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QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA Cos’è la psiconcologia a pagina 6 35 ANNI DI FONDO Grazie Prof. Il saluto al professor Umberto Veronesi grande amico del Fondo La corsa della speranza a pagina 8 Nuova sede a Santhià a pagina 10 PER IL VERCELLESE ANNO XXII - NUMERO 2 - DICEMBRE 2016 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 e 3 - No/Vercelli In caso di mancato recapito inviare a UDR per la restituzione al mittente previo pagamento della relativa tariffa resi

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QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA

Cos’è lapsiconcologiaa pagina 6

35ANNIDI FONDO

Grazie Prof.Il saluto al professor Umberto Veronesigrande amico del Fondo

La corsadella speranzaa pagina 8

Nuova sedea Santhiàa pagina 10

PER IL VERCELLESE

a n n o X X I I - n u m e r o 2 - D I C e m B r e 2 0 1 6

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 e 3 - No/VercelliIn caso di mancato recapito inviare a UDR per la restituzione al mittente previo pagamento della relativa tariffa resi

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“Le merende con i torcetti e le paste di meliga con Gim Tempia nel giardino della nostra casa di Netro sono tra i ricordi più belli della mia vita. La lotta al cancro, la resistenza partigiana, i nomi, i volti del passato e del presente si mescolavano ad una sensazione piacevolissima di voglia di fare e di cambiare. Purissimo esempio di pessimismo della ragione e ottimismo della volontà.Il Fondo Tempia fa ormai parte della storia dell’oncologia italiana e continuerà a farne parte perché ha la forza “genetica” del passaggio positivo da una generazione all’altra.”

Dottor Alberto CostaMembro del Comitato Scientifico del Fondo Edo TempiaSegretario generale della Scuola Europea di Oncologia

Membro del Comitato degli esperti sul cancro della Commissione Europea; Vice presidente di Onda, Osservatorio Nazionale per la salute della donna

Membro dell’Accademia Europea degli Oncologi

dal 1981

onlus

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Comitato ScientificoPresidente Umberto VERONESIDirettore Scientifico Istituto europeo di oncologia, mi-lano, Vicepresidente FIrC, Fondatore della Fondazione «umberto Veronesi» per il progresso delle scienze

MembriMassimo AGLIETTAProfessore ordinario di oncologia medica, uni-versità degli Studi di Torino, Direttore unità di oncologia medica I.r.C.C. CandioloOscar ALABISODirettore della S.C. di oncologia, azienda ospe-daliero-universitaria, «maggiore della Carità» di novara – Coordinatore operativo, del Polo oncolo-gico del nord-est (rete oncologica del Piemonte e della Valle d’aosta)Oscar BERTETTODirettore S.C. oncologia medica delle molinette di Torino, Coordinatore operativo rete oncologica regionale Piemontese, Cofondatore Fondazione F.a.r.o.Paolo COMOGLIOProfessore ordinario, università degli Studi di Torino, Direttore Scientifico della ricerca Clinica, IrCC CandioloAlberto COSTACoordinatore Centro di Senologia della Fondazione maugeri di Pavia, Direttore Scuola europea di oncologia, Coordinatore del Centro di Senologia del Canton TicinoMaurizio D’INCALCIDirettore Dipartimento di oncologia, Istituto di ricerca Farmacologica mario negri, milano, Precli-nical Coordinator della Fondazione SenDo, milanoGiovanni GANDINIProfessore ordinario, università degli Studi di Torino, Direttore Dipartimento di Diagnostica per Immagini, S.C.D.u. radiodiagnostica 4, azienda ospedaliero universitaria S.Giovanni Battista, TorinoFabio MALAVASIProfessore ordinario, Laboratorio di Immunogene-tica, Dipartimento di Genetica, Biologia e Biochimi-ca università degli Studi di Torino Silvia MARSONIDirettore della Clinical Trial unit - Direzione scien-tifica FPo-IrCC TorinoGuido MONGAGià prof. ordinario, Dipartimento Scienze della Sa-lute, università degli Studi del Piemonte orientaleMarco PIEROTTICoordinatore dell’attività di ricerca dell’Istituto di ricerca Pediatrica città della Speranza, PadovaMauro RISIO Direttore S.C. anatomia Patologica, IrCC CandioloNereo SEGNANDirettore Dipartimento Interaziendale di Preven-zione Secondaria dei Tumori, SCDo epidemiologia dei Tumori - CPo Piemonte e aou S.Giovanni Battista, TorinoGabriella SOZZIresponsabile Struttura Semplice di Citogenetica, e Citogenetica molecolare, Dipartimento oncologia Sperimentale, I.n.T. milano

Un ricordo del Consiglio di Presidenza

Medico, scienziato, umanista: questo è stato Umberto Vero-nesi. Immensa e preziosa l’e-redità che ci ha lasciato, che continua nelle Istituzioni che

ha creato e nel lavoro dei molti che operano nel solco del suo pensiero.Dall’ esperienza della guerra maturò la ri-bellione verso la violenza e, quindi, anche contro la devastazione causata dalle cure oncologiche, soprattutto sul corpo femmini-le. Il poderoso studio clinico da lui condotto negli anni ‘80 e concluso nel 1981, che con-frontava la mastectomia con la quadrantec-tomia, stabilì tre capisaldi su cui si fonda la moderna oncologia: l’importanza della dia-gnosi precoce, il principio della cura minima efficace, l’attenzione alla dimensione psico-logica della malattia.Alle donne ha fatto un dono inestimabile: aver pensato di salvare il seno, senza inter-venti demolitivi, ha ridato serenità e fiducia alle donne di ogni età, ha favorito la nasci-ta di una attenzione all’immagine corporea come parte integrante dell’immagine di sé e del proprio vissuto.La grande attenzione al vissuto del paziente ha portato Veronesi, quando divenne Mini-stro della Sanità, a pensare, in tandem con Renzo Piano, un modello di ospedale “a mi-sura di paziente”, risultato di un’architettura che lo rendesse in ogni sua parte funzionale al soddisfacimento delle esigenze del ma-lato. Un luogo di competenza elevata, ma soprattutto un luogo dove il malato vede ri-conosciuta la sua identità umana: “nessuno è la sua patologia. Il buon medico è quello che saprà condividere il peso psicologico con il paziente”. Il suo impegno di medico e di ricercatore per salvare la vita si è intrecciato con profonde riflessioni sulla morte, sulla percezione del dolore attraverso la mente e il corpo. In tanti suoi libri ha sostenuto con forza il diritto del malato a una morte dignitosa: “concedere al malato il diritto di scegliere quando inter-rompere la sofferenza” e quando rifiutare, come ha fatto lui, cure ormai inutili. Non ha potuto vedere concretizzare queste idee in

una legge che regoli, attraverso il testamen-to biologico, la volontà del malato di rifiutare cure che prolunghino inutilmente una vita giunta irrimediabilmente al termine.Si confrontò anche con il grande tema del rapporto tra pace e scienza. Fondatore, nel 2009, e presidente di Science for Peace, so-steneva che la pace è una condizione impre-scindibile del progresso civile e scientifico per l’umanità.” La scienza ci insegna che la guerra non è il destino ineluttabile dell’uo-mo. E’ il dialogo l’unica soluzione dei conflitti e il linguaggio giusto è quello della scienza, universale, fondato sul confronto e sulla va-lutazione dei risultati”.Ma vogliamo anche ricordare il professor Ve-ronesi come grande amico del Fondo Tem-pia, un faro per la nostra attività, ispiratore e sostenitore di tanti programmi. Invitato da Elvo Tempia a Biella, con Alberto Costa, dopo i primi anni di attività del Fondo, fu conqui-stato dall’entusiasmo, dalla determinazione e dalla chiarezza degli obiettivi del nostro fondatore. Divenne il Presidente del Comita-to Scientifico del Fondo Tempia e lo è stato fino alla fine.In tante occasioni ci è stato vicino esprimen-do il suo apprezzamento per i risultati che il Fondo stava ottenendo. Per la prefazione di un libro sulla vita di Elvo Tempia scrisse, tra l’altro: “Oggi (1998) siamo testimoni dei grandi risultati raggiunti dal Fondo, delle co-noscenze diffuse, delle famiglie rassicurate, delle vite salvate da una delle più capillari e minuziose azioni di diagnosi precoce dei tu-mori mai realizzate in Italia”.La ricerca nel cuore, sempre. All’inaugura-zione, nel 2001, del nostro laboratorio di far-macogenomica, scrisse “Oggi inauguriamo addirittura dei laboratori di ricerca, parliamo di biologia molecolare e di sviluppo dei nuo-vi farmaci. Biella ha assunto ormai un ruolo importante nel panorama nazionale dell’on-cologia e non a caso il Fondo è anche partner dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro”.Gli dobbiamo tutti molto.Grazie per quello che ha dato all’umanità, grazie per averci guidato.

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Villa Becchi, sede del Fondo Tempia a VaralloVilla Canepa, sede del Fondo Tempia a Biella

SommarioPag. 3 Un ricordo del Consiglio di Presidenza

Pag. 5 “Cura e libertà di cura”

Pag. 6 Cos’è la psiconcologia

Pag. 8 Successo per la corsa della Speranza

Pag. 10 Il Fondo Edo Tempia arriva a Santhià

Pag. 12 Una corsa in rosa per la salute della donna

Pag. 15 Testimonianza d’artista

Pag. 17 Wilmer Ronzani ricorda Gim

Pag. 18 “Grazie”: la forza dei volontari

Pag. 19 Solidarietà e divertimento

Pag. 20 Una lunga storia che guarda al futuro

Pag. 26 “La musica fa bene”

Pag. 28 Importanti studi per il nostro laboratorio

Pag. 31 Lotteria benefica del Fondo

Pag. 32 Le offerte dei cittadini

“Foglie del Fondo” rivista PeriodiCa del Fondo edo tempia per la lotta contro i tumori

Autorizzazione Tribunale di Biella n.392/1991

Fondatore. elvo tempiaDirettore responsabile: Corradino PrettiIn redazione: roberta invernizziImpaginazione: inedita visual dispenser - BiellaStampa: gallo arti grafiche srl - vercelli

In copertina: Elvo Tempia e il professor Umberto Veronesi

Che cos’è il Fondo edo tempia

Nel gennaio 1981 Elvo Tempia, per esaudire la volontà del figlio Edo, stroncato da un tumore (melanoma) a 35 anni, promuove l’associazione “Fondo di solidarietà Edo Tempia per la lotta contro i tumori”, associazione di volontariato privata, autonoma, indipendente, apolitica, aconfessionale.Nel 2005 viene costituita la “Fondazione Edo ed Elvo Tempia” ONLUS, che si affianca all’associazione di vo-lontariato Fondo Edo Tempia per sviluppare programmi di ricerca, di prevenzione e di cura dei tumori, dando continuità all’impegno di Elvo Tempia, mancato nel 2004. Nel 2011 è stata aperta una nuova sede operativa a Varallo Sesia (VC).

Missione Il Fondo Edo Tempia opera in modo integrato e sinergico con la Fondazione Edo ed Elvo Tempia e con le Aziende Sanitarie territoriali, Università e Centri di ricerca al fine di sostenere e migliorare i programmi oncologici della Regione Piemonte, in particolare nei seguenti ambiti:• Prevenzione• Ambulatori di diagnosi precoce• Programmi regionali di screening• Supporto alla sanità pubblica• Psiconcologia• Cure palliative• Ricerca• Oncologia molecolare• Registro tumori• Formazione e divulgazione medico scientifica• Volontariato

Per telefonarci e scriverci A Biella: 015 351830 dal lunedì al venerdì (ore 9-18).Scrivere a Fondo Tempia – via Malta 3 – 13900 BiellaEmail: [email protected] Varallo: 0163 51820. Scrivere a Fondazione Tempia - Villa Becchi - via Mario Tancredi Rossi 20 - 13019 Varallo Orario apertura dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 - dalle 14 alle 18. Email: [email protected] Sito web: www.fondoedotempia.it

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Medicina

effettivamente prescritta a dosi al-tissime, senza considerazione per gli effetti che avrebbe avuto sul malato. Allora vigeva in oncologia il principio del massimo trattamento tollerabile: si applicava in chirurgia, in radioterapia e in chemioterapia la dose (o l’amputazione) maggiore che il paziente potesse tollerare. Inoltre la chemio veniva utilizzata anche per pazienti in stadio avan-zato, che avevano pochissime o nessuna chances di beneficiarne. Ma negli ultimi decenni è avvenuta una rivoluzione di pensiero per cui nella cura dei tumori si applica il principio del minimo trattamento efficace: si ricerca la dose più bassa o l’intervento più limitato in grado di assicurare l’efficacia oncologica. Certo, i farmaci chemioterapici ri-mangono una terapia impegnativa per la persona, ma gli sforzi enormi per ridurne gli effetti collaterali stan-no sortendo risultati significativi. Oggi, anche grazie alla genomica, la chemioterapia è mirata e sempre più basata sulla risposta al trattamento di ogni paziente. Inoltre, guidati dal nuovo faro dell’attenzione alla persona nella sua globalità, gli on-cologi stanno imparando anche a controllare il lato estetico. Certo, molto ancora resta da fare, anche e soprattutto su quello del rapporto medico-paziente. I vari guaritori hanno successo con i malati e le loro famiglie perché dedicano molto tempo al dialogo. Senza perdere la sua scientificità, anche la medicina deve recuperare la sua capacità di prendersi cura della persona nella sua unità inscindibile di mente e corpo, come faceva la medicina oli-stica dell’antichità. Il miglior antidoto contro i ciarlatani è un rapporto

di fiducia fra medico e paziente. Non auspico con questo un ritorno alla medicina paternalistica, in cui il medico-padre, arroccato nel suo sapere, prendeva arbitrariamente le decisioni per il malato. Al contrario ribadisco che queste dolorose vi-cende che ci amareggiano e ci scon-volgono non devono far vacillare il principio costituzionale che regge la medicina moderna: la libertà di cura. Che significa anche libertà di rifiutare la cura.

È con viva emozione che mi con-gratulo con gli amici del Fondo e della Fondazione Tempia per i primi 35 anni di attività. Rivolgo un pen-siero speciale a Elvo Tempia, figura carismatica capace di autentico e concreto impegno al servizio della comunità, nonché di una visione in grado di aprire prospettive feconde. La strada intrapresa dalla Fonda-zione, in particolare l’orientamen-to verso la ricerca oncogenomica, porterà a innovazioni che già ora sono tangibili: l’obiettivo è elaborare terapie sempre più personalizzate e quindi più mirate ed efficaci. Il cancro non è ‘più’ una malattia incu-rabile e le moderne terapie possono salvare la vita salvaguardando anche l’identità psico-fisica della persona. Anche per questo i due recenti casi delle donne morte per tumore per-ché hanno rifiutato di aderire alla chemioterapia che poteva salvarle sono una ferita aperta per tutti noi oncologi. Ma, come ho scritto anche sul quotidiano “La Repubblica”, sono anche un grido d’allarme non solo per l’ampia comunità dei pazienti e le loro famiglie, ma anche per la società nel suo insieme. Nel nostro Paese purtroppo la fuga verso le false promesse di chi disconosce la medicina e proclama di aver trovato la vera cura contro il cancro o un’al-tra malattia grave non sono una no-vità. Nei casi cui facevo riferimento, va rilevata una particolarità: il rifiuto della cura è stato basato sulla paura dei suoi effetti collaterali. E allora qui possiamo fare di più. Bisogna liberare la chemioterapia dallo stig-ma di cura devastante, che fa paura più del cancro stesso. Va detto che in passato è stata utilizzata in modo improprio e per molti anni è stata

“Cura e libertà di cura”Il saluto del professor Umberto Veronesi al Fondo Edo Tempia: un contributo scritto un mese prima della sua scomparsa

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varie fasi di malattia, dalla diagnosi al finis vitae, e a migliorare le capa-cità di adattamento dei pazienti. La psiconcologia è una scienza che si occupa dell’uomo malato nella sua complessità biologica e relazionale, ponendosi come interfaccia tra le di-scipline oncologiche e quelle psicolo-

giche. Considera corpo e mente come unità inscindibili e l’obiettivo diventa, quindi, creare una rete di cure volta a realizzare la “centralità del malato”.La psiconcologia si focalizza sull’im-patto psicologico e sociale della ma-lattia sul paziente, sulla sua famiglia e sull’equipe curante. Inoltre, si focalizza sul ruolo dei fattori psicologici e com-portamentali nella prevenzione, dia-gnosi precoce e cura delle neoplasie. Accanto a interventi di informazione sanitaria, formazione del personale sanitario e attività di ricerca, di grande importanza è l’attività clinica basata su colloqui di supporto e psicoterapia rivolti ai pazienti e ai loro familiari du-rante tutte le fasi di malattia in setting individuale o di gruppo.

