PARTECIPANTE: Granali di S.Severino 05/12/2009 – 08/12/2009 Parrocchia S. Michele - Macerata Tre...

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  • PARTECIPANTE: Granali di S.Severino 05/12/2009 08/12/2009 Parrocchia S. Michele - Macerata Tre giorni parrocchiale per Giovani, Adulti e Famiglie Parrocchia S. Michele MacerataLe tre Donna nel Vangelo di Giovanni05/12/2009 08/12/20091 Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni
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  • INDICE DELLA GUIDA Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni ORARIO DELLA TRE GIORNI............... INTRODUZIONE........................................... 1 INCONTRO : Le Nozze di Cana............ 2 INCONTRO: La Samaritana.................. 3 INCONTRO: Ges e la Maddalena....... I MIEI APPUNTI.......................................... 31/05/2009 Preghiera del mattino........ 31/05/2009 Celebrazione Eucaristica... 01/06/2009 Preghiera del mattino....... 02/06/2009 Preghiera del mattino....... Pag. 3 4 5 17 33 45 48 49 51 52 Parrocchia S. Michele Macerata2Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni05/12/2009 08/12/2009
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  • Domenica 06/12/2009 Marted 08/12/2009 Prima colazione Preghiera 1 Incontro : Le nozze di Cana (1 parte) Pausa Discussione Tempo libero Pranzo e tempo libero Discussione Tempo libero Cena Giochi insieme Conclusione giornata 3 Incontro: Ges e la Maddalena (1a parte) ORARIO DELLA TRE GIORNI 09:15 10:30 13:00 16:15 17:00 20:00 21:15 23:15 Parrocchia S. Michele Macerata3Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni 18:30Ritrovo e Partenza Sabato 05/12/2009 19:30Arrivo e sistemazione 20:30Cena 21:45Introduzione 22:00Giochi insieme 23:15Chiusura giornata 1 Incontro : Le nozze di Cana (2 parte) 15:30 Luned 07/12/2009 Prima colazione Preghiera 2 Incontro : La Samaritana (1 parte) Pausa Discussione Tempo libero Pranzo e tempo libero Discussione Cena Giochi insieme Conclusione giornata 10:45 11:45 13:00 17:00 20:00 21:15 23:15 2 Incontro : La Samaritana (2 parte) 16:00 Tempo libero18:00 08:30Prima colazione 09:15Preghiera 09:30 10:15Pausa 11:00Discussione 11:45Tempo libero 10:303 Incontro: Ges e la Maddalena (2a parte) 13:00Pranzo 14:30 Sistemazione camere e preparazione bagagli 15:00Giochi insieme 17:30Partenze 08:30 09:30 10:15 11:15 S. Messa18:00 Tempo libero18:45 08:30 09:15 09:30 10:30 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata4Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Introduzione INTRODUZIONE Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni PIANO NARRATIVO PIANO SIMBOLICO PIANO DELLATTUALIZZAZIONE EVANGELISTA COMUNITA Il racconto in s con i suoi personaggi ed i suoi elementi I simboli che personaggi ed elementi del racconto richiamano Il significato che i simboli hanno per la realt della comunit credente 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata5Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni [1] Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e cera la madre di Ges. [2] Fu invitato alle nozze anche Ges con i suoi discepoli. [3] Venuto a mancare il vino, la madre di Ges gli disse: Non hanno vino. [4] E Ges le rispose: Donna, che vuoi da me? Non ancora giunta la mia ora. [5] Sua madre disse ai servitori: Qualsiasi cosa vi dica, fatela. [6] Vi erano l sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. [7] E Ges disse loro: Riempite dacqua le anfore; e le riempirono fino allorlo. [8] Disse loro di nuovo: Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto. Ed essi gliene portarono. [9] Come ebbe assaggiato lacqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso lacqua chiam lo sposo [10] e gli disse: Tutti mettono in tavola il vino buono allinizio e, quando si gi bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora. [11] Questo, a Cana di Galilea, fu linizio dei segni compiuti da Ges; egli manifest la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. LE NOZZE DI CANA (Gv. 2,1-11) 05/12/2009 08/12/2009
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  • INTRODUZIONE (1) Spesso il brano presentato come un simpatico gesto di Ges verso due sposini. In realt, troppi segnali rimandano ad un messaggio che va al di l della cronaca. Parrocchia S. Michele Macerata6Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Il quarto Vangelo racconta solo sette miracoli. Come mai il primo un episodio cos modesto? In pratica, Ges manifesta la sua gloria dando vino a gente gi ubriaca. Troppi particolari taciuti: i nomi degli sposi, quello dei discepoli, una descrizione della festa... Alcuni elementi da capire: Ges chiama Maria Donna, oppure, afferma che non giunta la sua ora ma compie il miracolo. La sezione del Vangelo che tratta la sostituzione delle istituzioni giudaiche (cap. 2-4) Le nozze di Cana: sostituzione dellacqua di purificazione con il vino eccellente. La sostituzione del tempio: il santuario cede il posto a Ges, unico e vero tempio. La samaritana: lacqua viva data da Ges, sostituisce lacqua del pozzo di Giacobbe (lo Spirito sostituisce la Legge). Nei vangeli sinottici, nel contesto di una festa nuziale, Ges usa il simbolismo del vino nuovo per paragonare il suo insegnamento con le usanze dei farisei. (Mc. 2,19-22) [19] Ges disse loro: Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo con loro? Finch hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. [20] Ma verranno giorni quando lo sposo sar loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno. [21] Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. [22] E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccher gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!. 05/12/2009 08/12/2009
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  • INTRODUZIONE (2) Il versetto 6, che descrive le anfore, il versetto centrale del racconto e divide in due lepisodio Parrocchia S. Michele Macerata7Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Giovanni, con il cambio dellacqua in vino, propone il cambio dellalleanza; da quella di Mos a quella di Ges Tutto il brano centrato sulle nozze, tema con il quale i profeti raffiguravano lalleanza tra Dio, lo sposo, e Israele, sua sposa. Il vino esalta lebbrezza dell incontro sponsale. Lesultanza dei giorni del Messia, descritta dalla presenza di vino. Il Cantico dei Cantici impiega otto volte la metafora del vino per definire lattrattiva che lamato e lamata nutrono luno per laltro. La madre di Ges (citata 3 volte) Il maestro di tavola (citato 3 volte) Ges e i discepoli (Citati 1 volta) Is. 54,5 ; Os. 2,3 Os. 2,21-24 ; Is. 62,5.8.9 Straordinariamente abbondante. Di qualit eccellente. di inattesa gratuit Am. 9,13-14 ; Ger. 31,12 ; Gl. 2,19.22.24 Os. 14,8 ; Is. 25,6 ; Zc. 9,17 Is. 55,1 CdC. 1,2.4 ; 2,4 ; 4,10 ; 5,1 ; 7,3.10 ; 8,2 05/12/2009 08/12/2009
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  • IL TERZO GIORNO E LE NOZZE Parrocchia S. Michele Macerata8Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni A partire dallattivit del Battista (Gv. 1,19), si tratta del giorno sesto (Gv. 1,29.35.43). E lo stesso giorno in cui Dio cre luomo, Adamo. E un giorno simbolico che conterr tutta lattivit di Ges, culminer con la sua morte, che, a sua volta, avverr in un giorno sesto. Il richiamo al giorno della creazione delluomo, sta ad indicare che a Cana inizia la creazione delluomo nuovo. Il terzo giorno richiama anche il giorno dellalleanza tra Jahv e il popolo dIsraele sul Sinai. La teologia giudaica considerava levento del Sinai come una seconda creazione. Come la creazione della Genesi narrata in una settimana e luomo creato al sesto giorno, cos anche la rivelazione del Sinai suddivisa nel corso di una settimana e, al sesto giorno, Dio crea Israele come popolo. Lespressione il terzo giorno, si ritrova anche nel profeta Osea. (Os. 6,2) [2] Dopo due giorni ci ridar la vita e il terzo ci far rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. Tutta la vicenda di Ges, si concluder il terzo giorno, quello della risurrezione (1Cor. 15,3-4 ; Gv. 2,19-22). Giovanni Battista, facendo riferimento alla legge del Levirato, ha designato Ges come nuovo sposo. Le nozze acquistano un valore simbolico. (Gv. 1,27) [27] colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo. (Es. 19,10-11.16) [10] Il Signore disse a Mos: Va dal popolo e santificalo, oggi e domani: lavino le loro vesti [11] e si tengano pronti per il terzo giorno, perch nel terzo giorno il Signore scender sul monte Sinai, alla vista di tutto il popolo. [16] Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nellaccampamento fu scosso da tremore. 05/12/2009 08/12/2009
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  • CANA E GLI INVITATI ALLE NOZZE Parrocchia S. Michele Macerata9Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Cana di Galilea, citata solo da Giovanni, probabilmente una localit che non mai esistita. A Giovanni interessa il significato del termine Cana, che, probabilmente, allude al verbo ebraico qanah che significa acquistare. E il verbo con il quale si indicava la scelta di Dio per Israele, che era il popolo acquistato da Dio (Es. 15,16 ; Sal. 73,2). Come sul Sinai avvenne lacquisto di Israele da parte di Jahv, a Cana avviene lacquisto del popolo da parte di Ges. La madre di Ges presentata senza nome, ma solo attraverso la relazione che ha con Ges; non solo qui ma in tutto il vangelo (Gv. 6,42 ; 19,25). Durante la vita pubblica di Ges, la madre non comparir mai. E presente solo in due circostanze strettamente legate tra loro: a Cana, dove Ges annuncia la sua ora, e alla crocifissione (Gv. 19,25-27), dove la porta a compimento. Fino a questo momento, il protagonista principale del vangelo era stato Giovanni Battista. Inizia ora il giorno dellattivit di Ges, nuovo sposo, che entra nelle antiche nozze, non in qualit di sposo, ma come invitato. Ges non appartiene allantica alleanza, soltanto ospite insieme ai discepoli; la madre vive allinterno di essa. 05/12/2009 08/12/2009
