PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN ...

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ABITARE I N C O O P E R A T I V A IL SOTTOSEGRETARIO MARIO MANTOVANI IN VISITA SULLA T ORRE MONACO, A T ORINO LE COOPERATIVE SAN PANCRAZIO E DI VITTORIO E UNA NUOVA STORIA DI VIA ARTOM RIQUALIFICAZIONE URBANA DELL'UNI.C.A.P.I., AD ALESSANDRIA PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE ANNO X - NUMERO 30 - POSTE ITALIANE SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 70% - D.R.T. - D.C.B. - TORINO NR. 1/2009 PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN COOPERATIVA 30 numero

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ABITAREI N C O O P E R A T I V A

IL SOTTOSEGRETARIO MARIOMANTOVANI IN VISITA SULLATORRE MONACO, A TORINO

LE COOPERATIVESAN PANCRAZIO EDI VITTORIO E UNA NUOVASTORIA DI VIA ARTOM

RIQUALIFICAZIONE URBANADELL'UNI.C.A.P.I., AD ALESSANDRIA

PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALEANNO X - NUMERO 30 - POSTE ITALIANESPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE70% - D.R.T. - D.C.B. - TORINO NR. 1/2009

PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN COOPERATIVA

30numero

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Presidente: Pasquale CifaniVice Presidente: Roberto ZeppaRomeo Bevilacqua, Stefano Bigotti, Giuseppe Bisio,Giulio Blanc, Rinalda Borra, Giuseppe Calandra,Oronzo De Padova, Generoso De Serio, Salvatore Di Brigida, Maurizio Fantucci, Giuseppe Fortino, Pietro Ghio, Egidio Giannico,Domenico Iannello, Francesco Iaquinta, Euplio Iula,Adriana Maletta, Ettore Matinata, Guido Matinata, Alessandra Monaco, Massimo Rizzo, Marcello Stramaccia, Giuseppe Totaro, Alessandra Trotta, Galliano Vagaggini, Renzo Vanzo.

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Redazione: presso A.R.C.Ab.Via Perrone, 3 - Torino - Tel. 011 5185149

Anno 10 - n° 30Pubblic. quadrim. Luglio 2009Reg. Trib. di Torino n. 5302 del 27/08/1999

Direttore Responsabile: Laura Cardia

Capo Redattore: Generoso De Serio

Redazione: Giuseppe Bisio, Giuseppe Fortino, Egidio Giannico,Domenico Iannello, Francesco Iaquinta, Euplio Iula,Guido Matinata, Ettore Matinata, Massimo Rizzo

Proprietà: A.R.C.Ab.

Grafica: Jabé srl - Torino

Stampa: Marcograf - Venaria (TO)

Tiratura: 12.000 copie

I numeridi una crisi economica da capireLa contrazione del PIL sarà del 6%, la disoccupazione potreb-

be arrivare a toccare il milione di persone. Le cifre della crisi

economica italiana, diffuse dall'OCSE e da altri organismi,

nazionali e internazionali, alla fine del primo semestre dell'an-

no sono drammatiche. Ma sono cifre affidabili?

È un dubbio che dobbiamo porci per le implicite conseguen-

ze sulla nostra società. Non sono tanto i tavolini dei bar e le

pizzerie delle nostre città che ci sembrano sempre affollati,

ma sono, per esempio, i consumi dell'energia elettrica, che

dovrebbero farci pensare. Se il PIL crolla del 6%, ma il con-

sumo energetico rimane sostanzialmente invariato, significa

facilmente che parte dell'attività produttiva approfitta della

crisi e della sua visibilità mediatica per sfuggire ai controlli e

finire in nero. Sono fenomeni che bisogna studiare seriamen-

te, con attenzione, perché significano un ulteriore impoveri-

mento del Paese.

Un lavoratore senza libretti è un lavoratore non solo più facil-

mente ricattabile, e quindi costretto a tempi di lavoro e a

ritmi di produzione non previsti dai contratti ufficiali, ma è

anche un lavoratore senza diritto alla sanità e, in futuro, alla

pensione. Dunque, è una persona più povera, con meno

possibilità di guardare serenamente al proprio futuro, che

non potrà far fronte alle spese della vecchiaia, diventando un

peso per uno Stato Sociale sempre più ridotto. La produzio-

ne in nero sfugge infatti ai controlli fiscali, dunque contrae le

risorse a disposizione dello Stato per la distribuzione della ric-

chezza tra i vari strati della popolazione, cioè riduce il welfa-

re: la sanità, l'istruzione, la casa, la pensione. La crisi è inne-

gabile, ma se davvero il calo del PIL fosse del 6% allora

quello del consumo energetico e dei consumi in genere

dovrebbe essere ben più notevole. E non ci sono segnali in

questo senso.

Ci troviamo di fronte a una crisi anomala, i cui numeri dovreb-

bero spingere a un ulteriore approfondimento, per capire

meglio i fenomeni che stanno cambiando la società italiana

e che potrebbero avere pesanti conseguenze sul suo futuro,

con le classi più esposte ai rischi del lavoro nero sempre più

deboli e senza tutele da parte di uno Stato senza risorse suf-

ficienti. Il rischio di un'ulteriore polarizzazione economica, a

confermare una tendenza già in atto, è evidente. Per questo,

studiamo meglio questa crisi economica, affinché le sue con-

seguenze non ci sorprendano e i più deboli non rimangano

senza tutele, due volte vittime dei cambi sociali.

Come i lettori di Abitare in Cooperativa sanno, sono questi

temi che vedono la cooperazione particolarmente sensibile,

perché la tutela delle classi più disagiate è parte del nostro

DNA. È una tutela che non ci spinge a guardare al colore

politico dei nostri interlocutori, ma alla volontà di raggiunge-

re i risultati. Per questa ragione mi sento particolarmente

orgoglioso della visita che il Sottosegretario alle Infrastrutture

Mario Mantovani ha voluto fare all'A.R.C.Ab. durante ua

recente visita istituzionale a Torino: ha voluto conoscere da

vicino la nostra attività, ha preso nota dei risultati raggiunti

che lo hanno particolarmente interessato, ha ringraziato per

il contributo che le nostre associate danno al benessere dei

cittadini. Se questo incontro darà il passo a ulteriori contatti

lo dirà il tempo, la cosa che voglio segnalare in queste righe

è il riconoscimento al nostro lavoro della cooperazione che

arriva da un dirigente del nostro Paese appartenente a

un'ideologia considerata tradizionalmente lontana dalla coo-

perazione. Non bisogna essere affini politicamente per

apprezzarsi e stimarsi e Mantovani ne ha dato una prova.

