Piano Annuale per l’Inclusione dell’ Istituto ... · intesa formalizzati sulla disabilità Sì...

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Allegato 3 Piano Annuale per l’Inclusione dell’ Istituto Comprensivo “D. Matteucci” Parte I Premessa: normativa di riferimento e finalità generali Parte II Analisi della situazione Parte III Protocollo Sostegno Parte IV PEI e PdP 1. Modello di PEI 2. Modello di PdP, corredato di indicazioni per la compilazione Parte VI Obiettivi di incremento dell’inclusione proposti per il corrente anno scolastico Parte I – Premessa: normativa di riferimento e finalità generali La Direttiva del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” ha indicato come prioritaria per la scuola italiana una strategia inclusiva, che permetta di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento di tutti gli alunni, compresi gli studenti in situazione di difficoltà. Promuovendo l’inclusione, la Direttiva ha sancito il superamento dal concetto tradizionale di integrazione scolastica, basata sulla certificazione della disabilità, ed ha esteso il campo di intervento e di responsabilità della comunità educativa all’ampia area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), che comprende una serie di problematiche molto diverse tra loro. Secondo l’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health), approvata dall'assemblea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e pubblicata nel 2001, è un Bisogno Educativo Speciale qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o di apprendimento, che necessita di educazione speciale individualizzata. Tali difficoltà possono derivare da motivi fisici, biologici, fisiologici o da motivi psicologici, familiari, sociali, ambientali e possono manifestarsi con continuità o in modo transitorio. Troviamo così affiancati: - disabilità fisica, psichica o sensoriale certificata; - deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD Attention Deficit Hyperactivity Disorder), spesso in situazione di comorbilità con DOP (Disturbo Oppositivo Provocatorio), disturbi d’ansia e dell’umore o DSA; se il quadro clinico è particolarmente grave, l’ADHD è certificabile in base alla legge 104/92; - disturbi specifici certificati: di apprendimento (DSA) come dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia, e altri disturbi evolutivi, come deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria; - funzionamento cognitivo limite (o borderline): QI dai 70 agli 85 punti e assenza di elementi specifici di difficoltà; - svantaggio sociale, economico e culturale; - svantaggio linguistico e culturale di alunni stranieri di recente immigrazione, derivante dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana per appartenenza a culture diverse; - presenza di patologie, che richiedano o meno la somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico. Il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo “D. Matteucci”, consapevole della crescente eterogeneità e complessità delle sezioni/classi, in ognuna delle quali emerge da parte di alcuni alunni la necessità di un’attenzione particolare alla numerose problematiche citate in precedenza, e inoltre del fatto che il concetto di inclusione comporta non soltanto l’affermazione del diritto della persona ad essere presente nel contesto scolastico, ma anche che tale presenza consenta il massimo sviluppo possibile delle capacità, delle abilità e delle potenzialità di ciascuno, con il presente Piano si impegna a lavorare per una scuola sempre più inclusiva e accogliente, in grado di favorire l’apprendimento e la partecipazione di tutti di tutti gli alunni, con e senza Bisogni Educativi Speciali. Il Piano annuale per l’Inclusione, che è parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, è stato redatto per la prima volta nell’a.s. 2014-2015 tenendo presenti soprattutto i seguenti riferimenti normativi:

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Allegato 3

Piano Annuale per l’Inclusione dell’ Istituto Comprensivo “D. Matteucci”

Parte I Premessa: normativa di riferimento e finalità generali Parte II Analisi della situazione Parte III Protocollo Sostegno Parte IV PEI e PdP

1. Modello di PEI 2. Modello di PdP, corredato di indicazioni per la compilazione

Parte VI Obiettivi di incremento dell’inclusione proposti per il corrente anno scolastico

Parte I – Premessa: normativa di riferimento e finalità generali

La Direttiva del 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” ha indicato come prioritaria per la scuola italiana una strategia inclusiva, che permetta di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento di tutti gli alunni, compresi gli studenti in situazione di difficoltà. Promuovendo l’inclusione, la Direttiva ha sancito il superamento dal concetto tradizionale di integrazione scolastica, basata sulla certificazione della disabilità, ed ha esteso il campo di intervento e di responsabilità della comunità educativa all’ampia area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), che comprende una serie di problematiche molto diverse tra loro. Secondo l’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health), approvata dall'assemblea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e pubblicata nel 2001, è un Bisogno Educativo Speciale qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o di apprendimento, che necessita di educazione speciale individualizzata. Tali difficoltà possono derivare da motivi fisici, biologici, fisiologici o da motivi psicologici, familiari, sociali, ambientali e possono manifestarsi con continuità o in modo transitorio. Troviamo così affiancati: - disabilità fisica, psichica o sensoriale certificata; - deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD Attention Deficit Hyperactivity Disorder), spesso in situazione di comorbilità con DOP (Disturbo Oppositivo Provocatorio), disturbi d’ansia e dell’umore o DSA; se il quadro clinico è particolarmente grave, l’ADHD è certificabile in base alla legge 104/92; - disturbi specifici certificati: di apprendimento (DSA) come dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia, e altri disturbi evolutivi, come deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria; - funzionamento cognitivo limite (o borderline): QI dai 70 agli 85 punti e assenza di elementi specifici di difficoltà; - svantaggio sociale, economico e culturale; - svantaggio linguistico e culturale di alunni stranieri di recente immigrazione, derivante dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana per appartenenza a culture diverse; - presenza di patologie, che richiedano o meno la somministrazione di farmaci durante l’orario scolastico. Il Collegio Docenti dell’Istituto Comprensivo “D. Matteucci”, consapevole della crescente eterogeneità e complessità delle sezioni/classi, in ognuna delle quali emerge da parte di alcuni alunni la necessità di un’attenzione particolare alla numerose problematiche citate in precedenza, e inoltre del fatto che il concetto di inclusione comporta non soltanto l’affermazione del diritto della persona ad essere presente nel contesto scolastico, ma anche che tale presenza consenta il massimo sviluppo possibile delle capacità, delle abilità e delle potenzialità di ciascuno, con il presente Piano si impegna a lavorare per una scuola sempre più inclusiva e accogliente, in grado di favorire l’apprendimento e la partecipazione di tutti di tutti gli alunni, con e senza Bisogni Educativi Speciali. Il Piano annuale per l’Inclusione, che è parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, è stato redatto per la prima volta nell’a.s. 2014-2015 tenendo presenti soprattutto i seguenti riferimenti normativi:

