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In Parrocchia Parrocchia Santa Maria Maggiore Geraci Siculo

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In Parrocchia

Parrocchia Santa Maria Maggiore Geraci Siculo

RIVISTA DELLA PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE Piazza del Popolo n° 1 90010 - GERACI SICULO www.parrgeraci.webnode.it

Sommario

NOVEMBRE 2010—GIUGNO 2011

In Parrocchia … la via del Vangelo 3

CATECHISMO

La creatività dei bambini della prima elementare 4

La presenza di Dio Padre nel nostro cammino 5

Ci piace andare al catechismo 6

Riscopriamo la Domenica 8

La mia storia nella storia di Dio 10

Cresciamo con Gesù ! 12

Un giorno … in festa 14

Mi presento... 15

Con S. Paolo … ci avviciniamo alla cresima 16

Azione Cattolica — Una realtà a Geraci Siculo 17

Vita in Parrocchia 19

La Prima Comunione 24

Radicati e fondati in Cristo 25

Il gruppo carismatico RnS ―Eucaristico—Mariano‖ 27

A festa dù Crucifissu – Emblema della religiosità dei Geracesi 29

Preghiera del Catechista 30

Vita in Parrocchia – Statistica 31

Hanno collaborato a questo numero

don Francesco, Maria Alessandra Alessi, Antonio Anatra, Barbara Attinasi,

Giuseppe Bertoni, Francesca Chichi, Anna Maria Coco, Marianna Corradino,

Anna Rita Fazio, Nicoletta Anna Fiorentino, Nunzia Fiorentino, Pierangela

Fiorentino, Nunziatina Giaconia, Pina Giaconia, Bartola Neglia, Vincenzo

Piccione, Venerina Sacco, Illuminato Salmeri, Marisa Salmeri, Vincenza

Spallina, Marco Vittorioso, Enza Volino.

In Parrocchia 2

Si ringrazia

Numero unico stampato in proprio

In Parrocchia 3

C arissimi,

con sincera gioia presento alla

nostra Comunità parrocchiale di Geraci il

primo numero di questa pubblicazione :

IN PARROCCHIA.

Vuole essere un foglio di collega-

mento interno tra le diverse componenti

della nostra realtà parrocchiale con sem-

plicità e immediatezza; vuole portare nel-

le nostre case e nelle famiglie lo spirito

della comunità parrocchiale che vive e

cresce in ciascuno dei suoi componenti.

L‘idea è nata dal confronto fruttuoso

in seno al nostro gruppo dei catechisti,

inizialmente per comunicare il cammino

svolto in questo anno pastorale, in segui-

to abbiamo allargato l‘orizzonte con il de-

siderio di rendere un servizio a tutta la

parrocchia e ai geracesi residenti fuori

dal paese.

L‘entusiasmo e la collaborazione so-

no stati gli elementi trainanti che oggi

permettono a tutti di avere tra le mani

questa pubblicazione che vuole segnare

l‘inizio di un dialogo concreto sui temi

che ci stanno a cuore e sono necessari al

nostro cammino di fede.

La via è quella del Vangelo e nella

sequela di Cristo Maestro e Signore com-

piamo le scelte della nostra vita umana e

di fede: ―Il primato di Dio nella vita e

nell‘azione delle nostre Chiese, la testi-

monianza quale forma dell‘esistenza cri-

stiana e l‘impegno in una pastorale che,

convergendo sull‘unità della persona, sia

in grado di rinnovarsi nel segno della

speranza integrale, dell‘attenzione alla

vita, dell‘unità tra le diverse vocazioni, le

molteplici soggettività ecclesiali, le di-

mensioni fondamentali dell‘esperienza

cristiana‖ (CEI, Educare alla vita buona

del Vangelo,n.3).

In ragione di ciò abbiamo pensato

subito di presentare un ―panorama‖ delle

attività e dei momenti vissuti dalla Comu-

nità parrocchiale in questi mesi ripromet-

t endo c i u n i m p egno c o s t a n t e

nell‘approfondimento delle tematiche che

accennavamo prima.

Facciamo nostro l‘invito del Vescovo che

ci è giunto attraverso le indicazioni pa-

storali di quest‘anno e che sono state

oggetto degli incontri all‘interno dei

gruppi, delle confraternite, delle asso-

ciazioni parrocchiali: ―L‘attenzione ai

―segni dei tempi‖ impone, ovviamente,

anche alla nostra chiesa e a tutte le no-

stre parrocchie e comunità ecclesiali,

un‘attenta lettura dei bisogni del terri-

torio, un intelligente discernimento dei

problemi reali e dei drammi che vive la

nostra gente. Esige anche che la nostra

chiesa, con un grosso impegno comune

e senza rassegnazione, sappia fiducio-

samente affrontare la complessità della

situazione attuale, forte della speranza

che viene dallo Spirito di Dio e dalla

certezza della presenza della grazia del

Risorto nella storia umana‖ ( Diocesi

di Cefalù, La Parrocchia, crocevia delle

istanze educative, 2010-2011).

Il nostro grazie anche alle realtà

geracesi che stanno sostenendo questo

impegno della Comunità parrocchiale e

l‘augurio a tutti di un gioioso cammino.

don Francesco

In Parrocchia … la via del Vangelo

Giusi Iuppa

Ho disegnato il prete che alza l‘ostia

nel momento della consacrazione

quando l‘ostia diventa corpo di Gesù.

Nicolò Albanese

Ho rappresentato il tabernacolo

dov‘è conservato Gesù sotto forma di

ostia perché in chiesa è il posto che

mi colpisce di più.

Mariaelena Sacco

Io ho disegnato il momento della Messa in cui le

persone pregano insieme al prete.

Barbara Attinasi

In Parrocchia 4

CATECHISMO

La creatività dei bambini della prima elementare

L a classe 2ª Elementare è formata da 19

bambini ed è seguita dalle catechiste Nico-

letta Anna Fiorentino e da Suor Maria delle

Suore Collegine di Geraci. Abbiamo iniziato il

catechismo nel mese di novembre 2010. Ci

siamo attenute al Catechismo della Chiesa Cat-

tolica e, ispirate anche dalle vicende personali

della classe, abbiamo cercato di raggiungere gli

obiettivi che il testo ci indicava. Abbiamo volu-

to far capire, così, ai bambini la presenza di

Dio come Padre e Creatore e la fiducia che

dobbiamo maturare in Lui attraverso la pre-

ghiera. Ci siamo concentrate, poi, sulla presen-

za di Dio Padre nel cammino di ciascuno di noi

e sul fatto che Dio Padre ci vede, ci conosce e

non ci lascia mai soli. Seguendo il periodo litur-

gico, giunti all‘Avvento, abbiamo iniziato a par-

lare di Gesù che viene in mezzo a noi per sal-

varci dal male, dal peccato e dalla morte. Que-

sta è stata l‘occasione per contemplare il mi-

stero dell‘Annunciazione e dell‘Incarnazione e

per apprezzare l‘esempio della Famiglia di Na-

zaret all‘interno della quale Gesù è cresciuto.

Giunti al periodo quaresimale, abbiamo cercato

di spiegare ai bimbi tutte le tentazioni che Ge-

sù ha dovuto subire prima di giungere al perio-

do della sua Passione. Una delle varie attività

svolte in questo periodo, è consistita

nell‘illustrare le immagini che rappresentano le

varie stazioni della Via Crucis e nel farle colora-

re ai bimbi. In prossimità del periodo pasquale,

abbiamo spiegato il significato della Pasqua

stessa e i momenti della Passione, Morte e Re-

surrezione di Gesù, cercando anche di far loro

comprendere che questi mo-

menti si rivivono ogni volta nella

Santa Messa. Inoltre, abbiamo

spiegato che dopo la Resurrezio-

ne e l‘Ascensione al cielo, Gesù

promette agli Apostoli e, dun-

que, a tutta l‘umanità, che non

ci lascerà soli, inviandoci lo Spi-

rito Santo che ci riunisce in

un‘unica famiglia d‘amore.

Per finire, nell‘ultima parte

dell‘anno catechistico, abbiamo

iniziato a parlare ai bimbi dei

Sacramenti.

Nicoletta Anna Fiorentino

CATECHISMO

La presenza di Dio Padre nel nostro cammino

In Parrocchia 5

6 In Parrocchia

C i chiamiamo Alessio, Ninni e Giusep-

pe. Andiamo in 3ª e abbiamo 8 anni.

Ci piace giocare a calcio con i nostri amici e

uscire fuori con la bicicletta. Ci piace andare

al catechismo perché abbiamo imparato tante

cose sulla chiamata di Dio fatta ad Abramo e

della risposta di Abramo di diventare il padre

di una moltitudine di popoli. Quel giorno Dio

fece una promessa

solenne di amicizia

tra Abramo e i

suoi discendenti.

Abbiamo studiato

anche la vita di

Maria che alla

chiamata rivolta a

lei dall‘angelo Ga-

briele, mandato da

Dio, ha risposto

subito sì. Abbiamo

imparato anche

molte preghiere

come l‘Atto di do-

lore e il Credo.

Queste preghiere

ci serviranno per

diventare buoni

cristiani.

