PIANO D’AREA DELLA BASSA E MEDIA VALLATA DEL TORDINO · Metodo Delphi p. 82 3.2.1 Industria p. 82...
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PROVINCIA DI TERAMO
V SETTOREURBANISTICA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DIFESA DEL SUOLO
PIANO D’AREA DELLA BASSA E MEDIA VALLATA DEL TORDINO
PROGETTO DEFINITIVO
ANALISI ECONOMICO-TERRITORIALE
Consulenti incaricati: Prof. Piergiorgio Landini – Dott. Fabrizio Ferrari
(Convenzione del 18.11.2008)
Teramo, febbraio 2009
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Indice
1 Quadro economico di riferimento p. 31.1
Il contesto europeo p. 3
1.2
Il contesto regionale e provinciale p. 6
2 Localizzazione delle attività economiche p. 9 2.1
Analisi dei dati p. 9
2.2
Specializzazioni localizzative p. 27
2.3
Baricentri produttivi p. 49
3 Indagine sul campo p. 78 3.1
Questionario alle imprese p. 78
3.2
Metodo Delphi p. 82
3.2.1 Industria p. 823.2.2 Commercio e servizi p. 84 3.2.3 Turismo p. 863.2.4 Infrastrutture e portualità p. 89
4 Scenari di internazionalizzazione p. 91
5 Analisi delle risorse pubbliche p. 111
6 Possibili traiettorie processuali p. 1286.1
Rivalutazione della centralità d’area p. 128
6.2
Revisione dell’approccio distrettuale p. 129
6.3
Potenziamento infrastrutturale p. 130
6.4
Nuove strategie per il turismo p. 131
2
Quadro economico di riferimento
1.1. Il contesto europeo
Il Progetto definitivo del Piano d’Area della Bassa e Media Val Tordino viene a ricadere in
uno scenario economico – ad ogni scala geografica, da globale a locale – segnato dall’esplosione
della crisi finanziaria, le cui ripercussioni sull’economia reale si vanno facendo sempre più pesanti.
Da tempo, tuttavia, i segnali di squilibrio erano divenuti chiaramente percepibili: volatilità
dei mercati borsistici, sovrastima dei patrimoni immobiliari, difficoltà dei Paesi maturi nel
fronteggiare la concorrenza sfrenata di quelli emergenti, delocalizzazioni e rilocalizzazioni delle
attività produttive eccessivamente legate a fattori marginali quali il basso costo del lavoro.
Per l’Italia, in particolare, gli effetti combinati di tali squilibri (aggravati dal peso del debito
pubblico) si manifestano vistosamente all’interno del processo di allargamento dell’Unione
Europea. Quest’ultimo ha prodotto, infatti, una convergenza economica regionale a tutto vantaggio
dei nuovi Stati membri, i quali, offrendo in abbondanza i fattori marginali di localizzazione sopra
richiamati, hanno compiuto progressi notevoli, mentre regressi altrettanto sensibili si sono
manifestati nei Paesi maturi, e non soltanto nelle regioni deboli o in transizione.
Nel periodo 1995-2005, il Pil pro capite reale a parità di potere d’acquisto (fatta = 100 la
media teorica dell’UE27) è sceso, per l’Italia, da 121 a 105 punti. Solo la Germania ha registrato
una perdita confrontabile (da 129 a 115); assai più contenuto il regresso della Francia (da 116 a 112
punti). Di contro, il progresso più vistoso spetta all’Irlanda (da 103 a 144 punti).
Dei dieci Paesi che hanno aderito all’UE nel 2004, gli Stati baltici ex sovietici – che
partivano da basi estremamente depresse, intorno ai 30÷35 punti – ne hanno guadagnati in media
20÷25; gli Stati dell’Europa centro-orientale (Polonia, Ungheria, Slovacchia), fino all’affaccio
sull’Adriatico (Slovenia e la candidata Croazia) in media 10÷15, con l’eccezione della Repubblica
Ceca, dove l’andamento del Pil pro capite è risultato oscillante.
A scala regionale italiana, se la Lombardia ha perduto ben 23 punti relativi (da 160 a 137),
pesano ben maggiormente i 19 punti dell’Abruzzo (da 104 a 85), valore quest’ultimo che torna ad
avvicinarlo alla soglia dell’intervento straordinario per le regioni in ritardo di sviluppo (75 punti): in
effetti si osserva, paradossalmente, una riconvergenza con i valori medi del Mezzogiorno, che pure
perde 10 punti relativi. La vicina regione Marche, classico punto di riferimento dell’Abruzzo sia per
prossimità geografia, sia per continuità di quello che è stato definito “modello adriatico di
sviluppo”, a sua volta agganciato al Nordest-Centro o “Terza Italia”, ha subito un regresso analogo
(17 punti), e tuttavia si mantiene oltre la media dell’UE27 (tab. 1).
3
Considerando, per confronto, i tassi di crescita del Pil totale in volume, i differenziali
possono apparire ridimensionati: le medie dell’UE27 risultano solo lievemente più alte rispetto
all’UE15 e, a sua volta, all’Area Euro. Ciò dipende, come ovvio, dal peso assoluto del prodotto
lordo nei grandi Paesi ad economia matura, che, crescendo più lentamente, “frena” i valori
aggregati (tab. 2).
I valori disaggregati confermano, viceversa, come proprio i Paesi più industrializzati si
attestassero su valori di crescita contenuti già nell’ultimo decennio del secolo trascorso, quando
emergevano le economie periferiche dell’Europa occidentale (Irlanda, Spagna), mentre quelle
dell’Europa centro-orientale, uscite dall’orbita sovietica, mettevano in campo i fattori competitivi di
cui si è detto sopra, uniti ad alcune significative preesistenze industriali (così per Polonia e
Repubblica Ceca).
Nell’arco del periodo considerato si osserva, in particolare, l’accelerazione dei nuovi Paesi
membri, che sembrano trarre deciso vantaggio dall’ingresso nell’Unione Europea, ancorché il
biennio 2006-2007 segni una fase positiva generalizzata.
L’Italia, in questo quadro, evidenzia le maggiori difficoltà, con tassi nettamente inferiori a
tutte le aggregazioni di riferimento ed agli stessi Paesi maturi, fatta parziale eccezione – ancora –
per la Germania. Solo le regioni più solide per struttura insediativa e produttiva, come la
Lombardia, fanno registrare dati lievemente migliori.
A sua volta, l’Abruzzo manifesta addirittura sintomi di recessione, con tassi di crescita
negativi che raggiungono il cavo nel 2004; gli stessi segnali di apparente ripresa nel biennio
successivo risultano effimeri, fino a confluire nella crisi odierna (fig. 1).
Il rallentamento dell’economia abruzzese si deve ascrivere a un duplice ordine di fattori:
esterni, rappresentati dall’evoluzione dello scenario geopolitico ed economico globale, con la
crescente concorrenzialità delle economie emergenti proprio su quei fattori di cui l’Abruzzo aveva
largamente usufruito nella fase di sviluppo, a partire dal costo del lavoro; interni, legati alla scarsa
capacità innovativa del pur consistente apparato industriale regionale nonché delle funzioni terziarie
urbane, a riemergenti carenze infrastrutturali e a marcati ritardi nelle decisioni strategiche.
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Tab. 1 – Livelli del Pil pro capite in Europa, Italia e Abruzzo (1995-2005)(Stati, regioni o aggregazioni regionali; a parità di potere d’acquisto; UE27 = 100)
Aree 1995 2000 2005UE 15 115,9 115,2 112,7Irlanda 102,9 131,0 143,7Regno Unito 111,7 117,2 119,3Germania 129,2 118,8 115,2Francia 116,2 115,6 111,9Spagna 91,9 97,6 103,0Grecia 84,3 84,3 96,4Area Euro 115,9 114,0 110,7Nuovi Paesi Membri 49,3 52,9 59,0Estonia 35,9 44,7 62,9Slovenia 72,6 78,8 86,9Ungheria 52,0 56,2 64,3Repubblica Ceca 73,6 68,6 76,6Slovacchia 47,7 50,2 60,6Italia 121,3 117,1 104,8Lombardia 160,1 155,7 136,5Marche 121,2 116,3 104,4Mezzogiorno 79,9 77,3 69,6Abruzzo 104,2 100,9 85,1
Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Eurostat.
Tab. 2 – Tassi di crescita del Pil totale in Europa, Italia e Abruzzo (1995-2007)(Stati, regioni o aggregazioni regionali; valori %)
Aree 1995-2004 2000-2004 2006-2007UE27 2,2 2,2 2,9UE15 2,1 2,1 2,6Irlanda 6,5 6,0 5,3Regno Unito 2,9 2,9 3,0Germania 1,2 1,1 2,5Francia 2,2 2,1 2,2Spagna 3,2 3,1 3,8Area Euro 1,9 1,9 2,6Nuovi Paesi Membri 4,5 4,7 6,7Polonia 3,7 3,2 6,5Repubblica Ceca 2,9 3,2 6,5Italia 1,0 0,8 1,5Lombardia 1,1 0,9 2,3Emilia-Romagna 0,4 0,1 2,2Sicilia 0,8 0,5 1,0Abruzzo − 0,3 − 0,7 1,6
Nota. Nella terza colonna, i dati delle regioni italiane sono riferiti al biennio 2005-2006.Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Eurostat.
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Fig. 1 – Andamento del Pil totale in Italia e in Abruzzo (2001-2007)(valori %; anno di riferimento 2000)
Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Istat e Unioncamere-Prometeia.
1.2. Il contesto regionale e provinciale
Nel contesto regionale, la provincia di Teramo rappresenta da alcuni decenni il caso tipico di
sviluppo locale generato da una diffusa imprenditorialità endogena e fondato sulla identificazione di
ambiti distrettuali specializzati nell’industria manifatturiera. Non a caso, la composizione del
valore aggiunto per settori produttivi vede l’industria nel suo complesso realizzare quasi il 36%
del totale, ovvero 5 punti in più della media regionale e 9 in più della media nazionale. Tale
performance si deve quasi interamente al comparto manifatturiero, in quanto il comparto delle
costruzioni supera di appena 0,5÷1 punto i valori medi delle circoscrizioni di riferimento (tab. 3).
Lievemente sovradimensionata risulta anche l’agricoltura, mentre è il settore terziario a
risultare penalizzato, con oltre 5 punti in meno della media regionale e 10 in meno della media
nazionale (v. ancora tab. 3).
Gli indicatori del tenore di vita, a scala provinciale, rispecchiano per molti versi la
struttura produttiva: reddito disponibile e spese per consumi non si discostano dalla media
regionale; entrambe risultano decisamente più basse di quella nazionale (tab. 4).
Il carattere fortemente industriale della provincia di Teramo – come pure dell’intera regione
Abruzzo – trova riscontro nella quota di usi domestici sul totale dei consumi di energia, di 3 punti
inferiore alla media nazionale, e, per converso, nella dimensione e composizione del parco veicolare
circolante (v. ancora tab. 4).
La rilevanza di quest’ultimo indicatore è certamente sostenuta dalle caratteristiche del
sistema infrastrutturale (tab. 5), che vede la dotazione stradale della provincia di Teramo superiore
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alla media italiana di quasi 75 punti (Abruzzo: 45), mentre quella ferroviaria è pari ad appena 52
punti su 100 (Abruzzo: 104,5) e quella portuale a 20 (Abruzzo: 81). Si può certamente discutere la
rispondenza di tali indicatori alla qualità delle singole infrastrutture, ma è indiscutibile la
predisposizione del territorio teramano al trasporto su gomma, anche in relazione alla dispersione
del tessuto insediativo e produttivo. Ed è significativo che le elaborazioni condotte da Unioncamere
(Atlante della produttività delle province e delle regioni) individuino il baricentro economico
provinciale nel comune di Castellalto, in Val Tordino, nel quale si trova localizzato l’autoporto che
rappresenta uno degli elementi decisionali importanti nell’ambito di questo Piano d’Area.
Altri aspetti da sottolineare, nel quadro infrastrutturale, sono rappresentati dalle dotazioni di
impianti e reti energetico-ambientali (93 punti rispetto alla media italiana fatta = 100), di quasi 20
punti superiore alla media della regione Abruzzo, di strutture e reti per la telefonia e la telematica
(83 punti; Abruzzo: 70). Pressoché identici (intorno ai 71 punti) risultano invece gli indicatori
provinciale e regionale relativi a reti bancarie e servizi, che prefigurano condizioni di almeno
relativa debolezza.
Ove si consideri, invece, il mix delle infrastrutture economiche e sociali, il dato della
provincia di Teramo (poco più di 69 punti) appare decisamente debole anche nei confronti del
valore medio abruzzese (oltre 83: v. ancora tab. 5), scontando ampiamente la marginalità delle aree
interne e indicando uno degli obiettivi di riequilibrio da perseguire in sede di pianificazione e
programmazione economica.
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Tab. 3 – Composizione del valore aggiunto nella provincia di Teramo e in Abruzzo (2006)(valori % e milioni di euro; confronto con valori Italia)
Settori produttivi Teramo Abruzzo ItaliaAgricoltura 3,00 2,81 2,07Industria 35,75 30,62 26,54
manifatturiera 28,74 24,04 20,47costruzioni 7,01 6,58 6,07
Terziario 61,25 66,57 71,40Valore aggiunto totale 5.478 23.618 1.315.120
Fonte. Elaborazioni Unioncamere, Istituto Tagliacarne.
Tab. 4 – Indicatori del tenore di vita nella provincia di Teramo e in Abruzzo (confronto con valori Italia)
Indicatori Teramo Abruzzo ItaliaReddito disponibile pro capite (euro, 2005) 13.818,65 13.995,63 16.090,66Consumi finali interni pro capite (euro, 2006) 12.631,31 12.915,05 14.978,30
alimentari (%) 18,75 18,52 17,53non alimentari (%) 81,25 81,48 82,47
Consumo energia elettrica a uso domestico pro capite (kWh, 2007) 996,19 1.008,77 1.117,13Consumo energia elettrica a uso domestico su totale (%, 2007) 19,55 19,65 21,16Autoveicoli circolanti per 1.000 abitanti (n., 2007) 817,91 802,07 777,08Autovetture circolanti per 1.000 abitanti (n., 2007) 624,15 609,93 597,99Fonte. Elaborazioni Unioncamere, Istituto Tagliacarne.
Tab. 5 – Indicatori infrastrutturali nella provincia di Teramo e in Abruzzo (2007)(valori Italia = 100)
Indicatori Teramo AbruzzoRete stradale 173,75 144,84Rete ferroviaria 52,40 104,49Porti (e bacini di utenza) 20,37 81,19Aeroporti (e bacini di utenza) - 32,38Impianti e reti energetico-ambientali 93,43 74,03Strutture e reti per la telefonia e la telematica 82,80 69,83Reti bancarie e servizi vari 71,27 71,24Indice generale delle infrastrutture economiche e sociali 69,26 83,31
Fonte. Unioncamere, Istituto Tagliacarne.
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Localizzazione delle attività economiche
1.3. Analisi dei dati
L’analisi economico-territoriale delle localizzazioni produttive, alla scala disaggregata per
unità amministrative elementari (comuni), pone il problema – peraltro ben noto – relativo alla
disponibilità di dati esaustivi, omogenei e sufficientemente aggiornati. Poiché la rilevazione
sistematica delle attività economiche (aziende e superfici nell’agricoltura; unità locali e addetti
nell’industria e nel terziario), a livello comunale, fa riferimento alla sola fonte ufficiale Istat,
peraltro vincolata alla cadenza decennale dei censimenti, l’attuale periodo di fine decennio e, in
aggiunta, le trasformazioni e le crisi sempre più frequenti ed incisive che attraversano gli assetti
economici regionali ad ogni scala territoriale ne compromettono ormai la piena attendibilità.
In considerazione della loro caratteristica strutturale, i dati censuari sono stati utilizzati nella
prima fase del presente Piano d’Area, anche su brevi serie storiche. Nell’attuale fase definitiva di
pianificazione si rende viceversa necessario ricorrere alla banca-dati delle attività produttive
aggiornata in continuo, ovvero quella delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e
Agricoltura (CCIAA).
Tale banca-dati presenta, a sua volta, due tipi di limitazioni legate al fatto che si tratta non di
rilevazione diretta bensì di iscrizione, su domanda, al Registro delle imprese: la prima consiste nella
tendenziale sopravvalutazione del numero di unità locali (qui definite localizzazioni), soprattutto a
causa di possibili scostamenti temporali nell’inizio di attività e/o nella cancellazione, nonché di
eventuali duplicazioni nel caso di attività della stessa impresa in più comparti; la seconda, nella
ancor più marcata sottovalutazione del numero di addetti, la cui dichiarazione non è obbligatoria.
Un indubbio vantaggio sta invece nel fatto che presso la CCIAA vengono ora registrate
anche le imprese agricole, censite separatamente dall’Istat (Censimento dell’Agricoltura). In questo
caso, la sottovalutazione quantitativa è anche delle localizzazioni e risulta massiccia, escludendo la
massima parte delle microaziende a conduzione diretta o part time: tuttavia, essa può valere a
individuare la quota di aziende che, per essere iscritte al Registro camerale delle imprese, si deve
ritenere svolgano un’attività specializzata e comunque rivolta alla commercializzazione del
prodotto.
L’ulteriore problema che si è dovuto affrontare riguarda la disaggregazione territoriale dei
dati all’interno dei singoli territori comunali. Trattandosi, infatti, di un’area valliva delimitata da
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confini non amministrativi bensì idrografici, si è reso necessario esaminare singolarmente le oltre
16.500 unità locali registrate presso la CCIAA di Teramo e relative al 2008 (indicativamente, 2°
trimestre), al fine di ubicarle sui singoli territori comunali in corrispondenza delle effettive
localizzazioni (v. par. 2.3).
L’apparato tabellare e cartografico che segue riporta analiticamente il settore economico (per
cui v. la legenda Ateco 2002 in tab. 6) delle localizzazioni e la loro distribuzione all’interno dei
nove comuni dell’area. Va subito precisato che la disaggregazione settoriale dei dati è stata
contenuta all’interno delle 2 cifre: dunque, non particolarmente fine, ma commisurata alle esigenze
di semplificazione e rappresentazione della grande massa di dati utilizzati. La base-dati analitica
resta comunque disponibile fra i materiali del Piano, per eventuali ulteriori elaborazioni.
La tab. 7 mostra i valori assoluti del numero di localizzazioni, con l’ovvia dominanza di
Teramo nella quantità totale (oltre 6.000 unità), seguita dagli altri due centri urbani, Giulianova e
Roseto degli Abruzzi, entrambi non lontani dalle 3.000 unità. Le masse minori sono quelle di
Canzano (234 unità) e Morro d’Oro (480).
Il capoluogo vanta, generalmente, le percentuali più rilevanti sui totali d’area dei singoli
settori e comparti (tab. 8). Da sottolineare come ciò avvenga anche nel comparto delle attività
agricole (01, con il 25%, pari a ben 655 aziende). Le incidenze maggiori, fra i comparti industriali,
si hanno nell’editoria (61%) e nella fabbricazione di macchine per ufficio, elaboratori e sistemi
informatici (58%), mentre nei comparti terziari i valori superano molto spesso il 40÷45%, a
cominciare dal commercio al dettaglio (42%) per andare all’intermediazione monetaria e finanziaria
(51%), ai servizi assicurativi (50%) e alle relative attività ausiliarie (55%). Fra le attività innovative,
risulta basso il valore della ricerca e sviluppo (33%), che peraltro costituisce uno dei punti deboli
dell’intera area. Ovviamente importanti i valori relativi a servizi sociali (istruzione, 45%; sanità,
55%) e attività associative (59%).
Degli altri comuni, Bellante fa registrare le incidenze più elevate, sul totale dell’area, per le
industrie della carta (20%), dell’abbigliamento (14%), tessili (11%), della gomma e plastica (10%).
Castellalto evidenzia il suo profilo marcatamente industriale, con numerosi comparti del
settore che superano il 20% dei rispettivi totali d’area: carta, gomma e plastica, metallurgia,
apparecchi per le comunicazioni, mezzi di trasporto, recupero e preparazione per il riciclaggio.
Maggiormente diversificato appare il ruolo industriale di Mosciano Sant’Angelo, dove quasi
tutti i comparti manifatturieri presentano valori compresi fra 10% e 20%, con la punta del 26% per
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l’industria del mobile (ancorché il dato, nella classificazione Ateco, venga “mixato” con altre
industrie manifatturiere). Qui, il fatto che la base-dati sia fondata sul numero di localizzazioni, e
non su forza lavoro o valore della produzione, attenua indubbiamente la rilevanza del comparto
alimentare (12% del totale d’area), che annovera un impianto di grandi dimensioni.
Per Notaresco si evidenziano il 16% dell’industria tessile e il 15% della chimica.
Un peso decisamente inferiore, e prevedibilmente spostato sulle attività primarie, si rileva
per Canzano e Morro d’Oro: per quest’ultimo comune, in particolare, proprio nel versante del
Tordino (v. oltre, par. 2.3).
I centri urbani costieri incidono in misura sensibile tanto sulle attività industriali quanto sulle
terziarie, con un peso important – specie nel caso di Roseto degli Abruzzi – anche sulle
localizzazioni primarie (quasi 16%).
A Giulianova emerge il comparto metallurgico (31,5%) e, soprattutto, degli “altri mezzi di
trasporto” (Ateco 35: 60%). Nel terziario spiccano ovviamente le localizzazioni commerciali e
ricettive, con valori superiori al 20%; nonché le attività ausiliarie dei trasporti (28%) e immobiliari
(23%), legate anche alle funzioni portuale e turistica. Significativa è, poi, l’incidenza sui totali
d’area per i servizi pubblici e sociali, fra cui lo smaltimento dei rifiuti.
Roseto denota, a sua volta, un quadro manifatturiero assai diversificato, con valori superiori
al 15% dei rispettivi totali d’area per i comparti alimentare, dell’abbigliamento, del legno, della
lavorazione di minerali non metalliferi, dei prodotti in metallo, elettromeccanico, degli apparecchi
per le comunicazioni, della meccanica di precisione e dei mezzi di trasporto. Rilevante anche il
comparto delle costruzioni (18%), secondo solo a Teramo. Nel terziario spiccano le localizzazioni
ricettive (26%) e le attività assicurative (30%).
La composizione delle localizzazioni all’interno dei singoli comuni (tab. 9) precisa molte
delle evidenze di cui appena sopra, ed altre ne fa emergere con maggiore chiarezza. Innanzi tutto, il
peso delle localizzazioni primarie, con valori intorno al 40% per Canzano e Morro d’Oro, ma
superiori al 30% per Bellante e vicini al 25% per Mosciano Sant’Angelo e Notaresco. Il valore
dell’intera area si attesta oltre il 15%.
I comparti industriali (sommatoria dei codici Ateco 1, 2, 3) superano il 20% a Castellalto,
dove si aggiunge il 18% delle costruzioni, e Mosciano Sant’Angelo (costruzioni: 12%); il 15% a
Bellante (costruzioni: 13%) e Notaresco, dove l’industria edilizia aggiunge, peraltro, ben il 26%
delle unità locali.
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Proprio l’edilizia si affianca in misura importante alle attività primarie nei comuni agricoli
(21% a Morro d’Oro, 15% a Canzano), supplendo alla carenza di attività manifatturiere e terziarie.
Nei comuni urbani, infine, all’interno della scontata prevalenza di attività terziarie (mentre
l’industria pesa per l’11÷12%), risalta il relativo sovradimensionamento dei comparti commerciali
(codice Ateco 5, pur sostenuto dal turismo lungo la costa) rispetto a servizi maggiormente
qualificanti, rivolti in particolare alle imprese (codice Ateco 7): in quest’ultimo comparto, solo
Roseto supera decisamente il 10% delle proprie localizzazioni totali, precedendo anche Teramo.
Le carte in figg. 2-11 visualizzano le quantità di unità locali per codici Ateco a una cifra nei
singoli comuni. Come detto, si tratta di un’aggregazione che, specie in taluni settori, raggruppa
attività diverse (codice Ateco 1: industria estrattiva e alcune manifatturiere; Ateco 4: produzione e
distribuzione di energia, gase, acqua e costruzioni; Ateco 5: servizi commerciali e ricettivi), peraltro
specificate nelle tabelle. Ne risultano, tuttavia, quadri di sintesi che preludono alla puntuale
localizzazione intracomunale delle attività stesse (v. par. 2.3, con il relativo apparato statistico e
cartografico).
In tesi generale, le attività del settore primario (fig. 2) mostrano consistenze equilibrate sul
territorio, tenendo conto della dimensione delle unità amministrative comunali; mentre le attività
del settore secondario (figg. 3-5) evidenziano le polarità manifatturiere della sezione valliva nel
quadrilatero Mosciano Sant’Angelo-Bellante- Castellalto-Notaresco, accanto alle masse pur sempre
rilevanti dei comuni urbani.
La carta in fig. 6, le cui consistenze sono da attribuire per la massima parte al settore delle
costruzioni, evidenzia la concentrazione nel capoluogo, a Roseto degli Abruzzi e – fra i comuni
intermedi – a Notaresco.
Particolarmente evidente risulta, ancora, la polarizzazione delle attività del settore terziario
(figg. 7-11), sia commerciali che di servizi, sui vertici del triangolo urbano Teramo-Giulianova-
Roseto degli Abruzzi.
In fine, la carta in fig. 12 distribuisce, ancora a scala comunale aggregata, le masse totali
delle unità locali, distinte per macrosettori, confermando i profili emersi dalla precedente analisi dei
dati e definendo, in prima approssimazione, comuni agricoli (Canzano, Morro d’Oro), agricolo-
industriali (Bellante, Notaresco), prettamente industriali (Mosciano Sant’Angelo, Castellalto) e
terziari (Teramo, Giulianova, Roseto degli Abruzzi).
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Tab. 6 – Legenda delle Ateco
Codice 001 coltivazioni agricole, orticoltura, floricoltura02 silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e servizi connessi05 pesca, piscicoltura e servizi connessi
Codice 111 estrazione di petrolio greggio e di gas naturale e servizi connessi, esclusa la prospezione14 altre industrie estrattive15 industrie alimentari e delle bevande16 industria del tabacco17 industrie tessili18 confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce19 preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, marocchineria, selleria e calzature
Codice 220 industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali
da intreccio21fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta22 editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati24 fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali25 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche26 fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi27 metallurgia28 fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti29 fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici
Codice 330 fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici31fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca32 fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le comunicazioni33 fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi34 fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi35 fabbricazione di altri mezzi di trasporto36 fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere37 recupero e preparazione per il riciclaggio
Codice 440 produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di calore41 raccolta, depurazione e distribuzione d’acqua45 costruzioni
Codice 5 50 commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione51 commercio all’ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e motocicli esclusi52 commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli); riparazione di beni personali e per la casa55 alberghi e ristoranti
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segue Tab. 6
Codice 660 trasporti terrestri; trasporti mediante condotte61 trasporti marittimi e per vie d’acqua62 trasporti aerei63 attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività delle agenzie di viaggio64 poste e telecomunicazioni65 intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi pensione)66 assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie67 attività ausiliarie dell’intermediazione finanziaria e delle assicurazioni
Codice 770 attività immobiliari71 noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore e di beni per uso personale e domestico72 informatica e attività connesse73 ricerca e sviluppo74 attività di servizi alle imprese
Codice 880 istruzione85 sanità e assistenza sociale
Codice 990 smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili91 attività di organizzazioni associative92 attività ricreative, culturali e sportive93 servizi alle famiglie
Fonte. Istat.
14
Tab. 7 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori assoluti (2008)
Ateco 1 cifra
Ateco2 cifre
Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro
Mosciano S. Angelo
NotarescoRoseto
d. AbruzziTeramo Area
0 01 272 99 197 227 189 319 215 402 655 2.5750 02 1 1 1 1 6 100 05 18 2 34 1 55Totale codice 0 273 99 197 246 189 321 216 437 662 2.6401 11 1 2 31 14 1 4 2 2 5 3 4 211 15 20 4 39 69 14 50 15 72 142 4251 16 1 11 17 7 1 3 12 8 10 6 15 621 18 41 1 38 47 5 29 23 51 57 2921 19 8 3 16 12 9 5 10 29 92Totale codice 1 76 9 97 145 21 98 61 142 247 8962 20 5 1 7 14 4 9 15 18 40 1132 21 8 11 2 4 3 11 392 22 9 10 7 1 8 55 902 24 1 3 6 5 5 3 10 332 25 5 10 9 1 10 1 13 492 26 7 3 13 17 3 15 3 27 52 1402 27 4 6 1 2 2 4 192 28 19 3 23 42 8 30 21 62 60 2682 29 9 4 19 20 3 15 7 16 32 125Totale codice 2 54 11 99 126 20 97 54 138 277 8763 30 2 2 1 7 123 31 2 1 5 9 7 1 14 11 503 32 1 1 4 3 1 3 3 163 33 8 2 7 20 4 6 4 21 46 1183 34 5 1 4 1 5 5 213 35 6 1 2 1 103 36 3 16 26 1 56 8 24 79 2133 37 5 5 3 4 3 4 24Totale codice 3 14 4 42 68 6 82 19 73 156 4644 40 11 1 4 2 7 25
15
4 41 2 2segue Tab. 7
Ateco1 cifra
Ateco2 cifre
Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro
MoscianoS. Angelo
NotarescoRoseto
d. AbruzziTeramo Area
4 45 111 35 185 315 101 156 226 448 860 2.437Totale codice 4 111 35 185 326 101 157 230 450 869 2.4645 50 19 5 39 145 10 44 31 103 207 6035 51 46 9 39 227 15 105 39 238 427 11455 52 118 19 132 581 40 157 93 451 1144 27355 55 39 16 49 248 19 63 27 287 361 1109Totale codice 5 222 49 259 1.201 84 369 190 1.079 2.139 5.5926 60 20 9 20 39 11 22 22 55 107 3056 61 1 16 62 1 16 63 1 3 26 2 8 2 21 29 926 64 5 1 7 9 1 4 4 8 34 736 65 4 1 3 22 3 7 4 17 64 1256 66 2 1 1 6 10 206 67 4 6 58 4 7 4 52 163 298Totale codice 6 34 11 39 157 21 49 37 159 408 9157 70 5 1 11 100 2 35 12 65 196 4277 71 2 1 3 13 1 6 6 17 44 937 72 5 1 10 51 5 20 9 52 149 3027 73 1 2 1 2 67 74 21 4 30 118 6 38 8 126 401 752Totale codice 7 33 7 55 282 14 101 35 261 792 1.5808 80 5 2 17 1 2 2 14 35 788 85 2 2 23 2 5 3 11 60 108Totale codice 8 7 0 4 40 3 7 5 25 95 1869 90 1 9 3 2 3 11 299 91 2 1 2 4 13 229 92 9 4 12 86 4 18 6 69 94 3029 93 30 5 37 123 16 27 21 110 255 624Totale codice 9 39 9 50 220 20 49 31 186 373 977X 1 2 1 3 7Totale generale 863 234 1.027 2811 480 1.332 879 2.950 6.021 16.597
16
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Fonte. CCIAA Teramo.
17
Tab. 8 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori percentuali dell'area (2008)
Ateco1 cifra
Ateco2 cifre
Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro
MoscianoS. Angelo
NotarescoRoseto
d. AbruzziTeramo Area
0 01 10,56 3,84 7,65 8,82 7,34 12,39 8,35 15,61 25,44 100,000 02 10,00 0,00 0,00 10,00 0,00 0,00 10,00 10,00 60,00 100,000 05 0,00 0,00 0,00 32,73 0,00 3,64 0,00 61,82 1,82 100,00Totale codice 0 10,34 3,75 7,46 9,32 7,16 12,16 8,18 16,55 25,08 100,001 11 0,00 0,00 0,00 33,33 0,00 0,00 66,67 0,00 0,00 100,001 14 0,00 0,00 4,76 19,05 9,52 9,52 23,81 14,29 19,05 100,001 15 4,71 0,94 9,18 16,24 3,29 11,76 3,53 16,94 33,41 100,001 16 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,00 0,00 0,00 100,001 17 11,29 1,61 4,84 19,35 0,00 12,90 16,13 9,68 24,19 100,001 18 14,04 0,34 13,01 16,10 1,71 9,93 7,88 17,47 19,52 100,001 19 8,70 3,26 17,39 13,04 0,00 9,78 5,43 10,87 31,52 100,00Totale codice 1 8,48 1,00 10,83 16,18 2,34 10,94 6,81 15,85 27,57 100,002 20 4,42 0,88 6,19 12,39 3,54 7,96 13,27 15,93 35,40 100,002 21 20,51 0,00 28,21 5,13 0,00 10,26 0,00 7,69 28,21 100,002 22 0,00 0,00 10,00 11,11 0,00 7,78 1,11 8,89 61,11 100,002 24 3,03 0,00 9,09 18,18 0,00 15,15 15,15 9,09 30,30 100,002 25 10,20 0,00 20,41 18,37 2,04 20,41 0,00 2,04 26,53 100,002 26 5,00 2,14 9,29 12,14 2,14 10,71 2,14 19,29 37,14 100,002 27 0,00 0,00 21,05 31,58 5,26 10,53 10,53 0,00 21,05 100,002 28 7,09 1,12 8,58 15,67 2,99 11,19 7,84 23,13 22,39 100,002 29 7,20 3,20 15,20 16,00 2,40 12,00 5,60 12,80 25,60 100,00Totale codice 2 6,16 1,26 11,30 14,38 2,28 11,07 6,16 15,75 31,62 100,003 30 0,00 0,00 0,00 16,67 0,00 16,67 0,00 8,33 58,33 100,003 31 4,00 2,00 10,00 18,00 0,00 14,00 2,00 28,00 22,00 100,003 32 6,25 6,25 25,00 0,00 0,00 18,75 6,25 18,75 18,75 100,003 33 6,78 1,69 5,93 16,95 3,39 5,08 3,39 17,80 38,98 100,003 34 0,00 0,00 23,81 0,00 4,76 19,05 4,76 23,81 23,81 100,003 35 0,00 0,00 0,00 60,00 0,00 10,00 0,00 20,00 10,00 100,003 36 1,41 0,00 7,51 12,21 0,47 26,29 3,76 11,27 37,09 100,003 37 0,00 0,00 20,83 20,83 0,00 12,50 16,67 12,50 16,67 100,00Totale codice 3 3,02 0,86 9,05 14,66 1,29 17,67 4,09 15,73 33,62 100,004 40 0,00 0,00 0,00 44,00 0,00 4,00 16,00 8,00 28,00 100,004 41 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,00 100,00
18
segue Tab. 8Ateco1 cifra
Ateco2 cifre
Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro
MoscianoS. Angelo
NotarescoRoseto
d. AbruzziTeramo Area
4 45 4,55 1,44 7,59 12,93 4,14 6,40 9,27 18,38 35,29 100,00Totale codice 4 4,50 1,42 7,51 13,23 4,10 6,37 9,33 18,26 35,27 100,005 50 3,15 0,83 6,47 24,05 1,66 7,30 5,14 17,08 34,33 100,005 51 4,02 0,79 3,41 19,83 1,31 9,17 3,41 20,79 37,29 100,005 52 4,31 0,69 4,83 21,24 1,46 5,74 3,40 16,49 41,83 100,005 55 3,52 1,44 4,42 22,36 1,71 5,68 2,43 25,88 32,55 100,00Totale codice 5 3,97 0,88 4,63 21,48 1,50 6,60 3,40 19,30 38,25 100,006 60 6,56 2,95 6,56 12,79 3,61 7,21 7,21 18,03 35,08 100,006 61 0,00 0,00 0,00 100,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,006 62 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,00 100,006 63 1,09 0,00 3,26 28,26 2,17 8,70 2,17 22,83 31,52 100,006 64 6,85 1,37 9,59 12,33 1,37 5,48 5,48 10,96 46,58 100,006 65 3,20 0,80 2,40 17,60 2,40 5,60 3,20 13,60 51,20 100,006 66 0,00 0,00 0,00 10,00 0,00 5,00 5,00 30,00 50,00 100,006 67 1,34 0,00 2,01 19,46 1,34 2,35 1,34 17,45 54,70 100,00Totale codice 6 3,72 1,20 4,26 17,16 2,30 5,36 4,04 17,38 44,59 100,007 70 1,17 0,23 2,58 23,42 0,47 8,20 2,81 15,22 45,90 100,007 71 2,15 1,08 3,23 13,98 1,08 6,45 6,45 18,28 47,31 100,007 72 1,66 0,33 3,31 16,89 1,66 6,62 2,98 17,22 49,34 100,007 73 0,00 0,00 16,67 0,00 0,00 33,33 0,00 16,67 33,33 100,007 74 2,79 0,53 3,99 15,69 0,80 5,05 1,06 16,76 53,32 100,00Totale codice 7 2,09 0,44 3,48 17,85 0,89 6,39 2,22 16,52 50,13 100,008 80 6,41 0,00 2,56 21,79 1,28 2,56 2,56 17,95 44,87 100,008 85 1,85 0,00 1,85 21,30 1,85 4,63 2,78 10,19 55,56 100,00Totale codice 8 3,76 0,00 2,15 21,51 1,61 3,76 2,69 13,44 51,08 100,009 90 0,00 0,00 3,45 31,03 0,00 10,34 6,90 10,34 37,93 100,009 91 0,00 0,00 0,00 9,09 0,00 4,55 9,09 18,18 59,09 100,009 92 2,98 1,32 3,97 28,48 1,32 5,96 1,99 22,85 31,13 100,009 93 4,81 0,80 5,93 19,71 2,56 4,33 3,37 17,63 40,87 100,00Totale codice 9 3,99 0,92 5,12 22,52 2,05 5,02 3,17 19,04 38,18 100,00X 0,00 0,00 0,00 0,00 14,29 28,57 14,29 0,00 42,86 100,00Totale generale 5,20 1,41 6,19 16,94 2,89 8,03 5,30 17,77 36,28 100,00
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Fonte. CCIAA Teramo.
