Il Piano di razionalizzazione...

54
Il Piano di razionalizzazione delle società partecipate Ariano Irpino 22 ottobre 2015 Renato Civitillo Research fellow Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM) Università degli Studi del Sannio – Benevento (BN) [email protected]

Transcript of Il Piano di razionalizzazione...

Page 1: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il Piano di razionalizzazione delle

società partecipateAriano Irpino

22 ottobre 2015Renato Civitillo

Research fellow

Dipartimento di Economia, Management e Metodi Quantitativi (DEMM)

Università degli Studi del Sannio – Benevento (BN)

[email protected]

Page 2: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni

Obiettivi generali

u Razionalizzazione della spesa pubblica locale;

u Favorire la tutela della concorrenza

L. 190/2014, commi 611 e ss. (Legge di Stabilità per il 2015)

2

Dott. Renato Civitillo

Page 3: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: le principali tappe

u 1° gennaio 2015 à Avvio del processo di razionalizzazione;

u 31 marzo 2015 à Definizione e approvazione del piano operativo (epubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione nonché trasmissione allacompetente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti)

u 31 dicembre 2015 à Conseguimento della riduzione delle partecipazioni;

u 31 marzo 2016 à Relazione sui risultati conseguiti (e connessi obblighiinformativi su sito internet e verso Corte dei Conti)

3

Dott. Renato Civitillo

Page 4: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni

«[…] I presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, i presidenti delle province, i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute […] corredata di un’apposita relazione tecnica [...]»

[Legge 190/2014, Articolo 1, comma 612]

Definizione Piano Op.vo

Sindaco

Approvazione Piano Op.vo

Consiglio ComunaleTUEL, Art. 42, c. 2, e)

4

Dott. Renato Civitillo

Page 5: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni

Soggetti destinatari:u Regioni

u Province autonome di Trento e Bolzano

u Enti locali

u CCIAA

u Università e istituti di istruzione universitaria pubblici

u Autorità portuali

5

Dott. Renato Civitillo

Page 6: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni

u Piano operativo dirazionalizzazione, contenente:

ü società e delle partecipazionisocietarie direttamente oindirettamente possedute;

ü modalità e i tempi di attuazione;

ü esposizione in dettaglio dei risparmida conseguire.

u Relazione tecnica

6

Dott. Renato Civitillo

Page 7: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni

Razionalizzazione Riduzione

7

Dott. Renato Civitillo

Page 8: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni

Attività di controllo della Corte dei Conti,

u La Corte dei Conti è chiamata a verificare “la legittimità e la regolarità delle gestioni, nonché il funzionamento dei controlli interni a ciascuna amministrazione”.

u La Corte, inoltre, “accerta, anche in base all’esito di altri controlli, la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge valutando comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa”

[L. 20/1994 e ss.mm.ii.]

8

Dott. Renato Civitillo

Page 9: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni

Attività di controllo della Corte dei Conti,

«Le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti verificano, nel rispetto della natura collaborativa del controllo sulla gestione, il perseguimento degli obiettivi posti dalle leggi statali o regionali di principio e di programma, secondo la rispettiva competenza, nonché la sana gestione finanziaria degli enti locali ed il funzionamento dei controlli interni e riferiscono sugli esiti delle verifiche esclusivamente ai consigli degli enti controllati. Resta ferma la potestà delle Regioni a statuto speciale, nell’esercizio della loro competenza, di adottare particolari discipline nel rispetto delle suddette finalità»

[L. 131/2003, Art. 7, c. 7]

9

Dott. Renato Civitillo

Page 10: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni

Attività di controllo della Corte dei Conti

Controllo formale à Piano operativo,

Verifica della idoneità delle misure previste rispetto agli obiettivo prefissati

Controllo sostanziale à Relazione risultati conseguiti

Verifica dei risparmi conseguiti

Esito dei controlli:

In caso di esito negativo, non vi è la previsione di una sanzione specifica ma la necessità di adeguamento alle indicazioni/osservazioni della Corte dei Conti

10

Dott. Renato Civitillo

Page 11: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il Piano di razionalizzazione delle partecipazioniAlcune considerazioni preliminari

11

Dott. Renato Civitillo

Page 12: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Alcune considerazioni preliminari

Partecipazioni comunali à Estrema complessità

Servizio Pubblico Locale Modalità di gestione

12

Dott. Renato Civitillo

Page 13: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Alcune considerazioni preliminari

