PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA ABITARE
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ABITAREI N C O O P E R A T I V A
A GORIANO SICOLI (AQ) LA SCUOLA DI LEGACOOPILLUMINA IL FUTURO
LA PRESIDENTE BRESSOCONSEGNA UN’ALTRA CASADEL PIANO CASA REGIONALEREALIZZATA DALLACOOPERATIVA G. DI VITTORIOA ORBASSANO (TO)
L'INTERVENTODELL'EDIFICATRICE UNOA VESPOLATE (NO)RIUNISCE LE FAMIGLIEDEI SOCI
PUBBLICAZIONE QUADRIMESTRALE ANNO X- NUMERO 32 - POSTE ITALIANE SPEDIZIONEIN ABBONAMENTO POSTALE 70% - D.R.T. -D.C.B. - TORINO NR. 4/2009
PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DELL’ABITARE IN COOPERATIVA
32numero
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È passato più di un mese dall'inaugurazione della scuola
materna ed elementare costruita da Legacoop a Goriano
Sicoli, in provincia de L'Aquila, ma mi piace aprire questo spa-
zio iniziando da questo progetto. È una scuola ricostruita
dopo il terremoto del 6 aprile 2009, per iniziativa della
Legacoop Abitanti Piemonte, con un progetto che Legacoop
ha fatto immediatamente proprio, mettendo a disposizione le
migliori forze della cooperazione italiana. Per la scuola di
Goriano Sicoli le cooperative di tutta Italia hanno messo a
disposizione le loro capacità e la loro solidarietà. A parte il
progetto, donato dallo Studio Picco, tutto il resto è stato opera
delle associate di Legacoop. E vorrei portare come esempio
della risposta popolare alla ricostruzione della scuola, l'inizia-
tiva della Coop Nordest, i cui soci hanno messo a disposizio-
ne le proprie raccolte punti, per un totale di 380mila euro.
Vedere questo slancio è stata davvero una grande emozione,
la conferma di essere impegnati in valori importanti, capaci di
cambiare la società e di tirare fuori il meglio di noi.
Sono abruzzese, nato nell'area devastata dal terremoto del 6
aprile. Tutti gli abruzzesi che hanno vissuto da lontano la tra-
gedia della nostra terra, così come è successo agli emigrati
friulani, irpini, lucani, umbri e siciliani nel passato, sanno di
quali emozioni sto parlando, del dolore di vedere i posti in cui
si è cresciuti in rovina, e, allo stesso tempo, dell'enorme desi-
derio di reagire, di contribuire a restituire bellezza e vita ai
posti in cui si è nati. Per me il contributo di Legacoop alla rico-
struzione dell'Abruzzo non è stato solo uno slancio di solida-
rietà del movimento a cui appartengo, ma un gesto che arri-
va al cuore, perché è un apporto importante alla rinascita
della mia terra. Per questo l'inaugurazione della nuova scuo-
la di Goriano Sicoli, alla presenza dei dirigenti nazionali di
Legacoop, senza i quali non sarebbe stato possibile dare que-
sto bel segnale, è stato uno dei momenti più emotivi della
mia vita di cooperatore. La scuola ha tutte le potenzialità per
trasformarsi in uno strumento utile non solo del paese, ma
anche del territorio circostante; ci sono progetti per dotarla di
infrastrutture tecnologiche, in modo che possano utilizzarla
pei propri studi anche gli studenti universitari. Ha insomma
tutte le caratteristiche per essere una scuola modello. Chi
legge Abitare in Cooperativa sa che non nascondo mai l'or-
goglio e la soddisfazione al presentare il lavoro delle nostre
associate: ogni loro intervento significa case, e dunque futu-
ro, per le famiglie che vivono e lavorano in Piemonte. In que-
sto caso all'orgoglio e alla soddisfazione si aggiungono mille
emozioni che appartengono alla mia sfera personale.
Sfogliando questo numero di Abitare in Cooperativa si ha la
bella impressione che il movimento cooperativo abbia trova-
to nella riqualificazione delle aree dimesse uno dei più impor-
tanti filoni della sua attività. Da Orbassano a Collegno,
entrambe in provincia di Torino, da Asti a San Maurizio
d’Opaglio, in provincia di Novara, arrivano infatti interventi
destinati non solo a dare una casa ai soci delle cooperative,
ma anche a cambiare il volto delle città in cui vengono rea-
lizzati. Le Cooperative San Pancrazio e Musetta partecipano a
Collegno alla riqualificazione di un'area dismessa che, a fine
intervento, sarà dotata di appartamenti, centro commerciale
e spazio verde; il tutto a pochi metri dal capolinea della
Metropolitana 1, cioè, a 15 minuti dal centro di Torino. A
Orbassano la Cooperativa Di Vittorio ha appena consegnato
gli alloggi costruiti nell'ambito dei Contratti di Quartiere nel-
l'area ex Autocentro, dove un tempo venivano fabbricati gli
aeroplani. Appartengono a un progetto urbanistico che preve-
de un centro commerciale, una scuola media e un museo. I
Contratti di Quartiere, che in questi anni hanno rimesso in
moto l'edilizia e hanno proposto un nuovo modo di abitare le
nostre città, sono stati utilizzati anche dalla Cooperativa UNI-
C.A.P.I., che ad Asti ha terminato il suo intervento per la riqua-
lificazione dell'area San Carlo. La Cooperativa Pallanza è pro-
tagonista, con altri operatori pubblici e privati, di un ambizio-
so progetto di riqualificazione a San Maurizio d'Opaglio, sul
lago d'Orta. Sono tutti progetti che garantiscono case costrui-
te secondo i più moderni criteri di risparmio energetico e iso-
lamento acustico e che mettono le cooperative associate al
centro della scena del rinnovamento urbanistico. In questo
modo la cooperazione piemontese si propone non solo come
referente per avere case a canoni inferiori a quelli di merca-
to, ma anche come artefice di un nuovo modello di città, in
cui la necessità primaria dell'abitare si accompagna a una
pregevole qualità della vita.
Pasquale Cifani
Presidente di Legacoop Abitanti Piemonte.
Presidente: Pasquale CifaniVice Presidente: Roberto ZeppaRomeo Bevilacqua, Stefano Bigotti, Giuseppe Bisio,Giulio Blanc, Rinalda Borra, Giuseppe Calandra,Oronzo De Padova, Generoso De Serio, Salvatore Di Brigida, Maurizio Fantucci, Giuseppe Fortino, Pietro Ghio, Egidio Giannico,Domenico Iannello, Francesco Iaquinta, Euplio Iula,Adriana Maletta, Ettore Matinata, Guido Matinata, Alessandra Monaco, Massimo Rizzo, Marcello Stramaccia, Giuseppe Totaro, Alessandra Trotta, Galliano Vagaggini, Renzo Vanzo.
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Redazione: presso A.R.C.Ab.Via Perrone, 3 - Torino - Tel. 011 5185149www.arcab.it
Anno 10 - n° 32Pubblic. quadrim. Febbraio 2010Reg. Trib. di Torino n. 5302 del 27/08/1999
Direttore Responsabile: Laura Cardia
Capo Redattore: Generoso De Serio
Redazione: Giuseppe Bisio, Giuseppe Fortino, Egidio Giannico,Domenico Iannello, Francesco Iaquinta, Euplio Iula,Guido Matinata, Ettore Matinata, Massimo Rizzo
Proprietà: A.R.C.Ab.
