PER UNA VERARINASCIT'A DEL MEZZOGIORNO · 2013-01-12 · Redazione: Vialedella Vittoria, 19· 31029...
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• Anno XXXII - n. 2 Marzo 1990
AGLI AMICI, CON GIOIA, PER AMARE INSIEME I FRATELLI
Period ico Mensile - Sped . A .P . Gr 111 170Autorizzazione a spedire direzio ne PT di VeneziaAut. Tribunale di Treviso nO731 del 23·11·1988
Redazione: Viale della Vittoria , 19· 31029 Vitto rio VenetoDir. Responsab ile: Savio TekerStampa : Gra fiche De Bastiani - Vittorio Veneto / TV
Dir Amm. ne " P iccolo Rlfu gto»Via Dante Alighie ri, 7 - S. Don à di Pia veTel . 042 1-330344 - Co nto Co rrente P . 14406375
Documento della Chiesa sulla questione meridionale
PER UNA VERA RINASCIT'ADEL MEZZOGIORNO rrendenze ~
SCRITTI EUCARISTICI
I VOLTI DELLAVIOLENZA
Segue in quarta (D.P.)
I n un mondo che vorremmoavviato sempre più verso
f orme di comprensione reciproca, di tolleranza e di dialogo,siamo costrett i a registrarel 'esplodere frequente di f enomeni di violenza, anche collettiva,che sembrano contraddire l 'evoluzione umana verso una maturità serena e razionale.
A d esempio , da qualche tempo i mezzi di informazione denunciano casi gravi di violenzafisica su minori. Spesso sono addirittura i genitori ad esserne incolpati e l 'esacrazione del pubblico è drastica e sincera. Qualche giornalista che tenta di daredelle scusanti di stampo sociologico è subito contraddett odall 'unanime condanna dell 'opinione pubblica. A ltri casi di violenza denunciati sono a danno didonne sole ed indifese. Si trattaqui di situazioni altrettanto riprovevoli anche se non mancaqualche caso un po ' ambiguo.Potremmo aggiungere i fenomeni di violenza negli stadi e tantialtri, ma la nostra riflessione, oltre a condannare in modo nettochi abusa della propria forza fisica contro i più deboli, chi nonsa controllare le proprie reazioniemotive con la forza della ragione, vorremmo che si estendesse aconsiderazioni più generali. Anzitutto bisognerebbe pensare anche agli altri casi di violenza meno evidente, e quindi anche piùmaliziosa, presenti nella nostraattuale società. A d esempio laviolenza "istituzionale" cheprovoca disagi enormi e sacrifici.dolorosi a tante persone, servendosi di strutture oppressive sulpiano burocratico, legislativo,amministrativo; la violenza' 'perbene '' di tanti detentori dipotere economico e sociale cheapprofittano della loro posizione per opprimere i più deboli ecosì via.
LA PRESIDENTEIN BRASILE
Come ogni anno, la presidentedell'Istituto Teresa si è recata inBrasile a visitare le Volontarie chestanno operando in quel grandePaese per diffondere il messaggioevangelico e per contribuire allapromozione umana dei tanti chehanno bisogno di un loro aiuto .
Il giorno 11.1.90 Teresa è partita e si fermerà circa due mesispingendosi all'interno e visitando lo Stato del Maranhao el'Amazzonia. .
Nella prima metà di febbraioci saranno gli esercizi spirituali enella giornata di studio inerentead un tema generale: la validitàdella presenza delle Volontarieoggi in Brasile. La riflessione siestenderà quindi alla metodologiapiù appropriata e ai settori di intervento più bisognosi.
Nell'occasione si svolgerannoanche le professioni di voto definitivo per: Felicita, Flora , Annina, Maria Leal, Estela, Izaltina eLuisina.