- la Legge 104/1992 sulla disabilità; - la Legge 53/2003 che prevede la personalizzazione dell’apprendimento; - la Legge 170/2010 sui DSA - la Direttiva 27 dicembre 2012 - la Circolare Ministeriale 6 marzo 2013 n.8

Le linee principali sono state riprese e puntualizzate nelle Deleghe della legge 107/15: - Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 “Norme in materia di valutazione e certificazione

delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”.

- Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 63 “Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera f), della legge 13 luglio 2015, n. 107”

- Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107”.

L’IC “D. Matteucci” prende in carico tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali con questo documento che vuole essere non uno sterile adempimento burocratico, ma il contenitore dinamico e organizzato del lavoro di programmazione e didattico svolto dalla Scuola in tutti gli ordini, proponendosi, come finalità generali, di:

- promuovere la crescita di un clima di accoglienza e inclusione; - ridurre il disagio degli alunni, favorendone il successo scolastico e formativo e

agevolandone la piena inclusione sociale e culturale; - attivare buone pratiche comuni all’interno dell’Istituto, sotto diversi profili:

amministrativo e burocratico, comunicativo e relazionale, educativo e didattico, sociale; - formalizzare pratiche condivise tra scuola e famiglia.

Parte II – Analisi della situazione

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

alunni Infanzia

n° alunni

Primaria

n.° alunni

Secondaria 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3,

commi 1 e 3) 3 21 7

� Minorati vista / / / � Minorati udito / / / � Psicofisici 3 21 7

2. disturbi evolutivi specifici � DSA (dislessia, disgrafia, disortografia,

discalculia) / 9 23

� ADHD/DOP / 1 / � Funzionamento cognitivo limite / 2 / � Altro (1) / 1

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) � Sociale, economico e culturale (1) 10 / � Linguistico-culturale (alunni stranieri

non alfabetizzati in lingua italiana o con alfabetizzazione insufficiente rispetto alle necessità di studio)

(1)

9

5

� Disagio comportamentale/relazionale / / / � Altro (1) 6 /

4. Particolari condizioni di salute � Alunni ospedalizzati / / / � Alunni che necessitano di istruzione

domiciliare / / /

� Alunni con fabbisogno di somministrazione farmaci in orario scolastico

/ 3 /

� Altro / / 3 Total alunni BES 101

% su popolazione scolastica (alunni 1199) 8,4% N° PEI redatti da Team docenti/Consigli di classe 31 N° di PDP redatti dai Team docenti/Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 3

N° di PDP redatti dai Team docenti/Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

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(1) Per la Scuola dell’Infanzia risultano in osservazione: - n. 6 alunni con svantaggio socio-economico-culturale - n. 1 alunno con svantaggio linguistico culturale per recente immigrazione - n. 7 alunni con disturbi del linguaggio - n. 3 alunni seguiti dalla neuropsichiatria infantile

B. Risorse professionali specifiche Infanzia Primaria Secondaria Ore complessive

insegnanti di sostegno 33 210 60

Ore complessive assistenti / educatori

2 83 21

Ore complessive mediatori linguistici

Funzioni strumentali Sì Commissione H Sì

Referenti DSA Sì Referenti stranieri Sì

C. Coinvolgimento docenti curricolari (Team docenti Infanzia e Primaria/ Consigli di classe Secondaria)

Sì / No

Attraverso…

Partecipazione di rappresentanti a GLI Sì

Incontri con l’equipe Sì Rapporti con famiglie Sì

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

D. Coinvolgimento personale ATA Sì / No

Attraverso… Assistenza alunni disabili Sì

E. Coinvolgimento famiglie Sì /No

Attraverso…

Partecipazione di rappresentanti al GLI

Coinvolgimento informativo nei progetti di inclusione Sì

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e

Si / No

istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Attraverso…

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla disabilità Sì

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

Progetti in rete con altre scuole Sì Rapporti con CTS Sì

G. Rapporti con privato sociale /volontariato, cooperative che operano nel campo educativo

Sì / No

Attraverso… Progetti territoriali integrati Sì Collaborazione negli interventi educativi

H. GLI

Composizione

Dirigente Scolastico Funzione Strumentale Handicap e disagio Membro dello Staff di Dirigenza nominato dal DS Rappresentanti dei docenti di sostegno Rappresentanti dei docenti curricolari Referenti DSA Primaria e Secondaria Referente alunni stranieri Rappresentanti dei genitori degli alunni disabili Rappresentante della Neuropsichiatria Rappresentante dei Servizi Sociali Associati

H. Formazione docenti Si /No

Partecipazione a progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Disabilità intellettive, sensoriali…)

Adesione ad eventuali proposte di corsi di formazione che perverranno in corso d’anno sugli alunni BES ma anche sulle nuove tecnologie

I. Progetti inseriti nel POF � Riguardano tutta l’area dei Bisogni Educativi Speciali i progetti dell’Area 2. Progetti

di prevenzione dell’insuccesso e del disagio. Tali progetti sono dedicati sia a singoli alunni sia a gruppi di alunni, per prevenire anche situazioni di difficoltà future. Le attività previste permettono di sviluppare le potenzialità dei singoli allievi e favoriscono un migliore inserimento nel gruppo classe, mentre attraverso attività laboratoriali gli alunni in difficoltà possono meglio sviluppare le competenze previste nei PEI e nei PdP.

