Installazione degli impianti fotovoltaici nelle attivit à ... IV DM 07/08/2012 – Modifiche...
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Installazione degli impianti fotovoltaici nelle Installazione degli impianti fotovoltaici nelle attivitattivit àà soggette ai controlli di prevenzione soggette ai controlli di prevenzione
incendiincendi
Relatore:Ing. Michele MAZZARO
Comandante Provinciale VVF VERCELLI
Vercelli, 31 maggio 2013
� La guida rappresenta uno strumento di indirizzo non limitativo delle scelte progettuali
� Individua alcune soluzioni utili al perseguimento degli obiettivi di sicurezza dettati all'Allegato I, punto 2 al Regolamento (UE) n.305/2011 del 9 marzo 2011;
� Altre soluzioni utili al perseguimento dei richiamati obiettivi possono essere individuate mediante lo strumento della valutazione dei rischi (che potrebbe non rientrare nelle competenze del progettista/installatore FV!).
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GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: I PRINCIPI
�� Rispetto del Requisito 2 Allegato 1 Regolam. UE 305 /2011Rispetto del Requisito 2 Allegato 1 Regolam. UE 305 /2011
(Sicurezza in caso di incendio per le opere di costruzione)
� capacità portante per un periodo di tempo determinato
� generazione e propagazione del fuoco e del fumo limitate
� limitata propagazione del fuoco a opere di costruzione vicine
� sicurezza degli occupanti fuori (o dentro) l’opera
� sicurezza delle squadre di soccorso
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: I PRINCIPI
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�� Rispetto delle norme tecniche. Ad esempio Rispetto delle norme tecniche. Ad esempio ……
�� CEI 64CEI 64--8 8 -- Sezione 712Sezione 712 : “Sistemi fotovoltaici (PV)”;
�� Guida CEI 82Guida CEI 82 --2525: “Guida alla realizzazione di sistemi di
generazione fotovoltaica collegati alle reti elettriche di Media
e Bassa tensione”
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GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: I PRINCIPI
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� PREMESSA
� CAMPO DI APPLICAZIONE
� REQUISITI TECNICI
� CARATTERISTICHE
� DOCUMENTAZIONE
� VERIFICHE
� SEGNALETICA DI SICUREZZA
� SALVAGUARDIA DEGLI OPERATORI VV.F.
� IMPIANTI ESISTENTI
� ALLEGATI
CONTENUTICONTENUTICONTENUTICONTENUTI
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: I CONTENUTI
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PREMESSAPREMESSAPREMESSAPREMESSA
Gli impianti fotovoltaici non rientrano fra le attivitnon rientrano fra le attivit àà soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del D.P.R. n. 151 del 01 agosto 2011
Tuttavia l’installazione di un impianto PV a servizio di un’attività soggetta ai controlli di prevenzione incendi richiede adempimenti DPR n. 151 del 01 DPR n. 151 del 01 agosto 2011agosto 2011 … (art. 4, comma 6)
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: ISTRUTTORIA
� Per impianto PV a servizio di un’attività soggetta si intende un impianto PV incorporato nell'attività soggetta: impianto i cui moduli ricadono, anche parzialmente, nel volume delimitato dalla superficie cilindrica verticale avente come generatrice la proiezione in pianta del fabbricato, inclusi aggetti e sporti di gronda
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Pannello FV “incorporato”
Edificio
Eventuale struttura di sostegno indipendente dall’edificio servito
VISTA
Filo esterno edificio
Disegno non in scala
Generatrice della superficie cilindrica
Aggetto
MODIFICHE AD ATTIVITA’
ESISTENTI
NON RILEVANTIAI FINI DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO ovvero
considerate non sostanziali ai fini antincendio da specifiche norme tecniche
RILEVANTIAI FINI DELLA SICUREZZA
ANTINCENDIO NON AGGRAVIOpreesistenti condizioni di sicurezza antincendio
AGGRAVIOpreesistenti condizioni di sicurezza antincendio
Art.4 c.6
Art.4 c.7
Art.4 c.8
Appunto: Regime per le MODIFICHE (art.4 comma 6 DPR 151 e DM 07/Appunto: Regime per le MODIFICHE (art.4 comma 6 DPR 151 e DM 07/08/2012)08/2012)
D.M. 7 agosto 2012
MODIFICHE (ART.3 e 4)MODIFICHE (ART.3 e 4)
DPR 151/2011
PER MODIFICHE CON AGGRAVIOPER MODIFICHE CON AGGRAVIO preesistenti condizioni sicurezza antincendio:
• attività in categoria A - Presentazione di SCIA a lavori ultimati;• attività in categoria B e C -Presentazione del progetto ai fini della valutazione e
SCIA a lavori ultimati
MODIFICHE SENZA AGGRAVIO (art. 4 comma 6)MODIFICHE SENZA AGGRAVIO (art. 4 comma 6) di– lavorazioni/strutture
– destinazione locali
– qualità/quantità sostanze pericolose
– condizioni sicurezza prec. accertate
SOLO aggiornamento pratica con la presentazione della SCIA per la sola attività principale soggetta. Nel caso di SCIA senza preventiva approvazione del progetto, la documentazione dovrà essere integrata con la valutazione del rischio
Allegato IV DM 07/08/2012 Allegato IV DM 07/08/2012 –– Modifiche rilevanti art.4 c.6 DPR 151Modifiche rilevanti art.4 c.6 DPR 151�� C) Modifica di impianti C) Modifica di impianti …… tecnologicitecnologici
� i. incremento della potenza …
� ii. modifica sostanziale della tipologia o del layout di un impianto
�� D) Modifiche funzionaliD) Modifiche funzionali� v. modifica sostanziale della compartimentazione antincendio, dei sistemi
di ventilazione naturale …
�� E) Modifica delle misure di protezione per le perso neE) Modifica delle misure di protezione per le perso ne� iii. modifica … dei sistemi di protezione degli occupanti e dei soccorritori
individua le modifiche rilevanti ma non specifica qu ando individua le modifiche rilevanti ma non specifica qu ando applicare procedure comma 6 o comma 7 del DM 7/08/20 12applicare procedure comma 6 o comma 7 del DM 7/08/20 12
(necessario confronto con il Comando)(necessario confronto con il Comando)
MODIFICHEMODIFICHE
D.M. 7 agosto 2012
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PREMESSAPREMESSAPREMESSAPREMESSA
In via generale l’installazione di un impianto fotovoltaico, in funzione delle caratteristiche elettriche costruttive e/o delle relative modalitàdi posa in opera, può comportare un aggravio del preesistente livello di rischio di incendio.
