Per saperne di più - Zanichelli · ulcera presentano questi sintomi, e alcune non manifestano...

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Marieb Il corpo umano: anatomia, fisiologia e salute © Zanichelli 2011 Per saperne di più Un operaio di 53 anni, ha cominciato ad avvertire un bruciore doloroso nella parte superiore dell’addome un’ora o due dopo ogni pasto. Dapprima ha dato la colpa alla scarsa qualità della cucina di casa sua, ma ha avuto gli stessi sintomi anche mangiando alla caffetteria della fabbrica o al ristorante. Lui reagiva sempre allo stress bevendo e fumando molto, e il suo dolore addominale peggiorò considere- volmente nel corso di una settimana tu- multuosa in cui fece 15 ore di lavoro stra- ordinario. Dopo due mesi di dolore sem- pre più intenso, consultò un medico e gli fu detto che aveva un’ulcera peptica. L’ulcera peptica colpisce uno statu- nitense su otto. È un’erosione a forma di cratere della mucosa di qualunque tratto del canale alimentare esposto al secreto dello stomaco ricco di acido clo- ridrico e pepsina; vedi foto (a). Alcune ulcere peptiche si verificano nella parte inferiore dell’esofago in seguito al reflusso di contenuto gastrico, ma la maggior parte (98%) interessa la porzione pilorica dello stomaco (ulcera gastrica) o la prima parte del duodeno (l’ulcera duodenale). L’ulcera duodenale è circa tre volte più frequente di quella gastrica. L’ulcera pep- tica può comparire a qualunque età, ma si verifica più spesso in età compresa tra i 50 e i 70 anni. Dopo che è comparsa, se non trattata, tende a recidivare per il resto della vita, guarendo, e poi esplo- dendo di nuovo periodicamente. L’ulcera gastrica e duodenale può cau- sare dolore nella regione epigastrica che insorge spesso da una a tre ore dopo un pasto (o provoca il risveglio di notte) ed è tipicamente alleviato dall’ingestione di cibo. Altri sintomi sono la perdita del- l’appetito, gonfiore, nausea e vomito. Tuttavia, non tutte le persone affette da ulcera presentano questi sintomi, e alcune non manifestano alcuna sintomatologia. Tradizionalmente si è dato per cosa risaputa che causa dell’ulcera è lo stress, e lo stereotipo del paziente ulceroso era il dirigente aziendale oberato di lavoro. Gli studi recenti non sono riusciti a di- mostrare un nesso causale tra lo stress e l’ulcera. Nondimeno, uno stile di vita stressante sembra in effetti aggravare un’ulcera esistente. Studi recenti indica- no che la maggior parte dei casi di ulcera (dal 90 al 100% delle ulcere duodenali e dall’80 al 90% di quelle gastriche) è in realtà causata da un ceppo di batteri aci- do-resistenti (Helicobacter pylori ) che vi- vono nello stomaco del 40% delle per- sone sane e del 70–90% delle persone affette da ulcera; vedi foto (b). L’anatomia di un’ulcera peptica è il- lustrata nella foto (a). L’ulcera peptica può causare gravi complicazioni. Nel 20% circa dei casi l’erosione di vasi san- guigni provoca sanguinamento nel ca- nale alimentare, con vomito di sangue o presenza di sangue nelle feci. In questi casi una grave perdita di sangue può comportare anemia. Circa il 5% delle ulcere peptiche va soggetto a perforazio- ne, con fuoriuscita del contenuto dello stomaco o del duodeno nella cavità pe- ritoneale. La perforazione può provocare una peritonite oppure la digestione e di- struzione del pancreas adiacente. Un’ul- cera perforata è una condizione che met- te in pericolo la vita. Nonostante queste possibili compli- cazioni, molte ulcere peptiche guariscono prontamente e rispondono bene alla te- rapia. I primi passi nel trattamento sono l’evitare il fumo, l’alcol (specialmente il vino), l’aspirina, che aggravano l’ulcera. Per neutralizzare l’acidità gastrica sono spesso consigliati antiacidi. Nelle ulcere colonizzate dall’H. pylori, che ha forma di spirale, lo scopo è uccidere i batteri. Un semplice regime di antibiotici per due settimane guarisce in modo perma- nente l’ulcera peptica nel 95% di questi pazienti. Le ulcere peptiche, relativamente po- che, non provocate da H. pylori sono di solito dovute all’uso prolungato di far- maci antinfiammatori non steroidei. Recenti sperimentazioni su animali con un nuovo vaccino contro l’H. pylori hanno avuto successo. Si spera che la vaccinazione preventiva, unita alla tera- pia antibiotica, possa eradicare l’ulcera peptica entro i prossimi 25 anni. ■■ L’ULCERA PEPTICA: «QUALCOSA MI STA RODENDO» Batteri Mucosa dello stomaco (a) Ulcera peptica (b) H. pylori

