PER UNA VERARINASCIT'A DEL MEZZOGIORNO · 2013-01-12 · Redazione: Vialedella Vittoria, 19· 31029...

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Anno XXXII - n. 2 Marzo 1990 AGLI AMICI, CON GIOIA, PER AMARE INSIEME I FRATELLI Periodico Mensile - Sped . A.P . Gr 111 170 Autorizzazione a spedire direzione PT di Venezia Aut. Tribunal e di Treviso nO731 del 23·11·1988 Redazione: Viale della Vittoria , 19 · 31029 Vitto rio Veneto Dir. Respon sab ile: Savio Teker Stampa: Gra fiche De Bastiani - Vittorio Veneto / TV Dir Amm.ne "Piccolo Rlfugto» Via Dante Alighieri, 7 - S. Donà di Piave Tel. 042 1-330344 - Co nto Co rrente P . 14406375 Documento della Chiesa sulla questione meridionale PER UNA VERA RINASCIT'A DE L MEZZOGIOR NO SCRITTI EUCARISTICI I VOLTI DELLA VIO LE NZA Segue in quarta (D.P.) I n un mondo che vorremmo avviato sempre più verso f orme di comprensione recipro- ca, di tolleranza e di dialogo, siamo costretti a registrare l'esplodere fr equent e di f enom e- ni di violenza, anche collettiva, che sembrano contraddire l'evo- luzione umana verso una matu- rità serena e razionale. A d esempio , da qualche tem - po i mezzi di informazione de- nunciano casi gravi di violenza fisica su minori. Spesso sono ad- dirittura i genitori ad esserne in- colpati e l'esacrazione del pub - blico è drastica e sincera. Qual- che giornalista che tenta di dare delle scusanti di stampo sociolo- gico è subito contraddetto dall'unanime condanna dell'opi- nione pubblica. A ltri casi di vio- lenza denunciati sono a danno di donne sole ed indifese. Si tratta qui di situazioni altrettanto ri- provevoli anche se non manca qualche caso un po ' ambiguo. Potremmo aggiungere i fe nome- ni di violenza negli stadi e tanti altri, ma la nostra riflessione, ol- tre a condannare in modo netto chi abusa della propria for za fi - sica contro i più deboli, chi non sa controllare le proprie reazioni emotive con la for za della ragio- ne, vorremmo che si estendesse a considerazioni più generali. An- zitutto bisognerebbe pensare an- che agli altri casi di violenza me- no evidente, e quindi anche più maliziosa, presenti nella nostra attuale società. A d esempio la violenza "istituzionale" che provoca disagi enormi e sacrifici .dolorosi a tante persone, serven- dosi di strutture oppressive sul piano burocratico, legislativo, amministrativo; la violenza ''perbene '' di tanti detentori di potere economico e sociale che approfittano della loro posizio- ne per opprimere i più deboli e così via. LA PRESIDENTE IN BRASI LE Come ogni anno, la presidente dell'Istituto Teresa si è recata in Brasile a visitare le Volontarie che stanno operando in quel grande Paese per diffondere il messaggio evangelico e per contribuire alla promozione umana dei tanti che hanno bisogno di un loro aiuto. Il giorno 11.1.90 Teresa è par- tita e si fermerà circa due mesi spingendosi all'interno e visitan- do lo Stato del Maranhao e l'Amazzonia. . Nella prima metà di febbraio ci saranno gli esercizi spirituali e nella giornata di studio inerente ad un tema generale: la validità della presenza delle Volontarie oggi in Brasile. La riflessione si estenderà quindi alla metodologia più appropriata e ai settori di in- tervento più bisognosi. Nell'occasione si svolgeranno anche le professioni di voto defi- nitivo per: Felicita, Flora , Anni- na, Maria Leal, Estela, Izaltina e Luisina. La presidente tornerà fra noi in Italia in marzo dopo questo viaggio che le auguriamo fecondo di risultati spirituali. men Gentium (n. 9) è "u n germe validissimo di unità, di speranza e di salvezza "; deve quindi operare per il superamento di ogni divisio- ne. 11 probl ema meridionale è qu in- di problema di tutto il Paese. Esso costituisce anzitu tto " una questione morale" , per il suo svi- 1uppo incompleto, di storto , dipen- dente e frammentato. 