Leggerete nelle prossime pagine del nostro incontro con il

Sottosegretario.

Così come leggerete di un'altra iniziativa dell'A.R.C.Ab. di cui

sono particolarmente orgoglioso, e non solo per le mie per-

sonali origini abruzzesi. La nostra associazione ricostruirà la

scuola di Goriano Sicoli, lesionata dal terremoto del 6 aprile

e per questo inutilizzabile e abbattuta. La nuova scuola, che

sarà realizzata nello stesso luogo della precedente, con

nuovi criteri costruttivi, sarà pronta per l'autunno. In questo

numero presentiamo il progetto, ma torneremo presto a par-

larne. Il futuro parte dai bambini, ne siamo convinti e per

questo consideriamo importante, non solo per le popolazio-

ni colpite, ma anche per noi la partecipazione alla ricostru-

zione dell'Abruzzo.

Pasquale Cifani

Presidente dell’A.R.C.Ab.

PROVINCIA DI TORINO

Cooperativa: 13 febbraio Via San Giuseppe, 21 Pinerolo (TO)Tel 0121 374995 - Presidente Giulio Blanc

Cooperativa: Aldo Balla Via Ivrea, 57 Montalto Dora (TO)Tel 0125 650232 - Presidente Giampiero Porrino

Cooperativa: Antonino Monaco Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5648666 - Presidente Massimo Rizzo

Cooperativa: Clara Via Roma, 7 Caselle (TO)Tel 011 9913671 - Presidente Renzo Vanzo

Cooperativa: Coop Casa Chivasso Via Torino, 86 Chivasso (TO)Tel 011 9172780 - Presidente Romeo Bevilacqua

Cooperativa: Giuseppe Di Vittorio Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5648666 - Presidente Euplio Iula

Cooperativa: La Popolare Via Rubattera, 10 Bussoleno (TO)Tel 0122 49279 - Presidente Pacifico Trabucchi

Cooperativa: Musetta Via Perrone, 3 TorinoTel 011 4055179 - Presidente Giuseppe Fortino

Cooperativa: Primo Maggio Via San Giuseppe, 21 Pinerolo (TO)Tel 0121 374276 - Presidente Giulio Blanc

Cooperativa: San Pancrazio Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5654444 - Presidente Pasquale Cifani

Cooperativa: Unità Operaia Alto Canavese Viale dei Mille, 13 Cuorgnè (TO)Tel 0124 650498 - Presidente Domenico Iannello

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Cooperativa: Carlo Levi Corso Cavallotti, 49 AlessandriaTel 0131 43141- Presidente Stefano Bigotti

Cooperativa: Odissea Corso Cavallotti, 49 AlessandriaTel 0131 43141 Presidente Domenico Rinaldis

Cooperativa: Uni C.A.P.I. Via Urbano Rattazzi, 11 AlessandriaTel 0131 43141 - Presidente Roberto Zeppa

PROVINCIA DI BIELLA

Cooperativa: Rododendro Via Martiri della Libertà, 60 Quaregna (BI)Tel 015 881568 Presidente Ugo Duoccio

PROVINCIA DI CUNEO

Cooperativa: Coefers Via Mondovì, 2 CuneoTel 0171 696362 - Presidente Salvatore Di Brigida

Cooperativa: Flavia Via Fossano, 6 Cuneo Tel 0171 695070 - Presidente Pietro Ghio

Cooperativa: Marilena Corso Giolitti, 2 CuneoTel 0171 699070 - Presidente Rinalda Borra

Cooperativa: La Lavoratori Via Ghione, 5 Savigliano (CN)Tel 0172 21604 - Presidente Guido Matinata

Cooperativa: La Quercia Via Ghione, 5 Savigliano (CN)Tel 0172 22668 - Presidente Francesco Matinata

PROVINCIA DI NOVARA

Cooperativa: Edificatrice Uno Via XXIII Marzo, 21 NovaraTel 0321 399326 - Presidente Francesco Iaquinta

Cooperativa: Edilcooper Via XXIII Marzo, 21 NovaraTel 0321 399326 - Presidente Francesco Iaquinta

Cooperativa: La Nuova c/o Coop Servizi Novara Via Mossoti, 8 NovaraTel 0321 1611649 - Presidente Marcello Stramaccia

PROVINCIA DI VERBANIA

Cooperativa: Edificatrice Tre Via Olanda, 35/B Pallanza (VB)Tel 0323 53435 Presidente Giuseppe Calandra

Cooperativa: Pallanza Via Olanda, 35/B Pallanza (VB)Tel 0323 404628 - Presidente Giuseppe Calandra

PROVINCIA DI VERCELLI

Cooperativa: Girasole CED Via Fornace Sandri, 1 VercelliTel 0161 294292 - Presidente Domenico Lombisani

SOM

MAR

IO

EDIT

OR

IALE

ABITAREI N C O O P E R A T I V A

3 Editoriale

4 Il sottosegretario Mantovani visital'A.R.C.Ab.

6 Una nuova storia a Mirafiori Sud

9 L'A.R.C.Ab. ricostruisce una scuola in Abruzzo

10 La prima riqualificazione urbana dell'UNI.C.A.P.I.

12 L'Edificatrice Uno dà una casa a 102 famiglie

13 La Cooperativa Flavia segue ITACA

14 Spi-Cgil: il welfare inizia dalla casa

3

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cordialità, che ha dimostrato come il pragmatismo e i

risultati superino le frontiere ideologiche. "Ci ha chie-

sto informazioni sul nostro housing sociale, che può

essere esperienza e modello di sviluppo anche in altre

aree del nostro Paese" racconta Pasquale Cifani "Gli

abbiamo quindi spiegato l'importanza che riveste

nella nostra azione il mix sociale, un principio in cui

crediamo molto, come sanno i lettori di Abitare in

Cooperativa, perché solo attraverso la mescolanza

delle classi sociali è possibile la conoscenza, il rispetto

e la convivenza. E anche il mix generazionale, che è

diventato uno dei punti fermi degli interventi delle

nostre associate, per le stesse ragioni: la conoscenza

e la convivenza scacciano la solitudine per i più anzia-

ni e avvicinano i più giovani alle esperienze di chi ha

già vissuto gran parte della propria vita. Sono concetti

che il Sottosegretario ha apprezzato".

