PARTECIPANTE: Granali di S.Severino 05/12/2009 08/12/2009
Parrocchia S. Michele - Macerata Tre giorni parrocchiale per
Giovani, Adulti e Famiglie Parrocchia S. Michele MacerataLe tre
Donna nel Vangelo di Giovanni05/12/2009 08/12/20091 Le tre Donna
nel Vangelo di Giovanni
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INDICE DELLA GUIDA Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni ORARIO
DELLA TRE GIORNI...............
INTRODUZIONE........................................... 1 INCONTRO
: Le Nozze di Cana............ 2 INCONTRO: La
Samaritana.................. 3 INCONTRO: Ges e la Maddalena.......
I MIEI APPUNTI.......................................... 31/05/2009
Preghiera del mattino........ 31/05/2009 Celebrazione
Eucaristica... 01/06/2009 Preghiera del mattino....... 02/06/2009
Preghiera del mattino....... Pag. 3 4 5 17 33 45 48 49 51 52
Parrocchia S. Michele Macerata2Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni05/12/2009 08/12/2009
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Domenica 06/12/2009 Marted 08/12/2009 Prima colazione Preghiera
1 Incontro : Le nozze di Cana (1 parte) Pausa Discussione Tempo
libero Pranzo e tempo libero Discussione Tempo libero Cena Giochi
insieme Conclusione giornata 3 Incontro: Ges e la Maddalena (1a
parte) ORARIO DELLA TRE GIORNI 09:15 10:30 13:00 16:15 17:00 20:00
21:15 23:15 Parrocchia S. Michele Macerata3Le tre Donna nel Vangelo
di Giovanni 18:30Ritrovo e Partenza Sabato 05/12/2009 19:30Arrivo e
sistemazione 20:30Cena 21:45Introduzione 22:00Giochi insieme
23:15Chiusura giornata 1 Incontro : Le nozze di Cana (2 parte)
15:30 Luned 07/12/2009 Prima colazione Preghiera 2 Incontro : La
Samaritana (1 parte) Pausa Discussione Tempo libero Pranzo e tempo
libero Discussione Cena Giochi insieme Conclusione giornata 10:45
11:45 13:00 17:00 20:00 21:15 23:15 2 Incontro : La Samaritana (2
parte) 16:00 Tempo libero18:00 08:30Prima colazione 09:15Preghiera
09:30 10:15Pausa 11:00Discussione 11:45Tempo libero 10:303
Incontro: Ges e la Maddalena (2a parte) 13:00Pranzo 14:30
Sistemazione camere e preparazione bagagli 15:00Giochi insieme
17:30Partenze 08:30 09:30 10:15 11:15 S. Messa18:00 Tempo
libero18:45 08:30 09:15 09:30 10:30 05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata4Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Introduzione INTRODUZIONE Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni PIANO NARRATIVO PIANO SIMBOLICO PIANO DELLATTUALIZZAZIONE
EVANGELISTA COMUNITA Il racconto in s con i suoi personaggi ed i
suoi elementi I simboli che personaggi ed elementi del racconto
richiamano Il significato che i simboli hanno per la realt della
comunit credente 05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata5Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni [1] Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di
Galilea e cera la madre di Ges. [2] Fu invitato alle nozze anche
Ges con i suoi discepoli. [3] Venuto a mancare il vino, la madre di
Ges gli disse: Non hanno vino. [4] E Ges le rispose: Donna, che
vuoi da me? Non ancora giunta la mia ora. [5] Sua madre disse ai
servitori: Qualsiasi cosa vi dica, fatela. [6] Vi erano l sei
anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei,
contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. [7] E Ges disse
loro: Riempite dacqua le anfore; e le riempirono fino allorlo. [8]
Disse loro di nuovo: Ora prendetene e portatene a colui che dirige
il banchetto. Ed essi gliene portarono. [9] Come ebbe assaggiato
lacqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto il quale non
sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano
preso lacqua chiam lo sposo [10] e gli disse: Tutti mettono in
tavola il vino buono allinizio e, quando si gi bevuto molto, quello
meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora.
[11] Questo, a Cana di Galilea, fu linizio dei segni compiuti da
Ges; egli manifest la sua gloria e i suoi discepoli credettero in
lui. LE NOZZE DI CANA (Gv. 2,1-11) 05/12/2009 08/12/2009
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INTRODUZIONE (1) Spesso il brano presentato come un simpatico
gesto di Ges verso due sposini. In realt, troppi segnali rimandano
ad un messaggio che va al di l della cronaca. Parrocchia S. Michele
Macerata6Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1
INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Il quarto Vangelo
racconta solo sette miracoli. Come mai il primo un episodio cos
modesto? In pratica, Ges manifesta la sua gloria dando vino a gente
gi ubriaca. Troppi particolari taciuti: i nomi degli sposi, quello
dei discepoli, una descrizione della festa... Alcuni elementi da
capire: Ges chiama Maria Donna, oppure, afferma che non giunta la
sua ora ma compie il miracolo. La sezione del Vangelo che tratta la
sostituzione delle istituzioni giudaiche (cap. 2-4) Le nozze di
Cana: sostituzione dellacqua di purificazione con il vino
eccellente. La sostituzione del tempio: il santuario cede il posto
a Ges, unico e vero tempio. La samaritana: lacqua viva data da Ges,
sostituisce lacqua del pozzo di Giacobbe (lo Spirito sostituisce la
Legge). Nei vangeli sinottici, nel contesto di una festa nuziale,
Ges usa il simbolismo del vino nuovo per paragonare il suo
insegnamento con le usanze dei farisei. (Mc. 2,19-22) [19] Ges
disse loro: Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo
sposo con loro? Finch hanno lo sposo con loro, non possono
digiunare. [20] Ma verranno giorni quando lo sposo sar loro tolto:
allora, in quel giorno, digiuneranno. [21] Nessuno cuce un pezzo di
stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo
porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa
peggiore. [22] E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi,
altrimenti il vino spaccher gli otri, e si perdono vino e otri. Ma
vino nuovo in otri nuovi!. 05/12/2009 08/12/2009
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INTRODUZIONE (2) Il versetto 6, che descrive le anfore, il
versetto centrale del racconto e divide in due lepisodio Parrocchia
S. Michele Macerata7Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze
di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Giovanni,
con il cambio dellacqua in vino, propone il cambio dellalleanza; da
quella di Mos a quella di Ges Tutto il brano centrato sulle nozze,
tema con il quale i profeti raffiguravano lalleanza tra Dio, lo
sposo, e Israele, sua sposa. Il vino esalta lebbrezza dell incontro
sponsale. Lesultanza dei giorni del Messia, descritta dalla
presenza di vino. Il Cantico dei Cantici impiega otto volte la
metafora del vino per definire lattrattiva che lamato e lamata
nutrono luno per laltro. La madre di Ges (citata 3 volte) Il
maestro di tavola (citato 3 volte) Ges e i discepoli (Citati 1
volta) Is. 54,5 ; Os. 2,3 Os. 2,21-24 ; Is. 62,5.8.9
Straordinariamente abbondante. Di qualit eccellente. di inattesa
gratuit Am. 9,13-14 ; Ger. 31,12 ; Gl. 2,19.22.24 Os. 14,8 ; Is.
25,6 ; Zc. 9,17 Is. 55,1 CdC. 1,2.4 ; 2,4 ; 4,10 ; 5,1 ; 7,3.10 ;
8,2 05/12/2009 08/12/2009
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IL TERZO GIORNO E LE NOZZE Parrocchia S. Michele Macerata8Le
tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le
tre Donnanel Vangelo di Giovanni A partire dallattivit del Battista
(Gv. 1,19), si tratta del giorno sesto (Gv. 1,29.35.43). E lo
stesso giorno in cui Dio cre luomo, Adamo. E un giorno simbolico
che conterr tutta lattivit di Ges, culminer con la sua morte, che,
a sua volta, avverr in un giorno sesto. Il richiamo al giorno della
creazione delluomo, sta ad indicare che a Cana inizia la creazione
delluomo nuovo. Il terzo giorno richiama anche il giorno
dellalleanza tra Jahv e il popolo dIsraele sul Sinai. La teologia
giudaica considerava levento del Sinai come una seconda creazione.
Come la creazione della Genesi narrata in una settimana e luomo
creato al sesto giorno, cos anche la rivelazione del Sinai
suddivisa nel corso di una settimana e, al sesto giorno, Dio crea
Israele come popolo. Lespressione il terzo giorno, si ritrova anche
nel profeta Osea. (Os. 6,2) [2] Dopo due giorni ci ridar la vita e
il terzo ci far rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. Tutta la
vicenda di Ges, si concluder il terzo giorno, quello della
risurrezione (1Cor. 15,3-4 ; Gv. 2,19-22). Giovanni Battista,
facendo riferimento alla legge del Levirato, ha designato Ges come
nuovo sposo. Le nozze acquistano un valore simbolico. (Gv. 1,27)
[27] colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare
il laccio del sandalo. (Es. 19,10-11.16) [10] Il Signore disse a
Mos: Va dal popolo e santificalo, oggi e domani: lavino le loro
vesti [11] e si tengano pronti per il terzo giorno, perch nel terzo
giorno il Signore scender sul monte Sinai, alla vista di tutto il
popolo. [16] Il terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni
e lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di corno:
tutto il popolo che era nellaccampamento fu scosso da tremore.
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CANA E GLI INVITATI ALLE NOZZE Parrocchia S. Michele
Macerata9Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1
INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Cana di Galilea,
citata solo da Giovanni, probabilmente una localit che non mai
esistita. A Giovanni interessa il significato del termine Cana,
che, probabilmente, allude al verbo ebraico qanah che significa
acquistare. E il verbo con il quale si indicava la scelta di Dio
per Israele, che era il popolo acquistato da Dio (Es. 15,16 ; Sal.
73,2). Come sul Sinai avvenne lacquisto di Israele da parte di
Jahv, a Cana avviene lacquisto del popolo da parte di Ges. La madre
di Ges presentata senza nome, ma solo attraverso la relazione che
ha con Ges; non solo qui ma in tutto il vangelo (Gv. 6,42 ; 19,25).
Durante la vita pubblica di Ges, la madre non comparir mai. E
presente solo in due circostanze strettamente legate tra loro: a
Cana, dove Ges annuncia la sua ora, e alla crocifissione (Gv.
19,25-27), dove la porta a compimento. Fino a questo momento, il
protagonista principale del vangelo era stato Giovanni Battista.
Inizia ora il giorno dellattivit di Ges, nuovo sposo, che entra
nelle antiche nozze, non in qualit di sposo, ma come invitato. Ges
non appartiene allantica alleanza, soltanto ospite insieme ai
discepoli; la madre vive allinterno di essa. 05/12/2009
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LA MANCANZA DI VINO E LINTERVENTO DELLA MADRE (1) Parrocchia S.
Michele Macerata10Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di
Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Il vino
rappresenta lamore degli sposi ed un elemento indispensabile nelle
nozze. Si di fronte ad un matrimonio in cui manca il vino;
nellalleanza tra Dio e il suo popolo, venuto a mancare lamore.
