Parte prima La domanda e l'offerta formativa La risposta ... · operative nuove che vanno...

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Indice Premessa pag. 2 L'autonomia al via tra propositi e problemi pag. 2 Il piano di razionalizzazione pag. 3 Parte prima La domanda e l'offerta formativa 1.1 Il territorio e la richiesta dell'utenza pag. 4 1.2 Caratteristiche geo- economiche del territorio pag. 4 1.3 Il contesto sociale e culturale del territorio pag. 4 1.4. La tipologia degli alunni pag. 5 1.5 Le esigenze formative e culturali che si levano dal territorio pag. 5 La risposta della Scuola e l’Offerta Formativa 2.1 Esigenza di integrazione scuola – territorio pag. 7 2.2 Caratteristica dell’Offerta Formativa pag. 7 2.3 Identità nuovi Licei: OSA - CLASSICO pag. 8 2.3 .2 quadri orario classico pag.26 2.3.3 OSA LINGUISTICO pag.26 2.3. 4 quadri orario Linguistico pag.41 2.3.5 OSA SCIENZE UMANE pag 41 2.3.6 Quadri orario Scienze umane pag.59 2.4 Finalità formative, obiettivi educativi e cognitivi pag. 60 2.5 Profili in uscita pag. 62 Le attività 3.1 Attività educative pag. 63 3.2 Attività didattiche pag. 64 3.3 Attività di Orientamento universitario pag. 67 3.4. Attività integrative e complementari pag.67 Parte se c o n da Didattica e metodologia 4.1 Principi generali pag. 69 4.1.1 L’obbligo di istruzione pag. 70 4.1.2 le otto competenze chiave di cittadinanza pag. 70 4.1.3 I quattro assi culturali pag. 71 4.1.4 Documento tecnico (conoscenze, abilità, competenze) pag. 72 4.1.5 Dispersione scolastica. Apprendimento cooperativo pag. 78 4.2 Verifica, misurazione e valutazione degli allievi pag. 78 4.2.1REGOLAMENTO assenze - Valutazione del comportamento pag. 78 4.3 Monitoraggio e autovalutazione dell’Istituto pag. 83 4.4 Aggiornamento Art. 65 C.C.N.L. 2002-2005 pag. 84 Parte terza Le risorse 5.1 Le risorse umane pag. 85 5.2 Le risorse strutturali pag. 86 5.3 Le risorse strumentali pag. 8 5.4 Le risorse finanziarie pag. 87 L’organizzazione 6.1 Organizzazione generale pag. 87 6.2 Organizzazione didattica pag. 87 6.3 Le funzioni strumentali al P.O.F. pag. 87 6.4 Criteri di formazione delle classi e assegnazione dei Docenti alle classi pag. 89 6.6 Criteri di attivazione dei corsi di recupero. pag. 89 6.7 Criteri generali per l’attuazione di attività integrative ed aggiuntive pag. 89 6.8 Criteri di progettazione e svolgimento di VISITE GUIDATE e VIAGGI DI ISTRUZIONE pag. 90 6.9 Suddivisione dell’anno scolastico Orario personale Docente pag.92 6.11 L’organizzazione amministrativa pag. 93 6.12 Le regole pag 92 7.1 Appendice : Regolamento di disciplina pag. 93 7.2 Griglie di valutazione pag.105 1

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IndicePremessa pag. 2L'autonomia al via tra propositi e problemi pag. 2Il piano di razionalizzazione pag. 3

Parte primaLa domanda e l'offerta formativa 1.1 Il territorio e la richiesta dell'utenza pag. 41.2 Caratteristiche geo- economiche del territorio pag. 41.3 Il contesto sociale e culturale del territorio pag. 41.4. La tipologia degli alunni pag. 51.5 Le esigenze formative e culturali che si levano dal territorio pag. 5La risposta della Scuola e l’Offerta Formativa2.1 Esigenza di integrazione scuola – territorio pag. 72.2 Caratteristica dell’Offerta Formativa pag. 72.3 Identità nuovi Licei: OSA - CLASSICO pag. 8 2.3 .2 quadri orario classico pag.262.3.3 OSA LINGUISTICO pag.262.3. 4 quadri orario Linguistico pag.412.3.5 OSA SCIENZE UMANE pag 412.3.6 Quadri orario Scienze umane pag.592.4 Finalità formative, obiettivi educativi e cognitivi pag. 60 2.5 Profili in uscita pag. 62Le attività3.1 Attività educative pag. 633.2 Attività didattiche pag. 643.3 Attività di Orientamento universitario pag. 673.4. Attività integrative e complementari pag.67

Parte secondaDidattica e metodologia4.1 Principi generali pag. 694.1.1 L’obbligo di istruzione pag. 704.1.2 le otto competenze chiave di cittadinanza pag. 704.1.3 I quattro assi culturali pag. 714.1.4 Documento tecnico (conoscenze, abilità, competenze) pag. 724.1.5 Dispersione scolastica. Apprendimento cooperativo pag. 784.2 Verifica, misurazione e valutazione degli allievi pag. 784.2.1REGOLAMENTO assenze - Valutazione del comportamento pag. 784.3 Monitoraggio e autovalutazione dell’Istituto pag. 834.4 Aggiornamento Art. 65 C.C.N.L. 2002-2005 pag. 84

Parte terzaLe risorse 5.1 Le risorse umane pag. 855.2 Le risorse strutturali pag. 865.3 Le risorse strumentali pag. 85.4 Le risorse finanziarie pag. 87L’organizzazione6.1 Organizzazione generale pag. 876.2 Organizzazione didattica pag. 876.3 Le funzioni strumentali al P.O.F. pag. 876.4 Criteri di formazione delle classi e assegnazione dei Docenti alle classi pag. 896.6 Criteri di attivazione dei corsi di recupero. pag. 896.7 Criteri generali per l’attuazione di attività integrative ed aggiuntive pag. 896.8 Criteri di progettazione e svolgimento di VISITE GUIDATE e VIAGGI DI ISTRUZIONE pag. 906.9 Suddivisione dell’anno scolastico Orario personale Docente pag.92 6.11 L’organizzazione amministrativa pag. 936.12 Le regole pag 927.1 Appendice : Regolamento di disciplina pag. 937.2 Griglie di valutazione pag.105

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PremessaIl POF di una Scuola definisce le coordinate strategiche e le intenzionalità educative e didattiche della stessa; individua e sottolinea gli obiettivi generali che intende realizzare attraverso forme organizzative definite e progetti educativi coordinati, non senza modifiche o integrazioni in itinere.Pertanto il POF dell’Istituto di Istruzione Superiore “Parmenide” di Vallo della Lucania interpreta i bisogni formativi dell’uomo attuale per la definizione (o ridefinizione) della sua identità in rapporto a questi bisogni, predisponendo scelte culturali e organizzative, assumendosi degli impegni nei confronti degli studenti, delle famiglie e del contesto territoriale e sociale e presentandosi alle altre Istituzioni del territorio.La nostra proposta formativa salda tradizione e modernità, cultura classica e cultura scientifica in un percorso equilibrato e completo.

L’autonomia al via tra propositi e problemiLe innovazioni legislative in termini di autonomia permettono alle singole istituzioni scolastiche di affiancare alle strategie individuali, finalizzate al conseguimento del massimo risultato, modalità operative nuove che vanno dall’adattamento del calendario scolastico, alla flessibilità oraria, dall’articolazione flessibile del gruppo classe all’introduzione di insegnamenti integrativi facoltativi, dalle iniziative di orientamento scolastico e professionale alle iniziative di continuità; tutte comunque tese ad innalzare il livello degli standard qualitativi della scuola italiana e a migliorare qualità e quantità dell’offerta formativa. Se, da una parte, tutto ciò impone un processo di ammodernamento dell’organizzazione scolastica tradizionale, dall’altra risulta abbastanza evidente che, per la vastità e la profondità degli aspetti coinvolti, tale processo ha assunto le caratteristiche di una vera e propria rivoluzione cui forse il mondo della scuola non è del tutto pronto.Alla luce di questa considerazione il Collegio dei Docenti, negli anni passati, ha fatto propria l’esigenza dell’innovazione aderendo con convinzione al programma nazionale di sperimentazione dell’autonomia, ispirandosi, però, per l’introduzione ed attuazione di eventuali forme di innovazione didattica e formativa, a criteri di progressività, tarando e misurando di volta in volta l’efficacia didattica delle proposte avanzate. La bontà di tale strategia trova un concreto riscontro nella positiva risposta dell’utenza che dimostra di accettare e condividere le scelte effettuate alimentando, con un andamento crescente, il flusso delle iscrizioni ai corsi attivati, con particolare riferimento alla maxisperimentazione Brocca comprendente indirizzo Classico, indirizzo Socio-Psico-Pedagogico e indirizzo Linguistico. Si è proceduto egualmente, sul versante dell’organizzazione didattica, allorquando, superando una consolidata tradizione, il Collegio dei Docenti ha deliberato di procedere ad una diversa articolazione delle cattedre di Lettere del Ginnasio.L’autonomia delle istituzioni scolastiche è ormai parte pregnante del panorama educativo italiano con il peso e la dignità della legge. Esaurita la fase della sperimentazione, ogni istituzione scolastica è chiamata a dimostrare la sua capacità propositiva e di incidenza effettiva sul piano della formazione delle nuove generazioni. E’ necessario però evitare che le possibilità operative che l’autonomia didattica ed organizzativa consente, diventino occasione di fallimenti o deviazioni da un reale percorso educativo e formativo. Anche in questo caso occorre operare tenendo nella giusta considerazione la realtà effettiva in cui si opera ed uniformare le scelte operative a criteri di gradualità e di autocontrollo. Per questo il Collegio dei Docenti ha ritenuto di non potere, al momento, elaborare progetti certamente suggestivi ma nel concreto privi di realizzabilità. Ci riferiamo, a titolo esemplificativo all’organizzazione flessibile dell’orario o alla scomposizione e ricomposizione delle classi. Si tratta di strategie e modalità operative che possono essere introdotte solo in un quadro generale profondamente diverso rispetto all’attuale e che abbia preventivamente risolto l’annoso problema dei trasporti degli alunni e di conseguenza quello della mensa scolastica. Questo tuttavia non significa rinunziare a tutte quelle iniziative, successivamente indicate, che possano arricchire e ampliare l’offerta formativa che la nostra scuola propone. In particolare sarà dato lo spazio necessario alle attività di accoglienza, di orientamento universitario o di

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riorientamento, ai progetti di valorizzazione del territorio o di familiarizzazione con le nuove tecnologie.

Il piano di razionalizzazioneIl Decreto provveditoriale prot. N. 44277/1 del 11-08-2000, dando pratica applicazione al piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche della provincia di Salerno approvato dalla Conferenza Provinciale in data 21-12-1998 e successivamente approvato con D.P.R.G. del 26-07-2000, ha decretato la nascita dell’autonomia n° 76-SA5X.7 costituita dall’Istituto di Istruzione Superiore “Parmenide” con i seguenti indirizzi di studio: Classico, Socio-Psico-Pedagogico e Linguistico. Questo ha comportato l’unificazione di due istituzioni scolastiche portatrici di storie e peculiarità diverse che, se da un lato devono essere tenute nella dovuta considerazione affinché non vadano dispersi percorsi e punti di riferimento consolidati, dall’altro non devono impedire l’attivazione di un percorso educativo che allarghi ed integri le precedenti e precipue esperienze. In quest’ottica, il Collegio dei Docenti ha elaborato il Piano dell’Offerta Formativa per l’anno scolastico 2011-2012 che, sulla base dei Piani precedentemente approvati, sia il documento di riferimento di tutto l’Istituto. Il P.O.F. la cui importanza è efficacemente sottolineata dal “Regolamento in materia di Autonomia” (D.P.R. 275/99) quando afferma che esso “è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” (art. 3, c. 1.) assume una centralità assoluta proprio nella nostra situazione specifica, dal momento che deve uniformare ed integrare esigenze, esperienze, motivazioni e finalità diverse. Lo stesso Regolamento poi sottolinea che il P.O.F., in base alla peculiarità d’ogni specifico indirizzo di studio, rappresenta la sintesi delle opzioni educative e delle linee di azione elaborate dagli OO.CC. e che agisce quale strumento atto a rendere trasparenti l’azione educativa svolta nell’Istituto e il patto educativo con gli studenti, oltre che come elemento propulsore di ogni effettiva proposta educativa nell’ottica dell’imminente autonomia prevista per le varie istituzioni scolastiche.Opportunamente è stato detto che non è il P.O.F. “(inteso come adempimento formale di inizio anno scolastico) che può dare identità culturale e progettuale ad una scuola; è semmai l’identità costruita e praticata dalla scuola nel corso della sua vita che potrà tradursi (formalizzarsi ed essere comunicata) nel P.O.F” (I Prossimi passi verso l’autonomia, a cura di G. Cerini). Questo impone un’attenta ricognizione del contesto geo-economico e socio-culturale in cui l’Istituzione scolastica opera.

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Parte prima

La domanda e l’offerta formativa

2.2 Il territorio e la richiesta dell’utenzaI molteplici bisogni che sono indirizzati a un’istituzione scolastica e l’insieme delle risposte prodotte per soddisfarli, non possono riassumersi in una rigida formula data una volta per tutte. La prima delle consapevolezze che una scuola vuole promuovere è proprio la definizione in progress dell’identità personale e di gruppo. Il primo lavoro da realizzare è la scoperta della complessità di un’esperienza vissuta che, nel rispetto dei ruoli e delle situazioni specifiche, non separi radicalmente domanda e offerta, coloro che usufruiscono di servizi da coloro che li offrono e, soprattutto, non renda statica l’interazione tra i singoli e i gruppi, tra le organizzazioni e le istituzioni.Lo sforzo di definire e relazionare territorio e scuola qui proposto, porta in sé, nella sua globalità e nell’inevitabile sommarietà, la necessità di ricercare un quadro concettuale e operativo capace di misurarsi criticamente e spassionatamente con i risultati effettivi che l’istituzione scolastica è e sarà in grado di produrre nel corso dell’interazione con il suo territorio.

1.2 Caratteristiche geo-economiche del territorioIl bacino di utenza del “Parmenide” coincide con numerosi Comuni che gravitano intorno a Vallo della Lucania. Opera dunque nel Cilento, un territorio in massima parte collinare situato tra il mare e i massicci montuosi del Gelbison e del Cervati. Si tratta di una regione tanto suggestiva quanto contraddittoria. Ricco di beni paesaggistici, storici e architettonici, il Cilento non ha tratto da essi i naturali benefici a causa dell’isolamento, non solo geografico, che ha caratterizzato la sua storia. La sua collocazione a sud di Eboli e la dispersione in molteplici piccoli Comuni, evidenzia la sua posizione decentrata rispetto ai circuiti culturali metropolitani e la secolare mancanza di servizi e strutture, ma soprattutto un’arcaica “cultura” familistica, presente purtroppo in tutte le fasce sociali, che blocca l’iniziativa, l’intraprendenza, la volontà necessaria per un vero sviluppo e una vera emancipazione del Mezzogiorno. La realtà economica, che ha risentito e risente ancora di tale situazione, appare poco dinamica nella sua articolazione sociale, a forte prevalenza agricola e artigiana. Seppur connotata da un’indubbia vocazione turistica, date le sue ricchezze archeologiche e le sue bellezze naturali, l’economia cilentana si presenta poco orientata alla vita economica produttiva ed industriale, rispetto alla quale, sia per vocazione propria, sia per assenza delle istituzioni centrali e la mancanza di processi di valorizzazione delle risorse umane ed ambientali disponibili, si è trovata in posizione marginale. La marginalizzazione rispetto ai processi di sviluppo, di trasformazione e di commercializzazione dei beni, ha reso le condizioni economiche delle popolazioni cilentane estremamente difficili, scarsamente remunerative ed appesantite da carenze strutturali ed infrastrutturali. A parte qualche lodevole eccezione, mancano mercati, zone industriali, spazi attrezzati e collegamenti; manca un quadro di riferimento progettuale in grado di stimolare le attività economiche che, prive di interazioni mantengono la tradizionale articolazione familiare in un contesto frammentato ed atomizzato. Solo a partire dagli anni Settanta si è dato inizio ad una fase progettuale nuova che ha visto la realizzazione, ancora parziale, di una strada variante alla borbonica statale n. 18, finalizzata ad accorciare distanze e percorsi, nonché, agli inizi degli anni Novanta, l’istituzione del Parco nazionale del Cilento che dovrebbe costituire, si spera, il volano di un effettivo processo di ammodernamento e sviluppo, nonostante gli evidenti ritardi progettuali e operativi.

1.3 Il contesto sociale e culturale del territorioIl tessuto sociale risulta articolato in una stratificazione piuttosto semplice. Una fetta significativa della popolazione svolge ancora la propria attività lavorativa nell’agricoltura che, se da una parte, rivela segni di progressivo ammodernamento, dall’altra resta ancora lontana da standard accettabili in ordine alla qualità delle modalità del lavoro, e non sempre pienamente remunerativa rispetto

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alle energie impiegate. Anche il commercio, che ha fatto registrare sensibili modificazioni con l’estendersi della grande distribuzione a discapito del commercio al dettaglio, sebbene in misura sempre più ridotta, continua ad assorbire un numero rispettabile di lavoratori. L’impiego nel settore dei servizi è visto da molti come un invidiabile punto di arrivo. Completano la scala sociale la classe impiegatizia e i liberi professionisti.Tale realtà determina un retroterra culturale abbastanza modesto. Mancano sale di lettura, biblioteche comunali, centri ricreativi, spazi attrezzati che possano funzionare come luoghi di incontro e di scambio culturale. Solo negli ultimissimi anni, con l’avvento della comunicazione telematica, si sono dilatati spazi ed ambiti di comunicazione. In tale contesto la Scuola rimane l’agenzia culturale e formativa per eccellenza. Solo con la nascita dell’Ente Regione, si è attivato un processo che ha rivitalizzato il tessuto istituzionale territoriale determinando la nascita di numerose agenzie, alcune di carattere prettamente politico, (CC.MM, DD.SS, AA.SS.LL. Parco nazionale), altre di ispirazione più marcatamente localistica (Consorzi, Cooperative, Istituti bancari). Queste ultime, operando nel territorio, oltre a ridurre la distanza tra cittadino e Stato, ne hanno arricchito il panorama sociale, stimolando iniziative ed attivando processi di significativa trasformazione dei rapporti tra i cittadini e il territorio.

1.4 La tipologia degli alunniIn questo contesto, le nuove generazioni, a partire dai primi anni di vita ma soprattutto nell’età dello sviluppo (con le problematiche ad essa connesse), oltre ad essere minacciate dalle tentazioni conformistiche e dagli incerti sperimentalismi oscillanti tra edonismo consumistico e rinnovate forme d’integralismo pseudo-culturale del quotidiano (di una società globalizzata nei mezzi e negli scopi d’informazione), scontano nei loro percorsi formativi le insufficienze culturali e istituzionali del loro territorio, non solo rinnovando tristi e antiche consuetudini di scarsa preparazione professionale e di abulico fatalismo sociale, ma anche subendo come vittime impreparate i messaggi confusi delle attuali agenzie informative.Si velocizzano i tempi della comunicazione al punto che, anche le notizie più coinvolgenti, perdono la loro efficacia propulsiva in termini di riflessione personale e capacità di approfondimento, mentre i mass media si riducono a successione di immagini labili o di parole dalla forza ipnotica. D’altra parte, la scarsa consuetudine alla riflessione e alla lettura, l’atrofia della fantasia, la facilità di accesso alle informazioni e la sovrabbondanza della strumentazione culturale non personalizzata, fanno sentire i loro effetti sul piano dell’impegno al lavoro, dell’interesse personale e della capacità di operare meditate scelte di vita.

1.5 Le esigenze formative e culturali che si levano dal territorio.Da una realtà composita e per certi versi contraddittoria quale è quella del Cilento, si leva una richiesta formativa articolata ancorché caratterizzata da un forte denominatore comune: riscatto culturale quale condizione per un riscatto economico e sociale. Naturalmente tale richiesta assume diverse colorazioni in riferimento ai vari Istituti di istruzione secondaria che sono nati nel corso degli anni. Facendo riferimento alla storia del Liceo Classico “Parmenide” e dell’Istituto Magistrale “G. Verga”, è possibile rilevare precise richieste formative.La ormai novantennale storia del Liceo “Parmenide” dimostra che la domanda più urgente e pressante di chi frequenta i suoi corsi è l’acquisizione dei prerequisiti formativi, intellettuali e culturali indispensabili al proseguimento degli studi in ambito universitario, per entrare a far parte di quella classe dirigente, ritenuta a torto o a ragione, depositaria di potere decisionale. Per questo nell’anno scolastico 1919-1920 nasce il “Parmenide”, prima scuola superiore del Cilento, che diventa un autentico trampolino di lancio per le generazioni che lo hanno frequentato e che si sono affermate in modo lusinghiero nei campi in cui si sono impegnate: dai ruoli direttivi nella pubblica amministrazione all’Università, dal mondo del lavoro e delle professioni a quello della ricerca. Da sempre quindi si è richiesta al “Parmenide” una preparazione solida, una formazione equilibrata ed armonica degli allievi, un pieno sviluppo della loro personalità. Ancora oggi, chi intraprende la frequenza del Liceo “Parmenide”, lo fa o in una prospettiva di emancipazione sociale o di conferma di una posizione culturale ed economica mediamente elevata.

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Per gli studenti e soprattutto per le studentesse che non intendevano proseguire gli studi, senza tuttavia rinunziare alla loro emancipazione umana e culturale, si è aperta una possibilità nuova con l’istituzione a Vallo della Lucania dell’Istituto Magistrale: “ Nel 1939 per opera di Mons. Pinto, venne aperto l’Istituto Magistrale “G. Marconi” legalmente riconosciuto per accogliere gli studenti e, soprattutto, le studentesse che non volevano intraprendere gli studi universitari: un corso di studi alternativo al Liceo Classico “Parmenide“, sorto alcuni anni prima e destinato ad un’utenza del tutto diversa.” (dal P.O.F. 1999-2000 dell’Istituto Superiore di II grado “G. Verga” di Vallo della Lucania).L’impegno e la professionalità degli operatori scolastici e la determinazione degli utenti hanno fatto sì che il “G. Marconi” diventasse in un primo tempo sezione annessa al “Regina Margherita” di Salerno, e successivamente istituto autonomo (1966-67).La domanda formativa rivolta all’Istituto Magistrale è stata dunque inizialmente finalizzata, in primo luogo, all’acquisizione dell’Abilitazione all’insegnamento nelle Scuole elementari. Per questo, si sono indirizzati a questo tipo di istituzione, quei giovani e quelle giovani che hanno individuato nell’insegnamento primario la via per il proprio riscatto sociale e culturale. Solo una percentuale piuttosto bassa, proseguiva lo studio universitario nelle facoltà di Pedagogia o si indirizzava al conseguimento del Diploma universitario di Vigilanza scolastica.Tale modello di riferimento oggi risulta in veloce trasformazione se non del tutto superato. Da una parte, il contesto territoriale appare in evoluzione e proiettato verso prospettive di sviluppo nei campi del turismo e dei servizi. Le nuove istituzioni presenti sul territorio (Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano– ASL – Aziende turistiche – Enti locali – Agriturismo – ecc.), richiedono sempre più figure professionali competenti nella sfera del sociale, dei servizi alle persone, ai gruppi e alle comunità.Da un altro canto, il mutamento del quadro normativo di riferimento (Legge n. 30/2000 di Riforma dei Cicli scolastici e soprattutto Legge n. 341/94 sulla Laurea in Scienza della Formazione primaria per l’accesso all’insegnamento nel I Ciclo) impone che i processi formativi di secondaria superiore integrino in un percorso unitario sia le competenze immediatamente spendibili in ambito locale, sia quelle indispensabili alla prosecuzione degli studi in ambito universitario. Vi è da aggiungere, inoltre, il peso e l’incidenza progressivamente maggiori acquisite nella cultura e nel panorama accademico del nostro paese da ambiti disciplinari, e conseguentemente professionali, riassumibili nelle cosiddette nuove scienze dell’uomo: Scienze della Formazione, Scienze cognitive, Scienze della Comunicazione, Psicologia, Scienze sociali.

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La risposta della Scuola e l’offerta formativa

2.1 Esigenza di integrazione scuola territorioNon è possibile che un’istituzione possa, da sola, affrontare e risolvere l’intero complesso delle questioni legate alla formazione dei giovani. In rete con le altre agenzie educative, questa scuola intende assumere le proprie responsabilità fino in fondo, perché i giovani abbiano ideali e li portino a maturazione, trovino valori e li realizzino al meglio, sappiano rispondere con un ricco e aggiornato bagaglio di strumenti culturali alle sfide che la società, le peculiarità del territorio e il tempo impongono.A tal fine risulta indispensabile una cultura le cui dimensioni epistemiche, ormai, sorpassano le classiche dicotomie tra sapere e fare, lavoro intellettuale e quello materiale, astrazione e azione, individuo e società. I contenuti formativi che questa scuola intende proporre, infatti, fanno sempre riferimento al “perché”, ma non trascurano il “come”. Pur caratterizzandosi come umanistica, è ben consapevole della centralità della valenza scientifica e tecnologica del sapere; essa addita livelli informativi e cognitivi imprescindibili, ma non per diffondere modalità imitative e meccaniche, stereotipi sociali e atteggiamenti gregari, quanto per costruire consapevolmente e criticamente attive modalità procedurali, abiti d’azione efficace e cooperativa. Pertanto gli strumenti formativi non saranno solo le discipline, ma anche i rapporti interpersonali e il complessivo ambiente istituzionale con le sue regole e con la sua strumentazione.2.2 Caratteristica dell’offerta formativaQuest’Istituto, attraverso i vari indirizzi di studio, mira a fornire agli allievi, da una parte il bagaglio culturale indispensabile al proseguimento degli studi universitari cui istituzionalmente come Liceo siamo chiamati dall’altra a costruire una professionalità di base, con valenze formative ed educative fondate su competenze comunicative, relazionali, d’analisi dei bisogni, organizzative ed operative, rispondente alle nuove esigenze del territorio. Del resto il modello di formazione liceale proprio perché mantiene inalterata la sua valenza culturale riesce a rispondere sempre più alle esigenze formative dei giovani e alle richieste di una società flessibile, perché scuola di solida formazione generale, di principi sempre validi e di metodi strutturalmente rigorosi.Lo stesso equilibrio tra le aree disciplinari (linguistico-espressiva; storico-sociale-filosofica; matematico-scientifica, giuridico-economico) traduce la pluralità di dimensioni della cultura superando la tradizionale contrapposizione tra cultura umanistica e cultura scientifica. La sperimentazione del Progetto Brocca caratterizza infatti l’offerta formativa in questa direzione.L’ottica è quella di non mirare alla mera specializzazione, ma a far acquisire linguaggi, codici, categorie di giudizio utili per leggere la realtà nel particolare e nel generale. La finalità è una valenza formativa generale che consenta l’acquisizione di un metodo di studio, di abilità logico-comunicative, di quadri culurali di riferimento che potenzino l’autonomo sviluppo delle capacità critiche degli studenti, sì che abbiano duttilità e flessibilità di pensiero.I corsi di studio si articoleranno in due cicli: biennio e triennio. Nel biennio si forniranno ai ragazzi gli strumenti conoscitivi, metodologici e culturali utili ad affrontare il triennio e, nel contempo, si attiveranno tutti gli opportuni interventi per riorientare e aiutare coloro che volessero completare l’obbligo scolastico (18 anni) passando o ad altri indirizzi di studio o alla formazione professionale. Nel biennio i contenuti avranno carattere essenzialmente strumentale all’acquisizione del linguaggio specifico e della metodologia di studio. Il triennio, invece, sarà caratterizzante per l’indirizzo di studi scelto. In questa fase si punterà sia alla scoperta diretta e consapevole del sapere attraverso l’approccio euristico-ermeneutico alle diverse fonti disponibili, sia ad orientare

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l’alunno a leggere/comprendere la realtà socio-economica per inserirsi attivamente in essa. Il triennio sarà anche orientativo per il prosieguo degli studi universitari.

Regolamento recante “Revisione dell’assetto 8ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, ai sensi dell’art. 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”;

2.3 IDENTITÀ DEI NUOVI LICEI “L Gelmini”- DPR 15 marzo 2010 n.88

Identità dei licei (art.2)

1. I licei sono finalizzati al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore e costituiscono parte del sistema dell’istruzione secondaria superiore quale articolazione del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e successive modificazioni. I licei adottano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione di cui all’allegato A del suddetto decreto legislativo.

2. I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.

3. I percorsi liceali hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e in un quinto anno che completa il percorso disciplinare. I percorsi realizzano il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e di formazione per il sistema dei licei di cui all’allegato A al presente regolamento con riferimento ai piani di studio di cui agli allegati B, C, D, E, F e G e agli obiettivi specifici di apprendimento di cui all’articolo 13, comma 10, lettera a).

4. Il primo biennio è finalizzato all’iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale di cui all’articolo 3 nonché all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139. Le finalità del primo biennio, volte a garantire il raggiungimento di una soglia equivalente di conoscenze, abilità e competenze al termine dell’obbligo di istruzione nell’intero sistema formativo, nella salvaguardia dell’identità di ogni specifico percorso, sono perseguite anche attraverso la verifica e l’eventuale integrazione delle conoscenze, abilità e competenze raggiunte al termine del primo ciclo di istruzione, utilizzando le modalità di cui all’articolo 10, comma 4, del presente regolamento.

5. Il secondo biennio è finalizzato all’approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità e alla maturazione delle competenze caratterizzanti le singole articolazioni del sistema liceale.

6. Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente delineato nell’allegato A, il completo raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento, di cui all’articolo 13, comma 10, lettera a) e si consolida il percorso di orientamento agli studi successivi e all’inserimento nel mondo del lavoro di cui al comma 7 del presente articolo.

7. Nell’ambito dei percorsi liceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio, anche d’intesa rispettivamente con le università, con le istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e con quelle ove si realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed i percorsi degli istituti tecnici superiori, specifiche modalità per l’approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l’accesso ai relativi corsi di studio e per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’approfondimento può essere realizzato anche nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, nonché attraverso l’attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio

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Liceo classico (art.5)

1. Il percorso del LICEO CLASSICO è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie.

2. L’orario annuale delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, che mantiene la denominazione di ginnasio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 1023 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 31 ore medie settimanali.

Liceo linguistico (art.6)

1. Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue, oltre l’italiano, e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse.

2. Dal primo anno del secondo biennio è impartito l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica, prevista nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato e tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Dal secondo anno del secondo biennio è previsto inoltre l’insegnamento, in una diversa lingua straniera, di una disciplina non linguistica, compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse assegnato e , tenuto conto delle richieste degli studenti e delle loro famiglie. Gli insegnamenti previsti dal presente comma sono attivati nei limiti degli organici determinati a legislazione vigente.

3. L’orario annuale delle attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali, e di 990 ore nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.

Liceo delle scienze umane (art. 9)

1. Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze umane.

2. Nell’ambito della programmazione regionale dell’offerta formativa, può essere attivata , senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, l’opzione economico-sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali.

3. L’orario annuale delle attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti è di 891 ore nel primo biennio, corrispondenti a 27 ore medie settimanali e di 990 nel secondo biennio e nel quinto anno, corrispondenti a 30 ore medie settimanali.

4. Il piano degli studi del liceo delle scienze umane e della relativa opzione economico-sociale è definito dall’allegato G al presente regolamento.

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OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (OSA) - LICEO CLASSICOITALIANO

LinguaPRIMO BIENNIO

Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e approfondisce le capacità linguistiche orali e scritte, mediante attività che promuovano un uso linguistico efficace e corretto, affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli aspetti nomenclatori. Le differenze generali nell’uso della lingua orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare osservazione, cosi come attenzione sarà riservata alle diverse forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale.Nell’ambito della produzione orale lo studente sarà abituato al rispetto dei turni verbali, all’ordine dei temi e all’efficacia espressiva. Nell’ambito della produzione scritta saprà controllare la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti, l’organizzazione logica entro e oltre la frase, l’uso dei connettivi (preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del testo), dell’interpunzione, e saprà compiere adeguate scelte lessicali. Tali attività consentiranno di sviluppare la competenza testuale sia nella comprensione (individuare dati e informazioni, fare inferenze, comprendere le relazioni logiche interne) sia nella produzione (curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica). Oltre alla pratica tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie tipologie, lo studente sarà in grado di comporre brevi scritti su consegne vincolate, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti informativi salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare, comporre testi variando i registri e i punti di vista.Questo percorso utilizzerà le opportunità offerte da tutte le discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare l’arricchimento del lessico e sviluppare le capacità di interazione con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la trasversalità dell’insegnamento della Lingua italiana impone che la collaborazione con le altre discipline sia effettiva e programmata.Al termine del primo biennio affronterà, in prospettiva storica, il tema della nascita, dalla matrice latina, dei volgari italiani e della diffusione del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale affermazione come lingua italiana.

LETTERATURAPRIMO BIENNIONel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori significativi della classicità, da leggere in traduzione, al fine di individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la civiltà occidentale e radicatesi – magari in modo inconsapevole – nell'immaginario collettivo, cosi come e andato assestandosi nel corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo, l’Eneide, qualche altro testo di primari autori greci e latini, specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggerà i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualita artistica, il contributo decisivo alla formazionedell’italiano moderno, l’esemplarità realizzativa della forma-romanzo, l’ampiezza e la varietà di temi e di prospettive sul mondo. Alla fine del primo biennio si accosterà, attraverso alcune letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana pre- stilnovistica.Attraverso l’esercizio sui testi inizia ad acquisire le principali tecniche di analisi (generi letterari,metrica, retorica, ecc.).

SECONDO BIENNIO

Il disegno storico della letteratura italiana si estenderà dallo Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato diacronico, essenziale alla comprensione della storicità di ogni fenomeno letterario, richiede di selezionare, lungo l’asse del tempo, i momenti più rilevanti della civiltà letteraria, gli scrittori e le opere che più hanno contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono, sia ad arricchire, in modo significativo e durevole, il sistema letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della rappresentazione

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simbolica della realtà, quanto attraverso la codificazione e l’innovazione delle forme e degli istituti dei diversi generi. Su questi occorrerà, dunque, puntare, sottraendosi alla tentazione di un generico enciclopedismo.Il senso e l’ampiezza del contesto culturale, dentro cui la letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri, non possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si stampano autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto delle strutture sociali e del loro rapporto con i gruppi intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la città, le forme della committenza), dell’affermarsi di visioni del mondo (l’umanesimo, il rinascimento, il barocco, l’Illuminismo) e di nuovi paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la secolarizzazione), non può non giovarsi dell’apporto di diversi domini disciplinari.È dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi culturali - cui concorrerà lo studio della storia, della filosofia, della storia dell’arte, delle discipline scientifiche - che troveranno necessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia sarà letta nel corso degli ultimi tre anni, nella misura di almeno 25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da Petrarca a Foscolo), la grande stagione della poesia narrativa cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della prosa, dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato politico a quello scientifico (Machiavelli, Galileo), l’affermarsi della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri).

QUINTO ANNO

In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme, della complessità della sua posizione nella letteratura europea del XIX secolo, Leopardi sarà studiato all’inizio dell’ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare, il disegno storico, che andrà dall’Unità d’Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema letterario (generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno modificato via via l’assetto sociale e politico italiano e dall’altro lato con i fenomeni che contrassegnano più generalmente la modernità e la post modernità, osservate in un panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo. Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che più hanno marcato l’innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i propri statuti nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica, meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione simbolista europea che da quello s’inaugura. L’incidenza lungo tutto il Novecento delle voci di Pascoli e d’Annunzio ne rende imprescindibile lo studio; così come, sul versante della narrativa, la rappresentazione del “vero” in Verga e la scomposizione delle forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti momenti non eludibili del costituirsi della “tradizione del Novecento”. Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell’attuale, il percorso della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, …). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello…). Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica.

LINGUA E CULTURA LATINALinguaPRIMO BIENNIOLo studente acquisisce le competenze linguistiche funzionali alla comprensione e alla traduzione di testi d’autore, prevalentemente in prosa e di argomento mitologico, storico, narrativo. Per competenze linguistiche si intende: lettura scorrevole; conoscenza delle strutture morfosintattiche (in particolare flessione nominale e verbale); funzioni dei casi nella frase e delle frasi nel periodo; formazione delle parole; conoscenza del lessico (per famiglie semantiche e per ambiti lessicali). L’acquisizione delle strutture morfosintattiche avverrà partendo dal verbo (verbo-dipendenza), in conformità con le tecniche didattiche piu aggiornate (un’interessante alternativa allo studio tradizionale della grammatica normativa e

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offerta dal cosiddetto “latino naturale” – metodo Orberg -, che consente un apprendimento sintetico della lingua, a partire proprio dai testi). Ciò Consentirà di evitare l’astrattezza grammaticale, fatta di regole da apprenderemnemonicamente e di immancabili eccezioni, privilegiando gli elementi linguistici chiave per lacomprensione dei testi e offrendo nel contempo agli studenti un metodo rigoroso e solido per l’acquisizione delle competenze traduttive; occorrerà inoltre dare spazio al continuo confronto con la lingua italiana anche nel suo formarsi storico. Allo scopo di esercitare nel lavoro di traduzione (nel senso sopra definito) e consigliabile presentare testi corredati da note di contestualizzazione (informazioni relative all’autore, all’opera, al brano o al tema trattato), che introducano a una comprensione non solo letterale. Dal canto suo lo studente sarà impegnato nel riconoscere le strutture morfosintattiche, i connettivi testuali, le parole-chiave; nel formulare e verificare ipotesi di traduzione e motivare le proprie scelte. E’ essenziale sviluppare la capacita di comprendere il testo latino nel suo complesso e nelle sue strutture fondamentali, anche senza l’ausilio del vocabolario. Sarà inoltre opportuno partire il prima possibile dalla comprensione-traduzione di brani originali della cultura latina; in tal modo lo studio, entrando quasi da subito nel vivo dei testi, abitueràprogressivamente gli studenti a impadronirsi dell’usus scribendi degli autori latini, facilitandone l’interpretazione.CulturaPRIMO BIENNIOA partire dal secondo anno si potrà avviare la lettura antologica di testi d’autore, secondo percorsi tematici o di genere, allo scopo di potenziare le competenze linguistiche e introdurre gradualmente alla lettura diretta dei classici.

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

Prevede la prosecuzione dell’allenamento alla traduzione del testo d’autore, presentando brani scelti dagli autori esaminati nello studio della letteratura (ad esempio III anno: Cesare, Sallustio, Cicerone; IV anno: Cicerone, Livio, storici di età imperiale; V e ultimo anno: Seneca, Petronio, Quintiliano, Tacito, Apuleio) oppure secondo percorsi per generi letterari. Con opportuna gradualità e con un corredo adeguato di note saranno anche proposti testi poetici (ad esempio Catullo, Lucrezio, Virgilio, Orazio, Tibullo, Properzio). Attraverso la scelta dei brani e la loro opportuna contestualizzazione dal punto di vista sia dei contenuti che della lingua si otterrà un ampliamento dello spettro di autori e testi proposti alla lettura e all’indagine letteraria, al fine di offrire agli studenti un quadro più vasto e variegato della cultura letteraria romana. Agli autori centrali del canone si potranno quindi affiancare testi (quali ad esempio le commedie di Plauto, i Vangeli, Ovidio, Marziale, la prosa tardoantica), che documentino significativamente la varietà e la ricchezza della letteratura in latino e il suo apporto alla tradizione e alla civiltà europea. Può risultare opportuno fornire traduzioni accreditate da mettere a confronto, fra loro e con la propria.Oltre a consolidare le proprie competenze linguistiche acquisendo dimestichezza con la complessità della costruzione sintattica e con il lessico della storiografia, della retorica, della politica e della filosofia, lo studente saprà cogliere le varianti diacroniche della lingua e la specificità dei lessici settoriali; si impegnerà a rendere nella traduzione lo specifico letterario del testo; saprà motivare le scelte di traduzione non solo attraverso gli elementi grammaticali, ma anche sulla base della interpretazione complessiva del testo oggetto di studio.CULTURA

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

L’attenzione dello studente si sofferma sui testi più significativi della latinità, dalle origini all’età augustea, attraverso gli autori e i generi più rilevanti: l’epica arcaica; il teatro (Plauto e Terenzio); la satira; Catullo e i neoretori; Cesare; Sallustio; Cicerone; Lucrezio; Virgilio; Orazio; Ovidio; l’elegia; Livio. Al contempo, lo studente focalizzerà gli elementi di valutazione critica indispensabili per mettere a fuoco i caratteri distintivi della cultura letteraria romana nel suo complesso e il suo impatto sulla tradizione occidentale: le forme di comunicazione e di circolazione dei testi; i concetti di originalità, creatività e imitazione; l’importanza dei generi letterari; il rapporto tra gli autori e il contesto sociale e politico; le modalità con cui il patrimonio letterario latino viene selezionato, conservato e trasmesso alle epoche successive.All’interno delle ore curricolari, uno spazio prevalente sarà dedicato alla lettura e all’interpretazione degli autori in lingua originale, proposti, salvo diverse valutazioni (motivate per es. da una graduazione di difficoltà), in parallelo al percorso cronologico, così da far cogliere le relazioni dell’opera con il contesto

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storico, culturale e letterario (ad esempio: III anno Cesare, Sallustio, Cicerone, Catullo, Lucrezio, IV anno: Cicerone, Virgilio, Orazio, Livio). Acquisiti gli indispensabili ragguagli circa il contesto storico di autori e opere, lo studio della letteratura latina può essere proficuamente affrontato anche per generi letterari, con particolare attenzione alla continuità/discontinuità rispetto alla tradizione greca, o ancora come ricerca di permanenze (attraverso temi, motivi, topoi) nella cultura e nelle letterature italiana ed europee, in modo da valorizzare anche la prospettiva comparatistica e intertestuale (ad esempio tra italiano e latino).La lettura antologica in originale sarà accompagnata da quella in traduzione al fine di offrire un quadro più ampio, e quando possibile integrale, dell’opera da cui sono tratti i brani in lingua originale.Lo studente saprà leggere in modo espressivo e, in metrica, almeno l’esametro e il distico elegiaco; tradurre rispettando il senso e la specificità letteraria e retorica; interpretare usando gli strumenti dell’analisi testuale e le conoscenze relative all’autore e al contesto storico-culturale; esprimere e motivare una valutazione personale del testo e dei suoi contenuti; cogliere gli elementi di alterità e di continuità tra la cultura letteraria greco-romana e quella attuale, non solo dal punto di vista della cultura e delle arti, ma anche degli ideali, dei valori civili e delle istituzioni Quando opportuno non si trascuri di proporre confronti di genere o tematici con le letterature moderne. Si raccomanda la lettura anche di pagine critiche.