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: AGGRAVIO DI RISCHIO
COME FACCIO A VALUTARE SE LCOME FACCIO A VALUTARE SE L ’’ INSTALLAZIONE COSTITUISCE INSTALLAZIONE COSTITUISCE
AGGRAVIO???AGGRAVIO???
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PREMESSAPREMESSAPREMESSAPREMESSA
Per decidere sull’aggravio necessarie valutazioni su:
� interferenza con il sistema di ventilazione dei prodot ti della
combustione (ostruzione parziale/totale di traslucidi ,
impedimenti apertura evacuatori)
� sicurezza degli operatori addetti alla manutenzione
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: AGGRAVIO DI RISCHIO
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PREMESSAPREMESSAPREMESSAPREMESSA
Per decidere sull’aggravio necessarie valutazioni su:
� propagazione delle fiamme all’esterno o verso l’intern o del
fabbricato attraverso i componenti dell’impianto (pre senza di
condutture sulla copertura di un fabbricato suddiviso in più
compartimenti – modifica della velocità di propagazione di un
incendio in un fabbricato mono compartimento )
� sicurezza degli addetti alle operazioni di soccorso (V VF e
addetti al soccorso) per pericolo di elettrocuzione
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: AGGRAVIO DI RISCHIO
Un caso reale di interferenza con il sistema di ventilazione:
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CAMPO DI APPLICAZIONECAMPO DI APPLICAZIONECAMPO DI APPLICAZIONECAMPO DI APPLICAZIONE
Rientreranno nel campo di applicazione della guida gli impianti Rientreranno nel campo di applicazione della guida gli impianti Rientreranno nel campo di applicazione della guida gli impianti Rientreranno nel campo di applicazione della guida gli impianti
fotovoltaici (FV) con tensione in corrente continua (c.c.) non sfotovoltaici (FV) con tensione in corrente continua (c.c.) non sfotovoltaici (FV) con tensione in corrente continua (c.c.) non sfotovoltaici (FV) con tensione in corrente continua (c.c.) non superiore uperiore uperiore uperiore
a a a a 1500V.1500V.1500V.1500V.
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012 : QUALI IMPIANTI
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REQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICI
Ai fini della prevenzione incendi:Ai fini della prevenzione incendi:Ai fini della prevenzione incendi:Ai fini della prevenzione incendi:
� tutti i componenti dovranno essere conformi alle disposizioni tutti i componenti dovranno essere conformi alle disposizioni tutti i componenti dovranno essere conformi alle disposizioni tutti i componenti dovranno essere conformi alle disposizioni
comunitarie o nazionali applicabilicomunitarie o nazionali applicabilicomunitarie o nazionali applicabilicomunitarie o nazionali applicabili
� gli impianti FV dovranno essere gli impianti FV dovranno essere gli impianti FV dovranno essere gli impianti FV dovranno essere progettati, realizzati e progettati, realizzati e progettati, realizzati e progettati, realizzati e
manutenuti a regola dmanutenuti a regola dmanutenuti a regola dmanutenuti a regola d’’’’arte arte arte arte …………
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: I REQUISTI
REGOLA DELL ’ARTE
CEI 64-8 - SEZIONE 712
PROBLEMI NON ANCORA RISOLTIPROBLEMI NON ANCORA RISOLTI
� Protezione contro i contatti indiretti mediante interruzione automatica
del circuito sul lato corrente continua (c.c.): allo studio !!!allo studio !!!
� Protezione contro i contatti indiretti mediante componenti (compresi i
pannelli) in Classe II o con isolamento equivalente sul lato c.c. (art.
712.413.2) non garantita in caso di incendio non garantita in caso di incendio (!!!)(!!!)
CEI 64-8 SEZIONE 712: IMPIANTI FOTOVOLTAICI
PROBLEMI DAPROBLEMI DA STANDARD COSTRUTTIVISTANDARD COSTRUTTIVI
� Nelle scatole di giunzione dei pannelli e delle stringhe, possonopossono
essere installati dispositivi di protezione non comandabili a distanzanon comandabili a distanza
in caso di emergenza…
Pertanto, le condutture in corrente continua sino allPertanto, le condutture in corrente continua sino all ’’ inverter, inverter,
possono rimanere in tensionepossono rimanere in tensione
� I pannelli continuano a produrrecontinuano a produrre senza danneggiarsi anche in caso in caso
di cortocircuitodi cortocircuito ai morsetti (circola la corrente ISC)
CEI 64-8 SEZIONE 712: IMPIANTI FOTOVOLTAICI
� E’ prevista l’istallazione di diodi di bypassdiodi di bypass connessi fra una o più celle, nella
direzione della corrente diretta, al fine di permettere alla corrente del modulo
di bypassare le celle in ombra, prevenendo quindi riscaldamenti localizzati
(hot-spot) che potrebbero incendiare il modulo (712.3.21)
� E’ prevista l’installazione di un diodo di bloccodiodo di blocco connesso in serie a moduli,
pannelli, stringhe e generatore PV, al fine di bloccare l’eventuale corrente
inversa, prevenendo quindi danneggiamenti dei moduli (712.3.22)
PREVISIONI DI NORMA UTILI AI FINI ANTINCENDIPREVISIONI DI NORMA UTILI AI FINI ANTINCENDI
(rischio di incendio pannelli)(rischio di incendio pannelli)
CEI 64-8 SEZIONE 712: IMPIANTI FOTOVOLTAICI
� I cavi in c.c. devono essere scelti ed installati in modo tale da rendere
minimo il rischio di guasti a terra ed i cortocircuiti (art. 712.522.8.1)
� Per assicurare la manutenzione del convertitore, devono essere
previsti dispositivi atti a sezionare il convertitore dai lati c.c. e c.a.