La presidente tornerà fra noiin Italia in marzo dopo questoviaggio che le auguriamo fecondodi risultati spirituali.
men Gentium (n . 9) è "un germevalidissimo di unità, di speranza edi salvezza"; deve quindi operareper il superamento di ogni divisio ne.
11 problema merid ionale è qu indi problema di tutt o il Paese.
Esso costituisce an zitu tto " unaque stione morale" , per il suo svi1uppo incompleto , distorto , dipendente e frammentato. 11 suo ta ssodi disoccupazion e è circa il doppiodi quello del nord , il reddito procapit e, il ritmo dell 'evo luzione economica , tutto è fortemente squilibrato in senso negativo rispetto alle regioni sett entrionali.
Segue in seconda (D.P.)
Il pensiero dellanostra fondatriceLucia Schiavinato
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Cristo nè della Chiesa; siete d'accordo?) E poi la Chiesa non permetteràmai di trattare l'Eucarestia cosi, ailaici anche se consacrati .
In quanto a questo vi dico che bisogna saper fare. Ottenere i permessiche in ogni diocesi ormai i Vescovidanno, e poi le sante astuziedell 'amante che si intende conl'Amato e tutto poi diventa più facile, anche i permessi. .. che devono solo sancire le diverse astuzie, già attua-te. •
Se non ci credete , mie figliole, ricordate che "alimentando la fede- che è fiducia - i nostri dubbi mori ranno di fame" .
Il mondo ha bisogno ormai che ciapriamo alle necessità dell'uomo:portagli col Cristo la salvezza.
Ieri, era ieri, oggi dobbiamoaprirci al domani. .. che è di Cristo.
dagli scritti di Lucia Schiavinato
on trovate ridicolo il nostrotamento, per dire molto tri
ste. Eppure è proprio estromessoColui che dovrebbe essere sempre inmezzo e che potrebbe colmarci risolvendo molti problemi a volte per noiinsolubili. Sarebbe costretto a fareanche miracoli per farci vedere cheLui. .. è Lui.
Arriverà il tempo in cui la Volontaria potrà avere il Cristo con sè? ..
Non scandalizzatevi: ogni cristiano che vuole esserlo dovrebbe avere ildiritto. È che noi siamo abituati adandare in cerca di dov'è l'Eucarestia,che alle volte è molto lontana e bisogna rinunciarvi. Ma non dovrebbe essere? È meglio la mancanza di rispetto (Cristo conosce l'intimo) che nonuna lontananza e un digiuno che nondovrebbe essere per chi ha fame .. . eanche per chi non ne ha.
Credo che se avete il coraggio dileggere queste pagine, che poi ribadi scono quanto ancora avete sentito,da me, a voce, direte: si si, tutto molto bello, ma è una fantasia. Non siarriverà mai. Prima di tutto perchèoccorrerebbe essere ardenti (e questolo convengo; ma non dipende nè da
TENERE CRISTOCON SÈ
È USCI TO RECENTEMENTE UN DOCUMENTODELL'EPISCOPATO ITALIANO SUI PROBLEMIDEL MEZZOGIORNO. IL LA VORO, COORDINA TOIl lavoro, coordinato dal Cardinal Giordano, Arcivescovo di Napoli, riflette e sintetizza le diverse sensibilità ecclesiali sugli aspetti della questione meridionale. L'essereriuscito a comporre i diversi puntidi vista e ad unire le diverse responsabilità della Chiesa itali anarende credibile e auto revole il richiamo dei Pastori italian i a contribuire tutti per la soluzione dei pro blemi del Mezzogiorno .
