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PROVINCIA DI TERAMO V SETTORE URBANISTICA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DIFESA DEL SUOLO PIANO D’AREA DELLA BASSA E MEDIA VALLATA DEL TORDINO PROGETTO DEFINITIVO ANALISI ECONOMICO-TERRITORIALE Consulenti incaricati: Prof. Piergiorgio Landini – Dott. Fabrizio Ferrari (Convenzione del 18.11.2008) Teramo, febbraio 2009 1

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PROVINCIA DI TERAMO

V SETTOREURBANISTICA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE DIFESA DEL SUOLO

PIANO D’AREA DELLA BASSA E MEDIA VALLATA DEL TORDINO

PROGETTO DEFINITIVO

ANALISI ECONOMICO-TERRITORIALE

Consulenti incaricati: Prof. Piergiorgio Landini – Dott. Fabrizio Ferrari

(Convenzione del 18.11.2008)

Teramo, febbraio 2009

1

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Indice

1 Quadro economico di riferimento p. 31.1

Il contesto europeo p. 3

1.2

Il contesto regionale e provinciale p. 6

2 Localizzazione delle attività economiche p. 9 2.1

Analisi dei dati p. 9

2.2

Specializzazioni localizzative p. 27

2.3

Baricentri produttivi p. 49

3 Indagine sul campo p. 78 3.1

Questionario alle imprese p. 78

3.2

Metodo Delphi p. 82

3.2.1 Industria p. 823.2.2 Commercio e servizi p. 84 3.2.3 Turismo p. 863.2.4 Infrastrutture e portualità p. 89

4 Scenari di internazionalizzazione p. 91

5 Analisi delle risorse pubbliche p. 111

6 Possibili traiettorie processuali p. 1286.1

Rivalutazione della centralità d’area p. 128

6.2

Revisione dell’approccio distrettuale p. 129

6.3

Potenziamento infrastrutturale p. 130

6.4

Nuove strategie per il turismo p. 131

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Quadro economico di riferimento

1.1. Il contesto europeo

Il Progetto definitivo del Piano d’Area della Bassa e Media Val Tordino viene a ricadere in

uno scenario economico – ad ogni scala geografica, da globale a locale – segnato dall’esplosione

della crisi finanziaria, le cui ripercussioni sull’economia reale si vanno facendo sempre più pesanti.

Da tempo, tuttavia, i segnali di squilibrio erano divenuti chiaramente percepibili: volatilità

dei mercati borsistici, sovrastima dei patrimoni immobiliari, difficoltà dei Paesi maturi nel

fronteggiare la concorrenza sfrenata di quelli emergenti, delocalizzazioni e rilocalizzazioni delle

attività produttive eccessivamente legate a fattori marginali quali il basso costo del lavoro.

Per l’Italia, in particolare, gli effetti combinati di tali squilibri (aggravati dal peso del debito

pubblico) si manifestano vistosamente all’interno del processo di allargamento dell’Unione

Europea. Quest’ultimo ha prodotto, infatti, una convergenza economica regionale a tutto vantaggio

dei nuovi Stati membri, i quali, offrendo in abbondanza i fattori marginali di localizzazione sopra

richiamati, hanno compiuto progressi notevoli, mentre regressi altrettanto sensibili si sono

manifestati nei Paesi maturi, e non soltanto nelle regioni deboli o in transizione.

Nel periodo 1995-2005, il Pil pro capite reale a parità di potere d’acquisto (fatta = 100 la

media teorica dell’UE27) è sceso, per l’Italia, da 121 a 105 punti. Solo la Germania ha registrato

una perdita confrontabile (da 129 a 115); assai più contenuto il regresso della Francia (da 116 a 112

punti). Di contro, il progresso più vistoso spetta all’Irlanda (da 103 a 144 punti).

Dei dieci Paesi che hanno aderito all’UE nel 2004, gli Stati baltici ex sovietici – che

partivano da basi estremamente depresse, intorno ai 30÷35 punti – ne hanno guadagnati in media

20÷25; gli Stati dell’Europa centro-orientale (Polonia, Ungheria, Slovacchia), fino all’affaccio

sull’Adriatico (Slovenia e la candidata Croazia) in media 10÷15, con l’eccezione della Repubblica

Ceca, dove l’andamento del Pil pro capite è risultato oscillante.

A scala regionale italiana, se la Lombardia ha perduto ben 23 punti relativi (da 160 a 137),

pesano ben maggiormente i 19 punti dell’Abruzzo (da 104 a 85), valore quest’ultimo che torna ad

avvicinarlo alla soglia dell’intervento straordinario per le regioni in ritardo di sviluppo (75 punti): in

effetti si osserva, paradossalmente, una riconvergenza con i valori medi del Mezzogiorno, che pure

perde 10 punti relativi. La vicina regione Marche, classico punto di riferimento dell’Abruzzo sia per

prossimità geografia, sia per continuità di quello che è stato definito “modello adriatico di

sviluppo”, a sua volta agganciato al Nordest-Centro o “Terza Italia”, ha subito un regresso analogo

(17 punti), e tuttavia si mantiene oltre la media dell’UE27 (tab. 1).

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Considerando, per confronto, i tassi di crescita del Pil totale in volume, i differenziali

possono apparire ridimensionati: le medie dell’UE27 risultano solo lievemente più alte rispetto

all’UE15 e, a sua volta, all’Area Euro. Ciò dipende, come ovvio, dal peso assoluto del prodotto

lordo nei grandi Paesi ad economia matura, che, crescendo più lentamente, “frena” i valori

aggregati (tab. 2).

I valori disaggregati confermano, viceversa, come proprio i Paesi più industrializzati si

attestassero su valori di crescita contenuti già nell’ultimo decennio del secolo trascorso, quando

emergevano le economie periferiche dell’Europa occidentale (Irlanda, Spagna), mentre quelle

dell’Europa centro-orientale, uscite dall’orbita sovietica, mettevano in campo i fattori competitivi di

cui si è detto sopra, uniti ad alcune significative preesistenze industriali (così per Polonia e

Repubblica Ceca).

Nell’arco del periodo considerato si osserva, in particolare, l’accelerazione dei nuovi Paesi

membri, che sembrano trarre deciso vantaggio dall’ingresso nell’Unione Europea, ancorché il

biennio 2006-2007 segni una fase positiva generalizzata.

L’Italia, in questo quadro, evidenzia le maggiori difficoltà, con tassi nettamente inferiori a

tutte le aggregazioni di riferimento ed agli stessi Paesi maturi, fatta parziale eccezione – ancora –

per la Germania. Solo le regioni più solide per struttura insediativa e produttiva, come la

Lombardia, fanno registrare dati lievemente migliori.

A sua volta, l’Abruzzo manifesta addirittura sintomi di recessione, con tassi di crescita

negativi che raggiungono il cavo nel 2004; gli stessi segnali di apparente ripresa nel biennio

successivo risultano effimeri, fino a confluire nella crisi odierna (fig. 1).

Il rallentamento dell’economia abruzzese si deve ascrivere a un duplice ordine di fattori:

esterni, rappresentati dall’evoluzione dello scenario geopolitico ed economico globale, con la

crescente concorrenzialità delle economie emergenti proprio su quei fattori di cui l’Abruzzo aveva

largamente usufruito nella fase di sviluppo, a partire dal costo del lavoro; interni, legati alla scarsa

capacità innovativa del pur consistente apparato industriale regionale nonché delle funzioni terziarie

urbane, a riemergenti carenze infrastrutturali e a marcati ritardi nelle decisioni strategiche.

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Tab. 1 – Livelli del Pil pro capite in Europa, Italia e Abruzzo (1995-2005)(Stati, regioni o aggregazioni regionali; a parità di potere d’acquisto; UE27 = 100)

Aree 1995 2000 2005UE 15 115,9 115,2 112,7Irlanda 102,9 131,0 143,7Regno Unito 111,7 117,2 119,3Germania 129,2 118,8 115,2Francia 116,2 115,6 111,9Spagna 91,9 97,6 103,0Grecia 84,3 84,3 96,4Area Euro 115,9 114,0 110,7Nuovi Paesi Membri 49,3 52,9 59,0Estonia 35,9 44,7 62,9Slovenia 72,6 78,8 86,9Ungheria 52,0 56,2 64,3Repubblica Ceca 73,6 68,6 76,6Slovacchia 47,7 50,2 60,6Italia 121,3 117,1 104,8Lombardia 160,1 155,7 136,5Marche 121,2 116,3 104,4Mezzogiorno 79,9 77,3 69,6Abruzzo 104,2 100,9 85,1

Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Eurostat.

Tab. 2 – Tassi di crescita del Pil totale in Europa, Italia e Abruzzo (1995-2007)(Stati, regioni o aggregazioni regionali; valori %)

Aree 1995-2004 2000-2004 2006-2007UE27 2,2 2,2 2,9UE15 2,1 2,1 2,6Irlanda 6,5 6,0 5,3Regno Unito 2,9 2,9 3,0Germania 1,2 1,1 2,5Francia 2,2 2,1 2,2Spagna 3,2 3,1 3,8Area Euro 1,9 1,9 2,6Nuovi Paesi Membri 4,5 4,7 6,7Polonia 3,7 3,2 6,5Repubblica Ceca 2,9 3,2 6,5Italia 1,0 0,8 1,5Lombardia 1,1 0,9 2,3Emilia-Romagna 0,4 0,1 2,2Sicilia 0,8 0,5 1,0Abruzzo − 0,3 − 0,7 1,6

Nota. Nella terza colonna, i dati delle regioni italiane sono riferiti al biennio 2005-2006.Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Eurostat.

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Fig. 1 – Andamento del Pil totale in Italia e in Abruzzo (2001-2007)(valori %; anno di riferimento 2000)

Fonte. Elaborazioni CRESA su dati Istat e Unioncamere-Prometeia.

1.2. Il contesto regionale e provinciale

Nel contesto regionale, la provincia di Teramo rappresenta da alcuni decenni il caso tipico di

sviluppo locale generato da una diffusa imprenditorialità endogena e fondato sulla identificazione di

ambiti distrettuali specializzati nell’industria manifatturiera. Non a caso, la composizione del

valore aggiunto per settori produttivi vede l’industria nel suo complesso realizzare quasi il 36%

del totale, ovvero 5 punti in più della media regionale e 9 in più della media nazionale. Tale

performance si deve quasi interamente al comparto manifatturiero, in quanto il comparto delle

costruzioni supera di appena 0,5÷1 punto i valori medi delle circoscrizioni di riferimento (tab. 3).

Lievemente sovradimensionata risulta anche l’agricoltura, mentre è il settore terziario a

risultare penalizzato, con oltre 5 punti in meno della media regionale e 10 in meno della media

nazionale (v. ancora tab. 3).

Gli indicatori del tenore di vita, a scala provinciale, rispecchiano per molti versi la

struttura produttiva: reddito disponibile e spese per consumi non si discostano dalla media

regionale; entrambe risultano decisamente più basse di quella nazionale (tab. 4).

Il carattere fortemente industriale della provincia di Teramo – come pure dell’intera regione

Abruzzo – trova riscontro nella quota di usi domestici sul totale dei consumi di energia, di 3 punti

inferiore alla media nazionale, e, per converso, nella dimensione e composizione del parco veicolare

circolante (v. ancora tab. 4).

La rilevanza di quest’ultimo indicatore è certamente sostenuta dalle caratteristiche del

sistema infrastrutturale (tab. 5), che vede la dotazione stradale della provincia di Teramo superiore

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alla media italiana di quasi 75 punti (Abruzzo: 45), mentre quella ferroviaria è pari ad appena 52

punti su 100 (Abruzzo: 104,5) e quella portuale a 20 (Abruzzo: 81). Si può certamente discutere la

rispondenza di tali indicatori alla qualità delle singole infrastrutture, ma è indiscutibile la

predisposizione del territorio teramano al trasporto su gomma, anche in relazione alla dispersione

del tessuto insediativo e produttivo. Ed è significativo che le elaborazioni condotte da Unioncamere

(Atlante della produttività delle province e delle regioni) individuino il baricentro economico

provinciale nel comune di Castellalto, in Val Tordino, nel quale si trova localizzato l’autoporto che

rappresenta uno degli elementi decisionali importanti nell’ambito di questo Piano d’Area.

Altri aspetti da sottolineare, nel quadro infrastrutturale, sono rappresentati dalle dotazioni di

impianti e reti energetico-ambientali (93 punti rispetto alla media italiana fatta = 100), di quasi 20

punti superiore alla media della regione Abruzzo, di strutture e reti per la telefonia e la telematica

(83 punti; Abruzzo: 70). Pressoché identici (intorno ai 71 punti) risultano invece gli indicatori

provinciale e regionale relativi a reti bancarie e servizi, che prefigurano condizioni di almeno

relativa debolezza.

Ove si consideri, invece, il mix delle infrastrutture economiche e sociali, il dato della

provincia di Teramo (poco più di 69 punti) appare decisamente debole anche nei confronti del

valore medio abruzzese (oltre 83: v. ancora tab. 5), scontando ampiamente la marginalità delle aree

interne e indicando uno degli obiettivi di riequilibrio da perseguire in sede di pianificazione e

programmazione economica.

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Tab. 3 – Composizione del valore aggiunto nella provincia di Teramo e in Abruzzo (2006)(valori % e milioni di euro; confronto con valori Italia)

Settori produttivi Teramo Abruzzo ItaliaAgricoltura 3,00 2,81 2,07Industria 35,75 30,62 26,54

manifatturiera 28,74 24,04 20,47costruzioni 7,01 6,58 6,07

Terziario 61,25 66,57 71,40Valore aggiunto totale 5.478 23.618 1.315.120

Fonte. Elaborazioni Unioncamere, Istituto Tagliacarne.

Tab. 4 – Indicatori del tenore di vita nella provincia di Teramo e in Abruzzo (confronto con valori Italia)

Indicatori Teramo Abruzzo ItaliaReddito disponibile pro capite (euro, 2005) 13.818,65 13.995,63 16.090,66Consumi finali interni pro capite (euro, 2006) 12.631,31 12.915,05 14.978,30

alimentari (%) 18,75 18,52 17,53non alimentari (%) 81,25 81,48 82,47

Consumo energia elettrica a uso domestico pro capite (kWh, 2007) 996,19 1.008,77 1.117,13Consumo energia elettrica a uso domestico su totale (%, 2007) 19,55 19,65 21,16Autoveicoli circolanti per 1.000 abitanti (n., 2007) 817,91 802,07 777,08Autovetture circolanti per 1.000 abitanti (n., 2007) 624,15 609,93 597,99Fonte. Elaborazioni Unioncamere, Istituto Tagliacarne.

Tab. 5 – Indicatori infrastrutturali nella provincia di Teramo e in Abruzzo (2007)(valori Italia = 100)

Indicatori Teramo AbruzzoRete stradale 173,75 144,84Rete ferroviaria 52,40 104,49Porti (e bacini di utenza) 20,37 81,19Aeroporti (e bacini di utenza) - 32,38Impianti e reti energetico-ambientali 93,43 74,03Strutture e reti per la telefonia e la telematica 82,80 69,83Reti bancarie e servizi vari 71,27 71,24Indice generale delle infrastrutture economiche e sociali 69,26 83,31

Fonte. Unioncamere, Istituto Tagliacarne.

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Localizzazione delle attività economiche

1.3. Analisi dei dati

L’analisi economico-territoriale delle localizzazioni produttive, alla scala disaggregata per

unità amministrative elementari (comuni), pone il problema – peraltro ben noto – relativo alla

disponibilità di dati esaustivi, omogenei e sufficientemente aggiornati. Poiché la rilevazione

sistematica delle attività economiche (aziende e superfici nell’agricoltura; unità locali e addetti

nell’industria e nel terziario), a livello comunale, fa riferimento alla sola fonte ufficiale Istat,

peraltro vincolata alla cadenza decennale dei censimenti, l’attuale periodo di fine decennio e, in

aggiunta, le trasformazioni e le crisi sempre più frequenti ed incisive che attraversano gli assetti

economici regionali ad ogni scala territoriale ne compromettono ormai la piena attendibilità.

In considerazione della loro caratteristica strutturale, i dati censuari sono stati utilizzati nella

prima fase del presente Piano d’Area, anche su brevi serie storiche. Nell’attuale fase definitiva di

pianificazione si rende viceversa necessario ricorrere alla banca-dati delle attività produttive

aggiornata in continuo, ovvero quella delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e

Agricoltura (CCIAA).

Tale banca-dati presenta, a sua volta, due tipi di limitazioni legate al fatto che si tratta non di

rilevazione diretta bensì di iscrizione, su domanda, al Registro delle imprese: la prima consiste nella

tendenziale sopravvalutazione del numero di unità locali (qui definite localizzazioni), soprattutto a

causa di possibili scostamenti temporali nell’inizio di attività e/o nella cancellazione, nonché di

eventuali duplicazioni nel caso di attività della stessa impresa in più comparti; la seconda, nella

ancor più marcata sottovalutazione del numero di addetti, la cui dichiarazione non è obbligatoria.

Un indubbio vantaggio sta invece nel fatto che presso la CCIAA vengono ora registrate

anche le imprese agricole, censite separatamente dall’Istat (Censimento dell’Agricoltura). In questo

caso, la sottovalutazione quantitativa è anche delle localizzazioni e risulta massiccia, escludendo la

massima parte delle microaziende a conduzione diretta o part time: tuttavia, essa può valere a

individuare la quota di aziende che, per essere iscritte al Registro camerale delle imprese, si deve

ritenere svolgano un’attività specializzata e comunque rivolta alla commercializzazione del

prodotto.

L’ulteriore problema che si è dovuto affrontare riguarda la disaggregazione territoriale dei

dati all’interno dei singoli territori comunali. Trattandosi, infatti, di un’area valliva delimitata da

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confini non amministrativi bensì idrografici, si è reso necessario esaminare singolarmente le oltre

16.500 unità locali registrate presso la CCIAA di Teramo e relative al 2008 (indicativamente, 2°

trimestre), al fine di ubicarle sui singoli territori comunali in corrispondenza delle effettive

localizzazioni (v. par. 2.3).

L’apparato tabellare e cartografico che segue riporta analiticamente il settore economico (per

cui v. la legenda Ateco 2002 in tab. 6) delle localizzazioni e la loro distribuzione all’interno dei

nove comuni dell’area. Va subito precisato che la disaggregazione settoriale dei dati è stata

contenuta all’interno delle 2 cifre: dunque, non particolarmente fine, ma commisurata alle esigenze

di semplificazione e rappresentazione della grande massa di dati utilizzati. La base-dati analitica

resta comunque disponibile fra i materiali del Piano, per eventuali ulteriori elaborazioni.

La tab. 7 mostra i valori assoluti del numero di localizzazioni, con l’ovvia dominanza di

Teramo nella quantità totale (oltre 6.000 unità), seguita dagli altri due centri urbani, Giulianova e

Roseto degli Abruzzi, entrambi non lontani dalle 3.000 unità. Le masse minori sono quelle di

Canzano (234 unità) e Morro d’Oro (480).

Il capoluogo vanta, generalmente, le percentuali più rilevanti sui totali d’area dei singoli

settori e comparti (tab. 8). Da sottolineare come ciò avvenga anche nel comparto delle attività

agricole (01, con il 25%, pari a ben 655 aziende). Le incidenze maggiori, fra i comparti industriali,

si hanno nell’editoria (61%) e nella fabbricazione di macchine per ufficio, elaboratori e sistemi

informatici (58%), mentre nei comparti terziari i valori superano molto spesso il 40÷45%, a

cominciare dal commercio al dettaglio (42%) per andare all’intermediazione monetaria e finanziaria

(51%), ai servizi assicurativi (50%) e alle relative attività ausiliarie (55%). Fra le attività innovative,

risulta basso il valore della ricerca e sviluppo (33%), che peraltro costituisce uno dei punti deboli

dell’intera area. Ovviamente importanti i valori relativi a servizi sociali (istruzione, 45%; sanità,

55%) e attività associative (59%).

Degli altri comuni, Bellante fa registrare le incidenze più elevate, sul totale dell’area, per le

industrie della carta (20%), dell’abbigliamento (14%), tessili (11%), della gomma e plastica (10%).

Castellalto evidenzia il suo profilo marcatamente industriale, con numerosi comparti del

settore che superano il 20% dei rispettivi totali d’area: carta, gomma e plastica, metallurgia,

apparecchi per le comunicazioni, mezzi di trasporto, recupero e preparazione per il riciclaggio.

Maggiormente diversificato appare il ruolo industriale di Mosciano Sant’Angelo, dove quasi

tutti i comparti manifatturieri presentano valori compresi fra 10% e 20%, con la punta del 26% per

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l’industria del mobile (ancorché il dato, nella classificazione Ateco, venga “mixato” con altre

industrie manifatturiere). Qui, il fatto che la base-dati sia fondata sul numero di localizzazioni, e

non su forza lavoro o valore della produzione, attenua indubbiamente la rilevanza del comparto

alimentare (12% del totale d’area), che annovera un impianto di grandi dimensioni.

Per Notaresco si evidenziano il 16% dell’industria tessile e il 15% della chimica.

Un peso decisamente inferiore, e prevedibilmente spostato sulle attività primarie, si rileva

per Canzano e Morro d’Oro: per quest’ultimo comune, in particolare, proprio nel versante del

Tordino (v. oltre, par. 2.3).

I centri urbani costieri incidono in misura sensibile tanto sulle attività industriali quanto sulle

terziarie, con un peso important – specie nel caso di Roseto degli Abruzzi – anche sulle

localizzazioni primarie (quasi 16%).

A Giulianova emerge il comparto metallurgico (31,5%) e, soprattutto, degli “altri mezzi di

trasporto” (Ateco 35: 60%). Nel terziario spiccano ovviamente le localizzazioni commerciali e

ricettive, con valori superiori al 20%; nonché le attività ausiliarie dei trasporti (28%) e immobiliari

(23%), legate anche alle funzioni portuale e turistica. Significativa è, poi, l’incidenza sui totali

d’area per i servizi pubblici e sociali, fra cui lo smaltimento dei rifiuti.

Roseto denota, a sua volta, un quadro manifatturiero assai diversificato, con valori superiori

al 15% dei rispettivi totali d’area per i comparti alimentare, dell’abbigliamento, del legno, della

lavorazione di minerali non metalliferi, dei prodotti in metallo, elettromeccanico, degli apparecchi

per le comunicazioni, della meccanica di precisione e dei mezzi di trasporto. Rilevante anche il

comparto delle costruzioni (18%), secondo solo a Teramo. Nel terziario spiccano le localizzazioni

ricettive (26%) e le attività assicurative (30%).

La composizione delle localizzazioni all’interno dei singoli comuni (tab. 9) precisa molte

delle evidenze di cui appena sopra, ed altre ne fa emergere con maggiore chiarezza. Innanzi tutto, il

peso delle localizzazioni primarie, con valori intorno al 40% per Canzano e Morro d’Oro, ma

superiori al 30% per Bellante e vicini al 25% per Mosciano Sant’Angelo e Notaresco. Il valore

dell’intera area si attesta oltre il 15%.

I comparti industriali (sommatoria dei codici Ateco 1, 2, 3) superano il 20% a Castellalto,

dove si aggiunge il 18% delle costruzioni, e Mosciano Sant’Angelo (costruzioni: 12%); il 15% a

Bellante (costruzioni: 13%) e Notaresco, dove l’industria edilizia aggiunge, peraltro, ben il 26%

delle unità locali.

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Proprio l’edilizia si affianca in misura importante alle attività primarie nei comuni agricoli

(21% a Morro d’Oro, 15% a Canzano), supplendo alla carenza di attività manifatturiere e terziarie.

Nei comuni urbani, infine, all’interno della scontata prevalenza di attività terziarie (mentre

l’industria pesa per l’11÷12%), risalta il relativo sovradimensionamento dei comparti commerciali

(codice Ateco 5, pur sostenuto dal turismo lungo la costa) rispetto a servizi maggiormente

qualificanti, rivolti in particolare alle imprese (codice Ateco 7): in quest’ultimo comparto, solo

Roseto supera decisamente il 10% delle proprie localizzazioni totali, precedendo anche Teramo.

Le carte in figg. 2-11 visualizzano le quantità di unità locali per codici Ateco a una cifra nei

singoli comuni. Come detto, si tratta di un’aggregazione che, specie in taluni settori, raggruppa

attività diverse (codice Ateco 1: industria estrattiva e alcune manifatturiere; Ateco 4: produzione e

distribuzione di energia, gase, acqua e costruzioni; Ateco 5: servizi commerciali e ricettivi), peraltro

specificate nelle tabelle. Ne risultano, tuttavia, quadri di sintesi che preludono alla puntuale

localizzazione intracomunale delle attività stesse (v. par. 2.3, con il relativo apparato statistico e

cartografico).

In tesi generale, le attività del settore primario (fig. 2) mostrano consistenze equilibrate sul

territorio, tenendo conto della dimensione delle unità amministrative comunali; mentre le attività

del settore secondario (figg. 3-5) evidenziano le polarità manifatturiere della sezione valliva nel

quadrilatero Mosciano Sant’Angelo-Bellante- Castellalto-Notaresco, accanto alle masse pur sempre

rilevanti dei comuni urbani.

La carta in fig. 6, le cui consistenze sono da attribuire per la massima parte al settore delle

costruzioni, evidenzia la concentrazione nel capoluogo, a Roseto degli Abruzzi e – fra i comuni

intermedi – a Notaresco.

Particolarmente evidente risulta, ancora, la polarizzazione delle attività del settore terziario

(figg. 7-11), sia commerciali che di servizi, sui vertici del triangolo urbano Teramo-Giulianova-

Roseto degli Abruzzi.

In fine, la carta in fig. 12 distribuisce, ancora a scala comunale aggregata, le masse totali

delle unità locali, distinte per macrosettori, confermando i profili emersi dalla precedente analisi dei

dati e definendo, in prima approssimazione, comuni agricoli (Canzano, Morro d’Oro), agricolo-

industriali (Bellante, Notaresco), prettamente industriali (Mosciano Sant’Angelo, Castellalto) e

terziari (Teramo, Giulianova, Roseto degli Abruzzi).

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Tab. 6 – Legenda delle Ateco

Codice 001 coltivazioni agricole, orticoltura, floricoltura02 silvicoltura e utilizzazione di aree forestali e servizi connessi05 pesca, piscicoltura e servizi connessi

Codice 111 estrazione di petrolio greggio e di gas naturale e servizi connessi, esclusa la prospezione14 altre industrie estrattive15 industrie alimentari e delle bevande16 industria del tabacco17 industrie tessili18 confezione di articoli di abbigliamento; preparazione, tintura e confezione di pellicce19 preparazione e concia del cuoio; fabbricazione di articoli da viaggio, borse, marocchineria, selleria e calzature

Codice 220 industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali

da intreccio21fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta22 editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati24 fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali25 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche26 fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi27 metallurgia28 fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti29 fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici

Codice 330 fabbricazione di macchine per ufficio, di elaboratori e sistemi informatici31fabbricazione di macchine ed apparecchi elettrici nca32 fabbricazione di apparecchi radiotelevisivi e di apparecchiature per le comunicazioni33 fabbricazione di apparecchi medicali, di apparecchi di precisione, di strumenti ottici e di orologi34 fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi35 fabbricazione di altri mezzi di trasporto36 fabbricazione di mobili; altre industrie manifatturiere37 recupero e preparazione per il riciclaggio

Codice 440 produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, di calore41 raccolta, depurazione e distribuzione d’acqua45 costruzioni

Codice 5 50 commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione51 commercio all’ingrosso e intermediari del commercio, autoveicoli e motocicli esclusi52 commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli); riparazione di beni personali e per la casa55 alberghi e ristoranti

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segue Tab. 6

Codice 660 trasporti terrestri; trasporti mediante condotte61 trasporti marittimi e per vie d’acqua62 trasporti aerei63 attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti; attività delle agenzie di viaggio64 poste e telecomunicazioni65 intermediazione monetaria e finanziaria (escluse le assicurazioni e i fondi pensione)66 assicurazioni e fondi pensione, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie67 attività ausiliarie dell’intermediazione finanziaria e delle assicurazioni

Codice 770 attività immobiliari71 noleggio di macchinari e attrezzature senza operatore e di beni per uso personale e domestico72 informatica e attività connesse73 ricerca e sviluppo74 attività di servizi alle imprese

Codice 880 istruzione85 sanità e assistenza sociale

Codice 990 smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili91 attività di organizzazioni associative92 attività ricreative, culturali e sportive93 servizi alle famiglie

Fonte. Istat.

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Tab. 7 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori assoluti (2008)

Ateco 1 cifra

Ateco2 cifre

Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro

Mosciano S. Angelo

NotarescoRoseto

d. AbruzziTeramo Area

0 01 272 99 197 227 189 319 215 402 655 2.5750 02 1 1 1 1 6 100 05 18 2 34 1 55Totale codice 0 273 99 197 246 189 321 216 437 662 2.6401 11 1 2 31 14 1 4 2 2 5 3 4 211 15 20 4 39 69 14 50 15 72 142 4251 16 1 11 17 7 1 3 12 8 10 6 15 621 18 41 1 38 47 5 29 23 51 57 2921 19 8 3 16 12 9 5 10 29 92Totale codice 1 76 9 97 145 21 98 61 142 247 8962 20 5 1 7 14 4 9 15 18 40 1132 21 8 11 2 4 3 11 392 22 9 10 7 1 8 55 902 24 1 3 6 5 5 3 10 332 25 5 10 9 1 10 1 13 492 26 7 3 13 17 3 15 3 27 52 1402 27 4 6 1 2 2 4 192 28 19 3 23 42 8 30 21 62 60 2682 29 9 4 19 20 3 15 7 16 32 125Totale codice 2 54 11 99 126 20 97 54 138 277 8763 30 2 2 1 7 123 31 2 1 5 9 7 1 14 11 503 32 1 1 4 3 1 3 3 163 33 8 2 7 20 4 6 4 21 46 1183 34 5 1 4 1 5 5 213 35 6 1 2 1 103 36 3 16 26 1 56 8 24 79 2133 37 5 5 3 4 3 4 24Totale codice 3 14 4 42 68 6 82 19 73 156 4644 40 11 1 4 2 7 25

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4 41 2 2segue Tab. 7

Ateco1 cifra

Ateco2 cifre

Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro

MoscianoS. Angelo

NotarescoRoseto

d. AbruzziTeramo Area

4 45 111 35 185 315 101 156 226 448 860 2.437Totale codice 4 111 35 185 326 101 157 230 450 869 2.4645 50 19 5 39 145 10 44 31 103 207 6035 51 46 9 39 227 15 105 39 238 427 11455 52 118 19 132 581 40 157 93 451 1144 27355 55 39 16 49 248 19 63 27 287 361 1109Totale codice 5 222 49 259 1.201 84 369 190 1.079 2.139 5.5926 60 20 9 20 39 11 22 22 55 107 3056 61 1 16 62 1 16 63 1 3 26 2 8 2 21 29 926 64 5 1 7 9 1 4 4 8 34 736 65 4 1 3 22 3 7 4 17 64 1256 66 2 1 1 6 10 206 67 4 6 58 4 7 4 52 163 298Totale codice 6 34 11 39 157 21 49 37 159 408 9157 70 5 1 11 100 2 35 12 65 196 4277 71 2 1 3 13 1 6 6 17 44 937 72 5 1 10 51 5 20 9 52 149 3027 73 1 2 1 2 67 74 21 4 30 118 6 38 8 126 401 752Totale codice 7 33 7 55 282 14 101 35 261 792 1.5808 80 5 2 17 1 2 2 14 35 788 85 2 2 23 2 5 3 11 60 108Totale codice 8 7 0 4 40 3 7 5 25 95 1869 90 1 9 3 2 3 11 299 91 2 1 2 4 13 229 92 9 4 12 86 4 18 6 69 94 3029 93 30 5 37 123 16 27 21 110 255 624Totale codice 9 39 9 50 220 20 49 31 186 373 977X 1 2 1 3 7Totale generale 863 234 1.027 2811 480 1.332 879 2.950 6.021 16.597

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Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Fonte. CCIAA Teramo.

