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Pianificare la gestione delle urgenze/emergenze in strutture per anziani : Ruolo degli infermieri

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Pianificare la gestione delle urgenze/emergenze in strutture per

anziani : Ruolo degli infermieri

Introduzione

• Progressivo aumento della popolazione anziana nel MONDO • In ITALIA al 1° gennaio 2015 età media della popolazione 44,4 anni (ISTAT)

Stima progressione OMS

ANN0 Persone >60anni

2000 600milioni

2025 1,2miliardi

2050 2 miliardi

• Secondo il rapporto ISTAT del 2014, oltre la metà della popolazione ultra 75enne soffre di patologie croniche gravi.

Popolazione anziana su popolazione totale. Fonte: elaborazione Regione Piemonte su dati ISTAT

Popolazione tot Over 65 Over 80 %rispetto agli over

65

PIEMONTE 4.424.000

1.082.540 331.150 30,6%

BIELLESE 179.500

49.429 15.886 32,14%

Oltre la metà della popolazione >75anni soffre di patologie croniche gravi. Nella classe “65-69 anni” e “75 e oltre” soffrono di almeno 1 cronicità grave rispettivamente: Donne 28% e 51% Uomini 36% e 57%

(Fonte ISTAT 2014-Rapporto annuale 2014)

Le dimensioni dell’utenza…

• Oggi in Italia l’andamento demografico

evidenzia che le età più anziane aumentano ad

un ritmo più alto della crescita della

popolazione anziana in generale. (SIGG)1

• Tra il 1997 e il 2021 gli over65 passeranno da

9.993.000 a 13.209.000 (+32%)1

• Gli over80 da 2.299.000 a 4.090.000 (+78%)

(ISTAT)1

1-Golini A., Basso S.,Reynaud C. “L’invecchiamento della popolazione negli ulitimi 20 anni e nei prossimi 20”.

G.Gerontol 2002;50:177-180

LA RISPOSTA NON PUO’ SOLO ESSERE:

ANZIANI

con

>bisogni

RSA

MA

ANZIANI

con

>bisogni

RSA

MIGLIORI

L’EVOLUZIONE DELLE RSA …LA DOMANDA

Fino 2° metà anni 80

• Utenza indistinta

• Motivazioni socio-economiche, abitative,emarginazione sociale, sanitari, dipendenza

Fine anni 80

• Crescente disabilità

• Dipendenza e bisogni sanitari sempre più complessi

Anni 90 e fino ad oggi

• Crescente domanda di assistenza sanitaria

• Costante aumento della compromissione cognitiva

Scarcella, Guerrini, Ramponi, Trabucchi. Cap.3- L’organizzazione dell'attività in RSA. In: Manuale di igiene e organizzazione delle residenze sanitarie assistenziali. Maggioli Editore; 2014. pag. 75.

L’EVOLUZIONE DELLE RSA …LA STRUTTURA

PROGRESSIVA RIDUZIONE ATTIVITA’ DI

ENTI RELIGIOSI

INTRODUZIONE DI SERVIZI PIU’ PROFESSIONALI.

NORMATIVE AD HOC CON REQUISITI:

PROFESSIONALI

TECNICO- STRUTTURALI

GESTIONALI

La FRAGILITA’

Fragilità

ETA’

FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”

90% degli Ospiti in

RSA

Gli OSPITI

Grande complessità medica

Particolare vulnerabilità agli eventi avversi

Soffrono di molte malattie croniche instabili

Soffrono di problemi cognitivi,affettivi,funzionali

Sono vulnerabili a danni diretti o indiretti da farmaci

Sono spesso poveri economicamente ed emarginati socialmente

Sono ad alto rischio di morbilità acuta e mortalità

FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”

Gli OSPITI

In italia gli over 65enni sono il 20% della

popolazione e consumano il 30% dei farmaci

RARISSIMO, quasi impossibile, trovare in RSA

Ospiti che NON sono trattati farmacologicamente

E ¾ sono trattati con psicofarmaci.

FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”

FARMACI DI MAGGIOR UTILIZZO:

•Cardiovascolari (digossina, antiarimici, diuretici)

• Psicofarmaci •Gastrointestinali •Analgesici •Ipoglicemizzanti •Potassio

Gli OSPITI

Turn over annuo ospiti rsa 25 – 35%

Significa che mediamente ogni 4-5 anni c’è un

ricambio complessivo degli ospiti degenti

FONTE: SIGG – P.ODETTI Presentazione “L’atipia di presentazione delle malattie nell’anziano in RSA”

Nelle RSA U.S.A il 73% dei degenti soffre di qualche forma di DEMENZA

(MDS Records, 2008)

FONTE: SIGG – S. MARINO 55° Congresso nazionale; “Il geriatra in RSA”

Tabella 1-DGR45-4248 30luglio2012

LIVELLO TIPO DI UTENZA MIN/DIE

Ass.Inf./Riab/Mant

psico-fisico

ALTA INCREM

Punt 12

NON autosufficienza di alto grado. Demenza con

alterazioni comportamentali. Alimentazione enterale

(PEG). LDD >=3°

46’

ALTA

Punt 10-11

Polipatologie di diversa natura e gravità con elevata

non autosuff.Deficit cognitivo di grado variabile. LDD

<3°. Alimentazione enterale (PEG).

30’

MEDIO/ALTA

Punt 9

Patologie cronico degenerative con compromissione

dell’autonomia di grado medio con o senza deficit

cognitivi e alteraz comportamentali (PEG) 25’

MEDIA

Punt 7-8

Polipatologie cronico degenerative moderatamente

stabili con deficit di autonomia di grado medio.

Deterioramento cognitivo di grado variabile e lievi

disturbi comportamentali.

18’

MEDIO/BASSA

Punt 6

Modesta perdita dell’autonomia nella deambulaz. e

nelle ADL; Modesta compromissione cognitiva senza

disturbi comportamentali. 13’

BASSA

Punt 5

Parziale perdita di autonomia funzionale e/o motoria

con declino cognitivo lieve 8’

SE SUCCEDE UN “FUORI PROGRAMMA”…

5 MIN

• VALUTAZIONE DELL’OSPITE

• COMPRENSIONE DELL’ACCADUTO

• RILEVAZIONE DEI PARAMETRI VITALI

5MIN • ATTIVAZIONE AMBULANZA

15-20 MIN

• FORNIRE I PRIMI SOCCORSI AL MALATO

• ASSISTERE L’OSPITE NELL’ATTESA DEI SOCCORSI

15MIN

• PREPARARE E PREDISPORRE LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA AD UN EVENTUALE TRASPORTO IN OSPEDALE (E PER UN EVENTUALE RICOVERO)

10MIN • AVVISARE I FAMIGLIARI (AFFINCHE’ SIANO INFORMATI DELL’ACCADUTO E POSSANO RAGGIUNGERE L’OSPITE.

55

MIN

• QUINDI PER UN FUORI PROGRAMMA CHE PUO’ ESSERE UN’EMERGENZA O URGENZA,PER ASSISTERE

ADEGAUTAMENTE L’OSPITE SI POSSONO UTILIZZARE IN MEDIA QUESTI MINUTI CHE VANNO SOTTRATTI A

QUELLI PREVISTI DALLA NORMATIVA

GRAZIE…

DEFINIZIONI

INTERVENTO CELERE MA NON IMMEDIATO NON COMPROMISSIONE PARAMETRI VITALI

GRAVE COMPROMISSIONE DEI PARAMETRI VITALI ESITO: E’ IN GIOCO LA SOPRAVVIVENZA DEL PZ. INTERVENTO IMMEDIATO

Per definire URGENZA E EMERGENZA è INDISPENSABILE il concetto di

ESITO

che in ambito sanitario si riferisce alle modificazioni delle condizioni di salute prodotte nei destinatari degli interventi medici.