A chi è rivoltA e A che cosA serveL’attività clinica psiconcologica all’in-terno del percorso di cura è uno spa-zio volto a integrare all’interno del proprio vissuto quel che un evento di vita chiamato cancro suscita, tra ciò che si è sempre sentito dire e ciò che in quel momento emerge, un vissuto non pensato ma esperito. Percorso che avviene in relazione con uno specialista in un setting non giudicante, in cui stare in con-divisione e mettere a fuoco qual’è il proprio modo di funzionare, attivare risorse per affrontare eventuali diffi-coltà d’adattamento che potrebbero essere sorte in ambito relazionale, familiare, lavorativo come risposta alla gestione del cambiamento che la malattia ha innescato.I pazienti si trovano costretti ad adattarsi a nuova situazione che richiede di negoziare immagine di sé e ruoli vissuti fino al momen-to della diagnosi per vivere in una nuova condizione di malattia in cui è necessario affrontare terapie con possibili effetti collaterali.Lo spazio psiconcologico è condivi-sione, elaborazione ed accetazione di emozioni che possono sorgere durante la malattia o nel periodo successivo alle cure, offre la possi-bilità di affacciarsi sui propri interro-gativi di senso riguardo l’esistenza, affrontando aspetti di sé non ancora esplorati. Inoltre aiuta a gestire le

Verso la fine degli anni ‘70 con l’au-mento delle possibilità di cura dei tumori, nasce un crescente interesse per le problematiche psicologiche connesse alla sopravvivenza ed emer-gono discipline come la psiconcologia finalizzate ad esplorare la condizione psico-emotiva che accompagna le

Che cos’è la Psiconcologia

pSiconcologia

luisa FiorinaPsiconcologa

Fondo Edo Tempia

linda MinolaPsiconcologa

Fondo Edo Tempia

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Luisa Fiorina Psicologa, Psicotera-peuta cognitivo-comportamentale, Psiconcologa, Insegnante Mindful-ness, Terapeuta EMDR, Sessuologa. Collabora come consulente della Fondazione Edo ed Elvo Tempia dal 2006. Dal 2009 svolge l’attività di psiconcologa presso l’Asl di Ver-celli dapprima presso la Struttura di Cure Palliative e da ottobre 2015 presso il Servizio di Psiconcologia Ospedaliera.Linda Minola Psicologa, Specializ-zanda Psicoterapeuta ad orienta-mento cognitivo-comportamentale, si occupa di metodi di conoscenza psico-fisica e dei relativi sistemi di cura integrata. Dal 2013 al 2015 svolge l’attività di psicologa tiroci-nante, appartenente alla Struttura di Psicologia Clinica, presso il Servizio di Psiconcologia Ospedaliera e dal 2016 continua in qualità di consu-lente della Fondazione Edo ed Elvo Tempia.

QuAli servizi si oFFronoColloqui di accoglienzaSupporto durante il percorso di cureSupporto ai familiariPsicoterapiaSupporto di gruppo

Supporto al luttoPer accedere ai servizi è necessaria l’impegnativa del proprio medico di base oppure del medico oncologo.

contAttiPer maggiori informazioni e per appuntamenti contattare il servizio di Psiconcologia ospedaliera:telefono 0161593050(segreteria telefonica)[email protected]

reazioni psicologiche di fronte ai cambiamenti del proprio corpo e a migliorare la qualità di vita e l’ade-sione ai trattamenti prescritti.

chi sono i ProFessionisti A seguito della convenzione tra la Fondazione Edo ed Elvo Tempia e l’Asl di Vercelli, sono state messe a disposizione per il servizio di Psicon-cologia presso l’ospedale vercellese S.Andrea, due psiconcologhe che collaborano attivamente con la Strut-tura di Psicologia Clinica dell’Asl.

ProGetto lA ForzA e il sorrisoGrazie alla convenzione tra l’Asl di Vercelli e La Forza e il Sorri-so Onlus, dal 2010 è attivo un laboratorio di trucco rivolto a donne che desiderano trovare uno spazio per prendersi cura del proprio aspetto durante le terapie oncologiche.

ricordo“Un pEnSIErO A

WLAdy CAdAmUrO E Un AbbrACCIO GrATO ALLA

SUA mAmmA dOmInIqUE.”

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nata gioiosa piena di bambini e cani a passeggio. La corsa-camminata, organizzata dal Fondo Edo Tempia, è alla sua seconda edizione vercellese, e i soldi raccolti con l’iscrizione sono interamente indirizzati alla ricerca oncologica del Fondo Edo Tempia. Presenti le istituzioni che han-no sostenuto l’iniziativa; hanno infatti portato i loro saluti il Sindaco Maura Forte, il Presidente della Provincia Carlo Riva Vercellotti, il Consigliere regionale

Successo per la seconda edizione della “Corsa della Speranza” o “Run for Life” la passeggiata non competitiva di 5 km aperta a tutti, a scopo benefico, pensa-ta per sostenere la ricerca oncologica, che oggi a Vercelli ha raccolto quasi 200 persone. Il via alle dieci e trenta davanti alla Basilica di Sant’Andrea per affrontare un tracciato sul “giro dei viali” di 5 chilometri che alcuni hanno percorso correndo altri hanno concluso a passo meno spedito, per una matti-

corSa della Speranza

Successo per la seconda edizione della Corsa della Speranzaquasi duecento persone a Vercelli, hanno partecipato alla corsa benefica che raccoglie fondi per la ricerca contro il cancro

Da sinistra Gilberto Girardi (dirigente di Atena, main sponsor della manifestazione), Simona Tempia, Maura Forte (Sindaco di Vercelli), Viola Erdini Tempia e Anna Rivetti. In basso Enrico De Maria, ex direttore de La Stampa di Vercelli, che ha presentato l’evento, insieme a Gabriele Molinari, Consigliere Regionale

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Vendola, primario di Ostetrica e Gine-cologia al Sant’Andrea, presidentessa della corsa, che ha coinvolto l’Asl di Vercelli e s’è battuta in questi due anni per lo sviluppo della manifestazione be-nefica. “Paragono la corsa alla nascita di un bambino – aveva detto la dottoressa Vendola alla presentazione dell’evento

– che dovrà crescere sempre di più. Ma per farlo dovrà essere seguito e curato. Reputo la medicina non solo come mero esercizio della professione, ma anche come coinvolgimento della po-polazione che ha il dovere di divertirsi e di remare verso l’obiettivo comune della salute e in questo caso di unirsi per una nobile finalità”.Sono intervenute anche Simona Tem-pia, presidente del Fondo Tempia e Viola Erdini, copresidente. A sostenere l’iniziativa il Circolo Dessì, Atena, Db Idea e Gruppo Nuova Sacar, la Coop che si è occupata del rinfresco a fine gara. Finale di manifestazione che ha visto anche una lotteria con estrazione del numero di pettorali e premi assai graditi offerti da Bar Principe, Lanifico Cesare Gatti, Tenute Sella, Centovigne e Menabrea.Non è mancato nemmeno il poco ele-gante, codazzo polemico a questa ma-nifestazione benefica, con il Presidente della Lilt Vercelli Ezio Barasolo che sul profilo Facebook della Fondazione Edo Tempia ha commentato “Mi dispiace preferisco la Lilt”, invitando quasi a non partecipare all’evento e poi polemizzan-do con i commenti successivi (il post lo si può vedere tra le foto sotto) Ciò non toglie che sia stata una bella mattinata di Sport e salute con un’ot-tima partecipazione dei vercellesi, no-nostante siano state del tutto incon-gruamente organizzate nella stessa mattinata altre due marce (un tavolo di regia cittadino in grado scongiurare queste concomitanze non guastereb-be). Un’iniziativa, quella del Fondo Edo Tempia, che ha avuto come fine quello di sottolineare ancora una volta l’impor-tanza della ricerca e dell’informazione nella lotta contro il cancro.Un plauso infine ai due medici-cantanti (due ginecologici del Sant’Andrea) che hanno intrattenuto piacevolmenrte organizzatori e partecipanti a “Run for Life”: i dottori Rodolfo Caldarella e Giuseppe Delogu.

da www.tgvercelli.it del 2 ottobre 2016

In alto la dott.ssa Nicoletta Vendola (Di-rettore SC Ostetricia e Ginecologia presso Ospedale Sant’Andrea di Vercelli) insieme a Enrico De Maria; nelle altre immagini, alcuni momenti della giornata, che anche quest’anno ha avuto un grande seguito.

Gabriele Molinari, erano presenti anche l’Ordine dei Medici con il Presidente Pier Giorgio Fossale, il Provveditorato agli Studi con il dott. Antonio Catania, il Coni di Vercelli con la professoressa Laura Musazzo e Piero Guagliumi.Un particolare tributo per questa bella iniziativa va alla dottoressa Nicoletta

ISTITUzIONI

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Fondo Edo Tempia: dalle campagne informative, alle conferenze per fare prevenzione sul tema, alle visite con ambulatori fissi e mobili in camper at-trezzati che permettono di agire in varie zone del territorio, fino alla gestione della fase avanzata della malattia, come capita nell’Hospice di Gattinara, alla psico oncologia e alla collaborazione con gli ospedali.“Affrontare il tumore è un qualcosa di complesso: non si tratta solamente di qualcosa di medico ma anche di sociale e di famigliare - ha spiegato il dottore - è una problematica che va seguita in maniera adeguata con la collabora-zione di tutte quelle componenti che gravitano sul territorio. Fondamentale

è poi l’apporto dei volontari”. Secondo il Direttore Santhià può diventare un punto di forza del Fondo per contribu-ire a fare sensibilizzazione e a dare una cultura sulla malattia tumorale.L’inaugurazione si è infine conclusa con la presentazione da parte del presiden-te della Pro Loco Fabrizio Pistono del progetto “Rompiamo le palle al cancro” che vede l’intenzione di coinvolgere sportivi affinché autografino un loro oggetto per renderlo unico e quindi donarlo alla Pro Loco che lo farà “rom-pere” nel senso di trasformare da artisti per poi venderlo ai migliori offerenti e raccogliere fondi da devolvere a favore della ricerca e della prevenzione.

da Biellacronaca del 4/10/2016

Il Fondo Tempia arriva a SanthiàInaugurata quella che sarà la sede informativa per sensibilizzare i cittadini vercellesi sull’importante tema della prevenzione contro i tumori

Il Fondo Edo Tempia arriva a Santhià: è infatti stata inaugurata ieri sera quella che sarà la sede informativa per sensi-bilizzare i cittadini vercellesi sull’impor-tante tema della prevenzione contro i tumori.A presentare il progetto che nascerà nei locali donati da Franco e Franca Marocchino, è stato Giovanni Angeli ex primario e ora Direttore generale Fondo. Al suo fianco tante autorità tra le quali il sindaco Angelo Cappuccio, l’assessore Renzo Bellardone, il presi-dente della Pro Loco Fabrizio Pistono, rappresentanti del Corpo di Polizia municipale e dei Carabinieri, a rendere ancora più solenne il momento.Nel suo discorso Angeli ha sottoline-ato l’importanza del lavoro svolto dal

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inaugurazione

Un momento dell’inaugurazione della nuova sede di Santhià

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collaborazioni e incarichi

di accesso ai trattamenti che ancora si registrano trai vari paesi europei.A livello nazionale, Presti è stato an-che recentemente nominato membro del Comitato Esecutivo della F.A.V.O, federazione nazionale, nata nel 2003, come “associazione delle associazio-ni” di volontariato a servizio dei malati di cancro e delle loro famiglie. È stato, inoltre, nominato vice presidente di Europa Uomo Italia, la più importante associazione nazionale nell’ambito del tumore della prostata.

Lo scorso maggio, il nostro DG, Pietro Presti, è stato nominato presidente Comitato di Controllo dell’ECPC di Bruxelles, una delle più grandi orga-nizzazioni europee nell’ambito del no profit oncologico, che rappresenta oltre 400 associazioni di pazienti, nazionali e locali in tutta Europa e che vanta forti e stabili relazioni politiche istituzionali europee al fine di mi-gliorare la qualità di cura e di vita dei pazienti oncologici, anche attraverso l’abbattimento delle diseguaglianze

Europa (ECPC) e Italia (FAVO) insieme con il Fondo Tempia e il suo DirettoreIl direttore della Fondazione Tempia, pietro presti: importanti nomine a livello nazionale ed europeo

dal 12 al 15 maggio 2016 si è svolta a roma la XI Giornata nazionale del malato oncolo-gico, dedicata anche agli ex malati, ai sopravvissuti al can-cro e a tutti coloro che hanno vissuto da vicino la malattia condividendone ansie, preoc-cupazioni, speranze. questa giornata rappresenta il cuore dell’attività della Federazio-ne Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), costituita da oltre 500 associazioni e circa 25.000 volontari.I lavori si sono aperti come di consueto con la presentazione dell’8° rapporto sulla condi-zione assistenziale del malato oncologico. quest’anno sono stati approfonditi temi chia-ve nell’attualità dell’oncologia come l’impatto dei farmaci innovativi sulla Sanità italia-na, nuovi scenari assistenziali per i lungo sopravviventi, la nutrizione del paziente on-

cologico, il dolore oncologico nella rete italiana della terapia del dolore, l’importanza della chirurgia oncologica, lo stato dell’arte dei centri di senologia, l’immuno-oncologia, le patolo-gie colon-rettali.Guarire dal cancro oggi è pos-sibile. nonostante il crescente tasso di incidenza della malat-tia, la crescente efficacia delle terapie e la sempre più diffusa adesione ai programmi di scre-ening per la diagnosi precoce hanno notevolmente inciso sulla prognosi delle patologie tumorali, con il progressivo e costante aumento del numero di malati cronici e di persone guarite. dal rapporto pubbli-cato dall’Associazione Italiana registri Tumori nel 2015 si

evince che complessivamente un malato di cancro su quattro può considerarsi guarito a tutti gli effetti.Sorgono una serie di interroga-tivi in merito alla condizione in cui versano le persone guarite, dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. que-ste persone, insieme ai malati oncologici cronici, rappresen-tano oggi la nuova disabilità di massa, con una serie di bisogni espressi e inespressi e con l’e-sigenza di veder riconosciute tutele giuridiche mirate alla peculiarità e complessità delle patologie neoplastiche, anche al fine di evitare la dolorosa emarginazione troppo spesso generata dall’ignoranza.Francesco de Lorenzo è sta-to confermato presidente di FAVO per altri tre anni e l’8 giugno 2016 è stato confer-mato anche presidente della Coalizione europea dei malati di cancro (ECpC). La “European