19
Tab. 9 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori percentuali dei comuni (2008)
Ateco1 cifra
Ateco2 cifre
Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro
MoscianoS. Angelo
NotarescoRoseto
d. AbruzziTeramo Area
0 01 31,52 42,31 19,18 8,08 39,38 23,95 24,46 13,63 10,88 15,510 02 0,12 0,00 0,00 0,04 0,00 0,00 0,11 0,03 0,10 0,060 05 0,00 0,00 0,00 0,64 0,00 0,15 0,00 1,15 0,02 0,33Totale codice 0 31,63 42,31 19,18 8,75 39,38 24,10 24,57 14,81 10,99 15,911 11 0,00 0,00 0,00 0,04 0,00 0,00 0,23 0,00 0,00 0,021 14 0,00 0,00 0,10 0,14 0,42 0,15 0,57 0,10 0,07 0,131 15 2,32 1,71 3,80 2,45 2,92 3,75 1,71 2,44 2,36 2,561 16 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,11 0,00 0,00 0,011 17 0,81 0,43 0,29 0,43 0,00 0,60 1,14 0,20 0,25 0,371 18 4,75 0,43 3,70 1,67 1,04 2,18 2,62 1,73 0,95 1,761 19 0,93 1,28 1,56 0,43 0,00 0,68 0,57 0,34 0,48 0,55Totale codice 1 8,81 3,85 9,44 5,16 4,38 7,36 6,94 4,81 4,10 5,402 20 0,58 0,43 0,68 0,50 0,83 0,68 1,71 0,61 0,66 0,682 21 0,93 0,00 1,07 0,07 0,00 0,30 0,00 0,10 0,18 0,232 22 0,00 0,00 0,88 0,36 0,00 0,53 0,11 0,27 0,91 0,542 24 0,12 0,00 0,29 0,21 0,00 0,38 0,57 0,10 0,17 0,202 25 0,58 0,00 0,97 0,32 0,21 0,75 0,00 0,03 0,22 0,302 26 0,81 1,28 1,27 0,60 0,63 1,13 0,34 0,92 0,86 0,842 27 0,00 0,00 0,39 0,21 0,21 0,15 0,23 0,00 0,07 0,112 28 2,20 1,28 2,24 1,49 1,67 2,25 2,39 2,10 1,00 1,612 29 1,04 1,71 1,85 0,71 0,63 1,13 0,80 0,54 0,53 0,75Totale codice 2 6,26 4,70 9,64 4,48 4,17 7,28 6,14 4,68 4,60 5,283 30 0,00 0,00 0,00 0,07 0,00 0,15 0,00 0,03 0,12 0,073 31 0,23 0,43 0,49 0,32 0,00 0,53 0,11 0,47 0,18 0,303 32 0,12 0,43 0,39 0,00 0,00 0,23 0,11 0,10 0,05 0,103 33 0,93 0,85 0,68 0,71 0,83 0,45 0,46 0,71 0,76 0,713 34 0,00 0,00 0,49 0,00 0,21 0,30 0,11 0,17 0,08 0,133 35 0,00 0,00 0,00 0,21 0,00 0,08 0,00 0,07 0,02 0,063 36 0,35 0,00 1,56 0,92 0,21 4,20 0,91 0,81 1,31 1,283 37 0,00 0,00 0,49 0,18 0,00 0,23 0,46 0,10 0,07 0,14Totale codice 3 1,62 1,71 4,09 2,42 1,25 6,16 2,16 2,47 2,59 2,804 40 0,00 0,00 0,00 0,39 0,00 0,08 0,46 0,07 0,12 0,154 41 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,03 0,01
20
segue Tab. 9Ateco1 cifra
Ateco2 cifre
Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro
MoscianoS. Angelo
NotarescoRoseto
d. AbruzziTeramo Area
4 45 12,86 14,96 18,01 11,21 21,04 11,71 25,71 15,19 14,28 14,68Totale codice 4 12,86 14,96 18,01 11,60 21,04 11,79 26,17 15,25 14,43 14,855 50 2,20 2,14 3,80 5,16 2,08 3,30 3,53 3,49 3,44 3,635 51 5,33 3,85 3,80 8,08 3,13 7,88 4,44 8,07 7,09 6,905 52 13,67 8,12 12,85 20,67 8,33 11,79 10,58 15,29 19,00 16,485 55 4,52 6,84 4,77 8,82 3,96 4,73 3,07 9,73 6,00 6,68Totale codice 5 25,72 20,94 25,22 42,73 17,50 27,70 21,62 36,58 35,53 33,696 60 2,32 3,85 1,95 1,39 2,29 1,65 2,50 1,86 1,78 1,846 61 0,00 0,00 0,00 0,04 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,016 62 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,02 0,016 63 0,12 0,00 0,29 0,92 0,42 0,60 0,23 0,71 0,48 0,556 64 0,58 0,43 0,68 0,32 0,21 0,30 0,46 0,27 0,56 0,446 65 0,46 0,43 0,29 0,78 0,63 0,53 0,46 0,58 1,06 0,756 66 0,00 0,00 0,00 0,07 0,00 0,08 0,11 0,20 0,17 0,126 67 0,46 0,00 0,58 2,06 0,83 0,53 0,46 1,76 2,71 1,80Totale codice 6 3,94 4,70 3,80 5,59 4,38 3,68 4,21 5,39 6,78 5,517 70 0,58 0,43 1,07 3,56 0,42 2,63 1,37 2,20 3,26 2,577 71 0,23 0,43 0,29 0,46 0,21 0,45 0,68 0,58 0,73 0,567 72 0,58 0,43 0,97 1,81 1,04 1,50 1,02 1,76 2,47 1,827 73 0,00 0,00 0,10 0,00 0,00 0,15 0,00 0,03 0,03 0,047 74 2,43 1,71 2,92 4,20 1,25 2,85 0,91 4,27 6,66 4,53Totale codice 7 3,82 2,99 5,36 10,03 2,92 7,58 3,98 8,85 13,15 9,528 80 0,58 0,00 0,19 0,60 0,21 0,15 0,23 0,47 0,58 0,478 85 0,23 0,00 0,19 0,82 0,42 0,38 0,34 0,37 1,00 0,65Totale codice 8 0,81 0,00 0,39 1,42 0,63 0,53 0,57 0,85 1,58 1,129 90 0,00 0,00 0,10 0,32 0,00 0,23 0,23 0,10 0,18 0,179 91 0,00 0,00 0,00 0,07 0,00 0,08 0,23 0,14 0,22 0,139 92 1,04 1,71 1,17 3,06 0,83 1,35 0,68 2,34 1,56 1,829 93 3,48 2,14 3,60 4,38 3,33 2,03 2,39 3,73 4,24 3,76Totale codice 9 4,52 3,85 4,87 7,83 4,17 3,68 3,53 6,31 6,19 5,89X 0,00 0,00 0,00 0,00 0,21 0,15 0,11 0,00 0,05 0,04Totale generale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Fonte. CCIAA Teramo.
21
Fig. 2 – Distribuzione delle unità locali per comune. Agricoltura, caccia, silvicoltura (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
UL Ateco 0Valori assoluti
670
335
67
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Fig. 3 – Distribuzione delle unità locali per comune. Estrazione di minerali,industrie alimentari, tessili, abbigliamento, cuoio e pelli (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
UL Ateco 1Valori assoluti
250
125
25
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
22
Fig. 4 – Distribuzione delle unità locali per comune. Industrie del legno e carta, chimiche, metallurgiche, meccaniche (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
UL Ateco 2Valori assoluti
280
140
28
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Fig. 5 – Distribuzione delle unità locali per comune. Industrie elettromeccaniche, elettroniche, meccanica di precisione, mezzi di trasporto, altre industrie manifatturiere (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
UL Ateco 3Valori assoluti
160
80
16
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
23
Fig. 6 – Distribuzione delle unità locali per comune. Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua. Costruzioni (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
UL Ateco 4Valori assoluti
870
435
87
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Fig. 7 – Distribuzione delle unità locali per comune. Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazioni, servizi ricettivi, ristorazione (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
UL Ateco 5Valori assoluti
2.200
1.100
220
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
24
Fig. 8 – Distribuzione delle unità locali per comune. Trasporti e comunicazioni (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
UL Ateco 6Valori assoluti
410
205
41
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Fig. 9 – Distribuzione delle unità locali per comune. Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
UL Ateco 7Valori assoluti
800
400
80
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
25
Fig. 10 – Distribuzione delle unità locali per comune. Istruzione, sanità (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
UL Ateco 8Valori assoluti
95
47,5
9,5
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
Fig. 11 – Distribuzione delle unità locali per comuni. Servizi pubblici, sociali, personali (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
UL Ateco 9Valori assoluti
380
190
38
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
26
Fig. 12 – Distribuzione delle unità locali per comuni e settori produttivi (2008)
GIULIANOVA
MOSCIANO SANT'ANGELO
NOTARESCO
TERAMO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
CANZANO
BELLANTE
CASTELLALTO
MORRO D'ORO
U L i n c o m p l e s s o p e r c o m u n eValori assoluti
6 . 1 0 0
3.050
610
v__ass_Codice_0v__ass_Codice_1v__ass_Codice_2v__ass_Codice_3v__ass_Codice_4v__ass_Codice_5v__ass_Codice_6v__ass_Codice_7v__ass_Codice_8v__ass_Codice_9
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
27
1.4. Specializzazioni localizzative
I dati analizzati nel paragrafo precedente hanno formato il quadro produttivo dei comuni
ricadenti nella Valle del Tordino, tuttavia isolato dal contesto. Un primo affinamento dell’analisi,
mediante il calcolo degli indici di specializzazione, mira pertanto ad una valutazione comparativa
con il territorio esterno all’area, allo scopo di misurare la centralità di quest’ultima rispetto alle
singole funzioni produttive.
Nel Rapporto di prima fase di questo Piano, gli indici di specializzazione erano stati
calcolati con riferimento all’intero territorio della regione Abruzzo, privilegiando un orientamento
dell’analisi che collocasse il Piano stesso in una dimensione transcalare più ampia del solo Piano
Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). Va richiamato, peraltro, che la base-dati era
costituita dal Censimento Istat 2001 e, pertanto, se consentiva comparazioni molto più ampie ed
omogenee all’interno delle attività industriali e di servizi, escludeva viceversa il comparto delle
attività agricole.
In questa seconda fase, strettamente operativa, si è ritenuto preferibile il riferimento al
territorio della sola provincia di Teramo, al fine di ottenere indicazioni maggiormente mirate, non
soltanto di tipo economico sull’efficienza dei comparti produttivi, ma anche di tipo pianificatorio
sulla centralità dell’Area del Tordino rispetto al contesto provinciale, al fine di meglio valutare le
scelte localizzative del Piano d’Area, con riflessi sull’intera circoscrizione amministrativa.
Va rilevato, ancora, che la base-dati CCIAA non consente di calcolare gli indici sul numero
degli addetti ai singoli comparti (così come era avvenuto nella prima fase, su base-dati Istat), bensì
soltanto sul numero delle localizzazioni (unità locali): viene forzatamente meno, pertanto, ogni
possibilità di confronto che non sia meramente indicativa. In più, mentre i dati Istat al 2001
facevano riferimento alla classificazione Ateco 1991, i dati qui utilizzati sono parametrati sulla
successiva classificazione Ateco 2002, che contiene alcune difformità, pur se non estremamente
rilevanti. Per questi motivi, non si è ritenuta vincolante la precisa reiterazione dei comparti
analizzati in quella sede, ma, ai fini cartografici, sono stati selezionati i comparti emergenti
dall’apparato statistico esaminato nel precedente par. 2.1 come significativi dei profili economici
comunali e di area, dal punto di vista sia delle quantità assolute, sia della distribuzione relativa.
Nel calcolo dell’indice sono stati utilizzati ancora i dati aggregati comunali, in quanto i dati
disaggregati a scala intracomunale (di cui al successivo par. 2.3) – oltre ad avere dovuto subire
aggiustamenti e una parziale selezione, per i motivi che verranno ivi esposti – non sarebbero stati
confrontabili con i dati a scala comunale dell’area esterna di riferimento, né trasferibili sulla base
cartografica provinciale per motivi tecnici legati alla mancanza delle necessarie coordinate.
28
Per formare – anche in questo caso – il quadro generale, la tab. 10 riporta, gli indici di
specializzazione1 dei comuni e dell’area della Val Tordino per tutti i comparti rilevati.
Si osserva come, su 54 comparti, l’indice di specializzazione dell’intera area Val Tordino
risulti ≥100 in 33 casi, non tutti peraltro significativi: valga l’esempio dell’Ateco 16 (industria del
tabacco), dove la sola unità localizzata nel comune di Notaresco vi determina un valore dell’indice
pari a 4.535, che si traduce in un valore d’area pari a 236, senza che ciò rappresenti un’attività
significativa.
Ai fini dell’analisi cartografica che segue, si sono pertanto selezionati – come detto sopra – i
comparti più solidi per numero assoluto di localizzazioni e/o più rilevanti sia per specializzazione
consolidata (comparti industriali e di servizi “maturi”), sia per specializzazione emergente, sia per
rilevanza strategica nello scenario di sviluppo che il Piano d’Area mira a definire.
Tenendo conto delle istanze scaturenti dai Forum Tematici di discussione nella prima fase
del Piano, non si è trascurato il settore agricolo (Ateco 01; fig. 13). Pur se il dato relativo alle sole
localizzazioni presenta, in questo caso, limiti ancora più evidenti rispetto ai comparti industriali e
terziari, non fornendo indicazioni sulle caratteristiche colturali, si può osservare che i comuni della
media valle (con l’eccezione di Castellalto) rientrano in un’ampia corona di specializzazione
primaria che circonda il capoluogo, occupando quasi per intero la fascia collinare del territorio
provinciale e risalendo nella fascia montana, in particolare nella Laga (dove, ovviamente, la
specializzazione assume carattere marginale rispetto all’intensità produttiva agricola e l’indicatore
viene enfatizzato dalla debolezza degli altri settori produttivi). Al contrario, nel caso di Canzano e,
soprattutto, Morro d’Oro, i valori più elevati (254 e 238, rispettivamente: v. tab. 10) configurano
vocazioni primarie (agricoltura, allevamento) già in atto e/o da recuperare e intensificare, come pure
in larga parte dei territori di Bellante (186) e Notaresco (142).
Fra gli obiettivi del Piano si delinea una stretta connessione fra il comparto agricolo e quello
dell’industria alimentare (Ateco 15; fig.14), che risulta viceversa estremamente polarizzato su
Mosciano Sant’Angelo e Castellalto (indici di specializzazione pari, rispettivamente, a 151 e 159),
mentre complessivamente despecializzati appaiono proprio i comuni a vocazione agricola, salvo
Morro d’Oro (125).
Dei comparti definiti “maturi”, il più problematico può essere considerato quello
dell’abbigliamento (Ateco 18; fig.15), che ha risentito maggiormente della concorrenza dei Paesi
orientali, europei e non, oltre che della struttura eccessivamente sbilanciata verso il contoterzismo.
Le localizzazioni restano tuttavia consistenti (quasi 300 nell’area del Tordino: v. tab. 7) e le
1 Calcolati pertanto come segue: (localizzazioni del comparto nel comune o area / localizzazioni del comparto nella provincia) / (totale localizzazioni. nel comune o area / totale localizzazioni nella provincia) x 100.
29
specializzazioni disegnano, con Bellante (indice: 195) e Castellalto (168) una sorta di
protendimento meridionale del distretto vibratiano.
Buone aspettative vengono riposte dagli operatori industriali sul comparto della gomma e
plastica (Ateco 25; fig.16), per il quale, nella Val Tordino, si delinea un polo particolarmente forte,
costituito da Castellalto (indice di specializzazione: 337), Mosciano Sant’Angelo (255) e Bellante
(200).
Al contrario, si presenta diffuso il comparto della lavorazione di prodotti in metallo (Ateco
28; fig. 17), che distribuisce la sua notevole consistenza numerica (circa 270 unità locali) in maniera
tale che gli indici di specializzazione risultino contenuti: da 129 per Castellalto a 114 per Roseto
degli Abruzzi, fra i quali si collocano Notaresco (126), Bellante (122) e Mosciano Sant’Angelo
(121). Si tratta di un comparto tipicamente manifatturiero, che, nella dimensione dell’area,
costituisce un importante sostegno all’economia reale, anche in virtù dell’ampia diversificazione dei
prodotti.
Altrettanto può dirsi dei comparti meccanico (Ateco 29; fig. 18) ed elettromeccanico
(Ateco 31; fig. 19), i quali tuttavia aggiungono caratteri potenzialmente innovativi. La difficoltà di
discriminare i due profili si evidenzia nella distribuzione degli indici di specializzazione, che, per il
primo, vedono sorprendentemente al primo posto Canzano (238)2; seguono Castellalto (211),
Bellante (156) e Mosciano Sant’Angelo (140). Nel secondo, emerge anche Roseto degli Abruzzi
(167, terzo valore a poca distanza dall’indice 183 di Mosciano e dal 173 di Castellalto).
La classica specializzazione di Mosciano Sant’Angelo nell’industria mobiliera emerge
appieno nell’Ateco 36 (fig. 20), con il valore di 312, nonostante il mix statistico con altre industrie
manifatturiere.
Nell’ambito industriale si individua – dunque – un potenziale distretto plurispecializzato
nel tratto mediano della valle, con fulcri in nella stessa Mosciano e in Castellalto, che rafforza
l’ipotesi di un polo logistico nel primo dei due comuni e induce a rivalutarne l’integrazione con
l’autoporto realizzato, ma non attivato, nel secondo.
Il settore terziario, invece, sdoppia la sua polarizzazione fra il capoluogo e la costa, in
corrispondenza con i comuni propriamente urbani, non senza evidenziare talune criticità.
La prima riguarda il commercio all’ingrosso (Ateco 51; fig. 21), che, a scala provinciale,
mostra un allineamento relativamente forte lungo l’asse costiero, tuttavia con i valori più elevati
palesemente influenzati, agli estremi, dal distretto marchigiano (Martinsicuro), cui si associa la
polarità interna alla Val Vibrata (Sant’Egidio), e dall’area metropolitana pescarese (Silvi). Appare
2 Si tratta, in questo caso, di un tipico “effetto statistico”: su una massa di localizzazioni totali decisamente limitata, una pur piccola concentrazione di localizzazioni del comparto ne enfatizza l’indice di specializzazione. Ciò non toglie che si tratti di una indicazione interessante per il comune industrialmente più debole dell’area.
30
singolare, invece, che l’asse centrale del territorio, ovvero la Val Tordino, mostri sì valori
relativamente alti (120÷130) nell’area Giulianova-Mosciano Sant’Angelo-Roseto, ma solo di 108
nel capoluogo, mentre tutti i comuni industriali ed agricoli della sponda destra risultano
marcatamente despecializzati.
Sorprende meno il livellamento dei valori nel commercio al dettaglio (Ateco 52; fig. 22), in
quanto anche dall’analisi sul campo (v. oltre) si evidenzia la buona tenuta del dettaglio tradizionale,
mentre il polo principale del dettaglio organizzato è del tutto recente. Inoltre, la natura stessa dei
dati per numero di localizzazioni penalizza la grande distribuzione, che emergerebbe maggiormente
ove si disponesse di dati utilizzabili relativi al numero di addetti. Rilevante, in ogni caso, il valore di
specializzazione espresso da Giulianova (123).
Altro punto debole dell’area Val Tordino sta nei servizi ricettivi (Ateco 55; fig. 23), di cui
gli alberghieri sono ovviamente polarizzati dai comuni turistici costieri, mentre quelli di
ristorazione, certamente più diffusi, non valgono a far emergere specializzazioni significative
nell’interno, con l’eccezione di Canzano. Quest’ultima è tuttavia rilevante nel richiamare attenzione
per l’enogastronomia, all’interno di uno scenario evolutivo dei turismi “plurimi” di qualità.
I servizi di intermediazione monetaria e finanziaria (Ateco 65; fig. 24) trovano nel
capoluogo un polo di radicata tradizione a livello di banche locali, in fase di cauta evoluzione verso
le più moderne strutture del settore. Con un indice di specializzazione pari a 175, Teramo traina
dunque l’intera area, seguita a distanza da Giulianova (126). A scala provinciale, va precisato che
gli altri valori ricadenti nella prima classe (peraltro molto ampia: 130÷264) si devono ascrivere a
preesistenze urbane importanti (Atri), alla presenza di un denso tessuto industriale (Val Vibrata:
Sant’Egidio, Nereto), all’influenza del turismo montano (Pietracamela) e solo in un caso (Valle
Castellana) al presidio territoriale del credito in carenza di altre localizzazioni terziarie.
Fra i servizi innovativi, l’informatica (Ateco 72; fig. 25) esalta il polo di Teramo (indice di
specializzazione: 185) e, nell’ambito provinciale, mostra la sua adattabilità localizzativa alle aree
interne, mentre appare relativamente debole nella fascia costiera (per l’area di Piano: Giulianova,
125; Roseto degli Abruzzi: 124).
Il comparto di ricerca e sviluppo (Ateco 73; fig. 26) è probabilmente quello che risente
maggiormente delle caratteristiche della banca-dati utilizzata: questa infatti, rispetto alla rilevazione
censuaria, tende ad escludere le strutture pubbliche e i servizi internalizzati dalle aziende. Ne
derivano un universo estremamente limitato e valori di specializzazione che non danno ragione dei
progressi documentati nel Rapporto di prima fase (89% degli addetti provinciali e 23% degli addetti
regionali concentrati nell’area Val Tordino, per oltre i 9/10 a Teramo; tasso di crescita del 200% nel
periodo 1991-2001, quasi dieci volte superiore alla media abruzzese).
31
La polarità di Teramo appare invece assoluta per quanto riguarda i servizi alle imprese
(Ateco 74; fig. 27), all’interno dei quali non risulta peraltro possibile – a questo livello di analisi –
distinguere i servizi “rutinari” da quelli innovativi. Non appare tuttavia azzardato – anche in base
alle verifiche effettuate sul campo – ritenere che i primi costituiscano l’ampia maggioranza delle
750 unità locali presenti nell’area (v. tab. 7). Resta questo, pertanto, un punto di attacco
fondamentale per gli interventi del Piano.
32
Tab. 10 - Specializzazione localizzativa nei comuni della Val Tordino (2008)(Provincia di Teramo = 100)
Ateco2 cifre
Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro
Mosciano S. Angelo
NotarescoRoseto
d. AbruzziTeramo Area
01 186 254 115 47 238 139 142 80 63 9002 67 0 0 20 0 0 66 19 56 3405 0 0 0 138 0 33 0 187 0 5911 0 0 0 686 0 0 2268 0 0 23614 0 0 68 72 298 103 318 94 45 8315 87 55 159 110 125 151 67 99 94 10516 0 0 0 0 0 0 4535 0 0 23617 93 51 45 52 0 102 131 23 28 4618 195 16 168 81 38 103 111 70 43 7819 66 84 94 31 0 38 36 26 36 3820 74 57 63 49 110 85 205 78 81 8121 499 0 548 30 0 160 0 44 133 13322 22 0 169 73 0 100 22 71 182 11223 0 0 0 172 0 0 0 0 0 2924 85 0 72 76 0 272 588 99 96 12725 200 0 337 119 74 255 79 23 84 11326 74 141 125 55 46 142 49 100 99 9227 0 0 345 244 189 196 202 30 57 12128 122 70 129 82 90 121 126 114 59 9029 156 238 211 103 116 140 123 59 77 10130 144 0 0 129 0 183 0 42 141 10331 82 156 173 86 0 183 81 167 75 10732 96 364 242 0 0 183 94 56 27 6433 166 158 123 124 154 80 82 109 134 12334 0 0 413 0 181 250 96 142 55 10035 0 0 0 356 0 109 0 149 24 10536 17 0 109 85 32 312 85 60 93 9737 0 0 413 117 0 125 289 28 55 95
33
34
segue Tab. 10Ateco2 cifre
Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro
MoscianoS. Angelo
NotarescoRoseto
d. AbruzziTeramo Area
40 0 0 0 412 0 147 340 0 64 12441 0 0 0 0 0 0 0 0 430 15745 89 116 118 74 147 81 181 107 97 10050 71 68 114 157 72 95 109 107 105 11151 81 60 64 125 52 121 68 129 108 10752 85 51 85 134 57 77 71 98 121 10755 66 122 58 123 49 60 47 138 81 9260 119 215 101 75 116 92 124 102 89 9661 0 0 0 0 0 0 0 0 0 062 0 0 0 0 0 0 0 0 0 063 26 0 22 211 97 117 52 152 99 11764 117 89 139 56 43 60 93 55 115 8865 77 73 48 126 106 86 94 106 175 12766 0 0 0 102 0 109 168 297 263 18467 35 0 44 144 65 39 35 128 193 12970 25 19 46 132 18 113 44 90 130 10271 55 105 46 107 51 105 163 112 143 11672 51 32 72 125 79 104 67 124 185 13273 0 0 0 0 0 367 0 84 121 8874 69 38 83 118 30 78 29 117 182 12580 193 0 33 173 71 49 76 157 190 1495 47 0 40 156 88 91 70 62 203 13090 0 0 88 250 0 133 206 91 176 15091 0 0 0 114 0 0 0 0 322 13892 43 94 73 159 46 63 24 126 87 9793 105 67 109 124 91 60 72 110 125 110X 77 27 92 108 59 93 74 95 112 99Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
35
Fig. 13 – Specializzazione localizzativa dell’agricoltura (Ateco 01 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
36
Fig. 14 – Specializzazione localizzativa dell’industria alimentare (Ateco 15 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
37
Fig. 15 – Specializzazione localizzativa dell’industria dell’abbigliamento (Ateco 18 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
38
Fig. 16 – Specializzazione localizzativa dell’industria della gomma e plastica (Ateco 25 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
39
Fig. 17 – Specializzazione localizzativa della lavorazione di prodotti in metallo (Ateco 28 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
40
Fig. 18 – Specializzazione localizzativa dell’industria meccanica (Ateco 29 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
41
Fig. 19 – Specializzazione localizzativa dell’industria elettromeccanica (Ateco 31 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
42
Fig. 20 – Specializzazione localizzativa dell’industria mobiliera e altre manifatturiere (Ateco 36 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
43
Fig. 21 – Specializzazione localizzativa del commercio all’ingrosso (Ateco 51 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
44
Fig. 22 – Specializzazione localizzativa del commercio al dettaglio (Ateco 52 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
45
Fig. 23 – Specializzazione localizzativa di alberghi e ristoranti (Ateco 55 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
46
Fig. 24 – Specializzazione localizzativa dei servizi di intermediazione monetaria e finanziaria (Ateco 65 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
47
Fig. 25 – Specializzazione localizzativa dei servizi di informatica (Ateco 72 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
48
Fig. 26 – Specializzazione localizzativa dei servizi di ricerca e sviluppo (Ateco 73 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
49
Fig. 27 – Specializzazione localizzativa dei servizi alle imprese (Ateco 74 – 2008)
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.
50
2.3. Baricentri produttivi
L’attività di analisi geografico-economica più impegnativa, all’interno delle elaborazioni
presentate in questo Rapporto, ha riguardato la disaggregazione territoriale delle localizzazioni (in
numero di circa 16.600) a scala intracomunale.
Poiché tale operazione, ove effettuata in forma assolutamente puntuale, avrebbe comportato
una dispersione estrema e, con essa, la sostanziale inefficacia dell’analisi in termini di
individuazione dei baricentri produttivi, si è proceduto a suddividere i singoli spazi comunali in
sub-aree, attribuendo al centro principale di ogni sub-area il complesso delle localizzazioni (unità
locali) ivi ricadenti.
Di fatto, è risultato possibile ubicare circa l’80% delle unità locali (UL), come risulta dal
prospetto seguente, dove:
- la colonna n.c. riporta il numero di unità locali non conteggiate in quanto ubicate in vie o strade
al di sotto della soglia di 10 unità locali e non riconducibili a località abitate secondo il
Censimento Istat della popolazione al 2001 né designate con toponimi nella cartografia IGM
1:25.000 della serie 25/V;
- la colonna n.u. riporta il numero di unità locali non ubicate per lacune o contraddizioni negli
elementi forniti dalla base informativa.
Comune Totale UL n.c. n.u.UL ubicate
v.a. %Bellante 863 47 816 94,55Canzano 234 1 19 214 91,45Castellalto 1.027 17 253 757 73,71Giulianova 2.811 648 2.163 76,95Morro dOro 480 5 68 407 84,79Mosciano Sant'Angelo 1.332 13 189 1.130 84,83Notaresco 879 24 114 741 84,30Roseto degli Abruzzi 2.950 45 392 2.513 85,19Teramo 6.021 228 1.261 4.532 75,27Totale complessivo 16.597 333 2.991 13.273 79,97
Nelle schede territoriali comunali che seguono sono cartografate le suddivisioni interne
ai singoli territori comunali. Vengono poi elencati le località abitate (Censimento Istat della
popolazione al 2001) incluse nelle aree intracomunali (sub-aree) nonché i riferimenti alla
toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V) per l’intero comune, parimenti ubicati
nella carta. Le tabelle riportano, infine, i dati relativi alle quantità di unità locali per macrosettori
51
(codici Ateco a una cifra: v. par. 2.1) nelle sub-aree, in valori assoluti e percentuali, questi ultimi
riferiti ai totali comunali.
Le due tavole consentono, a loro volta, di formare un quadro di sintesi della distribuzione
dei baricentri produttivi nell’intera area, sia per massa totale delle localizzazioni (tavola 1), sia per
composizione settoriale (tavola 2). I valori sono posizionati in corrispondenza dei centri più
significativi: al termine baricentro va pertanto attribuito un significato non strettamente tecnico,
bensì indicativo delle concentrazioni areali delle attività produttive.
Ciò che interessa, ai fini del Piano, è innanzi tutto misurare la consistenza dei baricentri
ubicati lungo la direttrice della Val Tordino rispetto ai dati aggregati comunali in precedenza
analizzati.
Stante la dominanza – peraltro scontata – dei poli urbani principali (Teramo: 2.937 unità
locali, pari al 50,6% del totale comunale; Giulianova: 1.883, 67%; Roseto degli Abruzzi: 1.610,
54,6%) con marcata connotazione terziaria, si osservano chiaramente due tipi di allineamenti: di
fondovalle e di crinale.
I primi individuano, da nord a sud, le direttrici vallive del Salinello, del Tordino e del
Vomano. Appare subito evidente la complessiva maggiore consistenza delle localizzazioni lungo
il fondovalle del Tordino: San Nicolò (791 unità locali ubicate), Bellante Stazione (379), Villa
Zaccheo-Petricione (163), Mosciano Stazione (511), Colleranesco (244), Cologna Spiaggia (168).
L’industria assume qui un peso importante, anche se, trattandosi di un asse fortemente urbanizzato,
le localizzazioni terziarie risultano notevolmente incidenti, specie a San Nicolò a Tordino, per
probabile effetto di decentramento da Teramo, e a Mosciano, dove nell’area industriale e artigianale
tendono sempre più a localizzarsi servizi alle imprese.
Meno rilevante è l’allineamento lungo il fondovalle del Vomano: Forcella (88 unità locali
ubicate), Castelnuovo Vomano (287), Guardia Vomano (268), Bivio Fontanelle (194), Piane
Vomano (474), dove il profilo produttivo diviene più marcatamente industriale, sia nei comparti
manifatturieri, sia in quello delle costruzioni.
