguato agli stessi obiettivi.

Tempistica 2007 2008 2009 2010

Azioni

ASL 3 e 4 Assistenza Farmaceutica

Territoriale :Approvazione progetto in UCAD nell’ambito del

progetto generale su appropriatezza

prescrittiva (vedi punto 1.6)

Presentazione ai Referenti equipe ed

equipe. Discussione dei dati in equipe e con singoli

medici. Report trimestrali

Analogo percorso per gli specialisti con

assegnazione di obiettivo aziendale (vedi

punto 2.26).

Valutazione impatto anno precedente.

Eventuali azioni correttive causa nuove conoscenze

o normative. Reportistica aggiornata Discussione dei dati in equipe e con i singoli

medici Adeguamento del

Prontuario Terapeutico Aziendale all’obiettivo,

segnalando la presenza di equivalenti

Valutazione impatto anno precedente.

Eventuali azioni correttive.

Reportistica aggiornata

Discussione dei dati in equipe e

con i singoli medici.

Valutazione impatto anno precedente.

Eventuali azioni correttive.

Reportistica aggiornata

Discussione dei dati in equipe e

con i singoli medici.

Indicatori

ASL 3 e 4:% pezzi di equivalenti prescritti

% n. di DDD di equivalenti

% pezzi di equivalenti prescritti

% n. di DDD di equivalenti

Anno precedente

Anno precedente

Valutazione

ASL 3 e 4 % pezzi prescritti anno in corso >

% pezzi prescritti anno in corso > anno precedente mantenimento mantenimento

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30%

Impatto sulla spesa farmaceutica

% n. DDD prescritte > anno precedente

Impatto sulla spesa farmaceutica

Ricaduta economica

ASL 4: 1 farmacista precario del Servizio

Farmaceutico territoriale a tempo parziale da progetto regionale

farmacovigilanza area informazione indipendente

ASL 3: 1 farmacista precario del Servizio

Farmaceutico territoriale a tempo parziale da progetto regionale

farmacovigilanza area informazione indipendente

ASL 4: Passaggio a tempo determinato di un

farmacista precario a tempo parziale

ASL 3: Passaggio a

tempo determinato di un farmacista precario a

tempo parziale presso il servizio farmaceutico territoriale (lo stesso

previsto nel punto 2.26)

mantenimento mantenimento

2.4 – Incremento della distribuzione diretta degli ausili e delle protesi

E’ già attiva da anni (dal 5/02/2003) presso l’ASL4, a cura del Servizio di Assistenza Sanitaria

Territoriale Protesica e del Servizio Farmaceutico Territoriale, la distribuzione diretta degli ausili ad assorbenza per incontinenti la cui spesa nel corso del 2006 è stata di 232.559,48 euro, con un risparmio netto per l’ASL di circa 153.000 euro rispetto ad analoga fornitura ottenibile attraverso farmacie convenzionate o negozi autorizzati. Nel 1 semestre 2007 la spesa è stata di 143.782,75 euro (+38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) ed un risparmio netto per l’ASL di circa 110.000 euro. Tenuto conto che con l’applicazione dei prezzi della nuova gara, attiva da novembre 2006, i costi ASL sono ulteriormente diminuiti di circa il 9%, si stima un risparmio di almeno 220.000 euro /anno. Al 30/06/2007 i pazienti in carico al Servizio di distribuzione diretta domiciliare di presidi ad assorbenza risultano 1.032 (di cui 313 del Distretto 1 e 719 del Distretto2). Nel 2007 è stato assegnato ai servizi interessati un obiettivo che prevede l’implementazione della distribuzione diretta a domicilio dei pazienti delle medicazioni avanzate (per almeno 20 pazienti con costo annuo > 5.000 euro). Si prevede di portare tutti i pazienti con le stesse caratteristiche in distribuzione diretta nel 2008, non appena messo a disposizione il personale necessario alla gestione di tale Servizio. Per gli anni successivi si prevede il mantenimento dell’attività, che potrà coinvolgere altri presidi (es. materiale per colo urostomia, strisce per il monitoraggio della glicemia per diabetici, ecc.) Per quel che l’Assistenza Farmaceutica Territoriale dell’ASL3, la distribuzione diretta di ausili e presidi è attualmente limitata ai pannoloni presso le due RSA. Avviata a maggio del 2007, assicura la fornitura già al 100% degli ospiti residenti nella ASL 3. A partire dal mese di ottobre 2007 il Servizio Farmaceutico Territoriale dell’ASL3 in collaborazione con una équipe di MMG e con i diabetologi avvierà un progetto di fornitura a domicilio dei presidi per diabetici investendo una popolazione di circa 600 utenti e con un risparmio, al netto delle spese di trasporto, di circa il 25%, vale a dire di circa 50.000,00 euro . Nella ASL 3 sono circa 5000 i pazienti che fanno automonitoraggio glicemico, con una spesa di circa 1.600.000,00 euro; creando due punti distributivi nelle sedi distrettuali, con locali idonei, e prevedendo due operatori coordinati dal farmacista si potrebbero distribuire direttamente tali presidi, raggiungendo almeno il 50% della

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popolazione in tre anni, con un risparmio di circa 250.000,00 euro/anno. Tale attività si inserirebbe nell’ambito di un percorso terapeutico-assistenziale del paziente diabetico appositamente delineato.

2.4.1 Implementazione della distribuzione diretta delle medicazioni avanzate ai pazienti residenti presso l’ASL4

calendario 2007 2008 2009 2010

Azioni

ASL4:obiettivo comune assegnato a:

Servizio Farmaceutico Ospedaliero e Territoriale,

Servizio di Assistenza Sanitaria Territoriale

Protesica; distribuzione a 20 pazienti

con fornitura a costo > 5.000 euro /anno pro capite

di medicazione. ASL3:Attività Assistenza Farmaceutica Territoriale:

distribuzione ausili incontinenti ai pazienti RSA Avvio sperimentazione di fornitura domiciliare dei

presidi per diabetici

ASL4: obiettivo comune da assegnare a:

Servizio Farmaceutico Ospedaliero e Territoriale,

Servizio di Assistenza Sanitaria Territoriale Protesica;

per l’anno in corso deve coinvolgere almeno il 50% dei pazienti con fornitura a costo > 5.000 euro /anno pro capite di

medicazione. ASL 3: incremento del 20%

della fornitura diretta di presidi

ASL 4: Come l’anno

precedente coinvolgendo una %

maggiore di pazienti

ASL 3:

estendere la

distribuzione dei

presidi per incontinenti

e per diabetici

Mantenimento

Indicatori ASL 3 e 4 N pazienti gestiti;

% risparmio realizzato

ASL 3 e 4 % pazienti gestiti;

% risparmio realizzato

ASL 3 e 4 Come anno precedente

ASL 3 e 4 Come

anno preced

ente

valutazione

ASL 3 e 4 N. Pazienti gestiti > 20%

Risparmio realizzato > 20%

miglioramento del percorso

clinico-terapeutico dei pazienti

ASL 4 % Pazienti gestiti > 50% ASL 3 % Pazienti gestiti > 20%

Risparmio realizzato > 20%

Maggiore presa in carico di pazienti e miglioramento del percorso clinico-terapeutico

ASL 3 e 4 Come anno precedente

con migliorame

nto

ASL 3 e 4 Come

anno precedente con

miglioramento

Ricaduta economica

ASL 4 1 farmacista precario a tempo parziale

ASL 3 1 farmacista precario a tempo parziale

ASL 4 Risorse umane da mettere a disposizione :

1 Farmacista a tempo parziale (circa 20 ore alla settimana) ;

1 Amministrativo a tempo pieno. ASL 3 1 Farmacista a tempo

pieno 1 Amministrativo a tempo pieno.

n. 2 operatori tecnici a tempo pieno

ASL 3 e 4

manteniment

o

ASL 3 e

4

manteni

mento

2. 4.2 Incremento della dispensazione diretta di presidi. Presso l’ASL4 sono state attivate, dal 2005, le procedure per la dispensazione diretta di presidi-ausili oggetto di gara regionale. In particolare sono stati attivati accordi con i reparti di degenza dell’Ospedale San Giovanni Bosco ed il Servizio Assistenza Protesica che hanno portato ad

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un’univoca presa in carico del paziente in fase di dimissioni con necessità di utilizzo di presidi al domicilio. Sono stati attivati rapporti con i medici di medicina generale per pubblicizzare agli aventi diritto la possibilità di utilizzare il sistema della dispensazione diretta di presidi ed ausili. E’ stato attivato un nuovo programma informatizzato di registrazione delle attività di assistenza protesica; il sistema è andato completamente a regime con l’inizio dell’anno 2006. E’ stata avviata la sperimentazione che prevede la partecipazione alle attività di sportello dell’ufficio protesi di un operatore sanitario dedicato alla gestione delle autorizzazioni dei presidi dispensabili in forma diretta. In tal modo gli utenti possono avere chiare informazioni anche personalizzate rispetto ai bisogni dei pazienti. Il numero di presidi forniti direttamente dall’ASL nel corso degli anni 2005 e 2006 è stato di oltre il 90% rispetto alle forniture tramite ditta esterna. Per i prossimi anni si tenderà ad esportare tale sistema organizzativo anche sul territorio dell’attuale

SL 3, cercando di mantenere la percentuale attuale di fornitura diretta (>90%). A

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PARTE II – RIORDINO ATTIVITÀ

Riordino struttura organizzativa e dotazioni organiche 3.1 Attività Amministrative

3.1.1 Attività per uniformare i contratti Collettivi Integrativi Aziendali Particolarmente delicato e complesso appare il percorso per uniformare i Contratti Collettivi Integrativi Aziendali, di tutte e tre le aree contrattuali, in assenza di possibili margini di manovra sulle risorse afferenti ai fondi contrattuali. Le differenti retribuzioni relative alla parte variabile degli stipendi, in assenza di risorse dedicate, comporterebbe inevitabilmente, per una parte significativa dei dipendenti, una decurtazione delle retribuzioni. Ciò prefigurerebbe un periodo di conflittualità sindacale proprio nel momento maggiormente delicato del processo di accorpamento delle due aziende sanitarie. Per questo si ritiene di assoluto rilievo la necessità di finanziare adeguatamente i fondi contrattuali, al fine di equiparare i trattamenti economici dei dipendenti delle due ASL senza decurtazioni dello stipendio in godimento dei dipendenti stessi.

3.1.2 Nuova sede amministrativa c/o ex ospedale Luigi Einaudi e nuovi uffici in Via Botticelli

La necessità di avere una unica sede per la direzione generale e per gli uffici amministrativi e di staff collocata in modo strategico nel territorio della futura azienda sanitaria, già indicata nel PRR 2006, prevede un progetto di recupero e ristrutturazione del dismesso presidio Luigi Einaudi di Via Cigna dove si pensa di far confluire gli uffici oggi sparsi tra Strada dell’Arrivore, Amedeo di Savoia, Via Medail, Corso Svizzera 185 e Via Foligno. Il progetto è stato avviato così come previsto nel PRR 2006. E’ in corso la predisposizione del progetto preliminare per la ristrutturazione, propedeutico all’avvio della gara per la ricerca di un partner privato per la realizzazione dell’opera e la successiva gestione dei servizi di supporto alla struttura. L’Azienda è supportata nell’espletamento delle varie attività da FinPiemonte S.p.A.. Nelle more della realizzazione della nuova sede di via Cigna, l’azienda ha deciso di unificare entro il 2007 le principali funzioni amministrative riunendo i servizi Personale, Economico-Finanziario, Organizzazione e Sviluppo Risorse Umane, Provveditorato, Economato, Affari Generali ed alcuni uffici di Staff. A tale scopo sono stati presi in locazione alcuni uffici amministrativi adiacenti all’attuale sede dell’asl 4. In questo modo l’azienda disporrà di un polo amministrativo centrale, mentre i servizi tecnici resteranno presso i presidi sanitari S.G.Bosco e Maria Vittoria; la sede legale della nuova azienda sanitaria sarà presso la palazzina uffici dell’ospedale Amedeo di Savoia, dove verranno collocati alcuni uffici di staff; questa sede necessita di lavori di adeguamento e messa a norma. Questo consentirà da subito la gestione unitaria di tutte le attività amministrative delle asl accorpand d in particolare di tutti i processi di acquisizione delle risorse: personale, beni e servizi; questo processo, già avviato nel 2006 mediante l’espletamento di procedure di acquisto uniche per diversi settori, sarà completato con l’attivazione della nuova sede dei servizi amministrativi. Ciò consentirà anche il rilascio di alcuni immobili dell’Asl 3, ad esempio di quelli siti in corso Svizzera 185 i quali saranno resi disponibili e verranno ceduti nell’ambito dell’operazione che consentirà di finanziare la ristrutturazione del presidio Einaudi, ma soprattutto permetterà di concentrare servizi

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amministrativi attualmente dislocati su più sedi (C.so Svizzera 185, Via Foligno 14, strada dell’Arrivore, ospedale Amedeo di Savoia e via Medail). In questa prima fase rientra anche la decisione, già formalizzata, di unificare anche le procedure amministrative (regolamenti) e gli applicativi informatici, operazione fondamentale per la nuova asl tenuto conto che le due aziende attualmente dispongono di applicativi diversi per tutti i settori:

• personale (rilevazione presenze-giuridico); • contabilità economico-finanziaria; • approvvigionamenti; • protocollo e atti deliberativi • controllo direzionale.

3.1.3 Processi organizzativi Proseguirà la revisione dei processi organizzativi già avviata a seguito di quanto previsto nel PRR 2006. In particolare, oltre alle scelte di uniformare gli applicativi delle procedure informatiche amministrative, già effettuate, si è provveduto ad uniformare la rete di trasmissione dati mentre sono in corso i seguenti progetti in comune tra le due Asl:

• gestione informatizzata dell’asset tecnologico; • unificazione della procedura di gestione dei ricoveri; • gestione integrata delle immagini e dei referti radiologici; • evoluzione dei sistemi informatici verso il fascicolo elettronico a supporto della gestione dei

processi e del governo dei dati clinici del paziente; • gestione informatizzata della logistica del farmaco in ambito ospedaliero.

Al fine di ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane e di realizzare economie di gestione si è proceduto ad un’analisi organizzativa dei servizi dati in appalto al fine di uniformarne gli standards (gestione del Centri Alzheimer di via Schio e via Valgioie, gestione dei magazzini farmaceutici, fornitura di buoni pasto). Si procederà a breve a dare avvio alle gare comuni per la fornitura di materiale in TNT, per i gas medicali e per i servizi di pulizie, ristorazione e portierato. Sotto il profilo delle procedure gestionali si sono attivati i seguenti gruppi di lavoro interaziendali propedeutici all’accorpamento:

1. gruppo di lavoro per l’analisi organizzativa delle attività/funzioni dei servizi amministrativi tecnici e di staff, che ha prodotto un documento analitico sulle modalità di funzionamento dei servizi utile per la futura organizzazione degli uffici e l’ottimale collocazione del personale;

2. gruppo di lavoro per la revisione dei sistemi obiettivi aziendali che ha permesso la definizione di due modalità nelle due aziende che, ancorché non sovrapponibili, sono molto simili nei modelli e nel processo di negoziazione;

3. gruppo di lavoro per la revisione della normativa regolamentare interna aziendale. 3.2 Attività sanitarie

Per quanto riguarda le attività sanitarie i progetti di unificazione, funzionale e/o organizzativa, sono più di uno e coinvolgono sia il livello ospedaliero che territoriale; in particolare i progetti di unificazione dei Dipartimenti Materno Infantile e Servizi Anziani, sono già stati condivisi e sono pronti ad essere resi operativi. Questi prototipi potrebbero essere estesi ad altre attività strategiche aziendali.

3.2.1 Il Dipartimento Materno Infantile - riorganizzazione -

Obiettivo: ottenere livelli assistenziali adeguati e più elevati livelli di efficienza.

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In considerazione del fatto che le Risorse in ambito materno infantile delle due ASL sono complementari e non si sovrappongono, si può prevedere la creazione di un’unica rete estremamente complessa di integrazione per razionalizzare l’utilizzo delle Risorse umane e tecnologiche e migliorare l’efficienza gestionale di tutte le strutture di entrambe le ASL.

Pediatria ospedaliera: Criticità: ASL3: personale medico in numero insufficiente per coprire in modo autonomo il PS pediatrico senza il contributo dei medici della Neonatologia (vedi sotto) ASL4: pronto soccorso del presidio ospedaliero senza pediatra consulente nelle ore notturne e festive. Risorse:

ASL3: • Pronto soccorso pediatrico ad accesso diretto 24/24h • OBI pediatrica • area di ricovero pediatrica • Neuropsichiatria infantile ospedaliera con elevate competenze neurologiche e di

elettrofisiologia • Rete intra-ospedaliera di specialisti con competenze pediatriche: anestesisti, cardiologi,

chirurghi (oculisti, chir.plastici, odontoiatri, otorinolaringoiatri, ecc) ASL4

• presenza di competenze in campo pneumologico ed allergologico e nella prevenzione e trattamento dell’obesità

• rapporto soddisfacente con i pediatri di famiglia con azioni di supporto nei loro confronti ( attività di prelievo e di approfondimento diagnostico)

proposta: potenziamento della rete di assistenza pediatrica tra PDF, pediatria di comunità e ospedale integrando le Risorse presenti nelle due ASL:

• potenziamento del Pronto soccorso pediatrico dell’OMV • potenziamento dell’OBI pediatrica dell’OMV • potenziamento dell’area di ricovero pediatrica all’OMV • integrazione dei servizi che garantiscono la continuità assistenziale (centro prelievi, DH

service, accesso diretto radiologia, ecc.) in un servizio unificato • integrazione degli specialisti pediatri – allergologi – pneumologi in un ambulatorio ospedaliero

di allergologia pediatrica unificato. • potenziamento dei servizi ambulatoriali pediatrici nell’ambito delle strutture territoriali, con

particolare riguardo al trattamento dell’obesità. Strumenti:

• Autonomizzazione della SC Pediatria OMV con integrazione del personale medico ed infermieristico pediatrico delle due ASL e con istituzione di un direttore di SC

• Ampliamento dei locali della Pediatria per far fronte all’aumento di prestazioni e mantenere il PS pediatrico in ambiente idoneo ai bambini e con personale adeguato (fuori del PS generale).