11 suo tasso di disoccupazione è circa il doppio di quello del nord , il r edd ito pro ca- pite, il ritmo dell'evoluzione eco- nomica , t utto èforteme nte squili- brato in senso negativo rispetto al- le regioni settentrionali. Segue in seconda (D.P.) Il pensiero della nostra fondatrice Lucia Schiavinato \ 1/ <, .......... "" " .... ':--...... Y I ..... Cristo nè della Chiesa; siete d'accor- do?) E poi la Chiesa non permetterà mai di trattare l'Eucarestia cosi, ai laici anche se consacrati. In quanto a questo vi dico che bi- sogna saper fare. Ottenere i permessi che in ogni diocesi ormai i Vescovi danno, e poi le sante astuzie dell'amante che si intende con l'Amato e tutto poi diventa più faci- le, anche i permessi. .. che devono so- lo sancire le dive rse astuzie, già attua- te. Se non ci credete , mie figliole, ri- cordate che "alimentando la fede - che è fiducia - i nostri dubbi mori- ranno di fame" . Il mondo ha bisogno ormai che ci apriamo alle necessità dell'uomo: portagli col Cristo la salvezza. Ieri, era ieri, oggi dobbiamo aprirci al domani... che è di Cristo. dagli scritti di Lucia Schiavinato on trovate ridicolo il nostro tamento, per dire molto tri- ste. Eppure è proprio estromesso Colui che dovrebbe essere sempre in mezzo e che potrebbe colmarci risol- vendo molti problemi a volte per noi insolubili. Sarebbe costretto a fare anche miracoli per farci vedere che Lui. .. è Lui. Arriverà il tempo in cui la Volon- taria potrà avere il Cristo con sè? .. Non scandalizzatevi: ogni cristia- no che vuole esserlo dovrebbe avere il diritto. È che noi siamo abituati ad andare in cerca di dov'è l'Eucarestia, che alle volte è molto lontana e biso- gna rinunciarvi. Ma non dovrebbe es- sere? È meglio la mancanza di rispet- to (Cristo conosce l'intimo) che non una lontananza e un digiuno che non dovrebbe essere per chi ha fame .. . e anche per chi non ne ha. Credo che se avete il coraggio di leggere queste pagine, che poi ribadi - scono quanto ancora avete sentito, da me, a voce, direte: si si, tutto mol- to bello, ma è una fantasia. Non si arriverà mai. Prima di tutto perchè occorrerebbe essere ardenti (e questo lo convengo; ma non dipende nè da TENERE CRISTO CON SÈ È USCITO RECENTEM ENTE UN DOCUMENTO DELL'EPISCOPATO ITALIANO SUI PROBLEMI DEL MEZZOGIORNO . IL LA VORO, COORDIN A TO Il lavoro, coordinato dal Cardinal Giordano, Arcivesco- vo di Napoli, riflette e sintetizza le diverse sensibilità ec- clesiali sugli aspetti della questione meridionale. L'essere riu scito a comporre i diversi punti di vista e ad unire le diverse re- sponsabilità della Chi esa itali an a rende credibile e autorevole il ri- chiamo dei Pastori italiani a contri- buire tutti per la soluzione dei pro- blemi del Mezzogiorno. Si ricorda dal precedente docu- mento ' 'La Chiesa italiana e le pro- spett ive del Paese" del 1981, che il nostro Paese non crescerà se non insieme e così pure la Chiesa e che per una crescita comune, occorre che vengano coinvolte quelle regio- ni del Sud dove emergono profon- de esigenze di giustizia nel campo del lavoro e delle strutture econo- miche. La Chiesa, come dice la Lu-