Ci chiamiamo So-

fia, Maria Adelai-

de, Maria Angela

e Veronica, ab-

biamo 8 anni e frequentiamo la 3ª elemen-

tare. Ci piace giocare al computer. Ci piace

andare al catechismo perché le nostre cate-

chiste ci incoraggiano e ci aiutano a cammi-

nare nella fede e conoscere Gesù. Mi chiamo

Francesco Sanfilippo e ho 8 anni e fre-

quento la 3ª elementare. Vado volentieri a

scuola il lunedì, il mercoledì, il giovedì, il ve-

nerdì e il sabato, tranne il martedì perché

abbiamo matematica e italiano. Mi piace an-

dare al catechismo per conoscere e incontra-

re Gesù. Al catechismo abbiamo imparato

anche i 7 sacramenti e la storia di Abramo.

Sono Enrico, un ragazzino che frequenta la

classe 3ª elemen-

tare. Ho una bella

famiglia: papà,

mamma e una

sorella più grande

di me. I miei geni-

tori mi hanno in-

vogliato a fre-

quentare il cate-

chismo per diven-

tare ―un bravo

cristiano‖. Ho ac-

cettato, anche se

questo cammino

per conoscere Ge-

sù sarà molto lun-

go. Sono Anto-

nella. Mi piace

andare al catechi-

smo perché sto

studiando la vita

di Gesù e sto im-

parando a essere

buona. Ho appreso

tantissime belle preghiere e abbiamo parlato

di Abramo e Maria, persone che hanno detto

subito sì a Dio. Maria, alla chiamata

dell‘angelo Gabriele, ha detto subito sì, e co-

me la Madonna anche noi dobbiamo essere

disponibili quando ci chiama Gesù.

CATECHISMO Ci piace andare al Catechismo...

Mi chiamo Vincenza, una ragazzina di 8 anni e

frequento la 3ª elementare. La mia famiglia è

composta da: mamma, papà e 3 fratelli. Mi pia-

ce studiare e andare al catechismo. Nel mondo

esistono tante malattie, alcune gravi che nean-

che i dottori possono curare. Anche se non sono

gravi, l‘affetto dei familiari e degli amici dà fidu-

cia. Al tempo di Gesù c‘erano molti lebbrosi e la

gente li cacciava da casa perché si spaventava-

no di essere contagiati, e così erano costretti a

vivere nelle grotte per non farsi vedere. Ma

quando passava Gesù si avvicinavano a lui per

ascoltarlo e farsi guarire. Gesù non compie mi-

racoli per far vedere alla gente che è bravo ma

per far capire che Dio è sempre vicino a chi sof-

fre, nel corpo e nello spirito.

Io mi chiamo Mario e sono

nella classe 3 primaria. Mi

piace giocare a pallone e

uscire fuori. Mi piace molto

andare al catechismo. Sul

libro del catechismo abbia-

mo imparato che fare del

bene agli altri e compiere le

opere dell‘amore, come

dare da mangiare a chi ha

fame, visitare i malati e

quelli che sono soli, confor-

tare le persone che soffro-

no, accogliere quelli che

non hanno casa e quelli che

cercano lavoro, perdonare

le offese ricevute e pregare

per i vivi e per i morti, sono

cose molto importanti. Noi

cristiani dobbiamo davvero seguire Gesù così la

nostra vita sarà sempre un‘opera d‘amore.

Sono Antonella Sacco e mi piace andare al

catechismo. Noi al catechismo studiamo la vita

di Gesù. Ci serve pure come luogo d‘incontro

con i compagni e le catechiste. All‘uscita ci in-

contriamo con altri bambini contenti della lezio-

ne e poi torniamo a casa. Durante quest‘anno

abbiamo compreso che noi cristiani dobbiamo

cercare di aiutare il debole e quindi anche

l‘ammalato cercando di stargli vicino per non

sentirsi solo e confortandolo per non perdere la

fiducia in Dio. Dobbiamo cercare di seguire le

orme di Gesù.

Vincenza Spallina e Marisa Salmeri

In Parrocchia 7

CATECHISMO Ci piace andare al Catechismo ...

In Parrocchia 8

S iamo le catechiste della quarta elementare, la classe dei bambini che il 29 maggio 2011 hanno

ricevuto il Sacramento della Prima Comunione.

Durante l‘anno catechistico abbiamo trattato vari temi ma in particolar modo abbiamo parlato del Sa-

cramento dell‘Eucaristia e dell‘importanza della Santa Messa.

Per far comprendere meglio il forte legame tra l‘Ultima Cena e la Santa Messa, abbiamo realizzato con

i bambini un OLOGRAMMA, dal titolo ―Una cena nell‘altra‖.

Nell‘ologramma, a seconda della direzione dello sguardo, si colgono figure diverse; visto da destra

possiamo osservare l‘Ultima Cena, visto da sinistra la Santa Messa.

CATECHISMO

Riscopriamo la Domenica

Da questo piccolo oggetto si evidenzia

il fatto che ogni volta nella Santa Mes-

sa noi riviviamo l‘Ultima Cena di Gesù

e il Suo sacrificio per la nostra salvez-

za e che nell‘Ultima Cena si intravedo-

no tutte le Messe future.

Per coinvolgere maggiormente i geni-

tori e farli riflettere, abbiamo pensato

di rivolgere loro delle domande inerenti

l‘importanza della messa domenicale,

della preghiera in famiglia e della let-

tura della Parola di Dio. Dalle varie

risposte è emerso che la maggior parte

delle famiglie partecipa alla Messa do-

menicale, anche se in maniera inco-

stante e non comprendendo il vero

significato. Un‘esigua parte vi parteci-

pa attivamente e non per abitudine. La

rimanente parte ammette di trascorrere la do-

menica in campagna a fare mangiate con amici

e parenti o a occuparsi di altro e ammette an-

che di partecipare alla Santa Messa solo in casi

eccezionali (Natale, Pasqua, matrimoni, funerali

ecc..). Un altro dato che è emerso è quello che

si prega poco in famiglia o addirittura non si

prega affatto.

L‘intervista posta ai genitori non è stato un mo-

do per volere indagare nella loro vita privata o

per giudicarli ma perché ci auguriamo che que-

ste domande siano servite per farli riflettere sul

dono più prezioso da trasmettere ai loro figli: la

fede. E‘ stato nostro intento far capire che la

Domenica non è un giorno come tutti gli altri o

un contenitore insignificante da riempire di

―cose da fare‖, ma che è il Giorno del Signore,

da vivere intensamente da veri cristiani. La do-

menica è il giorno della resurrezione di Cristo e

di ognuno di noi.

Assieme ai nostri bambini abbiamo pregato il

Signore, per intercessione di Maria, per le no-

stre famiglie, perché la domenica lascino le loro

case per ritrovarsi assieme in Chiesa, chiedano

perdono a Dio e si perdonino a vicenda, si cibino

della Parola e del Pane, presentino le proprie

offerte a Dio e le condividano con i bisognosi e

vivano la gioia della festa e del riposo.

Anna Rita Fazio ed Enza Volino

CATECHISMO

Riscopriamo la Domenica

In Parrocchia 9

CATECHISMO

La Mia storia nella storia di Dio

“L a mia storia nella storia di Dio” è il titolo attribuito al lavoro svolto nell’anno catechi-

stico 2010/11 dai ragazzi della Vª A, i quali hanno incentrato il loro interesse sulla

BIBBIA, realizzando un opuscoletto che riporta il suddetto titolo. Si è partiti dall’analisi della

parola BIBBIA, quindi si è parlato della divisione in Antico e Nuovo Testamento, dei libri ad

essi appartenenti e infine si sono approfonditi i libri del PENTATEUCO. La ricerca del materia-

le (testi, foto, disegni) è stata realizzata in toto dai ragazzi. Si è voluto attualizzare alcuni

passi del Libro Sacro, chiedendo ai bambini a cosa oggi poter paragonare le immagini che

questi avevano suscitato loro. Il nome “PENTATEUCO” designa l’insieme dei primi cinque libri

della BIBBIA: GENESI, ESODO, LEVITICO, NUMERI, DEUTERONOMIO. Il termine, di origine

greca, è composto da pente "cinque" e teuchos che indicava l’“astuccio”, cioè il contenitore

cilindrico che custodiva un rotolo e passò poi a indicare il contenuto dell’astuccio, cioè il ro-

tolo.

PENTATEUCO significa dunque “libro dei cinque rotoli”.

GENESI: il significato

della parola è quello

d i “ o r i g i n e ” o

“generazione”; il ma-

teriale portato dai

ragazzi si rifà in par-

ticolar modo ad alcu-

ni passi inerenti la

creazione, il peccato originale, il diluvio universale,

Abramo, Giuseppe, Mosè e il re Davide. Queste

scene sono state descritte mediante immagini e

disegni e attualizzate con foto a cui rimandavano.

ESODO: “uscita”, indica l’uscita degli Ebrei

dall’Egitto verso la libertà, narrata nei primi

quindici capitoli di questo libro. In ebraico è

chiamato “shemòt” (i nomi) da una delle prime

parole con cui il libro inizia. Si sono approfondi-

ti, attraverso versetti tratti dalla Bibbia, imma-

gini e altro gli argomenti inerenti: il passaggio

del mar Rosso, ricordato nella Pasqua ebraica,

confrontata con Pasqua cristiana; la consegna a

Mosè, sul Sinai, delle tavole della legge.

