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Istituto Tecnico G.Galilei Livorno POF 2011-12 Approvato il 28/10/11 1 Piano dell’Offerta Formativa Predisposizione e gestione A.S. 2011 -2012 Copia Controllata di _______ NON Controllata Data Descrizione Redatto Verificato Approvato 2 10 -5-12 Emissione per approvazione FS POF DSGA 1 28/10/11 Prima Emissione in bozza FS POF

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Istituto Tecnico G.Galilei Livorno POF 2011-12 Approvato il 28/10/11

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Piano dell’Offerta Formativa

Predisposizione e gestione

A.S. 2011 -2012

Copia □ Controllata di _______ □ NON Controllata

Data Descrizione Redatto Verificato Approvato

2 10 -5-12 Emissione per approvazione FS POF DSGA

1 28/10/11 Prima Emissione in bozza FS POF

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PREMESSA

Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento fondamentale

dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto e, coerentemente con le finalità

educative culturali e formative dei diversi indirizzi di studi determinati a livello

nazionale, esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa

ed organizzativa della scuola nell’ambito della sua autonomia, per rispondere

ai bisogni formativi e d’integrazione degli studenti nonché alle esigenze del

contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale e tenendo conto

della programmazione territoriale dell’offerta formativa.

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INDICE

LA NOSTRA IDENTITA’ LA STORIA …......................................................................................................................pag. 5 IL CONTESTO......................................................................................................................pag. 6 LE FINALITA' ….................................................................................................................. pag. 8 LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE L’ORGANIZZAZIONE ………………………………………………...........…….......................pag. 9

LE RISORSE: le risorse umane, le funzioni ......... ....................................pag 10

LE STRUTTURE: aule, laboratori, uffici .....................................................pag. 13

I REGOLAMENTI (premessa)........................... ..........................................pag. 15

LE COMMISSIONI: ................................... ..................................................pag. 16

� Commissione Orientamento........................... ...............................pag. 16 � Commissione Oganizzazione Tempi .................. .........................pag. 17 � Commissione Intercultura .......................... ...................................pag. 17 � Commisione Valutazione Progetti ................... .............................pag. 17

� Commissione Visite Guidate e Viaggi di istruzione . ...................pag. 18

� Commissione Elettorale............................. .....................................pag. 19

� Comitato di Valutazione del Servizio dei Docenti... ..................... pag 19

� Commissione per la Prevenzione del Rischio da Stres s da Lavoro p. 19

� Comitato EGO per le pari Opportunità…………………........ ....….pag. 19 � Comitato per la Riforma ........................... .......................................pag. 20

LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA / I CURRICULA ARTICOLAZIONE dell ' OFFERTA FORMATIVA: I CURRICULA

Corsi DIURNI…...................................... ......................................................................pag. 21

Il Biennio comune: piano di studi c on la riforma………....................…..pag. 22

Il Triennio con le sei specializzazioni…………………..... .........................pag 23

Il Nuovo Triennio.................................. .......................................................pag 30

� Corso SERALE e EDUCAZIONE DEGLI ADULTI: il proge tto Sirio..................pag.39

� CORSI DI FORMAZIONE rivolti al PERSONALE SCOLASTICO .........................pag. 45

LA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA / LE STRATEGIE

� L’ORIENTAMENTO .................................... ...........................................................pag. 49 � LA VALUTAZIONE:

• La valutazione degli apprendimenti................. ......................................... ...........pag.53

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• Crediti Scolastici e Crediti Formativi............. .........................................................pag.57 • La valutazione del comportamento................... .....................................................pag. 61

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE …............... ......................................................pag 63 IL RECUPERO....................................................................................................................pag. 64 LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE................. ................................................pag. 68

LE EDUCAZIONI .................................... ..........................................................................pag. 69

AZIONI di INTEGRAZIONE …........................... .………………....……......….....................pag. 77

◦ Alunni diversamente abili e il GLIS …………........... .....................................pag. 77 ◦ Disturbi Specifici dell'Apprendimento: la Dislessia ………....................……pag.81 ◦ Gli Studenti stranieri …………………….................... ...............................…...pag 83 ◦ Assistenza Didattica Domiciliare .................. ...............................................pag. 86

I RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA …....................... ........................................................pag. 87 IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ …......... .........................................pag. 88 RAPPORTI COL TERRITORIO L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO......................... .....................................................pag. 94 L’AGENZIA FORMATIVA ….............................. ..............................................................pag. 95

LA QUALITÀ ALL'ITIS GALILEI....................... ..............................................................pag. 97

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° ALLEGATI ........................................................................................................................pag 98 SCHEMA ORGANIGRAMMA ITIS E AGENZIA FORM. …......... ................................... pag 99

I REGOLAMENTI ................................. .........................................................................pag. 103

� Regolamento di Istituto ........................... .............................................................pag 103 � Regolamento applicativo dei limiti delle assenze pe r la validità dell' A.S.......pag.104 � Regolamento di Disciplina e Organo di Garanzia ... ................................ ......pag 112 � Regolamento Viaggi di Istruzione e Visite Guidate ( nb testo del 2008)...........pag 115

PROTOCOLLI ........................................................................................................................pag 119

• Protocollo Alunni Stranieri …………………………............. ....................................…pag119

• Protocollo Integrazione Alunni Diversamente Abili.. ...............................................pag.121

• Protocollo per l’attivazione di un progetto di assi stenza didattica domiciliare …..pag 124

I PROGETTI ........................................................................................................................pag 127 Il progetto S&TA .................................. ............................................................................pag. 129

I progetti AS 2011-2012) .......................... ......................................................................pag.130

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LA STORIA Quando,nel 1887,123 anni fa, fu inaugurata la Scuola di Arti e Mestieri a Livorno, l’intenzione era

di preparare i giovani livornesi che l’avrebbero frequentata ad un lavoro specialistico nel settore

delle industrie meccaniche e metallurgiche ma anche in quello delle Arti decorative.

La nostra scuola,l’ITI Galilei, ha mantenuto quel carattere che 120 anni fa la fece nascere: la forte

aderenza alle esigenze esterne, a quel territorio da cui e per cui nasce e che si riflette da sempre

sui programmi e sulla varietà delle opportunità che offre ai suoi studenti al momento della scelta.

Dal suo esordio ottocentesco come Scuola di Arti e Mestieri, poi rinnovatasi nel corso del ‘900,

dalle specializzazioni originarie a quelle attuali,attraverso un percorso interno di continua

riflessione per adeguarsi alle nuove frontiere dello sviluppo, questa Scuola ha saputo affrontare il

Novecento, un secolo “ breve” e complesso, rinnovandosi in percorsi formativi in grado di

migliorare la qualità e la pratica dell’istruzione.

Nella consapevolezza che la cultura scientifica e tecnologica sia il motore fondamentale dello

sviluppo del nostro paese, l’ ITIS Galilei ha sempre, nel corso della sua storia, cercato di favorire i

processi di partecipazione e di sensibilizzazione, non solo come contributo sostanziale alla crescita

culturale del singolo e della nostra città ma nella convinzione, ieri come oggi, che essi fossero

presupposto irrinunciabile del pieno esercizio di cittadinanza di ciascuno dei suoi allievi.

La storia rievocata è importante, come tutte le Storie, grandi e piccole, per comprendere l’oggi, la

realtà quotidiana di questa scuola che è fatta di presenze, strutture, iniziative, progetti, idee ma

soprattutto dei nostri ragazzi che la animano e la rendono una presenza altamente qualificata,

profondamente legata al tessuto economico-sociale della nostra città.

Veniamo quindi al presente.

Attualmente sono presenti in Istituto sei specializzazioni: le tre originarie, meccanica, elettronica e

chimica, e le più recenti, elettronica, biologia sanitaria e informatica; nel corso degli anni, tutte

hanno conosciuto un profondo e continuo rinnovamento di programmi e metodologie per adeguarsi

alle nuove frontiere della scienza e della tecnica.

La vocazione professionalizzante dell' ITIS Galilei è confermata dalla quantità e qualità delle

infrastrutture: 32 laboratori ed 8 aule speciali, costruiti nel corso degli anni, in continuo

adeguamento al mutare delle esigenze sia didattiche che scientifiche; una cineteca, una biblioteca

(adesso in fase di ristrutturazione) che è stata a lungo la più importante raccolta scientifica della

città, dotata di volumi che dagli inizi dell'Ottocento in poi documentano la storia dell'evoluzione dei

differente rami delle scienze.

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IL CONTESTO CULTURALE ECONOMICO E SOCIALE

La scuola si trova di fronte a mutamenti e processi globali sempre più rapidi e profondi che

incidono significativamente sui protagonisti, le strutture, i metodi e gli strumenti del processo

educativo e formativo.

Il territorio dove opera il nostro Istituto è stato ed è teatro di cambiamenti significativi.

Il superamento della cultura della “grande fabbrica” secondo il modello di fordista e della

monocoltura portuale, sta innescando opportunità conoscitive e formative del tutto inedite ed

innovative, legate alla necessità di costruire un modello sostenibile e durevole.

Gli Istituti Tecnici Industriali, sono nati per rispondere al bisogno di figure quadro intermedie

nell’industria. Ora che il sistema industriale è investito da un così profondo processo di

riconversione, ridimensionamento e diversificazione, quelle istanze che avevano generato e fatto

crescere questi Istituti, tornano ad essere importanti; la carenza e l’esigenza di figure professionali

qualificate per l’industria italiana, si pongono di nuovo al centro al centro della discussione pubblica

e politica affidando nuovamente agli Istituti Tecnici in genere, e quelli Industriali in particolare un

ruolo significativo.

L’ I.T.I.S. di Livorno è in grado di offrire quei saperi scientifici e tecnologici necessari alla

realizzazione dei piani d’intervento locali in linea con le nuove richieste del mercato: la nascita di

nuove attività produttive nell’ambito del terziario, la riconversione ecologica del sistema industriale

e portuale, la realizzazione di progetti di bonifica e di piani di prevenzione contro i rischi industriali,

di reti informatiche, la produzione e la gestione di energia alternativa o integrativa al petrolio e

l’allestimento di strutture economiche capaci di valorizzare le piccole economie locali di qualità

esistenti nel nostro territorio.

Noi sentiamo forte la responsabilità che abbiamo nei confronti di questo territorio, perché

siamo in grado di offrire a coloro che ne rappresentano il futuro l’adattabilità ai contesti, lavorativo

e socio-culturale.

Nel corso della sua storia l'I.T.I.s di Livorno ha assolto alla funzione di formare i quadri

tecnici dell'industria locale, contribuendo quindi in misura significativa allo sviluppo e all'evoluzione

dell'intero comprensorio industriale di Livorno. Le continue e profonde modificazione degli

insegnamenti e dei piani di studio hanno consentito all'Istituto di offrire una formazione

professionale sempre aggiornata alle innovazioni tecnologiche e produttive, e fondata, in misura

crescente, su una adeguata cultura tecnico-scientifica.

Oggi come non mai il piano dell’offerta formativa è uno strumento di fondamentale

importanza perché può mettere in atto quella flessibilità che ci permette di offrire al territorio le

figure professionali di volta in volta richieste in un contesto sociale in continua evoluzione.

Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento di identità della scuola e al tempo

stesso uno strumento di partecipazione e conoscenza.

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Garantisce agli studenti e ai docenti, la possibilità, mentre effettuano un percorso

scientifico – tecnologico, di porsi anche in una prospettiva culturale più ampia, che sappia

collocare la persona nel contesto di un mondo sempre più interculturale e multietnico le cui

frontiere sono in continuo divenire.

L’ITI i propone di orientare lo studente perché sappia collocarsi nel mondo, impari a

convivere con gli altri, impari a confrontarsi con le diversità, impari a scegliere in modo autonomo e

critico, a breve e lungo termine, impari a “riciclarsi” di fronte a nuove esigenze, impari ad imparare.

E’ compito della scuola porre l’educazione al centro della vita dei ragazzi come un bene da

potenziare e difendere dagli attacchi di altri soggetti che non hanno alcuna finalità educativa.

La scuola deve risultare interessante e coinvolgente e tener conto della sua funzione

sociale rendendo gli studenti consapevoli, sostenendoli e valorizzandoli

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LE FINALITA’

Pedagogia e Didattica Efficace

La nostra società si trova di fronte ai problemi complessi e questo impone una nuova

attenzione anche all’azione pedagogica e all’intervento sulla didattica.

In una scuola inserita in un sistema economico e produttivo stabile e a basso tasso di

innovazione, come era quella italiana degli anni passati, la trasmissione dei saperi disciplinari era

sufficiente. Oggi, in una società in continuo movimento, la sola cultura della trasmissione dei saperi

non basta più ed è perdente di fronte alla cultura dell’elaborazione continua e sempre più veloce

dei saperi stessi. Inoltre ci si è resi conto che è sempre più inadeguata la specificità delle discipline

rispetto ad una realtà complessa che deve essere affrontata e letta, da più punti di vista e in modo

sempre più pluridisciplinare.

La globalizzazione e l’innovazione tecnologica sono sfide: è necessario che la scuola riesca

ad aprirsi alla comprensione d’insieme dei sistemi complessi senza abbandonare lo studio

specialistico.

L’ITIS Galilei ha già da tempo cominciato un percorso che va in questa direzione, sia a

livello curricolare, ogni qual volta si parla di “sistemi”, sia a livello progettuale.

Anche la pedagogia praticata nel vecchio modello di far scuola deterministico e basato

prevalentemente sulla trasmissione dei saperi ha, già da tempo, dimostrato tutta la sua

inadeguatezza. Oggi, una pedagogia e didattica efficace si ispira ai seguenti punti:

� deve stimolare gli alunni al dialogo e al confronto nel rispetto di ogni tipo di

diversità;

� deve promuovere la consapevolezza dei diritti e dei doveri;

� deve saper innescare la motivazione ad apprendere: se non c’è motivazione

non c’è apprendimento significativo;

� deve rendere lo studente consapevole, insieme al docente, del percorso e

delle procedure del suo apprendimento;

� deve educare alla comprensione, laddove comprendere significa apprendere

insieme: il testo e il contesto, le parti e il tutto, il molteplice e l’uno;

� il sapere ed il saper fare devono essere costruiti con gli studenti;

� deve essere capace di far interagire gli studenti con i docenti, fra di loro e

con la realtà esterna, favorendo il lavoro di gruppo e la costruzione di attività per

la soluzione di problemi.

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L’ORGANIZZAZIONE

Tutto, nella storia dell' ITIS, converge a manifestare la particolare attenzione prestata alla

formazione complessiva di cittadini particolarmente attenti ai fatti scientifici e tecnologici, dotati, nei

vari campi, di competenze professionali di rilevante spessore.

L’Istituto identifica le risorse necessarie e le mette a disposizione con la dovuta autorità ed

autonomia per attuare e migliorare i processi del sistema di gestione e per ottenere la

soddisfazione degli utenti

In occasione della deliberazione del POF l’Istituto definisce gli obiettivi didattici e gli

interventi necessari per raggiungerli.

A tale scopo viene redatto un Piano delle Attività , in cui si tiene conto di:

� un'efficiente e pronta disponibilità delle risorse in relazione alle opportunità ed ai vincoli

� le risorse materiali, come le attrezzature e le strutture di supporto

� le risorse ed i meccanismi per incoraggiare il miglioramento.

� le strutture organizzative

� il miglioramento delle competenze degli addetti attraverso l’informazione e la formazione

� lo sviluppo della leadership e dei profili per i responsabili di area / processo

� la pianificazione per risorse

� nei casi in cui possa essere previsto: l’utilizzo di risorse naturali e l’impatto dell’utilizzo

delle risorse sull'ambiente.

Nel corso dell’anno,in relazione a cambiamenti delle esigenze e a situazioni congiunturali,

si potranno rivedere le risorse messe a disposizione.

LE RISORSE Le risorse riguardano:

� Il personale

� Le informazioni

� Le infrastrutture

� L’ambiente di lavoro

� Le risorse economico-finanziarie.

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LE RISORSE UMANE

La responsabilità operativa dell’Istituto Tecnico Industriale Statale "G. Galilei" è affidata al

Dirigente Scolastico che dà delega di responsabilità ai titolari dei ruoli previsti secondo i limiti e le

specificità definite nelle varie funzioni.

L' Istituto si è dotato di una organizzazione delle risorse umane che valuta e persegue il

raggiungimento degli obiettivi definiti nel POF, analizza le esigenze di sviluppo di tutto il suo

personale e predispone, ove occorra, adeguati piani di formazione.

Al fine di realizzare gli obiettivi e stimolare l'innovazione, l’Istituto Tecnico Industriale

Statale "G. Galilei" incoraggia il coinvolgimento del personale attraverso:

� la ricerca delle disponibilità

� la formazione e la pianificazione per l’assegnazione dei ruoli di

responsabilità

� la definizione delle responsabilità

� la determinazione di obiettivi

� il coinvolgimento nello stabilire gli obiettivi e nel prendere le decisioni

� l’applicazione, dove possibile, di politiche di incentivazione, facilitando

apertamente il dialogo nei due sensi e riesaminando costantemente le

esigenze dei personale

� lo sviluppo di condizioni per incoraggiare l'innovazione

� la cura dell'efficacia dei lavoro di gruppo.

Per raggiungere gli obiettivi fissati dal Dirigente e dagli Organismi competenti per legge, è

indispensabile fornire a tutto il personale la formazione necessaria.

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LE FUNZIONI

Le attività di cui si occupa in modo particolare ci ascuna Funzione sono da intendersi

fatte salve tutte le attribuzioni normative.

DIRIGENTE SCOLASTICO

• Rappresenta legalmente l’Istituto; • Presidia l’attuazione del POF; • Dirige le attività dell’Istituto; • Controlla i processi; • Organizza le risorse umane; • Definisce i piani d’investimento; • Autorizza l’acquisizione, l’utilizzo e la gestione delle

risorse finanziarie.

DIRETTORE DEI SERVIZI

GENERALI E AMMINISTRATIVI

• Gestisce le attività degli uffici amministrativi; • Cura e istruisce le pratiche relative alla giunta esecutiva; • Cura il P.A. per quanto riguarda la parte contabile; • Coordina l’impiego del personale ATA. • Cura la distribuzione dei carichi di lavoro al Personale ATA

COLLABORATORI DEL

DIRIGENTE SCOLASTICO

• Collaborano col Dirigente Scolastico nell’organizzazione ed erogazione del servizio; • Operano su delega del DS; • Sostituiscono il DS in sua assenza.

FUNZIONI STRUMENTALI • Curano l’attuazione del POF; • Svolgono attività di coordinamento.

COLLEGIO DEI DOCENTI

• Definisce le strategie pedagogiche; • Elabora il POF; • Cura la programmazione didattico-formativa; • Adotta i libri di testo • Svolge tutte le funzioni attribuite dal testo unico e successiveintegrazioni

CONSIGLIO D’ISTITUTO

• Delibera sull’organizzazione delle varie attività dell’Istituto adottando il POF;

• Delibera il Programma Annuale; • Delibera la ripartizione del fondo di Istituto; • Delibera gli acquisti; • Delibera il calendario delle attività scolastiche; • Svolge tutte le funzioni attribuite dal testo unico e

successive integrazioni (D. L.vo 297/94)

GIUNTA ESECUTIVA

• Prepara i lavori del Consiglio di Istituto; • Delibera l’organico degli Assistenti tecnici; • Predispone il Programma Annuale; • Valuta le offerte di acquisto; • Esegue le delibere del Consiglio d’Istituto.

CONSIGLIO DI CLASSE

• Attua le linee di intervento adottate dal Collegio e dal Consiglio di Istituto; • Verifica periodicamente l’efficacia formativa delle strategie didattiche ed educative adottate; • Adotta iniziative disciplinari ed interdisciplinari; • Programma le attività integrative.

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LE FUNZIONI STRUMENTALI

F.S.

N.

Titolo Descrizione Docenti

1

Orientamento IN

Funzione dedicata alla realizzazione e coordinamento delle attività rivolte all’orientamento degli studenti delle scuole medie verso il nostro Istituto

GARSIA PATRIZIA

2

Orientamento IN ITINERE OUT

Funzione dedicata alla realizzazione delle attività rivolte all’orientamento dei nostri studenti alla scelta delle specializzazioni, degli studi universitari e/o del lavoro.

RAZZAUTI CECILIA

3

Sostegno al benessere degli alunni

Funzione dedicata alle iniziative per la tutela della salute fisica e psichica, per il benessere, per l’educazione alla cittadinanza consapevole, per l’integrazione degli alunni d.a. e per l’educazione alla cultura dell’ambiente.

LOMBARDO ROSSELLA

4

Sostegno all’integrazione alunni stranieri

Funzione dedicata all’accoglienza e all’integrazione degli alunni di cittadinanza e lingua straniera

MANNUCCI MICHELA

5

Supporto alla funzione docente

Funzione dedicata al supporto della funzione docente, allo sviluppo dei relativi servizi con particolare attenzione alla comunicazione e comprensiva della promozione dell’uso di procedure informatiche.

RAMACCIOTTI ANTONELLA

6

Aggiornamento, stesura e diffusione del POF

Funzione dedicata all’organizzazione dell’attività di aggiornamento del POF , al raccordo delle proposte e contributi per l’elaborazione annuale del documento e alla sua redazione e diffusione .

DEGAN MADDALENA GIANNETTI VANNI ROSSELLA

7

Alternanza scuola-lavoro

Funzione dedicata alla gestione delle attività di alternanza scuola lavoro con iniziative autonome e/o con la collaborazione di soggetti esterni ed enti territoriali

CINQUINI ALESSANDRO

8

Coordinamento comitato tecnico-scientifico

Funzione dedicata al coordinamento del Comitato tecnico-scientifico (presieduto dal Dirigente) per lo studio e l’attuazione della Riforma dell’Istituto

MEINI GIORGIO

Responsabile per la sicurezza delle attività di pro tezione e prevenzione

Alessandro Beccucci

Responsabile rapporti scuola-famiglia e procedure i nformatiche relative

Taddei Maurizio

Referente per l’Ufficio Tecnico

Gabriele Camagni

Coordinatori dei consigli di classe

Vedi piano delle attività

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LE STRUTTURE

L’Istituto si estende per una superficie di 20.000 m2, su cui insistono 13 fabbricati destinati

in parte ad aule in parte a laboratori e in parte a palestre. Il sistema è complesso, ma l’esperienza

e l’organizzazione sistemica fanno in modo che si riesca a gestire il tutto in maniera armonica

senza rilevare ampi punti di criticità.

La vocazione professionalizzante dell' ITIS Galilei è confermata dalle disponibilità di

infrastrutture: sono presenti infatti 33 laboratori, aggiornati costantemente per seguire il mutare

delle esigenze sia didattiche che scientifiche. Inoltre, la ricca biblioteca, un laboratorio linguistico,

un’aula di italianistica, una cineteca testimoniano la cura che il Collegio dei Docenti e il Consiglio

d’Istituto dedicano alla formazione culturale e di base.

La recente installazione di due lavagne LIM contribuisce ad aggiornare la strumentazione a

disposizione di una didattica attenta all'innovazione.

Tutto, nella storia dell' ITIS, converge dunque a manifestare la particolare attenzione

prestata dal corpo docente, dal Preside, dal Consiglio di Istituto e dai lavoratori non insegnanti alla

formazione complessiva di cittadini particolarmente attenti ai fatti scientifici e tecnologici, dotati, nei

vari campi, di competenze professionali di rilevante spessore.

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Tabella strutture

Uffici Corso Informatica Abacus Presidenza Laboratorio di sistemi di informatica Vicepresidenza Aule didattiche 7 Ufficio DSGA Corso elettronica e telecomunicazioni Segreteria didattica Lab. di Sistemi di elettronica Segreteria del personale Lab. di Tecnologia, Disegno e progettazione Ufficio tecnico Laboratori di Elettronica Ufficio protocollo Laboratorio di telecomunicazioni Ufficio amministrazione e contabilità Aule didattiche 5 Magazzino Corso chimica e biologico-sanitario Sala docenti Laboratorio di Impianti chimici Aula magna di 300 posti Laboratorio di chimica Organica Aula di aggiornamento docenti Aule e laboratori per tutte le classi Laboratorio di chimica Analisi Quantitativa Laboratorio di italianistica multimediale Laboratorio di chimica Analisi Qualitativa Laboratorio linguistico multimediale con LIM Laboratorio di biologia e microbiologia Biblioteca - Cineteca Laboratorio di chimica Analisi strumentale Aula ricevimenti Genitori Aule didattiche 14 Aula LIM 3 palestre Corso meccanica Corso biennio Laboratorio di macchine a fluido Laboratorio chimica biennio Laboratorio di Sistemi di Meccanica Laboratorio fisica classi prime Laboratorio di tecnologia meccanica Laboratorio fisica classi seconde Laboratorio di T.D.P. meccanica di meccanica Laboratorio Multimediale classi seconde Lab. Officina macchine utensili Laboratorio Multimediale classi prime Officina saldatura elettrica e a gas Laboratorio di disegno biennio CAD Aule didattiche 5 Laboratorio tecnologico del biennio Corso elettrotecnica e automazione Aule didattiche 25 Laboratorio di elettrotecnica Laboratorio di macchine elettriche Lab. Di Sistemi di Elettrotecnica Lab. Di impianti elettrici Aule didattiche 5

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I REGOLAMENTI

PREMESSA

La scuola è luogo di incontro di persone, e si fonda sul rispetto delle stesse e della loro

autonomia di pensiero. I rapporti tra tutte le componenti scolastiche si basano sul colloquio e

sulla partecipazione.

L'obiettivo istituzionale fondamentale della scuola è la formazione e l'istruzione dei giovani.

Tutta la comunità scolastica coopera per promuovere la crescita culturale, civile e professionale

degli studenti e la loro educazione all'autogoverno e all'esercizio della democrazia, attraverso la

partecipazione attiva alla vita dell'Istituto.

Condizione indispensabile per la realizzazione dei compiti formativi della scuola è l'impegno

responsabile, la collaborazione e l'auto disciplina di tutte le componenti della comunità scolastica,

nel rispetto dei compiti e delle attribuzioni specifiche.

Da queste premesse nascono i Regolamenti dell'Istituto ITIS “G. Galilei”, in allegato al presente

POF:

• Regolamento di Istituto ivi incluso il Regolamento applicativo del limite delle assenze • Regolamento Disciplinare e Organo di Garanzia • Regolamento Visite Guidate e Viaggi di Istruzione

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LE COMMISSIONI

Le Commissioni sono organismi composti da membri nominati dal Dirigente Scolastico per

l'attuazione di specifiche attività relative alle diverse aree di applicazione del POF. Per l'anno in

corso sono state costituite le Commissioni qui di seguito elencate con il loro ambito di lavoro e i

componenti di ciascuna.

COMMISSIONE ORIENTAMENTO All’interno dell’Istituto è stata istituita ed è operante la Commissione Orientamento con il compito di

illustrare le finalità ed i servizi offerti dalla scuola agli allievi frequentanti l’ultimo anno delle scuole

medie inferiori ed ai loro genitori.

Fra i compiti della Commissione occupa grande spazio l’accoglienza degli alunni delle classi prime

che si concretizza in attività volte a dare le informazioni necessarie ad un sereno e proficuo

inserimento degli alunni nella nostra scuola.

Alla Commissione Orientamento è affidata anche l’attuazione delle iniziative relative all’obbligo

scolastico ed all’obbligo formativo.

La Commissione orientamento si occupa anche dell’orientamento in itinere per la scelta della

specializzazione e dell'orientamento in uscita sia verso il mondo del lavoro sia verso le facoltà

universitarie.

Fanno parte della commissione: Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Patrizia Garsia, FS per l'orientamento in ingresso Prof.ssa Cecilia Razzauti, FS per l'orientamento in itinere e in uscita Prof.ssa Daniela Benvenuti Prof.ssa Stefania Bini Prof. Alessandro Cinquini Prof.ssa Alessandra Cardini Prof. Fiorenzo Formichi Prof.ssa Rossella Lombardo Prof. Beniamino Mazzotta Prof.ssa Maria Pia Palatresi Prof. Mauro Petrucci Prof. Gabriele Volpi

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COMMISSIONE ORGANIZZAZIONE TEMPI Si occupa della stesura dell'orario delle classi , dell'organizzazione dell'orario dei laboratori e dell'orario personale dei docenti. Fanno parte della commissione: Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Alessandra Cardini Prof.ssa Franca Rossi Prof.ssa Adriana Vannozzi COMMISSIONE INTERCULTURA La Commissione Intercultura ha competenze di carattere consultivo, gestionale e progettuale;

svolge attività di coordinamento, progettazione e tutoraggio e vigila sull’applicazione della

normativa ministeriale e del Protocollo di Accoglienza approvato dal Collegio dei Docenti (vedi

capitolo specifico del POF)

Fissa i criteri di inserimento nelle classi degli alunni stranieri (età, conoscenza lingua A2,

prerequisiti disciplinari).

Fanno parte della commissione :

Il Dirigente Scolastico

Prof. Taddei Maurizio

Prof.ssa Mannucci Michela ( FS per il Sostegno all’Integrazione alunni stranieri)

Prof.ssa Baldassarri Elena

Prof.ssa Giannini Rossella

Prof.ssa Dani Daniela

Prof.ssa Giannetti Rossella

Prof.ssa Ramacciotti Antonella

Prof.ssa Feron Micol

Prof. Liccardi Francesco

Prof. Nebbia Raniero

Prof. Peroni Alessandro

COMMISSIONE VALUTAZIONE PROGETTI

La Commissione ha il compito di analizzare i progetti, presentati da docenti, dipartimenti o da enti

esterni alla scuola, afferenti alle diverse macro-aree collegate alle Funzioni Strumentali,

osservandone e controllandone la coerenza con le finalità previste dal POF e con il piano

finanziario. I criteri di valutazione dei progetti vengono stabiliti e approvati dal Collegio Docenti.

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La sua attività si svolge principalmente all'inizio dell'anno scolastico in concomitanza con i Collegi

deputati all'approvazione dei singoli progetti, di norma settembre-ottobre.

Sono membri di diritto della Commissione, oltre al Dirigente scolastico, al Dirigente Amministrativo

e al Vicario del DS, i docenti nominati per le Funzioni Strumentali, e tre docenti individuati dal DS.

I criteri di valutazione dei progetti sono esplicitati nel diagramma di flusso allegato al presente

documento (v. Appendice).

Fanno parte della commissione :

Il Dirigente Scolastico;

Il Vicario prof. Taddei Maurizio;

Il Dirigente Amministrativo, Bigazzi Serenella;

Prof.ssa Garsia Patrizia;

Prof.ssa Razzauti Cecilia;

Prof.ssa Lombardo Rossella

Prof.ssa Mannucci Michela;

Prof.ssa Ramacciotti Antonella;

Prof.ssa Degan Maddalena

Prof.ssa Giannetti Vanni Rossella

Prof. Meini Giorgio;

Prof. Cinquini Alessandro,

Prof.ssa Capanna Francesca;

Prof. Grassi Stefano;

Prof.ssa Giannetti Susanna.

COMMISSIONE VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

Individua mete e modalità di svolgimento che qualifichino le visite guidate e i viaggi di Istruzione

come una attività educativa programmata, svolta secondo regole, valori ed obiettivi che siano

propri della scuola, in ottemperanza al Regolamento corrispondente.

Fanno parte della commissione :

Il Dirigente scolastico

Il Dirigente Amministrativo,

prof. Camagni Gabriele

prof. Degan Maddalena

Sig.ra Vangi Maila (Ufficio Tecnico)

Sig.ra Sara Intrullo (Ufficio Personale)

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COMMISSIONE ELETTORALE

Si occupa di organizzare ed attuare le elezioni degli Organi Collegiali

Fanno parte della commissione :

Prof. Camagni Gabriele

Prof. Speranza Salvatore

COMITATO DI VALUTAZIONE del SERVIZIO DOCENTI

Ha il compito di valutare l'anno di formazione del personale docente e di riabilitazione del personale docente su loro richiesta ed esprime parere sulla conferma in ruolo dei docenti in prova.

Fanno parte del comitato :

Il Dirigente Scolastico

Prof. Pietro Fontana;

prof.ssa Manolia Gregori;

prof.ssa Maria Pia Palatresi;

Prof. Piero Posarelli

Prof. Marco Simoni.

