PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN ...
Transcript of PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN ...
ABITAREI N C O O P E R A T I V A
IL SOTTOSEGRETARIO MARIOMANTOVANI IN VISITA SULLATORRE MONACO, A TORINO
LE COOPERATIVESAN PANCRAZIO EDI VITTORIO E UNA NUOVASTORIA DI VIA ARTOM
RIQUALIFICAZIONE URBANADELL'UNI.C.A.P.I., AD ALESSANDRIA
PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALEANNO X - NUMERO 30 - POSTE ITALIANESPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE70% - D.R.T. - D.C.B. - TORINO NR. 1/2009
PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN COOPERATIVA
30numero
Presidente: Pasquale CifaniVice Presidente: Roberto ZeppaRomeo Bevilacqua, Stefano Bigotti, Giuseppe Bisio,Giulio Blanc, Rinalda Borra, Giuseppe Calandra,Oronzo De Padova, Generoso De Serio, Salvatore Di Brigida, Maurizio Fantucci, Giuseppe Fortino, Pietro Ghio, Egidio Giannico,Domenico Iannello, Francesco Iaquinta, Euplio Iula,Adriana Maletta, Ettore Matinata, Guido Matinata, Alessandra Monaco, Massimo Rizzo, Marcello Stramaccia, Giuseppe Totaro, Alessandra Trotta, Galliano Vagaggini, Renzo Vanzo.
LE C
OO
PER
ATIV
E
IL D
IRET
TIVO
A.R
.C.A
b.AB
ITAR
E IN
CO
OPE
RAT
IVA
Redazione: presso A.R.C.Ab.Via Perrone, 3 - Torino - Tel. 011 5185149
Anno 10 - n° 30Pubblic. quadrim. Luglio 2009Reg. Trib. di Torino n. 5302 del 27/08/1999
Direttore Responsabile: Laura Cardia
Capo Redattore: Generoso De Serio
Redazione: Giuseppe Bisio, Giuseppe Fortino, Egidio Giannico,Domenico Iannello, Francesco Iaquinta, Euplio Iula,Guido Matinata, Ettore Matinata, Massimo Rizzo
Proprietà: A.R.C.Ab.
Grafica: Jabé srl - Torino
Stampa: Marcograf - Venaria (TO)
Tiratura: 12.000 copie
I numeridi una crisi economica da capireLa contrazione del PIL sarà del 6%, la disoccupazione potreb-
be arrivare a toccare il milione di persone. Le cifre della crisi
economica italiana, diffuse dall'OCSE e da altri organismi,
nazionali e internazionali, alla fine del primo semestre dell'an-
no sono drammatiche. Ma sono cifre affidabili?
È un dubbio che dobbiamo porci per le implicite conseguen-
ze sulla nostra società. Non sono tanto i tavolini dei bar e le
pizzerie delle nostre città che ci sembrano sempre affollati,
ma sono, per esempio, i consumi dell'energia elettrica, che
dovrebbero farci pensare. Se il PIL crolla del 6%, ma il con-
sumo energetico rimane sostanzialmente invariato, significa
facilmente che parte dell'attività produttiva approfitta della
crisi e della sua visibilità mediatica per sfuggire ai controlli e
finire in nero. Sono fenomeni che bisogna studiare seriamen-
te, con attenzione, perché significano un ulteriore impoveri-
mento del Paese.
Un lavoratore senza libretti è un lavoratore non solo più facil-
mente ricattabile, e quindi costretto a tempi di lavoro e a
ritmi di produzione non previsti dai contratti ufficiali, ma è
anche un lavoratore senza diritto alla sanità e, in futuro, alla
pensione. Dunque, è una persona più povera, con meno
possibilità di guardare serenamente al proprio futuro, che
non potrà far fronte alle spese della vecchiaia, diventando un
peso per uno Stato Sociale sempre più ridotto. La produzio-
ne in nero sfugge infatti ai controlli fiscali, dunque contrae le
risorse a disposizione dello Stato per la distribuzione della ric-
chezza tra i vari strati della popolazione, cioè riduce il welfa-
re: la sanità, l'istruzione, la casa, la pensione. La crisi è inne-
gabile, ma se davvero il calo del PIL fosse del 6% allora
quello del consumo energetico e dei consumi in genere
dovrebbe essere ben più notevole. E non ci sono segnali in
questo senso.
Ci troviamo di fronte a una crisi anomala, i cui numeri dovreb-
bero spingere a un ulteriore approfondimento, per capire
meglio i fenomeni che stanno cambiando la società italiana
e che potrebbero avere pesanti conseguenze sul suo futuro,
con le classi più esposte ai rischi del lavoro nero sempre più
deboli e senza tutele da parte di uno Stato senza risorse suf-
ficienti. Il rischio di un'ulteriore polarizzazione economica, a
confermare una tendenza già in atto, è evidente. Per questo,
studiamo meglio questa crisi economica, affinché le sue con-
seguenze non ci sorprendano e i più deboli non rimangano
senza tutele, due volte vittime dei cambi sociali.
Come i lettori di Abitare in Cooperativa sanno, sono questi
temi che vedono la cooperazione particolarmente sensibile,
perché la tutela delle classi più disagiate è parte del nostro
DNA. È una tutela che non ci spinge a guardare al colore
politico dei nostri interlocutori, ma alla volontà di raggiunge-
re i risultati. Per questa ragione mi sento particolarmente
orgoglioso della visita che il Sottosegretario alle Infrastrutture
Mario Mantovani ha voluto fare all'A.R.C.Ab. durante ua
recente visita istituzionale a Torino: ha voluto conoscere da
vicino la nostra attività, ha preso nota dei risultati raggiunti
che lo hanno particolarmente interessato, ha ringraziato per
il contributo che le nostre associate danno al benessere dei
cittadini. Se questo incontro darà il passo a ulteriori contatti
lo dirà il tempo, la cosa che voglio segnalare in queste righe
è il riconoscimento al nostro lavoro della cooperazione che
arriva da un dirigente del nostro Paese appartenente a
un'ideologia considerata tradizionalmente lontana dalla coo-
perazione. Non bisogna essere affini politicamente per
apprezzarsi e stimarsi e Mantovani ne ha dato una prova.
Leggerete nelle prossime pagine del nostro incontro con il
Sottosegretario.