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Tab. 8 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori percentuali dell'area (2008)

Ateco1 cifra

Ateco2 cifre

Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro

MoscianoS. Angelo

NotarescoRoseto

d. AbruzziTeramo Area

0 01 10,56 3,84 7,65 8,82 7,34 12,39 8,35 15,61 25,44 100,000 02 10,00 0,00 0,00 10,00 0,00 0,00 10,00 10,00 60,00 100,000 05 0,00 0,00 0,00 32,73 0,00 3,64 0,00 61,82 1,82 100,00Totale codice 0 10,34 3,75 7,46 9,32 7,16 12,16 8,18 16,55 25,08 100,001 11 0,00 0,00 0,00 33,33 0,00 0,00 66,67 0,00 0,00 100,001 14 0,00 0,00 4,76 19,05 9,52 9,52 23,81 14,29 19,05 100,001 15 4,71 0,94 9,18 16,24 3,29 11,76 3,53 16,94 33,41 100,001 16 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,00 0,00 0,00 100,001 17 11,29 1,61 4,84 19,35 0,00 12,90 16,13 9,68 24,19 100,001 18 14,04 0,34 13,01 16,10 1,71 9,93 7,88 17,47 19,52 100,001 19 8,70 3,26 17,39 13,04 0,00 9,78 5,43 10,87 31,52 100,00Totale codice 1 8,48 1,00 10,83 16,18 2,34 10,94 6,81 15,85 27,57 100,002 20 4,42 0,88 6,19 12,39 3,54 7,96 13,27 15,93 35,40 100,002 21 20,51 0,00 28,21 5,13 0,00 10,26 0,00 7,69 28,21 100,002 22 0,00 0,00 10,00 11,11 0,00 7,78 1,11 8,89 61,11 100,002 24 3,03 0,00 9,09 18,18 0,00 15,15 15,15 9,09 30,30 100,002 25 10,20 0,00 20,41 18,37 2,04 20,41 0,00 2,04 26,53 100,002 26 5,00 2,14 9,29 12,14 2,14 10,71 2,14 19,29 37,14 100,002 27 0,00 0,00 21,05 31,58 5,26 10,53 10,53 0,00 21,05 100,002 28 7,09 1,12 8,58 15,67 2,99 11,19 7,84 23,13 22,39 100,002 29 7,20 3,20 15,20 16,00 2,40 12,00 5,60 12,80 25,60 100,00Totale codice 2 6,16 1,26 11,30 14,38 2,28 11,07 6,16 15,75 31,62 100,003 30 0,00 0,00 0,00 16,67 0,00 16,67 0,00 8,33 58,33 100,003 31 4,00 2,00 10,00 18,00 0,00 14,00 2,00 28,00 22,00 100,003 32 6,25 6,25 25,00 0,00 0,00 18,75 6,25 18,75 18,75 100,003 33 6,78 1,69 5,93 16,95 3,39 5,08 3,39 17,80 38,98 100,003 34 0,00 0,00 23,81 0,00 4,76 19,05 4,76 23,81 23,81 100,003 35 0,00 0,00 0,00 60,00 0,00 10,00 0,00 20,00 10,00 100,003 36 1,41 0,00 7,51 12,21 0,47 26,29 3,76 11,27 37,09 100,003 37 0,00 0,00 20,83 20,83 0,00 12,50 16,67 12,50 16,67 100,00Totale codice 3 3,02 0,86 9,05 14,66 1,29 17,67 4,09 15,73 33,62 100,004 40 0,00 0,00 0,00 44,00 0,00 4,00 16,00 8,00 28,00 100,004 41 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,00 100,00

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segue Tab. 8Ateco1 cifra

Ateco2 cifre

Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro

MoscianoS. Angelo

NotarescoRoseto

d. AbruzziTeramo Area

4 45 4,55 1,44 7,59 12,93 4,14 6,40 9,27 18,38 35,29 100,00Totale codice 4 4,50 1,42 7,51 13,23 4,10 6,37 9,33 18,26 35,27 100,005 50 3,15 0,83 6,47 24,05 1,66 7,30 5,14 17,08 34,33 100,005 51 4,02 0,79 3,41 19,83 1,31 9,17 3,41 20,79 37,29 100,005 52 4,31 0,69 4,83 21,24 1,46 5,74 3,40 16,49 41,83 100,005 55 3,52 1,44 4,42 22,36 1,71 5,68 2,43 25,88 32,55 100,00Totale codice 5 3,97 0,88 4,63 21,48 1,50 6,60 3,40 19,30 38,25 100,006 60 6,56 2,95 6,56 12,79 3,61 7,21 7,21 18,03 35,08 100,006 61 0,00 0,00 0,00 100,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,006 62 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,00 100,006 63 1,09 0,00 3,26 28,26 2,17 8,70 2,17 22,83 31,52 100,006 64 6,85 1,37 9,59 12,33 1,37 5,48 5,48 10,96 46,58 100,006 65 3,20 0,80 2,40 17,60 2,40 5,60 3,20 13,60 51,20 100,006 66 0,00 0,00 0,00 10,00 0,00 5,00 5,00 30,00 50,00 100,006 67 1,34 0,00 2,01 19,46 1,34 2,35 1,34 17,45 54,70 100,00Totale codice 6 3,72 1,20 4,26 17,16 2,30 5,36 4,04 17,38 44,59 100,007 70 1,17 0,23 2,58 23,42 0,47 8,20 2,81 15,22 45,90 100,007 71 2,15 1,08 3,23 13,98 1,08 6,45 6,45 18,28 47,31 100,007 72 1,66 0,33 3,31 16,89 1,66 6,62 2,98 17,22 49,34 100,007 73 0,00 0,00 16,67 0,00 0,00 33,33 0,00 16,67 33,33 100,007 74 2,79 0,53 3,99 15,69 0,80 5,05 1,06 16,76 53,32 100,00Totale codice 7 2,09 0,44 3,48 17,85 0,89 6,39 2,22 16,52 50,13 100,008 80 6,41 0,00 2,56 21,79 1,28 2,56 2,56 17,95 44,87 100,008 85 1,85 0,00 1,85 21,30 1,85 4,63 2,78 10,19 55,56 100,00Totale codice 8 3,76 0,00 2,15 21,51 1,61 3,76 2,69 13,44 51,08 100,009 90 0,00 0,00 3,45 31,03 0,00 10,34 6,90 10,34 37,93 100,009 91 0,00 0,00 0,00 9,09 0,00 4,55 9,09 18,18 59,09 100,009 92 2,98 1,32 3,97 28,48 1,32 5,96 1,99 22,85 31,13 100,009 93 4,81 0,80 5,93 19,71 2,56 4,33 3,37 17,63 40,87 100,00Totale codice 9 3,99 0,92 5,12 22,52 2,05 5,02 3,17 19,04 38,18 100,00X 0,00 0,00 0,00 0,00 14,29 28,57 14,29 0,00 42,86 100,00Totale generale 5,20 1,41 6,19 16,94 2,89 8,03 5,30 17,77 36,28 100,00

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Fonte. CCIAA Teramo.

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Tab. 9 – Localizzazioni delle attività produttive nella Val Tordino. Valori percentuali dei comuni (2008)

Ateco1 cifra

Ateco2 cifre

Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro

MoscianoS. Angelo

NotarescoRoseto

d. AbruzziTeramo Area

0 01 31,52 42,31 19,18 8,08 39,38 23,95 24,46 13,63 10,88 15,510 02 0,12 0,00 0,00 0,04 0,00 0,00 0,11 0,03 0,10 0,060 05 0,00 0,00 0,00 0,64 0,00 0,15 0,00 1,15 0,02 0,33Totale codice 0 31,63 42,31 19,18 8,75 39,38 24,10 24,57 14,81 10,99 15,911 11 0,00 0,00 0,00 0,04 0,00 0,00 0,23 0,00 0,00 0,021 14 0,00 0,00 0,10 0,14 0,42 0,15 0,57 0,10 0,07 0,131 15 2,32 1,71 3,80 2,45 2,92 3,75 1,71 2,44 2,36 2,561 16 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,11 0,00 0,00 0,011 17 0,81 0,43 0,29 0,43 0,00 0,60 1,14 0,20 0,25 0,371 18 4,75 0,43 3,70 1,67 1,04 2,18 2,62 1,73 0,95 1,761 19 0,93 1,28 1,56 0,43 0,00 0,68 0,57 0,34 0,48 0,55Totale codice 1 8,81 3,85 9,44 5,16 4,38 7,36 6,94 4,81 4,10 5,402 20 0,58 0,43 0,68 0,50 0,83 0,68 1,71 0,61 0,66 0,682 21 0,93 0,00 1,07 0,07 0,00 0,30 0,00 0,10 0,18 0,232 22 0,00 0,00 0,88 0,36 0,00 0,53 0,11 0,27 0,91 0,542 24 0,12 0,00 0,29 0,21 0,00 0,38 0,57 0,10 0,17 0,202 25 0,58 0,00 0,97 0,32 0,21 0,75 0,00 0,03 0,22 0,302 26 0,81 1,28 1,27 0,60 0,63 1,13 0,34 0,92 0,86 0,842 27 0,00 0,00 0,39 0,21 0,21 0,15 0,23 0,00 0,07 0,112 28 2,20 1,28 2,24 1,49 1,67 2,25 2,39 2,10 1,00 1,612 29 1,04 1,71 1,85 0,71 0,63 1,13 0,80 0,54 0,53 0,75Totale codice 2 6,26 4,70 9,64 4,48 4,17 7,28 6,14 4,68 4,60 5,283 30 0,00 0,00 0,00 0,07 0,00 0,15 0,00 0,03 0,12 0,073 31 0,23 0,43 0,49 0,32 0,00 0,53 0,11 0,47 0,18 0,303 32 0,12 0,43 0,39 0,00 0,00 0,23 0,11 0,10 0,05 0,103 33 0,93 0,85 0,68 0,71 0,83 0,45 0,46 0,71 0,76 0,713 34 0,00 0,00 0,49 0,00 0,21 0,30 0,11 0,17 0,08 0,133 35 0,00 0,00 0,00 0,21 0,00 0,08 0,00 0,07 0,02 0,063 36 0,35 0,00 1,56 0,92 0,21 4,20 0,91 0,81 1,31 1,283 37 0,00 0,00 0,49 0,18 0,00 0,23 0,46 0,10 0,07 0,14Totale codice 3 1,62 1,71 4,09 2,42 1,25 6,16 2,16 2,47 2,59 2,804 40 0,00 0,00 0,00 0,39 0,00 0,08 0,46 0,07 0,12 0,154 41 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,03 0,01

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segue Tab. 9Ateco1 cifra

Ateco2 cifre

Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro

MoscianoS. Angelo

NotarescoRoseto

d. AbruzziTeramo Area

4 45 12,86 14,96 18,01 11,21 21,04 11,71 25,71 15,19 14,28 14,68Totale codice 4 12,86 14,96 18,01 11,60 21,04 11,79 26,17 15,25 14,43 14,855 50 2,20 2,14 3,80 5,16 2,08 3,30 3,53 3,49 3,44 3,635 51 5,33 3,85 3,80 8,08 3,13 7,88 4,44 8,07 7,09 6,905 52 13,67 8,12 12,85 20,67 8,33 11,79 10,58 15,29 19,00 16,485 55 4,52 6,84 4,77 8,82 3,96 4,73 3,07 9,73 6,00 6,68Totale codice 5 25,72 20,94 25,22 42,73 17,50 27,70 21,62 36,58 35,53 33,696 60 2,32 3,85 1,95 1,39 2,29 1,65 2,50 1,86 1,78 1,846 61 0,00 0,00 0,00 0,04 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,016 62 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,02 0,016 63 0,12 0,00 0,29 0,92 0,42 0,60 0,23 0,71 0,48 0,556 64 0,58 0,43 0,68 0,32 0,21 0,30 0,46 0,27 0,56 0,446 65 0,46 0,43 0,29 0,78 0,63 0,53 0,46 0,58 1,06 0,756 66 0,00 0,00 0,00 0,07 0,00 0,08 0,11 0,20 0,17 0,126 67 0,46 0,00 0,58 2,06 0,83 0,53 0,46 1,76 2,71 1,80Totale codice 6 3,94 4,70 3,80 5,59 4,38 3,68 4,21 5,39 6,78 5,517 70 0,58 0,43 1,07 3,56 0,42 2,63 1,37 2,20 3,26 2,577 71 0,23 0,43 0,29 0,46 0,21 0,45 0,68 0,58 0,73 0,567 72 0,58 0,43 0,97 1,81 1,04 1,50 1,02 1,76 2,47 1,827 73 0,00 0,00 0,10 0,00 0,00 0,15 0,00 0,03 0,03 0,047 74 2,43 1,71 2,92 4,20 1,25 2,85 0,91 4,27 6,66 4,53Totale codice 7 3,82 2,99 5,36 10,03 2,92 7,58 3,98 8,85 13,15 9,528 80 0,58 0,00 0,19 0,60 0,21 0,15 0,23 0,47 0,58 0,478 85 0,23 0,00 0,19 0,82 0,42 0,38 0,34 0,37 1,00 0,65Totale codice 8 0,81 0,00 0,39 1,42 0,63 0,53 0,57 0,85 1,58 1,129 90 0,00 0,00 0,10 0,32 0,00 0,23 0,23 0,10 0,18 0,179 91 0,00 0,00 0,00 0,07 0,00 0,08 0,23 0,14 0,22 0,139 92 1,04 1,71 1,17 3,06 0,83 1,35 0,68 2,34 1,56 1,829 93 3,48 2,14 3,60 4,38 3,33 2,03 2,39 3,73 4,24 3,76Totale codice 9 4,52 3,85 4,87 7,83 4,17 3,68 3,53 6,31 6,19 5,89X 0,00 0,00 0,00 0,00 0,21 0,15 0,11 0,00 0,05 0,04Totale generale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni. Fonte. CCIAA Teramo.

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Fig. 2 – Distribuzione delle unità locali per comune. Agricoltura, caccia, silvicoltura (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

UL Ateco 0Valori assoluti

670

335

67

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

Fig. 3 – Distribuzione delle unità locali per comune. Estrazione di minerali,industrie alimentari, tessili, abbigliamento, cuoio e pelli (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

UL Ateco 1Valori assoluti

250

125

25

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

22

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Fig. 4 – Distribuzione delle unità locali per comune. Industrie del legno e carta, chimiche, metallurgiche, meccaniche (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

UL Ateco 2Valori assoluti

280

140

28

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

Fig. 5 – Distribuzione delle unità locali per comune. Industrie elettromeccaniche, elettroniche, meccanica di precisione, mezzi di trasporto, altre industrie manifatturiere (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

UL Ateco 3Valori assoluti

160

80

16

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

23

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Fig. 6 – Distribuzione delle unità locali per comune. Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua. Costruzioni (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

UL Ateco 4Valori assoluti

870

435

87

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

Fig. 7 – Distribuzione delle unità locali per comune. Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazioni, servizi ricettivi, ristorazione (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

UL Ateco 5Valori assoluti

2.200

1.100

220

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

24

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Fig. 8 – Distribuzione delle unità locali per comune. Trasporti e comunicazioni (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

UL Ateco 6Valori assoluti

410

205

41

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

Fig. 9 – Distribuzione delle unità locali per comune. Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

UL Ateco 7Valori assoluti

800

400

80

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

25

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Fig. 10 – Distribuzione delle unità locali per comune. Istruzione, sanità (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

UL Ateco 8Valori assoluti

95

47,5

9,5

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

Fig. 11 – Distribuzione delle unità locali per comuni. Servizi pubblici, sociali, personali (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

UL Ateco 9Valori assoluti

380

190

38

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

26

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Fig. 12 – Distribuzione delle unità locali per comuni e settori produttivi (2008)

GIULIANOVA

MOSCIANO SANT'ANGELO

NOTARESCO

TERAMO

ROSETO DEGLI ABRUZZI

CANZANO

BELLANTE

CASTELLALTO

MORRO D'ORO

U L i n c o m p l e s s o p e r c o m u n eValori assoluti

6 . 1 0 0

3.050

610

v__ass_Codice_0v__ass_Codice_1v__ass_Codice_2v__ass_Codice_3v__ass_Codice_4v__ass_Codice_5v__ass_Codice_6v__ass_Codice_7v__ass_Codice_8v__ass_Codice_9

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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1.4. Specializzazioni localizzative

I dati analizzati nel paragrafo precedente hanno formato il quadro produttivo dei comuni

ricadenti nella Valle del Tordino, tuttavia isolato dal contesto. Un primo affinamento dell’analisi,

mediante il calcolo degli indici di specializzazione, mira pertanto ad una valutazione comparativa

con il territorio esterno all’area, allo scopo di misurare la centralità di quest’ultima rispetto alle

singole funzioni produttive.

Nel Rapporto di prima fase di questo Piano, gli indici di specializzazione erano stati

calcolati con riferimento all’intero territorio della regione Abruzzo, privilegiando un orientamento

dell’analisi che collocasse il Piano stesso in una dimensione transcalare più ampia del solo Piano

Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP). Va richiamato, peraltro, che la base-dati era

costituita dal Censimento Istat 2001 e, pertanto, se consentiva comparazioni molto più ampie ed

omogenee all’interno delle attività industriali e di servizi, escludeva viceversa il comparto delle

attività agricole.

In questa seconda fase, strettamente operativa, si è ritenuto preferibile il riferimento al

territorio della sola provincia di Teramo, al fine di ottenere indicazioni maggiormente mirate, non

soltanto di tipo economico sull’efficienza dei comparti produttivi, ma anche di tipo pianificatorio

sulla centralità dell’Area del Tordino rispetto al contesto provinciale, al fine di meglio valutare le

scelte localizzative del Piano d’Area, con riflessi sull’intera circoscrizione amministrativa.

Va rilevato, ancora, che la base-dati CCIAA non consente di calcolare gli indici sul numero

degli addetti ai singoli comparti (così come era avvenuto nella prima fase, su base-dati Istat), bensì

soltanto sul numero delle localizzazioni (unità locali): viene forzatamente meno, pertanto, ogni

possibilità di confronto che non sia meramente indicativa. In più, mentre i dati Istat al 2001

facevano riferimento alla classificazione Ateco 1991, i dati qui utilizzati sono parametrati sulla

successiva classificazione Ateco 2002, che contiene alcune difformità, pur se non estremamente

rilevanti. Per questi motivi, non si è ritenuta vincolante la precisa reiterazione dei comparti

analizzati in quella sede, ma, ai fini cartografici, sono stati selezionati i comparti emergenti

dall’apparato statistico esaminato nel precedente par. 2.1 come significativi dei profili economici

comunali e di area, dal punto di vista sia delle quantità assolute, sia della distribuzione relativa.

Nel calcolo dell’indice sono stati utilizzati ancora i dati aggregati comunali, in quanto i dati

disaggregati a scala intracomunale (di cui al successivo par. 2.3) – oltre ad avere dovuto subire

aggiustamenti e una parziale selezione, per i motivi che verranno ivi esposti – non sarebbero stati

confrontabili con i dati a scala comunale dell’area esterna di riferimento, né trasferibili sulla base

cartografica provinciale per motivi tecnici legati alla mancanza delle necessarie coordinate.

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Per formare – anche in questo caso – il quadro generale, la tab. 10 riporta, gli indici di

specializzazione1 dei comuni e dell’area della Val Tordino per tutti i comparti rilevati.

Si osserva come, su 54 comparti, l’indice di specializzazione dell’intera area Val Tordino

risulti ≥100 in 33 casi, non tutti peraltro significativi: valga l’esempio dell’Ateco 16 (industria del

tabacco), dove la sola unità localizzata nel comune di Notaresco vi determina un valore dell’indice

pari a 4.535, che si traduce in un valore d’area pari a 236, senza che ciò rappresenti un’attività

significativa.

Ai fini dell’analisi cartografica che segue, si sono pertanto selezionati – come detto sopra – i

comparti più solidi per numero assoluto di localizzazioni e/o più rilevanti sia per specializzazione

consolidata (comparti industriali e di servizi “maturi”), sia per specializzazione emergente, sia per

rilevanza strategica nello scenario di sviluppo che il Piano d’Area mira a definire.

Tenendo conto delle istanze scaturenti dai Forum Tematici di discussione nella prima fase

del Piano, non si è trascurato il settore agricolo (Ateco 01; fig. 13). Pur se il dato relativo alle sole

localizzazioni presenta, in questo caso, limiti ancora più evidenti rispetto ai comparti industriali e

terziari, non fornendo indicazioni sulle caratteristiche colturali, si può osservare che i comuni della

media valle (con l’eccezione di Castellalto) rientrano in un’ampia corona di specializzazione

primaria che circonda il capoluogo, occupando quasi per intero la fascia collinare del territorio

provinciale e risalendo nella fascia montana, in particolare nella Laga (dove, ovviamente, la

specializzazione assume carattere marginale rispetto all’intensità produttiva agricola e l’indicatore

viene enfatizzato dalla debolezza degli altri settori produttivi). Al contrario, nel caso di Canzano e,

soprattutto, Morro d’Oro, i valori più elevati (254 e 238, rispettivamente: v. tab. 10) configurano

vocazioni primarie (agricoltura, allevamento) già in atto e/o da recuperare e intensificare, come pure

in larga parte dei territori di Bellante (186) e Notaresco (142).

Fra gli obiettivi del Piano si delinea una stretta connessione fra il comparto agricolo e quello

dell’industria alimentare (Ateco 15; fig.14), che risulta viceversa estremamente polarizzato su

Mosciano Sant’Angelo e Castellalto (indici di specializzazione pari, rispettivamente, a 151 e 159),

mentre complessivamente despecializzati appaiono proprio i comuni a vocazione agricola, salvo

Morro d’Oro (125).

Dei comparti definiti “maturi”, il più problematico può essere considerato quello

dell’abbigliamento (Ateco 18; fig.15), che ha risentito maggiormente della concorrenza dei Paesi

orientali, europei e non, oltre che della struttura eccessivamente sbilanciata verso il contoterzismo.

Le localizzazioni restano tuttavia consistenti (quasi 300 nell’area del Tordino: v. tab. 7) e le

1 Calcolati pertanto come segue: (localizzazioni del comparto nel comune o area / localizzazioni del comparto nella provincia) / (totale localizzazioni. nel comune o area / totale localizzazioni nella provincia) x 100.

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specializzazioni disegnano, con Bellante (indice: 195) e Castellalto (168) una sorta di

protendimento meridionale del distretto vibratiano.

Buone aspettative vengono riposte dagli operatori industriali sul comparto della gomma e

plastica (Ateco 25; fig.16), per il quale, nella Val Tordino, si delinea un polo particolarmente forte,

costituito da Castellalto (indice di specializzazione: 337), Mosciano Sant’Angelo (255) e Bellante

(200).

Al contrario, si presenta diffuso il comparto della lavorazione di prodotti in metallo (Ateco

28; fig. 17), che distribuisce la sua notevole consistenza numerica (circa 270 unità locali) in maniera

tale che gli indici di specializzazione risultino contenuti: da 129 per Castellalto a 114 per Roseto

degli Abruzzi, fra i quali si collocano Notaresco (126), Bellante (122) e Mosciano Sant’Angelo

(121). Si tratta di un comparto tipicamente manifatturiero, che, nella dimensione dell’area,

costituisce un importante sostegno all’economia reale, anche in virtù dell’ampia diversificazione dei

prodotti.

Altrettanto può dirsi dei comparti meccanico (Ateco 29; fig. 18) ed elettromeccanico

(Ateco 31; fig. 19), i quali tuttavia aggiungono caratteri potenzialmente innovativi. La difficoltà di

discriminare i due profili si evidenzia nella distribuzione degli indici di specializzazione, che, per il

primo, vedono sorprendentemente al primo posto Canzano (238)2; seguono Castellalto (211),

Bellante (156) e Mosciano Sant’Angelo (140). Nel secondo, emerge anche Roseto degli Abruzzi

(167, terzo valore a poca distanza dall’indice 183 di Mosciano e dal 173 di Castellalto).

La classica specializzazione di Mosciano Sant’Angelo nell’industria mobiliera emerge

appieno nell’Ateco 36 (fig. 20), con il valore di 312, nonostante il mix statistico con altre industrie

manifatturiere.

Nell’ambito industriale si individua – dunque – un potenziale distretto plurispecializzato

nel tratto mediano della valle, con fulcri in nella stessa Mosciano e in Castellalto, che rafforza

l’ipotesi di un polo logistico nel primo dei due comuni e induce a rivalutarne l’integrazione con

l’autoporto realizzato, ma non attivato, nel secondo.

Il settore terziario, invece, sdoppia la sua polarizzazione fra il capoluogo e la costa, in

corrispondenza con i comuni propriamente urbani, non senza evidenziare talune criticità.

La prima riguarda il commercio all’ingrosso (Ateco 51; fig. 21), che, a scala provinciale,

mostra un allineamento relativamente forte lungo l’asse costiero, tuttavia con i valori più elevati

palesemente influenzati, agli estremi, dal distretto marchigiano (Martinsicuro), cui si associa la

polarità interna alla Val Vibrata (Sant’Egidio), e dall’area metropolitana pescarese (Silvi). Appare

2 Si tratta, in questo caso, di un tipico “effetto statistico”: su una massa di localizzazioni totali decisamente limitata, una pur piccola concentrazione di localizzazioni del comparto ne enfatizza l’indice di specializzazione. Ciò non toglie che si tratti di una indicazione interessante per il comune industrialmente più debole dell’area.

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singolare, invece, che l’asse centrale del territorio, ovvero la Val Tordino, mostri sì valori

relativamente alti (120÷130) nell’area Giulianova-Mosciano Sant’Angelo-Roseto, ma solo di 108

nel capoluogo, mentre tutti i comuni industriali ed agricoli della sponda destra risultano

marcatamente despecializzati.

Sorprende meno il livellamento dei valori nel commercio al dettaglio (Ateco 52; fig. 22), in

quanto anche dall’analisi sul campo (v. oltre) si evidenzia la buona tenuta del dettaglio tradizionale,

mentre il polo principale del dettaglio organizzato è del tutto recente. Inoltre, la natura stessa dei

dati per numero di localizzazioni penalizza la grande distribuzione, che emergerebbe maggiormente

ove si disponesse di dati utilizzabili relativi al numero di addetti. Rilevante, in ogni caso, il valore di

specializzazione espresso da Giulianova (123).

Altro punto debole dell’area Val Tordino sta nei servizi ricettivi (Ateco 55; fig. 23), di cui

gli alberghieri sono ovviamente polarizzati dai comuni turistici costieri, mentre quelli di

ristorazione, certamente più diffusi, non valgono a far emergere specializzazioni significative

nell’interno, con l’eccezione di Canzano. Quest’ultima è tuttavia rilevante nel richiamare attenzione

per l’enogastronomia, all’interno di uno scenario evolutivo dei turismi “plurimi” di qualità.

I servizi di intermediazione monetaria e finanziaria (Ateco 65; fig. 24) trovano nel

capoluogo un polo di radicata tradizione a livello di banche locali, in fase di cauta evoluzione verso

le più moderne strutture del settore. Con un indice di specializzazione pari a 175, Teramo traina

dunque l’intera area, seguita a distanza da Giulianova (126). A scala provinciale, va precisato che

gli altri valori ricadenti nella prima classe (peraltro molto ampia: 130÷264) si devono ascrivere a

preesistenze urbane importanti (Atri), alla presenza di un denso tessuto industriale (Val Vibrata:

Sant’Egidio, Nereto), all’influenza del turismo montano (Pietracamela) e solo in un caso (Valle

Castellana) al presidio territoriale del credito in carenza di altre localizzazioni terziarie.

Fra i servizi innovativi, l’informatica (Ateco 72; fig. 25) esalta il polo di Teramo (indice di

specializzazione: 185) e, nell’ambito provinciale, mostra la sua adattabilità localizzativa alle aree

interne, mentre appare relativamente debole nella fascia costiera (per l’area di Piano: Giulianova,

125; Roseto degli Abruzzi: 124).

Il comparto di ricerca e sviluppo (Ateco 73; fig. 26) è probabilmente quello che risente

maggiormente delle caratteristiche della banca-dati utilizzata: questa infatti, rispetto alla rilevazione

censuaria, tende ad escludere le strutture pubbliche e i servizi internalizzati dalle aziende. Ne

derivano un universo estremamente limitato e valori di specializzazione che non danno ragione dei

progressi documentati nel Rapporto di prima fase (89% degli addetti provinciali e 23% degli addetti

regionali concentrati nell’area Val Tordino, per oltre i 9/10 a Teramo; tasso di crescita del 200% nel

periodo 1991-2001, quasi dieci volte superiore alla media abruzzese).

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La polarità di Teramo appare invece assoluta per quanto riguarda i servizi alle imprese

(Ateco 74; fig. 27), all’interno dei quali non risulta peraltro possibile – a questo livello di analisi –

distinguere i servizi “rutinari” da quelli innovativi. Non appare tuttavia azzardato – anche in base

alle verifiche effettuate sul campo – ritenere che i primi costituiscano l’ampia maggioranza delle

750 unità locali presenti nell’area (v. tab. 7). Resta questo, pertanto, un punto di attacco

fondamentale per gli interventi del Piano.

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Tab. 10 - Specializzazione localizzativa nei comuni della Val Tordino (2008)(Provincia di Teramo = 100)

Ateco2 cifre

Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro

Mosciano S. Angelo

NotarescoRoseto

d. AbruzziTeramo Area

01 186 254 115 47 238 139 142 80 63 9002 67 0 0 20 0 0 66 19 56 3405 0 0 0 138 0 33 0 187 0 5911 0 0 0 686 0 0 2268 0 0 23614 0 0 68 72 298 103 318 94 45 8315 87 55 159 110 125 151 67 99 94 10516 0 0 0 0 0 0 4535 0 0 23617 93 51 45 52 0 102 131 23 28 4618 195 16 168 81 38 103 111 70 43 7819 66 84 94 31 0 38 36 26 36 3820 74 57 63 49 110 85 205 78 81 8121 499 0 548 30 0 160 0 44 133 13322 22 0 169 73 0 100 22 71 182 11223 0 0 0 172 0 0 0 0 0 2924 85 0 72 76 0 272 588 99 96 12725 200 0 337 119 74 255 79 23 84 11326 74 141 125 55 46 142 49 100 99 9227 0 0 345 244 189 196 202 30 57 12128 122 70 129 82 90 121 126 114 59 9029 156 238 211 103 116 140 123 59 77 10130 144 0 0 129 0 183 0 42 141 10331 82 156 173 86 0 183 81 167 75 10732 96 364 242 0 0 183 94 56 27 6433 166 158 123 124 154 80 82 109 134 12334 0 0 413 0 181 250 96 142 55 10035 0 0 0 356 0 109 0 149 24 10536 17 0 109 85 32 312 85 60 93 9737 0 0 413 117 0 125 289 28 55 95

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segue Tab. 10Ateco2 cifre

Bellante Canzano Castellalto GiulianovaMorro d’Oro

MoscianoS. Angelo

NotarescoRoseto

d. AbruzziTeramo Area

40 0 0 0 412 0 147 340 0 64 12441 0 0 0 0 0 0 0 0 430 15745 89 116 118 74 147 81 181 107 97 10050 71 68 114 157 72 95 109 107 105 11151 81 60 64 125 52 121 68 129 108 10752 85 51 85 134 57 77 71 98 121 10755 66 122 58 123 49 60 47 138 81 9260 119 215 101 75 116 92 124 102 89 9661 0 0 0 0 0 0 0 0 0 062 0 0 0 0 0 0 0 0 0 063 26 0 22 211 97 117 52 152 99 11764 117 89 139 56 43 60 93 55 115 8865 77 73 48 126 106 86 94 106 175 12766 0 0 0 102 0 109 168 297 263 18467 35 0 44 144 65 39 35 128 193 12970 25 19 46 132 18 113 44 90 130 10271 55 105 46 107 51 105 163 112 143 11672 51 32 72 125 79 104 67 124 185 13273 0 0 0 0 0 367 0 84 121 8874 69 38 83 118 30 78 29 117 182 12580 193 0 33 173 71 49 76 157 190 1495 47 0 40 156 88 91 70 62 203 13090 0 0 88 250 0 133 206 91 176 15091 0 0 0 114 0 0 0 0 322 13892 43 94 73 159 46 63 24 126 87 9793 105 67 109 124 91 60 72 110 125 110X 77 27 92 108 59 93 74 95 112 99Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 13 – Specializzazione localizzativa dell’agricoltura (Ateco 01 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 14 – Specializzazione localizzativa dell’industria alimentare (Ateco 15 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 15 – Specializzazione localizzativa dell’industria dell’abbigliamento (Ateco 18 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 16 – Specializzazione localizzativa dell’industria della gomma e plastica (Ateco 25 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 17 – Specializzazione localizzativa della lavorazione di prodotti in metallo (Ateco 28 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 18 – Specializzazione localizzativa dell’industria meccanica (Ateco 29 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 19 – Specializzazione localizzativa dell’industria elettromeccanica (Ateco 31 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 20 – Specializzazione localizzativa dell’industria mobiliera e altre manifatturiere (Ateco 36 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 21 – Specializzazione localizzativa del commercio all’ingrosso (Ateco 51 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 22 – Specializzazione localizzativa del commercio al dettaglio (Ateco 52 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 23 – Specializzazione localizzativa di alberghi e ristoranti (Ateco 55 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 24 – Specializzazione localizzativa dei servizi di intermediazione monetaria e finanziaria (Ateco 65 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 25 – Specializzazione localizzativa dei servizi di informatica (Ateco 72 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 26 – Specializzazione localizzativa dei servizi di ricerca e sviluppo (Ateco 73 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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Fig. 27 – Specializzazione localizzativa dei servizi alle imprese (Ateco 74 – 2008)

Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo.

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2.3. Baricentri produttivi

L’attività di analisi geografico-economica più impegnativa, all’interno delle elaborazioni

presentate in questo Rapporto, ha riguardato la disaggregazione territoriale delle localizzazioni (in

numero di circa 16.600) a scala intracomunale.

Poiché tale operazione, ove effettuata in forma assolutamente puntuale, avrebbe comportato

una dispersione estrema e, con essa, la sostanziale inefficacia dell’analisi in termini di

individuazione dei baricentri produttivi, si è proceduto a suddividere i singoli spazi comunali in

sub-aree, attribuendo al centro principale di ogni sub-area il complesso delle localizzazioni (unità

locali) ivi ricadenti.

Di fatto, è risultato possibile ubicare circa l’80% delle unità locali (UL), come risulta dal

prospetto seguente, dove:

- la colonna n.c. riporta il numero di unità locali non conteggiate in quanto ubicate in vie o strade

al di sotto della soglia di 10 unità locali e non riconducibili a località abitate secondo il

Censimento Istat della popolazione al 2001 né designate con toponimi nella cartografia IGM

1:25.000 della serie 25/V;

- la colonna n.u. riporta il numero di unità locali non ubicate per lacune o contraddizioni negli

elementi forniti dalla base informativa.

Comune Totale UL n.c. n.u.UL ubicate

v.a. %Bellante 863 47 816 94,55Canzano 234 1 19 214 91,45Castellalto 1.027 17 253 757 73,71Giulianova 2.811 648 2.163 76,95Morro dOro 480 5 68 407 84,79Mosciano Sant'Angelo 1.332 13 189 1.130 84,83Notaresco 879 24 114 741 84,30Roseto degli Abruzzi 2.950 45 392 2.513 85,19Teramo 6.021 228 1.261 4.532 75,27Totale complessivo 16.597 333 2.991 13.273 79,97

Nelle schede territoriali comunali che seguono sono cartografate le suddivisioni interne

ai singoli territori comunali. Vengono poi elencati le località abitate (Censimento Istat della

popolazione al 2001) incluse nelle aree intracomunali (sub-aree) nonché i riferimenti alla

toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V) per l’intero comune, parimenti ubicati

nella carta. Le tabelle riportano, infine, i dati relativi alle quantità di unità locali per macrosettori

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(codici Ateco a una cifra: v. par. 2.1) nelle sub-aree, in valori assoluti e percentuali, questi ultimi

riferiti ai totali comunali.

Le due tavole consentono, a loro volta, di formare un quadro di sintesi della distribuzione

dei baricentri produttivi nell’intera area, sia per massa totale delle localizzazioni (tavola 1), sia per

composizione settoriale (tavola 2). I valori sono posizionati in corrispondenza dei centri più

significativi: al termine baricentro va pertanto attribuito un significato non strettamente tecnico,

bensì indicativo delle concentrazioni areali delle attività produttive.

Ciò che interessa, ai fini del Piano, è innanzi tutto misurare la consistenza dei baricentri

ubicati lungo la direttrice della Val Tordino rispetto ai dati aggregati comunali in precedenza

analizzati.

Stante la dominanza – peraltro scontata – dei poli urbani principali (Teramo: 2.937 unità

locali, pari al 50,6% del totale comunale; Giulianova: 1.883, 67%; Roseto degli Abruzzi: 1.610,

54,6%) con marcata connotazione terziaria, si osservano chiaramente due tipi di allineamenti: di

fondovalle e di crinale.

I primi individuano, da nord a sud, le direttrici vallive del Salinello, del Tordino e del

Vomano. Appare subito evidente la complessiva maggiore consistenza delle localizzazioni lungo

il fondovalle del Tordino: San Nicolò (791 unità locali ubicate), Bellante Stazione (379), Villa

Zaccheo-Petricione (163), Mosciano Stazione (511), Colleranesco (244), Cologna Spiaggia (168).

L’industria assume qui un peso importante, anche se, trattandosi di un asse fortemente urbanizzato,

le localizzazioni terziarie risultano notevolmente incidenti, specie a San Nicolò a Tordino, per

probabile effetto di decentramento da Teramo, e a Mosciano, dove nell’area industriale e artigianale

tendono sempre più a localizzarsi servizi alle imprese.

Meno rilevante è l’allineamento lungo il fondovalle del Vomano: Forcella (88 unità locali

ubicate), Castelnuovo Vomano (287), Guardia Vomano (268), Bivio Fontanelle (194), Piane

Vomano (474), dove il profilo produttivo diviene più marcatamente industriale, sia nei comparti

manifatturieri, sia in quello delle costruzioni.

