periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico...

36
Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone- periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone- RELIGIONE SÌ, MORALE NO? a ben vedere l’unica ’realtà corporativa’ ben organizzata, nel sud, sono le mafie: e queste non si combattono con la repressione ma attivando un processo di civilizzazione democratica che persegua il diritto, la giustizia, l’eguaglianza di tutti: la religione, qui, può dire e fare molto Capita, abbastanza spesso, di sentire e- spressioni del tipo: ‘ e va pure in chiesa!’ Se- guono i commenti sulla opportunità, utilità del praticare. E’ evidente il senso della protesta: ci si aspet- ta, da una persona ‘religiosa’, modi di essere, comportamenti, stili relazionali corretti, im- prontati all’equità, rispetto, benevolenza … Insomma qualcosa di meglio rispetto al sog- getto ‘non religioso’. Va da sé, allora, l’equazione: religione=moralità. Questo per quanto riguarda gli aspetti ‘teorici’. la festa religiosa: una trasfigurazione Poi, uno si guarda in giro e si accorge che questo matrimonio non funziona proprio. Sen- za allargarci al mondo, per mantenere i piedi ben piantati in terra, quella che calpestiamo ogni giorno, guardiamocela tra noi. Per quanto mi è dato sapere e capire c’è un’- alta percentuale di religiosità, variamente e- spressa, che ha il suo vertice emotivo e parte- cipativo nelle diverse festività patronali: si os- servano intere comunità festanti, in giubilo, decisamente euforiche, inneggianti, in una realtà civica trasfigurata da luci, festoni, fuochi d’artificio ecc. espressione di una comunità protesa? Vien da sé pensare di trovarsi in uno spazio privilegiato dove, pur con tutti i limiti e le contraddittorietà umane, alligni, nondi- meno, una vigorosa tensione morale: passione per la giustizia, senso sociale solidale e creativo, rapporti umani rispettosi … E -compatibilmente sempre con il peccato di Adamo- come frutto di un ambiente sano, Istituzioni e rapporti istituzionali impron- tanti all’equità e al diritto. E, dunque, una realtà umana vitale che fermenta il suo futuro. l’antinomia del quotidiano E, invece. Va descritto quello che è sotto gli occhi di tutti? Prima e dopo i deliri religiosi, la medesi- ma collettività celebra l’individualismo più spudorato. istituzioni civili e politiche che si comprendono e sono intese come agenzie di trattativa privata; anziché am- biti di garanzia dell’eguaglianza e del diritto, spazi di privilegi da accordare e da ottenere. Ma proprio bisogna esemplificare? I voti di scambio nella politica? I favori nelle imprese? Le raccomandazioni nella sani- tà …? All’arrembaggio! ed una inevitabile deriva Il pregiudizio è: evidente: assenza di programmazione, inefficienze inveterate nei pubblici servizi, involuzione economi- ca e sociale Chi più ne ha più ne metta. E’ la città che diciamo ‘morta’ . ...Perché fatta di ‘morti’. Da qui un indotto. Questa è ‘materia prima’ delle mafie, che sanno ben gesti- re. Loro sono l’ unica ’realtà corporativa’ ben organizzata. E basta con ‘le mafie problema del Sud’! Sono soltanto l’effet- to collaterale di un ethos, artefice di collettività anarcoidi che evocano la tirannide. Tipica la vicenda ultima della clinica ‘Villa Giose’. Un criterio ermeneutico -mi si passi il preziosismo- per leggere un sistema che riconosce la propria unità di intenti nell’arrivare prima degli altri, dentro l’unica ‘Politica’ del ‘farsi i propri affari’. l’esemplarità: ‘la Clinica’ Si spiega, allora, il rimpallo, in questa ultima vicenda, di re- sponsabilità tra imprenditori - istituzioni -forze sociali. I rimandi e le cautele sono, semplicemente, un minuetto di reciproche compiacenze. Donde le raccomandazioni, ai ‘sinistrati’ alla moderazione. L’immagine che mi si presenta è di bocche arrotondate ‘ad uovo’ «Calma ragazzi …, pazienza …, vedrete …». Non sono, esenti dall’ossequio al regime, le vittime, attuali e di sempre che, in omaggio al criterio di cui sopra, tentano paci separate. Domani, poi … sarà come oggi. Ma tutta quella religiosità? E la moralità? Una domanda? Sì: Che roba è? Proviamo a rispondere. Ah! Dimenticavo: auguri per la prossima Festa! R. A. il territorio trasformato da luci e addobbi festosi movimento di folla :se non si traduce in un processo di catarsi individuale e collettiva la, trasfigurazione sceno- grafica del territorio è il ‘nulla’

Transcript of periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico...

Page 1: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano -Crotone-

RELIGIONE SÌ, MORALE NO? a ben vedere l’unica ’realtà corporativa’ ben organizzata, nel sud, sono le mafie: e

queste non si combattono con la repressione ma attivando un processo di civilizzazione democratica che persegua il diritto, la giustizia, l’eguaglianza di tutti: la religione,

qui, può dire e fare molto

Capita, abbastanza spesso, di sentire e-spressioni del tipo: ‘e va pure in chiesa!’ Se-guono i commenti sulla opportunità, utilità del praticare. E’ evidente il senso della protesta: ci si aspet-ta, da una persona ‘religiosa’, modi di essere, comportamenti, stili relazionali corretti, im-prontati all’equità, rispetto, benevolenza … Insomma qualcosa di meglio rispetto al sog-getto ‘non religioso’. Va da sé, allora, l’equazione: religione=moralità. Questo per quanto riguarda gli aspetti ‘teorici’.

la festa religiosa: una trasfigurazione Poi, uno si guarda in giro e si accorge che questo matrimonio non funziona proprio. Sen-za allargarci al mondo, per mantenere i piedi ben piantati in terra, quella che calpestiamo ogni giorno, guardiamocela tra noi. Per quanto mi è dato sapere e capire c’è un’-alta percentuale di religiosità, variamente e-spressa, che ha il suo vertice emotivo e parte-cipativo nelle diverse festività patronali: si os-servano intere comunità festanti, in giubilo, decisamente euforiche, inneggianti, in una realtà civica trasfigurata da luci, festoni, fuochi d’artificio ecc.

espressione di una comunità protesa? Vien da sé pensare di trovarsi in uno spazio privilegiato dove, pur con tutti i limiti e le contraddittorietà umane, alligni, nondi-meno, una vigorosa tensione morale: passione per la giustizia, senso sociale solidale e creativo, rapporti umani rispettosi … E -compatibilmente sempre con il peccato di Adamo- come frutto di un ambiente sano, Istituzioni e rapporti istituzionali impron-tanti all’equità e al diritto. E, dunque, una realtà umana vitale che fermenta il suo futuro.

l’antinomia del quotidiano E, invece. Va descritto quello che è sotto gli occhi di tutti? Prima e dopo i deliri religiosi, la medesi-ma collettività celebra l’individualismo più spudorato. istituzioni civili e politiche che si comprendono e sono intese come agenzie di trattativa privata; anziché am-biti di garanzia dell’eguaglianza e del diritto, spazi di privilegi da accordare e da ottenere. Ma proprio bisogna esemplificare? I voti di scambio nella politica? I favori nelle imprese? Le raccomandazioni nella sani-tà …? All’arrembaggio!

ed una inevitabile deriva Il pregiudizio è: evidente: assenza di programmazione, inefficienze inveterate nei pubblici servizi, involuzione economi-ca e sociale Chi più ne ha più ne metta. E’ la città che diciamo ‘morta’. ...Perché fatta di ‘morti’. Da qui un indotto. Questa è ‘materia prima’ delle mafie, che sanno ben gesti-

re. Loro sono l’ unica ’realtà corporativa’ ben organizzata. E basta con ‘le mafie problema del Sud’! Sono soltanto l’effet-to collaterale di un ethos, artefice di collettività anarcoidi che evocano la tirannide. Tipica la vicenda ultima della clinica ‘Villa Giose’. Un criterio ermeneutico -mi si passi il preziosismo- per leggere un sistema che riconosce la propria unità di intenti nell’arrivare prima degli altri, dentro l’unica ‘Politica’ del ‘farsi i propri affari’.

l’esemplarità: ‘la Clinica’ Si spiega, allora, il rimpallo, in questa ultima vicenda, di re-sponsabilità tra imprenditori - istituzioni -forze sociali. I rimandi e le cautele sono, semplicemente, un minuetto di reciproche compiacenze. Donde le raccomandazioni, ai ‘sinistrati’ alla moderazione. L’immagine che mi si presenta è di bocche arrotondate ‘ad uovo’ «Calma ragazzi …, pazienza …, vedrete …». Non sono, esenti dall’ossequio al regime, le vittime, attuali e di sempre che, in omaggio al criterio di cui sopra, tentano paci separate. Domani, poi … sarà come oggi. Ma tutta quella religiosità? E la moralità? Una domanda? Sì: Che roba è? Proviamo a rispondere. Ah! Dimenticavo: auguri per la prossima Festa!

R. A. il territorio trasformato da luci e addobbi festosi

movimento di folla :se non si traduce in un processo di catarsi individuale e collettiva la, trasfigurazione sceno-grafica del territorio è il ‘nulla’

Page 2: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

2

messaggio dal Papa “I Consigli pastorali so-no un dono dello Spirito Santo, perché permetto-no alla Chiesa di radi-carsi in modo vitale in un territorio, grazie alla collaborazione tra par-roco, sacerdoti e laici.

Con questo messaggio, Benedetto XVI si è congedato ieri mattina dalla visita alla chiesa romana del Santo Volto di Gesù, nel quartiere della Magliana, dove ha presieduto la Messa intratte-nendosi con i fedeli e i bambini della parrocchia. Ai membri del Consiglio pastorale, il Papa ha detto di aiutare il loro sacerdote a seminare la Parola di Dio fra la gente e ad essere sensibili alle esigenze dei poveri e dei malati.

ed un servizio particolare Il servizio di Alessandro De Carolis è quello di costrui-re una Chiesa viva in mezzo a una società che vorreb-be Dio morto o in disparte. E’ compito dei cristiani in generale e, in particolare, di chi lavora all’interno di un Consiglio pastorale parrocchiale. Benedetto XVI lo ha voluto ricordare ieri, durante la sua visita alla chiesa romana del Santo Volto di Gesù. Il Papa ha alternato i suoi pensieri a parole di gratitudine per i laici impegna-ti nel Consiglio pastorale, un organismo definito “uno dei doni del Concilio Vaticano II” che aiuta a costruire “una Chiesa viva” nel cuore di un quartiere, portando alla gente la Parola di Dio e i Sacramenti: “Nel nostro tempo, in cui il secolarismo è forte, e tutte le impres-sioni del nostro tempo ci chiudono alla presenza di Dio - alla capacità di percepire questa presenza - è tanto più importante che il sacerdote non sia un ‘solista’, ma sia circondato da credenti che con lui portano in sé questo seme della Parola e aiutano perché sia vivo e cresca anche nel nostro tempo”.

ed i parrocchiani della Magliana Con i parrocchiani della Magliana, Benedetto XVI ha rievocato la sua recente sosta al Centro di assistenza per malati e disabili di Yaoundé in Camerun, fondato dal cardinale canadese, Paul Emile Léger. Più forti dell’Aids o della lebbra spiccavano, ha affermato il Pa-pa, “la forza della fede” delle tante persone a servizio degli infermi. Grazie al loro amore, ha soggiunto, la “sofferenza viene trasformata”: “E le persone che aiu-

tano vengono trasformate, diventano più umane, di-ventano più cristiani, si sente qualcosa dell’amore di Dio. Così, nelle nostre dimensioni, vogliamo anche noi sempre essere sensibili verso la sofferenza e i soffe-renti, i poveri, le persone bisognose, in diverse forme di povertà, anche spirituale, che ci aspettano e nelle quali ci aspetta il Signore”.

il Papa ha concluso il suo intervento Benedetto XVI ha concluso il suo breve saluto facendo risaltare la grande utilità del Consiglio pastorale, nel solco della tradizione ecclesiale: “Il Consiglio è un do-no dello Spirito Santo e proprio un parroco, e tanto più anche un Papa ha bisogno di consigli, di essere aiuta-to a trovare le decisioni. E così questi Consigli realiz-zano anche un’opera dello Spirito Santo e testimonia-no la sua presenza nella Chiesa”.

osservatorio

Consigli pastorali dono della Grazia

Benedetto XVI: i Consigli pastorali, dono dello Spirito Santo, ravvivano la Chiesa fra la gente grazie alla col-

laborazione tra sacerdoti e laici Salvatore Barresi

Benedetto XVI durante la Quaresima 2008 - 2009

in cosa consiste il consiglio pastorale? Consiglio pastorale è un istituto previsto dal Codice di dirit-to canonico (CIC) della Chiesa cattolica. Suo scopo è quel-lo di esprimere concretamente la natura gerarchico comu-

nionale della chiesa, e di permettere quindi la partecipazione dei fedeli, che attraverso il proprio sacerdozio bat-tesimale partecipano allo svolgimento e alla programmazione della vita pastorale della Chiesa. A seconda del proprio ambito di intervento si chiama consiglio pastorale diocesano (CPD) o consiglio pastorale parrocchiale

(CPP). Vi è anche il consiglio pastorale diocesano. Venne creato in seguito alla rinnovata ecclesiologia di comu-nione espressa dal Concilio Vaticano II; infatti in due documenti conciliari, Christus Dominus (n. 27) e Ad Gen-tes (n. 30), si chiese esplicitamente la creazione di questo Consiglio. Oggi esso è previsto dal CIC e viene elen-cato tra le istituzioni che strutturano ogni chiesa locale (cioè ogni diocesi); la normativa in questione si trova ai

cann. 511-514.

Saperne di più un organo che opera attivamente in seno

alla comunità parrocchiale

non soltanto consacrati, ma anche laici fanno sentire il parere

Page 3: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

3

SSOMMARIOOMMARIO

OSSERVATORIO Comunicato stampa. Provincia di Crotone Sopralluogo alla chiesa dell’Immacolata Teresa Liguori Nonna Angela T. L. Parrocchia cellula dello Spirito Santo S. B. Relazione sulla visita alla BEI Rosamaria Martucci Vigiliamo sui beni di Crotone T. L. Terremoto in Abruzzo T. L. Titoli tossici Teresa Audia

LETTERATURA Ad Angela e Ciccio Antonio Puccio Una crescita permissiva Angela Caccia Il valore dell’informazione corretta Lucia Bellassai Ikea a Crotone Giuliana Franceschini

SALUTE

Meglio cotto o crudo Gianfranco Paluccio Il sogno del bambino disubbidiente Bianca Maria Caiazzo Tante voci ed una passione Stefania Grassi

RUBRICHE E... Ricordando Eluana Carmen Cusato Frank Zappa un mito splendente Pasquale De Vico

SCUOLA

Poesia e scuola Cristina Torchia Conferenza ed informazione Walter Frisina Seminario sulle malattie infettive W. F. Ricordando S. Giuseppe W. F. Europa e futuro verso l’integrazione Antonella Noviello Didona Esprimere regole libere Vivere in un campo profughi Asteritti Arianna, Astorino Giada Esperienza e sicurezza dal Gravina Felicia Grosso, Debora Greco, Rosy Assanagora Scompare la parole e si interpretano di Mariella Vrenna, Mariapia Sangervasio, Italia Vrenna Gli ostacoli non finiscono mai Maria Rita Perdere il mondo Rossella Macrì Perché tanta paura Luciana Petrocca Piccolo frugoletto Rossana Abruzzese TERRITORIO Girovagando nelle cooperative Settembre 291 Rodolfo Bava

PARROCCHIA Lettera ai bambini del catechismo Nunzia Gentile Pitta da Madonna Tonino Laratta eventi

pag 4 pag 5 pag 6 pag 7 pag 9 pag 10 pag 12 pag 13 pag 14 pag 15 pag 16 pag 17 pag 17 pag 18 pag 20 pag 21 pag 22 pag 23 pag 24 pag 25 pag 26 pag 27 pag 28 pag 28 pag 30 pag 31 pag 32 pag 34 pag 35

osservatorio Per commentare qualche articolo, o

per affrontare un argomento contattateci all’indirizzo internet: [email protected]

Page 4: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

4

un bene culturale La Chiesa dell’Immacolata di Cro-tone è considerata uno dei beni culturali religiosi più rilevanti della città per la pregevole ed armoniosa struttura architettonica e per la pre-senza di numerose opere d’arte. Purtroppo, l’attuale stato di conser-vazione del monumento richiede-rebbe degli interventi di restauro così da evitare ulteriore deteriora-mento alla struttura ed alle opere artistiche, causato dall’umidità e dalla mancanza di lavori di manu-tenzione sul tetto. L’appello lancia-to dal rettore della Chiesa mons. Covelli sulla stampa locale, pubbli-cato anche su “La Vela”, è stato subito raccolto da ItaliaNostra e dal Gruppo Archeologico Krotoniate, fatto proprio ed indirizzato alle au-

torità competenti, dal Ministro per i Beni Culturali, al Direttore regiona-le, al Soprintendente Bap ed alle Istituzioni locali. Una prima risposta è venuta in data 10 marzo dal Soprintendente Beni Architettonici e Paesaggistici della Calabria ed il 20 marzo dalla Soprintendenza BSAE Calabria di Cosenza, con la richiesta di docu-mentazione fotografica, anche digitale, riguardante lo stato della struttura e degli eventuali danneg-giamenti delle opere d'arte. Nei giorni scorsi, è pervenuta la telefo-nata da parte del Soprintendente Gizzi per concordare un sopralluo-go presso la Chiesa dell’Immacola-ta.

giovedì 16 aprile Giovedì 16 aprile mons. Covelli e

S Crotone 31 Marzo 2009 Un importante accordo istitu-zionale e sociale firmato nella sede del Comune di Crotone tra la Provincia di Crotone rap-presentata dall’Assessore al Lavoro Pino Bonessi, il Comu-ne di Crotone con il Sindaco Peppino Vallone, la CGIL con il segretario Grillo, la CISL con il segretario Scerra, la UIL con il segretario Ierardi e la CISAL di Crotone con il segretario Marino. Presenti anche l’Uffi-

cio Sviluppo dell’Arcidiocesi di Crotone S. Severina rappresentato da Mons. Franco Lonetti e una Rappre-sentanza dei Lavoratori, nonché l’Amministratore Uni-co della società “Villa Giose Srl” Giovanni Ussia. Già in data 15 marzo 2009 si erano riunite le OO.SS. territo-riali e le parti istituzionali, sociali, l’azienda e i rappre-sentanti dei lavoratori per valutare le iniziative più op-portune a fronteggiare lo stato di crisi in atto dell’azien-da “Villa Giose Srl”. Sulla base di questo incontro si è sottoscritta l’Intesa Accordo sulla base di un impegno del management dell’Azienda “Villa Giose Srl” di Cro-tone che ha rappresentato la volontà a mantenere il legame con i propri dipendenti, rappresentandosi fidu-ciosi circa il superamento delle ragioni oggettive che determinano l’attuale fase critica e la ripresa delle con-dizioni di buona attività nel medio termine. Si è concor-dato, pertanto, di adottare le soluzioni specifiche: (1) da oggi si dovrà garantire l’avvio dell’azienda e dei

sistemi sanitari in essere; (2) ripresa attività immediata con un gruppo di operatori/lavoratori scelti che opere-ranno allo star-up legato al piano di gestione che l’azien-da presenterà in sede istitu-zionale; (3) avvio delle tappe/percorso aziendale si do-

vranno tenere conto del nuovo assetto sociale che si modificherà nei giorni seguenti; (4) annullamento delle lettere spedite agli operatori/lavoratori relativamente alla non presenza in azienda; (5) garanzia del paga-mento degli emolumenti e retribuzioni mensili a partire dall’avvio dello star-up. (6) Attivare immediatamente le procedure di legge per la concessione – in favore del personale dipendente in temporanea sospensione – della CIGS in deroga della durata di anni uno a partire dal 1 gennaio 2009 e per 70 dipendenti da individuare fra operatori ed impiegati conoscendo a priori il Piano Industriale di rilancio dell’azienda. Si è deciso, inoltre, che lunedì 6 aprile 2009 le parti si riuniranno per verifi-care e concordare il programma attuativo d’intervento per l’avvio dell’azienda e la risoluzione degli emolu-menti ancora non pagati dalla stessa azienda ai lavo-ratori. Le parti, assistiti dall’esperto in politiche econo-miche Sasà Barresi, nel convincimento dell’esigenza di tutelare i posti di lavoro e salvaguardare il patrimo-nio delle risorse umane dell’azienda interessata all’at-tuale stato di crisi, hanno convenuto e sottoscritto, uni-tamente alle individuate misure di sostegno occupazio-nale – di ricercare ed attuare misure idonee a garanti-re, in tempi celeri, alle famiglie dei lavoratori strumenti di sostegno all’esito di un loro temporaneo allontana-mento dai posti di lavoro attraverso progetti di pubblica utilità nei Settori Servizi Sociali e Sanità, per la durata del periodo di crisi, attività di formazione ed alta spe-cializzazione per i lavoratori in sospensione, ricorren-do, dove possibile, agli strumenti attivi di politica del lavoro.