(art.712.536.2.1.1)
�� Deve essere previsto un dispositivo di sezionamento ( interrutoreDeve essere previsto un dispositivo di sezionamento ( interrutore
di manovra/ sez) sul lato c.c. del convertitoredi manovra/ sez) sul lato c.c. del convertitore (art.712.536.2.2.5)
PREVISIONI DI NORMA UTILI AI FINI ANTINCENDIPREVISIONI DI NORMA UTILI AI FINI ANTINCENDI
Dove sta scritto Dove sta scritto ““ in prossimitin prossimit àà delldell ’’ inverterinverter ”” ??????
CEI 64-8 SEZIONE 712: IMPIANTI FOTOVOLTAICI
SUGGERIMENTI
DELLE GUIDE
CEI 82-25:2010
Paragrafo 6 – Condutture per corrente continua
�� DISCESA CAVI PROTETTA MECCANICAMENTEDISCESA CAVI PROTETTA MECCANICAMENTE
PREVISIONI DI GUIDA UTILI AI FINI ANTINCENDIPREVISIONI DI GUIDA UTILI AI FINI ANTINCENDI
Possono servire ad impedire un contatto diretto/indiretto sulle calate
CEI 82-25: 2010 IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Paragrafo 7 – Organi di manovra
�� I circuiti elettrici devono essere dotati di disposit ivi di manoI circuiti elettrici devono essere dotati di disposit ivi di mano vra vra
ed interruzione di emergenza, di fronte al rischio di un pericoled interruzione di emergenza, di fronte al rischio di un pericol o o
imminenteimminente
MISURE FONDAMENTALI AI FINI ANTINCENDIMISURE FONDAMENTALI AI FINI ANTINCENDI
Ma l’operatore VVF non è da considerare nell’applicare tale misura???
CEI 82-25: 2010 IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Paragrafo 7 – Organi di manovra
�� I dispositivi di emergenzaI dispositivi di emergenza devono essere di tipo onnipolare,
dovrebbero comandare ALMENOALMENO ll’’apertura del circuito di ingresso e apertura del circuito di ingresso e
uscita delluscita dell’’inverterinverter e, per numero, forma e dislocazione, essere
rapidamente accessibili ed azionabiliazionabili dall’operatore con una sola
manovra da posizione sicurada posizione sicura (7.2)
MISURE FONDAMENTALI AI FINI ANTINCENDIMISURE FONDAMENTALI AI FINI ANTINCENDI
ALMENOALMENO non significa ESCLUSIVAMENTEESCLUSIVAMENTE ……
CEI 82-25: 2010 IMPIANTI FOTOVOLTAICI
Paragrafo 7
� Dispositivi di protezione/manovra lato corrente continualato corrente continua (7.5):
� Serie CEI EN 50123: Applicazioni ferroviarie, tranviarie, filoviarie
e metropolitane - Impianti fissi - Apparecchiatura a c.continua
� CEI EN 60947-2 Apparecchiature BT - Parte 2: Int. automatici
� CEI EN 60947-3 Apparecchiatura BT - Parte 3: Interruttori di
manovra, sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità
combinate con fusibili
� Guida CEI 32-18: fusibili
MISURE FONDAMENTALI AI FINI ANTINCENDIMISURE FONDAMENTALI AI FINI ANTINCENDI
Esclusi i fusibili …
tutti comandabili a
distanza!!!
CEI 82-25: 2010 IMPIANTI FOTOVOLTAICI
RITORNIAMO ALLA GUIDA VVF …
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RIPRENDENDO I REQUISITI TECNICI RIPRENDENDO I REQUISITI TECNICI RIPRENDENDO I REQUISITI TECNICI RIPRENDENDO I REQUISITI TECNICI …………
� LLLL’’’’installazione dellinstallazione dellinstallazione dellinstallazione dell’’’’impianto dovrimpianto dovrimpianto dovrimpianto dovràààà essere eseguita in modo da essere eseguita in modo da essere eseguita in modo da essere eseguita in modo da
EVITARE LA PROPAGAZIONE DI UN INCENDIOEVITARE LA PROPAGAZIONE DI UN INCENDIOEVITARE LA PROPAGAZIONE DI UN INCENDIOEVITARE LA PROPAGAZIONE DI UN INCENDIO dal generatore al dal generatore al dal generatore al dal generatore al
fabbricatofabbricatofabbricatofabbricato
Soluzioni:Soluzioni:Soluzioni:Soluzioni:
� Generatore installato su strutture di copertura e/o di facciata Generatore installato su strutture di copertura e/o di facciata Generatore installato su strutture di copertura e/o di facciata Generatore installato su strutture di copertura e/o di facciata
incombustibiliincombustibiliincombustibiliincombustibili
� interposizione tra i moduli fotovoltaici e il piano di appoggio,interposizione tra i moduli fotovoltaici e il piano di appoggio,interposizione tra i moduli fotovoltaici e il piano di appoggio,interposizione tra i moduli fotovoltaici e il piano di appoggio, di di di di
uno strato di materiale di resistenza al fuoco almeno EI 30 ed uno strato di materiale di resistenza al fuoco almeno EI 30 ed uno strato di materiale di resistenza al fuoco almeno EI 30 ed uno strato di materiale di resistenza al fuoco almeno EI 30 ed
incombustibile (Classe 0 secondo il DM 26/06/1984 oppure incombustibile (Classe 0 secondo il DM 26/06/1984 oppure incombustibile (Classe 0 secondo il DM 26/06/1984 oppure incombustibile (Classe 0 secondo il DM 26/06/1984 oppure
Classe A1 secondo il DM 10/03/2005)Classe A1 secondo il DM 10/03/2005)Classe A1 secondo il DM 10/03/2005)Classe A1 secondo il DM 10/03/2005)
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: I REQUISITI
