Urgenze Pediatriche Regione Lombardia 2006 Capitolo 9.
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Urgenze Pediatriche
Urgenze Pediatriche
Regione Lombardia 2006
Capitolo 9Capitolo 9
Obiettivi
Identificare le principali cause di urgenza pediatrica
Conoscere i relativi principi di trattamento
EVOLUZIONE PEDIATRICA EVOLUZIONE PEDIATRICA
Il bambino ha differenti modi per farsi capire dal mondo degli adulti
Ha paure e stress differenti
Non dobbiamo trattare solo il bambino, ma anche la famiglia
I parenti devono essere coinvolti nella cura del bambino
La comunicazionecomunicazione è la chiave per fornire il miglior trattamento
La comunicazionecomunicazione è la chiave per fornire il miglior trattamento
Lattante: dalla nascita a 1 mese
Infante: da 1 mese a 1 anno
Bimbo ai primi passi: 1-3 anni
In età prescolare: 3-5 anni
In età scolare: 5-10 anni
Adolescente: 10-17 anni
Classificazione in base all’età
Dipende completamente dai genitori
Sta seduto, gattona
Segue con lo sguardo, attirato da suoni e luci
Respira attraverso il naso e usa prevalentemente i muscoli addominali
Scarsa capacità di termoregolazione
Testa grossa: fonte di perdita di calore
INFANTE (da 1 mese a 1 anno)
Come trattare:Come trattare:
Tenere vicino ai genitori
Tenere al caldo!
Usare un tono di voce calmo e rassicurante
INFANTE (da 1 mese a 1 anno)
Comincia a parlare
Ha coscienza di se, esprime volontà
Teme le separazioni e il dolore
Cammina ed esplora il mondo che lo circonda
Non avverte il pericolo
Esegue ordini semplici
Bimbo ai primi passi (1-3 anni)
Mantenere almeno il contatto visivo con i genitori, se possibile
Mettersi al loro livello
Esaminare con i genitori, se possibile
Come trattare:Come trattare:
Bimbo ai primi passi (1-3 anni)
Molto espressivo e comunicativo
Pensatore magico e fantasioso
Ha concetto di se ancora incompleto
Teme il dolore, le deturpazioni e le separazioni
Molto mobile
Età prescolare (3-5 anni)
Incoraggiare il gioco e la fantasia
Incoraggiare la partecipazione al trattamento
Trasportare con il bimbo il giocattolo o l’indumento preferito
Età prescolare (3-5 anni)
Come trattare:Come trattare:
Si esprime correttamente
Capisce la struttura e le funzioni del corpo
Ragiona
Non comprende il concetto di morte
Teme la perdita di funzioni, le deturpazioni e la morte
Età scolare (5-10 anni)
Spiegare le procedure prima di eseguirle
Spiegare il perché delle procedure
Progettare un’evoluzione favorevole del trauma
Rispettare il pudore
Lodare la collaborazione
Età scolare (5-10 anni)
Come trattare:Come trattare:
Determinato a vivere nuove esperienze
Ha capacità decisionale
Il gruppo di amici è spesso il suo riferimento
Teme la perdita di autonomia
Teme la morte e la deturpazione
Adolescente (10-17 anni)
Interrogare in assenza dei genitori, se necessario
Consentire scelte e controllo
Rispettare l’autonomia
Non ridicolizzare di fronte ai coetanei
Adolescente (10-17 anni)
Come trattare:Come trattare:
Età FR (a/min) FC (b/min) PA sist (mmHg)
Peso (Kg)
neonato 30-50 120-160 60-80 3-4
infante 30-40 120-140 70-80 8-10
2-4 aa 20-30 100-110 80-95 12-16
5-8 aa 14-20 90-100 90-100 18-26
8-12 aa 12-20 80-100 100-110 26-50
> 12 aa 12-16 60-90 100-120 > 50
Parametri vitali e peso per età
DomandeDomande
P-BLSPaediatric Basic Life Support
P-BLSPaediatric Basic Life Support
Obiettivi
Acquisire conoscenze teoriche, abilità pratiche e schemi di comportamento Prevenire i danni cerebrali da mancanza di ossigeno
PREVENZIONE
RICONOSCIMENTO PRECOCE dell’arresto respiratorio e/o cardiocircolatorio
ALLARME tempestivo
SUPPORTO di respiro e di circolo (RCP)
Riconoscimento e trattamento della OSTRUZIONE delle VIE AEREE da corpo estraneo
PREVENZIONE
RICONOSCIMENTO PRECOCE dell’arresto respiratorio e/o cardiocircolatorio
ALLARME tempestivo
SUPPORTO di respiro e di circolo (RCP)
Riconoscimento e trattamento della OSTRUZIONE delle VIE AEREE da corpo estraneo
P-BLS
il P-BLS comprende
Malattie respiratorie gravi
Convulsioni protratteAvvelenamentiCorpo estraneo
DisidratazioneInfezioni
Insufficienza RespiratoriaInsufficienza Respiratoria
ARRESTO RESPIRATORIOARRESTO RESPIRATORIO
ShockShock
BRADICARDIABRADICARDIA
Traumi gravi
Raramente è di origine cardiaca
Raramente è di origine cardiaca
Cause di ACC nel Bambino
ACCACC
La catena della sopravvivenza
ABC del P-BLS
IRWAY
REATHING
IRCULATION
Vie aeree
Respiro
Circolo
CON MODALITA’ DIVERSECON MODALITA’ DIVERSE
LATTANTE
(da 0 a 1 anno)
BAMBINO
(da 1aa all’inizio PUBERTA’)
Valutazione del rischio ambientaleprima di intervenire accertarsi che non vi
sianopericoli per il soccorritore ed il bambino
stesso
Sequenza P-BLS
Valutazione dello stato di coscienza stimolo verbale chiamare ad alta
voce
stimolo tattile scuotere delicatamente (Attenzione al trauma!!)