Cancer patient Coalition” riu-nisce più di 400 associazioni in tutta Europa. Insieme a de Lorenzo è stato eletto pie-tro presti (direttore Generale della Fondazione Edo ed Elvo Tempia) consigliere di FAVO e presidente dell’Audit Commit-tee dell’ECpC.La presidenza di de Lorenzo è stata caratterizzata da una proficua collaborazione con il parlamento e la Commis-sione Europea. Tra i risultati più importanti di questa si-nergia la recente approvazione ad amplissima maggioranza del parlamento Europeo de-gli emendamenti presentati dall’On. Gardini, su proposta ECpC, che introducono una valutazione a livello europeo di riferimento dell’efficacia comparativa dei nuovi medi-cinali, eliminando sprechi e inefficienze a livello nazionale.

www.favo.itwww.ecpc.org

L’esecutivo FAVO eletto nel maggio 2016

XI Giornata nazionale del malato oncologiconuovi scenari e nuove cariche alla Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia

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DECENNALEeventi

Tempia faranno parte del corpo docente del Master di Terapie In-tegrate promosso dal Policlinico Gemelli in collaborazione con Ko-men e terranno una conferenza al Policlinico in ottobre.Apprezzata come una delle real-tà più concrete in questo campo e presieduta dal Dottor Riccardo Masetti, senologo di grande fama e persona di grandissima umanità e sensibilità, Komen Italia svolge le sue attività grazie alla passione di uno staff dedicato, di centinaia di volontari e al sostegno di aziende, istituzioni e testimonial, tra cui Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi.Il tema a cui si rivolge Komen è di grande rilevanza sociale: i tumori del seno rappresentano le neo-plasie maligne più frequenti fra le donne di tutte le età e la principale causa di morte nella popolazione

femminile oltre i 35 anni. Una don-na su nove sviluppa un tumore del seno nel corso della vita.L’evento si è sviluppato in tre gior-nate ricche di iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarie-tà ed è terminato con la tradizionale corsa di 5 km e la passeggiata di 2 km.Caratteristica principale dell’evento è la presenza delle “Donne in Rosa” (quest’anno, oltre 5000), donne che hanno affrontato in prima persona il tumore del seno e che, per mostra-re l’atteggiamento positivo con cui si confrontano con la malattia, scel-gono di rendersi intenzionalmente visibili indossando una maglietta e un cappellino rosa.Nei due giorni precedenti la corsa è stato allestito il “Villaggio della Salute della Donna”, per la promo-zione della salute e del benesse-re psicologico: sono stati offerti

Anche quest’anno con un nuovo record di partecipanti (63.000), dal 13 al 15 maggio, nello splendido scenario del Circo Massimo, si è svolta a Roma la Race for the cure, una delle manifestazioni più signi-ficative organizzate in Italia con l’obiettivo di sostenere la lotta ai tumori del seno e manifestare soli-darietà alle donne che combattono contro la malattia. L’evento è realiz-zato a cura della Susan G. Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che dal 2000 opera anche in Italia.La Fondazione Tempia, che già col-labora con Komen Italia e con il Policlinico Gemelli, è stata felice di sostenere la Race for the cure per l’importanza che questa mani-festazione riveste nel sostenere le donne durante il difficile cammino di cura.La Fondazione Tempia sarà anche partner dell’Accademia di S. Cecilia e di Komen nell’organizzazione del-la parte oncologica del II Convegno Internazionale di Musicoterapia che si terrà a Roma, probabilmente il prossimo aprile, all’Auditorium Par-co della Musica. Inoltre, musicote-rapisti consigliati dalla Fondazione

viola erdini tempiaCopresidente

Fondazione Edo ed Elvo Tempia

Una corsa in rosa per promuoverela salute della donna

L’impegno di Komen Italia contro il tumore al seno

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gratuitamente esami diagnostici, consulenze specialistiche, lezioni pratiche e momenti educativi, per incoraggiare uno stile di vita sano in nome del rispetto delle norme di prevenzione primaria e secondaria, dell’attività fisica e sportiva e di una corretta alimentazione. Grazie ai servizi fruiti, durante l’evento sono stati diagnosticati tre tumori del seno e cinque tumori della pelle.Nel corso del workshop “Think for women’s health” è emersa, attra-verso l’esperienza del Policlinico Gemelli, l’importanza di dare atten-zione particolare al tema della ri-cerca sviluppando attività di ricerca al femminile in una vera e propria modalità di medicina di genere, per-sonalizzata e declinata al femminile, costruendo dei percorsi dedicati alle donne sia dal punto di vista organizzativo sia soprattutto in termini di ricerca scientifica mirata.In questo ambito, la Fondazione Tempia ha portato la sua testimo-nianza riguardo al “Progetto An-dromeda”. Grazie a un contributo aggiudicatosi dalla Fondazione con un bando AIRC nel 2015, il proget-to è partito come primo studio in Italia nell’ambito del programmi di screening mammografico regionale,

ponendosi l’obiettivo di definire un algoritmo per un’accurata clas-sificazione delle donne in gruppi di rischio e determinare la fattibi-lità e le implicazioni di programmi proporzionalmente più o meno intensivi; l’obiettivo finale è quello di predisporre una prevenzione per-sonalizzata che si traduca in risultati molto più efficaci e, al contempo, per il sistema sanitario nazionale, in un considerevole risparmio di risorse. Al Policlinico Gemelli è attualmente in uso un questiona-rio similare, per alcuni aspetti, a quello somministrato alle pazienti di Andromeda. Vi è l’intenzione di confrontare i risultati di questi lavo-ri per trarne ulteriori considerazioni, sempre in una logica di prevenzione personalizzata.A chiudere la Race for the cure, estremamente emozionante e sug-gestivo è stato il momento della premiazione con il lancio dei pal-loncini rosa e la testimonianza di guarigione di una donna in rosa che riportiamo a pagina 14 per l’importanza del suo messaggio e la sua intensità emotiva.

www.komen.itwww.raceroma.it

Viola Erdini Tempia e Riccardo Masetti

race for the cureper il professorMasettiLa race for the Cure è cresciuta anno dopo anno fino a diventare la manifestazione più partecipata nel-la lotta ai tumori del seno in Italia.Una crescita continua che si spie-ga con le qualità espresse dalla manifestazione: la capacità di rac-colta fondi, che ha consentito di sostenere economicamente oltre 600 nuovi progetti, dei quali 351 svolti da altre Associazioni; l’im-patto culturale positivo, che ha trasformato l’esperienza di malat-tia delle “donne in rosa” in una formidabile testimonianza sociale, contribuendo a ridurre la paura ed il senso di isolamento che le pato-logie oncologiche ancora determi-nano e incoraggiando a condividere queste esperienze per affrontarle meglio; la sua vasta eco mediatica, che ha contribuito a tenere alta l’attenzione del grande pubblico sull’importanza della prevenzione e di uno stile di vita sano.ma, come presidente, apprezzo la race anche per la sua capacità quasi “magica” di far incontrare persone e associazioni che operano con la stessa passione. ed è proprio questa qualità che ha fatto nascere di recente una collaborazione vir-tuosa con la Fondazione tempia, della quale sono davvero felice e che sono certo porterà a realizza-zioni importanti.

Prof. riccardo MasettiDirigente Medico responsabile

Struttura ComplessaChirurgia senologia Policlinico

Gemelli di Roma

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teStiMonianze

Così mi sono armata di forza e coraggio e sono scesa in campo. Ho dichiarato guerra al mio tumore e a tutte le circostanze ad esso connesso.E mentre loro attaccavano per rendere la mia vita incredibilmente negativa, io gli rispondevo a colpi di vita e di sorrisi in modo che la mia vita continuasse a essere una vita normale e io continuassi a vivere e non sopravvivere. Ho combattuto e alla fine, ce l’ho fatta, ho vinto e sono rinata.Ma c’è una cosa che non vi ho detto. Ho giocato un po’ sporco perché a combattere contro il tumore, non ero sola.Ho avuto accanto a me un esercito stra-ordinario. Questo esercito ha un nome. Si chiama “famiglia” e si scrive con tutte ed 8 le lettere maiuscole. Ma non mi riferisco alla mia famiglia in senso stretto poiché di questo esercito-famiglia fanno parte mia madre, mio padre, mio fratello, i miei non-ni, i miei zii e cugini, le mie amiche, il mio fidanzato (colui che, invece di scappare, ha accettato tutti i “se”, i “forse” e i “chissà” che questa storia comportava) ma anche le mie infermiere e i miei medici. A guidare questo esercito-famiglia, ho avuto la for-tuna nonché il privilegio, che ci fosse un super generale, il mio straordinario medico, il mio supereroe, il prof Riccardo Masetti, colui che mi ha salvato la vita curando non il tumore di Arianna, ma Arianna che, a 25 anni, si trovava ad affrontare una malattia più grande di lei e custodendo il mio sorriso di sempre e a cui non dirò mai grazie abbastanza.C’è un’ultima cosa che devo dirvi. Contro il mio tumore abbiamo usato due armi letali: la creatività, che mi ha portato a creare un piccolo cuore di stoffa con cui colorare i momenti grigi, e l’amore, in tutte le sue molteplici forme. L’amore è stata la mia miglior cura. L’odore di questo amore è quello che ho sentito quando mi sono risvegliata dall’o-

perazione, quello che respiro tutte le volte che torno al centro integrato di senologia del Policlinico Gemelli dove mi sento “a casa”; l’odore dell’amore è più forte dell’o-dore della chemio; è l’odore della speranza; è l’odore che cancella quello della paura. Del loro amore è piena la mia casa, il mio cuore, la forza che ho dentro di me, il mio sorriso. Di fronte all’amore, non c’è “effet-to collaterale da chemio” che non valga la pena sopportare e credo proprio che dell’odore di amore di cui mi sono nutrita abbia avuto paura il mio tumore. Oggi ho 27 anni, quasi 28. Ho circa 10 kg in più e un seno ricostruito. I capelli sono ricci e sono arrivati quasi alle spalle. Meno di mese fa, ho fatto l’ultimo ciclo di chemioterapia. Il 18 novembre scorso ho conseguito la laurea magistrale, con lode.Ho un nuovo lavoro e tanti sogni per il mio futuro.Io e il mio fidanzato conviviamo. I miei amici sono sempre accanto a me, così come pure la mia famiglia.Se sono cambiata? Si, lo sono. Perché oggi il mio sorriso proviene dall’anima, perché credo di conoscere il senso della vita nel profondo, perché il Professor Masetti mi ha insegnato ad avere il cuore che mi esplode di nuova gioia -che prima non conoscevo- per serate come questa, per ogni Race for the cure, per ogni cuoricino di stoffa che cucio, per ogni volta che cerco di fare qualcosa che possa essere di aiuto ad altri, per tutto quello che è la Komen Italia, perché io, nel mio mondo rosa mi sento al sicuro. Perché il tumore ha trasformato la mia vita in una vita incredi-bilmente normale; perché io non sono più una persona serena: io sono una persona felice. Grazie.”

La testimonianza di Arianna è stata filmata nel 2015 e pubblicata s u YouTube; cerca “Arianna Stabile Komen” per ve-derla e ascoltarla.

“Avevo 25 anni, capelli lunghi e lisci, ero magra. Avevo un lavoro che mi piaceva tanto e mi mancava un solo esame per conseguire la laurea magistrale. Avevo un fidanzato, tanti amici e una bella famiglia.Direi che ero una persona serena che aveva una vita fortunatamente normale quando, circa due anni fa, ho fatto l’incon-tro-scontro più importante della mia vita: quello con il tumore al seno.So che è brutto dirlo, ma quando hai 25 anni, il tumore è quel genere di cose che pensi capitino agli altri.Poi ho scoperto che era capitato a me e così la mia vita fortunatamente normale si è trasformata in una vita incredibile.Un incredibile che sembrava essere solo negativo perché ho dovuto affrontare l’intervento di mastectomia, il post ope-ratorio, la chemioterapia, la caduta dei capelli e gli effetti collaterali; ho dovuto accettare i cambiamenti del mio corpo, ho dovuto rispettare la lista delle “cose da non fare” e quella delle “cose da evitare”, il tutto accompagnato da preoccupazioni, angoscia e paura. Una terribile paura.Se mi fermassi qui, voi potreste credere che la paura abbia preso il soppravvento e che questa esperienza sia stata per me, solo negativa. Ma no. Non è stato così, perché questa esperienza ha una con-troparte positiva, che è l’incredibile che preferisco e che riguarda tutte le persone che ho conosciuto e tutte le cose che ho imparato.Ho imparato che nella vita ci vuole corag-gio, forza e determinazione; ho imparato che da soli non si va da nessuna parte e soprattutto, ho imparato che la vita ti toglie delle cose per poi restituirtene delle altre, e qualche volta, con gli interessi.Credo sia questo quello che mi è capitato perché Si, il tumore mi ha sconvolto la vita, ma tutto quello che è capitato durante e dopo, me l’ha sconvolta di più ed in meglio.

«L’odore dell’amoreè più forte dell’odore della chemio»La testimonianza di una donna serena diventata una donna felice

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rifleSSioni

me che spaventa, mi trovo davanti ad una realtà a dir poco drammatica, de-cine di malati di ogni età che aspettano esami, cure e terapie. Nei loro volti si legge il dolore e a volte la rassegnazio-ne… sono pochi quelli che reagiscono con indifferenza, o almeno cercano di convincere se stessi e gli altri di essere in grado di vincere la battaglia. Quasi tutti sono accompagnati da parenti stretti o amici che cercano di sostenerli e magari di rincuorarli… ma anche nei loro occhi si legge spesso l’angoscia e la paura. Molti trascinano i piedi e i loro movimenti, stremati dalle cure a base di chemio e altre diavolerie, sono lenti e faticosi. Quando si aprono le porte dei laboratori le sale d’aspetto si svuo-tano e i “PAZIENTI” si ritrovano seduti o sdraiati in grandi spazi luminosi per i prelievi, le flebo, e le infusioni. Ed ecco che come per incanto appaiono le in-fermiere e gli infermieri! Leggeri nei lo-ro camici bianchi, professionali e sicuri di se. Conoscono molti dei loro malati

perché li seguono passo dopo passo nel calvario che stanno vivendo. Una parola buona per tutti, un sorriso e un consiglio. Vogliono sapere se stai bene e se hai avuto problemi negli ultimi giorni. Sanno che almeno il 50% di loro non ce la faranno. Io li ho studiati e ho provato a mettermi nei loro panni… io che ho scelto di fare l’artista e non ho mai conosciuto il male, la sofferenza e l’angoscia. Loro sono persone speciali, al di là della professione che hanno scelto, persone che amano donare e prendersi cura degli altri, persone generose per loro natura e non solo per uno stipendio. Quando ti cercano una vena, ti iniettano una puntura o una medicazione fanno in modo di non farti soffrire, ti mettono a tuo agio e vedi l’impegno sui loro volti. E’ un impegno stressante il loro, ore e ore senza tregua con malati spesso difficili e non sempre consci del loro sacrificio, magari maleducati e irriconoscenti. Ma loro devono passare sopra a tutto questo con il sorriso e la leggerezza, devono compiere la loro missione. Ora che ho capito il ruolo spesso incom-preso di queste persone, sono certo di essere in buone mani. I medici danno la via da seguire e loro la applicano con diligenza, perizia e spesso con affetto. Tutte le medicazioni, le applicazioni e le terapie che poi ogni paziente deve seguire. Un lavoro straordinario di forza e di coraggio, un lavoro che almeno da parte mia necessita di un grazie davvero di cuore!”