E’ sufficiente che sia garantita l’incombustibilità
anche di un solo
“layer” continuo costituente il pacchetto dello strato. Uno strato può
essere costituito da più “layer”
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REQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICI
� Soluzione alternativeSoluzione alternativeSoluzione alternativeSoluzione alternative::::
DA INDIVIDUARSI A SEGUITO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI DA INDIVIDUARSI A SEGUITO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI DA INDIVIDUARSI A SEGUITO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI DA INDIVIDUARSI A SEGUITO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI DA INDIVIDUARSI A SEGUITO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI DA INDIVIDUARSI A SEGUITO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI DA INDIVIDUARSI A SEGUITO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI DA INDIVIDUARSI A SEGUITO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI
PROPAGAZIONE DELLPROPAGAZIONE DELLPROPAGAZIONE DELLPROPAGAZIONE DELLPROPAGAZIONE DELLPROPAGAZIONE DELLPROPAGAZIONE DELLPROPAGAZIONE DELL’’’’’’’’INCENDIOINCENDIOINCENDIOINCENDIOINCENDIOINCENDIOINCENDIOINCENDIO, tenendo conto, tenendo conto, tenendo conto, tenendo conto
� della classe di resistenza agli incendi esterni dei tetti e delldella classe di resistenza agli incendi esterni dei tetti e delldella classe di resistenza agli incendi esterni dei tetti e delldella classe di resistenza agli incendi esterni dei tetti e delle e e e
coperture di tetti (secondo coperture di tetti (secondo coperture di tetti (secondo coperture di tetti (secondo UNI EN 13501UNI EN 13501UNI EN 13501UNI EN 13501----5:2009)5:2009)5:2009)5:2009)
� della classe di reazione al fuoco dei moduli secondo DM della classe di reazione al fuoco dei moduli secondo DM della classe di reazione al fuoco dei moduli secondo DM della classe di reazione al fuoco dei moduli secondo DM
10/03/2005 10/03/2005 10/03/2005 10/03/2005 Classi di reazione al fuoco per i prodotti da Classi di reazione al fuoco per i prodotti da Classi di reazione al fuoco per i prodotti da Classi di reazione al fuoco per i prodotti da
costruzionecostruzionecostruzionecostruzione”””” da impiegarsi nelle opere per le quali da impiegarsi nelle opere per le quali da impiegarsi nelle opere per le quali da impiegarsi nelle opere per le quali èèèè prescritto prescritto prescritto prescritto
il requisito della sicurezza in caso d'incendioil requisito della sicurezza in caso d'incendioil requisito della sicurezza in caso d'incendioil requisito della sicurezza in caso d'incendio
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012: I REQUISITI
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CHIARIMENTI ALLA GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
(Attenzione !!!)(Attenzione !!!)Struttura
combustibile
Mani legateMani legate TESTA LIBERA !!!TESTA LIBERA !!!
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CASO 3a) (per chi non vuole fare la fatica di valutare!!!):
Si ritengono accettabili i seguenti accoppiamenti:
- Tetti classificati Froof e pannello FV di classe 1 o equivalente di reazione al fuoco;
- Tetti classificati Broof (T2, T3, T4 secondo UNI CEN/TS 1187:2012) e pannello FV di classe 2o equivalente di reazione al fuoco;
- Strati ultimi di copertura (impermeabilizzazioni o/e pacchetti isolanti) classificati Froof o F installati su coperture EI 30 epannello FV di classe 2 o equivalente di reazione al fuoco.
CHIARIMENTI ALLA GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
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CHIARIMENTI ALLA GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
Attenzione alla classificazione dei tetti !!!Attenzione alla classificazione dei tetti !!!
� Le sigle T1, T2, T3, T4 non indicano una scala di prestazioni
� Ogni metodo di prova ha regole diverse per l’estensione di
validità del campo di impiego
� La classificazione T2 prevede regole di estensione più articolate
del campo di validità del certificato rilasciato rispetto alle
classificazioni T1, T3, T4 (ad esempio: il solo cambio di spessore
dell’isolante può far decadere il certificato)
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REAZIONE AL FUOCO DEI PANNELLI FV:
Si applica la Risoluzione dell'Area V della DCPST -settore Reazione al Fuoco del 28 marzo 2012, con le procedure di prova previste dal DM 26/6/84, modificato con DM del 3/9/2001:
− UNI 9176 (Gennaio 1998) metodo D;− UNI 8457 (Ottobre 1987) con campionatura di prova in posizione
verticale senza supporto incombustibile; − UNI 9174 (Ottobre 1987) con campionatura di prova in posizione
verticale senza supporto incombustibile; − UNI 9177 (Ottobre 1987) relativamente alla classificazione.
