PIANO DI MIGLIORAMENTO a.s. 2015/2016. 2 Piano... · I.C.S. “Mario Rapisardi – Giuseppe...
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I.C.S. “Mario Rapisardi – Giuseppe Garibaldi” - Palermo
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LA STES PRIMA SEZIONE
ANAGRAFICA
Istituzione Scolastica
Nome : I.C.S. Rapisardi-Garibaldi Palermo
Codice meccanografico: PAIC8AP007 Responsabile del Piano D.S: Rosario Ognibene Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM:
Nome e Cognome Ruolo nell’organizzazione
scolastica
Ruolo nel Gruppo di
miglioramento
Maria Contorno F.S Autoanalisi d’Istituto Coordinamento del piano Giuseppina Gangi Vicaria D.S. Monitoraggio del piano Gerlanda Giglio Operatore psicopedagogico di
scuola Monitoraggio del piano
Rosaria Granatella Docente primaria Membro del gruppo di progetto “Coordinamento attività d’Istituto” Monitoraggio del piano
Maria Calò Docente Secondaria Membro del gruppo di progetto “Coordinamento attività d’Istituto” Monitoraggio del piano
Caterina Majolino Docente Secondaria Monitoraggio del piano Giovanna Tristano Funzione strumentale Monitoraggio del piano Lea Di Misa DSGA Definizione piano finanziario M.Vaccaro-A.Manzella Docenti Primaria Gruppo progetto Matematica
Scuola Primaria Elisa Roppolo Docente Secondaria Responsabile progetto
Matematica Scuola Secondaria T.Di Grigoli-S. Sola Docenti Secondaria Gruppo progetto Curricolo
Verticale
Durata dell’intervento in mesi: 9 Periodo di realizzazione: dal 7/1/2015 al 30/9/2015 Risorse destinate al piano: vedi budget 1
I.C.S. “Mario Rapisardi – Giuseppe Garibaldi” - Palermo
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ER SECONDA SEZIONE
ELABORARE UN PIANO DI MIGLIORAMENTO BASATO SUL RAPPORTO DI
AUTOVALUTAZIONE
COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO
La recente costituzione dell'Istituto Comprensivo ha posto la necessità di un confronto tra docenti dei due ordini di scuola su aspetti metodologici,didattici,valutativi. Il GAV, che ha redatto il Rapporto di Autovalutazione, quest’anno costituisce il Team di Miglioramento ed il responsabile dell’Autovalutazione viene incaricato di coordinare il processo di miglioramento. I componenti sono stati individuati secondo i seguenti criteri: disponibilità ad impegnarsi in un percorso innovativo; alta motivazione riguardo ai processi di miglioramento della scuola;presenza di docenti appartenenti ai due ordini di scuola che compongono l’Istituto Comprensivo; presenza di figure che hanno un ruolo di coordinamento che permette di avere uno sguardo il più possibile ampio sui processi che la scuola mette in atto. I referenti di progetto sono stati individuati sulla base della disponibilità ad impegnarsi nella progettazione/realizzazione dei percorsi prioritari previsti. Il referente del progetto di Coordinamento delle attività d’Istituto è stato individuato in base al possesso di competenze specifiche coerenti con il ruolo da assumere e riferibili ad esperienze pregresse in ambiti analoghi. Quest’anno fa parte del gruppo anche il DSGA,che formulerà la pianificazione finanziaria delle azioni progettuali previste.
RELAZIONE TRA RAV E PDM
Poiché la scuola non dispone delle risorse necessarie per effettuare interventi su tutte le aree di criticità individuate attraverso l’autovalutazione, il Gruppo di Miglioramento ha concentrato la propria attenzione sui fattori che ha ritenuto prioritari per il conseguimento degli obiettivi strategici d’Istituto.
Obiettivi strategici
1.Area della progettazione didattica
• Adeguare i curricoli di istituto alle Indicazioni Nazionali del 2012. • Incentivare il funzionamento dei dipartimenti. • Coordinare le attività progettuali del POF. • Documentare attività ,percorsi e progetti realizzati. • Valorizzare le buone pratiche . • Promuovere attività che arricchiscano l’offerta curricolare e incidano sull’ innalzamento del livello
degli apprendimenti degli alunni. • Adottare strumenti e modelli comuni per la progettazione didattica. • Promuovere il ricorso a metodologie/ strategie innovative nella prassi didattica.
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2.Area dei risultati
• Attivare percorsi di recupero/consolidamento/potenziamento degli alunni attraverso proposte di lavoro motivanti e coinvolgenti.
• Innalzare i livelli di apprendimento nell'area matematica in particolare nelle classi ponte e
migliorare gli esiti delle prove standardizzate nazionali nella stessa area , in modo da ridurre lo scarto con le scuole ESCS simili.
3.Valutazione
• Generalizzare l’uso di prove comuni ed il ricorso a rubriche di valutazione condivise . • Favorire la riflessione sui risultati del processo di apprendimento degli studenti all’interno dei
Dipartimenti disciplinari. • Adottare strumenti/ criteri/rubriche per la valutazione comuni sia per le competenze disciplinari
che per quelle trasversali. • Attivare azioni di monitoraggio per la valutazione di attività/progetti realizzati. • Individuare criteri condivisi tra i due ordini di scuola e descrittori delle evidenze utili per la
certificazione delle competenze .
Punti di forza della scuola/risorse
• L’Istituto tramite commissioni di lavoro e Funzioni Strumentali ha avviato le attività per la costruzione del curricolo verticale e per la certificazione delle competenze (Commissione di lavoro) .