In Parrocchia 10

DEUTERONOMIO: il nome è la trascrizione di una

parola greca che significa “seconda legge”, in quanto il

libro riprende, con accenti nuovi e un’impostazione

generale diversa, la legge dell’esodo, aggiungendo an-

che nuovi materiali. Si presenta come un’omelia che

Mosè rivolge al popolo di Israele. I versetti che hanno

maggiormente attirato la nostra attenzione sono quelli

relativi all’arrivo degli ebrei nella terra promessa e il

fatto che Mosè pur vedendola non vi entrerà mai.

L’impegno e l’interesse mostrato dai ragazzi è stato notevole e soprattutto ha stimolato la loro curiosi-

tà attraverso una lezione interattiva di cui loro stessi erano i protagonisti.

Bartola Neglia e Nunzia Fiorentino

NUMERI: il titolo ebraico di questo libro, Bemidbàr, “nel deserto”, ne riprende una delle prime parole.

Il titolo “Numeri” fa riferimento al censimento del popolo narrato nel primo capitolo. Sostanzialmente il

libro narra del viaggio che porta il popolo d’Israele dalle pendici del monte Sinai sino al confine della

terra promessa, alle steppe di Moab. Esso contiene le istruzioni di Dio per affrontare con successo il

cammino e, al tempo stesso, vuol far capire quanto sia faticoso per il popolo fidarsi di Dio e dei suoi

legittimi rappresentanti.

CATECHISMO

La Mia storia nella storia di Dio

11 In Parrocchia

LEVITICO: “libro dei leviti”, infatti, molte leggi di

questo libro riguardano riti e decisioni che spetta-

vano ai sacerdoti, membri della tribù di Levi. In

ebraico il libro è detto, dalla parola iniziale, Wajji-

qrà, “chiamò”. È composto da 27 capitoli conte-

nenti unicamente leggi religiose e sociali,ad uso

dei sacerdoti e dei leviti che Mosè dato agli Ebrei il

soggiorno nel deserto del Sinai.

CATECHISMO Cresciamo con Gesù !

A maggio 2010 la nostra classe

ha ricevuto il sacramento

dell‘Eucaristia, e all‘inizio dell‘anno

catechistico abbiamo parlato dello

stato d‘animo e le emozioni di quel

giorno favoloso.

Tutti ci sentiamo diversi, forse perché

siamo cresciuti fuori e dentro, siamo

cresciuti soprattutto con la consape-

volezza che dal giorno in cui abbiamo

ricevuto per la prima volta il Corpo di

Cristo siamo diventati parte vivente

della nostra comunità Cristiana, an-

che se già ne facciamo parte attraver-

so il nostro Battesimo.

Giacomo Antista pensa che essere Cristiano è

credere in Dio e amarlo perché ci ha salvato dal

peccato originale, ha fatto tante cose belle e

perché Gesù si è fatto mettere in croce per noi.

Per Mario Iuppa con il Battesimo, che toglie il

peccato originale che hanno commesso Adamo

ed Eva, diventiamo fratelli di Gesù e figli di Dio,

quindi parte della stessa famiglia, anche Eleo-

nora Amato pensa la stessa cosa, ma dice che

cristiani si diventa con il Battesimo, ma crescen-

do impariamo dai genitori e dai membri della

nostra comunità a essere veri cristiani e fre-

quentando la Messa la Domenica e il catechi-

smo. Ilenia Sacco, infatti, frequenta sia il cate-

chismo che la Messa per conoscere la vita Gesù

e tante cose belle su Gesù. Andare a Messa per

Alessio La Martina è pregare in silenzio, stare

con Gesù, pregare con il cuore e

mettersi in relazione con Gesù.

Anche per Marco Corradino è lo

stesso, precisando che quando si

prega bisogna confidarsi con Ge-

sù, perché ci conosce bene e sa

quello che vogliamo e chi siamo.

Filippo Fiorentino specifica che

ci sono delle preghiere spontanee

e preghiere che ci hanno insegna-

to, quali il Credo che è il pilastro

della Nostra fede e recitando il

Credo che confidiamo in Dio, in

Gesù, nello Spirito Santo e nella

Chiesa.

In Parrocchia 12

Danilo Pupillo considera che per essere un

buon cristiano bisogna anche avere verso la vita

un atteggiamento gioioso, piena di speranza e

di fede, che nei momenti di sconforto e difficili

bisogna affidarsi a Dio con la preghiera, non

bisogna pretendere ma anzi ringraziare Dio per

tutto quello che ci ha dato.

È per questo modo di vivere la vita che la V B

ha realizzato un piccolo progetto, un video con

delle foto fatte a delle persone che non stanno

molto bene o che hanno qualche difficoltà nella

vita, ma che affrontano le loro vite con serenità,

fiducia e fede, mostrando agli altri la forza e il

sollievo che dà nell‘affidarsi a Dio, e fare un sor-

riso agli altri e il modo di ringraziare Dio stesso.

Pina Giaconia e Illuminato Salmeri

CATECHISMO

Cresciamo con Gesù !

In Parrocchia 13

CATECHISMO

Un giorno … in festa

U n giorno, al catechismo, la catechista ci ha

invitati a partecipare a una serata di ballo

al salone S. Luigi visto che era il periodo di Car-

nevale. L‘idea è stata del nostro Parroco don

Francesco. Noi abbiamo collaborato facendo di-

verse maschere scherzose e divertenti con i car-

toncini colorati. Abbiamo realizzato dei festoni di

tanti colori che i catechisti hanno attaccato

all‘estremità dei quattro angoli della sala in mo-

do che tutti i festoni s‘incrociassero rendendola

più colorata e luminosa. II tema della serata era

sui cartoni animati e questo è stato bello perché

abbiamo visto molte maschere. La serata, infat-

ti, non era aperta solo a noi ragazzi del catechi-

smo ma a tutti. Noi più grandi ci

siamo divertiti a cercare vestiti

che non indossavamo da quando

eravamo più piccoli. Nell‘ingresso

e fuori dalla sala c‘erano delle

grandi maschere, disegnate sui

cartoncini, molto belle. Quando

siamo entrati abbiamo notato la

presenza di molte maschere di principesse, prin-

cipi, indiani, animali, Biancaneve e i sette nani.

Noi ragazzi abbiamo ballato latino-americano

mentre i più grandi si sono cimentati nei balli di

coppia. Quando si ballava, si creavano grandi

cerchi dentro ai quali ballavano i più piccoli ti-

rando coriandoli. Abbiamo anche mangiato dei

dolcini preparati dalle mamme. La serata è stata

molto bella, ci siamo divertiti a

ballare insieme e abbiamo scher-

zato con i più grandi. Sarebbe bel-

lo se l‘anno prossimo si ripropo-

nesse questa serata per passare il

Carnevale nuovamente insieme.

Questa esperienza è stata costrut-

tiva perché ci ha fatto capire che

ci possiamo divertire insieme anche se abbiamo

età diverse. Il 4 Maggio la nostra catechista

Nunziatina Giaconia ha compiuto 40 anni e ha

invitato tutta la classe a casa sua per festeggia-

re. Le abbiamo regalato un bel vaso di vetro. La

catechista era molto contenta ed emozionata

poiché noi eravamo tutti lì a festeggiare con lei.

È stato molto divertente e poi lei stessa ci ha

invitati a partecipare tutti assieme alla Celebra-

zione Eucaristica delle 18:30 presieduta dal no-

stro Parroco don Francesco. Durante il tragitto

le abbiamo cantato ad alta voce ―tanti auguri‖.

Per noi è stato un momento molto grazioso e

divertente e soprattutto noi eravamo contenti di

aver festeggiato con lei.

Nunziatina Giaconia

In Parrocchia 14

CATECHISMO

Mi presento ...

M i chiamo Monica, ho 13

anni e frequento il ca-

techismo della seconda me-

dia. Sono arrivata dalla Ro-

mania da nove mesi e subi-

to mi sono trovata molto

bene con i miei nuovi com-

pagni; sono ragazzi che

s‘impegnano con tutto il

cuore nelle cose che fanno

e insieme ci divertiamo

molto. Al catechismo ho

imparato molte cose che mi

stanno aiutando a crescere.

Tutti gli incontri di catechi-

smo sono stati interessanti

ma uno in particolare mi è

piaciuto, quello in cui ab-

biamo iniziato a parlare del

Sacramento della Cresima.

Ho capito quanto sia impor-

tante perché siamo noi che

dobbiamo accogliere lo Spi-

rito Santo e dobbiamo sce-

gliere il bene, cioè i doni

che Dio ci dà e che rendono

la vita più bella.

