Parrocchia Maria Ss. Assunta · Parrocchia "Maria Ss. Assunta" - Biccari 11 1. Origine e struttura...

Parrocchia "Maria Ss. Assunta" -Biccari

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�� LinguaggioLinguaggiocomunecomune: : virtvirtùùpipiùù inflazionatainflazionata

�� RivelazioneRivelazione: : virtvirtùù pipiùù altaaltae e pipiùù ambitaambitaa cui a cui ll ’’ uomouomopossapossaaspirareaspirare


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� La carità non è:�Volersi bene�Compiere qualche opera di

misericordia�Essere tolleranti …


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La carità è paziente, èbenignala carità; non èinvidiosa la carità; non si vanta, non si gonfia; non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si compiace della verità.Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Leprofezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. Ma quandoverrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà…Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità! (1 (1 CorCor. 13,4. 13,4--13)13)


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La carità è una persona:CRISTO

�� Cfr. Via di Damasco: Cfr. Via di Damasco: èè stato lstato l’’ incontro incontro con Cristo che ha convinto con Cristo che ha convinto SauloSauloa a cambiare la sua vita e il suo modo di cambiare la sua vita e il suo modo di pensare (prima pensare (prima ““ ciecocieco”” e poi e poi ““ vedentevedente”” , , per acquistare la luce vera, quella che per acquistare la luce vera, quella che gli fargli faràà vedere le cose in modo nuovo)vedere le cose in modo nuovo)


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� La carità è l’incontro esperienziale, esistenziale con Dio

� La carità è dono di Dio


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La caritLa caritLa caritLa caritLa caritLa caritLa caritLa caritàààààààà nel Nuovo Testamentonel Nuovo Testamentonel Nuovo Testamentonel Nuovo Testamentonel Nuovo Testamentonel Nuovo Testamentonel Nuovo Testamentonel Nuovo Testamento

Il N.T. distingue la carità dalle altre

forme umane di amore.

� EROS = amore sensibile, passionale, che vorrebbe godere e avere per sé la creatura umana verso cui è portato.

� PHILIA = amore altruista, rivolto al bene della persona amata

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3. AGAPE = un amore diverso e nuovo per la sua origine e la sua essenza soprannaturale.

� Ha origine nella Trinità.

� I tre “amori” non sono incompatibili tra di loro, ma ordinati l’uno all’altro. Come la grazia non distrugge la natura, ma la perfeziona, cosìl’agape purifica, ordina ed eleva l’eros e la philia.

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1. Origine e struttura trinitaria della carità

Nel N.T. quando si parla di Nel N.T. quando si parla di agagáápepe, , si intende:si intende:

�� Un amore che ci Un amore che ci èè gratuitamente donato fin dal gratuitamente donato fin dal battesimobattesimo::““ LL’’ amore (amore (αγάπηαγάπη) di Dio ) di Dio èè stato riversato nei nostri cuori per stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci mezzo dello Spirito Santo che ci èè stato datostato dato”” ((RmRm5,5). 5,5).

�� Un amore che ci rende partecipi della vita trinitariaUn amore che ci rende partecipi della vita trinitaria: : ““ La grazia La grazia del Signore nostro Gesdel Signore nostro Gesùù Cristo, lCristo, l’’ amore (amore (αγάπηαγάπη) di Dio Padre e la ) di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo, sia con tutti voicomunione dello Spirito Santo, sia con tutti voi”” (2Cor 13,13) (2Cor 13,13)

�� Un amore che ci fa nascere a vita nuova e ci fa conoscere DioUn amore che ci fa nascere a vita nuova e ci fa conoscere Dio::““ Chiunque ama Chiunque ama èè generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama, generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama, non ha conosciuto Dio, perchnon ha conosciuto Dio, perchéé Dio Dio èè amore (amore (αγάπηαγάπη) ) ”” (1Gv 4,7(1Gv 4,7--8). 8).

�� Un amore che ci fa vivere in comunione con DioUn amore che ci fa vivere in comunione con Dio:: ““ Dio Dio èè amore amore ((αγάπηαγάπη) ; chi sta nell) ; chi sta nell’’ amore (amore (αγάπηαγάπη) dimora in Dio e Dio dimora ) dimora in Dio e Dio dimora in luiin lui”” (1Gv 4,16). (1Gv 4,16).