Favorire il contatto con la madre
Se possibile assecondare la posizione da lui scelta
Valutare le condizioni
Rassicurarlo costantemente
Contattare la C.O.E.U.
Favorire il contatto con la madre
Se possibile assecondare la posizione da lui scelta
Valutare le condizioni
Rassicurarlo costantemente
Contattare la C.O.E.U.
Bambino COSCIENTE
Bambino INCOSCIENTE
ALLERTARE L’EQUIPEALLERTARE L’EQUIPE
POSIZIONARE IL BAMBINOPOSIZIONARE IL BAMBINO
INSTAURARE PERVIETA’ VIE AEREEINSTAURARE PERVIETA’ VIE AEREE
Estensione del capo e
sollevamento del mento nel BAMBINO
Estensione del capo e
sollevamento del mento nel BAMBINO
Posizione neutra del capo nel
LATTANTE
Posizione neutra del capo nel
LATTANTE
A – vie aeree
La cannula di Mayo impedisce la caduta della lingua
all’indietro
La cannula di Mayo impedisce la caduta della lingua
all’indietro
A – vie aeree
OPZIONALE
POSIZIONAMENTO: utilizzare POSIZIONAMENTO: utilizzare abbassalinguaabbassalingua
NON rotazione cannulaNON rotazione cannula
POSIZIONAMENTO: utilizzare POSIZIONAMENTO: utilizzare abbassalinguaabbassalingua
NON rotazione cannulaNON rotazione cannula
G uardoA scoltoS ento
G uardoA scoltoS ento
B – Respiro C – Circolo
Respiro G.A.S.
Respiro G.A.S. +
Mo.To.Re.+
Mo.To.Re.Max 10 secondi
• posizionarsi alla testa del bambino;
• ogni insufflazione dura 1 secondo;
• utilizzare un pallone autoespansibile da 500 ml. collegato a O2 ad alti flussi e reservoir;
• se inefficaci riposizionare capo e mascherina ed effettuare altre 5 ventilazioni
Tecnica di ventilazioneTecnica di ventilazioneTecnica di ventilazioneTecnica di ventilazione
B – Respiro
RESPIRRESPIROO
ASSENTASSENTEE
RESPIRRESPIROO
ASSENTASSENTEE
5 VENTILAZIONI5 VENTILAZIONI5 VENTILAZIONI5 VENTILAZIONI
Cause più frequenti di ventilazione inefficace e
complicanze
Cause più frequenti di ventilazione inefficace e
complicanze
Malposizionamento della mascheraPosizione del capo
non corretta
Malposizionamento della mascheraPosizione del capo
non corretta
IPOVENTILAZIONEIPOVENTILAZIONE
Insufflazione troppo rapida o
brusca
Insufflazione troppo rapida o
brusca
DISTENSIONEGASTRICA
DISTENSIONEGASTRICA
B – Respiro
Nella valutazione dei segni di circolo (MOTORE: MOvimenti, TOsse, atti
REspiratori) prestare molta ATTENZIONE al colore della cute e al tono
muscolare
Nella valutazione dei segni di circolo (MOTORE: MOvimenti, TOsse, atti
REspiratori) prestare molta ATTENZIONE al colore della cute e al tono
muscolare
C – Circolo
CIRCOLOCIRCOLO
PRESENTPRESENTEE
CIRCOLOCIRCOLO
PRESENTPRESENTEE
20 VENTILAZIONI/min20 VENTILAZIONI/min(rivalutazione MO.TO.RE. dopo 2 min)(rivalutazione MO.TO.RE. dopo 2 min)
20 VENTILAZIONI/min20 VENTILAZIONI/min(rivalutazione MO.TO.RE. dopo 2 min)(rivalutazione MO.TO.RE. dopo 2 min)
CIRCOLCIRCOLOO
ASSENTASSENTEE
CTE (15:2) per 2 minutiCTE (15:2) per 2 minuti(se > 1 aa applicare protocollo(se > 1 aa applicare protocollo DAE)DAE)
CTE (15:2) per 2 minutiCTE (15:2) per 2 minuti(se > 1 aa applicare protocollo(se > 1 aa applicare protocollo DAE)DAE)
Tecnica a due dita: LATTANT
E
Tecnica a due dita: LATTANT
E
Tecnica ad una mano:
BAMBINO(a due mani se
necessario)
Tecnica ad una mano:
BAMBINO(a due mani se
necessario)
C – Circolo
Punto di reperePunto di repere
CENTRO del TORACECENTRO del TORACE
deprimere il torace di 1/3-1/2 del suo diametro A/P
mantenere una frequenza di 100 compressioni/min
rilasciare totalmente la pressione sul torace
tempo di compressione/rilasciamento 1:1
rapporto compressioni/ventilazioni 15:2
C – Circolo
Tecnica di CompressioneTecnica di CompressioneTecnica di CompressioneTecnica di Compressione
Punto di repere scorrettoCompressioni troppo
brusche
Punto di repere scorrettoCompressioni troppo
brusche
Tecnica scorrettaTecnica scorretta
LESIONI DI ORGANI INTERNI
(POLMONI, FEGATO, MILZA)
LESIONI DI ORGANI INTERNI
(POLMONI, FEGATO, MILZA)
CIRCOLO INSUFFICIENTE
CIRCOLO INSUFFICIENTE
Cause più frequenti di CTE inefficaci e complicanze
Cause più frequenti di CTE inefficaci e complicanze
C – Circolo
Algoritmo universale (1)
Sicurezza della scena
Valutazione presenza RESPIRO e SEGNI di CIRCOLO
Valutazione presenza RESPIRO e SEGNI di CIRCOLO
RispondeRisponde
Valutazione stato di coscienzaValutazione stato di coscienzaValutazione stato di coscienzaValutazione stato di coscienza
OsservareOsservare Trattare se indicatoTrattare se indicato