Così come leggerete di un'altra iniziativa dell'A.R.C.Ab. di cui
sono particolarmente orgoglioso, e non solo per le mie per-
sonali origini abruzzesi. La nostra associazione ricostruirà la
scuola di Goriano Sicoli, lesionata dal terremoto del 6 aprile
e per questo inutilizzabile e abbattuta. La nuova scuola, che
sarà realizzata nello stesso luogo della precedente, con
nuovi criteri costruttivi, sarà pronta per l'autunno. In questo
numero presentiamo il progetto, ma torneremo presto a par-
larne. Il futuro parte dai bambini, ne siamo convinti e per
questo consideriamo importante, non solo per le popolazio-
ni colpite, ma anche per noi la partecipazione alla ricostru-
zione dell'Abruzzo.
Pasquale Cifani
Presidente dell’A.R.C.Ab.
PROVINCIA DI TORINO
Cooperativa: 13 febbraio Via San Giuseppe, 21 Pinerolo (TO)Tel 0121 374995 - Presidente Giulio Blanc
Cooperativa: Aldo Balla Via Ivrea, 57 Montalto Dora (TO)Tel 0125 650232 - Presidente Giampiero Porrino
Cooperativa: Antonino Monaco Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5648666 - Presidente Massimo Rizzo
Cooperativa: Clara Via Roma, 7 Caselle (TO)Tel 011 9913671 - Presidente Renzo Vanzo
Cooperativa: Coop Casa Chivasso Via Torino, 86 Chivasso (TO)Tel 011 9172780 - Presidente Romeo Bevilacqua
Cooperativa: Giuseppe Di Vittorio Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5648666 - Presidente Euplio Iula
Cooperativa: La Popolare Via Rubattera, 10 Bussoleno (TO)Tel 0122 49279 - Presidente Pacifico Trabucchi
Cooperativa: Musetta Via Perrone, 3 TorinoTel 011 4055179 - Presidente Giuseppe Fortino
Cooperativa: Primo Maggio Via San Giuseppe, 21 Pinerolo (TO)Tel 0121 374276 - Presidente Giulio Blanc
Cooperativa: San Pancrazio Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5654444 - Presidente Pasquale Cifani
Cooperativa: Unità Operaia Alto Canavese Viale dei Mille, 13 Cuorgnè (TO)Tel 0124 650498 - Presidente Domenico Iannello
PROVINCIA DI ALESSANDRIA
Cooperativa: Carlo Levi Corso Cavallotti, 49 AlessandriaTel 0131 43141- Presidente Stefano Bigotti
Cooperativa: Odissea Corso Cavallotti, 49 AlessandriaTel 0131 43141 Presidente Domenico Rinaldis
Cooperativa: Uni C.A.P.I. Via Urbano Rattazzi, 11 AlessandriaTel 0131 43141 - Presidente Roberto Zeppa
PROVINCIA DI BIELLA
Cooperativa: Rododendro Via Martiri della Libertà, 60 Quaregna (BI)Tel 015 881568 Presidente Ugo Duoccio
PROVINCIA DI CUNEO
Cooperativa: Coefers Via Mondovì, 2 CuneoTel 0171 696362 - Presidente Salvatore Di Brigida
Cooperativa: Flavia Via Fossano, 6 Cuneo Tel 0171 695070 - Presidente Pietro Ghio
Cooperativa: Marilena Corso Giolitti, 2 CuneoTel 0171 699070 - Presidente Rinalda Borra
Cooperativa: La Lavoratori Via Ghione, 5 Savigliano (CN)Tel 0172 21604 - Presidente Guido Matinata
Cooperativa: La Quercia Via Ghione, 5 Savigliano (CN)Tel 0172 22668 - Presidente Francesco Matinata
PROVINCIA DI NOVARA
Cooperativa: Edificatrice Uno Via XXIII Marzo, 21 NovaraTel 0321 399326 - Presidente Francesco Iaquinta
Cooperativa: Edilcooper Via XXIII Marzo, 21 NovaraTel 0321 399326 - Presidente Francesco Iaquinta
Cooperativa: La Nuova c/o Coop Servizi Novara Via Mossoti, 8 NovaraTel 0321 1611649 - Presidente Marcello Stramaccia
PROVINCIA DI VERBANIA
Cooperativa: Edificatrice Tre Via Olanda, 35/B Pallanza (VB)Tel 0323 53435 Presidente Giuseppe Calandra
Cooperativa: Pallanza Via Olanda, 35/B Pallanza (VB)Tel 0323 404628 - Presidente Giuseppe Calandra
PROVINCIA DI VERCELLI
Cooperativa: Girasole CED Via Fornace Sandri, 1 VercelliTel 0161 294292 - Presidente Domenico Lombisani
SOM
MAR
IO
EDIT
OR
IALE
ABITAREI N C O O P E R A T I V A
3 Editoriale
4 Il sottosegretario Mantovani visital'A.R.C.Ab.
6 Una nuova storia a Mirafiori Sud
9 L'A.R.C.Ab. ricostruisce una scuola in Abruzzo
10 La prima riqualificazione urbana dell'UNI.C.A.P.I.
12 L'Edificatrice Uno dà una casa a 102 famiglie
13 La Cooperativa Flavia segue ITACA
14 Spi-Cgil: il welfare inizia dalla casa
3
cordialità, che ha dimostrato come il pragmatismo e i
risultati superino le frontiere ideologiche. "Ci ha chie-
sto informazioni sul nostro housing sociale, che può
essere esperienza e modello di sviluppo anche in altre
aree del nostro Paese" racconta Pasquale Cifani "Gli
abbiamo quindi spiegato l'importanza che riveste
nella nostra azione il mix sociale, un principio in cui
crediamo molto, come sanno i lettori di Abitare in
Cooperativa, perché solo attraverso la mescolanza
delle classi sociali è possibile la conoscenza, il rispetto
e la convivenza. E anche il mix generazionale, che è
diventato uno dei punti fermi degli interventi delle
nostre associate, per le stesse ragioni: la conoscenza
e la convivenza scacciano la solitudine per i più anzia-
ni e avvicinano i più giovani alle esperienze di chi ha
già vissuto gran parte della propria vita. Sono concetti
che il Sottosegretario ha apprezzato".
A questo incontro informale seguiranno altri appunta-
menti e una relazione speciale con Roma? "Noi siamo
ovviamente molto soddisfatti per l'interesse che
Mantovani ha dimostrato per la nostra esperienza"
risponde Cifani "onestamente, non ci aspettavamo
che dalla Tavola Rotonda di Abitare in Cooperativa
potesse nascere un incontro più da vicino. È stata una
sorpresa che parla bene di Mantovani e del modo in
cui svolge il suo ruolo, attento alle realtà che arricchi-
scono il nostro Paese, senza preoccuparsi delle even-
tuali differenze ideologiche, ma interessandosi ai risul-
tati per la qualità della vita della popolazione. Da parte
nostra c'è ovviamente la disponibilità a collaborare e a
portare la nostra esperienza laddove sarà richiesta,
questo è chiaro".