Neonatologia Criticità Mancanza di guardia medica autonoma per la UTIN e per garantire il trasporto neonatale secondo la D.G.R. n. 3.6466 del 23/7/07 avente ad oggetto: “Rete Regionale di Assistenza Intensiva Neonatale” Risorse

• Volume di attività adeguato alle indicazioni proposte dalla regione • UTIN con strutture ed attrezzature adeguate • Personale medico ed infermieristico formato ed aggiornato sull’emergenza neonatale, STEN

ed attività UTIN • Centro di riferimento regionale per la ROP (retinopatia del pretermine)

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Proposte • Attivazione di Guardia interna di personale medico 24/24 + reperibilità (STEN +

emergenze interne) • Potenziamento dell’attività del punto nascita con allargamento della rete con le strutture

territoriali • Attivazione del servizio di parto in analgesia

Strumenti Autonomizzazione SC con adeguamento del personale e mantenimento di un direttore di SC Neonatologia

Ostetricia e ginecologia ospedaliera Criticità ASL3:

• incremento di richieste di attività di ostetricia per aumento della popolazione • non attivo il servizio di analgesia da parto (vedi progetto ad hoc)

ASL4: • assenza di SC Ostetrica e ginecologia ospedaliera.

Risorse: ASL3:

• presenza di una rete locale attiva tra territorio e ospedale • Punto nascita di terzo livello con strutture ed attrezzature adeguate (indicazione di livelli

omogenei tra la componente ostetrica e algologia i secondo la bozza del documento regionale “terapie intensive algologia”)

• Presa in carico dei trasferimenti in utero da altri punti nascita • Personale medico ed ostetrico formato ed aggiornato sulla gestione delle gravidanze a rischio

e del parto anche distocico, nel rispetto della fisiologia. • Pronto soccorso ostetrico ad accesso diretto 24/24 ore. • Attrezzature tecnologiche adeguate

Proposte • Ampliamento della rete tra consultori famigliari e SC Ostetricia alle strutture territoriali delle

due ASL • Gestione delle gravidanze a rischio in rete con i consultori famigliari • Aggiornamento nelle tecniche avanzate di Diagnostica prenatale • Potenziamento dell’attività del punto nascita di terzo livello • Attivazione del servizio di Parto in analgesia (vedi progetto con DEA) • Pronto soccorso ostetrico ginecologico per il bacino di utenza della ASL allargata

Strumenti • Adeguamento del personale medico e delle ostetriche • Modificazione dell’utilizzo degli spazi in modo da adibire a

1. degenza di ostetricia: tutti i locali del reparto adiacente alla sala parto, operatoria e neonatologia,

2. degenza di ginecologia: locali al piano sottostante del medesimo padiglione.

Consultori famigliari e pediatria di comunità: Criticità ASL3:

• Mancanza di una figura sanitaria di direzione dei consultori che attualmente fanno capo direttamente al DMI.

• Aumento crescente di richieste di prestazioni per aumento della popolazione (extracomunitari, nuovi insediamenti spina 3, ecc.)

ASL4: Mancanza di una rete locale tra territorio e ospedale per assenza di strutture Materno infantili ospedaliere nell’ASL. Risorse:

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ASL3: • presenza di una rete locale attiva tra territorio e ospedale • consultorio giovani collocato in una posizione logistica particolarmente favorevole per

l’accesso degli adolescenti ASL4:

• presenza di una struttura semplice Consultori famigliari e pediatria di comunità e di una figura sanitaria di coordinamento della pediatria di comunità che cura l’integrazione coi pediatri di famiglia e le connessioni con le scuole

• esperienza e formazione specifica alla presa in carico di situazioni multiproblematiche di cronicità, registro dei cronici informatizzato in fase avanzata di realizzazione

• accordo operativo con OIRM per un percorso di continuità assistenziale dei pazienti cronici • equipe multidisciplinare “Cappuccetto rosso”

Proposte • creazione di una SC Consultori famigliari e pediatria di comunità • Rendere omogenea l’organizzazione con particolare attenzione alla messa in rete delle

strutture aziendali di territorio ed ospedale • potenziamento del consultorio giovani di Piazza Montale quale polo di riferimento per tutto

il territorio ASL3 e4 con particolare attenzione alle problematiche delle malattie sessualmente trasmesse

• potenziamento dell’attività dedicata alle gravidanze fisiologiche • integrazione nella équipe “Cappuccetto rosso” della equipe maltrattamenti e abusi della

ASL3. • Incremento dei parametri di pap-test del Progetto serena, secondo le indicazioni regionali

Strumenti: • accorpamento dei servizi consultoriali delle due ASL in un’unica “Struttura complessa

Consultori famigliari e pediatria di comunità” organizzata secondo i modelli e le attività in atto nell’ASL4

• Apertura di consultorio famigliare per la zona Parco Dora di insediamento post-olimpico. • Ampliamento e riqualificazione del Consultorio famigliare e pediatria di comunità di via

Pacchiotti con il trasferimento nei locali di via lgolo di Bernezzo • Aumento orario di apertura del consultorio giovani di Piazza Montale • Aumento del numero di ostetriche dedicate all’assistenza della gravidanza fisiologica • istituzione di un medico pediatra dipendente che lavori a ponte tra territorio, ospedale e OIRM

sulle patologie croniche • Creazione di un registro unificato delle patologie croniche infantili e suo utilizzo per lo studio di

miglioramenti assistenziali.

Neuropsichiatria infantile: Criticità Elevata complessità gestionale a fronte della peculiarità della disciplina caratterizzata dalla gestione di situazioni multiproblematiche con aspetti socio-sanitari e di patologie a carattere sia neurologico-riabilitativo sia cognitivo-relazionale, oltre che dalla molteplicità degli interlocutori (tribunale, comune, servizio sociale, scuole, regione, ecc). Risorse ASL3:

• presenza di una NPI in un Ospedale dotato di UTIN e Pediatria, secondo le indicazioni di legge.

• elevata competenza neuropediatrica e sull’elettrofisiologia, e, in area riabilitativa, sul trattamento non invasivo della spasticità.

• organizzazione interna basata su percorsi clinico assistenziali di tipo multidisciplinare con l’utilizzo integrato delle risorse territoriali ed ospedaliere a seconda della fase clinica del paziente.

• area vocazionale: disturbi specifici dell’apprendimento

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ASL4:

• integrazione nella struttura complessa di tutti gli operatori della riabilitazione per l’infanzia • competenze foniatriche e sui disturbi neurosensoriali uditivi • area vocazionale: multiproblematicità, collegato con la presenza di numeri elevatissimi di

disagio psicosociale e sanitario. • operatori formati alla diagnosi ed al trattamento dell’ADHD • partecipazione all’équipe Cappuccetto rosso

Proposte

• Potenziamento delle risorse per rispondere al potenziamento dell’attività intraospedaliera di pronto soccorso, degenza Pediatrica e UTIN.

• Creazione di una rete di integrazione tra tutte le risorse clinico-assistenziali disponibili, compreso il laboratorio di elettrofisiologia dell’età evolutiva e delle competenze neuropediatriche e neuroriabilitative del personale medico attualmente afferente all’OMV.

• Percorsi di confronto clinico fra gli operatori dell’area riabilitativa con messa a disposizione degli Strumenti terapeutici sulla spasticità e utilizzo delle competenze foniatriche e logopediche.

• Percorsi di confronto clinico ed organizzativo con particolare riferimento all’Equipe di Cappuccetto Rosso.

Strumenti Mantenimento di una SC NPI sul territorio dell’ASL 4 con le caratteristiche attuali e di una SC NPI sul territorio dell’ASL 3, con la copertura del posto di Direttore e con la continuità delle sue peculiari caratteristiche organizzative, caratterizzate dall’integrazione fra ospedale e territorio. Perseguimento di una complementarietà fra le due strutture con approfondimento di competenze in parte diverse, messe a disposizione di tutta la popolazione della nuova ASL, ferma restando la necessità di mantenere il radicamento col proprio territorio in quegli ambiti ove esso è più necessario (es. multi-problematicità).

Integrazione degli interventi e promozione della salute: criticità A livello internazionale ci si è resi conto che promuovere la salute, processo che consente alle persone di esercitare su essa un maggior controllo e di migliorarla, ha una ricaduta sulla popolazione maggiore del limitarsi a riconoscere e curare le malattie. La caratteristica fondamentale del DMI deve essere la capacità d’integrare gl’interventi delle diverse sue componenti e di sviluppare progetti che utilizzino al meglio le risorse disponibili; il campo ove questo aspetto diventa peculiare ed indispensabile è proprio la promozione della cultura della salute, con progetti destinati a dare ai soggetti afferenti al DMI la possibilità di essere informati e compiere scelte adeguate. Gli interventi di promozione della salute e di educazione sanitaria integrano le attività del DMI di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione per: Promozione e tutela della salute della donna e della coppia Assistenza alla coppia nella pianificazione familiare Assistenza alla donna, con particolare attenzione alla gravidanza, parto e puerperio Promozione e tutela della salute dei bambini e degli adolescenti Assistenza al neonato sano e al neonato con patologie Assistenza al minore sano e al minore con bisogni speciali o con malattie croniche Riabilitazione dei minori disabili Agli operatori coinvolti nelle azioni per la promozione della salute sono richieste nuove conoscenze, nuove capacità ed un ripensamento del proprio ruolo all’interno dei servizi. Risorse

• Personale dipendente

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• Medici specialisti ambulatoriali • Medici pediatri di libera scelta • Medici di medicina generale • Peer educator

Proposte Creazione di gruppi di progetto che, coinvolgendo personale socio-sanitario dipendente e convenzionato, siano mirati, anche attraverso momenti formativi, ad aspetti di promozione della salute della popolazione afferente al DMI e che operino al fine di perseguire obiettivi definiti a livello nazionale, regionale o aziendale, articolati sulla base di scelte operate nel DMI in accordo coi Distretti. Il coinvolgimento dei pediatri di libera scelta avverrà tramite le équipes territoriali pediatriche attraverso la definizione annuale di obiettivi in stretto raccordo con i Distretti, sul modello di quanto già in atto nell’ASL4 Strumenti

• un pediatra coordinatore di gruppi di progetto • Un operatore sociale o infermieristico con esperienza nella promozione della salute della

donna • una segreteria

Di seguito viene fornita uno schema organizzativo di sintesi.

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Direttore

Distretto 1 ASL3

Direttore Distretto 2

ASL3

Direttore Distretto 1 ASL4

Direttore Distretto 2 ASL4

Dir.Osp. Maria Vittoria

Dir.Comprens.Osp.Amedeo di Savoia e Birago di

Vische

Direttore Presidio

Ospedaliero San

Giovanni Bosco

Dipartimento Materno Infantile

S.C NPI H ex ASL 3 (cfr considerazione 1)

Accoglienza Ambulatori

Accoglienza Ambulatori Area Riabilitazione

Neuropediatria, elettrofisiologia, consulenze

S.C.NPI ex ASL 4 (cfr considerazione 1) _Accoglienza/ambulatori

_Area Riabilitazione* _Accoglienza/ambulatori

S.C. Consultori familiari e pediatria comunità (attualmente Struttura

Semplice ASL 4) (cfr considerazione 2)

_CF/CP _Prev. Serena

_CF/CP _Prev. Serena _Cons. Algologia*

_CF/CP _Prev. Serena _Cons. Adoloscenti

_CF/CP _Prev. Serena _Cons. Adoloscenti

S.C. Ostetricia e ginecologia H posti letto

S.C. Pediatria Ospedaliera posti letto

S.C. Neonatologia posti letto

Pediatria ASL 4 (eventuale trasferimento complessivo presso

Ospedale Maria Vittoria) ambulatori

*funzione trasversale esercitata per distretti 1 e 2

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Considerazioni: (1) per le NPI ex ASL 3 e 4, le motivazioni e le valutazioni per la presenza di due S.C. sono ben esplicitate nel documento Guala/Garrone (si ricorda che si è proposta recentemente la posizione per Struttura Semplice Area Riabilitazione all’interno della SC NPI ex ASL 4) (2) è indispensabile la trasformazione da struttura semplice a struttura complessa a valenza aziendale, in quanto questo consente la riorganizzazione di attività consultoriali e soprattutto dell’area della Pediatria di Comunità, adottando modelli già in atto nell’ASL 4, con assegnazione delle risorse di personale che, ad oggi, fanno capo a servizi quali AST, distretto, ecc dell’ASL 3. La Struttura Complessa è motivata, inoltre, già oggi anche solo dal volume di attività e gestione di risorse di personale assegnato in ASL 4 e di personale che in ASL 3 è assegnato a varie strutture territoriali

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3.2.2 Il Dipartimento funzionale Anziani Il Dipartimento funzionale anziani rappresenta il modello organizzativo che assolve alle funzioni necessarie per garantire alle persone anziane ed in condizione di fragilità, le risposte assistenziali più appropriate avendo come principale obiettivo la costruzione di una “rete dei servizi”, così come descritta anche nel Progetto Obiettivo Anziani e ripresa ripetutamente dalla legislazione regionale e dal PSS Regionale in via di approvazione. Nelle ASL 3 e 4 la rete per gli Anziani è già attiva e coinvolge strutture complesse ospedaliere e distrettuali. L’ espressione di garanzia dei percorsi e di tutela della persona fragile proprie delle direzioni distrettuali si esprime attraverso funzioni del Dipartimento quali :

• garantire percorsi di continuità delle cure e l’integrazione socio-sanitaria; • garantire omogeneità e qualità nell’erogazione degli interventi dall’acuzie alla cronicità; • garantire forme di integrazione tra servizi e i diversi professionisti che intervengono nei

percorsi di continuità delle cure; Le Strutture complesse afferenti al Dipartimento sono descritte nello schema della tabella seguente:

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Direttore Distretto 1 ASL3 Direttore Distretto 2 ASL3

Direttore Distretto 1 ASL4

Direttore Distretto 2 ASL4

Direttore Ospedale

Maria Vittoria

Direttore Comprens. Osp.

