Vorrei che si rendesse più vivibile Seregno

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“Vorrei che si rendesse più vivibile Seregno” 25 ISTANZE PER LA REDAZIONE DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO PRESENTATE DALLE ASSOCIAZIONI: ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO CARITAS di Seregno LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno Seregno, marzo 2006

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Istanze al PGT presentate dalle associazioni seregnesi nel 2006

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“Vorrei che si rendesse più vivibile Seregno”

25 ISTANZE PER LA REDAZIONE DEL

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO PRESENTATE DALLE ASSOCIAZIONI:

ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO CARITAS di Seregno LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno Seregno, marzo 2006

”Vorrei che si rendesse più vivibile Seregno” è la frase che un bambino seregnese ha riportato su uno dei 1.415 questionari che sono stati restituiti compilati nell’ambito della ricerca “Anch’io mi muovo in città” che il WWF ha svolto nel 2004. Abbiamo fatto nostra questa frase che rappresenta anche lo spirito che ci ha mosso nel presentare le istanze qui raccolte. Indice LUOGHI DI AGGREGAZIONE E SERVIZI DI INTERESSE CULTU RALE E SOCIALE 1. Edifici di culto 2. Luoghi per iniziative 3. Quartiere San Carlo 4. Centro culturale giovanile comunale 5. Mercato rionale 6. Proposta per un museo dell’arte bambina 7. Proposta spazi associazioni VIABILITA’ CICLO-PEDONALE E SUPERAMENTO CICLOPEDONA LE DELLE LINEE FERROVIARIE 8. Anch’io mi muovo in città 9. Area pedonale 10. Piano dettagliato della viabilità ciclo-pedonal e 11. Tratto viario di via Colzani 12. Percorsi di via Comina 13. Ponte ciclopedonale Via Giulietti 14. Passerelle ciclopedonabili Via Visconti 15. Sovrappasso ciclopedonale S. Valeria AREE VERDI 16. Interventi a verde 17. Orti urbani 18. Perequazione 19. Parco Brianza Centrale AREE DISMESSE 20. Aree dimesse 21. Aree ex Pirelli ed ex Officine Mariani VARIE 22. Ripetitore Piazza Don Fari 23. Una città vivibile 24. Contenimento energetico 25. New services

LUOGHI DI AGGREGAZIONE E SERVIZI DI INTERESSE CULTURALE E SOCIALE 1. Edifici di culto 2. Luoghi per iniziative 3. Quartiere San Carlo 4. Centro culturale giovanile comunale 5. Mercato rionale 6. Proposta per un museo dell’arte bambina 7. Proposta spazi associazioni

1. Edifici di culto Associazione Culturale PUNTO ROSSO ACLI di Seregno Circolo Leone XIII

La popolazione di Seregno presenta, anche per effetto della mobilità connessa all’immigrazione, una crescente differenziazione riguardo alle convinzioni religiose. Per questo il Piano di Gestione del Territorio dovrà prevedere gli spazi necessari alla costruzione di edifici di culto sia ad uso esclusivo che ad uso di più culti.

2. Spazi associazioni ARCI ACLI di Seregno Circolo Leone XIII Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

Crediamo che le associazioni di una CITTA’ come Seregno abbiano bisogno di sedi adeguate per poter svolgere con profitto i compiti che si sono date statutariamente.

Proponiamo che il CRU n. 1 – zona Pomirolo, venga adibito a sede per le associazioni culturali che come le nostre operano sul territorio con finalità aggregative, culturali e ricreative

3. Luoghi per iniziative Associazione Culturale PUNTO ROSSO ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

A Seregno attualmente non esistono spazi adatti alla realizzazione di iniziative quali feste di associazioni, partiti, spettacoli all’aperto e simili.

Altri comuni, anche confinanti, hanno da tempo provveduto a soddisfare queste necessità. Per questo proponiamo che il PGT debba individuare gli spazi necessari e le loro caratteristiche quali ad esempio dotazioni di servizi (igienici, locali di deposito, locali cucina), tensostrutture a copertura di parte degli spazi, parcheggi, ecc.

4. Quartiere San Carlo Associazione Culturale PUNTO ROSSO ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

Il territorio di Seregno ha avuto uno sviluppo per crescita successiva rispetto al centro storico. A differenza di altri comuni confinanti, l’esempio estremo è Giussano, presenta di fatto un unico centro. Questo comporta l’emarginazione di alcune zone periferiche. Il futuro PGT dovrebbe perciò considerare questa situazione ed individuare le opportune soluzioni. In particolare il quartiere San Carlo , che per numero di abitanti residenti nei comuni di Desio e Seregno è pari ormai ad un piccolo comune, dovrebbe essere oggetto di uno studio particolare in grado di migliorarne la fisionomia e renderlo autonomo relativamente ai servizi pubblici presenti ad esempio: posta, uffici comunali decentrati, biblioteca, luoghi di aggregazione, asilo nido, ecc. Tale studio dovrebbe essere condotto assieme al comune di Desio in modo da ripartire gli interventi necessari. Analoga collaborazione intercomunale dovrebbe essere messa in atto anche con le Amministrazioni comunali confinanti per cercare di risolvere problemi particolari.

5. Centro culturale giovanile comunale ARCI ACLI di Seregno Circolo Leone XIII Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

A Seregno manca uno spazio pubblico dedicato completamente ai giovani per il tempo libero, la cultura, l’arte, la socialità (che potrebbe essere frequentato da tutti coloro che lo desiderano, come spazio culturale vivibile per tutta la cittadinanza). Questo luogo potrebbe essere definito “Centro giovanile comunale ”.

Strutturalmente potrebbe presentare i seguenti spazi: • Sala ritrovo con il bar, lo spazio di lettura (con riviste, quotidiani, fumetti), lo spazio

giochi (di ruolo, scacchi ecc.), le postazioni internet. • Salone polifunzionale per attività culturali:

o concerti di musica o conferenze e dibattiti su varie tematiche

o presentazione libri o spettacoli teatrali o proiezioni video o corsi (musica, teatro, fumetti, scrittura creativa ecc.) o sede della Consulta dei giovani o spazio espositivo di opere di giovani artisti (pittura, scultura, fotografia, fumetti,

videoarte ecc.) • Spazio Informagiovani (informazioni su lavoro, salute, viaggi, cultura ecc.)

Organizzativamente, il centro potrebbe funzionare • al pomeriggio come centro d’incontro (apertura della sala ritrovo e dell’Informagiovani), e

spazio culturale, • la sera come centro d’incontro (apertura della sala ritrovo) e come spazio culturale

(corsi, spettacoli, mostre ecc.). Il luogo adatto a un’esperienza del genere potrebbe essere il capannone della ex-Magnoni & Tedeschi (zona Stazione FS), che la precedente Amministrazione Comunale aveva acquisito tramite il Cru 17a e che aveva destinato a spazio culturale.

