Parrocchia ottobre 2014

1
Carissimi, Terminato questo strano estate, dovrebbe sembrarci più bello e riposante il fine settembre e l'inizio di ottobre sul nostro bel lago. Dopo la diipersione per le ferie e le vacanze, il ritrovarsi insieme per festeggiare la "nostra" Madonna della Cintura, ci aiuta a vivere insieme, in maniera semplice e gioiosa, il ritorno alle cose di tutti i giorni, e alle amicizi v 6rvrvo., rr rrLUrrlu 4rrE uuòtr ur Iultl I glornl, e alle amlclzle di sempre. Infatti la nostra fèsta della Madonna, come ogni anno, segna la ripresa delle varie attività In una tra le visioni raccontate da san Giovanni nell'Apocalisse, ci viene proposta quella di una donna misteriosa, tutta circonfusa di gloria e nello stesso tempo terribilmente perseguitaia- Nel pensiero di san Giovanni, questa doma rappresenta prima di tutto ia chiesa, la comunità-dei credenti, sottoposta alle persecuzioni ma con la sicurezza, nonostante tutto, della vittoria finale. però la tradizione cristiana si è compiaciuta di vedere in questa donna anche la vergine Maria, modello della Chiesa. In un brano evangerico d'i Luca, invece, ";;J;.ì;";#;."'ù;il?;"'ilìli"l1l11;T:i:il ffitffi:[fìn un incontro molto semplice ed ulnano: la visita ch'ella fa alla sua anziana cugina Elisabetti. È la scena molto nota della visitazione. Spinta dallo Spirito Santo, Maria si reca dalla sua cugina, incinta di colui che sarà il precursore, Giovanni Battista. Elisabetta intuisce subito la scelta misteriosa di cui la sua giovane parente è stata I'oggetto. Ed Elisabetta si rallegra con lei, perché ha creduto alle parole dell'angelo che le portavà il messaggio di Dio; e lJ*predice la gloria che gliene verrà: "Beata colei che ha creduto!". Questo ci dice che anche noi avremo la stessa felicità e la stessa g-loria, a condizione che sull'esempio di Maria siamo "dei poveri" che accettano di credere. Nella festa della nostra Madonna della Cintura viene offerta a tutti noi I'occasione di esaminare la nostra vita alla luce della sua, e di vedere se si svolge.sulla linea del vangelo. - Maria è colei che ha creduto. È a motivo di ciò, iop.uttrtto, che la sua anziana cugina Elisabetta si rallegra con lei: "Beata colei che ha creduto". La sua umiltà I'ha predisposta ad accettare subito, senza I'ombra del dubbio, la parola del- I'angelo Gabriele che le portava lo strepitoso annuncio che sarebbe divenuta la madre del messia. E questa sua fede non sarà mai smentita, neppure quando dovrà percorrere le vie più oscure tracciate per lei dalla provvidenia divina. - Maria è colei che ha amato. In lei, sempre perché era- umile, niente si opponeva all'azione dell,amore fin nel più profondo dell'anima sua. Per amare il Figlio di Dio che stava per diventar. ur.h" Figlio suo, per amare in lui tutti coloro che nel corso dei secoli, grazie al sacrificio di Cristo, sarebbero divenuti figli adolivi di Dio, era necessario un cuore come quello di Maria. pastorali, richiamandoci alla quotidianità della nostra fede concretamente vissuia. ora come riflessione vorrei proporvi la Madonna come umile donna di Nazaret, scelta tra tutte le donne per dare al mondo il Salvatore promesso da Dio. - Maria è colei che ha detto. "S\" a Dio, senza alcun a reticenza, senza alcuna riserva. IJn "sì" pronunciato davanti all'angelo sorridente il mattino dell'annunciazione, e ripetuto trentatré anni più tardi ai piedi della cròce sul Calvario. Un "sì" espressione naturale di un cuore ripieno di amore e di fede. Il solo veio "credo" ch" no, è semplice affermazione delle labbra, ma dono totale di sé. Come ha fatto con Maria, il Signore ha stabilito di fare anche con noi delle grandi cose. per permettergli di realizzare il suo piano di amore, noi dobbiamo sforzarci, con I'aiuto di Maria, di camÀinare sulle sue orme, ud-i*ituriore della nostra madre. Diciamo di attraverso la preghiera quotidiana, l'impegno ad ascoltare la parola di Dio, specie nella Messa domenicale e nella catechesi, ad amarci vicendevolmente pronti u du." tutto per I'altro o gli altri, coscienti che Vo fh \i ,>! -L i. i, ì',-p 1Iil PAB,&CIOCHNA-A-R-ENPBE.T,A-Lfl StrIÙT,I A-CO§TINO, E. ANTONINO - EOftTO, G [O- [O§A_ COnÀu]NlTA_ [Nr ee]MIÀnNo Settembre - Ottobre 2014 N. 96