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  • LA MANCANZA DI VINO E LINTERVENTO DELLA MADRE (1) Parrocchia S. Michele Macerata10Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Il vino rappresenta lamore degli sposi ed un elemento indispensabile nelle nozze. Si di fronte ad un matrimonio in cui manca il vino; nellalleanza tra Dio e il suo popolo, venuto a mancare lamore. Interviene la madre di Ges che, da un lato, un membro delle nozze, e dallaltro, ha uno stretto vincolo con Ges che linvitato. La madre si rivolge a Ges senza chiamarlo figlio; neanche Ges la chiamer madre. Tra loro esiste un vincolo dorigine, ma la madre non pretende davere diritti su Ges. La madre appartiene alle nozze, ma riconosce in Ges il Messia; rappresenta il popolo che rimasto fedele a questalleanza, e che soffre per la situazione del popolo. La madre di Ges, pur appartenendo alle nozze antiche, si distanzia da esse affermando non hanno vino, e non non abbiamo vino. LIsraele fedele allalleanza riconosce in Ges il Messia che deve salvare Israele. Una religione dove ci sono solo riti di purificazione, triste come un matrimonio senza vino. Lespressione che ho da fare con te, o donna? un semitismo. Una traduzione a noi pi comprensibile potrebbe essere cosa importa a me e a te, donna?. Ges nega che la sua missione rivitalizzare lantica alleanza. Pronunciando Donna, utilizzato per una donna sposata o promessa sposa, e non madre, Ges mostra la sua indipendenza; se nato in ambiente giudaico, non per questo il suo modo di agire sispirer a tale ambiente. Ges fa comprendere che lantica alleanza decaduta, e che la sua opera non si appogger sulle antiche istituzioni, ma sar una novit radicale; lantica alleanza fondata sulla Legge non sar integrata nella nuova. Lora un termine tecnico utilizzato da Giovanni per indicare il periodo della passione, morte e risurrezione, che, anzich essere una scena di morte, sar descritta come una esplosione di vita. (Cdc. 1,2b ; 7,10a ; 8,2b) [2b] S, migliore del vino il tuo amore. [10a] Il tuo palato come vino squisito, [2b] Ti farei bere vino aromatico 05/12/2009 08/12/2009
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  • LA MANCANZA DI VINO E LINTERVENTO DELLA MADRE (2) Parrocchia S. Michele Macerata11Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni La madre figura dellIsraele fedele, ha capito che lantico patto decaduto e che Ges sta per inaugurare quello nuovo; per questo invita i servitori a collaborare con Ges. Per indicare i servi, Giovanni utilizza il termine greco diacono; non sono servi per condizione sociale, ma coloro che liberamente e per amore servono gli altri. La frase Qualsiasi cosa vi dica, fatela, richiama quella che il popolo dIsraele pronunci sul Sinai, quando Mos, sceso dal monte, propose loro le norme dellalleanza. La madre, simbolo dellIsraele fedele a quellimpegno descritto nel libro dell Esodo, comprende che la stessa professione deve essere fatta al Messia che sta per inaugurare la nuova alleanza. Qualsiasi cosa vi dica, fatela, richiama anche le parole del Faraone durante la carestia in Egitto. Le parole di Maria fanno di Ges un nuovo Giuseppe nel momento della mancanza del vino, come il patriarca lo fu in mancanza di cibo. (Es. 19,8) [8] Tutto il popolo rispose insieme e disse: Quanto il Signore ha detto, noi lo faremo!. (Gen. 41,55b) [55b] Il faraone disse a tutti gli Egiziani: Andate da Giuseppe; fate quello che vi dir. 05/12/2009 08/12/2009
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  • LE ANFORE (1) Parrocchia S. Michele Macerata12Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni La capacit delle anfore, letteralmente, la metreta che va dagli 80 ai 120 litri. La finalit delle anfore, la purificazione dei giudei, e la loro posizione al centro dellepisodio, evidenziano la loro importanza: esse presiedono alle nozze, cio allalleanza. Noi immaginiamo le anfore come dei vasi di terracotta, ma il testo precisa che sono di pietra, quindi pesantissime. Le anfore sono di pietra come le tavole della Legge; in esse levangelista rappresenta la legge di Mos, codice dellantica alleanza. La pietra ricorda anche un famoso testo del profeta Ezechiele. Alle legge di pietra corrisponde un cuore di pietra. La purificazione, che indica lo sforzo delluomo per ingraziarsi Dio, creava con lui una relazione difficile e fragile, poich dominata dai riti. In questo sistema religioso, luomo non si sentiva unito al Signore da un vincolo damore, ma dalla paura dei suoi castighi. Le anfore non contengono acqua, e di fatto, dovranno essere riempite dai servi. Le prescrizioni della legge sulla purificazione erano soltanto apparenti, vuote come le anfore, e quindi inutili ed inefficaci. Il numero delle anfore sei, cifra che indica lincompletezza in opposizione al sette che indica la totalit. Anche il numero delle feste giudaiche riportate da Giovanni sei. Anche le feste sono incomplete, provvisorie; stanno per essere sostituite dalla festa per eccellenza, la Pasqua di Ges. La stessa attivit di Ges si svolge nel sesto giorno perch la creazione non ancora completata. Come non vi era vino alla festa, cos non vi era acqua per la purificazione. Le due cose messe insieme, indicano che il disegno dellAntico Testamento sta terminando. Le anfore saranno, per ordine di Ges, riempite fino allorlo; la venuta di Ges gi indica una pienezza che ricomincia. (Ez. 36,26) [26] vi dar un cuore nuovo, metter dentro di voi uno spirito nuovo, toglier da voi il cuore di pietra e vi dar un cuore di carne. 05/12/2009 08/12/2009
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  • LE ANFORE (2) E IL MAESTRO DI TAVOLA Parrocchia S. Michele Macerata13Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Essendo vuote, le anfore costituiscono una realt pesante, ingombrante. Lespressione fino allorlo, letteralmente fino allalto; un modo per indicare che nellazione c Dio. Ges indica che lui sta per offrire la vera e definitiva purificazione, che non dipender mai da nessuna Legge; le anfore non conterranno mai il vino che egli offre. Lacqua si muter in vino al di fuori di esse. La Legge si poneva tra luomo e Dio, dora in poi non vi saranno intermediari; il vino che lamore, stabilir una relazione personale ed immediata. Labbondanza di vino una delle immagini costanti della tradizione profetica per esprimere la gioia dei giorni messianici. I matrimoni, nel mondo palestinese, duravano dai tre ai sette giorni ed erano aperti a tutto il paese. Per dirigere la cerimonia, cera un maestro di tavola; il responsabile dellorganizzazione. Il maestro, che non sapeva di dove venisse, non riconosce il dono del Messia. Il vino, offerto a tutti, anche ai dirigenti giudei rappresentati dal maestro di tavola, ma costoro non lo riconoscono. Il vino simboleggia lamore dono lo Spirito; con il riferimento alla sua ora, lazione di Ges annuncia la croce dove a tutti sar offerto lo Spirito. In questa scena c lampliamento dellopposizione gi annunciata nel prologo: La figura del maestro di tavola contrapposta a quella della madre di Ges; mentre questultima si accorta della mancanza del vino, il maestro di tavola, non solo non se n reso conto, ma protesta per lordine con il quale il vino servito. Per indicare il maestro di tavola, Giovanni usa un termine, la cui radice identica a capo e sommo sacerdote. (Am. 9,13-14) [13] Ecco, verranno giorni oracolo del Signore in cui chi ara sincontrer con chi miete e chi pigia luva con chi getta il seme; i monti stilleranno il vino nuovo e le colline si scioglieranno. [14] Muter le sorti del mio popolo Israele, ricostruiranno le citt devastate e vi abiteranno, pianteranno vigne e ne berranno il vino, coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto. (Gv. 1,17) [17] Perch la Legge fu data per mezzo di Mos, la grazia e la verit vennero per mezzo di Ges Cristo. 05/12/2009 08/12/2009
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  • IL MAESTRO DI TAVOLA (2) GESU MANIFESTA LA GLORIA Parrocchia S. Michele Macerata14Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Giovanni rappresenta, nella figura del maestro di tavola, i capi religiosi sordi e insensibili ai bisogni del popolo. Per loro, non c nulla di anomalo che Dio si sia allontanato dal popolo a causa della legge che loro hanno deformato; che tra Dio e il popolo non vi sia amore, a loro non interessa assolutamente niente. Il maestro di tavola, abituato a un sistema di dare- avere con Dio, non capisce e non accoglie un regalo gratuito. Egli protesta riguardo allordine in cui i vini sono offerti; secondo lui quello di prima deve essere il migliore. E la caricatura che Giovanni fa dei rappresentanti dellistituzione religiosa; sono uomini del passato che di fronte alla novit, anzich accoglierla, rimproverano coloro che laccolgono. Non comprendono che il piano di Dio in progressione; per loro, la situazione passata era quella definitiva. Nellistituzione religiosa, si vede il nuovo sempre con sospetto e diffidenza, e, spesso, ostacolato; per essa il meglio appartiene al passato, e, ogni novit deve essere integrata nellantico. I segni, piuttosto che prodigi, e sono da collegarsi all ora di Ges. Un segno non ha significato in se stesso, ma deve indicare qualcosaltro e condurvi; chi si ferma al segno, ne perde il significato profondo. E lunico episodio del vangelo di Giovanni, in cui si afferma che Ges manifest la sua gloria, come Dio nel giorno dellantica alleanza. Per Giovanni i termini gloria e glorificare sono sempre un riferimento alla croce, che rivela in pienezza lamore di Ges. A Cana, per la prima volta, Cristo ha annunciato la nuova alleanza dellamore da viversi nellebbrezza dello Spirito, cos come il vino d lebbrezza. Le nuove nozze appariranno in pienezza il giorno della nuova creazione, attraverso la nuova coppia, Ges e Maria di Magdala, nel giardino della risurrezione. (Es. 24,15.17) [15] Mos sal dunque sul monte e la nube copr il monte. [17] La gloria del Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante sulla cima della montagna. 05/12/2009 08/12/2009
