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PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA’ E DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DELLA PROVINCIA DI ANCONA ANNO 2015 Art. 1 commi 611 e ss L. 23 dicembre 2014 n. 190 - Legge di stabilità 2015 Allegato al Decreto Presidente n. 92 del 31.03.2015

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PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOCIETA’ E

DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DELLA

PROVINCIA DI ANCONA

ANNO 2015

Art. 1 commi 611 e ss L. 23 dicembre 2014 n. 190 - Legge di stabilità 2015

Allegato al Decreto Presidente n. 92 del 31.03.2015

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Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie della Provincia di Ancona - Anno 2015

Sommario

1. Introduzione 1.1 Il quadro giuridico di riferimento pag. 3 1.2 Il profilo soggettivo e gli organi competenti 5 1.3 Il profilo oggettivo e i soggetti destinatari degli interventi 5 1.4 I presupposti per la elaborazione del Piano 6 1.5 Il caso della Provincia 8 1.6 Note metodologiche 9

2. Le partecipazioni della Provincia di Ancona 10

2.1. Le partecipazioni dirette • Agenzia per il Risparmio Energetico Srl 13 • Conerobus Spa 18 • Aerdorica Spa 22 • Interporto Marche Spa 25 • Meccano Spa 28 • Colli Esini San Vicino S.r.l. (G.A.L.) 31 • Consorzio Navale Marchigiano Scarl 35 • Ce.M.I.M. Scpa 37

2.2. Le partecipazioni indirette 39

• Società partecipate Interporto Marche S.p.a. 40 - Ce.M.I.M. Scpa

• Società partecipate Meccano S.p.a. 40 - Eqi Srl - TecnoMarche Scarl - Colli Esini San Vicino Srl GAL;

• Società partecipate Aerdorica S.p.a. 41 - Aernet Srl - Raffaello Srl - Evolavia Srl - Interporto Marche Spa - Hesis Srl - Convention Bureau Terre Ducali Scarl - Ticas Srl

• Società partecipate Conerobus S.p.a. 42 - Atma Scpa

3. Prospetti riepilogativi 45 ALLEGATI: 1) Schede analitiche società partecipate dirette 2) Schede analitiche società partecipate indirette (fonte CCIAA di Ancona)

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1. Introduzione 1.1 Il quadro giuridico di riferimento

Dopo un articolato e complesso percorso normativo finalizzato alla razionalizzazione delle partecipate locali, la Legge n. 190 del 23/12/2014 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato (Legge di stabilità 2015), ha previsto un nuovo intervento (art. 1, commi da 609 a 616). Fra le diverse disposizioni, viene stabilita la disciplina relativa alla predisposizione di un piano di razionalizzazione delle società partecipate locali con l’obiettivo di ridurne il numero e i costi; vengono individuati i criteri informatori, benché non precettivi, e i modi attraverso i quali gli enti locali e non solo sono chiamati a ridefinire il perimetro delle proprie partecipazioni societarie, sul fondamento del quadro ordinamentale vigente e di indicazioni specifiche che nel loro complesso si propongono di dare contenuto normativo alle valutazioni, già note, espresse dal Commissario per la revisione della spesa (Spending review), Carlo Cottarelli, con il documento del 7 agosto 2014.

La Legge di Stabilità 2015 ne introduce una prima applicazione normativa nelle previsioni in particolare dei commi di seguito richiamati.

• Comma 611: “Fermo restando quanto previsto dall'articolo 3, commi da 27 a 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, e dall'articolo 1, comma 569, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e successive modificazioni, al fine di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell’azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano, gli enti locali, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le università e gli istituti di istruzione universitaria pubblici e le autorità portuali, a decorrere dal 1° gennaio 2015, avviano un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015, anche tenendo conto dei seguenti criteri: a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al

perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione;

b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;

c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;

d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli

organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni.”

• Comma 612: “I presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, i presidenti delle province, i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di

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razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità e i tempi di attuazione, nonché l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Tale piano, corredato di un’apposita relazione tecnica, è trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e pubblicato nel sito internet istituzionale dell’amministrazione interessata. Entro il 31 marzo 2016, gli organi di cui al primo periodo predispongono una relazione sui risultati conseguiti, che è trasmessa alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti e pubblicata nel sito internet istituzionale dell’amministrazione interessata. La pubblicazione del piano e della relazione costituisce obbligo di pubblicità ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.”

La norma fa salve e rafforza le disposizioni contenute nell’art. 3 comma 27 e ss. della Legge Finanziaria per il 2008 - Al fine di tutelare la concorrenza e il mercato, le amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società. È sempre ammessa la costituzione di società che producono servizi di interesse generale e che forniscono servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici di cui all'articolo 3, comma 25, del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, e l’assunzione di partecipazioni in tali società da parte delle amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nell’ambito dei rispettivi livelli di competenza” – che rimane pertanto vigente e i cui termini sono stati riaperti dall’art. 1 comma 569 delle legge 27/12/2013 n. 147 (Legge di Stabilità per il 2014). Il successivo comma 28 dispone che l’assunzione di nuove partecipazioni e il mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dall’organo competente con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti previsti dal comma 27.

Per verificare la legittima detenzione delle società, detta norma impone pertanto il confronto dell’oggetto dell’attività delle stesse con le finalità dell’ente, in particolare ne definisce i presupposti per il mantenimento, prevedendo il divieto per le amministrazioni di costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, nonché di assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società; è ammessa pertanto la detenzione di partecipazioni in società che svolgono servizi o attività esclusivamente di competenza dell’ente locale e nei limiti della stessa e non sono quindi più ammesse attività riconducibili ad un generico interesse generale. Allo scopo viene introdotto, con una norma imperativa pubblicistica, un meccanismo di diritto di recesso ex lege per consentire l’uscita da parte degli enti locali dalle società di capitali per le quali non ricorrono più le previste condizioni di detenibilità della partecipazione. D’altro canto è comunque sempre ammessa la costituzione di società che producono servizi di interesse generale e l’assunzione di partecipazioni in tali società da parte delle Amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2, del Dlgs. 165/2001 nell’ambito dei rispettivi livelli di competenza. In questo caso intervengono le disposizioni di cui all’art. 3 bis D.L.138//2011, così come modificato dal comma 609 della Legge finanziaria 2015, con particolare riferimento ai servizi pubblici locali a rete di rilevanza economica.

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• Comma 613: specifica che le deliberazioni di scioglimento, liquidazione e gli atti di dismissione di società costituite o partecipate per effetto di disposizione di legge: a) sono disciplinate unicamente dal codice civile, circostanza che rafforza la disciplina

codicistica in materia di società pubbliche; b) e in quanto incidenti sul rapporto societario, non necessitano di abrogazione o

modifica delle norme originarie. • Comma 614: estende alle operazioni di attuazione del Piano Operativo di

Razionalizzazione le disposizioni di cui all’art. 1, commi da 563 a 568-ter, L. 147/2013 – Legge Stabilità 2014, che disciplinano le procedure di mobilità del personale in esubero e del comma 568-bis della legge medesima, relativamente al regime fiscale delle operazioni di scioglimento e di alienazione delle società controllate da tutte le pubbliche amministrazioni.

1.2 Il profilo soggettivo e gli organi competenti. I destinatari attivi della norma sono stati precisamente individuati dal comma 611 in argomento e sono solo quelli che costituiscono le pubbliche amministrazioni a livello locale; vengono inoltre precisati gli organi di tali amministrazioni su cui incombe l’adempimento, nel caso delle Province si fa riferimento al Presidente e agli altri organi di vertice, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, i quali devono definire ed approvare il Piano operativo di razionalizzazione. L’ordinamento generale, in merito alle attribuzioni dei Consigli degli enti locali, riconduce a quest’ultimi le competenze contenute all’art. 42 del TUEL 267/2000, comma 2, lettera e): “organizzazione dei pubblici servizi, costituzione di istituzioni e aziende speciali, concessione dei pubblici servizi, partecipazione dell'ente locale a società di capitali, affidamento di attività o servizi mediante convenzione.” Inoltre vanno considerate le disposizioni contenute all'articolo 3, commi da 27 a 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, già richiamate, in particolare il comma 28, che viene confermato dal comma 611, art. 1 L. 190/2014, il quale prevede che l’assunzione di nuove partecipazioni e il mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dall’organo competente (Consiglio) con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27. Le norme richiamate, lette unitamente alla disposizione di cui al comma 612 della Legge Finanziaria 2015 sembrerebbero generare una sorta di competenza concorrente, quantomeno in ordine alle scelte politico-strategiche sottese all’adozione del Piano medesimo; 1.3 Il profilo oggettivo e i soggetti destinatari degli interventi

I destinatari passivi del Piano operativo di razionalizzazione sono individuati nelle società e nelle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute; mentre l’art. 3, comma 27, della finanziaria 2008 si limitava pertanto ad indicare solo le società direttamente partecipate, la legge di stabilità 2015 amplia lo spettro di azione facendo riferimento anche a quelle possedute indirettamente per il tramite di una partecipata. In ordine all’inclusione o meno delle partecipazioni societarie nell’alveo processo di razionalizzazione del Piano, rispetto alla tipologia delle stesse, la situazione può riassumersi come di seguito:

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SOGGETTI OGGETTO DEL PdRP SOGGETTI ESCLUSI DAL PdRP Società Partecipate Aziende speciali Società Consortili Istituzioni Società Cooperative Associazioni Società istituite sulla base di leggi regionali o speciali

Fondazioni

Aziende consortili Consorzi previsti da leggi speciali

La norma non detta nessun criterio per l’inserimento delle partecipazioni indirette nell’ambito del piano, potrà essere di riferimento quanto previsto all’articolo 2359 del codice civile in materia di società controllate e collegate. Se ne può dedurre in conclusione che rispetto al grado di partecipazione societarie il Piano dovrebbe prendere in considerazione quelle società nelle quali la società partecipata indirettamente dall’ente locale: • controlla la maggioranza dei voti delle assemblee ordinarie; • dispone di voti sufficienti ad esercitare un’influenza dominante nell’assemblea

ordinaria; • esercita una influenza dominante in conseguenza di particolari vincoli contrattuali con

essa; • esercita comunque un’influenza notevole (società collegate). 1.4 I presupposti per la elaborazione del Piano

Da quanto premesso emerge che i commi 611 e 612 pongono agli enti locali l’obbligo di pianificare un processo di razionalizzazione delle proprie partecipazioni societarie, che trova fondamento su norme già esistenti e a cui viene fatto espresso riferimento, con indicazioni ulteriori e specifiche che invitano ad un utilizzo ancora più rigoroso dello strumento societario. Tanto è vero che il Piano deve anche essere finalizzato a registrare risultati rendicontabili già con riferimento all’anno 2015.

Il fondamento principale da considerare è dunque che la disciplina complessivamente intesa della materia si propone la migliore utilizzazione delle risorse, attraverso il perseguimento di obiettivi generali quali: • il coordinamento della finanza pubblica, coniugando il principio dell’autonomia con

l’esigenza, rafforzata dalla crisi, di riduzione della spesa pubblica • il contenimento della spesa evidentemente connesso • il buon andamento dell’azione amministrativa, sintesi dei principi di legalità, efficacia

ed economicità • la tutela della concorrenza, anche rispetto agli orientamenti emersi dal rapporto

Cottarelli.

L’obiettivo specifico della norma è quello di avviare un processo in grado di condurre ad un’effettiva riduzione del numero delle società partecipate; detta allo scopo criteri sulla base dei quali individuare le società o le partecipazioni societarie rispettivamente da porre in liquidazione o da cedere:

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a. eliminazione società non indispensabili: il riferimento al concetto di indispensabilità rafforza, in quanto più stringente, la norma già chiara, contenuta nell’art. 3 comma 27 della L. 244/2007 (richiamato e fatto salvo dal comma 611), di cui si è già accennato e conduce a valutare l’attività delle società rispetto al fatto che sia o meno ottenibile sul “mercato”. Detta norma infatti prevede che gli oggetti delle società che possono essere detenibili sono: la produzione di servizi o attività strettamente necessarie alla finalità istituzionale

dell’ente nei limiti che la stessa pone; la produzione di servizi di interesse generale nei limiti di competenza dell’ente

stesso, quindi non riconducibili ad un interesse di tipo generico. Secondo la sentenza della Corte Costituzionale n. 325 del 2010, i servizi di interesse generale coincidono nel nostro ordinamento con i servizi pubblici locali;

se ne dovrà quindi concludere che sono i servizi strettamente necessari al perseguimento del fine istituzionale dell’ente che debbono essere “indispensabili” allorché non reperibili sul mercato;

b. soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti, con un evidente riferimento alle cosiddette scatole vuote, società, a volte di piccole dimensioni in termini di fatturato e/o dipendenti, costituite per l’esternalizzazione di servizi spesso strumentali che andrebbero dunque reincorporati nell’ente partecipante; utile è ricordare allo scopo la delibera 2/2015 della Corte Conti Lazio, sezione controllo, secondo la quale i principi di sana gestione finanziaria impongono che l'affidamento diretto di un servizio in house non possa prescindere da criteri di efficienza, efficacia ed economicità della scelta di autoproduzione. L'ente, pertanto, deve preventivamente verificare la convenienza, in termini economici e qualitativi, dei beni/servizi offerti in house rispetto a quelli reperibili sul mercato. Questa “simulazione di mercato”................è essenziale per garantire, nell'ambito dei servizi pubblici locali e ancor più di quelli strumentali, l'effettiva convenienza dell'in house;

c. eliminazione di partecipazioni in società con oggetto analogo o similare, che occorre fa precedere da una ricognizione nell’area territoriale di riferimento dei soggetti eventualmente interessati, in ossequio al principio della non proliferazione degli organismi esterni alla pubblica amministrazione che hanno attività analoga;

d. aggregazione su scala più vasta per le società che svolgono servizi pubblici locali di rilevanza economica;

e. contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante la riorganizzazione degli organi amministrativi, degli organi di controllo e delle strutture aziendali, nonché la riduzione delle relative remunerazioni.