QUINTO ANNO

Lo studente conosce le linee generali della storia della letteratura latina dall’età giulio-claudia al IV secolo d.C., attraverso gli autori e i generi più significativi (Seneca; Petronio, Plinio il Vecchio; la satira di Persio e Giovenale; Svetonio; Quintiliano; Marziale; Lucano; Tacito; Plinio il Giovane; Apuleio; gli inizi della letteratura cristiana; la rinascita pagana del IV secolo; i grandi autori cristiani: Ambrogio, Agostino). La lettura in lingua originale degli autori, oltre a seguire il percorso storico (Seneca, Tacito, Petronio, Apuleio), potrà approfondire autori già affrontati negli anni precedenti (ad esempio Lucrezio, Orazio) oppure concentrarsi su percorsi tematici o tipologici,considerati anche nei loro esiti medievali e moderni. E’ raccomandata la lettura di almeno un saggio critico.

LINGUA E CULTURA GRECAPRIMO BIENNIONel corso del primo biennio lo studente acquisisce le competenze linguistiche funzionali alla comprensione e alla traduzione di testi d’autore, prevalentemente in prosa e di argomento mitologico, storico, narrativo. Per competenze linguistiche si intende: lettura scorrevole; conoscenza delle strutture morfosintattiche (in particolare flessione nominale e verbale); funzioni dei casi nella frase e delle frasi nel periodo; formazione delle parole; conoscenza articolata del lessico (per famiglie semantiche e per ambiti lessicali). Allo scopo di esercitare nel lavoro di traduzione e consigliabile presentare testi corredati da note di contestualizzazione (informazioni relative all’autore, all’opera, al brano o al tema trattato), che introducano a una comprensione non solo letterale. Dal canto suo lo studente sarà impegnato nel riconoscere le strutture morfosintattiche, i connettivi testuali, le parole chiave; nel formulare e verificare ipotesi di traduzione e motivare le proprie scelte. E’ essenziale sviluppare la capacita di comprendere il testo greco nel suo complesso e nelle suestrutture fondamentali anche senza l’ausilio del vocabolario.CULTURA

PRIMO BIENNIO

A partire dal secondo anno si potrà avviare la lettura antologica di testi d’autore, secondo percorsi tematici o di genere, allo scopo di potenziare le competenze linguistiche e introdurre gradualmente alla lettura diretta dei classici.

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

Prevede la prosecuzione dell’allenamento alla traduzione del testo d’autore: i brani saranno scelti secondo percorsi per generi e attingendo ad autori esaminati nello studio della storia letteraria (ad esempio III anno: il testo narrativo e storico: Erodoto, Plutarco, Luciano; IV anno: il testo retorico: Lisia; il testo

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storico: Tucidide, Polibio; V anno: il testo filosofico: Platone, Aristotele; il testo retorico: Isocrate, Demostene). Con opportuna gradualità e con un corredo adeguato di note, potrà essere proposto alla traduzione anche qualche testo poetico. Può risultare opportuno fornire traduzioni accreditate da mettere a confronto, fra loro e con la propria.Oltre a consolidare e rafforzare le proprie competenze linguistiche acquisendo dimestichezza con la complessità della costruzione sintattica e con il lessico della storiografia, della retorica, della politica e della filosofia e con la varietà delle lingue letterarie greche e con la loro connessione con i vari generi testuali), lo studente saprà cogliere le varianti diacroniche della lingua e la specificità dei lessici settoriali; dovrà impegnarsi a rendere nella propria traduzione lo specifico letterario del testo; dovrà motivare le scelte di traduzione non solo attraverso gli elementi grammaticali, ma anche sulla base della interpretazione complessiva del testo oggetto di studio.

CULTURA

SECONDO BIENNIO

Lo studente conosce le linee generali della storia della letteratura greca dalle origini all’età classica, attraverso gli autori e i generi più significativi (le origini; l’epica: Omero, Esiodo; l’elegia: Tirteo; il giambo: Archiloco; la lirica arcaica monodica e corale; la tragedia: Eschilo, Sofocle, Euripide; la commedia antica: Aristofane; la storiografia: Erodoto, Tucidide, Senofonte; l’oratoria: Lisia, Demostene).Uno spazio prevalente sarà dedicato alla lettura e all’interpretazione degli autori in lingua originale, proposti, quando opportuno e salvo diverse valutazioni (motivate per es. da una graduazione di difficoltà), in parallelo al percorso cronologico oppure presentati per generi (III anno: una antologia omerica e una antologia di storici – Erodoto, Senofonte, Tucudide – Polibio – Plutarco; IV anno: una antologia di lirici e un’orazione o una antologia di una o più orazioni – Lisia, Demostene, Isocrate -), così da far cogliere le relazioni del testo col contesto storico, culturale, letterario.La lettura antologica in originale dovrà essere accompagnata da quella in traduzione, al fine di offrire un quadro più ampio, e quando possibile integrale, dell’opera da cui sono tratti i brani in lingua originale.Lo studente dovrà saper leggere in modo espressivo e, in metrica, almeno l’esametro; tradurre rispettando il senso e la specificità letteraria e retorica; interpretare usando gli strumenti dell’analisi testuale e le conoscenze relative all’autore e al contesto storico-culturale; cogliere gli elementi di alterità e di continuità tra la cultura letteraria greco-romana e quella attuale, non solo dal punto di vista della cultura e delle arti, ma anche degli ideali, dei valori civili e delle istituzioni. Quando opportuno non si trascuri di proporre confronti di genere o tematici con le letterature moderne. Si raccomanda la lettura anche di pagine critiche.

QUINTO ANNO

Lo studente conosce le linee generali della storia della letteratura greca dall’età classica (per la parte restante, sostanzialmente il IV sec. a.C.) all’età imperiale, presentando gli autori e i generi più significativi (filosofia ed educazione: Platone, Isocrate; Aristotele; la Commedia Nuova e Menandro; la poesia ellenistica; Polibio; Plutarco; la Seconda Sofistica; il romanzo; il Nuovo Testamento). La lettura in lingua originale degli autori si indirizzerà su un testo o una antologia di testi filosofici (Platone, Aristotele, Epicuro, gli Stoici) e su una tragedia integrale (integrando con parti lette in traduzione quanto non letto in lingua originale) oppure su una antologia di una o più tragedie di età classica (Eschilo, Sofocle, Euripide). Si auspica la lettura metrica del trimetro giambico. Si raccomanda la lettura di almeno un saggio critico.

LINGUA E CULTURA STRANIERALinguaPRIMO BIENNIONell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi,

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lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varieta di registri e testi, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine disviluppare autonomia nello studio.CULTURAPRIMO BIENNIO

Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all’ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualità, testi letterari di facile comprensione, film, video, ecc. per coglierne le principali specificità formali e culturali; riconosce similarità e diversità tra fenomeni culturali di paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).

SECONDO BIENNIO

Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree di interesse di ciascun liceo; produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana; riflette su conoscenze, abilità e strategie acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilità ad altre lingue.

QUINTO ANNO

Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.Produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire ad un accettabile livello di padronanza linguistica.In particolare, il quinto anno del percorso liceale serve a consolidare il metodo di studio della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e in funzione dello sviluppo di interessi personali o professionali.CULTURASECONDO BIENNIO

Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze relative all’universo culturale della lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua con particolare riferimento agli ambiti di più immediato interesse di ciascun liceo (letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico); comprende e contestualizza testi letterari di epoche diverse, con priorità per quei generi o per quelle tematiche che risultano motivanti per lo studente; analizza e confronta testi letterari, ma anche produzioni artistiche provenienti da lingue/culture diverse (italiane e straniere); utilizza la lingua straniera nello studio di argomenti provenienti da discipline non linguistiche; utilizza le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio.

QUINTO ANNO

Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua di studio e alla caratterizzazione liceale (letteraria, artistica, musicale, scientifica, sociale, economica), con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e culture diverse (italiane e straniere); comprende e interpreta prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, cinema, musica, arte; utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti di natura non linguistica, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri.

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STORIA E GEOGRAFIAStoriaPRIMO BIENNIOIl primo biennio sarà dedicato allo studio delle civiltà antiche e di quella altomedievale. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le principali civilta dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civilta greca; la civiltà romana; l’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano-barbarica; società ed economia nell’Europa altomedioevale; la Chiesa nell’Europa altomedievale; la nascita e la diffusione dell’Islam; Impero e regni nell’altomedioevo; il particolarismo signorile e feudale.Lo studio dei vari argomenti sarà accompagnato da una riflessione sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica e medievale e sul contributo di discipline come l’archeologia, l’epigrafia e la paleografia.

SECONDO BIENNIO

Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo di formazione dell’Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale tra medioevo ed età moderna, nell’arco cronologico che va dall’XI secolo fino alle soglie del Novecento.Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della rinascita dell’XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero), comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; società ed economia nell’Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali e l’avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi dell’unità religiosa dell’Europa; la costruzione degli stati moderni e l’assolutismo; lo sviluppo dell’economia fino alla rivoluzione industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese, americana, francese); l’età napoleonica e la Restaurazione; il problema della nazionalità nell’Ottocento, il Risorgimento italiano e l’Italia unita; l’Occidente degli Stati-Nazione; la questione sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale; l’imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano fino alla fine dell’Ottocento.E’ opportuno che alcuni temi cruciali (ad esempio: società e cultura del Medioevo, il Rinascimento, La nascita della cultura scientifica nel Seicento, l’Illuminismo, il Romanticismo) siano trattati in modo interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti.

QUINTO ANNO

L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea, dall’analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i principali eventi contemporanei, è tuttavia necessario che ciò avvenga nella chiara consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico è ancora aperto.Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: l’inizio della società di massa in Occidente; l’età giolittiana; la prima guerra mondiale; la rivoluzione russa e l’URSS da Lenin a Stalin; la crisi del dopoguerra; il fascismo; la crisi del ’29 e le sue conseguenze negli Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la shoah e gli altri genocidi del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l’Italia dal Fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana.Il quadro storico del secondo Novecento dovrà costruirsi attorno a tre linee fondamentali: 1) dalla “guerra fredda” alle svolte di fine Novecento: l’ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l’età di Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di formazione dell’Unione Europea, i processi di globalizzazione, la rivoluzione informatica e le nuove conflittualità del mondo globale; 2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America latina: la nascita dello stato d’Israele e la questione palestinese, il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell’India come potenze mondiali; 3) la storia d’Italia nel secondo dopoguerra: la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico all’inizio degli anni 90.Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro natura “geografica” (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali

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per la cultura europea (a titolo di esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).

GeografiaPRIMO BIENNIONel corso del biennio lo studente si concentrerà sullo studio del pianeta contemporaneo, sottoun profilo tematico, per argomenti e problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti dell’Italia, dell’Europa, dei continenti e degli Stati. Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come temi principali: il paesaggio, l’urbanizzazione, la globalizzazione e le sue conseguenze, le diversità culturali (lingue, religioni), le migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione tra economia, ambiente e società, gli squilibri fra regioni del mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento climatico, alimentazione e biodiversità), la geopolitica, l’Unione europea, l’Italia, l’Europa e i suoi Stati principali, i continenti e i loro Stati pù rilevanti.Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo precedente relativamente all’Italia, all’Europa e agli altri continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di concetti fondamentali e attuali, da sviluppare poi nell’arco dell’intero quinquennio.A livello esemplificativo lo studente descriverà e collocherà su base cartografica, anche attraverso l’esercizio di lettura delle carte mute, i principali Stati del mondo (con un’attenzione particolare all’area mediterranea ed europea). Tale descrizione sintetica mirerà a fornire un quadro degli aspetti ambientali, demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e cambiamenti di scala. Importante a tale riguardo sara anche la capacita di dar conto dell’importanza di alcuni fattori fondamentali per gli insediamenti dei popoli e lacostituzione degli Stati, in prospettiva geostorica (esistenza o meno di confini naturali, vie d’acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di transito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree linguistiche, diffusione delle religioni). Nello specifico degli aspetti demografici lo studente dovra acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di crescita delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del presente, la distribuzione e la densità della popolazione, in relazione a fattori ambientali(clima, risorse idriche, altitudine, ecc.) e fattori sociali (povertà, livelli di istruzione, reddito, ecc.). Per questo tipo di analisi prenderà familiarità con la lettura e la produzione degli strumenti statistico-quantitativi (compresi grafici e istogrammi, che consentono letture di sintesi e di dettaglio in grado di far emergere le specificità locali), e con le diverse rappresentazioni della terra e le loro finalità, dalle origini della cartografia (argomento che si presta più che mai a un rapporto con la storia) fino al GIS.

SECONDO BIENNIO

Nel corso del biennio lo studente acquisirà familiarità con la specificità del sapere filosofico, apprendendone il lessico fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in modo organico le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere rappresentativi delle tappe più significative della ricerca filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il più possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A tale scopo ogni autore sarà inserito in un quadro sistematico e ne saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le soluzioni.Nell’ambito della filosofia antica imprescindibile sarà la trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore comprensione di questi autori gioverà la conoscenza della indagine dei filosofi presocratici e della sofistica. L’esame degli sviluppi del pensiero in età ellenistico-romana e del neoplatonismo introdurrà il tema dell'incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche.Tra gli autori rappresentativi della tarda antichità e del medioevo, saranno proposti necessariamente Agostino d’Ippona, inquadrato nel contesto della riflessione patristica, e Tommaso d’Aquino, alla cui maggior comprensione sarà utile la conoscenza dello sviluppo della filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla svolta impressa dalla “riscoperta” di Aristotele e alla sua crisi nel XIV secolo.Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all’empirismo di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno, con riferimento almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau; l’idealismo tedesco con particolare riferimento a Hegel. Per sviluppare questi argomenti sarà opportuno inquadrare adeguatamente gli orizzonti culturali aperti da movimenti come l’Umanesimo-Rinascimento, l’Illuminismo e il Romanticismo, esaminando il contributo di altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot, con particolare attenzione nei confronti di grandi esponenti della

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tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz) e allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio gli sviluppi della logica e della riflessione scientifica, i nuovi statuti filosofici della psicologia, della biologia, della fisica e della filosofia della storia).

QUINTO ANNO

L’ultimo anno è dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri. Nell’ambito del pensiero ottocentesco sarà imprescindibile lo studio di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, inquadrati nel contesto delle reazioni all’hegelismo, e di Nietzsche. Il quadro culturale dell’epoca dovrà essere completato con l’esame del Positivismo e delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonché dei più significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza.Il percorso continuerà poi con almeno quattro autori o problemi della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali diversi scelti tra i seguenti: a) Husserl e la fenomenologia; b) Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e l’esistenzialismo; d) il neoidealismo italiano e) Wittgenstein e la filosofia analitica; f) vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia; h) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia politica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica; i) la filosofia del linguaggio; l) l'ermeneutica filosofica.

MATEMATICA

PRIMO BIENNIOAritmetica e algebraIl primo biennio sarà dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a quello algebrico. Lo studente svilupperà le sue capacita nel calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate le proprietà delle operazioni. Lo studio dell’algoritmo euclideo per la determinazione del MCD permetterà di approfondire la conoscenza della struttura dei numeri interi e di un esempio importante di procedimento algoritmico. Lo studente acquisirà una conoscenza intuitiva dei numeri reali, con particolareriferimento alla loro rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione dell’irrazionalità di 2 e di altri numeri sarà un’importante occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornirà un esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico e un’occasione per affrontare il tema dell’approssimazione. L’acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sarà accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori.Lo studente apprenderà gli elementi di base del calcolo letterale, le proprietà dei polinomi e lepiù semplici operazioni tra di essi. Lo studente acquisirà la capacita di eseguire calcoli con le espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante un’equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, siaper dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica.GeometriaIl primo biennio avrà come obiettivo la conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea del piano. Verrà chiarita l’importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli Elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica occidentale. In coerenza con il modo con cui si e presentato storicamente, l’approccio euclideo non sarà ridotto a una formulazione puramente assiomatica. Al teorema di Pitagora sarà dedicata una particolare attenzione affinché ne siano compresi sia gli aspetti geometrici che le implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali.Lo studente acquisirà la conoscenza delle principali trasformazioni geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e sarà in grado di riconoscere le principali proprietà invarianti.La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sara effettuata sia mediante strumenti tradizionali (in particolare la riga e compasso, sottolineando il significato storico di questa metodologia nella geometria euclidea), sia mediante

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programmi informatici di geometria. Lo studente apprenderà a far uso del metodo delle coordinate cartesiane, in una prima fase limitato alla rappresentazione di punti e rette nel piano e di proprietà come il parallelismo e la perpendicolarità. L’intervento dell’algebra nella rappresentazione degli oggetti geometrici non sarà disgiunto dall’approfondimento della portata concettuale e tecnica di questa branca della matematica.Relazioni e funzioniObiettivo di studio sarà il linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo all’introduzione del concetto di modello matematico. In particolare, lo studente apprenderà a descrivere un problema con un’equazione, una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle decisioni. Lo studente studierà le funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = |x|, f(x) = a/x, f(x) = x2 sia in termini strettamente matematici sia in funzione della descrizione e soluzione di problemi applicativi. Saprà studiare le soluzioni delle equazioni di primo grado in una incognita, delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni lineari in due incognite, e conoscerà le tecniche necessarie alla loro risoluzione grafica e algebrica. Apprenderà gli elementi della teoria della proporzionalità diretta e inversa. Lo studente sarà in grado di passare agevolmente da un registro di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati.Dati e previsioniLo studente sarà in grado di rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme di dati, scegliendo le rappresentazioni più idonee. Saprà distinguere tra caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui, operare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno studiate le definizioni e le proprietà dei valori medi e delle misure di variabilità,nonché l’uso strumenti di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e serie statistiche. Lo studio sarà svolto il più possibile in collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati siano raccolti direttamente dagli studenti. Lo studente apprenderà la nozione di probabilità, con esempi tratti da contesti classici e con l’introduzione di nozioni di statistica. Sarà approfondito in modo rigoroso il concetto di modello matematico, distinguendone la specificità concettuale e metodica rispetto all’approccio della fisica classica.Elementi di informaticaLo studente diverrà familiare con gli strumenti informatici, al fine precipuo di rappresentare e manipolare oggetti matematici e studierà le modalità di rappresentazione dei dati elementari testuali e multimediali.Un tema fondamentale di studio sarà il concetto di algoritmo e l’elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel caso di problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il concetto di funzione calcolabile e di calcolabilità e alcuni semplici esempi relativi.SECONDO BIENNIO

Aritmetica e algebraLo studente apprenderà a fattorizzare semplici polinomi, saprà eseguire semplici casi di divisione con resto fra due polinomi, e ne approfondirà l’analogia con la divisione fra numeri interi.Apprenderà gli elementi dell’algebra dei vettori (somma, moltiplicazione per scalare e prodotto scalare), e ne comprenderà il ruolo fondamentale nella fisica.Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero π, e di contesti in cui compaiono crescite esponenziali con il numero e, permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali, con riguardo alla tematica dei numeri trascendenti. Attraverso una prima conoscenza del problema della formalizzazione dei numeri reali lo studente si introdurrà alla problematica dell’infinito matematico e delle sue connessioni con il pensiero filosofico. Inoltre acquisirà i primi elementi del calcolo approssimato, sia dal punto di vista teorico sia mediante l’uso di strumenti di calcolo.Geometria

Le sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista geometrico sintetico che analitico. Inoltre, lo studente approfondirà la comprensione della specificità dei due approcci (sintetico e analitico) allo studio della geometria.Studierà le proprietà della circonferenza e del cerchio e il problema della determinazione dell'area del cerchio. Apprenderà le definizioni e le proprietà e relazioni elementari delle funzioni circolari, i teoremi che permettono la risoluzione dei triangoli e il loro uso nell’ambito di altre discipline, in particolare nella fisica.Studierà alcuni esempi significativi di luogo geometrico.

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Affronterà l’estensione allo spazio di alcuni temi e di alcune tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare l’intuizione geometrica. In particolare, studierà le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarità.Relazioni e funzioni

Lo studente apprenderà lo studio delle funzioni quadratiche; a risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado e rappresentare e risolvere problemi utilizzando equazioni di secondo grado. Studierà le funzioni elementari dell’analisi e dei loro grafici, in particolare le funzioni polinomiali, razionali, circolari, esponenziale e logaritmo.Apprenderà a costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponenziale, nonché di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle altre discipline; tutto ciò sia in un contesto discreto sia continuo. Non sarà richiesta l'acquisizione di particolare abilità nella risoluzione di equazioni e disequazioni in cui compaiono queste funzioni, abilità che sarà limitata a casi semplici e significativi.Dati e previsioni

Lo studente, in ambiti via via più complessi, il cui studio sarà sviluppato il più possibile in collegamento con le altre discipline e in cui i dati potranno essere raccolti direttamente dagli studenti, saprà far uso delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, dei concetti di deviazione standard, dipendenza, correlazione e regressione, e di campione.Studierà la probabilità condizionata e composta, la formula di Bayes e le sue applicazioni, nonché gli elementi di base del calcolo combinatorio.In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondirà il concetto di modello matematico.

QUINTO ANNO

GeometriaLo studente apprenderà i primi elementi di geometria analitica dello spazio e la rappresentazione analitica di rette, piani e sfere.

Relazioni e funzioni

Lo studente approfondirà lo studio delle funzioni fondamentali dell’analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre discipline. Acquisirà il concetto di limite di una successione e di una funzione e apprenderà a calcolare i limiti in casi semplici. Lo studente acquisirà i principali concetti del calcolo infinitesimale – in particolare la continuità, la derivabilità e l’integrabilità – anche in relazione con le problematiche in cui sono nati (velocità istantanea in meccanica, tangente di una curva, calcolo di aree e volumi). Non sarà richiesto un particolare addestramento alle tecniche del calcolo, che si limiterà alla capacità di derivare le funzioni già studiate, semplici prodotti, quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali e alla capacità di integrare funzioni polinomiali intere e altre funzioni elementari, nonché a determinare aree e volumi in casi semplici. L’obiettivo principale sarà soprattutto quello di comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura. In particolare, si tratterà di approfondire l’idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni in numerosi ambiti.

Dati e previsioniLo studente apprenderà le caratteristiche di alcune distribuzioni di probabilità (in particolare, la distribuzione binomiale e qualche esempio di distribuzione continua).In relazione con le nuove conoscenze acquisite, anche nell’ambito delle relazioni della matematica con altre discipline, lo studente avrà ulteriormente approfondito il concetto di modello matematico e sviluppato la capacità di costruirne e analizzarne esempi.FISICASECONDO BIENNIO

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Si inizierà a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo studente avrà chiaro il campo di indagine della disciplina ed imparerà ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio adeguato.Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi all’equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sarà affrontato sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relatività di Galilei. Dall’analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con i concetti di lavoro, energia e quantità di moto per arrivare a discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, consentirà allo studente, anche in rapporto con la storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici.Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affronterà concetti di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio termico. Il modello del gas perfetto gli permetterà di comprendere le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi della termodinamica lo porterà a generalizzare la legge di conservazione dell’energia e a comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia.L’ottica geometrica permetterà di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e di analizzare le proprietà di lenti e specchi.Lo studio delle onde riguarderà le onde meccaniche, i loro parametri, i fenomeni caratteristici e si concluderà con elementi essenziali di ottica fisica.I temi indicati dovranno essere sviluppati dall’insegnante secondo modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, anche in modo ricorsivo, al fine di rendere lo studente familiare con il metodo di indagine specifico della fisica.

QUINTO ANNO

Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, la necessità del suo superamento e dell’introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico.Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con l’induzione elettromagnetica; un’analisi intuitiva dei rapporti fra campi elettrici e magnetici variabili lo porterà a comprendere la natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro applicazioni nelle varie bande di frequenza.La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca, aderendo a progetti di orientamento.E’ auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa e energia.Alla professionalità del docente si deve intendere affidata la responsabilità di declinare in modo coerente alla tipologia del Liceo in cui opera, i percorsi di cui si sono indicate le tappe concettuali essenziali.

SCIENZE NATURALI

PRIMO BIENNIONel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione-descrizione. Si introduce, in termini operativi e come premessa agli sviluppi successivi, il metodo sperimentale nei suoi aspetti essenziali, con particolare attenzione all’ uso delle unita di misura e ai criteri per la raccolta e la registrazione dei dati. Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti già in precedenza acquisiti, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allostudio geomorfologico di strutture che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi, ghiacciai, mari eccetera). Per la biologia i contenuti si riferiscono all’osservazione delle caratteristiche degli organismiviventi, con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme con cui si manifestano (biodiversità). Perciò si utilizzano le tecniche sperimentali di base in campo biologico e l’osservazione microscopica. La

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varietà dei viventi e la complessità delle loro strutture e funzioni introducono allo studio dell’ evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei rapporti organismi-ambiente, mantenimento della biodiversità.Lo studio della chimica comprende l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la formula chimica e i suoi significati, una prima classificazione degli elementi (sistema periodico di Mendeleev). Fatti salvi i contenuti di scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe e sviluppati in modo coordinato con i percorsi di Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla classe, al contesto ancheterritoriale, alla fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate.

SECONDO BIENNIO

Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni.

Biologia

Si pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzioni del DNA, sintesi delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarda la forma e le funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali e animali, uomo compreso), trattandone aspetti anatomici e fisiologici e, soprattutto con riferimento al corpo umano, ponendo attenzione agli aspetti di educazione alla salute.

Chimica

Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Si introducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e proprietà, gli aspetti quantitativi delle trasformazioni (stechiometria), la struttura atomica e i modelli atomici, il sistema periodico, le proprietà periodiche e i legami chimici. Si introducono i concetti basilari della chimica organica (caratteristiche dell’atomo di carbonio, legami, catene, gruppi funzionali e classi di composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri, anche in soluzione (reazioni acido-base e ossidoriduzioni).

Scienze della Terra

Si introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in modo coordinato con la chimica e la fisica, cenni di mineralogia e di petrologia (le rocce).

I contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei, secondo quanto indicato per il I biennio.

QUINTO ANNO

Chimica - Biologia

Nel quinto anno il percorso di chimica e quello di biologia si intrecciano nella biochimica, relativamente alla struttura e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità, in particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni.

Scienze della Terra

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Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con particolare attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).

Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti ad esempio tra quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici) o su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti.Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica, matematica, storia e filosofia.

STORIA DELL’ARTE

SECONDO BIENNIO

Nel corso del secondo biennio si affronterà lo studio della produzione artistica dalle sue origini nell’area mediterranea alla fine del XVIII secolo.In considerazione dell’esteso arco temporale e del monte ore disponibile, occorre da parte dell’insegnante una programmazione che realisticamente preveda anzitutto alcuni contenuti irrinunciabili (artisti, opere, movimenti) in ragione della decisiva importanza che hanno avuto in determinati contesti storici, limitando per quanto possibile trattazioni di tipo monografico, ed enucleando di volta in volta i temi più significativi e le chiavi di lettura più appropriate.Si potranno poi prevedere degli approfondimenti della tradizione artistica o di significativi complessi archeologici, architettonici o museali del contesto urbano e territoriale.Tra i contenuti fondamentali: l’arte greca, scegliendo le opere più significative dei diversi periodi al fine di illustrare una concezione estetica che è alla radice dell’arte occidentale; lo stretto legame con la dimensione politica dell’arte e dell’architettura a Roma; la prima arte cristiana e la dimensione simbolica delle immagini; elementi essenziali di conoscenza della produzione artistica alto-medievale, in particolare dell’arte suntuaria; l’arte romanica, studiata attraverso le costanti formali e i principali centri di sviluppo; le invenzioni strutturali dell’architettura gotica come presupposto di una nuova spazialità; la “nascita” dell’arte italiana, con Giotto e gli altri grandi maestri attivi tra la seconda metà del Duecento e la prima metà del Trecento.Per l’arte del Rinascimento in particolare, data l’estrema ricchezza e la complessità della produzione artistica di questo periodo, è necessaria da parte del docente una rigorosa selezione di artisti e opere e l’individuazione di un percorso e di criteri-guida capaci comunque di fornire agli studenti un chiaro quadro di insieme e un certo numero di significativi approfondimenti.Tra i contenuti fondamentali: il primo Rinascimento a Firenze e gli “artisti precursori”; la scoperta della prospettiva e le conseguenze per le arti figurative; il classicismo in architettura, e i suoi sviluppi nella cultura architettonica europea; i principali centri artistici italiani; i rapporti tra arte italiana e arte fiamminga; gli iniziatori della “terza maniera”: Leonardo, Michelangelo, Raffaello; la dialettica Classicismo-Manierismo nell’arte del Cinquecento; la grande stagione dell’arte veneziana.Data la grande varietà delle esperienze artistiche di grandi e piccoli centri del Rinascimento, la scelta dei temi da trattare potrà essere orientata, oltre che dalle scelte culturali e didattiche dell’insegnante, dalla realtà territoriale del liceo.Analoghi criteri di selezione e di integrazione dei contenuti dovranno essere applicati alla trattazione del Seicento e del Settecento. Tra i contenuti fondamentali: le novità proposte dal naturalismo di Caravaggio e dal classicismo di Annibale Carracci e l’influenza esercitata da entrambi sulla produzione successiva; le opere esemplari del Barocco romano e dei suoi più importanti maestri; arte e illusione nella decorazione tardo-barocca e rococò; il vedutismo.

QUINTO ANNO

Nel quinto anno si prevede lo studio dell’Ottocento e del Novecento, a partire dai movimenti neoclassico e romantico, seguendo le principali linee di sviluppo dell’arte, dai movimenti di avanguardia fino alla metà dello scorso secolo, con uno sguardo sulle esperienze contemporanee.

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Tra i contenuti fondamentali: la riscoperta dell’antico come ideale civile ed estetico nel movimento neoclassico; l’arte del Romanticismo e i suoi legami con il contesto storico, la produzione letteraria, il pensiero filosofico; i riflessi del clima politico e sociale di metà Ottocento nella pittura dei realisti; l’importanza della fotografia e degli studi sulla luce e sul colore per la nascita dell’Impressionismo; la ricerca artistica dal Postimpressionismo alla rottura con la tradizione operata dalle avanguardie storiche; il clima storico e culturale in cui nasce e si sviluppa il movimento futurista; l’arte tra le due guerre e il ritorno all’ordine; la nascita e gli sviluppi del Movimento Moderno in architettura; le principali linee di ricerca dell’arte contemporanea.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVEPRIMO BIENNIODopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo dell’ istruzione si strutturerà un percorso didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base, ma anche finalizzato a valorizzare le potenzialità di ogni studente. La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive. Lo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità, ampliare le capacità coordinative e condizionali realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attività sportive, comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendocriticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui. Lo sport, le regole e il fair playLa pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumerà carattere di competitività dovrà realizzarsi privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti la consuetudine all’ attività motoria e sportiva. E’ fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilità, sia nell’ arbitraggio che in compiti di giuria. Lo studente praticherà gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si impegnerà negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla assunzione di responsabilità personali; collaborerà con i compagni all’ interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialità.Salute, benessere, sicurezza e prevenzioneLo studente conoscerà i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti, compreso quello stradale; adotterà i principi igienici e scientifici essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare l’efficienza fisica, cosi come le norme sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del proprio benessere. Conoscerà gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato.Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico Le pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale saranno un’occasione fondamentale per orientarsi in contesti diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con l’ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze derivanti da diversediscipline scolastiche.SECONDO BIENNIO

Nel secondo biennio l’azione di consolidamento e di sviluppo delle conoscenze e delle abilità degli studenti proseguirà al fine di migliorare la loro formazione motoria e sportiva.A questa età gli studenti, favoriti anche dalla completa maturazione delle aree cognitive frontali, acquisiranno una sempre più ampia capacità di lavorare con senso critico e creativo, con la consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta. La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressiveLa maggior padronanza di sé e l’ampliamento delle capacità coordinative, condizionali ed espressive permetteranno agli studenti di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare alcune metodiche di allenamento tali da poter affrontare attività motorie e sportive di alto livello, supportate anche da approfondimenti culturali e tecnico-tattici.Lo studente saprà valutare le proprie capacità e prestazioni confrontandole con le appropriate tabelle di riferimento e svolgere attività di diversa durata e intensità, distinguendo le variazioni fisiologiche indotte dalla pratica motoria e sportiva. Sperimenterà varie tecniche espressivo-comunicative in lavori individuali e di gruppo, che potranno suscitare un’autoriflessione ed un’analisi dell’esperienza vissuta. Lo sport, le regole e il fair play

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L’accresciuto livello delle prestazioni permetterà agli allievi un maggiore coinvolgimento in ambito sportivo, nonché la partecipazione e l’organizzazione di competizioni della scuola nelle diverse specialità sportive o attività espressive.Lo studente coopererà in équipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individuali e l’attitudine a ruoli definiti; saprà osservare ed interpretare i fenomeni legati al mondo sportivo ed all’attività fisica; praticherà gli sport approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica.Salute, benessere, sicurezza e prevenzioneOgni allievo saprà prendere coscienza della propria corporeità al fine di perseguire quotidianamente il proprio benessere individuale. Saprà adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle diverse attività, nel rispetto della propria e dell’altrui incolumità; egli dovrà pertanto conoscere le informazioni relative all’intervento di primo soccorso. Relazione con l’ambiente naturale e tecnologicoIl rapporto con la natura si svilupperà attraverso attività che permetteranno esperienze motorie ed organizzative di maggior difficoltà, stimolando il piacere di vivere esperienze diversificate, sia individualmente che nel gruppo.Gli allievi sapranno affrontare l’attività motoria e sportiva utilizzando attrezzi, materiali ed eventuali strumenti tecnologici e/o informatici.

QUINTO ANNO

La personalità dello studente potrà essere pienamente valorizzata attraverso l’ulteriore diversificazione delle attività, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali nell’ottica del pieno sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In tal modo le scienze motorie potranno far acquisire allo studente abilità molteplici, trasferibili in qualunque altro contesto di vita. Ciò porterà all’acquisizione di corretti stili comportamentali che abbiano radice nelle attività motorie sviluppate nell’arco del quinquennio in sinergia con l’educazione alla salute, all’affettività, all’ambiente e alla legalità.La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressiveLo studente sarà in grado di sviluppare un’attività motoria complessa, adeguata ad una completa maturazione personale.Avrà piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Saprà osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell’attività motoria e sportiva proposta nell’attuale contesto socioculturale, in una prospettiva di durata lungo tutto l’arco della vita.Lo sport, le regole e il fair playLo studente conoscerà e applicherà le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi; saprà affrontare il confronto agonistico con un’etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Saprà svolgere ruoli di direzione dell’attività sportiva, nonché organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed extra-scuola. Salute, benessere, sicurezza e prevenzioneLo studente assumerà stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattore dinamico, conferendo il giusto valore all’attività fisica e sportiva, anche attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta alimentazione e di come essa è utilizzata nell’ambito dell’attività fisica e nei vari sport. Relazione con l’ambiente naturale e tecnologicoLo studente saprà mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando lo stesso ed impegnandosi in attività ludiche e sportive in diversi ambiti, anche con l’utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale a ciò preposta.2.3 Corsi di studio e quadri orario in vigore a partire dall’A:S: 2010/2011 per le classi del 1° biennio e per le classi il terzo anno:

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LICEO CLASSICO

1° Biennio 2° Biennio V anno

1° 2° 3° 4° 5°

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 165 165 132 132 132

Lingua e cultura greca 132 132 99 99 99

Lingua straniera 1 99 99 99 99 99

Storia 99 99 99

Storia e Geografia 99 99

Filosofia 99 99 99

Matematica* 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali** 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative

33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 1023 1023 1023

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO - (OSA)

LICEO LINGUISTICO

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

LinguaPRIMO BIENNIONel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e approfondisce le capacità linguistiche orali e scritte, mediante attività che promuovano un uso linguistico efficace e corretto, affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli aspetti nomenclatori. Le differenze generali nell’uso della lingua sarà riservata alle diverse forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale. Nell’ambito della produzione orale lo studente sarà abituato al rispetto dei turni verbali, all’ordine dei temi e all’efficacia espressiva. Nell’ambito della produzione scritta saprà controllare la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti, l’organizzazione logica entro e oltre la frase, l’uso dei connettivi (preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del testo), dell’interpunzione, e saprà compiere adeguate scelte lessicali. Tali attività consentiranno di sviluppare la competenza testuale sia nella comprensione (individuare dati e informazioni, fare inferenze, comprendere le relazioni logiche interne) sia nella produzione (curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica). Oltre alla pratica

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tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie tipologie, lo studente sarà in grado di comporre brevi scritti su consegne vincolate, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti informativi salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare, comporre testi variando i registri e i punti di vista. Questo percorso utilizzerà le opportunità offerte da tutte le discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare l’arricchimento del lessico e sviluppare le capacita di interazione con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la trasversalità dell’insegnamento della Lingua italiana impone che la collaborazione con le altre discipline sia effettiva e programmata. Al termine del primo biennio affronterà, in prospettiva storica, il tema della nascita, dalla matrice latina, dei volgari italiani e della diffusione del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale affermazione come lingua italiana.

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

Nel secondo biennio e nell’anno finale lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilità della lingua, considerata in una grande varietà di testi proposti allo studio.

L’affinamento delle competenze di comprensione e produzione sarà perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte ecc.). In questa prospettiva, si avrà particolare riguardo al possesso dei lessici disciplinari, con particolare attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso.

Lo studente analizzerà i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le peculiarità del lessico, della semantica e della sintassi e, nei testi poetici, l’incidenza del linguaggio figurato e della metrica. Essi, pur restando al centro dell’attenzione, andranno affiancati da testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari; nella prosa saggistica, ad esempio, si metteranno in evidenza le tecniche dell’argomentazione.

Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell’italiano in Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l’importanza della coscienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la progressiva diffusione dell’italiano parlato nella comunità nazionale dall’Unità ad oggi. Saranno segnalate le tendenze evolutive più recenti per quanto riguarda la semplificazione delle strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati, l’accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi.

LETTERATURAPRIMO BIENNIONel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori significativi della classicità, da leggere in traduzione, al fine di individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la civiltà occidentale e radicatesi – magari in modo inconsapevole – nell'immaginario collettivo, cosi come e andato assestandosi nel corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo, l’Eneide, qualche altro testo di primari autori greci e latini, specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggera i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualità artistica, il contributo decisivo alla formazione dell’italiano moderno, l’esemplarità realizzativa della forma-romanzo, l’ampiezza e la varietà di temi e di prospettive sul mondo. Alla fine del primo biennio si accosterà, attraverso alcune letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica.Attraverso l’esercizio sui testi inizia ad acquisire le principali tecniche di analisi (generi letterari,metrica, retorica, ecc.).