Interviene la madre di Ges che, da un lato, un membro delle nozze,
e dallaltro, ha uno stretto vincolo con Ges che linvitato. La madre
si rivolge a Ges senza chiamarlo figlio; neanche Ges la chiamer
madre. Tra loro esiste un vincolo dorigine, ma la madre non
pretende davere diritti su Ges. La madre appartiene alle nozze, ma
riconosce in Ges il Messia; rappresenta il popolo che rimasto
fedele a questalleanza, e che soffre per la situazione del popolo.
La madre di Ges, pur appartenendo alle nozze antiche, si distanzia
da esse affermando non hanno vino, e non non abbiamo vino. LIsraele
fedele allalleanza riconosce in Ges il Messia che deve salvare
Israele. Una religione dove ci sono solo riti di purificazione,
triste come un matrimonio senza vino. Lespressione che ho da fare
con te, o donna? un semitismo. Una traduzione a noi pi
comprensibile potrebbe essere cosa importa a me e a te, donna?. Ges
nega che la sua missione rivitalizzare lantica alleanza.
Pronunciando Donna, utilizzato per una donna sposata o promessa
sposa, e non madre, Ges mostra la sua indipendenza; se nato in
ambiente giudaico, non per questo il suo modo di agire sispirer a
tale ambiente. Ges fa comprendere che lantica alleanza decaduta, e
che la sua opera non si appogger sulle antiche istituzioni, ma sar
una novit radicale; lantica alleanza fondata sulla Legge non sar
integrata nella nuova. Lora un termine tecnico utilizzato da
Giovanni per indicare il periodo della passione, morte e
risurrezione, che, anzich essere una scena di morte, sar descritta
come una esplosione di vita. (Cdc. 1,2b ; 7,10a ; 8,2b) [2b] S,
migliore del vino il tuo amore. [10a] Il tuo palato come vino
squisito, [2b] Ti farei bere vino aromatico 05/12/2009
08/12/2009
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LA MANCANZA DI VINO E LINTERVENTO DELLA MADRE (2) Parrocchia S.
Michele Macerata11Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di
Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni La madre figura
dellIsraele fedele, ha capito che lantico patto decaduto e che Ges
sta per inaugurare quello nuovo; per questo invita i servitori a
collaborare con Ges. Per indicare i servi, Giovanni utilizza il
termine greco diacono; non sono servi per condizione sociale, ma
coloro che liberamente e per amore servono gli altri. La frase
Qualsiasi cosa vi dica, fatela, richiama quella che il popolo
dIsraele pronunci sul Sinai, quando Mos, sceso dal monte, propose
loro le norme dellalleanza. La madre, simbolo dellIsraele fedele a
quellimpegno descritto nel libro dell Esodo, comprende che la
stessa professione deve essere fatta al Messia che sta per
inaugurare la nuova alleanza. Qualsiasi cosa vi dica, fatela,
richiama anche le parole del Faraone durante la carestia in Egitto.
Le parole di Maria fanno di Ges un nuovo Giuseppe nel momento della
mancanza del vino, come il patriarca lo fu in mancanza di cibo.
(Es. 19,8) [8] Tutto il popolo rispose insieme e disse: Quanto il
Signore ha detto, noi lo faremo!. (Gen. 41,55b) [55b] Il faraone
disse a tutti gli Egiziani: Andate da Giuseppe; fate quello che vi
dir. 05/12/2009 08/12/2009
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LE ANFORE (1) Parrocchia S. Michele Macerata12Le tre Donna nel
Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel
Vangelo di Giovanni La capacit delle anfore, letteralmente, la
metreta che va dagli 80 ai 120 litri. La finalit delle anfore, la
purificazione dei giudei, e la loro posizione al centro
dellepisodio, evidenziano la loro importanza: esse presiedono alle
nozze, cio allalleanza. Noi immaginiamo le anfore come dei vasi di
terracotta, ma il testo precisa che sono di pietra, quindi
pesantissime. Le anfore sono di pietra come le tavole della Legge;
in esse levangelista rappresenta la legge di Mos, codice dellantica
alleanza. La pietra ricorda anche un famoso testo del profeta
Ezechiele. Alle legge di pietra corrisponde un cuore di pietra. La
purificazione, che indica lo sforzo delluomo per ingraziarsi Dio,
creava con lui una relazione difficile e fragile, poich dominata
dai riti. In questo sistema religioso, luomo non si sentiva unito
al Signore da un vincolo damore, ma dalla paura dei suoi castighi.
Le anfore non contengono acqua, e di fatto, dovranno essere
riempite dai servi. Le prescrizioni della legge sulla purificazione
erano soltanto apparenti, vuote come le anfore, e quindi inutili ed
inefficaci. Il numero delle anfore sei, cifra che indica
lincompletezza in opposizione al sette che indica la totalit. Anche
il numero delle feste giudaiche riportate da Giovanni sei. Anche le
feste sono incomplete, provvisorie; stanno per essere sostituite
dalla festa per eccellenza, la Pasqua di Ges. La stessa attivit di
Ges si svolge nel sesto giorno perch la creazione non ancora
completata. Come non vi era vino alla festa, cos non vi era acqua
per la purificazione. Le due cose messe insieme, indicano che il
disegno dellAntico Testamento sta terminando. Le anfore saranno,
per ordine di Ges, riempite fino allorlo; la venuta di Ges gi
indica una pienezza che ricomincia. (Ez. 36,26) [26] vi dar un
cuore nuovo, metter dentro di voi uno spirito nuovo, toglier da voi
il cuore di pietra e vi dar un cuore di carne. 05/12/2009
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LE ANFORE (2) E IL MAESTRO DI TAVOLA Parrocchia S. Michele
Macerata13Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1
INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Essendo vuote, le
anfore costituiscono una realt pesante, ingombrante. Lespressione
fino allorlo, letteralmente fino allalto; un modo per indicare che
nellazione c Dio. Ges indica che lui sta per offrire la vera e
definitiva purificazione, che non dipender mai da nessuna Legge; le
anfore non conterranno mai il vino che egli offre. Lacqua si muter
in vino al di fuori di esse. La Legge si poneva tra luomo e Dio,
dora in poi non vi saranno intermediari; il vino che lamore,
stabilir una relazione personale ed immediata. Labbondanza di vino
una delle immagini costanti della tradizione profetica per
esprimere la gioia dei giorni messianici. I matrimoni, nel mondo
palestinese, duravano dai tre ai sette giorni ed erano aperti a
tutto il paese. Per dirigere la cerimonia, cera un maestro di
tavola; il responsabile dellorganizzazione. Il maestro, che non
sapeva di dove venisse, non riconosce il dono del Messia. Il vino,
offerto a tutti, anche ai dirigenti giudei rappresentati dal
maestro di tavola, ma costoro non lo riconoscono. Il vino
simboleggia lamore dono lo Spirito; con il riferimento alla sua
ora, lazione di Ges annuncia la croce dove a tutti sar offerto lo
Spirito. In questa scena c lampliamento dellopposizione gi
annunciata nel prologo: La figura del maestro di tavola
contrapposta a quella della madre di Ges; mentre questultima si
accorta della mancanza del vino, il maestro di tavola, non solo non
se n reso conto, ma protesta per lordine con il quale il vino
servito. Per indicare il maestro di tavola, Giovanni usa un
termine, la cui radice identica a capo e sommo sacerdote. (Am.
9,13-14) [13] Ecco, verranno giorni oracolo del Signore in cui chi
ara sincontrer con chi miete e chi pigia luva con chi getta il
seme; i monti stilleranno il vino nuovo e le colline si
scioglieranno. [14] Muter le sorti del mio popolo Israele,
ricostruiranno le citt devastate e vi abiteranno, pianteranno vigne
e ne berranno il vino, coltiveranno giardini e ne mangeranno il
frutto. (Gv. 1,17) [17] Perch la Legge fu data per mezzo di Mos, la
grazia e la verit vennero per mezzo di Ges Cristo. 05/12/2009
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IL MAESTRO DI TAVOLA (2) GESU MANIFESTA LA GLORIA Parrocchia S.
Michele Macerata14Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di
Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Giovanni
rappresenta, nella figura del maestro di tavola, i capi religiosi
sordi e insensibili ai bisogni del popolo. Per loro, non c nulla di
anomalo che Dio si sia allontanato dal popolo a causa della legge
che loro hanno deformato; che tra Dio e il popolo non vi sia amore,
a loro non interessa assolutamente niente. Il maestro di tavola,
abituato a un sistema di dare- avere con Dio, non capisce e non
accoglie un regalo gratuito. Egli protesta riguardo allordine in
cui i vini sono offerti; secondo lui quello di prima deve essere il
migliore. E la caricatura che Giovanni fa dei rappresentanti
dellistituzione religiosa; sono uomini del passato che di fronte
alla novit, anzich accoglierla, rimproverano coloro che laccolgono.
Non comprendono che il piano di Dio in progressione; per loro, la
situazione passata era quella definitiva. Nellistituzione
religiosa, si vede il nuovo sempre con sospetto e diffidenza, e,
spesso, ostacolato; per essa il meglio appartiene al passato, e,
ogni novit deve essere integrata nellantico. I segni, piuttosto che
prodigi, e sono da collegarsi all ora di Ges. Un segno non ha
significato in se stesso, ma deve indicare qualcosaltro e condurvi;
chi si ferma al segno, ne perde il significato profondo. E lunico
episodio del vangelo di Giovanni, in cui si afferma che Ges
manifest la sua gloria, come Dio nel giorno dellantica alleanza.
Per Giovanni i termini gloria e glorificare sono sempre un
riferimento alla croce, che rivela in pienezza lamore di Ges. A
Cana, per la prima volta, Cristo ha annunciato la nuova alleanza
dellamore da viversi nellebbrezza dello Spirito, cos come il vino d
lebbrezza. Le nuove nozze appariranno in pienezza il giorno della
nuova creazione, attraverso la nuova coppia, Ges e Maria di
Magdala, nel giardino della risurrezione. (Es. 24,15.17) [15] Mos
sal dunque sul monte e la nube copr il monte. [17] La gloria del
Signore appariva agli occhi degli Israeliti come fuoco divorante
sulla cima della montagna. 05/12/2009 08/12/2009
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APPROFONDIMENTO Parrocchia S. Michele Macerata15Le tre Donna
nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre Donnanel
Vangelo di Giovanni Gli sposi non hanno un nome, unappartenenza
sociale, emergono solo come simbolo. Gli invitati sono semplici
comparse. Recedono per far spazio al Cristo sposo, che ha la sua
sposa nella comunit composta da sua madre e dai suoi discepoli. Il
maestro di tavola lunico che emerge dalla massa, rappresenta il
buon senso che va in confusione di fronte alla novit dellevento. I
servi eseguono le richieste insolite di Ges, senza porsi tanti
problemi. Saranno loro a sperimentare il passaggio dellacqua in
vino; diventano portatori dellamore di Dio perch hanno aderito a
Ges. Gli sposi, gli invitati, il maestro di tavola, i servi La
madre di Ges La madre di Ges la protagonista insieme al Figlio. E
colei che lo ha generato, ma madre di Ges anche la comunit fedele
dIsraele che lo ha cresciuto religiosamente. Nellannunciazione,
Maria afferma si faccia di me secondo la tua parola (Lc. 1,38); ha
fatto un suo personale atto di fede. Ora, a Cana, chiede agli altri
di fare la stessa cosa. La madre di Ges invita a passare dai
problemi quotidiani al grande problema del Regno. La madre di Ges
nominata pi volte, sempre in dipendenza dal Figlio. Non pu avere
nessuna parte nel suo ministero. Al momento dellora, sulla croce
(Gv. 19,27), seguir Ges non come madre addolorata, ma come la vera
discepola pronta a morire con il maestro. Il testo afferma che
stava in piedi; non una donna trascinata dagli avvenimenti, ma
volontariamente presente. Dopo le sue parole, la madre si ritira
nellombra. Il suo compito terminato. Alla fine del racconto, non pi
la madre di Ges ad essere nominata per prima, ma Ges stesso e la
sua comunit. (Lc. 11,27-28) [27] Mentre diceva questo, una donna
dalla folla alz la voce e gli disse: Beato il grembo che ti ha
portato e il seno che ti ha allattato!. [28] Ma egli disse: Beati
piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!.