� Nell’Area 3. Progetti di Istituto in verticale o in rete con altri Istituti: ai progetti di Continuità e Orientamento, particolarmente utili agli alunni BES, si sommano i laboratori artistici, teatrali e ambientali contemplati nella stessa area e quelli pomeridiani di manipolazione inseriti nell’Area 4. Progetti di plesso e/o di classe: ai laboratori di lavorazione del legno e di meccanica (o modellismo) si aggiungerà dal presente anno scolastico la cucina. Questi laboratori pomeridiani di manipolazione saranno finanziati con fondi del Comune di Faenza (4800 € ca.) e aperti a tutte le tipologie di alunni, per favorire l’inclusione.

� Sono inoltre indirizzati a intervenire per ridurre difficoltà e carenze in campo linguistico (Italiano, L2 e L3) e/o matematico i corsi di recupero e di preparazione all’Esame di Stato per gli alunni delle classi della Secondaria, il laboratorio di recupero e ripasso di Italiano e Matematica attivato in settembre per alunni in entrata alla Secondaria (Area 1. Progetti di potenziamento e recupero); nella stessa Area è compreso il recupero di Italiano e Matematica portato avanti nelle ore di Alternativa all’IRC nella Scuola Primaria.

J. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione di progetti di inclusione

- Fondi PON “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 - “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”: “Mani e pensiero per la città” (in rete tra le scuole del Comune di Faenza, scuola capofila IC San Rocco:

• Italiano: L’Italiano per la vita

• Educazione Fisica: Tutti insieme per lo sport • Educazione alla legalità e cittadinanza – Un respiro per la scuola

- Fondi da privati - Eventuali fondi comunali e fondi ex art.9, quando erogati.

Parte III – Protocollo Sostegno

PROTOCOLLO SOSTEGNO

1. Collaborazione con i colleghi curricolari

2. Rapporti con la famiglia

3. Uscite didattiche e viaggi d’istruzione

4. Documentazione

5. Rapporti referenti ASL – Servizi Sociali

6. Rapporti con gli assistenti educativi e educatori e con i collaboratori scolastici

7. Supplenze e assenze alunni

8. Modalità degli interventi educativi

9. Valutazione

1. Collaborazione con i colleghi curricolari

Primaria e Infanzia

• L’insegnante di sostegno partecipa alla programmazione di sezione e di classe.

Secondaria

• Il PEI viene presentato al Consiglio di classe, inserendolo all’ordine del giorno nei Consigli di novembre o dicembre.

• La programmazione individualizzata è concordata con gli insegnanti di classe, in particolare con quelli nelle cui ore è maggiormente presente l’insegnante di sostegno.

• Si verifica all’interno dei Consigli di classe lo svolgimento della programmazione individualizzata.

2. Rapporti con la famiglia • Il primo obiettivo di un insegnante di sostegno è mettersi in contatto con la famiglia e

costruire un rapporto chiaro e collaborativo con essa.

• Si chiede alla famiglia di avvisare quando l’alunno è assente.

• Il PEI va concordato con la famiglia, che lo deve sottoscrivere; la didattica è di esclusiva competenza della Scuola.

3. Uscite didattiche e viaggi d’istruzione • Qualora l’insegnante di sostegno accompagni in uscita l’alunno disabile, non deve

recuperare le ore di servizio previste in altre classi.

• Se la disabilità è lieve, nelle uscite non è necessario l’accompagnamento dell’insegnante di sostegno.

• L’Istituto, il Team docenti, il Consiglio di classe e tutti gli organi che decidono le destinazioni di uscite didattiche e viaggi di istruzione dovranno tenere sempre conto della presenza nelle classi di alunni portatori di handicap e preoccuparsi di fare in modo che sia il pullman sia i luoghi da visitare prevedano l’utilizzo degli strumenti necessari per superare le barriere architettoniche. Anche per quanto riguarda eventuali viaggi di istruzione di più giorni organizzati per le classi 3^ della Secondaria è importante che si tenga conto della possibilità di fare partecipare gli alunni disabili, nei casi più gravi accompagnati da un genitore (a suo carico) o dall’assistente fisico.

4. Documentazione • Gli insegnanti di sostegno sono tenuto a leggere la diagnosi clinica e la diagnosi

funzionale, che sono conservate in segreteria e di cui non è consentita copia.

• Il PDF va elaborato all’inizio e alla fine di ogni ciclo scolastico ed inserito nel fascicolo personale del ragazzo. Si chiede agli insegnanti la disponibilità alla ratifica o alla modifica, se necessario.

• IL PEI deve essere consegnato ogni anno in segreteria (per il fascicolo personale) tra novembre e dicembre e va condiviso con gli insegnanti curricolari (Team nell’Infanzia e nella Primaria, Consiglio di classe nella Secondaria).

• Una copia della relazioni finale va allegata al registro del sostegno (per Infanzia e Primaria) e al registro dei verbali (per la Secondaria); un’altra copia deve essere inserita nel fascicolo personale dell’alunno ogni anno alla fine dell’anno scolastico.

• Gli insegnanti di sostegno sono tenuti a redigere i verbali di tutte le riunioni con equipe e famiglia riguardanti gli alunni disabili e ad allegarle al registro e/o al fascicolo personale del ragazzo.

5. Rapporti referenti ASL – Servizi Sociali

Per tutti gli ordini

• Il docente referente per l’area Handicap organizza gli incontri ufficiali con l’equipe dell’ASL, a cui devono partecipare gli insegnanti di sostegno, l’assistente educativo, la famiglia e gli insegnanti curricolari (per Infanzia e Primaria, tutto il Team). Lo stesso docente referente consegna in segreteria l’elenco degli incontri programmati e la segreteria convoca ufficialmente i partecipanti.