SECONDO BIENNIO

Il disegno storico della letteratura italiana si estenderà dallo Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato diacronico, essenziale alla comprensione della storicità di ogni fenomeno letterario, richiede di selezionare, lungo l’asse del tempo, i momenti più rilevanti della civiltà letteraria, gli scrittori e le opere che più hanno contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono, sia ad arricchire, in modo significativo e durevole, il sistema letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della rappresentazione simbolica della realtà, quanto attraverso la codificazione e l’innovazione delle forme e degli istituti dei

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diversi generi. Su questi occorrerà, dunque, puntare, sottraendosi alla tentazione di un generico enciclopedismo.

Il senso e l’ampiezza del contesto culturale, dentro cui la letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri, non possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si stampano autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto delle strutture sociali e del loro rapporto con i gruppi intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la città, le forme della committenza), dell’affermarsi di visioni del mondo (l’umanesimo, il rinascimento, il barocco, l’Illuminismo) e di nuovi paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la secolarizzazione), non può non giovarsi dell’apporto di diversi domini disciplinari.

È dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi culturali - cui concorrerà lo studio della storia, della filosofia, della storia dell’arte, delle discipline scientifiche - che troveranno necessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia sarà letta nel corso degli ultimi tre anni, nella misura di almeno 25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da Petrarca a Foscolo), la grande stagione della poesia narrativa cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della prosa, dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato politico a quello scientifico (Machiavelli, Galileo), l’affermarsi della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri).

QUINTO ANNO

In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme, della complessità della sua posizione nella letteratura europea del XIX secolo, Leopardi sarà studiato all’inizio dell’ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare, il disegno storico, che andrà dall’Unità d’Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema letterario (generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno modificato via via l’assetto sociale e politico italiano e dall’altro lato con i fenomeni che contrassegnano più generalmente la modernità e la postmodernità, osservate in un panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo.

Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che più hanno marcato l’innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i propri statuti nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica, meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione simbolista europea che da quello s’inaugura. L’incidenza lungo tutto il Novecento delle voci di Pascoli e d’Annunzio ne rende imprescindibile lo studio; così come, sul versante della narrativa, la rappresentazione del “vero” in Verga e la scomposizione delle forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti momenti non eludibili del costituirsi della “tradizione del Novecento”.

Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell’attuale, il percorso della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, …). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello…).

Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica.

LINGUA LATINALINEE GENERALI E COMPETENZEAl termine del primo biennio lo studente conosce i fondamenti della lingua latina ed e in grado di riflettere metalinguisticamente su di essi attraverso la traduzione di testi d’autore non troppo impegnativi e debitamente annotati. La competenza linguistica in uscita dal percorso, pur attestandosi ad un livello di base, consente allo studente di riconoscere affinità e divergenze tra latino, italiano e altre lingue romanze e non romanze, con particolare riguardo a quelle studiate nel singolo istituto o corso. Ciò sia sul versante delle strutture morfologiche (formazione delle parole, caratteristiche dei suffissi, esiti morfologici nelle lingue romanze) e sintattiche (evoluzione del sistema flessivo), sia su quello della semantica storica (etimologia, slittamento di significato, allotropie). Anche grazie al concorrere dei paralleli studi di storia romana, lo studente sa orientarsi su alcuni aspetti della società e della cultura di Roma antica, muovendo sempre dai fattori linguistici,

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con speciale attenzione ai campi lessicali che individuano i legami famigliari, il linguaggio del diritto, della politica e della sfera cultuale e religiosa.OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTONella progressiva acquisizione delle competenze linguistiche di base, lo studente si concentra sulle strutture fonologiche (sistema quantitativo, legge della penultima), morfologiche, sintattiche e lessicali di base della lingua latina. Nella morfologia e considerata obiettivo essenziale la conoscenza della flessione del sostantivo (almeno le prime tre declinazioni, le uniche produttive nelle lingue romanze), dell'aggettivo qualificativo di grado positivo (classi), del verbo (coniugazioni regolari e principali verbi irregolari), del pronome (personale, relativo, dimostrativo, interrogativo, indefinito). Nella sintassi ci si limiterà ad alcuni costrutti più notevoli: funzioni del participio e ablativo assoluto, sintassi delle infinitive, valori delle congiunzioni cum e ut. In vista di un precoce accostamento ai testi, un’interessante alternativa allo studio tradizionale della grammatica normativa e offerta dal cosiddetto “latino naturale”(metodo Orberg), che consente un apprendimento sintetico della lingua, a partire proprio dai testi. Nel lessico lo studio sarà centrato sulla formazione delle parole e sulla semantica, specie in ottica contrastiva. E opportuno, inoltre, introdurre gli studenti alla conoscenza della cultura latina attraverso brani d'autore in traduzione con testo a fronte o corredati di opportune note, così che la competenza di base non rimanga astratta e avulsa dai testi reali in cui la lingua latina si esprime.

LINGUA E CULTURA STRANIERA 1(INGLESE)LinguaPRIMO BIENNIOLo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative rapportabili orientativamente al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. In particolare, lo studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e ad esperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle abilità e strategie di apprendimento acquisite nella lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio.SECONDO BIENNIO

Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative rapportabili al Livello B1.2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.In particolare, lo studente comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti su argomenti diversificati; produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; elabora testi orali/scritti, di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, letteratura, cinema, arte, ecc.; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.), anche in un’ottica comparativa al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana; utilizza lessico e forme testuali adeguate per lo studio e l’apprendimento di altre discipline; riflette su conoscenze, abilità e strategie acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilità ad altre lingue.QUINTO ANNO

Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.Lo studente produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire ad un buon livello di padronanza linguistica.In particolare, lo studente consolida il metodo di studio della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti di una disciplina non linguistica, in funzione dello sviluppo di interessi personali o professionali.

CulturaPRIMO BIENNIONell’ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale relativo alla lingua straniera, lo

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studente comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all’ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualità, testi letterari di facile comprensione, film, video ecc. per coglierne le principali specificità formali e culturali; riconosce similarità e diversità tra fenomeni culturali di paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).SECONDO BIENNIO

Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze relative all’universo culturale della lingua straniera, lo studente approfondisce aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento agli ambiti sociale, letterario e artistico; legge, analizza e interpreta testi letterari con riferimento ad una pluralità di generi quali il racconto, il romanzo, la poesia, il testo teatrale, ecc. relativi ad autori particolarmente rappresentativi della tradizione letteraria del paese di cui studia la lingua; analizza e confronta testi letterari di epoche diverse con testi letterari italiani o relativi ad altre culture; analizza produzioni artistiche di varia natura provenienti da lingue/culture diverse (italiane e straniere) mettendoli in relazione tra loro e con i contesti storico-sociali; utilizza le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio, anche con riferimento a discipline non linguistiche.QUINTO ANNO

Lo studente approfondisce gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio (ambiti storico-sociale, letterario e artistico) con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e culture diverse (italiane e straniere); comprende e interpreta prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, cinema, musica, arte; utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti di natura non linguistica, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri.

LINGUA E CULTURA STRANIERA 2 e 3 (FRANCESE-TEDESCO)LinguaPRIMO BIENNIONell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale brevi testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce brevi testi orali e scritti per descrivere in modo semplice persone e situazioni; partecipa a brevi conversazioni e interagisce in semplici scambi su argomenti noti di interesse personale; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sulle funzioni linguistiche, anche in un’ottica comparativa con la lingua italiana; riflette sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio.SECONDO BIENNIO

Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi orali e scritti lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e ad esperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, registri, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; utilizza lessico e forme testuali adeguate per lo studio e l’apprendimento di altre discipline; utilizza nello studio della lingua abilità e strategie di apprendimento acquisite studiando altre lingue straniere.QUINTO ANNO

Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. In particolare consolida il proprio metodo di studio, trasferendo nella lingua abilità e strategie acquisite studiando altre lingue; produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire ad un’accettabile competenza linguistica.

CulturaPRIMO BIENNIO

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Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende e analizza aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all’ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici su argomenti di interesse personale e sociale; confronta aspetti della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui la lingua e parlata.SECONDO BIENNIO

Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale relativo alla lingua straniera, lo studente comprende e analizza aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all’ambito sociale e letterario; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici su argomenti di attualità, letteratura, cinema, arte, ecc.; riconosce similarità e diversità tra fenomeni culturali di paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).QUINTO ANNO

Lo studente approfondisce gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio; comprende ed analizza brevi testi letterari e altre semplici forme espressive di interesse personale e sociale (attualità, cinema, musica, arte, ecc.), anche con il ricorso alle nuove tecnologie; utilizza la lingua straniera per lo studio e l’apprendimento di argomenti inerenti le discipline non linguistiche.

STORIA E GEOGRAFIASTORIAPRIMO BIENNIOIl primo biennio sarà dedicato allo studio delle civiltà antiche e di quella altomedievale. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le principali civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana; l’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano-barbarica; società ed economia nell’Europa altomedioevale; la Chiesa nell’Europa altomedievale; la nascita e la diffusione dell’Islam; Impero e regni nell’alto medioevo; il particolarismo signorile e feudale. Lo studio dei vari argomenti sarà accompagnato da una riflessione sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica e medievale e sul contributo di discipline come l’archeologia, l’epigrafia e la paleografia.SECONDO BIENNIO

Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo di formazione dell’Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale tra medioevo ed età moderna, nell’arco cronologico che va dall’XI secolo fino alle soglie del Novecento.Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della rinascita dell’XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero), comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; società ed economia nell’Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali e l’avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi dell’unità religiosa dell’Europa; la costruzione degli stati moderni e l’assolutismo; lo sviluppo dell’economia fino alla rivoluzione industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese, americana, francese); l’età napoleonica e la Restaurazione; il problema della nazionalità nell’Ottocento, il Risorgimento italiano e l’Italia unita; l’Occidente degli Stati-Nazione; la questione sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale; l’imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano fino alla fine dell’Ottocento.E’ opportuno che alcuni temi cruciali (ad esempio: società e cultura del Medioevo, il Rinascimento, La nascita della cultura scientifica nel Seicento, l’Illuminismo, il Romanticismo) siano trattati in modo interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti.

QUINTO ANNO

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L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea, dall’analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i principali eventi contemporanei, è tuttavia necessario che ciò avvenga nella chiara consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico è ancora aperto.Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: l’inizio della società di massa in Occidente; l’età giolittiana; la prima guerra mondiale; la rivoluzione russa e l’URSS da Lenin a Stalin; la crisi del dopoguerra; il fascismo; la crisi del ’29 e le sue conseguenze negli Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la shoah e gli altri genocidi del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l’Italia dal Fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana.Il quadro storico del secondo Novecento dovrà costruirsi attorno a tre linee fondamentali: 1) dalla “guerra fredda” alle svolte di fine Novecento: l’ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l’età di Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di formazione dell’Unione Europea, i processi di globalizzazione, la rivoluzione informatica e le nuove conflittualità del mondo globale; 2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America latina: la nascita dello stato d’Israele e la questione palestinese, il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell’India come potenze mondiali; 3) la storia d’Italia nel secondo dopoguerra: la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico all’inizio degli anni 90.Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro natura “geografica” (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).

GEOGRAFIAPRIMO BIENNIONel corso del biennio lo studente si concentrerà sullo studio del pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti dell’Italia, dell’Europa, dei continenti e degli Stati. Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come temi principali: il paesaggio, l’urbanizzazione, la globalizzazione e le sue conseguenze, le diversità culturali (lingue, religioni), le migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione tra economia, ambiente e società, gli squilibri fra regioni del mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento climatico, alimentazione e biodiversità), la geopolitica, l’Unione europea, l’Italia, l’Europa e i suoi Stati principali, i continenti e i loro Stati più rilevanti. Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo precedente relativamente all’Italia, all’Europa e agli altri continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di concetti fondamentali e attuali, da sviluppare poi nell’arco dell’intero quinquennio. A livello esemplificativo lo studente descriverà e collocherà su base cartografica, anche attraverso l’esercizio di lettura delle carte mute, i principali Stati del mondo (con un’attenzione particolare all’area mediterranea ed europea). Tale descrizione sintetica mirerà a fornire un quadro degli aspetti ambientali, demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e cambiamenti di scala. Importante a tale riguardo sarà anche la capacita di dar conto dell’importanza di alcuni fattori fondamentali per gli insediamenti dei popoli e la costituzione degli Stati, in prospettiva geostorica (esistenza o meno di confini naturali, vie d’acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di transito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree linguistiche, diffusione delle religioni). Nello specifico degli aspetti demografici lo studente dovra acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di crescita delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del presente, la distribuzione e la densità della popolazione, in relazione a fattori ambientali (clima, risorse idriche, altitudine, ecc.) e fattori sociali (povertà, livelli di istruzione, reddito, ecc.). Per questo tipo di analisi prenderà familiarità con la lettura e la produzione degli strumenti statistico-quantitativi (compresi grafici e istogrammi, che consentono letture di sintesi e didettaglio in grado di far emergere le specificità locali), e con le diverse rappresentazioni della terra e le loro finalità, dalle origini della cartografia (argomento che si presta più che mai a un rapporto con la storia) fino al GIS.

FILOSOFIA

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SECONDO BIENNIO

Nel corso del biennio lo studente acquisirà familiarità con la specificità del sapere filosofico, apprendendone il lessico fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in modo organico le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere rappresentativi delle tappe più significative della ricerca filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il più possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A tale scopo ogni autore sarà inserito in un quadro sistematico e ne saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le soluzioni.Nell’ambito della filosofia antica imprescindibile sarà la trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore comprensione di questi autori gioverà la conoscenza della indagine dei filosofi presocratici e della sofistica. L’esame degli sviluppi del pensiero in età ellenistico-romana e del neoplatonismo introdurrà il tema dell'incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche.Tra gli autori rappresentativi della tarda antichità e del medioevo, saranno proposti necessariamente Agostino d’Ippona, inquadrato nel contesto della riflessione patristica, e Tommaso d’Aquino, alla cui maggior comprensione sarà utile la conoscenza dello sviluppo della filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla svolta impressa dalla “riscoperta” di Aristotele e alla sua crisi nel XIV secolo.Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all’empirismo di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno, con riferimento almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau; l’idealismo tedesco con particolare riferimento a Hegel. Per sviluppare questi argomenti sarà opportuno inquadrare adeguatamente gli orizzonti culturali aperti da movimenti come l’Umanesimo-Rinascimento, l’Illuminismo e il Romanticismo, esaminando il contributo di altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot, con particolare attenzione nei confronti di grandi esponenti della tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz) e allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio gli sviluppi della logica e della riflessione scientifica, i nuovi statuti filosofici della psicologia, della biologia, della fisica e della filosofia della storia).

QUINTO ANNO

L’ultimo anno è dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri. Nell’ambito del pensiero ottocentesco sarà imprescindibile lo studio di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, inquadrati nel contesto delle reazioni all’hegelismo, e di Nietzsche. Il quadro culturale dell’epoca dovrà essere completato con l’esame del Positivismo e delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonché dei più significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza.Il percorso continuerà poi con almeno quattro autori o problemi della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali diversi scelti tra i seguenti: a) Husserl e la fenomenologia; b) Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e l’esistenzialismo; d) il neoidealismo italiano e) Wittgenstein e la filosofia analitica; f) vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia; h) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia politica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica; i) la filosofia del linguaggio; l) l'ermeneutica filosofica.

MATEMATICAARITMETICA E ALGEBRAPRIMO BIENNIOIl primo biennio sarà dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a quello algebrico. Lo studente svilupperà le sue capacita nel calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate le proprietà delle operazioni. Lo studio dell’algoritmo euclideo per la determinazione del MCD permetterà di approfondire la conoscenza della struttura

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dei numeri interi e di un esempio importante di procedimento algoritmico. Lo studente acquisirà una conoscenza intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro rappresentazione geometrica su una retta. La dimostrazione dell’irrazionalità di 2 e di altri numeri sarà un’importante occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornirà un esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico e un’occasione per affrontare il tema dell’approssimazione. L’acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sarà accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori. Lo studente apprenderà gli elementi di base del calcolo letterale, le proprietà dei polinomi e le più semplici operazioni tra di essi. Lo studente acquisirà la capacita di eseguire calcoli con le espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante un’equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica.

GEOMETRIAIl primo biennio avrà come obiettivo la conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea del piano. Verrà chiarita l’importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli Elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica occidentale. In coerenza con il modo con cui si e presentato storicamente, l’approccio euclideo non sara ridotto a una formulazione puramente assiomatica. Al teorema di Pitagora sarà dedicata una particolare attenzione affinché ne siano compresi sia gli aspetti geometrici che le implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali. Lo studente acquisirà la conoscenza delle principali trasformazioni geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e sarà in grado di riconoscere le principali proprietà invarianti. La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sarà effettuata sia mediante strumenti tradizionali (in particolare la riga e compasso, sottolineando il significato storico di questa metodologia nella geometria euclidea), sia mediante programmi informatici di geometria. Lo studente apprenderà a far uso del metodo delle coordinate cartesiane, in una prima fase limitato alla rappresentazione di punti e rette nel piano e di proprietà come il parallelismo e laperpendicolarità. L’intervento dell’algebra nella rappresentazione degli oggetti geometrici non sarà disgiunto dall’approfondimento della portata concettuale e tecnica di questa branca della matematica. RELAZIONI E FUNZIONIObiettivo di studio sarà il linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo all’introduzione del concetto di modello matematico. In particolare, lo studente apprenderà a descrivere un problema con un’equazione, una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle decisioni. Lo studente studierà le funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = |x|, f(x) = a/x, f(x) = x2 sia in termini strettamente matematici sia in funzione della descrizione e soluzione di problemi applicativi. Saprà studiare le soluzioni delle equazioni di primo grado in una incognita, delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni lineari in due incognite, e conoscerà le tecniche necessarie alla loro risoluzione grafica e algebrica. Apprenderà gli elementi della teoria della proporzionalità diretta e inversa. Lo studente sarà in grado di passare agevolmente da un registro di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati.DATI E PREVISIONILo studente sarà in grado di rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme di dati, scegliendo le rappresentazioni più idonee. Saprà distinguere tra caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui, operare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno studiate le definizioni e le proprietà dei valori medi e delle misure di variabilità, nonché l’uso strumenti di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e serie statistiche. Lo studio sarà svolto il più possibile in collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati siano raccolti direttamente dagli studenti. Lo studente apprenderà la nozione di probabilità, con esempi tratti da contesti classici e con l’introduzione di nozioni di statistica. Sarà approfondito in modo rigoroso il concetto di modello matematico, distinguendone la specificità concettuale e metodica rispetto all’approccio della fisica classica.ELEMENTI DI INFORMATICALo studente diverrà familiare con gli strumenti informatici, al fine precipuo di rappresentare e testuali e multimediali. Un tema fondamentale di studio sarà il concetto di algoritmo e l’elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel caso di problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il concetto di funzione calcolabile e di calcolabilità e alcuni semplici esempi relativi.

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SECONDO BIENNIO

Aritmetica e algebraLo studente apprenderà a fattorizzare semplici polinomi, saprà eseguire semplici casi di divisione con resto fra due polinomi, e ne approfondirà l’analogia con la divisione fra numeri interi.Apprenderà gli elementi dell’algebra dei vettori (somma, moltiplicazione per scalare e prodotto scalare), e ne comprenderà il ruolo fondamentale nella fisica.Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero π, e di contesti in cui compaiono crescite esponenziali con il numero e, permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali, con riguardo alla tematica dei numeri trascendenti. Attraverso una prima conoscenza del problema della formalizzazione dei numeri reali lo studente si introdurrà alla problematica dell’infinito matematico e delle sue connessioni con il pensiero filosofico. Inoltre acquisirà i primi elementi del calcolo approssimato, sia dal punto di vista teorico sia mediante l’uso di strumenti di calcolo.GeometriaLe sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista geometrico sintetico che analitico. Inoltre, lo studente approfondirà la comprensione della specificità dei due approcci (sintetico e analitico) allo studio della geometria.Studierà le proprietà della circonferenza e del cerchio e il problema della determinazione dell'area del cerchio. Apprenderà le definizioni e le proprietà e relazioni elementari delle funzioni circolari, i teoremi che permettono la risoluzione dei triangoli e il loro uso nell’ambito di altre discipline, in particolare nella fisica.Studierà alcuni esempi significativi di luogo geometrico.Affronterà l’estensione allo spazio di alcuni temi e di alcune tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare l’intuizione geometrica. In particolare, studierà le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarità.Relazioni e funzioniLo studente apprenderà lo studio delle funzioni quadratiche; a risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado e rappresentare e risolvere problemi utilizzando equazioni di secondo grado. Studierà le funzioni elementari dell’analisi e dei loro grafici, in particolare le funzioni polinomiali, razionali, circolari, esponenziale e logaritmo.Apprenderà a costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponenziale, nonché di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle altre discipline; tutto ciò sia in un contesto discreto sia continuo. Non sarà richiesta l'acquisizione di particolare abilità nella risoluzione di equazioni e disequazioni in cui compaiono queste funzioni, abilità che sarà limitata a casi semplici e significativi.Dati e previsioniLo studente, in ambiti via via più complessi, il cui studio sarà sviluppato il più possibile in collegamento con le altre discipline e in cui i dati potranno essere raccolti direttamente dagli studenti, saprà far uso delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, dei concetti di deviazione standard, dipendenza, correlazione e regressione, e di campione.Studierà la probabilità condizionata e composta, la formula di Bayes e le sue applicazioni, nonché gli elementi di base del calcolo combinatorio.In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondirà il concetto di modello matematico.QUINTO ANNO

GeometriaLo studente apprenderà i primi elementi di geometria analitica dello spazio e la rappresentazione analitica di rette, piani e sfere.

Relazioni e funzioni

Lo studente approfondirà lo studio delle funzioni fondamentali dell’analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre discipline. Acquisirà il concetto di limite di una successione e di una funzione e apprenderà a calcolare i limiti in casi semplici. Lo studente acquisirà i principali concetti del calcolo infinitesimale – in particolare la continuità, la derivabilità e l’integrabilità – anche in relazione con le problematiche in cui sono nati (velocità istantanea in meccanica, tangente di una curva, calcolo di aree e volumi). Non sarà richiesto un particolare

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addestramento alle tecniche del calcolo, che si limiterà alla capacità di derivare le funzioni già studiate, semplici prodotti, quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali e alla capacità di integrare funzioni polinomiali intere e altre funzioni elementari, nonché a determinare aree e volumi in casi semplici. L’obiettivo principale sarà soprattutto quello di comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura. In particolare, si tratterà di approfondire l’idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni in numerosi ambiti.

Dati e previsioniLo studente apprenderà le caratteristiche di alcune distribuzioni di probabilità (in particolare, la distribuzione binomiale e qualche esempio di distribuzione continua).In relazione con le nuove conoscenze acquisite, anche nell’ambito delle relazioni della matematica con altre discipline, lo studente avrà ulteriormente approfondito il concetto di modello matematico e sviluppato la capacità di costruirne e analizzarne esempi.SECONDO BIENNIO

Si inizierà a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo studente avrà chiaro il campo di indagine della disciplina ed imparerà ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio adeguato.Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi all’equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sarà affrontato sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relatività di Galilei. Dall’analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con i concetti di lavoro, energia e quantità di moto per arrivare a discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, consentirà allo studente, anche in rapporto con la storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici.Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affronterà concetti di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio termico. Il modello del gas perfetto gli permetterà di comprendere le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi della termodinamica lo porterà a generalizzare la legge di conservazione dell’energia e a comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia.L’ottica geometrica permetterà di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e di analizzare le proprietà di lenti e specchi.Lo studio delle onde riguarderà le onde meccaniche, i loro parametri, i fenomeni caratteristici e si concluderà con elementi essenziali di ottica fisica.I temi indicati dovranno essere sviluppati dall’insegnante secondo modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, anche in modo ricorsivo, al fine di rendere lo studente familiare con il metodo di indagine specifico della fisica.

QUINTO ANNO

Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, la necessità del suo superamento e dell’introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico.Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con l’induzione elettromagnetica; un’analisi intuitiva dei rapporti fra campi elettrici e magnetici variabili lo porterà a comprendere la natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro applicazioni nelle varie bande di frequenza.La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca, aderendo a progetti di orientamento.E’ auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa e energia.

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Alla professionalità del docente si deve intendere affidata la responsabilità di declinare in modo coerente alla tipologia del Liceo in cui opera, i percorsi di cui si sono indicate le tappe concettuali essenziali.

FISICASECONDO BIENNIO

Si inizierà a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo studente avrà chiaro il campo di indagine della disciplina ed imparerà ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio adeguato.Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi all’equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sarà affrontato sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relatività di Galilei. Dall’analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con i concetti di lavoro, energia e quantità di moto per arrivare a discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, consentirà allo studente, anche in rapporto con la storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici.Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affronterà concetti di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio termico. Il modello del gas perfetto gli permetterà di comprendere le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi della termodinamica lo porterà a generalizzare la legge di conservazione dell’energia e a comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia.L’ottica geometrica permetterà di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e di analizzare le proprietà di lenti e specchi.Lo studio delle onde riguarderà le onde meccaniche, i loro parametri, i fenomeni caratteristici e si concluderà con elementi essenziali di ottica fisica.I temi indicati dovranno essere sviluppati dall’insegnante secondo modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, anche in modo ricorsivo, al fine di rendere lo studente familiare con il metodo di indagine specifico della fisica.

QUINTO ANNO

Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, la necessità del suo superamento e dell’introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico.Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con l’induzione elettromagnetica; un’analisi intuitiva dei rapporti fra campi elettrici e magnetici variabili lo porterà a comprendere la natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro applicazioni nelle varie bande di frequenza.La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca, aderendo a progetti di orientamento.E’ auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa e energia.Alla professionalità del docente si deve intendere affidata la responsabilità di declinare in modo coerente alla tipologia del Liceo in cui opera, i percorsi di cui si sono indicate le tappe concettuali essenziali.

SCIENZE NATURALIPRIMO BIENNIONel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione descrizione. Si introduce, in termini operativi e come premessa agli sviluppi successivi, il metodosperimentale nei suoi aspetti essenziali, con particolare attenzione all’uso delle unita di misurae ai criteri per la raccolta e la registrazione dei dati.

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Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti già in precedenza acquisiti, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio geomorfologico di strutture che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi,ghiacciai, mari eccetera). Per la biologia i contenuti si riferiscono all’osservazione delle caratteristiche degli organismi viventi, con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme con cui si manifestano (biodiversità). Perciò si utilizzano le tecniche sperimentali di base in campo biologico e l’osservazione microscopica. La varieta dei viventi e la complessità delle loro strutture e funzioni introducono allo studio dell’evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei rapporti organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e mantenimento della biodiversità. Lo studio Lo studio della chimica comprende l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei, sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la formula chimica e i suoi significati, una prima classificazione degli elementi (sistema periodico di Mendeleev).Fatti salvi i contenuti di scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe e sviluppati in modo coordinato con i percorsi di Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla classe, al contesto anche territoriale, alla fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate.SECONDO BIENNIO

Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni.

BiologiaSi pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzioni del DNA, sintesi delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarda la forma e le funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali e animali, uomo compreso), trattandone aspetti anatomici e fisiologici e, soprattutto con riferimento al corpo umano, ponendo attenzione agli aspetti di educazione alla salute.

ChimicaSi riprende la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Si introducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e proprietà, gli aspetti quantitativi delle trasformazioni (stechiometria), la struttura atomica e i modelli atomici, il sistema periodico, le proprietà periodiche e i legami chimici. Si introducono i concetti basilari della chimica organica (caratteristiche dell’atomo di carbonio, legami, catene, gruppi funzionali e classi di composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri, anche in soluzione (reazioni acido-base e ossidoriduzioni).

Scienze della TerraSi introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in modo coordinato con la chimica e la fisica, cenni di mineralogia e di petrologia (le rocce).I contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei, secondo quanto indicato per il I biennio.

QUINTO ANNO

Chimica - BiologiaNel quinto anno il percorso di chimica e quello di biologia si intrecciano nella biochimica, relativamente alla struttura e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità, in particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni.

Scienze della Terra

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Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con particolare attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti ad esempio tra quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici) o su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti.Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica, matematica, storia e filosofia.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVEPRIMO BIENNIODopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo dell’istruzione si strutturerà un percorso didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base, ma anche finalizzato a valorizzare le potenzialità di ogni studente. La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive Lo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità, ampliare le capacità coordinative e condizionali realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attività sportive, comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui.LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAYLa pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumerà carattere di competitività, dovrà realizzarsi privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti la consuetudine all’attività motoria e sportiva. E’ fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilità, sia nell’arbitraggio che in compiti di giuria. Lo studente praticherà gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si impegnerà negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla assunzione di responsabilità personali; collaborerà con i compagni all’interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialità.SALUTE, BENESSERE, SICUREZZA E PREVENZIONELo studente conoscerà i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti, compreso quello stradale; adotterà i principi igienici e scientifici essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare l’efficienza fisica, così come le norme sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del proprio benessere. Conoscerà gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato.RELAZIONE CON L’AMBIENTE NATURALE E TECNOLOGICOLe pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale saranno un’occasione fondamentale per orientarsi in contesti diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con l’ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche.

STORIA DELL’ARTESECONDO BIENNIO

Nel corso del secondo biennio si affronterà lo studio della produzione artistica dalle sue origini nell’area mediterranea alla fine del XVIII secolo. In considerazione dell’esteso arco temporale e del monte ore disponibile, occorre da parte dell’insegnante una programmazione che realisticamente preveda anzitutto alcuni contenuti irrinunciabili (artisti, opere, movimenti) in ragione della decisiva importanza che hanno avuto in determinati contesti storici, limitando per quanto possibile trattazioni di tipo monografico, ed enucleando di volta in volta i temi più significativi e le chiavi di lettura più appropriate.Si potranno poi prevedere degli approfondimenti della tradizione artistica o di significativi complessi archeologici, architettonici o museali del contesto urbano e territoriale.Tra i contenuti fondamentali: l’arte greca, scegliendo le opere più significative dei diversi periodi al fine di illustrare una concezione estetica che è alla radice dell’arte occidentale; lo stretto legame con la dimensione politica dell’arte e dell’architettura a Roma; la prima arte cristiana e la dimensione simbolica delle immagini; elementi essenziali di conoscenza della produzione artistica alto-medievale, in particolare dell’arte suntuaria; l’arte romanica, studiata attraverso le costanti formali e i principali centri di sviluppo; le invenzioni strutturali dell’architettura gotica come presupposto di una nuova spazialità; la “nascita”

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dell’arte italiana, con Giotto e gli altri grandi maestri attivi tra la seconda metà del Duecento e la prima metà del Trecento.Per l’arte del Rinascimento in particolare, data l’estrema ricchezza e la complessità della produzione artistica di questo periodo, è necessaria da parte del docente una rigorosa selezione di artisti e opere e l’individuazione di un percorso e di criteri-guida capaci comunque di fornire agli studenti un chiaro quadro di insieme e un certo numero di significativi approfondimenti.Tra i contenuti fondamentali: il primo Rinascimento a Firenze e gli “artisti precursori”; la scoperta della prospettiva e le conseguenze per le arti figurative; il classicismo in architettura, e i suoi sviluppi nella cultura architettonica europea; i principali centri artistici italiani; i rapporti tra arte italiana e arte fiamminga; gli iniziatori della “terza maniera”: Leonardo, Michelangelo, Raffaello; la dialettica Classicismo-Manierismo nell’arte del Cinquecento; la grande stagione dell’arte veneziana.Data la grande varietà delle esperienze artistiche di grandi e piccoli centri del Rinascimento, la scelta dei temi da trattare potrà essere orientata, oltre che dalle scelte culturali e didattiche dell’insegnante, dalla realtà territoriale del liceo. Analoghi criteri di selezione e di integrazione dei contenuti dovranno essere applicati alla trattazione del Seicento e del Settecento. Tra i contenuti fondamentali: le novità proposte dal naturalismo di Caravaggio e dal classicismo di Annibale Carracci e l’influenza esercitata da entrambi sulla produzione successiva; le opere esemplari del Barocco romano e dei suoi più importanti maestri; arte e illusione nella decorazione tardo-barocca e rococò; il vedutismo.

QUINTO ANNO

Nel quinto anno si prevede lo studio dell’Ottocento e del Novecento, a partire dai movimenti neoclassico e romantico, seguendo le principali linee di sviluppo dell’arte, dai movimenti di avanguardia fino alla metà dello scorso secolo, con uno sguardo sulle esperienze contemporanee. Tra i contenuti fondamentali: la riscoperta dell’antico come ideale civile ed estetico nel movimento neoclassico; l’arte del Romanticismo e i suoi legami con il contesto storico, la produzione letteraria, il pensiero filosofico; i riflessi del clima politico e sociale di metà Ottocento nella pittura dei realisti; l’importanza della fotografia e degli studi sulla luce e sul colore per la nascita dell’Impressionismo; la ricerca artistica dal Postimpressionismo alla rottura con la tradizione operata dalle avanguardie storiche; il clima storico e culturale in cui nasce e si sviluppa il movimento futurista; l’arte tra le due guerre e il ritorno all’ordine; la nascita e gli sviluppi del Movimento Moderno in architettura; le principali linee di ricerca dell’arte contemporanea.

LICEO LINGUISTICO

1° Biennio 2° biennio V

1° 2° 3° 4° 5°

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 99 99

Lingua straniera 1*(Inglese) 132 132 99 99 132

Lingua straniera 2*(Francese) 99 99 132 132 132

Lingua straniera 3*(Tedesco) 99 99 132 132 132

Storia e Geografia 66 66

storia 66 66 66

Filosofia 66 66 66

Matematica e Informatica 99 99

Matematica 66 66 66

Fisica 66 66 66

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Scienze naturali*** 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività altern 33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 990 990 990Eventuali insegnamenti opzionali* ( max due a scelta dello studente):

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (OSA)LICEO DELLE SCIENZE UMANE

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

LinguaPRIMO BIENNIO

Nel primo biennio, lo studente colma eventuali lacune e consolida e approfondisce le capacità linguistiche orali e scritte, mediante attività che promuovano un uso linguistico efficace e corretto, affiancate da una riflessione sulla lingua orientata ai dinamismi di coesione morfosintattica e coerenza logico-argomentativa del discorso, senza indulgere in minuziose tassonomie e riducendo gli aspetti nomenclatori. Le differenze generali nell’ uso della lingua orale, scritta e trasmessa saranno oggetto di particolare osservazione, cosi come attenzione sarà riservata alle diverse forme della videoscrittura e della comunicazione multimediale. Nell’ ambito della produzione orale lo studente sarà abituato al rispetto dei turni verbali, all’ordine dei temi e all’ efficacia espressiva. Nell’ ambito della produzione scritta saprà controllare la costruzione del testo secondo progressioni tematiche coerenti, l’organizzazione logica entro e oltre la frase, l’uso dei connettivi (preposizioni, congiunzioni, avverbi e segnali di strutturazione del testo), dell’ interpunzione, e saprà compiere adeguate scelte lessicali. Tali attività consentiranno di sviluppare la competenza testuale sia nella comprensione(individuare dati e informazioni, fare inferenze, comprendere le relazioni logiche interne) sia nella produzione (curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica). Oltre alla pratica tradizionale dello scritto esteso, nelle sue varie tipologie, lo studente sarà in grado di comporre brevi scritti su consegne vincolate, paragrafare, riassumere cogliendo i tratti informativi salienti di un testo, titolare, parafrasare, relazionare, comporre testi variando i registri e i punti di vista. Questo percorso utilizzerà le opportunità offerte da tutte le discipline con i loro specifici linguaggi per facilitare l’arricchimento del lessico e sviluppare le capacita di interazione con diversi tipi di testo, compreso quello scientifico: la trasversalità dell’insegnamento della Lingua italiana impone che la collaborazione con le altre discipline sia effettiva e programmata. Al termine del primo biennio affronterà, in prospettiva storica, il tema della nascita, dalla matrice latina, dei volgari italiani e della diffusione del fiorentino letterario fino alla sua sostanziale affermazione come lingua italiana.

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

Nel secondo biennio e nell’anno finale lo studente consolida e sviluppa le proprie conoscenze e competenze linguistiche in tutte le occasioni adatte a riflettere ulteriormente sulla ricchezza e la flessibilità della lingua, considerata in una grande varietà di testi proposti allo studio.L’affinamento delle competenze di comprensione e produzione sarà perseguito sistematicamente, in collaborazione con le altre discipline che utilizzano testi, sia per lo studio e per la comprensione sia per la produzione (relazioni, verifiche scritte ecc.). In questa prospettiva, si avrà particolare riguardo al possesso dei lessici disciplinari, con particolare attenzione ai termini che passano dalle lingue speciali alla lingua comune o che sono dotati di diverse accezioni nei diversi ambiti di uso.

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Lo studente analizzerà i testi letterari anche sotto il profilo linguistico, praticando la spiegazione letterale per rilevare le peculiarità del lessico, della semantica e della sintassi e, nei testi poetici, l’incidenza del linguaggio figurato e della metrica. Essi, pur restando al centro dell’attenzione, andranno affiancati da testi di altro tipo, evidenziandone volta a volta i tratti peculiari; nella prosa saggistica, ad esempio, si metteranno in evidenza le tecniche dell’argomentazione. Nella prospettiva storica della lingua si metteranno in luce la decisiva codificazione cinquecentesca, la fortuna dell’italiano in Europa soprattutto in epoca rinascimentale, l’importanza della coscienza linguistica nelle generazioni del Risorgimento, la progressiva diffusione dell’italiano parlato nella comunità nazionale dall’Unità ad oggi. Saranno segnalate le tendenze evolutive più recenti per quanto riguarda la semplificazione delle strutture sintattiche, la coniazione di composti e derivati, l’accoglienza e il calco di dialettalismi e forestierismi.

LetteraturaPRIMO BIENNIONel corso del primo biennio lo studente incontra opere e autori significativi della classicità, da leggere in traduzione, al fine di individuare i caratteri principali della tradizione letteraria e culturale, con particolare attenzione a opere fondative per la civiltà occidentale e radicatesi – magari in modo inconsapevole – nell'immaginario collettivo, cosi come e andato assestandosi nel corso dei secoli (i poemi omerici, la tragedia attica del V secolo, l’Eneide, qualche altro testo di primari autori greci e latini, specie nei Licei privi di discipline classiche, la Bibbia); accanto ad altre letture da autori di epoca moderna anche stranieri, leggera i Promessi Sposi di Manzoni, quale opera che somma la qualità artistica, il contributo decisivo alla formazione dell’ italiano moderno, l’esemplarità realizzativa della forma-romanzo, l’ampiezza e la varietà di temi e di prospettive sul mondo. Alla fine del primo biennio si accosterà, attraverso alcune letture di testi, alle prime espressioni della letteratura italiana: la poesia religiosa, i Siciliani, la poesia toscana prestilnovistica.Attraverso l’esercizio sui testi inizia ad acquisire le principali tecniche di analisi (generi letterari,metrica, retorica, ecc.).SECONDO BIENNIO

Il disegno storico della letteratura italiana si estenderà dallo Stilnovo al Romanticismo. Il tracciato diacronico, essenziale alla comprensione della storicità di ogni fenomeno letterario, richiede di selezionare, lungo l’asse del tempo, i momenti più rilevanti della civiltà letteraria, gli scrittori e le opere che più hanno contribuito sia a definire la cultura del periodo cui appartengono, sia ad arricchire, in modo significativo e durevole, il sistema letterario italiano ed europeo, tanto nel merito della rappresentazione simbolica della realtà, quanto attraverso la codificazione e l’innovazione delle forme e degli istituti dei diversi generi. Su questi occorrerà, dunque, puntare, sottraendosi alla tentazione di un generico enciclopedismo.Il senso e l’ampiezza del contesto culturale, dentro cui la letteratura si situa con i mezzi espressivi che le sono propri, non possono essere ridotti a semplice sfondo narrativo sul quale si stampano autori e testi. Un panorama composito, che sappia dar conto delle strutture sociali e del loro rapporto con i gruppi intellettuali (la borghesia comunale, il clero, le corti, la città, le forme della committenza), dell’affermarsi di visioni del mondo (l’umanesimo, il rinascimento, il barocco, l’Illuminismo) e di nuovi paradigmi etici e conoscitivi (la nuova scienza, la secolarizzazione), non può non giovarsi dell’apporto di diversi domini disciplinari.È dentro questo quadro, di descrizione e di analisi dei processi culturali - cui concorrerà lo studio della storia, della filosofia, della storia dell’arte, delle discipline scientifiche - che troveranno necessaria collocazione, oltre a Dante (la cui Commedia sarà letta nel corso degli ultimi tre anni, nella misura di almeno 25 canti complessivi), la vicenda plurisecolare della lirica (da Petrarca a Foscolo), la grande stagione della poesia narrativa cavalleresca (Ariosto, Tasso), le varie manifestazioni della prosa, dalla novella al romanzo (da Boccaccio a Manzoni), dal trattato politico a quello scientifico (Machiavelli, Galileo), l’affermarsi della tradizione teatrale (Goldoni, Alfieri).