COMMISSIONE per la PREVENZIONE del RISCHIO da STRE SS da LAVORO

La commissione si occupa di valutare e prevenire i rischi correlati allo stress in ambiente di lavoro

Fanno parte della commissione :

Prof. Cinquini Alessandro

Prof.ssa Cardini Alessandra

C.S. Sig.ra Careddu Veronica

Prof. Grassi Stefano

Prof.ssa Lombardo Rossella

A.A. Valdiserra Giorgio

Prof. Petrucci Mauro

A.T. Menicagli Paola

COMITATO EGO per le pari Opportunità Nel 2011 l’Istituto Tecnico Industriale ha ottenuto la certificazione EGO ad opera dell’ente di Certificazione ANCCP. La certificazione EGO è il riconoscimento dell’orientamento alle Pari Opportunità e al genere femminile del nostro istituto. Il Comitato EGO è l’organo che nell’istituto si occupa di dare corso ai requisiti previsti dal Regolamento di Certificazione.

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Il Comitato promuove la realizzazione di “azioni positive” da parte dell’istituto per garantire le Pari Opportunità nel lavoro e nello studio, in sintonia con le politiche europee in materia e per eliminare le disparità di fatto di cui le donne sono oggetto nella formazione scolastica e professionale. Il Comitato individua le forme di discriminazione, dirette o indirette, che ostacolano la piena realizzazione delle pari opportunità nell’ambito dell’attività di lavoro e di studio delle tre componenti (personale ATA, docente e componente studentesca). Il Comitato si fa altresì promotore delle iniziative necessarie per la conoscenza e informazione delle suddette forme di discriminazione e per la loro rimozione. Fanno parte della commissione :

La Dirigente scolastica;

La DSGA: sig Bigazzi,

Il Resp. Della qualita dell'Istituto:Grassi;

I Rappresentanti ATA Becattini e Bacciardi; I Rappresentanti dei docenti: Pucci, Calabresi I Rappresentanti degli alunni: Malotti, Gaglio, 5A Med, Ferrari 3A Med, Menicucci 4C Bio

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IL COMITATO PER LA RIFORMA

Alla luce della entrata in vigore del riordino della Scuola secondaria di 2° grado ed in particolare quella degli Istituti Tecnici è stata istituita la figura di Funzione Strumentale con il compito di seguire, attraverso il coordinamento di un Comitato presieduto dal Dirigente Scolastico e formato dai docenti in rappresentanza delle specializzazioni del triennio e delle discipline del biennio, le linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento emanate con D.P.R. 15 Marzo 2010. Composizione:

PRESIDENTE Prof. Giuliana FICINI Dirigente Scolastico

VICARIO Prof. Maurizio TADDEI V. Dirigente Scolastico

COORDINATORE Prof. Giorgio MEINI Funzione Strumentale

MEMBRO Prof.ssa Alessandra CARDINI

Indirizzo Elettronica e Telecomunicazioni

MEMBRO Prof. Alessandro CINQUINI

Indirizzo Meccanica

MEMBRO Prof. Mauro PETRUCCI Indirizzo Biologico Sanitario Ecologico

MEMBRO Prof. Maria Pia PALATRESI Indirizzo Chimico

MEMBRO Prof. Pietro FONTANA Indirizzo Informatica

Triennio

MEMBRO Prof.ssa Katarzyna ZMIJSKA

Indirizzo Elettrotecnica ed Automazione

MEMBRO Prof. Piero POSARELLI Disciplina Lingua straniera

MEMBRO Prof.ssa Patrizia GARSIA

Disciplina Diritto

MEMBRO Prof.ssa Cristina CAPRAI

Disciplina Educazione Fisica

MEMBRO Prof.ssa Paola PUCCI

Disciplina Religione Cattolica

MEMBRO Prof. Alessandro CIUCCI

Disciplina Fisica e Laboratorio

MEMBRO Prof. Cristinella MONTAGNANI

Disciplina Disegno Tecnico

MEMBRO Prof.ssa Rossana VILLANI

Disciplina Italiano Storia e Geografia

Biennio

MEMBRO Prof. Nicoletta NICCOLAI

Disciplina Matematica

MEMBRO Prof. Stefania BINI Disciplina Scienze della Terra e Biologia

MEMBRO Prof.ssa Antonella RAMACCIOTTI F.S. Supporto alla Funzione Docenti

MEMBRO Prof. Maurizio TADDEI Collaboratore Dirigente

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L'ARTICOLAZIONE dell' OFFERTA FORMATIVA

I CURRICOLA

IL PRIMO BIENNIO – Piano di Studi con la Riforma La L. n. 296 del 26/12/2006 art. 1 comma 622, a partire dal 1 Settembre 2007, ha elevato l’obbligo d’istruzione in Italia a 10 anni, precisando che “ L’elevamento dell’obbligo di istruzione a 10 anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri, e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale”. Il primo biennio del nostro istituto quindi è dedicato all’acquisizione di saperi e competenze di base ed ha valore orientativo e propedeutico. Avvia gli studenti all’uso del laboratorio attraverso le esercitazioni pratiche di fisica e di chimica e all’uso del computer attraverso le esercitazioni di matematica e di disegno; li mette quindi in grado di operare in modo consapevole la s lta, delicatissima e fondamentale per il loro futuro. Al fine di permettere agli alunni e alle loro famiglie di rimandare, in caso di incertezza, la scelta della specializzazione fino verso i quindici anni, l'Istituto, attraverso la messa in atto di progetti ad hoc, (vedi progetto S&TA allegato) si è adoperato perché i ragazzi, come previsto nel passato ordinamento, mantengano la possibilità di effettuare la scelta anche nel corso del secondo anno di studi. Il primo anno all'interno del biennio è visto, tendenzialmente, come "anno di rispetto e di attesa" e quindi con carattere orientativo ed è finalizzato soprattutto alla valorizzazione dello studente e alla soluzione delle difficoltà. Questo, a maggior ragione, alla luce della legge dell'obbligo scolastico che tende a favorire azioni di ri-motivazione e di ri-orientamento per tutta la durata del biennio. Nel secondo anno il percorso si completa con il consolidamento degli obiettivi formativi.

OBIETTIVI FORMATIVI DEL BIENNIO

Il biennio recepisce le linee del documento “Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente” elaborate dal Consiglio Europeo di Lisbona (23-24 marzo 2000 e successivi aggiornamenti e integrazioni legislative ), che individua le otto competenze, indispensabili per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione:

� comunicazione nella madrelingua; � comunicazione nelle lingue straniere; � competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; � competenza digitale; � imparare a imparare; � competenze sociali e civiche; � spirito di iniziativa e imprenditorialità; � consapevolezza ed espressione culturale.

Parimenti il biennio accoglie il “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione” che introduce il riferimento dei saperi, articolati in termini di conoscenze e abilità/capacità, e delle competenze di base per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione ai quattro assi culturali:

� dei linguaggi � matematico � scientifico–tecnologico � storico-sociale

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precisando che la competenza digitale, contenuta nell’asse dei linguaggi, è comune a tutti gli assi, sia per favorire l’accesso ai saperi sia per rafforzare le potenzialità espressive individuali.

QUADRO ORARIO del biennio comune

Classe 1^

Classe 2^

Religione Cattolica o attività alternative 1 1

Lingua e letteratura italiana 4 4

Lingua inglese 3 3

Storia 2 2

Matematica 4 4

Diritto ed economia 2 2

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2

Scienze integrate (Fisica) 3 3

di cui di Laboratorio di Fisica 2

Scienze integrate (Chimica) 3 3

di cui di Laboratorio di Chimica 2

Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3

di cui di Laboratorio di rappresentazione grafica 2

Tecnologie informatiche 3

di cui di Laboratorio di Tecnologie informatiche 2

Scienze e tecnologie applicate 3

totale 32 (5) 32 (3)

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IL TRIENNIO

Tutti gli indirizzi presenti nel nostro istituto adottano programmi e metodi aggiornati per seguire da vicino l’evoluzione dei rispettivi settori d’indirizzo.

Le lezioni si sviluppano nell’aula-laboratorio mediante la collaborazione di un insegnante teorico e di uno tecnico-pratico.

In questo modo lo studente apprende i concetti attraverso un confronto continuo ed estremamente costruttivo tra la teoria e la sua applicazione pratica

OBIETTIVI FORMATIVI DEL TRIENNIO

� Consolidare il metodo di studio. � Comunicare in modo corretto e con linguaggio specifico ed adeguato al contesto, anche in lingua straniera. � Rielaborare i contenuti appresi, in maniera personale e critica. � Realizzare progetti. � Esprimere giudizi personali. � Risolvere problemi, effettuando adeguate scelte e decisioni. � Elaborare, realizzare e verificare progetti. � Sviluppare conoscenze, abilità e competenze relative al profilo professionale e al piano di studi. � Acquisire competenze per lo studio dei sistemi complessi � Offrire continuità con gli studi successivi.

Il triennio attualmente si articola attraverso 6 in dirizzi

� Informatica Abacus

� Elettronica e Telecomunicazioni

� Elettrotecnica e Automazione

� Meccanica

� Chimica

� Biologico Sanitario Ecologico

A seguito della riduzione a 32 ore per le classi non ancora coinvolte nel riordino dei cicli (III , IV e V) si hanno i seguenti nuovi orari :

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INFORMATICA (INA)

La pervasività dell’informatica (Computer Science secondo la terminologia anglosassone) si

è ormai estesa a quasi tutti i settori della vita di tutti i giorni così che anche il suo insegnamento si

può ritrovare in molti contesti formativi e scolastici. Spesso però queste situazioni si concretizzano

in percorsi che mirano a creare prevalentemente degli utenti di attrezzature informatiche utilizzate

come supporto/complemento a processi formativi/operativi piuttosto che informatici nel senso

pieno del termine.

L’indirizzo sperimentale ABACUS intende invece formare dei tecnici capaci di affrontare

situazioni e problematiche particolari, assai diverse tra loro che vanno dall’analisi/sviluppo del

software allo studio/pianificazione di architetture di rete a diversi livelli di complessità.

In sostanza il tecnico ABACUS è colui che progetta e realizza in modo professionale

software orientato a migliorare l’interazione uomo/computer o sistemi che permettono il

collegamento di computer tra loro.

Questo corso di studi mira a fornire agli studenti una preparazione tecnico scientifica che

consenta loro di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro con le capacità e le conoscenze che

questo richiede, a formarli culturalmente perché siano in grado di continuare ad aggiornarsi in un

mondo in costante e veloce evoluzione tecnologica, a prepararli ad affrontare adeguatamente un

eventuale proseguimento di studi in ambito universitario.

QUADRO ORARIO a 32 ORE

Materia III IV V Materie dell'area comune Religione o Attività alternative 1 1 1 Lingua e lettere italiane 3 3 3 Storia ed educazione civica 2 2 2 Lingua straniera 3 3 3 Matematica 4 1* 3 1* 2 1* Educazione fisica 2* 2* 2* Materie di specializzazione Calcolo delle probabilità, statistica e ricerca operativa 2 1* 2 1* 2 1* Elettronica e telecomunicazioni 2 2* 2 2* 2 3* Informatica 2 3* 2 3* 2 3* Sistemi 2 2* 3 2* 2 3* * Lezioni teorico-pratiche Lezioni teoriche

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ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI (ETE)

L'enorme sviluppo dei calcolatori, le loro applicazioni per il controllo dei processi industriali,

sono stati possibili solo grazie all’incredibile evoluzione dell' ELETTRONICA, scienza che studia i

componenti ed i sistemi atti ad elaborare e trasmettere informazioni elettriche ed

elettromagnetiche.

Il corso si distingue per il fatto di essere orientato decisamente allo sviluppo dei più moderni

dispositivi del settore: il controllo dei sistemi industriali, il progetto di sistemi programmabili e i

dispositivi per le telecomunicazioni di ogni tipo.

QUADRO ORARIO a 32 ORE

Materia III IV V Materie dell'area comune Religione o Attività alternative 1 1 1 Lingua e lettere italiane 3 3 3 Storia ed educazione civica 2 2 2 Economia e diritto 2 2 Lingua straniera 3 3 2 Matematica 4 3 3 Educazione fisica 2* 2* 2* Materie di specializzazione Elettronica 2 1* 2 2* 2 2* Elettrotecnica 3 1* 2 Sistemi automatici 2 1* 2 1* 4 1* Meccanica e macchine 3 Telecomunicazioni 3 3 1* Tecnologia disegno e progettazione 3* 4* 4* * Lezioni teorico-pratiche Lezioni teoriche

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ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE (EAD)

L'elettrotecnica studia i fenomeni elettrici e tutto ciò che riguarda la produzione, il trasporto,

l'utilizzazione dell'energia elettrica Il grande impegno della ricerca è indirizzato attualmente verso

le fonti d’energia alternative, mentre, riguardo al trasporto e all’utilizzazione, si prevede soprattutto

lo sviluppo dell'automazione e del controllo applicato agli impianti. Infatti, nel piano di studi di tale

indirizzo sono state introdotte materie come l’Elettronica e Sistemi automatici con particolare

attenzione allo sviluppo della “Domotica” per l’automazione impianti e allo sfruttamento dell’energia

solare “Fotovoltaica” ed eolica.

QUADRO ORARIO a 32 ORE Materia III IV V Materie dell'area comune Religione o Attività alternative 1 1 1 Lingua e lettere italiane 3 3 3 Storia ed educazione civica 2 2 2 Economia e diritto 2 2 Lingua straniera 3 2 2 Matematica 4 3 3 Educazione fisica 2* 2* 2* Materie di specializzazione Elettrotecnica 3 3* 2 2* 3 2* Elettronica 2 2* 3 Sistemi elettrici e automatici 2 2* 2 2* 2 2* Impianti elettrici 2 5 Tecnologia disegno e progettazione 1 3* 1 3* 3* Meccanica e macchine 3 * Lezioni teorico-pratiche Lezioni teoriche

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MECCANICA (MED)

La MECCANICA si occupa dei sistemi per la trasformazione e la trasmissione della potenza

e delle macchine che la utilizzano: mezzi di trasporto, macchine utensili, apparecchi di

sollevamento, ecc.. Oggi, grazie alla stretta integrazione fra meccanica, elettronica ed informatica,

si producono e si utilizzano macchine automatiche evolute, quali i robot industriali e le linee

automatiche di produzione: obiettivo principale della specializzazione meccanica è quello di

formare tecnici competenti nella gestione e nel controllo di tali macchine, sempre più utilizzate

nelle moderne aziende industriali. Il perito meccanico è in grado di partecipare alla progettazione

del prodotto attraverso il disegno computerizzato (sistemi CAD) e trova valido inserimento negli

studi tecnici in qualità di disegnatore progettista; è inoltre in grado, egli stesso, di intraprendere la

libera professione nel settore meccanico-impiantistico.

Il perito meccanico, grazie alla solida preparazione nelle materie tecnico-scientifiche, può

intraprendere con profitto gli studi universitari presso la facoltà d’ingegneria o le altre facoltà

scientifiche.

QUADRO ORARIO a 32 ORE

Materia III IV V Materie dell'area comune Religione o Attività alternative 1 1 1 Lingua e lettere italiane 3 3 3 Storia ed educazione civica 2 2 2 Economia e diritto 2 2 Lingua straniera 3 2 2 Matematica 3 1* 2 1* 2 1* Educazione fisica 2* 2* 2* Materie di specializzazione Meccanica applicata e macchine a fluido 3 2* 2 2* 5 Tecnologia meccanica ed esercitazioni 2 2* 2 3* 1 3* Disegno progettazione ed organizzazione industriale 2 2* 3 1* 3 2* Sistemi e automazione industriale 3 2* 1 3* 3* * Lezioni teorico-pratiche Lezioni teoriche

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CHIMICA (ICH)

Il corso di chimica del nostro Istituto è finalizzato alla realizzazione di una figura professionale dotata di competenze specifiche, ma anche fornita di capacità polivalenti e che sia quindi in grado di rispondere alle nuove esigenze dell’industria chimica ponendo particolare attenzione ai rapporti esistenti fra chimica, ambiente ed energia . In soli duecento anni la Chimica ha dato impulso eccezionale a una serie di industrie: da quella estrattiva a quella metallurgica, da quella del gas a quella del petrolio, dagli alimentari alla farmaceutica, dai coloranti alle materie plastiche. E’ entrata a far parte delle nostre case, del nostro arredo, dei nostri oggetti e del nostro abbigliamento

Il perito per la chimica industriale è in grado, pertanto, di saper:

• organizzare e gestire un laboratorio di analisi, utilizzando correttamente tutti gli strumenti di uso comune;

• condurre e controllare il funzionamento di un impianto, sia pilota che produttivo; • essere in grado di adattare la propria professionalità alle varie mansioni produttive e di

controllo nel campo chimico, grazie a un ventaglio di conoscenze teoriche-pratiche integrate acquisite nel coso del triennio.

Tutto questo è possibile in quanto la specializzazione di chimica è fornita di:

� attrezzature e strumenti di livello paragonabile a quelli usati nei moderni laboratori di analisi o di ricerca distribuiti in diversi laboratori in uso agli allievi già dal terzo anno; � un laboratorio informatico per le simulazioni e per i disegni di impianti chimici; uno staff di insegnanti fortemente motivati alla realizzazione di importanti obiettivi culturali e professionali che fanno si che i nostri studenti possano accedere direttamente al mondo del lavoro o all’università.

QUADRO ORARIO a 32 ORE

Materia III IV V Materie dell'area comune Religione o Attività alternative 1 1 1 Lingua e lettere italiane 3 3 3 Storia ed educazione civica 2 2 2 Economia e diritto 2 2 Lingua straniera 3 3 2 Matematica 3 3 3 Educazione fisica 2* 2* 2* Materie di specializzazione Tecnologie chimiche industriali, principi di automazione 1 2* 2 2* 4 2* Chimica fisica e laboratorio 4 1* 2 1* 2 Chimica organica, fermentazione e laboratorio 2 3* 2 3* 1 2* Analisi chimica, elaborazione dati e laboratorio 1 4* 1 3* 6* Totale ore 32 32 32 * Lezioni teorico-pratiche Lezioni teoriche

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BIOLOGICO SANITARIO ECOLOGICO (BIO)

Lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha senza dubbio migliorato le nostre condizioni

di vita, ma ha anche avuto numerose conseguenze negative derivanti dalla crescente attività

industriale, dal vertiginoso aumento del traffico, da un uso indiscriminato del territorio e da

un’agricoltura sempre meno rispettosa dei ritmi naturali, che hanno prodotto cumuli di rifiuti, un

inquinamento diffuso e forti squilibri ambientali.

Da tempo, tuttavia, si è preso coscienza della gravità dei problemi e sono sorte, sia a livello

nazionale che locale, strutture che operano a tutela dell’ambiente con la conseguente creazione di

nuove figure professionali e nuove opportunità di lavoro.

In questo quadro generale si inserisce l’indirizzo Biologico Sanitario ecologico che si

propone di formare tecnici che siano in possesso di conoscenze e competenze di tipo chimico,

biologico e tecnologico necessarie ad affrontare le principali problematiche ambientali. e che siano

quindi in grado di svolgere azioni di monitoraggio degli ecosistemi e di protezione del territorio, di

tutelare la salute dei cittadini con il controllo degli ambienti di vita e degli alimenti.

Fornisce inoltre una buona preparazione alle facoltà universitarie che hanno come obiettivo

la salute

QUADRO ORARIO a 32 ORE

Materia III IV V Materie dell'area comune Religione o Attività alternative 1 1 1 Lingua e lettere italiane 3 3 3 Storia ed educazione civica 2 2 2 Lingua straniera 2 2 2 Matematica 3 2 2 Educazione fisica 2* 2* 2* Materie di specializzazione Analisi chimica generale e laboratorio 7 7* 1 4* Analisi chimica strumentale e laboratorio 1 7* Chimica organica e laboratorio 6 4* Biologia generale e laboratorio 4 2* Ecologia 2 Biochimica 3 Impianti 5 5 Anatomia e fisiopatologia 2 Igiene e legislazione sanitaria 2 Microbiologia e laboratorio 5* Laboratorio di microbiologia speciale 5* * Lezioni teorico-pratiche Laboratorio*

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IL NUOVO TRIENNIO La riforma degli Istituti Tecnici ne prevede l’articolazione in due settori – Economico e Tecnologico – ciascuno dei quali è a sua volta suddiviso in indirizzi. Il nostro Istituto prevede 5 indirizzi del settore Tecnologico: • Meccanica, meccatronica ed energia • Trasporti e logistica • Elettronica ed elettrotecnica • Informatica e telecomunicazioni • Chimica, materiali e biotecnologie Il Collegio dei Docenti dell’Istituto ha deciso di attivare una o più articolazioni per ciascuno degli indirizzi, escluso al momento l’indirizzo “Trasporti e logistica” per il quale l’articolazione “Costruzione del mezzo” non è attiva per l’anno scolastico in corso. Tutti gli indirizzi presenti nell’Istituto condividono il seguente quadro orario settimanale delle discipline comuni:

Classe 3a

Classe 4a

Classe 5a

Lingua e letteratura italiana 4 4 4

Storia, cittadinanza e Costituzione 2 2 2

Lingua inglese 3 3 3

Matematica 3 3 3

Scienze motorie e sportive 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1

Complementi di matematica 1 1 -

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INDIRIZZO MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA

Il diplomato in “Meccanica, meccatronica ed energia”: � ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e

lavorazioni; inoltre, ha competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici;

� nelle attività produttive d’interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.

È in grado di: integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici

dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi;

intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;

agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;

pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso.

Il diplomato nell’indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: � Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai

trattamenti. � Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna

strumentazione. � Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di

controllo e collaudo del prodotto. � Documentare e seguire i processi di industrializzazione. � Progettare strutture, apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, e analizzarne

le risposte alle sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura. � Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di

macchine e di sistemi termotecnici di varia natura. � Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di

trasporto, nel rispetto delle relative procedure. � Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata

ai processi produttivi. � Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali.

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� Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza.

Nell’indirizzo “Meccanica, meccatronica ed Energia” sono attive per l’anno scolastico in corso le articolazioni: • Meccanica e meccatronica

• Energia

Orario settimanale

Classe

3a Classe

4a Classe

5a

ARTICOLAZIONE “MECCANICA E MECCATRONICA” Meccanica, macchine ed energia 4(2*) 4(2*) 4

Sistemi e automazione 4(2*) 3(2*) 3(3*)

Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 5(2*) 5(3*) 5(3*)

Disegno, progettazione e organizzazione industriale 3(2*) 4(2*) 5(4*) (*) ore di laboratorio

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INDIRIZZO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA

Il diplomato in “Elettronica ed elettrotecnica”: ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici,

elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;

nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione.

È in grado di: operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi; sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati

elettronici; utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato; integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire

nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;

intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;

nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle aziende.

Il diplomato nell’indirizzo “Elettronica ed elettrotecnica” consegue i risultati di apprendimento di

seguito specificati in termini di competenze: • Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed

elettroniche i procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica. • Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per

effettuare verifiche, controlli e collaudi. • Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle

apparecchiature elettroniche, con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento.

• Gestire progetti. • Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. • Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di

applicazione. • Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.

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Nell’indirizzo “Elettronica ed elettrotecnica” sono attive per l’anno scolastico in corso le articolazioni: • Elettronica

• Elettrotecnica

Orario settimanale

Classe

3a Classe

4a Classe

5a

ARTICOLAZIONE “ELETTRONICA” Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5(4*) 5(3*) 6(4*)

Elettrotecnica ed elettronica 7(3*) 6(3*) 6(4*)

Sistemi automatici 4(2*) 5(2*) 5(2*)

ARTICOLAZIONE “ELETTROTECNICA” Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5(4*) 5(3*) 6(4*)

Elettrotecnica ed elettronica 7(3*) 6(3*) 6(4*)

Sistemi automatici 4(2*) 2(2*) 2(2*) (*) ore di laboratorio

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INDIRIZZO INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Il diplomato in “Informatica e telecomunicazioni”: ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione,

delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi,

progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;

ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;

collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).

È in grado di: collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela

ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;

collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;

esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle soluzioni;

utilizzare a livello avanzato la lingua inglese per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione;

definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso. Il diplomato nell’indirizzo “Informatica e telecomunicazioni” consegue i risultati di apprendimento di

seguito specificati in termini di competenze: � Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali. � Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di

telecomunicazione. � Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di

gestione della qualità e della sicurezza. � Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali. � Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti. � Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.

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Nell’indirizzo “Informatica e telecomunicazioni” è attiva per l’anno scolastico in corso la sola articolazione Informatica il cui quadro orario è stato modificato dal Collegio dei Docenti nell’ambito dell’autonomia dell’Istituto enfatizzando l’aspetto delle telecomunicazioni: Orario settimanale

Classe

3a Classe

4a Classe

5a

ARTICOLAZIONE “INFORMATICA” Informatica 5(3*) 5(3*) 5(3*)

Sistemi e reti 4(2*) 4(2*) 4(3*)

Telecomunicazioni 4(1*) 4(2*) 3(2*) Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazioni 3(2*) 3(2*) 3(2*)

Gestione progetto, organizzazione d’impresa - - 2 (*) ore di laboratorio

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INDIRIZZO CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE Il diplomato in “Chimica, materiali e biotecnologie”: ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico-biologiche, nei

processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio e conciario;

ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario.

È in grado di: collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella

gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;

integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;

applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;

collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo del processo e del prodotto;

verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti;

essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono applicate.

Il diplomato nell’indirizzo “Chimica, materiali e biotecnologie” consegue i risultati di apprendimento

di seguito specificati in termini di competenze: � Acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle

osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate. � Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali. � Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la

struttura dei sistemi e le loro trasformazioni. � Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto

culturale e sociale in cui sono applicate. � Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei

processi chimici e biotecnologici. � Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio. � Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e

sulla sicurezza.

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Nell’indirizzo “Chimica, Materiali, Biotecnologie” sono attive per l’anno scolastico in corso le articolazioni: � Chimica e materiali

� Biotecnologie ambientali

� Biotecnologie sanitarie

Il quadro orario dell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” è stato modificato dal Collegio dei Docenti nell’ambito dell’autonomia dell’Istituto enfatizzando gli aspetti legati alla chimica ed alla microbiologia:

Orario settimanale

Classe

3a Classe

4a Classe

5a

ARTICOLAZIONE “CHIMICA E MATERIALI” Chimica analitica e strumentale 7(6*) 6(5*) 8(8*)

Chimica organica e biochimica 5(3*) 5(3*) 3(2*)

Tecnologie chimiche industriali 4 5 6

ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI” Chimica analitica e strumentale 4(4*) 4(4*) 4(4*)

Chimica organica e biochimica 4(2*) 4 4(2*) Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale 6(3*) 6(4*) 6(4*)

Fisica ambientale 2 2 3

ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE SANITARIE” Chimica analitica e strumentale 4(3*) 3(2*) -

Chimica organica e biochimica 3(2*) 3(2*) 4(4*) Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo sanitario 4(3*) 5(3*) 5(4*)

Igiene, anatomia, fisiologia, patologia 5(2*) 5 5(2*)

Legislazione sanitaria - - 3 (*) ore di laboratorio

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IL CORSO SERALE E L’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI: IL PROGETTO SIRIO

I profondi cambiamenti determinatisi nella società contemporanea hanno fatto si che anche il sistema formativo si sia trasformato, passando da una struttura rigida ad una più decentrata e flessibile, che risponda ai bisogni di utenze particolari come coloro che intendono rientrare nel sistema formativo. In tal senso la stessa Unione Europea ha emanato direttive che tendono a focalizzare l’attenzione degli Stati membri sulla necessità di organizzare forme di intervento per il recupero delle carenze nella formazione di base, la riconversione professionale e l’istruzione permanente.

L’Italia, inoltre, segna un preoccupante deficit formativo: quasi 30 milioni sono i cittadini in possesso al massimo della licenza media (cfr. ASI 2008, ISTAT) e più del 40% della popolazione adulta raggiunge solo il primo livello di competenza funzionale e solo circa il 13% di essa raggiunge il livello 3 ovvero un livello accettabile (cfr. ALL – Letteratismo e abilità per la vita, 2006, INVALSI).

Il sistema formativo degli adulti, perciò, deve assolvere due funzioni:

� Qualificare giovani e adulti privi di professionalità aggiornata per i quali la licenza media e le esperienze acquisite in altre agenzie informali, non costituisce più una garanzia dall’emarginazione culturale e/o lavorativa;

� Consentire la riconversione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliano ripensare o debbano ricomporre la propria identità professionale.

In risposta a queste nuove esigenze sono state attuate, nell’ambito dell’ITIS “G. Galilei” esperienze volte ad offrire occasioni di promozione socio-culturale, a stimolare la ripresa degli studi e a migliorare l’inserimento nel mondo del lavoro. Esse sono sostanzialmente riconducibili ai seguenti due tipi:

� Biennio:

riferito a progetti di rientro formativo e caratterizzato dal conseguimento di un titolo di studio (idoneità alla terza classe di scuola tecnica statale).

� Triennio:

riferito a progetti per il conseguimento di maturità tecnica nell’ambito delle specializzazioni di Informatica, Elettrotecnica ed Automazione, Meccani ca.

Per quanto riguarda il biennio, il nostro Istituto, in qualità di Agenzia Formativa (vedi cap. più sotto) ha attivato un percorso formativo denominato “Progetto Biennio Sirio” che favorisce il rientro nel sistema scolastico a persone che hanno abbandonato per vari motivi il regolare percorso di studi.

Per quanto riguarda il triennio un aspetto importante che lo caratterizza dai corsi tradizionali è: la riduzione dell’orario settimanale di lezione, riconoscimento di crediti formativi, metodologie didattiche tendenti a valorizzare le esperienze culturali e professionali degli studenti.

L’idea-forza di questo progetto consiste, quindi, in un percorso flessibile che valorizzi l’esperienza di cui sono portatori gli studenti e che si fonda sia sull’approccio al sapere in età adulta sia sull’integrazione di competenze in genere separate come quelle relative alla cultura generale e alla formazione professionale.

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I crediti formativi

I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute dagli studenti e acquisite in seguito a:

� Studi compiuti e certificati da titoli conseguiti in istituti statali o legalmente riconosciuti (crediti formali) .

� Esperienze maturate in ambito lavorativo o studi personali coerenti con l’indirizzo di studi (crediti non formali) .

I crediti, nei casi in cui comportino la promozione anticipata in una o più discipline, determinano anche l’esonero dalla frequenza delle materie per le quali sono stati riconosciuti.

Le lezioni sono distribuite su cinque giorni dal lunedì al venerdì con un orario che va dalle 17.45 alle 22.45.

RISCAT (Rete Istituti Secondo Ciclo Adulti Toscana )“ L’elevamento dell’obbligo di istruzione a

10 anni intende favorire il pieno sviluppo della pe rsona nella costruzione del sé, di corrette e

significative relazioni con gli altri, e di una pos itiva interazione con la realtà naturale e sociale” .

L’ITIS “G. Galilei” fa parte di una rete scolastica regionale di Istituti che si occupano di formazione degli adulti su specifici progetti, la “Rete Istituti Secondo Ciclo Adulti Toscana” ha le seguenti finalità:

� sostenere e promuovere iniziative di educazione permanente nei confronti della popolazione nei territori dove essa svolge la propria attività;

� favorire il rientro in formazione degli adulti al fine del conseguimento di un titolo di studi di secondo grado;

� studiare, promuovere e condividere modelli e certificazioni e attestazioni utilizzabili ai fini del sistema dei crediti formativi e di istruzione;

� collaborare con altri enti ed associazioni, sia pubbliche che private, per sostenere lo sviluppo dell’educazione lungo tutto l’arco della vita;

� attivare ed attuare iniziative coordinate di formazione a distanza.

Il Progetto Sirio e la legge sul riordino dei cicli dell’Istruzione tecnica

Il recente riordino dei cicli dell’Istruzione Tecnica contenuto nel D.P.R. n.88 del 15.3.2010 che riduce il quadro orario negli istituti tecnici da 36 ore settimanali a 32 è già parzialmente previsto nel Progetto Sirio, fin dall’a.s. 96/97, anno della sua approvazione e messa in opera. IL progetto Sirio, infatti, fu proposto per sostituire i programmi ordinari dei corsi serali che riproponevano modelli pedagogici e metodologici diretti ad una utenza giovanile. L’intervento serale, invece, è rivolto a favorire il rientro in formazione di adulti, ad attenuare il drop-out (dispersione scolastica) dei giovani, per recuperare le carenze della loro formazione di base, realizzare la loro riconversione professionale, offrire il rientro a scuola ed una educazione per tutto l’arco della vita. In linea con gli orientamenti espressi in più sedi da alcuni organismi internazionali (UNESCO, OCSE, …) il Progetto Sirio si caratterizzava e si caratterizza come “seconda via” all’istruzione prefiggendosi le finalità di:

• qualificare giovani ed adulti privi di professionalità aggiornata;

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• consentire la riqualificazione professionale di adulti già inseriti in ambito lavorativo che vogliono o debbano ricostruire la propria identità professionale.