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• Anno XXXII - n. 2 Marzo 1990

AGLI AMICI, CON GIOIA, PER AMARE INSIEME I FRATELLI

Period ico Mensile - Sped . A .P . Gr 111 170Autorizzazione a spedire direzio ne PT di VeneziaAut. Tribunale di Treviso nO731 del 23·11·1988

Redazione: Viale della Vittoria , 19· 31029 Vitto rio VenetoDir. Responsab ile: Savio TekerStampa : Gra fiche De Bastiani - Vittorio Veneto / TV

Dir Amm. ne " P iccolo Rlfu gto»Via Dante Alighie ri, 7 - S. Don à di Pia veTel . 042 1-330344 - Co nto Co rrente P . 14406375

Documento della Chiesa sulla questione meridionale

PER UNA VERA RINASCIT'ADEL MEZZOGIORNO rrendenze ~

SCRITTI EUCARISTICI

I VOLTI DELLAVIOLENZA

Segue in quarta (D.P.)

I n un mondo che vorremmoavviato sempre più verso

f orme di comprensione recipro­ca, di tolleranza e di dialogo,siamo costrett i a registrarel 'esplodere frequente di f enome­ni di violenza, anche collettiva,che sembrano contraddire l 'evo­luzione umana verso una matu­rità serena e razionale.

A d esempio , da qualche tem­po i mezzi di informazione de­nunciano casi gravi di violenzafisica su minori. Spesso sono ad­dirittura i genitori ad esserne in­colpati e l 'esacrazione del pub­blico è drastica e sincera. Qual­che giornalista che tenta di daredelle scusanti di stampo sociolo­gico è subito contraddett odall 'unanime condanna dell 'opi­nione pubblica. A ltri casi di vio­lenza denunciati sono a danno didonne sole ed indifese. Si trattaqui di situazioni altrettanto ri­provevoli anche se non mancaqualche caso un po ' ambiguo.Potremmo aggiungere i fenome­ni di violenza negli stadi e tantialtri, ma la nostra riflessione, ol­tre a condannare in modo nettochi abusa della propria forza fi­sica contro i più deboli, chi nonsa controllare le proprie reazioniemotive con la forza della ragio­ne, vorremmo che si estendesse aconsiderazioni più generali. An­zitutto bisognerebbe pensare an­che agli altri casi di violenza me­no evidente, e quindi anche piùmaliziosa, presenti nella nostraattuale società. A d esempio laviolenza "istituzionale" cheprovoca disagi enormi e sacrifici.dolorosi a tante persone, serven­dosi di strutture oppressive sulpiano burocratico, legislativo,amministrativo; la violenza' 'perbene '' di tanti detentori dipotere economico e sociale cheapprofittano della loro posizio­ne per opprimere i più deboli ecosì via.

LA PRESIDENTEIN BRASILE

Come ogni anno, la presidentedell'Istituto Teresa si è recata inBrasile a visitare le Volontarie chestanno operando in quel grandePaese per diffondere il messaggioevangelico e per contribuire allapromozione umana dei tanti chehanno bisogno di un loro aiuto .

Il giorno 11.1.90 Teresa è par­tita e si fermerà circa due mesispingendosi all'interno e visitan­do lo Stato del Maranhao el'Amazzonia. .

Nella prima metà di febbraioci saranno gli esercizi spirituali enella giornata di studio inerentead un tema generale: la validitàdella presenza delle Volontarieoggi in Brasile. La riflessione siestenderà quindi alla metodologiapiù appropriata e ai settori di in­tervento più bisognosi.

Nell'occasione si svolgerannoanche le professioni di voto defi­nitivo per: Felicita, Flora , Anni­na, Maria Leal, Estela, Izaltina eLuisina.

La presidente tornerà fra noiin Italia in marzo dopo questoviaggio che le auguriamo fecondodi risultati spirituali.

men Gentium (n . 9) è "un germevalidissimo di unità, di speranza edi salvezza"; deve quindi operareper il superamento di ogni divisio ­ne.

11 problema merid ionale è qu in­di problema di tutt o il Paese.

Esso costituisce an zitu tto " unaque stione morale" , per il suo svi­1uppo incompleto , distorto , dipen­dente e frammentato. 11 suo ta ssodi disoccupazion e è circa il doppiodi quello del nord , il reddito proca­pit e, il ritmo dell 'evo luzione eco­nomica , tutto è fortemente squili­brato in senso negativo rispetto al­le regioni sett entrionali.

Segue in seconda (D.P.)

Il pensiero dellanostra fondatriceLucia Schiavinato

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Y I .....

Cristo nè della Chiesa; siete d'accor­do?) E poi la Chiesa non permetteràmai di trattare l'Eucarestia cosi, ailaici anche se consacrati .

In quanto a questo vi dico che bi­sogna saper fare. Ottenere i permessiche in ogni diocesi ormai i Vescovidanno, e poi le sante astuziedell 'amante che si intende conl'Amato e tutto poi diventa più faci­le, anche i permessi. .. che devono so­lo sancire le diverse astuzie, già attua-te. •

Se non ci credete , mie figliole, ri­cordate che "alimentando la fede- che è fiducia - i nostri dubbi mori ­ranno di fame" .

Il mondo ha bisogno ormai che ciapriamo alle necessità dell'uomo:portagli col Cristo la salvezza.