Assessorato al Lavoro della Provincia di Crotone

osservatorio

Comunicato stampa: verso un’intesa

un’intesa, segno positivo per i lavoratori di Villa Giose...

Sopralluogo alla chiesa dell’Immacolata

sopralluogo del soprintendente beni architettonici e paesag-gistici della Calabria alla Chiesa dell’Immacolata a Crotone

facciata della chiesa dell’Immacolata

Page 5: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

5

una stazione piccola, ma... La stazioncina è mal ridotta, si riesce appena a legge-re la denominazione. Tutto il tracciato delle ex ferrovie calabro-lucane, che dal porto di Crotone arrivava a

Petilia Polica-stro, è stato di-smesso il 31 Luglio 1972, do-po 42 anni di attività. Le traver-sine ed il resto del materiale sono stati portati via dalle Ferrovie l’anno seguente. Eppure, nono-stante i segni del tempo e l’incuria degli uomini, c’è una persona che rende ancora oggi questo luo-go “speciale”: è la signora Angela Donato, che con-tinua a vivere, con il figlio e la nuora, laddove aveva lavorato come casellante

per più di 20 anni insieme al marito che si occupava della manutenzione della linea ferroviaria e dell’ap-provviggionamento idrico sui treni dell’epoca. Domeni-

ca Primo Marzo, Seconda Giornata delle Ferrovie Di-menticate, dopo l'escursione lungo il tracciato dell'anti-co tratturo e della ferrovia calabro-lucana, i numerosi partecipanti alla manifestazione si sono incontrati con nonna Angela.

un lavoro quarantennale E’ stata un'esperienza davvero straordinaria che ha arricchito tutti, ma particolarmente i più giovani. Nonna Angela, una gentile signora di 97 anni ben portati, luci-da e fiera, commossa per il mazzo di fiori ricevuto, ha raccontato, con la voce esile ma ferma, tanti episodi avvenuti in quella stazioncina, dove lei ha vissuto ope-rosamente, avendo cura non solo del casello ferrovia-rio, ma anche di ben 9 figli, tra i quali uno gravemente ammalato sin da piccolo. E’stata una lezione di vita per tutti. Prima di salutarci, nonna Angela ci ha chiesto una cor-tesia: di inviare la sua foto a Famiglia Cristiana, la rivi-sta preferita, che legge da tanti anni, sin da quando si prendeva cura del figlio malato, allettato per 40 anni, stando accanto a lui con il rosario sempre in mano a pregare ed a leggere, appunto, il settimanale a lei tan-to caro. Noi abbiamo deciso di consegnarle, in occasione dell’8 Marzo, una targa d’argento, opera dell’orafo crotonese Michele Affidato, che ne farà dono alla cara nonna Angela, “una donna coraggiosa, esempio di straordi-naria dedizione alla famiglia ed al lavoro in ferrovia”.

T. L.

osservatorio

la presidente di ItaliaNostra hanno accolto i rappresentanti delle Istitu-zioni: il Soprintendente arch. Gizzi con l’arch. Lopetrone, la dott.ssa Iannace ed il geom. Covello, l’ar-cheologo Marino della Soprinten-denza Beni Archeologici, l’asses-sore alla Cultura, Giovanni Capo-casale, e l’arch. Russo per il Co-mune di Crotone. La visita è stata lunga ed approfon-dita, partendo dalla cripta, la parte

più antica della Chiesa, per pas-sare poi all’osservazione delle strutture interne e delle opere d’ar-te tra cui il Crocifisso ligneo del 1640, e la sacrestia, dalla quale si accede al campanile con scala a chiocciola originale ed il piccolo cortile esterno.

una visita accurata Una visita accurata a conferma dell’attenzione del Soprintendente

nei confronti di questo Bene. Il pri-mo passo è stato fatto; a questo punto dovranno essere rinvenuti dei finanziamenti adeguati per pro-cedere almeno alle opere di manu-tenzione più urgenti così da evitare ulteriori danneggiamenti alle strut-ture ed alle opere d’arte. Il recente terremoto avvenuto in Abruzzo il 6 aprile scorso non con-sentirà di attingere a risorse mini-steriali. Sarebbe auspicabile che questi fondi provenissero dalle Isti-tuzioni locali, Regione e Comune in primis. La Chiesa dell’Immacolata è parte integrante del patrimonio culturale della nostra città. Sta a tutti noi cittadini* prendercene cura e non consentire che veda in rovina.

Teresa Liguori

“Nessuna generazione ha mai avuto tanta responsabilità nei confronti del futuro co-me la nostra. Salvare i beni culturali, l’ambiente e la na-tura è oggi un impegno civile a cui siamo tutti chiamati” Giorgio Bassani

Nonna Angela un esempio di dedizione alla famiglia e al contempo un impegno nelle ferrovie

Mi auguro che il Direttore don Sciortino e la Redazione di Famiglia Cristiana vogliano fare a loro volta un bel dono a nonna Angela, pub-

blicando la sua foto. Teresa Liguori

targa alla coraggiosa nonnina

Page 6: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

6

in un momento di crisi Ormai siamo ad un punto di criticità che ci porterà, se non si sana subito, ad un isolamento del territorio cro-tonese. La paura di non farcela, la paura di dire ai figli che il proprio Padre non lavora e non può soddisfare il bisogno familiare che cresce e che vuole vivere la vita nella normalità. Siamo al 37% di disoccupazione nella sola Città di Crotone. Un dato impressionante che non deve più farci riflettere, perché siamo al limite. Abbia-mo riflettuto tanto da arrivare alla nausea. In uno sce-nario di crisi sempre più preoccupante il dibattito so-cietà e mercato è ormai uscito dal recinto delle discus-sioni accademiche per diventare di stringente attualità e concreta rilevanza. Anche a Crotone non si dovrebbe parlare della neces-sità di garantire aiuti pubblici in una situazione di gravi-tà eccezionale (vedi Bonifica). Ma al di là delle pur gra-vi contingenze, è lo stesso modello del capitalismo (?) che è spesso messo in discussione, quando addirittura non apertamente accusato di essere la causa prima di quella crisi finanziaria che ha contribuito non poco ad accrescere la virulenza della recessione che oggi sta mettendo in ginocchio tutto il mondo e che ancora pri-ma ha messo nella miseria l’Industria Crotonese.

quale il problema di Crotone? Ma è davvero il capitalismo ad essere responsabile dei nostri problemi odierni di Crotone? Capitalismo privato e pubblico hanno razziato il territorio crotonese met-tendo in ginocchio circa 4mila famiglie riducendo il po-tenziale economico e finanziario di una intera genera-zione. ENI ha rubato l’anima a Crotone, Pertusola Sud ha seminato morte, Cellulosa Calabra e Cellulosa 200-0 sono state due “esempi” di produttività che, infine, sono diventate vacche grasse da mungere per soli pochi adepti seminando disperazione. Ma in tutto que-sto c’è stata la volontà di Dio? No. C’è stata solo la volontà umana corrotta e superficiale senza valori e con una dose di cattiveria e malignità gratuita del tipo raccolgo il più possibile per stare bene in futuro e me ne frego di chi vivrà di stento nei prossimi anni. I de-

moni hanno vinto? No. Pagheranno e rimarranno pieni di piaghe. Molti saranno, forse, chiamati prima che se l’aspettano e non godran-no di quanto hanno preso ingiustamen-te. Allora i poveri cristi che elemosinano la CIGS e la Mobilità – quattro soldi che servono solo a sopravvivere, se la pren-dono con i politici, quelli che oggi gover-nano e comandano. Ma questi hanno colpa? Ma allora chi con chi dobbiamo prendercela? Questi hanno anche la loro parte di colpa perché figli di chi ci ha portati alla disperazione e ancora non hanno deciso qual è la terapia d’ur-to da adottare. Quanto ancora dobbia-mo aspettare per riprendere a vivere decorosamente in questa Città e in que-sta Provincia?

solo fantasmi Ancora si vedono i fantasmi di Enichem, Pertusola, Cellulosa e si intravedono i fantasmini di tutte le operazioni fallimen-to della “Sovvenzione Globale”, di cui ancora ci gloriamo di osannare la famo-sa “Crotone Sviluppo”, e poi ci sono gli zombi delle 488 che sono servite a far diventare Crotone città del “visone” per via delle sfilate di bellezze umane che si battono il petto davanti al Santissimo ingioiellate. Infine, ci sono i piccoli de-

moni astuti e cattivelli che appaiono e scompaiono sul sicomoro per succhiare il sangue che puntualmente viene rimesso in circolazione dalla Fondazione Zac-cheo.

concludendo Che fare? L’unico modo per far prendere consapevo-lezza è mobilitare le coscienze ed avere il coraggio di osare. Bisogna incidere sulle politiche economiche locali in maniera netta, sfruttando tutte le occasioni di programmazione futura che oggi, in momento di crisi, si stanno delineando a livello nazionale, regionale e provinciale. Qual è il nostro oro? Quali sono i nostri talenti? Meta-no, energia, prodotti tipici, le bellezze naturali? Sfrut-tiamoli noi da soli senza dare niente a nessuno e chiu-diamo le porte a tutti, banche comprese. Da dove co-minciare? Dalla Parrocchia che ancora rimane la cellu-la attiva dello Spirito Santo.

S. B.

osservatorio

Parrocchia, cellula dello Spirito Santo

una realtà che aiuta, tramite lo Spirito Santo a mobilitare le coscienza verso una trasformazione

Duomo di Crotone

la difficoltà concreta di smuovere le coscienze

Page 7: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

7

Dott.ssa Daniela Sacchi EIB Press and Information Officer

Senior Press Officer European Investment Bank

100, boulevard Konrad Adenauer L-2950 Luxembourg - Luxembourg

[email protected] +352 43 79 – 83138 +352 43 79 - 61000

all’arrivo All’arrivo, dopo la verifica della ns. prenotazione alla reception e il controllo documenti, siamo stati affabilmente accolti dalla Dott.ssa Sacchi (come da programma già concordato da Meklaie) che ci ha offerto qualcosa (caffè, the, cappuccino) e introdotti in un’apposita saletta per video proiezione su Governance, Mission, Priorità (in EU ed extra EU – soprattutto), Mandati e Notizie Finanziarie sulle varie attività della BEI evidenziando gli specifici riferimenti alle politiche per il mezzogiorno e alla Calabria in particolare. La BEI, l’istituzione finanziaria dell’Unione europea, è stata creata col Trattato di Roma nel 1958, finanzia progetti d’inve-stimento capitale che promuovono l’integrazione europea, la ricerca e lo sviluppo, la coesione sociale ed economica tra gli stati membri del-l’Unione Europea. Opera in settori quali lo sviluppo regionale, il tra-sporto transeuropeo, le reti ener-

getiche e di teleco-municazione, la competitività e l’inte-grazione industriale, le piccole e medie imprese, la tutela dell’ambiente, e gli approvvigionamenti energetici sicuri. La BEI, i cui azionisti sono gli Stati mem-bri dell’Unione, raccoglie le proprie risorse finanziarie sui mercati dei capitali, e vanta un merito di credi-to di emittente «AAA».

Fanno parte della BEI Della sua Governance fanno parte Consiglio dei Governatori [Ministri delle Finanze degli Stati Membri, che attualmente sono 27], Consi-glio degli Amministratori, Comitato Direttivo, Comitato di Verifica (indipendente e non residente). Si avvale sia di controlli interni che esterni e anche finanziari. Il Gruppo BEI è così costituito: BEI66%, Commissione Europea2-5%. Altre Istituzioni Finanziarie Europee9%. Obiettivo: promuovere lo sviluppo e la competitività delle PMI europee e la creazione di nuo-va occupazione all’interno dell’U-nione. La BEI costituisce la fonte principale di finanziamento banca-rio a lungo termine a favore d’infra-strutture di comunicazione europe-

e. Si occupa infatti di finanziamenti alle piccole e medie imprese, pro-getti di investimento a lungo termi-ne, intermediazione bancaria tra banche, attività di Venture Capital con i Paesi vicini (FEMIP), ACP (Africa-Caraibi-Pacifico) e ALA (Asia ed America Latina). Azioni: Erogazione di prestiti glo-bali, ossia linee di credito a medio-lungo termine accordate a banche e intermediari finanziari operanti a livello nazionale e regionale, che a loro volta erogano i fondi ottenuti dalla BEI a favore di investimenti conformi ai criteri della Banca. La BEI fornisce, propria assistenza tecnica, per la valutazione della progettazione per cui interviene.

settori ammissibili: tutti Beneficiari: Piccole e medie impre-se con meno di 500 dipendenti, immobilizzazioni nette inferiori a 75 milioni di euro e che non abbiano più di un terzo del capitale detenu-to da un’impresa di grandi dimen-sioni; singoli imprenditori. Entità del contributo: I crediti concessi alle PMI sui prestiti globali della BEI sono di entità variabile fra i 20.000 e i 12,5 milioni di euro, im-porto che non può comunque su-perare il 50% del costo del proget-to. Di conseguenza, il valore degli investimenti che beneficiano dei prestiti globali BEI è generalmente compreso tra 40.000 e 25 milioni di euro. L’importo medio del credito con-cesso è di circa 240.000 euro. Ri-spetto ad altre possibili fonti di fi-nanziamento, i prestiti BEI si carat-terizzano per scadenze molto lun-ghe, per un certo grado di adattabi-lità nonché per la flessibilità delle tranches erogate. I tassi di interes-se, fissi o variabili applicati dagli intermediari finanziari riflettono i costi della raccolta della BEI sul mercato dei capitali. Tenuto conto della sua qualità di emettente AAA e della sua natura di istituzione senza fini di lucro, i tassi potranno essere particolarmente interessanti

osservatorio

Relazione sulla visita alla BEI una visita ad una rilevante azienda

nuovo plesso in fase di ultimazione

nuovo plesso

Page 8: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

8

per gli operatori.

Modalità e procedura Il programma di prestiti globali vie-ne gestito attraverso una rete di intermediari finanziari, presente in tutti gli Stati membri, a cui le azien-de si devono indirizzare per ottene-re i finanziamenti della Banca Eu-ropea per gli Investimenti. Gli intermediari valuteranno le ri-chieste di finanziamento in modo conforme ai principi contrattuali definiti in accordo con la BEI e de-cideranno di concedere o meno il credito. La commissione che l’intermediario applicherà al beneficiario finale è in linea con le condizioni di credito praticate dalla BEI, alle quali l’inter-mediario aggiungerà un proprio margine a copertura dei rischi e degli oneri amministrativi legati alle operazioni di finanziamento. Priori-tà (intra EU): Coesione e Conver-genza (a livello Regionale e locale, sia socialmente che economica-mente). Supporto alle imprese di piccola e media dimensione (dello SME). Supporto alle imprese di piccola e media dimensione (dello SME) Sostenibilità ambientale. Iniziative di Implementazione dell’innovazio-ne entro il 2010 e Sviluppo delle Reti di trasporti ed energia Tran Europee. Energia sostenibile, com-petitività e sicura. Priorità (extra EU): Sviluppo del Settore Privato, Sviluppo infrastrutturale, Sicurezza degli approvvigionamenti energeti-ci, Sostenibilità ambientale.

mandati Preadesione, Paesi del Vicinato Europeo, Sviluppo (ACP), Coope-

razione Economica (ALA). Negli ultimi cinque anni la BEI ha accor-dato prestiti, in proporzioni presso-ché eguali, ai settori dei trasporti stradale e ferroviario, pari a, rispet-tivamente, 12,6 miliardi e 12, 3 miliardi di EUR. Il totale dei prestiti nel 2001 ammontava a 36,8 miliar-di di EUR, 5,4 miliardi dei quali destinati all’Italia. La BEI ha contribuito a finanziare la realizzazione della rete ad alta velocità italiana fin dall’inizio, con prestiti approvati per complessivi 3.6 mld di EUR; destinati alla co-struzione delle tratte Roma-Napoli, Firenze-Bologna e Milano-Bologna ed è coinvolta nello sviluppo della tratta ad alta velocità che si com-pleterebbe con la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina.

concludendo La Dott.ssa Sacchi ha risposto e-

saurientemente alle nostre doman-de, ha cercato di mostrare diffusa-mente e relativamente a diversi utilizzi il sito della BEI stessa, ci ha segnalato gli indirizzi di riferimento per percorsi formativi e/o occupa-zionali della BEI, quelli cui even-tualmente (qualora non fossero rispettati gli standard di adempi-mento vs. l’esterno) inviare le ns. rimostranze come cittadini europei. Alla ns. osservazione che purtrop-po tutti i siti europei sono pubblicati in lingua inglese/francese ci ha gentilmente fatto osservare che possiamo, come cittadini dell’Unio-ne Europea, farne opportuna se-gnalazione alle autorità preposte in Italia e alle Istituzioni Comunitarie.

riferimenti segnalati [email protected], www.eib.org, http://www.counterbalance-eib.org/C o s - % C 3 % A 8 - C o u n t e r -Balance.html ( in i ta l iano) , [email protected],. IBURS: Programma di sponsorizza-zione della ricerca universitaria. STA-REBEI: Programma per finanziamenti di nuovi giovani ricercatori universitari. EIB: University Networks Meccani-smo di sponsorizzazione per reti uni-versitarie e aree di interesse della BEI. Euro Info Centre: Una rete di centri specializzati nell'assistenza alle impre-se su tutte le tematiche comunitarie. La rete Italiana degli Euro Info Centre è presente in quasi tutte le regioni ita-liane con 24 uffici; a questi si aggiunge una ben p iù ampia re te d i "Relay" (circa 80) che consente una copertura ancora ancora più capillare del territorio. CALABRIA Euro Info Centre IT384, Sviluppo Italia Calabria, Via Alberto Serra, 46, 87100 Cosenza, Tel. 0984 391455, Fax. 0984 391507, E-mail: [email protected].