Amedeo di Savoia e Birago di Vische

Direttore Presidio

Ospedaliero San Giovanni Bosco

Dipartimento Funzionale Anziani Funzioni trasversali

Direzione Dipartimento • garantire i percorsi di continuità delle cure e l’integrazione socio-sanitaria, attraverso il rafforzamento “rete dei servizi” • garantire omogeneità e la qualità nell’erogazione degli interventi dall’acuzie alla cronicità • garantire forme di integrazione tra i servizi e tra le figure professionali sanitarie, mediche e non mediche, che intervengono nei percorsi di continuità delle cure

• garantire alcune attività di natura sovrazonale (es. UVA)

Geriatria territoriale ex ASL 4

_ Rsa* (75pl per residenzial. Stabilizzata +25pl Dimiss. Protetta) _ UVG* _ ambul. Geriatr*, _ UVA*

Centro diurno Alzheimer*

Geriatria ex ASL 3

_ RSA* (40pl+4pl dimiss. Protetta)_ UVG* _ ambul geriatr* _ Centro Diurno Alzheimer* _ UVA*

Posti letto

Geriatria ospedaliera ex ASL 4 Posti letto

Unica Ast per i 4 distretti

_Poliambulatori _CUP _scelta/revoca _protesica - ISI iscrizione - gestione medici convenzionati**

_Poliambulatori _CUP _scelta/revoca _protesica _ISI ambulatorio e iscrizione

_Poliambulatori _CUP _scelta/revoca _protesica _controllo accreditati**

_Poliambulatori _CUP _scelta/revoca _protesica _ISI* - gestione medici convenzionati**

SC Cure Domiciliari _nuclei infermieristici cure domiciliari

_nuclei infermieristici cure domiciliari _lungoassistenza PAI*

_nuclei infermieristici cure domiciliari _lungoassistenza PAI*

_nuclei infermieristici cure domiciliari

Struttura semplice servizi per la

disabilita’

_percorsi per domiciliarietà, residenzialità e semiresidenzialità per disabili** _gestione RSA** _UVH**

_percorsi per domiciliarietà, residenzialità e semiresidenzialità per disabili**_UVH**

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*funzione trasversale esercitata per distretti 1 e 2 Considerazioni: (1) le geriatrie territoriali ex ASL 3 e ex ASL 4 manterranno forti differenze legata a: - gestione dei letti di ricovero in presidio ospedaliero (ex ASL 3) - gestione diretta di elevato numero di posti di dimissione protetta (p.l. 43) (ex ASL 4) (2) vanno portate ad omogeneizzazione attività attualmente svolte sia dalle geriatrie territoriali sia da altre strutture territoriali, quali le Cure Domiciliari (es: riportare alla Geriatria Territoriale ASL 4 le procedure di inserimento in RSA , come svolte dalla Geriatria ASL 3 e riallocare i percorsi lungoassistenza domiciliare) (3) mantenendo la territorialità delle due strutture che si occupano dei percorsi e di valutazioni multiprofessionali, l’integrazione con i servizi sociali delle circoscrizioni che partecipano direttamente a dette attività è maggiormente garantita (4) l’ultimo punto potrebbe consentire di rispondere al mandato documento PRR , che non contemplerebbe la presenza di strutture monospecialistiche per un dip. funzionale

Considerazioni: vista la complessità dell’impianto organizzativo e la numerosità del personale dipendente e convenzionato assegnato è necessario che le attività poliambulatorio, CUP, scelta/revoca e protesica siano in capo a strutture semplici riprodotte in ogni distretto (come da proposta presentata recentemente per le posizioni ASL 4). Con una unica AST si recupera un posto di Direttore di SC che può essere utilizzato per coprire ad esempio il posto di direttore di SC Consultori Familiari

Considerazioni: (1) La Struttura Semplice Disabilità, attualmente prevista all’interno del DSM in ASL 3, andrà trasferita all’interno della S.C. Cure Domiciliari (riferimento delibere di avvio sperimentazione) (2) vanno ridefinite alcune funzioni, assegnando ad esempio residenzialità per anziani alla geriatria ex ASL 4 e rivedendo lungoassistenza domiciliare ASL 3 (3) rimangono da definire i rapporti funzionali con cure palliative: equipe multiprofessionale nell’ASL 4 e unità non autonoma nell’ASL 3

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3.2.3 Servizio Infermieristico, Tecnico, della Riabilitazione, della Prevenzione e della

Professione Ostetrica (S.I.T.R.O.) – Progetto di istituzione del servizio per la costituenda ASL

Introduzione In ottemperanza a quanto previsto da:

DGR 42/4062 del 17/10/06 che istituisce e norma il Servizio Infermieristico, Tecnico, della Riabilitazione, della Prevenzione e della Professione Ostetrica

verbale di concertazione del 03/02/05, allegato alla DGR suddetta, che ne definisce il modello organizzativo e le linee di indirizzo di prima applicazione

L. 251 del 19/07/2000, “Disciplina delle Professioni Sanitarie Infermieristiche, Tecniche, della Riabilitazione, della Prevenzione nonché della Professione Ostetrica”, agli art. 1-2-3 che istituisce e disciplina la dirigenza infermieristica

si presenta il progetto di istituzione e organizzazione del Servizio Infermieristico, Tecnico, della Riabilitazione, della Prevenzione e della Professione Ostetrica (S.I.T.R.O.) delle ASL 3 e 4 accorpate. Definizione del servizio Il SITRO è una struttura organizzativa dell’Azienda dotata di autonomia tecnica, gestionale e funzionale, preposta alla programmazione, erogazione e valutazione delle attività infermieristiche, ostetriche, tecnico-sanitarie, di riabilitazione e alberghiere che concorrono a soddisfare i bisogni sanitari degli utenti dell’azienda, attraverso una serie di azioni coordinate, integrate e coerenti con il piano di sviluppo e con gli obiettivi aziendali. Se ne affida la direzione ad un dirigente delle professioni sanitarie:

Direzione: in virtù del conferimento dell’incarico dirigenziale per la responsabilità del Servizio Delle Professioni sanitarie: in quanto comprensivo del personale afferente alle quattro aree

professionali di cui alla Legge 42/99 e successiva Legge 251/00. La struttura del servizio si caratterizza come riferimento trasversale a tutti i dipartimenti nell’Azienda ed ai servizi territoriali, consentendo di centralizzare le funzioni svolte da altri uffici e figure professionali ed assume valore strategico a garanzia di funzionalità. L’evoluzione naturale dovrà inevitabilmente essere l’identificazione del SITRO in Dipartimento Assistenziale così come indicato dalle Linee di Indirizzo Generali all’Art. 1. Finalità del servizio Il S.I.T.R.O. (così come indicato nell’articolo 3 delle Linee di indirizzo Regionali) si propone i seguenti obiettivi:

Garantire il continuo adeguamento quali-quantitativo dei servizi offerti alla domanda espressa dalla popolazione di riferimento predisponendo forme di organizzazione dei servizi, secondo le modalità ritenute più idonee a massimizzare gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità dei processi assistenziali;

Concorrere a garantire la piena integrazione tra i diversi soggetti deputati all’erogazione delle prestazioni nei percorsi assistenziali, sanitari e socio-sanitari;

Promuovere la cultura dell’integrazione organizzativa e della pratica multiprofessionale; Assicurare l’adozione e la diffusione di processi decisionali interni al servizio secondo valori di

etica professionale.

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3.3 Investimenti

Il Consiglio Regionale in data 19 giugno 2007, con deliberazione del n. 131 – 23049 ha approvato il Programma degli investimenti in edilizia e attrezzature sanitarie con la quale si prevedono nel triennio 2007-2009, interventi significativi sulle strutture sanitarie Piemontesi. (allegato 1)

Per quanto riguarda la ristrutturazione dell’ex presidio sanitario L. Einaudi destinato a diventare la sede centrale della nuova azienda si è citato al punto 3.1.1: In questo quadro, nel prossimo triennio la nuova azienda sanitaria sarà molto impegnata sul versante degli investimenti in edilizia sanitaria, di seguito si presentano i principali interventi in programma, rimandando alle tabelle allegate il dettaglio completo. (allegato 2) ASL 3 • Nuova costruzione Padiglione malattie infettive e piastra servizi tecnologici – ristrutturazione

edifici esistenti e impianti – ospedale Amedeo di Savoia - (reparto detenuti, pneumologia, centrale termica, rete fognaria, impianto gas medicinali,

cabina elettrica, palazzina uffici) • Nuovo Ospedale nord-ovest di Torino (punto 3.3.1) • Nuovo Poliambulatorio “ex Superga” • Nuovo Poliambulatorio “M. Antonetto” • Ristrutturazione Poliambulatorio via Pacchiotti • Manutenzione RSA via Valgioie • Ristrutturazione – manutenzione osp. Maria Vittoria:

- DEA - I^ fase ristrutturazione e ampliamento attuali locali - II^ fase ristrutturazione degenza ex ortopedia

- Padiglione E (messa a norma) - Camere mortuarie - Centrale di sterilizzazione - Radiologia (RMN – TC – Pacs-Ris) - Centro prelievi - Centro FIVET (adeguamento attrezzature e locali)

La costruzione del Nuovo Padiglione di Malattie Infettive e della Piastra Tecnologica prevede una spesa (già finanziata) pari a € 43.382.380, ai quali vanno aggiunti € 4.000.000 (risorse aziendali di bilancio) per gli interventi preliminari alla realizzazione del padiglione. Per la copertura delle spese relative alla realizzazione degli interventi di adeguamento di impianti tecnologici, di sicurezza e degli interventi di completamento prioritari (laboratori e ristrutturazione padiglione D) verrà richiesta alla Regione Piemonte l’assegnazione di € 10.500.000. ASL 4 Per quanto riguarda gli investimenti inerenti le strutture della ASL 4, l’Azienda completerà nel triennio gli interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria per cui sono già state avviate le procedure di gara nel 2007:

consultori familiari di via degli Abeti 14/16; consultori familiari via Tamagno 5).

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Saranno inoltre a breve avviati i lavori di costruzione della nuova sede del servizio farmaceutico presso il P.O. San Giovanni Bosco e la progettazione relativa alla rifunzionalizzazione e adeguamento normativo del medesimo presidio ( 2° fase art.20 l .67/88), che comprende:

la realizzazione di una nuova area destinata a servizi e percorsi, una nuova torre montalettighe la ristrutturazione dei piani esistenti successivi al trasferimento delle attività sulla piastra.

In relazione allo stanziamento dei finanziamenti sono previsti inoltre nel triennio:

l’adeguamento a norma dell’ex Dispensario centrale d’igiene sociale (CPA) l’adeguamento a norma del presidio di via Montanaro 60.

In sede di programmazione regionale del fabbisogno di risorse economiche per il triennio 2008-2010 si sono infine avanzate richieste per:

arredi complementari ai lavori da effettuare, grandi attrezzature e progetti di informatizzazione sanitaria (circa 11 milioni di euro);

la realizzazione di interventi di adeguamento degli ambienti del San Giovanni Bosco ai criteri di umanizzazione ed agli standard dimensionali e qualitativi previsti per le strutture ospedaliere, l’installazione della centrale di cogenerazione (per 40.800.000 euro);

il potenziamento del servizio di Neuroradiologia e i lavori per la realizzazione della radioterapia (5.040.000 euro);

infine, la realizzazione del poliambulatorio di via Borgo-ticino 7-9-11, che consentirà la ricollocazione del Sert, ambulatori specialistici, Direzione di Distretto, l’attivazione di un polo materno-infantile e la sede di una Medicina di Gruppo di MMG e PLS (5.000.000 euro).

3.3.1 Nuovo Ospedale Nord-Ovest di Torino Attualmente l’ASL3 comprende due presidi ospedalieri, l’ospedale Maria Vittoria sito in via Cibrario 72 ed il comprensorio Amedeo di Savoia – Birago di Vische di c.so Svizzera 164; l’articolazione ospedaliera su due sedi crea problemi organizzativi rilevanti sia dal punto di vista funzionale che per quanto concerne maggiori costi. E’ stato verificata la possibilità di accorpare in un’unica sede tutte le attività ospedaliere dei due presidi presso il comprensorio Amedeo di Savoia – Birago di Vische di c.so Svizzera ove è possibile realizzare il nuovo ospedale dell’area Nord-Ovest di Torino. Questa nuova struttura necessiterà di un adeguato investimento aggiuntivo rispetto a quello già disponibile di 40 milioni di euro per la realizzazione del solo padiglione di malattie infettive. Il nuovo Padiglione di Malattie Infettive potrà essere pronto nel 2010, lo spostamento dell’ospedale Maria Vittoria nell’area del comprensorio Amedeo di Savoia e Birago di Vische potrà essere completato in un decennio. La realizzazione di questo programma consentirà di dotare l’area Nord Ovest di Torino di un ospedale moderno, collocato sull’asse della Spina 3. Nel frattempo occorrerà completare in brevissimo tempo, massimo un biennio, l’ammodernamento dell’attuale vecchia sede dell’ospedale Maria Vittoria nelle parti del Pronto Soccorso, Sale Operatorie e degenza Neurologica – stroke unit. Questo al fine di consentire la piena funzionalità della vecchia sede in attesa del nuovo ospedale.

3.3.2 Costruzione e ristrutturazione poliambulatori La costruzione dei nuovi poliambulatori sul territorio dell’attuale ASL 3 (stabile ex Superga e Marco Antonetto) permetterà non solo di offrire alla cittadinanza di riferimento servizi qualitativamente e quantitativamente superiori, ma comporterà una vera e propria riorganizzazione dei presidi territoriali. Infatti con la realizzazione del poliambulatorio presso la sede dell’ex stabilimento Superga, l’attuale poliambulatorio di via del Ridotto diventerà la sede del dipartimento di salute mentale, concentrando

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in una unica sede le attività che attualmente il DSM svolge su più presidi, con notevoli vantaggi anche da un punto di vista di riduzione della spesa. Infatti saranno almeno tre le strutture che verranno dismesse: • Centro salute mentale di via Massaia n. 11 • Day hospital di via Stradella n. 78 • Centro di psicoterapia di via Stradella n. 203 • Centro diurno di via Borgaro n. 69 In relazione alla riorganizzazione e ristrutturazione dei poliambulatori dell’ASL 4 si confermano le linee presentate nel PRR 2006 - 2007. 3.4 Evoluzione dotazione organica

La bozza del Piano Sanitario Regionale, attualmente in discussione presso il Consiglio Regionale, prevede che le aziende sanitarie 3 e 4 si riuniscano in un’unica azienda. Questo comporterà l’unificazione di alcuni servizi con conseguente modifica della dotazione organica, unificazione che non potrà prescindere da analisi logistiche e di funzionalità dei presidi sanitari attualmente esistenti. Attualmente le due aziende sanitarie comprendono tre presidi ospedalieri (S.G.Bosco, Maria Vittoria e Amedeo di Savoia); in futuro la costruzione del nuovo Padiglione di Malattie Infettive (già avviata la procedura di gara) e del nuovo ospedale Torino Nord-Ovest, nell’area dell’attuale comprensorio Amedeo di Savoia – Birago di Vische, consentirà di riunire in un’unica sede i due presidi dell’Asl 3 con evidenti vantaggi logistici ed economici. Non è previsto un accorpamento degli ospedali S.G.Bosco e Maria Vittoria perché entrambi hanno un bacino di riferimento molto vasto, che va oltre i confini cittadini, ad esempio città come Venaria, Pianezza, San Mauro già oggi gravitano su questi presidi; questo comporta che entrambi dovranno continuare a garantire l’attuale livello e tipologia di assistenza, sviluppando le attuali potenzialità e peculiarità di riferimento sovrazonale (area materno infantile, oculistica, neurochirurgia, chirurgia vascolare ecc.). L’ospedale S.G.Bosco è sede di DEA di II° livello, mentre il DEA del Maria Vittoria lo è per l’area materno infantile; attualmente i due DEA registrano un numero di accessi fra i più elevati in Piemonte.

AS

L 3

Immunoematologia-Centro Trasfusionale Pneumologia Neuro Psichiatria Infantile Medicina Generale

Ortopedia e Traumatologia Radiologia

Radiologia ospedaliera Igiene ed Assistenza veterinaria - area B

Chirurgia Generale Prevenzione Rischio Infettivo

Malattie Infettive O.S.R.U.

AS

L 4

Laboratorio Analisi Psichiatria 1 Chirurgia Generale Ingegneria Clinica

Farmacia Igiene e Assistenza veterinaria – area A

Pediatria Servizio Multizonale di

Profilassi e Polizia Veterinaria

Medicina d’Urgenza

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Per le necessità di copertura di tali posti sarà condotto un percorso triennale di valutazione con l’Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità. In attesa di completare il percorso di accorpamento, si richiede l’autorizzazione a ricoprire gli incarichi di responsabile di struttura complessa sotto riportati, al fine di garantire i livelli di assistenza in questo periodo di transizione. Autorizzazione richiesta alla luce di quanto previsto al punto 4 del Protocollo Regionale sulle politiche di assunzione ai sensi della legge finanziaria 2007 sottoscritto dal Presidente della Giunta Regionale e le OO.SS. Dirigenza Medico - Veterinaria in data 30 luglio 2007. Incarichi di Struttura Complessa per i quali viene richiesta l’autorizzazione alla copertura immediata: ASL 3

• Immunoematologia - Centro Trasfusionale il posto di direttore di Struttura Complessa, che è vacante, è già presente nella pianta organica dell’azienda così come previsto dal Piano Sangue e Plasma Regionale approvato con DGR n. 5-5900 del 21.05.2007;

• Medicina Generale l’ospedale Maria Vittoria, che è sede di un Dea con il maggior numero di passaggi e di accessi da 118 della regione, dispone esclusivamente di una Medicina d’Urgenza presso la sede centrale di via Cibrario 72 e di una Medicina Generale dotata di 28 posti letto presso il Birago di Vische c.so Svizzera 164. A dicembre 2007 andrà in pensione per limiti di età l’attuale direttore della Medicina Generale del Birago di Vische: è necessario garantire la piena funzionalità dell’unica Medicina Generale dell’Asl 3 al fine di non aggravare la situazione già critica dell’accoglienza dei pazienti provenienti dal Pronto Soccorso dell’ospedale Maria Vittoria;

• Radiologia Entro pochi mesi, cesserà dal servizio il direttore dell’U.O.a. di Radiologia dell’ospedale Amedeo di Savoia, presidio di riferimento regionale per la diagnosi e cura delle Malattie Infettive; è stato comunicato inoltre dal Direttore dell’U.O.a. di Radiologia dell’ospedale Maria Vittoria che lo stesso è in procinto di trasferirsi (presumibilmente entro il mese di dicembre 2007) presso un’altra azienda sanitaria regionale. E’ necessario coprire al più presto il posto di Direttore che si rende vacante al fine di garantire la funzionalità dell’attività radiologica dell’Asl 3;

• Ortopedia e Traumatologia a fine anno cesserà dal servizio il direttore dell’U.O.a. di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Maria Vittoria, presidio sede di Dea di I° livello che registra il maggior numero di passaggi e di accessi da 118 della regione. E’ necessario coprire al più presto il posto di Direttore che si rende vacante al fine di garantire la funzionalità dell’attività ortopedica e traumatologica dell’Asl 3;

• Igiene e Assistenza Veterinaria – area B

il Servizio Veterinario (area B) tutela la salute pubblica con attività di controllo igienico sanitario nei settori della produzione, trasformazione, conservazione, commercializzazione, trasporto,

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deposito, distribuzione e somministrazione degli alimenti di origine animale per tutta la città di Torino. Attualmente la direzione del servizio è garantita a scavalco dal Direttore dell’area C del Servizio Veterinario che ha sede presso l’Asl 1;

ASL 4

• Medicina d’Urgenza l’ospedale S.Giovanni Bosco è sede di Dea di II° livello e nel mese di luglio è andato in pensione il Direttore dell’U.O.a. di Medicina d’Urgenza, struttura dotata di posti letti di terapia semi-intensiva fondamentale per garantire la funzionalità del Dea di II° livello. E’ necessario coprire il posto di Direttore;

• Laboratorio Analisi il Piano Regionale di riorganizzazione dell’attività di laboratorio analisi prevede due strutture complesse di Laboratorio Analisi di fascia “C”, una presso l’ospedale Maria Vittoria e una presso l’ospedale S.Giovanni Bosco, questa ultima unità operativa è attualmente guidata da un facente funzioni. E’ evidente la necessità di coprire il posto di Direttore così come previsto dalla DGR n. 19-6647 del 3.08.2007.