Possono classificare i pannelli tutti i laboratori autorizzati ai sensi del DM 26/06/1984
CHIARIMENTI ALLA GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
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CHIARIMENTI ALLA GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
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CHIARIMENTI ALLA GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
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CHIARIMENTI ALLA GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
Attenzione allAttenzione all ’’elemento di copertura (e dei traslucidi NO CE) !!!elemento di copertura (e dei traslucidi NO CE) !!!� Elemento di copertura in classe 1 UNI 9174 (fiamma + calore
radiante) � Due livelli di comportamento al gocciolamento:
� Livello 1: gocciolamento assente o gocce/parti distaccate spente
� Livello 2: parti incendiate che si spengono entro 3 secche si spengono entro 3 sec� Elemento di copertura di classe 2 UNI 9174 (fiamma + calore
radiante) � Comportamento al gocciolamento anche di livello 3, ovvero
“gocce o parti che continuano a bruciare per pigocce o parti che continuano a bruciare per pi ùù di 3 secdi 3 sec� Elemento di copertura di classe 1 UNI 8457 (esposizione ad una
piccola fiamma): Può avere comportamento al gocciolamento di livello 3
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CHIARIMENTI ALLA GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
Attenzione al gocciolamento dei traslucidi CE !!! Attenzione al gocciolamento dei traslucidi CE !!! (UNI EN 13501(UNI EN 13501--1)1)
�secondo EN 13823 (produzione fumi e gocce/particelle infiammate)
� i parametri di classificazione s3 e/o d2 indicano che non vi è
alcun limite definito per la produzione di particelle infiammate
� il parametro d0 indica che il materiale sottoposto a prova non
genera gocce/particelle infiammate entro 600 s
� il parametro d1 indica che il materiale sottoposto a prova non
genera, nei primi 600 s, gocce/particelle infiammate di durata
maggiore di 10 s
DOPO VALUTAZIONE RISCHIO DOPO VALUTAZIONE RISCHIO ……
ALCUNE MISURE POSSIBILI ALCUNE MISURE POSSIBILI ……
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REQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICI
� 1m tra componenti generatore ed eventuali EFC per 1m tra componenti generatore ed eventuali EFC per 1m tra componenti generatore ed eventuali EFC per 1m tra componenti generatore ed eventuali EFC per
consentire il consentire il consentire il consentire il corretto funzionamento e la manutenzione. corretto funzionamento e la manutenzione. corretto funzionamento e la manutenzione. corretto funzionamento e la manutenzione.
Indicazione valida anche per i lucernari, cupolini e simili – è possibile trovare
altre soluzioni con lo strumento della valutazione del rischio;
� 1m dalla proiezione dell1m dalla proiezione dell1m dalla proiezione dell1m dalla proiezione dell’’’’elemento di compartimentazione elemento di compartimentazione elemento di compartimentazione elemento di compartimentazione
antincendio sottostante antincendio sottostante antincendio sottostante antincendio sottostante (non necessaria nei casi in cui il piano di appoggio
sottostante i moduli FV costituito da elementi che impediscono la propagazione dell’incendio nell’attività per un tempo compatibile con la classe del compartimento)
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
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1 metro oppure
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
Non necessario se piano appoggio compatibile con classe sottostante
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� DisponibilitDisponibilitDisponibilitDisponibilitàààà di un dispositivo di di un dispositivo di di un dispositivo di di un dispositivo di comando di emergenzacomando di emergenzacomando di emergenzacomando di emergenza, , , ,
ubicato in posizione segnalata ed accessibile che determini ubicato in posizione segnalata ed accessibile che determini ubicato in posizione segnalata ed accessibile che determini ubicato in posizione segnalata ed accessibile che determini
il il il il sezionamentosezionamentosezionamentosezionamento delldelldelldell’’’’impianto elettrico, impianto elettrico, impianto elettrico, impianto elettrico, allallallall’’’’interno del interno del interno del interno del
compartimento/fabbricatocompartimento/fabbricatocompartimento/fabbricatocompartimento/fabbricato nei confronti nei confronti nei confronti nei confronti di tutte le sorgenti di di tutte le sorgenti di di tutte le sorgenti di di tutte le sorgenti di
alimentazionealimentazionealimentazionealimentazione, ivi compreso l, ivi compreso l, ivi compreso l, ivi compreso l’’’’impianto fotovoltaicoimpianto fotovoltaicoimpianto fotovoltaicoimpianto fotovoltaico
� installazione della parte di impianto in corrente continua installazione della parte di impianto in corrente continua installazione della parte di impianto in corrente continua installazione della parte di impianto in corrente continua
costituenti potenziali fonti di innesco allcostituenti potenziali fonti di innesco allcostituenti potenziali fonti di innesco allcostituenti potenziali fonti di innesco all’’’’esterno delle zone esterno delle zone esterno delle zone esterno delle zone
classificate ai sensi del classificate ai sensi del classificate ai sensi del classificate ai sensi del D. Lgs. 81/2008 D. Lgs. 81/2008 D. Lgs. 81/2008 D. Lgs. 81/2008 –––– allegato XLIXallegato XLIXallegato XLIXallegato XLIX
REQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICI
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
Il dispositivo di emergenza deve essere in grado di sezionare il generatore fotovoltaico in maniera tale da evitare che l’impianto elettrico all’interno del compartimento/fabbricato possa rimanere in tensione ad opera dell’impianto fotovoltaico stesso.Si rimarca che il dispositivo di comando di emergenza deve essere sempre ubicato in posizione segnalata ed accessibile agli operatori di soccorso, mentre per indicazioni relative alla ubicazione del o dei dispositivi di sezionamento del generatore fotovoltaico si rimanda a quanto previsto nelle norme CEI, in particolare nella norma CEI 64-8/7 capitolo 712 e Guida CEI 82/25 paragrafo 7.
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� Installazione dei componenti in corrente continua co stituenti
potenziali fonti di innesco alle distanze di sicurezzadistanze di sicurezza stabilite
dalle norme tecniche applicabili nei luoghi con pericolo di pericolo di
esplosioneesplosione per la presenza di materiale esplodentemateriale esplodente
� strutture portanti fabbricato strutture portanti fabbricato strutture portanti fabbricato strutture portanti fabbricato nuovamente verificatenuovamente verificatenuovamente verificatenuovamente verificate ai fini del ai fini del ai fini del ai fini del
soddisfacimento dei livelli di prestazione contro lsoddisfacimento dei livelli di prestazione contro lsoddisfacimento dei livelli di prestazione contro lsoddisfacimento dei livelli di prestazione contro l’’’’incendio di incendio di incendio di incendio di
cui al DM 09/03/2007cui al DM 09/03/2007cui al DM 09/03/2007cui al DM 09/03/2007 tenendo conto delle variate condizioni tenendo conto delle variate condizioni tenendo conto delle variate condizioni tenendo conto delle variate condizioni
dei carichi strutturali sulla coperturadei carichi strutturali sulla coperturadei carichi strutturali sulla coperturadei carichi strutturali sulla copertura
REQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICIREQUISITI TECNICI
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
I riferimenti per l’effettuazione di tali verifiche sono riportati nel capitolo 8 del decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti 14/1/2008 e nella relativa circolare esplicativa prot. n. 617 del 2 febbraio 2009.
