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Dipartimento di Farmacia - Scienze del Farmaco Prof. Antonio Rosato Igiene 15-16 FARMACIA corso OZ- Malattie cronico degenerative 1 Epidemiologia generale delle malattie cronico degenerative Prevenzione primaria e secondaria Epidemiologia del cancro Epidemiologia e profilassi delle malattie cardiovascolari Igiene

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Dipartimento di Farmacia - Scienze del Farmaco

Prof. Antonio Rosato Igiene 15-16 FARMACIA corso OZ- Malattie cronico degenerative 1

Epidemiologia generale delle malattie cronico degen erative

Prevenzione primaria e secondaria

Epidemiologia del cancro

Epidemiologia e profilassi delle malattie cardiovas colari

Igiene

Il fine della prevenzione impedire linsorgenza d elle malattie nelle persone sane.

Le malattie cronico degenerative come ad es. patolo gie cardio-vascolari,

neoplastiche, malattie croniche dellapparato respi ratorio e digerente.

Strategie: rimozione delle cause e dei fattori di rischio, ad es. per le patologie neoplastiche

del colon, per il cancro della cervice uterina. E compito delleducazione sanitaria prevenire

il rischio. Lalimentazione squilibrata, ricca di acidi grassi saturi, favorisce le patologie

cardio-vascolari, i processi arteriosclerotici, il diabete, il sovrappeso.

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Epidemiologia generale malattie cronico degenerative

prevenzione

Tipologie di prevenzione

tre tipologie di intervento

Prevenzione primaria:

Ostacolo alla diffusione di una malattia. La prevenzione primaria cio rivolta alla

popolazione sana con lobiettivo di mantenere lo st ato di salute e impedire

linsorgenza di nuovi casi di malattia . Diminuisce la frequenza di comparsa della

malattia. Esempi sono la Brucellosi l Asbestosi. Malattie a breve periodo di incubazione

e a lungo periodo di incubazione. Metodologia di intervento: potenziamento delle

capacit di difesa dellorganismo, rimozione dei comportamenti negativi, induzione di

comportamenti positivi, interventi sullambiente di vita e di lavoro, correzione dei fattori

di rischio quando la causa non conosciuta o non possibile eliminarla.

(ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, obesit).

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Tipologie di prevenzione

Prevenzione secondaria :

Cura e guarigione dei casi di malattia prima che raggiungano una fase di tale da non poter pi

essere guarite , quindi diagnosi precoce per scoprire nuovi casi di malattia, per esempio con lesame

periodico della mammella un tumore pu essere curato in fase precoce, pap-test per la diagnosi

precoce del carcinoma uterino, ricerca e dosaggio del PSA collegata alla presenza di forme tumorali

della prostata. Non rimuove le cause come nella prevenzione primari a, non impedisce quindi

linsorgenza di nuovi casi della malattia . Screening della popolazione sana in modo da individuare

soggetti ammalati che non presentano sintomi della malattia.

Prevenzione terziaria:

si occupa di soggetti che hanno avuto una malattia, sono guariti ma devono andare incontro ad un

periodo di riabilitazione (pazienti infartuati, post-ictus, post asportazione di forme tumorali, lobiettivo

migliorare la qualit della vita e impedire o diminuire lo stato di invalidit delle persone colpite da

malattie croniche, viene anche favorito anche il recupero di persone portatrici di handicap.

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Epidemiologia del cancro

Peso corporeo

Attivit fisica

Ormoni

Tabacco

Alimentazione

Agenti biologici

Attivit occupazionali

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Epidemiologia del cancro

Dallo studio dei dati emerge che laumento dei casi dovuto allinvecchiamento della popolazione

pi che allaumento del rischio.

Nellultimo decennio vi stata una riduzione del numero dei casi per lo meno per la componente

maschile.

Moltissimi sono i fattori di rischio che favoriscono linsorgenza della malattia.

Controllo del peso corporeo e riduzione della massa grassa in relazione alla attivit fisica sono

determinanti nella prevenzione della malattia.

Nessun individuo ha caratteristiche genetiche tali da permettergli la completa assenza del rischio

dovuto allassunzione del fumo di sigaretta , il fumo azzera qualsiasi differenza esistente.

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Epidemiologia del cancro ormoni, tabacco

Estrogeni e androgeni rivestono un ruolo importante nella comparsa della malattia.

Altri aspetti riguardano il ruolo dellinsulina il suo aumento sembra correlare con le neoplasie di

prostata, colon e mammella, lattivit fisica secondo alcuni studi sembra ridurre questo rischio.

Dimostrata definitivamente lassoluta importanza del fumo di sigaretta che ha causato 100 milioni di

morti nel XXsecolo.