• Igiene e Assistenza Veterinaria – area A

il Servizio Veterinario (area A) tutela la salute pubblica con attività di controllo igienico sanitario nel settore della sanità animale per tutta la città di Torino. Attualmente la direzione del servizio è garantita a scavalco dal Direttore dell’area C del Servizio Veterinario che ha sede presso l’Asl 1;

• Presidio Multizonale di Profilassi e di Polizia Veterinaria

è attualmente vacante il posto di Direttore del Presidio Multizonale di Profilassi e di Polizia Veterinaria (P.M.P.P.V.) per il Territorio del quadrante sanitario Nord-Ovest della Regione Piemonte; questa ultima unità operativa è attualmente guidata da un facente funzioni.

• Farmacia a fine anno cesserà dal servizio il direttore della struttura Farmacia. Visti i progetti rilevanti ed impegnativi che la futura azienda intende perseguire, indicati nella parte 2 – Assistenza farmaceutica, risulta necessario coprire procedere alla copertura del posto.

In merito alla tabella della dotazione organica e al fine di arrivare a comprendere pienamente il significato dei numeri di personale ivi previsti, occorre fare alcune premesse. In primo luogo, nella valutazione dell’evoluzione della dotazione organica non si è tenuto conto del nuovo fabbisogno di personale legato a progetti attivati su indicazione regionale presentati nel paragrafo 1.15. Tale fabbisogno valutato per ogni iniziativa sarà oggetto, come per gli altri costi emergenti indicati, di un finanziamento a funzione o specifico. Secondariamente è opportuno effettuare alcune precisazioni relative alle due realtà aziendali. ASL 4

La dotazione organica era stata rideterminata ai sensi della Legge Finanziaria 289/2002 in 1679 unità .

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Negli anni si è cercato di programmare il fabbisogno di personale cercando di contemperare da un lato le esigenze di contenimento della spesa e dall’altro la necessità di dotare i nuovi servizi del personale indispensabile e garantirne il funzionamento. In particolare, conto nell’evoluzione della dotazione di personale, si deve tenere delle nuove attività avviate in particolare legate all’attivazione nel 2005 della Piastra Tecnologica con il conseguente spostamento e potenziamento di servizi già attivi, quali la Rianimazione, il Servizio di Dialisi, la Terapia Intensiva Coronarica e il Pronto Soccorso. Nel 2006 si è proceduto al trasferimento del Servizio di Diagnostica per Immagini, con il potenziamento del Servizio grazie all’attivazione della RMN di una seconda TC, di due sale angiografiche. Nel 2007 sono stati adeguati il Laboratorio Analisi, la Centrale di Sterilizzazione ed il Blocco Operatorio con 6 nuove sale e la guardia H 24. Sempre nel 2007 è stata garantita l’apertura delle sale operatorie per attività di elezione per 16 ore giornaliere, questo non solo ha permesso di contenere e ridurre i tempi di attesa per i ricoveri chirurgici, ma anche di riassorbire l’attività che veniva effettuata in convenzione presso la struttura sanitaria Villa Maria Pia, attività non più autorizzata dalla Regione Piemonte. Alla luce di questo, si è provveduto a riconvertire posti vacanti di personale tecnico di più bassa professionalità in personale sanitario di assistenza nonché ad utilizzare gli strumenti forniti dai contratti collettivi di lavoro in materia di miglioramento dei servizi sanitari mediante la razionalizzazione dell’organizzazione del lavoro e il recupero della motivazione del personale favorendo percorsi di sviluppo professionale tramite progressioni interne nel sistema classificatorio. Per quanto riguarda in particolare il personale infermieristico nel corso degli anni è sempre stato più difficile reperire tali figure professionali tramite le forme tipiche di reclutamento cioè concorsi o avvisi pubblici e, di conseguenza, per garantire i livelli di assistenza è stato necessario ricorrere a forme atipiche di reclutamento. Nel PRR dell’anno 2006 era stato indicato l’obiettivo di ricondurre tali forme contrattuali atipiche del personale infermieristico in contratti a tempo determinato e/o in contratti di somministrazione di lavoro. Nel corso dell’anno 2006 il risultato è stato ottenuto in parte in quanto solo 30 unità di personale infermieristico sono state reperite con contratti di somministrazione di lavoro e, conseguentemente, per poter garantire i servizi è stato necessario ricorrere a convenzioni con liberi professionisti o con studi associati per un numero di ore che ricondotte sono pari a circa 80 unità di personale. E’ necessario rilevare che tali unità di personale non sono evidenziate nella tabella 3 Evoluzione Dotazione personale che è stata alimentata attingendo dai dati del conto annuale raccordati con i dati di attività . Pertanto il previsto aumento del numero di personale infermieristico non rappresenta in realtà un aumento di spesa ma è dovuto alla necessità di ricondurre gli incarichi libero professionali in corso in contratti di lavoro dipendente.

ASL 3

L’evoluzione della dotazione di personale presentata nelle tabelle allegate (parte V), tabelle che dal 2008 rappresentano la previsione delle due aziende riunite, non comprendono il personale ed il relativo costo, per la realizzazione dei progetti previsti a seguito di indicazioni o direttive regionali (punti 1.15.1 – 1.15.2 – 1.15.4 – 1.15.5) poiché, anche se si tratta di progetti già autorizzati dalla Regione, mancano ancora di copertura finanziaria (non è chiaro se verranno coperti con finanziamenti vincolati o altro). Le risorse riguardanti la costituzione di una rete per l’accoglienza, l’ascolto e la prevenzione dei disturbi post-traumatici delle vittime di reato (progetto presentato al punto 1.15.3) non sono state inserite a bilancio, anche se questo progetto è finanziato da privati. Per tutti gli altri progetti è previsto un lieve incremento di personale perchè si cercherà di recuperare il personale richiesto dal ridotto turn-over di alcune figure professionali (ad esempio tecnici e amministrativi).

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Relativamente al restante personale, in un’ottica di aziende accorpate, si prevede di garantire il turn over, si ritiene inoltre indispensabile dal 2008 poter procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato per i posti già attualmente coperti da personale incaricato ed a tempo determinato.

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PARTE III - CE PREVENTIVO (asl 202) anni 2008 – 2010 Il Conto Economico preventivo triennale prevede il pareggio di bilancio nel 2010. Il trend del risultato economico negli anni 2008 – 2010 non riporta un miglioramento graduale verso il pareggio; infatti le previsioni del conto economico risentono negativamente nel 2008 del contenuto incremento in valore percentuale (+ 0,6% 2008 verso 2007 – di cui + 0,96% per l’Asl3 e + 0,21% per l’Asl4) dei ricavi totali. La dinamica dei costi registra un trend in riduzione graduale degli incrementi e nel 2010 si attesta su un +1,12%. (tabella PRR)

Cons. 2006 Prev. 2007 % incr. 2007/2006 Prev. 2008 % incr.

2008/2007 Prev. 2009 % incr. 2009/2008 Prev. 2010 % incr.

2010/2009

Quota FSN e Contributi regionali 689.588,17 705.302,00 2,28 709.813 0,64 723.094 1,87 742.628 2,70

Contributi da altri enti pubblici 1.722,66 1.562,00 -9,33 1.562 0,00 1.562 0,00 1.562 0,00

Contributi da privati 431,65 440,00 1,94 445 1,14 450 1,12 455 1,11

Ricavi per prestazioni 5.501,50 5.538,00 0,66 5.340 -3,58 5.370 0,56 5.400 0,56

Recuperi e rimborsi 1.673,46 1.694,00 1,23 1.575 -7,02 1.589 0,89 1.601 0,76

Ticket 4.619,60 4.929,00 6,70 5.000 1,44 5.050 1,00 5.100 0,99

Ricavi vari 712,52 692,00 -2,88 700 1,16 709 1,29 718 1,27

Ricavi intramoenia 5.379,02 5.500,00 2,25 5.556 1,02 5.613 1,03 5.671 1,03

Totale ricavi gestione ordinaria 709.628,57 725.657,00 2,26 729.991 0,60 743.437 1,84 763.135 2,65

Acquisti e manutenzioni 82.219,80 88.065,00 7,11 90.842 3,15 93.566 3,00 94.935 1,46

Assistenza sanitaria di base 35.021,96 36.426,00 4,01 37.039 1,68 37.250 0,57 37.463 0,57

Farmaceutica 76.431,78 76.468,00 0,05 76.900 0,56 77.150 0,33 77.300 0,19

Specialistica 44.926,93 46.329,00 3,12 46.928 1,29 46.928 0,00 46.928 0,00

Riabilitativa 18.607,88 28.711,00 54,29 29.787 3,75 30.905 3,75 32.064 3,75

Integrativa 18.206,09 19.609,00 7,71 20.344 3,75 21.107 3,75 21.899 3,75

Ospedaliera da privato (case cura) 61.261,55 61.259,00 -0,00 61.259 0,00 61.259 0,00 61.259 0,00

Ospedaliera da privato (presidi) 41.360,42 41.359,00 -0,00 41.359 0,00 41.359 0,00 41.359 0,00

116

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Altra assistenza 60.871,22 56.918,00 -6,49 59.052 3,75 61.267 3,75 63.464 3,59

Altri servizi 17.779,60 16.832,00 -5,33 17.093 1,55 17.335 1,42 17.588 1,46

Godimento di beni e servizi 3.733,97 4.421,00 18,40 4.586 3,73 4.759 3,77 4.937 3,74

Personale dipendente 165.927,60 167.788,00 1,12 169.262 0,88 169.498 0,14 169.511 0,01

Spese amministrative e generali 9.423,30 10.025,00 6,39 10.195 1,70 10.297 1,00 10.297 0,00

Servizi appalti 16.861,30 18.253,00 8,25 18.953 3,83 19.167 1,13 19.624 2,38

Accantonamenti 5.276,66 539,00 -89,79 4.861 801,86 5.397 11,03 5.937 10,01

Imposte e tasse 13.568,14 13.981,00 3,04 14.124 1,02 14.176 0,37 14.213 0,26

Oneri finanziari 1.229,26 1.265,00 2,91 1.120 -11,46 570 -49,11 470 -17,54

Variazione delle rimanenze 172,54 -200,00 -215,91 -450 125,00 -450 0,00 -450 0,00 Compartecipazioni personale

intram 4.960,94 4.981,00 0,40 5.027 0,92 5.075 0,95 5.127 1,02

Totale costi gestione ordinaria 677.840,95 693.029,00 2,24 708.281 2,20 716.615 1,18 723.925 1,02

Risultato gestione ordinaria 31.787,62 32.628,00 2,64 21.710 -33,46 26.822 23,55 39.210 46,19

Mobilità attiva extra 10.332,60 10.332,00 -0,01 10.332 0,00 10.332 0,00 10.332 0,00

Mobilità passiva extra 11.782,09 11.782,00 -0,00 11.782 0,00 11.782 0,00 11.782 0,00

Mobilità attiva intra 177.814,87 177.814,00 -0,00 145.628 -18,10 146.749 0,77 147.869 0,76

Mobilità passiva intra 213.020,08 220.020,00 3,29 185.632 -15,63 185.632 0,00 185.632 0,00

Margine operativo lordo -4.867,07 -11.028,00 126,58 -19.744 79,04 -13.511 -31,57 -3 -99,98

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(tabelle PRR)

PARTE IV - PREVENTIVO COSTI PER FUNZIONE (asl 202) anno 2008

Fabbisogno lordo

Entrate dirette

Fabbisogno netto

Mob. Pass. Interreg.

Mob. Pass. Infrareg.

Mob. Att. Interreg.

Mob. Att. Infrareg. Acquisto Produzione

Assistenza collettiva

SIAN + SISP +SPRESAL 0 0 - 0 0 0 0 0 0

Assistenza veterinaria 6.061 0 6.061 0 0 0 0 0 6.061

PMPV 2.698 0 2.698 0 0 0 0 0 2.698

SEPI 0 0 - 0 0 0 0 0 0

Prevenzione individuale 1.317 0 1.317 0 1.069 0 119 125 242

Medicina legale 3.231 0 3.231 0 0 0 0 0 3.231

Totale assistenza collettiva 13.307 0 13.307 0 1.069 0 119 125 12.232

Assistenza distrettuale

Medicina di base 37.401 0 37.401 0 209 0 405 35.316 2.281

Assistenza farmaceutica 109.108 0 109.108 0 20.022 0 23.729 78.460 34.355

Assistenza specialistica 123.722 0 123.722 1.090 42.213 0 27.355 37.864 69.910

Assistenza anziani 43.078 0 43.078 0 0 0 0 12.100 30.978

Assistenza psichiatrica 29.030 0 29.030 0 15 0 25 10.443 18.597

Assistenza dipendenze (+ HIV) 13.569 0 13.569 0 108 0 118 5.673 7.906

Assistenza disabili 34.544 0 34.544 0 0 0 0 16.271 18.273

Assistenza materno infantile 6.698 0 6.698 0 57 0 356 1.220 5.777

Altra assistenza 12.176 0 12.176 0 674 0 0 44.315 -32.813

Emergenza sanitaria territoriale 70 0 70 0 0 0 0 70 0

118

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Totale assistenza distrettuale 409.396 0 409.396 1.090 63.298 0 51.988 241.732 155.264

Assistenza ospedaliera

Ricoveri ordinari e diurni 269.582 0 269.582 8.797 143.603 0 115.670 92.537 140.315

Costi strutturali DEA/PS 28.121 0 28.121 0 0 0 0 0 28.121

Osped. domicil. +serv. trasf. + trapianti 0 0 - 0 0 0 0 0 0

Totale assistenza ospedaliera 297.703 0 297.703 8.797 143.603 0 115.670 92.537 168.436

Totale fabbisogno 720.406 0 720.406 9.887 207.970 0 167.777 334.394 335.932

119

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PARTE IV - PREVENTIVO COSTI PER FUNZIONE (asl 202) anno 2009

Fabbisogno lordo Entrate dirette Fabbisogno

netto Mob. Pass.

Interreg. Mob. Pass.

Infrareg. Mob. Att. Interreg.

Mob. Att. Infrareg. Acquisto Produzione

Assistenza collettiva

SIAN + SISP +SPRESAL - 0 - 0 0 0 0 0 -

Assistenza veterinaria 6.091 0 6.091 0 0 0 0 0 6.091

PMPV 2.698 0 2.698 0 0 0 0 0 2.698

SEPI - 0 - 0 0 0 0 0 -

Prevenzione individuale 1.348 0 1.348 0 1.069 0 119 125 273

Medicina legale 3.281 0 3.281 0 0 0 0 0 3.281

Totale assistenza collettiva 13.418 - 13.418 - 1.069 - 119 125 12.343

Assistenza distrettuale

Medicina di base 37.614 0 37.614 0 209 0 404 35.316 2.493

Assistenza farmaceutica 109.468 0 109.468 0 20.022 0 23.729 78.460 34.715

Assistenza specialistica 123.722 0 123.722 1.090 42.213 0 27.355 37.864 69.910

Assistenza anziani 44.292 0 44.292 0 0 0 - 12.100 32.192

Assistenza psichiatrica 29.074 0 29.074 0 15 0 25 10.443 18.641

Assistenza dipendenze (+ HIV) 13.806 0 13.806 0 108 0 118 5.673 8.143

Assistenza disabili 35.580 0 35.580 0 - 0 - 16.271 19.309

Assistenza materno infantile 6.698 0 6.698 0 57 0 356 1.220 5.777

Altra assistenza 12.480 0 12.480 0 674 0 - 44.315 -32.509

Emergenza sanitaria territoriale 70 0 70 0 0 0 0 70 -

Totale assistenza distrettuale 412.804 - 412.804 1.090 63.298 - 51.987 241.732 158.671

Assistenza ospedaliera

Ricoveri ordinari e diurni 271.814 0 271.814 8.797 143.603 0 115.670 92.536 142.548

Costi strutturali DEA/PS 28.368 0 28.368 0 0 0 0 0 28.368

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Osped. domicil. +serv. trasf. + trapianti - 0 - 0 0 0 0 0 -

Totale assistenza ospedaliera 300.182 - 300.182 8.797 143.603 - 115.670 92.536 170.916

Totale fabbisogno 726.404 - 726.404 9.887 207.970 - 167.776 334.393 341.930

121

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PARTE IV - PREVENTIVO COSTI PER FUNZIONE (asl 202) anno 2010

Fabbisogno lordo Entrate dirette Fabbisogno netto Mob. Pass.