Il Piano di razionalizzazione dovrà pertanto incrociare le tipologie societarie individuate dal complesso di norme con le fattispecie interessate dai criteri, peraltro non immediatamente precettivi, e nell’ambito delle categorie individuate riguardare in via prioritaria:

le società che da simulazioni di mercato prestano servizi con un costo superiore; le società che producono perdite continuate.

Il contenuto del piano operativo prevede una specifica relazione tecnica, strettamente connessa, di fatto a supporto del Piano medesimo, che supporta le scelte strategiche e le misure individuate, e che pertanto deve evidenziare: le società coinvolte; i tempi di attuazione delle azioni previste nel piano;

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le modalità di attuazione indicate per singole misure (cessioni, fusioni, scissioni ecc); il dettaglio dei risparmi da conseguire.

In quanto ai tempi di operatività previsti, essi sono così stabiliti: entro il 31 marzo 2015, redazione e approvazione del piano operativo di

razionalizzazione, nel caso della Provincia, da parte del Presidente e del Dirigente del servizio competente (parere ex art. 49 del Tuel);

entro 31/12/2015, termine entro il quale deve essere conseguito (in tutto o in parte) il risultato della riduzione;

entro il 15 marzo del 2016 redazione di una relazione sull’attuazione del piano operativo contenente i risultati ottenuti.

Il piano operativo e la relativa relazione tecnica sono inoltrati alla Sezione regionale della Corte dei Conti e pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente, come pure la relazione successiva contenente i risultati ottenuti alla data del 15/03/2016. La pubblicazione costituisce adempimento in ottemperanza alle disposizioni del D.lgs 33/2013. 1.5 Il caso della Provincia.

La complessa ed articolata normativa di riferimento per la elaborazione del Piano operativo di razionalizzazione delle partecipate dirette e indirette trova una ulteriore fonte di criticità nell’attuale fase di riordino delle funzioni delle Province.

La Provincia di Ancona possiede le partecipazioni societarie che la relazione ricognitoria delle società partecipate dirette (Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 174 del 21/12/2010) ha individuato come legalmente detenibili a norma dell’art. 3 commi 27-29 della L. 244/2007; le società in questione hanno per oggetto attività di produzione di beni e servizi ritenute strategiche per le finalità istituzionali dell’Amministrazione, ricadenti in settori diversi e comunque sino ad oggi rilevanti rispetto al perseguimento delle finalità istituzionali, in quanto deputate a svolgere attività di interesse generale, con o senza rilevanza economica, oppure attività amministrativa strumentale.

Attualmente è in corso il processo di riordino delle funzioni delle Province, il cui ruolo istituzionale è stato ridisegnato dalla Legge 7 aprile 2014, n. 56 (Legge Delrio), più volte integrata e modificata, che ne definisce le funzioni fondamentali, in attesa della riforma del Titolo V della parte seconda della Costituzione e delle relative norme di attuazione in esecuzione dell’art. 1 comma 89 e dell’accordo sancito ai sensi dell’art. 1 comma 91 della medesima legge nella Conferenza unificata dell’11.09.2014; è altresì in corso la fase di riordino delle funzioni amministrative non fondamentali sulla base della Proposta di Legge Regionale n. 470/2015, sottoposta in questi giorni al vaglio dell’Assemblea Legislativa della Regione Marche.

Le condizioni di detenibilità delle partecipazione societarie da parte della Provincia di Ancona appaiono dunque potenzialmente suscettibili di variazione, potendo i mutamenti normativi generare il venir meno del requisito di partecipazioni “strettamente necessarie al perseguimento delle proprie finalità istituzionali”, di cui all’art. 3 commi da 27 a 29 L. 244/2007; d’altro canto allo stato attuale e con riferimento al termine del 31.03.2015, stabilito dai commi 611 e 612 della Legge di Stabilità 2015, per la pubblicazione del presente piano e soprattutto per la riduzione nell’esercizio corrente delle partecipazioni

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stesse con l’esposizione e la realizzazione dei risparmi connessi, non sembra coerente con l’attuale permanere dell’esercizio da parte dell’Ente delle funzioni non fondamentali.

Obiettive criticità scaturiscono, pertanto, dalla previsione di cui alla lett. a) del comma 611, circa l’indispensabilità delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, rispetto al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, trovandosi la Provincia di Ancona a valutare una nuova delimitazione del perimetro delle proprie partecipazioni societarie con riferimento ad uno scenario istituzionale al momento non completamente definito, sia nei contenuti sia nei tempi di attuazione e conclusione della riforma complessivamente intesa.

Il presente Piano rappresenta dunque un tentativo da parte dell’Ente, in ossequio al principio di buon andamento dell’azione amministrativa, di attuare un reale approfondimento delle ragioni dell’esistenza delle partecipazioni prese in esame, evitando, pur nelle condizioni di fattibilità e incertezza suindicate, di adempiere all’obbligo attraverso modalità puramente formali; non va esclusa in questa ottica l’eventualità che il Piano possa essere revisionato in corso di vigenza. 1.6 Note metodologiche.

Da un punto di vista metodologico, infine, si è effettuata la scelta di non accompagnare il Piano con una distinta relazione tecnica, avendo avuto cura di corredare l’analisi di ciascuna delle Società partecipate direttamente e indirettamente con la descrizione della struttura societaria e della governance, con l’esposizione dei dati di bilancio, dei dati inerenti gli amministratori e i dipendenti e di ogni altro dato ritenuto utile, nonché con le schede esplicative in allegato. Le misure previste, partendo dall’analisi di quanto definito dalla Provincia di Ancona con la relazione ricognitoria (Deliberazione Consiglio Provinciale n. 174 del 21/12/2010), sono state elaborate, per ciascuna fattispecie di partecipazione societaria detenuta, sulla scorta della verifica del rapporto tra la situazione attuale – pur con tutti i limiti derivanti dallo scenario generale sopra richiamato – ed i criteri proposti dal citato comma 611 della Legge di Stabilità 2015, onde ridefinirne il posizionamento. Data la limitatezza del periodo di tempo a disposizione correlata alla scadenza del 31.03.2015, nonché l’incertezza sulle funzioni della Provincia, non è stato però possibile condurre un’approfondita ed esaustiva valutazione economico-finanziaria a supporto delle azioni da porre in essere, né in termini generali sulla base di una possibile analisi costi/benefici, né, a maggior ragione e più in particolare, per la determinazione dei risparmi da conseguire, anche nel brevissimo periodo; a questo proposito per altro va evidenziato che nessuna delle Società partecipate dalla Provincia di Ancona genera spese a valere sul Bilancio di esercizio in termini di spesa corrente. L’attuazione di alcune misure comunque presuppone detta preventiva valutazione, che sarà condotta anche alla luce del verificarsi di condizioni di contesto, quali la definizione certa delle funzioni della Provincia o la condivisione con gli altri soci di opportune, comuni strategie; sono in ogni caso evidenziati i valori delle partecipazioni in essere calcolati al patrimonio netto.

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2. Le partecipazioni della Provincia di Ancona Il Consiglio Provinciale con atto n. 174 del 21/12/2010 ha approvato la relazione ricognitoria delle società partecipate di cui all’art.3, comma 27, L. 244/2007, individuando, in particolare, come a. strettamente necessarie al perseguimento dei fini istituzionali le seguenti Società:

- Aerdorica S.p.A. - Conerobus S.p.A. - Interporto Marche S.p.A. - Colli Esini San Vicino S.r.l. (G.A.L.) - Meccano SpA - Agenzia per il Risparmio Energetico S.r.l.;

b. non strettamente necessarie al perseguimento dei fini istituzionali dell’Ente le seguenti Società: - La Marina Dorica S.p.A. - Ce.M.I.M – Centro Merci Intermodale delle Marche Soc. Cons. p.a.. (in

liquidazione) - ReteMarche S.p.A. (in liquidazione) - For.Ma S.r.l. (in liquidazione);

La situazione delle Società definite non strettamente necessarie al perseguimento dei fini istituzionali dell’Ente ad oggi risulta essersi evoluta come segue: • il pacchetto azionario della Società la Marina Dorica Spa è stato alienato nel 2012 a

mezzo trattativa privata, dopo aver espletato la procedura dell’evidenza pubblica con due esperimenti di incanti andati deserti;

• la procedura di liquidazione della società Rete Marche Spa si è conclusa e la medesima è stata cancellata dal registro delle Imprese in data 9/12/2011;

• la procedura di liquidazione della società Forma Srl si è conclusa ed è stata cancellata dal registro delle Imprese in data 9/12/2014;

• la Provincia partecipa ancora alla società Ce.M.I.M. Scpa in quanto si è tuttora in attesa della conclusione della procedura della liquidazione.

Inoltre: • con delibera di Consiglio provinciale n. 24 del 15/2/2012, la Provincia di Ancona ha

aderito al Consorzio Regionale per le Imprese nel Settore Cantieristico Marchigiano Soc. Cons. a r.l., abbreviato Società Consorzio Navale Marchigiano a r.l;

• con Verbale, Repertorio n. 110.266 Raccolta n. 31.625 del 17/5/2013, in sede di Assemblea straordinaria dei Soci il Consorzio Navale Marchigiano a r.l. è stato posto in liquidazione, in quanto si è verificata la causa di scioglimento di cui all’art. 2484 n. 4 del codice civile.

Il Consiglio Provinciale con atto n. 21 del 30/03/2015 ha dato atto che con riferimento alla delibera di ricognizione, le Società direttamente partecipate mantenute ad oggi dalla Provincia di Ancona sono complessivamente otto, di cui: - n. 1 controllata, Agenzia per il Risparmio Energetico Srl (73,445%) - n. 1 collegata, Conerobus Spa (31,667%)

mentre le altre Società partecipate con una quota inferiore al 20% sono le seguenti: - Aerdorica Spa (2,72%) - Interporto Marche Spa (1,06%)

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- Meccano Spa (2,50%) - Colli Esini San Vicino S.r.l. (G.A.L.) (5,40%) - Consorzio Navale Marchigiano Scarl (6,42%) in liquidazione - Ce.M.I.M. Scpa (5,43%) in liquidazione

La Provincia di Ancona detiene, inoltre, indirettamente partecipazioni societarie con percentuali indirette calcolate sulla percentuale direttamente detenuta sulla base dei dati rilevati al 31.12.2013, ultimi bilanci consuntivi noti, nelle seguenti Società: - Ce.M.I.M. Scpa 0,904% (tramite Interporto Marche Spa) in liquidazione - Eqi Srl 2,50% (tramite Meccano Spa) - TecnoMarche Scarl 0,007% (tramite Meccano Spa) - Colli Esini San Vicino Srl GAL 0,012% (tramite Meccano Spa) - Aernet Srl 3,910 % (tramite Aerdorica Spa) in liquidazione - Raffaello Srl 3,910% (tramite Aedrorica Spa) - Evolavia Srl 3,95% (tramite Aerdorica Spa) in liquidazione - Interporto Marche Spa 0,016% (tramite Aerdorica Spa) - Hesis Srl 0,750% (tramite Aerdorica Spa) - Convention Bureau Terre Ducali Scarl 0,141% (tramite Aerdorica Spa) - Ticas Srl 0,070% (tramite Aerdroica Spa) - Atma Scpa 19% (tramite Conerobus Spa)

Trattasi di partecipazioni non ricomprese per loro natura nella delibera ricognitoria n. 174/2010, ma delle quali il Consiglio Provinciale ha preso atto con la successiva deliberazione n. 21/2015, nell’ambito della quale il Consiglio medesimo ha ritenuto di doversi esprimere: • sia in forza di quanto previsto dall’art. 42 del TUEL 267/2000, comma 2 lettera e), in

merito alla competenza su organizzazione dei pubblici servizi, costituzione di istituzioni e aziende speciali, concessione dei pubblici servizi, partecipazione dell'ente locale a società di capitali, affidamento di attività o servizi mediante convenzione;

• sia in rapporto all'articolo 3, commi da 27 a 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, in particolare il comma 28, che viene confermato dal comma 611, art. 1 L. 190/2014, il quale prevede che l’assunzione di nuove partecipazioni e il mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dall’organo competente (Consiglio) con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27.

Con la deliberazione sopra richiamata il Consiglio Provinciale prende atto che la Legge di Stabilità 2015 richiede alla Provincia di Ancona - ponendo l’obbligo in capo alla Presidente e agli altri organi di vertice - di valutare le ragioni dell’esistenza delle proprie partecipazioni sulla base del quadro normativo esistente, con la finalità precipua di una migliore utilizzazione delle risorse e dunque dell’efficiente ed efficace svolgimento dell’azione amministrativa, nonché del contenimento dei costi; valuta al tempo stesso la necessità di tenere realisticamente conto della fase istituzionale che la Provincia sta attraversando, delle incertezze sia sul piano delle funzioni da svolgere e pertanto delle finalità da perseguire, sia delle risorse finanziarie in termini di disponibilità e adeguatezza, anche in considerazione dei pesanti tagli previsti dalla stessa Legge di Stabilità. Sulla base del contemperamento delle predette ragioni, il Consiglio Provinciale ha pertanto ritenuto di dover formulare le linee di indirizzo strategiche, finalizzate alla predisposizione e approvazione da parte della Presidente del Piano operativo di razionalizzazione delle società

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e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute dalla Provincia di Ancona, che deve:

1. riguardare tutte le partecipazioni societarie, sia quelle dirette che quelle indirette; 2. consentire l’avvio del processo di razionalizzazione finalizzato alla riduzione delle

stesse entro il 31.12.2015; 3. prevedere opportune misure di razionalizzazione, improntate anche ai criteri, non

prescrittivi, dettati dalla norma; 4. precisare per quanto possibile tempi e modalità di attuazione; 5. esporre i risparmi da conseguire nel corso del 2015, se immediatamente realizzabili; 6. essere corredato da una relazione tecnica illustrativa degli elementi economici e

giuridici a supporto delle misure ivi definite, se dettagliabili in rapporto alla tempistica prevista e per quanto unilateralmente valutabile dall’Ente, tenendo conto della complessità legata ai processi di dismissione o razionalizzazione, che richiedono approfondite valutazioni economico-finanziarie e patrimoniali;

7. promuovere, almeno in relazione alle Società controllate/collegate, un’azione di coordinamento dei soci per verificare le rispettive strategie, anche in ossequio al principio di leale collaborazione, di cui agli artt. 5 e 120, secondo comma, Cost. ed 11 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;

8. intendere ed elaborare il Piano Operativo di Razionalizzazione come uno strumento dinamico di programmazione, suscettibile di eventuale riallineamento sulla base dell’evoluzione ordinamentale, sia in ordine alla definizione di indispensabilità delle società/partecipazioni, sia in ordine ai tempi e modalità di attuazione e ai risparmi da conseguire;

9. di richiedere alle società che eventualmente rientrino nel criterio dell’indispensabilità e per le quali la Provincia sia quindi legittimata alla detenzione, un piano di contenimento dei costi al fine di creare delle economie, valutabili insieme alla Società e agli altri Soci in sede di Assemblea.