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LA SIMBOLOGIA DEL VINO Parrocchia S. Michele Macerata16Le tre
Donna nel Vangelo di Giovanni Le nozze di Cana 1 INCONTRO Le tre
Donnanel Vangelo di Giovanni La simbologia del vino il tema
centrale dellepisodio, ed un tema classico della Parola di Dio. Il
vino esprime la vitalit, la rigogliosit, quasi lebbrezza di un
rapporto: Nella simbologia del Cantico dei Cantici, la cella del
vino la camera nuziale. Il vino simbolo dellamore sponsale tra Jahv
e il suo popolo. Il dialogo damore tra noi e il Padre, si deve
equiparare allebbrezza che d il vino. LAntico Testamento ricorre
spesso allimmagine del banchetto escatologico per indicare lapprodo
ultimo della vita; allinterno di questo banchetto Cristo lo sposo,
che offre il suo vino. Se nella nostra vita, nella fiducia del
Padre, si manca di scioltezza, si spaventati, pigri, timorosi,
affannati per il futuro, significa che non c la gioia, che si
arranca nella vita, forse fatta pi di amarezza che di
soddisfazioni. E venuto a mancare il vino al nostro banchetto di
nozze. E in queste situazioni che si ha la sensazione di non aver
pi nulla da offrire se non la propria stanchezza, freddezza e,
spesso, lamara delusione: sono le anfore di pietra vuote. Bisogna
far nostro linvito della madre: Qualsiasi cosa vi dica, fatela. Per
far scaturire il vino della gioia, bisogna riempire abbondantemente
il vuoto che sentiamo e viviamo, con lacqua della vita. E la nostra
vita che va riempita con la sua luce e i suoi progetti. Bisogna
fare quello che dice facendogli credito, fidandosi. Linvito del
Vangelo un invito a nozze. E in questincontro che emerge la gioia,
che spesso ci viene a mancare. La fede trasmette unebbrezza
dellamore del Padre che dovrebbe creare un contagio. La nostra fede
ha bisogno di uscire dalle sacche del legalismo, che ci
appesantisce; quel tipo di cristianesimo che ci portiamo dietro
come un asma permanente, e un po asmatici lo siamo tutti. Questo
primo segno di Ges ci dice che la fede da unaltra parte, su un
altro versante. (CdC. 2,4) [4] Mi ha introdotto nella cella del
vino e il suo vessillo su di me amore. 05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata17Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni LA SAMARITANA (Gv. 4,3-43) [3] lasci allora la Giudea e si
diresse di nuovo verso la Galilea. [4] Doveva perci attraversare la
Samaria.[5] Giunse cos a una citt della Samaria chiamata Sicar,
vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio:
[6] qui cera un pozzo di Giacobbe. Ges dunque, affaticato per il
viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. [7] Giunge
una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Ges: Dammi da
bere. [8] I suoi discepoli erano andati in citt a fare provvista di
cibi. [9] Allora la donna samaritana gli dice: Come mai tu, che sei
giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?. I
Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. [10] Ges le
risponde: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi colui che ti dice:
Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato
acqua viva. [11] Gli dice la donna: Signore, non hai un secchio e
il pozzo profondo; da dove prendi dunque questacqua viva? [12] Sei
tu forse pi grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo
e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?.[13] Ges le
risponde: Chiunque beve di questacqua avr di nuovo sete; [14] ma
chi berr dellacqua che io gli dar, non avr pi sete in eterno. Anzi,
lacqua che io gli dar diventer in lui una sorgente dacqua che
zampilla per la vita eterna.[15] Signore gli dice la donna , dammi
questacqua, perch io non abbia pi sete e non continui a venire qui
ad attingere acqua. [16] Le dice: Va a chiamare tuo marito e
ritorna qui. [17] Gli risponde la donna: Io non ho marito. Le dice
Ges: Hai detto bene: Io non ho marito. [18] Infatti hai avuto
cinque mariti e quello che hai ora non tuo marito; in questo hai
detto il vero. [19] Gli replica la donna: Signore, vedo che tu sei
un profeta! [20] I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi
invece dite che a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare. [21]
Ges le dice: Credimi, donna, viene lora in cui n su questo monte n
a Gerusalemme adorerete il Padre. [22] Voi adorate ci che non
conoscete, noi adoriamo ci che conosciamo, perch la salvezza viene
dai Giudei. [23] Ma viene lora ed questa in cui i veri adoratori
adoreranno il Padre in spirito e verit: cosinfatti il Padre vuole
che siano quelli che lo adorano. [24] Dio spirito, e quelli che lo
adorano devono adorare in spirito e verit. [25] Gli rispose la
donna: So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli
verr, ci annuncer ogni cosa. [26] Le dice Ges: Sono io, che parlo
con te. [27] In quel momento giunsero i suoi discepoli e si
meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse:
Che cosa cerchi?, o: Di che cosa parli con lei?. [28] La donna
intanto lasci la sua anfora, and in citt e disse alla gente: [29]
Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto.
Che sia lui il Cristo?. [30] Uscirono dalla citt e andavano da lui.
[31] Intanto i discepoli lo pregavano: Rabb, mangia. [32] Ma egli
rispose loro:Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete. [33]
E i discepoli si domandavano lun laltro: Qualcuno gli ha forse
portato da mangiare?. [34] Ges disse loro: Il mio cibo fare la
volont di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. [35] Voi
non dite forse: Ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco,
io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che gi
biondeggiano per la mietitura. [36] Chi miete riceve il salario e
raccoglie frutto per la vita eterna, perch chi semina gioisca
insieme a chi miete. [37] In questo infatti si dimostra vero il
proverbio: uno semina e laltro miete. [38] Io vi ho mandati a
mietere ci per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi
siete subentrati nella loro fatica. [39] Molti Samaritani di quella
citt credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava:
Mi ha detto tutto quello che ho fatto. [40] E quando i Samaritani
giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase l
due giorni. [41] Molti di pi credettero per la sua parola [42] e
alla donna dicevano: Non pi per i tuoi discorsi che noi crediamo,
ma perch noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi veramente
il salvatore del mondo.[43] Trascorsi due giorni, part di l per la
Galilea. 05/12/2009 08/12/2009
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INTRODUZIONE La donna posta in contrasto con la figura di
Nicodemo, rappresentante dellautorit giudaica (Gv. 3,1-15).
Nicodemo va da Ges di NOTTE e SCOMPARE nella nebbia, confuso dalla
rivelazione di Ges. La samaritana, incontra Ges a mezzogiorno in
PIENA LUCE, accetta la rivelazione di Ges e diviene TESTIMONE.
Parrocchia S. Michele Macerata18Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni La Samaritana e Nicodemo Lo sfondo dellepisodio: il libro
del profeta Osea Osea il profeta della Samaria, che, partendo dalla
sua tragica situazione matrimoniale, utilizz per primo limmagine
delle nozze per descrivere la relazione tra Dio e il suo popolo. Le
allusioni allo scritto del profeta saranno frequenti nellepisodio.
Nonostante Gomer, la moglie di Osea lo tradisse con molti amanti,
il profeta continuava ad esserne innamorato: questo gli fece
comprendere limmensit dellamore di Dio per il suo popolo. Dopo
unennesima fuga, Osea ritrova la moglie, laggredisce furibondo
elencandole le colpe di sposa infedele e madre irresponsabile. Ma,
giunto alla sentenza finale, afferma: Anzich una condanna,
lapidazione o strangolamento, le propone un nuovo viaggio di nozze.
Osea, comprende che la moglie cercava negli amanti quellamore che
da un marito-padrone non poteva ricevere (mio padrone). Le propone,
quindi, un rapporto pi intimo (mio marito). Osea, che concede il
perdono alla moglie senza assicurarsi del suo reale pentimento,
intuisce che anche Jahv si comporta cos con Israele: la
conversione, dunque, non sar la condizione per ricevere il perdono
di Dio, ma leffetto. (Os. 2,16-18) [16] Perci, ecco, io la sedurr,
la condurr nel deserto e parler al suo cuore. [17] Le render le sue
vigne e trasformer la valle di Acor in porta di speranza. L mi
risponder come nei giorni della sua giovinezza, come quando usc dal
paese dEgitto. [18] E avverr, in quel giorno oracolo del Signore mi
chiamerai: Marito mio, e non mi chiamerai pi: Baal, mio padrone.
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IL CAMMINO DI GESU Parrocchia S. Michele Macerata19Le tre Donna
nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel
Vangelo di Giovanni Il cammino teologico Doveva : indica la volont
di Dio. Itinerario damore e non geografico Il cammino geografico Si
evitava la Samaria, luogo pericoloso per linimicizia tra i due
popoli, passando per la valle del Giordano Sicar/Sichem
Attraversare compare solo sue volte in Giovanni, in questo brano.