A questo incontro informale seguiranno altri appunta-

menti e una relazione speciale con Roma? "Noi siamo

ovviamente molto soddisfatti per l'interesse che

Mantovani ha dimostrato per la nostra esperienza"

risponde Cifani "onestamente, non ci aspettavamo

che dalla Tavola Rotonda di Abitare in Cooperativa

potesse nascere un incontro più da vicino. È stata una

sorpresa che parla bene di Mantovani e del modo in

cui svolge il suo ruolo, attento alle realtà che arricchi-

scono il nostro Paese, senza preoccuparsi delle even-

tuali differenze ideologiche, ma interessandosi ai risul-

tati per la qualità della vita della popolazione. Da parte

nostra c'è ovviamente la disponibilità a collaborare e a

portare la nostra esperienza laddove sarà richiesta,

questo è chiaro".

Il saluto con Mantovani, dopo la colazione di lavoro, è

passato ancora per l'incantevole panorama di Torino:

"È davvero rimasto colpito dai cambiamenti della

nostra città e da tutto il lavoro che è stato fatto in

Spina 3, trasformando un'area industriale in una

delle più interessanti aree di sviluppo residenziale

cittadino".

G. De Serio

Tutto è iniziato con la tavola rotonda virtuale organizza-

ta da Abitare in Cooperativa per conoscere meglio il

Piano Casa del Governo e pubblicata sul numero 28

del quadrimestrale. Il Sottosegretario alle Infrastrutture

Mario Mantovani aveva partecipato per illustrare la

posizione dell'Esecutivo e per rispondere ad alcune

domande sul ruolo della casa nella nostra società.

"All'uscita del nostro giornale ne ha voluto una copia

per leggere l'articolo dedicato alla Tavola rotonda" rac-

conta Massimo Rizzo, vicepresi-

dente della Cooperativa Di

Vittorio "ed è rimasto colpito dagli

interventi realizzati in Piemonte

dalle cooperative d'abitazione".

Non è stata solo un'impressione

positiva momentanea.

A Torino per impegni istituzionali,

il Sottosegretario Mantovani ha

voluto conoscere da vicino il lavo-

ro delle cooperative piemontesi e

ha chiesto ai suoi collaboratori di

organizzargli un incontro con i

dirigenti dell'A.R.C.Ab., in modo da poter avere con loro

uno scambio di opinioni e conoscenze.

L'appuntamento è stato fissato in uno dei posti più

belli e panoramici di Torino, la sede della Fondazione

Antonino Monaco, all'ultimo piano dell'omonima Torre

di corso Mortara, nell'ex Villaggio Media di Torino 2006,

fiore all'occhiello delle cooperative d'abitazione pie-

montesi. Da lì si domina tutta Torino, dalla collina alla

corona delle Alpi, in uno dei pochi, incredibili panora-

mi a 360° del capoluogo. Anche Mantovani, davanti

alla "più bella scenografia naturale che si sia mai vista"

(lo disse il grande architetto Le Corbusier, visitando

Torino), è rimasto impressionato.

Ma lo ha impressionato maggiormente scoprire che

l'ex Villaggio Media Mortara ha dato casa a 440 fami-

glie, socie delle cooperative Di Vittorio e San Pancrazio.

"Quando gli abbiamo spiegato che i nostri soci godo-

no di un canone d'affitto più basso di quello stabilito

dalla legge 431/92, che demanda agli organismi terri-

toriali il calcolo dei massimi e dei minimi degli affitti, in

base a vari criteri, compresa la zona in cui sorgono le

case, quasi non ci poteva credere" dice Rizzo "Ha visto

l'intero complesso del

Villaggio Media, le infrastrut-

ture che offre agli abitanti,

con la vicinanza dei centri

commerciali, i mercati, le

scuole, le poste, la zona

semicentrale che avrà presto

un grande parco sulla Dora;

ha visto, sull'altro lato del

fiume, le Isole sul Parco, rea-

lizzate anche dalle

Cooperative Di Vittorio e San

Pancrazio ed è rimasto favo-

revolmente colpito. Soprattutto per il fatto che le coo-

perative hanno saputo partecipare al rinnovamento

urbanistico di Torino, contando su risorse pubbliche

che non coprono tutti i costi e riuscendo comunque a

garantire ai soci canoni d'affitto più bassi di quelli sta-

biliti in base alla 431/92".

Alla colazione di lavoro nella sede della Fondazione

Monaco c'erano l'Assessore alla Casa del Comune di

Torino Roberto Tricarico, fermo sostenitore del welfare

e del ruolo delle cooperative in esso, il Presidente

dell'A.R.C.Ab. Pasquale Cifani, il Presidente della

Cooperativa “Di Vittorio” Euplio Iula e Massimo Rizzo. È

stato un incontro informale, in un'atmosfera di grande

L’IN

CON

TRO

Mix sociale e generazionale, canoni d’affitto più bassi dei minimi di legge,riqualificazioni urbanistiche hanno piacevolmente sorpreso il Sottosegretario

4

Un momentodell'incontro delSottosegretarioMantovani sullaTorre Monaco

Il Sottosegretario alle Infrastrutture senatore Mario Mantovani

A TORINO PER IMPEGNI ISTITUZIONALI IL SOTTOSEGRETARIO ALLE INFRASTRUTTURE

MARIO MANTOVANI HA VOLUTO CONOSCERE DA VICINO LE ATTIVITÀ

DELL’A.R.C.AB. L’APPUNTAMENTO IN UNO DEI POSTI PIÙ PANORAMICI DI TORINO

Mantovani sulla cima della Torre Monaco

5

La sala dellaTorre Monacoapparecchiataper un evento

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La vera storia è iniziata il 30 maggio, quando i 32 soci

della Cooperativa San Pancrazio e i 39 della Cooperativa

Di Vittorio hanno preso possesso dei loro alloggi di via

Artom e hanno iniziato così a vivere nel loro nuovo quar-

tiere, Mirafiori Sud, a Torino.

In realtà c'è tutta una storia, precedente al loro ingresso

nei nuovi appartamenti, che merita di essere raccontata.

Tutto è iniziato nel 2003, lo ricordate?, quando il

Comune di Torino ha deciso di abbattere le torri di

Mirafiori, due dei grandi palazzi costruiti negli anni 60 tra

via Artom e via Fratelli Garrone per rispondere rapida-

mente all'emergenza casa, causata dalle grandi migra-

zioni dalle campagne del Sud alle fabbriche del Nord.

Negli anni quei due "casermoni", senza alcuna grazia

architettonica, erano diventati uno dei simboli dell'ab-

bandono e del degrado delle periferie. La riqualificazio-

ne di queste aree doveva iniziare dal loro abbattimento.