Ieri, era ieri, oggi dobbiamoaprirci al domani. .. che è di Cristo.

dagli scritti di Lucia Schiavinato

on trovate ridicolo il nostrotamento, per dire molto tri­

ste. Eppure è proprio estromessoColui che dovrebbe essere sempre inmezzo e che potrebbe colmarci risol­vendo molti problemi a volte per noiinsolubili. Sarebbe costretto a fareanche miracoli per farci vedere cheLui. .. è Lui.

Arriverà il tempo in cui la Volon­taria potrà avere il Cristo con sè? ..

Non scandalizzatevi: ogni cristia­no che vuole esserlo dovrebbe avere ildiritto. È che noi siamo abituati adandare in cerca di dov'è l'Eucarestia,che alle volte è molto lontana e biso­gna rinunciarvi. Ma non dovrebbe es­sere? È meglio la mancanza di rispet­to (Cristo conosce l'intimo) che nonuna lontananza e un digiuno che nondovrebbe essere per chi ha fame .. . eanche per chi non ne ha.

Credo che se avete il coraggio dileggere queste pagine, che poi ribadi ­scono quanto ancora avete sentito,da me, a voce, direte: si si, tutto mol­to bello, ma è una fantasia. Non siarriverà mai. Prima di tutto perchèoccorrerebbe essere ardenti (e questolo convengo; ma non dipende nè da

TENERE CRISTOCON SÈ

È USCI TO RECENTEMENTE UN DOCUMENTODELL'EPISCOPATO ITALIANO SUI PROBLEMIDEL MEZZOGIORNO. IL LA VORO, COORDINA TOIl lavoro, coordinato dal Cardinal Giordano, Arcivesco­vo di Napoli, riflette e sintetizza le diverse sensibilità ec­clesiali sugli aspetti della questione meridionale. L'essereriuscito a comporre i diversi puntidi vista e ad unire le diverse re­sponsabilità della Chiesa itali anarende credibile e auto revole il ri­chiamo dei Pastori italian i a contri­buire tutti per la soluzione dei pro ­blemi del Mezzogiorno .

Si ricorda dal precedente docu­mento ' 'La Chie sa italiana e le pro­spett ive del Paese" del 1981, che ilno stro Paese non crescerà se noninsieme e così pure la Chiesa e cheper una crescita comune, occorreche venga no coinvolte quelle regio­ni del Sud do ve emergono pro fon­de esigenze di giustizia nel campodel lavoro e delle stru tt ure econo­miche . La Chiesa, come dice la Lu-

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Pag.2 L'amore vince

NON DOBBIAMO SEPARARE LA S. MESSA:

PAROLA ED EUCARESTIAL'ATTO

PENITENZIALE

La Parola di Dio è il suo in­tervento sul nostro presente. Losguardo sul passato e quello sulfuturo si coglie adesso, nell 'atti­mo in cui Dio stesso ci parla perbocca dei suoi profeti, degliApostoli o di Cristo stesso:

"La parola che io vi dico,non le dico da me; ma il Padreche è in me compie le sue

persona di Cristo: in Lui c'è lapienezza della parola e aziones'identificano.

Egli non è venuto a dire laparola, ma afare la parola, poi­chè Egli è la Parola.

Dice S. Gerolamo:"Se la carne di Cristo è vero

cibo e il suo sangue è vera be­vanda, abbiamo nella vita pre­sente questo solo bene: di man­giare questa carne e di bere que­sto sangue, non soltanto nel mi­stero dell 'Eucarestia, ma anchenella lettura delle Scritture".

LA LITURGIA DELLA PAROLA È DIALOGO DISAL VEZZA. L'EUCARESTIA EDUCA A QUESTODIALOGO. IL TERZO ELEMENTO STRUTTURALEdella Messa è la Liturgia della Parola (momenti preceden­ti sono quelli dell'Assemblea e dell'Atto Penitenziale).Essa è stata rimessa in evidenza dal Concilio Vaticano II.È un elemento essenziale allanostra comunione con Cristo edè elemento primordiale dellanostra preghiera.

La preghiera è anzitutto Pa­rola che esce dalla bocca di Dioe poi parola che esce dalla no­stra bocca e dal nostro cuore. Ilsacramento della parola è segnoe strumento della nostra comu­nione con Lui: la predicazioneinfatti annuncia ciò che la litur­gia realizza. La prima presentail piano divino della salvezza,invitando l'uomo a rispondere ea incontrarsi con Dio, la secon­da è il luogo dell'incontro. Ledue realtà, perciò, sono comple­mentari.

Nel momento in cui tra lorosi effettua una separazione, esseperdono buona parte, se nontutto il loro significato.