Ges attraversa la Samaria affinch la samaritana non debba
attraversare pi per andare ad attingere lacqua. Ges va in cerca
delle persone alle quali proibito laccesso al tempio. Egli non come
il Dio del tempio che aspetta che le persone vadano da lui, ma lui
esce dal tempio e va in cerca di coloro che non vi possono
accedere. 05/12/2009 08/12/2009
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LA SORGENTE E IL POZZO Parrocchia S. Michele Macerata20Le tre
Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre
Donnanel Vangelo di Giovanni Il testo presenta una tensione tra due
termini tradotti indistintamente con pozzo Sorgente Pozzo Quando
chi parla Ges o levangelista Quando chi parla la Samaritana Acqua
sempre nuova e fresca Acqua ferma E sempre a disposizione e basta
bere Richiede lo sforzo delluomo per essere attinta Simbolo dello
SPIRITO Simbolo della LEGGE FEDE : Lamore di Dio gratuito RELIGIONE
: Lamore di Dio va meritato Il pozzo, nella cultura ebraica era
luogo dincontri damore e di decisioni di matrimonio. NellAntico
Testamento diverse coppie nascono incontrandosi nei pressi di un
pozzo. Il pozzo un dono che Dio ha fatto al suo popolo in cammino
nel deserto durante lesodo (Nm. 21,16-18). E un condotto verticale
coperto da una pietra, e tradizionalmente, era simbolo della Legge
da cui sgorga la sapienza. Lespressione sedeva presso il pozzo
letteralmente si ferm a sedere su il pozzo. Ges si siede sopra la
fonte, cio sopra la legge antica, occupa il suo posto. La frase
indica la sostituzione che avverr: Ges occuper permanentemente il
posto della fonte antica, e offrir unacqua che sgorgher dal suo
costato (Gv. 19,34). Ges la vera fonte che occupa il posto della
Legge, della tradizione e del tempio; sar lui la nuova fonte di
vita. 05/12/2009 08/12/2009
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IL DIALOGO TRA GESU E LA DONNA (Vers. 6-8) Parrocchia S.
Michele Macerata21Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La
Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni La scelta
dellora per andare al pozzo insolita; a mezzogiorno, sia destate
sia dinverno, il sole picchia. Secondo gli usi dellepoca, si andava
ad attingere lacqua allalba o al tramonto. In passato, la stranezza
era spiegata ipotizzando che la donna fosse una prostituta che la
notte aveva lavorato. Lespressione era circa mezzogiorno
letteralmente era circa lora sesta. E la stessa espressione che
Giovanni user nel momento in cui Ges sar condannato a morte (Gv.
19,14); Giovanni anticipa gli effetti della morte di Ges; dal suo
costato uscir sangue ed acqua, elementi vitali. La donna non ha
nome proprio, quindi un personaggio rappresentativo in cui tutti si
possono rispecchiare. Di lei solo detto che appartiene alla regione
di Samaria. Ritorna, come a Cana e come nellincontro con Giovanni
Battista (Gv. 3,29) il tema del Messia-Sposo che va a cercare, in
questo caso, la sposa infedele. La richiesta di Ges inaudita. Mai
un uomo, specialmente un maestro, avrebbe rivolto fuori di casa la
parola ad una donna; mai un Giudeo avrebbe chiesto da bere ad un
samaritano, tanto meno ad una donna. Ges non agisce dallalto della
sua superiorit di maschio, ma esprime la propria accogliente
simpatia: chiede un favore. E il modo tipico di Ges quando si
avvicina alle persone: non si rivolge dallalto della sua condizione
divina, ma dal basso. Ges prova necessit ed solidale con le
necessit dellumanit. Chiede solidariet a livello umano, elementare,
che unisce gli uomini al di sopra delle culture e delle barriere
politiche e religiose. (Os 2,15-16) [15] La punir per i giorni
dedicati ai Baal, quando bruciava loro i profumi, si adornava di
anelli e di collane e seguiva i suoi amanti, mentre dimenticava me!
Oracolo del Signore. [16] Perci, ecco, io la sedurr, la condurr nel
deserto e parler al suo cuore. 05/12/2009 08/12/2009
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IL DIALOGO TRA GESU E LA DONNA (Vers. 9-12) Parrocchia S.
Michele Macerata22Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La
Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Prima
dogni altra ulteriore specificazione, la donna una persona, in
grado di dare lacqua dellamore. Ges sposta al livello umano ci che
era scaduto in divisioni razziste e religiose. Ges non dovrebbe
chiedere nulla perch solo lui la sorgente che disseta; siamo di
fronte al paradossale gesto di un Dio amore che si fa mendicante
per rendere luomo ricco. Ges si presenta semplicemente come un uomo
e riconosce che la donna pu offrirgli qualcosa dindispensabile. Ges
lo sposo che va incontro alla sposa adultera non per minacciarla,
ma per farle un dono che lei mai ha conosciuto. Dio non ama gli
uomini per i loro meriti ma per i loro bisogni. Il dono di Dio,
lacqua, Ges stesso e il suo Spirito. Egli la sorgente della vita ed
in grado di dare acqua viva. Conoscere nella Bibbia non significa
semplicemente essere informati, ma indica unesperienza vitale. Se
tu conoscessi il dono Dio, significa: Se tu avessi esperienza della
vita che io porto. La donna inizia a cambiare atteggiamento: prima
lo ha chiamato Giudeo, ora lo chiama Signore. La donna stupita per
lofferta; non conosce altra acqua che quella del pozzo. Il suo
stupore parallelo a quello di Nicodemo (Gv 3.5). N Nicodemo, n la
donna, educati nella Legge, sono abituati allidea di gratuit, perch
nella religione tutto ha un prezzo, ma il dono di Dio non va
tassato (Mt. 10,8b). La domanda della samaritana da dove prendi
dunque questacqua viva?, richiama quella del maestro di tavola
nelle nozze di Cana da dove viene il vino (Gv. 2,9). La donna
conosce il dono di Giacobbe (ci diede), ma non conosce quello di
Dio; conosce il pozzo ma non la sorgente 05/12/2009 08/12/2009
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IL DIALOGO TRA GESU E LA DONNA (Vers.13-15) Parrocchia S.
Michele Macerata23Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La
Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Giacobbe
ha dato unacqua che non toglie mai definitivamente la sete.
Traspare il rifiuto della saggezza basata sulla Legge. Ges fa
comprendere la sua superiorit rispetto a Giacobbe. Egli offre
lacqua secondo il testo di Isaia A differenza dellaltra acqua,
baster bere una sola volta perch la sete si calmi per sempre; lo
Spirito rimarr interiorizzato nelluomo. Lunico atto di bere
corrisponde alla nuova nascita annunciata a Nicodemo (Gv. 3,3.5s)
che d nuova vita. Se si vive la relazione con Dio sullosservanza
della Legge, non si sar mai soddisfatti e, soprattutto, si vivr
sempre in uno stato di senso di colpa, perch si ha di un fronte un
Dio deluso. Non si mai allaltezza del suo progetto su di noi.
Lacqua che Ges dona pu soddisfare pienamente ogni aspirazione
delluomo, perch lamore che lo orienta verso il servizio agli altri.
Con Ges non vi sar unacqua, simbolo della Legge, esterna, che
accompagna il popolo, ma una fonte interna di vita che guida
lindividuo. Lacqua la stessa in tutti; crea unit con Ges e fra
tutti. Zampillando in ciascuno come sorgente propria, e fecondando
la terra di cui luomo costituito, lacqua produce un frutto
diversificato. Lo Spirito una sorgente interna, non esterna come la
Legge. Lo zampillare d limmagine del salire e scendere dellacqua
senza interruzioni. Lo Spirito personalizzante; la Legge,
assolutizzata come fine a se stessa, spersonalizza luomo. In chi
laccoglie, lo Spirito si trasforma in uno zampillo che inizia a
gorgogliare, nellintimo della persona, in un crescendo, che
corrisponde allesperienza di essere amato, e che porta la persona
ad amare in un processo senza fine. (Sir. 24,21-23) [21] Quanti si
nutrono di me avranno ancora fame e quanti bevono di me avranno
ancora sete. [22] Chi mi obbedisce non si vergogner, chi compie le
mie opere non peccher. [23] Tutto questo il libro dellalleanza del
Dio altissimo, la legge che Mos ci ha prescritto, (Is 55,1a) [1] O
voi tutti assetati, venite allacqua, voi che non avete denaro,
venite, 05/12/2009 08/12/2009
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I CINQUE MARITI DELLA DONNA (vers. 16-18) Parrocchia S. Michele
Macerata24Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2
INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Re Nabucodonosor
deport in Samaria, cinque trib provenienti da citt Babilonesi.
Ognuna di queste trib port con s le proprie divinit e, su cinque
colli della Samaria, furono costruiti cinque templi dedicati a
ciascuna divinit (2Re 17,29-32). Gli Ebrei di Samaria, adoravano
Jahv sul monte Garizim 5 Divinit = 5 Mariti IDOLATRIA DI SAMARIA
Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non tuo marito
(Gv. 4,18) La donna ha 6 mariti (numero dellimperfezione e
incompletezza) ma non uno SPOSO Ladulterio, nella bibbia, non
indica mai il tradimento tra coniugi, ma unimmagine dellidolatria.
Se Dio lo sposo e il popolo la sposa, adorare altre divinit
idolatria. Ges non sta parlando della vita coniugale della donna,
ma dellidolatria di Samaria che adora Jahv, ma adora anche altre
cinque divinit. Il passaggio al tema matrimoniale acquista
significato; il termine marito, in ebraico significa anche Signore.
Ges invita la donna a prendere coscienza che il suo culto si
prostituito; per questo, la donna passer al tema dei templi. Ges
invita la donna a rompere con le altre divinit che promettono una
felicit che non possono dare. 05/12/2009 08/12/2009
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IL CULTO IN SPIRITO E VERITA (Vers. 19-24) Parrocchia S.
Michele Macerata25Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La
Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Ges
chiama la Samaritana Donna; rappresenta la sposa adultera che ha
tradito il suo sposo, e che Dio riconquista con il suo amore. Non
si tratta di scegliere tra culto giudeo e samaritano; anche il
tempio di Gerusalemme si prostituito e Ges ne ha gi annunciato la
fine (Gv. 2,13ss). Ges prospetta un cambiamento radicale; finita
lepoca dei templi: il culto di Dio non avr luoghi privilegiati. Il
nuovo tempio Ges stesso, luogo della comunicazione con Dio (Gv.
1,51) e nuovo santuario (Gv. 2,19-22) dal quale sgorga lacqua dello
Spirito (Gv. 7,37-39; 19,34). Ges d a Dio un nome nuovo, quello di
Padre, che stabilisce con lui un vincolo familiare e personale.
Lunico Dio vero quello cui dedicato il tempio di Gerusalemme,
definito da Ges la casa di mio Padre (Gv. 2,16). La salvezza che
proviene dai Giudei Ges stesso. Il vero culto non sar a un Dio
lontano, ma al Padre unito alluomo da un rapporto personale in
spirito e verit, termine che pu essere tradotto anche con lealt. Il
nuovo culto la pratica dellamore fedele che esclude i templi
prefabbricati, gi denunciati dal profeta Isaia. La samaritana
chiede a Ges dove bisogna adorare Dio; Ges le risponde spiegandole
come bisogna fare. Non conta il luogo, ma latteggiamento delluomo.
Lespressione il Padre cerca molto forte: descrive il suo desiderio
di incontrare questo tipo di culto: per lui lantico culto dei
templi non significa nulla: Lespressione Dio spirito definisce il
Padre come dinamismo damore. La relazione con Dio conduce ad amare
luomo fino ad una dedizione totale. E questo lunico culto che il
Padre cerca. (Is. 66,1) [1] Cos dice il Signore: Il cielo il mio
trono, la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi potreste
costruire? In quale luogo potrei fissare la dimora? (Os. 6,6) [6]
poich voglio lamore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio pi
degli olocausti. 05/12/2009 08/12/2009
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LANFORA ABBANDONATA E LA MISSIONE (Vers. 25-30) Parrocchia S.
