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18 febbraio 2016 - Anno XXIII n.7 - Settimanale di attualità, cultura e sport - www.voce.it - Euro 2,00 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) - art. 1, comma 1, DCB Modena l 16 febbraio scorso, all’Istituto superiore di Alti studi politico strategici del Pd insedia- to presso il Kalinka, ha preso il via un pro- gramma di incontri diretto a raccogliere “nuove idee per la città – informa una nota ufficiale – da proporre all’Amministrazione”. L’iniziativa ruota intorno al nu- mero 6: #6percarpi è l’indirizzo hashtag; 6 gli incontri in programma nei prossimi mesi; 6 i gruppi di lavoro; 6 le tematiche su cui si cimenteranno, dall’ambiente alle politiche sociali, dallo sviluppo economico alla sanità e allo sport. Il tutto, sottolinea la nota, per “… contribuire a dare maggiore slancio al programma del Sindaco e della Giunta”. Bene: perfino nel Pd si stanno accorgendo che l’attuale governo cittadino ha bisogno di una cura vitaminica, quanto a immaginazione. Non si capisce, di conseguenza, il riferimento alla “…bella esperienza della Bottega delle Idee durante la campa- gna elettorale del Sindaco” della quale, in verità, la quotidianità amministrativa ha dissolto perfino il ri- cordo. Non si vorrebbe, insomma, che l’insistenza sul numero di cui si diceva alla fine si traducesse in 6 se- gnali di fumo. METACARPI FUMI Mario Baratti neurologo. Un patrimonio di sapere ed esperienza ora a disposizione del “Città di Carpi” PAGINA 3 Adriana Borghi direttrice di Pediatria Nel reparto 500 ricoveri e 10 mila visite di pronto soccorso ogni anno PAGINA 4 Giovanni Gnoli, architetto, parla del concorso per ripensare l’assetto delle porte storiche della città PAGINA 14 Trent’anni di risate PAGINA 16 CARPI via Machiavelli, 1- tel. 059 697169 - www.mcacarpi.com CONSULENZA PROGETTAZIONE E SVILUPPO SOFTWARE E WEBAPPLICATIONS DEDICATE dal 1994 dal 1994 MEROPE MEROPE Software gestionale per la piccola e media impresa Astrattista pasticcere Le ragazze di memole-store La nuova losoa stilistica e commerciale di Lorena Incerti APERTO TUTTI I GIORNI (anche la domenica) via Sbrillanci, 1 - Carpi - tel. 059 641961 SUOLI PDR PHISIQUE DU ROLE 2STARS JE T’ALENE SHIKY LEATHER CROWN GAËLLE GIRLS PUMA SPEKTRE SUPERDRY HAMAKI-HO DES PETITS HAUTS BE DIFFERENT 18 f 18 f bb ebbr i aio 2016 2016 A - Anno XXII XXII I I n. 7 7 - S Sett i iman l ale di di attuali à lità, cul l ltur a e s por t - www. voce i .it - E Euro 20 2,00 0 T i Tari ff ffa RO R.O. C C.: C C P P Post I e It li aliane s. p.a. - S d Spedi i i izio i ne i b n abb bonamento posta Contiene I.P. Bruno Franciosi pasticcere e pittore. Nelle sue opere prive di ogni riferimento realistico si rincorrono colori e geometrie. E una grande passione per i contatti veri e diretti con la gente a pagina 9 Da sinistra: Mauro Cavalieri, Luciano Bianchini e Ivano Martinelli.

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Page 1: patrimonio di sapere ed esperienza ora a disposizione del ... · rale le malattie degenerative del sistema nevoso centrale. Mario Baratti, lasciato con la fi ne del mese di gennaio

18 febbraio 2016 - Anno XXIII n.7 - Settimanale di attualità, cultura e sport - www.voce.it - Euro 2,00 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N°46) - ar t. 1, comma 1, DCB Modena

l 16 febbraio scorso, all’Istituto superiore di Alti studi politico strategici del Pd insedia-to presso il Kalinka, ha preso il via un pro-

gramma di incontri diretto a raccogliere “nuove idee per la città – informa una nota uffi ciale – da proporre all’Amministrazione”. L’iniziativa ruota intorno al nu-mero 6: #6percarpi è l’indirizzo hashtag; 6 gli incontri in programma nei prossimi mesi; 6 i gruppi di lavoro; 6 le tematiche su cui si cimenteranno, dall’ambiente alle politiche sociali, dallo sviluppo economico alla sanità e allo sport. Il tutto, sottolinea la nota, per “…contribuire a dare maggiore slancio al programma del Sindaco e della Giunta”. Bene: perfi no nel Pd si stanno accorgendo che l’attuale governo cittadino ha bisogno di una cura vitaminica, quanto a immaginazione. Non si capisce, di conseguenza, il riferimento alla “…bella esperienza della Bottega delle Idee durante la campa-gna elettorale del Sindaco” della quale, in verità, la quotidianità amministrativa ha dissolto perfi no il ri-cordo. Non si vorrebbe, insomma, che l’insistenza sul numero di cui si diceva alla fi ne si traducesse in 6 se-gnali di fumo.

METACARPI FUMI

Mario Baratti neurologo. Un patrimonio di sapere ed esperienza ora a disposizione del “Città di Carpi”

PAGINA 3

Adriana Borghi direttrice di PediatriaNel reparto 500 ricoveri e 10 mila visite di pronto soccorso ogni anno

PAGINA 4

Giovanni Gnoli, architetto, parla del concorso per ripensare l’assetto delle porte storiche della città

PAGINA 14

Trent’anni di risate

PAGINA 16

CARPI via Machiavelli, 1- tel. 059 697169 - www.mcacarpi.com

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18 f18 f bbebbr iaio 20162016 A- Anno XXIIXXIIII n.77 - SSettiiman lale didi attuali àlità, cullltura e sport - www.voce i.it - EEuro 2 02,000 T iTariffffa R OR.O.CC.:CC PPPost Ie It lialiane s.p.a. - S dSpedi iiizio ine i bn abbbonamento posta

Cont

iene

I.P.

Bruno Franciosipasticcere e pittore.

Nelle sue opere prive di ogni riferimento

realistico si rincorrono colori e geometrie.

E una grande passione per i contatti veri

e diretti con la gentea pagina 9

Da sinistra: Mauro Cavalieri, Luciano Bianchini e Ivano Martinelli.

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Tari 2014: accertamenti in corso

L’Uffi cio tributi del Comune informa che sono in corso accertamenti relativi al pagamento delle rate della Tari 2014. Eventuali richieste di chiarimento saranno gestite da Aimag. Per la rateizzazione dell’importo dovuto invece, a causa di diffi coltà economiche temporanee, è possibile rivolgersi diretta-mente agli uffi ci comunali.

18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

2 TERRITORIO E SICUREZZA

CARPI – San Martino Secchia ha fatto centro? A Santa Croce non solo spera-no di fare altrettanto, ma addirittura intendono raddoppiare. Sono due in-fatti i gruppi di residenti della frazio-ne a sud del capoluogo che intendo-no organizzarsi in altrettanti nuclei di “controllo di vicinato” per contra-stare una volta per tutte i raid ladre-schi che periodicamente affl iggono la frazione. Uno stillicidio di furti in ap-partamento, in villa e sulle automo-bili incautamente lasciate parcheg-giate sulla strada, un fenomeno tal-mente frequente che ha costretto, per esempio, il parroco di Santa Croce, don Rino Barbieri, e i suoi collabo-ratori a costellare di cartelli d’avviso praticamente tutto il recinto esterno della chiesa frazionale. “Attenzione! Possibili furti sulle auto”, urla il car-tello infi sso sul basamento del cam-panile della chiesa, un cartello ripe-tuto su tutti i lati dell’edifi cio, sulla canonica e sul teatrino parrocchia-le. Quello stesso teatrino che l’altra sera è stato letteralmente invaso dai residenti della frazione, chiamati a raccolta per ascoltare dalla viva voce della comandante del Corpo di Poli-zia Municipale, Susi Tinti, della sua vice, Daniela Tangerini, e dai testi-monial di San Martino Secchia come sia possibile, con un attento servizio di controllo di vicinato a ridurre ai

sciano qui l’auto e si inoltrano nella campagna circostante, Santa Croce ha visto allargarsi la parte edifi cata a est e a ridosso dell’autostrada del Brennero, un quartiere in gran parte di edilizia residenziale e con pochi servizi. Un quartiere che, durante i giorni lavorativi, è poco frequentato e quindi particolarmente allettan-te per i topi di appartamento che qui hanno trovato in passato terreno propizio per i loro raid ladreschi. Una pratica che, con l’attivazione del servizio di controllo di vicina-to e grazie alla maggior attenzione prestata alla sicurezza del territorio, dovrebbe trovare d’ora in poi un più effi cace contrasto.

F.S. 

SICUREZZA - Anche Santa Croce si mobilita dopo le ultime incursioni di ladri

Controllo di vicinato:San Martino/S fa scuola?

Verso la formazione di nuclei di vigilanza: due

come i centri della località

minimi termini, se non a debellare del tutto, il fenomeno della microcri-minalità e dei furti. “La riunione di Santa Croce – ammettono al Coman-do della Polizia municipale – è stata fondamentale: la gente della frazio-ne è seriamente intenzionata a dare vita a due gruppi motivati di con-trollo di vicinato. Daremo loro tutto il nostro appoggio come è stato fatto per San Martino Secchia”.

Due gruppi di vicinato per San-ta Croce hanno una motivazione soprattutto logistica: oltre al nucleo abitato che gravita intorno alla chie-sa parrocchiale e che durante tutte le stagioni è anche punto di parten-za e di arrivo di molte passeggiate ecologiche dei carpigiani che la-

A destra, la chiesa della frazione di Santa Croce.Nel cerchietto, il cartello ingrandito a sinistra

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18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

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w

TCC

DI FABRIZIO STERMIERI

CARPI – Non se la sentiva di appendere il camice al chiodo e di ritirarsi a vita privata. Non se la sentiva di disperdere un patrimonio prezioso di cono-scenze e di esperienze cliniche. Non se la sentiva di lasciare anche tanti pa-zienti che per anni e anni ha curato, seguito nel decorso della loro malattia e che gli chiedevano, anche un poco smarriti, di restare ancora al loro fi an-co per combattere contro terribili nemici come l’ictus cerebrale, il Parkin-son e i parkinsonismi, l’Alzheimer ed ogni tipo di demenza e più in gene-rale le malattie degenerative del sistema nevoso centrale.

Mario Baratti, lasciato con la fi ne del mese di gennaio il suo posto pres-so la Neurologia del Ramazzini dove lavorava dal 1999 e dove dal 2009 era responsabile dell’Unità Ictus, ha deciso di continuare la sua attività profes-sionale al Poliambulatorio privato “Città di Carpi” di Fossoli che ha così ulteriormente ampliato la sua offerta sanitaria: attualmente vi collaborano infatti una quarantina di specialisti.

«Ho trovato qui – dichiara il neurologo – professionisti di alto livello con i quali fare gruppo come per esempio Marco Fregni (che è anche il direttore sanitario del Città di Carpi, ndr) e Federica Bonazzi che si occupano dei disturbi depressivi e della valutazione neuropsicologica-cognitiva, branche molto affi ni a quella che è stata ed è ancora la mia specializzazione». Laure-ato in Medicina e Chirurgia a Parma, Mario Baratti si è infatti specializzato in Neurologia a Parma e in Neurofi siologia clinica presso l’università di Pavia, una specializzazione, quest’ultima, molto rara (“Sono uno dei pochi specialisti di questa branca in Regione e forse l’unico a Modena”, afferma il medico). Alla sua attività professionale Baratti ha affi ancato una intensa attività di ricerca scientifi ca (pubblicando studi e organizzando convegni) nel settore delle malattie degenerative del sistema nervoso centrale (malat-tia di Parkinson e parkinsonismi, i vari tipi di demenza), delle malattie del sistema cerebrovascolare, delle cefalee, dell’epilessia e della sindrome de-pressiva e malattie del comportamento. «A volte – riconosce lo specialista – una più grave patologia cerebrale può essere annunciata proprio da una sindrome depressiva che si potrebbe essere tentati di curare con il ricorso allo Psichiatra. Ecco l’importanza di un lavoro di squadra fra specialisti di branche affi ni». Baratti è stato poi propugnatore di un più stretto rapporto fra pazienti e medici contribuendo a fondare, prima a Reggio Emilia e poi a Carpi, associazioni di grande spessore come Gruppo Parkinson e Alice, quest’ultima per i pazienti colpiti da ictus.

Una nuova avventura, quella al poliambulatorio Città di Carpi?«La sfi da nei confronti della malattia continua e non è mai fi nita. C’è bi-sogno di studiare meglio i fenomeni, approfondire gli studi. Sui disturbi del comportamento, che comprendono anche le ludopatie, per esempio, c’è tanto da fare. Anche se occorre ammettere che gli strumenti in mano al medico, oggi, sono molto più avanzati che non in passato. Solo pochi anni orsono la speranza di vita di un paziente parkinsoniano poteva non supe-rare i dieci anni mentre oggi si punta ai venti, trent’anni. Purtroppo questo tipo di malattie sono in aumento tendenziale. Tre i fattori che concorrono a questo fenomeno: l’aumento dell’età media, l’ipertensione, l’obesità, il diabete, lo stile di vita e, infi ne ma non ultimo, l’ambiente che ci circonda»

C’è una medicina che vale per tutti?«Ogni terapia deve essere valutata sul singolo caso. In nessuna branca del-la Medicina, come in Neurologia, la terapia è individuale (taylor therapy, affermano gli studiosi americani, cioè terapia da sarto). Per questo è impor-tante, anzi fondamentale, il rapporto paziente-medico e non solo, anche una più stretta collaborazione con i medici di Medicina generale».

PERSONE - In pensione, continuerà al “Città di Carpi”

Non si perderannosapere ed esperienzadel neurologo Baratti

Mario Baratti

CARPI – Chi c’era, al summit provin-ciale dei Sindaci e degli ammini-stratori del Pd convocato per discu-tere del futuro di Aimag, giura che la scelta di portare alla fusione con Hera non era un ordine di scuderia, ma un ordine di servizio. E qual-che scricchiolìo che segnalava que-sta come la prospettiva più realisti-ca, lo sottolineava Voce in un arti-colo della settimana scorsa che ri-prendeva quello del Corriere di Bo-logna, è parso giungere perfi no da due dei soggetti che hanno presen-tato manifestazioni di interesse, vale a dire Piacere Aimag e Fondazioni. Torna dunque a diventare inelut-tabile il destino della multiutility della Bassa in nome delle superiori strategie individuate dal Pd, o me-glio da quella sua componente che, non a caso, viene chiamata la “Dit-ta”? E che fa riferimento al blocco enti locali-partecipate-cooperazio-ne sul quale la medesima Ditta si è sempre retta in Emilia? Parreb-be di sì, anche se dalla Bassa mode-nese soffi ano forti i venti di prote-sta. Un gruppo di tredici fra Consi-glieri dell’Unione comuni modene-si dell’Area Nord (c’è anche l’ex di-rettore di Aimag, Alfonso Dal Pan) e amministratori di enti locali del-la zona, come la vice sindaco di San Possidonio, Eleonora Zucchi, hanno

AZIENDE - Consiglieri e amministratori chiedono un incontro urgente con il Pd

Gara e patto parasociale:aria di rivolta nella Bassa

chiesto con urgenza la convocazio-ne dei gruppi di maggioranza e dei segretari dei circoli del Pd di tutta la Bassa per discutere della conven-zione con il Comune di Modena in quanto stazione appaltante della fu-tura gara del gas per l’ambito terri-toriale Modena 1, che qualche Con-siglio comunale (per esempio, quel-lo di Novi) si è già ritrovata all’ordi-ne del giorno. I fi rmatari chiedono anche una discussione sulle mani-festazioni di interesse e sulle deci-sioni da prendere circa l’imminen-te decadenza del patto parasocia-le con Hera. Insieme alla petizione-

appello, circolano bozze di docu-menti che contestano la convenzio-ne che si vuole approvare in questi giorni, a partire dal ridimensiona-mento del ruolo dei Comuni a van-taggio di Modena, defi nita “stazio-ne appaltante autocratica e autore-ferenziale”. Vengono impugnati an-che altri punti molto specifi ci del te-sto, come il Comitato di monitorag-gio il cui parere diventa obbligatorio ma non vincolante, per sostenere, in sintesi, che la convenzione presen-ta profi li di incongruenza e di auto-ritarismo che la rendono inaccetta-bile per i Comuni.

Alfonso Dal Pan. A destra, Eleonora Zucchi

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18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

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CARPI – Cinquecento ricoveri ogni anno in reparto (e altri 500 piccoli pazienti trattenuti in osservazione), diecimila visite al pronto soccorso pediatrico, un team che sulla carta dovrebbe essere composto da nove medici (a cui si affi ancano altri tre clinici all’ospedale di Mirandola) ma che non è mai stato al completo per forza di cose: questi in estrema sin-tesi i “numeri” del reparto di Pedia-tria dell’ospedale Ramazzini di Car-pi diretto dal 2008 da Adriana Bor-ghi (che in precedenza lo ha guidato da “incaricata”), un reparto sempre in prima fi la nell’assicurare la salu-te dei bambini, ma che certamente meriterebbe maggiore attenzione da parte della città che lo ospita.

Nonostante gli sforzi di un piccolo gruppo di persone (in par-ticolare di Abio, una fondazione interamente dedicata all’assistenza dei bimbi in ospedale), Carpi non è mai riuscita ad assicurare al re-parto pediatrico una continuativa assistenza da parte del volontariato che, invece, gioca un ruolo molto importante nel servizio ai piccoli pazienti di altri ospedali. «Abbia-mo l’aiuto dell’associazione “Casi-na dei Bimbi”, una onlus di Reggio Emilia e di Abio, una associazione con sede centrale a Milano – pun-tualizza Adriana Borghi – ma i

volontari sono purtroppo pochi e coprono soltano i turni in alcune giornate della settimana e in alcune ore del giorno. Qui, al quarto piano del blocco centrale dell’Ospedale, abbiamo una bella e ampia sala gio-chi in cui i nostri bimbi potrebbero essere effi cacemente intrattenuti ma la mancanza di personale ci li-mita fortemente». Il reparto, che si trova allo stesso piano dell’Osteri-cia-Ginecologia con le quali vi sono attività operative comuni, è diviso in due. Da una parte, assieme all’in-gresso principale, ci sono gli ambu-latori del pronto soccorso pediatri-co: «Diecimila accessi all’anno che passano per il pronto soccorso ge-nerale ma che vengono subito inca-nalati qui dove il personale assicura il sevizio 24 ore su 24 – puntualizza il primario –. E’ decisamente un bel fl usso di pazienti, basta considera-re che a Modena l’analoga struttura di pronto soccorso pediatrico tratta ogni anno circa 18 mila casi».

Subito dopo gli ambulatori c’è la sala giochi in cui vengono in-trattenuti i bambini, un ambiente spazioso e ben attrezzato che me-riterebbe di essere sfruttato più intensamente. “Attualmente Abio sta organizzando un nuovo corso di formazione per volontari – as-sicurano dalla sede di Milano – in modo da potere disporre di almeno dieci o dodici persone da turnare in reparto. Abbiamo provato già in passato a sollecitare la collabora-zione di nuovi volontari, ma non è facile convincere la gente”.

E dire che si tratta di interagire con dei bambini, giocare con loro, offrire loro un momento di distra-zione e di sollievo: «Il gioco – as-sicura

Borghi – è una parte indispen-sabile di ogni terapia per i più pic-coli. Quando in reparto possiamo ospitare il gruppo dei “clown di corsia” (vengono da Modena) si nota subito un clima diverso e più disteso fra i nostri piccoli ospiti». Ma, si diceva, il reparto soffre di su-perlavoro: «Abbiamo sette stanze,

Pediatria sempre in prima lineaUn record le visite di pronto soccorso pediatrico: 10 mila all’anno, quando Modena ne esegue 18 mila. A parte l’Abiofondata per assistere i bimbi in ospedale, non c’è collaborazione continuativa di volontari. E dire che la sala giochi si presterebbe

SANITA’ - Poco personale, poca notorietà, ma capace di gestire 500 ricoveri annui e altrettanti pazienti in osservazione

Dal 2008 Adriana Borghi dirige un reparto che

meriterebbe più attenzione

dodici posti letto e una sezione per le patologie neonatali con cinque incubatrici. Sulla carta il persona-le c’è, ma in pratica non siamo mai al completo per vari motivi. D’altra parte esistono carenze oggettive nel reclutamento dei medici specialisti in Pediatria perché gran parte dei neo-laureati scelgono piuttosto la libera professione che è certamente più remunerativa e meno impegna-tiva del servizio ospedaliero che, con il suo pronto soccorso pedia-trico, impone anche pesanti turna-zioni». Ecco perché la presenza di volontari in corsia, anche solo per poche ore al giorno, risulta così importante: «Il gioco – conclude la Borghi – non è poi solo importante per i bambini. Lo è anche per i ge-nitori che li assistono e che hanno la possibilità di distrarsi un poco».

FABRIZIO STERMIERI

La dottoressa Adriana Borghi con una piccola paziente nella sala giochi del reparto di Pediatria

Adriana Borghi

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Anno XXIII n. 7

ECONOMIA E AZIENDE 5

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DEPECHE CARPI 10.279.780 10.067.626 724.708 -85.325

SARCHIO CARPI 10.025.176 8.028.079 424.305 174.328

CARPI – Fra i 19 e 10 milioni di euro di ricavi, le Terre d’Argine mettono in campo 33 aziende che si colloca-no fra il 46mo e il 78mo posto della classifi ca generale dei fatturati e uti-li (o perdite) 2014, forniti dal gruppo

Cerved, desunti da Infocamere e con-frontati con i ricavi e utili (o perdi-te) 2013. Il settore più rappresentato, in questo lotto di imprese, è di gran lunga quello meccanico e metalmec-canico dove spicca il balzo in avan-

ti del 77,32 per cento dei ricavi del-la Best Motor di Soliera. Il trend in netta ascesa dell’azienda di Limidi si conferma nell’utile quasi triplica-to. Pressoché stabili o tutt’al più con qualche leggera fl essione restano altre

aziende del settore incluse in questo lotto, come Amcor, sempre di Solie-ra, azienda da 40 addetti che fabbrica lastre, fogli, tubi e profi lati in mate-rie plastiche; la Emiliana Serbatori di Campogalliano; la Box Docce di So-

liera; Rinnai Italia che in via Morbidi-na commercializza apparecchiature e accessori per impianti idraulici di ri-scaldamento, la Poclain Hydraulics, specialista delle trasmissioni idrosta-tiche. La Meccanica Gn, fornitrice di sofi sticate apparecchiature meccani-che per la Formula Uno aumenta del 27,25 per cento i ricavi ridimensio-nando di poco i margini e la Seipee incrementa, sia pure di poco, fattura-to e utile. Il caso della Centauro, che nel 2014 registra una perdita di 387 mila euro, getta una luce poco tran-quillizzante sul comparto delle indu-strie di macchine per la lavorazione del legno, un tempo fra i settori trai-nanti dell’economia locale.

ECONOMIA - La classifi ca dei fatturati 2014: 3

Tra i 20 e i 10 milionidove regna la meccanicache ristagna e soff re

E’ la fascia di fatturati che raggruppa un elevato numero

di imprese del settore

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CARPI – Si chiamano “aree boscate” e non sono un bosco vero e proprio né una semplice area verde, ma piutto-sto angoli strappati al tessuto urba-no o ritagliati in periferia o in fra-zione in cui la natura viene tenden-zialmente lasciata a fare il suo corso.

Ne sorgerà una nuova a Fossoli, per festeggiare anche i trent’anni di vita dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Carpi, in un terreno di proprietà comunale posto a ridos-so della zona sportiva della frazione, nei pressi della vecchia chiesa par-rocchiale. Sono circa 16 mila metri quadrati di terreno su cui saranno messe a dimora cinquecento piante, la “dote” verde di questa area che sarà poi curata dai volontari dell’as-sociazione “Un Punto Macrobioti-co” (in sigla Upm) di Reggio Emilia. Attualmente a Carpi esistono già

alcune aree boscate, la più ampia corre lungo via Lenin fra la ex tenu-ta Cappuccina e il cimitero urbano, un’altra è a fi anco della tangenzia-le Bruno Losi (nella zona chiamata “Triestini”) e un’altra in via Bertuz-za in frazione San Marino. L’area bo-scata di Fossoli è stata identifi cata dal servizio comunale del verde e, con la collaborazione dei volontari di Upm è già stata dotata di canaliz-zazioni. Sarà suddivisa in due setto-ri e dotata di due siepi arboree che assicureranno, una volta cresciute, ospitalità a insetti, a uccelli e alla piccola fauna selvatica. L’inaugura-zione dell’area è prevista per il pros-simo 21 febbraio: “L’intera cittadi-nanza – affermano in Municipio – è invitata a partecipare e a collaborare assieme ai volontari per effettuare le piantumazioni nell’area”. «Sarebbe

bello e signifi cativo che vi fosse una partecipazione numerosa di cittadi-ni – auspica Franco Losi, presidente di Panda Carpi che gestisce la vici-na (ma non contigua) oasi del Wwf La Francesa – per manifestare con-cretamente il comune sentire che ci lega a questo tipo di iniziative». “Diverse città europee – assicura a sua volta il servizio del verde del Comune di Carpi – sono circondate da aree boscate che rappresentano un fi ltro e una protezione dall’azio-ne degradante e lesiva che i cam-biamenti climatici pongono in atto, rappresentando veri e propri argini al forte vento, al degrado ambienta-le, alla desertifi cazione del suolo, all’incapacità di gestire l’eccesso di acque che possono derivare del-le piogge anomale verifi catisi negli ultimi anni”.

Insomma, un piccolo baluardo naturale posto a presidio dell’equi-librio ecologico che i Carpigiani hanno tutto l’interesse di conser-vare. L’area boscata di Fossoli sarà infi ne adeguatamente segnalata con cartelli identifi cativi perché entrare

in una area boscata, comporta tutti i piccoli pericoli propri di una pas-seggiata nel bosco: presenza di bu-che nel terreno, sterpaglie o rami a terra, caduta di rami o frutti dagli alberi.

F.S.

Un altro angolo in cui si lascerà che la natura faccia il proprio corso. Come in via Bertuzza e sulla Losi. E come in tante città europee. La cureranno i volontari della Upm di Reggio

AMBIENTE - Sorgerà su un terreno comunale di 16 mila metri quadrati tra il campo sportivo e la vecchia parrocchiale di Fossoli

L’area boscatasupplente del bosco

Due scorci della zona di Fossoli, tra la chiesa e la zona sportiva, prescelta per diventare “area boscata”

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MEDIA E WEB 7

Anche a Carpi, che ospitò per molti anni al villaggio San Marco presso il campo di concentramento di Fossoli, i profughi istriani e dal-mati nel secondo dopoguerra, si è celebrato il “Giorno del Ricordo” delle vittime delle foibe e dell’e-sodo giuliano-dalmata. Dopo una preghiera del Vescovo, la deposi-zione di una corona di alloro alla stele commemorativa della tragedia delle foibe e la lettura della pre-ghiera dell’infoibato, hanno preso

la parola il Sindaco di Carpi, Al-berto Bellelli e il presidente nazio-nale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Angvd) Renzo Codarin. Entrambi hanno ricordato la tragedia della popola-zione di lingua italiana che forza-tamente venne costretta a lasciare le proprie case nei territori istriani passati alla Jugoslavia e le ingiusti-zie subite da quella gente, accolta con sospetto e pregiudizio nell’Ita-lia del dopoguerra.