Il bando pubblico di concorso per la rinascita di via

Artom è stato vinto dall’Associazione Temporanea

d’Impresa Nuova Artom 2005 (Cooperative Di Vittorio

e San Pancrazio e Associazione Commercianti di

Mirafiori Sud), che ha realizzato un complesso vaga-

mente a forma di ferro di cavallo, con due edifici di

dieci piani, che degradano verso il centro, fino ai quat-

tro piani del corpo centrale. I due blocchi hanno come

elemento unificante una piastra alta due piani e desti-

nata a una galleria commerciale, che porterà un movi-

mento di persone in tutto il quartiere. Sui tetti, al posto

delle tegole e delle falde, ci sono giardini pensili, in un

scelta insolita per Torino, ma che richiama il Parco

Gustavo Colonnetti, su cui l'edificio si affaccia. Gli allog-

gi, tutti molto luminosi dotati di ampli balconi, sono di

quattro tipologie diverse, per soddisfare le necessità

delle giovani coppie e delle famiglie con figli, e sono

stati costruiti con materiali innovativi ed ecosostenibili.

L’EVE

NTO L’ORGOGLIO DELLA PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE

MERCEDES BRESSO: ABBIAMO STANZIATO PIÙ DEL GOVERNO

E DATO NUOVA GIOVENTÙ ALLA PERIFERIA TORINESE

Via Artom inizia la sua nuova storia

Le cooperative edilizie Di Vittorio e San Pancraziohanno consegnato gli alloggi costruiti a Mirafiori Sud.Alla cerimonia di consegna delle chiavi c’era anche Ron

6 7

Per esempio, hanno la facciata ventilata con piastra di

alluminio, vetri basso emissivi, murature isolate, in

modo da garantire un maggiore risparmio energetico.

Contemporaneamente all'intervento urbanistico, le

Cooperative Di Vittorio e San Pancrazio hanno lancia-

to , un progetto articolato in varie iniziati-

ve locali e sociali, per riaffermare le potenzialità del-

l'area e spingere gli abitanti a riscoprirne le qualità.

"Di un quartiere ci si innamora" è lo slogan che ha

accompagnato negli ultimi anni la vita dell'area. Sono

stati realizzati concorsi, organizzate mostre, creati

nuovi gadgets, affinché i residenti si sentissero orgo-

gliosi della loro Mirafiori Sud (sito e blog di Love

Artom, con l'agenda delle attività, gallerie fotografiche

e comunicati, all'indirizzo www.loveartom.it).

Ron parla ai sociassegnatari

in un momento della cerimonia

Ron e la presidente della Regione PiemonteMercedes Bresso

seduti al tavolo, poco prima della consegna delle chiavi, da sin Ron, il presidente dell'A.R.C.Ab. Pasquale Cifani,

la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso,l'Assessore alla Casa del Comune di Torino Roberto Tricarico,

il presidente della Cooperativa Di Vittorio Euplio IulaFoto di gruppo

dei soci assegnatari conRon e la presidente

Mercedes Bresso

La presidente Bresso e Ron consegnano

le chiavi a Laura PERONA

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È stato, come si può vedere, un progetto articolato, che

ha riguardato buona parte dei settori della vita del quar-

tiere, e non solo la costruzione di un nuovo complesso

architettonico.

Il 30 maggio questo progetto di riqualificazione è

entrato nel vivo con la consegna delle chiavi dei nuovi

appartamenti ai 32 soci della Cooperativa San

Pancrazio e ai 39 della Cooperativa Di Vittorio. Ai primi

sono stati assegnati alloggi in proprietà, ai secondi in

affitto, con canoni più bassi rispetto al mercato (dai

300 ai 350 euro circa). Alla cerimonia, emotiva per

tutto il quartiere, erano presenti la Presidente della

Regione Piemonte Mercedes Bresso, l'Assessore regio-

nale alle Politiche Territoriali Sergio Conti, l'Assessore

alle Politiche per la Casa del Comune di Torino Roberto

Tricarico. Tutti loro hanno avuto parole di grande soddi-

sfazione per la realizzazione della riqualificazione. La

presidente Bresso ha voluto sottolineare come la

Regione abbia stanziato per il progetto più del

Governo: 500mila euro della Giunta contro i 750mila

dell'Esecutivo. Ma non è stata solo la differenza econo-

mica. La presidente si è dichiarata contenta per la col-

laborazione delle Cooperative d'Abitazione, che

"hanno dato una risposta concreta in breve tempo,

solo sei anni fa le torri di Mirafiori erano un simbolo del

degrado delle periferie e oggi si inaugura un comples-

so che offre appartamenti moderni e porta coppie e

famiglie giovani, che fanno ringiovanire il quartiere".

Per il presidente della Cooperativa Di Vittorio Euplio Iula

è stato piacevole scoprire l'interesse dei cittadini per la

nuova costruzione: "C'erano decine di persone estra-

nee alla cerimonia, avvicinatesi per curiosità, per vede-

re com'era da vicino il nuovo edificio. Altre invece ci

hanno cercato per sapere cosa fare per poter avere uno

degli alloggi. Ovviamente non era possibile, dato che le

stavano consegnando proprio in quella cerimonia, ma

le loro richieste di informazione ci hanno fatto sentire

che siamo sulla buona strada. Se il nuovo edificio è un

punto di riferimento e un'aspirazione per i residenti,

significa che tutto il lavoro fatto è valso la pena".

Le più belle parole per chi lavora alla riqualificazione

di Torino, sono però arrivate da Ron. Il cantautore è

stato ospite d'eccezione della cerimonia di consegna,

ha partecipato attivamente stringendo mani, facendo-

si fotografare, consegnando le chiavi. Era contento di

essere presente e si vedeva. "Sono innamorato di

Torino da sempre, per questo mi impressiona vedere

come ha saputo trasformarsi e recuperare le sue peri-

ferie operaie, dando loro nuove opportunità. Sono feli-

ce di essere stato chiamato ad essere testimone di

una riqualificazione come questa" ha detto. La sua

presenza non è stata casuale: il 3 luglio ha tenuto un

concerto gratuito nel Parco Colonnetti, per celebrare la

nuova vita di Mirafiori Sud, organizzato dalla

Cooperativa e dal Comune. La storia del quartiere

adesso inizia davvero.