43
SALVAGUARDIA DEGLI OPERATORI DI SOCCORSO
Per gli operatori VV.F. indicazioni Per gli operatori VV.F. indicazioni Per gli operatori VV.F. indicazioni Per gli operatori VV.F. indicazioni PROTEM 622/867 del PROTEM 622/867 del PROTEM 622/867 del PROTEM 622/867 del
18/02/2011, recante 18/02/2011, recante 18/02/2011, recante 18/02/2011, recante ““““Procedure in caso di intervento in Procedure in caso di intervento in Procedure in caso di intervento in Procedure in caso di intervento in presenza di pannelli fotovoltaici e sicurezza degli operatori vipresenza di pannelli fotovoltaici e sicurezza degli operatori vipresenza di pannelli fotovoltaici e sicurezza degli operatori vipresenza di pannelli fotovoltaici e sicurezza degli operatori vigili gili gili gili del fuocodel fuocodel fuocodel fuoco””””....
NON SONO PROCEDURE DI NON SONO PROCEDURE DI NON SONO PROCEDURE DI NON SONO PROCEDURE DI
ESTINZIONE VELOCI!!!ESTINZIONE VELOCI!!!ESTINZIONE VELOCI!!!ESTINZIONE VELOCI!!!
IN OGNI CASO IL PROBLEMA IN OGNI CASO IL PROBLEMA IN OGNI CASO IL PROBLEMA IN OGNI CASO IL PROBLEMA
RIMANE PER GLI ADDETTI RIMANE PER GLI ADDETTI RIMANE PER GLI ADDETTI RIMANE PER GLI ADDETTI
ANTINCENDI ANTINCENDI ANTINCENDI ANTINCENDI …………
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
RISCHIO RISCHIO CONTATTO INDIRETTOCONTATTO INDIRETTO
Scenario da prendere in considerazioneScenario da prendere in considerazione
� In caso di esposizione ad un incendio bisogna ipotizzare il guasto a
terra del generatore fotovoltaico
� La norma CEI 64-8 non ha ancora stabilito come effettuare il
sezionamento automatico dei circuiti (art.712.413.1: prescrizioni allo
studio)
� Non rimane altro da fare che verificare la limitazione della tensione di
guasto ad un valore non pericoloso …
Misure contro rischio contatto indirettoMisure contro rischio contatto indiretto
Contatti indiretti
RRe x e x IId d ≤≤ UULL
dove:
� UL tensione di contatto limite (in corrente continua UL = 120V)
� Re è la resistenza in ohm del dispersore;
� Id è la corrente di guasto, in ampere = m ISC dove m è il numero massimo di stringhe collegate ad un quadro di parallelo e ISC è la corrente di cortocircuito della singola stringa.
Contatti indiretti
Misure contro rischio contatto indirettoMisure contro rischio contatto indiretto
RISCHIO DI FOLGORAZIONERISCHIO DI FOLGORAZIONECONTATTO DIRETTOCONTATTO DIRETTO
compartimento
lucernai
R1
Contatto diretto: degrado termico
(!!! ??? !!!)(!!! ??? !!!)
Generatore su copertura con traslucidi: guasto per degrado da incendio
Prevenzione contatto diretto con generatore per operatore VF:Prevenzione contatto diretto con generatore per operatore VF:
� Protezione degli incendi ipotizzati perseguibile
• Protezione interna: impianto spegnimento automaticoimpianto spegnimento automatico
• Protezione esterna (se serve): monitori autobrandeggiantimonitori autobrandeggianti
+ segnaletica su divieto impiego acqua+ segnaletica su divieto impiego acqua
� Sezionamento delle stringhe in sottoinsiemi con una tensione di
uscita ≤ 120V (con dispositivi di cui all(con dispositivi di cui all ’’art.7.5 CEI 82art.7.5 CEI 82 --25) 25)
Progettazione dellProgettazione dell’’impianto impianto -- SuggerimentiSuggerimenti
Impianti fotovoltaici: protezione dal rischio folgorazione
compartimento
< 120 V
Impianti fotovoltaici: protezione dal rischio folgorazione
� Sezionamento stringhe in sottoinsiemi con una tensione di uscita ≤ 120V
51
VERIFICHE
Periodicamente e ad ogni Periodicamente e ad ogni Periodicamente e ad ogni Periodicamente e ad ogni
trasformazione, ampliamento o trasformazione, ampliamento o trasformazione, ampliamento o trasformazione, ampliamento o
modificamodificamodificamodifica delldelldelldell’’’’impianto dovranno impianto dovranno impianto dovranno impianto dovranno
essere eseguite e essere eseguite e essere eseguite e essere eseguite e documentate le documentate le documentate le documentate le
verificheverificheverificheverifiche ai fini del rischio incendio ai fini del rischio incendio ai fini del rischio incendio ai fini del rischio incendio
delldelldelldell’’’’impianto fotovoltaico, con impianto fotovoltaico, con impianto fotovoltaico, con impianto fotovoltaico, con
particolare attenzione ai particolare attenzione ai particolare attenzione ai particolare attenzione ai sistemi di sistemi di sistemi di sistemi di
giunzione e di serraggiogiunzione e di serraggiogiunzione e di serraggiogiunzione e di serraggio
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
52
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Generatore segnalato con cartellonistica D.Lgs. 81/2008. Generatore segnalato con cartellonistica D.Lgs. 81/2008. Generatore segnalato con cartellonistica D.Lgs. 81/2008. Generatore segnalato con cartellonistica D.Lgs. 81/2008.
