Insieme facciamo crescere l’albero del Fondo (Elvo ... · di lotta al cancro. Un cammino che io,...

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PER IL VERCELLESE Insieme facciamo crescere l’albero del Fondo (Elvo Tempia “Gim”) QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA A N N O X X - N U M E R O 1 - A P R I L E 2 0 1 4 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbo- namento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 e 3 - No/ Vercelli - Foglie del Fondo anno XIX n. 2 dicembre 2013 In caso di mancato recapito inviare a UDR per la restituzione al mittente previo pagamento della relativa tariffa resi

Transcript of Insieme facciamo crescere l’albero del Fondo (Elvo ... · di lotta al cancro. Un cammino che io,...

PER IL VERCELLESE

“Insieme facciamo crescere l’albero del Fondo

” (Elvo Tempia “Gim”)

QUESTA RIVISTA ESCE GRAZIE ALLE OFFERTE DEI SOSTENITORI DEL FONDO EDO TEMPIA

a n n o X X - n u m e r o 1 - a P r I L e 2 0 1 4

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbo-namento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1 comma 2 e 3 - No/Vercelli - Foglie del Fondo anno XIX n. 2 dicembre 2013In caso di mancato recapito inviare a UDR per la restituzione al mittente previo pagamento della relativa tariffa resi

Ellen Nathan Loro Pianamadrina della sede del Fondo a Villa Becchiinsieme al Fondo Edo Tempiaper la promozione della cultura della salute

Il cancro rimane una sfida ancora da risolvere, anche se si tratta di una sfida che stiamo vincendo passo dopo passo. La prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento rappresentano i tre pilastri della nostra lotta contro il cancro. Con la prevenzione si possono evitare molti casi di cancro. In alcuni tumori la diagnosi precoce non è solo possibile, bensì anche essenziale, soprattutto per permettere un trattamento efficace.

Dal libro “Cancro. La grande sfida” (Franco Cavalli)

per la lotta contro i tumori

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Comitato ScientificoPresidente Umberto VERONESIDirettore Scientifico Istituto europeo di oncologia, milano, Vicepresidente FIrC, Fondatore della Fondazione «umberto Veronesi» per il progresso delle scienze

MembriMassimo AGLIETTAProfessore ordinario di oncologia medica, universi-tà degli Studi di Torino, Direttore unità di oncologia medica I.r.C.C. CandioloOscar ALABISODirettore della S.C. di oncologia, azienda ospedalie-ro-universitaria, «maggiore della Carità» di novara – Coordinatore operativo, del Polo oncologico del nord-est (rete oncologica del Piemonte e della Valle d’aosta)Oscar BERTETTODirettore S.C. oncologia medica delle molinette di Torino, Coordinatore operativo rete oncologica regionale Piemontese, Cofondatore Fondazione F.a.r.o.Lorenzo CAPUSSOTTIresponsabile S.C. Chirurgia Generale e oncologica, a.o. ordine mauriziano, ospedale umberto I, TorinoPaolo COMOGLIOProfessore ordinario, università degli Studi di Torino, Direttore Scientifico della ricerca Clinica, IrCC CandioloAlberto COSTACoordinatore Centro di Senologia della Fondazione maugeri di Pavia, Direttore Scuola europea di oncologia, Coordinatore del Centro di Senologia del Canton TicinoMaurizio D’INCALCIDirettore Dipartimento di oncologia, Istituto di ricerca Farmacologica mario negri, milano, Precli-nical Coordinator della Fondazione SenDo, milanoGiovanni GANDINIProfessore ordinario, università degli Studi di Torino, Direttore Dipartimento di Diagnostica per Immagini, S.C.D.u. radiodiagnostica 4, azienda ospedaliero universitaria S.Giovanni Battista, TorinoFabio MALAVASIProfessore ordinario, Laboratorio di Immunogeneti-ca, Dipartimento di Genetica, Biologia e Biochimica università degli Studi di Torino Silvia MARSONIDirettore scientifico della Fondazione SenDo, mi-lano – Direttore della Clinical Trial unit - Direzione scientifica FPo-IrCC TorinoGuido MONGAGià prof. ordinario, Dipartimento Scienze della Salute, università degli Studi del Piemonte orientaleMarco PIEROTTIDirettore scientifico della Fondazione Irccs Istituto nazionale Tumori di milano, Presidente dell’organi-zation of european Cancer Institutes (oeCI)Mauro RISIO Direttore S.C. anatomia Patologica, IrCC CandioloNereo SEGNANDirettore Dipartimento Interaziendale di Preven-zione Secondaria dei Tumori, SCDo epidemiologia dei Tumori - CPo Piemonte e aou S.Giovanni Battista, TorinoGabriella SOZZIresponsabile Struttura Semplice di Citogenetica, e Citogenetica molecolare, Dipartimento oncologia Sperimentale, I.n.T. milano

La parola al Presidente

La fotografia in copertina ritrae la si-gnora Remira Pizzoglio, biellese, che fin dall’istituzione del Fondo Tempia,

per anni ogni mese donava 10.000 lire al Fondo. Un gesto semplice, ma importante e significativo, che mio padre Elvo Tempia “Gim” amava ricordare spesso in occasione dei discorsi pubblici e degli incontri. Un ge-sto che testimonia come il Fondo Tempia sia cresciuto con l’aiuto di tutta la popolazione, che credeva nei progetti che venivano realiz-zati con serietà e con efficacia e che vedeva l’assoluta trasparenza nella gestione dei fondi ricevuti. Mio padre fu riconoscente a questa donna (ri-cordo che andava anche a trovarla nella casa di riposo dove risiedeva nei suoi ultimi anni) e volle prenderla come simbolo di generosa spontaneità: dare poco o tanto non importa, ognuno dà quello che può, l’importante è sentirsi parte di una comunità che cresce e che si impegna per il bene, per il futuro e per la salute di tutti. Diceva: “Insieme facciamo crescere l’albero del Fondo”.Questa è una bella storia biellese. Ma, negli anni, il Fondo ha allargato il suo campo d’azione coinvolgendo anche il territorio di Vercelli, come era desiderio di “Gim”. Fin da subito, le attività sono state accolte con entusiasmo: molte persone hanno potuto usufruire dei servizi e hanno scelto di collabo-rare per intraprendere un cammino insieme di lotta al cancro. Un cammino che io, con i miei collaboratori, ho iniziato dieci anni fa. Sono passati, infatti, dieci anni da quando, dopo aver dato l’ulti-

mo abbraccio a mio padre, l’ho salutato per sempre. Per mio fratello Edo, nel cui nome è nato il Fondo Tempia, ancora di più: sono passati 33 anni. Il tempo dei saluti a tutte le persone che mi sono state care, che hanno rappresentato una parte rilevante della mia vita e che mi hanno lasciato, è trascorso la-sciando un vuoto incolmabile. Ma l’impegno di mio padre e la sua lungimiranza hanno continuato a produrre grandi risultati fino ad oggi. Il Fondo ha continuato il suo cammino promuovendo la cultura della prevenzione ed entrando nelle scuole, nelle case e in tutti quei luoghi pubblici interessati a dibattiti e semi-nari atti a far conoscere, tramite gli interventi dei nostri medici, le indicazioni sui corretti stili di vita in grado di prevenire le malattie, i risultati della ricerca condotta grazie ai nostri validi laboratori, le indicazioni sui controlli medici periodici (screening). Anche nel Vercellese, come nel Biellese, molti eventi locali sono sostenuti dai nostri volon-tari, che si impegnano nelle campagne pro-mozionali, nella raccolta dei fondi necessari a realizzare i molteplici progetti sia a livello locale che a livello nazionale. A loro, e a tutte le persone che ci sostengono e diffondono i nostri messaggi, va il mio più sentito “grazie”. Insieme faremo crescere ancora di più il Fondo Edo Tempia per di-fendere la salute.

Simona Tempia ValentaScrivetemi all’indirizzo:

[email protected]

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Villa Becchi, sede del Fondo Tempia a VaralloVilla Canepa, sede del Fondo Tempia a Biella

SommarioPag. 3 La parola al PresidentePag. 5 Il pensiero del professor Umberto VeronesiPag. 6 L’Hospice di GattinaraPag. 8 Mindfulness: il benessere della nostra mentePag 10 Il Registro Tumori di VercelliPag 11 Papilloma Virus: intervista al dottor NegronePag 12 Un test molecolare sul sangue svela il cancro al polmonePag 15 Il gruppo GeodePag 16 A tutta... fibra! A lezione di salute nelle scuolePag 19 La prevenzione a tavolaPag 20 Arpa e violino suonano per il Fondo Edo TempiaPag 21 Borgosesia, festa dellad donna dedicata alla prevenzionePag 22 Varallo: una serata a teatro con il Fondo Edo tempiaPag 23 Consigli di letturaPag 24 Così scriveva Elvo TempiaPag 25 Le offerte dei cittadini

“FoGLIE DEL FonDo” RIVISTA PERIoDIcA del Fondo Edo Tempia per la lotta contro i tumori

Autorizzazione Tribunale di Biella n.392/1991

Fondatore. Elvo TempiaDirettore responsabile: corradino PrettiDirettore esecutivo: Maria Teresa GuidoIn redazione: Benedetta LanzaImpaginazione: Inedita visual dispenser - BiellaStampa: Gallo Arti Grafiche srl - Vercelli

In copertina: Elvo Tempia con la signora Remira Pizzoglio

che cos’è il Fondo Edo Tempia

Nel gennaio 1981 Elvo Tempia, per esaudire la volontà del figlio Edo, stroncato da un tumore (melanoma) a 35 anni, promuove l’associazione “Fondo di solidarietà Edo Tempia per la lotta contro i tumori”, associazione di volontariato privata, autonoma, indipendente, apolitica, aconfessionale.Nel 2005 viene costituita la “Fondazione Edo ed Elvo Tempia” ONLUS, che si affianca all’associazione di vo-lontariato Fondo Edo Tempia per sviluppare programmi di ricerca, di prevenzione e di cura dei tumori, dando continuità all’impegno di Elvo Tempia, mancato nel 2004. Nel 2011 è stata aperta una nuova sede operativa a Varallo Sesia (VC).

Missione Il Fondo Edo Tempia opera in modo integrato e sinergico con la Fondazione Edo ed Elvo Tempia e con le Aziende Sanitarie territoriali, Università e Centri di ricerca al fine di sostenere e migliorare i programmi oncologici della Regione Piemonte, in particolare nei seguenti ambiti:• Prevenzione• Ambulatori di diagnosi precoce• Programmi regionali di screening• Supporto alla sanità pubblica• Psiconcologia• Cure palliative• Ricerca• Oncologia molecolare• Registro tumori• Formazione e divulgazione medico scientifica• Volontariato

Per telefonarci e scriverci A Biella: 015 351830 dal lunedì al venerdì (ore 9-18).Scrivere a Fondo Tempia – via Malta 3 – 13900 BiellaEmail: [email protected] Varallo: 0163 51820. Scrivere a Fondazione Tempia - Villa Becchi - via Mario Tancredi Rossi 20 - 13019 Varallo Orario apertura dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 - dalle 14 alle 18. Email: [email protected] Sito web: www.fondoedotempia.it

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qualcuno, o “qualcosa”, venga a salvare la mia piccola. Anche un tentativo giudicato inutile dalla scienza, anche una medicina ritenuta inefficace mi apparirebbero pre-feribili alla perdita di tutte le speranze. La speranza va sempre alimentata, è un diritto insopprimibile perché la vita è un valore inestimabile. E comprendo l’ango-scia di quei genitori che si affidano alla speranza di una cura improbabile che for-se può offrire solo qualche miglioramento neppure duraturo.E’ difficile ignorare la speranza di un geni-tore davanti alle sofferenze di un figlio: chi può giudicare tra lo scegliere una morte certa o una terapia che la medicina ufficia-le definisce inefficace, inutile e addirittura pericolosa?capisco l’emozione dell’opinione pubbli-ca, ma come medico che da anni si dedica alla ricerca scientifica è un mio dovere mo-rale ribadire che dopo la compassione e la partecipazione emotiva bisogna mettere in campo la razionalità.La razionalità è una categoria che non piace, che non è adatta alla nostra epoca di eventi urlati, ma è l’unica garante dei nostri diritti. E quindi ritengo necessario ricordare che c’è un’enorme differenza tra il somministrare le “cure compassionevoli”

Non possiamo rinunciarea regole precise...Il pensiero del professor Umberto Veronesi sulla vicenda delle cure staminali

a un paziente gravissimo, e curare questo stesso paziente con una terapia che non è stata validata da risultati scientifici ricono-sciuti a livello internazionale. Una regola fondamentale della ricerca scientifica impone che qualsiasi ipotesi prima di essere verificata, debba sottostare al va-glio di esperimenti rigorosi.Fu Galileo a introdurre questa regola e tutta la scien-za, in tutte le sue branche, l’ha adottata come metodo di lavoro. Questa regola deve essere rispettata senza farsi condi-zionare dall’emozione o dalle pressioni di un’opinione pubblica. Anche nella nostra storia recente abbiamo visto come i giudizi affrettati, dettati dall’emozione o dalla pas-sione politica, riguardanti metodi di cura discutibili, senza fondamenti scientifici, abbiano comportato tragiche conclusio-ni. non posso dimenticare che ci furono bambini che morirono perché i genitori, abbandonando le buone probabilità di guarigione delle cure riconosciute, otten-nero l’autorizzazione della magistratura, e le sostituirono con quella terapia inefficace e senza dimostrazioni scientifiche, per la quale si dimostrava nelle piazze in nome della libertà di scelta.

