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LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2015/2016

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LICEO ARTISTICO STATALE

Giacomo e Pio Manzù

BERGAMO

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2015/2016

 

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INDICEtornasu

01. IDENTITÀ DEL LICEO ....................................................... 1

STORIA DEL LICEO ARTISTICO .......................................................... 2

I PRINCIPI GUIDA .................................................................................... 3

02. PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA ................. 4

IL PIANO DELL' OFFERTA FORMATIVA ........................................... 4

CURRICOLI ................................................................................................ 5

PREMESSA .............................................................................................. 5

INTRODUZIONE ALLE DISCIPLINE UMANISTICHE E SCIENTIFICHE

................................................................................................................... 5

PRIMO BIENNIO ....................................................................................... 6

FINALITÀ DELLE DISCIPLINE DEL BIENNIO .................................. 6

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI ............................................ 6

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO ................................................ 7

FINALITÀ DELLE DISCIPLINE DEL 2° BIENNIO E 5°ANNO .......... 7

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI ............................................ 7

OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI.............................................. 7

PATTO FORMATIVO................................................................................ 8

PROGRAMMAZIONE ............................................................................. 8

VERIFICHE E VALUTAZIONI .............................................................. 9

OBIETTIVI DISCIPLINARI .................................................................. 10

CRITERI DI VALUTAZIONI ............................................................... 10

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' .......................... 11

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI .................................... 12

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME ....................... 12

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI TERZE ....................... 12

CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI .............................................. 14

GRIGLIA VALUTAZIONE COMPORTAMENTO ............................. 18

VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO ............................................. 20

TIPOLOGIE DI ASSENZA AMMESSE ALLA DEROGA .................. 21

SCRUTINIO FINALE .............................................................................. 22

CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA ............. 22

CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO ....................... 23

CRITERI DI ATTRIBUZIONE BONUS ESAME DI STATO ............. 23

CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA ............. 24

03. QUADRO ORARIO ANNUALE IN VIGORE ................. 26

DISCIPLINE COMUNI ......................................................................... 26

DISCIPLINE DI INDIRIZZO CARATTERIZZANTI........................... 27

04. INDIRIZZI ........................................................................... 28

INDIRIZZO ARTI FIGURATIVE .......................................................... 29

DISCIPLINE PITTORICHE e ............................................................... 29

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LABORATORIO DELLA FIGURAZIONE - PITTURA ...................... 29

DISCIPLINE PLASTICHE E SCULTOREE e ...................................... 30

LABORATORIO DELLA FIGURAZIONE - SCULTURA .................. 30

INDIRIZZO ARCHITETTURA E AMBIENTE .................................... 32

DISCIPLINE PROGETTUALI ARCHITETTURA E AMBIENTE e ... 32

LABORATORIO DI ARCHITETTURA ............................................... 32

INDIRIZZO DESIGN................................................................................ 34

DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN e ............................................ 34

LABORATORIO DEL DESIGN ............................................................ 34

INDIRIZZO GRAFICA ............................................................................ 36

DISCIPLINE GRAFICHE e ................................................................... 36

LABORATORIO DI GRAFICA ............................................................ 36

05. LINEE GUIDA SERVIZI AGLI STUDENTI ................... 38

OPEN DAY ................................................................................................. 38

ACCOGLIENZA ....................................................................................... 39

CITTADINANZA ATTIVA ...................................................................... 40

ORIENTAMENTO BIENNIO-TRIENNIO ............................................ 41

INTERNAZIONALIZZAZIONE ............................................................. 42

PROGETTO CLIL .................................................................................. 42

PROGETTO: LETTORE MADRELINGUA.......................................... 42

PROGETTO: SCAMBI INTERCULTURALI ....................................... 43

A .................................................................................................................. 44

LTERNANZA SCUOLA LAVORO ........................................................ 44

ORIENTAMENTO POST DIPLOMA .................................................... 46

06. L’INCLUSIVITÀ ................................................................. 47

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ........................................................ 47

INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI .............................................. 49

DISAGIO E DISPERSIONE SCOLASTICA ......................................... 50

ORIENTAMENTO E RIORIENTAMENTO ......................................... 50

07. I PROGETTI ........................................................................ 51

PROGETTI a.s. 2015/2016 ....................................................................... 52

PROGETTI PON ...................................................................................... 54

VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE ..................................... 56

PROGETTO ARCHEOSTAGE .............................................................. 56

08. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE ......................... 57

STRUTTURA DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE ............. 57

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO ....................................................... 57

09.I SERVIZI DI SEGRETERIA ............................................. 58

SERVIZI E ORARI ................................................................................. 59

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01. IDENTITÀ DEL LICEO

SEDE, Via Torquato Tasso, 18 – BG

Telefono 035. 210 117 FAX 035.234 959

————————————————–

SUCCURSALE, Via Angelo Maj, 33 – BG

Telefono 035.224292

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STORIA DEL LICEO ARTISTICO

Il Liceo Artistico Statale “Giacomo e Pio Manzù” ha acquisito negli anni una qualificata e riconosciuta identità cui ha corrisposto un costante aumento

delle iscrizioni, fino a farlo diventare una delle scuole più grandi della provincia di Bergamo.

Il Liceo Artistico Statale nasce nell'ottobre del 1961 come sezione staccata del Liceo Artistico annesso all'Accademia di Brera (Milano). Nel 1968 il

Liceo consegue la propria autonomia e, dopo un soggiorno di qualche anno in un palazzo storico di Città Alta, si trasferisce nella parte moderna della

città di Bergamo dove occupa due sedi distinte. Nel 1976, stante il continuo aumento degli studenti, si rende necessaria la ristrutturazione e

modernizzazione della sede principale con ingresso da Via Tasso 18 e l'utilizzo di una succursale in via Angelo Maj.

Il Liceo ha scelto di impegnarsi molto presto in sperimentazioni che ne innovassero e qualificassero la proposta formativa. La sperimentazione

Leonardo avviata nel 1988, cui è seguita la sperimentazione Michelangelo (1993) e, infine, è entrato in vigore il nuovo ordinamento dal 1º settembre

2010 (“Riforma Gelmini”).

Nel 2009 il liceo è stato intitolato a "Giacomo e Pio Manzù", figure di rilievo nel panorama artistico internazionale.

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I PRINCIPI GUIDA

La scuola concorre alla educazione e formazione dei suoi studenti attraverso un’azione che integra la trasmissione di conoscenze, riferibili a

“discipline”, con la valorizzazione delle potenzialità dell’allievo, tale che questi possa sviluppare autonomia intellettuale e senso di

appartenenza a una comunità democratica.

Obiettivo dell’azione didattica è il successo scolastico e formativo degli allievi. La scuola pone lo studente al centro del processo formativo,

accompagnandolo nel percorso e attivando tutte le strategie affinché possa recuperare le eventuali difficoltà cognitive e comportamentali.

La valutazione disciplinare è intesa come occasione per verificare i processi di apprendimento degli studenti in relazione agli obiettivi fissati

dalla programmazione didattica. La valutazione diviene così formativa, aiuta lo studente a riconoscere le proprie potenzialità e fragilità, a

migliorare il proprio apprendimento, a motivare e rafforzare la propria autostima. L’obiettivo è quello di rendere lo studente consapevole del

proprio percorso di formazione, in condizione di auto-valutarne le dinamiche e i progressi.

La scuola intende concorrere alla formazione dell’identità culturale dello studente, valorizzando la diversità come risorsa, garantendo a tutti pari

opportunità e dando la possibilità di raggiungere competenze fondamentali e comuni.

Il POF – Piano dell’Offerta Formativa è lo strumento mediante il quale la scuola concepisce e pianifica la propria proposta formativa, di cui i

singoli progetti sono espressione.

Sfruttando le potenzialità offerte dall’autonomia, i progetti in collaborazione con il “territorio” – imprese, enti, associazioni - ampliano ed

arricchiscono la formazione curricolare, contribuiscono alla creazione e alla diffusione di cultura.

L’attività sportiva si integra con gli scopi educativi e formativi della scuola, concorre a promuovere lo sviluppo umano e un’educazione alla

competizione fondata sul rispetto delle persona e delle regole, sul miglioramento continuo.

I rapporti tra i docenti e le famiglie e tra i docenti e il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) sono improntati alla collaborazione,

correttezza e fiducia reciproche, nel rispetto dei rispettivi ruoli.

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02. PROGETTO EDUCATIVO DELLA SCUOLA

IL PIANO DELL' OFFERTA FORMATIVA

Dal Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275

Art.3 – Piano dell'offerta formativa

1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento

fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,

educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.

2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a

norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione

territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le

corrispondenti professionalità.

3. Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali

di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle

associazioni anche di fatto dei genitori e, per le scuole secondarie superiori, degli studenti. Il Piano è adottato dal consiglio di circolo o di istituto.

4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed

economiche operanti sul territorio.

5. Il Piano dell'offerta formativa è reso pubblico e consegnato agli alunni e alle famiglie all'atto dell'iscrizione.

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CURRICOLI

PREMESSA

Il percorso formativo del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi

specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari

per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo

studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e

capacità progettuale nell’ambito delle arti.

Il liceo artistico sviluppa il suo percorso di formazione lungo la difficile e feconda via dell’integrazione di discipline e schemi conoscitivi anche molto

diversi tra loro. Questo si realizza quando i saperi specifici sono vivificati dal fondamento estetico.

L’allievo viene guidato a strutturare e porre in relazione lo studio teorico delle diverse discipline con le esercitazioni pratiche e con lo spirito di ricerca

e con la creatività. Apprende e sperimenta l’impiego di codici generali, pratiche sociali, tecniche, linguaggi forgiati per scandagliare e connettersi con

la profondità della visione interiore.

Memoria storica, progettualità, attenzione agli itinerari tematici e alla ricognizione testuale, trasversalità, armonizzazione dei percorsi, rappresentano

le coordinate per una esauriente educazione liceale il cui obiettivo essenziale è la formazione della persona nella sua completezza.

INTRODUZIONE ALLE DISCIPLINE UMANISTICHE E SCIENTIFICHE

L’insegnamento delle discipline artistiche, è integrato con l’insegnamento delle discipline umanistiche e scientifiche. L’obiettivo che ci si prefigge è

che, a conclusione del percorso scolastico, gli studenti abbiano appreso un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e

approfondimenti personali, acquisito la consapevolezza della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari, la capacità necessaria per

compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.