6. Mercato rionale ACLI di Seregno Circolo Leone XIII Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

In riferimento all’art. 9 comma 3 della legge 11 marzo 2005 n° 12 si prende atto che determinate porzioni di territorio del Comune di Seregno sono e restano penalizzate da alcuni servizi come quelli commerciali in genere. Specificatamente fascia estrema ovest di territorio urbano circoscritto dalla zona del Crocione fino a quella del quartiere S.Carlo si constata una “evidente insufficienza ed inadeguatezza di servizi commerciali in funzione soprattutto (cfr L.12/05 art.9 comma 2) della : -popolazione stabilmente residente che negli anni passati ha occupato decine di nuove costruzioni mediamente di fascia medio bassa -popolazione da insediare o che si sta insediando con un flusso costante nelle costruzioni appena ultimate o che si stanno ultimando o per le quali si stanno approntando nuovi cantieri. Con questo si chiede di non favorire la realizzazione di altri supermercati ma di ripristinare quel genere di mercato rionale che per una larga fetta di popolazione continua ad essere un punto importante di sostentamento diretto ed indiretto valutando contemporaneamente di estenderlo in altri quartieri della città. Con la prossima inaugurazione della nuova area del mercato presso via Fratelli Bandiera viene meno il mercato rionale del quartiere Lazzaretto che era stato attivato anche per la lontananza da quello cittadino in via Cairoli. Il mercato rionale di S. Carlo, a lato dell’asilo, è stato chiuso ormai da anni e si ritiene necessario il ripristino di uno nuovo in posizione la più baricentrica possibilmente tra il quartiere S.Carlo e S.Ambrogio.

Si fa presente infine che la piazza don Luigi Fari con le aree attigue è una zona attrezzata a niente, sempre deserta per vari motivi anche di sicurezza. Dietro i muretti ora demoliti dall’Amministrazione perché pericolosamente inclinatisi, ma non definitivamente ripristinati e finiti, si danno ancora appuntamento malavitosi e spacciatori. Molti erano anche quelli che bivaccano sulle panchine. La piazza era e continua ad essere un luogo abbandonato, un orinatoio a cielo aperto dove i bambini trovano quotidianamente siringhe. Le fioriere sono secche e le radici egli alberi hanno sollevato la pavimentazione. Questa è la stessa area dove si vuole posizionare un ripetitore telefonico motivo di proteste degli abitanti della zona costituitisi in un Comitato spontaneo.

Si propone

• la realizzazione un piccolo mercato rionale e/o tipico (usato, biologico…..) nell’area di piazza don Luigi Fari, attrezzando l’intera area in maniera adeguata

• la riprogettazione dei percorsi ed attrezzature anche di arredo urbano utili sia alla popolazione che agli ambulanti.

7. Museo dell’arte bambina ARCI ACLI di Seregno Circolo Leone XIII Associazione Culturale PUNTO ROSSO

Una proposta concreta ed articolata per “PER PARTIRE DAL MONDO DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI” E DARE CONCRETEZZA AD UN FUTURO MIGLIORE E’ POSSIBILE: quella di realizzare un “mondo a misura dei bambini e degli adolescenti” partendo dalla loro creatività e nel riconoscere valore sociale in quello che fanno. PER questo chiediamo la costituzione di un museo permanente che custodisca ed esponga la produzione grafica, pittorica e plastica dei bambini ( scuola materna ,elementari e scuole medie)e nel quale siano attivi laboratori di ideazione e produzione con l’utilizzo di tutti i linguaggi per la comunicazione e l’integrazione sociale per bambini e ragazzi. Indichiamo come luogo ideale la struttura che ospiterà il Museo Comunale – CRU n. 4 – Via Vignoli, che preveda anche al suo interno spazi idonei e propri ai bambini e agli adolescenti.

VIABILITA’ CICLO-PEDONALE E SUPERAMENTO CICLOPEDONALE DELLE LINEE FERROVIARIE 8. Anch’io mi muovo in città 9. Area pedonale 10. Piano dettagliato della viabilità ciclo-pedonal e 11. Tratto viario di via Colzani 12. Percorsi di via Comina 13. Ponte ciclopedonale Via Giulietti 14. Passerelle ciclopedonabili Via Visconti 15. Sovrappasso ciclopedonale S. Valeria

8. Anch’io mi muovo in città WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus

Il WWF di Seregno è un ente che da diversi anni si occupa del tema della mobilità, soprattutto riguardo all’utilizzo della bicicletta nel comune seregnese, con numerose iniziative tra cui “Bicinfesta per Seregno”, una pedalata ecologica per le vie del comune organizzata annualmente dal 1998, e con altre manifestazioni, convegni e opuscoli che favoriscono l’uso della bicicletta per migliorare la qualità dell’ambiente, e più in generale della vita stessa. Nel 2004 il WWF ha svolto la ricerca “Anch’io mi muovo in città” con lo scopo di monitorare e conoscere quali sono gli spostamenti che i giovani studenti devono affrontare per muoversi a Seregno. Tali spostamenti riguardano non solo il tragitto da e verso scuola, ma anche tutti gli altri impegni che i bambini hanno nell’arco della settimana e i problemi che incontrano in tali spostamenti. Interessava particolarmente conoscere quali sono i problemi maggiori che incontrano durante i loro spostamenti principalmente i bambini, e in subordine i loro genitori e le persone coinvolte nell’educazione dei ragazzi, in modo da poter intervenire in tal senso e conoscere inoltre qual è la situazione complessiva della mobilità dei giovani studenti di Seregno.

La ricerca è stata condotta presso le quattordici scuole del comune, private e pubbliche, per un totale di 1991 studenti delle classi 4° e 5° Ele mentare e 1°, 2° e 3° Media. Complessivamente ne sono stati restituiti compilati 1415, pari al 71% dei questionari distribuiti. Con la presente istanza vogliamo dare voce a tutti quei bambini e ragazzi che hanno voluto aggiungere proprie osservazioni al questionario.

I questionari contenenti osservazioni sono stati complessivamente 490 pari al 34,6% del totale. Diversi questionari contenevano più di una osservazione. Complessivamente le osservazioni sono state 646. Non è stato facile classificarle in quanto ognuno poteva scrivere quello che voleva. Abbiamo, comunque, tentato una suddivisione raggruppandole per argomenti omogenei come indicato nel sottostante elenco.

Richiesta di più piste ciclabili 23,5% Segnalazione pericolosità strade e piste ciclabili dissestate 11,0%

Troppo traffico 10,6% Pericolo per mancato rispetto codice della strada da parte degli automobilisti

9,0%

Richiesta maggior presenza della Polizia Locale (Vigili Urbani) 9,0%

Richiesta di segnaletica (in particolare zebre per attraversamenti pedonali)

8,0%

Segnalazione mancanza marciapiedi 8,0% Richiesta interventi per la moderazione del traffico 8,0%

Richiesta di più domeniche ecologiche 4,1% Maggior attenzione nella scelta della data di Bicinfesta 3,7% Richiesta di spazi verdi per giocare 3,1% Segnalazione semafori con “verde per pedoni” troppo corto 3,1%

Varie (proposte, segnalazioni di pericoli, elogi o critiche, ecc.) 16,5% Riteniamo interessante riportarne di seguito alcune osservazioni così come sono state scritte.

“Se ci fossero più piste ciclabili userei volentieri la bicicletta perché mi sentirei più sicuro” “Ho paura ad andare a scuola in bicicletta perché la Via Cadore è molto trafficata e non esiste la pista ciclabile” “Io andrei volentieri a scuola in bicicletta, ma le strade, a partire dalla mia (Via Circonvallazione), sono troppo trafficate e non hanno piste ciclabili. I tragitti che percorro li faccio principalmente sui marciapiedi anche se non è permesso. VIVA LE PISTE CICLABILI !!!” “Io vado spesso in bicicletta perché è prima di tutto sano, respiro aria pura al contrario di quando vado in macchina. In secondo luogo perché è divertente saltare giù dal marciapiede o superare altre persone. E in fine perché è molto rilassante, insomma mi fa sentire LIBERO !!!” “Mi piacerebbe tanto che ci fosse un mondo dove ci fossero solo le biciclette. Sarebbe bellissimo.”