• E’ stata avviata e conclusa una formazione specifica per un gruppo di docenti della scuola primaria e secondaria sull’elaborazione del curricolo verticale.
• Si è iniziata una regolare attività di organizzazione didattica per dipartimenti(approvazione del Regolamento dei dipartimenti)
• La scuola propone attività per far conoscere l’offerta formativa sul territorio. • Sono presenti docenti esperti in ambiti innovativi come la sostenibilità ambientale e la didattica
digitale. • La scuola favorisce il successo formativo degli studenti nel percorso successivo di studio (sec di II
grado): in rari casi gli studenti incontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e non ci sono episodi di abbandono degli studi nel percorso successivo (dati comunicati dal Miur nel RAV).
• Sono state realizzate in passato interessanti attività progettuali che hanno definito l’identità della scuola (Educarsi al futuro, Progetto Lettura….)
• E’ presente la figura di una psicopedagogista che si relaziona con i docenti, gli alunni e i genitori per favorire il successo formativo , il superamento del disagio e la promozione del benessere a scuola.
• Sono state istituite delle partnership con enti/associazioni (Conservatorio, Università degli Studi, Associazioni sportive… ) per arricchire l’offerta formativa.
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INTEGRAZIONE TRA PIANO E POF Il Piano di Miglioramento è strettamente correlato e coerente con le attività, i progetti e gli obiettivi inseriti nel POF, che si presenta come il documento fondamentale di pianificazione strategica della scuola. Il POF sarà revisionato per garantire l’applicazione di quanto emerso dal RAV e dal PdM. QUICK WINS LA S DIGLIORAMENTO
• E’ stata effettuata la pubblicazione del RAV sul sito web dell’Istituto e su Scuola in chiaro.
• Si è operata la disseminazione di informazioni nelle riunioni del Collegio dei docenti.
• Per favorire lo scambio di informazioni ,migliorare la comunicazione, promuovere un’ulteriore
riflessione sui risultati del RAV e la progettazione conseguente, si sono tenuti incontri periodici tra
i membri del GdM . ELENCO PROGETTI
Area da migliorare Necessità di miglioramento Grado di priorità
Risultati attesi
Progettazione Adeguare i curricoli di istituto alle Indicazioni Nazionali 2012
3 Elaborare un curricolo verticale unitario articolato sulle competenze chiave.
Risultati Migliorare i risultati nelle discipline chiave e nelle prove standardizzate nazionali di Matematica.
1 Sviluppare pratiche didattiche che consentono di migliorare i risultati nelle prove nazionali di Matematica.
Valutazione Controllo dei processi: coordinare/monitorare i percorsi progettuali e le attività didattiche. Utilizzare prove comuni per classi parallele e strumenti di
2 Costruzione di un piano per il monitoraggio delle azioni messe in atto ai fini del raggiungimento degli obiettivi ritenuti strategicamente importanti per la missione dell’Istituto comprensivo. Elaborazione di un piano di comunicazione delle scelte progettuali dei consigli di classe/interclasse e la produzione di una documentazione organizzata delle esperienze didattiche.
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progettazione,analisi/valutazione degli alunni condivisi dai dipartimenti disciplinari.
………ESURA DEL PORAMEI PROGETTI DEL PIANO
1) Progetto MATEMATICA (classi 5^ Scuola Primaria)
Titolo del progetto: “ MATEMATICA…MENTE- Migliorare abilità e competenze in Matematica
nella Scuola Primaria” Responsabili: M. Vaccaro- A.Manzella. Gruppo di progetto :costituito da docenti di Scuola Primaria
Ore previste: 16. Destinatari: Alunni delle classi quinte, individuati dagli insegnanti di matematica, accompagnati da una scheda di rilevazione delle difficoltà mostrate.
Responsabili del progetto:
Vaccaro-Manzella
Data prevista di attuazione
definitiva:
febbraio/marzo 2016 (8
incontri di due ore
ciascuno)
I componenti del Gruppo di progetto : Vaccaro Maria
Manzella Argentina
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Il RAV, redatto dal Gruppo di Autovalutazione di Istituto, ha evidenziato punti di debolezza e criticità
relativi ai risultati conseguiti dall’Istituzione Scolastica rispetto alla media nazionale, nell’indagine
condotta dall’INVALSI sui livelli di apprendimento in Matematica. Si evidenzia, pertanto, la necessità che
l’Istituto operi un riesame delle metodologie didattiche nell’insegnamento della Matematica mettendole in
relazione con i risultati delle prove INVALSI. Si ritiene che il problema possa essere affrontato e risolto
attraverso azioni rivolte sia ai docenti sia agli studenti.
Finalità del progetto
• Innalzamento dei livelli di apprendimento in Matematica degli alunni da realizzarsi mediante
azioni formative.
Partendo da un’analisi puntuale ed attenta dei dati trasmessi dall’INVALSI, si ritiene necessario
programmare dei percorsi formativi di Consolidamento e Potenziamento di Matematica destinati agli
alunni delle classi quinte.
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Il Progetto, così articolato, diventa parte integrante del POF di Istituto, in quanto nasce dalle reali esigenze
dei portatori di interesse a cui la Scuola è chiamata a fornire interventi efficaci ed efficienti di Qualità.