Grafica: Jabé srl - Torino
Stampa: Marcograf - Venaria (TO)
Tiratura: 10.000 copie
Al centrodel rinnovamento urbanistico
PROVINCIA DI TORINO
Cooperativa: 13 febbraio Via San Giuseppe, 21 Pinerolo (TO)Tel 0121 374995 - Presidente Giulio Blanc
Cooperativa: Aldo Balla Via Ivrea, 57 Montalto Dora (TO)Tel 0125 650232 - Presidente Giampiero Porrino
Cooperativa: Antonino Monaco Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5648666 - Presidente Massimo Rizzo
Cooperativa: Clara Via Roma, 7 Caselle (TO)Tel 011 9913671 - Presidente Renzo Vanzo
Cooperativa: Coop Casa Chivasso Via Torino, 86 Chivasso (TO)Tel 011 9172780 - Presidente Romeo Bevilacqua
Cooperativa: Giuseppe Di Vittorio Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5648666 - Presidente Euplio Iula
Cooperativa: La Popolare Via Rubattera, 10 Bussoleno (TO)Tel 0122 49279 - Presidente Pacifico Trabucchi
Cooperativa: Musetta Via Perrone, 3 TorinoTel 011 4055179 - Presidente Giuseppe Fortino
Cooperativa: Primo Maggio Via San Giuseppe, 21 Pinerolo (TO)Tel 0121 374276 - Presidente Giulio Blanc
Cooperativa: San Pancrazio Via Perrone, 3 TorinoTel 011 5654444 - Presidente Pasquale Cifani
Cooperativa: Unità Operaia Alto Canavese Viale dei Mille, 13 Cuorgnè (TO)Tel 0124 650498 - Presidente Domenico Iannello
PROVINCIA DI ALESSANDRIA
Cooperativa: Carlo Levi Corso Cavallotti, 49 AlessandriaTel 0131 43141- Presidente Stefano Bigotti
Cooperativa: Odissea Corso Cavallotti, 49 AlessandriaTel 0131 43141 Presidente Domenico Rinaldis
Cooperativa: Uni C.A.P.I. Via Urbano Rattazzi, 11 AlessandriaTel 0131 43141 - Presidente Roberto Zeppa
PROVINCIA DI BIELLA
Cooperativa: Rododendro Via Martiri della Libertà, 60 Quaregna (BI)Tel 015 881568 Presidente Ugo Duoccio
PROVINCIA DI CUNEO
Cooperativa: Coefers Via Mondovì, 2 CuneoTel 0171 696362 - Presidente Salvatore Di Brigida
Cooperativa: Flavia Via Fossano, 6 Cuneo Tel 0171 695070 - Presidente Pietro Ghio
Cooperativa: Marilena Corso Giolitti, 2 CuneoTel 0171 699070 - Presidente Rinalda Borra
Cooperativa: La Lavoratori Via Ghione, 5 Savigliano (CN)Tel 0172 21604 - Presidente Guido Matinata
Cooperativa: La Quercia Via Ghione, 5 Savigliano (CN)Tel 0172 22668 - Presidente Francesco Matinata
PROVINCIA DI NOVARA
Cooperativa: Edificatrice Uno Via XXIII Marzo, 21 NovaraTel 0321 399326 - Presidente Francesco Iaquinta
Cooperativa: Edilcooper Via XXIII Marzo, 21 NovaraTel 0321 399326 - Presidente Francesco Iaquinta
Cooperativa: La Nuova c/o Coop Servizi Novara Via Mossoti, 8 NovaraTel 0321 1611649 - Presidente Marcello Stramaccia
PROVINCIA DI VERBANIA
Cooperativa: Edificatrice Tre Via Olanda, 35/B Pallanza (VB)Tel 0323 53435 Presidente Giuseppe Calandra
Cooperativa: Pallanza Via Olanda, 35/B Pallanza (VB)Tel 0323 404628 - Presidente Giuseppe Calandra
PROVINCIA DI VERCELLI
Cooperativa: Girasole CED Via Fornace Sandri, 1 VercelliTel 0161 294292 - Presidente Domenico Lombisani
SOM
MAR
IO
EDIT
OR
IALE
ABITAREI N C O O P E R A T I V A
3
3 Editoriale
4 La scuola che dà luce a Goriano Sicoli
8 Picco e Weichart: Una scuola caldae all'avanguardia
10 Una nuova cultura dell’abitare a Orbassano (To)
12 Gli alloggi di Musetta e San Pancrazio, al posto della Elbi
14 Pallanza: Una casa sul lago, nel cuore del parco
15 UNI-C.A.P.I.: Due edifici ad altorisparmio energetico
16 Da Catania a Vespolate grazieall'Edificatrice Uno
18 Bioarchitettura: gli edifici hannoadesso un certificato energetico
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È stata una cerimonia emotiva e molto emozionante,
quella con cui, il 12 dicembre 2009, la Legacoop ha
consegnato la scuola materna ed elementare, ricostrui-
ta in quattro mesi dopo il terremoto del 6 aprile 2009,
a Goriano Sicoli, in provincia de L'Aquila. Il paesino,
600 abitanti su un cucuzzolo, non ha registrato vittime,
ma i danni materiali sono stati ingenti. Sono crollate
varie case e parte della scuola, la chiesa di Santa
Gemma è rimasta in piedi solo grazie ai tiranti dell'ulti-
mo restauro, la caserma dei carabinieri e vari edifici
sono stati dichiarati inagibili. La tendopoli per le fami-
glie rimaste senza casa è stata allestita nel campo spor-
tivo e qui, sotto le tende, i bambini hanno terminato
l'anno scolastico, a giugno 2009.
Non essendoci stati morti ed essendo il paese relativa-
mente lontano dall'epicentro del terremoto, non sono
arrivate le telecamere né si è parlato di ricostruzione e
restauro quanto per i centri più colpiti. Per questo
Goriano Sicoli è entrato nel mirino della Legacoop
Abitanti Piemonte, quando ha deciso di partecipare alla
gara di solidarietà che ha coinvolto tutta l'Italia nei gior-
ni successivi al terremoto. "Volevamo fare qualcosa di
concreto, che fosse realizzabile e visibile in tempi stret-
ti, in modo da essere di aiuto a una popolazione priva-
ta di tutto. Avevamo chiaro sin dall'inizio che non ci
saremmo limitati a una raccolta di fondi e che avrem-
mo portato il nostro contributo in zone che non gode-
vano dell'aiuto delle telecamere" ha detto ad Abitare in
Cooperativa Pasquale Cifani, il presidente di Legacoop
Abitanti Piemonte.
L'idea di ricostruire la scuola di Goriano Sicoli è stata
immediatamente adottata da Legacoop, scatenando
L'EV
ENTO INAUGURATA IN ABRUZZO, È STATA COSTRUITA GRAZIE AI SOCI
E LE COOPERATIVE DI LEGACOOP
La scuola che dà luce a Goriano SicoliNel paesino abruzzese il futuro riparte dalla scuola materna ed elementare:moderna, prefabbricata, colorata ed ecosostenibile
Particolaredell’ingresso
Notte del 6 aprile, la vecchia scuola crollata
5
una delle più belle dimostrazioni di solidarietà del
nostro movimento. "La cosa che vorrei sottolineare
prima di tutto è la grandissima risposta popolare susci-
tata da Legacoop. Alla ricostruzione della scuola
hanno partecipato 70 società e cooperative che fanno
riferimento alla nostra associazione. Lo studio Picco di
Torino ha realizzato il progetto, tutto il resto, dalla
manodopera specializzata alla realizzazione dei manu-
fatti, le pareti prefabbricate, gli infissi, è opera delle
cooperative di Legacoop, che hanno messo a disposi-
zione le proprie competenze e il proprio lavoro in uno
dei più grandi slanci che io abbia mai visto" dice il pre-
sidente di Legacoop Giuliano Poletti. Ma non è stata
solo la partecipazione di chi aveva competenze e
sapere. Anche il finanziamento dei lavori è arrivato dal
mondo cooperativo: "Le cito un esempio che per noi
Particolari delleporte internerealizzate dai
writersdell’associazione
Artefatti
Porticato della scuolache affaccia
sul cortile interno
4
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è molto significativo: la Coop Nordest, che gestisce i
supermercati della Coop nel Nord-Est italiano, ha lancia-
to una raccolta punti tra i soci e i clienti della sua catena.