Eccola quila più anticavedutadi Carpi

La scoperta si deve al libraio antiquario modenese Alberto Govi, collezionista di incunaboli e mano-scritti medievali nonché appassio-nato di fotografi a. Si tratta di una serie di otto foto, sei riguardanti Modena, una Vignola e una Carpi, che Govi ha acquistato a un’asta in Germania. Sono stampate su car-ta all’albumina e recano la fi rma dell’autore, il pioniere della foto-grafi a e dagherrotipista ambulante Dioneo Tadolini (il dagherrotipo è un’immagine fotografi ca su suppor-to in argento o rame ottenuta con la tecnica messa a punto dal francese Daguerre nel 1837). Sono datate 1858 o 1859. Le ha pubblicate la Gazzetta, ma solo Mauro D’Orazi, a Carpi, si è accorto che fra quelle immagini c’era forse la più antica foto scattata in città, anteriore a quelle del 1865, relative ai funerali di Manfredo Fanti, alle quali fi nora si credeva che spettasse il primato.

Il forse è diventato certezza dopo gli autorevoli pareri che D’Orazi ha chiesti alle ricercatrici Anna Maria Ori e Lucia Armentano e alla diret-trice dei Musei, Manuela Rossi, che hanno confermato che la costruzio-ne al fi anco del Torrione era l’abi-tazione del Giudice pro tempore di Carpi destinata a essere abbattuta nel 1859, per far posto al cantiere del costruendo Teatro – verrà inau-gurato nel 1861 –, del quale si vede la staccionata che funzionava da recinzione.

L’Unione delle Terre d’Argine si è fatta promotrice del progetto Agente speciale 006 presentandosi come agente della qualità nei ser-vizi educativi da zero a sei anni. Il progetto benefi cerà del contributo regionale essendosi classifi cato al secondo posto tra i 64 progetti am-messi alla valutazione. E si propo-ne di coinvolgere i cittadini nella defi nizione di un Regolamento per la partecipazione nei servizi 0/6 anni dell’Unione che tenga conto degli strumenti già messi in campo (Carta dei servizi, Protocollo per la partecipazione e collaborazione tra famiglie e servizi comunali per l’in-fanzia 0/6, Vademecum del rappre-sentante dei genitori).

Le opportunità di partecipa-zione contenute nel Regolamento faranno dei cittadini una sorta di “agenti impegnati a rendere il terri-torio a misura di bambini e bambi-ne. La prima fase, di attivazione del percorso partecipativo, è terminata in gennaio.

Da febbraio sono iniziate le at-tività della seconda fase. Il 9, si è incontrata la Commissione consi-liare dell’Unione delle Terre d’Ar-gine. I successivi appuntamenti riguardano i territori dell’Unione:

Agente 006missionepartecipazioneA scuola

Malverdi “sindaco” di CortileE’ Cinzia Malverdi, 41 anni,

grafi ca pubblicitaria, la nuova Pre-sidente del Comitato per Cortile. E’ stata eletta dal nuovo direttivo, del quale sono entrati a far parte vice presidente, Massimo Pellacani come vice presidente, Elena Mon-tanari, tesoriere; Elisa Bosi, segreta-ria; Vanel Salati, portavoce. Suben-tra a Stefano Facciolo.

“Non date soldi ai parcheggiatori abu-sivi”, l’appello è ar-rivato dal Comune di Carpi che, attraverso la Polizia municipale, ha lanciato una cam-pagna di sensibiliz-zazione della cittadi-nanza per stroncare il fenomeno nella zona dell’ospedale Ramaz-zini. Oltre a personale in divisa e ad agenti in borghese, sono in arrivo quindi nuove telecamere e cartelli da posizionare nelle aree interes-sate. Verranno inoltre distribuiti dagli Assistenti civici, direttamente nei parcheggi che vedono la presenza di questi soggetti non autorizzati, ap-positi volantini che suggeriscono in modo diretto di non dare denaro agli abusivi.

L’accattonaggio e la sosta

La settimana su social e webPrevalenza di furti in negozi e appartamenti. Ma anche Giornata del Ricordo e prima veduta fotografi ca di CarpiDal prossimo numero ospitalità anche a commenti e rifl essioni sui social e ai temi che più appassionano i Carpigiani

CRONACA - Sintesi delle notizie e dei commenti pubblicate su voce facebook e voce.it

Il dolore dei profughi dalmati

Novi e Carpi il 23 (rispettivamente alle 18.30 presso il Centro Giovani e alle 20.30 presso la Sala del Con-

siglio), Campogalliano il 25 (ore 18.30 in Sala consiliare) e Soliera il 26 (ore 18.15 in Sala consiliare).

Si chiama “Partire Tornare” la giornata di studi che la Fondazione ex Campo di Fossoli dedicherà ve-nerdì 19 febbraio al tema della de-portazione durante l’ultima guerra mondiale. Il convegno si articola in due sessioni: la mattina sarà dedi-cata alle partenze con una rifl essio-ne sulla Repubblica Sociale Italiana e il collaborazionismo italiano nel-le deportazioni.

Il pomeriggio sarà dedicato ai ritorni: la fi ne della guerra produce tante e diverse fi gure di reduce, tan-te e diverse vicende separate nelle partenze e distinte nei ritorni, tra onorifi cenze, memorie e oblio. La giornata, che si terrà nella baracca didattica ricavata all’ex Campo, in via Remesina, costituisce il secon-do appuntamento del programma di formazione “Un treno per Au-schwitz. Andata e Ritorno 2016”.

Si partee si ritornaoggida Auschwitz

Domenica da copertina per il Rugby Carpi, sbarcato con i propri colori sul canale tv DMax. Durante lo “studio” di presentazione e commento alla gara del Sei Nazioni di rugby tra Italia e Inghilterra andata in scena allo sta-dio Olimpico di Roma, il commentatore tecnico ed ex azzurro Paul Griffen ha infatti indossatto una polo dei Falchi biancorossi. Un regalo arrivato evi-dentemente grazie a qualche conoscenza in comune tra Griffen e il Rugby Carpi, che ha così goduto ben più del quarto d’ora di celebrità teorizzato da Wharol, ma di una vera e propria vetrina nazionale all’interno di uno degli eventi sportivi più seguiti non solo dagli amanti della palla ovale.

Rugby Carpi: maglia in tv

Nella rassegna stampa che apre ogni giorno la pagina facebook di Voce e che fa riferimento alle cronache cittadine dei quotidiani, questa settima-na hanno tenuto banco le notizie sui furti in appartamento e nel negozio George&Mildred. Il tratto distintivo del fenomeno è stato la scelta di una speicifca zona della città, quella intorno alla torre dell’acquedotto, in par-ticolare con le vie Colombo e Flavio Gioia. Si direbbe perfi no che l’azione sia stata orchestrata, come parrebbe suggerire anche il ricorso sempre alla stessa tecnica: scalata di grondaie, ingresso negli appartamenti da balconi e porte fi nestre ovviamente forzate, orario in genere verso le 18 o 19. Sono costanti che suggeriscono piste.

Furti in zona acquedotto

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Venerdì 19 febbraio il circolo Kalinka di Carpi ospiterà un incontro sul testamento biologico “Liberi di scegliere”, con Beppino Englaro, padre di Eluana. Interverranno anche Maria Laura Cattinari, presidente dell’associa-zione “Libera Uscita” e Maurizio Montanari, psicanalista. L’appuntamento è alle ore 20,30 al circolo di via Tassoni.

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8 ECONOMIA VIABILITA’

SETTEGIORNIUna volta accadeva che a San Remo vincesse

una delle peggiori canzoni in gara, nel contesto di un’offerta di testi, musiche e interpreti mediamente di discreto livello (e nessuno dimentica le clamorose bocciature dei giovani Lucio Dalla e Vasco Rossi, per citarne solo due). Il che faceva regolarmente infu-riare la critica. Quest’anno è andata all’incontrario: hanno vinto gli Stadio – onore al merito e alla storia, in cui guarda caso c’entrano anche quei due “boc-ciati” – in un quadro canoro che, per quanto pos-siamo capirne noi, è parso a dir poco desolante. Se è vero, poi, che il Festival rifl ette molto il Paese, si direbbe che la beneamata penisola si trovi, in que-sto momento, in un vuoto deprimente dove neanche “amore” riesce più a far rima con “cuore”. In un siffatto scenario, azzeccato è parso solo il titolo del brano del giovane Francesco Gabbani: “Amen”.

Desta clamore la notizia di uno stanziamento di 4,5 milioni di fondi pubblici per creare un museo del fascismo a Predappio, luogo di nascita del Duce nonché comune amministrato da sempre da Giunte

prima del Pci, ora del Pd, tutte invariabilmente a favore dell’iniziativa. E non si vede perché non dovrebbe essere così, se si sarà capaci di farne non un luogo di culto, ben-sì di studio. Perché c’è ancora tanto da capire sulle ragio-ni per le quali il fascismo sia stato e continui a essere così ostinatamente e pervicemente avvinghiato allo spirito italico. En passant, il sottosegretario ultra renziano Luca Lotti ha promesso soldi governativi, come li ha assicura-ti per rimettere in sesto l’ex Campo di Fossoli: anche la Democrazia Cristiana, se è per quello, è pervicacemente avvinghiata ai cuori italici.

Trasformazioni semantiche. Quando Pier Luigi Bersa-ni, il primo che coniò il termine, alludeva al nucleo stori-co del Pd ereditato dal Pci parlando di “Ditta”, intendeva probabilmente porre l’accento sugli aspetti affettivi con-tenuti nel vocabolo, sul senso di un’antica appartenenza assimilabile a quello di un’azienda nella quale tutti lavo-rano per lo stesso obiettivo. Non poteva immaginare che, diventando fattore decisivo a sostegno della fusione di Aimag in Hera, la Ditta sarebbe diventata semplicemente una ditta.

SOLDI NOSTRI di Richard Bonhomme

Un bel Rosso Ferrari...hi ha puntato una fi che sul rosso, in occasione del col-locamento in borsa delle

azioni Ferrari, si è subito trovato per davvero in rosso: la perdita, dai massimi segnati a 46 euro sull’onda dell’euforia, è del trenta per cento (il titolo quota infatti, mentre scri-vo, 30 euro tondi tondi). Sembra ieri quando un sorridente Mar-chionne, affi ancato da un ilare Mat-teo Renzi, festeggiava la quotazione in borsa dei bolidi di Maranello. Chi ha puntato sul lusso quindi è rimasto subito scottato. Ma anche chi, più modestamente, ha creduto di realizzare un affare puntando su Poste Italiane non se la passa me-glio (dai massimi a 7,26 agli attuali 5,43). Si calcola che ben trecento-mila piccoli risparmiatori e dipen-denti dell’istituto si siano precipi-tati a investire sul titolo, ritenuto a prova di bomba (come anche la Fer-rari del resto), rimanendo subito scottati dall’improvvisa retromar-cia dell’azionario a livello mondia-le. Quando entra in crisi un merca-to infatti, grazie alla globalizzazio-

ne, non si salva nessuno anche se il business consueto non subisce cali (le Poste continuano a fare quel che facevano un mese fa, e così pure la prestigiosa casa automobilistica).

Diciamo che questi titoli, all’ap-parenza solidissimi, sono rimasti vittima della volatilità che imper-versa sui mercati fi nanziari. In bor-sa però c’è anche molta spazzatura: sono oltre venti le società fi nite nella lista nera della Consob, l’or-ganismo di vigilanza, che monitora costantemente il livello d’indebita-mento in rapporto all’andamento del business e della quotazione di borsa (qualche titolo infatti è già stato sospeso dalle quotazioni: in questi casi i poveri azionisti resta-no col cerino in mano). Il fatto è che in Italia, a causa di una propaganda

ottimistica comune a tutti i gover-ni, non si sono mai fatti veramente i conti con le conseguenze della crisi dell’economia reale. Un calo del Pil del 10 per cento, accompagnato da una riduzione della produzione del 25 per cento, non può non lasciare segni pesanti anche nel settore fi -nanziario, oltre che sull’occupazio-ne e sui consumi.

Si è sempre negato che in Italia esistesse un problema del tipo veri-fi catosi in America o in Spagna nel settore immobiliare, ma da tempo (da anni) noi abbiamo segnalato la crisi del settore resa evidente dai cartelli “vendesi” che spuntano ovunque. Una crisi dovuta a un eccesso produttivo degli anni pre-cedenti cui si è accompagnata la re-strizione del credito e la diffi coltà

per i giovani precari di accedere ai mutui. Col condimento di imposte patrimoniali sempre più elevate che hanno reso poco conveniente l’investimento nel mattone. Ovvio che il settore si sia bloccato, con conseguente avvitamento della cri-si, ulteriore riduzione di Pil e oc-cupazione e diffi coltà per le banche a rientrare dei crediti concessi alle imprese del settore e alle famiglie che hanno contratto i mutui. Ga-rantiti, si dice a sostegno della tesi della solidità del nostro sistema bancario, da beni reali, gli immobi-li appunto. Solo che, per rientrare delle somme prestate, alle banche occorrono tempi biblici, fi no a die-ci anni, e comunque le aste dei tri-bunali vanno deserte anche fi no al quinto esperimento, con riduzione

del valore del bene talora fi no al 90 per cento (nella mia zona ci sono case che vanno all’asta per 13.000 euro, che non saranno i mille dolla-ri spuntati negli Usa all’apice della crisi dei mutui sub prime, ma poco ci manca).

La crisi dei nostri istituti ban-cari di medie dimensioni ha queste chiare origini: non solo mala ge-stio (anche quella, intendiamoci), ma soprattutto rifl essi di una crisi che ha lasciato il segno. Un segno che ci ostiniamo a non voler legge-re, come se nulla, dal 2007, fosse cambiato. Prendiamo il caso delle popolari venete, oggi nell’occhio del ciclone. Nel momento in cui gli imprenditori hanno delocalizzato i distretti industriali, che costitui-vano la forza dell’economia veneta, inevitabilmente le banche sono en-trate in crisi. Ora i veneti piangono perché hanno perso i quattrini in-vestiti nelle loro banche, ma in re-altà hanno segato il ramo sul quale stavano seduti. Come dice il Poeta, chi è causa del suo mal pianga se stesso.

chiuso in redazione il 16 febbraio 2016

Associato al l’Unio ne Stampa Periodica Italiana

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Anno XXIII, numero 718 febbraio 2016Reg. Trib. di Modena n. 1177 del 7.10.1993Iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione (R.O.C.) con il n. 2712

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DI FABRIZIO STERMIERI

CARPI – Sfrecceranno a 130 chilome-tri all’ora a un tiro di schioppo dal centro di Novi, a poche decine di metri a sud dei magazzini di Par-migiano Reggiano del Caseifi cio ra-zionale Novese, nel bel mezzo del-la campagna che divide il confi ne nord dell’Unione Terre d’Argine e la Lombardia di Moglia e Quistel-lo. Sarà l’Autostrada Regionale Ci-spadana: 67 chilometri di asfalto a due corsie per ogni senso di marcia, dal casello dell’Autobrennero di Reggiolo fi no alle porte di Ferrara, a Poggio Renatico per l’immissio-ne alla barriera di Ferrara sud sulla Bologna-Padova.

Il governo ha sbloccato la pra-tica amministrativa che da qualche tempo era ferma sui tavoli del Mini-stero dei Beni culturali e ha ridato la stura a una ridda di valutazioni contrastanti da parte dei sostenitori e dei detrattori di questa infrastrut-tura autostradale che ci passerà letteralmente sopra la testa. Fra i tredici Comuni interessati all’ope-ra perché direttamente attraversati dalla Cispadana c’è infatti anche il

Comune di Novi che, fra non pochi contrasti, ha a suo tempo negoziato i termini della concessione con la società autostradale e con le auto-rità regionali. «E’ singolare – affer-ma Mario Poltronieri, esponente carpigiano di Legambiente – che la Regione esulti per lo sblocco dei lavori della Cispadana: siamo nel bel mezzo di una delle regioni più inquinate d’Italia, con le polveri sottili che ci assediano e che se ne vanno solo grazie a qualche pioggia provvidenziale, e loro cosa fanno? Puntano ancora tutto sul traspor-to su gomma invece che su quello ferroviario. E i Comuni in cambio avranno ulteriori aree da urbaniz-zare in un contesto che vede grandi diffi coltà di mercato».

L’ex sindaco Enrico Campedel-li, attualmente consigliere regionale Pd, ha commentato favorevolmente lo sblocco dell’iter amministrativo dell’autostrada regionale: «Una rea-lizzazione importante, quella della Cispadana – ha dichiarato a Voce – anche per la nostra area. Basti pensare ai vantaggi che porterà, per esempio, al comparto del biomedi-

cale di Mirandola». Perfettamente in sintonia con le autorità della Re-gione Emilia Romagna, con Legaco-op e la rappresentanza delle piccole e medie industrie regionali. Sull’al-tro versante, con accenti fortemente critici, i 5 Stelle e gli ambientalisti.

Ma vediamo nel dettaglio che cosa sarà questa nuova Autostrada regionale Cispadana. Intanto la so-cietà: costituita nel 2010 e presie-duta dall’ex sindaco di Sassuolo ed ex presidente della Provincia di Modena Graziano Pattuzzi, ap-partiene al 51 per cento alla socie-tà Autostrada del Brennero e per il resto a un pool di imprese di cui la Pizzarotti spa e la Coopsette sono fra le maggiori detenendo ciascuna il 19 per cento delle azioni.

Il progetto prevede la realizza-zione di quattro autostazioni (una a Concordia) e due aree di servizio (la più vicina a noi, quella di Mi-randola). L’investimento previsto per l’opera non viene quantifi cato dalla società ma dovrebbe aggirar-si intorno a 1,3 miliardi di euro (di cui 180 milioni a carico diretto del-la Regione). Che cosa si ripromet-

tono Società regionale Cispadana e la Regione Emilia Romagna? “Un risparmio nei tempi di percorrenza rispetto all’attuale sistema viario – si legge sul sito di Autostrada re-gionale Cispadana – pari al 50 per cento, risparmi sui costi di traspor-to (carburanti e pedaggi autostrada-li) del 35 per cento, 11 mila camion in meno per le vie dei centri abitati, meno 4 per cento nella produzio-ne di polveri sottili e meno 13 per cento nella produzione di ossidi di azoto da combustione degli au-toveicoli. Una realizzazione di im-portanza strategica”.

Ben 53 mila i posti di lavoro che la mastodontica impresa do-vrebbe creare nelle zone attraver-

sate dall’autostrada ma il via ai lavori appare ancora lontano. Na-turalmente i detrattori dell’auto-strada la pensano decisamente di-versamente: “Un’opera inutilmente impattante”, tuona Legambiente, che aggiunge: “Le caratteristiche dell’opera favoriranno il traffi co di attraversamento e quindi il conse-guente inquinamento, non certo la mobilità a breve e medio raggio. Inoltre l’opera rischia di rimanere a metà del guado dal punto di vista fi nanziario visti i pesantissimi costi e i dubbi ritorni in termini di uten-ze. Si favorisce di fatto il trasporto merci su gomma, con la copertura economica dei contribuenti, sottra-endo risorse al trasporto su ferro”.

VIABILITA’ - Sbloccata la pratica ripartono le polemiche

Dopo l’ok del Governotornano a farsi sentirequelli del No Cisp

Una striscia d’asfalto nel cuore della pianura più inquinata,

obietta Legambiente

“Liberi di scegliere”: Beppino Englaro a Carpi

Si allarga la famiglia SettiLa notte del 13 febbraio, Davide Setti, collaboratore della redazione sportiva di Voce, è diventato papà di due gemelli, Celeste e Thomas, da lui stesso defi niti “i capolavori più belli” della mam-ma, Monica Losi. Ai neo genitori, le felicitazioni più vive e l’abbraccio della redazione di Voce.

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LA COPERTINA 9

Un artista dietro il bancone“Uso il tempo libero per lasciare qualche cosa che viva più di me”. Così spiega la sua vena artistica alla quale si dedica con passione nelle pause del lavoro di pasticcere. Vhe gli assicura, dire, l’indispensabile contatto con la gente. Una pittura senza tracce di realismo

PERSONE - Bruno Franciosi, “astrattista con i piedi per terra”, gestisce la pasticceria di via Peruzzi

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DI GABRIELE BELLONI*

CARPI – Bruno Franciosi, ori-ginario di Concordia e car-pigiano di adozione, pastic-cere e “astrattista con i pie-di per terra”, come lui stes-so si defi nisce, ci racconta la sua esperienza artistica, nonché di vita, dalla Califor-nia all’Emilia. Entri nel bar e nessuna delle tele appese gri-da “opera di Franciosi”. Non puoi non notare quei colo-ri sgargianti che emergono dai muri, ma non c’è nessu-na pretesa radical chic a far-ti sentire fuori luogo se sei di corsa o parli solo del tem-po che fa. Ma con Bruno, tra un caffè e una brioche, non è diffi cile fi nire a discutere di Philippe Daverio o Clau-dio Strinati. Si capisce subito che l’arte gli interessa, e an-che tanto. Se hai abbastanza tempo puoi farti raccontare la storia di ogni quadro, men-tre lui tira fuori una scultura di creta e ti racconta del suo soggiorno negli Stati Uniti.

«A vent’anni hai tanti bisogni da soddisfare: a quell’età lì prendi e vai… Fai un viaggio, anche solo come vacanza, e intanto vedi come funziona il mondo. Hai una sfron-tatezza che ti permette di mettere radici ovunque». Fu così che nel 1985 si trovò a vivere in Califor-nia, insieme ai reduci del Vietnam: «Trent’anni fa andai in America: ho avuto modo di visitare Boston, New York, grandi città... Scoprii che, no-nostante tutto, San Francisco era della mia dimensione. Io vengo da una realtà agreste e anche là la mag-gior parte dei cittadini erano uomi-ni semplici. Quello che fa la diffe-renza – continua – sono proprio le persone che conosci: San Francisco era una realtà relativamente picco-la, ma era aperta, viva, pulsava, era sempre primavera. Trovai lavoro come pasticcere nel quartiere italia-no e intanto mi guardavo intorno. Ho sempre mantenuto un grande interesse per il circostante».

Tornato in Italia, per molti anni Bruno ha lavorato dietro le quinte, nei laboratori. «Il mio universo a livello umano rimaneva ridotto – racconta – ma d’altro canto ho avuto modo di migliorare come pasticce-re».

Oggi Bruno e sua moglie Mo-nica gestiscono una pasticceria in viale Peruzzi, divenuta punto di riferimento per molti di coloro che frequentano il polo scolastico. «Adesso sono a contatto diretto con le persone. Questo arricchisce moltissimo: confrontandomi con gli altri – aggiunge – ho scoperto di es-sermi sopravvalutato molto in pas-sato. La nostra attività è di fronte al liceo: qui vengono tanti professori, gente che ha una cultura anche arti-stica molto più vasta della mia. Poi vengono i ragazzi, che sono un otti-mo rimedio contro la cronaca: ho ri-scontrato che per rimanere ottimisti

è molto meglio parlare con loro che deprimersi su un giornale».

Nel frattempo ha sempre con-tinuato a coltivare la sua passio-ne. «Un dipinto rimane nel tempo – spiega Bruno, mentre un cliente ordina un espresso al banco – non come un caffè o una pasta. Mica se lo mangiano. Voglio spendere bene quel poco di tempo libero che mi rimane, lasciare qualcosa che viva più a lungo di me. E’ una mia ne-cessità».

Ma questo non è l’unico fattore determinante per la genesi delle sue opere d’arte. «Arte è riduttivo – ri-prende –. Come fai a mettere tutto quello che c’è dietro in una parola

di quattro lettere? Prima di ogni al-tra cosa penso che sia un bisogno: lo verifi chi specialmente quando percorri sentieri nuovi, quando non sai dove stai andando, ma ti piace e vai avanti».

Da dietro una scatola di cara-melle estrae un libello, catalogo delle sue tele: «Riguardando i miei primi lavori ho scoperto di non aver fatto altro che migliorare le stesse rappresentazioni. Prima mi avvici-navo più all’accostamento cromati-co puro, mentre adesso, anche per l’infl uenza che Escher ha avuto su di me, sviluppo molto l’aspetto geo-metrico; ma la sostanza è rimasta la stessa. Inoltre mi sono accorto che in molti quadri manca il soggetto. Lo evito: c’è un punto di fuga da cui parte tutta la costruzione, espan-dendosi diversamente su ogni lato, ma rimane una cornice per qualco-

sa che non c’è. In sostanza il sogget-to diventa lo sfondo, ma si percepi-sce un vuoto. Ciò che ho intenzione di fare in futuro è trovare prima il soggetto e partire da quello».

Colpisce molto la scelta di una pittura metafi sica. «Sono distante dal realismo, un paesaggio non mi darebbe le stesse emozioni. Tutta-via la rappresentazione deve essere plausibile, servono degli elementi che riportino alla realtà, come lo studio prospettico e la luce. Il mio è un astrattismo con i piedi per ter-ra. In altre tele o tavole, apparente-mente più piatte, ho utilizzato una prospettiva cromatica, ottenendo oggetti percepiti a diverse distanze grazie alle tinte applicate». Un po’ come facevano Giovanni Bellini e i pittori veneti del Quattrocento.

Il processo di produzione di Franciosi parte proprio dall’acco-

stamento dei colori, due o tre per tela, ed è la soddisfazione di un bisogno dell’artista in un momento preciso: «Cogli quello che ti piace in un istante. Certe cose ora non le rifarei assolutamente» confessa.

Certi elementi delle sue opere ricordano molto lo stile di Escher, in particolare per la dimensione autonoma che le costruzioni geo-metriche assumono. «Lui è stato un genio. Uno tra i meno riconosciuti, in proporzione: certi personaggi hanno raggiunto una fama anche superiore con molto meno. Escher ha inventato la carta millimetra-ta – afferma – è stato davvero uno dei più grandi; non oserei parago-narmi a lui». Un altro nome che ri-suona qui è Banksy: «Questo artista racchiude in un’immagine ore di discorsi. Il suo linguaggio è univer-sale. E’ emotivo e contemporanea-mente razionale».

Il tempo scorre, Bruno ci salu-ta con un’osservazione su Carpi: «Qui ci sono muretti, pali, pilastri scoloriti che nemmeno si vedono; se fosse per me colorerei tutta la città. Insomma, fate qualcosa, date una nota di colore a tutto questo gri-gio. Date modo alle persone di fare quello che vogliono, valorizzate le opere d’arte che spuntano sui muri, invece di pagare addetti per cancel-lare tutto. Quanto meno seleziona-te, mentre quelli che non riescono a emergere coltivino la loro passione nel privato. Elaboriamo opere ester-ne, un arredamento urbano: che Carpi non si distingua solo per la piazza».