Umberto Veronesi

Esistono terapie che non sono ri-conosciute dalla scienza e dalla legge, magari ancora in fase di

esperimento, che tuttavia sembrano fun-zionare. Sembrano. Non danno certezze, non sono adeguatamente sperimentate e in futuro potrebbero rivelarsi dannose. Ma talvolta riuscirebbero ad alleviare il dolore o, addirittura, a far stare meglio pazienti anche gravi. Una bambina sarebbe guari-ta: nel suo caso non sembrerebbe possibile invocare eventuali “effetti placebo” (tanto più per la gravità della malattia). Per altre asserite guarigioni, si possono evocare i misteri della psiche umana? In tutti i casi, occorrono verifiche severe (che sembrereb-bero non esserci state). La parola passa ne-cessariamente agli organi medici ufficiali, mentre i giudici per ora restano in attesa.

E questo è il parere di Umberto Vero-nesi al riguardo.Lo dico da medico che da cinquant’anni si confronta con la malattia e con le angosce, le paure e le speranze che accompagnano una malattia, qualsiasi malattia: davanti al paziente il medico ha un solo impegno, quello di dare la guarigione, e nei casi estremi di ridare la vita che un male, a volte inafferrabile, vuol portarsi via. E confesso che mi è difficile esprimere un giudizio sulla vicenda delle cure staminali che tanta emozione e tanto clamore sta suscitando.Mi colpisce innanzitutto come uomo e come padre: delle creature che si aprono alla vita, stanno soffrendo l’indicibile e so-no condannate a un destino drammatico, tra dolori spesso strazianti. come padre, anch’io chiederei disperatamente che “ ”

La razionalità è una categoria che non piace, ma è l’unica

garante dei nostri diritti

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L’hospice di Gattinara: una realtà importante

Il fondamentale impegno della Fondazione Tempia per

Intervista al dirigente medico Giorgio Delzanno responsabile del servizio di cure palliative dell’Asl di Vercelli e dell’Hospice di Gattinara

Come si svolge l’attività di me-dici e operatori all’interno dell’Hospice?

Premesso che tutto quello che viene svolto è possibile grazie alla collaborazione della Fondazione Edo ed Elvo Tempia che met-te a disposizione della ASL preziosi profes-sionisti, il cardine dell’attività nel centro Residenziale di cure Palliative (Hospice) è incentrato su un lavoro di équipe in cui i diversi professionisti intervengono in modo coordinato. L’équipe è costituita da medici specialisti esperti in cure palliative, infermieri, oss (operatore socio sanitario),

psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti e volontari che si prendono cura global-mente della persona malata e, attraverso il controllo dei sintomi e delle proble-matiche causate dallo stadio avanzato di malattia, mirano alla difesa ed al recupero della migliore qualità di vita possibile. L’attività svolta quotidianamente presso l’Hospice di Gattinara consiste in un sa-luto ed una prima valutazione, al mattino, del paziente da parte del medico dell’Ho-spice e dell’infermiera di turno. A seguire, un breafing durante il quale viene svolta una valutazione d’équipe con approfon-

dito scambio di informazioni: si discute il trascorso notturno del paziente, l’eventua-le evoluzione delle condizioni cliniche e si valuta l’efficacia di tutte le misure messe in campo per il controllo dei sintomi. Successivamente, il medico dell’Hospice compie il giro clinico, visitando il paziente e svolgendo un colloquio con il paziente e/o con i famigliari. Durante la giornata il paziente viene accudito nell’igiene, riceve da parte dell’infermiere la terapia medica agli orari stabiliti e, se necessario, viene aiutato ad alimentarsi. contestualmente, viene offerto ai pazienti ed ai familiari un

Il dottor Giorgio Delzanno e l’équipe dell’Hospice di Gattinara: Francesca Ricca (psicologa), Tina Caltavuturo (medico), Luisa Fiorina (psi-cologa) e Elena Giachetti (medico) messe a adisposizione dalla Fondazione Tempia

supporto psicologico. I familiari vengono informati, al momento del ricovero del parente ed espletate le prassi di rito, del setting assistenziale dell’Hospice, ovvero delle modalità con cui si snoda l’assisten-za, nonché delle condizioni cliniche del paziente; durante il ricovero vengono progressivamente aggiornati in merito all’evoluzione clinica. Il paziente durante la giornata viene più volte valutato ed osservato da tutto il personale per soddi-sfare le sue necessità assistenziali al fine di garantirgli il miglior benessere psicofisico possibile.

Quali servizi vengono offerti ai malati e ai familiari?Grazie alla collaborazione della Fondazio-ne Tempia, ai malati e alle loro famiglie viene offerto un modello di cura completo e personalizzato che propone, insieme al

L’ingresso dell’Hospice e una camera degli ospiti

controllo del dolore e degli altri sintomi, risposte adeguate ai differenti bisogni del malato, assicurando al paziente sollievo e protezione dalla sofferenza fisica, psicolo-gica e spirituale. Un ambiente confortevole ospita il pazien-te e i propri familiari, per dargli la possi-bilità di sentirsi come a casa. All’ospite viene assegnata una camera singola con tutti i comfort necessari per trascorrere in piena autonomia le proprie giornate. Ai familiari viene data la possibilità di restare accanto al paziente in qualsiasi momento. nell’arco della giornata un servizio di volontariato, adeguatamente formato, è presente all’interno della struttura per offrire compagnia e momenti di svago alle persone che ne hanno desiderio.

Qual è il ruolo della psiconcologa?Lo psiconcologo, messo a disposizione

dalla Fondazione Tempia ed inserito all’interno dell’équipe curante, può fornire un sostegno sia ai pazienti che ai familiari durante il periodo di degenza in Hospice o, qualora se ne rilevino le necessità, an-che al domicilio, il tutto in un continuum assistenziale.nei momenti di ansia, di depressione e confusione, quando le risorse personali e familiari non sono più sufficienti ad affrontare il periodo di crisi, i colloqui con uno specialista possono aiutare ad affrontare la malattia, a trovare strategie e rivalutare gli obiettivi. La figura dello psiconcologo fa parte di una équipe mul-tidisciplinare ed è quindi colui che nel rapporto con i medici offre e raccoglie informazioni utili per i pazienti, in uno scambio continuo che permette di valo-rizzare l’esperienza individuale.

A cura di Benedetta Lanza

Sarà l’atmosfera accogliente, sarà per-cezione di serenità che ti trasmettono gli operatori, saranno i sorrisi di gratitudine dei pazienti: quando entri all’hospice di Gattinara si percepisce che il “prendersi cura” è davvero l’aspetto fondamentale di questo luogo. La Fondazione Tempia partecipa al servizio delle Cure Palliative dell’Asl di Vercelli in tutte le sue forme con personale medico e psicologico. L’unità di Cure Palliative garantisce l’assistenza al malato in diversi contesti a seconda delle sue condizioni cliniche, delle sue esigenze e preferenze. Gli ambiti di intervento sono l’ambulatorio, le cure domiciliari, le con-

sulenze in ospedale e l’hospice. Le Cure Palliative sono un diritto e sono garantite per legge: tutti i pazienti hanno il diritto di essere assistiti. Su richiesta del medico curante, per i pazienti oncologici che abbiano definitivamente concluso il psercorso di cura attiva, è possibile atti-vare l’ADI UOCP (assistenza domiciliare integrata cure palliative). Questo servizio prevede la presenza a domicilio di una équipe multidisciplinare composta dal medico curante, dal medico palliativista, da un infermiere, dallo psicologo e dal fisioterapista. Nelle Cure Palliative non viene preso in carico soltanto l’ammalato,

ma anche la sua famiglia. “Il territorio vercellese è molto ampio – spiega la dottoressa Elena Giachetti, medico pal-liativista all’hospice – e la possibilità di intervento per quanto riguarda le cure domiciliari è condizionata dall’orografia del territorio. Entrando nelle case si in-contra la sofferenza, non solo fisica, ma anche psicologica. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la qualità del fine vita. E la gratitudine arriva proprio dai pazienti e dai familiari: la percezione di serenità e fiducia che ti danno ti aiutano ad affronta-re un lavoro tanto impegnativo”.

BL

”Prendersi cura” è un aspetto fondamentale

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LABORATORIO

Mindfulness: il benessere della nostra mente

La consapevolezza: una forma di meditazione per la riduzione dello stress

È stupefacente quanto sia liberato-rio essere capaci di vedere che i tuoi pensieri sono solo pensieri e

che non sono “te stesso” o “la realtà”… Il semplice atto di riconoscere i tuoi pensie-ri come pensieri può renderti libero dalla realtà distorta che essi spesso creano e genera un senso di maggior chiarezza e padronanza sulla tua vita.

Jon KABAT-ZInn

La vita di tutti i giorni, i disagi dell’am-biente di lavoro, le pressioni sociali, la malattia provocano ferite e sofferenze che oggi si tende ad etichettare come stress e che portano ad uno stato psi-cofisico di disagio. Essere sempre di corsa, stanchezza, difficoltà a dormire,

mancanza di concentrazione possono essere solo alcuni dei sintomi legati allo stress; poi ci sono le preoccupazioni, i problemi da risolvere, la malattia, nostra o di qualcuno a cui vogliamo bene, e ci sentiamo continuamente in affanno, so-praffatti dagli eventi e dai nostri pensieri.Possiamo fare qualcosa per recuperare un po’ di benessere psicofisico, non po-tendo mollare tutto e trasferirci su una piccola isola tropicale?

A tal proposito, ci viene in soccorso un’antichissima pratica di meditazione buddhista che da diversi anni ha co-minciato a “contaminare” il pensiero occidentale.La pratica della mindfulness, che si può tradurre con consapevolezza, non

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Lutto nel mondo dell’alta moda italia-na: è mancato, infatti, a Milano, Sergio Loro Piana, noto imprenditore di 69 anni. Era amministratore delegato dell’omonima azienda tessile, leader mondiale del cachemire. Sergio Loro Piana, oltre ad essere un grande imprenditore, era an-che un grande uomo: generoso e attento, solidale con chi ne avesse bisogno. Il Fondo partecipa al dolore della fami-glia e in particolare al cordoglio della mamma Ellen Nathan che da sempre è vicina alla Fondazione Tempia.

