Parchilazio - Settimana del Pianeta Terra...PARCHILAZIO n. 15/2017 4 Costituita da dolci ondulazioni...
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Parchilazio.itMagazine della Direzione RegionaleAmbiente e Sistemi Naturali
n. 15 - 23 febbraio 2017
Parco dell’Inviolata.Una preziosa perla della
Campagna Romana
Dolci colline con siti archeologicie torri medievali4
PARCHILAZIO n. 15/2017
Sommario
Flora e vegetazione8Fauna12La tutela ambientale della Regione Lazio18
Foto Francesco Cervoni
Airone cenerino.1,70 metri diapertura alare, piuttosto comunenella Riserva dell’Inviolata, dove nidifica dagennaio a marzo
PARCHILAZIO n. 15/2017
Il Parco Regionale Naturale Archeologicodell’Inviolata di Guidonia, ad estdell’insediamento urbano di Roma è, per leggeregionale 22/96, area peculiare per le sueemergenze storico-archeologiche, naturalistichee paesaggistiche, essendo inserito nel SistemaParchi della Regione Lazio, oggetto di vincolo“superiore” sia dal punto di vista urbanistico che paesaggistico. L’area, originariamente affidata in gestione alComune di Guidonia Montecelio, è stata perventi anni esposta alle mire della speculazioneedilizia oltre che all’ampliamento abusivo dellimitrofo “ecomostro” - l’omonima discaricaaperta nel 1986, che, a 150 m s.l.m. dominal’Inviolata come altura di maggiore livello. Il parco si inserisce infatti in un contesto didegrado ambientale paradigmatico; si consideriche il Comune di Guidonia Montecelio èpassato, in tempi brevissimi, a terza città dellaRegione Lazio con i suoi attuali 80.000abitanti toccando livelli record dicementificazione selvaggia del territorio. Il recente affidamento in gestione (ottobre 2016)al Parco Regionale dei Monti Lucretiliconsente di guardare con rinnovato ottimismoall’evoluzione di questa area protetta. Il Parco dell’Inviolata di Guidonia èattualmente oggetto di ricerche intensive sullabiodiversità vegetale e animale da parte dellaSocietà Romana di Scienze Naturali inconvenzione con il Parco dei Monti Lucretili(novembre 2016).
Natura, storia e archeologiaal posto di una discarica
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Costituita da dolci ondulazioni collinari, con va-riazioni di quota tra 50 e 120 m s.l.m., l’area delParco dell’Inviolata è sempre stata intensamentefrequentata dall’uomo, che ne ha sfruttato lafertilità dei terreni e la ricchezza d’acqua. L’evoluzione geomorfologica risulta essenzialmentecondizionata dalle fasi erosive dovute ad eustatismosuccedutesi per tutto il Quaternario. Il substratorisulta pertanto modellato soprattutto in funzionedei materiali costituenti. I dossi sono infatti costituitida sedimenti di origine vulcanica, essenzialmentetufo litoide e tufo, grigio meno suscettibili all’erosionedelle sabbie e delle argille sabbiose che costi-tuiscono i versanti e le fasce adiacenti ai fossi.Da questi ultimi soprattutto è costituita l’idrografiasuperficiale, cui si aggiungono alcuni piccolibacini lacustri di origine relativamente recentein località Tor Mastorta e aree limitrofe; alla con-fluenza del Fosso di Santa Lucia con il Fossodell’Inviolata si origina il Fosso di Marco Simone,tributario di destra dell’Aniene.
Dolci colline con sitiarcheologici e torri medievali
I densi ciuffi digiunco tenaceosservabili nei
pressi del laghettodi Tor Mastorta
insieme anumerose altrespecie igrofile,
tipiche degliambienti umidi,
come la liscamaggiore, ilgarofanino
d’acqua; tra glialberi, alcuni salici
(a sinistra nellafoto).
Paesaggio
Foto Marco Giardini
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Un’area costellata di siti archeologici, quellipreistorici si accompagnano ad un gran numerodi ruderi di ville e tombe romane, a torri me-dioevali e vecchi casali agricoli, cioè a tuttigli elementi tipici della Campagna Romana.
Il risultato è un paesaggio estremamente gradevole,per quanto “costruito” dall’uomo, che ne ha smus-sato le asperità lasciando integri gli ambienti piùaspri e nascosti (forre e fossati in roccia, modellatidalle acque), tra i più belli e meglio conservatinell’area a nord-est di Roma compresa tra i fiumiTevere e Aniene. Proprio per il suo valore paesaggistico l’areaè stata vincolata, nel marzo di quest’anno, me-diante una “Dichiarazione di notevole interessepubblico paesaggistico” ai sensi del D.L. 22gennaio 2004. Simbolo della sua ricchezza ar-cheologica è lo stupendo gruppo scultoreodella Triade Capitolina, rinvenuta in una delleville romane all’interno del Parco e oggi con-servata presso il Museo Archeologico “RodolfoLanciani” di Montecelio.