Mentre oggi il Riordino dei cicli viene proposto per motivi di razionalizzazione della eccessiva proliferazione di sperimentazioni nella Istruzione Tecnica e per ridurre la spesa riducendo da 36 a 32 il carico orario settimanale, il Progetto Sirio già riduceva e riduce da 36 a 28 ore il carico settimanale da svolgersi dal lunedì al venerdì.

L’ispirazione del Progetto Sirio consiste in un percorso flessibile basato sulla valorizzazione dell’esperienza pregressa degli studenti non solo in campo lavorativo, ma anche sul piano culturale.

Perciò i corsi serali introducono aspetti innovativi di grande rilievo, essi sono caratterizzati infatti da:

� riduzione del quadro orario.

La collocazione serale delle attività e la specificità dell’utenza richiedono, ed al tempo stesso consentono, la riduzione del monte ore settimanale ottenuto tramite l’accorpamento di discipline affini ad un unico insegnamento e il contenimento degli altri insegnamenti. Il Progetto infatti prevede un carico settimanale di 28 ore da distribuire su cinque giorni, al fine di consentire agli studenti di disporre di un certo tempo libero e di partecipare ad eventuali attività di recupero.

� Integrazione con la formazione professionale

Nei casi in cui la situazione locale lo consenta, è possibile attuare bienni integrati in cui si intrecciano i percorsi della formazione statale con quella regionale. Al termine di tale percorso si consegue sia l’idoneità al terzo anno dell’ITIS, sia la qualifica di primo livello rilasciata dalla Regione.

� Crediti formativi

I crediti costituiscono il riconoscimento di competenze già possedute ed acquisite attraverso studi compiuti (crediti formali) o attraverso esperienze maturate in contesti extrascolastici (crediti non formali). Il loro riconoscimento comporta il loro esonero dalla frequenza delle materie corrispondenti.

Garanzia per il successo di questo intervento formativo è l’approccio metodologico che deve contribuire a creare negli studenti autostima e fiducia nelle proprie possibilità di riuscita.

In tale ottica i docenti sono impegnati, con il tutor come funzione centrale, a:

� motivare gli studenti nel proprio percorso formativo

� proporsi come “facilitatori” del processo di apprendimento

� privilegiare le attività di laboratorio come momento in cui si “impara facendo”;

� creare le condizioni per apprendimenti di tipo autonomo

� strutturare attività orientate all’apprendimento collaborativo

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Di seguito si riporta il quadro orario delle tre specializzazioni concesse dal Ministero della Pubblica Istruzione presso il nostro Istituto. L'attivazione di ciascun indirizzo dipende dal nume ro di iscrizioni.

QUADRO ORARIO TRIENNIO SIRIO indirizzo INFORMATICA

DISCIPLINE Classe 3 Classe 4 Classe 5

RELIGIONE/ALTERNATIVE 1 1 1

ITALIANO e STORIA 4 4 4

LINGUA STRANIERA 2 2 2

ECONOMIA IND.LE ED ELEMENTI DI

DIRITTO - 2 2

MATEMATICA 6 (2) 6 (2) 6 (2)

ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI 5 (3) 4 (2) 4 (2)

INFORMATICA 6 (3) 5 (3) 5 (3)

SISTEMI ED ELABORAZIONE

DELL'INFORMAZIONE 5 (3) 5 (3) 5 (3)

Totale ore settimanali 29 (11) 29 (10) 29 (10)

Le ore tra parentesi sono di laboratorio

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QUADRO ORARIO TRIENNIO SIRIO indirizzo ELETTROTECNICA e AUTOMAZIONE

DISCIPLINE Classe 3 Classe 4 Classe 5

RELIGIONE/ATTIVITA' ALTERNATIVE 1 1 1

ITALIANO e STORIA 4 4 4

LINGUA STRANIERA 2 2 2

ECONOMIA IND.LE ED ELEMENTI DI

DIRITTO - 2 2

MATEMATICA 4 3 2

ELETTROTECNICA E

TELECOMUNICAZIONI 4 (2) 4 (2) 6 (2)

ELETTRONICA 4 (2) 3 -

SISTEMI ELETTRICI AUTOMATICI 3 (2) 3 (2) 3 (2)

IMPIANTI ELETTRICI - 3 4

TECNOLOGIE ELETTRICHE, DISEGNO E

PROGETTA. 4 (3) 4 (4) 5 (4)

Totale ore settimanali 29 (9) 29 (8) 29 (8)

Le ore tra parentesi sono di laboratorio

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QUADRO ORARIO TRIENNIO SIRIO indirizzo MECCANICA

DISCIPLINE Classe 3 Classe 4 Classe 5

RELIGIONE/ATTIVITA' ALTERNATIVE 1 1 1

ITALIANO e STORIA 4 4 4

LINGUA STRANIERA 2 2 2

ECONOMIA IND.LE ED ELEMENTI DI

DIRITTO - 2 2

MATEMATICA 4 3 2

MECCANICA APPLICATA E MACCHINE A

FLUIDO 6 4 4

TECNOLOGIA MECCANICA ED

ESERCITAZIONI 4 (4) 4 (4) 5 (5)

DISEGNO, PROGETTAZIONE ED ORG.

INDUSTRIALE 4 5 5

SISTEMI ED AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 4 (2) 4 (3) 4 (3 )

Totale ore settimanali 29 (6) 29 (7) 29 (8)

Le ore tra parentesi sono di laboratorio

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CORSI DI FORMAZIONE rivolti al PERSONALE SCOLASTICO

Consci della necessità di una costante opera di aggiornamento professionale, l'Istituto attiva una

serie di corsi rivolti al personale scolastico interno, sia docente che ATA .

Nel presente anno scolastico, sono stati previsti i seguenti corsi:

1) ambito linguistico (Inglese): - corsi livello A1- A2 per Docenti ed ATA tenuti da Docenti interni; - corsi livello B1- B2 finalizzati al CLIL per Docenti di area tecnica tenuti da Docenti della British School; 2) sicurezza: Progetto RODEO - organizzazione di 2 corsi di 4h per i Docenti sul tema “Norme generali sulla sicurezza e T.U. 81/08”; - organizzazione di 1 corsi di 24h per i Docenti sul tema “Corso di Project Management - Progettare la sicurezza” funzionale al conseguimento del primo livello di certificazione ISIPM (Istituto Italiano di Project Management) - organizzazione di 2 corsi di 4h per gli ATA sul tema “Norme generali sulla sicurezza e T.U. 81/08”; - organizzazione di 2 corsi di 8h per gli ATA sul tema “Tecniche di comunicazione efficace e comunicazione della sicurezza”. 3) qualità - Progetto EGO - Progetto CAF - Progetto ISO 9001 4) dislessia - organizzazione di 1 corso di 10 h rivolto ai Docenti interessati 5) ambito disciplinare a) area chimica: sessioni di lavoro laboratoriali pomeridiane con lezioni frontali e attività interattive; stesura di manuali di utilizzo dei singoli strumenti. b) area elettronica: : corso su linguaggio C e corso su Arduino per docenti interessati di Elettronica, Elettrotecnica, Informatica e Meccanica. c) area elettrotecnica: iniziativedi aggiornamento Normativo e Tecnico organizzate da Tutto Normel, B-Ticino, Schnaider Elettric, Gewiss ed altre ditte del settore elettrotecnico d) area meccanica: corso su programmazione a CN e) area linguistica: corso sull’utilizzo del laboratorio linguistico

f) area matematica: 1 corso teorico + lezioni pratiche con tutor d’aula formazione didattica matematica in verticale per classi ponte (5a elem -1a media; 3a media - 1a superiore) con lezioni teoriche svolte dalla prof.ssa Rosetta Zan dell'università di Pisa, esperta in didattica della matematica, più lezioni pratiche con tutor in aula. Il progetto fa parte del PIA (Piano Integrazione di Area) del Comune di Livorno)

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L'ORIENTAMENTO

“L’orientamento è un processo di formazione continua, basato su strategie informative

adeguate all’età dell’alunno, che tende ad ottenere, attraverso il consolidamento della personalità,

lo sviluppo dell’autonomia decisionale e la capacità di scelta.” (Unesco 1970) Assume perciò un

valore determinante come processo formativo che accompagna la persona lungo tutto l’arco della

vita e rende il giovane capace di predisporre e di realizzare un coerente progetto di vita e di lavoro.

L’orientamento è un fattore costitutivo del sistema scolastico italiano.

Si tratta di un’attività complessa e non esauribile in poche iniziative isolate.

� E’ l’insieme delle iniziative promozionali che scuole e università svolgono in

prossimità delle iscrizioni.

� E’ l’insieme degli interventi di aiuto alle scelte che gli alunni devono compiere

in ambito scolastico o professionale.

� E’ l’insieme delle iniziative di sostegno alle capacità di scelta che ognuno

deve esercitare in ogni campo.

COME DEVE ESSERE L’ORIENTAMENTO

“Orientare vuol dire mettere in grado l’individuo di prendere coscienza di sé e di progredire, con i suoi

studi e la professione, in relazione alle mutevoli esigenze della vita, con il duplice scopo di contribuire al

progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona umana.” (Unesco 1970)

� L’orientamento deve essere INDIVIDUALIZZATO.

� Deve poter diventare AUTO-ORIENTAMENTO

� E’ una DIMENSIONE PERMANENTE DELLA VITA

� Ha una finalità INDIVIDUALE E SOCIALE

� NON SI ESAURISCE NELL’AMBITO SCOLASTICO E PROFESSIONALE

Coerentemente con questa impostazione, la scuola dovrà pertanto attivarsi per conoscere:

� le caratteristiche degli studenti

� le loro motivazioni

� gli ambienti sociali in cui la scuola stessa opera

Gli insegnanti dovranno, a loro volta, curare la propria formazione sui temi

dell’orientamento con riferimento:

� all’organizzazione scolastica

� alle abilità relazionali nel rapporto educativo

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� alla didattica orientativa

� all’impiego delle tecnologie didattiche

OBIETTIVI

L’orientamento va inteso come la strategia prioritaria attraverso la quale offrire occasioni di

crescita personale, sociale e professionale a ciascuno e la scuola si pone, in questa ottica, l’intento

di prevenire e ridurre i fenomeni di dispersione scolastica e di assicurare la realizzazione del

diritto-dovere di istruzione e formazione per tutti. La conoscenza delle opportunità di studio e di

lavoro esistenti infatti ha una valenza strategica come processo di informazione e sostegno per

favorire, nei giovani, scelte consapevoli, motivate e responsabili.

La scuola deve riconoscere la propria impossibilità a gestire in esclusiva la formazione della

persona che, oggi più che mai, si compie in una grande varietà di sedi: famiglia, scuola, gruppo dei

pari, mass – media, istituzioni più o meno formalizzate.

Un modello integrato di orientamento si giustifica perciò con la necessità di coinvolgere e

far interagire tutte queste agenzie formative.

L’orientamento, nel nostro istituto così come in tutta la scuola italiana, non deve essere un

intervento occasionale, ma strutturale nella vita scolastica e nella progettazione dell’offerta

formativa e non esaurirsi nell’informazione, ma divenire occasione educativa integrale, divenendo

parte integrante della didattica ordinaria attraverso il coinvolgimento di tutti i docenti e incidendo

sulla vita dell’intera scuola.

Deve inoltre essere auto-orientamento e, senza l’approccio direttivo, accompagnare la

crescita dello studente (counseling); senza chiudersi nell’ambito scolastico ma deve diventare

occasione di continuità verticale, tra ordini e gradi di scuole, e orizzontale tra scuola, famiglia ed

extrascuola in genere.

LA DIDATTICA ORIENTATIVA , GLI OBIETTIVI EDUCATIVI E LE MODALITA' OPERATIVE

La didattica orientativa può essere definita come un’impostazione dell’insegnamento che

mira a favorire le scelte autonome degli alunni, cioè a far maturare in loro la consapevolezza delle

inclinazioni effettive, dei percorsi possibili e delle prospettive probabili:

• consapevolezza delle inclinazioni vuol dire scoprire cosa si è, cosa si sa fare,

cosa si può volere e perché;

• consapevolezza dei percorsi vuol dire scoprire quali opportunità offrono la

scuola, la vita, il mondo del lavoro, per selezionare tra esse un itinerario

personale alla luce del passaggio precedentemente compiuto;

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• consapevolezza delle prospettive vuol dire scoprire le dinamiche del mondo

del lavoro e quale futuro possano offrire le diverse strade contemplate nel

passaggio precedente.

I PROGETTI DELL’ORIENTAMENTO PER L’ A. S. 2011-12 I progetti previsti per le attività di orientamento nel nostro istituto per l’ a. s. 2011-12 si

dividono in tre gruppi di interesse che coincidono con le tre fasi nell’attività di orientamento:

L’orientamento in entrata finalizzato ad assistere gli studenti delle ultime classi delle Scuole

medie nella scelta del percorso scolastico più adatto alle proprie inclinazioni.

L’adolescente, al termine della scuola secondaria di primo grado è chiamato a fare scelte relative

al proprio futuro.

Pertanto la scuola attiva percorsi di continuità con le Scuole Medie con l’obiettivo di realizzare un

rapporto costruttivo con finalità didattico-educative e di costruire un canale di informazione sulla

specificità d’indirizzo dell’Istituto e della sua Offerta Formativa.

Le diverse attività di orientamento in entrata includono:

� Progetto “GALILEIORIENTA ” articolato nelle seguenti azioni:

- Incontro presso le scuole rivolto agli alunni delle classi terze con video illustrativo e

breve spiegazione dei nostri docenti e di nostri alunni seguita da dibattito-domande

con gli studenti

(GALILEIORIENTA -incontro )

- Visita presso le sedi, se gradite, dei nostri laboratori itineranti con attrezzature ed

esperienze legate alle specializzazioni del nostro Istituto. Più classi terze possono a

rotazione partecipare alle attività nella stessa mattina

(GALILEIORIENTA –incontro & attività )

- Insieme di attività per classi I, II e III nei nostri laboratori in orario mattutino o, se più

gradito, in orario pomeridiano da concordare.

(GALILEIORIENTA – laboratori )

- Apertura dell’Istituto a studenti e famiglie per incontro con la DS, i Docenti e alcuni

alunni dei vari indirizzi attivi nella scuola seguito da visita dei laboratori, delle palestre,

delle aule

(GALILEIORIENTA – scuola aperta )

���� Progetto Pubblicità

Istituto Tecnico G.Galilei Livorno POF 2011-12 Approvato il 28/10/11

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Diffusione di pubblicazioni informative, tramite mail, fax, articoli sul quotidiano locale (Il Tirreno) e

di altri materiali quali depliants, manifesti e CD curati dalla Commissione Orientamento.

L’orientamento in itinere rivolto agli alunni delle classi seconde dell’istituto al fine di dare loro e ai

loro genitori informazioni più approfondite circa le specializzazioni del triennio offerte dalla scuola,

sempre nel rispetto delle loro capacità. Ha l’obiettivo di promuovere azioni utili al raggiungimento di

una scelta motivata e consapevole e al contempo rafforzare la motivazione dello studente allo

studio.

Le diverse attività di orientamento in itinere includono:

� Progetto “S&TA” (vedi allegato)

� Un incontro con i docenti referenti delle sei specializzazioni in aula magna

aperto a studenti e genitori (Progetto Orientando al triennio: le classi seconde)

� Progetto REBUS: progetto promosso dalla Regione Toscana per la

riduzione della dispersione scolastica, svolto in orario curriculare. Si tratta di

orientamento narrativo svolto da un Docente esterno, Prof. Del Sarto, con la

collaborazione dei Docenti di Italiano delle classi coinvolte.

L’orientamento in uscita è un insieme di attività organizzate allo scopo di favorire la

consapevolezza degli studenti dell'ultimo anno in ordine alle attitudini individuali, alle concrete

prospettive e alle offerte di studio e impiego provenienti dall'università e dal mondo professionale,

per rendere il più agevole possibile l'itinerario della formazione personale dopo il diploma.

Le diverse attività di orientamento in uscita prevedono:

� Insieme di attività rivolte agli studenti del trien nio in vista delle scelte che dovranno

operare al termine del corso di studi. (Progetto "Orientando al Lavoro e all'Università”).

� Stage presso aziende da effettuarsi nel corso degli ultimi anni di studio

� Orientando alle prove d’ingresso universitarie, corso di preparazione agli esami per il

superamento dei test di ammissione all’università sia nelle facoltà ad accesso programmato

che nelle altre in cui siano previsti test di autovalutazione.

� Progetto RETE OUT: lezioni agli alunni delle classi quinte per la preparazione ai test di

ammissione universitaria , in collaborazione con altri Istituti di Livorno e provincia.

� Progetto ORIENTA rivolto agli studenti delle classi quinte.

Istituto Tecnico G.Galilei Livorno POF 2011-12 Approvato il 28/10/11

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LA VALUTAZIONE

La valutazione, in quanto formativa, deve sempre avere una valenza educativa e motivante

di stimolo al miglioramento.

La valutazione quadrimestrale non deve essere semplicemente circoscritta alla pura

rilevazione “oggettiva” del grado di apprendimento e delle conoscenze e abilità raggiunte

raggiunte.

E’ un giudizio d'insieme che deve considerare il percorso di ogni singolo alunno nel quale

hanno rilevanza sostanziale elementi peculiari quali:

� il progresso rispetto ai livelli di partenza;

� la capacità di recupero;

� l'impegno e la partecipazione alla vita scolastica;

� il livello d'acquisizione di un metodo di studio adeguato;

� la capacità di rielaborazione delle conoscenze.

II docente della disciplina propone quindi al Consiglio di Classe il voto tenuto conto degli

esiti delle verifiche, dello studio autonomo e dell’eventuale andamento delle attività di recupero

effettuate, nonché sulla base di una valutazione complessiva dell’intero percorso formativo.

I momenti forti della valutazione

� Valutazione del primo periodo (metà Dicembre)

� Valutazione interperiodale ( inizio Marzo)

� Valutazione finale (Giugno)

� La valutazione del primo periodo: si esprime attraverso un voto motivato da un giudizio che

vuole essere la “stima” del lavoro e delle caratteristiche dello studente; ha la duplice

funzione di comunicare alle famiglie informazioni in merito alla situazione scolastica dello

studente, e di permettere al Consiglio di Classe di attivare eventuali inventi di recupero

nelle modalità più idonee allo scopo.

Istituto Tecnico G.Galilei Livorno POF 2011-12 Approvato il 28/10/11

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� La valutazione interperiodale: si esprime attraverso un giudizio che tiene conto, oltre che

del livello di apprendimento delle conoscenze e delle competenze conseguite anche

dell’impegno e dell’interesse dimostrato dall’alunno; ha la funzione di comunicare alle

famiglie informazioni in merito alla situazione scolastica dello studente.

Contestualmente alla valutazione interperiodale il Consiglio di Classe comunica anche il

superamento o meno delle lacune del 1° Quadrimestre

� La valutazione finale: viene esaminata la situazione dello studente in tutti i suoi aspetti:

conoscenze, competenze, impegno, interesse, caratteristiche legate alla persona (difficoltà

di salute, di rapporto, di ambiente, ecc.), capacità di recupero, motivata previsione di

successo o insuccesso nella classe successiva nonché di efficacia della eventuale non

ammissione alla classe successiva. La valutazione finale si conclude con la decisione da

parte del Consiglio di Classe di ammissione, sospensione del giudizio o non ammissione

alla classe successiva.

La decisione finale di non ammissione alla classe successiva è una operazione non

riconducibile a soli calcoli aritmetici; infatti intervengono elementi di diversa natura e complessità.

All’interno di un quadro generale di confronto tra le diverse situazioni nella classe, ogni caso deve

essere deliberato nella sua specificità.

In ogni caso affinché il Consiglio di Classe deliberi la non ammissione deve essersi con

precisione delineata una situazione nella quale sussistono:

• gravi e diffuse insufficienze

• motivata previsione di insuccesso nella classe successiva e di efficacia della

non ammissione alla classe successiva

Il Collegio, per la valutazione finale, ritiene che si debba tener conto delle diverse funzioni

che rivestono biennio e triennio.

Il biennio, in cui il primo anno è nella fascia dell'obbligo scolastico, è da vedere in termini

unitari. Il primo anno all'interno del biennio deve essere visto, tendenzialmente, come "anno di

rispetto e di attesa" e la valutazione, coerentemente, deve essere di tipo orientativo e finalizzata

soprattutto alla individuazione delle difficoltà e dei percorsi di recupero.

Il biennio, in continuità con l'attuale scuola dell'obbligo, ha come finalità specifica quella di

formare, maturare, sviluppare, orientare la personalità dei giovani e ciò lascia pensare che la

valutazione debba ispirarsi più al principio dell'orientamento che non a quello della selezione.

Istituto Tecnico G.Galilei Livorno POF 2011-12 Approvato il 28/10/11

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Il triennio anche negli Istituti Tecnici Industriali ha sempre più una duplice finalità. E' allo

stesso tempo scuola con finalità tecnico/professionali e scuola ulteriormente "maturante".

Di questi orientamenti generali devono tener conto i Consigli di Classe nell’assumere le

decisioni di loro competenza.

Il voto unico

In data 15/09/11 il Collegio ha deliberato la reiterazione del voto unico per ogni disciplina

anche nello scrutinio del primo quadrimestre.

I motivi che hanno portato a tale scelta sono i seguenti:

• La necessità di sintetizzare in un voto unico la pluralità di elementi valutabili che

portano all’espressione decimale.

• La consapevolezza che il percorso formativo disciplinare non si esaurisca nei

risultati sommativi conseguiti.

• Le nuove tecniche delle verifiche rendono obsoleta la duplice/tripla distinzione tra

valutazione scritta-orale-pratica.

Resta fermo e inteso che durante il percorso formativo dell’anno scolastico l’alunno

possa e debba essere valutato attraverso verifiche proposte sotto forma di elaborati scritti,

esercitazioni pratiche e colloqui orali, secondo quanto previsto per ogni singola disciplina, sì da

poter avere ogni possibilità di dar prova della propria preparazione. Relativamente alle

discipline per le quali è prevista l’effettuazione delle sole prove di verifica orali, i docenti

possono, se lo ritengono proficuo per gli studenti somministrare anche prove di verifica scritte

strutturate o semi-strutturate senza però rinunciare mai completamente al colloquio orale

previsto.

IL PERCORSO PER IL CONTROLLO DELL’APPRENDIMENTO DEL LE CONOSCENZE

Il Collegio segnala come indispensabili, ai fini del controllo dell’apprendimento delle

conoscenze, i seguenti passaggi:

• verifica di inizio anno scolastico, nelle diverse forme possibili;

• verifica che accompagna lo svolgimento di ogni modulo o unità

• brevi verifiche orali

La verifica iniziale ha lo scopo di ottenere informazioni sulle conoscenze e le abilità di

partenza necessarie per lo studio delle varie discipline e, se possibile, di conoscere le condizioni

socio-ambientali degli allievi. Ha carattere formativo in quanto tende a conoscere la realtà in cui si

Istituto Tecnico G.Galilei Livorno POF 2011-12 Approvato il 28/10/11

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opera per realizzare una corretta definizione degli obiettivi e non certo per previsioni di successo o

insuccesso dei giovani. In seguito a tali verifiche quest’anno sono stati attivati dall’Istituto un corso

di recupero di matematica, italiano e inglese per ridurre le difficoltà di alcuni alunni provenienti

dalla Scuola Media.

Il controllo del progresso in itinere accompagna lo svolgimento di ogni modulo o unità

(parte omogenea di programma). Ha carattere formativo e deve essere utilizzato per valutare i

risultati raggiunti dal singolo allievo in rapporto ai risultati medi della classe. Si distinguono i

seguenti momenti:

� eventuale verifica all'inizio di una nuova attività didattica;

� controllo del progresso nel corso dell'attività didattica;

� verifica finale.

La verifica finale di ogni percorso didattico, unità di lavoro, modulo, deve permettere di

verificare il raggiungimento degli obiettivi minimi irrinunciabili. Essa ha carattere sommativo.

Sono previsti due momenti forti in cui vengono svolte le prove di accertamento per il

recupero delle lacune:

• Metà Febbraio: per gli studenti che nello Scrutinio Intermedio hanno riportato

valutazioni insufficienti.

• Inizio di Settembre: per gli studenti che nello Scrutinio Finale hanno riportato la

Sospensione del giudizio.

METODOLOGIE E STRUMENTI

Valutazione:

Lo studente accetta di buon grado le valutazioni se chiaramente motivate, se sono il

risultato di verifiche, se si propone una scala oggettiva basata sulla misura di conoscenze, abilità

e competenze oggettive e se non si svaluta la sua possibilità di recupero.

Il Collegio dei Docenti ritiene necessario far riferimento ad indicatori di tipo cognitivo e di

tipo comportamentale per giungere alla valutazione finale attraverso gli appuntamenti intermedi

opportunamente programmati precedentemente descritti rispetto ai seguenti indicatori:

� Frequenza

� Impegno

� Partecipazione

� Conoscenze

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� Abilità / Competenze

GLI INDICATORI

Gli elementi sostanziali che specificano la valutazione sono indicati nella tabella più sotto.

Sono utilizzati cinque indicatori: il primo (frequenza) con due descrittori, il secondo e terzo sono

relativi al “comportamento” (impegno e partecipazione) con cinque descrittori, il quarto

(conoscenza) con sette (2 inferiori alla sufficienza e 4 superiori), il quinto (abilità) con cinque

misuratori da utilizzare in occasione delle valutazioni del primo e del secondo quadrimestre per

tutte le classi.

Per il giudizio finale delle classi quinte, allo scopo di formulare un giudizio del candidato più

articolato ed esaustivo, si utilizza una ampia gamma di descrittori delle competenze.

Sarà formulato un giudizio composto che apparirà sul verbale e sulle comunicazioni alle

famiglie in occasione delle valutazioni del primo e del secondo quadrimestre nonché sulle schede

personali del candidato agli Esami di Stato. Su tali schede continuerà ad essere presente lo spazio

per le annotazioni “ogni altro elemento utile”.

Concorre alla valutazione complessiva dello studente anche il voto di condotta, attraverso cui

si esprime una valutazione del comportamento secondo la tabella sotto riportata. In essa sono

riportate due scale di valutazione: una scala decimale, come previsto dalla normativa vigente , e

una scala di giudizi in cui si associa a ciascun voto della scala decimale una serie di descrittori del

comportamento.

CREDITI SCOLASTICI e CREDITO FORMATIVO

Durante lo scrutinio finale degli ultimi tre anni di corso della scuola media superiore, la valutazione

prevede, oltre alla valutazione delle singole discipline, l'attribuzione di un apposito punteggio

denominato credito scolastico , calcolato in base alla media aritmetica dei voti dello scrutinio

finale.

Il Consiglio di Classe ha altresì la facoltà di attribuire un credito formativo , derivante da attività

extrascolastiche, validamente documentate, coerenti con le indicazioni del POF, che possono

essere considerate formative per il percorso di ciascun studente. A titolo di esempio, sono

ammessi la certificazione ECDL e la certificazione linguistica TRINITY, in quanto il nostro istituto è

sede d'esame riconosciuta per il rilascio di tali diplomi.

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L'insieme dei due punteggi concorre a definire il punteggio finale attribuito allo studente in sede di

Esame di Stato, come regolamentato dall'art. 11 del Nuovo Esame di Stato, di cui al DPR 323 del

23 luglio 1998.

TABELLA DEGLI INDICATORI

Indicatore

Descrizione

Frequenza

Presenza in classe

Impegno

Modalità di svolgimento del lavoro

Partecipazione

Contributo allo svolgimento dell’attività didattica

Conoscenze

Contenuti disciplinari acquisiti

Abilità / Competenze

Applicazione delle conoscenze

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TABELLA DEI LIVELLI DEGLI INDICATORI

FREQUENZA

L’alunno ha frequentato in modo...,

□ Saltuario □ Regolare

IMPEGNO

ha dimostrato un impegno…………. ,

□ Completamente inadeguato □ Discontinuo □ Sufficiente □ Assiduo □ Proficuo

PARTECIPAZIONE

la partecipazione al dialogo educativo risulta…………….. ,

□ Non adeguata □ Discontinua □ Sufficiente □ Attiva □ Propositiva

CONOSCENZE

Il livello delle conoscenze raggiunto è……………….. .

□ Frammentario e lacunoso □ Superficiale e limitato □ Essenziale □ Più che sufficiente □ Completo □ Approfondito □ Eccellente

ABILITA’

e quindi è……………..

□ non in grado di applicare le conoscenze acquisite □ in grado di applicare le conoscenze anche se con

difficoltà □ in grado di applicare le conoscenze a situazioni

analoghe a quelle proposte □ in grado di applicare le conoscenze a situazioni nuove □ in grado di applicare le conoscenze a situazioni

nuove, rielaborarle in modo personale e critico

COMPETENZE

Le competenze conseguite consentono allo studente di:

CLASSI QUINTE, giudizio finale

□ Comunicare sotto varie forme (scritta/orale/grafica) le conoscenze conseguite □ Collegare argomenti di discipline diverse e coglierne le relazioni □ Completare autonomamente le conoscenze acquisite □ Interpretare eventi e fenomeni secondo modelli formalizzati □ Acquisire l’uso corretto degli strumenti professionali e delle tecnologie relative

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□ Valutare diverse strategie di soluzione di un problema

Tabella di corrispondenza tra voto e descrittori

VOTO GIUDIZIO SINTETICO DESCRITTORI

9-10

Eccellente

Partecipa in modo propositivo

Lavora in modo assiduo e/o proficuo

Si esprime con linguaggio ricco e appropriato

Ha acquisito conoscenze eccellenti, le rielabora in modo personale,

dimostrando significative capacità critiche

Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove

8 Ottimo

Partecipa in modo attivo

Lavora in modo assiduo

Si esprime con un linguaggio corretto e appropriato

Ha acquisito conoscenze complete

Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove

7

Buono

Partecipa in modo attivo

Lavora in modo assiduo

Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto

Ha assimilato le conoscenze in modo più che sufficiente

Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe a quelle proposte

6

Sufficiente

Partecipa in modo interessato, ma poco attivo

Lavora in modo regolare, ma poco approfondito

Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto

Ha acquisito le conoscenze in modo essenziale

Rivela talune difficoltà ad applicare le conoscenze a situazioni affini a

quelle proposte

5

Insufficiente

Partecipa in modo saltuario

Lavora in modo discontinuo

Si esprime con un linguaggio impreciso

Ha acquisito le conoscenze in modo superficiale e limitato

Applica le conoscenze minime con errori

4

Gravemente insufficiente

Partecipa in modo passivo e disinteressato

Lavora in modo inadeguato

Si esprime con un linguaggio scorretto

Le conoscenze sono parziali e disorganiche

Anche se guidato rivela notevoli difficoltà nelle applicazioni

3

Insufficienza molto grave

Non partecipa al dialogo educativo

Lavora in modo incostante e inadeguato

Si esprime con un linguaggio molto scorretto

Le conoscenze sono molto frammentarie e lacunose

Non è in grado di applicare le conoscenze

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1-2 Il Collegio Docenti stabilisce di non utilizzar e tali voti in sede di valutazione sommativa sia interperiodale che finale.

Valutazione del comportamento

Premesso che, in base alla normativa vigente ogni singolo Consiglio di Classe è responsabile e sovrano della valutazione del comportamento di og ni studente (in sede di scrutinio e di valutazione intermedia), essendo l’interprete e il protagonista principale del progetto educativo, si considera quanto segue: - Ogni voto deriva da comportamenti osservabili e/o documentabili durante il corso dell’anno scolastico. - Il voto espresso in decimi è attribuito al singolo studente sulla base di un giudizio complessivo, possibilmente condiviso dal Consiglio di Classe. - In caso di disaccordo è attribuito il voto condiviso dalla maggioranza dei componenti del Consiglio di Classe. - Il Consiglio di Classe nell’esprimere il giudizio considera le sanzioni disciplinari di cui lo studente è stato destinatario, le scorrettezze – mancanze – infrazioni al Regolamento d’Istituto registrate nei registri ufficiali, i richiami verbali. Nello stesso tempo tiene conto della coscienza o del cambiamento comportamentale assunto dallo studente o della reiterazione degli stessi comportamenti diversamente sanzionati. - Ogni comportamento oggetto di procedimento disciplinare segue l’iter previsto dalle norme ed è documentato dagli atti degli Organi Collegiali. - La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi (D.M. 5/09). - A partire dall’anno 2008/2009, la valutazione del comportamento concorre unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente (D.M. 5/09).