Il saluto con Mantovani, dopo la colazione di lavoro, è
passato ancora per l'incantevole panorama di Torino:
"È davvero rimasto colpito dai cambiamenti della
nostra città e da tutto il lavoro che è stato fatto in
Spina 3, trasformando un'area industriale in una
delle più interessanti aree di sviluppo residenziale
cittadino".
G. De Serio
Tutto è iniziato con la tavola rotonda virtuale organizza-
ta da Abitare in Cooperativa per conoscere meglio il
Piano Casa del Governo e pubblicata sul numero 28
del quadrimestrale. Il Sottosegretario alle Infrastrutture
Mario Mantovani aveva partecipato per illustrare la
posizione dell'Esecutivo e per rispondere ad alcune
domande sul ruolo della casa nella nostra società.
"All'uscita del nostro giornale ne ha voluto una copia
per leggere l'articolo dedicato alla Tavola rotonda" rac-
conta Massimo Rizzo, vicepresi-
dente della Cooperativa Di
Vittorio "ed è rimasto colpito dagli
interventi realizzati in Piemonte
dalle cooperative d'abitazione".
Non è stata solo un'impressione
positiva momentanea.
A Torino per impegni istituzionali,
il Sottosegretario Mantovani ha
voluto conoscere da vicino il lavo-
ro delle cooperative piemontesi e
ha chiesto ai suoi collaboratori di
organizzargli un incontro con i
dirigenti dell'A.R.C.Ab., in modo da poter avere con loro
uno scambio di opinioni e conoscenze.
L'appuntamento è stato fissato in uno dei posti più
belli e panoramici di Torino, la sede della Fondazione
Antonino Monaco, all'ultimo piano dell'omonima Torre
di corso Mortara, nell'ex Villaggio Media di Torino 2006,
fiore all'occhiello delle cooperative d'abitazione pie-
montesi. Da lì si domina tutta Torino, dalla collina alla
corona delle Alpi, in uno dei pochi, incredibili panora-
mi a 360° del capoluogo. Anche Mantovani, davanti
alla "più bella scenografia naturale che si sia mai vista"
(lo disse il grande architetto Le Corbusier, visitando
Torino), è rimasto impressionato.
Ma lo ha impressionato maggiormente scoprire che
l'ex Villaggio Media Mortara ha dato casa a 440 fami-
glie, socie delle cooperative Di Vittorio e San Pancrazio.
"Quando gli abbiamo spiegato che i nostri soci godo-
no di un canone d'affitto più basso di quello stabilito
dalla legge 431/92, che demanda agli organismi terri-
toriali il calcolo dei massimi e dei minimi degli affitti, in
base a vari criteri, compresa la zona in cui sorgono le
case, quasi non ci poteva credere" dice Rizzo "Ha visto
l'intero complesso del
Villaggio Media, le infrastrut-
ture che offre agli abitanti,
con la vicinanza dei centri
commerciali, i mercati, le
scuole, le poste, la zona
semicentrale che avrà presto
un grande parco sulla Dora;
ha visto, sull'altro lato del
fiume, le Isole sul Parco, rea-
lizzate anche dalle
Cooperative Di Vittorio e San
Pancrazio ed è rimasto favo-
revolmente colpito. Soprattutto per il fatto che le coo-
perative hanno saputo partecipare al rinnovamento
urbanistico di Torino, contando su risorse pubbliche
che non coprono tutti i costi e riuscendo comunque a
garantire ai soci canoni d'affitto più bassi di quelli sta-
biliti in base alla 431/92".
Alla colazione di lavoro nella sede della Fondazione
Monaco c'erano l'Assessore alla Casa del Comune di
Torino Roberto Tricarico, fermo sostenitore del welfare
e del ruolo delle cooperative in esso, il Presidente
dell'A.R.C.Ab. Pasquale Cifani, il Presidente della
Cooperativa “Di Vittorio” Euplio Iula e Massimo Rizzo. È
stato un incontro informale, in un'atmosfera di grande
L’IN
CON
TRO
Mix sociale e generazionale, canoni d’affitto più bassi dei minimi di legge,riqualificazioni urbanistiche hanno piacevolmente sorpreso il Sottosegretario
4
Un momentodell'incontro delSottosegretarioMantovani sullaTorre Monaco
Il Sottosegretario alle Infrastrutture senatore Mario Mantovani
A TORINO PER IMPEGNI ISTITUZIONALI IL SOTTOSEGRETARIO ALLE INFRASTRUTTURE
MARIO MANTOVANI HA VOLUTO CONOSCERE DA VICINO LE ATTIVITÀ
DELL’A.R.C.AB. L’APPUNTAMENTO IN UNO DEI POSTI PIÙ PANORAMICI DI TORINO
Mantovani sulla cima della Torre Monaco
5
La sala dellaTorre Monacoapparecchiataper un evento
La vera storia è iniziata il 30 maggio, quando i 32 soci
della Cooperativa San Pancrazio e i 39 della Cooperativa
Di Vittorio hanno preso possesso dei loro alloggi di via
Artom e hanno iniziato così a vivere nel loro nuovo quar-
tiere, Mirafiori Sud, a Torino.
In realtà c'è tutta una storia, precedente al loro ingresso
nei nuovi appartamenti, che merita di essere raccontata.
Tutto è iniziato nel 2003, lo ricordate?, quando il
Comune di Torino ha deciso di abbattere le torri di
Mirafiori, due dei grandi palazzi costruiti negli anni 60 tra
via Artom e via Fratelli Garrone per rispondere rapida-
mente all'emergenza casa, causata dalle grandi migra-
zioni dalle campagne del Sud alle fabbriche del Nord.
Negli anni quei due "casermoni", senza alcuna grazia
architettonica, erano diventati uno dei simboli dell'ab-
bandono e del degrado delle periferie. La riqualificazio-
ne di queste aree doveva iniziare dal loro abbattimento.