*Stagista del liceo Fanti ospitato nella redazione di Voce

CARPI – Bruno Franciosi utilizza sup-porti vari, dalle classiche tele e tavo-le, di forma ora quadrata, ora rettan-golare, ora triangolare, fi no ad arriva-re a tele di prova scartate che si pre-stano a un estremo impiego incolla-te su blocchi di polistirolo. Le tecni-che di composizione dell’immagine comprendono i colori ad olio così come i semi di papavero, passando per i più disparati materiali.

Il primo approccio dell’osserva-tore è quello cromatico, mentre la percezione si declina seguendo li-nee talvolta defi nite e in rilievo, tal-volta deboli e aderenti al supporto.

L’artista ha inoltre donato una sua opera alla Fondazione Casa del

Volontariato. Il quadro, esposto nel-la sede di via Peruzzi 22, si ispira agli eventi drammatici legati al si-sma del 2012 e si intitola “Affi nché ciò che ha tentato di dividerci non riesca a farlo”. «La mia opera nasce dall’assemblaggio di materiali rici-clati – spiega Franciosi –: il vetro di

un tavolino appartenuto a un caro amico che ora non c’è più, una ta-vola raccattata chissà dove. Per la sua composizione, mi sono lasciato guidare dall’istintività, mia consue-tudine nell’approcciarmi ai dipinti (…). La tela rappresenta insieme un monito, un auspicio, un motivo di orgoglio personale. Spero che riesca a trasmettere il senso di simbiosi tra noi in quanto uomini, la nostra ter-ra, la nostra famiglia, i nostri affetti più cari e, soprattutto, a rappresen-tare il nostro orgoglio di uomini e donne emiliani, tosti e caparbi oltre ogni avversità del destino, abituati ad arrangiarci, a rimboccarci le ma-niche».

“A San Francisco ho trovato nella gente la stessa

semplicità delle mie origini”

Colorigeometriee materialiriciclati

Bruno Franciosi nella sua pasticceriaNelle altre immagini alcuni dei suoi quadri esposti nel locale

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Fisco e legalità: una simulazione per gli studenti

Sabato 20 febbraio gli studenti della Quinte B e M del Meucci di Carpi parteciperanno al progetto “Fisco, legalità e processo tributario a scuola”, una simulazione di processo tributario pensata per gli studenti. Saranno presenti anche i ragazzi di Quinta A dell’istituto Baggi di Sassuolo. L’ap-puntamento è nella Sala delle Vedute di Palazzo Pio alle ore 9.

18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

10 SCUOLA E STUDENTI

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CARPI – Imparare l’Inglese non è mai stato più divertente e coinvolgente. Lo sanno bene gli alunni di Seconda e Terza della media Focherini, che nei gior-ni scorsi hanno partecipato alle attività del Theatrino, uno spettacolo teatra-le interamente in Inglese, ad alto tasso educativo, scritto e interpretato da quattro giovani madrelingua per conto dell’associazione Educo. Lo spetta-colo, della durata di un’ora, era suddiviso in alcuni sketch ironici e grotte-schi, riguardanti situazioni familiari per i più piccoli.

La caratteristica principale dello spettacolo è il linguaggio usato dagli attori, particolarmente attenti a scandire le parole, mimarle e ripeterle più volte, affi nché gli alunni italiani riuscissero a comprendere i dialoghi. L’ac-cento veniva posto su alcune delle regole che i ragazzi studiano a scuola, dai superlativi, ai comparativi, ai numeri, alle date fi no alla pronuncia delle parole.

Al termine dello spettacolo i quattro attori si sono divisi poi nelle va-rie classi per un workshop: attraverso attività ludiche, giochi di squadra e competizioni tra compagni, gli alunni hanno potuto consolidare i concetti studiati a scuola e già espressi durante lo spettacolo.

Si tratta dell’ottava edizione del progetto: «E’ un modo alternativo e coinvolgente di studiare le lingue – spiega l’insegnante di Inglese, Maria Luisa Novello, tra le coordinatrici dell’iniziativa –. In questo modo riu-sciamo a stimolare l’interesse dei ragazzi per le lingue. E ogni anno loro aderiscono con entusiasmo».

VALENTINA PO

SCUOLA - Due volontarie hanno spiegato l’Associazione ai ragazzi del Meucci

Medici senza frontieree anche in prima linea

CARPI – Una vita dedicata alla solidarietà e all’assisten-za del prossimo, in giro per il mondo, nei paesi in via di sviluppo dilaniati da povertà, epidemie, guerre, ge-nocidi. E’ la vita dei volontari dell’organizzazione Me-dici senza Frontiere, impegnati da sempre nelle attivi-tà di aiuto ai più sfortunati e di sensibilizzazione ver-so i cittadini.

Proprio la sensibilizzazione e la rifl essione erano gli obiettivi dell’incontro dello scorso mercoledì all’i-stituto Meucci, che ha visto le volontarie Daniela Fusco e Mirella Bondioli impegnate in un incontro formativo con gli studenti della scuola: «E’ importante che i ra-gazzi conoscano altre realtà e altre situazioni, percorsi paralleli in cui possono crescere», spiega Fusco.

La volontaria ha raccontato, con supporti fotografi -ci, la quotidianità dei medici in missione, l’organizza-zione del personale, i ritmi, le diffi coltà e le relazioni con i pazienti: «Mediamente le missioni durano tra i 6 e i 9 mesi, ma dipende anche dall’intensità del lavo-ro: nel pieno dell’emergenza Ebola, ad esempio, per le professioni a stretto contatto con i pazienti, le missioni non potevano durare più di sei settimane».

Per quanto riguarda i ritmi lavorativi poi, sono cer-

tamente intensi, ma non estenuanti: «Ci si organizza in turni, come in tutti gli ospedali, più o meno otto ore al giorno. Il riposo è sacrosanto, altrimenti non si riesce a lavorare bene. Poi, se si è in emergenza, naturalmente non ci si tira mai indietro».

Le chiediamo che cosa l’abbia spinta a diventare volontaria di Medici senza frontiere: «Passavo troppo tempo rinchiusa in un laboratorio – spiega ancora Fu-sco, ricercatrice biologa –, avevo perso il contatto con le persone. Avevo bisogno di ritrovare la relazione con il paziente, di toccare con mano il risultato del mio la-voro, che non è immediato come quello di un medico».

Gli studenti si sono mostrati piuttosto interessati al racconto di Daniela, chiedendo approfondimenti sulle missioni e il motivo dei tanti confl itti nel mondo in cui i Medici senza frontiere sono impegnati, spesso scono-sciuti all’opinione pubblica, ma anche sulle modalità e sui percorsi utili a diventare volontari.

«Un giorno mi dissero: “Se vuoi vivere per te stessa puoi vivere dove vuoi, ma per aiutare gli altri devi met-tere le radici”. Aiutare gli altri signifi ca quindi aiutare te stesso, conoscersi meglio».

VALENTINA PO

Sopra, da sinistra, Daniela Fusco e Mirella BondioliA lato, gli stu-denti intervenuti all’incontro

Ha celebrato la Giornata del Ricordo la scuola media Fassi di Carpi. Mercoledì 10 febbraio gli alunni di Terza della scuola, hanno partecipato a un incontro con Giorgio Ledovini, profugo giuliano-dalmata. L’ospite ha tracciato un ampio quadro storico delle vicende, spiegando in modo chia-ro e semplice ai ragazzi gli avvenimenti che portarono alla diaspora dei cittadini di lingua ed etnia italiana. Ledovini si è soffermato poi sulle con-dizioni di vita dei tempi, sull’educazione scolastica e sull’atmosfera che si respirava in Istria. Alla giornata hanno partecipato anche il preside Attilio Desiderio l’assessore alle Politiche Giovanili Milena Saina.

SCUOLA L’esodo dalmata spiegato alle Fassi

SCUOLA - Riuscito l’esperimento Educo alla Focherini

Piace di più l’ingleserappresentatoe imparato dal vivo

I ragazzi durante il workshopSopra, un momen-to dello spettacolo

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Storie di adozione con Nadia Onlus

Raccontare la storia dell’adozione: è questo il tema del prossimo incon-tro promosso dalla sezione emiliana di Nadia onlus. L’appuntamento è per venerdì 19 febbraio alle 20,30 presso la sede dell’associazione, con Anna Maria Giarola, assistente sociale. Ingresso gratuito. E’ necessaria la prenota-zione al [email protected]

18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

PERSONE E STORIE 11

NOVELLARA – Costruire un’auto di car-tone può sembrare un gioco da ra-gazzi, un modellino confeziona-to per passare il tempo. Eppure per Mirko Folloni rappresenta molto di più. Vent’anni, originario di Novel-lara, Folloni ha partecipato lo scor-so anno al concorso “Eleganza futu-ra”, promosso dal Ferrari club Mo-dena Motori, rappresentando la sua scuola, il Vallauri di Carpi.

Obiettivo del concorso era co-struire un’automobile in dimensio-ni reali totalmente di cartone, delle misure massime di 4x2x1,50 metri. «E’ stata una mia insegnante a pro-pormi di partecipare all’iniziativa – racconta Folloni – conoscendo la mia passione per i motori. Così ho deciso di aderire, servendomi dell’aiuto di alcuni amici di No-vellara. Prima ho abbozzato un di-segno, poi ho calcolato le misure e le proporzioni. Abbiamo iniziato il lavoro nel febbraio dello scorso anno e abbiamo terminato il tutto a maggio. Io e un compagno – conti-nua – abbiamo iniziato a costruir-la nei nostri salotti e nel garage di casa. L’assemblaggio vero e proprio doveva essere fatto direttamente sul posto e la struttura doveva reggere il peso dei giudici, che si sarebbero letteralmente seduti all’interno».

Mirko e il suo team hanno in-fatti costruito una trentina di pezzi, tre telai, la carrozzeria, i sedili, gli interni e le ruote: «Siamo partiti dalle dimensioni massime dell’au-to, abbiamo calcolato le misure della struttura e poi siamo andati a proporzioni. Di fatto il telaio è stato realizzato su tre livelli, incrociando i profi li. Nel complesso l’auto misu-ra 4x1,8x1,15 metri».

Alla premiazione, avvenuta

in piazza a Maranello nel maggio 2015, il team di Folloni – compo-sto da Luca Pellizzardi, Giorgio Gorrieri e Davide Lusuardi – si è classifi cato terzo su sei squadre in gara: «In realtà siamo stati pena-lizzati: dato che eravamo a corto di materiale, abbiamo impiegato in minima parte, del compensato. Ci avevano assicurato che era permesso e invece ci hanno tolto dei punti». Il modello dell’auto è stato poi esposto alla Notte rossa di Maranello e alla Motosvalvolata di Novellara ed è ora conservato al Val-lauri.

Ma Folloni non si è fermato qui: ha infatti deciso di aderire anche quest’anno al con-corso, insieme ad alcuni compagni del corso di specializzazione che sta frequentando a Modena. «Per ora siamo una decina ma a lavora-re siamo solo in tre o quattro. Ri-spetto all’anno scorso siamo già a buon punto, siamo riusciti a trovare cartoni di due metri che sono mol-to più adatti alla realizzazione del modello».

Folloni, che si è diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica al Vallauri con il voto di 100/100, al momento sta studiando all’Its Maker di Modena per diventare Tecnico superiore del veicolo. Il suo sogno infatti è quello di «…co-struire automobili e seguirne tutti i passaggi, dalla progettazione alla realizzazione del prodotto fi nito».

VALENTINA PO

PERSONE - Terzo su sei al concorso del Ferrari Club

Il sogno di Mirko:dal Vallauri a Maranello partendo dal cartone

Mirko Folloni, sopra e sotto, il prototipo dell’auto realizzata in cartone realizzata nel maggio del 2015

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Potenziamento dei servizi bibliotecari: approvata la mozioneÈ stata approvata all’unanimità la mozione dei giovani del Pd per il po-tenziamento del servizio bibliotecario e la riqualifi cazione del piano terra della Loria. Il documento impegna inoltre la Giunta a valutare la possibilità di estendere gli orari di apertura della biblioteca secondo le esigenze degli studenti, anche attraverso l’aiuto di volontari.

2016

Anno XXIII n. 7

12 MODA E FIERE

MILANO – Ultima edizione di Mila-no Unica al Portello di FieraMila-noCity. Il salone dedicato ai tessuti e agli accessori da settembre si tra-sferisce nei padiglioni di Rho Fie-ra. Una scelta che gli organizzatori hanno motivato con il cambiamen-to degli orizzonti della moda dovu-to all’avvento della cultura digitale e dei social: la nuova location preve-de un progetto che coinvolgerà l’in-tera città con eventi e iniziative e che si svolgerà in sinergia con altre fi e-re di moda come Lineapelle, Micam e Mipel. In attesa di conoscere que-sto nuovo contenitore di eccellenze e creatività, intanto si può tracciare un bilancio dell’edizione (la 22esi-ma) che si è tenuta dal 9 all’11 feb-braio. Inaugurata da un’ospite d’ec-cezione, la stella della disco music Gloria Gaynor – che ha interpretato i suoi più grandi successi: da “I will survive” a “I am what I am” passan-do per “Never can say goodbye” – la rassegna che riunisce tre manifesta-zioni (Moda In, Shirt Avenue e Idea Biella) si è svolta in un clima di ge-nerale soddisfazione. I dati uffi ciali parlano di un aumento degli esposi-tori rispetto all’anno scorso e di una buona affl uenza di visitatori per tut-te e tre le giornate. Milano Unica in-

La moda italiana

ha disertato Cpm

Un successo per le pochette

realizzate da Gsm di Carpi

E’ ai nastri di partenza Collec-tion Première Moscow (Cpm), il sa-lone di moda all’Expocenter Inter-national di Mosca dal 23 al 26 feb-braio. Nonostante le diffi coltà lega-te ai tassi di cambio e la situazione politica, il mercato russo resta fra i più importanti per la moda italiana. Ma il calo di partecipazioni delle aziende carpigiane nell’area Italian Fashion at Cpm curata da Ente Moda Italia è evidente: dalla ven-tina di adesioni delle edizioni de-gli anni scorsi si è passati ai pochi espositori (tra cui Daniela Dallaval-le, Donne da Sogno, La Fabbrica del Lino e Le Fate) di quest’anno. Ep-pure Cpm è un punto di riferimento per l’Europa Orientale. Una fi era che era stata capace di raccogliere in un’unica sede quasi 20 mila visi-

tatori e circa 900 aziende espositrici (italiane in testa), in rappresentanza di 33 paesi. In mostra vi saranno ol-tre mille collezioni di abbigliamen-to e accessori uomo, donna e bam-bino per l’autunno-inverno 2016-17 dei marchi più famosi. In calenda-rio anche show-eventi, seminari e previsioni di tendenza: Cpm non è solo business, ma anche fonte di informazione e di ispirazione nel mondo del fashion.

Nei giorni scorsi diverse riviste online di moda (tra cui D di Repub-blica e Fashionmagazine) hanno parlato di “Bohemian Rhapsody”, una collezione di sette esclusive e scintillanti pochette che è frutto della parternship tra Gsm, azienda carpigiana specializzata nell’appli-cazione di strass, cristalli e cabo-chon termoadesivi, Preciosa, leader dei cristalli made in Repubblica Ceca e il designer di accessori Si-mon Rainer. “Conosciuto anche con l’appellativo di stilista matematico per il suo approccio che combi-na moda e geometria – si legge su Fashionmagazine.it –, Simone Rainer ha lavorato su uno dei pez-zi iconici della sua produzione, la pochette a triangolo, decorata per la prima volta con una pioggia di

cristalli tono su tono, per un effet-to caleidoscopico di colori e rifl es-si”. Nel progetto – che si compone di sette pezzi in altrettanti colori (black diamond, amethyst, topaz, white opal, indian pink, sapphire e ruby) – ha giocato un ruolo fonda-mentale anche la carpigiana Gsm, grazie all’esperienza ultraventenna-le nell’universo dei cristalli e alla partnership di lunga data con Pre-ciosa. “Il nostro reparto produzione – ha dichiarato a Fashionmagazine Gloria Giuliani, marketing manager di Gsm – vanta fi gure professio-

nali altamente specializzate, che realizzano a mano un prodotto di estrema precisione, creando vere e proprie opere d’arte cristallizzate”.Gsm nasce a Carpi nei primi anni Novanta come distributore nel set-tore dei cristalli su iniziativa di Giuliano Rossi, per specializzarsi presto nella produzione di mac-chinari innovativi per l’applica-zione di strass, cristalli e cabochon termoadesivi. Da allora l’azienda, grazie al contributo dei fi gli Massi-miliano e Stefano, rispettivamente presidente e responsabile di produ-zione, lavora con un approccio su misura per l’impiego e l’applica-zione di cristalli in diversi ambiti, come l’abbigliamento, le calzature, gli accessori moda, la gioielleria e l’arredamento.

somma si conferma la più importan-te fi era italiana dei tessuti e degli ac-cessori. Nei giorni scorsi sotto i ri-fl ettori c’erano le novità e le tenden-ze per la primavera-estate 2017 pre-sentate da 424 espositori. Tra que-sti, alcuni carpigiani: Fantasie Tri-cot, Astarte, Baronet, Cadicagroup, Gruppo Dondi, Mabo, Reca Group, Texcart, Texil e Ulisse. Confermati, anche in questa edizione, i due Os-servatori dedicati alla moda giappo-

MONACO – Ha dato il calcio d’inizio al calendario fi eristico internazionale per la presentazione di tessuti e ac-cessori della primavera-estate 2017. Si tratta di Munich Fabric Start, il sa-lone che si è svolto nei giorni scor-si a Monaco di Baviera schierando al Moc (Munich Order Center) circa 900 espositori del settore provenien-ti da oltre trenta Paesi tra cui l’Ita-lia, rappresentata anche da una pic-cola pattuglia di aziende carpigiane produttrici di tessuti e di accessori come Cadica, Gruppo Dondi, Reca

Group, Redmark, Tessilgraf, Texcart, Varcotex e Ulisse. La fi era precede Milano Unica e Première Vision e il suo principale bacino di riferimen-to è il mercato tedesco, ma anche il nord Europa in generale. Fino a qual-che anno fa vi partecipavano solo gli agenti (ovviamente tedeschi) in rap-presentanza dei loro clienti, ma oggi si sono inserite anche le aziende che spesso espongono direttamente il campionario nei loro stand (soprat-tutto nel caso degli accessori).

L’ultima edizione si è conclusa

in modo positivo: 20 mila i visitato-ri professionali provenienti soprat-tutto dalla Germania e circa 1.500 collezioni che hanno dettato in anteprima le linee guida per la sta-gione calda del 2017. Un’attenzione particolare è stata riservata alla so-stenibilità con due sezioni dedica-te al tema: “Organic Selection” ed “Eco Village”. La prima ha riunito in un’unica area più di 500 tipolo-gie di tessuto che hanno ottenuto la certifi cazione ambientale, mentre nella seconda sono state collocate

tutte le aziende e le organizzazioni (private e no-profi t) che hanno fatto del tema della sostenibilità ambien-tale la propria strategia di business. Il salone tedesco ha poi riservato un ampio spazio per il denim con “Bluzone”, una fi era nella fi era in-teramente dedicata al jeans. Nella

Zenith Hall i visitatori hanno potu-to avere una panoramica completa di questo intramontabile prodotto, comprese tutte le ultime novità in fatto di tagli, lavaggi, lavorazioni, innovazioni e dettagli che fanno moda.

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nese e coreana con, rispettivamen-te, 40 e 13 aziende.

Per quanto riguarda le tenden-ze della primavera-estate 2017, i temi della stagione sono quattro, ben caratterizzati da colori e imma-gini distinte tra loro.

“Abissi” si ispira alle profon-dità marine popolate di animali e piante dalle consistenze evocative e luminescenti. «Il blu è protagoni-sta in tutte le sue tonalità – spiega

Emanuela Contini, consulente di moda carpigiana che ha visitato il salone –, con inserti di corallo e iri-descenze violacee. Abbondano poi i fi lati sfumati, la camiceria rigata, i plissè, le increspature, i fondi mossi e irregolari, gli accessori trasparen-ti e cangianti. Si tratta di un tema piuttosto facile che sia adatta alla moda femminile ma anche a quella maschile».

“Natura e Artifi cio” offre invece

una visione dall’alto: una mappatu-ra aerea di diverse zone del mondo che mostra disegni geometrici di paesaggi naturali dai contorni pre-cisi, interrotti dall’intervento uma-no ovvero da tagli urbani e rotture di cemento. Ciò che è artifi ciale è reale tanto quanto il naturale. «Il verde e il grigio si amalgamano con tocchi di arancio – annota Contini – e non mancano i tweed estivi, i mosaici, gli intrecci, i cordami e

Milano Unica non delude maiSi è conclusa nei giorni scorsi l’edizione dedicata alla primavera estate 2017. Una decina le aziende carpigiane presentiBuono l’affl usso di visitatori. Il blu protagonista. Insieme a fi lati sfumati, camiceria rigata, plissé, increspature e accessori trasparenti

FIERE - Ultima volta al Portello per la più importante rassegna di tessuti e accessori

FIERE - Il calendario privilegia la rassegna tedesca

Ma la Primavera 2017era già incominciataal Munich Fabric Start

Ventimila visitatoriMolta attenzione al tema

della sostenibilità

BREVI MODA

La cantante Gloria Gaynor ospite di Milano Unica. Nelle altre immagini, alcuni momenti della fi era

Una foto panoramica del salone tedesco

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18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

MODA E PERSONE 13

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gli accessori in materiali naturali. L’immagine, sia per l’uomo che per la donna, è quella di un consumato-re attento alla natura e all’ambiente, ma innovativo e tecnologico. Una sorta di luxury sport, rustico ma allo stesso tempo raffi nato».

In “Africa Punk” il continente nero non viene interpretato solo alla luce della sua anima tribale e batik, ma se ne dà un’immagine più contemporanea, urbana e per certi versi violenta. Ci si rifà al senti-mento di ribellione che caratterizza l’Africa inurbata di oggi, con la sua street art e le sue forme di espres-sione più rock e punk. «E’ il tema dell’integrazione, della contami-nazione degli stili e delle culture – prosegue –. I colori sono forti: il giallo e il rosso sono contrapposti al bianco e al nero e ai toni della ter-ra. Le stampe sono piatte, i disegni si ispirano ai tribali e gli accessori

hanno un’immagine artigianale con macro bottoni, rafi a, frange, inserti in pelle».

“Psico Bit” dà spazio alla psi-chedelia legata al mondo dei bit ovvero delle tecnologie. Girando-le di colori e mosaici di geometrie danno il senso della rivoluzione del virtuale in cui siamo immersi. La continua connessione ed esposizio-ne a immagini create al computer può dare un senso di euforica liber-tà espressiva, ma anche di eccesso, distorsione e malessere.

«Per questo i colori sono violen-ti e l’immagine ricorda un fl ash di luce – conclude Contini –. Le fi bre sono tecniche, sintetiche e mixate con quelle naturali. Abbondano gli effetti plastifi cati, i bottoni laccati, le stampe a effetto ologramma. Il tema è divertente e colorato, ma, per i miei gusti, po’ troppo forte».

CLAUDIA ROSINI

PARMA – “Le discese ardite e le risalite” cantava Lucio Bat-tisti. E la vita di Matteo Cambi è costellata da una serie di salite e di discese, come sulle montagne russe. La storia dell’ex imprenditore carpigiano (che però vive a Parma da più di vent’anni) è raccontata nel libro “Margherita di spine, ascesa e caduta dell’inventore di Guru”, edito da Mondadori e uscito nei giorni scorsi.

Attraverso la penna del giornalista Gabriela Parpi-glia, Cambi si racconta senza indulgenza e senza omet-tere nulla, con lucidità e senso critico: dalle feste fara-oniche di Lele Mora e Flavio Briatore al mondo della Formula Uno, dall’alcol all’inferno della cocaina, dai primi successi aziendali all’esplosione del marchio di abbigliamento Guru in Italia e nel mondo, quando la maglietta con la margherita diventa oggetto del deside-rio e simbolo indiscusso di moda.

Un racconto che non dà tregua, come una corsa in discesa a tutta velocità e senza freni verso il successo, la fama, i soldi, le belle donne, la droga. Finché il castello crolla, viene dichiarata bancarotta e si aprono le porte della prigione. Dopo il carcere, la comunità terapeutica per disintossicarsi dalla cocaina, gli arresti domicilia-ri e la vendita dell’azienda al colosso indiano Bombay Rayin Fashion. Un’ascesa vorticosa seguita da un’altret-tanto rovinosa caduta.

Dallo scorso luglio Cambi – che oggi ha 39 anni, è sposato e ha una fi glia di 9 anni – ha saldato il suo de-bito con la giustizia ed è un uomo libero. E completa-mente diverso.

CLA.ROS.

PERSONE - Esce nelle librerie “Margherita di spine” scritto con Gabriele Parpiglia

Cambi, tra cadute e risalite

MILANO – Moda fa rima con monda-nità nei giorni delle sfi late. E Mi-lano si prepara a indossare i lucci-canti panni di capitale del fashion system in occasione della sua set-timana della moda, in programma dal 24 al 29 febbraio.

Milano Moda Donna è l’evento più prestigioso organizzato dalla Camera nazionale della Moda ita-liana, capace di attirare giornalisti,

Milano ModaDonna: Blugirle Blumarinein passerella

EVENTI - Il 24 e 27 febbraio blogger, personaggi dello showbiz e operatori del settore.

Il calendario della prossima edizione, che presenterà le colle-zioni di prêt-à-porter femminile per l’autunno-inverno 2016-17, prevede 70 défi lé dei big della moda italiana e una serie di pre-sentazioni. Per la prima volta la manifestazione sarà inaugurata dal Presidente del Consiglio Mat-teo Renzi. Tra le griffe attese in passerella, non potevano mancare le carpigiane Blugirl e Blumarine, disegnate dalla stilista Anna Moli-nari, che calcheranno le passerelle rispettivamente mercoledì 24 e sa-bato 27 febbraio. Il 25 sfi lerà invece la collezione di Cristiano Burani.

Un modello Blumarine in passerella a MIlano lo scorso anno

Matteo Cambi e il giornalista Gabriele Parpiglia (da sinistra)

Page 14: patrimonio di sapere ed esperienza ora a disposizione del ... · rale le malattie degenerative del sistema nevoso centrale. Mario Baratti, lasciato con la fi ne del mese di gennaio

Il tè delle cinque per parlare di fi nanza e saluteSabato 20 febbraio ripartono gli appuntamenti pomeridiani del circolo Gi-liberti. L’incontro sarà condotto dagli operatori dell’Assicoop per compren-dere i cambiamenti in corso nel mondo delle banche. Il secondo (13 marzo) è invece dedicato alla prevenzione delle malattie cardiovascolari. Gli in-contri si svolgeranno ogni volta alle ore 15,30 presso il circolo.