Michele Macerata26Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La
Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni
Lespressione Sono io, letteralmente Io sono, che, nellAntico
Testamento, era il nome di Dio. I discepoli si meravigliano che Ges
parli con una donna; mostrano cos la loro mentalit giudaica che
considerava le donne esseri inferiori. Il fatto che i discepoli non
domandino nulla, mette in risalto lintimit della conversazione tra
Ges e la donna. Egli lha condotta nella solitudine e le ha parlato
al cuore per conquistarla di nuovo (Os. 2,16). Il termine anfora lo
stesso usato nellepisodio di Cana (Gv. 2,6). Come le giare
rappresentavano la Legge, cos anche lanfora limmagine della Legge.
La donna era dipendente dallanfora, da dove beveva lacqua che non
spegneva la sua sete. Al contrario di Nicodemo, la donna rompe con
la Legge; ha compreso la novit rispetto al passato. Uscirono il
verbo che descrive lesodo. I samaritani stanno compiendo un esodo
da una situazione dinfedelt verso una nuova realt. La donna
presenta Ges come un uomo e non come giudeo, perch Ges ha eliminato
qualsiasi discriminazione. Ci che ha colpito di Ges la samaritana,
stata la sua umanit, perch l che si manifesta veramente il divino.
Il messaggio della Samaritana modesto e in forma interrogativa;
vuole che ciascuno, come lei, giunga alla propria conclusione
personale. Il comportamento della donna simile a quello dei
discepoli quando incontrarono Ges. Andrea and a cercare suo
fratello Simone (Gv. 1,41), Filippo a cercare Natanaele (Gv. 1,45).
La Samaritana diviene la figura della comunit missionaria, chiamata
a mostrarsi per mostrare Ges e, allo stesso tempo, a mettersi da
parte per non rubargli spazio. 05/12/2009 08/12/2009
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IL CIBO DI GESU E LA VOLONTA DI DIO (Vers. 31-34) Parrocchia S.
Michele Macerata27Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La
Samaritana 2 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Cibo
Esprime un bisogno primario E ci che si assimila e mantiene in vita
Il mio cibo fare la volont di colui che mi ha mandato e compiere la
sua opera (Gv. 4,33) Volont di Dio Questa infatti la volont del
Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita
eterna; e io lo risusciter nell'ultimo giorno. (Gv. 6,40) In tutto
il Nuovo Testamento, la volont di Dio UNA e POSITIVA Per Ges,
compiere la volont del Padre, ci che lo mantiene in vita e non
frutto di chiss quali penosi sforzi La volont di Dio che ogni uomo
raggiunga la sua stessa condizione divina. Questo possibile a
tutti, perch tutti possono praticare un amore simile al suo. Il
dialogo di Ges con i discepoli sul cibo completa il simbolo
dellacqua. Il loro fraintendimento sul cibo richiama quello della
Samaritana sullacqua. Lalimento di Ges consiste nel realizzare il
progetto del Padre, lavorando a favore delluomo, donando lo
Spirito. Lalimento di Ges sostituisce quello della Legge come la
sua acqua sostituiva quella del pozzo. 05/12/2009 08/12/2009
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LA SEMINA E IL RACCOLTO (Vers. 35-38) Parrocchia S. Michele
Macerata28Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2
INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Ges compara due messi,
quella del campo ancora lontana, e quella della fede di Samaria gi
pronta. La sterilit di Gerusalemme e della Giudea si trasformata
nella fecondit della Samaria. Il Messia, lo sposo, ha trovato qui
la sposa. Nonostante linimicizia tra i due popoli, era consentito
recarsi a Sicar per prendere il grano in occasione di siccit e
carestie. Mentre la Giudea sterile, non produce frutto, leretica ed
impura Samaria feconda. Il frutto per la vita eterna; eterna non
indica tanto la durata quanto la qualit della vita, e il cui inizio
non dopo la morte, ma in questa esistenza. Ges afferma che c la
semina della Parola e della buona notizia, e c gi il frutto, tra
gli eretici samaritani. Ges si riferisce al profeta Amos. Israele
non accetta Ges come Messia, per cui le promesse dellAT saranno
raccolte dalla nuova comunit di Ges. I discepoli gi godono di beni
che non sono costati loro fatica; questo corrisponde a quanto
avvenne ad Israele nelloccupare la terra promessa: (Am. 9,13) [13]
Ecco, verranno giorni oracolo del Signore in cui chi ara sincontrer
con chi miete e chi pigia luva con chi getta il seme; i monti
stilleranno il vino nuovo e le colline si scioglieranno. (Am. 5,11)
[11] Poich voi schiacciate lindigente e gli estorcete una parte del
grano, voi che avete costruito case in pietra squadrata, non le
abiterete; voi che avete innalzato vigne deliziose, non ne berrete
il vino. (Dt 6,10-11) [10] Quando il Signore, tuo Dio, ti avr fatto
entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe
aveva giurato di darti, con citt grandi e belle che tu non hai
edificato, [11] case piene di ogni bene che tu non hai riempito,
cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai
piantato, 05/12/2009 08/12/2009
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LA PAROLA E LE CHIACCHIERE (Vers. 39-43) Parrocchia S. Michele
Macerata29Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2
INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Parola ( lgoj ) E un
termine che designa la Parola di Dio Chiacchiera, Discorso ( lali )
Molti Samaritani di quella citt credettero in lui per la parola
della donna (Gv. 4,39) Molti di pi credettero per la sua parola (di
Ges) (Gv. 4,41) e alla donna dicevano: Non pi per i tuoi discorsi
che noi crediamo; ma perch noi stessi abbiamo udito (Gv. 4,42) E la
differenza tra lascolto del messaggio portato da una persona e
portato da Ges. La fede non si fonda sullesperienza di nessuno;
solo su quella personale. E un termine che nasce dal balbettare dei
fanciulli Se non si ascolta la PAROLA di Ges, si finisce
inevitabilmente per ascoltare le CHIACCHIERE di qualcun altro. Come
sempre, i numeri hanno un valore figurato: Ges acconsente e si
ferma due giorni richiamando ancora il profeta Osea. I samaritani
definiscono Ges Salvatore del mondo; il messaggio di Ges non pu
essere racchiuso dentro una religione o un popolo, ma per tutti.
(Os. 6,2) [2] Dopo due giorni ci ridar la vita e il terzo ci far
rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. 05/12/2009
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IL DIALOGO TRA GESU E LA SAMARITANA Parrocchia S. Michele
Macerata30Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2
INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni Dammi da bere Tu che
sei Giudeo Se tu conoscessi il dono di Dio.... Sei forse pi grande
del nostro padre Giacobbe? Chiunque beve...avr di nuovo sete dammi
di questacqua Va a chiamare tuo marito Io non ho marito Hai detto
bene....Vedo che sei un profeta Viene lora in cui...So che deve
venire il Messia Sono io che parlo con te Lasci la sua anfora 1 2 3
4 5 6 7 Il dialogo tra Ges e la Samaritana ha un ritmo settenario:
sette espressioni di Ges e sette risposte della donna. Solo
nellultima la samaritana non d una risposta di tipo verbale, bens
pratico: lascia la brocca e va ad annunciare alla gente. Ultima
risposta: non verbale, ma pratica Il salvatore del mondo I
samaritani La serie di appellativi con cui Ges designato, mostra
una scoperta graduale della sua identit 05/12/2009 08/12/2009
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IL SIMBOLISMO DELLACQUA Parrocchia S. Michele Macerata31Le tre
Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2 INCONTRO Le tre
Donnanel Vangelo di Giovanni Lacqua rappresenta per la vita
naturale, quello che lacqua viva, cio lo Spirito, rappresenta per
la vita eterna. Limmagine suggerita dal brano quella di una
sorgente che zampilla, al contrario dellacqua stagnante chiusa in
una cisterna che morta. Nella Bibbia lacqua simbolo dello
straripare della vita; essa si apre e si chiude nel segno
dellacqua: Nel simbolo dellacqua si riassume il dono di vita che
Dio fa alluomo Dono di Dio per la sete delluomo Comunicazione della
vita di Dio Simbolo di purificazione Ges riassume i tre aspetti
dellacqua (Ger. 2,13) [13] Due sono le colpe che ha commesso il mio
popolo: ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si scavato
cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono lacqua.
(Gen. 2,10) [10] Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino,
poi di l si divideva e formava quattro corsi. (Ap. 22,1) [1] E mi
mostr poi un fiume dacqua viva, limpido come cristallo, che
scaturiva dal trono di Dio e dellAgnello. (Es. 17,6) [6] Ecco, io
star davanti a te l sulla roccia, sullOreb; tu batterai sulla
roccia: ne uscir acqua e il popolo berr. Mos fece cos, sotto gli
occhi degli anziani dIsraele. (Ez. 47,1a) [1] Mi condusse poi
allingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva
acqua verso oriente, poich la facciata del tempio era verso
oriente. (2Re 5,10) [10] Eliseo gli mand un messaggero per dirgli:
Va, bgnati sette volte nel Giordano: il tuo corpo ti ritorner sano
e sarai purificato. (Gv. 7,37) [37] Nellultimo giorno, il grande
giorno della festa, Ges, ritto in piedi, grid: Se qualcuno ha sete,
venga a me, e beva (Gv. 9,7) [7] e gli disse: Va a lavarti nella
piscina di Sloe che significa Inviato. Quegli and, si lav e torn
che ci vedeva. (Gv. 19,34) [34] ma uno dei soldati con una lancia
gli colp il fianco, e subito ne usc sangue e acqua. 05/12/2009
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LA COLLOCAZIONE ALLINTERNO DEL VANGELO Parrocchia S. Michele
Macerata32Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni La Samaritana 2
INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni La samaritana Nicodemo
Le nozze di Cana La morte di Ges 1 Cap. 2 3 4 19 Ges riconosciuto
come vero sposo Si anticipa l ora di Ges L ora di Ges Si anticipa l
ora di Ges Maria chiamata Donna La samaritana chiamata Donna Maria
di Magdala chiamata Donna La risurrezione di Ges 20 Sei giare
Incomprensione sul nascere dallalto Incomprensione sullacqua viva
Ges offre lacqua viva Ges grida Ho sete ( dato laceto) Ges chiede
da bere (ha sete) E lora sesta (mezzogiorno) Una giara Esce acqua
dal costato di Ges 05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata33Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni [1] Il primo giorno della settimana, Maria di Mgdala si
rec al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la
pietra era stata tolta dal sepolcro.[2] Corse allora e and da Simon
Pietro e dallaltro discepolo, quello che Ges amava, e disse loro:
Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove
lhanno posto!. [3] Pietro allora usc insieme allaltro discepolo e
si recarono al sepolcro. [4] Correvano insieme tutti e due, ma
laltro discepolo corse pi veloce di Pietro e giunse per primo al
sepolcro. [5] Si chin, vide i teli posati l, ma non entr. [6]
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entr nel
sepolcro e osserv i teli posati l, [7] e il sudario che era stato
sul suo capo non posato l con i teli, ma avvolto in un luogo a
parte. [8] Allora entr anche laltro discepolo, che era giunto per
primo al sepolcro, e vide e credette. [9] Infatti non avevano
ancora compreso la Scrittura, che cio egli doveva risorgere dai
morti. [10] I discepoli perci se ne tornarono di nuovo a casa. [11]
Maria invece stava allesterno, vicino al sepolcro, e piangeva.