Il provvedimento n. 21/2015 dà atto infine che sarà demandata a successivi deliberazioni del Consiglio Provinciale medesimo l’attuazione del Piano medesimo, in ordine ad eventuali dismissioni partecipazioni societarie ai sensi dell’art. 42 del TUEL 267/2000.

Tutte Società di cui la Provincia ha mantenuto le partecipazioni e che sono oggetto del presente Piano non gravano attualmente sul bilancio dell’Ente in termini di oneri di spesa corrente, fermo restando che non può escludersi che tale evenienza possa in futuro verificarsi, in relazione all’applicazione delle disposizioni di cui all’art.1, commi 550 e ss, della Legge di Stabilità 2014, in termini di stanziamento sul fondo vincolato per perdite reiterate delle società e organismi partecipati in perdita, come anche esplicitato dalla Deliberazione n. 4 del 27.02.2015 – paragrafo 8 - della Corte dei Conti Sezione delle autonomie.

Inoltre va rilevato che il Bilancio di Previsione 2015 non registrerà gli effetti generati dalla redazione con le regole del bilancio consolidato, in quanto per gli enti locali come la Provincia di Ancona che non hanno partecipato alla fase di sperimentazione del nuovo sistema di contabilità armonizzata, l’obbligo decorre dall’esercizio finanziario 2016.

Esulano dal presente Piano e pertanto non saranno oggetto di disamina le adesioni dell’Ente alle forme associative di cui al Capo V del Titolo II del d.lgs. 267/2000 (TUEL), nonché la partecipazione a Fondazioni, Associazioni o Enti e Consorzi previsti dal leggi speciali, non comprese nell’ambito di applicazione delle richiamate norme della Legge di Stabilità 2015.

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2.1 Le partecipazioni dirette Le notizie in dettaglio per ogni singola Società sono inserite nelle schede allegate al presente Piano; di seguito a supporto delle considerazioni e delle misure previste per ciascuna partecipazione detenuta sono riportati dati di sintesi. AAGGEENNZZIIAA PPEERR IILL RRIISSPPAARRMMIIOO EENNEERRGGEETTIICCOO SSRRLL ((7733,,444455%%))

La Società ha la forma giuridica di Società a responsabilità limitata, è interamente pubblica ed è controllata. La Provincia di Ancona detiene infatti la percentuale di partecipazione più elevata, 73,445% del capitale sociale.

La Società è stata costituita con atto del 27/4/2000. E’ iscritta al Registro delle Imprese della Provincia di Ancona in data 20/6/2000. Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA) AN 155611. La Società ha durata indeterminata.

L’oggetto sociale è il seguente: Art. 2 dello Statuto “La Società, costituita in via prioritaria per l'attuazione del Programma Comunitario SAVE II, approvato dalla Commissione Europea con decisione del 9.12.99 (contratto ENER/4.1031/A/99-010), riguardante la creazione di una società per la gestione dell'energia e la promozione dell'efficienza energetica, ha come scopo sociale l'attuazione del Piano energetico regionale e di tutte le norme e leggi nazionali ed europee in materia di energia. Promuove e sviluppa la ricerca in materia energetica attraverso il coinvolgimento delle Università delle Marche, dei centri scientifici e di ricerca della Regione Marche, di strutture scientifiche nazionali ed europee con l'obiettivo di acquisire competenze tecniche e progettuali in materia di energia tali da rappresentare un efficiente e qualificato soggetto operativo pubblico per il nostro territorio regionale. Ha altresì come scopo sociale l'affidamento del servizio di verifica e controllo degli impianti termici e la realizzazione di servizi tra cui quelli in materia di sicurezza, in ottemperanza a previsione di legge, per gli Enti costituenti, o partecipanti o affidanti nei settori energetici, delle risorse idriche, ambientali e dello sviluppo sostenibile.”

Codice ATECO: 74.90.93. Numero amministratori al 31.12.2014: n. 3 (tre) Numero dipendenti al 31.12.2014: n. 3 (tre di cui 1 a tempo parziale) Organo di controllo: Collegio Sindacale: n.2 sindaci (n.1 effettivo e n.1 supplente).

Attività svolta in favore della Provincia: Convenzione (approvata con Det. Dir. n. 494 del 13/8/2009) tra la Provincia di Ancona e l’Agenzia per il Risparmio Energetico Srl a complemento e integrazione della Convenzione approvata con Atto di Giunta Provinciale n. 34 del 3/2/2009 per la gestione dell’iniziativa “Bollino Verde” e per le attività di verifica e ispezioni sugli impianti termici di competenza della Provincia. Durata della Convenzione: 10 anni a decorrere dalla data della stipula 9/9/2009. Onere gravante sul bilancio della Provincia al 31.12.2014: Nessuno.

PARTECIPAZIONI SOCIETARIE AL 31.12.2013: nessuna.

Risultato di esercizio 2011 2012 2013

€ 130.643,00 € 126.705,00 € 122.034,00

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Bilancio d’esercizio in sintesi

Società Agenzia per il Risparmio Energetico Srl

Stato patrimoniale Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

- - -

Immobilizzazioni 17.664,00 9.756,00 10.755,00 Attivo circolante 970.561,00 621.959,00 1.053.147,00 Ratei e risconti 25.403,00 13.866,00 6.345,00 Totale Attivo 1.013.628,00 645.581,00 1.070.247,00

Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

Patrimonio netto € 337.682,00 € 464.385,00 € 586.420,00 Fondi per rischi ed oneri - 10.268,00 3.513,00 Trattamento di fine rapporto

63.100,00 44.833,00 26.238,00

Debiti 114.265,00 117.274,00 206.001,00 Ratei e risconti 498.581,00 8.821,00 248.075,00 Totale passivo 1.013.628,00 645.581,00 1.070.247,00

Conto economico

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Valore della produzione 785.739,00 728.612,00 701.670,00 Costi della produzione 633.484,00 602.934,00 526.149,00 Differenza 152.255,00 125.678,00 175.521,00 Proventi e oneri finanziari

4.944,00 16.574,00 17.928,00

Rettifiche valore attività finanziarie

- - -

Proventi ed oneri straordinari

-254,00 39.303,00 3.367,00

Risultato prima della imposte

156.945,00 181.555,00 196.816,00

Imposte 26.302,00 54.850,00 74.782,00 Risultato di esercizio € 130.643,00 € 126.705,00 € 122.034,00

PPRREEMMEESSSSEE

La Delibera ricognitoria n. 174/2010 aveva valutato la strategicità della detenzione in dell’Agenzia per il Risparmio Energetico S.r.l. da parte della Provincia di Ancona, disponendone il mantenimento sulla base dei seguenti elementi e considerazioni: • la valenza dei seguenti scopi sociali:

- l’attuazione del Piano energetico regionale e di tutte le norme e le leggi nazionali ed europee in materia di energia. (Promuove e sviluppa la ricerca in materia energetica attraverso il coinvolgimento delle Università delle Marche, dei centri scientifici e di ricerca della Regione Marche, di strutture scientifiche nazionali ed europee con l’obiettivo di acquisire competenze tecniche e progettuali in materia di energia tali da rappresentare un efficiente e qualificato soggetto operativo pubblico per il nostro territorio regionale);

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- l’obiettivo generale di educare ad un uso razionale delle fonti energetiche disponibili, individuando fonti alternative, prevenendo sprechi nel rispetto dell’ambiente e nell’ottica di incentivare l’uso sostenibile;

- l’affidamento del servizio di verifica e controllo degli impianti termici la realizzazione di servizi tra cui quelli in materia di sicurezza, in ottemperanza a previsione di legge, per gli enti costituenti, o partecipanti o affidanti nei settori energetici, delle risorse idriche, ambientali e dello sviluppo sostenibile;

• il fatto stesso che la società, ai sensi dell’art. 13 del D.L. 4 luglio 2006 n. 223 e ss. mm., provvedesse allo svolgimento esternalizzato di funzioni amministrative di competenza delle Amministrazioni pubbliche socie e/o attività strumentali al perseguimento di finalità istituzionali, operando esclusivamente con gli enti costituenti o partecipanti o affidanti e conseguentemente svolgesse la funzione amministrativa di competenza provinciale sia in materia di controlli degli impianti termici degli edifici, sia in materia di gestione della banca dati sui pozzi e delle concessioni su aree del demanio idrico;

• il compito di intervenire nel settore del risparmio energetico e delle energie rinnovabili e di supportare gli Enti Locali soci nelle attività di pianificazione energetica e nelle attività di promozione, informazione, formazione, educazione e comunicazione in campo energetico-ambientale, rientrando le predette attività tra gli obiettivi primari dell’Ente, sanciti nello statuto provinciale;

• l’art. 4 della L.R. n. 9 del 27 maggio 2008, in base al quale i Comuni con più di quarantamila abitanti e le Province, per la restante parte del territorio, effettuano le ispezioni degli impianti termici, anche avvalendosi di organismi pubblici o privati in possesso dei requisiti di cui all’allegato I del dpr 26 agosto 1993, n. 412.

L’A.R.E. s.r.l. è l’unica società che svolge per la Provincia di Ancona un servizio strumentale, è pertanto società in house providing, detenuta ai sensi dell’art. 13 del D.L. 4 luglio 2006 n. 223, convertito, con modificazioni, nella Legge 4 agosto 2006 n. 248 e ss.mm.; ad oggi l’attività esercitata, mediante affidamento diretto con convenzione di durata decennale (2009-2019), è esclusivamente legata alla funzione amministrativa di controllo degli impianti termici sul territorio provinciale. E’ bene precisare che ai sensi della Sentenza n. 33046 del 27.10.2010 del T.A.R. Lazio, Sez. II quater, il servizio di verifica (cosiddette ispezioni) sugli impianti termici siti negli stabili esistenti nei territori dei Comuni della provincia con popolazione fino a 40.000 ab. non costituisce un servizio pubblico locale.

Il comma 611 della legge 190/2014 impone alla Provincia di avviare “un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015”. Tra i criteri proposti dal comma 611, per individuare le partecipazioni societarie da dismettere o liquidare, possono essere qui di riferimento: la lett. a) prevede l’eliminazione delle società e delle partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; la lett. b) prevede la soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; la lett. e) indica il contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni.

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Ad oggi, da una lettura comparata del comma 85 della L. 56/2014 e della P.d.L. della Regione Marche 470/2015, non è chiaro se la funzione amministrativa di controllo degli impianti termici sul territorio provinciale, espletata in applicazione delle vigenti: L.R. n. 9 del 27.05.08, n. D.Lgs. n.192 del 19.08.05 e s.m.i. e D.P.R. n. 412 del 26.08.93 e s.m.i., sia ascrivibile o meno alle funzioni della Provincia; la valutazione circa la indispensabilità del mantenimento della Società rispetto alle finalità istituzionali e cioè sotto il profilo degli obiettivi, pone pertanto un evidente problema interpretativo, che potrà essere sciolto esclusivamente a seguito del completamento della fase di riordino delle funzioni.

D’altro canto l’A.R.E. s.r.l., per le mutate condizioni normative che ne hanno limitato l’attività nel tempo, svolge oggi per conto della Provincia e dei Comuni soci solo il predetto servizio di controllo. La Società provvede al relativo affidamento del servizio di attività ispettiva (consistente nella verifica e nel controllo dell’esercizio e della manutenzione degli impianti termici di climatizzazione invernale), mediante cottimi fiduciari a ditte individuate con la modalità dell’adesione alla Stazione Unica Appaltante – S.U.A., istituita dal Provveditorato Interregionale per le OO.PP. Emilia Romagna e Marche. Il Consiglio di Amministrazione è composto dal Presidente, dal Vice Presidente e da n.1 Consigliere; le remunerazioni (vedasi scheda allegata) sono state ridotte del 20 % ai sensi dell’art. 4, comma 5, D.L. 95/2012 e ss.mm.ii. Il personale dipendente a tempo indeterminato, composto al 31.12.2014 da n. 2 unità a tempo pieno e n. 1 unità a tempo parziale, gestisce gli adempimenti societari, la predetta convenzione, nonché le altre stipulate con ciascun Comune socio. La valutazione della indispensabilità rispetto al mezzo impiegato dalla Provincia per perseguire l’obiettivo e cioè il mantenimento della scelta della modalità, precedentemente individuata, dell’esternalizzazione impone un attento approfondimento in termini di analisi economica o quantomeno di un’analisi costi/benefici. MMIISSUURREE

I criteri proposti dalla norma fanno dunque emergere un’indubbia necessità di porre in atto nel corso del 2015 comunque un’azione di razionalizzazione attraverso il contenimento dei costi di funzionamento della Società; la misura individuata consta nella riduzione del numero dei componenti del C.d.A., da n. 3 membri a un unico amministratore delegato. Pertanto, in ragione di ciò, la Provincia di Ancona promuoverà la convocazione di un’apposita seduta straordinaria dell’Assemblea dei soci, finalizzata ad approvare le opportune variazioni dello Statuto con particolare riferimento al Capo 8 – Consiglio di Amministrazione, artt. 15-20.