Interreg. Mob. Pass.

Infrareg. Mob. Att. Interreg.

Mob. Att. Infrareg. Acquisto Produzione

Assistenza collettiva

SIAN + SISP +SPRESAL - 0 0 0 0 0 0 0 0

Assistenza veterinaria 6.136 0 6.136 0 0 0 0 0 6.136

PMPV 2.728 0 2.728 0 0 0 0 0 2.728

SEPI - 0 - 0 0 0 0 0 -

Prevenzione individuale 1.385 0 1.385 0 1.069 0 119 125 310

Medicina legale 3.281 0 3.281 0 0 0 0 0 3.281

Totale assistenza collettiva 13.530 - 13.530 - 1.069 - 119 125 12.455

Assistenza distrettuale

Medicina di base 37.829 0 37.829 0 209 0 405 35.316 2.709

Assistenza farmaceutica 109.599 0 109.599 0 20.022 0 23.729 78.460 34.846

Assistenza specialistica 123.722 0 123.722 1.090 42.213 0 27.355 37.864 69.910

Assistenza anziani 45.843 0 45.843 0 - 0 - 12.100 33.743

Assistenza psichiatrica 29.335 0 29.335 0 15 0 25 10.443 18.902

Assistenza dipendenze (+ HIV) 13.944 0 13.944 0 108 0 118 5.673 8.281

Assistenza disabili 36.291 0 36.291 0 - 0 - 16.271 20.020

Assistenza materno infantile 6.865 0 6.865 0 57 0 356 1.220 5.944

Altra assistenza 12.772 0 12.772 0 674 0 - 44.315 -32.217

Emergenza sanitaria territoriale 70 0 70 0 0 0 0 70 0

Totale assistenza distrettuale 416.270 - 416.270 1.090 63.298 - 51.988 241.732 162.138

Assistenza ospedaliera

Ricoveri ordinari e diurni 274.082 0 274.082 8.797 143.603 0 115.670 92.537 144.815

Costi strutturali DEA/PS 28.620 0 28.620 0 0 0 0 0 28.620

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Osped. domicil. +serv. trasf. + trapianti - 0 0 0 0 0 0 0 -

Totale assistenza ospedaliera 302.702 - 302.702 8.797 143.603 - 115.670 92.537 173.435

Totale fabbisogno 732.502 - 732.502 9.887 207.970 - 167.777 334.394 348.028

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PARTE V - EVOLUZIONE DOTAZIONE PERSONALE (asl 202) anni 2008–2010 (tabella PRR)

PIA 2006 cons. N. medio Cessati 2007 N. medio Assunti 2007 N. medio 2007 N. medio 2008 N. medio 2009 N. medio 2010

Rilevazione unità pesate di personale

Settore assistenza collettiva

Ruolo sanitario/dirigenti 22 0 0 22 22 22 22

Ruolo sanitario/comparto 7 0 0 7 7 7 7

Ruolo professionale/dirigenti 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo professionale/comparto 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo tecnico/dirigenti 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo tecnico/comparto 23,42 1 0 22,42 22,75 22,75 22,75

Ruolo amministrativo/dirigenti 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo amministrativo/comparto 20,25 0 0 20,25 21 21 21

Altri rapporti di lavoro 7 0 1 8 7 7 7

Personale universitario 0 0 0 0 0 0 0

Totale settore assistenza collettiva 79,67 1 1 79,67 79,75 79,75 79,75

Settore assistenza distrettuale

Ruolo sanitario/dirigenti 164,1 8,25 7 162,85 163,93 163,93 163,93

Ruolo sanitario/comparto 375,8 12,25 7,9 371,45 379,75 379,75 382,75

Ruolo professionale/dirigenti 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo professionale/comparto 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo tecnico/dirigenti 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo tecnico/comparto 59,23 2,67 3 59,56 56,4 56,4 56,4

Ruolo amministrativo/dirigenti 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo amministrativo/comparto 131,71 10 3,75 125,46 125,9 125,9 125,9

124

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Altri rapporti di lavoro 51,08 0 7 58,08 50,5 50,5 50,5

Personale universitario 0 0 0 0 0 0 0

Totale settore assistenza distrettuale 781,92 33,17 28,65 777,4 776,48 776,48 779,48

Settore assistenza ospedaliera

Ruolo sanitario/dirigenti 504,11 19,4 29,25 513,96 514,91 519,91 519,91

Ruolo sanitario/comparto 1068,9 53,1 101,92 1117,72 1182,11 1183,11 1186,11

Ruolo professionale/dirigenti 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo professionale/comparto 3,75 0 0 3,75 3,75 3,75 3,75

Ruolo tecnico/dirigenti 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo tecnico/comparto 370,11 20,85 3,25 352,51 350,15 350,15 348,15

Ruolo amministrativo/dirigenti 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo amministrativo/comparto 156,97 2,6 3,63 158 158,26 158,26 157,26

Altri rapporti di lavoro 44,75 27,9 54,75 71,6 29,55 27,55 25,85

Personale universitario 3,5 0 0 3,5 2,5 2,5 2,5

Totale assistenza ospedaliera 2152,09 123,85 192,8 2221,04 2241,23 2245,23 2243,53

Settore amministrazione e supporto

Ruolo sanitario/dirigenti 7 0 0 7 6 6 6

Ruolo sanitario/comparto 18,59 1 12,5 18,59 18,5 18,5 18,5

Ruolo professionale/dirigenti 5 0 0 5 5 5 5

Ruolo professionale/compart 0 0 0 0 0 0 0

Ruolo tecnico/dirigenti 3 0 0 3 3 3 3

Ruolo tecnico/comparto 113,75 6,5 0 107,25 102,5 102,5 102,5

Ruolo amministrativo/dirigenti 16 0,92 0,92 16 16 16 16

Ruolo amministrativo/comparto 174,46 2,92 0 171,54 166,75 161,75 161,75

Altri rapporti di lavoro 2,5 3,55 10,66 9,61 8,5 3,5 2,5

Tot. settore amminist. e supporto 340,3 14,89 24,08 337,99 326,25 316,25 315,25

Totale aziendale

Ruolo sanitario/dirigenti 697,21 27,65 36,25 705,81 706,84 711,84 711,84

125

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Ruolo sanitario/comparto 1470,29 66,35 122,32 1514,76 1587,36 1588,36 1594,36

Ruolo professionale/dirigenti 5 0 0 5 5 5 5

Ruolo professionale/comparto 3,75 0 0 3,75 3,75 3,75 3,75

Ruolo tecnico/dirigenti 3 0 0 3 3 3 3

Ruolo tecnico/comparto 566,51 31,02 6,25 541,74 531,8 531,8 529,8

Ruolo amministrativo/dirigenti 16 0,92 0,92 16 16 16 16

Ruolo amministrativo/comparto 483,39 15,52 7,38 475,25 471,91 466,91 465,91

Altri rapporti di lavoro 105,33 31,45 73,41 147,29 95,55 88,55 85,85

Personale universitario 3,5 0 0 3,5 2,5 2,5 2,5

Totale aziendale 3353,98 172,91 246,53 3416,1 3423,71 3417,71 3418,01

Personale libera professione 2 0 0 2 0 0 0

Totale aziendale (compresa libera prof.) 3355,98 172,91 246,53 3418,1 3423,71 3417,71 3418,01

Totale aziendale conto annuale 3356,66 0 0 0 0 0 0

Differenza (nettiz. aspettative+part time) 0,68 -172,91 -246,53 -3418,1 -3423,71 -3417,71 -3418,01

Rilevazione costo personale

Personale dipendente comparto 89941,831 0 0 91127,43 0 0 0

Personale dipendente dirigenza 72054,351 0 0 72745,14 0 0 0

Totale costo personale dipendente 161996,182 0 0 163872,57 0 0 0

Altre forme contrattuali 2715,58 0 0 5850,62 0 0 0

Personale universitario 338,25 0 0 339,71 0 0 0

Totale costo personale 165050,012 0 0 170062,9 0 0 0

IRAP personale dipendente 11246,235 0 0 11486,38 0 0 0

Saldo ferie e straord. maturati non goduti 2503,978 0 0 0 0 0 0

Tot. costo pers.con IRAP e saldo ferie e straord. 178800,225 0 0 181549,28 0 0 0

Personale libera professione 62,81 0 0 63 0 0 0

Tot. costo pers. (compresa libera prof.) 178863,035 0 0 181612,28 0 0 0

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Personale precario

Conto Annuale 2006

Variaz. Pers. Precario 2007

Variaz. Pers. Precario 2008

Variaz. Pers. Precario 2009

Variaz. Pers. Precario 2010

PERSONALE DIPENDENTE DI RUOLO

MEDICI 0 0 14 0 0

Personale dipendente medico/veterinario 0 0 14 0 0

DIRIGENTI 0 0 0 0 0

Pers. dip. odontoiatrici ed altro Pers. dip. sanitario 0 0 0 0 0

Personale dipendente professionale dirigenti 0 0 0 0 0

Personale dipendente tecnico dirigenti 0 0 0 0 0

Personale dipendente amministrativo dirigenti 0 0 0 0 0

COMPARTO 0 0 41 26 1

Personale dipendente infermieristico 0 0 30 20 0

Personale dipendente riabilitativo 0 0 6 0 0

Pers. dip. sanitario dirigente non medici/veterinari 0 0 0 0 0

Altro personale dipendente sanitario 0 0 4 6 0

Personale dipendente professionale comparto 0 0 0 0 0

Personale dipendente tecnico comparto 0 0 0 0 0

Personale dipendente amministrativo comparto 0 0 1 0 1

Totale 0 0 55 26 1

PERSONALE PRECARIO 0 0 0 0 0

Personale medico/veterinario 5 15 1 1 1

Pers. odontoiatrici ed altro pers. sanitario laureato 0 0 0 0 0

Altro personale sanitario 22 68 26 0 0

Personale professionale dirigenti 0 0 0 0 0

Personale professionale comparto 0 0 0 0 0

127

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128

Personale tenico dirigenti 0 0 0 0 0

Personale tecnico comparto 20 26 20 20 17

Personale amministrativo dirigenti 0 0 0 0 0

Personale amministrativo comparto 2 16 9 6 0

n° uomo/anno co.co.co. 17 17 17 17 17

n° uomo/anno incarichi studio/ricerca 37 23 23 23 23

Totale 103 165 96 67 58

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PARTE VI – TABELLE CONSUMI (asl 202) anni 2008 – 2010 (Tabelle PRR) FARMACI

2006 2007 2008 2009 2010

Assist. farmac. territoriale (convenzionata)

Assistenza farmaceutica erogata tramite le farmacie 76.432 77.668 76.900 77.150 77.300

- Mobilità attiva 8.763 8.763 7.887 7.887 7.887

+ Mobilità passiva 10.959 10.959 9.863 9.863 9.863

Totale assis. farmac. convenzionata per residenti 78627,565 79864 78.876 79.126 79.276

Distribuzione diretta di farmaci acquistati dall'Azienda sanitaria (esclusi H)

Primo ciclo di terapia e farmaci inseriti PHT 3.338 3.350 3.350 3.350 3.350

Altri farmaci oggetto di distribuzione diretta 3.848 4.092 4.218 4.349 4.485

Farmaci distribuiti alle strutture socio-sanitarie 694 742 769 796 824

Distribuzione farmaci per conto - - - - -

Totale distribuzione diretta 7880 8184 8.337 8.495 8.659

- Mobilità attiva 745 416 416 416 416

+ Mobilità passiva 2.604 2.587 347 347 347

Totale distribuzione diretta per residenti 9739 10355 8.268 8.426 8.590

Fa rmaci H

Farmaci H distribuiti 17.280 18.049 18.868 19.392 19.932

- Mobilità attiva 12.989 13.917 14.591 15.265 15.938

+ Mobilità passiva 5.504 5.648 5.792 5.936 6.080

Totale farmaci H distribuiti per residente 9795 9780 10.069 10.063 10.074

Farmaci H utilizzati internamente 3.575 3.652 3.713 3.777 3.842

129

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Farmaci per la produzione

Farmaci utilizzati internamente 6.592 6.794 6.964 7.142 7.329

Totale acquisto farmaci 35327 36679 37.882 38.806 39.762

Totale spesa farmaci 111758,565 114347 114.782 115.956 117.062

Assist. farmac. erogata tramite le farmacie 76431,565 77668 76.900 77.150 77.300

di cui farmaci equivalenti (% o importo) 6.780 6.804 13.842 13.887 13.914

Farmaci utilizzati internamente 6592 6794 6.964 7.142 7.329

di cui farmaci equivalenti (% o importo) 0 0 0 0 0

130

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131

BENI E SERVIZI

2006 2007 Tend. 2007 Progr 2008 Tend. 2008 Progr. 2009 Tend. 2009 Progr. 2010 Tend. 2010 Progr.

Acquisti e manutenzioni 82.220 35.000 88.065 0 90.843 0 93.566 0 94.935

di cui Acq. Farmaci 26.404 4.500 27.324 0 29.574 0 31.424 0 33.174

Variazione delle rimanenze 173 - - 0 - 0 - 0 -

Servizi appaltati 16.861 12.000 18.253 0 18.954 0 19.167 0 19.624

Godimento di beni e servizi 3.734 2.500 4.421 0 4.587 0 4.759 0 4.937

Totale 102.988 49.500 110.739 - 114.384 - 117.492 - 119.496

Economie attese per:

Controllo consumi (quantità) 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Controllo prezzi acquisto 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0

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ALLEGATI: 1. D. C. R. n. 131 – 23049 del 19 giugno 2007; Art. 20;– L. 71; LP;

“Approvazione del Programma degli investimenti in edilizia ed attrezzature

sanitarie per l’attivazione delle procedure di sottoscrizione di un nuovo accordo di programma tra Stato e Regioni”

PREVISIONE DI NUOVI OSPEDALI NELLA RETE REGIONALE

Azienda di riferimento

Titolo dell’intervento

Costo dell’intervento

(milioni di Euro)Disponibilità

Risorse programmate dal presente

Piano (milioni di Euro)

Note

ASL 3 - TORINO

Nuovo presidio ospedaliero

Maria Vittoria (TO)

120,00 0,00 120,00

AMPLIAMENTI PRESIDI OSPEDALIERI

Azienda di riferimento

Titolo dell’intervento

Costo dell’intervento

(milioni di Euro)Disponibilità

Risorse programmate dal presente

Piano (milioni di Euro)

Note

ASL 3 – TORINO

Presidio ospedaliero Amedeo di

Savoia (TO)

53,50 43 (L: 135/90) 10,50

E’ in corso gara d’appalto per 43 milioni di euro sospesa dal

2003, l’azienda sta valutando

l’opportunità di ridefinire

l’intervento. Le risorse di 10,50 milioni di euro serviranno per

effettuare il completamento dell’intervento

L:135/90

ASL 4 – TORINO

Presidio ospedaliero San Giovanni Bosco

(TO)

18,00 0,00 18,00

L’intervento sarà successivo ad

una fase di adeguamenti

propedeutici per 15,4 milioni di

euro, attualmente già programmati ex art. 20, nuovo

Accordo di programma

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133

Proposta accordo di Programma ex art 20 II e III fase Ente

effettuatore/Azienda di riferimento

TITOLO INTERVENTO Nuovo titolo intervento

Importo complessivo

euro Note

ASL 3 – TORINO

P.O. Maria Vittoria. Completamento

ristrutturazione presidio, per umanizzazione

degenze e adeguamento a norme di sicurezza –

Potenziamento e adeguamento D.E.A.