«L'Arte non riflette il visibile, rende visibile.» (Paul Klee, dalla Conferenza di Jena del 26/1/1924)

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PRIMO BIENNIO

FINALITÀ DELLE DISCIPLINE DEL BIENNIO

Le finalità generali comuni al progetto didattico di tutte le discipline del biennio sono:

promuovere la formazione dell'identità democratica dell'allievo come cittadino rendendolo consapevole dei propri diritti e dei propri doveri;

valorizzare e sviluppare le potenzialità dell'allievo in modo tale che conosca e pratichi consapevolmente i linguaggi di questo corso di studi e

comprenda, costruisca argomentazioni, dia significato alle esperienze fatte;

aiutare l'allievo a scoprire in se stesso, grazie allo studio disciplinare e all'orientamento, curiosità e passioni culturali che diventino linee-guida

delle scelte successive nello studio e nel lavoro.

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI

Rispetto delle regole dell'Istituto;

Puntualità alle lezioni;

Rispetto di norme e tempi nel giustificare le assenze;

Rispetto delle scadenze per compiti e verifiche;

Rispetto delle strutture e dell'ambiente scolastico;

Frequenza assidua e attenzione durante le lezioni, con interventi pertinenti e richiesta di spiegazioni;

Pianificazione degli impegni di studio;

Partecipazione al dialogo educativo attraverso un proficuo rapporto con docenti compagni e personale ATA;

Partecipazione responsabile agli Organi Collegiali e alla vita della scuola.

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SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

FINALITÀ DELLE DISCIPLINE DEL 2° BIENNIO E 5°ANNO

Le finalità generali comuni al progetto didattico di tutte le discipline del 2 biennio e 5 anno sono:

Consolidare l'identità democratica dell'allievo come cittadino che deve esercitare diritti e doveri nella scuola e nella società;

Valorizzare le potenzialità dell'allievo in modo tale che sviluppi progressivamente la propria autonomia intellettuale e pratichi con sempre

maggiore consapevolezza i percorsi cognitivi ed i linguaggi di questo corso di studi individui ed elabori le conoscenze necessarie alla

realizzazione dei percorsi formativi proposti;

Aiutare l'allievo a scoprire e ad esprimere le curiosità e le passioni culturali che ne soddisfino le esigenze formative e che possano divenire

linee-guida delle scelte successive nello studio e nel lavoro e un'autonoma capacità di valutazione e di giudizio sulle esperienze condotte e una

diretta assunzione di responsabilità nei confronti della propria formazione complessiva.

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI

Identificazione critica e consapevole con le prospettive culturali della scuola;

Assunzione di responsabilità riguardo alle regole e agli impegni scolastici;

Rapporti corretti e costruttivi con compagni e docenti, partecipazione attiva in classe.

OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI

Esprimersi in modo corretto e nella forma specifica dei diversi linguaggi disciplinari;

Distinguere e utilizzare le differenti metodologie disciplinari; conoscere e applicare gli argomenti e le tecniche disciplinari;

Organizzare in modo coerente e mettere in relazione i differenti contenuti disciplinari; pianificare il proprio lavoro;

Sviluppare capacita di autovalutazione e correzione.

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PATTO FORMATIVO

Si istituisce all'inizio dell'anno scolastico tra docenti e allievi.

Conoscenza della classe

Accoglienza dei nuovi studenti: informazione su tutti gli aspetti dell'organizzazione scolastica.

I docenti rilevano i livelli di partenza della classe, nella propria disciplina per avviare la programmazione didattica collegiale

Il Consiglio di classe ratifica la programmazione a livello collegiale, individua gli obiettivi disciplinari e trasversali.

Il Coordinatore costituisce la figura di riferimento tra Dirigenza - Docenti - Studenti - Famiglie e gli Operatori della scuola.

PROGRAMMAZIONE

Il docente programma percorsi ed individua strategie didattiche tenendo conto dei livelli di partenza della classe. Prevede momenti di recupero durante

il percorso didattico. Il docente inoltre definisce gli obiettivi, individua i contenuti, ed esplicita i saperi minimi, definiti e concordati nelle riunioni per

materie.

Il CdC stabilisce:

le finalità didattiche ed educative comuni, considerando la specificità dell'indirizzo di studi;

con gli studenti gli opportuni aspetti organizzativi delle verifiche;

eventuali alcuni percorsi interdisciplinari, attivando anche specifici progetti;

attività connesse con gli obiettivi cognitivi e formativi comuni e con le singole programmazioni: scambi culturali, viaggi di istruzione, attività

culturali etc.

Il Coordinatore nel CdC informa genitori ed allievi della programmazione educativa comune, dei percorsi interdisciplinari proposti, dei progetti e delle

attività educative elaborate dal CdC.

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VERIFICHE E VALUTAZIONI

Il docente, quando assegna verifiche alla classe, cura che:

le richieste siano coerenti con il programma effettivamente svolto, sia in relazione ai contenuti, che ai livelli di difficoltà ;

il numero delle verifiche sia adeguato a garantire una equilibrata valutazione così come concordato in riunione disciplinare

la riconsegna dei compiti corretti avvenga entro due settimane dallo svolgimento della prova. Gli elaborati corretti saranno accompagnati dal

voto e seguiti da una spiegazione/correzione collettiva e/o individuale;

non si effettuano più verifiche scritte nello stesso giorno.

I criteri di valutazione relativi alle prove orali e scritte vengono chiariti dagli insegnanti agli studenti e alle famiglie.

La valutazione disciplinare è intesa come occasione per verificare i processi di apprendimento degli studenti in relazione agli obiettivi fissati dalla

programmazione didattica. La valutazione diviene così formativa, aiuta lo studente a riconoscere le proprie potenzialità e fragilità, a migliorare il

proprio apprendimento, a motivare e rafforzare la propria autostima. L’obiettivo è quello di rendere lo studente consapevole del proprio percorso di

formazione, in condizione di auto-valutarne le dinamiche e i progressi

Tutte le valutazioni, sia scritte che orali, vengono comunicate e motivate agli allievi e, possibilmente, alle famiglie e contestualmente vengono trascritti

nel registro personale. Il docente esprime le proprie valutazioni sull'andamento dei singoli allievi/e, oltre che durante gli scrutini, nei Consigli di Classe

intermedi. Quando il docente verifica che gli obiettivi cognitivi non sono stati raggiunti dalla maggioranza della classe, rivede in modo opportuno

segmenti più o meno ampi della propria programmazione e ne riconsidera i tempi. Studia strategie di recupero per gli allievi/e.

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OBIETTIVI DISCIPLINARI

Costituiscono mete che vanno raggiunte nell’ambito di specifiche discipline , o aree disciplinari e riguardano una fase precisa della vita dei soggetti,

quella dello studio e dell’apprendimento scolastico.

http://www.liceoartisticobergamo.gov.it/obiettivi-minimi-liceo-artistico-riforma/

CRITERI DI VALUTAZIONI

La valutazione disciplinare è intesa come occasione per verificare i processi di apprendimento degli studenti in relazione agli obiettivi fissati dalla

programmazione didattica. La valutazione diviene così formativa, aiuta lo studente a riconoscere le proprie potenzialità e fragilità, a migliorare il

proprio apprendimento, a motivare e rafforzare la propria autostima. L’obiettivo è quello di rendere lo studente consapevole del proprio percorso di

formazione, in condizione di auto-valutarne le dinamiche e i progressi.

Il Collegio Docenti, articolato in riunioni di materia, ha elaborato e deliberato, per ogni disciplina o gruppo di discipline affini:

tipologie di verifica utilizzate in itinere

numero di prove

modalità e criteri di valutazione

(Delibera CD 11 dicembre 2012)

http://www.liceoartisticobergamo.gov.it/area-didattica/criteri-di-valutazione/

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA'

Il patto educativo di corresponsabilità, previsto dal D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 modificato dal n. 235 del 21 novembre 2007 art 3 “Regolamento

recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti ella scuola secondaria”, viene distribuito alle famiglie degli studenti delle classi prime all'atto di

conferma dell'iscrizione e dovrà essere sottoscritto dalle componenti coinvolte.

http://www.liceoartisticobergamo.gov.it/wp-content/uploads/2015/11/PATTO-EDUCATIVO-DI-CORRESPONSABILIT%C3%80.pdf

ISCRIZIONI – CRITERI DI AMMISSIONE E DI PRECEDENZA

Il Consiglio di Istituto ha deliberato i seguenti criteri di precedenza nell’ammissione di eventuali domande d’iscrizione in eccedenza rispetto ai posti

disponibili:

1. Presenza di altri fratelli frequentanti il liceo

2. Luogo di domicilio certificato secondo l’ordine seguente in ordine di priorità:

a) Distretto/comuni compresi nell’Ambito territoriale n. 4 di Bergamo (Azzano San Paolo, Bergamo, Comun Nuovo, Curno, Gorle,

Grassobbio, Lallio, Mozzo, Orio al Serio, Ponteranica, Sorisole, Stezzano, Torre Boldone, Treviolo, Urgnano, Zanica) e comuni anche di

altri distretti della Provincia di Bergamo in cui non è presente un Liceo Artistico

b) Comuni e altri Distretti della Provincia di Bergamo sede di Liceo Artistico

c) Comuni fuori provincia con precedenza a quelli in cui non è presente un Liceo Artistico

NB: Nel caso si debba scegliere tra studenti nell’ambito dello stesso comune si procederà tramite sorteggio (a tal fine sarà riunita la

commissione prevista per la formazione delle classi prime).

3. Per le richieste o le domande di trasferimento da altro istituto dopo l’assegnazione del numero di classi da parte degli uffici competenti si terrà

conto della disponibilità di posti al momento della richiesta, ferma restando la possibilità di mettersi in lista d’attesa.

4. Le domande presentate entro la fine di febbraio e già accolte non saranno soggette a successiva classifica per l’ammissione.

(Delibera Consiglio d’Istituto del 6 febbraio 2013)

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CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME

Per le classi prime è da anni messo in pratica il principio di distribuzione equilibrata degli allievi nelle classi in base al giudizio di uscita espresso dalla

Scuola Media in termini cognitivi e comportamentali. Vista l'ampiezza dell'area di provenienza degli alunni, viene presa in considerazione anche la

richiesta dei genitori di mantenere all'interno delle classi piccoli gruppi (due o tre al massimo) di ragazzi provenienti dallo stesso comune. Pertanto i

parametri a cui la commissione preposta alla formazione classi prime si attiene sono i seguenti:

equi-eterogeneità in base al giudizio in uscita dalla scuola media

provenienza territoriale bilanciata

L'inserimento di un allievo diversamente abile riduce, in base alla normativa vigente, il numero degli allievi per classe.

Gli studenti stranieri non neo arrivati e gli studenti con DSA saranno ripartiti in modo equilibrato. La commissione che cura la formazione delle classi

prime è costituita da almeno due docenti.

(Delibera Collegio Docenti 31 gennaio 2012 – Delibera n. 28 Consiglio d’Istituto 6 febbraio 2012)

CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI TERZE

La formazione delle classi terze è sostenuta da un'attività di orientamento che mira a favorire una scelta consapevole degli indirizzi da parte degli

allievi di seconda.