riportante:riportante:riportante:riportante:
ATTENZIONE: Impianto Fotovoltaico in tensione durante le ore ATTENZIONE: Impianto Fotovoltaico in tensione durante le ore ATTENZIONE: Impianto Fotovoltaico in tensione durante le ore ATTENZIONE: Impianto Fotovoltaico in tensione durante le ore
diurne (diurne (diurne (diurne (…………. Volt). Volt). Volt). Volt)
La predetta segnaletica, resistente ai raggi ultravioletti, dovLa predetta segnaletica, resistente ai raggi ultravioletti, dovLa predetta segnaletica, resistente ai raggi ultravioletti, dovLa predetta segnaletica, resistente ai raggi ultravioletti, dovrrrràààà
essere installata ogni 10 metri per i tratti di conduttura essere installata ogni 10 metri per i tratti di conduttura essere installata ogni 10 metri per i tratti di conduttura essere installata ogni 10 metri per i tratti di conduttura
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
53
SEGNALETICA DI SICUREZZA
Nel caso di generatori fotovoltaici presenti sulla copertura deiNel caso di generatori fotovoltaici presenti sulla copertura deiNel caso di generatori fotovoltaici presenti sulla copertura deiNel caso di generatori fotovoltaici presenti sulla copertura dei
fabbricati, detta segnaletica dovrfabbricati, detta segnaletica dovrfabbricati, detta segnaletica dovrfabbricati, detta segnaletica dovràààà essere installata in essere installata in essere installata in essere installata in
corrispondenza di tutti i varchi di accesso del fabbricatocorrispondenza di tutti i varchi di accesso del fabbricatocorrispondenza di tutti i varchi di accesso del fabbricatocorrispondenza di tutti i varchi di accesso del fabbricato....
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
I dispositivi di sezionamento di emergenza dovranno essere I dispositivi di sezionamento di emergenza dovranno essere I dispositivi di sezionamento di emergenza dovranno essere I dispositivi di sezionamento di emergenza dovranno essere
individuati con la segnaletica di sicurezza di cui al individuati con la segnaletica di sicurezza di cui al individuati con la segnaletica di sicurezza di cui al individuati con la segnaletica di sicurezza di cui al Titolo V del Titolo V del Titolo V del Titolo V del
D.Lgs. 81/08D.Lgs. 81/08D.Lgs. 81/08D.Lgs. 81/08....
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IMPIANTI ESISTENTI
Per gli impianti fotovoltaici Per gli impianti fotovoltaici Per gli impianti fotovoltaici Per gli impianti fotovoltaici POSTI IN FUNZIONEPOSTI IN FUNZIONEPOSTI IN FUNZIONEPOSTI IN FUNZIONE (impianto che produce (impianto che produce (impianto che produce (impianto che produce
energia elettrica) prima dellenergia elettrica) prima dellenergia elettrica) prima dellenergia elettrica) prima dell’’’’entrata in vigore della presente guida, entrata in vigore della presente guida, entrata in vigore della presente guida, entrata in vigore della presente guida,
installati in installati in installati in installati in attivitattivitattivitattivitàààà soggette ai controlli di prevenzione incendisoggette ai controlli di prevenzione incendisoggette ai controlli di prevenzione incendisoggette ai controlli di prevenzione incendi, dovr, dovr, dovr, dovràààà
essere prevista:essere prevista:essere prevista:essere prevista:
� LLLL’’’’attivazione delle procedure art.4 comma 6 del DPR 151/2011attivazione delle procedure art.4 comma 6 del DPR 151/2011attivazione delle procedure art.4 comma 6 del DPR 151/2011attivazione delle procedure art.4 comma 6 del DPR 151/2011
� la presenza e la funzionalitla presenza e la funzionalitla presenza e la funzionalitla presenza e la funzionalitàààà del del del del dispositivo del comando di dispositivo del comando di dispositivo del comando di dispositivo del comando di
emergenza emergenza emergenza emergenza (PER TOGLIERE TENSIONE AL COMPARTIMENTO!!!)(PER TOGLIERE TENSIONE AL COMPARTIMENTO!!!)(PER TOGLIERE TENSIONE AL COMPARTIMENTO!!!)(PER TOGLIERE TENSIONE AL COMPARTIMENTO!!!)
� llll’’’’applicazione della applicazione della applicazione della applicazione della segnaletica di sicurezza e le verifichesegnaletica di sicurezza e le verifichesegnaletica di sicurezza e le verifichesegnaletica di sicurezza e le verifiche di cui al di cui al di cui al di cui al
precedente paragrafoprecedente paragrafoprecedente paragrafoprecedente paragrafo
� La rispondenza alla precedente versione della circolare ???La rispondenza alla precedente versione della circolare ???La rispondenza alla precedente versione della circolare ???La rispondenza alla precedente versione della circolare ???
GUIDA VVF 1324 del 07/02/2012
� L’installazione di un dispositivo di sezionamento sotto carico,
azionabile da comando remoto, ubicato in posizione segnalata ed
accessibile, in modo da mettere in in modo da mettere in sicurezza ogni partesicurezza ogni parte
dell'impianto elettrico dell'impianto elettrico all'interno del compartimento antincendioall'interno del compartimento antincendio , ,
anche nei confronti del generatore fotovoltaicoanche nei confronti del generatore fotovoltaico
� La parte del generatore FVgeneratore FV a monte del dispositivo di emergenza
deve essere esterna ai compartimentiesterna ai compartimenti (!!!)(!!!)