18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

14 ARGOMENTI

DI FLORIO MAGNANINI

Una rifl essione sulle por-te di Carpi, ci sta, nel nostro tempo. Perché ogni tempo ha lasciato una propria im-pronta, sulle porte di Carpi, tranne il nostro. Basterà ri-cordare che l’assetto attuale – e intendiamo quello che ha ricavato negli spazi “li-berati” delle porte storiche i piazzali Dante, Marconi e Ramazzini – è stato eredita-to da progetti e lavori realiz-zati più di cinquant’anni fa, in tutt’altra temperie cultu-rale e politico-amministra-tiva. E se oggi quegli assetti appaiono una sorta di fossi-le residuale che relega i tre piazzali alla condizione di “non luoghi” è perché all’e-poca in cui furono pensati e realizzati la ragione fon-dante si identifi cava com-pletamente in un simbolo e in una funzione che oggi hanno perduto ogni valore. Il simbolo era l’automobile e la funzione quella di farle largo a tutti i costi, non fer-mandola certo, com’è nel-la sensibilità odierna, alle porte della città antica, ma aprendole in pratica l’intero centro storico.

E’ molto prezioso, al riguardo, il saggio di Emma Francia “Desi-derio di città. La crescita urbana di Carpi nel secondo dopoguerra” (in Carpi dopo il 1945, Roma 2005) in cui l’autrice, per la parte che riguarda la considerazione della città antica da parte del primo pia-no regolatore del 1967, quello noto come Piano Airaldi dal nome del suo autore, scrive: “Rispondendo ai problemi della mobilità e an-dando nella logica del trasporto automobiliustico privatistico, se-condo la quale la città (…) deve adeguarsi e ricavare lo spazio ne-cessario al forte incremento dei veicoli, Airaldi ritiene indispensa-bile intervenire attraverso progetti di riassetto viario”.

A riassumerli, questi progetti, c’è di che chiedersi, oggi, come potessero perfi no essere concepi-ti: allargamento di via Nova e via Battisti, sistemazione di piazzale Ramazzini, creazione di un non meglio precisato asse parallelo a corso Alberto Pio “con il compito di decongestionare quest’ultimo e conservargli la sua caratteristica ambientale”. Scrive sempre Emma Francia: “Anche le piazze, qua-le piazzale Bertesi e, soprattutto, piazza Martiri dovranno modellar-si secondo il nuovo uso, il parcheg-gio automobilistico, che si renderà sempre più indispensabile; l’arre-do della città storica sarà in fun-zione di questa nascente realtà, con la presenza di semafori, di aiuole spartitraffi co, della segna-letica e dell’illuminazione lungo le strade asfaltate”.

***on ci vuole molto, a ca- pirlo. Basta una veduta dall’alto: quegli spazi

hanno bisogno di essere ripensati. E va dato atto a questa Ammini-strazione comunale, specie in un momento diffi cile come l’attuale, di non essersi tirata indietro, aprendo-si invece a una sfi da importante». Lo dice Giovanni Gnoli, architetto, dal 2000 Dirigente del settore Re-stauro e conservazione del patrimo-nio immobiliare artistico e storico del Comune di Carpi.

E’ lui il padre, diciamo così, del bando che ai primi del febbra-io scorso ha lanciato un concorso di idee per la riqualifi cazione degli spazi nati dall’abbattimento delle storiche porte Barriera, Modena e Mantova e che fi no a poco più di un secolo fa rappresentavano la barrie-ra fi sica che defi niva il dentro e il fuori della città. Lui però, l’archi-tetto, tiene anche a ricostruire una sorta di continuità e necessità am-ministrativa dell’idea: «L’assessore Simone Morelli – sottolinea – ave-va ricevuto una precisa eredità da Lella Rizzi che lo aveva preceduto nella delega al centro storico. Mi ri-ferisco all’operazione iniziatasi con la realizzazione della T, costituita all’asse piazza Garibaldi, corso Al-berto Pio, piazza Martiri, innestato nei corsi Fanti e Cabassi. Di quella

operazione, il bando per riprogetta-re le porte è la prosecuzione ideale. Senza dimenticare un’altra eredità, quella del terremoto e del momento di crisi per tutto il centro che ne è seguito e che lo ha indotto a pro-muovere qualche cosa che avesse anche un preciso riscontro nel pia-no degli investimenti».

In sé, contenuti e obiettivi del bando sono abbastanza semplici e già entrati nelle cronache citta-dine. Ci si rivolge a ingegneri e architetti di nazionalità italiana e di età inferiore ai 45 anni per ot-tenere proposte di connotazione e valorizzazione delle tre porte che non siano solo di natura architet-tonica.

Potrebbero consistere, cioè, anche in suggerimenti di arredo urbano, di installazioni artistiche, di sistemi di illuminazione su sca-la urbana, di un uso spettacolare della luce, fi no alla proiezione di immagini sulla superfi cie delle costruzioni esistenti, sul modello delle spettacolari operazioni di video mapping sperimentate nel-le ultime due kermesse natalizie sulle parte del Castello e della Torre dell’Orologio. L’operazione, che lo stesso Morelli ha incorni-ciata nella defi nizione di “ricerca della bellezza, del decoro e della funzionalità”, verrà a scadenza il 30 aprile prossimo. Una commis-

sione di docenti universitari e li-beri professionisti assegnerà un premio al primo classifi cato e due rimborsi spese al secondo e al ter-zo, per ognuna delle tre porte. I di-segni o quant’altro i candidati ri-terranno di produrre per illustrare le proprie idee saranno poi esposti e resi visibili a tutti nell’atrio ve-trato dell’ex sede del Tribunale, sul lato di viale Carducci.

«Potevamo rivolgerci a urbani-sti o ingegneri esperti della viabi-lità – riprende Gnoli – puntando semplicemente a risolvere proble-mi di circolazione, che pure esi-stono. Abbiamo preferito aprirci a culture non precostituite e a pro-getti di novità che mettessero in gioco idee di arredo urbano molto dinamico, di mezzi di proiezione, di architetture mobili e, in gene-rale, di sostegno all’ideazione di spazi che avevano connotazio-ni storiche molto precise. E’ per questo che il bando è indirizzato prima di tutto a dei giovani pro-gettisti collocati in proiezione fu-tura, con l’intento di puntare deci-samente al bello. Noi – sottolinea – siamo in fondo solo esecutori e gestori della macchina pubblica, ci atteniamo nel nostro lavoro a scelte precostituite, dettate dalle caratteristiche del patrimonio im-mobilare storico del Comune. Il bando, invece, vorrebbe dischiu-

dere a una freschezza progettuale e a una libertà di azione che non possono essere nostre».

Qualche punto fermo, verrebbe da obiettare all’architetto, esisterà pure nelle intenzioni dell’Ammi-nistrazione comunale e negli uffi -ci che lui dirige, quanto meno per evitare il rischio di ritrovarsi con una serie di elaborazioni fantasio-se, destinate come è avvenuto in passato a fi nire in un cassetto: i progetti per il campo di Fossoli e quelli promossi a suo tempo dalla Fondazione Cassa Carpi per ripen-sare intere parti della città, sono lì a ricordarcelo. «Il rischio – ri-sponde Gnoli – va calcolato tenen-do presente un impegno di spesa complessivo di 40 mila euro, dai quali, a giudicare dalle richieste di informazioni che continuano ad arrivarci, ci aspettiamo non meno di un centinaio di progetti». L’a-spettativa, dunque, è che il bando offra alla fi ne una grande possibi-lità di scelta, anche depennando le soluzioni più ardite e fantasio-ne: soluzioni che le stesse richie-ste di dati e materiali di documen-tazione da parte degli aspiranti al premio dovrebbero garantire sotto il profi lo della concretezza e della realizzabilità. Nello stanziamento, poi, è compresa una quota da de-stinare a idee per la stessa piazza Martiri, «…che potrebbero scardi-

URBANISTICA - Il senso del concorso di idee bandito dal Comune di Carpi

E’ fi nito il tempodelle porte spartitraffi co

L’architetto Giovanni Gnoli. Sopra e sotto, esempi di lighting design e videomapping a scala urbana che il bando “Alle porte di Carpi” sembra voler incoraggiare nei concorrenti

Porta Barriera nei primi decenni del secolo scorso e, a lato, lo spiazzo di piazzale Dante nella sistemazione degli anni Settanta

Porta Mantova prima dell’abbattimento del 1928 e, a lato, il piazzal/spartitraffi co Marconi. Sotto, porta Modena e piazzale Ramazzini

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Inserimento al nido: come gestire un passaggio importante Continuano gli appuntamenti dello Spazio Mamme, dedicato a genitori e bambini di 0-12 mesi, promosso dal centro Scubidù, dal Centro per le fami-glie e dall’Unione TdA. Giovedì 18 febbraio alle 9,30 si parla di inserimento al nido con le pedagogiste del settore Istruzione. La partecipazione è gratu-ita, previa iscrizione (059 654886).

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Anno XXIII n. Anno XXIII n. 7

ARGOMENTI 15

DI FLORIO MAGNANINI

CARPI – “Eccole infi ne la proposta che da tempo intende-vo rivolgerLe. Ella la potrebbe presentare nei termini più appropiati (sic) all’on. Podestà di Carpi. Questa proposta Le testimoni la mia riconoscenza alla Sua bella e lumino-sa città e il mio amore per il suo grande Ugo da Carpi”. Così scriveva Luigi Servolini (1906-1981) pittore, stori-co, critico d’arte e pubblicista livornese in una lettera datata 28 novembre 1935 e indirizzata a Giulio Ferrari, un insegnante di Matematica delle medie che, in quali-tà di Presidente della locale Commissione di Storia pa-tria e Belle arti, aveva ricevuto dalla Municipalità l’in-carico di occuparsi del Museo civico fondato vent’an-ni prima. Quella lettera fa parte del fi tto carteggio tra i due conservato nell’Archivio storico comunale di Car-pi e può essere considerata il primo atto del lungo e fa-ticoso percorso che avrebbe condotto, il 6 giugno 1937, all’inaugurazione del Museo della Xilografi a di Carpi, uno dei fi ori all’occhiello dei Musei di Palazzo Pio, an-che se molto nascosto.

L’attenta e meticolosa ricostruzione di quel per-corso si deve alla carpigiana Simona Santini, titolare dell’agenzia All Around Art e nota in città anche per i suoi ruoli pubblici, che proprio con una tesi dedicata al Museo della Xilografi a di Carpi si laureò nel 2004 alla Facoltà di Lettere e Filosofi a dell’Università di Parma in Conservazione dei Beni culturali. Ora, un estratto di quella tesi corposa, incentrato proprio sul ruolo fonda-mentale che ebbe Luigi Servolini nella genesi dell’isti-tuto, è stato pubblicato fuori commercio con il titolo “Luigi Servolini e il Museo della Xilografi a di Carpi”, per la collana Taccuini di lavoro della Fondazione Italo Zetti di Milano.

Il quaderno di sole 43 pagine che contengono però l’elenco completo degli artisti che fra il 1936 e il 1950 hanno permesso l’avvio del Museo con la donazione di loro opere e la riproduzione di una cinquantina di esse, mette a disposizione degli appassionati dell’incisione su legno, ma anche dei Carpigiani innamorati della propria città uno strumento agile e sintetico che per-mette di farsi un’idea di quale patrimonio d’arte si sia andato accumulando nei locali del Castello nel nome della Xilografi a e di Ugo da Carpi. E di come tutto sia nato a partire dalla proposta contenuta in quella lettera in cui Servolini scriveva: “Sarebbe il Museo disposto a ordinare un Museo della Xilografi a italiana in onor del più grande artista di quest’arte, suo fi glio Ugo? Alcune sale del Castello dei Pio potrebbero a questo Museo es-sere dedicate: e migliore e più adatta sede la nostra arte non potrebbe desiderare”. Seguiva l’impegno di Servo-lini a far donare (il verbo è riportato a tutte maiuscole nel dattiloscritto) al nascente istituto stampe originali da tutti gli xilografi italiani viventi che sarebbero anda-

te ad affi ancare il fondo antico del quale fanno anco-ra oggi parte sette stampe di Ugo da Carpi, oltre a una serie di matrici xilografi che della Stamperia comunale databili fra il XVI e il XIX secolo.

Il carteggio che Servolini intreccia con Giulio Fer-rari costituisce anche un piccolo esempio dei problemi che accompagnano sempre l’avvio di una istituzio-ne culturale, con gli ostacoli burocratici, fi nanziari e operativi che a Carpi incontrò il Direttore del Museo per poter apprestare una sala in Castello: problemi che avrebbero prodotto più di un rinvio dell’inaugu-razione. Dal canto suo, Servolini non cesserà di farsi paladino e ambasciatore dell’iniziativa presso gli am-bienti artistici, assumendosi anche le pubbliche re-lazioni (“Penserei a tal uopo di fare alcuni articoli e d’interessare la stampa italiana”) consapevole come doveva essere della diffi coltà di attirare l’attenzione su una iniziativa importante sì, ma confi nata in un angolo della provincia italiana. E le opere cominceranno ad arrivare. Il primo ad accogliere l’invito sarà l’incisore Felice Meris Marini, il 15 giugno 1936; seguiranno De Caro, Gorni, Polo, Marcon, Dal Pozzo, Caratti e tutti gli altri, fi no a raggiungere il numero degli ottanta artisti convinti da Servolini dell’importanza del nuovo Mu-seo creato nel nome di Ugo da Carpi. Continueranno a pervenire opere anche dopo che i contatti tra i due fondatori, scrive Simona Santini, “…si fanno meno fre-quenti e nel 1943/1945 sembrano scomparire del tutto sotto le bombe”. Si deve a Carlo Contini, medico e arti-sta poliedrico del quale la stessa Santini ha curato nel 2014 una retrospettiva, se quel patrimonio ha potuto essere reso noto e arricchito con le due Triennali del 1969 e del 1972, alle quali, dal 1980, sono subentrate le Biennali della Xilografi a contemporanea organizzate in collaborazione con la Scuola internazionale della Gra-fi ca di Venezia e con il critico Enzo Di Martino, erede di fatto di Servolini.

Il Museo richiederebbe oggi ben altri spazi rispet-to alla semplice stanza allestita da Giulio Ferrari, della quale resta solo il ricordo in una fotografi a del 1948.E anche rispetto alla sezione dedicata alla Xilografi a nel percorso del Museo della Città, dove sono esposti giusto i fogli di Ugo da Carpi. Allestite insieme o per sezioni, le stampe ora immagazzinate nei depositi re-stituirebbero un quadro straordinario dell’arte del No-vecento espressa attraverso l’incisione su legno. Finché non sarà possibile, fi nché questo patrimonio non uscirà dai magazzini per diventare collezione visibile a tutti e sempre, come sta accadendo per la pittura dell’Otto-cento in palazzo Foresti, sarà ben diffi cile che qualcuno si scomodi per venire a visitare il Museo della Xilo-grafi a di Carpi. E che i Carpigiani si rendano davvero conto di quali tesori di testimonianza e creatività conti-nuino a essere sepolti nelle cassettiere.

nare dei vincoli che sembravano immutabili», come spiega l’archi-tetto. Dando indirettamente a in-tendere che anche piazza Martiri riproduce un assetto tuttora legato al passato che neppure la Soprin-tendenza difende più a priori.

Quanto al punto fermo dal quale l’Amministrazione comuna-le è partita, Gnoli lo riassume così: «Si tratta di riuscire a collegare i viali con gli spazi delle porte, in-tegrandoli con essi per farne dei luoghi dove si possa vivere bene».

Le porte affi date a una proget-tazione giovane, dunque, dovreb-bero prima di tutto trasformarsi, con i rispettivi piazzali, in am-bienti fruibili, in attesa che un’a-naloga, nuova sfi da progettuale venga lanciata anche per la piaz-za. Il presupposto è che rispetto a quei lontani anni Cinquanta, Sessanta e Settanta in cui si mise mano ai piazzali Dante, Marconi e Ramazzini trasformandoli in spar-titraffi co e parcheggi, l’automobile cessi di essere il principale fattore di modellazione della città: «Non abbiamo bisogno di questi dieci posti macchina…», sospira Gnoli, alludendo a piazzale Ramazzini.

Le verifi che, in proposito, non mancheranno. Superata come produttrice di inquinamento e in nome del diffondersi di una mag-giore consapevolezza ecologica,

quanto ancora resisterà l’automo-bile nell’opinione di molti carpi-giani, come mezzo indispensabile anche per i piccoli spostamenti interni? Per quanto ancora i par-cheggi, ricavati in tutti gli anfratti possibili del centro, resisteranno nell’immaginario di molti opera-tori commerciali come garanzia di sopravvivenza della rete del dettaglio? Il giorno in cui i pro-getti richiamati dal bando “Alle porte di Carpi” convincessero che un luogo vivibile è meglio, anche per il commercio, di uno in cui si parcheggia facile, cadrà un pre-giudizio storico, per Carpi. E si dischiuderanno spazi per immagi-nare nuovi assetti che potrebbero andare ben al di là delle porte, in-vestendo quella prosecuzione na-turale di piazza Garibaldi che è la biforcazione di corso Roma e via San Francesco, piazze prima anco-ra che strade. Per non parlare di piazzale Bertesi, ora ridotto a ro-tatoria quando potrebbe profi larsi come un nuovo spazio vivibile in centro.

Accessi più attrattivi per pro-mettere un centro più bello e vivi-bile: è questa la posta che mette in gioco il bando delle porte escogi-tato da Giovanni Gnoli per conto dell’Amministrazione comunale. I fatti diranno se i tempi scelti sono quelli giusti.

ARTE - Stimolante estratto dalla tesi di Simona Santini

La Xilografi a: 80 anni di donazioni di artistichiusi nelle cassettiere

Luigi Servolini, Autoritratto A sinistra, il primo allestimento del Museo della Xilografi a (1948)Sotto, Simona Santini

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Venerdì 19 Novi si illumina “di meno”Venerdì 19 febbraio il Comune di Novi festeggia la Giornata del Risparmio energetico. Per l’occasione sarà allestito un buffet a lume di candela, presso il piazzale del Teatro, partire dalle 19,30. L’iniziativa è promossa dall’Am-ministrazione in collaborazione con la Proloco Boccaletti, il circolo natura-listico e il Comprensivo Gasparini.

18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

16 SODALIZI E PERSONE

DI FABRIZIO STERMIERI

SAN MARINO – Si sono dati come missione quella di far ridere a crepapelle generazioni di spettatori e, bisogna ammet-terlo, da trent’anni a questa parte hanno centrato l’obiet-tivo. Compie infatti trent’an-ni, e non ha smesso di riscuo-tere un travolgente successo di pubblico, la rassegna tea-trale dialettale “Domeniche da ridere”, proposta al cine-ma Ariston di San Marino dal Circolo “Bruno Mora”, fe-steggia infatti quest’anno con trenta candeline altrettante stagioni teatrali di successo.

«Abbiamo cominciato nel 1986 – spiega Mauro Cavalieri, consi-gliere del Bruno Mora e delegato all’organizzazione degli eventi te-atrali dell’Ariston – grazie a Dino Drusiani che con la compagnia “Al Granisel” aveva sperimentato con successo le prime rappresentazio-ni dialettali a San Marino. Il Bruno Mora ha collaborato con Drusiani per dieci anni e per dieci edizioni della rassegna, poi le strade si sono divise ma la rassegna ha continuato a portare a Carpi compagnie dialet-tali di molte province, da Mantova a Ferrara, da Parma a Reggio Emilia. Oltre naturalmente alle compagnie di casa nostra: Al Granisel e La Vin-tarola».

La storia del teatro (e del cine-ma) a San Marino, tuttavia, comin-cia molto prima della rassegna dia-lettale e molto prima anche della co-struzione del cinema Ariston. Ce la racconta Ivano Martinelli, un altro storico consigliere del Bruno Mora: «Il cinema a San Marino arriva nel 1957 su iniziativa di Bruno Mora che era allora il segretario della Casa del Popolo. Le proiezioni si fa-cevano nella sala riunioni ma subito dopo si pensò di costruire il cinema che venne poi inaugurato nel gen-naio del 1962. Bruno Mora morì in un incidente sul lavoro e, nel 1972, fu fondato il circolo a lui intitolato, con primo presidente Luciano Bian-chini». Lui, Luciano Bianchini, ex dipendente comunale, è ancora al suo posto di presidente e racconta

il resto della storia: «L’Ariston per molti anni è stato affi dato in gestio-ne a un privato e, nel tempo, è di-ventato un punto di ritrovo obbliga-to per tutti gli appassionati dei fi lm d’essai grazie anche alla program-mazione curata dal circolo Nicke-lodeon che collabora con noi. Nel 2013 abbiamo riscattato l’immobile, grazie anche ad un contributo del-la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, dalla Società Immobilia-re Modenese che ne deteneva la proprietà ed ora è tutto del nostro circolo: 296 posti a sedere, in una struttura che occupa circa 2 mila metri quadri di superfi cie». Un cir-colo, il Bruno Mora, che non fa solo cinema e teatro dialettale: «Faccia-mo anche turismo sociale, con gite in tutto il mondo – afferma Mauro Cavalieri – e organizziamo feste di ogni genere. Con tanto di tortellini e piatti cucinati dalle nostre donne». Ma ritorniamo alle rassegne dialet-tali: «L’edizione del trentennale di Domeniche da ridere – affermano i responsabili del Bruno Mora – è stata un ennesimo successo. Tanto che abbiamo deciso di prolungare la rassegna di quest’anno, che com-prendeva dieci rappresentazioni (l’ultima, “in rosa”, con la compa-gnia del coro delle Mondine di Novi il prossimo 6 marzo) con altri quatto appuntamenti, questa volta al saba-

SODALIZI - Compie trent’anni la rassegna “Domeniche da ridere” promossa dal Circolo Arci Bruno Mora di San Marino

Allegria e risate come missione

I ricordi di Mauro Cavalieri, Ivano Martinelli e Luciano Bianchini. La partenza nel 1986, con Dino Drusiani e sullo slancio della splendida stagione dialettale di Granisel e Vintarola. E poi l’apertura alle compagnie dialettali delle province vicine. Il “tempio” dell’Ariston, fi nalmente di proprietà dei soci e riferimento sociale culturale

to sera e non alla domenica, a parti-re dal 12 marzo. Andranno in scena le compagnie di San Biagio di Man-tova, di Reggio Emilia e di Scandia-no». «D’altra parte – aggiunge Ivano Martinelli – teatro e balletto a San Marino sono una tradizione di lun-go corso: già nel 1956 avevamo una compagnia dialettale locale e, nel 1953, un gruppo affi atato di balleri-ne. I protagonisti di allora? Ne ricor-do due per tutti, scusandomi con gli altri: Mario Loschi ed Enore Lugli».

In alto, una foto di scena di una rappresentazione all’Ariston e l’esterno del

cinema-teatro. Qui sopra, il corpo di ballo di San Marino nel 1953. A lato, da sinistra:

Mauro Cavalieri, Luciano Bianchini e Ivano Martinelli.

Sotto, una gita del circolo Bruno Mora a Versailles

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Anno XXIII n. Anno XXIII n. 7

PERSONE E STORIE 17

Lambrusco e Pignoletto DOC delle nostre terrewww.cantinadicarpiesorbara.it

Ogni 25 lt

di vino sfuso

UNA BOTTIGLIA

di Lambrusco Doc

IN OMAGGIO

ROVERETO – Il periodo è più o meno quello del Carnevale, ma questa è tutt’altro che una carnevalata. E’ una passione che richiede impegno, lavo-ro e una totale immedesimazione nel personaggio: stiamo parlando dei Co-splay, i costumi ispirati a personag-gi del mondo dei manga e dei carto-ni animati giapponesi.

Li conosce bene Elisa Notari, 21 anni, roveretana, che si dedica a questa passione dall’età di 15 anni: «Preparo io stessa i costumi, con l’a-iuto di mia mamma che sa cucire: il vestito e i suoi accessori devono essere curati in ogni minimo det-taglio, devono riprodurre perfetta-mente l’originale – spiega la giovane –. Normalmente inizio a prepararli almeno sei mesi prima, ordinando le parrucche e le stoffe su internet e iniziando a disegnare i bozzetti». Ogni costume richiede infatti ac-conciature diverse, che Elisa crea su misura, così come stoffe con stampe o inserti particolari che disegna lei stessa con i colori per tessuti.

Sembrerebbe essere un gioco dunque e, almeno in parte, lo è: «Il termine Cosplay deriva da cos che sta per costume e play che signifi -ca gioco. L’obiettivo è divertirsi in-dossando i panni di un personaggio fi ttizio, che venga dal mondo dei fumetti, dei videogiochi o dei car-toni animati. Negli ultimi anni poi – continua Elisa – questo fenomeno ha iniziato a coinvolgere sempre più persone e sono nate diverse compe-tizioni per il costume meglio realiz-zato, ma a me non interessano. Mi diverto a travestirmi, andare ai con-vegni e guardarmi intorno, scattare foto o semplicemente godermi la giornata con altri cosplayer».

Il fenomeno riguarda in misura

sempre maggiore anche Carpi, dove sono una sessantina i ragazzi appas-sionati: «Bene o male ci si conosce tutti perché ci si rivede sempre ai raduni e ci si incontra in viaggio. Qualche mese fa – racconta – alcu-ni di loro volevano organizzare un ritrovo di cosplayer proprio qui a Carpi, ma poi c’è stato un intoppo burocratico e per il momento è tutto bloccato».

Quello degli appassionati di manga è un mondo a parte, quasi utopico, dove chiunque può ca-larsi nella parte del proprio eroe preferito e immedesimarvisi com-pletamente: «Non basta indossare il costume, devi muoverti come lui, parlare come lui, fare le stesse pose, le stesse espressioni, lo stesso modo di fare. Anche questo richiede una

PERSONE - Elisa Notari si confeziona i costumi da Cosplayer da quando aveva 15 anni

Nel regno dei Mangauna regina di Rovereto

preparazione non indifferente».Oltre all’ormai celebre Lucca

Comics (che si tiene ogni anno tra il 31 ottobre e il 1 novembre), sono ormai popolatissimi il Mantova Co-mics (marzo), Rimini Comics (mesi estivi) e la fi era dell’elettronica di Modena, l’universo dei videogiochi.

Tolti i pittoreschi panni dei per-sonaggi manga, Elisa torna a essere una ragazza acqua e sapone, appas-sionata di grafi ca pubblicitaria, che studia presso la Scuola Internazio-nale di Comics di Reggio Emilia. Il suo sogno nel cassetto? «Chia-ramente spero di trovare lavoro in uno studio grafi co, che è ciò per cui ho studiato, ma continuerò a indos-sare i panni delle mie eroine, una volta ogni tanto».