INFERMIERIGli angeli della sofferenza!“Sono ormai cinque mesi che entro, esco e soggiorno in ospedale. Prima che toccasse a me non mi ero mai reso conto di certe realtà e non davo il giu-sto peso o il merito a figure altamente professionali come le infermiere e gli infermieri. Sono un piccolo esercito e stanno tra il medico e il paziente, fanno da cuscinetto tra la diagnosi, l’intervento chirurgico, il trauma e il malato. Sono gli ANGELI DELLA SOF-FERENZA! Ogni volta che entro nel mio reparto “ONCOLOGICO”, un no-

omar rondaArtista e amico

del Fondo Edo Tempia

Testimonianza d’artistaOmar ronda, negli ultimi mesi coinvolto direttamente nell’esperienza del tumore, ha dedicato agli Infermieri una riflessione che gentilmente ci concede di condividere

PreMioPer lA PoesiA di lucA stecchidomenica 28 settembre 2016, a Varallo, ha avuto luogo il pre-mio Internazionale di poesia “Città di Varallo “ 2016; l’evento si è svolto alla presenza delle più alte autorità cittadine, fra i quali anche il Sindaco Eraldo botta. Tra i premiati anche il poeta biellese Luca Stecchi che, con la poesia “blu Cobalto”, è risultato fra i finalisti e premiato con l’ar-tistico diploma personalizzato

con targa aurea e menzione d’onore e la cui opera è già in-serita in una raccolta edita dalla casa Editrice Otma 2 Edizioni.L’ispirazione per questa poesia, racconta l’autore, nasce dall’a-ver assistito in maniera fortuita a una presentazione letteraria presso il Fondo EdoTempia, de-

dicata alla storia di Elena mac-chiorlatti (nella foto, accanto a Luca Stecchi) e al suo viaggio all’interno della malattia, anche negli aspetti più dolorosi come le cure e la cobaltoterapia.durante la presentazione qual-cosa è scaturito in Stecchi e quasi di getto ha scritto del-le frasi su un foglio di carta, appunti che hanno lasciato la forma embrionale diventando veri e propri versi: ecco la storia di “blu Cobalto”.

Blu coBAltoUn incontro di emozioni ha gui-dato il tuo viaggio

come il Soleha colorato il Tuo visocosi la porpora ha macchiato la Tua animaEsisteva un tempo in cui sognavicon candide stelle e in acque cobalto Come poetaun Dio sovrano intesse la telaanela preghiera riserva timoreIn acque quiete cimenta il tuo travagliola forza di donna crea legameE ridesta amoreSe il tuo cuore si aprisseRacconterebbe il coraggio di ma-dreChe è stata anche figlia.

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DECENNALEcoSì Scriveva elvo teMpia

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teStiMonianza

Resistenza, nelle Istituzioni e nel Par-lamento della Repubblica del quale è stato deputato. Gim era consapevole e orgoglioso del ruolo straordinario che le formazioni Garibaldi e i comunisti hanno avuto nella Lotta di Liberazione, in partico-lare in territori come il Biellese, ma ha sempre contrastato il tentativo di ridurre la Resistenza all’impegno di una parte soltanto, esaltandone in-vece il carattere unitario e di popolo. Ed a noi più giovani, che sbagliando, consideravano quella posizione un cedimento verso gli altri partiti, egli non si stancava mai di ricordare il valore dell’unità, condizione fonda-mentale per isolare e battere i nemici delle istituzioni democratiche che in quegli anni vennero sottoposte ad attacchi durissimi. Egli è stato la dimostrazione di co-me non esista alcuna relazione tra l’età anagrafica delle persone, la lo-ro combattività e la loro passione

civile. Erano donne ed uomini con una tempra d’acciaio, ciascuna delle quali esprimeva una forte persona-lità, accanto ovviamente a pregi e a difetti. Tutti avevano però un grande rispetto per le istituzioni e per le idee di coloro che la pensavano di-versamente da loro. Comune era la concezione quasi sacrale della libertà e della democrazia.Ho lavorato con Gim per anni, non l’ho mai sentito “sparlare”, “ denigrare” o usare parole fuori luogo nei con-fronti di un suo avversario politico.Difendeva con convinzione le pro-prie idee e invitava noi più giovani a fare altrettanto, a non indulgere al compiacimento e all’opportunismo. L’invettiva e lo sberleffo non faceva-no parte del suo modo di concepire e praticare la lotta politica. Viveva con fastidio l’idea della politica che nega il valore dei rapporti tra le persone e si riduce ad un pragmatismo senza principi e riferimenti ideali e valoriali o peggio ancora a meschine lotte rivolte a conquistare il potere per il potere.Ai giovani, ai quali amava rivolgersi, ha insegnato a non rinunciare alle proprie idee ed a credere nel cam-biamento e in grandi utopie positive. Molti dei suoi discorsi contro le ingiustizie e gli oppressi, contro un mondo all’interno del quale aumen-tano le distanze tra ricchi e poveri, contro le guerre, per un nuovo uma-nesimo e per uno sviluppo soste-nibile, mi ricordano quelli di Papa Francesco.La sua vita è per tutti noi un inse-gnamento permanente a battersi per difendere i valori della libertà, della democrazia, della pace e della giu-stizia sociale, perché nessuno possa sentirsi ultimo.”

Ringraziamo l’ANPI di Biella per aver organizzato questo evento in occasione del 25 aprile, festa della Liberazione, Mariella Ac-quadro per le intense letture che ha proposto, il Prof. Gasparetto per il suo ricordo di Gim e Wilmer Ronzani per l’intervento che ripor-tiamo parzialmente di seguito.

“È merito di donne e di uomini come Gim se l’Italia è diventata un Paese libero e se abbiamo una Costituzione che, per quanto riguarda la prima parte, rimane una delle Costituzioni più avanzate e belle del mondo. La mia generazione ha avuto una grande fortuna: quella di conoscere, di impa-rare, di formarsi alla scuola di donne e uomini come lui; donne e uomini con un grande senso delle istituzioni, una forte moralità, una umanità e una generosità non comuni.Quando alcuni di noi, allora giova-nissimi, si avvicinarono alla politica, i protagonisti della Guerra di Libera-zione avevano sì e no 50 anni. Il 25 aprile ci sembrava una data lontana nel tempo, ed invece la Resistenza si era conclusa da una manciata di anni. Era lì dietro l’angolo ed è anche per questo che la nostra scuola principale sono stati i racconti in ‘viva voce’ di molti protagonisti. Della Resistenza, di ciò che essa aveva rappresentato, del sacrificio di tanti giovani, dei suoi capi e degli episodi di eroismo che l’avevano caratterizzata, si parlava nelle famiglie, ce ne parlavano i nostri nonni, i nostri genitori e i partigiani.La Resistenza, intesa come grande processo unitario, l’antifascismo e la Costituzione, hanno rappresen-tato la bussola dell’impegno di Gim nell’ANPI, nell’Istituto Storico della

Wilmer Ronzani ricorda GimUn ricordo di Elvo Tempia in occasione del 25 aprile di quest’anno

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DECENNALEvolontariato

legazioni si moltiplicano (conferen-ze, spettacoli teatrali e musicali, mostre...) e i volontari dimostrano di essere una forza efficace e ine-stimabile per diffondere i messaggi del Fondo. Nel 2000 parte la bella storia del volontariato in oncologia. Con la nascita del Polo Oncologico all’Ospe-dale di Biella, il Fondo forma i primi volontari. Per Biella e per il Fondo è l’inizio di un percorso nuovo, che da-rà risultati importanti nel corso degli anni successivi. Otto corsi di forma-zione preparano negli anni oltre 80 volontari, che vengono assegnati a vari compiti, in convenzione con l’Asl: aiuto nel day hospital ospedaliero e nel reparto, al domicilio dei malati in cure palliative. Poco tempo dopo parte anche il servizio di trasporto di pazienti oncologici, sempre effettua-

to da volontari e molto apprezzato dalla popolazione. Oggi, se ai volontari in oncologia aggiungiamo quelli delle varie dele-gazioni, degli uffici di via Malta, dei gruppi di socializzazione, quelli di supporto ai progetti di ricerca, dei giovani di “Tuttinsieme per la vita”, il numero è rilevante: sono oltre 180. Mentre scrivo, penso a Tempia, che, quando veniva a salutare i volontari riuniti per i loro incontri, diceva con spontaneità e convinzione “siete il fiore all’occhiello del Fondo”. Lo di-rebbe anche oggi.A tutti va il caloroso grazie della Presi-denza per il lavoro prezioso che svol-gono quotidianamente e per la loro dedizione al Fondo. Grazie anche a quelli che hanno svolto la loro attività nel passato, per aver condiviso una parte del cammino del Fondo.

La storia del volontariato del Fondo Edo Tempia è lunga quanto la storia del Fondo stesso. Quando, nel 1981, Elvo Tempia creò il Fondo, seppe raccogliere intorno a sé molte persone che, per i nobili fini che si prefiggeva, lo aiutarono a concretizzare il suo sogno. Erano persone conosciute e persone “co-muni”, unite dalla consapevolezza di aderire ad un progetto che sarebbe diventato una importante realtà per il Biellese e non solo. Negli anni successivi, tra i tanti che aderiscono, in un crescendo di con-divisione, ci sarà il Comitato di Cos-sato “È Natale...tutti insieme per la vita!”, con importanti iniziative per la raccolta fondi da destinare, secondo l’obiettivo del Fondo, all’acquisto di apparecchiature per l’Ospedale, in primis la TAC.

E poi, i giovani di “Tuttinsieme per la vita” portano una ventata di en-tusiasmo e di nuova energia. Le loro feste dei bambini e le innumerevoli iniziative sono sempre un successo. Nel 1996 si strutturano le delegazio-ni territoriali che raccolgono gruppi di volontari in varie zone del Biellese. La prima è quella di Cossato, molto attiva ancora oggi, poi, tra le altre, quella più numerosa di Biella e, ultima in ordine di tempo, ma attivissima, quella di Ponzone. Le iniziative organizzate dalle de-

«Grazie!»La forza propulsiva e insostituibile dei volontari

Un gruppo di volontari attivi presso la struttura di Oncologia dell’Ospedale degli Infermi di Biella

Maria teresa GuidoVice Presidente

Fondo Edo Tempia

Sparirà con me ciò che trattengo

ma ciò che avrò donato resterà nelle mani di tutti.

rABindrAnAth tAGore

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tuttinSieMe per la vita

continuità di “Tuttinsieme per la vita” e il maggior sostenitore delle nostre attività è sempre stato Elvo Tempia, che ci ha sempre incoraggiati a con-tinuare e ha sempre appoggiato ogni idea con entusiasmo.L’esigenza, adesso, è di coinvolgere

e aggregare giovani che, con le loro idee, diano linfa nuova e comunichi-no ai loro coetanei che si può fare volontariato divertendosi.

Il Gruppo“Tuttinsieme per la Vita”

Fare volontariato divertendosi con gli amici è sempre stato il filo con-duttore del gruppo “Tuttinsieme per la vita” del Fondo Edo Tempia.L’obiettivo del gruppo è la raccolta di fondi a sostegno dell’Associazione Fondo Edo Tempia e delle sue iniziati-ve fin dal 1983, anno della nascita del Gruppo.Le attività del gruppo iniziarono con serate che fruttarono, dal 1983 al 1994, circa 800 milioni di vecchie lire.Dal 1995 le lotterie che, in alcuni anni permisero di raccogliere cifre che superarono 100 milioni di lire, si concludevano con serate in discoteca con ospiti molto famosi del calibro di Ezio Greggio, Gene Gnocchi, Samue-le Bersani, Dario Vergassola, I ragazzi dello zoo di Radio 105 e molti altri. Per parecchi anni il Gruppo è stato presente all’Expo di primavera e di autunno presso i saloni di Biella fiere, con lotterie istantanee che riscuote-vano grande successo sia in termini di pubblico sia in termini di offerte raccolte.Da diciotto anni il gruppo organizza ai giardini Zumaglini la “Grande Festa dei bambini” una giornata di festa per i bambini delle scuole materne ed elementari, con giochi all’antica, me-rende e premi per tutti i piccoli dif-fondendo sul territorio provinciale le attività dell’associazione.Dalla nascita del gruppo “Tutti insie-me per la vita”, tutti i fondi raccolti sono stati utilizzati per l’acquisto di apparecchiature mediche donate all’Ospedale degli Infermi di Biella, per l’implementazione del laborato-rio di ricerca, per le cure palliative e negli ultimi anni per il “Progetto Bambino”.In questi trentatré anni tante persone hanno contribuito al successo e alla

Solidarietà e divertimentoL’esperienza più che trentennale di un gruppo di amici

Alcune immagini di repertorio

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di Cossato. Nel 1992 si aggiunge lo screening per i tumori del collo dell’utero (pap test): “diritto Salute donna”. I programmi hanno suc-cesso: le adesioni sono altissime. L’impegno è premiato, la strada è quella giusta.Nel 2000 la Regione li farà propri, con il progetto “prevenzione Sere-na” che continua ancora oggi e che le donne biellesi conoscono bene. Essere un elemento di stimolo per programmi di più ampio respiro è uno dei motivi principali che spinge il Fondo a continuare ad impegnarsi in altri progetti, quale ad esempio il progetto SCOrE, progetto multicen-trico italo-inglese, in collaborazione con il CPO Piemonte, per dimostrare l’utilità e l’efficacia dello screening per i tumori del colon-retto.Dall’esame e dall’elaborazione dei dati dello Score, nel 2006 prende il via lo screening regionale del colon-retto, oggi previsto per le persone di 58 anni, a cui il Fondo aderisce. La tecnologia, intanto, fa progressi costanti: la mammografia è passata dal sistema analogico a quello di-gitale, che comporta l’uso di appa-recchiature più sofisticate e delicate che non si possono più collocare sui mezzi mobili. Oggi le mammografie dello screening coordinato dal Fon-

do si eseguono in Ospedale, con mammografi moderni.Anche lo screening per i tumori al collo dell’utero ha avuto un’evolu-zione. Dal gennaio 2015, accanto al pap test, è stata introdotta la ricerca del DNA di papilloma virus umano (test HPV). Nell’arco di 5 anni questo esame sostituirà il pap test per le donne dai 30 ai 64 anni. È stato dimostrato che lo screening con test HPV permette di ridurre del 60-70 % l’incidenza dei tumori invasivi del collo dell’utero rispetto allo screening con pap test.Il know how e l’expertise maturati in oltre vent’anni di screening, sia sotto il profilo dell’organizzazione, della gestione e dell’esecuzione degli esa-mi, sia sotto il profilo informativo e di sensibilizzazione della popolazione, hanno reso la Fondazione Edo ed Elvo Tempia (nata nel 2005; da al-lora i programmi sanitari fanno capo ad essa) uno dei principali centri di riferimento per gli screening a livello regionale. Dal 2006 collabora con l’ASL di Vercelli.Se oggi la risposta delle donne ai nuovi programmi della Fondazione Tempia è alta e partecipata, lo si deve anche alla fiducia che il Fondo ha saputo conquistarsi negli anni. Ne sono un esempio i progetti proteus

Dopo i primi anni di attività, il Fondo, che si era impegnato soprattutto per favorire l’aggiornamento pro-fessionale di medici erogando borse di studio e inviandoli in prestigiosi centri europei, e per acquisire appa-recchiature per l’Ospedale di Biella, oltre che per aiutare persone malate, amplia il suo orizzonte. Alla luce dei risultati degli studi scientifici in vari settori dell’oncologia, si definiscono i cardini dell’impegno del Fondo per concorrere alla lotta contro il cancro: la prevenzione, la diagnosi precoce, la ricerca. La malattia non è solo un fatto personale, ma incide anche sulla collettività, quindi riguarda tutti. Occorre allora curare, difendere la salute, diffondere la cultura della prevenzione: questo è il messaggio che il Fondo inizia a trasmettere alla popolazione biellese.Nel 1989, supportato da un presti-gioso comitato scientifico presiedu-to dal professor Veronesi, il Fondo avvia un programma unico in Italia per le modalità: lo screening mam-mografico su mezzi mobili, che rag-giungono le donne nei loro luoghi di residenza. È il famoso “programma mimosa”, realizzato in collaborazio-ne con la clinica La Vialarda e che ha come campo di indagine l’USSL