Sostanzialmente irrilevante, infine, l’allineamento lungo il fondovalle del Salinello: Villa

Tassoni (45 unità locali ubicate), Sant’Angelo a Marano (125), Fonte Luca (40), Montone (126),

Marina (30), il cui profilo tende maggiormente alle attività agricole.

Gli allineamenti di crinale risentono in parte della dissimmetria dei versanti, in parte del

conseguente andamento della rete viaria.

A nord (spartiacque Tordino-Salinello), i baricentri più consistenti corrispondono ai

capoluoghi comunali di Bellante (160 unità locali ubicate) e Mosciano Sant’Angelo (423), entrambi

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gravitanti sul fondovalle del Tordino. Il profilo funzionale è definibile come agricolo-industriale,

con maggiore incidenza del terziario per Mosciano, legata alle funzioni semi-urbane del centro.

A sud (spartiacque Tordino-Vomano), l’area di Castellalto (269 unità locali ubicate)

gravita decisamente sul Tordino; mentre l’area di Notaresco (356), dove lo spartiacque si allontana

sensibilmente, gravita piuttosto sul Vomano. Quest’ultima vede ridursi la componente agricola a

vantaggio dell’industria (soprattutto costruzioni) e del terziario, ancora in dipendenza dal rango

urbano intermedio. Le attività economiche riferite ai baricentri di Canzano (109) e Morro d’Oro

(129) vedono invece la netta prevalenza delle unità locali agricole, carattere comune alla numerosa

serie di baricentri minori individuati lungo entrambi i versanti della Val Tordino, specie il

meridionale, e nelle aree marginali extra-urbane del comune di Teramo.

Pur richiamando i limiti della base-dati utilizzata e gli aggiustamenti di metodo che ne

derivano nella rappresentazione cartografica dei dati, si può concludere che la distribuzione delle

attività produttive nella media e bassa Val Tordino risulta congruente con l’impostazione del Piano

d’Area, in quanto:

- l’asse urbano-industriale forte si conferma lungo l’asta del fiume Tordino, e in particolare fra

le polarità di Teramo e Giulianova, dove appare da rafforzare la polarità di Colleranesco;

- il nodo di Mosciano Sant’Angelo si configura come polarità intermedia, ricettiva per

localizzazioni sia manifatturiere che di servizi;

- la polarità di San Nicolò a Tordino mostra potenzialità di integrazione con il capoluogo, non

solo in termini di decentramento industriale;

- le altre polarità intermedie appaiono suscettibili di rafforzamento dei rispettivi profili

manifatturieri, nei termini di una distrettualizazione policentrica e di filiera, adeguatamente

sostenuta dall’individuazione di nuove centralità per servizi;

- la diffusione di attività agricole nelle aree di versante e collinari consolida l’ipotesi di

potenziamento della filiera agro-alimentare, da centrare sul neocostituito distretto di Mosciano

Sant’Angelo.

In una visione più generale degli assetti territoriali a scala provinciale, possono dirsi

nettamente definite le gravitazioni sulla Val Tordino dei comuni di Bellante e Mosciano

Sant’Angelo, nel versante nord, nonché di Castellalto), nel versante sud, pur senza trascurare, nel

territorio di quest’ultimo comune, l’importante agglomerato di Castelnuovo Vomano. Ancora nel

versante sud, i comuni di Notaresco e Morro d’Oro vedono le proprie gravitazioni industriali volte,

invece, alla Val Vomano, mentre le porzioni di territorio volte alla Val Tordino mostrano buone

potenzialità agricole. Resta la posizione interstiziale del comune di Canzano, il cui peso

localizzativo appare, allo stato, debole e di gravitazione incerta.

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Fra i poli urbani, infine, Roseto degli Abruzzi appare sensibilmente decentrato.

54

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Scheda territoriale comunale 1 – Bellante

D

G

C

H

A

C

EF

B

D

G

A

D

A

0 1 2

Ter_345

Cas_29

Cas_26

Cas_98Cas_100

Mos_69

Bel_47

Colleminuccio

Nepezzano

Monticelli

Colle Santa Maria-Varano

Tofo Sant'Eleuterio

Case Pediconi

Villa Falchini

San Nicol• a Tordino

L.P. Casemolino

Bellante Stazione

Villa Turri Sant'Atto

Chiaretto San Mauro

Case Traini

Case Pilotti

Colle Arenario

Casemolino

San Lorenzo

Villa Zaccheo-Petriccione

Ripattoni

Colle Izzano

San GabrieleCasaleno

Villa Torre

Di Bonaventura

Cordesco

Villa Ardente

Santa Filomena

Collepietro

Santa Maria AssuntaCase Ippoliti

Colle LeoneBellante

Croce del Fiore

Spaccio di Pietro

Colle Troia Colle MontoneVilla Tassoni

Penna

Capoposta

Spaccio Santomo

Colle Montone

Sant'Angelo a MaranoCase di Pasquale

Fonte Luca

Villa Gatti

Villa de Luca

Bel_36

Bel_39

Bel_42

Bel_46

Bel_49

Bel_107

Bel_108

Bel_119

Bel_120

Cas_76

Mos_81

Mos_84

Not_56

Ter_73

Ter_248

Ter_250

Ter_292

Ter_354

Case Loretone

Colleatterrato Alto

Ponzano

A: Villa Tassoni; B: Sant'Angelo a Marano; C: Casaleno; D: Bellante; E: Capodimonte (rif. IGM 39); F: Colle Izzano; G: Bellante Stazione.

Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Penna, Penna Alta, Villa de Luca, Villa Tassoni.B: Case di Pasquale, Colle Montone, Colle Troia, Sant'Angelo a Marano, Spaccio di Pietro, Spaccio Santomo.C: Casaleno, Case Pediconi, Case Pilotti, Case Traini, Colle Arenario.D: Bellante, Case Loretone, Croce del Fiore, San Gabriele.F: Case Ippoliti, Colle Izzano.G: Bellante Stazione, Di Bonaventura, Ripattoni, San Mauro, Villa Ardente.

Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 acq.to del ruzzo (idrografia). 2 bellante (sedi - centri). 3 c. adriani (sedi - case isolate). 4 c. baio (sedi - case isolate). 5 c. bizzarri (sedi - case isolate). 6 c. candeloro (sedi - case isolate). 7 c. d'agostino (sedi - case isolate). 8 c. de martinis (sedi - case isolate). 9 c. de santis (sedi - case isolate). 10 c. dei frati (sedi - case isolate). 11 c. del sordo (sedi - case isolate). 12 c. di pietro (sedi - case isolate). 13 c. di silvestre (sedi - case isolate). 14 c. gabriele (sedi - case isolate). 15 c. gatti (sedi - case isolate). 16 c. gialluca (sedi - nuclei e simili). 17 c. gialluca (sedi - case isolate). 18 c. gramenzi (sedi - case isolate). 19 c. iaconi (sedi - case isolate). 20 c. il monte (sedi - case isolate). 21 c. ippoliti (sedi - case isolate). 22 c. melchiorre (sedi - case isolate). 23 c. morosi (sedi - case isolate). 24 c. muzi (sedi - case isolate). 25 c. paolucci (sedi - case isolate). 26 c. pilotti (sedi - case isolate). 27 c. rastelli (sedi - case isolate). 28 c. rozzi (sedi - case isolate). 29 c. rozzi (sedi - case isolate). 30 c. sabatini (sedi - case isolate). 31 c. sabatini (sedi - case isolate). 32 c. scarozzo (sedi - case isolate). 33 c. tacchetti (sedi - case isolate). 34 c. tacchetti (sedi - case isolate). 35 c. urbani (sedi - case isolate). 36 c.le izzano (orografia e morfologia). 37 c.le montone (orografia e morfologia). 38 c.se collemoro (sedi - nuclei e simili).

55

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segue Scheda territoriale comunale 1 – Bellante

39 capodimonte (area geografica). 40 casaleno (sedi - nuclei e simili). 41 case alte (sedi - nuclei e simili). 42 chiareto (area geografica). 43 colle cera (orografia e morfologia). 44 colle dei nidi (orografia e morfologia). 45 colle ginestra (orografia e morfologia). 46 colle moro (orografia e morfologia). 47 colle troia (orografia e morfologia). 48 colle troia (orografia e morfologia). 49 collerent (area geografica). 50 colonia lupini (sedi - case isolate). 51 conv.to (dir.) (sedi - ruderi). 52 f.so cavallo (idrografia). 53 f.so ceco (idrografia). 54 f.so di chiareto (idrografia). 55 f.te a marano (idrografia - sorgenti). 56 f.te caporale (idrografia - laghi, stagni, paludi). 57 f.te la brecciola (idrografia - sorgenti). 58 forn.ce mingioni (fornaci e stabilimenti). 59 il goscio (idrografia). 60 il monte (area geografica). 61 la madonna (sedi - culto). 62 m.o di daniele (fornaci e stabilimenti). 63 m.o gramenzi (sedi - mulini e segherie). 64 mass.a antonietti (sedi - case isolate). 65 mass.a barba (sedi - case isolate). 66 mass.a biancucci (sedi - case isolate). 67 mass.a bizzarri (sedi - case isolate). 68 mass.a budiani (sedi - case isolate). 69 mass.a caccioni (sedi - case isolate). 70 mass.a caporali (sedi - case isolate). 71 mass.a carlone (sedi - case isolate). 72 mass.a ciafardoni (sedi - case isolate). 73 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 74 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 75 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 76 mass.a de berardinis (sedi - case isolate). 77 mass.a de silvestri (sedi - case isolate). 78 mass.a d'eugeni (sedi - case isolate). 79 mass.a di biagio (sedi - case isolate). 80 mass.a di germani (sedi - case isolate). 81 mass.a di silvestri (sedi - case isolate). 82 mass.a felicioni (sedi - case isolate). 83 mass.a ferraioli (sedi - case isolate). 84 mass.a giambattista (sedi - case isolate). 85 mass.a giammieri (sedi - case isolate). 86 mass.a iannetti (sedi - nuclei e simili). 87 mass.a ianuari (sedi - case isolate). 88 mass.a marziali (sedi - case isolate). 89 mass.a melchiorre (sedi - case isolate). 90 mass.a muscella (sedi - case isolate). 91 mass.a muzi (sedi - case isolate). 92 mass.a nardi (sedi - case isolate). 93 mass.a palma (sedi - case isolate). 94 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 95 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 96 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 97 mass.a rozzi (sedi - case isolate). 98 mass.a ruscitti (sedi - case isolate). 99 mass.a tanzi (sedi - case isolate). 100 mass.a tassoni (sedi - case isolate). 101 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 102 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 103 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 104 parr.a di penna (sedi - culto). 105 penna alta (sedi - nuclei e simili). 106 penna bassa (sedi - nuclei e simili). 107 ripattoni (sedi - centri). 108 s. angelo a marano (area geografica). 109 s. angelo a marano (sedi - nuclei e simili). 110 s. arcangelo (area geografica). 111 s. arcangelo (area geografica). 112 s. mauro (sedi - centri). 113 spaccio di pietro (sedi - case isolate). 114 spaccio santomo (sedi - case isolate). 115 staz.e bellante ripattoni (viabilità, aeroporti, porti ). 116 t. ripattoni (idrografia). 117 v.la rasicci (sedi - nuclei e simili). 118 v.la renzi (sedi - case isolate). 119 villa de luca (sedi - nuclei e simili). 120 villa tassoni (sedi - nuclei e simili).

Bellante – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Villa Tassoni 17 2 1 1 12 9 1 2 0 0 0 45B Sant'Angelo a Marano 72 5 5 1 16 19 5 0 0 2 0 125C Casaleno 1 1 0 0 1 1 0 0 0 0 0 4D Bellante 48 19 7 3 18 45 6 5 1 8 0 160E Capodimonte 60 6 5 0 11 11 3 1 0 1 0 98F Colle Izzano 1 1 0 0 2 1 0 0 0 0 0 5G Bellante Stazione 69 35 34 9 44 119 15 23 6 25 0 379n.u. 5 7 2 0 7 17 4 2 0 3 0 47UL 273 76 54 14 111 222 34 33 7 39 0 863

Bellante – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Villa Tassoni 6,2 2,6 1,9 7,1 10,8 4,1 2,9 6,1 0 0 0 5,2B Sant'Angelo a Marano 26,4 6,6 9,3 7,1 14,4 8,6 14,7 0 0 5,1 0 14,5C Casaleno 0,4 1,3 0 0 0,9 0,5 0 0 0 0 0 0,5D Bellante 17,6 25 13 21,4 16,2 20,3 17,6 15,2 14,3 20,5 0 18,5E Capodimonte 22 7,9 9,3 0 9,9 5 8,8 3 0 2,6 0 11,4F Colle Izzano 0,4 1,3 0 0 1,8 0,5 0 0 0 0 0 0,6G Bellante Stazione 25,3 46,1 63 64,3 39,6 53,6 44,1 69,7 85,7 64,1 0 43,9n.u. 1,8 9,2 3,7 0 6,3 7,7 11,8 6,1 0 7,7 0 5,4UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 0 100

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.

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Scheda territoriale comunale 2 – Canzano

D

G

H

O

P

B

A

C

D

B

A

D

Ter_345

Cas_29

Cas_26

Cas_98

Ter_59Cas_31

Cas_93

Cas_86

Cas_57

Can_37 Can_30

Cas_61

Cas_60

Cas_88

Cas_25

Cas_78

Can_34 Can_8

Cas_54

Cas_53

Can_20

Can_29

Can_4

Can_7

Cas_85 Cas_91

Cas_34

Nepezzano

Monticelli San Nicol• a Tordino

L.P. CasemolinoCasemolino

San Lorenzo

Villa Zaccheo-Petriccione

Sodere Campogrande

Piano d'AccioVilla Pasqualone

Secciola

Castellalto

San GervasioSanta Lucia

Poggio San Vittorino

Poggio Cono

Valle Canzano

Canzano

Colli

Feudo Alto

Feudo Basso

Guzzano

Castelbasso

Santa Lucia

Colleminuccio

SardinaraCaprafico

Forcella

Maciera

Villa Vomano

Piano di Corte Castelnuovo Vomano Ovest

Castelnuovo Vomano

Castelnuovo Vomano Est

Colle Santa Maria-Varano

Villa Falchini

Bellante Stazione

Villa TurriBel_107

Can_9

Can_23

Can_31

Can_32

Can_35

Can_40

Cas_76

Cas_87

Ter_73

Ter_76

Ter_77

Ter_87

Ter_95

Ter_99

Ter_160

Ter_248

Ter_250

Ter_259

Ter_261

Ter_265

Ter_266

Ter_288

Ter_292

Ter_310

Ter_347

Colleatterrato Alto

Teramo

Ponzano

A: Sodere; B: Valle Canzano; C: Canzano; D: Maciera.

Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Sodere.B: Colli, Valle Canzano.C: Canzano, Santa Lucia.D: Maciera, Piano di Corte.

Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 borea di valle (area geografica). 2 c. costanzi (sedi - case isolate). 3 c. forti (sedi - case isolate). 4 c.le cinghiale (orografia e morfologia). 5 c.le turri (orografia e morfologia). 6 canzano (sedi - centri). 7 casale (area geografica). 8 colle di corte (orografia e morfologia). 9 colli (area geografica). 10 croce di valle (sedi - case isolate). 11 f.so dell'acqua santa (idrografia). 12 f.so delle noci (idrografia). 13 f.so s. stefano (idrografia). 14 f.te acquaviva (pozzo in genere). 15 f.te antica (idrografia - sorgenti). 16 f.te cupa (idrografia - sorgenti). 17 f.te dota (pozzo in genere). 18 f.te rano (idrografia - sorgenti). 19 fonte (area geografica). 20 gerenzano (area geografica). 21 la ricciolina (sedi - case isolate). 22 m.o s. giacomo (fornaci e stabilimenti). 23 macera (area geografica). 24 mad.na del perdono (sedi - culto). 25 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 26 mass.a gariulante (sedi - case isolate). 27 mass.a guerrieri (sedi - case isolate). 28 mass.a puglia (sedi - case isolate). 29 piano di corte (area geografica). 30 pluvicciano (area geografica). 31 s. lucia (sedi - culto). 32 s. maria (sedi - culto). 33 s. maria (sedi - culto). 34 s. martino (sedi - nuclei e simili). 35 s. pietro (sedi - culto). 36 s. salvatore (sedi - culto). 37 s. stefano (area geografica). 38 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 39 salcone (area geografica). 40 sodera (area geografica). 41 v.la spinozzi (sedi - case isolate). 42 valle canzano (sedi - centri). 43 valli (area geografica). 44 viscini (area geografica).

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segue Scheda territoriale comunale 2 – Canzano

Canzano – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Sodere 9 3 2 1 5 4 0 3 0 3 0 30B Valle Canzano 15 0 0 0 0 7 2 0 0 2 0 26C Canzano 53 3 0 0 21 23 4 2 0 3 0 109D Maciera 20 1 6 2 5 9 4 1 0 1 0 49n.c 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1n.u. 2 2 2 1 4 6 1 1 0 0 0 19UL 99 9 11 4 35 49 11 7 0 9 0 234

Canzano – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Sodere 9,1 33,3 18,2 25 14,3 8,2 0 42,9 0 33,3 0 12,8B Valle Canzano 15,2 0 0 0 0 14,3 18,2 0 0 22,2 0 11,1C Canzano 53,5 33,3 0 0 60 46,9 36,4 28,6 0 33,3 0 46,6D Maciera 20,2 11,1 54,5 50 14,3 18,4 36,4 14,3 0 11,1 0 20,9n.c 0 0 9,1 0 0 0 0 0 0 0 0 0,4n.u. 2 22,2 18,2 25 11,4 12,2 9,1 14,3 0 0 0 8,1UL 100 100 100 100 100 100 100 100 0 100 0 100

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.

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Scheda territoriale comunale 3 – Castellalto

DH

O

P

B

A

C

D

B

G

A

C

D

B

C

E

Cas_29

Cas_26

Cas_98Cas_100

Ter_59Cas_31

Not_52

Cas_93

Cas_86

Cas_57

Not_105

Can_37 Can_30

Cas_61

Cas_60

Cas_88

Cas_25

Cas_78

Not_106

Can_34 Can_8

Cas_54

Cas_53 Not_82Not_55

Can_20

Can_29

Can_4

Can_7

Cas_85 Cas_91

Cas_34

Cas_39

Not_94

Not_69

San Nicol• a Tordino

L.P. CasemolinoCasemolino

San Lorenzo

Villa Zaccheo-Petriccione

Villa Torre

Cordesco

Sodere Campogrande

Piano d'AccioVilla Pasqualone

Secciola

Castellalto

San GervasioSanta Lucia

Vallevignale

Poggio San Vittorino

Poggio Cono

Valle Canzano

Canzano

Colli

Feudo Alto

Feudo Basso

Guzzano

Castelbasso

Capracchia

Magnanella

Cupo-Casarino

Santa Lucia Colleluccio

Caprafico

Forcella

Maciera

Villa Vomano

Piano di Corte Castelnuovo Vomano Ovest

Castelnuovo Vomano

Castelnuovo Vomano Est

Pianura Vomano

Villa Falchini

Bellante Stazione

Villa Turri Sant'Atto

Di Bonaventura

Chiaretto San Mauro

Villa Ardente

Santa Croce

Selva Piana

Cordesco

Notaresco Stazione

Sant'Andrea-Caporipe

Guardia Vomano

Ripattoni

Casabianca

Bel_107

Can_9

Can_23

Can_31

Can_32

Can_35

Can_40

Cas_76

Cas_87

Not_45

Not_46

Not_50

Not_56

Not_77

Not_99

Not_101

Not_108

Ter_73

Ter_76

Ter_87

Ter_250

Ter_259

Ter_261

Ter_265

Ter_266

Ter_292

Ter_310

A: Villa Zaccheo-Petriccione; B: Castellalto; C: Castelbasso; D: Castelnuovo Vomano.

Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Campogrande, Casemolino, Cordesco, L.P. Casemolino, San Lorenzo, Villa Torre, Villa Zaccheo-Petriccione.B: Castellalto, Feudo Alto, Guzzano, San Gervasio, Santa Lucia, Villa Pasqualone.C: Castelbasso, Feudo Basso.D: Castelnuovo Vomano, Castelnuovo Vomano Est, Castelnuovo Vomano Ovest.

Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 c. ciccoloni (sedi - case isolate). 2 c. crisanti (sedi - case isolate). 3 c. d'emilio (sedi - case isolate). 4 c. dentini (sedi - case isolate). 5 c. d'eugenio (sedi - case isolate). 6 c. di gregorio (sedi - case isolate). 7 c. di lodovico (sedi - case isolate). 8 c. di mattia (sedi - case isolate). 9 c. ferroni (sedi - case isolate). 10 c. forti (sedi - case isolate). 11 c. forti (sedi - case isolate). 12 c. forti (sedi - case isolate). 13 c. mancini (sedi - case isolate). 14 c. micheletti (sedi - case isolate). 15 c. piccioni (sedi - case isolate). 16 c. prosperi (sedi - case isolate). 17 c. puliti (sedi - case isolate). 18 c. s. michele (sedi - case isolate). 19 c. treccurilla (sedi - case isolate). 20 c. zacchei (sedi - nuclei e simili). 21 c.le coccu (orografia e morfologia). 22 c.le degli zingari (orografia e morfologia). 23 c.le della penna (orografia e morfologia). 24 c.le della penna (orografia e morfologia). 25 c.le di giorgio (orografia e morfologia). 26 c.le traveduto (orografia e morfologia). 27 c.se c.le traveduto (sedi - nuclei e simili). 28 c.se campilio (sedi - case isolate). 29 c.se mulini (sedi - nuclei e simili). 30 c.se pinciaie (sedi - case isolate). 31 campo grande (area geografica). 32 castelbasso (sedi - centri). 33 castellalto (sedi - centri). 34 castelnuovo al vomano (sedi - centri). 35 colli di giorgio (orografia e morfologia). 36 f. tordino (idrografia). 37 f. vomano (idrografia). 38 f.so cesa (idrografia). 39 f.so cupo (idrografia). 40 f.so della fonte

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segue Scheda territoriale comunale 3 –Castellalto

(idrografia). 41 f.so della fonte (idrografia). 42 f.so dell'acqua salata (idrografia). 43 f.so delle paludi (idrografia). 44 f.so delle paludi (idrografia). 45 f.so di cordesco (idrografia). 46 f.so grande (idrografia). 47 f.so magliano (idrografia). 48 f.so magliano (idrografia). 49 f.te cupa (idrografia - sorgenti). 50 f.te cupo (idrografia - sorgenti). 51 f.te isa (idrografia - sorgenti). 52 f.te pretella (idrografia - sorgenti). 53 f.te trocco (idrografia). 54 feudo (area geografica). 55 feudo (area geografica). 56 fonte trocco (area geografica). 57 fontiana (idrografia - sorgenti). 58 forcatarola (sedi - case isolate). 59 fosso cupo (area geografica). 60 guzzano- inf.e (sedi - nuclei e simili). 61 guzzano- sup.e (sedi - nuclei e simili). 62 la torre (area geografica). 63 le ripe (area geografica). 64 le ripe (area geografica). 65 m.o di giovannantonio (fornaci e stabilimenti). 66 m.o michetti (fornaci e stabilimenti). 67 mad.na degli angeli (sedi - culto). 68 mass.a aceti (sedi - case isolate). 69 mass.a capanna (sedi - case isolate). 70 mass.a d'agostino (sedi - case isolate). 71 mass.a di marco (sedi - case isolate). 72 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 73 mass.a manucci (sedi - case isolate). 74 mass.a pompa (sedi - case isolate). 75 mass.a zancocchia (sedi - case isolate). 76 montecchia (area geografica). 77 montepietro (sedi - case isolate). 78 mulano (area geografica). 79 pianella (area geografica). 80 pianovilla (area geografica). 81 pianvilla (area geografica). 82 pozzali (area geografica). 83 rena (area geografica). 84 rio canale (idrografia). 85 s. cipriano (sedi - nuclei e simili). 86 s. gervasio (sedi - nuclei e simili). 87 s. lorenzo (area geografica). 88 s. lucia (area geografica). 89 s. lucia (sedi - nuclei e simili). 90 s. pasquale (sedi - nuclei e simili). 91 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 92 v.la cerulli (sedi - case isolate). 93 v.la gramenzi (sedi - case isolate). 94 v.la palombaia (sedi - case isolate). 95 villa cecco (sedi - case isolate). 96 villa della monaca (sedi - nuclei e simili). 97 villa pasqualone (sedi - nuclei e simili). 98 villa petriccione (sedi - nuclei e simili). 99 villa torre (sedi - nuclei e simili). 100 zaccheo (area geografica). 101 zaccheo (sedi - nuclei e simili).

Castellalto – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.

AVilla Zaccheo-Petriccione

41 22 29 13 20 24 8 4 0 2 0 163

B Castellalto 76 20 22 6 50 56 4 20 1 14 0 269C Castelbasso 14 0 7 1 11 5 0 0 0 0 0 38D Castelnuovo Vomano 25 22 23 12 48 116 14 10 2 15 0 287n.c. 1 3 1 4 1 4 1 0 0 2 0 17n.u. 40 30 17 6 55 54 12 21 1 17 0 253UL 197 97 99 42 185 259 39 55 4 50 0 1027

Castellalto – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.

AVilla Zaccheo-Petriccione

20,8 22,7 29,3 31 10,8 9,3 20,5 7,3 0 4 0 15,9

B Castellalto 38,6 20,6 22,2 14,3 27 21,6 10,3 36,4 25 28 0 26,2C Castelbasso 7,1 0 7,1 2,4 5,9 1,9 0 0 0 0 0 3,7D Castelnuovo Vomano 12,7 22,7 23,2 28,6 25,9 44,8 35,9 18,2 50 30 0 27,9n.c. 0,5 3,1 1 9,5 0,5 1,5 2,6 0 0 4 0 1,7n.u. 20,3 30,9 17,2 14,3 29,7 20,8 30,8 38,2 25 34 0 24,6UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 0 100

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.

60

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Scheda territoriale comunale 4 – Giulianova

A

D

A

E

B

C

A

B

A

C

B

C

M o s_3 7

Mos_106 Mos_113

Mos_111

Mos_77

Mos_50

Ros_90

Ros_87

Lug_77

Ros_4Cas_100

Mos_69

Mos_75

Di Bonaventura

Selva Piana

Cordesco

Notaresco Stazione

Santa Filomena

Capoposta

Mosciano Stazione

Ripoli

Area Produttiva Mosciano

Grasciano

Case Muzi

Mulinetto

Cologna Paese

Colle Vraddo

Bonaduce

Artigianale RipoliZona Industriale di Colleranesco

Colleranesco

Santa Maria Assunta

Colle Leone

Fonte Luca

Villa MaisŠ

Cupo Biancucci

Mazzocco

Convento Zoccolanti

Cologna Spiaggia

Mosciano Sant'AngeloCase di Trento

Colle Santa Maria

Colledoro

Giulianova

Villa Torre

Villa Gatti

Montone

Maggi

Artigianale Marina

Colle Imperatore

Marina II

Marina I

Giu_76

Mos_51Mos_81

Mos_84

Not_56 Ros_60

Ros_88

Ros_92

Coste Lanciano

A: Giulianova; B: Case di Trento; C: Colleranesco.

Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Colledoro, Giulianova.B: Case di Trento.C: Case Muzi, Colleranesco, Zona Industriale di Colleranesco.

Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 annunziata (area geografica). 2 belfieri (area geografica). 3 brecciolla (area geografica). 4 c. bernardi (sedi - case isolate). 5 c. biondi (sedi - case isolate). 6 c. campanara (sedi - case isolate). 7 c. caprioni (sedi - case isolate). 8 c. cardelli (sedi - case isolate). 9 c. cardilli (sedi - case isolate). 10 c. cenzone (sedi - case isolate). 11 c. cerulli (sedi - case isolate). 12 c. cerulli (sedi - case isolate). 13 c. cianella (sedi - case isolate). 14 c. coticchia (sedi - case isolate). 15 c. crocefisso (sedi - case isolate). 16 c. d'angelo (sedi - case isolate). 17 c. de matteis (sedi - case isolate). 18 c. del sordo (sedi - case isolate). 19 c. d'ilio (sedi - case isolate). 20 c. falcione (sedi - case isolate). 21 c. goldini (sedi - case isolate). 22 c. lenzo (sedi - case isolate). 23 c. maggi (sedi - case isolate). 24 c. mastrilli (sedi - nuclei e simili). 25 c. mastrilli (sedi - case isolate). 26 c. mastrilli (sedi - case isolate). 27 c. meo (sedi - case isolate). 28 c. meo (sedi - case isolate). 29 c. migliorisi (sedi - case isolate). 30 c. muzi (sedi - case isolate). 31 c. parere (sedi - nuclei e simili). 32 c. parere (sedi - case isolate). 33 c. pignelli (sedi - case isolate). 34 c. ronchi (sedi - case isolate). 35 c. santarelli (sedi - case isolate). 36 c. traversa moruzzi (sedi - nuclei e simili). 37 c.le s. tommaso (orografia e morfologia). 38 c.se paoloni (sedi - nuclei e simili). 39 c.se piercecchi (sedi - nuclei e simili). 40 c.se pozzo di riccio (sedi - nuclei e simili). 41 campetto (area geografica). 42 campocellette (area geografica). 43 case di trento (area geografica). 44 castorano (area geografica). 45 cerulli (area geografica). 46 colledoro (area geografica). 47 colleranesco (sedi - centri). 48 colonia i.n.a.m. (sedi - case isolate). 49 f. tordino (idrografia). 50 f. tordino (idrografia). 51 f.so belfiori (idrografia). 52 f.so case di trento (idrografia). 53 f.so mustacchio (idrografia). 54 f.so mustaccio (idrografia). 55 f.so mustaccio (idrografia). 56 f.so

61

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segue Scheda territoriale comunale 4 – Giulianova

paduni (idrografia). 57 f.so trifoni (idrografia). 58 fornace serafini (fornaci e stabilimenti). 59 frant.o ferrone (fornaci e stabilimenti). 60 giulianova (sedi - centri). 61 giulianova (sedi - centri). 62 giulianova (sedi - centri). 63 la torre (sedi - case isolate). 64 l'eternita (sedi - culto). 65 m.o matteucci (sedi - mulini e segherie). 66 mad.na dello splendore (sedi - culto). 67 mass.a campanara (sedi - case isolate). 68 mass.a giandomenico (sedi - case isolate). 69 mass.a trifoni (sedi - nuclei e simili). 70 mass.a trifoni (sedi - nuclei e simili). 71 mass.a trifoni (sedi - case isolate). 72 molino (sedi - mulini e segherie). 73 paduni (area geografica). 74 pozzo di riccio (area geografica). 75 s. nicola (area geografica). 76 s.s. 16 (viabilità, aeroporti, porti ). 77 s.s. 80 (viabilità, aeroporti, porti ). 78 salinello (area geografica). 79 v.la brigiotti (sedi - case isolate). 80 v.la castorani (sedi - case isolate). 81 v.la cerulli (sedi - case isolate). 82 v.la cerulli (sedi - case isolate). 83 v.la ferroni (sedi - case isolate). 84 vill.o cerulli - irelli (sedi - case isolate). 85 villa giafardone (sedi - case isolate). 86 villa volpe (area geografica).

Giulianova – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Giulianova 101 81 71 42 169 917 117 185 32 168 0 1.883B Case di Trento 16 2 0 0 8 8 0 2 0 0 0 36C Colleranesco 48 33 34 10 35 52 10 14 0 8 0 244n.u. 81 29 21 16 114 224 30 81 8 44 0 648UL 246 145 126 68 326 1.201 157 282 40 220 0 2.811

Giulianova – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Giulianova 41,1 55,9 56,3 61,8 51,8 76,4 74,5 65,6 80 76,4 0 67,0B Case di Trento 6,5 1,4 0 0 2,5 0,7 0 0,7 0 0 0 1,3C Colleranesco 19,5 22,8 27 14,7 10,7 4,3 6,4 5 0 3,6 0 8,7n.u. 32,9 20,0 16,7 23,5 35 18,7 19,1 28,7 20,0 20,0 0 23,1UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 0 100

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.

62

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Scheda territoriale comunale 5 – Morro d’Oro

C

A

B

C

D

A

B

C

D

A

C

D

F

Mos_37

Cas_100

Not_52

Not_96

Not_110

Mor_22 Mor_25

Not_105

Cas_78

Not_106

Not_94

Not_69 Not_71

Mor_26

Not_82Not_55

Mor_31

Cas_85 Cas_91

Cas_34

Cas_39

Santa Croce

Selva Piana

Cordesco

Grasciano

Capo le Coste

Cologna Paese

Colle Vraddo

BonaduceMazzocco

Villa Torre

Cordesco

Case Razzano Tanesi

Villa Zaccheo-Petriccione

Vallevignale

Capracchia

Cupo-Casarino

Sant'Andrea-Caporipe

Periferia

Case di Pasquale

Case Romani

Contrada Acquasanta

Sant'Antonio

Notaresco

Morro d'Oro

Contrada Colle San Pietr0

Case Sacchetti

Contrada Fonte Doti

Contrada Cancrini

Torrenera

Casal Thaulero

Colle del SoleVilla Pasqualone

Santa Lucia

Magnanella

Piano Cesare

Case Cavicchi

Case de' Cesari

Santa Lucia

San Giovanni

Centovie

Belsito

Santa Caterina

Montepagano

Colle Verde

SpinaciPiana degli Ulivi

Colleluccio

Castelnuovo Vomano Pianura Vomano

Guardia Vomano

Zona Industriale Propezzano

Via Vomano Case Merluzzo

Bivio Fontanelle

Castelnuovo Vomano OvestCastelnuovo Vomano EstCasabianca

Piane Vomano

Pagliare

Palazzese

Di Bonaventura Notaresco StazioneArea Produttiva Mosciano Cupo Biancucci

Mor_6Mor_27

Mor_30

Mor_58

Mor_63

Mor_64

Mor_69

Not_45

Not_46

Not_50

Not_56

Not_77

Not_99

Not_101 Not_103

Not_108

Ros_59

Ros_60Ros_92

Ros_104

Case di Bonaventura

Pagliare Vecchia

Piano Cecchino

A: Capo le Coste; B: Morro d'Oro; C: Case de' Cesari; D: Bivio Fontanelle.

Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Capo le Coste, Case Razzano.B: Case di Bonaventura, Case di Pasquale, Case Romani, Case Sacchetti, Contrada Acquasanta, Contrada Cancrini, Contrada Colle San Pietro, Morro d'Oro, Periferia, Piano Cecchino, Torrenera.C: Case Cavicchi, Case de' Cesari, Contrada Fonte Doti, Pagliare Vecchia, Piano Cesare.D: Bivio Fontanelle, Case Merluzzo, Pagliare, Zona Industriale Propezzano.

Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 c. baldati (sedi - case isolate). 2 c. barbieri (sedi - case isolate). 3 c. caproletti (sedi - case isolate). 4 c. cermignani (sedi - nuclei e simili). 5 c. cerulli (sedi - nuclei e simili). 6 c. di bonaventura (sedi - nuclei e simili). 7 c. di bonaventura (sedi - nuclei e simili). 8 c. di marco (sedi - case isolate). 9 c. donnini (sedi - case isolate). 10 c. grande (sedi - case isolate). 11 c. marenotta (sedi - case isolate). 12 c. osmi (sedi - case isolate). 13 c. paris (sedi - case isolate). 14 c. paris (sedi - case isolate). 15 c. savini (sedi - case isolate). 16 c. savini (sedi - case isolate). 17 c. savini (sedi - case isolate). 18 c. savini (sedi - case isolate). 19 c. seghini (sedi - case isolate). 20 c. terranera (sedi - case isolate). 21 c.le cavaliere (orografia e morfologia). 22 c.le croce (orografia e morfologia). 23 c.le crocetta (orografia e morfologia). 24 c.le misticone (orografia e morfologia). 25 c.le s. pietro (orografia e morfologia). 26 c.se cavicchio (sedi - nuclei e simili). 27 capo le coste (area geografica). 28 cappignetti (area geografica). 29 collacchione (area geografica). 30 colle di mezzo (orografia e morfologia). 31 conv.to propezzano (sedi - culto). 32 costa del gallo (area geografica). 33 f. vomano (idrografia). 34 f. vomano (idrografia). 35 f.so acqua salata (idrografia). 36 f.so cavaliere (idrografia). 37 f.so crocifossa (idrografia). 38 f.so di morro (idrografia). 39 f.so pagliare (idrografia). 40 f.so pagliare (idrografia). 41 f.so s. antonio (idrografia). 42 f.so s. antonio (idrografia). 43 f.so sanguinetto (idrografia). 44 f.te cancrine (idrografia - sorgenti). 45 f.te crocifossa (idrografia - sorgenti). 46 f.te dama (idrografia - sorgenti). 47 f.te dei frati (idrografia - sorgenti). 48 f.te doti (idrografia - sorgenti). 49 f.te la torre (idrografia - sorgenti). 50 f.te pagliare (idrografia - sorgenti). 51 f.te pellicce

63

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segue Scheda territoriale comunale 5 – Morro d’Oro

(idrografia - sorgenti). 52 m.o s. maria (fornaci e stabilimenti). 53 mad.na delle grazie (sedi - culto). 54 mass.a marziano (sedi - case isolate). 55 mass.a molino grande (sedi - case isolate). 56 mass.a s. lucia (sedi - case isolate). 57 morro d'oro (sedi - centri). 58 p.te murato (viabilità, aeroporti, porti ). 59 p.te s. antonio (viabilità, aeroporti, porti ). 60 pagliare (area geografica). 61 piano cecchino (area geografica). 62 piano cecchino (area geografica). 63 piano cesari (area geografica). 64 piano vomano (area geografica). 65 piano vomano (area geografica). 66 s. antonio (area geografica). 67 s.s. 150 (viabilità, aeroporti, porti ). 68 sorbo (area geografica). 69 trapannara (area geografica). 70 v.la piano cecchino (sedi - case isolate). 71 valviano (area geografica).

Morro d'Oro – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Capo le Coste 7 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 8B Morro d'Oro 79 8 2 0 20 13 4 1 0 2 0 129C Case de' Cesari 40 2 4 1 11 8 6 2 1 0 1 76D Bivio Fontanelle 52 8 12 5 38 47 7 9 2 14 0 194n.c. 3 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 5n.u. 8 3 2 0 30 15 4 2 0 4 0 68UL 189 21 20 6 101 84 21 14 3 20 1 480

Morro d'Oro – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Capo le Coste 3,7 0 0 0 0 1,2 0 0 0 0 0 1,7B Morro d'Oro 41,8 38,1 10 0 19,8 15,5 19 7,1 0 10 0 26,9C Case de' Cesari 21,2 9,5 20 16,7 10,9 9,5 28,6 14,3 33,3 0 100 15,8D Bivio Fontanelle 27,5 38,1 60 83,3 37,6 56 33,3 64,3 66,7 70 0 40,4n.c. 1,6 0 0 0 2 0 0 0 0 0 0 1n.u. 4,2 14,3 10 0 29,7 17,9 19 14,3 0 20 0 14,2UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.

64

Page 65: PIANO D’AREA DELLA BASSA E MEDIA VALLATA DEL TORDINO · Metodo Delphi p. 82 3.2.1 Industria p. 82 3.2.2 Commercio e servizi p. 84 3.2.3 Turismo p. 86 3.2.4 Infrastrutture e portualità

Scheda territoriale comunale 6 – Mosciano Sant’Angelo

F

B

D

G

A A

D

A

E

B

C

A

B

A

A

C

Mos_37

Cas_100Cas_98

Mos_106 Mos_113

Mos_111

Mos_77

Mos_69

Mos_50

Mos_75

Bel_47

Cas_29

Cas_26

Selva Piana

Cordesco

Grasciano Cologna Paese

Colle Vraddo

BonaduceCordescoVilla Zaccheo-Petriccione

Di Bonaventura Notaresco StazioneArea Produttiva Mosciano Cupo Biancucci

Santa Filomena

Capoposta

Mosciano Stazione

Ripoli

Case Muzi

Mulinetto

Artigianale RipoliZona Industriale di Colleranesco

Colleranesco

Villa MaisŠ

Convento Zoccolanti

Villa Ardente

Collepietro

Casemolino

Bellante Stazione

San MauroRipattoni

Colle Izzano

Santa Maria Assunta

Colle LeoneMosciano Sant'Angelo

Case di Trento

San Gabriele Case Ippoliti

Croce del Fiore

L.P. Casemolino

Fonte Luca

Colle Santa Maria

Colledoro

Villa Gatti

Montone

Maggi

Artigianale Marina

Colle Imperatore

Marina II

Marina I

Colle Montone

Spaccio di Pietro

Colle Troia

Spaccio Santomo

Colle Montone

Sant'Angelo a MaranoCase di Pasquale

Villa Torre

Santa Croce Capo le CosteSan Lorenzo

Case Razzano Tanesi

Bel_36

Bel_46

Bel_49

Bel_107

Bel_108

Giu_76

Mos_51Mos_81

Mos_84

Not_56 Ros_60

Ros_104

Coste Lanciano

A: Fonte Luca; B: Montone; C: Marina I; D: Mosciano Sant'Angelo; E: Mosciano Stazione.

Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Colle Montone, Fonte Luca.B: Colle Imperatore, Colle Santa Maria, Maggi, Montone.C: Artigianale Marina, Marina I, Marina II.D: Capoposta, Colle Leone, Collepietro, Convento Zoccolanti, Mosciano Sant'Angelo, Santa Filomena, Santa Maria Assunta.E: Area Produttiva Mosciano, Artigianale Ripoli, Mosciano Stazione, Mulinetto , Notaresco Stazione, Ripoli, Selva Piana.

Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 c. bonaduce (sedi - case isolate). 2 c. bonaluce (sedi - case isolate). 3 c. cadaleda (sedi - case isolate). 4 c. cardelli (sedi - case isolate). 5 c. cicullini (sedi - case isolate). 6 c. crocetti (sedi - case isolate). 7 c. d'angelo (sedi - case isolate). 8 c. de annibalis (sedi - nuclei e simili). 9 c. de benedictis (sedi - case isolate). 10 c. de benedictis (sedi - case isolate). 11 c. de benedictis (sedi - case isolate). 12 c. de rospis (sedi - case isolate). 13 c. de victoris (sedi - case isolate). 14 c. de victoris (sedi - case isolate). 15 c. del vescovo (sedi - case isolate). 16 c. di giannuario (sedi - case isolate). 17 c. faraone (sedi - case isolate). 18 c. faraone (sedi - case isolate). 19 c. forti (sedi - case isolate). 20 c. iacovone (sedi - case isolate). 21 c. lanciaprimi (sedi - case isolate). 22 c. lupinetti (sedi - case isolate). 23 c. maiorani (sedi - case isolate). 24 c. marangoni (sedi - case isolate). 25 c. mezzoprete (sedi - case isolate). 26 c. nocelli (sedi - case isolate). 27 c. palandrini (sedi - case isolate). 28 c. parasi (sedi - case isolate). 29 c. patella (sedi - case isolate). 30 c. pigliacampo (sedi - case isolate). 31 c. ranalli (sedi - case isolate). 32 c. ripani (sedi - case isolate). 33 c. ruffino (sedi - case isolate). 34 c. sabatini (sedi - case isolate). 35 c. sabatini (sedi - case isolate). 36 c. sabatini (sedi - case isolate). 37 c. salette (sedi -

65

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segue Scheda territoriale comunale 6 – Mosciano Sant’Angelo

case isolate). 38 c. savini (sedi - case isolate). 39 c. savini (sedi - case isolate). 40 c. savini (sedi - case isolate). 41 c. savini (sedi - case isolate). 42 c. savini (sedi - case isolate). 43 c. savini (sedi - case isolate). 44 c. savini (sedi - case isolate). 45 c. sbarrini (sedi - case isolate). 46 c. sciarroli (sedi - case isolate). 47 c. taraschi (sedi - case isolate). 48 c. tattoni (sedi - case isolate). 49 c. veroni (sedi - case isolate). 50 c.le cacio (orografia e morfologia). 51 c.le cerreto (orografia e morfologia). 52 c.le crisanti (orografia e morfologia). 53 c.le imperatore (orografia e morfologia). 54 c.le nasone (orografia e morfologia). 55 c.le pizzuto (orografia e morfologia). 56 c.le s. filomena (orografia e morfologia). 57 c.le s. maria (orografia e morfologia). 58 c.se campanara (sedi - nuclei e simili). 59 c.se costa del monte (sedi - nuclei e simili). 60 c.se di egidio (sedi - nuclei e simili). 61 c.se fidanza (sedi - nuclei e simili). 62 c.se pompizi (sedi - nuclei e simili). 63 c.se quaresima (sedi - nuclei e simili). 64 c.se rovano (sedi - nuclei e simili). 65 c.se s. giovanni (sedi - nuclei e simili). 66 c.se toscano (sedi - nuclei e simili). 67 c.se veroni (sedi - nuclei e simili). 68 c.se zecchini (sedi - nuclei e simili). 69 capoposto (area geografica). 70 cim.ro di mosciano (sedi - culto). 71 colle della pietra (orografia e morfologia). 72 colle forchetta (orografia e morfologia). 73 collegio ventillii (sedi - case isolate). 74 collepietro (sedi - centri). 75 contrada maggi (area geografica). 76 contrada veroni (area geografica). 77 conv.to zoccolanti (sedi - culto). 78 f. salinello (idrografia). 79 f.so di f.te galliano (idrografia). 80 f.so f.te luca (idrografia). 81 f.so grande (idrografia). 82 f.so pozzo di riccio (idrografia). 83 f.te galliano (idrografia - sorgenti). 84 f.te luca (idrografia). 85 fatt.a s. pietro (sedi - case isolate). 86 fatt.a savini (sedi - nuclei e simili). 87 forn.ce crisanti (fornaci e stabilimenti). 88 frant.o core (sedi - case isolate). 89 il casone (sedi - case isolate). 90 la croce (sedi - case isolate). 91 la fontana (idrografia - sorgenti). 92 la selva alta (area geografica). 93 la selva dei colli (area geografica). 94 m.o roscoli (fornaci e stabilimenti). 95 mass.a de laurentis (sedi - case isolate). 96 mass.a del seminario (sedi - case isolate). 97 mass.a iobbi (sedi - case isolate). 98 mass.a massi (sedi - case isolate). 99 mass.a sabatini (sedi - case isolate). 100 mass.a tattoni (sedi - case isolate). 101 mass.a valle (sedi - case isolate). 102 montone (sedi - centri). 103 mosciano s. angelo (sedi - centri). 104 p.te scorticalasino (viabilità, aeroporti, porti ). 105 ripoli (area geografica). 106 rovano (area geografica). 107 s. angelo (sedi - case isolate). 108 s. anna (sedi - culto). 109 s. filomena (sedi - nuclei e simili). 110 s. giovanni (sedi - culto). 111 s. maria dell'arco (area geografica). 112 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 113 staz.e di mosciano (viabilità, aeroporti, porti ). 114 staz.e di notaresco (viabilità, aeroporti, porti ). 115 t. rovano (idrografia). 116 tavoliere a borea (area geografica). 117 v.la maggi (sedi - case isolate). 118 v.la savini (sedi - case isolate). 119 v.le della fonte (idrografia). 120 v.no parere (sedi - case isolate). 121 valle della pietra (idrografia). 122 villa palombieri (sedi - case isolate).

Mosciano Sant'Angelo – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Fonte Luca 30 2 0 0 6 2 0 0 0 0 0 40B Montone 61 3 3 4 17 24 3 7 0 4 0 126C Marina I 3 4 6 2 4 7 1 2 0 1 0 30D Mosciano Sant'Angelo 109 20 17 15 55 131 11 31 7 26 1 423E Mosciano Stazione 67 46 63 46 46 160 22 51 0 9 1 511n.c. 2 0 1 3 3 3 1 0 0 0 0 13n.u. 49 23 7 12 26 42 11 10 0 9 0 189UL 321 98 97 82 157 369 49 101 7 49 2 1332

Mosciano Sant'Angelo – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Fonte Luca 9,3 2 0 0 3,8 0,5 0 0 0 0 0 3,0B Montone 19 3,1 3,1 4,9 10,8 6,5 6,1 6,9 0 8,2 0 9,5C Marina I 0,9 4,1 6,2 2,4 2,5 1,9 2 2 0 2 0 2,3D Mosciano Sant'Angelo 34 20,4 17,5 18,3 35 35,5 22,4 30,7 100 53,1 50,0 31,8E Mosciano Stazione 20,9 46,9 64,9 56,1 29,3 43,4 44,9 50,5 0 18,4 50,0 38,4n.c. 0,6 0 1 3,7 1,9 0,8 2 0 0 0 0 1,0n.u. 15,3 23,5 7,2 14,6 16,6 11,4 22,4 9,9 0 18,4 0 14,2UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.

66

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Scheda territoriale comunale 7 – Notaresco

D

B

G

A

C

D

A

B

C

D

E

A

B

C

A

C

Mos_37

Cas_100Cas_98

Mos_106 Mos_113

Cas_29

Cas_26

Not_52

Not_96

Not_110Not_105

Not_69 Not_71

Cas_88

Cas_25

Cas_93

Cas_86

Cas_57

Cas_61

Cas_60

Cas_78

Not_106

Not_94

Cas_31

Can_30

Not_82Not_55

Cas_85

Cas_53

Cas_54

Can_4

Can_8

Can_20

Mor_22 Mor_25

Mor_26Mor_31

Cas_91

Cas_34

Cas_39Can_7

Mos_111

Can_29

Selva Piana

Cordesco

CordescoVilla Zaccheo-Petriccione

Di Bonaventura Notaresco StazioneArea Produttiva Mosciano

Villa Ardente

Casemolino

Bellante Stazione

L.P. Casemolino Villa Torre

Santa CroceSan Lorenzo

Vallevignale

Capracchia

Cupo-Casarino

Sant'Andrea-Caporipe

Case di Pasquale

Sant'Antonio

Notaresco

Villa Pasqualone

Santa LuciaSan Gervasio

Feudo Alto

Guzzano

MagnanellaCastelbasso

Feudo Basso

Campogrande

Castellalto

Colleluccio

Castelnuovo Vomano Pianura Vomano

Guardia Vomano

Zona Industriale Propezzano

Via Vomano

Maciera

Santa Lucia

Grasciano Cologna Paese

Case Muzi

Mulinetto

Capo le Coste

Periferia

Case Romani

Contrada Acquasanta

Morro d'Oro

Contrada Colle San Pietr0

Case Sacchetti

Piano Cesare Case de' Cesari

Colle Vraddo

Case Razzano

Contrada Fonte Doti

Case Cavicchi

Case Merluzzo

Bivio Fontanelle

Castelnuovo Vomano OvestCastelnuovo Vomano EstCasabiancaPiano di Corte

Mosciano StazioneSan MauroRipattoni

Bel_107

Can_23

Can_31

Cas_76

Cas_87 Mor_6Mor_27

Mor_30

Mor_58

Mor_63Mor_69

Not_45

Not_46

Not_50

Not_56

Not_77

Not_99

Not_101 Not_103

Not_108

Case di BonaventuraPiano Cecchino

A: Santa Croce; B: Vallevignale; C: Notaresco; D: Guardia Vomano.

Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Cordesco, Grasciano, Santa Croce.B: Sant'Andrea-Caporipe, Vallevignale.C: Capracchia, Cupo-Casarino, Notaresco, Sant'Antonio.D: Casabianca, Colleluccio, Guardia Vomano, Magnanella, Pianura Vomano, Via Vomano.

Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 c. alessandroni (sedi - case isolate). 2 c. amorotti (sedi - case isolate). 3 c. belvedere (sedi - case isolate). 4 c. boccabella (sedi - case isolate). 5 c. boccabella (sedi - case isolate). 6 c. bonaduce (sedi - case isolate). 7 c. castorani (sedi - case isolate). 8 c. censoni (sedi - case isolate). 9 c. censoni (sedi - case isolate). 10 c. de alba (sedi - case isolate). 11 c. de santis (sedi - case isolate). 12 c. de santis (sedi - case isolate). 13 c. de santis (sedi - case isolate). 14 c. de santis (sedi - case isolate). 15 c. di blasio (sedi - case isolate). 16 c. di donato (sedi - case isolate). 17 c. di stanislao (sedi - case isolate). 18 c. forcella (sedi - case isolate). 19 c. forcella (sedi - case isolate). 20 c. forcella (sedi - case isolate). 21 c. forcella (sedi - case isolate). 22 c. forcella (sedi - case isolate). 23 c. forcella (sedi - case isolate). 24 c. franceschi (sedi - case isolate). 25 c. marziani (sedi - case isolate). 26 c. nicodemi (sedi - case isolate). 27 c. pellecchia (sedi - case isolate). 28 c. pica (sedi - case isolate). 29 c. rampa (sedi - case isolate). 30 c. savini (sedi - case isolate). 31 c. savini (sedi - case isolate). 32 c. savini (sedi - case isolate). 33 c. savini (sedi - case isolate). 34 c. sbraccia (sedi - case isolate). 35 c. sciarroni (sedi - case isolate). 36 c. taraschi (sedi - case isolate). 37 c. taraschi (sedi - case isolate). 38 c. temperini (sedi - case isolate). 39 c. zanni (sedi - case isolate). 40 c.le giardino (orografia e morfologia). 41 c.le montarone

67

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segue Scheda territoriale comunale 7 – Notaresco

(orografia e morfologia). 42 c.le pelato (orografia e morfologia). 43 c.le venia (orografia e morfologia). 44 c.se giorgini (sedi - nuclei e simili). 45 capo di ripa (area geografica). 46 capracchia (sedi - nuclei e simili). 47 caprioni (sedi - case isolate). 48 cas.o de albertiis (sedi - case isolate). 49 casa bianca (sedi - nuclei e simili). 50 casarino (sedi - nuclei e simili). 51 casette (sedi - case isolate). 52 cavallo morto (area geografica). 53 colle delle casette (orografia e morfologia). 54 colle marino (orografia e morfologia). 55 colleluccio (area geografica). 56 cordesco (sedi - nuclei e simili). 57 croce vecchia (area geografica). 58 f.so cavone (idrografia). 59 f.so cupo (idrografia). 60 f.so di grasciano (idrografia). 61 f.so maiorano (idrografia). 62 f.so saggio (idrografia). 63 f.so saggio (idrografia). 64 f.te moretti (idrografia - sorgenti). 65 f.te pozzo (idrografia - sorgenti). 66 f.te s. andrea (idrografia - sorgenti). 67 f.te veniglia (idrografia - sorgenti). 68 f.te zolfo (idrografia - sorgenti). 69 gallo (area geografica). 70 giammarino (area geografica). 71 giardino (area geografica). 72 giardino (area geografica). 73 grasciano (sedi - nuclei e simili). 74 guardia vomano (sedi - centri). 75 il casone (sedi - case isolate). 76 la collina (area geografica). 77 la crocetta (sedi - culto). 78 la torretta (sedi - case isolate). 79 le torri (sedi - case isolate). 80 l'irgine (area geografica). 81 m.o sabatini (fornaci e stabilimenti). 82 magnanella (area geografica). 83 mass.a branella (sedi - nuclei e simili). 84 mass.a cicchetti (sedi - nuclei e simili). 85 mass.a di liberatore (sedi - case isolate). 86 mass.a paris (sedi - case isolate). 87 molinello (sedi - nuclei e simili). 88 notaresco (sedi - centri). 89 piagge (area geografica). 90 pianacci (area geografica). 91 pod.e casarino (sedi - case isolate). 92 pod.e magliorano (sedi - case isolate). 93 pod.e s. gabriele (sedi - case isolate). 94 pozzo (area geografica). 95 pozzo (area geografica). 96 s. andrea (sedi - culto). 97 s. clemente (sedi - nuclei e simili). 98 s. clemente (sedi - case isolate). 99 s. lucia (area geografica). 100 s.s. della valle del vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 101 salarotta (area geografica). 102 santa croce (area geografica). 103 selvetta (area geografica). 104 selvetta (sedi - nuclei e simili). 105 sorg.te saggio (idrografia - sorgenti). 106 tascione (area geografica). 107 torrio (sedi - nuclei e simili). 108 vallevignale (area geografica). 109 vallevignale (sedi - nuclei e simili). 110 veniglia (area geografica). 111 veniglia (area geografica). 112 vigne (area geografica). 113 villa scapoli (sedi - nuclei e simili). 114 villa scarpone (sedi - nuclei e simili).

Notaresco – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Santa Croce 50 2 3 1 16 3 1 4 0 1 0 81B Vallevignale 18 2 2 1 9 2 2 0 0 0 0 36C Notaresco 53 20 15 8 116 90 12 18 3 20 1 356D Guardia Vomano 67 30 28 6 42 71 14 6 0 4 0 268n.c. 6 2 1 0 3 9 0 2 0 1 0 24n.u. 22 5 5 3 44 15 8 5 2 5 0 114UL 216 61 54 19 230 190 37 35 5 31 1 879

Notaresco – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Santa Croce 23,1 3,3 5,6 5,3 7 1,6 2,7 11,4 0 3,2 0 9,2B Vallevignale 8,3 3,3 3,7 5,3 3,9 1,1 5,4 0 0 0 0 4,1C Notaresco 24,5 32,8 27,8 42,1 50,4 47,4 32,4 51,4 60 64,5 100 40,5D Guardia Vomano 31,0 49,2 51,9 31,6 18,3 37,4 37,8 17,1 0 12,9 0 30,5n.c. 2,8 3,3 1,9 0 1,3 4,7 0 5,7 0 3,2 0 2,7n.u. 10,2 8,2 9,3 15,8 19,1 7,9 21,6 14,3 40,0 16,1 0 13,0UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.

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Scheda territoriale comunale 8 – Roseto degli Abruzzi

A

D

A

B

C

D

A

C

B

C

DE

F

Mos_113

Mor_22 Mor_25

Mor_26Mor_31

Ros_4

Ros_90

Ros_87

Ros_69

Lug_77

Mos_111

Not_110

Not_71

Mos_77

Mos_37

Mos_106

Not_96

Not_69

Area Produttiva Mosciano

Case di Pasquale

Zona Industriale Propezzano

Grasciano Cologna Paese

Case Muzi

Mulinetto

Capo le Coste

Periferia

Case Romani

Contrada Acquasanta

Morro d'Oro

Contrada Colle San Pietr0

Case Sacchetti

Piano Cesare Case de' Cesari

Colle Vraddo

Case Razzano

Contrada Fonte Doti

Case Cavicchi

Case Merluzzo

Bivio Fontanelle

Bonaduce

Contrada Cancrini

Cupo Biancucci

Villa MaisŠ

Torrenera

Pagliare

Tanesi

Casal Thaulero

Colle del Sole

Mazzocco

Centovie

Santa Caterina

Montepagano

Santa Lucia

San Giovanni

Belsito

Piana Grande

Colle Verde

SpinaciPiana degli Ulivi

Piane Vomano

Palazzese

Giardino

Colleranesco

Roseto degli Abruzzi

Molino San Antimo

Sant'Antonio

Via Vomano

Artigianale RipoliZona Industriale di Colleranesco

Cologna Spiaggia

Convento Zoccolanti

Notaresco

Mosciano Stazione

Notaresco Stazione

Sant'Andrea-Caporipe

Guardia Vomano

Ripoli

Mor_6Mor_27

Mor_30

Mor_58

Mor_63

Mor_64

Mor_69

Not_103

Ros_59

Ros_60

Ros_88

Ros_92

Ros_104

Case di Bonaventura

Pagliare Vecchia

Piano Cecchino

Coste Lanciano

A: Colle Vraddo; B: Cologna Spiaggia; C: Cologna Paese; D: Montepagano; E: Roseto degli Abruzzi; F: Piane Vomano.

Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Colle Vraddo, Coste Lanciano, Villa Maisè.B: Cologna Spiaggia.C: Bonaduce, Cologna Paese, Cupo Biancucci, Mazzocco.D: Centovie, Colle del Sole, Montepagano, Santa Caterina, Tanesi.E: Belsito, Giardino, Molino San Antimo, Piana degli Ulivi, Piana Grande, Roseto degli Abruzzi.F: Casal Thaulero, Colle Verde, Palazzese, Piane Vomano, San Giovanni, Santa Lucia, Spinaci.

Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 accolle (area geografica). 2 bonaduce (area geografica). 3 bonofizi (area geografica). 4 borsacchio (area geografica). 5 c. bagattiera (sedi - case isolate). 6 c. bonaduce (sedi - case isolate). 7 c. cardelli (sedi - nuclei e simili). 8 c. cardelli (sedi - case isolate). 9 c. castelli (sedi - nuclei e simili). 10 c. castelli (sedi - case isolate). 11 c. castelli (sedi - case isolate). 12 c. d'andrea (sedi - case isolate). 13 c. del sordo (sedi - case isolate). 14 c. felice (sedi - case isolate). 15 c. gasbarrone (sedi - nuclei e simili). 16 c. mataloni (sedi - case isolate). 17 c. mazzarosa (sedi - case isolate). 18 c. mazzarosa (sedi - case isolate). 19 c. possenti (sedi - case isolate). 20 c. profico (sedi - case isolate). 21 c. ranalli (sedi -

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segue Scheda territoriale comunale 8 – Roseto degli Abruzzi

case isolate). 22 c. rossini (sedi - case isolate). 23 c. ruscitti (sedi - case isolate). 24 c. savini (sedi - case isolate). 25 c. trifone (sedi - case isolate). 26 campo a mare (area geografica). 27 campo a mare (area geografica). 28 canale (sedi - nuclei e simili). 29 cardinale (area geografica). 30 cardinale (area geografica). 31 casaccia (sedi - case isolate). 32 casal thaulero (sedi - nuclei e simili). 33 casale (area geografica). 34 case bruciate (area geografica). 35 centovie (area geografica). 36 colle d'ascenzo (orografia e morfologia). 37 colle della corte (orografia e morfologia). 38 colle della corte (orografia e morfologia). 39 colle quatrino (orografia e morfologia). 40 cologna (sedi - centri). 41 cologna spiaggia (sedi - centri). 42 cortino (area geografica). 43 costa lanciano (area geografica). 44 costa lanciano (area geografica). 45 f.so canale (idrografia). 46 f.so canale (idrografia). 47 f.so corno (idrografia). 48 f.so della macciotta (idrografia). 49 f.so giardini (idrografia). 50 f.so pagliare (idrografia). 51 f.so s. martino (idrografia). 52 f.so spinace (idrografia). 53 fonte dell'olmo (area geografica). 54 fonte vecchia (area geografica). 55 forcina (area geografica). 56 fornace branella (fornaci e stabilimenti). 57 fornace catarra (fornaci e stabilimenti). 58 fornace diodoro (fornaci e stabilimenti). 59 frischio (area geografica). 60 giammartino (sedi - nuclei e simili). 61 giardini (area geografica). 62 m.o massimi (fornaci e stabilimenti). 63 marina (area geografica). 64 mass.a de nigris (sedi - case isolate). 65 mass.a marcozzi (sedi - case isolate). 66 mass.a silenzi (sedi - case isolate). 67 mazzarosa (area geografica). 68 mazzocco (area geografica). 69 molino s. antimo (area geografica). 70 montepagano (sedi - centri). 71 ospedale (area geografica). 72 p.te vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 73 padune (area geografica). 74 pagliare (area geografica). 75 piano di costa lanciano (area geografica). 76 piano grande (area geografica). 77 piano tordino (area geografica). 78 roseto degli abruzzi (sedi - centri). 79 roseto degli abruzzi (sedi - centri). 80 s. anna (sedi - culto). 81 s. antonio (sedi - culto). 82 s. caterina (area geografica). 83 s. giovanni (area geografica). 84 s. lucia (area geografica). 85 s. lucia (sedi - nuclei e simili). 86 s. marco (area geografica). 87 s. martino (area geografica). 88 s. salvatore (area geografica). 89 s. stefano (area geografica). 90 s.s. adriatica (viabilità, aeroporti, porti ). 91 s.s. della v. del vomano (viabilità, aeroporti, porti ). 92 solagne (area geografica). 93 spinace (area geografica). 94 t. borsacchio (idrografia). 95 tanesi (area geografica). 96 tanesi (area geografica). 97 tesoro (area geografica). 98 villa clemente (sedi - case isolate). 99 villa maioli (area geografica). 100 villa maise (sedi - case isolate). 101 villa mazzarosa (sedi - case isolate). 102 villa patrizi (sedi - case isolate). 103 villa rossi (sedi - case isolate). 104 volpe (area geografica). 105 voltarrosto (area geografica). 106 voltarrosto (area geografica).

Roseto degli Abruzzi – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Colle Vraddo 37 1 2 0 3 2 0 0 1 0 0 46B Cologna Spiaggia 45 13 13 1 34 46 2 9 1 4 0 168C Cologna Paese 32 2 2 0 32 11 1 0 0 5 0 85D Montepagano 50 18 2 3 12 26 8 8 1 2 0 130E Roseto degli Abruzzi 111 57 52 32 195 710 112 181 14 146 0 1.610F Piane Vomano 101 29 46 23 77 131 16 33 2 16 0 474n.c. 7 0 3 3 15 11 0 6 0 0 0 45n.u. 54 22 18 11 82 142 20 24 6 13 0 392UL 437 142 138 73 450 1.079 159 261 25 186 0 2.950

Roseto degli Abruzzi – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Colle Vraddo 8,5 0,7 1,4 0,0 0,7 0,2 0,0 0,0 4,0 0,0 0 1,6B Cologna Spiaggia 10,3 9,2 9,4 1,4 7,6 4,3 1,3 3,4 4,0 2,2 0 5,7C Cologna Paese 7,3 1,4 1,4 0,0 7,1 1,0 0,6 0,0 0,0 2,7 0 2,9D Montepagano 11,4 12,7 1,4 4,1 2,7 2,4 5,0 3,1 4,0 1,1 0 4,4E Roseto degli Abruzzi 25,4 40,1 37,7 43,8 43,3 65,8 70,4 69,3 56,0 78,5 0 54,6F Piane Vomano 23,1 20,4 33,3 31,5 17,1 12,1 10,1 12,6 8,0 8,6 0 16,1n.c. 1,6 0,0 2,2 4,1 3,3 1,0 0,0 2,3 0,0 0,0 0 1,5n.u. 12,4 15,5 13,0 15,1 18,2 13,2 12,6 9,2 24,0 7,0 0 13,3UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 _0 100

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.

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Scheda territoriale comunale 9 – Teramo

I

D

A

C

B

A

C

D

B

F

B

D

G

A

D

N

ML

FE

AB

P

O

G

HC

E

0 1

km

2

Ter_74

Ter_345

Ter_344

Ter_59

Can_37

Can_34

Ter_262

Cas_93

Cas_31

Can_30

Can_8

Can_20

Can_7Can_29

Bel_47

Cas_29

Cas_61

Cas_54

Can_4

Cas_26

Cas_86

Cas_60

Cas_98

Cas_57

Cas_85

Cas_88

Cas_25

Cas_53

Cas_91

Cas_34

Garrano BassoVilla Gesso

Villa Falchini

Villa RomitaCavuccio

Putignano

Castagneto

Villa Stangheri

NepezzanoColleminuccio

Galeotti

Viola

Cannelli

Sciusciano

Rupo

Poggio Cono

Piano d'Accio

Poggio San Vittorino

Monticelli

Colle Santa Maria-VaranoSan Pietro Ad Lacum

Garrano Alto

Collicelli

Tofo Sant'Eleuterio

Tordinia-Villa Ripa Sardinara

Magnanella

Roiano

San Nicol• a Tordino

Sodere

Secciola

Valle Canzano

Villa Turri

Chiaretto

Sant'Atto

Canzano

Colli

Caprafico

RoccianoValle San Giovanni

MianoFrondarola

RapinoCasette di Spiano

Casette

Spiano

Forcella

Case Traini

Villa Vomano

Villa Zaccheo-Petriccione

Casemolino

Bellante Stazione

L.P. Casemolino

San Gervasio

Feudo Alto

Feudo Basso

Campogrande

Castellalto

Maciera

Santa Lucia

Castelnuovo Vomano OvestPiano di Corte

San Mauro

San Gabriele

Croce del Fiore

Case Pilotti

CasalenoBellante

Case Pediconi

Colle Arenario

San Lorenzo

Guzzano

Colle Izzano

Colle TroiaPenna

Castelnuovo Vomano

Ripattoni

Castelbasso

Case Ippoliti

Villa Pasqualone

Castelnuovo Vomano Est

Santa Lucia

Colle Montone

Villa Ardente

Collepietro

Spaccio di PietroColle Montone

Villa Tassoni

Villa de Luca

Bel_36Bel_39

Bel_42

Bel_46

Bel_119

Bel_120

Ter_62

Ter_77

Ter_81

Ter_95

Ter_96

Ter_99

Ter_160

Ter_187

Ter_246

Ter_250

Ter_259

Ter_263

Ter_269

Ter_270

Ter_288

Ter_333

Ter_334Ter_335

Ter_346

Ter_353

Ter_354

Case Loretone

Colleatterrato Alto

Teramo

Ponzano

A: Magnanella; B: Villa Gesso; C: Colle Santa Maria-Varano; D: Tofo Sant'Eleuterio; E: Castagneto; F: Teramo; G: Colleatterrato Alto; H: San Nicolò a Tordino; I: Valle San Giovanni; L: Tordinia-Villa Ripa; M: Villa Romita; N: Rapino; O: Poggio Cono; P: Forcella.