QUINTO ANNO

In ragione delle risonanze novecentesche della sua opera e, insieme, della complessità della sua posizione nella letteratura europea del XIX secolo, Leopardi sarà studiato all’inizio dell’ultimo anno. Sempre facendo ricorso ad una reale programmazione multidisciplinare, il disegno storico, che andrà dall’Unità d’Italia ad oggi, prevede che lo studente sia in grado di comprendere la relazione del sistema letterario

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(generi, temi, stili, rapporto con il pubblico, nuovi mezzi espressivi) da un lato con il corso degli eventi che hanno modificato via via l’assetto sociale e politico italiano e dall’altro lato con i fenomeni che contrassegnano più generalmente la modernità e la postmodernità, osservate in un panorama sufficientemente ampio, europeo ed extraeuropeo. Al centro del percorso saranno gli autori e i testi che più hanno marcato l’innovazione profonda delle forme e dei generi, prodottasi nel passaggio cruciale fra Ottocento e Novecento, segnando le strade lungo le quali la poesia e la prosa ridefiniranno i propri statuti nel corso del XX secolo. Da questo profilo, le vicende della lirica, meno che mai riducibili ai confini nazionali, non potranno che muovere da Baudelaire e dalla ricezione italiana della stagione simbolista europea che da quello s’inaugura. L’incidenza lungo tutto il Novecento delle voci di Pascoli e d’Annunzio ne rende imprescindibile lo studio; così come, sul versante della narrativa, la rappresentazione del “vero” in Verga e la scomposizione delle forme del romanzo in Pirandello e Svevo costituiscono altrettanti momenti non eludibili del costituirsi della “tradizione del Novecento”. Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell’attuale, il percorso della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, …). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello…). Raccomandabile infine la lettura di pagine della migliore prosa saggistica, giornalistica e memorialistica.

LINGUA E CULTURA STRANIERALinguaPRIMO BIENNIONell’ ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale e selettivo testi orali e scritti su argomenti noti inerenti alla sfera personale e sociale; produce testi orali e scritti, lineari e coesi per riferire fatti e descrivere situazioni inerenti ad ambienti vicini e a esperienze personali; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze con la lingua italiana; riflette sulle strategie di apprendimento della lingua straniera al fine di sviluppare autonomia nello studio.SECONDO BIENNIO

Nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa, lo studente comprende in modo globale, selettivo e dettagliato testi orali/scritti attinenti ad aree di interesse di ciascun liceo; produce testi orali e scritti strutturati e coesi per riferire fatti, descrivere fenomeni e situazioni, sostenere opinioni con le opportune argomentazioni; partecipa a conversazioni e interagisce nella discussione, anche con parlanti nativi, in maniera adeguata sia agli interlocutori sia al contesto; riflette sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici (funzioni, varietà di registri e testi, aspetti pragmatici, ecc.), anche in un’ottica comparativa, al fine di acquisire una consapevolezza delle analogie e differenze tra la lingua straniera e la lingua italiana; riflette su conoscenze, abilità e strategie acquisite nella lingua straniera in funzione della trasferibilità ad altre lingue.

QUINTO ANNO

Lo studente acquisisce competenze linguistico-comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue.Produce testi orali e scritti (per riferire, descrivere, argomentare) e riflette sulle caratteristiche formali dei testi prodotti al fine di pervenire ad un accettabile livello di padronanza linguistica.In particolare, il quinto anno del percorso liceale serve a consolidare il metodo di studio della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e in funzione dello sviluppo di interessi personali o professionali.

Cultura

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PRIMO BIENNIONell’ ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale relativo alla lingua straniera, lostudente comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua, con particolare riferimento all’ambito sociale; analizza semplici testi orali, scritti, iconico-grafici, quali documenti di attualità, testi letterari di facile comprensione, film, video, ecc. per coglierne le principali specificità formali e culturali; riconosce similarità e diversità tra fenomeni culturali di paesi in cui si parlano lingue diverse (es. cultura lingua straniera vs cultura lingua italiana).SECONDO BIENNIO

Nell’ambito dello sviluppo di conoscenze relative all’universo culturale della lingua straniera, lo studente comprende aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui si parla la lingua con particolare riferimento agli ambiti di più immediato interesse di ciascun liceo (letterario, artistico, musicale, scientifico, sociale, economico); comprende e contestualizza testi letterari di epoche diverse, con priorità per quei generi o per quelle tematiche che risultano motivanti per lo studente; analizza e confronta testi letterari, ma anche produzioni artistiche provenienti da lingue/culture diverse (italiane e straniere); utilizza la lingua straniera nello studio di argomenti provenienti da discipline non linguistiche; utilizza le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione per approfondire argomenti di studio.

QUINTO ANNO

Lo studente approfondisce aspetti della cultura relativi alla lingua di studio e alla caratterizzazione liceale (letteraria, artistica, musicale, scientifica, sociale, economica), con particolare riferimento alle problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Analizza e confronta testi letterari provenienti da lingue e culture diverse (italiane e straniere); comprende e interpreta prodotti culturali di diverse tipologie e generi, su temi di attualità, cinema, musica, arte; utilizza le nuove tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti di natura non linguistica, esprimersi creativamente e comunicare con interlocutori stranieri.

LINGUA E CULTURA LATINALinguaAlla fine del biennio lo studente saprà leggere in modo scorrevole; conosce la morfologia di nome, aggettivo, pronome e verbo; la sintassi dei casi e del periodo nelle sue strutture essenziali, presentate in parallelo alla morfologia; il lessico di base con particolare attenzione alle famiglie semantiche e alla formazione delle parole. L’acquisizione delle strutture morfosintattiche avverrà partendo dal verbo (verbo-dipendenza), in conformità con le tecniche didattiche più aggiornate (un’interessante alternativa allo studio tradizionale della grammatica normativa e offerta dal cosiddetto “latino naturale” - metodo Orberg -, che consente un apprendimento sintetico della lingua, a partire proprio dai testi). Ciò consentirà di evitare l’astrattezza grammaticale, fatta di regole da apprendere mnemonicamente e di immancabili eccezioni, privilegiando gli elementi linguistici chiave per la comprensione dei testi e offrendo nel contempo agli studenti un metodo rigoroso e solido per l’acquisizione delle competenze traduttive; occorrerà inoltre dare spazio al continuo confronto con la lingua italiana anche nel suo formarsi storico. Nell’allenare al lavoro di traduzione e consigliabile presentare testi corredati di note di contestualizzazione (informazioni relative all’ autore, all’opera o al passo da cui il brano e tratto) in modo da avviarsi a una comprensione non solo letterale del testo. Sarà inoltre opportuno partire il prima possibile dalla comprensione-traduzione di brani originali della cultura latina; in tal modo lo studio, entrando quasi da subito nel vivo dei testi, abituerà progressivamente gli studenti a impadronirsi dell’usus scribendi degli autori latini,facilitandone l’interpretazione. Utili in tal senso possono risultare, a titolo esemplificativo, i testidi Fedro e della Vulgata.

SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

Lo studente consolida le competenze linguistiche attraverso la riflessione sui testi d’autore proposti alla lettura dal percorso storico letterario. In particolare lo studente acquisirà dimestichezza con la complessità della costruzione sintattica e con il lessico della poesia, della retorica, della politica, della filosofia, delle scienze; saprà cogliere lo specifico letterario del testo; riflettere sulle scelte di traduzione, proprie o di

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traduttori accreditati. In continuità con il primo biennio, le competenze linguistiche saranno verificate attraverso testi debitamente guidati, sia pure di un livello

CULTURA

SECONDO BIENNIO

L’attenzione dello studente si sofferma sui testi più significativi della latinità, letti in lingua e/o in traduzione, dalle origini all’età di Augusto (il teatro: Plauto e/o Terenzio; la lirica: Catullo e Orazio; gli altri generi poetici, dall’epos alla poesia didascalica, dalla satira alla poesia bucolica: Lucrezio, Orazio, Virgilio; la storiografia, l’oratoria e la trattatistica: Sallustio, Cesare, Cicerone, Livio).La delimitazione cronologica non implica che si debba necessariamente seguire una trattazione diacronica. Acquisiti gli indispensabili ragguagli circa il contesto storico di autori e opere, lo studio della letteratura latina può essere infatti proficuamente affrontato anche per generi letterari, con particolare attenzione alla continuità/discontinuità rispetto alla tradizione greca, o ancora come ricerca di permanenze (attraverso temi, motivi, topoi) nella cultura e nelle letterature italiana ed europee, in modo da valorizzare anche la prospettiva comparatistica e intertestuale (ad esempio tra italiano e latino).Non si tralascerà di arricchire la conoscenza delle opere con ampie letture in traduzione italiana. Lo studente dovrà comprendere il senso dei testi e coglierne la specificità letteraria e retorica; interpretarli usando gli strumenti dell’analisi testuale e le conoscenze relative all’autore e al contesto; apprezzarne il valore estetico; cogliere l’alterità e la continuità tra la civiltà latina e la nostra.

QUINTO ANNO

Lo studente leggerà gli autori e i generi più significativi della letteratura latina dall’età giulio-claudia al IV secolo d.C. (fra gli autori e i testi da leggere in lingua non mancheranno Seneca; Tacito; Petronio, Apuleio, Agostino). Non si tralascerà di arricchire la conoscenza delle opere con ampie letture in traduzione italiana.

STORIA E GEOGRAFIAStoriaBIENNIOIl primo biennio sarà dedicato allo studio delle civiltà antiche e di quella altomedievale. Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: le principali civiltà dell’Antico vicino Oriente; la civiltà giudaica; la civiltà greca; la civiltà romana;l’avvento del Cristianesimo; l’Europa romano-barbarica; società ed economia nell’Europa altomedioevale; la Chiesa nell’ Europa altomedievale; la nascita e la diffusione dell’Islam; Impero e regni nell’ altomedioevo; il particolarismo signorile e feudale. Lo studio dei vari argomenti sara accompagnato da una riflessione sulla natura delle fonti utilizzate nello studio della storia antica e medievale e sul contributo di discipline come l’archeologia, l’epigrafia e la paleografia.SECONDO BIENNIO

Il terzo e il quarto anno saranno dedicati allo studio del processo di formazione dell’Europa e del suo aprirsi ad una dimensione globale tra medioevo ed età moderna, nell’arco cronologico che va dall’XI secolo fino alle soglie del Novecento.Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: i diversi aspetti della rinascita dell’XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero), comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; società ed economia nell’Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali e l’avvento delle monarchie territoriali e delle Signorie; le scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi dell’unità religiosa dell’Europa; la costruzione degli stati moderni e l’assolutismo; lo sviluppo dell’economia fino alla rivoluzione industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento (inglese, americana, francese); l’età napoleonica e la Restaurazione; il problema della nazionalità nell’Ottocento, il Risorgimento italiano e l’Italia unita; l’Occidente degli Stati-Nazione; la questione sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione industriale; l’imperialismo e il nazionalismo; lo sviluppo dello Stato italiano fino alla fine dell’Ottocento.

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E’ opportuno che alcuni temi cruciali (ad esempio: società e cultura del Medioevo, il Rinascimento, La nascita della cultura scientifica nel Seicento, l’Illuminismo, il Romanticismo) siano trattati in modo interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti.

QUINTO ANNO

L’ultimo anno è dedicato allo studio dell’epoca contemporanea, dall’analisi delle premesse della I guerra mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma restando l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere criticamente anche i principali eventi contemporanei, è tuttavia necessario che ciò avvenga nella chiara consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca, tra eventi sui quali esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il dibattito storiografico è ancora aperto.Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i seguenti nuclei tematici: l’inizio della società di massa in Occidente; l’età giolittiana; la prima guerra mondiale; la rivoluzione russa e l’URSS da Lenin a Stalin; la crisi del dopoguerra; il fascismo; la crisi del ’29 e le sue conseguenze negli Stati Uniti e nel mondo; il nazismo; la shoah e gli altri genocidi del XX secolo; la seconda guerra mondiale; l’Italia dal Fascismo alla Resistenza e le tappe di costruzione della democrazia repubblicana.Il quadro storico del secondo Novecento dovrà costruirsi attorno a tre linee fondamentali: 1) dalla “guerra fredda” alle svolte di fine Novecento: l’ONU, la questione tedesca, i due blocchi, l’età di Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema sovietico, il processo di formazione dell’Unione Europea, i processi di globalizzazione, la rivoluzione informatica e le nuove conflittualità del mondo globale; 2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America latina: la nascita dello stato d’Israele e la questione palestinese, il movimento dei non-allineati, la rinascita della Cina e dell’India come potenze mondiali; 3) la storia d’Italia nel secondo dopoguerra: la ricostruzione, il boom economico, le riforme degli anni Sessanta e Settanta, il terrorismo, Tangentopoli e la crisi del sistema politico all’inizio degli anni 90.Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della loro natura “geografica” (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed energetiche, le dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle diverse aree del pianeta, le relazioni tra clima ed economia). Particolare cura sarà dedicata a trattare in maniera interdisciplinare, in relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).

GeografiaNel corso del biennio lo studente si concentrerà sullo studio del pianeta contemporaneo, sotto un profilo tematico, per argomenti e problemi, e sotto un profilo regionale, volto ad approfondire aspetti dell’Italia, dell’ Europa, dei continenti e degli Stati.Nella costruzione dei percorsi didattici andranno considerati come temi principali: il paesaggio, l’urbanizzazione, la globalizzazione e le sue conseguenze, le diversità culturali (lingue, religioni), le migrazioni, la popolazione e la questione demografica, la relazione tra economia, ambiente e società, gli squilibri fra regioni del mondo, lo sviluppo sostenibile (energia, risorse idriche, cambiamento climatico, alimentazione e biodiversità), la geopolitica, l’Unione europea, l’Italia, l’Europa e i suoi Stati principali, i continenti e i loro Stati più rilevanti. Oltre alle conoscenze di base della disciplina acquisite nel ciclo precedente relativamente all’Italia, all’Europa e agli altri continenti andranno proposti temi-problemi da affrontare attraverso alcuni esempi concreti che possano consolidare la conoscenza di concetti fondamentali e attuali, da sviluppare poi nell’ arco dell’intero quinquennio. A livello esemplificativo lo studente descriverà e collocherà su base cartografica, anche attraverso l’esercizio di lettura delle carte mute, i principali Stati del mondo (con un’attenzione particolare all’area mediterranea ed europea). Tale descrizione sintetica mirerà a fornire un quadro degli aspetti ambientali, demografici, politico-economici e culturali favorendo comparazioni e cambiamenti di scala. Importante a tale riguardo sarà anche la capacita di dar conto dell’importanza di alcuni fattori fondamentali per gli insediamenti dei popoli e la costituzione degli Stati, in prospettiva geostorica (esistenza o meno di confini naturali, vie d’acqua navigabili e vie di comunicazione, porti e centri di transito, dislocazione delle materie prime, flussi migratori, aree linguistiche, diffusione delle religioni).Nello specifico degli aspetti demografici lo studente dovrà acquisire le competenze necessarie ad analizzare i ritmi di crescita delle popolazioni, i flussi delle grandi migrazioni del passato e del presente, la distribuzione e la densità della popolazione, in relazione a fattori ambientali (clima, risorse idriche, altitudine, ecc.) e fattori sociali (povertà, livelli di

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istruzione, reddito, ecc.). Per questo tipo di analisi prenderà familiarità con la lettura e la produzione degli strumenti statistico-quantitativi (compresi grafici e istogrammi, che consentono letture di sintesi e di dettaglio in grado di far emergere le specificità locali), e con le diverse rappresentazioni della terra e le loro finalità, dalle origini della cartografia (argomento che si presta piu che mai a un rapporto con la storia) fino al GIS.

FILOSOFIASECONDO BIENNIO

Nel corso del biennio lo studente acquisirà familiarità con la specificità del sapere filosofico, apprendendone il lessico fondamentale, imparando a comprendere e ad esporre in modo organico le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio. Gli autori esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere rappresentativi delle tappe più significative della ricerca filosofica dalle origini a Hegel in modo da costituire un percorso il più possibile unitario, attorno alle tematiche sopra indicate. A tale scopo ogni autore sarà inserito in un quadro sistematico e ne saranno letti direttamente i testi, anche se solo in parte, in modo da comprenderne volta a volta i problemi e valutarne criticamente le soluzioni.Nell’ambito della filosofia antica imprescindibile sarà la trattazione di Socrate, Platone e Aristotele. Alla migliore comprensione di questi autori gioverà la conoscenza della indagine dei filosofi presocratici e della sofistica. L’esame degli sviluppi del pensiero in età ellenistico-romana e del neoplatonismo introdurrà il tema dell'incontro tra la filosofia greca e le religioni bibliche.Tra gli autori rappresentativi della tarda antichità e del medioevo, saranno proposti necessariamente Agostino d’Ippona, inquadrato nel contesto della riflessione patristica, e Tommaso d’Aquino, alla cui maggior comprensione sarà utile la conoscenza dello sviluppo della filosofia Scolastica dalle sue origini fino alla svolta impressa dalla “riscoperta” di Aristotele e alla sua crisi nel XIV secolo.Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili saranno: la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo e della conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all’empirismo di Hume e, in modo particolare, a Kant; il pensiero politico moderno, con riferimento almeno a un autore tra Hobbes, Locke e Rousseau; l’idealismo tedesco con particolare riferimento a Hegel. Per sviluppare questi argomenti sarà opportuno inquadrare adeguatamente gli orizzonti culturali aperti da movimenti come l’Umanesimo-Rinascimento, l’Illuminismo e il Romanticismo, esaminando il contributo di altri autori (come Bacone, Pascal, Vico, Diderot, con particolare attenzione nei confronti di grandi esponenti della tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza e Leibniz) e allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio gli sviluppi della logica e della riflessione scientifica, i nuovi statuti filosofici della psicologia, della biologia, della fisica e della filosofia della storia).

QUINTO ANNO

L’ultimo anno è dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle filosofie posthegeliane fino ai giorni nostri. Nell’ambito del pensiero ottocentesco sarà imprescindibile lo studio di Schopenhauer, Kierkegaard, Marx, inquadrati nel contesto delle reazioni all’hegelismo, e di Nietzsche. Il quadro culturale dell’epoca dovrà essere completato con l’esame del Positivismo e delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonché dei più significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza.Il percorso continuerà poi con almeno quattro autori o problemi della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali diversi scelti tra i seguenti: a) Husserl e la fenomenologia; b) Freud e la psicanalisi; c) Heidegger e l’esistenzialismo; d) il neoidealismo italiano e) Wittgenstein e la filosofia analitica; f) vitalismo e pragmatismo; g) la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia; h) interpretazioni e sviluppi del marxismo, in particolare di quello italiano; i) temi e problemi di filosofia politica; l) gli sviluppi della riflessione epistemologica; i) la filosofia del linguaggio; l) l'ermeneutica filosofica.

SCIENZE UMANE

ANTROPOLOGIA

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SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO

Lo studente acquisisce le nozioni fondamentali relative al significato che la cultura riveste per l'uomo, comprende le diversità culturali e le ragioni che le hanno determinate anche in collegamento con il loro disporsi nello spazio geografico.In particolare saranno affrontate in correlazione con gli studi storici e le altre scienze umane: a) le diverse teorie antropologiche e i diversi modi di intendere il concetto di cultura ad esse sottese; b) le diverse culture e le loro poliedricità e specificità riguardo all’adattamento all’ambiente, alle modalità di conoscenza, all’immagine di sé e degli altri, alle forme di famiglia e di parentela, alla dimensione religiosa e rituale, all’organizzazione dell’economia e della vita politica; c) le grandi culture-religioni mondiali e la particolare razionalizzazione del mondo che ciascuna di esse produce; d) i metodi di ricerca in campo antropologico.E’ prevista la lettura di un classico degli studi antropologici eventualmente anche in forma antologizzata.

PedagogiaPRIMO BIENNIOLo studente comprende, in correlazione con lo studio della storia, lo stretto rapporto tra l’evoluzione delle forme storiche della civiltà e i modelli educativi, familiari, scolastici e sociali, messi in atto tra l’età antica e il Medioevo. Scopo dell’ insegnamento e soprattutto quello di rappresentare i luoghi e le relazioni attraverso le quali nelle età antiche si e compiuto l’evento educativo.In particolare saranno affrontati i seguenti contenuti:a) il sorgere delle civiltà della scrittura e l’educazione nelle società del mondo antico (Egitto,Grecia, Israele);b) la paideia greco-ellenistica contestualizzata nella vita sociale, politica e militare del tempocon la presentazione delle relative tipologie delle pratiche educative e organizzative;c) l’humanitas romana, il ruolo educativo della famiglia, le scuole a Roma, la formazione dell ’oratore;d) l’educazione cristiana dei primi secoli;e) l’educazione e la vita monastica ;f) l’educazione aristocratica e cavalleresca .La presentazione delle varie tematiche sarà principalmente svolta attraverso l’analisi di documenti, testimonianze e opere relative a ciascun periodo, con particolare riferimento ai poemi omerici e alla Bibbia, a Platone, Isocrate, Aristotele, Cicerone, Quintiliano, Seneca, Agostino, Benedetto da Norcia.

SECONDO BIENNIO

A partire dai grandi movimenti da cui prende origine la civiltà europea – la civiltà monastica, gli ordini religiosi, le città e la civiltà comunale – lo studente accosta in modo più puntuale il sapere pedagogico come sapere specifico dell’educazione, comprende le ragioni del manifestarsi dopo il XV-XVI secolo di diversi modelli educativi e dei loro rapporti con la politica, la vita economica e quella religiosa, del rafforzarsi del diritto all’educazione anche da parte dei ceti popolari, della graduale scoperta della specificità dell’età infantile ed infine del consolidarsi tra Sette e Ottocento della scolarizzazione come aspetto specifico della modernità.In particolare verranno affrontati i seguenti contenuti: a) la rinascita intorno al Mille: gli ordini religiosi, la civiltà comunale, le corporazioni, la cultura teologica; b) la nascita dell’Università; c) l’ideale educativo umanistico e il sorgere del modello scolastico collegiale; d) l’educazione nell’epoca della Controriforma; e) l’educazione dell’uomo borghese e la nascita della scuola popolare; f) l’Illuminismo e il diritto all’istruzione; g) la valorizzazione dell’infanzia in quanto età specifica dell’uomo; h) educazione, pedagogia e scuola nel primo Ottocento italiano; i) pedagogia, scuola e società nel positivismo europeo ed italiano.

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La presentazione delle varie tematiche sarà principalmente svolta attraverso l’analisi di documenti, testimonianze e opere relative a ciascun periodo, con particolare riferimento a Tommaso d’Aquino, Erasmo, Vittorino da Feltre, Silvio Antoniano, Calasanzio, Comenio, Locke, Rousseau, Pestalozzi, Fröbel, Aporti, Rosmini, Durkheim, Gabelli.

QUINTO ANNO

A partire dalla lettura delle riflessioni e proposte di autori particolarmente significativi del novecento pedagogico lo studente accosta la cultura pedagogica moderna in stretta connessione con le altre scienze umane per riconoscere in un’ottica multidisciplinare i principali temi del confronto educativo contemporaneo. Sono punti di riferimento essenziali: Claparède, Dewey, Gentile, Montessori, Freinet, Maritain; è prevista la lettura di almeno un’opera in forma integrale di uno di questi autori.Inoltre durante il quinto anno sono presi in esame i seguenti temi: a) le connessioni tra il sistema scolastico italiano e le politiche dell’istruzione a livello europeo (compresa la prospettiva della formazione continua) con una ricognizione dei più importanti documenti internazionali sull’educazione e la formazione e sui diritti dei minori; b) la questione della formazione alla cittadinanza e dell’educazione ai diritti umani; c) l’educazione e la formazione in età adulta e i servizi di cura alla persona; d) i media, le tecnologie e l’educazione; e) l’educazione in prospettiva multiculturale; f) l’integrazione dei disabili e la didattica inclusiva.Scegliendo fra questi temi gli studenti compiono una semplice ricerca empirica utilizzando gli strumenti principali della metodologia della ricerca anche in prospettiva multidisciplinare con psicologia, antropologia e sociologia.

PsicologiaLo studente comprende la specificità della psicologia come disciplina scientifica e conosce gli aspetti principali del funzionamento mentale, sia nelle sue caratteristiche di base, sia nelle sue dimensioni evolutive e sociali. Lo studente coglie la differenza tra la psicologia scientifica e quella del senso comune, sottolineando le esigenze di verificabilità empirica e di sistematicità teorica cui la prima cerca di adeguarsi. In particolare durante il primo biennio si prenderanno in esame:a) i diversi aspetti della relazione educativa dal punto di vista teorico) i diversi aspetti della relazione educativa dal punto di vista teorico (almeno le teorie di derivazione psicoanalitica, umanistica e sistemica), con gli aspetti correlati (comunicazione verbale e non verbale, ruoli e funzioni di insegnanti e allievi, emozioni e sentimenti e relazione educativa, immagini reciproche, contesti educativi e relazione insegnante-allievo);b) concetti e teorie relative all’apprendimento (comportamentismo, cognitivismo, costruttivismo, socio-costruttivismo, intelligenza, linguaggio e differenze individuali e apprendimento, stili di pensiero e apprendimento, motivazione e apprendimento);c) un modulo particolare andrà dedicato al tema del metodo di studio, sia dal punto di vista teorico (metacognizione: strategie di studio, immagine e convinzioni riguardo alle discipline, immagine di se e metodo di studio, emozioni e metodo di studio, ambienti di apprendimento e metodo di studio) che dal punto di vista dell ’esperienza dello studente.

SECONDO BIENNIO

Sono affrontati in maniera più sistematica: a) i principali metodi di indagine della psicologia, i tipi di dati (osservativi, introspettivi ecc), insieme alle relative procedure di acquisizione (test, intervista, colloquio ecc.); b) le principali teorie sullo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale lungo l’intero arco della vita e inserito nei contesti relazionali in cui il soggetto nasce e cresce (famiglia, gruppi, comunità sociale).Vengono anche presentate alcune ricerche classiche e compiute esercitazioni pratiche per esemplificare, attraverso una didattica attiva, nozioni e concetti. A tal fine è prevista la lettura di testi originali, anche antologizzati, di autori significativi quali Allport, Bruner, Erickson, Freud, Lewin, Piaget e Vygotskij.

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SOCIOLOGIA

SECONDO BIENNIO

In correlazione con gli studi storici e le altre scienze umane lo studente affronta i seguenti contenuti: a) il contesto storico-culturale nel quale nasce la sociologia: la rivoluzione industriale e quella scientifico-tecnologica; b) le diverse teorie sociologiche e i diversi modi di intendere individuo e società ad esse sottesi.Teorie e temi possono essere illustrati attraverso la lettura di pagine significative tratte dalle opere dei principali classici della sociologia quali Compte, Marx, Durkheim, Weber, Pareto, Parsons.E’ prevista la lettura di un classico del pensiero sociologico eventualmente anche in forma antologizzata.

QUINTO ANNO

Durante il quinto anno sono affrontati in maniera sistematica: a) alcuni problemi/concetti fondamentali della sociologia: l’istituzione, la socializzazione, la devianza, la mobilità sociale, la comunicazione e i mezzi di comunicazione di massa, la secolarizzazione, la critica della società di massa, la società totalitaria, la società democratica, i processi di globalizzazione; b) il contesto socio-culturale in cui nasce e si sviluppa il modello occidentale di welfare state; c) gli elementi essenziali dell' indagine sociologica "sul campo", con particolare riferimento all'applicazione della sociologia all'ambito delle politiche di cura e di servizio alla persona: le politiche della salute, quelle per la famiglia e l’istruzione nonché l'attenzione ai disabili specialmente in ambito scolastico. Per ciascuno di questi temi è prevista la lettura di pagine significative tratte da autori classici e contemporanei.

DIRITTO ED ECONOMIAEconomiaLo studente riconosce la natura specifica del problema economico riconosce la natura specifica del problema economico con particolare riguardo ai concetti di ricchezza, reddito, moneta, produzione, consumo, risparmio, investimento, costo, ricavo. Egli, partendo dalle proprie esperienze di vita (famiglia, amici, scuola, esperienze sociali) e dalle questioni economiche piu rilevanti presentate dai mass media, coglie con graduale progressione la natura dei principali problemi di matrice economica che hanno attraversato le società del passato e che caratterizzano quella attuale. Egli sa leggere e comprendere, anche attraverso l’ausilio di rappresentazioni grafiche semplificate e di dati statistici e tabelle esplicative, le linee guida dell’ evoluzione dei sistemi economici attraverso la storia: dalla struttura economica delle prime società organizzate percorrendo le principali tappe storiche dei fenomeni sociali e del pensiero economico. Sfruttando dove possibile il legame interdisciplinare con Storia e l’accesso ai mass media offerto dai mezzi di comunicazione, lo studente osserva e diventa consapevole dei legami fra passato e presente e della crescente articolazione delle relazioni di natura economica in formazioni sociali via via più complesse. A conclusione del biennio lo studente oltre a conoscere e comprendere le principali categorie economiche, e in grado di individuare le più rilevanti analogie e differenziazioni fra le civiltà antiche e l’attuale società economica globalizzata.DirittoNel primo biennio lo studente apprende il significato e la funzione della norma giuridica come fondamento della convivenza civile e la distingue dalle norme prive di rilevanza normativa; impara ad utilizzare la Costituzione e i codici come fonti per la ricerca e l’applicazione dellafattispecie astratta alla fattispecie concreta. partendo dal testo costituzionale e in base ad alcuni istituti tipici del diritto, apprende ruolo e funzioni dell’ individuo, della famiglia e delle organizzazioni collettive nella società civile, che analizza e interpreta anche nella loro evoluzione storica. In base al dettato costituzionale riconosce diritti e doveri fondamentali della persona umana anche in relazione al contesto in cui egli e inserito (scuola, famiglia, società) e alle relazioni sociali che lo vedono coinvolto. Affronta i nodi centrali del problema dei comportamenti devianti, delle sanzioni e del sistema giudiziario. Comprende il concetto di cittadinanza (italiana ed europea), in una dimensione di relazioni fra popoli e approfondisce il tema della dignità della persona umana, delle migrazioni e dei crimini contro l’umanità. Al termine del

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percorso biennale liceale lo studente riconosce e distingue le diverse forme di stato e di governo e sa descrivere le caratteristiche essenziali e le funzioni dei principali organi dello Stato Italiano e dell’ Unione Europea.

MATEMATICAPRIMO BIENNIO

Aritmetica e algebraIl primo biennio sarà dedicato al passaggio dal calcolo aritmetico a quello algebrico. Lo studente svilupperà le sue capacità nel calcolo (mentale, con carta e penna, mediante strumenti) con i numeri interi, con i numeri razionali sia nella scrittura come frazione che nella rappresentazione decimale. In questo contesto saranno studiate le proprietà delle operazioni. Lo studio dell’algoritmo euclideo per la determinazione del MCD permetterà di approfondire la conoscenza della struttura dei numeri interi e di un esempio importante di procedimento algoritmico. Lo studente acquisirà una conoscenza intuitiva dei numeri reali, con particolare riferimento alla loro rappresentazione geometrica su una retta. La

dimostrazione dell’irrazionalità di

2 e di altri numeri sarà un’importante occasione di approfondimento concettuale. Lo studio dei numeri irrazionali e delle espressioni in cui essi compaiono fornirà un esempio significativo di applicazione del calcolo algebrico e un’occasione per affrontare il tema dell’approssimazione. L’acquisizione dei metodi di calcolo dei radicali non sarà accompagnata da eccessivi tecnicismi manipolatori.Lo studente apprenderà gli elementi di base del calcolo letterale, le proprietà dei polinomi e le più semplici operazioni tra di essi.Lo studente acquisirà la capacità di eseguire calcoli con le espressioni letterali sia per rappresentare un problema (mediante un’equazione, disequazioni o sistemi) e risolverlo, sia per dimostrare risultati generali, in particolare in aritmetica.

GeometriaIl primo biennio avrà come obiettivo la conoscenza dei fondamenti della geometria euclidea del piano. Verrà chiarita l’importanza e il significato dei concetti di postulato, assioma, definizione, teorema, dimostrazione, con particolare riguardo al fatto che, a partire dagli Elementi di Euclide, essi hanno permeato lo sviluppo della matematica occidentale. In coerenza con il modo con cui si è presentato storicamente, l’approccio euclideo non sarà ridotto a una formulazione puramente assiomatica.Al teorema di Pitagora sarà dedicata una particolare attenzione affinché ne siano compresi sia gli aspetti geometrici che le implicazioni nella teoria dei numeri (introduzione dei numeri irrazionali) insistendo soprattutto sugli aspetti concettuali.Lo studente acquisirà la conoscenza delle principali trasformazioni geometriche (traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini con particolare riguardo al teorema di Talete) e sarà in grado di riconoscere le principali proprietà invarianti.La realizzazione di costruzioni geometriche elementari sarà effettuata sia mediante strumenti tradizionali (in particolare la riga e compasso, sottolineando il significato storico di questa metodologia nella geometria euclidea), sia mediante programmi informatici di geometria.Lo studente apprenderà a far uso del metodo delle coordinate cartesiane, in una prima fase limitato alla rappresentazione di punti e rette nel piano e di proprietà come il parallelismo e la perpendicolarità. L’intervento dell’algebra nella rappresentazione degli oggetti geometrici non sarà disgiunto dall’approfondimento della portata concettuale e tecnica di questa branca della matematica.

Relazioni e funzioniObiettivo di studio sarà il linguaggio degli insiemi e delle funzioni (dominio, composizione, inversa, ecc.), anche per costruire semplici rappresentazioni di fenomeni e come primo passo all’introduzione del concetto di modello matematico. In particolare, lo studente apprenderà a descrivere un problema con un’equazione, una disequazione o un sistema di equazioni o disequazioni; a ottenere informazioni e ricavare le soluzioni di un modello matematico di fenomeni, anche in contesti di ricerca operativa o di teoria delle decisioni.

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Lo studente studierà le funzioni del tipo f(x) = ax + b, f(x) = |x|, f(x) = a/x, f(x) = x 2 sia in termini strettamente matematici sia in funzione della descrizione e soluzione di problemi applicativi. Saprà studiare le soluzioni delle equazioni di primo grado in una incognita, delle disequazioni associate e dei sistemi di equazioni lineari in due incognite, e conoscerà le tecniche necessarie alla loro risoluzione grafica e algebrica. Apprenderà gli elementi della teoria della proporzionalità diretta e inversa. Lo studente sarà in grado di passare agevolmente da un registro di rappresentazione a un altro (numerico, grafico, funzionale), anche utilizzando strumenti informatici per la rappresentazione dei dati.

Dati e previsioniLo studente sarà in grado di rappresentare e analizzare in diversi modi (anche utilizzando strumenti informatici) un insieme di dati, scegliendo le rappresentazioni più idonee. Saprà distinguere tra caratteri qualitativi, quantitativi discreti e quantitativi continui, operare con distribuzioni di frequenze e rappresentarle. Saranno studiate le definizioni e le proprietà dei valori medi e delle misure di variabilità, nonché l’uso strumenti di calcolo (calcolatrice, foglio di calcolo) per analizzare raccolte di dati e serie statistiche. Lo studio sarà svolto il più possibile in collegamento con le altre discipline anche in ambiti entro cui i dati siano raccolti direttamente dagli studenti. Lo studente apprenderà la nozione di probabilità, con esempi tratti da contesti classici e con l’introduzione di nozioni di statistica.Sarà approfondito in modo rigoroso il concetto di modello matematico, distinguendone la specificità concettuale e metodica rispetto all’approccio della fisica classica.

Elementi di informaticaLo studente diverrà familiare con gli strumenti informatici, al fine precipuo di rappresentare e manipolare oggetti matematici e studierà le modalità di rappresentazione dei dati elementari testuali e multimediali. Un tema fondamentale di studio sarà il concetto di algoritmo e l’elaborazione di strategie di risoluzioni algoritmiche nel caso di problemi semplici e di facile modellizzazione; e, inoltre, il concetto di funzione calcolabile e di calcolabilità e alcuni semplici esempi relativi.

SECONDO BIENNIO

Aritmetica e algebraLo studente apprenderà a fattorizzare semplici polinomi, saprà eseguire semplici casi di divisione con resto fra due polinomi, e ne approfondirà l’analogia con la divisione fra numeri interi.Apprenderà gli elementi dell’algebra dei vettori (somma, moltiplicazione per scalare e prodotto scalare), e ne comprenderà il ruolo fondamentale nella fisica.Lo studio della circonferenza e del cerchio, del numero π, e di contesti in cui compaiono crescite esponenziali con il numero e, permetteranno di approfondire la conoscenza dei numeri reali, con riguardo alla tematica dei numeri trascendenti. Attraverso una prima conoscenza del problema della formalizzazione dei numeri reali lo studente si introdurrà alla problematica dell’infinito matematico e delle sue connessioni con il pensiero filosofico. Inoltre acquisirà i primi elementi del calcolo approssimato, sia dal punto di vista teorico sia mediante l’uso di strumenti di calcolo.

GeometriaLe sezioni coniche saranno studiate sia da un punto di vista geometrico sintetico che analitico. Inoltre, lo studente approfondirà la comprensione della specificità dei due approcci (sintetico e analitico) allo studio della geometria.Studierà le proprietà della circonferenza e del cerchio e il problema della determinazione dell'area del cerchio. Apprenderà le definizioni e le proprietà e relazioni elementari delle funzioni circolari, i teoremi che permettono la risoluzione dei triangoli e il loro uso nell’ambito di altre discipline, in particolare nella fisica.Studierà alcuni esempi significativi di luogo geometrico.Affronterà l’estensione allo spazio di alcuni temi e di alcune tecniche della geometria piana, anche al fine di sviluppare l’intuizione geometrica. In particolare, studierà le posizioni reciproche di rette e piani nello spazio, il parallelismo e la perpendicolarità.

Relazioni e funzioni

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Lo studente apprenderà lo studio delle funzioni quadratiche; a risolvere equazioni e disequazioni di secondo grado e rappresentare e risolvere problemi utilizzando equazioni di secondo grado. Studierà le funzioni elementari dell’analisi e dei loro grafici, in particolare le funzioni polinomiali, razionali, circolari, esponenziale e logaritmo.Apprenderà a costruire semplici modelli di crescita o decrescita esponenziale, nonché di andamenti periodici, anche in rapporto con lo studio delle altre discipline; tutto ciò sia in un contesto discreto sia continuo. Non sarà richiesta l'acquisizione di particolare abilità nella risoluzione di equazioni e disequazioni in cui compaiono queste funzioni, abilità che sarà limitata a casi semplici e significativi.

Dati e previsioniLo studente, in ambiti via via più complessi, il cui studio sarà sviluppato il più possibile in collegamento con le altre discipline e in cui i dati potranno essere raccolti direttamente dagli studenti, saprà far uso delle distribuzioni doppie condizionate e marginali, dei concetti di deviazione standard, dipendenza, correlazione e regressione, e di campione.Studierà la probabilità condizionata e composta, la formula di Bayes e le sue applicazioni, nonché gli elementi di base del calcolo combinatorio.In relazione con le nuove conoscenze acquisite approfondirà il concetto di modello matematico.

QUINTO ANNO

GeometriaLo studente apprenderà i primi elementi di geometria analitica dello spazio e la rappresentazione analitica di rette, piani e sfere.

Relazioni e funzioniLo studente approfondirà lo studio delle funzioni fondamentali dell’analisi anche attraverso esempi tratti dalla fisica o da altre discipline. Acquisirà il concetto di limite di una successione e di una funzione e apprenderà a calcolare i limiti in casi semplici. Lo studente acquisirà i principali concetti del calcolo infinitesimale – in particolare la continuità, la derivabilità e l’integrabilità – anche in relazione con le problematiche in cui sono nati (velocità istantanea in meccanica, tangente di una curva, calcolo di aree e volumi). Non sarà richiesto un particolare addestramento alle tecniche del calcolo, che si limiterà alla capacità di derivare le funzioni già studiate, semplici prodotti, quozienti e composizioni di funzioni, le funzioni razionali e alla capacità di integrare funzioni polinomiali intere e altre funzioni elementari, nonché a determinare aree e volumi in casi semplici. L’obiettivo principale sarà soprattutto quello di comprendere il ruolo del calcolo infinitesimale in quanto strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura. In particolare, si tratterà di approfondire l’idea generale di ottimizzazione e le sue applicazioni in numerosi ambiti.