Destina
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
Output
Predisporre prove di verifica coerenti con i percorsi progettati
Partecipazione attiva e motivata dei ragazzi alle iniziative formative
100% degli alunni Attività N. 1 Somministrazione di prove di verifica per rilevare le competenze in ingresso, “in itinere” e finali
Outcome
Suscitare negli alunni maggiore interesse per la Matematica
Progressi registrati dagli alunni in Matematica rispetto ai livelli iniziali
70/80% degli alunni
Output
Individuare gli interventi in rapporto ad ambiti e processi per la progettazione di percorsi legati ai bisogni degli alunni.
Partecipazione attiva alle proposte di lavoro.
Alunni 70/80% Attività N. 2 Progettazione e realizzazione di azioni formative per potenziare lo sviluppo di abilità e competenze in Matematica.
Outcome
Potenziamento dello sviluppo di abilità e competenze di matematica.
Consapevolezza degli alunni riguardo alle strategie cognitive utilizzate .
Alunni 70/80%
Il Gruppo di Miglioramento e i docenti coinvolti nella elaborazione e nella realizzazione del progetto,
sotto la supervisione del Dirigente scolastico, sono pienamente consapevoli che i risultati finali avranno
un impatto positivo sulla performance dell’Istituzione, sia per quanto riguarda gli stakeholder interni
(studenti e docenti) sia per gli stakeholder esterni, in quanto, l’innalzamento del livello delle competenze
nell’Area logico-matematica permetterà alla Scuola di conseguire come obiettivo strategico di ridurre la
quota % di differenza nei risultati di matematica della scuola con le scuole ESCS simili nei risultati in
occasione della rilevazione degli apprendimenti a cura dell’INVALSI, dando una risposta ai bisogni
emersi dell’utenza .
Modalità con cui il progetto viene attuato Fase 1: Individuazione degli ambiti indagati dalle prove INVALSI nei quali si sono riscontrate le maggiori criticità con particolare attenzione ai processi cognitivi coinvolti. Fase 2: Predisposizione di una scheda di raccolta di informazioni da sottoporre all’attenzione dei docenti di matematica delle classi quinte per registrare le difficoltà mostrate dagli alunni.
Fase di REALIZZAZIONE
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Fase 3: Strutturazione del percorso formativo e predisposizione di prove di verifica. Fase 3: La correzione delle prove in aula sarà veicolo di confronto e di discussione per individuare e verbalizzare i processi che ogni alunno ha usato. Fase 4: Test finale .
1) Nel corso delle attività gli alunni saranno attenzionati e dove sarà necessario riceveranno guida individualizzata.
2) Il test finale sarà testimone dei miglioramenti raggiunti rispetto alla situazione di partenza.
5. Definire l’elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le
stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Attività
Responsabile
Data prevista di conclusione
Tempificazione attività
G F M A M G L A S O N D Lavoro in gruppi di livello. X X Esercizi di abilità logico-matematiche X X Utilizzo della LIM X X Schede predisposte X X Giochi didattici (quantità, numerazioni, tabelline, frazioni...) X X
Budget del progetto
Costo unitario
Quantità
(giornate, pezzi, ecc.)
Totale
Personale
Da contrattazione d’istituto
8 incontri da 2 ore ciascuno
Ore 16
Spese Vedi spese dirette
Servizi di consulenza Nessuno
Acquisto di beni Nessuno
Spese dirette Fotocopie, cartucce Carta per fotocopie.
Fase di CHECK- MONITORAGGIO
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………ESU 222 2) Progetto MATEMATICA (classi 3^ della Scuola Secondaria di I Grado)
Titolo del progetto: “La Matematica……compagna di vita! Promuovere lo sviluppo di abilità e
competenze in Matematica”
Responsabile del progetto:
Prof.ssa Elisabetta
Roppolo
(Docente di Matematica)
Periodo previsto di attuazione definitiva: febbraio/marzo 2016 (8 incontri di due ore)
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
Descrizione del problema Il RAV, redatto dal Gruppo di Autovalutazione di Istituto, ha evidenziato punti di debolezza e criticità relativi ai Risultati conseguiti dall’Istituzione Scolastica rispetto alla media nazionale, nell’indagine condotta dall’INVALSI sui livelli di apprendimento in Matematica. Si evidenzia, pertanto, la necessità che l’Istituto operi un riesame delle metodologie didattiche nell’insegnamento della Matematica mettendole in relazione con i risultati delle prove INVALSI. Si ritiene che il problema possa essere affrontato attraverso il coinvolgimento di un gruppo di alunni delle classi 3^ della Scuola Secondaria di I Grado. Obiettivo strategico sarà quello di incidere efficacemente sulla capacità di apprendimento, attraverso lo sviluppo di nuove metodologie didattiche quali la Didattica laboratoriale, il Tutoring, al fine di rendere coinvolgenti e motivanti le attività proposte. Finalità del progetto • Innalzamento dei livelli di apprendimento in Matematica Partendo da un’analisi puntuale ed attenta dei dati trasmessi dall’INVALSI, ampiamente discussi nei vari Organi Collegiali si ritiene necessario programmare un percorso formativo di recupero per gli alunni delle terze classi della Scuola secondaria di primo grado. Il Progetto, così articolato, diventa parte integrante del POF di Istituto, in quanto nasce dalle reali esigenze dei portatori di interesse a cui la Scuola è chiamata a fornire interventi efficaci ed efficienti di Qualità.
Destinatari del Progetto Alunni delle classi 3^ della Scuola Secondaria di I Grado che mostrano difficoltà nell’area delle competenze logico-matematiche (Max 16 – 2 per classe).
stampanti Toner stampante
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Gli alunni saranno individuati dagli insegnanti di matematica e accompagnati da una scheda di rilevazione delle difficoltà mostrate.
Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
Output
Predisporre prove di verifica coerenti con i percorsi progettati
Partecipazione attiva e motivata dei ragazzi alle iniziative formative
Alunni 100%
Attività N. 1
Somministrazione di prove di
verifica iniziale per rilevare le competenze in
ingresso.
Outcome
Suscitare negli alunni interesse per la Matematica
Progressi registrati dagli alunni rispetto ai livelli iniziali.
Alunni 70-80%
Output
Analizzare i risultati per rilevare criticità e punti di forza in rapporto ad ambiti e processi
Partecipazione agli incontri di lavoro con responsabilità
Alunni 90%
Attività N. 2 Analisi dei
risultati delle prove al fine di rilevare criticità e punti di forza.
Outcome
Creazione di un clima proficuo per il superamento dei punti di criticità
Coinvolgimento in attività di formazione e di crescita.
Alunni 90%
Output
Individuare gli interventi in rapporto ad ambiti e processi per la progettazione di percorsi legati ai bisogni degli alunni
Partecipazione attiva alle proposte di lavoro.
Alunni 90%
Attività N. 3 Progettazione e realizzazione di
azioni formative per potenziare lo sviluppo di
abilità e competenze in matematica.
Outcome
Potenziamento dello sviluppo di abilità e competenze in matematica.
Consapevolezza nell’uso di strategie cognitive.
Alunni 90%
Output
Predisporre prove di verifica coerenti con i percorsi progettati
Progressi registrati in Matematica rispetto ai livelli iniziali
Alunni 70/80%
Attività N. 4 Somministrazione di prove di valutazione
finali e comparazione
dei risultati raggiunti rispetto ai
livelli iniziali.
Outcome
Suscitare negli alunni interesse per la Matematica
Sviluppare la consapevolezza nell’uso di strategie cognitive da parte
Alunni 70/80%
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degli alunni. Il Gruppo di Miglioramento e i docenti coinvolti nella elaborazione e nella realizzazione del progetto, sotto la supervisione del Dirigente scolastico sono pienamente consapevoli che i risultati finali avranno un impatto positivo sulla performance dell’Istituzione, in quanto l’innalzamento del livello delle competenze nell’Area logico-matematica permetterà alla Scuola di conseguire come obiettivo strategico di ridurre la quota % di differenza nei risultati di matematica con le scuole ESCS simili in occasione della rilevazione degli apprendimenti a cura dell’INVALSI, dando una risposta ai bisogni dell’utenza con un servizio di Qualità. Fase di DO – REALIZZAZIONE EATURA DE PIA
Modalità con cui il progetto viene attuato Fase 1.- Individuazione degli ambiti indagati dalle prove INVALSI e predisposizione di una “prova di ingresso” rispondente alle criticità degli alunni rilevate attraverso la scheda predisposta dagli insegnanti delle classi.
Fase 2.- Suddivisione in ambiti delle prove INVALSI con particolare attenzione ai processi messi in atto e somministrazione di qualcuna di esse. Fase 3.- La correzione delle prove in aula sarà veicolo di confronto e di discussione per individuare e verbalizzare i processi che ogni alunno ha usato. Fase 4.- Test finale che tenga conto di tutti gli ambiti considerati. Fase di CHECK – MONITORAGGIO
1) Nel corso delle attività gli alunni saranno attenzionati e dove sarà necessario riceveranno guida individualizzata. 2) Il test finale sarà testimone dei miglioramenti raggiunti rispetto alla situazione di partenza.
Costo unitario
Quantità
(giornate, pezzi, ecc.)
Totale
Personale Da contrattazione d’istituto
8 incontri da 2 ore ciascuno
Ore 16
Spese Vedi spese dirette Servizi di consulenza Nessuno Acquisto di beni Nessuno
Spese dirette Fotocopie, cartucce stampanti
Carta per fotocopie. Toner stampante
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3) Progetto COORDINAMENTO
Titolo del progetto: Coordinamento delle attività di istituto
Responsabili del progetto:
Docenti:
Maria Calò
Rosaria Granatella
Data prevista di attuazione definitiva:
Alla fine del prossimo triennio
Livello di priorità: 2
I componenti del Gruppo di progetto 1 docente scuola primaria dell’I. C.
1 docente scuola secondaria dell’I. C.
Fase di PLAN - DESCRIZIONE DEL PROGETTO E PIANIFICAZIONE
1. Descrivere il problema che si vuole affrontare con il progetto, la soluzione che si intende adottare
e le ragioni della scelta di tale soluzione (perché costituisce una soluzione vantaggiosa rispetto ad
altre possibili)
Costruzione di un piano per il monitoraggio delle azioni messe in atto ai fini del raggiungimento degli obiettivi ritenuti strategicamente importanti per la missione dell’Istituto comprensivo.
2. Elencare i destinatari diretti (personale docente, personale ATA, famiglie, studenti, altri
portatori di interesse) del progetto.
• Comitato Tecnico Scientifico • Collegio docenti • Dipartimenti • Consigli di classe • Consigli di interclasse • Consiglio d’Istituto
3. Definire per ciascuna attività obiettivi, indicatori e target attesi, sia di output che di out come
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Attività Obiettivi (Risultati attesi) Indicatori Target atteso
Output
Fornire una documentazione riassuntiva ma dettagliata delle attività e dei percorsi. Comunicare periodicamente i dati complessivi relativi alle azioni intraprese
Numero degli strumenti (tabelle, dati, calendari) forniti agli organi collegiali e loro collocazione temporale.