Sostanzialmente irrilevante, infine, l’allineamento lungo il fondovalle del Salinello: Villa
Tassoni (45 unità locali ubicate), Sant’Angelo a Marano (125), Fonte Luca (40), Montone (126),
Marina (30), il cui profilo tende maggiormente alle attività agricole.
Gli allineamenti di crinale risentono in parte della dissimmetria dei versanti, in parte del
conseguente andamento della rete viaria.
A nord (spartiacque Tordino-Salinello), i baricentri più consistenti corrispondono ai
capoluoghi comunali di Bellante (160 unità locali ubicate) e Mosciano Sant’Angelo (423), entrambi
52
gravitanti sul fondovalle del Tordino. Il profilo funzionale è definibile come agricolo-industriale,
con maggiore incidenza del terziario per Mosciano, legata alle funzioni semi-urbane del centro.
A sud (spartiacque Tordino-Vomano), l’area di Castellalto (269 unità locali ubicate)
gravita decisamente sul Tordino; mentre l’area di Notaresco (356), dove lo spartiacque si allontana
sensibilmente, gravita piuttosto sul Vomano. Quest’ultima vede ridursi la componente agricola a
vantaggio dell’industria (soprattutto costruzioni) e del terziario, ancora in dipendenza dal rango
urbano intermedio. Le attività economiche riferite ai baricentri di Canzano (109) e Morro d’Oro
(129) vedono invece la netta prevalenza delle unità locali agricole, carattere comune alla numerosa
serie di baricentri minori individuati lungo entrambi i versanti della Val Tordino, specie il
meridionale, e nelle aree marginali extra-urbane del comune di Teramo.
Pur richiamando i limiti della base-dati utilizzata e gli aggiustamenti di metodo che ne
derivano nella rappresentazione cartografica dei dati, si può concludere che la distribuzione delle
attività produttive nella media e bassa Val Tordino risulta congruente con l’impostazione del Piano
d’Area, in quanto:
- l’asse urbano-industriale forte si conferma lungo l’asta del fiume Tordino, e in particolare fra
le polarità di Teramo e Giulianova, dove appare da rafforzare la polarità di Colleranesco;
- il nodo di Mosciano Sant’Angelo si configura come polarità intermedia, ricettiva per
localizzazioni sia manifatturiere che di servizi;
- la polarità di San Nicolò a Tordino mostra potenzialità di integrazione con il capoluogo, non
solo in termini di decentramento industriale;
- le altre polarità intermedie appaiono suscettibili di rafforzamento dei rispettivi profili
manifatturieri, nei termini di una distrettualizazione policentrica e di filiera, adeguatamente
sostenuta dall’individuazione di nuove centralità per servizi;
- la diffusione di attività agricole nelle aree di versante e collinari consolida l’ipotesi di
potenziamento della filiera agro-alimentare, da centrare sul neocostituito distretto di Mosciano
Sant’Angelo.
In una visione più generale degli assetti territoriali a scala provinciale, possono dirsi
nettamente definite le gravitazioni sulla Val Tordino dei comuni di Bellante e Mosciano
Sant’Angelo, nel versante nord, nonché di Castellalto), nel versante sud, pur senza trascurare, nel
territorio di quest’ultimo comune, l’importante agglomerato di Castelnuovo Vomano. Ancora nel
versante sud, i comuni di Notaresco e Morro d’Oro vedono le proprie gravitazioni industriali volte,
invece, alla Val Vomano, mentre le porzioni di territorio volte alla Val Tordino mostrano buone
potenzialità agricole. Resta la posizione interstiziale del comune di Canzano, il cui peso
localizzativo appare, allo stato, debole e di gravitazione incerta.
53
Fra i poli urbani, infine, Roseto degli Abruzzi appare sensibilmente decentrato.
54
Scheda territoriale comunale 1 – Bellante
D
G
C
H
A
C
EF
B
D
G
A
D
A
0 1 2
Ter_345
Cas_29
Cas_26
Cas_98Cas_100
Mos_69
Bel_47
Colleminuccio
Nepezzano
Monticelli
Colle Santa Maria-Varano
Tofo Sant'Eleuterio
Case Pediconi
Villa Falchini
San Nicol• a Tordino
L.P. Casemolino
Bellante Stazione
Villa Turri Sant'Atto
Chiaretto San Mauro
Case Traini
Case Pilotti
Colle Arenario
Casemolino
San Lorenzo
Villa Zaccheo-Petriccione
Ripattoni
Colle Izzano
San GabrieleCasaleno
Villa Torre
Di Bonaventura
Cordesco
Villa Ardente
Santa Filomena
Collepietro
Santa Maria AssuntaCase Ippoliti
Colle LeoneBellante
Croce del Fiore
Spaccio di Pietro
Colle Troia Colle MontoneVilla Tassoni
Penna
Capoposta
Spaccio Santomo
Colle Montone
Sant'Angelo a MaranoCase di Pasquale
Fonte Luca
Villa Gatti
Villa de Luca
Bel_36
Bel_39
Bel_42
Bel_46
Bel_49
Bel_107
Bel_108
Bel_119
Bel_120
Cas_76
Mos_81
Mos_84
Not_56
Ter_73
Ter_248
Ter_250
Ter_292
Ter_354
Case Loretone
Colleatterrato Alto
Ponzano
A: Villa Tassoni; B: Sant'Angelo a Marano; C: Casaleno; D: Bellante; E: Capodimonte (rif. IGM 39); F: Colle Izzano; G: Bellante Stazione.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Penna, Penna Alta, Villa de Luca, Villa Tassoni.B: Case di Pasquale, Colle Montone, Colle Troia, Sant'Angelo a Marano, Spaccio di Pietro, Spaccio Santomo.C: Casaleno, Case Pediconi, Case Pilotti, Case Traini, Colle Arenario.D: Bellante, Case Loretone, Croce del Fiore, San Gabriele.F: Case Ippoliti, Colle Izzano.G: Bellante Stazione, Di Bonaventura, Ripattoni, San Mauro, Villa Ardente.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 acq.to del ruzzo (idrografia). 2 bellante (sedi - centri). 3 c. adriani (sedi - case isolate). 4 c. baio (sedi - case isolate). 5 c. bizzarri (sedi - case isolate). 6 c. candeloro (sedi - case isolate). 7 c. d'agostino (sedi - case isolate). 8 c. de martinis (sedi - case isolate). 9 c. de santis (sedi - case isolate). 10 c. dei frati (sedi - case isolate). 11 c. del sordo (sedi - case isolate). 12 c. di pietro (sedi - case isolate). 13 c. di silvestre (sedi - case isolate). 14 c. gabriele (sedi - case isolate). 15 c. gatti (sedi - case isolate). 16 c. gialluca (sedi - nuclei e simili). 17 c. gialluca (sedi - case isolate). 18 c. gramenzi (sedi - case isolate). 19 c. iaconi (sedi - case isolate). 20 c. il monte (sedi - case isolate). 21 c. ippoliti (sedi - case isolate). 22 c. melchiorre (sedi - case isolate). 23 c. morosi (sedi - case isolate). 24 c. muzi (sedi - case isolate). 25 c. paolucci (sedi - case isolate). 26 c. pilotti (sedi - case isolate). 27 c. rastelli (sedi - case isolate). 28 c. rozzi (sedi - case isolate). 29 c. rozzi (sedi - case isolate). 30 c. sabatini (sedi - case isolate). 31 c. sabatini (sedi - case isolate). 32 c. scarozzo (sedi - case isolate). 33 c. tacchetti (sedi - case isolate). 34 c. tacchetti (sedi - case isolate). 35 c. urbani (sedi - case isolate). 36 c.le izzano (orografia e morfologia). 37 c.le montone (orografia e morfologia). 38 c.se collemoro (sedi - nuclei e simili).
55
segue Scheda territoriale comunale 1 – Bellante
39 capodimonte (area geografica). 40 casaleno (sedi - nuclei e simili). 41 case alte (sedi - nuclei e simili). 42 chiareto (area geografica). 43 colle cera (orografia e morfologia). 44 colle dei nidi (orografia e morfologia). 45 colle ginestra (orografia e morfologia). 46 colle moro (orografia e morfologia). 47 colle troia (orografia e morfologia). 48 colle troia (orografia e morfologia). 49 collerent (area geografica). 50 colonia lupini (sedi - case isolate). 51 conv.to (dir.) (sedi - ruderi). 52 f.so cavallo (idrografia). 53 f.so ceco (idrografia). 54 f.so di chiareto (idrografia). 55 f.te a marano (idrografia - sorgenti). 56 f.te caporale (idrografia - laghi, stagni, paludi). 57 f.te la brecciola (idrografia - sorgenti). 58 forn.ce mingioni (fornaci e stabilimenti). 59 il goscio (idrografia). 60 il monte (area geografica). 61 la madonna (sedi - culto). 62 m.o di daniele (fornaci e stabilimenti). 63 m.o gramenzi (sedi - mulini e segherie). 64 mass.a antonietti (sedi - case isolate). 65 mass.a barba (sedi - case isolate). 66 mass.a biancucci (sedi - case isolate). 67 mass.a bizzarri (sedi - case isolate). 68 mass.a budiani (sedi - case isolate). 69 mass.a caccioni (sedi - case isolate). 70 mass.a caporali (sedi - case isolate). 71 mass.a carlone (sedi - case isolate). 72 mass.a ciafardoni (sedi - case isolate). 73 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 74 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 75 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 76 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 77 mass.a de silvestri (sedi - case isolate). 78 mass.a d'eugeni (sedi - case isolate). 79 mass.a di biagio (sedi - case isolate). 80 mass.a di germani (sedi - case isolate). 81 mass.a di silvestri (sedi - case isolate). 82 mass.a felicioni (sedi - case isolate). 83 mass.a ferraioli (sedi - case isolate). 84 mass.a giambattista (sedi - case isolate). 85 mass.a giammieri (sedi - case isolate). 86 mass.a iannetti (sedi - nuclei e simili). 87 mass.a ianuari (sedi - case isolate). 88 mass.a marziali (sedi - case isolate). 89 mass.a melchiorre (sedi - case isolate). 90 mass.a muscella (sedi - case isolate). 91 mass.a muzi (sedi - case isolate). 92 mass.a nardi (sedi - case isolate). 93 mass.a palma (sedi - case isolate). 94 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 95 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 96 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 97 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 98 mass.a ruscitti (sedi - case isolate). 99 mass.a tanzi (sedi - case isolate). 100 mass.a tassoni (sedi - case isolate). 101 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 102 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 103 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 104 parr.a di penna (sedi - culto). 105 penna alta (sedi - nuclei e simili). 106 penna bassa (sedi - nuclei e simili). 107 ripattoni (sedi - centri). 108 s. angelo a marano (area geografica). 109 s. angelo a marano (sedi - nuclei e simili). 110 s. arcangelo (area geografica). 111 s. arcangelo (area geografica). 112 s. mauro (sedi - centri). 113 spaccio di pietro (sedi - case isolate). 114 spaccio santomo (sedi - case isolate). 115 staz.e bellante ripattoni (viabilità, aeroporti, porti ). 116 t. ripattoni (idrografia). 117 v.la rasicci (sedi - nuclei e simili). 118 v.la renzi (sedi - case isolate). 119 villa de luca (sedi - nuclei e simili). 120 villa tassoni (sedi - nuclei e simili).
Bellante – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Villa Tassoni 17 2 1 1 12 9 1 2 0 0 0 45B Sant'Angelo a Marano 72 5 5 1 16 19 5 0 0 2 0 125C Casaleno 1 1 0 0 1 1 0 0 0 0 0 4D Bellante 48 19 7 3 18 45 6 5 1 8 0 160E Capodimonte 60 6 5 0 11 11 3 1 0 1 0 98F Colle Izzano 1 1 0 0 2 1 0 0 0 0 0 5G Bellante Stazione 69 35 34 9 44 119 15 23 6 25 0 379n.u. 5 7 2 0 7 17 4 2 0 3 0 47UL 273 76 54 14 111 222 34 33 7 39 0 863
Bellante – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Villa Tassoni 6,2 2,6 1,9 7,1 10,8 4,1 2,9 6,1 0 0 0 5,2B Sant'Angelo a Marano 26,4 6,6 9,3 7,1 14,4 8,6 14,7 0 0 5,1 0 14,5C Casaleno 0,4 1,3 0 0 0,9 0,5 0 0 0 0 0 0,5D Bellante 17,6 25 13 21,4 16,2 20,3 17,6 15,2 14,3 20,5 0 18,5E Capodimonte 22 7,9 9,3 0 9,9 5 8,8 3 0 2,6 0 11,4F Colle Izzano 0,4 1,3 0 0 1,8 0,5 0 0 0 0 0 0,6G Bellante Stazione 25,3 46,1 63 64,3 39,6 53,6 44,1 69,7 85,7 64,1 0 43,9n.u. 1,8 9,2 3,7 0 6,3 7,7 11,8 6,1 0 7,7 0 5,4UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 0 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
56
Scheda territoriale comunale 2 – Canzano
D
G
H
O
P
B
A
C
D
B
A
D
Ter_345
Cas_29
Cas_26
Cas_98
Ter_59Cas_31
Cas_93
Cas_86
Cas_57
Can_37 Can_30
Cas_61
Cas_60
Cas_88
Cas_25
Cas_78
Can_34 Can_8
Cas_54
Cas_53
Can_20
Can_29
Can_4
Can_7
Cas_85 Cas_91
Cas_34
Nepezzano
Monticelli San Nicol• a Tordino
L.P. CasemolinoCasemolino
San Lorenzo
Villa Zaccheo-Petriccione
Sodere Campogrande
Piano d'AccioVilla Pasqualone
Secciola
Castellalto
San GervasioSanta Lucia
Poggio San Vittorino
Poggio Cono
Valle Canzano
Canzano
Colli
Feudo Alto
Feudo Basso
Guzzano
Castelbasso
Santa Lucia
Colleminuccio
SardinaraCaprafico
Forcella
Maciera
Villa Vomano
Piano di Corte Castelnuovo Vomano Ovest
Castelnuovo Vomano
Castelnuovo Vomano Est
Colle Santa Maria-Varano
Villa Falchini
Bellante Stazione
Villa TurriBel_107
Can_9
Can_23
Can_31
Can_32
Can_35
Can_40
Cas_76
Cas_87
Ter_73
Ter_76
Ter_77
Ter_87
Ter_95
Ter_99
Ter_160
Ter_248
Ter_250
Ter_259
Ter_261
Ter_265
Ter_266
Ter_288
Ter_292
Ter_310
Ter_347
Colleatterrato Alto
Teramo
Ponzano
A: Sodere; B: Valle Canzano; C: Canzano; D: Maciera.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Sodere.B: Colli, Valle Canzano.C: Canzano, Santa Lucia.D: Maciera, Piano di Corte.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 borea di valle (area geografica). 2 c. costanzi (sedi - case isolate). 3 c. forti (sedi - case isolate). 4 c.le cinghiale (orografia e morfologia). 5 c.le turri (orografia e morfologia). 6 canzano (sedi - centri). 7 casale (area geografica). 8 colle di corte (orografia e morfologia). 9 colli (area geografica). 10 croce di valle (sedi - case isolate). 11 f.so dell'acqua santa (idrografia). 12 f.so delle noci (idrografia). 13 f.so s. stefano (idrografia). 14 f.te acquaviva (pozzo in genere). 15 f.te antica (idrografia - sorgenti). 16 f.te cupa (idrografia - sorgenti). 17 f.te dota (pozzo in genere). 18 f.te rano (idrografia - sorgenti). 19 fonte (area geografica). 20 gerenzano (area geografica). 21 la ricciolina (sedi - case isolate). 22 m.o s. giacomo (fornaci e stabilimenti). 23 macera (area geografica). 24 mad.na del perdono (sedi - culto). 25 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 26 mass.a gariulante (sedi - case isolate). 27 mass.a guerrieri (sedi - case isolate). 28 mass.a puglia (sedi - case isolate). 29 piano di corte (area geografica). 30 pluvicciano (area geografica). 31 s. lucia (sedi - culto). 32 s. maria (sedi - culto). 33 s. maria (sedi - culto). 34 s. martino (sedi - nuclei e simili). 35 s. pietro (sedi - culto). 36 s. salvatore (sedi - culto). 37 s. stefano (area geografica). 38 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 39 salcone (area geografica). 40 sodera (area geografica). 41 v.la spinozzi (sedi - case isolate). 42 valle canzano (sedi - centri). 43 valli (area geografica). 44 viscini (area geografica).
57
segue Scheda territoriale comunale 2 – Canzano
Canzano – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Sodere 9 3 2 1 5 4 0 3 0 3 0 30B Valle Canzano 15 0 0 0 0 7 2 0 0 2 0 26C Canzano 53 3 0 0 21 23 4 2 0 3 0 109D Maciera 20 1 6 2 5 9 4 1 0 1 0 49n.c 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1n.u. 2 2 2 1 4 6 1 1 0 0 0 19UL 99 9 11 4 35 49 11 7 0 9 0 234
Canzano – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Sodere 9,1 33,3 18,2 25 14,3 8,2 0 42,9 0 33,3 0 12,8B Valle Canzano 15,2 0 0 0 0 14,3 18,2 0 0 22,2 0 11,1C Canzano 53,5 33,3 0 0 60 46,9 36,4 28,6 0 33,3 0 46,6D Maciera 20,2 11,1 54,5 50 14,3 18,4 36,4 14,3 0 11,1 0 20,9n.c 0 0 9,1 0 0 0 0 0 0 0 0 0,4n.u. 2 22,2 18,2 25 11,4 12,2 9,1 14,3 0 0 0 8,1UL 100 100 100 100 100 100 100 100 0 100 0 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
58
Scheda territoriale comunale 3 – Castellalto
DH
O
P
B
A
C
D
B
G
A
C
D
B
C
E
Cas_29
Cas_26
Cas_98Cas_100
Ter_59Cas_31
Not_52
Cas_93
Cas_86
Cas_57
Not_105
Can_37 Can_30
Cas_61
Cas_60
Cas_88
Cas_25
Cas_78
Not_106
Can_34 Can_8
Cas_54
Cas_53 Not_82Not_55
Can_20
Can_29
Can_4
Can_7
Cas_85 Cas_91
Cas_34
Cas_39
Not_94
Not_69
San Nicol• a Tordino
L.P. CasemolinoCasemolino
San Lorenzo
Villa Zaccheo-Petriccione
Villa Torre
Cordesco
Sodere Campogrande
Piano d'AccioVilla Pasqualone
Secciola
Castellalto
San GervasioSanta Lucia
Vallevignale
Poggio San Vittorino
Poggio Cono
Valle Canzano
Canzano
Colli
Feudo Alto
Feudo Basso
Guzzano
Castelbasso
Capracchia
Magnanella
Cupo-Casarino
Santa Lucia Colleluccio
Caprafico
Forcella
Maciera
Villa Vomano
Piano di Corte Castelnuovo Vomano Ovest
Castelnuovo Vomano
Castelnuovo Vomano Est
Pianura Vomano
Villa Falchini
Bellante Stazione
Villa Turri Sant'Atto
Di Bonaventura
Chiaretto San Mauro
Villa Ardente
Santa Croce
Selva Piana
Cordesco
Notaresco Stazione
Sant'Andrea-Caporipe
Guardia Vomano
Ripattoni
Casabianca
Bel_107
Can_9
Can_23
Can_31
Can_32
Can_35
Can_40
Cas_76
Cas_87
Not_45
Not_46
Not_50
Not_56
Not_77
Not_99
Not_101
Not_108
Ter_73
Ter_76
Ter_87
Ter_250
Ter_259
Ter_261
Ter_265
Ter_266
Ter_292
Ter_310
A: Villa Zaccheo-Petriccione; B: Castellalto; C: Castelbasso; D: Castelnuovo Vomano.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Campogrande, Casemolino, Cordesco, L.P. Casemolino, San Lorenzo, Villa Torre, Villa Zaccheo-Petriccione.B: Castellalto, Feudo Alto, Guzzano, San Gervasio, Santa Lucia, Villa Pasqualone.C: Castelbasso, Feudo Basso.D: Castelnuovo Vomano, Castelnuovo Vomano Est, Castelnuovo Vomano Ovest.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 c. ciccoloni (sedi - case isolate). 2 c. crisanti (sedi - case isolate). 3 c. d'emilio (sedi - case isolate). 4 c. dentini (sedi - case isolate). 5 c. d'eugenio (sedi - case isolate). 6 c. di gregorio (sedi - case isolate). 7 c. di lodovico (sedi - case isolate). 8 c. di mattia (sedi - case isolate). 9 c. ferroni (sedi - case isolate). 10 c. forti (sedi - case isolate). 11 c. forti (sedi - case isolate). 12 c. forti (sedi - case isolate). 13 c. mancini (sedi - case isolate). 14 c. micheletti (sedi - case isolate). 15 c. piccioni (sedi - case isolate). 16 c. prosperi (sedi - case isolate). 17 c. puliti (sedi - case isolate). 18 c. s. michele (sedi - case isolate). 19 c. treccurilla (sedi - case isolate). 20 c. zacchei (sedi - nuclei e simili). 21 c.le coccu (orografia e morfologia). 22 c.le degli zingari (orografia e morfologia). 23 c.le della penna (orografia e morfologia). 24 c.le della penna (orografia e morfologia). 25 c.le di giorgio (orografia e morfologia). 26 c.le traveduto (orografia e morfologia). 27 c.se c.le traveduto (sedi - nuclei e simili). 28 c.se campilio (sedi - case isolate). 29 c.se mulini (sedi - nuclei e simili). 30 c.se pinciaie (sedi - case isolate). 31 campo grande (area geografica). 32 castelbasso (sedi - centri). 33 castellalto (sedi - centri). 34 castelnuovo al vomano (sedi - centri). 35 colli di giorgio (orografia e morfologia). 36 f. tordino (idrografia). 37 f. vomano (idrografia). 38 f.so cesa (idrografia). 39 f.so cupo (idrografia). 40 f.so della fonte
59
segue Scheda territoriale comunale 3 –Castellalto
(idrografia). 41 f.so della fonte (idrografia). 42 f.so dell'acqua salata (idrografia). 43 f.so delle paludi (idrografia). 44 f.so delle paludi (idrografia). 45 f.so di cordesco (idrografia). 46 f.so grande (idrografia). 47 f.so magliano (idrografia). 48 f.so magliano (idrografia). 49 f.te cupa (idrografia - sorgenti). 50 f.te cupo (idrografia - sorgenti). 51 f.te isa (idrografia - sorgenti). 52 f.te pretella (idrografia - sorgenti). 53 f.te trocco (idrografia). 54 feudo (area geografica). 55 feudo (area geografica). 56 fonte trocco (area geografica). 57 fontiana (idrografia - sorgenti). 58 forcatarola (sedi - case isolate). 59 fosso cupo (area geografica). 60 guzzano- inf.e (sedi - nuclei e simili). 61 guzzano- sup.e (sedi - nuclei e simili). 62 la torre (area geografica). 63 le ripe (area geografica). 64 le ripe (area geografica). 65 m.o di giovannantonio (fornaci e stabilimenti). 66 m.o michetti (fornaci e stabilimenti). 67 mad.na degli angeli (sedi - culto). 68 mass.a aceti (sedi - case isolate). 69 mass.a capanna (sedi - case isolate). 70 mass.a d'agostino (sedi - case isolate). 71 mass.a di marco (sedi - case isolate). 72 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 73 mass.a manucci (sedi - case isolate). 74 mass.a pompa (sedi - case isolate). 75 mass.a zancocchia (sedi - case isolate). 76 montecchia (area geografica). 77 montepietro (sedi - case isolate). 78 mulano (area geografica). 79 pianella (area geografica). 80 pianovilla (area geografica). 81 pianvilla (area geografica). 82 pozzali (area geografica). 83 rena (area geografica). 84 rio canale (idrografia). 85 s. cipriano (sedi - nuclei e simili). 86 s. gervasio (sedi - nuclei e simili). 87 s. lorenzo (area geografica). 88 s. lucia (area geografica). 89 s. lucia (sedi - nuclei e simili). 90 s. pasquale (sedi - nuclei e simili). 91 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 92 v.la cerulli (sedi - case isolate). 93 v.la gramenzi (sedi - case isolate). 94 v.la palombaia (sedi - case isolate). 95 villa cecco (sedi - case isolate). 96 villa della monaca (sedi - nuclei e simili). 97 villa pasqualone (sedi - nuclei e simili). 98 villa petriccione (sedi - nuclei e simili). 99 villa torre (sedi - nuclei e simili). 100 zaccheo (area geografica). 101 zaccheo (sedi - nuclei e simili).
Castellalto – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.
AVilla Zaccheo-Petriccione
41 22 29 13 20 24 8 4 0 2 0 163
B Castellalto 76 20 22 6 50 56 4 20 1 14 0 269C Castelbasso 14 0 7 1 11 5 0 0 0 0 0 38D Castelnuovo Vomano 25 22 23 12 48 116 14 10 2 15 0 287n.c. 1 3 1 4 1 4 1 0 0 2 0 17n.u. 40 30 17 6 55 54 12 21 1 17 0 253UL 197 97 99 42 185 259 39 55 4 50 0 1027
Castellalto – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.
AVilla Zaccheo-Petriccione
20,8 22,7 29,3 31 10,8 9,3 20,5 7,3 0 4 0 15,9
B Castellalto 38,6 20,6 22,2 14,3 27 21,6 10,3 36,4 25 28 0 26,2C Castelbasso 7,1 0 7,1 2,4 5,9 1,9 0 0 0 0 0 3,7D Castelnuovo Vomano 12,7 22,7 23,2 28,6 25,9 44,8 35,9 18,2 50 30 0 27,9n.c. 0,5 3,1 1 9,5 0,5 1,5 2,6 0 0 4 0 1,7n.u. 20,3 30,9 17,2 14,3 29,7 20,8 30,8 38,2 25 34 0 24,6UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 0 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
60
Scheda territoriale comunale 4 – Giulianova
A
D
A
E
B
C
A
B
A
C
B
C
M o s_3 7
Mos_106 Mos_113
Mos_111
Mos_77
Mos_50
Ros_90
Ros_87
Lug_77
Ros_4Cas_100
Mos_69
Mos_75
Di Bonaventura
Selva Piana
Cordesco
Notaresco Stazione
Santa Filomena
Capoposta
Mosciano Stazione
Ripoli
Area Produttiva Mosciano
Grasciano
Case Muzi
Mulinetto
Cologna Paese
Colle Vraddo
Bonaduce
Artigianale RipoliZona Industriale di Colleranesco
Colleranesco
Santa Maria Assunta
Colle Leone
Fonte Luca
Villa MaisŠ
Cupo Biancucci
Mazzocco
Convento Zoccolanti
Cologna Spiaggia
Mosciano Sant'AngeloCase di Trento
Colle Santa Maria
Colledoro
Giulianova
Villa Torre
Villa Gatti
Montone
Maggi
Artigianale Marina
Colle Imperatore
Marina II
Marina I
Giu_76
Mos_51Mos_81
Mos_84
Not_56 Ros_60
Ros_88
Ros_92
Coste Lanciano
A: Giulianova; B: Case di Trento; C: Colleranesco.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Colledoro, Giulianova.B: Case di Trento.C: Case Muzi, Colleranesco, Zona Industriale di Colleranesco.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 annunziata (area geografica). 2 belfieri (area geografica). 3 brecciolla (area geografica). 4 c. bernardi (sedi - case isolate). 5 c. biondi (sedi - case isolate). 6 c. campanara (sedi - case isolate). 7 c. caprioni (sedi - case isolate). 8 c. cardelli (sedi - case isolate). 9 c. cardilli (sedi - case isolate). 10 c. cenzone (sedi - case isolate). 11 c. cerulli (sedi - case isolate). 12 c. cerulli (sedi - case isolate). 13 c. cianella (sedi - case isolate). 14 c. coticchia (sedi - case isolate). 15 c. crocefisso (sedi - case isolate). 16 c. d'angelo (sedi - case isolate). 17 c. de matteis (sedi - case isolate). 18 c. del sordo (sedi - case isolate). 19 c. d'ilio (sedi - case isolate). 20 c. falcione (sedi - case isolate). 21 c. goldini (sedi - case isolate). 22 c. lenzo (sedi - case isolate). 23 c. maggi (sedi - case isolate). 24 c. mastrilli (sedi - nuclei e simili). 25 c. mastrilli (sedi - case isolate). 26 c. mastrilli (sedi - case isolate). 27 c. meo (sedi - case isolate). 28 c. meo (sedi - case isolate). 29 c. migliorisi (sedi - case isolate). 30 c. muzi (sedi - case isolate). 31 c. parere (sedi - nuclei e simili). 32 c. parere (sedi - case isolate). 33 c. pignelli (sedi - case isolate). 34 c. ronchi (sedi - case isolate). 35 c. santarelli (sedi - case isolate). 36 c. traversa moruzzi (sedi - nuclei e simili). 37 c.le s. tommaso (orografia e morfologia). 38 c.se paoloni (sedi - nuclei e simili). 39 c.se piercecchi (sedi - nuclei e simili). 40 c.se pozzo di riccio (sedi - nuclei e simili). 41 campetto (area geografica). 42 campocellette (area geografica). 43 case di trento (area geografica). 44 castorano (area geografica). 45 cerulli (area geografica). 46 colledoro (area geografica). 47 colleranesco (sedi - centri). 48 colonia i.n.a.m. (sedi - case isolate). 49 f. tordino (idrografia). 50 f. tordino (idrografia). 51 f.so belfiori (idrografia). 52 f.so case di trento (idrografia). 53 f.so mustacchio (idrografia). 54 f.so mustaccio (idrografia). 55 f.so mustaccio (idrografia). 56 f.so
61
segue Scheda territoriale comunale 4 – Giulianova
paduni (idrografia). 57 f.so trifoni (idrografia). 58 fornace serafini (fornaci e stabilimenti). 59 frant.o ferrone (fornaci e stabilimenti). 60 giulianova (sedi - centri). 61 giulianova (sedi - centri). 62 giulianova (sedi - centri). 63 la torre (sedi - case isolate). 64 l'eternita (sedi - culto). 65 m.o matteucci (sedi - mulini e segherie). 66 mad.na dello splendore (sedi - culto). 67 mass.a campanara (sedi - case isolate). 68 mass.a giandomenico (sedi - case isolate). 69 mass.a trifoni (sedi - nuclei e simili). 70 mass.a trifoni (sedi - nuclei e simili). 71 mass.a trifoni (sedi - case isolate). 72 molino (sedi - mulini e segherie). 73 paduni (area geografica). 74 pozzo di riccio (area geografica). 75 s. nicola (area geografica). 76 s.s. 16 (viabilità, aeroporti, porti ). 77 s.s. 80 (viabilità, aeroporti, porti ). 78 salinello (area geografica). 79 v.la brigiotti (sedi - case isolate). 80 v.la castorani (sedi - case isolate). 81 v.la cerulli (sedi - case isolate). 82 v.la cerulli (sedi - case isolate). 83 v.la ferroni (sedi - case isolate). 84 vill.o cerulli - irelli (sedi - case isolate). 85 villa giafardone (sedi - case isolate). 86 villa volpe (area geografica).
Giulianova – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Giulianova 101 81 71 42 169 917 117 185 32 168 0 1.883B Case di Trento 16 2 0 0 8 8 0 2 0 0 0 36C Colleranesco 48 33 34 10 35 52 10 14 0 8 0 244n.u. 81 29 21 16 114 224 30 81 8 44 0 648UL 246 145 126 68 326 1.201 157 282 40 220 0 2.811
Giulianova – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Giulianova 41,1 55,9 56,3 61,8 51,8 76,4 74,5 65,6 80 76,4 0 67,0B Case di Trento 6,5 1,4 0 0 2,5 0,7 0 0,7 0 0 0 1,3C Colleranesco 19,5 22,8 27 14,7 10,7 4,3 6,4 5 0 3,6 0 8,7n.u. 32,9 20,0 16,7 23,5 35 18,7 19,1 28,7 20,0 20,0 0 23,1UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 0 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
62
Scheda territoriale comunale 5 – Morro d’Oro
C
A
B
C
D
A
B
C
D
A
C
D
F
Mos_37
Cas_100
Not_52
Not_96
Not_110
Mor_22 Mor_25
Not_105
Cas_78
Not_106
Not_94
Not_69 Not_71
Mor_26
Not_82Not_55
Mor_31
Cas_85 Cas_91
Cas_34
Cas_39
Santa Croce
Selva Piana
Cordesco
Grasciano
Capo le Coste
Cologna Paese
Colle Vraddo
BonaduceMazzocco
Villa Torre
Cordesco
Case Razzano Tanesi
Villa Zaccheo-Petriccione
Vallevignale
Capracchia
Cupo-Casarino
Sant'Andrea-Caporipe
Periferia
Case di Pasquale
Case Romani
Contrada Acquasanta
Sant'Antonio
Notaresco
Morro d'Oro
Contrada Colle San Pietr0
Case Sacchetti
Contrada Fonte Doti
Contrada Cancrini
Torrenera
Casal Thaulero
Colle del SoleVilla Pasqualone
Santa Lucia
Magnanella
Piano Cesare
Case Cavicchi
Case de' Cesari
Santa Lucia
San Giovanni
Centovie
Belsito
Santa Caterina
Montepagano
Colle Verde
SpinaciPiana degli Ulivi
Colleluccio
Castelnuovo Vomano Pianura Vomano
Guardia Vomano
Zona Industriale Propezzano
Via Vomano Case Merluzzo
Bivio Fontanelle
Castelnuovo Vomano OvestCastelnuovo Vomano EstCasabianca
Piane Vomano
Pagliare
Palazzese
Di Bonaventura Notaresco StazioneArea Produttiva Mosciano Cupo Biancucci
Mor_6Mor_27
Mor_30
Mor_58
Mor_63
Mor_64
Mor_69
Not_45
Not_46
Not_50
Not_56
Not_77
Not_99
Not_101 Not_103
Not_108
Ros_59
Ros_60Ros_92
Ros_104
Case di Bonaventura
Pagliare Vecchia
Piano Cecchino
A: Capo le Coste; B: Morro d'Oro; C: Case de' Cesari; D: Bivio Fontanelle.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Capo le Coste, Case Razzano.B: Case di Bonaventura, Case di Pasquale, Case Romani, Case Sacchetti, Contrada Acquasanta, Contrada Cancrini, Contrada Colle San Pietro, Morro d'Oro, Periferia, Piano Cecchino, Torrenera.C: Case Cavicchi, Case de' Cesari, Contrada Fonte Doti, Pagliare Vecchia, Piano Cesare.D: Bivio Fontanelle, Case Merluzzo, Pagliare, Zona Industriale Propezzano.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 c. baldati (sedi - case isolate). 2 c. barbieri (sedi - case isolate). 3 c. caproletti (sedi - case isolate). 4 c. cermignani (sedi - nuclei e simili). 5 c. cerulli (sedi - nuclei e simili). 6 c. di bonaventura (sedi - nuclei e simili). 7 c. di bonaventura (sedi - nuclei e simili). 8 c. di marco (sedi - case isolate). 9 c. donnini (sedi - case isolate). 10 c. grande (sedi - case isolate). 11 c. marenotta (sedi - case isolate). 12 c. osmi (sedi - case isolate). 13 c. paris (sedi - case isolate). 14 c. paris (sedi - case isolate). 15 c. savini (sedi - case isolate). 16 c. savini (sedi - case isolate). 17 c. savini (sedi - case isolate). 18 c. savini (sedi - case isolate). 19 c. seghini (sedi - case isolate). 20 c. terranera (sedi - case isolate). 21 c.le cavaliere (orografia e morfologia). 22 c.le croce (orografia e morfologia). 23 c.le crocetta (orografia e morfologia). 24 c.le misticone (orografia e morfologia). 25 c.le s. pietro (orografia e morfologia). 26 c.se cavicchio (sedi - nuclei e simili). 27 capo le coste (area geografica). 28 cappignetti (area geografica). 29 collacchione (area geografica). 30 colle di mezzo (orografia e morfologia). 31 conv.to propezzano (sedi - culto). 32 costa del gallo (area geografica). 33 f. vomano (idrografia). 34 f. vomano (idrografia). 35 f.so acqua salata (idrografia). 36 f.so cavaliere (idrografia). 37 f.so crocifossa (idrografia). 38 f.so di morro (idrografia). 39 f.so pagliare (idrografia). 40 f.so pagliare (idrografia). 41 f.so s. antonio (idrografia). 42 f.so s. antonio (idrografia). 43 f.so sanguinetto (idrografia). 44 f.te cancrine (idrografia - sorgenti). 45 f.te crocifossa (idrografia - sorgenti). 46 f.te dama (idrografia - sorgenti). 47 f.te dei frati (idrografia - sorgenti). 48 f.te doti (idrografia - sorgenti). 49 f.te la torre (idrografia - sorgenti). 50 f.te pagliare (idrografia - sorgenti). 51 f.te pellicce
63
segue Scheda territoriale comunale 5 – Morro d’Oro
(idrografia - sorgenti). 52 m.o s. maria (fornaci e stabilimenti). 53 mad.na delle grazie (sedi - culto). 54 mass.a marziano (sedi - case isolate). 55 mass.a molino grande (sedi - case isolate). 56 mass.a s. lucia (sedi - case isolate). 57 morro d'oro (sedi - centri). 58 p.te murato (viabilità, aeroporti, porti ). 59 p.te s. antonio (viabilità, aeroporti, porti ). 60 pagliare (area geografica). 61 piano cecchino (area geografica). 62 piano cecchino (area geografica). 63 piano cesari (area geografica). 64 piano vomano (area geografica). 65 piano vomano (area geografica). 66 s. antonio (area geografica). 67 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 68 sorbo (area geografica). 69 trapannara (area geografica). 70 v.la piano cecchino (sedi - case isolate). 71 valviano (area geografica).