• E’ importante che l’insegnante mantenga contatti con gli specialisti che hanno in carico gli alunni, per eventuali incontri (da comunicare in segreteria) o consulenze telefoniche informali al bisogno.

Secondaria

• In occasione dei primi Consigli di classe l’insegnante di sostegno invita il referente ASL a relazionare sulla situazione del ragazzo e confrontarsi sulle possibili strategie formative.

6. Rapporti con assistenti ed educatori

• Le figure professionali sono due: l’operatore sociosanitario, su casi particolarmente gravi, e l’educatore professionale che, invece, ha una competenza più rivolta all’aspetto educativo. Entrambi partecipano agli incontri con l’equipe e vengono coinvolti nella stesura del PDF e del PEI.

• La quantità delle ore di assistenza viene decisa dai Servizi Sociali Associati del Comune. In seguito la scuola distribuisce le ore ai diversi casi, tenendo conto delle assegnazioni fatte ai tavoli di concertazione con l’equipe.

• L’orario viene stilato dai docenti di sostegno in collaborazione coi docenti curricolari, tenendo come prioritarie le necessità didattiche del ragazzo.

• Per le assenze non preventivate, l’educatore rimarrà a disposizione dell’Istituto (operando su ragazzi segnalati, che in quel momento non abbiano assistenza, anche su plessi diversi).

• Per le assenze preventivate, l’operatore non prenderà servizio e recupererà le ore in occasioni di uscite o attività che coinvolgano il ragazzo assistito.

• In caso di uscite, l’educatore o l’assistente (così come il collaboratore scolastico) non possono essere soli nell’accompagnare il ragazzo disabile. E’ necessario in ogni uscita che sia presente un insegnante della scuola, di sostegno o curricolare che sia, o, per attività individuali, che ci sia formale affidamento da parte dei genitori.

• I rapporti con la famiglia vengono tenuti direttamente dagli insegnanti, per cui l’educatore è tenuto a non prendere iniziative autonome senza confrontarsi con i docenti.

7. Supplenze e assenze alunni

Per tutti gli ordini • Se gli alunni che segue l’insegnante di sostegno sono assenti, lo stesso svolge le sue

ore nelle classi in cui è in servizio ed è a disposizione per eventuali sostituzioni anche in altre classi.

• Se manca un alunno, l’insegnante di sostengo svolgerà le ore di servizio su altri alunni disabili presenti a scuola.

• Se gli alunni sono presenti, l’insegnante di sostegno non può essere utilizzato in sostituzioni. Qualora si renda necessario una sostituzione urgente nel plesso, allora sarà l’insegnante curricolare a lasciare la classe, che sarà affidata all’insegnante di sostegno.

• Nel caso in cui l’insegnante di sostegno lavori su più plessi, l’orario di servizio rimane sempre quello assegnato, escluso il caso in cui la Dirigente dia un ordine di servizio diverso.

8. Modalità degli interventi educativi

Per tutti gli ordini

• Obiettivo fondamentale è l’integrazione del ragazzo nel contesto scuola e classe, al fine di valorizzare al massimo l’inserimento e l’integrazione sociale degli alunni con difficoltà.

• Tutte le modalità messe in atto dagli insegnanti devono essere coerenti con ciò che è contenuto nel PEI.

• Pur mantenendo l’obiettivo fondamentale dell’integrazione e inclusione nel contesto classe, ci potranno essere momenti di interventi individualizzati concordati con il Consiglio di classe o con l’equipe psicopedagogia.

9. Valutazione • Per quanto riguarda la valutazione, nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o

sensoriali, si procede secondo i parametri previsti per gli alunni normodotati.

• Per gli alunni in situazione di handicap psichico la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto di quanto definito nel PEI. I giudizi o i voti risultanti da tale valutazione hanno valore legale al fine della prosecuzione degli studi e, in calce alla scheda, viene specificato che sono in relazione al PEI (O.M. 21 maggio 2001).

• In sede di Esame di Stato, nell’ambito di una programmazione ridotta e/o semplificata “possono essere svolte prove differenziate (compresa la prova INVALSI) in linea con gli interventi educativi e didattici attuati sulla base del percorso formativo individualizzato” (O.M. n° 80 del 09/03/95) senza “inficiarne il valore legale; tali prove dovranno essere idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità ed ai livelli di apprendimento iniziale e dovranno essere svolte secondo modalità omogenee rispetto a quelle svolte durante l’anno scolastico, al fine di porre il candidato nelle migliori condizioni psico-fisiche”

• Invece gli alunni che seguono una programmazione differenziata (cioè con obiettivi totalmente differenziati e non semplificati o ridotti), la valutazione è riferita al PEI, secondo l’O.M. n° 90 del 21/05/2001, e consente il rilascio di un attestato di frequenza e non di un diploma, in accordo con l’equipe ASL e la famiglia.

Parte IV - PEI e PdP

1. Modello di PEI utilizzato nell’Istituto

ISTITUTO COMPRENSIVO “Domenico Matteucci” – Faenza Centro

Codice meccanografico RAIC82200C – Codice Fiscale 81002000396 - Codice univoco UF755B E-mail:[email protected] / [email protected]