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2.2.2.2.2.2.2.2. Volti e bisogni dellVolti e bisogni dellVolti e bisogni dellVolti e bisogni dellVolti e bisogni dellVolti e bisogni dellVolti e bisogni dellVolti e bisogni dell’’’’’’’’uomo di oggiuomo di oggiuomo di oggiuomo di oggiuomo di oggiuomo di oggiuomo di oggiuomo di oggi� In un contesto culturale, territorialeed

esistenzialedi cambiamento “Bisogno” di relazioni umane significative, di senso, di orientamento e di opportunità progettuali,a fronte di:� un’esistenza appiattitasul presente ed inquieta� difficoltà di vivere la comunicazione, la relazione

e la fiducia, sia in senso interpersonale che verso le Istituzioni

� una dimensionesempre piùmultietnica,multiculturale della societàe forme di emarginazioneed esclusione sociale

� un’emergenza educativa e perdita delle proprie radici

� una globalizzazionea più livelli e crescente precarietà.


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Origine e struttura della comunità cristiana

�� Il protagonista della vita della ChiesaIl protagonista della vita della Chiesanon non èè il parroco, nil parroco, néé il vescovo, nil vescovo, néé il il Papa, nPapa, néé quindi lquindi l’’ operatore pastorale.operatore pastorale.EE’’ GesGesùù CristoCristo morto, risorto e presente in mezzo a noi, che ci orienta e morto, risorto e presente in mezzo a noi, che ci orienta e ci ci porta al Padreporta al Padre, , èè lo Spirito Santolo Spirito Santo che ci suggerisce al momento giusto le che ci suggerisce al momento giusto le cose che Lui ci ha detto.cose che Lui ci ha detto.

�� La La struttura della chiesa struttura della chiesa èè trinitaria.trinitaria.Il Padre manda il FiglioIl Padre manda il Figlio, che nella croce ci rivela il suo infinito amore e , che nella croce ci rivela il suo infinito amore e ci ci fa dono dello Spiritofa dono dello Spirito, per riportarci alla primitiva dignit, per riportarci alla primitiva dignitàà. . ““ Come il Padre Come il Padre ha mandato me, anchha mandato me, anch’’ io mando voiio mando voi…… Ricevere lo Spirito SantoRicevere lo Spirito Santo…”…” ((GvGv 20, 20, 221221--22).22).

�� Quando si parla di missione nella Chiesa, si fa riferimento allQuando si parla di missione nella Chiesa, si fa riferimento all’’ amore di Gesamore di GesùùCristo sotto lCristo sotto l’’ azione dello Spirito Santo da manifestare nella storia azione dello Spirito Santo da manifestare nella storia delldell’’ uomo.uomo.

�� Il cristianoIl cristiano èè colui che colui che crede a questo amorecrede a questo amore, , lo accoglielo accoglie, , esperimentaesperimentache che trasforma la propria vita e quindi sente il bisogno di trasforma la propria vita e quindi sente il bisogno di comunicarlo ai fratellicomunicarlo ai fratelliche incontra.che incontra.


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La carità-agápe dalladalladalladalla mensa eucaristicamensa eucaristicamensa eucaristicamensa eucaristica

II banchetto eucaristico II banchetto eucaristico èè ““ fontefonte e e culmineculminedi tutta la vita cristianadi tutta la vita cristiana ”” (LG n. 11)(LG n. 11)

�� ““ Non Non èè possibile che si formi una possibile che si formi una comunitcomunit àà cristiana se non avendo come cristiana se non avendo come radiceradice e come e come cardinecardine la celebrazione la celebrazione della sacra Eucaristiadella sacra Eucaristia ”” (PO n 6) (PO n 6)

�� ALLORA:ALLORA:

““ bisogna restituire alla parrocchia bisogna restituire alla parrocchia quella figura di Chiesa eucaristica quella figura di Chiesa eucaristica che ne svela la natura di mistero che ne svela la natura di mistero di comunione e di missionedi comunione e di missione ”” (Il (Il volto missionario delle volto missionario delle parrparr. N. 4).. N. 4).