Dati e previsioniLo studente apprenderà le caratteristiche di alcune distribuzioni di probabilità (in particolare, la distribuzione binomiale e qualche esempio di distribuzione continua).In relazione con le nuove conoscenze acquisite, anche nell’ambito delle relazioni della matematica con altre discipline, lo studente avrà ulteriormente approfondito il concetto di modello matematico e sviluppato la capacità di costruirne e analizzarne esempi.

FISICASECONDO BIENNIO

Si inizierà a costruire il linguaggio della fisica classica (grandezze fisiche scalari e vettoriali e unità di misura), abituando lo studente a semplificare e modellizzare situazioni reali, a risolvere problemi e ad avere consapevolezza critica del proprio operato. Al tempo stesso, anche con un approccio sperimentale, lo studente avrà chiaro il campo di indagine della disciplina ed imparerà ad esplorare fenomeni e a descriverli con un linguaggio adeguato.Lo studio della meccanica riguarderà problemi relativi all’equilibrio dei corpi e dei fluidi e al moto, che sarà affrontato sia dal punto di vista cinematico che dinamico, introducendo le leggi di Newton con una discussione dei sistemi di riferimento inerziali e non inerziali e del principio di relatività di Galilei.

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Dall’analisi dei fenomeni meccanici, lo studente incomincerà a familiarizzare con i concetti di lavoro, energia e quantità di moto per arrivare a discutere i primi esempi di conservazione di grandezze fisiche. Lo studio della gravitazione, dalle leggi di Keplero alla sintesi newtoniana, consentirà allo studente, anche in rapporto con la storia e la filosofia, di approfondire il dibattito del XVI e XVII secolo sui sistemi cosmologici.Nello studio dei fenomeni termici, lo studente affronterà concetti di base come temperatura, quantità di calore scambiato ed equilibrio termico. Il modello del gas perfetto gli permetterà di comprendere le leggi dei gas e le loro trasformazioni. Lo studio dei principi della termodinamica lo porterà a generalizzare la legge di conservazione dell’energia e a comprendere i limiti intrinseci alle trasformazioni tra forme di energia.L’ottica geometrica permetterà di interpretare i fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce e di analizzare le proprietà di lenti e specchi.Lo studio delle onde riguarderà le onde meccaniche, i loro parametri, i fenomeni caratteristici e si concluderà con elementi essenziali di ottica fisica.I temi indicati dovranno essere sviluppati dall’insegnante secondo modalità e con un ordine coerenti con gli strumenti concettuali e con le conoscenze matematiche in possesso degli studenti, anche in modo ricorsivo, al fine di rendere lo studente familiare con il metodo di indagine specifico della fisica.

QUINTO ANNO

Lo studio dei fenomeni elettrici e magnetici permetterà allo studente di esaminare criticamente il concetto di interazione a distanza, già incontrato con la legge di gravitazione universale, la necessità del suo superamento e dell’introduzione di interazioni mediate dal campo elettrico, del quale si darà anche una descrizione in termini di energia e potenziale, e dal campo magnetico.Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con l’induzione elettromagnetica; un’analisi intuitiva dei rapporti fra campi elettrici e magnetici variabili lo porterà a comprendere la natura delle onde elettromagnetiche, i loro effetti e le loro applicazioni nelle varie bande di frequenza.La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita con attività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anche presso laboratori di Università ed enti di ricerca, aderendo a progetti di orientamento.E’ auspicabile che lo studente possa affrontare percorsi di fisica del XX secolo, relativi al microcosmo e/o al macrocosmo, accostando le problematiche che storicamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa e energia.Alla professionalità del docente si deve intendere affidata la responsabilità di declinare in modo coerente alla tipologia del Liceo in cui opera, i percorsi di cui si sono indicate le tappe concettuali essenziali.

SCIENZE NATURALIPRIMO BIENNIONel primo biennio prevale un approccio di tipo fenomenologico, basato su osservazione descrizione. Si introduce, in termini operativi e come premessa agli sviluppi successivi, il metodosperimentale nei suoi aspetti essenziali, con particolare attenzione all’ uso delle unita di misurae ai criteri per la raccolta e la registrazione dei dati.Per le scienze della Terra si completano e approfondiscono contenuti già in precedenza acquisiti, ampliando in particolare il quadro esplicativo dei moti della Terra. Si procede poi allo studio geomorfologico di strutture che costituiscono la superficie della Terra (fiumi, laghi, ghiacciai, mari eccetera).Per la biologia i contenuti si riferiscono all’ sservazione delle caratteristiche degli organismi viventi, con particolare riguardo alla loro costituzione fondamentale (la cellula) e alle diverse forme con cui si manifestano (biodiversità). Perciò si utilizzano le tecniche sperimentali di base in campo biologico e l’osservazione microscopica. La varietà dei viventi e la complessità delle loro strutture e funzioni introducono allo studio dell’ evoluzione e della sistematica, della genetica mendeliana e dei rapporti organismi-ambiente, nella prospettiva della valorizzazione e mantenimento della biodiversità.Lo studio della chimica comprende l’osservazione e descrizione di fenomeni e di reazioni semplici (il loro riconoscimento e la loro rappresentazione) con riferimento anche a esempi tratti dalla vita quotidiana; gli stati di aggregazione della materia e le relative trasformazioni; la classificazione della materia (miscugli omogenei ed eterogenei,

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sostanze semplici e composte) e le relative definizioni operative; le leggi fondamentali e il modello atomico di Dalton, la formula chimica e i suoi significati, una prima classificazione degli elementi (sistema periodico di Mendeleev).Fatti salvi i contenuti di scienze della Terra, che andranno affrontati nella prima classe e sviluppati in modo coordinato con i percorsi di Geografia, i contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei alla classe, al contesto ancheterritoriale, alla fisionomia della scuola e alle scelte metodologiche da essi operate.

SECONDO BIENNIO

Nel secondo biennio si ampliano, si consolidano e si pongono in relazione i contenuti disciplinari, introducendo in modo graduale ma sistematico i concetti, i modelli e il formalismo che sono propri delle discipline oggetto di studio e che consentono una spiegazione più approfondita dei fenomeni.

Biologia

Si pone l’accento soprattutto sulla complessità dei sistemi e dei fenomeni biologici, sulle relazioni che si stabiliscono tra i componenti di tali sistemi e tra diversi sistemi e sulle basi molecolari dei fenomeni stessi (struttura e funzioni del DNA, sintesi delle proteine, codice genetico). Lo studio riguarda la forma e le funzioni degli organismi (microrganismi, vegetali e animali, uomo compreso), trattandone aspetti anatomici e fisiologici e, soprattutto con riferimento al corpo umano, ponendo attenzione agli aspetti di educazione alla salute.

Chimica

Si riprende la classificazione dei principali composti inorganici e la relativa nomenclatura. Si introducono lo studio della struttura della materia e i fondamenti della relazione tra struttura e proprietà, gli aspetti quantitativi delle trasformazioni (stechiometria), la struttura atomica e i modelli atomici, il sistema periodico, le proprietà periodiche e i legami chimici. Si introducono i concetti basilari della chimica organica (caratteristiche dell’atomo di carbonio, legami, catene, gruppi funzionali e classi di composti ecc.). Si studiano inoltre gli scambi energetici associati alle trasformazioni chimiche e se ne introducono i fondamenti degli aspetti termodinamici e cinetici, insieme agli equilibri, anche in soluzione (reazioni acido-base e ossidoriduzioni).

Scienze della Terra

Si introducono, soprattutto in connessione con le realtà locali e in modo coordinato con la chimica e la fisica, cenni di mineralogia e di petrologia (le rocce).

I contenuti indicati saranno sviluppati dai docenti secondo le modalità e con l’ordine ritenuti più idonei, secondo quanto indicato per il I biennio.

QUINTO ANNO

Chimica - Biologia

Nel quinto anno il percorso di chimica e quello di biologia si intrecciano nella biochimica, relativamente alla struttura e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui processi biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità, in particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni.

Scienze della Terra

Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con particolare attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello delle diverse organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).

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Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti ad esempio tra quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle condizioni di equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici) o su altri temi, anche legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti.Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica, matematica, storia e filosofia.

STORIA DELL’ARTE

SECONDO BIENNIO

Nel corso del secondo biennio si affronterà lo studio della produzione artistica dalle sue origini nell’area mediterranea alla fine del XVIII secolo. In considerazione dell’esteso arco temporale e del monte ore disponibile, occorre da parte dell’insegnante una programmazione che realisticamente preveda anzitutto alcuni contenuti irrinunciabili (artisti, opere, movimenti) in ragione della decisiva importanza che hanno avuto in determinati contesti storici, limitando per quanto possibile trattazioni di tipo monografico, ed enucleando di volta in volta i temi più significativi e le chiavi di lettura più appropriate.Si potranno poi prevedere degli approfondimenti della tradizione artistica o di significativi complessi archeologici, architettonici o museali del contesto urbano e territoriale.Tra i contenuti fondamentali: l’arte greca, scegliendo le opere più significative dei diversi periodi al fine di illustrare una concezione estetica che è alla radice dell’arte occidentale; lo stretto legame con la dimensione politica dell’arte e dell’architettura a Roma; la prima arte cristiana e la dimensione simbolica delle immagini; elementi essenziali di conoscenza della produzione artistica alto-medievale, in particolare dell’arte suntuaria; l’arte romanica, studiata attraverso le costanti formali e i principali centri di sviluppo; le invenzioni strutturali dell’architettura gotica come presupposto di una nuova spazialità; la “nascita” dell’arte italiana, con Giotto e gli altri grandi maestri attivi tra la seconda metà del Duecento e la prima metà del Trecento.Per l’arte del Rinascimento in particolare, data l’estrema ricchezza e la complessità della produzione artistica di questo periodo, è necessaria da parte del docente una rigorosa selezione di artisti e opere e l’individuazione di un percorso e di criteri-guida capaci comunque di fornire agli studenti un chiaro quadro di insieme e un certo numero di significativi approfondimenti.Tra i contenuti fondamentali: il primo Rinascimento a Firenze e gli “artisti precursori”; la scoperta della prospettiva e le conseguenze per le arti figurative; il classicismo in architettura, e i suoi sviluppi nella cultura architettonica europea; i principali centri artistici italiani; i rapporti tra arte italiana e arte fiamminga; gli iniziatori della “terza maniera”: Leonardo, Michelangelo, Raffaello; la dialettica Classicismo-Manierismo nell’arte del Cinquecento; la grande stagione dell’arte veneziana.Data la grande varietà delle esperienze artistiche di grandi e piccoli centri del Rinascimento, la scelta dei temi da trattare potrà essere orientata, oltre che dalle scelte culturali e didattiche dell’insegnante, dalla realtà territoriale del liceo. Analoghi criteri di selezione e di integrazione dei contenuti dovranno essere applicati alla trattazione del Seicento e del Settecento. Tra i contenuti fondamentali: le novità proposte dal naturalismo di Caravaggio e dal classicismo di Annibale Carracci e l’influenza esercitata da entrambi sulla produzione successiva; le opere esemplari del Barocco romano e dei suoi più importanti maestri; arte e illusione nella decorazione tardo-barocca e rococò; il vedutismo.

QUINTO ANNO

Nel quinto anno si prevede lo studio dell’Ottocento e del Novecento, a partire dai movimenti neoclassico e romantico, seguendo le principali linee di sviluppo dell’arte, dai movimenti di avanguardia fino alla metà dello scorso secolo, con uno sguardo sulle esperienze contemporanee. Tra i contenuti fondamentali: la riscoperta dell’antico come ideale civile ed estetico nel movimento neoclassico; l’arte del Romanticismo e i suoi legami con il contesto storico, la produzione letteraria, il pensiero filosofico; i riflessi del clima politico e sociale di metà

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Ottocento nella pittura dei realisti; l’importanza della fotografia e degli studi sulla luce e sul colore per la nascita dell’Impressionismo; la ricerca artistica dal Postimpressionismo alla rottura con la tradizione operata dalle avanguardie storiche; il clima storico e culturale in cui nasce e si sviluppa il movimento futurista; l’arte tra le due guerre e il ritorno all’ordine; la nascita e gli sviluppi del Movimento Moderno in architettura; le principali linee di ricerca dell’arte contemporanea.

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVEPRIMO BIENNIODopo aver verificato il livello di apprendimento conseguito nel corso del primo ciclo dell’istruzione si strutturerà un percorso didattico atto a colmare eventuali lacune nella formazione di base, ma anche finalizzato a valorizzare le potenzialità di ogni studente. La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive Lo studente dovrà conoscere il proprio corpo e la sua funzionalità, ampliare le capacita coordinative e condizionali realizzando schemi motori complessi utili ad affrontare attività sportive, comprendere e produrre consapevolmente i messaggi non verbali leggendo criticamente e decodificando i propri messaggi corporei e quelli altrui.Lo sport, le regole e il fair playLa pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumerà carattere di competitività, dovrà realizzarsi privilegiando la componente educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti la consuetudine all’attività motoria e sportiva. E’ fondamentale sperimentare nello sport i diversi ruoli e le relative responsabilità, sia nell’ arbitraggio che in compiti di giuria. Lo studente praticherà gli sport di squadra applicando strategie efficaci per la risoluzione di situazioni problematiche; si impegnerà negli sport individuali abituandosi al confronto ed alla assunzione di responsabilità personali; collaborerà con i compagni all’ interno del gruppo facendo emergere le proprie potenzialità.Salute, benessere, sicurezza e prevenzioneLo studente conoscerà i principi fondamentali di prevenzione per la sicurezza personale in palestra, a casa e negli spazi aperti, compreso quello stradale; adotterà i principi igienici e scientifici essenziali per mantenere il proprio stato di salute e migliorare l’efficienza fisica, cosi come le norme sanitarie e alimentari indispensabili per il mantenimento del proprio benessere. Conoscerà gli effetti benefici dei percorsi di preparazione fisica e gli effetti dannosi dei prodotti farmacologici tesi esclusivamente al risultato immediato.Relazione con l’ambiente naturale e tecnologicoLe pratiche motorie e sportive realizzate in ambiente naturale saranno un’occasione fondamentale per orientarsi in contesti diversificati e per il recupero di un rapporto corretto con l’ambiente; esse inoltre favoriranno la sintesi delle conoscenze derivanti da diverse discipline scolastiche.

SECONDO BIENNIO

Nel secondo biennio l’azione di consolidamento e di sviluppo delle conoscenze e delle abilità degli studenti proseguirà al fine di migliorare la loro formazione motoria e sportiva.A questa età gli studenti, favoriti anche dalla completa maturazione delle aree cognitive frontali, acquisiranno una sempre più ampia capacità di lavorare con senso critico e creativo, con la consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta.

La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressiveLa maggior padronanza di sé e l’ampliamento delle capacità coordinative, condizionali ed espressive permetteranno agli studenti di realizzare movimenti complessi e di conoscere ed applicare alcune metodiche di allenamento tali da poter affrontare attività motorie e sportive di alto livello, supportate anche da approfondimenti culturali e tecnico-tattici.Lo studente saprà valutare le proprie capacità e prestazioni confrontandole con le appropriate tabelle di riferimento e svolgere attività di diversa durata e intensità, distinguendo le variazioni fisiologiche indotte dalla pratica motoria e sportiva. Sperimenterà varie tecniche espressivo-comunicative in lavori individuali e di gruppo, che potranno suscitare un’autoriflessione ed un’analisi dell’esperienza vissuta.

Lo sport, le regole e il fair play

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L’accresciuto livello delle prestazioni permetterà agli allievi un maggiore coinvolgimento in ambito sportivo, nonché la partecipazione e l’organizzazione di competizioni della scuola nelle diverse specialità sportive o attività espressive.Lo studente coopererà in équipe, utilizzando e valorizzando con la guida del docente le propensioni individuali e l’attitudine a ruoli definiti; saprà osservare ed interpretare i fenomeni legati al mondo sportivo ed all’attività fisica; praticherà gli sport approfondendone la teoria, la tecnica e la tattica.

Salute, benessere, sicurezza e prevenzioneOgni allievo saprà prendere coscienza della propria corporeità al fine di perseguire quotidianamente il proprio benessere individuale. Saprà adottare comportamenti idonei a prevenire infortuni nelle diverse attività, nel rispetto della propria e dell’altrui incolumità; egli dovrà pertanto conoscere le informazioni relative all’intervento di primo soccorso.

Relazione con l’ambiente naturale e tecnologicoIl rapporto con la natura si svilupperà attraverso attività che permetteranno esperienze motorie ed organizzative di maggior difficoltà, stimolando il piacere di vivere esperienze diversificate, sia individualmente che nel gruppo.Gli allievi sapranno affrontare l’attività motoria e sportiva utilizzando attrezzi, materiali ed eventuali strumenti tecnologici e/o informatici.

QUINTO ANNO

La personalità dello studente potrà essere pienamente valorizzata attraverso l’ulteriore diversificazione delle attività, utili a scoprire ed orientare le attitudini personali nell’ottica del pieno sviluppo del potenziale di ciascun individuo. In tal modo le scienze motorie potranno far acquisire allo studente abilità molteplici, trasferibili in qualunque altro contesto di vita. Ciò porterà all’acquisizione di corretti stili comportamentali che abbiano radice nelle attività motorie sviluppate nell’arco del quinquennio in sinergia con l’educazione alla salute, all’affettività, all’ambiente e alla legalità.

La percezione di sé ed il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressiveLo studente sarà in grado di sviluppare un’attività motoria complessa, adeguata ad una completa maturazione personale.Avrà piena conoscenza e consapevolezza degli effetti positivi generati dai percorsi di preparazione fisica specifici. Saprà osservare e interpretare i fenomeni connessi al mondo dell’attività motoria e sportiva proposta nell’attuale contesto socioculturale, in una prospettiva di durata lungo tutto l’arco della vita.

Lo sport, le regole e il fair playLo studente conoscerà e applicherà le strategie tecnico-tattiche dei giochi sportivi; saprà affrontare il confronto agonistico con un’etica corretta, con rispetto delle regole e vero fair play. Saprà svolgere ruoli di direzione dell’attività sportiva, nonché organizzare e gestire eventi sportivi nel tempo scuola ed extra-scuola.

Salute, benessere, sicurezza e prevenzioneLo studente assumerà stili di vita e comportamenti attivi nei confronti della propria salute intesa come fattore dinamico, conferendo il giusto valore all’attività fisica e sportiva, anche attraverso la conoscenza dei principi generali di una corretta alimentazione e di come essa è utilizzata nell’ambito dell’attività fisica e nei vari sport.

Relazione con l’ambiente naturale e tecnologicoLo studente saprà mettere in atto comportamenti responsabili nei confronti del comune patrimonio ambientale, tutelando lo stesso ed impegnandosi in attività ludiche e sportive in diversi ambiti, anche con l’utilizzo della strumentazione tecnologica e multimediale a ciò preposta.

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LICEO DELLE SCIENZE UMANE

1° Biennio 2° Biennio V

1° 2° 3° 4° 5°

Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 99 99 66 66 66

Storia 66 66 66

Storia e Geografia 99 99

Filosofia 99 99 99

Scienze Umane* 132 132 165 165 165

Diritto e Economia 66 66

Lingua e cultura straniera 99 99 99 99 99

Matematica** 99 99 99 99 99

Fisica 66 66 66

Scienze naturali*** 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Musica 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica o Attività alternative

33 33 33 33 33

Totale ore 891 891 990 990 990 * Antropologia,Pedagogia,Psicologia e Sociologia * Con elementi di Informatica * Biologia,chimica,Scienze della Terra

2.4 FINALITÀ FORMATIVE, OBIETTIVI EDUCATIVI E COGNITIVI

L’offerta dell'Istituto di Istruzione Superiore "Parmenide", così com'è stata pianificata negli indirizzi di studio attivati, mira a promuovere sul piano formativo:• lo sviluppo integrale della personalità degli allievi e la formazione di mentalità aperte, in

grado di vivere pienamente il presente e progettare il futuro;

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• l’acquisizione di autonomia di giudizio, capacità critiche e di gestione organica, chiara e coerente delle conoscenze e delle metodologie d’analisi;

• capacità di dialogo e di confronto con gli altri (anche in una prospettiva europea);• sensibilizzazione al rispetto della natura e dell’ambiente;• fornire metodi e strumenti interpretativi del reale per una visione unitaria del sapere in una

coerente sintesi culturale.

Sul piano educativo finalizza la sua azione al conseguimento dei seguenti obiettivi:• Rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente:Rispettare e curare il materiale proprio e della scuola;Non sporcare gli ambienti scolastici;Curare la propria persona;Non deridere i compagni in difficoltà;Evitare ogni forma di aggressività sia verbale che fisica;• Accettazione degli altri :Rispettare opinioni diverse dalla propria;Accogliere la diversità degli altri e la propria;Accettare di far parte di gruppi diversi;Accettare i ruoli concordati con i compagni;Aiutare qualsiasi compagno che ne abbia bisogno;Essere disponibili al dialogo;Accettare la possibilità di essere in errore;• Presa di coscienza delle regole della vita comunitaria:

Rispettare gli orari;Mantenere anche fuori della scuola un comportamento corretto e degno della condizione di ”studente”;Evitare di spostarsi dal proprio piano senza autorizzazione;Rispettare tutto il personale scolastico, dal Dirigente ai Collaboratori scolastici;• Atteggiamento positivo nei confronti dell’attività scolastica:

Prendere sempre nota dei compiti assegnati;Essere assiduo nel lavoro scolastico;Non disturbare il lavoro di compagni o del Docente;Intervenire in modo corretto nelle discussioni rispettando il proprio turno.

Sul piano della formazione culturale occorre tenere presente due considerazioni:- gli allievi frequentano il nostro Istituto con la consapevolezza di essere proiettati verso gli

studi universitari;- l’estrema fluidità della realtà contemporanea.Per la prima ci è fatto l’obbligo di assicurare a tutti gli studenti l’acquisizione di un bagaglio metodologico e culturale tale da garantire loro il successo nella prosecuzione degli studi. Questo impone l’individuazione di obiettivi educativi e cognitivi trasversali - da perseguire nel quinquennio di studi - che costituiscono la piattaforma per il conseguimento degli obiettivi didattici curriculari.Per la seconda dobbiamo prendere coscienza dell’ineluttabilità di un mutamento di prospettive didattiche e metodologiche. In una società in continua evoluzione caratterizzata da una crescente complessità, il compito della scuola non può più essere la mera trasmissione di nozioni o di verità assolute e immodificabili. Nel momento in cui tutto è in rapida trasformazione, la scuola deve insegnare ad imparare: deve mettere gli studenti in condizioni di gestire in

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maniera autonoma e consapevole la costruzione delle proprie abilità, affinché essi siano protagonisti di ca m b iamento piuttosto che spettatori passivi o addirittura vittime . Al termine degli studi si richiedono loro capacità di cogliere la logica dello sviluppo in atto, di capire e controllare le mutazioni negli assetti culturali e socio economici.Tutto questo richiede l’ampliamento delle connotazioni dei processi cognitivi, che non si esauriscono nella semplice acquisizione dei dati. Occorre, pertanto, allora che la prassi didattica operi sempre più in termini di:

Conoscenze Le conoscenze indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le cono-scenze sono l’insieme di fatti, principi teorie e pratiche relative a un settore di studio o di lavoro. Sono descritte come teoriche e pratiche.

Capacità/Abilità

Le abilità indicano le capacità di applicare conoscenze e usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come teoriche (uso del pensiero logico, creativo e intuitivo) e /o pratiche (abilità manuali, uso di metodi, materiali e strumenti).

Competenze Le competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze abilità/capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Esse <<non riguardano una versione riduttiva del saper fare, ma costruiscono quel saper fare ad ampio spettro che conferisce senso autentico e motivante alle cose apprese e utilizzate, poiché sono riconducibili a sé e utilizzabili in più campi e con versatilità>>

Alla luce di tali considerazioni obiettivi cognitivi trasversali mirino ad assicurare a tutti gli allievi:un adeguato bagaglio di conoscenze disciplinari e un sapere complessivo propedeutico al

prosieguo degli studi universitari;la capacità di collegamento tra i vari contenuti disciplinari, arrivando alla formazione di quadri

culturali complessivi;la capacità di dialogo come strumento di verifica delle posizioni personali e di confronto con

quelle degli altri;la capacità di analisi testuale con rafforzamento del senso critico rispetto alle varie forme di

sapere;la capacità di maturare ed elaborare autonomamente valori e atteggiamenti tramite la partecipazione

al dibattito e alla discussione;un sapere adeguato all’inserimento nel tessuto socio-lavorativo.

Gli allievi riveleranno di aver conseguito gli obiettivi trasversali nella misura in cui dimostreranno di:Comprendere e decodificare messaggi più o meno complessi;Conoscere i dati informativi trasmessi;Sapere applicare quanto appreso e di sapere apprendere mediante il “fare”;Chiarire gli aspetti significativi di un problema;Approfondire i contenuti di problemi e teorie;Rielaborare in ambito disciplinare;Rielaborare in ambito interdisciplinare;Procedere ad una rielaborazione personale critica e creativa.

2.5 Profili in uscitaI profili in uscita previsti per ogni singolo indirizzo sono i seguenti:

INDIRIZZO CLASSICOGli allievi alla fine del corso dovranno possedere:

una sicura padronanza della lingua italiana ed un’ampia conoscenza delle storie letterarie antiche e moderne;

specifiche competenze nella lettura e traduzione delle lingue classiche;

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una completa conoscenza degli avvenimenti storici e dei principi fondamentali della metodologia della ricerca storica;

una completa conoscenza dell’evoluzione del pensiero con specifiche competenze nella lettura dei testi filosofici;

un’adeguata conoscenza delle principali teorie giuridico-economiche;la conoscenza degli elementi e dei principi fondamentali di carattere matematico e fisico con

specifiche competenze applicative;ampie conoscenze di carattere chimico, biologico, astronomico e naturalistico e competenze nelle

attività di laboratorio;un ampio spettro di conoscenze relative al patrimonio artistico e capacità di lettura dell’opera d’arte;

la capacità di controllo del proprio corpo e delle proprie emozioni;la capacità di comunicazione scritta e orale in almeno una delle lingue dell’Unione europea;

la capacità di utilizzo dei più elementari software.

INDIRIZZO SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO (vecchio ordinamento)Gli allievi alla fine del corso dovranno possedere:una corretta conoscenza delle discipline di base per il servizio sociale;

un’adeguata conoscenza relativa al metodo della ricerca sociologica e e al rilevamento e alla gestione dei dati statistici;

una corretta conoscenza dei principi teorici delle principali teorie psicologiche;la piena conoscenza dei principi teorici delle teorie pedagogiche e delle scienze dell’educazione;

un’ampia conoscenza di principi didattici e metodologici;

competenze operative nel settore dell’educazione e della formazione;la capacità di comunicare in forma scritta ed orale in almeno una lingua dell’Unione europea;

competenze operative in ambito informatico.

INDIRIZZO LINGUISTICOGli allievi alla fine del corso, oltre ad una normale formazione di base, dovranno possedere: un’adeguata conoscenza di base di almeno due lingue dei paesi dell’Unione europea e della

civiltà dei relativi paesi

la consapevolezza delle strutture linguistiche nella loro evoluzione. In questo processo formativo, l’allievo verrà messo in condizione di effettuare un’analisi comparata tra i cinque sistemi linguistici studiati (Latino, Inglese, Francese, Tedesco e Italiano)

la capacità di riflessione critica in riferimento alle problematiche dei linguaggi e della civiltà dei vari paesi nei loro aspetti logici;

adeguate conoscenze delle problematiche degli ambiti di lavoro di riferimento (istituzioni pubbliche, imprese produttive, culturali, turistiche, artistiche, ambientali);

competenze operative in ambito informatico.

Le attività

3.1 Attività educativeQualunque sia l’indirizzo prescelto e l’anno di corso frequentato, la nostra scuola, ad integrazione della propria offerta formativa, attiva un nutrito numero di interventi educativi. In particolare si sottolineano per la loro rilevanza le seguenti iniziative:

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Educazione alla saluteLe vigenti disposizioni (in particolare la legge n.162/1990) vincolano le scuole a progettare attività di promozione dell’educazione alla salute e di prevenzione delle forme di dipendenza dall’alcool, dal tabacco, dall’uso di sostanze stupefacenti. In questa prospettiva anche per il corrente anno scolastico sarà attivato il Centro di informazione e consulenza (C.I.C.) con l’ausilio degli esperti e degli specialisti della A.S.L. locale.Educazione ambientaleOperando nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, la nostra Scuola non può trascurare di dedicare una particolare attenzione all’educazione ambientale. Le bellezze naturalistiche e paesaggistiche, le popolazioni locali si sono rese protagoniste, impongono una attenta lettura del territorio in vista della sua conoscenza e valorizzazione, anche ai fini della promozione turistica. In tale prospettiva il nostro Istituto, sulla base dei successi delle iniziative attivate negli anni passati dedicherà particolare attenzione alle iniziative di valorizzazione del territorio.Educazione interculturaleIl Collegio ha ritenuto di sviluppare interventi di tipo trasversale, al fine di avviare i giovani ad una dimensione cosmopolita, aperta cioè ad una logica di tolleranza ed integrazione, ad una dialettica multiculturale e multirazziale.I viaggi di istruzione e la programmazione di attività di Cineforum vanno in questa direzione. Il momento di maggior rilievo in questo ambito è però il programma di scambi culturali con scuole di altre nazionalità con soggiorno all’estero dei nostri giovani e con l’accoglienza di giovani studenti di altri paesi nel nostro Liceo.Educazione alla legal i tà La Scuola ha la responsabilità di educare i giovani alla società attivando una concreta azione di educazione alla legalità, diffondendo un'autentica cultura dei valori civili. Si tratta di una cultura che intende il diritto come espressione del patto sociale, che consente l'acquisizione di una nozione più profonda dei diritti di cittadinanza, che aiuta a comprendere i fondamenti giuridici della vita personale e sociale e che sviluppa la consapevolezza che libertà, solidarietà, sicurezza, dignità non vanno considerate condizioni acquisite definitivamente, ma vanno perseguite, volute e protette.Educazione alla letturaLa scuola intende fornire agli alunni un sufficiente grado di consapevolezza teorica e di padronanza degli strumenti che consentono la messa a punto di capacità di gestire autonomamente il rapporto con la sfera dell'informazione e con le aspirazioni culturali, ovvero un'educazione alla lettura che superi gli ambiti specifici ,nel quadro più ampio della formazione della persona.Educazione al teatroLa scuola non vuole trascurare l'importanza del ruolo di socializzazione che rivestono tradizionali forme di spettacolo, come il teatro, i concerti, la danza e il cinema. In tale prospettiva, come già in passato, saranno attivati progetti specifici, promosse partecipazioni critiche a varie forme di spettacolo da parte degli studenti e attivate azioni formative specifiche anche per il personale.

3.2. Attività didattiche

Accoglienza, riorientamento e recuperoIl Collegio dei Docenti prende atto delle innovazioni legislative e ad esse adegua i percorsi e le strategie didattiche. E` necessaria, perciò, una gestione flessibile dei curricula, finalizzata al successo formativo da perseguire anche con iniziative di riorientamento verso percorsi formativi diversi da quello scelto, compreso quello offerto dalla formazione professionale. Pertanto la prassi didattica sarà volta a:

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Motivare tutti gli allievi favorendone l'esercizio del senso critico anche attraverso idonee iniziative formative sui principali temi della cultura contemporanea;

Verificare la coerenza tra l'indirizzo scelto e le potenzialità e le attitudini individuali per confermare e rafforzare le scelte già effettuate o per individuare possibili percorsi alternativi;

Sostenere didatticamente gli allievi che intendono passare ad altri indirizzi di scuola secondaria superiore;Promuovere le condizioni favorevoli per la rimozione delle eventuali difficoltà incontrate nel percorso formativo;Realizzare percorsi mirati per gli allievi orientati ad uscire dal sistema scolastico.

Al fine di assicurare perciò scelte consapevoli ed evitare che l’iscrizione agli istituti secondari sia un autentico salto nel buio, la nostra scuola metterà in essere, in collaborazione con i Docenti referenti delle Scuole medie del territorio, attività di orientamento per la scelta degli indirizzi di studio.Si provvederà a stabilire con le altre istituzioni scolastiche le opportune intese per favorire i passaggi tra diversi corsi di studio. Dell'assolvimento dell'obbligo scolastico sarà rilasciata regolare certificazione attestante il percorso didattico ed educativo svolto dall'allievo con l'indicazione delle conoscenze, competenze e capacità conseguite.Ad integrazione di tali iniziative, si pongono le attività di accoglienza rivolte agli alunni delle prime classi. In particolare si mirerà a facilitare l’inserimento degli allievi nella nuova struttura, informandoli del regolamento d’Istituto, delle ore di lezione, delle metodologie impiegate, del sistema di valutazione. Si farà riferimento al vissuto di ogni alunno, al suo modo di collocarsi nella scuola sì da metterne in evidenza le risorse e i suoi bisogni formativi. Questo non solo consentirà allo studente di acquisire maggiore autonomia e di rafforzare il suo bagaglio di conoscenze, ma rimuoverà il suo disagio ed impedirà che ogni voglia di sapere venga delusa.E’ prevista altresì attività di riorientamento. Capita infatti che l’iscrizione ad un corso di studi, più che essere frutto di una scelta, nei limiti del possibile consapevole, degli allievi, possa essere determinata da molteplici fattori: famiglie, amici, convincimenti errati. La frequenza dei corsi, in questi casi, potrebbe rivelarsi fonte di disagio, di difficoltà e, nei casi più gravi, addirittura origine di “stress da scuola”. Onde evitare che situazioni simili si verifichino, o che si aggravino, occorre che i Consigli di classe, individuino il corso di studio più confacente alla personalità e alle aspirazioni degli allievi in difficoltà e che si attivino le previste “passerelle” per il passaggio ad altro corso di studio. Al fine inoltre, di prevenire e di arginare il fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica i docenti individueranno, con l’ausilio delle famiglie, quei mezzi miranti a favorire la regolarità e il controllo della frequenza, intervenendo per rimuovere ostacoli che impediscono di fatto l’esercizio del diritto allo studio.Nel corso dell’anno scolastico saranno altresì proposte strategie di recupero rivolte agli alunni di tutte le classi, attraverso organizzazioni di corsi di interventi didattici educativi integrativi nell’ottica della possibilità riconosciuta di un uso flessibile del tempo scuola e in base alla disponibilità dei fondi. In ogni caso gli interventi di recupero dovranno essere compatibili con i carichi di lavoro degli studenti, dovranno essere previsti dalla programmazione del consiglio di classe e dalla programmazione del singolo docente. Per quanto concerne la metodologia si privilegerà un insegnamento individualizzato che sarà possibile per gruppi ridotti di alunni.

Attività di in t egrazione degli a l unni in situazione di handicap. La legislazione vigente prevede specifiche attività di promozione e sostegno per la piena integrazione degli alunni in situazione di handicap. La C.M.20-10.2000, n. 235 fornisce ulteriori indicazioni in merito a tali interventi, prevedendo specifici finanziamenti per progetti finalizzati alla personalizzazione ottimale dei processi di insegnamento-apprendimento. Nello spirito di detta circolare, il Collegio ha deliberato la progettazione di specifiche iniziative rivolte da una parte

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alla formazione dei docenti di sostegno, dall’altra ad attuare forme di integrazione e di esperienze di lavoro per gli allievi in situazione di handicap presso strutture economiche locali.

Attività di recupero: Per gli allievi in situazione di disagio scolastico o di difficoltà, si procederà anche per il corrente anno scolastico, secondo le procedure collaudate negli anni passati e deliberate dal Collegio dei Docenti ad attivare interventi didattici ed educativi integrativi. Particolare attenzione su questo versante sarà riservato agli allievi del biennio.

Recupero debiti formativi – D.M. n° 80 del 3 ottobre 2007- O.M. n° 92 del 5.11.2007Le attività di recupero costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta formativa.Il Collegio dei Docenti ha deliberato le seguenti modalità operative:

• al momento dello scrutinio quadrimestrale il Consiglio di Classe individuerà gli alunni tenuti alla frequenza dei corsi di recupero programmando le iniziative e i percorsi didattici. Il Coordinatore di Classe informerà la famiglia dello studente su tempi e modalità e nel caso in cui la famiglia non abbia intenzione di usufruire di tali corsi dovrà acquisirne comunicazione scritta;

• subito dopo gli scrutini intermedi, saranno attivati interventi didattico-educativi per gli studenti che abbiano presentato insufficienze;

• l’attività dei corsi di recupero dovrà svilupparsi secondo i seguenti criteri didattico-metodologici:o didattica breveo didattica personalizzatao apprendimento cooperativo

• gli studenti saranno raggruppati per classe e per discipline, oppure, quando il loro numero non sia congruo, per classi parallele;

• i docenti saranno individuati prima nell’ambito della classe, poi nell’ambito del corso e, in ultimo, nell’ambito dell’Istituto; nell’individuazione si terrà conto anche di eventuali richieste specifiche degli studenti;

• dopo i corsi di recupero, i discenti saranno sottoposti a verifiche intermedie nell’ambito delle attività curriculari, al fine di accertare il recupero o meno delle carenze riscontrate;

• a fine anno scolastico il consiglio di classe provvederà ad informare le famiglie degli studenti che avranno fatto registrare ancora insufficienze in una o più materie, e rimanderà la decisione di promuoverli ad una data successiva e comunque prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, previo accertamento dell’avvenuto superamento del debito;

• per questi studenti, per i quali il Consiglio di classe ha sospeso il giudizio di promozione, dopo lo scrutinio finale, la scuola organizzerà ulteriori corsi di recupero, nel periodo dal 18 giugno al 18 luglio;

• ciascun Consiglio di classe effettuerà le verifiche di accertamento di superamento del debito alla conclusione dei corsi di recupero, e, sulla base delle risultanze di tale verifica, concluderà lo scrutinio con il giudizio definitivo di promozione o di non ammissione alla classe successiva e l’attribuzione dell’eventuale credito scolastico;

• la verifica dovrà riguardare esclusivamente le carenze indicate al momento della sospensione del giudizio di promozione e tener conto delle effettive attività svolte nel corso di recupero;

• i genitori potranno scegliere se far seguire ai propri figli corsi di recupero organizzati dalla Scuola, sia quelli intermedi che quelli estivi, oppure avvalersi di altre modalità di recupero comunicandolo preventivamente alla scuola.

Attività di approfondimen t o: lo Sportel l o didattico Il Collegio dei Docenti ha previsto l’apertura di uno specifico sportello didattico rivolto in modo particolare agli studenti più motivati allo studio e desiderosi di approfondire specifici argomenti. Tale esigenza è scaturita dalla constatazione che naturalmente i Docenti riservano particolare attenzione agli studenti in situazione di disagio, fino al punto da rallentare, in qualche caso, lo svolgimento del programma, senza tenere nella giusta considerazione che tale atteggiamento può determinare noia, frustrazione o perdita di interesse negli alunni più volenterosi, continui e impegnati nello studio. Lo Sportello didattico nasce per ovviare a tale

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rischio e risulta costituito da una struttura didattica agile ed elastica, formata da un gruppo di Docenti che si pongono a disposizione degli studenti per essere loro di sostegno in uno studio più impegnato.Il Collegio, deliberando tale forma di sostegno, ha inteso stimolare ulteriormente l’interesse per lo studio, corredandolo col supporto della metodologia della ricerca che può essere affinata con l’aiuto del docente. Ha pensato inoltre allo Sportello didattico come ad un primo modo per saggiare l’impatto del superamento del gruppo classe dal momento che in nome della curiosità e dell’approfondimento possono essere costituiti gruppi di studio con giovani di classi diverse che possono rivolgersi anche a Docenti diversi dai propri per avere chiarimenti e consigli.Il successo dell’iniziativa è garantito dal fatto che, a differenza dei corsi di recupero., strumento primario per aiutare gli studenti in difficoltà, ove gli studenti sono avviati su indicazione del consiglio di classe, la partecipazione alle attività possibili nell’ambito dello Sportello didattico, è lasciata alla libertà individuale dello studente.