Il Collegio Docenti identifica un referente con il compito di occuparsi dell'orientamento da biennio a triennio e incaricato di:

fornire agli allievi, durante specifici incontri, materiale informativo sulla struttura oraria degli indirizzi

coordinare le attività di laboratorio artistico affinché i ragazzi abbiano le necessarie indicazioni teorico/applicative su tutti gli indirizzi attivati

nell'Istituto

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organizzare il calendario di incontri con i docenti delle discipline specifiche per la presentazione di percorsi didattici esplicativi caratterizzanti i

diversi indirizzi.

A conclusione del percorso di orientamento, gli alunni segnalano su apposite schede l’ordine di priorità degli indirizzi attivati.I criteri con cui si

assegnano gli alunni agli indirizzi sono i seguenti:

1. Merito scolastico, determinato dalla media delle valutazioni finali del II anno, compresa la valutazione del comportamento.

2. Ordine di priorità degli indirizzi, così come indicato dall’alunno nella scheda di preferenza.

3. Attitudine evidenziata dall’alunno nel corso del biennio, basata sulle valutazioni nelle discipline caratterizzanti l’indirizzo.

4. Nel caso in cui due o più allievi abbiano indicato la medesima preferenza, qualora i posti disponibili fossero insufficienti e a parità di

condizioni, si procederà a sorteggio.

5. Le scelte indicate dagli studenti ammessi a settembre, relativamente al numero delle materie recuperate, saranno prese in considerazione sulla

base dei precedenti criteri dopo l’assegnazione ai diversi indirizzi degli studenti ammessi a giugno.

Per gli studenti con DSA non si terrà conto del criterio n.1 (merito scolastico).Per gli studenti diversamente abili l’orientamento al triennio è curato dai

docenti di sostegno che, di concerto con la famiglia e i docenti delle discipline di indirizzo, valuteranno la migliore opzione, in relazione anche al

numero degli inserimenti nelle diverse classi. Al termine del terzo anno, con adeguate motivazioni, gli alunni potranno chiedere il passaggio ad altro

corso, previa disponibilità di posti e a seguito di superamento di un esame-colloquio integrativo.

La formazione delle classi terze è affidata a una Commissione composta dal Dirigente Scolastico o da un docente da lui delegato, dal docente curatore

dell'orientamento biennio-triennio e da docenti rappresentanti i diversi indirizzi.

DELIBERA CdI 31 gennaio 2012 – DELIBERA N. 28 CdI 6 febbraio ’12

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CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI

( Delibera Collegio Docenti del 03 febbraio 2015)

“VISTA LA NORMATIVA di riferimento sugli Esami di Stato finali:

- Legge 10.12.1997 n. 425

- DPR 23.07.1998, n. 323

- Legge del 11.1.07 n. 1

- DM n. 42 del 22.05.2007

- DM n. 99 del 16.12.2009

che chiede di valutare, ai fini dell’attribuzione del credito scolastico, i crediti formativi di cui all’Art. 12 della legge 10.12.1997 n. 425:

“1. Ai fini previsti dal presente regolamento, il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino

competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di Stato; la coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti

tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati

esterni, rispettivamente, dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame. I consigli di classe e le commissioni d’esame potranno avvalersi, a questo

fine, del supporto fornito dall’amministrazione scolastica e dall’ Osservatorio di cui all’articolo 14. Il Ministro della pubblica istruzione individua le

tipologie di esperienze che danno luogo al credito formativo con proprio decreto.

2. Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le

disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo.

3. Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero sono convalidate dall’autorità diplomatica o consolare.

Il credito scolastico, calcolato in base alla media dei voti, comprende, uno o due punti di oscillazione a seconda della media - v. Tabella A DM n. 42

del 22.05.2007 per le classi finali e DM n. 99 del 16.12.2009 per le penultime e terzultime classi - che i Consigli di Classe possono attribuire in base a:

l’assiduità della frequenza scolastica (n° giorni di assenza non superiore a 20 giorni; n° ritardi segnalati sul registro non superiore a 20)

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l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative

la frequenza di attività integrative pomeridiane organizzate dall’Istituto

le attività di orientamento organizzate fuori dall’orario scolastico

le attività sportive interne svolte in orario pomeridiano

la partecipazione a progetti dell’istituto

l’attribuzione di eventuali crediti formativi

Per l’attribuzione del credito formativo il Collegio dei Docenti ritiene valide le seguenti attività:

eventuali diplomi rilasciati da accademie artistiche

certificazioni europee nelle lingue straniere

esami di conservatorio musicale

attività socio assistenziali

attività didattico culturali esterne alla scuola e comunque in qualche modo coerenti con l’attività didattica

esperienze di lavoro in qualche modo coerenti con il corso di studi (stage certificati dalle ditte e o dagli enti)

patente di informatica

attività sportive esterne a livello agonistico e certificate dalle società sportive.

Per l’attribuzione del/dei punto/i di credito, in presenza di una media dei voti inferiore alla metà della banda di oscillazione - =6 o < 6.50, 7.50, 8.50,

9.50 (oppure 9.00 per le classi finali per cui si utilizza ancora tabella A DM n. 42 del 22.05.2007) - sarà necessario attestare assiduità della frequenza e

interesse nella partecipazione nonché la frequenza di almeno un’attività interna o esterna all’istituto.

Per l’attribuzione del/dei punto/i di credito, in presenza di una media dei voti superiore o uguale alla metà della banda di oscillazione - ≥ 6.50, 7.50,

8.50, 9.50 (oppure 9.00 per le classi finali per cui si utilizza ancora tabella A DM n. 42 del 22.05.2007) - sarà necessario attestare o assiduità della

frequenza o interesse nella partecipazione o frequenza di almeno un’attività interna o esterna all’istituto.

In caso di sospensione di giudizio o ammissione alla classe successiva con voto di consiglio si attribuisce comunque il punteggio inferiore della banda

di oscillazione.

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Il Consiglio di Classe valuterà solo le attività debitamente certificate. Per la classe 3^ si valuteranno le attività svolte nell’anno scolastico in corso, per

le classi 4^ e 5^ i crediti potranno anche riguardare le attività formative svolte durante i mesi estivi. Le certificazioni devono riportare:

intestazione dell’Ente/Associazione, con recapito

una sintetica descrizione dell’esperienza e l’impegno orario sostenuto – n° ore

firma leggibile del responsabile con indicazione del suo ruolo.

La documentazione deve pervenire al coordinatore di classe in tempo utile per la registrazione al protocollo d’istituto entro il 15 maggio.Di seguito la

tabella di riferimento, con relativa nota, da applicare nell’a.s. 2014/15 per tutte le classi del secondo biennio e quinto anno.

TABELLA A DM n. 99 del 16.12.2009 (sostituisce la tabella prevista dal DM n. 42 del 22.05.2007) – CREDITO SCOLASTICO Candidati interni

Media dei voti Credito scolastico (Punti)

I anno II anno III anno

M = 6 3-4 3-4 4-5

6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6

7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7

8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8

9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9

NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva

e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di

discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e

dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di

comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto

secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito

scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in

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considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e

alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo

comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.

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GRIGLIA VALUTAZIONE COMPORTAMENTO

(Delibera Collegio Docenti del 22 ottobre 2013)

(Riferimenti normativi: D.L. 1.09.2008, N. 137, convertito con modificazioni in LEGGE 30.10.2008, N. 169 – D.M. N. 5 16.01.2009 - DECRETO

DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 22 giugno 2009, n. 122)

10 rispetto consapevole del patto formativo e delle regole d’istituto frequenza assidua e partecipe, totale puntualità nelle scadenze della vita scolastica partecipazione propositiva e sviluppo consapevole e maturo delle proprie capacità relazioni positive e costruttive con i docenti e i compagni

9 rispetto del patto formativo e delle regole d’istituto frequenza regolare delle lezioni, correttezza e puntualità nelle scadenze della vita scolastica uso attivo e adeguato delle proprie capacità disponibilità a mettersi in relazione e a collaborare con docenti e compagni

8 rispetto in generale del patto formativo e delle regole d’istituto frequenza normale e attenzione alle scadenze della vita scolastica impegno e profitto mediamente adeguati nelle varie discipline atteggiamento corretto ma non particolarmente collaborativo nel lavoro di classe

7 rispetto convenzionale del patto formativo e delle regole d’istituto frequenza qualche volta strategica e puntualità segnata da qualche discontinuità interesse e impegno qualche volta strategicamente selettivi - tendenza e fare il proprio lavoro senza collaborare a quello di classe

6 scarsa consapevolezza del valore del patto formativo e delle norme d’istituto frequenza passiva e/o discontinua con assenze strategiche - impegno limitato e/o strategicamente selettivo presenza di note sul registro di classe e/o sanzioni disciplinari scarsa collaborazione e indifferenza al funzionamento del gruppo classe

5

inosservanza del patto formativo e delle norme relative alla vita scolastica, segnalata formalmente da sanzioni disciplinari comprensive di sospensione di almeno un giorno

frequenza discontinua, assenze e ritardi ingiustificati, scarsa puntualità nelle scadenze della vita scolastica disattenzione e disimpegno generalizzato disturbo del regolare svolgimento delle lezioni

4 inosservanza del patto formativo e delle norme con disturbo dell’attività scolastica, segnalato formalmente da sanzioni disciplinari comprensive di sospensione di almeno cinque giorni

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numerose assenze e ritardi non giustificati, indifferenza alle scadenze scolastiche disimpegno grave nel lavoro personale disturbo del lavoro di classe e mancanza di rispetto nei confronti di compagni e docenti

Dal 3 in giù, nel caso si vogliano utilizzare tali voti, possiamo collocare i comportamenti più gravi documentati oltre che da sospensioni, disimpegno

completo nello studio, comportamenti destabilizzanti della vita di classe, episodi violenti di bullismo, danni al patrimonio della scuola etc unitamente

alla recidività.

Il comportamento durante i viaggi di studio concorre alla formulazione del voto di condotta.

La valutazione pari o inferiore a 6 deve sempre essere motivata sul verbale di scrutinio in modo puntuale, fermo restando che l’insufficienza in

comportamento è dal 5 in giù.

Il 5 in condotta – e ovviamente i voti inferiori – comporta, in fase di scrutinio finale, la non ammissione all’anno successivo.

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VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO

(Delibera Collegio Docenti del 14 maggio 2013)

Ai sensi del DPR n.122/2009 art. 14 c.7 - Prot. n. 7736 del 27 ottobre 2010 - Prot. n. 2065 del 2 marzo 2011 - CM n. 20 del 4 marzo 2011 “Calcolo

della percentuale di assenze”

“Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dal docente sul Registro di Classe e sul Registro personale e sono

sommate a fine anno.