Conferma titolo come DGR 10 –

20273 5.257.014,77

ASL 3 – TORINO

Poliambulatorio – Ristrutturazione edificio esistente “ex Istituto di

riposo Marco Antonetto” per la realizzazione di servizi di

diagnostica strumentale, ambulatori per assistenza specialistica territoriale ,

centro diurno per Alzheimer

Conferma titolo come DGR 10 –

20273 5.131.000,00

L’ azienda sanitaria non ha la copertura

finanziaria per la quota a suo carico

pari a € 2.138.132,27

Totale ASL 3 10.388.014,77

ASL 4 – TORINO

P.O San Giovanni Bosco – Completamento,

rifunzionalizzazione e adeguamento normativo: realizzazione nuova area

destinata a servizi percorsi, nuova torre montalettighe e ristrutturazione integrale dei piani esistenti successivi al trasferimento delle attività

sulla piastra (art. 20 I triennio) – opere di

ristrutturazione, rifunzionalizzazione e

adeguamento strutturale e funzionale dei servizi

Conferma titolo come DGR 10 –

20273 15.396.912,08

ASL 4 – TORINO

P.S. ex dispensario centrale igiene sociale

C.P.A. – rifunzionalizzazione e

adeguamento normativo del presidio : eliminazione

barriere architettoniche, adeguamento strutturale e

funzionale dei servizi

Ristrutturazione del Presidio per realizzazione

poliambulatorio via Borgo ticino

2.065.827,60

L’intervento originario, riferito

all’ex dispensario, è ridefinito a favore

della struttura di via Borgoticino, Le

opere da dedicare all’ex dispensario saranno finanziate

con fondi dell’art. 71 che prevedeva nella D.G.R 10 – 20273 quello di via Borgo

ticino

Totale ASL 4 17.462.739,68

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134

LIBERA PROFESSIONE intramoenia DM 08/06/2001 Ente

effettuatore/Azienda di riferimento

TITOLO INTERVENTO Nuovo titolo intervento

Importo complessivo

euro Note

ASL 3 – TORINO P.O. Maria Vittoria. Pad. E Realizzazione di 10 pl per

degenze paganti

Conferma titolo come DGR 10 –

20273 511.292,30

ASL 3 – TORINO

P.O. Maria Vittoria. Pad. A Riconversione spazi

occupati dal reparto di endocrinologia in

ambulatori e realizzazione corpo scala e ascensore esterno al fabbricato per accesso agli ambulatori

Conferma titolo come DGR 10 –

20273 736.467,50

TOTALE ASL 3 1,247.759,80

Art 71 LEGGE 445/98 Ente

effettuatore/Azienda di riferimento

TITOLO INTERVENTO Nuovo titolo intervento

Importo complessivo

euro Note

ASL 3 – TORINO

Ristrutturazione edificio per realizzazione

nuovo Poliambulatorio in area “ex Superga”

Conferma titolo come DGR 10 –

20273

9.035.000,00

La quota relativa alla colonna “altri finanziamenti” pari a 3.182.284,49 euro è

stata integrata con 600.000,00 euro derivanti

fondi aziendali

ASL 3 – TORINO

Adeguamento e potenziamento dei servizi del pronto

soccorso traumatologia P.O. Maria Vittoria

Adeguamento e

potenziamento dei servizi

DEA

3.615.198,28

Dall’intervento originario è stato escluso quello dedicato al reparto di

traumatologia

TOTALE ASL 3 12.650.198,28

ASL 4 – TORINO

Ristrutturazione del presidio per realizzazione

poliambulatorio in via Borgoticino

Adeguamento a norma dell’ex

Dispensario

2.241.422,94

L’Azienda propone l’accorpamento dei primi

due interventi (cod 07 e 08) e parte del terzo,

originariamente dedicato al presidio di via Montanaro,

per una quota pari a 600.000,00 euro, a favore

dell’ex dispensario. Ne deriva un importo

complessivo da destinare all’ex dispensario pari a

4.257.031,29 euro. L’intervento a favore del

presidio di via Borgo ticino è invece proposto nella

sezione del cd art.20 III fase, in sostituzione del

titolo che prevede l’intervento a favore dell’ex

dispensario

ASL 4 – TORINO Adeguamento a norma dell’ex dispensario 1.415.608,35

ASL 4 – TORINO Adeguamento a norma

del presidio di via Montanaro

600.000,00

342,017,38

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135

2. Interventi di edilizia sanitaria (EDISAN) Progetti della Azienda Sanitaria Locale 3 AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/1

DESCRIZIONE INTERVENTO

Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 06/2007 ESPLETAMENTO GARA 12/2008 REALIZZAZ. LAVORI 10/2009 MESSA IN FUNZIONE 11/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ =52.816.890,00=

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Miglioramento ed incremento del servizio

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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136

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/2

DESCRIZIONE INTERVENTO

Recupero cunicoli per passaggio impianti e demolizioni interne edificio d - interventi preliminari all'esecuzione delle opere del progetto principale comprensorio Amedeo di Savoia - Birago di Vische (TP-16-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 03/2007 ESPLETAMENTO GARA 04/2007 REALIZZAZ. LAVORI 06/2007 MESSA IN FUNZIONE 06/2007 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ =250.000,00=

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Conservazione del patrimonio

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento

SI / NO NO

DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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137

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/3

DESCRIZIONE INTERVENTO

OPERE INTERNE PER RIATTIVAZIONE EDIFICIO C "RUDIGOZ" E B "UMBERTO I" - INTERVENTI PRELIMINARI ALL'ESECUZIONE DELLE OPERE DEL PROGETTO PRINCIPALE - COMPRENSORIO AMEDEO DI SAVOIA - BIRAGO DI VISCHE (TP-13-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*) PROGETTAZIONE 04/2007 ESPLETAMENTO GARA 06/2007 REALIZZAZ. LAVORI 09/2007 MESSA IN FUNZIONE 09/2007 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ =918.750,00=

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Miglioramento ed incremento del servizio

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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138

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/4

DESCRIZIONE INTERVENTO

bonifica da amianto edificio d " denis" - interventi preliminari all'esecuzione del progetto principale - comprensorio Amedeo di Savoia - Birago di Vische (TP-21-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 04/2007 ESPLETAMENTO GARA 05/2007 REALIZZAZ. LAVORI 10/2007 MESSA IN FUNZIONE 10/2007 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ =125.000,00=

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Adeguamento normativo

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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139

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/5

DESCRIZIONE INTERVENTO

COSTRUZIONE PARCHEGGIO PROVVISORIO COMPRENSORIO OSPEDALIERO AMEDEO DI SAVOIA - BIRAGO DI VISCHE (TP-116-05) (TP-116-05)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 03/2007 ESPLETAMENTO GARA 08/2007 REALIZZAZ. LAVORI 07/2007 MESSA IN FUNZIONE 07/2007 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ =500.000,00=

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Miglioramento ed incremento del servizio

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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140

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/6

DESCRIZIONE INTERVENTO

REGIMAZIONE ACQUE NERE E BIANCHE IN RETE FOGNARIA ESISTENTE - INTERVENTI PRELIMINARI ALL'ESECUZIONE DEL PROGETTO PRINCIPALE - COMPRENSORIO AMEDEO DI SAVOIA - BIRAGO DI VISCHE (TP-22-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 04/2007 ESPLETAMENTO GARA 05/2007 REALIZZAZ. LAVORI 08/2007 MESSA IN FUNZIONE 08/2007 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 250.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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141

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/7

DESCRIZIONE INTERVENTO

CENTRALE TERMICA PROVVISORIA BIRAGO E LINEA DI ADDUZIONE GAS METANO - INTERVENTI PRELIMINARI ALL'ESECUZIONE DEL PROGETTO PRINCIPALE - COMPRENSORIO AMEDEO DI SAVOIA - BIRAGO DI VISCHE (TP-23-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 05/2007 ESPLETAMENTO GARA 06/2007 REALIZZAZ. LAVORI 09/2007 MESSA IN FUNZIONE 09/2007 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 307.500,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 142: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

142

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/8

DESCRIZIONE INTERVENTO

CENTRALE TERMICA PROVVISORIA BIRAGO E LINEA DI ADDUZIONE GAS METANO - INTERVENTI PRELIMINARI ALL'ESECUZIONE DEL PROGETTO PRINCIPALE - COMPRENSORIO AMEDEO DI SAVOIA - BIRAGO DI VISCHE (TP-24-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 05/2007 ESPLETAMENTO GARA 08/2007 REALIZZAZ. LAVORI 11/2007 MESSA IN FUNZIONE 11/2007 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 1.400.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 143: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

143

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/9

DESCRIZIONE INTERVENTO

SPOSTAMENTO STOCCAGGIO GAS MEDICINALI - INTERVENTI PRELIMINARI ALL'ESECUZIONE DEL PROGETTO PRINCIPALE - COMPRENSORIO AMEDEO DI SAVOIA - BIRAGO DI VISCHE (TP-25-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 05/2007 ESPLETAMENTO GARA 06/2006 REALIZZAZ. LAVORI 09/2007 MESSA IN FUNZIONE 09/2007 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 100.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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144

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/10

DESCRIZIONE INTERVENTO

ADEGUAMENTO RETI DI IMPIANTI TECNOLOGICI DI COMPRENSORIO - RINNOVO DISTRIBUZIONE BT (TP-17-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 02/2007 ESPLETAMENTO GARA 04/2007 REALIZZAZ. LAVORI 04/2008 MESSA IN FUNZIONE 04/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 850.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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145

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/11

DESCRIZIONE INTERVENTO

ADEGUAMENTO RETI DI IMPIANTI TECNOLOGICI DI COMPRENSORIO - IMPIANTI IDRICI ACQUA POTABILE E ANTINCENDIO E GAS MEDICINALI (TP-18-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 04/2007 ESPLETAMENTO GARA 08/2007 REALIZZAZ. LAVORI 06/2008 MESSA IN FUNZIONE 06/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 2.395.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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146

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/12

DESCRIZIONE INTERVENTO

LABORATORI L - INTERVENTI DI COMPLETAMENTO PRIORITARI - COMPRENSORIO AMEDEO DI SAVOIA - BIRAGO DI VISCHE (TP-20-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 05/2009 ESPLETAMENTO GARA 06/2009 REALIZZAZ. LAVORI 10/2009 MESSA IN FUNZIONE 10/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 2.406.500,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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147

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/13

DESCRIZIONE INTERVENTO

RISTRUTTURAZIONE DENIS - INTERVENTI DI COMPLETAMENTO PRIORITARI COMPRENSORIO AMEDEO DI SAVOIA - BIRAGO DI VISCHE (TP-19-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Intervento collegato a interveto n.2007/1 “Nuova costruzione padiglione malattie infettive,piastra servizi tecnologici - revisione del progetto finanziato con decreto ministeriale della salute del 8 maggio 2002 (TP-15-07) Rif. Deliberazione n.55/005/2007 del 23/03/2007

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 06/2008 ESPLETAMENTO GARA 07/2008 REALIZZAZ. LAVORI 10/2009 MESSA IN FUNZIONE 10/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 2.752.500,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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148

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/14

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione A: Ripristino fermata impianto elevatore piano cortile e collegamento aereo pad M (TP-39-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 04/2008 MESSA IN FUNZIONE 04/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 300.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADN - Adeguamento normativo

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/15

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione D: Adeguamento ambulatorio impianti pacemaker (TP-26-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 02/2008 MESSA IN FUNZIONE 02/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 90.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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150

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/16

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione D: Realizzazione locale tecnico per quadri di piede padiglione F e centrale antincendio (TP-40-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 04/2008 MESSA IN FUNZIONE 04/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 135.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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151

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/17

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione F: Degenze di rianimazione e terapia intensiva (TP-27-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 09/2008 MESSA IN FUNZIONE 09/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 325.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 152: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

152

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/18

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione F: Blocco parto e sala operatoria di ginecologia - Impianti distribuzione finale (TP-28-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 06/2008 MESSA IN FUNZIONE 06/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 255.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 153: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

153

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/19

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione F: Degenze di ortopedia, ginecologia e chirurgia laparoscopica (TP-29-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 12/2009 MESSA IN FUNZIONE 02/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 1.850.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 154: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

154

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/20

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione P: Ampliamento Ambulatori di endoscopia digestiva (TP-30-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 02/2009 MESSA IN FUNZIONE 04/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 200.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 155: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

155

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/21

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione F: Intero edificio F - Impianti Elettrici e speciali, distribuzione secondaria e impianti speciali (TP-31-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 09/2008 MESSA IN FUNZIONE 09/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 200.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 156: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

156

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/22

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione F: Intero edificio F - Solai per gruppi frigoriferi (TP-32-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 06/2008 MESSA IN FUNZIONE 06/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 115.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 157: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

157

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/23

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione F: Intero edificio F - Scale e ascensori (TP-33-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 12/2008 MESSA IN FUNZIONE 12/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 635.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 158: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

158

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/24

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria: Completamento ristrutturazione rete distribuzione elettrica primaria (TP-34-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 06/2008 MESSA IN FUNZIONE 06/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 960.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 159: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

159

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/25

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria: Razionalizzazione spogliatoi (TP-35-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 06/2008 MESSA IN FUNZIONE 06/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 300.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 160: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

160

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/26

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria: Razionalizzazione Depositi raccolta rifiuti e sporco con identificazione percorso pulito e sporco (TP-36-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 06/2008 MESSA IN FUNZIONE 06/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 200.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 161: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

161

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/27

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione E: Realizzazione servizi igienici (TP-37-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 06/2009 MESSA IN FUNZIONE 06/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 290.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 162: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

162

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/28

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione E: Compartimentazioni antincendio (TP-38-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 06/2007 ESPLETAMENTO GARA 04/2007 REALIZZAZ. LAVORI 06/2008 MESSA IN FUNZIONE 00/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 70.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 163: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

163

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/29

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione F: Opere urgenti sistemazioni provvisorie DEA - Passerella di collegamento e aumento posti di osservazione (TP-45-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 05/2007 ESPLETAMENTO GARA 06/2007 REALIZZAZ. LAVORI 09/2007 MESSA IN FUNZIONE 09/2007 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 100.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 164: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

164

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/30

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Maria Vittoria - Padiglione G: Uffici Amministrativi DEA e Ambulatori (TP-46-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 05/2007 ESPLETAMENTO GARA 06/2007 REALIZZAZ. LAVORI 09/2007 MESSA IN FUNZIONE 09/2007 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 180.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 165: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

165

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/31

DESCRIZIONE INTERVENTO

COMPARTIMENTAZIONI ANTINCENDIO PAD. B - OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-44-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 03/2009 MESSA IN FUNZIONE 03/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 180.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 166: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

166

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/33

DESCRIZIONE INTERVENTO

RISTRUTTURAZIONE SPOGLIATOI - LOCALI TECNICI LAVAGGIO BARELLE - PAD.G - OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-48-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 01/2010 MESSA IN FUNZIONE 02/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 180.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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167

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/35

DESCRIZIONE INTERVENTO

UFFICI DIREZIONE SANITARIA - PAD.M OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-42-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 10/2009 MESSA IN FUNZIONE 11/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 280.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/36

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Potenziamento ed aggiornamento dei Sistemi per la Ventilatore Polmonare. N. 5 Ventilatori Polmonari per ventilazione non invasiva adulti e neonatale da destinare alle UU.OO. di Medicina d’Urgenza I, Malattie Infettive, Neonatologia e Pediatria, Rianimazione e Terapia Intensiva degli Ospedali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia (GT-25-07)

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Non quantificabile trattandosi di apparecchiature per emergenza sanitaria

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Come attualmente disponibile

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Non quantificabile trattandosi di apparecchiature per emergenza sanitaria

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 2 mese FORNITURA 3 mesi MESSA IN FUNZIONE 1 mese COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 140.000,00 + IVA

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Trattamento insufficienza respiratoria con ventilazione non invasiva nei pazienti acuti ed in emergenza sanitaria

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Miglioramento dell’assistenza sanitaria e del decorso clinico. Apparecchiature per emergenza sanitaria e salvavita

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Non quantificabili trattandosi di apparecchiature salvavita e per emergenza sanitaria. La possibilità di trattare pazienti critici ed intensivi con tecnologia per l’assistenza ventilatoria adeguata consente una più veloce stabilizzazione dei pazienti quindi può indurre una riduzione del periodo di degenza.

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Miglioramento nella gestione dei pazienti critici a fronte di uniformità di dotazione tecnologica ed introduzione di sistemi di automatizzazione del monitoraggio e della rilevazione degli eventi di allarme.

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169

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/37

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Sistema per angiografia digitale per emodinamica. Aggiornamento a tecnologia con detettori allo stato solido (flat panel). Processo GT-22-07

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Invariato

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Invariato

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 1 mese FORNITURA 3 mesi MESSA IN FUNZIONE 1 mese COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 170.000,00 + IVA

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Riduzione dose rx sia per pazienti che per operatori.

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Migliore qualità dell’immagine e conseguenti migliori esiti.

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Riduzione dei costi di manutenzione dell’attrezzatura per sostituzione di parti soggette ad usura con tecnologia a stato solido con ciclo di vita e affidabilità superiori.

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Non rilevanti

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/38

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

N. 2 ecotomografi per indagini ostetrico-ginecologiche di fascia medio-alta da destinare alla U.O.a. di Ginecologia ed Ostetricia dell’Ospedale Maria Vittoria. Processo GT-24-07

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO SI DATA ULTIMO ACQUISTO 08/08/1991 - 27/08/1996 MODELLO Toshiba SSA 250 A - Esaote AU4 Idea

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Non quantificabile

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Come attualmente assegnati

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Come l’attuale

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 1 mese FORNITURA 3 mesi MESSA IN FUNZIONE 1 mese COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 180.000,00 + IVA

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Miglioramento della qualità diagnostica con maggiore affidabilità nella refertazione e inferiore ricorso ad ulteriori esami diagnostici integrativi.

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Miglioramento dell’erogazione del servizio a livello ambulatoriale e di degenza.

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Riduzione dei costi di manutenzioni dovuti ad obsolescenza dell’attuale tecnologia.

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Miglioramento dell’operatività sulla base di una migliore possibilità di razionalizzazione nell’erogazione dei servizi. Possibilità di automatizzare alcune fasi operative con l’introduzione di strumenti di archiviazione e refertazioni automatici ad oggi non integrabili con l’attuale tecnologia.

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/39

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Sistema di monitoraggio per Terapia Intensiva e DEA dell’Ospedale Maria Vittoria (7 posti in Rianimazione + 12 posti in DEA) Processo GT-23-07

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO Si DATA ULTIMO ACQUISTO 14/07/1999 MODELLO Hewlett Packard – Serie Merlino

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

NUMERO ADDETTI PREVISTO

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 3 mesi FORNITURA 3 mesi MESSA IN FUNZIONE 2 mesi COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 260.000,00 + IVA

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Miglioramento della qualità delle prestazioni di pronto soccorso effettuate, maggiore garanzia assistenziale per i pazienti in urgenza. Elevazione della sicurezza clinica nel monitoraggio dei parametri vitali in area critica su pazienti ad elevato rischio clinico.