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Marieb Il corpo umano: anatomia, fisiologia e salute © Zanichelli 2011

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Un operaio di 53 anni, ha cominciato adavvertire un bruciore doloroso nella partesuperiore dell’addome un’ora o due dopoogni pasto. Dapprima ha dato la colpaalla scarsa qualità della cucina di casa sua,ma ha avuto gli stessi sintomi anchemangiando alla caffetteria della fabbricao al ristorante. Lui reagiva sempre allostress bevendo e fumando molto, e il suodolore addominale peggiorò considere-volmente nel corso di una settimana tu-multuosa in cui fece 15 ore di lavoro stra-ordinario. Dopo due mesi di dolore sem-pre più intenso, consultò un medico egli fu detto che aveva un’ulcera peptica.

L’ulcera peptica colpisce uno statu-nitense su otto. È un’erosione a formadi cratere della mucosa di qualunquetratto del canale alimentare esposto alsecreto dello stomaco ricco di acido clo-ridrico e pepsina; vedi foto (a). Alcuneulcere peptiche si verificano nella parteinferiore dell’esofago in seguito al reflussodi contenuto gastrico, ma la maggiorparte (98%) interessa la porzione piloricadello stomaco (ulcera gastrica) o la primaparte del duodeno (l’ulcera duodenale).L’ulcera duodenale è circa tre volte piùfrequente di quella gastrica. L’ulcera pep-tica può comparire a qualunque età, masi verifica più spesso in età compresa trai 50 e i 70 anni. Dopo che è comparsa,se non trattata, tende a recidivare per ilresto della vita, guarendo, e poi esplo-dendo di nuovo periodicamente.

L’ulcera gastrica e duodenale può cau-sare dolore nella regione epigastrica cheinsorge spesso da una a tre ore dopo unpasto (o provoca il risveglio di notte) edè tipicamente alleviato dall’ingestione dicibo. Altri sintomi sono la perdita del-l’appetito, gonfiore, nausea e vomito.Tuttavia, non tutte le persone affette daulcera presentano questi sintomi, e alcunenon manifestano alcuna sintomatologia.

Tradizionalmente si è dato per cosarisaputa che causa dell’ulcera è lo stress,

e lo stereotipo del paziente ulceroso erail dirigente aziendale oberato di lavoro.Gli studi recenti non sono riusciti a di-mostrare un nesso causale tra lo stress el’ulcera. Nondimeno, uno stile di vitastressante sembra in effetti aggravareun’ulcera esistente. Studi recenti indica-no che la maggior parte dei casi di ulcera(dal 90 al 100% delle ulcere duodenalie dall’80 al 90% di quelle gastriche) è inrealtà causata da un ceppo di batteri aci-do-resistenti (Helicobacter pylori) che vi-vono nello stomaco del 40% delle per-sone sane e del 70–90% delle personeaffette da ulcera; vedi foto (b).

L’anatomia di un’ulcera peptica è il-lustrata nella foto (a). L’ulcera pepticapuò causare gravi complicazioni. Nel20% circa dei casi l’erosione di vasi san-guigni provoca sanguinamento nel ca-nale alimentare, con vomito di sangueo presenza di sangue nelle feci. In questicasi una grave perdita di sangue puòcomportare anemia. Circa il 5% delleulcere peptiche va soggetto a perforazio-ne, con fuoriuscita del contenuto dellostomaco o del duodeno nella cavità pe-ritoneale. La perforazione può provocare

una peritonite oppure la digestione e di-struzione del pancreas adiacente. Un’ul-cera perforata è una condizione che met-te in pericolo la vita.

Nonostante queste possibili compli-cazioni, molte ulcere peptiche guarisconoprontamente e rispondono bene alla te-rapia. I primi passi nel trattamento sonol’evitare il fumo, l’alcol (specialmente ilvino), l’aspirina, che aggravano l’ulcera.Per neutralizzare l’acidità gastrica sonospesso consigliati antiacidi. Nelle ulcerecolonizzate dall’H. pylori, che ha formadi spirale, lo scopo è uccidere i batteri.Un semplice regime di antibiotici perdue settimane guarisce in modo perma-nente l’ulcera peptica nel 95% di questipazienti.

Le ulcere peptiche, relativamente po-che, non provocate da H. pylori sono disolito dovute all’uso prolungato di far-maci antinfiammatori non steroidei.

Recenti sperimentazioni su animalicon un nuovo vaccino contro l’H. pylorihanno avuto successo. Si spera che lavaccinazione preventiva, unita alla tera-pia antibiotica, possa eradicare l’ulcerapeptica entro i prossimi 25 anni.

�� L’ULCERA PEPTICA: «QUALCOSA MI STA RODENDO»

BatteriMucosa dellostomaco

(a) Ulcera peptica (b) H. pylori