Pec: [email protected] Sito Web:www.icmatteuccifaenza.gov.it

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

ISTITUZIONE SCOLASTICA

SEDE FREQUENTATA

ANNO SCOLASTICO - CLASSE FREQUENTATA

COGNOME NOME

DATA DI NASCITA

LUOGO DI NASCITA PROVINCIA

RESIDENZA

1. Caratteristiche della classe

Sezione 1A Cors

o

Numero di ore settimanali di

lezione

Numero di alunni

frequentanti

Maschi Femmine

2. Risorse umane a sostegno del processo di integrazione, in aggiunta ai docenti disciplinari

assegnati alla classe

• Docente sostegno SI NO n. ore settimanali

• Docente disciplinare (compresenza

dedicata) SI NO n. ore settimanali

• Personale educativo assistenziale SI NO n. ore settimanali

• Altre figure mediatrici (volontario,

tutor, …) SI NO n. ore settimanali

L’alunno/a utilizza

La mensa saltuariamente SI NO Il banco speciale SI NO

La mensa tutti i giorni SI NO Il calcolatore SI NO

Il trasporto speciale SI NO Il computer SI NO

Il trasporto speciale con

accompagnatore SI NO

Il computer con ausili

particolari SI NO

L’ascensore/servoscala SI NO L’ambiente di riposo SI NO

Il bagno attrezzato SI NO Strumenti e ausili particolari SI NO

La carrozzella SI NO Altro (specificare) SI NO

Aula per le attività individualizzate SI NO

3. Orario di frequenza settimanale dell’alunno

Giorno Entra alle Esce alle Attività fuori dalla scuola

Lunedì

Martedì

Mercoled

ì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Note

:

L’alunno frequenta la scuola per ore settimanali.

Se l’orario è ridotto/modificato, spiegare le motivazioni e/o le attività svolte

fuori dalla scuola in orario scolastico

4. Modalità organizzative delle attività programmate all’interno della scuola

Indicare inoltre se le attività programmate prevedono la presenza di

DD = Docenti disciplinari, DS = Docente specializzato per il sostegno; ASS = Personale educativo

assistenziale; MED = Altro personale mediatore (volontario, tutor, …) – (Inserire la sigla e il nome della

persona)

Orario Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

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Note

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5. Prospetto orario settimanale della classe (discipline/docenti) – compilazione facoltativa

Orario Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato

Indicare le modalità di utilizzo delle eventuali ore di compresenza dei docenti disciplinari della classe

6. ATTIVITA’

Attività programmate per la classe che coinvolgono l’alunno/a con disabilità

• Attività di recupero

• Attività di consolidamento o di potenziamento

• Attività di laboratorio

• Attività di classi aperte o Attività per gruppi

• Attività all’esterno

• Visite guidate

• Viaggi di istruzione

7. Il progetto

DIAGNOSI CLINICA FUNZIONALE:

ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA SINTETICA E DISCORSIVA, UTILIZZANDO I PUNTI DELLA SCHEDA

DI PIANIFICAZIONE:

A A) Il raggiungimento degli obiettivi minimi programmati per la classe in tutte le discipline (aree

disciplinari, campi di esperienza) per ciascuna devono essere specificate tipologie di verifiche e modalità di valutazione)

B) Il raggiungimento degli obiettivi riconducibili alle Indicazioni ministeriali per la classe solo nelle

seguenti discipline (aree disciplinari, campi di esperienza)

C) Una programmazione differenziata nei tempi e nei contenuti per le seguenti discipline (aree

disciplinari, campi di esperienza)

D) Una programmazione differenziata per le seguenti discipline (aree disciplinari, campi di esperienza)

non previste nel curricolo della classe per l’ottenimento dei crediti formativi

E) Eventuale esonero dalla frequenza delle seguenti discipline (aree disciplinari, campi di esperienza)

SCHEDA DI PIANIFICAZIONE

SINTESI OBIETTIVI ATTIVITÀ/INTERVENTI MATERIALI STRUMENTI E METODI

AREA COGNITIVA E DELL’APPRENDIMENTO

AREA AFFETTIVO - RELAZIONALE

AREA DEI LINGUAGGI E DELLA COMUNICAZIONE

AREA SENSORIALE

AREA MOTORIO PRASSICA

AREA DELL’AUTONOMIA E DELL’IDENTITÀ

• Attività integrate nella programmazione educativa individualizzata, anche con la partecipazione di enti esterni alla scuola,

1. Attività di carattere sportivo SI NO

2. Attività di carattere culturale, formativo o socializzante SI NO

3. Attività di orientamento (e di formazione in ambiente di lavoro per le

scuole superiori) SI NO

• Il percorso di orientamento o il progetto di vita previsto per l’alunno (facoltativo)

Descrizione sintetica (obiettivi, tempi, periodo di svolgimento, risorse e collaborazioni necessarie)

• Gli interventi di riabilitazione e terapia previsti sono

in orario scolastico SI NO

n° incontri settimanali durata nell’anno

scolastico

tipologia di intervento

in orario extra

scolastico SI NO

n° incontri settimanali durata nell’anno

scolastico

tipologia di intervento

8. Alleanza con i genitori

• Forme di partecipazione e di collaborazione previste (descrivere)

EVENTUALI ALLEGATI AL PEI

TITOLO ALLEGATO DATA DI REDAZIONE

Data di approvazione del

PEI

Firma del Dirigente Scolastico

Firme dei componenti del Consiglio di Classe

Firme assistenti o educatori

Firma dei titolari della potestà genitoriale

Il PEI è compilato in base alle indicazioni del PDF- Piano Dinamico Funzionale, che viene redatto sui modelli allegati all’Accordo di programma per l’integrazione scolastica della provincia di Ravenna.

2. Modello di PdP utilizzato nell’Istituto, corredato di indicazioni per la

compilazione

a. Primaria

ISTITUTO COMPRENSIVO “Domenico Matteucci” – Faenza Centro

Codice meccanografico RAIC82200C – Codice Fiscale 81002000396 - Codice univoco UF755B E-mail:[email protected] / [email protected]

Pec: [email protected] Sito Web:www.icmatteuccifaenza.gov.it

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Scuola Primaria

Anno Scolastico 2015/16

PARTE PRIMA

Cognome e nome dell’alunno: ..

Data e luogo di nascita: ..

Arrivo in Italia: ..