Hanno partecipato migliaia di persone comuni che
hanno raccolto 380mila euro, facendo della Coop
Nordest uno dei più importanti finanziatori del proget-
to. A questi si sono aggiunti 30mila euro, ottenuti sem-
pre con la raccolta punti, che sono stati utilizzati per
l'arredamento interno della scuola. Ecco, mi preme sot-
tolineare prima di tutto questo. La scuola di Goriano
Sicoli è il prodotto della solidarietà di migliaia di perso-
ne, che aderiscono agli ideali e ai valori di solidarietà e
mutualità, il valore aggiunto di Legacoop. Abbiamo
avuto una dimostrazione concreta, reale ed emozio-
nante di cosa può fare il movimento cooperativo: rico-
struire la scuola di un paesino terremotato in soli quat-
tro mesi. E non una scuola qualunque, ma una struttu-
ra dotata di tecnologie all'avanguardia per quanto
riguarda il risparmio energetico, la ecosostenibilità e le
norme antisismiche. Una scuola che è un punto di par-
tenza da cui Goriano Sicoli può ripartire e guardare con
speranza al futuro".
L’attuazione della ricostruzione è stata affidata a
Legacoop Abitanti Piemonte, che ha costituito a questo
scopo la Cooperativa Antonino Monaco. "Un gesto di
fiducia da parte di Legacoop che voglio sottolineare"
dice il presidente Cifani "un progetto periferico come
era il nostro, nato dal movimento piemontese per soli-
darietà, è stato fatto proprio da Legacoop, che lo ha
reso un simbolo dei valori della cooperazione e anche,
perché no?, in uno strumento per presentare il movi-
mento cooperativo in un territorio in cui il modello
delle cooperative d'abitazione è da sviluppare. Ci pre-
sentiamo come promotori di iniziative e di nuovi
modelli sociali e culturali. Direi che anche questo è
molto importante".
A Torino la solidarietà messa in moto dalle cooperative
è "tracimata" e ha coinvolto anche l'Associazione
Artefatti, i cui artisti hanno partecipato al progetto wri-
terforabruzzo, mettendo all'asta 40 quadri per parteci-
pare al finanziamento della scuola. Hanno anche rea-
lizzato i murales del cortile e il disegno delle coloratis-
sime porte delle aule. "Per noi è stata una esperienza
di grande valore personale: nessuno può rimanere
indifferente davanti al dramma e al dolore prodotti dal
terremoto e il calore con cui siamo stati accolti a
Goriano è indimenticabile" ha detto il presidente del-
l'associazione Karim Cherif "Con il nostro lavoro abbia-
mo voluto testimoniare la nostra solidarietà e la nostra
vicinanza ai bambini di Goriano Sicoli, ma abbiamo
anche dimostrato come l'arte, libera e creativa, sappia
essere al servizio di una grande causa".
Dopo una demolizione resa delicata dal precedente
crollo, e dunque eseguita da personale specializzato, i
lavori per la costruzione della scuola sono iniziati a set-
tembre e sono terminati a novembre. "Abbiamo volu-
to che fosse un edificio realizzabile in tempi rapidi, gra-
devole da vedere, ecosostenibile e ovviamente anti-
sismico, per cui è prefabbricato, presenta giochi di luce
e colori con le facciate in legno, è caratterizzato da una
serie di misure per il risparmio energetico e la sua strut-
tura è molto flessibile; all'interno, le aule sono dotate
di tutti i comfort e di tutti i servizi necessari per una
moderna scuola materna e una elementare" racconta
Pasquale Cifani.
Legacoop Abitanti Piemonte ha chiesto che la scuola
fosse intitolata ad Antonino Monaco, uno degli anima-
tori del movimento cooperativo piemontese, fino
all'improvvisa morte, nel 2003: "La cooperazione pie-
montese deve molto alle sue intuizioni e alle sue idee,
avrebbe sicuramente appoggiato con entusiasmo il
progetto della scuola e a noi piaceva l'idea che il suo
nome rimanesse in Abruzzo, collegato a una delle più
importanti opere di solidarietà realizzate dal nostro
movimento. Per Legacoop e Goriano Sicoli non c'è
stato alcun problema e la scuola è stata intitolata a lui".
Alla cerimonia di inaugurazione c'erano, emozionatissi-
mi, anche sua moglie e i suoi figli.
La scuola piace molto agli abitanti di Goriano Sicoli,
spettatori interessati di tutte le fasi della ricostruzione.
"Per noi è un simbolo di rinascita" dice il sindaco
Sandro Ciacchi "è una scuola moderna, funzionale, che
vogliamo dotare di strumenti multimediali perché
possa essere utilizzata dai nostri bambini e dai bambi-
ni del territorio circostante. Ma non solo. Nelle ore
extra-scolastiche le aule possono essere usate per
laboratori, per corsi, per connessioni a Internet... può
diventare un importante punto di riferimento per tutti
gli studenti di quest'area".
Si capisce così perché all'inaugurazione dell'edificio
scolastico abbia partecipato tutto il paese. "La giornata
era fredda, ha tentato anche di nevicare, ma a nessu-
no di noi importava" commenta adesso Cifani. Con gli
abitanti di Goriano Sicoli c'erano i presidenti di
Legacoop e Legacoop Piemonte Giuliano Poletti e
Giancarlo Gonella, il presidente della Legacoop Abitanti
Luciano Caffini, il presidente della Provincia de L'Aquila
Stefania Pezzopane, l'Assessore all'Istruzione della
Provincia di Torino Umberto D'Ottavio. Anche loro coin-
volti nella grande emozione e nelle grandi speranze
suscitate dall'evento. La missione di dotare il paese di
una scuola all'inizio dell'anno scolastico è stata com-
piuta. Per Goriano Sicoli e la sua rinascita, il futuro è
finalmente ripartito.
Laura Cardia
‘,
La scuola vista dalla stradaprincipale del paese
Elio Di Odoardo consegna alla moglie del Professore Monaco un quadro con ilritratto dello stesso eseguito dal pittore di Goriano Sicoli Pasquale Cifani
Un momento della cerimonia con i bambini che frequenteranno la nuova scuola
Il sindaco Sandro Ciacchi con la Presidente della Provincia Stefania Pezzopane al taglio del nastro
7
La scuola di Goriano Sicoli è il prodotto della solidarietàdi migliaia di persone, che aderiscono agli ideali e ai valori di solidarietà e collaborazione, il valoreaggiunto di Legacoop.
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L’EVE
NTO È una scuola calda e all'avanguardia
Il progetto della scuola materna ed elementare di
Goriano Sicoli è firmato dallo studio torinese Picco
Architetti, già autore del Villaggio Media Mortara, realiz-
zato dalle Cooperative San Pancrazio e Di Vittorio per
Torino 2006. Gli architetti Cristiano Picco e Ingeborg
Weichart raccontano in questa intervista a due voci le
sue caratteristiche.
"La piantina è un rettangolo con le facciate principali sui
lati lunghi, il lato nord guarda verso la strada, con un pic-
colo porticato, il lato sud è rivolto verso il cortile interno,
con una terrazza esterna separata dal cortile da pannel-
li di alluminio scorrevoli. La composizione interna si
basa su un corridoio parallelo ai lati lunghi su cui si
affacciano, su un lato dell'entrata la scuola materna, e
sull'altro le cinque aule della scuola elementare, la sala
dei maestri, la mensa, la cucina; entrambe le scuole
sono dotate di propri servizi bagno"
L'esterno dà come l'impressione che la scuola
irradi luce
Sì, è un effetto presente sul lato nord. La copertura del
porticato è più alta rispetto a quella del corpo della
scuola. La luce si infila in questo spazio e si diffonde
nelle aule, creando questo effetto rarefatto.