Rosamaria Martucci

osservatorio

Lussemburgo. Azienda BEI

Page 9: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

9

il monito Le associazioni Italia Nostra e Gruppo Ar-cheologico Krotoniate

richiamano all’attenzione dell’opi-nione pubblica l’ennesima minaccia incombente ai danni dei beni cultu-rali della nostra città. Nel corso dei lavori di riqualificazio-ne urbana, che si stanno effettuan-do sull’assetto stradale della via Esterna Verdogne (quartiere Mari-na), parte del muro di contenimento del terrapieno comprendente il declivio collinare al disotto del Ca-stello, denominato Orto Candela,

tra il Bastione San Giacomo ed il Bastione Santa Caterina, si è peri-colosamente inclinato verso la stra-da, in tutta la sua lunghezza, con fratture consistenti in più punti, fat-

tori che ne anticipano il p reved ib i l e crollo.

indeboli-mento Non sappia-mo se l’inde-b o l i m e n t o

della struttura muraria di età mo-derna, priva di fondazioni, ma spessa circa un metro, sia dovuto ai lavori stradali che vi si stanno effettuando, con scavo di un fosso per condotta proprio al disotto del muro, o alle piogge di carattere alluvionale degli scorsi mesi inver-nali, oppure a tutte e due i fattori concomitanti. E’ evidente che il muro di via Ester-na Verdogne può crollare da un

momento all’altro, trascinando con sé parte del terrapieno denominato Orto Candela, di notevole interesse storico ed archeologico. Tale evento potrebbe arrecare peri-colosità alla stabilità stessa del Ca-stello, le cui strutture fondanti pog-giano su tale terrapieno (bastioni e cortina tra i due bastioni). Vi insiste pure al disotto del bastione Santa Caterina quello che resta delle fon-dazioni della più antica torre arago-nese, rasata nel 1500 per far posto all’edificazione del bastione vicere-gnale.

e di una mancata previsione E’ da rilevare, in questo come in altri casi, la mancata previsione di quanto necessario per la messa in sicurezza delle opere già esistenti rispetto alle opere nuove che si vanno a realizzare. Sembra pure che manchi, in fase di progettazio-ne di tali opere, un coinvolgimento delle Soprintendenze, quali organi dello Stato preposti alla tutela, che hanno conoscenza e competenza sulle stratificazioni urbane del pas-sato emergenti ed esistenti nel sot-tosuolo. Le nostre associazioni si augurano che le Soprintendenze sapranno attentamente vigilare af-finché un altro frammento di storia della città antica non scompaia, come purtroppo è accaduto in pas-sato e in altri casi recenti. Teresa Liguori - Presidente sezione Italia-

Nostra – Crotone Vincenzo Fabiani – Direttore Gruppo Ar-

cheologico Krotoniate

osservatorio

Vigiliamo sui beni di Crotone

salvaguardare e garantire i beni della nostra città e il patrimonio comune

vigilare sullo stato di salute della nostra città

Nella sua prima visita a Crotone, dopo la recente nomina a ministro dei Trasporti, Alessandro Bian-chi ha assunto l'impegno che l'isolamento della città sta per terminare. Lo ha fatto parlando con-cludendo un comizio elettorale in piazza della

Resistenza, che era stato organizzato dal Partito dei Comunisti italiani. L'isolamento sta per finire perché Bianchi intende predisporre un Piano regionale dei trasporti con il quale saranno individuati i progetti da realizzare nell'intera regione e nell'ambito di questa un occhio particolare sarà dato a Crotone e all'intera fascia ionica. Bianchi ha parlato di ammodernamento della statale 106 ionica, di interventi per migliorare l'infrastruttura

aeroportuale del S. Anna, in modo tale da inserirlo nei circuiti e internazionali in collegamento con le altre vie di comunicazione, di

intervenire per concludere il dragaggio del porto. Il progetto che ha in mente il neo ministro dei Trasporti, che non è nato in Calabria, ma calabrese si sente operando nella regione da almeno 30 anni, e quello di dare vita ad una direttrice che collega lo fascia ionica con quella adriatica per porre fine all'anomalia ca-labrese che vede una sola direttrice che collega il tirreno a Napoli

e a Roma.

Crotone impegno di Bianchi

un impegno che si spera sia realizzato

Page 10: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

10

tutti in crisi? Su tutti i giornali si legge che l'epicentro della crisi finanziaria mondiale nasce dai titoli tossici nei porta-

fogli delle banche. La domanda spontanea è: ma co-sa sono i titoli tossici e da dove hanno origine? I titoli tossici che vanno general-mente sotto il nome di "derivati”, sono strumenti creati dall'ingegne-ria finanziaria negli anni '90 a fini speculativi spinti e si sono diffusi rapidamente in tutto il mondo gra-zie alla globalizzazione dei mercati e allo sviluppo della telematica. Sono titoli ad alto rendimento ma anche ad alto rischio, perché il loro valore di mercato è legato alle va-riabili più impensabili, un moltipli-catore di ricchezza, un vero mira-colo della finanza "creativa", tanto che i loro due inventori americani furono insigniti del premio Nobel per l'economia.

titoli tossici, perché? Si tratta di asset (risorse/investimenti) immateriali rappre-

sentate da obbliga-zioni e altri titoli di credito che, in quanto risorse di un'azienda, sono iscritte all'attivo di bilancio. Vengono registrate con un valore nominale (cioè ufficiale) che è molto più alto di quello che è ormai diventato il loro valore effetti-vo (cioè di mercato) perché è mol-to aumentato il rischio che queste obbligazioni non vengano pagate e quindi nessuno è disposto a com-prarle. Le aziende o le banche che si ritrovano all'attivo grandi quanti-tà di titoli tossici subiscono una sorta di "effetto doping": dimostra-no delle prestazioni "gonfiate", in borsa salgono vertiginosamente di valore ma sono destinate ben pre-sto ad afflosciarsi. Una delle varia-bili di cui si è parlato e su cui si basano i derivati tossici, è costitui-ta dai tristemente noti mutui "subprime" (prestiti concessi a sog-getti che presentano minori cre-denziali e per questo a tassi eleva-ti. Sono rischiosi sia per i creditori sia per i debitori, data la pericolosa combinazione di alti tassi di inte-resse/scarsa possibilità di recupe-ro), che nell'estate 2007 hanno

dal Consiglio Direttivo Nazionale Oltre alla doverosa solidarietà per le vittime del terremoto avvenuto stanotte in Abruz-zo, davanti alla devastazione del territorio, al crollo di edifici, soprattutto dei centri sto-rici, che si sono piegati su se stessi, cau-sando il maggior numero di vittime, ci si chiede se siano stati programmati, a livello nazionale, dei piani per la sicurezza sismi-ca ed idrogeologica, se siano stati eseguiti nel Paese i doverosi interventi di controllo e di manu-tenzione degli edifici pubblici, come già previsto dopo il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, che causò numerose vittime tra gli scolari.

un monito rilevante Un territorio diffusamente sismico dovrebbe essere monitorato continuamente, investendo risorse econo-miche e coinvolgendo le istituzioni locali nella pro-grammazione di interventi mirati alla incolumità degli abitanti ed alla messa in sicurezza degli edifici. Alla luce di questo tragico evento, appare ancora più im-proponibile, il cosiddetto “Piano Casa”, specie nella sua versione iniziale, quando si prevedeva un aumen-to indiscriminato del 20% dei volumi edificati esistenti. Quale sarebbe stato, in quel caso, il comportamento sismico e statico degli edifici, sia nei centri storici che in zone rurali, così ampliati o, peggio, sopraelevati? Si pensa davvero che la firma di un tecnico avrebbe mai

potuto metterci al riparo dall’aumento del rischio di crolli?

per un globale piano di sicurezza Dopo quanto avvenuto, si auspica che le autorità com-petenti, a cominciare dal governo, rivolgano il loro im-pegno alla programmazione di un piano di sicurezza nazionale degli edifici pubblici, come scuole ed ospe-dali, oltre che di interventi per la salvaguardia dei cen-tri storici minori, spesso disabitati e quindi abbandonati al degrado. Questo sì che darebbe slancio ad un’eco-nomia virtuosa, senza ulteriore consumo di territorio, ed eviterebbe altri lutti e distruzioni, realtà con le quali, essendo l’Italia un Paese sismico, bisogna continua-mente misurarsi. Ciò, prima che, passata l’ondata e-motiva della tragedia, finisca tutto nel dimenticatoio.

Firenze, 6 Aprile 2009 Teresa Liguori

Margherita Signorini

osservatorio

Terremoto in Abruzzo proposte concrete per il rilancio

di una economia virtuosa

tante le immagini della tragedia che ha colpito l’Abruzzo

I titoli tossici sapere di più per tutelarsi e capire

una crisi che colpisce tutto il mondo

Page 11: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

11

osservatorio

dato il via alla crisi finanziaria mon-diale, spargendo in tutto il mondo l'infezione nata negli Usa dopo l'esplosione della bolla speculativa e il crollo di questi mutui. Le ban-che e le finanziarie che li concede-vano facilmente e senza garanzie sapevano che erano ad alto rischio di insolvenza, ma li hanno "triturati" e "impacchettati" appunto nei titoli derivati (cartolarizzazione) e se ne sono liberate vendendoli in tutto il mondo in modo da diluire le even-tuali perdite, con il risultato di aver sparso dappertutto il contagio. In-fatti la catena è così lunga, e fatta di innumerevoli scatole cinesi, ac-quistate migliaia di volte da banche diverse che a loro volta li spezzet-tavano in altri titoli. Dividendo il rischio tra tanti acquirenti, i mana-gers che piazzavano i titoli e i fi-nanzieri che ci speculavano in Bor-sa facevano quattrini a palate, e tutta l'economia apparentemente ne traeva beneficio. In sé la carto-larizzazione non è una pratica ille-gale o moralmente discutibile. Si tratta in effetti di un'operazione finanziaria attraverso la quale una banca vende a una società specia-lizzata i propri mutui. Il problema è che la cartolarizzazione è una ces-sione pro soluto, ovvero non viene data alcuna garanzia sulla solven-za del debitore ceduto e quindi i rischi gravano sui portatori dei tito-li, ovvero sulla società che ha ac-quistato i mutui. Dato che chi com-pra si assume un rischio — spe-cialmente se il debitore non è in grado di far fronte al suo debito — di solito la banca ne ricava una somma inferiore a quella che a-vrebbe avuto mantenendo il mu-tuo, ma così facendo ottiene subito un ritorno e si libera di un potenzia-le rischio, in pratica la cartolarizza-zione diventa uno strumento per il recupero di liquidità. Nel momento in cui un mutuo cartolarizzato non

diventa più recuperabile, perché il debitore non è in grado di restituire la somma avuta con i dovuti inte-ressi, quel mutuo diventa un titolo tossico, in pratica non vale più niente e così tutti i titoli che ne de-rivano. Una specie di infezione… Nessuno ha voluto fermarla, per-ché avrebbe perso i propri investi-menti. Allora li ha nascosti e li ha scaricati ad altri. Dentro un fondo pensionistico, ci possono essere titoli tossici. Ed il loro valore è pari a zero. Questo è solo uno dei tanti meccanismi che possono produrre titoli tossici. Sessantamila miliardi di dollari: a tanto ammonterebbe secondo le stime internazionali la spaventosa mole dei titoli cosiddet-ti tossici, o titoli spazzatura nel mondo, per la maggior parte anco-ra nascosti nei portafogli delle ban-che. Una sorta di "bomba fine del mondo" che nessuno vuole vera-mente trovare e far venire alla lu-ce, né i governi, né le autorità mo-netarie, né tantomeno le banche coinvolte, perché nessuno ha idea di come maneggiarla e disinne-scarla. Soltanto in Europa la mas-sa di titoli tossici ammonterebbe a ben 18 mila miliardi di euro. Una cifra non comunicata ufficialmente ma contenuta in un documento segreto redatto dai ministri finan-ziari dell'Ecofin rivelato da un quo-tidiano finanziario online.

disintossicare le banche Di fronte a questa mina vagante, che ha già devastato l'intera finan-za mondiale con fallimenti di grandi banche e assicurazioni e crolli bor-sistici a catena, e che ora colpisce duramente anche il sistema pro-duttivo prospettando la più grande recessione mondiale dopo quella del 1929, per molti governi l'elimi-nazione degli asset (investimenti) tossici è diventata la priorità, e

stanno assumendosi in vario modo il carico di buona parte di questi titoli sul mercato. Ma come tutte le scorie tossiche, anche questi titoli non possono essere distrutti: quel-lo che si può fare è estrarli dal si-stema e stoccarli in una sorta di "discarica protetta". Ma come?

per il segretario americano... Il segretario al tesoro americano Geithner ha ideato un intervento straordinario Pubblico-Privato per disintossicare le banche. Verranno acquistati i titoli tossici presenti nelle banche per un valore com-plessivo di 500 mld di dollari. L'o-perazione, iniziata a sua volta da Obama, si fonda sulla creazione di una Bad Bank, ovvero una sorta di immensa “discarica” che abbia il compito di acquistare i titoli tossici che appesantiscono i già affaticati bilanci della banche e che sia in grado di offrire garanzie pubbliche sulle future perdite dei titoli tossici non comprati. Una volta passata la crisi, i titoli potranno poi essere rivenduti alle banche, allo stato e ai privati. E’ auspicabile che, oltre a ripulire i mercati, per il futuro, si faccia qualcosa perché non ci si “intossichi” di nuovo. Ovvero, si intervenga sulle regole per evitare che determinati meccanismi creino nuove tossine. I titoli di credito, ossia assegni, cambiali, obbliga-zioni, ma soprattutto azioni di so-cietà, rappresentano uno dei modi più comodi e semplici per veicolare denaro senza trasportare e muove-re contante. Il titolo di credito con-siste in un documento che incorpo-ra in se’ il diritto di credito, ossia il diritto di ottenere una predetermi-nata prestazione.

concludendo Generalmente per “prestazione” s’intende l’esborso di una cifra in denaro ( ed è il caso di cambiali ed assegni, comunemente utilizzati) ma tale prestazione può anche consistere nel diritto di partecipare ad assemblee, diritto di voto, pos-sibilità di percepire interessi o divi-dendi (ed in questo caso si tratta di azioni societarie) oppure ancora in una garanzia che rappresenta il diritto di ritirare delle merci o tra-sferirne ad altri la proprietà ( fede di deposito, ricevuta di carico e lettera di vettura). Le Obbligazioni rappresentano un prestito conces-so a un'azienda o ad uno Stato. Le prime vengono chiamate obbliga-zioni aziendali (o corporate bond), nel secondo caso si parla, invece, di titoli di Stato (come Bot, Btp e Cct). Garantiscono all'acquirente il rimborso del capitale più un tasso di interesse.

Teresa Audia

si ferma l’economia mondiale: tutti ai ripari

Page 12: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

12

U n bel mattino una colomba si posò su un verde prato

ma dall’alto la sbirciò un demonio affamato

lei per niente spaventata pose mano al proprio cuore e col becco l’offrì un pasto al famelico aggressore

ma il falco l’uccellaccio già di lei si innamorò

prese al volo la sua preda e nel bosco la sposò!

Anche oggi come allora

più sereni e gi provati Ciccio e Angela sono apparsi due colombi innamorati

han vissuto fianco a fianco stretti come in una danza

con lo sguardo nello sguardo e nel cuore la speranza

hanno volato per il bosco spensierati più che mai confidiamo alle farfalle sorridenti i loro guai

per portare fino a noi stretti stretti nella mano cinque lustri ben trascorsi

da quel lontano

per brindare con gli amici all’insegna del buon vino e rivivere in un bacio quel fantastico mattino.

Antonio Puccio

Antonio Puccio noto poeta del panorama calabre-se è stimato per le composizione poe-tiche e letterarie. È’ scritto di lui: “vive la poesia come incontaminato senti-

mento d’amore che gli pulsa continua-mente, soprattutto l’amore filiale che

sente forte”.

letteratura

Ad Angela e Ciccio una composizione delicata per nozze d’argento

durante l’evento

tra vita e Storia Federico García Lorca è stato un poeta e drammaturgo spagnolo appartenente alla cosiddetta generazione del ’27, un gruppo di scrittori che affrontò le Avanguardie europee con risultati eccellenti, tanto che la prima metà del Novecento viene definita la Edad de Plata della letteratura spagnola. Aperta-mente a favore delle forze repubblicane, scoppiata la Guerra civile spagnola viene per questo ucciso dai falangisti seguaci di Francisco Franco. Al critico Sebastian Gasch, in una lettera datata 1927, confessa la sua dolorosa condizione interiore: "Sto attraversan-do una grave crisi sentimentale (è così) dalla quale spero di uscire curato". Stanno in-tanto precipitando gli eventi politici. Tuttavia, García Lorca rifiuta la possibilità di asilo offertagli da Colombia e Messico, i cui ambasciatori prevedono il rischio che il poeta possa esser vittima di un attentato a causa del suo ruolo di funzionario della Repubbli-ca; respinge le offerte, ed il 13 Luglio decide di tornare a Granada, nella casa della Huerta de San Vicente, per trascorrervi l’estate. Rilascia un’ultima intervista, al “Sol” di Madrid, in cui c’è una eco delle motivazioni che l’avevano spinto a rifiutare quelle offerte di vita fuori dalla Spagna appena menzionate, ed in cui tuttavia Lorca chiarisce e ribadisce la propria avversione verso le posizioni nazionalistiche, tipiche della dittatura: "Io sono uno Spagnolo integrale e mi sarebbe impossibi-le vivere fuori dai miei limiti geografici; però odio chi è Spagnolo per essere Spagnolo e nient’altro, io sono fratel-lo di tutti e trovo esecrando l’uomo che si sacrifica per una idea nazionalista, astratta, per il solo fatto di amare la propria Patria con la benda sugli occhi. Il Cinese buono lo sento più prossimo dello spagnolo malvagio. Canto la Spagna e la sento fino al midollo, ma prima viene che sono uomo del Mondo e fratello di tutti. Per questo non credo alla frontiera politica."

Poeti a confronto la figura di Federico Garcia Lorca

Garcia Lorca

Page 13: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

13

Non si diventa grandi emulando i grandi...