‘90 Tempo

Cri

tici

13

Dott. Renato Civitillo

Page 14: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Alcune considerazioni preliminari

Criticità:

1) Mancanza di una disciplina organica delle “partecipate”

2) Interventi passati finalizzati a questioni specifiche e contingenti

3) “Lato oscuro” delle partecipate: es. dubbi sulla loro numerosità

14

Dott. Renato Civitillo

Page 15: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Alcune considerazioni preliminari

Finalità perseguite dal legislatore, in tempi recenti:

1. Tutela di concorrenza e mercato

2. Contenimento dei costi

Contrazione e limitazione dell’intervento pubblico

L. n. 244/2007(Art. 3, c. 27)

L. n. 190/2014(Art. 1, c. 611-612)15

Dott. Renato Civitillo

Page 16: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il Piano di razionalizzazione delle partecipazioniLa L. n. 190/2014

16

Dott. Renato Civitillo

Page 17: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: i criteri (Art. 1, c. 611)

«[…] anche tenendo conto dei seguenti criteri:

a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione;

b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti;

c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;

d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica;

e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni» 17

Dott. Renato Civitillo

Page 18: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: l’indispensabilità

a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione

L. 244/2007 (L. Finanziaria 2008), all’art. 3 comma 27, vieta la costituzione di società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, nonché l’assunzione o mantenimento diretto di partecipazioni, anche di minoranza, in tali società.

L. 190/2014 (L. Stabilità 2015), all’art. 1, comma 611, impone la redazione di un piano di razionalizzazione di quelle partecipazioni che, pur potendo legittimamente essere mantenute ex art. 3, comma 27, rientrano nei criteri di cui all’Art. 1, c. 1 àINDISPENSABILITÀ

• Funzionalizzazione;• Concorrenzialità

Pubblico/Privato.

• Coordinamento Finanza Pubblica;

• Contenimento Spesa;• Buon andamento amm.vo;

18

Dott. Renato Civitillo

Page 19: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: l’indispensabilità

Nozione di “Indispensabilità”

Rispetto agli OBIETTIVI istituzionali

Analisi della essenzialità dei beni/servizi forniti dalle partecipate rispetto alle finalità istituzionali

Rispetto agli MEZZI

Analisi della essenzialità che beni/servizi vengano forniti dagli enti locali (dirett./indirett.)

SI SI NONO

Mantenimento Controllo EE.LL.Dismissione Dismissione19

Dott. Renato Civitillo

Page 20: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: la funzionalità

Nozione di “funzionalità”

Ø Valutazione “caso per caso”:attività Vs. finalità

Valutazione dell’Indispensabilità

Dismissione

Ø Rilevanza dello Statuto dell’ente

Ø Funzioni Amministrative Fondamentali

(es. DL 78/2010 per i Comuni; L. 56/2014 per Province e Città metropolitane

20

Dott. Renato Civitillo

Page 21: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: rapporto amm.ri/dipendenti

b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti

Numero dipendenti = 0 Numero amministratori > Numero dipendenti

SOPPRESSIONE Partecipata SOPPRESSIONE Partecipata

N.B.:Dipendenti à Lavoratori SubordinatiDipendenti ≠ Rapp. lavoro parasubord./prof.li

21

Dott. Renato Civitillo

Page 22: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: rapporto amm.ri/dipendenti

Alcune precisazioni:

• Soppressione possibile solo con maggioranza (diretta/indiretta) necessaria per l’adozione della delibera di scioglimento

• Società con organo amm.vo senza compenso (con competenze dei dipendenti) à Logica contenimento dei costi

NO SOPPRESSIONE

22

Dott. Renato Civitillo

Page 23: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: le “duplicazioni”

c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni;

Finalità:

Riduzione e contenimento di organismi esterni alla Pubblica Amministrazione

Eliminazione delle inefficienze dovute ad attività distinte ma con stessa funzione d’uso

Modalità:

Verifica singolare di attività similare/analoga a quella svolta da altra partecipata/ente strumentale (previa verifica del requisito della indispensabilità)

SI NO

Eliminazione(anche fusione/internalizzazione)

Mantenimento23

Dott. Renato Civitillo

Page 24: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: le aggregazioni

d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica

Razionalizzazione mediante aggregazione

[Art. 1, c. 611, d)]

Disposizioni in materia di op. societarie, fusioni e cessioni riguardo società SPL

[Art. 1, c. 609]

I Piani di razionalizzazione possono prevedere:

Aggregazionioperazioni societarie diverse, quali cessioni di quote, trasformazioni di affidamenti in house in altra tipologia24

Dott. Renato Civitillo

Page 25: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: il contenimento dei costi

Finalità:

Contenimento dei costi di funzionamento delle partecipate

e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni.