Ricordo di Sergio Loro Piana

è qualcosa di esoterico ma è una forma di meditazione che è stata valutata in una serie di ricerche scientifiche a partire dal 1982. Il primo lavoro porta la firma di un medico statunitense, Jon Kabat-Zinn, direttore della clinica per la riduzione dello stress dell’Università del Massa-chusets, e si riferisce al trattamento del dolore cronico. Kabat-Zinn definisce la mindfulness come la consapevolezza che emerge quando prestiamo attenzione al-lo svolgersi dell’esperienza nel momento presente in un modo particolare: inten-zionalmente e senza giudicare. non è sicuramente facile descrivere a parole la consapevolezza, in quanto si tratta innanzitutto di uno stato mentale, di un’esperienza interiore, di un vissuto. La mindfulness è un modo di essere che può farci accedere ad una più profonda conoscenza di noi stessi. La consapevo-lezza infatti permette di osservare, con un senso di sereno distacco, qualunque cosa stia accadendo nel corpo e nella mente nel momento presente: qualsiasi sensazione, pensiero o emozione. È essere pienamente presenti a se stessi. Praticare la consapevolezza è liberatorio perché promuove un nuovo modo di entrare in relazione con se stessi e con il mondo esterno, liberandoci dalle reazio-ni automatiche ed inconsapevoli in cui restiamo spesso intrappolati, permetten-do così di affrontare in modo diverso le condizioni di sofferenza sia psichica che fisica. consente di accedere ad insospet-tate risorse personali che possono essere così impiegate a sostegno della propria salute e del proprio benessere. “Se pra-tichiamo la consapevolezza, entriamo

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in contatto con gli aspetti vitali e gioiosi della vita, dentro di noi e intorno a noi: cose che non riusciamo a toccare quan-do viviamo nell’oblio, nella distrazione” Tich nhat Hanh

Il potere terapeutico di questo stato di presenza mentale è sempre più al centro dell’interesse scientifico e della ricerca in psicoterapia, medicina comportamen-tale e in ambito educativo. negli ultimi anni in-fatti la scienza si è mostrata sem-pre più curiosa di sperimentare nuovi metodi e nuovi concetti, soprattutto nel campo della me-dicina. Avendo a che fare con il paziente, una per-sona concreta e non un numero o una statistica, con l’obiettivo di gua-rirlo e farlo stare clinicamente e psicologicamente meglio, sia la me-dicina che la psi-cologia si stanno accostando a pra-tiche che arrivano da lontano ma che sono state validate scientificamente con metodi rigorosi e i risultati ottenuti iniziano a ridurre lo scetticismo che spesso accompagna le novità. Sono stati ideati diversi protocolli efficaci per affrontare e superare diverse patologie, tra cui il dolore cronico e lo stress, anche nella malattia oncologica, le recidive depressive, le ricadute nella dipendenza da alcool e sostanze e i di-sturbi alimentari.In particolare, l’addestramento alla pra-tica della consapevolezza costituisce il cuore del programma MBSR (Mindful-ness-Based Stress Reduction Program), Programma di Riduzione dello Stress Basato sulla Mindfulness, ideato da Kabat-Zinn.«Essere consapevoli della pienezza della nostra esperienza ci rende consapevoli del mondo interno della nostra mente e ci immerge completamente nella nostra

vita» (Siegel, 2009).negli anni sono stati condotti diversi studi sull’efficacia di questo programma nel ridurre lo stress e nel migliorare i sintomi fisici e i disturbi dell’umore vissuti dai pazienti malati di cancro. In particolare, presso l’Università di calgary (canada), la dottoressa Linda carlson, professore associato del di-partimento di oncologia, ha ideato un

interessante protocollo, chiamato MBcR (Mindfulness-Based cancer Recovery), che integra all’approccio medico-farma-cologico la promozione del benessere globale del paziente e la riduzione dello stress associato alla patologia. Gli studi del suo gruppo hanno mostrato risultati significativi nella riduzione dei sintomi (es. insonnia, dolore, nausea, stanchezza cronica), miglioramenti su diversi aspetti psicologici, come ansia e depressione, e un aumento generale della qualità della vita. Hanno riscontrato inoltre variazioni di alcuni parametri fisiologici, come la produzione di cortisolo, un ormone legato allo stress, misurati prima e dopo il percorso MBcR.La proposta della mindfulness dun-que è di iniziare a spostare l’attenzione dall’evento percepito come doloroso allo strumento che percepisce questo evento, cioè la mente. Di solito non si

distingue tra dolore e sofferenza, ma ci sono differenze importanti. Per esempio un lieve dolore può causare una grande sofferenza se si teme che esso sia indi-cazione di una grave malattia. Lo stesso dolore può sembrare una cosa da nulla, quando siamo rassicurati dagli esiti ne-gativi degli esami e sappiamo che non è una cosa seria. Perciò non è il dolore in sé ma piuttosto il modo in cui lo si

vede e si reagisce ad esso a deter-minare il grado di sofferenza che viviamo. Ed è la sofferenza la cosa che più fa paura. “Medicina” e “me-ditazione” vengo-no entrambi dal verbo latino me-deri, che significa curare; tuttavia la radice più antica indoeuropea di mederi, porta con se il significato di “misurare”. non si tratta del nostro solito concetto di misurare… si ri-ferisce piuttosto al concetto platoni-co che ogni cosa possiede la pro-

pria giusta misura intrinseca, le proprietà che ne fanno quella che è. La medicina dunque può essere intesa come ciò che ripristina la giusta misura intrinseca quand’è alterata, e la meditazione può essere vista come la percezione diretta della giusta misura intrinseca e la pro-fonda conoscenza empirica della sua natura.” (Jon Kabat Zinn, Riprendere i Sensi, Tea edizioni, p. 111).

Luisa Fiorina

Per chi volesse approfondire con qualche lettura, consiglio i libri di Kabat-Zinn, come Riprendere i sensi, Vivere momento per momento, L’arte di imparare da ogni cosa.Per ulteriori informazioni e per partecipa-re a un percorso mindfulness contattare la dott.ssa Luisa Fiorina, 015.351830 sede Fondo Edo Tempia Biella; 0163.51820 Villa Becchi, Varallo

«La conoscenza è prevenzione – dichiara la dottoressa Nicoletta Vendola (nella foto) – e il ruolo del medico, oltre all’in-tervento curativo sul paziente, è quello di diffondere la conoscenza delle maggiori patologie neoplastiche al fine di ridurne l’impatto futuro mediante la diffusione di stili di vita in linea con la prevenzione». La dichiarazione è stata fatta in occasione dell’incontro (promosso dalla Fondazione Tempia) che la dottoressa Vendola (Diret-tore della Struttura Complessa Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli) ha tenuto nell’aula magna dell’I.T.I.S Galileo Galilei di Santhià. All’incontro sono intervenuti anche il dottor Rodolfo Caldarella, collaboratore della stessa Vendola presso il sant’Andrea

di Vercelli; Vincenzo Guarino, dirigente scolastico degli istituti Cavour, Lanino e Calamandrei; Daniela Prandino, re-sponsabile sport e Protezione civile del Comune di Santhià.Tema della discussione è stata una gene-rale descrizione delle malattie tumorali, individuandone fattori di rischio e possi-bilità in termini di prevenzione primaria e secondaria. Sono stati poi esplorati, più nel dettaglio, i tumori ginecologici: al collo dell’utero e alla mammella, e illu-strati i relativi programmi di screening. Un’occasione per spiegare e diffondere tra i ragazzi la cultura della prevenzione, e di come sia possibile effettuarla modi-ficando la propria vita in funzione della riduzione del rischio.

Incontri nelle scuole a Santhià

Registro Tumori nella provincia di Vercelli: presentati i primi dati

Durante la conferenza stampa che si è tenuta nell’aula magna dell’o-spedale Sant’Andrea di Vercelli,

sono stati presentati i dati del Registro Tumori di Vercelli, istituito grazie alla Fondazione Tempia. I dati, riferiti agli anni 2007-2009, sono stati presentati da Adriano Giacomin, direttore scientifico

del progetto che ha permesso di esten-dere il Registro biellese alla provincia di Vercelli. Ad introdurre dati e grafici sono stati Federico Gallo (direttore generale Asl Vc) e Piergiorgio Fossale (presidente ordine dei Medici Vc). Il dottor Giacomin è subito entrato nel dettaglio spiegando che “apparentemente i dati di Vercelli

sembrano più alti di quelli di Biella, ma si tratta di una differenza non significativa. La stessa che si riscontra con il resto del nord Italia. Discrepanza significative si riscontrano soltanto rispetto ai registri del centro-sud, dove, però, ci sono stili di vita più favorevoli”. Un stile di vita corretto, che comprende la disassuefazione da fu-mo e alcol e una dieta equilibrata, resta la prevenzione primaria più efficace per l’in-sorgenza non solo delle patologie oncolo-giche, ma anche di quelle cardiovascolari. Ha proseguito Giacomin: “E quando i dati di Vercelli sono significativamente peggiori di quelli di Torino (per le donne) è perché la popolazione di Torino ha una forte presenza di persone immigrate dal Sud, che beneficiano di rischi più bassi, mentre gli immigrati del Vercellese sono in prevalenza nel nord-est. Se è vero che a Vercelli c’è una presenza maggiore rispetto a Biella di tumori al colon-retto, è anche vero che i nostri vicini hanno iniziato mol-to prima con lo screening; stesso discorso per i tumori alla tiroide delle donne. I maschi vercellesi si ammalano, invece, meno di tumore al pancreas”.

Nella foto Pietro Presti durante la conferenza stampa a Vercelli

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Papilloma Virus: l’importanza del vaccino e della prevenzione

Intervista al dottor Enrico negrone direttore della Struttura complessa di Ginecologia e ostetricia

dell’ospedale SS Pietro e Paolo di Borgosesia

Si sente spesso parlare di HPV: ci può dare una definizione di questo virus?

L’HPV (Human Papilloma Virus) è un virus che attacca la cute e le mucose dell’area genitale. La trasmissione è quasi esclusivamente sessuale e avviene non soltanto con un rapporto completo, ma anche tramite un semplice contatto nell’area genitale.

Perché preoccupa questo virus?L’interesse dei ginecologi per questa in-fezione è dovuta agli studi che sono stati effettuati: ci siamo, infatti, resi conto che l’HPV è responsabile del 90% dei tumori al collo dell’utero. ci sono diversi tipi di

Il dottor Enrico Negrone

virus HPV, e alcuni di questi possono svi-lupparsi divenendo i principali responsa-bile del cancro alla cervice uterina (o collo dell’utero). nei confronti del virus non ci sono terapie per cui l’unica prevenzione primaria da fare è la vaccinazione per evitare l’infezione da HPV.

In che cosa consiste la vaccinazione? La vaccinazione serve a prevenire le infezioni, ma non a curare quelle in atto Per questo è necessario effettuare il vaccino prima dell’inizio dell’attività sessuale. Tutte le bambine di età compresa tra gli 11 e i 12 anni di età vengono invitate ad effettuare il vaccino gratuitamente.Il vaccino viene somministrato con tre dosi ad intervalli stabiliti. Per chi lo desidera, è possibile effettuare il vaccino anche in età più avanzata, ma in questo caso è a totale carico della donna . nelle donne che hanno già avu-to rapporti sessuali l’efficacia è minore perché potrebbero già essersi infettate. Inoltre, la risposta immunitaria è mi-gliore negli adolescenti. Il vaccino ha gli stessi effetti collaterali di tutti gli altri vaccini che vengono somministrati, obbligatoriamente e non, ai bambini: questo è importante sotto-linearlo.

Come viene inserita la vaccinazione all’interno dei programmi di scree-ning (pap test) promossi dalla Fon-dazione Tempia? La vaccinazione non esime le donne (a partire dai 25 anni) dall’aderire ai

programmi di screening. Il tempo che intercorre tra l’infezione e l’insorgenza delle lesioni precancerose è variabile , mentre la latenza prima dell’insorgenza del carcinoma della cervice può essere di decenni. Il pap test consente di identificare le lesioni precancerose causate dall’HPV e quindi di intervenire prima che evol-vano in carcinoma con interventi poco invasivi ed efficaci. I nuovi programmi di screening preve-dono, dall’eta’ di 35 anni della donna, la ricerca dell’HPV ogni 5 anni, a ri-prova dell’importanza dell’HPV nella prevenzione del carcinoma del collo dell’utero.