Migliorare le scelte progettuali.
Informare
Outcome
Rendere visibili i percorsi progettuali intrapresi dai docenti e dai vari organi della scuola
Comunicazioni orali (agli organi collegiali) e scritte (alle varie componenti della scuola) .
Migliorare e velocizzare la comunicazione fra le componenti della scuola
Output
Promuovere incontri fra le componenti della scuola
Numero incontri da effettuare e loro collocazione nel corso della realizzazione del progetto
Adeguare le fasi di lavoro in funzione delle delibere degli organi collegiali e degli eventuali aggiornamenti legislativi.
Coordinare
Outcome
Restituire coerenza ai processi attivati
Controlli periodici della documentazione restituita dagli organi collegiali convolti
Apportare eventuali correttivi al progetto.
Output
Registrare quantitativamente e qualitativamente le azioni attivate.
Numero interventi di raccolta dati e rielaborazione
Non disperdere il patrimonio di esperienze
Analizzare
Outcome
Confrontare e quantificare le azioni attivate
Uso di descrittori e criteri condivisi
Condividere i dati. Promuovere l’uso dei dati.
Output
Produrre strumenti per la lettura della progettazione d’istituto
Tabelle, grafici, dati collegate ai processi scelti dagli organi collegiali
Monitorare i processi
Sintetizzare
Outcome
Fornire al Collegio dei docenti le linee di programmazione per l’anno successivo
Numero e tipologie di dati collegati ai processi scelti dagli organi collegiali e ai risultati ottenuti
Orientare le scelte progettuali
I.C.S. “Mario Rapisardi – Giuseppe Garibaldi” - Palermo
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5. Definire l’elenco delle varie azioni/attività in cui è articolato il progetto (e mantenere le
stesse azioni/attività per la fase di monitoraggio)
Calendario coordinamento attività
Informare
Coordinare
Analizzare
Sintetizzare
Settembr
e
Riunioni con i
responsabili dei
dipartimenti:
- Revisionare test d’ingresso (classi ponte).
- Condividere e/o progettare strumenti per la valutazione dei test d’ingresso, per la certificazione delle competenze e per la programmazione annuale.
Riunione con i
coordinatori dei
consigli di classe:
- Formulare proposte di attività e strumenti di valutazione.
Verificare la coerenza delle proposte in relazione al RAV, al piano di miglioramento e al PTOF.
Sintetizzare le proposte.
Ottobre Al Collegio dei docenti:
- Relazionare sulle decisioni prese.
- Condividere strumenti per la programmazione e la valutazione delle attività
Calendarizzare le attività.
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dell’istituto. Al Consiglio
d’istituto:
- Relazionare sulle decisioni prese.
Novembr
e
Ai consigli di classe:
- Restituire i dati relativi ai test d’ingresso.
- Fornire gli strumenti elaborati dai dipartimenti per la programmazione e per la valutazione.
- Fornire un calendario annuale delle attività.
Monitorare risultati test d’ingresso.
Sintetizzare i risultati dei test.
Dicembre Ai docenti, al
dirigente:
- Fornire un calendario mensile delle attività.
Calendarizzare le attività.
Gennaio Ai docenti, al
dirigente:
- Fornire un calendario mensile delle attività.
Ai coordinatori di
classe:
- Richiedere la sintesi aggiornata delle attività effettivamente svolte nel corso del primo quadrimestre.
- Calendarizzare le attività.
- Predisporre lo strumento per la verifica intermedia delle attività
Febbraio Ai docenti, al
dirigente:
- Fornire un calendario mensile delle attività.
Monitorare valutazioni quadrimestrali. Monitorare le attività svolte durante il primo quadrimestre.
- Sintetizzare i dati relativi alla valutazione quadrimestrale.
- Sintetizzare le attività svolte durante il primo quadrimestre.
- Calendarizzar
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e le attività. Marzo Al Collegio docenti:
- Restituire i risultati del monitoraggio delle valutazioni quadrimestrali.
- Condividere i correttivi apportati alla programmazione annuale.
Ai docenti, al
dirigente:
- Fornire un calendario mensile delle attività.
Riunione con i
responsabili dei
dipartimenti:
- Condividere i dati relativi alla valutazione quadrimestrale.
- Condividere i dati relativi alle attività svolte nel corso del primo quadrimestre.
- Apportare correttivi alla programmazione annuale.
Calendarizzare le attività.
Aprile Ai docenti, al
dirigente:
- Fornire un calendario mensile delle attività.
Calendarizzare le attività.
Maggio Ai docenti, al
dirigente:
- Fornire un calendario mensile delle attività.
Ai coordinatori di
classe:
- Richiedere la sintesi aggiornata delle attività effettivamente svolte nel corso del secondo quadrimestre.
Monitorare le attività svolte durante il secondo quadrimestre
Calendarizzare le attività.
Giugno Al Collegio docenti:
- Restituire i risultati dei monitoraggi conclusivi effettuati.
- Informare sulle proposte progettuali dei dipartimenti.
Al Consiglio
d’istituto:
- Informare sulle proposte progettuali dei dipartimenti.
Riunione con i
responsabili dei
dipartimenti:
- Condividere il risultato dei monitoraggi effettuati.
- Condividere le proposte progettuali suggerite dalle riunioni di dipartimento.
- Apportare eventuali correttivi.
Monitorare valutazioni quadrimestrali.
