Banca Popolare Etica - PERIODICO DI INFORMAZIONE ...... PERIODICO DI INFORMAZIONE, IDEE E PROGETTI...

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www.bancaetica.it PERIODICO DI INFORMAZIONE, IDEE E PROGETTI DI BANCA ETICA NEWS - n. 01 2015 pg. 2 Scopri e condividi la nostra proposta di finanza partecipativa pg. 3 Parole chiave per soci attivi pg. 4-8 Dal teatro alla caccia al tesoro: le nostre ricette per coinvolgere sempre più persone sui territori pg. 9 Tutti i vantaggi di essere “Soci in Rete” pg. 10 Aggiornamenti sui nostri fondi etici pg. 11 La Fondazione Culturale in prima linea per promuovere l’uso responsabile del denaro LA FINANZA AL SERVIZIO DEL BENE COMUNE HA BISOGNO ANCHE DI TE: SCOPRI COME PARTECIPARE! Care socie, cari soci, il BancanotE è la testata di informazione di Banca popolare Etica: una volta l’anno scriviamo a tutti e a tutte voi per darvi gli strumenti per partecipare all’assemblea generale della vostra banca. In questo numero abbiamo pensato di farvi conoscere più da vicino l’attività dei Gruppi di Iniziativa Territoriale (GIT), le associazione di fatto dei nostri soci orga- nizzati a livello locale. Queste socie e soci organizzati sono il motore del- la nostra banca: grazie a loro possiamo ascoltare i territori e stringere alleanze con reti associative ed economiche a livello locale, possiamo essere nel- le scuole e nelle piazze con attività di educazione finanziaria, possiamo far conoscere la nostra pro- posta attraverso un passaparola che crea fiducia e attenzione verso Banca Etica. Il nostro progetto di costruire una finanza al servi- zio del bene comune ha bisogno di soci e socie che rafforzino il nostro capitale sociale con una parte- cipazione economica, ma anche e di soci e socie che mettano a disposizione parte del loro tempo, delle loro energie e della loro creatività per partecipare attivamente per partecipare ai nostri Gruppi di Ini- ziativa Territoriale (Git) sparsi in tutto il territorio italiano e spagnolo. I Git, insieme ai lavoratori, alle organizzazioni di riferimento e a tutti i soci contribuiscono alla co- struzione delle strategie politiche ed economiche della nostra banca. Alle donne e uomini che svolgono questo importan- te impegno va il nostro ringraziamento, a tutte le persone e organizzazioni che si accingono a cono- scerli più da vicino nelle prossime pagine del Banca- notE va il nostro invito a contattarli e a partecipare insieme a loro alla vita di Banca Etica. Anna Fasano Vicepresidente di Banca Popolare Etica Cerca il gruppo di iniziativa territoriale più vicino a te, vai su www.bancaetica.it/contatti/git

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PERIODICO DI INFORMAZIONE, IDEE E PROGETTI DI BANCA ETICA

NEWS - n. 01 2015

pg. 2Scopri e condividi la nostra proposta di finanza partecipativa

pg. 3Parole chiave per soci attivi

pg. 4-8Dal teatro alla caccia al tesoro: le nostre ricette per coinvolgere sempre più persone sui territori

pg. 9Tutti i vantaggi di essere “Soci in Rete”

pg. 10Aggiornamenti sui nostri fondi etici

pg. 11La Fondazione Culturale in prima linea per promuovere l’uso responsabile del denaro

La finanza aL servizio deL bene comune ha bisogno anche di te: scopri come partecipare!Care socie, cari soci,il BancanotE è la testata di informazione di Banca popolare Etica: una volta l’anno scriviamo a tutti e a tutte voi per darvi gli strumenti per partecipare all’assemblea generale della vostra banca. In questo numero abbiamo pensato di farvi conoscere più da vicino l’attività dei Gruppi di Iniziativa Territoriale (GIT), le associazione di fatto dei nostri soci orga-nizzati a livello locale.Queste socie e soci organizzati sono il motore del-la nostra banca: grazie a loro possiamo ascoltare i territori e stringere alleanze con reti associative ed economiche a livello locale, possiamo essere nel-le scuole e nelle piazze con attività di educazione finanziaria, possiamo far conoscere la nostra pro-

posta attraverso un passaparola che crea fiducia e attenzione verso Banca Etica.Il nostro progetto di costruire una finanza al servi-zio del bene comune ha bisogno di soci e socie che rafforzino il nostro capitale sociale con una parte-cipazione economica, ma anche e di soci e socie che mettano a disposizione parte del loro tempo, delle loro energie e della loro creatività per partecipare attivamente per partecipare ai nostri Gruppi di Ini-ziativa Territoriale (Git) sparsi in tutto il territorio italiano e spagnolo.I Git, insieme ai lavoratori, alle organizzazioni di riferimento e a tutti i soci contribuiscono alla co-struzione delle strategie politiche ed economiche della nostra banca.Alle donne e uomini che svolgono questo importan-te impegno va il nostro ringraziamento, a tutte le persone e organizzazioni che si accingono a cono-scerli più da vicino nelle prossime pagine del Banca-notE va il nostro invito a contattarli e a partecipare insieme a loro alla vita di Banca Etica.

Anna Fasano

Vicepresidente di Banca Popolare Etica

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territoriale più vicino a te,

vai su www.bancaetica.it/contatti/git

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Evento I am banking on values.Foto Riccardo Marangon

editoriaLi “Partecipazione” è una parola mol-to usata, ma non sempre ben com-presa. La sua radice etimologica fa riferimento al concetto di “pren-dere parte a qualche cosa”, “inter-venire”. Il dizionario le assegna anche il significato di “quantità di denaro con cui si partecipa a un impresa”. Parlare oggi di parteci-pazione nella sfera economica ci incoraggia a pensare a che tipo di partecipazione sarebbe necessa-ria, oggi, per permettere all’eco-nomia di recuperare il suo valore sociale.

La logica economica attuale vuole un “partecipante-consumatore” che limita il suo intervento a una scelta di acquisto debitamente condizio-nata da strategie di marketing e da modelli culturali radicati che colle-gano la felicità ai consumi.

Un consumatore compulsivo, non riflessivo, ignorante dei mecca-nismi economici che governano il sistema economico e delle loro conseguenze. Un individuo isolato che si limita a risolvere in modo affermativo una specie di dilemma amletico: “comprare o non com-prare, questo è il problema”? Tra-sformare il sistema economico e recuperare il suo valore come spa-zio di relazioni che mirano al bene comune esige proposte che siano costruite su un modello di parteci-pazione ben più sostanzioso. Esige di “costruire” e non solo di “consu-mare” il circuito economico. Esige

di partecipare con conoscenza e responsabilità all’organizzazione che gestisce il sistema economico.

La partecipazione in economia ci chiede di collaborare condividendo le nostre opinioni, le nostre capa-cità (anche quelle economiche) al consolidamento del modello che più ci piace; ci chiede di attrarre altri possibili partecipanti, persone e or-ganizzazioni che, come noi, condivi-dano una visione comune di quello che deve essere oggi l’economia.

Per partecipare in Banca Etica è ne-cessario comprendere le specificità della nostra proposta di finanza etica, gli elementi fondamentali su cui basiamo le nostre proposte con-crete, e le ragioni per cui facciamo alcune cose e non possiamo e non vogliamo farne altre.

Partecipare impone di formarsi, di incontrarsi, di dibattere, di prendere decisioni in forma democratica di tollerare le differenze e arricchirsi con esse. Alcune di queste azio-ni sono piccole, ma tutte insieme possono generare un grande valore politico, specialmente per una coo-perativa finanziaria che si mantiene saldamente ancorata al principio “una testa un voto”, uno dei nostri pilastri fondamentali. Sappiamo che questo può essere un esercizio molto costoso, spossante se si af-fronta individualmente.