Tabella valutazione comportamento

Voto Descrittori

10 Ruolo fortemente propositivo durante lo svolgimento delle lezioni all’interno della classe e partecipazione costante e costruttiva all’attività didattica ed agli interventi educativi. Comportamento corretto durante le lezioni. Comportamento consapevole e responsabile durante le attività didattiche, svolte al di fuori dell’Istituto (viaggi, visite, stage, scambi, soggiorni linguistici, attività sportive,...). Frequenza assidua alle lezioni e alle attività integrative, di recupero e/o di potenziamento, svolte anche al di fuori dell’Istituto. Puntualità e responsabilità nell’espletamento degli impegni scolastici (rispetto orario di lezione, presentazione giustificazioni, riconsegna verifiche, rispetto regolamento d’Istituto...) Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto. Partecipazione costruttiva all’attività didattica ed agli interventi educativi. Rapporti costruttivi e collaborativi con i docenti e i compagni

9 Ruolo propositivo durante lo svolgimento delle lezioni all’interno della classe e partecipazione costante e costruttiva all’attività didattica ed agli interventi educativi. Comportamento corretto durante le lezioni. Comportamento consapevole e responsabile durante le attività didattiche, svolte al di fuori dell’Istituto (viaggi, visite, stage, scambi, soggiorni linguistici, attività sportive,...).

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Frequenza assidua alle lezioni e alle attività integrative, di recupero e/o di potenziamento, svolte anche al di fuori dell’Istituto. Puntualità e responsabilità nell’adempimento degli impegni scolastici (rispetto orario di lezione, presentazione giustificazioni, rispetto consegne, rispetto regolamento d’Istituto...) Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto. Partecipazione costruttiva all’attività didattica ed agli interventi educativi. Rapporti corretti e collaborativi con i docenti e i compagni

8 Partecipazione attiva all’attività didattica ed agli interventi educativi. Correttezza nel comportamento durante le lezioni. Comportamento responsabile durante le attività didattiche, svolte anche al di fuori dell’Istituto. Frequenza adeguata alle lezioni e alle attività integrative, di recupero e/o di potenziamento, svolte anche al di fuori dell’Istituto. Adeguato adempimento degli impegni scolastici (rispetto orario di lezione, presentazione giustificazioni, rispetto consegne, rispetto regolamento d’Istituto ...). Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto. Rapporti corretti con i docenti e i compagni

7 Partecipazione al dialogo educativo scarsa o da sollecitare Comportamento non sempre corretto durante le lezioni. Comportamento non sempre adeguato e responsabile durante le attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto. Frequenza all’attività didattica non sempre continua, con giustificazioni non tempestive e/o puntuali. Rispetto selettivo dell’orario di lezione con episodi di ritardi non prontamente giustificati e rispetto non sempre puntuale delle consegne. Episodi di mancato rispetto del Regolamento d’Istituto che abbiano comportato delle note disciplinari (infrazioni non particolarmente gravi) Rapporti occasionalmente scorretti con compagni e/o docenti

6 Frequenza discontinua con ripetute assenze non giustificate. Partecipazione al dialogo educativo assolutamente discontinua. Comportamento con disturbo frequente all’attività didattica con eventuali rilievi sul registro di classe; atteggiamento non sempre responsabile durante le attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto. Mancato rispetto degli orari (numero ritardi e uscite anticipate superiore a quelli concessi dal regolamento d’istituto e non debitamente giustificate). Gravi episodi di mancato rispetto del Regolamento di istituto tali da comportare l'applicazione di sanzioni disciplinari molto gravi (sia che esse prevedano la sospensione dall'attività didattica sia che stabiliscano una sospensione con obbligo di frequenza) ma non tali da determinare l’allontanamento dalla Comunità Scolastica per più di 15 giorni; o ancora, gravi episodi di mancato rispetto del Regolamento di istituto tali da comportare sanzioni che prevedano l’allontanamento dalla Comunità Scolastica per almeno 15 giorni allorquando lo studente abbia mostrato un significativo percorso di maturazione e crescita civile. (Tale indicatore deve ritenersi VINCOLANTE) Rapporti ripetutamente scorretti con i compagni e/o docenti. In fase di attribuzione del credito scolastico, il 6 in condotta comporta il minimo previsto dalla ban da di oscillazione

5 Viene attribuita una valutazione insufficiente ai sensi del D.M. n°5 16/01/09 che all’articolo 4 reci ta “ 1. Premessa la scrupolosa osservanza di quanto previsto dall’articolo 3, la valutazione Insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/19 come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 luglio 2008 – nonché i regolamenti di istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni ( art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto). 2. L’attribuzione di una votazione insufficiente, vale a dire al di sotto di 6/10, in sede di scrutinio finale, ferma restando l’autonomia della funzione docente anche in materia di valutazione del comportamento, presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che lo studente: a. nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui al comma precedente. b. successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del presente Decreto”.

1-4 Non sono previsti i giudizi che riguardano le posizioni ordinali della scala decimale da “1” a “4”, perché si ritiene che il valore “5” stabilisca di per sé una valutazione comportamentale negativa a cui è associata la massima sanzione, ovvero o la non ammissione alla classe successiva o la non ammissione all’Esame di Stato.

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LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Il nostro Istituto sta lavorando già da tempo, su più livelli, ed in diversi contesti, per

approntare un sistema di certificazioni delle competenze che, oltre a rispecchiare la normativa,

divenga anche un momento di riflessione e di studio per i docenti ed attui una svolta nella didattica

orientata ai nuovi modelli del processo di insegnamento-apprendimento.

In particolare è in atto la sperimentazione di un percorso finalizzato alla certificazione delle

competenze al decimo anno dell'obbligo scolastico che prevede:

• l'individuazione nei curricula disciplinari di macroargomenti a carattere interdisciplinare

afferenti ai quattro assi culturali dell'obbligo di istruzione e funzionali allo sviluppo delle otto

competenze della cittadinanza europea e alla loro certificazione;

• la costruzione di prove di verifica delle competenze definite nelle singole programmazioni

disciplinari,, partendo dagli standard fissati in relazione ai quattro assi culturali ;

• definizione dei criteri di correzione delle prove di valutazione delle competenze.

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IL RECUPERO

Il nostro Istituto mostra la massima attenzione per gli studenti in difficoltà e quindi mette in

campo una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di recuperare e sostenere l’alunno incidendo

così sul fenomeno dell’abbandono e dell’insuccesso scolastico. Gli interventi di recupero hanno lo

scopo di aiutare e sostenere lo studente nel colmare le lacune della sua preparazione ma non

possono e non devono sostituirsi al lavoro dell’allievo e pertanto è indispensabile la collaborazione

da parte delle famiglie che devono spingere lo studente ad impegnarsi con regolarità in tutte le

attività proposte anche attraverso un’adeguata rielaborazione a casa.

Questi interventi non sono separati dalla quotidiana attività scolastica, bensì la completano

e la arricchiscono. I costi degli interventi per il recupero sono a totale carico dell’Istituto.

Per ottenere una efficace azione di recupero è necessario:

� agire sulla motivazione dello studente

� guidare lo studente nell’acquisizione di un proficuo metodo di studio

� aiutare lo studente nell’individuare e nel colmare le lacune pregresse che condizionano gli

apprendimenti successivi

Tipologia degli interventi

Le iniziative previste possono svolgersi durante il normale orario scolastico o in orario

aggiuntivo.

� Recupero curricolare: in classe, durante la lezione il docente dedica uno spazio e

chiarisce dubbi o difficoltà manifestati dagli studenti

� Pausa didattica: il docente sospende l’avanzamento del programma e dedica il

tempo-scuola (1-2 settimane) al recupero delle difficoltà. E’ una modalità

particolarmente indicata quando il numero di studenti in difficoltà è elevato.

Nel recupero curricolare e nella pausa didattica il lavoro può essere organizzato sia come

lezione frontale sia come lavoro di gruppo condotto anche dagli studenti più capaci.

� Studio autonomo: si svolge a casa e deve accompagnare le attività di tutto l’anno

scolastico. Lo studio può essere “guidato”dal docente che fornisce all’allievo indicazioni

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e materiali didattici utili per organizzare il lavoro di recupero delle lacune riscontrate. I

momenti in cui il Consiglio di Classe formalizza gli argomenti da recuperare sono:

� - Scrutinio Intermedio

� - Scrutinio Finale

Lo studio autonomo risulta particolarmente produttivo ai fini del recupero nei periodi di

interruzione delle attività didattiche e cioè le vacanze di Natale, le vacanze di Pasqua e,

per gli studenti che hanno conseguito la sospensione del giudizio, l’estate.

� Gli IDEI (attività didattiche ed educative integrative) si svolgono in orario aggiuntivo.

Possono essere organizzati come interventi di recupero su prenotazione o corsi di

recupero. L’acronimo IDEI indica gli Interventi didattici educativi integrativi e quindi

contiene in sé due finalità:

� il recupero ed il sostegno degli studenti in difficoltà

� l’approfondimento per gli studenti più capaci ed interessati

Gli IDEI non sono separati dalla quotidiana attività scolastica, si configurano bensì come

un’azione capace di portare al miglioramento complessivo della qualità del processo di

insegnamento/apprendimento. Questi interventi di compensazione e/o di approfondimento

vengono attivati all’interno dei curricoli con i seguenti obiettivi:

• il recupero delle carenze in corso d'anno

• il sostegno agli alunni stranieri con carenze linguistiche

• la valorizzazione delle eccellenze

• l’educazione alla salute

Tipologie didattiche ed organizzative

Allo scopo di potenziare l’efficacia delle iniziative intraprese, sono previste tipologie

didattiche ed organizzative diversificate:

� Corso mattutino : gli studenti di una classe o di più classi parallele svolgono attività

finalizzate al benessere dell’alunno.

� Corso pomeridiano : un gruppo definito di studenti della stessa classe o di classi parallele

svolge le attività di recupero e/o di approfondimento con un docente della disciplina, non

necessariamente quello curricolare. Poiché la flessibilità organizzativa permette un miglior

adattamento alle esigenze didattiche degli studenti, il docente potrà scegliere se fissare le date

degli appuntamenti all’inizio dell’intervento oppure se concordarle di volta in volta con gli

studenti.

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� Interventi di recupero su prenotazione : il docente stabilisce le date in cui è disponibile a

svolgere l’intervento e le classi alle quali è rivolto; gli studenti interessati prenotano l’intervento

o mediante comunicazione diretta al docente o mediante un apposito modulo. Si tratta di

un’attività di sostegno pensata per interventi tempestivi e centrati sulle richieste degli studenti.

� Recuperi Specifici Anche in questo anno scolastico la Presidenza intende attivare

interventi di recupero trasversali su prenotazione per le discipline che presentano tassi più

elevati di insuccesso da parte degli alunni:

� Biennio: Matematica, Italiano, Inglese, Fisica, Diritto, Chimica

� Triennio: Matematica, Italiano, Inglese, Diritto

Le discipline

In linea di principio tutte le discipline possono valersi delle attività IDEI. E’ compito del

Consiglio di Classe valutare con attenzione quali interventi siano più adeguati per la classe.

Gli interventi possono riguardare:

• una singola disciplina

• un’ area pluridisciplinare

• tematiche trasversali (metodo di studio, abilità di base logiche, espressive, di calcolo…)

I docenti

Tutti i docenti dell’Istituto possono essere coinvolti nello svolgimento degli IDEI.

Allo scopo di dare una risposta alle richieste avanzate da studenti e genitori e per

contenere la spesa entro limiti sostenibili dall’Istituto. Il Dirigente Scolastico potrà affidare gli

interventi IDEI che saranno attivati sia a docenti della classe che a docenti diversi da quelli

curricolari.

La normativa

Nel mese di Novembre 2007 sono state emanate due norme che riguardano direttamente

la valutazione e il sistema dei debiti, un decreto ed una ordinanza applicativa del decreto relativa

all’abolizione della vecchia gestione dei debiti formativi e alla reintroduzione di verifiche di

accertamento dei debiti riportati nonché nuove modalità di recupero. (DM 3 ottobre 2007 n°80, DM

22 maggio 2007 n°42, O.M. n.92/2007)

Tali norme apportano sostanziali modifiche rispetto al sistema precedente di gestione dei

debiti pertanto si è resa necessaria una approfondita riflessione sulle norme stesse e sui criteri di

attuazione di queste, nonché la deliberazione da parte del Collegio dei Docenti dei criteri e delle

modalità di competenza del Collegio stesso.

Il 6 Dicembre 2007 il Collegio dei Docenti dell’Istituto ha deliberato quanto previsto dalla

normativa. Tale delibera è stata reiterata nell’ a.s. 2008-2009 e negli anni successivi.

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Come attivare gli IDEI

In attuazione delle disposizioni della O.M. n.92/2007, dopo lo svolgimento dello Scrutinio

Intermedio (Gennaio) e dello Scrutinio Finale (Giugno) il Responsabile degli IDEI analizza le

delibere dei Consigli di Classe individuando gli studenti che necessitano di interventi di recupero in

forma di corso e/o di attività su prenotazione. La Presidenza organizza ed attiva direttamente gli

IDEI deliberati dai Consigli di Classe

Per gli altri interventi occorre presentare una richiesta motivata al Dirigente Scolastico, il

quale, valutate le motivazioni, concede l’autorizzazione.

La richiesta di attivazione dei corsi IDEI può essere avanzata:

• dal Consiglio di classe

• dal singolo Docente

• dai Genitori

• dagli Studenti

Quando attivare gli IDEI

Nel passato anno scolastico, ,gli IDEI si sono svolti nel corso di tutto l’anno scolastico:

1° Periodo

� Interventi su prenotazione attivati dal DS

� Corsi su richiesta del docente

2° Periodo

• Corsi e Interventi su prenotazione deliberati dai Consigli di Classe per il

recupero delle lacune del primo quadrimestre (Gennaio-Febbraio)

• Corsi e Interventi su prenotazione a richiesta del docente

Periodo estivo

• Corsi deliberati dai Consigli di Classe per il recupero delle lacune rivolti agli

alunni con Sospensione del giudizio (periodo da definire)

Gli IDEI per il sostegno agli alunni stranieri con carenze linguistiche iniziano nelle prime settimane

dell’anno scolastico in modo da permettere la rapida integrazione di questi alunni con il resto della

classe.

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I momenti forti nei quali il Consiglio di classe delibera l’attivazione degli IDEI finalizzati al

recupero sono due:

− in corrispondenza della prima valutazione quadrimestrale

− in corrispondenza dello Scrutinio Finale

Sin dal mese di novembre, il singolo docente può, se lo ritiene opportuno, richiedere al

Dirigente Scolastico l’attivazione di una iniziativa di sostegno nei modi e nei tempi ritenuti più

idonei.

Gli IDEI per la valorizzazione delle eccellenze vengono attivati in momenti diversi dell’anno

scolastico, secondo la scansione temporale dei progetti dei quali sono parte integrante.

Gli IDEI si devono concludere entro il mese di maggio.

VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE

L'attività di valorizzazione delle eccellenze è stata prevista con legge 11 gennaio 2007 n. 1.

Il nostro Istituto cura da molti anni la partecipazione, a vari livelli, dei suoi studenti a varie attività,

quali Olimpiadi in discipline scientifiche Trinity College e CISCO che assumono particolare

significato in quanto costituiscono una delle possibili occasioni per far emergere e valorizzare le

"eccellenze" esistenti nella scuola, con positiva ricaduta sull'intero sistema educativo. Inoltre,

attraverso queste iniziative, si creano le precondizioni per preparare i nostri studenti al lavoro e agli

ulteriori livelli di studio e ricerca.

Lo scopo è quello di ampliare la fascia dei giovani motivati, eccellenti e preparati, non di

accrescere la selezione o le disomogeneità esistenti. Così si facilita il miglioramento dell'atmosfera

nelle classi, si evidenziano modelli positivi di riferimento, si motivano gli studenti a puntare verso

l'alto e si contrastano atteggiamenti remissivi o fatalistici nei confronti dell'insuccesso scolastico.

Sono previsti incontri pomeridiani per permettere agli alunni di approfondire gli argomenti di

studio, esercitarsi e addestrarsi per affrontare con la necessaria preparazione le fasi successive

cittadine, regionali e nazionali delle gare scientifiche.

A tal fine vengono approntati:

� IDEI per gli approfondimenti disciplinari per gli studenti più capaci ed

interessati

� La partecipazione a gare di Chimica, Scienze, Astronomia, Matematica,

Informatica, Fisica ed Elettronica, Problem Solving

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� Il conseguimento di certificazioni (ECDL, Trinity College, CISCO CCNA)

spendibili sia a livello universitario sia nel mondo del lavoro

Le attività finalizzate all’approfondimento disciplinare, alla partecipazione a gare ed al

conseguimento di certificazioni sono descritte nei relativi progetti allegati al presente documento.

LE EDUCAZIONI

Il nostro Istituto si sente particolarmente investito di responsabilità a causa della delicata

fascia di età dei propri studenti che iniziano qui il loro percorso scolastico poco più che bambini

terminandolo da giovani adulti. Il momento dell’adolescenza assume infatti un particolare rilievo sia

perché appare il più critico, sia perché è proprio in questo periodo che il/la ragazzo/a prende le

misure di sé, dei coetanei e degli adulti per modellare, precisare, definire, apprezzare il personale

percorso, già avviato nella pre-adolescenza, verso la propria crescita come uomo e come cittadino.

E’ il momento delle prime ragionate consapevolezze circa il distacco dalle scelte e dalle

protezioni familiari. E’ il periodo in cui, per affermare il proprio “io”, il/la ragazzo/a è disposto a

seguire proposte e modi di vivere anche rischiosi, di sfida verso il passato (i genitori, gli insegnanti,

magari quelli amati fino a quel momento, e gli adulti in generale) per impostare in maniera

alternativa il futuro. Anche il futuro della propria salute, in questo contesto, è legato a fattori che

possono essere tanto sconosciuti, quanto, proprio per questo, affascinanti. Lo stesso si dica per le

regole della vita pubblica nei rapporti interpersonali, istituzionali, con l’ambiente.

Appare dunque necessario che la scuola, dove i ragazzi trascorrono un terzo della loro

giornata, attivi accanto alle indispensabili competenze comunicative e relazionali, una vera e

propria cultura tanto del benessere come del malessere che aiuti il giovane a comprendere non

solo ciò che accade, ma anche il perché e se sia un bene.

L’antico detto “Schola magistra vitae” appare in questo contesto indiscutibilmente

pertinente al ruolo delle attività extrascolastiche raggruppate sotto la denominazione di

EDUCAZIONI.

Ormai da diversi anni il nostro Istituto ha pensato di fare qualcosa che si rivolgesse anche

ai genitori, che con la scuola condividono il ruolo non sempre facile di educatori. Vengono

organizzati dei forum presso l’Aula Magna dove, alla presenza di esperti, si analizzano e si

discutono le maggiori problematiche dell’adolescenza (Alimentazione e disturbi dell’alimentazione

come anoressia e bulimia, prevenzione delle tossicodipendenze e dipendenze in genere, etc.).

Questa iniziativa è anche occasione di confronto tra i genitori e dei genitori con insegnanti ed

esperti, i quali, oltre a chiarire gli aspetti tecnici delle problematiche, sanno dare utili indicazioni per

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prevenire o individuare le situazioni a rischio, ma anche consigli su come affrontare casi già

presenti.

Educazione alla salute

Si educa alla salute offrendo innanzitutto esempi di stili di vita corretti, ma nondimeno

aiutando a riflettere criticamente sulle scelte che ci troviamo a fare. Considerare la propria salute,

un’armonia psico-fisica e sociale, anche come valore educativo positivo fa cogliere un principio

etico universale di grande rilievo : “ama l’altro come ami te stesso”, ossia per amare il prossimo

occorre rispettare e amare sé stessi e per realizzare sé stessi occorre un atteggiamento positivo.

Di qui tutta una serie di attività finalizzate alla prevenzione dei pericoli che compromettono il

delicato equilibrio che definisce la salute e la promozione di buone pratiche che lo sostengono

(sport, teatro, musica, etc.), tutte iniziative che, comunque, hanno un denominatore comune, la

prevenzione del disagio giovanile: Consultorio di ascolto : attività di ascolto e counseling gratuito

per studenti e genitori per aiutare a superare piccoli malesseri a livello di singolo o familiari che

potrebbero compromettere la serena formazione del giovane.

� Educazione all’affettività e sessuale : in collaborazione con psicologi e medici della ASL

di Livorno attraverso interventi in aula rivolti a tutti gli allievi delle classi seconde si intende

fare chiarezza sul caos emotivo che colpisce l’adolescente e, fornendo utili informazioni

nella maniera più consona, portare il giovane a valutazioni critiche in materia per arrivare a

stili di vita adeguati e scelte consapevoli. Nella classe terza il discorso viene ripreso,

sempre da personale esperto, entrando nello specifico sulla prevenzione contro l’AIDS, una

malattia di cui non si parla più, ma che continua a mietere le sue vittime, soprattutto nei

giovani per abitudini sessuali troppo disinvolte e promiscue.

� Prevenzione alle dipendenze (alcolismo, tabagismo, stupefacenti…) : su iniziativa di

singole classi sono realizzati dai docenti in collaborazione con esperti esterni progetti

finalizzati alla prevenzione di diverse forme di dipendenza di cui sempre più spesso è

vittima il giovane in una società che sente priva di valori. Quest’anno dedicheremo

particolare attenzione alla prevenzione delle tossicodipendenze nelle classi del biennio,

visto il sempre più precoce uso di stupefacenti nei giovani. Per gli aspetti tecnico-scientifici

ci sarà l’intervento di un professore di tossicologia dell’università di Pisa, mentre, per una

maggior sensibilizzazione delle coscienze dei giovani, utilizzeremo la testimonianza diretta

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di chi, ormai completamente riabilitato in società, è passato dal triste calvario della

tossicodipendenza, già in età precoce (scuole medie), trovando l’unica via d’uscita, per

quanto dolorosa, in una comunità di recupero.

� Laboratorio di espressività : è attivo un gruppo di studenti che guidati da alcuni docenti e

da un esperto esterno del settore preparano ogni anno una rappresentazione teatrale, che

portano in scena a fine anno in un teatro cittadino. Anche questa attività è finalizzata alla

promozione di buone pratiche che sostengono il benessere psico-fisico del giovane.

In questo ambito è inserito anche il Progetto “ROTTE e APPRODI , volto alla creazione di

spettacoli teatrali con la partecipazione degli studenti e la presenza di professionisti, nell'ambito di

una rete tra istituti scolatici superiori dell'area frontaliera (vedi scheda progetto in allegato)

Educazione alla legalità

Il ruolo della cultura e della scuola è indispensabile nella formazione della coscienza critica ed è

dalla scuola che deve partire la rigenerazione della società, sviluppando il senso della legalità,

nella diffusione della cultura del diritto e nella consapevolezza di formare cittadini liberi e soggetti

responsabili del proprio futuro, ma anche di quello della società tutta.

In particolare, l’educazione alla legalità deve costituire non soltanto la premessa culturale

indispensabile, ma anche un sostegno operativo quotidiano, affinché l’azione di lotta possa

radicarsi saldamente nella coscienza e nella cultura dei giovani e conseguire, così, risultati positivi

e duraturi nella lotta al fenomeno della criminalità.

In quest'ottica il nostro Istituto si pone i seguenti obiettivi:

- formare cittadini responsabili e preparati all’osservanza delle norme che regolano una corretta

convivenza civile;

- effettuare riflessioni sui costi sociali a carico della collettività per una mancata osservanza delle

suddette norme;

- privilegiare attività che traducano in momenti significativi della vita scolastica gli intenti voluti di

educare alla legalità;

- valorizzare tutte le occasioni di incontro della scuola con i soggetti impegnati nella affermazione

dei valori dello Stato e della legalità (magistrati, forze dell’ordine, ordini professionali, operatori del

volontariato ecc..) che pongano gli alunni a diretto contatto con la realtà esterna in cui vivono;

- promuovere attività tese al coinvolgimento dell’alunno ed al suo risveglio morale e partecipativo

soprattutto in presenza di comportamenti di indifferenza e rifiuto dell’azione educativa;utilizzare la

“memoria” come patrimonio formativo;

- studiare le mafie come storia progressiva di violazione di regole e diritti.

A tal fine sono state previste varie attività a seconda della classe di appartenenza degli alunni.

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Educazione stradale

L'educazione stradale è un importante momento formativo per i futuri utenti della strada, affinché

siano consapevoli dei rischi collegati alla circolazione e maturino un atteggiamento positivo verso

la sicurezza.

Il progetto RUOTE SICURE mira a sensibilizzare gli allievi del biennio al rispetto delle regole del

codice stradale stimolando un percorso di auto-responsabilizzazione al fine di sollecitare stili di vita

più in linea con i concetti di salute e di benessere, nonché a sviluppare nei giovani una maggiore

consapevolezza e senso di responsabilità rispetto ''all'uso della strada'' e ridurre così l'incidentalità

nonché i relativi costi sociali e sanitari.

Inoltre, a norma dell’art. 6 D.Leg.vo 9/02 e successive modificazioni, verrà attivato un corso

gratuito per il conseguimento del Certificato di Idoneità alla Guida del ciclomotore ( cosiddetto

Patentino).

Oltre alle lezioni in orario extracurricolare, gli allievi seguiranno un corso in FAD, approvato dalla

Regione Toscana, su piattaforma TRIO.

Educazione alla pace e ai diritti umani

Il nostro istituto collabora ormai da anni con l'associazione umanitaria Emergency, i cui volontari

propongono,a titolo gratuito e dunque senza alcun onere finanziario, incontri con gli studenti delle

scuole cittadine di ogni ordine e grado, con lo scopo di promuovere tra i giovani una cultura di

pace,solidarietà, rispetto dei diritti umani. Il progetto prevede l'organizzazione di questi incontri su

richiesta dei docenti che intendono far partecipare le proprie classi : durante l'incontro, in genere

della durata di un'ora circa,viene illustrata,attraverso l'uso di slides, filmati e altro materiale, l'attività

dell'associazione, che si occupa di assistere le vittime civili in zone di guerra e di prestare loro cure

sanitarie d'eccellenza. Dunque, attraverso i contenuti e le modalità sopra descritte,gli studenti

possono conoscere realtà e zone del mondo spesso ignorate dai media ufficiali, e ampliare le loro

conoscenze, tanto più ora che la geografia non è più materia curricolare.

Gli obiettivi che il progetto si propone sono pertanto i seguenti:

1) educare ad una cultura di pace le giovani generazioni, mostrando la realtà delle guerre tuttora in

corso

2) educare al rispetto dei diritti umani come condizioni imprescindibile per una convivenza pacifica

e civile

3) sensibilizzare gli studenti ai problemi umanitari delle popolazioni civili che vivono in zone di

guerra

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4) far conoscere l'attività di organizzazioni umanitarie che operano in zone e paesi teatro di conflitti

Educazione Fisica – Attività sportive extracurricol ari

Come tutte le attività proposte nella scuola anche l’educazione fisica e la pratica sportiva

concorrono alla formazione della personalità degli alunni.

L’attività sportiva scolastica di questo istituto, alla quale partecipa un numero elevato di

alunni, ha una tradizione pluriennale e i risultati raggiunti sono stati sempre di rilievo.

La possibilità di questo Istituto di usufruire di 3 palestre e spazi esterni attrezzati consente

di ampliare l’offerta formativa attraverso la realizzazione di molteplici discipline sportive .Il punto di

forza del gruppo sportivo scolastico è che gli insegnanti, durante il lavoro quotidiano delle lezioni,

promuovono le suddette attività per poi potenziarle ed affinarle nelle ore extracurricolari di

pomeriggio, dando la possibilità anche agli alunni che non praticano sport di usufruire di questa

opportunità. L’Istituto auspica l’arrivo di nuovi finanziamenti per poter continuare la realizzazione

di attività così importanti e gradite a studenti e genitori.

Le discipline proposte vengono svolte sia all’interno dell’istituto come attività promozionale,

con lo scopo di coinvolgere un maggior numero di studenti, attraverso l’organizzazione di tornei di

pallavolo, pallacanestro, calcetto e gare di atletica leggera, sia attraverso la partecipazione ai

giochi sportivi studenteschi organizzati dal C.S.A. Le discipline di riferimento sono: pallavolo,

pallacanestro, calcetto, sci, nuoto, ginnastica artistica, atletica leggera. A questi sport si

aggiungono l’orientrekking, e il palio marinaro che valorizzano la conoscenza del territorio e le

tradizioni storico- culturali della nostra città.

Gli obiettivi principali di queste attività sono :

� Svolgimento di attività promozionali a tutti gli alunni

� Miglioramento, consolidamento e arricchimento della pratica sportiva

� Massima partecipazione e coinvolgimento degli alunni

� Contributo allo sviluppo della personalità, influenza delle attività su alcuni tratti del

carattere, senso di sicurezza, autocontrollo,autostima.

� Processo di socializzazione , rispetto delle regole, degli altri e dell’ambiente

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SCHEDA DEL PROGETTO : CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

Integrazione al progetto presentato Gruppo Sportivo

1.3 Architettura del progetto 1.1 DESCRIZIONE DEL PROGETTO : attività sportiva scolastica con particolare riferimento ad alcune discipline : calcio a 5- basket3-pallavolo-tennis-tavolo- atletica leggera-corsa campestre - gare remiere escursioni di trekking.Parteciperemo a tornei e manifestazioni a carattere promozionale che rispondono agli obiettivi di questo progetto,ai Campionati studenteschi, alle fasi di istituto delle varie discipline nonché alla”Festa finale del gruppo sportivo”per sviluppare e dare risalto al lavoro svolto in orario curricolare ed extra- curricolare. Sarà dato rilievo all’arbitraggio nell’ambito di una generale educazione alla legalità attraverso formazione ed esperienza interna e/o con le relative Federazioni Sportive

1.FINALITA’ E SCOPI : -Acquisizione del valore della corporeità attraverso esperienze di attività motorie e sportive, di espressioni e di relazione, in funzione della formazione di una personalità equilibrata -Consolidamento di una cultura motoria e sportiva quale costume di vita -Raggiungimento del completo sviluppo corporeo e motorio della persona attraverso l’affinamento delle capacità di utilizzare le qualità fisiche e le funzioni neuro-muscolari--Approfondimento operativo e teorico di attività motorie e sportive che,dando spazio anche alle attitudini e propensioni personali, favorire l’acquisizione di capacità trasferibili all’esterno della scuola -Arricchimento della coscienza attraverso la consapevolezza di sé e l’acquisizione della capacità critica nei riguardi del linguaggio del corpo e dello sport

1.OBIETTIVI : Pratica delle attività sportive ( ogni forma di competizione sia diretta a valorizzare la personalità dei singoli alunni e pertanto costituisca la verifica concreta, non tanto del conseguimento o del miglioramento del risultato, quanto all’impegno personale, dell’applicazione assidua, dell’osservazione delle regole proprie del tipo di attività) Acquisizione di una cultura sportiva delle attività motorie e sportive che tende a promuovere la Pratica motoria come costume di vita e la coerente coscienza e conoscenza dei diversi significati che lo sport assume nell’attuale società Migliorare la propria disponibilità a partecipare a gli eventi collettivi Sviluppo dello spirito di collaborazione . Sviluppo delle capacità di organizzazione Consolidamento del carattere , sviluppo della consa pevolezza dei propri mezzi 2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO

2.1 SOGGETTI DI EROGAZIONE : I.T.I.S. “Galilei” Docenti Ed.Fisica

2.2 SOGGETTI FRUITORI DEL SERVIZIO : il progetto è rivolto a tutti gli alunni interessati con libera adesione e partecipazione a seguito di raccolta delle proposte degli studenti e successiva comunicazione, tramite circolare ufficiale delle iniziative

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2.3 MODALITA’ DI ADESIONE : All’inizio dell’anno nelle classi prime durante il periodo dell’accoglienza, e nelle altre classi durante le prime lezioni, gli insegnanti illustrano la programmazione dell’attività sportiva scolastica. In particolare informano gli studenti dei corsi pomeridiani che vengono attivati,durante i quali si disputano incontri e partite fra gli alunni dell’istituto. Dopo di che i migliori allievi che hanno dimostrato capacità ed impegno andranno a far parte delle rappresentative di istituto che disputeranno i campionati studenteschi Previa circolare informativa dell’inizio delle attività interne di Istituto, tutti gli alunni interessati alle attività proposte daranno la propria adesione agli insegnanti di ed. fisica entro un termine prefissato.