Transcript of Parrocchia ottobre 2014

Page 1: Parrocchia ottobre 2014

Carissimi,Terminato questo strano estate, dovrebbe sembrarci più bello e riposante il fine settembree l'inizio di ottobre sul nostro bel lago. Dopo la diipersione per le ferie e le vacanze, ilritrovarsi insieme per festeggiare la "nostra" Madonna della Cintura, ci aiuta a vivereinsieme, in maniera semplice e gioiosa, il ritorno alle cose di tutti i giorni, e alle amiciziv 6rvrvo., rr rrLUrrlu 4rrE uuòtr ur Iultl I glornl, e alle amlclzledi sempre. Infatti la nostra fèsta della Madonna, come ogni anno, segna la ripresa delle varie attività

In una tra le visioni raccontate da san Giovanni nell'Apocalisse, ci viene proposta quella di una donnamisteriosa, tutta circonfusa di gloria e nello stesso tempo terribilmente perseguitaia- Nel pensiero disan Giovanni, questa doma rappresenta prima di tutto ia chiesa, la comunità-dei credenti, sottopostaalle persecuzioni ma con la sicurezza, nonostante tutto, della vittoria finale. però la tradizione cristianasi è compiaciuta di vedere in questa donna anche la vergine Maria, modello della Chiesa.

In un brano evangerico d'i Luca, invece, ";;J;.ì;";#;."'ù;il?;"'ilìli"l1l11;T:i:il ffitffi:[fìn un incontromolto semplice ed ulnano: la visita ch'ella fa alla sua anziana cugina Elisabetti. È la scena molto nota della visitazione.Spinta dallo Spirito Santo, Maria si reca dalla sua cugina, incinta di colui che sarà il precursore, Giovanni Battista.Elisabetta intuisce subito la scelta misteriosa di cui la sua giovane parente è stata I'oggetto. Ed Elisabetta si rallegra conlei, perché ha creduto alle parole dell'angelo che le portavà il messaggio di Dio; e lJ*predice la gloria che gliene verrà:"Beata colei che ha creduto!". Questo ci dice che anche noi avremo la stessa felicità e la stessa g-loria, a condizione chesull'esempio di Maria siamo "dei poveri" che accettano di credere.Nella festa della nostra Madonna della Cintura viene offerta a tutti noi I'occasione di esaminare la nostra vita alla lucedella sua, e di vedere se si svolge.sulla linea del vangelo.- Maria è colei che ha creduto. È a motivo di ciò, iop.uttrtto, che la sua anziana cugina Elisabetta si rallegra con lei:"Beata colei che ha creduto". La sua umiltà I'ha predisposta ad accettare subito, senza I'ombra del dubbio, la parola del-I'angelo Gabriele che le portava lo strepitoso annuncio che sarebbe divenuta la madre del messia. E questa sua fede nonsarà mai smentita, neppure quando dovrà percorrere le vie più oscure tracciate per lei dalla provvidenia divina.- Maria è colei che ha amato. In lei, sempre perché era- umile, niente si opponeva all'azione dell,amore fin nel piùprofondo dell'anima sua. Per amare il Figlio di Dio che stava per diventar. ur.h" Figlio suo, per amare in lui tutti coloroche nel corso dei secoli, grazie al sacrificio di Cristo, sarebbero divenuti figli adolivi di Dio, era necessario un cuorecome quello di Maria.

ràpastorali, richiamandoci alla quotidianità della nostra fede concretamente vissuia.ora come riflessione vorrei proporvi la Madonna come umile donna di Nazaret, scelta tra tutte ledonne per dare al mondo il Salvatore promesso da Dio.

- Maria è colei che ha detto. "S\" a Dio, senza alcun a reticenza, senza alcuna riserva. IJn "sì" pronunciato davantiall'angelo sorridente il mattino dell'annunciazione, e ripetuto trentatré anni più tardi ai piedi della cròce sul Calvario. Un"sì" espressione naturale di un cuore ripieno di amore e di fede. Il solo veio "credo" ch" no, è semplice affermazionedelle labbra, ma dono totale di sé.Come ha fatto con Maria, il Signore ha stabilito di fare anche con noi delle grandi cose. per permettergli di realizzare ilsuo piano di amore, noi dobbiamo sforzarci, con I'aiuto di Maria, di camÀinare sulle sue orme, ud-i*ituriore dellanostra madre. Diciamo di sì attraverso la preghiera quotidiana, l'impegno ad ascoltare la parola di Dio, specie nellaMessa domenicale e nella catechesi, ad amarci vicendevolmente pronti u du." tutto per I'altro o gli altri, coscienti che Vo

fh\i ,>!

-L i. i,

ì',-p1Iil

PAB,&CIOCHNA-A-R-ENPBE.T,A-Lfl

StrIÙT,I A-CO§TINO, E. ANTONINO - EOftTO,

G [O- [O§A_ COnÀu]NlTA_ [Nr ee]MIÀnNoSettembre - Ottobre 2014 N. 96