PERIODICO INFORMATIVO DELLA … di mercoledì 23 agosto: un giorno particolare, dopo l’attentato a...

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PERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE «L’ANCORA ONLUS» Sede Legale: Via M. Faliero n.97 - 37138 Verona - www.fondazionelancora.org - www.fondazionelancora.it «Abbiamo ascoltato la Parola di Dio nel libro dell’Apocalisse, e dice così: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”. La speranza cristiana si basa sulla fede in Dio che sempre crea novità nella vita dell’uomo, crea novità nella storia, crea novità nel cosmo. Il nostro Dio è il Dio che crea novità, perché è il Dio delle sorprese». Ha esordito così Papa Francesco nell’udienza generale di mercoledì 23 agosto: un giorno particolare, dopo l’attentato a Barcellona, dopo il terremoto a Ischia… Ha continuato pungente il Papa: «Non è cristiano camminare con lo sguardo rivolto verso il basso come fanno i maiali: sempre vanno così senza alzare gli occhi all’orizzonte. Come se tutto il nostro cammino si spegnesse qui, nel palmo di pochi metri di viaggio; come se nella nostra vita non ci fosse nessuna méta e nessun approdo, e noi fossimo costretti ad un eterno girovagare, senza alcuna ragione per tante nostre fatiche. Questo non è cristiano. La nostra speranza risiede nel Padre. Cosa farà Dio, quando finalmente saremo con Lui? Userà una tenerezza infinita nei nostri confronti, come un padre che accoglie i suoi figli che hanno a lungo faticato e sofferto. Giovanni, nell’Apocalisse, profetizza: “Ecco la tenda di Dio con gli uomini! [… Egli] asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate […] Ecco io faccio nuove tutte le cose” (21,3-5). Il Dio della novità! Provate a meditare questo brano della Sacra Scrittura non in maniera astratta, ma dopo aver letto una cronaca dei nostri giorni, dopo aver visto il telegiornale o la copertina dei giornali, dove ci sono tante tragedie, dove si riportano notizie tristi… Provate a pensare ai volti dei bambini impauriti dalla guerra, al pianto delle madri, ai sogni infranti di tanti giovani, ai profughi che affrontano viaggi terribili, e sono sfruttati tante volte… La vita purtroppo è anche questo. Qualche volta verrebbe da dire che è soprattutto questo. Però c’è un Padre che piange con noi; c’è un Padre che piange lacrime di infinta pietà nei confronti dei suoi figli. Noi abbiamo un Padre che sa piangere, che piange con noi. Un Padre che ci aspetta per consolarci, perché conosce le nostre sofferenze e ha preparato per noi un futuro diverso. Questa è la grande visione della speranza cristiana, che si dilata su tutti i giorni della nostra esistenza, e ci vuole risollevare. Quelli che davanti a tante calamità dicono: “Ma, la vita non ha senso. La nostra strada è il non- senso”. Ma noi cristiani non crediamo questo, crediamo invece che nell’orizzonte dell’uomo c’è un sole che illumina per sempre, che i nostri giorni più belli devono ancora venire. Siamo gente più di primavera che d’autunnoIl cristiano sa che il Regno di Dio, la sua Signoria d’amore sta crescendo come un grande campo di grano, anche se in mezzo c’è la zizzania. Sempre ci sono problemi, ci sono le chiacchiere, ci sono le guerre, ci sono le malattie… ci sono dei problemi. Ma il grano cresce, e alla fine il male sarà eliminato. Sarà bello scoprire in quell’istante che niente è andato perduto, nessun sorriso e nessuna lacrima. Per quanto la nostra vita sia stata lunga, ci sembrerà di aver vissuto in un soffio. E che la creazione non si è arrestata al sesto giorno della Genesi, ma ha proseguito instancabile, perché Dio si è sempre preoccupato di noi. Fino al giorno in cui tutto si compirà, noi saremo davvero felici, e piangeremo ma di gioia».

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PERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE «L’ANCORA ONLUS» Sede Legale: Via M. Faliero n.97 - 37138 Verona - www.fondazionelancora.org - www.fondazionelancora.it

«Abbiamo ascoltato la Parola di Dio nel libro

dell’Apocalisse, e dice così: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”. La speranza cristiana si

basa sulla fede in Dio che sempre crea novità

nella vita dell’uomo, crea novità nella storia, crea novità nel cosmo. Il nostro Dio è il Dio che

crea novità, perché è il Dio delle sorprese».