G. De Serio

Una scuola di vetrate e legno, realizzata con moderni

sistemi costruttivi, per i bambini di Goriano Sicoli, in

provincia de L'Aquila. È questo il contributo

dell'A.R.C.Ab. alla ricostruzione dell'Abruzzo dopo il

terremoto del 6 aprile 2009.

Progettata dall'architetto Cristiano Picco, già autore del

Villaggio Media Mortara di Torino 2006, la struttura

servirà i bambini della scuola materna e quelli della

scuola elementare. Per i primi sono previsti un'aula,

uno spogliatoio e vari spazi di servizio per gli insegnan-

ti; per i secondi saranno costruite cinque aule, la

mensa, condivisa su turni con i bambini dell'asilo, e

vari spazi di servizio.

Sarà realizzata con un sistema prefabbricato con strut-

ture in legno a pannelli intelaiati, il volume, ad un solo

piano fuori terra, sarà indipendente e poggerà su una

platea in cemento armato. L'impianto di riscaldamen-

to sarà a pavimento radiante alimentato da caldaia a

condensazione ad elevato rendimento. I locali saran-

no dotati inoltre di impianto di ventilazione centraliz-

zato, in grado di garantire i ricambi orari di aria impo-

sti dalle vigenti normative in materia.

Sarà dunque una struttura moderna ed eco-compati-

bile, costruita laddove sorgeva la vecchia scuola di

Goriano Sicoli, a dare un segnale che la vita riprende

esattamente da dove il terremoto l'ha fermata il 6

aprile. Potrà ospitare un centinaio di bambini, diven-

tando così un punto di riferimento anche per il territo-

rio circostante.

Per realizzarla è stata fondata una cooperativa, intitolata

ad Antonino Monaco. Il suo presidente è Massimo Rizzo,

che ha firmato a Roma il protocollo d'intesa per la costru-

zione dell'edificio: "Il terremoto in Abruzzo ci ha profon-

damente colpito e quando da Goriano Sicoli, saputo che

eravamo disponibili a collaborare alla ricostruzione

dell'Abruzzo, è arrivata la richiesta del nostro contributo

per la ricostruzione della scuola, non ci siamo tirati indie-

tro. Come il Sindaco Sandro Ciacchi e l'intera comunità di

Goriano Sicoli, anche noi siamo convinti che la rinascita

di un paese e di una comunità non possano che partire

dalla cultura e dalla crescita dei bambini. L'A.R.C.Ab. si farà

carico dei costi della ricostruzione dell'edificio, inclusa la

progettazione" ha detto ad Abitare in Cooperativa.

La scuola sarà pronta per l'autunno: i bambini di

Goriano Sicoli potranno dunque riprendere una vita

normale almeno nella loro attività scolastica.

Laura CardiaIL

PRO

GET

TO

Su un solo piano, in legno e vetrate sarà un punto di riferimento per il territorio

LA COOPERATIVA “ANTONINO MONACO” RICOSTRUIRÀ LA SCUOLA DI GORIANO SICOLI

(AQ), DANNEGGIATA DAL TERREMOTO DEL 6 APRILE. SARÀ CONSEGNATA IN AUTUNNO

L'A.R.C.Ab. nella ricostruzione dell'AbruzzoRon: “Sono innamorato

da sempre di Torino

e mi piace vedere come

ha saputo trasformarsi e

recuperare le sue periferie”

‘ ,

La presidenteMercedes Bresso e Ron con i sociassegnatari

8 9

Il sindaco di Goriano

Sicoli Sandro Cecchi

firma il protocollo

d'intesa con la

Legacoop Nazionale

dando mandato

alla Cooperativa

Antonino Monaco

per la costruzione

della scuola

Prospetto principale

della scuola

in costruzione a

Goriano Sicoli (AQ)

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Le nuove abitazioni saranno realizzate con standard

qualitativi elevati, sotto il profilo della vivibilità, della

sicurezza della struttura in materia antisismica, del

risparmio energetico e della compatibilità delle

nuove costruzioni con l'ambiente.

Per questo si può sottolineare che molti alloggi

avranno una conformazione a tre arie in luogo delle

comuni due arie. Ciò permetterà di elevare lo stan-

dard qualitativo dell'insonorizzazione poiché tali

unità abitative non confineranno direttamente l'una

con l'altra sullo stesso piano.

Le costruzioni che verranno realizzate sull'area ex

Legrand si caratterizzano per essere conformi alla

normativa antisismica prevista per le zone sismiche

classificate a livello "3", mentre Alessandria è zona

sismica classificata al livello "4"; il rischio sismico è

più elevato nelle zone classificate a livello "1" men-

tre è via via decrescente nelle zone classificate ai

livelli "2", "3" e "4", quindi gli alloggi saranno

costruiti secondo criteri adottati in aree più sismiche

di Alessandria e saranno perciò molto più sicuri.

Il risparmio energetico è diventato un tema fonda-

mentale negli ultimi anni: gli sviluppi climatici e la

necessità di contenere non solo i canoni, ma anche

e soprattutto le spese accessorie, rendono necessaria

una maggiore attenzione dei costruttori alla compati-

bilità ambientale dei materiali impiegati nella realizza-

zione degli edifici e al loro fabbisogno energetico. Il

consumo di energia elettrica e il costo per il riscalda-

mento degli alloggi, rappresentano ormai una fetta

considerevole del reddito familiare e, pertanto, il loro

contenimento è una priorità anche economica.

La Cooperativa, a tal proposito, intende dedicare una

cura particolare agli impianti di illuminazione delle

parti comuni ricorrendo alla tecnologia dei LED che

consente a parità di illuminazione costi nell'ordine

del 10 – 20% di quelli attuali. Inoltre tutti gli edifici

sono dotati di pannelli solari termici in grado di pre-

riscaldare l'acqua ad uso sanitario e sono predisposti

per ospitare impianti di pannelli fotovoltaici.

L'UNI.C.A.P.I. è impegnata a realizzare costruzioni che

rispettano i criteri dell'edilizia eco-sostenibile, utilizzan-

do materiali ecologici, non tossici e compatibili

con l'ambiente, mirando inoltre a dotare tutte le abi-

tazioni destinate ai soci di impianti ed isolamenti

capaci di ridurre il consumo energetico delle abita-

zioni, unendo così le esigenze di tutela dell'ambien-

te con la possibilità di riduzione del costo della bol-

letta energetica delle famiglie assegnatarie.

L'obiettivo finale è quello di dare abitazioni di quali-

tà tecnica superiore a quelle offerte dal mercato

immobiliare a canoni calmierati e con costi di gestio-

ne contenuti.