- Sintetizzare le attività svolte durante il secondo quadrimestre.
- Sintetizzare le nuove proposte progettuali dei dipartimenti
- Sintetizzare i dati relativi alla valutazione
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quadrimestrale.
6. Indicare il budget del progetto
Costo unitario
Quantità
(giornate, pezzi, ecc.)
Totale
Personale Da contrattazione d’istituto
Ore previste 20+20(due docenti) annuali
Ore 40 annuali
Spese Vedi spese dirette Servizi di consulenza Nessuno Acquisto di beni Nessuno
Spese dirette Fotocopie, cartucce stampanti
Circa 200 fotocopie. Due confezioni di cartucce per le stampanti.
Le docenti Maria Calò Rosaria Granatella
MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2014-2015 – COMPETENZE DI BASE
NUOVI PROGETTI DI FORMAZIONE E RICERCA (ALLEGATO 2)
Il progetto deve comprendere approfondimenti appartenenti ad entrambi gli ambiti sottoindicati, prendendo in considerazione congiuntamente tematiche di carattere trasversale e di carattere disciplinare. Si deve pertanto barrare almeno una casella in ciascuna delle due colonne.
TEMATICHE TRASVERSALI
A) TEMI PRIORITARI
XCURRICOLO VERTICALE
XDIDATTICA PER COMPETENZE
� AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
DISCIPLINE
� CAMPI DI ESPERIENZA (SCUOLA
DELL’INFANZIA)
XITALIANO
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XVALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE
B) TEMI DI SFONDO
XCULTURA SCUOLA PERSONA
XPROFILO DELLO STUDENTE
� CITTADINANZA E COSTITUZIONE
� INCLUSIONE
� COMPETENZE DIGITALI
� COMUNITÀ EDUCATIVA E
PROFESSIONALE
XLINGUA INGLESE E/O SECONDA LINGUA
XSTORIA
XGEOGRAFIA
XMATEMATICA
� SCIENZE
� MUSICA
� ARTE E IMMAGINE
� EDUCAZIONE FISICA
� TECNOLOGIA
(anche aggregabili in aree)
ALTRE EVENTUALI OPZIONI
� IL PROGETTO COINVOLGE L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (DPR
11/02/2010) ASSICURANDO, AGLI ALUNNI CHE NON SE NE AVVALGANO, L’ORGANIZZAZIONE DELLE PREVISTE ATTIVITÀ ALTERNATIVE
ISTITUTO CAPOFILA (ISTITUTO DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE)
Codice meccanografico PAIC8AP007 Istituto Comprensivo “Rapisardi Garibaldi”
Tel/Fax: 091 6260510 / 091 7651807 / fax 091 340086
Denominazione istituto
E-mail:
[email protected] / [email protected].
Riferimento a collegamento
ipertestuale non valido. Cognome e
nome: Prof.sse Teresa Di Grigoli e Stefania Sola
Qualifica: Docenti Scuola Secondaria di I grado Tel. 3333974484 / 3396237928
Referente E-mail: [email protected] / [email protected].
Riferimento a collegamento
ipertestuale non [email protected]
Denominazione della rete:
Curricolo verticale da un gradino all’altro
I.C.S. “Mario Rapisardi – Giuseppe Garibaldi” - Palermo
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ELENCO ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA RETE E NUMERO PARTECIPANTI1
(ogni rete è costituita mediamente da 4 istituzioni scolastiche, con la presenza di tutti e tre gli ordini della scuola di base ed eventualmente ai rappresentanti della scuola secondaria di secondo grado del territorio)
n. Codice
meccanografico
Denominazione istituto Referente dell’Istituto
N. INS. PARTECIPANTI
ALLE ATTIVITÀ
LABORATORIALI
PAIC8AP007 I.C. RAPISARDI-GARIBALDI
PROFF. TERESA DI GRIGOLI, STEFANIA SOLA
30
PAIC890009 I.C. POLITEAMA EX
LA MASA PROF. VALENTINA CHINNICI 40
PAIC8A1008 I.C.LUIGI
CAPUANA PROF. MARIA VACCARO 40
PAPS02000L L.S. CANNIZZARO PROF. ROSALBA DI CARO 30
TOT. 140
GRUPPO DI PROGETTO
n. Istituto Nome docente Ordine e grado di scuola / disciplina
I.C. RAPISARDI -GARIBALDI
PROFF. TERESA DI GRIGOLI, STEFANIA SOLA
SEC. I GR
PREREQUISITI DI ACCESSO A) PRECEDENTI ATTIVITA’ DI FORMAZIONE E RICERCA SULLE INDICAZIONI NAZIONALI DEL PRIMO CICLO
SEMINARIO FORMAZIONE SULLE INDICAZIONI NAZIONALI , CURRICOLO, ITALIANO, GEOSTORIA, DOCENTI IC GARIBALDI
SETTEMBRE 2013,RELATORI M.R.TURRISI E GIORGIO CAVADI STAFF I.N. 2012 USR SICILIA. SEMINARIO DEL PROF. M. MURAGLIA I PARTE 17 NOVEMBRE 2014 ”L’ALUNNO NEL CURRICOLO VERTICALE” E II PARTE 1 DICEMBRE 2014 . 16 DICEMBRE 2014 PROF. L. GUASTI “COMPETENZE E VALUTAZIONE”. N. 5 INCONTRI PER DIPARTIMENTI VERTICALI FRA SCUOLA PRIMARIA E DEL I GRADO
………………………………………………………………………………………………………………………….. IC FEDERICO II -POLITEAMA N. 3 SEMINARI RIVOLTI AL COLLEGIO DOCENTI "INSEGNARE E APPRENDERE IN VERTICALE" NEI
GIORNI 22/10 - 10/11 E 12/11 RELATORE PROF. M. MURAGLIA
………………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………………………………………………...