Ha esordito così Papa Francesco nell’udienza generale di mercoledì 23 agosto: un giorno

particolare, dopo l’attentato a Barcellona, dopo il

terremoto a Ischia… Ha continuato pungente il

Papa: «Non è cristiano camminare con lo

sguardo rivolto verso il basso – come fanno i

maiali: sempre vanno così – senza alzare gli

occhi all’orizzonte. Come se tutto il nostro

cammino si spegnesse qui, nel palmo di pochi

metri di viaggio; come se nella nostra vita non ci

fosse nessuna méta e nessun approdo, e noi

fossimo costretti ad un eterno girovagare, senza

alcuna ragione per tante nostre fatiche. Questo

non è cristiano. La nostra speranza risiede nel

Padre. Cosa farà Dio, quando finalmente saremo

con Lui? Userà una tenerezza infinita nei nostri

confronti, come un padre che accoglie i suoi figli

che hanno a lungo faticato e sofferto. Giovanni,

nell’Apocalisse, profetizza: “Ecco la tenda di Dio con gli uomini! [… Egli] asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte

né lutto né lamento né affanno, perché le cose di

prima sono passate […] Ecco io faccio nuove tutte le cose” (21,3-5). Il Dio della novità!

Provate a meditare questo brano della Sacra

Scrittura non in maniera astratta, ma dopo aver

letto una cronaca dei nostri giorni, dopo aver

visto il telegiornale o la copertina dei giornali,

dove ci sono tante tragedie, dove si riportano

notizie tristi… Provate a pensare ai volti dei

bambini impauriti dalla guerra, al pianto delle

madri, ai sogni infranti di tanti giovani, ai

profughi che affrontano viaggi terribili, e sono

sfruttati tante volte… La vita purtroppo è anche

questo. Qualche volta

verrebbe da dire che è

soprattutto questo. Però

c’è un Padre che piange

con noi; c’è un Padre che piange lacrime di

infinta pietà nei

confronti dei suoi figli.

Noi abbiamo un Padre

che sa piangere, che piange con noi. Un Padre

che ci aspetta per consolarci, perché conosce le

nostre sofferenze e ha preparato per noi un

futuro diverso. Questa è la grande visione della

speranza cristiana, che si dilata su tutti i giorni

della nostra esistenza, e ci vuole risollevare.

Quelli che davanti a tante calamità dicono: “Ma, la vita non ha senso. La nostra strada è il non-

senso”. Ma noi cristiani non crediamo questo,

crediamo invece che nell’orizzonte dell’uomo c’è un sole che illumina per sempre, che i nostri

giorni più belli devono ancora venire. Siamo

gente più di primavera che d’autunno… Il

cristiano sa che il Regno di Dio, la sua Signoria

d’amore sta crescendo come un grande campo di grano, anche se in mezzo c’è la zizzania. Sempre ci sono problemi, ci sono le chiacchiere, ci sono

le guerre, ci sono le malattie… ci sono dei problemi. Ma il grano cresce, e alla fine il male

sarà eliminato. Sarà bello scoprire in

quell’istante che niente è andato perduto, nessun sorriso e nessuna lacrima. Per quanto la

nostra vita sia stata lunga, ci sembrerà di aver

vissuto in un soffio. E che la creazione non si è

arrestata al sesto giorno della Genesi, ma ha

proseguito instancabile, perché Dio si è sempre

preoccupato di noi. Fino al giorno in cui tutto si

compirà, noi saremo davvero felici, e

piangeremo ma di gioia».

2 Cronache L’Ancora Magazine N.47 - Maggio/Agosto 2017

Brusson Extrepieraz 2017: “…non importa, fai il

bene e dai il meglio di te…” scriveva Madre

Teresa di Calcutta, “fai il bene anche se domani

verrà dimenticato, dai il meglio di te anche se

domani ti tireranno le pietre…”.

Su questa meditazione e su altri spunti, offerti da

altri santi più o meno noti, ma anche su scritti del

passato de “L’Ancora”, hanno riflettuto, tra una

camminata e l’altra, i partecipanti di quest’anno

al tradizionale campo estivo a Brusson, in Val

d’Aosta, che, da più di vent’anni, offre a giovani,

adulti e famiglie non solo un’occasione di svago

ma anche un’opportunità di stringere nuove

amicizie, di riflettere sui valori importanti della

vita, di pregare di più.

Brusson 2017: “…non importa, fai il bene…”

Alcune meditazioni sulla “santità semplice di tutti i cristiani” hanno accompagnato il tradizionale campo in Val d’Aosta

L’Ancora Magazine Cronache 3 N.47 - Maggio/Agosto 2017

Immancabile “l’abbraccio alla Croce”, mercoledì 23 agosto, a 3026 metri d’altitudine, dove l’emozione dell’incontro è sempre fortissima… Non sono mancati i momenti di attività

comunitari, da cui sono scaturite diverse idee e

riflessioni, una delle quali è il desiderio di

creare una “Festa de L’Ancora” che sia non solo un momento di ritrovo ma, soprattutto,

un’occasione di crescita umana, culturale e sociale. Vi diremo di più nei prossimi mesi,

quando il seme germoglierà!