VALENTINA PO

I diversi volti di Elisa NotariIn basso, con la disegnatrice di Lady Oscar, Ryoko Ikeda

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Anno XXIII n. 7

18 CRONACHE ATTUALITÀ

CARPI – Finita la fase di pre-consulta-zioni con la città, la Giunta munici-pale ha presentato la sua relazione fi nale sul bilancio preventivo 2016 del Comune di Carpi ed ha avviato il dibattito in Consiglio comunale (prima serata, giovedì 17 febbraio). A detta del sindaco Alberto Bellel-li le assemblee con i cittadini sono andate bene: «Sono rimasto soddi-sfatto soprattutto degli incontri avu-ti con gli studenti nelle scuole», di-chiara al cronista il primo cittadi-no. Il quale ha dovuto confrontarsi, nell’ultima delle quattro assemblee di quartiere organizzate per la con-sultazione sul bilancio, quella al cir-colo Arcobaleno di Santa Croce, con un nutrito gruppo di supporter del Carpi Calcio che non hanno digerito l’assenza totale di accenni a lavori futuri sullo stadio da parte dell’at-tuale Amministrazione comunale.

In effetti, nelle quattordici fi tte cartelle della relazione che il Sin-daco ha presentato al Consiglio, il tema dello stadio comunale San-dro Cabassi è del tutto ignorato: “Il 2015 – si limita a ricordare il Sin-daco – ha visto l’inizio di un im-portante percorso sulla promozio-ne della città, anche grazie al vo-lano inatteso di straordinari eventi sportivi come la promozione del Carpi Calcio in serie A e le imprese mondiali di Gregorio Paltrinieri”. Insomma, grazie tante, ma voltia-mo pagina: sul resto, silenzio. Ora, basta gettare uno sguardo anche solo superfi ciale ai social mediati-ci per rendersi conto che, invece, intorno al tema stadio-sì, stadio-no, stadio-come e perché, esiste un notevole interesse da parte della gente, tifosa e non.

Limitarsi a stigmatizzare le scritte di protesta apparse prodito-riamente sui muri della città sem-bra in questo contesto abbastanza riduttivo. Se infatti si considerano le quattro assemblee svolte con la partecipazione dei cittadini non si

può non constatare come l’unica che ha avuto riscontro mediatico sia stata proprio quella con la par-tecipazione straordinaria dei tifo-si “guidati dal Lambrusco”. Nella prima assemblea pubblica, i parte-cipanti hanno addirittura chiesto a Sindaco e Assessori di condurre il dibattito secondo i canoni tradizio-nali (senza, cioè, i tavoli tematici proposti dalla Giunta) e la parte-cipazione non ha superato quella delle precedenti edizioni.

Mai visti tanti cittadini, inve-ce, come a Santa Croce. Dunque, lo stadio. Che rimane un problema anche in prospettiva e cioè se il Carpi Calcio non riuscirà nell’im-presa di rimanere in serie A. Oc-correrà ricordare che un progetto, per un nuovo stadio Cabassi, il Pd due anni or sono l’ha presentato. Era quello proposto dal candida-to alle primarie Roberto Arletti. Passata invece la candidatura di Alberto Bellelli, di nuovo stadio non si è più parlato e i progetti sono stati rimessi nei cassetti. Ma, per essere sinceri, nemmeno di al-cuni dei progetti proposti dal neo-sindaco in campagna elettorale si è poi più sentito nulla: sempre nelle quattordici cartelle di relazione del piano triennale 2016-2018 (che esauriscono il mandato del sinda-co Bellelli) si avrebbe un bel po’ da cercare qualche accenno al pro-getto per il centro di quartiere con tanto di biblioteca pubblica da rea-lizzare a sud di Carpi, fra la chiesa del Corpus Domini e i palazzacci di via Unione Sovietica, sovente al centro delle cronache cittadine per l’alta concentrazione di extra-comunitari presenti. Era un proget-to scaturito dall’offi cina delle idee dell’allora candidato sindaco Bel-lelli e che ha fatto probabilmente la fi ne di quello del suo ex rivale alle primarie Pd: nel cassetto, ap-punto.

F.S.

COMUNE - Residenti e tifosi del Carpi

Confronto sul bilancio:a Santa Croce il Sindaco tra due pubblici

PARMA – Una caffetteria in cui si può imparare a fare la maglia e si ven-dono fi lati? In una città come Car-pi che deve tutto (o quasi) alla tra-dizione magliaia una notizia del ge-nere desta una certa curiosità. Eppu-re, l’idea originale è venuta a Lino Alberini, originario della provin-cia di Parma, che nel 2013 ha deci-so di unire alcune delle sue passio-ni in un progetto innovativo. «Mi-sterLino Offi cina Lana Caffè – rac-conta Alberini – nasce dalla consa-pevolezza che le persone amano i servizi più che il prodotto. Anni fa in Francia mi ero imbattuto in alcu-ne mamme che avevano acquistato un kit per fare dei cappelli, ma non avevano un luogo comune in cui ri-trovarsi a utilizzarlo. Dall’unione fra

la passione del fi lato e la mia espe-rienza nel campo della torrefazione è nato un luogo in cui la gente ha un motivo per riunirsi».

A oggi sono tre i locali della pic-cola catena che Alberini ha aperto fra Reggio Emilia e Parma e in cui si svolgono diverse attività: si vendo-no fi lati, libri, caffè, si può mangia-re un boccone, suonare il pianofor-te, partecipare a corsi di vario ge-nere per imparare a cucire e a fare la maglia. MisterLino è un luogo di incontro, aggregazione, conoscenza e relax in cui chiunque può entrare e trovare la propria dimensione. «Il nostro obiettivo – riprende Alberi-ni – è stupire ed emozionare e nel giro di un anno abbiamo ottenuto il successo che ci eravamo prefi ssati.

Credo nei sogni, non nelle utopie e la mia idea era quella di creare un locale di servizio».

Curiosità e voglia di fare stanno alla base di chi entra da MisterLino: «Da noi arriva ogni genere di perso-na, dai venti ai sessant’anni. Vengo-no neo mamme con i propri bambi-ni e sono molto curiose – racconta –. Oggi manca il tessuto sociale e da noi si torna a far scuola, siamo un supporto per la conoscenza. Dal gioco poi si passa alla creatività che può diventare mestiere».

Le porte di MisterLino Offi ci-na Lana e Caffè sono aperte a tutti e ci sono persone che propongono eventi, creando sinergie fra i locali e diverse realtà del territorio come associazioni o gruppi di persone:

IDEE - “MisterLino Offi cina Lana Caff è” network di un modo originale di stare insieme

Far la maglia intorno a un caff è

CARPI – Ci hanno lavorato per quasi un anno, per potersi presentare an-che all’ultima edizione del Carne-vale di Venezia nello splendore dei loro costumi settecenteschi, curati in ogni minimo dettaglio, dalle per-line e velette dei copricapi alle scar-pe infi occhettate. Ed è così che, nel-la sfi da dei costumi che ha scandito ognuna delle dieci giornate di “Cre-atum”, il nome assegnato quest’anno al Carnevale, lo sperimentato gruppo di professioniste della moda di Carpi già in evidenza lo scorso anno, ha ot-tenuto il secondo posto assoluto del 31 gennaio al “Concorso per la ma-schera più bella”.

Quelle, che si potrebbero con-siderare autentiche ambasciatrici del ”saper fare” di Carpi, rispondo-no ai nomi di Antonella Ferraresi, coordinatrice e organizzatrice della partecipazione, Roberta Lugli, Lu-ciana Doro, Loredana Valentini, Federica Zambelli: tutte originarie di Carpi, Fossoli e Limidi e tutte impegnate a vario titolo, come sti-liste e modelliste, per lo più alle dipendenze di aziende locali e una lavoratrice autonoma.

La novità di quest’anno è stato l’inserimento, nel cast carpigiano, della fi gura del “damerino”, imper-sonato dal fi glio di una di loro, Ric-cardo Pivi, abbigliato e imbelletta-to, come usava all’epoca, in splen-dido pendant con le “damine”. Che

PERSONE - Roberta, Luciana, Loredana e Federica con i costumi di loro creazione

Ambasciatrici di Carpi al Carnevale di Venezia

se lo sono portate a spasso, fra calli e sestieri, fi no al palcoscenico fi na-

le di piazza San Marco, con grande successo di pubblico e di critica.

Qui sotto, Lino AlberiniA lato, l’insegna e, a destra, allestimento del locale e la vita di socializzazione che ospita

Sopra, un momento dell’assemblea di presentazione del Bilancio 2016 a Santa CroceSotto, il sindaco Bellelli a confronto con i tifosi del Calcio Carpi

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Risparmio energetico, un incontro a CampogallianoVenerdì 19 febbraio, nel giorno di “M’illumino di meno”, l’iniziativa pro-mossa dalla trasmissione di Radio2 Caterpillar, la Consulta Ambiente di Campogalliano propone un incontro aperto ai cittadini sui temi del rispar-mio energetico e della sostenibilità ambientale. L’appuntamento è per le 18.30, presso Villa Bi di via Mattei 13.

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Anno XXIII n. Anno XXIII n. 7

ATTUALITA’ RUBRICHE 19 SETTEGIORNI A MODENA di Giorgio Boschini

TRA PARENTESI di Gi.Bo.

Teen ager del taccheggio

MODENA – Cispadana, complanare, bretella Campogalliano-Sassuolo, svincoli ai due caselli autostradali di Modena. Gli imprenditori non ne possono più di restare in attesa degli appalti. E’ un’attesa che si trascina da anni. In alcu-ni casi addirittura da decenni. A invocare lo stop alle chiacchiere e il via ai cantieri è stato Stefano Zaccarelli, presidente dell’Associazione dei costrut-tori che aderisce alla Confi ndustria. Le aziende modenesi di tutti i settori hanno bisogno di collegamenti più rapidi, sia stradali che ferroviari. La ti-rata per il bavero ricevuta dagli imprenditori ha costretto il Presidente della Provincia, nonché Sindaco di Modena, a scoprire le carte. Non c’è da stare allegri. In questo momento le Province stanno marciando verso il traguar-do fi nale. Però quella di Modena detiene quote della Società Autobrenne-ro e ha contribuito a mettere i privati fuori dalla porta. Adesso il pacchetto azionario è tutto in mano pubblica e si può procedere con i bandi, anche se il tracciato della bretella, disegnato sulla carta, ha bisogno di qualche ritocco.

Questo il parere di Gian Carlo Muzzarelli, Presidente della Provincia. Allo stesso tempo il Muzzarelli sindaco ha confermato che il Comune sta procedendo agli espropri di terreni per completare lo scalo merci di Marza-glia. Poi la palla passerà alle Ferrovie dello Stato. Arrivati questo punto, il Sindaco presidente potrà stare tranquillo? Pare di no. Muzzarelli teme gli addetti all’ostruzionismo. Li ha elencati. La precedenza spetta alle Soprin-tendenze statali di tutela. Seguono l’associazione Italia nostra e le forze po-litiche d’opposizione. Nelle poche ore di distanza dalle dimissioni presen-tate dall’ex assessora Ingrid Caporioni, il Sindaco ha nominato il successo-re. E’ Andrea Bosi, coordinatore cittadino di Sel. Come la predecessora si occuperà di lavoro, formazione professionale, centro storico e rapporti con i consigli di quartiere. In più gli sono stati affi dati i compiti di realizzare la casa delle donne a villa Ombrosa, di sovrintendere al recupero di locali dell’ex Azienda municipalizzata da destinare ad attività culturali e teatrali.

Mercoledì 10 febbraio. Anche a Modena sono stati commemorati gli italiani che furono vittime delle persecuzioni operate dalle milizie di Tito in Istria, in Dalmazia e nella Venezia Giulia. In piazzale Natale Bruni, di-rimpetto al Tempio dedicato ai militari modenesi caduti nella prima guerra mondiale, un monumento ricorda gli Italiani che furono uccisi nelle foibe. Non pochi profughi trovarono rifugio a Modena, ma la città non fu ospitale nei loro confronti. Non mancarono le eccezioni, però in molti ambienti gli esuli furono ritenuti fi ancheggiatori del fascismo, espulsi da Tito e privati dei loro beni con l’accusa di avere collaborato con gli squadristi di Musso-lini. La stessa diffi denza si manifestò a Carpi. Avvenne quando il demanio diede in gestione l’ex campo di concentramento di Fossoli all’Opera per l’assistenza ai profughi. Gli ospiti furono più di 300 fra giuliani e dalmati. I giornali dell’epoca riferirono che i comunisti e i socialisti carpigiani ten-tarono di impedire l’insediamento. Tentativo che non ebbe conseguenze anche perché, allo scopo di evitare incidenti, i nuovi arrivati evitarono con-tatti con l’esterno. Rimasero a lungo rinchiusi nelle baracche che adibirono a cucine, a laboratori e a bar. Una baracca divenne una cappella dove un sacerdote celebrava la messa ogni domenica.

Sul versante politico la settimana non ha fatto registrare avvenimenti rilevanti. Unica eccezione, la “Due giorni di formazione politica” dei gio-vani di Forza Italia. Tema in discussione:”Costruire il futuro centrodestra”. Silvio Berlusconi doveva intervenire in videoconferenza, ma non si è visto. Ha preso la parola Maurizio Gasparri per esprimere l’auspicio di un futuro radioso delle forze di centrodestra. Poi, da tifoso romanista, l’ex Ministro è andato allo stadio. Forse la partita fra il Carpi e la Roma era più interessante della due giorni di formazione politica.

I commercianti del settore abbigliamento hanno sottoscritto una peti-zione indirizzata alle forze dell’ordine. E’ una richiesta d’aiuto per con-trastare un fenomeno che sta dilagando. Ci sono gruppi di ragazzine che fanno man bassa nei negozi. Per la maggior parte sono minorenni che con-fi dano nell’impunità se colte con le mani nel sacco. Le più abili sono le zingarelle, ma formano bande anche fi glie di immigrati da Paesi dell’Est europeo. Hanno la mano lesta persino ragazzine appartenenti a famiglie della cosiddetta Modena bene. Riescono a eludere i sistemi antitaccheggio entrando con un capo nel camerino delle prove. Sono munite di pinze, del tutto simili a quelle usate dalle commesse, trovate in offerta su inter-net. Staccato l’antitaccheggio e nascosto il capo sotto il cappotto, il gioco è fatto. All’esterno ci sono ricettatori che fanno l’acquisto sborsando pochi euro. Ci sono anche ladruncole che non esigono un compenso. Per loro trasgredire la legge è un motivo di vanto. Il comandante della Polizia mu-nicipale ha promesso una più consistente presenza di vigili e ha invitato i commercianti a segnalare le eventuali situazioni a rischio. Tempo fa usava lo stesso sistema un funzionario di polizia. Diceva ai cronisti di nera: “Se vi capita di incontrare per strada un delinquente, telefonatemi”.

Cispadana bretella, laccie lacciuoli

un esempio sono gli incontri per creare i cosiddetti chemio caps, cappelli particolari per le donne che fanno chemioterapia. Quando chiediamo se c’è l’idea di un’aper-tura anche a Carpi, Alberini rispon-de che «…in ogni città c’è spazio per un locale e chiunque può deci-dere di affi liarsi». Nella città della moda, in cui il settore che per anni ha trainato l’economia pare oggi più una locomotiva abbandonata su un binario dismesso, la possibilità di tornare alle origini fa sognare e ro-manticamente sperare. E chissà che un buon caffè e un gomitolo fra le mani non aiutino a riaccendere fra le nuove generazioni l’anima tessile e il genio creativo carpense.

ELISA TIRABASSI

Stiliste e modelliste alla seconda esperienza nella rassegna. Con loro, il damerino

PERSONE Alla Loria si ricorda Renato CrottiA un anno dalla scom-

parsa, avvenuta il 10 feb-braio 2015, Carpi si accinge a ricordare l’imprenditore Renato Crotti. Lo farà con un convegno dal titolo “Re-nato Crotti, imprenditore oltre le barriere”, in pro-gramma all’auditorium del-la Biblioteca Loria a partire dalle 10 di sabato 27 febbra-io. L’iniziativa è del Comu-ne di Carpi e sarà proprio il Presidente del Consiglio comunale, Davide Dalle Ave, a presiedere l’incontro che verrà aperto dal saluto del sindaco Alberto Bellel-li. Dopo un’introduzione di Rossano Bellelli, che è stato collaboratore di Crotti dal 1962 alla sua morte, sono previsti interventi dell’ex rettore dell’Università di Modena e Reggio, Giancarlo Pellacani, di un esponente di Confi ndustria e di un ex dipendente dell’imprenditore. Condurrà la mattinata il direttore di Voce, Florio Magnanini. A benefi cio delle generazioni più giovani, varrà la pena ricordare che Renato Crotti è stato uno degli artefi ci del “miracolo” di Carpi, diventata in pochi anni capitale mondiale della maglieria. La sua Silan aprì stabilimenti in diverse regioni italiane, arrivando a dare lavoro a 1.360 persone. Fu il promotore, con la rivista Tuttocarpi, dei famosi viaggi in Russia nei primi anni Sessanta. Nel 1974 fu nominato Cavaliere del La-voro dal Presidente della Repubblica.

SALUTE A.Di.Ca. in missione a SolieraL’A.Di.Ca. (Associazione diabetici di Carpi) va in trasferta il prossimo

week end a Soliera e a Limidi per promuovere la prevenzione e l’informa-zione nei confronti della patologia cronica diabetica. Venerdì 26 febbraio i volontari di A.Di.Ca. in collaborazione con gli operatori del distretto sanita-rio dell’Azienda Usl di Modena, saranno presenti presso la farmacia comu-nale e quella privata di Soliera e presso la farmacia di Limidi dalle 9 alle 13. Sarà effettuata una campagna di promozione della salute con i cittadini in-vitandoli a compilare un questionario per valutare il rischio di sviluppare il diabete di tipo due, da sottoporre all’attenzione del proprio medico curante se necessario. Allo stesso tempo verrà fornito materiale informativo, con un focus specifi co sulla cura della complicanza del piede diabetico. A tutti i partecipanti verrà consegnato un omaggio. Contemporaneamente presso il distretto sanitario di Soliera (sito in via XXV Aprile, 30), le operatrici sanitarie della Diabetologia di Carpi, diretta dalla dottoressa Anna Vittoria Ciardullo, saranno disponibili con una apparecchiatura medica non invasi-va per sottoporre i cittadini che lo desiderino ad un esame semplice per la diagnosi precoce delle complicanze vascolari agli arti inferiori. Per chi lo volesse, infi ne, con partenza dal gazebo allestito di fronte all’ingresso del distretto sanitario di Soliera, verranno effettuate dimostrazioni di “cam-minata energica” per migliorare il metabolismo. L’iniziativa promossa da A.Di.Ca. è stata avviata lo scorso anno e coinvolge l’intero distretto dell’U-nione Terre d’Argine. E’ stata resa possibile anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.

SCUOLA Imparare a crescere con i fi gli E’ un progetto nato dal basso, dalle esigenze concrete dei genitori, per

poi diventare corale, integrato. Ha preso il via martedì scorso il ciclo di incontri “Cresciamo insieme”, promosso dall’associazione di genitori della scuola elementare Gasparotto di Fossoli e dal consultorio familiare priva-to Life Care. Otto le serate in programma, dedicate a problemi grandi e piccoli che i genitori si trovano ad affrontare con i loro fi gli, dai problemi di apprendimento, ai disturbi del linguaggio, alle intolleranze alimentari, fi no agli ostacoli nella comunicazione. «L’idea è nata dalla richiesta indi-retta dei genitori stessi, che nei vari incontri e assemblee, manifestavano un certo disagio nell’affrontare determinate problematiche – spiega Eri-ka Gianasi, vice presidente dell’associazione di genitori –. In particolare, dopo la presentazione di un progetto sull’affettività rivolto ai bambini della scuola, ci siamo chiesti: “Perché non farlo anche per noi adulti?”. A quel punto ci siamo rivolti a Life Care e abbiamo redatto un calendario». Dopo il primo incontro, sul delicato tema del racconto della separazione di cop-pia, il prossimo appuntamento è quello sui fattori di rischio e i segnali dei disturbi specifi ci dell’apprendimento, condotto dalla neuropsicologa Ales-sandra Epis (2 marzo). Seguirà la conferenza “Così piccoli e già così grandi. Educare all’affettività e alla sessualità”, con Giulia Cavallari, psicologa e psicoterapeuta (15 marzo) e una serata sui disturbi del linguaggio e dell’ap-prendimento (30 marzo) con la logopedista Martina Lucenti. Il calendario proseguirà poi ad aprile e maggio, con incontri dedicati agli atteggiamenti capricciosi dei bambini con Stefania Nizzoli e Giulia Cavallari, entrambe psicologhe, e l’ultimo sull’educazione alimentare nella fascia 6-10 anni con Valentina Bertarini, dietista. «L’ottica di Life Care è quella di lavorare a sistema, mettere a contatto diversi professionisti affi nché collaborino insie-me a servizio della famiglia per affrontare tutte le problematiche che pos-sono incontrare – spiega Sonia Zaldini, titolare del consultorio –. Abbiamo già organizzato cicli di incontri simili, ma la particolarità di questo progetto è il sistema integrato tra i genitori, la scuola e il privato. E’ importante per gli adulti avere momenti di confronto e dialogo. Crediamo molto in questo intreccio socio-educativo – conclude – ma è fondamentale che sia fatto su misura della scuola, tarato per le specifi che esigenze dei genitori».

Il progetto, aperto a mamme e papà di Fossoli, ha già riscosso un buon successo e ha ottenuto l’appoggio del Preside dell’Istituto Comprensivo e dell’Assessorato all’Istruzione. Per partecipare è necessario iscriversi e ver-sare una piccola quota. Il ricavato sarà impiegato per implementare le pro-gettualità della scuola elementare e acquistare materiale tecnologico come le lavagne Lim.

Dame e damerino in gran spolvero sul “palcoscenico” di piazza San Marco

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Anno XXIII n. 7

20 CULTURA E SPETTACOLI

Una giornata di studi all’ex campo di FossoliIl 19 febbraio (dalle 9,30) l’ex campo di Fossoli ospiterà la “Giornata di stu-di. Partire/Tornare” nell’ambito del progetto “Un treno per Auschwitz”. La mattinata sarà dedicata alle partenze con una rifl essione sulla Repubblica Sociale Italiana e il collaborazionismo italiano nelle deportazioni, mentre al pomeriggio si parlerà di ritorni con le fi gure dei reduci di guerra.

LA LETTURA di Alessandra Burzacchini

Nei mari estremi

uesto bellissimo libro di Lalla Romano è nello stes-so tempo un romanzo, un

mémoire, un lungo racconto di fi abe incantevoli e tristi, come po-esie inconsapevoli che per magia si posano sulle pagine ora con delica-tezza, ora con gli squarci di una fa-ticosa realtà. La scrittrice racconta l’incontro e l’innamoramento con quello che è stato il grande amore della sua vita, suo marito Inno-cenzo, e i brevi lunghi mesi della malattia che lo ha condannato. L’a-more e la morte s’intrecciano nelle righe e nel lento riemergere della memoria e i paesaggi della storia dei due amici, poi fi danzati e sposi, variano con il variare degli eventi: le cime delle montagne che paiono invalicabili, i sentieri che s’iner-picano fi no a svelare luoghi quasi sconosciuti all’uomo, gli interni di case calde e familiari in cui le paro-

le anche solo pensate hanno grande importanza, le città che sembrano sempre un po’ scoperte per caso, quasi disegnate altrove. Nonostan-te i fatti quotidiani, compresi quelli faticosi e immensamente tristi del-la malattia, siano veramente vissu-ti e intrisi di verità, il racconto di Lalla Romano appare sempre quasi emerso da un sogno, vivo di una re-altà soltanto sua e continuamente frammista ad altre realtà che vivo-

no dentro di lei. Come afferma la scrittrice stessa nella presentazione dell’opera: “Si tratta di momenti quasi sottratti al tempo, in quanto appartengono al suo margine, alla sua fi ne, o soltanto vi alludono:” Il titolo del libro è tratto da una fa-vola di Andersen che la Romano amava molto fi n dall’infanzia: un giovane marinaio partecipa a una spedizione al Polo Nord, ai confi ni del mondo conosciuto, e durante

una notte terribile di gelo, treman-do di terrore in una capanna di neve, legge nella Bibbia il Salmo 138, in cui trova la certezza che Dio sarà sempre con lui, “…anche nei

mari estremi”.La Romano non aveva mai pen-

sato di parlare in un libro della morte del marito, poi molti anni dopo era tornata nei luoghi in cui erano soliti andare insieme e su un prato si era messa a scrivere fram-menti e aforismi, senza continuità, senza neppure “numerare le pa-gine”: teneva insieme questi fogli una struttura musicale, una varia-zione continua sui temi della vita e della morte, che si presentavano assiduamente nei foglietti sparsi.

La scrittura, densa di suggestio-ni paesaggistiche, di frasi levigate e asciutte che si alternano a momenti di alta poesia, si presenta come un omaggio all’amore che ha legato la scrittrice al marito, un dono onesto e privo di cadute e ornamenti. E di-venta per questo un dono anche per i lettori.

Lalla Romano Edizioni Einaudi 1996

ibil di l

TEATRO - “Una rassegna che riprende l’eccellenza di San Rocco Arte&Cultura” spiega il Presidente della Fondazione

Il circolo culturale lirico “Lu-ciano Pavarotti” corona trent’anni di attività con una collaborazione importante: quella con il Teatro co-munale di Carpi. Dove, giovedì 18 febbraio (alle 20,30), andrà in scena un grande classico della lirica, La Bohème di Giacomo Puccini su li-bretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica. L’opera integrale in quattro atti sarà interpretata da un cast di artisti di fama internazionale. Tra questi, il soprano carpigiano Sere-na Daolio (nella foto) nei panni di

Arriva La Bohèmeper i 30 annidel PavarottiMimì, il tenore Diego Cavazzin (il poeta Rodolfo), il soprano Scilla Cristiano, il baritono Marzio Giossi, il basso Massimiliano Catellani, il

CARPI – Non solo teatro d’attore, ma anche mimi, arti circensi, giocole-rie, bolle di sapone e clownerie. E’ l’offerta di “Rocambolika: miraggi, magie e altre diavolerie”, la rasse-gna teatrale per bambini, ragazzi e famiglie ideata e offerta alla cittadi-nanza dalla Fondazione Cassa di Ri-sparmio di Carpi. L’obiettivo dell’i-niziativa, che prenderà il via a fi ne febbraio per proseguire fi no a prima-vera, è quello di avvicinare i giova-ni al teatro e ad altre forme artisti-che ed espressive attraverso un lin-guaggio accattivante e ricco di stimo-li e suggestioni. Far conoscere loro, in sostanza, qualcosa di diverso e si-curamente più educativo rispetto a ciò che propongono la televisione e i mass media in generale.

Rocambolika si svolgerà nel segno della continuità con le rasse-gne di teatro per bambini e ragazzi proposte in passato da San Rocco Arte&Cultura, la società apparte-nente alla Fondazione CR Carpi che per più di otto anni ha gesti-to le attività artistiche e culturali dell’auditorium San Rocco. «Il Te-atro per bambini e ragazzi era una delle eccellenze del calendario di San Rocco Arte&Cultura, un ap-puntamento pensato non soltanto per i più piccoli, ma anche per le loro famiglie – afferma Giuseppe Schena, presidente della Fonda-zione –. Con Rocambolika abbiamo rinnovato un po’ i contenuti man-tenendo però intatta la qualità del-le proposte».