La prevenzione nelle scuole: che cosa è necessario fare e sapere? Bisogna educare i ragazzi alla sessualità già in età scolastica: la sessualità non è soltanto un problema di contraccezione. Se hai più partner aumenta il rischio di contrarre malattie sessuali. Si sta di-menticando, secondo me, l’importanza dell’uso del profilattico. È molto importante fare cultura nelle scuo-le: la scuola è l’officina della cultura. I ragazzi devono imparare a conoscere queste problematiche. Mi auguro che, nel prossimo futuro, l’adesione alla vaccinazione anti HPV raggiunga la totalità delle adolescenti. Questa intervista vuole dare un’in-formazione a tutti, ragazzi e genitori, sull’importanza di questo vaccino come strumento primario di prevenzione.

Il test è al centro di uno stu-dio, chiamato Biomild, av-viato per la diagnosi precoce del tumore al polmone e per il quale si stanno reclutando volontari. Il progetto si rivolge a perso-ne ad alto rischio di tumore polmonare, uomini e donne di età superiore ai 50 anni, che siano forti fumatori, o che abbiano smesso di fu-mare da meno di 10 anni. L’adesione è volontaria e completamente gratuita.Chi acconsente a partecipare

a questo studio sarà sottopo-sto a una TAC spirale e a un semplice esame del sangue.In occasione della prima visi-ta si eseguirà anche una spi-rometria, esame semplice e rapido che misura la quantità di aria che entra ed esce dai polmoni durante un respiro, e che permette di valutare lo stato di salute dei polmoni. Inoltre, se ci si trova di fronte a un fumatore/fumatrice, si illustreranno i vantaggi che si possono ottenere smettendo di fumare, e si parlerà dei

farmaci che possono aiutare a disassuefare dal fumo.Se l’esito della TAC spirale e dell’esame del sangue ri-sulterà negativo, verrà pro-posto un controllo a distanza di due o tre anni. Se invece sarà riscontrata un’imma-gine sospetta alla TAC o dei valori anormali nel sangue, il soggetto ne verrà informato e gli verrà dato un appunta-mento per eseguire ulteriori accertamenti diagnostici. Ad esempio, potrà essere pro-grammata una nuova TAC con mezzo di contrasto endoveno-so, o una risonanza magneti-ca, oppure una scintigrafia ad emissione di positroni (PET).Si possono trovare tutte le in-formazioni sul sito www.bio-mild.org, scrivendo a [email protected]. o telefonando al numero verde 800 213 601.

Il progetto BioMILD:uno studio per la diagnosi

precoce del tumore al polmone

Un test molecolare sul sangue svela il cancro al polmone

Il tumore al polmone è considerato una tra le forme di cancro a prognosi più infausta: dei 37 mila nuovi casi

diagnosticati ogni anno in Italia, più del 70% viene scoperto quando la malattia è già in fase avanzata, spesso inoperabile. In particolare, quando la radiografia lo mostra, spesso, è già ad uno stadio così progredito che le terapie non riescono a fare la differenza.Da qualche tempo viene impiegata per la diagnosi la TC spirale, una tecnica radiodiagnostica, in cui i raggi “x”, emessi da un tubo che ruota intorno al corpo del paziente secondo un movimento a spirale, permettono di individuare noduli 7 volte più piccoli rispetto alla radiografia del torace. Questo metodo diagnostico,

La Fondazione Tempia si impegnerà

a sostenere questo studio sia

sensibilizzando la fascia di popolazione

che potrebbe acce-dervi, sia facilitan-

done l’adesione(ad esempio

aiutando nella fase di registrazione

online e organizzan-do i trasporti a Mila-

no per l’esecuzione degli esami)

A gennaio i dati dello studio sono sta-ti pubblicati sul “Journal of Clinical Oncology” e sono stati presentati a San Diego da Gabriella Sozzi durante la con-ferenza dell’Associazione Americana per la Ricerca sul cancro e dell’Associazione Internazionale per lo Studio del Tumore al Polmone. Lo studio spiega come, con un semplice prelievo di sangue, sia possibile scoprire un tumore al polmone ben prima rispetto alla Tc spirale, senza radiazioni, riducen-do in modo significativo i falsi positivi e con un valore predittivo diagnostico e prognostico che migliora decisamen-te l’efficacia dello screening per questa malattia.Il test individua nel plasma (la fra-

Lo studio della dottoressa Gabriella Sozzi

laddove il nodulo risulti maligno, con-sente di intervenire in modo tempestivo, aumentando le probabilità di guarigione e la sopravvivenza dei pazienti.La TC spirale, però, non permette di distinguere le lesioni “indolenti”, cioè quelle che non si evolveranno in cancro polmonare, da quelle aggressive.

Ecco perchè da anni il gruppo diretto dalla dott.ssa Gabriella Sozzi, respon-sabile della struttura di Genomica Mole-colare dell’Istituto nazionale dei Tumori di Milano, e il gruppo del dott. Ugo Pastorino, Direttore del Dipartimento di chirurgia dell’Istituto Tumori, stanno studiando un esame più efficace, più precoce e meno invasivo.

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CONVEGNI

zione liquida del sangue) determinati microRNA (dai circa 400 analizzati in partenza, ne sono stati selezionati una ventina) specifici per il tumore al pol-mone, una sorta di firma molecolare di questo tipo di cancro.Questo nuovo esame è anche in grado di differenziare tra i diversi profili di rischio, in base ai microRnA trovati nel plasma: un rischio quasi zero, un rischio intermedio, dato da forme indolenti di tumore (l’indicazione è la ripetizione dell’esame l’anno successivo) e un rischio elevato, con marcatori che indicano un’e-ventualità di tumore aggressivo e veloce. Ai pazienti appartenenti a questo ultimo

gruppo ogni due mesi verranno prescrit-ti risonanza magnetica e/o tac spirale.Inoltre, l’utilizzo nella clinica di questo test molecolare permetterà di ridurre eventuali danni causati dagli inter-venti chirurgici, per tutti i tumori che si presenteranno meno aggressivi, con un accesso mini-invasivo senza l’apertura del torace e con una resezione più limita-ta del polmone. nei tumori che, invece, si manifesteranno biologicamente più aggressivi, anche se di piccole dimen-sioni, verrà proposto un trattamento di chemioterapia precauzionale, prima o dopo la resezione chirurgica.

Gabriella SozziBiellese, si è laureata a pieni voti in Biologia all’Università di Milano e specializzata a pieni voti con lode in “Citogenetica Umana” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ di Pavia.Dal giugno 1980 al 1998 ha ricoperto il ruolo prima di Ricercatore associato e poi di Assistente di ruolo presso la Divisione di Oncologia Sperimentale A, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano. Nel 1998 è stata nominata Direttore dell’U-nita’ Operativa “Citogenetica e Citogenetica Molecolare” presso lo stesso Istituto. Dal 2009 è direttore della struttura complessa di Genomica Tumorale del Dipartimento di On-cologia Sperimentale e Medicina Molecolare.Ha trascorso numerosi periodi all’estero: nel 1998 a New York grazie ad una Borsa di viaggio dell’AIRC, nel 1993 a Houston e nel 1996 a Philadelphia. E’ professore a Contrat-to al Dottorato in Oncologia dell’Universita’ di Ferrara e al Master in Oncologia dell’Univer-sita’ di Torino e Consulente di Citogenetica Diagnostica nel Laboratorio di Diagnostica Molecolare della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano. È autrice di circa 180 pubblicazioni scienti-fiche su giornali internazionali con Impact Factor. Il suo principale interesse di ricerca riguarda lo studio dei tumori polmonari ed in particolare l’analisi citogenetica e mole-colare delle alterazioni genetiche associate all’insorgenza ed alla progressione di questi tumori, il loro possibile utilizzo come mar-catori per la diagnosi precoce di cancro polmonare e come nuovi possibili bersagli terapeutici.È membro della Commissione Scientifi-ca della Fondazione Edo ed Elvo Tempia Valenta e collabora attivamente con il Laboratorio di Farmacogenomica della Fondazione biellese

I microRNA nei progetti del laboratorio della FondazioneI microRNA sono piccole molecole di RNA che, come interruttori, accendono e spengono i nostri geni. Oltre ad essere implicati nel diffe-renziamento e nello sviluppo degli organi, i microRNA sono coinvolti anche nell’insorgenza e nella progressione dei tumo-ri ed hanno un ruolo potenziale nella diagnosi e nella prognosi.Per questo motivo, il Labora-torio di Genomica della Fon-dazione Tempia, nell’ambito di due progetti finanziati da AIRC (My First AIRC Grant, vinto dal-

la dott.ssa Giovanna Chiori-no, e AIRC 5x1000, coordinato dall’Istituto Nazionale Tumori di Milano), sta valutando la pre-senza di alcuni microRNA nel plasma di pazienti con tumore della prostata, per individuare nuovi marcatori, non invasivi, da proporre in ambito di scre-ening. Per il tumore della pro-stata, infatti, non esiste ancora un marcatore sufficientemente sensibile e specifico che sia in grado di discriminare le forme aggressive di tumore prostatico da quelle latenti. Per le forme più

aggressive, avere un marcatore non invasivo che ne consenta la diagnosi precoce permetterebbe l’eradicazione del tumore prima che sia già diventato metastatico. Per le forme latenti, per le quali non è consigliabile intervenire chirurgicamente, specie se il paziente è anziano, un marca-tore non invasivo consentirebbe l’attuazione di protocolli di sor-veglianza attiva, con un moni-toraggio costante del paziente, senza dover ricorrere a ripetute (e fastidiose) biopsie prostatiche.

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Laboratorio di oncologia molecolare

All’avanguardia nella diagnostica del carcinoma colorettale

nuovo esame predittivo di risposta alla terapia per i pazienti affetti da tumore del colon

ficiare di tali terapie ed allo stesso tempo individuare i pazienti “refrattari” per i quali è consigliabile l’utilizzo di terapie alternative. Si tratta di farmaci biologici molto costosi dove la selezione accurata del paziente permette anche un notevole risparmio in termini di spesa per la sanità pubblica. Per i suddetti motivi L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha emesso due note informative, la più recente a gennaio 2014, rendendo obbligatorio lo svolgimento del RAS test al fine della som-ministrazione degli anticorpi monoclonali

Panitumumab e cetuximab.L’esecuzione del RAS test è svolta in colla-borazione con il Laboratorio di Patologia Molecolare dell’ospedale “Maggiore della carità” di novara, dove i pazienti vengono sottoposti ad un primo esame di screening circa la sensibilità agli inibitori di EGFR.Data la scarsa disponibilità sul territorio di Laboratori in grado di fornire questo tipo di esame, al Laboratorio della Fondazione afferiscono non solo i pazienti del qua-drante del Piemonte nord-orientale, ma anche quelli della Valle d’Aosta.