L'unità, sacramentale fra idue momenti liturgici dellaMessa (liturgia della Parola e li­turgia Eucaristica) è data dalla

opere" (Gv. 14, lO), e che atten­de gli uomini nel loro fare lastoria.

Dice Bossuet:"Gesù ha preso come una

specie di secondo corpo, cioè laparola del suo Vangelo, che ècome un corpo, che riveste lasua verità; e per mezzo di que­sto nuovo corpo, Egli vive econversa ancora con noi, agisceed opera per la nostra salvezza,predica e ci impartisce ognigiorno insegnamenti di vita

eterna, rinnova ai nostri occhitutti i suoi misteri".

Noi siamo abituati a pensareche la lettura della Bibbia sia unmezzo per avere delle idee in te­sta, e che pertanto la fede signi­fichi conoscere Dio, tramite del­le idee e dei concetti. Ma la S.Messa si carica di un significatoparticolare: quello di una vera epropria Comunione. Ne parle­remo meglio nel prossimo nu­mero.

Don Sabino Matera

PER UNA VERA RINASCITA DEL MEZZOGIORNO

DALLA PRIMA PAG.

Bruno Perissinotto

SAVIO TUFR

Se per l'offerta usi i nostriclc speci fica sul retro:

Per il libro

REGALATI E REGALAIL LIBRO-BIOGRAFIADELLA NOSTRA FON­DATRICELUCIA SCHIAVINATO

.... '-"intensità di una vira

2:jO pagine + H fu cciut c difot ografie

LuciaSchiavinato

Per la rubricadelle lettere e perquella delleTestimonianze(vedi in IVpagina)scrivere a:

Direzione"L'Amore Vince"pressoPiccolo RifugioVia Dante, 730027 S.Donà (Ve)

te che il Sud' 'autenticato nella suaidentità, cresca nella verità e nellagiustizia, integrato nell'insieme delPaese, anche per l'impegno gene­roso e solidale delle nostreChiese" .

particolare la Populorum Progres­sio e la Sollicitudo Rei Socialis.Una scelta di sviluppo coerente esolidale, guidato da una prospetti­va etica che deve influenzare anchel' economia investendo tutto l' uo­mo e tutti gli uomini. Gli interventiequilibratori devono però tenereconto delle caratteristiche locali,valorizzandone le potenzialità,coinvolgendo le forze sane. Alloratornerà la fiducia e con essa il recu­pero del senso dello Stato, lo svi­luppo della società civile, l'assun­zione di responsabilità collettive.

Dopo un appello ai cristiani delSud per uno sforzo di partecipazio­ne politica, economica, sociale, ap­pello in cui esalta e si definisce ilruolo dei laici in genere e specie deigiovani, delle donne, delle fami­glie, il documento chiude con unmessaggio di speranza: "Terra digrande passato, il Mezzogiornod'Italia appare oggi frenato nel suosviluppo da molteplici situazioni,influssi e dinamismi negativi, inter­ni ed esterni, di ordine sociale edeconomico, culturale e morale.Porta però con sè la sua forte ric­chezza umana e freschezza di spiri ­to" .

A questa speranza ci associamoconvinti, augurandoci sinceramen-

Inoltre i modelli di organizza­zione industriali sono stati impor­tati senza sufficiente attenzione perle diversità culturali locali tantoche spesso hanno costituito un fat­tore di disturbo e di disgregazionedel tessuto precedente economico esociale. Non si è tenuto conto dellapeculiarità dei valori delle gentimeriodionali, inserendo modellieconomici legati ad altre visioni divita e relazioni umane.

È inoltre uno svnuppo spessolegato a clientelismi politici ed eco­nomici, con grave spregio del dirit­to e della giustizia. Ma, soprattut­to, è dipendente spesso da organiz­zazioni criminali che in modo ille­gale e violento controllano i mec­canismi dell 'economia e del lavoroappropriandosi di buona parte delreddito prodotto.

I vescovi chiamano ad una mo­bilitazione delle coscienze per su­perare l'omertà delle comunità lo­cali e per un recupero della legalitàe della moralità.