Contribuisce anche il rivestimento esterno della scuola,
in assi di larice siberiano, un legno molto chiaro, che
abbiamo scelto non solo per le sue caratteristiche tec-
niche, ma anche perché è molto caldo. Abbiamo volu-
to una scuola che avesse chiare trasparenze, come, ad
esempio, le ampie vetrate dell'entrata, che fanno intra-
vedere il giardino interno e i grandi murales, a cui stan-
no lavorando alcuni artisti torinesi. Le finestre delle aule
sono come tagli nella facciata, che donano un'irregola-
rità cercata.
È una scuola che conta su caratteristiche tecni-
che che la mettono all'avanguardia
Assolutamente sì. Abbiamo puntato sin dall'inizio su una
struttura che potesse essere costruita nel più breve
tempo possibile, per ovvi motivi, e che avesse alti stan-
dard di risparmio energetico. Abbiamo scelto il legno
come materiale principale anche per questo: è un
materiale anti-sismico, è caldo, ha importanti caratteristi-
che di isolamento, è adatto al luogo. È stata adottata la
facciata ventilata, che protegge dall'umidità, il riscalda-
mento è fornito da una caldaia a condensazione e a
bassa temperatura che permette di risparmiare fino al
70% rispetto al sistema precedente; il riscaldamento
arriva nelle aule attraverso serpentine nel pavimento: è
il sistema considerato attualmente più efficiente e a noi
piace l'idea che i bambini possano giocare su un pavi-
mento più caldo
Dicevate che il fattore tempo era ovviamente
essenziale
Sì, l'impegno di tutti noi è stato quello di dare una scuo-
la a Goriano all'inizio dell'anno scolastico; per questo
abbiamo scelto una struttura prefabbricata. Il file del
nostro progetto è stato inviato alla ditta che ha realizza-
to i pezzi prefabbricati, questa lo ha elaborato elettroni-
camente e ha effettuato i tagli lì dove diceva il nostro
progetto. Un lavoro di alta precisione che in cantiere ha
velocizzato i tempi di montaggio: tutto, i tagli delle
porte, delle finestre, gli infissi era preciso al millimetro.
Dobbiamo parlare delle caratteristiche anti-
sismiche della scuola...
Il progetto è stato trasformato in un modello matemati-
co e quindi sono state simulate le onde telluriche, in
questo modo sono stati individuati i punti di criticità,
che abbiamo rafforzato con maggiori fissaggi. La scuola
è costruita su una platea di cemento e ha un sistema
di raccordo fissato con staffe di acciaio. In questo modo
risulta flessibile e in grado di resistere alle scosse.
Una nota personale: cosa cambia in un lavoro
fatto esclusivamente per solidarietà?
Si sentono le cose più intensamente; c'è voglia di
partecipare, di aiutare e, in questo caso, di fare in fret-
ta, assicurando il massimo comfort nel minor tempo
possibile.
“
“
Cristiano Picco Ingeborg Weichart
Particolare impianto termico
Particolari della scuola “Antonino Monaco”
Un momento dell'asta di beneficenza organizzata per raccogliere i fondi per la costruzione della scuola da destra l'assessore alla casa di Torino Roberto Tricarico, il comico Claudio Sterpone, il sindaco di TorinoSergio Chiamparino, la giornalista Alessandra Comazzi e uno dei writer nonchè organizzatori Ludwig Lega
Pianta pian terreno
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Pensate alla più fredda giornata
di questo gelido inverno piemon-
tese che vi possa venire in
mente. In una giornata simile,
compreso un tentativo di nevica-
ta, il 19 dicembre 2009, la
Cooperativa Di Vittorio ha conse-
gnato ai soci assegnatari i 34
alloggi costruiti a Orbassano, in
provincia di Torino, nell'ambito
dei Contratti di Quartiere.
Meno male che il freddo del
clima è stato accompagnato dal calore dei soci
assegnatari e dalle numerose autorità presenti alla
cerimonia. Con i dirigenti della Legacoop Piemonte
Abitanti e della Cooperativa Di Vittorio, guidati da
Pasquale Cifani ed Euplio Iula, c'erano infatti la pre-
sidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso,
il presidente della Consulta Casa dell'ANCI Roberto
Tricarico, l'ex sindaco di Orbassano Carlo Marroni,
che ha firmato i Contratti di Quartiere nell'ambito
dei quali sono stati realizzati gli alloggi consegnati,
e l'attuale sindaco Eugenio
Gambetta, che ha annunciato
l'intenzione di avviare nuovi
Contratti di Quartiere in altre
aree cittadine.
La soddisfazione e l'allegria
espresse da Tricarico, Gambetta
e Bresso durante la cerimonia è
comprensibile. I nuovi alloggi
della Cooperativa Di Vittorio sono
il risultato di una riqualificazione
urbanistica, quella dell'area ex Autocentro, in posi-
zione semi-centrale, in cui le cooperative, non solo
di abitazione, hanno giocato un ruolo di primo
piano. In questa zona dismessa, con gravi degradi
sociali, economici e urbanistici, sono previsti anche
un nuovo Museo alle Attività Produttive, una nuova
scuola media, la Leonardo da Vinci, un centro
commerciale di Novacoop e un edificio di edilizia
pubblica al piano terreno del quale saranno ospi-
tate attività e servizi per i giovani e per gli anziani.
Come si può vedere si sta recuperando un'area
perduta e si assicurano ai suoi abitanti i servizi
necessari per una buona qualità della vita.
L'edificio costruito dalla Cooperativa Di Vittorio
rientra in questa filosofia, proponendosi come
esempio di una nuova cultura dell'abitare. La sua
architettura presenta infatti innovazioni che miglio-
rano il risparmio energetico e la qualità della vita
degli abitanti: la facciata ventilata garantisce l'isola-
mento dall'umidità, sul lato sud i balconi chiusi da
vetrate costituiscono serre a guadagno solare
(assorbono il calore d'inverno e lo respingono
d'estate), i collettori solari servono per il riscalda-
mento dell'acqua. Gli alloggi, di varie tipologie,
hanno tutti impianti di domotica e soccorso come
le tapparelle elettriche o i bottoni per gli allarmi del
fuoco e del gas, che aiutano chi non è nel pieno
delle forze fisiche.
"È un intervento che si inserisce in questo impe-
gno che portiamo avanti già da alcuni anni, di offri-
re ai nostri soci case che garantiscono non solo il
classico tetto sulla testa, ma appartamenti dotati di
tutti i comfort e contesti che collaborano a rende-
re la vita più facile. Mi piacerebbe sottolineare
anche, in questa occasione, l'importanza che i
Contratti di Quartiere hanno avuto in questi anni
per rinnovare i quartieri delle nostre città e per
offrire una casa a chi non poteva ottenerla né nel
mercato né nell'edilizia pubblica. Hanno avuto un
doppio ruolo che li rende uno strumento prezioso"
ha detto il presidente della Cooperativa Di Vittorio
Euplio Iula.
G. De Serio
Nell'area dismessa ex Autocentro la Cooperativa Di Vittorio ha costruito un edificio con
sistemi tecnologici e costruttivi all'avanguardia
CONSEGNATI GLI ALLOGGI COSTRUITI A ORBASSANO (TO)
Dal freddo di dicembre, una nuova cultura dell'abitare
10
Il sindaco di OrbassanoEugenio Gambettaconsegna le chiavi allasocia Chiara Tremante
Particolare della SERRA sul lato sud dell’edificio
Presidente Bresso, come rac-
conterebbe i suoi cinque anni
di politiche per la casa?