E

S

I

T

O

SOPRAVVIVENZA DEL PZ. Grave compromissione

parametri vitali

INTERVENTO IMMEDIATO

INTERVENTO PRONTO NON IMMEDIATO

NO compromissione parametri vitali

IL TRIAGE In ospedale la valutazione delle urgenze/emergenze prende

il nome di TRIAGE ed è eseguita da un INFERMIERE a tutti i pazienti PRIMA delle visita medica. Si tratta di una valutazione infermieristica e non richiede formulazione di Diagnosi né esecuzione di esami strumentali.

Co

dic

e c

ol

or

e

IL TRIAGE IN RSA

Perché non utilizzare un metodo simile di fronte ad un improvviso peggioramento del quadro clinico di un paziente degente in RSA?

TRIAGE

SEMPLICE

RAPIDO

ESEGUITO DA PERSONALE

INFERMIERISTICO

SCREENING SULLE

TEMPISTICHE

N.E.W.S. national early warning score

• CONDIZIONE DI GRAVITA’ IMPROVVISA

• NON PRECEDUTA NELLE ORE/GIORNI PRECEDENTI DA DETERIORAMENTO CONDIZIONI CLINICHE

Nei pz ricoverati in

ospedale o RSA

• MAGGIORI POSSIBILITA’ DI SOFFRIRE IN ACUTO DI EVOLUZIONE DELLA PATOLOGIA BASE

• RIACUTIZZAZIONE PZ CRONICI

SFORZARCI DI

INDIVIDUARE

SEGNI E SINTOMI

CLINICI CHE

PRECEDONO IL

FATTO ACUTO

Cosa dice la letteratura?

• Condizioni precedenti 70-85% degli ACC sono preceduti da segni e sintomi • Quasi sempre non è imprevisto nè inatteso Il deterioramento progressivo è relativamente lento ed inizia anche 24 ore prima • Il precoce riconoscimento dei pazienti a rischio

potrebbe ridurre • L’incidenza di ACC • La mortalità • Evitare tentativi inappropriati di rianimazione

La valutazione del paziente a rischio

Valutare prima

di agire

Applicare una procedura standardizzata per monitorare e registrare le condizioni cliniche dei pazienti al momento del ricovero e durante la degenza

Applicare un approccio sistematico al paziente a rischio

Identificare le

priorità cliniche

Al ricovero Parametri da rilevare Livello di coscienza Frequenza respiratoria Saturazione di ossigeno Frequenza cardiaca Pressione arteriosa Temperatura corporea Sono da considerare ulteriori parametri in relazione a : diagnosi di ingresso, comorbidità e programma terapeutico

METODO ABCDE

Proteggere il rachide cervicale se sospetto una caduta

Valutare la coscienza

Richiedere il carrello d’emergenza e DAE (se previsto)

Valutare la pervietà delle vie aeree

Somministrare ossigeno alla più alta FI02 possibile (maschera + reservoire FIO2 0.9)

OSSERVO ( Distress respiratorio? Utilizzo muscolatura accessoria?)

CONTO F.R. (30 SECONDI) 12-20 atti fisiologici

PULSIOSSIMETRIA (88-92% range se BPCO)

POLSO RADIALE

POLSO CAROTIDEO SE NON PERCEPIBILE IL POLSO RADIALE

FC 30 SECONDI

PAO

MONITOR SE POSSIBILE

ACCESSO VENOSO 18G O 20G

O ORIENTATO D DISORIENTATO A AGITATO S SOPOROSO

SCOPRIRE IL PAZIENTE

OSSERVARE

GARANTIRE LA PROTEZIONE TERMICA

CUTE E MUCOSE

TEMPERATURA CORPOREA

EMORRAGIE IN ATTO

PRESIDI E FARMACI INDISPENSABILI

• Carrello EMERGENZE completo di: ① pallone ambu ② cannule di mayo ③ DAE (se previsto)

•Aspiratore

•Ossigeno

•Pulsiossimetro

•Monitor multiparametrico (se previsto)