“E’ impossibile che un bambino della mia età possa girare da solo a piedi o in bicicletta a Seregno. Anche se ci sono delle piste ciclabili, sono dei piccoli percorsi continuamente interrotti dalle strade trafficate e non ci permettono di raggiungere il centro o la scuola.” “Vorrei solo dire di aggiungere alle strade una pista ciclabile, un’aiuola per gli alberi e assolutamente un marciapiede. Così almeno i pedoni e i ciclisti si sentono più sicuri.” “Secondo me un giorno dove si può circolare solo in bicicletta farebbe bene a tutta Seregno ! “Di solito vado in giro in macchina perché c’è troppo traffico e troppi pericoli. Mi piacerebbe che ci fossero più domeniche ecologiche per andare in giro a piedi e in bicicletta tranquillamente. Vorrei anche che queste occasioni venissero prese più sul serio e rispettate da tutti, perché o c’è un blocco dove nessuno può circolare o non si fa niente.” “Vorrei che la mia città diventasse come alcune città del nord-europa dove la maggior parte dei cittadini si sposta in bicicletta e non sempre in auto. Sarebbe bello poter noleggiare le biciclette per poter spostarsi liberamente in città.” “Quando si è in bicicletta è pericoloso attraversare la rotonda assieme alle macchine. E’ meglio dunque costruire attorno alla rotonda una pista ciclabile.” “Mentre vengo a scuola in bicicletta c’è la pista ciclabile ma ad un certo punto finisce, e al posto della pista ciclabile c’è un marciapiede molto stretto e pieno di cartelli pubblicitari che ostacolano il tragitto. E’ stretto particolarmente dove c’è la curva per girare per andare a scuola (vicino alla cartoleria).” “La mia via è molto trafficata da molte auto e soprattutto da grossi camion, come se non bastasse non esistono neppure i marciapiedi e quindi i miei genitori mi portano in macchina a scuola e all’oratorio. Il tutto mi sembra ridicolo! Fate questi benedetti marciapiedi!” “Vorrei che prima di tutto diminuissero le auto e le aziende che le vendono e si aumentassero le vendite delle bici. Io usando l’auto non aiuto l’ambiente e anche se abito vicino alla scuola non potrei né andare a piedi, né in bicicletta perché la via che devo percorrere non è molto sicura, anzi tutt’altro. E’ per questo motivo che vi chiedo di fare una pista ciclabile lungo la Via Wagner. Ciao e grazie! Usare la bici è molto utile! Soprattutto per me, mi piace la natura!” “Credo che bisognerebbe fare più piste ciclabili soprattutto nelle zone frequentate dai ragazzi e vigilare di più queste zone. Bisognerebbe promuovere di più le DOMENICHE ECOLOGICHE e controllare di più certi parchi e giardini in quanto sono frequentati da tipi poco raccomandabili. Inoltre bisognerebbe invitare tutti ad apprezzare la bellezza di alcune zone della nostra città come la zona pedonale del centro e il PARCO DELLA PORADA.” “Secondo me l’idea del parco della Porada è stata molto bella per noi ragazzi.” “L’inquinamento non si combatte perché si vieta di andare in auto una domenica, ma si dovrebbero fare altre cose.”

“Vorrei che si rendesse più vivibile Seregno.” “La via Massimo D’Azeglio è senza marciapiedi e serve come posteggio per chi lavora vicino e lo spazio di carreggiata rimanente è molto ridotto e sarebbe meglio a “senso unico”, quindi meno pericoloso. La città di Seregno ha poche piste ciclabili e i parchi che sono creati non sono facilmente raggiungibili da noi bambini.” “Il percorso a piedi è pericoloso all’incrocio dello stradone che porta verso Meda, andando da casa mia (Via Verdi) poco prima del Don Orione.” “Vicino alla Via Orcelletto per andare a prendere il pullman (al capolinea) non c’è il marciapiede e la strada è molto stretta e molto trafficata, poi ci sono molte buche e quando piove non riesco a camminare e devo andare in mezzo alla strada! Quindi prego vivamente di prendere seri provvedimenti per la maggiore sicurezza dei cittadini. Grazie e arrivederci.”

9. Area pedonale WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus

Si propone di estendere l’area pedonale già prevista dal “Piano particolareggiato dell’area centrale e di contorno” ad altre due zone:

a) il “Pomirolo”, che invece è previsto a traffico limitato; b) Corso del Popolo da Via San Pietro a Piazza Concordia e Via Umberto I° da Piazza

Concordia a Via Medici da Seregno, previa inversione del senso unico in Via San Pietro.

10. Piano dettagliato della viabilità ciclo-pedonal e WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus

Seregno è dotata di una ventina di chilometri tra piste ciclabili e piste ciclo-pedonali. Si va da piste lunghe qualche centinaia di metri ad altre lunghe diversi chilometri, ma spesso scollegate fra di loro. Opportuno e necessario sarebbe il loro collegamento e l’integrazione con quelle dei comuni viciniori. Ci interessa qui sottolineare che dall'esperienza olandese si ricava che se "si migliorano le infrastrutture per i ciclisti aumenta anche l'uso della bicicletta, anzi, il miglioramento della rete di collegamento di piste ciclabili è il modo migliore per spingere la gente ad usarla".

Si propone quindi che venga realizzato un piano dettagliato della viabilità ciclo-pedonale che tenga conto delle piste ciclo-pedonali previste dai tabelloni esposti in città, di quelle previste dal PGTU 2004 (Tav. 18) e preveda l’inserimento di nuovi percorsi (anche non in sede propria) in modo che la distanza tra una pista e l’altra non sia superiore ai 600 metri.

Fra le tante possibilità di creare nuovi percorsi ciclabili l’attraversamento del territorio comunale da est ad ovest, dal parco di cintura del Dosso, fino al Ceredo e al Meredo, passando per il centro e collegando il Lambro alle Groane (due notevoli mete per il tempo libero in comuni vicini) ci sembra l’obbiettivo più importante. Tale percorso, inoltre, lungo il suo tragitto unisce e valorizza i percorsi nord sud.

11. Tratto viario di via Colzani (L’istanza 11, per i temi trattati, è stata inserit a anche nella sezione “VARIE”) ACLI di Seregno Circolo Leone XIII Associazione Culturale PUNTO ROSSO CARITAS di Seregno LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

La direttrice est-ovest esistente a sud di Seregno e dedicata a Livio Colzani collega il territorio di Cesano Maderno al centro della nostra città (attraverso il sottopasso di via Milano/piazza Roma). Tale strada è rimasta invariata dagli anni 50 ad oggi. Anzi rispetto alla urbanizzazione sempre più vertiginosa del territorio comunale, specificamente del quartiere S.Ambrogio e S.Carlo, tale via di comunicazione è stata oggetto delle sole opere di manutenzione ordinaria pur essendo diventata l’asse centrale del rione. Ciò è dimostrato dall’assoluta assenza di interventi di sicurezza, escluse due semaforizzazioni, di riqualificazione e di arredo urbano. Il percorso rettilineo favorisce il raggiungimento di velocità elevate e sorpassi in prossimità soprattutto dell’incrocio con via Rovereto/IV Novembre, dove spesso accadono incidenti con il coinvolgimento di pedoni e motorini. Lungo questo rettilineo si aprono gli accessi diretti di molti passi carrai, compreso il parcheggio di alcuni condomini e l’attività commerciale di un bar ed una pizzeria.