Maria teresa GuidoVice Presidente

Fondo Edo Tempia

Giovanna chiorinoDirettrice Laboratorio di Farmacogenomica

dei TumoriFondazione

Edo ed Elvo Tempia

Una lunga storia che guarda al futuro

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individuale. Siccome i parametri rela-tivi agli stili di vita sono modificabili, anche le donne che hanno un rischio elevato di sviluppare un tumore al seno a causa di fattori genetici non modificabili potrebbero ridurlo notevolmente (e riportarlo al rischio medio della popolazione) solo modi-ficando il proprio stile di vita.Studi e progetti racchiudono pas-

sato, presente e futuro del Fondo e sono l’espressione del volere di Elvo Tempia: collaborazione stretta tra pubblico e privato, diffusione della cultura della prevenzione, ricerca e diagnostica al servizio della popola-zione. Sono, altresì un esempio posi-tivo di lavoro sinergico di volontari e operatori del Fondo coinvolti nei vari momenti della loro realizzazione.

donna e Andromeda, rivolti alle donne tra i 46 e i 68 anni eleggibili per la mammografia di screening in Piemonte, per i quali Biella può van-tare il maggior numero di adesioni. Il primo studio si pone l’obiettivo di confrontare la mammografia digitale in 2D con la tomosintesi (metodica in 3D che permette l’acquisizione di un numero maggiore di immagini da angolazioni diverse), per dimostrar-ne la maggiore efficacia. Il secondo ha come scopo il calcolo accurato del rischio individuale di sviluppare un tumore al seno, al fine di perso-nalizzare gli intervalli tra una mam-mografia e la successiva (più lunghi se il rischio è basso, più ravvicinati e abbinati ad altre metodiche di moni-toraggio se il rischio è elevato). Alle donne che aderiscono viene chiesto di fornire informazioni su famigliarità per tumore al seno, storia ormonale e riproduttiva, stili di vita (attività fisica, dieta, fumo), gestione dello stress, e di sottoporsi ad un prelievo di sangue. Tutti i parametri raccol-ti, insieme alla densità mammaria fornita dal mammografo digitale e alla valutazione di nuovi marcatori ricavati dal sangue, concorreranno alla definizione del livello di rischio

La prevenzione è un lavoro di rete. Ecco le volontarie e le operatrici del progetto “Proteus Donna” attive presso l’Ospedale di Verbania, in graditissima visita al Fondo.

Un grazie di cuore ai volontari della delegazione di Santhià del Fondo Edo Tempia che domenica 27 no-vembre hanno organizzato “Il gusto della solidarietà”, pranzo benefico per sostenere le attività di preven-zione, cura e ricerca che il Fondo Tempia svolge sul territorio. Una bella iniziativa, molto partecipata, durante la quale Anna rivetti, vice presidente del Fondo, ha presentato le iniziative e i progetti futuri, tra i quali le visite di prevenzione oncologica per i tutti i cittadini e anche per gli abitanti nelle zone limitrofe.Grazie ai volontari che tengono aperta la sede di Santhià e che collaborano con grande entusiasmo, saranno prossimamente organizzate anche conferenze su tematiche specifiche alle quali potrà partecipare tutta la popolazione.durante il pranzo e in occasione della manifestazione musicale presso l’Istituto S. Agatha sono stati raccolti

1.331,50 euro, interamente devoluti al Fondo Edo Tempia.

A Santhià un pranzo benefico per il Fondo Edo Tempia in memoria di Cristina Marocchino

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DECENNALEStorie vere

Pier Francesco Gasparetto

Scrittore

Il benessere secondo Napoleone

Napoleone, “il macellaio d’Europa” - secondo i suoi storici meno cordiali - non lo si poteva dire molto pre-occupato per il benessere di quella “carne da cannone” che regolarmente mandava al macello. Non era, però, dello stesso avviso quando si tratta-va del suo benessere personale. Era preoccupatissimo, anzi, a schivare batteri, microbi, bacilli e ogni altro possibile agente di infezione con una pulizia personale che, specie, per quei tempi, si poteva configurare co-me maniacale. Tanto nei suoi palazzi in città quanto nelle ville in campagna quanto sotto la tenda degli accampa-menti esigeva un bagno quotidiano, caldissimo, lungo e meticoloso, se-guito da energica frizione di Acqua di Colonia. Non ancora soddisfatto, spazzolava accuratamente i denti e le unghie, di cui era ambizioso, e si

raschiava la lingua con un raschietto d’argento. In campo di benessere fisico e sul come promuoverlo e conservarlo, Napoleone aveva, anche qui, opinioni tutte sue. Basate in gran parte su una sua viscerale diffidenza, per non dire avversione, nei confronti del medici e delle medicine. Eccezione fatta, naturalmente, per i chirurghi militari, primo fra tutti quel celebre Dominique-Jean Larrey (1766-1842), capo chirurgo della Grande Armata e considerato il padre della Medicina d’Urgenza, il quale dopo la battaglia di Eylau (8 febbraio 1807) nel corso di ventiquattro ore aveva proceduto infaticabilmente a più di cento ampu-tazioni, e che a Wagram (5-6 luglio 1809) aveva stabilito il record con milleduecento soldati operati. Ma per quanto riguarda, invece, il benessere personale del quotidiano, Napoleone fermamente credeva – e fermamente e ossessivamente praticava – una filosofia tutta sua che oggi si potrebbe definire na-turalista. Dove, appunto, la natura viene assunta come unica realtà e come unico modello da rispettare,

riprodurre o imitare. Tra le riflessioni e i ricordi raccolti nel “Memoriale di Sant’Elena” (1822-23) compare scritto infatti: «L’Imperatore non crede né alla medicina né ai suoi rimedi. Il nostro corpo è una mac-china fatta per vivere e organizzata a questo scopo; lasciate la vita libera di difendersi da sola, essa farà di più che non quando ingombra di rimedi. Il nostro corpo è come un orologio perfetto. A forza di tormentarlo si può distruggerlo». Forte di queste sue incrollabili con-vinzioni, Napoleone aveva elabora-to per il proprio benessere un suo codice di comportamento sempre fedelmente e meticolosamente ap-plicato. Lo definiva: «Ristabilire l’e-quilibrio della natura». Consisteva nel riscattare ogni eccesso tuffandosi nell’eccesso opposto. Quando aveva esagerato nel riposare, si sfiancava con una galoppata di ventiquattro ore; quando aveva esagerato nello stancarsi, si dedicava a ventiquattro ore di totale riposo, e così via.Senza scomodare Napoleone, più semplicemente noi diremmo: chiodo scaccia chiodo.

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Notizie dal mondoI contenuti di questa rubrica sono tratti da articoli apparsi su periodici seri, attendibili e documentati. Ciò nonostante, le notizie qui riportate vanno considerate pura e semplice informazione orientativa, suscettibile al limite di eventuali revisioni o smentite. per ogni eventuale orientamento o comportamento a fini terapeutici ci si deve rivolgere esclusiva-mente al proprio medico curante o a uno specialista.

a cura di Corradino

Pretti

nuove cure per il doppio mentoUn rimedio che promette di eliminare l’antiestetico doppio mento, presentata da un’a-zienda farmaceutica, è sta-to approvato dal severo ente governativo statunitense per la regolamentazione dei far-maci. Il preparato va iniettato direttamente nel grasso con aghi molto sottili, ogni sedu-ta comporta una cinquantina di microiniezioni. Dalle speri-mentazioni su oltre mille adulti volontari sono emersi risultati molto incoraggianti, con minimi effetti collaterali (gonfiori e dolori per brevi periodi).

Parkinson a passo di tangoI sintomi motori e cognitivi causati dal morbo di Parkinson possono essere attenuati dal tango. Uno studio della McGill University lo ha dimostrato, attraverso la valutazione dei benefici di un corso di tango su 40 ammalati. Movimenti ritmici e concentrazione valgono a migliorare deambulazione ed equilibrio

Nel Working Dog Center della Pennsylvania University c’è un cane, il pasto-re tedesco Tsunami, addestrato ad annu-sare i campioni di sangue delle donne affette da un cancro ovarico. Nove volte su dieci il cane indi-vidua la presenza della malattia. Che alcune ma-lattie si potesse-ro diagnosticare dall’odore lo ave-vano già dimostra-to, tempo addietro, due pastori tede-schi addestrati a

riconoscere l tumore della prostata dagli addetti al Centro veterinario di Grosseto.

Ora si prospetta il passo successivo, attraverso “nasi elet-tronici” costituiti da

sensori capaci di indivi-duare le diverse sostan-

ze chimiche: ci stanno riuscendo i ricercatori del Technion Israel Institute of Technology and Car-mel Medical Center di

Haifa, in Israele.

Cani che “annusano” la malattia

I piccioni “vedono” i tumori?Uno studio “pubblicato su Plos One” afferma che i piccioni sanno distinguere fra un tessuto sano e uno tumorale. Al-lenati da alcuni ricercatori a riconoscere una serie di immagini al microscopio di tessuti, sia sani che tumorali, ogni volta che facevano la scelta giusta (premendo con il becco uno dei due pulsanti di di-verso colore posti a lato delle immagini mostrate loro all’interno di un box), i piccioni venivano premiati con del cibo. Potremmo avanzare dubbi sulla serietà di questo studio. I piccioni potrebbero avere semplicemente memorizzato le immagini che procuravano automa-ticamente il cibo… Però si prosegue

affermando che gli uccelli “non solo imparavano a discriminare i tessuti tumorali nel set di immagini usate per il training, ma riuscivano a individuare il cancro al seno anche in immagini che non avevano mai visto, con un’accura-tezza elevata”… Mah. Abbiamo ripreso l a notizia da un articolo (con

tanto di firma) comparso su un autorevole setti-manale, soltanto perché appare piuttosto bizzar-

ra. Ma non altrettanto convincente.

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conSigli di lettura

L’arte della metamorfosi che permette di restare davvero vivi

Mariella debernardiGiornalista

Ad attirare immediatamente è l’immagine di copertina: stuzzica l’occhio del lettore un nido che accoglie uno strano uccello bianco e rosso, ma senza ali, abbracciato ad una bambina che dalle spalle in giù è ricoperta di piume rosse e sulla schiena ha due ali spiegate. Rispecchia l’essenza del romanzo di Mathias Malzieu, un cantante e scrittore francese che sceglie come pro-tagonista Tom ‘Ematom’ Cloudman, il peggior acrobata del mondo. Dotato di una goffaggine fuori del comune, sbatte comicamente contro qualunque cosa ed è affa-scinato dalla libertà degli uccelli. Li guarda e vorrebbe tanto imitarli, ma nei suoi maldestri tentativi cade molto e vola spesso in mille pezzi, ricoprendosi di lividi. Sente impellente il desiderio di sfuggire alla normalità; il vivere come una trottola gli procura notorietà, senso di libertà, ma anche guai fisici seri. Finisce in ospedale dove “alle sei di mattino il direttore d’orchestra degli interruttori fa schioccare i neon e parte la grande parata delle Ginger Rogers in camice bianco e scarpette da tip tap di plastica”. Tom si sente in trappola. Gli hanno scoperto la ‘Barba-bietola’. Gli cresce dentro e traccia un limite invalicabile ai suoi sogni. “Conosco la rapidità con cui la Barbabie-tola può disperdere le fantasticherie negli angoli più remoti del cervello. Non posso lasciarmi inghiottire così! Devo dribblarla, far risuonare il canto delle possibilità, ballare per sempre, volare anche se poco, anche se male!”.Inizia una lotta senza confini tra le regole drastiche di quel cimitero di viventi, dove nessuno legge, tutti sba-digliano davanti alla tv; la camera diventa un’implacabile morsa e ogni giorno che passa le pareti si restringono un po’.Per dare senso al tempo che gli resta da vivere, inventa una nuova vita trasformandosi poco alla volta in un uccello. Si stacca catetere e flebo, sale sul tetto dell’o-spedale, saccheggia cuscini di piume che si appiccica

al corpo. Comincia una nuova avventura della mente, mentre il corpo fatica a reggere persino lo sforzo di respirare, perché Barbabietola gli si è seduta in testa e ha sprofondato le dita chiodate nella sua pancia, schiacciandolo in un mare di dolore.Cloudman ha però due assi nella manica: Morphine che lo tiene tra le braccia e lo sottrae agli uppercut di Barbabietola; e Endorphine, mezza donna e mezza uccello, che gli insegna l’arte della metamorfosi, quella che permette di restare davvero vivi. “La notte mi tra-sformo e al mattino torno umana” gli confida. “Il giorno della morte diventerò completamente uccello. Ma a lei il cancro impedisce questa naturale progressione. Soltanto un mutamento totale le permetterà di sfuggire alla morte”.C’è ancora un modo per non morire: avere un figlio. Da Endorphine, la donna uccello. E quando Tom sarà volato via, avrà raggiunto sé stesso, avrà scalato il cie-lo, ormai ombra che si sfilaccia trascinata dalla brezza, un neonato dalle dita in miniatura e gli occhioni che si illuminano come due misteriosi pianeti rappresenterà il futuro, il domani, la gioia di vivere che si coniuga spesso alla malinconia.

La copertina del libro, edito da Feltrinelli, e l’autore, MathiasMalzieu

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concorSi

Questo segno distintivo ci riconduce a GIM. È un “marchio di fabbrica” che viene rinnovato in mille occasioni, una delle quali, appunto, il concorso letterario a lui dedicato e alla cui realizzazione ho l’onore di con-tribuire. Questa centratura, nella azienda sanitaria di Biella, mira a sostanziarsi in un “umanesimo della cura” che deve pervadere l’operato di chi si dedica alla buo-na vita dell’altro.“Aver cura” significa vivere una sorta di avventura insieme al paziente, una situazione di in-certezza che richiede umiltà, rispetto, focalizzazione sulla propria e altrui dignità. Pra-ticare la cura è quindi un terreno impegnativo a più livelli: richiede, in particolare, che i comportamenti di cura e i pensieri che li accompagna-no siano costantemente “sorvegliati” dalla riflessione, dalla disponibilità a mettersi in gioco e in discussione. A queste condizioni la relazione è rela-zione di cura, opportunità di fioritura delle rispettive esperienze, luogo in cui la narrazione si fa vibrante, vitale e vivificante, occasione ideale per un “risveglio”, secondo la suggestiva immagine suggerita dal sociologo Pa-olo Jedlowski. Il soggetto (operatore, paziente o familiare che sia) attraverso la narrazione accede non a una storia nuova, altra, ma alla storia in cui già è (in cui vive, lavora, lotta, spera). E la scopre, come se la vedesse per la prima volta. Ecco il cuore della pro-posta del concorso letterario: offrire a chi vorrà partecipare, attraverso la

narrazione della propria esperienza, ma anche ai lettori di queste storie, l’occasione di ascoltarsi, di sospendere la vita ordinaria per aprirsi a un “risve-glio”, a possibilità di sollievo e ritrovato ben essere.