Parallelamente è inoltre intenzione della Provincia di Ancona, quale socio di maggioranza, con partecipazione di controllo e quindi in situazione dominante: 1) realizzare nel corso del 2015 la verifica della convenienza, in termini economici e

qualitativi, del servizio prodotto in house dalla Società A.R.E. s.r.l., rispetto a quello reperibile in via diretta dall’Ente sul mercato;

2) promuovere un’azione di coordinamento dei soci per verificare le rispettive strategie rispetto al punto 1), sia con riguardo alla situazione del personale dipendente e della sua ricollocazione a norma di legge, sia in ossequio al principio di leale collaborazione, di cui agli artt. 5 e 120, secondo comma, Cost. ed 11 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;

3) eventualmente avviare, qualora supportata dagli esiti delle analisi di cui ai punti precedenti, il processo finalizzato allo scioglimento della Società ex comma 1, p. 6)

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dell’art. 2484 C.C., con i benefici previsti dalle disposizioni di cui all’art. 1, commi da 563 a 568-ter, L. 147/2013 – Legge Stabilità 2014, con particolare riguardo alle procedure di mobilità del personale in esubero e al regime fiscale delle operazioni di scioglimento e di alienazione delle società controllate da tutte le pubbliche amministrazioni; benefici estesi dall’art. 1, comma 614 della Legge di Stabilità 2015, alle operazioni di attuazione del presente Piano.

Il risparmio conseguibile nel 2015 deriva dalla riorganizzazione del Consiglio di Amministrazione della Società; si stima che su base annua consisterà nella differenza tra la sommatoria delle remunerazioni degli attuali componenti, pari oggi ad €.19.200,00, ed il compenso che sarà definito dall’Assemblea per l’amministratore delegato. I risparmi connessi all’eventuale decisione di internalizzazione dei servizi di verifica e ispezione sugli impianti termici di competenza e le eventuali entrate derivanti dalla liquidazione, saranno opportunamente verificati e quantificati in via preventiva ai fini della percorribilità dell’ipotesi di scioglimento della Società, in esito alla realizzazione delle azioni di cui ai punti precedenti; ciò anche alla luce di quanto previsto dall’art. 25 dello Statuto della Società in caso di scioglimento: ....omissis.... l'Assemblea nominerà uno o più liquidatori e ne determinerà i poteri. L'intero patrimonio esistente al momento dello scioglimento, dopo il pagamento di tutte le passività e rimborso delle quote sociali, dovrà essere destinato ad attività istituzionali dei soci.

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CCOONNEERROOBBUUSS SSPPAA ((3311,,666677%%))-- SSOOCCIIEETTÀÀ PPEERR LLAA MMOOBBIILLIITTÀÀ IINNTTEERRCCOOMMUUNNAALLEE

La Società ha la forma giuridica di Società per azioni, con prevalente capitale pubblico (la componente privata detiene lo 0,9%). Il Comune di Ancona detiene la percentuale più alta. La Società è collegata, in quanto la Provincia di Ancona partecipa con il 31,667% % del capitale sociale. Ad oggi i Soci Comuni di Camerano, Castelfidardo, Falconara Marittima e Loreto hanno avviato le procedure di dismissione delle proprie partecipazioni azionarie mediante gare ad evidenza pubblica per l’individuazione del potenziale acquirente. Risultano entrati i seguenti soci privati, corrispondenti ad aziende di trasporto: - Società F.lli BUCCI - SENIGALLIA - Società S.A.C.S.A. – JESI

Data atto di costituzione 1/6/1999. Iscritta al registro delle Imprese della Provincia di Ancona in data 1/6/1999. Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA) AN 152040. Data termine: 31.12.2050.

Oggetto sociale: Art. 4 dello statuto sociale: “La Società, in conformità agli articoli 14 e 22 legge 8 giugno 1990, n. 142 e sue successive modificazioni, ha per oggetto la gestione dei servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano, nonché di ogni altro servizio che, rispetto al trasporto, presenti carattere di connessione, strumentalità e complementarietà e che sia ritenuto utile per la attività sociale.”

Codice ATECO: 49.31. Numero amministratori al 31.12.2014: 5 (cinque) Numero dipendenti al 31.12.2014: 460 (quattrocentosessanta). Controllo contabile: Società di revisione. Collegio sindacale formato da n. 3 (tre) membri effettivi e n. 2 (due) supplenti. Attività svolta in favore della Provincia: Nessuna. Onere gravante sul bilancio della Provincia: Nessuno.

PARTECIPAZIONI SOCIETARIE AL 31.12.2013: Società controllata: Società Consortile per azioni Atma Azienda trasporti e mobilità di Ancona e Provincia (60% del capitale sociale).

Risultato di esercizio 2011 2012 2013

€ -867.932,00 € -615.274,00 € -412.423,00

Bilancio d’esercizio in sintesi della Società Conerobus Spa

Stato patrimoniale Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

- - -

Immobilizzazioni 37.999.628,00 37.579.123,00 37.621.217,00 Attivo circolante 14.089.631,00 15.090.715,00 16.230.747,00 Ratei e risconti 126.092,00 112.121,00 356.918,00 Totale Attivo 52.215.351,00 52.781.959,00 54.208.882,00

Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

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Patrimonio netto € 11.025.127,00 € 10.411.547,00 € 9.999.122,00 Fondi per rischi ed oneri 401.257,00 - - Trattamento di fine rapporto

9.896.989,00 9.620.763,00 9.487.850,00

Debiti 14.881.835,00 18.254.827,00 17.987.714,00 Ratei e risconti 16.010.143,00 14.494.822,00 16.734.196,00

Totale passivo 52.215.351,00 52.781.959,00 54.208.882,00

Conto economico 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Valore della produzione 36.441.109,00 36.678.018,00 36.186.959,00 Costi della produzione 37.365.550,00 36.782.841,00 35.807.923,00 Differenza -924.441,00 -104.823,00 379.036,00 Proventi e oneri finanziari

-218.721,00 -236.532,00 -228.927,00

Rettifiche valore attività finanziarie

- - -

Proventi ed oneri straordinari

639.981,00 251.664,00 -1.643,00

Risultato prima della imposte

-503.181,00 -89.691,00 148.466,00

Imposte 364.751,00 525.583,00 560.889,00 Risultato di esercizio € -867.932,00 € -615.274,00 € -412.423,00

PPRREEMMEESSSSEE

La Delibera ricognitoria n. 174/2010 aveva valutato la strategicità della partecipazione azionaria in Conerobus S.p.a. detenuta dalla Provincia di Ancona, disponendone il mantenimento, nel quadro dell’assetto delle infrastrutture nel territorio provinciale, per determinare le condizioni essenziali per lo sviluppo economico e sociale, per attivare le sinergie fondamentali, creare le opportunità di promozione, incrementare la visibilità e la centralità della provincia in nuovi contesti territoriali ed economici, nonché sulla base dei seguenti elementi e considerazioni: • la società Conerobus S.p.a., ha per oggetto la gestione dei servizi di trasporto pubblico

urbano, suburbano ed extraurbano, nonché di ogni altro servizio che, rispetto al trasporto, presenti carattere di connessione, strumentalità e complementarietà e che sia ritenuto utile per l’attività sociale;

• lo Statuto Provinciale sanciva tra le funzioni dell’ente, art. 5, un efficiente e razionale sistema di comunicazione che favorisca la mobilità delle persone, i traffici e l’integrazione territoriale;

• nel Piano Generale di Sviluppo 2008-2012 emergevano tra gli obiettivi primari dell’ente nel settore dei trasporti: 1. il riequilibrio del sistema senza depotenziare il livello del servizio da attuare

attraverso una organizzazione della rete per livelli e una riduzione delle linee in sovrapposizione;

2. riequilibrio territoriale del servizio tra la costa e l’entroterra da attuare attraverso uno sviluppo della rete dei servizi delle aree dell’entroterra, maggiormente isolate e bisognose di collegamenti e una erogazione di servizi mirati nelle aree a domanda debole;

3. integrazione della rete ferroviaria nel sistema del T.P.L;

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4. sviluppo del’integrazione tra il servizio extraurbano e quello urbano; 5. agevolazione della fruizione del servizio, con particolare attenzione ai disabili e alle

fasce deboli. La Società Conerobus S.p.a. partecipa, inoltre, quale socio di maggioranza alla Società Atma Soc. Cons. per Azioni – Azienda trasporti e mobilità di Ancona e Provincia, con la percentuale del 60%, determinando la partecipazione indiretta del 19% della Provincia di Ancona alla società medesima che è soggetto affidatario (come si dettaglierà nel prosieguo della trattazione con riferimento alle partecipazioni indirette) della gestione dei servizi di Trasporto Pubblico Locale per la rete dei servizi extraurbani del bacino della provincia di Ancona.

Il comma 611 della legge 190/2014 impone alla Provincia di avviare “un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015”. Tra i criteri proposti dal comma 611, per individuare le partecipazioni societarie da dismettere o liquidare, possono essere qui di riferimento: la lett. a) prevede l’eliminazione delle società e delle partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; lettera d) prevede l’aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; la lett. e) indica il contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni.

Per quanto riguarda la lett. d), la Società Conerobus S.p.a. è l’unica società partecipata diretta della Provincia di Ancona che svolge un servizio pubblico locale avente rilevanza economica.

Ad oggi, da una lettura comparata del comma 85 della L. 56/2014 e della P.d.L. della Regione Marche 470/2015 – Allegato A, emerge che: 1. la norma nazionale individua quale funzione fondamentale della Provincia l’esercizio

della pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale; 2. la proposta di legge regionale censisce le funzioni amministrative inerenti alla gestione

del Trasporto Pubblico Locale, espletata in applicazione delle norme vigenti contenute nelle discipline di seguito indicate, non più ascrivendole a quelle della Provincia: • L.R. 45/98 (Norme per il riordino del trasporto pubblico regionale e locale nelle

Marche): art. 8, art. 14 comma 1, art. 15 • L.R. 10/99 (Riordino delle funzioni amministrative della Regione e degli Enti locali

nei settori dello sviluppo economico ecc.): art. 58 • L.R. 12/2009 (Sanzioni in materia di trasporto pubblico locale): art. 6, comma 1, art.

7 comma 1, art. 8 • L.R. 22/2001 (Disciplina degli impianti di trasporto a fune in servizio pubblico, ecc.):

art. 3 bis comma 1, art. 5 comma 1, art. 16 comma 1, art. 22 comma 1 • L.R. 6/2013 (Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico locale): art. 6,

commi 1 e 2 MMIISSUURREE

La valutazione circa la indispensabilità del mantenimento della partecipazione azionaria rispetto alle finalità istituzionali di cui alla lett. a) del comma 611 dovrà pertanto porsi a

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seguito del completamento della fase di riordino delle funzioni, qualora questa preveda la definitiva approvazione dei predetti orientamenti; ciò anche con riferimento alla disciplina sui servizi pubblici generali di cui alla norma contenuta nell’art. 3 comma 27 della L. 244/2007 più volte richiamato. Con riferimento alla lett. e), si ritiene inoltre opportuno porre in atto nel corso del 2015 un’azione di razionalizzazione attraverso il contenimento dei costi di funzionamento della Società; un’immediata misura da proporre ai soci è la revisione dei costi della governance societaria. E’ intenzione pertanto dell’Amministrazione: 1. mantenere la proprietà di Conerobus S.p.a. sino alla definizione della fase di

riordino delle funzioni attribuite/delegate; 2. attivare le procedure finalizzate alla dismissione delle partecipazioni azionarie

detenute, qualora la medesima trovasse compimento nel corso del 2015; 3. promuovere un’azione di coordinamento dei soci per verificare le rispettive

strategie in ossequio al principio di leale collaborazione, di cui agli artt. 5 e 120, secondo comma, Cost. ed 11 della legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3;

4. promuovere la convocazione di un’apposita seduta straordinaria dell’Assemblea dei soci, finalizzata a proporre il contenimento dei costi, anche mediante la revisione della governance della Società.

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AAEERRDDOORRIICCAA SSPPAA ((22,,7722%%))

La Società ha la forma giuridica di società per azioni con capitale misto prevalentemente pubblico. La Regione detiene la percentuale più alta. La Provincia di Ancona partecipa con una percentuale di 2,72% del capitale sociale.

La Società è stata costituita con atto del 5/2/1968. Iscritta al Registro delle Imprese della Provincia di Ancona 06/03/1968. Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA) AN 59611. Durata della Società: 31/12/2075 Oggetto Società: Art. 4 dello statuto sociale: “La Società ha per oggetto lo sviluppo, la progettazione, la realizzazione, l’adeguamento, la gestione, la manutenzione e l’uso di impianti e di infrastrutture per l’esercizio dell’attività aeroportuale, nonché l’espletamento, a carattere non prevalente, di attività connesse o collegate.”

Codice ATECO: 52.23 Soggetto che esercita il controllo contabile: società di revisione Numero degli amministratori al 31.12.2014: 3 (tre) Numero dipendenti al 31.12.2014: 82 (ottantadue) Componenti il Collegio Sindacale: 5 (cinque di cui n. 3 effettivi e n. 2 supplenti). Attività svolta in favore della Provincia: Nessuna. Onere gravante sul bilancio della Provincia: Nessuno.

PARTECIPAZIONI SOCIETARIE AL 31.12.2013: Controllate: Aernet Srl in liquidazione (99%), Raffaello Srl (99%), Evolavia Srl in liquidazione (100%), Altre società: Interporto Marche Spa (0,42%), Hesis Srl (19%), Convention Bureau Terre ducali (3,57%), Ticas Srl (1,78%).