Si ricorda dal precedente documento ' 'La Chie sa italiana e le prospett ive del Paese" del 1981, che ilno stro Paese non crescerà se noninsieme e così pure la Chiesa e cheper una crescita comune, occorreche venga no coinvolte quelle regioni del Sud do ve emergono pro fonde esigenze di giustizia nel campodel lavoro e delle stru tt ure economiche . La Chiesa, come dice la Lu-
Pag.2 L'amore vince
NON DOBBIAMO SEPARARE LA S. MESSA:
PAROLA ED EUCARESTIAL'ATTO
PENITENZIALE
La Parola di Dio è il suo intervento sul nostro presente. Losguardo sul passato e quello sulfuturo si coglie adesso, nell 'attimo in cui Dio stesso ci parla perbocca dei suoi profeti, degliApostoli o di Cristo stesso:
"La parola che io vi dico,non le dico da me; ma il Padreche è in me compie le sue
persona di Cristo: in Lui c'è lapienezza della parola e aziones'identificano.
Egli non è venuto a dire laparola, ma afare la parola, poichè Egli è la Parola.
Dice S. Gerolamo:"Se la carne di Cristo è vero
cibo e il suo sangue è vera bevanda, abbiamo nella vita presente questo solo bene: di mangiare questa carne e di bere questo sangue, non soltanto nel mistero dell 'Eucarestia, ma anchenella lettura delle Scritture".
LA LITURGIA DELLA PAROLA È DIALOGO DISAL VEZZA. L'EUCARESTIA EDUCA A QUESTODIALOGO. IL TERZO ELEMENTO STRUTTURALEdella Messa è la Liturgia della Parola (momenti precedenti sono quelli dell'Assemblea e dell'Atto Penitenziale).Essa è stata rimessa in evidenza dal Concilio Vaticano II.È un elemento essenziale allanostra comunione con Cristo edè elemento primordiale dellanostra preghiera.
La preghiera è anzitutto Parola che esce dalla bocca di Dioe poi parola che esce dalla nostra bocca e dal nostro cuore. Ilsacramento della parola è segnoe strumento della nostra comunione con Lui: la predicazioneinfatti annuncia ciò che la liturgia realizza. La prima presentail piano divino della salvezza,invitando l'uomo a rispondere ea incontrarsi con Dio, la seconda è il luogo dell'incontro. Ledue realtà, perciò, sono complementari.
Nel momento in cui tra lorosi effettua una separazione, esseperdono buona parte, se nontutto il loro significato.
L'unità, sacramentale fra idue momenti liturgici dellaMessa (liturgia della Parola e liturgia Eucaristica) è data dalla
opere" (Gv. 14, lO), e che attende gli uomini nel loro fare lastoria.
Dice Bossuet:"Gesù ha preso come una
specie di secondo corpo, cioè laparola del suo Vangelo, che ècome un corpo, che riveste lasua verità; e per mezzo di questo nuovo corpo, Egli vive econversa ancora con noi, agisceed opera per la nostra salvezza,predica e ci impartisce ognigiorno insegnamenti di vita
eterna, rinnova ai nostri occhitutti i suoi misteri".
Noi siamo abituati a pensareche la lettura della Bibbia sia unmezzo per avere delle idee in testa, e che pertanto la fede significhi conoscere Dio, tramite delle idee e dei concetti. Ma la S.Messa si carica di un significatoparticolare: quello di una vera epropria Comunione. Ne parleremo meglio nel prossimo numero.
Don Sabino Matera
PER UNA VERA RINASCITA DEL MEZZOGIORNO
DALLA PRIMA PAG.
Bruno Perissinotto
SAVIO TUFR
Se per l'offerta usi i nostriclc speci fica sul retro:
Per il libro
REGALATI E REGALAIL LIBRO-BIOGRAFIADELLA NOSTRA FONDATRICELUCIA SCHIAVINATO
.... '-"intensità di una vira
2:jO pagine + H fu cciut c difot ografie
LuciaSchiavinato
Per la rubricadelle lettere e perquella delleTestimonianze(vedi in IVpagina)scrivere a:
Direzione"L'Amore Vince"pressoPiccolo RifugioVia Dante, 730027 S.Donà (Ve)
te che il Sud' 'autenticato nella suaidentità, cresca nella verità e nellagiustizia, integrato nell'insieme delPaese, anche per l'impegno generoso e solidale delle nostreChiese" .