L'appello è particolarmente ri­volto ai politici locali, spesso inca­paci di un governo trasparente sot­to il profilo etico e deciso sotto ilprofilo organizzativo e gestionale.La scelta della Chiesa è sulla lineadelle grandi encicliche sociali, in

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L'amore v ince Pag.3

UN RICORDO SPECIALE PERLA VOLONTARIA ANGELINA

Angelina Bulighin nasce a S. Stino il 28/8/1917.Entra nell'opera a S. Donà nel gennaio del '55 e successivamen­

te nell 'Istituto Volontarie della Carità. Fa esperienza in diversi Ri­fugi (Vittorio Veneto, Mogliano) e in un centro di recupero per legiovani in difficoltà. Nel '61 va a Ferentino dove resta fino ali 'au­tunno dell'88. Arriva poi a Vittorio Veneto dove si ammala quasisubito e dopo un anno muore.

A ngelina, sentiva fortementeche la vita era un dono di

Dio e si volle donare a Lui per unservizio ai fra telli.

Nelle sue azion i quotidia ne, vo­leva far tesoro di tutte anche dellepiù insignificant i e più nascoste maera un tesoro speciale il suo, fattodi azioni illumin an ti ed illuminate(non fatevi tesori sulla terra).

Era fedelissima al suo impegnocon Dio , alle pratiche di pietà ,all 'Adorazione. Voleva ta nte ani ­me con lei che lodassero Dio ed al­lora suonava la campana dellaChiesa accan to . Le persone che sa­pevano cosa era quel suono anda­vano per adorare il Signo re e An­gelina era felice.

Le prime ore del matt ino, men­tre tutto tace, lei era già con il SuoDio e ne riceve da Lui la forza perla giornata .

Gli ospiti che assistiva eranoper lei i suoi figlioli. Così li sentiva .Giorno e notte era sempre presen­te . Le loro necessità erano da Lei,sempre e con tanta premura soddi­sfatte (diceva che erano i "soldi"speciali). Era dolce e semplice nelsuo mod o di essere. Per loro si erafatta una vera cultura di storie perragazzi e le raccontava con raraabilità trattenendoli nella gioiadell 'ascolto .

Non misurava le sue for ze fisi­che quando sapeva che qualcunoaveva bisogno di lei.

Il suo amore non si limitava allequattro mura della casa . Quandopo teva, e il tempo lo permetteva,andava a far visita ad ammalati,anziani a poveri del paese.

Quando qualcuno lo desidera­va, portava l' Eucarestia e si tratte­neva a pregare a lungo con loro.

Tutti la conoscevano per ziaAngelina e tutti ne avevano unagrande stima . Ricevere una visitada zia Angelina era per loro unonore . Nella sua dolcezza e sempli­cità, riusciva a trasmettere qualco­sa di grande che aveva dentro di sè.

La sofferenza dell 'ultimo pe­riodo della sua vita l'ha purificatadi ciò che di umano le era rimasto,per poter incontrare il suo Dio su­bito.

STRALCI DAI"BOLLETTINI"

Molti auguri; grazie sempre delbel giornale e ossequi.

Marulli Ugo (Roma)

Ho ricevuto le due copie dellabiografia di "Mamma Lucia" rin­grazio e invio offerta. Augurandoche la Chiesa riconosca presto lavirtù eroica della vostra Fondatri­ce.

Suor Nicoletta M. (Collepasso)

Una preghiera in suffragio perla mia cara Maria Pia: .....

Bolla Ca ndido (Verona)

Inviamo L. 500.000 per MariaRosa Toniolo, Praca da Redancao- 40430 Massaranduba SalvadorBrasil da parte della ComunitàParrocchiale - Gruppo Caritas diVelo D'Astico (VI) con tanti augu­ri.

Martini Linda (Velo d 'Astico)

Ricordando sempre MammaLucia, preghiamo per la sua beati­fica zione e auguriamo ogni bene atutta la famiglia del Piccolo Rifu­gio.

Lucia Borga (Chiarano)

NUOVI VOLTI AL CENTRO....

DIURNO DI S.DONA DI PIAVEDurante il mese di Gennaio sono arrivati nel Centro diurno di S.

Donà (presso il Piccolo Rifugio) due nuove ospiti . Si tratta di Susan­na proveniente da Jesolo e di Maria che viene invece da S. Donà.

L'inserimento è stato favorito da colloqui preliminari e da lla pre­sentazione svolta dalle assistenti sociali. Ma tutto si è svolto consemplicità e senza dar luogo a nessun pro blema particolare. Il climafamiliare, che la direttrice Luana con la sua collaboratrice Luciahanno saputo imprimere al Centro, è stato molto favorevole per ilsuperamento di qual siasi disagio.