La tabella di seguito riportata indica il limite massimo delle assenze, riferito alle diverse classi del nostro istituto corrispondente al 25% del monte ore

annuo personalizzato. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe di seguito riportate, comporta l'esclusione

dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame di stato.

Il monte ore annuale, calcolato per i diversi indirizzi su 33 settimane, è il seguente:

Monte ore settimanale Classi Monte ore annuale

Limite massimo di ore di assenza

Limite di ore di assenza in presenza di esonero da Insegn. Religione Cattolica

34 Classi primo biennio riforma 1122 280 272

35 Classi secondo biennio e quinto anno riforma 1155 288 280

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TIPOLOGIE DI ASSENZA AMMESSE ALLA DEROGA

Sono ammesse alla deroga le seguenti tipologie di assenze documentate:

- gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

- terapie e/o cure programmate;

- donazioni di sangue;

- partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI;

- adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n.

516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti

tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987);

- motivi personali e/o di famiglia (provvedimenti dell’autorità giudiziaria, convocazioni del giudice per eventi relativi allo studente o alla

famiglia, gravi patologie e lutti dei componenti del nucleo famigliare entro il II grado, rientro nel paese d’origine per motivi legali);

I minuti dei permessi di ingresso posticipato ed uscita anticipata, concessi dalla scuola, non vanno conteggiati nel computo delle assenze.

Tali deroghe sono comunque soggette alla valutazione del consiglio di classe che dovrà valutare che le assenze effettuate, anche in deroga al monte

ore, non pregiudichino, comunque, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.”

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SCRUTINIO FINALE

Il giudizio di promozione all'anno successivo viene espresso dal CdC all'unanimità o a maggioranza quando viene riconosciuta la capacità dello

studente di proseguire gli studi sia per il profitto conseguito che per l'impegno espresso.

Il giudizio di non promozione viene espresso dal CdC all'unanimità o per voto di maggioranza.

Il giudizio di non promozione va dettagliatamente motivato, individuando tutte le componenti che lo hanno determinato al fine di fornire un insieme

coerente sia sul piano formale che nella sostanza.

In particolare:

a) Si può accedere alla classe successiva in presenza di un numero non superiore a tre insufficienze.

b) Nel caso di tre insufficienze gravi o più di tre insufficienze non è consentito il giudizio di promozione.

c) Costituiscono aggravanti e concorrono al giudizio di non promozione, oltre alla recidività del debito scolastico, il disimpegno evidenziato

nonché l'elevato numero di assenze non giustificato da gravi accertate motivazioni.

CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

(approvato nel COLLEGIO DOCENTI del 03 febbraio’15- delibera n.9)

L’ammissione alla classe successiva viene espressa dal CdC all'unanimità o a maggioranza quando viene riconosciuta la capacità dello studente di

proseguire gli studi sia per il profitto conseguito che per l'impegno espresso.

La non ammissione alla classe successiva viene espressa dal CdC all'unanimità o per voto di maggioranza.

Il giudizio di non ammissione alla classe successiva va dettagliatamente motivato, individuando tutte le componenti che lo hanno determinato al fine di

fornire un insieme coerente sia sul piano formale che nella sostanza.

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CRITERI DI AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO

(approvato nel COLLEGIO DOCENTI del 03 febbraio’15- delibera n.8)

Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con

l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all’Esame di Stato”

(art.6, comma 1, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122).

Il CdC può valutare che vi sia condizione di ammissibilità in presenza di non più di due proposte di voto insufficienti, tra cui al massimo una grave,

purché non caratterizzate da recidività e da disimpegno.

Le assenze reiterate e non giustificate da serie e documentate motivazioni contribuiscono al giudizio di non ammissione all’Esame di Stato.

Il CdC ha discrezione nell'individuare motivazioni serie e accertate che consentono, al di là dell'esito scolastico deficitario, il giudizio di ammissione

all’Esame di Stato

CRITERI DI ATTRIBUZIONE BONUS ESAME DI STATO

(approvato nel COLLEGIO DOCENTI del 03 febbraio’15- delibera n.11)

Precisa che la seguente griglia - che sarà inserita nei materiali a disposizione della Commissione durante gli esami - è da intendersi come proposta del

CD alle commissioni e che non vi è dunque nessun obbligo di utilizzo della stessa, in quanto stabilire i suddetti criteri è comunque una competenza

della commissione stessa, si riportano quanto approvato dal Collegio docenti:

MOTIVAZIONE PUNTEGGIO

Aver conseguito nelle prove scritte un punteggio complessivo uguale o maggiore di 42 1

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Aver conseguito nel colloquio un punteggio uguale o maggiore di 26 1

Aver conseguito il massimo del punteggio (15/15) in una prova scritta 1

Aver dimostrato una spiccata attitudine per le materie di indirizzo (punteggio uguale o maggiore di 14 nella seconda prova ) 1

Non aver conseguito alcun punteggio inferiore a 12 nelle prove scritte e a 26 nel colloquio 1

Aver elaborato un percorso individuale di approfondimento per il colloquio particolarmente complesso ed originale 1

Necessità di sanare un’evidente discrepanza tra punteggio definito dalla scuola a partire dal percorso degli studi ed esito

complessivo delle prove d’esame 1

CRITERI DI AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA

(approvato nel COLLEGIO DOCENTI del 03 febbraio’15- delibera n.9)

L’ammissione alla classe successiva viene espressa dal CdC all'unanimità o a maggioranza quando viene riconosciuta la capacità dello studente di

proseguire gli studi sia per il profitto conseguito che per l'impegno espresso.

La non ammissione alla classe successiva viene espressa dal CdC all'unanimità o per voto di maggioranza.

Il giudizio di non ammissione alla classe successiva va dettagliatamente motivato, individuando tutte le componenti che lo hanno determinato al fine di

fornire un insieme coerente sia sul piano formale che nella sostanza.

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In caso di sospensione di giudizio il CdC deve motivare le carenze e fornire indicazioni per il recupero. In particolare, ferma restando la possibilità del

CdC di deliberare in deroga, con opportuna motivazione:

1. Si può procedere alla sospensione di giudizio in presenza di un numero non superiore a tre valutazioni insufficienti.

2. Nel caso di tre insufficienze gravi o più di tre insufficienze non è consentita né la sospensione di giudizio, né l’ammissione alla classe

successiva.

3. Costituiscono aggravanti e concorrono al giudizio di non promozione, oltre alla recidività, il disimpegno evidenziato, il comportamento non

corretto, nonché l'elevato numero di assenze non giustificato da gravi accertate motivazioni.

4. L’insufficienza nel comportamento non consente né la sospensione di giudizio, né l’ammissione alla classe successiva.

Il Consiglio di Classe ha discrezione nell'individuare motivazioni serie e accertate che consentono, al di là dell'esito scolastico deficitario, la

sospensione di giudizio o l’ammissione alla classe successiva. Nel caso di non promozione per il 2° anno consecutivo, il Collegio Docenti valuta se

offrire all’alunno la possibilità di iscriversi per la 3° volta alla medesima classe, tenendo conto del parere verbalizzato dal CdC all'atto dello scrutinio

finale.

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03. QUADRO ORARIO ANNUALE IN VIGORE

DISCIPLINE COMUNI

.

* Con Informatica al primo biennio

** Biologia, Chimica e Scienze della terra

*** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell’arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali **** Per le specifiche si rimanda alla tabella successiva

BIENNIO 2°

BIENNIO 5°

ANNO Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e Cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 Matematica * 3 3 2 2 2 Fisica 2 2 2 Scienze naturali ** 2 2 Chimica dei materiali Storia dell’Arte 3 3 3 3 3 Discipline grafiche pittoriche 4 4 Discipline geometriche 3 3 Discipline plastiche scultoree 3 3 Laboratorio artistico orientativo*** 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Materie specifiche d’indirizzo per le classi 3^-4^ e 5^ ****

14

14

14

34 34 35 35 35

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DISCIPLINE DI INDIRIZZO CARATTERIZZANTI

ARTI FIGURATIVE Chimica (chimica dei materiali) 2 2 Laboratorio della figurazione 6 6 8 Discipline pittoriche e/o discipline plastiche e scultoree 6 6 6 ARCHITETTURA E AMBIENTE Chimica (chimica dei materiali) 2 2 Laboratorio di architettura 6 6 8 Discipline progettuali architettura e ambiente 6 6 6 DESIGN Chimica (chimica dei materiali) 2 2 Laboratorio del design 6 6 8 Discipline progettuali design 6 6 6 GRAFICA Scienze naturali***** 2 2 Laboratorio di grafica 6 6 8 Discipline grafiche 6 6 6 Totale ore settimanali di indirizzo

14

14

14

***** ORE DI INSEGNAMENTO PRESENTI SOLO NELL’INDIRIZZO DI GRAFICA.

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04. INDIRIZZI

Gli indirizzi favoriscono l’acquisizione di metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle relative

tecniche, forniscono gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e orientano lo studente a sviluppare

attitudini, interessi, abilità per maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale.

Lo studente può così conoscere il patrimonio artistico (non solo italiano) e dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito

delle arti.

Il percorso del liceo artistico si articola, a partire dal secondo biennio, nei seguenti indirizzi:

ARTI FIGURATIVE

ARCHITETTURA E AMBIENTE;

DESIGN

GRAFICA.

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INDIRIZZO ARTI FIGURATIVE

L’indirizzo Arti Figurative è un indirizzo che mira allo sviluppo delle capacità espressive e progettuali nell'ambito del disegno, della pittura e della

scultura con la consapevolezza dei relativi fondamenti culturali, concettuali e storico-stilistici.

Il piano di lavoro delle materie d'indirizzo comprende l'applicazione delle tecniche e dei metodi della rappresentazione dal vero, lo studio dei linguaggi

della visione con l'articolazione di percorsi ideativi che tengano in considerazione anche l'applicazione delle nuove tecnologie multimediali presenti

nelle arti visuali contemporanee.

La frequenza di questo indirizzo conferisce una specifica preparazione culturale e tecnica per il proseguimento degli studi universitari e in particolar

modo, nei corsi accademici di Belle Arti e di specializzazioni del settore artistico.

DISCIPLINE PITTORICHE e LABORATORIO DELLA FIGURAZIONE - PITTURA

Linee generali e competenze

Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti alla pittura,

individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti estetici, concettuali, espressivi, comunicativi, funzionali e conservativi che

interagiscono e caratterizzano la ricerca pittorica e grafica; pertanto, conoscerà e sarà in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e

tecnologie, gli strumenti e i materiali più diffusi; comprenderà e applicherà i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della

percezione visiva.

Lo studente avrà inoltre la consapevolezza dei fondamenti culturali, teorici, tecnici e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo.

