Pantone 218 C Bollettino Estate 2012 - atgabbes...5 I volontari ed i membri di comitato comin-ciano...

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Bollettino Estate 2012 Volontari, grazie!

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  • BollettinoEstate 2012

    Pantone 218 C

    Volontari, grazie!

  • Qui di seguito vi elenchiamo gli indirizzi, con i ri spet -tivi loghi, delle Federazioni svizzere di cui l'Asso -ciazione fa parte:

    insieme

    Federazione Svizzera delle associazioni deigenitori di persone con handicap mentale Aabergergasse 33, 3001 Berna

    Cerebral

    Associazione Svizzera a favore dei CerebrolesiASC - Zuchwilerstrasse 43 - 4501 Soletta

    Siamo lieti di mettere a disposizione uno spazio sul nostro Bollettino per chiunque voles-se pubblicare osservazioni, opinioni, esperienze, legate alle tematiche dell’handicap.La scadenza per la consegna degli articoli, da inviare al nostro Segretariato, per il prossi-mo numero: «Autunno 2012», è entro il 1 settembre 2012.

    SOMMARIO: pag.

    Editoriale: di Sladjana Stojanovic 1

    Il Comitato Cantonale Informa: di Monica Lupi e René Derighetti 6

    Temi d’attualità: di Donatella Oggier-Fusi• Formazione professionale per tutti 11• Nuova legge sulla formazione continua, i timori di insieme 12

    Attività alla ribalta:• Pedagogia dei genitori, un percorso che continua 14• Pre-Asilo atgabbes: una scuola di vita con il sorriso 15• Insieme…ad inizio estate: grande successo per la festa atgabbes a Bellinzona 16• Saltamondo: proposta di attività per bambini 18

    Dossier: Volontari, grazie!: di Sladjana Stojanovic 19

    Cultura e formazione• Corso “Usciamo insieme giovani”: di Marina Lurati 28• Anch’io scopro la montagna 29• Scopriamo la montagna 2011-2012: di Sara, Toffo con Miriam e Alfio 31

    Ospite• Arriva l’estate, arrivano le vacanze con Tandem-Spicchi di vacanza 2012: di Serena Giudicetti 32• Una mamma racconta: se parte da solo: di Antonella Lolli Riccobene 33

    Fondazione Diamante• Casa Irma: un’offerta turistica, un’attività lavorativa della Fondazione Diamante: di Vincenzo Pasquale 35

    atgabbes

    ASSOCIAZIONE TICINESE DI GENITORIED AMICI DEI BAMBINI BISOGNOSIDI EDUCAZIONE SPECIALE

    Segretariato:via Canevascini 4 - 6903 LuganoTel. 091 972 88 78 - Fax 091 970 19 09ccp [email protected] • www.atgabbes.ch

    FONDAZIONE DIAMANTE

    Segretariato:via Ronchetto 7 - 6904 LuganoTel. 091 972 86 86 • www.f-diamante.ch

    Copertina interno estate 2012_Copertina interno estate 04 28.06.12 14:47 Pagina 2

  • Il 31 marzo scorso al Canvetto Luganese siè svolta la nostra Assemblea dei delegati,con la partecipazione di Mario Ferrari qua-le presidente del giorno e di Paolo Beltra-minelli quale rappresentante delle autoritàcantonali, entrambi amici di vecchia data diatgabbes. Durante la mattinata ai 70 delega-ti, soci e sostenitori presenti sono state pre-sentate le attività svolte durante l’anno2011, le proposte future e sono stati sotto-posti i conti per approvazione. Questo pre-zioso momento della nostra vita associativatrova particolare attenzione nella rubrica “ilComitato Cantonale Informa”.

    Nei “Temi d’attualità” affrontiamo alcu-ne importanti tematiche sollevate dalle no-stre associazioni mantello, Insieme e Cere-bral; mentre nella rubrica “Attività allaribalta” è stata messa in risalto la GrandeFesta Atgabbes che si è svolta lo scorso 17giugno a Bellinzona in collaborazione conEstateinsieme.

    L’arrivo della bella stagione ci ricordal’importanza dei volontari ai quali possia-mo affidare i nostri ragazzi, figli ed amici,mandandoli in vacanza con serenità. Dedi-chiamo quindi il dossier di questa edizioneall’indispensabile figura del volontario, cheè il motore che fa sì che la “nostra grandemacchina” funzioni e viaggi per oltre duemesi, in Svizzera e all’estero senza fermar-si mai.

    Non ci resta che augurarvi una buona let-tura, che sia sotto l’ombrellone al mare osotto un abete in montagna.

    Sladjana StojanovicResponsabile attività del tempo libero

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    BELLINZONESEUN�ALTRA SERATA IN ALLEGRIA

    Anche quest�anno il gruppo regionale delBellinzonese ha organizzato, in collabora-zione con gli amici dell’ATIDU una nuovaserata in compagnia allietata dall’imman-cabile tombola. Nonostante la pioggia ca-deva copiosa la partecipazione è stata nu-merosa, di sicuro è anche merito anche dellasempre ottima cena preparata dalle�esperteMaria Pia e Mariangela e dalla precisa orga-nizzazione.

    Subito dopo il caffe� e le squisite torte, sonostate distribuite le cartelle di gioco ai pre-senti che si sono immersi immediatamentenello spirito del gioco. L’atmosfera goliar-dica è stata ancor più sentita grazie ai nume-rosi e ricchi premi messi a disposizione daigenerosi sponsor.