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La vita cristiana La vita cristiana èè costituita da un costituita da un ““ TRIPODETRIPODE ”” : :

�� ascolto della Parola di Dioascolto della Parola di Dio

�� LiturgiaLiturgia

�� CaritCaritàà

I primi due sono I primi due sono ““ momenti di salvezzamomenti di salvezza”” , sempre , sempre ““ attualiattuali ”” e e perciò necessari (la vita cristiana non perciò necessari (la vita cristiana non èè una scuola ma una scuola ma unun’’ esperienza).esperienza).

Il terzo diventa come lIl terzo diventa come l’’ attuazione concreta dei primi due, attuazione concreta dei primi due, in quanto scaturisce da essi: in quanto scaturisce da essi: èè la prova del nostro la prova del nostro ““ ascoltoascolto”” e della nostra e della nostra ““ celebrazionecelebrazione”” ..


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Testo biblicoTesto biblicoTesto biblicoTesto biblicoTesto biblicoTesto biblicoTesto biblicoTesto biblico

�� Il testo biblico che fonda tutto Il testo biblico che fonda tutto questo questo èè Atti 2,42 Atti 2,42 –– 4545

42“erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere.43Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. 44Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; 45chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno”.


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�� In questo brano In questo brano èè descritta in descritta in maniera semplice la vita della maniera semplice la vita della prima comunitprima comunitàà cristiana: ccristiana: c’è’è una una KoinonKoinonììaa ciocioèè una comunione di una comunione di persone diverse, che diventa anche persone diverse, che diventa anche diakondiakonììaa. .

�� EE’’ dalla comunione con Dio che dalla comunione con Dio che scaturisce la comunione tra di noi.scaturisce la comunione tra di noi.


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Dall’eucaristia, la koinonia (1Cor 11, 17-34)

LL’’espressioneespressione koinoniakoinonia indicaindica ::1.1. lala comunionecomunione con Dio Padre, in con Dio Padre, in

Cristo Signore nostro (1Cor1,9)Cristo Signore nostro (1Cor1,9)2.2. LaLa partecipazionepartecipazione al corpo e al corpo e

sangue di Gessangue di Gesùù (1Cor 10,16)(1Cor 10,16)3.3. LL’’essere un cuor solo ed essere un cuor solo ed

unun ’’anima solaanima sola e ile il condividere condividere tutto tutto (Atti 4, 32(Atti 4, 32--33).33).

EE’’ nella partecipazione allnella partecipazione all ’’eucaristiaeucaristiache la comunitche la comunitàà cristiana vivendocristiana vivendolala koinoniakoinonia , , diventa diventa luogoluogo (casa)(casa)di comunionedi comunione sperimentata, sperimentata, per per poi esserepoi essere testimoniatatestimoniata attraversoattraverso““ la sollecitudine verso i pila sollecitudine verso i pi ùù deboli deboli e gli ultimi,e gli ultimi, il farsi carico degli il farsi carico degli emarginati, dei poveri antichi e emarginati, dei poveri antichi e nuovi, dei malati, dei minori in nuovi, dei malati, dei minori in disagiodisagio ”” ((CfCf.Il volto missionario.Il volto missionario……n. 10).n. 10).


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DallDallDallDall’’’’eucaristia la eucaristia la eucaristia la eucaristia la diakoniadiakoniadiakoniadiakonia GvGvGvGv 13, 113, 113, 113, 1----34343434

Questo per indicare come Questo per indicare come servizioservizio((diakoniadiakonia)) e e

amore fraterno amore fraterno ((koinoniakoinonia)nascono)nascono

dal dal segno sacramentalesegno sacramentale((agagáápepe)), ,

Aggiunge poi: Aggiunge poi: ““ Vi do Vi do un comandamento un comandamento nuovonuovo: : che vi amiate che vi amiate gli uni gli altrigli uni gli altri , , comecomeio vi ho amatoio vi ho amato…… Da Da questo tutti sapranno questo tutti sapranno che siete miei che siete miei discepolidiscepoli”” ((GvGv 13, 34)13, 34)

Ci tramanda anche le parole Ci tramanda anche le parole esplicative di Gesesplicative di Gesùù: : ““ Sapete Sapete ciò che vi ho fatto?... Se io il ciò che vi ho fatto?... Se io il Signore, ho lavato i vostri Signore, ho lavato i vostri piedi, piedi, anche voi dovete anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho datoaltri. Vi ho datoll ’’ esempioesempio…”…” ((GvGv 13, 1213, 12--17) 17)