NEW

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ESSA

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RIA

La Cooperativa UNI.C.A.P.I. ha acquistato ad

Alessandria l'area urbana edificabile conosciuta

anche come "ex Legrand", sita in via Giordano ango-

lo via Parini, a pochi passi da Piazza Ceriana, nel

cuore del quartiere Cristo.

L'acquisizione di questa area rappresenta un momen-

to storico per la Cooperativa e per i suoi soci: per la

prima volta, infatti, la società si impegna nella riqualifi-

cazione urbana di un'area industriale dismessa, di

notevoli dimensioni e molto vicina al centro della città

(si trova infatti a circa 1600 metri da Piazza Garibaldi).

L'iter amministrativo di approvazione del PEC da parte

del Comune è giunto alla sua conclusione.

Per la cooperativa alessandrina si apre dunque una

fase di grandi sforzi economici, per soddisfare la

domanda di abitazioni a canoni calmierati provenien-

te da un numero sempre maggiore di famiglie. In

questo momento sta infatti realizzando a Novi

Ligure, in provincia di Alessandria, 30 alloggi, nel-

l'ambito del programma "contratti di quartiere II", e

ad Asti sta costruendo 24 alloggi finanziati con la

Legge 21.

Il complesso che verrà costruito nell'area ex Legrand

si avvale dei finanziamenti del Piano Casa della

Regione Piemonte, che prevede la possibilità di

finanziare la costruzione di nuovi edifici fino al 2012.

Vivibilità, sicurezza antisismica, risparmio energetico, rispettodell’ambiente: i punti chiave del nuovo progetto

NELL’EX AREA LEGRAND, AD ALESSANDRIA, LA COOPERATIVA COSTRUIRÀ

UN COMPLESSO FINANZIATO DAL PIANO CASA DELLA REGIONE PIEMONTE

10 11

Un'immagine aereadell'area ex Legrand, su cui l'UNI.C.A.P.I. realizzeràil nuovo intervento

La riqualificazione urbana dell' UNI.C.A.P.I.

Planimetria del piano tipo di uno degli edificiprogettati per l'area ex Legrand dallacooperativa UNI.C.A.P.I.

Un'immagine dell'attualesituazione dell'area ex Legrand

Vista generale del progetto diriqualificazionedell'UNI.C.A.P.I.

Page 7: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN ...

La "Società Cooperativa Edilizia

Flavia a proprietà indivisa" ha ini-

ziato la costruzione, nel quartiere

Ronchi di Cuneo, di un edificio di

16 alloggi, in una palazzina di due

piani fuori terra e mansarde abita-

bili. La nuova costruzione si

aggiunge agli edifici già esistenti,

composti da 20 alloggi e ubicati in

Via Del Parco Giochi.

L'intervento si avvale dei finanzia-

menti regionali del primo biennio

del bando "10.000 alloggi entro il

2012", concessi per la costruzione

di alloggi di edilizia agevolata in

locazione permanente, ed è sog-

getto al "Protocollo ITACA", secon-

do il quale le abitazioni devono

essere costruite utilizzando mate-

riali biosostenibili ed avere dota-

zioni all'avanguardia per il conteni-

mento dei consumi energetici. Per

questo la realizzazione del com-

plesso seguirà precise condizioni,

stabilite dal protocollo, con l'ado-

zione di determinate procedure

costruttive riguardanti la coibenta-

zione delle strutture, il riscalda-

mento, la produzione di necessità

termiche e sanitarie, l'isolamento

acustico.

Poiché gli elementi più importanti

che condizionano il fabbisogno

energetico di un edificio sono l'in-

volucro esterno e l'irraggiamento

solare, durante la progettazione è

stata posta particolare attenzione

all'orientamento dell'edificio, con

la parete finestrata esposta a sud.

In fase costruttiva si presterà molta

attenzione alla realizzazione della

coibentazione delle pareti perime-

trali, dei pilastri e delle travi portan-

ti, dei vani ascensore, delle pareti

divisorie tra gli alloggi e nell'elimi-

nazione dei cosiddetti ponti termi-

ci. Le strutture portanti interne ed

esterne in muratura avranno inol-

tre dotazioni specifiche in materia

di isolamento ambientale, con

muri e tetto ad alta coibentazione

termica ed acustica, finestre con

serramenti a sezione maggiorata e

vetri bassoemissivi in grado di

ridurre la dispersione del calore

all'esterno.

Gli erogatori di riscaldamento e di

produzione di necessità termiche

e sanitarie si avvarranno di centra-

le termica centralizzata, con calda-

ia a condensazione ad alto rendi-

mento, e contatori individuali di

controllo dei consumi di calore e

di acqua sanitaria (contabilizzazio-

ne alloggio per alloggio). Il riscal-

damento generato verrà distribuito

negli ambienti mediante diffusori

a pavimento.

Il complesso abitativo, inoltre, sarà

dotato di pannelli solari per la pro-

duzione di acqua calda in grado di

soddisfare il 60% del fabbisogno,

di pannelli fotovoltaici per i consu-

mi elettrici delle parti comuni,

vasca per la raccolta di acqua per

l'irrigazione delle aree verdi ed

isola ecologica per la raccolta diffe-

renziata dei rifiuti.

Con l'introduzione di queste

nuove tecniche di costruzione, di

materiali ecocompatibili, di tec-

nologie e impianti innovativi, per

ridurre al minimo il fabbisogno

energetico, la Cooperativa cunee-

se si impegnerà al massimo nelle

difficili ma importanti scelte neces-

sarie, in modo da mediare tra l'in-

cremento dei costi e i benefici che

ne deriveranno ai soci nel tempo.

La Cooperativa Flavia assegnerà

gli alloggi con le modalità previ-

ste dallo Statuto; il 50% delle

abitazioni verranno assegnate in

base alla graduatoria di iscrizio-

ne a Libro Soci ed il rimanente

50% a sorteggio fra tutti gli altri

soci non assegnatari in regola

con le disposizioni dello Statuto

Sociale.

"Il Programma casa 10.000 alloggi entro il 2012 ha

dato un impulso importante alla nostra attività" com-

menta l'architetto Maurizio Fantucci, responsabile

dell'Ufficio Tecnico della Cooperativa Edificatrice Uno,

presentando gli interventi iniziati grazie al Piano della

Regione Piemonte.

Il totale degli alloggi in costruzione è pari a 102, suddi-

visi in sei interventi nelle tradizionali aree di attività

della Cooperativa, il Novarese, il Vercellese e il Biellese.