Il concorso letterario nazionale “Gim Paladino di un sogno”, nato nel 2008 per incoraggiare il racconto in poesia o in prosa delle esperienze di malattia oncologica, promosso dalla Fonda-zione Edo ed Elvo Tempia Valenta in collaborazione con l’ASL di Biella, si prepara alla sua sesta edizione, previ-sta per il 2017.Un concorso letterario è un progetto ricco di potenzialità formative e co-municative che non può germogliare e svilupparsi se non in un ambiente narrativo. Il Fondo Edo Tempia è, appunto, un esempio di ambiente narrativo virtuoso, in perenne allesti-mento, percorso da una quotidianità intensa. Una realtà da sempre attenta ai racconti e ai vissuti dei pazienti, dei volontari e degli operatori, che richie-de ai suoi collaboratori di esserci in re-lazione con il paziente, di condividere l’idea di un progetto di cura inteso in senso ampio, esistenziale. Chi opera e dà vita al Fondo si contraddistingue per un atteggiamento mentale nar-rativo, si pone in continuo rapporto con la propria e altrui biografia, dando così luogo a un vivificante intreccio di biografie, a una dimora di occasioni di reciproche narrazioni.

vincenzo AlastraResponsabile

Formazione e Sviluppo Risorse Umane

ASL BI

La narrazione come occasione di “risveglio”Verso la nuova edizione del concorso letterario “Gim paladino di un sogno”

GiM PAlAdino di un soGno. narrazioni di malattia e curaA cura di Vincenzo Alastrapensa multimedia, 2015

Un libro corale che dà voce a storie di malati, familiari, medici, paramedici e volontari per valorizzare l’ascolto e il confronto fra differenti esperienze della malattia e della cura.La pubblicazione relativa alla V Edi-zione del concorso letterario è in vendita, per sostenere la Fondazione Edo ed Elvo Tempia.

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XV COnVEGnO nAZIOnALE

dei Gruppi A.m.A. per l’Elaborazione del LuttorIpArTIrE dAL FOndO

nei giorni 31 marzo, 1 e 2 aprile 2017 a Oropa si terrà il Convegno nazio-nale dei Gruppi di Auto mutuo Aiuto promosso dal Fondo Edo Tempia e dal Coordinamento nazionale dei gruppi A.m.A.Gli argomenti in programma saranno tra i più attuali e spazieranno dal lutto comunitario per calamità naturali, stragi, attentati, al testamento bio-logico, al femminicidio, al suicidio, e tutto ciò che è considerato lutto e sua conseguenza.Il filo conduttore del convegno sarà la musica, perché le note riescono a sciogliere anche il nodo più ingarbu-gliato del dolore.Sono attesi a Oropa membri del Co-ordinamento e partecipanti ai gruppi AmA di tutta Italia, che si ritrove-ranno per stringersi in un affettuoso abbraccio.Un invito a partecipare per tutti coloro che desiderano ascoltare, discutere e condividere l’argomento dell’elabora-zione del lutto.

MuSicoterapia

Molti gli enti patrocinatori che hanno appoggiato e creduto in questa nostra iniziativa, appartenenti al mondo della Musicoterapia (Confiam, Aim), al mon-do medico (Cipomo e ASL BI), a quello psicologico (SIPO) e del volontariato (Favo, Komen Italia).Due anni di impegno: per noi ad or-ganizzare, consapevoli di come solo la complessità della proposta potesse dare origine alla multicompetenza, per gli studenti ad apprendere da docenti provenienti da Italia, Gran Bretagna, Danimarca, Germania, Spagna, nei di-versi ambiti, medico, psico-oncologico, antropologico, musicoterapeutico, con molteplici metodi applicati.Da questa esperienza è nata anche una pubblicazione a cura di Paolo Cerlati e mia, edita da Franco Angeli: Musicoterapia in oncologia e nelle cure palliative. Prendersi cura dell’al-tro con uno sguardo sistemico-com-plesso. Il testo raccoglie i contributi del gruppo transdisciplinare che ha lavorato per il biennio di specializza-zione e vuole essere la testimonianza di una visione complessa di come le terapie complementari, e in partico-lare la musicoterapia, possano essere vissute ed elaborate negli ospedali e nelle istituzioni che ospitano malati e familiari.A fine ottobre è partita la seconda edizione del corso, organizzata questa volta insieme all’Associazione EchoArt e ricalcata sulla struttura del prece-dente.Ci auguriamo che questo nuovo corso possa generare, come il precedente, condivisione di conoscenze ed espe-rienze, numerosi nuovi progetti, stu-denti entusiasti, propositivi e coinvolti. Esploratori in primo luogo della propria anima, poi delle stanze del dolore e della morte, per imparare ad aiutare altri a perlustrare e a sostare nelle stesse stanze.

La Musicoterapia è l’utilizzo della musi-ca come mezzo per relazionarsi, possi-bilità di esprimersi, modo per spostare l’attenzione sull’individuo e non sulla malattia, identificando e sviluppando le risorse interne del paziente, spesso schiacciate e isolate dalla patologia oncologica. La Fondazione Tempia, già da gennaio 2010, nell’ambito del Centro di Ascolto Psicologico, si è impegnata a offrire ai pazienti oncologici laboratori gratuiti di Musicoterapia, guidati dal musico-terapista Guido Antoniotti e tuttora attivi (info: 015 351830 - chiedere del Centro di Ascolto Psicologico). Inoltre, nel settembre 2012, per approfondire questa tematica, ha organizzato il Pri-mo Convegno Nazionale di Musicote-rapia in Oncologia: relatori provenienti dalle più prestigiose scuole di Musico-terapia europee e un grande successo di partecipanti.Proprio questo interesse ha portato a interrogarci sulle esigenze dei pro-fessionisti del settore. Con la consa-pevolezza di poter offrire il nostro expertise in ambito oncologico e di poter contare su una rete di musicote-rapisti italiani ed europei, intercettati da Paolo Cerlati, abbiamo progettato un corso biennale di perfezionamento in Oncologia e Cure Palliative desti-nato a musicoterapisti già diplomati, per permettere loro di dare luogo a interventi sempre più pertinenti ed efficaci sulle persone malate e sui loro familiari.

Francesca crivelliData manager

e Coordinatrice di ricerca clinica

“La musica fa bene”L’esperienza della formazione specialistica a cura della Fondazione Tempia

questo testo raccoglie i contributi del gruppo transdisciplinare che ha lavora-to per il biennio di specializzazione di musicoterapia in oncologia e cure pal-liative promosso dalla Fondazione Edo ed Elvo Tempia. Il libro vuole essere la testimonianza di una visione complessa ed eco-sistemica di come la terapia e in particolare la musicoterapia potrebbero essere vissute ed elaborate negli ospedali e in tutte le istituzioni che ospitano i ma-lati e i loro familiari.

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del museo è il Professor Philippe Daverio, personaggio di eccezionale spessore culturale, volto familiare anche per le sue apparizioni televi-sive e per un impegno divulgativo costantemente percorso da ironia ed elegante leggerezza.

Dopo le collettive “Andy Wahrol & company” e “Pla-stica Italiana”, dopo il Maestro Michelangelo Pistoletto, Um-berto Mariani, Luca Alinari e Bertozzi&Casoni, a gennaio ci attende una mostra straordi-naria di uno dei più importanti artisti italiani contemporanei: Ugo Nespolo.Lo spazio museale, in cui sono esposte permanenti e tem-poranee di artisti accomunati dall’eccezionale livello espres-sivo e dalla condivisa sensibi-lità etica, è aperto di sabato

e domenica, dalle 15.00 alle 19.30. L’ingresso è libero e gratuito.

M.A.C.I.S.T. MUSEUM, via Costa di Riva 11/a Biella; www.macist.it(Immagini di Mario Zenoglio)

to, di portare la Prevenzione alle donne mediante le Unità mobili che giravano per il territorio Biel-lese senza aspettare che fossero le donne a recarsi nei luoghi della Prevenzione mi confermò che le idee camminano sulle gambe degli uomini, le grandi idee camminano sulle gambe dei grandi uomini, e quel giorno ne avevo incontrato uno.”

enrico negrone Direttore SC Ginecologia

e Ostetricia Ospedale Borgosesia –ASL VC

Il M.A.C.I.S.T. (Museo d’Arte Contemporanea Internaziona-le Senza Tendenze) ha riaperto le sue porte e la sua sfida, lo scorso 24 settembre, con una straordinaria mostra: Giampaolo Bertozzi e Stefano Dal Monte Casoni (Bertozzi&Casoni) hanno esposto le loro sculture poli-crome in ceramica, ironiche e simboliche. Il primo museo d’arte etico e democratico per la lot-ta contro il cancro, “inventato” nella primavera del 2015 dal Maestro Omar Ronda, è riusci-to a coinvolgere artisti di fama internazionale, che hanno deciso di donare e di mettere a disposizione le loro opere per sostenere le attività di prevenzione, cura e ricerca della Fondazione Edo ed Elvo Tempia. Presidente del Comitato d’Onore

“L’importanza del Fondo Tempia nel territorio Biellese è nota a tutti, il ruolo che ha svolto per primo nella Prevenzione Oncologica cre-do che sia nella memoria di ogni Biellese, di ogni famiglia Biellese.La mia collaborazione con il Fondo nacque dall’incontro con Il Sena-tore Elvo Tempia poco dopo il mio arrivo a Biella come medico della Struttura Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale degli Infermi.Rimasi affascinato e rapito dalle sue parole, il suo sogno, realizza-

“Il mio rapporto con il Fondo Edo Tempia nasce da lontano”

M.A.C.I.S.Tmuseo d’arte contemporanea senza tendenze... e con un grande cuore

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il cancro prostatico. Di qui l’indicazio-ne di selezionare attentamente i casi che possono beneficiare della terapia andando a valutare l’espressione del gene nelle cellule tumorali e nel mi-croambiente circostante.Lo studio porta alla luce i risultati di una collaborazione iniziata diversi anni fa con il Prof. Gian Paolo Dotto alla quale hanno partecipato le Dott.sse Paola Ostano e Maurizia Mello Grand del Laboratorio di Farmaco-genomica dei Tumori sotto la guida della Dott.ssa Giovanna Chiorino e della Dott.ssa Maria Scatolini, attualmente a capo del Laboratorio di Oncologia Molecolare della Fon-dazione Tempia.Per trovare sul web il testo integrale dell’articolo, è sufficiente inserire nel motore di ricerca, come chiave: “oncotarget notch1 giugno 2016”.

I risultati di altri due importanti studi, questa volta condotti in collabora-zione con l’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo, e sotto la supervisione del Dr. Leone e del Prof. Massimo Aglietta, sono stati pubblicati nel mese di luglio in un caso e nell’altro sono in fase di

pubblicazione, sempre sulla rivista Oncotarget. Il primo studio riguarda la sperimen-tazione preclinica di due farmaci (inibitori di EGFR e MEK1/2, due proteine molto attive in questo con-testo tumorale) nei carcinomi delle vie biliari, tumori maligni per cui at-tualmente ci sono limitate opportuni-tà terapeutiche. La combinazione dei due farmaci si è dimostrata efficace e promettente nel trattamento di que-sto tipo di tumori in fase preclinica.Il secondo studio riguarda gli effetti della Trabectedina, un farmaco anti-tumorale ricavato da un’ascidia ma-rina caraibica, sul colangiocarcinoma intraepatico. Nel nostro laboratorio sono stati eseguiti gli esperimenti sulle modificazioni che si registrano in questi tumori in seguito a sommi-nistrazione del farmaco, in modo da chiarirne il meccanismo di azione e gli effetti.

La Dr.ssa Chiorino (nella foto in alto) ha inoltre partecipato alla realizza-zione della ricerca pubblicata a set-tembre sul “Journal of Hepatology” e che ha visto la collaborazione di diversi centri italiani (Humanitas e Università Bicocca di Milano, Univer-sità del Piemonte Orientale di Novara e Università Sapienza di Roma, oltre alla Fondazione Edo ed Elvo Tempia di Biella) con importanti gruppi esteri (di Danimarca, Spagna, Francia e Texas). Lo studio ha riguardato il colangiocarcinoma, un tumore mali-gno che origina dalla trasformazione delle cellule delle vie biliari (i dotti che trasportano la bile prodotta dal fegato all’intestino). In particolare,

Il 30 giugno 2016 è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica in-ternazionale “Oncotarget” uno studio condotto dal Laboratorio di Farmaco-genomica della Fondazione Edo ed Elvo Tempia di Biella, in collaborazio-ne con il gruppo del Prof. Gian Paolo Dotto dell’Università di Losanna e con l’Unità di Endocrinologia Mole-colare ed Oncologia dell’Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia - CNR di Roma guidato dalla Dott.ssa Antonella Farsetti.Lo studio riguarda il ruolo del gene Notch1 nello sviluppo del tumore della prostata: si tratta di un argo-mento piuttosto dibattuto, in quanto la letteratura ha spesso riportato risultati contrastanti. Mentre in alcuni tipi di tumore il ruolo di Notch1 è chiaro (ad esempio nelle leucemie si comporta da gene che favorisce lo sviluppo del tumore mentre nei tu-mori cervicali o nei tumori squamosi della pelle gioca il ruolo opposto), nel tumore prostatico alcuni studi riportano un ruolo pro-tumorigenico mentre altri evidenziano un compor-tamento anti-tumorale.La ricerca descritta nel recente la-voro, invece, è riuscita a riconciliare questi dati apparentemente in con-flitto in quanto l’équipe di ricercatori ha dimostrato sperimentalmente e attraverso analisi bioinformatiche che sia la aumentata sia la diminuita espressione del gene possono attua-re meccanismi a favore dello sviluppo tumorale. Questi risultati sono di particolare rilevanza, soprattutto se si considera il fatto che farmaci an-titumorali che bloccano l’attività di Notch1 vengono proposti anche per

Importanti studi per il Laboratorio di Farmacogenomica Un excursus sulle più recenti attività e collaborazioni

Studi e pubblicazioni

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nesis e sono a sostegno dell’utilizzo del Resveratrolo in associazione alla chemioterapia per i tumori ovarici altamente aggressivi.

Un ulteriore riconoscimento per il Laboratorio di Farmacogenomica è dato dal lavoro pubblicato, sempre a ottobre, sulla prestigiosa rivista internazionale “Journal of Clinical Investigation”, in collaborazione con il gruppo dell’Istituto IOR-IOSI della Svizzera Italiana diretto dalla Dr.ssa Giuseppina Carbone. Lo studio in questo caso ha indagato il ruolo del microRNA 424 nel tumore prostati-co. È stato dimostrato come questa molecola abbia un importante ruolo oncogenico (favorendo quindi lo sviluppo del tumore) in questo con-testo e ne sono stati dimostrati in dettaglio i meccanismi molecolari. Gli studi di ricerca di base di questo tipo sono fondamentali per svela-re meccanismi ancora ignoti che stanno alla base della formazione e della progressione dei tumori e, di conseguenza, per proporre nuovi bersagli terapeutici nella cura di queste patologie.

Infine, nel mese di novembre il La-boratorio di Farmacogenomica ha ulteriormente consolidato la ormai storica collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano con la pubblicazio-ne, sulla rivista scientifica “Clinical Cancer Research”, di uno studio sul-la caratterizzazione molecolare del tumore epiteliale dell’ovaio di stadio 1. Benché si tratti di una tipologia di cancro poco frequente e gene-ralmente a buona prognosi, alcune pazienti vanno incontro a ricaduta. I ricercatori si sono concentrati sull’espressione dei lncRNAs, mole-cole di RNA. In particolare, è stato individuato un gruppo di molecole la cui valutazione permette di dare un’indicazione sulla sopravvivenza e di classificare le pazienti in alto e basso rischio di recidiva. Alla ricerca hanno partecipato anche le Università di Padova (capofila del progetto), Milano-Bicocca, Brescia e Torino, oltre a diverse aziende ospedaliere della Lombardia e, per il Laboratorio le Dott.sse Giovanna Chiorino, Maurizia Mello Grand e Chiara Ghimenti.

è stata evidenziata la capacità delle cellule staminali tumorali (che so-no fondamentali nel determinare la gravità del tumore) di manipolare il microambiente circostante e nello specifico un tipo di cellule del siste-ma immunitario chiamate macrofagi. Si tratta di risultati che ampliano la comprensione dei meccanismi che permettono lo sviluppo del tumore e che coinvolgono non solo le cel-lule tumorali, ma anche quelle che lo circondano e ne sono influenzate.