Il Laboratorio di oncologia Molecolare della Fondazione Tempia è stato fra i primi, e rimane uno dei pochi Labora-

tori in Piemonte, ad offrire il “RAS test” per i pazienti affetti da carcinoma colorettale metastatico. Si tratta di un esame moleco-lare con valore predittivo di risposta alla terapia con Panitumumab e cetuximab, entrambi farmaci inibitori della proteina recettoriale EGFR.Attraverso la ricerca di mutazioni del DnA nei geni KRAS e nRAS è possibile selezionare i pazienti che potranno bene-

La collaborazione fra la Fondazione Tem-pia e l’Anatomia Patologica dell’A.O.U. “Maggiore della Carità” di Novara non riguarda solo l’attività di diagnostica con-dotta dal Laboratorio di Oncologia Moleco-lare della Fondazione, ma comprende an-che lo svolgimento di progetti di ricerca.A questo proposito due ricercatori del Laboratorio di Patologia Molecolare del nosocomio novarese, finanziati dalla Fon-dazione Tempia, hanno pubblicato due articoli scientifici su riviste internazio-nali. Il dr. Umberto Miglio (nella foto) ha presentato, sulla rivista Pathology - Re-search and Practice -, i risultati ottenuti confrontando la presenza di mutazioni nel gene KRAS nel tumore colorettale primiti-vo e nelle corrispondenti metastasi. I dati indicano che ci sia piena concor-danza dal punto di vista mutazionale nelle lesioni analizzate provenienti dallo stesso paziente e quindi che entrambe

possano essere valutate per una cor-retta selezione del paziente a scopo terapeutico.Il progetto di ricerca della dottoressa Rosanna Mezzapelle (nella foto) ha riguardato l’analisi mutazionale di un pannello di geni (PI3KCA, BRAF, KRAS, EGFR) su un’ampia casistica di meso-teliomi pleurici maligni con l’obiettivo di individuare marcatori prognostici o predittivi di risposta alle terapie. I risul-tati di questo studio sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista British Journal of Cancer.A partire da questi risultati prelimina-ri, il Laboratorio novarese di Patologia Molecolare ed il Laboratorio di Oncolo-gia Molecolare della Fondazione hanno partecipato ad un Bando di Ricerca per lo svolgimento in collaborazione di una pro-getto sul mesotelioma pleurico maligno.

Collaborazione scientifica fra Fondazione Tempia e “Maggiore della Carità” di Novara

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Gruppo Geode:il “tempo del lutto in cure palliative”Luisa Fiorina, psiconcologa e psicoterapeuta della Fondazione Tempia,fa parte del gruppo Geode che si occupa di questo delicato argomento

lavoro e l’adesione alle giornate di studio organizzate ad Abbiategrasso.

I tavoli di lavoroAttualmente sono attivi tre tavoli di lavoro, che coinvolgono colleghi provenienti da ogni parte di Italia che si tengono in contatto attraverso la condivisione di idee, materiali ed aggiornamenti on- line. Referente di uno di questi è Luisa Fiorina; il suo tavolo si occupa del “tempo del lutto in cure palliative” e raggruppa 30 colleghi. I risultati delle ricerche sono presentati puntualmente ai congressi nazionali della Società Italiana di cure Palliative (SIcP).

Inoltre, a partire dal 2012 con cadenza an-nuale, il Gruppo Geode, in collaborazione con la SIcP, promuove seminari rivolti agli psicologi che lavorano in cure palliative per confrontarsi e condividere una modalità di lavoro capace di orientare la professione nei diversi setting assistenziali. In seguito al seminario 2012, il Gruppo Ge-ode ha costruito un questionario articolato che è stato inviato ai centri di cure palliative italiani e i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista italiana della Federazione cure Palliative e presentati al XX congresso na-zionale SIcP di Bologna.

Da fine 2012 Luisa Fiorina, psico-loga e psicoterapeuta della Fon-dazione Edo ed Elvo Tempia, che

lavora presso la Struttura di cure palliative ed hospice “Edo ed Elvo Tempia” dell’Asl di Vercelli, fa parte del “Gruppo Geode”. Il gruppo nasce nel 2008 da psicologi esperti in cure palliative, coordinati da Federica Azzetta, psicologa e psicotera-peuta dell’Hospice di Abbiategrasso, dove avvengono gli incontri; l’intento è quello di confrontarsi e riflettere sul rapporto tra psicologia e cure palliative.

L’attivitàDi fronte alla complessità inscritta nella malattia inguaribile non si dà per scontata la necessità dell’intervento dello psicologo. ma si lavora per capirne gli obiettivi e la modalità di realizzazione.L’attività viene condivisa dai colleghi attra-verso la pubblicazione dei lavori sul sito del gruppo (www.hospicediabbiategrasso.it), attraverso la partecipazione ai tavoli di

Che cosa sono le cure palliative L’Organzzazione Mondiale della Sanità (OMS, 1990, 2002) ha proposto la seguen-te definizione di cure palliative: “Le cure palliative sono un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle famiglie che si confrontano con i problemi associati a malattie inguaribili. È fondamentale affrontare e controllare il dolore, gli altri sintomi e le problema-tiche psicologiche, sociali e spirituali.Parlamento Europeo 2007 Il rapporto tecnico al parlamento europeo sottolinea che: “le cure palliative debbano essere

un modello di riferimento per le cure sanitarie innovative”.Legge n.38/2010 La legge italiana inten-de per cure palliative: “l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici ed as-sistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici”.

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“A tutta... fibra!”a lezione di salute nelle scuole

Il Fondo Edo Tempia e il Rotary club di Gattinara hanno collaborato con la scuola primaria

Basta un cappello da cuoco per diventare maestri in cucina?ovviamente no, ma può essere un buon inizio, perché indossare cappello da cuoco e grembiulino è come aprire una

porta magica verso un mondo dove le ca-pacità del singolo sono potenziate grazie all’intervento di energie inesplorate, e il risultato si materializza in piatti invitanti.I bambini delle classi prima e seconda della scuola primaria di Gattinara hanno

aperto la porta magica della cucina sana grazie alla collaborazione tra il Fondo Edo Tempia di Biella e il Rotary club di Gattinara. Il Fondo Edo Tempia da anni si occupa di prevenzione e di lotta contro i tumori

La serata al Rotary a conclusione del progetto

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Nelle foto da sinistra: un gruppo di partecipanti con il presidente Marco Barberis (ultimo a destra); a destra il Prefetto Maria Grazia Calzoni e la dirigente scolastica Paola Maria Ferraris. Nella pagina accanto Paolo Villa consigliere del Rotary

con successi riconosciuti. nello specifico, ha messo a disposizione una nutrizioni-sta ed una cuoca specializzate in conte-nuti e metodi per una sana alimentazione ormai largamente collaudati. Il Rotary club di Gattinara, oltre ad

realizzazione. non tutti i bambini hanno un rapporto so-lare e pacifico con il cibo: obesità ed ecces-siva magrezza sono due aspetti della stessa medaglia. Del resto, un’alimentazione sana ed equilibrata di rado è data in partenza.

essere apprezzato per importanti ini-ziative sociali e umanitarie, in linea con gli obiettivi di promozione culturale e sociale della propria terra, ha sostenu-to lo sviluppo del progetto nelle due classi della città e ne ha finanziato la

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Il grazie di Paola Maria Ferraris al Fondo Edo Tempia Non è difficile valutare la qualità del progetto: è sufficiente osservare quanta partecipazione, quanto entusiasmo e quanta soddisfazione hanno espresso i bimbi e gli adulti coinvolti.Inoltre, le classi hanno rielaborato, e tuttora rielaborano, i con-tenuti appresi contribuendo a dare un seguito e uno sviluppo all’esperienza. Questo è sicuramente uno degli indicatori più significativi del successo raggiunto.Personalmente ritengo che questa esperienza sia la dimo-strazione che la collaborazione che vede impegnate agenzie educative accomunate da valori e mission, sia le strada giusta da intraprendere per il successo formativo dei nostri ragazzi. Con la sincera convinzione che questo debba essere solo un inizio, ringrazio di cuore.

Paola Maria FerrarisDirigente Istituto Comprensivo di Gattinara

Di solito è il punto di arrivo di un percorso che vede nel cibo uno strumento di difesa e di conservazione della salute, accanto all’acquisizione di “stili di vita vincenti”, come vuole il programma del Fondo Edo Tempia. Ecco, il progetto “A tutta...fibra!” si colloca proprio all’interno del programma ora citato, ed ha l’ambizioso obiettivo di far entrare nella dieta quotidiana dei bambini cibi non sempre graditi e conosciuti come la frutta e la verdura, spesso rifiutati e lasciati nei piatti dai più.

Come è possibile realizzare questo? Se per un adulto la fame e la ragione intervengono a giustificare pranzi e cene non sempre appetitosi, per i bambini no, non funziona così. Un piatto deve catturare l’attenzione, essere invitante ed appetitoso, suscitare piacere ed emo-zioni. E’ solo l’acquolina in bocca che aiuta la deglutizione del boccone, che altrimenti prende altre strade. Ecco al-lora che colori e profumi degli alimenti

assumono un ruolo fondamentale nel creare un buon rapporto con il cibo. E se poi il bambino è cuoco, protagonista della preparazione del proprio piatto, il gioco è fatto. come per magia, resisten-ze e barriere vengono abbattute.

Cinque colori per cinque sensi.Il “far di cucina”in realtà risulta esse-re un tipo di laboratorio privilegiato perché interessa contemporaneamente i cinque sensi. Se vista gusto e olfatto rendono onore alla trasformazione de-gli ingredienti e alla cottura, di certo nella fase della preparazione il tatto è organo principe, e il suono di posate, piatti e padelle e robot da cucina diventa musica. Il tutto per rendere bambini e bambine amici di frutta e verdura. che vengono presentate per gruppi di colore, perché tale classificazione è funzionale a raggruppare i nutrienti in base alle loro proprietà.

A cura di Bertilla Bertesina

Gli alunni delle classi 1^A e 2^ A di Gattinara hanno partecipato all’iniziativa: “ A TUTTA FIBRA” promossa dal Fondo Edo Tempia e dal Rotary di Gattinara e sono lieti di comunicare quanto segue.WoW! Che fantastica esperienza !! Con cappello da cuoco e grembiulino da cucina, abbiamo impastato e preparato deliziosi dolcetti a base di mandorle, miele, zenzero e cocco. Poi abbiamo realizzato e degustato le nostre spremute a base di frutta e verdura. Che profumo e che sapore!!Perfino chi si ostinava a non assaggiare arance e carote ha scoperto la bontà e le virtù di tali alimenti. Fantastic! Gli esperti presenti, ci hanno raccontato che frutta e verdura contengono: vitamine, sali minerali, fruttosio e tanta fibra.Ci hanno fatto riflettere sui diversi colori di frutta/verdura e sulla loro importanza. Infine, oltre a tante ricette, ci hanno regalato un simpatico cartellone sul quale incollare immagini di frutta e verdura, raggruppate in base ai cinque colori:bianco/ giallo/ rosso/ verde/ blu.Remember : “ Frutta e verdura al giorno, sono buone e tolgono il medico di torno”!! -

Ringraziamo sinceramente gli Enti coinvolti per tale iniziativa. La maestra Maria De Feo

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VerdeSpinaci, cime di rapa, zucchine, asparagi, cavolo cappuccio, brocco-letti, carciofi...

BIANCOMele, finocchi, pera, aglio, cavolfiori, funghi, sedano, porri...

rOSSOPomodori, ravanelli, fragole, anguria...

GIALLO/ArANCIOCarote, mandarini, cachi, limoni, peperoni, arance...

BLU/VIOLARadicchio, fichi, more, mirtilli, melanzane, uva...

Fino a qualche de-cennio fa ci si ammalava

meno di tumore, malattia che oggi è purtroppo molto diffusa nei Paesi Oc-

cidentali; è opinione largamente condivisa tra gli studiosi che tra le cause dell’aumento

del numero di malattie neoplastiche vi sia il cambiamento delle abitudini alimentari e dello stile di vita.Lo scopo di questa rubrica è di fornire al letto-re qualche idea per mangiare sano ma sen-

za dover rinunciare al gusto, riscoprendo la tradizione mediterranea che resta

sempre la miglior proposta ali-mentare.

RUBRICA A CURA DI: Angelica Mercandino, coordinatri-ce dei progetti di alimentazione del Fondo Edo Tempia.

Giovanni Allegro, chef di cucina na-turale, insegnante a Cascina Rosa presso l’INT di Milano, insegnante per i progetti Diana in tutta Italia. Collabora da anni con il Fondo Edo Tempia.