Risultati di esercizio 2011 2012 2013

€ 64.131,00 € -3.045.411,00 € -12.379.422,00

Bilancio d’esercizio in sintesi della Società Aerdorica Spa

Stato patrimoniale Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

- - -

Immobilizzazioni 25.237.814,00 26.727.945,00 54.469.739,00 Attivo circolante 11.710.847,00 10.586.894,00 7.845.370,00 Ratei e risconti 37.906.114,00 471.301,00 56.730,00 Totale Attivo 37.906.114,00 37.786.140,00 62.371.839,00

Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Patrimonio netto € 6.627.400,00 € 3.581.989,00 € 14.564.446,00 Fondi per rischi ed oneri 306.966,00 337.509,00 9.866.126,00 Trattamento di fine rapporto

903.636,00 913.620,00 636.883,00

Debiti 29.934.212,00 32.649.430,00 36.825.589,00 Ratei e risconti 133.900,00 303.592,00 478.795,00

Totale passivo 37.906.114,00 37.786.140,00 62.371.839,00

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Conto economico

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Valore della produzione 13.402.804,00 12.928.696,00 9.315.739,00 Costi della produzione 12.693.521,00 15.924.478,00 19.723.391,00 Differenza 709.283,00 -2.995.782,00 -10.407.652,00 Proventi e oneri finanziari

-545.079,00 -662.235,00 -733.538,00

Rettifiche valore attività finanziarie

- - -230.549,00

Proventi ed oneri straordinari

234.481,00 -13.829,00 -2.863.567,00

Risultato prima della imposte

398.685,00 -3.671.846,00 -14.235.306,00

Imposte 334.554,00 -626.435,00 -1.855.884,00 Risultato di esercizio € 64.131,00 € -3.045.411,00 € -12.379.422,00

PPRREEMMEESSSSEE

La Delibera ricognitoria n. 174/2010 aveva valutato la strategicità della partecipazione azionaria in Aerdorica S.p.a. detenuta dalla Provincia di Ancona, disponendone il mantenimento sulla base dei seguenti elementi e considerazioni: • le finalità statutarie: la progettazione, lo sviluppo e la gestione del sistema aeroportuale

di Falconara Marittima che si pone come l’infrastruttura fondamentale di riferimento per tutto il territorio provinciale e regionale, rappresentando oggi il trasporto aereo un servizio di interesse generale di primaria importanza per la collettività;

• la circostanza per cui l’Aeroporto R.Sanzio è l’unica infrastruttura aeroportuale del territorio regionale e rappresenta un fattore fondamentale per la competitività del sistema produttivo locale, nonchè punto di riferimento per gli operatori nei settori culturale, commerciale e turistico;

• tra le funzioni istituzionali della Provincia rientravano le azioni di promozione e sostegno del settore economico, produttivo, commerciale e turistico e la collaborazione alla programmazione regionale di sviluppo del territorio;

• tra gli obiettivi primari dell’ente, sanciti nello statuto provinciale, risultavano la valorizzazione delle risorse economiche e la promozione dello sviluppo del territorio e l’obiettivo di un efficiente e razionale sistema di comunicazione che favorisse la mobilità delle persone, i traffici e l’integrazione territoriale;

• il Piano Generale di Sviluppo 2008-2012, sanciva che la partecipazione dell’Ente a tale Società, era indispensabile per supportare lo sviluppo economico del territorio, attraverso infrastrutture integrate che facilitassero la circolazione delle persone, delle merci e che creassero i presupposti per una maggiore competitività del sistema impresa.

Il comma 611 della legge 190/2014 impone alla Provincia di avviare “un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015”. Tra i criteri proposti dal comma 611, per individuare le partecipazioni societarie da dismettere o liquidare, possono essere qui di riferimento: la lett. a) prevede l’eliminazione delle società e delle partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; la lett. e) indica il contenimento dei

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costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni. MMIISSUURREE

La valutazione circa la indispensabilità del mantenimento della partecipazione detenuta rispetto alle finalità istituzionali, di cui alla lett. a) del comma 611, nonché quanto previsto con riferimento alla lett. e), si pone - come precedentemente rilevato - con riferimento all’attuale, complessiva fase di riordino delle funzioni dell’Ente non ancora compiuta. D’altro canto, benchè l’attività della Società possa essere ricondotta nell’alveo dei servizi pubblici generali, l’esiguità della misura della partecipazione azionaria detenuta dall’Ente, unitamente alla mancanza di un rappresentante della Provincia di Ancona negli Organi di governo, non consente di incidere significativamente sulle strategie della Società e conseguentemente sul contenimento dei costi di funzionamento. Peraltro, essendo stato di recente deliberato l’aumento di capitale, la partecipazione azionaria della Provincia di Ancona si è ulteriormente ridotta dal 3,30% al 2,72%. Emerge, pertanto, sin d’ora l’opportunità di attivare le procedure finalizzate alla dismissione delle quote azionarie di proprietà della Provincia.

E’ intenzione pertanto dell’Amministrazione attivare le procedure finalizzate alla dismissione delle partecipazioni azionarie detenute in Aerdorica S.p.A. nel corso del 2015. In applicazione dell’art. 2437 ter del c.c. (“criteri di determinazione del valore delle azioni”), il valore delle azioni di tale società, non quotata nei mercati regolamentati, è determinato dagli amministratori della medesima, tenuto conto – fatte salve diverse indicazioni contenute nello statuto - della sua consistenza patrimoniale e delle relative prospettive reddituali. Non è quindi possibile, in questa fase, quantificare tale valore, se non in via meramente presuntiva facendo riferimento al valore del capitale netto di tale società quale desumibile dall’ultimo bilancio approvato.

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IINNTTEERRPPOORRTTOO MMAARRCCHHEE SSPPAA ((11,,0066%%))

La Società ha la forma giuridica di Società per azioni, mista con capitale prevalentemente pubblico. Socio di maggioranza è S.V.I.M. S.p.a. La Provincia di Ancona partecipa con il 1,06% del capitale sociale.

Data atto di costituzione: 26/4/1994. Iscritta al Registro delle Imprese della Provincia di Ancona in data 28/6/1994. Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA) AN 126283. Durata Società: 31.12.2020. Organo contabile: Collegio sindacale: 3 effettivi e 2 supplenti.

Oggetto: Art. 4 dello statuto “La Società ha per oggetto: - la progettazione e la realizzazione nel territorio del Comune di Jesi, anche attraverso i

contributi previsti ed ottenibili dalle leggi nazionali e comunitarie, di un interporto, consistente in un sistema unitario di opere, di infrastrutture e di servizi principali, accessori e complementari, anche dislocati in altri territori, purché ad esso funzionali e connessi, complessivamente preordinati alla ricezione, movimentazione, custodia, magazzinaggio e smistamento merci, materie prime, prodotti intermedi e finiti, nell’ambito di un sistema logistico territoriale integrato del trasporto merci nella regione;

- la gestione, diretta e indiretta, sia totale che parziale della intera opera interportuale e di tutte le attività, anche commerciali, connesse con l’esercizio dell’attività intermodale cui è destinato l’interoporto.”

Codice ATECO: 52.21.4 Numero Amministratori al 31.12.2014: 3 (tre) Numero dipendenti al 31.12.2014: 6 (sei) Attività svolta in favore della Provincia: Nessuna. Onere gravante sul bilancio della Provincia: Nessuno.

PARTECIPAZIONI SOCIETARIE AL 31.12.2013 Società collegata: Ce.M.I.M. Scpa il liquidazione (85,34%).

Risultato di esercizio 2011 2012 2013

€ 103,00 € -639.316,00 € -639.316,00

Bilancio d’esercizio in sintesi della Società Interporto Marche Spa

Stato patrimoniale Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

Immobilizzazioni 28.182.658,00 30.139.728,00 26.993.999,00 Attivo circolante 8.177.967,00 4.773.663,00 5.814.048,00 Ratei e risconti 44.967,00 85.316,00 8.672,00

Totale Attivo 36.405.592,00 34.998.707,00 32.816.719,00 Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

Patrimonio netto € 16.898.141,00 € 16.258.826,00 € 16.282.270,00 Fondi per rischi ed oneri 4.085.440,00 4.069.723,00 2.944.894,00 Trattamento di fine rapporto

60.132,00 78.115,00 87.639,00

Debiti 12.887.278,00 12.502.268,00 11.894.488,00

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Ratei e risconti 2.474.601,00 2.089.775,00 1.607.428,00 Totale passivo 36.405.592,00 34.998.707,00 32.816.719,00

Conto economico

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Valore della produzione 2.558.760,00 1.002.333,00 2.225.025,00 Costi della produzione 2.125.484,00 2.031.520,00 2.258.693,00 Differenza 433.276,00 -1.029.187,00 -33.668,00 Proventi e oneri finanziari

-229.709,00 135.190,00 76.228,00

Rettifiche valore attività finanziarie

-10.795,00 53.827,00 -22.279,00

Proventi ed oneri straordinari

-3.432,00 67.082,00 3.163,00

Risultato prima della imposte

189.340,00 -773.088,00 23.444,00

Imposte 189.237,00 -133.772,00 - Risultato di esercizio € 103,00 € -639.316,00 € -639.316,00

PPRREEMMEESSSSEE

La Delibera ricognitoria n. 174/2010 aveva valutato la strategicità della partecipazione azionaria in Interporto Marche S.p.a. detenuta dalla Provincia di Ancona, disponendone il mantenimento sulla base dei seguenti elementi e considerazioni: • la valenza dell’oggetto sociale strumentalmente correlato al miglior conseguimento delle

finalità istituzionali, in particolare alla finalità di cui all’art. 19 co. 2 del TUEL, delle linee programmatiche di mandato e degli obiettivi indicati nel Piano Generale di Sviluppo 2008-2012;

• l’attitudine della società a svolgere un importante ruolo a sostegno dello sviluppo del territorio della provincia, attraverso la realizzazione di attività e di opere di rilevante interesse generale nel settore economico, produttivo e commerciale;

• la tipologia societaria, finalizzata allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto, comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare e ricevere treni ed in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione; atta pertanto ad assumere un ruolo centrale come snodo di sviluppo e di occupazione per l’economia marchigiana ed umbra, consentendo di abbattere almeno il 25% dei costi di trasporto, grazie alla competitività della tariffa intermodale.

Il comma 611 della legge 190/2014 impone alla Provincia di avviare “un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015”. Tra i criteri proposti dal comma 611, per individuare le partecipazioni societarie da dismettere o liquidare, possono essere qui di riferimento: la lett. a) prevede l’eliminazione delle società e delle partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; la lett. e) indica il contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni.

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MMIISSUURREE

La valutazione circa la indispensabilità del mantenimento della partecipazione detenuta rispetto alle finalità istituzionali, di cui alla lett. a) del comma 611, nonché quanto previsto con riferimento alla lett. e), si pone - come precedentemente rilevato - con riferimento all’attuale, complessiva fase di riordino delle funzioni dell’Ente non ancora compiuta. D’altro canto, benchè l’attività della Società possa essere ricondotta nell’alveo dei servizi pubblici generali, l’esiguità della misura della partecipazione azionaria detenuta dall’Ente, unitamente alla mancanza di un rappresentante della Provincia di Ancona negli Organi di governo, non consente di incidere significativamente sulle strategie della Società e conseguentemente sul contenimento dei costi di funzionamento. Emerge, pertanto, sin d’ora l’opportunità di attivare le procedure finalizzate alla dismissione delle quote azionarie di proprietà della Provincia.

E’ intenzione pertanto dell’Amministrazione attivare le procedure finalizzate alla dismissione delle partecipazioni azionarie detenute in Interporto Marche S.p.A. nel corso del 2015. In applicazione dell’art. 2437 ter del c.c. (“criteri di determinazione del valore delle azioni”), il valore delle azioni di tale società, non quotata nei mercati regolamentati, è determinato dagli amministratori della medesima, tenuto conto – fatte salve diverse indicazioni contenute nello statuto - della sua consistenza patrimoniale e delle relative prospettive reddituali. Non è quindi possibile, in questa fase, quantificare tale valore, se non in via meramente presuntiva facendo riferimento al valore del capitale netto di tale società quale desumibile dall’ultimo bilancio approvato.

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MMEECCCCAANNOO SSPPAA ((22,,5500%%))

La Società ha la forma giuridica di Società consortile per azioni, mista con capitale prevalentemente privato. La Provincia di Ancona partecipa con il 2,50% del capitale sociale.

La Società è stata costituita con atto del 25/11/1988. Iscritta la Registro delle Imprese della Provincia di Ancona in data 20/2/1989. Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA) AN 111512. Durata Società: 31/12/2050.

Oggetto: Art. 5 statuto sociale: “La Società ha per oggetto: a) Promuovere il trasferimento delle tecnologie verso le imprese associate e verso terzi; b) Svolgere attività di ricerca e sviluppo; c) Promuovere attività di formazione tecnica e manageriale; d) Svolgere tutte quelle attività ritenute utili allo sviluppo tecnologico, organizzativo e

gestionale delle imprese associate e di terzi; e) Promuovere e sviluppare l’internalizzazione tecnologica; f) Il monitoraggio, l’esecuzione di indagini su strutture e materiali in situ ed in

laboratorio ivi comprese le prove geotecniche e le prove per il collaudo di qualunque manufatto e prodotto da costruzione.”

Codice ATECO: 25.62. Numero amministratori al 31.12.2014: 7 (sette) Numero dipendenti al 31.12.2014: 29 (ventinove) Organo di controllo contabile: Società di revisione. Collegio sindacale formato da: n. 5 Sindaci (3 effettivi e 2 supplenti) Attività svolta in favore della Provincia: Nessuna. Onere gravante sul bilancio della Provincia: Nessuno.