Mentre piangeva, si chin verso il sepolcro [12] e vide due angeli
in bianche vesti, seduti luno dalla parte del capo e laltro dei
piedi, dove era stato posto il corpo di Ges. [13] Ed essi le
dissero: Donna, perch piangi?. Rispose loro: Hanno portato via il
mio Signore e non so dove lhanno posto. [14] Detto questo, si volt
indietro e vide Ges, in piedi; ma non sapeva che fosse Ges. [15] Le
disse Ges: Donna, perch piangi? Chi cerchi?. Ella, pensando che
fosse il custode del giardino, gli disse: Signore, se lhai portato
via tu, dimmi dove lhai posto e io andr a prenderlo. [16] Ges le
disse: Maria!. Ella si volt e gli disse in ebraico: Rabbun! che
significa: Maestro!. [17] Ges le disse: Non mi trattenere, perch
non sono ancora salito al Padre; ma va dai miei fratelli e di loro:
Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro. [18] Maria
di Mgdala and ad annunciare ai discepoli: Ho visto il Signore! e ci
che le aveva detto. GESU E LA MADDALENA (Gv. 20,1-18) 05/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata34Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni INTRODUZIONE Gv. 20 : I primi incontri con Ges risorto
Pietro e il discepolo amato al sepolcro (Gv. 20,1-10) Prima
apparizione ai discepoli (Gv. 20,19-23) Incontro di Maria Maddalena
con Ges (Gv. 20,11-18) Incontro di Ges con Tommaso (Gv. 20,19-23)
parallelo Gv. 20,1-18 : Suddivisione del brano Pietro e il
discepolo amato al sepolcro (Gv. 20,1-10) Incontro di Maria
Maddalena con Ges (Gv. 20,11-18) Maria Maddalena al sepolcro (Gv.
20,1-2) Pietro e il discepolo amato al sepolcro (Gv. 20,3-10) La
preparazione per opera degli angeli (Gv. 20,11-13) Ges si rivela
alla Maddalena (Gv. 20,14-13) Maria Maddalena presentata come una
nuova Eva nel giardino del sepolcro, piena di amore e in affettuosa
ricerca dello Sposo, come la sposa del Cantico dei Cantici. In
passato, si fatta confusione su questo personaggio, e si
identificata Maria di Magdala, con la peccatrice anonima del
vangelo di Luca (Lc. 7,36-50). Questo ha generato limmagine della
Maddalena pentita che, non dei vangeli. 05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata35Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni MARIA DI MAGDALA AL SEPOLCRO Lespressione il primo giorno
della settimana; sottolinea linizio della tappa definitiva della
creazione. Al tempo stesso, lultimo giorno che albeggiava nella
croce; ora presentato come il primo giorno, che apre il tempo
nuovo. Giovanni prescinde dal dato cronologico per evidenziare che
il tempo messianico segue immediatamente la morte di Ges. E anche
in opposizione al giorno sesto, che ha avuto il suo culmine nella
realizzazione del progetto damore di Dio, portato a termine da Ges
(Gv. 19,30). Maria di Magdala figura della comunit sposa di Ges In
sintonia con limmagine di sposa, lo sfondo della scena dellincontro
di Maria con Ges risorto, una serie di richiami al Cantico dei
Cantici. Lespressione di buon mattino, difficilmente conciliabile
con il seguito, quando era ancora buio. In Giovanni, le tenebre
designano lideologia contraria alla verit della vita (Gv. 1,5 ;
3,19 ; 6,17 ; 12,35). La mancanza di luce materiale fa da contesto
alla mancanza di luce interiore di Maria Maddalena che, dominata
dalla falsa concezione della morte, si reca a cercare Ges nel
sepolcro. La pietra era stata tolta dal sepolcro. La pietra al suo
posto sarebbe stata segno della morte definitiva (Gv. 11,38-39.41),
ma Giovanni non ha neanche rilevato che al momento della sepoltura
fosse stata posta; la morte di Ges non ha interrotto la sua vita.
Nellatteggiamento di Maria, Giovanni rappresenta la comunit che ha
dimenticato la raccomandazione di Ges a Betnia: La fede nella vita
che supera la morte, simboleggiata dal profumo, assente in Maria e
nei discepoli; non si attendono la risurrezione. (CdC. 3,1-2) [1]
Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato l'amato del mio cuore;
l'ho cercato, ma non l'ho trovato. [2] Mi alzer e far il giro della
citt; per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amato del mio
cuore. L'ho cercato, ma non l'ho trovato. (Gv. 12,5.7) [5] Perch
quest'olio profumato non si venduto per trecento denari per poi
darli ai poveri?. [7] Ges allora disse: Lasciala fare, perch lo
conservi per il giorno della mia sepoltura. 05/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata36Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni PIETRO E LALTRO DISCEPOLO AL SEPOLCRO (1) Maria va ad
avvertire i due discepoli separatamente: come aveva annunciato Ges,
la sua morte ha causato la dispersione: Il discepolo che Ges amava
compare per la quarta volta nel vangelo ed indica il discepolo che
disposto, come Ges, a dare la sua vita. Maria afferma che hanno
portato via il Signore. Ci che era un segno di vita, lassenza del
corpo, lo interpreta come segno di morte. Maria parla al plurale,
non sappiamo; questo indica nuovamente che rappresenta la comunit
disorientata, che si sente persa senza Ges. Nel brano il sepolcro
citato nove volte, mostrando che lidea di Ges morto predominante
nella comunit. Laltro discepolo precede Pietro; il contrasto tra i
due e sempre a favore del primo. Lo svantaggio di Pietro anche
indicato da come presentato: prima Simon Pietro, poi solo Pietro,
soprannome che richiama la sua ostinazione. Corre pi in fretta chi
ha lesperienza dellamore di Ges, ed stato testimone del frutto
della croce (Gv. 19,35): arriva per primo chi ama di pi. Laltro
discepolo vede le teli di lino di cui si parla nella sepoltura (Gv.
19,40). A livello simbolico, vede sistemati i teli, come lenzuola
nel letto nuziale. Anche se giunto primo, laltro discepolo non
entra, ma attende Pietro. (Gv. 16,32) [32] Ecco, verr l'ora, anzi
gi venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto proprio e mi
lascerete solo; ma io non sono solo, perch il Padre con me.
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Parrocchia S. Michele Macerata37Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni PIETRO E LALTRO DISCEPOLO AL SEPOLCRO (2) Laltro discepolo
mostra il suo rispetto ed amore a Pietro, dandogli la precedenza.
Lo lascia entrare per primo perch manifesti il suo amore a Ges. Nel
loro incontro precedente, egli lo aveva condotto: ora Pietro deve
accostarsi a Ges senza intermediari. Ci che Pietro constata
smentisce lidea di Maria di Magdala: chi trafuga un cadavere dalla
tomba, non ripiega i panni funerari. Come per Lazzaro, saltato
lavvolgimento dei teli, ma, mentre questultimo deve essere
liberato, Ges se ne libera da solo. La tomba vuota e i teli non
sono una prova, ma sono un segno che Ges ha lasciato la tomba e ha
vinto la morte Pietro vede anche il sudario, simbolo della morte,
che non era ricordato nella descrizione del seppellimento di Ges.
Il sudario ma copre un altro luogo, termine che nel Vangelo di
Giovanni ha costantemente designato il tempio di Gerusalemme,
centro dellistituzione giudaica che ha dato la morte a Ges. Laltro
discepolo vede gli stessi segni che ha visto Pietro, e comprende
che la morte non ha interrotto la vita. Il discepolo che in
sintonia con Ges comprende i segni della vita, e sar testimone
della risurrezione come lo gi stato della morte e dellamore di Ges
(Gv. 19,35). Levangelista mette di nuovo in contrasto i due
discepoli, indicando soltanto la fede de laltro discepolo. Sulla
riva del lago di Tiberiade (Gv. 21,4.7), ancora il discepolo amato
a riconoscere Ges per primo e ad informare Pietro. Il discepolo
anonimo, qui come altrove, il seguace ideale di Ges. E sconcertante
la scena muta tra i due discepoli, che, semplicemente tornarono di
nuovo a casa. I discepoli non annunciano nulla, perch non hanno
ancora visto Ges, ma hanno solo costatato la sua assenza. (Gv.
18,16) [16] Pietro invece si ferm fuori, vicino alla porta. Allora
quell'altro discepolo, noto al sommo sacerdote, torn fuori, parl
alla portinaia e fece entrare anche Pietro. 05/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata38Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni MARIA DI MAGDALA E GLI ANGELI La scena presenta, nel
giardino, la nuova coppia che d inizio alla nuova umanit. Per
presentare lincontro di Maria di Magdala con il Risorto, Giovanni
segue la falsariga del Cantico dei Cantici. Le fasi presentate dal
Cantico dei Cantici sono: il desiderio dellinnamorata, la ricerca
nella notte, la domanda alle guardie, lincontro con lamato.
Giovanni fedele a questo ritmo, ma cambia il finale: mentre la
sposa del Cantico afferma che lo strinsi fortemente, Ges, lo sposo,
inviter Maria Maddalena non mi trattenere. Il pianto della
Maddalena lo stesso di Marta sorella di Lazzaro: la disperazione
perch ritiene che la morte di Ges sia la fine di tutto. Gli angeli,
sono i custodi del letto, seduti l'uno dalla parte del capo e
laltro dei piedi, conoscono ci che avvenuto; sono quindi i
testimoni della risurrezione. Con la loro domanda, i messaggeri di
Dio, indicano a Maria che non c motivo n di lutto n di lacrime, e
la chiamano Donna, come Ges con sua madre a Cana (Gv. 2,4) e sulla
croce (Gv. 19,26), e per la samaritana (Gv. 4,21), la sposa fedele
e la sposa infedele dellantica alleanza. Gli angeli, vedono in
Maria di Magdala la sposa della nuova alleanza, che cerca desolata
lo sposo, pensando di averlo perso. (CdC. 3,1-4) [1]Sul mio letto,
lungo la notte, ho cercatol'amato del mio cuore;l'ho cercato, ma
non l'ho trovato. [2]Mi alzer e far il giro della citt;per le
strade e per le piazze;voglio cercare l'amato del mio cuore. L'ho
cercato, ma non l'ho trovato. [3] Mi hanno incontrato le guardie
che fanno la ronda: Avete visto l'amato del mio cuore?. [4] Da poco
le avevo oltrepassate, quando trovai l'amato del mio cuore. Lo
strinsi fortemente e non lo lascer finch non l'abbia condotto in
casa di mia madre, nella stanza della mia genitrice. 05/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata39Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni IL GIARDINO Fino a quando Maria guarda in direzione del
sepolcro, non potr mai incontrare Ges che vivo; infatti,
conseguenza di quel si volt che vede Ges che in piedi. Nonostante
questo, Maria di Magdala non lo riconosce; per lei ci che certo che
Ges morto. Maria non ha ancora gli occhi adatti per scorgere Ges,
come non li avranno i discepoli di Emmaus (Lc. 24,16), gli apostoli
sul lago di Tiberiade (Gv 21,4), Tommaso (Gv. 20,25). La domanda di
Ges ripete quella degli angeli, ed aggiunge Chi cerchi?, gi
comparsa due volte nel testo di Giovanni. La prima, ai discepoli,
la seconda a chi lo catturava nel giardino. Ges chiede a Maria se
cerca un cadavere nel sepolcro o un vivente; se cerca il vivente
non pu trovarlo nel luogo della morte. Maria crede che Ges sia il
giardiniere, termine con cui Giovanni introduce di nuovo il tema
del giardino, gi presentato al momento della morte di Ges.