Negli anni passati l'Edificatrice Uno ha realizzato 48

alloggi a Lumellogno, frazione alle porte di Novara, e

grazie a questa esperienza positiva ha avviato la costru-

zione di altre 2 palazzine per un totale di 24 alloggi.

Anche a Vercelli, nel PEEP Bertagnetta, dove sono stati

da poco consegnati 16 alloggi, la cooperativa costruirà

una nuova palazzina di 18 alloggi, a cui seguirà una

gemella, grazie ai finanziamenti del primo biennio del

"Il Programma casa 10.000 alloggi entro il 2012".

L'intervento più ambizioso è probabilmente in corso a

Gaglianico, dove la Edificatrice Uno sta realizzando un

edificio di 27 alloggi, partecipando con altre cooperati-

ve a Proprietà Divisa, al Consorzio Promocoop per la

realizzazione di un più ampio progetto che cambierà il

volto del centro storico della cittadina; il progetto punta

sull'uso dei sistemi energetici che garantiscono l'ecoso-

stenibilità dei materiali usati e l'abbattimento dei con-

sumi in tutti i fabbricati. Sempre a Gaglianico, nella fra-

zione Savagnasco, la cooperativa novarese ha avviato i

lavori nel centro storico per il recupero di un edificio

abbandonato e la realizzazione di sei alloggi.

Infine ad Oleggio, nel PEEP via Pianca, sta realizzando

18 alloggi quale primo intervento nella cittadina al

quale ne seguiranno sicuramente altri.

Sono invece pronti per la consegna i nove alloggi

costruiti a Vespolate, in provincia di Novara, e in loca-

zione per gli anziani.

"Abbiamo dato e stiamo dando una casa a tutte le

generazioni che per una ragione o per l'altra potreb-

bero essere in difficoltà, le giovani coppie che inizia-

no il cammino comune, gli anziani che non hanno

pensioni molto alte. Per noi poter dare casa a chi ne

ha bisogno realizzando anche un mix sociale è una

ragione d'orgoglio soprattutto perché offriamo

appartamenti con standard adeguati alle richieste

della vita moderna, con un'architettura esteriore pia-

cevole e a prezzi di locazione inferiori quelli del

mercato. Per questo il Programma casa 10.000

alloggi entro il 2012 è importante e pensiamo di

averlo utilizzato in maniera adeguata: 102 famiglie

hanno già o stanno per avere una casa" conclude

l'architetto Fantucci.

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RA CON IL PIANO 10.000 ENTRO IL 2012 DELLA REGIONE PIEMONTE,

LA COOPERATIVA NOVARESE HA VARATO I NUOVI INTERVENTI PER I PROSSIMI ANNI

L'Edificatrice Uno dà una casa a 102 famiglie

Lumellogno e Vespolate,nel Novarese, Gaglianico,nel Biellese, Oleggio, nelVercellese le località degliinterventi

12

La cooperativa Flavia costruisce 16 alloggi con materialiecosostenibili e accorgimenti progettuali per il risparmio energetico

A Cuneo, seguendo le indicazioni di ITACA

13

Rendering delle duepalazzine in costruzionea Gaglianico

Rendering dell'interventoa Lumellogno (NO), cheprevede la costruzionetotale di 24 alloggi

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Prospetto sud dell'intervento della Cooperativa Flavia a Cuneo

Prospetto nord dello stesso intervento

Page 8: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN ...

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per sostenere i costi dell'edilizia di mercato". Parlando

delle cooperative che rappresenta, Cifani ha spiegato

che "la legge regionale 28, e le normative regionali

sono uno strumento unico per efficacia. Un piano

equilibrato che ha previsto diverse forme di sostegno

alle politiche per la casa. Lo Stato dovrebbe prenderlo

così com'è senza cambiare nulla". Anche per il mondo

cooperativo il problema è di "sostenibilità delle politi-

che per la casa". Salta potente il tema della crisi eco-

nomica e della compatibilità tra reddito e affitto. E in

tema di sostenibilità, spiega Cifani, "abbiamo realizza-

to delle case con fondi di edilizia ordinaria, in funzio-

ne di una utenza specifica". "A Nichelino" dice Cifani

"abbiamo costruito una situazione di mix sociale tra

anziani e giovani e stiamo monitorando gli effetti di

questa convivenza”. Altri alloggi per anziani, nell'ex vil-

laggio olimpico, senza barriere architettoniche.

Analogamente, a Chieri stiamo operando per gestire

situazioni adatte agli anziani ma anche per giovani

coppie con alloggi "modulari". In molti casi abbiamo

creato sinergie con cooperative sociali in grado di offri-

re servizi agli anziani. Vogliamo continuare questa

esperienza per lavorare sulla socializzazione e offrire

abitazioni nuove ed a norme mantenendo contenuto

il costo affitto e di spese generali. Puntiamo a restare

attorno ai 200/300 euro tutto incluso".

È dalla casa, dalla certezza di un costo sostenibile e di

un luogo dove costruire la propria vita e la propria

socialità che nascono le politiche di sostegno sociale.

E per la politica e per la società il punto di partenza

per costruire accessi certi ai diritti dei cittadini.

Sintetizza bene Stefano Passaggio, vice presidente di

Atc (Agenzia territoriale per la Casa, ex IACP) che "a

fronte di 29.000 inquilini ben 2000 sono a reddito

zero". Ed è per questo che c'è necessità di risposte

certe a fronte di problemi certi.

Vito D'Ambrosio

L'11 giugno si è svolto il convegno Emergenza Casa.

Abitare – Anziani, organizzato dal sindacato dei pen-

sionati della Cgil SPI Torino e del Piemonte, a cui ha

partecipato anche il presidente dell'A.R.C.Ab. Pasquale

Cifani. È stata l'occasione per confrontare diverse

esperienze: sindacato, politici locali e operatori del set-

tore. Silvio Canapè, della segreteria regionale dello Spi,

ha tracciato il quadro d'insieme. "L'obiettivo" ha affer-

mato "è portare a conoscenza di tematiche importan-

ti e complesse che il nostro sindacato ha approfondi-

to nel corso della sua attività attraverso strumenti di

indagine e nel proprio

lavoro quotidiano". Per

esempio. "Dall'indagine

sulla casa che abbiamo

svolto" spiega Canapè

"emerge che gli anziani

che hanno problemi moto-

ri in casa sono il 15% e

che il 44% ha più di 65

anni e vive da solo. Il 46%

degli anziani lamenta bar-

riere architettoniche. La media dimensionale degli

alloggi è 75mq. Il 35 % delle persone anziane intervi-

state dichiara che 1 o 2 stanze non le utilizza. La

media regionale di chi vive in affitto è circa il 45%. Per

il 30% l'affitto incide per quasi la metà della pensio-

ne. Non va meglio ai pensionati che hanno un mutuo:

per il 50% incide per la metà del proprio reddito".