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  • APPROFONDIMENTO Parrocchia S. Michele Macerata15Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Gli sposi non hanno un nome, unappartenenza sociale, emergono solo come simbolo. Gli invitati sono semplici comparse. Recedono per far spazio al Cristo sposo, che ha la sua sposa nella comunit composta da sua madre e dai suoi discepoli. Il maestro di tavola lunico che emerge dalla massa, rappresenta il buon senso che va in confusione di fronte alla novit dellevento. I servi eseguono le richieste insolite di Ges, senza porsi tanti problemi. Saranno loro a sperimentare il passaggio dellacqua in vino; diventano portatori dellamore di Dio perch hanno aderito a Ges. Gli sposi, gli invitati, il maestro di tavola, i servi La madre di Ges La madre di Ges la protagonista insieme al Figlio. E colei che lo ha generato, ma madre di Ges anche la comunit fedele dIsraele che lo ha cresciuto religiosamente. Nellannunciazione, Maria afferma si faccia di me secondo la tua parola (Lc. 1,38); ha fatto un suo personale atto di fede. Ora, a Cana, chiede agli altri di fare la stessa cosa. La madre di Ges invita a passare dai problemi quotidiani al grande problema del Regno. La madre di Ges nominata pi volte, sempre in dipendenza dal Figlio. Non pu avere nessuna parte nel suo ministero. Al momento dellora, sulla croce (Gv. 19,27), seguir Ges non come madre addolorata, ma come la vera discepola pronta a morire con il maestro. Il testo afferma che stava in piedi; non una donna trascinata dagli avvenimenti, ma volontariamente presente. Dopo le sue parole, la madre si ritira nellombra. Il suo compito terminato. Alla fine del racconto, non pi la madre di Ges ad essere nominata per prima, ma Ges stesso e la sua comunit. (Lc. 11,27-28) [27] Mentre diceva questo, una donna dalla folla alz la voce e gli disse: Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!. [28] Ma egli disse: Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!. 05/12/2009 08/12/2009
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  • LA SIMBOLOGIA DEL VINO Parrocchia S. Michele Macerata16Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni La simbologia del vino il tema centrale dellepisodio, ed un tema classico della Parola di Dio. Il vino esprime la vitalit, la rigogliosit, quasi lebbrezza di un rapporto: Nella simbologia del Cantico dei Cantici, la cella del vino la camera nuziale. Il vino simbolo dellamore sponsale tra Jahv e il suo popolo. Il dialogo damore tra noi e il Padre, si deve equiparare allebbrezza che d il vino. LAntico Testamento ricorre spesso allimmagine del banchetto escatologico per indicare lapprodo ultimo della vita; allinterno di questo banchetto Cristo lo sposo, che offre il suo vino. Se nella nostra vita, nella fiducia del Padre, si manca di scioltezza, si spaventati, pigri, timorosi, affannati per il futuro, significa che non c la gioia, che si arranca nella vita, forse fatta pi di amarezza che di soddisfazioni. E venuto a mancare il vino al nostro banchetto di nozze. E in queste situazioni che si ha la sensazione di non aver pi nulla da offrire se non la propria stanchezza, freddezza e, spesso, lamara delusione: sono le anfore di pietra vuote. Bisogna far nostro linvito della madre: Qualsiasi cosa vi dica, fatela. Per far scaturire il vino della gioia, bisogna riempire abbondantemente il vuoto che sentiamo e viviamo, con lacqua della vita. E la nostra vita che va riempita con la sua luce e i suoi progetti. Bisogna fare quello che dice facendogli credito, fidandosi. Linvito del Vangelo un invito a nozze. E in questincontro che emerge la gioia, che spesso ci viene a mancare. La fede trasmette unebbrezza dellamore del Padre che dovrebbe creare un contagio. La nostra fede ha bisogno di uscire dalle sacche del legalismo, che ci appesantisce; quel tipo di cristianesimo che ci portiamo dietro come un asma permanente, e un po asmatici lo siamo tutti. Questo primo segno di Ges ci dice che la fede da unaltra parte, su un altro versante. (CdC. 2,4) [4] Mi ha introdotto nella cella del vino e il suo vessillo su di me amore. 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata17Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni LA SAMARITANA (Gv. 4,3-43) [3] lasci allora la Giudea e si diresse di nuovo verso la Galilea. [4] Doveva perci attraversare la Samaria.[5] Giunse cos a una citt della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: [6] qui cera un pozzo di Giacobbe. Ges dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. [7] Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Ges: Dammi da bere. [8] I suoi discepoli erano andati in citt a fare provvista di cibi. [9] Allora la donna samaritana gli dice: Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?. I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. [10] Ges le risponde: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva. [11] Gli dice la donna: Signore, non hai un secchio e il pozzo profondo; da dove prendi dunque questacqua viva? [12] Sei tu forse pi grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?.[13] Ges le risponde: Chiunque beve di questacqua avr di nuovo sete; [14] ma chi berr dellacqua che io gli dar, non avr pi sete in eterno. Anzi, lacqua che io gli dar diventer in lui una sorgente dacqua che zampilla per la vita eterna.[15] Signore gli dice la donna , dammi questacqua, perch io non abbia pi sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. [16] Le dice: Va a chiamare tuo marito e ritorna qui. [17] Gli risponde la donna: Io non ho marito. Le dice Ges: Hai detto bene: Io non ho marito. [18] Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non tuo marito; in questo hai detto il vero. [19] Gli replica la donna: Signore, vedo che tu sei un profeta! [20] I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare. [21] Ges le dice: Credimi, donna, viene lora in cui n su questo monte n a Gerusalemme adorerete il Padre. [22] Voi adorate ci che non conoscete, noi adoriamo ci che conosciamo, perch la salvezza viene dai Giudei. [23] Ma viene lora ed questa in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verit: cosinfatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. [24] Dio spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verit. [25] Gli rispose la donna: So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verr, ci annuncer ogni cosa. [26] Le dice Ges: Sono io, che parlo con te. [27] In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: Che cosa cerchi?, o: Di che cosa parli con lei?. [28] La donna intanto lasci la sua anfora, and in citt e disse alla gente: [29] Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?. [30] Uscirono dalla citt e andavano da lui. [31] Intanto i discepoli lo pregavano: Rabb, mangia. [32] Ma egli rispose loro:Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete. [33] E i discepoli si domandavano lun laltro: Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?. [34] Ges disse loro: Il mio cibo fare la volont di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. [35] Voi non dite forse: Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che gi biondeggiano per la mietitura. [36] Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perch chi semina gioisca insieme a chi miete. [37] In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e laltro miete. [38] Io vi ho mandati a mietere ci per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica. [39] Molti Samaritani di quella citt credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: Mi ha detto tutto quello che ho fatto. [40] E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase l due giorni. [41] Molti di pi credettero per la sua parola [42] e alla donna dicevano: Non pi per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perch noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi veramente il salvatore del mondo.[43] Trascorsi due giorni, part di l per la Galilea. 05/12/2009 08/12/2009
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  • INTRODUZIONE La donna posta in contrasto con la figura di Nicodemo, rappresentante dellautorit giudaica (Gv. 3,1-15). Nicodemo va da Ges di NOTTE e SCOMPARE nella nebbia, confuso dalla rivelazione di Ges. La samaritana, incontra Ges a mezzogiorno in PIENA LUCE, accetta la rivelazione di Ges e diviene TESTIMONE. Parrocchia S. Michele Macerata18Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni La Samaritana e Nicodemo Lo sfondo dellepisodio: il libro del profeta Osea Osea il profeta della Samaria, che, partendo dalla sua tragica situazione matrimoniale, utilizz per primo limmagine delle nozze per descrivere la relazione tra Dio e il suo popolo. Le allusioni allo scritto del profeta saranno frequenti nellepisodio. Nonostante Gomer, la moglie di Osea lo tradisse con molti amanti, il profeta continuava ad esserne innamorato: questo gli fece comprendere limmensit dellamore di Dio per il suo popolo. Dopo unennesima fuga, Osea ritrova la moglie, laggredisce furibondo elencandole le colpe di sposa infedele e madre irresponsabile. Ma, giunto alla sentenza finale, afferma: Anzich una condanna, lapidazione o strangolamento, le propone un nuovo viaggio di nozze. Osea, comprende che la moglie cercava negli amanti quellamore che da un marito-padrone non poteva ricevere (mio padrone). Le propone, quindi, un rapporto pi intimo (mio marito). Osea, che concede il perdono alla moglie senza assicurarsi del suo reale pentimento, intuisce che anche Jahv si comporta cos con Israele: la conversione, dunque, non sar la condizione per ricevere il perdono di Dio, ma leffetto. (Os. 2,16-18) [16] Perci, ecco, io la sedurr, la condurr nel deserto e parler al suo cuore. [17] Le render le sue vigne e trasformer la valle di Acor in porta di speranza. L mi risponder come nei giorni della sua giovinezza, come quando usc dal paese dEgitto. [18] E avverr, in quel giorno oracolo del Signore mi chiamerai: Marito mio, e non mi chiamerai pi: Baal, mio padrone. 05/12/2009 08/12/2009
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  • IL CAMMINO DI GESU Parrocchia S. Michele Macerata19Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Il cammino teologico Doveva : indica la volont di Dio. Itinerario damore e non geografico Il cammino geografico Si evitava la Samaria, luogo pericoloso per linimicizia tra i due popoli, passando per la valle del Giordano Sicar/Sichem Attraversare compare solo sue volte in Giovanni, in questo brano. Ges attraversa la Samaria affinch la samaritana non debba attraversare pi per andare ad attingere lacqua. Ges va in cerca delle persone alle quali proibito laccesso al tempio. Egli non come il Dio del tempio che aspetta che le persone vadano da lui, ma lui esce dal tempio e va in cerca di coloro che non vi possono accedere. 05/12/2009 08/12/2009