Sarà altresì capace di analizzare la principale produzione pittorica e grafica del passato e della contemporaneità, e di cogliere le interazioni tra la pittura

e le altre forme di linguaggio artistico. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente possiederà

altresì le competenze adeguate nell’uso del disegno geometrico e proiettivo, dei mezzi multimediali e delle nuove tecnologie, e sarà in grado di

individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio pittorico e il contesto architettonico, urbano e paesaggistico.

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La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche ed intellettuali e della loro interazione intesa come “pratica artistica” è fondamentale

per il raggiungimento di una piena autonomia creativa; e attraverso la “pratica artistica”, ricercando e interpretando il valore intrinseco alla realtà

circostante in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale e sociale del linguaggio pittorico.

Sarà in grado, infine, di padroneggiare le tecniche grafiche e di applicare le tecniche calcografiche essenziali, di gestire l’iter progettuale e operativo di

un’opera pittorica mobile, fissa o “narrativa”, intesa anche come installazione, dalla ricerca del soggetto alla realizzazione dell’opera in scala o al vero,

passando dagli schizzi preliminari, dai disegni definitivi, dal bozzetto pittorico, dal modello, dall’individuazione, campionatura e preparazione dei

materiali e dei supporti, coordinando i periodi di produzione scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio.

DISCIPLINE PLASTICHE E SCULTOREE e LABORATORIO DELLA FIGURAZIONE - SCULTURA

Linee generali e competenze

Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti alla scultura,

individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti estetici, concettuali, espressivi, comunicativi, funzionali e conservativi che

interagiscono e caratterizzano la ricerca plastico-scultorea e grafica; pertanto, conoscerà e sarà in grado di impiegare in modo appropriato le diverse

tecniche e tecnologie, gli strumenti e i materiali più diffusi; comprenderà e applicherà i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali

della percezione visiva.

Lo studente avrà inoltre la consapevolezza dei fondamenti culturali, teorici, tecnici e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo.

Sarà altresì capace di analizzare la principale produzione plastico-scultorea e grafica del passato e della contemporaneità, e di cogliere le interazioni tra

la scultura e le altre forme di linguaggio artistico. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente

possiederà altresì le competenze adeguate nell’uso del disegno geometrico e proiettivo, dei mezzi multimediali e delle nuove tecnologie, e sarà in grado

di individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio scultoreo e l’architettura, il contesto architettonico, urbano e paesaggistico.

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La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche ed intellettuali e della loro interazione intesa come “pratica artistica” è fondamentale

per il raggiungimento di una piena autonomia creativa; e attraverso la “pratica artistica”, ricercando e interpretando il valore intrinseco alla realtà

circostante in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale e sociale del linguaggio scultoreo.

Sarà in grado, infine, di padroneggiare le tecniche grafiche e di applicare le tecniche calcografiche essenziali, di utilizzare le tecniche della formatura e

di gestire l’iter progettuale e operativo di un’opera plastico-scultorea autonoma o integrante l’architettura, intesa anche come installazione, dalla ricerca

del soggetto alla realizzazione dell’opera in scala o al vero, passando dagli schizzi preliminari, dai disegni definitivi, dal bozzetto plastico, dal modello,

dalle tecniche “espositive”, dall’individuazione, campionatura e preparazione dei materiali e delle policromie, coordinando i periodi di produzione

scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio.

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INDIRIZZO ARCHITETTURA E AMBIENTE

L’indirizzo Architettura e Ambiente è un indirizzo che mira allo sviluppo delle capacità creative e all’acquisizione di competenze per gestire processi

progettuali e operativi inerenti l’architettura e il contesto ambientale con la consapevolezza dei relativi fondamenti culturali, concettuali e storico-

stilistici.

Il piano di lavoro delle materie caratterizzanti l’indirizzo, prevede la conoscenza degli elementi costitutivi dell’architettura e dei metodi di

rappresentazione che permettono ’applicazione di una chiara metodologia progettuale.

Percorsi ideativi che potranno essere applicati attraverso l’uso del disegno, dei mezzi multimediali e delle nuove tecnologie. La frequenza di questo

indirizzo conferisce una specifica preparazione culturale e tecnica per il proseguimento degli studi universitari e in particolar modo, per gli studi presso

la facoltà di architettura, urbanistica e nei corsi di specializzazione connessi

DISCIPLINE PROGETTUALI ARCHITETTURA E AMBIENTE e LABORATORIO DI ARCHITETTURA

Linee generali e Competenze

Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti all’architettura ed

il contesto ambientale, individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti estetici, concettuali, espressivi, comunicativi, funzionali e

conservativi che interagiscono e caratterizzano la ricerca architettonica. Pertanto, conoscerà e sarà in grado di impiegare in modo appropriato le diverse

tecniche e tecnologie, gli strumenti e i metodi della rappresentazione; comprenderà e applicherà i principi e le regole della composizione e le teorie

essenziali della percezione visiva.

Lo studente avrà inoltre la consapevolezza dei fondamenti culturali, teorici, tecnici e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo.

Sarà altresì capace di analizzare la principale produzione architettonica ed urbanistica del passato e della contemporaneità, e di cogliere le interazioni

tra l’architettura e le altre forme di linguaggio artistico. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo

studente possiederà altresì le competenze adeguate nell’uso del disegno geometrico, dei mezzi multimediali e delle nuove tecnologie, e sarà in grado di

individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio grafico, geometrico-proiettivo tradizionale e quello mediato dalla grafica digitale del disegno

assistito.

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La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche ed intellettuali e della loro interazione intesa come “pratica artistica” è fondamentale

per il raggiungimento di una piena autonomia creativa; attraverso la “pratica artistico- progettuale”, ricercando e interpretando il valore intrinseco alla

realtà circostante in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale, sociale e ambientale dell’architettura.

Sarà in grado, infine, di padroneggiare le tecniche grafico-geometriche e compositive, di gestire l’iter progettuale dallo studio del tema, alla

realizzazione dell’opera in scala, passando dagli schizzi preliminari, ai disegni tecnici, al modello tridimensionale fino alle tecniche espositive,

coordinando i periodi di elaborazione e produzione, scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio.

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INDIRIZZO DESIGN

L’indirizzo di Design è un indirizzo che mira allo sviluppo di capacità creative e all’acquisizione di competenze per gestire processi progettuali e

operativi inerenti il design con la consapevolezza dei relativi fondamenti culturali, concettuali e storico-stilistici.

Il piano di lavoro delle materie caratterizzanti l’indirizzo, prevede la conoscenza degli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e

della forma, individuando le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto – funzionalità –contesto.

Il percorso progettuale richiede l’identificazione delle tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello

tridimensionale.

La frequenza di questo indirizzo conferisce una specifica preparazione culturale e tecnica per il proseguimento degli studi universitari e in particolar

modo, per gli studi presso la facoltà di disegno industriale e nei corsi di specializzazione connessi

DISCIPLINE PROGETTUALI DESIGN e LABORATORIO DEL DESIGN

Linee generali e Competenze

Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti al design -

secondo lo specifico settore di produzione - individuando, sia nell’analisi, sia nella propria produzione, gli aspetti estetici, funzionali, comunicativi,

espressivi, economici e concettuali che interagiscono e caratterizzano la produzione di design. Pertanto, conoscerà e sarà in grado di impiegare in modo

appropriato le diverse tecniche e tecnologie, gli strumenti e i materiali, le strumentazioni industriali, artigianali e informatiche più diffusi; comprenderà

e applicherà i principi e le regole della composizione e le teorie essenziali della percezione visiva.

Lo studente avrà inoltre le competenze necessarie per individuare e gestire gli elementi che costituiscono la forma e la funzione, tenendo conto della

struttura del prodotto (in base ai materiali utilizzati: ceramico, ligneo, metallico, tessile, vitreo o librario, etc.), avendo la consapevolezza dei relativi

fondamenti culturali, sociali, commerciali e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo creativo.

Sarà altresì capace di analizzare la principale produzione delle arti applicate del passato e del design contemporaneo, e di cogliere le interconnessioni

tra il design e i linguaggi artistici e le interazioni tra gli stessi settori di produzione. In funzione delle esigenze progettuali e comunicative del proprio

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operato, lo studente possiederà altresì le competenze adeguate nello sviluppo del progetto, nell’uso del disegno a mano libera e tecnico, dei mezzi

informatici, delle nuove tecnologie, della modellazione 3D, e sarà in grado di individuare e utilizzare le relazioni tra la forma estetica e le esigenze

strutturali e commerciali.

La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche ed intellettuali e della loro interazione intesa come progettualità e verifica laboratoriale

è fondamentale per il raggiungimento di una piena autonomia creativa; e attraverso la progettualità e l’attività laboratoriale, ricercando le necessità

della società e analizzando la realtà in tutti gli aspetti in cui si manifesta, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale e sociale del design.

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INDIRIZZO GRAFICA

L’indirizzo di Grafica mira allo sviluppo e all’acquisizione dei linguaggi e delle tecniche inerenti la progettazione grafica, con la consapevolezza dei

relativi fondamenti culturali, concettuali e storico-stilistici.

Il piano di lavoro delle materie caratterizzanti l’indirizzo, prevede la conoscenza degli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi pro-gettuali e grafici

attraverso l’applicazione delle tecniche grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei processi operativi.

Il percorso progettuale richiede l’identificazione delle corrette procedure di approccio nel rapporto progetto- prodotto-contesto, nelle diverse funzioni

relative alla comunicazione visiva.

La frequenza di questo indirizzo conferisce una buona preparazione per il proseguimento degli studi universitari ed, in parti-colar modo, dei corsi

accademici di Belle Arti delle ISIA e in quelli specifici e professionali del settore

DISCIPLINE GRAFICHE e LABORATORIO DI GRAFICA

Linee generali e Competenze

Al termine del percorso liceale lo studente conoscerà e saprà gestire, in maniera autonoma, i processi progettuali e operativi inerenti alla grafica o al

Graphic Design (tradizionale e digitale, editoriale, di tipo informativo e comunicativo - pubblicitario, sociale, etc.), individuando, sia nell’analisi, sia

nella propria produzione, gli aspetti comunicativi, estetici, concettuali, espressivi, commerciali e funzionali che interagiscono e caratterizzano la

comunicazione visiva; pertanto, conoscerà e sarà in grado di impiegare in modo appropriato le diverse tecniche e tecnologie, gli strumenti, i materiali,

le strumentazioni fotografiche, informatiche e multimediali più diffusi; comprenderà e applicherà i principi e le regole della composizione e le teorie

essenziali della percezione visiva.