Se educare ha il fine ultimo di trasfor-mare un ragazzo in uomo, allora si può

tranquillamente affermare che lo sport è l’educatore per eccellenza, e, tra gli sport, il judo primeggia. Que-sta disciplina, troppe volte penalizzata dall’errata con-vinzione che sia finalizzata ad alimentare e stimolare violenza, è in verità un’opportunità di crescita, veloce, consapevole, netta. La convinzione di cui sopra si è riproposta in me e in quanti assistevamo alla finale nazionale campionati italiani cadetti tenutasi nel Palafijlkam di Ostia lido dal 14 al 15 febbraio. Gli atleti che portavano i colori croto-nesi sono nomi già noti, in un passato recente hanno già palesato la tempra dello sportivo che sa costruire il campione: Giusi Macrì, quattordicenne crotonese, atle-ta della Judo Calabro, affidata allo staff tecnico dell’ A.D.S. JUDO MILONE CROTONE, nonostante l’età, vanta a suo attivo un V posto al torneo internazionale di Legnano Sabbiadoro nel gennaio di quest’anno, e, nello stesso mese, un iI posto al torneo internazionale Città di Taranto; Francesco Ottobrini, anche lui quat-tordicenne, nelle file dell’A.D.S. JUDO CLUB FACEN-TE CUTRO, ha riportato un V posto nei campionati italiani esordienti dell’anno scorso e numerose meda-glie in tornei nazionali.

la strada degli atleti Entrambi avevano superato egregiamente la fase re-gionale svoltasi giorni fa a Cosenza, per accedere poi alla finale nazionale nel corso della quale è stata con-fermata, comunque, la valenza e, soprattutto, la voglia di crescere dei due piccoli atleti. Ottobrini, dall’indole timida e taciturna, col viso pulito del bravo ragazzo, nonostante gli sforzi forieri comunque di traguardi no-tevoli, non ha vinto lo stress emotivo della gara. Eppu-re nello sguardo del ragazzo non si leggeva la sconfit-ta – nel judo non si perde tempo a piangere per le feri-te subite – ma voglia di riscatto e determinazione. La storia cambia per Giusi Macrì e rasenterebbe l’”epica sportiva”, se ce ne fosse una! Sorteggiata in una pool per nulla facile - in quanto convogliavano no-mi illustri del judo nazionale, come la Ferrari, risultata poi al primo posto, con la quale la nostra Giusi ha per-so al primo incontro, e la Melara, campionessa italiana nel 2008 – il sentiero che ha percorso si è profilato da subito irto, riportando tre combattimenti vinti ed un per-so. L’ultimo incontro, quello che ha deciso e decretato il terzo posto della nostra atleta, ha il sapore di una vittoria piena che merita un grafico delle emozioni pro-vate da lei e donate a quanti, come noi, trepidavamo ai margini del tatami.

nel combattimento la piccola judoca La piccola judoka, che nel primo combattimento perso ha subito più la nomea che la destrezza, seppure in-dubbia, della Ferrari, ha risalito la china vincendo gli altri due incontri. Per poi giungere alla quarta avversa-ria, in altezza superiore a lei di un’abbondante spanna: il combattimento parte già svantaggiato, la differenza si sente: è subita e temuta. Ma la piccola atleta, sep-pure intimorita, gestisce la paura al punto da eviden-ziare un bluff che l’avversaria tenta ripetutamente, e Giusi passa al contrattacco: sulla supremazia fisica prevale la tecnica intelligente, acquisita in tanti allena-menti, tradotta in esperienza, applicata nella frazione di attimi: è Ippon!

precetto che diventa carne e sangue Non si diventa grandi emulando i grandi, ma quando un pensiero, un valore, un precetto diventano carne e sangue. L’agire che ne consegue, allora, a prescinde-re che si raggiunga il primo o il terzo posto, è, comun-que, un agire da campioni!

Angela Caccia

letteratura

Una crescita permissiva o...

QUANDO IL CIELO È IN UNA FRASE

IL PRESENTE SCRITTO, PUBBLICATO SUL SITO DELL’ASSOCIAZIONE LE MADIE – ERRORE. RI-FERIMENTO A COLLEGAMENTO IPERTESTUALE NON VALIDO, POTRÀ RICEVERE I VOSTRI COM-

MENTI SUL TEMA www.lemadie.it

www.bombacarta.com

agonismo che gioca il proprio carattere

Kanji. Ge-roglifico Judo. Il

particolare significato di segni che inten-zionano le modalità dello

sport, ma anche e

soprattutto una filoso-fia di vita

Page 14: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

14

Ikea a Crotone... È primavera, la stagione preferita dalle giovani coppie per convolare a giuste nozze. Preparativi frenetici caratterizzano

le loro giornate, perché tutto sia pronto per il giorno prescelto. Bisogna arredare la casa e renderla grade-vole ed accogliente.Inizia,allora, la stancante maratona delle visite ai negozi di arredamento per reperire i mo-bili più adatti, cercando di coniugare la qualità con i prezzi, spesso proibitivi. A questi affaticati “nubendi” bisogna dare un “lieto annuncio”: l’Ikea è anche a Cro-tone! La famosa ditta nordica, proprio nella nostra città,ha dato vita ad una forma sperimentale di vendita: gli show room a cielo aperto. I vari punti vendita sono stati situati presso i contenitori di rifiuti che ornano elegan-

temente le vie cittadine. Ci si può trovare di tutto, Trumoncini della nonna, vezzose se-die thonet, divani damascati, letti vintage, capienti armadi. Non mancano interessanti arredi per cucine e per il bagno. Frigoriferi, pensili, cucine elettriche e a gas, scaldaba-gni. Perché spendere tanti soldi se si può arredare completamente una casa con quel-lo che l’Ikea a cielo aperto offre? Vi è, an-che una straordinaria abbondanza di mate-rassi piccoli, grandi, matrimoniali, tale da fare invidia alla pubblicità dell’Eminflex, fatta dall’inossidabile Mike Buongiorno. Scarseg-giano, forse, le stoviglie, ma, certamente, i nostri bravi ed educati concittadini ovvieran-no alla mancanza depositando quanto so-pra nei vari show room sparsi per la città. Cosa possiamo fare se non ironizzare su una situazione aberrante? I nostri ammini-

stratori soffrono, tutti, di “bronzite acuta”.Infatti vanno in giro con delle facce cesellate nel bronzo più puro (neanche Cellini avrebbe fatto di meglio) e sono, per-ciò incapaci di arrossire di fronte al degrado imperante. Hanno, anzi, l’ardire di sciorinare enormi cartelloni pubblicitari osannanti Crotone quale Città della qualità. L’unico marchio di qualità di cui la nostra città può van-tarsi è quello di ”terra di nessuno”, abitata da pecore mansuete che dovrebbero avere il coraggio di effettua-re una mutazione genetica:diventare muli forniti di zoccoli robusti per mettere a segno poderosi calci sul lato B dei nostri “maggiorenti DOC”.

Giuliana Franceschini

giorni fà Giorni fa i genitori di un bambino mi hanno lasciato in custodia il loro figlioletto davanti al cancello di un cimitero: uno dei due vole-va recarsi a portare un mazzetto dei fiori ai

suoi nonni. Vista la relazione tra il custode (io) e il bambino, con il senno di poi, non so bene chi fosse stato il custode e il custodito alla luce di quel che è avvenuto. Il bambino, sette anni, sul sedile posteriore della macchina pareva assorto tra i suoi giochi. Ad un certo punto il ragazzino alza il volume del suo gioco producendo un fragore, a parer mio, poco con-sono al luogo. Cerco di spiegarglielo, tenendo per me fermo il concetto che non era il caso di traumatizzare il piccolo con riferimenti macabri, a metà tra i fantasmi e le favole raccontate nel mese di Hallowen.

Un’esperienza significativa Il piccolo mi guarda, ferma il suo gioco, abbassa il ma-ledetto volume e mi dice: “Avevate detto tutti che papà e mamma erano andati alla casa dei nonni di papà. Questa è la loro casa – un ditino si alza verso il can-cello nero – lo avete detto tutti poco fa. A quest’ora sono svegli e io posso sentire la musica”.

In effetti, sulla scia di raccomandazioni fruite con la stessa ignoranza e con un filo di preoccupazione, le stesse con cui si leggono le istruzioni prima dell’uso dei medicinali, avevamo detto al bambino che quella era la casa dei nonni di papà. Che volevamo? La sua logica non faceva una piega, la sua esperienza di vita lo portava fin lì, fino a quelle parole ineccepibili. Noi adulti, goffi nel gestire un’informazione completa, in modo esaustivo, perché intrecciata ad una realtà dolorosa, avevamo glissato producendo confusione e perplessità. Piano, con parole nuove, a quel punto ho detto esat-tamente che quella casa era una casa un po’ particola-re e che era la casa del riposo. “Sono morti!” esclama il ragazzino alla fine delle mie parole, rompendo ogni tabù, con un sorriso tranquillo e lontano sulle labbra. La fantasia già orientata verso giochi nuovi e la realtà, zac, fatta scivolare con sciol-tezza su un custode poco sveglio…

Lucia Bellassai

Letteratura e...

Il valore della informazione corretta

un’importante riflessione sul valore dell’informazione e sulla sua fondamentale correttezza

articoli sempre nuovi e disponibili

Page 15: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

15

capire, l’importante No non stiamo parlan-do del prosciutto , ma del cibo in generale. Cucinare un alimento

è, per noi del terzo millennio, un fatto naturale, ma tutto iniziò un po’ di tempo fa. Oltre quattro milioni di anni fa, in Africa vivevano alcune specie di ominidi, gli australopiteci, i quali camminavano costantemen-te in posizione eretta. Avevano pertanto le mani libere ed è proba-bile che se ne servissero per pro-curarsi e usare bastoni, foglie, cor-tecce. Durante la loro naturale evo-luzione gli uomini riuscirono a com-prendere che battendo una pietra con un'altra pietra o sfregando con forza i rami secchi, si producevano scintille, che cadendo su foglie secche e rametti di legno, accen-devano il fuoco. Importantissimi furono i numerosi vantaggi che questa scoperta ha determinato nella vita dell'uomo. La capacità di accendere il fuoco permise agli uomi-ni di difendersi dal fred-do e di tenere lontani gli animali; illuminò le ca-verne liberandole dal buio della notte, permet-tendo le prime manife-stazioni di arte paleoliti-ca (pitture rupestri ); consentì di cuocere i cibi e di consumarli insieme attorno ad un focolare, facilitando l'instaurarsi dei legami familiari. Il fuoco rappresenta da sempre uno dei fattori naturali più importanti negli ecosistemi medi-terranei. Il fuoco è segno di forza e di vigore, tanto è vero che ogni mamma che ha un figlio abbastanza energico, lo chiama amorevolmente “oi focu appicciàtu!”. Il fuoco, attraverso tutta la Bibbia, è segno di purifica-zione, in particolare del cuore, ma incute anche paura quando ci si riferisce al fuoco dell’inferno «Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno...» (Mt. 25,41) sono queste parole che il Figlio dell’uo-mo, Gesù Cristo, pronuncerà nel giudizio universale a coloro che sono morti privi della grazia di Dio e che, perciò, non hanno raggiunto la salvezza eterna. La cottura e,

quindi, il fuoco, sono una esigenza primordiale nella alimentazione umana perché, oltre a dare più gusto ai cibi, ha permesso all’uomo difendersi dalle malattie da cibo crudo.

la cottura La cottura è un processo che modifica e s s e n z i a l -mente strut-tura e gusto del cibo, oltre

che lo fa diventare digeribile e gra-devole. Pensiamo al pane appena sfornato, o al buon sapore di una bistecca cotta sulla griglia e subito mangiata. La cottura, inoltre, di-strugge microrganismi patogeni come la salmonella, che è il batte-rio responsabile del maggior nu-mero di infezioni intestinali da cibo avariato. Tale batterio muore, pe-rò, se rimane 20 minuti a 60 gradi centigradi. Grazie alle cotture, an-cora, vengono disattivate sostanze tossiche che si trovano nei vegetali permettendo una migliore disponi-bilità di proteine ed amidi. C’è, pe-rò, sempre più la voglia di consu-mare cibi crudi, in particolare frutta e verdura e, con l’avvento della cucina giapponese, anche di pesce

crudo. È’ vero che in questo modo i nutrienti restano allo stato di natu-ra, ma è altresì vero che se il pe-sce non fosse fresco o ben conser-vato, potrebbero manifestarsi gravi episodi di infezione.

il crudismo... Il crudismo, insomma, ci riporta al passato e sa di naturale, ma na-sconde anche l’insidia di tali malat-tie, alcune abbastanza serie. Co-me già detto, se parliamo di verdu-ra e frutta, ci viene quasi spontane-o pensare al loro consumo a cru-

do, e ciò ha un significato. Dalle verdure e dalla frutta prendiamo la maggior quantità di vitamine che, per loto natura, mal sopportano l’eccesso di calore (sono, cioè, termolabili). Diverso è il problema per i Sali minerali di cui sono ricche le ver-dure. Questi ultimi, attraverso la bollitura, filtrano nell’acqua che poi puntualmente buttiamo per coloro che hanno problemi di intestino pigro o cattiva dentizione e voglio-no consumare verdura cotta, si può ricorrere alla cosiddetta cottu-ra al vapore, che mantiene inalte-rati i Sali minerali. Se parliamo di carne e pesce, invece, la cottura ha grande importanza perché li rende più digeribili e mette al riparo da infezioni e malattie. Il calore, infatti, trasforma le proteine ren-dendole digeribili. Le cosiddette “marinate” a base di limone non disinfettano affatto, questo ricordia-molo bene. La cottura è di per sé un ottimo metodo disinfettante per-ché la maggior parte dei microrga-nismi patogeni non resistono vivi ad alte temperature.

un metodo di cottura Esistono svariati metodi di cottura, ma per non dilungarmi vorrei citar-ne uno in particolare. Parlo della

cottura a fuoco lento. La fiamma troppo alta innesta nel cibo un processo chiamato glicazione, che fa ma-le soprattutto ai diabe-tici e a chi ha problemi cardiovascolari. Lo rilevano i ricercatori del Mount Sinai Medi-cal School di New York. Cuocere alle alte temperature, in padella, come sulla griglia o nel microon-de “attiva una reazio-ne che combina zuc-cheri, grassi e protei-ne”, spiega Helen Vlassara, che ha co-ordinato la ricerca, p r o d u c e nd o g l i “Ages”, composti che rappresentano una

vera minaccia per chiunque, spe-cie per diabetici, che fissano sulle pareti dei vasi sanguigni indebo-lendoli”. Misurando la quantità di ages nel sangue di un campione di 24 pazienti diabetici, gli scienziati statunitensi hanno scoperto che, a parità di dieta, il numero di questi composti era di gran lunga mag-giore in chi consumava cibi ad alte temperature. Beh. Ora vi devo la-sciare perché a forza di scrivere di cottura… non so se capite (come disse Icaro).

Gianfranco Paluccio

salute

Meglio cotto o crudo… ?

capire come mangiare e cosa mangiare

cosa si deve mangiare e cosa fa male...

Page 16: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

16

il sogno Tornavo a casa e avevo fatto qualcosa che non ricor-do, per cui mia madre si arrabbiava con me e mi spa-rava alla schiena. Ero ferito ma non morivo. Allora le dicevo di uccidermi e mi sparava alla testa, sul lato sinistro. Sentivo il dolore e la distruzione del cervello ma non perdevo coscienza anche se mi si confonde-vano le cose in mente. Dicevo a mia madre di sparar-mi ancora e lei mi sparava ancora sempre in testa. Sopravvivevo. Lei e mio fratello mi accudivano e io sopravvivevo pur con una vita menomata. Camminavo pochi passi ed avevo degli handicap. Per qualche mo-tivo diventavo famoso ma alla gente veniva detto che era stato mio padre a spararmi perché nel frattempo mio padre era morto. Un giorno andavo fuori e non ricordo dove mi portava-no. C'era una persona, forse un medico. I miei erano come se si vergognassero di me, ma quella mi pren-deva la mano e cominciavamo a piangere entrambi. Era commosso per qualcosa che avevo detto o scritto. Io piangevo con lui. Ci trovavamo nello studio di un medico, forse un patologo. Dovevamo verificare come mai ci fosse un biglietto secondo il quale una donna lo aveva cercato varie volte (c'erano scritti i giorni)). Noi eravamo alla reception. Il medico arrivava e parcheg-giava l'auto in giardino. C'era anche quella data ed era la dodicesima. In realtà poco prima che arrivasse lui la signora telefonava e allora capivamo che le date erano legate solo a telefonate e quindi il caso era risol-to.

il significato recondito Il sogno è stato fatto da una persona che di professio-ne fa il medico. E' molto stimato ed affermato nel mon-do scientifico e nella comunità in cui vive e lavora; egli stesso si considera di valore e sicuro dal punto di vista professionale, sebbene dotato di molta modestia. No-nostante ciò, e i suoi 48 anni, egli continua a conside-rarsi, per certi versi, inibito con dei comportamenti e risentimenti che aveva quando bambino era costretto dalla mamma ad essere in ogni momento e situazione sempre ubbidiente, bravo, buono e a farle da confiden-te, soprattutto quando ella aveva bisogno di sfogarsi delle malefatte, tradimenti ecc, del marito e padre del protagonista del sogno. In un certo senso è stato alle-

vato come una femminuccia , una signori-na perbene, comprensivo ed accogliente verso le lamentele materne, con il divieto di fare cose cattive, poiché cattive sono le cose che fanno tutti i maschietti.

il senso di una aggressività Crescendo, la cosa, che di più ha represso, è stata l'aggressività in tutte le sue forme. Ed infatti il giorno prima che facesse questo sogno lui si era arrabbiato con il direttore amministrativo del poliambulatorio dove lavora e lo stesso giorno anche con la moglie che ad un livello profondo identifica con sua madre. Ma pun-tualmente ogni qualvolta che si permette in minima parte di esprimere la sua opinione, quello che vera-mente pensa e sente emotivamente, che sia aggressi-vità o erotismo o rabbia, lui si aspetta una punizione, perché colpevole di essere venuto meno ad un co-mando interno ,oramai interiorizzato, e cioè che la mamma gli avrebbe voluto bene e lo avrebbe stimato soltanto se si fosse com-portato come un angiolet-to. Ecco che la notte so-praggiunge il sogno in cui viene sparato dalla ma-dre. Si aspetta di essere colpito, menomato, reso andicappato. Il fatto di avere delle menomazioni corrisponde alle sensa-zioni e ai vissuti che sem-pre ha avuto fin da bam-bino, fin da quando picco-lino ebbe un intervento agli organi genitali a cau-sa di una infezione che aveva contratto. Questo intervento ha avuto per il paziente lo stesso signifi-cato che può avere una persona che ha subito una circoncisione non per religione. Questa esperienza lo ha segnato , facendolo sentire diverso rispetto agli altri maschietti: un po' più fragile, un po' più debole sessualmente sia per quanto riguarda la potenza e le prestazioni sessuali, che per quanto riguarda le "misure". Nel confronto con gli altri compagnetti usciva sempre sconfitto e con una sensa-zione di deformità. Questa sconfitta viene Evidenziata nel sogno con: "I MIEI ERA COME SE SI VERGO-GNASSERO DI ME". Come dimostra la scienza psico-analitica spesso nel periodo edipico i bambini temono di essere castrati, perché hanno fatto o desiderato qualcosa a loro vietato, e nel sogno le curiosità ses-suali caratteristiche del periodo edipico appaiono quando il nostro autore del sogno insieme all'altra per-sona incominciano a curiosare, nello studio del patolo-go, sulle telefonate ricevute da una donna. E accanto all'angoscia della punizione (castrazione) convive l'al-tra angoscia che spesso è ancora peggio: ovvero l'an-goscia di vedersi sottratta la stima e l'amore dei geni-tori quando i comportamenti non corrispondono alle aspettative dei genitori, così come dimostra la storia educativa e affettiva del nostro protagonista.

Bianca Maria Caiazzo

Salute: psicologia

Il sogno del bambi-no disubbidiente

una lettura di un sogno che è determinante per la fede

la mente umana, un puzzle infinito

Freud

Page 17: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

17

Cara Eluana, io ho pianto per te.

Senza conoscerti, eri nei miei pensieri.

Ci sei ancora, ci resterai per sempre.

Non so chi tu sia, non so chi tu sia stata.

Simbolo della sofferenza, simbolo di una vita spezzata.

Quando il clamore si azzererà nessuno più ti penserà.

Tornerà il silenzio sulla tua vita

e tu diventerai un ricordo di una ragazza dolce e sorridente.

Ora tu sei con gli angeli: rimani, cara Eluana, dove io ti ho collocata, in mezzo agli angeli, ...nella mi poesia.