L’ORZO:il cereale preferito da Ippocrate

Siamo abituati a considerare cereali solo pasta e riso, ma in realtà c’è un gustosissimo mondo da sco-

prire: oggi vi consigliamo di provare l’or-zo, uno dei cereali più antichi, coltivato da millenni sia in oriente che in occidente. Era il cereale preferito da Ippocrate, che lo raccomandava fortemente e ne elogiava le proprietà. Essendo molto ricco di fibre, l’orzo si rivela un ottimo regolatore della

funzionalità intestinale ed è particolarmen-te indicato in caso di intestino pigro; se masticato bene è facilmente digeribile e nutriente. In questa ottima zuppa lo chef Giovanni Allegro abbina l’orzo agli asparagi, che hanno proprietà diuretiche e depura-tive, e ai fagioli che, come tutti i legumi, aumentano il senso di sazietà e rallentano l’assorbimento degli zuccheri grazie al loro elevato contenuto di fibre.

LA RICETTA PROPOSTA AI LETTORI

Minestra di orzo e asparagi

I cereali integrali in chicco non trasformati forniscono:- FIBRE- MICRONUTIENTI (antiossidanti, vitamine, minerali, lignani)- ACIDI GRASSI POLINSATURI Inoltre:- MIGLIORANO le difese immunitarie- RIDUCONO i processi infiammatori- PROTEGGONO dai radicali liberi- FAVORISCONO il funzionamento dell’intestino

La fibra assunta mangiando

cereali integrali in chicco svolge un ruolo fondamen-

tale nelle preven-zione di malattie

cardiovascolari e del tumore del

colon

INGREDIENTI200 g di orzo perlato, 1 mazzettino di asparagi a tocchetti, 180 g di cannelli-ni, 1 cipolla rossa tritata, 1/2 carota a dadini, 1 gambo di sedano a listarelle, 1 spicchio d’aglio, 1 rametto di rosma-rino, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, q.b. prezzemolo, sale marino e pepe o peperoncino.

Mettete a bagno i fagioli e l’orzo per qualche ora prima della cottura. Ver-sate i fagioli in una pentola, unite l’aglio vestito, coprite d’acqua e portate a bol-lore. Riducete al minimo la fiamma e

fate cuocere coperto per almeno un’o-ra, rimestando di tanto in tanto. Les-sate l’orzo con il rosmarino e un poco di sale. Quando i fagioli saranno ben cotti, riducetene un po’ più di metà a vellutata con un passaverdure o un frullatore. Intanto ponete a soffrig-gere in una pentola la cipolla con il sedano, la carota e gli asparagi. Appena le verdure saranno ammor-bidite unite i fagioli e l’orzo, poca acqua calda o brodo e continuate la cottura per 20’. Regolate di sale e pepe e servite con una spolverata di prezzemolo.

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Arpa e violino suonanoper il Fondo Edo Tempia

Borgosesia: grande successo per il concerto “Musica nel cuore”

Grande successo per il concerto per arpa e violino “Musica dal cuore”, che ha visto protagonisti

Eleonora Perolini e Alessandro Buccini in una serata promossa dal Fondo Edo Tempia e dal comune di Borgosesia e dedicata alla lotta contro i tumori, lo scorso 18 gennaio al Teatro Pro Loco di

Borgosesia. Alla presenza del Sindaco, Alice Freschi, il duo ha presentato un viaggio musicale internazionale senza tempo che, con sentimento e raffinato gusto interpretativo, ha proposto alcune delle melodie più note al mondo: dalla colonna sonora di Schindler’s List alle suggestive composizioni di Ennio Mor-

ricone; dal nuovo tango di Piazzolla a Bach e Massenet. Soddisfatta, Maria Marcon ha annunciato che il ricavato delle offerte, un migliaio di euro, sarà destinato al programma di visite di prevenzione presso l’ospedale di Borgosesia.

Nella foto a sinistra il sindaco di Borgosesia Alice Freschi con la vicepresidente del Fondo Edo Tempia per Vercelli e Valsesia Maria Marcon. A destra gli artisti in scena al Teatro di Borgosesia

Il Centro Incontro Anziani di Serravalle Sesia, in collabo-razione con il Fondo Edo Tempia, ha organizzato un torneo di burraco nella sede del Centro Anziani Serravallesi. Alle prime tre coppie classificate è stato consegnato un cesti-no di generi alimentari e a tutti i partecipanti un piccolo omaggio. Maria Marcon ha ringraziato la ditta Portalupi di Guardabosone e la macelleria Mosca di Biella, che hanno messo a disposizione i premi.

Il ricavato delle iscrizioni al torneo è stato devoluto al Fondo Edo Tempia per la lotta contro i tumori.

Serravalle: torneo di burraco a favore del Fondo

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Borgosesia: festa della donna dedicata alla prevenzione

Protagonista dell’8 marzo è la donna e il Fondo Edo Tempia ha scelto di dedicare questa

festa alla prevenzione dei tumori fem-minili. Sono state, infatti, organizzate alcune iniziative per il territorio, in collaborazione con il reparto di gineco-logia e ostetricia dell’ospedale SS Pietro e Paolo di Borgosesia. Sabato 8 marzo, in mattinata, la dottoressa Elvira Sorbilli (specialista in ginecologia e ostetricia e consulente del Fondo Edo Tempia, nella foto) ha effettuato, all’ospedale SS Pietro e Paolo di Borgosesia, visite gratuite di prevenzione ginecologi-

ca. nel pomeriggio, in piazza Mazzini, nell’ambito della manifestazione “Marzo in rosa”, promossa dall’Ascom, volontari e personale del Fondo Edo Tempia hanno allestito uno stand a scopo informativo e di raccolta fondi mediante la vendita di piccoli prodotti artigianali confezionati dagli stessi volontari. In serata, invece, nella sala consigliare del comune la dot-toressa Antonella Demarchi (specialista in ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Borgosesia) ha tenuto una conferenza divulgativa sul tema “prevenzione dei tumori del basso tratto genitale”.

Uovo solidaleLunedì 28 aprile, nell’Aula Magna dell’Università del Piemonte Orien-tale, è stato donato al Fondo Edo Tempia un uovo di Pasqua del peso di 8 kg, preparato tradizionalmente dalla pasticceria Mongini di corso Libertà a Vercelli. L’uovo è stato il protagonista di una raccolta fondi di beneficenza, durante tutto il periodo pasquale, interamente devoluti alla Fondazione Tempia. La Fondazione Tempia ringrazia di cuore la pasticceria Mongini per la bella e lodevole iniziativa.

Lavoretti pasqualiLe volontarie del Fondo Edo Tempia si sono incontrate a Villa Becchi (sede di Varal-lo) per confezionare, in oc-casione della santa Pasqua, alcuni lavoretti a tema pa-squale. Complimenti per la fantasia e la creatività!

AnniversarioI coniugi Bor Pietro e Cafasso Loredana hanno raggiunto un traguardo impor-tante: 40 anni di matrimonio! Hanno scelto di festeggiare questo particolare anniversario con un grande gesto di so-lidarietà, donando una cospicua somma al Fondo Edo Tempia per i progetti di prevenzione, diagnosi precoce e ricerca in ambito oncologico. A Pietro e Loreda-na vivissime congratulazioni per il loro percorso di vita insieme e un grazie di cuore per la generosa offerta.

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Varallo: una serata a teatro con il Fondo Edo TempiaLa “compagnia delle chiacchiere” in “Gran finale”

Una commedia brillante sul tema dell’infedeltà

Una serata divertente quella del 28 marzo al Teatro civico di Varallo: la “Compagnia delle chiacchie-

re” ha, infatti, portato in scena “Gran finale”, una commedia brillante della quale è autri-ce e regista carmela Fassi, in arte “Mela”. La trama si snoda sul tema dell’infedeltà: un susseguirsi di situazioni quasi incredibili; intorno alla protagonista ruota un mondo di mezze verità. Una parte dei personaggi cerca di nascondere qualcosa o qualcuno, mentre l’altra cerca di scoprire o capire. Tutto questo alimenta una situazione a dire poco esplosiva e, dopo una serie di mal riusciti e divertenti tentativi di mascherare la verità, si arriva al “Gran finale”. La com-pagnia, gruppo teatrale amatoriale nato nel 2002, raggruppa alcune persone unite dalla passione per il palcoscenico, ma desiderose soprattutto di fare un volontariato un po’ alternativo visto che l’intento è sempre stato quello di devolvere in beneficenza il guadagno delle proprie “fatiche”. Anche in questa occasione “le chiacchiere” hanno

allietato il pubblico con situazioni e trovate tutte da ridere. Maria Marcon, instancabile organizzatrice di molteplici attività finaliz-zate a far conoscere e a raccogliere fondi per la prevenzione e la ricerca oncologica, ha presentato tutte le attività svolte dal Fondo

ricordando che tutte le offerte ricevute so-no state destinate alle visite di prevenzione che il Fondo Edo Tempia effettua sul ter-ritorio vercellese. Alla serata era presente anche Viola Erdini, co-presidente della Fondazione Edo ed Elvo Tempia.

Lotteria benefica 2013: premiati i vincitoriNelle fotografie qui sopra due mo-menti della consegna dei premi del-la lotteria benefica del Fondo Edo Tempia, che nel 2013 ha stabilito il nuovo record di biglietti venduti (pari a 47.714). A sinistra la consegna del secondo premio: orecchini in oro bianco e dia-manti, offerti da Rodighiero Gioielli; a destra la consegna del terzo premio: anello in oro, brillanti e smeraldi, of-ferto dalla gioielleria Stefano Pivano. Il primo premio, donato dal gioielliere Roberto Boglietti, non è ancora stato ritirato

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Un libro bellissimodalle parole toccanti

Una madre. Suo figlio. E la ma-lattia che entra in scena una domenica, alla fine di un viaggio

impegnativo, quando “niente poteva essere più lontano dai miei pensieri”. È un libro bellissimo “Senza consolazione”, perché racconta con parole toccanti ciò che molti hanno già provato nel corso dei giorni pieni di speranza e di delusio-ne che accompagnano il decorso di un cancro senza possibilità di appello. nelle pagine non c’è la paura della morte, ma l’incredulità di trovarsi di fronte ad un evento che non si riesce a contrastare, nonostante i migliori e i peggiori medici incontrati in tanti colloqui personali o telefonici e durante altrettante visite. Al centro della narrazione Susan Sontag, una scrittrice famosa che, perfettamente cosciente e consapevole della devasta-zione dovuta alla leucemia, si informa, si sottopone a tutte le più innovative

terapie, padroneggia la tecnologia infor-matica come una studentessa modello per sapere di più e per allontanare il disastro imminente. Accanto a lei, con tenerezza ma anche con tanta ansia e incertezza nelle relazioni quotidiane, suo figlio David: “credo di aver agito per il meglio. Intendo cioè dire che le davo le risposte che pensavo volesse ricevere, che potevano darle la forza di andare avanti. Su un piano razionale sono fin troppo consapevole che, quando viene a mancare qualcuno, il rimorso per le cose non fatte è un sentimento impossibile da eludere. Ma è al tempo stesso qualcosa di assurdo, perché si presenterà sempre e comunque, a prescindere da ciò che si è fatto o non si è fatto”.Il figlio sa che nella disperatissima lotta per la vita di sua madre, nemmeno tutto l’affetto di cui era circondata le era di alcuna consolazione. “come sempre

nelle pagine di “Senza consolazione” di David Rieff non c’è la paura della morte, ma l’incredulità di trovarsi di fronte ad un evento che non si riesce a contrastare

Le emozioni ferite di Eugenio BorgnaEugenio Borgna è un importante psichiatra italiano, docente in “Clinica delle malattie nervose e mentali” all’Università di Milano e autore di numerosi saggi. In questo libro l’autore è alla ricerca delle emozioni per-dute, quelle preziose e importanti perché curano e quelle che hanno bisogno di essere riconosciute, come nei momenti di sofferen-za e dolore. Il significato delle emozioni è descritto e analizzato con profondità anche attraverso poesie e brani letterari, accompa-gnando così il lettore in un percorso interiore alla scoperta di stati d’animo ed emozioni che ci parlano di quello che si svolge nella nostra psiche, nella nostra interiorità e nella

nostra anima. Nel testo emerge l’importanza che hanno le emozioni per la conoscenza di sé, ma anche nelle relazioni interpersonali e di aiuto, sia nella vita quotidiana sia in ambito psichiatrico. “La gioia è, forse, l’e-mozione più fragile e metafisica, che nasce quando vuole, e quando vuole scompare: come rugiada del mattino. La gioia non è la felicità, e il tempo della gioia è il tempo del presente agostiniano che non ha passato e non ha futuro. La gioia si intravede nel sorri-so, certo, ma talora nel pianto: nelle lacrime che possono essere irrorate di gioia, e che si fanno allora ancora più luminose”.