In pratica tutti gli organi sono esposti con particolare riferimento al tratto aereo digestivo.

Sembra che per alcune forme laringo - polmonari esista una relazione dose risposta.

Anche il fumo passivo ha importanti effetti sullinsorgenza del cancro, ed pi letale quanto pi

precoce lesposizione.

Esiste una dimostrata suscettibilit individuale ai danni del fumo.

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Epidemiologia del cancro alimentazione

Il ruolo della dieta stato ampiamente analizzato.

Nei migranti linsorgenza e lincidenza del cancro relativa al paese di residenza.

Lassociazione dieta cancro risulta complessa.

Laumento delassunzione di quantit elevate di grassi saturi e limpoverimento a discapito di frutta e ortaggi in linea di massima

rappresenta un fattore di rischio.

Il consumo di etanolo in maniera cronica, associato con linsorgenza del cancro, come anche di diete basate sul consumo di carne

rossa. Cibi salati ed affumicati con elevate concentrazioni di nitriti e nitrati.

Nei processi di cancerogenesi sono coinvolte anche le aflatossine , prodotte da muffe che si sviluppano sulle piante prima del raccolto,

ma anche durante la conservazione, trasformazione e trasporto.

I cereali sono i pi esposti a questo tipo di contaminazione, che pu avvenire anche durante il trasporto, aflatossina B1 in grado di

formare addotti con il DNA. Responsabile dellincidenza elevata in oriente dove la crescita di muffe favorita dal clima, e dallassenza di

refrigerazione.

I fattori causali sono molteplici e quindi i ruoli sono collegati tra di loro. Tutti i fattori alimentari possono essere inquadrati da un punto di

vista medico come favorenti o sfavorenti. La medicina indirizza verso comportamenti virtuosi nellassunzione degli alimenti.

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Alimentazione

Una stima recente stima al 30% il numero di neoplasie dovute allalimentazione.

Tutti i fattori alimentari possono rivestire un ruolo nellinduzione della malattia come

proteine, grassi, carboidrati ma anche fattori che non sono nutrienti come ad esempio

i costituenti fibrosi.

Sono presenti attualmente anche indicazioni precise in relazione alle abitudini

alimentari e allinsorgenza del cancro.

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Agenti biologici

Virus oncogeni non inducono mutazioni del DNA ma causano lalterazione irreversibile del processo di duplicazione

cellulare.

Virus umano del papilloma HPV benigno: alcuni tipi di genotipo sono in correlazione con la comparsa del carcinoma del

collo dellutero. Responsabile dei tumori della cervice uterina al 100%. Prevenzione secondaria con screening sulla

popolazione.

Meccanismo dellinfezione virale e produzione di proteine anomale.

L oncogenicit dipende dallinterazione virus ospite e non solo dal virus, la trasformazione oncogena la trasformazione

della membrana ad opera di proteine virali.

Responsabile del 100% dei tumori della cervice uterina quindi del 90% dei tumori del collo dell utero.

Virus dellepatite virale sia B che C, lincidenza dellepatocarcinoma risulta elevata nelle aree che presentano incidenza

elevata di questi virus.

La vaccinazione contro HBV sembra allontanare questo problema, linfezione natale e peri natale precoce da virus B

quindi il fattore pi importante di insorgenza di epatocarcinoma, rispetto ai paesi occidentali dove il virus C e labuso di

alcool sono la principale causa di insorgenza del tumore epatico.

Helicobacter legato alla possibilit di insorgenza di carcinoma gastrico. Aumento di nitrocomposti come conseguenza di una

diminuzione dellacidit gastrica e conseguente presenza di flora batterica estranea.

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Insorgenza del cancro e tipologia delle attivit

occupazionali

Esposizione a radiazioni non ionizzanti e ionizzanti (campi elettromagnetici)

Esposizione a sostanze chimiche

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Epidemiologia del cancro prevenzione

La maggior parte dei tumori nelluomo considerata indotta da fattori di tipo ambientale in senso molto ampio: dieta,

ambiente, fumo di tabacco, alcol, lavoro, radiazioni.

Quindi se i fattori di rischio possono essere individuati la maggior parte dei tumori pu essere prevenuta. Studi

epidemiologici hanno contribuito negli ultimi anni a determinare il declino della mortalit per cancro. Riduzione del 2% annuo

negli ultimi 30 anni.

Inoltre nuove sostanze sostanza farmaceutiche hanno determinato una migliore terapia antitumorale.

Oggi si arrivati alla conclusione radicata che linsorgenza di questa malattia vada attribuita al nostro stile di vita.