    Al termine della serata gli organizzatorihanno avuto parole di ringraziamento pertutti i partecipanti ma anche e, soprattutto,per tutti i collaboratori e gli sponsor chehanno permesso la riuscita di quest’evento.

    Cristian Assandri

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    CONDIVIDIAMO QUALCHE ORA DITEMPO LIBERO

    Dal Bellinzonese ci è giunta la richiesta diuna mamma e molto volentieri apriamo unospazio nel Bollettino per trasmetterla: “unamamma con figlio disabile adulto, sempre acasa, sta cercando qualche altro genitorenella sua stessa situazione per condividereun po’ di tempo libero. Una chiacchierata ingiardino, una passeggiata, un po’ di soste-gno reciproco e la possibilità per i figli diconoscersi e per i genitori di sostenersi. Ilfiglio comunica in tedesco”. Se vi fossequalcuno nella stessa situazione ed interes-sato, è pregato di contattare Donatella in se-gretariato allo 091/972 88 78.

    Ricordiamo che nell’ultima pagina del no-stro Bollettino sono segnalati anche i reca-piti dei presidenti dei gruppi regionali, aiquali ci si può rivolgere per informazionisulle attività organizzate dai singoli gruppie sulle possibilità di incontro e sostegno!

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    MENDRISIOTTOLA FESTA DI PRIMAVERA

    Come ogni anno ci dilettiamo ad offrire ainostri soci una bella festa primaverile conun’ottima cena ed un piccolo intrattenimen-to per i nostri ragazzi.

    Quest’anno siamo tornati in quel di RivaSan Vitale, atrio delle scuole medie. Ritro-viamo i nostri cuochi, gli affezionatissimiamici del carnevale di Riva San Vitale.

    Pomeriggio di lavoro per i volontari delgruppo LA FINESTRA e i membri del re-gionale. Prepariamo la sala, l’addobbiamo,tavoli belli apparecchiati, mentre i cuochilentamente fanno arrivare un buon profumi-no di salamela alla brace. Noi cominciamo apreparare l’antipasto, ovvero dei salumi mi-sti e delle insalate miste con qualche for-maggio. Piatto principale proposto dai no-stri cuochi risotto e luganiga e come dessertun buon gelato offerto dalla Frisco Findus.

    Sono le sette ed i primi amici arrivano eprendono posto. Si comincia con l’antipa-sto e tutti in colonna ad accaparrarsi unafetta di salume e dell’ottima insalata mista.Si mangia e tutti sono contenti. Poi comin-cia la spola dei volontari per portare a tuttiil piatto principale, il fumante risotto e lu-ganiga, sempre ottimo, mentre il buon Lui-gi, nuovo volontario, suona dell’ottimamusica.

    Finito il piatto principale un po’ di karaoke epoi via col dessert. Tutti sono contenti. Ilpresidente prende la parola e ringrazia tutti,cuochi, membri di comitato e presenta a tut-ti i volontari della Finestra, soprattutto i nuo-vi. Applausi e tanti per gli angeli del merco-ledì sera. Si ricomincia con il karaoke.

    Nel frattempo dietro le quinte si scalda ilmago. Pronti giochi di prestigio e sparizionimagiche. Arriva con la sua assistente, in-trattiene ed ipnotizza con i suoi giochi i ra-gazzi per circa un’oretta. Tutti restano ester-refatti. Nel frattempo i famigliari si gustanoun buon caffè ed una fetta di torta, soprat-tutto il famoso rotolo dell’Argentina.

    Sono oramai le dieci e mezza, il mago fini-sce lo spettacolo mentre Luigi riattacca asuonare. Lentamente gli amici si alzano e sisalutano: è arrivata l’ora di tornare a casa.

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    I volontari ed i membri di comitato comin-ciano a ripulire la sala, sicuri di aver fattoanche quest’anno un’ottimo lavoro. Sichiudono le porte, la festa è finita, questaovviamente perché la prossima è dietrol’angolo…

    Un grosso grazie lo voglio spendere per rin-graziare Cristina, Daria, Florence, Bettina,Gabriella e Tina del comitato regionale, Lo-rena, Igea, Marco, Ivan T., Silvana, Luigi,Bryan, Nora, Vanessa, Alex, Cosetta, IvanC., e gli altri che sicuramente ho dimentica-to per l’aiuto e l’organizzazione, senza divoi nulla sarebbe possibile. Grazie di cuore

    Daniele Martini Presidente Regionale Mendrisiotto

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    Il ritmo dell’anno associativo atgabbes vie-ne scandito dai vari eventi che si susseguo-no con rassicurante regolarità: e come ogniprimavera l’Assemblea ordinaria dei dele-gati da un lato chiude un anno ricco di atti-vità e di fermento e dall’altro apre le portead una nuova stagione, a nuove idee e sfide.

    L’Assemblea di quest’anno assume unvalore aggiunto poiché cade nel nostro qua-rantacinquesimo anno di vita. Dal 1967 lanostra Associazione è attiva sul territoriofavorendo e promuovendo l’integrazione,quando possibile, e, più in generale, la qua-lità di vita delle persone in situazione dihandicap.

    Di seguito diamo spazio alla sintesi deilavori assembleari, riportando alcuni pas-saggi degli interventi più significativi.