Ottimizzazione Costo/Rendimento

Economicità, efficienza e proporzionalità

Evitare la perdita di capacità operativa della partecipata o di controllo dell’ente25

Dott. Renato Civitillo

Page 26: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: il contenimento dei costi

Obiettivi:

Tras

pare

nzaCosti

Num

erosità

26

Dott. Renato Civitillo

Page 27: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: il contenimento dei costi

Modalità (esempi):

u Art. 1 comma 609 lett d) L. 190/2014

Le spese in conto capitale, ad eccezione delle spese per acquisto di partecipazioni, effettuate dagli enti locali con i proventi derivanti dalla dismissione totale o parziale, anche a seguito di quotazione, di partecipazioni in societa, individuati nei codici SIOPE E4121 e E4122, e i predetti proventi, sono esclusi dai vincoli del patto di stabilita interno.

27

Dott. Renato Civitillo

Page 28: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: il contenimento dei costi

Modalità (esempi):

u Art. 1, c. 551-552, L. 147/2013

Se istituzioni, aziende speciali e societa partecipate registrano disavanzi o perdite d’esercizio (desumibili dal bilancio consolidato, se redatto; per i SPL a rete, si considera la differenza tra valore e costi della produzione [ex art. 2425 c.c.]), gli enti partecipanti accantonano l’anno successivo in un apposito fondo vincolato un importo pari al risultato negativo non immediatamente ripianato, proporzionalmente alla propria quota di partecipazione.

L’importo accantonato viene reso disponibile qualora l’ente ripiani la perdita, ovvero dismetta la partecipazione o l’organismo partecipato sia posto in liquidazione.

28

Dott. Renato Civitillo

Page 29: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: il contenimento dei costi

Modalità (esempi):

u Art. 1, c. 563-568, L. 147/2013

Ulteriori incentivi alle dismissioni sono ricollegati alle procedure di mobilita del personale, cui è ammesso di diritto anche il personale delle societa controllate sciolte.

Fermo restando il divieto di attuare processi di mobilita fra la partecipata e l’Ente controllante, volto ad evitare elusioni dei vincoli alle assunzioni nonche dei principi costituzionali che garantiscono il percorso di accesso tramite concorso pubblico, il meccanismo tende a far si che il personale a rischio di esubero possa essere trasferito verso altre societa sulla base di apposite convenzioni tra le societa stesse (escluse le quotate e quelle da esse controllate).

29

Dott. Renato Civitillo

Page 30: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: il contenimento dei costi

Modalità (esempi):

u Art. 1, c. 563-568, L. 147/2013 (…segue)

I processi di mobilita tengono conto dei fabbisogni di personale e delle esigenze funzionali e organizzative di ciascuna societa e si perfezionano senza il consenso del lavoratore, con il solo obbligo dell’informativa alle rappresentanze aziendali e alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo applicato in azienda

(art. 1, c. 563, L. 147/2013).

30

Dott. Renato Civitillo

Page 31: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: il contenimento dei costi

Modalità (esempi):u Art. 1, c. 563-568, L. 147/2013 (…segue)

I processi di mobilita tengono conto dei fabbisogni di personale e delle esigenze funzionali e organizzative di ciascuna societa e si perfezionano senza il consenso del lavoratore, con il solo obbligo dell’informativa alle rappresentanze aziendali e alle organizzazioni sindacali firmatarie del contratto collettivo applicato in azienda. (art. 1, c. 563, L. 147/2013).

Analoga informativa è prevista per le societa partecipate che rilevino eccedenze di personale, oppure nell’ipotesi in cui l’incidenza delle spese di personale sia pari o superiore al 50% delle spese correnti: con essa sono individuati il numero, la collocazione aziendale e i profili professionali del personale in eccedenza. Spetta all’ente controllante provvedere alla riallocazione totale o parziale del personale in eccedenza nell’ambito della stessa societa mediante il ricorso a forme flessibili di gestione del tempo di lavoro, ovvero presso altre societa controllate dal medesimo ente o dai suoi enti strumentali (art. 1, c. 565 e 566, L. 147/2013).

