Piani di Adattamento e BLUEAP Bologna Città Resiliente · 2014-02-13 · rappresentano strumenti...

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Piani di Adattamento e BLUEAP Bologna Città Resiliente Piero Pelizzaro – Resp. Coop. Internazionale Kyoto Club In collaborazione con

Transcript of Piani di Adattamento e BLUEAP Bologna Città Resiliente · 2014-02-13 · rappresentano strumenti...

Piani di Adattamento

e

BLUEAP Bologna Città Resiliente

Piero Pelizzaro – Resp. Coop. Internazionale Kyoto Club

In collaborazione con

Negli ultimi anni si assiste allo sviluppo di un nuovo filone di ricerca volto ad

indagare i fattori di vulnerabilità e resilienza dei sistemi urbani, che si

affianca agli studi sulle componenti che ne determinano la qualità e il

potenziale competitivo.

Le analisi territoriali incentrate sullo studio di vulnerabilità e resilienza

rappresentano strumenti necessari per rispondere alle attese di una

pianificazione sostenibile, che debba fronteggiare i problemi derivanti

dall’incertezza propria dei sistemi urbani.

Tale incertezza è determinata dalla loro natura complessa e dalla velocità di

trasformazione dell’ambiente che li circonda.

Rischio, vulnerabilità e resilienza territoriale

In un sistema vulnerabile persino piccole perturbazioni possono

qualitativamente alterarne lo stato e lo sviluppo in maniera radicale,

provocando per mezzo dei circuiti di feedback risultati devastanti che

impediscono il ripristino della situazione precedente.

In un sistema resiliente, poiché è più facile mantenere l’informazione

attraverso la quale si organizza, il cambiamento ha la potenzialità di creare

opportunità e sviluppo: non solo il sistema è in grado di recuperare nel tempo

una situazione identica o simile alla precedente ma, attraverso i processi

d’apprendimento, è capace di introdurre variazioni che possono costituire

innovazioni importanti.

Fonte: Arch. Antonella Valitutti

Aumento significativo degli eventi estremi naturali

Costi elevati per i danni causati dai disastri naturali

Why focus on cities?

• Cities disproportionately contribute to climate change�mitigation

– 50% of global population, 80% of GHGs

• Cities disproportionately suffer the impacts of CC and disasters� adaptation

– Port cities: 9% of global GDP exposed

– 4 of top 10 exposed (pop) cities in EA

• Cities are also the front line in terms of preventive action andemergency preparedness and response

Is your city a Hot Spot?

The Primer provides criteria for determinationof a Hot Spot using its City Information Base:

• Vulnerability to different consequences ofclimate change in urban areas

• Preparedness and response capacity to differentnatural hazards in urban sector

The Primer:

The “Hot Spot” exercise

“Given”

• Geographic location

• City size and growth rate

• Governance structure

• Disaster history

“Influentiable”

• City management

• Financial resources

• Built environment

• Disaster response systems

• Economic impact of disasters

RESILIENT HOT

Descrizione

della città e sue

dimensioni

Cities have a choice as to their physical footprints

1. Struttura organizzativa ed informazioni fondamentali

2. Meccanismi istituzionali

3. Settori della pubblica amministrazione coinvolti

4. Piano Clima

5. Educazione e sensibilizzazione

6. Inventario di base delle emissioni

7. Analisi del rischio finanziario

8. Piano per le Emergenze che consideri i cambiamenti climatici

9. Mitigation: Energia

10. Mitigation: Mobilità

11. Mitigation: Costruito esistente & Densità abitativa

12. Mitigation/Adaptation: Verde e forestazione urbana

13. Mitigation/Adaptation: Meccanismi finanziari

14. Adaptation: Infrastrutture

15. Adaptation: Risparmio Idrico

16. Adaptation: Salute Pubblica

Fonte: Scira Menoni – DASTU Politecnico Milano

1. Hot Spot assessment dev’essere utilizzato per identificare le vulnerabilità

prioritarie, non per giudicare.

2. I Piani di Adattamento Locali possono essere sviluppati sulla base delle

esperienze pregresse;

3. Non tutte le azioni richiedono investimenti e tempi lunghi;

4. Le strategie No-regrets sono importanti e possono essere complementari agli

investimenti esistenti;

We may all be made to survive but

it takes intelligence and competence to survive well.

Siamo probabilmente nati per sopravvivere

ma servono intelligenza e competenza per sopravvivere bene

16

“Il progetto ACT ha dimostrato come attraverso un

PROCESSO PARTECIPATIVO, condiviso con gli

attori locali coinvolti, è possibilie sviluppare un

Piano d’Adattamento Locale capace di prevedere e

ridurre gli impatti ambientali, sociali ed

economici del cambiamento climatico in una

delle zone più vulnerabili d’Europa come il bacino

del mediterraneo”

Marco Cardinaletti – ACT Project Manager

WWW.ACTLIFE.EU

17

Porto / Zona Industriale FranaRaffineria API / AeroPorto

Zona Franosa

Strade + Ferrovia

Area interested: northern slope of Montagnolo from

170 m approximately until the sea

Extension ≈ 220 hectares (approximately 11% of the

urban area of Ancona’s city)

Maximum depth of the mass involved from the

landslide: 100 meters

18

LOCAL ADAPTATION PLANLOCAL ADAPTATION PLAN

RISK and VULNERABILITY

ASSESSMENT

RISK and VULNERABILITY

ASSESSMENT

Valutazione Primaria

degli Impatti

Valutazione Primaria

degli Impatti

1. DATA COLLECTION/BASELINE

SCENARIOS Dati Climatici

• Temperatura

• Precipitazioni

• Aumento livello del Mare

2. PRIMARY IMPACT EVALUATION

• Patrimonio Culturale

• Erosione della costa

• Infrastrutture di Connessione

• Rischi Naturali

• Biodiversità

• Agricoltura

• Salute ed Impatti Sociali

3. RISK and VULNERABILITY ASSESSMENT

• Cultural Heritage

• Frane e Alluvioni improvvise

• Infrastrutture di connessione

• Erosione della costa

4. LOCAL ADAPTATION PLAN

• Policy

• Gesione

• Tecnologie ed infrastrutture

• Comportamenti

DATA

COLLECTION

and BASELINE

SCENARIOS

19

Notti Tropicali

1. CLIMATE DATA COLLECTION and BASELINE SCENARIOS:

EXTREME EVENTS (1973 – 2009)

Giornate Calde

20

3.4 °C ( Scenario Normale)

3.7 °C (Scenario Hard)

3.9 °C (Scenario Normale)

5.7 °C (Scenario Peggiore)

ESTATE

PRIMAVERA

2.4 °C (Slight Scenario)

2.9 °C (Hard Scenario)

ANNO

1. CLIMATE DATA COLLECTION and BASELINE SCENARIOS: TEMPERATURE PROJECTION (2050 – 2100)

21

• RISCHIO MEDIO/BASSO EROSIONE COSTA. La parte più a rischio è quella a ridosso dellafrana dove il territorio è molto ristretto tra la zona collinare e la costa

• La zona MAGGIORMENTE A RISCHIO è situata a Nord di Ancona, che incide su una zona dialtro rischio alluvionale che si estende dalla pianura Veneta fino al Conero.

RISK AND VULNERABILITY ASSESSMENT : ZONA COSTIERA ANCONA

22

RISK AND VULNERABILITY ASSESSMENT ANCONA : PATRIMONIO STORICO

Biological Decay Structural Damage

Missing PartsMaterial Disintegration

23

Northen''access'

Port'

Southern'''

access'

RISK AND VULNERABILITY ASSESSMENT ANCONA :

INFRASTRUTTURE

4. THE LOCAL ADAPTATION PLAN for ANCONA

COMMUNITY

POLICY & GOVERNANCE

MANAGEMENT

TECNOLOGY & INFRASTRUCTURE

BEHAVIOURS

TERRITORY

INFRASTRUCTURE

COASTLINE

CULT. HERITAGEPR

OT

EC

TIN

G

A1 - Set up a coordination structure

A2 - Modify the current planning

A3 - Create a specific budget for Adaptation

A4 - Increasing the Staff Exchange experiences with other countries

A5 - Project "Helios” – prevent the impacts of the Heat Waves

A6 - Developing a detailed map of risk regarding the speed landslides

A7 - Organize and managing data collection

A8 - Study of near shore currents in the sea from Ancona to Senigallia

A9 - Implementing infrastructures to drain underground water to canalize into an industrial pipeline for the Port Area

A10 - Extending the application of the Monitoring System to the entire Area of Ancona

A11 - monitoring the coastline with high-resolution satellite images

A12 - Increasing EWS for the monitoring of the railway

A13 - Portonovo coastal protection

A14 – Project “Green Comet” – increase green urban areas

A15 - Organize training initiatives for new professional profiles

A16 - Organize educational activities at schools

A17 - Establishing an Historical Landslide Museum

AZIONE C02

Riqulificazione della Baia di Portonovo: protezione della zona costiera con

arretramento infrastrutture.

• Riqualificazione dell’area, riducendo il

rischio di erosione arretrando gli

stabilimenti presenti

• Incentivo agli operatori turistici di

ricostruire gli edifici premio di

volumetria+40% in verticale

• Mobilità sostenibile ed energie

rinnovabili

• Ri-naturalizzazione laghetto e

prevenzione biodiversità

Bologna Local Urban Environment Adaptation Plan for a

Resilient City

BLUE AP

26Guglielmo Tell – Ambiente Italia

28/01/2013

Obiettivi: Realizzare un piano locale di

adattamento ai cambiamenti climatici

capace di coinvolgere i principali attori

del territorio attraverso un processo

partecipativo.

Partner: Comune di Bologna,

Ambiente Italia ( Istituto di Ricerca),

Arpa Emilia Romagna , Kyoto Club (No-

Profit)

Budget: 986.000€

THE PROCESS

BlueAP

2.0

LCP

Local

Climate

Profile

Processo

Partecipativo

Piano

d’Adattamento

6

Azioni

Pilota

27Guglielmo Tell – Ambiente Italia

28/01/2013

Il profilo climatico di Bologna: presente e futuro

28Guglielmo Tell – Ambiente Italia

28/01/2013

Il cambiamento in atto a livello regionale:

andamento dell’anomalia annua di temperatura minima e massima

-1,5

-1

-0,5

0

0,5

1

1,5

2

2,5

3

1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012

anom

alie

Tm

in/T

max

(°C)

anni

Anomalia_Tmax

Anomalia_Tmin

Trend_Tmax=0.48°C/decade Trend_Tmin=0.27°C/decade

ARPA Emilia-Romagna 25/11/20131

Trend= -18mm/10 anni

Il cambiamento in atto a livello regionale:

andamento dell’anomalia annua di precipitazione

-400

-300

-200

-100

0

100

200

300

400

1961 1964 1967 1970 1973 1976 1979 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 2009 2012

anom_pp(m

m/anno)

anni

Tendenza delle precipitazioni annuali sulla regione Emilia-Romagna

ARPA Emilia-Romagna 25/11/20132

Il cambiamento in atto a Bologna:

anomalia annua di temperatura minima e massima

Andamento dell'anomalia di temperatura minima e massima, annua-Bologna

-2.0

-1.5

-1.0

-0.5

0.0

0.5

1.0

1.5

2.0

2.5

3.0

3.5

1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006 2011

anni

anom

alie

(°C)

Tmin Tmax

Nota:

• Trend positivo sia nelle temperature minime che nelle massime

• Anomalie più intense dopo gli anni ’90 (aumenti degli eventi estremi)

STAGIONE TREND

(°C/DECADE)

TMIN

TREND

(°C/DECADE)

TMAX

Inverno (DGF) 0.4* 0.4*

Primavera (MAM) 0.3* 0.2*

Estate (GLA) 0.3* 0.3*

Autunno (SON) 0.2* 0.3*

Annua 0.3* 0.2*

ARPA Emilia-Romagna 25/11/20133

0

10

20

30

40

50

60

1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006

giorni

anni

Inverno

Nota:

• diminuzione del numero di giorni con il gelo durante l’inverno;

• incremento delle ondate di calore estive

Il cambiamento in atto a Bologna

Andamento temporale del numero di giorni con gelo

Bologna 1951-2010

Summer Heat waves - Bologna

0

2

4

6

8

10

12

14

1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006

years

no.o

f day

s

Andamento temporale delle ondate di calore

Bologna 1951-2010

Estate

ARPA Emilia-Romagna 25/11/20134

� incremento del numero massimo di giorni

consecutivi senza precipitazione durante l’estate

(1991-2011)

Il cambiamento in atto a Bologna:

precipitazione

� leggero segnale di diminuzione delle precipitazioni

durante l’inverno, primavera, estate e a livello

annuo, mentre durante l’autunno è stato trovato un

leggero aumento.

Anomalie estive di precipitazione- Bologna

ARPA Emilia-Romagna 25/11/20135

LCPo Bologna

�Trend positivo di temperatura in tutte le stagioni,

più forte in estate, con presenza di cambiamenti

negli estremi;

�Punto di cambiamento nelle temperature attorno

al 1990;

�Tendenza di aumento del numero di giorni secchi

e delle piogge intense.

ARPA Emilia-Romagna 25/11/20136

Proiezioni di cambiamento climatico a Bologna

2021-2050 e 2071-2099

LCPf (Local Climate Profile futuro)

AOGCM

Bologna +

ARPA Emilia-Romagna 25/11/20137

0

1

2

3

4

5

6

DGF MAM GLA SON

cam

biam

ento

(°C

)

stagione

Proiezioni di cambiamento climatico diTmin e Tmax - Bologna, scenario A1B,

periodi 2021-2050 e 2071-2099

Tmin_2021-2050 Tmax_2021-2050Tmin_2071-2099 Tmax_2071-2099

0,0

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

DGF MAM GLA SON

(°C)

stagione

Proiezioni dei valori stagionali di Tmin - Bologna

Tmin_2021-2050 Tmin_2071-2099

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

35,0

40,0

DGF MAM GLA SON

(°C)

stagione

Proiezioni dei valori stagionali di Tmax -Bologna

Tmax_2021-2050 Tmax_2071-2099

Scenari di cambiamento termico-Bologna

ARPA Emilia-Romagna 25/11/20138

-2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8

Tmin (°C)-inverno

Scenari climatici a Bologna -Temperatura minima inverno (dicembre-febbraio)

1961_1990

1980-2009

2021-2050 scenario A1B

2071-2099 scenario A1B

Proiezioni climatiche per la temperatura a Bologna

INVERNO ESTATE

25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39

Tmax (°C)-estate

Scenari climatici a Bologna -Temperatura massima estate (giugno-agosto)

1961_19901980-20092021-2050 scenario A1B2071-2099 scenario A1B

ARPA Emilia-Romagna 25/11/20139

• diminuzione del segnale, molto più

marcata verso fine secolo e soprattutto

durante l’inverno ( diminuzione di 15 gg

rispetto al clima 1961-1990)

• aumento delle ondate di calore (HWD) in

primavera, estate, autunno;

• durante l’estate da un numero massimo di

3 giorni consecutivi con Tmax maggiore di

33.7°C (periodo 1961-1990) a un numero

consecutivo di circa 10 giorni.

0

2

4

6

8

10

12

DGF MAM GLA SON

HW

D(g

iorn

i)

stagioniclima 1961-1990 hwd_2021-2050 hwd_2071_2099

-16

-14

-12

-10

-8

-6

-4

-2

0

DGF MAM SON

cam

biam

enti(

gior

ni)

2021-2050 2071-2099

Scenari –estremi di temperatura

Proiezioni giorni col gelo: Bologna Proiezioni onde di calore: Bologna

ARPA Emilia-Romagna 25/11/201310

Scenari di cambiamento nel regime della precipitazione-Bologna

�un segnale di una diminuzione della quantità stagionale di precipitazioni in tutte

le stagioni più marcato verso file secolo

-40

-30

-20

-10

0DGF MAM GLA SON

cam

biam

enti

(%)

stagioni

Proiezioni di cambiamento climatico nelle precipitazioni stagionali(%), scenario A1B - Bologna

prec_2021-2050" prec_2071-2099

ARPA Emilia-Romagna 25/11/201311

LCPf Bologna

�Aumento nelle temperature minime e massime,

per i 2 periodi (2021-2050 e 2071-2099),compressi

tra 2,5°C e di 5,5°C;

�Aumento delle ondate di calore, segnale più

intenso durante l’estate (Tmax >33°C);

�Un possibile calo delle precipitazioni, più marcato

nel secondo periodo, quando la diminuzione potrà

essere circa del 30%.

ARPA Emilia-Romagna 25/11/201312

Le vulnerabilità

Posizione geografica

Alta densità di popolazione

Snodo di mobilità di persone e merci

Allarme siccità, il caldo fiacca colture e animali: raccolti in malora, campagne in ginocchio (14 Agosto 2012, Resto del Carlino)

Pioggia e maltempo, a rischio i fiumi. Il Reno sorv egliato speciale (18 marzo 2013, Resto del Carlino)

Maltempo, strade chiuse per frane e allagamenti(5 aprile 2013, Corriere di Bologna)

Tromba d’aria in Emilia, case scoperchiate e 11 fer iti, emergenza per le provincie di Bologna e Modena (3 maggio 2013, La Stampa)

Temporale e grandine su Bologna: sottopassi allagat i, traffico in tilt (5 maggio 2013, Resto del Carlino)

Aria, l'ozono è vicino ai livelli di allarme. E l'o ndata di calore continua almeno fino a giovedì(6 agosto 2013, Corriere di Bologna)

Un mercoledì di fuoco a Bologna, mai così caldo: 39 ,7 gradi (8 agosto 2013, La Repubblica)

Rassegna stampa

Criticità

43

Stato dei corpi idrici superficiali e sotterranei

“Qualità” sulla rete di canali artificiali

“Cabina di Regia” del Nodo di Casalecchio di Reno

L’impegno per la riduzione dei prelievi idrici ad uso civile

Interventi di riduzione degli scarichi

Il RUE per favorire il riuso delle acque di pioggia e ridurre l’afflusso in fogna

Il progetto “Lungo Navile”

Fattori resilienza /misure in atto

Fattore di rischio: Crisi idrica e siccità

Fattori resilienza /misure in atto

Ondate di calore Progetto LIFE+ GAIA

Villa Bernaroli

Rete ecologica e sistema del verde di Bologna

Sistema di allarme e assistenza ai cittadini a

rischio

Fattore di rischio:Aumento delle temperature estive e isole di calore

Criticità

45

RUE: migliorare la risposta idrologica del territorio comunale

Il Parco Lungo Reno: un’opportunità per sistemi naturali di trattamento e laminazione delle acque di sfioro

Fattore di rischio: Aumento eventi meteorici intensi

Criticità Fattori resilienza /misure in atto

Rischio idraulico in pianura

Stabilità della collina

Regolamento Urbanistico Edilizio

Piano Operativo Comunale per la riqualificazione diffusa delterritorio urbano strutturato

Strumenti di pianificazione e regolamenti esistenti a BOLOGNA

Piano Strategico Metropolitano

Patto dei Sindaci/PAES

Piano Strutturale Comunale

47

La gestione del sistema idrico/1

Le strategie

Obiettivi:

Riconoscere la specificità del sistema idraulico del Comune di Bologna;

Favorire al massimo la riduzione dei prelievi, in particolare nel periodo estivo;

Mantenere le portate naturali negli alvei e nelle falde

Il piano di adattamento della città di Bologna

Risparmio

Accumulo diffuso

Uso delle acque di pioggia

Riciclo e recupero delle acque usate

48

La gestione del sistema idrico/2

Le strategie

Possibili azioni:

Interventi strutturali volti a migliorare la risposta idrologica o a laminare i deflussi superficiali;

Rinnovo e adeguamento del modello di gestione delle acque di pioggia.

Il piano di adattamento della città di Bologna

aumento della permeabilità e dei volumi di accumulo diffusi

riduzione dell’afflusso in fogna

adeguamento i sistemi di drenaggio laminazione e

depurazione delle acque di sfioro e dellle prime piogge

49

La gestione del verde

Le strategie

Obiettivo:

Miglioramento della dotazione di verde per aumentare ombreggiamento e evapotraspirazione (greening), in particolare nei contesti urbani che presentano le criticità più elevate per frequenza delle ondate di calore o per concentrazione della popolazione a rischio.

Il piano di adattamento della città di Bologna

50

In collaborazione con

Piero Pelizzaro – Resp. Coop. Internazionale Kyoto Club

BLUEAP