Laboratori didattici e seminari di approfondimento

Fermo restante l’uso della metodologia del laboratorio didattico in tutte le discipline nell’ambito delle attività curricolari, agli alunni che intendano liberamente aderirvi, l’Istituto “Parmenide” offre attività seminariali e di laboratorio integrative in orario extracurricolare. Dette attività si terranno nei mesi di febbraio-aprile per due giorni a settimana, in orario pomeridiano dalle ore 14.30 alle ore 16.30, per una durata presumibile di 30-40 ore.Tali laboratori e/o seminari hanno la finalità precipua di valorizzare la capacità di progettazione, la ricerca di nuovi contenuti culturali attraverso l’utilizzo di metodologie di insegnamento/approfondimento basate sull’approfondimento dei contenuti disciplinari e sull’apprendimento cooperativo.

Biblioteca

L’Istituto “Parmenide” dispone di una biblioteca il cui patrimonio librario comprende oltre 15.000 volumi, oltre a numerose collezioni di materiale audiovisivo e multimediale. Essa non costituisce soltanto uno spazio fisico di raccolta del materiale ivi allocato, ma si propone come ambiente didattico altamente strutturato, ove a studenti e insegnanti vengono offerti, insieme ai servizi di prestito e consultazione, assistenza nella preparazione e implementazione di percorsi e progetti di ricerca. La Biblioteca, intesa anche come centro di documentazione e ricerca educativa, pubblica a scadenza semestrale la rivista di cultura e didattica “Quaderni Parmenide”.

3.3 ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO UNIVERSITARIOSecondo quanto previsto dal DPR n° 275/99, art. 4 comma 4 in materia di orientamento delle istituzioni scolastiche,specifiche iniziative sono previste per assicurare ai nostri allievi una scelta sicura e convinta degli studi universitari. Si attiveranno contatti con il mondo universitario mediante la partecipazione a convegni ed incontri con i responsabili dei progetti di orientamento; sarà assicurata la distribuzione di materiale informativo sul mondo universitario e si promuoveranno contatti, anche informatici, con l’intero mondo universitario nazionale.

3.4 ATTIVITÀ INTEGRATIVE E COMPLEMENTARI

La nostra scuola amplia e completa la sua offerta formativa sostenendo lo svolgimento delle seguenti attività:Atti v ità sp ortive Gli studenti parteciperanno alle attività sportive secondo modalità e procedure già attuate nel precedente anno scolastico.Atti v ità ed esperienze di giornalismo e pubblicazione editoriale Nell’ambito del Progetto Biblioteca, l’Istituto Parmenide pubblica la rivista di cultura e didattica “Quaderni Parmenide”. Conformemente alla linea editoriale, vengono

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pubblicate le p iù s igni f ica t ive esper ienze d idat t iche e cul tura l i matura te da studenti e docenti de l l ’ I s t i tu to .Stages e microstagesPer gli studenti del quarto anno dell’indirizzo socio – psico - pedagogico è previsto un primo approccio al mondo del lavoro, mediante la partecipazione a stages di formazione presso le aziende, regionali e non, preventivamente individuate dalla scuola. Per gli allievi del terzultimo anno è prevista la partecipazione a microstages presso aziende locali.Al fine di favorire la conoscenza delle diverse possibilità di lavoro per gli alunni diversamente abili è prevista la realizzazione di un progetto di Stage di lavoro, per un totale di 15 ore, presso aziende locali.

Viaggi di istruzione e visite guidate Il Collegio dei docenti ed il Consiglio di Istituto hanno posto particolare cura nella definizione delle modalità di organizzazione e svolgimento di eventuali viaggi di istruzione. Essi saranno svolti in stretta connessione alla programmazione educativa, secondo i criteri deliberati dal Collegio dei docenti.

Progetti da inserire nel Programma annuale

I progetti da inserire nel Programma annuale dell’Esercizio Finanziario 2010 riguarderanno i seguenti ambiti:

DENOMINAZIONE P 138 AGGIORNAMENTO PERSONALE DOCENTE E ATA P 139 SPORTELLO DIDATTICO P 140 RICERCA EDUCATIVA QUADERNI DEL PARMENIDE P 141 LABORATORI DIDATTICI P 142 ORIENTAMENTO

P 143 L’ATLETICA VA A SCUOLA

P 144 SOSTEGNO DOCENTI : SOCIO – PSICO – EDUC.

P145 ATTIVITA’ CULTURALI – GIORNATA DELLA POESIA

P146 CERTAMINA

P147 LABORATORIO DI LINGUA SPAGNOLA

P148 LETTURA E SCRITTURA CREATIVA

P149 CORSO DI ARCHEOLOGIA

P.150 ATTIVITA’ MOTORIE - GIOCHI STUDENTESCHI 2012/2013

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Parte seconda

DIDATTICA E METODOLOGIA

4.1 I principi generali.

L’attività didattica di tutti i Docenti sarà ispirata a criteri di:

Flessibilità A ciascun docente verranno offerte le migliori condizioni lavorative per conseguire i massimi risultati cui può aspirare.

Responsabilità I Docenti si impegnano al raggiungimento degli obiettivi prefissati pronti a mutare strategie e percorsi secondo i bisogni formativi rilevati.

Organicità Le iniziative saranno comunque inscritte in un percorso unitario: i docenti attueranno una metodologia che tenderà al raggiungimento degli obiettivi culturali e formativi senza dimenticare che l’obiettivo primario è quello di creare occasioni di successo scolastico per tutti e a tal fine il processo educativo sarà centrato prevalentemente sull’allievo.I docenti dovranno per questo essere disponibili al mutamento e al dibattito, capaci di empatia e di ascolto, in grado di favorire la partecipazione attiva degli alunni, rispettando e valorizzando la specificità individuale del modo di apprendere, di ottimizzarli, evitando un carico di lavoro domestico troppo gravoso.

Si opererà su livelli diversi e comunque interagenti: a) quello della relazione umana, b) della comunicazione, c) dell’area affettivo-relazionale ed infine d) dell’area prettamente cognitiva.

a) Sul piano della relazione umana il docente:

Stimola l’allievoDimostra fiducia nell’allievo favorendone l’autostimaCrede nelle capacità dell’allievo formandolo al rispetto di se stessoElogia gli sforzi compiutiAiuta l’allievo a sviluppare le sue capacitàRiconosce e mette a fuoco le sue doti e le sue risorseUtilizza gli interessi dell’allievo per accrescere la sua culturaFa uso del gruppo per facilitare la maturazione dell’allievoIntegra il gruppo in modo che l’allievo sia sicuro della sua posizione all’interno

b) Sul piano della comunicazione il docente dedicherà particolare attenzione al linguaggio utilizzato per una comunicazione efficace. In particolare il linguaggio dovrà essere:

Comprensibile, adeguato al livello culturale ed alle capacità di comprensione di ciascuno

Coinvolgente in modo che lo studente sia interessato ed attratto dalle tematiche svolte

Corretto, basato su fonti scientifiche ben identificabiliBidirezionale, che lasci costantemente aperta la possibilità di un dialogo

Autentico, senza ricorrere ad un’erudizione non richiesta

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c) Sul livello affettivo-relazionale il Docente dovrà mirare a:

Facilitare la libera espressione dei sentimenti e delle ideeFavorire la conoscenza di séFacilitare la comunicazione interpersonaleFar esprimere tutti

d) In relazione all’area cognitiva, l’insegnante dovrà indirizzare i suoi sforzi allo sviluppo di una didattica metacognitiva, intesa come approccio dinamico e flessibile volto all’acquisizione della consapevolezza dei propri processi cognitivi. Pertanto i Docenti mireranno negli alunni a:

formare quelle abilità mentali superiori che vanno al di là dei semplici processi cognitivi primari (capacità di progettare, controllare e autodirigersi);

formare le capacità di essere “gestori” diretti dei propri processi cognitivi: non più esecutori di istruzioni imposte dall’esterno, ma responsabili del proprio apprendimento;

strutturare i contenuti curriculari in unità didattiche o moduli da attuare in tempi e modalità coerenti ai ritmi di apprendimento degli allievi

adottare delle procedure didattiche stimolanti ed articolate, cercando di ottenere la massima partecipazione di tutti gli allievi.

L’attività didattica sarà incentrata sui seguenti elementi:

- Lezione frontale- Dialogo guidato e lavori di gruppo- Azione di guida nell’utilizzo dei testi in adozione e di qualsiasi altro sussidio didattico- Esperienza di laboratorio didattico - Metodo della ricerca guidata- Elaborazione di progetti- Utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e multimediali- Utilizzo della LIM, della lavagna luminosa e del proiettore di diapositive

4.1.1 Obbligo di Istruzione ( Legge 296/2006 , D.M. n 139del 22/08/2007)Adottato con Decreto Ministeriale in applicazione della finanziaria 2007, il nuovo obbligo di istruzione fino a 16 anni è legge ed entra in vigore dal corrente anno scolastico. Tale obbligo non costituisce il punto terminale del percorso scolastico, poiché dopo l’obbligo c’è il diritto dovere all’istruzione fino ai 18 anni che si realizza nella scuola, nella formazione professionale, nell’apprendistato.L’obbligo di istruzione è uno strumento in più per un maggiore impegno ad educare (e non solo ad istruire) i giovani. E’ rappresentato dalle competenze e dai saperi indispensabili – pochi ed essenziali – contenuti nel decreto.

4.1.2 LE OTTO COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZAEcco quali competenze devono acquisire gli studenti a 16 anni per la costruzione e il pieno sviluppo della loro persona, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale:

Imparare ad imparare: ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro.

Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati.

Comunicare: ogni giovane deve poter comprendere messaggi di genere e complessità diversi nelle varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi

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Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista.

Agire in modo autonomo e responsabile : ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale.

Risolvere i problemi: ogni giovane deve saper affrontare situazione problematiche e saper contribuire a risolverle

Individuare collegamenti e relazioni: ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo.

Acquisire ed interpretare l’informazione: ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti ed opinioni.

4.1.3 I QUATTRO ASSI CULTURALII giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza attraverso le conoscenze e le abilità riferite a competenze di base che sono ricondotte ai seguenti quattro assi culturali:

Asse dei linguaggi: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana , come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e produrre lavori scritti in relazione a differenti scopi comunicativi. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera, la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione.

Asse matematico: l’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere ed affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero e di rappresentazione grafica e simbolica, la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi,di progettare e costruire modelli in situazioni reali.

Asse scientifico-tecnologico: ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio ed importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo ed a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo. L’adozione di strategie d’indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che – al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo – ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche. L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche e biologiche. Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) ed aree di conoscenze al confine tra le discipline anche diversi da quelli su cui si è avuto conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera. Obiettivo determinante è, infine, rendere gli

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alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate.

Asse storico sociale: si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Se sul piano epistemologico i confini fra storia, le scienze sociali,e l’economia sono distinguibili, più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati. Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia. Il senso dell’ appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza. La partecipazione responsabile – come persona e cittadino – alla vita sociale permette di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione.

4.1.4 DOCUMENTO TECNICO (Competenze, abilità conoscenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione)PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Abilità:Comprendere il messaggio contenuto in un testo oraleCogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo oraleEsporre in modo chiaro, logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltatiRiconoscere differenti registri comunicativi di un testo oraleAffrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per

esprimere anche il proprio punto di vistaIndividuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informaliPadroneggiare le strutture della linguaApplicare diverse strategie di letturaIndividuare natura,funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo

Conoscenzeo Principali strutture della lingua italianao Elementi di base delle funzioni della linguao Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali

e informalio Contesto scopo e destinatario della comunicazione o Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbaleo Principi di organizzazione del discorso descrittivo,narrativo,espositivo,argomentativi

Leggere,comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Abilità

Padroneggiare le strutture della lingua presenti nel testo

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Applicare diverse strategie di lettura Individuare natura,funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo

letterarioApplicare strategie diverse di letturaIndividuare natura funzioni e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo

letterario cogliere i caratteri specifici di un testo letterario Conoscenze

o Strutture essenziali dei testi narrativi,espositivi,argomentativio Principali connettivi logicio Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversio Tecniche di lettura analitica e sinteticao Tecniche di lettura espressiva o Denotazione e connotazioneo Principali generi letterari, con particolare riferimento alla tradizione italianao Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativiAbilità

Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione della produzione di testi scritti di vario tipo

Prendere appunti e redigere sintesi relazioniRielaborare in forma chiara le informazioniProdurre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative

ConoscenzeElementi strutturali di un testo scritto coerente e coesoUso dei dizionariModalità tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni ecc.Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura e revisione Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

Abilitào Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici su argomenti di interesse

personale,quotidiano,sociale o professionaleo Ricercare informazioni all’interno di test di breve estensione di interesse personale,

sociale o professionaleo Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e

socialeo Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticalio Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano,

sociale o professionaleo Scrivere brevi testi di interesse personale,quotidiano, sociale o professionaleo Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studioo Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali

Conoscenzeo Lessico di base su argomenti di vita quotidiana,sociale e professionaleo Uso del dizionario bilingueo Regole grammaticali fondamentalio Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comuneo Semplici modalità di scrittura : messaggi brevi, lettera informaleo Cultura e civiltà di cui si studia la lingua

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Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico-letterarioAbilità

o Riconoscere e apprezzare le opere d’arteo Conoscere e rispettare i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio

ConoscenzeElementi fondamentali per la lettura/ascolto di un’ opera d’arte (pittura, architettura,plastica,

fotografia,film, musica…)Principali forme di espressione artistica

Utilizzare e produrre testi multimedialiAbilità

o Comprendere i prodotti della comunicazione audiovisivao Elaborare prodotti multimediali(testi,immagini,suoni,…) anche con tecnologie digitali

ConoscenzePrincipali componenti strutturali ed espressive di un prodotto audiovisivo Semplici applicazioni per la elaborazione audio e videoUso essenziale della comunicazione telematica

ASSE MATEMATICOUtilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,anche sotto forma graficaAbilità

Comprendere il significato logico-operativo di numeri appartenenti ai diversi sistemi numerici. Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da un ’altra

Comprendere il significato di potenza; calcolare le potenze ed applicarne le proprietàRisolvere brevi espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un

problema con un’ espressione e calcolarne il valore anche utilizzando una calcolatriceTradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche ; risolvere sequenze di operazioni e

problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numericiComprendere il significato logico- operativo di rapporto e grandezza derivata, impostare

uguaglianze di rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi

Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza dei procedimenti utilizzati.Rappresentare graficamente equazioni di primo grado; comprendere il concetto di equazione

e quello di funzioneRisolvere sistemi di equazioni di primo grado seguendo istruzioni e verificarne la

correttezza dei risultati.Conoscenze

Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; rappresentazioni,operazioni,ordinamentoI sistemi di numerazioneEspressioni algebriche; principali operazioniEquazioni e disequazioni di primo gradoSistemi di equazioni e disequazioni di primo grado

Confrontare ed analizzare figure geometriche,individuando invarianti e relazioni.Abilità

Riconoscere i principali enti figure e luoghi geometrici e descriverli con linguaggio naturale.Individuare le proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete.Disegnare figure geometriche con semplici tecniche grafiche e operative.Applicare le principali formule relative alla retta e alle figure geometriche sul piano

cartesianoIn casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo geometrico e ripercorrerne le

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procedure di soluzione. Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione

Conoscenzeo Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema,

definizioneo Il piano euclideo; relazioni tra rette, congruenza di figure; poligoni e le loro proprietào Circonferenza e cerchioo Misura di grandezze, grandezze incommensurabili perimetro e area dei poligoni.

Teoremi di Euclide e di Pitagora.o Teorema di Talete e le sue conseguenze.o Il metodo delle coordinate; il piano cartesianoo Interpretazione dei sistemi di equazionio Trasformazioni geometriche elementari e loro invarianti

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemiAbilità

Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappeFormalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici.Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni.Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa

ConoscenzeLe fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi.Principali rappresentazioni di un oggetto matematicoTecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule

geometriche, equazioni e disequazioni di primo gradoAnalizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

Abilitào Raccogliere, organizzare e rappresentare un insieme di dati.o Rappresentare classi di dati mediante istogrammi e diagrammi a tortao Leggere ed interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenze fra elementi di

due insiemio Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa

e formalizzarla attraverso una funzione matematicao Rappresentare sul piano cartesiano il grafico di una funzioneo Valutare l’ordine di grandezza di un risultato o Elaborare gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronicoo Elaborare gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati

dei calcoli eseguiti Conoscenze

o Significato di analisi e organizzazione di dati numericio Il piano cartesiano e il concetto di funzioneo Funzione di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici, funzione lineareo Incertezza di una misura e concetto di erroreo La notazione scientifica per i numeri realio Il concetto e i metodi di approssimazioneo I numeri “macchina”o Il concetto di approssimazioneo Semplici applicazioni che consentono di creare, elaborare un foglio elettronico con le

forme grafiche corrispondenti

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Asse scientifico – tecnologicoOsservare,descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

Abilitào Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni

naturali( fisici,chimici, biologici, geologici,etc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media.

o Organizzare e rappresentare i dati raccoltio Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a

semplici modelli.o Presentare i risultati delle analisi o Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e /o schemi logici per riconoscere il

modello di riferimentoo Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema.o Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica

dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema. Analizzare in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori

o Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzioni o di architettura. Conoscenze

o Concetto di misura e sua approssimazioneo Errore sulla misurao Principali strumenti e tecniche di misurazioneo Sequenza delle operazioni da effettuareo Fondamentali meccanismi di catalogazioneo Utilizzo dei principali programmi softwareo Concetto di sistema e di complessità.o Schemi tabelle e graficio Principali software dedicatio Semplici schemi per presentare correlazioni tra le variabili di un fenomeno

appartenente all’ambito scientifico caratteristico del percorso formativoo Concetto di ecosistemao Impatto ambientale: limiti di tolleranzao Concetto di sviluppo sostenibileo Schemi a blocchio Concetto di input – output di un sistema artificialeo Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. Abilità

Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano

Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione e di utilizzazione dell’energia nell’ambito quotidiano

Conoscenzeo Concetto di calore e di temperaturao Limiti di sostenibilità delle variabili di un ecosistema

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Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Abilità

o Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della societào Saper cogliere le interazioni tra esigenze di vita e processi tecnologicio Adottare semplici progetti per la rai diversi pacchetti applicativi soluzione di problemi

praticiConoscenze

o Strutture concettuali di base del sapere tecnologicoo Fasi di un processo tecnologico( sequenza delle operazioni dall’ idea al prodotto)o Il metodo della progettazione

Saper scegliere e usare le principali funzioni delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per le proprie attività di comunicazione ed elaborazione.Abilità

Saper spiegare il principio di funzionamento e la struttura dei principali dispositivi fisici e software

Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali,calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete

Conoscenzeo Architettura del computero Struttura di interneto Struttura generale e operazioni comuni (tipologia di menu, operazioni di edizione,

creazione e conservazione di documenti etc.)o Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni.

ASSE STORICO SOCIALE

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

Abilitào Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di eventi

storici e di aree geograficheo Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-tempoo Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi

diversio Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini al vivere quotidiano nel

confronto con la propria esperienza personaleo Leggere – anche in modalità multimediale – le differenti fonti letterarie, iconografiche,

documentarie, cartografiche,ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e differenti aree geografiche

o Individuare i principali mezzi e strumenti che hanno caratterizzato l’innovazione tecnico – scientifica nel corso della storia

Conoscenze o Le periodizzazioni fondamentali della storia mondialeo I principali fenomeni storici e le coordinate spazio – tempo che li determinanoo I principali fenomeni sociali,economici che caratterizzano il mondo contemporaneo,

anche in relazione alle diverse culture

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o Conoscere i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea

o I principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorioo Le diverse tipologie di fontio Le principali tappe dello sviluppo dell’innovazione tecnico scientifica e della

conseguente innovazione tecnologica

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regoli fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorioAbilità

o Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio

o Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio

ConoscenzeRegole che governano l’economia e concetti fondamentali del mercato del lavoroRegole per la costruzione di un Curriculum vitaeStrumenti essenziali per leggere il tessuto produttivo del proprio territorioPrincipali soggetti del sistema economico del proprio territorio

4.1.5 Dispersione scolastica e apprendimento cooperativoAnche in riferimento al nuovo quadro normativo sull’obbligo scolastico e le competenze in uscita delineato dalla legge 296 del 26/12/2006 e dal Decreto Ministeriale del 22/8/2007, l’Istituto Parmenide ha analizzato i risultati conseguiti dagli alunni del biennio dell’indirizzo socio-psico-pedagogico negli ultimi 5 anni. I risultati hanno evidenziato una inoppugnabile situazione di complessiva difficoltà da parte di un notevole numero di alunni iscritti: il tasso di non promozione è mediamente del 15%, i debiti formativi si aggirano intorno al 40% e i livelli di profitto conseguiti dalla maggioranza degli alunni al termine del corso di studi sono medio-bassi.L’Istituto Parmenide, utilizzando lo strumento dell’aggiornamento interno dei docenti, ha avviato una seria attività di ricerca e riflessione sulla dispersione scolastica e sulle possibili strategie didattiche per fronteggiare il fenomeno.Dai corsi di aggiornamento e dalla riflessione sviluppata in seno agli organi collegiali sono emerse due linee di azione fondamentali:

• la prima è quella di mobilitare tutti gli strumenti di ricerca e di rilevazione empirica, oggi a disposizione del docente, per delineare e affinare il più presto possibile il profilo scolastico motivazionale degli alunni in ingresso, oltre i test tradizionalmente impiegati per accertare prerequisiti e livelli di conoscenza nelle singole discipline (es. il Questionario sulle strategie di apprendimento di M. Pellerey, TVD Cancrini);

• la seconda è quella di impiegare la metodologia didattica del cooperative learning, prevalentemente nella versione strutturale di S.Kagan nelle classi prime del biennio s.p.p..

4.2 Verifica, misurazione e valutazione degli allieviUn momento particolarmente delicato dell’attività didattica è quello della valutazione. Questa ha subìto un profondo e significativo mutamento; è cambiata la funzione della valutazione nella sua globalità, dal momento che è finalizzata all’assunzione di un carattere formativo ed orientativo. Questo ha comportato l’introduzione di nuove modalità di verifica accanto alle prove tradizionali, nonché di ulteriori strumenti di misurazione.D’altra parte, il regolamento relativo alle modalità di svolgimento degli esami di stato individua

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chiaramente gli obiettivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore che “hanno come fine l’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato in relazione agli obiettivi generali e specifici di ciascun indirizzo di studio” mentre “l’analisi e la verifica della preparazione di ciascun candidato tendono ad evidenziare le conoscenze, competenze e capacità acquisite”.Questo significa che la valutazione non può trascurare il possesso o meno, da parte degli allievi, delle conoscenze, delle competenze e delle abilità peculiari dei nostri corsi di studi.Pertanto ne consegue che quello della valutazione si configura come un processo estremamente complesso e continuo all’interno dell’intera azione didattico-educativa le cui principali fasi si possono così schematizzare:Valutazione iniziale o diagnostica, sulla base della quale si procederà all’individuazione dei reali obiettivi formativi e didattici perseguibili in vista della delineazione del piano di lavoro annuale.

Valutazione in itinere o di monitoraggio, effettuata mediante prove scritte, orali, strutturate, semistrutturate dirette essenzialmente a verificare il reale raccordo tra obiettivi prefissati e i risultati raggiunti e a modificare eventualmente il piano di lavoro o predisporre adeguati interventi di recupero per gli allievi in difficoltà .Nell’ambito delle attività delle aree disciplinari sono state individuate delle griglie di valutazione omogenee per tutto l’istituto.I docenti avranno cura di far svolgere per ogni quadrimestre almeno tre prove scritte (nelle discipline che lo prevedono) e di sottoporre gli alunni ad almeno due prove di verifica le cui risultanze saranno esplicitate e comunicate ai discenti assieme al voto assegnato, al fine di favorire nel discente il processo di “autovalutazione”.Valutazione finale o di processo effettuata mediante prove scritte, orali, strutturate o semistrutturate finalizzata a considerare globalmente il percorso realizzato da tutti e da ciascuno in ordine non solo al processo di formazione ma anche a quello più strettamente didattico.

La valutazione finale terrà nella dovuta considerazione anche i seguenti aspetti:• l’assiduità della partecipazione dell’alunno all’attività didattica;• i progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza;• il senso del dovere inteso come assunzione di responsabilità che l’alunno ha rivelato

nella comunità scolastica;• lo spessore dell’obiettivo da raggiungere;• il contesto della classe;• adozione di un metodo di studio razionale ed organico.

4.2.17. REGOLAMENTO di disciplina e di valutazione degli alunni - DPR 22-06-2009, n. 122

e O.M. 92/2007: breve analisi; modalità di comunicazione con le famiglie;

Il Regolamento di disciplina degli alunni è stato modificato lo scorso anno. Si richiamano i punti di cui all’ art. 3 in poi per quanto riguarda la responsabilità degli alunni rispetto alle suppellettili, arredo, pitturazione ambienti e infissi. Nel corrente anno, fatte salve possibili modifiche (Consiglio di Istituto) esso si attua dal primo giorno di lezione. Lo stesso prevede che i ritardi, le uscite anticipate, le assenze ingiustificate, superando un certo numero, vengano a influire sul voto di comportamento. Il Dirigente scolastico ne informerà le famiglie. Come è noto, in data 22 giugno 2009 è stato approvato il DPR 122, riguardante il Regolamento per la valutazione degli alunni, pubblicato sulla G.U. n. 191 del 19 agosto 2009.Il predetto Regolamento chiarisce, tra l’altro, quanto appresso riportato:

Art. 1 - Oggetto del regolamento – finalità e caratteri della valutazione (si riportano di seguito momenti caratterizzanti del regolamento):

- La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale.

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- Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall'articolo 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 (statuto studentesse e studenti) e successive modificazioni.

- La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni.

- Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa.

- Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.

- Al termine del secondo ciclo dell'istruzione, la scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l'inserimento nel mondo del lavoro.

- Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie.

Art. 4 - Valutazione degli alunni nella scuola secondaria di secondo grado1. La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe. RICHIAMO PUNTUALE O.M. 92/2007I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni, avendo come oggetto del proprio giudizio, relativamente agli alunni disabili, i criteri di cui all'articolo 314, comma 2, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.2. La valutazione periodica e finale del comportamento degli alunni è espressa in decimi.Il voto numerico è riportato anche in lettere nel documento di valutazione. La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici e dei punteggi utili per beneficiare delle provvidenze in materia di diritto allo studio.3. La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall'articolo 309 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico.4. Sono ammessi alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dell'alunno è riferita a ciascun anno scolastico.5. Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe successiva e l'attribuzione del credito scolastico. La verifica del superamento delle carenze registrate si svolge attraverso la somministrazione agli alunni di una prova strutturata secondo la tipologia B prevista per la terza prova degli esami di stato. Ogni docente del Consiglio di Classe che sia interessato costruirà la prova sul singolo alunno in considerazione delle carenze rilevate. Seguirà eventualmente colloquio ad integrazione, se sarà necessario. La correzione delle prove di verifica sarà effettuata per ogni disciplina dai docenti titolari, i quali formuleranno proposta di voto, accompagnata da un giudizio analitico giustificativo. Tale proposta sarà poi portata nel Consiglio che delibera in

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via definitiva l’ammissione o non ammissione dell’alunno alla classe successiva.

Art.5 Assolvimento dell'obbligo di istruzione. REGOLAMENTO ASSENZE Qui si riporta di seguito il regolamento che l’ Istituto ha deliberato nel Collegio dei docenti n. 2 a. s. 2011-12.

REGOLAMENTO di Istituto sui criteri per il limite di assenze ai fini della validità legale dell’anno scolastico (art. 14, comma 7 del DPR 122/2009).

Il Collegio dei Docenti, in data 12 settembre 2011, VISTO il D.P.R. 122/2009 (regolamento della valutazione) che all’art. 14 comma 7 dispone che: “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo.”RITENUTO necessario stabilire criteri generali per dare trasparenza all’operato dei Consigli di Classe nella valutazione degli studenti in sede di scrutini finali, SENTITE le proposte avanzate dal Dirigente Scolastico; Dopo ampio dibattito, all’unanimità DELIBERA di adottare il seguente

REGOLAMENTO SULLE DEROGHE DEL LIMITE DELLE ASSENZE: Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere agli impegni di studio.

Art. 1 - Orario annuale personalizzato

Per l’accesso alla valutazione finale di ogni studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Il monte ore annuale scolastico è calcolato moltiplicando il numero di ore di lezione settimanale previsto dal piano di studi per la singola classe per il numero di settimane di scuola che convenzionalmente viene fissato pari a trentatré.Per l’a.s. 2012-13 il limite minimo di ore di frequenza per la validità dell’anno scolastico, nel quadro dell’orario annuale personalizzato, ai fini della validità dell’anno scolastico, è fissato secondo la seguente tabella:

CorsoOrario

settimanale

Ore annuali previste dal piano

di studi

Minimo ore frequenza annua

Monte ore oltre il quale non è valido l’anno scolastico

Biennio classicoNuovo

Ordinamento27

27x33=891

668 223

Biennio Scienze UmaneNuovo

27 27x33=891

668 223

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OrdinamentoBiennio Liceo

LinguisticoNuovo

Ordinamento

2727x33=

891668 223

Primo anno secondo biennio

classico31 31x33= 1023 767 256

Primo anno secondo biennio

classico 30 30x33= 990 742 248

Primo anno secondo biennio

classico 30 30x33= 990 742 248

Biennio conclusivo L. Classico

Brocca34

34x33=1122

841 281

Biennio conclusivo L. S.P.P.Brocca

3434x33=

1122841 281

Biennio conclusivo L. Linguistico

Brocca35

35x33=1155

866 289

Vanno conteggiate come presenze:- la partecipazione ad attività culturali e formative approvate dagli organi collegiali della

scuola (campionati studenteschi, progetti didattici inseriti nel POF e/o approvati dal Consiglio di classe, attività di orientamento, ecc.),

- attività didattica extrascolastica (uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione, scambi culturali, ecc.),

- la partecipazione a stage e percorsi di alternanza scuola lavoro,- la partecipazione ad esami di certificazione esterna o a concorsi.

In tutti questi casi sul registro di classe e su quello personale del docente verrà annotata la motivazione della mancata presenza in aula.Nei casi di alunni portatori di handicap avviati a percorsi individuali di recupero si fa riferimento a quanto stabilito per ciascuno dal rispettivo Piano educativo personalizzato o dagli eventuali piani formativi individualmente stabiliti.Per gli alunni che, in ospedale o luoghi di cura, seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza, tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11 DPR 22.06.2009).Le ore scolastiche svolte in specifici Progetti POF, in maniera aggiuntiva rispetto alle ore di lezione curriculare e debitamente certificate dal docente referente (lezioni e laboratori differiti), costituiscono un bonus per lo studente da portare in riduzione delle assenze effettuate.

Art. 3 - Calcolo della percentuale di assenze

Sono computate come giorni di assenza:- tre entrate in ritardo dopo 10’ dall’inizio della I^ ora di lezione,- tre uscite in anticipo,- assenze per malattia,- assenze per motivi familiari,- astensione dalle lezioni (scioperi degli studenti) e dalle assemblee d’Istituto,

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- mancata frequenza delle attività organizzate dalla scuola in caso di non partecipazione a viaggi d’istruzione o a visite guidate,

- mancata partecipazione alle attività organizzate in orario curricolare. Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dal Docente sull’apposita agenda che sostituirà il Registro di Classe e il Registro personale e sono sommate a fine mese, fine periodi di valutazione e fine anno. Il numero di ore totale di assenza effettuate dallo studente nell’a.s. sarà quindi raffrontato all’orario complessivo annuale delle lezioni. L’esito complessivo del raffronto deve collocarsi nel limite del 25%. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, tenuto conto delle deroghe riconosciute ai sensi del successivo art. 4, comporta la non validità dell’anno scolastico e la conseguente esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale.

Art. 4 - Tipologie di assenze documentate e continuative ammesse alla deroga

Al principio della frequenza obbligatoria di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di lezione sono possibili deroghe funzionali ad assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio dei consigli di classe con specifica delibera motivata, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Tali deroghe devono comportare un percorso di recupero concordato con l'istituzione scolastica.Sulla base di quanto disposto nell´art. 14, comma 7 del DPR 122/2009, si considerano assenze continuative che possono consentire di derogare ai limiti sopra riportati quelle per motivi di salute documentati da apposita certificazione medica. Tali certificazioni devono essere tempestivamente (entro 7 giorni dal rientro a scuola) prodotte. In particolare:o assenze per ricovero ospedaliero o in casa di cura, documentato con certificato di ricovero e

di dimissione e successivo periodo di convalescenza prescritto all’atto della dimissione e convalidato da un medico del SSN;

o assenze continuative di 5 giorni o più giorni motivate da patologie che impediscano la frequenza scolastica, certificate da un medico del SSN;

o assenze ricorrenti per grave malattia documentata con certificato di un medico del SSN attestante la gravità della patologia;

o visite specialistiche ospedaliere e day hospital (anche riferite ad un giorno);- motivi personali e/o di famiglia:o allontanamenti temporanei disposti dall’ autorità giudiziaria, assenze di più giorni per

testimonianza o altri procedimenti giudiziari;o gravi patologie e lutti certificati dei componenti del nucleo famigliare entro il II grado fino a

un massimo di 5 giorni;o esclusività di assistenza per familiari invalidi in situazione di gravità (legge 104/92, art. 3

comma 3);o separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza; o rientro nel paese d’origine per motivi legali;- motivi sportivi, artistici e di studio per un totale complessivo di 15 ore:o uscite anticipate per attività sportiva debitamente richieste e certificate dall’Associazione

Sportiva di appartenenza;o per lezioni o esami presso il Conservatorio Statale.Non viene fatta rientrare nel computo complessivo delle assenze la tardiva iscrizione a meno che non sia causata da inadempienza dei genitori degli studenti.Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente, documentate.

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L'obbligo di istruzione è assolto secondo quanto previsto dal regolamento adottato con decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, nel quadro del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76 e al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. (Nota: si tratta dell’obbligo di istruzione a 10 anni).

Si riprende, da questo punto, la disamina della normativa sulla valutazione degli alunni (D.P.R. 122/2009):

Art.6 Ammissione all'esame conclusivo del secondo ciclo dell'istruzione1. Gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi sono ammessi all'esame di Stato.2. Sono ammessi, a domanda, direttamente agli esami di Stato conclusivi del ciclo gli alunni che hanno riportato, nello scrutinio finale della penultima classe, non meno di otto decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non meno di otto decimi nel comportamento, che hanno seguito un regolare corso di studi di istruzione secondaria di secondo grado e che hanno riportato una votazione non inferiore a sette decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e non inferiore a otto decimi nel comportamento negli scrutini finali dei due anni antecedenti il penultimo, senza essere incorsi in ripetenze nei due anni predetti. Le votazioni suddette non si riferiscono all'insegnamento della religione cattolica.3. In sede di scrutinio finale il consiglio di classe, cui partecipano tutti i docenti della classe, compresi gli insegnanti di educazione fisica, gli insegnanti tecnico-pratici, i docenti di sostegno, nonché gli insegnanti di religione cattolica limitatamente agli alunni che si avvalgono di quest'ultimo insegnamento, attribuisce il punteggio per il credito scolastico di cui all'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323 e successive modificazioni.4. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola nel rispetto del d.lgs. 196/2003.

5. La valutazione degli alunni con disabilità verrà effettuata come da normativa.

Art.7 Valutazione del comportamento2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare.3. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con riferimento ai casi individuati nel comma precedente e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.4. Ciascuna istituzione scolastica può autonomamente determinare, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, anche in sede di elaborazione del piano dell'offerta formativa, iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione dei comportamenti positivi, alla prevenzione di atteggiamenti negativi, al coinvolgimento attivo dei genitori e degli alunni, tenendo conto di quanto previsto dal regolamento di istituto e dal patto educativo di corresponsabilità di cui all'articolo 5-bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, numero 249.

Per quanto riguarda la valutazione del comportamento, fermo restando le prerogative del Consiglio di Classe, il Dirigente scolastico propone di riconfermare le sotto riportate tabelle e le griglie degli ambiti comportamentali, già approvate dal Collegio Docenti in data 18/11/2008:

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A) RAPPORTO CON SE STESSI Indicatori

1 Accettazione delle proprie caratteristiche individuali2 Impegno e costanza nel lavoro scolastico in classe /a casa3 Valorizzazione delle proprie capacità4 Cura della persona /abbigliamento/ linguaggio5 Uso responsabile del proprio materiale didattico

B) RAPPORTO CON GLI ALTRI Indicatori1 Osservanza del regolamento d’Istituto rispetto delle figure istituzionali e del personale non docente2 Corretteza e sensibilità nei rapporti con gli altri studenti3 Partecipazione attiva alle iniziative scolastiche comuni4 Disponibilità e competenza in forme di apprendimento cooperativo

C) RAPPORTO CON L’AMBIENTE SCOLASTICO Indicatori1 Utilizzo responsabile del materiale e delle strutture della scuola2 Utilizzo in maniera appropriata degli spazi comuni (divieto di fumo, utilizzo ordinato dei distributori, utilizzo

ordinato dei bagni)3 Comportamento responsabile durante le visite guidate e i viaggi di istruzione e in tutte le occasioni in cui la

scuola è istituzionalmente e ufficialmente impegnata “extra moenia”

Livelli di valutazione e assegnazione del voto

9-10

eccellente Comportamenti e atteggiamenti rilevati dagli indicatori non sono influenzati da fattori esterni ma risultano da un impegno continuativo e abituale e si propongono come esemplari alla classe

7-8 buono Comportamenti e atteggiamenti rilevati dagli indicatori costituiscono la normale modalità di rapporto dello studente con sé, con gli altri e con l’ambiente scolastico

6 non soddisfacente Ai comportamenti e agli atteggiamenti rilevati negli indicatori mancano piena consapevolezza e impegno tali da renderli abituali e automatici.In caso di comportamenti gravi sanzionati anche ex art.4 DPR 249/98 e DPR 235/2007 “Statuto delle studentesse e degli studenti” ha dato prova di ravvedimento, senso di responsabilità e recupero di atteggiamenti e comportamenti corretti.

4.3 Monitoraggio e autovalutazione dell’IstitutoL'introduzione della legge sull'Autonomia scolastica, introducendo il principio dell’autovalutazione della qualità del servizio scolastico, prevede che in ogni Istituzione scolastica operi una Commissione con il compito di procedere alla valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, anche tenendo conto degli standard stabiliti dall’organismo nazionale competente. Essa è composta da cinque membri nominati dal Consiglio dell’istituzione fra oggetti qualificati, di cui due esterni all’Istituzione stessa. In attesa della costituzione di detta Commissione, il Docente incaricato della funzione-strumentale al Piano dell'offerta formativa" provvederà ad effettuare la valutazione delle attività previste nel piano stesso, predisponendo tutti gli strumenti che riterrà necessari (rilevazioni statistiche, questionari, item, interviste ad alunni, docenti, genitori e personale A.T.A.) per riferire periodicamente al Collegio dei Docenti.Il Collegio dei Docenti "facendo proprie le indicazioni del MIUR circa le operazioni di autoanalisi di istituto, ha aderito ai “Progetti Pilota 1-2-3- 4 e SNV 2005 2010, 2011 (relativamente a questo anno scolastico l’INVALSI ha individuato il nostro istituto quale scuola campione), 2012 per la valutazione del servizio scolastico” al fine di far crescere nella scuola la cultura della valutazione, come strumento indispensabile per migliorare la qualità del servizio reso nella comunità.

4.4 Aggiornamento. Art. 65 CCNL 2002-2005

84 POF 2012/2013

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Nell’ambito dei processi di riforma e di innovazione nella Scuola, la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane attraverso qualificate iniziative di prima formazione e di formazione in servizio. Si ricorda altresì che la partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione ed allo sviluppo delle proprie personalità; tali iniziative, ordinariamente, si svolgono fuori dall’orario di servizio; i Docenti hanno diritto alla fruizione di cinque giorni nel corso dell’anno scolastico per la partecipazione a iniziative di formazione con l’esonero dal servizio e con sostituzione, ai sensi della normativa sulle supplenze brevi vigenti. In ogni istituzione scolastica il piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione è deliberato dal Collegio dei Docenti considerando anche le esigenze ed opzioni individuali. Il piano tiene conto dei contenuti della direttiva annuale ministeriale e si può avvalere delle offerte di formazione promosse dall’amministrazione centrale e periferica e da soggetti pubblici e privati qualificati e accreditati.Il Collegio, dopo ampia ed attenta analisi delle norme contrattuali, all’unanimità dei presenti, delibera:

1. delegare il Dirigente scolastico per la concessione delle autorizzazioni connesse alla partecipazione a corsi autorizzati dal Ministero ed a verificarne la compatibilità culturale ed organizzativa;

2. autorizzare il Dirigente scolastico ad organizzare un corso di aggiornamento avente come finalità l’approfondimento della struttura curriculare e delle attività e insegnamenti opzionali che le scuole devono predisporre per far sì che lo studente possa personalizzare il proprio percorso di studio nell’ambito della Legge di riforma dei cicli – Legge n° 53 febbraio 2002.