Il programma comprende sei appuntamenti (a ingresso gratuito su prenotazione sul sito della Fon-dazione CR Carpi) che si terranno all’auditorium San Rocco. Si tratta di performance, selezionate tra le produzioni teatrali di tutta Italia, che hanno ricevuto riconoscimenti e premi dai più prestigiosi Festival di Teatro Ragazzi.

Il primo spettacolo, “L’omino della pioggia”, è atteso per sabato 27 febbraio (alle 21). In scena, Mi-chele Cafaggi e le sue magiche bolle in un viaggio onirico e visuale ac-compagnato da spettacolari effetti con acqua e sapone. Cafaggi è un gradito ritorno per San Rocco, dove l’anno scorso aveva proposto, con grande successo, “Ouverture des

Saponettes”. E anche stavolta tor-na a sperimentare in “una serata di pioggia” tecniche, attrezzi e strani materiali per stupire il pubblico utilizzando delle semplici bolle di sapone.

Il cartellone proseguirà con la favola “Hansel e Gretel dei fratelli Merendoni” (12 marzo, ore 21), le magie e le clownerie del mimo e fantasista Bustric in “Questa sera grande spettacolo (19 marzo, ore 21) e la performance con le scatole del “Fragile Duo Poeticomico” (2 aprile, ore 21). E ancora, due ap-

puntamenti pomeridiani di dome-nica. Il 10 aprile (alle 17) andrà in scena il Teatro della Tosse con “Le 12 fatiche di Ercole”, mentre il 17 aprile (sempre alle 17) sarà la vol-ta di un classico del circo dell’Ot-tocento con i Cirkolistico e il loro “Circo Pettè”.

Ad arricchire l’offerta di Ro-cambolika è una sezione dedicata agli istituti scolastici con spettacoli in matinée, attività di role playing e laboratori teatrali per imparare la scienza divertendosi.

CLAUDIA ROSINI

Tutte le diavoleriedi Rokambolika

baritono Maurizio Leoni, il basso Franco Montorsi. Gli interpreti saranno accom-pagnati dal coro dell’Opera di Parma diretto da Emilia-no Esposito e dall’Orche-stra sinfonica delle Terre Verdiane diretta da Stefano Giaroli. La regia delle scene e i costumi sono invece affi dati ad Artemio Cabassi.

«Con la messa in scena di quest’opera cerchiamo, come da

Michele Cafaggi in “L’omino della pioggia”

Un attore del Teatro della Tosse in scena

nostra tradizione, di diffon-dere la conoscenza di un lin-guaggio musicale non certo semplice, ma bello e prezioso – spiega Silvana Bandini Car-retti, direttrice artistica del “Pavarotti” –. Abbiamo scelto Puccini perché è un autore di grande impatto, in grado di

suscitare intense emozioni».La rappresentazione organizza-

ta dal circolo carpigiano ha centrato inoltre un altro importante obietti-

vo: diffondere la conoscenza della musica lirica anche tra i giovani. «Tra il pubblico saranno presenti un centinaio di studenti dei licei di Carpi e di Correggio – rivela Bandi-ni Carretti –. Per il nostro circolo è un bel traguardo, dal momento che tra i nostri intenti c’è anche quello di sensibilizzare i ragazzi alla lirica e prepararli all’ascolto».

Per informazioni sui biglietti: tel. 059 649263 (Teatro comunale).

CLA.ROS.

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Le religioni alla biblioteca LoriaConferenza interconfessionale alla Loria, domenica 21 febbraio alle 16,30 su iniziativa dell’Università della terza età e del Centro di informazione biblica. Si confronteranno i professori Gianpaolo Anderlini, docente al li-ceo Formiggini, Gianni Cova della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna e Brunetto Salvarani, scrittore e conduttore radiofonico.

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Anno XXIII n. Anno XXIII n. 7

RUBRICHE 21

IN CORNICE di Rosella Tagliavini

ra i tanti vezzi che contrad-distinguono le nostre nuo-ve classi dirigenti, meno

caute e consapevoli dei propri limiti rispetto alle élite della prima repub-blica, c’è la tendenza a farsi male, e a fare del male all’immagine della nazione italiana, andando in giro per il mondo a parlare impunemen-te l’inglese. Con tutte le centinaia, ma che dico, migliaia di traduttori bravi e precari che ci sono in giro per il nostro paese sarebbe molto più saggio ed effi cace dire le cose che si vogliono dire – e già questo è un problema, perché non tutti i no-stri governanti sembrano avere idee chiare e personali – nell’idioma di Dante, e poi affi darne la divulgazio-ne urbi et orbi a solerti convertitori linguistici, piuttosto che non essere ascoltati perché sono tutti lì, capi di stato, diplomatici, funzionari, a sghignazzare per la pronuncia del Renzi di turno simile al non dimen-ticato Stefano Accorsi che reclamiz-zava un noto biscotto-gelato ricor-dando che “du gust is mei che uan”.

Il rapporto che tutti noi intrat-teniamo con la seconda lingua, e in particolare con la parlata di Al-bione, è in verità non da oggi pro-blematico. E sicuramente presenta tratti comuni con le magagne degli altri popoli di derivazione neolati-na, impacciati proprio dal punto di vista glottologico nell’assimilazio-ne e nella pronuncia delle parlate anglosassoni. Poi, però, come sem-pre accade nell’ambito dei fenome-ni socio-culturali, noi italiani siamo bravissimi a metterci il carico da undici, e a cercare di affrontare il problema a ranghi sparsi, ciascuno presumendo – o meglio, essendo in cuor proprio sicuro – di aver trova-to la soluzione migliore per convi-vere con il vocabolario e la sintassi di Shakespeare.

Direi che, a occhio, esistono nel nostro paese quattro scuole di pensiero che si accapigliano e con-tendono in nome della miglior so-luzione alla rogna della anglolalia, I primi, che defi nirei “gli oxfordia-ni”, sono quelli che hanno avuto

hissà se il signore allam-panato con la tuta imper-meabile gialla ha fatto

rapporto. Cammina con la ramazza in mano, parla tra sé e sé senza nes-suna paura e ha il compito, oltre a quello di spazzare le cartacce e le cicche che i maleducati buttano per terra, di cambiare i sacchetti che stanno dentro ai cestini di metallo che stanno ai bordi delle strade. Chissà che cosa ha riferito a chi di dovere, visto che i bidoncini da qualche tempo strabordano di sac-chetti accuratamente compressi e fi ccati dentro al posto delle carte di caramelle e degli scontrini. Le feri-toie sputacchiano fuori ciuffetti di plastica pronti a scoppiare. Incur-sioni notturne, bliz furtivi di gente camuffata e quasi masche-rata, per sfuggire alle telecamere, li hanno usati come ultimo ri-fugio disperato alla disperata ricerca della soluzione fi na-le dell’indiffe-renziata. Con angoscia anche il cittadino più indifferente spia quanto veloce-mente il mostro dell’indifferen-ziata cresca an-che se sorvegliato. E’ il progresso, signori.

Mia nonna faceva meglio, ma era più facile. Intanto andava al merca-to della piazzetta con la sua spor-ta di cartocci di frumentone con i manici corti che durava una vita. Neanche, quindi, pagava il supple-mento in centesimi per la sportina di plastica riciclabile. Molti ortaggi fi nivano dentro così, “nature” come mele, pere e patate, pronte solo ad essere rovesciate sulla tavola. Poi c’erano gli scartocci per zucchero, riso, farina che venivano comperati a spalettate. Per non dire del latte a mestoli e dell’olio a bicchierate. I

Du iu spik inglisc?

[email protected]

IN VETRINA di Paolo Covezzi

Svolta celeste: la nuova mappa del cielo italiano

Rifi uti di oggiRifi uti di ieri

e stelle sono preziose: e non solo se avete un ristorante. La musica ci insegna che il naviga-tore non serve: per ritrovare il cammino basta

seguire la seconda stella a destra. E che, per non sentirsi soli è suffi ciente guardare il cielo: perchè, in fondo, noi siamo fi gli delle stelle. La pubblicità, invece, ci ricorda che se non riusciamo a prendere sonno, più che le peco-relle dovremmo contare le stelle: perché, fi n dai tempi di Carosello, le stelle sono tante, milioni di milioni. Le stelle, tuttavia, non sono sempre collegate a situazioni positive: quando ci schiacciamo un dito nella portiera dell’auto, ad esempio, vediamo le stelle; se il prezzo del carburante supera quello dell’’oro, si dice che è andato alle stelle.

Non dimentichiamo, poi, che se qualcuno è nato sotto una buona stella, signifi ca che ci son anche stel-le meno buone; e che la cattiva sorte è sempre dietro l’angolo: ed è un attimo passare dalle stelle alle stalle. Nel bene e nel male, insomma, le stelle rappresentano un punto di riferimento costante nella nostra breve esi-stenza e meriterebbero maggiore attenzione: perchè se è vero che in Italia non cambia mai nulla, lassù di novità ce ne sono parecchie. Alcune costellazioni hanno sem-plicemente aggiornato il nome, altre, invece, sono al de-butto nella volta celeste. In attesa che l’Onnipotente si decida ad assumere una donna delle pulizie per togliere la polvere di stelle, ecco la nuova mappa del cielo:

- Costellazione del Kung fu Panda (ex Orsa ): visibile nei migliori cinema.- Costellazione del carrello della spesa (ex Carro): visibi-le solo se si mette il gettone.- Costellazione dell’Euro (ex Lira): visibile solo a chi ha un lavoro, ma non nell’ultima settimana del mese.- Costellazione dell’Angry Bird (ex Cigno): visibile sol-tanto con una connessione a internet o in zone coperte da wi fi .- Costellazione di Compro Oro (ex Orione): visibile sol-tanto se siete alla canna del gas.- Stella di Vegan (ex Vega): visibile solo a chi non mangia carne né pesce, né uova.- Costellazione Belen: a forma di farfallina, visibile solo da pochi fortunati.- Costellazione iPhone: a forma di cellulare, visibile dap-pertutto, scaricando l’apposita app, tranne che al cine-ma e nelle aule scolastiche.- Costellazione in affi tto: visibile alle famiglie, ma non a quelle tradizionali. Pagando, si potrà scegliere la forma e il nome della costellazione.- Costellazione della Bicicletta: a forma di manubrio, è il fi ore all’occhiello della via Lattea: che si spera, prima o poi, verrà affi ancata da una bella pista ciclabile.- Costellazione Siffredi: a forma di patatina, emette una luce rossa che però è visibile soltanto al pubblico adulto. Naturalmente a occhio completamente nudo.

DIARIO MINIMO di Carlo Mantovani

MICROMEGA di Giuliano Albarani

la fortuna (o dicono di aver avuto la fortuna, perché poi nessuno va a controllare) di svolgere lunghi soggiorni linguistici in prestigiose località di studio e apprendimento del Regno Unito. Quando parlano inglese lo fanno, più che con una pronuncia corretta, con una postura e un’espressione facciale che ram-mentano quella del maggiordomo zelante degli sceneggiati di ambien-tazione vittoriana. In sostanza pen-sano che la dizione sia innanzitutto una questione di stile, di estetica e in ogni caso quando poi vanno a Londra ci rimangono malissimo nello scoprire che nessuno – salvo qualche anziana signora nostalgica dell’impero – pensa che essere bri-tish signifi chi dire le cose tenendo il naso all’insù.

La seconda categoria, almeno per come la vedo io, è quella dei “grammatici”. Costoro hanno stu-diato lungamente e con buon esito inglese a scuola, ma non lo hanno mai messo alla prova, se non in epi-sodiche incursioni vacanziere, nel concreto della comunicazione so-ciale. Sono gli unici che utilizzano le formule sintattiche d’Oltremani-ca nella loro confi gurazione origi-nale e prescrittiva, per cui quando parlano con un britannico in car-ne e ossa, non dico un americano, si presentano alle orecchie altrui come uno straniero che si espri-messe da noi seguendo le strutture delle prose in volgare dei gesuiti del Seicento. Per chiedere da bere producono frasi chilometriche, alla lunga insostenibili per gli uditori, che in italiano risuonerebbero tipo “Potresti per cortesia fare perve-nire alla mia persona un bicchiere pieno d’acqua?”. Quando vanno a Brighton o Birmingham vengono insultati disinvoltamente dai locali, perché tanto non capiscono le paro-lacce, che a scuola non si studiano.

Il terzo gruppo, per me, è quel-lo dei “pubblicitari”. Si tratta della categoria nettamente più diffusa, anche nelle leve alte del nostro pae-se. È formata da quelle persone che pensano di conoscere l’inglese, e

di poterlo parlare impunemente in pubblico, perché hanno metaboliz-zato, negli anni, frasi derivanti dal sistema della comunicazione, dalle arti ma soprattutto dal marketing. Mettono insieme periodi da profon-da allucinazione lisergica, del gene-re “Oh, i have a dream, because we can make another break in the wall and you know that impossible is nothing”, frullando insieme Martin Luther King, i Pink Floyd e la Nike. Di solito su YouTube, alla voce “vi-deo divertenti”, non scendono mai sotto il milione di contatti, e sono commoventi quando devono chie-dere un fazzoletto ma non sanno come si fa e si dice perché in nes-suna réclame lo hanno mai fatto e detto in inglese.

Il quarto gruppo, infi ne, è costi-tuito dagli “orgogliosi”, ma la dici-tura completa sarebbe “orgogliosi di essere ignoranti”, cioè quelli – mag-gioranza assoluta nel paese – che l’inglese non lo sanno proprio, o meglio quelli – maggioranza relativa – che sostengono che lo saprebbero anche, ma che preferiscono parlare in italiano “che è così bello e stori-co”. Costoro muovono da una giu-sta istanza – combattere gli anglismi dilaganti, stile stepchild adoption e bail-in, che nella gran parte dei casi sono delle supercazzole utili a non far capire di cosa si sta parlando – ma lo fanno, strumentalmente, solo per coprire la propria insipienza e la propria pigrizia.

Vanno distinti, gli “orgogliosi”, dalle migliaia e migliaia di con-nazionali, per lo più formatisi in tempi di breve obbligo scolastico e di ancor più breve frequentazione effettiva delle aule – diciamo dagli anni Trenta agli anni Cinquanta – consci di non possedere nemmeno i rudimenti della lingua della Regi-na. Sono quelli che, socraticamente, “sanno di non sapere”, e a occhio e croce, proprio per questo, direi che, malgrado l’età mediamente avanza-ta, sono gli unici nei quali ha senso riporre un po’ di fi ducia. Per l’ap-prendimento dell’inglese e, direi, per parecchie altre cose e questioni.

contenitore era il tuo. A casa cominciava il riciclo.

L’umido non esisteva perché la maggior parte se la sgranocchiava-no il gatto o il cane e i fondi del caffè fi nivano nel vaso di gerani. Faceva bene? No, cani e gatti erano spelacchiati e non certo in forma come quelli che mangiano la sca-toletta speciale che si vede in tv. Anche gli avanzi del piatto fi niva-no alle bestie, ma ce n’erano pochi perché regola morale della famiglia era pulire bene tutto. C’erano an-che cose peggiori, come i resti di unto, grasso, burro e olio cucinato che, invece di essere raccolti dalla specializzata ditta degli oli esausti, venivano conservati in un angolo

dello sportello di cucina e im-messi diretta-mente nell’im-pasto dello gnocco e quindi perfet tamente riciclati. C’era un certo lavoro a conservare le carte che dove-vano essere ri-piegate e impila-te. Quelle oleate di Bertelli servi-vano come base per impanare le cotolette, quelle gialle aspettava-no di diventare medicamenti di

botte ed escoriazioni alle ginoc-chia, altre, varie erano preziose per accendere la stufa di mattoni rossi.

Il contrabbando del rusco, oggi, ha molte sfumature. Qualcuno ab-bandona spudoratamente dove capita, qualcuno va alla ricerca di luoghi più aperti e liberali dove i cassonetti senza identifi cazione esistono ancora così, oggi, non si delocalizzano solo le produzioni, ma si esportano anche i sacchetti del pattume e qualcuno, presto, ne farà un mestiere che costerà meno dello svuotamento comunale.

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18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

22 DOVE E QUANDO

Libreria Fenice

1 “Imparare lalibertà” di Gherardo Colombo ed Elena Passerini Salani

2 “Il romanzo di Matilda” di Elisa Guidelli Meridiano Zero

3 “La gioia di vivere” di Vittorino Andreoli Rizzoli

4 “Vivere senza artrosi Ecco come” di Marco Lanzetta Tecniche Nuove

5 “Machiavelli, Guicciardini e la Repubblica degli zoccoli” di Fabrizio Stremieri Colombini 6 “I bambini devono essere felici” di Elisabetta Rossini Edicart

7 “I frutti del vento” di Tracy Chevalier

Neri Pozza

8 “Diario di una schiappa Portatemi a casa” di Jeff Kinney Il Castoro

9 “La ragazza del treno” di Paula Hawkins Piemme

10 “Il nome di Dio è misericordia” di Papa Francesco Piemme

Libreria Mondadori

1 “Ho sposato una vegana” di Fausto Brizzi Einaudi 2 “Il nome di Dio è misericordia” di Papa Francesco Piemme 3 “Le piccole cose che amo di te” di Cleo Toms Rizzoli

4 “Il rompiscatole” di Giampaolo Pansa Rizzoli

5 “Non riesco a dimenticarti” di Penelope Douglas Newton Compton

6 “Adesso” di Chiara Gamberale Feltrinelli

7 “Vita degli elfi ” di Muriel Barbery E/O

8 “L’amante giapponese” di Isabel Allende Feltrinelli

9 “Da quando ti ho incontrato” di Cecilia Ahern Rizzoli

10 “Lieve come un respiro” di Jennifer L. Armentrout HarperCollins Italia

I libri più letti della settimana a Carpi

ESSERE_VOCEincontri per mamme e papà in attesa per scoprire la bellezza e l’utilità del racconto e della voce prima della nascitapartecipazione gratuitaprenotazione obbligatoria al: 338 4265167giovedì 18 febbraio, ore 16,30CARPI – Biblioteca Il falco magico - Castello dei Ragazzi

TRADIMENTO RANCORE PERDONOtra Oriente e Occidente per un dialogo di culture ed esperienzeincontro a tema con viedoconferenza sugli insegnamenti e opere di Marco Ferrinia cura di Stefano Masini, Ph. D. Indovedic Psychologyingresso liberoinfo e prenotazioni328 1260124 - 0587 733730giovedì 18 febbraio, ore 15CARPI – Centro Sociale Graziosi

LA BOHÈME

opera lirica in quattro atti di Giacomo Puccinisu libretto di L. Illica e G. Giacosapersonaggi e interpretiMimì (soprano): Serena DaolioRodolfo (tenore): Diego CavazzinMusetta (soprano): Scilla CristianoMarcello (baritono): Marzio GiossiColline (basso): Massimiliano Catellani; Schaunard (baritono): Maurizio Leoni; Benoit (basso): Franco Montorsi; Alcindoro (buffo): Franco Montorsicoro dell’Opera di ParmaMaestro del Coro: Emiliano Espositoorchestra Sinfonica Cantieri d’Artemaestro concertatore e direttoreStefano Giaroliregia, scene e costumiArtemio Cabassigiovedì 18 febbraio, ore 20,30CARPI – Teatro Comunale

MARNERO + URALI + PRESENTAZIONE LA MALORAingresso gratuito con tessera Arcigiovedì 18 febbraio, ore 20CARPI – Circolo Arci Mattatoyo

L’INSERIMENTO AL NIDO: COME GESTIRE UN PASSAGGIO IMPORTANTEinfo 059 649272partecipazione gratuitanecessaria l’iscrizione al 059 654886 giovedì 18 febbraio, ore 9,30CARPI – Centro bambini e genitori Scubidù

PROVA

testo, regia e coreografi a Pascal Rambertgiovedì 18 e venerdì 19 febbra-io, ore 21sabato 20 febbraio, ore 20domenica 21 febbraio, ore 15,30MODENA – Teatro Storchi

RACCONTAMI LA MIA STORIA... come ricomporre e dare senso alla storia dei nostri bambiniapprofondimenti alle famiglie in attesa di adottare alle famiglie con la dott.sa Anna Maria Giarola, Assistente Sociale Responsabile Area Formazione e Sostegno di Nadiapartecipazione gratuitasegnalare la propria presenzaa [email protected] info 335 1284256 - 335 1284251 venerdì 19 febbraio, ore 20,30CARPI – Sede NADIA

LA DIVINA

regia di Alessandro Fullincon Tiziana Catalano, Sergio Cavallaro, Simone Far-son, Paolo Mazzini, Mario Contenti, Ivan Fornarovenerdì 19 febbraio, ore 21,15MODENA – Teatro Michelangelo

BANDABARDÒin concertovenerdì 19 febbraio, ore 21TANETO DI GATTATICO (RE) Fuori Orario

KATAKLÒ

info 059 649263 venerdì 19 febbraio, ore 21CARPI – Teatro Comunale

ANTONIO BARRETTA grande viaggiatore e fotografopresenta immagini dei suoi viaggi in Cambogia, India, Birmania, Maroccoingresso libero e gratuitoinfo 059 695173venerdì 19 febbraio, ore 21CARPI – Centro Gorizia

GRAN BUDAPEST HOTELdi Wes Andersoncon Ralph Fiennes, F. Murray Abraham, Mathieu Amalric, introduce Pietro Marmiroliingressi: singolo fi lm 5 euro;abbonamento 16 euroinfo 059 6550494venerdì 19 febbraio, ore 15.30 CARPI – Sala Bianca di Palazzo Corso

PERÙsarà presente la Guida andina di alta montagna Edgar Rocaingresso libero e gratuitoinfo 059 696808venerdì 19 febbraio, ore 21CARPI – Club Alpino Italiano

LANTERNS ON THE LAKE + MESICOingresso 8 euro con tessera Arcivenerdì 19 febbraio, ore 22.30CARPI – Mattatoio Culture Club

CREDI AI TUOI OCCHIdi Gianni Farina e Consuelo Battistoncon Consuelo Battistonprima assoluta

venerdì 19 febbraio, ore 21sabato 20 febbraio, ore 20domenica 21 febbraio, ore 17martedì 23 e mercoledì 24 febbraio, ore 21CARPI – Teatro delle Passioni

RITROVARCI AL GILIBERTICosa sta cambiando nelle banche italiane,le informazioni utili e le attenzioni per la tutela del risparmioinfo 059 641575sabato 20 febbraio, ore 15,30CARPI – Centro Polivalente Giliberti

BABY DANCE PROJECTrassegna di danza ingresso 10 euroinfo 059 685402 sabato 20 febbraio, ore 15,15CARPI – Teatro Comunale

CENA PER AIUTO PROGETTO FAMEesposizione foto di Africa Libera Onlus in Italia e AfricaLotteria tradizinale dell’Associazionesaluti degli amici e volontaricosto 23 euroinfo e prenotazioni 333 2208435sabato 20 febbraio, ore 20SAN MARNI – Polisportiva Sammarinese

REV REV REV + MY INVISIBLE FRIENDingresso gratuito con tessera sabato 20 febbraio, ore 21,30Arci CARPI – Mattatoio Culture Club

TUTTE LE COSE LASCIATE A METÀBenedetta Bonfi glioli presenta il suo romanzo ingresso libero e gratuitoinfo 059 641900sabato 20 febbraio, ore 18,45CARPI – La Fenice Libreria

LA MUSICA SACRA NELLA TERRA DEI PIO MISERICORDIEassociazione Regina NevisOrchestra da camera Improvise Ensembledirettore: Tiziana Santiniingresso libero e gratuito sabato 20 febbraio, ore 21CARPI – Aula Liturgica Chiesa di Quartirolo

CAMPIONATO REGIONALEC1 E C2di ginnastica artistica maschile ingresso gratuitosabato 20 febbraio, dalle ore 14,30CARPI – Palestra Vallauri

GLI INNAMORATI

di Carlo Goldoni regia di Marco Lorenzi Teatro Stabile di Torinosabato 20 febbraio, ore 21RIO SALICETO – Teatro Comunale

BUBBLES

di e con Marco Zoppicon Rolanda Sabaliauskaitesabato 20 febbraio, ore 16domenica 21 febbraio, ore 15 e 17,30MODENA – Teatro Michelangelo

LA GALLINELLA ROSSAspettacolo di pupazzi e attori testo e regia di Danilo Conti, Antonella Piroli con Danilo Conti realizzato da Compagnia Tanti Cosi Progetti domenica 21 febbraio, ore 16,30CORREGGIO – Teatro Asioli

COLT EXPRESS E TANTI ALTRI TITOLI DELLA CASA EDITRICE ASTERIONgiochi, animazioni e partitea cura di Asterionl’evento fa parte da “Il Dado è tratto”domenica 21 febbraio, ore 10,30 -12,30 e 15-18,30CARPI – Sala Cervi di Palazzo dei Pio

PALLANUOTOCONCENTRAMENTOCATEGORIA ACQUAGOLMemorial Fausto Toninimanifestazione sportiva di Pallanuoto dedicata domenica 21 febbraio, ore 13CARPI – Piscina Comunale Campedelli

ALBER’IO Campagna per la tutela e la gestione del Patrimonio verde cittadinola cittadinanza è invitata a collaborare con i volontari alla realizzazione di una nuova area boscata cui vedrà la posa di 500 nuove piante, tra alberi e arbustidomenica 21 febbraio, ore 9FOSSOLI – Parcheggio Cimitero di Fossoli - Chiesa Madre

CONCERTO LIRICOFrancesco Ellero D’Artegna, Christine Knorren e i loro allievi in concerto

Christine Knorren (mezzosopra-no), Francesco Ellero D’Artegna(basso), Katerina Kotsou (sopra-no), Franco Mazzoni (tenore),Gianluca Andreacchi (baritono)al pianoforteil Maestro Milo Martaniil ricavato del Concertosarà devoluto ad Amodomenica 21 febbraio, ore 16CARPI – Circolo Arci Cabassi

BORIS PETRUSHANSKY

info 059 649263 domenica 21 febbraio, ore 17CARPI – Teatro Comunale

CARNEVALE A CARPIsfi lata di carri allegorici e premiazione gruppo mascherato più numerosopartecipazione libera e gratuitadomenica 21 febbraio, ore 14CARPI – Piazza Martiri

LA SPERANSAL’È L’ULTMA A MURIRinfo 059 680546spettacolo presentato daLa Compagnia dialettale “d’la Maruga” di Reggio Emiliacommedia brillante in 2 atti

Ho sposato una veganatra i più letti

di Maurizio Maffeiregia di Rinaldi Morelloingresso 9 euro; ridotto 8 euro domenica 21 febbraio, ore 15,30SAN MARINO – Cinema Teatro Ariston

L’APE MAIA - IL FILMingresso libero e gratuitoinfo 059 683336 domenica 21 febbraio, ore 15,30CARPI – Centro Sociale Loris

LE RELIGIONI UN LINGUAGGIO DI FRATELLANZAa 50 anni della dichiarazione conciliare “Nostra Aetate”ne parliamo con:Prof. Gianpaolo Anderlini, docente di lettere del liceo “Formiggini” Un ponte costruito cinquant’anni faProf. Gianni Cova, docente di Esegesi Biblica alla Facoltà Teologica dell’Emilia RomagnaLa chiesa e il popolo EbraicoProf. Brunetto Salvarani, docente di teologia della Misiione e del Dialogo alla F.T. E.R.Il “SI” defi nitivo alla radici ebraiche del Cristianesimoingresso libero e gratuitodomenica 21 febbraio, ore 16,30 CARPI – Biblioteca Multimediale Loria

LUPIN III - IL FILMinfo 059 654936 di Ryuhei Kitamuracon Tadanobu Asano, Nick Tate, Satoshi Tsumabukiingressi: interp 7,50 euro; ridot-to 5 euro; anziani 4.50 euro lunedì 22 e martedì 23 febbraio, ore 20,30CARPI – Cinema Multisala Space City

DIAMOCI DEL TUdi Norm Fosterregia di Emanuela Giordano con Anna Galiena, Enzo De Caromartedì 23 e mercoledì 24 febbraio, ore 21.15MODENA – Teatro Michelangelo

LA PORTA DI MAGDA SZABO info 059 649954a cura di Alessandra Burzacchini e Anna Prandimercoledì 24 febbraio, ore 21CARPI – Biblioteca Multimediale Loria

MARCO CASTOLDI Il libro di Morgan dal vivoinfo 059 649263 mercoledì 24 febbraio, ore 21CARPI – Teatro Comunale

INFORMAZIONE: TRUFFE E PENSIONIrelatori: Sandro e Olinto, CGILingresso gratuitoinfo 059 683336mercoledì 24 febbraio, ore 15CARPI – Centro Sociale Loris

LES LIAISONS DANGEREUSES

di Pierre Choderlos de Laclosadattamento e regia Christine Letailleurmercoledì 24 febbraio, ore 21MODENA – Teatro Storchi

G I O V E D Ì 11

D O M E N I C A 21

V E N E R D Ì 19

LU N E D Ì 22

M A R T E D Ì 23

M E R C O L E D Ì 24

S A B ATO 20

Sabato 20 febbraio alle 9, nella Sala Aldo Moro di Fabbrico, la scuola se-condaria di primo grando incontrerà il partigiano Livio Piccinini per la presentazione del suo libro “Una scelta per la liberta”. Domenica 21, alle 17, al circolo Jolly di via Battisti a Rolo si discuterà di “Beni sequestrati” e della gestione delle proprietà confi scate alla criminalità organizzata.