Si propone

La riqualificazione dell’intero tratto viario di via Colzani consiste in: • creazione di un percorso di sicurezza ciclistica e pedonale • creazione di due rotonde, la prima all’incrocio con via Edison e la seconda con via

Milano • regolamentazione degli accessi ed affacci anche dal punto di vista architettonico

prospettanti lungo la via Colzani • ripiantumazione, con opportuni arretramenti dal ciglio stradale, dei pioppi nel numero e

del tipo originario • applicazione delle regole edilizie esistenti inerenti le insegne pubblicitarie e dei

cartelloni lungo la sede stradale a miglior decoro e minor distrazione dei guidatori

• riqualificazione significativa delle eventuali rotatorie quali caposaldi di riferimento visivo e viabilistico tanto importanti da doversi trasformare in occasioni di promozione civile ed artistica e non in anonimi giardinetti spesso incolti e squalificati. Si propone di realizzare, attraverso un concorso, un monumento per esempio a Livio Colzani a cui è dedicata la via stessa.

12. Percorsi di via Comina (L’istanza 12, per i temi trattati, è stata inserit a anche nella sezione “VARIE”) ACLI di Seregno Circolo Leone XIII Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

Il posteggio automobilistico di via Comina è a tutti gli effetti l’unico posteggio utile e implicitamente destinato ai pendolari che per accedere alla stazione devono percorrere ora un lungo percorso verso nord e poi, trasgredendo da tempo ai divieti affissi dalla FF.SS. e rischiando a volte l’incolumità, a volte cadute e storture camminando sulle pietre sconnesse, superano il passaggio a livello e ridiscendono verso sud giungono finalmente alla stazione. Oltre a non avere senso tale situazione è molto pericolosa e dispendiosa sotto ogni punto di vista.

Visto

• l’oggettivo bisogno di modificare una situazione paradossale come sopra descritta • il progettato ampliamento e potenziamento della linea internazionale Milano-Chiasso,

della conseguente prevista chiusura del passaggio a livello e della chiusura della via Comina sulla testata nord

• il progetto di una nuova linea tranviaria con capolinea presumibilmente proprio in quello spazio o presso l’area di accesso allo scalo merci ferroviario

• il potenziamento di flusso di merci e persone sul futuro collegamento ferroviario-meropolitano della linea Novara-Malpensa-Saronno-Seregno-Bergamo-Orio al Serio con incrocio della linea internazionale quadruplicata Milano-Chiasso

• il bisogno, anche in funzione di cui sopra di nuovi parcheggi e di un raggiungimento più veloce ed agevole della stazione ferroviaria

si propone di

• ridisegnare lo spazio ed i percorsi di via Comina e dintorni al fine di favorire gli accessi alla zona e relativi parcheggi

• collegare la vecchia stazione con l’area di via Comina. • prevedere, in alternativa ad un passaggio interrato che nonostante tutte le possibili

eventuali migliorie ed accortezze (larghezza di 4/5 mt del passaggio, aperture a cielo aperto…) comporterebbero sempre oggettive problematiche di igiene (scarsa illuminazione ed aerazione) e sicurezza (anche con eventuali telecamere), una passerella ciclopedonale. Questa soluzione tra l’altro comporterebbe controindicazioni igieniche e di sicurezza molto minori rispetto al tunnel, oltre ad un molto probabile risparmio sui costi di realizzazione. Il sovrappasso quindi con opportune leggere

pendenze potrebbe collegare via Comina con la Stazione ed eventualmente anche le varie banchine di attesa. In effetti in viaggiatore per accedere a queste ultime anche con un percorso interrato dovrebbe comunque scendere e salire delle scale.

• decentrare la stazione ferroviaria con una opportuna struttura funzionale da posizionare sul lato di via Comina così da evitare inutili percorsi di avvicinamento alle biglietterie e poi accedere, tornando indietro alle banchine. Tal nuova struttura diverrebbe “presidio” visivo dell’intera area a parcheggio e passaggio oltre che capolinea con relativi servizi in funzione della prevista linea tranviaria.

• strutturare uno spazio dedicato per l’interscambio che ne conseguirà dal passaggio previsto dei viaggiatori, anche pendolari che, usufruendo della linea ferroviaria Malpensa (aeroporto)-Saronno-Seregno-Bergamo-Orio al Serio (aeroporto), vorranno raggiungere anche Chiasso e Milano (e viceversa).

Con la presente si coglie l’occasione per chiedere informative circa le programmazioni amministrative e tecniche di conoscenza di Codesta Amministrazione circa l’ampliamento, da parte delle Ferrovie dello Stato, della linea internazionale Milano–Chiasso e Saronno-Bergamo.

13. Ponte ciclopedonale Via Giulietti ACLI di Seregno Circolo Leone XIII Associazione Culturale PUNTO ROSSO CARITAS di Seregno LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

Con il previsto ampliamento e della linea internazionale Milano-Chiasso e la chiusura di tutti i passaggi a livello esistenti la via Bottego si trasformerà in una via a fondo cieco, impedendo qualsiasi flusso veicolare essenziale sia per una sana vivibilità e sia per una normale fruibilità di servizi e mezzi. Accedere direttamente alla parte nord della linea ferroviaria sarà impossibile. Diventerà difficile, problematico e dispendioso perché bisognerebbe aumentare le distanze di tragitto con tutte le conseguenze di dispersione di tempo, maggior traffico, sicurezza, costi, inquinamento atmosferico ed acustico. Vista la difficoltà tecnica-logistica di creare un sovrappasso od un sottopasso per autoveicoli tra la via Bottego e la via Sabatelli

si propone

in vista della prevista chiusura del passaggio a livello di via Bottega la creazione di un ponte ciclopedonale tra la via Bottego e la via Capitano Giulietti. Tale collegamento, di larghezza sufficiente per il passaggio di due biciclette, sarebbe situato sulle direttrici più dirette per raggiungere il complesso della Corte del Cotone (qualunque attività vi sia prevista), la Biblioteca, le ex Scuole Umberto, …

Si fa presente che a lato della via Bottego dirimpetto alla linea ferroviaria, la cui sede è già più bassa rispetto a quella stradale, esiste un ampissimo spazio libero ora destinato a parcheggio che potrebbe agevolare la salita molto graduale del ponte ciclopedonale.

14. Passerelle ciclopedonabili Via Visconti ACLI di Seregno Circolo Leone XIII Associazione Culturale PUNTO ROSSO CARITAS di Seregno LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

All’imbocco sud del sottopasso che porta via Milano fino in piazza Roma esiste un incrocio di vie che convergono. Due sono laterali ai parapetti del sottopasso, la via Visconti è utilizzata per l’accesso ad un attività commerciale (Nava) ed alle dismesse Officine Mariani e l’ultima serve a raggiungere la sede di attività commerciali e produttive site nell’area dell’ex Pirelli.