PARTECIPAZIONI SOCIETARIE AL 31.12.2013 Controllata: Eqi Srl (100%). Altre Società: Colli Esini San Vicino Srl (0,48%), TecnoMarche Scarl (0,31%)

Risultato di esercizio 2011 2012 2013

€ 7.383,00 € 3.495,00 € -126.010,00

Bilancio d’esercizio in sintesi della Società Meccano Spa

Stato patrimoniale Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

- - -

Immobilizzazioni 5.320.699,00 5.096.757,00 5.295.016,00 Attivo circolante 2.978.354,00 4.240.675,00 2.858.257,00 Ratei e risconti 38.397,00 36.531,00 32.213,00 Totale Attivo 8.337.450,00 9.373.963,00 8.185.486,00

Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Patrimonio netto € 1.856.031,00 € 1.859.528,00 € 1.733.518,00 Fondi per rischi ed oneri 751.122,00 720.587,00 693.220,00 Trattamento di fine rapporto

390.856,00 444.475,00 497.600,00

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Debiti 5.277.703,00 6.333.031,00 5.098.041,00 Ratei e risconti 61.738,00 16.342,00 163.107,00 Totale passivo 8.337.450,00 9.373.963,00 8.185.486,00

Conto economico

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Valore della produzione 3.456.663,00 6.140.512,00 3.533.969,00 Costi della produzione 3.213.114,00 5.856.000,00 3.448.717,00 Differenza 243.549,00 284.512,00 85.252,00 Proventi e oneri finanziari

-116.446,00 -120.410,00 -107.255,00

Rettifiche valore attività finanziarie

-33.267,00 -91.700,00 -65.774,00

Proventi ed oneri straordinari

3,00 27.075,00 -1,00

Risultato prima della imposte

93.839,00 99.477,00 -87.778,00

Imposte 86.456,00 95.982,00 38.232,00 Risultato di esercizio € 7.383,00 € 3.495,00 € -126.010,00

PPRREEMMEESSSSEE

La Delibera ricognitoria n. 174/2010 aveva valutato la strategicità della partecipazione azionaria in Meccano S.p.a. detenuta dalla Provincia di Ancona, disponendone il mantenimento sulla base dei seguenti elementi e considerazioni: • la valenza dell’oggetto sociale e la correlazione strumentale con il conseguimento delle

finalità istituzionali dell’Ente, in particolare in relazione al sostegno dello sviluppo economico del territorio e delle imprese marchigiane;

• l’art. 5 dello Statuto provinciale prevedeva il superamento degli squilibri territoriali, sociali ed economici, la piena attuazione del diritto allo studio, alla formazione, al lavoro, nonché la valorizzazione delle risorse economiche e delle capacità professionali nei settori tradizionali e in quelli moderni;

• il Piano Generale di Sviluppo 2008-2012 dava atto che la Provincia, attraverso la partecipazione a Società, attuava un’azione di supporto allo sviluppo economico dell’intero territorio provinciale, svolgendo la medesima tutte quelle attività ritenute utili allo sviluppo tecnologico, organizzativo e gestionale delle imprese associate e dei terzi;

• la Relazione previsionale e programmatica ed il bilancio annuale e pluriennale 2010-2012 fissava l’obiettivo di puntare sull’innovazione tecnologica, la ricerca e la qualità, funzionali alle strategie per l’occupazione e la crescita del territorio.

Il comma 611 della legge 190/2014 impone alla Provincia di avviare “un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015”. Tra i criteri proposti dal comma 611, per individuare le partecipazioni societarie da dismettere o liquidare, possono essere qui di riferimento: la lett. a) prevede l’eliminazione delle società e delle partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; la lett. e) indica il contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di

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controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni. MMIISSUURREE

La valutazione circa la indispensabilità del mantenimento della partecipazione detenuta rispetto alle finalità istituzionali, di cui alla lett. a) del comma 611, nonché quanto previsto con riferimento alla lett. e), si pone - come precedentemente rilevato - con riferimento all’attuale, complessiva fase di riordino delle funzioni dell’Ente non ancora compiuta. D’altro canto, l’esiguità della misura della partecipazione azionaria detenuta dall’Ente, unitamente alla mancanza di un rappresentante della Provincia di Ancona negli Organi di governo, non consente di incidere significativamente sulle strategie della Società e conseguentemente sul contenimento dei costi di funzionamento. Emerge, pertanto, sin d’ora l’opportunità di attivare le procedure finalizzate alla dismissione delle quote azionarie di proprietà della Provincia.

E’ intenzione pertanto dell’Amministrazione attivare le procedure finalizzate alla dismissione delle partecipazioni azionarie detenute in Meccano S.p.A. nel corso del 2015. In applicazione dell’art. 2437 ter del c.c. (“criteri di determinazione del valore delle azioni”), il valore delle azioni di tale società, non quotata nei mercati regolamentati, è determinato dagli amministratori della medesima, tenuto conto – fatte salve diverse indicazioni contenute nello statuto - della sua consistenza patrimoniale e delle relative prospettive reddituali. Non è quindi possibile, in questa fase, quantificare tale valore, se non in via meramente presuntiva facendo riferimento al valore del capitale netto di tale società quale desumibile dall’ultimo bilancio approvato.

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CCOOLLLLII EESSIINNII SSAANN VVIICCIINNOO SSOOCCIIEETTAA’’ ((GGAALL)) SSRRLL ((55,,4400%%))

La Società ha la forma giuridica di Società consortile a responsabilità limitata, mista con capitale prevalentemente privato. La Provincia di Ancona partecipa con il 5,40% del capitale sociale.

La Società è stata costituita con atto del 12/9/1991. Iscritta al Registro delle Imprese di Macerata 10/03/1992. Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA): MC118224. La Società ha durata 31.12.2030.

Oggetto sociale: Art. 4 Statuto sociale: La Società si costituisce, in via prioritaria, per l’attuazione del programma LEADER della Comunità Economica Europea, presentato dal Gruppo di Azione Locale “Colli Esini San Vicino. La Società dovrà, prioritariamente, indirizzare le proprie iniziative al sostegno ed alla promozione dello sviluppo e dell’occupazione dell’area attualmente interessata dall’attuazione del programma Leader +, svolgendo la propria attività in coerenza con gli obiettivi dell’Unione Europea e dei piani di sviluppo regionali, provinciali e locali. La Società, inoltre, potrà svolgere la sua attività anche al di fuori del territorio interessato dall’attuazione del programma Leader +. Essa opererà in particolare nei seguenti ambiti: a) Animazione e promozione dello sviluppo rurale; b) Formazione professionale ed aiuti all’occupazione; c) Promozione dello sviluppo turistico ed agrituristico delle zone rurali, promovendo

anche l’elevazione storico culturale del territorio; d) Sostegno alle piccole e medie imprese e allo sviluppo ed all’innovazione del sistema

agricolo locale, all’artigianato ed ai servizi zonali; e) Valorizzazione e commercializzazione anche diretta di prodotti agricoli e tipici locali; f) Promozione e realizzazione di collegamenti informatici e telematici all’interno dell’area

di intervento specifico e con lì’esterno; g) Consulenze e ricerche in campo socioeconomico, ambientale ed indagini conoscitive; h) La redazione e realizzazione di studi e progetti di fattibilità e di sviluppo; i) Realizzazione e forniture di servizi per controllo di gestione economico finanziaria,

marketing, pubblicità, informazione, comunicazione, informatica, banche dati, nuove tecnologie ed innovazione tecnologica, energia, impatto ambientale, approntamento di materiali didattici, bibliografici, per convegni e seminari, collaborazione coordinata e continuativa a riviste, periodici, case editrici ed altri mezzi di comunicazione;

j) La Società potrà svolgere, inoltre, tutte le operazioni e le attività economiche finanziarie (compreso Leasing), creditizie, mobiliari, immobiliari, tecnico-scientifiche e promozionali dirette allo sviluppo economico ed occupazionale nell’ambito nell’ambito dell’area indicata all’art. 1.”

Codice ATECO: 70.22.09. Numero amministratori al 31.12.2014: 12 (dodici) Numero dipendenti al 31.12.2014: 2 (due) Organo di controllo: Collegio sindacale: 5 (cinque) sindaci (n. 3 effettivi e n.2 supplenti). Attività svolta in favore della Provincia: Nessuna. Onere gravante sul bilancio della Provincia: Nessuno.

PARTECIPAZIONI SOCIETARIE AL 31.12.2013: nessuna. Risultato di esercizio

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2011 2012 2013 € 118,00 € 213,00 € 814,00

Bilancio d’esercizio in sintesi della Società Colli Esini San Vicino Srl

Stato patrimoniale Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

- - -

Immobilizzazioni 8.300,00 4.080,00 - Attivo circolante 489.093,00 478.407,00 477.301,00 Ratei e risconti 696,00 2.051,00 531,00 Totale Attivo 498.089,00 484.538,00 477.832,00

Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Patrimonio netto € 82.795,00 € 83.009,00 € 83.822,00 Fondi per rischi ed oneri - - - Trattamento di fine rapporto

34.391,00 39.253,00 43.955,00

Debiti 372.743,00 358.196,00 350.055,00 Ratei e risconti 8.160,00 4.080,00 - Totale passivo 498.089,00 484.538,00 477.832,00

Conto economico

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Valore della produzione 193.957,00 175.798,00 197.443,00 Costi della produzione 184.698,00 173.420,00 194.478,00 Differenza 9.259,00 2.378,00 2.965,00 Proventi e oneri finanziari

-8.572,00 -1.479,00 -1.181,00

Rettifiche valore attività finanziarie

- - -

Proventi ed oneri straordinari

-151,00 -44,00 -225,00

Risultato prima della imposte

536,00 855,00 1.559,00

Imposte 418,00 642,00 745,00 Risultato di esercizio € 118,00 € 213,00 € 814,00

PPRREEMMEESSSSEE

La Delibera ricognitoria n. 174/2010 aveva valutato la strategicità della partecipazione detenuta dalla Provincia di Ancona in Colli Esini San Vicino (GAL) S.r.l., disponendone il mantenimento sulla base dei seguenti elementi e considerazioni: • la valenza dell’oggetto sociale e la correlazione strumentale con il conseguimento delle

finalità istituzionali dell’Ente, in particolare in relazione al sostegno dello sviluppo economico del territorio;

• dalla collaborazione fra la Provincia di Ancona e il Gal Colli Esini Srl è scaturito un progetto per la promozione e la valorizzazione del Distretto Rurale di Qualità Colli Esini, finanziato con fondi Leader;

• la Società ha collaborato con la Provincia in fase di redazione del Patto Territoriale Agricoltura di Qualità;

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• la Società è stata individuata dalla Regione Marche per l’attuazione di alcune misure del Piano di Sviluppo Rurale delle Marche nell’ambito degli Assi 3 e 4; anche la Provincia era individuata nella realizzazione di alcune misure dell’Asse 3, in particolare con una programmazione complementare alle linee strategiche elaborate dal GAL Colli Esini sugli stessi territori e per lo stesso periodo di programmazione 2007/2013;

• l’Ente, inoltre, nell’ambito della Programmazione integrata di area vasta, aveva raggiunto un accordo con il GAL Colli Esini, per integrare gli interventi dei due assi sul territorio, attraverso lo strumento dei percorsi intercomunali.

Il comma 611 della legge 190/2014 impone alla Provincia di avviare “un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015”. Tra i criteri proposti dal comma 611, per individuare le partecipazioni societarie da dismettere o liquidare, possono essere qui di riferimento: la lett. a) prevede l’eliminazione delle società e delle partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali, anche mediante liquidazioni o cessioni; la lettera b) prevede la soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; la lett. e) indica il contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni.

Attualmente il Consiglio di Amministrazione è composto (vedasi scheda allegata) dal Presidente, da n. 2 Vice Presidenti e da n. 9 Consiglieri; il Presidente è l’unico a percepire un trattamento economico su base annua (€ 12.000,00), i Vice Presidenti e n. 6 Consiglieri percepiscono il gettone di presenza previsto le sedute del C.d.A. (€ 50,00); n. 3 Consiglieri partecipano a titolo gratuito. I dipendenti della Società sono soltanto due. MMIISSUURREE

La Società, in quanto Gruppo di Azione Locale, è stato costituita per intercettare le risorse nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Leader+ in materia di sviluppo locale, secondo quanto previsto dal Regolamento Comunitario n. 1698/2005, che prevede specificatamente un partenariato pubblico-privato. L’utilizzo dei fondi comunitari viene orientato attraverso il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Marche per il settennio di programmazione interessato. Nell’ambito del PSR Marche 2007-2013, sia il GAL Colli Esini San Vicino sia la Provincia di Ancona sono risultati assegnatari di risorse su misure e per interventi specificatamente previsti dal Piano per la realizzazione di progetti connessi allo sviluppo locale; conseguentemente sono state sviluppate azioni sinergiche supportate da obiettivi comuni e condivisi. Rispetto a ciò la relazione ricognitoria del 2010 aveva valutato la strategicità della partecipazione detenuta dall’Ente, disponendone il mantenimento; ad oggi la Provincia di Ancona non ha tale ruolo riconfermato nei documenti di programmazione regionale.

La valutazione circa la indispensabilità del mantenimento della partecipazione detenuta rispetto alle finalità istituzionali, di cui alla lett. a) del comma 611, va posta - come più volte rilevato - con riferimento all’attuale, complessiva fase di riordino delle funzioni dell’Ente, benché emerga sin d’ora, per le ragioni anzidette, un’oggettiva carenza di interesse rispetto al passato.

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Con riferimento alla lett. b) del comma 611, inoltre, l’esiguità della misura della partecipazione detenuta dall’Ente in Colli Esini San Vicino (GAL) S.r.l., Società peraltro prevalentemente a partecipazione privata (52.10%), non consente di assumere misure atte ad incidere direttamente sulla struttura della Società e pertanto sulla soppressione della medesima con riferimento al numero degli amministratori (dodici), ben superiore al numero dei dipendenti (due), di cui soltanto il Presidente è però remunerato con un’indennità su base annua pari a € 12.000,00; il vice presidente e n.7 Consiglieri beneficiano di un gettone di presenza pari a € 50,00 a seduta, n. 3 Consigliere sono tali a titolo gratuito. E’ intenzione pertanto dell’Amministrazione attivare nel corso del 2015 le procedure finalizzate alla dismissione delle quote di partecipazione detenute dalla Provincia in Colli Esini San Vicino (GAL) S.r.l. Per la quantificazione della relativa quota di partecipazione, occorre fare riferimento a quanto disposto dall’art. 2473 del c.c. (“recesso del socio” di s.r.l.), secondo il quale il socio che recede da una srl ha diritto di ottenere il rimborso della propria partecipazione in proporzione del patrimonio sociale, determinato tenendo conto del valore di mercato della quota medesima al momento della dichiarazione di recesso.