E rispettiamo le diverse situazio-ni personali e le diverse possibili-

tà di partecipare che ogni persona ha in un determinato momento. Ma questo non deve impedire il coinvolgimento responsabile di coloro che condividono questo modo di costruire Banca Etica. Tantomeno dobbiamo confor-marci accettando un impoveri-mento progressivo della parteci-pazione. Dobbiamo impegnarci ogni giorno offrendo dinamiche attraenti e consistenti, capaci di adattarsi ai cambiamenti del con-testo sociale, culturale, politico e normativo, ma senza mai perde-re l’intensità partecipativa di cui tanto abbiamo bisogno.

Questo è il nostro modello, un modello che stiamo costruendo a partire da origini distinte in Ita-lia e in Spagna. Un modello che è la ragione fondamentale per cui i soci di Fiare hanno aderito con entusiasmo alla possibilità di integrarsi in un progetto comu-ne con Banca Etica. Oggi siamo uniti lavoriamo per continuare a consolidare una banca alternativa che si rafforza in Europa a partire da realtà nazionali che presenta-no – rispetto al sistema economi-co – molti punti in comune.

Un cambiamento difficile ma molto stimolante. Partecipiamo e rafforzia-mo la partecipazione: da questo di-pende buona parte del nostro valore!

Peru Sasiamembro del CdA di Banca Etica

scopri e condividi La nostra proposta di finanza partecipativa

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gLossario

Le paroLe chiave deLLa partecipazione in banca etica

Banca Etica vuole dare concretezza all’ide-ale di realizzare una finanza al servizio del bene comune, capace di sostenere le inizia-tive economiche più inclusive e rispettose delle persone e dell’ambiente, utilizzando a questo scopo i risparmi che persone e or-ganizzazioni responsabili ci hanno affidato.

è una sfida bellissima, e complicata. Perché ogni azione, ogni finanziamento implica la valutazione e la conoscenza di tanti diversi fattori economici e sociali.

Per questo il desiderio di Banca Etica di costruire un’economia più giusta, per re-alizzarsi necessita della partecipazione: la capacità cioè di coinvolgere sempre più soci che dedichino una parte del loro tem-po e delle loro conoscenze a rendere Ban-ca Etica ogni giorno un po’ più efficace nel raggiungimento del suo scopo.

Ecco le parole chiave per chi vorrà venire con noi e unirsi a uno dei nostri GIT:

Informazione e Ascolto per entrare in uno dei nostri Git devi avere voglia di

tenerti aggiornato su quello che succede nel mondo

di Banca Etica e nel tuo territorio, di farti aiutare a

capire un po’ di economia e di finanza e tanto di in-

novazione sociale. Per essere soci e cittadini attivi il

primo passo è quello di essere informati... e disposti

ad ascoltare chi porta punti di vista diversi dal tuo!

Territorio e rete la nostra socia o nostro socio ideale è una persona che si guarda intorno, che ha voglia di conoscere i punti di forza e di debolezza del proprio territorio e della propria comunità, di mettersi in rete con chi gli è accanto, per aiutarci a capire sempre meglio quali servizi e strumenti finanziari possono sostenere chi inventa buone pratiche sostenibili e solidali e come stare invece alla larga da chi si limita al “greenwa-shing” o alla finta solidarietà.

Mutualità Chi entra in Banca Etica scopre la mutualità: sceglie di far parte di una comunità di piccoli e grandi risparmiatori, piccole imprese, ong e associazioni che si aiutano e si sostengono tra loro. è vero: concediamo credito solo a chi è so-cio, perché questa è l’essenza del credito coope-rativo e popolare. Le mutue esistono da secoli... siamo sempre alla ricerca di nuovi modelli per declinare la mutualità sulle esigenze di oggi.

Fiducia

Non ne possiamo più degli sbruffoni e dei complotti-

sti, noi cerchiamo persone capaci di pensare positi-

vo, di guardare avanti e non indietro e di fidarsi le une

delle altre. Fidarsi della banca che gestisce i propri

soldi; della cooperativa che gestisce l’asilo nido dove

vanno i nostri figli o il centro anziani che offre svago

ai nostri nonni; della bottega bio che ci vende i pro-

dotti dell’orto a kilometri zero. Insomma... a un’eco-

nomia fatta di relazioni umane (anche se poi paghia-

mo tutto online o con lo smartphone).

Creatività Ci servono soci attivi che ci contagi-no con la loro creatività per realizzare tutto questo!

Animazione Territoriale Vogliamo essere contagiosi e coinvolgere sempre più persone: i nostri soci attivi inventano ogni anno nuove iniziative per raggiungere le proprie comunità e sensi-bilizzarle sul potere dei singoli risparmiatori che con le loro scelte possono cambiare l’economia: spettacoli te-atrali, reading, flash mob, newsletter, cacce al tesoro... ora ci serve la tua idea!

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storie di partecipazione

rimini: ascoLto attivo per avvicinare soci e cLientiTante persone sono socie di Ban-ca Etica ma non conoscono la pos-sibilità di partecipare attivamente alla vita della banca e al confronto sugli strumenti concreti che pos-siamo mettere in campo per rea-lizzare ogni giorno una finanza al servizio del bene comune e dello sviluppo sostenibile.

Consapevoli della necessità di dare sostanza allo spirito coope-rativo di Banca Etica, il Gruppo di iniziativa Territoriale dei soci di Banca Etica di Rimini ha pensato

di organizzare un incontro mirato con una quindicina di soci resi-denti nella Valle del Marecchia.

L’incontro si svolto lo scorso 10 luglio presso il Bed&Breakfast SassoErminia, una realtà finan-ziata da Banca Etica che con-divide i nostri valori di crescita economica nel rispetto delle persone e dell’ambiente.

La giornata di incontro – cui ha partecipato anche il banchiere ambulante di riferimento per la

zona – è stata strutturata con un metodo partecipativo e di ascolto attivo: non si è scelto un relatore che illustrasse il mo-dello di Banca Etica alla platea, ma un metodo di confronto che ha permesso a tutti i presenti di esprimere i propri dubbi, le proprie aspirazioni, le difficoltà nella relazione con il sistema bancario e creditizio. Sono stati illustrati gli strumenti che Ban-ca Etica già mette a disposizio-ne di cittadini, organizzazioni e imprese che vogliono fare un uso responsabile del denaro, coniugando tutela del risparmio, giusto rendimento e utilizzo del credito come leva per lo sviluppo di un’economia civile e solidale. E insieme si è pensato a come migliorare ancora nel futuro.

L’incontro ha dato i frutti spera-ti: l’interesse dei partecipanti è stato notevole; successivamente sono stati organizzati altri in-contri analoghi e molte persone hanno scelto di unirsi attiva-mente al Git e di diventare clienti di Banca Etica.

Un modello che abbiamo chia-mato “Azione di Comunità” che ora Banca Etica cercherà di re-plicare anche in altri territori.

Ivan Pesaresi RCA Area Nord Est

e Giuseppe Carpi Coordinatore GIT Rimini

friuLi venezia giuLia: una comunità di azione...formativaNel mese di novembre 2014, i Gruppi di Iniziativa Territoriale dei soci di Banca Etica della regione Friuli Venezia Giulia hanno organizzato a Trieste un corso di formazione, dedicato ai soci e agli studenti dell’Uni-versità, con la partecipazione dei lavoratori di Banca Etica che ogni giorno concretizza-no agli sportelli e non solo il nostro modello di finanza al servizio del bene comune. Un’esperienza che ha mostra-to – ancora una volta - come l’unione delle diverse anime di Banca Etica – quella commer-ciale, quella culturale e quella associativa - possa esprimere i risultati più interessanti.

La parte mattutina, aperta al pubblico, ha avuto un’imposta-zione didattica classica, inclu-dendo riferimenti di attualità. La parte pomeridiana è stata

più dinamica e interattiva, pen-sata proprio per i componenti dei GIT e per i soci che hanno voluto fermarsi, superando le 50 presenze.