Le due "nuove" si sono subito ambientate e tutte le altre hannoriscontrato un beneficio dalla loro presenza. La famig lia è quin diaumentata senza con questo che sorgessero problemi. La semplicitàe la dolcezza delle due nuove sono state anzi elementi positivi e han­no contribuito ancora di più a rendere serena e accogliente l'atmo­sfera del Centro .

Rinnovo l'abbonamento per il1990 al vostro mensile "L'AmoreVince" che leggo sempre con tantointeresse e da cui traggo lezione divita.

A tutti il mio augurio di ognibene nel Signore. Un abbraccio eduna preghiera per la pace in ognicuore.

Da Ri f Anna (Caviola-BL)

Invio la mia modesta offertaper l'aiuto all'Amore Vince. Sonovecchia e sola se potessi fare i dipiù.

Tanti saluti ed auguri.Borlotti Maria (Gallarate-VA)

Con tanti auguri per un annosereno. Il Signore ricompensi tuttivoi per il bene che fate, siate da mericordati nella preghiera.

Signorelli M. (Gozzano-No)

Invierò l'offerta a ricevimento avvenuto

Vi prego di inviare una serigrafia del pittore RobertoJoos dedicata alla vost ra Fondatrice: Lucia Schiavinato

cognome _

firma

nome _

VIa

all'indirizzo :

città

---------------------?<2----------------------------------------------------------------------------------------------11I

*'- Il pittore Roberto Joos

ha realizzato una splendidaserigarafia raffiguranteLucia Schiavinato .

L'opera di considere­vole valore artistico misura35x50 ed è stata stampata amano in 130 esemplari .

Ritaglia e invia in bustachiusa il modulo qui afianco a:Direzione "L'Amore Vin­ce" presso Piccolo Rifugio- Via Dante, 7 - 30027 S.

XDonà di Piave (Ve).I ._______________________________________________________________________________ ___ _____ ___ ____________~~- -- - - - - - - - - -. 1

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Pag.4 L'amore v ince

TESTIMONIANZEQuesta rubrica è fatta dai ricordi di chi

ha conosciuto Lucia.

QUEL 16 NOVEMBRE

SOGNAI CHE MI CHIAMAVA

G razie Mamma Lucia,anch 'io come altre ho

piacere di raccontare come sonorientrata nell' Istituto delle Vo­lontarie della Carità proprio perMamma Lucia.

Molti anni fa conobbi a Ro­ma le Volontarie della Carità echiesi di fare un 'esperienza conloro , si vede che ancora non erail momento giusto e infatti dopoun anno andai via e ricordo cheMamma Lucia per giorni e gior­ni mi supplicò di restare , dicen­do che i Rifugi erano i luoghidove il Signore mi voleva , ma ioandai via .

Dopo molti anni (senza cheio mi sia fatta più senti re e vede-

DALLA PRIMA PAG.

re dalle volontarie) una nottesognai Mamma Lucia, moltobella, con una luce negli occhiche aveva qualche cosa di so­prannaturale. Mi accolse nelPiccolo Rifugio di Roma mi ab ­bracciò come di suo solito mol­to forte e mi disse: Marisa ritor­na qui, al tuo Piccolo Rifugio .lo subito di rimando risposi:Mamma Lucia sai bene che nonme la sento, non insista ancora.

Lei mi prese per mano e miportò vicino all'Ostensorio del­la cappellina (che io avevo co­nosciuta posta in un altro luo­go) e mi disse: Mari sa questavolta non sono io che insisto èLui che ti vuole , non puoi diredi no. Mi svegliai di soprassal­to, però non detti peso al sogno,tra il 16 novembre. Siccome mi

trovavo ad insegnare in Liguria,come facevo sempre a Natalevenni a Roma dai miei parenti .Incontrai un giorno una miaamica che mi disse: Marisa per­chè non vai a trovare quelle si­gnorine di Mon te Mario? Fattivedere. Cosa che mai mi avevasuggerito gli anni indietro .

Ritornando a casa collegai ilsogno con il suggerimento dellamia amica e così, anche solo percuriosità, mi recai il giorno do­po al Rifugio .

Venni subito accolta contan ta festa come se fossi stat asempre lì-, Chiesi di Mamma Lu­cia e mi dissero che era morta il.16 novembre 1975, era il giornodel suo anniversario , quindi ,che io avevo fatto quel sogno!Quel giorno stesso telefonò da

Trieste la Presidente dei Rifugi ,che io ben conoscevo, e fu felicedi parlare con me. Venne prestoa Roma e mi invitò a trascorrerel'estate in montagna con le sueragazze. Da quel giorno è inizia­ta la mia nuo va vita . Anche seavevo lasciato le Volontarie sen­tivo nel cuore che non potevoessere felice lontano da loro ,nulla riuscivo a portare in por­to .