particolare la Populorum Progressio e la Sollicitudo Rei Socialis.Una scelta di sviluppo coerente esolidale, guidato da una prospettiva etica che deve influenzare anchel' economia investendo tutto l' uomo e tutti gli uomini. Gli interventiequilibratori devono però tenereconto delle caratteristiche locali,valorizzandone le potenzialità,coinvolgendo le forze sane. Alloratornerà la fiducia e con essa il recupero del senso dello Stato, lo sviluppo della società civile, l'assunzione di responsabilità collettive.
Dopo un appello ai cristiani delSud per uno sforzo di partecipazione politica, economica, sociale, appello in cui esalta e si definisce ilruolo dei laici in genere e specie deigiovani, delle donne, delle famiglie, il documento chiude con unmessaggio di speranza: "Terra digrande passato, il Mezzogiornod'Italia appare oggi frenato nel suosviluppo da molteplici situazioni,influssi e dinamismi negativi, interni ed esterni, di ordine sociale edeconomico, culturale e morale.Porta però con sè la sua forte ricchezza umana e freschezza di spiri to" .
A questa speranza ci associamoconvinti, augurandoci sinceramen-
Inoltre i modelli di organizzazione industriali sono stati importati senza sufficiente attenzione perle diversità culturali locali tantoche spesso hanno costituito un fattore di disturbo e di disgregazionedel tessuto precedente economico esociale. Non si è tenuto conto dellapeculiarità dei valori delle gentimeriodionali, inserendo modellieconomici legati ad altre visioni divita e relazioni umane.
È inoltre uno svnuppo spessolegato a clientelismi politici ed economici, con grave spregio del diritto e della giustizia. Ma, soprattutto, è dipendente spesso da organizzazioni criminali che in modo illegale e violento controllano i meccanismi dell 'economia e del lavoroappropriandosi di buona parte delreddito prodotto.
I vescovi chiamano ad una mobilitazione delle coscienze per superare l'omertà delle comunità locali e per un recupero della legalitàe della moralità.
L'appello è particolarmente rivolto ai politici locali, spesso incapaci di un governo trasparente sotto il profilo etico e deciso sotto ilprofilo organizzativo e gestionale.La scelta della Chiesa è sulla lineadelle grandi encicliche sociali, in
L'amore v ince Pag.3
UN RICORDO SPECIALE PERLA VOLONTARIA ANGELINA
Angelina Bulighin nasce a S. Stino il 28/8/1917.Entra nell'opera a S. Donà nel gennaio del '55 e successivamen
te nell 'Istituto Volontarie della Carità. Fa esperienza in diversi Rifugi (Vittorio Veneto, Mogliano) e in un centro di recupero per legiovani in difficoltà. Nel '61 va a Ferentino dove resta fino ali 'autunno dell'88. Arriva poi a Vittorio Veneto dove si ammala quasisubito e dopo un anno muore.
A ngelina, sentiva fortementeche la vita era un dono di
Dio e si volle donare a Lui per unservizio ai fra telli.
Nelle sue azion i quotidia ne, voleva far tesoro di tutte anche dellepiù insignificant i e più nascoste maera un tesoro speciale il suo, fattodi azioni illumin an ti ed illuminate(non fatevi tesori sulla terra).
Era fedelissima al suo impegnocon Dio , alle pratiche di pietà ,all 'Adorazione. Voleva ta nte ani me con lei che lodassero Dio ed allora suonava la campana dellaChiesa accan to . Le persone che sapevano cosa era quel suono andavano per adorare il Signo re e Angelina era felice.
Le prime ore del matt ino, mentre tutto tace, lei era già con il SuoDio e ne riceve da Lui la forza perla giornata .