B) RICADUTE E COLLEGAMENTI CON LE ATTIVITA’ COMPLESSIVE DELLE SCUOLE …COSTITUZIONE DI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
E INTERDISCIPLINARI VERTICALI DEI TRE ORDINI DEL I CICLO; LETTURA DELLE I.N. NELL’OTTICA DEL PASSAGGIO “DALLE
INDICAZIONI AL CURRICOLO” ; DEFINIZIONE DEI PASSAGGI ESSENZIALI NELL’INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI COMUNI E
CONTINUI DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA AI TRAGUARDI DI COMPETENZE AL TERMINE DEL I CICLO. …………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………..
C) INIZIATIVE RELATIVE ALLA CONTINUITA’ DEL CURRICOLO (Dipartimenti, gruppi di lavoro, ecc.) DIPARTIMENTI DISCIPLINARI E PER “ASSI” NELLA PROSPETTIVA DI UN RICONGIUNGIMENTO DEI CAMPI DEL SAPERE FINALIZZATO
ALLO SVILUPPO DEI TRAGUARDI DI
COMPETENZE……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………
1
Ogni rete è costituita da non meno di 4 istituzioni scolastiche, preferibilmente della stessa provincia, fatte salve le scuole situate in territori di confine.
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D) EVENTUALI RICONOSCIMENTI AI PARTECIPANTI AI LABORATORI (incentivi, FIS, ecc.) …LE ATTIVITA’ SI SONO SVOLTE ALL’INTERNO DELLE ORE DI PROGETTAZIONE DIDATTICA E QUELLE STATUITE DAL
CONTRATTO…………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………………
PERCORSO DI FORMAZIONE E RICERCA: DESCRIZIONE Illustrare brevemente il percorso che si intende realizzare a. Bisogni formativi individuati dalla rete
definire strumenti comuni di progettazione didattica lungo l’asse della verticalizzazione del curricolo; dotare, anche attraverso un’azione di prestiti professionali fra i docenti della rete, i docenti delle scuole di lessico e strumenti di valutazioni condivisi e coerenti con lo sviluppo dei traguardi delle I.N. Sviluppare una prima riflessione e un raccordo con il curricolo del biennio del secondo ciclo nella consapevolezza che la prospettiva del curricolo del I ciclo si proietta nella certificazione finale al termine del biennio (DM. 139/2007). Costruire schemi di UdA coerenti anche con le competenze chiave europee che fanno da sfondo sia alle I.N. del I ciclo che del II grado………………………………………………………………………………………………………….…………………..
Definizione di modelli di UdA del curricolo verticale all’interno delle scuole del I ciclo; Definizione di modelli di UdA del curricolo verticale fra classi ponte delle scuole del I e II ciclo della rete per il passaggio “da un gradino all’altro” degli ordini di scuola anche al fine di arginare i fenomeni di dispersione ed abbandono. ………………………………………………………………………………………………………………………………
b. Laboratori di formazione-ricerca che si intendono avviare (numero e temi da sviluppare)
1) Dalle Indicazioni al curricolo. 2) Didattica per competenze con approfondimenti in italiano, matematica, e geostoria (l’insegnamento di geostoria è presente sia nel I grado che nel biennio del liceo scientifico in rete, ciò fornisce un eccellente campo di ricerca-azione per una piena verticalizzazione di questo segmento del curricolo). 3) Costruzione di prove per compiti di realtà e repertori di valutazione coerenti.
6 incontri di 3 ore ciascuno con esperto comuni alle 4 scuole della rete 18 ore …………………………………………
c. Modalità organizzative dei laboratori (metodologia, conduzione, durata)
Laboratori specifici sul curricolo del I ciclo e laboratori sulle classi ponte sul curricolo fra I e II ciclo: metodologia focus group di avvio e contestualizzazione e lavoro in cooperative learning nell’ottica dei prestiti professionali sotto al guida di un esperto. Nella dimensione della ricerca azione l’esperto dovrà prevedere in contemporanea, la realizzazione di attività d’aula coerenti all’attività di formazione, in modo che le due azioni si sviluppino sincronicamente. Avvio II quadrimestre, ore frontali 18 su 6 incontri.….…………………..
In ogni scuola si svolgono 4 laboratori per 15 ore complessive tot. 60 ore ………………………………………………
d. Attività di sperimentazione in classe e sua articolazione (tempi e modalità)
Dai traguardi agli obiettivi per la costruzione di UdA coerenti con il progetto; periodo marzo-maggio in questo anno scolastico con prosecuzione nel prossimo se prevista. In particolare la sperimentazione in classe verterà sulla prima costruzione di prove su compiti di realtà.
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e. Modalità di documentazione del percorso formativo e di ricerca e prodotti attesi (siti, dossier, repertori,…)
Documentazione cartacea e informatica dei materiali utilizzati dagli esperti e dai prodotti didattici utilizzati nel lavoro d’aula. Si prevede la condivisione o su piattaforma dedicata o su un apposito spazio riservato sul sito della scuola polo, accessibile ai docenti, con eventuale forum di scambio e condivisione di UdA, repertori di valutazione e prove su compiti di realtà .