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Apparecchiature con funzionalità aggiuntive ed integrate in grado di soddisfare le esigenze cliniche secondo le più moderne linee guida internazionali per l’assistenza sanitaria in emergenza.

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Riduzione dei costi manutentivi su tecnologie obsolete. Possibilità di integrazione dei sistemi e delle funzionalità con razionalizzazione ed omogeneizzazione del apparecchiature. Ciò comporta benefici economici nella pianificazione ed acquisizione dei materiali di consumo durante tutto il ciclo di vita delle apparecchiature

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Agevolazioni operative nell’utilizzo della tecnologia (uniforme) fondamentale in area di terapia intensiva e di emergenza. Ottimizzazione delle procedure operative mediante l’utilizzo di centralizzazione dei dati monitorati ed implementazione di strumenti di automazione per il controllo dei pazienti critici

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AZIENDA 103 IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/40

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Fornitura posa in opera ed installazione di n. 2 TAC spirale multistrato (64 strati e 6-8 strati) da destinare alla U.O.a. Radiologia dell’Ospedale Maria Vittoria. Processo DTL-6-06

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO SI DATA ULTIMO ACQUISTO 18/08/1998 MODELLO TAC spirale monostrato Philips Tomoscan AV E1

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

9

NUMERO ADDETTI PREVISTO

5

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

L’incremento della produttività è strettamente legato alla disponibilità di personale specializzato (Radiologi, Tecnici di radiologia ed Infermieri) per ogni turno di lavoro. I tempi di preparazione paziente e cambio paziente sono indipendenti dalla tecnologia quindi dalla velocità di scansione di ogni esame. Si prevede un aumento complessivo a regime di circa il 50% rispetto all’attuale produttività.

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE durata 5 mesi circa FORNITURA durata 5 mesi circa MESSA IN FUNZIONE durata 2 mesi circa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

1.450.000 + IVA

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Miglioramento della qualità diagnostica specie negli esami che necessitano di studi vascolari e nei pazienti traumatizzati

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Benefici di carattere diagnostico (una maggiore qualità delle immagini comporta immediati benefici diagnostici). Possibilità di fornire risposte più rapide alle richieste di esami per i pazienti ricoverati. L’utilizzo di due TAC consente maggiore disponibilità di accesso ai pazienti ambulatoriali che, attualmente, possono essere prenotati in misura limitata.

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Il costo di gestione e manutenzione tecnologica di due apparecchi TAC di nuova generazione è paragonabile all’attuale costo di manutenzione della TAC in uso. L’acquisto di due TAC potrà determina un risparmio dovuto ad un minor ricorso all’attività convenzionata esterna. Riduzione dei costi legati al trasferimento dei i pazienti ospedalizzati in altre strutture sanitarie per indagini specialistiche non effettuabili con l’attuale TAC o durante il periodo di fermo macchina per manutenzione programmata o correttiva.

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Più rapida risposta alle necessità dei pazienti ricoverati e dei pazienti in transito DEA. Aumento dell’attività diagnostica per i pazienti ambulatoriali. Eliminazione del trasferimento presso altre strutture di pazienti “critici“, spesso con necessità di accompagnamento da parte dell’anestesista, per eseguire indagini specifiche (pazienti neurologici- pazienti con patologie vascolari). Possibilità di procedere a studi di vascolarizzazione coronaria indispensabili in relazione all’attività interventistica della U.O. Emodinamica del Dipartimento di Cardiologia.

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/41

DESCRIZIONE INTERVENTO

COMPARTIMENTAZIONI ANTINCENDIO E RINNOVO IMPIANTI ELETTRICI DA QUADRO DI PIEDE A QUADRI DI PIANI - PAD.G - OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-49-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 02/2010 MESSA IN FUNZIONE 02/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 250.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/42

DESCRIZIONE INTERVENTO

REALIZZAZIONE SPOGLIATOI E DEPOSITI PAD.E - OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-50-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) *)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 02/2010 MESSA IN FUNZIONE 02/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 600.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/43

DESCRIZIONE INTERVENTO

SOSTITUZIONE SERRAMENTI ESTERNI PAD.E - OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-51-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 02/2010 MESSA IN FUNZIONE 02/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 970.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/44

DESCRIZIONE INTERVENTO

RISTRUTTURAZIONE MENSA SPOGLIATOI LOCALI TECNICI PAD. F - OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-52-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 09/2008 MESSA IN FUNZIONE 09/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 1.000.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/45

DESCRIZIONE INTERVENTO

COMPLETAMENTO SALE OPERATORIE - PAD. F OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-53-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 06/2009 MESSA IN FUNZIONE 06/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 2.330.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/46

DESCRIZIONE INTERVENTO

RIFACIMENTO COPERTURE IN TEGOLE E IMPERMEABILIZZAZIONI COPERTURE - PAD. F OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-54-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 06/2010 MESSA IN FUNZIONE 06/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 380.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/47

DESCRIZIONE INTERVENTO

SOSTITUZIONE SERRAMENTI ESTERNI MANUTENZIONE FACCIATE E COPERTURE - PAD. M OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-55-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 12/2010 MESSA IN FUNZIONE 12/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 250.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/48

DESCRIZIONE INTERVENTO

REALIZZAZIONE LABORATORIO E RINNOVO ARREDO MAGAZZINO FARMACIA - PAD. H OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-56-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 12/2010 MESSA IN FUNZIONE 12/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 365.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/49

DESCRIZIONE INTERVENTO

REALIZZAZIONE DATA CENTER AZIENDALE - PAD. H OSPEDALE MARIA VITTORIA (tp-57-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 12/2008 MESSA IN FUNZIONE 12/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 250.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/50

DESCRIZIONE INTERVENTO

CAMERE MORTUARIE RINNOVO IMPIANTI ELETTRICI E DI CONDIZIONAMENTO E MIGLIORIA ESTETICA - PAD. L OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-58-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 12/2009 MESSA IN FUNZIONE 12/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 150.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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183

AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/51

DESCRIZIONE INTERVENTO

RISTRUTTURAZIONE LABORATORIO DI ANATOMIA PATOLOGICA E E SALA SETTORIA - PAD. P OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-59-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 11/2010 MESSA IN FUNZIONE 12/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 1.000.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/52

DESCRIZIONE INTERVENTO

RISTRUTTURAZIONE CENTRO TRASFUSIONALE - PAD. P OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-60-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 02/2009 MESSA IN FUNZIONE 02/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 600.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO ED INCREMENTO DEL SERVIZIO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 185: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/53

DESCRIZIONE INTERVENTO

RISTRUTTURAZIONE IMPIANTI ELETTRICI DISTRIBUZIONE SECONDARIA INTERO EDIFICIO - PAD.P OSPEDALE MARIA VITTORIA (TP-61-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 02/2009 MESSA IN FUNZIONE 02/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 300.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA 2007/54 DESCRIZIONE INTERVENTO RISTRUTTURAZIONE INTEGRALE PAD.E - OSPEDALE MARIA

VITTORIA (TP-62-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa

Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 12/2010 MESSA IN FUNZIONE 12/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 5.790.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 187: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/55

DESCRIZIONE INTERVENTO

NUOVO CENTRO PRELIEVI OSPEDALE MARIA VITTORIA VIA MEDAIL 4 E VIA LE CHIUSE 101 (TP-8-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 05/2007 ESPLETAMENTO GARA 06/2007 REALIZZAZ. LAVORI 12/2007 MESSA IN FUNZIONE 02/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 400.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

Page 188: Piano strategico di Aziendali/PRR/ASL 3 e ASL 4.pdf · ... Semplificazione delle procedure burocratiche per la gestione dei ... attivazione di presa in carico del paziente ... con

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/56

DESCRIZIONE INTERVENTO

OSPEDALE MARIA VITTORIA PROGETTO CENTRO PMA (DTL-18-06)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.300/027/2006 del 03/10/2006, trasmessa a direzione controllo attività sanitarie settore assistenza extraospedaliera con nota prot. n.21693/06 del 03/10/2006

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 10/2007 ESPLETAMENTO GARA 02/2008 REALIZZAZ. LAVORI 08/2008 MESSA IN FUNZIONE 10/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 660.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/57

DESCRIZIONE INTERVENTO

ospedale maria vittoria- ampliamento ambulatori di endoscopia digestiva pad P (TP-30-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 10/2008 MESSA IN FUNZIONE 11/2008 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 200.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Miglioramento ed incremento del servizio

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/58

DESCRIZIONE INTERVENTO

ospedale maria vittoria - compartimentazione antincendio pad E - (TP-38-07)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. Deliberazione n.310/005/2005 del 04/05/2005, trasmessa Assessorato Sanità Dir. Programmazione Sanitaria , Settore edilizia e attrezzature sanitarie con nota prot. n.6427/TP del 04/07/2005

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 09/2007 ESPLETAMENTO GARA 01/2008 REALIZZAZ. LAVORI 06/2009 MESSA IN FUNZIONE 06/2009 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 70.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

ADEGUAMENTO NORMATIVO

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/59

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Fornitura posa in opera ed installazione di n. 1 Risonanza Magnetica Nucleare da 1,5 Tesla da destinare alla U.O.a. Radiologia dell’Ospedale Maria Vittoria. Processo GT-26-07

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

5

NUMERO ADDETTI PREVISTO

3

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Non valutabile

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE durata 5 mesi circa FORNITURA durata 10 mesi circa MESSA IN FUNZIONE durata 2 mesi circa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

1.500.000 + IVA

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Miglioramento della qualità diagnostica in vari settori clinici presenti presso i due ospedali

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Benefici di carattere diagnostico.

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/60

DESCRIZIONE INTERVENTO

Demolizione ex casa di riposo “Marco Antonetto" e nuova costruzione poliambulatorio centro diurno per Alzheimer. (TP-37-05)

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Rif. “Costituzione diritto di superficie costituita dalla città di Torino a favore della ASL3 di Torino – rep. 84869 raccolta 22434 – 20/3/2003

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) (*)

PROGETTAZIONE 12/2007 ESPLETAMENTO GARA 04/2008 REALIZZAZ. LAVORI 04/2010 MESSA IN FUNZIONE 06/2010 (*) data fine per ogni attività espressa come mm/aaaa COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 5.131.000. (**)

(**) da finanziare per € 2.992.867,73 in conto capitale regionale nell’ambito del piano art. 20 L67/88 III fase e per € 2.138.132, 27 FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DEI SERVIZI

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 103

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007/Numero

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Potenziamento ed adeguamento sistemi per la ventilazione polmonare domiciliare. Assegnazione di circa n. 150 ventilatori polmonari per ventilazione non invasiva adulti e neonatale

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Non quantificabile trattandosi di apparecchiature per il mantenimento/miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti in terapia ventilatoria domiciliare

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Come attualmente disponibile

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Non quantificabile trattandosi di apparecchiature per il mantenimento/miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti in terapia ventilatoria domiciliare

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 2 mesi FORNITURA 36 mesi MESSA IN FUNZIONE 36 mesi COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 504.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Trattamento dell’insufficienza respiratorie acute e croniche con ventilazione non invasiva dei pazienti domiciliari in carico all’assistenza territoriale dei Distretti sanitari 1 e 2. Il numero di pazienti annui con patologie respiratorie afferenti alle strutture sanitarie dell’ASL3 è denota una continua crescita quantificabile in circa +30%.

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Miglioramento dell’assistenza sanitaria effettuabile presso il domicilio, della qualità della vita nei pazienti cronici. Trattasi altresì di apparecchiature salvavita il cui utilizzo annulla o riduce la degenza ospedaliera dei pazienti in fase acuta di patologie respiratorie croniche

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

La possibilità di trattare pazienti cronici in cura domiciliare anziché in strutture di ricovero specializzate abbatte i costi di degenza e di assistenza infermieristica specialistica.

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Miglioramento nella gestione dei pazienti domiciliari cronici a fronte di uniformità di dotazione tecnologica e di gestione centralizzata.

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Progetti dell’Azienda Sanitaria Locale 4 AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA 2007/ X Nell’elenco EDISAN non compare Via Borgoticino

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ristrutturazione del presidio per la realizzazione del poliambulatorio in Torino, Via Borgoticino n. 7-9-11.

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa) PROGETTAZIONE 10/2008 – 04/2009 ESPLETAMENTO GARA 05/2009 – 11/2009 REALIZZAZ. LAVORI 12/2009 – 04/2011 MESSA IN FUNZIONE 08/2011 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 4.990.000,00 (€ 2.924.172,40 + € 2.065.827,60 Importo interventi IIIa fase ex art. 20)

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

La ristrutturazione del presidio consentirà di mettere a disposizione dei cittadini un presidio sanitario polifunzionale dove possono essere collocati in un unico centro le prestazioni fornite da professionisti diversi; potranno infatti essere ricollocate in un unico centro funzioni che devono essere integrate tra di loro, ma che l’attuale dislocazione frammentata nel territorio del distretto 1 – 6° Circoscrizione non ne consente il pieno sviluppo. Sono da prevedersi nella sede: La sede di una Medicina di Gruppo di MMG e PLS che può svilupparsi verso un Gruppo di Cure Primarie implementando le attività ambulatoriali proprie dei MMG e PLS anche con attività svolte in ambito distrettuale, quali prenotazioni CUP, procedure amministrative autorizzative, integrazione con Cure Domiciliari Infermieristiche ecc. Un polo Materno Infantile che accorpando attuali sedi distrettuali non più ritenute idonee, consenta di garantire con maggior continuità le attività dei Consultori familiari comprese le attività di Prevenzione Serena, ed il percorso della gravidanza anche attraverso la diagnostica per immagini (ecografia) i corsi di preparazione al parto ed il post partum, le attività della Pediatria di Comunità sia a favore della popolazione infantile immigrata (STP) sia per le attività di prevenzione nella collettività infantile. La Direzione Sanitaria del Distretto 1 con le attività proprie. La Direzione dell’Assistenza Sanitaria Territoriale e le attività amministrative al pubblico quali scelta/revoca La sede del Sert : con il servizio di accoglienza, gli ambulatori e le relative attività di assistenza sociale e di riabilitazione. Ambulatori specialistici di base di supporto all’attività di MMG appartenenti al Gruppo di Cure Primarie. Spazio per archivi relativi a documentazione provenienti dalle Strutture distrettuali.

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BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

L’ampliamento della sede Centrale del Distretto Sanitario con il trasferimento in una unica sede di attività ora distribuita, consentirà di incrementare l’attività attraverso un miglior utilizzo di professionisti e garantendo aperture maggiori delle singole attività. Si potrà sperimentare l’integrazione tra 1 Gruppo di MMG e PLS e le attività di base distrettuali quali quelle dei Consultori familiari e della Pediatria di Comunità nonché quelle del disagio e della patologia delle dipendenze, in un contesto urbano con alta intensità di problemi socio-sanitari.

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

L’unica sede consente di utilizzare al meglio il personale dipendente e convenzionato che rappresenta la maggior spesa per le erogazioni delle attività distrettuali. Consente inoltre di riorganizzare funzioni quali sistema di trasmissione dei dati e rete Intra ASL, ricomporre l’attuale frantumazione delle sedi significa inoltre ridurre i costi generali per spese di manutenzione, riscaldamento, pulizie, spese di telefonia.

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

L’intervento prevede la chiusura di alcune strutture concesse in uso gratuito dalla Città di Torino, ovvero la loro restituzione in capo al concedente poiché le attività ivi svolte saranno accorpate nei locali di Via Borgo Ticino e più precisamente: per le attività Materno-Infantili le sedi di: Via Maddalene n.35 e Corso Taranto n. 170; per le attività dell’Ambulatorio infermieristico la sede di Via Borgo Ticino n. 17; per le attività del Ser.T. la sede di Via Ghedini n. 6. Da ciò deriva un miglioramento dell’accessibilità alle prestazioni ed una razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse umane e tecnologiche.

Dismissione immobili a seguito dell’intervento

SI / NO NO

DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.1

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Attrezzature varie per blocchi operatori (microscopio per neuroch., portatile per radioscopia, colonna per videochirurgia, sistema recupero sangue) Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO Parziale DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Nessuna variazione

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Miglioramento di indicatori di efficienza e standard qualitativi

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 05/2008 FORNITURA 10/2008 MESSA IN FUNZIONE 12/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 250.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Completamento blocchi operatori realizzati con 1° triennio art. 20, realizzazione di percorsi che consentano un’adeguata separazione dei flussi dell’attività di urgenza ed elezione

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

L’acquisto è indispensabile per consentire una più adeguata organizzazione delle sedute operatorie e per ridurre le liste di attesa

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Sono funzionali agli effetti previsti dagli interventi strutturali (razionalizzazione dei posti letto, gestione dipartimentale delle risorse, separazione dei percorsi assistenziali)

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Si realizzano vantaggi in termini di adeguamento a standard di sicurezza e appropriatezza delle prestazioni

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AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.2

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Attrezzature per n. 4 sale operatorie: scialitiche, tavoli operatori, centrale di monitoraggio Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Nessuna variazione

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Miglioramento di indicatori di efficienza e standard qualitativi

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 05/2008 FORNITURA 09/2008 MESSA IN FUNZIONE 11/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 480.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Adeguamento tecnologico sale operatorie (parte liberata per costruzione nuova piastra). Realizzazione di percorsi che consentano un’adeguata separazione dei flussi dell’attività di urgenza ed elezione.