"Il diritto alla casa è stato tra gli
obiettivi fondamentali del governo
regionale da me presieduto.
L'emergenza abitativa è un proble-
ma grave, particolarmente sentito,
al quale abbiamo voluto dare
risposta attraverso una nuova poli-
tica organica dell'edilizia residen-
ziale pubblica. Per questo abbia-
mo varato il “Programma casa:
10.000 alloggi entro il 2012”, che
ha assunto come obiettivo priorita-
rio l'offerta di alloggi a canone
speciale e a canone calmierato,
intervenendo a favore delle fasce
più deboli della popolazione che
hanno difficoltà a trovare una solu-
zione abitativa stabile e decorosa a
prezzi accessibili rispetto alle capa-
cità di reddito. Una particolare
attenzione viene poi riservata ai
giovani e agli anziani. Il Piano pre-
vede la realizzazione di 10.000
unità abitative con un impegno
finanziario complessivo di circa
750 milioni di euro in sei anni. Nel
primo biennio, con un grosso sfor-
zo, abbiamo messo in campo uno
stanziamento di quasi 307 milioni
euro per la realizzazione di 4.200
alloggi. Le domande pervenute
sono state decisamente superiori,
ma, attraverso una attenta ridistri-
buzione delle risorse tra le diverse
misure d'intervento, siamo riusciti
a finanziare la realizzazione o
ristrutturazione di 5.444 alloggi,
addirittura più del previsto".
Altri aspetti di questo piano
da sottolineare?
“L'intero piano prevede anche
interventi in grado di minimizzare
i consumi dell'energia e delle
altre risorse ambientali, di favorire
l'uso di fonti energetiche rinno-
vabili, per costruire e ristruttura-
re insomma in piena compati-
bilità con il rispetto dell'am-
biente - ha aggiunto Bresso -
Inoltre il piano casa è stato
accompagnato da un contribu-
to di sostegno alla locazione
per un importo pari a 35 milio-
ni di euro”.
Uno degli strumenti più
importanti, come anche que-
sta cerimonia di consegna
dimostra, sono stati i Contratti
di Quartiere...
"Sono interventi importanti di
riqualificazione urbana e prevedo-
no, accanto ad altre infrastrutture,
anche l'offerta abitativa. Abbiamo
speso per questo i 18 milioni di
euro disponibili, e questo di
Orbassano è un esempio tipico di
cosa si è potuto realizzare, anche
grazie al rapporto positivo che
siamo riusciti a costruire in questi
anni con il mondo cooperativo. È
una parte importante della società
piemontese, un mondo capace di
intercettare, interpretare e dare
risposta ai bisogni di moltissimi cit-
tadini. Un punto di riferimento per
molti, per noi un interlocutore affi-
dabile che abbiamo imparato ad
apprezzare"
gds
Alla cerimonia di consegna la presidente della Regione Piemonte
Mercedes Bresso ha conversato brevemente con Abitare in Cooperativa
sulle politiche abitative e sul ruolo delle cooperative d'abitazione.
Mercedes Bresso: Le cooperative sono un interlocutore affidabile
Vista Nord del nuovoedificio in Orbassano
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ci sono simili operazioni in atto in tutta la Regione:
ad Alessandria e ad Asti con l'UNI-C.A.P.I., a Biella
con l'Edificatrice Uno, a San Martino d'Opaglio con la
Pallanza. Cosa significa per il movimento cooperati-
vo? Non insisterei tanto, questa volta, sull'evidente
prestigio e credibilità conquistati dalle nostre associa-
te, tanto da poter essere protagoniste, nei piccoli e
nei grandi Comuni della regione, i questo tipo di
operazioni. Stavolta preferisco soffermarmi su quan-
to queste riqualificazioni urbanistiche ci permettano
di promuovere i nostri valori e la nostra visione di
città. Nell'area ex Elbi ci saranno un centro commer-
ciale Ipercoop e alloggi realizzati da Cooperative edi-
lizie: nuovi posti di lavoro, l'idea di un commercio
etico e un nuovo modo di abitare, che promuove il
mix sociale e la solidarietà".
Il nuovo complesso sorgerà intorno a una grande
piazza, su un lato della quale c'è il capolinea della
metropolitana. "Possiamo quasi dire che per chi abi-
terà in quest'area la fermata della M1 sarà più vicina
dei parcheggi previsti dai progetti" commenta Cifani.
La stazione della metropolitana, il centro commercia-
le e gli edifici residenziali saranno collegati attraverso
spazi pubblici che prevedono una piazza pubblica
pedonale attrezzata con aree verdi, aree gioco bimbi,
e aree di sosta e una nuova viabilità dell'area, con
piste ciclabili e nuovi assi viari. Gli utenti del centro
commerciale e della metropolitana potranno contare
su grandi aree di parcheggio sia in superficie che
interrate (parcheggi privati sono previsti in apposita
area per i residenti).
Gli alloggi realizzati dalle Cooperative Musetta e San
Pancrazio offrono vari tipi di tipologie, per andare
incontro alle esigenze delle famiglie e delle giovani
coppie. Lo fanno non solo nella metratura di super-
ficie e nella composizione architettonica degli allog-
gi, ma anche nelle tecniche costruttive, che approfit-
tano delle tecnologie più moderne per il risparmio
energetico.
"Penso che sia più che evidente il vantaggio di vive-
re nella prima cintura torinese, in un'area tranquilla e
protetta (la viabilità interna dell'area è pedonale), in
cui i bambini possono giocare senza pericoli e gli
adulti socializzare in giardini, negozi e piste ciclabili,
e con, soprattutto, la metropolitana raggiungibile a
piedi, perché è davvero sotto casa, e che porta in 15
minuti a Porta Nuova, nel cuore di Torino. E non
dimentichiamo che gli alloggi realizzati dalle coope-
rative hanno sempre canoni inferiori del 30% rispet-
to ai prezzi che si trovano sul libero mercato" conclu-
de Pasquale Cifani.
Resta da aggiungere che il nuovo intervento di
Musetta e San Pancrazio si inserisce in un contesto
di grandi cambiamenti non solo di un'area dismessa,
ma anche di uno dei più importanti assi viari di
Collegno, via De Amicis, che si sta convertendo da
asse produttivo in polo residenziale.
I lavori di costruzione inizieranno all'inizio del 2010,
gli alloggi verranno consegnati nella primavera del
2002.
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Al capolinea della Metropolitana 1 di Torino sorge
una grande area industriale che sarà presto trasfor-
mata in un moderno quartiere residenziale.
Siamo nella prima cintura occidentale del capoluogo
piemontese, a Collegno, dove termina la prima linea
sotterranea di trasporto pubblico torinese. Qui, fino a
poco tempo fa, avevano il proprio quartiere genera-
le la Elbi e la Messer, due delle grandi fabbriche della
periferia torinese. Una lunga trattativa tra il Comune
di Collegno e la proprietà dell'Elbi ha portato alla
ricollocazione dello stabilimento (e alla salvaguardia
di circa 900 posti di lavoro) in un'altra area e alla
liberazione di circa 55mila metri quadrati nel territo-
rio di Collegno, al capolinea della nuova metropolita-
na e nei pressi del parcheggio di interscambio.
È un'area preziosa: grazie alla metropolitana si trova
a pochi minuti dal centro di Torino, con gli inevitabi-
li ed evidenti vantaggi. Il Comune di Collegno ha
deciso di riqualificarla e di destinarla a residenze,
commercio e tempo libero, in modo da renderla uno
dei poli di attrazione sia della cittadina che dell'inte-
ra cintura occidentale di Torino: 22mila metri quadra-
ti dell'area saranno destinati alla realizzazione di circa
300 alloggi, articolati in 8 palazzi di sette piani; circa
21mila metri quadrati saranno invece utilizzati per la
realizzazione di un centro commerciale di Novacoop.