OsservareOsservare Trattare se indicatoTrattare se indicato
NON Risponde
PERVIETA’ VIE AEREEPERVIETA’ VIE AEREEPERVIETA’ VIE AEREEPERVIETA’ VIE AEREE
GAS + Mo.To.Re (per max 10 secondi)
Respiro presenteRespiro presente
Posizione Laterale Posizione Laterale di Sicurezzadi Sicurezza
Posizione Laterale Posizione Laterale di Sicurezzadi Sicurezza
Respiro ASSENTE (o Gasping)
NESSUN MOVIMENTO
INIZIA RCP per 2 minuti)INIZIA RCP per 2 minuti)(15:2 per 8 cicli)(15:2 per 8 cicli)
INIZIA RCP per 2 minuti)INIZIA RCP per 2 minuti)(15:2 per 8 cicli)(15:2 per 8 cicli)
ALLERTA COEU
Respiro G.A.S.+
Mo.To.Re.(Polso
opzionale) (Polso
opzionale)
Algoritmo universale (2)
Rivalutazione
Dopo circa 2 minuti (8 cicli)
Ricercare la presenza di circolo: Mo.To.Re. (+ polso opzionale) max per 10 secondiRicercare la presenza di circolo: Mo.To.Re. (+ polso opzionale) max per 10 secondi
LATTANTE
LATTANTE
BAMBINOBAMBINO
Ogni 2 minuti (durante la rivalutazione) CAMBIARE SOCCORRITORE CTE
Ogni 2 minuti (durante la rivalutazione) CAMBIARE SOCCORRITORE CTE
RivalutazioneRivalutazione B-B-CC
G.A.S. G.A.S.
Mo.To.R
e
Mo.To.R
e
Coscienza
Coscienza
PRESENTE PRESENTE
ASSENTEASSENTE
PRESENTE PRESENTE
ASSENTEASSENTE
ASSISTENZA ASSISTENZA
RCP
20 Ventil./min.
MAX 10 secondi
(polso opzionale)(polso opzionale)
LATTANTE
da 0 a 1 anno se FC <60 battiti/min
trattare come ACC
DomandeDomande
Defibrillazione in età pediatrica
Età < 1 anno: NON utilizzare DAEEtà < 1 anno: NON utilizzare DAE
IndicazioniIndicazioni
Età > 1 anno: ATTENUATORI di energiaEtà > 1 anno: ATTENUATORI di energia
(è consentito l’utilizzo delle placche da adulti solo nel caso in cui non si
disponga degli attenuatori di energia)
(è consentito l’utilizzo delle placche da adulti solo nel caso in cui non si
disponga degli attenuatori di energia)
Sequenza operativaP-BLSD
OnOn
AnalisiAnalisi
Shock
Valutare il paziente (ABC)Valutare il paziente (ABC)
Avviare procedura DAEAvviare procedura DAE
Analizzare il ritmo Analizzare il ritmo
Enunciare la filastrocca di sicurezzaEnunciare la filastrocca di sicurezza
Erogare la scarica se indicatoErogare la scarica se indicato
2 min. RCP (8 cicli – 15:2)2 min. RCP (8 cicli – 15:2)
IMMEDIATA RCP (2 min. – 15:2)IMMEDIATA RCP (2 min. – 15:2)
Posizione piastre Sternum: sottoclavicolare, parasternale destra
Apex: centro della piastra sulla linea ascellare anteriore altezza 5° spazio intercostale
L’impedenza trans-toracica è in relazione a: Posizione degli elettrodi
Aderenza degli elettrodi
Se non è possibile Se non è possibile distanziare le due piastre distanziare le due piastre
di almeno 3 cm utilizzare la di almeno 3 cm utilizzare la posizione ANTERO-posizione ANTERO-
POSTERIOREPOSTERIORE
3 cm3 cm
Sicurezza
Durante le fasi di analisi, carica, scarica
Durante le fasi di analisi, carica, scarica
deve essere a contattocon il paziente
Nessuno
Sicurezza
Durante l’erogazionedello shock allontanare
il flusso di Ossigenodal paziente
Durante analisi e shock mantenere sempre
CONTROLLO VISIVO della zona circostante
Sicurezza
Filastrocca di sicurezza
sono viaIoIo
siete viaVoiVoi
sono viaTuttiTutti
Shock NON indicatonon FV/TV
Algoritmo universale P-BLSD
Shock indicatoFV/TV
Shock indicatoFV/TV
Arresto cardiaco
Continua secondoprotocollo locale
Continua secondoprotocollo locale
Analizza(Mo.To.Re)
Analizza(Mo.To.Re)
Avvia procedura DAE
RCP RCP 22 minuti (8 cicli) minuti (8 cicli) 15:215:2RCP RCP 22 minuti (8 cicli) minuti (8 cicli) 15:215:2
ErogaEroga 1 1 scaricascaricaErogaEroga
1 1 scaricascarica
RCP per 22 minuti RCP per 22 minuti
RCP per 2 2 minuti
Evoluzione
Arrivo dell’MSA
Disposizioni della COEU 118
Constatazione di decesso (scritta) da parte di personale MEDICO
Esaurimento Fisico dei Soccorritori
Ripresa di CIRCOLO e RESPIRO
Ripresa di CIRCOLO e RESPIRO
DomandeDomande
Conclusioni
IL TRATTAMENTO CARDINE E’ RCP PRECOCEIL TRATTAMENTO CARDINE E’ RCP PRECOCE
RAPPORTO 15:2, 8 CICLI (2 MINUTI)RAPPORTO 15:2, 8 CICLI (2 MINUTI)
CONSENTITA LA DP SE > 1 ANNO DI VITACONSENTITA LA DP SE > 1 ANNO DI VITA
senza esiti cerebralisenza esiti cerebraliaumento dimissioni
Migliore perfusione coronarica e cerebrale
Migliore perfusione coronarica e cerebrale
L’ACC NEL BAMBINO E’ RARAMENTE PRIMITIVOL’ACC NEL BAMBINO E’ RARAMENTE PRIMITIVO
OSTRUZIONEVIE AEREE
da Corpo Estraneo
OSTRUZIONEVIE AEREE
da Corpo Estraneo
Ostruzione vie aeree da C.E.