Un grazie alle bravissime cuoche e a tutti i

partecipanti che, ogni anno, rendono sempre

speciale e diverso questo importante

appuntamento comunitario!

E un grazie anche alla montagna, alle splendide

cime, alla natura, all’arcobaleno apparso dopo la pioggia, agli stambecchi che hanno tenuto

compagnia al gruppo proprio lassù, sulla nostra

Croce al Corno Bussola!

4 Cronache L’Ancora Magazine N.47 - Maggio/Agosto 2017

Che nella tenuta agricola dell’Orto Botanico di

Marzana sia imminente la vendemmia lo si può

capire facilmente: basta infatti incamminarsi per

qualche tratto, sul sentiero principale, per

notare, ben accatastate, le cassette di conteni-

mento dell’uva e per vedere i volontari

indaffarati a sistemare tutto il necessario per la

raccolta del prezioso frutto, in programma ai

primi di settembre. Una violenta grandinata,

nell’ultima decade di agosto, ha fatto temere il

peggio; in realtà, l’uva ha subito sì dei

danneggiamenti ma, in ogni caso, si dovrebbe

riuscire ad avere una buona vendemmia.

Ricordiamo che l’uva di Marzana, una volta conferita alla cantina, darà vita, come ogni

anno, al buonissimo recioto “Vin del Don”, che

è parte integrante dei “regali solidali” natalizi, utili a “L’Ancora” per autofinanziarsi.

Il tempo della vendemmia è arrivato…

All’Orto Botanico di Marzana, dopo una stagione di paziente lavoro, tutto è ormai pronto per la vendemmia

L’Ancora Magazine Cronache 5

N.47 - Maggio/Agosto 2017

Che nella tenuta agricola dell’Orto

Immaginate per un attimo un variopinto

gruppetto di bambini, nel verde nella tenuta

agricola di Marzana, alle prese con lievito,

acqua e farina… Immaginate lo storico custode dell’Orto, il nostro Arnaldo, trasformato in

“versione nonno”, circondato dal vociare allegro dei bimbi intenti a preparargli la… pizza! Tutto

questo non è solo immaginazione, è accaduto

davvero! I nostri bimbi e ragazzi del Centro

L’Ancora, infatti, hanno trascorso alcuni giorni fuori casa a Marzana, a contatto con la natura

ma anche impegnati in varie attività, tra cui

appunto, cucinare! Il risultato, come

testimoniano le immagini, è stato senza

dubbio… gustoso!

Vacanze nel verde e con pizza “handmade”…

I bambini del Centro L’Ancora hanno trascorso alcuni giorni fuori casa e in compagnia,

nel verde dell’Orto Botanico di Marzana

6 Cronache L’Ancora Magazine N.47 - Maggio/Agosto 2017

«La vita di ogni persona è una lotta continua

fra due lupi: “buio e disperazione” contro “Luce e Speranza”. Chi vincerà?! Tutto dipende da te: sopravviverà il lupo al quale

darai il nutrimento…»

In questi tempi per molti versi difficili, in cui ci

troviamo sempre più spesso a vedere incarnata

la storia biblica di Caino contro Abele, in un

periodo in cui la violenza, l’intolleranza, la prepotenza e la paura sembrano far da padrone,

ecco che con questo semplice racconto vorrei

provare a nutrire “il lupo buono”…

In questa lunga ma soprattutto caldissima estate

ho avuto il privilegio, come volontaria, di

trascorrere alcune ore con Rama, la piccola

profuga musulmana ospitata, con la famiglia, a

casa di una collaboratrice de “L’Ancora” grazie ai corridoi umanitari della Comunità di S.

Egidio, Federazione comunità evangeliche e

Tavola valdese.

La bimba non parla ancora bene l’italiano ma lo capisce in buona parte e, in ogni caso, riesce

comunque a farsi capire… laddove non arriva con il linguaggio vi arriva in altri modi,

soprattutto – che buffa e divertente! - con la

mimica.

Ho affiancato Rama nei compiti e nei giochi e,

fra di noi, c’è stata subito una grande intesa, un’assonanza empatica e simpatica che stravol-ge buona parte dei luoghi comuni di oggi… Perché, in fondo, quando guardi gli occhi grandi

e innocenti di un bambino ci scopri dentro

l’infinita purezza che è propria di ogni piccola creatura che si apre alla vita e ti accorgi che le

differenze diventano un nulla. E poco importa

se tu sei cristiana e lei musulmana… Ti accorgi

che un sorriso è comunque un sorriso e che tutti,

in fondo, desiderano sorridere e avere almeno

un motivo per farlo. Ci sono, sì, le diversità

culturali, ma ci sono anche i punti di incontro:

in fin dei conti tutti, prima di ogni altra cosa,

siamo persone, nessuno nasce con un’etichetta o con un marchio DOC. Sono la società e gli

stereotipi che vogliono farci credere che ci siano

per forza persone “di serie A” e persone di “serie B”, e che le differenze fra le genti siano un muro invalicabile e insopportabile. Basta

affiancare un bambino come Rama per capire

che tutto questo è solo un luogo comune.