Molta importanza riveste, la prevenzione primaria in quanto considera infatti le cause originarie nella comparsa della

malattia. Quindi si considerano determinanti: alimentazione, stile di vita, fumo ambiente di lavoro. L eliminazione di questi

fattori di rischio, porterebbe stato dimostrato alla drastica diminuzione dellincidenza di questa malattia.

I risultati ottenuti sono estremamente incoraggianti e i risultati fanno ritenere questa malattia una malattia con grandissime

possibilit di prevenzione.

Il nostro stile di vita sembra influenzare decisamente il rischio di insorgenza della malattia.

Sono possibili due forme di prevenzione sia prevenzione primaria azzerando i fattori di rischio che secondaria con

individuazione della malattia prima che provochi danno allorganismo.

Le potenziali applicazioni di questi fattori hanno fatto in modo che facessero parte di campagne informative.

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Malattie cardiovascolari

Principale causa di morte nei paesi occidentali

Mutamenti nello stile di vita dagli anni 50 60. Principale causa di morte entro il 2020.

Fattori di rischio : assenza di attivit fisica, fumo, sale, grassi, alcool, colesterolo.

Fattori di rischio: aumento delle iperlipidemie, ipertensione arteriosa, diabete, obesit.

Problema di primaria importanza, impatto socio-economico (assistenza, farmaci, riabilitazione).

Lindividuo colpito in una fase della vita di elevata capacit professionale.

Punto essenziale in relazione alle strategie di intervento sanitario.

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Malattie cardiovascolari

Il fattore di rischio prevede la possibilit di ammalarsi di ogni singolo individuo

Le malattie cardiovascolari sono malattie ad eziologia multifattoriale. Identificati universalmente alcuni fattori di

rischio dei 200 proposti solo alcuni sono riconosciuti universalmente.

Ad esempio esistono differenze tra maschio e femmina per gli aspetti patogenetici della malattia in relazione alla

diversa presenza di estrogeni e androgeni (gli estrogeni originano un aumento delle HDL con effetto migliorativo

della rimozione delle placche aterosclerotiche).

Precisa relazione con lassetto genetico legato alla familiarit in relazione ad esempio con il livello di colesterolo.

Si distingue comunque tra fattori modificabili (fumo, alcol, attivit fisica) e immodificabili (genetici).

Fattori di rischio immodificabili : et, sesso, etnia, genetica. Modificabili : stile di vita, abitudini alimentari,

attivit fisica, tabacco, alcool, processi metabolici di tipo fisiopatologico come i fattori della coagulazione, il

metabolismo glucidico, lipidico, pressione arteriosa).

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Malattie cardiovascolari

Principale causa la alimentazione eccessiva quindi sbagliata si parla quindi di malnutrizione.

Necessaria la prevalenza frutta verdura su alimenti di origine animale.

Livelli elevati di colesterolo LDL sono dannosi infatti questo si deposita sulla parete dei vasi impedendo il regolare

passaggio del sangue. Il colesterolo LDL deriva dallaccumulo di acidi grassi saturi sulle pareti delle arterie.

Al contrario alti livelli di lipoproteine HDL promuovono la rimozione del colesterolo veicolandolo verso il fegato.

Proteggono gli epiteli delle arterie e abbassano la concentrazione di lipoproteina a. Sono gli acidi grassi insaturi

presenti in alcuni tipi di alimenti ad esercitare unazione protettiva con azione favorevole sul profilo lipidico.

Gli omega 3 e gli omega 6 sono acidi grassi contenuti nel pesce azzurro ad esempio per gli omega 6 leffetto la

riduzione del rischio di malattia favorendo la rimozione del colesterolo totale .

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Malattie cardiovascolari

Iperlipidemia da elevati livelli di colesterolo e trigliceridi.

Formazione di placche ateromasiche e invecchiamento.

Anche i trigliceridi sono correlati a rischio cardiovascolare.

Ipertensione arteriosa

Nota da moltissimi anni come causa di malattia cardiaca vascolare.

Il potenziale lesivo agisce in concomitanza con altri fattori di rischio.

Cause favorenti lo sviluppo della malattia fumo, diabete, iperlipidemia.

Associazione causale con il sale in relazione alla comparsa della malattia

Attivit fisica aiuta il metabolismo lipidico e glucidico in relazione alla attivit nociva che queste

sostanze possono esercitare.

Familiarit parametro determinante nelle malattie cronico degenerative.

.

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Malattie cardiovascolari

Epidemiologia

Fattori di rischio

Alimentazione

Iperlipdemia

Ipertensione

Ridotta tolleranza al glucosio

Attivit fisica

Sovrappeso

Fumo di sigaretta aumento della frequenza cardiaca a riposo, con maggiore

frequenza di aritmie ventricolari. (nicotina).