Morro d'Oro – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Capo le Coste 7 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 8B Morro d'Oro 79 8 2 0 20 13 4 1 0 2 0 129C Case de' Cesari 40 2 4 1 11 8 6 2 1 0 1 76D Bivio Fontanelle 52 8 12 5 38 47 7 9 2 14 0 194n.c. 3 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 5n.u. 8 3 2 0 30 15 4 2 0 4 0 68UL 189 21 20 6 101 84 21 14 3 20 1 480
Morro d'Oro – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Capo le Coste 3,7 0 0 0 0 1,2 0 0 0 0 0 1,7B Morro d'Oro 41,8 38,1 10 0 19,8 15,5 19 7,1 0 10 0 26,9C Case de' Cesari 21,2 9,5 20 16,7 10,9 9,5 28,6 14,3 33,3 0 100 15,8D Bivio Fontanelle 27,5 38,1 60 83,3 37,6 56 33,3 64,3 66,7 70 0 40,4n.c. 1,6 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1n.u. 4,2 14,3 10 0 29,7 17,9 19 14,3 0 20 0 14,2UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
64
Scheda territoriale comunale 6 – Mosciano Sant’Angelo
F
B
D
G
A A
D
A
E
B
C
A
B
A
A
C
Mos_37
Cas_100Cas_98
Mos_106 Mos_113
Mos_111
Mos_77
Mos_69
Mos_50
Mos_75
Bel_47
Cas_29
Cas_26
Selva Piana
Cordesco
Grasciano Cologna Paese
Colle Vraddo
BonaduceCordescoVilla Zaccheo-Petriccione
Di Bonaventura Notaresco StazioneArea Produttiva Mosciano Cupo Biancucci
Santa Filomena
Capoposta
Mosciano Stazione
Ripoli
Case Muzi
Mulinetto
Artigianale RipoliZona Industriale di Colleranesco
Colleranesco
Villa MaisŠ
Convento Zoccolanti
Villa Ardente
Collepietro
Casemolino
Bellante Stazione
San MauroRipattoni
Colle Izzano
Santa Maria Assunta
Colle LeoneMosciano Sant'Angelo
Case di Trento
San Gabriele Case Ippoliti
Croce del Fiore
L.P. Casemolino
Fonte Luca
Colle Santa Maria
Colledoro
Villa Gatti
Montone
Maggi
Artigianale Marina
Colle Imperatore
Marina II
Marina I
Colle Montone
Spaccio di Pietro
Colle Troia
Spaccio Santomo
Colle Montone
Sant'Angelo a MaranoCase di Pasquale
Villa Torre
Santa Croce Capo le CosteSan Lorenzo
Case Razzano Tanesi
Bel_36
Bel_46
Bel_49
Bel_107
Bel_108
Giu_76
Mos_51Mos_81
Mos_84
Not_56 Ros_60
Ros_104
Coste Lanciano
A: Fonte Luca; B: Montone; C: Marina I; D: Mosciano Sant'Angelo; E: Mosciano Stazione.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Colle Montone, Fonte Luca.B: Colle Imperatore, Colle Santa Maria, Maggi, Montone.C: Artigianale Marina, Marina I, Marina II.D: Capoposta, Colle Leone, Collepietro, Convento Zoccolanti, Mosciano Sant'Angelo, Santa Filomena, Santa Maria Assunta.E: Area Produttiva Mosciano, Artigianale Ripoli, Mosciano Stazione, Mulinetto , Notaresco Stazione, Ripoli, Selva Piana.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 c. bonaduce (sedi - case isolate). 2 c. bonaluce (sedi - case isolate). 3 c. cadaleda (sedi - case isolate). 4 c. cardelli (sedi - case isolate). 5 c. cicullini (sedi - case isolate). 6 c. crocetti (sedi - case isolate). 7 c. d'angelo (sedi - case isolate). 8 c. de annibalis (sedi - nuclei e simili). 9 c. de benedictis (sedi - case isolate). 10 c. de benedictis (sedi - case isolate). 11 c. de benedictis (sedi - case isolate). 12 c. de rospis (sedi - case isolate). 13 c. de victoris (sedi - case isolate). 14 c. de victoris (sedi - case isolate). 15 c. del vescovo (sedi - case isolate). 16 c. di giannuario (sedi - case isolate). 17 c. faraone (sedi - case isolate). 18 c. faraone (sedi - case isolate). 19 c. forti (sedi - case isolate). 20 c. iacovone (sedi - case isolate). 21 c. lanciaprimi (sedi - case isolate). 22 c. lupinetti (sedi - case isolate). 23 c. maiorani (sedi - case isolate). 24 c. marangoni (sedi - case isolate). 25 c. mezzoprete (sedi - case isolate). 26 c. nocelli (sedi - case isolate). 27 c. palandrini (sedi - case isolate). 28 c. parasi (sedi - case isolate). 29 c. patella (sedi - case isolate). 30 c. pigliacampo (sedi - case isolate). 31 c. ranalli (sedi - case isolate). 32 c. ripani (sedi - case isolate). 33 c. ruffino (sedi - case isolate). 34 c. sabatini (sedi - case isolate). 35 c. sabatini (sedi - case isolate). 36 c. sabatini (sedi - case isolate). 37 c. salette (sedi -
65
segue Scheda territoriale comunale 6 – Mosciano Sant’Angelo
case isolate). 38 c. savini (sedi - case isolate). 39 c. savini (sedi - case isolate). 40 c. savini (sedi - case isolate). 41 c. savini (sedi - case isolate). 42 c. savini (sedi - case isolate). 43 c. savini (sedi - case isolate). 44 c. savini (sedi - case isolate). 45 c. sbarrini (sedi - case isolate). 46 c. sciarroli (sedi - case isolate). 47 c. taraschi (sedi - case isolate). 48 c. tattoni (sedi - case isolate). 49 c. veroni (sedi - case isolate). 50 c.le cacio (orografia e morfologia). 51 c.le cerreto (orografia e morfologia). 52 c.le crisanti (orografia e morfologia). 53 c.le imperatore (orografia e morfologia). 54 c.le nasone (orografia e morfologia). 55 c.le pizzuto (orografia e morfologia). 56 c.le s. filomena (orografia e morfologia). 57 c.le s. maria (orografia e morfologia). 58 c.se campanara (sedi - nuclei e simili). 59 c.se costa del monte (sedi - nuclei e simili). 60 c.se di egidio (sedi - nuclei e simili). 61 c.se fidanza (sedi - nuclei e simili). 62 c.se pompizi (sedi - nuclei e simili). 63 c.se quaresima (sedi - nuclei e simili). 64 c.se rovano (sedi - nuclei e simili). 65 c.se s. giovanni (sedi - nuclei e simili). 66 c.se toscano (sedi - nuclei e simili). 67 c.se veroni (sedi - nuclei e simili). 68 c.se zecchini (sedi - nuclei e simili). 69 capoposto (area geografica). 70 cim.ro di mosciano (sedi - culto). 71 colle della pietra (orografia e morfologia). 72 colle forchetta (orografia e morfologia). 73 collegio ventillii (sedi - case isolate). 74 collepietro (sedi - centri). 75 contrada maggi (area geografica). 76 contrada veroni (area geografica). 77 conv.to zoccolanti (sedi - culto). 78 f. salinello (idrografia). 79 f.so di f.te galliano (idrografia). 80 f.so f.te luca (idrografia). 81 f.so grande (idrografia). 82 f.so pozzo di riccio (idrografia). 83 f.te galliano (idrografia - sorgenti). 84 f.te luca (idrografia). 85 fatt.a s. pietro (sedi - case isolate). 86 fatt.a savini (sedi - nuclei e simili). 87 forn.ce crisanti (fornaci e stabilimenti). 88 frant.o core (sedi - case isolate). 89 il casone (sedi - case isolate). 90 la croce (sedi - case isolate). 91 la fontana (idrografia - sorgenti). 92 la selva alta (area geografica). 93 la selva dei colli (area geografica). 94 m.o roscoli (fornaci e stabilimenti). 95 mass.a de laurentis (sedi - case isolate). 96 mass.a del seminario (sedi - case isolate). 97 mass.a iobbi (sedi - case isolate). 98 mass.a massi (sedi - case isolate). 99 mass.a sabatini (sedi - case isolate). 100 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 101 mass.a valle (sedi - case isolate). 102 montone (sedi - centri). 103 mosciano s. angelo (sedi - centri). 104 p.te scorticalasino (viabilità, aeroporti, porti ). 105 ripoli (area geografica). 106 rovano (area geografica). 107 s. angelo (sedi - case isolate). 108 s. anna (sedi - culto). 109 s. filomena (sedi - nuclei e simili). 110 s. giovanni (sedi - culto). 111 s. maria dell'arco (area geografica). 112 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 113 staz.e di mosciano (viabilità, aeroporti, porti ). 114 staz.e di notaresco (viabilità, aeroporti, porti ). 115 t. rovano (idrografia). 116 tavoliere a borea (area geografica). 117 v.la maggi (sedi - case isolate). 118 v.la savini (sedi - case isolate). 119 v.le della fonte (idrografia). 120 v.no parere (sedi - case isolate). 121 valle della pietra (idrografia). 122 villa palombieri (sedi - case isolate).
Mosciano Sant'Angelo – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Fonte Luca 30 2 0 0 6 2 0 0 0 0 0 40B Montone 61 3 3 4 17 24 3 7 0 4 0 126C Marina I 3 4 6 2 4 7 1 2 0 1 0 30D Mosciano Sant'Angelo 109 20 17 15 55 131 11 31 7 26 1 423E Mosciano Stazione 67 46 63 46 46 160 22 51 0 9 1 511n.c. 2 0 1 3 3 3 1 0 0 0 0 13n.u. 49 23 7 12 26 42 11 10 0 9 0 189UL 321 98 97 82 157 369 49 101 7 49 2 1332
Mosciano Sant'Angelo – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Fonte Luca 9,3 2 0 0 3,8 0,5 0 0 0 0 0 3,0B Montone 19 3,1 3,1 4,9 10,8 6,5 6,1 6,9 0 8,2 0 9,5C Marina I 0,9 4,1 6,2 2,4 2,5 1,9 2 2 0 2 0 2,3D Mosciano Sant'Angelo 34 20,4 17,5 18,3 35 35,5 22,4 30,7 100 53,1 50,0 31,8E Mosciano Stazione 20,9 46,9 64,9 56,1 29,3 43,4 44,9 50,5 0 18,4 50,0 38,4n.c. 0,6 0 1 3,7 1,9 0,8 2 0 0 0 0 1,0n.u. 15,3 23,5 7,2 14,6 16,6 11,4 22,4 9,9 0 18,4 0 14,2UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
66
Scheda territoriale comunale 7 – Notaresco
D
B
G
A
C
D
A
B
C
D
E
A
B
C
A
C
Mos_37
Cas_100Cas_98
Mos_106 Mos_113
Cas_29
Cas_26
Not_52
Not_96
Not_110Not_105
Not_69 Not_71
Cas_88
Cas_25
Cas_93
Cas_86
Cas_57
Cas_61
Cas_60
Cas_78
Not_106
Not_94
Cas_31
Can_30
Not_82Not_55
Cas_85
Cas_53
Cas_54
Can_4
Can_8
Can_20
Mor_22 Mor_25
Mor_26Mor_31
Cas_91
Cas_34
Cas_39Can_7
Mos_111
Can_29
Selva Piana
Cordesco
CordescoVilla Zaccheo-Petriccione
Di Bonaventura Notaresco StazioneArea Produttiva Mosciano
Villa Ardente
Casemolino
Bellante Stazione
L.P. Casemolino Villa Torre
Santa CroceSan Lorenzo
Vallevignale
Capracchia
Cupo-Casarino
Sant'Andrea-Caporipe
Case di Pasquale
Sant'Antonio
Notaresco
Villa Pasqualone
Santa LuciaSan Gervasio
Feudo Alto
Guzzano
MagnanellaCastelbasso
Feudo Basso
Campogrande
Castellalto
Colleluccio
Castelnuovo Vomano Pianura Vomano
Guardia Vomano
Zona Industriale Propezzano
Via Vomano
Maciera
Santa Lucia
Grasciano Cologna Paese
Case Muzi
Mulinetto
Capo le Coste
Periferia
Case Romani
Contrada Acquasanta
Morro d'Oro
Contrada Colle San Pietr0
Case Sacchetti
Piano Cesare Case de' Cesari
Colle Vraddo
Case Razzano
Contrada Fonte Doti
Case Cavicchi
Case Merluzzo
Bivio Fontanelle
Castelnuovo Vomano OvestCastelnuovo Vomano EstCasabiancaPiano di Corte
Mosciano StazioneSan MauroRipattoni
Bel_107
Can_23
Can_31
Cas_76
Cas_87 Mor_6Mor_27
Mor_30
Mor_58
Mor_63Mor_69
Not_45
Not_46
Not_50
Not_56
Not_77
Not_99
Not_101 Not_103
Not_108
Case di BonaventuraPiano Cecchino
A: Santa Croce; B: Vallevignale; C: Notaresco; D: Guardia Vomano.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Cordesco, Grasciano, Santa Croce.B: Sant'Andrea-Caporipe, Vallevignale.C: Capracchia, Cupo-Casarino, Notaresco, Sant'Antonio.D: Casabianca, Colleluccio, Guardia Vomano, Magnanella, Pianura Vomano, Via Vomano.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 c. alessandroni (sedi - case isolate). 2 c. amorotti (sedi - case isolate). 3 c. belvedere (sedi - case isolate). 4 c. boccabella (sedi - case isolate). 5 c. boccabella (sedi - case isolate). 6 c. bonaduce (sedi - case isolate). 7 c. castorani (sedi - case isolate). 8 c. censoni (sedi - case isolate). 9 c. censoni (sedi - case isolate). 10 c. de alba (sedi - case isolate). 11 c. de santis (sedi - case isolate). 12 c. de santis (sedi - case isolate). 13 c. de santis (sedi - case isolate). 14 c. de santis (sedi - case isolate). 15 c. di blasio (sedi - case isolate). 16 c. di donato (sedi - case isolate). 17 c. di stanislao (sedi - case isolate). 18 c. forcella (sedi - case isolate). 19 c. forcella (sedi - case isolate). 20 c. forcella (sedi - case isolate). 21 c. forcella (sedi - case isolate). 22 c. forcella (sedi - case isolate). 23 c. forcella (sedi - case isolate). 24 c. franceschi (sedi - case isolate). 25 c. marziani (sedi - case isolate). 26 c. nicodemi (sedi - case isolate). 27 c. pellecchia (sedi - case isolate). 28 c. pica (sedi - case isolate). 29 c. rampa (sedi - case isolate). 30 c. savini (sedi - case isolate). 31 c. savini (sedi - case isolate). 32 c. savini (sedi - case isolate). 33 c. savini (sedi - case isolate). 34 c. sbraccia (sedi - case isolate). 35 c. sciarroni (sedi - case isolate). 36 c. taraschi (sedi - case isolate). 37 c. taraschi (sedi - case isolate). 38 c. temperini (sedi - case isolate). 39 c. zanni (sedi - case isolate). 40 c.le giardino (orografia e morfologia). 41 c.le montarone
67
segue Scheda territoriale comunale 7 – Notaresco
(orografia e morfologia). 42 c.le pelato (orografia e morfologia). 43 c.le venia (orografia e morfologia). 44 c.se giorgini (sedi - nuclei e simili). 45 capo di ripa (area geografica). 46 capracchia (sedi - nuclei e simili). 47 caprioni (sedi - case isolate). 48 cas.o de albertiis (sedi - case isolate). 49 casa bianca (sedi - nuclei e simili). 50 casarino (sedi - nuclei e simili). 51 casette (sedi - case isolate). 52 cavallo morto (area geografica). 53 colle delle casette (orografia e morfologia). 54 colle marino (orografia e morfologia). 55 colleluccio (area geografica). 56 cordesco (sedi - nuclei e simili). 57 croce vecchia (area geografica). 58 f.so cavone (idrografia). 59 f.so cupo (idrografia). 60 f.so di grasciano (idrografia). 61 f.so maiorano (idrografia). 62 f.so saggio (idrografia). 63 f.so saggio (idrografia). 64 f.te moretti (idrografia - sorgenti). 65 f.te pozzo (idrografia - sorgenti). 66 f.te s. andrea (idrografia - sorgenti). 67 f.te veniglia (idrografia - sorgenti). 68 f.te zolfo (idrografia - sorgenti). 69 gallo (area geografica). 70 giammarino (area geografica). 71 giardino (area geografica). 72 giardino (area geografica). 73 grasciano (sedi - nuclei e simili). 74 guardia vomano (sedi - centri). 75 il casone (sedi - case isolate). 76 la collina (area geografica). 77 la crocetta (sedi - culto). 78 la torretta (sedi - case isolate). 79 le torri (sedi - case isolate). 80 l'irgine (area geografica). 81 m.o sabatini (fornaci e stabilimenti). 82 magnanella (area geografica). 83 mass.a branella (sedi - nuclei e simili). 84 mass.a cicchetti (sedi - nuclei e simili). 85 mass.a di liberatore (sedi - case isolate). 86 mass.a paris (sedi - case isolate). 87 molinello (sedi - nuclei e simili). 88 notaresco (sedi - centri). 89 piagge (area geografica). 90 pianacci (area geografica). 91 pod.e casarino (sedi - case isolate). 92 pod.e magliorano (sedi - case isolate). 93 pod.e s. gabriele (sedi - case isolate). 94 pozzo (area geografica). 95 pozzo (area geografica). 96 s. andrea (sedi - culto). 97 s. clemente (sedi - nuclei e simili). 98 s. clemente (sedi - case isolate). 99 s. lucia (area geografica). 100 s.s. della valle del vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 101 salarotta (area geografica). 102 santa croce (area geografica). 103 selvetta (area geografica). 104 selvetta (sedi - nuclei e simili). 105 sorg.te saggio (idrografia - sorgenti). 106 tascione (area geografica). 107 torrio (sedi - nuclei e simili). 108 vallevignale (area geografica). 109 vallevignale (sedi - nuclei e simili). 110 veniglia (area geografica). 111 veniglia (area geografica). 112 vigne (area geografica). 113 villa scapoli (sedi - nuclei e simili). 114 villa scarpone (sedi - nuclei e simili).
Notaresco – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Santa Croce 50 2 3 1 16 3 1 4 0 1 0 81B Vallevignale 18 2 2 1 9 2 2 0 0 0 0 36C Notaresco 53 20 15 8 116 90 12 18 3 20 1 356D Guardia Vomano 67 30 28 6 42 71 14 6 0 4 0 268n.c. 6 2 1 0 3 9 0 2 0 1 0 24n.u. 22 5 5 3 44 15 8 5 2 5 0 114UL 216 61 54 19 230 190 37 35 5 31 1 879
Notaresco – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Santa Croce 23,1 3,3 5,6 5,3 7 1,6 2,7 11,4 0 3,2 0 9,2B Vallevignale 8,3 3,3 3,7 5,3 3,9 1,1 5,4 0 0 0 0 4,1C Notaresco 24,5 32,8 27,8 42,1 50,4 47,4 32,4 51,4 60 64,5 100 40,5D Guardia Vomano 31,0 49,2 51,9 31,6 18,3 37,4 37,8 17,1 0 12,9 0 30,5n.c. 2,8 3,3 1,9 0 1,3 4,7 0 5,7 0 3,2 0 2,7n.u. 10,2 8,2 9,3 15,8 19,1 7,9 21,6 14,3 40,0 16,1 0 13,0UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
68
Scheda territoriale comunale 8 – Roseto degli Abruzzi
A
D
A
B
C
D
A
C
B
C
DE
F
Mos_113
Mor_22 Mor_25
Mor_26Mor_31
Ros_4
Ros_90
Ros_87
Ros_69
Lug_77
Mos_111
Not_110
Not_71
Mos_77
Mos_37
Mos_106
Not_96
Not_69
Area Produttiva Mosciano
Case di Pasquale
Zona Industriale Propezzano
Grasciano Cologna Paese
Case Muzi
Mulinetto
Capo le Coste
Periferia
Case Romani
Contrada Acquasanta
Morro d'Oro
Contrada Colle San Pietr0
Case Sacchetti
Piano Cesare Case de' Cesari
Colle Vraddo
Case Razzano
Contrada Fonte Doti
Case Cavicchi
Case Merluzzo
Bivio Fontanelle
Bonaduce
Contrada Cancrini
Cupo Biancucci
Villa MaisŠ
Torrenera
Pagliare
Tanesi
Casal Thaulero
Colle del Sole
Mazzocco
Centovie
Santa Caterina
Montepagano
Santa Lucia
San Giovanni
Belsito
Piana Grande
Colle Verde
SpinaciPiana degli Ulivi
Piane Vomano
Palazzese
Giardino
Colleranesco
Roseto degli Abruzzi
Molino San Antimo
Sant'Antonio
Via Vomano
Artigianale RipoliZona Industriale di Colleranesco
Cologna Spiaggia
Convento Zoccolanti
Notaresco
Mosciano Stazione
Notaresco Stazione
Sant'Andrea-Caporipe
Guardia Vomano
Ripoli
Mor_6Mor_27
Mor_30
Mor_58
Mor_63
Mor_64
Mor_69
Not_103
Ros_59
Ros_60
Ros_88
Ros_92
Ros_104
Case di Bonaventura
Pagliare Vecchia
Piano Cecchino
Coste Lanciano
A: Colle Vraddo; B: Cologna Spiaggia; C: Cologna Paese; D: Montepagano; E: Roseto degli Abruzzi; F: Piane Vomano.
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Colle Vraddo, Coste Lanciano, Villa Maisè.B: Cologna Spiaggia.C: Bonaduce, Cologna Paese, Cupo Biancucci, Mazzocco.D: Centovie, Colle del Sole, Montepagano, Santa Caterina, Tanesi.E: Belsito, Giardino, Molino San Antimo, Piana degli Ulivi, Piana Grande, Roseto degli Abruzzi.F: Casal Thaulero, Colle Verde, Palazzese, Piane Vomano, San Giovanni, Santa Lucia, Spinaci.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 accolle (area geografica). 2 bonaduce (area geografica). 3 bonofizi (area geografica). 4 borsacchio (area geografica). 5 c. bagattiera (sedi - case isolate). 6 c. bonaduce (sedi - case isolate). 7 c. cardelli (sedi - nuclei e simili). 8 c. cardelli (sedi - case isolate). 9 c. castelli (sedi - nuclei e simili). 10 c. castelli (sedi - case isolate). 11 c. castelli (sedi - case isolate). 12 c. d'andrea (sedi - case isolate). 13 c. del sordo (sedi - case isolate). 14 c. felice (sedi - case isolate). 15 c. gasbarrone (sedi - nuclei e simili). 16 c. mataloni (sedi - case isolate). 17 c. mazzarosa (sedi - case isolate). 18 c. mazzarosa (sedi - case isolate). 19 c. possenti (sedi - case isolate). 20 c. profico (sedi - case isolate). 21 c. ranalli (sedi -
69
segue Scheda territoriale comunale 8 – Roseto degli Abruzzi
case isolate). 22 c. rossini (sedi - case isolate). 23 c. ruscitti (sedi - case isolate). 24 c. savini (sedi - case isolate). 25 c. trifone (sedi - case isolate). 26 campo a mare (area geografica). 27 campo a mare (area geografica). 28 canale (sedi - nuclei e simili). 29 cardinale (area geografica). 30 cardinale (area geografica). 31 casaccia (sedi - case isolate). 32 casal thaulero (sedi - nuclei e simili). 33 casale (area geografica). 34 case bruciate (area geografica). 35 centovie (area geografica). 36 colle d'ascenzo (orografia e morfologia). 37 colle della corte (orografia e morfologia). 38 colle della corte (orografia e morfologia). 39 colle quatrino (orografia e morfologia). 40 cologna (sedi - centri). 41 cologna spiaggia (sedi - centri). 42 cortino (area geografica). 43 costa lanciano (area geografica). 44 costa lanciano (area geografica). 45 f.so canale (idrografia). 46 f.so canale (idrografia). 47 f.so corno (idrografia). 48 f.so della macciotta (idrografia). 49 f.so giardini (idrografia). 50 f.so pagliare (idrografia). 51 f.so s. martino (idrografia). 52 f.so spinace (idrografia). 53 fonte dell'olmo (area geografica). 54 fonte vecchia (area geografica). 55 forcina (area geografica). 56 fornace branella (fornaci e stabilimenti). 57 fornace catarra (fornaci e stabilimenti). 58 fornace diodoro (fornaci e stabilimenti). 59 frischio (area geografica). 60 giammartino (sedi - nuclei e simili). 61 giardini (area geografica). 62 m.o massimi (fornaci e stabilimenti). 63 marina (area geografica). 64 mass.a de nigris (sedi - case isolate). 65 mass.a marcozzi (sedi - case isolate). 66 mass.a silenzi (sedi - case isolate). 67 mazzarosa (area geografica). 68 mazzocco (area geografica). 69 molino s. antimo (area geografica). 70 montepagano (sedi - centri). 71 ospedale (area geografica). 72 p.te vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 73 padune (area geografica). 74 pagliare (area geografica). 75 piano di costa lanciano (area geografica). 76 piano grande (area geografica). 77 piano tordino (area geografica). 78 roseto degli abruzzi (sedi - centri). 79 roseto degli abruzzi (sedi - centri). 80 s. anna (sedi - culto). 81 s. antonio (sedi - culto). 82 s. caterina (area geografica). 83 s. giovanni (area geografica). 84 s. lucia (area geografica). 85 s. lucia (sedi - nuclei e simili). 86 s. marco (area geografica). 87 s. martino (area geografica). 88 s. salvatore (area geografica). 89 s. stefano (area geografica). 90 s.s. adriatica (viabilità, aeroporti, porti ). 91 s.s. della v. del vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 92 solagne (area geografica). 93 spinace (area geografica). 94 t. borsacchio (idrografia). 95 tanesi (area geografica). 96 tanesi (area geografica). 97 tesoro (area geografica). 98 villa clemente (sedi - case isolate). 99 villa maioli (area geografica). 100 villa maise (sedi - case isolate). 101 villa mazzarosa (sedi - case isolate). 102 villa patrizi (sedi - case isolate). 103 villa rossi (sedi - case isolate). 104 volpe (area geografica). 105 voltarrosto (area geografica). 106 voltarrosto (area geografica).
Roseto degli Abruzzi – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Colle Vraddo 37 1 2 0 3 2 0 0 1 0 0 46B Cologna Spiaggia 45 13 13 1 34 46 2 9 1 4 0 168C Cologna Paese 32 2 2 0 32 11 1 0 0 5 0 85D Montepagano 50 18 2 3 12 26 8 8 1 2 0 130E Roseto degli Abruzzi 111 57 52 32 195 710 112 181 14 146 0 1.610F Piane Vomano 101 29 46 23 77 131 16 33 2 16 0 474n.c. 7 0 3 3 15 11 0 6 0 0 0 45n.u. 54 22 18 11 82 142 20 24 6 13 0 392UL 437 142 138 73 450 1.079 159 261 25 186 0 2.950
Roseto degli Abruzzi – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Colle Vraddo 8,5 0,7 1,4 0,0 0,7 0,2 0,0 0,0 4,0 0,0 0 1,6B Cologna Spiaggia 10,3 9,2 9,4 1,4 7,6 4,3 1,3 3,4 4,0 2,2 0 5,7C Cologna Paese 7,3 1,4 1,4 0,0 7,1 1,0 0,6 0,0 0,0 2,7 0 2,9D Montepagano 11,4 12,7 1,4 4,1 2,7 2,4 5,0 3,1 4,0 1,1 0 4,4E Roseto degli Abruzzi 25,4 40,1 37,7 43,8 43,3 65,8 70,4 69,3 56,0 78,5 0 54,6F Piane Vomano 23,1 20,4 33,3 31,5 17,1 12,1 10,1 12,6 8,0 8,6 0 16,1n.c. 1,6 0,0 2,2 4,1 3,3 1,0 0,0 2,3 0,0 0,0 0 1,5n.u. 12,4 15,5 13,0 15,1 18,2 13,2 12,6 9,2 24,0 7,0 0 13,3UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 _0 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
70
Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
I
D
A
C
B
A
C
D
B
F
B
D
G
A
D
N
ML
FE
AB
P
O
G
HC
E
0 1
km
2
Ter_74
Ter_345
Ter_344
Ter_59
Can_37
Can_34
Ter_262
Cas_93
Cas_31
Can_30
Can_8
Can_20
Can_7Can_29
Bel_47
Cas_29
Cas_61
Cas_54
Can_4
Cas_26
Cas_86
Cas_60
Cas_98
Cas_57
Cas_85
Cas_88
Cas_25
Cas_53
Cas_91
Cas_34
Garrano BassoVilla Gesso
Villa Falchini
Villa RomitaCavuccio
Putignano
Castagneto
Villa Stangheri
NepezzanoColleminuccio
Galeotti
Viola
Cannelli
Sciusciano
Rupo
Poggio Cono
Piano d'Accio
Poggio San Vittorino
Monticelli
Colle Santa Maria-VaranoSan Pietro Ad Lacum
Garrano Alto
Collicelli
Tofo Sant'Eleuterio
Tordinia-Villa Ripa Sardinara
Magnanella
Roiano
San Nicol• a Tordino
Sodere
Secciola
Valle Canzano
Villa Turri
Chiaretto
Sant'Atto
Canzano
Colli
Caprafico
RoccianoValle San Giovanni
MianoFrondarola
RapinoCasette di Spiano
Casette
Spiano
Forcella
Case Traini
Villa Vomano
Villa Zaccheo-Petriccione
Casemolino
Bellante Stazione
L.P. Casemolino
San Gervasio
Feudo Alto
Feudo Basso
Campogrande
Castellalto
Maciera
Santa Lucia
Castelnuovo Vomano OvestPiano di Corte
San Mauro
San Gabriele
Croce del Fiore
Case Pilotti
CasalenoBellante
Case Pediconi
Colle Arenario
San Lorenzo
Guzzano
Colle Izzano
Colle TroiaPenna
Castelnuovo Vomano
Ripattoni
Castelbasso
Case Ippoliti
Villa Pasqualone
Castelnuovo Vomano Est
Santa Lucia
Colle Montone
Villa Ardente
Collepietro
Spaccio di PietroColle Montone
Villa Tassoni
Villa de Luca
Bel_36Bel_39
Bel_42
Bel_46
Bel_119
Bel_120
Ter_62
Ter_77
Ter_81
Ter_95
Ter_96
Ter_99
Ter_160
Ter_187
Ter_246
Ter_250
Ter_259
Ter_263
Ter_269
Ter_270
Ter_288
Ter_333
Ter_334Ter_335
Ter_346
Ter_353
Ter_354
Case Loretone
Colleatterrato Alto
Teramo
Ponzano
A: Magnanella; B: Villa Gesso; C: Colle Santa Maria-Varano; D: Tofo Sant'Eleuterio; E: Castagneto; F: Teramo; G: Colleatterrato Alto; H: San Nicolò a Tordino; I: Valle San Giovanni; L: Tordinia-Villa Ripa; M: Villa Romita; N: Rapino; O: Poggio Cono; P: Forcella.