Giovanna Pepe Diaz

accade a tutte le persone che circondano i malati terminali, quelli che la amavano non furono all’altezza delle sue aspettati-ve”. Perché in sostanza non erano in gra-do di fare la sola cosa che la madre volesse davvero: rinviare la morte ancora per qualche tempo, in modo da consentirle di scrivere ancora, di viaggiare incontro ai suoi amati lettori, di godere quella vita alla quale tanto era attaccata.Senza consolazione è David, anche dopo che la mamma è stata sepolta a Parigi. “Vorrei aver assecondato di più i suoi desideri. Vorrei essere stato capace di soffocare i miei interessi per dare spazio ai suoi. Sono rimpianti inutili”. Al nostro vecchio essere mortali, basti come con-solazione il saper spalancare le ali nella valle del dolore.

Mariella Debernardi

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La straordinariaattualità

del pensiero di Elvo Tempia

“Si dice che l’instabilità dei

governi... dipende dalla frammenta-zione dovuta alla legge elettorale.

Certo, la legge elettorale

è un elemento importante del

sistema politico, ma non è tutto il

sistema. I governi

e le giunte non reggono a

causa della degenerazione

morale della vita politica...”

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Le offerte dei cittadinicon infinita riconoscenza ringraziamo i tantissimi cittadini i quali, con offerte volonta-rie, ognuno nell’ambito delle proprie possibilità, formano, goccia a goccia, un fiume di solidarietà che ci permette di realizzare i numerosi programmi per combattere i tumori: ricerca scientifica, diagnosi precoce, cure palliative, sostegno ai malati.

OTTOBRE 2013ALBANESE GANDOLFO IN ME-MORIA DI DI BIASE FILOMENA 10,00 IN MEMORIA DI DIBIASE FILO-MENA, ROSANGELA E RICCAR-DO 20,00 BAGGIO VALTER 20,00 IN MEMORIA DI SALVATORE DE LU I PARENTI 100,00 BELLINI EMURA 100,00 BIOLCATI RINALDI MASSIMO IN MEMORIA DI BIOLCATI RINALDI ENRICO 200,00 BOTTA ATTANASIO IN MEMORIA DI BOTTA MIRANDA 50,00 BROGLIO LILIANA 20,00 BUSCAGLIA FLORIANA 10,00 BUSSA PAOLA 65,00 CANTELE SILVIA 10,00 CASTELLO LUISELLA 25,00 COLLINETTI ANGELA 50,00 COMUNE DI BORGOSESIA - CONTRIBUTO ANNO 2013 300,00 DELLA TORRE MARIA 20,00 PLESHA WUBOV 5,00 RANZOLIN GIULIANA 15,00 VALLANA GIUSEPPE 20,00 GIANNETTI OSVALDO IN MEMO-RIA DI ALDINO GIANNETTI 1.000,00 BONI MILENA 50,00 GIANOTTI UBALDO 50,00 GUAITOLI NICOLETTA 10,00 HOR ELIDE IN MEMORIA DI COC-CHINI IDA E CHIARIONI RADA-MES 10,00 IN MEMORIA DI COGO TERESA DAI COLLEGHI DEL FIGLIO MAS-SIMO DEL LANIFICIO COLOMBO SPA 210,00 MASSINI TERSILLA IN MEMORIA DI RUBIANCO CARLA 70,00 MINA MARIA BRUNA E MODE-NESE LUCIANO 24,00 MIOTTO RODOLFO 10,00 IN MEMORIA DI ZILIO ANDRE-ANO - SANTHIA’ , I COLLEGHI DELLA FIGLIA CINZIA 220,00 MONTAGNER ELISABETTA IN MEMORIA DI MONTAGNER FRANCO 50,00 TITOLARI E DIPENDENTI OFF.RIGAMONTI SPA - VALDUGGIA IN MEMORIA DI BISETTI SONIA 640,00 PAGANI MARIA STELLA 20,00 PASSARINO ACHIROPITA 5,00

PEROZZO PAOLO IN MEMORIA DI PULZE ELISABETH 1.370,94 PESCARA GABRIELLA IN MEMO-RIA DI GRISELIN ELISA 180,00 SCUOLA MEDIA DI BORGOSE-SIA IN MEMORIA DI RAVAROTTO LINO 106,00 SEZIONE LEGA NORD VALSESIA IN MEMORIA DI GIACOMONE UBALDO 120,00 BELTRAME - STOGNONE 40,00 TAGLIERINO CARLA 5,00 TOCCHIO VILMA 30,00 TORELLI ANNAMARIA 50,00 TOSETTI ANNA 15,00 TOTALE 5.325,94

NOVEMBRE 2013ALLEGRANZINI VALTER E BARDI DINA 15,00 ASS. PRO LOCO DI GHISLAREN-GO IN MEMORIA DI AINA ILA-RIO 50,00 IN MEMORIA DI GAUDIO ROSEL-LA - FAMIGLIE ASTOLFI, ZERBI-NI, FONDACARO E PAVESI 70,00 BARÈ SILVANA IN RICORDO DI ALESSANDRA BARÈ BERTONE 30,00 BIANCO AMILCARE IN MEMORIA DELLA MOGLIE AMELIA 50,00 BOSIO ANGELO 30,00 BUSCAGLIA FLORIANA 5,00 CANTELE RITA IN MEMORIA DI RENZO PIANA 20,00 CAROLLO PIERA IN MEMORIA DI LINO MARCHESINI 20,00 CARPO MARIA MIRELLA 20,00 COGNOLATO VINCENZINA 15,00 CORTELLARO PATRIZIA 20,00 DEASTI MARIO E MONACO BRU-NA IN MEMORIA DI PAPÀ E MAM-MA 30,00 DIPENDENTI SACAL SPA - CA-RISIO IN MEMORIA DI MONAI DANILO 100,00 MONESCHINI MARIA 20,00 BADALLA UBERTO 10,00 IN RICORDO DI FORTUNATO PIERGIORGIO CUNACCIA SIL-VANO, TONIOLO GIANMARIA , MAZZIA GIANFRANCO, ORNEL-LA E SONIA 200,00 DE REGIS ELIANA 10,00 IN RICORDO DI FORTUNATO PIERGIORGIO GLI AFFEZZIO-NARTI FIORA WALTER E FILIPPO E CAVALLO MAURIZIA 100,00

IN MEMORIA DI FORTUNATO PIERGIORGIO I COLLEGHI DI FORTUNATO MARINA DEL LA-NIFICIO COLOMBO 110,00 IN RICORDO DI FORTUNATO PIERGIORGIO FAMIGLIE MOGLIA EUGENIO E CALDERA ELMO 50,00 IN RICORDO DI FORTUNATO PIERGIORGIO GLI AFFEZIONATI ROSANGELA,MARINA, CARLO, ALBERTO, VICTORIA, NAOMI E FILIPPO 200,00 BOSCO FRANCESCO IN RICOR-DO DI MONAI DANILO 30,00 RICORDANDO OSTILIO FAN CER-RI ROASIO 50,00 RISERVA FAUNISTICO VENATO-RIA RICORDANDO OSTILIO 100,00 RICORDANDO OSTILIO GLI AMICI DELLA RISERVA DI ROASIO 100,00 MAZZOLETTI ANTONELLA IN RICORDO DI CHIESA 1.200,00 FERRARESE DONATA 50,00 I COGNATI DI FESTA DANTE 120,00 GARETTO VALTER - ANNAMA-RIA 20,00 GIACOBINO ROSANGELA 50,00 GIUSTA ANDREA 50,00 MILANACCIO ENRICA 10,00 PERETTO FRANCESCA 10,00 PERONI SILVIA 20,00 PISICCHIO ROSA 10,00 PORTA HILLARY 10,00 DIRIGENTI E GIOCATORI A.S.D. VALDUGGIA CALCIO IN MEMO-RIA DI BISETTI SONIA 215,00 IN RICORDO DI ANDREA ROSSINI - FAMIGLIA RIGAMONTI 305,00 ROCCO CLAUDIO 20,00 RUDONI GIANNINA 10,00 SARTORATO MARIA LUISA 50,00 SCALCON ANTONELLA 10,00 IN MEMORIA DI PAOLO MICHE-LETTI - LE COLLEGHE DELLA FIGLIA DELLA SCUOLA INFAN-ZIA DI ROASIO 60,00 SCUOLA PRIMARIA DI ROASIO IN MEMORIA DEL PROF. ALFONSO SEPE 60,00 TOPINI PAOLA IN MEMORIA DI MARCOLONGO GIANCARLO 50,00 ZANOTTI MARIA ANGELA IN RI-CORDO DEL MARITO MENINI PIER PAOLO DECEDUTO IL 19-08-2013 100,00

ZARETTI ORNELLA 10,00 TOTALE 3.895,00

DICEMBRE 2013AGAZZONE SCOTTI BRUNA 20,00 APRILE FERNANDA 5,00 ARGENTERO PIETRO 70,00 ARLUNNO MARISA IN MEMORIA DI VERCELLONE RENATO 30,00 AUBERTINETTI RITA 15,00 AVIGNONE ROSSA FEDERICA 10,00 BALDO MARISA 20,00 BARBERIS CANONICO CATERI-NA 25,00 BASLA BENITO 20,00 BEATRICE VILMA 5,00 BERTUZZI GIUSEPPINA 30,00 BROGLIO LILIANA 10,00 BRUCCERI NADIA 20,00 CALDERONE MARIA LUCIA 20,00 CAMANA MARIA LAURA 50,00 CARAZZONE CARLO, ODELLO ELISABETTA 100,00 CARLINO IOLANDA 10,00 CARRARA LUIGI 100,00 CAVINATO GABRIELLA 8,00 CERRI GILBERTO 100,00 CERRUTI DELMASTRO BRUNEL-LO 20,00 CONTI ANITA 10,00 CREPALDI FLAVIO 10,00 DALLE NOGARE BIANCA 10,00 GAMBA ROBERTO E FERRARO GIANNA 50,00 GARAVANA EMILIO 20,00 GENTA GIOVANBATTISTA 100,00 GHIRARDELLO SILVANA 30,00 GIAQUINTO MARIA LUISA 15,00 GIARA RENATO 20,00 GIUBERTONI ALBERTINA E BRUNO IN MEMORIA DI ZILIO ANDREANO 125,00 GRITTA ANGELA 20,00 GUZZON SANTE 20,00 IN MEMORIA DI MICHELETTI PAOLO - INSEGNANTI SCUOLA PRIMARIA DI ROASIO 55,00 IN MEMORIA DI MICHELETTI PA-OLO - LA FIGLIA CRISTINA CON FLAVIO E ALESSANDRO 200,00 IN MEMORIA DI MICHELETTI PAOLO LA MOGLIE VILMA 200,00 IN RICORDO DI RIOGNATI RENA-TA LA COMUNITÀ DI PORTIGLIE 160,00 LANFRANCHI LAURA 20,00 LOGUERCIO MASSIMO 50,00