Lo studente avrà inoltre la consapevolezza dei fondamenti culturali, sociali, commerciali e storico-stilistici che interagiscono con il proprio processo

creativo. Sarà altresì capace di analizzare la principale produzione grafico-visiva del passato e della contemporaneità, e di cogliere le interazioni tra

quest’ultima e i linguaggi artistici. In funzione delle esigenze progettuali, espositive e di comunicazione del proprio operato, lo studente possiederà

altresì le competenze adeguate nell’uso del disegno a mano libera e geometrico-descrittivo, dei software grafici e multimediali e delle nuove

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tecnologie, e sarà in grado di individuare e utilizzare le relazioni tra il linguaggio grafico (graphic design) ed il prodotto o ente da pubblicizzare o

valorizzare, il testo da strutturare o illustrare, ed il pubblico destinatario.

La concentrazione sull’esercizio continuo delle attività tecniche ed intellettuali e della loro interazione intesa come progettualità è fondamentale per il

raggiungimento di una piena autonomia creativa; e attraverso la progettualità, ricercando le necessità della società e analizzando la realtà in tutti gli

aspetti in cui si manifesta, lo studente coglierà il ruolo ed il valore culturale e sociale della produzione grafico-visiva.

Sarà in grado, infine, di padroneggiare le tecniche informatiche (disegno vettoriale, fotoritocco, impaginazione, web publishing, etc.), di gestire l’iter

progettuale di un prodotto grafico-visivo cartaceo, digitale o web, dalla individuazione del prodotto o testo di riferimento alla realizzazione del

prodotto di divulgazione, passando dagli schizzi preliminari, dai bozzetti grafici, dai layout, dalla composizione del testo, dalla elaborazione digitale,

dai metodi di pubblicazione, etc, coordinando i periodi di produzione scanditi dal rapporto sinergico tra la disciplina ed il laboratorio.

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05. LINEE GUIDA SERVIZI AGLI STUDENTI

OPEN DAY

Ogni anno il Liceo Artistico di Bergamo organizza nella sede di via Tasso, 18 un Open Day per presentare agli studenti delle scuole secondarie di

primo grado la scuola, gli indirizzi attivati e tutti i servizi offerti agli iscritti.

L'iniziativa si svolge in più giornate durante le quali sono programmati visite ai laboratori dei diversi indirizzi accompagnati dagli studenti che raccontano la loro esperienza formativa. Si comunicano le date degli OPEN DAY:

- sabato 12 dicembre 2015 (ore 15.00-17.300)

- sabato 12 dicembre 2015 (ore 17.30-19.30)

- domenica 13 dicembre. 2015 (ore 9.30-11.30)

- sabato 16 gen. 2016 (ore 15.00-17.30)

- sabato 16 gen. 2016 (ore 17.30-19.30)

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare il sito dedicato agli OPEN DAY del Liceo Artistico Statale “Giacomo e Pio Manzù” http://www.liceoartisticobergamo.gov.it/genitori-e-studenti/openday/

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ACCOGLIENZA

I primi due anni di scuola secondaria di secondo grado sono, nella vita del ragazzo, un momento molto delicato in cui si acuiscono i conflitti

emozionali e relazionali che precedono la costruzione di un nuovo equilibrio tra sé e la realtà circostante. Passaggi critici possono diventare

l’adeguamento a orari e a ritmi di vita diversi; l’inserimento in un nuovo ambiente conosciuto e la necessità di creare nuove relazioni.

Una “buona accoglienza” può aiutare gli alunni a "star bene" a scuola e a prevenire l’insuccesso.

Il progetto Accoglienza si propone di favorire l’inserimento degli allievi delle classi prime, aiutandoli a superare le difficoltà iniziali, promuovendo

atteggiamenti e comportamenti positivi, una più approfondita conoscenza di sé e delle proprie motivazioni, l’inclusione nel gruppo classe e nella

comunità scolastica; ponendo così le premesse per relazioni umane positive tra tutte le componenti della scuola, fondate sul rispetto, la collaborazione,

la fiducia, l’impegno.

I temi specifici che vengono affrontati sono:

a) Conoscenza dell’ambiente scuola, dei suoi spazi e delle regole in esso vigenti

b) Illustrazione dei principali documenti di riferimento dell’attività formativa didattica: Il Patto formativo e il Regolamento di Istituto

c) Conoscenza delle norme di sicurezza dell’istituto

d) Conoscenza tra gli allievi della medesima classe

e) Somministrazione questionari socio-culturali e sul metodo di studio

Prestare attenzione alla fase d’accoglienza nel primo anno di scuola secondaria di secondo grado, vuol dire quindi intervenire in una fase fondamentale

del curricolo formativo e socializzante dell’alunno.

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CITTADINANZA ATTIVA

Nell’ambito dell’acquisizione delle competenze di cittadinanza italiane, la scuola promuove attività e progetti coerenti agli obiettivi di:

favorire nei giovani studenti la comprensione della realtà complessa europea nei suoi diversi aspetti: culturale, linguistico storico, politico,

geografico ed economico;

acquisire gli strumenti per interpretare eventi del recente passato attraverso approcci non univoci. Ciò consentirà ai giovani di rielaborare in

modo autonomo i diversi punti di vista della complessità del reale presente e passato;

favorire, con visite e viaggi, la possibilità di confronto con realtà significative di testimonianza, nell’avvio consapevole di un percorso di

memoria attiva che stimoli l’acquisizione dei valori civici e di solidarietà che rendono un individuo un cittadino attivo. Si tratta di competenze

specifiche per un avvicinamento dei giovani studenti alla Cittadinanza come capacità di sentirsi cittadini attivi, che esercitano diritti inviolabili

e rispettano i doveri inderogabili della società di cui fanno parte.

Al fine di favorire il raggiungimento di tali obiettivi, il Liceo Artistico struttura progetti e accoglie proposte.

iniziative di Enti e associazioni del territorio: A.N.E.D. (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti); I.S.R.E.C. (Istituto Storico della

Resistenza e dell’età contemporanea); Comitato regionale “In treno per la memoria”, Comitato Regionale “In treno per la Memoria” – CGIL-CISL-.

UIL, nonché tutte quelle iniziative locali (mostre, eventi musicali e teatrali, fiere, iniziative di solidarietà ..) che verranno ritenute particolarmente

significative.

Il progetto formativo “Una cultura della sicurezza per una sana convivenza civile” conduce gli studenti, in particolare quelli del primo anno del biennio,

all’acquisizione di una conoscenza di sé e li educa alla convivenza civile attraverso l’acquisizione di comportamenti consapevoli della responsabilità

personale e sociale, anche in riferimento all’educazione stradale che porti a considerare la strada un mezzo di utilità collettiva e quindi un bene e valore

per tutti. La sicurezza stradale non è solo conoscenza di regole e norme, ma acquisizione di competenze e comportamenti corretti, rispettosi di sé e

degli altri.

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ORIENTAMENTO BIENNIO-TRIENNIO

Il percorso di studi proposto si suddivide in un biennio orientativo, comune a tutti gli iscritti, e in un triennio articolato in quattro indirizzi: Arti

Figurative, Architettura, Design, Grafica.

La scelta dell’indirizzo presuppone pertanto che lo studente maturi una sua personale decisione in merito all’orientamento tematico del proprio

percorso formativo. La scuola sostiene questo passaggio critico. Nel percorso curricolare è previsto che questo aspetto venga affrontato nell’ambito

della disciplina Laboratorio Artistico Orientativo, i cui insegnanti hanno il compito di guidare gli studenti nell’esperienza di tecniche operative

specifiche, che anticipano i percorsi degli indirizzi del Triennio.

Questa attività curricolare viene affiancata da un insegnante referente che svolge la Funzione Strumentale dell'Area 3 - Orientamento Biennio/Triennio.

Tale referente organizza diverse attività:

interventi in aula per fornire informazioni sulle caratteristiche strutturali degli indirizzi e sui criteri di assegnazione degli studenti ai vari ambiti

distribuzione di materiale informativo

colloqui individualizzati con allievi e famiglie su richiesta degli interessati o indicazione dei coordinatori

organizzazione di pomeriggi specifici da parte di ogni indirizzo con illustrazione dei percorsi, visita dei laboratori con esposizione degli

elaborati didattici illustrati dagli insegnanti e dagli studenti del triennio

incontro tra la Figura Strumentale ed i genitori con la partecipazione del Dirigente scolastico (e di un docente per indirizzo)

distribuzione delle schede per le indicazioni delle preferenze

raccolta delle schede ed elaborazione dei dati

convocazione della Commissione Formazione Classi Terze

pubblicazione degli elenchi completi dopo i recuperi di Settembre.

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

PROGETTO CLIL

Insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera nella scuola secondaria di 2°grado.

Il Liceo Artistico presta particolare attenzione alla formazione e al miglioramento delle competenze linguistico-comunicative dei docenti che verranno

gradualmente coinvolti nell’insegnamento di discipline non linguistiche secondo la metodologia CLIL. Ciò ai fini di attuare i decreti del Presidente

della Repubblica nn. 88 e 89 del 15/03/2010.

A tal fine, il Liceo favorirà la frequenza di “percorsi articolati di formazione linguistica con l’obiettivo di far raggiungere ai docenti di discipline non

linguistiche una adeguata competenza professionale utile all’assolvimento del compito”. (D.D. prot. N. 864 del 5/08/2015, art. n. 2).

L’insegnamento di una disciplina non linguistica nelle classi quinte sarà pertanto garantito da docenti che avranno gradualmente conseguito il profilo

del docente CLIL, avente le seguenti specifiche caratteristiche in ambito linguistico: “Competenza di Livello C1 nella lingua straniera; competenze

linguistiche adeguate alla gestione di materiali disciplinari in lingua straniera; padronanza della microlingua disciplinare (lessico specifico, tipologie di

discorso, generi e forme testuali, …” D.D. n. 6 del 16 aprile 2012, Allegato A.

Si precisa infine che i progetti C.L.I.L. verranno previsti ed attivati nei limiti dell’organico, delle risorse disponibili.

PROGETTO: LETTORE MADRELINGUA

Il Progetto prevede un approccio globale dell'alunno e della sua "persona" alla lingua inglese.

L’obiettivo fondamentale è il rafforzamento delle competenze linguistico-espressive, viste come mezzo indispensabile per la formazione completa del

nuovo cittadino europeo. Gli alunni saranno coinvolti in una full-immersion con la lingua inglese, con l'intervento di un esperto madrelingua.

L’insegnante madrelingua lavorerà in stretta collaborazione con gli insegnanti affinché gli stimoli siano integrati in un intervento efficace che miri sia

all’affinamento delle competenze ed abilità, sia alla maturazione individuale e sociale dello studente. L’attività di compresenza favorirà l’interazione

docente/discente in piccoli gruppi e l’interazione tra pari.

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La conversazione verterà su tematiche legate al vissuto quotidiano dei ragazzi e su argomenti di tipo storico-artistico.