Classe frequentata e plesso: …

Coordinatore della classe:

Team docenti:

TIPOLOGIA DI BES

- DSA certificato dal dott.................................................................... in data......................... (tel. )

- Deficit da A.D.H.D. Certificato dal dott. …............................... in data ….............................. (tel. )

- Deficit da Funzionamento Cognitivo Limite, certificato dal dott. ….......................... in data...... (tel. )

- Disturbo di apprendimento in via di valutazione - In carico ai Servizi Sociali di................ in data …................. Ass. sociale

….................(tel. ) - Alunno straniero di recente immigrazione - Altro (specificare:………………………………………………………………………………………….

….....................................................................................................)

ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL’ALUNNO

- DIAGNOSI

- DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI

diagnosi osservazione dei docenti

LETTURA (velocità, correttezza, comprensione)

SCRITTURA (tipologia di errori, grafia, produzione testi, ideazione, stesura, revisione)

diagnosi osservazione dei docenti

CALCOLO (accuratezza e velocità nel calcolo a mente e scritto)

diagnosi osservazione dei docenti

ALTRI DISTURBI ASSOCIATI

diagnosi osservazione dei docenti

- CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO Capacità di memorizzare procedure operative nelle discipline (regole che governano la lingua, filastrocche e poesie, tabelline, algoritmi delle operazioni……)

Capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni (definizioni, termini specifici

delle discipline,….)

Capacità di organizzare le informazioni e di effettuare collegamenti

- MODALITÀ OPERATIVE E STRUMENTI UTILIZZATI

� sottolinea, identifica parole–chiave con l’aiuto dell’insegnante � costruisce schemi, tabelle o diagrammi su modello dell’insegnante � utilizza testi con immagini � fotocopie adattate � utilizza computer con correttore ortografico � sintesi vocale � altro software didattico � utilizza schemi, tabelle, mappe concettuali

� nello svolgimento del compito assegnato è autonomo, � nello svolgimento del compito assegnato necessita di azioni di supporto da parte

dell’insegnante o di un compagno � usa strategie per ricordare (immagini, colori, riquadrature,…) � altro

- CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI

� Collabora e partecipa in classe � Si relaziona in modo positivo con compagni/adulti � Frequenta regolarmente le lezioni � Accetta e rispetta le regole � E’ motivato al lavoro scolastico � Dimostra capacità organizzative � Rispetta gli impegni � È consapevole delle proprie difficoltà � Chiede aiuto � Sa autovalutare le proprie abilità e potenzialità

- INFORMAZIONI PERVENUTE DALLA FAMIGLIA:

In seguito a colloqui con la famiglia…………………………………………………………………………..

PARTE SECONDA

- INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAI PIANI DI STUDIO

Disciplina/e o ambito disciplinare: …………………………………………………………………………………

- METODOLOGIE

� Favorire le attività a piccolo gruppo e il tutoraggio fra pari

� Incoraggiare l'apprendimento collaborativo

� Promuovere l'apprendimento attraverso l'esperienza e la didattica laboratoriale

� Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di imparare ad

apprendere”

� Individuare mediatori didattici che facilitano l’apprendimento (immagini, schemi,

mappe, strumenti multimediali)

� Tempi di elaborazione e produzione più lunghi di quelli previsti per la classe e/o

riduzione della lunghezza degli esercizi proposti

� Spiegazioni supportate con mappe concettuali, schemi, grafici, tabelle

� Testo delle prove di verifica presentate con un carattere di stampa adeguato

� Utilizzo durante le prove di verifica degli strumenti compensativi e dispensativi

concordati

� Promozione dei processi metacognitivi per sollecitare nell'alunno l'autocontrollo e

l'autovalutazione dei propri processi di apprendimento

� Altro (specificare)

- STRUMENTI COMPENSATIVI

� Tabelle, tavola pitagorica

� Calcolatrice

� Computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e/o sintesi

vocale

� Mappe di ogni tipo

� Libri di testo in CD o libri di testo con edizioni speciali per DSA o stranieri

� Altro(specificare)

- MISURE DISPENSATIVE

� Dispensa dalla lettura ad alta voce

� Dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura

� Dispensa dall’uso del dizionario cartaceo

� Dispensa dallo studio mnemonico

� Dispensa dalla ricopiatura di testi

� Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa

� Organizzazione di interrogazioni programmate

� Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto

e non della forma

� Altro (specificare)

- CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

Si concordano:

� L’organizzazione di interrogazioni programmate

� La compensazione con prove orali di compiti scritti.

� Per le materie per le quali è prevista esclusivamente la valutazione come orale, le

verifiche scritte devono essere modulate con domande a risposta chiusa, scelta

multipla o graduate.

� L’uso di mediatori didattici (mappe, tabelle, formulari, immagini, …) durante le

verifiche.

� Valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma.

� Introduzione di prove informatizzate

� Programmazione di tempi più lunghi per l'esecuzione delle prove

� Altro (specificare)

- PATTO CON LA FAMIGLIA

La famiglia si impegna a far sì che l’alunno frequenti per i 3/4 dell’anno scolastico, salvo

gravi problematiche di salute e nei casi previsti dalla normativa.

� Compiti comunicati con le stesse consegne previste per la classe

� Compiti assegnati con modalità differenti, specificare quali: ……………………………….

…………………………………………………………………………………………………………………………………

� Compiti uguali sia nel contenuto che nella forma a quelli previsti per la classe

� Quantità di esercizi e di materiale di studio da rielaborare a casa ridotti.