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CCOONNSSOORRZZIIOO RREEGGIIOONNAALLEE PPEERR LLEE IIMMPPRREESSEE DDEELL SSEETTTTOORREE CCAANNTTIIEERRIISSTTIICCOO MMAARRCCHHIIGGIIAANNOO SSOOCCIIEETTAA’’ CCOONNSSTTOORRIILLEE AA RREESSPPOONNSSAABBIILLIITTAA’’ LLIIMMIITTAATTAA AABBBBRREEVVIIAATTOO CCOONNSSOORRZZIIOO NNAAVVAALLEE MMAARRCCHHIIGGIIAANNOO SSOOCC.. CCOONNSS.. AA RR..LL.. (6,42%) La Società ha la forma giuridica di Società consortile a responsabilità limitata, mista con capitale prevalentemente privato. La Provincia di Ancona partecipa con il 6,42% del capitale sociale. La Società è stata costituita con atto del 30/3/1989. Iscritta al Registro delle Imprese della Provincia di Pesaro in data 14/7/1989. Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA) PS 109373. Durata Società: 31.12.2050 Oggetto: Art. 4 dello statuto “La Società ha per oggetto: - Valorizzare la produzione della cantieristica navale e delle imprese operanti lungo la

sua intera filiera; - Favorire i processi produttivi ad alta tecnologia; - Promuovere, realizzare e gestire attività idonee a consolidare e sviluppare, sui mercati

nazionali ed internazionali, l’affermazione della produzione del settore della cantieristica e delle eccellenze del territorio;

- Promuovere la formazione professionale attraverso stage, corsi e contratti formativi; - Promuovere forme di gestione comune di aree e di attrezzature adibite alla

cantieristica; - Promuovere il management per lo sviluppo dei processi di creazione di reti/network, del

credito, le assicurazioni e la gestione aziendale; - Provvedere alla supervisione e al coordinamento dell’attività pubblicitaria e

promozionale svolta dalle imprese consorziate al fine di offrire un’immagine coordinata del territorio come polo d’innovazione generatore d’eccellenze qualitative presso gli utilizzatori dei servizi.

- Promuovere le azioni necessarie per la protezione e la difesa dell’immagine dei consorziati.

- Promuovere o partecipare ad iniziative dirette alla riduzione dei costi, per offrire maggiore competitività alle imprese consorziate.

- Promuovere progetti e attività insieme ai soci e altri partners esterni mirati alla ricerca, sviluppo, sicurezza,formazione, internazionalizzazione e tutte le altre attività in linea con gli scopi sociali.

- Promuovere lo sviluppo dell’economia territoriale anche con l’interazione di altri settori produttivi e/o finanziari e/o istituzionali e/o di servizi e con università e centri di ricerca.”

Codice ATECO: 30.1 Data atto di scioglimento e liquidazione: 17/5/2013. Liquidatore Dott. Rossi Alberto nominato con atto del 17/5/2013. Organo di controllo: Collegio Sindacale formato da 4 membri (n. 3 effettivi e n. 1 supplente).

Attività svolta in favore della Provincia: Nessuna. Onere gravante sul bilancio della Provincia: Nessuno.

PARTECIPAZIONI SOCIETARIE AL 31.12.2013: nessuna.

Risultato di esercizio

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2011 2012 2013 € -2.623,00 € -124.637,00 € -100.252,00

Bilancio d’esercizio in sintesi

Società Consorzio Navale Marchigiano Soc. Cons. a r.l. in liquidazione

Stato patrimoniale Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

651,00 -2.208,00 0,00

Immobilizzazioni 33.201,00 11.274,00 212,00 Attivo circolante 219.850,00 169.827,00 55.473,00 Ratei e risconti 1.191,00 820,00 641,00 Totale Attivo 254.893,00 179.713,00 56.326,00

Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Patrimonio netto € 24.989,00 € -72.903,00 € -166.843,00 Fondi per rischi ed oneri 0 0 0 Trattamento di fine rapporto

6.723,00 7.767,00 0,00

Debiti 223.181,00 244.849,00 223.169,00 Ratei e risconti 0 0 0 Totale passivo 254.893,00 179.713,00 56.326,00

Conto economico

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Valore della produzione 165.836,00 155.853,00 32.346,00 Costi della produzione 151.607,00 165.713,00 70.445,00 Differenza 14.229,00 -9.860,00 -38.099,00 Proventi e oneri finanziari -5.554,00 -7.163,00 -5.188,00 Rettifiche valore attività finanziarie

-8.625,00 -20.000,00 -5.000,00

Proventi ed oneri straordinari

7.800,00 -84.323,00 -51.965,00

Risultato prima della imposte

7.850,00 -121.346,00 -100.252,00

Imposte 10.473,00 3.291,00 0,00 Risultato di esercizio € -2.623,00 € -124.637,00 € -100.252,00 Il processo di dismissione della partecipazione è già stato avviato come sopra specificato ed è tuttora in corso.

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CCEENNTTRROO MMEERRCCII IINNTTEERRMMOODDAALLEE DDEELLLLEE MMAARRCCHHEE CCEE..MM..II..MM.. SSOOCCIIEETTAA’’ CCOONNSSOORRTTIILLEE PPEERR AAZZIIOONNII ((55,,4433%%))

La Società ha la forma giuridica di Società consortile per azioni, mista con capitale prevalentemente pubblico, Interporto Marche detiene la quota di partecipazione più alta. La Provincia di Ancona partecipa con il 5,43% del capitale sociale.

La Società è stata costituita con atto del 16/5/1985. Iscritta al Registro delle Imprese della Provincia di Ancona in data 14/06/1985. Numero Repertorio Economico Amministrativo (REA): AN 100612. Oggetto della Società: Art. 4 dello Statuto “La Società ha per oggetto la progettazione, la realizzazione e la gestione di un Centro Merci Intermodale nel Comune di Jesi, consistente in un sistema unitario di opere, di infrastrutture e di servizi principali, accessori e complementari anche dislocati in altri territori purché ad esso funzionali e connessi, complessivamente preordinati alla ricezione, movimentazione, custodia, magazzinaggio e smistamento di merci, materie prime, prodotti intermedi e finiti secondo il criterio dell’integrazione tra i vari modi di trasporto.”

La Società è stata posta in liquidazione volontaria con atti del 15/11/1993. Il Liquidatore, Dott. Luigi Scoponi, è stato nominato con atto del 18/12/2007. Organo di controllo: Collegio Sindacale: n. 4 (n. 3 effettivi e n. 1 supplente)

Attività svolta in favore della Provincia: Nessuna. Onere gravante sul bilancio della Provincia: Nessuno.

PARTECIPAZIONI SOCIETARIE AL 31.12.2013: nessuna.

Risultato di esercizio 2011 2012 2013

€ -57.535,00 € -73.637,00 € 165.196,00

Bilancio d’esercizio in sintesi della Società Ce.M.I.M. Soc. Cons. per azioni in liquidazione.

Stato patrimoniale Attivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti

- - -

Immobilizzazioni - - - Attivo circolante 86.218,00 79.385,00 72.694,00 Ratei e risconti 305,00 93 - Totale Attivo 86.523,00 79.478,00 72.694,00

Passivo 31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013 Patrimonio netto di liquidazione

€ -2.034.039,00 € -2.184.163,00 € -2.046.375,00

Fondi per rischi ed oneri 444.685,00 452.670,00 231.956,00 Trattamento di fine rapporto

- - -

Debiti 1.675.877,00 1.810.971,00 1.887.113,00 Ratei e risconti - - - Totale passivo 86.523,00 79.478,00 72.694,00

Conto economico

31.12.2011 31.12.2012 31.12.2013

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Page 38: PIANO OPERATIVO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE … · pubblicità ai sensi del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.” ... livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro

Valore della produzione 22.789,00 13.078,00 168.428,00 Costi della produzione 201.341,00 55.043,00 63.449,00 Differenza -39.698,00 -6.453,00 150.220,00 Proventi e oneri finanziari

-20.759,00 -36.753,00 -39.916,00

Rettifiche valore attività finanziarie

- - -

Proventi ed oneri straordinari

-17.872,00 -67.299,00 14.973,00

Risultato prima della imposte

-57.535,00 -73.637,00 165.196,00

Imposte - - - Risultato di esercizio € -57.535,00 € -73.637,00 € 165.196,00

Il processo di dismissione della partecipazione è già stato avviato come sopra specificato ed è tuttora in corso.

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2.2 Le partecipazioni indirette Le disposizioni contenute nel comma 611 della Legge di Stabilità 2015 estendono l’avvio del processo di razionalizzazione anche delle partecipazioni societarie indirettamente possedute dall’Ente; la valutazione delle stesse non era stata condotta in sede di predisposizione della relazione ricognitoria ex art. 3, comma 27, L. 244/2007, in quanto non prevista. Il presente Piano esamina le partecipazioni detenute in società indirettamente partecipate di primo livello, cioè quelle società di cui la Provincia è socio indiretto, attraverso il possesso diretto (non mediato) di una partecipazione al capitale sociale di un’altra società (intermedia), che a sua volta è socia della prima, attraverso la detenzione di una partecipazione al relativo capitale sociale. Non avendo, infatti, la norma di riferimento individuato un perimetro ben definito, il campo di osservazione si è basato sui dati posseduti dalla Provincia per l’adempimento di cui all’art. 2 comma 222 della Legge 191/2009 e ss.mm.ii., che prevede la comunicazione al Dipartimento del Tesoro delle quote o delle azioni di società e/o ente, possedute direttamente o indirettamente dall’Amministrazione anche attraverso società controllate o collegate; pertanto sulla ricognizione del numero delle partecipazioni indirette di primo livello con la relativa percentuale di partecipazione e valore indiretto della partecipazione da patrimonio netto indiretto, che la Provincia effettua ogni anno. Risulta di tutta evidenza che le scelte assunte dall’Ente per le partecipazioni societarie direttamente possedute non potranno che avere riflessi automatici su quelle indirette, determinandone il mantenimento o la dismissione a seconda delle misure previste. Di seguito l’elenco delle società partecipate indirette, come sopra individuate, i dati sono aggiornati agli ultimi bilanci disponibili, pertanto al 31.12.2013. Trattasi di Società aventi per la gran parte forma giuridica di Società a responsabilità limitata oppure di Società consortili a responsabilità limitata.

Società partecipata indirettamente Società partecipata direttamente

% di partecipazione

note

Ce.M.I.M. S.c.p.a.1 Interporto Marche S.p.a. 0,904% in liquidazione Eqi S.r.l. Meccano S.p.a. 2,50% TecnoMarche S.c.a.r.l. Meccano S.p.a. 0,007% Colli Esini San Vicino Srl GAL2 Meccano S.p.a. 0,012% Aernet S.r.l. Aerdorica S.p.a. 3,910 % in liquidazione Raffaello S.r.l. . Aerdorica S.p.a. 3,910% Evolavia S.r.l. Aerdorica S.p.a. 3,95% in liquidazione Interporto Marche S.p.a.3 Aerdorica S.p.a. 0,016% Hesis S.r.l. Aerdorica S.p.a. 0,750% Convention Bureau Terre Ducali S.c.a.r.l. .

Aerdorica S.p.a. 0,141%

Ticas S.r.l. . Aerdorica S.p.a. 0,070% Atma S.c.p.a. Conerobus S.p.a. 19,00%

1 Società in liquidazione già oggetto di disamina quale partecipata diretta 2 Società già oggetto di disamina quale partecipata diretta 3 Società già oggetto di disamina quale partecipata diretta

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Sulla base delle visure camerali aggiornate all’anno 2015, le cui schede sono riportate in allegato al presente Piano, è possibile condurre una breve, sintetica analisi delle suindicate Società indirettamente partecipate dall’Ente. SSOOCCIIEETTÀÀ PPAARRTTEECCIIPPAATTAA DDAA IINNTTEERRPPOORRTTOO MMAARRCCHHEE SS..PP..AA.. 1. Ce.M.I.M. S.c.p.a.: in liquidazione. Si richiama quanto evidenziato al paragrafo 2.1 - Le

partecipazioni dirette. SSOOCCIIEETTÀÀ PPAARRTTEECCIIPPAATTEE DDAA MMEECCCCAANNOO SS..PP..AA.. 1. EUROPEAN QUALITY INSTITUTE - EQI S.r.l.

Data atto di costituzione: 6/6/1997 Durata società: 31.12.2050. Codice ATECO: 71.20.21 Attività esercitata: valutazione della conformità per prodotti, processi, persone e sistemi come organismo di certificazione/organismo notificato; esecuzione di prove su beni di ogni genere; calibrazione e manutenzione di strumenti. Società controllata da Meccano S.p.a.

Dati di bilancio ultimi tre esercizi finanziari 2011 2012 2013 Capitale sociale 80.000,00 80.000,00 80.000,00 Patrimonio netto 50.276,00 -9.814,00 15.414,00 Risultato esercizio -28.993,00 -90.089,00 -65.774,00

Nella nota integrativa del bilancio al 31.12.2013 il Consiglio di Amministrazione propone di coprire la perdita dell’esercizio 2013 mediante l’utilizzo del versamento in c/capitale.

2. PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DELLE MARCHE SOCIETA’ CONSORTILE A RESPOSNABILITA’ LIMITATA - TECNOMARCHE SCARL. Data atto di costituzione: 23/7/1992. Durata società: 31.12.2050. Codice ATECO: 72.1 Attività esercitata: organizzazione di un centro per la ricerca scientifica applicata; organizzazione corsi di formazione, aggiornamento e riqualificazione.

Dati di bilancio ultimi tre esercizi finanziari 2011 2012 2013 Capitale sociale 585.861,00 600.861,00 Dato non disponibile Patrimonio netto 444.387,00 470.535,00 Dato non disponibile Risultato esercizio 7.709,00 11.154,00 Dato non disponibile

3. Colli Esini San Vicino Srl GAL: si richiama quanto evidenziato al paragrafo 2.1 - Le

partecipazioni dirette.

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MMIISSUURREE

Poiché è intenzione della Provincia di Ancona di attivare le procedure finalizzate alla dismissione delle partecipazioni azionarie detenute direttamente in Meccano S.p.A. nel corso del 2015, implicitamente verranno meno le partecipazioni alle società indirettamente partecipate sopra richiamate.

SSOOCCIIEETTÀÀ PPAARRTTEECCIIPPAATTEE DDAA AAEERRDDOORRIICCAA SSPPAA:

1. AERNET S.r.l.: si è concluso il processo di liquidazione ed è stata cancellata dal Registro delle Imprese di Ancona in data 15/10/2014.