SICUREZZA

VALUTARE L’AMBIENTE

UTILIZZARE I DPI

SMALTIRE I RIFIUTI

ATTIVAZIONE DELLA CATENA DEL SOCCORSO

LA FOTOGRAFIA DEL PAZIENTE

Il personale del Pronto Soccorso non conosce l’utente, quindi è necessario che venga inviata una “FOTOGRAFIA DELL’OSPITE IN AMBIENTE STRUTTURA”…

Che permetta di capire com’era e

com’è cambiata la situazione clinica

LA FOTOGRAFIA DEL PAZIENTE

DATI ANAGRAFICI/ANAMNESTICI TERAPIA IN ATTO MOTIVO DELL’INVIO e fotocopie della recente documentazione se richiesto da 118 ALLERGIE RIFERIMENTI RSA RECAPITO TELEFONICO DEI FAMILIARI(già avvisati ?)

INFO

•COMUNICAZIONI TRA PERSONALE RSA E PS PER AGGIORNARSI CIRCA IL PERCORSO DEL PAZIENTE •COMUNICAZIONI CON LA RSA AL MOMENTO DI RICOVERO O DIMISSIONE

GRAZIE…

Professionista…Responsabilità Legge 42 del 26 febbraio 1999

Pieno riconoscimento dell’autonomia e la responsabilità dell’esercizio della professione

Obbligo di documentare le attività infermieristiche

Profilo Professionale

Formazione

Laurea e Post laurea

Codice Deontologico

Professionista…Responsabilità

Responsabilità infermieristica Profilo professionale D.M. 739/1994

L’infermiere è responsabile dell’assistenza infermieristica.

(Profilo Professionale e Codice deontologico Art.1)

Profilo Professionale

Profilo professionale 739/94

Profilo Professionale

Il Codice Deontologico…

L’infermiere

ART.9

…nell’agire professionale, si impegna ad operare con prudenza al fine di non nuocere

ART.6 …riconosce la salute come bene fondamentale della persona e interesse della collettività e si impegna a tutelare con attività di prevenzione, cura, riabilitazione e palliazione

ART.1

…è il professionista sanitario responsabile

dell’assistenza infermieristica.

ART.18

…in situazioni di emergenza-urgenza, presta soccorso e si attiva per garantire l’assistenza necessaria

Il Codice Deontologico Infermieri - 2009

L’infermiere ART.28

…rispetta il segreto professionale non solo per obbligo giuridico, ma per intima convinzione e come espressione concreta della reciproca fiducia dell’assistito

ART.26

…assicura e tutela la riservatezza delle informazioni relative alla persona. Nella raccolta, nella gestione e nel passaggio di dati, si limita a ciò che è pertinente all'assistenza.

ART.27

…garantisce la continuità assistenziale anche contribuendo alla realizzazione di una rete di rapporti interprofessionali e di un efficace gestione degli strumenti informativi

Codice Deontologico

Lo strumento informativo individuale finalizzato a rilevare tutte le

informazioni anagrafiche e cliniche significative relative ad un paziente

e ad un singolo episodio di ricovero. (Ministero della Sanità 1992)

La documentazione infermieristica

Documentazione infermieristica

Documentazione clinica

ART 32 Costituzione Due realtà integrate in funzione del fine comune della “Tutela della Persona”

La documentazione infermieristica

La documentazione infermieristica che entra a far parte della Cartella clinica (ovvero, la cartella infermieristica ) è la rappresentazione in forma scritta degli atti compiuti dagli Infermieri in relazione a una determinata persona, dei rilievi effettuati sulla medesima, delle informazioni raccolte, nonché dei dati di carattere progettuale inerenti la pianificazione dell'intervento assistenziale di competenza infermieristica e delle connesse valutazioni.