I relatori ci hanno confessato di essersi divertiti molto du-rante questa esperienza, che potrebbe essere replicata per altri gruppi di GIT.

Fedinando Lenzini, responsa-bile Contabilità e Bilancio Ban-ca Etica, ha presentato come funziona il bilancio famigliare, confrontandolo con il bilancio di una banca tradizionale e con il bilancio integrato di Banca Etica. Finalmente questi con-cetti un po’ ostici sono diventa-ti facili da comprendere!

Giorgio Osti ha illustrato i ri-sultati della ricerca a cura di Altis “L’impatto sociale di BANCA ETICA, 15 anni di fi-

nanza al servizio del bene co-mune”. Un argomento con cui tutti i GIT è importante abbiano familiarità.

Il socio di Udine Paolo Ermano, docente universitario di Econo-mia Internazionale, ha interpre-tato in modo decisamente bril-lante il suo ruolo di moderatore. Ecco il suo invito al pubblico: «Cerchiamo di far sì che i presen-tatori non riescano a finire il loro intervento, dalle tante domande che rivolgeremo loro!».

Claudio Ferrari è partito dal lavoro del Comitato Etico “I 23 vantaggi competitivi di Banca Etica” per coinvolgere i mem-bri dei GIT in una analisi di approfondimento, invitandoli a usare i “vantaggi” per presen-tare Banca Etica ad un altro socio preso dal pubblico, adat-tando l’argomento in funzione del soggetto che si ha di fronte: associazione, impresa respon-sabile, un gruppo interessato alle questioni ambientali,etc... I candidati si sono buttati: per-chè no? La formazione si può

fare anche in modo pratico e realistico, come in un il gioco di ruolo.

Infine con Alice Pesiri e Dario Francescutto – lavoratori di Banca Etica - abbiamo potuto esaminare cosa significa co-munità di azione più concreta-mente: quale approccio da par-te dei soci è più efficace quan-do si creano rapporti nuovi? E quando sul territorio c’è anche una filiale, il GIT si trasforma? Certo! Ecco il GIT versione 2.0! Il passo avanti diventa il raf-forzamento del rapporto con i soci che hanno già instaurato un rapporto operativo, ma che non hanno ancora approfondito l’aspetto culturale e valoriale.

I corsi di formazione per GIT e soci del FVG sono un appun-tamento annuale: arrivederci alla prossima edizione!

Paola Machetta Coordinatrice GIT

Trieste-Gorizia

Il B&B SassoErminia

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storie di partecipazione

bergamo: caccia aL tesoro eticoPer festeggiare i 15° anni di Ban-ca Etica abbiamo organizzato un evento giocoso che coinvolgesse i soci della Banca e le loro famiglie in spazi aperti su tutto i territorio di Bergamo. Domenica 15 giugno 2014 - presso la Festa dei Gruppi di Acquisto Solidale al parco di Loreto - è partita una Caccia al Tesoro (etico): un’idea che ha ot-tenuto parecchi consensi e un’e-levata visibilità. Un motivatissimo gruppo di lavoro (Grazia, Davide, Roberto, Dario) ha lavorato al progetto e all’allestimento delle fasi pratiche. Le squadre - composta da 4-6 persone tra cui almeno un un-der 10 e un under 20 – han-no raggiunto le 10 tappe, tutte presso diversi parchi della città, da raggiungere a piedi. Ad ogni punto un nostro incaricato sot-toponeva le prove ai gruppi: in-dovinelli, prove pratiche e prove

intellettuali. Ecco alcuni esempi di prove: • Trovare un libro di economia

e finanza in un cespuglio. Tra le pagine del libro era inserito un cartoncino con un indovi-nello la cui risposta era da ri-cercare sulle pagine del libro stesso.

• Indicare almeno 5 dei 23 van-taggi competitivi che Banca Etica ha sulle altre banche.

• Comporre in 3 minuti una fra-se a senso compiuto utilizzan-do le lettere delle parole BAN-CA ETICA

• Dare la risposta esatta a un in-dovinello su Bergamo,

• Comporre una poesia o adatta-re una canzone nota inserendo le parole chiave: RISPARMIO - ETICA - VALORI - AMBIEN-TE - FELICITA - SOLIDARIETA’ - CULTURA.

• Prove di abilità come pescare più monete possibili in 3 minuti da una boccia di vetro con filo e calamita circolando in bici-cletta

• Abbattere con una pallina tra 15 barattoli indicanti valori e disvalori di finanza, solo i 7 ne-gativi

• Fotografare un’immagine, una scena realizzata dalla squadra che evochi una delle parole chiave della finanza etica

Come premi abbiamo distribu-ito un cesto di prodotti tipici per le prime tre squadre vincitrici acquistati sulle bancarelle della festa dei Gas.

E ancora abbonamento al mensi-le Valori e libri sui temi dell’eco-nomia civile e della finanza etica di Biggeri, Baranes e Becchetti. Maglietta della FestaGas per i membri della giuria. Premio ri-cordo per tutti una: penna di BE.

Dario Guerinicoordinatore Git Bergamo

Il 5 Aprile 2014 il Gruppo di Iniziativa Territoriale dei soci attivi di Banca Etica di Mantova ha ospitato una trentina di scout tra i 17 e i 21 anni riuniti per riflettere sul tema delle “scelte per uno stile di vita sostenibile”. Per loro è stato un momento di formazione, per noi un modo per confrontarci con giovani motivati e attenti. Abbia-mo proiettato il video “ACE BANK”, che ha molto colpito i ragazzi, in quanto ricostruisce in modo ironico ma molto verosimile (sotto forma di candid camera) un vero e proprio sportello bancario che pubblicizza esplicitamente tassi di interesse molto elevati offerti come frutto di investimenti nel mercato delle armi, dello sfrutta-mento del lavoro e tutti quei campi di investimento banditi dalla finanza etica.

Abbiamo così sottolineato ciò che ciascuno di noi può fare per con-trastare la speculazione ai danni delle persone e dell’ambiente, attraverso la semplice richiesta di informazioni inerenti i propri investimenti.

Siamo convinti che suscitare nei giovani queste riflessioni e forni-re input diversi di consapevolezza e responsabilità personale sia molto importante! Giulia Negri, capo scout del progetto, ci scrive:

«Conoscere Banca Etica è stato entusiasmante per i ragazzi, che cre-devano che i due termini “banca” ed “etica” non potessero coesistere. Entrare in questo “mondo fantastico” in cui l’etica e la banca coesi-stono in un’unica realtà cercando di rapportarsi umanamente con il prossimo senza “fregarlo” ha letteralmente ammaliato i ragazzi».

Insomma: un’esperienza da ripetere, “per lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.

Virginia IannacconeCoordinatrice soci Banca Etica prov. di Mantova

Il coordinamento dei soci di Banca Etica di Torino ha dato vita a una comunità d’azione sul tema della nuova economia, con l’aggregazione di realtà imprenditoriali, di organizzazioni, di as-sociazioni operanti nell’area torinese. è nato così “TORINOLAB” che coinvolge moltissime organizzazioni attive sul territorio* in un confronto basato su buone relazioni; sensibilità per gli aspet-ti sociali dell’economia e della finanza; necessità di mettersi in rete e di comunicare questo interesse con più energia e più forza all’attenzione della città. Le realtà che aderiscono a Tolab voglio-no proporre un nuovo pensiero teorico e politico per disegnare un diverso progetto di sviluppo delle nostre comunità. Il percorso si è sviluppato su diverse direttrici.• APPROFONDIMENTIeSEMINARIchehannocoinvoltocirca800

persone in appuntamenti teorico/culturali tenendo insieme il dibattito in corso a livello nazionale e gli scenari a livello locale.

• NelleSCUOLEconpercorsidieducazionefinanziariaeconla-boratori didattici nelle classi V degli istituti di secondo grado, che ha raggiunto circa 300 studenti.