Via dellaSelciatella. Strada storica diGuidonia, ricalca ilpercorsodell’antica ViaTiburtino -Cornicolana che,distaccandosidalla Via Tiburtina,si dirigeva ad estverso i MontiCornicolani, lecolline sullosfondo. Due di questeospitano i centriabitati diSant’AngeloRomano, asinistra, eMontecelio, adestra; al centro la collinadi Poggio Cesi (daFederico Cesi,fondatoredell’Accademiadei Lincei,Principe diSant’Angelo eMarchese diMontecelio).
Foto Marco Giardini
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6In primo piano il
laghetto di Tor Mastorta con
l’omonimocasale.
Uno scorcio delparco da cui si
possonoapprezzare la
varietàambientale e la
bellezza del suo paesaggio.
Sullo sfondo asinistra la cima
del MonteGennaro, nel
Parco NaturaleRegionale dei
Monti Lucretili,attuale entegestore del
Parcodell’Inviolata.
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Foto Marco Giardini
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8Quella del Parco dell’Inviolata è un’area moltovaria dal punto di vista naturalistico, un vero mo-saico in cui si mescolano corsi d’acqua, con ve-getazione umida e boschi a galleria, frammentiboschivi a dominanza di cerro, aree coltivatee incolti, pascoli, siepi, forre tufacee con vege-tazione rupestre e piccoli ma interessantissimispecchi d’acqua.
Questa varietà di ambienti ha come conseguenzauna notevole ricchezza dal punto di vista floristicoe vegetazionale e, più in generale, dal punto divista naturalistico. Ricerche in corso sulla flora del Parco hannoportato ad individuare quasi 300 specie vegetali,alcune delle quali rare nel Lazio e/o protette danormative regionali o internazionali.
Flora e vegetazione
Particolaredell’infiorescenza
dell’orchideapiramidale.
Presente nelparco, è una delle
numeroseorchidee
spontanee italianeoggetto di tutela
poiché inseritenell’Allegato B
della Convenzionesul commerciointernazionale
delle specieminacciate di
estinzione.
Foto Marco Giardini
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Tra queste alcune specie di orchidee spontanee,tutte oggetto di tutela in quanto inserite nell’AllegatoB della Convenzione sul commercio internazionaledelle specie minacciate di estinzione (CITES oConvenzione di Washington), oltre ad alcunerare idrofite.
In funzione del grado di naturalità e della com-plessità strutturale è possibile riconoscere nu-merose tipologie vegetazionali, dai coltivi allavegetazione boschiva (relegata soprattutto nellearee maggiormente acclivi) passando per leemerofite o sinantropiche, le ornamentali, nitrofile,ruderali e degli incolti, la flora igrofila e ripariale,le siepi e i cespuglieti. Peraltro, gran parte della superficie è interessatadalle attività agricola e di allevamento, in particolareovino; dominano, in tal caso, le colture di fru-mento, mais ed erba medica, mentre quellearboree sono limitate ad estesi uliveti, in particolarein località Quarto dell’Inviolatella.
Foto Marco Giardini
La farnia siosservafrequentementenel Parcodell’Inviolata.Imponentequercia,caratterizzata daghiande con unlungo peducolo,predilige terrenipianeggianti,freschi e fertili,con buonadisponibilità idrica,costituendo unimportantetestimonedell’originalevegetazioneboschivaplaniziale cherivestiva vastearee del Lazio.
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10Le dolci e
ondulate collinedel Parco
dell’Inviolata. Si osserva nellafoto, oltre ad un
vecchio fienilediroccato, unfilare di alberi
lungo un corsod’acqua. Solcata
da fossi, l’areaospita numerosespecie animali e
vegetali legateagli ambienti
umidi. I rilievi visibili
sullo sfondosono quelli del
ComplessoVulcanico dei
Colli Albani.
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Foto Marco Giardini
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12Meritevole di particolare attenzione sono purele specie animali dell’area, molte di esse sonoormai rare nella Campagna Romana e più ingenerale nel Lazio. Le ricerche attualmente incorso hanno permesso di rilevare la presenzadi numerose specie di insetti e di vertebrati trale quali non poche di notevole interesse conser-vazionistico; 20 specie diverse di libellule emolte specie di Coleotteri tra cui alcuni rari rap-presentanti della famiglia Carabidae. Grillotalpa,mantide religiosa e insetto stecco sono alcunitra i rappresentanti più vistosi (per dimensioni)dell’entomofauna ancorché specie piuttosto crip-tiche. La fauna ittica è rappresentata da pochespecie di recente introduzione nei piccoli bacinilacustri dell’area tra Tor Mastorta e Selciatella:persico sole, persico trota e gambusia.
Fauna
Frecciarossa.Tipica specie
colonizzatrice, dicolore rosso
acceso, èparticolarmenteabbondante nel
parco come altrovenel Lazio.A fronte
Raganella. Unanfibio elegante e
criptico, assailocalizzato
nell’area del parco,le sue popolazioni
sono in fortecontrazione
numerica a causadell’impatto di vari
fattoriantropogenici.