PARTE TERZA

Risorse

5.1. Le risorse umane.Sono costituite dall’insieme degli elementi indispensabili all’attuazione del processo educativo.

Dirigente scolastico, Prof. Carlo DI LEGGE;Collaboratore vicario N° 1 Docente

Collaboratore N° 1 Docente

Docenti destinatari delle FunzioniStrumentali al POF

N° 5 Docenti individuati dal Collegio

Collegio dei Docenti Personale con contratto a tempo indeterminato e determinato

Direttore dei servizi amministrativi N° 1 Direttore

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Personale di segreteria N° 5 assistenti amministrativi

Servizi tecnici N° 2 assistenti tecniciServizi ausiliari N° 5 collaboratori scolastici

N° 2 ex Lavoratori Socialmente Utili

5.2 Le risorse strutturaliL’edificio che ospita la scuola è costituito da 35 aule succursale, . Di queste 12 sono attrezzate con video-proiettori.5 sono dotate di LIM L’Istituto consta inoltre di:- 35 Aule- 1 Laboratorio di fisica con stazione meteorologica- 2 laboratori di informatica- 1 laboratorio linguistico audio attivo con LIM e collegamento internet- 1 Laboratorio linguistico multimediale- 1 aula riunioni con attrezzature multimediali- 1 laboratorio musicale con strumenti- 2 Aule per alunni diversamente abili- Videoteca e aula multimediale con strumentazione ed audiovisivi- Cablaggio di tutti gli ambienti- Video proiettori nel 50%delle aule

5.3 Le risorse strumentali

Strumentali:oBiblioteca di classe e d'Istituto (ricca quest'ultima di oltre novemila oLaboratori di fisica ON LINE realizzato con i fondi europeio◄

Laboratori multimediali;o◄Cablaggio dell’intero Istituto realizzato con i fondi europei

o◄

Impianto satellitare;

oRicco repertorio di sussidi audiovisivi;oLavagne luminose; personal computers portatilio◄

Fotocopiatrici e foto-riproduttori;oCineprese e videoregistratori;oStrumenti musicali;o◄

Macchine fotografiche:

5.4 Le risorse finanziarie

oTrasferimenti Ministero Pubblica Istruzione;oContributi volontari degli studenti;oTrasferimenti dell'Amministrazione provinciali.

L’ORGANIZZAZIONE

6.1 Struttura organizzativa

1) Dirigente scolastico2) Direttore Servizi Generali e Amministrativi3) 2 Collaboratori4) Coordinatore del Consiglio di Classe

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5) Presidente del Consiglio di Classe6) Responsabili:

laboratori di Scienzelaboratori Linguisticilaboratorio InformaticoC.I.C.StagesBiblioteca

7) Consulenza esterna: Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione

6.2 Struttura didattica.Il Collegio dei Docenti, con apposite delibere, individuerà le Funzioni strumentali al POF da attivare e assegnerà e individuerà i Docenti per ogni funzione attivata.Nell’ambito di ciascun dipartimento, sarà individuata dai docenti un Coordinatore di dipartimento.

1) Funzioni strumentali al POF2) Coordinatori di dipartimento

I DIPARTIMENTI RISULTANO COSI COSTITUTITI

I DIRITTO - FILOSOFIA - RELIGIONE SCIENZE UMANE (A036 - A019 - A037 - REL.) ARTE - MUSICA - (A025 - A061 - A031 -). MATEMATICA, INFORMATICA, FISICA, SCIENZE NATURALI (A049, A060); vista

comunque la diversità delle tematiche, il dipartimento si riunisce separatamente per A060 e A049.

MATERIE LETTERARIE E LATINO (A050 e A051 – SEZIONE MAGISTRALE). MATERIE LETTERARIE, LATINO E GRECO (A051 e A052 - SEZIONE CLASSICA). LINGUE STRANIERE (A246 – A346 – A546 - C031 - C032 - C035). SOSTEGNO (AD01, AD02), EDUCAZIONE FISICA (A029);

I dipartimenti costituiti nella maggior parte dei casi da docenti della stessa disciplina o della stessa area hanno il compito di:

Individuare, attraverso l’analisi disciplinare, le strategie o metodologie utili a raggiungere risultati precisi in riferimento a obiettivi individuali;

Elaborare percorsi personalizzati; Riflettere sui nuclei concettuali fondanti della disciplina o delle discipline che insegnano; Stabilire la soglia minima delle conoscenze o delle competenze da raggiungere al termine

del biennio iniziale e al termine del ciclo di studi; Definire la gamma delle prove di verifica, in ingresso, intermedie e finali; Elaborare criteri di valutazione coerenti.

6.3 Le Funzioni strumentali al POF – art. 33 CCNL 2006-2009 del 7.10.2007

Area 1: Valutazione del servizio scolastico - POF – Valutazione alunni INVALSI - Gestione del servizio scolastico che prevede in particolare:

1. preparazione, somministrazione dei test occorrenti per la valutazione del servizio scolastico e analisi dei risultati

2. Coordinamento dei progetti da inserire nel Programma annuale per l’Esercizio Finanziario 2013.

3. INVALSI (salvo le pratiche di competenza segreteria alunni);4. Aggiornamento, revisione e redazione del POF, in stretta

collaborazione col Collegio, Dirigente scolastico e lo staff di dirigenza.

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5. Coordinamento del sito web dell’Istituto, in accordo col Dirigente scolastico, lo staff di dirigenza e il personale amministrativo addetto.

6. Ogni altra mansione in sostegno alle altre funzioni strumentali.

Area 2: Sostegno al lavoro dei docenti che prevede in particolare le seguenti attività:

1. Accoglienza dei nuovi Docenti;2. Coordinamento delle visite e dei viaggi di istruzione da effettuare rigorosamente: 1)

entro marzo 2012; 2) con limite minimo di partecipanti metà più uno per classe; 3) nel rispetto di quanto previsto nel POF, in cui il regolamento viene contestualmente (in questo Collegio) aggiornato; si richiama quanto previsto a tale regolamento, parte 3^, punto 6 e 8;

3. Ogni altra mansione in sostegno alle altre funzioni strumentali.

Area 3: Interventi e servizi per studenti delle sezioni, in particolare rispetto alle seguenti attività:

1. Coordinamento e gestione dell'attività di accoglienza e continuità con la presentazione dell’Istituto presso le scuole secondarie di primo grado, presenti sul territorio;

2. Coordinamento e gestione dell'attività di orientamento universitario;3. Coordinamento dell'attività di educazione alla salute e dei rapporti con il C.I.C.;4. Coordinamento tra le attività curricolari ed extra-curricolari;5. Collaborazione con la Dirigenza e gli studenti in ordine alla nuova articolazione delle

assemblee studentesche mensili;6. Ogni altra mansione in sostegno alle altre funzioni strumentali.

Area 4 – Ricerca e documentazione didattica1. Cura della rivista “Quaderni Parmenide” in collaborazione con l’Ufficio di dirigenza.2. Organizzazione in collaborazione con la dirigenza delle manifestazioni a rilevanza

culturale dell’Istituto;3. Ogni altra mansione in sostegno alle altre funzioni strumentali.

Area 5 – Innovazione digitale.1. Innovazione digitale per la didattica e la valutazione: assistenza ai docenti dei consigli di

classe; cura del sito web dell’Istituto in collaborazione con gli altri docenti e tecnici incaricati;

2. Progetti europei: supervisione;3. Ogni altra mansione in sostegno alle altre funzioni strumentali.

6.4 Criteri di formazione delle classiLe classi dell’Istituto saranno formate secondo quanto disposto dal D.I. 331/98 e dal D.M. 141/

99.Onde favorire al massimo un sereno ed equilibrato processo formativo ed educativo, particolare attenzione viene posta nella formazione delle classi di quarta ginnasiale. Per la formazione delle medesime, in sintonia con una consolidata esperienza, sono stati individuati i seguenti criteri:

88 POF 2012/2013

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1.Le classi prime di ciascun indirizzo sono costituite,di regola, con non meno di 25 alunni; nel caso in cui detto limite non viene raggiunto, i genitori degli alunni interessati saranno convocati per riconsiderare la scelta fatta o nell’ambito dell’offerta formativa di questo Istituto o di quella di altro Istituto.

2.Formazione di classi miste con equa distribuzione dei maschi nelle singole classi;

3.Favorire l'integrazione del centro con la periferia attraverso un'equa ripartizione degli alunni pendolari nei vari corsi, assicurando nel contempo, la presenza in ogni classe di un gruppetto minimo di alunni provenienti dalla stessa zona;

4.Favorire l'integrazione dei vari gruppi sociali, onde facilitare la maturazione umana e culturale egli allievi;

5.Ripartire equamente gli alunni nel numero e nel merito in considerazione del giudizio finale espresso dalla Scuola Media di provenienza;

6.Valutare possibilità di venire incontro ai "desiderata" delle famiglie, fatte salve le esigenze didattiche;

7.Formate le classi prime, per i vari indirizzi, per sorteggio, viene individuato il corso.

6.5 Criteri di assegnazione dei docenti alle classi

1 L'assegnazione dei Docenti alle classi avviene sulla base dei seguenti criteri generali:

2 Valutazione dei titoli culturali, accademici e scientifici degli aspiranti;

3 Anzianità nel ruolo di appartenenza;

4 Anzianità di servizio nell'Istituto;

5 Equa ripartizione tra i vari corsi di docenti locali e pendolari;

6 Garantire, ove possibile, nel corso di nuova formazione, un "minimum" di continuità didattica, utzzando i Docenti in servizio7 Graduale passaggio del docente in altro corso, facendo salva la continuità didattica delle classi che si lasciano;

8 Valutare ogni altro elemento significativo di giudizio e di opportunità a disposizione del preside;

In caso di eventualità imprevedibili o di fatti che tendono a turbare la normale attività, il Preside, cui spetta l'esercizio specifico dell'assegnazione dei docenti alle classi, sentirà il Consiglio d'Istituto e valuterà le proposte operative del Collegio dei Docenti;Nel caso in cui il Preside ritenesse di distaccarsi dai criteri stabiliti dal Consiglio e dalle proposte formulate dal Collegio, è tenuto a motivare nel modo più esauriente possibile il diverso orientamento adottato.

6.6 Corsi di recupero - Sportello DidatticoAlla luce della normativa vigente e delle modifiche apportate al disposto legislativo in materia, il Collegio dei docenti ha fissato ed approvato all’unanimità, le modalità di attuazione dei Corsi di recupero e dello Sportello Didattico nell’ambito della sperimentazione dell’autonomia: In particolare si è deciso di:

ripartire in misura uguale fra tutte le classi l’80% dei fondi disponibili;destinare il restante 20% per eventuali interventi integrativi e/o perequativi nelle classi che

facessero registrare particolari necessità.destinare i fondi assegnati dalla legge 440/97 allo Sportello Didattico inteso

come“potenziamento dell’eccellenza”.

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La procedura per richiedere tali interventi è la seguente:

I Consigli di classe individueranno gli alunni bisognosi di sostegno didattico e il Coordinatore di classe informerà gli studenti e le famiglie;

I genitori o gli studenti stessi dovranno fare esplicita richiesta di attivazione dei corsi impegnandosi alla loro frequenza;

Per lo sportello Didattico i genitori o gli studenti stessi dovranno far pervenire richiesta di attivazione con impegno alla partecipazione.

6.7 Criteri generali per l'attuazione di attività integrative ed aggiuntive

Per l'attuazione delle iniziative inter-para-scolastiche sono stati fissati i seguenti criteri generali:

1. Nel corso dei primi mesi dell'anno scolastico, e comunque non oltre il 30 ottobre, il Collegio, alla luce degli incontri didattici e delle istanze emerse in fase di programmazione dell'attività didattica, individua le iniziative che si intendono portare avanti e ne pianifica lo svolgimento.

2. Per ogni iniziativa è individuato un docente o un gruppo di lavoro responsabile dello svolgimento delle attività.3. Ogni iniziativa proposta deve scaturire da un percorso educativo ed in esso dovrà avere la

ricaduta in termini di accrescimento culturale ed umano.

4. Le iniziative attivate devono vedere il coinvolgimento di un congruo numero di allievi onde scoraggiare fenomeni di isolamento pseudointellettuale.

5. Tutte le attività devono essere svolte in orario pomeridiano con la presenza di almeno uno dei docenti responsabili.

6.8 Criteri di progettazione e svolgimento di visite guidate e viaggi di istruzione.

Nel corso dei primi mesi dell'anno scolastico e comunque non oltre il 30 novembre, ogni Consiglio di classe valuta e propone, nell'arco del proprio itinerario didattico visite e /o viaggi di istruzione, indicando gli obiettivi in un apposito progetto, redatto eventualmente unitamente al consiglio di una classe parallela;Il Collegio ha individuato i seguenti criteri, per l’effettuazione di visite guidate, viaggi di istruzione:

a) Le visite guidate e i viaggi di istruzione devono essere:- coerenti con la programmazione didattica ed educativa;- adeguatamente ed articolatamente preparati sul piano culturale e didattico;- ispirati a criteri di economicità per consentire la più ampia partecipazione;b) Le visite guidate possono svolgersi durante tutto l'anno scolastico ad eccezione del primo e

dell'ultimo periodo per non intralciare l'avvio e il termine delle lezioni e comunque entro il mese di marzo;

c) I viaggi e le visite di integrazione culturale, finalizzati a promuovere negli alunni una maggiore conoscenza dell'Italia o dei paesi esteri, potranno svolgersi nel mese di marzo;

d) Gli allievi partecipanti non devono essere inferiori al cinquanta % +1 della classe;e) Le classi del biennio possono effettuare visite guidate di un solo giorno, per un massimo di

tre, in ambito provinciale e regionale;f) Le prime due classi del triennio possono effettuare o visite guidate o viaggi di istruzione di

durata superiore ai quattro giorni in Italia e all’estero;g) Le classi terminali dei diversi indirizzi, oltre che in Italia, possono effettuare viaggi di

istruzione all'estero nei paesi della Comunità europea per un periodo non inferiore ai sei giorni;

h) Le classi del triennio del Liceo linguistico effettueranno esclusivamente , sempre nel rispetto

90 POF 2012/2013

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dei criteri suindicati, soggiorni di una settimana all'estero finalizzati al potenziamento delle competenze linguistiche. considerata l'assoluta importanza di tali esperienze per gli alunni di un Liceo linguistico.

i) il numero degli accompagnatori è fissato nella seguente misura: in linea di massima due docenti per una classe, tre per due classi, quattro per tre classi; un docente per ogni quindici alunni se il numero delle classi sarà superiore a tre;

l) ad iniziativa conclusa, saranno redatte relazioni degli esiti culturali della medesima, su eventuali inconvenienti verificatisi nonché sulla qualità del servizio fornito dall'agenzia prescelta;

m)per le visite guidate, autofinanziate, della durata di un giorno, sarà sufficiente un accompagnatore per classe;

n) tutte le proposte maturate all'interno di una classe, dovranno essere presentate in presidenza adeguatamente motivate, approvate e sottoscritte da tutte le componenti del Consiglio di classe. Naturalmente dovrà essere acquisita agli atti della Scuola la prescritta autorizzazione da parte dei genitori che solleverà l'Amministrazione scolastica da ogni responsabilità.

6.9 Suddivisione dell'anno scolasticoIl Collegio dei Docenti, viste le linee organizzative dell'attività didattica proposte dal Preside, prof. Carlo Di Legge, condividendone le motivazioni e la proficuità operativa, ha deliberato che l'anno scolastico sia diviso in due partii secondo la seguente suddivisione:

⇒ Trimestre: Settembre - Dicembre⇒ Pentamestre: Gennaio –Giugno

6.10 Orario Personale DocenteL'orario settimanale del personale docente è uniformato a rigorosi criteri didattici. Gli insegnamenti di ogni singola materia sono impartiti in ogni classe in modo da non occupare più di un'ora al giorno; sono estesi a due ore settimanali soltanto per le discipline che prevedono, istituzionalmente, esercitazioni scritte. Le due ore di Educazione Fisica sono impartite, compatibilmente con l'orario di docenti impegnati in altre scuole, in giorni non consecutivi e sono intercalate con quelle delle altre discipline.

L'orario settimanale* di lezione è così articolato:Per quanto riguarda l’orario delle lezioni, è certo che l’orario delle prime due classi sarà di 27 ore settimanali della durata di 60 minuti (3 giorni di 4 ore e 3 di 5 ore). Per le terze, l’orario sarà come da riforma – 31 ore settimanali per il classico, 30 per il linguistico e 30 per le scienze umane; per le classi del progetto Brocca, ovvero per i due ultimi anni della transizione, necessariamente l’orario di 32 ore settimanali dovrà essere ridotto a ore di 50 minuti.

6.11. Struttura amministrativa

Il personale A.T.A. è composto da: n° 1 Direttore Servizi Generali e Amministrativi n° 5 Assistenti Amministrativi n° 2 Assistenti Tecnici n° 5 Collaboratori scolastici

I servizi Amministrativi sono suddivisi nell’area Personale, nell’area Alunni, nell’area Contabilità, nell’area Patrimonio e Affari generali.I servizi Tecnici sono affidati ai due Assistenti Tecnici.I servizi Ausiliari sono affidati prevedono l’assegnazione di n° 2 Collaboratori scolastici per ogni piano, 1 Collaboratore scolastico assegnato alla sede staccata presso il Seminario Diocesano e n° 1 Collaboratore scolastico assegnato alla palestra, al centro fotocopie e a servizi vari.

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Orario di servizio Il personale amministrativo e tecnico svolge il proprio orario di servizio dalle ore

8.00 alle ore 14.00; Il personale ausiliario, in relazione alle attività didattiche, assicura l'apertura della

scuola a partire dalle ore 7.30; Il personale ausiliario effettua, inoltre, rientri pomeridiani per consentire sia lo

svolgimento di attività didattiche pomeridiane sia per consentire le riunioni previste dal Piano delle attività.

Il personale A.T.A. interessato concorderà con il Dirigente scolastico giorni e orari di eventuali recuperi pomeridiani.

ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO

L’orario di apertura al pubblico degli uffici di segreteria è fissato nel seguente modo:

dal lunedì al sabato – ore 9.00 – 13.00

6.12. Le regoleLe regole di funzionamento e quelle relative ai diritti e doveri dell'intera comunità scolastica sono quelle previste da:♦ Carta dei Servizi della Scuola;♦ Statuto delle Studentesse e degli Studenti;♦ Regolamento di Istituto;♦ Piano di protezione e prevenzione

Tali documenti sono affissi all'Albo della Scuola in modo permanente.

92 POF 2012/2013

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REGOLAMENTO di DISCIPLINA

Liceo ClassicoLiceo della Scienze UmaneLiceo Linguistico

Anno scolastico 2012-2013

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PremessaIl presente Regolamento, con riferimento ai diritti e ai doveri degli studenti di cui agli art. 2 e 3 del D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 e successive modificazioni, e in osservanza del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, del D.P.R. 10 ottobre 1996 n. 567 e succ. modificazioni e integrazioni, individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari, stabilisce le relative sanzioni, individua gli organi competenti ad irrogarle ed il relativo procedimento.È coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto.Ribadito che i diritti degli studenti sono chiaramente individuati nello Statuto delle studentesse e degli studenti, che il presente regolamento richiama e fa proprio; ad ogni buon fine, comunque, si ricorda che:a. Ogni studente ha diritto a essere informato su tutto ciò che riguarda le attività

scolastiche, tramite avvisi scritti e verbali del Dirigente, dei Docenti, del Personale non docente e dei Rappresentanti.

b. Ad ogni studente dell'Istituto è garantito uguale trattamento nell'assegnazione dei punti di credito, come previsto dai regolamenti vigenti.

c. Ad ogni studente deve riconoscersi la possibilità di proporre iniziative e di partecipare attivamente alla vita d'Istituto, tramite gli organismi preposti (Assemblea di Classe, Assemblea d'Istituto, Consiglio di Classe, Consiglio d'Istituto, Consulta degli Studenti).

d. Tutti gli studenti dell'Istituto hanno diritto di usufruire delle strutture dell'edificio e partecipare alle iniziative promosse, compatibilmente con la programmazione di classe e con le risorse disponibili.

e. Gli studenti hanno diritto a manifestare la loro opinione e il dissenso, avvisandone anche il dirigente scolastico, che darà sollecita risposta; possono, tramite i loro rappresentanti, richiedere al Dirigente Scolastico l'esame di eventuali questioni; hanno diritto ad intervenire nel corso delle assemblee di istituto per esprimere riflessioni personali; hanno la possibilità di proporre iniziative e di partecipare attivamente alla vita dell'Istituto, negli organismi previsti dalla normativa.

f. Gli studenti hanno diritto a poter usufruire di lezioni alternative all'insegnamento religioso, secondo normativa.

g. Ogni classe può effettuare visite guidate nel corso dell'anno scolastico, se ciò viene programmato dal Consiglio di classe in base a esigenze didattiche, senza che ciò vada ad inficiare la possibilità di viaggi di istruzione di più giorni nel corso del triennio.

h. I rappresentanti di Istituto e dì Classe possono riunirsi durante l'orario scolastico al fine di discutere e organizzare questioni inerenti l'Istituto, non più di due volte l'anno, chiedendo autorizzazione al Dirigente Scolastico.

i. Gli studenti hanno diritto a un intervallo di 10 minuti, all'interno della propria aula, tra la fine della terza ora e l'inizio della quarta ora, nei giorni in cui si effettua l'ora di 60 minuti, fino a nuove disposizioni.

j. Le assemblee d’istituto che si terranno mensilmente, si dovranno svolgere all’interno dell’edificio scolastico. Gli studenti si divideranno fra le varie aree(Aule,Palestra, Aula Magna, Corridoio Piano Terra) giudicate a norma per ospitare gli alunni in discussioni o attività che verranno proposte ed organizzate dagli stessi, tramite i loro rappresentanti.

k. Eccezionalmente, alcune assemblee potranno avere luogo in sede dislocata per lo svolgimento di attività impraticabili all’interno dell’istituto, previa autorizzazione del preside,che ne valuterà l’effettiva necessità in base alle motivazioni proposte.

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Art. 1

- Principi e finalità -1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso

di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno dell'Istituto.2. La responsabilità disciplinare è personale. 3. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima sentito.4. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione

del profitto.5. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente la libera

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.6. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e ispirate al

principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente al quale è offerta la possibilità di convertirle in attività socialmente utili in favore dell'Istituto.

7. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l'allontanamento dalle lezioni sino a 15 giorni sono adottati dal Consiglio di classe, alla presenza delle diverse componenti; quelli che comportano l'allontanamento oltre i 15 giorni e l'esclusione dalla valutazione e dallo scrutinio finale, sono adottati dal Consiglio d'Istituto.

8. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla Commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

Art. 2

- Doveri degli studenti -1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli

impegni di studio. 2. Una frequenza inferiore ai ¾ (tre/quarti) delle ore di lezione comporta la non ammissione

alla classe successiva, salvo gravissimi motivi da giustificare debitamente.3. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente scolastico, dei docenti, del

personale tutto della scuola e dei loro compagni un comportamento corretto, improntato allo stesso rispetto che chiedono per se stessi. Il dovere di correttezza vige anche nei confronti del personale coinvolto a vario titolo nella progettazione e nella realizzazione di tutte le attività didattiche di insegnamento-apprendimento che si svolgono al di fuori della sede scolastica.

4. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.

5. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti di Istituto e da ogni altra analoga fonte normativa vigente nei luoghi e negli spazi ove abbiano luogo attività didattiche extrascolastiche.

6. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola e di tutti gli altri Enti e Istituzioni ove si svolgano attività didattiche extrascolastiche.

7. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Art. 3

- Disposizioni disciplinari -1. Si configurano come mancanze gravi:

a. presentarsi alle lezioni in ritardo non giustificato;b. disturbare ripetutamente lo svolgimento delle lezioni impedendo ai compagni di

seguire con attenzione;c. tenere comportamenti non corretti al cambio dell'ora e negli spostamenti interni, (es.:

spingere i compagni, urlare, uscire dall'aula o dalla fila, ecc.);d. disturbare lo svolgimento di attività didattiche di insegnamento-apprendimento

tenute all'esterno della sede scolastica durante visite guidate, viaggi di istruzione, stage, incontri con esperti;

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e. utilizzare il telefono cellulare durante l'orario scolastico;f. frequentare irregolarmente le lezioni;g. le uscite anticipate ripetute, a meno che non sia per giustificati motivi, da concordare

con il Dirigente Scolastico da parte della famiglia;h. la eventuale presenza di alunni di altro sesso nei locali adibiti a servizio igienico per

sole studentesse o soli studenti;i. mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole al Dirigente Scolastico, ai

Docenti, al Personale non docente, ai compagni e a tutto il personale coinvolto a vario titolo nella progettazione e nella realizzazione delle attività didattiche di insegnamento-apprendimento che si svolgono al di fuori della sede scolastica;

j. imbrattare le pareti dei locali in qualsiasi modo e consumare impropriamente il materiale igienico-sanitario o altro;

k. rovinare le suppellettili, gli arredi, le attrezzature di laboratorio o il materiale di proprietà della Scuola e di tutti gli altri Enti e Istituzioni ove si svolgano attività didattiche extrascolastiche per dolo, negligenza, o disattenzione;

l. reiterare un comportamento scorretto;m. essere sprovvisti dei libri di testo se espressamente richiesti dal docente e secondo i

turni previsti.2. Si configurano come mancanze gravissime:

a. insultare e umiliare i compagni; costituisce aggravante il fatto che il comportamento sia diretto a persone diversamente abili o se le offese si configurano come razziste;

b. assentarsi alle lezioni senza produrre giustifica;c. sottrarre beni o materiali a danno dei compagni, del personale sia scolastico che a

vario titolo coinvolto nella progettazione e nella realizzazione delle attività didattiche di insegnamento-apprendimento che si svolgono al di fuori della sede scolastica, dell'istituzione scolastica e di tutti gli altri Enti e Istituzioni ove si svolgano attività didattiche extrascolastiche;

d. compiere atti di vandalismo su cose all'interno e all'esterno della sede scolastica durante la realizzazione delle attività didattiche di insegnamento- apprendimento;

e. compiere atti di violenza su persone all'interno e all'esterno della sede scolastica durante la realizzazione delle attività didattiche di insegnamento- apprendimento;

f. compiere atti che violano la dignità ed il rispetto della persona; non osservare le disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e dell'altrui sicurezza (correre a velocità eccessiva, sporgersi dai davanzali, arrampicarsi sui cornicioni, manomettere gli estintori, etc.);

g. compiere atti che mettono in pericolo l'incolumità delle persone;h. fare uso e spacciare sostanze stupefacenti all'interno dell'Istituto o negli spazi

adiacenti o nei luoghi e negli spazi ove abbiano luogo attività didattiche extrascolastiche;

i. fumare nei locali dell'Istituto e in ogni altro luogo vietato dal regolamento della scuola;

j. raccogliere e diffondere testi, immagini, filmati, registrazioni vocali, od altro materiale, senza rispettare i diritti e le libertà fondamentali e senza il consenso delle persone fatte oggetto di ripresa/registrazione.

Art. 4

- Violazioni e sanzioni -1. Le mancanze previste nell'art. 3.1 sono sanzionate dal docente che le rileva con il

rimprovero/ammonizione orale e/o scritto.Il provvedimento viene riportato sul Registro di Classe e vengono informate le famiglie tramite comunicazione sul libretto personale dello studente. Tale comunicazione deve essere controfirmata da un genitore.Dopo la seconda o la terza ammonizione, lo studente che continua a tenere un comportamento scorretto, può essere punito con i provvedimenti di cui agli articoli successivi. Tali indicatori fanno parte della scheda di valutazioni del comportamento già adottata. Tale scheda è parte integrata del regolamento.

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2. Dopo le ore 8.25 i ritardatari entrano alla 2ª ora, salvo motivi eccezionali (ritardo causa forza maggiore, compito in classe…). I ritardatari vengono accolti di solito in aula magna.

3. In ordine all'attribuzione del voto in comportamento:− il punteggio DIECI può essere attribuito all'alunno che, nel periodo oggetto di

valutazione, farà registrare al massimo due ritardi non giustificati e due uscite anticipate;

− il punteggio NOVE può essere attribuito all'alunno che, nel periodo oggetto di valutazione, farà registrare al massimo tre ritardi non giustificati e tre uscite anticipate;

− il punteggio OTTO può essere attribuito all'alunno che, nel periodo oggetto di valutazione, farà registrare al massimo cinque ritardi non giustificati e tre uscite anticipate;

− all'alunno che dovesse riportare UNA nota disciplinare non può essere attribuito un voto superiore a OTTO;

− all'alunno che dovesse riportare DUE note disciplinari non può essere attribuito un voto superiore a SETTE;

− all'alunno che dovesse riportare TRE note disciplinari non può essere attribuito un voto superiore a SEI. Qualora si verificassero casi del genere seguirà anche la convocazione del Consiglio di Classe, per discutere i singoli casi e adottare eventuali provvedimenti.

4. Le mancanze di cui agli articoli 3.1 e 3.2 possono venire sanzionate con ammonizione scritta da parte del Dirigente Scolastico, comunicata alla famiglia che controfirma per presa visione. La violazione di cui alla lettera g) dell'art. 3.2. prevede anche la sanzione amministrativa prevista dalle norme vigenti sul divieto di fumo nei locali pubblici.La mancanza di cui alla lettera e) dell’art.3.1 comporta anche la consegna del telefono cellulare all'Ufficio del Dirigente che lo conserverà fino al ritiro dello stesso da parte di uno dei genitori dello/a studente/ssa.La mancanza di cui alla lettera b) dell’art.3.2 può essere suscettibile di provvedimento di sospensione proposta dal Consiglio di classeLe violazioni di cui alle lettere e), f), g) dell'art. 3.2 vengono sanzionate con la sospensione dalle lezioni fino a un massimo di 15 giorni, a seconda della gravità e durata nel tempo delle mancanze.Il provvedimento viene assunto dal Consiglio di Classe con la presenza di tutte le componenti. La seduta è presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; l'adunanza è valida con la presenza di metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento viene assunto con la maggioranza dei voti favorevoli; non è ammessa l'astensione, tranne nel caso in cui uno dei membri sia anche genitore dell'allievo o degli allievi coinvolti nel procedimento disciplinare (come autore o come vittima) e negli altri casi in cui sussista comunque un conflitto di interessi. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.

5. Le mancanze gravissime di cui alle lettere a), b), c), d), f), e g), h), i), l) dell'art. 3.2 possono essere punite con la sospensione dalle lezioni per una durata commisurata alla gravità del fatto, anche fino al termine delle lezioni, l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all'esame di Stato.Le violazioni che costituiscono reato saranno oggetto di denuncia o querela all'autorità giudiziaria in base al diritto vigente.I provvedimenti vengono assunti dal Consiglio d'Istituto. L' adunanza è valida con la presenza di metà più uno degli aventi diritto e il provvedimento viene assunto con la maggioranza dei pareri favorevoli; non è consentita l'astensione, tranne nel caso in cui uno dei membri sia anche genitore dell'allievo oggetto del procedimento. In caso di parità, prevale il voto del Presidente.

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Art. 5

- Comunicazione di avvio del procedimento; contestazione di addebito e audizione in contraddittorio -

L'efficacia dei provvedimenti sanzionatori di cui all'art. 3.1 e 3.2 (è sommamente condizionata dalla immediatezza e tempestività della risposta: queste sanzioni, tenuto conto della finalità educativa e dell'età degli allievi, per essere da loro comprese e concorrere alla modifica dei comportamenti, debbono essere il più possibile immediate e "vicine" ai comportamenti irregolari, in modo tale da far percepire all'alunno il rapporto causa-effetto (comportamento irregolare- sanzione). In tali casi, nei quali le mancanze non sono comunque gravissime, sussistono dunque quelle ragioni di impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento che consentono, in base all'art. 7 della L. n. 241/1990, di non dare comunicazione preventiva dell'avvio del procedimento. Di tali provvedimenti verrà data comunicazione ai genitori attraverso il libretto personale dell'alunno o altra modalità formale. Per le sanzioni che comportano l'allontanamento dalle lezioni e che devono essere comminate da un Organo Collegiale, va data comunicazione dell'avvio del procedimento allo studente e/o ai suoi genitori anche attraverso vie brevi (posta elettronica certificata, raccomandata a mano, fax, fonogramma). Nella comunicazione vengono contestati gli addebiti, viene fissata la data dell'audizione in contraddittorio e il termine di chiusura del procedimento.Gli addebiti contestati debbono fondarsi su circostanze e fatti precisi, documentali, testimoniali o fattuali. Lo studente ha diritto di essere ascoltato dal Dirigente Scolastico, e dal coordinatore di classe, congiuntamente. Dell'audizione viene redatto verbale a cura di persona incaricata dal Dirigente Scolastico.Nel caso in cui nell'evento rilevante ai fini disciplinari siano stati coinvolti altri allievi in qualità di parti lese, essi e le loro famiglie devono essere avvisati dell'apertura del procedimento come contro interessati. A seguito dell'audizione, potrà seguire:

a) l'archiviazione del procedimento, qualora non si ravvisino elementi certi di rilevanza disciplinare; il dirigente ne darà comunicazione scritta a tutti gli interessati;

b) la remissione degli atti al Consiglio di Classe o al Consiglio di Istituto per il pronunciamento sul provvedimento disciplinare da assumere.

Art. 6

- Assunzione del provvedimento disciplinare a cura dell'Organo Collegiale -L'Organo Collegiale viene convocato entro il termine minimo di cinque giorni dal contraddittorio.Nella deliberazione della sanzione, deve essere specificata dettagliatamente la motivazione che ha portato al provvedimento; nei casi di sospensione fino al termine delle lezioni e di esclusione dallo scrutinio o dall'esame finale, oltre alla motivazione, dovranno essere esplicitati i motivi per cui non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico.La comunicazione del provvedimento disciplinare assunto viene data allo studente e/o alla sua famiglia dal Dirigente Scolastico, in forma scritta. La comunicazione deve riportare gli estremi della deliberazione, l'entità della sanzione e le eventuali sanzioni accessorie, la motivazione, la decorrenza e la durata della sanzione, i termini e l'organo presso cui adire eventuali impugnazioni. Il provvedimento disciplinare è immediatamente esecutivo.

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Art.. 7

- I danni arrecati al patrimonio vanno sempre risarciti da parte dei responsabili -Le famiglie degli studenti che arrecano deliberatamente danni di qualsiasi tipo al patrimonio scolastico hanno l’obbligo di risarcirli.

Art. 8

- Trasferimento ad altra scuola -Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.

Art. 9

- Riammissione a scuola dopo allontanamento -Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni la scuola mantiene con lo studente e con i suoi genitori un rapporto finalizzato alla preparazione al rientro nella comunità scolastica.

Art. 10

- Coordinamento famiglia, servizi sociali e autorità giudiziaria -Nei periodi di allontanamento superiori a quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario anche con i servizi sociali e con l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero finalizzato alla responsabilizzazione e al reintegro nella comunità scolastica.

Art. 11

- Effetti provvedimenti disciplinari -Gli effetti dei provvedimenti disciplinari, anche ai fini della recidiva, sono limitati all'anno scolastico di riferimento. Tuttavia, nel caso in cui le mancanze passibili di allontanamento dalle lezioni siano state compiute alla fine delle lezioni o durante la sospensione estiva, è possibile fissare la decorrenza e il termine della sanzione nei primi giorni dell'anno scolastico successivo. In caso di trasferimento ad altro istituto anche in corso d'anno o di passaggio ad altro grado di scuola, prima che la sanzione sia stata eseguita, della stessa viene data comunicazione alla diversa istituzione scolastica dove l'alunno si è iscritto perché possa disporre in ordine alla sua esecuzione.

Art. 12

- Sanzioni pendenti alunni provenienti da altro Istituto -Nel caso in cui si iscrivesse alla scuola un alunno proveniente da altro istituto e quest'ultimo comunicasse una sanzione pendente, il Dirigente Scolastico ne darà esecuzione nei termini fissati dall'Istituto di provenienza.

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Art. 13

- Impugnazioni -Avverso i provvedimenti assunti dai docenti è ammesso reclamo verbale o scritto al Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico verifica i fatti sentendo i docenti coinvolti e quindi risponde in merito al reclamo, verbalmente se il reclamo è stato posto oralmente, per iscritto se il reclamo è stato posto in forma scritta.Avverso i provvedimenti assunti dal Dirigente Scolastico, è ammesso reclamo all'Organo di Garanzia interno alla scuola di cui al successivo art. 15.Avverso i provvedimenti assunti dal Consiglio di Classe o dal Consiglio di Istituto, è ammesso ricorso entro 15 gg. dalla comunicazione, all'Organo di Garanzia interno alla scuola.L'Organo di Garanzia si pronuncia entro 10 giorni dal ricevimento del ricorso.

Art. 14

- Organizzazione dell’Organo di Garanzia –L'Organo di Garanzia interno è composto da:

• Dirigente Scolastico o suo delegato, che lo presiede• Un docente designato dal Collegio dei Docenti, che designa anche un membro

supplente;• un genitore, eletto nei Consigli di Classe e designato dall'Assemblea dei genitori

Rappresentanti, la quale designa anche un membro supplente;• uno studente eletto nei Consigli di Classe o nella Consulta e designato

dall'Assemblea degli studenti rappresentanti*, la quale designa anche un membro supplente.

• Le competenze dell'Organo di Garanzia sono quelle stabilite dall'art. 5, comma 2 e comma 3, del D.P.R. n. 249 del 24.06.1998, modificato dall'art. 2 del DPR 21.11.2007, n. 235.

Art. 15

- Durata organi di garanzia -L'Organo di garanzia rimane in carica per due anni scolastici; i componenti che perdono il requisito dell'eleggibilità vengono surrogati con i membri supplenti.

Art. 16

- Competenze organo di garanzia -L'organo di garanzia decide su richiesta degli studenti o di chiunque vi abbia interesse anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento.

Art. 17

- Adunanze -Le adunanze dell'Organo di Garanzia sono valide con la presenza della maggioranza assoluta dei suoi componenti; in caso di assenza giustificata o impedimento di un membro effettivo, o qualora uno dei membri effettivi sia parte interessata nella controversia, subentra il membro supplente della medesima componente. Le deliberazioni sono assunte con la maggioranza dei voti favorevoli; non è consentita l'astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.

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Art. 18

- Ricorsi -Lo studente, o chiunque vi abbia interesse, che ravvisi nel presente regolamento una violazione al "Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR 249/1998 concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" può ricorrere all'Organo di Garanzia istituito presso l'Ufficio scolastico regionale.

Art. 19

- Diffusione -Del presente regolamento, affisso all'Albo della scuola in via permanente, è fornita copia a tutti gli studenti e alle famiglie.

IL DIRIGENTE SCOLASTICOProf. Carlo Di Legge

Approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del___________ verbale n°___ , delibera n°___

Approvato dal Consiglio d'Istituto nella seduta del____________delibera n°________

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PARMENIDE”

- VALLO DELLA LUCANIA -

- ANNO SCOLASTICO 2012/2013 -

7.2 CONTRATTO FORMATIVO- Patto di corresponsabilità scuola-alunno-famiglia -

Premessa Nella consapevolezza che la comunità scolastica fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente-famiglia e contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani e al loro inserimento nella vita attiva, appare fondamentale, per assicurare il massimo risultato formativo, stilare e sottoscrivere con gli alunni e le loro famiglie un vero e proprio “patto di corresponsabilità”, che individui, almeno per linee essenziali, i diritti e i doveri delle tre componenti coinvolte nel processo educativo: gli allievi, i docenti, i genitori degli alunni. Tuttavia, prima di stipulare il presente contratto formativo occorre fare ogni sforzo affinché siano a tutti ben chiari i diritti e i doveri delle parti. Pertanto, sarà compito dei docenti, in particolare del coordinatore di classe, discutere e analizzare con gli allievi la normativa ministeriale, che regola la vita scolastica e quanto previsto dal Regolamento d’Istituto.

Contratto In linea con quanto previsto dalla Carta dei Servizi, dal P.O.F.; dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti; dal Regolamento d’Istituto nella parte relativa alla disciplina e alle assenze (regolamento di disciplina e regolamento sulle assenze -allegati al contratto-) e dalla normativa vigente, con la sottoscrizione del presente atto, i docenti, gli alunni della classe_____, sez._____ e i loro genitori stabiliscono e si impegnano ad attuare pienamente quanto di seguito concordato.

I DOCENTI, COL PRESENTE ATTO, SI ASSUMONO IL COMPITO DI PROFONDERE IL MASSIMO IMPEGNO AL FINE DI GARANTIRE A TUTTI GLI ALLIEVI L’APPRENDIMENTO DELLA/E DISCIPLINA/E NEL QUADRO DI UNA FORMAZIONE INTEGRALE.