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  • LA SORGENTE E IL POZZO Parrocchia S. Michele Macerata20Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Il testo presenta una tensione tra due termini tradotti indistintamente con pozzo Sorgente Pozzo Quando chi parla Ges o levangelista Quando chi parla la Samaritana Acqua sempre nuova e fresca Acqua ferma E sempre a disposizione e basta bere Richiede lo sforzo delluomo per essere attinta Simbolo dello SPIRITO Simbolo della LEGGE FEDE : Lamore di Dio gratuito RELIGIONE : Lamore di Dio va meritato Il pozzo, nella cultura ebraica era luogo dincontri damore e di decisioni di matrimonio. NellAntico Testamento diverse coppie nascono incontrandosi nei pressi di un pozzo. Il pozzo un dono che Dio ha fatto al suo popolo in cammino nel deserto durante lesodo (Nm. 21,16-18). E un condotto verticale coperto da una pietra, e tradizionalmente, era simbolo della Legge da cui sgorga la sapienza. Lespressione sedeva presso il pozzo letteralmente si ferm a sedere su il pozzo. Ges si siede sopra la fonte, cio sopra la legge antica, occupa il suo posto. La frase indica la sostituzione che avverr: Ges occuper permanentemente il posto della fonte antica, e offrir unacqua che sgorgher dal suo costato (Gv. 19,34). Ges la vera fonte che occupa il posto della Legge, della tradizione e del tempio; sar lui la nuova fonte di vita. 05/12/2009 08/12/2009
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  • IL DIALOGO TRA GESU E LA DONNA (Vers. 6-8) Parrocchia S. Michele Macerata21Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni La scelta dellora per andare al pozzo insolita; a mezzogiorno, sia destate sia dinverno, il sole picchia. Secondo gli usi dellepoca, si andava ad attingere lacqua allalba o al tramonto. In passato, la stranezza era spiegata ipotizzando che la donna fosse una prostituta che la notte aveva lavorato. Lespressione era circa mezzogiorno letteralmente era circa lora sesta. E la stessa espressione che Giovanni user nel momento in cui Ges sar condannato a morte (Gv. 19,14); Giovanni anticipa gli effetti della morte di Ges; dal suo costato uscir sangue ed acqua, elementi vitali. La donna non ha nome proprio, quindi un personaggio rappresentativo in cui tutti si possono rispecchiare. Di lei solo detto che appartiene alla regione di Samaria. Ritorna, come a Cana e come nellincontro con Giovanni Battista (Gv. 3,29) il tema del Messia-Sposo che va a cercare, in questo caso, la sposa infedele. La richiesta di Ges inaudita. Mai un uomo, specialmente un maestro, avrebbe rivolto fuori di casa la parola ad una donna; mai un Giudeo avrebbe chiesto da bere ad un samaritano, tanto meno ad una donna. Ges non agisce dallalto della sua superiorit di maschio, ma esprime la propria accogliente simpatia: chiede un favore. E il modo tipico di Ges quando si avvicina alle persone: non si rivolge dallalto della sua condizione divina, ma dal basso. Ges prova necessit ed solidale con le necessit dellumanit. Chiede solidariet a livello umano, elementare, che unisce gli uomini al di sopra delle culture e delle barriere politiche e religiose. (Os 2,15-16) [15] La punir per i giorni dedicati ai Baal, quando bruciava loro i profumi, si adornava di anelli e di collane e seguiva i suoi amanti, mentre dimenticava me! Oracolo del Signore. [16] Perci, ecco, io la sedurr, la condurr nel deserto e parler al suo cuore. 05/12/2009 08/12/2009
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  • IL DIALOGO TRA GESU E LA DONNA (Vers. 9-12) Parrocchia S. Michele Macerata22Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Prima dogni altra ulteriore specificazione, la donna una persona, in grado di dare lacqua dellamore. Ges sposta al livello umano ci che era scaduto in divisioni razziste e religiose. Ges non dovrebbe chiedere nulla perch solo lui la sorgente che disseta; siamo di fronte al paradossale gesto di un Dio amore che si fa mendicante per rendere luomo ricco. Ges si presenta semplicemente come un uomo e riconosce che la donna pu offrirgli qualcosa dindispensabile. Ges lo sposo che va incontro alla sposa adultera non per minacciarla, ma per farle un dono che lei mai ha conosciuto. Dio non ama gli uomini per i loro meriti ma per i loro bisogni. Il dono di Dio, lacqua, Ges stesso e il suo Spirito. Egli la sorgente della vita ed in grado di dare acqua viva. Conoscere nella Bibbia non significa semplicemente essere informati, ma indica unesperienza vitale. Se tu conoscessi il dono Dio, significa: Se tu avessi esperienza della vita che io porto. La donna inizia a cambiare atteggiamento: prima lo ha chiamato Giudeo, ora lo chiama Signore. La donna stupita per lofferta; non conosce altra acqua che quella del pozzo. Il suo stupore parallelo a quello di Nicodemo (Gv 3.5). N Nicodemo, n la donna, educati nella Legge, sono abituati allidea di gratuit, perch nella religione tutto ha un prezzo, ma il dono di Dio non va tassato (Mt. 10,8b). La domanda della samaritana da dove prendi dunque questacqua viva?, richiama quella del maestro di tavola nelle nozze di Cana da dove viene il vino (Gv. 2,9). La donna conosce il dono di Giacobbe (ci diede), ma non conosce quello di Dio; conosce il pozzo ma non la sorgente 05/12/2009 08/12/2009
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  • IL DIALOGO TRA GESU E LA DONNA (Vers.13-15) Parrocchia S. Michele Macerata23Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Giacobbe ha dato unacqua che non toglie mai definitivamente la sete. Traspare il rifiuto della saggezza basata sulla Legge. Ges fa comprendere la sua superiorit rispetto a Giacobbe. Egli offre lacqua secondo il testo di Isaia A differenza dellaltra acqua, baster bere una sola volta perch la sete si calmi per sempre; lo Spirito rimarr interiorizzato nelluomo. Lunico atto di bere corrisponde alla nuova nascita annunciata a Nicodemo (Gv. 3,3.5s) che d nuova vita. Se si vive la relazione con Dio sullosservanza della Legge, non si sar mai soddisfatti e, soprattutto, si vivr sempre in uno stato di senso di colpa, perch si ha di un fronte un Dio deluso. Non si mai allaltezza del suo progetto su di noi. Lacqua che Ges dona pu soddisfare pienamente ogni aspirazione delluomo, perch lamore che lo orienta verso il servizio agli altri. Con Ges non vi sar unacqua, simbolo della Legge, esterna, che accompagna il popolo, ma una fonte interna di vita che guida lindividuo. Lacqua la stessa in tutti; crea unit con Ges e fra tutti. Zampillando in ciascuno come sorgente propria, e fecondando la terra di cui luomo costituito, lacqua produce un frutto diversificato. Lo Spirito una sorgente interna, non esterna come la Legge. Lo zampillare d limmagine del salire e scendere dellacqua senza interruzioni. Lo Spirito personalizzante; la Legge, assolutizzata come fine a se stessa, spersonalizza luomo. In chi laccoglie, lo Spirito si trasforma in uno zampillo che inizia a gorgogliare, nellintimo della persona, in un crescendo, che corrisponde allesperienza di essere amato, e che porta la persona ad amare in un processo senza fine. (Sir. 24,21-23) [21] Quanti si nutrono di me avranno ancora fame e quanti bevono di me avranno ancora sete. [22] Chi mi obbedisce non si vergogner, chi compie le mie opere non peccher. [23] Tutto questo il libro dellalleanza del Dio altissimo, la legge che Mos ci ha prescritto, (Is 55,1a) [1] O voi tutti assetati, venite allacqua, voi che non avete denaro, venite, 05/12/2009 08/12/2009
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  • I CINQUE MARITI DELLA DONNA (vers. 16-18) Parrocchia S. Michele Macerata24Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Re Nabucodonosor deport in Samaria, cinque trib provenienti da citt Babilonesi. Ognuna di queste trib port con s le proprie divinit e, su cinque colli della Samaria, furono costruiti cinque templi dedicati a ciascuna divinit (2Re 17,29-32). Gli Ebrei di Samaria, adoravano Jahv sul monte Garizim 5 Divinit = 5 Mariti IDOLATRIA DI SAMARIA Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non tuo marito (Gv. 4,18) La donna ha 6 mariti (numero dellimperfezione e incompletezza) ma non uno SPOSO Ladulterio, nella bibbia, non indica mai il tradimento tra coniugi, ma unimmagine dellidolatria. Se Dio lo sposo e il popolo la sposa, adorare altre divinit idolatria. Ges non sta parlando della vita coniugale della donna, ma dellidolatria di Samaria che adora Jahv, ma adora anche altre cinque divinit. Il passaggio al tema matrimoniale acquista significato; il termine marito, in ebraico significa anche Signore. Ges invita la donna a prendere coscienza che il suo culto si prostituito; per questo, la donna passer al tema dei templi. Ges invita la donna a rompere con le altre divinit che promettono una felicit che non possono dare. 05/12/2009 08/12/2009
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  • IL CULTO IN SPIRITO E VERITA (Vers. 19-24) Parrocchia S. Michele Macerata25Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Ges chiama la Samaritana Donna; rappresenta la sposa adultera che ha tradito il suo sposo, e che Dio riconquista con il suo amore. Non si tratta di scegliere tra culto giudeo e samaritano; anche il tempio di Gerusalemme si prostituito e Ges ne ha gi annunciato la fine (Gv. 2,13ss). Ges prospetta un cambiamento radicale; finita lepoca dei templi: il culto di Dio non avr luoghi privilegiati. Il nuovo tempio Ges stesso, luogo della comunicazione con Dio (Gv. 1,51) e nuovo santuario (Gv. 2,19-22) dal quale sgorga lacqua dello Spirito (Gv. 7,37-39; 19,34). Ges d a Dio un nome nuovo, quello di Padre, che stabilisce con lui un vincolo familiare e personale. Lunico Dio vero quello cui dedicato il tempio di Gerusalemme, definito da Ges la casa di mio Padre (Gv. 2,16). La salvezza che proviene dai Giudei Ges stesso. Il vero culto non sar a un Dio lontano, ma al Padre unito alluomo da un rapporto personale in spirito e verit, termine che pu essere tradotto anche con lealt. Il nuovo culto la pratica dellamore fedele che esclude i templi prefabbricati, gi denunciati dal profeta Isaia. La samaritana chiede a Ges dove bisogna adorare Dio; Ges le risponde spiegandole come bisogna fare. Non conta il luogo, ma latteggiamento delluomo. Lespressione il Padre cerca molto forte: descrive il suo desiderio di incontrare questo tipo di culto: per lui lantico culto dei templi non significa nulla: Lespressione Dio spirito definisce il Padre come dinamismo damore. La relazione con Dio conduce ad amare luomo fino ad una dedizione totale. E questo lunico culto che il Padre cerca. (Is. 66,1) [1] Cos dice il Signore: Il cielo il mio trono, la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi potreste costruire? In quale luogo potrei fissare la dimora? (Os. 6,6) [6] poich voglio lamore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio pi degli olocausti. 05/12/2009 08/12/2009