………………………………………………………………………………………………………………………………
f. Azioni di disseminazione nelle scuole della rete delle esperienze realizzate
Vedi punto e) …………………………………………………………...
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PERCORSO DI FORMAZIONE E RICERCA: TEMPI
ATTIVITÀ PERIODO DI SVOLGIMENTO
attività laboratorio di ricerca-formazione MARZO-MAGGIO / SETTEMBRE-NOVEMBRE
2015
micro-sperimentazione in classe Novembre 2015
Documentazione e pubblicizzazione In contemporanea sul sito della scuola o piattaforma dedicata.
Eventuali sviluppi (specificare) Costituzione di laboratori di ricerca-azione permanenti fra scuole dello stesso ordine e scuole del I e II ciclo sullo sviluppo di un curricolo condiviso.
N.B. Il percorso può essere di durata pluriennale, fermo restando che al termine del primo anno deve essere presentato un prodotto compiuto del lavoro svolto fino a quel momento. COSTI PREVISTI
FONDI ASSEGNATI DAL
MIUR 2 ALTRI FONDI
3
COSTI DOCENZA
A) ESPERTI, TUTOR
B) COORDINATORI, DOCUMENTALISTI, REFERENTI INTERNI
C) RIMBORSO SPESE
78 ORE A 41,32=
3222,96 200
SPESE AMMINISTRATIVE E GESTIONALI
(MAX 4%) 152 200
DOCUMENTAZIONE E PRODUZIONE
MATERIALE 400 200
LOGISTICA E FUNZIONAMENTO
ALTRO………………………………….
TOT. 3744,96 600
Prodotto finale da presentare ai collegi dei docenti delle scuole aderenti alla rete e da condividere nel sito ufficiale delle Indicazioni nazionali4:
� RELAZIONE SCRITTA XPRESENTAZIONE POWERPOINT XDESCRIZIONE DI ATTIVITÀ
� Registrazioni video o audio xItinerario di lavoro xDescrizione della metodologia di formazione
2 2
Non superiore a 3800,00 euro 3
Specificare gli impegni di spesa aggiuntivi che concorreranno alla realizzazione del progetto e che sono già nel bilancio della scuola o da acquisire attraverso sponsor, accordi con enti locali, … 4
Da inviare per posta elettronica (come allegato, se di dimensioni inferiori a 3 Mb; tramite link ad un server di storage gratuito - tipo
Dropbox, Google Drive, SkyDrive, SafeSync, ICloud… - se di dimensioni maggiori di 3 Mb) all’USR di riferimento.
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DIDATTICHE
GANTT DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Progetto
Responsabile
Data prevista di conclusione
Tempificazione attività
G F M A M G L A S O N D
Matematica…mente M.Vaccaro-A.Manzella Marzo 2016 X X
La Matematica…..compagna di vita E.Roppolo Marzo 2016 X X Coordinamento attività d’Istituto
M.Calò- R.Granatella Fine triennio X X X X X X X X X X
Curricolo verticale T.Di Grigoli-S.Sola Aprile 2016 X X X X
BUDGET DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Costo unitario
Lordo dipendente
Quantità (giornate, pezzi,
ecc.)
Totale
Personale docente ore di insegnamento ( retribuito da Fondo Istituto ) Progetti Matematica Scuola Primaria (Manzella-Vaccaro) / Secondaria (Roppolo) 35,00 16+16 h tot 32 ore 1120,00 Spese Personale docente ore di non insegnamento ( retribuito da Fondo Istituto ) Progetto di Coordinamento delle attività d’Istituto (Calò-Granatella) 17,50 20+20h tot 40 ore 700,00 Spese Personale docente ore di non insegnamento ( retribuito da Fondo Istituto ) Componenti Gav(2 Primaria+2 Secondaria: Giglio-Granatella-Calò- Majolino) 17,50 4x10h tot 40 h 700,00 Personale ATA ( retribuito da Fondo Istituto ) 12,50 48 ore assistenza progetti 600,00 Funzione strumentale area 1 Autoanalisi (Contorno) 884,33
884,33
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Funzione strumentale area 4 ( Di Grigoli-Sola) 442,16x2 884,33
Spese dirette 100,00
TOTALE 4.988,66
TERZA SEZIONE
COMUNICARE IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il Piano di Miglioramento sarà comunicato ai portatori di interesse, interni ed esterni, sia attraverso circolari ed e-mail ai componenti del Collegio Docenti e del Consiglio d’Istituto, sia attraverso la sua pubblicazione sul sito web dell’Istituto, al fine di darne massima pubblicizzazione.
Quando
comunicare
Cosa comunicare
A chi
comunicare
Come comunicare
Fase di avvio
Contenuto del Piano e sue modalità di attuazione.
Motivazioni della scelta delle priorità di intervento
Ai portatori di interesse interni ed esterni della scuola.
Sito web Via e-mail Circolari Verbali e report
Fase di realizzazione
Informazioni sullo stato di avanzamento del PdM
Ai portatori di interesse interni ed esterni della scuola.
Sito web Via e-mail Circolari Verbali e report
Fase di conclusione
Risultati finali dei progetti Impatto del Miglioramento sulle performance chiave della scuola.
Eventuali cambiamenti organizzativi ed operativi e ricadute sui portatori di interesse interni ed
esterni.
Ai portatori di interesse interni ed esterni della scuola.
Sito web Via e-mail Circolari Verbali e report
R LA STESURA DEL PIANO DI MORAMENTO
Per il Gruppo di Miglioramento
La coordinatrice : prof.ssa Maria Contorno