    Assemblea ordinaria dei delegati 2012L’Assemblea si è svolta a Lugano presso labella ed accogliente struttura del Canvetto:nella calda sala del bocciodromo si sono in-contrate una settantina di persone tra dele-gati, soci e persone interessate.

    L’Assemblea è stata aperta come di consuetodal nostro presidente René Derighetti cheha iniziato dando il ben venuto ed illustrandoi cambiamenti a livello di équipe del segreta-riato che hanno caratterizzato la fine del2011 e l’inizio del 2012. Il presidente ha sot-tolineato il grande impegno dell’équipe cheè riuscita a garantire tutte le prestazioni illu-strate nel Rapporto di Attività 2011:“L’at-gabbes, attiva non solo nel settore del tempolibero ma anche nell’analisi di temi di poli-tica e di etica sociale, costituisce una partedella rete relazionale sulla quale il disabiledovrebbe poter appoggiarsi anche quando igenitori vengono a mancare. Questo proble-ma della rete sociale è apparso durantel’anno quando in diverse famiglie i genitorisono venuti a mancare. Se qualcuno dubitaIL

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    to vuole atgabbes. Non uno statuto di con-sumatori o di clienti ma di cittadini e diutenti che siano sempre al centro della piaz-za del paese, della città per essere protago-nisti. Grazie al vostro grande, enorme lavo-ro che fate e che dimostrate pure oggi”.

    Ha fatto seguito la presentazione del densoed entusiasmante Rapporto di Attività2011, da parte di Donatella Oggier-Fusi,segretaria d’organizzazione e SladjanaStojanovic, responsabile delle attività deltempo libero che hanno pure ringraziato icolleghi che le hanno precedute e che hannogarantito le attività del 2011, Valerio Vesco-vi e Michela Luraschi. La documentazioneè a disposizione in segretariato.

    Per quanto riguarda il servizio di Cultura eFormazione per Persone Invalide, è statopresentato il bilancio dell’uscita a Parigi delgiugno 2011, progetto nato in seno al corsodi cucina e realizzato grazie al sostegno diatgabbes. La presentazione è stata curata daDilva Cometta, promotrice e partecipanteal viaggio.

    L’Assemblea ha visto in seguito l’accetta-zione del consuntivo 2011 e del preventivo2012 presentati in maniera egregia e precisadalla nostra segretaria amministrativa SaraTotti Bottoli.

    Il vice-presidente Cosimo Mazzotta hapreso quindi la parola per accogliere ed in-

    sulla necessità di un’associazione come at-gabbes deve riflettere che quando tutto vabene non c’è bisogno, quando invece c’èl’imprevisto è necessario e utile che ci siauna rete sociale che si occupa della personadisabile. Per questo è nostro compito garan-tire il funzionamento anche quando sorgonoeventi imprevisti. Ringrazio tutto il segreta-riato, membri del Comitato Cantonale,Commissione della Gestione per la respon-sabile collaborazione”.

    L’Assemblea 2012 ha avuto il privilegio diavere un presidente del giorno “amico dasempre” dell’associazione e molto stimatodai presenti, Mario Ferrari, che con i suoiinterventi ci ha fornito molti spunti di ri-flessione durante tutta la mattinata. Nel suodiscorso di apertura Mario Ferrari ha sotto-lineato il valore della cittadinanza attiva:“L’assemblea annuale rappresenta un mo-mento centrale dell’associazione qualerappresentante dei genitori degli utenti,quale rappresentante dei cittadini attivi,cittadini presenti, cittadini propositivi. Credo che oggi questa dimensione va ri-

    scoperta e rivalutata in maniera importan-te perché altrimenti rischiamo di essere ri-dotti a consumatori, a clienti e ci rubanoquesta nostra funzione centrale. Quindiquesta associazione serve a dimostrare e si-gnificare questa funzione della cittadinan-za di fronte anche alle istituzioni e ai servi-zi e per tenere aperto questo canalecomunicativo che a volte rischia di chiuder-si. Un canale in cui il cittadino possa dialo-gare con queste realtà in maniera efficace eforte. Proprio per impedire che associazio-ni, istituzioni e servizi diventino funzionalia se stessi (…) Atgabbes ha questo grandis-sima funzione, ruolo di richiamo e di atten-zione affinché siano sempre riportati alcentro della piazza del paese i bisogn deicittadini. Questo è quanto vogliamo, quan-

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    trodurre il Consigliere di Stato Paolo Bel-traminelli, ringraziandolo innanzitutto diaver accettato il nostro invito e sottolinean-do nel suo discorso quanto è stato fatto sia allivello internazionale che locale per i dirittidelle persone disabili, riferendosi per esem-pio alla convenzione dell’ONU: “(…)quando penso che in questo piccolo fazzo-letto di terra 45 anni fa i nostri genitori, ipolitici di allora, le autorità e la popolazio-ne altro non hanno fatto che adottare glistessi principi e quanto siano stati lungimi-ranti nell’individuare qual era la strada chepoteva portare allo sviluppo della società,che era quella dell’integrazione e della par-tecipazione attiva delle persone disabili neltessuto sociale”. Il signor Mazzotta ha poimesso l’accento sull’importanza della fles-sibilità che dovrebbe caratterizzare tutte leazioni politiche ed anche sociali: “…biso-gna vegliare ed atgabbes deve continuare afarlo affinché si trovino le giuste soluzioniper far sì che la persona disabile sia sempreal centro dell’azione”. Il nostro vice-presi-dente ha pure rammentato la bontà e la vali-dità del modello scolastico e di integrazioneticinese: un vero e proprio esempio di ap-proccio integrativo che viene ripreso comemodello anche dal resto della svizzera.