• SPETTACOLI con conferenze-spettacolo viste da circa 400persone, flash-mob e altre forme di partecipazione per appro-fondire la conoscenza,la presa di coscienza, l’informazione e l’aggregazione popolare.

Si stanno ora delineando altre possibili piste:• REGIONEconsinergietraimpreseeprocessidivalutazionee

di monitoraggio rispetto ai bandi europei e di formazione.• UNIVERSITà con un “Concorso di Idee - Awards” all’interno

del Dipartimento Di Economia sui temi dell’economia civile/innovazione sociale premiando la migliore.

Marco SteffeninoComponente del Git Torino-Valle d’Aosta

a mantova banca etica incontra i giovani scout

torino:Laboratorio territoriaLe di nuova economia

*partecipano a ToLab: i soci attivi di Banca Etica di Torino-Aosta, le strutture operative di Banca Etica, Abitare la terra, Acli Torino, Azione Cattolica Torino, Centro Studi B.Longo, Cisv, Cooperativa Arcobaleno, Consorzio Abele Lavoro, Cooperativa Orso, Cooperativa Etica nel sole, Cooperativa Mondo Nuovo, Meic Torino, cooperativa Trici-clo, Legambiente Piemonte-Valle d’Aosta, Gi.O.C, Libreria Torre di Abele, SEC - Scuola Economia Civile.

Un momento della caccia al tesoro

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storie di partecipazione

marche: una scuoLa popoLare ambuLante di economia

a roma soci in festa con bank-mob e spettacoLi teatraLi

Mentre svolgiamo qualche at-tività come soci di Banca Etica è abbastanza frequente la sen-sazione di essere visti come dei marziani. La gente, del resto, va capita. Già sembra strano che una banca scelga di chia-marsi “Etica”, ma persone che dedicano il loro tempo libero a capire che cosa è un derivato, a

discutere se sia il caso di far credito anche alle imprese commerciali ma socialmen-te responsabili, a incontrare l’amministratore di una co-operativa sociale che chiede un anticipo di cassa per va-lutare, fra l’altro, se quella cooperativa tratta allo stes-so modo uomini e donne… Beh, tutto questo sembra ancora più strano.

Noi soci attivi di Banca Etica della circoscrizione “Marche Nord” abbiamo dunque deciso di far ca-pire chi siamo ai nostri concittadini. Ci abbia-mo provato coi quattro incontri della Scuola Popolare Ambulante di

Per celebrare la piena adole-scenza della nostra Banca, il 15 marzo 2014 noi soci del Lazio abbiamo organizzato una grande festa a Roma nei locali della “Pe-landa” al Mattatoio di Testaccio.

Abbiamo letteralmente appeso le storie delle organizzazioni nostre socie ai fili della Ban-ca. Abbiamo ideato una mostra che ha reso i loro racconti coin-volgenti ed emozionanti ed è riuscita a contaminare, aiuta-

Economia e con uno spettaco-lo teatrale. Grazie alle quattro “lezioni” abbiamo incontrato oltre un centinaio di persone, socie e non socie, a Pesaro, Fano, Senigallia e Ancona. Di nuovo a Senigallia, a ottobre, nel Teatro Portone, oltre 150 persone hanno assistito allo spettacolo “23.55” scritto, pro-dotto e interpretato dai volonta-ri dell’Associazione Fuoritem-po: lo spettacolo è dedicato alle conseguenze dei cambiamenti climatici, e parte del successo di pubblico, purtroppo, è dipeso da uno scherzo del destino. In un primo momento la data del-la rappresentazione era stata fissata per l’11 di maggio. Quel giorno, però, Senigallia stava fronteggiando le conseguenze di un’alluvione che aveva col-pito pesantemente proprio la zona del Portone. Già solo rivi-vere il Teatro, reso di nuovo agi-bile dal lavoro di molti volontari, è stato emozionante per tutti, soci e spettatori.

Grazie a queste iniziative ab-biamo raggiunto molte persone

ta dallo spirito di festa, anche chi di Banca Etica conosceva a malapena il nome.

La festa è stata l’occasione per realizzare il primo di quella che ci auguriamo sarà una lunga serie di Bank-mob. Ci hanno aiutato gli amici di Economia e Felicità, professionisti dei “mob” solidali: e così, durante la festa, molte persone hanno aperto il loro conto corrente in rete scegliendo Banca Etica, una presa di posizione forte che contribuisce a lanciare an-che un messaggio politico.

Siamo convinti che serva fan-tasia per coinvolgere sempre nuovi soci!

Sempre a Roma, con i soci di Abraxa Teatro, in una tiepida serata di settembre nel pano-ramico Giardino degli Aranci all’Aventino, abbiamo accom-pagnato qualche centinaio di persone a ragionare di eco-

che non conoscevano Banca Eti-ca. A volte ci hanno chiesto per-ché la banca ha questo nome, a volte volevano sapere qual era il tasso d’interesse su un mutuo ventennale, a volte apprezza-vano la notizia che Banca Etica non finanzia il commercio di ar-mamenti.

Le domande cambiavano, quel-la che rimaneva sempre uguale era la reazione degli interlocu-tori quando scoprivano che noi soci eravamo lì, a presentare una psicoterapeuta che spiega-va il rapporto che l’essere uma-no ha col denaro o a sostenere uno spettacolo teatrale sui cam-biamenti climatici, come vo-lontari. Lavorare gratis per una banca, questo sì che è assurdo!

Abbiamo incontrato tante per-sone che non conoscevamo e che ora sanno che Banca Etica esiste, opera da 15 anni ed è un’azienda sana, che si regge sulle sue gambe nonostante la metà dei soggetti che finanzia sia fatta di persone e imprese a cui le altre banche hanno sbat-tuto la porta in faccia!

Antonio MessinaCoordinatore Soci di Banca Etica

Circoscrizione “Marche Nord”

nomia solidale grazie a uno spettacolo teatrale che tratta la crisi in modo tutt’altro che convenzionale (“Gente come uno” di Manuel Ferreira).

Riunioni, social network, bank-mob, seminari, eventi, feste sono solo alcune delle attività che ogni socio attivo contribuisce a rea-lizzare con i tempi che ognuno può volontariamente mettere a disposizione. Lo facciamo perché ci crediamo, per aumentare il numero di risparmiatori respon-sabili, per promuovere la finanza etica. E per gli amici del Lazio, che dire… Roma è una città me-ravigliosa e unica al mondo, ma fagocitante se guardiamo tutti verso il centro e dispersiva se dal centro volgiamo lo sguardo all’o-rizzonte.

Ora abbiamo due GIT e spe-riamo di essere più presenti su più territori: molte realtà stanno sollecitando la nostra presenza e noi saremo pronti a raccogliere i fili delle loro sto-rie per allungare ancor di più la tela colorata di Banca Etica.

Camilla Carabini e Giuditta Pelitisocie dei GIt del Lazio

SCUOLA POPOLARE AMBULANTE DI ECONOMIA

DOMENICA 9 MARZO 2014

Ore 16.30

“L'uomo e il denaro. Le risposte della

psicologia” è il primo dei quattro incontri che i

soci di Banca Etica della circoscrizione Marche

Nord dedicano alla comprensione di che cosa è

il denaro, come è percepito e vissuto, come

viene raccontato.

Ad accompagnarci nella prima tappa di questo

viaggio è la dottoressa Ninel Donini,

psicoterapeuta.

L'appuntamento è per le ore 16.30 presso la

Sala Pierangeli della Provincia di Pesaro e

Urbino, in Viale Antonio Gramsci, 4, a Pesaro.