Vista

• l’apertura della nuova area mercato posta a nord della linea ferroviaria statale • l’esistenza del nuovo capolinea dei servizi delle autolinee in via Fratelli Bandiera a nord

della linea ferroviaria statale • l’ubicazione della sede AEB società di carattere pubblico con servizi essenziali alla

cittadinanza posizionati subito a nord della linea ferroviaria statale in prossimità sia del nuovo mercato che del capolinea delle autolinee

• l’insufficiente sicurezza (marciapiedi strettissimi e sede stradale molto stretta) dei pedoni e ciclisti (molti sono i pendolari che devono accedere alla stazione ferroviaria ed alle autolinee) nel percorrere in discesa e salita il sottopasso. Si fa presente che sul lato ovest della galleria un tratto del marciapiede è largo non più di 40 cm. Il pedone o il disabile, anche parziale, dovrebbe attraversare la strada della galleria per raggiungere il marciapiede sul lato est della strada per poi riattraversarla per raggiungere la stazione ferroviaria posizionata a ovest. Perché per esempio un pendolare per arrivare sulla banchina ferroviaria dovrebbe risalire il sottopasso, arrivando in piazza Roma, e percorrere via Mazzini (la via della stazione) oppure risalendo sempre dal sottopasso, arrivare in piazza Roma, per poi tornare indietro per accedere, in via Fratelli Bandiera, alla stazione dal nuovo varco d’accesso alla stazione ferroviaria ?

• la annosa ed opportuna chiusura di una scala esistente che dalla galleria del sottopasso darebbe accesso al nuovo varco, in via Fratelli Bandiera, alla stazione ferroviaria

si propone

1. la realizzazione di una passerella sospesa ciclopedonabile, evitando l’utilizzo del pericoloso sottopasso che, partendo dalla lunga strada abbandonata e a fondo cieco a lato del parapetto ovest del sottopasso, superi con una pendenza leggera la linea

ferroviaria giungendo in prossimità del nuovo varco della stazione e del capolinea della autovie in via Fratelli Bandiera.

2. la realizzazione di una passerella sospesa ciclopedonabile che colleghi, attraverso via Visconti, direttamente la zona sud della città alla nuova area mercato a sua volta già collegata (in questi giorni si sta montando il nuovo ponte ciclopedonale) con il quartiere Lazzaretto dove è ubicata la sede ASL con molti altri servizi anche comunali.

15. Sovrappasso ciclopedonale S. Valeria ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

Nel progetto del Contratto di quartiere II in fase di attuazione in Codesto Comune è prevista la realizzazione di un sovrappasso ciclopedonale che superi la linea ferrovia della Ferrovie Nord Milano e colleghi l’area a verde esistente con campo sportivo di via Bottego con una porzione dell’area del Meredo. Questo collegamento è da considerarsi fine a sé stesso e minimamente utile all’intera comunità se non a quella sportiva che potrà accedere nei suoi allenamenti dal campo sportivo di via Bottego al parco del Meredo e lì circolare attraverso i percorsi esistenti nel resto del Parco. Affinché questo nuovo sovrappasso abbia più senso e possa effettivamente servire ad un numero molto consistente di popolazione si ritiene importante

si propone

di progettare un secondo passaggio ciclopedonale che, a prosecuzione del precedente di cui sopra, superi anche le linee ferroviarie dello Stato, già più basse della quota stradale, e raggiunga via Luini collegando il quartiere S.Ambrogio a quello di S.Valeria così che si possano raggiungere direttamente e più agevolmente luoghi di servizi vari pubblici e privati. Da considerare anche la possibilità di un finanziamento sia delle ferrovie che del Programma Nazionale del Contratto di Quartiere II quale perfezionamento del progetto di collegamento dell’area Crocione con il resto della città. Questo soprattutto in vista del previsto ampliamento e potenziamento della linea internazionale Milano-Chiasso e della chiusura del passaggio a livello di via Bottego e via Saronno.

AREE VERDI 16. Interventi a verde 17. Orti urbani 18. Perequazione 19. Parco Brianza Centrale

16. Interventi a verde WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus

Si propongono i seguenti interventi a verde: a) realizzazione sull’intera area compresa tra le vie Wagner, S. Vitale, Orcelletto, Lucca

di un parco urbano b) sistemazione in terra battuta per le aree, in gran parte già di proprietà del comune,

all'angolo tra via Porada e via Ancona per la nuova sede delle manifestazioni temporanee (circhi, giostre, ecc).

c) realizzazione di un piccolo spazio a verde in adiacenza del nuovo insediamento di edilizia economica popolare (case per anziani) in via Locatelli.

d) sistemazione a verde dell’area tra il Lazzaretto e lo stadio attorno alla pista ciclabile 8 Marzo, a complemento ed integrazione delle nuove strutture sportive previste in adiacenza.

Data l’importanza dell’area si comunica all’Amministrazione comunale, una volta assegnati gli incarichi di progettazione, la disponibilità dei sottoscrittori ad incontrare i tecnici incaricati per un confronto tecnico specifico.

17. Orti urbani ACLI di Seregno Circolo Leone XIII Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

Con le iniziative legate al Contratto di Quartiere sono state prese in considerazione tutti gli strati della popolazione lì residente. Particolare attenzione si è data giustamente alla fascia della così detta terza età che numericamente è molto consistente. Riprendendo l’iniziativa già in attiva da tempo in altre zone della città ed anche in una minima porzione nei pressi del Crocione

si propone

La creazione di un’area vasta di orti urbani coordinati dall’amministrazione comunale che diventino fulcro di aggregazione sociale per gli abitanti, le famiglie e gli anziani oltre che fonte integrativa di sostentamento.

18. Perequazione LEGAMBIENTE Seregno onlus ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno Si invita l’Amministrazione Comunale a valutare la possibilità di un approccio perequativo nella stesura del PGT. La creazione di comparti edificatori non contigui è oggi, non solo possibile giuridicamente, ma è l’unico sistema per reperire le aree a standard all’interno del PLIS senza ricorrere all’esproprio. Si suggerisce di abbassare di una certa quota gli indici edificatori dentro il centro edificato (art. 18 L.865/’71) e di vincolare l’uso/trasformazione di dette aree alla formazione di comparti con aree standard/Plis sulle quali si concede un bassissimo indica territoriale. Il volume è fatto atterrare sulle aree interne al centro edificato, liberando le restanti aree per usi pubblicistici come da previsioni del Piano Particolareggiato del PLIS.

19. Parco Brianza Centrale LEGAMBIENTE Seregno onlus ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno Conferma delle previsioni contenute nel programma pluriennale degli interventi per il Parco Brianza Centrale , adottato alla quasi unanimità del Consiglio Comunale con delibera n.42 del 30.03.2004 . Si invita l’Amministrazione Comunale (A.C.) a prendere in seria considerazione un fattibile ampliamento dei confini del PLIS “interno” (ossia in territorio comunale); si pensi alle aree comprese tra le via Wagner e Porada/lato est e l’area racchiusa dalla via Nazioni Unite e dalla ferrovia Seregno Saronno (adiacente al quartiere Crocione). Si invita l’A.C. a prendere contatti con i comuni limitrofi per l’ampliamento dei confini del PLIS oltre i confini comunali; si pensi alle aree poste nei comuni di Albiate e Seveso/Cesano Maderno in primis. Si invita l’A.C. a prendere contatti con i comuni di Carate Brianza e Verano per quanto riguarda uno studio congiunto per l’utilizzo coordinato e sovracomunale (anche in logica

PLIS) del polo estrattivo di sabbia e ghiaia inserito nel piano cave provinciale e situato a nord/est del comune di seregno. E’ un’importante occasione di pianificazione sovracomunale in chiave ambientale. Aree agricole: si suggerisce di adottare incentivi/sgravi a quei soggetti orientati alla nascita di attività orticole/vivaistiche in ambito PLIS mediante apposite convenzioni.