31

Dott. Renato Civitillo

Page 32: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: il contenimento dei costi

Modalità (esempi):

u Art. 1, c. 563-568, L. 147/2013 (…segue)

Con il D.L. 16/2014 è stato aggiunto il comma 568-ter all’art. 1, L. 147/2013, con cui si riconosce al personale in esubero delle societa partecipate che risulti privo di occupazione, fatta salva l’applicazione delle misure sopra riferite, la precedenza, a parita di requisiti, per l’impiego nell’ambito di missioni afferenti a contratti di somministrazione di lavoro stipulati dalle stesse pubbliche amministrazioni, per esigenze temporanee o straordinarie, proprie o di loro enti strumentali.

32

Dott. Renato Civitillo

Page 33: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il Piano di razionalizzazione delle partecipazioniIl processo di razionalizzazione

33

Dott. Renato Civitillo

Page 34: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: le fasi

• Acquisizione dati informativi

Fase 1

• Analisi sistemica

Fase 2 • Individuazione alternative

Fase 3

• Azioni di razionalizzazione

Fase 4

34

Dott. Renato Civitillo

Page 35: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: dati informativi (Fase 1)

Oggetti di osservazione:

Società partecipate dall’ente

Ente amministrativo (finalità istituzionali)

Enti non societari (es. agenzie, aziende speciali, fondazioni)

Dirette Indirette

Piano di razionalizzazione

Indispensabilità

Funzionalità

Analogia/Similarità

Duplicazioni

35

Dott. Renato Civitillo

Page 36: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: dati informativi (Fase 1)

Ricognizione “portafoglio” partecipate:

Scheda di sintesi della partecipata

v Dati “anagafici”v Struttura Societaria;v Governance;v Management;v Personale;v Indicatori economico-finanziariv Ecc.

36

Dott. Renato Civitillo

Page 37: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: analisi sistemica (Fase 2)

Ø Analisi di compatibilità

con le finalità istituzionali

con la normativa

Ø Analisi rapporto Amm.ri/Dipendenti

Ø Analisi analogie/similarità (“duplicazioni”)

Ø Analisi performance economico-finanziarie37

Dott. Renato Civitillo

Page 38: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: analisi sistemica (Fase 2)

Analisi di compatibilità istituzionale (finalità)La verifica dovrebbe esporre, per ciascuna partecipazione detenuta se le attività svolte siano animate al conseguimento dei fini istituzionali dell’ente (cfr. Fase 1)

È ragionevole l’applicazione di un principio di presunzione di coerenza, per:• società che erogano servizi di interesse generale• Società strumentali

19

ATTIVITÀ STRUMENTALI SERVIZIO DI INTERESSE GENERALE PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA

SERVIZIO DI INTERESSE ECONOMICO GENERALE

Si tratta di beni o servizi

acquistati dall’ente in quanto

essenziali per il funzionamento

della sua “macchina

amministrativa”.

• Gestione Immobili

• Informatica

• Patrimoniali

• Servizi Amministrativi

• Sicurezza

• Società di

Trasformazione

Urbana

• Consorzio bacino Imbrifero

• Costruzione e gestione di

strade e autostrade

• Edilizia pubblica

• Farmacia comunale

• Infrastrutture

• Ingegneria civile

• Multiservizi

• Patrimonio naturale

• Ricerca scientifica e sviluppo

• Servizi a domanda individuale

– persone

• Servizio a domanda individuale

– imprese

• Verde pubblico

• Distribuzione

Energia elettrica

• Distribuzione GAS

• Illuminazione

pubblica

• Farmacie comunali

• Multiutility

• Rifiuti

• Servizio Idrico

Integrato

• TPL

• Società finanziarie

regionali

(Ns. elaborazione su dati “Programma di razionalizzazione delle partecipazioni locali”, Commissario Straordinario per la

revisione della spesa, 7 agosto 2013.)

In generale, dovrebbero essere considerati non coerenti con le finalità dell’ente (Corte dei Conti

Lombardia delibera 48/2008/PAR), i soggetti le cui attività si prefiggono scopi prettamente industriali

e commerciali (dalla progettazione, costruzione e gestione di scali ferroviari, aree logistiche e poli

merci sul territorio nazionale, al trasporto e noleggio di mezzi stradali e ferroviari, alla realizzazione di

servizi telematici e telefonici, fino alla progettazione e realizzazione di aree verdi) se questi ultimi

prevalgono sul pubblico interesse

13

.