71
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
Sviluppo Teramo 1
I
A
E
M
LN
F
B
C
Colleminuccio
Cannelli
Viola
Villa Stangheri
Villa Romita
Putignano
Castagneto
Cavuccio
Tordinia-Villa Ripa
Rocciano
Magnanella
Valle San Giovanni
Miano
GaleottiSciuscianoGarrano Basso
RupoVilla Gesso
Garrano Alto
Colle Santa Maria-Varano
San Pietro Ad Lacum
CollicelliRoiano
Frondarola
RapinoCasette di Spiano
Spiano
Casette
Ter_62Ter_79
Ter_81
Ter_85
Ter_96
Ter_157
Ter_187
Ter_246
Ter_262
Ter_263
Ter_268
Ter_269
Ter_270
Ter_315
Ter_325
Ter_333
Ter_334
Ter_335
Ter_344
Ter_346
Ter_348
Ter_349
Ter_353
Colleatterrato Alto
Teramo
Ponzano
72
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
Sviluppo Teramo 2
A
E
M
LN
F
B
G
C
O
P
B
A
C
Ter_345
Can_37
Can_34
Can_30
Colleminuccio
Cannelli
Viola
Villa Stangheri
Villa Romita
Putignano
Castagneto
Cavuccio
Tordinia-Villa Ripa
Rocciano
Magnanella
Miano
GaleottiSciuscianoGarrano Basso
RupoVilla Gesso
Frondarola
RapinoCasette di Spiano
Spiano
Casette
Sardinara
Nepezzano
Poggio San Vittorino
Piano d'Accio
Caprafico
Poggio Cono
Forcella
Villa Vomano
Secciola
Valle Canzano
Canzano
Colli
Castellalto
Santa Lucia
L.P. Casemolino
Can_9
Can_32
Can_35
Can_40
Ter_62
Ter_73
Ter_76
Ter_77
Ter_79
Ter_85
Ter_87
Ter_95
Ter_96
Ter_99
Ter_157
Ter_160
Ter_187
Ter_246
Ter_248
Ter_250
Ter_259
Ter_261
Ter_263
Ter_265
Ter_266
Ter_269
Ter_270
Ter_288
Ter_292
Ter_310
Ter_315
Ter_325
Ter_333
Ter_344
Ter_346
Ter_347
Ter_348
Ter_349
Ter_353
Sodere
Campogrande
Colleatterrato Alto
Teramo
Ponzano
73
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
Sviluppo Teramo 3
M
LN
F
B
D
G
C
H
O
P
B
A
C
Ter_74
Ter_59
Can_37
Can_34
Ter_345
Cas_31
Can_30
Can_29
Tordinia-Villa Ripa
Villa Stangheri
Villa Romita
Sardinara
Viola
Miano
RapinoCasette di Spiano
Casette
Poggio San Vittorino
Poggio Cono
Caprafico
Piano d'Accio
Secciola
Forcella
Villa Vomano
Cannelli
Colleminuccio
Valle Canzano
Sodere
Canzano
Colli
GaleottiNepezzano
Garrano Basso Sciusciano
Castellalto
Campogrande
Santa Lucia
Monticelli
San Pietro Ad Lacum
San Nicol• a Tordino
Villa Falchini
L.P. Casemolino
Rocciano
Cavuccio
Spiano
Putignano
Rupo
Villa Gesso
Garrano Alto
Colle Santa Maria-Varano Villa Turri Sant'Atto
Can_9
Can_32
Can_35
Can_40
Cas_76
Ter_62
Ter_73
Ter_76
Ter_77
Ter_87
Ter_95
Ter_96
Ter_99
Ter_157
Ter_160
Ter_246
Ter_248
Ter_250
Ter_259
Ter_261
Ter_263
Ter_265
Ter_266
Ter_269
Ter_270
Ter_288
Ter_292
Ter_310
Ter_315
Ter_333
Ter_346
Ter_347
Ter_349
Ter_353
Ter_354
Colleatterrato Alto
Teramo
Ponzano
74
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
Sviluppo Teramo 4
M
N
F
D
G
C
H
O
P
C
E
B
A
C
B
D
G
ATer_74
Ter_59
Can_37
Can_34
Ter_345
Cas_31
Can_30
Can_8
Cas_93
Cas_29
Can_4Can_20
Cas_86
Cas_54
Cas_26
Cas_61
Cas_60
Cas_57
Villa Stangheri
Villa Romita
Sardinara
Viola
Poggio San Vittorino
Poggio Cono
Caprafico
Piano d'Accio
Secciola
Cannelli
Colleminuccio
Valle Canzano
Sodere
Canzano
Colli
GaleottiNepezzano
Sciusciano
Castellalto
Campogrande
Santa Lucia
Monticelli
San Pietro Ad Lacum
San Nicol• a Tordino
Villa Falchini
L.P. Casemolino
San Gervasio
Feudo Alto
Bellante Stazione
Colle Santa Maria-Varano Villa Turri Sant'Atto
Tofo Sant'Eleuterio
Chiaretto San Mauro
Case TrainiCase Pediconi
Case Pilotti
Colle Arenario
Feudo Basso
Casemolino
Guzzano
San Lorenzo
Villa Zaccheo-Petriccione
Ripattoni
Colle Izzano
San GabrieleCasaleno
Bel_36
Bel_39
Bel_42
Bel_46
Bel_107
Can_9
Can_23
Can_31
Can_32
Can_35
Can_40
Cas_76
Cas_87
Ter_62
Ter_73
Ter_77
Ter_87
Ter_95
Ter_96
Ter_99
Ter_160
Ter_248
Ter_250
Ter_265
Ter_266
Ter_288
Ter_292
Ter_310
Ter_333
Ter_346
Ter_347
Ter_349
Ter_353
Ter_354
Case Loretone
Colleatterrato Alto
Teramo
Ponzano
75
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Magnanella.B: Garrano Alto, Garrano Basso, Rupo, Villa Gesso.C: Cannelli, Caprafico, Colle Santa Maria-Varano, Colleminuccio, Galeotti, Monticelli, Ponzano, San Pietro Ad Lacum, Sciusciano.D: Tofo Sant'Eleuterio.E: Castagneto.F: Putignano, Teramo, Viola.G: Colleatterrato Alto.H: Nepezzano, Piano d'Accio, San Nicolò a Tordino, Sant'Atto, Villa Falchini.I: Frondarola, Valle San Giovanni.L: Cavuccio, Rocciano, Tordinia-Villa Ripa.M: Chiaretto, Villa Romita, Villa Stangheri, Villa Turri.N: Casette, Miano, Rapino, Sardinara, Spiano.O: Poggio Cono, Poggio San Vittorino, Secciola.P: Forcella, Villa Vomano.
Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 acq.to del ruzzo (idrografia). 2 acquaviva (area geografica). 3 avilla (sedi - nuclei e simili). 4 basso (sedi - case isolate). 5 bruzzolana (area geografica). 6 c. adamoli (sedi - case isolate). 7 c. cascione (sedi - case isolate). 8 c. cerulli (sedi - case isolate). 9 c. cerulli (sedi - case isolate). 10 c. ciardelli (sedi - case isolate). 11 c. de amicis (sedi - case isolate). 12 c. de juliis (sedi - case isolate). 13 c. de santis (sedi - nuclei e simili). 14 c. della chiesa (sedi - case isolate). 15 c. di biagio (sedi - case isolate). 16 c. di emanuele (sedi - case isolate). 17 c. di felice (sedi - case isolate). 18 c. di marco (sedi - case isolate). 19 c. evangelisti (sedi - case isolate). 20 c. facchini (sedi - case isolate). 21 c. farinelli (sedi - case isolate). 22 c. ferri (sedi - case isolate). 23 c. giosia (sedi - case isolate). 24 c. giosia (sedi - case isolate). 25 c. lotti (sedi - case isolate). 26 c. mancini (sedi - case isolate). 27 c. marinaro (sedi - case isolate). 28 c. marini (sedi - case isolate). 29 c. massacci (sedi - case isolate). 30 c. massacci (sedi - case isolate). 31 c. mego (sedi - case isolate). 32 c. mego (sedi - case isolate). 33 c. mezzanotte (sedi - case isolate). 34 c. moschetti (sedi - case isolate). 35 c. pachina (sedi - case isolate). 36 c. palombieri (sedi - case isolate). 37 c. paoletti (sedi - case isolate). 38 c. paolone (sedi - case isolate). 39 c. pio (sedi - case isolate). 40 c. pompetti (sedi - case isolate). 41 c. ranalli (sedi - case isolate). 42 c. rastelli (sedi - case isolate). 43 c. recchia (sedi - case isolate). 44 c. roscioli (sedi - case isolate). 45 c. rozzi (sedi - case isolate). 46 c. rusciti (sedi - case isolate). 47 c. ruscitti (sedi - case isolate). 48 c. santucci (sedi - case isolate). 49 c. silveri (sedi - case isolate). 50 c. terribili (sedi - case isolate). 51 c. tini (sedi - case isolate). 52 c. venturoni (sedi - case isolate). 53 c.le addina (orografia e morfologia). 54 c.le caprino (orografia e morfologia). 55 c.le castrogno (orografia e morfologia). 56 c.le ceppata (orografia e morfologia). 57 c.le dell'asino (orografia e morfologia). 58 c.le izzone (orografia e morfologia). 59 c.le marino (orografia e morfologia). 60 c.le pizzuto (orografia e morfologia). 61 c.le s. andrea (orografia e morfologia). 62 c.le s. pietro (orografia e morfologia). 63 c.le sicone (orografia e morfologia). 64 c.le torrone (orografia e morfologia). 65 c.se cavicci (sedi - case isolate). 66 c.se cecci (sedi - nuclei e simili). 67 c.se cunetta (sedi - nuclei e simili). 68 c.se de michetti (sedi - nuclei e simili). 69 c.se gasbarrini (sedi - case isolate). 70 c.se magnanella (sedi - case isolate). 71 c.se monaco (sedi - nuclei e simili). 72 c.se savini (sedi - nuclei e simili). 73 c.se taraschi (sedi - nuclei e simili). 74 cannelli (sedi - centri). 75 cannieto (area geografica). 76 caprafico (sedi - centri). 77 carapollo (area geografica). 78 cas.o rubini (sedi - case isolate). 79 caselle (area geografica). 80 casetta (area geografica). 81 casette (area geografica). 82 castagneto (sedi - centri). 83 castelli (area geografica). 84 catullo (area geografica). 85 cavuccio (sedi - centri). 86 cerqueto (area geografica). 87 cerreto (sedi - nuclei e simili). 88 chiareto (sedi - nuclei e simili). 89 colle caruno (sedi - nuclei e simili). 90 colle piano (orografia e morfologia). 91 colle rubini (orografia e morfologia). 92 colle s. maria (sedi - centri). 93 colle secco (orografia e morfologia). 94 colleatterrato alto (sedi - centri). 95 colleatterrato basso (sedi - centri). 96 colleminuccio (sedi - centri). 97 colli (area geografica). 98 colli di monsignore (orografia e morfologia). 99 collurania (area geografica). 100 coste s. agostino (area geografica). 101 coste s. agostino (area geografica). 102 coste s.agostino (area geografica). 103 de contra (area geografica). 104 de contra (area geografica). 105 f. tordino (idrografia). 106 f. tordino (idrografia). 107 f. tordino (idrografia). 108 f. tordino (idrografia). 109 f. vezzola (idrografia). 110 f. vezzola (idrografia). 111 f. vomano (idrografia). 112 f.so brignoli (idrografia). 113 f.so camminate (idrografia). 114 f.so capriccioso (idrografia). 115 f.so ceppata (idrografia). 116 f.so della fece (idrografia). 117 f.so della torre (idrografia). 118 f.so dello zolfo (idrografia). 119 f.so di cannelli (idrografia). 120 f.so di ponzano (idrografia). 121 f.so di rupo (idrografia). 122 f.so di spiano (idrografia). 123 f.so di spiano (idrografia). 124 f.so di viscini (idrografia). 125 f.so fiumicello (idrografia). 126 f.so fontecchio (idrografia). 127 f.so giserga (idrografia). 128 f.so giserga (idrografia). 129 f.so grande (idrografia). 130 f.so grande (idrografia). 131 f.so grasso (idrografia). 132 f.so mazzone (idrografia). 133 f.so nero (idrografia). 134 f.so piscia l'acqua (idrografia). 135 f.so ponticelli (idrografia). 136 f.so raganello (idrografia). 137 f.so rio (idrografia). 138 f.so rio (idrografia). 139 f.so s. antonio (idrografia). 140 f.so s. antonio (idrografia). 141 f.so s. stefano (idrografia). 142 f.so trentamano (idrografia).
76
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
143 f.so vena corvo (idrografia). 144 f.te canale (idrografia - sorgenti). 145 f.te carestia (idrografia - sorgenti). 146 f.te ciotti (idrografia - sorgenti). 147 f.te del lupo (idrografia - sorgenti). 148 f.te della reppa (idrografia - sorgenti). 149 f.te dell'acqua salata (idrografia - sorgenti). 150 f.te marzo (idrografia - sorgenti). 151 f.te melone (idrografia - sorgenti). 152 f.te onega (idrografia - sorgenti). 153 f.te patrella (idrografia). 154 f.te picola (idrografia - sorgenti). 155 f.te pisciarello (idrografia - sorgenti). 156 f.te urscia (idrografia - sorgenti). 157 fagnano (area geografica). 158 feudo (area geografica). 159 fontacciano (area geografica). 160 fontanelle (area geografica). 161 fontazzini (area geografica). 162 fonte damiano (idrografia). 163 forcella (area geografica). 164 forcella (sedi - centri). 165 forn.ce gattarossa (fornaci e stabilimenti). 166 fratte (area geografica). 167 frondarola (sedi - centri). 168 frunti (area geografica). 169 galeotti (sedi - nuclei e simili). 170 garrano (sedi - nuclei e simili). 171 genebleto (area geografica). 172 gesso (area geografica). 173 il feudo (area geografica). 174 la croce (area geografica). 175 la palombara (sedi - case isolate). 176 la ramiera (sedi - case isolate). 177 la torre (sedi - nuclei e simili). 178 lagonesco (area geografica). 179 le piane (area geografica). 180 le vene (area geografica). 181 legnano (area geografica). 182 m.o di battista (sedi - mulini e segherie). 183 m.o pomante (sedi - mulini e segherie). 184 mad.na del ponte a porto (sedi - culto). 185 mad.na di cartecchio (sedi - culto). 186 madonna della cona (area geografica). 187 magnanella (sedi - centri). 188 malli (area geografica). 189 marchese (area geografica). 190 mass.a brandimarte (sedi - case isolate). 191 mass.a brandimarte (sedi - case isolate). 192 mass.a camillotti (sedi - case isolate). 193 mass.a castellana (sedi - case isolate). 194 mass.a castellana (sedi - case isolate). 195 mass.a castelli (sedi - case isolate). 196 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 197 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 198 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 199 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 200 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 201 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 202 mass.a ceulli (sedi - case isolate). 203 mass.a cipollone (sedi - case isolate). 204 mass.a de cicco (sedi - case isolate). 205 mass.a de matteis (sedi - case isolate). 206 mass.a del piccolo (sedi - case isolate). 207 mass.a di francesco (sedi - case isolate). 208 mass.a di marcelli (sedi - case isolate). 209 mass.a di marco (sedi - case isolate). 210 mass.a di marco (sedi - case isolate). 211 mass.a di salvatore (sedi - case isolate). 212 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 213 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 214 mass.a ferretti (sedi - case isolate). 215 mass.a gemignani (sedi - case isolate). 216 mass.a gioiosa (sedi - case isolate). 217 mass.a grisanti (sedi - case isolate). 218 mass.a ianuari (sedi - case isolate). 219 mass.a la bambina (sedi - case isolate). 220 mass.a lanciaprima (sedi - case isolate). 221 mass.a mancini (sedi - case isolate). 222 mass.a manente (sedi - case isolate). 223 mass.a manetta (sedi - case isolate). 224 mass.a martelli (sedi - case isolate). 225 mass.a mattoni (sedi - case isolate). 226 mass.a mazzetti (sedi - case isolate). 227 mass.a miracoli (sedi - case isolate). 228 mass.a montani (sedi - nuclei e simili). 229 mass.a montani (sedi - case isolate). 230 mass.a palmarini (sedi - case isolate). 231 mass.a piersanti (sedi - case isolate). 232 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 233 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 234 mass.a pompilii (sedi - case isolate). 235 mass.a puglia (sedi - case isolate). 236 mass.a recchia (sedi - case isolate). 237 mass.a ruggieri (sedi - case isolate). 238 mass.a ruscitti (sedi - case isolate). 239 mass.a scapriano (sedi - case isolate). 240 mass.a striglioni (sedi - case isolate). 241 mass.a striglioni (sedi - case isolate). 242 mass.a tarquini (sedi - case isolate). 243 mass.a tassoni (sedi - case isolate). 244 mass.a tulli (sedi - case isolate). 245 mass.a zaraca (sedi - nuclei e simili). 246 miano (sedi - centri). 247 montagnola (area geografica). 248 monticelli (sedi - centri). 249 montiene (area geografica). 250 nepezzano (sedi - centri). 251 orciane (area geografica). 252 p.te corvo (viabilità, aeroporti, porti ). 253 p.te di garrano (viabilità, aeroporti, porti ). 254 paccarotta (area geografica). 255 paduli (area geografica). 256 pantaneto (sedi - case isolate). 257 pantano (area geografica). 258 pedagna (area geografica). 259 piana grande (area geografica). 260 piana pavone (area geografica). 261 piana piccola (area geografica). 262 piane (area geografica). 263 piano della lenta (sedi - nuclei e simili). 264 piano diacci (area geografica). 265 poggio cono (sedi - nuclei e simili). 266 poggio s. vittorino (sedi - centri). 267 ponte storto (viabilità, aeroporti, porti ). 268 ponzano (sedi - centri). 269 putignano (sedi - centri). 270 rapino (area geografica). 271 rapino (sedi - centri). 272 renicci (sedi - case isolate). 273 rif.o dell'acquachiara (sedi - alberghi, osterie, rifugi). 274 rivacciolo (idrografia). 275 rocciano (sedi - centri). 276 rupo (area geografica). 277 rupo (sedi - nuclei e simili). 278 s. atto (sedi - centri). 279 s. attone (sedi - culto). 280 s. egidio (sedi - nuclei e simili). 281 s. egidio (sedi - culto). 282 s. giacomo (sedi - culto). 283 s. giovanni (rov.e) (sedi - ruderi). 284 s. lucia (area geografica). 285 s. maria (sedi - nuclei e simili). 286 s. maria (sedi - culto). 287 s. maria (sedi - culto). 288 s. martino (area geografica). 289 s. martino (sedi - nuclei e simili). 290 s. michele (sedi - culto). 291 s. nicola (sedi - culto). 292 s. nicolo a tordino (sedi - centri). 293 s. pietro ad lacum (sedi - nuclei e simili). 294 s. severo (area geografica). 295 s. venanzio (area geografica). 296 s.s. 80 (viabilità, aeroporti, porti ). 297 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 298 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 299 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 300 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 301 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 302 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 303 s.s. piceno aprutina (viabilità, aeroporti, porti ). 304 salette (area geografica). 305 santa vittoria (area geografica). 306 santiene (area geografica). 307 sardinara (sedi - nuclei e simili). 308 scapriano (sedi - case isolate). 309 sciusciano (sedi - nuclei e simili). 310 secciola (sedi - nuclei e simili). 311 silo (sedi - case isolate). 312 sorg.te f.te vergine (idrografia - sorgenti). 313 sorrenti (sedi - nuclei e simili). 314 sparazzano (area geografica). 315 spiano (sedi - centri). 316 t. cartecchio (idrografia). 317 t. fiumicino (idrografia). 318 t. rimaiano (idrografia). 319 t. rimaiano (idrografia). 320 t. vezzola (idrografia). 321 teramo (sedi - centri). 322 terra bianca (area geografica). 323 tesa (area geografica). 324 toramo (sedi - centri). 325 travazzano (area geografica). 326 v.la bartolini (sedi - case isolate). 327 v.la costantini (sedi - case isolate).
77
328 v.la de nardis (sedi - nuclei e simili). 329 v.la mary (sedi - case isolate). 330 v.la rossi (sedi - case isolate). 331 v.la ruscitti (sedi - case isolate). 332 v.la saccoccia (sedi - case isolate). 333 v.la viola (sedi - case isolate). 334 valle s.
78
segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo
giovanni (sedi - centri). 335 valle soprana (sedi - case isolate). 336 valli (area geografica). 337 vallone (area geografica). 338 varano (sedi - centri). 339 varano (sedi - nuclei e simili). 340 vena pizzuta (area geografica). 341 verdimani (area geografica). 342 vicenne (area geografica). 343 villa butteri (sedi - nuclei e simili). 344 villa gesso (sedi - nuclei e simili). 345 villa marini (sedi - nuclei e simili). 346 villa mosca (sedi - nuclei e simili). 347 villa pavone (sedi - nuclei e simili). 348 villa ripa (sedi - centri). 349 villa romita (area geografica). 350 villa romita (area geografica). 351 villa romita (sedi - nuclei e simili). 352 villa schiavoni (sedi - nuclei e simili). 353 villa stanghieri (sedi - nuclei e simili). 354 villa tofo (sedi - nuclei e simili). 355 villa torri (sedi - nuclei e simili). 356 villa turri (sedi - nuclei e simili). 357 villa turri (sedi - case isolate). 358 villa vomano (sedi - nuclei e simili). 359 viola (sedi - nuclei e simili).
Teramo – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)
Area DenominazioneCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Magnanella 8 0 0 0 7 1 0 0 0 0 0 16B Villa Gesso 14 7 1 0 6 9 0 1 0 0 0 38
CColle Santa Maria-Varano
42 2 0 0 14 9 4 1 0 1 0 73
D Tofo Sant'Eleuterio 16 4 2 0 3 9 2 1 0 1 0 38E Castagneto 8 0 2 1 4 0 0 1 0 1 0 17F Teramo 126 119 113 66 368 1.157 216 500 55 216 1 2.937G Colleatterrato Alto 6 5 9 0 15 23 6 13 2 2 0 81H San Nicolò a Tordino 37 42 30 25 88 272 148 76 14 56 3 791I Valle San Giovanni 13 2 1 0 3 5 0 3 0 0 0 27L Tordinia-Villa Ripa 13 2 0 0 19 11 4 2 0 3 0 54M Villa Romita 12 1 2 1 5 8 0 2 0 2 0 33N Rapino 39 1 2 2 9 14 2 1 0 0 0 70O Poggio Cono 27 1 0 1 13 8 0 2 0 3 0 55P Forcella 42 6 3 0 14 19 2 1 0 1 0 88n.c. 17 13 6 11 38 87 15 27 3 11 0 228n.u. 209 42 81 31 229 351 96 134 22 65 1 1.261
UL 629 247 252138
835 1.983 495 765 96 362 5 5.807
Teramo – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)
AreaCodici Ateco
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Magnanella 1,3 0 0 0 0,8 0,1 0 0 0 0 0 0,3B Villa Gesso 2,2 2,8 0,4 0 0,7 0,5 0 0,1 0 0 0 0,7
CColle Santa Maria-Varano
6,7 0,8 0 0 1,7 0,5 0,8 0,1 0 0,3 0 1,3
D Tofo Sant'Eleuterio 2,5 1,6 0,8 0 0,4 0,5 0,4 0,1 0 0,3 0 0,7E Castagneto 1,3 0 0,8 0,7 0,5 0 0 0,1 0 0,3 0 0,3F Teramo 20 48,2 44,8 47,8 44,1 58,3 43,6 65,4 57,3 59,7 20 50,6G Colleatterrato Alto 1 2 3,6 0 1,8 1,2 1,2 1,7 2,1 0,6 0 1,4H San Nicolò a Tordino 5,9 17 11,9 18,1 10,5 13,7 29,9 9,9 14,6 15,5 60 13,6I Valle San Giovanni 2,1 0,8 0,4 0 0,4 0,3 0 0,4 0 0 0 0,5L Tordinia-Villa Ripa 2,1 0,8 0 0 2,3 0,6 0,8 0,3 0 0,8 0 0,9M Villa Romita 1,9 0,4 0,8 0,7 0,6 0,4 0 0,3 0 0,6 0 0,6N Rapino 6,2 0,4 0,8 1,4 1,1 0,7 0,4 0,1 0 0 0 1,2O Poggio Cono 4,3 0,4 0 0,7 1,6 0,4 0 0,3 0 0,8 0 0,9P Forcella 6,7 2,4 1,2 0 1,7 1 0,4 0,1 0 0,3 0 1,5n.c. 2,7 5,3 2,4 8 4,6 4,4 3 3,5 3,1 3 0 3,9n.u. 33,2 17 32,1 22,5 27,4 17,7 19,4 17,5 22,9 18 20 21,7UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100
Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.
79
Tavola 1 – Numerosità totale delle unità locali (localizzazioni) negli areali intracomunali della Val Tordino (2008)
5
chilometri
2,50
A
G
B
O
E
C
A
D
F
D
CD
H
E
D
C
A
B
C
A
F
E
A
B
C D
F
A
B
C
B
C
D
A
B
A
B
A
B
C
D
B
C
D
E
G
I
L
M
N
P
Areali Tordino - UL in complesso
1.000
500100
Nota. Per la simbologia, v. tab. 6 (codici Ateco) e schede territoriali comunali 1-9.
80
Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo e basi Istat, IGM.
81
Tavola 2 – Numerosità delle unità locali (localizzazioni) per settori produttivi negli areali intracomunali della Val Tordino (2008)
5
chilometri
2,50
O
G
E
C
A
D
F
D
CD
B
H
E
D
C
A
B
C
A
F
E
A
B
C D
F
A
B
A
C
B
C
D
A
B
A
B
A
B
C
D
B
C
D
E
G
I
L
M
N
P
Areali Tordino - riparto delle ULAteco con codice a una cifra
500250
50
Ateco_0Ateco_1Ateco_2Ateco_3Ateco_4Ateco_5Ateco_6Ateco_7Ateco_8Ateco_9
Nota. Per la simbologia, v. tab. 6 (codici Ateco) e schede territoriali comunali 1-9.Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo e basi Istat, IGM.
82
3. Indagine sul campo
3.1. Questionario alle imprese
I limiti – più volte rilevati – dei dati relativi alle localizzazioni produttive hanno suggerito di
effettuare una verifica sul campo mediante somministrazione di un questionario ad un campione di
imprese opportunamente stratificato per territorio e per settore.
Il questionario (riportato a pag. 80) è stato impostato su un numero volutamente limitato di
domande/argomenti, al fine di stimolare la risposta degli intervistati, evitandone ogni possibile
diffidenza; nonostante ciò, si ritiene che esso copra in termini sufficientemente esaustivi le
tematiche considerate significative allo scopo di costruire traiettorie di sviluppo nell’area. In
particolare:
- dimensione per numero di addetti e bacino di provenienza della manodopera (domanda 1);
- livelli e fabbisogni formativi (domande 2, 3);
- mercati di approvvigionamento delle materie prime (domanda 4);
- mercati di sbocco dei prodotti/servizi (domanda 5);
- vettori di trasporto (domanda 6);
- internalizzazione/esternalizzazione dei servizi (domanda 7);
- percezione/identità dell’Area Val Tordino (domanda 8);
- accessibilità dell’area (domanda 9);
- disponibilità/efficienza dei servizi pubblici/privati (domande 10, 11 12);
- grado di soddisfazione per le politiche pubbliche (domande 13, 14);
- esigenze infrastrutturali (domanda 15);
- grado di coesione interna all’area nei rapporti fra imprese, attori sociali e pubblici, sistema
creditizio (domande 16, 17, 18);
- punti di forza e di debolezza dell’area (domande 19, 20).
Il campione (v. pag. 81) comprende 165 aziende, pari a circa l’1% dell’universo. Come detto, la
stratificazione ha tenuto conto della numerosità delle aziende nei comparti produttivi e nei comuni
dell’area; essa, tuttavia, non è stata interamente casuale, bensì parzialmente guidata in base alla
ragione sociale (con preferenza per le società di capitali), al fine di ricomprendere aziende che
fossero in grado, per dimensione organizzativa presumibile, di esprimere competenze adeguate in
fase di compilazione e, per consistenza delle attività, di fornire risposte significative ad uno spettro
il più ampio possibile di domande/argomenti.
83
La somministrazione del questionario è stata effettuata dal Settore Urbanistica,
Pianificazione Territoriale, Difesa del Suolo della Provincia di Teramo, quale soggetto committente
il Piano d’Area, al fine di accrescere le garanzie istituzionali per le aziende intervistate e di
promuoverne un più stretto coinvolgimento.
Il questionario è stato anche pubblicato nel sito web dell’Amministrazione Provinciale, al
fine di consentirne l’eventuale compilazione on-line; in tal modo, esso è entrato a far parte delle
attività di disseminazione del Piano.
L’elaborazione dei dati, una volta pervenuto un numero congruo di risposte, farà parte delle
attività di pianificazione in progress.
84
Questionario alle aziende
1) Indicare la provenienza dei lavoratori impiegati nell’azienda.
2) Specificare le mansioni e il livello formativo dei dipendenti (facoltativa).
3) Indicare le figure professionali di cui si avverte carenza.
4) Indicare il mercato di approvvigionamento delle materie prime/merci utilizzate dall’azienda.
5) Indicare il mercato di sbocco dei prodotti/servizi dell’azienda.
6) Indicare i mezzi di trasporto impiegati per l’approvvigionamento e la commercializzazione dei prodotti.
7) Indicare le attività di servizi svolte all’interno all’azienda e quelle delegate all’esterno.
8) Indicare cosa viene percepito come “Area del Tordino” dall’intervistato.
9) Indicare un giudizio sull’accessibilità complessiva dell’area.
10) Indicare i servizi esterni privati di più difficile reperimento nell’area.
11) Indicare i servizi pubblici di più difficile reperimento nell’area.
12) Indicare i servizi pubblici più efficienti nell’area.
13) Indicare un giudizio sulle politiche pubbliche intraprese nell’area negli ultimi dieci anni.
14) Indicare le opere pubbliche ritenute più utili realizzate negli ultimi dieci anni.
15) Indicare gli interventi pubblici infrastrutturali ritenuti più urgenti e prioritari.
16) dicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli altri attori economici che operano nello stesso settore d’impresa nella Val Tordino.
17) Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli attori economici che operano in altri settori d’impresa nella Val Tordino e con le associazioni di categoria, sindacati, pubbliche amministrazioni.
18) Indicare un giudizio sui rapporti con il sistema creditizio dell’area.
19) Indicare i principali punti di forza della Val Tordino
20) Indicare i principali punti di debolezza della Val Tordino.
85
Campione per comune Campione per settore
Comuni Aziende (n.)Bellante 9Canzano 4Castellalto 14Giulianova 27Morro d’Oro 6Mosciano Sant’Angelo 19Notaresco 10Roseto degli Abruzzi 25Teramo 51
Totale 165
86
Codice Ateco Aziende (n.)01 2515 1517 218 819 320 521 122 324 125 126 427 128 829 531 232 133 434 136 945 1050 451 552 655 1060 363 164 165 367 270 271 172 274 580 385 292 293 3
Totale 165
87
3.2. Metodo Delphi
Al fine di mirare ulteriormente l’indagine sul campo, oltre alla somministrazione del
questionario alle imprese si è ritenuto di utilizzare il cosiddetto “metodo Delphi”.
Sperimentato negli Stati Uniti a partire dalla metà del secolo scorso, tale metodo mira ad
ottenere il giudizio informato di persone competenti nel settore di riferimento. Esso consiste,
propriamente, nella somministrazione di un questionario ad un panel di esperti anonimi, le cui
risposte vengono elaborate e il documento che ne deriva riproposto al panel per una nuova
consultazione, eventualmente reiterata, fino a pervenire alla valutazione finale.
Il metodo può tuttavia essere utilizzato anche nella forma di colloqui frontali con gruppi di
interlocutori (testimoni) privilegiati: in questo caso, viene definito mini-Delphi.
Per le finalità del Piano e in considerazione della tempistica stabilita, è stata prescelta la
variante mini-Delphi. Nel mese di febbraio 2009 sono state svolte tre distinte sessioni, mirate
rispettivamente a focalizzare le problematiche dei settori ritenuti portanti negli indirizzi del Piano
stesso sotto il profilo economico-territoriale: industria; commercio e servizi; infrastrutture e
portualità. Nell’ambito della seconda, è stata sviluppata una specifica sessione dedicata al turismo.
3.2.1. Industria
La sessione dedicata all’industria si è svolta presso la sede dell’Unione degli Industriali della
Provincia di Teramo, con la partecipazione dei vertici dell’associazione e di imprenditori.
Una prima risultanza significativa, che verrà confermata nelle sessioni successive, riguarda
la provenienza delle forze di lavoro, per il 90% dall’area Val Tordino: questa può dunque definirsi
un sistema autocontenuto. Ne emerge l’opportunità di una revisione della attuale definizione dei
sistemi locali del lavoro (SLL), che vede l’area divisa fra i sistemi di Teramo (comprendente i
comuni di: Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Cortino, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura) e
Giulianova (comprendente i comuni di: Alba Adriatica, Cellino Attanasio, Corropoli, Morro d'Oro,
Mosciano Sant'Angelo, Nereto, Notaresco, Roseto degli Abruzzi, Sant'Omero, Torano Nuovo,
Tortoreto).
Il livello formativo dei lavoratori non appare elevato, il che non sorprende, in considerazione
del carattere “maturo” dei principali comparti industriali. Le figure professionali di cui si avverte
carenza riguardano i servizi interni all’impresa (in particolare, controllo di gestione), i quadri
tecnici (ingegneri meccanici ed elettronici, in genere provenienti da regioni dell’Italia
settentrionale), e gli operai specializzati.
Il mercato di approvvigionamento delle materie prime viene indicato come
prevalentemente nazionale, ad eccezione di comparti quali la lavorazione di materie plastiche. Dei
88
mercati di sbocco, quello nazionale è percepito forte per le parti componenti di autoveicoli, mentre
fra i Paesi esteri si evidenziano Germania e Francia3.
I mezzi di trasporto utilizzati si concentrano totalmente sulla gomma. Ciò si deve alla
diffusione delle localizzazioni e alla dimensione d’impresa (PMI), oltre che alla inutilizzabilità per
il trasporto merci degli altri vettori e infrastrutture presenti nell’area (ferro, portualità). Per contro,
l’efficienza della rete stradale – grazie anche all’entrata in esercizio del primo tronco di superstrada
Teramo-Mare, che ha completato l’inserimento nella rete autostradale nazionale – consente di
definire ottima l’accessibilità dell’area.
La containerizzazione è indicata come mediamente utilizzata.
Sotto tutti questi profili, viene ravvisata e sostenuta l’importanza dell’autoporto di
Castellalto, assolutamente da attivare come nodo di smistamento delle merci su gomma; ciò
consentirebbe alle aziende di liberare notevoli spazi interni attualmente utilizzati per lo stoccaggio e
la movimentazione di materie prime e prodotti finiti.