Incidenza massima 6 mesi -> 2 anni6 mesi -> 2 anni
Corpo Estraneo Alimenti, giocattoli…Alimenti, giocattoli…
Riconoscimento
Riconoscimento
Ostruzione MODERATAOstruzione
MODERATAOstruzione
GRAVEOstruzione
GRAVE
IL BAMBINO RIESCE A PIANGERE, IL BAMBINO RIESCE A PIANGERE, TOSSIRE (PARLARE)TOSSIRE (PARLARE)
IL BAMBINO RIESCE A PIANGERE, IL BAMBINO RIESCE A PIANGERE, TOSSIRE (PARLARE)TOSSIRE (PARLARE)
NESSUNA MANOVRA di DISOSTRUZIONENESSUNA MANOVRA di DISOSTRUZIONENESSUNA MANOVRA di DISOSTRUZIONENESSUNA MANOVRA di DISOSTRUZIONE
MODERATAMODERATAMODERATAMODERATA
Ostruzione vie aeree - DIAGNOSI
INCORAGGIARE IL PICCOLO A TOSSIREINCORAGGIARE IL PICCOLO A TOSSIREINCORAGGIARE IL PICCOLO A TOSSIREINCORAGGIARE IL PICCOLO A TOSSIRE
COMUNICARE CON COEUCOMUNICARE CON COEUCOMUNICARE CON COEUCOMUNICARE CON COEU
SEGUIRE PROTOCOLLO LOCALESEGUIRE PROTOCOLLO LOCALESEGUIRE PROTOCOLLO LOCALESEGUIRE PROTOCOLLO LOCALE
IL BAMBINO IL BAMBINO NONNON RIESCE A PIANGERE, RIESCE A PIANGERE, TOSSIRE (PARLARE) – RAPIDA TOSSIRE (PARLARE) – RAPIDA CIANOSICIANOSI
IL BAMBINO IL BAMBINO NONNON RIESCE A PIANGERE, RIESCE A PIANGERE, TOSSIRE (PARLARE) – RAPIDA TOSSIRE (PARLARE) – RAPIDA CIANOSICIANOSI
MANOVRE di DISOSTRUZIONEMANOVRE di DISOSTRUZIONEMANOVRE di DISOSTRUZIONEMANOVRE di DISOSTRUZIONE
GRAVEGRAVEGRAVEGRAVE
Ostruzione vie aeree - DIAGNOSI
Tutte le manovre di disostruzione hanno lo scopo di aumentare bruscamente la
pressione intratoracica per creare una TOSSE ARTIFICIALE
Tutte le manovre di disostruzione hanno lo scopo di aumentare bruscamente la
pressione intratoracica per creare una TOSSE ARTIFICIALE
Se il lattante è cosciente eseguire in successione 5 colpi interscapolari + 5 compressioni toraciche fino a quando si risolve il problema o il lattante
diventa incosciente
Colpi interscapolari
Compressioni toraciche
tecniche di DISOSTRUZIONE
LATTANTE COSCIENTEcon ostruzione GRAVE
posizionare il piccolo sull’avambraccio in modo da creare un piano rigido
la testa del bimbo va tenuta più in basso rispetto al tronco
appoggiare l’avambraccio sulla coscia
applicare fino a 5 colpi vigorosi in sede interscapolare con via di fuga laterale
tecniche di DISOSTRUZIONE
COLPI INTERSCAPOLARICOLPI INTERSCAPOLARI
mettere il bimbo su un piano rigido (con la stessa metodica utilizzata per le pacche dorsali)
eseguire 5 compressioni toraciche con la stessa tecnica utilizzata per il massaggio cardiaco (ma più profonde e più lente)
tecniche di DISOSTRUZIONE
COMPRESSIONI TORACICHECOMPRESSIONI TORACICHE
Se il bambino è cosciente eseguire in successione 5 colpi interscapolari + 5 compressioni subdiaframmatiche fino a quando si risolve il problema o il bambino diventa incosciente
Compressioni subdiaframmatiche
tecniche di DISOSTRUZIONE