La circostanza che vi siano beni o servizi essenziali per la collettività (in quantità e qualità adeguate e

a prezzi accessibili) è condizione necessaria ma non sufficiente per permettere alle amministrazioni

pubbliche di intervenire attivamente e garantirne la fornitura (per assicurarla in proprio o per mezzo di

affidamento a terzi). La condizione aggiuntiva è che il mercato non li fornirebbe spontaneamente o

non li fornirebbe a condizioni conformi agli obiettivi di interesse generale.

Ne segue che il mantenimento di partecipazioni – in linea di principio anche il mantenimento di diritti

speciali o esclusivi - dovrebbe essere subordinato alla verifica della sussistenza o meno di operatori

privati che, attualmente o potenzialmente, potrebbero assicurare tali forniture in regime di libero

mercato.

Questa verifica riguarda sia le attività strumentali, sia i servizi di interesse economico generale,

escludendo i servizi non economici di interesse generale.

Se sul mercato sono già presenti operatori privati che si sovrappongono a quelli pubblici, tale verifica

può essere considerata già svolta. Risulta, invece, più difficoltoso condurre analisi di tipo prospettico,

vale a dire, relative al potenziale interesse per il libero mercato a fornire tali beni o servizi.

Tuttavia, l’esistenza di un’alternativa di mercato rappresenta condizione necessaria, ma non

sufficiente per optare per essa. L’alternativa deve infatti essere più conveniente sotto il profilo

dell’efficacia e della economicità rispetto al mantenimento dello status quo, nonché rispetto a quelle

delineate nello Step 9. Sotto il profilo dell’economicità la verifica andrebbe effettuata mediante analisi

di mercato dirette ad accertare le condizioni economiche a cui i beni e servizi, a parità di

caratteristiche e di efficacia, verrebbero forniti dal libero mercato rispetto ai costi sostenuti per la

fornitura attraverso società partecipate o società titolari di diritti esclusivi o speciali.

Le partecipazioni relative a società che svolgono attività “non coerenti” con i fini istituzionali

dell’amministrazione o sostituibili dal mercato sono da considerarsi “non indispensabili” e, pertanto,

soggette a eliminazione ai sensi della Legge di Stabilità per il 2015, comma 611 lett. a).

13

Circolare ANCI emanata in riferimento all’applicazione delle norme di cui alla L. 244/2007 art. 3 commi 27 e ss.

38

Invitalia, Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie. Linee Guida, marzo 2015Dott. Renato Civitillo

Page 39: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: analisi sistemica (Fase 2)

Analisi di compatibilità istituzionale (finalità)

In generale, non sono compatibili con le finalità istituzionali le attività con finalità meramente industriali e/o commerciali

La presenza di beni/servizi essenziali per la collettività è condizione necessaria ma non sufficiente per garantirne il mantenimento (ma, è altresì necessario un “fallimento del mercato”)

39

Dott. Renato Civitillo

Page 40: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: analisi sistemica (Fase 2)

Analisi di compatibilità normativaLa verifica dovrebbe esporre, per ciascuna partecipazione detenuta, la compatibilità della stessa con le vigenti disposizioni normative:

20

In ogni caso, qualora per ciascuna partecipazione diretta sia stata adottata la delibera di cui alla L. 244/2007, art. 3 comma 28, è possibile condurre l’analisi di coerenza solo in riferimento alle partecipazioni indirette, essendo quelle dirette già state dichiarate “strettamente necessarie per il perseguimento delle finalità istituzionali”.

Il secondo livello di analisi, concernente la conformità normativa del portafoglio posseduto, intende verificare la rispondenza delle partecipazioni societarie rispetto al complessivo quadro normativo vigente, escludendo, momentaneamente, dal confronto le disposizioni di cui alla Legge di Stabilità per il 2015. L’obiettivo è quello di individuare eventuali difformità legate al portafoglio di partecipazioni dell’ente e le corrispondenti conseguenze.

Devono essere sottoposte a tale verifica tutte le partecipazioni risultate “coerenti con le finalità dell’ente” all’esito dell’analisi precedente.

Di seguito si propone in via esemplificativa una check-list delle informazioni da verificare in relazioni alle diverse tipologie di partecipazioni societarie.