Foto Luca Tringali
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Al contrario, gli Anfibi sono rap-presentati da numerose, inte-ressanti, specie. Oltre alle raneverdi, ricordiamo l’elegante ranaappenninica, rana rossa legataalle acque in buone condizionitrofiche (che ospitano, tra l’altro,anche lo scorpione d’acqua edil granchio di fiume), il rospo co-mune ed il rospo smeraldino, laraganella italiana; deve essereaccertata la presenza, molto pro-babile, di varie specie di Urodeli.I rettili sono rappresentati da al-meno quattro sauri, lucertolacampestre, lucertola muraiola,ramarro occidentale e luscengola,tutte più o meno diffuse e ab-bondanti mentre deve essereaccertata la presenza, non im-probabile, dell’orbettino italiano.Solo due specie di serpenti sonostate sinora osservate nell’area,il biacco e la natrice dal collare,ma lo stato trofico delle acquepotrebbe essere compatibile con
la presenza della natrice tassel-lata; con particolare attenzionemeriterebbero di essere ricercatiil saettone, il cervone nonché lavipera comune, tutti potenzial-mente presenti. Gli uccelli sono rappresentatida oltre 100 specie, alcune dellequali, particolarmente vistose onon comuni, sono legate agliambienti umidi o sono predatoridiurni /notturni come airone ce-nerino, airone guardabuoi, gar-zetta, piro-piro boschereccio,gheppio, nibbio bruno, civettae barbagianni. I mammiferi sono rappresentatida specie ancora abbondantinella Campagna Romana tra cuii topi campagnoli, il ratto nero,il topolino casalingo, oltre a riccio,istrice, faina, tasso e volpe rossa;non sembra particolarmente ab-bondante il cinghiale, probabil-mente per la scarsità di vastesuperfici boschive.
Foto Luca Tringali
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14Lo stupendo
gruppo scultoreodella Triade
Capitolina con letre principali
divinità romane, Giove, Giunone
e Minerva; ai piedi i loroanimali sacri,
l’aquila (Giove),il pavone
(Giunone), lacivetta (Minerva);rinvenuto in una
villa all’internodel Parco,
è attualmenteospitato nel
MuseoArcheologico
“RodolfoLanciani”
di Montecelio.
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Foto Marco Giardini
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16Antico casale tra
Tor Mastorta eVia della
Selciatella. Il contesto dei
casali tipici delpaesaggioagricolo è
caratterizzatodalla presenza di
nuclei rurali inprogressivoabbandono.
Foto Luca Tringali
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18Il sistema di protezioneambientale della Regione Lazio
Parchi e Aree Protette
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Il Lazio è interessato da 3 Parchi Nazionali e83 altre aree protette, istituite conprovvedimenti legislativi o amministrativi,regionali o statali. Sono suddivise per tipologiain monumenti naturali, parchi regionali eriserve naturali, compresa un’area marina, perun totale di superficie protetta pari a circa250mila ettari, corrispondente a oltre il 13%del territorio regionale.
I Parchi Regionali naturali propriamente dettisono 14, tutelano un ricco patrimonio storico eculturale e favoriscono la permanenza delleattività agricole, forestali e artigianalitradizionali.
Un patrimonio ambientale, quindi, fatto dipaesaggi, archeologia e biodiversità. Si tratta di territori di grandi tradizioni storiche,che presentano un complesso intreccio con imiti, le leggende e il folclore locale.
Retaggi antichi, densi di stratificazioni, in cui lastoria è la somma delle storie dei luoghi edegli uomini che per millenni li hanno popolati.
È qui che si devono sperimentare politiche perla qualità e l’inclusività della natura in tuttii processi sociali.
La tutela dell’ambiente e delle connessioniecologiche può essere una preziosaopportunità di sviluppo sostenibile, oltre adavere evidenti scopi educativi, rigenerativi ecompensativi soprattutto per gli abitanti dellegrandi città.
La fauna italiana ècostituita da circa58.616 specie dicui circa 57.258Invertebrati e1.358Vertebrati.
La flora italianacomprende 6.711specie di piantevascolari(Pteridofite,Gimnosperme eAngiosperme),1.097 specie diBriofite (Muschied Epatiche) e2.145 specie diLicheni.
Nel panoramadelle regioni dellapenisola, il Lazioè una delle regionicon la maggiorebiodiversità in Italia.Ospita infatti oltreil 50% delpatrimonionazionale concirca 30.000specie animali e3.500 specievegetali censite.
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Direzione Ambiente e Sistemi Naturalivia del Pescaccio n. 96/98, 00166 Roma
[email protected]. 06 51687334 - 06 51687312Centralino Regione Lazio 06 51681
Magazine della Direzione RegionaleAmbiente e Sistemi NaturaliCoordinamento editoriale e realizzazioneRoberto Sinibaldi
Scritti diPierangelo Crucitti, Marco Giardini, Luca Tringali(Società Romana di Scienze Naturali)
Foto di copertinaImperata cylindrica - Marco Giardini
Altre fotoFrancesco Cervoni, Marco Giardini, Luca Tringali
Supporto cartograficoCristiano Fattori
Progetto graficoEnrico Bianchi
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