Parte dei 300 alloggi saranno realizzati dalle coope-
rative Musetta e San Pancrazio (20 alloggi dalla
prima, 150 dalla seconda), che si trovano così ad
essere protagoniste di una delle più importanti e
prestigiose operazioni di riqualificazione urbana della
periferia torinese.
"Questa operazione si inserisce in questa nuova ten-
denza, che vede le associate di Legacoop Piemonte
Abitanti partecipare alle grandi opere di rinnovamen-
to cittadino. L'operazione più eclatante è la Spina 3,
a Torino, dove le Cooperative Di Vittorio e San
Pancrazio hanno dato un contributo decisivo al cam-
biamento dell'immagine dell'area" dice il presidente
di Legacoop Piemonte Abitanti Pasquale Cifani "Ma
Nell'area dismessa della grande fabbrica, previsti un centrocommerciale, spazi a verde e 300 alloggi. Protagonistedell'intervento, le cooperative.
A COLLEGNO (TO), AL CAPOLINEA DELLA METROPOLITANA 1 (FERMATA FERMI)
12 13
Gli alloggi di Musetta e San Pancrazio, al posto della Elbi
L’edificio industriale che lascerà il posto alle nuove residenze
L’area dove sorgeranno i nuovi complessiresidenziali
Fase della demolizione dell’area ex Elbi (Collegno)
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La Cooperativa UNI-C.A.P.I. sta
completando l'intervento del PIRU
San Carlo di Corso Alba, ad Asti,
con la realizzazione dei due edifici
sui Lotti 6 e 7, che saranno termi-
nati in queste ultime settimane del
2009 (sul lotto 8 la cooperativa
alessandrina ha già costruito un
edificio da 12 alloggi.)
Entrambi gli edifici in costruzione
ospitano 12 alloggi, con annessi
box e cantine. Gli appartamenti
sono costituiti a soggiorno, cucina,
due camere da letto e due bagni.
Intorno agli edifici ampli spazi di
pertinenza destinati a verde priva-
to e parcheggio privato.
Il complesso è stato realizzato
secondo i criteri del risparmio
energetico, con l'uso di murature
ad elevata coibenza termica e ser-
ramenti in legno con vetro camera
ad alta capacità di isolamento. Gli
standard dei finimenti interni ed
esterni sono di tipologia
medio/alta e le caratteristiche dei
materiali impiegati permette di
avere bassi costi di manutenzione.
L’intero intervento gode di una
completa accessibilità agli alloggi,
le parti comuni e le autorimesse.
Da sottolineare che il complesso
abitativo è dotato di impianti ter-
mico-idraulici per il risparmio ener-
getico e della funzionalità, intro-
dotti nonostante all'inizio dell’iter
progettuale (2006), non fossero
ancora vigenti i recenti provvedi-
menti (D.lgs.311 e Piano Stralcio
Regione Piemonte) che hanno
aumentato le richieste prestazio-
nali in materia di risparmio ener-
getico ed impianti di edifici relativi.
Già nella progettazione erano
state fatte precise scelte per:
Un impianto centralizzato per la
produzione di energia termica per
il riscaldamento degli alloggi e per
la produzione di A.C.S., mediante
generatore a gas, del tipo a con-
densazione
Una rete di distribuzione a zone
mediante appositi moduli di uten-
za, in grado di consentire la gestio-
ne individuale di ogni alloggio, con
la contabilizzazione diretta di calo-
re per uso riscaldamento, di Acqua
calda sanitaria, di Acqua fredda
sanitaria;
Una predisposizione dei collega-
menti elettrici occorrenti al disposi-
tivo di interfaccia di acquisizione e
teletrasmissione dei dati di conta-
bilizzazione, utile per agevolare il
futuro servizio di gestione e conta-
bilizzazione dei consumi, anche
tramite gestore esterno;
Un impianto di riscaldamento di
alloggio mediante pannelli radianti
annegati a pavimento integrati da
scalda salviette nei bagni;
Un impianto di raffrescamento,
per ogni singolo alloggio, con
installazione di sistemi di condizio-
namento mono split, dual split.
Una casa nel cuore di un parco cittadino e a pochi
passi dal Lago d'Orta. È il progetto avviato dal Comune
di San Maurizio d’Opaglio (NO), con un gruppo di ope-
ratori privati e pubblici, fra cui la Cooperativa Pallanza,
per costruire nel centro del paesino il complesso deno-
minato Residenza Parco della Versura.
Si tratta di un ambizioso progetto di riqualificazione
urbanistica e viaria, con la messa in sicurezza dell’inte-
ra rete stradale del suo intorno con percorsi pedonali e
ciclabili, in collegamento con i servizi scolastici del
Comune (scuola materna e scuola elementare) e con
le aree centrali del paese (municipio, farmacia comu-
nale ed asse commerciale di Via Roma a 200 ml). Il
tutto pensato intorno a un parco urbano attrezzato di
oltre 10.000 mq e servito da 5.000 mq di aree desti-
nate a sosta e parcheggi e dotato di servizi commer-
ciali/terziari.
Il progetto offre appartamenti di varie tipologie, biloca-
li e trilocali, tutti dotati di cantine e box, e, essendo rea-
lizzato da vari operatori, è stato pensato per tutte le
disponibilità economiche, offrendo nel cuore di San
Maurizio un esempio di mix sociale. Sono infatti previ-
sti interventi in edilizia convenzionata, sovvenzionata
ed agevolata, interventi misti di edilizia convenzionata
con porzioni commerciali/terziarie ed edilizia a libero
mercato.
Gli alloggi saranno realizzati con elevati standard di
risparmio energetico, e quindi di conseguente rispar-
mio economico per i soci assegnatari. Per esempio,
l'impianto di riscaldamento centralizzato sarà con con-
tacalorie (per quantificare il consumo individuale) e
con caldaia a condensazione ad alto rendimento, con
pannelli radianti per un bassissimo consumo energeti-
co, in grado di offrire il massimo comfort abitativo e
nessun onere di manutenzione individuale; i pannelli
solari potranno garantire il soddisfacimento del 60%
del fabbisogno medio annuo di acqua sanitaria e i pan-
nelli fotovoltaici parteciperanno alla produzione di
energia elettrica per un costo zero di tutti i consumi
condominiali (luce e centrale termica); l'isolamento
termico e il comfort acustico saranno assicurati da ser-
ramenti di ultima generazione.
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RA A SAN MAURIZIO D'OPAGLIO, L'ULTIMO
INTERVENTO DELLA COOPERATIVA PALLANZA
LA COOPERATIVA UNI-C.A.P.I COMPLETA AD ASTI UN NUOVO INTERVENTO
Una casa sul lago, nel cuore del parco della Versura
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Già in fase diprogettazione sonostati previstiimpianti e sistemidi risparmioenergetico richiestiadesso dallaRegione Piemonte
Due edifici ad alto risparmio energetico
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piantina del bilocale tipo
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piantina del piano rialzato dell'edificio del lotto 7
La Residenza Parco della Versura riqualificherà l'area intornoa un grande parco con case ad alto risparmio energetico
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La Cooperativa Marilena celebra in questo 2009 i suoi
primi trent'anni di attività. Un anniversario importante
che è stato festeggiato il 20 novembre, al Teatro
Toselli di Cuneo con il concerto delle 4 stagioni di
Vivaldi, illustrate in tempo reale da Fabio Vettori, il cui
ricavo è andato all'ABC Piemonte. Alla serata hanno
partecipato anche il sindaco di Cuneo Alberto
Valmaggia, il consigliere regionale Elio Rostagno, il pre-
sidente di Legacoop Piemonte Giancarlo Gonella,
oltre a vari dirigenti delle cooperative d'abitazione pie-
montese come Guido Matinata e Massimo Rizzo.