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  • LANFORA ABBANDONATA E LA MISSIONE (Vers. 25-30) Parrocchia S. Michele Macerata26Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Lespressione Sono io, letteralmente Io sono, che, nellAntico Testamento, era il nome di Dio. I discepoli si meravigliano che Ges parli con una donna; mostrano cos la loro mentalit giudaica che considerava le donne esseri inferiori. Il fatto che i discepoli non domandino nulla, mette in risalto lintimit della conversazione tra Ges e la donna. Egli lha condotta nella solitudine e le ha parlato al cuore per conquistarla di nuovo (Os. 2,16). Il termine anfora lo stesso usato nellepisodio di Cana (Gv. 2,6). Come le giare rappresentavano la Legge, cos anche lanfora limmagine della Legge. La donna era dipendente dallanfora, da dove beveva lacqua che non spegneva la sua sete. Al contrario di Nicodemo, la donna rompe con la Legge; ha compreso la novit rispetto al passato. Uscirono il verbo che descrive lesodo. I samaritani stanno compiendo un esodo da una situazione dinfedelt verso una nuova realt. La donna presenta Ges come un uomo e non come giudeo, perch Ges ha eliminato qualsiasi discriminazione. Ci che ha colpito di Ges la samaritana, stata la sua umanit, perch l che si manifesta veramente il divino. Il messaggio della Samaritana modesto e in forma interrogativa; vuole che ciascuno, come lei, giunga alla propria conclusione personale. Il comportamento della donna simile a quello dei discepoli quando incontrarono Ges. Andrea and a cercare suo fratello Simone (Gv. 1,41), Filippo a cercare Natanaele (Gv. 1,45). La Samaritana diviene la figura della comunit missionaria, chiamata a mostrarsi per mostrare Ges e, allo stesso tempo, a mettersi da parte per non rubargli spazio. 05/12/2009 08/12/2009
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  • IL CIBO DI GESU E LA VOLONTA DI DIO (Vers. 31-34) Parrocchia S. Michele Macerata27Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Cibo Esprime un bisogno primario E ci che si assimila e mantiene in vita Il mio cibo fare la volont di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera (Gv. 4,33) Volont di Dio Questa infatti la volont del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciter nell'ultimo giorno. (Gv. 6,40) In tutto il Nuovo Testamento, la volont di Dio UNA e POSITIVA Per Ges, compiere la volont del Padre, ci che lo mantiene in vita e non frutto di chiss quali penosi sforzi La volont di Dio che ogni uomo raggiunga la sua stessa condizione divina. Questo possibile a tutti, perch tutti possono praticare un amore simile al suo. Il dialogo di Ges con i discepoli sul cibo completa il simbolo dellacqua. Il loro fraintendimento sul cibo richiama quello della Samaritana sullacqua. Lalimento di Ges consiste nel realizzare il progetto del Padre, lavorando a favore delluomo, donando lo Spirito. Lalimento di Ges sostituisce quello della Legge come la sua acqua sostituiva quella del pozzo. 05/12/2009 08/12/2009
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  • LA SEMINA E IL RACCOLTO (Vers. 35-38) Parrocchia S. Michele Macerata28Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Ges compara due messi, quella del campo ancora lontana, e quella della fede di Samaria gi pronta. La sterilit di Gerusalemme e della Giudea si trasformata nella fecondit della Samaria. Il Messia, lo sposo, ha trovato qui la sposa. Nonostante linimicizia tra i due popoli, era consentito recarsi a Sicar per prendere il grano in occasione di siccit e carestie. Mentre la Giudea sterile, non produce frutto, leretica ed impura Samaria feconda. Il frutto per la vita eterna; eterna non indica tanto la durata quanto la qualit della vita, e il cui inizio non dopo la morte, ma in questa esistenza. Ges afferma che c la semina della Parola e della buona notizia, e c gi il frutto, tra gli eretici samaritani. Ges si riferisce al profeta Amos. Israele non accetta Ges come Messia, per cui le promesse dellAT saranno raccolte dalla nuova comunit di Ges. I discepoli gi godono di beni che non sono costati loro fatica; questo corrisponde a quanto avvenne ad Israele nelloccupare la terra promessa: (Am. 9,13) [13] Ecco, verranno giorni oracolo del Signore in cui chi ara sincontrer con chi miete e chi pigia luva con chi getta il seme; i monti stilleranno il vino nuovo e le colline si scioglieranno. (Am. 5,11) [11] Poich voi schiacciate lindigente e gli estorcete una parte del grano, voi che avete costruito case in pietra squadrata, non le abiterete; voi che avete innalzato vigne deliziose, non ne berrete il vino. (Dt 6,10-11) [10] Quando il Signore, tuo Dio, ti avr fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con citt grandi e belle che tu non hai edificato, [11] case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, 05/12/2009 08/12/2009
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  • LA PAROLA E LE CHIACCHIERE (Vers. 39-43) Parrocchia S. Michele Macerata29Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Parola ( lgoj ) E un termine che designa la Parola di Dio Chiacchiera, Discorso ( lali ) Molti Samaritani di quella citt credettero in lui per la parola della donna (Gv. 4,39) Molti di pi credettero per la sua parola (di Ges) (Gv. 4,41) e alla donna dicevano: Non pi per i tuoi discorsi che noi crediamo; ma perch noi stessi abbiamo udito (Gv. 4,42) E la differenza tra lascolto del messaggio portato da una persona e portato da Ges. La fede non si fonda sullesperienza di nessuno; solo su quella personale. E un termine che nasce dal balbettare dei fanciulli Se non si ascolta la PAROLA di Ges, si finisce inevitabilmente per ascoltare le CHIACCHIERE di qualcun altro. Come sempre, i numeri hanno un valore figurato: Ges acconsente e si ferma due giorni richiamando ancora il profeta Osea. I samaritani definiscono Ges Salvatore del mondo; il messaggio di Ges non pu essere racchiuso dentro una religione o un popolo, ma per tutti. (Os. 6,2) [2] Dopo due giorni ci ridar la vita e il terzo ci far rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. 05/12/2009 08/12/2009
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  • IL DIALOGO TRA GESU E LA SAMARITANA Parrocchia S. Michele Macerata30Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Dammi da bere Tu che sei Giudeo Se tu conoscessi il dono di Dio.... Sei forse pi grande del nostro padre Giacobbe? Chiunque beve...avr di nuovo sete dammi di questacqua Va a chiamare tuo marito Io non ho marito Hai detto bene....Vedo che sei un profeta Viene lora in cui...So che deve venire il Messia Sono io che parlo con te Lasci la sua anfora 1 2 3 4 5 6 7 Il dialogo tra Ges e la Samaritana ha un ritmo settenario: sette espressioni di Ges e sette risposte della donna. Solo nellultima la samaritana non d una risposta di tipo verbale, bens pratico: lascia la brocca e va ad annunciare alla gente. Ultima risposta: non verbale, ma pratica Il salvatore del mondo I samaritani La serie di appellativi con cui Ges designato, mostra una scoperta graduale della sua identit 05/12/2009 08/12/2009
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  • IL SIMBOLISMO DELLACQUA Parrocchia S. Michele Macerata31Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Lacqua rappresenta per la vita naturale, quello che lacqua viva, cio lo Spirito, rappresenta per la vita eterna. Limmagine suggerita dal brano quella di una sorgente che zampilla, al contrario dellacqua stagnante chiusa in una cisterna che morta. Nella Bibbia lacqua simbolo dello straripare della vita; essa si apre e si chiude nel segno dellacqua: Nel simbolo dellacqua si riassume il dono di vita che Dio fa alluomo Dono di Dio per la sete delluomo Comunicazione della vita di Dio Simbolo di purificazione Ges riassume i tre aspetti dellacqua (Ger. 2,13) [13] Due sono le colpe che ha commesso il mio popolo: ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si scavato cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono lacqua. (Gen. 2,10) [10] Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di l si divideva e formava quattro corsi. (Ap. 22,1) [1] E mi mostr poi un fiume dacqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dellAgnello. (Es. 17,6) [6] Ecco, io star davanti a te l sulla roccia, sullOreb; tu batterai sulla roccia: ne uscir acqua e il popolo berr. Mos fece cos, sotto gli occhi degli anziani dIsraele. (Ez. 47,1a) [1] Mi condusse poi allingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poich la facciata del tempio era verso oriente. (2Re 5,10) [10] Eliseo gli mand un messaggero per dirgli: Va, bgnati sette volte nel Giordano: il tuo corpo ti ritorner sano e sarai purificato. (Gv. 7,37) [37] Nellultimo giorno, il grande giorno della festa, Ges, ritto in piedi, grid: Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva (Gv. 9,7) [7] e gli disse: Va a lavarti nella piscina di Sloe che significa Inviato. Quegli and, si lav e torn che ci vedeva. (Gv. 19,34) [34] ma uno dei soldati con una lancia gli colp il fianco, e subito ne usc sangue e acqua. 05/12/2009 08/12/2009