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LONGO FRANCA 30,00 LORENA MARILENA 10,00 MACCARONE WILLI 200,00 MIOTTO RODOLFO 20,00 MIOTTO RODOLFO 50,00 MONDISI ANNA 20,00 MONTINI ENZO 100,00 MORELLO ROSELLA 30,00 NORIS LILIANA 20,00 OLINDO MONIA 75,00 OMERINO MARIA CHIARA 5,00 PAGANO ALESSANDRO 50,00 PAGLIALUNGA NADIA IN MEMO-RIA DI PAGLIALUNGA MARIO 100,00 PATRIARCA MARINELLA 20,00 PATRONESE GRUPPO ALPINI AGNONA 50,00 PERUCCA ELIO 30,00 PITTO MARIA ASSUNTA 20,00 RESTA ANNA 20,00 RICCIO MARISA 50,00 RIZZOLO GIOVANNA 15,00 ROMA MADDALENA 10,00 RONDI ANDREA 20,00 SAINAGHI ALESSANDRO E RA-VAROTTO SERENA IN MEMORIA DI RAVAROTTO LINO 50,00 SARTORE SEVERINO RICOR-DANDO I COSCRITTI DEL 38 DI COGGIOLA 270,00 SAVIA DONATELLA E FONSO EMANUELE IN MEMORIA DI ME-LEGATTI ROSANGELA 165,00 SCOTTO ELISABETTA 50,00 SELLA RITA 50,00 SITTA ESTERINA 10,00 TASSO NADIA 20,00 TIRO A SEGNO NAZIONALE 2.000,00 VASINO GIUSEPPINA 10,00 VELATTA SABRINA 20,00 VERCELLA - BAGLIONE - VITA-LE 20,00 TOTALE 5.413,00

GENNAIO 2014ALFIERI FEDERICO 20,00 ANGELINO GIORSET LUCIANO 20,00 APRILE RONDA EDDY 15,00 APRILE RONDA GIANFRANCO 30,00 BAGNARA LIDIA 30,00 IN RICORDO DI TAMONE MARIA GRAZIA GLI AMICI 180,00 BALZA EZIO 50,00 BANFI MARISA 10,00 BARBERIS NEGRA ESTER IN MEMORIA DI BARBERIS NEGRA GUIDO 50,00 BARCHIETTO BOLLO EMANUELA E ITALO 30,00 BEILETTI MARIA CATERINA 20,00 B E LT R A M E C A T E R I N A -REYMONDET VALTER 25,00 BENCIVENGA MARIO 25,00 BERRA ELSA 10,00 BERTOLA MILENA 25,00 BIANCHETTI MARA 10,00 BIANCHETTI SIMONETTA 20,00 BIGLIOCCA CARLO 100,00 BOATTO MARIA ANGELA IN ME-MORIA DI SASSELLI MARILISA 25,00 BONASSOLI MARIAGRAZIA 10,00

BOVIO ALBERTO IN MEMORIA DI BOVIO MAURIZIO 120,00 BRACCHI LINO 20,00 BRUCCERI NADIA 20,00 BRUGO ANTONELLA 50,00 BRUNACCI FERRUCCIO IN ME-MORIA DI BERGANDO ALBER-TINA 50,00 BUSCAGLIA PIER CARLO 1.000,00 CABASSA LAURA IN MEMORIA DEL MARITO GIUSEPPE 20,00 CARESANA GIANFRANCO 30,00 CAVALLI LINDA 10,00 CECCATO ROSSANA 30,00 FAMIGLIA CHIARA 50,00 CHIGIONI GEROLAMO 50,00 CICILIATO FIORENZO 20,00 COATI ROMINA 5,00 COMITATO CARNEVALE DI GUARDABOSONE 250,00 COMUNE DI CIGLIANO 300,00 CREPALDI FLAVIO 10,00 DALLA ROVERE PASQUALE 10,00 DALLE TEZZE ANGELO 15,00 DE MATTEIS LAURA 15,00 DE NARDIS GIOVANNI 10,00 DELMASTRO MARIA GLORIA E SALVATO ADELMO IN MEMORIA DI DELMASTRO UGO 160,00 DELPRETE GIAN PIERO 50,00 MANIFESTAZIONE VARALLO CAMMINATA BENEFICA 240,00 OFFERTE RACCOLTE PER LAVO-RETTI NATALIZI ESEGUITI DALLE VOLONTARIE DI VARALLO 2.643,05 N N. 20,00 OFFERTE PER CONCERTO “AR-PA E VIOLINO” A BORGOSESIA IL 18/01/14 715,00 PERAZZOLO DEBORA 20,00 IN MEMORIA DI CALDERA PAL-MA - INSEGNANTI E COLLEGHI SCUOLA DI ROASIO 55,00 CANIATO FRANCA 10,00 DORZ SANDRA - ROSSI ALES-SANDRO 50,00 FALDA BUSCAIOT GERMANA 20,00 FISCINA LUCIA 10,00 DEGRANDI FOGLIA MARIA IN MEMORIA DI DEGRANDI MARIO 200,00 FONTANA EMILIO 80,00 FORASACCO SILVIO 20,00 FRANZOSI ALBINA 10,00 FRASCA MARIA 10,00 FUGAZZOTTO GIUSEPPE 50,00 GAGGION ANTONELLA 8,00 GALAVOTTI DANIELA 20,00 GALLINA ELENA, MORNARINI GIANNI MORENO 20,00 MORNARINI GIANNI MORENO 20,00 GALLINA ROSELLA 20,00 GARELLA MARIA 10,00 GENTA GIOVANBATTISTA IN ME-MORIA DELL’AMICO MAURIZIO BOVIO 110,00 GERMANO SILVIO 100,00 GILARDI MARIA TERESA 25,00 GIORDANO MARIA 25,00 GROTTO RENATA 25,00 GULLA’ ANTONIO 5,00 IACHIA PATRIZIA 10,00

IACOLINO PIERLUIGI 20,00 IN RICORDO DI CODA CELESTE I COLLEGHI IPERCOOP DI BOR-GOSESIA DI VIA XXV APRILE 16 85,00 LA ROCCA MICHELE 30,00 LEVANTO GIUSEPPE 10,00 LORO PIANA ELENA 50,00 MACONI BRUNO 20,00 MAFFEIS FRANCO 20,00 MAGAGNA DAVIDE IN MEMORIA DI VALTER MAGAGNA 100,00 BOCCIOLONE ANTINCENDIO SPA IN MEMORIA DI VALTER MAGAGNA 500,00 MANCIN FERNANDO IN MEMO-RIA DI SGOBBI GIANNI 50,00 MARCHISIO MARINA 50,00 MARIANI NORIS 20,00 MARINONE ERALDO 20,00 MASSIRIO BIANCA 10,00 MERLO PASQUALE 10,00 MILLI ANGELINA 20,00 IN MEMORIA DI MINA GUALTIE-RO I FAMIGLIARI 100,00 MONTA’ GIANNA 10,00 MONZEGLIO PAOLA 20,00 NORTENSIA DALIMON GINNA-STICA SPRINT 20,00 ORLANDO CATERINA IN RICOR-DO DI COLLURA FRANCESCA 300,00 PANIZZA - POZZA 30,00 PELAIA MARIA TERESA 10,00 PERRA GRAZIELLA 10,00 PILETTA MILANIN LILIA 20,00 POZZA WILLIAM 20,00 POZZO ANGELA 20,00 PREITE VALENTINA 10,00 PRETTI PIERA 100,00 PRINA MELLO MARGHERITA 20,00 RAGAZZONI FABRIZIO 20,00 RATTI ROSALBA 100,00 RIZZOLO CRISTINA 20,00 ROMANO COLOMBINA 20,00 ROSSATO ANNA MARIA 15,00 RUFFINI ELIO 50,00 RUFFINO ELDA 30,00 SALARIS STEFANO 15,00 SALEZZE ANNA 20,00 SALICE ARTURO 20,00 SALUOLDI SARA 20,00 SANDRETTI MARINA 50,00 IN MEMORIA DI GIACOMINO ZA-NIN - I COSCRITTI DEL ‘38 DI COGGIOLA 130,00 SCACCHI ANGELA 20,00 SCAROGNINA ENRICO 10,00 SOLESIO LILIANA 10,00 SOTTORINA ERNESTO 5,00 SOTTURA CATERINA 20,00 IN MEMORIA DI CLAUDIO TAS-SO NEL PRIMO ANNIVERSARIO DI MORTE DA PARENTI, AMICI E DIPENDENTI DELLO STUDIO TASSO 810,00 SUTTO AURORA 20,00 TIEPPO DORA 65,00 TOFFANELLO MIRELLA 10,00 TOMADA NADIA 10,00 TONELLO MARIO E VALERIA 30,00 VANZAN SOLIDEA 30,00 VARALE GIULIANA 20,00 VASINO GIUSEPPINA 10,00 VETTORELLO MILENA E PICHET-

TO FRATIN MARCO 50,00 VIANA ANNA MARIA 20,00 VILLANI MAURIZIO 25,00 VILLANI VITO ED ELVIRA IN ME-MORIA DEI CARI 50,00 VILLARBOITO MARILENA 10,00 ZACCAGNI GIOVANNA IN MEMO-RIA DI PALESE LUCIANO 10,00 ZAGO FRANCESCA 20,00 ZAMARIOLA MARCELLA 20,00 ZANELLO NEVA 50,00 ZANOLA CLAUDIA IN RICORDO DI CODA CELESTE 60,00 LA FAMIGLIA IN RICORDO DI BRUNO ZEGNA 20,00 ZERBONE FRANCESCO 25,00 ZIPPO GIOVANNA 20,00 TOTALE 11.216,05

FEBBRAIO 2014ALBERTINETTI PIERA 20,00 ASTALDI ADELINA 10,00 AVONDINO ANDUS, ELMER E LORENZO 150,00 BERTONA STEFANIA E FOGLIA PENEL ORNELLA 20,00 BONASSOLI ALBINA IN MEMO-RIA DI BONASSOLI MARIA GRA-ZIA 110,00 CAMETTI FULVIO E FOSCARIN ELENA IN MEMORIA DI GUIDO CLERICO 50,00 CAPRA GIUSEPPINA 20,00 CERTANO MAURO 20,00 DERIVI GRAZIELLA 50,00 DUPPUCATO MARINA 10,00 FANETTI ALESSANDRO 50,00 FERRARIS MARIA TERESA 25,00 FONTANA ANGELA 20,00 GIANA DORIS 10,00 GIARA RENATO 20,00 GLI AMICI DEL BAR CALICE DI COGGIOLA 130,00 GRUPPO AMICI PRESEPE PRAY IN MEMORIA DI PIERO SELVAG-GIO 50,00 IN MEMORIA DI CAPPABIANCHI ADRIANO LA DIREZIONE E IL PERSONALE DELLA DITTA ILVET DI QUARONA 120,00 LANFRANCHINI RITA 25,00 MAFFEIS MARIA FEDERICA 20,00 MARCON GIULIANA 30,00 MICHELETTI ELDA 25,00 MILANOLO DARIO 20,00 MONTIBELLI NELLI 50,00 N. N. 30,00 N. N. 20,00 N. N. 10,00 N.N. 20,00 PASQUALI GIORIA MARIAROSA 25,00 PASTERIS EMILIANO 10,00 PERINO MARIA PIA 20,00 PULIERI ANGELO GIOVANNI 5,00 RAMPONE LUCIANA 10,00 SANDONA’ FRANCESCO 10,00 SARTORE SEVERINO 40,00 SCAGLIA GIORGIO 25,00 SITTA ESTERINA 5,00 TURA LISA 20,00 TURCONI BARBARA 20,00 ZANELLO ROSY 10,00 TOTALE 1.335,00

2727

Completamente gratuiti

Attività nel Vercellese (in collaborazione con l'Asl Vc)

Borgosesia (in via Marconi, 30 nella sede del 118 )Gattinara (corso Vercelli 159 nel Presidio Sanitario Polifunzionale)Prenotazione visite al numero 0163 51820

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Il Fondo Edo Tempia NON autorizza la raccolta di fondi porta a porta nemmeno con annuncio telefonico

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