Gli ospiti che assistiva eranoper lei i suoi figlioli. Così li sentiva .Giorno e notte era sempre presente . Le loro necessità erano da Lei,sempre e con tanta premura soddisfatte (diceva che erano i "soldi"speciali). Era dolce e semplice nelsuo mod o di essere. Per loro si erafatta una vera cultura di storie perragazzi e le raccontava con raraabilità trattenendoli nella gioiadell 'ascolto .
Non misurava le sue for ze fisiche quando sapeva che qualcunoaveva bisogno di lei.
Il suo amore non si limitava allequattro mura della casa . Quandopo teva, e il tempo lo permetteva,andava a far visita ad ammalati,anziani a poveri del paese.
Quando qualcuno lo desiderava, portava l' Eucarestia e si tratteneva a pregare a lungo con loro.
Tutti la conoscevano per ziaAngelina e tutti ne avevano unagrande stima . Ricevere una visitada zia Angelina era per loro unonore . Nella sua dolcezza e semplicità, riusciva a trasmettere qualcosa di grande che aveva dentro di sè.
La sofferenza dell 'ultimo periodo della sua vita l'ha purificatadi ciò che di umano le era rimasto,per poter incontrare il suo Dio subito.
STRALCI DAI"BOLLETTINI"
Molti auguri; grazie sempre delbel giornale e ossequi.
Marulli Ugo (Roma)
Ho ricevuto le due copie dellabiografia di "Mamma Lucia" ringrazio e invio offerta. Augurandoche la Chiesa riconosca presto lavirtù eroica della vostra Fondatrice.
Suor Nicoletta M. (Collepasso)
Una preghiera in suffragio perla mia cara Maria Pia: .....
Bolla Ca ndido (Verona)
Inviamo L. 500.000 per MariaRosa Toniolo, Praca da Redancao- 40430 Massaranduba SalvadorBrasil da parte della ComunitàParrocchiale - Gruppo Caritas diVelo D'Astico (VI) con tanti auguri.
Martini Linda (Velo d 'Astico)
Ricordando sempre MammaLucia, preghiamo per la sua beatifica zione e auguriamo ogni bene atutta la famiglia del Piccolo Rifugio.
Lucia Borga (Chiarano)
NUOVI VOLTI AL CENTRO....
DIURNO DI S.DONA DI PIAVEDurante il mese di Gennaio sono arrivati nel Centro diurno di S.
Donà (presso il Piccolo Rifugio) due nuove ospiti . Si tratta di Susanna proveniente da Jesolo e di Maria che viene invece da S. Donà.
L'inserimento è stato favorito da colloqui preliminari e da lla presentazione svolta dalle assistenti sociali. Ma tutto si è svolto consemplicità e senza dar luogo a nessun pro blema particolare. Il climafamiliare, che la direttrice Luana con la sua collaboratrice Luciahanno saputo imprimere al Centro, è stato molto favorevole per ilsuperamento di qual siasi disagio.
Le due "nuove" si sono subito ambientate e tutte le altre hannoriscontrato un beneficio dalla loro presenza. La famig lia è quin diaumentata senza con questo che sorgessero problemi. La semplicitàe la dolcezza delle due nuove sono state anzi elementi positivi e hanno contribuito ancora di più a rendere serena e accogliente l'atmosfera del Centro .
Rinnovo l'abbonamento per il1990 al vostro mensile "L'AmoreVince" che leggo sempre con tantointeresse e da cui traggo lezione divita.
A tutti il mio augurio di ognibene nel Signore. Un abbraccio eduna preghiera per la pace in ognicuore.
Da Ri f Anna (Caviola-BL)
Invio la mia modesta offertaper l'aiuto all'Amore Vince. Sonovecchia e sola se potessi fare i dipiù.
Tanti saluti ed auguri.Borlotti Maria (Gallarate-VA)
Con tanti auguri per un annosereno. Il Signore ricompensi tuttivoi per il bene che fate, siate da mericordati nella preghiera.