Il Prof. Ciro Isidoro dell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro” di Novara si è avvalso della collabo-razione con la Dr.ssa Chiorino e il nostro Laboratorio di Farmacogeno-mica per un interessante studio su un fenolo naturale contenuto nell’uva, il Resveratrolo. Lo studio ha dimostrato le proprietà antitumorali di questo composto su linee cellulari di tumore ovarico, in cui inibisce la migrazione delle cellule e di conseguenza il loro potenziale metastatico, e ne ha chia-rito i meccanismi molecolari. I risultati ottenuti sono stati pubblicati a otto-bre sulla rivista Molecular Carcinoge-

Un grande e doveroso ringraziamento va a chi ha sostenuto economicamente molti di questi studi: oltre alla nostra Fondazione, la Fondazione boschetto Colombo, Compagnia di San paolo, Fondazione CrT, Lauretana SpA, e Associazione Italiana ricerca sul Cancro (AIrC).

nella foto a destra la signora boschetto dell’omonima Fonda-zione, qui in alto Simona Tempia con il dottor Giovanni Vietti di Lauretana e Giovanna Chiorino

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Non basterebbe tutta la rivista per descrivere la sua figura di uomo tanto lungimirante.Oggi la Fondazione Edo e Elvo Tempia ha valicato i confini territoriali, por-tando ovunque l’esperienza acquisita.Un impegno forte. Una “cassa di riso-nanza” da stordire i sordi.

Sono trascorsi decenni da quando Elvo Tempia, attraverso un’esperienza dolorosa, capì quanto fosse necessa-rio trovare una forma più efficace per combattere il cancro.C’erano uomini impegnati in tal sen-so, fuori dai confini biellesi, ma era necessario creare un rapporto per-sonalizzato con i malati del territorio, dar loro la possibilità di colloquiare in ogni momento.nacque così il Fondo Tempia.A dirigerlo Elvo Tempia, giornalista, impegnato politicamente, con lunga esperienza in ogni campo. La sua ve-ste istituzionale gli avrebbe permesso di arrivare, informare, coinvolgere. E lo fece. Organizzò una struttura prio-ritaria in Italia, e unica nel suo genere.Nessun mezzo fu tralasciato per sen-sibilizzare: dalla carta stampata alla televisione locale, Telebiella, dove illustrava ogni settimana i progetti e l’attività svolta.Nel frattempo editò il giornale interno, diventato in seguito l’attuale rivista, nella quale mi assegnò le pagine “av-venimenti.”Instaurò rapporti con i paesi del ter-ritorio dove mandò il camper attrez-zato, a disposizione delle donne. Vi si svolgeva prevenzione “sotto casa”, senza intaccare la loro quotidianità e sensibilità.Convocò il meglio delle figure profes-sionali in campo medico ed organizzò una fitta rete di volontariato sensibile all’iniziativa.

ivana ramellaConduttrice tv

e volontaria del Fondo Edo Tempia

SqUILLA IL TELEFOnO nELLA SEdE dI TELEbIELLA: “SOnO ELVO TEmpIA. CErCAVO IL pEppO”.Si incontrano. Tempia chiedeva uno spazio tutto suo, per parlare alla gente: raccontare la sua storia di padre ferito. Uno spazio per coin-volgere i cittadini ai quali parlare del progetto ispirato dal suo dolore.L’intento era di raccogliere fondi per formare un’associazione volta alla prevenzione contro il cancro.Telebiella storica era nata dieci anni prima e lui sapeva benissimo quanto fosse seguita. Era l’unica antenna del territorio, era la novità assoluta.per settimane, come un fiume in piena, parlava, parlava, descriveva progetti, pianificava il futuro, non sbagliava mai.“quelli della Televisione” sanno quanto sia difficile trovarsi di fronte ad un obiettivo, che ti scava, che capisce quando sei sincero o racconti fandonie. ma lui, già giornalista, sapeva gestirsi, non staccava gli occhi dal tubo catodico, catturava l’attenzione.L’uso del mezzo lo coinvolse talmente da indurlo a produrre il video “La vita amica” che documentava l’attività compiuta con i collaborato-ri. Il filmato fu riprodotto in cassetta e distribuito in centinaia di copie.E la gente scoprì l’efficacia di un nuovo modo per essere vicino al Fondo.Un messaggio che trasmise ai collaboratori, ai quali ho il piacere di appartenere, e che hanno continuato a produrre documentazione visiva delle numerose attività realizzate.L’Onorevole Elvo Tempia è stato più che mai Onorevole. La sua idea salvò molte vite e diede speranza a centinaia di persone. Una iniziativa che ha valicato i confini territoriali.

I.r.

Trentacinque anni:il ricordo di una volontaria professionista della comunicazione

ricordo

Elvo Tempia

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lotteria

Elvo Tempia

Sono stati estratti lunedì 12 dicembre, nel pomeriggio, i biglietti vincenti della lotteria benefica del Fondo Edo Tempia. Ben 6.388 i biglietti venduti, pari alla somma che verrà interamente devoluta al servizio di cure palliative del territorio Il difficile cammino del fine vita è un tema da sempre caro al Fondo Edo Tempia, che con il servizio di cure palliative domiciliari cerca di garantire ai pazienti serenità e dignità, prendendosi cura in modo globale non soltanto dei bisogni dei pazienti, ma anche di quelli dei familiari. Dal 2009 la Fondazione Tempia ha sollecitato e promosso l’attivazione di un servizio di cure palliative nell’Asl di Vercelli mettendo a disposizione medici oncologi e psiconcologi per l’hospice Edo ed Elvo Tempia di Gatti-nara e per l’attività a domicilio.“Ringrazio tutti i volontari che, come ogni anno con grande entusiasmo, hanno contribuito alla vendita dei bigliet-ti – ha commentato Alfredo Pino, vice presidente della Fondazione Tempia -; grazie anche a tutti i cittadini che ci sostengono e che ci permettono di sviluppare i programmi e progetti di prevenzione”.

Il primo premio, un televisore Samsung Led 46’ è stato assegnato al biglietto numero 424; il secondo, una moto-sega Efco125 offerta da Agricar Gattinara al numero 7485; il terzo un tablet Asus 8’ al numero 6197. In allegato la tabella con i primi 10 numeri estratti.

Lotteria benefica del Fondo Edo Tempia Un importante sostegno alle cure palliative

Premio Azienda donatrice numeroTelevisore Samsung privato 424motosega EFCO 125 Agricar – Gattinara 7485Tablet Asus 8″ Privato 6197Orologio donna privato 2223Trattamenti dimagranti 200€ Figurella – Vercelli 301percorsi Spa 120€ mudra – Vercelli 8446percorsi Spa 120€ mudra – Vercelli 1007Percorsi Spa 120€ Mudra – Vercelli 6938percorsi Spa 120€ mudra – Vercelli 1326percorsi Spa 120€ mudra – Vercelli 7473

sul sito www.fondazionetempia.org, tutti i numeri estratti

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Ho imparato che qualsiasi cosa accada, o per quanto l’oggi sembri insopportabilmente brutto, la vita va sempre avanti e il domani sarà migliore.

Ho imparato che si può capire molto di una persona dalla maniera in cui affronta queste tre cose: una giornata piovosa,

la perdita del bagaglio, l’intrico delle luci dell’albero di Natale.

Ho imparato che, indipendentemente dal rapporto che abbiamo coi nostri genitori, ci mancheranno quando saranno usciti dalla nostra vita.

Ho imparato che il semplice sopravvivere è diverso da vivere.

Ho imparato che la vita qualche volta consente una seconda chance.

Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da baseball su entrambe le mani: si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro le spalle.

Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione con il cuore, generalmente faccio la scelta giusta.

Ho imparato che anche quando ho delle sofferenze non devo essere una sofferenza.

Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire e avere contatti con qualcuno.

Ho imparato che le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una pacca sulle spalle.

Ho imparato che ho ancora molto da imparare.

Ho imparato che le persone dimenticheranno quanto hai detto, dimenticheranno quanto hai fatto, ma non dimenticheranno mai

come le hai fatte sentire.

Maya Angelou

I nostri migliori auguri per un nuovo anno di serenità!

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le offerte dei cittadiniCon infinita riconoscenza ringraziamo i tantissimi cittadini i quali, con offerte volonta-rie, ognuno nell’ambito delle proprie possibilità, formano, goccia a goccia, un fiume di solidarietà che ci permette di realizzare i numerosi programmi per combattere i tumori: ricerca scientifica, diagnosi precoce, cure palliative, sostegno ai malati.

feBBrAio 2016BOTTA MARIA GABRIELLA 20.00BRERA MOLINARO GIORGETTO 10.00BRUNACCI FERUCCIO IN MEMO-RIA DI BERGANDO ALBERTINA 50.00CANNA DESDEMONA VANDA .... .............................................15.00CARANTINI LUCA ..............40.00COMUNE DI ROASIO - CONTRI-BUTO ANNO 2015 ............150.00CORPORAzIONE ARTI, MESTIERI E ........................................200.00COSTENARO CLAUDIA ......10.00DALBERTO .......................500.00DURELLI DOMENICO.......180.00FASANINO ORNELLA ........10.00FERRARIS MARIA TERESA 25.00FOGLIA DEGRANDI MARIA IN MEMORIA DI DEGRANDI MARIO 200.00GAVIOLI ANTONELLA ........10.00GIORDANO EMILIO ............30.00GIORIA GIANPIERO ............30.00GROTTO RENATA IN MEMORIA DEL MARITO .......................25.00IN MEMORIA DI LONATI ROSA DAI COLLEGHI AMICI DI DANIE-LA ........................................35.00IN MEMORIA DI PUGGI FRANCO LA MOGLIE GIULIANA BARION E FIGLI LUCA E CRISTINA ....20.00MASSAROTTI PIERA E FAMIGLIA IN MEMORIA DI LONATI ROSA ... ...........................................100.00MICHELETTI ELDA .............20.00MONTALDI ROSALIA ..........30.00MUSSO GIAN CARLO .........50.00N. N. ....................................20.00NORIS LILIANA ..................20.00OFFERTE X SPETTACOLO FABRI-zIO DE ANDRE’ A GATTINARA ...300.00ROLINO MIRELLA ..............10.00SBERSE’ PATRIzIA .............20.00TAVANO MAURIzIO ............20.00TIRELLA MICHELE .............10.00VITTONI RITA ......................10.00VOLONTARIE BORGOSESIA X LA-VORETTI NATALIzI ...........600.00zANINETTI GIAN BATTISTA E FA-

MIGLIA IN MEMORIA DI LONATI ROSA .................................100.00zAVALLONE LAURA .............5.00ToTALe ........................2,875.00

mArzo 2016ANFUSIO CARLA ................20.00ANTONINI CLAUDIO ..........60.00ARLUNNO MARISA IN MEMORIA DEL PAPA’ ...........................40.00BARBERIS CANONICO CATERI-NA .......................................20.00BERGANTI ANTONELLA ....15.00BRACHIN STEFANIA ..........10.00CANEPA BARBARA ............20.00CAPONSACCO ROSSANA ..20.00CASALINI MARISA .............20.00COLPO BRUNO ..................15.00COMITATO FAGIOLATA CICIOLA - BORGOSESIA ....................100.00COMUNE DI BALOCCO - CONTRI-BUTO ANNO 2015 ............997.42COSTANzO LARA ...............20.00DORELLI DOMENICO .......300.00FORNARA MARISTELLA ....10.00FURLAN GABRIELLA IN BUSSI . .............................................20.00GARLANDA ELISABETTA ..20.00GROSSI GABRIELLA ..........10.00IN MEMORIA DI DOSSO TINO - TUTTO IL VICINATO ..........195.00IN MEMORIA DI PINzI FIORENzO DAI FRATELLI SAVERIO - MARIA LUISA - GIULIANA ..............75.00IN MEMORIA DI SALVAGNI MARIA I DIPENDENTI DELL’OFFICINA MECCANICA SESTESE ..........................................................150.00LAMPETTI ANNA ...............20.00MANNA LUIGINA .............150.00MANNA LUIGINA .............100.00MASIERO PATRIzIA ............20.00MAUGIS...............................10.00MAzzARO VARGAS ............20.00MOCCIOLA ANGELICA .......10.00MOCCIOLA ANGELICA .........5.00MORELLO SERGIO X GIORGIA P. 50.00MORETTO MARCO .............20.00MUSSO ALESSIA ................20.00OTTONE LARA E ROMINA .10.00PAROLFI AMABILE ADONEL-

LA IN RICORDO DELLA MAMMA PELLEGRINI LUCIA..........120.00PASQUALI GIORIA MARIAROSA . 25.00PEROTTI VALERIA IN MEMORIA DI PERISSINOTTO NELLO .20.00PERUCCA ELIO ..................15.00POzzATO GLORIA ...............10.00SANTORO OMBRETTA .......20.00SBERSE PATRIzIA ..............20.00SOFIA GAUDENzIO ............20.00TERRANOVA MARICA ..........3.00TONA CARLO ......................20.00VENARA VANDA .................10.00VERCELLA - BAGLIONE - VITA-LE ........................................20.00VOLONTARIE - LAVORETTI PA-SQUALI .............................100.00zAMARIOLA MARCELLA ...20.00ToTALe ........................2,995.42

APriLe 2016ALBERTINETTI PIERA .......20.00AXERIO CATERINA ...........100.00CAMPISI SABRINA .............10.00CHIOCCA GIOVANNI...........50.00DELMASTRO ......................10.00FAGLUA SAMANTA IN MEMORIA DI ORNELLA MARCONI ...100.00FORMICA ANNA RITA ........25.00GOLDON GIANCARLO ........15.00IN MEMORIA DI PIPPO SALVIA .. .............................................30.00IN RICORDO DELLA MAMMA DI PAOLO VALSECCHI - I COLLE-GHI ....................................205.00MANIO GIULIA E CAULA IDA ...... .............................................30.00PICCO CAROLINA ..............20.00RANGHINO BRUNA ...........50.00ROLINO MIRELLA ................5.00SALA ELENA ......................20.00SEGIR GIUSEPPE ...............20.00SODANO MARCO ...............20.00SUAREz ALICIA ..................20.00TONELLA PIER CARLO ......20.00VERONESE MASSIMILIANO ....... .............................................40.00zANETTA FABRIzIO IN MEMORIA DI PAROLARO EMILIANA 150.00zENOTTI MASSIMO ............30.00TOTALE ............................990.00

mAGGio 2016ALBERTINETTI GINO IN MEMO-RIA DI MARCON GIULIANA ........ ...........................................190.00ALLA CARA MEMORIA DI zUC-CHELLI ANTONELLA DA PARTE DEI SUOI AMICI ................815.00BANDI MARCELLO ............50.00BELLONI EMILIA ................20.00CANTOIA DANIELA ............30.00CERRUTI BRUNELLO ........20.00DEBERNARDI PATRIzIA ....30.00FARUCCI ROBERTA ...........20.00FARUCCI ROBERTA ...........20.00FERKALJUK GALYNA ........20.00FERRARIS MARIA TERESA .....................................................20.00FORNESI ISABELLA...........20.00GRAzIANA GIORGIO ...........50.00IN MEMORIA DI GIULIANA MAR-CON I COMPAGNI DI ELENA DEL-LA 2A C SCUOLA ELEMENTARE DI GATTINARA ....................80.00IN MEMORIA DI MARCONI OR-NELLA DA PARTE DI COLLEGHI E AMICI .............................130.00IN MEMORIA DI VERCELLA M. REMO I COMPAGNI DI CACCIA SQUADRA N. 7..................230.00LAVINO zONA RITA ............10.00MARCHETTI INES NORIS ..20.00MENOTTI MARISA ..............20.00MOGGIO NORMA - CIGOLINI MRIA GRAzIA......................15.00N.N. .....................................20.00NINO MARIA GRAzIA .........10.00PANCHIERI FRANCESCO ..10.00PELLEGRINO GAETANO IN ME-MORIA DI GRILLI ROSA ...310.00PELLEGRINO GAETANO IN ME-MORIA DI GRILLI ROSA .....30.00PERINO BRUNA .................10.00PEROTTI CARLO IN MEMORIA DI PEROTTI MARIO .................60.00PIANA GRAzIA ....................10.00REFFO MARINA .................10.00SALOMONE PASQUALE .....20.00SOC.CACCIATORI DI ALICE CA-STELLO IN MEMORIA DI MAzzA PIETRO ..............................190.00TOSI - DAPPIANO ...............20.00TREVISAN MARIA...............10.00