Elena Monica Apitoaei

I o faccio parte della clas-

se seconda media. Il mio

nome è Mariantonietta Lima

e ho 12 anni. Quest‘anno è

arrivata un‘altra ragazza di

nome Elena Monica Apitoaei

che proviene dalla Roma-

nia; è una ragazza molto

affettuosa e io, anche se è

arrivata da poco, le voglio

bene. Al catechismo, con la

catechista Anna Maria, ab-

biamo fatto tante cose ma

l‘argomento che mi ha col-

pito di più è quello della

CRESIMA. Da questo capi-

tolo ho compreso che con la

Cresima posso decidere tra

il bene e il male, cioè con

Dio o senza Dio. Un altro

argomento che mi è piaciu-

to è stato quello della QUA-

RESIMA con la quale ricor-

diamo i 40 giorni che Gesù

ha passato nel deserto.

Mariantonietta Lima

M i chiamo Maria Pia Genzone,

ho 12 anni e frequento il ca-

techismo della classe seconda e

voglio parlare dell‘arrivo di una

mia compagna. Lei si chiama Mo-

nica e viene dalla Romania. E‘

arrivata a Geraci da 9 mesi e

l‘abbiamo accolta molto volentie-

ri. Monica è una ragazza intelli-

gente, affettuosa e molto carina.

Da quando è arrivata ci divertia-

mo molto e insieme stiamo co-

struendo un bel rapporto di amici-

zia. Al catechismo ho capito che

siamo noi a dover scegliere il be-

ne e il male accogliendo lo Spirito

Santo nella nostra vita.

Maria Pia Genzone

15 In Parrocchia

CATECHISMO

Con S. Paolo … ci avviciniamo alla Cresima

S iamo i ragazzi della terza

media e insieme alle nostre

catechiste (Marianna e Venerina)

abbiamo fatto un cammino di

formazione per la crescita nella

fede cristiana. Abbiamo ricevuto

il Sacramento del Battesimo, del-

la Riconciliazione, dell‘Eucaristia

e stiamo per avvicinarci al Sacra-

mento della Cresima. In questi

anni, abbiamo scoperto la figura

di Cristo nella sua vicenda storica

e la sua presenza viva nella Chie-

sa attraverso l‘aiuto dell‘apostolo

Paolo, con la sua singolare espe-

rienza e con il suo ricco epistola-

rio. Infatti, Paolo è un modello di

cristiano che aderisce, senza

mezze misure, al Vangelo, acco-

gliendolo, come noi, dalla testi-

monianza della Chiesa. Anche lui,

infatti, sebbene sia contempora-

neo di Gesù, non lo ha conosciu-

to fisicamente ma solamente nel-

la fede. Attraverso le parole di

Paolo, abbiamo capito che con la

Cresima, così com‘era accaduto

prima con gli altri Sacramenti,

trarremo forza dallo Spirito San-

to, che, abitando in noi, ci per-

metterà di essere coerenti e te-

stimoni per tutti i giorni della

nostra vita e in tutti i posti in cui

ci troveremo.

I ragazzi di terza media

Marianna e Venerina

In Parrocchia 16

AZIONE CATTOLICA

Una realtà a Geraci Siculo

―P reghiera‖, ―azione‖, ―sacrificio‖ sono le

tre parole chiave alla base della ―società

della gioventù cattolica italiana‖ fondata nel

1867 da Mario Fani e Giovanni Acquaderni.

Nel 1906, ad opera di Pio X, questa stessa so-

cietà, insieme all‘‖unione popolare‖, all‘‖unione

economica sociale‖ e all‘‖unione elettorale‖,

costituiranno i quattro settori indipendenti che

caratterizzeranno l‘Azione Cattolica. Nel 1923,

un altro Papa procedette a ristrutturare

l‘associazione, Papa Benedetto XV, che permise

il collegamento dell‘Azione Cattolica con le altre

organizzazione cattoliche laiche sorte nel tempo,

quali la ― Federazione italiana uomini cattolici‖,

la ―Società gioventù cattolica italiana‖, la

―Federazione universitari cattolici italiani‖. Du-

rante il Fascismo, malgrado lo scioglimento dei

partiti politici e delle associazioni, ivi comprese

quelle cattoliche, l‘Azione Cattolica poté continu-

are la propria attività in maniera più o meno

autonoma grazie al riconoscimento ottenuto nel

Concordato del 1929, ma due anni più tardi

Mussolini, contravvenendo agli accordi prece-

dentemente sanciti, ordinò la chiusura dei circoli

dell‘associazione, poiché temette la minaccia

insita nell‘attività formativa da essi svolta. I

rapporti tra Regime e Cattolici si incrinarono

definitivamente dopo il sodalizio tra l‘Italia e la

Germania nazista. Con il Concilio Vaticano II

(1962-1965) si parla dell’Azione Cattolica come

scuola di formazione per un laicato responsabi-

le, che fa proprio il fine apostolico della Chiesa:

evangelizzazione, santificazione degli uomini,

formazione cristiana della loro coscienza. Nel

1969 l’A. C. si dà un nuovo statuto

nel quale si organizza la vita associa-

tiva attorno a due settori: giovani e

adulti; si ribadisce il suo mettersi a

servizio della Chiesa locale; prende

corpo la sua intuizione educativa. A

metà degli anni ‘80 si definiscono le

metodologie e i cammini formativi

per le diverse età.

Nel 2003, durante l‘Assemblea Stra-

ordinaria, si approva lo statuto ag-

giornato. Presente fin dai primi anni

del ‗900 anche nella nostra Diocesi, l‘A. C. ha

ben profonde radici. Il suo operato si dirama e

si inserisce in tutto il territorio.

In Parrocchia 17

Essa, come piccola porzione del

Popolo di Dio, vuole essere un

gruppo di Cristiani che si fa carico

della missione della Chiesa. E‘ una

guida, una scuola di formazione,

una scuola di vita, caratterizzata

da una profonda scelta educativa

e missionaria. Anche Geraci vanta

la presenza di questa associazione

che negli anni ha accompagnato e

continua a guidare, nel loro per-

corso formativo e nella loro cresci-

ta, numerosi ragazzi, giovani e

adulti, impegnati attivamente nel-

la Chiesa. La nostra struttura as-

sociativa si articola in diversi set-

tori, quali il Settore ―Adulti‖, rico-

stituitosi nell‘anno corrente, il settore ―Giovani‖

e, infine, l‘―Articolazione A.C.R.‖, comprendente

i ragazzi dai 6 ai 14 anni. Grazie al forte lega-

me, all‘ostinazione e alla caparbietà dei suoi

soci, l‘A. C. geracese, ad oggi, presenta un

gruppo di educatori/animatori che si impegnano

per garantire alle nuove generazioni un punto di

riferimento che le aiuti nel loro percorso di vita

individuale. Lo scorso febbraio si sono tenute le

elezioni del nuovo consiglio parrocchiale che è

così composto: nella carica di presidente Maria

Alessandra Alessi; responsabile settore adulti

Domenico Rosario Giaconia;

responsabili settore giovani Ma-

ria Rosaria Chichi e Claudia Mi-

nutella; responsabile A.C.R.

Elisa Castiglia. L‘Azione Cattoli-

ca rispondendo alla missione

propria nella Chiesa e nel mon-

do si impegna per la crescita

globale della persona, rispon-

dendo alla vocazione evangelica

di essere fermento per la vita

della Comunità.

Maria Alessandra Alessi

AZIONE CATTOLICA

Una realtà a Geraci Siculo

18 In Parrocchia

In Parrocchia 19

VITA IN PARROCCHIA

A cura di Antonio Anatra

Per la Parrocchia Santa Maria Maggiore di Geraci

Siculo, l‘Anno Liturgico 2011 – iniziato il 28 no-

vembre 2010 con la Iª Domenica d'Avvento –

si è aperto con una novità. Dopo 6 anni di ser-

vizio pastorale a Geraci, Don Nicola Crapa è sta-

to chiamato da S.E.R. Mons. Vincenzo Manzella,

Vescovo di Cefalù, alla guida della Parrocchia

dei SS. Pietro e Paolo di Caltavuturo. Al suo po-

sto, il Vescovo ha desi-

gnato Don Francesco Sa-

puppo. Originario di Ca-

stelbuono e ordinato pre-

sbitero il 29 marzo 2008

Don Francesco è alla sua

prima esperienza pasto-

rale parrocchiale.

Il suo insediamento si è

svolto, con una Solenne

Celebrazione Eucaristica,

presso la Chiesa Madre, il

5 dicembre. Il Parroco si

è così subito messo al

lavoro per programmare

e attuare le prime iniziati-

ve, cercando di portare avanti le diverse attività

che animano la vita della Parrocchia. Il primo

appuntamento importante del nuovo Anno Litur-

gico è stato il compimento della tradizionale

Novena in onore di M. SS. Immacolata, cul-

minata con la Solenne Celebrazione Eucaristica

dell‘8 dicembre.

Successivamente, la Comunità Parrocchiale ha

vissuto, con la forte devozione che la contraddi-

stingue, il triduo di preparazione alla festa di

Santa Lucia, culminato con la Santa Messa del

13 dicembre. Nel corso del triduo, la Caritas

Parrocchiale si è adoperata per preparare la tra-

dizionale ―cuccia‖ è stata distribuita agli anziani

e agli ammalati del paese. La giornata di festa

ha visto, però, una pioggia incessante cadere

sin dalle prime ore del pomeriggio, cosa che ha

impedito lo svolgimento della processione po-

meridiana lungo le vie del centro storico.