Ciao Eluana. Forse un giorno ci incontreremo.

divertimento e cultura Continuiamo a divertirci con gli indovinelli che i nostri Nonni fanno ad ognuno di noi. Se fin’ora siamo stati noi a fare loro delle domande, ora saranno i nostri nonni che ci porranno degli indovinelli. Ma quanti ne conoscono! E, se dobbiamo essere proprio sinceri, non riusciamo mai ad indovinare. Quante risate si fan-no i nostri nonni vedendoci in difficoltà. Gli indovinelli ci vengono posti in forma dialettale, poiché molti di loro conoscono solo il dialetto. Pronti con la carrellata degli indovinelli. Papera, papera ca camini in tà sa casa teni quaranta jrita e due nasi. Che cos’è? Traduzione: (Papera, papera che cammini in questa casa possiedi quaranta dita e due nasi. Cos’è? Risp. ( la donna incinta). Qual è quella cosa che più si lava e più diventa sporca? Dai pensiamoci. Ma è l’acqua. Il proverbio che sto per presentarvi è molto curioso, la signora quando lo propone a molti di noi si diverte un sacco e… ora capirete perché.

un altro proverbio Ohi chi gustu. Ohi chi piacere quannu, se juncianu pelu cu pelu. Cos’è?. Traduzione. Ohi che gusto. Ohi che piacere. Quando si uniscono. Pelo e pelo. Cos’è?. Curioso vero questo indovinello. La risposta è, sempli-cemente: ciglia. Rotolin che rotolava senza gambe camminava senza sedia lei sedeva come diavolo face-va? Che cos’è? Risp. (la palla) Subba na finestrazza c’è sta na vecchiazza. E cu nu sulu dente chiama a tutta la gente. Che cos’è? Traduzione Sopra una fine-stra ci sta una vecchiaccia. Che con un solo dente

chiama a tutta la gente. Risp. ( la campana). Don pep-pino don peppone. Cosa fate in questo piano. Né man-giate né bevete e più lungo vi fate. Che cos’è? Risp. Gli asparagi. Povera mamma sventurata. Fa i figli den-tro le spine. Con coperte ricamate. Povera mamma sventurata. Risp. Fichi d’india.

altro Chiccolino dove stai. Sotto terra non lo sai? Se tanto crescerai. Chiccolino che farai? Una spiga metterò. Tanti chicchi vi darò. Risp. Il grano. Io sebbene non sia un pittore, faccio ritratti a tutte le ore. Ne faccio belli ne faccio brutti indovina indovinello. Risp. Lo specchio. Qual è il colmo di una gallina? Risp. Avere tante pen-ne e non poter scrivere. Corre e non rallenta. Cos’è? L’orologio. Non si accende con il fuoco, ne fa vedere di tutti i colori non si spegne con il fiato. Che cos’è? La televisione.

dott.ssa Stefania Grassi

Salute: anzianità

Tante voci e una passione da Villa Ermelinda Terza parte

Villa Ermelinda

Ricordando Eluana Eluana è morta. I sentimenti, semplici, ma genuini, di una Madre che ci ricordano di una invincibile bellezza del cuore umano, dove abita la misericordia; quella di Dio di Carmen Cusato

Page 18: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

18

un musicista in bilico

Zappa fu perennemente in bilico tra il rock, il jazz, il teatro dell’assurdo, la ricerca musicale più avanzata: sotto una scorza di apparente anarchia musicale vi sono evidenti influssi della musica classica tradizionale e contemporanea. Egli era un musicista autodidatta, affetto da una ossessiva creatività e da una simpatica smania di protagonismo, ma preparatissimo e serissimo. In realtà il suo progetto musicale (che lui definiva il "Progetto/Oggetto") consisteva nel dedicarsi al proselitismo fra i fricchettoni e i lunatici, per poi proporre la sua musica seria e complicata dissimulata dietro una fac-ciata rock sardonica e parodistica, e condita con testi permeati di cinico e sbeffeggiante realismo, anche a costo di essere perseguitato per anni da luoghi comuni e leggende metropolitane. Assistendo ad un suo concerto, specialmente dal 1980 in poi, quando l'espressione del suo progetto aveva raggiunto la piena maturità, non poteva lasciare indifferenti la sua "figura", simile ad un burattino nelle movenze, vero mimo, con il naso molto promi-nente si muoveva tra la musica dirigendola e raffigurandola, mimica e teatra-lità erano perfettamente fuse con musica e scenografia, ne scaturiva lo spet-tacolo che con l'insieme dei musicisti, sicuramente valenti esecutori - ma non solo - si costituivano parte integrante del pensiero musicistico di Zappa in maniera straordinariamente spontanea. Tra i numerosissimi aneddoti e vere e proprie "scene" presentate prima, durante e dopo i suoi concerti, di grande impatto fu l'idea/scena che mise in atto a Pistoia, proprio l'8 luglio 1982: fece installare un megaschermo (all'epoca non se ne vedevano ancora) che proiettava la partita Germania Ovest - Francia dei mondiali di calcio in contemporanea al suo concerto; lui, prima di cominciare a suonare, disse sem-plicemente, in pesante slang americano: "Chi non capisce un tubo della musica che faccio può tranquillamente guardarsi le partite... così non ha buttato i soldi del biglietto". I suoi riferimenti musicali erano Igor Stravinskij, E-dgar Varese, Olivier Messiaen e, prima che fosse di moda la world music, era attratto dal canto a tenore sardo, dalla musica classica indiana in stile dhrupad, Ravi Shankar, la musica bulgara. Per lui la distinzione tra musica pop e "musica seria" non aveva alcun significato ("All'idea che il compositore crede di aver attinto qualche cosa di artistico corrisponde il fatto che quella musica non offre gran che a chi ascolta.

Francis Vincent Zappa, Frank per gli amici, fu uno dei più prolifici artisti della scena pop rock dagli anni sessanta in avanti. Di evi-denti origini italiane, siciliane per la precisio-ne, nel corso della sua carriera zappa Ha

inciso diverse decine di album. Zappa fu un artista vi-sionario e colto nello stesso tempo, un musicista-musicologo dalla produzione quasi schizofrenica, tanto diverso è ciascuno dei suoi album dagli altri. Zappa spaziava dalla musica politica alla sinfonica, dalle dis-sonanti operette agli assoli di chitarra straordinari. pro-vò e metaforicamente distrusse di tutto, dal connubio con la london philarmonic orchestra alla sperimenta-zione jazz, e alla parodia psichedelica, il tutto condito

da un'eccezionale sapienza musicale e da una supe-riore carica apparentemente umoristica anche se in realtà profondamente politica. Non tutti in quel periodo compresero la portata di quella musica evoluta nasco-sta nelle pieghe del sipario di un tendone da circo. Ma Zappa fu soprattutto un grande compositore che ha sempre citato Edgar Varese come sua prima fonte di ispirazione. E' stato insomma un grande protagonista di trent'anni di rock, prima di essere stroncato da un tumore all'età di 53 anni.

il disco del mese. Enrico Rava: Renaissance Il jazz italiano è molto considerato all'estero, e questa pubblicazione realizzata dall'etichetta giapponese Ve-nus ne è un esempio. Enrico Rava è accompagnato dagli affidabili e ottimi Stefano Bollani al piano, Rober-to Gatto alla Batteria e Rosario Bonaccorso al contrab-basso. Il gruppo interpreta standard jazz con disinvol-tura e bravura stilistica e la complicità tra i musicisti è una delle note più rilevanti. Insomma un disco eccel-lente con una inesistente fatica d'ascolto anche ad alti volumi. Per gli amanti del vinile la stampa sempre giapponese del "disco nero" su vinile da 200 grammi è ottimamente realizzata.

vela e spazio musica

Frank Zappa un mito splendente

Frank Zappa, genio ed innovatore della musica

una rubrica ed una riflessione personale per comprendere i fondamenti della musica

Pasquale De Vico Enrico Rava

La musica è vita capire la musica e la qualità di Frank Zappa

Page 19: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

19

Scuola

Page 20: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

20

POESIA

Pietro e Giovanni corrono nel vento, Giunti sul luogo,grande è lo sgomento, vuoto è il sepolcro misterioso evento, ritornano confusi,il passo è lento.

Sola la Maddalena,scioglie in pianto quella tristezza l’opprime tanto, ma d’improvviso, ecco si sente un canto d’angeli apparsi,ed ora si vede un uomo che le pare un giardiniere:

«Maria» la chiama,e subito,nel cuore Sente che quella voce e del Signore. Le dice:«amica,non mi trattenere, ma corri ad annunciare con ardore: Oggi,il mio Signore è tornato»!

Riflessione La risurrezione che Gesù ha operato è un grande se-gno,ma le persone che Gesù ha riportato alla vita du-rante la sua esperienza storica sono morti. Gesù inve-ce è risorto e continua ad essere vivo,anche se gli uo-mini non lo possono vedere perché è <<presso il pa-dre>>un modo di dire che Gesù è nuovamente nella dimensione in cui si trova Dio,cioè non è visibile agli uomini,pur essendo sempre presente. Gesù è risorto per tutti noi,ci aiuta affinché tutti noi non commettiamo più peccati. Anche se qualcuno di noi si comporta ma-le, Gesù grida a gran voce che ci vuole tanto,tanto bene. Gesù è luce,è speranza,è vita. Lui ci da la forza per affrontare la vita quotidiana.

Classe 1°C

Il giorno 31/03/2009 è venuto un esperto dell’ambiente per illustrare “il progetto laboratorio a cielo aper-to”.Questo progetto serve a far conoscere quei territori che si “trovano nel Geoparco Ipogeo alto crotonese”: Verzino, Casabona, Castelsilano, Cerenzia. In questa zona,a causa del variare dell’altitudine pos-siamo osservare diversi aspetti di questo territorio che

sono diversi per la sua costituzione fisica,sia per gli aspetti naturali, sia per gli insediamenti urbani.

il Geoparco L’esperto ci ha spiegato che Geoparco significa parco geologico e geologia è lo studio della crosta terrestre e la composizione delle rocce,Ipogeo infatti con questo termine si intende piante e animali che vivono un am-biente sotterraneo. Inoltre nel geoparco possiamo os-servare le rocce evaporitiche che un tempo erano nel-l’acqua e a causa degli scongelamenti ambientali sono emerse,ci sono anche cavità sotterranee e caverne in cui è presente una specie molto rara di pipistrello:il myotis capuccinis. Successivamente a tutti noi ci sono stati assegnati dei ruoli: c’erano i botanici,cioè coloro che si occupano della flora,i geologi i fotografi e gli ecologi del paesaggio. L’esperto ci ha detto che il 16 aprile faremo un’uscita a Verzino e quindi potremo visitare questi luoghi che grazie a questo progetto co-nosceremo!

Cristina Torchia 1°C

scuola - Don Milani

Poesia e scuola gli alunni dell’Istituto comprensivo Don

Milani offrono poesie e riflessioni

Cronaca di un evento: il Geoparco

una delle vedute strabilianti del Geoparco

Page 21: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

21

l’evento Martedì 31 mar-zo 2009 alle ore 11,00 si è svol-ta, nella sala riunioni dell’Isti-

tuto Tecnico per Geometri “Santoni” di Crotone una conferenza stampa, a cura della Istituzione Scolastica e della Questura di Croto-ne, sulla recente partecipazione di una folta delegazione dell’Istituto Tecnico per Geometri con alcuni Dirigenti della Polizia di Stato della nostra Provincia, al concerto “ Una Nota di Sicurezza Mi – Fa – Re ”, svoltosi a Roma il giovedì 26 mar-zo, nell'ambito del progetto d’edu-cazione alla legalità. All’incontro, al quale sono stati invitati gli organi d’informazione, erano presenti tutti i partecipanti all’attività promossa dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Inter-no: il Vice Questore Rossella Pari-se, il Dirigente Scolastico Rosanna Barbieri, l’Ispettore Catalano, i due poliziotti di scorta, i docenti Amo-

deo e Valente e gli alunni dell’Isti-tuto Tecnico per Geometri ( Fonta-na S., Colosimo F., Leto P., Domi-nici M., Piscioneri P., Taverna G., Ferraro A., Riolo S., Costantino F., De masi D., Mazzei G., Miriello A., Ciampà P., Ierardi R., Ierardi V., Calendini E., Catanzaro L., Scarfò E., Torcia E., Gualtieri G., Simbari

P., Noce B., Viscomi F., Ber-nardi G., Viola L., Abdulcadir I., Marrazzo E., Ziparo F., Costanzo G., Ventura A).

in particolare... L’ ITG Santoni è stata indivi-duato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per la regione Calabria a partecipa-re al concerto, con una dele-gazione di 30 allievi, scelti dai coordinatori delle varie classi tra i più meritevoli per diligen-za, partecipazione, puntualità e profitto” , ha dichiarato il Dirigen-te Scolastico, “ insieme si è avuta l’opportunità di condividere mo-

menti di aggre-gazione e di for-te emozione, i ragazzi hanno subito familiariz-zato con i poli-ziotti entrando facilmente in confidenza, “ la mia più grande soddisfazione è stata quella di sentir dire che i nostri alunni si sono saputi di-stinguere in com-portamento, non solo durante la manifestazione,

ma anche in tutto il periodo di per-manenza a Roma”, “Credo che una manifestazione come questa sia stata molto utile, perché tutto ciò che porta a guardarsi in faccia e a condividere le passioni, è un modo per avvicinarsi e per avvici-nare”. “Dovete pensare con la te-sta vostra” hanno detto i docenti accompagnatori “se il gruppo non

vi accetta per quello che siete non dategli peso, bisogna avere rispet-to per la vita", " molti giovani non hanno la forza per combattere e spesso commettono errori, sce-gliendo scappatoie che sembrano più facili”. “ Cercate di essere posi-tivi anche nei momenti più difficili, di non seguire dei cattivi esempi cercando di pensare sempre con la propria testa, scegliendo il bene” hanno replicato i docenti.

un aiuto per i ragazzi “La polizia può aiutare i ragazzi che si trovano in difficoltà, c’è gen-te che fa questo lavoro tutti i giorni e ci sono tante persone che ci cre-dono” sto vedendo un atteggia-mento molto bello, perché non è più l’uniforme che s’impone, ma l’uniforme che si avvicina ai giova-ni, che parla con loro e che cerca di risolvere assieme a loro i proble-mi come un amico” ha detto il Vice questore della provincia di Croto-ne, “Quella di oggi è una missione d’immagine fondamentale per la Polizia di Stato che può aiutare a capire che la legalità è un privilegio che ci è dato dal vivere in una so-cietà civile. La musica è l’unica "droga pulita" hanno detto i ragazzi che hanno partecipato all’evento, “meno male che esistono queste occasioni, la musica contribuisce ad aiutare le persone che soffrono, qualunque siano i motivi: salute, amore o la perdita di una persona cara, al di la dell'età, della razza e del sesso. La musica entra nell’ani-mo in un modo che è uguale per tutti, la cosa più importante è avere rispetto per la nostra vita e per quella degli altri.

Walter Frisina

Conferenza ed infor-mazione all’istituto

scuola - Istituto per Geometri E. Santoni

all’istituto per Geometri “E. Santoni” una conferenza Stampa congiunta a cura dell’Istituzione Scolastica e della

Questura di Crotone

durante la conferenza che si è tenuta

forze di polizia e scuola per aiutare i ragazzi

Page 22: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

22

l’evento Nei giorni scorsi, presso l’aula magna dell’Istituto Tec-nico per Geometri di Crotone, si è tenuto un seminario medico sul tema “ MST - Malattie Sessualmente Tra-smesse ”. I referenti dell’educazione alla salute, pro-fessori Pompò, Ziparo e Castagnaro, hanno invitato il dott. Nicola Serrao, Dirigente del reparto Malattie Infet-tive dell’ospedale di Crotone, per dare agli alunni pre-senti una corretta informazione sulle malattie trasmes-se per via sessuale. L’obiettivo dei referenti dell’educa-zione alla salute è stato quello di approfondire le pro-blematiche adolescenziali, in quanto su tematiche spe-cifiche, i ragazzi hanno in genere conoscenze superfi-ciali, incomplete e spesso non corrette. Nella presen-tazione, sono state proiettate numerose diapositive che mostravano i segni lasciati sul corpo durante l’evo-luzione degenerante delle malattie, con numerosi rife-rimenti statistici alla situazione della nostra provincia.

in Italia un po’ di dati In Italia, infatti, si sono riscontrati fino al 2007 22.000 casi di AIDS, con 4581 decessi nel 1996, di cui 10 solo a Crotone e, per quanto oggi la situazione sia net-tamente migliorata, di AIDS si continua a morire; nel 2005 c’è stato un altro decesso nella nostra provincia e nel 2008 nel campo profughi di S. Anna di Isola Ca-po Rizzuto, sono stati segnalati altri 4 casi di AIDS. Il dott. Serrao ha più volte evidenziato che le Malattie Sessualmente Trasmesse, mai messe sotto controllo, rappresentano un continuo peri-colo dal quale ci si può difende-re solo cambiando lo stile di vi-ta. L’arrivo della sifilide in Euro-pa e il suo rapido sviluppo, dopo il secondo viaggio di Cristoforo Colombo, ha determinato una chiusura nei riguardi della ses-sualità, durata fino alla scoperta della penicillina e alla sua intro-duzione nella terapia di cura. La liberalizzazione dei costumi dal-la fine degli anni ‘60, non segui-ta da una pari attenzione nei riguardi della prevenzione, ha generato un aumento rapido delle malattie sessualmente tra-smesse. Si calcola che siano

più di 373 milioni le persone affette nel mondo da MST, di cui più di 40 milioni contagiati dall'HIV e da epatite virale B e C. Questi sono i dati ufficia-li, in realtà in molti Paesi, a causa dell'enorme povertà, non vi è la pos-sibilità né di diagnosticare né di cura-re la maggior parte dei malati. Nelle nazioni industrializzate è l’ignoranza e la sottovalutazione del problema che fa progredire queste malattie. Una delle categorie più a rischio nel mondo è quella dei giovani adole-scenti.

secondo l’OMS Secondo l’OMS, l’85 per cento dei giovani tra i 10 e i 24 anni (di circa 1,5 miliardi totali nel mondo) vive in paesi poveri; circa 73 milioni d’adole-scenti tra i 10 e i 14 anni sono lavora-tori. Nella gran maggioranza dei casi, le relazioni sessuali per questi giovani iniziano molto presto nella fase adole-scenziale. La mancanza di conoscen-ze e la difficoltà d’accesso ai contrac-cettivi meccanici, rendono i ragazzi molto più esposti al rischio d’infezioni

sessualmente trasmissibili. Le ragazze sono più vulne-rabili dei ragazzi per ragioni fisiologiche ma anche so-ciali, essendo spesso costrette a relazioni sessuali fin da bambine. Ogni anno, un adolescente su venti con-trae una MST curabile o un’infezione virale. Più della metà delle nuove infezioni di AIDS ogni anno interes-sano giovani nel gruppo d’età 15-24 anni e nei paesi africani si ha un’incidenza del 12-13 per cento d’infe-zioni da HIV in ragazze in gravidanza di 15-19 anni d’età specie tra i tossicodipendenti e gli omosessuali. La malattia ha in genere fasi facilmente individuabili con l’ingrossamento delle ghiandole ascellari e del collo, proseguendo con l’ingrossamento dei linfonodi e lo sviluppo della sarcosi. La contrazione di un’infezio-ne sessuale in una donna in gravidanza può avere conseguenze molto negative per il feto, fino alla sua morte. Oltre alla contrazione della malattia congenita, possono esserci, infatti, danni neurologici, infezioni agli occhi, polmoniti, epatiti acute, meningiti, malattie croniche al fegato, cirrosi, anormalità congenite (dalla cecità alla sordità a danni ad altri organi).