L’UOMO E IL DENARO

LE RISPOSTE DELLA

PSICOLOGIA

9 MARZO 2014 - “SALA PIERANGELI” - PESARO

Banca Etica nelle province di Ancona e Pesaro e Urbino

Filiale: Ancona - Via Primo Maggio, 20

+39 071 9952878 - email: [email protected]

Banchiere ambulante: Paolo Manoni Tel. +39 331 6920552

Per informazioni, modalità di

partecipazione e supporto

logistico:

email: info@soci-al-

network.it

+39 366 1546342

Gruppo di Iniziativa Territoriale dei Soci

di Banca Etica Marche Nord

email: [email protected]

Tel. +39 366 15463429

La festa del Git Lazio alla Pelanda di Roma

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Il git bari-brindisi (quasi) al completo

storie di partecipazione

a foggia un Laboratorio per Le nuove generazioniCosa valuta una banca quando una persona o un’impresa chie-de un finanziamento? E soprat-tutto, in cosa si differenzia un istituto bancario che si ispira a principi etici rispetto ad uno co-siddetto “tradizionale”?

è a partire da queste domande che si è sviluppato il laboratorio sulla finanza etica, organizzato presso l’Università di Foggia dal Gruppo territoriale dei soci in oc-casione dei festeggiamenti per i quindici anni di Banca Etica.

Il laboratorio, organizzato per il 21 marzo e intitolato “La prima-vera finanza etica”, ha coinvolto 30 giovani studenti del corso di Diritto Bancario tenuto dalla professoressa Lia Robustella del Dipartimento di Economia. I ragazzi, divisi in due gruppi, sono stati chiamati a sviluppare un’idea progettuale di impresa. Successivamente è stato chie-sto loro di redigere un piccolo business-plan che servisse a

dimostrarne la sostenibilità eco-nomica e consentisse ai “soci” di ottenere un mutuo bancario. Terminata la prima fase, a “met-tersi in gioco” sono stati l’ex di-rettore generale della banca, Mario Crosta, e il consigliere d’amministrazione Marco Car-lizzi, che indossati i panni ri-spettivamente di un funzionario di banca “tradizionale” e di un analogo dirigente di un istituto bancario ispirato ai principi della finanza etica, hanno accolto allo “sportello” i gruppi di studenti per analizzare le loro richieste di prestito.

Lo scopo dell’incontro è stato quello di far emergere l’im-portanza di una valutazione dei progetti che, accanto alla neces-saria analisi di tipo economico-finanziario, tenga conto anche di aspetti sociali e ambientali.

I due gruppi hanno immagina-to l’avvio di due imprese netta-mente differenti: da un lato la

creazione di una cooperativa agroalimentare dedita anche alla piccola trasformazione, dall’altro quella di un’im-presa di trasporto e noleggio di veicoli fino a 9 posti utile a superare le difficoltà esi-stenti negli spostamenti in provincia.

A partire dall’idea sono state affrontate tutte le problema-tiche che si devono supera-re quando si vuole iniziare un’attività imprenditoriale: quale forma giuridica è adat-ta? Qual è il mercato di rife-rimento? Quali sono i bisogni dei potenziali “clienti”? Ma anche: perché la banca deve prestarmi il denaro?

Aver scelto il gioco di ruolo inve-ce della classica lezione fronta-le in aula, ha aiutato il dibattito e il clima informale ha facilitato la partecipazione di tutti.

L’esperienza ha suscitato molte riflessioni: conviene il biologico nell’agroalimentare analizzando costi e benefici? Qual è l’impat-to sull’ambiente dell’impresa di trasporti? Meglio i veicoli elet-trici? Gli studenti hanno accolto

le “provocazioni” e rimodulato il progetto sulla base dei con-sigli. Infine c’è stato il tempo per un approfondimento sulle valutazioni sociali richieste da Banca Etica. L’iniziativa ha ac-ceso la curiosità dei più giova-ni sul tema della finanza etica e, in particolare, sul mondo di Banca Etica.

Michele Gramaziocooridnatore Git Foggia

bari-brindisi: iL successo deLLa newsLetter eticaNegli ultimi tre anni il Gruppi di Soci Attivi di Banca Etica di Bari-Brindisi ha curato una news-letter (quasi) mensile, destinata a tutti i soci della cir-coscrizione.

L’esperimento è partito con lo scopo di far conoscere alcune realtà locali finanziate dalla Banca, nel tentativo di rispon-dere alla domanda che solita-mente i soci ci ponevano: “dove vanno a finire i nostri soldi?”

è così che è nata l’idea di un notiziario mensile che pones-se l’accento sull’incisività della Banca sul territorio, che pren-desse in considerazione da un lato le iniziative di associazioni, cooperative, gruppi che hanno creduto nella finanza etica e

nelle buone pratiche da essa proposte, e le scelte che la banca ha via via operato, per appoggiare tali iniziative.

L’operazione si è poi sviluppa-ta incontrando il consenso dei soci, ed ha cominciato a consi-derare un aspetto di divulgazio-ne sulle tematiche non soltanto della finanza etica, ma spazian-do su argomenti di carattere sociale, economico, su questio-ni inerenti i diritti umani, e sui nuovi stili di vita.

Ogni mese abbiamo messo su una sorta di notiziario sulle iniziative locali che vedevano coinvolta Banca Etica, sia come organizzatrice che come part-ner indiretta.

L’esperimento della newsletter ha riscos-so consenso e curiosità anche tra gli altri grup-pi di soci attivi in tutta Italia e in molti hanno richiesto di essere in-seriti nella lista dei fru-

itori, per poterla leggere e dif-fondere. Crediamo che l’idea di partenza si sia rivelata vin-cente perché da uno strumen-to semplice come una news-letter è stato possibile ricava-re spunti di riflessione su ar-gomenti che stimolano l’inte-resse di molti.

La news-letter ospita interventi dei componenti del Git che si soffermano su un argomento, dopo averne discusso durante le riunioni mensili, ma anche scritti di esterni, persone che parlano della propria esperien-za e di come hanno incontrato e scelto Banca Etica.

Gaetano Colellacoordinatore Git Bari-Brindisi

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NEWS - n. 01 2015

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storie di partecipazione

a madrid si è scatenata L’energia deL cambiamento Per i soci di Fiare Banca Etica Madrid è stato un anno intenso. Con l’apertura della prima suc-cursale della Banca in Spagna e l’avvio dell’operatività bancaria, per molte persone, il sogno di aprire un conto corrente presso Fiare Banca Etica è diventato re-altà. Per altri lo sarà prossima-mente.

L’attività del GIT (Gruppo di Ini-ziativa Territoriale) è stata molto intensa, in linea con le aspet-tative crescenti legate al sus-seguirsi delle scadenze. A una maggiore attività di diffusione e comunicazione delle opportuni-tà della finanza etica è seguita una maggiore affluenza di soci attivi e coinvolti, e contempora-neamente la più ampia parteci-pazione di soci attivi ha generato nuove attività.

Quello che più importa è l’e-nergia scatenata dalle piccole e grandi conferenze, dai dibattiti e

presentazioni, dalle fiere e con-vegni, ai quali abbiamo parte-cipato con altre organizzazioni e reti affini, contribuendo a dar corpo al tessuto dell’economia sociale e solidale a Madrid, ad Alcorcón e a Toledo.

Importantissimi sono stati gli eventi formativi e informativi per i nuovi soci, dove nascono i temi chiave, le questioni di fondo che ci interessano e alle quali tutti noi risponderemo. Abbiamo istituito un momen-to di informazione settimanale dove le persone vengono per conoscere, informarsi e ade-rire al progetto di Fiare Banca Etica; abbiamo intensificato i nostri incontri mensili che re-gistrano una vasta partecipa-zione, così come sono sempre più apprezzati il nostro blog e i profili Facebook e Twitter che sono i nuovi mezzi per comu-nicare le novità ai soci. Oggi,

sappiano anche che quest’e-nergia è sotto esame: l’esame della realtà, quello di essere veramente una banca etica che presta un servizio finanziario di qualità al fine di mettere in cir-colazione il denaro per costru-ire una società più amica e più accogliente per tutti. Sotto que-sto aspetto, la Commissione di valutazione etico-sociale, che si è appena rafforzata in vista dell’imminente avvio dell’ope-ratività bancaria, svolge un ruo-lo fondamentale per valorizzare i progetti socioeconomici che vorremmo sostenere a Madrid.