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

L’acquisto è indispensabile per consentire una più adeguata organizzazione delle sedute operatorie e per ridurre le liste di attesa

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Sono funzionali agli effetti previsti dagli interventi strutturali (razionalizzazione dei posti letto, gestione dipartimentale delle risorse, separazione dei percorsi assistenziali)

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Si realizzano vantaggi in termini di adeguamento a standard di sicurezza e appropriatezza delle prestazioni

.

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AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.3

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Attrezzature per n. 1 sala operatoria: scialitiche, tavoli operatori, centrale di monitoraggio Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Nessuna variazione

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Miglioramento di indicatori di efficienza e standard qualitativi

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 01/2008 FORNITURA 04/2008 MESSA IN FUNZIONE 05/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 120.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Adeguamento tecnologico sale operatorie (parte liberata per costruzione nuova piastra). Realizzazione di percorsi che consentano un’adeguata separazione dei flussi dell’attività di urgenza ed elezione.

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

L’acquisto è indispensabile per consentire una più adeguata organizzazione delle sedute operatorie e per ridurre le liste di attesa

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Sono funzionali agli effetti previsti dagli interventi strutturali (razionalizzazione dei posti letto, gestione dipartimentale delle risorse, separazione dei percorsi assistenziali)

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Si realizzano vantaggi in termini di adeguamento a standard di sicurezza e appropriatezza delle prestazioni

.

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199

AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.4

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Attrezzature per anatomia patologica (analizzatori, cappe, arredi di laboratorio) Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO Parziale DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Nessuna variazione

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Aumento produttività

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 02/2008 FORNITURA 05/2008 MESSA IN FUNZIONE 09/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 180.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Adeguamento a standard di qualità, di appropriatezza e sicurezza

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Miglioramenti di efficienza quali-quantitativa

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Diminuzione costi manutentivi

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Vantaggi legati all’utilizzo di un’area ristrutturata e adeguata alla normativa

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200

AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.5

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Ecodoppler transcranico per neuroradiologia Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

NUMERO ADDETTI PREVISTO

2

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Aumento attività

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 03/2008 FORNITURA 07/2008 MESSA IN FUNZIONE 11/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 100.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

E’ uno strumento necessario per lo studio vascolare transuranico

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Incremento attività diagnostica

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Aumento delle prestazioni

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Miglioramenti in termini di affidabilità clinica e di efficacia

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201

AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.6

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Arco a C motorizzato per neuroradiologia Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Incremento attività

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 03/2008 FORNITURA 06/2008 MESSA IN FUNZIONE 10/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 300.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Realizza procedure invasive di radioscopia interventistica (procedure bioptiche sui tavoli operatori, biopsie, trattamenti endocranici)

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Migliora gli accertamenti sulle patologie tumorali

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Aumento delle prestazioni

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Miglioramenti in termini di affidabilità diagnostica

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202

AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.7

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Ecografo endovascolare per neuroradiologia Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

NUMERO ADDETTI PREVISTO

1

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Incremento attività

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 02/2008 FORNITURA 05/2008 MESSA IN FUNZIONE 09/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 120.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Si tratta di moduli ecografici che permettono studi transvascolari per lo studio delle placche, dei rischi di embolia e per valutazioni metabolico-funzionali

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Incremento attività diagnostica

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Aumento delle prestazioni

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Miglioramenti in termini di affidabilità diagnostica

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203

AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.8

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Software dedicati per TC e RMN per neuroradiologia Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

NUMERO ADDETTI PREVISTO

2

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Incremento attività

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 01/2008 FORNITURA 04/2008 MESSA IN FUNZIONE 07/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 600.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Aggiornamenti di TC e RMN acquistati di recente per la Nuova Radiologia dedicati all’encefalo

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Incremento attività diagnostica

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Aumento delle prestazioni

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Miglioramenti in termini di affidabilità diagnostica

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204

AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.9

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Neuronavigatore per neurochirurgia Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Nessuna variazione

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Aumento attività e standard qualitativi

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 06/2008 FORNITURA 09/2008 MESSA IN FUNZIONE 12/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 300.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Riduzione rischi negli interventi neurochirurgici

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Aumento affidabilità

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Contenimento di spesa derivante dalla riduzione dei rischi operatori

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Definizione dei percorsi che consentano la separazione dei flussi di attività in urgenza e di elezione

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AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.10

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

N. 2 Ecografi Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO SI’ DATA ULTIMO ACQUISTO 2005 MODELLO ATL APOGEE CX con sonde

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Nessuna variazione

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Aumento produttività

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 03/2008 FORNITURA 06/2008 MESSA IN FUNZIONE 10/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 180.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Mantenimento del livello di affidabilità delle prestazioni

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Miglioramenti qualitativi e incremento di attività

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Riduzione costi manutentivi

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Aumento del n. di prestazioni erogabili a parità di risorse umane

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206

AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.11

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Laboratorio fisiopatologia respiratoria: adeguamento tecnologico e informatico (CPA)

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO Parziale DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Nessuna variazione

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Aumento produttività

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 01/2008 FORNITURA 06/2008 MESSA IN FUNZIONE 11/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 250.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Adeguamento a standard di qualità, d’appropriatezza e sicurezza

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Miglioramenti di efficienza quali-quantitativa

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Diminuzione costi manutentivi

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Vantaggi legati all’utilizzo di un’area ristrutturata e adeguata alla normativa

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AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.12

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Attrezzature e arredi per magazzino farmacia (P.O. S.G.Bosco)

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Nessuna variazione

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Nessuna variazione

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 07/2008 FORNITURA 10/2008 MESSA IN FUNZIONE 12/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 250.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Attrezzare in modo tecnologicamente avanzato e secondo standard di sicurezza le aree ristrutturate

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Dare adeguata collocazione all’interno del Presidio al Servizio Farmaceutico, attualmente all’esterno

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Riduzione dei costi di trasporto e distribuzione legati all’attuale logistica del Servizio Farmaceutico

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Si realizzano vantaggi di efficienza e di razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse

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AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.13

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Attrezzature per radiologia CPA – L.go Dora Savona – Torino

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO Parziale DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Nessuna variazione

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 06/2009 FORNITURA 10/2009 MESSA IN FUNZIONE 12/2009 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

€ 720.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Adeguamento tecnologico a seguito dell’intervento di ristrutturazione edilizia

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Aumento di produttività e di affidabilità degli esami

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

L’acquisizione di tecnologie più moderne e integrabili con quelle della Radiologia recentemente realizzata nella nuova piastra del Presidio Ospedaliero San Giovanni Bosco indurrà una riduzione dei costi manutentivi e di pellicole

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Miglioramento di efficienza e di standard di sicurezza

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AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA

2007.14

DESCRIZIONE ATTREZZATURA

Adeguamento locali P.O. S.G.Bosco ristrutturati con finanziamento 2° triennio art. 20 (arredi per sale attesa e sala riunioni, scaffalatura meccanizzata per magazzini, cappe e attrezzature per anatomia patologica, attrezzature per sale operatorie, attrezzature per laboratorio farmaci antitumorali, attrezzature di diagnostica endoscopica, arredi per spogliatoi)

Sostituzione attrezzatura esistente SI/NO NO DATA ULTIMO ACQUISTO MODELLO

QTA PERSONALE PER SATURAZIONE

Nessuna variazione

NUMERO ADDETTI PREVISTO

Nessuna variazione

PRODUTTIVITA’ IN RAPPORTO A POTENZIALITA’ TECNICHE

Nessuna variazione

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 03/2010 FORNITURA 06/2010 MESSA IN FUNZIONE 12/2010 COSTO COMPLESSIVO STIMATO

7.200.000 IVA inclusa

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Adeguamento a standard di qualità, di appropriatezza e sicurezza

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Miglioramenti di efficienza quali-quantitativa

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Diminuzione costi manutentivi

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

Vantaggi legati all’utilizzo di un’area ristrutturata e adeguata alla normativa

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AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA 2007.15

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Torino Nord Emergenza San Giovanni Bosco. Piazza del Donatore di Sangue, 3 – Torino. Rifunzionalizzazione e adeguamento normativo del Presidio: Interventi conseguenti e complementari alla realizzazione delle opere previste nel progetto preliminare IIa fase art. 20 legge 67/88 – Codice intervento 7A dell’Allegato 1 della D.C.R. n. 10-20273 del 28/06/2005 – Completamento corpo di fabbrica D e installazione centrale di cogenerazione.

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

Manutenzione straordinaria blocco operatorio al 4° piano (5° fuori terra) nell’anno 1998

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Realizzazione nuovo corpo di fabbrica in ampliamento al P.O. mediante finanziamento 1° triennio ex art. 20 legge 67/88 – Blocco operatorio al 1° piano (2° piano fuori terra).

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 12/2008 – 06/2009 ESPLETAMENTO GARA 07/2009 – 03/2010 REALIZZAZ. LAVORI 04/2010 – 04/2011 MESSA IN FUNZIONE 08/2011 COSTO COMPLESSIVO STIMATO € 12.700.520,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Gli interventi rispondono alla necessità di proseguire nell’opera di adeguamento degli ambienti rispetto ai criteri di “umanizzazione” e agli standard dimensionali e qualitativi previsti per le strutture ospedaliere. Gli interventi previsti permetteranno di dimensionare al meglio gli spazi dedicati alle diverse tipologie dei servizi (attività diagnostiche-terapeutiche di ricovero e ambulatoriale) e in base al numero di pazienti da trattare. In particolare è necessario disporre di camere di degenza a 2 posti letto con annesso servizio igienico, di sistemi per il controllo delle condizioni microclimatiche, di percorsi che consentano la separazione dei flussi.

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Il miglioramento del comfort alberghiero favorisce processi assistenziali più sicuri in termini di prevenzione del rischio infettivo, di separazione dei percorsi e incide notevolmente sulla qualità percepita. Gli interventi strutturali consentiranno di riorganizzare e potenziare le attività diagnostico-terapeutiche al fine di fornire risposte appropriate ai bisogni espressi. La realizzazione di questi interventi di ammodernamento della struttura delle degenze comporterà anche un incremento delle prestazioni energetiche. Per consentire una riduzione sostenibile dei costi derivanti da questo intervento e su quelli prevedibili in futuro, si rende necessario adottare un sistema cogenerativo che potrà garantire una riduzione superiore al 50% degli attuali costi energetici.

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EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

La rispondenza ai requisiti previsti per le strutture ospedaliere determinano un ridimensionamento dei moduli assistenziali e una razionalizzazione dei posti letto più funzionale e rispondente alle esigenze di gestione dipartimentale e di separazione dei percorsi assistenziali in base ai trattamenti da erogare. In merito alla centrale di cogenerazione i costi saranno contenuti in circa 1,1 milioni di euro/anno (attualmente assommano a 2,3 milioni di euro/anno), a fronte di un extrainvestimento per sole opere pari a circa 2,8 milioni di euro, ottenendo tempi di ritorno dell’investimento estremamente ridotti (dell’ordine di 2-3 anni).

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

L’intervento si pone nell’ottica dell’ottimizzazione della gestione delle risorse, degli spazi e della rispondenza alle normative vigenti in materia di adeguamento agli standard e alle indicazioni in materia di politica energetica.

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA 2007.16

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ospedale Torino Nord Emergenza San Giovanni Bosco. Piazza del Donatore di Sangue, 3 – Torino. Rifunzionalizzazione e adeguamento normativo del Presidio: Interventi conseguenti e complementari alla realizzazione delle opere previste nel progetto preliminare IIa fase art. 20 legge 67/88 (Codice intervento 7A dell’Allegato 1 della D.C.R. n. 10-20273 del 28/06/2005) e al completamento del corpo di fabbrica D e installazione centrale di cogenerazione – Completamento dell’intero Presidio ospedaliero.

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Manutenzione straordinaria reparti degenza 3° e 4° piano (4° e 5° piano fuori terra) dei corpi B e C; Manutenzione straordinaria reparto degenza 2° piano (3° fuori terra) del corpo A; Compartimentazione antincendio aree centrali tra i corpi B-C-D.

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 02/2010 – 10/2010 ESPLETAMENTO GARA 11/2010 – 07/2011 REALIZZAZ. LAVORI 08/2011 – 08/2013 MESSA IN FUNZIONE 12/2013 COSTO COMPLESSIVO STIMATO € 28.110.530,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Gli interventi rispondono alla necessità di proseguire nell’opera di adeguamento degli ambienti rispetto ai criteri di “umanizzazione” e agli standard dimensionali e qualitativi previsti per le strutture ospedaliere. Gli interventi previsti permetteranno di dimensionare al meglio gli spazi dedicati alle diverse tipologie dei servizi (attività diagnostiche-terapeutiche di ricovero e ambulatoriale) e in base al numero di pazienti da trattare. In particolare è necessario disporre di camere di degenza a 2 posti letto con annesso servizio igienico, di sistemi per il controllo delle condizioni microclimatiche, di percorsi che consentano la separazione dei flussi.

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

Il miglioramento del comfort alberghiero favorisce processi assistenziali più sicuri in termini di prevenzione del rischio infettivo, di separazione dei percorsi e incide notevolmente sulla qualità percepita. Gli interventi strutturali consentiranno di riorganizzare e potenziare le attività diagnostico-terapeutiche al fine di fornire risposte appropriate ai bisogni espressi.

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EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

La rispondenza ai requisiti previsti per le strutture ospedaliere determinano un ridimensionamento dei moduli assistenziali e una razionalizzazione dei posti letto più funzionale e rispondente alle esigenze di gestione dipartimentale e di separazione dei percorsi assistenziali in base ai trattamenti da erogare.

VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

L’intervento si pone nell’ottica dell’ottimizzazione della gestione delle risorse, degli spazi e della rispondenza alle normative vigenti in materia di adeguamento agli standard e alle indicazioni in materia di politica energetica.

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA

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AZIENDA 104

IDENTIFICATIVO PROPOSTA 2007.17 DESCRIZIONE INTERVENTO Ospedale Torino Nord Emergenza San Giovanni Bosco.

Piazza del Donatore di Sangue, 3 – Torino. Ampliamento del presidio ospedaliero per attivazione del Servizio di Radioterapia e Neuroradiologia interventistica.

Ultimo intervento nell’area oggetto del progetto DATA ULTIMO INT. ATTIVITA’ ULTIMO INTERVENTO

INTERVENTI REALIZZATI NEGLI ULTIMI 10 ANNI PER ATTIVITA’ SANITARIA INTERESSATA

Cronoprogramma delle attività (mm/aaaa)

PROGETTAZIONE 01/2008 – 03/2008 ESPLETAMENTO GARA 04/2008 – 06/2008 REALIZZAZ. LAVORI 06/2008 – 12/2008 MESSA IN FUNZIONE 12/2008 COSTO COMPLESSIVO STIMATO € 5.040.000,00

FINALITA’ E OBIETTIVI DI ORDINE SANITARIO DA RAGGIUNGERE

Attivazione di un servizio per il trattamento dei pazienti oncologici seguiti presso il Presidio Ospedaliero, di quelli residenti sul territorio dell’A.S.L. 4 e nell’area Nord del Comune di Torino che oggi presenta una carenza di strutture radioterapiche. Potenziamento del Servizio di Neuroradiologia Interventistica come struttura di diagnosi e cura dedicata a patologie multifattoriali e multidistrettuali.

BENEFICI SUL PIANO DELLE PRESTAZIONI

I percorsi terapeutici dei pazienti oncologici sono condizionati dalla facilità geografica e logistica di accesso alle Strutture che erogano il Servizio. Nella cura e palliazione delle malattie neoplastiche maligne la Radioterapia è spesso il trattamento irrinunciabile in uno o più momenti della storia naturale della malattia, in alcuni casi come unica terapia , in altri casi quale parte di un approccio multidisciplinare integrato. L’evoluzione della Radiologia Interventistica negli ultimi anni è stata intensa e rapida estendendo le proprie indicazioni a patologie che sino ad oggi erano trattate con la chirurgia tradizionale. L’attività di Neuroradiologia vascolare è in costante aumento sia per procedure elettive, su patologie vascolari di diversi distretti, sia quelle eseguite in emergenza. Inoltre seguendo le linee guida specifiche e i protocolli di trattamento le procedure possono riguardare diverse branche specialistiche: neurologia, nefrologia, oncologia gastroenterologia , chirurgia.

EFFETTI DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA SPESA E DEI COSTI GENERALI

Si valuta che le attuali risorse regionali radioterapiche siano insufficienti al soddisfacimento delle esigenze dei pazienti oncologici piemontesi da trattare. I vantaggi clinici ed economici immediati e futuri di questa specialità sono numerosi: infatti a fronte di un maggior costo di approvvigionamento dei materiali, indispensabili per questa attività, è possibile il trattamento di un numero assai maggiore di pazienti con patologie complesse in regime di Day-hospital.

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VANTAGGI SUL PIANO ORGANIZZATIVO, FUNZIONALE E DI GESTIONE

L’avvio dell’attività consente di completare il percorso diagnostico-terapeutico delle neoplasie con l’effetto di migliorare l’accessibilità delle prestazioni.

Dismissione immobili a seguito dell’intervento SI / NO NO DESTINAZIONE AREA DISMESSA

OPERE PREVEDIBILI PER RICONVERSIONE AREA DISMESSA