    Riportiamo di seguito alcuni stralci dell’in-teressante intervento del Consigliere di Sta-to Paolo Beltraminelli:“Pure la politica deve essere flessibile e diascolto. Ascolto dei bisogni. Faccio poca

    politica a Palazzo, nel mio ufficio. Preferi-sco la politica sul terreno. Incontri comequesti sono fondamentali per capire se sonoal posto giusto e se l’azione del Diparti-mento è corretta e se la percezione dei biso-gni sia sufficiente. Quando si parla di flessi-bilità bisogna renderla possibile, ci vuoleuna mentalità che deve essere molto prontaalla flessibilità. La resistenza al cambia-mento è presente in tutti noi, perciò flessibi-le vuol dire essere pronti a nuove idee.(…)Per ogni novità ci vuole quello sforzo cultu-rale e mentale per accoglierla e applicarla.Settimana scorsa ci siamo occupati dellanuova pianificazione 2011-2014 anche perquanto riguarda il campo degli invalidi.Uno dei problemi importanti della flessibi-lità: se tu fai una pianificazione che duraper troppi anni diventa superata perché cisono esigenze nuove. Abbiamo presentatoquella degli invalidi insieme a quella deglianziani e cure a domicilio. Tutti settori stra-tegici fondamentali del mio Dipartimentoma rimaste ferme due mesi in Consiglio diStato perché bisognava conciliare quellache è la pianificazione dei bisogni con larealizzazione che è condizionata dalle ri-sorse finanziarie”.

    Il Consigliere di Stato ha poi sottolineatoa sua volta la specificità della politica d’in-tegrazione promossa dal Canton Ticino daanni: (…) il modello ticinese è il modellomigliore a livello svizzero perché trattasi diuna politica di integrazione e non una poli-tica di esclusione. In Ticino si è fatto un per-corso contrario anche grazie all’impegnodella vostra associazione da 45 anni: si cer-ca di integrare, anche perché esiste una so-cietà sola e non vogliamo avere una societàsegmentata.”

    Il Consigliere di Stato ha anche sollevato lapreoccupazione, condivisa dalla nostra As-sociazione, sempre più attuale dell’evolu-

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    zione dei bisogni delle persone in situazio-ne di handicap che invecchiano: “Uno deimiei primi interessi è capire quanti sono idisabili che diventano anziani. Sono sem-pre di più e cominciano a esserci i primi dis-abili in età AVS e questa è una nuova realtà.Ci si deve poi porre la domanda: quando undisabile diventa anziano è un disabile op-pure un anziano? Entrambe le cose, quindibisognerà prevedere pure queste tipo distrutture nuove che dovranno essere adatta-te sulla base dell’evoluzione dei bisogni”.

    Da ultimo ha pure ringraziato atgabbes perla grande professionalità dimostrata a piùriprese e ha citato l’esempio della questionedel dimezzamento dello spillatico, misuradi risparmio prevista dal Cantone e poi riti-rata: “(…) c’è stata una reazione da partevostra: trasmettendo tre pagine di validemotivazioni per cui sarebbe stato un erroretagliare lo spillatico. Queste pagine di mo-tivazione mi hanno indotto a tornare inConsiglio di Stato dicendo NO. (…) Non èstato un esercizio facile ma all’interno delDipartimento abbiamo fatto delle rinuncemeno dolorose per poter mantenere lo spil-latico. Grazie al vostro aiuto il cantone si édimostrato flessibile. Grazie ancora per lavostra attività e complimenti e tanti auguriper il vostro futuro.”

    Cosimo Mazzotta ringrazia l’on. Beltrami-nelli e sottolinea che la presa di posizione ditre pagine è stata scritta da Monica Lupi,membro del Comitato Cantonale: l’Assem-blea ringrazia Monica Lupi per il lavoro e ilrisultato ottenuto!

    L’Assemblea ha poi avuto al punto “Even-tuali” degli interessanti interventi del pub-blico: riportiamo le due preoccupazioni chesono state trasmesse dai nostri soci. La si-gnora Carbonetti rivolgendosi direttamen-te all’on. Beltraminelli ha portato l’attenzio-ne sulla limitata possibilità di accoglienzatemporanea per persone disabili, in caso diurgenze: i posti temporanei previsti in alcu-ne strutture, a causa della domanda si sonotrasformati in posti fissi. In questi casi le fa-miglie rimangono scoperte e non riescono atrovare soluzioni che permettano loro di re-cuperare di tanto in tanto le energie psico-fisiche per continuare ad occuparsi in ma-niera adeguata dei loro cari.

    Il signor Rossi porta invece la preoccupa-zione di tanti genitori per i fatti di cronacariguardanti episodi di abuso e chiede cosa fala nostra associazione per prevenire questepossibili situazioni.

    Da ultimo il presidente ringrazia il signorGabriele Fattorini, capo Ufficio Invalididel DSS, che lascerà questo importante in-carico a luglio per l’impegno profuso in que-sti anni a favore delle persone disabili e so-prattutto per l’ascolto e la considerazione dasempre avuta verso la nostra associazione.