Tutto questo è possibile grazie a una capillare rete di soci, coin-volti nel GIT, ognuno fornendo il suo tempo, le relazioni, le com-petenze, i sogni e le capacità a questo progetto di Banca Etica.

In questo non siamo più soli, ma in compagnia di 40.000 perso-ne, in altre città della Spagna e dell’Italia, che ci dimostrano che “eppur si muove”.

Questo è quello che stiamo fa-cendo ora, orgogliosamente.

Git di Madrid

daLLe scuoLe aLLe fiere: gLi instancabiLi soci portano La finanza etica neLLa gaLizia deL sud vane, eterogeneo, autocritico, riflessivo e partecipativo, che si propone di superare le di-stanze geografiche che ci se-parano, compresi gli incontri di persona, attraverso una co-municazione fluida via e-mail, telefono, WhatsApp...

Noi crediamo che la maggior parte del nostro lavoro abbia a che fare con un buon piano di comunicazione: esterna, per diffusione, interna, per la par-tecipazione. Entrambe queste priorità qualificano il nostro lavoro come GIT e rappresen-tano uno slancio per altre atti-vità collegate, come, ad esem-pio, la formazione continua e il mantenimento dei legami e dei canali informativi con altri gruppi e membri della coope-rativa.

La nostra principale attività “verso l’esterno” ha consistito nella partecipazione a tutti gli eventi di diffusione della finanza etica cui siamo stati invitati.

Dalla fiera dei prodotti tradizio-nali, dove andiamo ogni mese nella città di Vigo, così come in diversi eventi nei centri di for-mazione di ogni grado (scuole superiori, istituti professionali, università per la terza età, ecc.) oltre alla Fiera dell’economia solidale di Pontevedra, la Gior-nata del Commercio Equosoli-dale o il Congresso Internazio-nale di Agroecologia e di agri-coltura biologica, organizzato dall’Università e che nell’ultimo anno si è incentrato su una ri-flessione riguardante le risorse condivise e le risposte collettive.

In questo modo, contiamo ora sul sostegno di un numero crescente di associazioni e or-ganizzazioni di ogni tipo, più o meno sensibilizzate, che inten-dono conoscere e lavorare con noi per il cambiamento sociale.

L’apertura della succursale di Fiare Banca Etica in Spagna con la graduale attuazione dell’operatività bancaria ha generato molte aspettative, sia

tra i soci che tra quelli che non lo sono ancora.

Noi continuiamo a comunicare a tutti che quanto più è parte-cipativa la nostra base sociale, tanto maggiore sarà il nostro raggio d’azione e il potenziale cambiamento che possiamo raggiungere.

Per questo abbiamo scelto di collaborare con il personale bancario della nuova filiale di Bilbao per agevolare l’apertu-ra di conti correnti e il trasfe-rimento del capitale sociale delle persone giuridiche nel nostro territorio, organizzando l’agenda e i luoghi d’incontro.

Questo compito è stato un’oc-casione molto propizia per tornare ad avvicinare il tessuto associativo che ci plasma, co-noscere le loro attività recenti, le loro esigenze e ripensare il lavoro di networking che pos-siamo fare insieme in questa nuova fase piena di opportunità.

Git Galizia Sud

Le province di Pontevedra e Ourense formano il territorio del Gruppo di Iniziativa terri-toriale della Galizia del Sud, la regione più occidentale in cui opera Fiare-Banca Etica.

Uno spazio ricco di contrasti, tra l’ambiente rurale e urba-no, con un tessuto associativo debole, rispetto ad altri ter-ritori della Spagna, con una popolazione che diffida del sistema finanziario, in quan-to è stata duramente colpita dalla crisi e dagli abusi delle banche e dove queste parti-colarità si riflettono anche sul nostro ordinamento e sulle cose da fare.

Il gruppo responsabile di que-sto GIT, eletto dai membri dell’assemblea delle perso-ne socie, costituito da circa 12 persone, è stato compo-sto, fin dalla nascita, da una squadra operativa in cui gli incarichi, più che le cariche, sono distribuiti, secondo due importanti condizioni: dare rappresentanza a tutti i collet-tivi e i gruppi locali coinvolti e dove ogni persona ha scelto di essere eletta in funzione del-le sue capacità e desideri. Si tratta di un team misto, gio-

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NEWS - n. 01 2015

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novità

soci in rete, iL nuovo servizio per La comunità dei soci di banca eticastacca la tessera allegata a bancanote e scopri le offerte su www.sociinrete.it

Da una proposta delle nostre socie e soci, è nato un nuovo strumento di relazione, mutu-alità e scambio tra persone e organizzazioni che contribuiscono ogni giorno alla solidità di una banca indipendente, trasparente e partecipata.

Si chiama Soci In Rete, un sito riservato ai soci di Banca Etica dove trovare decine di offerte proposte, ad un prezzo speciale, da altri soci della Banca.

Puoi cercare tra i viaggi solidali, prodotti bio ed equi, libri, servizi, e contattare il socio on-line oppure cercarlo nella tua zona e andare direttamente a trovarlo.

Non solo, puoi anche proporre la tua offerta e farti conoscere nel circuito dei 36.000 soci di Banca Etica.

come si usaSemplice, entra in www.sociinrete.it e ...1. cerca tra le proposte attive per categoria

o per provincia2. accreditati inserendo il CAG (codice ana-

grafico generale che trovi sulla tessera personale allegata a BancanotE)

3. contatta il socio con l’offerta che fa per te

iscrivitiDal sito, cliccando su iscriviti puoi scegliere di ricevere in anteprima tutte le nuove proposte attraverso la newsletter dedicata al progetto.

Sei un’organizzazione socia? Proponi la tua of-ferta di prodotti e servizi e fatti conoscere dalle altre persone socie!

Soci In Rete è un modo per sperimentare la mutual-ità tra i soci di Banca Eti-ca. Questo è solo l’inizio, il servizio gradualmente si arricchirà di nuove funzi-oni per essere sempre più efficace.

N.B. Per deleghe e autocertificazioni allegareSEMPRE la fotocopia non autenticata di un do-cumento di identità valido del sottoscrittore.

Questo BancanotE - Speciale convocazione Assemblea viene inviato atutti i soci in quanto contiene informazioni personali per la parteci-pazione all’Assemblea; di conseguenza questo numero sarà recapita-to anche a coloro che hanno optato per un’informazione via postaelettronica e nello stesso nucleo familiare potranno arrivare più co-pie cartacee intestate ai singoli soci.

ATTENZIONE!QUESTO FOGLIO NON DEVE ESSERE GETTATOVA UTILIZZATO DAI SOCI CHE INTENDONO

PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA DEL 16 MAGGIO A MILANO O CHE INTENDONO

DELEGARE ALTRO SOCIO O FARSI RAPPRESENTARE DA UN SOGGETTO TERZO.

QUESTO DOCUMENTO DEVE ESSERE UTILIZZATO PER LA PREREGISTRAZIONE

(vedi istruzioni su BancanotE o sul sito www.bancaetica.it)OVVERO CONSEGNATO AL MOMENTO

DELLA REGISTRAZIONE ALL’ASSEMBLEA. Strappa lungo la foratura e conserva la tua tessera

Ulteriori info dentro BancanotE

NOME COGNOME

CAG

UN SERVIZIO PER I SOCI DI BANCA ETICAwww.sociinrete.it

COUPON+tessera_BE2015_ok 10/03/15 12.09 Pagina 1

i primi numeri di soci in rete

dopo 3 mesi dalla messa online:•50 organizzazioni socie inserite•100 offerte proposte•2.000 persone socie iscritte

alla newsletter speciale

Da anni Banca Etica, attraverso le tante attività dei gruppi di soci attivi sui territori e di molti collaboratori, si occupa di educare all’uso consapevole del denaro. L’articolo 5 del no-stro statuto afferma:

“Banca Etica svolge una funzione educativa nei confronti del risparmiatore e del beneficiario del credito, responsabiliz-zando il primo a conoscere la destinazione e le modalità di impiego del suo denaro e stimolando il secondo a sviluppare con responsabilità progettuale la sua autonomia e capacità imprenditoriale”.