BAMBINO COSCIENTEcon ostruzione GRAVE
Colpi interscapolari
porsi posteriormente al bambino con una mano appoggiata al suo torace per sostenerlo
eseguire fino a 5 colpi vigorosi in sede interscapolare con via di fuga laterale
tecniche di DISOSTRUZIONE
COLPI INTERSCAPOLARICOLPI INTERSCAPOLARI
Si esegue con bambino in piedi o seduto:
porsi alle spalle del pz ed abbracciarlo dal dietrocon le dita della prima mano comporre una C che collega l’apofisi xifoidea con l’ombelicoall’interno della C porre il pugno della seconda mano con il pollice all’internostaccare la prima mano ed afferrare il pugnosomministrare un colpo deciso in direzione antero-posteriore e caudo-craniale
tecniche di DISOSTRUZIONE
COMPRESSIONI SUBDIAFRAMMATICHECOMPRESSIONI SUBDIAFRAMMATICHE
tecniche di DISOSTRUZIONE
LATTANTE e BAMBINO INCOSCIENTE
POSIZIONARE IL BAMBINO SU UN PIANO RIGIDOPOSIZIONARE IL BAMBINO SU UN PIANO RIGIDOPOSIZIONARE IL BAMBINO SU UN PIANO RIGIDOPOSIZIONARE IL BAMBINO SU UN PIANO RIGIDO
INSTAURARE LA PERVIETA’ DELLE VIE AEREEINSTAURARE LA PERVIETA’ DELLE VIE AEREEINSTAURARE LA PERVIETA’ DELLE VIE AEREEINSTAURARE LA PERVIETA’ DELLE VIE AEREE
ISPEZIONARE IL CAVO ORALE E RIMUOVERE, ISPEZIONARE IL CAVO ORALE E RIMUOVERE, se se possibilepossibile, L’EVENTUALE CORPO ESTRANEO, L’EVENTUALE CORPO ESTRANEOISPEZIONARE IL CAVO ORALE E RIMUOVERE, ISPEZIONARE IL CAVO ORALE E RIMUOVERE, se se possibilepossibile, L’EVENTUALE CORPO ESTRANEO, L’EVENTUALE CORPO ESTRANEO
ESEGUIRE 5 VENTILAZIONI DI SOCCORSO, ESEGUIRE 5 VENTILAZIONI DI SOCCORSO, RIPOSIZIONANDO IL CAPO AD OGNI TENTATIVO RIPOSIZIONANDO IL CAPO AD OGNI TENTATIVO FALLITOFALLITO
ESEGUIRE 5 VENTILAZIONI DI SOCCORSO, ESEGUIRE 5 VENTILAZIONI DI SOCCORSO, RIPOSIZIONANDO IL CAPO AD OGNI TENTATIVO RIPOSIZIONANDO IL CAPO AD OGNI TENTATIVO FALLITOFALLITOSE INEFFICACI, ESEGUIRE ALTRE 5 VENTILAZIONI SE INEFFICACI, ESEGUIRE ALTRE 5 VENTILAZIONI (ALMENO 2 VALIDE)(ALMENO 2 VALIDE)SE INEFFICACI, ESEGUIRE ALTRE 5 VENTILAZIONI SE INEFFICACI, ESEGUIRE ALTRE 5 VENTILAZIONI (ALMENO 2 VALIDE)(ALMENO 2 VALIDE)
SE PERMANE L’OSTRUZIONE, ESEGUIRE CTE (15:2) PER SE PERMANE L’OSTRUZIONE, ESEGUIRE CTE (15:2) PER 2 MINUTI (SENZA VALUTARE L’ATTIVITA’ 2 MINUTI (SENZA VALUTARE L’ATTIVITA’ CIRCOLATORIA)CIRCOLATORIA)
SE PERMANE L’OSTRUZIONE, ESEGUIRE CTE (15:2) PER SE PERMANE L’OSTRUZIONE, ESEGUIRE CTE (15:2) PER 2 MINUTI (SENZA VALUTARE L’ATTIVITA’ 2 MINUTI (SENZA VALUTARE L’ATTIVITA’ CIRCOLATORIA)CIRCOLATORIA)GUARDARE IN BOCCA PRIMA DI OGNI INSUFFLAZIONEGUARDARE IN BOCCA PRIMA DI OGNI INSUFFLAZIONEGUARDARE IN BOCCA PRIMA DI OGNI INSUFFLAZIONEGUARDARE IN BOCCA PRIMA DI OGNI INSUFFLAZIONE
SEGUIRE PROTOCOLLO LOCALE SEGUIRE PROTOCOLLO LOCALE
OSSIGENO SEMPRE
10 - 12 lit/min.
OSSIGENO SEMPRE
10 - 12 lit/min.