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    Derighetti René (presidente) 2013 LocarneseSaccol Egidio 2015 LocarneseMatasci Carmen 2016 LocarneseGuggiari Franca (supplente) 2014 Locarnese

    Mazzotta Cosimo (vice-presidente) 2015 LuganeseLupi Monica 2016 LuganeseLimonta Katia (supplente) 2014 Luganese

    Martini Daniele 2014 MendrisiottoSciolli Tiziano 2016 Mendrisiotto

    Milani Aurelia 2015 BellinzoneseMaggiori Monica 2013 BellinzoneseDonadini Piergiorgio (supplente) 2014 Bellinzonese

    Piccinelli Anny-Keti 2014 Biasca e Tre ValliRavasi Gianni 2016 Biasca e Tre ValliTrenta Tiziano (supplente) 2013 Biasca e Tre Valli

    A conclusione di questa sintesi pubblichiamo la composizione del Comitato cantonaleper l’anno corrente:

    L’assemblea ha in particolar modo applaudito e dato il ben venuto a Tiziano Sciolli nuo-vo membro e rappresentante del gruppo regionale del Mendrisiotto nel Comitato canto-nale.

    Per il Comitato Cantonale

    René Derighetti Monica LupiPresidente un membro

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    Nei mesi scorsi abbiamo partecipato all’assemblea dei delegati di Insieme e all’as-semblea dei presidenti di Cerebral, nostreassociazioni mantello attive nell’ambitodella politica sociale a livello federale. Diseguito riportiamo due delle tematiche chehanno occupato Insieme e Cerebral nel2011 e che ci concernono da vicino.

    FORMAZIONE PROFESSIONALEPER TUTTI

    Cosa ne è stato della petizione “Formazioneprofessionale per tutti” lanciata nel 2011 alivello svizzero da Cerebral e Insieme, no-stre associazioni mantello, e da Procap eche ha raccolto ben 107'000 firme conse-gnate a Berna il 12 settembre 2011?

    Ricordiamo che la petizione chiedeva alConsiglio Federale di mantenere la possibi-lità d’una prima formazione professionaleper tutte le persone in situazione d’handi-cap, indipendentemente dalle future pro-spettive di guadagno. Infatti nella revisione6b dell’AI, il Consiglio federale aveva pre-visto dei risparmi fino a 50 milioni di fran-chi a scapito della formazione professiona-le, accordando la formazione di base di dueanni solamente a quei giovani che possonogarantire un futuro guadagno in grado di li-mitare la rendita AI o che abbiamo chiareprospettive di trovare lavoro nel libero mer-cato. Si stima che i due terzi dei giovani at-tualmente in formazione non riempianoquesta condizione! Nel marzo 2011, l’U-FAS ha inviato una circolare in tal senso atutti gli uffici AI, dando la consegna di au-torizzare unicamente un primo anno di for-mazione professionale.

    Grazie al grande impegno della popolazio-ne la petizione ha avuto successo: ed ora?T

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    È con rammarico che alle assemblee nazio-nali di Cerebral e di Insieme siamo stati in-formati che purtroppo malgrado le promes-se e l’interesse mostrato al momento dellaconsegna delle firme, niente è cambiato neifatti. Il consiglio federale e l’UFAS hanno sìlanciato il gruppo di lavoro “Formazioneprofessionale di base” ma purtroppo allaprima riunione convocata in gennaio 2012,presenti i rappresentanti degli uffici AI e deipromotori della petizione, non è stato nem-meno possibile definire mandato ed obietti-vi chiari.

    Le nostre associazioni mantello hannoallora sollecitato urgentemente in aprile2012 il nuovo consigliere federale Berset,responsabile del dossier. È stata pure chie-sta una moratoria per quanto concerne lepratiche attuali degli uffici AI: richiesta ri-masta purtroppo inevasa. Abbiamo potutosentire tutto lo scoramento dei nostri rap-presentanti Cerebral ed Insieme, che tutta-via persistono nel loro impegno e che hannoraccolto nuovamente il sostegno dei delega-ti e dei membri presenti alle assemblee na-zionali.

    Una nuova riunione è prevista in giugno:speriamo che in quest’occasione si possafar sentire forte e chiara la voce di chi ha fir-mato la petizione e di chi ha a cuore l’inte-grazione professionale e sociale dei nostrigiovani in situazione di handicap.

    NUOVA LEGGE SULLA FORMAZIONECONTINUA, I TIMORI DI INSIEME

    La tematica della formazione continua hapure interessato la nostra associazione man-tello Insieme e interessa da vicino e concre-tamente anche atgabbes e più specificata-mente il nostro servizio di Cultura eFormazione per persone invalide che offre

    annualmente 60 corsi ad oltre 400 parteci-panti in situazione di handicap. Cultura eFormazione è pure membro della “Confe-renza della Svizzera italiana per la forma-zione continua degli adulti” (CFC) che asua volta funge da segretariato FSEA per lasvizzera italiana. Le nostre offerte di forma-zione continua per invalidi, così come le of-ferte analoghe presenti in tutta la svizzera,pensiamo ai Bildungsklub gestiti da Pro In-firmis per esempio, si inseriscono quindinel panorama più ampio e generale dellaformazione continua per adulti.