2. EVOLAVIA S.r.l.: si è concluso il processo di liquidazione ed è stata cancellata dal

registro delle imprese di Ancona in data 25/3/2014. 3. RAFFAELLO S.r.l.: è ancora in corso il processo di liquidazione; è partecipata

esclusivamente da Aerdorica Spa ed è stata costituita con atto del 14.3.2002. Durata società: 31.12.2050. Codice ATECO: 52.21.5. Attività esercitata: gestione del parcheggio dell’aeroporto “Raffaello Sanzio”. E’ stata sciolta e posta in liquidazione con atto del 16/7/2014. Il liquidatore Montalbini Michele è stato nominato con atto del 16/7/2014.

Dati di bilancio ultimi tre esercizi finanziari 2011 2012 2013

Capitale sociale 80.000,00 80.000,00 80.000,00 Patrimonio netto -18.695,00 -31.095,00 -331.553,00 Risultato esercizio -31.628,00 -12.401,00 -300.457,00

La Società non appartiene a gruppi societari. Dalla nota integrativa del bilancio al 31.12.2013 si deduce quanto segue: la perdita, unita a quelle precedenti, ha ridotto il patrimonio netto della Società al di sotto del limite minimo legale previsto dalla norma.

4. CONVENTION BUREAU TERRE DUCALI S.c.a.r.l.

Data atto di costituzione: 31.10.2003. Durata società: 31.12.2020 Codice ATECO: 70.21 Attività esercitata: promozione e sviluppo turismo congressuale e d’affari.

Dati di bilancio ultimi tre esercizi finanziari 2011 2012 2013

Capitale sociale 103.813,00 128.813,00 159.713,00 Patrimonio netto 100.361,00 92.618,00 91.058,00 Risultato esercizio 1.826,00 -37.744,00 -39.720,00

La Società non appartiene a gruppi societari. Nella nota integrativa del bilancio consuntivo al 31.12.2013 il Consiglio di Amministrazione evidenzia che il capitale sociale è diminuito di oltre un terzo e propone pertanto di convocare l’assemblea dei soci per gli opportuni provvedimenti di cui all’art. 2482 bis del c.c.

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5. HESIS S.r.l. Data atto di costituzione: 3/2/1995. Durata società: 31.12.2010, con proroga tacita ogni 3 anni. Attività esercita: valorizzazione del territorio rurale marchigiano ed in particolare dell’area Vallesina - San Vicino, promozione delle produzioni locali, nonché la commercializzazione dei prodotti agro-alimentari locali presso il mercato.

Dati di bilancio ultimi tre esercizi finanziari 2011 2012 2013 Capitale sociale 10.200,00 10.200,00 10.200,00 Patrimonio netto 33.033,00 38.006,00 41.821,00 Risultato esercizio -15.838,00 4.973,00 3.815,00

L’attività della società non è sottoposta alla direzione ed al controllo di altre società.

6. TICAS S.r.l. Data atto di costituzione: 9/5/2008. Durata società: 31.12.2030. Codice ATECO: 33.16 Attività esercitata: riparazione e manutenzione di aeromobili e di veicoli spaziali.

Dati di bilancio ultimi tre esercizi finanziari 2011 2012 2013 Capitale sociale 280.000,00 454.277,00 454.277,00 Patrimonio netto 158.968,00 160.552,00 94.947,00 Risultato esercizio -114.599,00 -40.104,00 -92.605,00

Nella nota integrativa del bilancio al 31.12.2013 il Consiglio di Amministrazione sottolinea che la perdita di esercizio sommata a quella degli esercizi precedenti rende opportuno l’assunzione dei relativi provvedimenti di cui all’art. 2482 bis del c.c.

7. Interporto Marche S.p.a.: si richiama quanto evidenziato al paragrafo 2.1 - Le partecipazioni dirette.

MMIISSUURREE

Poiché è intenzione della Provincia di Ancona di attivare le procedure finalizzate alla dismissione delle partecipazioni azionarie detenute direttamente in Aerdorica S.p.A. nel corso del 2015, implicitamente verranno meno le partecipazioni alle società indirettamente partecipate sopra richiamate.

SSOOCCIIEETTÀÀ PPAARRTTEECCIIPPAATTEE DDAA CCOONNEERROOBBUUSS SS..PP..AA.. 1. ATMA AZIENDA TRASPORTI E MOBILITA’ DI ANCONA E PROVINCIA

SOC. CONS. P.A. Data atto di costituzione 12/6/2007. Durata della Società: 31.12.2050. Codice ATECO: 49

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Attività svolta: servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano; Coordinamento e disciplina delle attività gestite dai soci per l’esercizio del servizio di trasporto pubblico locale. Numero di amministratori:3 (tre) Numero dei dipendenti:0 Soggetto che esercita il controllo contabile: Collegio Sindacale: 3 effettivi e 2 supplenti.

Dati di bilancio ultimi tre esercizi finanziari 2011 2012 2013

Capitale sociale 500.000,00 500.000,00 500.000,00 Patrimonio netto 700.001,00 700.001,00 699.999,00 Risultato esercizio 0 0 0

PPRREEMMEESSSSEE

Tra le Società indirettamente partecipate dalla Provincia di Ancona, ATMA Soc. Cons.p.a. è l’unica rilevante, in quanto riveste un ruolo determinante essendo affidataria, come già accennato, mediante il contratto di servizio, del trasporto pubblico locale per la rete extraurbana del bacino di traffico della provincia di Ancona. La Legge Regionale n. 6 del 22 aprile 2013 “Disposizioni urgenti in materia di trasporto pubblico regionale e locale”, tuttora vigente, prevedendo un diverso riparto di competenze rispetto al passato tra i differenti soggetti pubblici coinvolti - Regione, Province e Comuni - aveva delineato un nuovo sistema di governance del settore del Trasporto pubblico Locale. Con riferimento al livello pianificatorio, la Regione Marche, sulla base del combinato disposto di cui agli artt. 2 comma 2 e 5 della legge n. 6, ha assunto la funzione di elaborazione ed approvazione del piano di bacino, già di competenza delle Province. In particolare il piano dei servizi di trasporto pubblico automobilistico extraurbano di cui alla lettera d) dell’art 2 comma 2, secondo detta normativa, è adottato dalla stessa Regione Marche d’intesa con le Province, secondo le modalità procedurali fissate dalla stessa legge. La Regione, che ha approvato il Programma Triennale dei servizi di Trasporto Pubblico regionale e Locale con DCP n. 86 del 22/10/2013 e ss.mm.ii., ha inoltre il compito di elaborare la documentazione tipo per la gara (disciplinare capitolato e allegati), di cui si è prevista l’integrazione e la contestualizzazione da parte della Provincia in qualità di autorità di Bacino. Con riferimento all’affidamento dei nuovi servizi, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2 comma 2 e 3 comma 1, la Regione ha attribuito alle singole Province il compito di avviare e gestire le procedure di gara (gara integrata, il cui oggetto sono sia i servizi extraurbani sia i servizi urbani). Molte delle azioni e delle attività conseguenti alle citate disposizioni sono state realizzate o sono in corso di realizzazione. I contratti di servizio vigenti sono scaduti il 30.06.2013 e sono al momento prorogati con legge regionale sino al 30.09.2015; l’ulteriore proroga potrà essere disposta solo nelle more dell’espletamento delle procedure di gara. MMIISSUURREE

Rilevano nel caso di tale Società le misure previste in relazione alla partecipazione direttamente posseduta in Conerobus S.p.a., che brevemente di seguito si richiamano: 1. mantenimento sino alla definizione della fase di riordino delle funzioni

attribuite/delegate; 2. attivazione procedure finalizzate alla dismissione delle partecipazioni azionarie,

qualora la medesima trovasse compimento nel corso del 2015;

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3. promozione azione di coordinamento dei soci per verifica delle rispettive strategie; 4. promozione la convocazione di un’apposita seduta straordinaria dell’Assemblea

dei soci, finalizzata proporre il contenimento dei costi anche mediante la revisione della governance societaria.

Anche nel caso di ATMA Soc. Cons.p.a., quindi, la valutazione circa la indispensabilità del mantenimento della partecipazione indiretta, connessa alla partecipazione azionaria in Conerobus S.p.a, rispetto alle finalità istituzionali di cui alla lett. a) del comma 611, dovrà pertanto porsi a seguito del completamento della fase di riordino delle funzioni come più volte esplicitato.

Peraltro si prevede che, fino alla data dell’effettivo avvio dell’esercizio delle funzioni da parte dell’Ente subentrante o quantomeno sino a diverse, specifiche disposizioni della Regione Marche, la Provincia continuerà a svolgere tutte le funzioni in materia di Trasporto Pubblico Locale, in vigenza del contratto di servizio intrattenuto con la Società in argomento, che le norme regionali hanno prorogato.

Con riferimento al comma 611 lett. b), che postula la soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti, si ritiene che non sia applicabile al caso di specie per due ordini di motivi: 1. lo spirito della norma, derivante dagli esiti del censimento delle società partecipate

evidenziato dal rapporto Cottarelli, è finalizzato alla chiusura delle cosiddette scatole vuote, inutili e costosi moltiplicatori di spesa pubblica. Questo non è il caso: ATMA Soc. Cons.p.a. è società di scopo, statutariamente partecipata al 60% da capitale pubblico e per il restante 40% dalla Società Tran S.c.a.r.l. composta dai vettori privati del trasporto su gomma, costituita specificatamente per la gestione del trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano per tutto il territorio provinciale;

2. la circostanza che determina la mancanza di dipendenti è che da sempre utilizza i dipendenti facenti parte della dotazione organica di Conerobus S.p.a, con la quale condivide la sede e quant’altro conseguente, oltre al fatto che da alcuni anni si è disposto che il Presidente di quest’ultima assumesse la carica anche di Presidente di ATMA S.c.p.a. senza corrispettivi aggiuntivi da corrispondere.

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3. Prospetti riepilogativi Di seguito si riporta il prospetto riepilogativo sintetico delle misure previste dal presente Piano:

Società partecipate direttamente Misure Mantenimento Contenimento

spese Ipotesi Dismiss/Scioglim.

Agenzia per il Risparmio Energetico S.r.l. X S Conerobus S.p.a. X X Aerdorica S.p.a. D Interporto Marche S.p.a. D Meccano S.p.a. D Colli Esini San Vicino S.r.l. (G.A.L.) D Cons. Navale March. S.c.a.r.l. in liquidazione Ce.M.I.M. S.c.p.a. in liquidazione

Società partecipate indirettamente ½ Interporto Marche Spa

½ Meccano Spa

½ Aerdorica Spa

½ Conerobus Spa

Ce.M.I.M. Scpa

in liquidazione

Eqi Srl X TecnoMarc

he Scarl X

Colli Esini San Vicino Srl GAL

X

Aernet Srl X Raffaello

Srl X

Evolavia Srl

X

Interporto Marche Spa

Hesis Srl X Convention

Bureau Terre Ducali Scarl

X

Ticas Srl X ATMA

Scpa X

Di seguito si riportano i valori delle partecipazioni direttamente ed indirettamente possedute dalla Provincia di Ancona, calcolati da patrimonio netto al 31.12.2014:

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VALORE DELLE SOCIETA’ PARTECIPATE DIRETTAMENTE

RAGIONE SOCIALE

% AL 31/12/2013 PATRIMONIO NETTO al 31.12.2013

BILANCIO DI ESERCIZIO

VALORE

AERDORICA SPA

3,95%

14.564.446,00

31.12.2013

575.295,617

INTERPORTO MARCHE SPA

1,06%

16.282.270,00

31.12.2013

172.592,062

CONEROBUS SPA

31,667

9.999.122,00 31.12.2013

3.166.421,963

COLLI ESINI SAN VICINO

5,40%

83.822,00

31.12.2013

4.526,388

AGENZIA PER IL RISPARMIO ENERGETICO SRL

73,445%

586.420,00

31.12.2013

430.696,169

MECCANO SPA

2,50%

1.733.518,00

31.12.2013

43.337,95

CONSORZIO NAVALE MARCHIGIANO SOC. CONS. a r.l.

6,42%

-166.843,00

31.12.2013

-

Ce.M.I.M. Scpa in liquidazione\

5,43%

-2.046.375,00

31.12.2013 -

VALORE PARTECIPAZIONI DIRETTE + INDIRETTE

RAGIONE SOCIALE

TOTALE PATRIMONIO DIRETTO E INDIRETTO AL 31.12.2013

COLLI ESINI SAN VICINO

4.536,388

INTERPORTO MARCHE SPA

175.197,062

VALORE DELLE SOCIETA’ SOCIETA’ PARTECIPATE INDIRETTAMENTE

RAGIONE SOCIALE

PARTITA IVA

SOCIETA’ TRAMITE E % AL 31.12.2013

% INDIRETTA AL 31.12.2013

TOT. PATR. Soc. IND.

VALORE PATR. IND.

AERNET SRL IN LIQ.

02000500427

AERDORICA 99/%

3,910%

-13.354,00

-

RAFFAELLO SRL

02106220425

AERDORICA 99%

3,910%

- 331.552,00

-

EVOLAVIA SRL IN LIQ.

02132400421

AERDORICA 100%

3,950%

18.430,00

728

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INTERPORTO MARCHE SPA

01364690428

AERDORICA 0,42%

0,016%

16.282.270,00

2.605

HESIS SRL

01393140429

AERDORICA 19%

0,750%

41.820,00

314

CONVENTION BUREAU TERRE DUCALI

02153680414

AERDORICA 3,57%

0,141%

91.058,00

128

TICAS SRL

02379910421

AERDORICA 1,78%

0,070%

164.947,00

115

COLLI ESINI SAN VICINO

01119560439

MECCANO SPA 0,48%

0,012%

83.822,00

10

TECNOMARCHE SCARL - PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DELLE MARCHE4

01342270442

MECCANO SPA 0,31%

0,007%

470.535,00

33

EQI SRL EUROPEAN QUALITY INSTITUTTE

01488220425

MECCANO SPA 100%

2,50%

15.414,00

385

ATMA SCPA 02336900424 CONEROBUS 60%

19,00%

700.000,00

132.972

CEMIM SCPA IN LIQ.

00962660429

INTERPORTO MARCHE SPA 85,34%

0,904%

- 2.046.375,00

-

4Per Tecno Marche Scarl il valore è riferito al bilancio al 31.12.2012, ultimo disponibile.

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