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segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo

Sviluppo Teramo 1

I

A

E

M

LN

F

B

C

Colleminuccio

Cannelli

Viola

Villa Stangheri

Villa Romita

Putignano

Castagneto

Cavuccio

Tordinia-Villa Ripa

Rocciano

Magnanella

Valle San Giovanni

Miano

GaleottiSciuscianoGarrano Basso

RupoVilla Gesso

Garrano Alto

Colle Santa Maria-Varano

San Pietro Ad Lacum

CollicelliRoiano

Frondarola

RapinoCasette di Spiano

Spiano

Casette

Ter_62Ter_79

Ter_81

Ter_85

Ter_96

Ter_157

Ter_187

Ter_246

Ter_262

Ter_263

Ter_268

Ter_269

Ter_270

Ter_315

Ter_325

Ter_333

Ter_334

Ter_335

Ter_344

Ter_346

Ter_348

Ter_349

Ter_353

Colleatterrato Alto

Teramo

Ponzano

72

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segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo

Sviluppo Teramo 2

A

E

M

LN

F

B

G

C

O

P

B

A

C

Ter_345

Can_37

Can_34

Can_30

Colleminuccio

Cannelli

Viola

Villa Stangheri

Villa Romita

Putignano

Castagneto

Cavuccio

Tordinia-Villa Ripa

Rocciano

Magnanella

Miano

GaleottiSciuscianoGarrano Basso

RupoVilla Gesso

Frondarola

RapinoCasette di Spiano

Spiano

Casette

Sardinara

Nepezzano

Poggio San Vittorino

Piano d'Accio

Caprafico

Poggio Cono

Forcella

Villa Vomano

Secciola

Valle Canzano

Canzano

Colli

Castellalto

Santa Lucia

L.P. Casemolino

Can_9

Can_32

Can_35

Can_40

Ter_62

Ter_73

Ter_76

Ter_77

Ter_79

Ter_85

Ter_87

Ter_95

Ter_96

Ter_99

Ter_157

Ter_160

Ter_187

Ter_246

Ter_248

Ter_250

Ter_259

Ter_261

Ter_263

Ter_265

Ter_266

Ter_269

Ter_270

Ter_288

Ter_292

Ter_310

Ter_315

Ter_325

Ter_333

Ter_344

Ter_346

Ter_347

Ter_348

Ter_349

Ter_353

Sodere

Campogrande

Colleatterrato Alto

Teramo

Ponzano

73

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segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo

Sviluppo Teramo 3

M

LN

F

B

D

G

C

H

O

P

B

A

C

Ter_74

Ter_59

Can_37

Can_34

Ter_345

Cas_31

Can_30

Can_29

Tordinia-Villa Ripa

Villa Stangheri

Villa Romita

Sardinara

Viola

Miano

RapinoCasette di Spiano

Casette

Poggio San Vittorino

Poggio Cono

Caprafico

Piano d'Accio

Secciola

Forcella

Villa Vomano

Cannelli

Colleminuccio

Valle Canzano

Sodere

Canzano

Colli

GaleottiNepezzano

Garrano Basso Sciusciano

Castellalto

Campogrande

Santa Lucia

Monticelli

San Pietro Ad Lacum

San Nicol• a Tordino

Villa Falchini

L.P. Casemolino

Rocciano

Cavuccio

Spiano

Putignano

Rupo

Villa Gesso

Garrano Alto

Colle Santa Maria-Varano Villa Turri Sant'Atto

Can_9

Can_32

Can_35

Can_40

Cas_76

Ter_62

Ter_73

Ter_76

Ter_77

Ter_87

Ter_95

Ter_96

Ter_99

Ter_157

Ter_160

Ter_246

Ter_248

Ter_250

Ter_259

Ter_261

Ter_263

Ter_265

Ter_266

Ter_269

Ter_270

Ter_288

Ter_292

Ter_310

Ter_315

Ter_333

Ter_346

Ter_347

Ter_349

Ter_353

Ter_354

Colleatterrato Alto

Teramo

Ponzano

74

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segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo

Sviluppo Teramo 4

M

N

F

D

G

C

H

O

P

C

E

B

A

C

B

D

G

ATer_74

Ter_59

Can_37

Can_34

Ter_345

Cas_31

Can_30

Can_8

Cas_93

Cas_29

Can_4Can_20

Cas_86

Cas_54

Cas_26

Cas_61

Cas_60

Cas_57

Villa Stangheri

Villa Romita

Sardinara

Viola

Poggio San Vittorino

Poggio Cono

Caprafico

Piano d'Accio

Secciola

Cannelli

Colleminuccio

Valle Canzano

Sodere

Canzano

Colli

GaleottiNepezzano

Sciusciano

Castellalto

Campogrande

Santa Lucia

Monticelli

San Pietro Ad Lacum

San Nicol• a Tordino

Villa Falchini

L.P. Casemolino

San Gervasio

Feudo Alto

Bellante Stazione

Colle Santa Maria-Varano Villa Turri Sant'Atto

Tofo Sant'Eleuterio

Chiaretto San Mauro

Case TrainiCase Pediconi

Case Pilotti

Colle Arenario

Feudo Basso

Casemolino

Guzzano

San Lorenzo

Villa Zaccheo-Petriccione

Ripattoni

Colle Izzano

San GabrieleCasaleno

Bel_36

Bel_39

Bel_42

Bel_46

Bel_107

Can_9

Can_23

Can_31

Can_32

Can_35

Can_40

Cas_76

Cas_87

Ter_62

Ter_73

Ter_77

Ter_87

Ter_95

Ter_96

Ter_99

Ter_160

Ter_248

Ter_250

Ter_265

Ter_266

Ter_288

Ter_292

Ter_310

Ter_333

Ter_346

Ter_347

Ter_349

Ter_353

Ter_354

Case Loretone

Colleatterrato Alto

Teramo

Ponzano

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segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo

Località abitate, al censimento 2001, incluse nelle aree intracomunali:A: Magnanella.B: Garrano Alto, Garrano Basso, Rupo, Villa Gesso.C: Cannelli, Caprafico, Colle Santa Maria-Varano, Colleminuccio, Galeotti, Monticelli, Ponzano, San Pietro Ad Lacum, Sciusciano.D: Tofo Sant'Eleuterio.E: Castagneto.F: Putignano, Teramo, Viola.G: Colleatterrato Alto.H: Nepezzano, Piano d'Accio, San Nicolò a Tordino, Sant'Atto, Villa Falchini.I: Frondarola, Valle San Giovanni.L: Cavuccio, Rocciano, Tordinia-Villa Ripa.M: Chiaretto, Villa Romita, Villa Stangheri, Villa Turri.N: Casette, Miano, Rapino, Sardinara, Spiano.O: Poggio Cono, Poggio San Vittorino, Secciola.P: Forcella, Villa Vomano.

Riferimenti alla toponomastica di fonte IGM (tavolette della serie 25/V):1 acq.to del ruzzo (idrografia). 2 acquaviva (area geografica). 3 avilla (sedi - nuclei e simili). 4 basso (sedi - case isolate). 5 bruzzolana (area geografica). 6 c. adamoli (sedi - case isolate). 7 c. cascione (sedi - case isolate). 8 c. cerulli (sedi - case isolate). 9 c. cerulli (sedi - case isolate). 10 c. ciardelli (sedi - case isolate). 11 c. de amicis (sedi - case isolate). 12 c. de juliis (sedi - case isolate). 13 c. de santis (sedi - nuclei e simili). 14 c. della chiesa (sedi - case isolate). 15 c. di biagio (sedi - case isolate). 16 c. di emanuele (sedi - case isolate). 17 c. di felice (sedi - case isolate). 18 c. di marco (sedi - case isolate). 19 c. evangelisti (sedi - case isolate). 20 c. facchini (sedi - case isolate). 21 c. farinelli (sedi - case isolate). 22 c. ferri (sedi - case isolate). 23 c. giosia (sedi - case isolate). 24 c. giosia (sedi - case isolate). 25 c. lotti (sedi - case isolate). 26 c. mancini (sedi - case isolate). 27 c. marinaro (sedi - case isolate). 28 c. marini (sedi - case isolate). 29 c. massacci (sedi - case isolate). 30 c. massacci (sedi - case isolate). 31 c. mego (sedi - case isolate). 32 c. mego (sedi - case isolate). 33 c. mezzanotte (sedi - case isolate). 34 c. moschetti (sedi - case isolate). 35 c. pachina (sedi - case isolate). 36 c. palombieri (sedi - case isolate). 37 c. paoletti (sedi - case isolate). 38 c. paolone (sedi - case isolate). 39 c. pio (sedi - case isolate). 40 c. pompetti (sedi - case isolate). 41 c. ranalli (sedi - case isolate). 42 c. rastelli (sedi - case isolate). 43 c. recchia (sedi - case isolate). 44 c. roscioli (sedi - case isolate). 45 c. rozzi (sedi - case isolate). 46 c. rusciti (sedi - case isolate). 47 c. ruscitti (sedi - case isolate). 48 c. santucci (sedi - case isolate). 49 c. silveri (sedi - case isolate). 50 c. terribili (sedi - case isolate). 51 c. tini (sedi - case isolate). 52 c. venturoni (sedi - case isolate). 53 c.le addina (orografia e morfologia). 54 c.le caprino (orografia e morfologia). 55 c.le castrogno (orografia e morfologia). 56 c.le ceppata (orografia e morfologia). 57 c.le dell'asino (orografia e morfologia). 58 c.le izzone (orografia e morfologia). 59 c.le marino (orografia e morfologia). 60 c.le pizzuto (orografia e morfologia). 61 c.le s. andrea (orografia e morfologia). 62 c.le s. pietro (orografia e morfologia). 63 c.le sicone (orografia e morfologia). 64 c.le torrone (orografia e morfologia). 65 c.se cavicci (sedi - case isolate). 66 c.se cecci (sedi - nuclei e simili). 67 c.se cunetta (sedi - nuclei e simili). 68 c.se de michetti (sedi - nuclei e simili). 69 c.se gasbarrini (sedi - case isolate). 70 c.se magnanella (sedi - case isolate). 71 c.se monaco (sedi - nuclei e simili). 72 c.se savini (sedi - nuclei e simili). 73 c.se taraschi (sedi - nuclei e simili). 74 cannelli (sedi - centri). 75 cannieto (area geografica). 76 caprafico (sedi - centri). 77 carapollo (area geografica). 78 cas.o rubini (sedi - case isolate). 79 caselle (area geografica). 80 casetta (area geografica). 81 casette (area geografica). 82 castagneto (sedi - centri). 83 castelli (area geografica). 84 catullo (area geografica). 85 cavuccio (sedi - centri). 86 cerqueto (area geografica). 87 cerreto (sedi - nuclei e simili). 88 chiareto (sedi - nuclei e simili). 89 colle caruno (sedi - nuclei e simili). 90 colle piano (orografia e morfologia). 91 colle rubini (orografia e morfologia). 92 colle s. maria (sedi - centri). 93 colle secco (orografia e morfologia). 94 colleatterrato alto (sedi - centri). 95 colleatterrato basso (sedi - centri). 96 colleminuccio (sedi - centri). 97 colli (area geografica). 98 colli di monsignore (orografia e morfologia). 99 collurania (area geografica). 100 coste s. agostino (area geografica). 101 coste s. agostino (area geografica). 102 coste s.agostino (area geografica). 103 de contra (area geografica). 104 de contra (area geografica). 105 f. tordino (idrografia). 106 f. tordino (idrografia). 107 f. tordino (idrografia). 108 f. tordino (idrografia). 109 f. vezzola (idrografia). 110 f. vezzola (idrografia). 111 f. vomano (idrografia). 112 f.so brignoli (idrografia). 113 f.so camminate (idrografia). 114 f.so capriccioso (idrografia). 115 f.so ceppata (idrografia). 116 f.so della fece (idrografia). 117 f.so della torre (idrografia). 118 f.so dello zolfo (idrografia). 119 f.so di cannelli (idrografia). 120 f.so di ponzano (idrografia). 121 f.so di rupo (idrografia). 122 f.so di spiano (idrografia). 123 f.so di spiano (idrografia). 124 f.so di viscini (idrografia). 125 f.so fiumicello (idrografia). 126 f.so fontecchio (idrografia). 127 f.so giserga (idrografia). 128 f.so giserga (idrografia). 129 f.so grande (idrografia). 130 f.so grande (idrografia). 131 f.so grasso (idrografia). 132 f.so mazzone (idrografia). 133 f.so nero (idrografia). 134 f.so piscia l'acqua (idrografia). 135 f.so ponticelli (idrografia). 136 f.so raganello (idrografia). 137 f.so rio (idrografia). 138 f.so rio (idrografia). 139 f.so s. antonio (idrografia). 140 f.so s. antonio (idrografia). 141 f.so s. stefano (idrografia). 142 f.so trentamano (idrografia).

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segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo

143 f.so vena corvo (idrografia). 144 f.te canale (idrografia - sorgenti). 145 f.te carestia (idrografia - sorgenti). 146 f.te ciotti (idrografia - sorgenti). 147 f.te del lupo (idrografia - sorgenti). 148 f.te della reppa (idrografia - sorgenti). 149 f.te dell'acqua salata (idrografia - sorgenti). 150 f.te marzo (idrografia - sorgenti). 151 f.te melone (idrografia - sorgenti). 152 f.te onega (idrografia - sorgenti). 153 f.te patrella (idrografia). 154 f.te picola (idrografia - sorgenti). 155 f.te pisciarello (idrografia - sorgenti). 156 f.te urscia (idrografia - sorgenti). 157 fagnano (area geografica). 158 feudo (area geografica). 159 fontacciano (area geografica). 160 fontanelle (area geografica). 161 fontazzini (area geografica). 162 fonte damiano (idrografia). 163 forcella (area geografica). 164 forcella (sedi - centri). 165 forn.ce gattarossa (fornaci e stabilimenti). 166 fratte (area geografica). 167 frondarola (sedi - centri). 168 frunti (area geografica). 169 galeotti (sedi - nuclei e simili). 170 garrano (sedi - nuclei e simili). 171 genebleto (area geografica). 172 gesso (area geografica). 173 il feudo (area geografica). 174 la croce (area geografica). 175 la palombara (sedi - case isolate). 176 la ramiera (sedi - case isolate). 177 la torre (sedi - nuclei e simili). 178 lagonesco (area geografica). 179 le piane (area geografica). 180 le vene (area geografica). 181 legnano (area geografica). 182 m.o di battista (sedi - mulini e segherie). 183 m.o pomante (sedi - mulini e segherie). 184 mad.na del ponte a porto (sedi - culto). 185 mad.na di cartecchio (sedi - culto). 186 madonna della cona (area geografica). 187 magnanella (sedi - centri). 188 malli (area geografica). 189 marchese (area geografica). 190 mass.a brandimarte (sedi - case isolate). 191 mass.a brandimarte (sedi - case isolate). 192 mass.a camillotti (sedi - case isolate). 193 mass.a castellana (sedi - case isolate). 194 mass.a castellana (sedi - case isolate). 195 mass.a castelli (sedi - case isolate). 196 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 197 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 198 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 199 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 200 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 201 mass.a cerulli (sedi - case isolate). 202 mass.a ceulli (sedi - case isolate). 203 mass.a cipollone (sedi - case isolate). 204 mass.a de cicco (sedi - case isolate). 205 mass.a de matteis (sedi - case isolate). 206 mass.a del piccolo (sedi - case isolate). 207 mass.a di francesco (sedi - case isolate). 208 mass.a di marcelli (sedi - case isolate). 209 mass.a di marco (sedi - case isolate). 210 mass.a di marco (sedi - case isolate). 211 mass.a di salvatore (sedi - case isolate). 212 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 213 mass.a di saverio (sedi - case isolate). 214 mass.a ferretti (sedi - case isolate). 215 mass.a gemignani (sedi - case isolate). 216 mass.a gioiosa (sedi - case isolate). 217 mass.a grisanti (sedi - case isolate). 218 mass.a ianuari (sedi - case isolate). 219 mass.a la bambina (sedi - case isolate). 220 mass.a lanciaprima (sedi - case isolate). 221 mass.a mancini (sedi - case isolate). 222 mass.a manente (sedi - case isolate). 223 mass.a manetta (sedi - case isolate). 224 mass.a martelli (sedi - case isolate). 225 mass.a mattoni (sedi - case isolate). 226 mass.a mazzetti (sedi - case isolate). 227 mass.a miracoli (sedi - case isolate). 228 mass.a montani (sedi - nuclei e simili). 229 mass.a montani (sedi - case isolate). 230 mass.a palmarini (sedi - case isolate). 231 mass.a piersanti (sedi - case isolate). 232 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 233 mass.a pilotti (sedi - case isolate). 234 mass.a pompilii (sedi - case isolate). 235 mass.a puglia (sedi - case isolate). 236 mass.a recchia (sedi - case isolate). 237 mass.a ruggieri (sedi - case isolate). 238 mass.a ruscitti (sedi - case isolate). 239 mass.a scapriano (sedi - case isolate). 240 mass.a striglioni (sedi - case isolate). 241 mass.a striglioni (sedi - case isolate). 242 mass.a tarquini (sedi - case isolate). 243 mass.a tassoni (sedi - case isolate). 244 mass.a tulli (sedi - case isolate). 245 mass.a zaraca (sedi - nuclei e simili). 246 miano (sedi - centri). 247 montagnola (area geografica). 248 monticelli (sedi - centri). 249 montiene (area geografica). 250 nepezzano (sedi - centri). 251 orciane (area geografica). 252 p.te corvo (viabilità, aeroporti, porti ). 253 p.te di garrano (viabilità, aeroporti, porti ). 254 paccarotta (area geografica). 255 paduli (area geografica). 256 pantaneto (sedi - case isolate). 257 pantano (area geografica). 258 pedagna (area geografica). 259 piana grande (area geografica). 260 piana pavone (area geografica). 261 piana piccola (area geografica). 262 piane (area geografica). 263 piano della lenta (sedi - nuclei e simili). 264 piano diacci (area geografica). 265 poggio cono (sedi - nuclei e simili). 266 poggio s. vittorino (sedi - centri). 267 ponte storto (viabilità, aeroporti, porti ). 268 ponzano (sedi - centri). 269 putignano (sedi - centri). 270 rapino (area geografica). 271 rapino (sedi - centri). 272 renicci (sedi - case isolate). 273 rif.o dell'acquachiara (sedi - alberghi, osterie, rifugi). 274 rivacciolo (idrografia). 275 rocciano (sedi - centri). 276 rupo (area geografica). 277 rupo (sedi - nuclei e simili). 278 s. atto (sedi - centri). 279 s. attone (sedi - culto). 280 s. egidio (sedi - nuclei e simili). 281 s. egidio (sedi - culto). 282 s. giacomo (sedi - culto). 283 s. giovanni (rov.e) (sedi - ruderi). 284 s. lucia (area geografica). 285 s. maria (sedi - nuclei e simili). 286 s. maria (sedi - culto). 287 s. maria (sedi - culto). 288 s. martino (area geografica). 289 s. martino (sedi - nuclei e simili). 290 s. michele (sedi - culto). 291 s. nicola (sedi - culto). 292 s. nicolo a tordino (sedi - centri). 293 s. pietro ad lacum (sedi - nuclei e simili). 294 s. severo (area geografica). 295 s. venanzio (area geografica). 296 s.s. 80 (viabilità, aeroporti, porti ). 297 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 298 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 299 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 300 s.s. 81 (viabilità, aeroporti, porti ). 301 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 302 s.s. del gran sasso d'italia (viabilità, aeroporti, porti ). 303 s.s. piceno aprutina (viabilità, aeroporti, porti ). 304 salette (area geografica). 305 santa vittoria (area geografica). 306 santiene (area geografica). 307 sardinara (sedi - nuclei e simili). 308 scapriano (sedi - case isolate). 309 sciusciano (sedi - nuclei e simili). 310 secciola (sedi - nuclei e simili). 311 silo (sedi - case isolate). 312 sorg.te f.te vergine (idrografia - sorgenti). 313 sorrenti (sedi - nuclei e simili). 314 sparazzano (area geografica). 315 spiano (sedi - centri). 316 t. cartecchio (idrografia). 317 t. fiumicino (idrografia). 318 t. rimaiano (idrografia). 319 t. rimaiano (idrografia). 320 t. vezzola (idrografia). 321 teramo (sedi - centri). 322 terra bianca (area geografica). 323 tesa (area geografica). 324 toramo (sedi - centri). 325 travazzano (area geografica). 326 v.la bartolini (sedi - case isolate). 327 v.la costantini (sedi - case isolate).

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328 v.la de nardis (sedi - nuclei e simili). 329 v.la mary (sedi - case isolate). 330 v.la rossi (sedi - case isolate). 331 v.la ruscitti (sedi - case isolate). 332 v.la saccoccia (sedi - case isolate). 333 v.la viola (sedi - case isolate). 334 valle s.

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segue Scheda territoriale comunale 9 – Teramo

giovanni (sedi - centri). 335 valle soprana (sedi - case isolate). 336 valli (area geografica). 337 vallone (area geografica). 338 varano (sedi - centri). 339 varano (sedi - nuclei e simili). 340 vena pizzuta (area geografica). 341 verdimani (area geografica). 342 vicenne (area geografica). 343 villa butteri (sedi - nuclei e simili). 344 villa gesso (sedi - nuclei e simili). 345 villa marini (sedi - nuclei e simili). 346 villa mosca (sedi - nuclei e simili). 347 villa pavone (sedi - nuclei e simili). 348 villa ripa (sedi - centri). 349 villa romita (area geografica). 350 villa romita (area geografica). 351 villa romita (sedi - nuclei e simili). 352 villa schiavoni (sedi - nuclei e simili). 353 villa stanghieri (sedi - nuclei e simili). 354 villa tofo (sedi - nuclei e simili). 355 villa torri (sedi - nuclei e simili). 356 villa turri (sedi - nuclei e simili). 357 villa turri (sedi - case isolate). 358 villa vomano (sedi - nuclei e simili). 359 viola (sedi - nuclei e simili).

Teramo – Localizzazioni per sub-aree (valori assoluti)

Area DenominazioneCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Magnanella 8 0 0 0 7 1 0 0 0 0 0 16B Villa Gesso 14 7 1 0 6 9 0 1 0 0 0 38

CColle Santa Maria-Varano

42 2 0 0 14 9 4 1 0 1 0 73

D Tofo Sant'Eleuterio 16 4 2 0 3 9 2 1 0 1 0 38E Castagneto 8 0 2 1 4 0 0 1 0 1 0 17F Teramo 126 119 113 66 368 1.157 216 500 55 216 1 2.937G Colleatterrato Alto 6 5 9 0 15 23 6 13 2 2 0 81H San Nicolò a Tordino 37 42 30 25 88 272 148 76 14 56 3 791I Valle San Giovanni 13 2 1 0 3 5 0 3 0 0 0 27L Tordinia-Villa Ripa 13 2 0 0 19 11 4 2 0 3 0 54M Villa Romita 12 1 2 1 5 8 0 2 0 2 0 33N Rapino 39 1 2 2 9 14 2 1 0 0 0 70O Poggio Cono 27 1 0 1 13 8 0 2 0 3 0 55P Forcella 42 6 3 0 14 19 2 1 0 1 0 88n.c. 17 13 6 11 38 87 15 27 3 11 0 228n.u. 209 42 81 31 229 351 96 134 22 65 1 1.261

UL 629 247 252138

835 1.983 495 765 96 362 5 5.807

Teramo – Localizzazioni per sub-aree (valori percentuali)

AreaCodici Ateco

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 X Tot.A Magnanella 1,3 0 0 0 0,8 0,1 0 0 0 0 0 0,3B Villa Gesso 2,2 2,8 0,4 0 0,7 0,5 0 0,1 0 0 0 0,7

CColle Santa Maria-Varano

6,7 0,8 0 0 1,7 0,5 0,8 0,1 0 0,3 0 1,3

D Tofo Sant'Eleuterio 2,5 1,6 0,8 0 0,4 0,5 0,4 0,1 0 0,3 0 0,7E Castagneto 1,3 0 0,8 0,7 0,5 0 0 0,1 0 0,3 0 0,3F Teramo 20 48,2 44,8 47,8 44,1 58,3 43,6 65,4 57,3 59,7 20 50,6G Colleatterrato Alto 1 2 3,6 0 1,8 1,2 1,2 1,7 2,1 0,6 0 1,4H San Nicolò a Tordino 5,9 17 11,9 18,1 10,5 13,7 29,9 9,9 14,6 15,5 60 13,6I Valle San Giovanni 2,1 0,8 0,4 0 0,4 0,3 0 0,4 0 0 0 0,5L Tordinia-Villa Ripa 2,1 0,8 0 0 2,3 0,6 0,8 0,3 0 0,8 0 0,9M Villa Romita 1,9 0,4 0,8 0,7 0,6 0,4 0 0,3 0 0,6 0 0,6N Rapino 6,2 0,4 0,8 1,4 1,1 0,7 0,4 0,1 0 0 0 1,2O Poggio Cono 4,3 0,4 0 0,7 1,6 0,4 0 0,3 0 0,8 0 0,9P Forcella 6,7 2,4 1,2 0 1,7 1 0,4 0,1 0 0,3 0 1,5n.c. 2,7 5,3 2,4 8 4,6 4,4 3 3,5 3,1 3 0 3,9n.u. 33,2 17 32,1 22,5 27,4 17,7 19,4 17,5 22,9 18 20 21,7UL 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100 100

Nota. X = localizzazioni non attribuibili a singoli comparti per incompletezza delle informazioni.

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Tavola 1 – Numerosità totale delle unità locali (localizzazioni) negli areali intracomunali della Val Tordino (2008)

5

chilometri

2,50

A

G

B

O

E

C

A

D

F

D

CD

H

E

D

C

A

B

C

A

F

E

A

B

C D

F

A

B

C

B

C

D

A

B

A

B

A

B

C

D

B

C

D

E

G

I

L

M

N

P

Areali Tordino - UL in complesso

1.000

500100

Nota. Per la simbologia, v. tab. 6 (codici Ateco) e schede territoriali comunali 1-9.

80

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Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo e basi Istat, IGM.

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Tavola 2 – Numerosità delle unità locali (localizzazioni) per settori produttivi negli areali intracomunali della Val Tordino (2008)

5

chilometri

2,50

O

G

E

C

A

D

F

D

CD

B

H

E

D

C

A

B

C

A

F

E

A

B

C D

F

A

B

A

C

B

C

D

A

B

A

B

A

B

C

D

B

C

D

E

G

I

L

M

N

P

Areali Tordino - riparto delle ULAteco con codice a una cifra

500250

50

Ateco_0Ateco_1Ateco_2Ateco_3Ateco_4Ateco_5Ateco_6Ateco_7Ateco_8Ateco_9

Nota. Per la simbologia, v. tab. 6 (codici Ateco) e schede territoriali comunali 1-9.Fonte. Elaborazione su dati CCIAA Teramo e basi Istat, IGM.

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3. Indagine sul campo

3.1. Questionario alle imprese

I limiti – più volte rilevati – dei dati relativi alle localizzazioni produttive hanno suggerito di

effettuare una verifica sul campo mediante somministrazione di un questionario ad un campione di

imprese opportunamente stratificato per territorio e per settore.

Il questionario (riportato a pag. 80) è stato impostato su un numero volutamente limitato di

domande/argomenti, al fine di stimolare la risposta degli intervistati, evitandone ogni possibile

diffidenza; nonostante ciò, si ritiene che esso copra in termini sufficientemente esaustivi le

tematiche considerate significative allo scopo di costruire traiettorie di sviluppo nell’area. In

particolare:

- dimensione per numero di addetti e bacino di provenienza della manodopera (domanda 1);

- livelli e fabbisogni formativi (domande 2, 3);

- mercati di approvvigionamento delle materie prime (domanda 4);

- mercati di sbocco dei prodotti/servizi (domanda 5);

- vettori di trasporto (domanda 6);

- internalizzazione/esternalizzazione dei servizi (domanda 7);

- percezione/identità dell’Area Val Tordino (domanda 8);

- accessibilità dell’area (domanda 9);

- disponibilità/efficienza dei servizi pubblici/privati (domande 10, 11 12);

- grado di soddisfazione per le politiche pubbliche (domande 13, 14);

- esigenze infrastrutturali (domanda 15);

- grado di coesione interna all’area nei rapporti fra imprese, attori sociali e pubblici, sistema

creditizio (domande 16, 17, 18);

- punti di forza e di debolezza dell’area (domande 19, 20).

Il campione (v. pag. 81) comprende 165 aziende, pari a circa l’1% dell’universo. Come detto, la

stratificazione ha tenuto conto della numerosità delle aziende nei comparti produttivi e nei comuni

dell’area; essa, tuttavia, non è stata interamente casuale, bensì parzialmente guidata in base alla

ragione sociale (con preferenza per le società di capitali), al fine di ricomprendere aziende che

fossero in grado, per dimensione organizzativa presumibile, di esprimere competenze adeguate in

fase di compilazione e, per consistenza delle attività, di fornire risposte significative ad uno spettro

il più ampio possibile di domande/argomenti.

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La somministrazione del questionario è stata effettuata dal Settore Urbanistica,

Pianificazione Territoriale, Difesa del Suolo della Provincia di Teramo, quale soggetto committente

il Piano d’Area, al fine di accrescere le garanzie istituzionali per le aziende intervistate e di

promuoverne un più stretto coinvolgimento.

Il questionario è stato anche pubblicato nel sito web dell’Amministrazione Provinciale, al

fine di consentirne l’eventuale compilazione on-line; in tal modo, esso è entrato a far parte delle

attività di disseminazione del Piano.

L’elaborazione dei dati, una volta pervenuto un numero congruo di risposte, farà parte delle

attività di pianificazione in progress.

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Questionario alle aziende

1) Indicare la provenienza dei lavoratori impiegati nell’azienda.

2) Specificare le mansioni e il livello formativo dei dipendenti (facoltativa).

3) Indicare le figure professionali di cui si avverte carenza.

4) Indicare il mercato di approvvigionamento delle materie prime/merci utilizzate dall’azienda.

5) Indicare il mercato di sbocco dei prodotti/servizi dell’azienda.

6) Indicare i mezzi di trasporto impiegati per l’approvvigionamento e la commercializzazione dei prodotti.

7) Indicare le attività di servizi svolte all’interno all’azienda e quelle delegate all’esterno.

8) Indicare cosa viene percepito come “Area del Tordino” dall’intervistato.

9) Indicare un giudizio sull’accessibilità complessiva dell’area.

10) Indicare i servizi esterni privati di più difficile reperimento nell’area.

11) Indicare i servizi pubblici di più difficile reperimento nell’area.

12) Indicare i servizi pubblici più efficienti nell’area.

13) Indicare un giudizio sulle politiche pubbliche intraprese nell’area negli ultimi dieci anni.

14) Indicare le opere pubbliche ritenute più utili realizzate negli ultimi dieci anni.

15) Indicare gli interventi pubblici infrastrutturali ritenuti più urgenti e prioritari.

16) dicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli altri attori economici che operano nello stesso settore d’impresa nella Val Tordino.

17) Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli attori economici che operano in altri settori d’impresa nella Val Tordino e con le associazioni di categoria, sindacati, pubbliche amministrazioni.

18) Indicare un giudizio sui rapporti con il sistema creditizio dell’area.

19) Indicare i principali punti di forza della Val Tordino

20) Indicare i principali punti di debolezza della Val Tordino.

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Campione per comune Campione per settore

Comuni Aziende (n.)Bellante 9Canzano 4Castellalto 14Giulianova 27Morro d’Oro 6Mosciano Sant’Angelo 19Notaresco 10Roseto degli Abruzzi 25Teramo 51

Totale 165

86

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Codice Ateco Aziende (n.)01 2515 1517 218 819 320 521 122 324 125 126 427 128 829 531 232 133 434 136 945 1050 451 552 655 1060 363 164 165 367 270 271 172 274 580 385 292 293 3

Totale 165

87

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3.2. Metodo Delphi

Al fine di mirare ulteriormente l’indagine sul campo, oltre alla somministrazione del

questionario alle imprese si è ritenuto di utilizzare il cosiddetto “metodo Delphi”.

Sperimentato negli Stati Uniti a partire dalla metà del secolo scorso, tale metodo mira ad

ottenere il giudizio informato di persone competenti nel settore di riferimento. Esso consiste,

propriamente, nella somministrazione di un questionario ad un panel di esperti anonimi, le cui

risposte vengono elaborate e il documento che ne deriva riproposto al panel per una nuova

consultazione, eventualmente reiterata, fino a pervenire alla valutazione finale.

Il metodo può tuttavia essere utilizzato anche nella forma di colloqui frontali con gruppi di

interlocutori (testimoni) privilegiati: in questo caso, viene definito mini-Delphi.

Per le finalità del Piano e in considerazione della tempistica stabilita, è stata prescelta la

variante mini-Delphi. Nel mese di febbraio 2009 sono state svolte tre distinte sessioni, mirate

rispettivamente a focalizzare le problematiche dei settori ritenuti portanti negli indirizzi del Piano

stesso sotto il profilo economico-territoriale: industria; commercio e servizi; infrastrutture e

portualità. Nell’ambito della seconda, è stata sviluppata una specifica sessione dedicata al turismo.

3.2.1. Industria

La sessione dedicata all’industria si è svolta presso la sede dell’Unione degli Industriali della

Provincia di Teramo, con la partecipazione dei vertici dell’associazione e di imprenditori.

Una prima risultanza significativa, che verrà confermata nelle sessioni successive, riguarda

la provenienza delle forze di lavoro, per il 90% dall’area Val Tordino: questa può dunque definirsi

un sistema autocontenuto. Ne emerge l’opportunità di una revisione della attuale definizione dei

sistemi locali del lavoro (SLL), che vede l’area divisa fra i sistemi di Teramo (comprendente i

comuni di: Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Cortino, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura) e

Giulianova (comprendente i comuni di: Alba Adriatica, Cellino Attanasio, Corropoli, Morro d'Oro,

Mosciano Sant'Angelo, Nereto, Notaresco, Roseto degli Abruzzi, Sant'Omero, Torano Nuovo,

Tortoreto).

Il livello formativo dei lavoratori non appare elevato, il che non sorprende, in considerazione

del carattere “maturo” dei principali comparti industriali. Le figure professionali di cui si avverte

carenza riguardano i servizi interni all’impresa (in particolare, controllo di gestione), i quadri

tecnici (ingegneri meccanici ed elettronici, in genere provenienti da regioni dell’Italia

settentrionale), e gli operai specializzati.

Il mercato di approvvigionamento delle materie prime viene indicato come

prevalentemente nazionale, ad eccezione di comparti quali la lavorazione di materie plastiche. Dei

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mercati di sbocco, quello nazionale è percepito forte per le parti componenti di autoveicoli, mentre

fra i Paesi esteri si evidenziano Germania e Francia3.

I mezzi di trasporto utilizzati si concentrano totalmente sulla gomma. Ciò si deve alla

diffusione delle localizzazioni e alla dimensione d’impresa (PMI), oltre che alla inutilizzabilità per

il trasporto merci degli altri vettori e infrastrutture presenti nell’area (ferro, portualità). Per contro,

l’efficienza della rete stradale – grazie anche all’entrata in esercizio del primo tronco di superstrada

Teramo-Mare, che ha completato l’inserimento nella rete autostradale nazionale – consente di

definire ottima l’accessibilità dell’area.

La containerizzazione è indicata come mediamente utilizzata.

Sotto tutti questi profili, viene ravvisata e sostenuta l’importanza dell’autoporto di

Castellalto, assolutamente da attivare come nodo di smistamento delle merci su gomma; ciò

consentirebbe alle aziende di liberare notevoli spazi interni attualmente utilizzati per lo stoccaggio e

la movimentazione di materie prime e prodotti finiti.