Il bando pubblico di concorso per la rinascita di via
Artom è stato vinto dall’Associazione Temporanea
d’Impresa Nuova Artom 2005 (Cooperative Di Vittorio
e San Pancrazio e Associazione Commercianti di
Mirafiori Sud), che ha realizzato un complesso vaga-
mente a forma di ferro di cavallo, con due edifici di
dieci piani, che degradano verso il centro, fino ai quat-
tro piani del corpo centrale. I due blocchi hanno come
elemento unificante una piastra alta due piani e desti-
nata a una galleria commerciale, che porterà un movi-
mento di persone in tutto il quartiere. Sui tetti, al posto
delle tegole e delle falde, ci sono giardini pensili, in un
scelta insolita per Torino, ma che richiama il Parco
Gustavo Colonnetti, su cui l'edificio si affaccia. Gli allog-
gi, tutti molto luminosi dotati di ampli balconi, sono di
quattro tipologie diverse, per soddisfare le necessità
delle giovani coppie e delle famiglie con figli, e sono
stati costruiti con materiali innovativi ed ecosostenibili.
L’EVE
NTO L’ORGOGLIO DELLA PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE
MERCEDES BRESSO: ABBIAMO STANZIATO PIÙ DEL GOVERNO
E DATO NUOVA GIOVENTÙ ALLA PERIFERIA TORINESE
Via Artom inizia la sua nuova storia
Le cooperative edilizie Di Vittorio e San Pancraziohanno consegnato gli alloggi costruiti a Mirafiori Sud.Alla cerimonia di consegna delle chiavi c’era anche Ron
6 7
Per esempio, hanno la facciata ventilata con piastra di
alluminio, vetri basso emissivi, murature isolate, in
modo da garantire un maggiore risparmio energetico.
Contemporaneamente all'intervento urbanistico, le
Cooperative Di Vittorio e San Pancrazio hanno lancia-
to , un progetto articolato in varie iniziati-
ve locali e sociali, per riaffermare le potenzialità del-
l'area e spingere gli abitanti a riscoprirne le qualità.
"Di un quartiere ci si innamora" è lo slogan che ha
accompagnato negli ultimi anni la vita dell'area. Sono
stati realizzati concorsi, organizzate mostre, creati
nuovi gadgets, affinché i residenti si sentissero orgo-
gliosi della loro Mirafiori Sud (sito e blog di Love
Artom, con l'agenda delle attività, gallerie fotografiche
e comunicati, all'indirizzo www.loveartom.it).
Ron parla ai sociassegnatari
in un momento della cerimonia
Ron e la presidente della Regione PiemonteMercedes Bresso
seduti al tavolo, poco prima della consegna delle chiavi, da sin Ron, il presidente dell'A.R.C.Ab. Pasquale Cifani,
la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso,l'Assessore alla Casa del Comune di Torino Roberto Tricarico,
il presidente della Cooperativa Di Vittorio Euplio IulaFoto di gruppo
dei soci assegnatari conRon e la presidente
Mercedes Bresso
La presidente Bresso e Ron consegnano
le chiavi a Laura PERONA
È stato, come si può vedere, un progetto articolato, che
ha riguardato buona parte dei settori della vita del quar-
tiere, e non solo la costruzione di un nuovo complesso
architettonico.
Il 30 maggio questo progetto di riqualificazione è
entrato nel vivo con la consegna delle chiavi dei nuovi
appartamenti ai 32 soci della Cooperativa San
Pancrazio e ai 39 della Cooperativa Di Vittorio. Ai primi
sono stati assegnati alloggi in proprietà, ai secondi in
affitto, con canoni più bassi rispetto al mercato (dai
300 ai 350 euro circa). Alla cerimonia, emotiva per
tutto il quartiere, erano presenti la Presidente della
Regione Piemonte Mercedes Bresso, l'Assessore regio-
nale alle Politiche Territoriali Sergio Conti, l'Assessore
alle Politiche per la Casa del Comune di Torino Roberto
Tricarico. Tutti loro hanno avuto parole di grande soddi-
sfazione per la realizzazione della riqualificazione. La
presidente Bresso ha voluto sottolineare come la
Regione abbia stanziato per il progetto più del
Governo: 500mila euro della Giunta contro i 750mila
dell'Esecutivo. Ma non è stata solo la differenza econo-
mica. La presidente si è dichiarata contenta per la col-
laborazione delle Cooperative d'Abitazione, che
"hanno dato una risposta concreta in breve tempo,
solo sei anni fa le torri di Mirafiori erano un simbolo del
degrado delle periferie e oggi si inaugura un comples-
so che offre appartamenti moderni e porta coppie e
famiglie giovani, che fanno ringiovanire il quartiere".
Per il presidente della Cooperativa Di Vittorio Euplio Iula
è stato piacevole scoprire l'interesse dei cittadini per la
nuova costruzione: "C'erano decine di persone estra-
nee alla cerimonia, avvicinatesi per curiosità, per vede-
re com'era da vicino il nuovo edificio. Altre invece ci
hanno cercato per sapere cosa fare per poter avere uno
degli alloggi. Ovviamente non era possibile, dato che le
stavano consegnando proprio in quella cerimonia, ma
le loro richieste di informazione ci hanno fatto sentire
che siamo sulla buona strada. Se il nuovo edificio è un
punto di riferimento e un'aspirazione per i residenti,
significa che tutto il lavoro fatto è valso la pena".
Le più belle parole per chi lavora alla riqualificazione
di Torino, sono però arrivate da Ron. Il cantautore è
stato ospite d'eccezione della cerimonia di consegna,
ha partecipato attivamente stringendo mani, facendo-
si fotografare, consegnando le chiavi. Era contento di
essere presente e si vedeva. "Sono innamorato di
Torino da sempre, per questo mi impressiona vedere
come ha saputo trasformarsi e recuperare le sue peri-
ferie operaie, dando loro nuove opportunità. Sono feli-
ce di essere stato chiamato ad essere testimone di
una riqualificazione come questa" ha detto. La sua
presenza non è stata casuale: il 3 luglio ha tenuto un
concerto gratuito nel Parco Colonnetti, per celebrare la
nuova vita di Mirafiori Sud, organizzato dalla
Cooperativa e dal Comune. La storia del quartiere
adesso inizia davvero.
G. De Serio
Una scuola di vetrate e legno, realizzata con moderni
sistemi costruttivi, per i bambini di Goriano Sicoli, in
provincia de L'Aquila. È questo il contributo
dell'A.R.C.Ab. alla ricostruzione dell'Abruzzo dopo il
terremoto del 6 aprile 2009.