"È una festa che arriva in un momento non facilissi-
mo per il nostro Paese e per la nostra area" ha detto
Rinalda Borra, la presidente della Cooperativa, ad
Abitare in Cooperativa "In questi trent'anni sono cam-
biate tante cose. Senza dubbio è cambiata l'idea della
casa come bene, sia per le esigenze dei nostri soci
che per l'evoluzione delle tecnologie costruttive. È
cambiato il mercato della casa. Sono cambiate le coo-
perative edilizie, con tutto quello che le accompagna,
dai finanziamenti ai soci fino alla capacità di stare sul
mercato, che con forza e vitalità abbiamo dimostrato".
In questi trent'anni di storia la Cooperativa Marilena
ha dimostrato di saper raccogliere le sfide dei cam-
biamenti: "Lo abbiamo fatto concretamente, nella
progettazione e nella realizzazione degli interventi
edilizi, avendo ben presenti le nuove tecnologie per
migliorare le abitazioni e renderle più efficienti ed
efficaci sotto il profilo energetico e quindi anche del
comfort, e meno costose alla voce "spese di gestio-
ne", convinti che un equilibrato investimento permet-
ta sempre un risparmio sul lungo termine" spiega
ancora la presidente Borra.
Con questa mentalità aperta verso il futuro e pronta a
raccogliere le sfide che l'evoluzione comporta sempre,
ma ben salda nei suoi valori cooperativi, "che non
sono negoziabili, perché sono parte del nostro DNA"
afferma Borra, la
Cooperativa Marilena
riconosce di apparte-
nere a una realtà che
ha retto meglio di
altre alla crisi.
"Possiamo dare qual-
che risposta a questa
crisi economica che
ha colpito anche il
bene casa. E penso che possiamo farlo grazie all'espe-
rienza che abbiamo acquisito in questi trent'anni di sto-
ria. Abbiamo gli strumenti che ci permettono di guar-
dare a ieri per vivere le sfide di oggi e di domani: la
prima è la grande sfida dell'energia e dell'ambiente,
con la certificazione energetica che diventa "patente"
ecologica ma anzitutto economica. È soprattutto una
sfida culturale: dobbiamo riuscire a far diventare patri-
monio collettivo un'attenzione alla qualità dell'abitazio-
ne che vada oltre gli aspetti estetici e tocchi anche
quelli funzionali ed energetici, fino a diventare rispar-
mio per il portafoglio delle famiglie e, cosa non meno
importante, difesa di quello che è un patrimonio
comune, l'ambiente".
La presidente ama ripetere che "la cooperativa
Marilena c'è e non si tira
indietro". Ma intende coin-
volgere "nelle sfide dei pros-
simi trent'anni" anche i suoi
soci e quanti lavorano con
essi per creare una sorta di
filiera virtuosa, esempio e
simbolo del "buon costrui-
re" nel Cuneese: "Mi piace-
rebbe tornare insieme alla
forza originaria, al Dna della cooperazione che è lavo-
rare insieme, mettere insieme le forze" conclude.
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Al Teatro Toselli di Cuneo, uno spettacolo musicale e molti ospiti importanti. Rinalda Borra: "Diamo risposte concrete"
LA COOPERATIVA MARILENA COMPIE 30 ANNI
"Abbiamo gli strumenti per raccogliere le sfide del futuro"
16 17
Grazie al Programma casa 10.000 alloggi entro il 2012,
la Cooperativa Edificatrice Uno ha consegnato alla fine di
ottobre, a Vespolate, in provincia di Novara, nove mini
alloggi, realizzati con un intervento di recupero edilizio e
destinati ai soci anziani. L'intervento è partito all'inizio del
2008 con l’acquisizione di uno stabile in disuso di pro-
prietà dell'Amministrazione Comunale di Vespolate. La
cooperativa novarese ha recuperato l'edificio e lo ha
ristrutturato, ricavandone nove alloggi, tutti
Gli alloggi hanno tutti una superficie di circa 40 mq,
con soggiorno, angolo cottura, bagno e camera da
letto, e sono stati arredati in tutte le parti con mobili,
luci ed elettrodomestici. Lo spazio è stato organizzato
in modo da evitare le barriere architettoniche; ci sono
poi spazi, sia all'esterno che all'interno della struttura,
realizzati allo scopo di favorire incontri ed attività
comuni tra i soci assegnatari.
Il presidente Francesco Iaquinta, sottolinea che "in un
intervento come questo, destinato soprattutto a perso-
ne anziane, c'è stata una maggiore attenzione, rispet-
to a quella che si dedica solitamente, alla famiglia; per
questo abbiamo voluto dare ai nostri soci la possibili-
tà di avere una casa pensata per le loro esigenze quo-
tidiane, realizzando una struttura che favorisca l’intera-
zione tra i diversi nuclei familiari, potendo usufruire di
spazi per attività in comune".
Alcuni soci assegnatari sono uniti da parentela. Ad
esempio, la signora Franca Finotello, socia assegnata-
ria, è cognata del signor Sante Freguglia, anche lui
socio assegnatario. "Siamo veramente contenti di aver
potuto realizzare un sogno che avevamo da tempo e
che non abbiamo mai potuto realizzare a causa degli
alti costi di affitto degli alloggi. Finalmente io e mia
sorella, con le nostre famiglie, possiamo abitare vicini.
Al giorno d'oggi, per noi poter contare su una perso-
na cara vicina è molto importante, ci permette di poter
essere più tranquilli.”
La signora Barbara Di Dio, madre di una socia della
Edificatrice Uno che abita da alcuni anni in un alloggio
della cooperativa a Novara, grazie a questo intervento
ha potuto trasferirsi da Catania a Vespolate, e stare
così vicino alla figlia. Quando le è stato consegnato
l'alloggio la signora Di Dio ha detto ad Abitare in
Cooperativa: "Sono contenta, ho 70 anni ed era da
tempo che cercavo di avvicinarmi a mia figlia. Non ero
mai riuscita a trasferirmi, il costo degli affitti, i proble-
mi di un trasloco da così lontano, mi hanno sempre
bloccato. Grazie alla Cooperativa Edificatrice Uno ho
trovato la soluzione ideale, un ottimo alloggio con
tanto verde attorno e, cosa non trascurabile, già arre-
dato, a un canone accessibile anche per chi vive solo
con la pensione. Una situazione ideale per farmi pren-
dere la decisione di trasferirmi e poter stare vicino a
mia figlia e a mia nipote".
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RA LA COOPERATIVA NOVARESE HA CONSEGNATO NOVE MINI ALLOGGI
Da Catania a Vespolate grazie alla Edificatrice Uno
A pochi km da Novara, nove alloggi per anziani, arredati e senza barrierearchitettoniche, hanno anche riunito alcuni nuclei familiari
L'edificio dal cortile interno
Da sinistra le sorelleFranca e Maria Finotello,
con Sante Freguglia,marito di Maria: hanno
finalmente realizzato il sogno di vivere vicini
Il soggiorno con l'angolocottura di uno degli
alloggi realizzati
La presidente dellaCooperativa MarilenaRinalda Borra con il sindaco di CuneoAlberto Valmaggia (al centro) e il consigliere regionale ElioRostagno
Rinalda Borra con il presidente diLegacoop PiemonteGiancarlo Gonella e il presidente dellaCooperativa LaLavoratori GuidoMatinata
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BIO
ARC
HIT
ETTU
RA
COS’È IL CERTIFICATO ENERGETICOAcquistereste un automobile senza porvi il problema
di quanto carburante consuma per percorrere 100
chilometri?