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  • LA COLLOCAZIONE ALLINTERNO DEL VANGELO Parrocchia S. Michele Macerata32Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni La samaritana Nicodemo Le nozze di Cana La morte di Ges 1 Cap. 2 3 4 19 Ges riconosciuto come vero sposo Si anticipa l ora di Ges L ora di Ges Si anticipa l ora di Ges Maria chiamata Donna La samaritana chiamata Donna Maria di Magdala chiamata Donna La risurrezione di Ges 20 Sei giare Incomprensione sul nascere dallalto Incomprensione sullacqua viva Ges offre lacqua viva Ges grida Ho sete ( dato laceto) Ges chiede da bere (ha sete) E lora sesta (mezzogiorno) Una giara Esce acqua dal costato di Ges 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata33Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni [1] Il primo giorno della settimana, Maria di Mgdala si rec al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.[2] Corse allora e and da Simon Pietro e dallaltro discepolo, quello che Ges amava, e disse loro: Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove lhanno posto!. [3] Pietro allora usc insieme allaltro discepolo e si recarono al sepolcro. [4] Correvano insieme tutti e due, ma laltro discepolo corse pi veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. [5] Si chin, vide i teli posati l, ma non entr. [6] Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entr nel sepolcro e osserv i teli posati l, [7] e il sudario che era stato sul suo capo non posato l con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. [8] Allora entr anche laltro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. [9] Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cio egli doveva risorgere dai morti. [10] I discepoli perci se ne tornarono di nuovo a casa. [11] Maria invece stava allesterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chin verso il sepolcro [12] e vide due angeli in bianche vesti, seduti luno dalla parte del capo e laltro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Ges. [13] Ed essi le dissero: Donna, perch piangi?. Rispose loro: Hanno portato via il mio Signore e non so dove lhanno posto. [14] Detto questo, si volt indietro e vide Ges, in piedi; ma non sapeva che fosse Ges. [15] Le disse Ges: Donna, perch piangi? Chi cerchi?. Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: Signore, se lhai portato via tu, dimmi dove lhai posto e io andr a prenderlo. [16] Ges le disse: Maria!. Ella si volt e gli disse in ebraico: Rabbun! che significa: Maestro!. [17] Ges le disse: Non mi trattenere, perch non sono ancora salito al Padre; ma va dai miei fratelli e di loro: Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro. [18] Maria di Mgdala and ad annunciare ai discepoli: Ho visto il Signore! e ci che le aveva detto. GESU E LA MADDALENA (Gv. 20,1-18) 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata34Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni INTRODUZIONE Gv. 20 : I primi incontri con Ges risorto Pietro e il discepolo amato al sepolcro (Gv. 20,1-10) Prima apparizione ai discepoli (Gv. 20,19-23) Incontro di Maria Maddalena con Ges (Gv. 20,11-18) Incontro di Ges con Tommaso (Gv. 20,19-23) parallelo Gv. 20,1-18 : Suddivisione del brano Pietro e il discepolo amato al sepolcro (Gv. 20,1-10) Incontro di Maria Maddalena con Ges (Gv. 20,11-18) Maria Maddalena al sepolcro (Gv. 20,1-2) Pietro e il discepolo amato al sepolcro (Gv. 20,3-10) La preparazione per opera degli angeli (Gv. 20,11-13) Ges si rivela alla Maddalena (Gv. 20,14-13) Maria Maddalena presentata come una nuova Eva nel giardino del sepolcro, piena di amore e in affettuosa ricerca dello Sposo, come la sposa del Cantico dei Cantici. In passato, si fatta confusione su questo personaggio, e si identificata Maria di Magdala, con la peccatrice anonima del vangelo di Luca (Lc. 7,36-50). Questo ha generato limmagine della Maddalena pentita che, non dei vangeli. 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata35Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni MARIA DI MAGDALA AL SEPOLCRO Lespressione il primo giorno della settimana; sottolinea linizio della tappa definitiva della creazione. Al tempo stesso, lultimo giorno che albeggiava nella croce; ora presentato come il primo giorno, che apre il tempo nuovo. Giovanni prescinde dal dato cronologico per evidenziare che il tempo messianico segue immediatamente la morte di Ges. E anche in opposizione al giorno sesto, che ha avuto il suo culmine nella realizzazione del progetto damore di Dio, portato a termine da Ges (Gv. 19,30). Maria di Magdala figura della comunit sposa di Ges In sintonia con limmagine di sposa, lo sfondo della scena dellincontro di Maria con Ges risorto, una serie di richiami al Cantico dei Cantici. Lespressione di buon mattino, difficilmente conciliabile con il seguito, quando era ancora buio. In Giovanni, le tenebre designano lideologia contraria alla verit della vita (Gv. 1,5 ; 3,19 ; 6,17 ; 12,35). La mancanza di luce materiale fa da contesto alla mancanza di luce interiore di Maria Maddalena che, dominata dalla falsa concezione della morte, si reca a cercare Ges nel sepolcro. La pietra era stata tolta dal sepolcro. La pietra al suo posto sarebbe stata segno della morte definitiva (Gv. 11,38-39.41), ma Giovanni non ha neanche rilevato che al momento della sepoltura fosse stata posta; la morte di Ges non ha interrotto la sua vita. Nellatteggiamento di Maria, Giovanni rappresenta la comunit che ha dimenticato la raccomandazione di Ges a Betnia: La fede nella vita che supera la morte, simboleggiata dal profumo, assente in Maria e nei discepoli; non si attendono la risurrezione. (CdC. 3,1-2) [1] Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l'amato del mio cuore; l'ho cercato, ma non l'ho trovato. [2] Mi alzer e far il giro della citt; per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amato del mio cuore. L'ho cercato, ma non l'ho trovato. (Gv. 12,5.7) [5] Perch quest'olio profumato non si venduto per trecento denari per poi darli ai poveri?. [7] Ges allora disse: Lasciala fare, perch lo conservi per il giorno della mia sepoltura. 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata36Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni PIETRO E LALTRO DISCEPOLO AL SEPOLCRO (1) Maria va ad avvertire i due discepoli separatamente: come aveva annunciato Ges, la sua morte ha causato la dispersione: Il discepolo che Ges amava compare per la quarta volta nel vangelo ed indica il discepolo che disposto, come Ges, a dare la sua vita. Maria afferma che hanno portato via il Signore. Ci che era un segno di vita, lassenza del corpo, lo interpreta come segno di morte. Maria parla al plurale, non sappiamo; questo indica nuovamente che rappresenta la comunit disorientata, che si sente persa senza Ges. Nel brano il sepolcro citato nove volte, mostrando che lidea di Ges morto predominante nella comunit. Laltro discepolo precede Pietro; il contrasto tra i due e sempre a favore del primo. Lo svantaggio di Pietro anche indicato da come presentato: prima Simon Pietro, poi solo Pietro, soprannome che richiama la sua ostinazione. Corre pi in fretta chi ha lesperienza dellamore di Ges, ed stato testimone del frutto della croce (Gv. 19,35): arriva per primo chi ama di pi. Laltro discepolo vede le teli di lino di cui si parla nella sepoltura (Gv. 19,40). A livello simbolico, vede sistemati i teli, come lenzuola nel letto nuziale. Anche se giunto primo, laltro discepolo non entra, ma attende Pietro. (Gv. 16,32) [32] Ecco, verr l'ora, anzi gi venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perch il Padre con me. 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata37Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni PIETRO E LALTRO DISCEPOLO AL SEPOLCRO (2) Laltro discepolo mostra il suo rispetto ed amore a Pietro, dandogli la precedenza. Lo lascia entrare per primo perch manifesti il suo amore a Ges. Nel loro incontro precedente, egli lo aveva condotto: ora Pietro deve accostarsi a Ges senza intermediari. Ci che Pietro constata smentisce lidea di Maria di Magdala: chi trafuga un cadavere dalla tomba, non ripiega i panni funerari. Come per Lazzaro, saltato lavvolgimento dei teli, ma, mentre questultimo deve essere liberato, Ges se ne libera da solo. La tomba vuota e i teli non sono una prova, ma sono un segno che Ges ha lasciato la tomba e ha vinto la morte Pietro vede anche il sudario, simbolo della morte, che non era ricordato nella descrizione del seppellimento di Ges. Il sudario ma copre un altro luogo, termine che nel Vangelo di Giovanni ha costantemente designato il tempio di Gerusalemme, centro dellistituzione giudaica che ha dato la morte a Ges. Laltro discepolo vede gli stessi segni che ha visto Pietro, e comprende che la morte non ha interrotto la vita. Il discepolo che in sintonia con Ges comprende i segni della vita, e sar testimone della risurrezione come lo gi stato della morte e dellamore di Ges (Gv. 19,35). Levangelista mette di nuovo in contrasto i due discepoli, indicando soltanto la fede de laltro discepolo. Sulla riva del lago di Tiberiade (Gv. 21,4.7), ancora il discepolo amato a riconoscere Ges per primo e ad informare Pietro. Il discepolo anonimo, qui come altrove, il seguace ideale di Ges. E sconcertante la scena muta tra i due discepoli, che, semplicemente tornarono di nuovo a casa. I discepoli non annunciano nulla, perch non hanno ancora visto Ges, ma hanno solo costatato la sua assenza. (Gv. 18,16) [16] Pietro invece si ferm fuori, vicino alla porta. Allora quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, torn fuori, parl alla portinaia e fece entrare anche Pietro. 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata38Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni MARIA DI MAGDALA E GLI ANGELI La scena presenta, nel giardino, la nuova coppia che d inizio alla nuova umanit. Per presentare lincontro di Maria di Magdala con il Risorto, Giovanni segue la falsariga del Cantico dei Cantici. Le fasi presentate dal Cantico dei Cantici sono: il desiderio dellinnamorata, la ricerca nella notte, la domanda alle guardie, lincontro con lamato. Giovanni fedele a questo ritmo, ma cambia il finale: mentre la sposa del Cantico afferma che lo strinsi fortemente, Ges, lo sposo, inviter Maria Maddalena non mi trattenere. Il pianto della Maddalena lo stesso di Marta sorella di Lazzaro: la disperazione perch ritiene che la morte di Ges sia la fine di tutto. Gli angeli, sono i custodi del letto, seduti l'uno dalla parte del capo e laltro dei piedi, conoscono ci che avvenuto; sono quindi i testimoni della risurrezione. Con la loro domanda, i messaggeri di Dio, indicano a Maria che non c motivo n di lutto n di lacrime, e la chiamano Donna, come Ges con sua madre a Cana (Gv. 2,4) e sulla croce (Gv. 19,26), e per la samaritana (Gv. 4,21), la sposa fedele e la sposa infedele dellantica alleanza. Gli angeli, vedono in Maria di Magdala la sposa della nuova alleanza, che cerca desolata lo sposo, pensando di averlo perso. (CdC. 3,1-4) [1]Sul mio letto, lungo la notte, ho cercatol'amato del mio cuore;l'ho cercato, ma non l'ho trovato. [2]Mi alzer e far il giro della citt;per le strade e per le piazze;voglio cercare l'amato del mio cuore. L'ho cercato, ma non l'ho trovato. [3] Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda: Avete visto l'amato del mio cuore?. [4] Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l'amato del mio cuore. Lo strinsi fortemente e non lo lascer finch non l'abbia condotto in casa di mia madre, nella stanza della mia genitrice. 