LL’’ evangelista Giovanni evangelista Giovanni non racconta non racconta ll ’’ istituzione istituzione delldell’’ eucaristia, ma ci eucaristia, ma ci riporta riporta ll ’’ episodio della episodio della lavanda dei piedilavanda dei piedi,,allall’’ interno di quella interno di quella cena ritualecena rituale((GvGv 13, 113, 1--11)11)


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EEEE’’’’ da considerare che da considerare che da considerare che da considerare che …………�� GesGesùù colloca nello stesso contesto colloca nello stesso contesto

dell'ultima cena dell'ultima cena

�� l'istituzione dell'l'istituzione dell'Eucaristia Eucaristia (che (che anticipa lanticipa l’’offerta della sua offerta della sua vita)vita)

�� lala lavanda dei piedilavanda dei piedi�� la proclamazione solenne della proclamazione solenne del

comandamento nuovo comandamento nuovo delldell ’’amoreamore ,,

indicando che solo se strettamente indicando che solo se strettamente uniti, costruiscono la chiesa e la uniti, costruiscono la chiesa e la rendono credibile sul territorio.rendono credibile sul territorio.

DomandiamociDomandiamoci : : �� quantoquanto invece invece le nostre celebrazionile nostre celebrazioni, , pur pur

utilizzando parole e segni moltoutilizzando parole e segni molto evocativi,evocativi,rischiano di essere sterilirischiano di essere sterili , , non non promuovendopromuovendo unitunit àà tra fede, rito e tra fede, rito e vita? vita?


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Gli Gli Gli Gli ostacoliostacoliostacoliostacoli di ieri e di oggi alla comunione di ieri e di oggi alla comunione di ieri e di oggi alla comunione di ieri e di oggi alla comunione nella comunitnella comunitnella comunitnella comunitàààà cristianacristianacristianacristiana:cfr 1Cor 11, 17cfr 1Cor 11, 17cfr 1Cor 11, 17cfr 1Cor 11, 17----34343434

�� la la divisionedivisione in tante fazioniin tante fazioni . . ““Quando vi radunate in assemblea, vi Quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra sono divisioni tra voivoi……”” (1Cor 11,18)(1Cor 11,18)

�� lala chiusurachiusura di ciascunodi ciascuno nel proprio nel proprio egoismoegoismo .. ““Ciascuno, quando Ciascuno, quando partecipa alla cena, prende prima il partecipa alla cena, prende prima il proprio pastoproprio pasto”” (1 Cor 11,21).(1 Cor 11,21).

�� ll ’’ insensibilitinsensibilit àà di fronte ai bisogni di di fronte ai bisogni di altri fratelli.altri fratelli. ““E cosE cosìì, uno ha fame, , uno ha fame, ll’’altro altro èè ubriacoubriaco”” (1Cor 11.21). (1Cor 11.21).

Fondamentale pertanto, Fondamentale pertanto, èè ilil comecome si partecipa alla si partecipa alla cena cena del Signoredel Signore ,, perchperch éé la comunitla comunit àà, facendo memoria della , facendo memoria della

morte del Signore, siamorte del Signore, sia luogoluogo di comunione, fonte di di comunione, fonte di caritcarit àà (cfr 1 Cor 11,20(cfr 1 Cor 11,20--33)33)


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Bisogno di rinnovamento su tre prospettiveBisogno di rinnovamento su tre prospettiveBisogno di rinnovamento su tre prospettiveBisogno di rinnovamento su tre prospettiveBisogno di rinnovamento su tre prospettiveBisogno di rinnovamento su tre prospettiveBisogno di rinnovamento su tre prospettiveBisogno di rinnovamento su tre prospettiveCfr. convegno di VeronaCfr. convegno di VeronaCfr. convegno di VeronaCfr. convegno di Verona

� Primo passo: evangelizzazione.Creare la coscienza missionaria della Chiesa: andare alla gente, entrare nella loro vita concreta e quotidiana …

� Secondo passo: volto popolare.Significa una fede presente nel territorio che sia capace di rianimare la vita quotidiana delle persone

� Unità pastorale


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““ I poveri li avete sempre con voiI poveri li avete sempre con voi””EE’’ una frase una frase ““ significativasignificativa”” che permette di che permette di

calare le tre prospettive nella calare le tre prospettive nella concretezza.concretezza.