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zANELLO ROSY - BONATO REN-zO ........................................20.00ToTALe ........................2,540.00

GiUGNo 2016BIGLIOCCA CARLO...........100.00BOERO PAOLA ...................10.00BOLLO MARIO ..................100.00CANTARUTTI FERRUCCIO 20.00CANTELE CATERINA .........20.00CARESANA GIANFRANCO 30.00COLETTO RENATO .............50.00COMAzzI PIERA ...............100.00COMITATO CARNEVALE DI GUARDABOSONE ............250.00CONTI BUFFA MARIAPIA...30.00DEMARGHERITA FRANCA 20.00ENTRATICI LUISELLA IN MEMO-RIA DELLA MAMMA .........100.00FAMIGLIA VIGNA ................30.00FANGAzIO ODETTA RICORDAN-DO ALESSANDRA CARRARA ..... ...........................................100.00FERRI GIUSEPPE ...............10.00FONTANA ANGELA ............30.00FONTANA NATALE .............10.00GARETTO VALTER - ANNAMA-RIA .......................................20.00GLI AMICI DI BRUNO PEROLIO DEL GRUPPO SPORTIVO “VALLE CELIO” IN RICORDO DI GIOVAN-NA .....................................150.00GROS JACQUES SILVANA ..20.00IN MEMORIA DI MARCON GIU-LIANA DA PARTE DEGLI AMICI .............................................160.00I N M E M O R I A D I T I z I A -NO CHINOTTI - FAMIGLIE COLOMBO,CROCE,zAGHINI UMBERTO,DONATELLA,DANIELE,DAVIDE, BIO E MANE’ ........160.00IN MEMORIA DI VIOTTI ADRIANO I FAMIGLIARI E AMICI ......650.00IN RICORDO DI ANTONELLA zUCCHELLI GLI AMICI DELLA FIGLIA CON LE RISPETTIVE FA-MIGLIE ..............................530.00LORO PIANA SPA IN MEMORIA DI DANIELA CARTOTTO .....2395.00MAGGIO ANTONELLA ......100.00MARIANI NORIS .................20.00MAzzAROTTI ISABELLA ....20.00MORINO MIRELLA .............20.00MOSER MARILENA ............30.00OLMO GIOVANNI ................50.00PATRIARCA MARINELLA ...10.00PEROTTI PIERGIORGIO IN ME-MORIA DI PEROTTI MARIO 70.00PIANA FRANCA IN MEMORIA DI PLATINI GIAN CARLO ........50.00POLLO MARIA CRISTINA ...10.00REGIS DARIO ......................50.00SALA MARIO .......................25.00SALINO GEMMA .................30.00SCAGLIOTTI GIANDOMENICO .... .............................................15.00SOMS CIGLIANO ..............400.00STASIA ROBERTA ...............10.00STEFANI DOMENICO .........30.00

TINELLI ANTONIO ..............50.00UGLIETTI PIERMARIO ........25.00VASINA GIORGINA .............25.00VITALE ANTONIETTA .........20.00zANCANELLA MIRELLA ....10.00zARETTI ORNELLA ............10.00ToTALe ........................6,175.00

LUGLio 2016ALBERA OLGA ....................20.00ARLUNNO MARISA ............50.00ASSOCIAzIONE NAzIONALE AL-PINI SEz. DDA IN MEMORIA DI VALERIO VOLPEN ............200.00BARATTINO MANUELA .....10.00BODO GIOVANNI ................50.00BUSCAGLIA PAOLA ............20.00CAMURRI ELISA .................30.00CARRARO SERENA ............20.00CESCA GIOVANNI ...............20.00COLOMBARI MARIO ...........10.00DE MONTIS STEFANO .......10.00DEBERNARDI NAUSICA ....30.00FERRARIS MICHELA .........10.00FERRONATO ANTONIO ......20.00GARAVANA EMILIO ............20.00GIANADDA LAURA .............20.00IN MEMORIA DI BOLLO LEONAR-DO - AMICI DEL CAFFE’ ANNA E COLLEGHI REPARTO TINTORIA DITTA zEGNA ...................270.00MISERENDINO BRUNO .....20.00NASI GIUSEPPINA .............30.00ROSSI LUCA........................20.00SARASSO LUISELLA ..........10.00SCAROGNINA PAOLA IN MEMO-RIA DELLA MAMMA MARISA .....150.00TORRICELLI ADRIA ............15.00TURCONO SIMONA ............10.00UGLIETTI PIERMARIO ........30.00ToTALe ........................1,095.00

AGoSTo 2016ANSELMETTI SANDRA ......30.00ANTONIETTI FEDERICA.....30.00BASULTO MARILYN .......1000.00BENNA ANNA MARIA ........10.00BOTTI-PEzzIN ....................30.00BRICCO MARILENA ...........20.00DAL PONTE ANGIOLETTA .10.00FACCIOTTI ENRICA ............10.00FRANCHINO LILIANA ........10.00GALLANTINA ENzIO ..........30.00IN MEMORIA DI PILETTA CLETO LA SORELLA .....................100.00IPPOLITO MARCO ..............10.00LORO GIUSEPPE ................20.00M.C. GRIGNASCO IN MEMORIA DI ROSA GIANNI ...............115.00MARIETTI ORNELLA ..........40.00MUNDULA ERMINIA GIUSEPPI-NA .......................................50.00PIGNATA EMILIA ................15.00PORTONARO GIOVANNA SILVIA 10.00POzzATO ROBERTO .........420.00RODIGHIERO DEBORAH ......5.00STEFANUTO FERRUCCIO ..50.00

UGLIETTI PIERMARIO ........25.00VASINO GIUSEPPINA .........10.00zERBONE FRANCESCO IN RI-CORDO DEL FRATELLO MARIO ............................................100.00ToTALe ........................2,150.00

SeTTemBre 2016ACCORNERO LIDIA ..............5.00ALDROVANDI PALMAROSA........ .............................................20.00ALLEGRINI CARLA .............20.00AzzOLIN ERMELINDA .......50.00BATTAGLIOLA MIRELLA ....10.00BIANCHETTI SIMONETTA .20.00BONATO SAMUEL E DELLA NE-GRA LICIA ...........................40.00BUCHICCHIO PASQUALE ..10.00BUSSI ELISABETTA ...........40.00CAMASCHELLA GIORGIO ..10.00CARLINO IOLANDA ............10.00CREPALDI FLAVIO .............10.00DEBERNARDI CLARA ........20.00DEBERNARDI FRANCO .....10.00DOSSO GIOVANNA .............10.00FACCIO TEA ........................30.00FALCIONE ROBERTO .........10.00FERRARO ENzO .................30.00FRANCHINO FAUSTO IN ME-MORIA DELLO zIO FRANCHINO GIOVANNI .........................100.00GIACOBINI BRUNO ............10.00GIORIA GIANPIERO ............50.00IN MEMORIA DI FRANCHINO GIOVANNI I COGNATI E NIPOTI MOSSA ..............................100.00IN MEMORIA DI FRANCHINO GIOVANNI I COSCRITTI DI LOz-zOLO DEL 1934 ................100.00IN RICORDO DI FRANCO PA-STRELLO LE ALLIEVE DEL COR-SO DI SPATOLA ................100.00IN RICORDO DI POzzI GISELDA I VICINI DI CASA .................200.00LOGGIA ANNAMARIA .........20.00LORA RONCO SILVIA ..........50.00MARCHISOTTI ROBERTO ....5.00MILADANO VANDA ............20.00MOCCIOLA ANGELICA .........5.00MORINO MIRELLA .............20.00N. N. FOBELLO .....................5.00NASI GIUSEPPINA .............30.00ORTA MARIA NORA ............25.00PATRIARCA MARINELLA ...10.00PAVAN MARISA ..................20.00PORFIDO MARIA CRISTINA IN MEMORIA DELLA MAMMA 150.00POzzI ELISA GIOVANNA ......5.00REGALO COLLEGHI PER PEN-SIONE MARTINETTI .........130.00SAITTA ELENA E GIANFRANCO IN MEMORIA DI BONSI RAFFA-ELLA ...................................75.00SOLA BARILE MARIA IN RICOR-DO DEL MARITO SOLA FERRUC-CIO DECEDUTO IL 16/09/2011 ... ...........................................200.00TIRUzzIO SILVANA .............10.00TOSI FRANCO .......................5.00

UGLIETTI PIERMARIO ........40.00VARALE GIULIANA .............50.00VICARIO PAOLA ..................20.00VITTONO GERMANO ..........10.00zAMBONI ANGELO ..............5.00zANELLA SEVERINO .........10.00ToTALe ........................1,935.00

oTToBre 2016BACCHELLA GIANFRANCA ....... .............................................10.00BARE’ SILVANA E BERTON GIU-SEPPE IN ONORE E RICORDO DI FIORINO GRIGNOLIO .........50.00BELTRAME CATERINA.......20.00BERTUzzI MASSIMO .........20.00BIANCHETTI MARA ............10.00BODDI MARCO ...................50.00BRAGHIN ALFIO .................10.00CABASSA LAURA IN MEMORIA DI POzzI GIUSEPPE ...........25.00CASTELLO LUISELLA ........25.00CHIARINOTTI ANGELO ......20.00CISCATO SANDRA ..............10.00CLAUDIO ENzO ..................20.00CO’ AGNESE .......................20.00COGNOLATO VINCENzINA 20.00COGNOLATO VINCENzINA 10.00DAL SASSO MARIA LUISA .20.00DIPENDENTI E TITOLARI OFFI-CINE RIGAMONTI IN RICORDO DI BALLARIN ARMIDA VEDOVA SIVIERO .............................340.00DORz JOLE .........................20.00FONTANA ANGELA ............20.00FRANCHINO MIRELLA ......20.00FUMAGALLI RAFFAELLA ..20.00GEROMINI DAVIDE .............23.00GIORDANO LAURA .............15.00IN MEMORIA DI BONSI RAFFA-ELLA - MARITO E zII ........400.00IN MEMORIA DI GIANPAOLO MAzzIA FAMIGLIA CUNAzzA ..................................................50.00IN MEMORIA DI GIANPAOLO MAzzIA I FRATELLI E I FAMI-GLIARI ...............................350.00IN RICORDO DI CRISTI-NA - SANDRA, LUCIANA, RITA,ROBERTO,LUCIA,TERESA E TERESA VIGNA ..............105.00IN RICORDO DI CRISTINA - zII E CUGINI ..............................100.00MAIONI SONIA ....................30.00MITTINO MIRYAM ...............20.00PAGNONE ANTONINA .......20.00PETROLIO SILVIA ...............15.00RONCO ELENA ...................15.00ROSSATO GIUSEPPE .........20.00SALINO MASSA TERESINA 25.00SARASSO ROSEMI .............50.00SCAGLIA GIORGIO ..............25.00VASINA GIORGINA .............25.00VASINO GIUSEPPINA .........10.00VESCIA MICHELA ...............50.00VIOTTI SONIA ......................15.00zANELLO ROSANGELA .....10.00ToTALe ........................2,133.00

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le offerte per finanziare i programmi si ricevono presso:

NOME BANCA CODICE IBANBANCO POSTA IT 92 S 07601 10000 000010990133 BIVERBANCA IT 71 G 06090 22300 000040611675 BANCA SELLA IT 14 C 03268 22300 053878200230 BANCA PROSSIMA IT 72 V 03359 01600 100000124251 UBI BANCA SPA IT 68 Q 03111 22300 000000080226 UNICREDIT BANCA IT 34 S 02008 22310 000002025245 UGF BANCA (UNIPOL) IT 35 T 03127 22300 000000000500 BANCA POPOLARE DI NOVARA IT 66 T 05034 22300 000000014000 CREDEM, PIAzzA ADUA 3/B, BIELLA IT86L0303222300010000001403

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Il Fondo Edo TEmpIa non chIEdE oFFErTE porTa a porTa né TramITE TElEFono

Siamo certi che i nostri lettori lo sanno, ma per la trasparenza che ha sempre contraddistinto l’attività del Fondo Tempia, ci pare utile ricordare alcuni punti

fondamentali sulle fonti di finanziamento dell’Associazione e sul loro utilizzo.Il Fondo Edo Tempia e la Fondazione Edo ed Elvo Tempia si sostengono con:

offerte di cittadini, Enti e Istituzioni, lasciti e donazioniconvenzioni con strutture sanitarie pubbliche, finanziamento di progetti di ricerca

Tutto quello che il Fondo riceve dal territorio vercellese, con le offerte e con il 5 per mille, viene reinvestito nel Vercellese per la realizzazione dei vari progetti: prevenzione,

diagnosi precoci, assistenza ai malati, cure palliative, sostegno psicologico...

Oltre alle offerte, sono fondamentali e indispensabili le risorse che provengono da lasciti e donazioni, da convenzioni con ASL e Regione, che ci consentono, con un impegno veramente notevole,

di supportare la sanità pubblica ( messa a disposizione di medici, infermieri, psicologi ) per contribuire ad offrire servizi più efficienti ai malati e attuare programmi di prevenzione.

Rinnoviamo il nostro grazie a voi cittadini vercellesi, che continuate a sostenerci riconoscendo nel Fondo uno strumento di fondamentale importanza per la tutela della salute di tutti.

Con voi, per voi, grazie a voi continueremo nella nostra azione con impegno, professionalità e trasparenza.

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L a p r e v e n z i o n e o g g i , t u t t i i g i o r n i , p e r t u t t i

Per Informazioni rivolgersi ai numeri 0163 51820 - 015 351830

Attività nel Vercellesein collaborazione con l’Asl Vc

• Programmi regionali di Screening mammografico, citologico e del colon retto• Psiconcologia • Registro tumori• Visite di diagnosi precoce• Cure palliative domiciliari e nell’Hospice “Edo ed Elvo Tempia” di Gattinara• Supporto ospedale Sant’Andrea di Vercelli• Supporto ospedale di Borgosesia• Volontariato in Hospice

Ambulatori le visite sono gratuite

VARALLO (prenotazione visite al numero 0163 51820)

• Dermatologia • Psiconcologia

CentRO pReVenziOne tempiA GAttinARA(corso Vercelli,159 - Presidio Sanitario Polifunzionale)

• Senologia • Dermatologia • Cardiologia• Otorinolaringoiatria • Ginecologia • Progetto Grissino

FOndO edO tempiA - BiellaAnche per chi proviene dal Vercellese gli ambulatori sono gratuiti e riguardano: Cardiologia, Consulenza oncologica, Dermatologia, Ginecologia, Otorinolaringoiatri,Pneumologia, Prostata, Senologia. Agopuntura*, Alimentazione*, Fisiatria*(*riservati ai malati oncologici), Progetto Grissino.

Altri servizi: Cure Palliative, Centro di ascolto psicologico, Auto-mutuo aiuto per l’elabo-razione del lutto, Assistenza spirituale.

Giovanni Angeli, coordinatore attività sanitarie del Vercellese per la Fondazione Tempia svolge consulenze oncologiche gratuite su prenotazione al numero 0163 51820