Nel frattempo, il Tempo Forte dell‘Avvento giun-

geva a conclusione. Preceduta dalla tradizionale

Novena di preparazione, nella Notte Santa del

24 dicembre, la Chiesa

Madre si addobbava a festa

per la Solenne Celebrazio-

ne Eucaristica della Veglia

di Natale, seguita l'indo-

mani dalla Messa Solenne

di Natale.

Il 26 dicembre (prima

domenica dopo Natale) è

stato un giorno particolar-

mente ricco di occasioni di

festa e di lode a Dio.

In mattinata, Don Stefano

Neglia ha officiato la Messa

presso la Chiesa di Santo

Stefano, in onore del San-

to, primo martire cristiano, alla presenza dell'o-

monima Confraternita e di tanti fedeli e devoti.

Nel pomeriggio, presso la Chiesa Madre, si è

svolta la solenne Celebrazione Eucaristica, pre-

sieduta dal Parroco, in onore della Sacra Fami-

glia.

In serata, sempre presso la Chiesa Madre, il

Coro Polifonico “Res Mirabilis” di Geraci Siculo,

diretto dal M° Diego Cannizzaro, ha tenuto il

tradizionale Concerto di Natale.

Il 31 dicembre si è tenuta, presso la Chiesa

Madre, la Santa Messa di fine anno con il canto

del Te Deum di ringraziamento per quanto Dio

ha suscitato e operato nel corso del 2010.

In Parrocchia 20

VITA IN PARROCCHIA

A cura di Antonio Anatra

L‘ 1° gennaio 2011, si è svolta una Solenne

Celebrazione Eucaristica, presso la Chiesa Ma-

dre, in onore di Maria Madre di Dio mentre il

successivo 6 gennaio, sempre presso la Chiesa

Madre, una Messa Solenne è stata occasione per

celebrare l’Epifania di Nostro Signore Gesù

Cristo, durante la quale il Parroco ha dato il

tradizionale annuncio della data in cui si sarebbe

celebrata la Pasqua di Resurrezione da cui sca-

turiscono tutte le altre Solennità della Chiesa.

Domenica 9 gennaio, con la Solenne Celebra-

zione Eucaristica in Chiesa Madre, officiata dal

Parroco, si è celebrata la festa del Battesimo

del Signore che ha chiuso il Tempo di Natale,

dando avvio a quello Ordinario. Il 17 gennaio,

presso la Chiesa di San Bartolomeo, si è svolta

la Santa Messa in memoria di S. Antonio Aba-

te, protettore degli animali, il cui simulacro si

trova ivi custodito. Il 2 febbraio, presso la

Chiesa di Santa Maria La Porta, si è svolta la

Celebrazione Eucaristica per la festa della Pre-

sentazione di Gesù al Tempio. In questa data

ricorre la cosiddetta ―Candelora‖, cioè il rito del-

la benedizione delle candele la cui luce simbo-

leggia quella di Cristo che s‘irradia sul mondo

intero. Il 3 febbraio, presso l'omonima Chiesa,

si è svolta la Santa Messa in memoria di San

Biagio. Durante la Celebrazione, si è avuta la

benedizione ―della lingua‖ e della gola di cui è

protettore il Santo mentre al termine della Mes-

sa è stato distribuito il tradizionale pane bene-

detto. Il 10 febbraio, con una Solenne Celebra-

zione Eucaristica presso la Chiesa di San Giulia-

no, nel Monastero delle Benedettine, la comuni-

tà ha fatto memoria di Santa Scolastica, sorel-

la di San Benedetto. L‘11 febbraio, abbiamo

festeggiato la Madonna di Lourdes. Il 3 marzo,

in occasione del giovedì grasso (ultimo giovedì

di Carnevale), i giovani della Parrocchia e quelli

dell'Azione Cattolica, con la collaborazione di

alcune signore che hanno preparato varie torte

e dolci, hanno organizzato una serata danzante

in maschera, tenutasi presso il Salone Parroc-

chiale San Luigi, che ha registrato una grande

affluenza di pubblico. Il successivo 9 marzo,

presso la Chiesa Madre, è stata officiata dal Par-

roco la Celebrazione Eucaristica in occasione

delle Sacre Ceneri, inizio del tempo forte della

Quaresima. Durante la Messa, infatti, si è tenu-

to il solenne rito dell‘imposizione delle ceneri sul

capo dei fedeli, simbolo di fratellanza tra gli uo-

mini che sono tutti chiamati così a convertirsi, a

purificarsi, a ritornare a Dio e a credere ferma-

mente al Vangelo di Cristo. Nei successivi ve-

nerdì di Quaresima, si è svolta la Via Crucis,

presso la Chiesa di Santa Maria La Porta. Come

da tradizione, l‘ultima Via Crucis si sarebbe do-

vuta svolgere per le vie del centro abitato ma, a

causa del maltempo, si è tenuta presso la Chie-

sa Madre. Il 19 marzo, la comunità geracese

ha vissuto la solennità di San Giuseppe, prece-

duta dai mercoledì di preghiera in suo onore. In

mattinata si è tenuta la Solenne Celebrazione

Eucaristica in Chiesa Madre, officiata dal Parro-

co, al termine della quale è stato benedetto e

distribuito ai fedeli il pane di San Giuseppe

Nel pomeriggio si è svolta la Processione con il

simulacro del Santo per le vie dell‘abitato. Al

rientro, un'altra Santa Messa ha concluso la

giornata di festa. Il 22 marzo, cominciava il

triduo di preparazione alla solennità

dell‘Annunciazione del Signore, particolar-

mente sentita a Geraci per via della presenza

del quadro dell‘Annunciazione, sito in Chiesa

Madre e lì traslato dalla Chiesa della Cava, a cui

i fedeli sono molto legati.

In Parrocchia 21

VITA IN PARROCCHIA

A cura di Antonio Anatra

La figura di Maria è particolarmente cara ai

geracesi che la venerano, infatti, non solo

come titolare della Parrocchia, col titolo di

Santa Maria Maggiore, ma anche come com-

patrona del paese. Concluso il triduo di pre-

parazione, durante il quale si sono alternati

nelle Celebrazioni Eucaristiche i sacerdoti Don

Girolamo Fiorentino e Don Nicola Crapa, una

Messa Solenne, il 25 marzo, ha reso degna

lode e onore alla Madonna e al Mistero

dell'Incarnazione. Durante la Messa, con la

benedizione del Parroco, la Governatrice della

Confraternita dell'Annunziata, alla presenza

della stessa, ha proceduto alla vestizione di due

nuove consorelle. Il 27 marzo, alcuni giovani

della Parrocchia si sono recati a Caltavuturo per

partecipare al ritiro spirituale quaresimale.

Nelle serate dell‘11, 12 e 13 aprile, la comuni-

tà geracese ha potuto partecipare agli Esercizi

Spirituali in preparazione alla Pasqua, svoltisi

in Chiesa Madre e tenuti quest‘anno da Don

Sandro Orlando, parroco della Parrocchia di Fi-

nale di Pollina. Il 17 aprile, Domenica delle

Palme, la comunità geracese ha vissuto una

giornata intensa di fede e di preghiera, iniziata

al mattino con la benedizione delle palme e dei

rami d‘ulivo presso la Chiesa di San Giuliano.

Subito dopo, in processione, i fedeli si sono spo-

stati presso la Chiesa Madre dove, nel corso

della Solenne Celebrazione Eucaristica, è stata

proclamata la Passione di Nostro Signore Gesù

Cristo, secondo il Vangelo di Matteo. Nel pome-

riggio, tutte le Confraternite, partendo ognuna

dalla rispettiva chiesa e cantando la Litania dei

Santi, si sono dirette in processione verso la

Chiesa Madre dove si è tenuto il tradizionale rito

detto del ―pigghiari paci cu Signuri‖, svoltosi

attraverso il compimento di gesti penitenziali da

parte dei fedeli (flagellarsi camminando inginoc-

chiati, baciare Gesù in Croce e cantare lo

―Stabat Mater‖) volti a chiedere perdono al Si-

gnore per le proprie colpe e a ben disporsi per

vivere il tempo forte della Settimana Santa. Il

21 aprile, Giovedì della Settimana Santa, in

mattinata, una piccola delegazione di fedeli del-

la Parrocchia, guidata dal Parroco, si è recata

nella Chiesa Cattedrale di Cefalù, dove S.E.R. il

Vescovo Mons. Vincenzo Manzella, insieme ai

Vescovi emeriti Mons. Sgalambro e Mons. Maz-

zola, al Presbiterio e al Diaconio diocesano, ha

officiato la Solenne Messa Crismale, nel corso

della quale sono stati consacrati gli oli dei Cate-

cumeni e degli Infermi e il sacro Crisma. In se-

rata, alla presenza di tutte le Confraternite e di

moltissimi fedeli, si è tenuta la Solenne Messa

"in Coena Domini" durante la quale sono stati

introdotti nella comunità parrocchiale i predetti

oli sacri. Al termine della Celebrazione, si è

proceduto alla Reposizione del Santissimo Sa-

cramento nel tabernacolo appositamente prepa-

rato presso la Cappella dell'Annunziata e si è

successivamente svolta la tradizionale veglia di

preghiera dinanzi a Gesù Sacramentato.