2.4 MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE : al termine delle effettive richieste degli alunni di adesione al CSS, i docenti effettueranno i calendari delle attività che verranno svolte. I calendari saranno poi affissi all’albo nelle bacheche della palestra n°3, così gli alunni interessati avranno cura di verificare il giorno e l’ora in cui avrà luogo l’attività sportiva in oggetto. In particolare ogni alunno potrà aderire alle attività a lui più congeniali .

2.5 DIRITTI E DOVERI :gli alunni hanno il diritto di partecipare e scegliere liberamente la disciplina che preferiscono. Si impegnano a controllare regolarmente i calendari esposti in bacheca ,( in caso di impossibilità a presentarsi a comunicarlo in tempo utile ai docenti interessati), a rispettare i regolamenti di ogni disciplina. I docenti si impegnano a formulare i calendari e i regolamenti delle attività tenendo conto delle esigenze di Istituto, cercando di agevolare la partecipazione degli alunni anche a più di una disciplina.

3. VALUTAZIONE

3.1 VALUTAZIONE DIDATTICA : ogni anno al termine delle attività i docenti rilasceranno una certificazione relativa all’attività svolta con l’indicazione dell’impegno, e dei risultati conseguiti dal singolo alunno.

3.2 ASPETTI DISCIPLINARI : legati alla sfera di ordine pratico: -La padronanza dei movimenti di base - Rielaborazione degli schemi di base -Affinamento dei fondamentali individuali e di squadra dei giochi sportivi -Consolidamento delle tecniche delle discipline individuali -Approfondimenti tematici legati al mondo sportivo e dell’educazione fisica scolastica mediante competizioni e gare da svolgersi sia nelle attività interne, nelle fasi di Istituto, che nei campionati studenteschi organizzati dal C.S.A. anche con istituti della provincia e regione.

3.3 MONITORAGGI PREVISTI:sarà realizzata una scheda dove verranno registrate le presenze,le attività svolte,ed i risultati conseguiti in modo da ottenere un archivio dati per ciascun studente partecipante.

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SCHEDA TECNICA DI SINTESI

NUMERO DI ORE SETTIMANALI : fino ad un max di 6 ore settimanali

PREVISIONE ORARIO SETTIMANALE

Lunedì 1500-17.00 calcio a 5 Martedì 15.00-17.00 pallavolo Mercoledì 15.00-17.00 pallavolo Giovedì 15.00-17.00 atletica Venerdì 15.00-17.00 basket3

Lunedì e Venerdì 15.00-17.00 scuole in barca Le attività vengono svolte nelle 3 palestre di istituto , l’atletica al campo scuola e le attività remiere c/o le cantine nautiche cittadine.

NUMERO ALUNNI DELLA SCUOLA : tutti

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AZIONI di INTEGRAZIONE

L'Istituto G. Galilei è da sempre particolarmente attento alle problematiche dell'integrazione,

attivando azioni specifiche sulla base di protocolli ufficiali che le regolamentano.

In particolare, sono stati attuati i percorsi relativi alle seguenti tematiche:

1. Alunni diversamente abili e il GLIS 2. Disturbi Specifici dell'Apprendimento- La Disles sia 3. Gli Studenti stranieri 4. Assistenza Didattica Domiciliare

1. ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI e il GLIS Nel nostro Istituto viene dedicata particolare attenzione all’inserimento e alla completa integrazione nel tessuto scolastico degli alunni diversamente abili attraverso una serie articolata di specifici interventi:

� la conoscenza degli eventuali deficit e l’individuazione delle capacità potenziali; la promozione delle condizioni in grado di ridurre le situazioni di handicap attraverso l’analisi delle risorse organizzative, culturali e professionali della scuola; � il riconoscimento delle risorse educative della famiglia, con la quale la scuola si impegna a svolgere un ruolo di fattiva collaborazione; � il reperimento delle opportunità esistenti nel territorio.

I MOMENTI DEL CONFRONTO E DELL’ELABORAZIONE PROGETT UALE

Nella formulazione di progetti specifici rivolti all’integrazione scolastica degli studenti diversamente abili, l’intento del nostro Istituto è quello di :

� considerare il soggetto protagonista del proprio personale processo di crescita (sul piano relazionale, sociale e cognitivo); � assicurare una fattiva collaborazione e il raccordo con altre agenzie educative,socio – sanitarie, enti pubblici, privati, famiglia e personale educativo messo a disposizione dagli enti locali, sulla base anche di apposite intese interistituzionali (Accordi di programma); � programmare incontri per attuare obiettivi formativi e di continuità didattico – educativa tra i diversi ordini di scuola (scuola media) ; � favorisce la rilevazione delle potenzialità del territorio al fine di ottenere un orientamento scolastico atto a conseguire una formazione e integrazione professionale degli alunni diversamente abili in uscita dal percorso formativo (possibilità di inserimento lavorativo, proseguimento del percorso di studi in ambito universitario).

IL GRUPPO “H” o GLH

Ormai da diversi anni scolastici è attivo nel nostro istituto il Gruppo “H” o GLH (Gruppo Lavoro Handicap), vale a dire una commissione che si occupa specificamente di tutto ciò che è connesso all’inserimento degli alunni diversamente abili.

La suddetta commissione è composta da tutti gli insegnanti di sostegno e dal docente Funzione Strumentale alle attività di sostegno al Benessere dello studente.

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Vari sono i compiti del Gruppo “H”:

� stabilire contatti preliminari con la scuola media di provenienza degli allievi diversamente abili iscritti nelle classi prime per favorire l’ingresso nella nuova scuola e mantenerli costantemente per facilitare il processo di integrazione;

� elaborare percorsi e strategie didattiche finalizzate al conseguimento dell’obiettivo di cui sopra ;

� avanzare proposte ed elaborare progetti volti a favorire il pieno sviluppo di tutte le potenzialità degli alunni diversamente abili;

� avanzare alle sedi opportune eventuali richieste per l’acquisto di materiali e sussidi indispensabili alle varie attività didattiche.

� tenere contatti con il referente GOM e specialisti per la stesura e verifica del PDF e del PEI.

Il GLIC, Gruppo di Lavoro di Integrazione sul Caso ( ART. 12 LEGGE 104/92 COMMA 5 ) Talvolta, può capitare che nel GLH siano coinvolti anche i docenti curricolari della classe per rispondere ad una precisa esigenza didattica ed educativa, fondata sulla convinzione che anche gli insegnanti di classe debbano sentirsi pienamente coinvolti nelle dinamiche educative riguardanti gli allievi diversamente abili. Infatti soltanto la piena e fattiva collaborazione fra insegnanti curricolari e di sostegno è garanzia di una positiva integrazione degli studenti diversamente abili nel gruppo classe. Il GLIC è composto da :

� il Dirigente scolastico o suo delegato, per l’assicurazione del supporto amministrativo � i Docenti del Consiglio di classe � l’Assistente specialistico (educatore) � il referente GOM (Gruppo Operativo Multidisciplinare) sul caso e specialisti funzionali alla stesura del PDF e del PEI � i genitori dell’allievo diversamente abile � altri operatori coinvolti nel caso, eventualmente indicati dalla famiglia

Il GLIC ha il compito di :

• redigere il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)ed il Piano Educativo Personalizzato (PEI) • programmare gli interventi in relazione ai bisogni rilevati • assicurare le verifiche circa l’efficacia delle azioni previste • assicurare la valutazione finale, prevedendo anche interventi di prestazioni di ausilio materiale e assistenza specialistica necessari

Il GLIC si riunisce almeno 2 volte all’anno (inizio e fine anno scolastico); il Dirigente scolastico garantisce la partecipazione dell’intero Consiglio di classe.

Il PEI

All’inizio di ogni anno scolastico,per ciascun alunno,viene predisposto congiuntamente dagli insegnanti curricolari della classe e di sostegno, dai genitori, dagli specialisti del GOM e dagli operatori esterni un apposito PEI (Piano Educativo Individualizzato), individuando obiettivi, metodologie, attività e strategie da adottare, nel rispetto delle specificità individuali. Il PEI, lungi dall’essere una mera formalità burocratica o una semplice dichiarazione di intenti, destinata in quanto tale a rimanere sulla carta, rappresenta un momento fondamentale durante il quale,

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attraverso il dialogo, il confronto e l’apporto di varie figure professionali, viene tracciato il percorso educativo – didattico finalizzato ad aiutare l’alunno ad esprimere fino in fondo tutte le proprie potenzialità. A conclusione dell’anno scolastico le stesse componenti che hanno collaborato alla stesura del PEI e che si sono adoperate per la sua realizzazione, si riuniscono per la verifica del PEI, ossia per stabilire se gli obiettivi prefissati in sede di programmazione sono stati raggiunti con la metodologia e le strategie concordate. Si tratta di un momento molto importante di confronto sia dal punto di vista didattico, che pedagogico, per apportare continui contributi al progetto di crescita personale dello studente diversamente abile.

IL GLIS: Gruppo di Lavoro per l’Integrazione Scolas tica ( ART 15 LEGGE 104/92 COMMA 2 )

A partire dallo scorso anno scolastico è divenuto operativo nel nostro istituto il GLIS (Gruppo di Lavoro per l’ Integrazione Scolastica). Questo gruppo di lavoro è un’estensione del Gruppo “H”, allargato ad altri componenti, in cui ci si occuperà oltre che degli allievi diversamente abili, anche degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, certificati come dislessici, per i quali, tuttavia, non sono previsti docenti di sostegno, ma solo percorsi didattico-formativi personalizzati .

Fanno parte del GLIS:

• il Dirigente Scolastico o un suo delegato ; • il Docente responsabile per l’area del disagio e dell’handicap • i Docenti di sostegno; • Docenti curricolari nominati dal Collegio dei Docenti (coordinatori delle classi in cui siano

presenti situazioni di handicap o di disturbi specifici dell’apprendimento) • almeno due genitori degli allievi diversamente abili o con disturbi specifici

dell’apprendimento; • due rappresentanti degli studenti eletti in Consiglio di Istituto • un rappresentante della Provincia; • il Presidente del Consiglio di Istituto • un rappresentante delle RSU • il responsabile del GOM o suo delegato

Il GLIS potrà essere integrato con rappresentanti di altri Enti/Associazioni in funzione del problema da trattare. Il GLIS ha il compito di :

• redigere un progetto di integrazione scolastica da inserire nel Piano dell’Offerta Formativa (POF)

• organizzare le attività educative e didattiche in linea con il POF • stabilire i calendari degli incontri con i docenti delle classi di provenienza (scuole medie)

per gli allievi in ingresso al fine di favorire la continuità didattica ed educativa • individuare le esigenze e le soluzioni tecnico-organizzative necessarie per le varie

situazioni di handicap, impegnandosi nel reperimento delle risorse • verificare l’attuazione degli interventi per garantire l’integrazione tra i progetti sull’handicap

w quelli previsti dal POF

Il GLIS è coordinato dal Dirigente scolastico o da un suo delegato. assicurando il supporto amministrativo e concordando con il responsabile GOM il calendario e l’orario delle riunioni. Si riunisce 2 volte all’anno.

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Fanno parte del GLIS: • il Dirigente Scolastico o un suo incaricato : Prof. ssa Giuliana Ficini • il Docente responsabile per l’area del disagio e dell’handicap Prof.ssa Rossella

Lombardo • i Docenti di sostegno : Prof.ssa Vannacci , docente di sostegno area scientifica, Prof.ssa

Pini , docente di sostegno area scientifica. • Docenti curricolari nominati dal Collegio dei Docenti : Docente esperto sulle problematiche

legate alla dislessia (Prof.ssa Susanna Giannetti ) ed i coordinatori delle classi dove sono presenti allievi diversamente abili o con disturbi specifici dell’apprendimento (dislessici) ;

• almeno due genitori degli allievi diversamente abili ; , • due rappresentanti degli studenti eletti in Consiglio di Istituto • Presidente del Consiglio di Istituto • rappresentante delle RSU di Istituto • rappresentante della Provincia • il responsabile GOM della ASL n.6 di Livorno o suo delegato

Per una migliore attività che tenga conto delle diverse esigenze di integrazione e supporto degli allievi diversamente abili presenti in Istituto, quando non vi sono necessità di riunirsi in plenaria, sarebbe opportuno dividere il GLIS in due sottogruppi di lavoro:

� Gruppo per gli allievi diversamente abili con certi ficazione, di cui fanno parte:

• Il Dirigente Scolastico o un suo incaricato (Lombardo) • Il coordinatore dei docenti di sostegno (Prof.ssa R. Lombardo • I docenti di sostegno (Prof.sse Vannacci, Pini) • L’educatore • I docenti coordinatori delle classi con allievi diversamente abili • Un genitore • Uno studente eletto in C.I.

� Gruppo per gli allievi dislessici , di cui fanno parte: • Il Dirigente Scolastico o un suo delegato • Il coordinatore degli interventi alla dislessia (Prof.ssa Bini Stefania ) • Il docente esperto sulle problematiche legate alla dislessia (Prof.ssa Susanna

Giannetti) • I docenti coordinatori delle classi con casi di dislessia • Un genitore • Uno studente eletto in C.I.

I PROGETTI PER L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAM ENTE ABILI - A.S. 2011-12

Nell'ambito dei PROGETTI di supporto all'integrazione degli alunni diversamente abili,nel nostro

istituto per l’ a. s. 2011-12 sono previsti i seguenti “Progetti PIA (Piano Integrato di Area)” proposti

dal Comune di Livorno in supporto a studenti in difficoltà a vario livello:

a. Progetto Giardinaggio "Semi di autonomia" , un progetto tra scuole in rete (Galilei,

Buontalenti, Cecioni e Orlando) per allievi con disabilità tali da attivare percorsi didattici

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differenziati, di cui l'ITI è la scuola capofila. Una decina di studenti disabili delle 4 scuole, con il

supporto dei docenti di sostegno, dell'operatore per l'assistenza specialistica e di un esperto

inviato dal Comune (Progetto PIA), sono coinvolti in un'esperienza di giardinaggio utilizzando aree

dedicate negli spazi verdi della nostra scuola. 3 sono le zone individuate per la fase attiva del

progetto : una adibita ad orto (ortaggi), un'altra per la coltivazione dei fiori, una terza per la

coltivazione di piante aromatiche.

Nei mesi invernali ci sarà la progettazione della fase attiva tra docenti e studenti: studio delle

tipologie delle coltivazioni da effettuare, semi, crescite, raccolti, terreni, etc... per la scelta di quelle

più idonee. Segue la fase attiva: preparazione del terreno, concimazione, semina, crescita,

raccolto, esposizione dei prodotti in una manifestazione di ricaduta del progetto conclusiva (fine

maggio). Le finalità del progetto sono l'acquisizione di autonomia di scelta ed organizzativa del

lavoro, miglioramento dell'autostima e della capacità di lavorare in gruppo, facilitazione delle

relazioni interpersonali, oltre all'acquisizione di nozioni utili anche x l'attivazione di un percorso pre-

lavorativo.

b. Progetto DAS : esso consiste nell'attivazione di sportelli di consulenza con esperti e di

laboratori presso la SMS "Borsi" per allievi del biennio affetti da DSA e per i loro genitori.

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2. DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO- LA DISLESSIA

E’ ormai a tutti noto che persone con dislessia si sono distinte in

vari campi che spaziano dalla scienze alla politica, dall’arte

all’imprenditoria dimostrando che la dislessia non è necessariamente un

limite alla propria affermazione e neppure al successo. Sono note fra i

dislessici infatti personalità come Einstein, Walt Disney, Kennedy,

Picasso.

Come i normo-lettori, anche i dislessici sono tutti diversi fra loro e non necessariamente sono

portatori di attitudini distintive. La prevalenza della funzione dell’emisfero destro sul sinistro,

l’attitudine al pensiero visivo , non lineare, unitamente ad una buona intelligenza tuttavia non di

rado li facilita nel trovare soluzioni immediate o originali in realtà complesse che devono essere

simultaneamente considerate da vari punti di vista come succede, ad esempio in ambito

imprenditoriale o artistico.

L'Istituto ha previsto una serie di azioni per assicurare all’alunno con DSA gli strumenti adeguati

per conseguire il successo scolastico :

� Un protocollo di accoglienza: i genitori al momento dell'iscrizione compilano un modulo

informativo e consegnano la Diagnosi

� Nell'ambito del Progetto Accoglienza si effettua un Consiglio di Classe congiunto al quale

partecipano tutti i Docenti delle classi con alunni con DSA e il Docente Referente per la

Dislessia presieduto dal Dirigente Scolastico con l'obiettivo di fornire una corretta e il più

possibile esaustiva informazione sugli alunni iscritti.

� Incontri di programmazione ai quali partecipa tutto il C. di C. e i genitori con compilazione

del modulo per il Piano Didattico Personalizzato (PDP) predisposto in accordo con la

normativa vigente aggiornata (legge 8 Ottobre 2010 n°170)

� E' stato predisposto un opuscolo informativo rivolto ai docenti (normativa e suggerimenti)

distribuito a tutti coloro che ne fanno richiesta.

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3. GLI STUDENTI STRANIERI

Protocollo Accoglienza

Negli ultimi anni il nostro istituto è stato interessato da un naturale incremento di presenze di

alunni stranieri di recente immigrazione. A tutt’oggi si registrano complessivamente circa 100

alunni, eterogenei sia per nazionalità, sia per livello di conoscenza della lingua italiana. Il

“Protocollo Accoglienza” intende presentare procedure atte a promuovere l'integrazione degli

alunni stranieri,rispondere ai loro bisogni formativi e rafforzare le attività di sostegno linguistico e

culturale a loro rivolte, secondo la normativa vigente. In particolare la L. 40/98,art. 36, ribadisce

non solo il diritto alla scuola per tutti, ma l´obbligo all'´inserimento scolastico dei minori stranieri

presenti nel territorio.

Eccone alcuni stralci: ART. 36 ISTRUZIONE DEGLI STRANIERI. EDUCAZIONE INTE RCULTURALE 1)I minori stranieri presenti sul territorio sono soggetti all´obbligo scolastico; ad essi si applicano tutte le disposizioni vigenti in materia di diritto all´istruzione, di accesso ai servizi educativi, di partecipazione alla vita della comunità scolastica. 2) L´effettività del diritto allo studio è garantita dallo Stato, dalle Regioni e dagli enti locali anche mediante l'attivazione di appositi corsi ed iniziative per l´apprendimento della lingua italiana. 3) La comunità scolastica accoglie le differenze linguistiche e culturali come valore da porre a fondamento del rispetto reciproco, dello scambio tra le culture e della tolleranza; a tal fine promuove e favorisce iniziative volte all´accoglienza, alla tutela della cultura e della lingua d´origine e alla realizzazione di attività interculturali comuni. 4) Le iniziative e le attività di cui al comma 3 sono realizzate sulla base di una rilevazione dei bisogni locali e di una programmazione territoriale integrata, anche in convenzione con le associazioni degli stranieri, con le rappresentanze diplomatiche o consolari dei Paesi di appartenenza e con le organizzazioni di volontariato. 5) Con regolamento adottato ai sensi dell´articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n° 400, sono dettate le disposizioni di attuazione del presente capo, con specifica indicazione: a) corsi di formazione ed aggiornamento del personale ispettivo, direttivo e docente delle scuole di

ogni ordine e grado

b) criteri e modalità di comunicazione con le famiglie degli alunni stranieri, anche con l´ausilio di

mediatori culturali qualificati;

c) criteri per l´iscrizione e l´inserimento nelle classi degli stranieri provenienti dall´estero, per la

ripartizione degli alunni stranieri nelle classi e per l´attivazione di specifiche attività di sostegno

linguistico.

Per quanto riguarda la classe d´inserimento, la legge dà indicazioni abbastanza precise: i minori

stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all´età anagrafica, salvo che il Collegio Docenti

deliberi l´iscrizione ad una classe diversa, tenuto conto:

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a) dell´ordinamento degli studi del Paese di provenienza, che può determinare l´iscrizione ad una

classe immediatamente inferiore o superiore rispetto all´età anagrafica

b) dell´accertamento di competenze e abilità c) del corso di studi eventualmente seguito dall´alunno nel Paese di provenienza d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall´alunno. Mediante le indicazioni e i criteri contenuti nel PdA, il Collegio dei Docenti dell’Istituto si propone

pertanto di :

diminuire la dispersione scolastica degli studenti stranieri del nostro istituto in modo da consentire loro l’adempimento dell’obbligo formativo definire pratiche condivise dalle diverse componenti dell’istituto al fine di favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni stranieri. favorire con varie iniziative il clima di accoglienza nella classe e a scuola. promuovere le relazioni e la comunicazione con la famiglia immigrata. migliorare le competenze linguistiche degli allievi stranieri (lingua della comunicazione e lingua di studio) promuovere approcci didattici interculturali.

COMMISSIONE INTERCULTURA

Nell’ambito dei compiti attribuiti dal DPR 31/08/99 art. 45, il Collegio dei Docenti istituisce la

Commissione come gruppo di lavoro e articolazione dell'Organo Collegiale di Istituto per

l'inserimento e l'integrazione degli alunni stranieri.

La C.I. è formata da: Dirigente Scolastico (controlla che i consigli di classe in cui sono inseriti alunni stranieri da alfabetizzare adottino percorsi educativi personalizzati) Docente referente per l’integrazione e il sostegno degli alunni stranieri (stabilisce contatti con Enti Locali, Servizi, altre Istituzioni scolastiche per fare proposte, progetti e corsi di formazione; effettua colloqui in itinere con la famiglia, l’alunno, il coordinatore della classe, gli insegnanti di L2; mette a disposizione del tempo da definire per uno sportello rivolto agli alunni stranieri,e alle loro famiglie; raccoglie le informazioni che consentono di decidere la classe di inserimento e propone l’assegnazione alla classe ;coordina l'attività della commissione ) Docenti (almeno tre) delle aree disciplinari relative alla comunicazione linguistica L2 / L3, (raccolgono e diffondono la documentazione relativa alla normativa esistente;organizzano l’accoglienza degli studenti stranieri e il sostegno linguistico da svolgersi nel corso dell’anno scolastico; promuovono incontri sulla personalizzazione dei percorsi didattici per alunni stranieri da alfabetizzare, in concerto con i coordinatori delle classi in cui gli alunni sono inseriti ) Assistente ATA della segreteria didattica/collaboratore di segreteria (dopo la preiscrizione, per ogni alunno straniero richiede alla scuola di provenienza la compilazione di una scheda-dati; trasmette le schede compilate al referente) La C.I. è comunque aperta alla collaborazione di altre persone (genitori alunni stranieri, associazioni ed Enti locali …) che si possono rendere disponibili per particolari iniziative in favore degli alunni.

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L'ACCOGLIENZA Durante la prima fase dell'anno scolastico si prevedono le seguenti procedure: Si raccolgono dati e informazioni sulla storia scolastica degli alunni stranieri attraverso l’osservazione/valutazione delle competenze in ingresso : a tale scopo è prevista la somministrazione di un test d'ingresso A1 Si predispone l'eventuale avviamento ai corsi CTP per il conseguimento del diploma di terza media di alunni sprovvisti di tale titolo. Si creano contatti frequenti con le famiglie, ricorrendo ad uno sportello di un’ora mensile in orario antimeridiano, garantito dal docente referente per gli alunni stranieri, anche allo scopo di individuarne i bisogni specifici di apprendimento Si realizza un progetto di accoglienza che prevede di privilegiare l'inserimento in classi dove sia eventualmente già presente un alunno della stessa lingua madre in grado di esprimersi in italiano. Tale inserimento dovrà comunque tener conto di quanto previsto dalla normativa Miur. Si stabiliscono contatti con enti e associazioni del territorio (CESVOT, COMUNITA' S.EGIDIO,AGAVE,ecc.) e, eventualmente, con le scuole medie di provenienza. Si acquisiscono materiali, risorse e testi attraverso contatti con altre scuole e agenzie educative competenti per aggiornare un centro di documentazione all’interno del nostro istituto Si presenta l’organizzazione scolastica agli alunni e alle loro famiglie anche attraverso una traduzione della documentazione e degli opuscoli informativi che riguardano la nostra scuola Si favorisce la costituzione di una rete di scuole a livello cittadino (di cui il ns. istituto potrebbe essere capofila) per uniformare i protocolli di accoglienza ed integrazione, ma anche per utilizzare esperti in grado di supportare i docenti coinvolti e per attivare incontri con altre agenzie formative,enti locali, realtà lavorativa ALFABETIZZAZIONE LINGUISTICA Si organizzano attività di sostegno linguistico per l’apprendimento intensivo della lingua italiana a vari livelli : 1) un livello A1 rivolto agli alunni privi di competenze linguistiche L2 ,che permetta di superare le barriere comunicative iniziali, di stabilire il contatto ,di esprimere bisogni e richieste,di capire le indicazioni ed essere quindi in grado di comunicare . In questa fase si pone attenzione : a) al linguaggio orale al fine di migliorare l’uso della lingua parlata per le esigenze della comunicazione quotidiana arricchire il vocabolario di base dei singoli alunni superare le difficoltà linguistiche, spesso legate alle differenze fonetiche tra la lingua d’origine e la lingua italiana b) al linguaggio scritto, al fine di favorire il consolidamento del nuovo lessico via via acquisito intervenire nel recupero delle difficoltà scolastiche 2) un livello di consolidamento (A2, B1 ) che consenta agli alunni di andare oltre alle interazioni di base, e di perfezionare la conoscenza della L2. Tali attività si struttureranno nelle seguenti modalità : corsi in orario curricolare, da effettuarsi anche con il ricorso a personale esterno qualificato

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attività su prenotazione pomeridiane, suddivise per fasce di livello,indirizzate a piccoli gruppi di studenti formulazione di un questionario da proporre alla fine di ogni anno scolastico , per accertare il grado di soddisfazione degli studenti e delle famiglie riguardo agli interventi effettuati, e mettere in atto eventuali correzioni LINGUA DELLO STUDIO Si realizzano interventi di recupero per la facilitazione degli apprendimenti nelle discipline nelle quali gli alunni incontrano maggiori difficoltà Si realizzano interventi per la facilitazione degli apprendimenti, anche attraverso la stesura del P.E.P. (v. paragrafo successivo) EDUCAZIONE INTERCULTURALE Attraverso una programmazione mirata dei consigli di classe si attuano percorsi didattici per educare: Alla solidarietà Alla cooperazione All’accettazione della “diversità” Alla convivenza interculturale e all'integrazione Al rispetto delle regole del vivere civile Per la realizzazione del programma si fa riferimento alla Commissione Intercultura interna che svolge attività di coordinamento, progettazione e tutoraggio e che vigila sull’applicazione della normativa ministeriale e del Protocollo di Accoglienza approvato dal Collegio dei Docenti. In conformità alle linee guida ministeriali per la valutazione degli alunni stranieri, i piani educativi personalizzati (PEP) rappresentano un punto di riferimento essenziale. I consigli di classe stabiliscono gli obiettivi specifici e definiscono la programmazione che tiene conto del livello di competenza dei singoli alunni. Nel caso in cui gli alunni non conoscano affatto la nostra lingua, sono previste due fasi didattiche in cui la prima abbia come obiettivo l’acquisizione della lingua italiana come L2 e, solo in un momento successivo, l’obiettivo viene esteso alla conoscenza delle singole materie, privilegiando una valutazione in itinere di tipo formativo rispetto a quella sommativa, e tenendo conto di indicatori quali: Il percorso scolastico pregresso Gli obiettivi possibili rispetto alla situazione di partenza I risultati ottenuti nell’apprendimento della L2 I risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati La motivazione La partecipazione L’impegno La progressione e le potenzialità di apprendimento dimostrate Qualora vi fosse necessità di trasferire l’alunno da una classe all’altra, il Consiglio di Classe tiene conto di una pluralità di elementi fra i quali, in particolare, una previsione delle possibilità di progresso dell’alunno e delle possibili ricadute sul piano psicologico Per tutto il corso dell’anno scolastico sarebbe opportuno prevedere la presenza di mediatori linguistici che possono intervenire nei casi più critici di comunicazione per gli alunni da poco presenti in Italia. A queste figure potrebbero essere affiancati alunni “senior” del nostro istituto, che si adopererebbero come interpreti, anche al fine di favorire un clima più informale sul piano relazionale. Nella sezione ALLEGATI del POF è inserita la normativa M.I.U.R. relativa alla valutazione degli alunni stranieri.

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4. ASSISTENZA DIDATTICA DOMICILIARE

Negli ultimi anni è emersa la necessità di organizzare e potenziare servizi scolastici alternativi, volti a garantire il diritto allo studio agli alunni affetti da gravi patologie; di particolare rilievo è l’iniziativa del servizio scolastico domiciliare.

In accordo al Protocollo di Intesa "Tutela dei diritti alla salute, al gioco, all'istruzione ed al mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei cittadini di minore età malati" (stilato il 27 settembre 2000 tra il Ministero della Pubblica Istruzione, della Sanità e della Solidarietà Sociale) secondo cui le attività didattiche vengono considerate - fermo restante la priorità dell'intervento medico sanitario - come parte integrante del processo curativo al fine di contribuire al mantenimento o al recupero dell'equilibrio psicofisico di alunni malati, il progetto di istruzione domiciliare offre la possibilità di mantenere vive le relazioni con il mondo scolastico e consentendo agli insegnanti di raggiungere gli alunni presso i rispettivi domicili, permette loro pur rimanendo nel proprio ambiente famigliare/abituale di vita, di garantire il diritto allo studio ed evitare l’interruzione del processo di apprendimento.

Il servizio può essere erogato, attraverso la stesu ra di appositi progetti, nei confronti di alunni iscritti a scuole di ogni ordine e grado, i quali, già ospedalizzati a causa di gravi patologie, siano sottoposti a terapie domiciliari c he impediscono la frequenza scolastica per un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni . Il servizio in questione può essere erogato anche nel caso in cui il periodo temporale, comunque non inferiore a 30 giorni, non sia continuativo, qualora siano previsti cicli di c ura ospedaliera alternati a cicli di cura domiciliare oppure siano previsti ed autorizzati da lla struttura sanitaria eventuali rientri a scuola durante i periodi di cura domiciliare. La necessaria certificazione dovrà essere rilasciata dal medico curante ospedaliero.

Titolari della gestione del servizio di istruzione domiciliare sono gli Uffici Scolastici Regionali competenti per territorio, ai quali sono assegnate le risorse finanziarie per gli interventi.

A seguito di apposita motivata richiesta a detti Uffici da parte dell’istituzione scolastica interessata, potranno essere assegnate le risorse necessarie per la realizzazione delle azioni programmate.

A tal fine, la scuola interessata dovrà elaborare un progetto di offerta formativa nei confronti dell’alunno impedito alla frequenza scolastica, con l’indicazione del numero dei docenti coinvolti e delle ore di lezione previste.

La richiesta, con allegata certificazione sanitaria, e il progetto elaborato e comprensivo di piano finanziario verranno presentati al competente Ufficio Scolastico Regionale che procederà alla valutazione della documentazione presentata, ai fini dell’approvazione e della successiva assegnazione delle risorse.

Poiché potrebbero essere più d’una le richieste avanzate e non tutte presentate all’inizio dell’anno scolastico, le Direzioni Generali Regionali procederanno, attraverso un’apposita commissione di valutazione, ad elaborare un elenco di priorità degli interventi, anche in considerazione delle risorse finanziarie disponibili. (vedi Protocollo nella sezione Allegati)

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I RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA

Il nostro Istituto ritiene fondamentale la collaborazione con le famiglie per un proficuo

percorso scolastico degli alunni. A tal fine l’Istituto si avvale della disponibilità del docente

collaboratore e di un docente incaricato di organizzare i rapporti scuola famiglia (Funzione

strumentale rapporti scuola famiglia). Attualmente il rapporto scuola famiglia si articola tramite:

� comunicazioni scritte che vengono inviate alle famiglie in particolari momenti dell’anno

scolastico;

� servizi disponibili sul web quali:

� consultazione assenze

� consultazione programmazione didattica

� colloqui con i docenti che si effettuano:

• la mattina

• in due momenti il pomeriggio (successivamente alla consegna della pagella di fine 1°

periodo e alla consegna delle valutazioni interperiodali a metà del 2° periodo)

� attività di counseling per orientare, sostenere le famiglie e alunni nella vita scolastica.