Fra i servizi alle imprese, vengono esternalizzati ricerche di mercato, pubblicità, trasporti e

spedizioni, servizi informatici. Si rileva la difficoltà di reperire, nell’area, servizi di progettazione

finanziaria (ivi compreso l’accesso a fondi europei), consulenza legale in materia industriale e

internazionale, logistica. Per quest’ultimo aspetto, viene pertanto sostenuta l’opportunità di

localizzare un polo di servizi specializzati.

Si rileva anche la mancanza di una struttura ricettiva adeguata a servizio delle aree

industriali, la cui localizzazione ottimale viene indicata a San Nicolò a Tordino.

I servizi pubblici considerati carenti riguardano il trasporto di persone e lo smaltimento dei

rifiuti; scarsi e poco efficienti sono giudicati gli sportelli unici. Nel complesso, il parere sulle

politiche pubbliche di sostegno all’impresa è molto debole.

Gli interventi infrastrutturali prioritari vengono individuati nel del ciclo dei rifiuti con il

ricorso alla termovalorizzazione, nel completamento della superstrada Teramo-Mare e nel

potenziamento della linea ferroviaria Teramo-Giulianova nella tratta attualmente esistente. Per

quest’ultima si stima una domanda potenziale crescente.

Per quanto riguarda le previste espansioni di spazi per attività produttive, la domanda

proveniente dall’esterno della Val Tordino è giudicata scarsa, quella interna attualmente limitata. In

più si sottolinea la lentezza nell’assegnazione di lotti da parte del Consorzio per il Nucleo

Industriale di Teramo.

3 L’analisi dei mercati internazionali verrà comunque approfondita nel successivo par. 4.

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Un’ultima tematica, peraltro di grande rilevanza, ha riguardato la percezione della Val

Tordino in termini di identità e di coesione interna. Per il primo aspetto, l’area viene identificata

con l’espansione industriale, non mancandosi di sottolineare come la competizione per l’uso del

suolo che ne è conseguita abbia fortemente penalizzato l’agricoltura. La vocazione agricola viene

peraltro recuperata nella rilevanza attribuita alla costituzione del distretto agro-alimentare.

Sotto il profilo distrettuale, peraltro, viene sostenuta la tesi della multispecializzazione e

dell’integrazione con altre aree produttive (distretto di filiera: metalmeccanico, della gomma e

plastica, del mobile).

Un importante elemento di coesione interna si ravvisa nel radicamento e nella affezione

all’azienda della manodopera locale.

Viceversa, il grado di interrelazione fra i soggetti economici operanti nello stesso settore

d’impresa è giudicato scarso. Si propongono, pertanto, iniziative consortili per quanto attiene

all’acquisizione sia di input produttivi (per esempio, approvvigionamento di materie prime e

semilavorati), sia di servizi, nonché la promozione di immagine attraverso il marketing

territoriale.

I principali punti di forza dell’area sono individuati nella sua centralità rispetto non

soltanto al territorio provinciale, ma anche allo snodo Tirreno-Adriatico posto in essere dai

collegamenti stradali; nell’imprenditorialità endogena; nella fidelizzazione delle forze di lavoro;

nella bassa conflittualità sociale.

Al contrario, sono considerati punti di debolezza la cultura di impresa ancora

tradizionale, che comporta un basso livello manageriale, a sua volta riscontrabile nella scarsità di

figure professionali specializzate; il debole grado di innovazione tecnologica, sia di prodotto che

di processo; lo scarso apporto delle istituzioni, pur se viene riconosciuto l’impegno di

programmazione e pianificazione da parte dell’ente Provincia.

3.2.2. Commercio e servizi

La sessione dedicata a commercio e servizi si è svolta presso la sede della Camera di

Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, con la partecipazione di rappresentanti delle

principali associazioni di categoria, imprenditori e dirigenti camerali. La specificità di interlocutori

privilegiati per il turismo ha suggerito di trattare a parte i risultati del mini-Delphi per questo settore

(v. par. 3.2.3).

Confermato il carattere autocontenuto del bacino di lavoro, si è evidenziata anche per il

settore commerciale la carenza di talune figure professionali (in particolare, responsabili di punti-

vendita), ascrivibile peraltro anche alla dimensione d’impresa estremamente frazionata.

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Tale caratteristica di piccola impresa, unita ad un buon livello qualitativo specie nei centri

urbani, ha tuttavia garantito la tenuta del dettaglio tradizionale nei confronti del grande dettaglio

organizzato, di cui si lamenta, al contrario, un profilo qualitativo medio-basso.

I principali mercati di approvvigionamento delle merci sono rappresentati da regioni

italiane del Nordest-Centro (Emilia-Romagna, Toscana, Lazio), che mediano anche i rapporti con il

mercato estero. Quest’ultimo incide in misura significativa sul comparto alimentare, specie per

quanto riguarda i prodotti primaticci (da Sudafrica, Argentina, Cile, Australia).

L’impiego totalizzante del trasporto su gomma induce anche queste categorie a sostenere il

recupero funzionale dell’autoporto di Castellalto, con adeguata dotazione di servizi e in connessione

con il polo logistico in via di formazione a Mosciano Sant’Angelo. Per quest’ultimo si prefigura un

bacino di utenza potenziale esteso all’Abruzzo interno e alle Marche meridionali.

Per quanto concerne il trasporto di persone, si sottolinea l’importanza del collegamento

ferroviario e della connessione diretta fra la linea Teramo-Giulianova e la linea adriatica, non solo

in direzione sud (Pescara), ma anche in direzione nord (Ancona), a servizio sia degli operatori, sia

degli utenti del settore terziario. Al conseguimento di una reale funzione metropolitana dell’asse

ferroviario se ne condiziona l’eventuale prolungamento nell’agglomerato urbano di Teramo, di cui

si rilevano peraltro gli elevati costi di costruzione a fronte di un potenziamento di servizi-navetta

dalla stazione del capoluogo, ritenuto pertanto preferibile.

Nell’insieme, l’accessibilità dell’area è giudicata buona per l’asse vallivo, scarsa per il resto

del territorio.

I servizi all’impresa vengono per la massima parte esternalizzati, tuttavia con difficoltà di

reperire tanto alcuni servizi rutinari (manutenzioni specializzate) quanto servizi innovativi come la

comunicazione.

Fra i servizi pubblici vengono giudicati insufficienti i trasporti, la distribuzione idrica

(anche sotto il profilo degli alti costi per l’utenza), lo smaltimento dei rifiuti e il decoro urbano.

Ne deriva un giudizio complessivamente scarso sulle politiche generali e di sostegno alle

attività economiche, pur riconoscendosi l’utilità di alcune opere infrastrutturali, come il

collegamento stradale San Nicolò-Garrufo.

Fra le priorità, si indica ovviamente il completamento della superstrada Teramo-Mare –

peraltro sottolineando la difficoltà di localizzarne il terminale costiero, per i problemi di traffico dei

comuni urbani litoranei – e del Lotto Zero. Viene anche sostenuta l’urgenza di razionalizzare il

sistema di depurazione delle acque, mediante la costruzione di nuovi impianti e la revisione o

rilocalizzazione degli impianti esistenti.

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Non viene percepita una identità d’area, pur se è giudicato discreto il grado di

interrelazione fra gli operatori del settore terziario, come pure con gli altri attori economici, le

associazioni di categoria, sindacali e le amministrazioni pubbliche.

Punti di forza dell’area sono giudicati – anche in questo caso – la centralità alle varie

scale geografiche (da provinciale a interregionale) e l’imprenditorialità endogena.

I punti di debolezza vengono invece rilevati nella scarsità dei servizi logistici, nella

debolezza di immagine e nella “periferizzazione politica”, cui si assocerebbe una carenza di

programmazione concertata.

3.2.3. Turismo

Nell’ambito della sessione mini-Delphi dedicata al settore terziario, si sono evidenziati –

come detto – alcuni punti focali specifici del comparto turistico.

Per quanto concerne le forze di lavoro, la componente locale si ridimensiona lievemente

(80%), a vantaggio non tanto della componente straniera (stimata non oltre il 10%), quanto di una

componente extra-regionale (10%) legata a figure professionali di cui, in area, si riscontra la

carenza. Si tratta sia di quadri e/o impiegati da assegnare a funzioni gestionali e amministrative, sia

di personale specializzato in mansioni tipiche del comparto (cucina, ecc.).

Per questi motivi un interlocutore privilegiato ha espresso riserve sulla adeguatezza

dell’offerta formativa, riguardanti sia la strutturazione di corsi universitari per le attività turistiche

esistenti nell’area, sia i livelli di istruzione secondaria superiore mirata al comparto alberghiero. Si

lamentano, nel primo caso, lo sbilanciamento verso discipline genericamente “culturali” piuttosto

che tecnico-economiche e aziendali specifiche; nel secondo caso, la carenza di attrezzature

professionali e la scarsa attenzione per i mercati di provenienza del turismo, anche in termini di

preparazione linguistica.

L’analisi della domanda turistica contenuta nel Rapporto di prima fase del Piano d’Area

aveva già evidenziato la debolezza della componente estera rispetto ai flussi totali: arrivi e

presenze degli stranieri infatti, raggiungono appena il 15% (Italia, 42). Tale dato viene pienamente

confermato in questa sede, rilevandosi la scarsa accessibilità dell’area ai flussi di portata medio-

lunga. A ciò i aggiunge l’inadeguatezza dei servizi integrativi di trasporto localmente offerti dalle

strutture ricettive, cui gioverebbe un’organizzazione di tipo consortile.

Un aspetto positivo risiede, tuttavia, nell’evoluzione di immagine dell’area nella direzione

di turismi plurimi integrati, assecondando dunque le tendenze recenti del mercato. Mentre il

segmento balneare mantiene un’utenza nazionale, fidelizzata ma di profilo medio, si afferma nei

poli urbani costieri (in particolare, a Giulianova) il turismo business, legato allo sviluppo

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economico, cui si affiancano segmenti di nicchia sempre più diversificati (turismo all’aria aperta,

sportivo, enogastronomico), che trovano punti di forza nelle caratteristiche morfologiche e socio-

culturali del territorio. Un vuoto relativo è costituito dalla insufficiente capacità ricettiva della città

di Teramo, che dovrebbe svolgere un ruolo ben più significativo nel turismo culturale e

convegnistico (anche per la presenza dell’Università), oltre che di affari.

Pur essendo giudicato discreto il grado di interrelazione fra operatori turistici (specie del

comparto alberghiero), si rileva tuttora un forte individualismo nelle piccole aziende complementari

diffuse sul territorio (agriturismo, bed & breakfast, ristorazione), di cui peraltro, ancora nel

Rapporto di prima fase, si rilevava la debole consistenza complessiva.

Risultano deboli i servizi privati di supporto al settore (tour operator), mentre la rete

internet copre il 50÷60% delle prenotazioni.

Decisamente negativo è il giudizio espresso sulle politiche turistiche, considerate

disconnesse dalle attività d’impresa sotto il profilo sia territoriale, sia temporale e strategico.

Ulteriori punti di debolezza sono considerati il rapporto con il sistema finanziario, per

cui il sistema turistico soffrirebbe più di altri della difficoltà di accesso al credito, e la scarsa

qualità dell’espansione edilizia, con effetti negativi sul mercato immobiliare connesso al settore.

Allo scopo di approfondire ulteriormente le tematiche del settore, è stato infine predisposto

un questionario specifico per le imprese turistiche (v. pag. seguente), che le stesse associazioni di

categoria si sono assunte l’onere di somministrare ad un campione opportunamente individuato.

Anche in questo caso la valutazione dei risultati farà parte delle attività di pianificazione in

progress.

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Questionario alle aziende turistiche

1) Indicare la provenienza dei lavoratori impiegati nell’azienda.

2) Specificare le mansioni e il livello formativo dei dipendenti (%) (facoltativa).

3) Indicare le figure professionali di cui si avverte carenza.

4) Indicare le attività di servizi svolte all’interno all’azienda e quelle delegate all’esterno.

5) Indicare le principali provenienze degli utenti.

6) Indicare i mezzi di trasporto impiegati dagli utenti per raggiungere la struttura.

7) Indicare un giudizio sull’accessibilità complessiva dell’area.

8) Indicare cosa viene percepito come immagine turistica dell’area dall’intervistato.

9) Indicare cosa viene percepito come immagine turistica dell’area dagli utenti.

10) Indicare i servizi esterni privati di più difficile reperimento nell’area.

11) Indicare i servizi pubblici di più difficile reperimento nell’area.

12) Indicare i servizi pubblici più efficienti nell’area.

13) Indicare un giudizio sulle politiche turistiche intraprese nell’area negli ultimi dieci anni.

14) Indicare gli interventi pubblici infrastrutturali ritenuti più urgenti e prioritari.

15) Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli altri operatori turistici nella Val Tordino.

16) Indicare un giudizio sul grado di interrelazione con gli attori economici che operano in altri settori d’impresa nella Val Tordino e con le associazioni di categoria, sindacati, pubbliche amministrazioni.

17) Indicare un giudizio sui rapporti con il sistema creditizio dell’area.

18) Indicare i principali punti di forza della Val Tordino.

19) Indicare i principali punti di debolezza della Val Tordino.

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3.2.4. Infrastrutture e portualità

L’ultima sessione mini-Delphi si è svolta presso la sede dell’Ente Porto di Giulianova, con la

partecipazione dei vertici dello stesso. Inizialmente mirata alle tematiche della portualità e relativo

indotto, essa si è estesa a valutazioni sul sistema infrastrutturale complessivo, con particolare

attenzione alla fascia costiera.

Il nuovo Piano Regolatore del porto di Giulianova prevede il potenziamento di entrambe le

funzioni svolte dallo scalo, peschereccia e turistica, con la realizzazione di banchine dedicate e

attrezzate per le relative operazioni. Il porto ospita attualmente 100 imbarcazioni da pesca e 310

imbarcazioni da diporto; per l’ormeggio di queste ultime esistono circa 300 domande inevase, cui si

tende a far fronte con i lavori di ampliamento.

Gli operatori della pesca risultano per il 60% locali e per il 40% provenienti da regioni

italiane meridionali e insulari (Puglia, Sicilia). I primi utilizzano soprattutto imbarcazioni dette

“vongolare”, i secondi praticano la pesca a strascico e su “lampare”.

L’utenza diportistica proviene per il 70% dall’Abruzzo, ivi compresa la provincia di

L’Aquila, e per il 30% da regioni italiane centro-settentrionali, prime fra le quali Lombardia,

Emilia-Romagna e Lazio.

Attività industriale connessa alla portualità è la cantieristica, con due unità locali operanti

rispettivamente nella costruzione di natanti da pesca e nella manutenzione e vendita di natanti da

diporto.

La forza di lavoro impiegata nel complesso delle attività portuali risiede per il 90%

nell’area, mentre il restante 10% è costituito in prevalenza da stranieri imbarcati.

Il mercato di approvvigionamento delle materie prime e delle parti componenti impiegate

nella cantieristica da pesca è costituito per il 70% dall’area Val Tordino e per il 30% da altre regioni

italiane, in particolare del Nord-Est. Le imbarcazioni da diporto provengono, invece, per l’80% da

cantieri della Liguria (Genova) e dell’Emilia-Romagna (Ravenna), per il 20% da cantieri esteri.

Per quanto concerne i prodotti della pesca, il mercato ittico locale ne assorbe il 10÷15%,

mentre il 55÷60% è destinato a regioni italiane del Nord-Est e del Mezzogiorno e il 25÷30 all’estero

(in prevalenza, Spagna).

I movimenti di merci si effettuano per il 100% su gomma, ivi compresi i prodotti

siderurgici (palancole) impiegati nei lavori di ampliamento del porto. Ciò indica come il vettore

ferro non risulti competitivo per tale tipo di trasporto neppure lungo la linea adriatica;. Al contrario,

il potenziamento della linea ferroviaria Teramo-Giulianova è considerato utile in funzione

metropolitana, per il trasporto di pendolari lungo l’asta del Tordino.

L’accessibilità complessiva dell’area viene giudicata non più che discreta.

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Fra i servizi privati di cui si avverte la carenza vengono segnalati quelli organizzativi

specifici per il comparto della pesca. Con riferimento al settore manifatturiero, si sottolinea la

mancanza di industrie per la trasformazione dei prodotti ittici.

Nel campo dei servizi pubblici si evidenzia positivamente il Piano di raccolta dei rifiuti

portuali (in gran parte speciali e pericolosi: oli esausti, batterie, ecc.), elaborato dallo stesso Ente.

Gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari sono il completamento della superstrada

Teramo-Mare e la piena attivazione dell’autoporto di Castellalto, anche in funzione della

delocalizzazione di servizi portuali come la dogana (frattanto effettivamente intervenuta).

Nella fascia costiera la percezione di un’area del Tordino risulta inesistente. Viene invece

identificata la foce fluviale come oggetto di recupero ambientale (dove semmai localizzare,

successivamente, attività veliche e altre del tempo libero), ma anche come cesura fra i due centri

urbani di Giulianova e Roseto degli Abruzzi.

Il grado di coesione interna fra gli attori economici che partecipano alle attività portuali è

scarso, nonostante l’esistenza di alcune associazioni di operatori della pesca. Sono giudicate buone,

invece, le relazioni con altri soggetti, ivi comprese le pubbliche amministrazioni.

Punti di forza dell’area sono considerati la centralità e le risorse turistiche diversificate;

di debolezza, le carenze infrastrutturali.

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4. Scenari di internazionalizzazione

Fra gli indicatori di competitività di un’area, oltre a quelli infrastrutturali (v. tab. 5),

assume particolare rilevanza l’apertura ai mercati internazionali. Questa si misura come

propensione all’esportazione (incidenza % dell’export sul valore aggiunto totale) e come grado di

apertura (incidenza % dell’import+export sul valore aggiunto totale).

Entrambi gli indicatori (rispettivamente pari a circa 19% e 32%) collocano la provincia di

Teramo intorno al 65° posto nella graduatoria italiana e al 3° in quella abruzzese, distaccata da

Chieti (55% e 84%, grazie al peso determinante della grande industria automotive) e vicina a

L’Aquila (20% e 35%): dunque, apparentemente debole. Tuttavia, la tendenza recente – pur se

anteriore, ovviamente, all’attuale crisi globale – ha segnato, nel 2007, una crescita delle

esportazioni pari all'8,5% rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni sono diminuite dello

0,3% (tab. 11). Cresce dunque – oltre al grado di apertura totale – il saldo attivo della bilancia

commerciale con l’estero, dopo quasi un decennio di stagnazione (v. anche fig. 28), e ciò sta pur

sempre a indicare un dinamismo che si osserverà particolarmente intenso in alcuni comparti (v.

oltre).

Purtroppo, l’indisponibilità di dati disaggregati al di sotto della scala provinciale non

permette valutazioni più puntuali sul sistema produttivo della Val Tordino, né si segnalano in

letteratura metodi di analisi regressiva che vadano oltre il semplice proporzionamento con il numero

delle aziende presenti in un’area (in questo caso, la sommatoria dei comuni ricadenti nella Val

Tordino) rispetto all’universo di riferimento (in questo caso, la provincia di Teramo): esercizio in sé

banale e non necessariamente significativo, nonostante le specializzazioni localizzative settoriali

indichino, per molti comparti, un peso della Val Tordino più che proporzionale alla media

provinciale.

Si è scelto, pertanto, di limitare l’analisi ai dati aggregati della provincia di Teramo,

ribadendo che la massa produttiva e la centralità territoriale dell’area oggetto di Piano rendono tale

analisi comunque significativa di tendenze in atto e scenari futuri.

La tab. 12 mostra i valori assoluti di import/export disaggregati per comparti produttivi.

Fra le esportazioni, i valori più elevati – e fra loro sostanzialmente equivalenti, intorno ai 135

milioni di € – si evidenziano per le industrie tessili e dell’abbigliamento, metallurgiche e dei

prodotti in metallo, mobiliere e altre manifatturiere; queste ultime fanno registrare il saldo attivo

di gran lunga più elevato. Saldi attivi importanti si riscontrano anche per le industrie dei mezzi di

trasporto, elettromeccanica e meccanica.

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La ripartizione dei flussi commerciali internazionali per grandi aree geografiche (tab. 13)

evidenzia l’assoluta prevalenza dell’Europa – e, al suo interno, dell’Unione Europea nell’attuale

estensione a 27 Paesi – per quanto riguarda le esportazioni ancor più che le importazioni, sulle quali

ultime pesano maggiormente le materie prime provenienti da altri continenti.

L’andamento della bilancia commerciale con l’Europa (tab. 14; fig. 29), nell’arco

dell’ultimo decennio, si presenta anche come il più stabile, con un’impennata nel 2007 cui si deve

ascrivere gran parte della crescita complessiva sopra evidenziata. Con l’Asia invece (tab. 15; fig.

30), muovendo dal pareggio nel 1998, la bilancia commerciale si è divaricata in passivo, prima

lievemente (fino al 2002) e poi nettamente (2004), per riconvergere solo in parte negli anni più

recenti. Tende a ridursi, a sua volta, il saldo commerciale attivo con l’America Settentrionale (tab.

16; fig. 31), dopo il picco del 2002.

Analizzando l’andamento dell’import/export con i principali Paesi (tabb. 18, 19; figg. 32,

33) si osserva, in effetti, la crescita dirompente della Cina, che avvicina ormai la Germania per

incidenza sulle importazioni ed esportazioni totali della provincia di Teramo (12,7% e 12%,

rispettivamente, contro 14,7% e 14,9% nel 2007: v. tabb. 17, 19), mentre oscillano entro variazioni

relativamente contenute i valori riferiti ai Paesi ch seguono nella graduatoria (Paesi Bassi, 7,8% e

7,5% dei rispettivi totali nel 2007; Francia, 6,2% per entrambi; Spagna, 5,3% 5,4%).

Maggiormente interessante ai fini della pianificazione provinciale, in termini di

orientamento sia produttivo che infrastrutturale, appare l’analisi dell’import/export per singoli

comparti. Escludendo il settore terziario, in ragione dei deboli valori assoluti di import/export dei

servizi (v. tab. 12), si è ritenuto di prendere in considerazione solo le attività agricole e industriali

già considerate rilevanti nell’analisi delle specializzazioni localizzative della Val Tordino su scala

provinciale.

Pur con un saldo totale ancora negativo (v. tab. 12), l’agricoltura (scheda import/export 1)

mostra una tendenza sensibilmente crescente delle esportazioni, mentre le importazioni, dopo una

progressiva diminuzione nel periodo 1998-2006, hanno fatto registrare una lieve ripresa nel 2007.

Fra i Paesi di provenienza delle importazioni spicca la Cina (19,1%), mentre per destinazione delle

esportazioni prevale nettamente la Germania (29%).

Il comparto della pesca (scheda import/export 2) è stato inserito nell’analisi, nonostante

valori assoluti scarsamente rilevanti, per evidenziare la necessità di interventi finalizzati a sostenere

le vocazioni del porto di Giulianova. Si osserva infatti il forte declino delle esportazioni,

certamente legato anche al deterioramento delle condizioni ambientali.

Nonostante la tendenziale convergenza delle esportazioni con le importazioni, su valori

assoluti non irrilevanti, il comparto dell’industria alimentare (scheda import/export 3) sembra non

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mostrare ancora quel dinamismo cui dovrebbe preludere la costituzione di un distretto agro-

alimentare nella Val Tordino. I principali partners commerciali risultano europei, con l’incidenza di

oltre il 43% della Francia sul totale delle esportazioni. La provenienza di quote di importazioni da

Paesi africani (Senegal) e asiatici (Vietnam), come pure la destinazione di esportazioni verso gli

Stati Uniti, pone il problema dei trasporti su lunga distanza, necessariamente specializzati (in

particolare per questo comparto, che richiede spesso l’impiego della catena del freddo e di altre

tecnologie per l’adeguata conservazione delle merci) e intermodali, sostenendo l’esigenza di

rafforzamento dei servizi logistici.

Il problema, già implicitamente evidenziato dalla crescente rilevanza degli scambi con la

Cina, riguarda numerosi altri comparti, come si potrà osservare nel seguito dell’analisi.

Proprio la Cina guida la graduatoria delle importazioni per l’industria tessile e

dell’abbigliamento (scheda import/export 4), seguita dalla Tunisia: dati sintomatici degli effetti di

delocalizzazione dai distretti teramani, fenomeno in sé non negativo, e tuttavia da monitorare con

attenzione. L’andamento decrescente dell’import/export nel comparto denuncia, in effetti, una crisi

legata soprattutto all’eccesso di contoterzismo e alla mancanza di innovazione nei distretti locali.

In forte espansione, al contrario, le esportazioni del comparto gomma e plastica (scheda

import/export 5), nel quale sembra potersi concretizzare quella struttura distrettuale di filiera

indicata dai testimoni privilegiati del settore industriale nel corso della specifica sessione mini-

Delphi (v. par. 3.3.1). Destinatari dei maggiori flussi sono Francia, Germania, Regno Unito, Paesi

Bassi, Finlandia, Grecia e Svezia, in Europa; ma anche Stati Uniti, Australia e Argentina.

Nel comparto dell’industria metallurgica e dei prodotti in metallo (scheda import/export

6) tendono a crescere le importazioni di materie prime e semilavorati, con provenienze molto

diversificate (al primo posto la Turchia, con il 14,2% del totale). Le esportazioni viceversa

ristagnano, il che indica probabilmente la necessità di innovazioni di prodotto e/o processo al fine di

aumentare la capacità competitiva.

Andamenti differenti ma tendenze assimilabili si rilevano nelle industrie meccanica (scheda

import/export 7) ed elettromeccanica (scheda import/export 8).

Nel comparto meccanico la bilancia commerciale, dall’iniziale pareggio (1998), vede i due

valori divergere, pur con oscillazioni, fino alla massima divaricazione nel 2007. Fra i partners si

segnalano, per le importazioni, Germania (19,7%) e Sudafrica (13,4%); per le esportazioni, Spagna

(17,8%) e Romania (13,7%). Anche in quest’ultimo caso possono apparire sottostanti fenomeni di

delocalizzazione.

L’industria elettromeccanica vede la curva delle importazioni dapprima impennarsi fino al

2003-2005, scavalcando nettamente le esportazioni, per poi decrescere bruscamente: dato,

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quest’ultimo, non positivo specie in un comparto nel quale il grado di apertura internazionale risulta

– in generale – particolarmente elevato. La curva delle esportazioni cresce invece con regolarità dal

2004, fino a segnare un netto divario positivo generato soprattutto dagli Stati Uniti e dai grandi

Paesi europei occidentali. Fra le importazioni, Cina e Corea del Sud assommano ben oltre il 40%

del totale, mentre quote non irrilevanti provengono anche da Singapore, Hong Kong ed Emirati

Arabi Uniti.

La bilancia commerciale maggiormente positiva spetta all’industria mobiliera, insieme ad

altre manifatturiere (scheda import/export 9): un comparto decisamente maturo, che esporta su

mercati estremamente diversificati dal punto di vista geografico ed economico, con in testa la

Russia (13,8%), seguita da Francia (8,4%), Stati Uniti (7%), Grecia, Spagna, Romania, Emirati

Arabi Uniti, Giappone, Venezuela, Croazia. Anche in questo caso, però, il debolissimo livello delle

importazioni potrebbe risultare indicativo di una chiusura in qualche modo “autoreferenziale”, in sé

rischiosa.

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Tab. 11 – Andamento della bilancia commerciale nella provincia di Teramo (1998-2008)(valori in € o equivalenti)

Anno Importazioni Esportazioni1998 446.008.968 791.589.2161999 477.342.636 828.074.1322000 582.196.202 930.517.6712001 654.499.137 1.031.207.3722002 651.566.293 1.030.446.4942003 653.899.513 996.282.3132004 696.011.804 1.038.374.6172005 692.801.666 1.073.915.0302006 677.047.628 1.046.993.8152007 675.199.557 1.122.072.1022008 I-III trimestre 523.605.067 881.940.852Fonte. Istat.

Fig. 28 – Andamento della bilancia commerciale nella provincia di Teramo (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)

0

200

400

600

800

1000

1200

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

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Tab. 12 – Bilancia commerciale della provincia di Teramo per comparti produttivi (2007)(valori in €)

Comparti produttivi Importazioni EsportazioniAgricoltura, allevamento e silvicoltura 21.239.007 14.111.259Pesca 1.666.832 2.417.564Minerali energetici 79.187 4.830Minerali non energetici 1.870.657 11.418Alimentare e tabacco 98.385.908 88.274.053Tessile e vestiario 107.031.168 137.965.074Pelli e cuoio 32.351.488 88.943.755Legno 20.049.831 5.977.844Carta ed editoria 11.767.447 44.665.989Prodotti energetici 197.052 4.545Chimica 97.364.996 40.470.271Gomma e plastica 21.419.002 92.526.803Lavorazione di minerali non metalliferi 26.852.166 35.860.968Metallurgia e prodotti in metallo 100.958.532 136.054.550Meccanica 23.434.126 61.216.847Macchinari e apparecchi elettrici 70.954.664 123.702.448Mezzi di trasporto 23.244.049 115.053.204Mobili e altre industrie manifatturiere 16.207.794 133.189.245Servizi alle imprese 9.217 1.021Altri servizi personali e sociali 116.434 1.620.414

Fonte. Istat.

Tab. 13 – Bilancia commerciale della provincia di Teramo per continenti e grandi aree (2007)(valori in €)

Aree geografiche Importazioni EsportazioniAfrica 44.925.387 33.958.892America Centro-Meridionale 6.670.603 24.977.870America Settentrionale 19.797.813 67.416.264Asia 145.693.472 70.383.695Europa 457.339.353 928.700.319

di cui: Unione Europea a 27 401.822.801 772.227.033Oceania 772.929 10.714.008

Fonte. Istat.

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Tab. 14 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Europa (1998-2007)

(valori in € o equivalenti)

Anno Importazioni Esportazioni1998 330.433.991 629.149.5941999 360.917.443 659.755.3442000 449.179.500 718.670.7742001 504.363.886 792.169.6092002 506.083.945 786.029.2812003 453.400.640 776.728.6832004 483.916.507 791.075.4722005 427.443.372 853.152.3172006 439.216.702 827.248.7652007 457.339.353 928.700.319

Fonte. Istat.

Fig. 29 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Europa (1998-2007)

(valori in milioni di € o equivalenti)

0100200300

400500600700800900

1000

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

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Tab. 15 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Asia (1998-2007)

(valori in € o equivalenti)

Anno Importazioni Esportazioni1998 54.291.566 53.417.3251999 54.034.857 46.324.9092000 73.383.445 54.077.6342001 79.879.661 59.826.5902002 84.971.860 60.492.0512003 142.651.977 79.654.4272004 178.950.656 79.338.1802005 178.079.763 84.997.5812006 169.225.156 85.244.5332007 145.693.472 70.383.695

Fonte. Istat.

Fig. 30 – Andamento della bilancia commerciale della provincia di Teramo con l’Asia (1998-2007)

(valori in milioni di € o equivalenti)

0204060

80100120140160180200

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

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Tab. 16 – Andamento della bilancia commercialedella provincia di Teramo con l’America Settentrionale (1998-2007)

(valori in € o equivalenti)

Anno Importazioni Esportazioni1998 21.753.275 58.043.9631999 25.569.331 68.797.2632000 18.448.356 82.710.6062001 17.572.764 109.886.5512002 16.410.770 113.333.9732003 15.763.084 81.252.1602004 12.811.237 80.300.5142005 13.655.353 73.256.6322006 18.349.810 73.131.7082007 19.797.813 67.416.264

Fonte. Istat.

Fig. 31 – Andamento della bilancia commercialedella provincia di Teramo con l’America Settentrionale (1998-2007)

(valori in milioni di € o equivalenti)

0

20

40

60

80

100

120

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

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Tab. 17 – Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Importazioni % su totaleGermania 99.554.594 14,74Cina 86.121.333 12,75Paesi Bassi 53.028.112 7,85Francia 41.564.204 6,16Spagna 35.630.050 5,28Turchia 25.167.534 3,73Belgio 23.281.230 3,45Regno Unito 23.176.269 3,43Tunisia 23.160.357 3,43Austria 20.913.851 3,10Fonte. Istat.

Tab. 18 – Andamento delle importazioni nella provincia di Teramodai principali Paesi (1998-2007)

(valori in € o equivalenti)

Anno Germania Cina Paesi Bassi Francia Spagna1998 80.449.831 11.205.201 23.076.260 28.383.059 24.625.8481999 81.305.406 12.512.035 32.004.742 31.782.092 34.076.3652000 122.436.851 20.409.282 37.474.662 45.976.245 35.158.5522001 112.800.087 34.267.278 38.028.545 40.937.466 43.782.6682002 90.595.642 33.985.904 47.431.202 38.026.083 67.303.8502003 88.862.570 44.092.957 35.045.441 35.443.297 49.125.2982004 98.599.401 50.287.319 35.913.959 42.821.285 48.085.5672005 81.882.719 62.060.404 32.673.186 36.053.221 31.774.9452006 86.217.818 74.807.281 38.190.385 36.988.961 28.755.4322007 99.554.594 86.121.333 53.028.112 41.564.204 35.630.050

Fonte. Istat.

Fig. 32 – Andamento delle importazioni nella provincia di Teramodai principali Paesi (1998-2007)

(valori in milioni di € o equivalenti)

0

20

40

60

80

100

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140

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Germania Cina Paesi Bassi Francia Spagna

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

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Tab. 19 – Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Esportazioni % su totaleGermania 169.433.466 14,91Cina 136.008.450 11,97Paesi Bassi 85.243.914 7,50Francia 70.758.905 6,23Spagna 61.434.661 5,41Turchia 49.209.413 4,33Belgio 45.044.964 3,96Regno Unito 35.353.307 3,11Tunisia 30.857.002 2,72Austria 27.879.878 2,45Fonte. Istat.

Tab. 20 – Andamento delle esportazioni dalla provincia di Teramonei principali Paesi (1998-2007)

(valori in € o equivalenti)

Anno Germania Francia Spagna Regno Unito Stati Uniti1998 197.214.267 73.914.997 39.855.889 31.322.690 53.179.4241999 224.711.393 88.082.113 46.091.094 32.086.821 62.706.7672000 218.300.998 88.915.275 57.319.850 32.150.459 74.352.6792001 217.253.367 96.067.383 65.249.744 39.083.724 99.476.2382002 185.138.846 111.023.736 69.284.720 53.910.047 102.066.4182003 161.414.212 135.492.133 58.946.617 59.736.691 74.867.2672004 166.512.790 116.141.208 63.832.819 73.430.474 74.899.1162005 181.817.348 122.562.858 76.821.276 77.948.609 67.556.3552006 149.286.565 124.764.177 74.131.169 66.395.851 64.206.1112007 169.433.466 136.008.450 85.243.914 70.758.905 61.434.661Fonte. Istat.