In Parrocchia 22

VITA IN PARROCCHIA

A cura di Antonio Anatra

Nel corso della notte, un nutrito gruppo di fede-

li ha cantato, per le vie del centro storico, le

"parti 'a simana", tradizionale rievocazione in

musica e versi della Passione e della Morte di

Nostro Signore Gesù. Il 22 aprile, Venerdì

della Settimana Santa, nel pomeriggio si è

svolta l‘azione liturgica con la lettura della Pas-

sione di Nostro Signore Gesù Cristo, secondo il

Vangelo di Giovanni, seguita dal tradizionale

atto di adorazione della Croce di Gesù. Al termi-

ne del rito, la comunità si è diretta in corteo

verso la Chiesa di Santa Maria La Porta da cui è

partita la Solenne Processione del simulacro di

Cristo Morto e di Maria Addolorata. In serata, un

nutrito gruppo di fedeli ha cantato nuovamente,

questa volta per le vie del Quartiere S. Antonio

Abate, le predette ―parti ‗a simana‖. Il 23 apri-

le, Sabato della Settimana Santa, in serata

si è svolta, presso la Chiesa Madre, la Solenne

Veglia Pasquale, presieduta dal Parroco. Dopo

il rito dell'accensione del cero pasquale, simbolo

della Luce di Cristo che vince il peccato e la

morte, si è avuto il grande annuncio della Re-

surrezione e la Solenne Celebrazione Eucaristi-

ca. Il clima di gioia è proseguito anche l'indoma-

ni, 24 aprile, Pasqua del Signore, con le San-

te Messe officiate presso la Chiesa di San

Giuliano e presso la Chiesa Madre.

Quest‘anno, poi, la comunità parrocchiale

di Geraci ha potuto vivere in maniera più

intensa l‘Ottava di Pasqua, poiché questo

periodo è coinciso con l‘Ottavario di pre-

parazione alla Solenne Festa di Gesù Cro-

cifisso, iniziato il 25 aprile e tenutosi,

come tradizione, presso la Chiesa di San-

ta Maria La Porta, dov‘è custodita la sta-

tua lignea del Crocifisso, profondamente

venerato dai geracesi. Guidati dal Parroco

Don Francesco Sapuppo, da Don Girolamo Fio-

rentino e da Padre Giacomo Minutella, che si

sono alternati nelle riflessioni spirituali e nella

celebrazione delle Sante Messe, la comunità

geracese ha potuto preparare l‘attesa festività,

approfondendo in maniera forte il messaggio

della Croce e della Resurrezione di Cristo. L‘1

maggio una Santa Messa è stata celebrata da

S.E.R. Mons. Mazzola, Vescovo emerito di Cefa-

lù, presso la Cappella di San Giuseppe. Al termi-

ne della Messa, è stato distribuito ai fedeli il tra-

dizionale pane benedetto ed è stata impartita,

altresì, la benedizione alle macchine e ai mezzi

di trasporto. Il 3 maggio, la comunità geracese

ha vissuto la tanto attesa festività del Crocifisso.

Dopo la Santa Messa Solenne svoltasi presso la

Chiesa di Santa Maria La Porta, alla presenza

delle Autorità Civili e Militari, di tutte le Confra-

ternite e di moltissimi fedeli devoti, la statua

lignea di Gesù Crocifisso è stata portata in

Solenne Processione, dagli uomini scalzi, per le

vie del paese, preceduta dalle Confraternite, da

tanti fedeli che recavano in processione le torce

e da numerosi bambini che gridavano invocan-

do, lungo tutto il percorso, ―pane e paradisu,

misericordia Signuri‖.

In Parrocchia 23

VITA IN PARROCCHIA

A cura di Antonio Anatra

La processione ha rappresentato e continua a

rappresentare un‘autentica manifestazione di

fede del popolo geracese. Il 13 maggio, con

una Santa Messa officiata dal Parroco presso la

Chiesa di Santa Maria La Porta, si è fatta memo-

ria delle apparizioni della Beata Vergine Maria

a Fatima. Il 18 maggio, cominciava il triduo di

preparazione in onore di Santa Rita. Le Sante

Messe sono state celebrate, presso la Chiesa

Madre, da Don Stefano Neglia. Nella mattinata

del 21 maggio, invece, il Parroco ha presieduto

la Celebrazione Eucaristica in onore della ―Santa

degli impossibili‖, al termine della quale si è a-

vuta la tradizionale benedizione delle rose.

Il 27 maggio i bambini della Prima Comunione

hanno vissuto una giornata di ritiro spirituale

presso la parrocchia accompagnati dal parroco e

dalle catechiste condividendo la preghiera,

l‘incontro, il pranzo, e concludendo con le con-

fessioni e la Celebrazione eucaristica con tutta

la Comunità. Il 28 maggio, con la celebrazione

di una Santa Messa in Chiesa Madre, si è con-

cluso l‘Anno Catechistico. Il Parroco ha voluto,

così, ringraziare sia le catechiste per l'impegno

profuso in questo importante servizio pastorale,

sia i ragazzi per la loro partecipazione agli in-

contri. Ci si è dati, dunque, appuntamento a

settembre per la ripresa delle attività.

Domenica 29 maggio, tutta la comunità si è

stretta attorno ai bambini che hanno avuto il

primo incontro con Gesù Eucaristia, nella

Messa Solenne celebrata dal Parroco presso la

Chiesa Madre. Domenica 6 giugno, un gruppo

di parrocchiani si è recato in pellegrinaggio not-

turno al Santuario dello spirito Santo a Gangi

partecipando alla Santa Messa. L‘11 giugno,

presso la Chiesa Madre, si è svolta la Veglia di

Pentecoste. Il 19 giugno, una Santa Messa

presso la Chiesa Madre, è stata occasione per

celebrare la SS. Trinità. Il 24 giugno, numero-

si fedeli hanno partecipato alla Solenne Celebra-

zione Eucaristica in occasione della Natività di

San Giovanni Battista. Il 26 giugno, infine, si

è celebrata la solennità del Corpo e Sangue di

Cristo, con la Celebrazione Eucaristica, officiata

dal Parroco. A seguire, nel pomeriggio, si è svol-

ta la Processione che ha portato il Santissimo

Sacramento per le vie di Geraci, con la parteci-

pazione dei giovanissimi che hanno ricevuto la

Prima Comunione il 29 maggio. Nelle serate del-

la settimana successiva, si sono svolte le tradi-

zionali processioni rionali, con la partecipazione

delle Confraternite e dei ragazzi della Prima Co-

munione, durante le quali il Santissimo Sacra-

mento è stato fatto sostare sugli altari preparati

e variamente addobbati dai fedeli lungo le vie

del paese.

In Parrocchia 24

La Prima Comunione

I l 29 Maggio 2011, la classe quarta elementa-

re , assieme a tre ragazzi facenti parte della

comunità S. Pio, ha ricevuto il Sacramento della

prima Comunione. I bambini si sono preparati

attraverso vari momenti importanti. Durante il

mese di Maggio, hanno partecipato quotidiana-

mente al Santo Rosario e alla Santa Messa, affi-

dando a Maria i loro cuori, per poter essere più

pronti e aperti a ricevere Gesù. Inoltre il 27

Maggio, noi catechiste assieme ai bambini, al

parroco don

Francesco e ad

altri educatori,

abbiamo vissuto

un ‘e spe r i enza

nuova e molto

bella: ― Il ritiro

spirituale‖ che si

è tenuto in cano-

nica, nel salone

San Luigi. Abbia-

mo pensato di

trattare il tema

della Santa Mes-

sa, come conti-

n u a z i o n e

dell‘intervista fatta precedentemente ai genitori.

Per rendere più comprensibile le varie parti della

Messa, abbiamo realizzato un cartellone con

delle immagini che i bambini, man mano che si

spiegava, andavano attaccando. E per far capire

loro che nell‘Offertorio noi offriamo la nostra

vita e i frutti della terra e del lavoro dell‘uomo

(pane e vino), abbiamo svolto delle attività pra-

tiche che sono piaciute molto ai bambini

(impastare la farina e spremere l’uva con le ma-

ni). Il tutto è stato intervallato da momenti di

preghiera e da vari canti. Durante il pranzo, che

ci è stato offerto dai genitori, abbiamo speri-

mentato la gioia della convivialità. Al termine

della giornata, i bambini si sono accostati al Sa-

cramento della Riconciliazione, sperimentando

la gioia del perdono e dell‘abbraccio del Padre

Misericordioso. E‘ stata significativa la parteci-

pazione dei ragazzi diversamente abili, i quali ci

hanno fatto comprendere che è possibile stare

insieme e camminare per la strada della vita

tenendoci per mano, condividendo le loro diffi-

coltà. Il giorno

tanto atteso

della Prima Co-

munione è stato

e mo z i o nan t e

per i bambini, i

genitori e per

noi catechiste ,

soprattutto nel

momento in cui

hanno ricevuto

Gesù Eucaristia

sotto le due

specie ―Corpo e

S a n g u e ‖ .