�� ““ i poveri li avetei poveri li avete”” :: per il vangelo i poveri per il vangelo i poveri sono una sono una ““ erediteredità”à” preziosa, il libro dove preziosa, il libro dove posso io leggo che anche la mia vita, cosposso io leggo che anche la mia vita, cosììpiena di tante cose, manca del necessario: piena di tante cose, manca del necessario: la condivisione, lla condivisione, l’’ amore amore ……

�� ““ sempresempre”” :: ll ’’ amore ai poveri ci deve fare amore ai poveri ci deve fare loro compagni di viaggio; non sopporta loro compagni di viaggio; non sopporta interventi sporadici o a pioggia, ma esige interventi sporadici o a pioggia, ma esige continuitcontinuit àà..

�� ““ Con voiCon voi”” :: la caritla caritàà esige la coralitesige la coralitàà


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LLLLLLLL’’’’’’’’icona del buon samaritanoicona del buon samaritanoicona del buon samaritanoicona del buon samaritanoicona del buon samaritanoicona del buon samaritanoicona del buon samaritanoicona del buon samaritanoLa parabola del buon samaritano (La parabola del buon samaritano (LcLc 10, 30ss), ci presenta 10, 30ss), ci presenta

ll ’’ icona dellicona dell’’ operatore/animatore Caritas con il relativo operatore/animatore Caritas con il relativo metodo, metodo, in quattro fasi ..

�� Il fatto.Il fatto.� “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò

nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto”. (Ascoltare)

�� La constatazione del fatto.La constatazione del fatto.� “Un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto

lo vide e ne ebbe compassione”. (Osservare)�� Il prendersi cura.Il prendersi cura.

� “Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite versandovi olio e vino; poi, caricatolo sul suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui”. (Discernere)

�� Il coinvolgimento della comunitIl coinvolgimento della comunitàà..� “il giorno seguente estrasse due denari e li diede

all’albergatore, dicendo:«Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più te lo rifonderò al mio ritorno».(Animare)


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1. ASCOLTARE 1. ASCOLTARE èè……“Ho udito il grido… (Es 3, 7)

� E’ il primo passo per entrare in relazione con la persona, dopo esserci accorti di chi ci sta accanto.

� E’ uscire dalle nostre vedute, dai nostri schemi, dai nostri bisogni, dalle nostre sicurezze e renderci conto...

� E’ disponibilità a fare spazio all’altro e alla realtà che ci sta attorno, cogliendo ciò che sta oltre.

� E’ prendere parte, accogliere, condividere, lasciarsi “ferire” dalle vicende che accadono, dalla vita che ci viene raccontata.

� E’ uno stile, un atteggiamento, per cogliere e farsi carico di presenze, silenzi, situazioni, privazioni, aspirazioni, fatti, drammi…, presenti sul territorio.


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ASCOLTAREASCOLTARE

� Il Centro di Ascolto, a livello parrocchiale, è lo strumento per realizzare al meglio la funzione dell’ascolto.


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2. OSSERVARE 2. OSSERVARE èè……“Ho osservato la miseria…” (ES 3, 7)

Accorgersi della personaAccorgersi della personache ci sta accanto e di quanto accade.�� Rilevare le tante problematicheRilevare le tante problematiche, le povertà

“tradizionali” a cui si aggiungono sempre fenomeni nuovi di povertà, di sofferenza, di…

�� Individuare le varie risorseIndividuare le varie risorsee disponibilite disponibilitàà singole e di gruppo

�� Uscire dalla soggettivitUscire dalla soggettivitàà, dalla superficialità, dalla genericità nella programmazione della pastorale della carità, fissandofissando�� Obiettivi specificiObiettivi specificiin risposta alle problematiche

individuate�� Obiettivi condivisiObiettivi condivisicon gli altri soggetti pastorali

(catechisti, animatori liturgia, Gruppi, Associazioni di volontariato…).