Fig. 33 – Andamento delle esportazioni dalla provincia di Teramonei principali Paesi (1998-2007)

(valori in milioni di € o equivalenti)

0

50

100

150

200

250

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Germania Francia Spagna

Regno Unito Stati Uniti

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

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Scheda import/export 1 – Agricoltura

Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)

0

5

10

15

20

25

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35

40

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Importazioni % su totaleCina 4.066.333 19,15Canada 2.063.657 9,72Francia 1.738.748 8,19Paesi Bassi 1.568.576 7,39Germania 1.265.720 5,96Stati Uniti 802.328 3,78Tagikistan 796.297 3,75Grecia 734.550 3,46Turchia 651.387 3,07Pakistan 575.419 2,71Fonte. Istat.

Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Esportazioni % su totaleGermania 4.088.141 28,97Francia 1.806.976 12,81Turchia 1.033.150 7,32Polonia 998.008 7,07Romania 938.458 6,65Slovenia 798.170 5,66Austria 793.111 5,62Ungheria 475.243 3,37Grecia 463.048 3,28Stati Uniti 405.875 2,88Fonte. Istat.

108

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Scheda import/export 2 – Pesca

Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)

0

1

2

3

4

5

6

7

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

Primi Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Importazioni % su totaleGrecia 1.008.854 60,53Spagna 208.548 12,51Francia 180.808 10,85Paesi Bassi 131.576 7,89Svezia 78.937 4,74Stati Uniti 27.936 1,68Belgio 12.353 0,74Danimarca 11.379 0,68Regno Unito 6.441 0,39Fonte. Istat.

Primi Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Esportazioni % su totaleSpagna 2.230.594 92,27

Canada 159.852 6,61

Svizzera 10.014 0,41

Kazakistan 5.633 0,23

Albania 5.132 0,21

Stati Uniti 3.814 0,16

Francia 2.525 0,10Fonte. Istat.

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Scheda import/export 3 - Industria alimentare

Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)

0

20

40

60

80

100

120

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Importazioni % su totaleSpagna 17.890.094 18,18Paesi Bassi 15.195.102 15,44Danimarca 12.073.644 12,27Tunisia 6.667.824 6,78Grecia 6.541.284 6,65Germania 5.710.342 5,80Francia 4.644.364 4,72Regno Unito 4.498.766 4,57Senegal 4.270.219 4,34Vietnam 2.878.847 2,93Fonte. Istat.

Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Esportazioni % su totaleFrancia 38.366.432 43,46Germania 15.389.399 17,43Regno Unito 8.041.186 9,11Paesi Bassi 4.299.504 4,87Stati Uniti 3.133.480 3,55Spagna 2.676.289 3,03Polonia 2.515.677 2,85Grecia 2.259.718 2,56Canada 1.434.486 1,63Croazia 1.100.314 1,25Fonte. Istat.

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Scheda import/export 4 - Industria tessile e dell’abbigliamento

Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)

0

50

100

150

200

250

300

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Importazioni % su totaleCina 23.903.951 22,33Tunisia 14.331.232 13,39Turchia 9.212.757 8,61Germania 8.536.938 7,98Portogallo 8.437.444 7,88Albania 8.213.420 7,67Regno Unito 6.464.061 6,04Marocco 5.379.597 5,03India 3.222.597 3,01Spagna 2.679.474 2,50Fonte. Istat.

Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Esportazioni % su totaleGermania 14.094.820 10,22Spagna 13.441.739 9,74Svizzera 12.273.019 8,90Albania 9.512.730 6,90Tunisia 9.346.390 6,77Stati Uniti 8.292.982 6,01Francia 8.181.075 5,93Russia 7.361.400 5,34Hong Kong 6.324.475 4,58Marocco 5.481.550 3,97Fonte. Istat.

111

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Scheda import/export 5 – Industria della gomma e plastica

Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)

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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007(valori in €)

Paesi Importazioni % su totaleSlovacchia 3.954.260 18,46Germania 3.862.592 18,03Regno Unito 2.780.223 12,98Malaysia 2.098.426 9,80Stati Uniti 1.933.499 9,03Cina 1.638.368 7,65Polonia 935.708 4,37Spagna 721.773 3,37Paesi Bassi 661.832 3,09Svizzera 539.837 2,52Fonte. Istat.

Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Esportazioni % su totaleFrancia 13.116.803 14,18Germania 12.438.399 13,44Stati Uniti 8.104.978 8,76Regno Unito 6.825.223 7,38Paesi Bassi 5.967.239 6,45Australia 3.867.508 4,18Finlandia 3.763.719 4,07Argentina 3.378.251 3,65Grecia 3.228.776 3,49Svezia 3.152.516 3,41Fonte. Istat.

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Scheda import/export 6 – Industria metallurgica e dei prodotti in metallo

Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)

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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Importazioni % su totaleTurchia 14.313.270 14,18Germania 13.262.282 13,14Cina 12.068.131 11,95Belgio 10.242.830 10,15Grecia 7.906.225 7,83India 4.854.431 4,81Ungheria 4.660.982 4,62Austria 4.178.385 4,14Francia 3.993.468 3,96Namibia 3.855.974 3,82Fonte. Istat.

Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Esportazioni % su totaleGermania 22.770.173 16,74Regno Unito 22.374.969 16,45Spagna 12.860.646 9,45Francia 9.941.643 7,31Slovenia 7.851.583 5,77Romania 6.470.598 4,76Grecia 4.230.310 3,11Belgio 3.765.469 2,77Austria 3.614.358 2,66Polonia 2.980.507 2,19Fonte. Istat.

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Scheda import/export 7 – Industria meccanica

Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)

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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Importazioni % su totaleGermania 4.613.027 19,69Sudafrica 3.146.645 13,43Paesi Bassi 2.576.058 10,99Tunisia 2.072.236 8,84Ungheria 1.990.630 8,49Francia 1.778.335 7,59Spagna 946.775 4,04Austria 917.931 3,92Finlandia 879.765 3,75Regno Unito 714.836 3,05Fonte. Istat.

Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Esportazioni % su totaleSpagna 10.924.335 17,85Romania 8.410.399 13,74Francia 7.516.105 12,28India 3.095.407 5,06Germania 2.906.688 4,75Venezuela 2.207.534 3,61Regno Unito 1.740.899 2,84Russia 1.539.023 2,51Messico 1.515.311 2,48Stati Uniti 1.514.817 2,47Fonte. Istat.

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Scheda import/export 8 – Industria elettromeccanica

Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)

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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Importazioni % su totaleCina 21.125.340 29,77Corea del Sud 9.475.440 13,35Paesi Bassi 7.699.819 10,85Svizzera 5.291.831 7,46Germania 4.671.357 6,58Emirati Arabi Uniti 4.064.257 5,73Regno Unito 2.850.031 4,02Singapore 1.960.441 2,76Francia 1.557.548 2,20Hong Kong 1.521.867 2,14

Fonte. Istat.

Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Esportazioni % su totaleStati Uniti 22.961.426 18,56Germania 20.890.340 16,89Francia 14.059.733 11,37Spagna 10.530.678 8,51Regno Unito 6.058.581 4,90Paesi Bassi 4.098.674 3,31Belgio 3.752.041 3,03Ungheria 3.686.904 2,98Svezia 3.073.022 2,48Hong Kong 3.054.534 2,47

Fonte. Istat.

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Scheda import/export 9 – Industria mobiliera e altre manifatturiere

Andamento della bilancia commerciale (1998-2007)(valori in milioni di € o equivalenti)

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1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Importazioni Esportazioni

Fonte. Elaborazione su dati Istat.

Primi 10 Paesi per importazioni nella provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Importazioni % su totaleCina 7.863.136 48,51Austria 2.791.706 17,22Germania 792.629 4,89Francia 769.835 4,75Romania 546.626 3,37Polonia 513.291 3,17Taiwan 408.207 2,52Stati Uniti 376.879 2,33Brasile 357.048 2,20Giappone 315.273 1,95

Fonte. Istat.

Primi 10 Paesi per esportazioni dalla provincia di Teramo (2007)(valori in €)

Paesi Esportazioni % su totaleRussia 18.322.623 13,76Francia 11.135.355 8,36Stati Uniti 9.390.512 7,05Grecia 8.326.395 6,25Spagna 7.222.593 5,42Romania 5.276.153 3,96Emirati Arabi Uniti 4.028.285 3,02Giappone 3.537.453 2,66Venezuela 2.673.524 2,01Croazia 2.668.572 2,00

Fonte. Istat.

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5. Analisi delle risorse pubbliche

La disponibilità di risorse pubbliche costituisce un elemento fondamentale per

l’organizzazione del territorio. Oltre a consentire, in prima istanza, il finanziamento delle attività di

pianificazione e programmazione, tale disponibilità misura il grado di sviluppo del sistema

economico-territoriale (dal lato delle entrate dirette), la struttura del sistema politico-amministrativo

di riferimento (dal lato dei trasferimenti), nonché l’efficienza di gestione e di governance dell’ente

territoriale (dal lato della capacità di riscossione e degli orientamenti di spesa).

Per questi motivi si è ritenuto di inserire, nel quadro generale delle analisi di Piano, una

specifica analisi dei bilanci comunali, mediante l’elaborazione di una serie di indicatori a partire

dai dati forniti dal Ministero dell’Interno e dall’Istat. La lettura e interpretazione dei risultati deve

tenere conto, ovviamente, della incompiuta transizione del sistema normativo nazionale verso

l’autonomia impositiva e il federalismo fiscale; inoltre, delle possibili distorsioni derivanti dal

complesso “percorso” dei dati, dalla compilazione dei bilanci alla rilevazione e calcolo degli

indicatori. Pertanto, le considerazioni di seguito esposte prescindono da valutazioni politico-

amministrative di merito e tendono, piuttosto, a fornire un quadro comparativo della situazione

evolutiva, nel breve-medio periodo (1998-2007), per quanto riguarda la formazione ed allocazione

delle risorse finanziarie pubbliche nell’area.

L’indice di pressione finanziaria (tab. 21) è stato calcolato come sommatoria delle entrate

tributarie (tasse e imposte locali) ed extra-tributarie (tariffe per fornitura di servizi) dei comuni,

rapportata alla quantità di popolazione. Il quadro che ne deriva è decisamente composito: la crescita

relativa più forte sembra riguardare i comuni meno industrializzati e urbanizzati (Canzano, Morro

d’Oro), quella più lenta i comuni industriali (Bellante, Mosciano Sant’Angelo; solo in parte

Castellalto), mentre quelli urbani si dividono fra complessiva stabilità su valori alti (Giulianova) e

una sorta di “adeguamento” (Teramo, Roseto degli Abruzzi) a partire da valori relativamente bassi.

La tendenza generale è verso un allineamento con la media regionale, a sua volta non troppo

discosta da quella nazionale.

La comparazione con l’indice della sola pressione tributaria (rapporto fra entrate tributarie

dei comuni e quantità di popolazione: tab. 22) mostra peraltro come gli incrementi siano da

ascrivere in misura maggiore alla tariffazione dei servizi, dato in sé non negativo nella misura in cui

esprima anche migliore efficienza e capacità organizzativa. Solo nei comuni urbani costieri si coglie

una tendenza opposta, ovvero di aumentata incidenza della componente tributaria sulla pressione

totale.

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I trasferimenti da parte dello Stato risultano, nel periodo considerato, in sensibile

diminuzione, assecondando una tendenza generale ben nota e derivante dalla restrizione delle

risorse pubbliche a scala nazionale: lo dimostra l’andamento dell’indice di intervento erariale

(rapporto fra contributi erogati dallo Stato ai comuni e quantità di popolazione: tab. 23). In questo

caso, sono i comuni marginali ad avvertire meno la riduzione di risorse, mentre per quelli urbani e

industriali l’abbattimento appare drastico, almeno fino al 2006.

Andamento tendenzialmente opposto, pur con notevoli oscillazioni, mostra l’indice di

intervento regionale (rapporto fra contributi erogati dalla Regione ai comuni e quantità di

popolazione: tab. 24). Si osserva come – nei limiti di valori assoluti modesti – esso risulti

sensibilmente più elevato nei comuni urbani e turistici costieri e per il resto allineato sulla media

dell’intera regione, a sua volta di ben il 65% inferiore alla media italiana.

L’indice di velocità di riscossione delle entrate proprie (rapporto percentuale fra

sommatoria delle riscossioni in conto competenza, delle entrate tributarie e delle entrate extra-

tributarie e accertamenti delle stesse: tab: 25) cresce moderatamente nel periodo, mantenendosi in

linea con le medie di riferimento, su valori sostanzialmente equidistribuiti nell’area (con la sola

eccezione del comune di Canzano), e dunque manifestando un tendenziale aumento di efficienza.

Non altrettanto si può osservare circa l’indice di velocità di gestione delle spese correnti

(rapporto percentuale fra pagamenti in conto competenza delle spese correnti e impegni delle stesse:

tab. 26), che tende semmai a decrescere, in alcuni casi (Bellante, Giulianova) più nettamente.

Particolarmente significativo della capacità di intervento pubblico sul territorio è l’indice di

autonomia finanziaria (tab. 27), espresso dal rapporto percentuale fra entrate tributarie ed extra-

tributarie e spese per cassa (entrambe in conto competenza e residui). La crescita dell’indicatore

appare sensibilmente positiva nell’intera area, ancorché si tratti di una tendenza generale alle

diverse scale di riferimento. Nel 2007 il comune maggiormente autonomo appare Teramo (con

quasi il 96%: oltre 41 punti in più rispetto al 1998), seguito da Mosciano Sant’Angelo (91%, con

una crescita di 35 punti); intorno all’85% si collocano Giulianova (che tuttavia partiva dal valore di

gran lunga più alto all’inizio del periodo considerato: 73,3% nel 1998), Roseto degli Abruzzi e

Notaresco, mentre Castellato ha toccato un picco dell’86% nel 2006. Decisamente più deboli i

valori di Morro d’Oro e Canzano; per quest’ultimo si deve tuttavia rilevare un progresso relativo

notevolissimo, guardando al valore di partenza (meno del 30% nel 1998). Sorprende, infine, il dato

di Bellante, il più basso in assoluto (56,4% nel 2007), in netta diminuzione dal massimo del 67%

registrato nel 2005. Una considerazione positiva, nell’insieme dell’area, è che i valori dei comuni

urbani e industriali si pongano – talora nettamente – al di sopra della media regionale, a sua volta

superiore di 2÷3 punti rispetto a quella nazionale.

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Anche in questo caso, l’indice di autonomia impositiva (rapporto percentuale fra entrate

tributarie e spese per cassa, entrambe in conto competenza e residui: tab. 28) permette di

evidenziare la quota di autonomia finanziaria che deriva dalla sola imposizione fiscale. Nel 2007

superano il 60% Roseto degli Abruzzi, Giulianova e Mosciano Sant’Angelo, mentre Teramo resta al

di sotto del 50%. La crescita di questo indice nel periodo, specie per alcuni comuni (Mosciano

Sant’Angelo in particolare, ma anche Notaresco e Giulianova) appare, invero, assai più che

proporzionale rispetto ai valori medi di riferimento.

Si è calcolato, infine, l’indice di rigidità della spesa corrente, dato dal rapporto percentuale

fra le spese per gli oneri più rigidi (spese per il personale e oneri di mutui) e il totale delle spese

correnti in conto competenza: esso denota, per differenza, la capacità reale di spesa per

investimenti. La rigidità da sempre più elevata, nel periodo considerato, si rileva per il comune di

Roseto degli Abruzzi, mentre il dato di Teramo registra una brusca impennata nel 2007. In

quest’ultimo anno, all’opposto, la minima rigidità spetta ai comuni di Mosciano (38,4%, con valori

dapprima in lieve crescita e poi stabili, nel periodo), Morro d’Oro (39%) e Castellalto (41,2%), i

due ultimi in forte rientro. Buono anche il dato di Giulianova (44,5%, seppure in tendenziale

crescita).

La tab. 30 fornisce, poi, il quadro di sintesi dell’andamento di entrate e uscite (sia in conto

corrente che in conto capitale) nei comuni della Val Tordino, durante il periodo 1998-2007, utile a

fornire la misura dei valori assoluti di disponibilità finanziaria e capacità di spesa.

Al fine di individuare la tipologia e la consistenza degli interventi sul territorio, si è

ritenuto soprattutto utile esaminare analiticamente, nello stesso periodo, la composizione degli

impegni di spesa in conto capitale (tab. 31).

Una prima osservazione generale mostra come tra le voci di spesa più diffuse e consistenti

siano presenti le funzioni nel campo della viabilità e trasporti (viabilità, circolazione stradale,

illuminazione pubblica e servizi connessi), che, nei singoli comuni e nei diversi anni, superano

molto spesso il 35÷40% degli impegni totali.

Notevole consistenza e continuità mostrano anche le spese per funzioni riguardanti la

gestione del territorio e dell’ambiente (urbanistica; edilizia residenziale pubblica e locale; piani di

edilizia economico-popolare; servizio idrico integrato; servizio di smaltimento dei rifiuti), dove si

toccano picchi elevatissimi (fino all’80%) in evidente corrispondenza con interventi di espansione

e/o infrastrutturazione particolarmente rilevanti. I comuni più attivi appaiono Giulianova e, nella

prima parte del periodo considerato, Canzano e Morro d’Oro; nella seconda metà del periodo si

segnala anche Castellalto, mentre i valori di Bellante risultano fortemente discontinui. Appaiono

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relativamente meno dinamici i comuni di Roseto degli Abruzzi, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco

(salvo un picco nel 2004) e, in qualche misura, Teramo.

La funzione di istruzione pubblica, essendo limitata per competenza ai livelli scolari

inferiori (scuola materna, elementare, media; assistenza scolastica, refezione e altri servizi) e

dunque a classi di età in fase restrizione numerica (v. Rapporto preliminare, par. 2.2), sembra

comportare un impegno meno rilevante. Ciò non esclude alcuni valori elevati (così per Bellante,

Castellalto, Morro d’Oro, Notaresco) pur se sporadici, senza dimenticare i problemi diffusi – si

deve presumere, anche nell’area di Piano – relativi all’adeguamento del patrimonio esistente.

Dato positivo è l’incidenza rilevante che, in alcuni comuni ed anni, presenta il settore

sportivo e ricreativo (in particolare per Bellante, Castellalto, Morro d’Oro, Notaresco, Roseto degli

Abruzzi), fra gli indicatori di sviluppo socio-territoriale più interessanti e attuali.

Al contrario, risultano estremamente limitati, se non del tutto assenti, gli investimenti nel

campo dei beni culturali, con parziali eccezioni per Roseto degli Abruzzi e Giulianova; carenza

ancor più evidente nel caso del turismo.

Per le funzioni legate allo sviluppo economico si osserva un impegno relativamente

continuo nei bilanci di Bellante e soprattutto di Mosciano Sant’Angelo, oltre ad alcuni dati rilevanti

ma isolati per Giulianova, Notaresco e Roseto degli Abruzzi; questi ultimi, con l’aggiunta di

Castellalto, riscontrabili anche nella voce relativa ai servizi produttivi.

Diffuso, infine, l’impegno nel settore sociale, dove, in proporzione alle risorse disponibili,

si segnalano forse maggiormente i comuni della fascia intermedia o marginale (Bellante, Canzano,

Castellalto, Notaresco, Mosciano Sant’Angelo).

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Tab. 21 – Indice di pressione finanziaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori in € o equivalenti per abitante)

Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 146,53 154,43 175,41 174,69 204,03 288,38 300,66 296,99 286,61 255,06Canzano 134,21 142,30 161,32 169,00 194,62 206,24 237,57 251,85 318,83 374,94Castellalto 244,71 243,60 268,66 264,65 349,89 360,90 355,29 516,77 475,46 409,51Giulianova 603,11 670,58 671,71 655,73 837,63 845,11 694,64 805,36 632,31 637,14Morro d'Oro 199,14 224,84 273,16 255,22 326,77 390,72 486,33 502,20 538,70 432,44Mosciano Sant'Angelo 502,83 539,34 463,76 357,75 497,23 470,72 514,89 556,63 542,13 611,79Notaresco 457,41 477,50 588,51 573,89 679,50 431,62 448,34 481,06 456,92 477,15Roseto degli Abruzzi 302,80 297,44 353,33 391,29 555,97 567,63 638,46 679,40 561,07 635,58Teramo 317,60 358,56 381,23 474,12 552,36 594,94 627,14 618,65 591,90 568,13Provincia di Teramo 347,28 369,42 394,24 406,81 482,49 510,60 528,03 568,85 - -Regione Abruzzo 359,03 382,74 406,13 413,96 468,49 527,24 548,73 571,30 527,42 -Italia 432,54 450,68 479,88 480,21 549,23 600,35 625,20 647,27 588,60 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.

Tab. 22 – Indice di pressione tributaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori in € o equivalenti per abitante)

Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 119,55 126,79 128,32 124,30 146,10 228,31 233,96 240,44 231,37 202,84Canzano 96,09 100,01 117,43 124,11 156,03 138,70 149,88 162,24 213,70 221,64Castellalto 174,39 176,45 193,01 187,78 280,43 288,39 276,05 353,74 292,91 305,09Giulianova 271,73 311,43 347,27 303,14 439,31 453,36 495,95 587,82 513,68 470,38Morro d'Oro 150,51 167,60 213,87 206,57 276,54 320,18 305,99 312,38 347,32 260,42Mosciano Sant'Angelo 181,73 175,56 197,43 193,94 280,25 301,76 342,07 361,74 323,73 410,41Notaresco 131,66 180,11 251,23 208,60 256,93 287,53 290,44 326,73 335,49 290,42Roseto degli Abruzzi 266,21 232,31 269,20 292,08 408,88 432,60 431,11 534,65 437,29 512,18Teramo 240,52 267,29 284,41 346,45 425,74 469,04 469,06 372,96 398,46 290,66Provincia di Teramo 238,85 253,71 276,58 278,49 342,37 380,07 388,21 410,21 - -Regione Abruzzo 236,12 246,58 264,80 262,48 315,46 376,31 394,40 425,06 396,76 -Italia 290,55 297,10 315,77 306,20 380,20 423,90 442,04 460,99 417,82 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.

Tab. 23 – Indice di intervento erariale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori in € o equivalenti per abitante)

Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 214,30 209,17 200,24 216,69 213,89 144,34 134,26 119,71 113,17 152,79Canzano 298,79 317,37 309,40 339,54 324,05 312,62 299,33 285,27 310,03 267,59Castellalto 170,03 171,65 148,42 175,28 137,93 128,36 104,85 104,02 102,60 133,87Giulianova 208,98 201,71 178,50 207,84 142,96 118,27 102,15 86,45 80,75 154,02Morro d'Oro 217,32 213,32 199,49 220,32 165,81 145,27 137,86 141,87 153,25 165,42Mosciano Sant'Angelo 188,51 184,89 167,47 195,80 130,83 101,11 96,02 86,20 77,93 146,66Notaresco 197,53 192,32 171,14 187,51 139,74 122,37 119,85 119,47 125,79 155,84Roseto degli Abruzzi 210,69 203,73 170,97 195,07 121,97 104,70 90,28 88,08 83,58 139,79Teramo 253,12 239,76 183,71 216,92 128,50 103,70 87,23 78,29 129,21 105,80Provincia di Teramo 214,23 208,01 184,00 211,62 161,37 136,23 126,32 116,57 - -Regione Abruzzo 222,62 218,01 196,63 222,67 181,22 143,77 129,15 122,79 124,68 -Italia 228,20 229,56 210,22 235,87 184,30 150,19 134,83 129,69 133,51 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.

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Tab. 24 – Indice di intervento regionale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori in € o equivalenti per abitante)

Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 12,89 13,79 12,94 23,37 18,09 33,73 21,60 25,71 27,55 20,65Canzano 15,90 21,76 19,22 12,75 13,30 22,25 15,20 13,75 8,46 16,22Castellalto 10,92 20,52 16,78 23,89 23,80 21,72 11,85 15,34 33,59 15,86Giulianova 10,25 16,11 19,54 42,57 46,27 48,55 44,85 36,44 56,51 58,82Morro d'Oro 15,13 27,35 32,51 46,10 25,96 20,87 26,04 17,84 28,72 15,31Mosciano Sant'Angelo 16,57 27,95 17,86 37,15 27,45 20,24 27,72 21,70 25,11 20,93Notaresco 17,45 32,34 19,87 28,86 30,36 23,49 25,30 26,13 32,11 15,34Roseto degli Abruzzi 18,08 15,02 22,14 43,67 27,77 45,26 38,39 44,57 41,73 33,90Teramo 9,41 14,69 20,75 21,64 35,87 24,01 32,73 17,05 21,34 23,25Provincia di Teramo 13,92 18,70 21,74 31,67 31,45 26,20 26,80 25,49 - -Regione Abruzzo 15,65 20,89 22,49 34,64 30,75 31,61 32,11 32,46 27,79 -Italia 51,44 59,33 68,05 78,47 86,81 80,33 79,37 74,12 78,27 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.

Tab. 25 – Indice di velocità di riscossione delle entrate proprie nei comuni della Val Tordino (1998-2007)

(valori %: v. testo)

Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 55,69 52,67 51,54 47,72 45,95 60,29 60,48 62,94 62,90 49,42Canzano 51,25 60,73 56,40 57,15 63,01 61,26 57,74 56,87 53,74 53,34Castellalto 53,62 52,38 44,96 44,04 54,42 62,80 69,62 74,23 69,35 65,84Giulianova 64,17 57,01 56,64 66,50 64,07 68,41 80,97 79,70 73,57 70,76Morro d'Oro 46,13 43,21 40,16 58,62 62,66 63,85 71,12 70,94 73,09 63,27Mosciano Sant'Angelo 68,55 61,38 76,77 57,47 75,39 67,86 71,22 72,87 67,70 75,86Notaresco 53,09 52,24 50,32 59,14 62,70 61,03 64,71 66,55 67,25 68,28Roseto degli Abruzzi 44,95 66,40 51,15 57,62 59,06 62,46 67,85 66,28 63,63 64,90Teramo 68,81 58,53 44,43 44,81 54,74 65,41 66,32 62,93 55,70 67,42Provincia di Teramo 60,08 56,51 52,94 56,14 60,17 67,88 69,74 68,63 - -Regione Abruzzo 53,98 52,66 54,79 57,87 62,86 69,54 71,68 70,25 67,03 -Italia 57,11 60,25 59,03 60,03 64,39 68,33 71,29 69,47 66,70 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.

Tab. 26 – Indice di velocità di gestione delle spese correnti nei comuni della Val Tordino (1998-2007)

(valori %: v. testo)

Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 89,75 89,28 81,86 82,21 82,46 77,28 74,50 69,56 73,01 66,40Canzano 87,20 91,56 82,79 87,35 77,45 86,13 87,66 78,60 78,67 75,57Castellalto 86,10 87,36 79,13 82,32 73,77 75,20 78,98 81,39 82,88 81,59Giulianova 83,88 82,09 80,68 75,49 79,30 76,08 80,03 79,17 73,80 66,99Morro d'Oro 85,33 82,23 77,70 78,91 81,50 75,12 80,34 81,56 82,79 81,22Mosciano Sant'Angelo 81,28 77,02 80,73 79,99 79,19 82,48 85,08 81,83 85,15 82,03Notaresco 81,09 75,01 71,57 72,17 70,88 75,72 71,59 78,09 78,61 70,72Roseto degli Abruzzi 82,18 81,96 78,51 67,09 76,65 72,93 79,22 73,56 74,77 75,47Teramo 81,73 83,09 75,01 76,36 79,75 77,38 77,08 78,43 79,25 79,15Provincia di Teramo 83,23 81,54 78,03 76,25 77,65 76,75 78,32 77,95 - -Regione Abruzzo 82,65 79,99 78,00 77,43 77,36 77,49 77,89 75,97 78,14 -Italia 76,06 76,36 74,13 75,04 74,14 73,54 74,16 73,12 74,08 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.

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Tab. 27 – Indice di autonomia finanziaria nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori %: v. testo)

Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 39,07 40,88 44,23 41,43 46,56 61,55 65,08 66,99 63,29 56,36Canzano 29,90 29,56 32,93 32,42 36,58 38,00 42,90 44,66 55,40 65,07Castellalto 57,44 55,90 61,92 56,80 68,15 69,62 72,19 80,66 85,96 77,64Giulianova 73,28 74,09 77,19 72,30 81,51 83,03 82,30 86,44 82,26 86,51Morro d'Oro 45,27 45,51 53,13 48,15 62,03 68,64 72,76 74,76 78,42 67,29Mosciano Sant'Angelo 55,96 51,59 52,47 59,49 73,75 75,78 74,36 78,69 78,97 90,93Notaresco 67,91 67,82 75,39 72,34 78,37 74,73 71,23 75,42 72,65 83,43Roseto degli Abruzzi 56,96 57,62 64,35 61,58 77,92 77,63 82,80 83,18 84,27 84,65Teramo 54,56 58,00 64,74 66,40 76,59 82,00 83,84 86,62 82,41 95,96Provincia di Teramo 59,39 60,47 64,46 61,99 70,79 75,10 76,49 79,31 - -Regione Abruzzo 59,71 61,07 64,37 61,17 68,32 74,39 76,48 77,83 78,59 -Italia 60,21 60,38 62,70 59,88 66,35 71,59 73,64 75,16 76,16 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.

Tab. 28 – Indice di autonomia impositiva nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori %: v. testo)

Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 31,88 33,56 32,35 29,48 33,34 48,73 50,64 54,23 51,09 44,82Canzano 21,41 20,77 23,97 23,81 29,33 25,55 27,06 28,77 37,13 38,47Castellalto 40,93 40,49 44,49 40,30 54,62 55,63 56,09 55,22 52,96 57,84Giulianova 33,02 36,97 39,91 33,42 42,75 44,54 58,76 63,09 66,83 63,87Morro d'Oro 34,21 33,93 41,60 38,97 52,50 56,25 45,78 46,50 50,56 40,52Mosciano Sant'Angelo 20,23 16,79 22,34 32,25 41,57 48,58 49,40 51,14 47,15 61,00Notaresco 19,55 25,58 32,19 26,29 29,63 49,78 46,14 51,22 53,34 50,78Roseto degli Abruzzi 50,08 45,01 49,02 45,97 57,30 59,16 55,91 65,46 65,68 68,22Teramo 41,32 43,24 48,30 48,52 59,03 64,64 62,70 52,22 55,48 49,09Provincia di Teramo 40,85 41,53 45,22 42,43 50,23 55,90 56,23 57,19 - -Regione Abruzzo 39,27 39,35 41,97 38,79 46,01 53,09 54,97 57,91 59,12 -Italia 40,44 39,80 41,26 38,18 45,93 50,55 52,07 53,53 54,06 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.

Tab. 29 – Indice di rigidità della spesa corrente nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori %: v. testo)

Comuni/Aree 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007Bellante 57,88 53,84 53,48 47,23 48,58 48,67 49,83 51,42 53,78 53,42Canzano 62,11 59,96 62,94 59,53 58,83 54,03 55,05 57,76 54,61 52,79Castellalto 55,26 55,77 55,85 51,57 53,48 50,26 50,69 43,92 43,16 41,25Giulianova 41,55 39,59 36,81 37,95 34,49 33,97 43,43 37,57 43,47 44,46Morro d'Oro 56,82 55,58 50,90 52,49 47,30 49,06 44,44 39,53 41,19 39,03Mosciano Sant'Angelo 34,07 32,56 32,63 41,45 39,05 37,09 38,82 38,50 39,48 38,37Notaresco 40,60 39,92 36,03 39,62 44,34 59,49 61,69 52,18 51,05 52,12Roseto degli Abruzzi 60,18 58,43 53,62 59,68 53,28 56,29 54,66 55,42 62,12 56,51Teramo 51,20 48,90 51,32 52,21 49,87 56,45 55,36 51,34 47,16 59,57Regione Abruzzo - - 47,53 46,69 47,60 46,40 47,29 47,97 48,96 -Italia - - 45,79 44,85 45,99 45,81 47,08 46,31 48,62 -Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno e Istat.