PROGETTO: SCAMBI INTERCULTURALI

Da tempo il nostro Istituto offre agli studenti l’opportunità di fruire di esperienze –trimestrali, semestrali, annuali- di studio all’estero e contestualmente

accoglie gli studenti stranieri che ne fanno richiesta.

Considerando il valore culturale e formativo di tali esperienze, la scuola le favorisce, provvedendo sia al monitoraggio dei propri studenti all’estero sia

all’accoglienza degli studenti stranieri, per i quali vengono predisposti progetti specifici

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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Il Liceo Artistico, così come previsto dalla L.107/15, al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti e i

percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, attuerà percorsi della durata complessiva di almeno 200 ore nel

secondo biennio e nell’ultimo anno a partire solo dalle classi terze per l’a.s. 2015/2016.

L’obiettivo è quello di creare collaborazioni strette con le realtà produttive, culturali, sportive e sociali sul territorio bergamasco e non solo, cercando di

assecondare quanto più possibile le attitudini degli allievi con le esigenze degli enti ospitanti.

Pertanto le finalità che si intendono perseguire sono:

soddisfare la richiesta dell'utenza di un contatto diretto con le associazioni e/o aziende, al fine di riconciliare la cultura del sapere con quella del

fare;

sviluppare competenze utili ad entrare in modo attivo e consapevole nel mondo del lavoro;

favorire l'orientamento dei giovani valorizzandone vocazioni personali, interessi e stili di apprendimento ;

offrire agli studenti occasioni didattico-formative dove far confluire, fondendole, nozioni e capacità, sapere disciplinare e culturale, interesse e

curiosità, l'interagire fra singolo e gruppo;

promuovere il senso di assunzione delle responsabilità insite nel mondo del lavoro come modo di operare;

prevenire e gestire eventuali situazioni di abbandono scolastico.

Gli allievi, prima del periodo di permanenza in azienda, svolgeranno la formazione obbligatoria in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ai

sensi del D. Lgs. 81/2008. Inoltre, al fine di garantire un'efficace inserimento nel contesto lavorativo, verranno accertati e consolidati i prerequisiti

necessari allo sviluppo delle competenze previste dal progetto. Le attività di alternanza si svolgeranno nel corso dell’anno scolastico, anche con attività

pomeridiane se il caso e/o durante la pausa estiva, a partire dalla classe terza, con modalità diversificate e saranno monitorate attraverso un

collegamento costante tra il docente tutor ed il tutor dell’azienda/associazione ospitante. Il monte ore annuale di presenza in azienda sarà determinato

sulla base della normativa vigente, 200 ore nel triennio. Al fine di rendere significativa l’esperienza, il periodo minimo previsto sarà di due settimane,

pari a circa 70/80 ore per le classi terze e quarte così da destinare una minima parte residua del monte ore l’ultimo anno, senza incidere molto sulla

programmazione.

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Al rientro a scuola verrà rielaborato il percorso, mettendo a fuoco gli apprendimenti conseguiti e le criticità personali, relazionali e di contesto,

incontrate. I percorsi in alternanza saranno oggetto di verifica e valutazione da parte dell'istituzione scolastica che, tenuto conto delle indicazioni

fornite dal tutor formativo esterno, valuterà gli apprendimenti degli studenti in alternanza ed attesterà le competenze da essi acquisite. Ulteriori

iniziative a carattere formativo e di orientativo saranno gli stage estivi ed i tirocini post-diploma.

A tal proposito il dirigente scolastico individuerà, le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili all’attivazione dei percorsi e stipulerà con essi

apposite convenzioni anche finalizzate a favorire l’orientamento scolastico e universitario dello studente. Analoghe convenzioni potranno essere

stipulate con musei, istituti e luoghi della cultura e delle arti performative, nonché con gli uffici centrali e periferici del Ministero dei beni e delle

attività culturali e del turismo.

Il dirigente scolastico inoltre, al termine di ogni anno scolastico, redigerà una scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate

convenzioni, evidenziando la specificità del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione.

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ORIENTAMENTO POST DIPLOMA

L’orientamento scolastico ha l’obiettivo di favorire il successo personale e formativo degli studenti, nella consapevolezza che una corretta scelta del

percorso di studi determini risultati positivi in ambito scolastico e professionale, contribuendo alla riduzione della dispersione scolastica.

L’attività di orientamento deve essere il risultato di un’azione sinergica dei diversi attori che devono contribuire allo sviluppo di una didattica

orientativa dove intervengono lo studente, la famiglia, la scuola, gli enti di informazione/formazione (Università , USP, Camera di Commercio), allo

scopo di porre le basi per l’acquisizione di competenze orientative.

Tali competenze condurranno lo studente, attraverso la consapevolezza delle proprie attitudini e una conoscenza dei propri interessi e delle proprie

aspirazioni, all’acquisizione di idonei strumenti per poter effettuare le migliori scelte consapevoli e affrontare le proprie decisioni.

Il percorso orientativo parte dalle potenzialità dello studente e dalla sua autovalutazione , coinvolgendolo in attività che prevedono:

L’intervento in classe di consulenti dell’orientamento per far riflettere sulle scelte future, fornire indicazioni sulle caratteristiche del sistema

universitario e individuare le competenze richieste dal mercato del lavoro

La partecipazione ad incontri e lezioni presso le università e gli enti preposti all’attività di orientamento (incontri tematici, Open Day,

Workshop)

Le attività di Learning Week e Summer School che prevedono settimane di sviluppo di progetti e incontri su temi specifici presso altri Istituti o

università.

La possibilità di somministrare questionari e test attitudinali in collaborazione con l’ufficio di orientamento delle università

Il confronto con aziende

Relazione tutoriale dei docenti in collaborazione con le famiglie

Valutazione delle azioni di orientamento attraverso questionari di gradimento delle attività svolte e la verifica della coerenza tra scelte espresse

e percorsi effettuati

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06. L’INCLUSIVITÀ

BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

La scuola si propone di assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico, accogliendo in modo appropriato gli studenti con Bisogni

Educativi Speciali (BES) – con disabilità, con disturbi specifici di apprendimento o disturbi evolutivi specifici, con svantaggio socio-economico,

linguistico e/o culturale – affinché essi siano parte integrante del contesto scolastico, insieme agli altri alunni e alla pari, senza discriminazioni.

In questa prospettiva la scuola assume un impegno forte nella conoscenza e valorizzazione della realtà personale, sociale e familiare degli alunni con

BES e un corrispondente impegno nella loro formazione. Tenendo conto delle capacità cognitive del singolo alunno, dei suoi punti di forza e

potenzialità, per ogni singolo alunno sono configurati in modo personalizzato gli obiettivi e le strategie formative ed elaborato un Piano Educativo

Individualizzato (PEI), per gli alunni con disabilità, o un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento

(DSA), con disturbi evolutivi specifici o in condizioni di svantaggio socio-economico, culturale e linguistico.

La strategia e il programma d’azione della scuola nella gestione dei Bisogni Educativi Speciali sono formalizzati e deliberati nel Piano Annuale di

Inclusione (P.A,I,), inserito nel Piano dell’offerta formativa dell’istituto.

Normativa di riferimento

Il 27 dicembre 2012 il MIUR ha emanato la Direttiva riguardante gli “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, finalizzata a realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli studenti in

condizione di difficoltà. La Direttiva aggiunge significative indicazioni per l’integrazione, atte a completare la tradizionale certificazione di disabilità,

coinvolgendo nel processo educativo tutte le componenti che ruotano intorno all’alunno.

La Direttiva del 2012 e la successiva C. M. 8 del 6/3/2013, inoltre, chiariscono ed ampliano l’area degli studenti in difficoltà indicando i seguenti

gruppi di studenti con bisogni educativi speciali (BES):

1. alunni disabili (Legge 104/92 e precedente Legge 517/77);

2. alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e/o disturbi evolutivi specifici (precedente Legge 170/2010 e Legge 53/2003);

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3. alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale (C.M. 6/3/2013).

Ciò significa l’allargamento a tutti gli studenti in difficoltà del diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, come già previsto dalla precedente

legge 53/2003. In base alla normativa infatti l’espressione “area dello svantaggio scolastico” non indica solamente la presenza di studenti con deficit

certificati, ma anche gli studenti che presentano, con continuità o per determinati periodi, l’esigenza di attenzioni speciali per diverse ragioni quali

motivi fisici, biologici, fisiologici o anche motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata

risposta.

La C.M. n.8 del 6/3/2013 allarga ulteriormente l’area degli studenti BES includendo anche gli alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o

culturale; la Circolare, a tale proposito, ricorda che tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad esempio

una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi alunni, e in

particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni di origine straniera di

recente immigrazione – è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure

dispensative (ad esempio dalla lettura ad alta voce e dalle attività ove la lettura è valutata, la scrittura veloce sotto dettatura, ecc.). In tal caso si avrà

cura di monitorare l'efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. Pertanto, a differenza delle situazioni di

disturbo documentate da diagnosi, le misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici,

privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati più che strumenti compensativi e misure dispensative.

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INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI

Alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale.

“Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche

per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta”. Tali tipologie di BES dovranno

essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate

considerazioni psicopedagogiche e didattiche.

Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni di

origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno – la scuola si attiva per

offrire un'accoglienza adeguata (vedi protocollo di accoglienza alunni stranieri), un supporto alle famiglie per la fase di iscrizione, coinvolge i ragazzi

durante tutto l'a.s. al fine di integrare, includere e alfabetizzare. Parimenti è possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, utili per

supportare ma anche per valorizzare le diversità linguistiche quali risorse sociali.

Uno sviluppo di un curriculo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi è in stretto rapporto con una scuola aperta a tutti

dove tutti i cittadini hanno pari dignità sociale.

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DISAGIO E DISPERSIONE SCOLASTICA

Particolare rilievo viene dato al Servizio Orientamento scolastico e Obbligo formativo per il sostegno a minori in difficoltà e alle loro famiglie, per lo

sviluppo delle capacità di scelta individuali rispetto al percorso scolastico e formativo con una particolare attenzione al contrasto della dispersione

scolastica. Al fine di favorire il raggiungimento dei più alti livelli negli studi nonché il conseguimento del pieno successo formativo, incrementando

l'offerta di servizi.

ORIENTAMENTO E RIORIENTAMENTO

L’attività è rivolta agli studenti delle classi prime e seconde, che incontrano nel loro percorso scolastico gravi e generalizzate difficoltà, che non sono

risolvibili attraverso interventi mirati di recupero didattico.

Le informazioni raccolte dal docente referente nel dialogo con i docenti componenti i Consigli di classe, sono necessarie per verificare la coerenza

delle scelte effettuate dall’allievo e per verificare le potenzialità e le attitudini individuali.