OGGETTO VERIFICA

PARTECIPAZIONI DIRETTE ⇒⇒⇒⇒ Verifica della presenza della delibera ex art. 3 comma 28 L. 244/2007

SOCIETÀ IN HOUSE

⇒⇒⇒⇒ Verifica della sussistenza dei requisiti previsti dall’ordinamento europeo:

• Verifica della totale (o prevalente) partecipazione pubblica • Verifica della sussistenza del controllo analogo (che deve poter

essere esercitato da tutti gli enti soci) • Verifica della prevalenza delle attività prestate in favore dell’ente

partecipante (o degli enti partecipanti in caso di partecipazione plurima)

SOCIETÀ A CAPITALE MISTO PUBBLICO – PRIVATO

⇒⇒⇒⇒ Verifica della modalità di individuazione e qualifica del socio – privato (che deve essere individuato attraverso una procedura ad evidenza pubblica c.d. “a doppio oggetto”

SOCIETÀ EROGANTE SERVIZI PUBBLICI LOCALI DI RILEVANZA ECONOMICA

⇒⇒⇒⇒ Verifica della previsione di una data di scadenza dell’affidamento negli atti attraverso cui è stato disposto

⇒⇒⇒⇒ Se non rispondente ai requisiti previsti dall’ordinamento europeo per l’affidamento in house o per la costituzione di società mista (si vedano le due casistiche precedenti) • Verifica dell’avvenuto adeguamento ai requisiti richiesti e

pubblicazione della relazione ex art. 34 comma 21 D.L. 179/2012, con indicazione della data di approvazione e pubblicazione della relazione stessa

SOCIETÀ CHE EROGANO SERVIZI STRUMENTALI ALL’ATTIVITÀ DELL’ENTE

(c.d. società strumentali, che non erogano servizi pubblici di interesse generale)

⇒⇒⇒⇒ Verifica in merito all’esclusiva prestazione delle attività nei confronti dell’ente partecipante

⇒⇒⇒⇒ Verifica in merito dell’oggetto sociale esclusivo e impossibilità di svolgimento di attività strumentali in favore dell’ente affidante D.L 223/2006 art. 13

Si tenga presente che, in relazione a ciascuna fattispecie, alcune partecipazioni potrebbero dover essere sottoposte a più di una verifica tra quelle sopra citate.

L’esito di tale analisi permette di associare ciascuna partecipazione ad una delle seguenti categorie:

40

Invitalia, Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie. Linee Guida, marzo 2015Dott. Renato Civitillo

Page 41: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: analisi sistemica (Fase 2)

Analisi del rapporto Amministratori/Dipendenti

Tutte le partecipazioni riferite a società:- Composte da soli amministratori;- Con un numero di amministratori superiore al numero dei dipendenti

Sono soggette a soppressione

Analisi analogie/similarità (“duplicazioni”)

La finalità primaria è di individuare le eventuali inefficienze derivanti da sovrapposizioni di attività tra le diverse partecipate

41

Dott. Renato Civitillo

Page 42: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: analisi sistemica (Fase 2)

Analisi delle performance economico-finanziarie

L’obiettivo precipuo è di evidenziare le condizioni economico-finanziarie-patrimoniali delle partecipate:

Ø Condizione economica: capacita di remunerare congruamente ifattori produttivi;Ø Condizione finanziaria: capacita di fronteggiare in modo economico e tempestivo gli

impegni finanziari;Ø Condizione patrimoniale: grado di solidita patrimoniale, livello di garanzia verso i terzi

creditori e tutela degli interessi dei soci.

42

Dott. Renato Civitillo

Page 43: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: alternative (Fase 3)

Valutazione scenari alternativi di razionalizzazioneObiettivi:

Ø Analisi sinottica delle risultanze delle fasi precedenti;Ø Individuazione delle componenti basilari del problema;Ø Evidenziazione di un adeguato livello di trasparenza dell’intero processo.

Identificazione Macro-Opzioniü esternalizzazione dell’attivita al mercato (liquidazione o cessione/vendita);ü aggregazione o accorpamento (fusione o fusione per incorporazione);ü internalizzazione dell’attivita (liquidazione o cessione/vendita);ü razionalizzazione dei costi.

43

Dott. Renato Civitillo

Page 44: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: azioni razion. (Fase 4)

Definizione del contenuto del Piano Operativo

Macro-Opzioni Azioni di Razionalizzazione

Internalizzazione Liquidazione/Cessione/Vendita

Esternalizzazione Liquidazione/Cessione/Vendita

Aggregazione/Accorpamento Fusione/Cessione/Vendita

Razionalizzazione Costi Riduzione compensi/rimborsi spesa, ecc.