Signorelli M. (Gozzano-No)
Invierò l'offerta a ricevimento avvenuto
Vi prego di inviare una serigrafia del pittore RobertoJoos dedicata alla vost ra Fondatrice: Lucia Schiavinato
cognome _
firma
nome _
VIa
all'indirizzo :
città
---------------------?<2----------------------------------------------------------------------------------------------11I
*'- Il pittore Roberto Joos
ha realizzato una splendidaserigarafia raffiguranteLucia Schiavinato .
L'opera di considerevole valore artistico misura35x50 ed è stata stampata amano in 130 esemplari .
Ritaglia e invia in bustachiusa il modulo qui afianco a:Direzione "L'Amore Vince" presso Piccolo Rifugio- Via Dante, 7 - 30027 S.
XDonà di Piave (Ve).I ._______________________________________________________________________________ ___ _____ ___ ____________~~- -- - - - - - - - - -. 1
Pag.4 L'amore v ince
TESTIMONIANZEQuesta rubrica è fatta dai ricordi di chi
ha conosciuto Lucia.
QUEL 16 NOVEMBRE
SOGNAI CHE MI CHIAMAVA
G razie Mamma Lucia,anch 'io come altre ho
piacere di raccontare come sonorientrata nell' Istituto delle Volontarie della Carità proprio perMamma Lucia.
Molti anni fa conobbi a Roma le Volontarie della Carità echiesi di fare un 'esperienza conloro , si vede che ancora non erail momento giusto e infatti dopoun anno andai via e ricordo cheMamma Lucia per giorni e giorni mi supplicò di restare , dicendo che i Rifugi erano i luoghidove il Signore mi voleva , ma ioandai via .
Dopo molti anni (senza cheio mi sia fatta più senti re e vede-
DALLA PRIMA PAG.
re dalle volontarie) una nottesognai Mamma Lucia, moltobella, con una luce negli occhiche aveva qualche cosa di soprannaturale. Mi accolse nelPiccolo Rifugio di Roma mi ab bracciò come di suo solito molto forte e mi disse: Marisa ritorna qui, al tuo Piccolo Rifugio .lo subito di rimando risposi:Mamma Lucia sai bene che nonme la sento, non insista ancora.
Lei mi prese per mano e miportò vicino all'Ostensorio della cappellina (che io avevo conosciuta posta in un altro luogo) e mi disse: Mari sa questavolta non sono io che insisto èLui che ti vuole , non puoi diredi no. Mi svegliai di soprassalto, però non detti peso al sogno,tra il 16 novembre. Siccome mi
trovavo ad insegnare in Liguria,come facevo sempre a Natalevenni a Roma dai miei parenti .Incontrai un giorno una miaamica che mi disse: Marisa perchè non vai a trovare quelle signorine di Mon te Mario? Fattivedere. Cosa che mai mi avevasuggerito gli anni indietro .
Ritornando a casa collegai ilsogno con il suggerimento dellamia amica e così, anche solo percuriosità, mi recai il giorno dopo al Rifugio .
Venni subito accolta contan ta festa come se fossi stat asempre lì-, Chiesi di Mamma Lucia e mi dissero che era morta il.16 novembre 1975, era il giornodel suo anniversario , quindi ,che io avevo fatto quel sogno!Quel giorno stesso telefonò da
Trieste la Presidente dei Rifugi ,che io ben conoscevo, e fu felicedi parlare con me. Venne prestoa Roma e mi invitò a trascorrerel'estate in montagna con le sueragazze. Da quel giorno è iniziata la mia nuo va vita . Anche seavevo lasciato le Volontarie sentivo nel cuore che non potevoessere felice lontano da loro ,nulla riuscivo a portare in porto .
Ora che sono fra loro sonofelice, serena , ho fatto la miaconsacrazione e sento semprevicino Mamma Lucia che miaiuta , che mi segue, che mi è accanto ogni volta che la invoco ,ormai ho raggiunto grazie a leiciò che il Signore voleva da me,a tempo giusto.