Ostruzione vie aeree
DomandeDomande
ASMA - INSUFFICIENZA ASMA - INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTARESPIRATORIA ACUTAASMA - INSUFFICIENZA ASMA - INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTARESPIRATORIA ACUTA
Obiettivi
Sapere: riconoscere rapidamente i segni clinici di insufficienza respiratoria in età pediatrica
Sapere: riconoscere rapidamente i segni clinici di insufficienza respiratoria in età pediatrica
Saper fare: mettere in atto i principali provvedimenti terapeutici di baseSaper fare: mettere in atto i principali provvedimenti terapeutici di base
Saper essere: gestire l’ansia che solitamente accompagna gli operatori sanitari nell’eventoSaper essere: gestire l’ansia che solitamente accompagna gli operatori sanitari nell’evento
Modalità di respiro: - Utilizzo muscolatura accessoria;
- Alitamento delle pinne nasali;
- Rientramento del giugulo;
- Rumori respiratori patologiciColorito cutaneo: cianosi, pallore…
Cosa valutare
Stato di coscienza, agitazione
Parametri vitali: FR – FC – Sat. O2 (se possibile)
Presenza di febbre recente
Breve anamnesi su precedenti respiratori o cardiologici
Eventuale terapia in atto
Modalità di insorgenza del quadro:
acuto, progressivo,ricorrente …..
Cosa chiedere
La frequenza respiratoria fisiologica nei bambini decresce
con l’età e diventa sovrapponibile a quella degli adulti solo
nell’adolescenza.
Per questo motivo, in bambini di età differenti una identica
frequenza ventilatoria può avere un significato clinico diverso.
La frequenza respiratoria fisiologica nei bambini decresce
con l’età e diventa sovrapponibile a quella degli adulti solo
nell’adolescenza.
Per questo motivo, in bambini di età differenti una identica
frequenza ventilatoria può avere un significato clinico diverso.
Deterioramento della coscienza
Perdita del tono muscolare
Presenza di cianosi
Frequenze ventilatorie molto elevate
Respiro inefficace (gasping)
Bradicardia !! (FC < 80/min)
Deterioramento della coscienza
Perdita del tono muscolare
Presenza di cianosi
Frequenze ventilatorie molto elevate
Respiro inefficace (gasping)
Bradicardia !! (FC < 80/min)
Esaurimento Respiratorio
segni molto preoccupanti
BAMBINO TONICO E COSCIENTE
Rispettare la posizione scelta dal bambino per respirare
Non allontanare i genitori
Fornire ossigeno se possibile
Obiettivo: non aggravare la dispnea aumentando le richieste di ossigeno
Provvedimenti operativi
ESAURIMENTO RESPIRATORIO
Eseguire rapida valutazione ABC
Fornire O2 ad alti flussi (10-15 l/min)
Posizionare il bambino semiseduto se ancora cosciente; supino se non cosciente
AVVERTIRE LA COEU E PREDISPORSI AD AFFRONTARE ARRESTO RESPIRATORIO
Provvedimenti operativi
DomandeDomande
Conclusioni
L’insufficienza respiratoria acuta in età pediatrica è un evento pericoloso
Importante è riconoscerla immediatamente
Nelle fasi di compenso assecondare il bambino senza aggravare i suoi sforzi
Nelle fasi di esaurimento aumentare il monitoraggio clinico e prepararsi a un possibile PBLS
LA FEBBRELA FEBBRE
È un aumento della temperatura corporea
superiore a 37° C se misurata per via cutanea
(ascellare), o superiore a 37,5° C se misurata per via
rettale o orale.
È un aumento della temperatura corporea
superiore a 37° C se misurata per via cutanea
(ascellare), o superiore a 37,5° C se misurata per via
rettale o orale.
La febbre
Valutare l’insorgenza e la durata Valutare l’insorgenza e la durata
Febbre 38° - 39° C
Febbre “alta” 39° - 40° C
Febbre “molto alta” 40°- 41° C
La febbre
Le cause principali
sono le infezioni da
virus e batteri.
Febbre - cause
Come fa l’organismo ad aumentare la temperatura?Come fa l’organismo ad aumentare la temperatura?
La febbre
BRIVIDO: produce calore.
VASOCOSTRIZIONE CUTANEA: riduce la perdita di calore (senso di freddo).
BRIVIDO: produce calore.
VASOCOSTRIZIONE CUTANEA: riduce la perdita di calore (senso di freddo).
La febbre è un meccanismo di difesaLa febbre è un meccanismo di difesa L’aumento della temperatura corporea impedisce alla maggior
parte dei “microbi” di moltiplicarsi, ed il sistema immunitario diventa
più efficiente.
L’aumento della temperatura corporea impedisce alla maggior
parte dei “microbi” di moltiplicarsi, ed il sistema immunitario diventa
più efficiente.
La febbre
Quando gli antipiretici ?Quando gli antipiretici ?
La febbre - TRATTAMENTO
Sempre se la temperatura > 40° C.
Se temperatura >39° C con sintomi fastidiosi.
Febbre lieve ma con mal di testa o dolori.
Sempre se la temperatura > 40° C.
Se temperatura >39° C con sintomi fastidiosi.
Febbre lieve ma con mal di testa o dolori.
Il paracetamolo è il farmaco di prima scelta ed ha il picco di azione circa dopo 1 ora e 1/2 dalla somministrazione.