AREE DISMESSE 20. Aree dimesse 21. Aree ex Pirelli ed ex Officine Mariani

20. Aree dimesse Associazione Culturale PUNTO ROSSO ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

Sul territorio di Seregno esistono ancora diverse aree ex-industriali interessate ad un recupero e/o riconversione urbanistica. Esiste anche una fortissima spinta a trasformare queste aree in zone residenziali con caratteristiche medio – alte perché attualmente più redditizie per l’imprenditoria edilizia. Tale spinta non deriva da una domanda locale ma è originata dal richiamo che Seregno esercita verso l’area del Milanese. I Seregnesi sarebbero invece interessati ad un tipo di edilizia rivolta al ceto medio – basso. Inoltre non va sottovalutato il pericolo che, una volta consumate le aree ex-industriali, si vadano poi ad intaccare aree inedificate da destinare ad insediamenti produttivi. Noi pensiamo perciò che queste aree debbano essere destinate a scopi produttivi ed alla realizzazione di abitazioni con caratteristiche di edilizia economica – popolare pubblica da dare in locazione.

21. Aree ex Pirelli ed ex Officine Mariani ACLI di Seregno Circolo Leone XIII Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

Esiste da alcuni decenni a sud di Seregno, stretta tra le vie Milano e allo Stadio, un’area industriale dismessa da decenni di proprietà privata mista ad altre di carattere commerciale, artigianale, industriale (modesto). Si fa presente che da quando per iniziativa privata si è provveduto negli scorsi anni, a ristrutturare alcune porzioni di fabbricato industriale con modifica di destinazione d’uso in quest’area non è stato né programmato né tantomeno fatto niente. Anzi mentre a nord della linea ferrovia c’è stato e continua ad esserci un serie di lavori riqualificazione (nuovo mercato, ponte di collegamento con il Lazzaretto, capolinea delle autovie, nuovo varco d’accesso alla ferrovia….) alcune porzioni di area industriale del complesso ex Pirelli e l’intero complesso delle ex Officine M ariani sono ancora abbandonate.

Nelle immediate vicinanze esistono anche altre attività commerciali/produttive ed un importante complesso edilizio (ex Pirelli) ora destinato ad attività commerciali e produttive. Tutto ciò rendono quest’ area urbana una porzione di territorio funzionalmente rilevante, non più periferica ma quasi centrale strategicamente importante sotto ogni significato rispetto alla città e soprattutto alla porzione sud della stessa. L’alto livello delle infrastrutture di collegamento già esistenti ed in progetto (tramvia) la facilità di accesso e di posteggio, lo spazio a disposizione sia all’interno dei siti che all’esterno (posteggio ex Bingo) offrono una speciale occasione di riqualificazione urbana e funzionale soprattutto e specificatamente per l’area delle ex Officine Mariani. Si ritiene quanto meno doveroso e non procrastinabile da parte dell’Amministrazione Comunale riconsiderare dette aree e

si propone

alla Stessa di non trasformarle in zone residenziali, il che sarebbe quanto meno troppo semplicistico ed utile soprattutto ad iniziative speculative ma non al “città”, ma di promuovere, anche con le proprietà private convenzioni o altre forme di accordo per il riuso terziario/produttivo attraverso iniziative specifiche e qualificanti tipo quelle per esempio:

a) tecnico commerciali (start-up) per produzioni qualitative-creative di alto livello prevedendo speciali agevolazioni per nuove attività ed iniziative. Nel sito potrà essere previsto un “pre-incubatore di imprese” con centro servizi comune ospitante: • uffici, aule formazione, sale contatti, riunioni, conferenze • sedi per imprese specializzate soprattutto nel settore servizi e dell’alta tecnologia

high-tech • sedi di ricerca convezionate con università o enti

b) servizi amministrativi/direzionali della nuova provincia di Monza (Camera di Commercio ed industria, Provveditorato,…).

c) onlus convenzionate con la Regione Lombardia e la Comunità Europea per l’aiuto e lo sviluppo di alcune attività produttive nei paesi del terzo mondo e non solo

d) artigianali-produttive o In questo contesto emerge la necessità funzionale di prevedere una rete di

collegamenti diretti e veloci in tutte le direzioni collegando il nuovo centro produttivo e servizi

o alla stazione ferroviaria senza passare necessariamente sotto il ponte di piazza Roma sapendo che sarà ampliata in tutti i sensi la linea Milano-Chiasso, la linea Malpensa-Orio al Serio

o al futuro capolinea della tramvia o alla nuova piazza mercato e quindi al quartiere Lazzaretto o al parcheggio di fronte all’ex Bingo o al capolinea delle autolinee di via Fratelli Bandiera o alla direttrice est ovest di via Colzani che porta alla superstrada Milano -

Meda, sostituendo l’incrocio semaforizzato con una rotatoria

VARIE 11. Tratto viario di via Colzani (Il testo dell’istanza 11 è inserito nella sezione dedicata alla viabilità) 12. Percorsi di via Comina (Il testo dell’istanza 12 è inserito nella sezione dedicata alla viabilità) 22. Ripetitore Piazza Don Fari 23. Una città vivibile 24. Contenimento energetico 25. New services

22. Ripetitore Piazza Don Fari ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

In uno dei quartieri più densamente abitati di Seregno, S.Ambrogio, a sud della zona Crocione (comparto M) nella zona dove è situato il supermercato, Eurospin sono iniziati, all’insaputa della popolazione residente i lavori , poi bloccati, di fondazione per l’installazione di un ripetitore della società Vodafone. Si dice “insaputa” perché la popolazione non può oggettivamente essere a conoscenza costantemente di tutto quello che viene discusso e messo a in approvazione da parte dell’Amministrazione Comunale circa i progetti o i vari piani di vario genere. E’ importante che per queste tematiche così importanti l’informazione comunale sia specifica e diretta alla singola famiglia residente in zona. Nel quartiere è subito sorto un comitato spontaneo molto attivo. Tutti hanno letto le lettere e visto le foto sui giornali cartacei e on line. La proliferazione di ripetitori a Seregno è impressionante, anche se qualcuno degli operatori afferma il contrario, e sembra che questo sia una necessità del progresso mediatico/commerciale. Se è vero che il servizio cellulare è proprio richiesto sempre più dagli stessi cittadini che le contestano è altrettanto vero che a nessuna attività industriale (né di servizio , nemmeno fosse pubblica) sarebbe oggi consentito di porre le sue “ciminiere” seppure con un “piano antenne” coordinato dal comune, secondo una logica di mera convenienza economica e produttiva. Si tratta di una pretesa da albori dell’ età industriale che non ha alcuna giustificazione nel terzo millennio ormai post-industriale. Se i gestori stessi non hanno la sensibilità etica di installare “antenne sostenibili”, tale obbiettivo, deve essere a maggior ragione perseguito con determinazione da enti pubblici, nell’interesse più generale Tuttavia è lecito chiedere non solo più attenzione generale ma anche ed una applicazione stretta e severissima delle normative che regolano l’istallazione di questi ripetitori insieme ad un aggiornamento tecnologico dei ripetitori stessi.