I colloqui con lo studente e con le famiglie sono utili per indagare le cause delle difficoltà in essere, per evitare demotivazioni che potrebbero condurre

all’abbandono scolastico. Il monitoraggio è di fondamentale importanza e consente di attivarsi tempestivamente per poter individuare percorsi

alternativi.

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07. I PROGETTI

In linea con gli obiettivi che la scuola si prefigge, ogni anno sono attuati progetti mirati sia allo sviluppo della persona, sia al potenziamento di

conoscenze e competenze disciplinari. Del primo tipo sono tutti i Progetti didattici Internazionali, Nazionali e Regionali che di anno in anno sono

proposti dal MIUR, da enti di formazione o ricerca didattica (INDIRE, Università, Enti Locali…); il secondo tipo è costituito, invece, dai Progetti

didattici di Istituto, riproposti ogni anno, anche se con modalità diverse in base ai risultati ottenuti o a nuove esigenze. I progetti possono essere attuati

sia all’interno delle ore previste dal piano orario con la partecipazione di tutta la classe (curricolari), sia in orario diverso da quello scolastico con una

libera adesione degli studenti (extracurricolari) e coinvolgono gli studenti nella progettazione di lavori congruenti con gli obiettivi formativi del Liceo.

Nello svolgimento dei progetti è incoraggiato il ricorso alle nuove tecnologie con l’obiettivo di favorire la corretta utilizzazione dei linguaggi

multimediali. I progetti annuali che incidono sull’organizzazione scolastica sono completati di norma entro la fine di Aprile, in modo che a Maggio la

didattica non risenta di interruzioni e discontinuità; possono essere accolte eccezioni, da valutare singolarmente, solo se legate a particolari contingenze

o eventi.

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PROGETTI a.s. 2015/2016

Progetti per l’anno 2015/16

1. Progetti Didattici Internazionali, Nazionali e/o Regionali 1.1. Alternanza Scuola Lavoro 1.2. Avviamento alla pratica sportiva scolastica 1.3. Progetto scambi internazionali interculturali e di studio 1.4. Etwinning e progetto madrelingua

Il programma promuove la collaborazione scolastica in Europa attraverso l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione

(TIC), fornendo supporto, strumenti e servizi per facilitare le scuole nell’istituzione di partenariati a breve e lungo termine in qualunque area

didattica. I progetti attivati garantiscono agli studenti la possibilità di esercitare in modo diretto le lingue studiate con coetanei madrelingua. Le

attività sono integrate con approfondimento e potenziamento linguistico attuati mediante la presenza in orario curricolare del docente

madrelingua.

2. Progetti Didattici di Istituto

I progetti didattici di Istituto riguardano attività formative e organizzative consolidate e costanti che accompagnano gli studenti nelle diverse tappe del

loro percorso scolastico ed evolutivo; per questo sono in genere rivolte a fasce di classi omogenee per grado.

2.1. Orientamento scolastico e professionale 2.2. Recupero e sostegno all’apprendimento 2.3. Modelli viventi 2.4. Visite guidate e viaggi di istruzione 2.5. Progetto scuola sicura 2.6. Progetto Biblioteca 2.7. Progetto valutazione d’Istituto e PdM 2.8. Ambienti e tecnologie per l’insegnamento/apprendimento

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2.9. Ampliamento dell’offerta formativa e valorizzazione del merito 2.9.1. Laboratorio Teatrale 2.9.2. Cinema e colore 2.9.3. Linguaggio e la storia del cinema 2.9.4. Una finestra sull’infinito 2.9.5. Incisione calcografica e stampa d’arte 2.9.6. Il futuro del passato: conservazione e restauro 2.9.7. Concorso di poesia: E’ dentro di noi un fanciullino 2.9.8. Laboratorio di espressione corporea 2.9.9. L’immagine al potere 2.9.10. Realizzazione dei prodotti di consumo: Packaging 2.9.11. Dal disegno bidimensionale al modello 3D 2.9.12. Certificazioni lingua straniera Progetto First 2.9.13. School Day di Artdate 2.9.14. Dipingiamo insieme la scuola 2.9.15. ArcheoStage

2.10.Progetto Inclusione 2.10.1.Alfabetizzazione stranieri 2.10.2.Informare e sensibilizzare per accogliere 2.10.3.Sportello Psicologico

2.11.Educazione alla cittadinanza attiva e responsabile 2.11.1.Educazione alla salute 2.11.2.Educazione ai diritti umani: In treno per la memoria 2.11.3.Educazione alla legalità 2.11.4.Studenti protagonisti 2.11.5.Giornate dell’Arte: Installazioni a cura del Liceo 2.11.6.Solidarietà e coesione sociale 2.11.7.Laboratorio scientifico e BergamoScienza2016

Il Collegio Docenti approva la valenza didattica dei progetti che potranno essere attivati solo se accertata la copertura finanziaria.

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PROGETTI PON

Il Programma Operativo Nazionale (PON) "La Scuola per lo Sviluppo competenze e ambienti per l’apprendimento”, Programmazione 2014/2020,

(Accordo MIUR-DFP ex art.15 della Legge 241/90 del 21 dicembre 2010) consente l’accesso a fondi strutturali europei (FSE-FESR), messi a

disposizione per la realizzazione di progetti aventi come scopo l’agevolazione dell’utilizzo di nuove tecnologie per scopi didattici e formativi.

La scuola ha presentato un progetto (2015) finalizzato alla realizzazione di una Wireless Local Area Network (WLAN) da attivare presso la succursale

di via A. Maj, allo scopo di garantire uniformità di servizi e di strutture con la sede centrale di via Tasso e un progetto sullo sviluppo degli ambienti di

apprendimento che prevede il potenziamento delle tecnologie digitali.

I progetti garantirebbero la riqualificazione degli spazi di apprendimento adeguandoli agli aspetti innovativi della didattica, utili al rafforzamento delle

competenze digitali necessarie per inserirsi con successo nel mondo del lavoro

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VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE

La scuola realizza percorsi formativi e iniziative dirette all’orientamento e alla valorizzazione del merito scolastico e dei talenti degli studenti.

Tali iniziative possono assumere la forma di corsi intensivi di breve durata (tipo Learning Week,) dedicati a uno o più ambiti culturali e disciplinari.

PROGETTO ARCHEOSTAGE

Archeostage è un progetto formativo che da molti anni il Liceo Artistico promuove in collaborazione con altre scuole secondarie superiori di Bergamo

e con la Soprintendenza Archeologica della Campania, in particolare con il Parco Archeologico di Elea-Velia (Ascea Marina, SA). Il progetto dà vita a

una Learning Week che si svolge nel mese di maggio.

Il progetto, inizialmente incentrato sulla conoscenza del pensiero del filosofo greco Parmenide, originario di Elea, si è poi arricchito di attività sui temi

dell’archeologia e del restauro, proponendo visite ed esperienze laboratoriali che si svolgono in collaborazione con il Parco Archeologico di Elea-

Velia.

Si tratta di un’esperienza unica nel panorama scolastico nazionale, che consente ai giovani di scoprire l’archeologia lavorando a stretto contatto con gli

esperti del settore, in uno dei Parchi archeologici più prestigiosi della Magna Grecia, quello della greca Elea, divenuta Velia sotto i Romani, dove sorse

la più antica scuola medico-filosofica del mondo occidentale.

L’Archeostage nel Liceo Artistico è aperto agli studenti del terzo e del quarto anno; i posti disponibili sono circa 15-20. La selezione dei partecipanti

viene effettuata tenendo conto sia del successo scolastico del primo periodo sia della motivazione.

Nella prima parte dell’anno scolastico vengono svolti degli incontri plenari con tutti i partecipanti delle altre scuole, durante i quali vengono illustrati

diversi argomenti: sicurezza in cantiere, introduzione allo scavo archeologico, ecc.; in aggiunta, ciascun istituto organizza, nelle ore pomeridiane

extrascolastiche, un percorso di preparazione interno per i propri studenti, finalizzato alla elaborazione di contributi informativi da condividere con gli

studenti delle altre scuole in occasione della settimana di stage ad Ascea Marina (SA).

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08. RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

Il processo di valutazione, definito dal Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), inizia con l'autovalutazione.

Lo strumento che accompagna e documenta questo processo è il Rapporto di autovalutazione (RAV). Il rapporto è composto da più dimensioni ed è

aperto alle integrazioni delle scuole per cogliere la specificità di ogni realtà senza riduzioni o semplificazioni eccessive. Il RAV fornisce una

rappresentazione della scuola attraverso un'analisi del suo funzionamento e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui

orientare il piano di miglioramento.

Tutti i RAV sono pubblicati nell'apposita sezione del portale “Scuola in chiaro" dedicata alla valutazione.

(http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/)

STRUTTURA DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

Il rapporto di autovalutazione è articolato in 5 sezioni. La prima sezione, “Contesto e risorse”, permette alle scuole di esaminare il loro contesto e di

evidenziare i vincoli e le leve positive presenti nel territorio per agire efficacemente sugli esiti degli studenti. Gli “Esiti degli studenti” rappresentano la

seconda sezione. La terza sezione è relativa ai processi messi in atto dalla scuola. La quarta sezione invita a riflettere sul processo di autovalutazione in

corso e sull'eventuale integrazione con pratiche auto-valutative pregresse nella scuola. L'ultima sezione consente alle scuole di individuare le priorità su

cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti, in vista della predisposizione di un piano di miglioramento.

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si apre la fase di formulazione e attuazione del Piano di Miglioramento.

Il piano di miglioramento scaturisce dalla lettura critica della realtà scolastica e, si sostanzia nella individuazione di alcuni obiettivi strategici di

sviluppo e nella precisazione di alcuni traguardi attesi. Le priorità forniscono le direzioni di marcia su cui sviluppare il piano di miglioramento: è

importante evidenziarne la loro valenza strategica e scegliere con cura le linee di lavoro.

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09. I SERVIZI DI SEGRETERIA

SERVIZI RIVOLTI AGLI ALUNNI E ALLE FAMIGLIE

UFFICIO DIDATTICA

mail [email protected]

SERVIZI RIVOLTI AL PERSONALE LE SCOLASTICO

UFFICIO DEL PERSONALE

mail [email protected]

SERVIZI CONTABILI

SETTORE FINANZIARIA / ACQUISTI

mail [email protected]

UFFICIO DEL D.S.G.A.

mail [email protected]

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SERVIZI E ORARI

Ricevimento Presidenza:

su appuntamento attraverso mail [email protected]

Ricevimento Vice – Presidenza:

su appuntamento attraverso mail [email protected]

Segreteria didattica (per alunni e genitori):

Da Lunedì a Venerdì dalle ore 9,30 alle ore 11,30

Sabato dalle 9.00 alle 12.00

Lunedì e Giovedì dalle 15.00 alle 16.30

Segreteria Personale, Economato e Amministrazione:

Dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9,30 alle ore 11,30