Rama non conosce il termine “rifugiato” e tantomeno il termine “profugo” [dal lat. profŭgus, der. di profugĕre «cercare scampo»,

Ho sette anni e sono… “profuga”

Una volontaria racconta la sua esperienza con Rama, la bimba fuggita dalla guerra in

Siria ed ora ospite de “L’Ancora” con il progetto “Ali alla Speranza”

L’Ancora Magazine Cronache 7 N.47 - Maggio/Agosto 2017

Fotonotizia

comp. di pro e fugĕre «fuggire»] ma porta sulla sua pelle, nel proprio vissuto, cosa significhi

esserlo, cosa voglia veramente dire “cercare scampo”… Te ne rendi conto quando, mentre impari con lei le sillabe italiane, nella strada di

fuori passa un’auto inaspettata e lei, con gesto

istintivo e quasi istruito, si rifugia sotto al

tavolo per cercare protezione… Chissà quante volte ha cercato riparo dalle bombe in luoghi di

fortuna, quante volte ha raccolto le scarse cose

che aveva per fuggire via… Adesso poco

importa, perché ora è qui, per voltare pagina e

scrivere una storia nuova, una storia di pace

che tutti i bambini avrebbero diritto di

scrivere… Infine, mi è bastato stare qualche ora con Rama

per capire quanto benessere abbiamo di cui non

ci rendiamo minimamente conto… L’ho vista affascinarsi per un semplice ascensore, com-

pletamente catturata dal meccanismo delle

corde e dei contrappesi… L’ho vista far salti di

gioia nell’andare a un comunissimo parco

giochi: forse i nostri bambini neppure a

Disneyland sarebbero stati così felici…

Concludo questa mia semplice testimonianza

con la domanda posta in apertura, che qui vuole

essere un augurio: «La vita di ogni persona è

una lotta continua fra due lupi: “buio e disperazione” contro “Luce e Speranza”. Chi

vincerà?! Tutto dipende da te… solo da te!! ».

Con l’augurio che il “lupo buono” vinca in

ognuno di noi.

Una volontaria.

Nel mese di luglio sono iniziati i primi lavori

nei campi dove sorgerà “Casa Adele”: ecco,

qui a fianco, uno scatto che documenta

l’inizio di un sogno che, fra poco tempo, diventerà realtà!

Per chi non lo sapesse, Adele è un’anziana signora, sola al mondo, che ha donato alla

Fondazione L’Ancora ONLUS la sua vecchia e piccola casa in campagna, circondata da un

terreno, per la realizzazione di un luogo che

dia speranza a chi l’ha perduta, a chi vive ai margini e non trova in alcun modo, nella

propria vita, una via d’uscita.

Si intende ristrutturare il vecchio rudere per

trasformarlo in una casa accogliente, in una

comunità dove possano trovare rifugio quelle

persone di cui nessuno si occupa, potremo

pure dire gli “invisibili” della società, e dove

si potrà far fruttare i propri talenti offuscati e

scoprire una “seconda nascita”.

8 Avvisi L’Ancora Magazine N.47 - Maggio/Agosto 2017

Trovate anche on-line, sul nostro sito (www.fondazionelancora.it oppure

www.fondazionelancora.org, scegliere “BACHECA” e quindi “AVVISI”), le notizie sempre aggiornate sulle attività della Fondazione «L’Ancora ONLUS».

PROCESSIONE E S.MESSA IN MEMORIA DI MAMMA GINA

In occasione dell’anniversario della morte di mamma Gina sabato 16 settembre, alle

ore 17.30, a Settimo di Pescantina, partendo dal Capitello di via Scuole, sarà

celebrato il Santo Rosario.

La processione terminerà con la celebrazione della Santa Messa all’interno de “L’Oasi Gina ed Enrico”.

GRADUATORIE SERVIZIO CIVILE NAZIONALE 2017/2018

Sul sito della Federazione del Volontariato di Verona, ente gestore del Centro

Servizio per il Volontariato di Verona, sono state pubblicate le graduatorie

provvisorie dei giovani selezionati per i progetti FIABA (On the Bridge) e STORIA

(Il Fiordaliso) ed alcune informazioni utili riguardanti l’avvio del Servizio. Di seguito

il link: http://www.csv.verona.it/notizie-dal-csv/2330-graduatorie-per-il-servizio-

civile-nazionale-l-avvio-dei-progetti-e-previsto-l-11-ottobre-2017