Oggi – finalmente! - anche molte altre istituzioni parlano del-la necessità di assicurare ai cittadini-risparmiatori un’edu-cazione finanziaria di base. Per troppi anni i risparmiatori si sono disinteressati delle scelte, anche le più semplici, in am-bito finanziario: dal sapere come gestire un bilancio familiare, a come investire i risparmi. Ovviamente una così vasta platea di risparmiatori disinformati ha permesso agli intermediari finanziari di agire indisturbati, spesso più nel proprio interes-se che di quello dei propri clienti e della collettività.

Per dare nuovo impulso ai nostri sforzi di educazione finan-ziaria, dal 2014 si è attivato un agguerrito gruppo di soci e col-

laboratori di Banca Etica che stanno elaborando due impor-tanti prodotti: un gioco di gruppo (I giochi delle banche) che entro la metà del 2015 sarà pubblicato e una serie di schede di educazione finanziaria (tra gli argomenti trattati: educazio-ne finanziaria di base, cause della crisi, principi della finanza etica).

Tutto questo grazie al paziente lavoro di tante persone e fa-cendo sintesi di una cultura diffusa e costruita con la fatica di molti, un vero pensiero collettivo.

Intanto sono già disponibili sul sito della nostra Fondazione Culturale le schede “Capire la finanza” sulle principali pa-role d’ordine dell’economia (www.fcre.it/schede-capire-la-finanza).

Tra le altre attività: abbiamo partecipato a un percorso di Bi-lanci di Giustizia e dell’Economia del Bene Comune per la ri-scrittura del bilancio familiare apportando alcune specificità di Banca Etica. Infine stiamo lavorando con la Rete Italiana del Microcredito (RITMI) per uno strumento di educazione fi-nanziaria per operatori del settore.

Insomma, tanti sono i progetti in cantiere e molti altri aspet-tano di essere realizzati.

Per chi volesse collaborare ci sarà sempre posto.

Per info e contatti [email protected]

educazione finanziaria per tutti

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La reteIl 2014 si è chiuso con risultati molto positi-vi per Etica Sgr, la società di gestione del ri-sparmio di Banca popolare Etica. Il patrimonio gestito dai fondi comuni di investimento Valori

Responsabili ha raggiunto e superato la soglia del miliardo di euro, attestandosi a fine anno a 1,3 miliardi per conto di oltre 68.000 clien-ti. Dalle ultime rilevazioni Assogestioni, tra i clienti di fondi etici in Italia quasi uno su due sceglie Etica Sgr, a testimonianza del fatto che i risparmiatori esigono una coerenza valoria-le tra i prodotti finanziari venduti come etici e l’azienda che li propone. Molto positivi anche i risultati di bilancio: Etica Sgr ha chiuso il 2014 conunutilenettodi1,8milionidieuro(incre-scita del 171% rispetto al 2013).

fondi etici: superato iL

primo miLiardo di patrimonio

L’assegnazione a Milano e all’Italia dell’Esposi-zione Universale 2015 dal tema “Nutrire il Pia-neta. Energia per la Vita” offre un’opportunità

importante per stimolare un dibattito pubblico su un tema rilevante come quello dell’alimen-tazione sostenibile. Etica Sgr ha scelto pertan-to di essere presente con una serie di eventi a Expo 2015 presso Cascina Triulza, il padiglione dedicato alla società e all’economia civile. Etica sarà inoltre tra i sostenitori di “StartArtists”, il programma culturale di Cascina Triulza dedica-to a promuovere i giovani artisti emergenti. In particolare si segnala il convegno del 17 giugno.

expo 2015: etica sgr sostiene

i giovani artisti

Il buon andamento della raccolta del 2014 ha consentito di incrementare il sostegno all’eco-nomia reale e alla micro-imprenditoria italiana, aumentando a circa 1,3 milioni di euro il patri-

monio del Fondo di garanzia per i progetti di mi-crocredito. Questo fondo, gestito da Banca Etica e ali-mentato attraverso il contributo facoltativo dei sottoscrittori dei fondi Valori Responsabili (0,1% del capitale investito), ha permesso l’an-no scorso di erogare 45 nuovi finanziamenti, il 45% dei quali ha fatto nascere iniziative im-prenditoriali.

iL supporto aL microcredito

Nel 2014 è ulteriormente cresciuta l’attività di azionariato attivo: Etica Sgr ha votato alle as-semblee degli azionisti di 27 aziende, dieci delle quali italiane. Nel 2015, oltre a dare continuità ai temi trattati negli ultimi anni, Etica Sgr concentrerà l’atten-zione su quelle tematiche legate a Expo 2015 e al centro delle attività di dialogo condotte da net-work internazionali quali ICCR (Interfaith Center on Corporate Responsibility), CDP (Carbon Disclo-sure Project) e PRI (Principles for Responsible In-vestments). Etica porterà nelle assemblee delle

aziende temi legati al cibo e all’ambiente, chie-dendo l’adozione di pratiche inerenti al rispetto dei diritti dei lavoratori nella filiera agro-ali-mentare, all’utilizzo di ingredienti diversi dall’o-lio di palma, a una comunicazione trasparente sull’uso di OGM e pesticidi e alla tracciabilità di tutti gli ingredienti. Inoltre, verrà verificata la presenza di obiettivi quantitativi di riduzione dei gas clima alteran-ti, l’impegno nel calcolo della carbon footprint e un corretto utilizzo delle risorse idriche nei processi produttivi.

Le attività di azionariato attivo sono certificate per il Sistema di gestione del-la Qualità secondo i requi-siti della norma UNI EN ISO9001:2008.

azionariato attivo 2015: focus su tematiche di aLimentazione e

ambiente

è onLine iL nuovo sito

www.eticasgr.it

Dal dicembre scorso è online il nuovo portale www.eticasgr.it, completamente rinnovato dal punto di vista grafico e arricchito con nuove funzionalità. A partire dal secondo semestre di quest’anno saranno, inoltre, disponibili una nuova sezione in spagnolo e un’area riservata dove ogni cliente potrà consultare la propria posizione.

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La rete

La nostra fondazione cuLturaLe, in prima Linea per promuovere La finanza etica La Fondazione Culturale Re-sponsabilità Etica è impegnata a promuovere la finanza etica nelle sue diverse declinazioni: uso responsabile del denaro e accesso al credito; responsa-bilità sociale d’impresa e so-stenibilità ambientale; ricerca e formazione; informazione, editoria, eventi culturali; sen-sibilizzazione e lavoro di rete.

La Fondazione partecipa a nu-merose campagne e iniziative di sensibilizzazione, pressione e informazione: Sbilanciamo-ci!, sull’analisi delle politiche economiche e della spesa pubblica; la Rete Italiana per il Disarmo, attiva sui temi del-la pace e delle spese militari; “Sulla fame non si specula” e “Una sola famiglia umana, cibo per tutti”, portando un contri-buto sui legami tra cibo, politi-che agricole e questioni finan-ziarie; la campagna 005 che chiede l’introduzione di una tassa sulle transazioni finan-ziarie e il contrasto ai paradisi fiscali; e molte altre ancora.

Sul piano europeo la Fonda-zione collabora con organizza-zioni di altri paesi tramite due progetti finanziati dalla Com-missione Europea: il primo, Price – Promoting Responsible Investments and Commerce in Europe per una risposta della Finanza Etica e del Commercio

Equo e Solidale, in sinergia, alla crisi globale. Il secondo progetto – Challenging the cri-sis - invece punta sui Giovani e sul loro ruolo attivo come pro-tagonisti di cambiamento.