D.Rodriguez- A. Aprile in Medicina legale per per infermieri – – Carrocci Faber 2004 p. e segg. 111

• Costituisce il supporto necessario per garantire la continuità,

la congruità e l’appropriatezza del processo assistenziale

• La cartella infermieristica, è lo strumento che rende visibile,

osservabile, misurabile, il processo di assistenza infermieristica e

l’applicazione del contenuto specifico del profilo professionale

dell’infermiere

La documentazione infermieristica

D.Rodriguez- A. Aprile in Medicina legale per per infermieri – – Carrocci Faber 2004 p. e segg. 111

La Cartella Infermieristica: aspetti medico-legali

I principali riferimenti normativi sono: DPCM del 27 giugno 1986 Art. n. 35 Cartelle cliniche (modalità

compilative della cartella clinica nelle strutture private) DPR n. 384 del 28 novembre 1990 Accordo collettivo di lavoro

concernente il personale del SSN Tale accordo prevedeva l’adozione di una cartella infermieristica senza precisare le modalità della sua tenuta

La Cartella Clinica ha la natura di “atto pubblico di fede privilegiata”:

E’ “atto pubblico” in quanto redatta da pubblico ufficiale (art. 2699 C.C.) E’ “atto di fede privilegiata” poiché quanto riportato in esso fa fede fino a

querela di falso (art. 2700 C.C.)

Atto di fede privilegiata…

Al danneggiato spetta solo l’onere di dimostrare di avere subito un danno.

Al convenuto (professionista sanitario) spetta l’onere di provare di aver agito secondo le regole del contratto e che la mancata guarigione del paziente è dipesa da cause a lui non imputabili (art. 1218 cc: “il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del danno, se non prova che l’inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile”).

Dimostrare….che cosa?

Il sanitario deve dimostrare di avere agito secondo le regole della buona pratica clinica

Motivare in maniera oggettiva quel determinato comportamento o intervento assistenziale

che la procedura utilizzata risponde ad una pratica consolidata dell’assistenza infermieristica;

che è stata eseguita in modo tecnicamente corretto;

Dimostrare in che modo?

• Compilando in maniera corretta la documentazione infermieristica

Compilazione Requisiti della documentazione sanitaria

Aspetti sostanziali

• Veridicità

• Chiarezza

• Completezza

• Pertinenza

• Identificabilità e rintracciabilità

• Accuratezza

REQUISITI FORMALI: DATA E ORA NOME E COGNOME FIRMA MEDICO/INFERMIERE

INTELLEGIBILITA’ DELLA GRAFIA

VERIDICITA’

- Deve esserci corrispondenza tra la realtà ( osservato-pianificato-eseguito ) e quanto scritto

- I fatti devono essere annotati contestualmente al loro verificarsi con inchiostro indelebile.

- Ogni scrittura, configurandosi come atto autonomo, deve recare data, e firma leggibile di chi ha la responsabilità di quanto scritto. Se la responsabilità è condivisa tra più operatori ognuno deve apporre la propria firma. Inoltre, dove risulta fondamentale documentare la sequenza cronologica dei fatti deve essere indicata anche l'ora.

CHIAREZZA

– La chiarezza riguarda la grafia e l'esposizione. Il testo deve essere chiaramente leggibile e comprensibile da tutti coloro che hanno accesso alla cartella clinica: medici, professionisti sanitari non medici, pazienti.

– Ove non vi sia la possibilità di dattiloscrittura occorre scrivere in stampatello con caratteri chiari. L'esposizione deve essere diretta e non dare adito a diverse interpretazioni.

CHIAREZZA

– Non si deve fare uso di sigle o abbreviazioni. Se per diciture frequenti, specifiche del linguaggio tecnico, si ricorre ad abbreviazioni, queste devono essere contenute all’interno dell’elenco ufficiale di abbreviazioni della struttura.

– Deve essere utilizzato solo inchiostro indelebile di

colore nero e con un appropriato contrasto che garantisca una fotocopiatura chiara. Il colore rosso e blu o pennarelli evidenziatori possono essere impiegati solo per porre in risalto particolari informazioni. Alcuni colori (es.giallo) non vengono fotocopiati.