Progettata dall'architetto Cristiano Picco, già autore del
Villaggio Media Mortara di Torino 2006, la struttura
servirà i bambini della scuola materna e quelli della
scuola elementare. Per i primi sono previsti un'aula,
uno spogliatoio e vari spazi di servizio per gli insegnan-
ti; per i secondi saranno costruite cinque aule, la
mensa, condivisa su turni con i bambini dell'asilo, e
vari spazi di servizio.
Sarà realizzata con un sistema prefabbricato con strut-
ture in legno a pannelli intelaiati, il volume, ad un solo
piano fuori terra, sarà indipendente e poggerà su una
platea in cemento armato. L'impianto di riscaldamen-
to sarà a pavimento radiante alimentato da caldaia a
condensazione ad elevato rendimento. I locali saran-
no dotati inoltre di impianto di ventilazione centraliz-
zato, in grado di garantire i ricambi orari di aria impo-
sti dalle vigenti normative in materia.
Sarà dunque una struttura moderna ed eco-compati-
bile, costruita laddove sorgeva la vecchia scuola di
Goriano Sicoli, a dare un segnale che la vita riprende
esattamente da dove il terremoto l'ha fermata il 6
aprile. Potrà ospitare un centinaio di bambini, diven-
tando così un punto di riferimento anche per il territo-
rio circostante.
Per realizzarla è stata fondata una cooperativa, intitolata
ad Antonino Monaco. Il suo presidente è Massimo Rizzo,
che ha firmato a Roma il protocollo d'intesa per la costru-
zione dell'edificio: "Il terremoto in Abruzzo ci ha profon-
damente colpito e quando da Goriano Sicoli, saputo che
eravamo disponibili a collaborare alla ricostruzione
dell'Abruzzo, è arrivata la richiesta del nostro contributo
per la ricostruzione della scuola, non ci siamo tirati indie-
tro. Come il Sindaco Sandro Ciacchi e l'intera comunità di
Goriano Sicoli, anche noi siamo convinti che la rinascita
di un paese e di una comunità non possano che partire
dalla cultura e dalla crescita dei bambini. L'A.R.C.Ab. si farà
carico dei costi della ricostruzione dell'edificio, inclusa la
progettazione" ha detto ad Abitare in Cooperativa.
La scuola sarà pronta per l'autunno: i bambini di
Goriano Sicoli potranno dunque riprendere una vita
normale almeno nella loro attività scolastica.
Laura CardiaIL
PRO
GET
TO
Su un solo piano, in legno e vetrate sarà un punto di riferimento per il territorio
LA COOPERATIVA “ANTONINO MONACO” RICOSTRUIRÀ LA SCUOLA DI GORIANO SICOLI
(AQ), DANNEGGIATA DAL TERREMOTO DEL 6 APRILE. SARÀ CONSEGNATA IN AUTUNNO
L'A.R.C.Ab. nella ricostruzione dell'AbruzzoRon: “Sono innamorato
da sempre di Torino
e mi piace vedere come
ha saputo trasformarsi e
recuperare le sue periferie”
‘ ,
La presidenteMercedes Bresso e Ron con i sociassegnatari
8 9
Il sindaco di Goriano
Sicoli Sandro Cecchi
firma il protocollo
d'intesa con la
Legacoop Nazionale
dando mandato
alla Cooperativa
Antonino Monaco
per la costruzione
della scuola
Prospetto principale
della scuola
in costruzione a
Goriano Sicoli (AQ)
Le nuove abitazioni saranno realizzate con standard
qualitativi elevati, sotto il profilo della vivibilità, della
sicurezza della struttura in materia antisismica, del
risparmio energetico e della compatibilità delle
nuove costruzioni con l'ambiente.
Per questo si può sottolineare che molti alloggi
avranno una conformazione a tre arie in luogo delle
comuni due arie. Ciò permetterà di elevare lo stan-
dard qualitativo dell'insonorizzazione poiché tali
unità abitative non confineranno direttamente l'una
con l'altra sullo stesso piano.
Le costruzioni che verranno realizzate sull'area ex
Legrand si caratterizzano per essere conformi alla
normativa antisismica prevista per le zone sismiche
classificate a livello "3", mentre Alessandria è zona
sismica classificata al livello "4"; il rischio sismico è
più elevato nelle zone classificate a livello "1" men-
tre è via via decrescente nelle zone classificate ai
livelli "2", "3" e "4", quindi gli alloggi saranno
costruiti secondo criteri adottati in aree più sismiche
di Alessandria e saranno perciò molto più sicuri.
Il risparmio energetico è diventato un tema fonda-
mentale negli ultimi anni: gli sviluppi climatici e la
necessità di contenere non solo i canoni, ma anche
e soprattutto le spese accessorie, rendono necessaria
una maggiore attenzione dei costruttori alla compati-
bilità ambientale dei materiali impiegati nella realizza-
zione degli edifici e al loro fabbisogno energetico. Il
consumo di energia elettrica e il costo per il riscalda-
mento degli alloggi, rappresentano ormai una fetta
considerevole del reddito familiare e, pertanto, il loro
contenimento è una priorità anche economica.
La Cooperativa, a tal proposito, intende dedicare una
cura particolare agli impianti di illuminazione delle
parti comuni ricorrendo alla tecnologia dei LED che
consente a parità di illuminazione costi nell'ordine
del 10 – 20% di quelli attuali. Inoltre tutti gli edifici
sono dotati di pannelli solari termici in grado di pre-
riscaldare l'acqua ad uso sanitario e sono predisposti
per ospitare impianti di pannelli fotovoltaici.
L'UNI.C.A.P.I. è impegnata a realizzare costruzioni che
rispettano i criteri dell'edilizia eco-sostenibile, utilizzan-
do materiali ecologici, non tossici e compatibili
con l'ambiente, mirando inoltre a dotare tutte le abi-
tazioni destinate ai soci di impianti ed isolamenti
capaci di ridurre il consumo energetico delle abita-
zioni, unendo così le esigenze di tutela dell'ambien-
te con la possibilità di riduzione del costo della bol-
letta energetica delle famiglie assegnatarie.
L'obiettivo finale è quello di dare abitazioni di quali-
tà tecnica superiore a quelle offerte dal mercato
immobiliare a canoni calmierati e con costi di gestio-
ne contenuti.
NEW
S D
A AL
ESSA
ND
RIA
La Cooperativa UNI.C.A.P.I. ha acquistato ad
Alessandria l'area urbana edificabile conosciuta
anche come "ex Legrand", sita in via Giordano ango-
lo via Parini, a pochi passi da Piazza Ceriana, nel
cuore del quartiere Cristo.