Precisando che cera un giardino nel luogo dove Ges mor, Giovanni
mostra che nella sua morte cera gi vita. Il giardino richiama anche
il tema del giardino dellEden, dove Dio stesso il giardiniere. Nel
Cantico dei Cantici, il giardino il luogo dove si manifesta lamore
tra lo sposo e la sposa. (Gv. 1,38) [38] Ges allora si volt e,
vedendo che lo seguivano, disse: Che cercate?. Gli risposero: Rabb
(che significa maestro), dove abiti?. (Gv. 18,4.7) [4] Ges allora,
conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e
disse loro: Chi cercate?. [7] Domand loro di nuovo: Chi cercate?.
Risposero: Ges, il Nazareno. (Gv. 19,41) [41] Ora, nel luogo dove
era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro
nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. (CdC.
4,12a.15.16b;5,1a;6,2a.11;7,12-13) [12a] Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, sposa, [15] Fontana che irrora i giardini, pozzo
d'acque vive e ruscelli sgorganti dal Libano. [16b] Venga il mio
diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti. [5,1a] Son
venuto nel mio giardino, sorella mia, sposa, [6,2a] Il mio diletto
era sceso nel suo giardino [11] Nel giardino dei noci io sono
sceso, per vedere il verdeggiare della valle, per vedere se la vite
metteva germogli, se fiorivano i melograni. [7,12] Vieni, mio
diletto, andiamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi. [13] Di
buon mattino andremo alle vigne; vedremo se mette gemme la vite, se
sbocciano i fiori, se fioriscono i melograni: l ti dar le mie
carezze! 05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata40Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni LA VOCE DELLO SPOSO Anche Ges chiama Maria Donna, cio
sposa; lei, senza saperlo, esprime la realt di Ges, chiamandolo
Signore, cio sposo, marito. Maria continua a non comprendere il
motivo dellassenza di Ges; non ha capito che, donando la sua vita
liberamente, Egli aveva il potere di riacquistarla: Maria crede che
la presenza di Ges sia vincolata ad un luogo preciso, dove lhai
posto; vuole assicurarsi la presenza di Ges, anche morto, e io lo
prender. Non sa che risorto e non circoscritto in un luogo, ma
sempre presente tra i suoi. Il risorto non sta su un piedistallo
circondato di luce come nei nostri altari il giorno di Pasqua, ma
sembra un giardiniere. Ges la chiama per nome ed essa lo riconosce
dalla voce. Lo stesso tema appare nel Cantico dei Cantici:
Nellepisodio conosciuto come il buon Pastore, Ges afferma: La voce
di Ges che Maria riconosce, chiama a seguirlo; adesso spetta ai
discepoli percorrere il suo stesso cammino verso il Padre: Giovanni
Battista aveva udito la voce dello sposo ed aveva esultato di
gioia, vedendo il compimento della salvezza annunciata. Ora allo
sposo risponde la sposa; si forma la comunit messianica. (Gv.
10,18) [18] Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poich
ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo.
Questo comando ho ricevuto dal Padre mio. (CdC. 5,2) [2] Io dormo,
ma il mio cuore veglia. Un rumore! il mio diletto che bussa:
Aprimi, sorella mia, mia amica, mia colomba, perfetta mia; perch il
mio capo bagnato di rugiada, i miei riccioli di gocce notturne.
(Gv. 10,3-4) [3] Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua
voce: egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. [4]
E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina innanzi a
loro, e le pecore lo seguono, perch conoscono la sua voce. (Gv.
14,6) [6] Gli disse Ges: Io sono la via, la verit e la vita.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. 05/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata41Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni NON MI TRATTENERE Udendo la voce di Ges, Maria si volge
del tutto, non guarda pi il sepolcro. Risponde a Ges, chiamandolo
Rabbun che lappellativo con cui ci si rivolgeva ai maestri, e che,
allo stesso tempo, poteva essere usato dalla donna per rivolgersi
al marito. Si combinano i due aspetti della scena: il linguaggio
nuziale che esprime la relazione damore che unisce la comunit a
Ges, e il fatto che l amore sequela; si corrisponde allamore di
Ges, praticando un amore simile al suo (Gv. 1,16 ; 13,34). Il
doppio voltarsi da parte di Maria segno della conversione
necessaria per lincontro con Ges risorto; quando Maria smette di
guardare al passato, percepisce la realt del presente. Le tante
citazioni del pianto di Maria, richiamano alcuni famosi passi
sulleliminazione del pianto. Lespressione non mi trattenere,
letteralmente non mi toccare. Il gesto di Maria un nuovo richiamo
al Cantico dei Cantici: Ges fa capire alla Maddalena che non sta
continuando a vivere la sua esistenza di prima. Lascesa al Padre,
significher la fine dellattivit di Ges nella sua comunit, e al
tempo stesso, annuncia il ritorno con un nuovo tipo di presenza. La
Maddalena cercava un corpo e le viene detto non un cadavere che
deve trovare, ma Ges vivo. (CdC. 3,4b) [4b] Lo strinsi fortemente e
non lo lascer finch non l'abbia condotto in casa di mia madre,
nella stanza della mia genitrice. (Is. 25,8a) [8a] Eliminer la
morte per sempre; il Signore Dio asciugher le lacrime su ogni
volto; (Ap. 21,4) [4] E terger ogni lacrima dai loro occhi; non ci
sar pi la morte, n lutto, n lamento, n affanno, perch le cose di
prima sono passate. 05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata42Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni LA COPPIA DELLA NUOVA UMANITA Maria Maddalena incontra Ges
nel giardino e si costituisce la coppia della nuova umanit. Maria
vorrebbe trattenere Ges, ma egli afferma che lui che deve condurre
la sposa nella sua dimora, che quella del Padre, ma il momento non
ancora arrivato. Maria possiede Ges e al tempo stesso non lo
possiede ancora; questa tensione tra il gi e il non ancora, crea il
dinamismo nella vita cristiana. La festa nuziale sar lo stadio
finale, quando la sposa, dopo aver percorso lo stesso cammino
dellamore totale dello sposo, si ricongiunger con lui. La gioia
dellincontro fa dimenticare a Maria che la sua risposta a Ges deve
essere lamore per gli altri; per questo Ges la invia a compiere una
missione. Lamore che consente di riconoscere Ges, non un amore
egoista, ripiegato su se stesso, ma lamore che si dona e che spinge
verso gli altri. Non si pu trattenere per se il Risorto, ma
annunciandolo agli altri che Maria conoscer il suo Signore. Per la
prima ed unica volta Ges definisce il Padre suo come Padre dei
discepoli; per questo li chiama fratelli. Ges sale al Padre per
preparare per i discepoli un posto, cio per ottenere loro la
condizione di figli. Lascesa di Ges realizza il dono dello spirito
alla sua comunit. E attraverso lesperienza dello Spirito che i
discepoli conosceranno Dio come Padre. Questo il Dio, del quale
Ges, il figlio unico, stato la manifestazione (Gv. 1,18). (Gv.
14,2-3) [2] Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve
l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; [3] quando sar andato
e vi avr preparato un posto, ritorner e vi prender con me, perch
siate anche voi dove sono io. (Gv. 14,16) [16] Io pregher il Padre
ed egli vi dar un altro Consolatore perch rimanga con voi per
sempre, 05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata43Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Ges e la Maddalena 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di
Giovanni VEDERE, OSSERVARE, INTUIRE Giovanni utilizza tre diversi
verbi greci che indicano la visione, tutti tradotti indistintamente
con vedere, e lo fa con molta attenzione alle sfumature, perch c
modo e modo di vedere. Il primo indica la visione fisica, materiale
( blpw -blep). Il secondo indica un vedere con attenzione che
suscita il problema, rende perplessi ( qewrw - there). Il terzo
indica la visione interiore della fede, lo sguardo che coglie il
significato nascosto ( rw - hora). Per una pi agevole comprensione,
possiamo tradurre il primo con vedere, il secondo con osservare, il
terzo con intuire. Maria e discepolo amato che giunge per primo al
sepolcro vedono. Pietro entra nel sepolcro ed osserva con
attenzione, ma non ancora lo sguardo di fede. Il discepolo amato,
quando levangelista afferma che vide e credette, intuisce. Per
descrivere lesperienza di Maria di Magdala, sono utilizzati tutti e
tre i verbi. Di fronte al sepolcro vede. Davanti agli angeli e a
Ges, che scambia per il giardiniere, osserva. In entrambi gli
incontri la Maddalena vede, ma non vede: vede due figure, ma non li
identifica con due angeli, vede il giardiniere, ma non lo
identifica con Ges. Solo alla fine, quando Ges la chiama per nome,
pu annunciare ho intuito il Signore. Oltre che dai diversi verbi
greci lo sviluppo crescente del brano anche evidenziato dalloggetto
della visione. I tre vanno al sepolcro, e, la loro vicinanza a quel
luogo sempre pi accentuata: dal solo avvicinarsi, alla pietra
rimossa, al chinarsi verso il sepolcro e, alla fine, ad entrarvi.
Ognuno di loro vede qualcosa in modo crescente verso Ges: Maria
Maddalena vede solo la pietra rimossa, il discepolo amato arrivato
per primo vede solo le bende, Pietro vede le bende e il sudario,
infine, laltro discepolo vede anche lui il tutto e credette.
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Parrocchia S. Michele Macerata44Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni Conclusione 3 INCONTRO Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni
LE TRE DONNA NEL VANGELO DI GIOVANNI E Ges le rispose: Donna, che
vuoi da me? Non ancora giunta la mia ora. (Gv. 2,4) Le disse Ges:
Donna, perch piangi? Chi cerchi? (Gv. 20,15) Maria la madre di
GesLa samaritanaMaria di Magdala COMUNITA ANTICA ALLEANZA Sposa
(Israele) fedeleSposa (Israele) infedele COMUNITA NUOVA ALLEANZA
Sposa Nuova Comunit Ges allora, vedendo la madre e l accanto a lei
il discepolo che egli amava, disse alla madre: Donna, ecco il tuo
figlio!. (Gv. 19,26) Ai piedi della croce, la madre, simbolo
dellIsraele fedele accolta nella nuova comunit rappresentata dal
discepolo che Ges amava, che riconosce in lei la sua origine.