Evitare disidratazione (segni di disidratazione: mucose e cute secche, diuresi scarsa, poche lacrime in caso di pianto, nei neonati fontanella affossata)
Scoprire e favorire la dispersione termica
Evitare disidratazione (segni di disidratazione: mucose e cute secche, diuresi scarsa, poche lacrime in caso di pianto, nei neonati fontanella affossata)
Scoprire e favorire la dispersione termica
La febbre - TRATTAMENTO
Consentono di abbassare la temperatura corporea rapidamente di 1° - 2° C in attesa che l’ antipiretico faccia effetto
È indicata quando la temperatura > 40° C
Usare alcool o acqua tiepida
Consentono di abbassare la temperatura corporea rapidamente di 1° - 2° C in attesa che l’ antipiretico faccia effetto
È indicata quando la temperatura > 40° C
Usare alcool o acqua tiepida
La febbre - TRATTAMENTO
Le spugnatureLe spugnature
ABC - Stato di coscienza - Qualità del respiro
Difficoltà a muovere la testa
Dolore addominale
Dolore alle orecchie
Vomito - Diarrea
Disidratazione
CONVULSIONI
ABC - Stato di coscienza - Qualità del respiro
Difficoltà a muovere la testa
Dolore addominale
Dolore alle orecchie
Vomito - Diarrea
Disidratazione
CONVULSIONI
La febbre – VALUTAZIONE bambino
DomandeDomande
CRISI CONVULSIVACRISI CONVULSIVA
Obiettivi
Sapere: riconoscere l’insorgenza delle crisi riconoscere l’insorgenza delle crisi convulsive valutandone le principali convulsive valutandone le principali caratteristichecaratteristiche
Sapere: riconoscere l’insorgenza delle crisi riconoscere l’insorgenza delle crisi convulsive valutandone le principali convulsive valutandone le principali caratteristichecaratteristiche
Saper fare: fornire un’assistenza di base fornire un’assistenza di base adeguata nella fase critica e postcriticaadeguata nella fase critica e postcriticaSaper fare: fornire un’assistenza di base fornire un’assistenza di base adeguata nella fase critica e postcriticaadeguata nella fase critica e postcritica
Saper essere: superare l’ansia presente nella superare l’ansia presente nella gestione dell’eventogestione dell’evento
Saper essere: superare l’ansia presente nella superare l’ansia presente nella gestione dell’eventogestione dell’evento
E’ un’evenienza clinica abbastanza frequente in età pediatrica
Generalmente è un fenomeno autolimitante già esaurito al nostro arrivo
In rari casi è, invece, più duratura e severa e rappresenta un vero problema clinico
E’ un’evenienza clinica abbastanza frequente in età pediatrica
Generalmente è un fenomeno autolimitante già esaurito al nostro arrivo
In rari casi è, invece, più duratura e severa e rappresenta un vero problema clinico
Crisi convulsiva
Perdita temporanea della coscienza associata ad alterazioni dello stato sensitivo-motorio
Può avere caratteristiche cliniche molto variabili
Le forme più gravi sono le crisi “tonico-cloniche” (ipertono diffuso scosse muscolari degli arti)
Perdita temporanea della coscienza associata ad alterazioni dello stato sensitivo-motorio
Può avere caratteristiche cliniche molto variabili
Le forme più gravi sono le crisi “tonico-cloniche” (ipertono diffuso scosse muscolari degli arti)
Crisi convulsiva
Nella maggior parte dei casi gli attacchi convulsivi sono brevi (< 5’)
Se sono più prolungati (> 30’) si parla di “stato di male” che può arrecare danni cerebrali permanenti
Ne deriva che una crisi convulsiva prolungata va comunque interrotta qualunque sia la causa
Nella maggior parte dei casi gli attacchi convulsivi sono brevi (< 5’)
Se sono più prolungati (> 30’) si parla di “stato di male” che può arrecare danni cerebrali permanenti
Ne deriva che una crisi convulsiva prolungata va comunque interrotta qualunque sia la causa
Crisi convulsiva
In corso di crisi: osservare le caratteristiche e la sede della contrazione, soprattutto se non è bilaterale e simmetrica
In fase “postcritica”: valutare la ripresa della coscienza che può non essere immediata e rapidamente soddisfacente
In corso di crisi: osservare le caratteristiche e la sede della contrazione, soprattutto se non è bilaterale e simmetrica
In fase “postcritica”: valutare la ripresa della coscienza che può non essere immediata e rapidamente soddisfacente
Crisi convulsiva - VALUTAZIONE
Anamnesi personale o familiare positiva per epilessia ?
Caratteristiche della crisi: durata, localizzazione, perdita di urine o feci
Presenza di febbre o di altre malattie al momento della crisi
Recente trauma cranico
Anamnesi personale o familiare positiva per epilessia ?
Caratteristiche della crisi: durata, localizzazione, perdita di urine o feci
Presenza di febbre o di altre malattie al momento della crisi
Recente trauma cranico
Crisi convulsiva - VALUTAZIONE
In corso di crisi: non trattenere, allontanare ogni oggetto per evitare lesioni traumatiche secondarie
In fase postcritica: valutazione ABC, supporto con ossigeno ad alti flussi, monitoraggio delle funzioni vitali
In corso di crisi: non trattenere, allontanare ogni oggetto per evitare lesioni traumatiche secondarie
In fase postcritica: valutazione ABC, supporto con ossigeno ad alti flussi, monitoraggio delle funzioni vitali
Crisi convulsiva - TRATTAMENTO
90% dei casi si manifestano nelle prime 24 - 36 ore di febbre.
Trattare sempre con antipiretici anche temperature di 37.5° C nelle prime 24 -36 ore.
Il genitore molto probabilmente è stato istruito sull’ uso di farmaci per via rettale (benzodiazepine).
90% dei casi si manifestano nelle prime 24 - 36 ore di febbre.
Trattare sempre con antipiretici anche temperature di 37.5° C nelle prime 24 -36 ore.
Il genitore molto probabilmente è stato istruito sull’ uso di farmaci per via rettale (benzodiazepine).
Crisi convulsiva FEBBRILE
Crisi “benigna” causata dall’effetto irritativo della febbre sull’encefalo
Sono molto brevi (< 5’) e presentano un rapido recupero neurologico
Spesso i bambini hanno anamnesi personale o familiare positiva per episodi analoghi
Crisi “benigna” causata dall’effetto irritativo della febbre sull’encefalo
Sono molto brevi (< 5’) e presentano un rapido recupero neurologico
Spesso i bambini hanno anamnesi personale o familiare positiva per episodi analoghi
Crisi convulsiva FEBBRILE
DomandeDomande
Conclusioni
Generalmente le convulsioni in età pediatrica sono fenomeni benigni di breve durata
Se crisi in atto: osservarne le caratteristiche
Se fase postcritica: attento monitoraggio clinico e neurologico
Alterazioni dello Stato di COSCIENZA
Alterazioni dello Stato di COSCIENZA
Alterazioni stato di coscienza
Stato neurologico anormale
irritabilità non responsività
Si possono intendere diversi stati dal meno grave al più
grave
Credere al genitore:“il bambino non si comporta nel solito modo”
Credere al genitore:“il bambino non si comporta nel solito modo”
meno attento meno interattivo
inconsolabilenon distraibile
indifferente alle cose circostanti
Alterazioni stato di coscienza
ABCDEABCDE
AVPUAVPU
Alterazioni stato di coscienzaVALUTAZIONE
Pupille:Pupille: diametroconfrontoreazione alla luce
Attività motoria:Attività motoria:simmetricacoordinatafinalistica
Alterazioni stato di coscienzaVALUTAZIONE
PosturaFlaccidità
• se non recupera rapidamente uno stato “normale” trasporto immediato (eventuale ulteriore valutazione in ambulanza)
• se ritorna “normale” valutare meglio l’evento
• se non recupera rapidamente uno stato “normale” trasporto immediato (eventuale ulteriore valutazione in ambulanza)
• se ritorna “normale” valutare meglio l’evento
Alterazioni stato di coscienzaTRASPORTO
• quanto veloci i sintomi?• diabete o altre malattie?• Assunzione cibo (ultimo pasto)• Assunzione medicine?• Intossicazione?• Se non è il primo episodio, quanto frequentemente accade?• se è neonato: diabete materno?
• quanto veloci i sintomi?• diabete o altre malattie?• Assunzione cibo (ultimo pasto)• Assunzione medicine?• Intossicazione?• Se non è il primo episodio, quanto frequentemente accade?• se è neonato: diabete materno?
Alterazioni stato di coscienzaVALUTAZIONE secondaria
DomandeDomande
Conclusioni
Alterazione di coscienza = Comportamento non abituale
Comportamento non abituale -> Trasporto immediato
AVVELENAMENTIAVVELENAMENTI
nel 2004 58.200 segnalazioni di avvelenamenti
il 52% riguarda bambini fino ai 14 anni
nel 2004 58.200 segnalazioni di avvelenamenti
il 52% riguarda bambini fino ai 14 anni
dato nazionale CAV Niguarda (MI)
AvvelenamentiINCIDENZA
< 5 aa :
non intenzionale
singola sostanza
piccola quantità
< 5 aa :
non intenzionale
singola sostanza
piccola quantità
AvvelenamentiDIFFERENZE per ETA’
età scolare :
• più spesso intenzionale• per esperimento o a scopo suicida• analgesici e farmaci vari
età scolare :
• più spesso intenzionale• per esperimento o a scopo suicida• analgesici e farmaci vari
AvvelenamentiDIFFERENZE per ETA’
Adolescenti :
• intenzionale• sostanze euforizzanti o analgesici• a volte più di una sostanza• spesso grossa quantità• a volte a scopo suicida• se rifiuto trasporto:forze dell’ordine
Adolescenti :
• intenzionale• sostanze euforizzanti o analgesici• a volte più di una sostanza• spesso grossa quantità• a volte a scopo suicida• se rifiuto trasporto:forze dell’ordine
COEU S.S.U.Em. 118 Brianza
AvvelenamentiDIFFERENZE per ETA’
Avvelenamenti
Esposizione a materiale pericolosoEsposizione a materiale pericoloso
• può avvenire a qualsiasi età
• spesso sono coinvolte più persone
• può avvenire a qualsiasi età
• spesso sono coinvolte più persone
Avvelenamenti
Prima dell’arrivo…Prima dell’arrivo…
• a volte la sostanza è già nota
• se viene riferita improvvisa variazione di comportamento, pensare a esposizione a tossici
• a volte la sostanza è già nota
• se viene riferita improvvisa variazione di comportamento, pensare a esposizione a tossici
• attento a possibili sostanze tossiche sui vestiti o sulla cute
• osserva la zona: porta via contenitori, sostanze sospette, piante, siringhe
• se il parente si oppone al trasporto fallo parlare con la COEU
• attento a possibili sostanze tossiche sui vestiti o sulla cute
• osserva la zona: porta via contenitori, sostanze sospette, piante, siringhe
• se il parente si oppone al trasporto fallo parlare con la COEU
AvvelenamentiVALUTAZIONE della SCENA
• valutazione iniziale: quale sostanza quando quanta
peso del bambino
• ABCDE
COEU S.S.U.Em. 118 Brianza
AvvelenamentiVALUTAZIONE del paziente
DomandeDomande
Conclusioni
L’avvelenamento si riscontra in qualunque fascia d’età
Sospettare sempre!!!
Anamnesi dettagliata