Sono in aumento le richieste per le case in affitto.

Afferma l'architetto Giuseppina Franzo, Responsabile

Settore Programmazione e Attuazione Interventi di

Edilizia Sociale della Regione Piemonte, che "in assen-

za di fondi statali la Regione Piemonte ha fatto un

Piano Casa Regionale nel 2006 anticipando il

Governo. Ha costruito un programma ambizioso inve-

stendo 800 milioni. L'obiettivo è costruire alloggi solo

destinati all'affitto, finanziando Comuni, ATC,

Cooperative edilizie ed imprese, oltre ad incentivare le

Agenzie sociali di affitto per gestire contratti a canoni

concordati per giovani e anziani". l'architetto Franzo,

che sostituiva l'assessore regionale alle politiche abita-

tive Sergio Conti, assente per impegni, ha denunciato

"che, per il Fondo Affitti, mentre crescono le esigen-

ze diminuisce il budget a disposizione".

L'esperienza di Piero Bosi, della segreteria provinciale

dello SPI, fa emergere un altro dato. "A Torino e nella

sua provincia ci sono almeno 80.000 alloggi vuoti, di

cui solo 30.000 dovuti ad operazioni di compra-ven-

dita in corso". Spiega Bosi che questa è una contrad-

dizioni del mercato delle abitazioni. "Bisogna affronta-

re la ristrutturazione del patrimonio abitativo, il recupe-

ro di stabili vuoti, la riedificazione di siti dismessi a par-

tire da quelli demaniali, limitando al minimo il consu-

mo di nuovi terreni. Occorre anche evitare la concen-

trazione di casi sociali, che creano difficoltà e paure

non gestibili. Comunque la mediazione sociale, in

molti casi, è utile ad affrontare situazioni difficili di con-

vivenza". In sintonia con le esperienze espresse è l'as-

sessore per la casa del Comune di Torino, Roberto

Tricarico. "Le idee non mancano" esordisce Tricarico

"perché sappiamo che le politiche di welfare partono

dalla casa. Dobbiamo costruire degli interventi mirati e

diffusi. Agendo sul mercato privato della locazione e

riformando l'assetto legislativo attualmente in vigore.

Dobbiamo mettere in campo una mobilitazione delle

idee e della politica. Non possiamo rimanere soli".

Che, in pratica è la conferma di una disponibilità

all'ascolto ed al ragionare insieme su un problema

così articolato e complesso.

Pasquale Cifani, presidente dell'A.R.C.Ab., ha sottoli-

neato che "da 25 anni le nostre cooperative rappre-

sentano coloro che sono troppo ricchi per entrare

nelle graduatorie delle case popolari troppo poveri

Per il 30% degli anziani l’affitto incide per quasi la metà della pensione.Il Piano Casa della Regione anticipa il Governo.

A TORINO UN CONVEGNO DELLO SPI-CGIL HA FATTO IL PUNTO

DELLA SITUAZIONE IN PIEMONTE SULLE CASE PER GLI ANZIANI. IL

PRESIDENTE CIFANI HA PORTATO L’ESPERIENZA DELLE COOPERATIVE

Le politiche del welfare partono dalla casa

14 15

Casa per anziani in Borgaro Torinesedella cooperativaedilizia G. Di Vittorio

In alto il segretarioregionale dello SPI-CGIL Silvio Canapè

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Il 26 giugno 2009 la Cooperativa Giuseppe di Vittorio ha nominato il nuovoConsiglio di Amminsitrazione. Euplio Iula è stato riconfermato alla presi-denza, così come Pasquale Cifani e Massimo Rizzo alla vicepresidenza.Confermati anche i consiglieri Pier Giorgio Barbero, Pasquale Coniglio,Mario Cravetta, Oronzo De Padova, Mercurio Delfino, Gavino Fois, RaffaeleLaurano, Adriana Maletta, Mario Noè, Vincenzo Paone, Mario Rold,Gaetano Sessa, Gabriele Tanfani, Giuseppe Totaro, Pietro Traina, GallianoVagaggini, Saverio Viola. I nuovi consiglieri sono Sabato Fierro, GiovanniIacovelli, Carine Juenang Djandjo, Luigi Antonio Pispisa, Marco Rizzo.Merita una segnalazione l'ingresso nel Cda di Carine Juenang Djandjo, natanel Camerun, e prima rappresentante nella dirigenza della Di Vittorio diquesta nuova società italiana, multietnica e aperta alle nuove culture, nellapiena integrazione dei nuovi cittadini.I dottori Pierfranco Risoli e Roberto Coda e il ragioniere Edmondo Gattosono stati riconfermati nel Collegio Sindacale.

L'assemblea nazionale dell'A.N.C.Ab., riunitasi a Roma il 16 giugno 2009,ha deliberato il cambio del suo nome e del suo logo e, quindi, a cascata,delle Associazioni Regionali, uniformando così tutti i loghi e denominazio-ni. Dal prossimo numero di Abitare in Cooperativa l'A.R.C.Ab. diventeràLegacoop Abitanti Piemonte e avrà un nuovo logo. Che qui potete vederein anteprima.

Il nuovo CdA della CooperativaGiuseppe Di Vittorio

Un nuovo logo e un nuovonome per l'A.R.C.Ab.

Page 9: PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN ...

Bruna Novello può essere considerata una delle

memorie storiche della Cooperativa Giuseppe Di

Vittorio. Abita in via Reiss Romoli, nella prima casa

costruita a Torino dalla Cooperativa e ha sempre

partecipato attivamente alla sua vita societaria: ha

gestito per anni la sezione soci di Torino. Ma non solo.

Le lotte sociali e sindacali degli anni 60 e 70 per i diritti

delle donne, degli operai e dei più deboli l'hanno vista

attiva partecipe. Fino alla scomparsa del marito Sergio

Ballario ha costituito con lui una solida coppia

impegnata nel sociale e nel fronte politico. Hanno

cresciuto i loro figli nella loro casa di via Reiss Romoli

e, rimasta vedova, la signora Novello, ha riscattato il

suo alloggio. Che è adesso di sua proprietà e dove

adesso si gode la sua serena vecchiaia.

Bruna Novello

L’abitazione in via Reiss Romoli

0709