cause di sterilità La sterilità è causata per il 30-50% dalla Chlamydia trachomatis e per il 15-20% dalla Neisseria gonorrhoe-ae che colpiscono soprattutto le giovani; l'Human Pa-pilloma virus (HPV) è fra le cause del cancro del collo dell’utero e si calcola che in alcuni Paesi colpisce fino alla metà delle ragazze. Ma vi sono molte altre malat-

scuola - Istituto per Geometri E. Santoni

Seminario su malattie infettive all’Istituto per Geometri “E. Santoni” di Crotone semi-nario su “ MST - Malattie Sessualmente Trasmesse”

durante l’incontro a scuola

Page 23: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

23

le radici bibliche Questa celebrazione ha profonde radici bibliche; Giuseppe è l'ultimo patriarca che riceve le comunica-zioni del Signore attraverso l'umile via dei sogni. Come l'antico Giu-seppe, è l'uomo giusto e fedele (Mt 1,19) che Dio ha posto a custode della sua casa. Egli collega Gesù, re messianico, alla discendenza di Davide; sposo di Maria e padre putativo, guida la Sacra Famiglia nella fuga e nel ritorno dall'Egitto, rifacendo il cammino dell'Esodo. Pio IX lo ha dichiarato patrono del-

la Chiesa universale e Giovanni XXIII ha inse-rito il suo nome nel Ca-none Patronato:Padri, Carpentieri, Lavoratori, Moribondi, Economi, Procuratori Legali. Eti-mologia: Giuseppe = aggiunto (in famiglia),

dall'ebraico. Emblema: Giglio ro-mano. (Mess. Rom.)

una particolare spiritualità Se Maria vive di fede, Giuseppe non le è da meno. Se Maria è mo-dello di umiltà, in questa umiltà si specchia anche quella del suo spo-so. Maria amava il silenzio, Giu-seppe anche: tra loro due esisteva, né poteva essere diversamente, una comunione sponsale che era vera comunione dei cuori, cemen-tata da profonde affinità spirituali. “La coppia di Maria e Giuseppe costituisce il vertice – ha detto Gio-vanni Paolo II –, dal quale la santi-tà si espande su tutta la ter-ra” (Redemptoris Custos, n. 7). La coniugalità di Maria e Giuseppe, in cui è adombrata la prima “chiesa domestica” della storia, anticipa per così dire la condizione finale del Regno (cfr. Lc 20, 34-36 ; Mt 22, 30), divenendo in questo mo-do, già sulla terra, prefigurazione del Paradiso, dove Dio sarà tutto in tutti, e dove solo l’eterno esisterà, solo la dimensione verticale dell’e-sistenza, mentre l’umano sarà tra-sfigurato e assorbito nel divino. “Qualunque grazia si domanda a S. Giuseppe verrà certamente con-cessa, chi vuol credere faccia la prova affinché si persuada”, soste-neva S. Teresa d’Avila. “Io presi per mio avvocato e patrono il glo-rioso s. Giuseppe e mi raccoman-

dai a lui con fervore. Questo mio padre e protettore mi aiutò nelle necessità in cui mi trovavo e in molte altre più gravi, in cui era in gioco il mio onore e la salute dell’a-nima. Ho visto che il suo aiuto fu sempre più grande di quello che avrei potuto sperare...”( cfr. cap. VI dell’Autobiografia). Difficile dubitar-ne, se pensiamo che fra tutti i santi l’umile falegname di Nazareth è quello più vicino a Gesù e Maria: lo fu sulla terra, a maggior ragione lo è in cielo. Perché di Gesù è stato il padre, sia pure adottivo, di Maria è stato lo sposo. Sono davvero sen-za numero le grazie che si ottengo-no da Dio, ricorrendo a san Giu-seppe. Patrono universale della Chiesa per volere di Papa Pio IX, è conosciuto anche come patrono dei lavoratori nonché dei moribondi e delle anime purganti, ma il suo patrocinio si estende a tutte le ne-cessità, sovviene a tutte le richie-ste. Giovanni Paolo II ha confessa-to di pregarlo ogni giorno.

W. F.

tie veneree: Herpes virus, Ulcera venerea, linfogranu-loma venereo, glaucoma inguinale, tricomonias, gar-dnerella, candida, ecc. La propagazione delle MST sono principalmente dovute: alle inadeguate campa-gne d’informazione indirizzate ai giovani, all’instabilità delle coppie e alla molteplicità dei partners, alla libera-lizzazione dei costumi e all’introduzione di pratiche sessuali a dir poco stravaganti, alla nascita dei grandi insediamenti urbani attraverso spostamenti di popola-zioni dalle proprie terre, alla facilità di spostamenti da una parte all’altra del pianeta sia per motivi lavorativi sia per turismo sessuale. Per combattere queste malattie bisogna fornire, specie durante l'adolescenza, maggiori informazioni, nelle scuole, attraverso i media, presso i consultori, i medici curanti e gli specialisti. La prevenzione e la terapia immediata sono le uniche armi che abbiamo per scon-figgere le malattie. La mancata educazione sessuale nell’adolescenza contribuisce a generare errori com-portamentali favorendo abitudini non salutari. Il mini-stero della salute, in accordo con quello dell’istruzione, hanno elaborato un piano nazionale che prevede che l’educazione sessuale entri a pieno titolo nella scuola italiana, perché risulta necessario trattare le problema-tiche sessuali con l’intervento di esperti del settore.

L’istituzione più adatta a questo scopo è la scuola, constatato che negli ultimi tempi si è verificata una progressiva anticipazione e prolungamento dell’adole-scenza.

concludendo Molti giovani delle scuole superiori conoscono da vici-no il problema, spesso anticipano i rapporti sessuali con i coetanei per esibizionismo o emulazione. Con la superficialità che contraddistingue questa fascia d’età, si affronta il sesso per gioco, convinti di dominarlo, ma basta poco per diventare una trappola da cui è difficile fuggire. Le malattie trasmesse per via sessuale lasciano una traccia indelebile, i ragazzi non lo sanno e per questo hanno manifestato, durante il seminario, il loro interes-se con i numerosi interventi. Dopo la famiglia, bisogna essere convinti che solo una vera educazione scolasti-ca può contrastare la banalità e la volgarità dei modelli proposti dalla nostra peggiore società. La cultura, l’in-formazione e la prevenzione si confermano l’unica ar-ma vincente per investire sul futuro dei propri figli.

W. F.

scuola - Istituto per Geometri E. Santoni

Ricordando S. Giuseppe sposo di Maria e figura fascinosa

riproduzione iconografico

Page 24: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

24

da molti anni Sono molti anni che nelle scuole della città si fanno progetti su Crotone e su Pitagora, ma io credo che tutti ormai conoscano bene il proprio territorio e cosa esso offre loro. E’ necessario inve-

ce farlo conoscere a coloro che vivono altrove, al resto dell’Italia e all’Europa, così da creare dei ponti di dialo-go culturale ed economico. E noi abbiamo bisogno di conoscere altre realtà per confrontarci e per conoscere gli usi e le tradizioni dei vari territori. Si avverte l’esi-genza del nuovo, basta navigare sempre nello stesso mare! Io ho visto gente che non riesce a muoversi al di fuori del suo piccolo ambiente, che non sa gustare cibi che non siano “pipi piccanti” o maccheroni col forte, e allora educhiamo la gente all’Europa! E portiamo la nostra città all’attenzione europea. I miei alunni lo stanno facendo con i progetti Etwinning e hanno impa-rato tanto sulle popolazioni degli altri Stati, e nel mese di maggio una delegazione di alunni della Cutuli si re-cherà in Polonia per concretizzare al meglio il gemel-laggio. Noi crediamo nella valore di questa iniziativa, ma non troviamo supporto nelle istituzioni comunali che non hanno risposto alle nostre richieste .. Non chiediamo viaggi gratis o contributi sostanziosi, ma, poiché in Polonia saremo accolti dal Sindaco della cit-tà oggetto della visita e dall’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, avremmo voluto che ci dessero materiali che facessero figurare al meglio la città di Crotone. Il telefono dell’Assessore alla cultura è sempre occupa-to!! E allora crotonesi continuate a studiare Pitagora!

e la conferenza di Praga Alla Conferenza di Praga ho portato il mio contributo italiano comprando tutto di tasca mia e con i materiali illustrativi di alcuni orafi locali, mentre altri colleghi ave-vano i gagliardetti dei loro Comuni, libri, targhe e pro-dotti locali offerti dalle loro Amministrazioni comunali. Io, di origine lucana, porto Crotone all’attenzione euro-pea e poi ci lamentiamo che la popolazione mormora. E allora visto che nessuno ci pensa vi faccio conosce-re altre realtà, cominciamo dalla Romania.

Il popolo rumeno Si dice - almeno lo dicono gli stranieri - che i rumeni sanno divertirsi e questo e' proprio ve-ro! Canzoni, danze, cibo e be-vande, orchestre, barzellette, musica, proverbi, risate, parate, regali - questi sono gli ingredienti delle usanze, tradizioni e festival. Adesso non aver fretta, leggi: La

Romania è un paese fortemente imparentato con noi, il nome stesso fa evidente riferimento alla nostra capi-tale. Il popolo rumeno è un popolo latino molto affine al nostro: i costumi, la lingua, le tradizioni, i valori, il mo-do di comunicare, hanno molte similitudini coi nostri; caratteristiche queste, ereditate dall'Impero Romano che dopo il crollo in Italia, continuò ancora a lungo nel paese che oggi è la Romania. Sorprendente la gran-dissima affezione che i rumeni nutrono verso il popolo, la storia e la cultura italiana; ci considerano come loro cugini ricchi, ed è altrettanto sorprendente che la quasi totalità degli italiani non pensi al popolo rumeno come ai nostri cugini poveri, e neppure consideri il popolo rumeno imparentato col nostro. Spesso, l'italiano me-dio rivolge il pensiero al popolo rumeno in modo su-perficiale e distorto, associandolo alle immagini della rivoluzione rumena dell'89, o di cronaca nera. Le nuo-ve generazioni rumene imparano l'italiano guardando i programmi televisivi italiani; risulta quindi evidente che i giovani rumeni stanno assorbendo, dalla nostra tele-visione, tutte le mode, le credenze e i valori italiani; In parole semplici, essi diventano, giorno dopo giorno, sempre più italiani, poiché ciò che concorre a formare un popolo non è altro che la condivisione della lingua, delle regole e dei valori. Questa è una realtà che ci riguarda e non può essere trattata superficialmente; rivolgere il pensiero italiano alla Romania non è un evento da trascurare, i rumeni sanno parecchio dell'I-talia e aggiungono la nostra cultura alla loro, ma noi italiani quanto sappiamo della Romania? Quanto pos-siamo aggiungere della loro cultura alla nostra?

La cultura rumena La cultura rumena deriva in gran parte da quella roma-na, con influssi slavi, magiari, greci e turchi; poemi, favole e musica hanno caratterizzato da sempre gli usi e i costumi locali. Le arti figurative, la letteratura e la musica rumene, che raggiunsero il proprio apice intor-no al XIX secolo, sono rimaste, nonostante gli influssi occidentali. Fra i maggiori letterati vanno ricordati il poeta e drammatur-go Vasile Alecsan-dri, il poeta romanti-co Mihail Emine-scu, il drammaturgo satirico Ion Luca Caragiale, il roman-ziere Mihail Sado-veanu e, fra gli scrittori che hanno ottenuto notorietà internazionale, il drammaturgo Eu-gène Ionesco, tra-sferitosi in Francia nel periodo della seconda guerra mondiale, e il poeta Tristan Tzara, e-spatriato anch’egli a Parigi. Voce ec-cellente del pensie-

scuola - Istituto Maria Grazia Cutuli

Europa e futuro: verso l’integrazione

il progetto eTwinning, verso una integrazione fra i differenti Paesi. Un’esperienza significativa

esempio di arte rumena

Page 25: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

25

un mondo nuovo La vita giovanile si muove in un mondo dominato da un nuovo stru-mento di comunicazione ad alto contenuto tecnologico,senza alcun dubbio, il protagonista di questo programma nel 2000 in continua evoluzione. I giovani sono la cate-goria che lo usa non solo per co-municare ma anche per non sentir-si soli nel mondo reale. Le ragioni che attraggono molti ragazzi della terra ad un uso 24 ore su 24 inin-terrotto o quasi continuo è che ri-sulta un mezzo per parlare di se per esprimersi come dama di com-pagnia,per fare amicizia,per comu-nicare. Un fenomeno in costante crescita:comunicazione basata sullo scambio di testi scritti gli sms

che contribuisce a ricostruire un rapporto più diretto tra i giovani con la parola scritta che sembrava perdu-ta,ma da tener sotto osservazione perché si corre il rischio della dipendenza. Diventa un palcoscenico su cui i giovani si muovono senza interruzione a tal punto da esserne talmente presi da non poterne u-scire. Le relazioni umane in tutti gli spazi è una comunicazione “sentita” aggiornata, felice, allegra, movimentata, senza misura, sono milioni gli sms scambiati tramite telefono cellulare; la familiarità col cellulare è sorprendente, e siamo d’accordo su almeno due aspetti. Oggetto irrinunciabile per velocità con cui il messaggio giunge al de-stinatario. Diffuso e indispensabile elemento di grande potenza comu-nicativa. Rischio di ridurre la capa-cità di gestire in modo diretto situa-zioni emotive difficili e la superfi-cialità cioè a dire ti amo a parole e dirlo con un messaggio non è la stessa cosa. Si scrive ciò che pas-sa per la mente. Il mezzo tecnolo-gico non tiene conto delle situazio-ni, è sempre pronto a essere usa-to. Invita a sviluppare la mente e la vostre capacità di sintesi. Pur con-tando ed ammirando le possibilità crediamo che i giovani siano affetti da una sindrome da cellulare.

alcune caratteristiche L’assenza di lunghezza. Ricorso a forme di abbreviazione delle parole e semplificazione sintattiche. Co-struzione elementare delle frasi e dei periodi. Riproduzione di una sintassi del parlato. Punteggiatura trascurata,spesso casuale. Rispet-

scuola - Istituto Maria Grazia Cutuli

ro filosofico e religioso contemporaneo è infine Mircea Eliade. Tra i pittori più importanti si segnalano il ritratti-sta Theodor Aman, il paesaggista Nicolae Grigorescu e lo scultore Constantin Brancusi. Fra i musicisti si annoverano George Enescu, violinista e compositore, noto soprattutto per le sue rapsodie rumene, e i piani-sti Dinu Lipatti e Rudi Lupu. Un posto di rilievo nella cultura rumena occupano infine le danze folcloristiche e le musiche popolari, diffuse soprattutto nelle forme più popolari della hora, della sirba e della doina.

l’arte storica rumena Brasov. Questa affascinate città medievale pittoresca è situata nell’immediata vicinanza della zona di monta-gna. E’ una città importante di collegamento fra tre regioni: Moldova, Muntenia e Castello Bran – si trova a 30 km da Brasov, il conosciuto posto turistico, balnea-

re, centro di arte folcloristico e di etnografie. Il castello fu costruito da Ludovico I in stile rinascimentale. Ca-stello Peles e Pelisor – il castello della Famiglia Reale di Hohenzolern, attualmente museo. Fu costruito per il Re Carol nel 1883 in stile architettonico sofisticato e si situa ai piedi della montagna a Sinaia, in un impressio-nante paesaggio montano. Cittadella Sighisoara - una delle più belle città medievali dell’Europa dell’Est, es-sendo la città in cui ha vissuto Vlad Dracul, il padre del principe Vlad Tepes (detto Dracula). Sibiu – una delle più belle città sassoni. Situata nella zona centrale della Transilvania, è costruita con strade e colori tipici sas-soni. Cluj-Napoca - città capo provincia: centro com-merciale, industriale, centro universitario (Un. Babes-Bolyai), con aeroporto internazionale, con opere e tea-tri, istituti di ricerca. Snagov - comune a ca. 30 km a nord di Bucarest, è un importante centro turistico: qui si trova il sepolcro del principe Dracula. Bucarest - la capitale della Romania, sita nella parte sud-est del paese. Sono state trovate tracce del neolitico e paleoli-tico. Timisoara e dintorni - città capoluogo di provin-cia : città sassone sita nell’estremo Ovest vicino alla frontiera con l’Ungheria, conosciuta come “città dei parchi e dei giardini” è la città da dove è partita la Ri-voluzione del 1989: è stata nominata come “la prima città libera”. Sono state scoperte tracce neolitiche e delle tracce di una città tracia (2° mil. A.C.), tracce ge-to-dacie (1° mil. A.C.). Questa è la prima parte, conti-nueremo in seguito a conoscere altri aspetti e magari recarci lì per approfondire meglio!

Antonella Noviello Didona

il castello di Bran

la nuova scrittura della comunicazio-ne, tra sentimenti ed emozioni

Esprimere regole libere

cellulare mezzo di sussistenza

Page 26: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

26

storia di un abbandono Hanno abbandonato la loro terra d’origine con soffe-renza e umiliazione. Devono fare i conti con l’atteggia-mento di chi vive nel paese di chi li ospita a volte diffi-dente e ostile per la diversità. Persone sconosciute perché sconosciute sono le ragioni che li hanno con-dotti ad affrontare i rischi di una emigrazione clandesti-na. Sereni nell’immergersi e integrarsi in una cultura diversa, con un vocabolario ristretto. Disorientati, spe-rano di trovare una vita migliore, di costruire il proprio futuro nel nostro paese: è questo il loro progetto e il loro obiettivo. La prima famiglia ad accoglierli, rifugio e ostello in Calabria è il campo profughi di S. Anna di Isola di Capo Rizzuto, gestito dalla Misericordie e dalla Caritas. Si tratta di uomini, donne e bambini di diverse etnie che giungono da diversi paesi del mondo:Siria, Togo, Senegal, Etiopia, Congo, Ghana, Niger, Tibet. Situato in una zona limitata da alberi, uno sfondo di colline su una pianta rettangolare, a fila disposte le case: case dove dormono gli uomini, dove dormono i celibi, dove dormono le donne, le famiglie; le collegano l’una all’altra sentieri attraverso erbette e radure. Nessuno scontro con la loro vita sociale e la pratica del culto, le loro tradizioni, le loro azioni quotidiane.