Finora, soprattutto gli ultimi ripetitori, sono stati opportunamente posizionati in luoghi distanti da residenze o luoghi di permanenza con presenza costante umana in zone urbanistiche produttive (via Monti, via Comina…) o agricole (a lato sud ferrovia statale nel parco del meredo…). Ora con la predisposizione del ripetitore in piazza don Luigi Fari vengono meno le minime accortezze non di carattere formale ma di salvaguardia fisica della popolazione residente. Il ripetitore è a meno di 50 metri da abitazioni di residenza, attorno a questa antenna risiedono centinaia di famiglie e si muovono quotidianamente migliaia di persone. Inoltre è ormai consolidato che la presenza di strutture di telecomunicazioni di tipo “invasivo” (su tralicci o pali da terra e da lastrico solare di edifici) rappresenta un fattore di deprezzamento tra il 20 ed il 30% del valore dell’immobile residenziale. Tale stima è dichiarata da numerose organizzazioni di proprietari immobiliari, sulla base di rilevazioni di mercato ormai pluriennali.

Si propone

• di rivedere lo specifico regolamento comunale in funzione di quanto sopra coinvolgendo la popolazione o i suoi più diretti rappresentanti locali negando l’assenso all’installazione di ripetitori se non si è data almeno comunicazione e non si sia sviluppata un’esposizione ed un dibattito diretto con la popolazione residente. Questo anche per limitare il più possibile sia manifestazioni e creazioni di comitati spontanei con conseguenti dispersioni di tempo, energie da parte di tutti e sia disaffezioni verso il governo comunale che non viene più visto come tutore degli interessi della città (comunità).

• di pubblicizzare e comunicare periodicamente alla popolazione i progetti di future installazioni di questo genere e conoscere le opinioni della cittadinanza, come si è fatto per il questionario del fitness club previsto allo Stadio distribuito nelle scuole di zona, con lo scopo di attivarsi al massimo per tutelare gli interessi di salute pubblica più di quelli economici delle società private seppur osservanti le normative di legge.

• di offrire alla società di telecomunicazioni un’altra localizzazione in zone “sostenibili” (senza problemi di popolazione residente)

• di richiedere ai gestori l’installazione di antenne “sostenibili” tali da ridurre i campi elettromagnetici misurabili nella maggior parte dei luoghi, specie quelli di permanenza delle persone, ad un valore uguale o inferiore a 0,5 V/m.

• di integrare il più possibile con il paesaggio urbano le antenne rendendole il più possibile “invisibili” dal punto di vista estetico-visuale

• di rendere queste antenne accettabili ed accettate, quindi, in maniera da non rappresentare pregiudizio alcuno, ad alcun titolo, nè rischio né potenziale rischio, né danno o potenziale danno economico a terzi.

23. Una città vivibile ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO CARITAS di Seregno LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

In preciso riferimento al “Documento di Piano” quale parte integrante del Piano di Governo del Territorio (art.7 comma 1 L.R.12/05) vengono qui riportati i riferimenti legislativi da tenere in considerazione per la presente istanza:

• art.8 comma 2° (obbiettivi di sviluppo , miglioram ento e conservazione) • art.8 comma 2b (…riqualificazione del territorio e minimizzazione del consumo del

suolo…definizione dell’assetto viabilistico e della mobilità… ) Si sottopone quindi a Codesta Amministrazione linee di riferimento guida da tenere in considerazione al fine di studiare una città vivibile Tale città è individuata da caratteristiche tali da creare e alimentare spazi e insediamenti vivibili, che offrano un’alta qualità di vita, con la capacità di rimanere efficienti sul lungo termine, in quanto strutture adatte all’interazione sociale, alla comunicazione e allo sviluppo culturale La vivibilità (pur riconoscendo la complessa rete di fattori che la determinano in una moderna città se in crescita) deve essere anche un frutto di un territorio urbano che si sviluppa e “matura” che possegga già o favorisca le caratteristiche di:

• pulizia, verde, “gradevolezza”; • “salute” ambientale (un basso livello di inquinamento atmosferico, elettromagnetico,

congestione, ecc.); • “trasferibilità “ pubblica con buoni trasporti pubblici, reti di mobilità pedonale e buona

accessibilità all’abitazione, ai servizi e ai posti di lavoro • eguaglianza, accoglienza, sicurezza e prosperità; (case ed affitti a buon mercato,

diversificazione, possibilità di scelta ecc.). • di poter godere da parte di tutte le famiglie, pienamente, dei benefici dello stile di vita

cittadino: le restrizioni fisiche o di accessibilità economica di alcune occasioni e servizi significano per alcuni soggetti e luoghi uno svantaggio e declino di tutta la città nel suo complesso;

• alto livello qualitativo nelle abitazioni, nell’istruzione e nella sanità • mantenimento, almeno, dei più alti livelli occupazionali; • tollerabilità ed accoglienza della diversità; • disponibilità e stimolazione culturale ed intellettuale • “affetto civico” facendo sentire alle persone identità, orgoglio e appartenenza alla

comunità cittadina.

In questo contesto vivibilità significa anche:

Organizzare la crescita urbana secondo la riorganizzazione dei quartieri

• creando centri di attività imprenditoriale a densità alta e media pianificando corridoi di vitale trasporto pubblico;

• offrendo e/o favorendo una vasta gamma di scelte residenziali di più alta qualità possibile

Proteggere e incrementare ambienti naturali, spazi aperti e beni culturali:

• tutelando bellezza e accessibilità a parchi e centri storici • proteggendo e migliorando la qualità dell’aria e del verde; • proteggendo le risorse idriche • proteggendo e valorizzando i beni ambientali, culturali e paesistici, inclusi quelli

Indigeni.

Offrire a tutti una migliore qualità di vita:

• offrendo un’adeguata e distribuita risposta a particolari bisogni 7per quanto riguarda la casa popolare;

• offrendo a tutti (a tutte le età e livelli di bisogno) accessibilità a una vasta gamma di strutture locali pubbliche e private, preferibilmente distribuiti oculatamente nei quartieri;

• offrendo uno stile di vita sano dentro a città sicure; • promuovendo progetti dimostrativi, non solo ecologici, che siano esempi di una diversa

qualità della vita urbana; • coinvolgendo la cittadinanza su scelte di interesse comune (es. ripetitori) • verificando e favorendo localmente, nei limiti delle proprie competenze, nuovi posti di

lavoro

Favorire

• tutte le varie iniziative legate ad iniziative di carattere religioso • Una maggiore scelta per la casa, il lavoro, il tempo libero e le opzioni di stile di vita e

occasioni. • Più diversità e ricchezza culturale: arte, divertimenti, vita sociale in rapporto alla storia

locale, legami coi luoghi, eventi locali e culturali che amplino le possibilità di esperienza e riflettano i vari interessi e tradizioni della comunità.

• Più identità locale: differenziazione dei luoghi, spazi con un determinato scopo che abbiano caratteri distintivi derivanti da valori comunitari, dalla storia, dall’eredità culturale, dalla localizzazione e ruolo rispetto alla città.

• Una migliorata inclusione ed equità sociale: eliminando le distanze, riducendo la vulnerabilità socioeconomica, ostacolando il declino urbano, sociale e culturale in assenza o scarsità di idee ed iniziative di promozione e sviluppo

• Vivibilità per tutto il corso della vita: andare incontro ai vari bisogni connessi alla vivibilità e alle aspettative delle persone in tutti gli stadi della vita.