� Utilizzo a casa di strumenti compensativi

� Altro (specificare)

PARTE TERZA

Il presente Piano Didattico Personalizzato è stato sottoscritto per la scuola da:

NOME INSEGNANTE

MATERIA FIRMA

Documento valido per la durata di un anno scolastico approvato dai docenti della

classe

in data__________________________

Consegnato alla famiglia

in data______________ firma del genitore________________________

b. Secondaria

ISTITUTO COMPRENSIVO

“Domenico Matteucci” – Faenza Centro

Codice meccanografico RAIC82200C – Codice Fiscale 81002000396 - Codice univoco UF755B E-mail:[email protected] / [email protected]

Pec: [email protected] Sito Web:www.icmatteuccifaenza.gov.it

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Anno Scolastico 2015/16

Scuola Secondaria di Primo grado Cova Lanzoni

PARTE PRIMA (1)

Cognome e nome dell’alunno:

Data e luogo di nascita:

Arrivo in Italia:

Classe frequentata:

Coordinatore della classe:

Consiglio di classe:

TIPOLOGIA DI BES (2)

- DSA certificato dal dott.................................................................... in data......................... (tel. )

- Deficit da A.D.H.D. Certificato dal dott. …............................... in data ….............................. (tel. )

- Deficit da Funzionamento Cognitivo Limite, certificato dal dott. ….......................... in data...... (tel. )

- Disturbo di apprendimento in via di valutazione - In carico ai Servizi Sociali di................ in data …................. Ass. sociale

….................(tel. ) - Alunno straniero di recente immigrazione - Altro (specificare:

…............................................................................................................)

ANALISI DELLA SITUAZIONE DELL’ALUNNO

- DIAGNOSI (3)

- DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (4)

LETTURA (velocità, correttezza, comprensione)

diagnosi osservazione dei docenti

SCRITTURA (tipologia di errori, grafia, produzione testi, ideazione, stesura, revisione)

diagnosi osservazione dei docenti

CALCOLO (accuratezza e velocità nel calcolo a mente e scritto)

diagnosi osservazione dei docenti

ALTRI DISTURBI ASSOCIATI

diagnosi osservazione dei docenti

- CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO (5) Capacità di memorizzare procedure

operative nelle discipline (formule, strutture grammaticali, regole che governano la lingua…)

Capacità di immagazzinare e recuperare le informazioni (date, definizioni, termini

specifici delle discipline, ...)

Capacità di organizzare le informazioni (integrazione di più informazioni ed elaborazione di concetti)

- MODALITÀ OPERATIVE E STRUMENTI UTILIZZATI (6)

� Sottolinea, identifica parole–chiave, � Costruisce schemi, tabelle o diagrammi � Utilizza computer con correttore ortografico, sintesi vocale e altro software

didattico � Utilizza schemi, tabelle, mappe concettuali � Nello svolgimento del compito assegnato è autonomo, � Nello svolgimento del compito assegnato necessita di azioni di supporto, � Usa strategie per ricordare (immagini, colori, riquadrature, …) � Altro

- CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI (7)

� Collabora e partecipa in classe � Si relaziona in modo positivo con compagni/adulti � Frequenta regolarmente le lezioni � Accetta e rispetta le regole � È motivato al lavoro scolastico � Dimostra capacità organizzative � Rispetta gli impegni � È consapevole delle proprie difficoltà � Sa valutare le proprie abilità e potenzialità

- INFORMAZIONI PERVENUTE DALLA FAMIGLIA (8)

PARTE SECONDA

- INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI MODIFICHE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PREVISTI DAI PIANI DI STUDIO (9)

(disciplina o ambito disciplinare):…………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………..................................................

- METODOLOGIE (10)

� Dare opportuni tempi di esecuzione per consentire tempi di riflessione, pause e eventuale gestione dell’ansia

� In alternativa ai tempi, assegnare minor quantità di compiti da svolgere, che consentano egualmente di verificare le abilità

� Spiegazioni supportate con mappe concettuali, schemi, grafici, tabelle � Semplificazione della lezione consegnata all’alunno in fotocopie o in file � Possibilità di registrare la lezione come alternativa alla dettatura di appunti in classe

� Testo delle prove di verifica presentate con un carattere di stampa adeguato � Utilizzo durante le prove di verifica degli strumenti compensativi e dispensativi

concordati � Promozione dei processi metacognitivi per sollecitare nell'alunno l'autocontrollo e

l'autovalutazione dei propri processi di apprendimento � Incentivazione della didattica di piccolo gruppo e tutoraggio fra pari � Promozione dell'apprendimento collaborativo � Promozione dell'apprendimento attraverso l'esperienza e la didattica laboratoriale � Altro (specificare)

- STRUMENTI COMPENSATIVI (10) � Tabelle e formulari � Calcolatrice � Audio registratore o lettore MP3 per la registrazione delle lezioni svolte in classe � Computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e/o sintesi

vocale � Mappe di ogni tipo � Libri di testo in CD o libri di testo con edizioni speciali per DSA o stranieri � Dizionari di lingua straniera computerizzati Compiti comunicati con le stesse

consegne previste per la classe � Compiti assegnati con modalità differenti (specificare quali) � Compiti uguali sia nel contenuto che nella forma a quelli previsti per la classe � Quantità di esercizi e di materiale di studio da rielaborare a casa ridotti. � Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa � Organizzazione di interrogazioni programmate � Altro(specificare)

- MISURE DISPENSATIVE (10)

� Dispensa dalla lettura ad alta voce � Dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura � Dispensa dall’uso del dizionario cartaceo � Dispensa dallo studio mnemonico � Dispensa dalla ricopiatura di testi � Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto

e non della forma � Altro (specificare)

- CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE (10)

Ogni studente verrà valutato in base ai progressi acquisiti, all’impegno, alle conoscenze apprese e alle strategie operate. La valutazione è personale, come personali i livelli di partenza. Si concordano:

� L’organizzazione di interrogazioni programmate � La compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati. � Per le materie per le quali è prevista esclusivamente la valutazione orale, si possono

assegnare verifiche scritte modulate con domande a risposta chiusa, scelta multipla o graduate.

� La seconda lingua comunitaria può essere valutata, anche all’esame di Stato, attraverso un’interrogazione orale, con valutazione separata dal resto del colloquio.

� L’uso di mediatori didattici (mappe, tabelle, formulari, immagini, …) durante le verifiche.