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Tab. 30 – Quadro riassuntivo delle entrate e delle uscite in c/corrente e in c/capitale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori in € o equivalenti)

Bellante

Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza

Riscossioni in c/residui

Impegni di spesa corrente

Spese correnti in

c/competenza

Spese correnti in c/residui

Impegni di spesa in conto

capitale

Spese in conto capitale in

c/competenza

Spese in conto capitale in c/residui

1998 3.539.232,65 2.037.879,01 1.400.093,48 2.349.559,20 2.108.804,04 167.001,50 743.540,42 49.086,13 762.749,511999 3.987.441,83 2.352.182,81 1.241.852,12 2.410.267,16 2.410.267,16 221.559,49 1.124.234,22 154.914,86 456.410,522000 4.195.563,12 2.372.091,19 1.487.227,50 2.616.678,98 2.141.900,15 254.441,79 1.156.550,48 94.172,30 943.231,062001 4.222.297,51 2.704.592,33 1.846.785,31 2.758.665,37 2.267.826,80 418.958,10 930.845,90 84.922,56 1.113.355,062002 4.474.129,00 3.267.439,00 1.360.958,00 2.905.475,00 2.395.998,00 451.714,00 1.151.439,00 267.708,00 605.424,002003 5.163.509,00 3.143.739,00 1.170.623,00 3.120.330,00 2.411.296,00 510.892,00 1.436.812,00 142.216,00 1.064.379,002004 4.792.796,00 3.208.410,00 1.247.788,00 3.207.695,00 2.389.793,00 580.282,00 995.036,00 54.824,00 757.091,002005 5.772.525,00 3.782.945,00 1.773.663,00 3.332.940,00 2.318.271,00 800.956,00 1.260.423,00 243.012,00 1.196.753,002006 7.832.068,00 5.149.755,00 1.698.354,00 3.242.875,00 2.367.594,00 930.407,00 2.075.015,00 41.951,00 1.067.942,002007 6.478.060,00 4.529.559,00 1.919.618,00 3.577.971,00 2.375.635,00 924.703,00 913.817,00 34.025,00 1.220.523,00

Canzano

Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza

Riscossioni in c/residui

Impegni di spesa corrente

Spese correnti in

c/competenza

Spese correnti in c/residui

Impegni di spesa in conto

capitale

Spese in conto capitale in

c/competenza

Spese in conto capitale in c/residui

1998 1.612.853,58 284.395,77 1.274.217,44 773.060,58 674.100,72 128.081,83 699.267,66 1.833,42 573.442,241999 1.565.911,78 864.755,95 1.137.483,41 824.005,95 754.450,57 88.416,90 544.995,27 169.670,55 857.676,872000 1.324.208,40 587.258,49 787.786,31 817.208,34 676.540,46 51.978,80 294.488,37 38.711,03 441.881,042001 1.406.218,14 1.020.956,79 809.712,49 861.663,40 752.704,43 116.368,07 312.120,21 23.943,97 235.361,802002 1.257.249,00 952.817,00 306.369,00 904.769,00 700.712,00 85.984,00 205.400,00 10.890,00 158.906,002003 1.932.999,00 1.018.535,00 411.071,00 956.239,00 823.603,00 190.299,00 816.574,00 12.226,00 262.559,002004 1.440.002,00 1.070.518,00 350.683,00 986.491,00 864.786,00 123.024,00 247.258,00 66.255,00 448.734,002005 2.689.230,00 1.882.864,00 1.017.272,00 1.001.350,00 787.087,00 113.863,00 593.388,00 33.326,00 594.432,002006 1.456.483,00 1.115.165,00 492.010,00 1.092.181,00 859.255,00 211.711,00 157.014,00 25.730,00 211.018,002007 1.722.443,00 1.154.263,00 393.096,00 1.173.522,00 886.841,00 196.989,00 367.036,00 62.883,00 223.825,00

124

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segue Tab. 30

Castellalto

Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza

Riscossioni in c/residui

Impegni di spesa corrente

Spese correnti in

c/competenza

Spese correnti in c/residui

Impegni di spesa in conto

capitale

Spese in conto capitale in

c/competenza

Spese in conto capitale in c/residui

1998 3.590.038,06 2.479.280,27 1.584.945,80 2.713.420,13 2.336.361,66 318.053,78 511.467,41 51.790,81 807.252,091999 3.684.625,59 2.509.822,49 1.243.973,72 2.660.640,82 2.324.256,95 367.094,47 497.748,25 64.725,48 714.452,012000 5.250.660,29 3.026.453,96 1.124.844,68 2.656.074,82 2.101.809,15 289.695,14 1.828.561,62 271.479,70 649.185,292001 4.806.731,50 3.598.301,37 1.826.112,06 2.890.715,65 2.379.500,28 481.126,08 420.290,56 51.617,28 1.085.666,772002 4.848.358,00 3.012.660,00 1.233.875,00 3.158.589,00 2.330.078,00 376.318,00 1.085.642,00 137.236,00 465.348,002003 5.843.466,00 3.234.981,00 1.732.085,00 3.206.344,00 2.411.320,00 713.590,00 2.159.345,00 176.876,00 737.856,002004 4.763.895,00 3.550.398,00 1.784.518,00 3.232.165,00 2.552.865,00 787.130,00 837.119,00 121.484,00 1.418.735,002005 6.818.813,00 5.526.996,00 1.684.664,00 3.852.508,00 3.135.486,00 645.243,00 945.823,00 198.662,00 860.563,002006 6.080.938,00 4.539.187,00 1.419.183,00 4.034.457,00 3.343.605,00 655.730,00 874.980,00 212.105,00 774.029,002007 5.241.966,00 3.765.086,00 1.565.229,00 3.923.728,00 3.201.201,00 679.153,00 639.293,00 26.004,00 754.133,00

Giulianova

Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza

Riscossioni in c/residui

Impegni di spesa corrente

Spese correnti in

c/competenza

Spese correnti in c/residui

Impegni di spesa in conto

capitale

Spese in conto capitale in

c/competenza

Spese in conto capitale in c/residui

1998 23.699.183,48 16.624.956,75 8.045.367,12 18.137.232,93 15.213.611,22 2.669.473,78 2.111.100,72 354.735,65 2.262.301,751999 25.784.329,15 17.577.988,61 7.125.287,80 18.315.764,85 15.035.857,09 3.036.688,58 3.239.922,63 586.058,25 2.169.533,692000 28.880.492,91 19.221.142,20 8.476.691,78 18.329.026,43 14.788.473,71 3.340.254,72 5.875.336,60 2.483.803,40 1.746.541,032001 26.264.440,91 19.743.590,00 7.322.647,67 19.786.623,77 14.936.864,18 3.169.634,40 2.379.902,08 918.122,99 2.417.330,742002 30.120.989,00 20.310.725,00 7.657.745,00 20.797.057,00 16.492.071,00 4.256.421,00 4.764.940,00 908.550,00 2.538.031,002003 31.772.742,00 21.239.281,00 7.240.800,00 21.795.604,00 16.582.603,00 3.732.922,00 5.215.564,00 668.933,00 2.504.914,002004 23.470.369,00 18.486.816,00 8.270.260,00 17.213.524,00 13.775.668,00 4.554.455,00 3.359.325,00 506.465,00 2.269.046,002005 42.680.238,00 24.867.697,00 6.704.557,00 18.747.327,00 14.842.581,00 2.676.618,00 14.501.944,00 377.689,00 4.077.976,002006 41.941.435,00 18.513.649,00 10.553.261,00 19.060.515,00 14.066.194,00 3.214.915,00 19.918.260,00 746.097,00 8.574.527,002007 29.546.579,00 19.454.030,00 8.291.339,00 19.697.414,00 13.195.699,00 3.715.774,00 4.769.369,00 118.688,00 4.399.183,00

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segue Tab. 30

Morro d’Oro

Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza

Riscossioni in c/residui

Impegni di spesa corrente

Spese correnti in

c/competenza

Spese correnti in c/residui

Impegni di spesa in conto

capitale

Spese in conto capitale in

c/competenza

Spese in conto capitale in c/residui

1998 2.062.249,58 942.528,68 966.807,32 1.272.937,66 1.086.140,88 280.235,19 597.040,19 53.637,15 254.580,201999 2.040.607,46 1.066.610,55 1.247.932,36 1.432.076,62 1.177.549,10 162.180,89 400.600,64 60.699,70 600.566,042000 2.068.725,95 1.167.627,45 830.617,11 1.501.154,80 1.166.350,77 244.423,56 175.296,83 5.907,75 548.628,032001 2.407.494,82 1.563.123,94 959.661,10 1.641.132,69 1.295.016,19 289.257,18 516.828,75 55.192,20 225.835,242002 2.315.732,00 1.584.596,00 682.561,00 1.582.001,00 1.289.395,00 279.525,00 453.363,00 69.368,00 245.382,002003 3.542.213,00 2.061.099,00 727.074,00 1.745.338,00 1.311.116,00 259.920,00 1.529.227,00 85.241,00 580.715,002004 3.157.241,00 2.523.425,00 1.336.264,00 2.033.198,00 1.633.538,00 405.553,00 609.706,00 181.522,00 1.082.136,002005 3.447.270,00 2.474.332,00 650.387,00 2.061.467,00 1.681.302,00 356.569,00 1.088.728,00 611.964,00 364.136,002006 3.238.133,00 2.321.345,00 973.209,00 2.235.530,00 1.850.726,00 516.604,00 790.835,00 57.934,00 325.077,002007 3.609.946,00 2.216.778,00 840.249,00 2.337.045,00 1.898.163,00 382.658,00 905.716,00 33.993,00 715.037,00

Mosciano Sant’Angelo

Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza

Riscossioni in c/residui

Impegni di spesa corrente

Spese correnti in

c/competenza

Spese correnti in c/residui

Impegni di spesa in conto

capitale

Spese in conto capitale in

c/competenza

Spese in conto capitale in c/residui

1998 9.316.095,90 5.147.744,89 2.572.596,80 6.110.348,76 4.966.221,14 1.492.347,14 1.572.834,88 71.527,21 1.533.049,631999 10.400.716,33 5.952.955,94 4.215.454,46 7.385.476,72 5.688.149,38 1.009.613,85 1.893.087,22 468.710,98 1.786.842,232000 10.331.639,70 6.686.494,14 3.470.479,32 6.533.265,51 5.274.179,22 1.388.650,86 3.029.265,03 620.305,54 1.005.462,052001 9.806.631,82 5.758.459,82 5.899.739,71 4.947.433,47 3.957.565,84 992.564,57 4.094.552,41 797.590,21 1.490.107,782002 9.378.166,00 5.894.582,00 2.166.028,00 5.476.523,00 4.337.037,00 790.398,00 3.548.529,00 320.953,00 2.376.229,002003 7.738.396,00 5.611.240,00 3.142.078,00 5.584.164,00 4.606.063,00 850.769,00 1.516.140,00 308.614,00 2.359.806,002004 7.732.230,00 6.015.765,00 3.105.157,00 5.495.747,00 4.675.723,00 981.522,00 1.054.136,00 441.952,00 3.036.705,002005 11.376.237,00 9.523.710,00 2.097.089,00 5.612.087,00 4.592.580,00 820.457,00 5.135.908,00 588.028,00 1.204.916,002006 11.303.957,00 5.841.672,00 1.554.190,00 5.999.772,00 5.108.580,00 883.497,00 693.110,00 322.717,00 1.421.436,002007 9.315.168,00 6.770.103,00 2.971.467,00 6.410.630,00 5.258.342,00 738.827,00 1.927.743,00 339.337,00 1.544.811,00

126

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segue Tab. 30

Notaresco

Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza

Riscossioni in c/residui

Impegni di spesa corrente

Spese correnti in

c/competenza

Spese correnti in c/residui

Impegni di spesa in conto

capitale

Spese in conto capitale in

c/competenza

Spese in conto capitale in c/residui

1998 6.028.509,45 3.306.145,84 2.569.752,67 4.341.232,89 3.520.240,46 466.073,95 1.267.865,02 90.629,41 1.460.768,381999 7.567.755,53 4.180.633,90 2.428.844,63 4.606.032,22 3.454.898,85 747.250,13 2.488.125,11 768.604,07 820.347,372000 7.418.566,63 4.330.011,31 2.929.959,15 5.207.911,09 3.727.218,83 974.528,35 1.643.117,44 437.507,17 1.585.825,322001 6.862.794,44 4.832.528,52 3.159.726,69 5.041.629,52 3.638.558,16 1.343.675,73 387.395,87 20.358,73 1.690.002,942002 10.058.438,00 6.760.045,00 2.199.706,00 5.309.920,00 3.763.572,00 1.136.400,00 1.801.831,00 272.547,00 650.046,002003 6.754.927,00 3.852.423,00 2.885.575,00 3.713.143,00 2.811.540,00 1.725.376,00 1.777.389,00 166.870,00 1.033.413,002004 6.094.308,00 4.439.895,00 1.862.723,00 3.924.420,00 2.809.445,00 980.501,00 526.950,00 48.611,00 521.194,002005 6.726.745,00 4.028.644,00 2.493.555,00 4.085.161,00 3.190.276,00 987.923,00 1.961.952,00 536.910,00 1.215.815,002006 6.325.478,00 4.589.218,00 2.503.729,00 4.083.491,00 3.210.017,00 1.112.636,00 1.668.030,00 732.276,00 1.361.805,002007 7.006.991,00 4.669.165,00 1.866.320,00 4.538.103,00 3.209.192,00 749.630,00 1.397.385,00 430.444,00 871.752,00

Roseto degli Abruzzi

Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza

Riscossioni in c/residui

Impegni di spesa corrente

Spese correnti in

c/competenza

Spese correnti in c/residui

Impegni di spesa in conto

capitale

Spese in conto capitale in

c/competenza

Spese in conto capitale in c/residui

1998 17.753.723,91 10.578.339,80 7.676.467,12 11.425.549,64 9.389.778,80 2.073.159,22 4.082.795,79 996.614,63 4.043.538,871999 20.510.708,22 11.848.655,40 6.491.039,47 11.446.295,71 9.381.919,88 1.460.751,34 7.046.742,96 1.464.449,17 2.845.850,012000 18.328.829,14 11.579.778,13 5.627.331,42 12.310.551,21 9.664.448,14 1.323.918,67 3.035.020,43 824.043,65 3.733.270,672001 22.671.353,69 14.519.339,25 6.098.883,94 14.211.055,28 9.533.765,44 1.594.980,04 4.633.401,33 1.045.017,48 2.986.677,992002 26.508.441,00 14.388.458,00 6.612.910,00 15.248.128,00 11.687.892,00 3.597.285,00 7.794.204,00 1.317.438,00 2.680.888,002003 29.840.800,00 16.656.464,00 8.886.646,00 15.761.452,00 11.495.202,00 2.482.258,00 9.794.232,00 576.140,00 5.510.645,002004 47.507.028,00 30.555.459,00 9.925.816,00 16.533.264,00 13.098.442,00 3.256.461,00 13.588.879,00 1.026.016,00 6.926.672,002005 71.459.262,00 47.661.745,00 18.537.106,00 17.117.504,00 12.591.772,00 2.731.777,00 16.553.245,00 12.666.367,00 4.304.176,002006 43.868.752,00 31.714.670,00 13.387.718,00 16.273.840,00 12.168.285,00 3.841.051,00 7.054.265,00 1.139.047,00 6.886.209,002007 43.981.505,00 34.337.646,00 10.917.415,00 19.013.172,00 14.349.927,00 4.069.353,00 5.592.625,00 342.156,00 5.229.320,00

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segue Tab. 30

Teramo

Anno AccertamentiRiscossioni in c/competenza

Riscossioni in c/residui

Impegni di spesa corrente

Spese correnti in

c/competenza

Spese correnti in c/residui

Impegni di spesa in conto

capitale

Spese in conto capitale in

c/competenza

Spese in conto capitale in c/residui

1998 44.783.561,69 18.052.614,05 24.594.238,41 29.677.388,48 24.255.291,36 4.740.711,26 12.348.814,47 1.477.726,25 8.160.622,231999 48.541.297,44 22.598.163,48 26.137.637,31 31.538.084,05 26.206.137,57 5.748.976,64 12.605.355,14 914.810,95 11.476.440,272000 46.609.405,71 23.405.242,04 21.471.043,81 31.804.065,55 23.857.520,90 4.503.087,38 9.004.076,39 2.321.391,13 8.626.239,112001 54.372.862,77 29.667.199,82 21.431.907,22 34.338.048,41 26.221.229,99 6.741.975,03 11.406.446,42 433.287,71 7.018.272,252002 58.717.076,00 31.013.543,00 22.262.888,00 35.040.203,00 27.943.423,00 6.315.083,00 15.734.223,00 5.368.980,00 7.466.789,002003 56.336.353,00 34.574.425,00 18.921.297,00 33.588.102,00 25.989.743,00 6.658.782,00 13.768.218,00 2.338.187,00 7.746.092,002004 53.702.384,00 36.807.816,00 18.674.991,00 35.762.810,00 27.567.453,00 7.895.944,00 7.367.179,00 1.292.027,00 10.170.018,002005 67.964.937,00 40.294.061,00 13.855.622,00 36.294.497,00 28.465.832,00 7.152.755,00 17.788.928,00 4.791.611,00 7.101.365,002006 88.082.665,00 40.428.927,00 23.712.835,00 39.655.026,00 31.428.088,00 7.714.816,00 43.674.835,00 9.710.469,00 8.114.875,002007 45.643.753,00 30.483.608,00 25.126.739,00 32.006.520,00 25.333.257,00 7.087.160,00 8.324.533,00 3.515.480,00 10.823.347,00

Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno..

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Tab. 31 – Impegni di spesa in conto capitale nei comuni della Val Tordino (1998-2007)(valori %)

BellanteVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 5,01 0,95 2,94 5,23 4,96 1,71 2,31 11,38 12,15 6,09Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,88 0,00 0,94 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 1,94 0,00 61,76 0,00 9,69 28,12 14,06 1,43 0,00 0,00Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 4,38 2,33 0,67 53,85 1,01 0,90 15,33 29,24 15,59 29,49Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 50,65 31,59 15,54 15,22 27,63 34,41 46,76 42,59 29,26 34,53Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 13,14 50,19 7,16 18,88 16,16 8,70 0,00 0,53 40,13 1,81Funzioni nel settore sociale 15,22 10,35 8,60 6,82 15,25 16,43 9,33 10,53 2,87 28,07Funzioni nel campo dello sviluppo economico 8,78 4,59 2,40 0,00 25,30 9,73 12,21 4,29 0,00 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

CanzanoVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 5,31 9,72 19,47 16,12 17,72 3,40 45,24 6,91 25,20 13,16Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,00 0,08 4,37 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 6,38 1,14 4,58 15,81 8,52 0,00 0,00 17,69 0,00 2,62Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,18Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 3,27 24,64 2,16 0,00 43,42 54,94 32,24 4,19 49,48 74,86Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 82,83 61,56 44,72 41,37 1,46 29,61 0,00 63,43 12,38 8,18Funzioni nel settore sociale 2,21 2,94 29,00 22,33 28,88 12,05 22,52 7,78 12,94 0,00Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

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segue Tab. 31

CastellaltoVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 10,16 19,03 3,47 24,76 7,76 2,33 9,06 9,60 29,16 3,52Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,00 0,00 0,00 2,38 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 16,26 15,81 26,72 7,67 3,91 27,25 2,20 8,99 4,69 12,72Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 4,04 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,94Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 8,47 0,00 0,68 1,84 44,24 0,93 16,44 0,00 0,00 7,41Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 45,64 20,39 46,18 22,44 16,80 30,41 23,17 29,88 43,48 30,94Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 10,30 11,37 16,76 35,71 22,95 24,28 32,56 46,12 11,21 33,33Funzioni nel settore sociale 3,11 33,18 5,80 7,57 1,97 5,46 12,70 5,41 11,47 11,14Funzioni nel campo dello sviluppo economico 2,02 0,21 0,40 0,00 0,00 0,00 1,19 0,00 0,00 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 9,34 2,68 0,00 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

GiulianovaVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 0,21 1,04 13,57 6,12 2,91 2,14 4,09 2,31 3,23 0,45Funzioni relative alla giustizia 0,00 23,67 0,07 0,00 0,88 0,00 0,00 1,38 0,28 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,00 0,34 0,00 0,47 0,63 0,00 0,03 0,02 0,42Funzioni di istruzione pubblica 0,00 0,00 1,36 0,00 6,41 5,62 4,23 1,38 12,51 16,22Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 2,78 0,00 0,00 0,00 3,25 0,00 24,74 0,34 5,88 9,77Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 4,81 16,39 0,00 0,00 0,40 0,00 0,00 4,14 7,91 8,91Funzioni nel campo turistico 0,00 1,59 0,00 0,00 0,33 0,00 0,00 0,00 2,54 1,21Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 58,83 42,71 18,51 11,12 47,53 27,84 5,07 19,62 38,95 4,05Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 33,37 13,32 25,24 80,63 31,65 62,34 45,84 63,69 22,22 36,63Funzioni nel settore sociale 0,00 0,16 0,73 1,95 2,65 0,72 14,32 0,75 3,07 22,14Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,00 0,00 20,56 0,18 1,21 0,72 1,71 3,12 0,89 0,21Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 1,12 19,63 0,00 2,31 0,00 0,00 3,24 2,51 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

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segue Tab. 31

Morro d’OroVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 15,70 20,66 57,41 9,19 28,19 16,37 15,73 9,22 22,10 16,25Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 4,11 36,80 42,59 13,04 4,56 1,80 8,86 9,19 15,81 0,00Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,61 1,42 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 3,03 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 12,14 11,02 37,93 55,20Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 25,95 40,48 0,00 35,31 19,31 59,88 16,40 34,17 18,97 28,48Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 45,85 0,64 0,00 33,89 45,66 2,27 25,41 0,00 0,00 0,00Funzioni nel settore sociale 4,76 0,00 0,00 8,57 2,28 16,89 20,50 0,00 5,06 0,01Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,85 0,00 36,22 0,00 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,95 0,96 0,18 0,13 0,06Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Mosciano Sant’AngeloVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 8,40 20,97 29,68 6,93 15,26 15,73 16,75 13,55 29,59 11,08Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,36 1,26 0,00 0,00 0,26 0,00 0,12 5,91 0,26Funzioni di istruzione pubblica 5,50 12,68 3,59 0,50 3,66 0,16 0,04 12,01 16,22 0,41Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,00 0,53 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5,19Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 17,57 10,75 10,30 0,76 2,03 0,40 1,15 9,25 0,00 0,00Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 42,93 32,83 19,69 14,81 20,43 46,73 35,82 50,82 35,13 12,21Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 20,65 10,98 6,55 1,12 10,54 6,39 17,28 9,26 7,60 2,77Funzioni nel settore sociale 1,11 1,14 13,91 2,87 6,20 23,08 14,99 1,05 0,00 14,22Funzioni nel campo dello sviluppo economico 3,84 9,76 15,02 73,01 40,47 0,66 9,23 2,87 5,55 53,87Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 1,41 6,60 4,74 1,07 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

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segue Tab. 31

NotarescoVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 6,34 23,88 23,89 1,02 6,77 33,16 0,83 12,18 33,22 21,11Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,25 0,00 0,00 1,92 0,00Funzioni di polizia locale 1,06 0,08 0,00 0,00 0,91 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 0,97 9,98 8,15 20,24 52,27 35,86 5,46 22,43 18,14 0,00Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,09 0,00 0,00 0,00 0,75 1,97 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 43,59 25,95 0,00 21,33 0,27 0,00 0,00 4,61 0,00 2,86Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 26,16 16,46 21,34 24,93 6,40 5,62 34,73 60,27 40,73 57,14Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 6,50 16,05 24,78 13,62 1,78 4,06 55,76 0,00 0,00 3,65Funzioni nel settore sociale 15,29 5,94 21,84 18,87 0,25 1,62 3,23 0,51 6,00 15,23Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,00 0,00 0,00 0,00 26,08 0,02 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 1,66 0,00 0,00 4,52 17,44 0,00 0,00 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Roseto degli AbruzziVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 5,18 5,70 10,10 41,39 13,12 3,17 8,65 78,16 10,74 13,40Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni di polizia locale 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,30 0,00 0,00 0,00Funzioni di istruzione pubblica 8,98 21,45 17,84 9,76 9,92 1,87 5,47 0,62 11,42 1,72Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 1,38 15,14 0,78 5,99 0,34 0,00 15,20 0,02 0,71 1,43Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 27,84 11,18 15,03 10,54 43,43 16,64 4,23 6,00 5,30 9,94Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 13,60 21,03 39,58 19,98 9,75 43,80 40,62 9,61 48,16 54,77Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 41,68 19,81 16,37 10,25 17,00 4,00 6,26 4,95 11,66 5,33Funzioni nel settore sociale 1,26 4,98 0,29 2,10 6,45 4,94 19,25 0,63 3,78 13,41Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,07 0,00 0,00 0,00 0,00 25,60 0,00 0,00 0,40 0,00Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,72 0,00 0,00 0,00 0,00 0,02 0,00 7,84 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

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segue Tab. 31

TeramoVoci 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007

Funzioni generali di amministrazione, di direzione e controllo 40,75 17,53 17,72 10,94 43,35 23,24 33,60 37,01 20,90 63,44Funzioni relative alla giustizia 0,00 1,39 3,57 0,68 0,00 4,09 0,00 1,69 1,14 0,00Funzioni di polizia locale 0,31 0,14 0,00 0,00 0,22 0,11 0,14 0,00 0,17 1,14Funzioni di istruzione pubblica 3,53 0,70 4,41 6,79 11,97 15,88 8,77 8,76 7,03 12,26Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 0,16 0,04 0,00 0,00 0,17 0,00 0,00 0,00 8,31 0,00Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 4,16 6,77 10,31 12,19 7,06 9,95 0,00 7,52 12,65 0,60Funzioni nel campo turistico 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 14,16 11,54 33,66 35,81 18,17 20,72 38,17 19,03 23,62 13,15Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 29,33 52,38 23,12 28,52 13,60 21,61 11,95 23,41 25,55 6,83Funzioni nel settore sociale 3,88 9,36 7,21 4,99 2,79 3,78 5,72 2,20 0,61 0,10Funzioni nel campo dello sviluppo economico 3,15 0,16 0,00 0,09 2,67 0,60 1,65 0,39 0,01 2,48Funzioni relative a servizi produttivi 3,72 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00Totale impegni di spesa in conto capitale 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte. Elaborazione su dati Ministero dell’Interno..

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6. Possibili traiettorie processuali

L’analisi economico-territoriale condotta nella seconda fase del Piano ha contestualizzato e

approfondito i caratteri localizzativi delle attività economiche nell’area, inserendoli nel contesto

macroeconomico dei processi di internazionalizzazione e nel quadro finanziario della governance

locale. Unitamente all’analisi di prima fase, con carattere maggiormente strutturale e diacronico,

essa lascia emergere alcune possibili traiettorie di sviluppo, che pongono la Media e Bassa Vallata

del Tordino al centro di un processo di pianificazione integrata coinvolgente l’intero territorio della

Provincia di Teramo.

6.1. Rivalutazione della centralità d’area

L’analisi localizzativa ha mostrato con chiarezza come l’allineamento di poli produttivi

lungo la Val Todino individui un asse urbano-industriale forte fra Teramo e Giulianova, in

particolare sulla sinistra idrografica, mentre sul centro urbano di Roseto degli Abruzzi gravita,

piuttosto, la direttrice industriale della Val Vomano.

A saldare l’asse Teramo-Giulianova appare necessario definire il ruolo terziario del nodo

di Mosciano Sant’Angelo, finora letto soprattutto in chiave industriale. La localizzazione di servizi

alle imprese con carattere innovativo, volti in particolare al miglioramento della logistica, prelude

al rafforzamento di una cerniera Tirreno-Adriatico alternativa all’area metropolitana Pescara-Chieti,

dovendosi sottolineare come la Val Tordino si trovi in posizione geografica maggiormente

favorevole per i rapporti con le regioni del Centro-Nordest.

Tale centralità va a sottendere un’area di media e piccola impresa saldamente radicata,

con specializzazioni produttive sia consolidate che emergenti, in un ambiente sociale coeso, a

bassa conflittualità.

La struttura insediativa diffusa si annoda su una gerarchia urbana articolata sotto il profilo

dimensionale e funzionale, potendo contare su un polo terziario di primo livello (Teramo), due di

secondo livello (Giulianova, Roseto degli Abruzzi), nonché su due centri semi-urbani (Mosciano

Sant’Angelo, Notaresco) e quattro centri locali con profilo funzionale industriale (Castellalto),

agricolo-industriale (Bellante) o prevalentemente agricolo con interessanti prospettive di

valorizzazione ambientale (Canzano, Morro d’Oro).

Il sistema, nel suo complesso, è sotteso da una maglia amministrativa equilibrata, con

buone capacità – e, ancor più, potenzialità – di governance territoriale autonoma ed efficiente,

come dimostra l’analisi dei bilanci comunali.

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6.2. Revisione dell’approccio distrettuale

L’area della Val Tordino costituisce anche l’asse mediano del primo distretto normativo ex

L. 317/91, comprendente a nord la Val Vibrata e a sud la Val Vomano: in realtà, l’unico a possedere

caratteristiche realmente distrettuali, a cominciare dall’assoluta prevalenza della impresa endogena

di piccole dimensioni.

Si rende tuttavia necessaria una sostanziale revisione dell’approccio distrettuale. Venuti

meno i vantaggi competitivi che, fino al penultimo decennio del secolo scorso, avevano decretato il

successo del “modello Val Vibrata”, emerge oggi una nuova concezione di distretto, non più

mono- bensì pluri-specializzato, fondato su integrazioni verticali ed orizzontali di filiera e

proiettato verso l’internazionalizzazione mediante innovazioni, sia di prodotto che di processo,

tendenti alla competizione qualitativa.

In questa logica rientra appieno il progetto del Distretto agro-alimentare di qualità della

Provincia di Teramo, nei cui documenti istitutivi si legge con chiarezza un più ampio progetto di

territorio, che si attaglia pienamente alle precondizioni e vocazioni dell’area Val Tordino4.

Le medesime linee-guida possono trovare applicazione in altri comparti produttivi. Sulla

base delle specializzazioni individuate, si segnalano: il tessile-abbigliamento, che solo nella nuova

logica distrettuale può trovare la necessaria riconversione dal contoterzismo alle produzioni di

marchio, permettendo così di non abbandonare un patrimonio di competenze degli imprenditori e

di capacità della manodopera; il meccanico ed elettromeccanico, che mostra crescente propensione

all’esportazione, come pure i comparti metallurgico e della gomma e plastica.

Si viene a formare, in tal modo, un quadro composito, in grado di sostenere l’economia

dell’area, di richiamare investimenti, domanda esterna e di sostanziare, con ciò, le ipotesi di piano

volte all’espansione delle aree produttive e al rafforzamento della rete di servizi.

4 Per “distretto agro-alimentare” si intende l’insieme delle produzioni agricole, ittiche, di trasformazione alimentare e delle attività agroindustriali ad esse collegate, articolato in una rete stretta di rapporti di filiere e settori di filiere tale da caratterizzare significativamente l’ambito produttivo locale;l’insieme si connota inoltre per l’integrazione con il sistema distributivo, che seppur elemento relativamente esterno ad esso mantiene sempre una forte influenza sulle componenti che si collocano soprattutto a monte dello stesso.In linea con l’attuale normativa, può essere individuato un distretto agro-alimentare di qualità, se ai presupposti precedenti, ovvero di un sistema economico locale di imprese agroindustriali,agroalimentari, agricole, ittiche, agrituristiche e da imprese produttrici di materie prime, semilavorati e servizi e di distribuzione, si verifica la presenza di un peculiare orientamento verso una produzione prevalente o tipica apprezzata in quanto realizzata secondo un modello di qualità diffusa e riconoscibile.Nel distretto, pertanto, le imprese si integrano in modo verticale, orizzontale e trasversale, cosicché possono godere di economie informative (atmosfera tecnologica) e transnazionali (mercato comunitario ed extra-comunitario) realizzando le economie di scala con una particolare specializzazione per le diverse fasi tipiche dei processi produttivi.

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6.3. Potenziamento infrastrutturale

La rete delle infrastrutture di trasporto, nell’area, resta basata sul vettore gomma, che, del

resto, risulta il più idoneo a servire la trama insediativa diffusa, sia delle residenze che delle

localizzazioni produttive. Al completamento della direttrice trasversale Tirreno-Adriatico si deve

pertanto affiancare il miglioramento dei collegamenti non solo interni alla Val Tordino, ma di

raccordo con un più ampio territorio circostante. Sotto questo profilo, viene riconosciuto il ruolo

della direttrice San Nicolò-Garrufo e dello snodo Teramo-Val Vomano.

Proprio la dominanza del mezzo gommato, unita alla necessità di sviluppare il trasporto

containerizzato, portano in evidenza – anche sulla scorta dei risultati emergenti dall’indagine sul

campo – il ruolo funzionale dell’autoporto di Castellalto, in connessione con il polo logistico di

Mosciano Sant’Angelo.

Quanto alla direttrice ferroviaria, ancora l’indagine sul campo ha evidenziato l’esistenza di

una domanda latente per il trasporto di persone, che stenta ad esprimersi nelle condizioni attuali.

Peraltro, il recente Piano di bacino del trasporto pubblico locale della Provincia di Teramo,

nell’ambito del Piano Regionale Integrato dei Trasporti (PRIT), razionalizza la funzione dell’asta

ferroviaria nell’ottica del trasporto metropolitano, individuando una serie di interventi volti a

potenziare il sistema ferroviario sia in termini di capacità delle tratte, e quindi aumento delle

frequenze, sia di estensione territoriale dei servizi:

- realizzazione di un punto di incrocio in corrispondenza della stazione di Mosciano

Sant’Angelo, , come previsto dal PRIT della Regione Abruzzo, che consentirebbe servizi ai 30’

fra Teramo e Giulianova durante l’intero arco della giornata;

- estensione del servizio ferroviario metropolitano fino a San Benedetto del Tronto (-Ancona);

- realizzazione della fermata di Piano d’Accio, in territorio comunale di Teramo;

- prosecuzione della linea ferroviaria oltre la stazione di Teramo verso il centro storico della

città, anche con tecnologia treno-tram.

Tali interventi risultano pienamente compatibili con quelli previsti dal Piano d’Area in

termini di valorizzazione delle centralità in corrispondenza delle fermate ferroviarie esistenti, così

da integrare tale modalità di trasporto nel territorio, limitando l’uso del mezzo automobilistico.

L’analisi dei flussi pendolari condotta nella prima fase del Piano ha mostrato, infatti, come

ben il 47,5% dei flussi totali, nell’area, si effettuino su auto privata con il solo conducente. Non

appare azzardato stimare che la realizzazione degli interventi previsti dal PRIT possa spostare

almeno 10÷15 punti sul vettore ferro, limitato, nelle condizioni attuali, al solo 2,2%.

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6.4. Nuove strategie per il turismo

La domanda turistica ha fatto registrare, negli ultimi due decenni, profonde trasformazioni a

scala sia internazionale che nazionale e regionale. In precedenza polarizzata su un numero limitato

di mete (prevalentemente balneari e montane), essa si è andato diffondendo su ogni parte del

territorio, purché capace di offrire una propria identità geografica accompagnata da una adeguata

offerta ricettiva e infrastrutturale. In tal modo, ad un periodo di villeggiatura concentrato in genere

nei mesi estivi – cui se ne aggiungeva, eventualmente, uno invernale – si sono sostituite più vacanze

brevi nell’arco dell’anno.

Per la provincia di Teramo e, nel suo ambito, per l’area del Tordino si rende dunque

necessaria una riconversione dalla dominanza del segmento balneare – alla quale si devono, in

gran parte, le pesanti trasformazioni urbanistiche della fascia costiera nella seconda metà del secolo

scorso – alle nuove strategie di mercato, fondate sulla promozione di forme diverse di turismo, fra

loro integrate.

Dalla indagine sul campo, sono emerse le caratteristiche del territorio e del sistema socio-

economico locale che si prestano in maniera ottimale allo sviluppo di turismi plurimi: oltre a mare

e montagna, le risorse naturalistiche e culturali stanno alla base dei nuovi possibili assetti

integrati. Dalle prime si alimentano il turismo all’aria aperta e sportivo (trekking, cicloturismo,

ippoturismo, golf, ecc.); dalle seconde, il turismo d’arte, convegnistico, enogastronomico. Lo

stesso sviluppo industriale è fonte di domanda turistica business.

Fondamentale è l’adeguamento delle strutture di offerta alle nuove forme di turismo,

sotto un duplice punto di vista: tipologico, con la localizzazione di alloggi agrituristici e bed &

breakfast, di cui la provincia di Teramo e l’area della Val Tordino risultano particolarmente carenti;

distributivo, con il riequilibrio geografico della dotazione ricettiva dai comuni costieri all’intero

territorio e particolare attenzione per il capoluogo, le cui capacità potenziali (soprattutto culturali)

sono state finora penalizzate proprio dall’insufficienza di tale dotazione.

Va sottolineato come solo l’integrazione di turismi “plurimi” sia in grado di estendere la

stagionalità dei flussi e garantire tassi di utilizzazione delle strutture ricettive ben superiori agli

attuali, che l’analisi di prima fase ha evidenziato assolutamente insufficienti a garantire l’equilibrio

economico delle aziende e, con esso, la competitività sul mercato nazionale ed estero,

Il turismo diffuso richiede inoltre una promozione complessiva del territorio in termini di

identità, carattere di cui si è verificata, per la Val Tordino, una pressoché totale assenza. Da qui

l’esigenza di promuovere marketing territoriale, accompagnato da informazione, comunicazione

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e accessibilità, anche fisica, soprattutto per i flussi di portata ampia. Punto debole del sistema

turistico è, infatti, l’internazionalizzazione.

Nelle strategie complessive del Piano d’Area, il comparto turistico appare in grado di

generare forme importanti di indotto, come il recupero di insediamenti dismessi (in particolare,

rurali), la valorizzazione di beni ambientali, culturali e di produzioni tipiche, la

razionalizzazione dei sistemi di trasporto e distribuzione commerciale.

Altre connessioni importanti, nell’ampia matrice di interdipendenze turistiche, si

evidenziano con le attività formative (v. par. 3.2.3) e con infrastrutture specifiche, come la

portualità in funzione diportistica (v. par. 3.2.4).

Obiettivo finale può essere la creazione di un distretto turistico nell’area, a condizione di

sviluppare un adeguato sistema di impresa turistica, attivando, con la partecipazione delle

istituzioni locali, una più stretta interazione fra gli operatori, di cui si sono peraltro rilevati –

ancora nell’indagine sul campo – positivi punti di innesco.

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