L‘irrequietezza

che ha caratterizzato i bambini durante l‘anno

catechistico, si è assopita durante la celebrazio-

ne, e dai loro volti traspariva una gioia che con-

tagiava chi li avvicinava. Ci auguriamo che que-

sto loro primo incontro con Gesù Eucaristia, sia

per loro, l‘inizio di un cammino di fede che per-

metta loro di accoglierlo sempre con più amore

e gioia, per fare della loro vita un dono d‘amore

a Dio e ai fratelli.

Anna Rita e Enza

Radicati e fondati in Cristo

saldi nella fede

I l 27 Marzo scorso alcuni giovani della nostra

Parrocchia hanno avuto l‘opportunità di par-

tecipare, insieme ai loro coetanei delle altre Par-

rocchie della Diocesi, al ritiro spirituale diocesa-

no organizzato in occasione del periodo quaresi-

male. Il ritiro si svolge ogni anno in un paese

diverso della Diocesi, quest‘anno è stato orga-

nizzato a Caltavuturo presso l‘istituto delle Sale-

siane. ―Radicati e fondati in Cristo, saldi nella

fede‖ (cfr. Col 2,7). Questa frase di San Paolo,

che dà il titolo al messaggio di Papa Benedetto

XVI per la Giornata Mondiale della Gioventù di

Madrid, è stata scelta come tema del ritiro spiri-

tuale. Intorno alle 9:00 i numerosi giovani, pro-

venienti dalle varie Parrocchie, si sono radunati

nell‘atrio interno del Convento in attesa del Ve-

scovo, vivendo un primo momento

di incontro e di aggregazione.

All‘arrivo di Monsignor Manzella,

Vescovo della nostra Diocesi, ha

avuto inizio il primo momento di

preghiera caratterizzato dalla let-

tura della parola di Dio e di una

parte del messaggio del Santo Pa-

dre ai giovani. Prima della benedi-

zione finale, il Vescovo ha intratte-

nuto i giovani con una bella rifles-

sione sul significato di quella gior-

nata e sull‘importanza del tempo

quaresimale. Con linguaggio sem-

plice e immediato, il Vescovo ha

spronato i ragazzi a seguire Cristo in un tempo

difficile, come quello che stiamo vivendo, in cui

si affermano la crisi economica e quella dei va-

lori. Utilizzando poi la metafora dell‘innesto usa-

to dai contadini, ha ripreso le parole del Papa

invitando i giovani a rimanere radicati in Cristo

perché se si segue Cristo si è sulla giusta stra-

da. Infine, il Vescovo ha messo in rilevo

l‘importanza del tempo quaresimale per i cristia-

ni, tempo di conversione e di cambiamento sin-

cero, utilizzando il termine greco ―metanoia‖

che significa appunto conversione e cambia-

mento. A questo bel momento di preghiera e di

riflessione ha fatto seguito il trasferimento nella

Chiesa Madre per la Santa Messa presieduta dal

Vescovo. Prima della Messa è stata data la pos-

sibilità a quanti lo desiderassero di accostarsi al

sacramento della Riconciliazione. Anche durante

l‘omelia Monsignor Manzella ha colto l‘occasione

per ringraziare i giovani per la loro partecipazio-

ne al ritiro e, prendendo spunto dal Vangelo

dell‘incontro di Gesù con la Samaritana, procla-

mato quella domenica, li ha nuovamente invitati

ad attingere a Cristo fonte di vita e a portare

anche agli altri, come fece la samaritana, la gio-

ia che solo l‘incontro con Gesù può dare. Dopo

la Messa e una breve pausa per dare la possibi-

lità ai ragazzi di condividere il momento del

pranzo, si è svolto il momento conclusivo della

giornata.

In Parrocchia 25

Radicati e fondati in Cristo

saldi nella fede

I giovani sono stati divisi in gruppi in base alle

fasce d‘età per vivere un altro momento di ag-

gregazione e di riflessione. Guidati da un sacer-

dote, i ragazzi hanno potuto esprimere e condi-

videre le loro riflessioni su quella giornata. Dopo

le prime esitazioni tutti i ragazzi hanno espresso

la loro opinione e sono emersi una gran varietà

di pensieri. Alcuni ragazzi hanno espresso la

difficoltà di coinvolgere gli altri giovani, di porta-

re l‘insegnamento di Cristo e di coinvolgerli nella

vita parrocchiale. Altri ragazzi hanno preso

spunto dalle parole del Vescovo o dal Vangelo

del giorno per dire che seguendo Gesù si cam-

mina sulla giusta strada, che è necessario attin-

gere alla vera fonte di vita, che con le azioni

giornaliere si deve cercare di fare sempre la vo-

lontà di Dio e che noi giovani, anche nella diffi-

coltà dei tempi e della vita (mancanza di lavoro,

crisi di valori ecc..) non siamo soli ma dobbia-

mo rimanere

radicati in Ge-

sù. Tutti alla

f i ne hanno

messo in risalto

la bellezza e

l‘importanza di

queste giornate

di ritiro per sti-

molare la medi-

tazione, la ri-

flessione, la

crescita spiritu-

ale, prendendo-

si di tanto in

tanto una pausa

dai ritmi frene-

tici di questo

mondo contem-

poraneo e dalle tante distrazioni che esso offre.

Sono giornate come queste, trascorse in comu-

nione con gli altri e in semplicità, ad aiutare nel-

la crescita spirituale, a favorire l‘aggregazione,

lo scambio di idee, di esperienze e la condivisio-

ne di momenti divertenti attraverso il contatto

umano che spesso oggi diventa sempre più raro

a causa della diffusione dei social network e del-

le tecnologie che portano i giovani a passare

sempre più tempo davanti a uno schermo anzi-

ché parlare dal vivo con propri coetanei. Per

questo motivo si dovrebbe sempre più spesso

cercare di organizzare giornate formative e belle

come queste.

Marco Vittorioso

In Parrocchia 26

IL GRUPPO CARISMATICO

RnS “EUCARISTICO-MARIANO”

I l Gruppo carismatico geracese ―Eucaristico-

mariano‖ del ―Rinnovamento nello Spirito

Santo‖ nasce circa 33 anni orsono, nel 1978, a

opera della Prof.ssa Maria Grazia Purpura, so-

stenuta da un gruppo di donne e dall'assistenza

spirituale di Mons. Gaetano Musciotto, fondatore

del RnS nella diocesi di Cefalù tra il 1975 e il

1977. Nei primi anni di vita del Gruppo, gli in-

contri di preghiera si tenevano nelle case priva-

te; per la maggiore ci si incontrava nell'abitazio-

ne della Prof.ssa Purpura di Via Madrice. In se-

guito, nel corso degli anni

'80 e '90, accolto dal Par-

roco, il Gruppo svolgeva i

suoi incontri di preghiera

settimanali nella Chiesa

SS. Trinità del Collegio di

Maria e in Chiesa Madre,

assistito spiritualmente da

Don Stefano Neglia e da

Don Gaetano Scuderi. Il

Gruppo si ispirava e si ispi-

ra ancora oggi alla forte

spiritualità carismatica del

Movimento ecclesiale

―Rinnovamento nello Spirito Santo‖, che si svi-

luppa in Italia agli inizi degli anni ‗70 e si confi-

gura oggi come un movimento ecclesiale. ―Il

Rinnovamento nello Spirito Santo‖ in Italia è

espressione della grande corrente spirituale de-

nominata ―Rinnovamento Carismatico Cattolico‖

o più semplicemente ―Rinnovamento‖, inaspet-

tatamente esplosa alla chiusura del Concilio Va-

ticano II, in primis in America. Oggi il Rinnova-

mento è diffuso in 204 Paesi dei cinque conti-

nenti fra 82 milioni di cattolici. Il Rinnovamento,

sin dal suo sorgere, appare come un esaudi-

mento, tra tanti altri, di quell‘audace speranza

profetica formulata da Giovanni XXIII in prepa-

razione al Concilio Ecumenico Vaticano II

(25/11/1961): “Rinnova nella nostra epoca i

prodigi come di una nuova Pentecoste‖ e delle

parole pronunciate da Paolo VI, nell'udienza ge-

nerale del 16 Ottobre 1974: ―Voglia il Signore

effondere, oggi, una grande pioggia di carismi

per rendere feconda, bella e meravigliosa la

Chiesa, capace d'imporsi all'attenzione e allo

stupore del mondo profano, del mondo laiciz-

zante". Non possiamo non ricordare come già

Papa Leone XIII, il 1° gen-

naio del 1901, avesse dedi-

cato il Ventesimo secolo allo

Spirito Santo, intonando il

Veni Creator Spiritus in no-

me della Chiesa intera, do-

po la pubblicazione dell'en-

ciclica dedicata allo Spirito

Santo. Leone XIII esortava i

cristiani a ritornare al cena-

colo di Pentecoste e invoca-

re lo Spirito Santo per la

riunione della cristianità

(unità dei cristiani separa-

ti). Certamente la voce di Leone XIII ha

"bucato" il cielo, se osserviamo il rigoglio di mo-

vimenti carismatici e di Chiese pentecostali che,

proprio a partire dal 1901 in una prima ondata,

e successivamente, in una seconda ondata pro-

prio in coincidenza del Concilio Ecumenico Vati-

cano II, si sono diffusi in ogni parte del mondo

come autentica risposta dell'unico Spirito alle

preghiere dei Papi per il rinnovamento spirituale

della Chiesa e del mondo. In forza di questo, il

―RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO‖, nella sua

intima essenza, è una ‗corrente di grazia‘ che,

dove è giunta ed è stata accolta, ha rinnovato

In Parrocchia 27

IL GRUPPO CARISMATICO

RnS “EUCARISTICO-MARIANO”

Negli ambienti più diversi e senza distinzione di

persone, questa "corrente di grazia" ha suscita-

to e continua a suscitare ancora oggi un rinno-

vamento spirituale, che trasforma radicalmente

i cuori e la vita, orientando le anime decisamen-

te verso Dio e, di conseguenza, verso l'uomo e

la sua concreta realtà esistenziale, con tutti i

suoi bisogni spirituali e con i vari problemi con-

creti della vita quotidiana. Infatti, in ogni incon-

tro di preghiera, alla presenza di Gesù Eucaristia

i fratelli offrono la Chiesa e il mondo.