Predisposizione genetica interazione con fattori ambientali

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Malattie cardiovascolari prevenzione

Controllo del sovrappeso

Riduzione assunzione grassi alimentari

Riduzione del colesterolo

Aumento del consumo di carboidrati complessi fibre vegetali o cereali

Riduzione del consumo di sale

Moderazione nel consumo di alcol

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Global cancer statistics, 2012

Estimated Number of New Cancer Cases in 21 World Areas, 2012.*Region estimates do not sum to the worldwide estimate due to calculation method. Source: GLOBOCAN 2012.

CA Cancer J Clin 2015;65:87-108. VC 2015 American Cancer Society.

Global cancer statistics, 2012

Estimated New Cancer Cases and Deaths Worldwide by Sex and Level of Economic Development

CA Cancer J Clin 2015;65:87-108. VC 2015 American Cancer Society.

*Excluding nonmelanoma skin cancers. Source: GLOBOCAN 2012

Global cancer statistics, 2012

Colorectal CancerLung Cancer

Incidence Rates by Sex and World Area.

CA Cancer J Clin 2015;65:87-108. VC 2015 American Cancer Society.

Stomach Cancer

Global cancer statistics, 2012

Prostate CancerBreast Cancer

CA Cancer J Clin 2015;65:87-108. VC 2015 American Cancer Society.

Incidence and Mortality Rates by World Area.

Cervical Cancer

Dati Istat

Mortalita' in Italia (uomini e donne, anno 2006)%Malattie del sistema cardiocircolatorio 39,4

Tumori 30,2

Altre 9,1

Malattie del sistema respiratorio 6,4

Traumi e avvelenamenti 4,3

Malattie dellapparato digerente 4,1

Malattie del sistema nervoso e degli organi di senso3,5

Cause mal definite 1,7

Malattie infettive e parassitarie 1,3

Le cause chiave dei tumori

INFEZIONI OSPEDALIERE

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Infezioni nosocomiali - 1 Infezioni che si sviluppano dopo il ricovero senza precedenti manifestazioni cliniche , possono manifestarsi anche dopo la

dismissione.

Prima causa di complicanza in seguito allospedalizzazione

Eziologia multifattoriale con particolari condizioni di rischio sia intrinseche che estrinseche.

Fattori intrinseci: et, sesso, malattie di base e associate (malattie che riducono le difese dellospite)

Fattori estrinseci durata della degenza pre operatoria e totale, intervento chirurgico e durata, catetere urinario, respirazione

assistita, affollamento, mancanza di rispetto delle norme igieniche, presidi medici contaminati.

Responsabili delle infezioni possono essere tutti i microrganismi patogeni anche a ridotta patogenicit, spesso i pazienti

sono immuno compromessi e cronicizzati quindi pi sensibili alle infezioni.

I Gram negativi sono principalmente la causa delle infezioni nosocomiali

Circa il 60% delle infezioni causato da : E.coli, S. aureus, P. aeruginosa, Enterococcco spp., St. coagulasi negativo.

Infezioni urinarie determinate da E. coli e Enteroco cco spp.

Infezioni delle basse vie respiratorie determinate d a Pseudomonas; infezioni del sito chirurgico da

Staphylococcus; batteriemie: Staphylococcus, St. co agulasi negativo, Enterococco .

I microrganismi responsabili di infezioni ospedaliere sviluppano spesso resistenza agli antibiotici S. aureus meticillino

resistente ed E. coli vancomicina resistente.

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Infezioni nosocomiali - 2

Infezioni endogene : il microrganismo proviene dalla flora batterica, procedure invasive favoriscono la diffusione

in distretti sterili.

Infezioni esogene dirette: (pulizia delle mani) e indirette (veicoli come acqua ed alimenti) in entrambi i casi il

microrganismo proviene dallesterno.

Distretti anatomici interessati: tratto urinario e apparato respiratorio (con sepsi, batteriemia).

Ricaduta economica sulla degenza e aumento della spesa sanitaria.

Controllo e riduzione dellinsorgenza: sistemi di ventilazione, flussi di acqua, igiene personale e ambiente,

personale dedicato alla sorveglianza.

Interventi di prevenzione basati sul paziente, che lambiente nella sulla globalit che il personale dedito

allassistenza.

Profilassi basata sullisolamento del soggetto a ri schio di trasmissione dellinfezione , e sullisolamento

protettivo dei pazienti non infetti, ruolo importante anche la somministrazione degli antibiotici, prima

dellintervento, che deve essere effettuata con cautela onde evitare linsorgenza di fenomeni di resistenza.

Profilassi anche basata sulla istruzione del personale sanitario onde prevenire il rischio biologico lavaggio delle

mani, indumenti protettivi, vaccinazioni.

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