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata39Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni IL GIARDINO Fino a quando Maria guarda in direzione del sepolcro, non potr mai incontrare Ges che vivo; infatti, conseguenza di quel si volt che vede Ges che in piedi. Nonostante questo, Maria di Magdala non lo riconosce; per lei ci che certo che Ges morto. Maria non ha ancora gli occhi adatti per scorgere Ges, come non li avranno i discepoli di Emmaus (Lc. 24,16), gli apostoli sul lago di Tiberiade (Gv 21,4), Tommaso (Gv. 20,25). La domanda di Ges ripete quella degli angeli, ed aggiunge Chi cerchi?, gi comparsa due volte nel testo di Giovanni. La prima, ai discepoli, la seconda a chi lo catturava nel giardino. Ges chiede a Maria se cerca un cadavere nel sepolcro o un vivente; se cerca il vivente non pu trovarlo nel luogo della morte. Maria crede che Ges sia il giardiniere, termine con cui Giovanni introduce di nuovo il tema del giardino, gi presentato al momento della morte di Ges. Precisando che cera un giardino nel luogo dove Ges mor, Giovanni mostra che nella sua morte cera gi vita. Il giardino richiama anche il tema del giardino dellEden, dove Dio stesso il giardiniere. Nel Cantico dei Cantici, il giardino il luogo dove si manifesta lamore tra lo sposo e la sposa. (Gv. 1,38) [38] Ges allora si volt e, vedendo che lo seguivano, disse: Che cercate?. Gli risposero: Rabb (che significa maestro), dove abiti?. (Gv. 18,4.7) [4] Ges allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: Chi cercate?. [7] Domand loro di nuovo: Chi cercate?. Risposero: Ges, il Nazareno. (Gv. 19,41) [41] Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. (CdC. 4,12a.15.16b;5,1a;6,2a.11;7,12-13) [12a] Giardino chiuso tu sei, sorella mia, sposa, [15] Fontana che irrora i giardini, pozzo d'acque vive e ruscelli sgorganti dal Libano. [16b] Venga il mio diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti. [5,1a] Son venuto nel mio giardino, sorella mia, sposa, [6,2a] Il mio diletto era sceso nel suo giardino [11] Nel giardino dei noci io sono sceso, per vedere il verdeggiare della valle, per vedere se la vite metteva germogli, se fiorivano i melograni. [7,12] Vieni, mio diletto, andiamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi. [13] Di buon mattino andremo alle vigne; vedremo se mette gemme la vite, se sbocciano i fiori, se fioriscono i melograni: l ti dar le mie carezze! 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata40Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni LA VOCE DELLO SPOSO Anche Ges chiama Maria Donna, cio sposa; lei, senza saperlo, esprime la realt di Ges, chiamandolo Signore, cio sposo, marito. Maria continua a non comprendere il motivo dellassenza di Ges; non ha capito che, donando la sua vita liberamente, Egli aveva il potere di riacquistarla: Maria crede che la presenza di Ges sia vincolata ad un luogo preciso, dove lhai posto; vuole assicurarsi la presenza di Ges, anche morto, e io lo prender. Non sa che risorto e non circoscritto in un luogo, ma sempre presente tra i suoi. Il risorto non sta su un piedistallo circondato di luce come nei nostri altari il giorno di Pasqua, ma sembra un giardiniere. Ges la chiama per nome ed essa lo riconosce dalla voce. Lo stesso tema appare nel Cantico dei Cantici: Nellepisodio conosciuto come il buon Pastore, Ges afferma: La voce di Ges che Maria riconosce, chiama a seguirlo; adesso spetta ai discepoli percorrere il suo stesso cammino verso il Padre: Giovanni Battista aveva udito la voce dello sposo ed aveva esultato di gioia, vedendo il compimento della salvezza annunciata. Ora allo sposo risponde la sposa; si forma la comunit messianica. (Gv. 10,18) [18] Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poich ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio. (CdC. 5,2) [2] Io dormo, ma il mio cuore veglia. Un rumore! il mio diletto che bussa: Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba, perfetta mia; perch il mio capo bagnato di rugiada, i miei riccioli di gocce notturne. (Gv. 10,3-4) [3] Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. [4] E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perch conoscono la sua voce. (Gv. 14,6) [6] Gli disse Ges: Io sono la via, la verit e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata41Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni NON MI TRATTENERE Udendo la voce di Ges, Maria si volge del tutto, non guarda pi il sepolcro. Risponde a Ges, chiamandolo Rabbun che lappellativo con cui ci si rivolgeva ai maestri, e che, allo stesso tempo, poteva essere usato dalla donna per rivolgersi al marito. Si combinano i due aspetti della scena: il linguaggio nuziale che esprime la relazione damore che unisce la comunit a Ges, e il fatto che l amore sequela; si corrisponde allamore di Ges, praticando un amore simile al suo (Gv. 1,16 ; 13,34). Il doppio voltarsi da parte di Maria segno della conversione necessaria per lincontro con Ges risorto; quando Maria smette di guardare al passato, percepisce la realt del presente. Le tante citazioni del pianto di Maria, richiamano alcuni famosi passi sulleliminazione del pianto. Lespressione non mi trattenere, letteralmente non mi toccare. Il gesto di Maria un nuovo richiamo al Cantico dei Cantici: Ges fa capire alla Maddalena che non sta continuando a vivere la sua esistenza di prima. Lascesa al Padre, significher la fine dellattivit di Ges nella sua comunit, e al tempo stesso, annuncia il ritorno con un nuovo tipo di presenza. La Maddalena cercava un corpo e le viene detto non un cadavere che deve trovare, ma Ges vivo. (CdC. 3,4b) [4b] Lo strinsi fortemente e non lo lascer finch non l'abbia condotto in casa di mia madre, nella stanza della mia genitrice. (Is. 25,8a) [8a] Eliminer la morte per sempre; il Signore Dio asciugher le lacrime su ogni volto; (Ap. 21,4) [4] E terger ogni lacrima dai loro occhi; non ci sar pi la morte, n lutto, n lamento, n affanno, perch le cose di prima sono passate. 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata42Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni LA COPPIA DELLA NUOVA UMANITA Maria Maddalena incontra Ges nel giardino e si costituisce la coppia della nuova umanit. Maria vorrebbe trattenere Ges, ma egli afferma che lui che deve condurre la sposa nella sua dimora, che quella del Padre, ma il momento non ancora arrivato. Maria possiede Ges e al tempo stesso non lo possiede ancora; questa tensione tra il gi e il non ancora, crea il dinamismo nella vita cristiana. La festa nuziale sar lo stadio finale, quando la sposa, dopo aver percorso lo stesso cammino dellamore totale dello sposo, si ricongiunger con lui. La gioia dellincontro fa dimenticare a Maria che la sua risposta a Ges deve essere lamore per gli altri; per questo Ges la invia a compiere una missione. Lamore che consente di riconoscere Ges, non un amore egoista, ripiegato su se stesso, ma lamore che si dona e che spinge verso gli altri. Non si pu trattenere per se il Risorto, ma annunciandolo agli altri che Maria conoscer il suo Signore. Per la prima ed unica volta Ges definisce il Padre suo come Padre dei discepoli; per questo li chiama fratelli. Ges sale al Padre per preparare per i discepoli un posto, cio per ottenere loro la condizione di figli. Lascesa di Ges realizza il dono dello spirito alla sua comunit. E attraverso lesperienza dello Spirito che i discepoli conosceranno Dio come Padre. Questo il Dio, del quale Ges, il figlio unico, stato la manifestazione (Gv. 1,18). (Gv. 14,2-3) [2] Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; [3] quando sar andato e vi avr preparato un posto, ritorner e vi prender con me, perch siate anche voi dove sono io. (Gv. 14,16) [16] Io pregher il Padre ed egli vi dar un altro Consolatore perch rimanga con voi per sempre, 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata43Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni VEDERE, OSSERVARE, INTUIRE Giovanni utilizza tre diversi verbi greci che indicano la visione, tutti tradotti indistintamente con vedere, e lo fa con molta attenzione alle sfumature, perch c modo e modo di vedere. Il primo indica la visione fisica, materiale ( blpw -blep). Il secondo indica un vedere con attenzione che suscita il problema, rende perplessi ( qewrw - there). Il terzo indica la visione interiore della fede, lo sguardo che coglie il significato nascosto ( rw - hora). Per una pi agevole comprensione, possiamo tradurre il primo con vedere, il secondo con osservare, il terzo con intuire. Maria e discepolo amato che giunge per primo al sepolcro vedono. Pietro entra nel sepolcro ed osserva con attenzione, ma non ancora lo sguardo di fede. Il discepolo amato, quando levangelista afferma che vide e credette, intuisce. Per descrivere lesperienza di Maria di Magdala, sono utilizzati tutti e tre i verbi. Di fronte al sepolcro vede. Davanti agli angeli e a Ges, che scambia per il giardiniere, osserva. In entrambi gli incontri la Maddalena vede, ma non vede: vede due figure, ma non li identifica con due angeli, vede il giardiniere, ma non lo identifica con Ges. Solo alla fine, quando Ges la chiama per nome, pu annunciare ho intuito il Signore. Oltre che dai diversi verbi greci lo sviluppo crescente del brano anche evidenziato dalloggetto della visione. I tre vanno al sepolcro, e, la loro vicinanza a quel luogo sempre pi accentuata: dal solo avvicinarsi, alla pietra rimossa, al chinarsi verso il sepolcro e, alla fine, ad entrarvi. Ognuno di loro vede qualcosa in modo crescente verso Ges: Maria Maddalena vede solo la pietra rimossa, il discepolo amato arrivato per primo vede solo le bende, Pietro vede le bende e il sudario, infine, laltro discepolo vede anche lui il tutto e credette. 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata44Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Conclusione 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni LE TRE DONNA NEL VANGELO DI GIOVANNI E Ges le rispose: Donna, che vuoi da me? Non ancora giunta la mia ora. (Gv. 2,4) Le disse Ges: Donna, perch piangi? Chi cerchi? (Gv. 20,15) Maria la madre di GesLa samaritanaMaria di Magdala COMUNITA ANTICA ALLEANZA Sposa (Israele) fedeleSposa (Israele) infedele COMUNITA NUOVA ALLEANZA Sposa Nuova Comunit Ges allora, vedendo la madre e l accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: Donna, ecco il tuo figlio!. (Gv. 19,26) Ai piedi della croce, la madre, simbolo dellIsraele fedele accolta nella nuova comunit rappresentata dal discepolo che Ges amava, che riconosce in lei la sua origine. Lantico popolo, cio la madre di Ges, termina sulla croce, da dove comincia il nuovo popolo, rappresentato da Maria Maddalena. Il fatto che le donne hanno lo stesso nome, Maria, e il fatto di essere presentate come sorelle evidenzia che luguaglianza deve essere la regola nella relazione della comunit antica con quella nuova. (Gv. 19,25) [25] Stavano presso la croce di Ges sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clofa e Maria di Mgdala. Ges le dice: Credimi, donna, viene lora in cui n su questo monte n a Gerusalemme adorerete il Padre. 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata45Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni I miei appunti Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata46Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni I miei appunti Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni 05/12/2009 08/12/2009