L'acquisizione di questa area rappresenta un momen-
to storico per la Cooperativa e per i suoi soci: per la
prima volta, infatti, la società si impegna nella riqualifi-
cazione urbana di un'area industriale dismessa, di
notevoli dimensioni e molto vicina al centro della città
(si trova infatti a circa 1600 metri da Piazza Garibaldi).
L'iter amministrativo di approvazione del PEC da parte
del Comune è giunto alla sua conclusione.
Per la cooperativa alessandrina si apre dunque una
fase di grandi sforzi economici, per soddisfare la
domanda di abitazioni a canoni calmierati provenien-
te da un numero sempre maggiore di famiglie. In
questo momento sta infatti realizzando a Novi
Ligure, in provincia di Alessandria, 30 alloggi, nel-
l'ambito del programma "contratti di quartiere II", e
ad Asti sta costruendo 24 alloggi finanziati con la
Legge 21.
Il complesso che verrà costruito nell'area ex Legrand
si avvale dei finanziamenti del Piano Casa della
Regione Piemonte, che prevede la possibilità di
finanziare la costruzione di nuovi edifici fino al 2012.
Vivibilità, sicurezza antisismica, risparmio energetico, rispettodell’ambiente: i punti chiave del nuovo progetto
NELL’EX AREA LEGRAND, AD ALESSANDRIA, LA COOPERATIVA COSTRUIRÀ
UN COMPLESSO FINANZIATO DAL PIANO CASA DELLA REGIONE PIEMONTE
10 11
Un'immagine aereadell'area ex Legrand, su cui l'UNI.C.A.P.I. realizzeràil nuovo intervento
La riqualificazione urbana dell' UNI.C.A.P.I.
Planimetria del piano tipo di uno degli edificiprogettati per l'area ex Legrand dallacooperativa UNI.C.A.P.I.
Un'immagine dell'attualesituazione dell'area ex Legrand
Vista generale del progetto diriqualificazionedell'UNI.C.A.P.I.
La "Società Cooperativa Edilizia
Flavia a proprietà indivisa" ha ini-
ziato la costruzione, nel quartiere
Ronchi di Cuneo, di un edificio di
16 alloggi, in una palazzina di due
piani fuori terra e mansarde abita-
bili. La nuova costruzione si
aggiunge agli edifici già esistenti,
composti da 20 alloggi e ubicati in
Via Del Parco Giochi.
L'intervento si avvale dei finanzia-
menti regionali del primo biennio
del bando "10.000 alloggi entro il
2012", concessi per la costruzione
di alloggi di edilizia agevolata in
locazione permanente, ed è sog-
getto al "Protocollo ITACA", secon-
do il quale le abitazioni devono
essere costruite utilizzando mate-
riali biosostenibili ed avere dota-
zioni all'avanguardia per il conteni-
mento dei consumi energetici. Per
questo la realizzazione del com-
plesso seguirà precise condizioni,
stabilite dal protocollo, con l'ado-
zione di determinate procedure
costruttive riguardanti la coibenta-
zione delle strutture, il riscalda-
mento, la produzione di necessità
termiche e sanitarie, l'isolamento
acustico.
Poiché gli elementi più importanti
che condizionano il fabbisogno
energetico di un edificio sono l'in-
volucro esterno e l'irraggiamento
solare, durante la progettazione è
stata posta particolare attenzione
all'orientamento dell'edificio, con
la parete finestrata esposta a sud.
In fase costruttiva si presterà molta
attenzione alla realizzazione della
coibentazione delle pareti perime-
trali, dei pilastri e delle travi portan-
ti, dei vani ascensore, delle pareti
divisorie tra gli alloggi e nell'elimi-
nazione dei cosiddetti ponti termi-
ci. Le strutture portanti interne ed
esterne in muratura avranno inol-
tre dotazioni specifiche in materia
di isolamento ambientale, con
muri e tetto ad alta coibentazione
termica ed acustica, finestre con
serramenti a sezione maggiorata e
vetri bassoemissivi in grado di
ridurre la dispersione del calore
all'esterno.
Gli erogatori di riscaldamento e di
produzione di necessità termiche
e sanitarie si avvarranno di centra-
le termica centralizzata, con calda-
ia a condensazione ad alto rendi-
mento, e contatori individuali di
controllo dei consumi di calore e
di acqua sanitaria (contabilizzazio-
ne alloggio per alloggio). Il riscal-
damento generato verrà distribuito
negli ambienti mediante diffusori
a pavimento.
Il complesso abitativo, inoltre, sarà
dotato di pannelli solari per la pro-
duzione di acqua calda in grado di
soddisfare il 60% del fabbisogno,
di pannelli fotovoltaici per i consu-
mi elettrici delle parti comuni,
vasca per la raccolta di acqua per
l'irrigazione delle aree verdi ed
isola ecologica per la raccolta diffe-
renziata dei rifiuti.
Con l'introduzione di queste
nuove tecniche di costruzione, di
materiali ecocompatibili, di tec-
nologie e impianti innovativi, per
ridurre al minimo il fabbisogno
energetico, la Cooperativa cunee-
se si impegnerà al massimo nelle
difficili ma importanti scelte neces-
sarie, in modo da mediare tra l'in-
cremento dei costi e i benefici che
ne deriveranno ai soci nel tempo.
La Cooperativa Flavia assegnerà
gli alloggi con le modalità previ-
ste dallo Statuto; il 50% delle
abitazioni verranno assegnate in
base alla graduatoria di iscrizio-
ne a Libro Soci ed il rimanente
50% a sorteggio fra tutti gli altri
soci non assegnatari in regola
con le disposizioni dello Statuto
Sociale.
"Il Programma casa 10.000 alloggi entro il 2012 ha
dato un impulso importante alla nostra attività" com-
menta l'architetto Maurizio Fantucci, responsabile
dell'Ufficio Tecnico della Cooperativa Edificatrice Uno,
presentando gli interventi iniziati grazie al Piano della
Regione Piemonte.
Il totale degli alloggi in costruzione è pari a 102, suddi-
visi in sei interventi nelle tradizionali aree di attività
della Cooperativa, il Novarese, il Vercellese e il Biellese.
Negli anni passati l'Edificatrice Uno ha realizzato 48
alloggi a Lumellogno, frazione alle porte di Novara, e
grazie a questa esperienza positiva ha avviato la costru-
zione di altre 2 palazzine per un totale di 24 alloggi.