COMPLETEZZA

– Formale (n° identificativo dell’utente, n° identificativo della prestazione, data, firma dell’operatore, stampato aziendale con logo recapiti, ecc.)

– Di contenuto (sintesi anamnestica; problema attivo; riscontri obiettivi/strumentali; diagnosi/ipotesi diagnostica; piano terapeutico; indicazioni per il follow-up; valutazioni infermieristiche, ecc.)

ACCURATEZZA

- Riportare tutte le informazioni significative a

consentire un adeguato passaggio di informazioni

- La grammatica e l’ordine sono importanti: note

confuse danno la sensazione di un’assistenza confusa

ACCURATEZZA Annotazioni specifiche • Esempio: CADUTE

– Non indicare: “il paziente è caduto dal letto”

– Indicare: “Avvertito un tonfo, ritrovato paziente ai piedi del letto con lacerazione …”

• Esempio: FERITE

– Non indicare: “la ferita migliora.”

– Registrare annotazioni obiettive in termini di: dimensioni, drenaggi, odore.

PERTINENZA

Le informazioni riportate devono essere

pertinenti alle condizioni della persona assistita.

I dati obiettivi devono essere corredati dalle

connesse valutazioni di pertinenza

infermieristica( es. problemi assistenziali da

risolvere)

Evitare annotazioni riguardanti:

– Irritazione degli operatori

– Carenza di personale sanitario

– Carenza di personale amministrativo

• La documentazione sanitaria non è lo strumento per esporre lamentele

– Critiche nei confronti di un altro professionista

Annotazioni non pertinenti ed inappropriate

RINTRACCIABILITA’

Possibilità di poter risalire a tutte le attività, gli esecutori,

i materiali/farmaci/dispositivi, documenti correlati all’assistenza

di un particolare paziente, in un dato momento

• Es. Identificabilità/univocità del paziente su ciascuna pagina della documentazione

• Es. Per ogni registrazione: data, ora, firma/sigla

Responsabilità dell’infermiere nell’attività documentale

• Regolare compilazione

• Privacy: segreto professionale

• Conservazione

La regolare compilazione

• Si tratta di responsabilità che sono connesse al mancato rispetto dei requisiti formali e sostanziali richieste per una corretta trascrizione delle attività relative all’attuazione del processo di nursing

• La loro inosservanza determina illeciti punibili dal codice penale

La compilazione quotidiana

• Falso materiale: Art. 476 c.p. Consiste nel contraffare materialmente il contenuto del documento (cancellare o alterare)

• Falso ideologico: L’art. 479 c.p. consiste nell’attestare cose false o omettere cose di cui si aveva obbligo di segnalare

Segreto professionale e d’ufficio

• L’infermiere, con gli altri professionisti è tenuto al segreto professionale, perché la documentazione sanitaria rappresenta un atto riservato all’attività sanitaria

• Entrambi i tipi di segreto sono rilevanti nella tutela degli atti sanitari perché:

• Segreto professionale è in funzione della tutela della persona

• Segreto d’ufficio è in funzione della tutela dell’amministrazione pubblica

Consultazione della cartella da parte del paziente

Il paziente ha diritto di accedere in ogni momento alla documentazione sanitaria che lo riguarda.

Tuttavia, occorre rammentare che se da un lato è riconosciuto come fondamentale il diritto del malato alla verità sul proprio stato di salute, dall’altro si pone l’esigenza di adattare tale informazione al singolo paziente (capacità di comprensione e diritto alla scelta di non essere informato).

La scelta di consegnare direttamente al paziente la cartella clinica, dunque, va valutata anche in relazione alle condizioni psico-fisiche dello stesso

Conservazione • Nella fase di ricovero garantire l’impossibilità di accesso da parte di coloro

che non hanno titolo per consultarla ( ad esempio non lasciare la documentazione dove possa essere vista da occhi estranei)

• Il Direttore dell’UO è responsabile della corretta conservazione della documentazione sanitaria

• Se per praticità di consultazione-compilazione, da parte di ogni professionista, siano talvolta in fascicoli distinti e/o conservati separatamente, non significa considerarle entità separate, deve essere garantita la reciproca consultazione è accessibilità

La libertà porta con se responsabilità.