Fra i servizi alle imprese, vengono esternalizzati ricerche di mercato, pubblicità, trasporti e
spedizioni, servizi informatici. Si rileva la difficoltà di reperire, nell’area, servizi di progettazione
finanziaria (ivi compreso l’accesso a fondi europei), consulenza legale in materia industriale e
internazionale, logistica. Per quest’ultimo aspetto, viene pertanto sostenuta l’opportunità di
localizzare un polo di servizi specializzati.
Si rileva anche la mancanza di una struttura ricettiva adeguata a servizio delle aree
industriali, la cui localizzazione ottimale viene indicata a San Nicolò a Tordino.
I servizi pubblici considerati carenti riguardano il trasporto di persone e lo smaltimento dei
rifiuti; scarsi e poco efficienti sono giudicati gli sportelli unici. Nel complesso, il parere sulle
politiche pubbliche di sostegno all’impresa è molto debole.
Gli interventi infrastrutturali prioritari vengono individuati nel del ciclo dei rifiuti con il
ricorso alla termovalorizzazione, nel completamento della superstrada Teramo-Mare e nel
potenziamento della linea ferroviaria Teramo-Giulianova nella tratta attualmente esistente. Per
quest’ultima si stima una domanda potenziale crescente.
Per quanto riguarda le previste espansioni di spazi per attività produttive, la domanda
proveniente dall’esterno della Val Tordino è giudicata scarsa, quella interna attualmente limitata. In
più si sottolinea la lentezza nell’assegnazione di lotti da parte del Consorzio per il Nucleo
Industriale di Teramo.
3 L’analisi dei mercati internazionali verrà comunque approfondita nel successivo par. 4.
89
Un’ultima tematica, peraltro di grande rilevanza, ha riguardato la percezione della Val
Tordino in termini di identità e di coesione interna. Per il primo aspetto, l’area viene identificata
con l’espansione industriale, non mancandosi di sottolineare come la competizione per l’uso del
suolo che ne è conseguita abbia fortemente penalizzato l’agricoltura. La vocazione agricola viene
peraltro recuperata nella rilevanza attribuita alla costituzione del distretto agro-alimentare.
Sotto il profilo distrettuale, peraltro, viene sostenuta la tesi della multispecializzazione e
dell’integrazione con altre aree produttive (distretto di filiera: metalmeccanico, della gomma e
plastica, del mobile).
Un importante elemento di coesione interna si ravvisa nel radicamento e nella affezione
all’azienda della manodopera locale.
Viceversa, il grado di interrelazione fra i soggetti economici operanti nello stesso settore
d’impresa è giudicato scarso. Si propongono, pertanto, iniziative consortili per quanto attiene
all’acquisizione sia di input produttivi (per esempio, approvvigionamento di materie prime e
semilavorati), sia di servizi, nonché la promozione di immagine attraverso il marketing
territoriale.
I principali punti di forza dell’area sono individuati nella sua centralità rispetto non
soltanto al territorio provinciale, ma anche allo snodo Tirreno-Adriatico posto in essere dai
collegamenti stradali; nell’imprenditorialità endogena; nella fidelizzazione delle forze di lavoro;
nella bassa conflittualità sociale.
Al contrario, sono considerati punti di debolezza la cultura di impresa ancora
tradizionale, che comporta un basso livello manageriale, a sua volta riscontrabile nella scarsità di
figure professionali specializzate; il debole grado di innovazione tecnologica, sia di prodotto che
di processo; lo scarso apporto delle istituzioni, pur se viene riconosciuto l’impegno di
programmazione e pianificazione da parte dell’ente Provincia.
3.2.2. Commercio e servizi
La sessione dedicata a commercio e servizi si è svolta presso la sede della Camera di
Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, con la partecipazione di rappresentanti delle
principali associazioni di categoria, imprenditori e dirigenti camerali. La specificità di interlocutori
privilegiati per il turismo ha suggerito di trattare a parte i risultati del mini-Delphi per questo settore
(v. par. 3.2.3).
Confermato il carattere autocontenuto del bacino di lavoro, si è evidenziata anche per il
settore commerciale la carenza di talune figure professionali (in particolare, responsabili di punti-
vendita), ascrivibile peraltro anche alla dimensione d’impresa estremamente frazionata.
90
Tale caratteristica di piccola impresa, unita ad un buon livello qualitativo specie nei centri
urbani, ha tuttavia garantito la tenuta del dettaglio tradizionale nei confronti del grande dettaglio
organizzato, di cui si lamenta, al contrario, un profilo qualitativo medio-basso.
I principali mercati di approvvigionamento delle merci sono rappresentati da regioni
italiane del Nordest-Centro (Emilia-Romagna, Toscana, Lazio), che mediano anche i rapporti con il
mercato estero. Quest’ultimo incide in misura significativa sul comparto alimentare, specie per
quanto riguarda i prodotti primaticci (da Sudafrica, Argentina, Cile, Australia).
L’impiego totalizzante del trasporto su gomma induce anche queste categorie a sostenere il
recupero funzionale dell’autoporto di Castellalto, con adeguata dotazione di servizi e in connessione
con il polo logistico in via di formazione a Mosciano Sant’Angelo. Per quest’ultimo si prefigura un
bacino di utenza potenziale esteso all’Abruzzo interno e alle Marche meridionali.
Per quanto concerne il trasporto di persone, si sottolinea l’importanza del collegamento
ferroviario e della connessione diretta fra la linea Teramo-Giulianova e la linea adriatica, non solo
in direzione sud (Pescara), ma anche in direzione nord (Ancona), a servizio sia degli operatori, sia
degli utenti del settore terziario. Al conseguimento di una reale funzione metropolitana dell’asse
ferroviario se ne condiziona l’eventuale prolungamento nell’agglomerato urbano di Teramo, di cui
si rilevano peraltro gli elevati costi di costruzione a fronte di un potenziamento di servizi-navetta
dalla stazione del capoluogo, ritenuto pertanto preferibile.
Nell’insieme, l’accessibilità dell’area è giudicata buona per l’asse vallivo, scarsa per il resto
del territorio.
I servizi all’impresa vengono per la massima parte esternalizzati, tuttavia con difficoltà di
reperire tanto alcuni servizi rutinari (manutenzioni specializzate) quanto servizi innovativi come la
comunicazione.
Fra i servizi pubblici vengono giudicati insufficienti i trasporti, la distribuzione idrica
(anche sotto il profilo degli alti costi per l’utenza), lo smaltimento dei rifiuti e il decoro urbano.
Ne deriva un giudizio complessivamente scarso sulle politiche generali e di sostegno alle
attività economiche, pur riconoscendosi l’utilità di alcune opere infrastrutturali, come il
collegamento stradale San Nicolò-Garrufo.
Fra le priorità, si indica ovviamente il completamento della superstrada Teramo-Mare –
peraltro sottolineando la difficoltà di localizzarne il terminale costiero, per i problemi di traffico dei
comuni urbani litoranei – e del Lotto Zero. Viene anche sostenuta l’urgenza di razionalizzare il
sistema di depurazione delle acque, mediante la costruzione di nuovi impianti e la revisione o
rilocalizzazione degli impianti esistenti.
91
Non viene percepita una identità d’area, pur se è giudicato discreto il grado di
interrelazione fra gli operatori del settore terziario, come pure con gli altri attori economici, le
associazioni di categoria, sindacali e le amministrazioni pubbliche.
Punti di forza dell’area sono giudicati – anche in questo caso – la centralità alle varie
scale geografiche (da provinciale a interregionale) e l’imprenditorialità endogena.
I punti di debolezza vengono invece rilevati nella scarsità dei servizi logistici, nella
debolezza di immagine e nella “periferizzazione politica”, cui si assocerebbe una carenza di
programmazione concertata.
3.2.3. Turismo
Nell’ambito della sessione mini-Delphi dedicata al settore terziario, si sono evidenziati –
come detto – alcuni punti focali specifici del comparto turistico.
Per quanto concerne le forze di lavoro, la componente locale si ridimensiona lievemente
(80%), a vantaggio non tanto della componente straniera (stimata non oltre il 10%), quanto di una
componente extra-regionale (10%) legata a figure professionali di cui, in area, si riscontra la
carenza. Si tratta sia di quadri e/o impiegati da assegnare a funzioni gestionali e amministrative, sia
di personale specializzato in mansioni tipiche del comparto (cucina, ecc.).
Per questi motivi un interlocutore privilegiato ha espresso riserve sulla adeguatezza
dell’offerta formativa, riguardanti sia la strutturazione di corsi universitari per le attività turistiche
esistenti nell’area, sia i livelli di istruzione secondaria superiore mirata al comparto alberghiero. Si
lamentano, nel primo caso, lo sbilanciamento verso discipline genericamente “culturali” piuttosto
che tecnico-economiche e aziendali specifiche; nel secondo caso, la carenza di attrezzature
professionali e la scarsa attenzione per i mercati di provenienza del turismo, anche in termini di
preparazione linguistica.
L’analisi della domanda turistica contenuta nel Rapporto di prima fase del Piano d’Area
aveva già evidenziato la debolezza della componente estera rispetto ai flussi totali: arrivi e
presenze degli stranieri infatti, raggiungono appena il 15% (Italia, 42). Tale dato viene pienamente
confermato in questa sede, rilevandosi la scarsa accessibilità dell’area ai flussi di portata medio-
lunga. A ciò i aggiunge l’inadeguatezza dei servizi integrativi di trasporto localmente offerti dalle
strutture ricettive, cui gioverebbe un’organizzazione di tipo consortile.
Un aspetto positivo risiede, tuttavia, nell’evoluzione di immagine dell’area nella direzione
di turismi plurimi integrati, assecondando dunque le tendenze recenti del mercato. Mentre il
segmento balneare mantiene un’utenza nazionale, fidelizzata ma di profilo medio, si afferma nei
poli urbani costieri (in particolare, a Giulianova) il turismo business, legato allo sviluppo
92
economico, cui si affiancano segmenti di nicchia sempre più diversificati (turismo all’aria aperta,
sportivo, enogastronomico), che trovano punti di forza nelle caratteristiche morfologiche e socio-
culturali del territorio. Un vuoto relativo è costituito dalla insufficiente capacità ricettiva della città
di Teramo, che dovrebbe svolgere un ruolo ben più significativo nel turismo culturale e
convegnistico (anche per la presenza dell’Università), oltre che di affari.
Pur essendo giudicato discreto il grado di interrelazione fra operatori turistici (specie del
comparto alberghiero), si rileva tuttora un forte individualismo nelle piccole aziende complementari
diffuse sul territorio (agriturismo, bed & breakfast, ristorazione), di cui peraltro, ancora nel
Rapporto di prima fase, si rilevava la debole consistenza complessiva.
Risultano deboli i servizi privati di supporto al settore (tour operator), mentre la rete
internet copre il 50÷60% delle prenotazioni.
Decisamente negativo è il giudizio espresso sulle politiche turistiche, considerate
disconnesse dalle attività d’impresa sotto il profilo sia territoriale, sia temporale e strategico.
Ulteriori punti di debolezza sono considerati il rapporto con il sistema finanziario, per
cui il sistema turistico soffrirebbe più di altri della difficoltà di accesso al credito, e la scarsa
qualità dell’espansione edilizia, con effetti negativi sul mercato immobiliare connesso al settore.
Allo scopo di approfondire ulteriormente le tematiche del settore, è stato infine predisposto
un questionario specifico per le imprese turistiche (v. pag. seguente), che le stesse associazioni di
categoria si sono assunte l’onere di somministrare ad un campione opportunamente individuato.
Anche in questo caso la valutazione dei risultati farà parte delle attività di pianificazione in
progress.
93
Questionario alle aziende turistiche
1) Indicare la provenienza dei lavoratori impiegati nell’azienda.
2) Specificare le mansioni e il livello formativo dei dipendenti (%) (facoltativa).
3) Indicare le figure professionali di cui si avverte carenza.
4) Indicare le attività di servizi svolte all’interno all’azienda e quelle delegate all’esterno.
5) Indicare le principali provenienze degli utenti.
6) Indicare i mezzi di trasporto impiegati dagli utenti per raggiungere la struttura.
7) Indicare un giudizio sull’accessibilità complessiva dell’area.
8) Indicare cosa viene percepito come immagine turistica dell’area dall’intervistato.
9) Indicare cosa viene percepito come immagine turistica dell’area dagli utenti.
10) Indicare i servizi esterni privati di più difficile reperimento nell’area.
11) Indicare i servizi pubblici di più difficile reperimento nell’area.
12) Indicare i servizi pubblici più efficienti nell’area.
13) Indicare un giudizio sulle politiche turistiche intraprese nell’area negli ultimi dieci anni.
14) Indicare gli interventi pubblici infrastrutturali ritenuti più urgenti e prioritari.
15) Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli altri operatori turistici nella Val Tordino.
16) Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli attori economici che operano in altri settori d’impresa nella Val Tordino e con le associazioni di categoria, sindacati, pubbliche amministrazioni.
17) Indicare un giudizio sui rapporti con il sistema creditizio dell’area.
18) Indicare i principali punti di forza della Val Tordino.
19) Indicare i principali punti di debolezza della Val Tordino.
94
3.2.4. Infrastrutture e portualità
L’ultima sessione mini-Delphi si è svolta presso la sede dell’Ente Porto di Giulianova, con la
partecipazione dei vertici dello stesso. Inizialmente mirata alle tematiche della portualità e relativo
indotto, essa si è estesa a valutazioni sul sistema infrastrutturale complessivo, con particolare
attenzione alla fascia costiera.
Il nuovo Piano Regolatore del porto di Giulianova prevede il potenziamento di entrambe le
funzioni svolte dallo scalo, peschereccia e turistica, con la realizzazione di banchine dedicate e
attrezzate per le relative operazioni. Il porto ospita attualmente 100 imbarcazioni da pesca e 310
imbarcazioni da diporto; per l’ormeggio di queste ultime esistono circa 300 domande inevase, cui si
tende a far fronte con i lavori di ampliamento.
Gli operatori della pesca risultano per il 60% locali e per il 40% provenienti da regioni
italiane meridionali e insulari (Puglia, Sicilia). I primi utilizzano soprattutto imbarcazioni dette
“vongolare”, i secondi praticano la pesca a strascico e su “lampare”.
L’utenza diportistica proviene per il 70% dall’Abruzzo, ivi compresa la provincia di
L’Aquila, e per il 30% da regioni italiane centro-settentrionali, prime fra le quali Lombardia,
Emilia-Romagna e Lazio.
Attività industriale connessa alla portualità è la cantieristica, con due unità locali operanti
rispettivamente nella costruzione di natanti da pesca e nella manutenzione e vendita di natanti da
diporto.
La forza di lavoro impiegata nel complesso delle attività portuali risiede per il 90%
nell’area, mentre il restante 10% è costituito in prevalenza da stranieri imbarcati.
Il mercato di approvvigionamento delle materie prime e delle parti componenti impiegate
nella cantieristica da pesca è costituito per il 70% dall’area Val Tordino e per il 30% da altre regioni
italiane, in particolare del Nord-Est. Le imbarcazioni da diporto provengono, invece, per l’80% da
cantieri della Liguria (Genova) e dell’Emilia-Romagna (Ravenna), per il 20% da cantieri esteri.
Per quanto concerne i prodotti della pesca, il mercato ittico locale ne assorbe il 10÷15%,
mentre il 55÷60% è destinato a regioni italiane del Nord-Est e del Mezzogiorno e il 25÷30 all’estero
(in prevalenza, Spagna).
I movimenti di merci si effettuano per il 100% su gomma, ivi compresi i prodotti
siderurgici (palancole) impiegati nei lavori di ampliamento del porto. Ciò indica come il vettore
ferro non risulti competitivo per tale tipo di trasporto neppure lungo la linea adriatica;. Al contrario,
il potenziamento della linea ferroviaria Teramo-Giulianova è considerato utile in funzione
metropolitana, per il trasporto di pendolari lungo l’asta del Tordino.
L’accessibilità complessiva dell’area viene giudicata non più che discreta.
95
Fra i servizi privati di cui si avverte la carenza vengono segnalati quelli organizzativi
specifici per il comparto della pesca. Con riferimento al settore manifatturiero, si sottolinea la
mancanza di industrie per la trasformazione dei prodotti ittici.
Nel campo dei servizi pubblici si evidenzia positivamente il Piano di raccolta dei rifiuti
portuali (in gran parte speciali e pericolosi: oli esausti, batterie, ecc.), elaborato dallo stesso Ente.
Gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari sono il completamento della superstrada
Teramo-Mare e la piena attivazione dell’autoporto di Castellalto, anche in funzione della
delocalizzazione di servizi portuali come la dogana (frattanto effettivamente intervenuta).
Nella fascia costiera la percezione di un’area del Tordino risulta inesistente. Viene invece
identificata la foce fluviale come oggetto di recupero ambientale (dove semmai localizzare,
successivamente, attività veliche e altre del tempo libero), ma anche come cesura fra i due centri
urbani di Giulianova e Roseto degli Abruzzi.
Il grado di coesione interna fra gli attori economici che partecipano alle attività portuali è
scarso, nonostante l’esistenza di alcune associazioni di operatori della pesca. Sono giudicate buone,
invece, le relazioni con altri soggetti, ivi comprese le pubbliche amministrazioni.
Punti di forza dell’area sono considerati la centralità e le risorse turistiche diversificate;
di debolezza, le carenze infrastrutturali.
96
4. Scenari di internazionalizzazione
Fra gli indicatori di competitività di un’area, oltre a quelli infrastrutturali (v. tab. 5),
assume particolare rilevanza l’apertura ai mercati internazionali. Questa si misura come
propensione all’esportazione (incidenza % dell’export sul valore aggiunto totale) e come grado di
apertura (incidenza % dell’import+export sul valore aggiunto totale).
Entrambi gli indicatori (rispettivamente pari a circa 19% e 32%) collocano la provincia di
Teramo intorno al 65° posto nella graduatoria italiana e al 3° in quella abruzzese, distaccata da
Chieti (55% e 84%, grazie al peso determinante della grande industria automotive) e vicina a
L’Aquila (20% e 35%): dunque, apparentemente debole. Tuttavia, la tendenza recente – pur se
anteriore, ovviamente, all’attuale crisi globale – ha segnato, nel 2007, una crescita delle
esportazioni pari all'8,5% rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni sono diminuite dello
0,3% (tab. 11). Cresce dunque – oltre al grado di apertura totale – il saldo attivo della bilancia
commerciale con l’estero, dopo quasi un decennio di stagnazione (v. anche fig. 28), e ciò sta pur
sempre a indicare un dinamismo che si osserverà particolarmente intenso in alcuni comparti (v.
oltre).
Purtroppo, l’indisponibilità di dati disaggregati al di sotto della scala provinciale non
permette valutazioni più puntuali sul sistema produttivo della Val Tordino, né si segnalano in
letteratura metodi di analisi regressiva che vadano oltre il semplice proporzionamento con il numero
delle aziende presenti in un’area (in questo caso, la sommatoria dei comuni ricadenti nella Val
Tordino) rispetto all’universo di riferimento (in questo caso, la provincia di Teramo): esercizio in sé
banale e non necessariamente significativo, nonostante le specializzazioni localizzative settoriali
indichino, per molti comparti, un peso della Val Tordino più che proporzionale alla media
provinciale.
Si è scelto, pertanto, di limitare l’analisi ai dati aggregati della provincia di Teramo,
ribadendo che la massa produttiva e la centralità territoriale dell’area oggetto di Piano rendono tale
analisi comunque significativa di tendenze in atto e scenari futuri.
La tab. 12 mostra i valori assoluti di import/export disaggregati per comparti produttivi.
Fra le esportazioni, i valori più elevati – e fra loro sostanzialmente equivalenti, intorno ai 135
milioni di € – si evidenziano per le industrie tessili e dell’abbigliamento, metallurgiche e dei
prodotti in metallo, mobiliere e altre manifatturiere; queste ultime fanno registrare il saldo attivo
di gran lunga più elevato. Saldi attivi importanti si riscontrano anche per le industrie dei mezzi di
trasporto, elettromeccanica e meccanica.
97
La ripartizione dei flussi commerciali internazionali per grandi aree geografiche (tab. 13)
evidenzia l’assoluta prevalenza dell’Europa – e, al suo interno, dell’Unione Europea nell’attuale
estensione a 27 Paesi – per quanto riguarda le esportazioni ancor più che le importazioni, sulle quali
ultime pesano maggiormente le materie prime provenienti da altri continenti.
L’andamento della bilancia commerciale con l’Europa (tab. 14; fig. 29), nell’arco
dell’ultimo decennio, si presenta anche come il più stabile, con un’impennata nel 2007 cui si deve
ascrivere gran parte della crescita complessiva sopra evidenziata. Con l’Asia invece (tab. 15; fig.
30), muovendo dal pareggio nel 1998, la bilancia commerciale si è divaricata in passivo, prima
lievemente (fino al 2002) e poi nettamente (2004), per riconvergere solo in parte negli anni più
recenti. Tende a ridursi, a sua volta, il saldo commerciale attivo con l’America Settentrionale (tab.
16; fig. 31), dopo il picco del 2002.
Analizzando l’andamento dell’import/export con i principali Paesi (tabb. 18, 19; figg. 32,
33) si osserva, in effetti, la crescita dirompente della Cina, che avvicina ormai la Germania per
incidenza sulle importazioni ed esportazioni totali della provincia di Teramo (12,7% e 12%,
rispettivamente, contro 14,7% e 14,9% nel 2007: v. tabb. 17, 19), mentre oscillano entro variazioni
relativamente contenute i valori riferiti ai Paesi ch seguono nella graduatoria (Paesi Bassi, 7,8% e
7,5% dei rispettivi totali nel 2007; Francia, 6,2% per entrambi; Spagna, 5,3% 5,4%).
Maggiormente interessante ai fini della pianificazione provinciale, in termini di
orientamento sia produttivo che infrastrutturale, appare l’analisi dell’import/export per singoli
comparti. Escludendo il settore terziario, in ragione dei deboli valori assoluti di import/export dei
servizi (v. tab. 12), si è ritenuto di prendere in considerazione solo le attività agricole e industriali
già considerate rilevanti nell’analisi delle specializzazioni localizzative della Val Tordino su scala
provinciale.
Pur con un saldo totale ancora negativo (v. tab. 12), l’agricoltura (scheda import/export 1)
mostra una tendenza sensibilmente crescente delle esportazioni, mentre le importazioni, dopo una
progressiva diminuzione nel periodo 1998-2006, hanno fatto registrare una lieve ripresa nel 2007.
Fra i Paesi di provenienza delle importazioni spicca la Cina (19,1%), mentre per destinazione delle
esportazioni prevale nettamente la Germania (29%).
Il comparto della pesca (scheda import/export 2) è stato inserito nell’analisi, nonostante
valori assoluti scarsamente rilevanti, per evidenziare la necessità di interventi finalizzati a sostenere
le vocazioni del porto di Giulianova. Si osserva infatti il forte declino delle esportazioni,
certamente legato anche al deterioramento delle condizioni ambientali.
Nonostante la tendenziale convergenza delle esportazioni con le importazioni, su valori
assoluti non irrilevanti, il comparto dell’industria alimentare (scheda import/export 3) sembra non
98
mostrare ancora quel dinamismo cui dovrebbe preludere la costituzione di un distretto agro-
alimentare nella Val Tordino. I principali partners commerciali risultano europei, con l’incidenza di
oltre il 43% della Francia sul totale delle esportazioni. La provenienza di quote di importazioni da
Paesi africani (Senegal) e asiatici (Vietnam), come pure la destinazione di esportazioni verso gli
Stati Uniti, pone il problema dei trasporti su lunga distanza, necessariamente specializzati (in
particolare per questo comparto, che richiede spesso l’impiego della catena del freddo e di altre
tecnologie per l’adeguata conservazione delle merci) e intermodali, sostenendo l’esigenza di
rafforzamento dei servizi logistici.
Il problema, già implicitamente evidenziato dalla crescente rilevanza degli scambi con la
Cina, riguarda numerosi altri comparti, come si potrà osservare nel seguito dell’analisi.
Proprio la Cina guida la graduatoria delle importazioni per l’industria tessile e
dell’abbigliamento (scheda import/export 4), seguita dalla Tunisia: dati sintomatici degli effetti di
delocalizzazione dai distretti teramani, fenomeno in sé non negativo, e tuttavia da monitorare con
attenzione. L’andamento decrescente dell’import/export nel comparto denuncia, in effetti, una crisi
legata soprattutto all’eccesso di contoterzismo e alla mancanza di innovazione nei distretti locali.
In forte espansione, al contrario, le esportazioni del comparto gomma e plastica (scheda
import/export 5), nel quale sembra potersi concretizzare quella struttura distrettuale di filiera
indicata dai testimoni privilegiati del settore industriale nel corso della specifica sessione mini-
Delphi (v. par. 3.3.1). Destinatari dei maggiori flussi sono Francia, Germania, Regno Unito, Paesi
Bassi, Finlandia, Grecia e Svezia, in Europa; ma anche Stati Uniti, Australia e Argentina.
Nel comparto dell’industria metallurgica e dei prodotti in metallo (scheda import/export
6) tendono a crescere le importazioni di materie prime e semilavorati, con provenienze molto
diversificate (al primo posto la Turchia, con il 14,2% del totale). Le esportazioni viceversa
ristagnano, il che indica probabilmente la necessità di innovazioni di prodotto e/o processo al fine di
aumentare la capacità competitiva.
Andamenti differenti ma tendenze assimilabili si rilevano nelle industrie meccanica (scheda
import/export 7) ed elettromeccanica (scheda import/export 8).
Nel comparto meccanico la bilancia commerciale, dall’iniziale pareggio (1998), vede i due
valori divergere, pur con oscillazioni, fino alla massima divaricazione nel 2007. Fra i partners si
segnalano, per le importazioni, Germania (19,7%) e Sudafrica (13,4%); per le esportazioni, Spagna
(17,8%) e Romania (13,7%). Anche in quest’ultimo caso possono apparire sottostanti fenomeni di
delocalizzazione.
L’industria elettromeccanica vede la curva delle importazioni dapprima impennarsi fino al
2003-2005, scavalcando nettamente le esportazioni, per poi decrescere bruscamente: dato,
99
quest’ultimo, non positivo specie in un comparto nel quale il grado di apertura internazionale risulta
– in generale – particolarmente elevato. La curva delle esportazioni cresce invece con regolarità dal
2004, fino a segnare un netto divario positivo generato soprattutto dagli Stati Uniti e dai grandi
Paesi europei occidentali. Fra le importazioni, Cina e Corea del Sud assommano ben oltre il 40%
del totale, mentre quote non irrilevanti provengono anche da Singapore, Hong Kong ed Emirati
Arabi Uniti.
La bilancia commerciale maggiormente positiva spetta all’industria mobiliera, insieme ad
altre manifatturiere (scheda import/export 9): un comparto decisamente maturo, che esporta su
mercati estremamente diversificati dal punto di vista geografico ed economico, con in testa la
Russia (13,8%), seguita da Francia (8,4%), Stati Uniti (7%), Grecia, Spagna, Romania, Emirati
Arabi Uniti, Giappone, Venezuela, Croazia. Anche in questo caso, però, il debolissimo livello delle
importazioni potrebbe risultare indicativo di una chiusura in qualche modo “autoreferenziale”, in sé
rischiosa.
100
Tab. 11 – Andamento della bilancia commerciale nella provincia di Teramo (1998-2008)(valori in € o equivalenti)
Anno Importazioni Esportazioni1998 446.008.968 791.589.2161999 477.342.636 828.074.1322000 582.196.202 930.517.6712001 654.499.137 1.031.207.3722002 651.566.293 1.030.446.4942003 653.899.513 996.282.3132004 696.011.804 1.038.374.6172005 692.801.666 1.073.915.0302006 677.047.628 1.046.993.8152007 675.199.557 1.122.072.1022008 I-III trimestre 523.605.067 881.940.852Fonte. Istat.
Fig. 28 – Andamento della bilancia commerciale nella provincia di Teramo (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)
0
200
400
600
800
1000
1200
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
101
Tab. 12 – Bilancia commerciale della provincia di Teramo per comparti produttivi (2007)(valori in €)
Comparti produttivi Importazioni EsportazioniAgricoltura, allevamento e silvicoltura 21.239.007 14.111.259Pesca 1.666.832 2.417.564Minerali energetici 79.187 4.830Minerali non energetici 1.870.657 11.418Alimentare e tabacco 98.385.908 88.274.053Tessile e vestiario 107.031.168 137.965.074Pelli e cuoio 32.351.488 88.943.755Legno 20.049.831 5.977.844Carta ed editoria 11.767.447 44.665.989Prodotti energetici 197.052 4.545Chimica 97.364.996 40.470.271Gomma e plastica 21.419.002 92.526.803Lavorazione di minerali non metalliferi 26.852.166 35.860.968Metallurgia e prodotti in metallo 100.958.532 136.054.550Meccanica 23.434.126 61.216.847Macchinari e apparecchi elettrici 70.954.664 123.702.448Mezzi di trasporto 23.244.049 115.053.204Mobili e altre industrie manifatturiere 16.207.794 133.189.245Servizi alle imprese 9.217 1.021Altri servizi personali e sociali 116.434 1.620.414
Fonte. Istat.
Tab. 13 – Bilancia commerciale della provincia di Teramo per continenti e grandi aree (2007)(valori in €)
Aree geografiche Importazioni EsportazioniAfrica 44.925.387 33.958.892America Centro-Meridionale 6.670.603 24.977.870America Settentrionale 19.797.813 67.416.264Asia 145.693.472 70.383.695Europa 457.339.353 928.700.319
di cui: Unione Europea a 27 401.822.801 772.227.033Oceania 772.929 10.714.008
Fonte. Istat.
102
Tab. 14 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Europa (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Anno Importazioni Esportazioni1998 330.433.991 629.149.5941999 360.917.443 659.755.3442000 449.179.500 718.670.7742001 504.363.886 792.169.6092002 506.083.945 786.029.2812003 453.400.640 776.728.6832004 483.916.507 791.075.4722005 427.443.372 853.152.3172006 439.216.702 827.248.7652007 457.339.353 928.700.319
Fonte. Istat.
Fig. 29 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Europa (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
0100200300
400500600700800900
1000
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
103
Tab. 15 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Asia (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Anno Importazioni Esportazioni1998 54.291.566 53.417.3251999 54.034.857 46.324.9092000 73.383.445 54.077.6342001 79.879.661 59.826.5902002 84.971.860 60.492.0512003 142.651.977 79.654.4272004 178.950.656 79.338.1802005 178.079.763 84.997.5812006 169.225.156 85.244.5332007 145.693.472 70.383.695
Fonte. Istat.
Fig. 30 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Asia (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
0204060
80100120140160180200
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
104
Tab. 16 – Andamento della bilancia commercialedella provincia di Teramo con l’America Settentrionale (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Anno Importazioni Esportazioni1998 21.753.275 58.043.9631999 25.569.331 68.797.2632000 18.448.356 82.710.6062001 17.572.764 109.886.5512002 16.410.770 113.333.9732003 15.763.084 81.252.1602004 12.811.237 80.300.5142005 13.655.353 73.256.6322006 18.349.810 73.131.7082007 19.797.813 67.416.264
Fonte. Istat.
Fig. 31 – Andamento della bilancia commercialedella provincia di Teramo con l’America Settentrionale (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
0
20
40
60
80
100
120
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
105
Tab. 17 – Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Importazioni % su totaleGermania 99.554.594 14,74Cina 86.121.333 12,75Paesi Bassi 53.028.112 7,85Francia 41.564.204 6,16Spagna 35.630.050 5,28Turchia 25.167.534 3,73Belgio 23.281.230 3,45Regno Unito 23.176.269 3,43Tunisia 23.160.357 3,43Austria 20.913.851 3,10Fonte. Istat.
Tab. 18 – Andamento delle importazioni nella provincia di Teramodai principali Paesi (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Anno Germania Cina Paesi Bassi Francia Spagna1998 80.449.831 11.205.201 23.076.260 28.383.059 24.625.8481999 81.305.406 12.512.035 32.004.742 31.782.092 34.076.3652000 122.436.851 20.409.282 37.474.662 45.976.245 35.158.5522001 112.800.087 34.267.278 38.028.545 40.937.466 43.782.6682002 90.595.642 33.985.904 47.431.202 38.026.083 67.303.8502003 88.862.570 44.092.957 35.045.441 35.443.297 49.125.2982004 98.599.401 50.287.319 35.913.959 42.821.285 48.085.5672005 81.882.719 62.060.404 32.673.186 36.053.221 31.774.9452006 86.217.818 74.807.281 38.190.385 36.988.961 28.755.4322007 99.554.594 86.121.333 53.028.112 41.564.204 35.630.050
Fonte. Istat.
Fig. 32 – Andamento delle importazioni nella provincia di Teramodai principali Paesi (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
0
20
40
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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Germania Cina Paesi Bassi Francia Spagna
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
106
Tab. 19 – Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Esportazioni % su totaleGermania 169.433.466 14,91Cina 136.008.450 11,97Paesi Bassi 85.243.914 7,50Francia 70.758.905 6,23Spagna 61.434.661 5,41Turchia 49.209.413 4,33Belgio 45.044.964 3,96Regno Unito 35.353.307 3,11Tunisia 30.857.002 2,72Austria 27.879.878 2,45Fonte. Istat.
Tab. 20 – Andamento delle esportazioni dalla provincia di Teramonei principali Paesi (1998-2007)
(valori in € o equivalenti)
Anno Germania Francia Spagna Regno Unito Stati Uniti1998 197.214.267 73.914.997 39.855.889 31.322.690 53.179.4241999 224.711.393 88.082.113 46.091.094 32.086.821 62.706.7672000 218.300.998 88.915.275 57.319.850 32.150.459 74.352.6792001 217.253.367 96.067.383 65.249.744 39.083.724 99.476.2382002 185.138.846 111.023.736 69.284.720 53.910.047 102.066.4182003 161.414.212 135.492.133 58.946.617 59.736.691 74.867.2672004 166.512.790 116.141.208 63.832.819 73.430.474 74.899.1162005 181.817.348 122.562.858 76.821.276 77.948.609 67.556.3552006 149.286.565 124.764.177 74.131.169 66.395.851 64.206.1112007 169.433.466 136.008.450 85.243.914 70.758.905 61.434.661Fonte. Istat.