Anche a Vercelli, nel PEEP Bertagnetta, dove sono stati
da poco consegnati 16 alloggi, la cooperativa costruirà
una nuova palazzina di 18 alloggi, a cui seguirà una
gemella, grazie ai finanziamenti del primo biennio del
"Il Programma casa 10.000 alloggi entro il 2012".
L'intervento più ambizioso è probabilmente in corso a
Gaglianico, dove la Edificatrice Uno sta realizzando un
edificio di 27 alloggi, partecipando con altre cooperati-
ve a Proprietà Divisa, al Consorzio Promocoop per la
realizzazione di un più ampio progetto che cambierà il
volto del centro storico della cittadina; il progetto punta
sull'uso dei sistemi energetici che garantiscono l'ecoso-
stenibilità dei materiali usati e l'abbattimento dei con-
sumi in tutti i fabbricati. Sempre a Gaglianico, nella fra-
zione Savagnasco, la cooperativa novarese ha avviato i
lavori nel centro storico per il recupero di un edificio
abbandonato e la realizzazione di sei alloggi.
Infine ad Oleggio, nel PEEP via Pianca, sta realizzando
18 alloggi quale primo intervento nella cittadina al
quale ne seguiranno sicuramente altri.
Sono invece pronti per la consegna i nove alloggi
costruiti a Vespolate, in provincia di Novara, e in loca-
zione per gli anziani.
"Abbiamo dato e stiamo dando una casa a tutte le
generazioni che per una ragione o per l'altra potreb-
bero essere in difficoltà, le giovani coppie che inizia-
no il cammino comune, gli anziani che non hanno
pensioni molto alte. Per noi poter dare casa a chi ne
ha bisogno realizzando anche un mix sociale è una
ragione d'orgoglio soprattutto perché offriamo
appartamenti con standard adeguati alle richieste
della vita moderna, con un'architettura esteriore pia-
cevole e a prezzi di locazione inferiori quelli del
mercato. Per questo il Programma casa 10.000
alloggi entro il 2012 è importante e pensiamo di
averlo utilizzato in maniera adeguata: 102 famiglie
hanno già o stanno per avere una casa" conclude
l'architetto Fantucci.
NEW
S D
A N
OVA
RA CON IL PIANO 10.000 ENTRO IL 2012 DELLA REGIONE PIEMONTE,
LA COOPERATIVA NOVARESE HA VARATO I NUOVI INTERVENTI PER I PROSSIMI ANNI
L'Edificatrice Uno dà una casa a 102 famiglie
Lumellogno e Vespolate,nel Novarese, Gaglianico,nel Biellese, Oleggio, nelVercellese le località degliinterventi
12
La cooperativa Flavia costruisce 16 alloggi con materialiecosostenibili e accorgimenti progettuali per il risparmio energetico
A Cuneo, seguendo le indicazioni di ITACA
13
Rendering delle duepalazzine in costruzionea Gaglianico
Rendering dell'interventoa Lumellogno (NO), cheprevede la costruzionetotale di 24 alloggi
NEW
S D
A C
UN
EO
Prospetto sud dell'intervento della Cooperativa Flavia a Cuneo
Prospetto nord dello stesso intervento
IL C
ON
VEG
NO
per sostenere i costi dell'edilizia di mercato". Parlando
delle cooperative che rappresenta, Cifani ha spiegato
che "la legge regionale 28, e le normative regionali
sono uno strumento unico per efficacia. Un piano
equilibrato che ha previsto diverse forme di sostegno
alle politiche per la casa. Lo Stato dovrebbe prenderlo
così com'è senza cambiare nulla". Anche per il mondo
cooperativo il problema è di "sostenibilità delle politi-
che per la casa". Salta potente il tema della crisi eco-
nomica e della compatibilità tra reddito e affitto. E in
tema di sostenibilità, spiega Cifani, "abbiamo realizza-
to delle case con fondi di edilizia ordinaria, in funzio-
ne di una utenza specifica". "A Nichelino" dice Cifani
"abbiamo costruito una situazione di mix sociale tra
anziani e giovani e stiamo monitorando gli effetti di
questa convivenza”. Altri alloggi per anziani, nell'ex vil-
laggio olimpico, senza barriere architettoniche.
Analogamente, a Chieri stiamo operando per gestire
situazioni adatte agli anziani ma anche per giovani
coppie con alloggi "modulari". In molti casi abbiamo
creato sinergie con cooperative sociali in grado di offri-
re servizi agli anziani. Vogliamo continuare questa
esperienza per lavorare sulla socializzazione e offrire
abitazioni nuove ed a norme mantenendo contenuto
il costo affitto e di spese generali. Puntiamo a restare
attorno ai 200/300 euro tutto incluso".
È dalla casa, dalla certezza di un costo sostenibile e di
un luogo dove costruire la propria vita e la propria
socialità che nascono le politiche di sostegno sociale.
E per la politica e per la società il punto di partenza
per costruire accessi certi ai diritti dei cittadini.
Sintetizza bene Stefano Passaggio, vice presidente di
Atc (Agenzia territoriale per la Casa, ex IACP) che "a
fronte di 29.000 inquilini ben 2000 sono a reddito
zero". Ed è per questo che c'è necessità di risposte
certe a fronte di problemi certi.
Vito D'Ambrosio
L'11 giugno si è svolto il convegno Emergenza Casa.
Abitare – Anziani, organizzato dal sindacato dei pen-
sionati della Cgil SPI Torino e del Piemonte, a cui ha
partecipato anche il presidente dell'A.R.C.Ab. Pasquale
Cifani. È stata l'occasione per confrontare diverse
esperienze: sindacato, politici locali e operatori del set-
tore. Silvio Canapè, della segreteria regionale dello Spi,
ha tracciato il quadro d'insieme. "L'obiettivo" ha affer-
mato "è portare a conoscenza di tematiche importan-
ti e complesse che il nostro sindacato ha approfondi-
to nel corso della sua attività attraverso strumenti di
indagine e nel proprio
lavoro quotidiano". Per
esempio. "Dall'indagine
sulla casa che abbiamo
svolto" spiega Canapè
"emerge che gli anziani
che hanno problemi moto-
ri in casa sono il 15% e
che il 44% ha più di 65
anni e vive da solo. Il 46%
degli anziani lamenta bar-
riere architettoniche. La media dimensionale degli
alloggi è 75mq. Il 35 % delle persone anziane intervi-
state dichiara che 1 o 2 stanze non le utilizza. La
media regionale di chi vive in affitto è circa il 45%. Per
il 30% l'affitto incide per quasi la metà della pensio-
ne. Non va meglio ai pensionati che hanno un mutuo:
per il 50% incide per la metà del proprio reddito".