Qualora lo studente accumuli un rilevante numero di assenze o per qualsiasi altro motivo di

carattere disciplinare e/o di rendimento il singolo docente, il Consiglio di Classe o la Presidenza

darà tempestiva comunicazione scritta alla famiglia tramite il libretto personale, per posta o

contatto telefonico.

Per quanto concerne la documentazione scritta riferita agli scrutini e alla valutazione

interperiodale, le famiglie riceveranno una documentazione esaustiva, articolata con indicatori e

valutazioni, riportante anche le eventuali lacune riscontrante e la modalità di recupero che il

Consiglio di Classe intende organizzare.

Sono previsti i seguenti appuntamenti nei quali le famiglie ricevono informazioni scritte circa

l’andamento scolastico dei propri figli:

� Seconda metà di Dicembre: Consegna delle pagelle del I quadrimestre e

eventuali interventi di recupero attivati dal Consiglio di Classe

� inizio marzo Valutazione interperiodale del 2° quadrimestre

� Seconda metà di Giugno Pubblicazione del risultato finale dopo

comunicazione telefonica e/o scritta alle famiglie degli alunni non ammessi alla

classe successiva

� Fine di Giugno comunicazione delle discipline nelle quali è stata contratta la

sospensione del giudizio

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IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

In base alle nuove disposizioni relative al patto educativo di corresponsabilità introdotto dall’Art.3

DPR 235 del 21 Novembre 2007 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente

della Repubblica 24 giugno 1998” il Collegio elabora la stesura del Patto Educativo di Corresponsabilità

dell’Istituto da inserire nel POF.

In esso sono ricordati impegni che molti alunni, docenti e genitori già si assumono nella quotidiana

vita scolastica, esplicitarli però è un mezzo per avere una maggiore efficienza e per essere più consapevoli

del reciproco impegno che lega tutte le componenti della vita scolastica. Inoltre è segno della disponibilità e

collaborazione indispensabili perché la fatica dell’educare e dell’apprendere giunga a buon esito. Resta

salva la facoltà per i singoli Consigli di Classe di integrare in parte tale patto per adattarlo alle concrete

esigenze delle singole classi.

Il documento contiene gli obiettivi pedagogici trasversali che devono essere messi in relazione al

livello di partenza e alle finalità proprie del biennio e del triennio, gli impegni che i docenti, gli alunni e le loro

famiglie dovranno assumere e rispettare lungo l’arco dell’anno scolastico per una buona riuscita dell’azione

educativa così come si legge nel DPR 24 Giugno 1998, n. 249 “Regolamento recante lo Statuto delle

studentesse e degli studenti della scuola secondaria”, nel DPR 21 Novembre 2007, n.235, n. 249/98,

concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” e la Nota Ministeriale del

31 Luglio 2008 Prot. N. 3602/PO

Obiettivi pedagogici generali (estrapolati dalla no rmativa)

� La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.

� La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno, il recupero delle situazioni di svantaggio e la valorizzazione delle eccellenze in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.

� La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.

� La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale

Preso atto di quanto sopra esposti i Docenti stabil iscono i seguenti obiettivi pedagogici specifici

� Stimolare gli alunni al dialogo, al confronto e alla comprensione nel rispetto di ogni tipo di diversità � Promuovere la consapevolezza dei diritti e dei doveri di ogni cittadino

� Educare al rispetto degli altri e dell’ambiente in cui si vive e si lavora

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� Educare alla coscienza personale nei riguardi del lavoro scolastico � Stimolare processi di autoapprendimento, di ricerca autonoma e di rielaborazione personale

Impegni generali che i Docenti intendono assumere nei confronti delle classi (estrapolati dalla normativa)

� Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.

� La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

� Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.

� Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. … Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.

� Gli studenti hanno diritto ...all’apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola …

� Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. Gli studenti stranieri hanno altresì il dovere di rispettare la cultura, la sensibilità, le regole e le istituzioni della comunità nella quale si inseriscono.

� La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: � un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizi educativo-didattico di qualità; � offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; � iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; � la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; � la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; � servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.

� La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.

Alla luce di quanto sopra esposto i Docenti si impe gnano a:

� rispettare il regolamento d’Istituto; � illustrare agli studenti le linee della programmazione disciplinare avendo cura di evidenziare quali

sono le finalità generali delle discipline e gli obiettivi minimi richiesti � illustrare e far capire lo scopo formativo e sommativo delle verifiche; � comunicare con congruo anticipo la data di ciascuna verifica scritta spiegandone la tipologia e gli

argomenti su cui verte � distribuire le verifiche in modo equilibrato nell’arco dei due periodi; � evitare una concentrazione eccessiva delle verifiche scritte: di norma non più di una al giorno e non

più di quattro nella settimana � riportare corretti entro un tempo ragionevole i compiti in classe e comunque prima della verifica

successiva;

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� esplicitare i criteri di correzione e di valutazione delle prove; ogni valutazione deve essere motivata in relazione al lavoro assegnato

� Spiegare allo studente quali errori ha commesso nel corso delle verifica di qualsiasi tipologia e suggerirgli un possibile percorso di recupero

� comunicare agli studenti e, durante i ricevimenti, alle famiglie, tutti i risultati delle verifiche scritte, orali e pratiche

N.B. I punti sopra citati relativi alle verifiche saranno rispettati fatto salvo situazioni eccezionali come assenze collettive degli alunni le quali, essendo lesive del patto di corresponsabilità, fanno venir meno l’obbligo del rispetto degli impegni

� consentire a non più di due studenti alla volta l’uscita dall’aula per recarsi al punto di ristoro, ovviamente compatibilmente con lo svolgimento delle lezioni

� informare i genitori, direttamente o tramite il coordinatore di classe, delle difficoltà o del disagio che gli alunni eventualmente dimostrino nella vita scolastica, sia negli aspetti comportamentali che di apprendimento;

� favorire il recupero informando gli allievi sulle attività ad esso dedicate presenti nella scuola � creare un positivo clima di classe, inducendo gli alunni a mantenere comportamenti coerenti con gli

obiettivi formativi fissati dal Consiglio di classe

� evitare frasi e/o comportamenti che possano mortificare lo studente

Impegni generali che gli studenti dovranno assumere (estrapolati dalla normativa)

• Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni e le attività didattiche e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.

• Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.

• Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi pedagogici generali propri dell’istituzione educativa.

• Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dell’Istituto.

• Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola che è patrimonio di tutta la comunità.

• Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Alla luce di quanto sopra esposto gli studenti si impegnano a:

• rispettare il regolamento d’Istituto; • perseguire gli obiettivi del percorso di studi presentati dai docenti; • seguire il lavoro didattico, comprese le verifiche orali, con attenzione e partecipazione; • svolgere i compiti e i lavori affidati; • portare i materiali necessari per le varie discipline; • evitare le assenze strategiche e/o per futili motivi • comportarsi con disponibilità e collaborazione nei confronti degli insegnanti, dei compagni,

rispettandone lo stile d’insegnamento e di apprendimento; • esplicitare agli insegnanti le proprie, eventuali, difficoltà;

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• rappresentare al docente coordinatore o alla presidenza eventuali problematiche che possano presentarsi all’interno della classe ;

• utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, senza danneggiarli; • autoregolamentarsi per recarsi allo spaccio, su autorizzazione dell’insegnante, utilizzando il tempo

strettamente necessario • non uscire dall’edificio scolastico senza il permesso della presidenza • durante il cambio dell’ora non affacciarsi alle finestre, non disturbare e non uscire dall’aula • non mangiare o bere in classe se non esplicitamente autorizzati • rispettare i collaboratori scolastici e il loro lavoro • attenersi alle norme di sicurezza e antinfortunistiche • attenersi scrupolosamente alle indicazioni dell’insegnante nelle attività di laboratorio e in palestra • informare i genitori sulle circolari ed i comunicati letti in classe • portare sempre a scuola il libretto personale e conservarlo con la massima cura perché esso ha

anche valore identificativo dell’appartenenza dell’alunno all’Istituto • utilizzare un abbigliamento consono all’ambiente scolastico e rispettoso all’altrui sensibilità • Non utilizzare in classe, in palestra e nei laboratori

■ cellulari per alcuna attività (il cellulare deve essere spento)

■ riproduttori di musica e quant’altro possa disturbare e/o distrarre l’attenzione propria e degli altri durante le lezioni

Impegni generali che le famiglie degli studenti do vranno assumere per la riuscita dell’azione educativa (estrapolati dalla normativa)

� la legge attribuisce in primis ai genitori il dovere di educare i figli (art. 30 Cost., artt. 147, 155, 317 bis c.c.). � Le famiglie devono condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa, instaurando un rapporto virtuoso, oltre che con il territorio, tra i soggetti che compongono la comunità scolastica. � Le famiglie devono orientare l’azione educativa innanzitutto al rispetto “dell’altro” sia esso persona o patrimonio. � Le famiglie devono rafforzare la condivisione delle priorità educative e del rispetto dei diritti e dei doveri di tutte le componenti presenti nella scuola. � Con particolare riferimento alla responsabilità civile che può insorgere a carico dei genitori, soprattutto in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo o di vandalismo, per eventuali danni causati dai figli a persone o cose durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche, i genitori, in sede di giudizio civile, potranno essere ritenuti direttamente responsabili dell’accaduto, anche a prescindere dalla sottoscrizione del Patto di corresponsabilità, ove venga dimostrato che non abbiano impartito ai figli un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti. � La responsabilità del genitore (art. 2048, primo comma, c.c.) e quella del “precettore” (art. 2048, secondo comma c.c.) per il fatto commesso da un minore affidato alla vigilanza di questo ultimo, non sono tra loro alternative, giacché l’affidamento del minore alla custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di “culpa in vigilando”, non lo solleva da quella di “culpa in educando”, rimanendo comunque i genitori tenuti a dimostrare, per liberarsi da responsabilità per il fatto compiuto dal minore pur quando si trovi sotto la vigilanza di terzi, di avere impartito al minore stesso un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti (Cass. Sez III, 21.9.2000, n. 12501; 26.11.1998, n. 11984).

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Alla luce di quanto sopra esposto le famiglie degli studenti si impegnano a:

• conoscere e rispettare il regolamento d’Istituto; • sostenere l’azione educativa dell’istituzione scolastica • evitare frasi e/o comportamenti che possano, nei loro figli, sminuire l'importanza dell'istituzione scolastica; • rendersi consapevoli che la scuola non può sostituire le famiglie nel dovere dell’educazione primaria dei figli • prendere atto della proposta formativa della scuola; • collaborare al progetto formativo dimostrando disponibilità verso gli insegnanti; • seguire le iniziative della scuola; • essere consapevoli dell’impegno che i loro figli devono profondere nel corso dell’anno scolastico considerando lo studio prioritario rispetto alle altre attività; • informarsi periodicamente sulla situazione scolastica dei propri figli, controllando il libretto personale e partecipando, per quanto possibile, ai colloqui individuali, ai consigli di classe e a tutte le riunioni che si rendessero necessarie; • far rispettare i percorsi di lavoro indicati dai docenti sia durante le lezioni che durante i periodi di vacanza; • accettare eventuali insuccessi scolastici del figlio cooperando con gli insegnanti in modo che a casa e a scuola lo studente trovi atteggiamenti educativi analoghi, al fine di aiutare lo studente a migliorare; • rendersi consapevoli che l’esito finale dell’anno scolastico è affidato al giudizio della collegialità del Consiglio di Classe e non a singole discipline.

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L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L’Istituto Tecnico Industriale “G. Galilei”, da sempre protagonista riconosciuto della cultura tecnica

nella regione, ha attivato negli anni scorsi una fitta rete di rapporti con le istituzioni locali, con i

centri di ricerca e con le aziende pubbliche e private presenti nel territorio. Esperienze di vario tipo,

come tirocini orientativi, stages, “impresa simulata” e Alternanza scuola-lavoro, hanno arricchito

l’offerta formativa dell’Istituto e permesso alla nostra azione educativa e formativa di inserirsi a

pieno diritto nella problematica del modello di sviluppo territoriale.

In questa ottica e con queste finalità il nostro Istituto si rapporta in modo privilegiato con il Comune

e con la Provincia di Livorno partecipando a numerosi progetti e bandi di concorso per la

formazione.

Il nostro Istituto mantiene rapporti costanti anche con l’Università, in particolare con l’Università

degli Studi di Pisa. Anche per quest’anno scolastico sono in progetto stages orientativi con alcuni

Dipartimenti universitari indirizzati alle quinte classi.

Sul territorio i nostri studenti sono impegnati, da molti anni, in stages lavorativi presso ditte e

aziende pubbliche e/o private, quali, per esempio,

A.S.A. ,VVFF, Camera di Commercio,LIRI, Solvay, ENI, Laviosa, Labromare, GBC, C.E.M.E.:

Quadri s.r.l. Elettrotecnica Marini, Iteci, CRM, CMC, TRW, Siemens, ENI R&M, Magna Closures

e molte altre.

Va menzionato inoltre il progetto

� Mobilitazione Internazionale per gli Studenti, progetto finanziato dalla regione Toscana,

su fondi della Comunità Europea, che prevede la partecipazione di una classe quarta

dell'istituto ad una attività di alternanza scuola-lavoro in SVEZIA, con la finalità di

sviluppare competenze tecniche tramiite il confronto con una scuola estera di pari grado e

migliorare l'apprendimento linguistico .

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L’AGENZIA FORMATIVA

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE E POST-DIPLOMA L’ITIS GALILEI DI LIVORNO, per integrare la propria offerta formativa, sin dal 2002 si è

accreditato presso la REGIONE TOSCANA come Agenzia Formativa, ottenendo dal 2005 la

certificazione di qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2000 e, da giugno 2010, adeguandosi

all'edizione 2008 della suddetta norma.

Attraverso la propria Agenzia Formativa l’ITIS Galilei ha la possibilità di soddisfare i fabbisogni

espressi dal territorio offrendo interessanti opportunità formative ai propri studenti, a tutti i soggetti

pubblici e privati e, in generale, a quanti avvertano l’esigenza di migliorare la propria condizione

lavorativa e socio-economica, o anche desiderano rientrare nel mondo della formazione,

arricchendo i curricoli con corsi professionalizzanti e di specializzazione post-diploma che

permettono di conseguire certificazioni riconosciute a livello regionale ed oltre, attraverso la

partecipazione a bandi del fondo sociale europeo e a progetti finanziati da enti pubblici.

Tutto ciò passa attraverso una continua analisi della conoscenza delle necessità della

Committenza e dell’Utenza, l’uso di mezzi e tecniche gestionali, operative e di monitoraggio sia

sull’azione formativa che della ricaduta nel mondo del lavoro, ma anche attraverso lo sviluppo di

un sistema di relazioni con enti pubblici e realtà economiche locali che consentono di valorizzare al

meglio il grande patrimonio tecnico e professionale che l’ITIS Galilei ha nel campo della

formazione e della didattica.

Sono diversi anni che questa opportunità, in aggiunta alla formazione tradizionale, viene

trasmessa con elevata intensità al nostro interno, in senso verticale e orizzontale, e colta in tutta la

sua importanza sul territorio di riferimento del nostro Istituto.

Mantenere tale opportunità viva e adeguata ai nostri obiettivi rappresenta un’esigenza primaria.

Durante l’anno scolastico 2009-10 l’Agenzia Formativa ha consentito, attraverso la realizzazione

del “Progetto biennio Sirio”, il rientro nel sistema scolastico a persone, prevalentemente adulti già

inseriti nel mondo del lavoro, che per vari motivi avevano abbandonato gli studi; ha organizzato

corsi finalizzati a sostenere esami ECDL; ha partecipato a bandi per la formazione provinciali e

regionali (IFTS); ha organizzato corsi di aggiornamento sui temi della sicurezza nel mondo del

lavoro.

Per l’anno scolastico 2011-12 sono già state attuate le seguenti azioni:

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� partecipazione ad un bando regionale per il finanziamento di progetti sui temi della

sicurezza nella scuola;

� Progetto “NAUTEAK”

� Progetto “RODEO”

Nell'ambito dell'IFTS ( Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) , corso per Tecnico superiore per l'industrializzazione del prodotto e del processo nel settore Nautico

� Progetto “ORIENTA 2011-2012” Fornitura di “Servizi di orientamento presso le scuole superiori della Provincia di Livorno”

� Progetto “OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI”

Percorso biennale di formazione professionale per giovani fuoriusciti dal percorso scolastico (anno

formativo 2011/-2012 e 2012/2013)

� Progetto “DICAM” per Tecnico del disegno CAD CAM

� “FONDAZIONE ITS PRIME – NUOVE TECNOLOGIE PER IL MAD E IN ITALY –

SISTEMA MECCANICA”: Partecipazione all’Istituto Tecnico Superiore in qualità di Socio

Fondatore

� Progetto DOMOTICA

e si prevedono:

� la riproposizione del “Progetto biennio Sirio”;

� la partecipazione a bandi per la formazione provinciali e regionali (IFTS);

� la progettazione, gestione e attuazione di corsi di formazione professionale, rivolti a

soggetti pubblici e privati;

� l’ampliamento e il miglioramento del sistema di relazioni. (Per le specifiche dei progetti si rimanda alle relative schede negli allegati, sez. PROGETTI)

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LA QUALITÀ ALL’ITIS GALILEI

Nel corso dell’anno scolastico 2009/2010 il nostro istituto ha esteso la certificazione ISO

9001:2008, inizialmente ottenuta per i processi l’Agenzia Formativa, a tutti i processi scolastici ed

attualmente ha sviluppato un programma di miglioramento che coinvolge molti aspetti organizzativi

della vita scolastica.

La complessità organizzativa di un istituto con 1400 studenti e oltre 200 lavoratori tra docenti e non

docenti può essere intuita anche dai non addetti ai lavori.

La Certificazione ISO 9001:2008, che si aggiunge a quella ottenuta dalla Regione Toscana per

l’accreditamento dei processi di formazione, è testimonianza di capacità organizzativa e

gestionale.

In un momento non facile per il sistema scolastico nazionale, il Sistema di Qualità che ha

sviluppato la nostra scuola risulta ritagliato sulle specifiche necessità di tutte le parti interessate

all’istruzione scolastica che è composta da studenti, famiglie, docenti e personale non docente.

Nel corso del corrente anno scolastico l’ITIS Galilei si è proposto di mantenere la certificazione

ISO 9001:2008 e di diffondere la cultura della qualità a tutti i livelli organizzativi d’istituto, mediante

coinvolgimento del personale docente e non docente al conseguimento degli obiettivi qualitativi

stabiliti dal Dirigente Scolastico.

Per l’utenza ciò si tradurrà in evidenti benefici con riguardo all’attenzione alle problematiche degli

alunni e delle loro famiglie e in maggiore professionalità del personale coinvolto nella scuola.

Infine il Dirigente Scolastico del nostro istituto ha ritenuto opportuno sottoscrivere il proprio

impegno nella qualità formulando una politica per la qualità in linea con gli interessi del nostro

istituto. A questo proposito, è stato avviato, nel corso del presente anno scolastico, il progetto CAF

qui sotto brevemente illustrato.

Il CAF e l’impegno per l’eccellenza

Dal 2011 l’ITI Galilei ha avviato un percorso di valutazione di eccellenza in accordo al modello CAF.

Il modello CAF è un modello di autovalutazione per i percorsi di eccellenza delle istituzioni scolastiche

basato su uno standard europeo. Nel corso del 2011 la Dirigente Scolastica ed il Responsabile Qualità

hanno partecipato alla prima sessione di formazione del progetto e nel corso del 2012 la formazione è stata

estesa ad un gruppo più ampio del personale composto da 4 docenti e 4 addetti ai servizi amministrativi.

Il progetto prevede di ottenere il riconoscimento ECU (Effective CAF User) nel 2013. I modelli di eccellenza,

rispetto alle norme ISO 9001 risultano più adatti alla descrizione delle prestazioni organizzative delle

istituzioni scolastiche ed offrono un valido riferimento per i percorsi di miglioramento delle scuole di ogni

ordine e grado.

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ALLEGATI

� ORGANIGRAMMA ITIS

� ORGANIGRAMMA AGENZIA FORM.

� REGOLAMENTO di ISTITUTO e Regolamento applicativo d el limite delle assenze

� REGOLAMENTO di DISCIPLINA e ORGANO di GARANZIA

� REGOLAMENTO Viaggi di ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE

PROTOCOLLO MIUR per STRANIERI

PROGETTO S&TA

PROGETTI APPROVATI dal CD. (in via di pubblicazione)

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ORGANIGRAMMA ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE GALILEO GALILEI

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ORGANIGRAMMA AGENZIA FORMATIVA GALILEI

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REGOLAMENTO DI ISTITUTO

Il presente regolamento fornisce ad alunni, genitori, personale docente, personale A.T.A. e Presidenza, lo strumento che consente loro di conoscere le norme che regolano i reciproci rapporti; esso pertanto dovrà essere consegnato a tutto il personale e, all’atto dell’iscrizione, a tutti gli studenti ed alle loro famiglie.

Orario delle lezioni L’ora di inizio delle lezioni è stabilita dal Consiglio di Istituto su proposta del Collegio dei Docenti, tenendo conto delle esigenze didattiche e logistiche della popolazione scolastica dell’Istituto.

I cancelli verranno aperti 30 minuti prima dell’inizio delle lezioni consentendo agli studenti l’ingresso nell’atrio dell’Istituto.

Al suono della prima sirena, 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni gli studenti dovranno avviarsi alle aule.

L’accesso ai laboratori avverrà soltanto in presenza dell’insegnante.

L’inizio e la fine di ogni ora sarà segnalato dal suono della sirena.

La durata dell’unità oraria è fissata dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto. Gli insegnanti della prima ora, dopo aver ritirato il registro di classe in sala insegnanti, raggiungeranno l’aula 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Il personale ausiliario addetto ai reparti, in caso di assenza dell’insegnante, al momento dell’inizio delle lezioni è tenuto ad avvertire subito l’ufficio del personale, che predisporrà, su ordine della Presidenza, la supplenza agli insegnanti a disposizione. Cambi di aula Negli eventuali cambi di aula, gli alunni devono raggiungere al più presto la nuova aula o laboratorio; eventuali ingiustificati ritardi degli alunni saranno annotati sul registro di classe dagli insegnanti. Se un insegnante, eccezionalmente, tratterrà tutti gli alunni o parte di essi oltre il suono della sirena dovrà annotarlo sul registro di classe.

Nel cambio da una lezione all’altra, gli insegnanti dovranno raggiungere al più presto la propria classe.

La vigilanza delle classi, temporaneamente scoperte, dovrà essere effettuata dal personale ausiliario. L’assenza degli insegnanti, dopo un ragionevole lasso di tempo, deve essere comunicata all’ufficio del personale che predisporrà l’eventuale supplenza.

Richiesta di aula diversa da quella assegnata Per ogni ora di lezione sull’orario scolastico sono indicati il numero dell’aula, della palestra o del laboratorio; qualora il docente ritenga opportuno, per motivi didattici, condurre la classe in un luogo diverso da quello assegnatole dall’orario dovrà darne comunicazione agli Uffici designati.

Permessi di uscita dall’aula Durante le ore di lezione gli alunni possono chiedere di uscire momentaneamente dall’aula, spetta agli insegnante autorizzare l’uscita di non più di due alunni per volta. Non saranno consentite le uscite degli studenti durante l’avvicendamento degli insegnanti.

Permessi di uscita e di entrata fuori orario L’ingresso in ritardo è consentito fino all’inizio della seconda ora.

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I permessi di entrata fuori orario sono gestiti dalla Presidenza. Ogni alunno che entra in Istituto dopo l’ora di inizio delle lezioni deve presentarsi in Vice Presidenza. Il Docente annota l’ingresso fuori orario sul Registro di Classe secondo le modalità previste. In caso di verificato disservizio di treni o di autobus extraurbani, gli alunni pendolari in ritardo saranno ammessi in classe senza richiesta di giustificazione. Per assenza dei docenti nelle prime ore di lezione, la Presidenza può disporre l’entrata posticipata di una classe. L’entrata posticipata deve essere comunicata alle famiglie degli alunni minorenni almeno un giorno prima, tramite gli alunni stessi. Le uscite anticipate saranno possibili soltanto a partire dal termine della IV ora di lezione e sono autorizzate dalla Presidenza. Di norma si potranno richiedere un massimo di cinque permessi di entrata e cinque di uscita. Nel caso in cui gli allievi li abbiano utilizzati completamente, ulteriori concessioni dovranno essere richieste alla Presidenza. A seguito di indisposizioni insorte durante le ore di lezione, la Presidenza concederà il permesso di uscita; i minorenni, comunque, potranno uscire solo se accompagnati dai genitori dai genitori. Per assenza dei docenti nelle prime ore di lezione, la Presidenza potrà disporre l’entrata posticipata di una classe avvertendo le famiglie degli alunni minorenni tramite gli alunni stessi almeno un giorno prima. Per assenza dei docenti nelle ultime ore di lezione, la Presidenza potrà disporre l’uscita anticipata di una classe avvertendo le famiglie degli alunni minorenni almeno un giorno prima, tale comunicazione sarà fatta tramite gli alunni stessi. Tutti i permessi saranno annotati sul Registro di Classe.

Uscita al termine delle lezioni Gli alunni di ogni classe possono uscire dall’aula, laboratorio o palestra soltanto dopo il suono della sirena che indica il termine delle lezioni.

Alunni infortunati Gli alunni infortunati dovranno prendere gli opportuni accordi con la Presidenza per l’entrata e l’uscita dalla scuola e per l’utilizzo dell’ascensore.

Uscita dall’edificio scolastico Nessun alunno, per qualsiasi motivo, potrà uscire senza il permesso scritto della Presidenza; se ciò si dovesse verificare saranno adottati eventuali provvedimenti.

Piano di evacuazione degli edifici La Presidenza predispone il piano di evacuazione, previsto per legge, da attuare in caso di pericolo. Ogni anno scolastico saranno effettuate le esercitazioni necessarie per verificare l’attuabilità di tale piano.

Parcheggio dei mezzi di trasporto E’ consentito parcheggiare negli spazi riservati all’interno dell’Istituto moto, ciclomotori e biciclette, purchè i mezzi siano condotti a motore spento. La scuola comunque non è responsabile di eventuali danni o furti ai mezzi parcheggiati all’interno. La sosta degli automezzi negli spazi dell’Istituto deve essere autorizzata dalla Presidenza.

ASTENSIONE DALLE LEZIONI, ASSENZE, GIUSTIFICAZIONI DEGLI ALUNNI

Presenza degli alunni La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività nell’ambito dell’orario scolastico.

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Giustificazione di assenza L’alunno, dopo uno o più giorni consecutivi di assenza, per essere riammesso alle lezioni, deve mostrare all’insegnante della prima ora di lezione la richiesta di giustificazione compilata sul libretto personale in ogni sua parte e firmata da un genitore se l’alunno è minorenne, da se stesso se maggiorenne. Se i giorni o i periodi di assenza non sono consecutivi, le richieste devono essere formulate separatamente. Per assenze superiori a 5 giorni (festivi inclusi) è richiesta inoltre la dichiarazione di un medico che attesti che l’alunno può essere riammesso a scuola. Per assenze superiori a 5 giorni (festivi inclusi) per motivi diversi da quelli di salute, il genitore può preventivamente dare comunicazione scritta al coordinatore della classe mediante il libretto personale del periodo in cui lo studente sarà assente, il coordinatore annota quanto comunicato sul registro di classe. In questo caso non è necessario presentare la dichiarazione del medico al rientro ma solo la richiesta di giustificazione. L’insegnante, controllato che la firma corrisponda a quella depositata sul libretto, giudicati validi i motivi addotti, giustifica l’assenza apponendo la propria firma sul libretto e scrive sul registro il nome dell’alunno giustificato. Gli alunni eccezionalmente sprovvisti di giustificazione dell’assenza, saranno accettati in classe, ma il giorno dopo dovranno esibire la giustificazione all’insegnante della prima ora di lezione. Nel caso di ulteriore mancata giustificazione non saranno accettati in classe, saranno inviati in vicepresidenza dove sosteranno per l’intera mattinata. Per qualsiasi motivo l’insegnante ritenga di non poter giustificare l’alunno, lo invierà in Presidenza con il registro di classe: la Presidenza deciderà in merito. Dichiarazione di astensione Il giorno successivo alla partecipazione ad astenzione collettiva, l’alunno, per essere riammesso alle lezioni, dovrà presentare all’insegnante della prima ora una dichiarazione scritta sul libretto personale così formulata: “mio figlio (“il sottoscritto” se l’alunno è maggiorenne) si è astenuto dal partecipare alle regolari lezioni del giorno…” firmata dal firmatario del libretto. Tale dichiarazione consente soltanto alle famiglie di venire a conoscenza che l’alunno ha partecipato ad una astensione collettiva. L’insegnante dovrà controfirmare la dichiarazione, apponendo anche la data e annotare sul registro di classe il nome degli alunni che hanno presentato la dichiarazione.

Ammissione degli alunni senza la richiesta di giust ificazione Gli alunni sprovvisti della richiesta di giustificazione o dichiarazione sul libretto personale, possono essere riammessi alle lezioni dagli insegnanti. Il docente della prima potrà autorizzare l’ammissione annotandolo sul registro di classe; la richiesta di giustificazione o la dichiarazione firmata dovrà essere presentata il giorno immediatamente successivo. Qualora l’alunno ne fosse ancora sprovvisto sarà ammesso a seguire le lezioni, la mancanza verrà annotata sul registro di classe per gli opportuni provvedimenti; le famiglie saranno avvertite immediatamente.

Numerose assenze o astensioni In caso di numerose assenze o astensioni dalle lezioni, anche saltuarie, da parte di un alunno, o comunque quando lo riterrà opportuno la Presidenza avvertirà la famiglia mediante comunicazione scritta anche per gli alunni maggiorenni.

Verifica delle assenze e delle astensioni I genitori, gli alunni, gli insegnanti potranno controllare la situazione delle assenze presso la segreteria didattica. La situazione delle assenze e delle astensioni dovrà essere periodicamente presa in esame dai singoli consigli di classe. Il Dirigente Scolastico, anche su indicazione del C. di C. e dei docenti, potrà promuovere riunioni dei genitori della classe e/o di alunni, alle quali potranno intervenire anche gli insegnanti.

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Calcolo della percentuale di assenze e Tipologie d i assenza ammesse alla deroga : documento in via di pubblicazione

LIBRETTO PERSONALE Il libretto personale viene consegnato al momento dell’iscrizione ad uno dei genitori dell’alunno iscritto, se questo è minorenne, all’alunno stesso se maggiorenne; il libretto deve essere firmato al momento della consegna dalla persona dalla quale viene ritirato e potrà essere firmato anche da un altro familiare che dovrà recarsi in segreteria didattica per apporre la propria firma. Tutte le richieste che verranno scritte sul libretto dovranno portare in calce una delle due firme. Qualora si rendesse necessario in seguito apporre una firma diversa, l’interessato dovrà recarsi dal Dirigente Scolastico per sostituire la propria firma a quella precedente. Tutti gli alunni dovranno avere con sé ogni giorno il proprio libretto personale. Tale libretto è uno strumento di controllo per le famiglie, per gli insegnanti e per la Presidenza; esso consente le comunicazioni tra scuola e famiglia ed è l’unico mezzo per richiedere giustificazioni e permessi, pertanto:

� Non deve essere manomesso, né devono essere presenti cancellature se non firmate per conferma da un firmatario del libretto.