Fig. 33 – Andamento delle esportazioni dalla provincia di Teramonei principali Paesi (1998-2007)
(valori in milioni di € o equivalenti)
0
50
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250
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Germania Francia Spagna
Regno Unito Stati Uniti
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
107
Scheda import/export 1 – Agricoltura
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)
0
5
10
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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Importazioni % su totaleCina 4.066.333 19,15Canada 2.063.657 9,72Francia 1.738.748 8,19Paesi Bassi 1.568.576 7,39Germania 1.265.720 5,96Stati Uniti 802.328 3,78Tagikistan 796.297 3,75Grecia 734.550 3,46Turchia 651.387 3,07Pakistan 575.419 2,71Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Esportazioni % su totaleGermania 4.088.141 28,97Francia 1.806.976 12,81Turchia 1.033.150 7,32Polonia 998.008 7,07Romania 938.458 6,65Slovenia 798.170 5,66Austria 793.111 5,62Ungheria 475.243 3,37Grecia 463.048 3,28Stati Uniti 405.875 2,88Fonte. Istat.
108
Scheda import/export 2 – Pesca
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)
0
1
2
3
4
5
6
7
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Importazioni % su totaleGrecia 1.008.854 60,53Spagna 208.548 12,51Francia 180.808 10,85Paesi Bassi 131.576 7,89Svezia 78.937 4,74Stati Uniti 27.936 1,68Belgio 12.353 0,74Danimarca 11.379 0,68Regno Unito 6.441 0,39Fonte. Istat.
Primi Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Esportazioni % su totaleSpagna 2.230.594 92,27
Canada 159.852 6,61
Svizzera 10.014 0,41
Kazakistan 5.633 0,23
Albania 5.132 0,21
Stati Uniti 3.814 0,16
Francia 2.525 0,10Fonte. Istat.
109
Scheda import/export 3 - Industria alimentare
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)
0
20
40
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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Importazioni % su totaleSpagna 17.890.094 18,18Paesi Bassi 15.195.102 15,44Danimarca 12.073.644 12,27Tunisia 6.667.824 6,78Grecia 6.541.284 6,65Germania 5.710.342 5,80Francia 4.644.364 4,72Regno Unito 4.498.766 4,57Senegal 4.270.219 4,34Vietnam 2.878.847 2,93Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Esportazioni % su totaleFrancia 38.366.432 43,46Germania 15.389.399 17,43Regno Unito 8.041.186 9,11Paesi Bassi 4.299.504 4,87Stati Uniti 3.133.480 3,55Spagna 2.676.289 3,03Polonia 2.515.677 2,85Grecia 2.259.718 2,56Canada 1.434.486 1,63Croazia 1.100.314 1,25Fonte. Istat.
110
Scheda import/export 4 - Industria tessile e dell’abbigliamento
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)
0
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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Importazioni % su totaleCina 23.903.951 22,33Tunisia 14.331.232 13,39Turchia 9.212.757 8,61Germania 8.536.938 7,98Portogallo 8.437.444 7,88Albania 8.213.420 7,67Regno Unito 6.464.061 6,04Marocco 5.379.597 5,03India 3.222.597 3,01Spagna 2.679.474 2,50Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Esportazioni % su totaleGermania 14.094.820 10,22Spagna 13.441.739 9,74Svizzera 12.273.019 8,90Albania 9.512.730 6,90Tunisia 9.346.390 6,77Stati Uniti 8.292.982 6,01Francia 8.181.075 5,93Russia 7.361.400 5,34Hong Kong 6.324.475 4,58Marocco 5.481.550 3,97Fonte. Istat.
111
Scheda import/export 5 – Industria della gomma e plastica
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)
0
10
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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007(valori in €)
Paesi Importazioni % su totaleSlovacchia 3.954.260 18,46Germania 3.862.592 18,03Regno Unito 2.780.223 12,98Malaysia 2.098.426 9,80Stati Uniti 1.933.499 9,03Cina 1.638.368 7,65Polonia 935.708 4,37Spagna 721.773 3,37Paesi Bassi 661.832 3,09Svizzera 539.837 2,52Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Esportazioni % su totaleFrancia 13.116.803 14,18Germania 12.438.399 13,44Stati Uniti 8.104.978 8,76Regno Unito 6.825.223 7,38Paesi Bassi 5.967.239 6,45Australia 3.867.508 4,18Finlandia 3.763.719 4,07Argentina 3.378.251 3,65Grecia 3.228.776 3,49Svezia 3.152.516 3,41Fonte. Istat.
112
Scheda import/export 6 – Industria metallurgica e dei prodotti in metallo
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)
0
20
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80
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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Importazioni % su totaleTurchia 14.313.270 14,18Germania 13.262.282 13,14Cina 12.068.131 11,95Belgio 10.242.830 10,15Grecia 7.906.225 7,83India 4.854.431 4,81Ungheria 4.660.982 4,62Austria 4.178.385 4,14Francia 3.993.468 3,96Namibia 3.855.974 3,82Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Esportazioni % su totaleGermania 22.770.173 16,74Regno Unito 22.374.969 16,45Spagna 12.860.646 9,45Francia 9.941.643 7,31Slovenia 7.851.583 5,77Romania 6.470.598 4,76Grecia 4.230.310 3,11Belgio 3.765.469 2,77Austria 3.614.358 2,66Polonia 2.980.507 2,19Fonte. Istat.
113
Scheda import/export 7 – Industria meccanica
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)
0
10
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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Importazioni % su totaleGermania 4.613.027 19,69Sudafrica 3.146.645 13,43Paesi Bassi 2.576.058 10,99Tunisia 2.072.236 8,84Ungheria 1.990.630 8,49Francia 1.778.335 7,59Spagna 946.775 4,04Austria 917.931 3,92Finlandia 879.765 3,75Regno Unito 714.836 3,05Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Esportazioni % su totaleSpagna 10.924.335 17,85Romania 8.410.399 13,74Francia 7.516.105 12,28India 3.095.407 5,06Germania 2.906.688 4,75Venezuela 2.207.534 3,61Regno Unito 1.740.899 2,84Russia 1.539.023 2,51Messico 1.515.311 2,48Stati Uniti 1.514.817 2,47Fonte. Istat.
114
Scheda import/export 8 – Industria elettromeccanica
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)
0
20
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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Importazioni % su totaleCina 21.125.340 29,77Corea del Sud 9.475.440 13,35Paesi Bassi 7.699.819 10,85Svizzera 5.291.831 7,46Germania 4.671.357 6,58Emirati Arabi Uniti 4.064.257 5,73Regno Unito 2.850.031 4,02Singapore 1.960.441 2,76Francia 1.557.548 2,20Hong Kong 1.521.867 2,14
Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Esportazioni % su totaleStati Uniti 22.961.426 18,56Germania 20.890.340 16,89Francia 14.059.733 11,37Spagna 10.530.678 8,51Regno Unito 6.058.581 4,90Paesi Bassi 4.098.674 3,31Belgio 3.752.041 3,03Ungheria 3.686.904 2,98Svezia 3.073.022 2,48Hong Kong 3.054.534 2,47
Fonte. Istat.
115
Scheda import/export 9 – Industria mobiliera e altre manifatturiere
Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)
0
20
40
60
80
100
120
140
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Importazioni Esportazioni
Fonte. Elaborazione su dati Istat.
Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Importazioni % su totaleCina 7.863.136 48,51Austria 2.791.706 17,22Germania 792.629 4,89Francia 769.835 4,75Romania 546.626 3,37Polonia 513.291 3,17Taiwan 408.207 2,52Stati Uniti 376.879 2,33Brasile 357.048 2,20Giappone 315.273 1,95
Fonte. Istat.
Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)
Paesi Esportazioni % su totaleRussia 18.322.623 13,76Francia 11.135.355 8,36Stati Uniti 9.390.512 7,05Grecia 8.326.395 6,25Spagna 7.222.593 5,42Romania 5.276.153 3,96Emirati Arabi Uniti 4.028.285 3,02Giappone 3.537.453 2,66Venezuela 2.673.524 2,01Croazia 2.668.572 2,00
Fonte. Istat.
116
5. Analisi delle risorse pubbliche
La disponibilità di risorse pubbliche costituisce un elemento fondamentale per
l’organizzazione del territorio. Oltre a consentire, in prima istanza, il finanziamento delle attività di
pianificazione e programmazione, tale disponibilità misura il grado di sviluppo del sistema
economico-territoriale (dal lato delle entrate dirette), la struttura del sistema politico-amministrativo
di riferimento (dal lato dei trasferimenti), nonché l’efficienza di gestione e di governance dell’ente
territoriale (dal lato della capacità di riscossione e degli orientamenti di spesa).
Per questi motivi si è ritenuto di inserire, nel quadro generale delle analisi di Piano, una
specifica analisi dei bilanci comunali, mediante l’elaborazione di una serie di indicatori a partire
dai dati forniti dal Ministero dell’Interno e dall’Istat. La lettura e interpretazione dei risultati deve
tenere conto, ovviamente, della incompiuta transizione del sistema normativo nazionale verso
l’autonomia impositiva e il federalismo fiscale; inoltre, delle possibili distorsioni derivanti dal
complesso “percorso” dei dati, dalla compilazione dei bilanci alla rilevazione e calcolo degli
indicatori. Pertanto, le considerazioni di seguito esposte prescindono da valutazioni politico-
amministrative di merito e tendono, piuttosto, a fornire un quadro comparativo della situazione
evolutiva, nel breve-medio periodo (1998-2007), per quanto riguarda la formazione ed allocazione
delle risorse finanziarie pubbliche nell’area.
L’indice di pressione finanziaria (tab. 21) è stato calcolato come sommatoria delle entrate
tributarie (tasse e imposte locali) ed extra-tributarie (tariffe per fornitura di servizi) dei comuni,
rapportata alla quantità di popolazione. Il quadro che ne deriva è decisamente composito: la crescita
relativa più forte sembra riguardare i comuni meno industrializzati e urbanizzati (Canzano, Morro
d’Oro), quella più lenta i comuni industriali (Bellante, Mosciano Sant’Angelo; solo in parte
Castellalto), mentre quelli urbani si dividono fra complessiva stabilità su valori alti (Giulianova) e
una sorta di “adeguamento” (Teramo, Roseto degli Abruzzi) a partire da valori relativamente bassi.
La tendenza generale è verso un allineamento con la media regionale, a sua volta non troppo
discosta da quella nazionale.
La comparazione con l’indice della sola pressione tributaria (rapporto fra entrate tributarie
dei comuni e quantità di popolazione: tab. 22) mostra peraltro come gli incrementi siano da
ascrivere in misura maggiore alla tariffazione dei servizi, dato in sé non negativo nella misura in cui
esprima anche migliore efficienza e capacità organizzativa. Solo nei comuni urbani costieri si coglie
una tendenza opposta, ovvero di aumentata incidenza della componente tributaria sulla pressione
totale.
117
I trasferimenti da parte dello Stato risultano, nel periodo considerato, in sensibile
diminuzione, assecondando una tendenza generale ben nota e derivante dalla restrizione delle
risorse pubbliche a scala nazionale: lo dimostra l’andamento dell’indice di intervento erariale
(rapporto fra contributi erogati dallo Stato ai comuni e quantità di popolazione: tab. 23). In questo
caso, sono i comuni marginali ad avvertire meno la riduzione di risorse, mentre per quelli urbani e
industriali l’abbattimento appare drastico, almeno fino al 2006.
Andamento tendenzialmente opposto, pur con notevoli oscillazioni, mostra l’indice di
intervento regionale (rapporto fra contributi erogati dalla Regione ai comuni e quantità di
popolazione: tab. 24). Si osserva come – nei limiti di valori assoluti modesti – esso risulti
sensibilmente più elevato nei comuni urbani e turistici costieri e per il resto allineato sulla media
dell’intera regione, a sua volta di ben il 65% inferiore alla media italiana.
L’indice di velocità di riscossione delle entrate proprie (rapporto percentuale fra
sommatoria delle riscossioni in conto competenza, delle entrate tributarie e delle entrate extra-
tributarie e accertamenti delle stesse: tab: 25) cresce moderatamente nel periodo, mantenendosi in
linea con le medie di riferimento, su valori sostanzialmente equidistribuiti nell’area (con la sola
eccezione del comune di Canzano), e dunque manifestando un tendenziale aumento di efficienza.
Non altrettanto si può osservare circa l’indice di velocità di gestione delle spese correnti
(rapporto percentuale fra pagamenti in conto competenza delle spese correnti e impegni delle stesse:
tab. 26), che tende semmai a decrescere, in alcuni casi (Bellante, Giulianova) più nettamente.
Particolarmente significativo della capacità di intervento pubblico sul territorio è l’indice di
autonomia finanziaria (tab. 27), espresso dal rapporto percentuale fra entrate tributarie ed extra-
tributarie e spese per cassa (entrambe in conto competenza e residui). La crescita dell’indicatore
appare sensibilmente positiva nell’intera area, ancorché si tratti di una tendenza generale alle
diverse scale di riferimento. Nel 2007 il comune maggiormente autonomo appare Teramo (con
quasi il 96%: oltre 41 punti in più rispetto al 1998), seguito da Mosciano Sant’Angelo (91%, con
una crescita di 35 punti); intorno all’85% si collocano Giulianova (che tuttavia partiva dal valore di
gran lunga più alto all’inizio del periodo considerato: 73,3% nel 1998), Roseto degli Abruzzi e
Notaresco, mentre Castellato ha toccato un picco dell’86% nel 2006. Decisamente più deboli i
valori di Morro d’Oro e Canzano; per quest’ultimo si deve tuttavia rilevare un progresso relativo
notevolissimo, guardando al valore di partenza (meno del 30% nel 1998). Sorprende, infine, il dato
di Bellante, il più basso in assoluto (56,4% nel 2007), in netta diminuzione dal massimo del 67%
registrato nel 2005. Una considerazione positiva, nell’insieme dell’area, è che i valori dei comuni
urbani e industriali si pongano – talora nettamente – al di sopra della media regionale, a sua volta
superiore di 2÷3 punti rispetto a quella nazionale.
118
Anche in questo caso, l’indice di autonomia impositiva (rapporto percentuale fra entrate
tributarie e spese per cassa, entrambe in conto competenza e residui: tab. 28) permette di
evidenziare la quota di autonomia finanziaria che deriva dalla sola imposizione fiscale. Nel 2007
superano il 60% Roseto degli Abruzzi, Giulianova e Mosciano Sant’Angelo, mentre Teramo resta al
di sotto del 50%. La crescita di questo indice nel periodo, specie per alcuni comuni (Mosciano
Sant’Angelo in particolare, ma anche Notaresco e Giulianova) appare, invero, assai più che
proporzionale rispetto ai valori medi di riferimento.
Si è calcolato, infine, l’indice di rigidità della spesa corrente, dato dal rapporto percentuale
fra le spese per gli oneri più rigidi (spese per il personale e oneri di mutui) e il totale delle spese
correnti in conto competenza: esso denota, per differenza, la capacità reale di spesa per
investimenti. La rigidità da sempre più elevata, nel periodo considerato, si rileva per il comune di
Roseto degli Abruzzi, mentre il dato di Teramo registra una brusca impennata nel 2007. In
quest’ultimo anno, all’opposto, la minima rigidità spetta ai comuni di Mosciano (38,4%, con valori
dapprima in lieve crescita e poi stabili, nel periodo), Morro d’Oro (39%) e Castellalto (41,2%), i
due ultimi in forte rientro. Buono anche il dato di Giulianova (44,5%, seppure in tendenziale
crescita).
La tab. 30 fornisce, poi, il quadro di sintesi dell’andamento di entrate e uscite (sia in conto
corrente che in conto capitale) nei comuni della Val Tordino, durante il periodo 1998-2007, utile a
fornire la misura dei valori assoluti di disponibilità finanziaria e capacità di spesa.
Al fine di individuare la tipologia e la consistenza degli interventi sul territorio, si è
ritenuto soprattutto utile esaminare analiticamente, nello stesso periodo, la composizione degli
impegni di spesa in conto capitale (tab. 31).
Una prima osservazione generale mostra come tra le voci di spesa più diffuse e consistenti
siano presenti le funzioni nel campo della viabilità e trasporti (viabilità, circolazione stradale,
illuminazione pubblica e servizi connessi), che, nei singoli comuni e nei diversi anni, superano
molto spesso il 35÷40% degli impegni totali.
Notevole consistenza e continuità mostrano anche le spese per funzioni riguardanti la
gestione del territorio e dell’ambiente (urbanistica; edilizia residenziale pubblica e locale; piani di
edilizia economico-popolare; servizio idrico integrato; servizio di smaltimento dei rifiuti), dove si
toccano picchi elevatissimi (fino all’80%) in evidente corrispondenza con interventi di espansione
e/o infrastrutturazione particolarmente rilevanti. I comuni più attivi appaiono Giulianova e, nella
prima parte del periodo considerato, Canzano e Morro d’Oro; nella seconda metà del periodo si
segnala anche Castellalto, mentre i valori di Bellante risultano fortemente discontinui. Appaiono
119
relativamente meno dinamici i comuni di Roseto degli Abruzzi, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco
(salvo un picco nel 2004) e, in qualche misura, Teramo.
La funzione di istruzione pubblica, essendo limitata per competenza ai livelli scolari
inferiori (scuola materna, elementare, media; assistenza scolastica, refezione e altri servizi) e
dunque a classi di età in fase restrizione numerica (v. Rapporto preliminare, par. 2.2), sembra
comportare un impegno meno rilevante. Ciò non esclude alcuni valori elevati (così per Bellante,
Castellalto, Morro d’Oro, Notaresco) pur se sporadici, senza dimenticare i problemi diffusi – si
deve presumere, anche nell’area di Piano – relativi all’adeguamento del patrimonio esistente.
Dato positivo è l’incidenza rilevante che, in alcuni comuni ed anni, presenta il settore
sportivo e ricreativo (in particolare per Bellante, Castellalto, Morro d’Oro, Notaresco, Roseto degli
Abruzzi), fra gli indicatori di sviluppo socio-territoriale più interessanti e attuali.
Al contrario, risultano estremamente limitati, se non del tutto assenti, gli investimenti nel
campo dei beni culturali, con parziali eccezioni per Roseto degli Abruzzi e Giulianova; carenza
ancor più evidente nel caso del turismo.
Per le funzioni legate allo sviluppo economico si osserva un impegno relativamente
continuo nei bilanci di Bellante e soprattutto di Mosciano Sant’Angelo, oltre ad alcuni dati rilevanti
ma isolati per Giulianova, Notaresco e Roseto degli Abruzzi; questi ultimi, con l’aggiunta di
Castellalto, riscontrabili anche nella voce relativa ai servizi produttivi.
Diffuso, infine, l’impegno nel settore sociale, dove, in proporzione alle risorse disponibili,
si segnalano forse maggiormente i comuni della fascia intermedia o marginale (Bellante, Canzano,
Castellalto, Notaresco, Mosciano Sant’Angelo).
120
Tab. 21 – Indice di pressione finanziaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori in € o equivalenti per abitante)
Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 146,53 154,43 175,41 174,69 204,03 288,38 300,66 296,99 286,61 255,06Canzano 134,21 142,30 161,32 169,00 194,62 206,24 237,57 251,85 318,83 374,94Castellalto 244,71 243,60 268,66 264,65 349,89 360,90 355,29 516,77 475,46 409,51Giulianova 603,11 670,58 671,71 655,73 837,63 845,11 694,64 805,36 632,31 637,14Morro d'Oro 199,14 224,84 273,16 255,22 326,77 390,72 486,33 502,20 538,70 432,44Mosciano Sant'Angelo 502,83 539,34 463,76 357,75 497,23 470,72 514,89 556,63 542,13 611,79Notaresco 457,41 477,50 588,51 573,89 679,50 431,62 448,34 481,06 456,92 477,15Roseto degli Abruzzi 302,80 297,44 353,33 391,29 555,97 567,63 638,46 679,40 561,07 635,58Teramo 317,60 358,56 381,23 474,12 552,36 594,94 627,14 618,65 591,90 568,13Provincia di Teramo 347,28 369,42 394,24 406,81 482,49 510,60 528,03 568,85 - -Regione Abruzzo 359,03 382,74 406,13 413,96 468,49 527,24 548,73 571,30 527,42 -Italia 432,54 450,68 479,88 480,21 549,23 600,35 625,20 647,27 588,60 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 22 – Indice di pressione tributaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori in € o equivalenti per abitante)
Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 119,55 126,79 128,32 124,30 146,10 228,31 233,96 240,44 231,37 202,84Canzano 96,09 100,01 117,43 124,11 156,03 138,70 149,88 162,24 213,70 221,64Castellalto 174,39 176,45 193,01 187,78 280,43 288,39 276,05 353,74 292,91 305,09Giulianova 271,73 311,43 347,27 303,14 439,31 453,36 495,95 587,82 513,68 470,38Morro d'Oro 150,51 167,60 213,87 206,57 276,54 320,18 305,99 312,38 347,32 260,42Mosciano Sant'Angelo 181,73 175,56 197,43 193,94 280,25 301,76 342,07 361,74 323,73 410,41Notaresco 131,66 180,11 251,23 208,60 256,93 287,53 290,44 326,73 335,49 290,42Roseto degli Abruzzi 266,21 232,31 269,20 292,08 408,88 432,60 431,11 534,65 437,29 512,18Teramo 240,52 267,29 284,41 346,45 425,74 469,04 469,06 372,96 398,46 290,66Provincia di Teramo 238,85 253,71 276,58 278,49 342,37 380,07 388,21 410,21 - -Regione Abruzzo 236,12 246,58 264,80 262,48 315,46 376,31 394,40 425,06 396,76 -Italia 290,55 297,10 315,77 306,20 380,20 423,90 442,04 460,99 417,82 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 23 – Indice di intervento erariale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori in € o equivalenti per abitante)
Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 214,30 209,17 200,24 216,69 213,89 144,34 134,26 119,71 113,17 152,79Canzano 298,79 317,37 309,40 339,54 324,05 312,62 299,33 285,27 310,03 267,59Castellalto 170,03 171,65 148,42 175,28 137,93 128,36 104,85 104,02 102,60 133,87Giulianova 208,98 201,71 178,50 207,84 142,96 118,27 102,15 86,45 80,75 154,02Morro d'Oro 217,32 213,32 199,49 220,32 165,81 145,27 137,86 141,87 153,25 165,42Mosciano Sant'Angelo 188,51 184,89 167,47 195,80 130,83 101,11 96,02 86,20 77,93 146,66Notaresco 197,53 192,32 171,14 187,51 139,74 122,37 119,85 119,47 125,79 155,84Roseto degli Abruzzi 210,69 203,73 170,97 195,07 121,97 104,70 90,28 88,08 83,58 139,79Teramo 253,12 239,76 183,71 216,92 128,50 103,70 87,23 78,29 129,21 105,80Provincia di Teramo 214,23 208,01 184,00 211,62 161,37 136,23 126,32 116,57 - -Regione Abruzzo 222,62 218,01 196,63 222,67 181,22 143,77 129,15 122,79 124,68 -Italia 228,20 229,56 210,22 235,87 184,30 150,19 134,83 129,69 133,51 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
121
Tab. 24 – Indice di intervento regionale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori in € o equivalenti per abitante)
Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 12,89 13,79 12,94 23,37 18,09 33,73 21,60 25,71 27,55 20,65Canzano 15,90 21,76 19,22 12,75 13,30 22,25 15,20 13,75 8,46 16,22Castellalto 10,92 20,52 16,78 23,89 23,80 21,72 11,85 15,34 33,59 15,86Giulianova 10,25 16,11 19,54 42,57 46,27 48,55 44,85 36,44 56,51 58,82Morro d'Oro 15,13 27,35 32,51 46,10 25,96 20,87 26,04 17,84 28,72 15,31Mosciano Sant'Angelo 16,57 27,95 17,86 37,15 27,45 20,24 27,72 21,70 25,11 20,93Notaresco 17,45 32,34 19,87 28,86 30,36 23,49 25,30 26,13 32,11 15,34Roseto degli Abruzzi 18,08 15,02 22,14 43,67 27,77 45,26 38,39 44,57 41,73 33,90Teramo 9,41 14,69 20,75 21,64 35,87 24,01 32,73 17,05 21,34 23,25Provincia di Teramo 13,92 18,70 21,74 31,67 31,45 26,20 26,80 25,49 - -Regione Abruzzo 15,65 20,89 22,49 34,64 30,75 31,61 32,11 32,46 27,79 -Italia 51,44 59,33 68,05 78,47 86,81 80,33 79,37 74,12 78,27 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 25 – Indice di velocità di riscossione delle entrate proprie nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori %: v. testo)
Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 55,69 52,67 51,54 47,72 45,95 60,29 60,48 62,94 62,90 49,42Canzano 51,25 60,73 56,40 57,15 63,01 61,26 57,74 56,87 53,74 53,34Castellalto 53,62 52,38 44,96 44,04 54,42 62,80 69,62 74,23 69,35 65,84Giulianova 64,17 57,01 56,64 66,50 64,07 68,41 80,97 79,70 73,57 70,76Morro d'Oro 46,13 43,21 40,16 58,62 62,66 63,85 71,12 70,94 73,09 63,27Mosciano Sant'Angelo 68,55 61,38 76,77 57,47 75,39 67,86 71,22 72,87 67,70 75,86Notaresco 53,09 52,24 50,32 59,14 62,70 61,03 64,71 66,55 67,25 68,28Roseto degli Abruzzi 44,95 66,40 51,15 57,62 59,06 62,46 67,85 66,28 63,63 64,90Teramo 68,81 58,53 44,43 44,81 54,74 65,41 66,32 62,93 55,70 67,42Provincia di Teramo 60,08 56,51 52,94 56,14 60,17 67,88 69,74 68,63 - -Regione Abruzzo 53,98 52,66 54,79 57,87 62,86 69,54 71,68 70,25 67,03 -Italia 57,11 60,25 59,03 60,03 64,39 68,33 71,29 69,47 66,70 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 26 – Indice di velocità di gestione delle spese correnti nei comuni della Val Tordino (1998-2007)
(valori %: v. testo)
Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 89,75 89,28 81,86 82,21 82,46 77,28 74,50 69,56 73,01 66,40Canzano 87,20 91,56 82,79 87,35 77,45 86,13 87,66 78,60 78,67 75,57Castellalto 86,10 87,36 79,13 82,32 73,77 75,20 78,98 81,39 82,88 81,59Giulianova 83,88 82,09 80,68 75,49 79,30 76,08 80,03 79,17 73,80 66,99Morro d'Oro 85,33 82,23 77,70 78,91 81,50 75,12 80,34 81,56 82,79 81,22Mosciano Sant'Angelo 81,28 77,02 80,73 79,99 79,19 82,48 85,08 81,83 85,15 82,03Notaresco 81,09 75,01 71,57 72,17 70,88 75,72 71,59 78,09 78,61 70,72Roseto degli Abruzzi 82,18 81,96 78,51 67,09 76,65 72,93 79,22 73,56 74,77 75,47Teramo 81,73 83,09 75,01 76,36 79,75 77,38 77,08 78,43 79,25 79,15Provincia di Teramo 83,23 81,54 78,03 76,25 77,65 76,75 78,32 77,95 - -Regione Abruzzo 82,65 79,99 78,00 77,43 77,36 77,49 77,89 75,97 78,14 -Italia 76,06 76,36 74,13 75,04 74,14 73,54 74,16 73,12 74,08 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
122
Tab. 27 – Indice di autonomia finanziaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori %: v. testo)
Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 39,07 40,88 44,23 41,43 46,56 61,55 65,08 66,99 63,29 56,36Canzano 29,90 29,56 32,93 32,42 36,58 38,00 42,90 44,66 55,40 65,07Castellalto 57,44 55,90 61,92 56,80 68,15 69,62 72,19 80,66 85,96 77,64Giulianova 73,28 74,09 77,19 72,30 81,51 83,03 82,30 86,44 82,26 86,51Morro d'Oro 45,27 45,51 53,13 48,15 62,03 68,64 72,76 74,76 78,42 67,29Mosciano Sant'Angelo 55,96 51,59 52,47 59,49 73,75 75,78 74,36 78,69 78,97 90,93Notaresco 67,91 67,82 75,39 72,34 78,37 74,73 71,23 75,42 72,65 83,43Roseto degli Abruzzi 56,96 57,62 64,35 61,58 77,92 77,63 82,80 83,18 84,27 84,65Teramo 54,56 58,00 64,74 66,40 76,59 82,00 83,84 86,62 82,41 95,96Provincia di Teramo 59,39 60,47 64,46 61,99 70,79 75,10 76,49 79,31 - -Regione Abruzzo 59,71 61,07 64,37 61,17 68,32 74,39 76,48 77,83 78,59 -Italia 60,21 60,38 62,70 59,88 66,35 71,59 73,64 75,16 76,16 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 28 – Indice di autonomia impositiva nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori %: v. testo)
Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 31,88 33,56 32,35 29,48 33,34 48,73 50,64 54,23 51,09 44,82Canzano 21,41 20,77 23,97 23,81 29,33 25,55 27,06 28,77 37,13 38,47Castellalto 40,93 40,49 44,49 40,30 54,62 55,63 56,09 55,22 52,96 57,84Giulianova 33,02 36,97 39,91 33,42 42,75 44,54 58,76 63,09 66,83 63,87Morro d'Oro 34,21 33,93 41,60 38,97 52,50 56,25 45,78 46,50 50,56 40,52Mosciano Sant'Angelo 20,23 16,79 22,34 32,25 41,57 48,58 49,40 51,14 47,15 61,00Notaresco 19,55 25,58 32,19 26,29 29,63 49,78 46,14 51,22 53,34 50,78Roseto degli Abruzzi 50,08 45,01 49,02 45,97 57,30 59,16 55,91 65,46 65,68 68,22Teramo 41,32 43,24 48,30 48,52 59,03 64,64 62,70 52,22 55,48 49,09Provincia di Teramo 40,85 41,53 45,22 42,43 50,23 55,90 56,23 57,19 - -Regione Abruzzo 39,27 39,35 41,97 38,79 46,01 53,09 54,97 57,91 59,12 -Italia 40,44 39,80 41,26 38,18 45,93 50,55 52,07 53,53 54,06 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
Tab. 29 – Indice di rigidità della spesa corrente nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori %: v. testo)
Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 57,88 53,84 53,48 47,23 48,58 48,67 49,83 51,42 53,78 53,42Canzano 62,11 59,96 62,94 59,53 58,83 54,03 55,05 57,76 54,61 52,79Castellalto 55,26 55,77 55,85 51,57 53,48 50,26 50,69 43,92 43,16 41,25Giulianova 41,55 39,59 36,81 37,95 34,49 33,97 43,43 37,57 43,47 44,46Morro d'Oro 56,82 55,58 50,90 52,49 47,30 49,06 44,44 39,53 41,19 39,03Mosciano Sant'Angelo 34,07 32,56 32,63 41,45 39,05 37,09 38,82 38,50 39,48 38,37Notaresco 40,60 39,92 36,03 39,62 44,34 59,49 61,69 52,18 51,05 52,12Roseto degli Abruzzi 60,18 58,43 53,62 59,68 53,28 56,29 54,66 55,42 62,12 56,51Teramo 51,20 48,90 51,32 52,21 49,87 56,45 55,36 51,34 47,16 59,57Regione Abruzzo - - 47,53 46,69 47,60 46,40 47,29 47,97 48,96 -Italia - - 45,79 44,85 45,99 45,81 47,08 46,31 48,62 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.