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  • Parrocchia S. Michele Macerata47Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni I miei appunti Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni 05/12/2009 08/12/2009
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  • Linvito di Cana (C.M. Martini) Donaci, Signore, di contemplare la tua rivelazione nelle parole dellevangelista Giovanni. Donaci di lasciarci invitare Alle nozze della tua Parola, perch possiamo gustare abbondantemente il vino dello Spirito ed essere riempiti dalla ricchezza della scritture con la quale tu vuoi nutrirci. Donaci di penetrare momenti fondamentali E insegnamenti decisivi del brano evangelico Che come una sintesi del tuo mistero di amore. Di redenzione, di grazia, di attenzione alluomo, di offerta di gioia alla tua Chiesa. O signore, credo in te, spero in te, scommetto su di te, perch tu, attraverso lascolto della Parola, ci vuoi riempire del vino nuovo che il tuo amore imprevedibile. Lettura: Le Nozze di Cana (Gv. 2,1-11) - Pag. 5 Parrocchia S. Michele Macerata48Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Preghiera del mattino Domenica 06/12/2009 Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni COME MARIA Vogliamo vivere, Signore, offrendo a te la nostra vita, con questo pane e questo vino, accetta quello che noi siamo. Vogliamo vivere, Signore, abbandonati alla Tua voce, staccati dalle cose vane, fissati nella vita vera. Vogliamo vivere come Maria, lirraggiungibile, la Madre amata, che vince il mondo con lAmore, e offrire sempre la Tua vita, che viene dal Cielo. Accetta dalle nostre mani, come unofferta a Te gradita, i desideri di ogni cuore, le ansie della nostra vita. Vogliamo vivere, Signore, accesi dalle Tue parole, per riportare in ogni uomo, la fiamma viva del tuo amore. Vogliamo vivere... 05/12/2009 08/12/2009
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  • INIZIO SANTO : Osanna eh! OFFERTORIO Parrocchia S. Michele MacerataLe tre Donna nel Vangelo di Giovanni Celebrazione Eucaristica Domenica 06/12/2009 Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni 49 ECCO QUEL CHE ABBIAMO Ecco quel che abbiamo, nulla ci appartiene ormai. Ecco i frutti della terra che tu moltiplicherai. Ecco queste mani, puoi usarle se lo vuoi, per dividere nel mondo il pane che Tu hai dato a noi. Solo una goccia hai messo fra le mani mie, solo una goccia che tu ora chiedi a me, una goccia che, in mano a Te una pioggia diventer e la terra feconder. Ecco. Sulle strade il vento da lontano porter Il profumo del frumento, che tutti avvolger. E sara lamore che il raccolto spartir E il miracolo del pane in terra si ripeter. Ecco... INSIEME COME FRATELLI Oh come bello e gioioso stare insieme come fratelli. (2) Come olio che scende sulla testa profumando tutto il volto. (2) Oh come.... Come olio che scende sulla barba, profumando anche le vesti. (2) Oh come.... Come rugiada che scende dall'Ermon, sui monti di Sion. (2) Oh come.... L il Signore ha mandato benedizione e la vita per sempre. (2) Oh come... COMUNIONE SAN FRANCESCO O Signore fa di me uno strumento fa di me uno strumento della tua pace dov odio che io porti lamore dov loffesa che io porti il perdono dov il dubbio che io porti la fede dov discordia che io porti lunione dov lerrore che io porti verit a chi dispera che io porti la speranza dov lerrore che io porti verit a chi dispera che io porti la speranza O Maestro dammi tu un cuore grande che sia goccia di rugiada per il mondo, che sia voce di speranza, che sia un buon mattino per il giorno di ogni uomo, e cogli ultimi del mondo sia il mio passo lieto nella povert, nella povert. O Signore fa di me il tuo canto fa di me il tuo canto di pace a chi triste chio porti la gioia a chi nel buio che io porti la luce. E donando che si ama la vita servendo che si vive con gioia Perdonando si trova il perdono morendo che si vive in eterno Perdonando si trova il perdono morendo che si vive in eterno O maestro 05/12/2009 08/12/2009
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  • PADRE NOSTRO : Padre Nostro (Comi) CONCLUSIONE Parrocchia S. Michele MacerataSimon Pietro: un diavolo in paradiso PACE SIA, PACE A VOI Pace sia, pace a voi, la tua pace sar sulla terra com nei cieli. Pace sia, pace a voi, La tua pace sar gioia nei nostri occhi, nei cuori. Pace sia, pace a voi l a tua pace sar luce limpida nei pensieri. Pace sia, pace a voi la tua pace sar una casa per tutti. Pace a voi, sia il tuo dono invisibile Pace a voi, la tua eredit. Pace a voi, come un canto allunisono che sale dalle nostre citt. Pace sia... Pace a voi, sia limpronta nei secoli, pace a voi, segno dunit. Pace a voi, sia labbraccio tra i popoli la tua promessa allumanit. SCAMBIO DELLA PACE Parrocchia S. Michele MacerataLe tre Donna nel Vangelo di Giovanni Celebrazione Eucaristica Domenica 06/12/2009 Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni 50 NOI ARCOBALENO DI DIO Se tu credi che un sorriso pi forte di un arma, se tu credi alla potenza di una mano tesa. Se tu credi che lunione vale pi che la divisione, se tu credi alla speranza pi che alla disperazione. Allora la pace verr, e il sole un nuovo giorno doner, saremo tutti noi arcobaleno, segno di Dio allumanit. (2) Se tu credi che lamore pi forte dellodio, se tu credi che nellaltro trovi sempre un fratello, se tu credi che ogni vita vale pi di un tesoro, se tu credi che ascoltare vale pi che parlare. Allora.... Se tu credi che i prati sorridono al cielo, se tu credi che lacqua canta limpida al sole, se tu credi alla voce del vento e del mare, se tu credi che il mondo pronto a cantare. Allora.... 05/12/2009 08/12/2009
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  • Simon Pietro: un diavolo in paradiso Lacqua viva (C.M. Martini) Signore, io desidero questacqua viva, io credo Signore che tu sei per me e per ciascuno di noi questa sorgente di acqua viva. Io credo, Signore, che tu non ci verrai mai meno, e anche nel momento in cui ci sentiremo o ci parr di essere soli, smarriti, abbandonati, assettati come in un deserto, e il cammino ci parr troppo lungo, tu, o Signore, non ci abbandonerai in ogni istante del nostro cammino. Parrocchia S. Michele MacerataSimon Pietro: un diavolo in paradiso51Parrocchia S. Michele Macerata51Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Preghiera del mattino Luned 07/12/2009 Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Lettura: La Samaritana (Gv. 4,3-43) - Pag. 17 TE AL CENTRO DEL MIO CUORE Ho bisogno dincontrarti nel mio cuore, di trovare te, di stare insieme a te, unico riferimento del mio andare unica ragione tu, unico sostegno tu al centro del mio cuore ci sei solo tu. Anche il cielo gira intorno e non ha pace, ma c un punto fermo quella stella l, la stella polare fissa ed la sola, la stella polare tu, la stella sicura tu al centro del mio cuore ci sei solo tu. Tutto ruota attorno a te in funzione di te E poi non importa il come, il dove, il se. Che tu splenda sempre al centro del mio cuore il significato allora sarai tu, quello che far sar soltanto amore unico sostegno tu, la stella polare tu, al centro del mio cuore ci sei solo tu. Tutto ruota..... 05/12/2009 08/12/2009
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  • Lideale ultimo e definitivo (C.M. Martini) Noi ti ringraziamo Dio nostro Padre perch hai risuscitato per noi il figlio tuo Ges Cristo e hai inaugurato la vita nuova di questo secolo nellattesa della sua venuta. donaci di contemplare il suo volto di Risorto nella tua Chiesa; rendici disponibili allazione dello Spirito santo che edifica il corpo del tuo Figlio risorto fino al momento in cui te lo presenter alla fine dei secoli, affinch Tu sia tutto in tutte le cose. Padre tu ci hai dato in Ges un ideale ultimo e definitivo,. capace di illuminare tutti i singoli momenti del cammino umano: un ideale che corrisponde ai desideri pi profondi; ai bisogni pi profondi dellumanit, alle sofferenze pi vere degli uomini e delle donne del nostro tempo. ti chiediamo di farci contemplare, mediante Ges, questo ideale per meglio servire il tuo disegno di salvezza. Parrocchia S. Michele Macerata52Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Preghiera del mattino Marted 08/12/2009 Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Lettura: Ges e la Maddalena (Gv. 20,1-18) - Pag. 33 RISURREZIONE Che gioia ci hai dato, Signore del cielo, Signore del grande universo, che gioia ci hai dato vestito di luce, v estito di gloria infinita, vestito di gloria infinita. Vederti risorto, vederti Signore, il cuore sta per impazzire, Tu sei ritornato, Tu sei qui fra noi e adesso ti avremo per sempre, e adesso ti avremo per sempre. Chi cercate donne quaggi, chi cercate donne quaggi, quello che era morto non qui, risorto! Si, come aveva detto anche a voi. Voi gridate a tutti che risorto Lui, A tutti che risorto Lui. Tu hai vinto il mondo Ges, liberiamo la felicit e la morte. no non esiste pi, lhai vinta Tu hai salvato tutti noi, uomini con Te, tutti noi uomini con Te. 05/12/2009 08/12/2009