44Invitalia, Piano operativo di razionalizzazione delle partecipazioni societarie. Linee Guida, marzo 2015

Dott. Renato Civitillo

Page 45: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il Piano di razionalizzazione delle partecipazioniL’esperienza del Comune di Benevento

1) Piano Operativo

45

Dott. Renato Civitillo

Page 46: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: Comune di Benevento

«[…] I presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, i presidenti delle province, i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni di cui al comma 611, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute […] corredata di un’apposita relazione tecnica [...]»

[Legge 190/2014, Articolo 1, comma 612]

46

Dott. Renato Civitillo

Page 47: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: Comune di Benevento

PARTECIPAZIONIDIRETTEINSOCIETA'EDENTIPUBBLICIECONOMICIATTIVI COMUNE BENEVENTO GESESA AMTS ASIA 39,64% 100% 100%

CONSORZIOA.S.I PATTOTERRITORIALE

30% 32,50%

47

Dott. Renato Civitillo

Page 48: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: Comune di Benevento

CONSORZIOA.S.I MULTISERVICEA.S.I 100,00% PATTOTERRITORIALE 9,90% 0,10%

48

Dott. Renato Civitillo

Page 49: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: Comune di Benevento

Partecipazione Istituzionale Non Istituzionale

Totalitaria ü ASIA (Diretta) ü AMTS (Diretta)

Non Totalitaria ü GESESA (Diretta)

ü CONSORZIO A.S.I. (Diretta)

ü PATTO TERR.LE (Diretta)

ü MULTISERVICE A.S.I. (Indiretta)

49

Dott. Renato Civitillo

Page 50: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: Comune di Benevento

SOCIETA' STRUMENTALI FORMA GIURIDICA % PART. FINALITA'

AMTS SPA 100,00% TPL E GESTIONE PARCHEGGI

ASIA SPA 100,00% GESTIONE RIFIUTI URBANI

GESESA SPA 39,00% GESTIONE ACQUEDOTTO

ENTI DI PROMOZIONE E SVILUPPO

CONSORZIO ASIENTE PUBBLICO ECONOMICO 30,00% SVILUPPO AREA INDUSTRIALE

PATTO TERRITORIALE SCRL 32,50% SVILUPPO IMPRENDITORIALE

PARTECIPAZIONI INDIRETTE

MULTISERVICE A.S.I SRL SRL 100%SERVIZI PER CONTO CONSORZIO A.S.I

50

Dott. Renato Civitillo

Page 51: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

SOCIETA'

TIPOLOGIA DI INTERVENTO ARCO TEMPORALE

RICADUTE ECONOMICHE

STIMATE

PAR

TEC

IPA

TA

AREA ORGANIZZAZIONE E GOVERNANCE 1 Riduzione del numero di componenti del Consiglio di Amministrazione 2 Riduzione dell'importo dei compensi degli Amministratori della società partecipata 3 Riduzione del numero di componenti del Collegio Sindacale e/o dei Revisori 4 Riduzione compensi Collegio Sindacale e/o dei Revisori 5 Definizione di un piano di riduzione del personale 6 Blocco del tasso di ricambio del personale (Turn-over) 7

Valutazione delle possibilità di outsourcing per la gestione dei servizi amministrativi e del personale

8 Contenimento e riduzione del costo del personale-componente fissa e variabile 9

Individuazione e attuazione di procedure di mobilità e/o trasferimento del personale tra le società partecipate

10 Eliminazione e/o riduzione delle consulenze esterne 11 Razionalizzazione e ottimizzazione dei processi organizzativi interni 12

Valutazione della potenziale dismissione dei beni ritenuti non necessari allo svolgimento delle attività istituzionali

AREA ECONOMICO-FINANZIARIA 13

Predisposizione e organizzazione di una struttura per le gestione di acquisti aggregati e centralizzati (Centrale di Acquisto)

14 Definizione di convenzioni per servizi di consulenza e brokeraggio centralizzato dei prodotti assicurativi occorrenti

15 Definizione di accordi di rinegoziazione e/o ristrutturazione dei debiti contratti 16 Strutturazione di operazioni di leasing mobiliare e/o immobiliare 17 Ottimizzazione e/o rinegoziazione dei rapporti contrattuali bancari 18

Individuazione delle opportunità di riconduzione dei tassi di interesse sui rapporti debitori giacenti a quelli di mercato