    La legge sulla formazione continua riguar-da la cosiddetta formazione non formale(offerte formative non disciplinate dalloStato come corsi e seminari), un mercatoimportante il cui volume complessivo am-monta a 5,3 miliardi di franchi. Con le dispo-sizioni costituzionali in materia di formazio-ne del 21 maggio 2006, la Confederazione haricevuto il mandato di fissare principi in ma-teria di formazione continua (art. 64a dellaCostituzione federale) e di promuoverlaadeguatamente tramite criteri specifici. Ildisegno di legge sulla formazione continua,è stato quindi posto in consultazione dalConsiglio federale in novembre 2011. Laprocedura di consultazione conclusa in apri-le 2012, ha interessato 178 organizzazioni eha permesso di rivelare delle grandi diffe-renze tra i molteplici gruppi d’interesse.

    Insieme nella sua presa di posizione ha po-tuto sottolineare l’importanza dei principicontenuti nel progetto di legge quali il so-stegno e l’incoraggiamento alla formazionecontinua durante tutta la vita. La legge sullaformazione continua sancisce infatti anchela promozione delle competenze di basedegli adulti: lettura, scrittura, matematicaelementare, utilizzo delle tecnologie del-l'informazione e della comunicazione e co-

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    noscenze di base concernenti i principalidiritti e doveri. Temi centrali anche dellenostre offerte di corsi per adulti in situazio-ne di handicap. La mancanza di tali compe-tenze compromette l'integrazione nella so-cietà e nel mondo del lavoro.

    Tuttavia Insieme teme che il principio con-tenuto nel progetto di legge che prevede chesia salvaguardata la concorrenza tra le varieofferte, adeguando quindi anche i prezzidelle offerte sostenute finanziariamentedallo stato, possa diventare un ostacolo al-l’accessibilità della formazione continuaper le persone in situazione di handicap equindi andare a ledere il principio delle pariopportunità.

    Concretamente per quanto riguarda la no-stra piccola realtà, potremmo essere chia-mati ad adeguare le tariffe di iscrizione ainostri corsi alle tariffe standard fissate dallibero mercato: per scelta e grazie al finan-ziamento dello stato le nostre tasse di iscri-zione sono mantenute modeste proprio perpermettere l’accessibilità anche a chi puòcontare unicamente sul proprio spillatico.Insieme ha preso posizione su questo te-

    ma ed aspettiamo quindi i prossimi passi:mi preme sottolineare nuovamente l’impor-tanza per atgabbes di essere rappresentata alivello nazionale dalle nostre associazionimantello proprio per essere sempre aggior-nati sui vari dossier.

    A cura di Donatella Oggier-Fusi

    insieme

    Federazione Svizzera delle asso-ciazioni dei genitori di personecon handicap mentaleAabergergasse 33, 3001 Berna

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    Associazione Svizzera a favore deiCerebrolesi ASC - Zuchwilerstrasse43 - 4501 Soletta

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    A PEDAGOGIA DEI GENITORI,UN PERCORSO CHE CONTINUAIl gruppo di “Pedagogia dei Genitori” di at-gabbes è nato in seguito ad una visita al cen-tro di documentazione di Collegno (avvenu-to il 22 novembre 2005) ed all’entusiasmonato attorno al metodo che propone la riva-lutazione del patto pedagogico tra scuola efamiglia. Questo approccio ben si è inseritonel contesto del nostro Cantone che giàmolto valorizza questo genere di esperien-ze. Dal 2006 il percorso “ Pedagogia dei ge-nitori” si è ampliato e diversificato, tramitela presentazione sul nostro bollettino pri-mavera 2006, alcuni articoli apparsi su quo-tidiani e settimanali e la grande collabora-zione istauratasi con alcune scuole cheformano professionisti del settore. Nelmaggio 2007, vi è stato un pomeriggio distudio e di presentazione della metodologiaorganizzato sull’Isola dei Conigli e che haradunato oltre 100 persone, permettendouno scambio tra genitori e professionisti. Ivari interventi sono poi stati raccolti in unopuscolo edito nel 2008 e che da allora vie-ne utilizzato come strumento di lavoro e dipresentazione durante i momenti formativinelle scuole. Regolarmente infatti i genitorisi mettono a disposizione per condividere epresentare le loro narrazioni presso laSSPSS, la SUPSI e la FORMAS.

    Durante gli incontri del 2012 ci siamo resiconto che alcune narrazioni avrebbero potu-to essere aggiornate e che altre tematicheavrebbero potuto rivelarsi interessanti siaper i genitori che per i futuri professionisti: ilrapporto tra fratelli, la scoperta dei senti-menti e dell’innamoramento e tanto altro an-cora. Il gruppo di genitori si è allora incon-trato e ha deciso di riprendere e consolidareil progetto, grazie a nuove narrazioni ma an-

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    che alla presenza di nuovi genitori e alla col-laborazione con altre scuole o strutture.

    Abbiamo quindi ripreso e fatto nostrol’invito di Mattia Mengoni formulato nel2008 a proposito del progetto di Pedagogiadei genitori “Ora dobbiamo consolidarlo,dobbiamo interessare altri genitori allanarrazione, produrre delle narrazioni utilia favorire un patto pedagogico, proporre lametodologia come strumento di lavoro”.

    Invitiamo quindi tutti i genitori interes-sati a voler raggiungere il gruppo e a contat-tare Donatella Oggier-Fusi, presso il segre-tariato 091/972 88 78.