Insomma è un vero villaggio che racchiude i suoi abi-tanti, fuggitivi, che conservano un po’ della loro terre ed essi ne sono i depositari privilegiati. Al centro, una struttura sanitaria. E’ aperta a tutti rigorosamente da quando arrivano e poi… perquisiti, interrogati, registra-ti, attendono la nuova sistemazione, entrano nelle di-more assegnate e nelle aree stabilite. Il campo una volta era strutturato in due sezioni CPA (centro di prima accoglienza) e CPT (carcere); il cam-po è suddiviso in quattro aree: A, B, C, D con roulotte. Da circa un anno è stato creato un centro accoglienza rifugiati politici, il CARA, per le famiglie. In che ordine descrivere le impressioni profonde che assalgono i nuovi arrivati è complicato: senza alcun dubbio è di stanchezza e di scoraggiamento, certo attraggono l’at-tenzione per la miseria, la reazione iniziale di sconcer-to, di assoggettamento, di rispetto e di ammirazione per il modo, in cui gli addetti al campo li sistemano e li inseriscono.

un campo e tante difficoltà In questo campo trovano, malgrado la loro fragilità, la pace dagli affanni della vita respirano quell’atmosfera

scuola - Istituto Maria Grazia Cutuli

to delle regole ortografiche è scar-so. I nomi propri possono avere o no la maiuscola. Gli accenti sono facilmente dimenticati. Le forme grafiche che accorciano le parole assai diffuse, ricorso agli emoticon. Si mescola oralità e scrittura. Ci si serve dei nuovi mezzi di comunica-zione unica vera e propria rivolu-zione le cui conseguenze si vengo-no man mano a delineare.

abbreviazioni degli sms -cmq=comunque, -6=sei , -xkè=perché, -qnd=quando, -msg=messaggio, -nn=non, -x ò = p e r ò , - q l l = q u e l l o , -

cell=cellulare, -x=per, -cm=come, -cs=cosa, -qst=questo, -ke=che, -ki=chi, -tvb=ti voglio bene, -tv1kdb=ti voglio un casino di bene, -bn=bene, -tadb=ti amo di bene, -dv=dove, -dtt=detto, -ftt=fatto, -x smp=per sempre, -m disp= mi di-spiace, -r ix=rispondi, -ank/anke=anche, -gg=giorno, -va bn= va bene, -qlks=qualcosa, -qlk1=qualcuno, -inc=incavolare, -cm stai=come stai?, -k fai?=che fai?, -dv 6?=dove sei?, -c 6?=ci sei?, -x fav=per favore, -qnt=quanto, -scs=scusa, -amò=amore, -teso=tesoro, -vuoi mess/mex?=vuoi messaggiare, -

saxe/sax=sapere, -kr=crotone, -dmn=domani, -num=numero, -dom=domenica, - t t=tutto, -g rz=graz ie , -p rg=prego , -n n t = n i e n t e , - u f f = u f f a , -raga=ragazzo , -menom/mn ml=menomale, -1=uno, -c sent=ci sentiamo, -dp=dopo, -cug=cugino, -buon gg/grn=buon giorno, -sn=sono, -buon/bn ntt=buona not-te, -inca=incazzare, -t.a=ti amo, -cn=con, -p.s=post scriptum, -qndi=quindi, -sl=solo, -frs=forse, -ntt=notte, …=senza parole, -ml=male, -pss=poss, -bll=bello, -b r t t = b r u t t o , - t n t = t an t o , -canc=cancellare, -xsn=persona, -snz=senza, -trp/trpp=troppo, -a l l = a l l o r a , -m l t =mo l t o , -pome=pomeriggio, -+o-=più o me-no, -pc=computer, -asp=aspetta, -c ved=ci vediamo,-w=viva, -kiss=baci, -xfetto=perfetto, -ank=ancora, -qlk=qualche, -h=ora, -x ciò=perciò, -hnn=hanno, -tvtrb=ti v o g l i o t r o p p o b e n e , -ness1=nessuno, -qlnq=qualunque, -tntx=tantissimo, -trpx=troppissimo, - b e n i s s = b e n i s s i m o , -bellix=bellissimo, -grnd=grande,-giò=gioia, -l=la/lo, -h=avere, -gg=oggi, -cn/kn=con, -k pll=che palle, -lr=loro, -my=mia/o, -ftt=fatto, - n l l =ne l l a , - nn t=n ien te , -tmp=tempo, -nn preocc=non pre-occuparti, -hnn=hanno, -fr=fare, -frato=fratello, -sora=sorella.

nuove regole della comunicazione

Vivere in un campo profughi

una realtà di vita distorta e difficile, tra sofferenza ed incomprensione

la realtà difficile di milioni di persone

Page 27: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

27

un’esperienza Per sottolineare il ca-rattere complesso e serio del caso puntia-

mo su un interrogativo più che su una risposta soprat-tutto riguardo alla sicurezza che dovrebbe essere pre-sente nelle strade cittadine nell’ora del primo pomerig-gio, certo si ridurrebbe la devastante pericolosità in un orario tanto tranquillo, per chi è in giro. Una zona peri-ferica di Crotone, precisamente “il Nettuno’’, fermata dei pullman. Una giornata qualunque. I pullman sono in sciopero. Tre studentesse del Gravina: Debby, Fely e Rosy II A di scienze della formazione, pendolari pre-feriscono, dopo un ristoro al Bagò, fare quello che è più facile, una passeggiata. Aspettano l’arrivo di un familiare, sedute sul muretto, sullo sfondo la solita bancarella di extracomunitari. Nell’attesa si parla di sé e degli altri, dei desideri più intimi ,dei propri gusti, dei problemi adolescenziali. Un’auto celeste, un uomo al suo interno che sembra essere comparso dal nulla, enigmatico nello sguardo e nell’atteggiamento, una preferenza musicale di sottofondo non sappiamo chi sia e cosa vuole. L’aria felice si tinge di una inquietudi-ne alimentata dallo sguardo e dai gesti di quello sco-nosciuto e allora il mondo a cui appartieni appare ne-mico, ostile, e crolla all’improvviso l’entusiasmo di una bella giornata che, se non fosse stato per l’aiuto bene-vole dei venditori ambulanti e della venuta dello zio nel tempo opportuno, si sarebbe trasformata in una realtà tragica.

di drammaticità inaspettata È la scena di un film di genere drammatico con attori in carne ed ossa o una favola dove compare il cattivo e ci si salva per l’intervento di un aiutante e per l’im-provviso apparire del principe che col cavallo bianco ci porta via? Non è certo bastata una tazza di camomilla per calmarci. Non si può restare indifferenti né il fatto può essere dimenticato in maniera semplicistica. Ov-viamente non ci impedirà di continuare ad essere alle-gre. I giorni non possono susseguirsi turbati da oscuri pensieri che bloccano l’esuberanza, la vitalità e la fre-schezza giovanile. Senza ombra di dubbio, bisogna vedere gli spazi diversi da quelli che siamo abituate a vedere secondo la nostra esperienza quotidiana, vive-re e muoversi con naturalezza, ma stare attente e vigili e mai scordarsi di pensare di essere osservate e adescate da qualcuno dell’altro sesso che potrebbe farci solo paura.

Feliçia Grosso – Debora Greco –Rosy Assanagora 2^A SDF

scuola - Istituto Maria Grazia Cutuli

di libertà tanto desiderata, pensano di continuare la propria strada, di vincere ogni discriminazione, di ave-re fiducia in tutto ciò che li circonda e di non perdere mai la coscienza di sé. Nessuno protesta. Ricevono in concessione: al mattino un’ abbondante colazione, un pacchetto di sigarette ai fumatori, una scheda telefoni-ca ogni dieci giorni, scarpe, indumenti occidentali ed è garantito il pranzo e la cena. Convivendo insieme, po-poli diversi si adattano a nuove esigenze pratiche ed estetiche: frequentano una ludoteca per il benessere

dei bambini, la sala tv per gli adulti, il gineceo per le donne: per incontrarsi, lavorare, coltivare hobby, studiare; non respirano senso di disagio ma con tenerezza il fascino quasi magico di questo territorio e della sua anima che porta equilibrio e armonia tra vecchio e nuovo. Hanno a disposizione un pullman che li conduce in città dalle ore nove alle ore ventuno, sono seguiti con attenzione da assistenti sociali, psi-cologi, avvocati, interpreti e una commissione prende in esame tutte le richieste dei profughi che hanno difficoltà nell’essere riconosciute.

regole che cercano di normalizzare Basta seguire le leggi che regolano il funziona-mento del campo e pian piano si inseriscono in un divenire di sentimenti e situazioni spirituali. Presa coscienza del loro stato d’animo, danno un senso alla loro esistenza non più travagliata e inquieta.

Purtroppo il 19 febbraio è stato riaperto il CPT per uno sbarco imprevisto di nuovi arrivati provenienti dal cen-tro di Lampedusa. La motivazione è riconducibile ad un episodio di rivolta violenta con un incendio propa-gato per tutto il campo. L’unica misura di sicurezza, dal momento che sono stati trasferiti in questo nostro centro un numero preciso di circa 200 clandestini, per mantenere ordine ed equilibrio è la riapertura della sezione carcere in quanto si ha paura dei rivoltosi.

Asteriti Arianna Astorino Giada

il disagio e continue sofferenze

Esperienza e sicurezza dal Gravina

colti di sorpresa, aspettando spensieratamente

foto un po’ sfuocata, luogo dell’accaduto

Page 28: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

28

una lettera Carissimo Don Riccardo Alfieri, Siete la persona a cui posso rivol-germi con piena fiducia per aiutar-mi a comprendere e superare tutto

quello che sta per accadermi. “Aprire gli occhi e alzarsi dal letto in piena notte per ritrovarmi sul davanzale della mia finestra non è asso-lutamente normale. La notte è scesa e io non prendo sonno. Da qualche giorno non riesco a capire a

cosa è dovuta la mia insonnia, non c’è differenza fra il giorno e la not-te, sono sempre sveglia. Seduta, il solito rituale, davanti alla finestra della mia camera, osservo la luna, le stelle, il firmamento e tutto il mondo avvolto nel suo silenzio.

Nessun rumore, soltanto il mio udi-to stanco percepisce la voce implo-rante di un gatto che passeggia nel cuore delle tenebre su un cornicio-ne in cerca di un camino ancora fumante. Un ciocco di legno sopra la brace ardente sotto la cenere si consuma lentamente come la vita quando si è vivi e purtroppo sai che si sta spegnendo piano piano. Non sembra finire mai questa notte stellata, gli occhi sono rivolti a lei, la dolce compagna che illumina i miei sogni- donami un po’ di son-no!-. In questa oscurità si è aperto un sipario, inizia una tragedia: in uno scroscio di grandini e acqua, tra paure e speranze, una giovane donna lotta e sfida la vita per supe-

l’evento Il giorno 17.02.2009 dalle 16.00 alle 1-9.00 un gruppo di pioniere (Gruppo giovanile, fascia compresa dai 8 ai 25 anni), studentes-se del “Gravina”, Mariella Vrenna, Italia Vrenna e Maria

Pia Sangervasio, della Croce Rossa Italiana, hanno visitato e iniziato a prestare servizio alla Clinica Sant’-Anna, sita in via per Capocolonna, per svolgere un’atti-vità di solidarietà, una volta alla settimana ogni marte-dì. Essendo una Casa di Cura si effettuano compiti sanitari, si attuano ricoveri, pronto soccorso, laboratori per analisi sanitarie, operazioni. Un mondo sereno,

nuovo, che ha attirato la nostra curiosità e ci ha aiutate a capire molto del lato pratico.

la clinica in particolare In quell’ora del giorno la struttura sembrava disabitata: la luce vivida del mare e onde spumose, il cielo varia-bile privo di nubi, un profondo silenzio. Una sensazio-ne di luogo nascosto che si affaccia su un litorale, che permette di fare piccole passeggiate all’aria aperta, un’aria che fa reagire alla malinconia, alla malattia, in cui si condividono dispiaceri e gioie. L’accoglienza del-la clinica è stata ottima: è da elogiare l’impressione positiva per la serietà e scrupolosità con cui vengono svolti i vari compiti dagli operatori sanitari, amministra-

tivi e collaboratori e dalle equipe me-diche. E’ un angolo di Crotone, le cui stanze e camerate, abbastanza mo-derne, pulite, riscaldate, monitorate, racchiudono storie di difficoltà enor-mi, gli appuntamenti segnati di pa-renti e amici. Silenziose, smarrite, pallidissime ma straordinariamente coraggiose, scopriamo nel nostro giro, due piani, uno scenario di soli-tudine e sofferenza umana a noi

sconosciuto, situazioni diverse e contrastanti: lamenti, proteste, comportamenti miti e poco battaglieri. Con-templiamo i loro movimenti e in una commozione pro-fonda sappiamo trovare la calma necessaria per dialo-gare e illuminare di gioia, infondere di una luce intensa e viva i loro cuori e offrire animatamente un senso di felicità.

concludendo L’avvenimento è considerevole, ricco di elementi senti-mentali. Qualcuno può pensare che questa esperienza sia stata spensierata e allegra; al contrario resta nella memoria perché ricca di emozioni, capaci di farci co-noscere mondi inavvicinabili e ignoti e di far sentire il valore degli affetti e della dimensione di questo nostro mondo.

Mariella Vrenna, Maria Pia Sangervasio

Italia Vrenna. II A S.d.F.

scuola - Liceo Gravina

Scompare la parola e si interpretano... un’esperienza che ha interpretato lo spirito dei tempi ed ha dato un primato di eccellenza. Clinica S. Anna

la clinica S. Anna

Gli ostacoli non finiscono mai una lettera ed una riflessione accorata sui

problemi e gli ostacoli della vita

Page 29: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

29

rare prove difficili di ogni genere. Eccola bambina, un piccolo melo marcio dalla radice, così la defini-scono persone insensibili e crudeli. Gli occhi piccoli e immaturi. La for-za che ha dentro non le ha per-messo di essere travolta da una tempesta. La sua fanciullezza lun-ga e dolorosa, un comportamento responsabile e dolce. La sua vita un diario triste e segreto dove sono scritti tutti i suoi pensieri più nasco-sti, i ricordi vivi, precisi e completi. Vi sono annotate tutte le osserva-zioni, tutta l’esperienza “positiva” e stressante di un ospedale, centro tumori per piccoli angeli ammalati. Il suo mondo: quelle mura! Era del tutto sicura che prima o poi ne sa-rebbe uscita. Il sentimento di fede di sua madre è arrivato fin dove certo non si arriva ad immaginare. Cosciente degli sviluppi futuri della malattia, smettendo di protestare e tormentarsi, si è rivolta a Dio. Non indifferente alle sue richieste, in maniere del tutto inaspettata, le ha strappato la sofferenza, facendo stare meglio la sua bambina. Sono trascorsi otto anni, da allora è una adolescente. Gli uomini con il ca-mice bianco che erano messaggeri di sconfitta sono divenuti persone dall’aspetto piacevole, con un cuo-re generoso, capace di dare solo buone novità e risultati. Mi sono fidata troppo. Sono preoccupata e solo io lo pos-so comprendere, sono di nuovo la

favorita di un dramma. Non è un malinteso, il marcio è germogliato ancora una volta dentro di me, ciò non mi rende più felice. Non sono più una privilegiata, mi sen-to smarrita e spaventa-ta. In questo tipo di si-tuazione di solito non parlo, resto sveglia. I miei pensieri si aggira-no fugaci, veloci. Mi rendo conto di quanto sia poco conosciuto da me l’universo e come potrò vivere senza nes-

suno accanto. - O Dio, non ho mo-tivo di non fidarmi di te, anche se non posso fare a meno di rimpro-verarTi aspramente, perché non sei molto sincero e non mi ascolti, Sei il mio unico punto di forza. A-scolta il suono limpido e gioioso di questa mia giovane vita, aiuta a

guarire il frutto di questo mio albe-ro-. Se era presente in me, fin dal primo momento, una rabbia inten-sa e un forte desiderio di distruzio-ne, ora capisco che solo attraverso il dolore è la felicità stessa. Come qualcosa di imprevisto, come se avessi ricevuto un violento e giusto rimprovero, vedo la malattia e il difficile periodo inevitabile e com-prendendo il fatto e la sua conse-guenza, oggi ritorno alla vita con

un diverso atteg-giamento. La strada da riper-correre è dura, ma sono testar-da e con Dio al mio fianco non si può ancora dire l’ultima parola. Tra poco sarà tempo di partire, di ripetere il pas-sato, pervasa da un entusiasmo tanto improvviso quanto immoti-vato so che di-venterò la prota-gonista di una

nuova storia sempre più struggen-te. Sono sicura che vincerò!

Maria Rita III° A

la risposta Carissima Rita, nella tua lettera si legge, soprattut-to ,una sensibilità inusuale in una ragazza della tua età. Tu riesci a dare forma, colore, visibilità agli eventi e ai luoghi della tua vita e alle cose che osservi e ti circonda-no. E’ il segno di una introspezio-ne raffinata e di una maturità rag-giunta così prematuramente. Ver-r ebbe l a vog l i a d i d i r e ‘disgraziatamente’. La tua è la sto-ria dolente di una bambina, prima, e di una fanciulla ora, che deve come guadagnarsi scampoli di vita; di una vita, poi, così dissimile dalle altre ragazze come te. E poi, l’an-sia: cosa succederà ancora? E’ finito l’accattonaggio della salute ‘dai camici bianchi’? Forse … in futuro. Chissà. E, ancora, la diversità della tua condizione che, forse, ti fa sentire un po’ ‘estranea’ tra le altre: aspet-tative, stili di vita, interessi… tutto diverso. Ma c’è anche una ‘diversità’ –e la si coglie chiaramente nel tuo scrit-to- di contenuti esistenziali, di vita-lità e forza di carattere, di amore al vero e al bello: una -consentimi- ‘interiorità’, cui sopra facevo cen-no, che fanno di te una creatura umanamente ricca e sempre più solida. Non solo disgraziatamente, allora. Il dolore, tutto quanto, è un miste-ro. Lo abbiamo celebrato il Venerdì Santo. Non ci sono spiegazioni di cui siamo capaci. C’è solo la rispo-sta del Padre, nel quale credi e al quale ti affidi, di cui hai un anticipo in questa ‘benedizione’, che sta facendo di te una persona specia-le. Ti chiederei di accorgerti, umil-mente, di quanto il Signore ha fatto in te, durante il travaglio di tanti anni. Forse, in quegli anni, che sono i più belli della nostra vita, compro-messi , in te, da tanta pena, Lui ha posto un seme… che sta germo-gliando. Ho il presentimento che ce la farai a vincerla questa battaglia. Ma tu sei significativa da ora. E, guardan-do avanti, chiedi al Signore dove investire i talenti di umanità capita-lizzati con tanta pena, perché la consolazione e la gioia degli altri diventi la tua vera, grande gioia. ‘ solo attraverso il dolore è la felici-tà stessa’ hai scritto. Troppi hanno bisogno di scoprire la felicità. quella vera. Faccio il tifo per te.