� Valutazioni più attente ai contenuti che non alla forma � Non giudicare, se non come obiettivo specifico univoco, l’ordine o la calligrafia � Introduzione di prove informatizzate � Programmazione di tempi più lunghi per l'esecuzione delle prove

� Altro (specificare)

- Esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione (11)

• All’Esame di Stato sarà consentito utilizzare tutti gli strumenti compensativi, le misure dispensative e tutte le metodologie utilizzate durante l’anno scolastico.

• Per l’Esame di Stato sia la prova scritta di matematica sia le prove scritte di lingua straniera vengono formulate in maniera graduata.

- PATTO CON LA FAMIGLIA (12)

Al fine di perseguire il successo formativo la famiglia si impegna a

� far sì che l’alunno frequenti per i 3/4 dell’anno scolastico, salvo gravi problematiche di salute e nei casi previsti dalla normativa.

� aiutarlo ad organizzare un piano di studio settimanale con distribuzione giornaliera del carico di lavoro

� utilizzare gli strumenti compensativi previsti � controllare il diario e il libretto delle comunicazioni � controllare l’esecuzione dei compiti � aiutarlo nell’organizzazione del materiale scolastico � altro (specificare)

PARTE TERZA

Il presente Piano Didattico Personalizzato è stato sottoscritto per la scuola da:

NOME INSEGNANTE

MATERIA FIRMA

Documento valido per la durata di un anno approvato dai docenti della classe

in data__________________________

Consegnato alla famiglia

in data______________ firma del genitore________________________

INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL PdP PARTE PRIMA (1)

- compilare al computer il PdP, cancellando le voci che non interessano - completare con i dati: per le classi del plesso Cova-Lanzoni scrivere il nome del

coordinatore, per le classi dei plessi della Primaria scrivere i nomi dei docenti del Team - data di arrivo in Italia per gli alunni stranieri

Tipologia di BES (2)

- compilare la parte interessata, eliminando il resto - nome e numero di telefono dei medici o dell’assistente sociale di riferimento, se sono

conosciuti, sono utili quando si devono contattare

Analisi della situazione dell’alunno • Diagnosi: copiare dalla documentazione la diagnosi finale (3)

• Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali (4): compilare le voci segnalate nella diagnosi; se l’alunno non ha una diagnosi, inserire solo le osservazioni dei docenti relative alle problematiche evidenziate

� Caratteristiche del processo di apprendimento (5): compilare con le osservazioni dei docenti

� Modalità operative e strumenti utilizzati (6): scegliere le voci che interessano e cancellare le altre

� Caratteristiche comportamentali (7): scegliere le voci che interessano e cancellare le altre

� Informazioni pervenute dalla famiglia (8): scrivere le informazioni riferite dai

genitori durante i colloqui - seguito a casa nello svolgimento dei compiti e nello studio …... da ….per quanto tempo

…….. - non seguito a casa - frequenta un doposcuola - problematiche o difficoltà riferite dall’alunno - strumenti utilizzati - strategie utilizzate - evidenzia difficoltà in … - grado di autonomia nella gestione del materiale - interessi extrascolastici: attività sportiva, inserito in un gruppo, ecc. - altro (problemi familiari,…)

PARTE SECONDA

� Individuazione di eventuali modifiche degli obiettivi specifici di apprendimento previsti dai piani di studio (9)

Questa parte va compilata se ci sono variazioni nei piani di studio, specificando in quale materia e scrivendo i cambiamenti (es: seconda lingua straniera solo orale, materie non valutate nel primo quadrimestre per stranieri di primo arrivo, ecc.). � Metodologie, strumenti compensativi, misure dispensative, criteri e modalità di verifica e

valutazione (10) cancellare le voci che non interessano e lasciare solo quelle scelte.

� Esame di stato (11) da lasciare solo per studenti dell’ultimo anno della Scuola secondaria di primo grado.

� Patto con la famiglia (12) cancellare le voci che non interessano e lasciare solo quelle scelte.

Parte VI – Obiettivi di incremento dell’inclusione proposti per il corrente anno scolastico Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

� Predisporre dettagliati protocolli di accoglienza e inclusione per le seguenti categorie di alunni BES: DSA, alunni stranieri di primo arrivo, alunni con svantaggio sociale, economico e culturale.

A questo proposito, il Collegio Unitario dell’IC Matteucci nella riunione del 21 settembre 2017 ha deliberato all’unanimità di organizzare nel corso dell’anno scolastico di massima due incontri del Team docente / Consigli di classe con gli esperti che non sono dipendenti ASL (psicologi e pedagogisti privati) né assistenti sociali dei Servizi e con le famiglie degli alunni DSA o in genere BES, in analogia a quanto avviene per gli alunni con disabilità certificata, fissandoli in base alle esigenze della Scuola. Nella Secondaria, ulteriori incontri richiesti da esperti e famiglie vedranno coinvolti due docenti, individuati in base all’orario.

� Monitorare l’utilizzo dei modelli di PdP per valutarne l’efficacia. Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti / Valorizzazione delle risorse esistenti Attraverso incontri di autoaggiornamento, incentivare:

� lo scambio professionale di esperienze, materiali e buone pratiche didattiche � l’utilizzo delle nuove tecnologie per la formazione (ad es. la consultazione del settore

“Bisogni Educativi Speciali” del sito Internet dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna www.istruzioneer.it) e la didattica.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Coinvolgere le famiglie nel percorso educativo degli alunni, definendo sempre chiaramente i ruoli e i compiti delle categorie che devono collaborare per la crescita dei ragazzi.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi All’interno della riflessione sulle Nuove Indicazioni e sui curricoli in verticale, che continua ad essere uno degli assi portanti del lavoro di riflessione dei docenti dell’Istituto. Predisposto dai docenti del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione e presentato al GLI in data 22 giugno 2017 Rivisto dai Docenti membri del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione nei mesi di settembre-ottobre 2017 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 09.11.2017 Presentato al GLI del 20 novembre 2017 e successivamente inviato ai suoi componenti.