“Memoria&Legalità”: il calendario gli appuntamenti

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18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

FILM E SODALIZI 23

CARPI – Si è parlato di “Sicurezza in volo” nella serata organizzata dal Lions Club Carpi “Alberto Pio” che si è svolta martedì scorso al Risto-rante Narciso del Club Giardino. Ospite e relatore dell’incontro, Cle-mente Ingenito, top gun e uffi ciale del gruppo Alitalia. Romano, classe 1967, Ingenito si è diplomato perito aeronautico presso l’Istituto De Pi-nedo di Roma e a vent’anni si è ar-ruolato nella Marina Militare italia-na all’Accademia navale di Livorno. Dopo aver vinto il concorso per uf-fi ciali piloti, è partito alla volta de-gli Stati Uniti, dove ha frequentato la scuola della Us Navy in Florida.

Nel corso della sua carriera mi-litare, è stato il primo e più giovane pilota italiano ad atterrare con un jet su una portaerei americana (la Uss Kennedy al largo del Golfo del Messico nel 1989), ha fatto parte dello squadrone americano delle “pecore nere” durante la Guerra del Golfo e, dal 1993 al 1999 ha parteci-

SODALIZI - Ingenito, pilota militare ora nel gruppo Alitalia ospite al Club Alberto Pio

Un top gun al Lions:in volo con la sicurezza

SAN GIOVANNI IN PERSICETO – Due impor-tanti gratificazioni sono arrivate quest’anno ai Lions Club di Carpi (Carpi Host, Alberto Pio e Leo Club) nell’ambito del concorso “Un Poster per la Pace” giunto alla ventottesi-ma edizione e indetto dal Lions In-ternational per sensibilizzare i gio-vani di tutto il mondo al tema del-la pace internazionale. Due alunne delle Terre d’Argine segnalate dai club cittadini, la carpigiana Ele-na Fulgeri, della media Margherita Hack di Cibeno e Aisma Galli, della media San Giovanni Bosco di Cam-pogalliano, si sono rispettivamente aggiudicate, con i loro elaborati, il terzo posto assoluto e un attestato di merito a livello di Distretto regio-nale 108 Tb.

Le due affermazioni sono tanto più rilevanti, se si pensa che il con-corso ha attivato 400 mila disegni, provenienti da 210 paesi e che nel solo distretto emiliano sono perve-

En plein dei Lions Carpial Posterper la Pace

SODALIZI - Due premi

Grazia Chiurato e il marito Mauro Bernini tra Clemente Ingenito e la moglie MariaelenaA lato, il pilota in divisa

pato a diverse campagne militari tra cui la Somalia, l’Albania e il Koso-vo. All’inizio del nuovo millennio è entrato a far parte dell’aviazione commerciale e attualmente è uffi -ciale del gruppo Alitalia, nonché consulente dell’aeroporto di Bolo-gna e consigliere dell’associazione nazionale piloti in qualità di in-vestigatore di incidenti aerei. Nel corso della serata, introdotta dalla Presidente del Lions Club Carpi “A. Pio” Grazia Chiurato, ha presenta-to alcuni dati (“Ogni giorno viag-giano 8,6 milioni di passeggeri su 99 mila 700 voli e 25 mila aerei si incrociano sui cieli europei”) prima di passare al tema “caldo” della si-curezza. Ha rassicurato il pubblico sostenendo che l’Italia, con i suoi 83 aeroporti, è uno dei Paesi più si-curi sia come qualità delle compa-gnie aeree che come strutture aero-portuali (i meno sicuri invece sono alcuni stati dell’Africa), e ha spie-gato che la tecnologia, dagli anni

Cinquanta in poi, ha fatto passi da gigante apportando soluzioni inge-gneristiche in grado di arginare l’er-rore umano (causato da stanchezza, sonno, distrazioni, carico di lavoro eccessivo) e i fattori ambientali, vale a dire le avverse condizioni meteo. Ha parlato poi di una nuova tecni-ca in fatto di sicurezza nell’ambito dell’aviazione: la resilienza. “In caso di emergenza deve subentrare l’esperienza – ha detto – e in questo senso la formazione è essenziale, è un baluardo contro gli incidenti. La resilienza implica l’essere prepara-to e il prepararsi all’essere impre-parato”. Alla domanda su quanto la sua esperienza in campo militare gli sia utile nell’aviazione civile, Ingenito ha risposto: “Mi porto die-tro un bagaglio di conoscenze e di esperienze che i piloti commerciali non hanno. Ho visto cose che loro non hanno visto e, soprattutto, co-nosco molto bene i miei limiti”.

CLAUDIA ROSINI

nuti alla giuria 1.500 disegni. Rilevante, a livello modenese è

stata anche l’affermazione di Elisa Ferrari, della media Fiori di Formi-gine, classifcatasi prima ai lievlli regionale e nazionale e seconda ex

aequo a quello internazionale.Le premiazioni si sono tenute

a San Giovanni in Persiceto nel corso del convegno d’inverno del Distretto 108 Tb, presente il gover-natore Giuseppe Rando.

Sopra, il disegno di Aisma Galli, della media San Giovanni Bosco

di CampogallianoA destra, quello di Elena Fulgeri

della media Margherita Hack di Cibeno

ZOOLANDER 2Regia: Ben Stiller

Cast: Owen Wilson, Penelope Cruz

feriali ore 20,30-22,30

sabato 20 ore 18,30-20,30-22,30

festivi ore 16,30-18,30-20,30-22,30CARPI - Space City Cinema

Torna sul grande schermo l’u-morismo demenziale di Ben Stiller a raccontare l‘ossessione per la propria immagine. Le sue espressioni hanno cambiato il mondo della moda. Ora Zoolander

deve tornare nel mondo dell’alta moda per salvare le popstar del mondo in Zoolander 2.

ONDA SU ONDARegia: Rocco PapaleoCast: Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo

feriali ore 20,30-22,30

sabato 20 e festivi ore 18,30-20,30-22,30CARPI - Space City Cinema

IL VIAGGIO DI NORMRegia: Trevor WallAnimazione

domenica 21 unico spettacolo ore 16,30CARPI - Space City Cinema

Il fi lm racconta di Ruggero, un cuo-co solitario e Gegè, un esuberante cantante che deve raggiungere Montevideo per un concerto, oc-casione imperdibile per il suo rilancio. I due al primo incontro si

detestano, ma un evento inaspettato li costringerà ad una amicizia forzata...

Norm è un orso bianco, vegano, ballerino e parla la lingua umana. Il suo obiettivo è raggiungere New York e fermare lo spietato costruttore Mr. Grenne, che sta per mettere in atto un piano di

edifi cazione del Circolo Polare Artico destinato a mandarne in frantumi l’ecosistema.

ZOOTROPOLISRegia: Byron Howard, Rich Moore, Jared Bush

Animazione

feriali ore 20,30 - 22,30

sabato 20 ore 18,30-20,30-22,30

festivi ore 16,30-18,30-20,30-22,30CARPI - Space City Cinema

Zootropolis è una metropoli dove vivono animali di ogni tipo. Judy Hopps è una coniglietta che viene da fuori città con l’obiettivo di diventare poliziotta, ma il suo ambiente è popolato da grossi ani-

mali.Judy incontra Nick Wilde, una volpe con la quale fi nirà per lavorare insieme anche se nemici naturali.

IQBALRegia: Michel Fuzellier, Babak PayamiAnimazione

domenica 21 febbraio ore 17SOLIERA - Nuovo Cinema Teatro Italia

THE DANISH GIRLRegia: Tom HooperCast: Eddie Redmayne, Amber Heard

feriali ore 21; sabato 20 ore 20,15-22,30

domenica 21 ore 16,30-18,45-21; martedì riposoCARPI - Cinema Eden

PERFETTI SCONOSCIUTIRegia: Paolo GenoveseCast: Giuseppe Battiston, Anna Foglietta,

feriali ore 21; sabato 20 ore 20,30-22,30

domenica 21 ore 16,30-18,30-20,30-22,30;

martedì riposoCARPI - Cinema Corso

Iqbal è un ragazzino che vive in un villaggio ed ha imparato l’arte di annodare i tappeti. Un giorno, per poter comprare le medicine al fratello ammalato di polmonite si lascia abbindolare da Hakeem

che, insieme alla moglie, ha avviato una produzione clandestina di tappeti in cui fa lavorare come schiavi bambini. Iqbal non ha intenzione di fare quella fi ne...

Siamo a Copenhagen, nei pri-mi anni 20. Gerda Wegener è un’artista danese che dipinge un ritratto del marito Einar vestito da donna. Il dipinto raggiunge grande popolarità e Einar inizia

a mantenere in modo permanente un’apparenza femminile, mutando il suo nome in Lili Elbe. Spinto da ideali femministi e supportato dalla moglie, Elbe tenta di eff ettuare il primo intervento per cambio di sesso da uomo a donna. L’intervento avrà grosse ripercussioni sul suo matrimonio e sulla sua identità.

Nel corso di una cena, che riunisce un gruppo di amici, la padrona di casa Eva è convinta che tante coppie si lascerebbero se ogni partner controllasse il contenuto del cellulare dell’altro. Parte così

una sorta di gioco per cui tutti dovranno mettere il proprio telefono sul tavolo e accettare di leggere smse chat o ascoltare telefonate pubblicamente. Quello che all’inizio sembra un passatempo innocente diventerà man mano un gioco al massacro e si scoprirà che non sempre conosciamo le persone così bene come pensiamo.

GUIDA AI FILM

Tutti i fi lm in programmazione nelle Terre d’Argine

La precisione dei programmi è legata alla tempestività

delle comunicazioni dei gestori

LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKURegia: Fernando León de AranoaCast: Benicio Del Toro, Tim Robbins

giovedì 18 febbraio ore 21CORREGGIO - Cinepiù

Sentaro gestisce una panetteria in cui serve dolci con pasta dolce di fagioli rossi per ripagare un debito. Un giorno, una vecchia signora, Tokue, si presenta in cerca di un lavoro e la sua confettura di

fagioli rossi è la più buona che Sentaro abbia mai assaggiato. Grazie alla sua ricetta segreta, il piccolo negozio fi orisce presto...

RAMSRegia: Grímur HákonarsonCast: Sigurður Sigurjónsson, Theódór Júlíusson

martedì 23 febbraio ore 21CORREGGIO - Cinepiù

domenica 21 febbraio ore 20,30

lunedì 11 gennaio ore 21SAN MARINO - Cinema Ariston

Gummi e Kiddi sono due fratelli islandesi che non si parlano da quarant’anni. I due abitano in una valle isolata dell’Islanda ed entrambi sono ottimi pastori. Quando un’infezione letale minac-

cia il gregge di Kiddi, le autorità decidono di abbattere gli animali per contenere l’epidemia. Gummi e Kiddi non si arrendono e per loro è l’inizio di una possibile riconciliazione...

REVENANT - REDIVIVORegia: Alejandro González Iñárritu

Cast: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy

domenica 21 e lunedì 22 febbraio, ore 21,15SOLIERA - Nuovo Cinema Teatro Italia

Ispirato a una storia vera, il fi lm racconta l’epica avventura di un uomo che cerca di sopravvivere contando sulla forza del proprio spirito. In una spedizione nelle vergini terre americane, l’esplo-

ratore Hugh Glass viene attaccato da un orso e dato per morto. Nella sua lotta per la sopravvivenza, Glass spera di trovare redenzione.

Martedì 23 febbraio, alle 21, nel foyer del teatro Pedrazzoli di Fabbrico verrà proiettato, a cura del circolo Lumiere, il fi lm “Unbroken” prodotto e diretto da Angelina Jolie con Jack O’Connell e Domhnall Gleeson. Il fi lm racconta la vera storia dell’atleta olimpico Louis Zamperini durante la Se-conda guerra Mondiale.

Unbroken al Pedrazzoli

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18 febbraio 2016

Anno XXIII n. 7

24 SPORTVia Ferrari, 20

Campogalliano (MO)

Telefono 059-52.53.43

Il 28 febbraio 2016 la Fosbike compirà 25 anni. “Festeggiamo tutti insieme questo traguardo incredi-bile. Nessuno di noi ven-ticinque anni fa, quando pensammo e realizzammo la prima Fosbike, credeva di arrivare a questo punto. Allora era una gara anoma-la, alcuni del team veniva-no dal mondo dell’Enduro in moto, sviluppammo e realizzammo la prima gara con tratti cronometrati e tratti di trasferimento. Poi rientrammo nei canoni tra-dizionali del Cross Count-ry e successivamente delle Gran Fondo”. Così scrivono i Saltafossi, il gruppo di ap-passionati di base alla Po-lisportiva Sanmarinese che domenica 28 metteranno in strada un’edizione storica.

iamo orgogliosi del tra-guardo raggiunto. Come sempre noi faremo del

nostro meglio per regalare a tutti gli appassionati una bella giornata di sport, a cominciare dalla reintro-duzione del percorso unico di circa 50 chilometri, una gara in linea che ci permetterà di sfruttare tutte le tracce, i single-track sugli argini e le golene del fi ume Secchia. Abbia-mo chiesto ed ottenuto dalla Uisp la prova unica del Campionato Italiano d’Inverno. Un titolo e una maglia prestigiosa che si conten-deranno tutti i tesserati all’ente di promozione sportiva”.

Gli elementi perchè questa Fosbike sia memorabile ci sono davvero tutti, con la maglia trico-lore Uisp a fare da ciliegina su una torta che si preannuncia gustosa: «Da un punto di vista agonistico è sicuramente il valore aggiun-to – dice Stefano Merzi, uno dei

“Saltafossi” più coinvolti nell’or-ganizzazione della corsa – Questa venticinquesima edizione consecu-tiva rende la Fosbike una delle gare con più storia a livello nazionale,

speriamo che ci sia anche il sole a baciare la giornata per renderla per-fetta. Ci sono state anche edizioni innevate, molto spettacolari ma più per chi assiste più che per chi le

partecipa».Il segreto della Fosbike sono

loro, i Saltafossi, che con passione e olio di gomito rendono speciale quei 50 chilometri di campagna tra

San Marino e San Martino Secchia in cui si dipana la corsa: «La ricet-ta? Non c’è, se non che non voglia-mo mollare, noi della vecchia guar-dia siamo sempre attivi, i giovani

Un quarto di secolo di FosbikeQuesta edizione 2016 metterà in palio anche il titolo di Campione Italiano Uisp, un valore aggiunto per la speciale ricorrenzaLa formula sarà sempre la stessa: poco asfalto, tanto sterrato tra argini, golene, ponti, fossi e campi per 50 km di divertimento

CICLISMO - Domenica 28 la corsa organizzata dai “Saltafossi” di San Marino festeggia il venticinquesimo compleanno

In 8 milioni in tva guardare il Carpi

CALCIO - Nelle prime 24 giornate di campionatoIl Carpi è scivolato ancora in-crociando la strada che porta alla Champions League. Non è, ovvia-mente, quella su cui sono incammi-nati i ragazzi di Fabrizio Castori, piuttosto le avversarie incontrate nell’ultimo mese, tra cui la Roma (3-1 con rete della bandiera di Ke-vin Lasagna). Su quel terreno si rischia di correre a vuoto per poi vedere sbucare un Mohamed Sa-lah qualsiasi a risolvere la partita. E considerato che l’egiziano, da solo, guadagna come la metà del Carpi, è un evento che ci si può anche aspettare. Tra Inter, Fiorenti-na, Napoli e Inter fanno circa 350 milioni di ingaggio. A confronto, i 13 milioni del Carpi sono spiccio-li. Il vero campionato ricomincerà dall’Olimpico di Torino, e da lì in poi serviranno punti. Tanti.

MILIONI DI OCCHI SUL CARPIIndipendentemente dalla po-

sizione occupata nella graduatoria degli ascolti Tv, fa davvero effetto pensare agli otto milioni gli italiani che, fi no alla ventiquattresima gior-

nata, si sono seduti davanti al pic-colo schermo per seguire Cristian Zaccardo e compagni, con una media di 336 mila a partita. Chis-sà quanti di loro hanno scoperto in quel momento l’esistenza di Carpi. Potenza del mezzo televisivo abbi-nato al gioco popolare per eccellen-za. La partita più vista, come preve-dibile, è stata quella interna con la Juventus, che ha sfondato il milio-ne e mezzo di spettatori. Delle 240 partite giocate è al 32esimo posto. A seguire le sfi de con Milan, Roma, Napoli e Inter. Quella meno seguita, appena sotto quota quattromila, la trasferta di Frosinone. Non è il dato

peggiore della stagione, che per ora spetta a Empoli-Chievo con 3.705 spettatori. Il record appartiene a Inter-Juventus con un’audience di tre milioni e 300 mila, in attesa dei dati uffi ciali della partitissima Juventus-Napoli di sabato 13 feb-braio. Il pubblico più numeroso della tv è quello juventino: ben un milione e 670 mila gli sportivi che seguono ogni giornata la squadra di Massimiliano Allegri. Il Carpi, in-vece, fa meglio solo dell’Atalanta, ma tallona da vicino Chievo, Paler-mo e Verona. A fi ne stagione, l’au-dience ottenuta da ogni squadra peserà, seppur in modo non preva-

lente, sulla ripartizione dei diritti televisivi.

Per avere un’idea di quanto il mondo del calcio sia ormai sbilan-ciato verso la Tv, basta ricordare il numero di spettatori complessivi negli stadi della Serie A nella pas-sata stagione: otto milioni, tanti quanti hanno seguito fi n qui il Car-pi comodamente seduti sul divano.

FABIO GARAGNANI Dati aggiornati alla 24esima giornata

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Anno XXIII n. 7

SPORT 25

sono più diffi cili da coinvolgere ma qualche nuova leva c’è».

Anche quest’anno, la Fosbike – che avrà nella Baby Fosbike de-dicata ai più piccoli un bellissimo

contorno – sarà valida come prova del circuito River Cup Marathon, che si aprirà proprio a San Marino per poi proseguire tra Carpenedolo, Viano, Pomponesco e Guastalla. Le

STORIE DI EX

Sotto e a lato, alcune spettacolare immagini delle edizioni precedenti e dei test del tracciato

2016

iscrizioni sono aperte fi no alla do-menica mattina direttamente alla Polisportiva Sanmarinese dove ci saranno partenza e arrivo.

ENRICO RONCHETTI

E DOMENICA... A TORINO

Si chiama Carpi lo spartiacque del campionato granata. Quando la squadra di Giampiero Ventura si presentò al Braglia di Modena per l’anticipo di campionato era a un passo da un obiettivo storico: tor-nare al primo posto in classifi ca, seppur per una sola notte, a 40 anni

dall’ultima volta. L’unica vittoria della gestione Giuseppe Sannino, infi lò il gruppo in un tunnel reso ancora più buio dal 4-0 subìto nel derby di Coppa Italia. Tutto pos-sono sopportare i tifosi del Toro tranne una sfi da con la Juventus interpretata senza lo “spirito gra-nata”. Per rimettere in carreggiata la stagione, il presidente Urbano Cairo ha riportato a casa Ciro Im-mobile portando benefi cio anche

ad Andrea Belotti, per cinque vol-te in rete nelle ultime sette partite. In prospettiva, la rosa assemblata dal diesse Gianluca Petrachi rima-ne una delle più interessanti della categoria, con i giovanissimi Ebe-zener Acqua, Davide Zappacosta, Marco Benassi, Daniele Baselli e lo stesso “gallo” Belotti. In più, due uomini mercato nel mirino di mol-ti top team: Nikola Maksimovic e Bruno Peres.

Settimana storta per gli ex biancorossi. Per trovare – poche – soddisfa-zioni, scendiamo fi no alla Serie D. Nel girone C, il gol di Marco Modolo (3 presenze in biancorosso) non basta al Venezia per superare l’Abano calcio (1-1), e il Campodarsego di Mehdi Kabine (47 presenze) mantiene i tre punti di vantaggio. Nel D, Elia Cortesi (16 presenze) mette il sigillo fi nale sulla vittoria della Virtus Castelfranco ai danni della Fortis Juventus (3-1). Nell’H, una doppietta di Giuseppe Genchi (9 presenze) rilancia le quota-zioni del Taranto (2-1 sul Torrecusa) che rimane nel lotto delle inseguitrici della capolista Virtus Francavilla.

Modolo gol al Venezia, Genchi re di Taranto Toro ringalluzzito

da Immobile e Belotti

SERIE D. A margine della gara di domenica 14 vinta contro il Forlì, sono arrivate le inaspettate dimis-sioni del carpigiano Claudio Laz-zaretti da presidente della Correg-gese. Alla base della decisione, al momento non rientrata, ci sarebbe una controversia con il comune di Correggio riguardante la gestione del bar dello stadio Borelli, impian-to comunale in gestione alla Cor-reggese. Sull’attività del bar sarebbe infatti scattato un controllo dopo la gara contro il Parma e Lazzaretti si sarebbe aspettato un appoggio da parte del sindaco di Correggio Ile-nia Malavasi. Appoggio che non è arrivato e per questo sono arrivate le dimissioni. Interpellato in pro-posito da Voce, Lazzaretti non ha voluto replicare, limitandosi a ri-marcare la decisione presa.

Sul campo, intanto, è stata una settimana dal doppio impegno per la Correggese che, nel giro di quat-tro giorni, ha dovuto incontrare pri-ma il Ravenna poi il Forlì. Grosse polemiche in merito alla sconfi t-ta per 2-1 maturata mercoledì 10 in casa del Ravenna. Raggiunto il momentaneo pareggio con Stefano Landi, scoppia il “giallo”: Davide Bernasconi calcia, un difensore salva probabilmente oltre la linea e l’arbitro convalida il gol. Qualche minuto più tardi, il direttore di gara torna però sui suoi passi, annullan-do la marcatura sotto le pressioni dei giocatori romagnoli. La decisio-ne dovrebbe essere “irregolare dal punto di vista tecnico”, come con-fermato anche dall’osservatore di gara ed ex arbitro Rodomonti. Per

Il migliore del Carpi premio “Bruno Cucconi” offerto da

(tra parentesi le partite giocate)

Formazione Voce Tifosi Gazzetta Carlino Prima PaginaBelec 5,5 6 6 5,5 6Suagher 6,5 6 6 6 6Romagnoli 6,5 6 5,5 5,5 6,5Gagliolo 5,5 5,5 5 5 6Sabelli 6 6 6 6 6Crimi 6,5 6 6,5 6 5,5Cofi e 6 5 6 5,5 5Lollo 6 5 5,5 6 6,5Letizia 6 5 5,5 5,5 6Mancosu 5,5 6 5,5 6 5Mbakogu 6,5 7 7 7 6,5Lasagna 6,5 6,5 6 6,5 6,5Di Gaudio s.v. 6 s.v. 6 s.v.Verdi s.v. s.v. s.v. s.v. s.v.

25^ giornata: Carpi-Roma 1-3Prossimo turno: Torino-Carpi(domenica 21/2, Stadio Olimpico ore 15)

Belec 6,27 (18)Di Gaudio 6,23 (17)Mbakogu 6,17 (14)Letizia 6,14 (24)Zaccardo 6,14 (20)Lasagna 6,13 (20)Lollo 6,06 (17)

offerto da

www.tessilgoal.itTel.0522/699703

JUVENTUS 57NAPOLI 56FIORENTINA 49ROMA 47INTER 45MILAN 43LAZIO 36SASSUOLO 35EMPOLI 34BOLOGNA 33

CHIEVO 31TORINO 31ATALANTA 29UDINESE 27PALERMO 26GENOA 25SAMPDORIA 25FROSINONE 22CARPI 19H.VERONA 15

Classifi ca Serie A

Classifi ca generale

Lazzarettisi dimettein polemicacol sindaco

CALCIO - A Correggio

questo l’incontro non è stato ancora omologato ed è probabile che ven-ga ripetuto dall’inizio. Decisamente diverso l’epilogo della sfi da casa-linga contro il Forlì (2-1, Bernasco-ni, Giuseppe Ponsat). Domenica 21 i ragazzi di mister Eugenio Benuzzi faranno visita al Delta Rovigo.

PROMOZIONE. La Solierese cen-tra la seconda vittoria consecutiva, battendo 3-1 il Castelnuovo. Nono-stante il campo pesante, i gialloblù riescono a far valere il maggior tasso tecnico, mandando in gol Andrea Belluzzi (doppietta), Gia-como Cappellini ed aggiudicandosi l’intera posta in palio. Un successo importante che fortifi ca il piazza-mento play-off e permette di guada-gnare un margine di 3 punti sull’in-seguitrice Crevalcore. Domenica 21 la squadra di Bob Notari sarà impe-gnati sul campo del Monteombraro.