123
Tab. 30 – Quadro riassuntivo delle entrate e delle uscite in c/corrente e in c/capitale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori in € o equivalenti)
Bellante
Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza
Riscossioni in c/residui
Impegni di spesa corrente
Spese correnti in
c/competenza
Spese correnti in c/residui
Impegni di spesa in conto
capitale
Spese in conto capitale in
c/competenza
Spese in conto capitale in c/residui
1998 3.539.232,65 2.037.879,01 1.400.093,48 2.349.559,20 2.108.804,04 167.001,50 743.540,42 49.086,13 762.749,511999 3.987.441,83 2.352.182,81 1.241.852,12 2.410.267,16 2.410.267,16 221.559,49 1.124.234,22 154.914,86 456.410,522000 4.195.563,12 2.372.091,19 1.487.227,50 2.616.678,98 2.141.900,15 254.441,79 1.156.550,48 94.172,30 943.231,062001 4.222.297,51 2.704.592,33 1.846.785,31 2.758.665,37 2.267.826,80 418.958,10 930.845,90 84.922,56 1.113.355,062002 4.474.129,00 3.267.439,00 1.360.958,00 2.905.475,00 2.395.998,00 451.714,00 1.151.439,00 267.708,00 605.424,002003 5.163.509,00 3.143.739,00 1.170.623,00 3.120.330,00 2.411.296,00 510.892,00 1.436.812,00 142.216,00 1.064.379,002004 4.792.796,00 3.208.410,00 1.247.788,00 3.207.695,00 2.389.793,00 580.282,00 995.036,00 54.824,00 757.091,002005 5.772.525,00 3.782.945,00 1.773.663,00 3.332.940,00 2.318.271,00 800.956,00 1.260.423,00 243.012,00 1.196.753,002006 7.832.068,00 5.149.755,00 1.698.354,00 3.242.875,00 2.367.594,00 930.407,00 2.075.015,00 41.951,00 1.067.942,002007 6.478.060,00 4.529.559,00 1.919.618,00 3.577.971,00 2.375.635,00 924.703,00 913.817,00 34.025,00 1.220.523,00
Canzano
Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza
Riscossioni in c/residui
Impegni di spesa corrente
Spese correnti in
c/competenza
Spese correnti in c/residui
Impegni di spesa in conto
capitale
Spese in conto capitale in
c/competenza
Spese in conto capitale in c/residui
1998 1.612.853,58 284.395,77 1.274.217,44 773.060,58 674.100,72 128.081,83 699.267,66 1.833,42 573.442,241999 1.565.911,78 864.755,95 1.137.483,41 824.005,95 754.450,57 88.416,90 544.995,27 169.670,55 857.676,872000 1.324.208,40 587.258,49 787.786,31 817.208,34 676.540,46 51.978,80 294.488,37 38.711,03 441.881,042001 1.406.218,14 1.020.956,79 809.712,49 861.663,40 752.704,43 116.368,07 312.120,21 23.943,97 235.361,802002 1.257.249,00 952.817,00 306.369,00 904.769,00 700.712,00 85.984,00 205.400,00 10.890,00 158.906,002003 1.932.999,00 1.018.535,00 411.071,00 956.239,00 823.603,00 190.299,00 816.574,00 12.226,00 262.559,002004 1.440.002,00 1.070.518,00 350.683,00 986.491,00 864.786,00 123.024,00 247.258,00 66.255,00 448.734,002005 2.689.230,00 1.882.864,00 1.017.272,00 1.001.350,00 787.087,00 113.863,00 593.388,00 33.326,00 594.432,002006 1.456.483,00 1.115.165,00 492.010,00 1.092.181,00 859.255,00 211.711,00 157.014,00 25.730,00 211.018,002007 1.722.443,00 1.154.263,00 393.096,00 1.173.522,00 886.841,00 196.989,00 367.036,00 62.883,00 223.825,00
124
segue Tab. 30
Castellalto
Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza
Riscossioni in c/residui
Impegni di spesa corrente
Spese correnti in
c/competenza
Spese correnti in c/residui
Impegni di spesa in conto
capitale
Spese in conto capitale in
c/competenza
Spese in conto capitale in c/residui
1998 3.590.038,06 2.479.280,27 1.584.945,80 2.713.420,13 2.336.361,66 318.053,78 511.467,41 51.790,81 807.252,091999 3.684.625,59 2.509.822,49 1.243.973,72 2.660.640,82 2.324.256,95 367.094,47 497.748,25 64.725,48 714.452,012000 5.250.660,29 3.026.453,96 1.124.844,68 2.656.074,82 2.101.809,15 289.695,14 1.828.561,62 271.479,70 649.185,292001 4.806.731,50 3.598.301,37 1.826.112,06 2.890.715,65 2.379.500,28 481.126,08 420.290,56 51.617,28 1.085.666,772002 4.848.358,00 3.012.660,00 1.233.875,00 3.158.589,00 2.330.078,00 376.318,00 1.085.642,00 137.236,00 465.348,002003 5.843.466,00 3.234.981,00 1.732.085,00 3.206.344,00 2.411.320,00 713.590,00 2.159.345,00 176.876,00 737.856,002004 4.763.895,00 3.550.398,00 1.784.518,00 3.232.165,00 2.552.865,00 787.130,00 837.119,00 121.484,00 1.418.735,002005 6.818.813,00 5.526.996,00 1.684.664,00 3.852.508,00 3.135.486,00 645.243,00 945.823,00 198.662,00 860.563,002006 6.080.938,00 4.539.187,00 1.419.183,00 4.034.457,00 3.343.605,00 655.730,00 874.980,00 212.105,00 774.029,002007 5.241.966,00 3.765.086,00 1.565.229,00 3.923.728,00 3.201.201,00 679.153,00 639.293,00 26.004,00 754.133,00
Giulianova
Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza
Riscossioni in c/residui
Impegni di spesa corrente
Spese correnti in
c/competenza
Spese correnti in c/residui
Impegni di spesa in conto
capitale
Spese in conto capitale in
c/competenza
Spese in conto capitale in c/residui
1998 23.699.183,48 16.624.956,75 8.045.367,12 18.137.232,93 15.213.611,22 2.669.473,78 2.111.100,72 354.735,65 2.262.301,751999 25.784.329,15 17.577.988,61 7.125.287,80 18.315.764,85 15.035.857,09 3.036.688,58 3.239.922,63 586.058,25 2.169.533,692000 28.880.492,91 19.221.142,20 8.476.691,78 18.329.026,43 14.788.473,71 3.340.254,72 5.875.336,60 2.483.803,40 1.746.541,032001 26.264.440,91 19.743.590,00 7.322.647,67 19.786.623,77 14.936.864,18 3.169.634,40 2.379.902,08 918.122,99 2.417.330,742002 30.120.989,00 20.310.725,00 7.657.745,00 20.797.057,00 16.492.071,00 4.256.421,00 4.764.940,00 908.550,00 2.538.031,002003 31.772.742,00 21.239.281,00 7.240.800,00 21.795.604,00 16.582.603,00 3.732.922,00 5.215.564,00 668.933,00 2.504.914,002004 23.470.369,00 18.486.816,00 8.270.260,00 17.213.524,00 13.775.668,00 4.554.455,00 3.359.325,00 506.465,00 2.269.046,002005 42.680.238,00 24.867.697,00 6.704.557,00 18.747.327,00 14.842.581,00 2.676.618,00 14.501.944,00 377.689,00 4.077.976,002006 41.941.435,00 18.513.649,00 10.553.261,00 19.060.515,00 14.066.194,00 3.214.915,00 19.918.260,00 746.097,00 8.574.527,002007 29.546.579,00 19.454.030,00 8.291.339,00 19.697.414,00 13.195.699,00 3.715.774,00 4.769.369,00 118.688,00 4.399.183,00
125
segue Tab. 30
Morro d’Oro
Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza
Riscossioni in c/residui
Impegni di spesa corrente
Spese correnti in
c/competenza
Spese correnti in c/residui
Impegni di spesa in conto
capitale
Spese in conto capitale in
c/competenza
Spese in conto capitale in c/residui
1998 2.062.249,58 942.528,68 966.807,32 1.272.937,66 1.086.140,88 280.235,19 597.040,19 53.637,15 254.580,201999 2.040.607,46 1.066.610,55 1.247.932,36 1.432.076,62 1.177.549,10 162.180,89 400.600,64 60.699,70 600.566,042000 2.068.725,95 1.167.627,45 830.617,11 1.501.154,80 1.166.350,77 244.423,56 175.296,83 5.907,75 548.628,032001 2.407.494,82 1.563.123,94 959.661,10 1.641.132,69 1.295.016,19 289.257,18 516.828,75 55.192,20 225.835,242002 2.315.732,00 1.584.596,00 682.561,00 1.582.001,00 1.289.395,00 279.525,00 453.363,00 69.368,00 245.382,002003 3.542.213,00 2.061.099,00 727.074,00 1.745.338,00 1.311.116,00 259.920,00 1.529.227,00 85.241,00 580.715,002004 3.157.241,00 2.523.425,00 1.336.264,00 2.033.198,00 1.633.538,00 405.553,00 609.706,00 181.522,00 1.082.136,002005 3.447.270,00 2.474.332,00 650.387,00 2.061.467,00 1.681.302,00 356.569,00 1.088.728,00 611.964,00 364.136,002006 3.238.133,00 2.321.345,00 973.209,00 2.235.530,00 1.850.726,00 516.604,00 790.835,00 57.934,00 325.077,002007 3.609.946,00 2.216.778,00 840.249,00 2.337.045,00 1.898.163,00 382.658,00 905.716,00 33.993,00 715.037,00
Mosciano Sant’Angelo
Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza
Riscossioni in c/residui
Impegni di spesa corrente
Spese correnti in
c/competenza
Spese correnti in c/residui
Impegni di spesa in conto
capitale
Spese in conto capitale in
c/competenza
Spese in conto capitale in c/residui
1998 9.316.095,90 5.147.744,89 2.572.596,80 6.110.348,76 4.966.221,14 1.492.347,14 1.572.834,88 71.527,21 1.533.049,631999 10.400.716,33 5.952.955,94 4.215.454,46 7.385.476,72 5.688.149,38 1.009.613,85 1.893.087,22 468.710,98 1.786.842,232000 10.331.639,70 6.686.494,14 3.470.479,32 6.533.265,51 5.274.179,22 1.388.650,86 3.029.265,03 620.305,54 1.005.462,052001 9.806.631,82 5.758.459,82 5.899.739,71 4.947.433,47 3.957.565,84 992.564,57 4.094.552,41 797.590,21 1.490.107,782002 9.378.166,00 5.894.582,00 2.166.028,00 5.476.523,00 4.337.037,00 790.398,00 3.548.529,00 320.953,00 2.376.229,002003 7.738.396,00 5.611.240,00 3.142.078,00 5.584.164,00 4.606.063,00 850.769,00 1.516.140,00 308.614,00 2.359.806,002004 7.732.230,00 6.015.765,00 3.105.157,00 5.495.747,00 4.675.723,00 981.522,00 1.054.136,00 441.952,00 3.036.705,002005 11.376.237,00 9.523.710,00 2.097.089,00 5.612.087,00 4.592.580,00 820.457,00 5.135.908,00 588.028,00 1.204.916,002006 11.303.957,00 5.841.672,00 1.554.190,00 5.999.772,00 5.108.580,00 883.497,00 693.110,00 322.717,00 1.421.436,002007 9.315.168,00 6.770.103,00 2.971.467,00 6.410.630,00 5.258.342,00 738.827,00 1.927.743,00 339.337,00 1.544.811,00
126
segue Tab. 30
Notaresco
Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza
Riscossioni in c/residui
Impegni di spesa corrente
Spese correnti in
c/competenza
Spese correnti in c/residui
Impegni di spesa in conto
capitale
Spese in conto capitale in
c/competenza
Spese in conto capitale in c/residui
1998 6.028.509,45 3.306.145,84 2.569.752,67 4.341.232,89 3.520.240,46 466.073,95 1.267.865,02 90.629,41 1.460.768,381999 7.567.755,53 4.180.633,90 2.428.844,63 4.606.032,22 3.454.898,85 747.250,13 2.488.125,11 768.604,07 820.347,372000 7.418.566,63 4.330.011,31 2.929.959,15 5.207.911,09 3.727.218,83 974.528,35 1.643.117,44 437.507,17 1.585.825,322001 6.862.794,44 4.832.528,52 3.159.726,69 5.041.629,52 3.638.558,16 1.343.675,73 387.395,87 20.358,73 1.690.002,942002 10.058.438,00 6.760.045,00 2.199.706,00 5.309.920,00 3.763.572,00 1.136.400,00 1.801.831,00 272.547,00 650.046,002003 6.754.927,00 3.852.423,00 2.885.575,00 3.713.143,00 2.811.540,00 1.725.376,00 1.777.389,00 166.870,00 1.033.413,002004 6.094.308,00 4.439.895,00 1.862.723,00 3.924.420,00 2.809.445,00 980.501,00 526.950,00 48.611,00 521.194,002005 6.726.745,00 4.028.644,00 2.493.555,00 4.085.161,00 3.190.276,00 987.923,00 1.961.952,00 536.910,00 1.215.815,002006 6.325.478,00 4.589.218,00 2.503.729,00 4.083.491,00 3.210.017,00 1.112.636,00 1.668.030,00 732.276,00 1.361.805,002007 7.006.991,00 4.669.165,00 1.866.320,00 4.538.103,00 3.209.192,00 749.630,00 1.397.385,00 430.444,00 871.752,00
Roseto degli Abruzzi
Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza
Riscossioni in c/residui
Impegni di spesa corrente
Spese correnti in
c/competenza
Spese correnti in c/residui
Impegni di spesa in conto
capitale
Spese in conto capitale in
c/competenza
Spese in conto capitale in c/residui
1998 17.753.723,91 10.578.339,80 7.676.467,12 11.425.549,64 9.389.778,80 2.073.159,22 4.082.795,79 996.614,63 4.043.538,871999 20.510.708,22 11.848.655,40 6.491.039,47 11.446.295,71 9.381.919,88 1.460.751,34 7.046.742,96 1.464.449,17 2.845.850,012000 18.328.829,14 11.579.778,13 5.627.331,42 12.310.551,21 9.664.448,14 1.323.918,67 3.035.020,43 824.043,65 3.733.270,672001 22.671.353,69 14.519.339,25 6.098.883,94 14.211.055,28 9.533.765,44 1.594.980,04 4.633.401,33 1.045.017,48 2.986.677,992002 26.508.441,00 14.388.458,00 6.612.910,00 15.248.128,00 11.687.892,00 3.597.285,00 7.794.204,00 1.317.438,00 2.680.888,002003 29.840.800,00 16.656.464,00 8.886.646,00 15.761.452,00 11.495.202,00 2.482.258,00 9.794.232,00 576.140,00 5.510.645,002004 47.507.028,00 30.555.459,00 9.925.816,00 16.533.264,00 13.098.442,00 3.256.461,00 13.588.879,00 1.026.016,00 6.926.672,002005 71.459.262,00 47.661.745,00 18.537.106,00 17.117.504,00 12.591.772,00 2.731.777,00 16.553.245,00 12.666.367,00 4.304.176,002006 43.868.752,00 31.714.670,00 13.387.718,00 16.273.840,00 12.168.285,00 3.841.051,00 7.054.265,00 1.139.047,00 6.886.209,002007 43.981.505,00 34.337.646,00 10.917.415,00 19.013.172,00 14.349.927,00 4.069.353,00 5.592.625,00 342.156,00 5.229.320,00
127
segue Tab. 30
Teramo
Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza
Riscossioni in c/residui
Impegni di spesa corrente
Spese correnti in
c/competenza
Spese correnti in c/residui
Impegni di spesa in conto
capitale
Spese in conto capitale in
c/competenza
Spese in conto capitale in c/residui
1998 44.783.561,69 18.052.614,05 24.594.238,41 29.677.388,48 24.255.291,36 4.740.711,26 12.348.814,47 1.477.726,25 8.160.622,231999 48.541.297,44 22.598.163,48 26.137.637,31 31.538.084,05 26.206.137,57 5.748.976,64 12.605.355,14 914.810,95 11.476.440,272000 46.609.405,71 23.405.242,04 21.471.043,81 31.804.065,55 23.857.520,90 4.503.087,38 9.004.076,39 2.321.391,13 8.626.239,112001 54.372.862,77 29.667.199,82 21.431.907,22 34.338.048,41 26.221.229,99 6.741.975,03 11.406.446,42 433.287,71 7.018.272,252002 58.717.076,00 31.013.543,00 22.262.888,00 35.040.203,00 27.943.423,00 6.315.083,00 15.734.223,00 5.368.980,00 7.466.789,002003 56.336.353,00 34.574.425,00 18.921.297,00 33.588.102,00 25.989.743,00 6.658.782,00 13.768.218,00 2.338.187,00 7.746.092,002004 53.702.384,00 36.807.816,00 18.674.991,00 35.762.810,00 27.567.453,00 7.895.944,00 7.367.179,00 1.292.027,00 10.170.018,002005 67.964.937,00 40.294.061,00 13.855.622,00 36.294.497,00 28.465.832,00 7.152.755,00 17.788.928,00 4.791.611,00 7.101.365,002006 88.082.665,00 40.428.927,00 23.712.835,00 39.655.026,00 31.428.088,00 7.714.816,00 43.674.835,00 9.710.469,00 8.114.875,002007 45.643.753,00 30.483.608,00 25.126.739,00 32.006.520,00 25.333.257,00 7.087.160,00 8.324.533,00 3.515.480,00 10.823.347,00
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno..
128
Tab. 31 – Impegni di spesa in conto capitale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori %)
BellanteVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 5,01 0,95 2,94 5,23 4,96 1,71 2,31 11,38 12,15 6,09Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,88 0,00 0,94 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 1,94 0,00 61,76 0,00 9,69 28,12 14,06 1,43 0,00 0,00Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 4,38 2,33 0,67 53,85 1,01 0,90 15,33 29,24 15,59 29,49Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 50,65 31,59 15,54 15,22 27,63 34,41 46,76 42,59 29,26 34,53Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 13,14 50,19 7,16 18,88 16,16 8,70 0,00 0,53 40,13 1,81Funzioni nel settore sociale 15,22 10,35 8,60 6,82 15,25 16,43 9,33 10,53 2,87 28,07Funzioni nel campo dello sviluppo economico 8,78 4,59 2,40 0,00 25,30 9,73 12,21 4,29 0,00 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
CanzanoVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 5,31 9,72 19,47 16,12 17,72 3,40 45,24 6,91 25,20 13,16Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,00 0,08 4,37 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 6,38 1,14 4,58 15,81 8,52 0,00 0,00 17,69 0,00 2,62Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,18Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 3,27 24,64 2,16 0,00 43,42 54,94 32,24 4,19 49,48 74,86Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 82,83 61,56 44,72 41,37 1,46 29,61 0,00 63,43 12,38 8,18Funzioni nel settore sociale 2,21 2,94 29,00 22,33 28,88 12,05 22,52 7,78 12,94 0,00Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
129
segue Tab. 31
CastellaltoVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 10,16 19,03 3,47 24,76 7,76 2,33 9,06 9,60 29,16 3,52Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,00 0,00 0,00 2,38 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 16,26 15,81 26,72 7,67 3,91 27,25 2,20 8,99 4,69 12,72Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 4,04 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,94Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 8,47 0,00 0,68 1,84 44,24 0,93 16,44 0,00 0,00 7,41Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 45,64 20,39 46,18 22,44 16,80 30,41 23,17 29,88 43,48 30,94Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 10,30 11,37 16,76 35,71 22,95 24,28 32,56 46,12 11,21 33,33Funzioni nel settore sociale 3,11 33,18 5,80 7,57 1,97 5,46 12,70 5,41 11,47 11,14Funzioni nel campo dello sviluppo economico 2,02 0,21 0,40 0,00 0,00 0,00 1,19 0,00 0,00 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 9,34 2,68 0,00 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
GiulianovaVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 0,21 1,04 13,57 6,12 2,91 2,14 4,09 2,31 3,23 0,45Funzioni relative alla giustizia 0,00 23,67 0,07 0,00 0,88 0,00 0,00 1,38 0,28 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,00 0,34 0,00 0,47 0,63 0,00 0,03 0,02 0,42Funzioni di istruzione pubblica 0,00 0,00 1,36 0,00 6,41 5,62 4,23 1,38 12,51 16,22Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 2,78 0,00 0,00 0,00 3,25 0,00 24,74 0,34 5,88 9,77Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 4,81 16,39 0,00 0,00 0,40 0,00 0,00 4,14 7,91 8,91Funzioni nel campo turistico 0,00 1,59 0,00 0,00 0,33 0,00 0,00 0,00 2,54 1,21Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 58,83 42,71 18,51 11,12 47,53 27,84 5,07 19,62 38,95 4,05Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 33,37 13,32 25,24 80,63 31,65 62,34 45,84 63,69 22,22 36,63Funzioni nel settore sociale 0,00 0,16 0,73 1,95 2,65 0,72 14,32 0,75 3,07 22,14Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,00 0,00 20,56 0,18 1,21 0,72 1,71 3,12 0,89 0,21Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 1,12 19,63 0,00 2,31 0,00 0,00 3,24 2,51 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
130
segue Tab. 31
Morro d’OroVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 15,70 20,66 57,41 9,19 28,19 16,37 15,73 9,22 22,10 16,25Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 4,11 36,80 42,59 13,04 4,56 1,80 8,86 9,19 15,81 0,00Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,61 1,42 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 3,03 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 12,14 11,02 37,93 55,20Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 25,95 40,48 0,00 35,31 19,31 59,88 16,40 34,17 18,97 28,48Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 45,85 0,64 0,00 33,89 45,66 2,27 25,41 0,00 0,00 0,00Funzioni nel settore sociale 4,76 0,00 0,00 8,57 2,28 16,89 20,50 0,00 5,06 0,01Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,85 0,00 36,22 0,00 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,95 0,96 0,18 0,13 0,06Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
Mosciano Sant’AngeloVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 8,40 20,97 29,68 6,93 15,26 15,73 16,75 13,55 29,59 11,08Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,36 1,26 0,00 0,00 0,26 0,00 0,12 5,91 0,26Funzioni di istruzione pubblica 5,50 12,68 3,59 0,50 3,66 0,16 0,04 12,01 16,22 0,41Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,00 0,53 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5,19Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 17,57 10,75 10,30 0,76 2,03 0,40 1,15 9,25 0,00 0,00Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 42,93 32,83 19,69 14,81 20,43 46,73 35,82 50,82 35,13 12,21Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 20,65 10,98 6,55 1,12 10,54 6,39 17,28 9,26 7,60 2,77Funzioni nel settore sociale 1,11 1,14 13,91 2,87 6,20 23,08 14,99 1,05 0,00 14,22Funzioni nel campo dello sviluppo economico 3,84 9,76 15,02 73,01 40,47 0,66 9,23 2,87 5,55 53,87Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 1,41 6,60 4,74 1,07 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
131
segue Tab. 31
NotarescoVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 6,34 23,88 23,89 1,02 6,77 33,16 0,83 12,18 33,22 21,11Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,25 0,00 0,00 1,92 0,00Funzioni di polizia locale 1,06 0,08 0,00 0,00 0,91 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 0,97 9,98 8,15 20,24 52,27 35,86 5,46 22,43 18,14 0,00Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,09 0,00 0,00 0,00 0,75 1,97 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 43,59 25,95 0,00 21,33 0,27 0,00 0,00 4,61 0,00 2,86Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 26,16 16,46 21,34 24,93 6,40 5,62 34,73 60,27 40,73 57,14Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 6,50 16,05 24,78 13,62 1,78 4,06 55,76 0,00 0,00 3,65Funzioni nel settore sociale 15,29 5,94 21,84 18,87 0,25 1,62 3,23 0,51 6,00 15,23Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,00 0,00 0,00 0,00 26,08 0,02 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 1,66 0,00 0,00 4,52 17,44 0,00 0,00 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
Roseto degli AbruzziVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 5,18 5,70 10,10 41,39 13,12 3,17 8,65 78,16 10,74 13,40Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 8,98 21,45 17,84 9,76 9,92 1,87 5,47 0,62 11,42 1,72Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 1,38 15,14 0,78 5,99 0,34 0,00 15,20 0,02 0,71 1,43Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 27,84 11,18 15,03 10,54 43,43 16,64 4,23 6,00 5,30 9,94Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 13,60 21,03 39,58 19,98 9,75 43,80 40,62 9,61 48,16 54,77Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 41,68 19,81 16,37 10,25 17,00 4,00 6,26 4,95 11,66 5,33Funzioni nel settore sociale 1,26 4,98 0,29 2,10 6,45 4,94 19,25 0,63 3,78 13,41Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,07 0,00 0,00 0,00 0,00 25,60 0,00 0,00 0,40 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,72 0,00 0,00 0,00 0,00 0,02 0,00 7,84 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
132
segue Tab. 31
TeramoVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 40,75 17,53 17,72 10,94 43,35 23,24 33,60 37,01 20,90 63,44Funzioni relative alla giustizia 0,00 1,39 3,57 0,68 0,00 4,09 0,00 1,69 1,14 0,00Funzioni di polizia locale 0,31 0,14 0,00 0,00 0,22 0,11 0,14 0,00 0,17 1,14Funzioni di istruzione pubblica 3,53 0,70 4,41 6,79 11,97 15,88 8,77 8,76 7,03 12,26Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,16 0,04 0,00 0,00 0,17 0,00 0,00 0,00 8,31 0,00Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 4,16 6,77 10,31 12,19 7,06 9,95 0,00 7,52 12,65 0,60Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 14,16 11,54 33,66 35,81 18,17 20,72 38,17 19,03 23,62 13,15Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 29,33 52,38 23,12 28,52 13,60 21,61 11,95 23,41 25,55 6,83Funzioni nel settore sociale 3,88 9,36 7,21 4,99 2,79 3,78 5,72 2,20 0,61 0,10Funzioni nel campo dello sviluppo economico 3,15 0,16 0,00 0,09 2,67 0,60 1,65 0,39 0,01 2,48Funzioni relative a servizi produttivi 3,72 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00
Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno..
133
6. Possibili traiettorie processuali
L’analisi economico-territoriale condotta nella seconda fase del Piano ha contestualizzato e
approfondito i caratteri localizzativi delle attività economiche nell’area, inserendoli nel contesto
macroeconomico dei processi di internazionalizzazione e nel quadro finanziario della governance
locale. Unitamente all’analisi di prima fase, con carattere maggiormente strutturale e diacronico,
essa lascia emergere alcune possibili traiettorie di sviluppo, che pongono la Media e Bassa Vallata
del Tordino al centro di un processo di pianificazione integrata coinvolgente l’intero territorio della
Provincia di Teramo.
6.1. Rivalutazione della centralità d’area
L’analisi localizzativa ha mostrato con chiarezza come l’allineamento di poli produttivi
lungo la Val Todino individui un asse urbano-industriale forte fra Teramo e Giulianova, in
particolare sulla sinistra idrografica, mentre sul centro urbano di Roseto degli Abruzzi gravita,
piuttosto, la direttrice industriale della Val Vomano.
A saldare l’asse Teramo-Giulianova appare necessario definire il ruolo terziario del nodo
di Mosciano Sant’Angelo, finora letto soprattutto in chiave industriale. La localizzazione di servizi
alle imprese con carattere innovativo, volti in particolare al miglioramento della logistica, prelude
al rafforzamento di una cerniera Tirreno-Adriatico alternativa all’area metropolitana Pescara-Chieti,
dovendosi sottolineare come la Val Tordino si trovi in posizione geografica maggiormente
favorevole per i rapporti con le regioni del Centro-Nordest.
Tale centralità va a sottendere un’area di media e piccola impresa saldamente radicata,
con specializzazioni produttive sia consolidate che emergenti, in un ambiente sociale coeso, a
bassa conflittualità.
La struttura insediativa diffusa si annoda su una gerarchia urbana articolata sotto il profilo
dimensionale e funzionale, potendo contare su un polo terziario di primo livello (Teramo), due di
secondo livello (Giulianova, Roseto degli Abruzzi), nonché su due centri semi-urbani (Mosciano
Sant’Angelo, Notaresco) e quattro centri locali con profilo funzionale industriale (Castellalto),
agricolo-industriale (Bellante) o prevalentemente agricolo con interessanti prospettive di
valorizzazione ambientale (Canzano, Morro d’Oro).
Il sistema, nel suo complesso, è sotteso da una maglia amministrativa equilibrata, con
buone capacità – e, ancor più, potenzialità – di governance territoriale autonoma ed efficiente,
come dimostra l’analisi dei bilanci comunali.
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6.2. Revisione dell’approccio distrettuale
L’area della Val Tordino costituisce anche l’asse mediano del primo distretto normativo ex
L. 317/91, comprendente a nord la Val Vibrata e a sud la Val Vomano: in realtà, l’unico a possedere
caratteristiche realmente distrettuali, a cominciare dall’assoluta prevalenza della impresa endogena
di piccole dimensioni.
Si rende tuttavia necessaria una sostanziale revisione dell’approccio distrettuale. Venuti
meno i vantaggi competitivi che, fino al penultimo decennio del secolo scorso, avevano decretato il
successo del “modello Val Vibrata”, emerge oggi una nuova concezione di distretto, non più
mono- bensì pluri-specializzato, fondato su integrazioni verticali ed orizzontali di filiera e
proiettato verso l’internazionalizzazione mediante innovazioni, sia di prodotto che di processo,
tendenti alla competizione qualitativa.
In questa logica rientra appieno il progetto del Distretto agro-alimentare di qualità della
Provincia di Teramo, nei cui documenti istitutivi si legge con chiarezza un più ampio progetto di
territorio, che si attaglia pienamente alle precondizioni e vocazioni dell’area Val Tordino4.
Le medesime linee-guida possono trovare applicazione in altri comparti produttivi. Sulla
base delle specializzazioni individuate, si segnalano: il tessile-abbigliamento, che solo nella nuova
logica distrettuale può trovare la necessaria riconversione dal contoterzismo alle produzioni di
marchio, permettendo così di non abbandonare un patrimonio di competenze degli imprenditori e
di capacità della manodopera; il meccanico ed elettromeccanico, che mostra crescente propensione
all’esportazione, come pure i comparti metallurgico e della gomma e plastica.
Si viene a formare, in tal modo, un quadro composito, in grado di sostenere l’economia
dell’area, di richiamare investimenti, domanda esterna e di sostanziare, con ciò, le ipotesi di piano
volte all’espansione delle aree produttive e al rafforzamento della rete di servizi.
4 Per “distretto agro-alimentare” si intende l’insieme delle produzioni agricole, ittiche, di trasformazione alimentare e delle attività agroindustriali ad esse collegate, articolato in una rete stretta di rapporti di filiere e settori di filiere tale da caratterizzare significativamente l’ambito produttivo locale;l’insieme si connota inoltre per l’integrazione con il sistema distributivo, che seppur elemento relativamente esterno ad esso mantiene sempre una forte influenza sulle componenti che si collocano soprattutto a monte dello stesso.In linea con l’attuale normativa, può essere individuato un distretto agro-alimentare di qualità, se ai presupposti precedenti, ovvero di un sistema economico locale di imprese agroindustriali,agroalimentari, agricole, ittiche, agrituristiche e da imprese produttrici di materie prime, semilavorati e servizi e di distribuzione, si verifica la presenza di un peculiare orientamento verso una produzione prevalente o tipica apprezzata in quanto realizzata secondo un modello di qualità diffusa e riconoscibile.Nel distretto, pertanto, le imprese si integrano in modo verticale, orizzontale e trasversale, cosicché possono godere di economie informative (atmosfera tecnologica) e transnazionali (mercato comunitario ed extra-comunitario) realizzando le economie di scala con una particolare specializzazione per le diverse fasi tipiche dei processi produttivi.
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6.3. Potenziamento infrastrutturale
La rete delle infrastrutture di trasporto, nell’area, resta basata sul vettore gomma, che, del
resto, risulta il più idoneo a servire la trama insediativa diffusa, sia delle residenze che delle
localizzazioni produttive. Al completamento della direttrice trasversale Tirreno-Adriatico si deve
pertanto affiancare il miglioramento dei collegamenti non solo interni alla Val Tordino, ma di
raccordo con un più ampio territorio circostante. Sotto questo profilo, viene riconosciuto il ruolo
della direttrice San Nicolò-Garrufo e dello snodo Teramo-Val Vomano.
Proprio la dominanza del mezzo gommato, unita alla necessità di sviluppare il trasporto
containerizzato, portano in evidenza – anche sulla scorta dei risultati emergenti dall’indagine sul
campo – il ruolo funzionale dell’autoporto di Castellalto, in connessione con il polo logistico di
Mosciano Sant’Angelo.
Quanto alla direttrice ferroviaria, ancora l’indagine sul campo ha evidenziato l’esistenza di
una domanda latente per il trasporto di persone, che stenta ad esprimersi nelle condizioni attuali.
Peraltro, il recente Piano di bacino del trasporto pubblico locale della Provincia di Teramo,
nell’ambito del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT), razionalizza la funzione dell’asta
ferroviaria nell’ottica del trasporto metropolitano, individuando una serie di interventi volti a
potenziare il sistema ferroviario sia in termini di capacità delle tratte, e quindi aumento delle
frequenze, sia di estensione territoriale dei servizi:
- realizzazione di un punto di incrocio in corrispondenza della stazione di Mosciano
Sant’Angelo, , come previsto dal PRIT della Regione Abruzzo, che consentirebbe servizi ai 30’
fra Teramo e Giulianova durante l’intero arco della giornata;
- estensione del servizio ferroviario metropolitano fino a San Benedetto del Tronto (-Ancona);
- realizzazione della fermata di Piano d’Accio, in territorio comunale di Teramo;
- prosecuzione della linea ferroviaria oltre la stazione di Teramo verso il centro storico della
città, anche con tecnologia treno-tram.
Tali interventi risultano pienamente compatibili con quelli previsti dal Piano d’Area in
termini di valorizzazione delle centralità in corrispondenza delle fermate ferroviarie esistenti, così
da integrare tale modalità di trasporto nel territorio, limitando l’uso del mezzo automobilistico.
L’analisi dei flussi pendolari condotta nella prima fase del Piano ha mostrato, infatti, come
ben il 47,5% dei flussi totali, nell’area, si effettuino su auto privata con il solo conducente. Non
appare azzardato stimare che la realizzazione degli interventi previsti dal PRIT possa spostare
almeno 10÷15 punti sul vettore ferro, limitato, nelle condizioni attuali, al solo 2,2%.
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6.4. Nuove strategie per il turismo
La domanda turistica ha fatto registrare, negli ultimi due decenni, profonde trasformazioni a
scala sia internazionale che nazionale e regionale. In precedenza polarizzata su un numero limitato
di mete (prevalentemente balneari e montane), essa si è andato diffondendo su ogni parte del
territorio, purché capace di offrire una propria identità geografica accompagnata da una adeguata
offerta ricettiva e infrastrutturale. In tal modo, ad un periodo di villeggiatura concentrato in genere
nei mesi estivi – cui se ne aggiungeva, eventualmente, uno invernale – si sono sostituite più vacanze
brevi nell’arco dell’anno.
Per la provincia di Teramo e, nel suo ambito, per l’area del Tordino si rende dunque
necessaria una riconversione dalla dominanza del segmento balneare – alla quale si devono, in
gran parte, le pesanti trasformazioni urbanistiche della fascia costiera nella seconda metà del secolo
scorso – alle nuove strategie di mercato, fondate sulla promozione di forme diverse di turismo, fra
loro integrate.
Dalla indagine sul campo, sono emerse le caratteristiche del territorio e del sistema socio-
economico locale che si prestano in maniera ottimale allo sviluppo di turismi plurimi: oltre a mare
e montagna, le risorse naturalistiche e culturali stanno alla base dei nuovi possibili assetti
integrati. Dalle prime si alimentano il turismo all’aria aperta e sportivo (trekking, cicloturismo,
ippoturismo, golf, ecc.); dalle seconde, il turismo d’arte, convegnistico, enogastronomico. Lo
stesso sviluppo industriale è fonte di domanda turistica business.
Fondamentale è l’adeguamento delle strutture di offerta alle nuove forme di turismo,
sotto un duplice punto di vista: tipologico, con la localizzazione di alloggi agrituristici e bed &
breakfast, di cui la provincia di Teramo e l’area della Val Tordino risultano particolarmente carenti;
distributivo, con il riequilibrio geografico della dotazione ricettiva dai comuni costieri all’intero
territorio e particolare attenzione per il capoluogo, le cui capacità potenziali (soprattutto culturali)
sono state finora penalizzate proprio dall’insufficienza di tale dotazione.
Va sottolineato come solo l’integrazione di turismi “plurimi” sia in grado di estendere la
stagionalità dei flussi e garantire tassi di utilizzazione delle strutture ricettive ben superiori agli
attuali, che l’analisi di prima fase ha evidenziato assolutamente insufficienti a garantire l’equilibrio
economico delle aziende e, con esso, la competitività sul mercato nazionale ed estero,
Il turismo diffuso richiede inoltre una promozione complessiva del territorio in termini di
identità, carattere di cui si è verificata, per la Val Tordino, una pressoché totale assenza. Da qui
l’esigenza di promuovere marketing territoriale, accompagnato da informazione, comunicazione
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e accessibilità, anche fisica, soprattutto per i flussi di portata ampia. Punto debole del sistema
turistico è, infatti, l’internazionalizzazione.
Nelle strategie complessive del Piano d’Area, il comparto turistico appare in grado di
generare forme importanti di indotto, come il recupero di insediamenti dismessi (in particolare,
rurali), la valorizzazione di beni ambientali, culturali e di produzioni tipiche, la
razionalizzazione dei sistemi di trasporto e distribuzione commerciale.
Altre connessioni importanti, nell’ampia matrice di interdipendenze turistiche, si
evidenziano con le attività formative (v. par. 3.2.3) e con infrastrutture specifiche, come la
portualità in funzione diportistica (v. par. 3.2.4).
Obiettivo finale può essere la creazione di un distretto turistico nell’area, a condizione di
sviluppare un adeguato sistema di impresa turistica, attivando, con la partecipazione delle
istituzioni locali, una più stretta interazione fra gli operatori, di cui si sono peraltro rilevati –
ancora nell’indagine sul campo – positivi punti di innesco.
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