Sono in aumento le richieste per le case in affitto.
Afferma l'architetto Giuseppina Franzo, Responsabile
Settore Programmazione e Attuazione Interventi di
Edilizia Sociale della Regione Piemonte, che "in assen-
za di fondi statali la Regione Piemonte ha fatto un
Piano Casa Regionale nel 2006 anticipando il
Governo. Ha costruito un programma ambizioso inve-
stendo 800 milioni. L'obiettivo è costruire alloggi solo
destinati all'affitto, finanziando Comuni, ATC,
Cooperative edilizie ed imprese, oltre ad incentivare le
Agenzie sociali di affitto per gestire contratti a canoni
concordati per giovani e anziani". l'architetto Franzo,
che sostituiva l'assessore regionale alle politiche abita-
tive Sergio Conti, assente per impegni, ha denunciato
"che, per il Fondo Affitti, mentre crescono le esigen-
ze diminuisce il budget a disposizione".
L'esperienza di Piero Bosi, della segreteria provinciale
dello SPI, fa emergere un altro dato. "A Torino e nella
sua provincia ci sono almeno 80.000 alloggi vuoti, di
cui solo 30.000 dovuti ad operazioni di compra-ven-
dita in corso". Spiega Bosi che questa è una contrad-
dizioni del mercato delle abitazioni. "Bisogna affronta-
re la ristrutturazione del patrimonio abitativo, il recupe-
ro di stabili vuoti, la riedificazione di siti dismessi a par-
tire da quelli demaniali, limitando al minimo il consu-
mo di nuovi terreni. Occorre anche evitare la concen-
trazione di casi sociali, che creano difficoltà e paure
non gestibili. Comunque la mediazione sociale, in
molti casi, è utile ad affrontare situazioni difficili di con-
vivenza". In sintonia con le esperienze espresse è l'as-
sessore per la casa del Comune di Torino, Roberto
Tricarico. "Le idee non mancano" esordisce Tricarico
"perché sappiamo che le politiche di welfare partono
dalla casa. Dobbiamo costruire degli interventi mirati e
diffusi. Agendo sul mercato privato della locazione e
riformando l'assetto legislativo attualmente in vigore.
Dobbiamo mettere in campo una mobilitazione delle
idee e della politica. Non possiamo rimanere soli".
Che, in pratica è la conferma di una disponibilità
all'ascolto ed al ragionare insieme su un problema
così articolato e complesso.
Pasquale Cifani, presidente dell'A.R.C.Ab., ha sottoli-
neato che "da 25 anni le nostre cooperative rappre-
sentano coloro che sono troppo ricchi per entrare
nelle graduatorie delle case popolari troppo poveri
Per il 30% degli anziani l’affitto incide per quasi la metà della pensione.Il Piano Casa della Regione anticipa il Governo.
A TORINO UN CONVEGNO DELLO SPI-CGIL HA FATTO IL PUNTO
DELLA SITUAZIONE IN PIEMONTE SULLE CASE PER GLI ANZIANI. IL
PRESIDENTE CIFANI HA PORTATO L’ESPERIENZA DELLE COOPERATIVE
Le politiche del welfare partono dalla casa
14 15
Casa per anziani in Borgaro Torinesedella cooperativaedilizia G. Di Vittorio
In alto il segretarioregionale dello SPI-CGIL Silvio Canapè
NEW
S
Il 26 giugno 2009 la Cooperativa Giuseppe di Vittorio ha nominato il nuovoConsiglio di Amminsitrazione. Euplio Iula è stato riconfermato alla presi-denza, così come Pasquale Cifani e Massimo Rizzo alla vicepresidenza.Confermati anche i consiglieri Pier Giorgio Barbero, Pasquale Coniglio,Mario Cravetta, Oronzo De Padova, Mercurio Delfino, Gavino Fois, RaffaeleLaurano, Adriana Maletta, Mario Noè, Vincenzo Paone, Mario Rold,Gaetano Sessa, Gabriele Tanfani, Giuseppe Totaro, Pietro Traina, GallianoVagaggini, Saverio Viola. I nuovi consiglieri sono Sabato Fierro, GiovanniIacovelli, Carine Juenang Djandjo, Luigi Antonio Pispisa, Marco Rizzo.Merita una segnalazione l'ingresso nel Cda di Carine Juenang Djandjo, natanel Camerun, e prima rappresentante nella dirigenza della Di Vittorio diquesta nuova società italiana, multietnica e aperta alle nuove culture, nellapiena integrazione dei nuovi cittadini.I dottori Pierfranco Risoli e Roberto Coda e il ragioniere Edmondo Gattosono stati riconfermati nel Collegio Sindacale.
L'assemblea nazionale dell'A.N.C.Ab., riunitasi a Roma il 16 giugno 2009,ha deliberato il cambio del suo nome e del suo logo e, quindi, a cascata,delle Associazioni Regionali, uniformando così tutti i loghi e denominazio-ni. Dal prossimo numero di Abitare in Cooperativa l'A.R.C.Ab. diventeràLegacoop Abitanti Piemonte e avrà un nuovo logo. Che qui potete vederein anteprima.
Il nuovo CdA della CooperativaGiuseppe Di Vittorio
Un nuovo logo e un nuovonome per l'A.R.C.Ab.
Bruna Novello può essere considerata una delle
memorie storiche della Cooperativa Giuseppe Di
Vittorio. Abita in via Reiss Romoli, nella prima casa
costruita a Torino dalla Cooperativa e ha sempre
partecipato attivamente alla sua vita societaria: ha
gestito per anni la sezione soci di Torino. Ma non solo.
Le lotte sociali e sindacali degli anni 60 e 70 per i diritti
delle donne, degli operai e dei più deboli l'hanno vista
attiva partecipe. Fino alla scomparsa del marito Sergio
Ballario ha costituito con lui una solida coppia
impegnata nel sociale e nel fronte politico. Hanno
cresciuto i loro figli nella loro casa di via Reiss Romoli
e, rimasta vedova, la signora Novello, ha riscattato il
suo alloggio. Che è adesso di sua proprietà e dove
adesso si gode la sua serena vecchiaia.
Bruna Novello
L’abitazione in via Reiss Romoli
0709