D. Riccardo

scuola - Liceo Gravina

le scale della vita con i suoi problemi

Page 30: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

30

durante una tranquilla serata... Era appena terminata la giornata scolastica, l’ultimo sforzo per giun-gere finalmente a casa si aspetta-va la corsa ore .17.15 per Isola di Capo Rizzato, gustando un gelato e parlando a lungo circa il progetto dell’Istituto e la sua realizzazione. L’attesa ci appariva come minac-ciosa, come se tutto quello che fino ad allora non aveva dato preoccu-pazione alcuna ad un tratto diven-tasse da un momento all’altro pen-siero cattivo e oscuro. Ecco l’autobus. Ognuna di noi,

quattro studentesse del “Gravina”, occupa gli ultimi posti a sedere. Ci adagiamo stanche e soddisfatte. I primi posti sono occupati da gente di Isola. All’improvviso guardandoci intorno, il panorama non era più così stupendo come si presentava, non riuscivamo a raccapezzarci, eravamo disorientate, come sia successo non lo so, un gruppo di africani, svelti, malvagi, vestiti con panni sgualciti, invadono la carroz-za, in mezzo a loro una sola don-na, bruschi e aspri nelle intenzioni non si tolgono di mezzo, con tutte le forze si impongono su di noi. Il loro desiderio incutere paura, vo-

gliono un posto in mezzo a noi, la loro ostinazione è insopportabile, così fastidiosa da sfiorare la violen-za a tal punto da alzare la voce, un comportamento presuntuoso e arrogante, i loro occhi gialli, fosfo-rescenti! Non soddisfatti, si agita-no, si muovono , ci minacciano: diventiamo gazzelle in preda a un branco di leoni affamati. Ciascuno di loro, compresa la don-na che incitava a farci del male, doveva fare la parte di lavoro all’in-terno del gruppo.

paura della loro arroganza Cogliendo il senso delle cose, ci avviciniamo in fila indiana all’auti-sta, ma non bastando neanche questo, dalle reazioni stizzose pas-sano all’azione, si avventano con-tro di noi dimostrando irresponsa-bilità e inaffidabilità. Il viaggio sem-brava interminabile. Guardavamo l’autista con occhi angosciati in attesa di un suo aiu-to. Avvertendo il pericolo che in-combeva su di noi, fermò l’auto-bus, cercò di arrivare da noi, ma inciampando, perse l’equilibrio, cadde a terra nel corridoio stretto tra i sedili. Nel frattempo una si-gnora avvisò la polizia che una volta giunta, ascoltò velocemente la versione dei fatti. Con stupore l’accolse, quasi manifestando un dissenso riguardo all’accaduto, chiusero il caso affermando che essendo passeggeri come noi, avendo pagato il biglietto viaggia-vano in maniera corretta, insomma

una vicenda carica di... La vicenda sembra un racconto inve-rosimile, ma è realtà. E’ una pagina di forte carica emotiva per il suo conte-nuto, con un ritmo incalzante. Serve a mettere in risalto il lato oscuro e malvagio dell’animo umano, il prevalere della dimensione animalesca ri-spetto a quella umana. Una festa,un paesaggio estivo, il divertimento, le luci. L’oscurità della notte, il silenzio, una scorciatoia buia per fare prima, due amiche che ritornano a casa. Un tacco rotto, la separazione dal resto del mondo, il peri-colo, l’eccessiva sorpresa, la condizione femminile: fanciulle perseguitate. Due giovani si avventano, inevi-tabilmente si impongono, un senso di terrore… Ansia, difficoltà, presa di coscienza del proprio carattere e della propria natura femminile, il ghiaccio e la lucida capacità di reagire alla situazione, sentimento di di-sprezzo, azione: una forza sovrumana contro cui nulla è impossibile, un colpo nel punto giusto e lo stato di attesa terribile svanisce, il coraggio modifica il finale. Si allontanano indispettiti e sconfitti nel loro atteggia-mento violento e arrogante, intanto arrivano i soccorsi. E’ l’immagine di una società complessa in preda a de-sideri consci e inconsci,che si ripropongono di conti-nuo con comportamenti incontrollati. Riflettere e meditare su meccanismi che li determina-no vuol dire porre l’attenzione sull’individuo, sulle sue caratteristiche più intime e segrete.

La morale: rientrare tardi, anche se in località balneari, non ha sempre esito positivo, perché non si è per niente sicuri nei contesti in cui si vive; Crescere significa imparare, ma non bisogna mai per-dere l’idea di vedere il mondo con occhi nuovi e cam-biare il proprio punto di vista, perché può improvvisarsi improvvisamente “DOLOROSO”.

Rossella Macrì II A S. d. F.

scuola - Liceo Gravina

Perdere il mondo... perdere di vista il mondo può improvvisarsi doloroso

come onde che si infrangono, crescere significa imparare a scontrarsi

Perché tanta paura

perché si ha tanta paura degli africani? Una domanda...

immagini consuete dei trasferimenti dei profughi che giungono in Italia

Page 31: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

31

scuola - Liceo Gravina avevamo subito un’offesa, un’in-giustizia, un affronto senza nessu-na punizione. L’intervento è parso senza risposta.

una storia da raccontare Questa storia non poteva essere tenuta in segreto, i genitori doveva-no sapere, per abbandonarci ad un piacevole ristoro e consolazione. Chi viene da fuori deve essere ac-colto con tutta l’ospitalità di cui sia-mo capaci, ma per loro, da allora, non mi degno neppure di uno sguardo compassionevole. Ogni volta che penso a quel giorno, a quei gesti, a quelle parole, ai com-portamenti, l’angoscia e la tensio-ne opprimono il mio cuore; al solo pensiero di quegli occhi gialli, il ricordo è come suono sempre più vivo e non mi viene nessun deside-rio di fratellanza.

Luciana Petrocca II A S.d.F.

UNA REALTÀ INCONOSCIUTA Perché i profughi africani affrontano il pericoloso viaggio verso l’Italia? I campi profughi in Africa vengono gestiti dall’Alto Commissariato delle Na-zioni Unite per i rifugiati, che garantisce risorse alimentari per ogni profugo e del materiale per la costruzione di tende. Inoltre vengono delegati alle Organizzazioni Non Governative, in particolare, i servizi sanitari e scolastici. Le condizioni nei campi a volte sono migliori di quelle in cui vivono gli abi-tanti del paese ospite, per questo motivo capita che la popolazione locale si sposti nei campi per usufruire di quel minimo di risorse garantite. La sicu-rezza dei campi viene affidata alle forze dell’ordine del paese ospite, ma essendo posti vicino al confine presentano un alto rischio di incursioni e persecuzioni da parte di milizie nemiche. Inoltre sono pericolosi per le don-ne sole che non vivono sotto la protezione di un uomo. I profughi che acce-dono al campo vengono considerati in massa profughi prima facie, non ven-gono ascoltati da un funzionario dell’Acnur fino a quando non viene attivato in quella zona un progetto di Resettlement. L’Acnur mette come priorità per i profughi il rimpatrio nel proprio Paese d’origine appena la guerra si conclu-de e c’è la garanzia di sicurezza per i profughi, anche se capita, a volte, che il paese ospite spinga per rimpatriare i profughi quando i tempi non sono ancora maturi. La seconda possibilità per i profughi è l’insediamento e la stabilizzazione nel paese ospite, che è complessa e la maggior parte delle volte non riesce. Infine c’è la possibilità di un reinsediamento in un paese terzo, il resettlement, per coloro che vengono riconosciuti come rifugiati,

sotto la Convenzione di Ginevra. Un funzionario dell’Acnur deve ascoltare le persone presenti nel campo per individuare quelli che sono realmente sotto la Convenzione e avviare quindi il reinsediamento, ma tutto ciò è reso più difficile dal fatto che i profughi sono scappati e vivono nel campo anche da diversi anni. Per individuare i veri rifugiati si devono ascoltare mol-te persone, e quindi ai tempi di attesa pre-intervista si aggiungono quelli di attesa dopo il colloquio. Inoltre ven-gono esclusi dal reinsediamento alcu-ne tipologie di profughi, ad esempio i malati di HIV, e dell’altro lato vengo-no privilegiate alcune categorie quali le vittime di torture, le donne sole, gli anziani, i minori che hanno parenti nel paese terzo. spesso una realtà difficilmente conosciuta e capita. Profughi che scappano dai militari

Sei così piccola… ma quella purezza, sereni-

tà,ingenuità… da bambina

riesce a farci sempre sorridere; soprattutto per il tuo essere così sbarazzina. Ecco, il valore di una, cento, mille bambine…

sono sincere, un pò capricciose.. ma quanta vita ci danno? Ve lo siete mai chiesto? Nei momenti più bui, basta un tuo sorriso mia piccola sorellina

e tutto.... si riflette con luce diversa,

forse perché, quel forte fascio luminoso più abbagliante del sole… è il riflesso del tuo sorriso.

In fondo, sapete cos'è per me la vita? E’ ciò che emani da quella candida e

piccola boccuccia che.. ti fa venire le fossette sulle guanciotte,

il tuo "SORRISO".

Piccolo frugoletto un pensiero di affetto grande per un sorriso

di Rossana Abruzzese IV A S.d.F.

Page 32: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

32

salvare un albero Dinanzi al palazzo con il numero civico 5, rione delle Cooperative “Settembre 291”, vi è un albero (un magnifico pino), piegato dal

vento nel corso dei passati mesi invernali. E’ parallelo ad un palo per la luce. E’ una vera fortuna che non sia crollato. Ma se il maltempo dovesse per-durare, difficilmente l’albero riuscirebbe a rimanere in

piedi. Trovandosi accanto ad un palo dell’illuminazione pubblica, probabilmente anche tale palo verrebbe tra-scinato a terra dall’albero con le conseguenze imman-cabili di danni. Perché il Comune non provvede a rad-drizzare tale albero con dei supporti di legno?

buche, sempre più buche Purtroppo, sulle strade del nostro rione compaiono sempre più buche. Gli autisti sono costretti a delle

vere e proprie gimkane per cercare di evitarle. Ma capita che, alcune volte, o per la fret-ta o per la disattenzione, si vada a finire proprio in dette buche, mettendo in serio peri-colo non soltanto la struttura delle auto, ma anche quella scheletrica di noi malcapi-tati autisti. Possibile che le casse del Comune non possano sop-portare delle spese non certo rilevanti al fine di rende-re vivibile il percorso delle “nostre” strade interne ?

rifiuti sempre per terra Non è la prima volta e, riteniamo, che non sarà l’ultima che rileviamo che nel nostro quartiere, spesso e volen-tieri, le buste delle immondizie vengano abbandonate ai piedi dei cassonetti o per non prendersi la briga di scendere dall’auto o perché vengono mandati dei ra-gazzi per svolgere un simile servizio o perché così si agisce di proposito. E’ una vera vergogna! Possibile che chi si avventura nel nostro quartiere debba assi-stere ad uno spettacolo così squallido? Possibile che alcune nostre strade debbano sempre apparire zeppe di immondizie, tanto da far ricordare le “favelas” brasi-liane?

la Vela e la Misericordia Riteniamo non ci fossero gli estremi per querelarci, dato che non abbiamo diffamato “La Misericordia”. Abbiamo soltanto riportato un giudizio piuttosto negati-vo dell’Arcivescovo di Crotone – Santa Severina, cer-cando di spiegarci il perché ed utilizzando sempre il condizionale. Ed il successivo intervento del nostro amato Arcivescovo ci sembra sia stato per precisare che la Chiesa non è da accomunare con la “Misericordia”. Tutto qui.

Rodolfo Bava

territorio

Girovagando nelle cooperative Settembre 291 una passeggiata, ma una verità che salta vivacemente agli occhi

buche senza responsabilità

lo scenario delle cooperative Settembre 291

Buche: un po’ di resposanbilità

Finalmente la “nuova” giurisprudenza è giunta ad applicare anche alla Pubblica Ammini-strazione la presunzione di responsabilità di cui all’art. 2051 c.c., qualora abbia omesso di vigilare sul demanio stradale per impedire che ne derivi danni a terzi. Infatti, troppo spes-so si è assistito negli anni passati a sentenze di rigetto delle richieste risarcitorie avanzate dagli utenti della strada la dove gli stessi subivano dei danni a causa ed in ragione di una pessima manutenzione stradale, in forza del c.d. “principio di autoresponsabilità”. In parti-colare, gli utenti sarebbero gravati di un onere di particolare attenzione nell’esercizio del-l’uso ordinario del bene demaniale, per salvaguardare la propria incolumità, tanto da potersi attivare sempre e co-munque per scongiurare l’evento dannoso, fatta eccezione nei casi in cui si fosse in presenza di una “insidia” o del “trabocchetto”. Diversamente, il più recente indirizzo giurisprudenziale, confortato in questo da numerose sentenze della Corte di Cassazione (cfr. Cass. Sez. III, 27 marzo 2007, n. 7403), ha abbandonato l’idea che l’eventuale re-sponsabilità della P.A. debba essere ricondotta alla disciplina dell’art. 2043 c.c., e quindi all’ineludibile accertamento della sussistenza della c.d. “insidia e trabocchetto” non visibile dal danneggiato. Conseguentemente, chiariscono i Giudici di legittimità, il danneggiato dovrà esclusivamente fornire la prova della sussistenza dell’evento dannoso e del nesso causale fra la cosa (buca, avvallamento, ghiaccio, ecc..) e la sua verificazione. In pratica, qualora un u-tente della strada in ragione della presenza di buche sull’asfalto perda il controllo del proprio mezzo, la responsabili-tà della P.A., ed è questa la novità di rilievo, è esclusa solamente dal caso fortuito, inteso come fattore che attiene non già al comportamento del responsabile, ma al profilo causale dell’evento, riconducibile quindi, non alla cosa che ne è fonte immediata, ma ad un elemento esterno, caratterizzato dall’imprevedibilità e dall’inevitabilità dell’e-vento, che non potranno richiamarsi laddove questo poteva essere prevenuto dal custode attraverso l’esercizio dei suoi poteri ed esplicazione dei corrispondenti doveri.

tipico esempio

Page 33: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

33

Vita della parrocchia

Page 34: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

34

In questa foto potete ammirare un gruppo di parrocchiani che si ritro-vano ogni lunedì mattina alle ore 6:30 per approfondire la Parola di

Dio ed imparare a pregare. L’iniziativa è cominciata alcuni me-si fa, ed ha raggiunto l’apice nel

periodo quaresimale, con l’incontro quotidiano per tutti i quaranta gior-ni. Sono d’accordo con Don Ric-

cardo, quando afferma che è stata l’esperienza più interessante della quaresima, ed io aggiungerei un altro aggettivo la più intima,non

solo per il numero di partecipanti, ma soprattutto per la profondità

degli argomenti. P.S. A proposito della foto, le oc-

chiaie sono comprensibili a quell’o-ra di mattina! Con affetto...

Tina Spanò

una società in trasformazione Nella nostra società è in atto una pro-fonda trasformazione culturale, che sta modificando i comportamenti col-lettivi e individuali, specialmente dei più giovani. Il fenomeno, ad esempio del week-end o di fine settima-na,vissuto come evasione dall’am-biente abituale di vita, per un desiderio di maggiore libertà e di solo ristoro psico-fisico , minaccia di svuo-tare di significato la DOMENICA, che per il Cristiano è e deve rimanere “GIORNO DEL SIGNORE E DELLA CHIESA”. Nella Domenica, infatti, sono concentrati

attività culturali, turistiche e sportive così numerose da non lasciare tempo e spazio per la santificazione della festa. Ogni cristiano, che sia veramente consapevole della propria identità, deve fare ogni sforzo perché la DOMENICA rimanga un valore irrinunciabile della sua vita di fede.

il giorno di domenica DOMENICA , infatti, significa GIORNO DEL SIGNO-

RE, perché Gesù Cristo l’ha consacrato con un supremo atto di Amore e come tale l’ha affidato alla sua Chiesa con il mandato di attualizzarlo in suo nome. riscoprire per-ciò la Domenica è una grazia da implorare non solo per vivere in pienezza la propria fede , ma anche per dare concreta risposta ad aneliti intimi e veri, che sono in ogni essere umano. Ogni comunità e ogni suo componente parteciperanno quindi all’Euca-restia domenicale non solo per assolvere al precetto divino di santificare le feste, ma anche perché l’Euca-restia è fonte e vertice di una vita cristiana veramente consapevole e coerente.

e le vacanze pasquali Le vacanze pasquali sono ormai finite; durante tutto il periodo della quaresima, abbiamo cercato di invitare tutti a partecipare all’assemblea liturgica, ricordiamo ancora tutti le parole di Cristo , nella potenza dello Spi-rito Santo, si è operato sull’altare il grande Mistero: il pane e il vino, restando tali all’apparenza, sono con-vertiti nel Corpo e Sangue di Cristo con l’anima e la Divinità e quindi il Cristo tutto intero. Partecipare a alla messa domenicale ci fa sentire cristiani a tempo pieno, senza sconti, capaci, quindi, di testimoniare la propria fede non solo nella Domenica, ma anche in tutti i giorni della settimana, sarà una vera verifica e misura della propria vocazione cristiana, che non cessa con la fine della Pasqua ma come continuazione di tutto quello che abbiamo ascoltato, vissuto nelle liturgie e soprat-tutto durante il Triduo Pasquale. E' a voi genitori che ci rivolgiamo, incontriamoci la Domenica a Messa, ac-compagnate i vostri figli, non interrompete tutte le buo-ne abitudini di pregare, amare e servire il Signore ogni giorno, Lui non ci dimentica durante la settimana, noi non lo dimentichiamo la domenica. ARRIVEDERCI

Nunzia Gentile

parrocchia: catechesi

Lettera ai bambini del catechismo un messaggio aperto ai ragazzi del catechismo

In Chiesa una devota, dopo un ritiro, lo sguardo fisso verso un punto ed una gioia intensa. Si racconta di una apparizione...

Scuola di preghiera e di spiritualità

Page 35: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone-

35

La comunità parrocchiale e la redazione del giornale La Vela, fa i più grandi auguri ai novelli sposi. La gioia di vedere la nascita di una nuova famiglia che prende il proprio avvio sulla strada

della fede.

1 Kg. di farina di grano, 250 gr. di zucchero, 1 Kg. di noci, 500 gr. di mandorle, 300 gr. di uva passa, 80 gr. di pinoli, un bicchiere di 250 grammi di olio d’ulivo, uno di vino rosso e uno di anice e rhum , una bustina di cannella e

una di chiodi di garofano ; miele q. b.

Le noci, le mandorle e i pinoli, li spezzettate, li mischiate con l’uva passa e li mettete da parte. Su un marmo, mettete la farina, formate la classica fontanella e aggiungete l’olio, il vino, l’anice, il rhum, lo

zucchero, la cannella e i chiodi di garofano, impastate il tutto energicamente, fino a formare un impasto omogeneo. Fatto l’impasto, stendetela con il matterello fino a diventare molto sottile e formate delle stri-sce di circa 30 cm lunga e 3-4 cm di larghezza, quindi riempite con le noci – mandorle ecc. già spezzet-tate, aggiungete un poco di zucchero e un poco di miele (la quantità di questi è soggettiva). A questo

punto le strisce le arrotolate e vedrete che diventano delle rose, mettetele in una tortiera in modo molto compatto (a piacere potete mettere una sfoglia nella tortiere come fondo) e infornatele a circa 100-120° avendo cura di cospargere le rose di zucchero e un filo d’olio, saranno cotte quando diventano dorate.

E’ una ricetta (Krotoniata) molto antica.

parrocchia: cucina e...

Ingredienti per una famiglia

a cura di Tonino Laratta

Pensiero culinario “ll pasto è l’anima del cuoco fatto cibo”

Matrimonio in parrocchia un evento importante e determinante

Page 36: periodico di informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e … · 2009. 4. 29. · Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone 2 messaggio

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia SS. Cosma e Damiano -Crotone

36

Reg. presso il Tribunale di Crotone

N.107/05 del 20-09-05

COMUNICAZIONICOMUNICAZIONI

CELEBRAZIONI E S. MESSE: S. Messe festive: ore 10. 00, ore 19.00 S. Messe feriali: ore 8.00; ore 19.00 preghiere della sera Adorazione Eucaristica: ogni Venerdì alle ore 19.00

Ufficio parrocchiale Lunedì, Mercoledì, Venerdì: dalle ore 18.00 alle ore 19.00

Oratorio Feriale: dalle ore 19.00 nella saletta parrocchiale. Festivo: Domenica: ore 11.00

ORARI PARROCCHIALI

Maggio 2009Maggio 2009Maggio 2009Maggio 2009 APPUNTAMENTI

Venerdì 8 ore 20.00 CATECHESI SULLA FAMIGLIA

Domenica 10 ore 11.30: RITIRO SPIRITUALE CATECHISTICO presso EREMO di Corazzo

Domenica 24 ore 10.00: 1e SANTE COMUNIONI

Sabato 30 ore 19.00: S. Cresime

Domenica 31 ore 15.30 RITIRO PARROCCHIALE

Periodico d’informazione e cultura della Parrocchia Ss. Cosma e Damiano

DIRETTORE Salvatore Barresi

COMPOSIZIONE la Parrocchia

STAMPA La Parrocchia

DISTRIBUZIONE i Referenti dei palazzi e i Giovani

EDITORE Parrocchia Ss. Cosma e Damiano

@[email protected]@[email protected]

Reg. presso il Tribunale di Crotone

N.107/05 del 20-09-05