    PRE-ASILO ATGABBES: UNA SCUO-LA DI VITA CON IL SORRISO

    Il preasilo Atgabbes non è un parcheggioper bambini, lo si capisce subito vedendol’offerta: due ore due volte la settimana.Faccio appena in tempo a portare il piccoloGiona che è subito ora di riprendere l’auto esfidare il traffico per riuscire ad andare a ri-prenderlo in tempo. È vero, magari riesco afare la spesa senza che lui mi esca dieci vol-te dal carrello ed evito i sorrisini nervosi diquelli in coda che lo vedono intestardirsiper mettere gli acquisti sul nastro della cas-sa, compito che ormai si è autoproclamatosuo. A volte riesco ad andare a correre, op-pure a fare qualche piccola faccenda in ca-sa. Le due ore passano in fretta e quando va-do a riprenderlo lui mi salta al collo e miriempie di baci come se fossi stata via unasettimana. Mi racconta delle canzoncine,dei giochi, del girotondo, e i suoi occhi bril-lano di felicità. Ha il suo piccolo mondo delquale la mamma non fa parte, queste dueore sono le sue e crescendo se le gestisce inmaniera sempre più autonoma. Le educatri-ci e le volontarie del preasilo sono assoluta-

    mente fantastiche, una presenza che Gionaadora. Il tempo trascorso con loro è caden-zato da un ritmo che gli dà sicurezza: il sa-luto cantato, i giochi, la merendina di metàmattina, il fatto di sparecchiare il suo piattoe il suo bicchiere, tutte le attività proposte eil girotondo finale sono fonte di sviluppo,tranquillità e fiducia.

    Ho scelto questo preasilo già per la pri-mogenita, Noa, perché è integrato con alcu-ni bambini portatori di handicap. Alcuneamiche mi avevano parlato della bella espe-rienza fatta dai loro figli, del fatto che ibambini giochino insieme e che per loronon esistono differenze. Dal mio vissutoposso dire che sia Noa che Giona si sonotrovati molto bene, che per loro tutti i bam-bini sono uguali, giocano con tutti senza fa-re distinzioni, un bambino è un bambino,cioè un amico con cui divertirsi. Al limitevedono che l’amico ha problemi a fare de-terminate cose e allora è da aiutare. Ai bim-bi piccoli solitamente si insegna a parlare, aintrodursi nel mondo, a comportarsi a modoe si cerca di instillare l’educazione che me-glio si crede in famiglia. Quando sono cosìpiccoli non viene spontaneo insegnar loroad aiutare gli altri, perché sono così piccolie impacciati che sono il centro delle nostreattenzioni. Ebbene, i miei figli in questopreasilo hanno imparato ad aiutare e questonon è evidente, per questa ragione ringraziotanto lo staff del preasilo e l’Atabbes che of-fre questa possibilità.

    No, il preasilo Atgabbes non è proprio unparcheggio, è una scuola di vita dove si im-parano cose impossibili da apprendere in al-tre strutture. E sempre con il sorriso.

    Mamma di Giona e Noa

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    INSIEME… AD INIZIO ESTATE:GRANDE SUCCESSO PER LA FESTAATGABBES A BELLINZONA

    La canicola registrata domenica 17 giugnonon ha fermato l’entusiasmo degli amici esostenitori di atgabbes che per il terzo annoconsecutivo ha festeggiato l’inizio dell’e-state e delle tante attività di colonie e campidi vacanza a Bellinzona proprio in Piazzadel Sole. Grazie alla disponibilità degli or-ganizzatori di Estateinsieme, vero esempioconcreto e tangibile di volontariato sociale,oltre 250 partecipanti si sono ritrovati percondividere una domenica di solidarietà edintegrazione: torneo di calcio, basket, pingpong ed un saporito piatto di pasta e spez-zattino all’insegna del buon umore.

    Nel pomeriggio, malgrado il caldo co-cente e le condizioni quasi proibitive si èesibita sul palco la Ninfea Blues Band, rino-mata ed apprezzata band dell’istituto Otaf:le note e i ritmi blues hanno inondato lapiazza, trasmettendo tanta energia e dimo-strando come la musica può essere un lin-guaggio universale che avvicina personeaccomunate dalla gioia di vivere e di condi-videre la propria passione.

    L’estate delle vacanze atgabbes è quindiiniziata nella migliore delle maniere: saran-no oltre 20 destinazioni diverse ad accoglie-re più di 300 partecipanti ed altrettanti vo-lontari per le splendide colonie e i rilassanticampi estivi.

    Ancora un grande grazie a tutti i volonta-ri che in mille modi rendono possibile larealizzazione di tanti progetti!

    Donatella Oggier-Fusi

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    Alcuni momenti della festa

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    SALTAMONDO: PROPOSTA DI ATTIVITÀ PER BAMBINI

    Si tratta di un’attività integrata non competitiva di danze e giochi con la musica, organiz-zata in collaborazione con la FTIA. Un’attività fine a se stessa, con il solo obiettivo di di-vertire e far divertire i bambini, imparando ed apprezzando che cosa si può fare in gruppocon la musica.

    Le lezioni sono previste i giovedì, dalle 16.30 alle 17.30, a partire dal 20 settembre 2012. AComano, nella palestra consortile di Tavesio (vicino al campo di calcio)

    Per eventuali ulteriori informazioni potete contattare Valentina Petrini (tel. 091 930 01 82).

    Grazie alla Ninfea Blues Band per lo splendido concerto!

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    VOLONTARI, GRAZIE!