Così, in coloro che hanno fatto questa esperien-

za, è possibile notare una netta distinzione tra il

prima e il dopo, sia che si tratti di persone già

credenti e impegnate, sia che si tratti di non

praticanti o non credenti. Il punto discriminante

per tutti gli aderenti al gruppo del Rinnovamen-

to è costituito dall'effusione dello Spirito, una

grazia che comunica un'esperienza di Dio molto

forte, capace di coinvolgere tutto l'essere

(intelligenza, emozioni, sentimenti ...), nella

riscoperta e rivalorizzazione dei sacramenti della

iniziazione cristiana, rendendo, in questo modo,

coscienti della chiamata alla santità, intesa co-

me l'essere uniti a Dio nel vincolo della carità.

Di qui la ‗scelta‘ del Gruppo RnS di Geraci Sicu-

lo, che, nel silenzio orante e nella carità operan-

te, da oltre un trentennio è decisa a camminare

su questa via, in una conversione continua, in

spirito di umiltà e di obbedienza alla Santa Chie-

sa, verso la maturità umana e cristiana di tutti

coloro che con slancio generoso e gioioso vi a-

deriscono. Il Gruppo carismatico RnS

―EUCARISTICO-MARIANO‖ di GERACI SICULO

vive i suoi momenti di preghiera ogni lunedì,

alle 21,00, tutto l‘anno, presso la Chiesetta

(cappella) di Sant’Antonio (dietro la Chiesa Ma-

dre). Tutti coloro che hanno il desiderio di fare

una forte esperienza della preghiera di lode, di

intercessione, di ringraziamento, di guarigione e

di liberazione nella luce dello Spirito santo pos-

sono liberamente partecipare. Il Rinnovamento,

infatti, è aperto a tutti, a ogni categoria eccle-

siale e sociale, senza distinzioni di età e di ses-

so, perché tutti possano fare la meravigliosa

esperienza della vita nello Spirito che, secondo

la promessa di Gesù, viene concesso senza mi-

sura (Gv 3, 34) a ogni uomo. Chi si accosta al

Rinnovamento non si trova di fronte a una pro-

posta spirituale specifica o a un tema preminen-

te di vita spirituale, ma riflette e applica la spiri-

tualità propria della Chiesa che è animata dalla

potente 'signoria' e dalla 'forza rigenerante' del-

lo Spirito Santo.

Vincenzo Piccione

In Parrocchia 28

29 In Parrocchia

“A FESTA DÛ CRUCIFISSU”

Emblema della religiosità dei Geracesi

S in dall‘antichità una delle feste simbolo del

popolo geracese è quella del SS. Crocifisso

che si svolge ogni anno il giorno del 3 maggio,

data in cui si ricorda il ritrovamento della Santa

croce. Si tratta di una festa prettamente reli-

giosa, scevra da qualsiasi riferimento folkloristi-

co, in cui tutti i geracesi, anche quelli residenti

altrove, si sentono uniti sotto le braccia amore-

voli del Padre. Durante gli otto giorni antece-

denti la festa, da qui il termine ―ottava dû Cruci-

fissu‖, i fedeli si riuniscono nella chiesa di Santa

Maria La Porta, dov‘è cu-

stodita la statua lignea del

Crocifisso, per partecipare

alla celebrazione della

messa preceduta dalla re-

cita di preghiere tradizio-

na l i , l a cos iddet ta

―coroncina dû Crucifissu‖,

in cui vengono contempla-

te le cinque piaghe di Cri-

sto. Presiede quest‘ottavario un sacerdote che

spesso non è del luogo, detto ―Pridicaturu‖. Nel-

la mattinata del 3 maggio si susseguono varie

messe tra cui quella solenne celebrata alle

10,30 e che vede la partecipazione delle autori-

tà civili e militari. Terminata la messa solenne

assistiamo alla ―scinnuta dû Crucifissu di

l’altari‖, cioè il momento in cui il simulacro viene

sceso dall‘altare per poi essere portato in pro-

cessione. Questo è uno dei momenti più emo-

zionanti della festa, il silenzio viene rotto dal

suono delle campane e dal grido innocente e

straziante dei bambini: ―pani, paradisu miseri-

còrdia Signuri‖, parole che sentiremo ripetere

per tutta la durata della processione; i volti ba-

gnati dalle lacrime riflettono lo stato d‘animo di

colui che chiede una grazia, un aiuto all‘Uomo

della croce che in quel momento lascia l‘altare

per passare tra la folla di fedeli e percorrere le

vie del piccolo centro. Diverse immagini si pos-

sono associare alla ―scinnuta dû Crucifissu‖ in-

nanzitutto quella della deposizione del Cristo

dalla croce e poi, se poniamo attenzione ai bam-

bini, due momenti della passione di Gesù si mo-

strano ai nostri occhi, cioè quello della flagella-

zione, infatti i piccoli con una cordicella si per-

cuotono le spalle, e quello dell‘incoronazione di

spine, essi hanno il capo cinto con una corona.

Uscito il simulacro e siste-

mato nella ―vara‖ ha inizio

la processione: l‘immagine è

preceduta dalle confraterni-

te, i devoti che portano le

torce (ceri votivi), i bambini

che rivolti verso l‘icona in-

nalzano il loro grido strug-

gente; seguono il simulacro

il clero, le autorità e i fedeli.

La processione si interrompe in piazza per una

breve omelia e poi riparte alla volta della chiesa

di Santa Maria La Porta dove dopo la benedizio-

ne il Crocifisso viene sistemato e vengono distri-

buiti i pani votivi: quel pane che dal momento

in cui il Crocifisso viene sceso dall‘altare viene

chiesto attraverso le grida dei bambini, alla fine

viene ricevuto, come se quella richiesta fosse

stata accontentata. La riflessione interiore e la

preghiera caratterizzano questa festa, è la pre-

ghiera dei figli che si rivolgono al padre e che

chiedono: il pane, il paradiso e la misericordia. È

la festa in cui l‘ammalato, il giovane, il disoccu-

pato cercano sollievo, conforto in quell‘Uomo

che ―umiliò sé stesso facendosi obbediente sino

alla morte e alla morte di croce‖ (Fil. 2,8).

Bartola Neglia

30 In Parrocchia

Preghiera del catechista

Signore, io ti ringrazio per l‘anno catechistico

che abbiamo vissuto, piccoli e grandi, insieme.

Signore, io ti ringrazio

per i sorrisi, le risate, i giochi e le parole d‘amicizia.

Ti affido oggi i miei ragazzi

in questi giorni d‘estate, perché anch‘essi vivono

le meraviglie della tua creazione.

Nonostante i possibili cambiamenti,

al momento del rientro noi sappiamo che tu ci riunirai

nella nostra preghiera.

Per i giorni che verranno, per il futuro di ciascuno di noi,

Signore, io ti ringrazio.

31 In Parrocchia

VITA IN PARROCCHIA

Statistica

Nati alla Vita

Vivono in Dio

NASCITA BATTESIMO

Mariannunziata Cancilleri 26-09-2010 19-12-2010

Cataldo Scavuzzo 13-10-2010 26-12-2010

Stefano Cono 15-10-2010 09-01-2011

Costanza Pia Attinasi 23-09-2010 06-02-2011

Antonio Puleo 07-11-2010 13-02-2011

Vincenzo Filippone 08-10-2010 06-03-2011

Bartolo Maria Antista 07-12-2010 24-04-2011

Domenica Attinasi 26-02-2011 24-04-2011

Fernando Corradino 16-03-2011 12-06-2011

Stefano Neglia 19-12-2010

Bartolo Li Destri 21-12-2010

Angelo Cicero 28-01-2011

Giacomo Sanfilippo 07-02-2011

Maria Grazia Spallina 23-02-2011

Annarosa Fiorentino 14-04-2011

Giuseppina Virga 04-06-2011

Oggi Sposi

Aldo Antista — Salvatrice Coco

1 giugno 2011