Lantico popolo, cio la madre di Ges, termina sulla croce, da dove
comincia il nuovo popolo, rappresentato da Maria Maddalena. Il
fatto che le donne hanno lo stesso nome, Maria, e il fatto di
essere presentate come sorelle evidenzia che luguaglianza deve
essere la regola nella relazione della comunit antica con quella
nuova. (Gv. 19,25) [25] Stavano presso la croce di Ges sua madre,
la sorella di sua madre, Maria di Clofa e Maria di Mgdala. Ges le
dice: Credimi, donna, viene lora in cui n su questo monte n a
Gerusalemme adorerete il Padre. 05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata45Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni I miei appunti Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni
05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata46Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni I miei appunti Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni
05/12/2009 08/12/2009
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Parrocchia S. Michele Macerata47Le tre Donna nel Vangelo di
Giovanni I miei appunti Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni
05/12/2009 08/12/2009
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Linvito di Cana (C.M. Martini) Donaci, Signore, di contemplare
la tua rivelazione nelle parole dellevangelista Giovanni. Donaci di
lasciarci invitare Alle nozze della tua Parola, perch possiamo
gustare abbondantemente il vino dello Spirito ed essere riempiti
dalla ricchezza della scritture con la quale tu vuoi nutrirci.
Donaci di penetrare momenti fondamentali E insegnamenti decisivi
del brano evangelico Che come una sintesi del tuo mistero di amore.
Di redenzione, di grazia, di attenzione alluomo, di offerta di
gioia alla tua Chiesa. O signore, credo in te, spero in te,
scommetto su di te, perch tu, attraverso lascolto della Parola, ci
vuoi riempire del vino nuovo che il tuo amore imprevedibile.
Lettura: Le Nozze di Cana (Gv. 2,1-11) - Pag. 5 Parrocchia S.
Michele Macerata48Le tre Donna nel Vangelo di Giovanni Preghiera
del mattino Domenica 06/12/2009 Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni
COME MARIA Vogliamo vivere, Signore, offrendo a te la nostra vita,
con questo pane e questo vino, accetta quello che noi siamo.
Vogliamo vivere, Signore, abbandonati alla Tua voce, staccati dalle
cose vane, fissati nella vita vera. Vogliamo vivere come Maria,
lirraggiungibile, la Madre amata, che vince il mondo con lAmore, e
offrire sempre la Tua vita, che viene dal Cielo. Accetta dalle
nostre mani, come unofferta a Te gradita, i desideri di ogni cuore,
le ansie della nostra vita. Vogliamo vivere, Signore, accesi dalle
Tue parole, per riportare in ogni uomo, la fiamma viva del tuo
amore. Vogliamo vivere... 05/12/2009 08/12/2009
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INIZIO SANTO : Osanna eh! OFFERTORIO Parrocchia S. Michele
MacerataLe tre Donna nel Vangelo di Giovanni Celebrazione
Eucaristica Domenica 06/12/2009 Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni
49 ECCO QUEL CHE ABBIAMO Ecco quel che abbiamo, nulla ci appartiene
ormai. Ecco i frutti della terra che tu moltiplicherai. Ecco queste
mani, puoi usarle se lo vuoi, per dividere nel mondo il pane che Tu
hai dato a noi. Solo una goccia hai messo fra le mani mie, solo una
goccia che tu ora chiedi a me, una goccia che, in mano a Te una
pioggia diventer e la terra feconder. Ecco. Sulle strade il vento
da lontano porter Il profumo del frumento, che tutti avvolger. E
sara lamore che il raccolto spartir E il miracolo del pane in terra
si ripeter. Ecco... INSIEME COME FRATELLI Oh come bello e gioioso
stare insieme come fratelli. (2) Come olio che scende sulla testa
profumando tutto il volto. (2) Oh come.... Come olio che scende
sulla barba, profumando anche le vesti. (2) Oh come.... Come
rugiada che scende dall'Ermon, sui monti di Sion. (2) Oh come.... L
il Signore ha mandato benedizione e la vita per sempre. (2) Oh
come... COMUNIONE SAN FRANCESCO O Signore fa di me uno strumento fa
di me uno strumento della tua pace dov odio che io porti lamore dov
loffesa che io porti il perdono dov il dubbio che io porti la fede
dov discordia che io porti lunione dov lerrore che io porti verit a
chi dispera che io porti la speranza dov lerrore che io porti verit
a chi dispera che io porti la speranza O Maestro dammi tu un cuore
grande che sia goccia di rugiada per il mondo, che sia voce di
speranza, che sia un buon mattino per il giorno di ogni uomo, e
cogli ultimi del mondo sia il mio passo lieto nella povert, nella
povert. O Signore fa di me il tuo canto fa di me il tuo canto di
pace a chi triste chio porti la gioia a chi nel buio che io porti
la luce. E donando che si ama la vita servendo che si vive con
gioia Perdonando si trova il perdono morendo che si vive in eterno
Perdonando si trova il perdono morendo che si vive in eterno O
maestro 05/12/2009 08/12/2009
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PADRE NOSTRO : Padre Nostro (Comi) CONCLUSIONE Parrocchia S.
Michele MacerataSimon Pietro: un diavolo in paradiso PACE SIA, PACE
A VOI Pace sia, pace a voi, la tua pace sar sulla terra com nei
cieli. Pace sia, pace a voi, La tua pace sar gioia nei nostri
occhi, nei cuori. Pace sia, pace a voi l a tua pace sar luce
limpida nei pensieri. Pace sia, pace a voi la tua pace sar una casa
per tutti. Pace a voi, sia il tuo dono invisibile Pace a voi, la
tua eredit. Pace a voi, come un canto allunisono che sale dalle
nostre citt. Pace sia... Pace a voi, sia limpronta nei secoli, pace
a voi, segno dunit. Pace a voi, sia labbraccio tra i popoli la tua
promessa allumanit. SCAMBIO DELLA PACE Parrocchia S. Michele
MacerataLe tre Donna nel Vangelo di Giovanni Celebrazione
Eucaristica Domenica 06/12/2009 Le tre Donnanel Vangelo di Giovanni
50 NOI ARCOBALENO DI DIO Se tu credi che un sorriso pi forte di un
arma, se tu credi alla potenza di una mano tesa. Se tu credi che
lunione vale pi che la divisione, se tu credi alla speranza pi che
alla disperazione. Allora la pace verr, e il sole un nuovo giorno
doner, saremo tutti noi arcobaleno, segno di Dio allumanit. (2) Se
tu credi che lamore pi forte dellodio, se tu credi che nellaltro
trovi sempre un fratello, se tu credi che ogni vita vale pi di un
tesoro, se tu credi che ascoltare vale pi che parlare. Allora....
Se tu credi che i prati sorridono al cielo, se tu credi che lacqua
canta limpida al sole, se tu credi alla voce del vento e del mare,
se tu credi che il mondo pronto a cantare. Allora.... 05/12/2009
08/12/2009
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Simon Pietro: un diavolo in paradiso Lacqua viva (C.M. Martini)
Signore, io desidero questacqua viva, io credo Signore che tu sei
per me e per ciascuno di noi questa sorgente di acqua viva. Io
credo, Signore, che tu non ci verrai mai meno, e anche nel momento
in cui ci sentiremo o ci parr di essere soli, smarriti,
abbandonati, assettati come in un deserto, e il cammino ci parr
troppo lungo, tu, o Signore, non ci abbandonerai in ogni istante
del nostro cammino. Parrocchia S. Michele MacerataSimon Pietro: un
diavolo in paradiso51Parrocchia S. Michele Macerata51Le tre Donna
nel Vangelo di Giovanni Preghiera del mattino Luned 07/12/2009 Le
tre Donnanel Vangelo di Giovanni Lettura: La Samaritana (Gv.
4,3-43) - Pag. 17 TE AL CENTRO DEL MIO CUORE Ho bisogno
dincontrarti nel mio cuore, di trovare te, di stare insieme a te,
unico riferimento del mio andare unica ragione tu, unico sostegno
tu al centro del mio cuore ci sei solo tu. Anche il cielo gira
intorno e non ha pace, ma c un punto fermo quella stella l, la
stella polare fissa ed la sola, la stella polare tu, la stella
sicura tu al centro del mio cuore ci sei solo tu. Tutto ruota
attorno a te in funzione di te E poi non importa il come, il dove,
il se. Che tu splenda sempre al centro del mio cuore il significato
allora sarai tu, quello che far sar soltanto amore unico sostegno
tu, la stella polare tu, al centro del mio cuore ci sei solo tu.
Tutto ruota..... 05/12/2009 08/12/2009
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Lideale ultimo e definitivo (C.M. Martini) Noi ti ringraziamo
Dio nostro Padre perch hai risuscitato per noi il figlio tuo Ges
Cristo e hai inaugurato la vita nuova di questo secolo nellattesa
della sua venuta. donaci di contemplare il suo volto di Risorto
nella tua Chiesa; rendici disponibili allazione dello Spirito santo
che edifica il corpo del tuo Figlio risorto fino al momento in cui
te lo presenter alla fine dei secoli, affinch Tu sia tutto in tutte
le cose. Padre tu ci hai dato in Ges un ideale ultimo e
definitivo,. capace di illuminare tutti i singoli momenti del
cammino umano: un ideale che corrisponde ai desideri pi profondi;
ai bisogni pi profondi dellumanit, alle sofferenze pi vere degli
uomini e delle donne del nostro tempo. ti chiediamo di farci
contemplare, mediante Ges, questo ideale per meglio servire il tuo
disegno di salvezza. Parrocchia S. Michele Macerata52Le tre Donna
nel Vangelo di Giovanni Preghiera del mattino Marted 08/12/2009 Le
tre Donnanel Vangelo di Giovanni Lettura: Ges e la Maddalena (Gv.
20,1-18) - Pag. 33 RISURREZIONE Che gioia ci hai dato, Signore del
cielo, Signore del grande universo, che gioia ci hai dato vestito
di luce, v estito di gloria infinita, vestito di gloria infinita.
Vederti risorto, vederti Signore, il cuore sta per impazzire, Tu
sei ritornato, Tu sei qui fra noi e adesso ti avremo per sempre, e
adesso ti avremo per sempre. Chi cercate donne quaggi, chi cercate
donne quaggi, quello che era morto non qui, risorto! Si, come aveva
detto anche a voi. Voi gridate a tutti che risorto Lui, A tutti che
risorto Lui. Tu hai vinto il mondo Ges, liberiamo la felicit e la
morte. no non esiste pi, lhai vinta Tu hai salvato tutti noi,
uomini con Te, tutti noi uomini con Te. 05/12/2009 08/12/2009