• Vivibilità trasversale fra i vari gruppi di popolazione andando incontro ai bisogni connessi alla vivibilità e alle aspettative di tutti i gruppi demografici.

• Considerare il futuro delle zone consolidate, che in alcuni casi presentano un insieme di infrastrutture obsolete o inadeguate che diminuisce l’accessibilità ai servizi e alle occasioni sociali ed economiche.

• Favorire la crescita urbana con l’edificazione e riedificazione nelle aree urbane esistenti, rendendo più efficiente l’uso delle strutture già costruite rispettando la qualità delle varie aree, i valori e le aspettative della popolazione lì residente.

• Infine, forse più importante, saper governare gli impatti della trasformazione, ovvero trovar posto alla crescita gestendo al tempo stesso i potenziali conflitti fra i vari obiettivi, e conservando e valorizzando gli elementi di vivibilità a cui normalmente attribuiamo valore.

24. Contenimento energetico LEGAMBIENTE Seregno onlus ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

Preso atto del Decreto Legislativo n. 192 del 19 agosto 2005 che recita "Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia" Ad un anno dall’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto che sancisce la immediata necessità di ridurre le emissioni dei gas climalteranti Osservando che in molti Comuni anche limitrofi le procedure di avvio dei Forum di Agenda 21 hanno dato origine a numerose iniziative in tema di riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera Constatata la delicata situazione italiana in merito all’approvvigionamento energetico che hanno dato origine a fenomeni di black out elettrico e di scarsità di combustibile gassoso Assunto in maniera concorde dalla comunità scientifica internazionale che il sistema di produzione energetica debba trasformarsi da “centralizzato” a “diffuso”

Si propone con decorrenza immediata Di intraprendere iniziative per la diffusione delle fonti energetiche finalizzate all'autoproduzione e all’autosostentamento energetico (solare termico e fotovoltaico, geotermico e biomasse), delle tecniche di bioedilizia e di risparmio energetico (applicazione della legge 10/91, 192/05 e criteri della certificazione energetica CasaClima©). Deve essere redatto il Piano Energetico Comunale che individui le soluzioni in ambito pubblico e privato da attuare per minimizzare i consumi e massimizzare l’uso di fonti energetiche gratuite e rinnovabili. In particolare si deve prevede una riduzione dell’ICI per tutti gli edifici che si dotino di sistemi solari termici e fotovoltaici, pompe di calore geotermiche, caldaie a biomasse, sistemi di riscaldamento radiante, materiali fortemente isolanti nelle murature esterne e nei tetti, materiali costruttivi a basso impatto ambientale, ottenuti da materiale riciclato e riciclabili, etc. Inoltre la commissione edilizia deve respingere progetti di nuova costruzione o ristrutturazione, sia in ambito civile che artigianale o industriale, sia che il soggetto promotore sia pubblico o privato, che non rispettino simili caratteristiche che saranno definite nel dettaglio e sulle quali non sarà applicata nessuna deroga. Deve inoltre essere attivato all’interno del Settore Ambiente del Comune un servizio di assistenza ed informazione rivolto al privato cittadino ed ai professionisti.

25. New services ACLI di Seregno Circolo Leone XIII ARCI Associazione Culturale PUNTO ROSSO LEGAMBIENTE Seregno onlus WWF – Sezione Groane – Gruppo di Seregno

In riferimento all’art.9 comma 8 della L.R. 12/05 e all’art 38 della L.R. 12 dicembre 2003 n°26, Si propone, ad integrazione del progetto di teleriscaldamento in progetto sul territorio di Seregno, di poter espandere contemporaneamente la distribuzione e l’uso delle moderne tecnologie per agevolare la trasformazione la crescita della città nel suo complesso in una città moderna che ridiventi riferimento produttivo di qualità .

La realizzazione del teleriscaldamento non può essere solo un encomiabile intervento tecnologicamente avanzato, ma anche un’ occasione per promuovere anche servizi tecnologici altamente qualificati , ora più che mai necessari, da offrire a imprese e cittadini soprattutto in determinati quartieri “a margine” primariamente quelli di S.Ambrogio, S Carlo, S.Salvatore dove necessitano presenze “pubbliche” anche strutturali di vario tipo. E’ importante evidenziare la presenza della ex Azienda municipalizzata nella vita e nelle trasformazioni cittadine cercando di coinvolgerla operativamente in maniera sempre più marcata e profonda con l’offerta di servizi anche innovativi come per esempio :

• prevedere, in riferimento al piano urbano generale dei servizi nel sottosuolo (PUGSS) (art.9 comma 8 L.12/05), una rete ( già realizzata in parte insieme alla posa del teleriscaldamento) di cavidotti cittadini per usi vari ( es.fibra ottica, sottoservizi vari….).

• obbligo di predisposizione per le nuove costruzioni, con facilitazioni per le esistenti, degli attacchi per teleriscaldamento.

• offerta di un servizio web elettrico di cui l’Amministrazione Comunale potrebbe diventare promotrice con coinvolgimento dell’AEB, o altre società in alternativa, che permetta il collegamento in banda larga con Internet utilizzando i cavi domestici di alimentazione elettrica (v. esempi di Bellinzona, Brescia…).

• in alternativa al precedente sistema si potrebbero prevedere “hot spot” wireless, sistema tecnologicamente semplice di collegamento gratuito via etere, diverso da quello dei ripetitori telefonici, usufruibile in prima battuta per i servizi dell’Amministrazione Comunale poi anche per tutta la cittadinanza. Strettamente collegato a questo sarebbe l’adozione anche del sistema di comunicazione telefonica Skype o similari che permette di effettuare telefonate gratuite in tutto il mondo oltre che in Italia. (vedi iniziative di Roma, Arezzo…) In funzione di questo sistema è da studiare una convenzione con le società di telecomunicazioni per poter usufruire anche da parte dell’Amministrazione Comunale i pali dei ripetitori già esistenti.

Si sottolinea che la creazione di reti senza fili (wireless) o attraverso sistemi alternativi (es. web elettrico) all’attuale doppino telefonico, attraverso il quale i cittadini possono collegarsi alla rete con i propri PC quasi ovunque e soprattutto gratuitamente, è a tutto vantaggio del pubblico e dei consumatori.

Tale servizio in un moderno contesto globale di servizi ed utility è da considerarsi comunque un servizio pubblico come acqua, fognature, parchi di cui le nostre comunità hanno bisogno e contribuire concretamente ad una crescita non solo economica.

Servizi wireless/webelettrico gratuiti o scontati possono incentivare lo sviluppo economico, i servizi comunali, migliorare le attività di pattuglia della polizia ed altri servizi cittadini

NOTE

- Tutte le istanze sono state depositate in Comune il giorno 27 febbraio 2006, ad eccezione delle n. 18 (Perequazione) e 19 (Parco Brianza Centrale) che, per un disguido, sono state depositate qualche giorno dopo.

- Sotto ogni titolo compare l’elenco delle associazioni che hanno sottoscritto e presentato quella istanza. La prima associazione è quella che l’ha steso materialmente.

- In calce ad ogni istanza è stata riportata la seguente richiesta: <In riferimento alla L.R. 12 del 11 marzo 2005 art.13 comma 3 ci si riserva di integrare e meglio contestualizzare le presenti osservazioni nel momento in cui Codesta Amministrazione acquisirà il “…il parere delle parti sociali ed economiche”.>