Sempre in Europa, un’altra importante collaborazione è l’adesione a Finance Watch, una rete nata per chiedere una migliore regolamentazione del sistema finanziario e per avan-zare proposte presso le istitu-zioni europee. Mentre in Italia prosegue l’“azionariato critico” per riflettere sull’uso del de-naro e per lavorare in rete con campagne e organizzazioni che seguono i comportamenti di al-cune grandi imprese quotate.

Per 10 anni la Fondazione, in-sieme ad altri partner, ha pro-mosso la fiera degli stili di vita sostenibili “Terra Futura” a Fi-renze. Nel 2014 hanno deciso di lanciare un nuovo progetto dando vita alla prima edizione di “Novo Modo – responsabilità di tutti”. Tre giorni di incontri e riflessioni, per interrogarsi sulle sfide che stiamo viven-do e per fare rete, analizzare i problemi e condividere solu-zioni, nella consapevolezza che le crisi finanziaria, economica, ambientale, sociale e di demo-crazia non sono una indipen-dente dall’altra, ma che occor-re una visione complessiva per

cambiare rotta. (www.novomo-do.org).

I collaboratori della Fondazio-ne hanno poi partecipato a nu-merosi convegni e iniziative sul territorio, promossi dai soci di Banca Etica, da università e altre organizzazioni, per cer-care di spiegare i meccanismi finanziari e l’alternativa rap-presentata dalla finanza etica. Le analisi e le tematiche sono anche riportate sul sito inter-net, tramite articoli e pubbli-cazioni e nella collaborazione con il blog Non Con I Miei Soldi (www.nonconimieisoldi.org).

Tra le altre attività, la Fonda-zione partecipa al laboratorio di economia coordinato dall’A-rea Socio-Culturale di Banca Etica per analizzare le nuove esperienze di economia e i va-lori su cui queste si fondano. Prosegue poi la pubblicazione delle Schede Capire la Finan-za, lo strumento pensato per spiegare in maniera semplice i principali attori e strumen-ti legati al mondo finanziario. La Fondazione ha anche pro-mosso un Osservatorio sulla Finanza e la Legalità, racco-gliendo e analizzando casi, proposte di legge e fatti di cro-naca, l’Osservatorio è consul-tabile sul sito della fondazione www.fcre.it .

Chi volesse rimanere aggior-nato, può iscriversi tramite il sito www.fcre.it alla newsletter periodica NewEtica.

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NEWS - n. 01 2015

editoriaLi

CREDITSPadova, marzo 2015 (anno XVII numero I)

Proprietario ed editore: Banca Popolare Etica

società cooperativa per azioni

Direttore responsabile: Chiara Bannella Iscrizione

n. 1710 del 20/9/2000 Registro Stampa

Tribunale di Padova

Stampa: Publistampa Arti grafiche

Via Dolomiti, 36 Pergine Valsugana (TN)

Redazione e amministrazione: Padova, Via N. Tommaseo 7

tel. 049 8771111 fax 049 7399799

[email protected] www.bancaetica.it

Comitato di redazione: Chiara Bannella

Marco Piccolo Mariateresa Ruggiero

Andrea Tracanzan

Hanno collaborato:Andrea Baranes

Dario BrolloRoberto Grossi

Emiliana RenellaTeresa Masciopinto

Alberto Hoch Ivan PesaresiAnnibale Osti

Carta Oikos con 50% fibre riciclate FSC® e 50% cellulosa certificata

FSC®; inchiostri con solventi a base vegetaleinvolucro in mater-bi®

La gran parte dei soci di Ban-ca Etica sono cittadini attivi e consapevoli. Per loro, per noi, l’economia orientata al bene comune e la finanza etica che ne è suo strumento, sono vis-sute e declinate come segmen-ti di democrazia.

Praticare buona economia rappresenta una vera buona pratica per allenare l’esercizio democratico di cittadinanza di cui la partecipazione è stru-mento fondamentale.

A volte penso che occorrereb-be avere un paio di occhiali con lenti speciali, capaci di mettere a fuoco il modo di intendere la partecipazione, regolabili ogni qualvolta ci troviamo coinvolti in percorsi collettivi.

A volte scegliamo lenti per mettere a fuoco i percorsi in cui interagire da distante. Par-tecipare, in questo caso, è vis-suto dal singolo come essere parte di un’istanza collettiva attraverso una adesione ad hoc, una tantum, spesso di ca-rattere formale (una firma, un voto, un contributo, un even-to). L’adesione, pur essendo una scelta consapevole, tutta-via, assume carattere volatile, e prosegue con il rimanere informati. Si tratta di parteci-pazione di carattere valoriale e ideale, non supportata da un vissuto quotidiano e che non si traduce in attivismo. Molti soci di Banca Etica sono at-tori di questa partecipazione che non vuole rinunciare a esplicitare una propria scelta e posizione, pur lasciando che la pratica venga presa in carico da altri soci attivi che l’hanno maggiormente a cuore, che hanno maggiori competenze e tempo. L’apertura verso realtà virtuose della Nuova Econo-mia da parte di Banca Etica vede nuovi portatori di inte-ressi espressi nei tanti nuovi soci, non organizzati e non ancora presenti nei Gruppi di Iniziativa territoriale, che però seguono con nuovi en-

tusiasmo e attenzione. In altri casi scegliamo lenti per mette-re a fuoco percorsi che viviamo da vicino. Una partecipazione vissuta da dentro, nell’ade-sione profonda a un percorso specifico che sentiamo nostro, identitario di una comunità a cui sentiamo di appartenere.

Questo “partecipare” si traduce nella presenza attenta, docu-mentata, propositiva, attiva e costante nel tempo, di cui ci si sente direttamente responsa-bili con senso di appartenenza e identità, impegno personale, diretto, valoriale ed emotivo. Il livello di gratificazione è spes-so alto. Il senso di questa par-tecipazione è la diretta presa in carico del percorso con azioni di corresponsabilità di cui si conoscono la storia e le mete, le dinamiche, gli strumenti, i dettagli. In Banca Etica questa titpologia di partecipazione viene espressa dai soci attivi dei terri-tori organizzati nei GIT locali che nel loro agire esprimono tutta la progettualità in Banca Etica.

Infine, ci sono occasioni in cui sentiamo la necessità di lenti progressive per una modalità di intervento bifocale, dove Partecipare è inteso come la volontà e la possibilità di po-ter incidere sostanzialmente e formalmente nell’ideare, sostenere e realizzare un per-corso collettivo in azioni e per-corsi ampi, complessi riferibili a nuovi paradigmi.

Questo ultimo modello parte-cipativo, proprio delle reti, è sicuramente quello più diffici-le da attuare poiché i soggetti che convergono nel processo non sono necessariamente allineati, non hanno le stes-se tensioni e attenzioni, non parlano lo stesso linguaggio, provengono da background esperenziali e culturali diffe-renti, a volte in aperto con-trasto, che si ritrovano per una causa comune.

Un coinvolgimento faticoso che rappresenta la sfida della complessità a cui siamo chia-matie tutte e tutti. In questo modello partecipativo il con-flitto e la sua gestione collet-tiva diventa il nodo cruciale per l’avanzamento di proposte plurali e inclusive che salva-guardino il percorso corale e plurale oltre i singoli gruppi di appartenenza.

Attraverso le molteplici azioni dei suoi soci, Banca Etica incar-na tutte e tre i profili di parte-cipazione perché offre spazi, tempi e contenuti in cui potersi impegnare.

In particolare i GIT, Gruppi di Iniziativa Territoriale in cui si organizzano i soci di Banca Etica a livello locale, offrono a tutti l’opportunità di agire ne-gli ultimi due focus descritti.

Katya MastantuonoComitato Etico

La partecipazione in banca etica

Soci e lavoratori di Banca Etica durate l’incontro di rete - Bologna 2014

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