� L’unico libretto valido è quello consegnato nello stesso anno scolastico in cui viene usato. � Le eventuali comunicazioni degli insegnanti devono essere controfirmate da un firmatario del

libretto. � Può essere richiesto all’alunno in qualsiasi momento dalla Presidenza, dai Docenti e dal

Personale A.T.A. � Qualora venga smarrito, il genitore o l’alunno stesso, se maggiorenne, può richiedere un

duplicato che verrà consegnato al genitore o all’alunno con le stesse modalità del primo, dietro versamento su c.c. postale del costo del libretto. Il genitore dell’alunno minorenne, qualora non possa, per gravi motivi, ritirare personalmente il libretto, può richiedere, con domanda scritta che sia consegnata al figlio. Il libretto firmato dal genitore, dovrà essere ripresentato alla segreteria unicamente ad un documento del genitore firmatario. Sul libretto e sul registro di classe accanto al nome dell’alunno verrà scritto dalla segreteria “duplicato” ed apposto il timbro della scuola. Da quel momento l’unico libretto valido sarà quello recante la scritta “duplicato”.

� La Segreteria Didattica manterrà un elenco costantemente aggiornato, di cui fornirà copia alla Presidenza, degli alunni che hanno ricevuto il duplicato

COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA Il comportamento reciproco tra studenti, docenti, personale A.T.A. presidenza deve essere sempre improntato alla massima correttezza e cortesia.

Pulizia dei locali Tutti i locali frequentati devono essere puliti almeno una volta al giorno. Tutti i servizi igienici devono essere aperti e disponibili per tutto l’arco della durata delle lezioni. Responsabile del controllo è il D.SS.GG.AA.

Comportamento fuori dall’aula Durante i trasferimenti e durante il permesso di uscita dall’aula, gli alunni dovranno evitare di soffermarsi nei corridoi e di recare disturbo alle lezioni in corso. La presidenza, i docenti, i collaboratori scolastici sono tenuti a far rispettare questa norma.

107

Comportamento in aula L’insegnante presente deve vigilare sul corretto comportamento degli alunni e controllare in particolare che l’aula si mantenga decorosamente pulita. In una eventuale e temporanea assenza dell’insegnante e dei collaboratori scolastici, gli alunni della classe non possono uscire dall’aula e sono tenuti a non disturbare e mantenere la disciplina nonché la pulizia dell’aula. Uso del telefono cellulare Durante le ore di lezione è vietato l’uso del telefono cellulare, sia a scopo comunicativo, che a scopo ludico, a tal fine i telefoni dovranno essere tenuti spenti. Questo per una generale norma di correttezza che trova riscontro formale nello Statuto delle studentesse e degli studenti, nonché nell’ottica di un corretto e proficuo svolgimento dell’attività didattica. Eventuali esigenze di comunicazioni tra gli studenti e le loro famiglie, dettate da ragioni di eccezionale urgenza e gravità, dovranno essere comunicate al docente, il quale potrà decidere il comportamento da adottare ed una eventuale e temporanea deroga a tale norma. Qualora un docente, durante le ore di lezione, rilevi una violazione della predetta norma dovrà verbalizzare l’accaduto sul Giornale di classe, farsi dare in consegna il telefono cellulare ed affidarlo al Dirigente Scolastico o al Vicepreside. Al termine della mattinata o il giorno successivo il telefono sarà riconsegnato direttamente ad un genitore dello studente se minore o direttamente allo stesso maggiorenne. Il divieto di utilizzare telefoni cellulari vige ovviamente anche nei confronti di tutto il personale della scuola durante le attività inerenti al proprio servizio, per una doverosa azione educativa. E’ ovviamente vietato, per gli stessi motivi, l’uso di lettori mp3 ed altri dispositivi elettronici simili.

Danni Chi deteriora o manomette, volontariamente o involontariamente, oggetti o locali scolastici è soggetto a risarcire il danno l’entità del quale viene valutata dalla presidenza. Chiunque noti un danno è tenuto a segnalarlo al collaboratore scolastico responsabile o direttamente alla presidenza. I danni recati alle strutture, suppellettili, arredi e strutture saranno risarciti in solido dai responsabili o dall’intera classe.

Affissioni Nell’Istituto sono attrezzati appositi spazi per comunicazioni e affissioni, in particolare sono previste le seguenti bacheche: Sindacale: a disposizione dei rappresentanti sindacali d’Istituto Degli studenti: per le comunicazioni fra e per gli studenti Del Comitato dei genitori Degli Organi Collegiali Del C.I.C.

108

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

Il verificarsi di eventi che spesso hanno superato semplici forme di esuberanza giovanile per sfociare

in casi di illegalità vera e propria ha indotto il Ministero della Pubblica Istruzione ad emanare il DPR

235/07 “Regolamento recante modifiche ed integrazio ni allo Statuto delle studentesse e degli

Studenti” risalente al 1998.

Il DPR 235 ha previsto un inasprimento delle sanzioni disciplinari tenendo comunque presente che

sia le sanzioni che i provvedimenti devono essere ispirati al principio della gradualità e a quello della

riparazione del danno.

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso ad un apposito Organo di garanzia interno alla

scuola.

Premesso questo, va sottolineato comunque che la Scuola è un luogo di educazione e non di

repressione e quindi interviene con pratiche formative e di supporto, in particolare nei confronti di

quei ragazzi che presentano forme di eccessi comportamentali; si impegna, inoltre, ad

accompagnare le iniziative di repressione con interventi educativi per responsabilizzare gli studenti e

ricostruire un rapporto di fiducia con il contesto scolastico.

In questo senso, il DPR 235 contiene una positiva novità per l’a.s. 2008/09: la sottoscrizione, al

momento dell’iscrizione, di un patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in

maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra Scuola, studenti e famiglie.

Il Ministero della Pubblica Istruzione, inoltre, è tornato ad occuparsi dell’uso improprio che gli studenti

fanno delle immagini riprese con i cellulari o con altri mezzi elettronici di videoregistrazione,

emanando la Direttiva 104/07 (Linee di indirizzo per arginare la divulgazione da parte degli

studenti di immagini e filmati).

Sanzioni disciplinari I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di

responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonchè al recupero dello

studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. In particolare:

� La responsabilità disciplinare è personale. � Le sanzioni disciplinari sono temporanee e proporzionate alle infrazioni e sono ispirate

al principio della riparazione del danno materiale e immateriale. � Se viene arrecato danno al patrimonio della scuola (locali, arredi, suppellettili, strumenti

di laboratorio etc): - L’alunno responsabile o i suoi genitori dovranno provvedere al risarcimento

- Nel caso non ci sia un responsabile dichiarato o il colpevole non venga colto in flagrante, tutti gli allievi potenzialmente in grado di aver compiuto il danno dovranno fornire in parti uguali il risarcimento

� Le sanzioni disciplinari possono essere comminate, in rapporto alla loro gravità, dal singolo insegnante, dal Dirigente scolastico, dal Consiglio di classe, dal Consiglio d’Istituto.

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� Le sanzioni che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottate da un organo collegiale. In particolare l’art. 4 comma 6 del DPR n 235 del 21 novembre 2007 stabilisce che le sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla comunità scolastica per un periodo inferiore ai 15 giorni sono sempre adottati dal Consiglio di classe; le sanzioni che prevedono l’allontanamento per un periodo superiore ai 15 giorni vanno adottate dal Consiglio di Istituto.

� Dei provvedimenti disciplinari assunti sarà data comunicazione scritta alla famiglia � Nessun alunno può essere sottoposto a sanzione senza essere stato prima invitato ad

esporre le proprie ragioni. � Nella scelta della sanzione sono tenute in considerazione le seguenti condizioni

aggravanti: recidiva, pericolosità sociale, rilevanza penale, pericolo per l'incolumità delle persone.

� Nel comminare le sanzioni si farà appello alle attenuanti che si riferiscono a particolari situazioni di disagio dello studente e all'assenza di precedenti.

� E' sempre offerta allo studente la possibilità di convertire la sanzione in attività utili alla comunità scolastica come ad esempio:

� Pulizia /ripristino delle suppellettili e degli arredi imbrattati o danneggiati � Pulizia del giardino e/o delle palestre � Supporto ai responsabili della biblioteca � Attività di studio a favore della classe � Attività di segreteria, riordino di archivi presenti nella scuola � …………. quant’altro riterrà opportuno il Consiglio di classe

� Il procedimento sanzionatorio si deve concludere entro trenta giorni dalla data della contestazione. Superato tale limite temporale il procedimento si considera estinto.

� Le sanzioni saranno tenute presenti al momento dell’attribuzione del voto di condotta in sede di scrutinio. Le sanzioni più gravi implicano, al momento dell’assegnazione del credito scolastico, l’attribuzione del punteggio minimo entro la banda di oscillazione prevista.

� E' consentito impugnare i provvedimenti disciplinari facendo ricorso all'Organo di Garanzia.

In alternativa all’allontanamento dalla comunità scolastica, qualora, anziché l’effetto sanzionatorio si ritenga prevalente la necessità di ricostruire un rapporto di fiducia con il contesto scolastico, si può prevedere: □ l’obbligo di frequenza per tutte le attività scolastiche □ l’obbligo di frequenza per alcune attività scolastiche □ la non partecipazione ad attività didattiche che si svolgono fuori dalla scuola come visite, viaggi e simili. In caso di sanzione con allontanamento dalla scuola sarà data comunicazione scritta ai genitori a cura del Dirigente Scolastico; in essa dovrà essere specificata la motivazione e la data o le date a cui si riferisce il provvedimento. L’alunno sarà riammesso a scuola accompagnato dai genitori. Le sanzioni per mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalle commissioni d'esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Tenuto conto dei principi e dei criteri sopra esposti, l'organo competente nella piena autonomia potrà irrogare i seguenti provvedimenti disciplinari in corrispondenza delle relative infrazioni, qui di seguito riportati come mera indicazione:

• richiamo verbale o scritto per condotta non conforme ai principi di correttezza e buona educazione; scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti o il personale; disturbo durante le lezioni; mancanze ai doveri di diligenza e puntualità; violazioni alle norme di sicurezza; violazione del divieto di uso di telefoni cellulari o di lettori di musica o di altri mezzi elettronici di videoregistrazione; violazioni del divieto di fumo; assenze ingiustificate.

• allontanamento dalla scuola da uno a dieci giorni per gravi scorrettezze verso i compagni, gli insegnanti o il personale; disturbo continuato durante le lezioni; mancanze gravi ai doveri di diligenza e puntualità; turpiloquio, ingiurie ed offese ai compagni, agli insegnanti o al personale; danneggiamento volontario di oggetti di proprietà della scuola o di altri; molestie continuate;

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recidivo uso improprio del telefono cellulare (come fotocamera o macchina fotografica) o di altri mezzi elettronici di videoregistrazione; ricorso a vie di fatto e atti di violenza nei confronti di compagni, insegnanti o personale, avvenuti anche fuori dalla scuola;

• allontanamento dalla scuola da undici a quindici gi orni per recidiva dei comportamenti di cui al punto precedente; violenza intenzionale; offese gravi alla dignità della persona; uso o spaccio di sostanze stupefacenti; atti e molestie anche di carattere sessuale; denuncia penale per fatti avvenuti all'interno della scuola che possano rappresentare pericolo per l'incolumità delle persone e per il sereno funzionamento della stessa;

• allontanamento dalla comunità scolastica per una du rata superiore a 15 giorni , quando siano stati commessi reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (ad es. violenza privata, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.) o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento) e il fatto commesso sia comunque tale da richiedere una grave deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7 comma dell’art. 4 dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.

• Esclusione dagli scrutini finali, non ammissione ag li Esami di Stato quando si configuri una recidiva dei comportamenti di cui al punto precedente o atti di violenza grave o connotati da una gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale.

Le sanzioni saranno tenute presenti al momento dell’attribuzione del voto di condotta in sede di scrutinio.

Le sanzioni più gravi implicano, al momento dell’assegnazione del credito scolastico, l’attribuzione del punteggio minimo entro la banda di oscillazione prevista.

Ricorsi

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori o dello studente se maggiorenne, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno, nominato e disciplinato dal Consiglio di Istituto.

Tutela di arredi e strutture scolastiche Considerato il forte dispendio di risorse per la manutenzione degli spazi e l’acquisto degli arredi, nella convinzione che l’abitudine al rispetto ed al mantenimento di ciò che è pubblico e comune costituisca la base di una corretta educazione civica, si stabilisce quanto segue:

� ogni classe è responsabile in solido delle aule che frequenta in relazione a danni arrecati, anche con scritte e deturpamento di suppellettili.

� allo stesso modo, sono responsabili dei corridoi e dei bagni le classi che su tali corridoi affacciano e tali bagni frequentano.

Gli studenti sono tenuti a segnalare subito per iscritto, tramite i loro rappresentanti, eventuali danni o deturpamenti nel momento in cui entrano per la prima volta nell’aula loro assegnata. I danni successivamente accertati nel corso dei controlli che saranno sistematicamente effettuati saranno imputati agli studenti.

Le sanzioni saranno pecuniarie e/o disciplinari.

La sanzione pecuniaria comporterà il risarcimento del danno, secondo la stima effettuata da personale competente.

Se il danno comporta un’operazione di pulizia, questa sarà effettuata dagli studenti responsabili ( o, in assenza di identificazione, dall’intera classe di appartenenza) secondo modalità concordate con i rispettivi Consigli di classe.

Le sanzioni disciplinari potranno essere decise dai Consigli di classe secondo il Regolamento di Istituto.

Un tipo di sanzione non esclude l’altro.

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USO DEL CELLULARE A SCUOLA E SANZIONI DISCIPLINARI

(Allegato al regolamento di Istituto)

1. L'uso dei cellulari da parte degli studenti, durante lo svolgimento delle attività didattiche,

è vietato. E’ anche assolutamente vietato usare senza autorizzazione il telefono cellulare come fotocamera

all'interno dell'Istituto.

2. La violazione di tale divieto configura un'infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola

è tenuta ad applicare apposite sanzioni.

3. Il divieto di utilizzare il telefono cellulare durante le attività di insegnamento e di

apprendimento vale ovviamente anche per il personale docente e tecnico.

4. Docenti e personale ATA hanno doveri deontologici e professionali sia di vigilanza sui comportamenti

degli studenti in tutti gli spazi scolastici che di tempestiva segnalazione alle autorità competenti di eventuali

infrazioni.

SANZIONI DISCIPLINARI

1. Se l'alunno viene scoperto dal docente o dal personale tecnico con il cellulare acceso in classe, in

laboratorio o in palestra si procede all'acquisizione temporanea dell'apparecchio allo scopo di evitare che il

minore commetta ulteriori irregolarità.

2. La medesima acquisizione del cellulare può essere fatta dai collaboratori scolastici se gli studenti ne

fanno un uso improprio nei corridori e/o nei bagni.

3. Qualora l'alunno si rifiuti di consegnare il cellulare, il docente o il personale ne prenderà atto riferendo al

Dirigente scolastico.

4. Il cellulare da ritirare dovrà essere prima spento dall'alunno stesso, a garanzia della privacy.

5. Il cellulare sarà consegnato al Dirigente scolastico o al vicepreside il quale inviterà

telefonicamente la famiglia a ritirarlo, prima della fine delle lezioni, o appena la famiglia può farlo.

6. All'alunno scoperto con il cellulare acceso per la prima volta sarà rivolto un richiamo.

7. Per l'alunno recidivo sarà convocato il Consiglio di classe per l’adozione di sanzioni disciplinari.

ORGANO di GARANZIA

Finalità generali

L'Organo di Garanzia (O.G.) è costituito ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del Decreto del Presidente della

Repubblica 24 giugno 1998 n. 249.

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L’Organo di Garanzia si basa sul principio che la scuola è una comunità all’interno della quale tutti i

componenti hanno il diritto/dovere di operare al fine di raggiungere una adeguata e serena convivenza

attraverso la corretta applicazione delle norme.

Le sue funzioni sono:

� esaminare i ricorsi presentati dagli studenti (se maggiorenni), dai genitori degli studenti minorenni o

da chi ne esercita la potestà a seguito dell’applicazione di una sanzione disciplinare

� su richiesta, intervenire in merito a questioni relative all’applicazione dello Statuto delle Studentesse

e degli Studenti e del Regolamento di Istituto.

Composizione L'Organo di Garanzia dell’Istituto Tecnico Industriale G. Galilei di Livorno è così composto:

� Dirigente scolastico

� Due docenti (designati dal Consiglio di Istituto)

� Un genitore (designato dal Consiglio di Istituto)

� Uno studente (designato dal Consiglio di Istituto)

� Un rappresentante del personale ATA

I componenti dell’Organo di Garanzia restano in carica per un periodo di tempo corrispondente alla durata

del Consiglio d'istituto, quanto ai genitori, agli insegnanti e al personale ATA, e per un anno, quanto agli

studenti. Fino alla designazione del nuovo componente resta in carica il precedente componente, al fine di

consentire il funzionamento dell'organo.

E' prevista la designazione di quattro membri supplenti (docente, genitore, studente, personale ATA), che

sostituiranno i membri titolari nel caso in cui questi ultimi siano direttamente o anche indirettamente coinvolti

nel caso in questione o in caso di impedimento temporaneo.

Per ciò che concerne le componenti studentesca e docente, i membri titolari e i loro supplenti vengono eletti

dall'organo collegiale competente, nella sua prima seduta ordinaria all'inizio di ogni anno scolastico.

E' prevista la sostituzione mediante nuova nomina da parte del Consiglio di Istituto dei membri

eventualmente decaduti per mancanza dei requisiti.

La funzione di segretario verbalizzatore viene svolta da uno dei componenti designato dal Presidente.

Modalità di voto

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a) Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. In caso di impedimento a partecipare alla riunione si farà pervenire al Presidente per iscritto o tramite fonogramma almeno un giorno prima della seduta, la motivazione giustificativa dell’assenza. Il Presidente o un suo delegato provvederà a convocare il sostituto designato.

b) In caso non si raggiunga il numero legale il Presidente procede ad una seconda convocazione entro 24 ore successive.

c) in seconda convocazione l’Organo di Garanzia funziona solo con i membri effettivamente partecipanti alla

seduta

d) ciascun membro ha diritto di parola e di voto, non è prevista l’astensione e in caso di parità prevale il voto

del Presidente.

e) ciascuno dei componenti dell’Organo di Garanzia è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle

segnalazioni ricevute ovvero di cui è venuto a conoscenza in quanto membro o collaboratore dell'organo di

garanzia e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il

consenso dell'organo stesso e per scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell’Organo di Garanzia

d) di tutte le riunioni dell’Organo di Garanzia deve essere redatto verbale il quale è accessibile, secondo le

norme e le garanzie stabilite dalle leggi sulla trasparenza e sulla privacy.

Ricorsi per sanzioni disciplinari

a) Il ricorso avverso le sanzioni disciplinari, può essere presentato direttamente dallo studente (se

maggiorenne) o da uno dei genitori o da chi esercita la potestà (ove lo studente sia minorenne) mediante

istanza scritta indirizzata al Presidente dell’Organo di Garanzia, per il tramite del Dirigente Scolastico, entro

15 giorni dalla comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termine non saranno in nessun caso

accolti.

b) Ricevuto il ricorso, il Presidente o un suo incaricato recepisce copia del verbale del Consiglio di Classe,

del registro di classe ed eventuali memorie difensive allegate al ricorso; tali documenti verranno esaminati

durante la seduta.

c) Nel caso in cui lo ritenga a maggioranza necessario, l’Organo di Garanzia può chiamare a partecipare alla

seduta le parti in causa e cioè lo studente a cui è stata comminata la sanzione, i suoi genitori o colui che ne

esercita la potestà e il coordinatore di classe, il docente o colui che ha segnalato l’infrazione.

d) L’Organo può con parere obbligatorio confermare o revocare il provvedimento. In presenza di fatti o

circostanze nuove, l’Organo di garanzia può sospendere l‘efficacia del provvedimento e promuovere il

riesame del caso da parte dell’Organo che aveva inflitto la sanzione.

e) L’Organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.

f) La famiglia dell’alunno verrà avvertita della delibera dell’Organo di Garanzia tramite raccomandata

� Ricorsi per le problematiche relative all’applicazi one dello Statuto delle Studentesse e degli

Studenti e del Regolamento di Istituto.

114

Sulla base della segnalazione ricevuta l’Organo di Garanzia collettivamente ovvero per mezzo di uno

o più dei suoi componenti o di altri genitori, insegnanti o studenti appositamente delegati, si impegna a

raccogliere informazioni documentate, decidendo poi a maggioranza (con eventuale voto prevalente del

Presidente) se il problema sollevato meriti attenzione e debba essere avviato a soluzione, adottando in tal

caso tutte le opportune iniziative.

REGOLAMENTO delle VISITE GUIDATE e VIAGGI di ISTRUZ IONE (approvato dal Collegio dei Docenti in data 19 Dice mbre 2006

e integrato dal C.di I. in data 2.10.2008) Premessa: A preso atto che negli ultimi anni, relativamente ai Viaggi di istruzione, vi è stato un affievolimento della finalità fondamentale e propria della scuola che è quella conoscitiva ed educativa

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B preso atto che il problema è generalizzato e che si inserisce nel più vasto ambito di un’instabilità adolescenziale e nella sempre più profonda vaghezza dei contorni e dei limiti comportamentali, C tenuto conto che questa esperienza è sempre più “gita scolastica” e sempre meno “viaggio di istruzione” e che questa involuzione offre spesso occasione di situazioni “irresponsabili” che però richiamano in essere la “responsabilità” della scuola e dei suoi operatori, si è ritenuto utile riscrivere le regole perché i Viaggi che organizza la scuola (che non è un’agenzia di viaggi) ritrovino la loro ragion d’essere, ovvero il frutto di una attività educativa programmata e svolta secondo regole, valori ed obiettivi che siano propri della scuola. Tutte le attività delle quali si parla nel presente Regolamento si configurano come attività didattiche facenti parte integrante della programmazione pedagogico-didattica deliberata in ogni Consiglio di Classe ed hanno come scopo l’arricchimento culturale e professionale, l’esercizio delle buone pratiche della convivenza civile, la socializzazione e la cura dell’immagine della propria scuola, della propria città, della propria Nazione.

Punti fermi:

� Ogni classe il suo docente � Non tutti gli alunni � Il viaggio si prepara � Programmi intensi � Mai soli

Visita guidata / 8,00– 14,00 :

� si effettua nell’arco dell’orario scolastico curricolare 8.00 - 14.00 e vi partecipa tutta la classe � visita di mostre, musei, aziende, enti, partecipazione a spettacoli, a gare, ecc. � è organizzata dal/i docente/i previo avviso almeno 5 gg alle famiglie, ai colleghi sul giornale di

classe ed all’Ufficio Personale � è preceduta da una adeguata preparazione didattica e possibilmente seguita da una verifica di utilità

e gradimento � si usano soltanto i mezzi pubblici di trasporto � non sono previsti costi per l’Amministrazione.

Visita guidata / intera giornata (dalla mattina alla sera):

� si effettua dalla mattina alla sera e vi partecipa tutta la classe � possono partecipare due o tre classi insieme ove coincidano la programmazione e le finalità � gli alunni impossibilitati a partecipare dovranno esibire, il giorno dopo, adeguata giustificazione � visita di aziende di produzione, mostre, musei, località di interesse artistico, culturale, storico,

naturalistico, ecc � è preceduta da una adeguata preparazione didattica e possibilmente seguita da una verifica di utilità

e gradimento � la distanza delle mète deve potersi coprire in tempi brevi e comunque tali da consentire la visita e

conseguirne gli scopi � i costi per i mezzi di trasporto, treno o pullman, sono a carico degli alunni partecipanti � la richiesta di autorizzazione va inoltrata al Dirigente Scolastico con almeno 10 giorni di anticipo sulla

data prevista per l’effettuazione � il Dirigente può non autorizzare la visita per ragioni tecniche, di coincidenza con attività istituzionali o

per ragioni di sicurezza sentito il RSPP � è organizzata dal/i docente/i della/e classe/i partecipanti in collaborazione con

l’Ufficio Tecnico (prenotazione mezzi di trasporto) l’Ufficio Di dattica (elenchi dei partecipanti)

l’Ufficio Personale (formalizzazione dell’incarico) l’Ufficio Amministrazione (tabelle di liquidazione delle spettanze)

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� gli accompagnatori devono essere i docenti promotori ed ogni classe deve avere il suo docente per assicurare una guida proficua ed una vigilanza adeguata degli alunni noti

� per eventuali necessità legate all’assistenza di alunni disabili, è consentita la partecipazione di collaboratori scolastici o di familiari dei suddetti alunni. Ad eccezione del Dirigente o di un suo Collaboratore delegato ad hoc, nessun altra persona, diversa da quelle qui previste, può partecipare .

� al rientro i docenti accompagnatori dovranno produrre al Dirigente Scolastico e al C.di C. una dettagliata relazione sull’andamento e sull’esito dell’iniziativa

� sono previsti costi a carico dell’Amministrazione previo esibizione di fattura o ricevuta fiscale e/o biglietto ferroviario.

Viaggi di istruzione / da 2 a 6 giorni

• tipologia : i viaggi di istruzione ( di seguito VDI) hanno tre finalità fondamentali:

� viaggi di integrazione alla preparazione profession ale: finalità cognitive di aziende, strutture, laboratori, enti di ricerca e quant’altro utile a conoscere direttamente le realtà di studio, ricerca e produzione con lo scopo di approfondire il sapere ed aprire gli orizzonti professionali degli alunni. Questi VDI si possono svolgere sul territorio nazionale o all’interno dell’Europa.

� viaggi di integrazione culturale : finalità cognitive di aspetti paesaggistici, storici, monumentali, archeologici, naturalistici e culturali in genere. Integrano ed arricchiscono la formazione culturale e civile degli alunni, la loro sensibilità ai valori estetici ed educano al rispetto ed al confronto con la diversità culturale e di civiltà. Questi VDI si possono svolgere sul territorio nazionale o all’interno dell’Europa.

� viaggi connessi alla partecipazione gare sportive e professionali : finalità di partecipazione con lo scopo di rappresentare l’Istituto in competizioni, certamina, gare professionali. Sono riservate ad alunni selezionati allo scopo.

• destinatari:

□ i viaggi di cui al punto A e B sono riservati agli alunni del Triennio i viaggi di cui al punto C sono riservati agli alunni selezionati e, per la loro specificità, seguono un iter ad hoc non disciplinato dal presente regolamento

□ ai VDI partecipa almeno la metà degli alunni freq uentanti la classe □ ai VDI, previa deliberazione inappellabile del C. di C., non partecipano gli alunni fatti oggetto di gravi

provvedimenti disciplinari, che abbiano avuto una frequenza saltuaria o prolungata o che abbiano conseguito il 7 in condotta allo scrutinio del 1° q uadrimestre.

□ l’aggregazione delle classi dovrà avvenire nell’amb ito della medesima specializzazione per favorire così la possibilità di inserire nel programma visit e ad aziende di settore

□ gli alunni partecipanti ai VDI riconoscono che:

* durante il VDI siamo a scuola e quindi valgono le stesse regole di buon comportamento *di fronte alle regole ed alle disposizioni dei docenti accompagnatori non c’è né maggiorenne, né minorenne; tutti devono osservare le disposizioni impartite * l’albergo è per il riposo, proprio e degli altri * non si espone a cattiva reputazione la propria scuola, la propria città, il proprio paese * ogni comportamento inadeguato sarà comunicato al Dirigente, alla famiglia ed al Consiglio di classe per i provvedimenti disciplinari eventualmente necessari

□ durata e mète

• il VDI ha una durata massima di 6 giorni comprensivi del viaggio di andata e ritorno

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• stante l’ampia diffusione di realtà industriali ed il grande patrimonio artistico, paesaggistico e storico del nostro paese, le mète da privilegiare sono nell’ambito del territorio nazionale

• il VDI all’estero sono l’opportunità ideale per la conoscenza di realtà diverse dalla nostra e presuppongono una partecipazione interessata ed un programma intenso e ricco di occasioni di conoscenza

• le occasioni ludiche devono essere assolutamente marginali e devono prevedere l’attenta vigilanza degli accompagnatori e la partecipazione responsabile degli alunni: il VDI è parte integrante dell’attività della scuola e durante la sua effettuazione rimangono intatte le regole che disciplinano la vita scolastica

• il Collegio dei docenti, nell’ambito della programmazione annuale, individua il periodo nel quale si effettuano i VDI ed eventualmente le mète.

� promotori ed accompagnatori • il VDI è promosso dagli insegnanti che nell’ambito del Consiglio di Classe ne propongono finalità,

mète e criteri per lo svolgimento al Consiglio di Classe e ne ottengono la delibera di approvazione . • il Consiglio di Classe assume tale delibera nell’ambito delle riunioni di programmazione previste

all’inizio di ogni anno scolastico • gli insegnanti promotori , salvo documentati motivi d’impedimento, sono anche gli accompagnatori ;

questi non potranno partecipare a più di un VDI • al fine di garantire la miglior vigilanza dei propri alunni, ferme restando le disposizioni ministeriali,

ogni classe deve avere almeno un accompagnatore facente parte del Consiglio della classe medesima, Consiglio al quale l’accompagnatore possa riferirsi per eventuali interventi disciplinari a fronte di comportamenti censurabili tenuti dagli alunni durante il viaggio

• durante il VDI i docenti accompagnatori dovranno aver cura di non lasciare mai soli gli alunni in nessuna occasione e dovranno esigere dai partecipanti il rispetto dello spirito e delle regole condivise

• al fine di conseguire gli obiettivi conoscitivi e formativi che il viaggio si è prefisso, è necessario che gli alunni siano preventivamente preparati e forniti di tutti gli elementi informativi (letture, depliants, indagini storiche, ecc.) utili al conseguimento dello scopo

• per eventuali necessità legate all’assistenza di alunni disabili, è consentita la partecipazione di collaboratori scolastici o di familiari dei suddetti alunni.

• escluso il D.S. o Collaboratore ad hoc delegato, nessun altra persona, diversa da quelle qui previste, può partecipare ai VDI

• gli accompagnatori avranno cura di informare telefonicamente la scuola (U.T.) del raggiungimento della mèta e di ogni altra situazione

• al rientro dal VDI il docente accompagnatore di ogni classe farà una relazione dettagliata al Dirigente Scolastico e al Consiglio di Classe sul risultato dell’esperienza e sugli obiettivi conoscitivi e formativi raggiunti o meno; il Dirigente, per eventuali aspetti comportamentali degli alunni evidenziati nella relazione, investirà la responsabilità del Consiglio di Classe

� organizzazione � una volta assunta la delibera del Consiglio di classe, il/i docente/i promotore/i, con congruo anticipo,

rivolgerà/nno richiesta scritta di autorizzazione al Dirigente Scolastico; la richiesta dovrà contenere:

� mèta del VDI � finalità conoscitive e formative � durata, data di andata e ritorno e mezzo di trasporto preferito � programma di massima degli itinerari, località, siti, gallerie, musei, aziende, e

quant’altro si intenda vedere in rapporto ai giorni richiesti

� sistemazione alberghiera più gradita � un primo elenco di massima dei partecipanti (minimo il 50% della classe),

specificando il numero dei maschi e delle femmine di ogni classe.

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� nominativi e firma del docente promotore/accompagnatore

� il Dirigente Scolastico, valutata la richiesta compilata con tutti gli elementi di cui sopra ed autorizzatala e se conforme al presente regolamento, affida l’organizzazione all’Ufficio Tecnico il quale , e solo esso, provvederà alla richiesta dei preventivi ad almeno tre agenzie di viaggio. Il contenuto della richiesta di preventivo si baserà sulla istanza dettagliata presentata dal docente promotore;

� l’Ufficio Tecnico ed il docente promotore si terranno in stretto contatto affinché la procedura di organizzazione vada avanti spedita ed efficace e perché vi sia un buon collegamento tra l’Ufficio e la classe;

� entro la fine di Gennaio gli alunni intenzionati a partecipare dovranno versare un acconto pari a 150 Euro (pari a circa il 50% dei costi finali) sul c/c postale dell’Istituto al fine di poter avere certezze relativamente al numero dei partecipanti, cosa che condiziona concretamente lo sviluppo dei costi;

� entro il 15 Febbraio la Giunta Esecutiva, con la presenza dei docenti promotori, procederà all’individuazione del preventivo più corrispondente alle richieste che sarà deliberato dal Consiglio di Istituto;

� entro il 28 Febbraio gli alunni partecipanti dovranno versare il saldo della quota, pena l’annullamento del VDI;

� gli alunni dovranno assumere decisioni certe e condivise con la propria famiglia fin da subito, poiché le incertezze, i ripensamenti, i tentennamenti, hanno ricadute organizzative ed economiche pesanti. Per questo motivo, in caso di rinuncia, la richiesta di rimborso dei 150 EURO di caparra verrà accolta solo se presentata almeno il giorno precedente alla stipula del contratto con l’agenzia di viaggi prescelta.