A tale scopo e per assicurare la massima chiarezza e trasparenza provvederanno a:

1. rendere noti e adeguare i percorsi didattico-formativi alle esigenze degli alunni ed intervenire, eventualmente, con aggiustamenti ‘in itinere’, tenendo anche conto, se possibile, di eventuali proposte degli allievi e/o dei loro genitori.

2. verificare puntualmente e valutare in modo tempestivo ogni singola prova, anche al fine di attivare in ogni alunno un processo di autovalutazione, in grado di fargli cogliere la “qualità” delle proprie competenze e di spingerlo a migliorare e potenziare conoscenze e abilità.

I docenti al fine di rendere la “misurazione” (delle diverse prove) il più possibile oggettiva, trasparente e condivisa, per determinare/assegnare i voti, si serviranno di un’apposita “griglia di valutazione” (preventivamente resa nota agli alunni e da allegare alla programmazione). Gli stessi comunicheranno agli allievi i voti (sia delle prove scritte, sia delle prove orali) in modo tempestivo e chiaro. In tal modo verrà garantito allo studente quanto disposto dall’art. 2, comma 4 del D.P.R. 4/06/1998, n. 249: Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, che – tra l’altro – sancisce il “diritto” dello studente a «una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento».

Pertanto, per le prove scritte:

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i docenti fisseranno la data delle prove scritte nel modo seguente:-di norma cinque giorni prima della data in cui essa deve svolgersi;-o, eccezionalmente, almeno tre giorni prima.

Gli alunni prenderanno visione degli elaborati al massimo 15 giorni dopo lo svolgimento della prova .

Per le verifiche orali: - i docenti renderanno noto agli alunni, subito dopo l’interrogazione, l’esito (voto) della verifica, in

classe o fuori, se ritiene opportuno. GLI ALLIEVI sono tenuti a: - rispettare il regolamento d’Istituto (in particolare la parte relativa alla disciplina e alle assenze);- frequentare assiduamente le lezioni; - non presentarsi in ritardo la mattina a scuola e non chiedere di uscire in anticipo;- partecipare attivamente alle attività didattico-educative; - studiare con puntualità e metodicità; - dare il massimo di se stessi in classe e a casa; - non sottrarsi con alcun tipo di espediente alle verifiche, sia scritte che orali; - informare i professori delle eventuali difficoltà incontrate nello studio;- seguire le indicazioni/suggerimenti dei docenti; - non utilizzare il telefono cellulare in classe;- non usare i social network in modo improprio e/o lesivo della privacy e della dignità altrui;- non uscire dall’aula senza permesso del docente;- non fermarsi o girandolare negli atri e corridoi dell’edificio;- assumere e mantenere un comportamento civile e rispettoso degli altri e delle cose; - rispettare e salvaguardare arredi, suppellettili, strumenti, sussidi, ambienti e quant’altro della scuola;- avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei compagni lo

stesso rispetto che chiedono per se stessi; - fare da tramite tra la Scuola e la Famiglia.

I GENITORI dovranno essere parte attiva del processo formativo dei figli e dovranno, tra l'altro: - seguire con continuità l’andamento scolastico dei propri figli, anche attraverso il web (registro e pagella on-line); - controllare le assenze e i ritardi nell’entrata a scuola dei figli;- incontrare periodicamente i professori per scambi di notizie utili ai fini educativi e formativi; - partecipare agli incontri scuola-famiglia, alle assemblee scolastiche e alle riunioni degli organi collegiali; - portare il loro contributo per il miglioramento dell'offerta formativa;- collaborare con la scuola per la formazione integrale degli studenti.

Per quanto non espressamente riportato nel presente contratto formativo, si rimanda alla vigente normativa.

Si ricorda che le norme introdotte dal D.P.R. 235/2007 tendono a sanzionare con maggiore rigore i comportamenti più gravi, tenendo conto, non solo della situazione personale dello studente, ma anche della gravità dei comportamenti e delle conseguenze da essi derivanti.

Occorre, infine, sottolineare che le eventuali sanzioni disciplinari saranno ispirate, per quanto possibile, alla riparazione del danno. (D.P.R. 235, Art.4 – Comma 5). Tuttavia ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base all’ordinamento penale, si ricorda che il dirigente scolastico sarà tenuto alla presentazione di denuncia all’autorità giudiziaria penale (art 361 c.p.).

Approvato dal Collegio dei docenti in data 11 settembre 2012.

Gli alunni I docenti

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GRIGLIE DI VALUTAZIONE

DIPARTIMENTO di MATERIE LETTERARIE E LATINO (A050, A051 – SEZ. CLASSICA – SEZ. MAGISTRALE)

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PARMENIDE”VALLO DELLA LUCANIA (Sa)

Alunno_______________________ Classe_______ sez_______data____________

Durata delle prove

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER L’ELABORATO DI ITALIANO NEL BIENNIO

INDICATORI o DESCRITTORI 20/20

CORRETTEZZA FORMALE

Correttezza del testoa) Insufficiente (errori di punteggiatura,ortografia,logica e

sintassi)b) Mediocre (qualche errore di ortografia e/o logica e

sintassi)c) Sufficiente (senza errori ma periodare semplice)d) Discreto (forma adeguata al contenuto)e) Ottimo (forma pienamente adeguata al contenuto)

1

2

345

CAPACITA’ di ELABORAZIONE del testo secondo le indicazioni date

f) Insufficiente g) Mediocreh) sufficienteI) discretoJ) ottimo

12345

Capacità logico- critiche ed espressive

Organizzazione della struttura del tema:a) Il tema è disorganico (argomenti casualmente

disposti)b) Il tema è parzialmente strutturatoc) Il tema è sufficientemente strutturatod) Il tema è discretamente mente strutturatoe) Il tema è organicamente strutturato

Capacità di approfondimento e di riflessionea) Non dimostra capacità di riflessione/criticab) Mediocre capacità di riflessione critica c) Sufficiente capacità di riflessione/criticad) Dimostra una valida capacità di riflessione/criticae) Presenta diversi spunti di approfondimento critico

personale e riflessioni fondate

12345

1

PUNTEGGIO TOTALEPUNTEGGIO IN DECIMI

FIRMA ALUNNO FIRMA DOCENTE

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PARMENIDE”VALLO DELLA LUCANIA (Sa)

Alunno_______________________ Classe_______ sez_______data____________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVATIPOLOGIA A

COERENZA E COMPLETEZZA DEL CONTENUTO ScarsaInsufficienteParzialeSufficienteDiscretaBuona

123467

CAPACITA’ DI SINTESI ScarsaInsufficienteParzialeSufficienteDiscretaBuona

123467

SVILUPPO E LOGICITA’ DELLE ARGOMENTAZIONI ScarsaInsufficienteParzialeSufficienteDiscretaBuona

123467

PUNTEGGIO

PUNTEGGIO COMPLESSIVO IN DECIMI

FIRMA ALUNNO FIRMA DOCENTE

____________________ ____________________

106

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PARMENIDE”VALLO DELLA LUCANIA (Sa)

CANDIDATO/A: ____________________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA SCRITTA Tipologia B: “Articolo di giornale”

INDICATORI o DESCRITTORI 15/15

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

Coerenza con il linguaggio e le modalità della comunicazione giornalistica

a) non si attiene alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico

b) si attiene parzialmente alle modalità di scrittura dell’articolo giornalistico

c) si attiene correttamente agli usi giornalistici d) utilizza con sicurezza gli strumenti giornalistici e) sviluppa l’argomento gestendo in modo consapevole le

convenzioni e gli usi giornalistici (uso dei dati, titolo, sottotitolo, riferimento al pubblico e all’occasione)

1

2

345

Presentazione e analisi dei dati

a) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire l’analisi. Forma molto scorretta.

b) enumera i dati e li ordina parzialmente. Con frequenti errori.

c) dispone i dati in modo sufficientemente organico con qualche errore

d) dispone i dati in maniera organica. Forma corretta ma non sempre adeguata

e) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi sensata. Forma pienamente adeguata

1

2

3

4

5

Capacità di riflessione e sintesi

a) scarsi spunti criticib) parziali spunti criticic) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento criticod) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficacee) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi

personale nella trattazione dei dati

123

4

5

107

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PUNTEGGIO TOTALE

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PARMENIDE”VALLO DELLA LUCANIA (Sa)

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia B: “Saggio breve”

108

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PARMENIDE”

VALLO DELLA LUCANIA (Sa)

CANDIDATO/A: ____________________________

109

INDICATORI o DESCRITTORI 15/15

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

Struttura e coerenza dell’argomentazionea) non si attiene alle modalità di scrittura del saggio

breve. Forma molto scorretta b) si serve mediocremente degli elementi per la

redazione di un saggio breve con frequenti erroric) si serve sufficientemente degli elementi per la

redazione di un saggio breve. La forma è corretta anche se non sempre adeguata.

d) Si serve discretamente degli elementi per la redazione di un saggio breve con forma corretta

e) imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la redazione di un saggio breve con forma pienamente adeguata

1

2

3

4

5

Presentazione e analisi dei dati

a) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire analisib) dispone i dati in maniera parzialec) dispone i dati in maniera mediocred) dispone i dati in maniera sufficientemente organicae) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi

sensata

12345

Capacità di riflessione e sintesi

a) scarsi spunti critici b) mediocri spunti di riflessionec) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento d) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo

efficacee) dimostra capacità di riflessione critica e di sintesi

personale nella trattazione dei dati

1234

5

PUNTEGGIO TOTALE

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA SCRITTA

Tipologia D: “Tema di attualità”

INDICATORI DESCRITTORI 15/15

Conoscenza dell’argomento e del contesto di riferimento

Sviluppo della tracciaa) alcune parti del tema sono fuori traccia/non sono

state sviluppateb) appena sufficiente/mediocre c) sufficiente (sviluppa tutti i punti)d) discreto (sviluppa adeguatamente tutti i punti)e) pieno (sviluppa esaurientemente tutti i punti)

1

2345

Organizzazione della struttura del tema

Capacità di approfondimento e di riflessione

9. Il tema è disorganico e la forma è molto scorretta10. il tema è solo parzialmente organizzato con frequenti

errori11. il tema è mediocremente organizzato con alcuni

errori formali 12. il tema è sufficientemente organizzato.Forma

corretta13. il tema è organicamente strutturato. Forma

pienamente adeguata

a) non dimostra capacità di riflessione/criticab) mediocre capacità di riflessione/criticac) sufficiente capacità di riflessione/criticad) dimostra una valida capacità di riflessione/criticae) presenta diversi spunti di approfondimento critico

personale e riflessioni fondate

1

2 3 4 5

1 2 3 4 5

PUNTEGGIO TOTALE

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PARMENIDE”VALLO DELLA LUCANIA (Sa)

CANDIDATO/A: ____________________________110

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PRIMA PROVA SCRITTATipologia C: “Tema storico”

INDICATORI o DESCRITTORI 15/15

Conoscenza degli eventi storici

a) scarsab) parzialec) sufficiented) discretae) piena (sviluppa esaurientemente tutti i punti con

ricchezza di notizie)

12345

Organizzazione della struttura del tema

14. Il tema è disorganico e la forma è molto scorretta15. il tema è solo parzialmente organizzato con frequenti

errori16. il tema è mediocremente organizzato con alcuni

errori formali 17. il tema è sufficientemente organizzato. Forma

corretta18. il tema è organicamente strutturato. Forma

pienamente adeguata

12

3

4

5

Capacità di riflessione, analisi e sintesi

a) scarsab) limitatac) sufficiented) discretae) ampia e completa

12345

PUNTEGGIO TOTALE

111

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SCIENZE UMANE,DIRITTO,FILOSOFIA, RELIGIONE, ARTE, MUSICA (A019, A036, A037, A061, A034)

112

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER PROVA DI STORIA DELL’ARTE, DIRITTO FILOSOFIA

113

INDICATORI o DESCRITTORI /15

CORRETTEZZA DEL TESTO

Correttezza grammaticalea) Scorrettab) Corretta

12

Correttezza formalea) Imprecisa 1

CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO E DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO

a) non si attiene alle modalità di scrittura del saggiob) Padroneggia sufficientemente gli elementi per la

redazione del saggio c) Si serve consapevolmente degli elementi per la

redazione di un saggiod) imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli

elementi per la redazione di un saggio

1

2

3

5

e)

g)

Abilità logico-descrittive ed espressive

Presentazione e analisi dei datia) enumera i dati senza ordinarli e senza fornire analisib) dispone i dati in modo sufficientemente organicoc) presenta i dati in modo coerente e fornisce un’analisi

sensata

123

Abilità di riflessione e sintesi

a) scarsi spunti critici b) sufficienti spunti di riflessione e approfondimento c) offre diversi spunti critici e sintetizza in modo efficace

123

PUNTEGGIO TOTALE

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MATEMATICA, INFORMATICA , FISICA (A049)

114

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA VERIFICA SCRITTA DI MATEMATICA (ESPRESSA IN VENTESIMI)

Quesito n° 1 - n° 2 1Svolgimento nullo 0Svolgimento scarso 0,5Svolgimento parziale e/o con errori gravi di impostazione 1Svolgimento incompleto e/o con errori non gravi di impostazione e/o di calcolo;

1,5

Svolgimento completo, con pochi errori di calcolo; 1,75

Svolgimento completo con lievi imperfezioni o errori di calcolo 1,9Svolgimento completo, senza errori; 2Quesiti - n° 3 - n° 4 - n° 5 - n° 6Svolgimento nullo 0Svolgimento scarso 0,5Svolgimento incompleto e/o con gravi errori di impostazione; 1Svolgimento incompleto, con errori di impostazione 1,2

5Svolgimento completo, con errori di impostazione 1,5Svolgimento incompleto 1,7

5Svolgimento completo con errori di calcolo 2Svolgimento completo con lievi errori di calcolo 2,2

5Svolgimento completo 2,5Quesito n° 7 - n° 8 1Svolgimento nullo 0Svolgimento scarso 0,5Svolgimento parziale e/o con errori di impostazione 1Svolgimento incompleto 1,5Svolgimento completo, con errori di calcolo 2Svolgimento completo, con lievi errori di calcolo 2,5Svolgimento completo ed articolato 3

115

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA PROVA STRUTTURATA

116

Test V/F, test cloze, test a risposta chiusa, test a risposta multiplaNon ha risposto o ha sbagliato la risposta 0Ha risposto esattamente 1Test a scelta multipla con motivazione o test a risposta breveNon ha risposto o ha sbagliato la risposta 0Ha sbagliato la risposta, ma ha dato una motivazione che si avvicina alla risposta esatta

0,5

Ha risposto in modo esatto, ma non ha fornito alcuna motivazione 1Ha risposto in modo esatto dando una motivazione incompleta 1,5Ha risposto in modo esatto e ha dato una giusta motivazione 2Esercizi di applicazioneNon ha risposto o ha sbagliato la risposta 0Ha fornito qualche indicazione sulla risposta 0,5Ha svolto parzialmente il quesito commettendo qualche errore di calcolo

1

Ha svolto l’esercizio in modo incompleto ma correttamente 1,5Ha svolto in modo quasi completo l’esercizio commettendo qualche errore di calcolo

2

Ha risposto esattamente commettendo qualche errore di calcolo 2,5Ha risposto esattamente usando in modo corretto i procedimenti di calcolo

3

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SCIENZE NATURALI, EDUCAZIONE FISICA ( A060,A029)

SCIENZE

Le verifiche saranno effettuate prevalentemente alla fine di ogni unità e saranno orali e

117

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scritte (questionari a risposta multipla e/o a risposta aperta). Per la valutazione delle verifiche orali si utilizzerà una griglia di valutazione (v tab 1), mentre per i questionari saranno utilizzati i seguenti criteri:

Per ogni quesito a risposta multipla o del tipo vero/falsoQuesito PuntiEsatto 1Errato 0

Per ogni quesito a risposta apertaQuesito Punti

non risponde 0trattazione parziale o disorganica 1

trattazione accettabile e adeguata al contesto

2

trattazione esauriente e strutturata 3

ValutazioneLa corrispondenza tra il punteggio grezzo relativo alla prova data e le fasce di valutazione in decimi sarà stabilita nelle singole situazioni.Agli studenti saranno preventivamente comunicati i criteri di misurazione e valutazione di ogni prova strutturata

La valutazione finale verrà effettuata sulla base del raggiungimento degli obiettivi, dell’impegno, dell’interesse e dei miglioramenti rispetto alla situazione di partenza.

118

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELL’ORALE (tab 1)CONOSCENZEVoti DESCRITTORI

1/2 Non possiede una conoscenza delle tematiche culturali proposte3 Ha acquisito una conoscenza scarsa ed approssimativa delle tematiche trattate4 Ha acquisito una conoscenza lacunosa ed approssimativa delle tematiche5 Ha acquisito una conoscenza incerta e/o superficiale dei contenuti culturali

proposti6 Gli elementi basilari del programma svolto risultano acquisiti ma non approfonditi7 Possiede una conoscenza completa dei contenuti culturali proposti8 Ha acquisito una conoscenza approfondita ed organica dei contenuti

programmatici9/10 Ha acquisito una conoscenza approfondita ed organica delle tematiche svolte

derivanti dall'attiva partecipazione al dialogo educativo e da studio personale

ABILITA’/CAPACITA’Voti DESCRITTORI

1/2 Non è in grado di utilizzare i dati neanche se forniti3 Non è in grado di utilizzare le sue conoscenze né dati anche se forniti4 Commette frequenti errori nell' esecuzione di semplici problemi utilizzando i dati di

cui è in possesso 5 In situazioni semplici, commette qualche errore nell'utilizzazione delle sue

conoscenze6 Non commette errori di rilievo nell'esecuzione di compiti semplici7 E’ in grado di applicare contenuti e procedure acquisiti in situazioni nuove, poco

complesse8 Applica correttamente principi, concetti e teorie nel risolvere problemi e situazioni

nuove9/10 E’ sicuro ed autonomo nell' applicazione di teorie e principi in contesti problematici

del tutto nuovi e complessi

COMPETENZEVoti DESCRITTORI

1/2 Risulta totalmente assente rispetto al contesto della classe3/4 Si adegua passivamente alle idee e proposte altrui5 Tende più a ripetere che ad offrire una produzione personale6 Tende alla rielaborazione originale dei dati7 Si fa notare per qualche intervento critico e pertinente8 Si caratterizza per i suoi abituali spunti critici e pertinenti

9/10 Si caratterizza per i numerosi spunti originali, critici e pertinenti, esposti con argomentazioni , linguaggio specifico ed eloquio brillanti

119

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LINGUE STRANIERE (A046,C203, C303,C503)

120

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Istituto di Istruzione Superiore “Parmenide” Vallo della Lucania (SA) -

CANDIDATO _______________________ A.S. _________ CLASSE_____________

TIPOLOGIA B – Totale n. 10 QuesitiINDICATORI Lingua straniera ( 2 quesiti ): Competenze linguistiche: correttezza grammaticale e proprietà lessicali Aspetti contenutistico - elaborativi: correttezza e capacità di sintesi

Disciplina : Lingua straniera -

QuesitoRisposta nulla

Punteggio: 0.00Risposta mediocre

Punteggio: 0,75Risposta sufficiente

Punteggio: 1,00Risposta completa e/o motivata

Punteggio: 1,50

1 2

INDICATORI Altre Discipline (2 quesiti per disciplina): Competenze del linguaggio specifico Padronanza dei contenuti Capacità di elaborazione sintetica

Disciplina : -

QuesitoRisposta nulla

Punteggio: 0.00Risposta mediocre

Punteggio: 0,75Risposta sufficiente

Punteggio: 1,00Risposta completa e/o motivata

Punteggio: 1,50

1 2

Disciplina : ___________________

QuesitoRisposta nulla

Punteggio: 0.00Risposta mediocre

Punteggio: 0,75Risposta sufficiente

Punteggio: 1,00Risposta completa e/o motivata

Punteggio: 1,50

12

Disciplina : ___________________

QuesitoRisposta nulla

Punteggio: 0.00Risposta mediocre

Punteggio: 0,75Risposta sufficiente

Punteggio: 1,00Risposta completa e/o motivata

Punteggio: 1,50

12

Disciplina : ___________________

QuesitoRisposta nulla

Punteggio: 0.00Risposta mediocre

Punteggio: 0,75Risposta sufficiente

Punteggio: 1,00Risposta completa e/o motivata

Punteggio: 1,50

12

PUNTEGGIO TOTALE TIP. B: _______________/ 15Il punteggio complessivo, contenente decimali inferiori a 50/100 va riportato all’unità precedente, quello contenente decimali pari o superiori a 50/100 va riportato all’unità successiva.

121

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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "PARMENIDE"84078 VALLO DELLA LUCANIA (SA)

VERIFICA SCRITTA DEL __________________

MATERIA : LINGUA STRANIERA

CLASSE _____________ A.S.

ALUNNO / A________________________________

DOCENTE prof.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

DESCRITORI

LIVELLO

BASSO MEDIO ALTO PUNTI

COMPRENSIONE LINGUISTICA DEL TESTO 1 2 3RISPONDENZA DEI CONTENUTIALLE DOMANDE PROPOSTE 1 2 3

CORRETTEZZA STRUTTURALE 1 2 3

PROPRIETA’ LESSICALE

1 2 3PRODUZIONI PERSONALI E CAPACITA’ CRITICHE 1 2 3

PUNTEGGIO TOTALEPROPOSTA DI VOTO VOTO FINALE

122

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DIPARTIMENTO DI LINGUE STRANIERE

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PARMENIDE”VALLO DELLA LUCANIA

Griglie di valutazione di lingua e civ. straniera________________________ TEMA

DESCRITTORI VOTO IN DECIMI

CONOSCENZE Relative all’argomento e al contesto di riferimento

COMPETENZE LINGUISTICHE

Competenza morfo-sintatticaProprietà lessicale

CAPACITA’ LOGICO-ESPRESIVE

Organicità e coerenzaOriginalità e creatività

PUNTEGGIO TOTALE

VOTO FINALE

Il Docente l’Alunno____________________Vallo,

Vallo,

Il Docente l’Alunno

123

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PARMENIDE”VALLO DELLA LUCANIA

Griglie di valutazione di lingua e civ. straniera________________________ Analisi testuale

DESCRITTORI VOTO IN DECIMI

Comprensione linguistica del testo

Rispondenza dei contenuti alle domande proposte

Correttezza strutturale

Proprietà lessicali

Produzioni personali e capacità critiche

PUNTEGGIO TOTALE

VOTO FINALE

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE - MATERIA : LINGUA STRANIERA

ALUNNO/ A_____________________________________CLASSE_____________________

ISTITUTO d ‘ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “PARMENIDE”

Vallo della Lucania ( SA) GRIGLIA di VALUTAZIONE Materia Lingua e civ._____________classe_____

alunno________________(Analisi del testo / saggio Breve)

Alunno:__________________

DESCRITTORIComprensione linguistica del testo

Rispondenza dei contenuti alle domande proposteCorrettezza strutturale

Proprietà lessicale

Produzioni personali e capacità critiche

Punteggio totale

Punteggio in10mi Punteggio in 15mi

124

D 1 D2 D 3 D4 D5 D 6 D 7 D 8

1 Rispondenza dei contenuti alle domande preposte

2 Correttezza morfo-sint3 Proprietà lessicale 4 Capacità di sintesi

SUB TOTALI VOTO PARZIALE di ciascuna domanda VOTO IN 15miNB : voto finale = somma dei voti parziali N° domande

VOTO in 10mi

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA MISTA

Legenda :voto 1- 3 grav. Insufficiente 4-5 insufficiente. 6 sufficiente. 7 distinto. 8 buono. 9-10 eccellente

ALUNNO___________________CLASSE________DATA___________________

FIRMA_________________________________

125

D 1 D 2 D 3 D 4 D 5 D 6 CHOIX MULTIPLE

VRAI FAUX

1 Rispondenza dei contenuti alle domande preposte

2 Correttezza morfo-sint3 Proprietà lessicale 4 Capacità di sintesi SUB TOTALI VOTO PARZIALE di ciascuna domanda

VOTO IN 10miNB : voto finale = somma dei voti parziali(75% alle domande- 25% al test) N° domande data:

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PARMENIDE”

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GRIGLIE di VALUTAZIONE - LIVELLI di COMPETENZA - BIENNIO

DISCIPLINA – ITALIANO

LIVELLO CORRISPONDENZA VLUTAZIONE

ESPLICITAZIONE LIVELLO DELLE COMPETENZE

126

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DECIMALE INDIVIDUATE NEGLI ASSI CULTURALI(Regolamento obbligo d’istruzione)

LIVELLO1 1-3

Non padroneggia gli strumenti espressivi ed argomentativi peri. gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Incontra difficoltà nella lettura e comprensione dei testi scritti di vario tipo e nella produzione di testi in relazione ai vari scopi comunicativi

LIVELLO2

4

Padroneggia con difficoltà gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contasti. Legge abbastanza correttamente i testi scritti di vario tipo, ma incontra difficoltà nella comprensione e nella produzione di testi in relazione ai vari scopi comunicativi

LIVELLO3

5

Padroneggia mediocremente gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Legge correttamente i testi scritti di vario tipo, ma incontra qualche difficoltà nella comprensione e nella produzione di testi in relazione ai vari scopi comunicativi.

LIVELLO4

6

Padroneggia sufficientemente gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Legge correttamente i testi scritti di vario tipo, li comprende sufficientemente , sa produrre testi scritti di vario tipo, sa produrre testi semplici ma corretti in relazione ai vari scopi comunicativi.

LIVELLO5 7

Padroneggia discretamente gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Legge e comprende correttamente i testi scritti di vario tipo, sa produrre i testi in relazione ai vari scopi comunicativi

LIVELLO6

8

Padroneggia consapevolmente gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Legge e comprende correttamente i testi scritti di vario tipo, sa produrre i testi in relazione ai vari scopi comunicativi utilizzando un linguaggio fluido e ben articolato

LIVELLO7

9

Padroneggia ottimamente gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Legge e comprende correttamente testi scritti di vario tipo, sa produrre i testi in relazione ai vari scopi comunicativi utilizzando un linguaggio fluido e ben articolato e arricchendoli con contributi personali

LIVELLO8

10

Padroneggia eccellentemente gli strumenti espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti. Legge e comprende in modo pieno e completo i testi scritti di vario tipo, sa produrre i testi in relazione ai vari scopi comunicativi utilizzando un lessico ricco che espone con proprietà e originalità

Competenza di base(asse dei linguaggi):Padronanza lingua italiana, lettura, comprensione ed interpretazione testi scritti di vario tipo, produzione di testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

DISCIPLINA – LATINO / GRECO

LIVELLO CORRISPONDENZA ESPLICITAZIONE LIVELLO DELLE COMPETENZE

127

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VLUTAZIONE DECIMALE

INDIVIDUATE NEGLI ASSI CULTURALI(Regolamento obbligo d’istruzione)

LIVELLO1 1-3

Non riesce ad individuare nella lettura di un testo in prosa i principali elementi di coesione e no è in grado di comprendere ed interpretare il messaggio ad esso sotteso

LIVELLO2 4

Legge in modo disorganico e frammentario i principali elementi di coesione di un testo in prosa e non è in grado di comprendere ed interpretare correttamente il messaggio ad esso sotteso

LIVELLO3 5

Nella lettura di un testo in prosa riesce ad individuare solo parzialmente i principali elementi di coesione e ne comprende e interpreta solo globalmente il significato

LIVELLO4 6

Legge con sufficiente consapevolezza gli elementi struttura lidi testi in prosa di vario tipo di cui e interpreta nelle linee generali correttamente il contenuto

LIVELLO5 7

Legge e individua con precisione i legami tra gli elementi costitutivi di vari tipi di testo in prosa, ne comprende e interpreta in modo discretamente articolato il contenuto

LIVELLO6 8

Legge e individua in modo analitico gli elementi di coerenza e di coesione di vari tipi di testo in prosa pervenendo ad una buona comprensione e interpretazione delle tematiche in essi contenuti

LIVELLO7 9

Sa individuare con puntuale consapevolezza gli elementi di coerenza e di coesione di testi in prosa di vario tipo, ne comprende il significato che interpreta in modo esaustivo in una traduzione chiara ed accurata

LIVELLO8 10

Sa individuare con rigorosa precisione gli elementi di coerenza e di coesione di testi di vario tipo, ne comprende pienamente il significato che interpreta in modo eccellente in una traduzione articolata, fluida e scorrevole

COMPETENZA: leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo(Asse dei Linguaggi)

DISCIPLINA – STORIA

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LIVELLO CORRISPONDENZA VLUTAZIONE

DECIMALE

ESPLICITAZIONE LIVELLO DELLE COMPETENZE INDIVIDUATE NEGLI ASSI CULTURALI

(Regolamento obbligo d’istruzione)LIVELLO

11-3

Non comprende il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. Non sa leggere e analizzare un documento storico o una fonte.

LIVELLO2

4

Incontra difficoltà nella comprensione del cambiamento e della diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. Legge e analizza con imprecisione un documento storico o una fonte.

LIVELLO3

5

Comprende con qualche incertezza il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. Se opportunamente guidato legge e analizza un documento storico o una fonte

LIVELLO4

6

Comprende con sufficiente consapevolezza il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. Sa leggere e analizzare sufficientemente un documento storico o una fonte.

LIVELLO5

7

Comprende senza incertezze il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. sa leggere e analizzare discretamente un documento storico o una fonte.

LIVELLO6

8

Comprende con buona consapevolezza il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. Sa leggere e analizzare un documento storico o una fonte esprimendo anche giudizi e valutazioni personali.

LIVELLO7

9

Comprende ottimamente il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. Sa leggere e analizzare criticamente un documento storico o una fonte

LIVELLO8

10

Comprende con sicurezza e autonomia di giudizio il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali. Sa leggere e analizzare un documento storico o una fonte con spirito critico.

COMPETENZA di base (Asse storico) Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali.Saper leggere e analizzare un documento o una fonte storica

DISCIPLINA – GEOGRAFIA

LIVELLO CORRISPONDENZA VLUTAZIONE

DECIMALE

ESPLICITAZIONE LIVELLO DELLE COMPETENZE INDIVIDUATE NEGLI ASSI CULTURALI

129

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(Regolamento obbligo d’istruzione)LIVELLO

1 1-3Non comprende e non sa applicare i concetti di cartografia, statistica e geopolitica. Non coglie le relazioni peculiari del sistema “uomo – ambiente”

LIVELLO2 4

Comprende in modo inadeguato e applica in modo disorganico e incerto i concetti di cartografia, statistica e geopolitica. Coglie saltuariamente le relazioni peculiari del sistema “uomo-ambiente”

LIVELLO3 5

Comprende mediocremente e applica in modo non sempre corretto i concetti di cartografia , statistica e geopolitica. Se opportunamente guidato riesce a cogliere le relazioni peculiari del sistema “uomo – ambiente”

LIVELLO4 6

Comprende bene e applica in modo consapevole i concetti di cartografia, statistica e geopolitica. Coglie sufficientemente le relazioni peculiari del sistema “uomo – ambiente”.

LIVELLO5 7

Comprende in modo adeguato e applica discretamente i concetti di cartografia, statistica e geopolitica. Coglie correttamente le relazioni peculiari del sistema “uomo – ambiente”.

LIVELLO6 8

Comprende e applica in modo consapevole i concetti di cartografia e geopolitica. Coglie opportunamente le relazioni peculiari del sistema “uomo – ambiente”

LIVELLO7 9

Comprende e applica consapevolmente e criticamente i concetti di cartografia, statistica e geopolitica. Coglie e valuta con opportuni giudizi personali le relazioni peculiari del sistema “uomo – ambiente”.

LIVELLO8 10

Comprende e applica eccellentemente i concetti di cartografia, statistica e geopolitica. Coglie le relazioni peculiari del sistema “uomo – ambiente”, sa effettuare opportuni collegamenti interdisciplinari e fondati giudizi personali

COMPETENZE di base :Comprendere e applicare i concetti di cartografia, statistica e geopoliticaCogliere le relazioni peculiari del sistema “uomo – ambiente”

DISCIPLINA – LINGUE STRANIERE

LIVELLO CORRISPONDENZA VLUTAZIONE

DECIMALE

ESPLICITAZIONE LIVELLO DELLE COMPETENZE INDIVIDUATE NEGLI ASSI CULTURALI

130

Page 131: Parte prima La domanda e l'offerta formativa La risposta ... · operative nuove che vanno dall’adattamento del calendario ... tutte comunque tese ad innalzare il livello degli standard

(Regolamento obbligo d’istruzione)LIVELLO

11-3

Non comprende affatto il linguaggio di messaggi semplici.Non sa formulare frasi in forma comprensibile. Non conosce e non sa applicare strutture e funzioni.Dispone di un limitato numero di vocaboli che usa impropriamente

LIVELLO2 4

Comprende solo parzialmente il significato di messaggi semplici e, anche se guidato, non risponde adeguatamente a semplici domande. Conosce parzialmente strutture e funzioni e le applica con difficoltà. Dispone di un lessico limitato

LIVELLO3

5

Comprende globalmente il significato dei messaggi proposti. Si esprime in forma non sempre corretta, con pronuncia approssimativa. Consce ed applica in modo incerto strutture e funzioni. Dispone di un lessico non sempre sufficiente alla produzione orale.

LIVELLO4

6

Comprende quasi sempre correttamente il significato dei messaggi proposti. Si esprime riutilizzando il materiale acquisito in modo comprensibile conosce ed applica con qualche imprecisione strutture e funzioni. Dispone di un lessico sufficiente alla produzione orale e scritta.

LIVELLO5 7

Comprende in modo corretto il significato dei messaggi proposti. Si esprime correttamente con un lessico abbastanza vario. Conosce ed applica autonomamente strutture e funzioni quasi sempre in modo corretto

LIVELLO6 8

Comprende in modo preciso e corretto il significato dei messaggi proposti. Si esprime in modo corretto personale e pertinente con buona pronuncia e lessico ricco. Conosce e usa strutture e funzioni con competenza e in modo corretto

LIVELLO7 9

Comprende in modo preciso e analitico il significato dei messaggi. Si esprime in modo corretto, personale e pertinente con ottima pronuncia e lessico ricco e vario. Conosce ed applica con padronanza strutture e funzioni.

LIVELLO8

10

Comprende in modo eccellente e completo. Si esprime con assoluta chiarezza e padronanza, rielaborando in modo personale ed esauriente con patrimonio lessicale pari a madrelingua. Conosce perfettamente strutture e funzioni e le riutilizza in modo creativo.

COMPETENZAUtilizzare una lingua per i principali scopi comunicativi ed operativi:comprendere il significato dei messaggi proposti orali e scritti.Conoscere ed applicare le strutture, il lessico e le funzioni comunicative riferite al contesto del quotidiano.Produrre messaggi orali e scritti adeguati alle varie situazioni comunicative

DISCIPLINA – MATEMATICA

LIVELLO CORRISPONDENZA VLUTAZIONE

DECIMALE

ESPLICITAZIONE LIVELLO DELLE COMPETENZE INDIVIDUATE NEGLI ASSI CULTURALI

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(Regolamento obbligo d’istruzione)LIVELLO

1 1-3Non sa individuare le tecniche e le procedure del calcolo.Non riesce a confrontare ed analizzare figure geometricheNon riesce a risolvere semplici problemi

LIVELLO2 4

Non riesce a utilizzare correttamente le tecniche e le procedure del calcolo, sebbene guidato.Confronta ed analizza con difficoltà le figure geometriche. Non sempre è in grado di risolvere semplici problemi.

LIVELLO3 5

Utilizza le tecniche e le procedure del calcolo solo se guidato.Riesce a confrontare e analizzare in modo incerto le figure geometriche.E' poco preciso nella risoluzione di problemi e nell'analizzare dati.

LIVELLO4

6

Utilizza con sufficiente abilità le tecniche e le procedure del calcolo.Confronta ed analizza in modo piuttosto autonomo le figure geometriche.Risolve semplici problemi ed analizza e interpreta dati correttamente.

LIVELLO5

7

Utilizza con discreta competenza tecniche e procedure di calcolo.Confronta ed analizza in modo autonomo le figure geometriche e neindividua le proprietà invarianti e le relazioni. Risolve problemi ma evidenzia qualche incertezza nell'analizzare e interpretare dati più complessi

LIVELLO6 8

Utilizza con competenza tecniche e procedure di calcolo.Confronta ed analizza con sicurezza le figure geometriche individuandone le proprietà invarianti e le relazioni. Risolve correttamente problemi, analizza e interpreta dati

LIVELLO7

9

Utilizza con padronanza tecniche e procedure di calcolo.Confronta ed analizza con sicurezza le figure geometriche individuandone le proprietà invarianti e le relazioni. Risolve autonomamente problemi complessi, analizza e interpreta dati.

LIVELLO8

10

Utilizza con padronanza tecniche e procedure di calcolo.Confronta ed analizza con sicurezza ed autonomia le figure geometriche individuandone le proprietà invarianti e le relazioni. Risolve in piena autonomia problemi complessi, ha notevoli capacità di ricerca personale, denota ottime abilità nell'analizzare e interpretare dati.

1. Utilizzo delle tecniche e delle procedure del calcolo.2. Confronto ed analisi delle figure geometriche3. Individuazione delle strategie per risolvere problemi4. Interpretazione ed analisi dei dati

DISCIPLINA – BIOLOGIA – SCIENZE DELLA TERRA

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LIVELLO CORRISPONDENZA VLUTAZIONE

DECIMALE

ESPLICITAZIONE LIVELLO DELLE COMPETENZE INDIVIDUATE NEGLI ASSI CULTURALI

(Regolamento obbligo d’istruzione)LIVELLO

1 1-3Non ha acquisito minimamente le competenze

LIVELLO2 4

Le competenze acquisite sono minime frammentarie e superficiali

LIVELLO3 5

Effettua analisi e sintesi ma non del tutto complete

LIVELLO4 6

Effettua analisi complete, ma non approfondite, se guidato e sollecitato si orienta sufficientemente ed effettua semplici valutazioni

LIVELLO5 7

Effettua analisi complete ed approfondite, se guidato effettua valutazioni autonome

LIVELLO6 8

Si orienta con sicurezza e sa effettuare valutazioni con piena autonomia

LIVELLO7 9

Coglie gli elementi di un insieme, stabilisce relazioni, organizza autonomamente le conoscenze e le procedure. Effettua valutazioni autonome

LIVELLO8 10

Si orienta con sicurezza e con piena autonomia anche in contesti nuovi. Le competenze risultano acquisite in modo eccellente. E’ capace di contributi personali.

COMPETENZE ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICOCLASSI PRIME

2)Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà natura e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.

CLASSI SECONDE3)Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà natura e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.4)Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

DISCIPLINA – ED FISICA

133

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LIVELLO CORRISPONDENZA VLUTAZIONE

DECIMALE

ESPLICITAZIONE LIVELLO DELLE COMPETENZE INDIVIDUATE NEGLI ASSI CULTURALI

(Regolamento obbligo d’istruzione)LIVELLO

11-3

Incapace di comunicare i contenuti richiesti; non coglie assolutamente l’ordine dei dati. Non rispetta tempi e ritmi.

LIVELLO2

4Utilizza in modo faticoso le conoscenze acquisite; è privo di elementi organizzativi. Appiattisce i dati in modo indifferenziato

LIVELLO3

5Esegue con difficoltà gli esercizi; poco preciso il gesto motorio. Ordina i dati in modo confuso; carente sul piano delle abilità

LIVELLO4 6

Il piano espressivo è accettabile, è capace di comunicare i contenuti anche se in modo superficiale. Ordina i dati e coglie i nessi in modo elementare. Sufficienti le abilità motorie,.

LIVELLO5 7

Esegue il lavoro motorio in maniera corretta ed ordinata, anche se non sempre specifica nei contenuti. Imposta analisi e sintesi guidate. E’ abile nel sapersi orientare.

LIVELLO6

8Imposta lavori motori in forma autonoma corretta e consapevole; Ordina i dati con sicurezza. Buona la coordinazione motoria

LIVELLO7 9

Stabilisce con agilità relazioni e confronti; esegue in forma autonoma completa e rigorosa con contributi personali. Ottimi gli schemi motori di base

LIVELLO8 10

Stabilisce relazioni complesse anche di tipo interdisciplinare; analizza in modo acuto e originale; è in grado di complete valutazioni critiche del tutto autonome. Conosce e rispetta le regole degli sport.

COMPETENZE di base :Migliorare le abilità motorie rispetto alla situazione di partenzaMigliorare la conoscenza relativa alla propria corporeità

Approvato dal Collegio dei Docenti il 29 Novembre 2012 - Verbale n° __, delibera n. Approvato dal Consiglio di Istituto il __ Dicembre 2009 - Delibera n°

Vallo della Lucania, IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Carlo DI LEGGE

134