Marisa
I VOLTI DELLA VIOLENZAMa allargando ancora il no
stro orizzonte scopriamo unaviolenza più generale e più coinvolgente: quella della cultura chesi è imposta attraverso la diffusione di modi di comportamento, di opinioni, di stili di vitaproposti come naturali, approvabili, corrispondenti ad una razionalità adulta e matura. Unsottile veleno, propinato a dosipiccole-ma continue, ci ha ormaiinvaso. Abbiamo assorbito, senza accorgercene le con vinzioniche i fabbricatori di opinioni volevano propinarci. I valori precedenti sono stati gradualmentesostituiti, senza apparente contrasto. Siamo ormai tutti impregnati dei nuovi modelli di vitaispiratasi all'edonismo ed alconsumismo.
Anche questa è violenza, soprattutto quando è esercitataverso giovani che non hanno ancora sviluppato la loro capacitàcritica.
L 'individualismo, il contrattualismo, il soggettivismo, hanno così sostituito i vecchi valoridell'altruismo, della generosità,della morale oggettiva.
Da questa oppressione è bendifficile ora liberarsi. Se all 'Estsono riusciti, con una rivolu zione che ci ha entusiasmati e commossi, a liberarsi dal giogo diuna ideologia che violentemente
li sottometteva, è mai possibileche una liberazione culturale rispetto a modelli impostici e noncorrispondenti alle nostre tradizioni e ai nostri valori, possa avvenire anche da noi?
Purtroppo la violenza culturale si serve di mezzi troppo sottili ed ambigui per suscitare unasana ed adeguata reazione. Ciaddormentano a poco a poco, citolgono il nostro respiro ideale apiccoli passi. Ci troviamo senzaaccorgerci in balia di una ideologia contro cui nemmeno abbia mo combattuto.
Ai cristiani spetterebbe soprattutto chiarire questa invasione dello spirito, denunciare questi corpi estranei alle nostre vereradici culturali.
Ogni rivoluzione nasce dauna presa di coscienza. Soloquando ci saremo resi conto verso quale vuoto di valori, versoquale aridità di cuore stiamoprecipitando, allora potremmofare appello alle nostre migliorienergie per opporci a questa violenza sottile e maligna. Solo allora riprenderemo il faticosocammino per edificare, insiemea tutti gli uomini di buona volontà, una civiltà che corrisponda alle nostre radici umane e cristiane e cioè la civiltà dell'amore.
B.P.
PREMIO "DELLA BONTÀ"AD ALBERTO DAL DEGAN
I l nostro amico Alberto Dal Degan, del quale abbiamo giàavuto occasione di scrivere nei numeri scorsi, ha ricevuto
il "Premio della bontà" che ogni anno il circolo"AMICI DIDON BASSI" di Verona assegna a persone veramente meritevoli. Nel felicitarci con lui per questo significativo riconoscimento pubblichiamo le righe che il circolo"Amici di Don Bassi" ha reso pubbliche come motivazione per l'assegnazione delpremio.
CIRCOLO"AMICI DI DON BASSI"
VERONA
La forza che è dei giovani sembra rinnovarsi e fiorire anche negli anziani il cui spirito è saldo e ricco dibontà e di volontà. Alberto Dal Degan ne è la dimostrazione. Ha settantotto anni, una bella età, corredata, al solito, dai consueti acciacchi. Ma è sorto allororichiamo: ed eccolo benefattore, prezioso animatoredel "Piccolo Rifugio" di Verona, fondazione tuttadedicata all'assistenza dei portatori di handicap. Pensionato si è rimboccato le maniche ed ha dedicato ilsuo tempo e questo impegno sociale e cristiano checopre l'intera sua giornata.
Deboli, anziani dimenticati, disabili: sono gli scopi e la vita di questo pensionato dal cuore e dall'anima d'oro.