    “Incontriamoci con un sorriso e una voltache abbiamo cominciato l’un l’altro adamarci diviene naturale fare qualcosa pergli altri”

    Madre Teresa di Calcutta

    Il volontariato è l’attività fondamentale, lalinfa della vita associativa di atgabbes: gra-zie a circa 300 persone che si mettono a no-stra disposizione ci è possibile organizzarecolonie, campi, week end, giornate, feste etante altre attività.

    Con l’estate alle porte, riteniamo impor-tante sottolineare l’importanza di questa fi-gura per la nostra associazione. Da qui lascelta di parlare del volontariato in questodossier, tema che è stato al centro di festeg-giamenti e riflessioni nel 2011, anno inter-nazionale del volontariato, ma che non siesaurisce né passa di moda.

    Questo dossier vuole pure essere l’op-portunità di ringraziare chi già fa parte del-la nostra squadra e, perché no, di incorag-giare chi non ci ha ancora pensato.

    Il volontario è una figura atipica al giornod’oggi, in netta contraddizione con il consu-mismo, con il materialismo predominantinella nostra società.

    Il volontario non fa notizia: egli regala,non vende e in una società dove tutto si ot-tiene con il denaro, la diffusione del volon-tariato sembra diventare sempre più diffici-le. Il volontario mette a disposizione ilproprio cuore, non lo fa per interessi econo-mici e non è in obbligo, si tratta di una spin-ta interiore. È una figura che si dedica aqualcun altro e che mette il proprio ego daparte per rendersi utile al prossimo.

    Ma cosa spinge una persona ad investireDO

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    il proprio tempo al servizio di qualcun al-tro? Cosa fa si che una persona scelga unavia meno battuta e meno alla moda?

    Cercheremo di capirlo in questo dossier,attraverso due interviste che abbiamo rea-lizzato. Si tratta di due dei nostri volontari:Valentina Barberio, che si affaccia al mon-do del volontariato per la prima volta que-st’anno e Ivan Zippilli, che invece fa il mo-nitore per l’atgabbes da 10 anni.

    Valentina, com'è nata l'idea di fare delvolontariato?L'idea di fare del volontariato è nata dal de-siderio di mettere al servizio degli altri unpo' del mio tempo. Può risultare, forse, unarisposta scontata ma trovo sia gratificantepoter essere d'aiuto al prossimo e questo miha spinto ad interessarmi circa le attività divolontariato.

    Come mai hai scelto proprio l'atgabbes?Mio fratello di 10 anni presenta delle lieviproblematiche che hanno spinto mia madrea rivolgersi alla Pro Infirmis per avere de-gli aiuti. È stato questo servizio a parlarci

    dell'atgabbes e così ho deciso di mettermi adisposizione dell'associazione e partecipa-re come monitrice ad una colonia. La sceltaè, quindi, ricaduta sull'atgabbes poiché èproprio grazie ad altri volontari, come me,che mio fratello potrà partecipare quest'e-state ad una colonia; voglio, quindi, contri-buire a dare la stessa possibilità ad altribambini.

    Cosa ti ha spinta scegliere di trascorreredel tempo con delle persone in situazioned'handicap?Questa scelta è legata al fatto che conoscopoco il mondo della disabilità: grazie aquesta esperienza spero di imparare qual-cosa in più di questa realtà.Cosa ti spaventa e cosa, invece, ti entusia-sma pensando alla colonia che svolgeraiquest'estate?Ciò che mi spaventa di più è il fatto di poterincontrare difficoltà nel gestire bambini insituazioni di handicap: ognuno di loro ha,infatti, dei bisogni e forse la loro condizionefa sì che essi non riescano ad esprimerli at-traverso le modalità a cui siamo abituati,

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    come ad esempio il classico linguaggio ver-bale. Visto le difficoltà di comunicazione, lamia paura è legata al fatto di non riuscire acapire i loro bisogni o di non saper gestirecomportamenti o atteggiamenti particolari.Ciò che mi entusiasma di più, invece, è l'i-dea di trascorrere 15 giorni con un gruppodi bambini, potermi divertire insieme a lo-ro, poterli regalare due settimane di giochi,di attività e, spero, di divertimento. Insom-ma, dovrò tornare anche io un po' bambina!

    Cosa ti aspetti da questa avventura?Come già detto, spero di poter trascorreredue settimane serene e contribuire a far siche siano ricche di giochi e di attività: miaspetto, quindi, tanto divertimento!! Miaspetto, inoltre, di uscire da questa espe-rienza arricchita: ancora una volta ripren-do quanto detto sopra, spero che avvicinar-mi alla realtà della disabilità mi permetteràdi imparare qualcosa di nuovo da chi è di-verso da me.

    Innanzitutto Ivan quest’anno compi 10anni in atgabbes, quindi COMPLIMETI,e grazie di cuore per l’impegno e la serie-tà che metti anche in questo campo. Haiiniziato la tua “avventura” con il volonta-riato e l’atgabbes nel 2002 con la Com-bricola di Mu. Ancora oggi fai parte diquesto gruppo che ora si chiama Big Föc. Cosa ti ha spinto 10 anni fa, ha iniziare afare del volontariato con le persone in si-tuazione d’handicap?Al mondo delle colonie sono arrivato dav-vero per caso. In quel periodo, nel 2002, eratrascorso circa un anno dalla chiusura deimiei studi a Pavia e avevo il tempo per con-centrare i giorni di servizio civile che anco-ra mi restavano. Diversi mesi li avevo giàtrascorsi in Croce Rossa quando un belgiorno, l’allora responsabile nonché mia excompagna di classe al liceo, