Personalità jung
-
Upload
iva-zigghyova-martini -
Category
Documents
-
view
1.318 -
download
5
description
Transcript of Personalità jung
1
Pervin, L.A. & John, O.P. (2003). La scienza della personalità. Raffaello Cortina Editore, Milano.
2
Psicologia della personalità
Studio delle persone nella loro interezza e complessità come insiemi organizzati di processi
psicologici
Il modo in cui questi aspetti interagiscono determina l’unicità dell’individuo
3
Psicologia della personalità e senso comune
Psicologia della personalità tentativo di dare risposte scientifiche a domande comuni della vita quotidiana:
- perché siamo come siamo
- come sono gli altri
Differenze:
-modo di strutturare le domande
-metodi di ricerca
4
Studio della personalità e psicologie Psicologia della personalità
Psicologia generale Psicologia clinica
Studio delle persone come individui e nella loro complessità:
- aspetti comuni tra gli individui (universalismo)
- differenze individuali
5
Definizione di personalità
La personalità rappresenta le caratteristiche costanti della persona che sono alla base di modelli coerenti di sentire, pensare e comportarsi
Ricerca scientifica scoprire e spiegare le regolarità in pensieri, sentimenti e comportamenti
6
La teoria della personalitàUna teoria della personalità deve rispondere a 3 domande fondamentali:
- chi è la persona (caratteristiche)- come è diventata ciò che è (forze genetiche e ambientali)-perché agisce in un certo modo (aspetti motivazionali)
Ogni teoria studia questi elementi fondamentali, e si differenzia dalle altre per il modo in cui li descrive e spiega
7
Ogni teoria deve comprendere 5 aspetti…
La struttura: le unità di base della personalitàIl processo: gli aspetti dinamici della personalitàLo sviluppo: come ciascuno si sviluppa verso ciò che éLa psicopatologia : caratteristiche e cause dei disturbi della personalitàIl cambiamento: come le persone cambiano o resistono al cambiamento nel corso del tempo
8
LA STRUTTURA
Riguarda gli aspetti più stabili e costanti della personalità
Le teorie utilizzano diversi concetti strutturali:Risposta, Abitudine, Tratto, Tipo Tratto= es. allegroTipo= es. estroverso
QUANTE componenti strutturali? Teorie di struttura semplici e complesse
COME SI ORGANIZZANO le componenti strutturali? Gerarchie di struttura
9
IL PROCESSO
Le teorie utilizzano diversi concetti dinamici e motivazionali oer spiegare il comportamento
QUALI categorie di motivazione ?EDONISTICHE o di piacere
DI CRESCITA o autorealizzazione
COGNITIVE(v. Pervin, 1996)
Non sono mutualmente esclusive, anche se in ogni teoria della personalità assumono importanza diversa
10
Motivazioni EDONISTICHE
2 modelli principali:1- Riduzione della tensionePUSH (Pitchfork)i bisogni fisiologici creano tensioni interne che gli individui tentano di ridurre soddisfacendole (es. fame)Pulsioni= stati interni di tensione che dirigono le persone verso la loro riduzione (v. Freud)Piacere= soddisfacimento del bisogno
2- IncentivoPULL (Carrot)Il comportamento è motivato dal desiderio di raggiungere un obiettivo (es. ricchezza, fama)Piacere= conseguimento della metaKelly, 1958
11
Motivazioni DI CRESCITA
Il comportamento è motivato dalla tendenza dell’organismo a crescere ed autoaffermarsi
La tensione alla realizzazione del proprio potenziale si verifica anche a costo di un aumento della tensione
Livello ottimale di tensione: se troppo poco noia, se troppo stress
ESEMPIO: motivazione alla competenza, ossia la tendenza a comportarsi in modo da interagire in modo efficace con l’ambiente(White, 1959)
12
Motivazioni COGNITIVE
Il comportamento dell’individuo è motivato dallo sforzo di comprendere e prevedere gli eventi
Forza di base: bisogno di coerenza e di conoscenza
Coerenza e prevedibilità sono più importanti di dolore e disagio
•Swann (1992): meglio un evento spiacevole se ritenuto coerente e prevedibile
13
Crescita e sviluppo
Quali fattori determinano la personalità:
Controversia natura – cultura
innatismo empirismo
Cause genetiche – ambientali
14
Cause genetiche
Cause genetiche importanti in approcci di tipo innatistico ed evoluzionistico
I fattori genetici hanno importanza diversa a seconda delle caratteristiche di personalità considerate:
+ importanti temperamento, intelligenza- importanti valori, ideali, credenze
15
Caratteristiche dell’individuo che riguardano l’umore complessivo o la qualità emotiva
Aspetto innato della personalità
Hamer e Copeland, 1998È qualcosa di abbastanza stabile (…) la sua comparsa nell’infanzia è influenzata da fattori biologici ereditari
Temperamento
16
Differenze nei bambini
Differenze dovute al temperamento: livello di attività e di ritrosiaBambino inibito: tende all’isolamento, angoscia per stimoli non familiari, ricerca il conforto dei genitori, ha un maggior numero di paure e fobieBambino disinibito: cerca situazioni nuove, reagisce con spontaneità, sorride spesso, attivo Ricerca longitudinale (4, 14, 21 mesi, 4 anni e mezzo, 8 anni) con presentazione di stimoli, osservazione e misure fisiologiche La maggior parte dei bimbi classificati come inibiti o disinibiti a 4 mesi, lo restavano in età successiveMA qualche cambiamentoKagan, 1994 e 1999
17
Molti modelli di comportamento sono dovuti alla nostra eredità evoluzionista e sono associati a geni che condividiamo con altre specie (Buss, 1991, 1995)
Vengono selezionati i meccanismi psicologici che hanno maggiore valore adattivo, cioè + efficaci per la sopravvivenza
Caratteristiche e comportamenti specie-specifici:- alcuni modelli sociali (partner sessuale, ruoli genitoriali, altruismo)
- emozioni primarie (rabbia, tristezza, paura, gioia, disgusto)
Emozioni primarie: innate, informazione codificata nei geni
Prove: presenti in tutte le culture e in molte specie animali
(Izard, 1991; Ekman, 1992, 1993)
Psicologia evoluzionista
18
Quindi…
I fattori genetici riguardano sia aspetti che sono unici nell’individuo (es. uno speciale talento) sia aspetti che sono simili (legati all’eredità biologica)
19
CAUSE AMBIENTALI
Fattori ambientali grande importanza negli approcci comportamentisti e cognitivo-sociali
Tra le cause ambientali sono importanti:-la cultura di appartenenza -La classe sociale-La famiglia-I coetanei
20
CulturaOgni cultura ha propri modelli di comportamenti, rituali e credenze
Diventare consapevole delle influenze culturali è possibile quando si entra in contatto con una diversa cultura
Immigrazione e multiculturalità
Influenza della cultura su molti aspetti:
-definizione di bisogni e modi per soddisfarli
-sperimentare ed esprimere emozioni
-rapporti interpersonali
-ciò che attiva le nostre emozioni
-definizione di normale e malato
(Kitayama, Markus, 1994; Tsai)
21
Classe sociale
I fattori relativi alla classe sociale influenzano:
status individuale, ruoli ricoperti, obblighi sociali, privilegi goduti
L’importanza della classe sociale varia a seconda delle culture
(es. maggiore o minore mobilità sociale)
22
Famiglia
I modelli di comportamento dei genitori influenzano la personalità del bambino in almeno 3 modi fondamentali:
- con il loro comportamento creano un clima che provoca una certa reazione nel bambino (es. Frustrazione
aggressività)
- fungono da modelli di identificazione (rispetto al ruolo)
- ricompensano e puniscono i comportamenti in modo selettivo (v. comportamentismo)
Ma fino a che punto sono importanti le influenze familiari?
Perché nella stessa famiglia i figli sono così diversi?
23
Limiti dell’influenza familiare
Genetisti comportamentali: studiano la relazione tra somiglianza genetica e caratteristiche della personalità
Fratelli che crescono nella stessa famiglia non condividono lo stesso ambiente (importanza dell’ambiente esterno)
I fattori genetici contano + delle esperienze familiari
Es. bimbi aggressivi o passivi suscitano atteggiamenti diversi
(Plomin et al., 1990)
Critiche: l’ambiente familiare influenza lo stile delle relazioni affettive (Waller, Shaver, 1994)
24
Coetanei
Il gruppo dei coetanei spiega gli effetti dell’ambiente sulla personalità
Quindi: fratelli di una stessa famiglia sono diversi perché fuori casa fanno esperienze diverse (Harris, 1995)
Gruppo di coetanei:
- fa socializzare l’individuo
- propone nuove regole di comportamento
- fa condividere esperienze importanti
In breve: famiglia importante per il primo sviluppo, coetanei in seguito
25
Interazione tra geni e ambiente
Gamma di reazioni: l’ereditarietà fissa un certo numero di possibili risultati tra i quali l’ambiente determina l’esito finale dello sviluppo (Gottesmann, 1963)
Simile al concetto di differenziazione in biologia: inizialmente le cellule sono totipotenti poi diversificano le loro funzioni
Ma il processo è + complesso: non causa-effetto ma interazione continua geni-ambiente
Es. differenze costituzionali suscitano risposte diverse
26
In sintesi…
La personalità è il frutto dell’interazione di molto fattori: genetici, culturali, sociali, familiari
L’ereditarietà fissa dei limiti alle possibile caratteristiche della personalità, in questi limiti le forze ambientali determinano le caratteristiche sviluppate
27
La psicopatologia
Una teoria della personalità vede includere:
-una spiegazione della psicopatologia, cioè i disturbi della personalità- proporre modi per intervenire e modificare il disturbo (es. psicoterapie)
28
Problemi importanti nella teoria della personalità
* la propria concezione della persona
* importanza attribuita a cause esterne e a quelle interne nella genesi dei comportamenti
* coerenza della personalità nelle varie situazioni
* ruolo di passato, presente e futuro sul comportamento
*gli organizzatori del comportamento e il concetto di sè
29
Concezioni filosofiche della persona
• Concezione razionale (ragione e scelta)
• Concezione irrazionale (istinti)
• Concezione meccanicistica (stimoli-risposte)
• Organismo che si autorealizza
• Concezione computazionale (elaboratore di informazioni)
30
Cause esterne o interne La personalità è determinata da fattori interni all’organismo o da avvenimenti nell’ambiente?
Gli estremi:
Freud siamo determinati da forze interne inconsce
Skinner siamo determinati dagli eventi esterni
Attualmente: controversia persona-situazione E’ la personalità (gli aspetti più stabili e durevoli) o la situazione a
determinare il comportamento ?
Mischel, 1968: interazione reciproca tra persona-situazione
Oggi: interazionismo
31
La coerenza
La personalità è sempre uguale o cambia?
* Coerenza nelle situazioni
Es. vita professionale, vita familiare
* Coerenza nel tempo
Continuità o discontinuità tra infanzia e età adulta
Problemi:
-Cambiano solo alcuni aspetti della personalità e altri immutati?
-Una persona può sembrare diversa nelle situazioni ma la personalità sottostante è la stessa
-Come si definisce ciò che è coerente? (es. aggressività canalizzata nello sport)
32
Il concetto di sè
Il comportamento esprime un modello, integrazione, organizzazione.
Come spieghiamo questo aspetto integrato?
Ricorso al concetto di sé
Punto: dare una definizione chiara di sé che ne consenta lo studio sistematico
Allport, 1958
33
Stati di coscienza e inconscio
Fino a che punto siamo consapevoli della nostra vita mentale?
Esistono stati variabili di coscienza: consapevoli di alcuni aspetti, meno di altri
Problema importante sia per la misurazione della personalità che per la teoria
Concetto freudiano di inconscio: rifiutato da molte teorie
34
Cognizione, affetti e comportamento
Personalità= cognizione (processi di pensiero)
affetti (emozioni, sentimenti)
comportamento manifesto
Che relazione esiste tra i 3 elementi?
Qual è il più importante?
Es. comportamentismo, teorie cognitive
35
Passato, presente, futuro
Siamo modellati soprattutto dalle nostre esperienze passate o dalle nostre aspettative per il futuro?
Psicoanalisi= influenza determinante del passato (prima infanzia)
Teorie cognitive= importanza di piani per il futuro
Punto: in che modo i 2 aspetti influenza il presente
36
Valutazione delle teorieSomiglianza tra vita quotidiana e scienza della personalità MA differenze importanti
La scienza esige:
-Definizione chiara ed esplicita delle teorie
-Raccolta sistematica di dati
-Verifica o falsificazione dei risultati
-Replicabilità dei risultati
Le teorie scientifiche si valutano rispetto:
- alla quantità di dati che riescono a spiegare in modo semplice (comprensività e parsimonia)
-Capacità di prevedere e spiegare eventi (rilevanza euristica)
37
ComprensivitàUna buona teoria spiega un’ampia gamma di fenomeni e consente di prevedere in modo preciso alcuni eventi
Punto: non onnicomprensività ma capacità di spiegare fenomeni centrali per il comportamento
Ampiezza di banda: repertorio di fenomeni che la teoria riesce a spiegare
Fedeltà: specificità e chiarezza con cui la teoria spiega alcuni fenomeni
38
Parsimonia
Una teoria dovrebbe spiegare diversi fenomeni in modo semplice, coerente, non contraddittorio, evitando concetti confusi o poco chiari
Rasoio d’Occam: criterio scientifico generale per cui si scelgono le spiegazioni più semplici ed esaustive e si evitano quelle più specifiche ma complicate
39
Rilevanza euristica
Una teoria ha rilevanza euristica se conduce a nuove ipotesi che possono essere confermate
Hall e Lindzey (1978): traduzione empirica ossia capacità di definire variabili e concetti in modo che ci sia accordo sul loro significato e sulla loro misurabilità
Una teoria deve poter essere falsificata o confermata
Se non specifica i casi che la falsifica non è una teoria scientifica
40
Su quali dati si basa la ricerca in psicologia della personalità
Approcci metodologici fondamentali per studiare la personalità:
-Studi di casi
-Ricerca tramite questionari
-Esperimenti di laboratorio
41
Dati LOTS
4 categorie di dati usate nella ricerca (Block, 1993): L- dati: informazioni sulla persona ottenute da resoconti
biografici o informazioni sugli eventi di vita (life) es. registri scolastici O- dati: informazioni da parte di osservatori esterni come
amici, parenti o soggetti addestrati (observer) es. classificazioni di personalità T- dati: evidenze che provengono da esperimenti di
laboratorio o da procedure standardizzate (test) S- dati: resoconti soggettivi da parte degli stessi soggetti
(self report) es. questionari auto-valutativi
42
Problemi relativi alla raccolta dei dati
Fino a che punto le misure ottenute dai diversi tipi di dati concordano tra di loro?
es. Dati-S e dati-T le auto-valutazioni date nei questionari spesso non sono coerenti con risultati di laboratorio
dati-S giudizi su situazioni generali
dati-T situazioni specifiche
dati-S e dati-O relazione tra auto-classificazione e classificazione da parte di altri: la coerenza dipende dal tipo di attributo classificato (es. affettuoso, socievole, aperto)
43
Concordanza/discordanza
dati-S e dati-O relazione tra auto-classificazione e classificazione da parte di altri: per alcuni autori buona concordanza, per altri distorsioni
•la coerenza dipende dal tipo di attributo classificato
- Distorsioni per autopercezione, specialmente con giudizi “di valore”(es. affettuoso)
-Alcuni aspetti + facili da classificare di altri (es. socievolezza vs nevroticismo)
-Alcuni individui sono + “leggibili” di altri
44
Quale tipo di dati è migliore degli altri?
I 4 tipi di dati sono utili per scopi diversi es. esperienza soggettiva vs prestazione in un compito
Ideale: inserire in unico protocollo di ricerca l’intero LOTSMA difficoltà oggettive
45
Obiettivi della ricerca: attendibilità
• Attendibilità: riguarda stabilità, certezza e replicabilità dei dati
• Criterio: i risultati devono poter essere replicati da alti ricercatori
• Minacce all’attendibilità:
-soggetto influenza di fattori transitori (es. umore, atteggiamento)
-sperimentatore variazioni nelle istruzioni, misurazione, interpretazione
46
Obiettivi della ricerca: validità
•Validità: capacità di uno strumento di misurare veramente i fenomeni che ci interessano
•Es. nevroticismo: come provare che un test lo misura realmente
•Problema: a volte misure di uno stesso fenomeno non concordano
Criterio: scegliere la misura + attendibile, utile e significativa
47
L’etica della ricerca“Lo psicologo porta vanti la ricerca con rispetto e preoccupazione per la dignità e il benessere delle persone implicate”
Punto: responsabilità etica dei ricercatori nei confronti dei soggetti e della psicologia come scienza
Es. Milgram, 1965: obbedienza all’autorità
Zimbardo, 1973: ambiente carcerario
-Interpretazione dei dati: valori e pregiudizi
48
Tre approcci di ricerca
• Ricerca clinica e studio dei casi singoli
• Questionari di personalità e ricerca correlazionale
• Ricerca sperimentale e di laboratorio
49
Ricerca clinica e studio dei casi
Studio intensivo degli individui e osservazioni in profondità
Es. studio dello stress e dell’impotenza (mancanza di controllo)
May, 1950: incertezza e impotenza
Incertezza paura dell’ignoto mancanza di controllo
Es. Grinkel e Spiegel (1945), Men under stress
Ricerca basata su interviste e terapie a piloti della II guerra mondiale
Impossibilità di prevedere il pericolo tensione e allerta protrarsi: stress e perdita di controllo
Fatica operazionale: angoscia, depressione, reattività psicosomatica
50
Vantaggi e svantaggiVantaggi
Buona validità esterna e fattibilità: studio del comportamento nel mondo reale
-complessità della personalità
-interazione individuo-ambiente
-fenomeni specifici
coglie specifiche differenze individuali
Svantaggi
Limitata attendibilità e validità internaDebolezza dei resoconti verbali (mancanza di accesso a certi fenomeni, distorsioni e inferenze)
51
Ricerca sperimentale e di laboratorioManipolazione delle variabili per verificarne gli effetti sul comportamento possibilità di stabilire relazioni causali se allora
Es. ricerca sull’impotenza appresa (Seligman, 1975)
I fase: cani sottoposti a shock, non c’è via d’uscita
II fase: via d’uscita, accettazione passiva
Quindi: apprendono che non si può fare nulla per evitare lo shock (mancanza di controllo) generalizzano
52
Impotenza appresaRicerca di Hiroto (1974) con soggetti umani
Stimolo: forte rumore
I fase, 3 condizioni: possibilità di fermarlo (a), impossibilità (b), no rumore (c)
II fase: stessi soggetti, si può evitare il rumore
Gruppo b: passivo, latenza > di a e c
Quindi: esperienze di impotenza tendono a generalizzarsi perché si apprende che i risultati non sono influenzati dal proprio comportamento
Effetti: passività e depressione
Proposta terapeutica: proporre esperienze controllabili (es. Beck, 1991)
53
Vantaggi e svantaggi
Vantaggi
Manipolazione di variabili specifiche in condizioni controllate.
Oggettività dei dati registrati
Rapporti causa-effetto
Svantaggi
Limiti di validità esterna artificiosità, scarsa rilevanzaPossibile influenza di variabili spurie:- bias legati a caratteristiche della domanda- alle aspettative dello sperimentatore
54
Vantaggi
Ampiezza dei fenomeni studiati, associazioni e regolarità
SvantaggiAssociazioni e non rapporti causa-effettoLimiti di attendibilità e validità dei questionari
-acquiescenza-desiderabilità sociale
Ricerca correlazionale e questionariConsente di studiare in campioni numerosi fenomeni complessi non riproducibili in laboratorio
Logica: una caratteristica influenza altri aspetti?
Ricerca di associazioni tra variabili non causalità
55
Impotenza appresa e locus of control
Ricerca di Hiroto (1974): manipolazione sperimentale + questionario
Differenze individuali nella passività/reattività?
Locus of control: aspettativa rispetto alle cause che determinano premi e punizioni (Rotter, 1966)
Locus of control interno gli eventi dipendono da me
Locus of control esterno gli eventi dipendono da altro (caso,s/fortuna)
Internal-External Scale (I-E): questionario auto-valutativo
Soggetti con l.c. esterno: + passivi e lenti a reagire di altri
Coerenza dati-S e dati-T
56
Internal-External Scale
57
Attribuzioni causaliCome spiegare i diversi effetti dopo l’esposizione a stimoli incontrollabili?
Riformulazione di Abramson, Seligman e altri (1978; 1980)
L’esito dipende dalla causa a cui la persona attribuisce l’evento
Causa: interna – esterna
specifica – globale
stabile – instabile
Attribuzioni interne, globali e stabili depressione
Attributional Style Questionnaire (ASQ)
Basato su scenari e possibili attribuzioni
Tratti cognitivi (critiche a se stessi) concomitanti a depressione
58
Attributional Style Questionnaire
59
Locus of control e prestazione
60
Stile esplicativo o attribuzione causale Cosa sappiamo:
1- impotenza appresa diffusa negli umani e in altre specie
2- persone caratterizzate da stile esplicativo tipico
3- stile esplicativo ha effetti su motivazione, emozione, comportamento
4- sintomi dell’impotenza appresa associati a quelli della depressione
5- terapia cognitiva può migliorare lo stile esplicativo
6- impotenza appresa e stile esplicativo pessimista associati a salute instabile
(v. Peterson, 1991)
PSICOANALISI
1- metodo d’indagine dei processi psichici2- tecnica terapeutica3- teoria generale della conoscenza (arte, politica, antropologia, psicologia etc.)
Quindi nella psicoanalisi si possono distinguere tre livelli:
1) un metodo di indagine consistente nel rivelare il significato inconscio di discorsi, azioni, produzioni immaginarie (sogni, fantasie, deliri)
2) un metodo di cura fondato su tale indagine e sull’interpretazione delle difese, del transfert e del desiderio;
3) un complesso sistematizzato di teorie psicologiche e psicopatologiche (Laplanche, Pontalis, 1967)
Sigmund
Freud
Austria 1856
Londra 1939
La formazione
Influsso della teoria darwiniana spiegazione “biologica” contrapposta a speculazioni metafisiche Claus, zoologo, anatomia comparata
Influsso del Gruppo di Berlino Allievi di Müller: scienza basata sul linguaggio e le teorie della fisicaUomo come organismo governato da forze fisicheNaturalismo, meccanicismo, razionalismo
La formazione
Freud allievo di:
- Brücke, fisiologia del sistema nervoso periferico sistema dinamico
- Meynert, psichiatra, sistema nervoso centrale- Aderiva alla fisiologia
- Influsso di Herbart preminenza della psicologia, importanza dell’inconscio
Fine ‘800: crisi dei modelli naturalistici: fisiologia e neurofisiologia insufficienti a spiegare i processi psichici
Freud: processi psicopatologici (isteria) non si manifestano in alterazioni organiche spiegazione psicologica
Charcot e Breuer
Freud e Charcot1885, Freud alla SalpetrièreOrigine psichica dell’isteria:causata da traumi psichici che si manifestano in sintomi organiciipnosi come curaCritica di Freud: l’ipnosi cura i sintomi non le cause
Freud e Breuer (1886 – 1894)“Studi sull’isteria”, 1895Metodo catartico: stato ipnotico, invito a rivivere esperienze dolorose
- Sintomi isterici sostituti di processi normali- Collegamento simbolico tra sintomi e ricordi traumatici rimossi
Distacco da Breuer e inizio della psicoanalisi
Inizio della psicoanalisi
Distacco da Breuer
Elementi psichici patologici:
- si contrappongono alla coscienza - provocano una difesa- legati alla sessualità- legati all’infanzia
conflitto
La persona viene concepita come un sistema di energia, spinta da istinti e aggressivi equilibrio= fine del sistema
Conflitto tra principio di piacere e principio di realtà
L’inconscio
Inconscio come base della vita psichica
-Mondo dotato di senso che si esprime in simboli di mascheramento
-Luogo che conserva pensieri, desideri, fantasie rimosse dalla coscienza perché inaccettabili
-Vissuto di cui non si ha consapevolezza ma che influenza la nostra condotta
L’inconscio
Come si manifesta l’inconscio
- Sintomi nevrotici- Sogni, lapsus, atti mancati, sviste, smarrimenti etc.
Continuità normalità – patologia
“Psicopatologia della vita quotidiana” 1901“L’interpretazione dei sogni”, 1899
Il sogno: la via regia dell’inconscio
Appagamento allucinatorio di un desiderio
Ritiro percettivo del sonno, allentamento della censura predominanza stimoli internii sogni “realizzano” desideri inconsci rimossidesideri inconsci legati alla sessualità
Desiderio inconscioPensieri latenti legati ai diversi brani del sogno preconsci
Formazione del sognodesideri rimossi durante la veglia in contatto con i “resti diurni” “lavoro onirico” maschera le pulsioni censuraelaborazione primaria e secondaria
Caratteristiche del sogno
rifacimento visivocondensazionespostamentoordinamento
Processi primari
Sistematizzazione in una struttura narrativa Processi
secondari
Analisi del sogno e simboli onirici
Analisi dei sogniAssociazioni libere: abbandono atteggiamento critico, nessi tra parole rivelatori dei “pensieri latenti”Interpretazione del sogno dalla “facciata” al desiderio latente costruzione del passato rimosso
“tratta il sogno come una specie di scrittura segreta in cui ogni segno viene tradotto, secondo una chiave prestabilita, in un altro segno di significato conosciuto. “
Simboli oniriciSi basano sulla culturaRiguardano arte, letteratura, mito, favole etc.Es. re e regina = padre e madre
Jung carattere universale dei simboli onirici
Teoria della sessualità
“Tre saggi sulla teoria sessuale ”, 1905
Sessualità infantile “perversa e polimorfa”Si organizza attorno alle “fonti” del piacereFase orale, anale, fallica
Sessualità non inibita perversioni adulte
Sessualità eccessivamente inibita nevrosi
Teoria della sessualità
Libido energia psicofisica di natura sessualePulsione “rappresentanza psichica di una fonte di stimolo in continuo flusso” (1905)
Complesso di EdipoAttorno al terzo annoAmore per il genitore di sesso opposto e rivalità con quello dello stesso sessoPadre: simbolo del divieto dell’incesto legge, moraleAutoconservazione e introiezione della legge
Le fasi di sviluppo
Fase orale (0–2 aa) : predominio della zona erogena orale; attività: orale (suzione e nutrimento).
Fase anale(2-3 aa) : predominio della zona erogena anale; attività/passività: l’attività Riguarda la pulsione di appropriazione attraverso la muscolatura anale; la passività coincide con l’erotismo anale, con le feci che stimolano la zona erogena; il piacere è dato dalle funzioni di ritenzione-evacuazione delle feci.
Fissazioni e deviazioni nelle due organizzazioni causano nevrosi o perversioniSu queste organizzazioni si modellano le prime relazioni oggettuali che permarranno anche nelle fasi successive dello sviluppo.
Fase fallica (4-5 aa): predominio della zona genitale, attività, esibizione “per entrambi i sessi c’è un solo genitale degno di essere preso in considerazione, quello maschile” concetto fortemente criticato(Organizzazione genitale infantile, 1923).
Acme del complesso edipico, struttura relazionale che riorganizza le esperienze pulsionali precedenti (scelta oggettuale, identificazione sessuale, confronto con un’istanza normativa – il “padre”). Rimozione Amnesia infantile
fase di latenza (6-8 aa)fase genitale (pubertà)
Pulsione
“Per “pulsione”, noi innanzitutto non possiamo intendere nient’altro che la rappresentanza psichica di una fonte di stimolo in continuo flusso, endosomatica…La pulsione è così uno dei concetti che stanno al limite tra lo psichico e il corporeo” S.Freud, 1905
Caratteristiche:fonte zona corporea dove compare l’eccitazione, processo fisio-
psichicometa soddisfazioneoggetto elemento attraverso cui si ricerca il soddisfacimento
Pulsioni di autoconservazione bisognoPulsioni sessuali desiderioPulsioni di morte desideri distruttiviEconomia energetica pulsioni di autoconservazione funzionano a
discapito di quelle sessuali
Libido
Libido quantità finita di energia psico-fisica, natura sessuale, può essere sublimata
Rappresentazione aspetto ideativo della pulsione
Nucleo dell’inconscio rappresentanti pulsionali che aspirano a scaricare il proprio investimento
Prove sperimentali?
Anni ’60 e ’70: studi sulla percezione inconscia o percezione subliminale
Percepiamo qualcosa senza saperlo e questo influenza il nostro comportamento
Es. disegno di rami intrecciati a) a forma di anatra
b) no sense
Presentati a 2 gruppi, successivamente gruppo a) tende a disegnare esempi riferiti all’anatra
(Eagle et al., 1966)
Studi sulla attivazione psicodinamica subliminale (Silverman, 1976, 1982)
Logica: stimoli minacciosi o rassicuranti presentati subliminalmente influenzano il comportamento?
Es. a) stimoli che intensificano il conflitto (è sbagliato voler bene al mio papà)
b) stimoli rassicuranti (è giusto voler bene al mio papà) presentati a ragazze delle superiori.
Stimoli a) compromettono ricordo di stimoli successivi nei soggetti + conflittuali per la sessualità
Es. disturbi del comportamento alimentare e senso di abbandono (Patton, 1992)
a) Mamma mi lascia soggetti con disturbo mangiano + craker
b) Mamma lo presta
Metapsicologia
Sistematizzazione formale della psicoanalisiL’inconscio,1915
Oggetto di studio psiche
Metodo d’indagine analisi (osservazione intensiva dei casi singoli)
Scopo della psicoanalisi:scoprire i meccanismi inconsci profondiricostruire il loro senso
Analogia psicoanalisi – archeologiaTeoria della stratificazione“Costruzioni in analisi”, 1937
Tre coordinate dell’apparato psichico
La metapsicologia suddivide in 3 coordinate l’apparato psichico:
DinamicaEconomicaTopica
La dinamica e il modello del conflitto
Aspetto dinamico
Conflitto tra opposte istanze:
Mondo interno – mondo esternoPiacere – dispiacereAttivo – passivo
“Come sapete, l’intera teoria psicoanalitica è fondata in effetti sulla percezione della resistenza che il paziente ci oppone quando tentiamo di rendergli cosciente il suo inconscio.”
Freud, 1932
Fondamento rimozioneSintomo spia dell’esistenza di un conflitto
Coordinata economica
Le rappresentazioni psichiche delle pulsioni hanno un investimento energetico mantenere basso l’ammontare energetico e ridurre la tensione
-Interno – esterno è tutto dentro l’individuo-Motivazioni edonistiche: eliminare o ridurre la tensione
Le topiche e gli aspetti strutturali
Seconda topicaPrima topica
Conscio
Inconscio
Superio aspetto morale e
ideale
Io principio di realtà, mediazione
Es fonte dell’energia pulsionale
Conscio
Preconscio
Barriere di resistenza
PRIMA TOPICA
Preconscio Preconscio Il preconscio contiene rappresentazioni inconsce che possono accedere alla coscienza trasformate, dopo aver superato la seconda censura (tra Preconscio e Conscio).
ConscioConscioLa Coscienza è definita un organo di senso per la percezione delle qualità psichiche (Freud,1899, p.560). Riceve informazioni sia dal mondo esterno sia da quello interno.Funzione specifica della Coscienza è l’attenzione ai processi ideativi, ha un ruolo importante nei processi difensivi e nel processo terapeutico.
InconscioInconscio
SECONDA TOPICA
Es piacere- serbatoio della libido; sede delle pulsioni di vita (Eros) e delle pulsioni di morte (Thanatos) - totalmente inconscio.- la fonte dell’energia pulsionale. -Opera secondo il principio di piacere, è illogico e immorale, tutto e subito- gratificazione reale = immaginaria
Io realtà- modula i desideri dell’Es secondo le esigenze della realtà e della coscienza morale-blocca, sposta o scarica gradualmente l’energia dell’Es- separa realtà e fantasia- tollera tensione, frustrazione, dilazione e cambiamento- logico, razionale, mediatore
Super-Io dovere e perfezionenasce dalla risoluzione del complesso edipico: introiezione dell’autorità paterna -Ideale dell’Io e coscienza morale, punizione e senso di colpa- controllo del comportamento secondo le regole sociali
Il processo
Prima concettualizzazione
Pulsioni sessuali e di autoconservazione (dell’Io)
Seconda concettualizzazione
Pulsioni di vita e pulsioni di morte
Eros Thanatos
Pulsioni sessuali + autoconservazione Pulsioni aggressive di distruzione, di appropriazione
Aggressività al servizio delle pulsioni sessuali:1. rivolta all’esterno = sadismo2. all’interno = masochismo
Al di là del principio di piacere, 1920 e L’Io e l’Es, 1922).
La dinamica e l’angoscia
Interazione tra la scarica e l’inibizione degli istinti o pulsioni: base della dinamica psicoanalitica
investimento energetico energia per inibire
Le pulsioni possono essere:
- bloccate
- modificate o spostate
- espresse direttamemte
Stessa pulsione gratificazioni diverse, dunque diversi comportamenti
Stesso comportamento cause diverse
Angoscia libera fluttuazione non collegata a un oggetto esterno
1) Risultato di impulsi sessuali non scaricati
2) Segnale di pericolo incombente per l’Io
Deriva dalla spinta istintuale dell’Es e la minaccia della punizione del Superio
I meccanismi di difesa
Sono i processi utilizzati per difendersi dall’angoscia
Il termine difesa descrive l’opposizione dell’Io contro rappresentazioni e affetti penosi o insopportabilil’opposizione dell’Io contro rappresentazioni e affetti penosi o insopportabiliFreud, “Neuropsicosi da difesa”, 1894
Anna Freud, “L‘Io e i meccanismi di difesa“, 1936
Ruolo centrale dell‘Ionei meccanismi di difesa, come mediatore tra Es e Superio e Spostamento: trasferimento dell’intensità di una rappresentazione ad altre rappresentazioni neutre, collegate alla prima da una catena associativa. Identificazione: un soggetto assimila un aspetto o proprietà di un’altra persona e si modella si di essaSublimazione: La pulsione è deviata verso una nuova meta non sessuale Proiezione: espulsione da sé di contenuti (erotici o aggressivi) e attribuzione ad altro Introiezione: assunzione in sé di contenuti propri di un’altra personaNegazione: della realtà o di un impulso (v. Halpern, 1977)Isolamento: negazione dell’emozione accompagnata all’impulso o pensiero o atto
intellettualizzazioneannullamento (di un impulso con un altro)
Formazione reattiva: si esprime l’opposto di un impulso inaccettabile
Rimozione: allontanamento dalla coscienza di impulsi inaccettabili
Davis e Schwartz, 1987: repressors ricordano meno emozioni negative
Fasi di sviluppo e tipi di personalità
I primi 5 anni hanno un’importanza fondamentale per lo sviluppo della personalitàSe eccessiva o ridotta gratificazione regressione e fissazione Livello di frustrazione ottimale
Personalità oraleInteressate solo a se stessi, interessate agli altri solo per i loro bisogni egoistici (chiedere
nutrimento), Richieste aggressive o implorantiCaratteristiche: esigente, impaziente, invidioso, goloso, rabbioso, depresso (vuoto), sfiduciato,
pessimista.
Personalità analeDeterminata da processi fisici e relazioni interpersonali legate a controllo degli sfinteriTriade anale ordine e pulizia, parsimonia e avarizia, ostinazione
Personalità fallicaFissazione parziale a stadio edipicoPer l’uomo, mostrare la sua virilità essere grande, esibizionistaPer la donna (personalità isterica) seduttiva e civettuola, per attirare l’interesse del maschio (padre)
Erikson e la Psicologia dell’Io
Psicologia dell’Io importanza di successivi stadi di sviluppo
Erikson sviluppo in termini anche psicosociali
Es.: stadio orale= s/fiducia nei rapporti sociali
stadio anale= autonomia o vergogna
stadio fallico= successo, competizione
Stadi di latenza e genitale sviluppo senso di rinascita o inferiorità, identità stabile o dispersione
Compito dell’adolescenza senso dell’identità dell’Io stabile
Marcia ( 1994), ricerca sulla formazione dell’identità:
- identità stabile
- identità differita
- preclusione d’identità
- identità dispersiva
Dal conflitto all’Io al Sè
Modello freudiano Io implicato nel conflitto
Anna Freud Io= ruolo di mediazione e di difesa
Psicologia dell’Io ruolo centrale dell’Io, zona libera da conflitti,
processi cognitivi
(Hartmann, Erikson)
Psicologia del Sé ruolo centrale del senso della propria identità
psico-somatica, autostima, narcisismo
(Kohut, Kernberg)
conflitto
difetto
Psicopatologia
Psicopatologia: conflitto e difesa
Diverse patologie modalità regressive di gratificazioni sessuali e aggressive
Perché?
Conflitto tra pulsione e sentimento dell’Io di angoscia per cui gratificando (scarica) la pulsione ci si espone a un pericolo attivazione dei meccanismi di difesa
Conflitto tra Es e Io sintomo
Ruolo del Superio come censura morale
Arresto del percorso evolutivo dovuto al conflitto tra pulsione e angoscia che porta a rigidi meccanismi di difesa riattivazione di paure precedenti dell’infanzia
Come cambiare? ripetizione corretta di esperienze conflittuali in analisi
centralità del TRANSFERT
Revisione del narcisismoRevisione del narcisismo
Introduzione al narcisismo (1914)
Narcisismo primarioL’Io, serbatoio della libido, investe come oggetto
se stesso (libido dell’Io o libido narcisistica).
Narcisismo secondario L’Io ritira la libido dai suoi investimenti oggettuali:
a) su se stesso = psicosi; b) sugli oggetti della fantasia = nevrosi.
L’Io e l’Es (1922)
Narcisismo primario1)Nell’Es, inizialmente, è ammassata tutta la
libido, la cui fonte è nelle zone erogene. 2) L’Es, serbatoio della libido, proietta parte della
libido negli investimenti oggettuali erotici.
Narcisismo secondario• L’Io, sottrae libido oggettuale all’Es e si pone
a questo come oggetto d’amore. La libido viene desessualizzata,
• sublimata
L’EdipoL’Edipo
• 1905 – Freud parla di fantasie incestuose (del maschio per la madre; della femmina per il padre) nella pubertà, soggette ad essere ripudiate per la barriera (sociale) contro l’incesto. Qui compaiono già i concetti di complesso di castrazione e di invidia del pene.
• 1914 – I processi che saranno attribuiti successivamente all’Edipo, non ancora indicato così, vengono individuati nell’età fra i tre ed i cinque anni.
• In Introduzione alla psicoanalisi – Prima serie di lezioni (1915-1917), Freud descrive il complesso di Edipo ed individua in esso il nucleo delle nevrosi. (lezione ventunesima, Sviluppo della libido e organizzazioni della sessualità). Tuttavia non correla ancora la risoluzione dell’Edipo con il complesso di castrazione. Il superamento dell’Edipo viene ancora collocato nella pubertà, quando il risveglio della sessualità, dopo la latenza, ha riattivato le antiche fantasie incestuose.
• 1922 – In L’Io e l’Es, Freud descrive la forma completa dell’Edipo (positivo e negativo). Attribuisce la sua dissoluzione all’angoscia di castrazione, che origina la rimozione ad opera della libido genitale narcisistica. Con la seconda topica entra in scena il Super-Io come istanza proibitrice. La sequenza è quindi: desideri edipici - angoscia di castrazione - rimozione - latenza con la formazione del Super-Io – identificazione con il padre.
Processo terapeutico
• Concetto di transfert & controtrasfert
• Fattori Terapeutici
• Esperienza emotiva correttiva (Alexander & French, 1946)
Test proiettivi Rorschach e TAT
Minore intensità del conflitto originario
Terapeuta ≠ genitori
Io più maturo per affrontare il conflitto
Sviluppi della psicoanalisi 1910 – Fondazione dell’Associazione Psicoanalitica Internazionale - Freud prende le distanze dai suoi collaboratori: A. Adler e C.G. Jung che elaboreranno propri sistemi teorici (vedi S. Freud, 1914. Storia del movimento psicoanalitico)Si distaccano anche W. Reich, O. Rank e S. Ferenczi.Anni 40 – Scissione tra le scuole di A. Freud e M. Klein, all’interno della Società Psicoanalitica Britannica. Nascita del Middle Group.Hartmann dà vita alla Psicologia dell’Io, che ipotizza l’esistenza di una sfera libera dai conflitti ed intravede, quindi, la necessità di considerare anche gli aspetti cognitivi del funzionamento psichico. In uno scritto del 1945, Hartmann e Kris sostengono l’importanza delle ipotesi genetiche accanto a quelle dinamiche e l’opportunità di osservare il bambino in situazioni di normalità.Anni 50 – Nascita del metodo dell’osservazione diretta.A. Freud (1950) e R. Spitz (1950-1965) effettuano degli studi sul rapporto madre-bambinoAnni 60 – Nasce un altro filone di ricerca: la infant research, in due direzioni: a) con l’utilizzo della baby observation nel contesto teorico originario elaborato da M. Klein e secondo la metodologia messa a punto in quegli anni da M. Harris (modello Tavistock): b) con l’osservazione naturalistica nel contesto degli studi etologici di J. Bowlby e della sua teoria dell’attaccamento.Anni 70 – Fiorire degli studi dell’interazione bambino-ambiente e dello sviluppo delle competenze cognitivo-affettive.
Alfred Alfred
AdlerAdler
1870 - 1937
•Estensione del pensiero freudiano nella direzione di una maggiore accentazione delle dimensione sociale
•Ebbe un discreto successo negli anni 30-60, ma poi ci fu un misconoscimento della sua opera anche se è stato un precorritore di molti concetti della psicologia clinica e soprattutto sociale (causa del poco rigore metodologico tipico degli psicoanalisti sociali) questione della personalità tra organismo e ambiente.
•Eccessiva fiducia del soggetto di prendere coscienza dei propri conflitti e di regolare un proprio progetto di vita
•1898 – Medicina sociale – malattie professionali dei sarti – funzione sociale ed educativa del medico (medicina e socialismo)
Distacco da Freud
1911 – Anno in cui Adler si distacca dal movimento psicoanalitico, anche se il dissenso su alcune questione già si era delineato precedentemente
1912 – pubblicazione del “temperamento nervoso” distacco ufficiale, inaugura la Società di Psicologia Individuale
Già nel 1907 – “Studio sull’inferiorità d’organo” nozione portante del sistema teorico adleriano
Senso di inferiorità
Condizione infantile senso di inferiorità rispetto alle figure parentali spinta di ogni uomo al cambiamento “volontà di potere” & aspirazione alla superiorità
Inferiorità psicologica in connessione con i fattori sociali che l’individuo coniuga in maniera personale ( temperamento nervoso)
NevrosiAppartiene all’individuo che porta con sé un profondo senso di inferiorità (infanzia penosa) che fa ricorso a comportamenti che risultano distanti da una adeguata adesione alla realtà
Opere di approfondimento
1920 – prassi e teoria della psicologia individuale – Manifestazioni psicopatologiche1927 – conoscenza dell’uomo – pilastri della psicologia individuale (sentimento di comunità)
SENIMENTO DI COMUNITÀ
Elemento costitutivo della personalità e della vita e come elemento esplicativo di tutta la teoria adleriana
•Elemento primo:
Il sentimento del sociale è una prerogativa innata, basilare della personalità, non limitato alla famiglia ed al gruppo di origine , ma esteso all’umanità nella sua totalità
•Elemento ultimo:
È l’ideale regolativo della natura umana nelle sue molteplici espressioni
Principi della vita psichica•Principio dell’unità:Totalità della psiche e del corpo e si sottolinea che la psiche non è riconducibile al corpo
•Principio del dinamismo:Concezione teleologica il comportamento è sempre orientato verso una meta
•Principio dell’influenza cosmica:L’individuo è sempre collegato con la realtà naturale e con il cosmo
•Principio della naturale strutturazione delle parti in un’unica totalità:L’organizzazione della vita psichica e l’organizzazione di un tutto integrato e coerente con le mete personali
•Principio dell’azione-reazionetra l’individuo e ambiente vi è una dialettica costante tra la personalità e la realtà
Stile di vitaÈ propriamente il nucleo e l’elemento distintivo della personalità; origina dall’infanzia e rappresenta il precipitato di tutte l’esperienze significative dell’individuo
Se creativoSe creativotendenza all’autorealizzazione presente in ogni uomo, che sottende la tendenza all’autorealizzazione presente in ogni uomo, che sottende la condotta , indirizza le scelte, dà coerenza alla personalità, mira a fondere condotta , indirizza le scelte, dà coerenza alla personalità, mira a fondere in una sintesi armonica l’aspirazione alla libertà individuale con le in una sintesi armonica l’aspirazione alla libertà individuale con le esigenze della vita socialeesigenze della vita sociale
NEVROSI & PSICOSINEVROSI & PSICOSI
Disarmonia tra individuo-ambiente e persona-realtà
Quanto più profonda e radicale è l’insoddisfazione della persona nelle situazioni interpersonali, tanto più si fa ricorso a “compensazioni fantasmatiche” e ad una esacerbazione del senso di superiorità che lasciano come unica via d’uscita “il ritiro dalla realtà” cui si associa tutta una serie di manifestazioni patologiche
Aggressività come “meta fittizia” risposta alla frustrazione (non pulsione originaria)
PSICOTERAPIAPSICOTERAPIARiconciliare il paziente con i suoi veri obiettivi al fine di recuperare uno “stile di vita” adeguato alle sue effettive necessità
Facendo appello alla consapevolezza dell’individuo si mira ad una ridefinizione delle sue mete (eccessivo ottimismo)
Carl Carl Gustav Gustav
JungJung
1875 - 19611875 - 1961
Elaborazione freudiana:Un atteggiamento razional-positivistico volto a coagulare al suo interno modelli culturali con una solida matrice naturalistica
Elaborazione junghiana:Schiude i confini all’attività razionale e vi erige alle radice un’esigenza idealistica che ha la finalità di rendere intelligibile anche il dato apparentemente non comprensibile o comunque non immediatamente sostenuto da una razionalità inequivocabile
Jung come il pioniere di una visione dello psichico
•Contrasto sulla concezione della sessualità •Importanza dei concetti di incoscio collettivo, teoria energetica, simbolismo, processo di individuazione
Sistemi teorici differenti Psicologia Analitica
COMPLESSO
Concetto centrale nella Psicologia Analitica prima definita “psicologia dei complessi”
Periodo di attività all’ospedale Burgholzi, con l’influenze degli indirizzi associazionisti, Jung porta avanti la sperimentazione su soggetti somministrando loro una lista di parole selezionate alle quali il soggetto veniva invitato a rispondere. Egli osservò un tempo di latenza ascrivibile ad un complesso emotivo sottostante (relativamente o totalmente incoscio) definito COMPLESSO
Stato di minorazione ma anche motore che spinge al raggiungimento di determinate mete Nucleo centrale della vita psichica che non deve mancare, altrimenti “l’attività psichica cadrebbe in un fatale letargo”
Per chiarire l’origine del complesso vanno individuate quelle esperienze conflittuali e situazioni di conflitto dove la personalità e impotente con qualsiasi atteggiamento difensivo
Forme tipiche dei complessi presenti nelle esperienze infantili, soprattutto quelle connesse al rapporto originario con i genitori, luogo di “attivazione primario” del conflitto
Libido
Nelle opere, Simboli della trasformazione (1912)
& Energetica psichica 1928:
Jung avanza una concezione della libido che è in aperto contrasto con l’elaborazione freudiana
Libido energia vitale
Direzione Progressione adattamento all’esigenze dell’ambienteRegressione regressione verso i contenuti dell’inconscio
Non in senso di evoluzione e di involuzione ma come “momenti” (sistole e diastole)
Personalità
Psiche come una totalità che è inconscia e conscia allo stesso momento – entità contrastanti
Coscienza individuale distinta da quella collettiva
Coscienza legata strettamente all’io e con esso stabilisce un rapporto di reciproca interazione
L’IO, IO, come precipitato di esperienze fondamentali, una funzione della personalità volta ad esperire il mondo esterno e quello psichico
L’io strettamente legato al “processo di Individuazione”
L’inconscio :Personale: trama dei vissuti e degli avvenimenti propri complessiCollettivo: carattere universale e riguarda tutta l’umanità passata archetipi
Archetipi
Immagini primordiali, ossia possibilità di umana rappresentazione – quindi si eredita non la rappresentazione , ma la possibilità di rappresentare
1947 “riflessioni teoriche sull’essenza della psiche “ Jung distingue le rappresentazioni archetipiche dall’archetipo in séL’archetipo si manifesta con configurazioni che rimandano ad una forma fondamentale irrapresentabile e afferrabile solo approssimativamente – Fattore Psicoide che appartiene alla parte invisibile, ultravioletta dello spettro fisico
Esperienza archetipica fortemente legata al simbolosimbolo che svolge una funzione importante di mediazione trasformatori di energia psichica da quella originaria ad una diversa
Simbolo vivo finché pregno di significato, se no si trasforma in segno ( semiotica ) Jung VS Freud
Orientamenti psicologiciOrientamenti psicologicidue atteggiamenti fondamentali e rappresentano le due due atteggiamenti fondamentali e rappresentano le due
polarità su cui si articola la tipologia Junghianapolarità su cui si articola la tipologia Junghiana
IntroversioneDirige la libido su se stesso l’oggetto esterno viene mantenuto ai margini di ogni tipo di prospettiva e quando si confronta con l’esterno si trova in un mondo che non sente come suo
Egli vive il mondo interiore come la cosa più piacevole
EstroversionePrevalenza dell’oggetto sul soggetto e riflette la disponibilità della libido a nutrirsi degli eventi esterni e porsi in sintonia con l’esigenze della collettività
Il tipo estroverso vive negli altri e con gli altri, mentre il rapporto con se stesso assume aspetti inquietanti, quindi meglio coprirli con il frastuono delle attività
Processo di compensazione il dominante nel conscio non domina nell’incoscio
Processo di individuazione
Persona relazione dell’io con il mondo esterno (maschera)
Patologico : l’identificazione dell’Io sulla Persona
Individuazione Attuazione o realizzazione del proprio Sé (a stadi)
Scoperta della propria autenticità (figure archetipiche)
• Ombra
• Animus e anima
• Magna Mater e Vecchio Saggio (Personalità mana)
• Sé – sintesi tra incoscio e coscienza funzione trascendentefunzione trascendente
Freud
Appagamento sostitutivo di un desiderio rimosso
Jung
Carattere compensatorio e prospettico (contenuti futuri)
Sogno
Metodo Junghiano
Amplificazione
Contenuto manifesto (solo)
Interpretazione
Oggettiva: carattere individuale del sogno
Soggettiva: immagini simboliche dei caratteri collettivi
Riferimento all’oggetto: segno come tale
Riferimento al soggetto: interpretazione simbolica
Reattivi psicodiagnostici
Prof. Ruggiero
Concetti fondamentali
-colloquio clinico per la somministrazione del reattivo psicodiagnostico (Rapaport, 1945)
-Gestalt
-concetto di proiezione
-meccanismi di difesa
Che differenza c’è tra un colloquio terapeutico ed uno di valutazione?
Il colloquio terapeutico richiede modelli attuativi legati alle varie scuole di psicoterapia
Il colloquio iniziale, o di valutazione, possiede quattro scopi principali che emergono già a partire dalla prima seduta
A. in primo luogo si stabilisce il rapporto fra psicologo e utente, rapporto di fondamentale importanza, poiché tramite la relazione si effettua il lavoro sia di diagnosi, che di terapia, o di abilitazione e sostegno, se il programma di lavoro non richiede un vero e proprio trattamento psicoterapeutico.
B. si ottengono delle informazioni
sulla storia di vita del paziente,
i suoi interessi, la sua attività, ecc.
C. a sua volta il clinico informa
l’utente dei suoi programmi e delle
tecniche che intende applicare.
D. si stimola nell’utente il desiderio di
cambiamento, rinforzando la sua richiesta e la
volontà di superamento delle sue
problematiche, motivo della consultazione.
Durante il colloquio iniziale
il lavoro del clinico si rivolge sempre al
tempo attuale, cercando però di aiutare
l’utente a compiere collegamenti con la sua
vita passata e quindi ad elaborare le
esperienze effettuate.
È vero che le esperienze non possono essere
modificate, né cancellate, ma sicuramente si
può comprendere meglio la loro portata,
analizzarle in profondità, cogliere il loro senso,
valutare le scelte di vita che hanno reso
possibile certi eventi, e quelle che hanno
impedito il compimento di altri eventi
I primi 5 minuti!
Il clinico gli presenta l’ambiente e lo invita ad accomodarsi, prima di iniziare il dialogo con una generica domanda del tipo "cosa
l’ha portata qui" o “come posso aiutarla” o “cosa posso fare per lei".
In tal modo l’utente può iniziare il suo racconto, facendo ricorso al proprio stile di comunicazione. Altri utenti invece dopo poche parole entrano in un mutacismo ostinato, rispondono solo a richieste ben precise.
-C’è chi inizia un lungo discorso,
cercando di narrare "la sua storia" a
partire dalle origini; e allora
occorrono anche alcune sedute prima
di ottenere un quadro definitivo della
situazione, e talora, nonostante
questo, il problema non è stato
sufficientemente focalizzato.
-ci sono persone che si perdono nei
dettagli e perdono loro stessi la
complessità del problema.
Forse risiede in questa incapacità di
focalizzare le questioni, una gran parte
del problema stesso?
Si deve fare in moda da fare abbandonare il silenzio ostinato;
Bisogna creare una “alleanza”
obiettivi conoscitivi che il clinico tenta di mettere in luce mediante il colloquio
sono:
a) i disturbi o i sintomi attuali che l’utente manifesta. Quali sono i motivi che hanno spinto l’utente a cercare aiuto? In che modo formula la richiesta d’aiuto? Quali sono le sue attuali condizioni di vita?
b) Si sono verificati degli eventi
particolarmente significativi negli ultimi
tempi che hanno spinto l’utente a motivarlo
nella ricerca dello psicologo?
c) Che persona ha davanti? Quali modelli di vita
condivide? Quali sono i suoi punti forti e quelli
deboli, nel carattere? Come si presentano le sue
difese, gli affetti, soprattutto in relazione alla
natura del problema che egli porta? Ci sono
esperienze precoci che possono aver influito
pesantemente sul carattere e sulla personalità
del soggetto?
d) Sono presente problemi organici che
possono influire significativamente? Esiste la
necessità di attivare una consultazione medica,
prima di procedere al lavoro psicologico?
Gestalt: Fenomeno è ciò che mi appare e che non corrisponde alla realtà fisica
Il fenomeno può realizzarsi su una inversione figura-sfondo bensì una ristrutturazione della configurazione anche semantica.
Il tutto è più della somme delle parti
Il Test di Appercezione Tematica (T.A.T.) di
Murray (1935)
Il T.A.T. di Murray è una prova proiettiva che si basa sulla invenzione di storie a partire da una serie di immagini
Nel processo narrativo, ognuno di
noi trasferisce aspetti della propria
esperienza di vita ed esprime anche
elementi inconsci.
Il T.A.T., inoltre, offre una buona base
per creare delle immagini simboliche,
evocate da disegni dal contenuto
ambiguo, volutamente sfumati ed
enigmatici.
Qual è la consegna?
La richiesta dello psicologo consiste
nell’inventare una storia per ciascuna delle
immagini proposte.
Murray: "si tratta di un metodo che
permette di rilevare alcune delle particolari
emozioni dominanti, dei sentimenti, dei
complessi e dei conflitti della personalità.
Un suo particolare valore consiste nel fatto
che […] possono venir esteriorizzate
tendenze rimosse o inibite che il soggetto
non è incline a riconoscere perché sono
inconsce".
Somministrazione
La prova viene espletata in due sedute,
durante le quali vengono somministrate
dieci tavole che riproducono altrettante
immagini, per un totale di 20.
Esistono immagini che vengono
utilizzate universalmente, altre invece
destinate a gruppi di età differenziati
(bambini e ragazzi, o adulti); un’altra
diversificazione è legata al sesso.
Osserviamo tavole considerate valide
per maschi e femmine e tavole per soli
maschi o sole femmine.
Schema di descrizione delle due serie
di immagini
La valutazione del materiale può
essere effettuata utilizzando diverse
procedure metodologiche.
Murray propone di analizzare
innanzitutto gli impulsi e le tendenze del
protagonista. Lo psicologo deve quindi
compiere il massimo sforzo
nell’individuare un protagonista della
storia e studiare i sentimenti e le forze
che sostengono la sua azione.
Esso rappresenta la motivazione ad
agire.
Murray stesso elenca:
la sottomissione, il desiderio di
successo, l’aggressività,
la dominazione, la protezione,
la passività, il sesso,
il bisogno di aiuto
Un altro elemento importante di
valutazione sono le forze che esercitano
la loro influenza sul protagonista.
Fra queste riportiamo:
la socievolezza, l’aggressività,
la tendenza al dominio, la mancanza e
la perdita
Secondo il metodo di E. Stern invece le storie
vengono interpretate sulla base della seguente
tabella:
Rapporto tra immagine e la storia; Legami dei
vari elementi tra loro; Atteggiamento razionale;
Atteggiamento emotivo; Protagonisti
Situazione; Conclusione (della storia);
Famiglia; Amore - Matrimonio – Sesso;
Lavoro e attività professionali;
Relazioni sociali
Eventuali altri problemi
Dalla elaborazione dei contenuti
delle storie si giunge a una diagnosi
psicologica molto ricca sul piano
qualitativo, interessante soprattutto
per intraprendere un lavoro di tipo
analitico.
Sul piano formale, quantitativo, invece il
test offre molte meno garanzie di
affidabilità.
Per questo motivo il suo utilizzo in campo
clinico è sempre abbinato ad un’altra
prova, spesso il Rorschach.
I soggetti si riconoscono nella figura
illustrata e sviluppano una storia che
è la loro storia
Procedura
Registrazione del tempo
1.Misurazione dal momento della presentazione della figura fino all’inizio della narrazione della storia;
2.Segnalazione comportamento del paziente alla somminstrazione (irrequietezza, ansia, sbadigli, atteggiamenti incongruenti ecc.)
Risposte
1.Le risposte complete del paziente devono
essere registrate insieme alle osservazioni
comportamentali;
2. Il proposito generale è quello di valutare il
contento verbale ma anche l’interazione con
le figure;
Inchiesta
1. l’esaminatore nota alcuni aspetti della storia;
2.È possibile intervenire per rendere espliciti dei contenuti forse attenuati o rimossi:
“Come finisce?” o “Cosa accade poi?”
3. Si possono sottoporre nuovamente le figure al fine di chiarirne degli aspetti (alla fine di tutte o preferibilmente al termine di ogni singola somministrazione degli stimoli)
Ordine di somministrazione
-secondo l’ordine sequenziale;
-per tematiche, cioè stimolando direttamente
specifiche aree problematiche;
Table 11.1 Bellak TAT and CAT analysis sheet
1. Main Theme: (diagnostic level: if descriptive and interpretive levels are desired, use a scratch sheet or page 5) 2. Main hero: age sex vocation abilities interests traits body image adequacy (.,.,.... ) and/or self-image 3. Main needs and drives of hero: a) behavioral needs of hero (as in story): implying: b) figures, objects, or circumstances introduced: implyng need for or to: c) figures, objects, or circumstanced omitted: implyng need for or to:
Il reattivo psicodiagnostico
Rorschach
L’intuizione originaria dello
psichiatra svizzero Hermann
Rorschach trovò una sua
elaborazione nel 1921 in
Psychodiagnostik
-Sintesi di più di 10 anni di lavoro
-modalità di indagine: raccogliere risposte
spontanee a macchie di inchiostro ambigue-
casuali
-le macchie furono ottenute versando gocce di
inchiostro su n foglio di carta, che, ripiegato,
formava una struttura simmetrica
Perché queste macchie?-contenuto evocatore specifico
-elicitazione di un’ampia gamma di possibili risposte-le tavole permettevano, secondo Rorschach, di indagare un’area specifica della personalità
Quante ne scelse?10 5 nere con varie gradazioni di grigio;
2 nere e rosse;
3 di vari colori pastello
Come utilizzava Rorschach il suo reattivo?Siglando le risposte 30 siglature + 15 indici
I clinici cominciano ad interessarsi allo strumento e alle sue potenzialitàChi se ne è occupato?
In Italia: Carlo Rizzo, fondando la Scuola Romana Rorschach Passi Tognazzo adottando un metodo di siglatura vicino a quello del creatore
Nel mondoZulliger Z test
Klopfer aggiunse altri indici e siglature Bohm studiando e rielaborando indici
Friedmann, Loosli-Usteri, Morgenthaler introduzione nuovi elementi
Quanti metodi ci sono?In Italia SRR e Metodo Svizzero-italiano: Passi-Tognazzo
Ora si sta facendo largo il metodo nordamericano The Comprehensive System di J. J. Exner
Prenderemo in considerazione il Metodo della SRR e il Comprehensive System di J. J. Exner
Ma quali sono queste macchie?
I metodi
SRR SC-Exner
Tests proiettivi:
Il reattivo psicodiagnostico del
Rorschach
Prima del Rorschach sono stati effettuati molti tets o giochi con le cosidette Macchie di inchiostro.
Per es.: da Vinci e Botticelli erano interessati a
capire come le persone interpretassero disegni
ambigui. Questo tema era centrale per Binet e
Henri (1895) e Whipple (1910)
Herman Rorschach probabilmente ebbe l’idea di
costruire un test riflettendo al popolare gioco
conosciuto con il nome di Blotto
(klecksographie; di fine ‘800). Il nostro notò che
alcuni bambini giocando fornivano differenti e
caratterizzanti risposte: si chiedeva ai giocatori di
fornire risposte creative davanti a macchie di
inchiostro
Comunque, H. Rorschach sviluppò il primo
estensivo sistema basato sull’esperienza
empirica per misurare ed interpretare le risposte
ad verso le tavole.
Il reattivo psicodiagnostico
Rorschach
L’intuizione originaria dello
psichiatra svizzero Hermann
Rorschach trovò una sua
elaborazione nel 1921 in
Psychodiagnostik
-Sintesi di più di 10 anni di lavoro
-le macchie furono ottenute versando gocce
di inchiostro su fogli di carta, che, ripiegati,
formavano una struttura simmetrica
Perché queste macchie?
-contenuto evocatore specifico
-elicitazione di un’ampia gamma
di possibili risposte
Rorschach le portò all’Editore Bircher,
che non disposto a pubblicare un numero
maggiore di 10, lo costrinse a fare una
accurata selezione
Nel processo di stampa avvenne una
alterazione: le macchie si connotarono di
aspetti chiaroscurali non originari
Come aveva concepito il suo strumento
di indagine
-somministrazione
-raccolta risposte spontanee a macchie
di inchiostro ambigue-casuali
siglatura a. Modi di Comprensione (localizzazione)
b. Modo di Determinante
c. Modo di Contenuto
d. Modo di Frequenza
Come utilizzava Rorschach il suo reattivo?
Siglando le risposte 30 siglature + 15 indici
le tavole permettono, secondo Rorschach, di indagare un’area specifica della personalità
Secondo Weiner “…è una tecnica che
valuta la struttura di personalità, con
particolare enfasi rivolta ai modi con
cui ci si costruisce l’esperienza e ai
significati assegnati alle proprie
esperienze percettive…”
(Thematic imagery; Weiner, 1994)
Il lavoro di Rorschach viene continuato subito dopo da 3 colleghi:
Emil Oberholzer, George Roeurer e Walter Morgenthaler
Approccio principale adottato sviluppare le
techiche della macchia, in particolare notare le
risposte caratteristiche di differenti tipi di
popolazione
Scopo delle norme inizialidifferenziare tra
popolazioni normali e cliniche: schizophrenici,
persone con disabilità intellettuali, normali,
artisti, studenti ecc.
Rorschach voleva stabilire criteri di
discriminazioni basati su differenti gruppi ed
era solo minimamente interessato
all’interpretazione simbolica dei contenuti
Come è stato studiato il test?
S. J. Beck (1937) adesione alle caratteristiche originali di Rorschach
B. Klopfer (1937) adesione alla fenomenologia della personalità sviluppate da Freud e Jung
Altri sistemi: Piotrowski, Hertz e Rapaport
Reppresentano un compromesso tra I metodi di Beck e Klopfer
altri metodi?
Approccio Francese (K. Chabren)
Contenutistico, simbolico e fortemente
psicoanalitico
-Poco strutturato
-pochi indici
Approccio Sud-americano
Simile alla scuola italiana ma meno
attenzione agli indici
In Italia?
Metodo Svizzero-italiano Passi-Tognazzo
-si attiene a indici originari
Scuola Romana Rorschach
(SRR):
-metodo statistico-formale
The Comprehensive
System di J. J. Exner:
-elementi migliori dei
principali sistemi
Rorschach
• Tutti i metodi adottano una siglatura per poter passare dalla fase della raccolta delle risposte alla fase della psicodiagnostica
• Ma è un test proiettivo?
• Il primo test proiettivo è stato il
Thematic Apperception Test
(Morgan & Murray, 1935);
• Il primo a introdurre il concetto di “ipotesi proiettiva” e di “metodi proiettivi” è stato Frank (1939)
Come viene concepito il Rorschach secondo tutti questi sistemi?
-diversi modi di concepire il test
-diverse siglature adottate
-diversi modi di interpretare la stessa siglatura
-diverso peso dato all’interpretazione contenutistica
-Eclettismo: addizionale vs selettivo
SRR
• Indici centrali statistici
• Maggiore attenzione a aspetti qualitativi per abbondanza di indici
C.S.-Exner• Standardizzato,
attendibile e valido
• Ricerca scientifica estesa
• Attendibilità test-retest
• Interscorer-reliability
SRR
1. Raccolta risposte
2. Prove
supplementari
3. Inchiesta
CS-Exner
1. Associazioni libere
2. Inchiesta
Modalità di somministrazione
SRR
• Il soggetto cambia posizione a seconda delle fasi di somministrazione a cui è sottoposto
C.S.-Exner• Il soggetto
preferibilmente assume una sola posizione
Posizione del soggetto
SRR
“adesso le farò vedere delle figure una di seguito all’altra lei mi dovrà dire quello che ci vede, quello a cui potrebbe assomigliare…”
C.S.-Exner
“…ora le mostrerò una serie di macchie di inchiostro e desidero che lei mi dica che cosa potrebbero essere…mi dica solo ciò che vede…”
Cos’è il Rorschach per questi 2 sistemi?
un utile indicatore: la consegna
SRR
trascrizione delle risposte e indicazione dei tempi di risposta
C.S.-Exner
trascrizione o registrazione delle risposte
Raccolta delle risposte
Numero risposte limite?
SRR
numerosi indici per dettagliare localizzazione, determinanti e manifestazioni particolari
C.S.-Exner
limitato numero di indici
localizzazioni, determinanti multiple, siglature speciali
Raccolta delle risposte
dettaglio Piccolo dettaglio
Piccolo dettagliodettaglio
SRR
rilettura e precisa puntualizzazione degli elementi scaturiti.
necessità di ottenere molti chiarimenti grazie al numero di indici da soddisfare
C.S.-Exner
rilettura precisa.
poco margine per approfondimento delle caratteristiche di ciò che è stato percepito.
Inchiesta
Rilettura delle associazioni fornite
SRR
“…mi aiuterà a vederlo come lo vede lei”
L’esaminatore interviene a puntualizzare gli elementi
C.S.-Exner
“non sono sicuro di vederlo come fa lei”
L’esaminatore ripete la parola dubbia detta dal paziente
“ha detto graziosa?”
Inchiesta
Esempi
Siglatura
• Circa 350 indici a disposizione che permettono di raccogliere qualsiasi elemento
• Numero ridotto indici. Solo indici che correlano ed hanno un reliability elevata
Elaborazione dei dati
• Specchio dei computi • Sommario strutturale
SRR
Area cognitiva qualitativa e quantitativa;
Area affettiva
Analisi qualitativa risposte
Conclusioni
C.S.-Exner
Interpretazione strutturale
Sequenza siglature
Analisi risposte
Analisi inchiesta
Conclusioni
Relazione
Carl Rogers (1902-1987)
• Autorealizzazione scopo individuale
• Posizione fenomenologicacampo delle percezioni
consce ed inconsce
• Contrario alla visione freudiana dell’uomo
Ma quali dati fenomenologici?
osservazioni cliniche e terapia intesa come mezzo
per ”lasciarsi andare”
La teoria della personalità
• Sé conscio in quanto percepito come sentimento di consapevolezza, di coesione, di unitarietà.
• Il Sé: rappresentazione che abbiamo di noi stessi
• Tecnica Q test delle carte
considera la salute mentale come
la progressione normale della vita
e la malattia mentale (e altri
problemi umani) come distorsioni
della "tendenza attualizzante".
tendenza fondamentale dell'organismo,
nella sua totalità, ad attualizzare le
proprie potenzialità sia sul piano
ontogenetico che su quello filogenetico
Funzionamento positivo necessità di
un contesto di relazioni umane positive,
favorevoli alla conservazione e alla
rivalutazione dell'Io e si rivolge alla
completa autonomia
Il concetto di tendenza attualizzante coinvolge tutte
le motivazioni, tensioni, bisogni or i tentativi di
ridurli; e la tendenza a ricercare piacere (Rogers,
1959)
Maddi (1996): “pressione biologica ad attuare il
modello genetico“. Ogni persona ha un
fondamentale mandato a realizzare il proprio
potenziale
L’unità strutturale secondo Rogers
Il SE’ : un modello organizzato di percezioni, che si riferisce a
quelle parti del campo fenomenico viste dall’individuo
come Io, me, sé.
Il Sé non è un’entità che controlla il comportamento dell’individuo.
Il Sé in generale ha accesso alla coscienza
Il Sé ideale è il concetto di sé che una
persona vorrebbe avere.
Comprende le percezioni e i significati
che rientrano potenzialmente nell’area del
sé e che sono apprezzati dall’individuo.
Il bisogno di raggiungere la realizzazione di sè espone ad una percezione selettiva dell’esperienza.
Ma quali esperienze vengono percepite come distorte?Le esperienze in accordo con quelle condizioni sono percepite e simbolizzate consapevolmente;
Mentre quelle che non lo sono vengono distorte o negate alla consapevolezza
Questo pattern conduce alla "incongruenza“ tra il
Sè come percepito e la reale esperienza
dell’organismoesordendo in confusione, tensione,
and comportamenti non adattivi (Rogers, 1959). Questa forma di straniamento è tipica. Difatti, le esperienze possono essere percepite come minacciose inconsapevolmente essa può risultare in ansia.
Come misurare il concetto di Sé?
LA TECNICA Q (Stephenson, 1953):
Somministrazione di carte (circa 100) che contengono affermazioni riguardo varie caratteristiche di personalità.
Al soggetto viene richiesto di disporre le carte da quelle più a quelle meno congeniali. Un ulteriore elemento lo si può ricavare dalla valutazione di corrispondenza tra Sé e Sé ideale
Adjective Checklist e differenziale semanticoPunteggio da 1 a 7 su scale definite da aggettivi in opposizione (buono-cattivo, forte-debole), riferito al “sé” o al “sé ideale”)
Uso della tecnica Q in Block e Robins (1993)
Il livello di autostima (definito come il grado di somiglianza tra il sé percepito e il sé ideale) nei maschi cresce dall’adolescenza all’età adulta, laddove diminuisce nelle femmine
Nei maschi, il livello di autostima appare fortemente correlato a caratteristiche quali la capacità di controllo del rapporto con gli altri, laddove nelle femmine si correla alla disposizione a relazioni interpersonali intimi.
Il Sé ideale coglie realmente aspetti relativi alla realizzazione personale oppure risente delle aspettative
sociali?
Critiche alle tecniche di rilevazione del sé
•Non colgono i fattori inconsci
•Sono soggetti a distorsioni difensive
•Non valutano le incongruenza
Il “processo” secondo Rogers
Gli individui tendono al progresso. Il loro scopo è
l’AUTOREALIZZAZIONE, essendo “organismi
esperimentanti”.
Ciò implica la crescita da entità semplice ad entità
più complessa.
Le pulsioni non rappresentano un elemento
rilevante di motivazione.
Come si misura l’autorealizzazione?
Index of Self-Actualisation (Jones e Crandall, 1986)
•Scale di 15 items relative a dimensioni quali l’indipendenza, l’autostima, l’autoaccettazione, la fiducia nei rapporti interpersonali.
•I punteggi dallo strumento appaiono direttamente correlati a quelli rilevati da altre misure in studi sull’autostima e sull’indipendenza
Scala di Crescita Personale (Ryff, 1995)
La coerenza del Sé (Lecky, 1945)
L’organismo cerca sempre di conservare la propria struttura, anche se le sue scelte e comportamenti possono perciò risultare poco convenienti
Secondo Rogers, le modalità di comportamento adottate dall’organismo sono coerenti con il concetto del Sé.
Congruenza tra Sé ed esperienza
Le persone cercano di rendere congruente ciò che esperiscono con il proprio concetto di Sé.
La discrepanza tra il Sé percepito e un’esperienza reale costituisce un’incongruenza.
Le esperienze incongruenti possono arrivare alla coscienza oppure, se sono sentite come minacciose, possono essere avvertite prima che giungano alla coscienza (subcezione).
La risposta all’incongruenza può essere l’attuazione di meccanismi difensivi
DISTORSIONE
NEGAZIONE
Affinità col pensiero freudiano? Affinità col cognitivismo?
Ricerche sulla congruenza (1)
CHODORKOFF, 1954La soglia di riconoscimento (latenza) delle parole minacciose è più elevata di quelle neutre.
CARTWRIGHT, 1956Gli aggettivi più vicini a quelli con cui si autodefinivano i soggetti erano ricordati meglio, e questo fenomeno era particolarmente presente nei soggetti con problemi psicologici.
SUINN et al., 1962Ricordo più accurato, relativamente agli aggettivi usati da altre persone per descrivere, per gli aggettivi coerenti col sé.
Ricerche sulla congruenza (2)
Aaronson e Mattee, 1968Gli individui si comportano in modo CONGRUENTE con il proprio concetto di sé.
Markus, 1983Le persone si comportano in modo tale da indurre gli altri a confermare la propria percezione di sé.
L’ESEMPIO DEL DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA’
DWECK
I bambini, nella fondamentale distinzione fra bontà e
cattiveria del Sé, si distinguono in bimbi con una
teoria di “stabilità” del tratto e in altri con una visione
“incrementale”
La condizione umana ideale è radicata nel "fully functioning person" persone aperte all’esperienza in grado di rafforzare il proprio organismo, sentimenti to live a richer life: "the good life" (Rogers, 1961).
"The good life is a process” non è modo d’essere è una direzione, una destinazione (Rogers, 1961, p.186). La speranza delle persone è ottenere un Sè congruo (Rogers, 1959).
Persone non-adattate al polo opposto del
pieno funzionamento individuale
Persona non-adattata adotta meccanismi di
difesa, vive passivamente la sua vita secondo
schemi precostituiti; si sente manipolato
piuttosto che libero ed è estremamente
conforme e poco creativo (Maddi, 1996).
La persona che vive in modo pienamente funzionale la propria vita non adotta meccanismi di difesa, aperto all’esperienza, è una persona creativa ed in grado di vivere "the good life".
La speranza di esperire caratteristiche del buon adattamento sono state supportate da molti studi (Coan, 1972; cited in Maddi, 1996).
Ryckmann (1993) alcuni studi mostrato che persone non-difensive accettano gli altri (Maddi,1996); inoltre, dimostrazioni riportate da Maddi (1996) indicano che il sapersi accettare predispone ad accettare di più gli altri
Carl Rogers (1902-1987)
• Posizione fenomenologicacampo delle percezioni
consce ed inconsce
• Autorealizzazione scopo individuale
• Contrario alla visione freudiana dell’uomo
Ma quali dati fenomenologici?
osservazioni cliniche e terapia intesa come mezzo per
”lasciarsi andare”
La teoria della personalità
• Sé conscio in quanto percepito come sentimento di consapevolezza, di coesione, di unitarietà.
• Il Sé: rappresentazione che abbiamo di noi stessi
Salute mentale e malattia
Considera la salute mentale come la
progressione normale della vita e la malattia
mentale (e altri problemi umani) come
distorsioni della "tendenza attualizzante".
Tendenza fondamentale dell'organismo, nella sua
totalità, ad attualizzare le proprie potenzialità sia sul
piano ontogenetico che su quello filogenetico
Funzionamento positivo necessità di un contesto
di relazioni umane positive, favorevoli alla
conservazione e alla rivalutazione dell'Io e si
rivolge alla completa autonomia
Funzionamento positivo
Il concetto di tendenza attualizzante coinvolge tutte le motivazioni,
tensioni, bisogni o i tentativi di ridurli; e la tendenza a ricercare
piacere (Rogers, 1959)
Maddi (1996): “pressione biologica ad attuare il modello
genetico“. Ogni persona ha un fondamentale mandato a realizzare
il proprio potenziale
Tendenza attualizzante
Il SE’ : un modello organizzato di percezioni, che si riferisce a quelle parti del campo fenomenico viste dall’individuo come Io, me, sé.
Il Sé non è un’entità che controlla il comportamento dell’individuo.
Il Sé è un modello organizzato e coerente di percezioni
Il Sé in generale ha accesso alla coscienza
L’unità strutturale secondo Rogers
Il Sé ideale è il concetto di sé che una persona
vorrebbe avere.
Comprende le percezioni e i significati che
rientrano potenzialmente nell’area del sé e che
sono apprezzati dall’individuo.
Sé e Sé ideale
LA TECNICA Q (Stephenson, 1953):
Somministrazione di carte (circa 100) che contengono affermazioni riguardo varie caratteristiche di personalità.
Al soggetto viene richiesto di disporre le carte da quelle più a quelle meno congeniali. Un ulteriore elemento lo si può ricavare dalla valutazione di corrispondenza tra Sé e Sé ideale
Adjective Checklist e differenziale semantico
Punteggio da 1 a 7 su scale definite da aggettivi in opposizione (buono-cattivo, forte-debole), riferito al “sé” o al “sé ideale”)
Misure del Sè
Uso della tecnica Q in Block e Robins (1993)
Il livello di autostima (definito come il grado di somiglianza tra il sé percepito e il sé ideale) nei maschi cresce dall’adolescenza all’età adulta, laddove diminuisce nelle femmine
Nei maschi, il livello di autostima appare fortemente correlato a caratteristiche quali la capacità di controllo del rapporto con gli altri, laddove nelle femmine si correla alla disposizione a relazioni interpersonali intimi.
Il Sé ideale coglie realmente aspetti relativi alla realizzazione personale oppure risente delle aspettative
sociali?
Critiche alle tecniche di rilevazione del sé
•Non colgono i fattori inconsci
•Sono soggetti a distorsioni difensive
•Non valutano le incongruenza
Gli individui tendono al progresso.
Il loro scopo è l’AUTOREALIZZAZIONE, essendo “organismi
esperimentanti”.
Ciò implica la crescita da entità semplice ad entità più complessa,
da dipendente a indipendente, da rigida a flessibile.
Le pulsioni non rappresentano un elemento rilevante di
motivazione.
Il processo: l’autorealizzazione
Index of Self-Actualisation (Jones e Crandall, 1986)
•Scale di 15 items relative a dimensioni quali l’indipendenza, l’autostima, l’autoaccettazione, la fiducia nei rapporti interpersonali.
•I punteggi dallo strumento appaiono direttamente correlati a quelli rilevati da altre misure in studi sull’autostima e sull’indipendenza
Scala di Crescita Personale (Ryff, 1995)
Come si misura l’autorealizzazione?
La coerenza del Sé (Lecky, 1945)
L’organismo cerca sempre di conservare la propria struttura, anche se le sue scelte e comportamenti possono perciò risultare poco convenienti
Secondo Rogers, le modalità di comportamento adottate dall’organismo sono coerenti con il concetto del Sé.
Congruenza tra Sé ed esperienza
Le persone cercano di rendere congruente ciò che esperiscono con il proprio concetto di Sé.
Coerenza del Sé e congruenza
Il bisogno di raggiungere la realizzazione di Sè espone ad una percezione selettiva dell’esperienza.
Ma quali esperienze vengono percepite come distorte?Le esperienze in accordo con il proprio Sè sono percepite e simbolizzate consapevolmente;
quelle che non lo sono vengono distorte o negate alla consapevolezza
Sé e percezione selettiva
Questo pattern conduce alla "incongruenza“ tra il Sè
come percepito e la reale esperienza dell’organismo
esordendo in confusione, tensione, e comportamenti
non adattivi (Rogers, 1959). Le esperienze possono essere percepite come minacciose inconsapevolmente può produrre ansia.
La discrepanza tra il Sé percepito e un’esperienza reale costituisce un’incongruenza.
Le esperienze incongruenti possono arrivare alla coscienza oppure, se sono sentite come minacciose, possono essere avvertite prima che giungano alla coscienza (subcezione).
La risposta all’incongruenza può essere l’attuazione di meccanismi difensivi
DISTORSIONE
NEGAZIONE
Affinità col pensiero freudiano? Affinità col cognitivismo?
Incongruenza
CHODORKOFF, 1954La soglia di riconoscimento (latenza) delle parole minacciose è più elevata di quelle neutre.
CARTWRIGHT, 1956Gli aggettivi più vicini a quelli con cui si autodefinivano i soggetti erano ricordati meglio, e questo fenomeno era particolarmente presente nei soggetti con problemi psicologici.
SUINN et al., 1962Ricordo più accurato, relativamente agli aggettivi usati da altre persone per descrivere, per gli aggettivi coerenti col sé.
Ricerche sulla congruenza (1)
Aaronson e Mattee, 1968Gli individui si comportano in modo CONGRUENTE con il proprio concetto di sé.
Markus, 1983Le persone si comportano in modo tale da indurre gli altri a confermare la propria percezione di sé.
L’ESEMPIO DEL DISTURBO ANTISOCIALE DI PERSONALITA’
Ricerche sulla congruenza (2)
DWECK, 1991, 1995
I bambini, nella fondamentale distinzione fra bontà e
cattiveria del Sé, si distinguono in bimbi con una teoria di
“stabilità” del tratto (immodificabilità) e in altri con una
visione “incrementale” (modificabilità)
Teorie del Sé influenzano comportamento (es. reazione
all’insuccesso)
La condizione umana ideale è radicata nel "fully functioning person" persone aperte all’esperienza in grado di rafforzare il proprio organismo, I propri sentimenti vivere una vita più ricca: "the good life" (Rogers, 1961).
"The good life is a process” non è modo d’essere è una direzione, una destinazione (Rogers, 1961, p.186). La speranza delle persone è ottenere un Sè congruo (Rogers, 1959).
Applicazioni cliniche
Persone non-adattate al polo opposto del pieno funzionamento
individuale
Persona non-adattata adotta meccanismi di difesa, vive
passivamente la sua vita secondo schemi precostituiti; si sente
manipolato piuttosto che libero ed è estremamente conforme e
poco creativo (Maddi, 1996).
Patologia
Sviluppo sano della personalità
CONGRUENZA TRA SE’ e ESPERIENZA, TRA PARTI DI SE’MANCANZA DI DIFESE
Sviluppo nevrotico
DIVARIO TRA SE’ ED ESPERIENZADIVARIO TRA PARTI DI SE’ (SE’ – SE’ IDEALE)
Normalità e nevrosi
•RAZIONALIZZAZIONE
•FANTASIA
•PROIEZIONE
Altri meccanismi difensivi secondo Rogers
Depressione: indotta dalla forte discrepanza fra Sé e Sé ideale (Higgins et al., 1986)
Paura e angoscia: derivano dalla discrepanza fra Sé e “ought self” (il Sé del dovere)
Sé ideale e “ought self” possono non coincidere
Elemento cruciale per lo sviluppo nevrotico: vicinanza fra Sé e Sé “temuto”
(Ogilvie, 1987)
Lo sviluppo delle teorie di Rogers
Dalla tecnica all’atteggiamento, ossia il passaggio dalla terapia “a specchio” alla “terapia centrata sul cliente”
Centralità dell’ATMOSFERA nel setting terapeutico:
•GENUINITA’ (=CONGRUENZA)
•CONSIDERAZIONE POSITIVA
•COMPRENSIONE EMPATICA
La terapia
Il cambiamento
Il cambiamento si verifica se il terapeuta è in grado di offrire:
-Una relazione “congruente” e genuina
- considerazione positiva incondizionata
- comprensione empatica
HEINE (1950)
L’importanza dei fattori legati all’atmosfera terapeutica è riconosciuta ed espressa dai pazienti che sperimentano un cambiamento terapeutico, indipendentemente dall’orientamento teorico del terapeuta
v. Peterfreund
FIEDLER (1950)I terapeuti esperti hanno una migliore capacità di comprendere il paziente, di comunicare con lui, di mantenervi una relazione, indipendentemente dall’orientamento teorico
I fattori del processo terapeutico
KURT GOLDSTEINNeurologo americano specializzato nello studio e nel trattamento delle lesioni cerebrali
Funzionamento flessibile vs. funzionamento rigidoPianificazione vs. funzionamento meccanicoCapacità di gestire il futuro vs. tendenza a considerare solo il presente
Capacità di adattamento anche per i pazienti più disturbatiNatura globale del funzionamento umano, dovuta alla spinta verso l’autorealizzazione
Tuttavia:
Movimento del potenziale umano (1)
ABRAHAM MASLOW
•Impulso universale verso la crescita, che elimina una concezione pessimistica dell’uomo
•La psicopatologia è il frutto di distorsioni e ostacoli alla piena realizzazione del potenziale di crescita
•Distinzione fra bisogni fisiologici e psicologici: proposta di una GERARCHIA dei bisogni
•Ricerche su personaggi importanti che si autorealizzano
Movimento del potenziale umano (1)
La scala dei bisogni di Maslow
fisiologici
sicurezza
appartenenza
stima
autorealizzazione
Esistenzialismo come radice filosofica profonda del movimento del potenziale umano
Esistenzialismo RELIGIOSO, ATEO, ANTIRELIGIOSO
Quesiti e concezioni fondamentali riguardano l’essere umano e i suoi requisiti essenziali: la libertà di scelta, la responsabilità, la coscienza di esistere e di essere mortali.
Alcuni filosofi ed artisti esistenzialisti: Soren Kierkegaard, Jean Paul Sartre, Albert Camus
Esistenzialismo
Il concetto di “sé” è davvero stabile e coerente ? Si può immaginare, come taluni propongono, un sé con nuclei differenti (componenti multiple integrate) ? Il sé è un concetto comune a culture differenti ? Sono davvero solide le tecniche di misurazione?
In campo psicopatologico, la discrepanza sé-sé ideale è davvero una misura adattativa soddisfacente?
Quanto Rogers, discutendo il bisogno di considerazione positiva del bambino, si distacca realmente dalla teoria freudiana dell’angoscia legata al trauma e al conflitto?
Aspetti critici delle teorie rogersiane
La persona che vive in modo pienamente funzionale la propria vita non adotta meccanismi di difesa, aperto all’esperienza, è una persona creativa ed in grado di vivere "the good life".
La speranza di esperire caratteristiche del buon adattamento sono state supportate da molti studi (Coan, 1972; cited in Maddi, 1996).
Ryckmann (1993) alcuni studi mostrato che persone non-difensive accettano gli altri (Maddi,1996); inoltre, dimostrazioni riportate da Maddi (1996) indicano che il sapersi accettare predispone ad accettare di più gli altri
I tratti di personalità
Modelli stabili e coerenti del modo di sentire, pensare, comportarsi
Tante definizioni, punto comune: predisposizioni a rispondere in modi particolari
Es. persona gentile
Comportamento prodotto di un meccanismo interno stabile: tratto
Organizzazione gerarchica
estroversione
socievolezza impulsività attività vivacità eccitabilità
Superfattore:
Tratto:
Reazioni abituali:
Reazioni specifiche:
Gordon Allport (1897-1967)• Le unità strutturali della personalità sono i tratti: contro il
meccanicismo della psicoanalisi
• I tratti sono disposizioni generali che spiegano la regolarità del funzionamento individuale nelle situazioni e nel tempo
• I tratti sono differenti dagli stati e dalle attività
• Sono identificati da 3 proprietà: frequenza, intensità e gamma di situazioni
• Si differenziano da aspetti della personalità temporanei
• I tratti si dividono in: cardinali (disposizioni pervasive ed egemoni), centrali (gamma ristretta di situazioni) e disposizioni secondarie (meno generalizzabili)
Tratto necessario per spiegare coerenza del comportamento
Situazione necessaria per spiegare la variabilità del comportamento
Allport e l’autonomia funzionale
• AUTONOMIA FUNZIONALELe motivazioni dell’adulto si autonomizzano rispetto alla
spinta infantile di riduzione della tensioneLa psicologia dell’adulto è del tutto indipendente da quella
del bambino che è stato
“ciò che era estrinseco e strumentale diventa intrinseco e stimolante… Non è più l’infanzia ma la maturità a guidare le scelte) (Allport, 1961)
Gordon Allport (3)
• Psicologia dell’individuo• Visione olistica vs. visione monistica• Ricerca idiografica e confronti individuali• Nessuna ricerca su tratti specifici• Comportamento molti tratti, tratti si esprimono
nella scelta delle situazioni
Hans Eysenck (1916-1997)
Attenzione ai presupposti scientifici:
- misure adeguate dei tratti
- formulare teorie verificabili e confutabili
- basi biologiche dei tratti
-Tecnica statistica di base: analisi fattoriale
Hans Eysenck 1: analisi fattoriale• Esistono strutture naturali della personalità, tratti, e l’analisi fattoriale è la base
metodologica e statistica per misurarli e classificarli
• Permette di raggruppare insiemi o “clusters” di particolari items che sono collegati
• Alcune variabili (risposte ai test) “covariano”, ossia si modificano o appaiono e scompaiono insieme
• Se covariano accomunati da un fattore latente sottostante che riguarda un aspetto generale e stabile della personalità (tratto)
• Dimensioni di base che costituiscono il fondamento dei tratti: superfattori
Es: socievolezza, attività, vitalità estroversione
• Superfattore dimensione con estremo in basso (es. introversione) e uno in alto (es. estroversione)
• Classificazione lungo il continuum
Hans Eysenck
Individuò tre grandi dimensioni di base:
ESTROVERSIONE - INTROVERSIONE
NEVROTICISMO (emotivamente stabile/instabile)
PSICOTICISMO (introdotto più tardi)
Sono misurate con questionari ad hoc
Le 2 dimensioni della personalità e i 4 tipi di temperamento x i Greci
Struttura gerarchica del nevroticismo (N)
N
ansioso depresso teso
timidoirrazionale cupo emotivo
sensi di colpabassa
autostima
Eysenck, 1990
Struttura gerarchica dello psicoticismo (P)
P
aggressivo impulsivo
non empaticoantisociale creativo testardo
egocentrico impersonale
Eysenck, 1990
freddo
Questionari
Maudsley Personality InventoryEysenck Personality Inventory
1. In genere prendi l’iniziativa per fare nuove amicizie? ___ ___
2. Ti passano in testa tante di quelle idee che non riesci a dormire? ___ ___
3. Tendi a rimanere nello sfondo delle situazioni sociali? ___ ___
4. Tendi a essere lunatico? ___ ___ 5. Ti piace davvero molto il cibo buono? ___
___6. Quando ti senti annoiato, ti viene voglia di parlare con un amico? ___ ___7. In genere tieni le tue cose per te e ti confidi soltanto con un amico molto intimo? ___
___8. Spesso prendi delle decisioni troppo rapide? ___
___
Sì No
Differenze associate a estroversi (E) vs. introversi (I)
• I + sensibili al dolore e alla fatica• Eccitazione peggiora la prestazione di I, migliora quella di E• I + attenti ma meno veloci di E • I migliore rendimento scolastico, E + frequenti ritiri accademici, I
+ ritiri per ragioni psichiatriche• E lavori + interazionali e innovativi, I lavori + solitari e di routine• E humour + aggressivo e sessuale, I + intellettuale • E + attivi sessualmente• E + suggestionabili
Basi biologicheVariazioni della dimensione estroversione-introversione riflettono differenze nel funzionamento neurofisiologico
I + facilmente stimolati dagli eventi, + impatto proibizioni sociali per cui: + repressi e inibiti
Nell’apprendimento: I + influenzati da punizioni, E da ricompense
Diversi indici di funzionamento biologico (EEG, ECG, ghiandole endocrine)v. Lemon drop test e produzione di saliva
Origini: sia ereditarie che ambientali
Studi su gemelli: familiarità dei tratti (Plomin, 1994)
Studi transculturali: presenza costante della dimensione
Eysenck: i tratti di personalità sono spiegati per due terzi da una componente genetica
Nevroticismo e psicoticismo
• Alto nevroticismo: labilità emotiva accompagnata da frequenti ansie, sia esperite psichicamente che somatizzate
• Anche per i nevrotici, ipotesi di una base biologica ereditariamente trasmessa nel funzionamento del sistema nervoso
Meccanismo di base: troppo rapida risposta allo stress e decremento + lento della risposta al cessato pericolo
Psicoticismo: dimensione poco conosciuta, ipotesi di forte associazione con mascolinità
Teoria della personalità di Eysenck: legata a patologia e modificazione del comportametoSintomi: derivano dalle caratteristiche di base della personalità
Pazienti nevrotici: base biologica + esperienze inducono forti reazioni emotive a stimoli paurosiPer cui: elevato punteggio di nevroticismo e basso punteggio di estroversione
Pazienti antisociali e criminali: punteggio alto di nevroticismo, estroversione e psicoticismoEysenck, 1982
Patologia e cambiamento
Il cambiamento terapeutico secondo Eysenck
Nonostante la forte componente genetica, il cambiamento è possibile
“Ciò che è geneticamente determinato è la predisposizione di una persona ad agire, e a comportarsi in un certo modo, quando si trova in certe situazioni” (1982)
persona situazione
Come? Agire sul comportamentoTerapia comportamentista: evitare situazioni traumatiche,
destrutturare risposte di paura apprese, acquisire nuovi codici di condotta sociale
Critiche alla psicoanalisi
• Psicoanalisi “non scientifica” perché non falsificabile• Dimensioni separate per i disturbi nevrotici e psicotici• Il comportamento anormale rappresenta risposte apprese non
adattive non conflitti inconsci• Psicoterapia deve essere basata sull’apprendimento• La psicoanalisi non è efficaceEs. terapia del comportamento nevrotico: estinzione di risposte
apprese
Punti di forza e limiti della teoria di Eysenck
• Contributo a studio differenze individuali, modificazione comportamento, criminologia, educazione, creatività, genetica, politica ecc.
• Buon compromesso fra ricerca sperimentale e correlazionale
• Estremo rigore nella messa a punto degli strumenti
• Teoria esaustiva e verificabile
tuttavia
Troppe poche dimensioni per spiegare la personalità!
Raymond Cattell (1906-1998)
Interesse per l’analisi fattorialeInteresse per la personalità e lavoro clinicoSforzo di classificazione:ricerca di una tavola periodica dei tratti
La visione della scienza
Tre metodi per lo studio della personalità:
Bivariato: basato su variabile indipendente manipolata e una dipendente che misura gli effetti della manipolazione (scienze fisiche)
Multivariato: interrelazione tra molte variabili, no manipolazione sperimentale ma osservazione dei fenomeni, estrapolazione dimensioni + significative e connessioni (analisi fattoriale)
Metodo bivariato: inadatto a studiare la personalità
Clinico: studio di comportamenti così come si manifestano
M. Clinico e multivariato: eventi globali, complessità comportamentale, no manipolazione, comprensione complessiva
La teoria di Cattel si basa su due criteri:
1) Elemento strutturale di base: tratto come predisposizione2) Tratto presuppone: regolarità nel tempo e nelle situazioni del
comportamento
La teroria della personalità
Primo criterio
1) Predisposizioni e elementi + stabili della personalità
Tratti di abilità
Competenze e capacità che permettono all’individuo di funzionare efficacemente (es. intelligenza)
Tratti temperamentali
Si riferiscono alla vita emotiva della persona e allo stile di comportamento (es. calma, impulsività)
Tratti dinamici
Si riferiscono ad obiettivi e motivazioni
Secondo criterio
2) Punto di vista da cui osserviamo il comportamento
Tratti superficiali
Comportamenti apparentemente collegati, ma che in realtà non sempre covariano e sono sottesi da meccanismi comuni
Tratti originari
La vera unità strutturale della personalità.
Comportamenti ed aspetti che cambiano insieme formando una dimensione unitaria e indipendente della personalità
Dati-L, dati-Q e dati-OT
Dati-L: LIFE RECORD DATADati dalla vita reale, valutazioni
Dati-Q: QUESTIONNAIRE DATA Dati tratti da autovalutazioni o risposte a questionari
Dati-OT: OBJECTIVE-TEST DATADati tratti da test obiettivi in cui il soggetto non è consapevole della relazione tra risposta e caratteristica di personalità studiata
Scopo della ricerca: accordo tra i 3 tipi di dati
Fonti dei dati
La ricerca
Applicazione dell’analisi fattoriale a dati-L: scoperta di 15 fattori di partenza
Quindi: determinare gli stessi fattori con i dati-Q
Uso estensivo di questionari analisi fattoriale determinazione di item simili ai fattori di partenza
Risultato: 16-PF (Sixteen Personality Factor questionnaire)
con 12 tratti che si combinano a quelli provenienti dai dati-L
Risultati dei dati-L e ricerca sui dati-Q: guidano la costruzione di situazioni sperimentali basate su test obiettivi
Stabilità e variabilità
Fulcro: studio della coerenza nel comportamento e nella struttura della personalità MA importanza del processo e della motivazione (variabilità)
Motivazione:
- tendenze dette erg (sicurezza, sesso, autoaffermazione)
- motivi determinati dall’ambiente detti sentimenti (essere religiosi, in carriera, sentimento di sé come autonomia)
Variabilità del comportamento:
- stati (cambiamenti emotivi, umorali come ansia, curiosità)
- ruolo (ruoli sociali, usi e costumi)
Stato e tratto
La descrizione di un soggetto in un dato momento richiede sia misure di stato (variabilità) che di tratto (stabilità)
Esempio: ansia di stato e di tratto
NUMERO DEI FATTORI
IMPORTANZA DELLA MOTIVAZIONE
TECNICHE PSICOTERAPEUTICHE
PSICOANALISI
Principali differenze fra i vari teorici dei tratti
Ricerca recente e accordo sui trattiTassonomia generale: il modello a 5 fattori (Big Five) come ipotesi di lavoro più correttaSupporto:1- analisi fattoriale tra gruppi di termini (ricerca lessicale)2- corrispondenza tra questionari di tratto e altri questionari3- basi genetiche
I 5 fattori e le teorie dei tratti
Termini relativi ai tratti: linguaggio comune e questionari
Strategia di ricerca: analizzare i termini che utilizziamo per descrivere la personalitàCome? - definizioni da dizionario e analisi fattoriale per scoprire dimensioni comuni- esame di un numero enorme di dati e campioni
Risultati: soluzioni simili ai 5 fattori emergono da moltissimi studi (Norman, 1963; John, 1990)I Big Five: affidabilità, validità, stabilità nel corso della vita(McCrae e Costa, 1990, 1994)
Principali autori: Goldberg, Costa, McCrae
I Big Five
“….qualsiasi modello utilizzato per strutturare le differenze individuali dovrebbe comprendere – a un certo livello – qualcosa di simile a queste dimensioni individuate dai ‘Big Five’ (Goldberg, 1981)
Perché ‘Big’: ogni fattore riassume molti fattori specifici
Quindi: nella rappresentazione gerarchica sono astratti e generali quasi quanto i superfattori di Eysenck
I BIG FIVEOpennessConsciousnessExtroversionAgreeeablenessNevroticism
AperturaCoscienziositàEstroversioneAmabilitàNevroticismo
ChiusuraMancanza di direzioneIntroversioneAntagonismoStabilità emotiva
Il questionario di Costa e McCrae, 1985
La valutazione
Ipotesi lessicale fondamentale
“…quasi tutte le lingue del mondo codificano le più importanti differenze individuali nelle relazioni umane con singoli termini.”
Goldberg, 1990
Perché spiegazione evoluzionista
Termini relativi ai tratti comunicano informazioni sulle differenze tra le persone che sono importanti per il benessere e la sicurezza del singolo e del gruppo: controllo del comportamento
I BIG FIVE sono davvero le dimensioni di base della personalità in ogni cultura ?
Problema principale: la traduzioneDati discordanti sul fattore “apertura”: ad esempio inglesi e tedeschi simili, olandesi no (anticonformismo)
Fattori cultura-specifici: es. “tradizione cinese”
La ricerca TRANSCULTURALE
IL NEO-PI-R di McCrae e Costa
NEO-Personality Inventory Revised
Basato sui Big Five
Per ognuno dei fattori, 6 sfaccettature specifiche
Per ogni sfaccettatura, 8 item
Totale: 240 item
Per ognuno: valutazione su scala a 5 punti
Es. in Estroversione, Attività “la mia vita è frenetica” “quando faccio delle cose le faccio con vigore”
Accordo con altri questionari
Buon accordo con altri strumenti:
- Liste di aggettivi di Goldberg
- Aggettivi e superfattori di Eysenck (nevroticismo e estroversione identici, psicoticismo= coscienziosità + amabilità)
- 16 PF di Cattell (scale collegate ai + ampi fattori del Big Five)
- Valutazioni specifiche come quoziente di intelligenza
- Coerente sia per autovalutazione che eterovalutazione
Cattell, Eysenck e i Big Five16 PF di CattellRiservato socievole-intelligente +intelligenteStabile, Forza dell’Io emotivo, nevroticoUmile sicuro di séAssennato spensieratoOpportunista coscienziosoTimoroso avventurosoRealistico ottimistaFiducioso sospettosoPratico fantasiosoFranco astutoCalmo apprensivoConservatore sperimentatoreGruppo-dipendente autosufficienteIndisciplinato controllatoRilassato teso
3 dimensioni di Eysenck
Estroversione
Nevroticismo
Psicoticismo
Big Five, Costa e McCrae, 1992
Estroversione
Nevroticismo Amabilità
Coscienziosità
Aperturasfaccettature
Cattell, Eysenck e i Big Five16 PF di CattellRiservato socievole-intelligente +intelligenteStabile, Forza dell’Io emotivo, nevroticoUmile sicuro di séAssennato spensieratoOpportunista coscienziosoTimoroso avventurosoRealistico ottimistaFiducioso sospettosoPratico fantasiosoFranco astutoCalmo apprensivoConservatore sperimentatoreGruppo-dipendente autosufficienteIndisciplinato controllatoRilassato teso
3 dimensioni di Eysenck
Estroversione
Nevroticismo
Psicoticismo
Big Five, Costa e McCrae, 1992
Estroversione
Nevroticismo Amabilità
Coscienziosità
Aperturasfaccettature
Un modello teorico
McCrae e Costa, 1999: i Big Five sono tendenze fondamentali a base biologica, scarsamente influenzate dall’ambiente e dalle esperienze di vita
“…i tratti della personalità, come i temperamenti, sono disposizioni endogene che seguono vie di sviluppo intrinseche, sostanzialmente indipendenti dalle influenze ambientali.” (McCrae et al., 2000)
Ereditarietà dei tratti maturazione intrinseca alla personalità
La rappresentazione del modello
Basi
biologiche
Crescita e influenza dell’età
I tratti sono stabili o cambiano con l’età?
Adulti vs adolescenti e ventenni:
-nevroticismo, estroversione e apertura
+amabilità e coscienziosità
Adolescenti:
+ ansia e paura di non essere accettati, +preoccupazione per autosima (+N), + attività sociali (+E), + aperti a esperienze, novità (+A), + critici e esigenti (- A), poco coscienziosi (- C)
Diminuzione in A e C coerente con dati su delinquenza giovanile (v. Eysenck)
Età e studi transculturali
Differenze dovute a età o momenti storici?
Studi su culture diverse: aumento coerente nella coscienziosità in tutte le culture
Quindi: differenze legate all’età riflettono una maturazione intrinseca, a base biologica
Stabilità valore adattativo individuale e sociale perché aumenta la prevedibilità della vita
Critici: questo approccio sottostima l’importanza delle situazioni
(es. Mischel, 1990)
Età, coscienziosità e culture
Infanzia e adolescenza
Ipotesi: i primi tratti della personalità come socievolezza, attività e emotività si sviluppano in estroversione e nevroticismo adulti
Sono tratti distinti, precoci, ereditati (Buss e Plomin, 1975)
Primi dati: personalità + complessa e meno integrata in infanzia che età adulta
Sviluppo della personalità determinato biologicamente (Caspi, 2000)
MA: posizioni non concordi sulla stabilità e il cambiamento
sono ancora da capire i limiti dell’influenza ambientale (es. pratiche di allevamento e lavoro)
Applicazioni
-Psicologia del lavoro
Individui con determinate personalità scelgono lavori specifici
Es. estroversione e lavori solitari\sociali
-Psicologia della salute
Tratti di personalità legati a salute
Es. nevroticismo e disagi psicosomatici
Coscienziosità e longevità
Un esempio: i ritardatari
Bassa coscienziosità aumento del ritardo
Psicopatologia e trattamento
Idea di base: comportamento anormale come versione esagerata di tratti normali di personalità
Psicopatologia: non deviazione dalla norma ma estremo del continuum normale (Widiger, 1983)
ES. alti valori in coscienziosità e nevroticismo p. compulsiva
bassi valori in amabilità e coscienziosità p. antisociale
MA: descrizione non spiegazione della patologia
Modello dei tratti: utili per pianificare trattamenti + adatti ma non per modificare
Trattamento basato sui tratti: ancora da sviluppare
Valutazione globale: i contributiSolidità della ricerca:
-prove della stabilità dei tratti
-Prove dell’utilità predittiva dei tratti
-Studio dei fattori genetici
-Ricerche recenti: rapporto tra tratti, relazioni interpersonali e psicopatologia
Ipotesi teoriche:
-prospettiva della psicologia evoluzionista: valore adattivo dei tratti
-ipotesi lessicale fondamentale
-importanza dell’ambiente non condiviso dalla famiglia
Legame con la biologia:
Ipotesi di connessione tra tratti e funzionamento del cervello
Valutazione globale: i limitiProblemi relativi al metodo:
-Limiti dell’analisi fattoriale nel determinare gli elementi primi
-mancanza di coerenza nei fattori estratti tra gli studi
Problemi relativi al concetto di tratto:
-è un concetto che descrive o spiega la regolarità del comportamento? (Eysenck: circolarità)
-i tratti riguardano comportamenti evidenti e osservabili o non osservabili?
Es. motivi, attitudini
Murray (1938): tratti stabili e manifesti, bisogni sia stabili che temporanei, presenti ma non sempre manifesti
Aspetti trascurati:
Concetto di sé, identità, stili cognitivi, aspetti inconsci
Ricerca recente e accordo sui trattiTassonomia generale: il modello a 5 fattori (Big Five) come ipotesi di lavoro più correttaSupporto:1- analisi fattoriale tra gruppi di termini (ricerca lessicale)2- corrispondenza tra questionari di tratto e altri questionari3- basi genetiche
I 5 fattori e le teorie dei tratti
Termini relativi ai tratti: linguaggio comune e questionari
Strategia di ricerca: analizzare i termini che utilizziamo per descrivere la personalitàCome? - definizioni da dizionario e analisi fattoriale per scoprire dimensioni comuni- esame di un numero enorme di dati e campioni
Risultati: soluzioni simili ai 5 fattori emergono da moltissimi studi (Norman, 1963; John, 1990)I Big Five: affidabilità, validità, stabilità nel corso della vita(McCrae e Costa, 1990, 1994)
Principali autori: Goldberg, Costa, McCrae
I Big Five
“….qualsiasi modello utilizzato per strutturare le differenze individuali dovrebbe comprendere – a un certo livello – qualcosa di simile a queste dimensioni individuate dai ‘Big Five’ (Goldberg, 1981)
Perché ‘Big’: ogni fattore riassume molti fattori specifici
Quindi: nella rappresentazione gerarchica sono astratti e generali quasi quanto i superfattori di Eysenck
I BIG FIVEOpennessConsciousnessExtroversionAgreeeablenessNevroticism
AperturaCoscienziositàEstroversioneAmabilitàNevroticismo
ChiusuraMancanza di direzioneIntroversioneAntagonismoStabilità emotiva
Il questionario di Costa e McCrae, 1985
La valutazione
Ipotesi lessicale fondamentale
“…quasi tutte le lingue del mondo codificano le più importanti differenze individuali nelle relazioni umane con singoli termini.”
Goldberg, 1990
Perché spiegazione evoluzionista
Termini relativi ai tratti comunicano informazioni sulle differenze tra le persone che sono importanti per il benessere e la sicurezza del singolo e del gruppo: controllo del comportamento
I BIG FIVE sono davvero le dimensioni di base della personalità in ogni cultura ?
Problema principale: la traduzioneDati discordanti sul fattore “apertura”: ad esempio inglesi e tedeschi simili, olandesi no (anticonformismo)
Fattori cultura-specifici: es. “tradizione cinese”
La ricerca TRANSCULTURALE
IL NEO-PI-R di McCrae e Costa
NEO-Personality Inventory Revised
Basato sui Big Five
Per ognuno dei fattori, 6 sfaccettature specifiche
Per ogni sfaccettatura, 8 item
Totale: 240 item
Per ognuno: valutazione su scala a 5 punti
Es. in Estroversione, Attività “la mia vita è frenetica” “quando faccio delle cose le faccio con vigore”
Accordo con altri questionari
Buon accordo con altri strumenti:
- Liste di aggettivi di Goldberg
- Aggettivi e superfattori di Eysenck (nevroticismo e estroversione identici, psicoticismo= coscienziosità + amabilità)
- 16 PF di Cattell (scale collegate ai + ampi fattori del Big Five)
- Valutazioni specifiche come quoziente di intelligenza
- Coerente sia per autovalutazione che eterovalutazione
Cattell, Eysenck e i Big Five16 PF di CattellRiservato socievole-intelligente +intelligenteStabile, Forza dell’Io emotivo, nevroticoUmile sicuro di séAssennato spensieratoOpportunista coscienziosoTimoroso avventurosoRealistico ottimistaFiducioso sospettosoPratico fantasiosoFranco astutoCalmo apprensivoConservatore sperimentatoreGruppo-dipendente autosufficienteIndisciplinato controllatoRilassato teso
3 dimensioni di Eysenck
Estroversione
Nevroticismo
Psicoticismo
Big Five, Costa e McCrae, 1992
Estroversione
Nevroticismo Amabilità
Coscienziosità
Aperturasfaccettature
Cattell, Eysenck e i Big Five16 PF di CattellRiservato socievole-intelligente +intelligenteStabile, Forza dell’Io emotivo, nevroticoUmile sicuro di séAssennato spensieratoOpportunista coscienziosoTimoroso avventurosoRealistico ottimistaFiducioso sospettosoPratico fantasiosoFranco astutoCalmo apprensivoConservatore sperimentatoreGruppo-dipendente autosufficienteIndisciplinato controllatoRilassato teso
3 dimensioni di Eysenck
Estroversione
Nevroticismo
Psicoticismo
Big Five, Costa e McCrae, 1992
Estroversione
Nevroticismo Amabilità
Coscienziosità
Aperturasfaccettature
Un modello teorico
McCrae e Costa, 1999: i Big Five sono tendenze fondamentali a base biologica, scarsamente influenzate dall’ambiente e dalle esperienze di vita
“…i tratti della personalità, come i temperamenti, sono disposizioni endogene che seguono vie di sviluppo intrinseche, sostanzialmente indipendenti dalle influenze ambientali.” (McCrae et al., 2000)
Ereditarietà dei tratti maturazione intrinseca alla personalità
La rappresentazione del modello
Basi
biologiche
Crescita e influenza dell’età
I tratti sono stabili o cambiano con l’età?
Adulti vs adolescenti e ventenni:
-nevroticismo, estroversione e apertura
+amabilità e coscienziosità
Adolescenti:
+ ansia e paura di non essere accettati, +preoccupazione per autosima (+N), + attività sociali (+E), + aperti a esperienze, novità (+A), + critici e esigenti (- A), poco coscienziosi (- C)
Diminuzione in A e C coerente con dati su delinquenza giovanile (v. Eysenck)
Età e studi transculturali
Differenze dovute a età o momenti storici?
Studi su culture diverse: aumento coerente nella coscienziosità in tutte le culture
Quindi: differenze legate all’età riflettono una maturazione intrinseca, a base biologica
Stabilità valore adattativo individuale e sociale perché aumenta la prevedibilità della vita
Critici: questo approccio sottostima l’importanza delle situazioni
(es. Mischel, 1990)
Età, coscienziosità e culture
Infanzia e adolescenza
Ipotesi: i primi tratti della personalità come socievolezza, attività e emotività si sviluppano in estroversione e nevroticismo adulti
Sono tratti distinti, precoci, ereditati (Buss e Plomin, 1975)
Primi dati: personalità + complessa e meno integrata in infanzia che età adulta
Sviluppo della personalità determinato biologicamente (Caspi, 2000)
MA: posizioni non concordi sulla stabilità e il cambiamento
sono ancora da capire i limiti dell’influenza ambientale (es. pratiche di allevamento e lavoro)
Applicazioni
-Psicologia del lavoro
Individui con determinate personalità scelgono lavori specifici
Es. estroversione e lavori solitari\sociali
-Psicologia della salute
Tratti di personalità legati a salute
Es. nevroticismo e disagi psicosomatici
Coscienziosità e longevità
Un esempio: i ritardatari
Bassa coscienziosità aumento del ritardo
Psicopatologia e trattamento
Idea di base: comportamento anormale come versione esagerata di tratti normali di personalità
Psicopatologia: non deviazione dalla norma ma estremo del continuum normale (Widiger, 1983)
ES. alti valori in coscienziosità e nevroticismo p. compulsiva
bassi valori in amabilità e coscienziosità p. antisociale
MA: descrizione non spiegazione della patologia
Modello dei tratti: utili per pianificare trattamenti + adatti ma non per modificare
Trattamento basato sui tratti: ancora da sviluppare
Valutazione globale: i contributiSolidità della ricerca:
-prove della stabilità dei tratti
-Prove dell’utilità predittiva dei tratti
-Studio dei fattori genetici
-Ricerche recenti: rapporto tra tratti, relazioni interpersonali e psicopatologia
Ipotesi teoriche:
-prospettiva della psicologia evoluzionista: valore adattivo dei tratti
-ipotesi lessicale fondamentale
-importanza dell’ambiente non condiviso dalla famiglia
Legame con la biologia:
Ipotesi di connessione tra tratti e funzionamento del cervello
Valutazione globale: i limitiProblemi relativi al metodo:
-Limiti dell’analisi fattoriale nel determinare gli elementi primi
-mancanza di coerenza nei fattori estratti tra gli studi
Problemi relativi al concetto di tratto:
-è un concetto che descrive o spiega la regolarità del comportamento? (Eysenck: circolarità)
-i tratti riguardano comportamenti evidenti e osservabili o non osservabili?
Es. motivi, attitudini
Murray (1938): tratti stabili e manifesti, bisogni sia stabili che temporanei, presenti ma non sempre manifesti
Aspetti trascurati:
Concetto di sé, identità, stili cognitivi, aspetti inconsci
Le basi biologiche della personalità
Damasio, L’errore di Cartesio (1994): contro il dualismo corpo – mente
Il caso di Phineas Gage e il cambiamento della personalità in seguito a lesione del cranio, in particolare corteccia frontale
Quindi: non si può studiare la personalità senza riferirsi al cervello
Il temperamento
Temperamento: dimensione innata della personalità biologicaDifferenze individuali nell’umore complessivo o nella qualità della risposta emotiva
“…qualcosa di abbastanza stabile, in quanto contraddistingue la qualità emotiva o comportamentale la cui comparsa nell’infanzia è influenzata da fattori biologici ereditati, incluse le differenze nella neurochimica cerebrale.”
(Hamer e Copeland, 1998)
Aspetti chiave
Temperamento come differenze nel tono emotivo che:
-compaiono precocemente
-rimangono stabili
-sono ereditati
-si basano su processi biologici
La storiaGrecia: Ippocrate e Galenoteoria dei 4 umori corrispondenti a 4 tipi di temperamento: sanguigno,
melanconico, collerico, flemmaticoTemperamento basato sulla chimica del corpo
XVIII secolo: la frenologia di GallIndividuare la relazione tra aree cerebrali e funzionamento mentale\
comportamentaleTipo di personalità associato a “rigonfiamenti” dello scalpo
‘800: forte interesse per le basi organiche e i meccanismi biologiciDarwin, Origine della specie (1859); Mendel, Gli esperimenti sugli
ibridi (1865); Galton e inizio psicologia delle differenze individuali
Kraepelin: padre della psichiatria, concezione ereditaria della patologia, classificazione dei disturbi mentali
Importanza dei disturbi dell’umore come il disturbo maniaco-depressivo
La relazione tra il tipo corporeo e la personalità
Kretschmer (1925)
Classificazione di 3 tipi corporei associati a diversi tipi di disturbi psichiatrici:
Picnico (grassoccio, rotondo) maniaco-depressivo
Atletico (muscoloso, vigoroso)
Astenico (fisico lineare, debole) schizofrenia
Ipotesi di relazione con personalità normale:
Picnico estroversione, astenico introversione
Punto: metodologia carente ma base della psicologia costituzionale
Sheldon e la psicologia costituzionaleSheldon (1949, 1942): struttura biologica a base ereditaria (la propria costituzione) determina il tipo di personalità
3 tipi di costituzione:
Endomorfo (molle e rotondo)
Mesomorfo (muscoloso e rettangolare)
Ectomorfo (lineare, magro, fragile)
Somatotipo: configurazione personale degli aspetti principali del fisico basata sulla valutazione (scala 1 – 7 punti) dei 3 tipi
Correlazione con 3 tipi di temperamento:
Viscerotonia (socievolezza) con endomorfo
Somatotonia (aggressivo, rischio, assertivo) con mesomorfo
Cerebrotonia (inibito, pauroso, introverso) con ectomorfo
MA: carenze metodologiche e soggettività
Studi longitudinali: Thomas e Chess
Il temperamento si manifesta nell’infanzia ed è stabileQuindi: studi nell’arco dello sviluppoThomas e Chess, 1977: New York Longitudinal Study NYLS)Studio longitudinale su + di 100 bambini dalla nascitaall’adolescenza, utilizzando le descrizioni dei genitoriDalla valutazione di umore, livello di attività, di attenzione e
perseveranza 3 tipi di temperamento infantile:
Easy babies= allegri, minime difficoltà di adattamento nel corso dello sviluppo
Difficult babies= scettici, probabili difficoltà di adattamento
Slow to warm up babies= torpidità, scarsa reattività
Legame tra questa tipologia e successiva personalità
Corrispondenza con l’ambiente genitoriale
Sì No
Studi longitudinali: Buss e PlominBuss e Pomlin, 1984: il temperamento è stabile nel tempo ed è
ereditario
Sulla base del NYLS, usarono le valutazioni dei genitori per definire 3 tipi di temperamento:
Emozionalità: facile attivazione in situazioni di stress, tensione
Attività: sempre in movimento, agitato, vigoria
Socialità: simpatia per gli altri, capacità di interagire
La dimensione impulsività (capacità di controllo) venne abbandonataEreditarietà: le madri di gemelli omozigoti forniscono descrizioni dei
figli più simili rispetto a quelle di madri di gemelli eterozigoti.
Bambini inibiti e disinibiti: l’osservazione
Kagan, 1994 e 1999: ricerca basata su misurazioni obiettive di laboratorio del comportamento e del funzionamento biologico
Punto di partenza: le osservazioni dello sperimentatoreBambino inibito reagisce con tendenza all’isolamento e angoscia agli stimoli non familiari, ricerca il conforto dei genitori, lento a rilassarsi, ha un maggior numero di paure e fobie, timido Bambino disinibito ama e ricerca situazioni nuove, reagisce con spontaneità, sorride spesso
Ipotesi teorica: i bambini ereditano differenze di funzionamento biologico che li portano a reagire alle novità in modo diversoNeonati altamente reattivi inibitiNeonati con bassa reattività disinibiti
Bambini inibiti e disinibiti: la ricerca
Bambini portati in laboratorio, esposti a stimoli nuovi e filmati Valutazione dei filmati in base a misure di reattività (inarcamento del dorso, flessione degli arti, pianto)Risultati: 20% alta reattività, 40% bassa reattività, 49% misti
Ricerca longitudinale: bambini studiati a 4, 14, 21 mesi, 4 anni e mezzo, 8 anni con presentazione di stimoli, osservazione e misure fisiologiche (ECG, pressione)Risultati: alta reattività + battito cardiaco e pressione, + timorosiLa maggior parte dei bimbi assegnati ad un determinato gruppo a 4 mesi continuava ad appartenere a quel gruppo in età successive. Stabilità del temperamento e base biologica
TUTTAVIA SI VERIFICAVANO ALCUNE MODIFICHEBambini inibiti: favoriti da madri non troppo protettive
“La selezione naturale consiste in questo: la riproduzione differenziale non casuale dei geni. La selezione naturale ci ha formato, ed è la selezione naturale che dobbiamo capire se vogliamo comprendere la nostra identità.” Trivers, 1976
VISIONE EVOLUZIONISTA e PSICOBIOLOGICA : le caratteristiche fisiche e mentali degli organismi sono state modulate per rispondere ai problemi di adattamento all’ambiente (evolutionary pressure)
Cause ULTIME: riguardano spiegazioni sul perché si è sviluppato un certo comportamento e qual è la sua funzione adattiva
Cause PROSSIME: riguardano spiegazioni sui processi biologici che operano nel presente nel determinare il comportamento
Teoria evoluzionista e personalità
Punto: comprendere il funzionamento umano in termini dei modi sviluppati per risolvere i problemi adattivi della specie in milioni di anni (Buss, 1999; Tooby e Cosmides, 1992))
Quindi: meccanismi psicologici risultato di un processo di selezione basato sul loro valore adattivo in termini di sopravvivenza e successo riproduttivo
Valore adattivo:
1. E’ fondamentale il potenziale riproduttivo (trasmissione dei geni)
2. Meccanismi psicologici sviluppati adattivi più per la nostra storia passata di quella odierna (l’evoluzione è conservatrice)
3. Meccanismi psicologici evoluti hanno valore adattivo in contesti specifici (aumento locale della complessità)
Psicologia evoluzionista e personalità
Differenze maschio-femmina nella scelta del partner sessuale basate su 2 punti:
1) Teoria dell’investimento genitoriale:la femmina ha maggiore interesse per la prole perché rispetto ai maschi trasmette i propri geni a un numero minore di figli
Criteri diversi nella scelta del partnerFemmina: predilige il maschio che può offrire + risorse e protezione
maggiore capacità di accudire la proleMaschio: predilige il potenziale riproduttivo (giovane età, fisico)2) Probabilità di essere il genitoreMaschi: per essere sicuri di essere i padri, + preoccupazione per i
rivali, importanza della castitàQuestionario di Buss (1989) sulle preferenze sessuali conferma
parzialmente le ipotesi37 campioni, diecimila individui in 33 nazioni diverse
Evoluzionismo e genere sessuale
Prospettiva evoluzionista in relazione alla teoria dei tratti:
1- Ipotesi lessicale fondamentale: i termini relativi ai tratti sono nati per consentire un’adeguata categorizzazione delle caratteristiche della personalità umana
2- Esistono importanti differenze individuali perché hanno avuto un ruolo adattivo e sono state selezionate
3- Esseri umani simili alle scimmie antropomorfe (scimpanzé, babbuini), più del 98% dei geni in comuni. Condivisione di 7 tratti: livello di attività, paura, impulsività, socievolezza, allevamento della prole, aggressività, dominanza (Buss, 1997)
Espressione delle emozioni: simile in umani e primati (Ekman, 1998)
Tratti nella “personalità animale2: E, N, A (primati, cani, gatti, asini, maiali, polipi. C solo in scimpanzè (Gosling e John, 1999)
Teoria evoluzionista e Big Five
Le radici biologiche della natura umana espresse nei geni sono il legame tra evoluzione e comportamento
Ma fino a che punto la genetica è vincolante?
Progresso dell’umanità che ci rende + liberi da forze genetiche
Cambiamento dell’ambiente attuale: nuovi bisogni adattivi
Comportamento sociale: basato su fattori complessi
(Cantor, 1990)
Differenze sessuali nel comportamento: importanza del ruolo sociale (Eagly e Wood, 1999)
Universalismo e astrazione: si presumono meccanismi universali, si sottostima l’influenza della cultura
Critiche alla prospettiva evoluzionista
Caratteristiche ereditarie 23 coppie di cromosomi
Geni DNA
Codice di informazioni
Geni e personalità
Guida dello sviluppo biologico
I geni NON controllano direttamente il comportamento ma lo influenzano tramite il funzionamento biologico del corpo
Genetica comportamentale: in che misura il patrimonio genetico influenza il comportamento
3 modi per “pesare” ruolo di ambiente e geni:
1- Studi di selettocultura2- Studi sui gemelli3- Studi sull’adozione
Genetica comportamentale
Studi di selettocultura: gli animali che possiedono un tratto richiesto dallo studio vengono fatti accoppiare per generazioni successive fino a ottenere una discendenza che mostra stabilmente il tratto
Esposizione a differenti esperienze di sviluppo
Misura delle differenze genetiche e delle differenze ambientali sul comportamento
Esempio: studio di Ponomarev e Crabbe (1999) sull’alcolismo con ratti base genetica delle dipendenze
Studi di selettocultura
Studi sui gemelli: esperimenti naturali basati su variazioni controllate non manipolate
Gemelli monozigoti: geneticamente identiciGemelli dizigoti: 50% del patrimonio genetico
Logica: le differenze fra i monozigoti sono determinate dall’ambiente, le differenze fra i dizigoti dal corredo genetico
Studi su monozigoti cresciuti nello stesso ambiente vs ambienti diversi:
Individui con stesso corredo genetico esposti a situazioniambientali diverse per verificare il peso dei rispettivi fattori
Studi sui gemelli
Studi sull’adozione: grado di somiglianza dei bambini con
- i genitori biologici fattori genetici- i genitori adottivi fattori ambientali
Inoltre: studio di famiglie con figli sia biologici che adottatiPrevalgono somiglianze biologiche o ambientali?
Studi sull’adozione
Correlazioni
La STIMA DELL’EREDITABILITA’ è un coefficiente,
simbolizzato con h2 che stima la proporzione in cui la
variazione dei punteggi di una determinata caratteristica
studiata in una specifica popolazione è dovuta a fattori
genetici
Nei gemelli omozigoti (stesso\diverso ambiente) somiglianze
nel fisico,, tono di voce, inclinazioni, hobby… (Lykken et al.
1993)
Plomin e Caspi, 1999: ereditarietà influenza quasi tutti gli
aspetti della personalità
Stima dell’ereditabilità
Stima h2
Cautela!!NON sopravvalutare la stima dell’ereditarietà!
1) h2 non indica la misura in cui i geni determinano una caratteristica perché è una stima (valutazione statistica) che dipende dal tipo di misura, di popolazione e di caratteristica studiata
2) Anche se una caratteristica è a base ereditaria non implica che non possa modificarsi
Esempio: studio di selettocultura di Cooper e Zubeck (1958) sui ratti
Selezione di: ratti con buon orientamento (B) e cattivo orientamento (C)
Esposti a: ambiente arricchito o impoverito
Ambiente arricchito migliora C
Ambiente impoverito peggiora B
Genetica comportamentale:-variazione dovuta ai geni-Variazione dovuta all’ambientePlomin, 1990: l’influenza genetica è pervasiva ma “gli stessi dati genetico-comportamentali offrono la prova assai convincente dell’importanza dell’influenza ambientale”Distinzione tra ambiente condiviso (fratelli in famiglia) e non condivisoSomiglianza funzione dei geni e dell’ambiente condivisoQuale dei 2 è + importante? Studi sull’adozioneRisultati: le esperienze condivise in quanto appartenenti alla stessa famiglia sono meno importanti di quelle non condivisePersonalità: 40% geni, 35% ambienti non condivisi, 5% ambiente condiviso, 29% errore di misura (Dunn e Plomin, 1990)
Geni e ambiente
Studio di Loehlin et al., 1998:Effetti genetici e ambientali su 3 misure dei Big Five
Genetica e Big Five
Studi di Reiss, 1997; Reiss et al., 1999:effetti dell’ ambiente non condivisoCome? Differenze all’interno della stessa famiglia nel modo di trattare i figli separando l’accudimento genitoriale condiviso da quello specifico per ogni figlioRisultati: caratteristiche specifiche dell’accudimento dovute alle caratteristiche genetiche di quel figlio
Interazione a doppio senso genetica ambiente1- stesse esperienze ambientali producono effetti diversi in individui con diverse caratteristiche genetiche2- individui con diverse caratteristiche genetiche provocano risposte ambientali diverse3- individui diversi scelgono e creano ambienti diversi
L’ambiente non condiviso
Neuroscienze: ruolo dell’anatomia e della fisiologia cerebrale nelle caratteristiche di personalità
Punto: influsso indiretto della genetica
Cervello e personalità
Sistema limbico: ruolo importante nelle emozioni e motivazioneAmigdala: centrale nell’elaborazione degli stimoli emozionali, in particolare emozioni negative
Studi recenti (v. LeDoux): amigdala modera la reazione di pauraDanno all’amigdala: non effetto di stimoli paurosi, pochi ricordi paurosi
Differenze nell’attivazione dell’amigdala all’origine della differenza tra bambini inibiti/disinibiti? (Kagan, 1999)
Il ruolo dell’amigdala
L’amigdala
Area cerebrale anteriore (regioni frontali): ruolo importante nella regolazione emozionale
Dominanza emisferica tipo di emozione (studi di Davidson, 1995, 1998)Prevalenza dell’area frontale sinistra attivazione di emozioni positive (es. avvicinamento)Prevalenza dell’area frontale destra attivazione di emozioni negative (es. evitamento)Ricerca: misurazione elettrofisiologica dell’attività cerebrale prima e durante visione di film a contenuto emotivo negativo vs positivoDavidson: differenze di lateralizzazione prefrontale associate a vulnerabilità a emozioni positive\negativeRelazione con la reattività affettiva Danno sinistro depressione, danno destro maniacalità
Dominanza emisferica
Neurotrasmettitori + studiati: dopamina e serotoninaDopamina: legata al piacere e al benessereFunziona come sistema interno di ricompensa: tendiamo a ripetere esperienze che provocano aumento di dopaminaEccesso di dopamina schizofreniaPoca dopamina morbo di Parkinson
Serotonina: regolazione dell’umoreFarmaci antidepressivi: prolungano l’azione della serotonina
I neurotrasmettitori
Modello di Clark e Watson (1999): 3 superfattori riassumono le differenze di temperamento
EN emotività negativaEP emotività positivaD/C disinibizione/costrizioneI 3 fattori:Sono simili a EysenckSono indipendenti (emozioni pos\neg controllate da sistemi diversi)Sono correlati a aspetti emotivi, biologici e comportamentaliEP dopaminaD/C serotonina (diminuzione, aggressività e dipendenze)EN bassi livelli di serotonina? Iperativazione amigdala?
Neurobiologia e personalità