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3. DISCERNERE 3. DISCERNERE è…è…“Sono sceso per liberarlo… (Es 3, 8)

� Leggeree comprendere con competenzaumanae con criteri di fede le situazioni di povertà, sentendoci interpellati da Dio dentro le situazioni che accadono.

� Individuare e analizzare i meccanismi, le cause, le “strutture di peccato”, che generano povertà.

� Valutare i bisogni esistentie la concretezza delle rispostedi liberazione a livello territoriale.

� Studiare, stimolare, accogliere, coordinare i modi con cui la comunitàcristiana si rapporta con i problemi e le tematiche relative allo stato sociale.


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Sul territorioSul territorio , per il cristiano e per la comunit, per il cristiano e per la comunitàà, , si si gioca la doppia dimensione della caritgioca la doppia dimensione della caritàà: :

•• a livello di a livello di rapporti interpersonalirapporti interpersonalicaratterizzati caratterizzati dalla condivisionedalla condivisione•• a livello di a livello di impegno socialeimpegno sociale,, ““ essendo capaci di essendo capaci di interloquire con gli altri soggetti socialiinterloquire con gli altri soggetti socialinel nel territorio, per la costruzione del bene di tuttiterritorio, per la costruzione del bene di tutti”” (Il (Il voltovolto…… n. 10).n. 10).•• LL ’’ impegno politicoimpegno politico èè la la ““ maniera esigente di maniera esigente di vivere lvivere l’’ impegno cristiano a servizio degli altriimpegno cristiano a servizio degli altri””(OA (OA n. 46n. 46))..


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Indicazioni dal Convegno di VeronaIndicazioni dal Convegno di VeronaIndicazioni dal Convegno di VeronaIndicazioni dal Convegno di VeronaIndicazioni dal Convegno di VeronaIndicazioni dal Convegno di VeronaIndicazioni dal Convegno di VeronaIndicazioni dal Convegno di Verona

�� Senza cadere in una visione funzionale dei Senza cadere in una visione funzionale dei carismi, carismi, èè importante:importante:�� mettere a fuoco meglio lemettere a fuoco meglio lesingole singole

vocazioni cristianevocazioni cristiane, chiamate a , chiamate a testimoniare la speranza cristiana;testimoniare la speranza cristiana;

�� ««aaccelerareccelerarell ’’ ora dei laiciora dei laici»»,, rilanciandone rilanciandone ll ’’ impegno ecclesiale e sociale;impegno ecclesiale e sociale;

�� ruolo speciale degli sposi cristiani,ruolo speciale degli sposi cristiani,chiamati a divenire chiamati a divenire ««vangelo vivo tra gli vangelo vivo tra gli uominiuomini»»;;

�� rilanciare le consulte delle aggregazioni rilanciare le consulte delle aggregazioni laicali.laicali.


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Promuovere strumenti e modalità

�� ““ Gli orientamenti pastorali per gli anni Gli orientamenti pastorali per gli anni ’’ 90 90 chiedevano unachiedevano una««Caritas Caritas parrocchiale in ogni parrocchiale in ogni parrocchiaparrocchia»»: : èè un un obiettivo da realizzareobiettivo da realizzareancora in ancora in molti luoghimolti luoghi ”” (Il volto(Il volto …… n. 10).n. 10).

�� ““ LaLa rimozionerimozione deglidegli ostacoli ostacoli cheche impedisconoimpedisconola la pienapiena presenza dei disabilipresenza dei disabili, , èè anchanch’’ esso un segno che esso un segno che va ovunque attuatova ovunque attuato”” (Il volto(Il volto …… n. 10).n. 10).

�� ““ LaLa visita ai malativisita ai malati, il, il sostegno alle famigliesostegno alle famiglieche si che si fanno carico di lunghe malattie,fanno carico di lunghe malattie,va assicuratova assicuratoanche anche con nuove ministerialitcon nuove ministerialità”à” (Il volto(Il volto …… n. 10). n. 10).

�� Centro dCentro d’’ ascoltoascolto, , centro dcentro d’’ accoglienzaaccoglienza, , mensamensa, , forme forme di accompagnamentodi accompagnamento, sono, sonoservizi, luoghi, modalitservizi, luoghi, modalitàà,,dove le nuove ministerialitdove le nuove ministerialitàà hanno possibilithanno possibilitàà di di esprimersi. esprimersi.


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