Sicuramente no. Ebbene, d’ora in poi anche per le
case di abitazione, prima dell’acquisto o della locazio-
ne, potrà essere fatta una verifica, a priori, di quanto la
stessa casa consuma, per es., per il riscaldamento
nella stagione invernale.
Questa verifica potrà essere fatta attraverso la lettura
del “Certificato energetico”.
Il certificato energetico è infatti un documento, registrato
presso un apposito archivio informatico della Regione
Piemonte che, analizzati una serie di parametri tecnici,
determina la “classe energetica” dell’immobile.
Detta classe, espressa attraverso un’unità di misura
determinata in KWh/mq/anno, viene rappresentata con
un apposito grafico che individua 8 classi di riferimento:
dalla A+ alla G, con valori ricompresi tra 27 e 435
KWh/mq/anno.
Per tradurre in un esempio concreto quanto detto in ter-
mini tecnici ed un po’ ermetici facciamo un esempio:
consideriamo un alloggio di 70 mq di superficie utile
calpestabile localizzato a Torino il cui impianto di riscal-
damento sia alimentato da gas metano;
se la classe di appartenenza risulterà, ad es., la “C”, il
costo annuo, per la gestione del riscaldamento, sarà
compreso tra 460 e 800 euro; mentre, se lo stesso
alloggio sarà in classe “B” il costo annuo sarà compre-
so tra 246 e 459 euro ed ancora, in classe “A”, scen-
derà tra 151 e 245 euro.
Per avere un’idea ancora più chiara, in termini econo-
mici, di quanto incide l’appartenenza ad una classe
energetica anziché ad un’altra, basti pensare che lo
stesso alloggio di cui all’esempio, ma con più di 40
anni di vita e con un vecchio impianto di riscaldamen-
to, risulta ricadere mediamente in classe “F” con un
consumo medio annuo pari ad euro 1.450, quattro
volte più di una classe “B”.
Possiamo dire pertanto che il Certificato determina, sia il
fabbisogno di energia per il riscaldamento, sia il fabbiso-
gno di energia per la produzione di acqua calda sanita-
ria; esso individua inoltre, un parametro rappresentativo
della quantità di emissione di gas serra prodotta dall’edi-
ficio in questione.
Per le costruzioni esistenti (laddove si manifesta la neces-
sità dell’emissione del certificato), questo dovrà, oltre che
individuare la classe di appartenenza dell’immobile, indi-
care quegli interventi possibili (sull’involucro o sull’impian-
to) atti a migliorarne la prestazione energetica.
In questi ultimi anni, molto si è detto e molto si è scritto
in merito alle prestazioni energetiche degli edifici ed il
conseguente obbligo alla “certificazione” del loro fabbi-
sogno energetico.
Il quadro legislativo, con il sovrapporsi, in tempi diversi di
leggi nazionale e regionale, è risultato spesso confuso
e/o contraddittorio.
Oggi, con l’entrata in vigore, dal 1° di ottobre 2009, della
DGR del Piemonte n. 43-11965 del 04/08/09 si è
giunti alla completa definizione di tutti gli obblighi e gli
adempimenti spettanti in applicazione delle molteplici
leggi e decreti in vigore in ambito nazionale e regionale.
Fino all’anno 2005 la legge in vigore (integrata da
numerosi decreti attuativi) era la n. 10 del 09/01/1991,
“Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale
in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio
energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”.
La Direttiva europea n. 2002/91/CE in applicazione agli
impegni assunti con il Protocollo di Kyoto sulle emissio-
ni di gas serra, ha obbligato, i vari paesi della comunità
europea, a dotarsi di strumenti legislativi che ponessero
in essere strumenti capaci di un efficace controllo del
fabbisogno energetico negli edifici attraverso precise
indicazioni sulle scelte progettuali per il raggiungimento
di precisi standard prestazionali.
Con l’emanazione del Dlgs 192/05, successivamente
integrato dal Dlgs 311/06, l’Italia dà una prima risposta
a quanto imposto dalla citata direttiva europea, ma il
rimando ai successivi decreti attuativi e l’attesa che le
singole regioni, in applicazione della prevista autonomia
legislativa di settore, legiferassero a loro volta in materia,
ha fatto si che detti decreti, siano stati applicati a volte in
maniera confusa e/o contraddittoria.
La successiva entrata in vigore, per la Regione Piemonte,
della L.R. 13/2007 ed ancor più l’emanazione della cita-
ta DGR n. 43-11965, ha definitivamente determinato un
quadro legislativo di riferimento sufficientemente chiaro.
Sono stati infatti definiti, in estrema sintesi:
Gli Standard prestazionali (energetici) degli edifici, sia
per ciò che riguarda le caratteristiche dell’involucro edili-
zio, sia per quanto attiene all’efficienza degli impianti di
riscaldamento/raffrescamento e la produzione di acqua
calda sanitaria;
La metodologia di calcolo e certificazione energetica
degli edifici ed i relativi obblighi, nonché la individuazio-
ne delle figure professionali abilitate al rilascio di detti
certificati.
Cosa fare quindi a partire dal primo diottobre 2009?Nuove costruzioni:
Per i lavori iniziati (o che inizieranno) dopo il 1° ottobre
2009, prima dell’inizio dei lavori dovrà essere nominato
un tecnico abilitato, il quale non dovrà avere altro ruolo
attivo nell’ambito della stesa costruzione (non potrà
essere quindi ne il progettista ne il direttore dei lavori),
questi dovrà verificare, in corso d’opera, la corretta realiz-
zazione dell’edificio in relazioni alle caratteristiche indivi-
duate nella relazione di cui alla Legge 10/91 e s.m.i., per
poter emettere, al termine dei lavori, il Certificato ener-
getico che dovrà seguire la “vita” dell’edificio La norma-
tiva prevede inoltre che detto certificato debba essere
comunque rinnovato dopo 10 anni.
Costruzioni esistenti:
Gli edifici esistenti non hanno nessun obbligo allo stato
di fatto, a meno che non siano oggetto di ristrutturazio-
ni o non ne venga trasferita la proprietà o venga stipula-
to un contratto di locazione, in tal caso, bisognerà pro-
durre per quell’edificio o semplicemente per quel singo-
lo alloggio, il certificato energetico che dovrà essere alle-
gato all’Atto di vendita o di locazione.
L’attestato di certificazione non è necessario per i contrat-
ti di locazione degli edifici concessi in locazione abitativa
a canone vincolato o convenzionato.
L’entrata in vigore della DGR n. 43-11965 ha definito obblighie adempimenti per la “certificazione” energetica degli edifici
IL 1° OTTOBRE 2009 HA INTRODOTTO IMPORTANTI CAMBI
Gli edifici hanno adesso un certificato energetico
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Giuseppe Balducci lavora all'Iveco e dal 2003
vive con la famiglia in C.so Gamba (ex Spina 3) di
Torino, in una casa acquistata dalla Cooperativa San
Pancrazio, nel complesso delle Isole del Parco. È
sposato con Daniela Randisi e hanno due deliziose
gemelline, Gaia e Sara, di 7 anni. Proprio pensando al
futuro delle bambine hanno deciso di comprare casa
in questo quartiere nuovo, a pochi passi dal centro e
sulle rive della Dora. Il cortile interno, formato dalle
otto case poste a cerchio, è attrezzato con i giochi per
i bambini ed è un luogo sicuro, lontano dalle
automobili, che permette ai più piccoli di giocare
insieme, socializzare e formare le amicizie che durano
una vita. Una scelta fatta con determinazione: i
Balducci sono stati la prima famiglia ad entrare nel
nuovo condominio.
Famiglia Balducci
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