NOTA : poiché i giorni previsti per visite e/o viaggi di i struzione sono in totale 6 per classe per anno scolastico, sono di norma da considerare nel compu to anche quelli dedicati alle visite di un giorno . Quindi, se una classe ha già impiegato 1 o più gior ni in visite di istruzione (dall’alba al tramonto), questi verranno decurtati dai giorni da dedicare al viaggio di istruzione che, pertanto, avrà durata inferiore a 6 gg.

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PROTOCOLLO ALUNNI STRANIERI / Valutazione

Linee Guida del MIUR per la valutazione degli alun ni stranieri Seguendo le recenti indicazioni delle Linee Guida del MIUR (marzo 2006) dobbiamo tener presente che sin dai tempi della legge 517/ 1977 la Scuola Italiana ha inteso la valutazione non solo come funzione certificativa, ma come una funzione formativa/regolativa in rapporto al POF dell’Istituzione scolastica e allo sviluppo della personalità dell’alunno. La normativa esistente rafforza il ruolo e la responsabilità delle istituzioni nella loro autonomia e dei docenti nella valutazione degli alunni.

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L'art.45,comma 4, del D.P.R. nr.394 del 31 agosto1999 afferma che:

"Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per facilitare l’apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della lingua italiana può essere realizzata altresì mediante l’attivazione di corsi intensivi di lingua italiana sulla base di specifici progetti, anche nell’ambito delle attività aggiuntive di insegnamento per l’arricchimento dell’offerta formativa”. Il Consiglio di Classe, per poter valutare l’alunno straniero non alfabetizzato in lingua italiana, dovrà programmare interventi di educazione linguistica e percorsi disciplinari appropriati, elaborando un Piano Educativo Personalizzato Sarà fondamentale conoscere la storia scolastica precedente dell’alunno e ogni altra informazione fornita dalla Commissione Intercultura Ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici fondamentali e semplificati, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Il lavoro svolto dall’alunno nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico, che è oggetto di verifiche orali e scritte, deve essere considerato parte integrante della valutazione di Italiano/L2. Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe deve essere contenuta nel Piano Educativo Personalizzato. In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “sommativa”, si prendono in considerazione: il percorso scolastico pregresso; gli obiettivi possibili; i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2; i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati; la motivazione; la partecipazione; l’impegno; la progressione e le potenzialità d’apprendimento. Alla fine del primo trimestre, soprattutto se l’inserimento dell’alunno è prossimo alla stesura dei documenti di valutazione, il Consiglio di Classe, dopo aver preso in esame gli elementi sopra indicati, potrà esprimere una valutazione di questo tipo: “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. Oppure: “La valutazione espressa fa riferimento al P.E.P. (Piano Educativo Personalizzato), programmato per gli apprendimenti, in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. (Anche nel caso in cui l’alunno partecipi parzialmente alle attività didattiche). Per quanto riguarda la valutazione di fine anno scolastico, il Consiglio di Classe può ricorrere alla seconda formulazione, tenendo conto degli attuali orientamenti della linguistica e della pedagogia interculturale e facendo, inoltre, riferimento alle indicazioni espresse dal MIUR in Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, Circ. min. n.24 del 01/03/2006, che sono orientate ad una valutazione più comprensiva e diluita in un arco di tempo più lungo, per rispettare i tempi di apprendimento/acquisizione della lingua italiana. “…La lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che può oscillare da un mese a un anno, in relazione all’età, alla lingua d’origine, all’utilizzo in ambiente extrascolastico. Per apprendere la lingua dello studio, invece, possono essere necessari alcuni anni, considerato che si tratta di competenze specifiche…..

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E’ necessaria, pertanto, una programmazione mirata sui bisogni reali e sul monitoraggio dei progressi di apprendimento nella lingua italiana, acquisita via via dall’alunno straniero….Una volta superata questa fase (capacità di sviluppare la lingua per comunicare), va prestata particolare attenzione all’apprendimento della lingua per lo studio perché rappresenta il principale ostacolo per l’apprendimento delle varie discipline. Nel caso in cui l’alunno, non italofono, venga iscritto nella seconda parte dell’anno scolastico, è utile l’intervento del mediatore linguistico-culturale anche per una valutazione equipollente di eventuali produzioni scritte in lingua materna"

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PROTOCOLLO DI INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI

A.S. 2011/12

Secondo le Linee Guida diffuse dal Ministero della Pubblica Istruzione in materia di integrazione degli studenti con disabilità diffuse all’inizio dell’anno scolastico in corso, sulla base dei principi costituzionali (Art. 3 e Art. 34 della Costituzione) e della legislazione italiana (Legge 118/71, Legge 517/77, Legge 104/92 e DPR 24 Febbraio 1994), ed in riferimento alla convenzione dell’ ONU per i diritti delle persone con disabilità, anche la nostra scuola ha messo in atto il seguente Protocollo di Integrazione degli studenti diversamente abili presenti in Istituto, ove le azioni previste si rivolgono a 3 momenti fondamentali del percorso didattico : l’INGRESSO, la PERMANENZA e l’USCITA.

� AZIONI IN INGRESSO (classe prima) : � al termine delle prescrizioni degli allievi delle classi terze delle scuole medie, il coordinatore

del GLH contatta le scuole medie del territorio, attraverso le segreterie, per verificare eventuali iscrizioni di allievi con disabilità alla classe prima nel nostro Istituto per l’anno scolastico successivo (fine Gennaio - inizio Febbraio, salvo slittamenti dei termini ultimi per le nuove iscrizioni)

� effettuata la verifica di cui al punto precedente e raccolti gli eventuali nominativi di allievi con disabilità prescritti nella nostra scuola, il coordinatore del GLH prende contatti con i docenti di sostegno della classe di provenienza (scuole medie) per informazioni sul caso, al fine di preventivare il numero delle ore di sostegno, suddivise nelle varie aree, da richiedere per l’anno scolastico successivo all’USP ed eventuali ore di assistenza specialistica all’ufficio addetto della Provincia, nonché delle ore di assistenza di base (personale ATA addetto nella scuola di accoglienza) al Dirigente Scolastico e al DSGA. In questa fase il coordinatore del GLH chiede la possibilità di poter partecipare, come auditore, alla verifica del PEI a conclusione del percorso scolastico presso le scuole medie (fine Febbraio, Marzo)

� partecipazione del coordinatore del GLH, come auditore, alla/e verifica/he del/i PEI degli allievi con disabilità, iscritti nel nostro Istituto, a conclusione del percorso scolastico nella scuola media di provenienza; in questa occasione, oltre ad avere ulteriori informazioni, si stabilisce un primo contatto con i genitori e gli operatori ASL che hanno emesso la diagnosi funzionale e che seguono lo studente (Aprile-Maggio)

� incontro preliminare del coordinatore del GLH con i docenti di sostegno ad inizio anno scolastico per fornire informazioni, soprattutto ai colleghi di nuova nomina, sui casi di disabilità nuovi e vecchi attraverso la disamina delle documentazioni presenti nella scuola ed eventualmente pervenuti dalle scuole medie per i nuovi iscritti. In questo modo si cerca di impostare un possibile percorso di integrazione a livello socio-emotivo per il/i nuovo/i allievi diversamente abili all’interno del nostro Istituto da proporre al/i Consiglio/i della classe prima in cui sarà inserito; in questa sede viene formulato l’orario dei docenti di sostegno suddivisi nelle varie classi in presenza di casi di disabilità e dell’eventuale educatore per l’assistenza specialistica; si fa specifica richiesta al Dirigente Scolastico e al DSGA di eventuale assistenza di base (primi di Settembre)

� incontro del coordinatore del GLH e dei docenti di sostegno con il Consiglio della classe prima in cui sarà inserito lo studente disabile per informazioni sul caso, per proporre il percorso di inserimento pensato nella riunione di cui al punto precedente e per stabilire eventuali strategie per la sua realizzazione. Qualora il caso di disabilità presenti particolare gravità, il coordinatore del GLH stabilirà un incontro tra la famiglia dello studente ed il coordinatore della classe (Settembre, prima dell’inizio delle lezioni)

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� gara d’appalto tra le cooperative accreditate presso la Provincia per l’assistenza specialistica : viene ricercato un educatore per il quale viene definito un profilo da parte del coordinatore del GLH sulla base dei bisogni individuati tra gli allievi diversamente abili presenti in Istituto (Settembre)

� riunione del GLIS per informative sulle disabilità presenti in Istituto e per la richiesta di interventi destinati a migliorare la loro integrazione (richiesta di ausili didattici previsti dalla ASL, abbattimento di barriere architettoniche, adattamenti strutturali dell’edificio, etc…) (Ottobre)

� riunione del Consiglio di Classe per la definizione del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) (insegnanti curricolari e di sostegno) alla presenza dei genitori dell’allievo con disabilità, degli operatori ASL che lo seguono e dell’educatore : su indicazione degli operatori sanitari ed in base alla diagnosi funzionale ed al percorso intrapreso nei precedenti cicli di istruzione, si stabilisce una sorta di programmazione individualizzata con relativi contenuti, obiettivi (non cognitivi e cognitivi), modalità di attuazione, verifiche, valutazione e recupero per l’anno scolastico in corso; si ipotizza il percorso didattico da seguire (normale o semplificato o/e differenziato) * (Ottobre – inizio Novembre)

� riunione del Consiglio di Classe intermedia , alla presenza dei genitori dell’allievo diversamente abile, degli operatori ASL e dell’educatore, o per una prima verifica del PEI o per sua più dettagliata definizione : spesso, per i nuovi allievi, è difficile ad inizio anno scolastico stabilire un percorso didattico individualizzato da subito; per cui occorre riunirsi dopo qualche mese per una definizione più accurata (Febbraio)

� riunione del Consiglio di Classe conclusiva , alla presenza dei genitori dell’allievo diversamente abile, degli operatori ASL e dell’educatore, per verificare il PEI e per stabilire, eventualmente, strategie da mettere in atto nell’anno scolastico successivo per favorire il percorso formativo dello studente con disabilità; si convalida il percorso didattico da seguire (normale o semplificato o/e differenziato) * (Maggio)

� riunione del GLIS per fare un resoconto sulle azioni intraprese per l’integrazione degli allievi con disabilità nell’anno che si conclude ed eventualmente proporre interventi per il prossimo anno (ordinativi di ausili didattici richiesti nelle riunioni per le verifiche del PEI) (fine Maggio – inizio Giugno)

AZIONI IN ITINERE (classi intermedie) � incontro preliminare del coordinatore del GLH con i docenti di sostegno ad inizio anno scolastico per fornire informazioni, soprattutto ai colleghi di nuova nomina, sui casi di disabilità presenti nelle classi intermedie attraverso la disamina delle documentazioni presenti nella scuola. Per allievi con disabilità iscritti alla classe terza si valuta una eventuale proposta di inserimento ed integrazione, a livello socio-affettivo, nel nuovo percorso didattico (triennio) da proporre al nuovo Consiglio di Classe ; inoltre, in questa sede viene formulato l’orario dei docenti di sostegno suddivisi nelle varie classi in presenza di casi di disabilità e dell’eventuale educatore per l’assistenza specialistica; si fa specifica richiesta al Dirigente Scolastico e al DSGA di eventuale assistenza di base (primi di Settembre) � (per le classi terze) incontro del coordinatore del GLH e dei docenti di sostegno con il Consiglio della classe prima in cui sarà inserito lo studente disabile per informazioni sul caso, per proporre il percorso di inserimento pensato nella riunione di cui al punto precedente e per stabilire eventuali strategie per la sua realizzazione. Qualora il caso di disabilità presenti particolare gravità, il coordinatore del GLH stabilirà un incontro tra la famiglia dello studente ed il coordinatore della classe (Settembre, prima dell’inizio delle lezioni)

� gara d’appalto tra le cooperative accreditate presso la Provincia per l’assistenza specialistica : viene ricercato un educatore per il quale viene definito un profilo da parte del coordinatore del GLH sulla base dei bisogni individuati tra gli allievi diversamente abili presenti in Istituto (Settembre)

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• riunione del GLIS per informative sulle disabilità presenti in Istituto e per la richiesta di interventi destinati a migliorare la loro integrazione (richiesta di ausili didattici previsti dalla ASL, abbattimento di barriere architettoniche, adattamenti strutturali dell’edificio, etc…) (Ottobre) • riunione del Consiglio di Classe per la definizione del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) (insegnanti curricolari e di sostegno) alla presenza dei genitori dell’allievo con disabilità, degli operatori ASL che lo seguono e dell’educatore : su indicazione degli operatori sanitari ed in base alla diagnosi funzionale ed al percorso intrapreso nei precedenti anni scolastici, si stabilisce una sorta di programmazione individualizzata con relativi contenuti, obiettivi (non cognitivi e cognitivi), modalità di attuazione, verifiche, valutazione e recupero per l’anno scolastico in corso; per le classi seconde, sulla base delle attitudini rivelate dall’allievo con disabilità, si stabilisce un percorso di orientamento per la scelta della specializzazione al triennio (Ottobre – inizio Novembre) • (per le classi terze) riunione del Consiglio di Classe intermedia , alla presenza dei genitori dell’allievo diversamente abile, degli operatori ASL e dell’educatore, o per una prima verifica del PEI o per sua più dettagliata definizione : spesso, per gli allievi con disabilità all’inizio di un nuovo percorso scolastico, è difficile ad inizio anno stabilire un percorso didattico individualizzato da subito; per cui occorre riunirsi dopo qualche mese per una definizione più accurata (Febbraio) • riunione del Consiglio di Classe conclusiva , alla presenza dei genitori dell’allievo diversamente abile, degli operatori ASL e dell’educatore, per verificare il PEI ed per stabilire, eventualmente, strategie da mettere in atto nell’anno scolastico successivo per favorire il percorso formativo dello studente con disabilità; per le classi quarte, alla presenza di un operatore del GOM adulti, si stabilisce per l’anno scolastico conclusivo, una fase di osservazione in aula e la possibilità di frequentare tirocini per un eventuale inserimento nel mondo del lavoro (Maggio) • riunione del GLIS per fare un resoconto sulle azioni intraprese per l’integrazione degli allievi con disabilità nell’anno che si conclude ed eventualmente proporre interventi per il prossimo anno (ordinativi di ausili didattici richiesti nelle riunioni per le verifiche del PEI) (fine Maggio – inizio Giugno)

AZIONI IN USCITA (classe quinta)

• incontro preliminare del coordinatore del GLH con i docenti di sostegno ad inizio anno scolastico per fornire informazioni, soprattutto ai colleghi di nuova nomina, sui casi di disabilità presenti nelle classi quinte attraverso la disamina delle documentazioni presenti nella scuola per attivare percorsi di preparazione all’esame di Stato; in questa sede viene formulato l’orario dei docenti di sostegno suddivisi nelle varie classi in presenza di casi di disabilità e dell’eventuale educatore per l’assistenza specialistica; si fa specifica richiesta al Dirigente Scolastico e al DSGA di eventuale assistenza di base (primi di Settembre)

• riunione del Consiglio di Classe per la definizione del P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) (insegnanti curricolari e di sostegno) alla presenza dei genitori dell’allievo con disabilità, degli operatori ASL, GOM adulti, e dell’educatore : sulla base del percorso didattico effettuato (normale o semplificato o/e differenziato)* si stabilisce una sorta di programmazione individualizzata con relativi contenuti, obiettivi (non cognitivi e cognitivi), modalità di attuazione, verifiche, valutazione e recupero per l’anno scolastico in corso e si programmano le azioni da intraprendere per affrontare l’Esame di Stato (Prove uguali, equipollenti o differenziate); le prove equipollenti o differenziate saranno concordate, in sede di riunione preliminare per l’esame di Stato, dalla Commissione esaminatrice e dai docenti di sostegno sulla base dei PEI dei precedenti anni scolastici e su quanto riportato nel Documento del 15 Maggio (versione riservata) ; saranno progettati in questa riunione , in collaborazione con l’operatore GOM adulti , percorsi di orientamento post-diploma in ambito universitario o IFTS o direttamente nel mondo del lavoro sulla base dei livelli di disabilità, delle attitudini e delle inclinazioni espresse dallo studente, in quest’ultimo caso

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sulla base di un protocollo d’intesa stipulato tra l’ente scolastico e le istituzioni locali (Provincia, ASL) (Ottobre – inizio Novembre)

• riunione del Consiglio di Classe conclusiva , alla presenza dei genitori dell’allievo diversamente abile, degli operatori ASL GOM adulti e dell’educatore, per verificare il PEI e per definire la tipologia di prove che l’allievo con disabilità dovrà sostenere durante l’esame di Stato (per le prove differenziate, che si effettuano solo se l’allievo ha intrapreso il percorso didattico di tipo semplificato o/e differenziato), si decideranno anche le materie per la seconda e per la terza prova, che potranno differire da quelle dei compagni , sulla base del percorso didattico differenziato). Tutto quanto dovrà essere riportato nel documento del 15 Maggio ( versione riservata). Per ulteriori chiarimenti si farà riferimento al testo sugli esami di Stato per allievi diversamente abili che ogni anno viene diffuso dal Ministero della Pubblica Istruzione (Aprile)

* Percorso normale: l’allievo segue tutte le discipline previste dal piano di studi e relativi contenuti; gli obiettivi possono essere personalizzati; nelle prove di verifica, uguali a quelle dei compagni, sarà assistito dai docenti di sostegno o dall’educatore. Al termine del percorso di studi sarà conseguito il Diploma. Percorso semplificato o/e differenziato: il percorso è solamente semplificato quando l’allievo, secondo quanto espresso nel PEI, segue tutte le discipline presenti nel normale piano di studi, ma con contenuti diversi; il percorso è semplificato e differenziato quando l’allievo, secondo quanto espresso nel PEI, segue solo una parte delle discipline presenti nel normale piano di studi e con contenuti diversi da quelli seguiti dal resto della classe. In entrambi i casi saranno diversificati dalla normale programmazione anche gli obiettivi, il numero e la tipologia delle verifiche, la valutazione. Le prove dell’esame di Stato saranno differenziate sulla base del percorso didattico effettuato. Al termine del percorso di studi sarà conseguita una certificazione delle competenze, spendibile nel mondo del lavoro per le categorie protette, secondo protocolli d’intesa fra istituzioni. In itinere è possibile cambiare il percorso didattico.

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PROTOCOLLO PER L’ATTIVAZIONE DI UN PROGETTO

DI ASSISTENZA DIDATTICA DOMICILIARE DESTINATARIO/A

LE AZIONI VERRANNO EROGATE NEI CONFRONTI DELL’ALLIEVO/A …………………………….. DELLA CLASSE………………………. PER IL/LA QUALE è PREVISTA UNA LUNGA DEGENZA DOMICILIARE PER L’ANNO SCOLASTICO IN CORSO ( 201…/ 201…. )

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

- LEGGE N. 285 DEL 28 AGOSTO 1997 - LEGGE N. 440 DEL 23 DICEMBRE 1997 - C.M. 353 /98 - PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, IL MINISTERO

DELLA SANITA’ E IL MINISTERO DELLA SOLIDARIETA’ SOCIALE DEL 27 SETTEMBRE 2000 - C.M. N. 43 PROT. N.283 DEL 26 FEBBRAIO 2001, ESPLICATIVA DEL SUDDETTO

PROTOCOLLO - PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MIUR E IL MINISTERO DELLA SALUTE DEL 24 OTTOBRE

2003 - LEGGE N. 53 DEL 2003 - NOTA MINISTERIALE N. 4308 DEL 15 OTTOBRE 2004 GLI INTERVENTI FINANZIARI PRECEDENTI ALLA NOTA APPENA CITATA SONO STATI:

• LA CIRCOLARE MINISTERIALE N. 149 DEL 10 OTTOBRE 2001 • LA CIRCOLARE MINISTERIALE N. 84 DEL 22 LUGLIO 2002 • LA CIRCOLARE MINISTRIALE N. 56 DEL 4 LUGLIO 2003

ALTRI RIFERIMENTI:

- C.M. 4308/AO DEL 15/10/2004, C.M. PROT. 5296 DEL 26/9/2006, C.M. N. 108 DEL05/12/2007, C.M. 29475 DEL 23 SETTEMBRE 2008, C.M. 87 DEL 27 OTTOBRE 2008

FINALITA’

- INTERVENIRE PER RIMUOVERE OSTACOLI CHE IMPEDISCONO LA FRUIZIONE DI ATTIVITA’ EDUCATIVE E FORMATIVE DI COMPETENZA SPECIFICA DELLA SCUOLA

- GARANTIRE CONTESTUALMENTE IL DIRITTO ALLO STUDIO E ALLA SALUTE OBIETTIVI GENERALI

- LIMITARE IL DISAGIO E L’ISOLAMENTO SOCIALE DOVUTO ALLO STATO DI SALUTE CON PROPOSTE EDUCATIVE MIRATE

- SODDISFARE IL BISOGNO DI APPRENDERE, CONOSCERE E COMUNICARE - AGEVOLARE LA PROSPETTIVA DI REINSERIMENTO NEL PERCORSO SCOLASTICO - CURARE L’ASPETTO SOCIALIZZANTE DELLA SCUOLA OBIETTIVI DIDATTICI ED EDUCATIVI - SVILUPPARE ABILITA’ COGNITIVE E COMPETENZE DISCIPLINARI FISSATE DAI VIGENTI

PROGRAMMI MINISTERIALI COMPATIBILMENTE CON LO STATO DI SALUTE DELL’ALLIEVO/A - FAVORIRE LO SVILUPPO DELLA CREATIVITA’ - INCREMENTARE LA MOTIVAZIONE ALLO STUDIO ATTRAVERSO LE POTENZIALITA’

OFFERTE DALLE NUOVE TECNOLOGIE

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OBIETTIVI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

PER CIO’ CHE RIGUARDA GLI OBIETTIVI FORMATIVI, SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO, E LE ATTIVITA’ RELATIVE ALLE VARIE DISCIPLINE, VIENE SEGUITO UN PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ( PEI ) PER IL PERIODO NECESSARIO PROGETTATO DA PARTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE, SUDDIVISO IN AREE DISCIPLINARI (2-3 AL MASSIMO) IN RELAZIONE ALLA CLASSE FREQUENTATA. SI PRECISA, INOLTRE, CHE GLI INTERVENTI DIDATTICO-EDUCATIVI:

- SARANNO MIRATI AI SAPERI ESSENZIALI E FINALIZZATI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI MINIMI PER CONSEGUIRE IN PARTICOLARE LE COMPETENZE RICHIESTE

- PRIVILEGERANNO APPRENDIMENTI RELATIVI ALLE AREE DISCIPLINARI INDIVIDUATE PUR CON VALUTAZIONI E VERIFICHE NELLE SINGOLE MATERIE

CONTENUTI

ARGOMENTI DI STUDIO LEGATI ALLE SINGOLE PROGRAMMAZIONI ATTIVITA’

- LEZIONI FRONTALI DOMICILIARI - LEZIONI IN VIDEO CONFERENZA, CON O SENZA LA CLASSE, CON IL TUTORAGGIO DI UN

DOCENTE (DOTANDO IL DOMICILIO DELLO STUDENTE DI STRUMENTAZIONE TELEMATICA) - INVIO MATERIALE DIDATTICO (APPUNTI, COMPITI, TEST, SIMULAZIONI DI VERIFICHE, ETC.)

ATTRAVERSO POSTA ELETTRONICA - INCONTRI E LAVORI DA SVOLGERE A CASA, PER PICCOLI GRUPPI, CON ALCUNI COMPAGNI

DI CLASSE AZIONI DI VERIFICA

RICERCHE O LAVORI CHE SVILUPPINO CONTENUTI ATTRAVERSO LA SOLLECITAZIONE DELL’AUTONOMIA RISPETTO AL TEMPO DISPONIBILE E ALLE CONDIZIONI DI SALUTE. SI CERCHERA’ DI SFRUTTARE LE POSSIBILITA’ OFFERTE DALLE NUOVE TECNOLOGIE TELEMATICHE PER LA COMUNICAZIONE, COME LE CHAT E LA POSTA ELETTRONICA.

VERIFICA DEI LAVORI DI GRUPPO SVOLTI A DOMICILIO.

METODOLOGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE GLI INTERVENTI, SE DA UNA PARTE DOVRANNO PROMUOVERE APPRENDIMENTI, DALL’ALTRA DOVRANNO NECESSARIAMENTE ORGANIZZARE UN CONTESTO DI OPERATIVITA’, OLTRE CHE FAMILIARE, GIOCOSO E FORTEMENTE STIMOLANTE ED APPAGANTE . PERTANTO, GLI INSEGNANTI COINVOLTI DOVRANNO TENER CONTO DEI SEGUENTI ASPETTI:

- ELASTICITA’ ORARIA, FLESSIBILITA’ DEGLI OBIETTIVI PREFISSATI E SVOLGIMENTO DI UNITA’ DIDATTICHE A BREVE TERMINE

- ATTENTA VALUTAZIONE, PRIMA DI QUALSIASI TIPO DI INTERVENTO, DEI LIMITI FISICI E PSICOLOGICI DELL’ALLIEVO/A

- ATTIVAZIONE, QUANDO E’ POSSIBILE, DI GRUPPI DI LAVORO, ANCHE VIRTUALI, PER MANTENERE I CONTATTI CON I COETANEI

- POTENZIAMENTO DELLE CAPACITA’ ESPRESSIVE ANCHE CON L’USO DI DIVERSI CODICI COMUNICATIVI

STRUMENTI

OLTRE AI LIBRI DI TESTO, ALL’ALLIEVO/A VERRANNO CONSEGNATI GLI EVENTUALI SUSSIDI CARTACEI FORNITI DAI COMPAGNI DI CLASSE. UN’ ATTENZIONE PARTICOLARE SARA’ POSTA ALL’USO DEL COMPUTER COME STRUMENTO PRIVILEGIATO DI PRODUTTIVITA’, DI CREATIVITA’ E DI COMUNICAZIONE CON L’ESTERNO. PER TALE RAGIONE SI IPOTIZZANO:

- INFRASTRUTTURA TELEMATICA PER L’ INTERCONNESSIONE

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- PC DOTATO DI WEB CAM E COLLEGAMENTI INTERNET ADSL - VIDEOCAMERA DIGITALE - APPARECCHIATURE PER LA VIDEOCONFERENZA TEMPI PREVISTI DA ………………… A ………………….

MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROCESSO FORMATIVO

LA VERIFICA DELLE ATTIVITA’ SARA’ CONDOTTA ATTRAVERSO UN’ ANALISI OGGETTIVA (OSSERVAZIONE DIRETTA E MONITORAGGIO IN ITINERE), MENTRE LE VERIFICHE DEGLI OBIETTIVI DIDATTICI PROGRAMMATI VERTERANNO SU: - AREA COGNITIVA (PADRONANZA, COMPETENZA, ESPRESSIONE) - AREA AFFETTIVA (INTERESSE, IMPEGNO, PARTECIPAZIONE)

INOLTRE, PER GLI OBIETTIVI EDUCATIVI, LE VERIFICHE RIGUARDERANNO : - LA MOTIVAZIONE AL LAVORO SCOLASTICO ED IL GRADO DI COINVOLGIMENTO - LA DISPONIBILITA’ ALLA COLLABORAZIONE

LE ATTIVITA’ DEGLI INSEGNANTI COINVOLTI E GLI ESITI DELLE VERIFICHE E TUTTI QUEGLI ATTEGGIAMENTI COMPORTAMENTALI UTILI PER UNA VERIFICA DELLE ATTIVITA’ SVOLTE VERRANNO DOCUMENTATE SISTEMATICAMENTE SU UN APPOSITO REGISTRO PREDISPOSTO IN MODO DA POTER DISPORRE DEGLI ELEMENTI NECESSARI PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE. FIGURE PROFESSIONALI E SPESE PREVISTE

L’ISTRUZIONE DOMICILIARE VERRA’ IMPARTITA, IN ORARIO AGGIUNTIVO ALL’ORARIO D’OBBLIGO, DAI SEGUENTI DOCENTI CHE SI OCCUPERANNO DI SEGUIRE LE DISCIPLINE PRESENTI NELLE AREE LORO ASSEGNATE DAL CONSIGLIO DI CLASSE:

1. PROF. …………………………….. (AREA …………..) 2. PROF. ……………………………. (AREA ……………) 3. PROF. …………………………… (AREA …………….)

I SINGOLI DOCENTI POTRANNO, INOLTRE, EFFETTUARE LEZIONI PROGRAMMATE IN VIDEOCONFERENZA FUORI DALL’ORARIO DI SERVIZIO, QUALORA SE NE RAVVEDA LA NECESSITA’. TOTALE ORE MENSILI …………………….. , DI CUI:

N. ……………. ORE PER AREA ……………… N. ……………. ORE PER AREA ……………… N. ……………. ORE PER AREA ……………… N. ORE DI LEZIONE IN VIDEOCONFERENZA: PROF. ………………………………. N. ORE …. PROF. ……………………………… N. ORE …. PROF. ………………………………. N. ORE …. SI PREVEDONO INOLTRE : - N. …………. ORE MENSILI PER LA PREPARAZIONE DEI MATERIALI - N. ………… ORE MENSILI PER L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ - N. ……… ORE FORFETTARIE PER IL COORDINATORE DELLE ATTIVITA’ E RELAZIONI

SCUOLA/FAMIGLIA (COORDINATORE DI CLASSE) FINANZIAMENTI

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IL PRESENTE PROTOCOLLO/ PROGETTO, APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI E DAL CONSIGLIO DI ISTITUTO, E’ TRASMESSO AGLI ORGANI COMPETENTI (U.S.R. – TOSCANA E SCUOLA POLO LICEO “G. PASCOLI” viale DON MINZONI N. 58, FIRENZE) PER L’ACCESSO AI FONDI REGIONALI (FONDI LEGGE 440/97) E FINANZIATO IN MISURA DEL ………… %. LE ATTIVITA’ DI “NON INSEGNAMENTO”, OSSIA QUELLE SVOLTE NON COME ORARIO AGGIUNTIVO SARANNO LIQUIDATE ATTINGENDO A FONDI DELLA SCUOLA (………..). LE ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO FUORI DELL’ORARIO DI SERVIZIO SARANNO LIQUIDATE ATTINGENDO DAI FONDI IDEI, LADDOVE LA COPERTURA FINANZIARIA DA PARTE DELLA REGIONE NON FOSSE SUFFICIENTE . SI FA PRESENTE LA C.M.18319DEL 1 OTTOBRE 2009, IN CUI SI PRECISA CHE:”… OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA, OLTRE AD INSERIRE NEL P.O.F. L’AREA DI PROGETTO PER L’ASSISTENZA DIDATTICA DOMICILIARE,DEBBA PREVEDERE UN CONCORSO FINANZIARIO AL PROGETTO STESSO, CON RISORSE PROPRIE O DI ALTRI ENTI, PARI ALMENO AL 30% DELLA SOMMA RICHIESTA”. MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEL PROGETTO IL COORDINATORE DEL PROGETTO (COORDINATORE DI CLASSE) AVRA’ CURA DI : - IN ITINERE: 1. MONITORARE IL REGOLARE SVOLGIMENTO DEGLI INCONTRI DOMICILIARI

PROGRAMMATI E DELLA RELATIVA COMUNICAZIONE 2. CONTROLLARE IL TOTALE E REGOLARE FLUSSO DELLE INFORMAZIONI SCUOLA-

FAMIGLIA NECESSARIE PER LO SVOLGIMENTO DEL PROGETTO - A CONCLUSIONE : 1. RACCOGLIERE LE INFORMAZIONI ED EFFETTUARE LA STESURA DELLA REALZIONE

FINALE DEL PROGETTO CONTENENTEUNA VALUTAZIONE DEL GRADO DI APPRENDIMENTO DELL’ALLIEVO/A E DELLA FUNZIONALITA’ GENERALE DEL PROGETTO.

2. IN CASO DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA DELL’ALLIEVO/A, EFFETTUARE L’ANALISI DELLE MOTIVAZIONI RELATIVE DA RIPORTARE NEL VERBALE DELLO SCRUTINIO FINALE.

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PROGETTO S&TA ( in via di pubblicazione ) PROGETTI AS 2011-2012 ( in via di pubblicazione )