COSA RICHIEDEVA:COSA RICHIEDEVA:
Lettera Circolare 5158 del 26/03/2010
� pannelli FV e condutture elettriche:
� Distanti almeno di 1 metro da eventuali evacuatori di fumo e di
calore (EFC)
� NO possibili vie di veicolazionepossibili vie di veicolazione di incendi in funzione della
posizione di lucernari, camini e simili
RICHIESTIRICHIESTI
Lettera Circolare 5158 del 26/03/2010
CASI DI STUDIOCASI DI STUDIO
Compartimento 1 Compartimento 2
Traslucidi
Pannelli PV
>1mEFC
Valutazione rischi impianto fotovoltaico
Casi in studio1 Generatore fotovoltaico installato in parziale sovrapposizione alle
aperture di ventilazione del fabbricato
Casi in studio2 Generatore fotovoltaico installato su copertura combustibile Froof
Copertura combustibile
Valutazione rischi impianto fotovoltaico
Casi in studio3 Generatore fotovoltaico installato su tetto non resistente al fuoco
Struttura/Copertura NO Livello III
L.C. P902 del 20 Luglio 2007
Ammesse coperture incombustibili se
•non partecipano a stabilità edificio
•non sostengono altre strutture.
•per peso e dimensioni, l'eventuale
crollo non determina un significativo
rischio per gli occupanti ed i
soccorritori
Valutazione rischi impianto fotovoltaico
Valutazioni da effettuare:
� Interferenza con il sistema di ventilazione prodotti combustione
(ostruzione parziale/totale traslucidi/evacuatori)
� Sicurezza elettrocuzione addetti operazioni di soccorso
� Propagazione fiamme all’esterno o verso l’interno del fabbricato
attraverso i componenti dell’impianto (presenza di condutture
sulla copertura di un fabbricato suddiviso in più compartimenti –
modifica della velocità di propagazione di un incendio in un
fabbricato mono compartimento)
Valutazione rischi impianto fotovoltaico
ostruzionesuperfici
coperturacombust.
NO REI
Interferenza con il sistema di ventilazione
SI NO NO
pericolo di elettrocuzione per gli addetti alle operazioni di soccorso
SI SI SI
Rischio propagazione SI SI SI
Valutazione rischi impianto fotovoltaico
COSE DA FARECOSE DA FARE
A COMPENSAZIONE DEI RISCHI A COMPENSAZIONE DEI RISCHI
VALUTATI NEI TRE CASIVALUTATI NEI TRE CASI
Soluzione: ostruzioni superfici
Interferenza ventilazione
Pericolo elettrocuzione
Rischio propagazione
Valutare se superfici libere sono sufficienti per
evacuazione prodotti combustione. In caso
contrario, trovare soluzioni compensative per lo
smaltimento dei prodotti (es. impianto ventilazione
meccanica, eventuale FSE di verifica ventilazione
residua, …)
Valutare combustibile coinvolto in incendio con generatore e possibilità di
intervento con agenti estinguenti non conduttivi. In caso contrario impianto
sprinkler a protezione locali e/o monitori
autobrandeggianti a getto frazionato
Valutare rischio propagazione incendio ad
altro compartimento attraverso il generatore
innescato nei componenti sovrastanti le aperture. In
tal caso distanziare di almeno 1m i moduli da
elemento di compartimentazione e
impiegare condutture non propaganti l’incendio nei
collegamenti
Misure di compensazione
Soluzione: copertura combustibile
Pericolo elettrocuzione
Rischio propagazione
Valutare possibilità di flash over nel locale e/o plume innescante il tetto in funzione reazione fuoco materiali. Se
possibile coinvolgimento, impianto sprinkler a protezione locali
sottostanti e monitori autobrandeggianti a getto frazionato
per estinzione tetto+generatore
Valutare rischio propagazione incendio ad altro compartimento
attraverso generatore+tetto. In tal caso, distanziare di almeno 1m
elementi combustibili da elemento di compartimentazione (o alzare di 1m il
setto verticale rispetto al tetto) e impiegare condutture non propaganti
l’incendio nei collegamenti
Misure di compensazione
Soluzione: copertura incombustibile NO REI
Pericolo elettrocuzione
Rischio propagazione
Valutare qfd < 100 MJ/m2/ possibilità flash over e/o plume deformante tetto e innescante generatore in funzione reazione fuoco moduli
PV. Se possibile coinvolgimento, impianto sprinkler a protezione locali sottostanti e
accessibilità tetto + camminamenti per VVF di separazione generatore in isole attaccabili con
mezzi carrellati. In alternativa, monitori autobrandeggianti a getto frazionato per
estinzione generatore
Valutare rischio propagazione incendio ad altro compartimento
attraverso generatore. In tal caso, distanziare di almeno 1m elementi
combustibili da elemento di compartimentazione e impiegare
condutture non propaganti l’incendio nei collegamenti
Misure di compensazione
CHIUDEREI CON IL DPR 151/2011
LE NUOVE ATTIVITA’ ELETTRICHE
il DPR 151/2011 e le nuove attività elettriche
N. Attività Categoria
A B C
48 …, macchine elettriche fisse con presenza di liquidi
isolanti combustibili in quantitativi superiori a 1 m3
Macchine elettriche
Cosa vuol dire essere in Categoria B ???
• Rispettare obblighi art.3 (valutazione del progetto), art.4 (controlli di prevenzione incendi), art.5 (attestazione rinnovo periodico di conformità)
Entro quanto tempo ???
• Art.11. comma 4. modificato art. 7 comma 2-bis L. 134/2012 entro due anni (art.3+art.4) dall’entrata in vigore del DPR 151 per nuove attività
esistenti introdotte dall'Allegato I,COME PROGETTO ???• Secondo regola dell’arte (CEI EN 61936-1 capp.6.2.2, 6.2.12, 6.2.14, 7.1.6, 7.5.1, 8.7, 8.8.1, 8.8.1.3,
Grazie per lGrazie per l ’’attenzioneattenzione
[email protected]@vigilfuoco.it