19 Rinegoziazione dei rapporti di debito già stipulati con contestuale sottoscrizione di condizioni maggiormente favorevoli

AREA PRODUZIONE 20 Razionalizzazione e ottimizzazione dei processi organizzativi interni 21 Razionalizzazione e ottimizzazione delle attività proprie della funzione logistica 22

Ottimizzazione, rafforzamento e miglioramento dei rapporti intercorrenti con i fornitori

23 Eliminazione e/o riduzione delle consulenze esterne AREA COMMERCIALE 24

Contenimento della spesa per attività di promozione, pubblicità e marketing aziendale

25 Razionalizzazione delle condizioni e delle modalità di gestione dei servizi v/terzi eventualmente svolti

26 Razionalizzazione e ottimizzazione dei processi organizzativi interni 27 Eliminazione e/o riduzione delle consulenze esterne

51

Dott. Renato Civitillo

Page 52: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il Piano di razionalizzazione delle partecipazioniL’esperienza del Comune di Benevento

2) Relazione tecnica, linee di orientamento strategico, interventi operativi

52

Dott. Renato Civitillo

Page 53: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: Comune di Benevento

Scheda di sintesi delle partecipate

Breve descrizione della partecipataPrincipali informazioni organizzativePrincipali informazioni economico-finanziarieScenario evolutivoLinee di orientamento strategicoScheda degli interventi operativi

53

Dott. Renato Civitillo

Page 54: Il Piano di razionalizzazione delleold.odcec.av.it/UploadedFiles/news/RelazioneCivitillo22Ottobre2015.pdfIl processo di razionalizzazione delle partecipazioni Obiettivi generali u

Il processo di razionalizzazione delle partecipazioni: Comune di Benevento

Quadro sinottico riepilogativo

INTERVENTISOCIETA'

AMTS ASIA GESESA CONSORZIOASI

PATTOTERRITOR.

MULTISERVICE

AREAORGANIZZAZIONEEGOVERNANCE

1RiduzionedelnumerodicomponentidelConsigliodiAmministrazione

2Riduzionedell'importodeicompensidegliAmministratoridellasocietàpartecipata

3RiduzionedelnumerodicomponentidelCollegioSindacalee/odeiRevisori

4 RiduzionecompensiCollegioSindacalee/odeiRevisori 5 Definizionediunpianodiriduzionedelpersonale 6 Bloccodeltassodiricambiodelpersonale(Turn-over)

7Valutazionedellepossibilitàdioutsourcingperlagestionedeiserviziamministrativiedelpersonale

8Contenimento e riduzione del costo del personale-componente fissa e variabile

9Individuazioneeattuazionediproceduredimobilitàe/otrasferimentodelpersonaletralesocietàpartecipate

10 Eliminazionee/oriduzionedelleconsulenzeesterne 11 Razionalizzazioneeottimizzazionedeiprocessiorganizzativiinterni

12Valutazionedellapotenzialedismissionedeibeniritenutinonnecessariallosvolgimentodelleattivitàistituzionali

AREAECONOMICO-FINANZIARIA

13Predisposizioneeorganizzazionediunastrutturaperlegestionediacquistiaggregatiecentralizzati(CentralediAcquisto)

14Definizionediconvenzioniperservizidiconsulenzaebrokeraggiocentralizzatodeiprodottiassicurativioccorrenti

15Definizionediaccordidirinegoziazionee/oristrutturazionedeidebiticontratti

16 Strutturazionedioperazionidileasingmobiliaree/oimmobiliare 17 Ottimizzazionee/orinegoziazionedeirapporticontrattualibancari

18Individuazionedelleopportunitàdiriconduzionedeitassidiinteressesuirapportidebitorigiacentiaquellidimercato

19Rinegoziazionedeirapportididebitogiàstipulaticoncontestualesottoscrizionedicondizionimaggiormentefavorevoli

AREAPRODUZIONE 20 Razionalizzazioneeottimizzazionedeiprocessiorganizzativiinterni

21Razionalizzazioneeottimizzazionedelleattivitàpropriedellafunzionelogistica

22Ottimizzazione,rafforzamentoemiglioramentodeirapportiintercorrenticonifornitori

23 Eliminazionee/oriduzionedelleconsulenzeesterne AREACOMMERCIALE

24Contenimentodellaspesaperattivitàdipromozione,pubblicitàemarketingaziendale

54

Dott. Renato Civitillo