Ora che sono fra loro sonofelice, serena , ho fatto la miaconsacrazione e sento semprevicino Mamma Lucia che miaiuta , che mi segue, che mi è ac­canto ogni volta che la invoco ,ormai ho raggiunto grazie a leiciò che il Signore voleva da me,a tempo giusto.

Marisa

I VOLTI DELLA VIOLENZAMa allargando ancora il no­

stro orizzonte scopriamo unaviolenza più generale e più coin­volgente: quella della cultura chesi è imposta attraverso la diffu­sione di modi di comportamen­to, di opinioni, di stili di vitaproposti come naturali, appro­vabili, corrispondenti ad una ra­zionalità adulta e matura. Unsottile veleno, propinato a dosipiccole-ma continue, ci ha ormaiinvaso. Abbiamo assorbito, sen­za accorgercene le con vinzioniche i fabbricatori di opinioni vo­levano propinarci. I valori pre­cedenti sono stati gradualmentesostituiti, senza apparente con­trasto. Siamo ormai tutti impre­gnati dei nuovi modelli di vitaispiratasi all'edonismo ed alconsumismo.

Anche questa è violenza, so­prattutto quando è esercitataverso giovani che non hanno an­cora sviluppato la loro capacitàcritica.

L 'individualismo, il contrat­tualismo, il soggettivismo, han­no così sostituito i vecchi valoridell'altruismo, della generosità,della morale oggettiva.

Da questa oppressione è bendifficile ora liberarsi. Se all 'Estsono riusciti, con una rivolu zio­ne che ci ha entusiasmati e com­mossi, a liberarsi dal giogo diuna ideologia che violentemente

li sottometteva, è mai possibileche una liberazione culturale ri­spetto a modelli impostici e noncorrispondenti alle nostre tradi­zioni e ai nostri valori, possa av­venire anche da noi?

Purtroppo la violenza cultu­rale si serve di mezzi troppo sot­tili ed ambigui per suscitare unasana ed adeguata reazione. Ciaddormentano a poco a poco, citolgono il nostro respiro ideale apiccoli passi. Ci troviamo senzaaccorgerci in balia di una ideolo­gia contro cui nemmeno abbia ­mo combattuto.

Ai cristiani spetterebbe so­prattutto chiarire questa invasio­ne dello spirito, denunciare que­sti corpi estranei alle nostre vereradici culturali.

Ogni rivoluzione nasce dauna presa di coscienza. Soloquando ci saremo resi conto ver­so quale vuoto di valori, versoquale aridità di cuore stiamoprecipitando, allora potremmofare appello alle nostre migliorienergie per opporci a questa vio­lenza sottile e maligna. Solo al­lora riprenderemo il faticosocammino per edificare, insiemea tutti gli uomini di buona vo­lontà, una civiltà che corrispon­da alle nostre radici umane e cri­stiane e cioè la civiltà dell'amo­re.

B.P.

PREMIO "DELLA BONTÀ"AD ALBERTO DAL DEGAN

I l nostro amico Alberto Dal Degan, del quale abbiamo giàavuto occasione di scrivere nei numeri scorsi, ha ricevuto

il "Premio della bontà" che ogni anno il circolo"AMICI DIDON BASSI" di Verona assegna a persone veramente merite­voli. Nel felicitarci con lui per questo significativo riconosci­mento pubblichiamo le righe che il circolo"Amici di Don Bas­si" ha reso pubbliche come motivazione per l'assegnazione delpremio.

CIRCOLO"AMICI DI DON BASSI"

VERONA

La forza che è dei giovani sembra rinnovarsi e fio­rire anche negli anziani il cui spirito è saldo e ricco dibontà e di volontà. Alberto Dal Degan ne è la dimo­strazione. Ha settantotto anni, una bella età, correda­ta, al solito, dai consueti acciacchi. Ma è sorto allororichiamo: ed eccolo benefattore, prezioso animatoredel "Piccolo Rifugio" di Verona, fondazione tuttadedicata all'assistenza dei portatori di handicap. Pen­sionato si è rimboccato le maniche ed ha dedicato ilsuo tempo e questo impegno sociale e cristiano checopre l'intera sua giornata.

Deboli, anziani dimenticati, disabili: sono gli sco­pi e la vita di questo pensionato dal cuore e dall'ani­ma d'oro.