Paper 1 - Matteo Prandelli - Nintendo

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Matteo Prandelli - Paper 1 - Psicosociologia dei consumi culturali II

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Matteo Prandelli - Paper 1 - Psicosociologia dei consumi culturali II

Nintendo ha inoltre creato indiscusse icone come Mario, Donkey Kong, Metroid, Zelda e Pokémon, diventati ormai nomi conosciuti da tutti i fan dei videogiochi.

Nintendo, è il leader mondiale indiscusso nella creazione e nello sviluppo di intrattenimento interattivo.

Ad oggi produce e commercializza hardware e software per la sua console domestica Wii U e per la famiglia di console portatili Nintendo DS e 3DS.

Dal 1983, anno di lancio del della sua prima console Nintendo ha venduto più di 4,2 miliardi di software (videogiochi) e più di 669 milioni di hardware.

|Storia

Le origini

Nintendo fu fondata da Fusajiro Yamauchi il 23 settembre 1889 a Kyoto con

il nome di Nintendo Koppai.

Inizialmente la compagnia produceva carte da gioco Hanafuda.

Con il termine Hanafuda (Carte dei fiori) si indica un particolare mazzo di carte Giapponesi

raffiguranti dei fiori, usato per praticare diversi giochi.

Agli inizi degli anni ottanta Nintendo rilascia sul mercato il Nintendo Entertainment System (NES) che nonostante la crisi dei videogiochi del 1983, riesce a piazzare milioni di esemplari.

Tra i vari videogiochi crerati per questa console (oltre 500) troviamo The Legend of Zelda e Super Mario titoli ideati da Shigeru Miyamoto, attualmente uno dei game designer più premiati della storia (e ancora in attività), dei quali saranno vendute oltre 40 milioni di copie.

Nel 1959 Nintendo stringe un accordo

con “The Walt Disney Company” per

la produzione di carte raffiguranti i principali

personaggi Disney.

Il successo di questa partnership porterà Nintendo ad entrare in borsa

nel 1962.

Alla fine del decennio Nintendo si approccia al mercato delle console portatili grazie al lancio del Game Boy venduto ai tempi in bundle con Tetris.

Gli anni novanta vedono invece il ritorno dell’azienda all’intrattenimento domestico con il Super Nintendo Entertainment System (SNES), seguito nel 1995 dal Nintendo 64.

Dagli anni 2000 ad oggi Nintendo ha commercializzato diverse altre console casalinghe tra le quali troviamo il Nintendo GameCube (2001) e la Wii (2006) oltre ai vari dispositivi portatili tra cui il Game Boy Advance SP (2003), il Nintendo DS (2004) ed il Nintendo 3DS (2011).

La storia delle console Nintendo si conclude nel 2012 con il lancio sul mercato del discusso “Wii U”.

Con questo particolare Joystick (GamePad) vengono aggiunte all’esperienza classica del videogioco molte possibilità in più, una tra le quali, la possibilità per più persone di visualizzare diversi contenuti in simultanea e di conseguenza interagire diversamente sullo stesso gioco (videogaming asimmetrico).

Wii e Wii U? Ma che nomi sono?

In questo capitolo tenterò di spiegare le scelte che Nintendo ha adottato per trovare un nome ai suoi ultimi prodotti, nomi che potrebbero apparire casuali ma che al contrario nascondono un forte significato; per farlo inizierò citanto Shigeru Miyamoto:

“Nella maggior parte dei salotti le persone, oggi come oggi, sono immerse in esperienze singole e personali, anche se si trovano nella stessa stanza. Alcuni stanno lavorando al PC, altri guardando la televisione pur trovandosi nello stesso luogo, ogni persona sta portando a termine un proprio lavoro, a prescindere dalla presenza di altri membri della famiglia o amici”.

|Consumo

E la “U”?

Il significato che sta dietro alla “U” del nome “wii U” è molto semplice, come per il suo predecessore, “Wii” stava ad indicare il pronome “We”, in questo caso è lampante come la “U” stia per “You” (“Tu/Voi”); concetto che calza a pennello con l’idea di videogaming asimmetrico citato poco fa.

E’ quindi palese come queste scelte siano state prese al fine di umanizzare i prodotti.

Le parole di Miyamoto sembrano scontate, ma per l’azienda hanno un forte significato perchè in assoluto è un aspetto della vita di molte persone che a Nintendo non piace affatto.

Per questo motivo Nintendo sostiene che l’assonanza di “Wii” con il pronome “We” (noi) crei l’idea di console per tutti.Le due “ii” inoltre indicherebbero i caratteristici controller e, aspetto questo molto importante, due persone riunite insieme per giocare.

Il nome scelto rispetta quindi al 100% la filosofia alla base dell’azienda: una console semplice, fruibile a tutti e fuori dagli schemi tradizionali.

|Moda

Vorrei però focalizzarmi su una serie di prodotti in particolare che hanno fatto il loro debutto sul mercato pochi giorni fa (28 Novembre 2014); gli “Amiibo”.

Questi all’apparenza possono sembrare semplici statuette raffiguranti svariati protagonisti del mondo Nintendo, ma in realtà sono molto di più.

Generare appartenenza

Gli elementi che generano appartenenza sono davvero tanti e vanno dai semplici gadget fino ad arrivare a vere e proprie conferenze internazionali che possono essere reali, ovvero realizzate in un luogo fisico, oppure virtuali, trasmesse in diretta mondiale e quindi visionabili da migliaia di utenti in contemporanea che tramite community ufficiali e non, si possono scambiare pareri anche a chilometri di distanza.

Si potrà quindi affrontarli in campo come avversari o al contrario usarli come alleati o semplicemente farli scontrare con gli Amiibo dei nostri amici.

Registrando gli sviluppi sulla piccola memoria inserita nella base della statuettà si potra portarsi appresso questo particolare gadget per usarlo a casa di amici e mostrare quanto si è stati bravi ad allenare il proprio “amico”.

Infine, come già visto per la scelta dei nomi “Wii e Wii U”, anche la parola Amiibo ha un suo forte significato, infatti nella lingua Giapponese a parola “Amii” è usata per esprimere il sentimento di amicizia.

Questo è quindi un forte esempio di come Nintendo cerchi di creare appartenza tramite i suoi prodotti che in questo caso particolare permettono ai videogiocatori di toccare con mano quello che fino al mese scorso era una semplice immagine vituale.

Ma cosa di più?

Sfruttando il sensore NFC nell’angolo in basso a sinistra del Wii U GamePad e una serie di circuiti all’interno della statuetta, si potrà permettere alla miniatura di integrarsi con una serie di giochi.

Per esempio potranno essere utilizzati per lanciare in battaglia i nostri personaggi preferiti, che con il tempo e l’esperienza cresceranno diventando più forti aumentando le loro statistiche a seconda della battaglia/sfida/schema affrontato.

www.youtube.com/watch?v=5D2dGV3X2tU