Libertà e responsabilità vanno di pari passo: sono due facce della medesima moneta.

Se desideri la libertà devi assumerti la responsabilità di qualunque cosa tu stia facendo.

Se non vuoi assumertela allora perdi anche la tua libertà.

Tutti desiderano essere liberi e nessuno vuole sentirsi responsabile.

Si continua a scaricare la responsabilità, e riversandola sulle spalle degli altri, si

gettano via anche tutte le possibilità di essere liberi.

Sii responsabile!

Bhagwan Shree Rajneesh Tratto dal libro «La responsabilità dell’infermiere dalla normativa alla pratica» Autori: G.Barbieri e A.Pennini Edizioni Carocci Faber, 2008

GRAZIE…

2° giornata

CASI

IL CASO DI ANGELA

IL CASO DI DELIO

IL CASO DI MARIA

Percorsi- con Infermiere

VALUTAZIONE ABCDE

PARAMETRI

CHIAMATA

MMG

GM

118

INFERMIERE LEADER DEL PROCESSO

QUALE RISORSA ATTIVARE ?

ASSISTENZA AL MALATO

COORDINAMENTO RISORSE INTERNE RSA

PREPARAZIONE DOCUMENTI NECESSARI

ACCESSO VENOSO

URGENZA/ EMERGENZA

Percorsi- SENZA Infermiere

VALUTAZIONE

ABCDE PARAMETRI

CHECK LIST

CHIAMATA

INFERMIERE REPERIBILE

MMG/GM

118

A.B.C.D.E. STRUMENTO VALUTAZIONE

QUALE RISORSA ATTIVARE ?

INFERMIERE RISORSA

ASSISTENZA AL MALATO

PREPARAZIONE DOCUMENTI NECESSARI

URGENZA/ EMERGENZA

CHECK LIST

COSCIENZA

• VIGILE

• RISPONDE A STIMOLO VERBALE

• RISPONDE A STIMOLO DOLOROSO

RESPIRO • AFFATICATO/RUSSANTE

• RAVVICINATO/DISPNOICO

• FREQUENZA RESPIRATORIA (ATTI X 30 SEC)X2

• SATURAZIONE IN AA

BATTITO

• POLSO RADIALE

• POLSO CAROTIDEO

• FC (BATTITIX30)X2

• PULSOSSIMETRO

• PAO

A-AIRWAY

B-BREATHING

C-CIRCULATION

CHECK LIST

DISABILITY

• ORIENTATO/DISORIENTATO

• AGITATO/SOPOROSO

• MUOVE CORRETTAMENTE GLI ARTI?

• DEFICIT ELOQUIO

• MIMICA FACCIALE

• GLICEMIA (DTX)

EXPOSURE • SCOPRIRE IL PZ

• QUALE PROBLEMA?

• PARAMETRI (TEMPERATURA)

• DOLORE? ADDOME/PETTO/TESTA

• EMORRAGIE?

D- DISABILITY

E-EXPOSURE

CHECK LIST/1

A-AIRWAY

B-BREATHING

C-CIRCULATION

ISTRUZIONE PRATICA ESITO RACCOLTA DATI

INDICAZIONI IN BASE

ALL’ESITO

CHECK LIST/2

D- DISABILITY

E-EXPOSURE

Strumenti- Foglio di accompagnamento

•Anagrafica •Caregiver •Protesi dentaria

•Anamnesi

•FOTOGRAFIA DELL’OSPITE IN RSA •ALLERGIE NOTE

•MOTIVO DELL’INVIO (breve descrizione)

•TERAPIA IN ATTO (o copia cartellino terapia)

•RIFERIMENTI

GRAZIE…