PRIMA CATEGORIA. Torna con for-za alla vittoria la Virtus Cibeno di mister Paolo Alberini, implacabile sul campo della Virtus Mandrio. A fi ne gara il tabellino racconta di un tennistico 6-1 in favore dei vir-tussini, aperto dalla straordinaria tripletta di Marcello Mazzetto. A rifi nire il risultato la doppietta di Taurino e la marcatura di Andrea Lambruschini, oltre al rigore parato da Paolo Manfredotti sul punteggio di 3-1. Il campionato dei gialloblù continuerà domenica 21, allo “Zac-carelli”, contro il Real Panaro, pe-nultimo in classifi ca.

SECONDA E TERZA. Rinviate per maltempo tutte le gare di domeni-ca 14, il campionato torna – meteo permettendo – domenica 21.

PIETRO TURCHI

PODISMO Medici quarto alla Maratonina

Nonostante la pioggia intensa che ha bagnato la domenica di San Va-lentino, sono stati 843 i podisti che non hanno voluto mancare all’appun-tamento con la Maratonina Città di Carpi. Organizzata dall’Atletica Cibeno su cinque percorsi da 19,6 chilometri e i non competitivi di 4, 6, 10 e 15 chilometri, la corsa ha visto imporsi sul “lungo” Dino Guidetti della Ma-donnina e Chiara Corradini del Modena Runners Club. Tra i carpigiani, il migliore è stato Marco Medici della Dorando Pietri, quarto assoluto, con Anna Balboni e Simona Muzzioli, entrambe della Patria, rispettivamente terza e quarta in campo femminile.

Calcio: un encomio del Comune per Lorenzo PasciutiGiovedì 18 alle ore 18.15 il sindaco Bellelli in apertura della seduta del Consiglio comunale consegnerà a nome dell’intera comunità un Encomio al Merito sportivo al calciatore del Carpi Lorenzo Pasciuti, l’unico calciatore italiano ad avere segnato con la stessa maglia (quella biancorossa) dalla D alla A nonchè simbolo dei successi del Carpi di questi ultimi anni.

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26 SPORT

SERIE B1. La Cec non riesce nem-meno questa volta a trovare conti-nuità. La doppia vittoria consecuti-va – conquistata solo una volta in stagione, a novembre, contro Massa e Sant’Antioco – resta una chime-ra per i biancoblu, che dopo aver espugnato Sarroch hanno ceduto 2-3 ai Lupi Santa Croce tra le mura amiche. Dopo aver ceduto 22-25 il primo set, Francesco Ghelfi (23) e soci sono riusciti a ribaltare la situazione (25-15, 25-23) per poi subire il controsorpasso (22-25, 18-20). Se contro gli uomini di Marco Bracci è stata sfi da all’ultimo pun-to, ben più complicato è il prossimo trittico che attende la Cec: in rapida successione incroceranno le armi con i biancoblu la Edilfox Grosseto terza forza del campionato (dome-nica 21 in Toscana), la Monini Spo-leto seconda della classe (domeni-ca 28 a Cibeno) e Massa, quinta e pretendente ai play-off (domenica 6 marzo ancora in Toscana).

SERIE C. Dopo aver evitato per un soffi o la seconda sconfi tta stagiona-le sul campo della Vemac Vignola (2-3, 25-21, 18-25, 25-11, 24-26, 13-15), la Gsm Città di Carpi attende

Anzola per il big-match che potreb-be decidere il campionato (sabato 20, palestra Gallesi ore 18). Arrivar-ci con i 4 punti di margine che le carpigiane avevano prima dell’ulti-mo turno sarebbe stato ideale, ma il 2-3 di Vignola, per com’è andata la partita, rappresenta sicuramente 2 punti guadagnati e non uno perso. Ciò non toglie che ora le lunghezze che dividono Alice Garuti e com-pagne da Anzola sono 3 e sabato 20 saranno una di fronte all’altra.

Non escono dal proprio mo-mento diffi cile i ragazzi dell’Uni-versal, che col 3-0 incassato sul campo dell’Anderlini e la contem-poranea affermazione del fanalino di coda S.Felice sono ora a solo un punto dall’ultimo posto che a fi ne anno relega in D. E sabato 20 a Ci-beno (ore 18,30) arriva la capolista Modena Est.

SERIE D. Mentre le due Soliera cedono (i ragazzi della Bedini 3-0 alla SdP Serramazzoni e le ragazze della 150 3-1 alla Vgm), la Texcart Città di Carpi batte 3-1 l’Anderlini (Giada Trevisani 12) portandosi a una sola lunghezza dai play-off.

E.R.

Domenica 14 febbraio 2016 re-sterà comunque un giorno storico per la pallanuoto carpigiana. Dopo trent’anni passati a girovagare per la provincia, la Cabassi ha infatti potuto disputare una partita uffi cia-le a Carpi. E’ successo alla nuova piscina Campedelli, dove i carpi-giani hanno debuttato nel campio-nato di Promozione, l’ex Serie D in cui sono tornati dopo la retroces-sione dalla C dell’anno scorso.

«Dopo tanti anni possiamo fi -nalmente disputare anche le partite invernali in casa – dice il ds della Cabassi Roberto Sgarbi –. Siamo davvero contenti, ringraziamo il Comune e la Coopernuoto gestore dell’impianto». Esordio migliore non poteva davvero esserci, visto che è arrivata anche la vittoria (20-5 contro l’Onda Blu Formigine): «I ragazzi hanno giocato bene contro una squadra nuova come Formigi-ne in una piscina davvero entusia-sta, con la tribuna veramente piena. E’ stata una bella soddisfazione». La prima di una stagione in cui la Cabassi si aspetta di lottare per il vertice e possibilmente tornare subito in Serie C: «L’obiettivo è di giocarci i primi posti – conferma Sgarbi –. Sulla carta le avversarie più temibili sono la Blu Gallery San Severino Marche e l’Adria Nuoto. Solo la prima ha la certezza di sa-lire in Serie C, mentre la seconda sarà condannata agli spareggi con-tro il girone laziale, storicamente molto competitivo».

Per centrare il proprio obietti-vo, la Cabassi si è riaffi data in toto al gruppo dell’anno scorso guidato da coach Massimo Caprara (assisti-to da Eugenio Restivo), a cui sono stati messi a disposizione anche i giovani Riccardo Andreoli, Cristia-no Campolongo, Nicolò Caiumi, Fi-lippo Gilioli e Lorenzo Franchini, tutti promossi dall’Under 17. Squa-dra insomma molto giovane, come testimoniato dalla presenza tra i

pali contro Formigine del classe 2000 Samuele Raimondi, portiere dell’Under 17 che per l’occasio-ne ha sostituito il titolare Enrico Dal Pezzo. Una ulteriore riprova dell’ottimo lavoro che la Cabassi sta svolgendo col settore giovanile, che sta proseguendo un percorso di crescita con 138 atleti.

LA ROSA. Matteo Andreoli, Luca Ascari, Emanuele Balestra, Andrea Cortelloni, Matteo Crespi, Enrico Dal Pezzo, Gabriele Dugoni, Marco Frattini, Luca Montanari, Eugenio Restivo, Filippo Sammarini, Gia-como Setti, Leonardo Truocchio, Enrico Usocchi.

ENRICO RONCHETTI

GiadaTrevisani(Texcart)

PALLANUOTO- Vittoria contro Formigine all’esordio nella nuova “Campedelli”

Cabassi, le mura amichealleate per la corsa alla C

Pallanuoto: domenica 21 Memorial Tonini alla CampedelliDomenica 21 la Cabassi ospita alla piscina Campedelli il Memorial Fausto Tonini riservato alla categoria Acquagol. La giornata, che vedrà in vasca sia maschi che femmine della categoria più giovane, si aprirà alle ore 13 e proseguirà nel pomeriggio.

Cec stoppataLa Gsm ospitaAnzola, in palioc’è la vetta

VOLLEY - Ok la Texcart

La seconda sconfi tta consecutiva (non era mai successo in stagione), la terza nelle ultime quattro gare (3 punti conquistati nell’ultimo mese) pesa come un macigno nell’economia stagionale della Virtus Cibeno, che per la seconda volta di fi la cade fra le mura amiche della Vallauri. Contro il Ri-mini, prima squadra della zona play-out che ora distano (come i play-off) 6 punti, si fanno sentire le assenze dello squalifi cato Nicola Nosari (che ora salterà anche le prossime due settimane per motivi personali) e degli indisponibili Pietro Avena e Marcos Avalos per contrastare la forza fi sica degli ospiti, che chiudono avanti 1-0 la prima frazione. Nella ripresa arriva il ribaltone virtussino fi rmato dal primo gol in C1 di Simone Mariani e dal 2-1 di Matteo Bigarelli, subito però ripreso dal pari riminese. Nel fi nale il Rimini trova il vantaggio e poi, con la Virtus sbilanciata e il portiere di movimento a caccia del pari, arrivano anche gli ultimi due gol del largo 5-2 fi nale. «Una sconfi tta che non ci voleva e che conferma che prima di tutto bisogna guardarsi alle spalle» spiega il d.s. Andrea Motta, che ora attende una reazione dai suoi sabato 20 alle ore 15,30 quando la squadra di “Bibi” Tirelli sarà di scena a Bologna sul campo del fanalino di coda Aposa.

Domenica 21 torna in campo anche la Juniores, dopo un fi ne settimana di stop del campionato: a Reggio c’è il match con il Centro Storico.

D.S.

CALCIO A 5 Seconda battuta d’arresto Virtus

SERIE D. Terza vittoria consecu-tiva per una Tecnofondi che dimo-stra di saper essere anche squadra. A Reggio Emilia, Arbor è domata fi n dalle prime battute e, anche quando il quintetto di coach Davi-de Testi perde in cabina di regia un fi no a lì superlativo Giacomo Sala-mi (17 punti in 20 minuti di utiliz-zo), Carpi non smarrisce mai la via del canestro, presa per mano dal solito, incomparabile, Babes Com-pagnoni: con 28 fi rme in serata, il capitano è un terminale offensivo immarcabile per i reggiani, che ca-pitolano per 68-74 anche grazie alla presenza sotto le plance di Samue-le Goldoni (11, nella foto). Questa vittoria lancia la Tecnofondi a 22 punti, a sole due lunghezze dalla zona play-off di Atletico e Veni; sa-bato 20 al PalaFerrari arriva Magik Parma (16), affamata di punti per risalire dall’undicesimo posto, ma vulnerabile fuori dalle mura par-mensi.

PROMOZIONE. Brutte prestazioni per le carpigiane di Promozione, liquidate da Reggiolo e Albinea. La Centro Lattonieri inciampa nel-le battute fi nali, quando manca di lucidità e freddezza al tiro: non ba-steranno le doppie cifre di Federico Manzini (10), Roberto Piuca (14) e

Andrea Verrini (10) a consegnare la vittoria alla Carpine, superata nel fi nale per 53-50 da un Reggiolo desideroso di punti salvezza. Punti che mancano al Nazareno, asfaltato ad Albinea per 86-54: nervosi e mai in partita, i ragazzi di coach Luca Barberis vengono sovrastati su ogni singolo possesso, in una gara dal senso unico. La classifi ca sorride ancora alla Carpine (16), impegna-ta venerdì 19 nel proibitivo scontro con Bibbiano (26), mentre il Naza-reno (10) mercoledì 17 ha sfi dato nell’esame salvezza Campagnola (12), in una gara che ha defi nito me-glio le chance per evitare i play-out dei carpigiani.

PRIMA DIVISIONE. Bene la Carpine (14) su Finale Emilia (6) che, gra-zie al successo per 63-52 sui cugi-

ni, mantiene inalterata la distanza dalla capolista Sbm A (22), vincen-te con Pavullo (12). Per i ragazzi di coach Daniele Lugli brilla il trio Riccardo Sala (11) – Filippo Vero-ni (15) – Riccardo Ferrari (10).

SERIE C ROSA. Il Nazareno deve lasciare il campo ai Giullari, esper-ta e cinica capolista, dopo 40’ di buona pallacanestro. Dopo 20’ in cui le ragazze allenate da coach Carlo Grilli tengono il passo delle reggiane (37-39 all’intervallo lun-go), saranno tecnica ed esperienza a sbilanciare la gara verso Puianel-lo, vincitore per 67-55 nonostante i 17 punti di Anita Lusuardi. Ora turno di riposo, poi sarà sfi da alla capolista: giovedì 25 arriva Calen-dasco (22).

B.S.

Babes-showper TecnofondiCarpine okcon la Prima

BASKET - Stop le “Promo”

CALCIO GIOVANI

Carpi, la Primavera sfi da la Juve al CabassiCARPI. La Primavera non riesce a decollare e a Trapani arriva solo un

punto sul campo dell’ultima della classe (2-2, Delli Carri e Siani per i bian-corossi). Sabato 20 grande vetrina per i ragazzi di Bertoni e Garzon, che al Cabassi sfi dano la Juventus (ore 14,30). Trasferta isolana amara anche per l’Under 17, sconfi tta 2-0 a Cagliari e domenica 21 impegnata in casa col Como che la precede al terz’ultimo posto. Il guizzo del fi ne settimana è quello dell’Under 17 Lega Pro di Galantini, che torna alla vittoria rego-lando 2-0 il Pro Piacenza (Mezzoni e Marino). Domenica 21 trasferta a Ca-gliari. Derby amaro per l’Under 15 di La Manna, sconfi tta 3-0 a Sassuolo. Pareggio per 1-1 nell’altro derby, quello con la Spal, per i Giovanissimi Regionali di Bertoni, a segno con Gibertoni.

LE ALTRE. Un’altra vittoria per la Juniores regionale della Solierese, che grazie al sigillo di Salzano nel fi nale espugna il campo della Centese la-sciando così l’ultima posizione. Nel campionato provinciale, la Virtus Cibeno si prende un bellissimo derby contro la United Carpi: ai gol dei sanmarinesi Casazza e Petrillo hanno risposto Vanacore (2) e De Luca, che tengono così in testa i ragazzi di Cadignani. Negli altri match, la Cabassi impatta 2-2 con la Folgore Mirandola (Uva e Tosoratti), il Limidi cede 4-0 a Campogalliano e la Fossolese 5-0 al Cavezzo. Tra gli Allievi, nei regionali la Virtus pareggia 0-0 col Sasso Marconi capolista restando seconda, men-tre tra i provinciali la United perde la testa dopo l’1-1 con la Villadoro (Va-lenti), la Cabassi cala un poker sul Baracca Beach (4-0, 2 Melegari, Sharma e D’Onofrio) e il Limidi cede 1-0 alla Saliceta. Tra i Giovanissimi, la Virtus tiene la testa del girone A col 5-0 di Funo (Vellani, Gasparini, Santella, Vincenzi, Bulgarelli), mentre nel B la Solierese batte 4-1 la Libertas Ghe-pard (2 Casarini, Spaggiari, Merenda).

Dall’alto, la Cabassi 2016 e uno scorcio della piscina Campedelli nella gara contro Formigine

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SPORT 27

Terraquiliavince il derbyper Vaccaroed è seconda

PALLAMANO - Serie A

Vittoria, secondo posto aritme-tico che vale le Final Eight di Cop-pa e dedica speciale per Vito Vac-caro. Torna fi nalmente il sorriso in casa Terraquilia Carpi dopo il 26-22 conquistato sul campo del Bolo-gna. In una settimana segnata dallo shock per la squalifi ca di 14 mesi (contro cui la società ha fatto ricor-so) a Vaccaro per l’errore nel mo-dulo della reperibilità antidoping, i

ragazzi di Sasa Ilic mettono al sicu-ro il secondo posto nel girone che vale l’accesso matematico con un turno di anticipo alle fi nali a otto di Coppa Italia che si giocheranno a inizio marzo in Trentino. Bologna, che cullava ancora sogni play-off, prova a impensierire Carpi per tut-ta la gara, ma soprattutto nel primo tempo si infrange sul muro di Juan Jurina che para anche un rigore. Carpi scatta grazie alle sferzate di Carlo Sperti, spostato terzino e top scorer della gara con 9 reti, e alle incursioni centrali di Rudolf Cuzic (a segno 7 volte) che costruiscono il 15-11 dell’intervallo, nonostante qualche disattenzione difensiva di troppo. Nella ripresa c’è sofferen-za solo il avvio (2-0 felsineo), ma Bruno Brzic con 4 reti (delle sue 5 totali) rimette le cose a posto e il 26-22 mette al sicuro la seconda piazza, anche perché Ambra cade

Carlo Sperti con la maglia dedicata a Vito Vaccaro

Bocce: Rinascita Budrione sconfi tta a MarinoLa nona giornata del campionato di Serie A a squadre maschile non regala sorprese alla Rinascita Budrione, che si è arresa 2-0 sulle corsie della Bovil-le Marino campione d’Italia in carica. Sabato 20 Diego Paleari e compagni sono di scena a Montegridolfo.

Finisce nelle bacheche di Mon-dial Utensilerie Corag e Branco Sanfra l’edizione 2016 della Coppa Csi. Le due fi nali giocate domenica 14 alla Vallauri hanno incoronato gli “orange” di Toni Toma per il tabellone di Serie A e i ragazzi di capitan Simone “Kecho” Pagani in quello cadetto, al termine di due sfi de tirate contro Attila Ungheni Fulgens e Olimpique Le Cache Ten-nis Club Mirandola.

COPPA SERIE A. Si infrange sull’ul-timo scoglio la favola dell’Attila Ungheni, capace di arrivare in fi -nale partendo come testa di serie numero 8. La Mondial Corag (testa di serie numero 2) si vendica del ko subito in fi nale un anno fa per mano di Tecnocasa Cibeno e met-te le mani sulla Coppa grazie a un primo tempo praticamente perfet-to, in cui i sigilli di Simone Farina (doppietta) e Sasà Falco fi ssano il 3-0 dell’intervallo. Nella ripresa però Attila cambia marcia e riesce ad arrivare anche a -1 con due reti, mentre i due portiere vanno sugli scudi (Andrea “Buffon” Rossi neu-tralizza anche due rigori dei correg-gesi). Nel fi nale ci pensa Crescenzo Della Corte con una grande fi naliz-zazione in contropiede a chiudere i conti (4-2), sebbene ai Toma-boys sarebbe bastato anche un pari in virtù del miglior piazzamento in campionato.

COPPA SERIE B. E’ un pareggio a regalare al Branco Sanfra la Coppa cadetta, un 2-2 che premia i “blan-cos” carpigiani sull’Olimpique Le Cache per la miglior media punti in campionato (2,7 contro 2,22 a gara). Infi lato a metà prima fra-zione, il Branco reagisce grazie al triangolo da manuale con cui Ema-nuele “Ceffo” Culzoni rifi nisce per

Willy “psycho” Bacchelli il pallo-ne dell’1-1. Nuovo vantaggio dei mirandolesi, più volte vicini al +2 (un palo e tre salvataggi prodigio-si di Pagani dicono di no) e dopo un legno di bomber Francesco Leo-nardi, per una volta sottotono, a 2’ dalla fi ne è Davide “mini” Giaco-bazzi con una rasoiata da biliardo a scrivere il 2-2 fi nale che fa esultare il Branco. D

CAMPIONATO SERIE A. Nella setti-mana delle fi nali di Coppa è ripar-tita anche la Serie A Elite “A tutto-campo Cup” con la prima di ritor-no. Continua il braccio di ferro in vetta fra Pizzeria Capri e Mondial Utensileria Corag, che lentamen-te hanno staccato le inseguitrici. La capolista si vendica dell’Attila che l’aveva fatta fuori a sorpresa in Coppa (tris per il tandem Pran-di-Bedini) e mantiene il +2 sugli “orange”, in doppia cifra contro il Bahia (tris per Renato Caruso). Cambia ancora la zona playoff dove Flockwear balza al terzo posto bat-tendo nel big match gli Warriors (tris di Marco Panissidi Pitì) e Pon-

ce de Leon decimato dalle assenze non si presenta con la Possidiese e col -1 scivola addirittura al sesto posto, superata anche dalla Butega Romagnola (battuta Mantovazzurra con i 3 gol di “Ringhio” Rinaldi). In zona calda successi preziosi di Trattoria Baldini (tris di Cristian Fullico) su Tempocasa e Offi cina de Gelato Soliera (doppietta del tandem Cottafava-Oliva) sulla Vis San Prospero.

D.S.

Il maltempo ha imperversato sul week-end del 12-14 febbraio, costrin-gendo la Uisp a numerosi rinvii. Nel Girone A è tornato in campo il Club 33 Tecnocasa che non è però riuscito ad andare oltre il pareggio in casa contro il Crevalcore. In vantaggio con un gran gol di Gianluca Rossini e nonostante la traversa di Mirco Mantovani e l’occasione capitata a Simone Casarini, i ragazzi di mister Davide Bulgarelli hanno subito il gol dell’1-1 nel secondo minuto di recupero, gettando così al vento i tre punti. Rinviato l’incontro fra Mortizzuolese e Club Giardino A. Nel Girone B la Cabas-si vince il secondo derby consecutivo, stendendo a domicilio l’Olimpia. Gara combattuta e decisa da un autogol e dalla marcatura di Alessandro Lancellotti, che rendono vana la rete di Gianluca Pellodi e valgono il 2-1 fi nale. Prestazione di carattere dell’Athletic Forno che combatte con onore fi no all’ultimo minuto contro la capolista Sporting, salvo poi cedere per 2-1 (punizione di Angelo Rustichelli) e rimanere sul fondo della classi-fi ca. Rinviate Migliarina-Equipe e Olympic-Ndn, con il Budrione che ha osservato il turno di riposo. Tempo permettendo, sabato 20, ore 14.30, a Budrione, andrà in scena il derby fra Athletic Forno e Migliarina. Ripren-derà lunedì 22 il campionato del Girone C che avrà come protagoniste Real Carpi, Novi e Club Giardino B.

REGIONALI. Meteo permettendo, in settimana si disputa l’andata di Cop-pa Seniores regionale. Giovedì 18, il Real Carpi ospita al campo D. Pietri, ore 21.15, il Fontana Dogana (ritorno il 3 marzo). Il Club Giardino A va in-vece in scena sabato 20, ore 15.30, quando sfi da in casa il Fontevivo Ama-tori (ritorno l’1 marzo). La Cabassi, che ha già disputato l’andata perdendo 3-1 contro gli Amatori Novellara, dovrà provare a ribaltare il verdetto nella gara di ritorno del 2 marzo allo “Zaccarelli” di Cibeno.

Per quanto riguarda la Coppa Amatori, il Club 33 Tecnocasa dovrà vin-cere assolutamente contro gli Hic Sunt Leones il 3 marzo, in casa, per poter passare il girone.

P.T.

Campionati a squadre ormai al giro di boa. Nel Trofeo Palmieri, il Club Giardino è a un passo dalla qualifi cazione con tre vittorie in altrettanti in-contri: nell’ultimo, il 2-1 al Ct Casalgrande, hanno deciso Panzani e il dop-pio Baraldi-Boni. Si regala altre chance di qualifi cazione anche lo Sporting Club, che con Pierpaolo Moro, Leonardo Martinelli e il doppio Paolo Ca-vazzoli-Walter Marani ha sconfi tto 3-0 lo Zetadue. Stesso punteggio e stes-sa vittima per il Ct Carpi rosa nel Trofeo Quattrocchi, dove sono arrivate tre vittorie su tre per Elisa Carretti e compagne. En-plein di vittorie anche per lo Sporting nel Nonantola maschile: nell’ultimo turno la squadra di capitan Giorgio Guidetti ha sconfi tto 3-0 il Ct Carpi C in un derby deciso dalle vit-torie di Luca Ballabeni su Marco Valenti (6/0-6/0), Guglielmo Mazzini su Cristian Corradini (6/2-6/0) e di Davide Sbisà-Matteo Sbisà su Gianluca Rasori-Gianluca Gilioli (6/0-6/4). Il Ct Carpi proverà a rifarsi venerdì 19 sui campi di casa (ore 19) nell’altro derby con un Club 33 ancora a secco di vittorie. Negli altri gironi, prima vittoria per il Ct Carpi A sul Maranello (2-1) e tre su tre per Ct Soliera e Club Giardino (1-2 a Poviglio con Testi e Martinelli-Davolio). Tutte sconfi tte le squadre femminili, con il derby Club Giardino-Aneser in programma sabato 20 alle 15 al Giardino.

TENNIS Sporting ancora vincente sul Ct Carpi

CALCIO A 5 CSI - Battute in fi nale rispettivamente Attila Ungheni e Le Cache

Mondial Corag e Sanfrasono le regine di Coppa

Serie A “A tutto campo” (1^rit.) Ponce de Leon-Possidiese 0-6Trattoria Baldini-Tempocasa 5-4Attila Ungheni-Pizz.Capri 1-9Butega Romagnola-Mantovazz. 7-2Bahia Soccer-Mondial Corag 4-10Flockwear-Warriors 6-5Offi cina Gelato-Vis S.Prospero 5-2

Pizz.Capri 33M.Corag 31Flockwear 26Warriors 25Butega Rom. 24Ponce de L. 23Possidiese 21

Classifi caAttila Ung. 18Bahia Soccer 17Vis S.Prosp. 17Tratt.Baldini 17Off.Gelato 13Mantovazz.(-2) 8Tempocasa 5

sul campo del Romagna. Sabato 20 ininfl uente passerella di fi nale con-tro Ferrara alla Vallauri prima delle Final Eight di Coppa Italia dal 4 al 6 marzo a Lavis (Trento).

D.S.

CALCIO UISP Alla Cabassi il derby con l’Olimpia

KARATE Budoshin protagonista a Como

Nel mondo del karate a contatto pieno continua a brillare la stella del Budoshin Dojo. Domenica 14 gli allievi del maestro Massimo Braglia sono infatti stati protagonisti al terzo Trofeo Goshin Do di Como, dove sono ar-rivati cinque primi posti e svariati piazzamenti tra kata (le forme) e kumite (il combattimento). Nella prima specialità hanno primeggiato Loris Balbo-ni, Claudio Sgarbi, Andrea Pinato e Davide Balboni, mentre nel kumite si è imposta Elena Cassiani. Hanno completato la spedizione carpigiana in Lombardia Alessandro Balboni, Luigi Amico e Andrea Micheloni.

Il gruppo carpigianoa Como

BiliardoSerie A provinciale - 15^ giornata

Vezzano-Excpocar Regina di Cuori 3-3TM Colordue-Il Portico Borghi 5-1Camo Cantonese-TM La Rocca 4-2TM Lubrochimica-Costa Unipol 2-4TM Ricreativo-TM Corallo 4-2Riposa: Portico Romei

Classifi ca Serie A

CAMO CANT. 56 TM CORALLO 41TM RICREATIVO 56 COSTA UNIPOL 40PORTICO ROM.* 55 TM LUBROC. 39TM LA ROCCA* 55 TM COLORDUE 32VEZZANO* 43 PORTICO BOR.* 21REGINA DI C.* 42

Classifi ca Serie B

NCS CANT. 68 REGINA DI C. 53TM DVL 65 C.ACRIPOLI 50V.D’ENZA 61 S.POLO 48C.MODENA 60 RONDÒ 46B.JOLLY 58 G.AZZURRO 37B.MAGICO 55 C.GULLIVER 23VEZZANO 54

La Mondial Corag vince la Coppa di Serie A

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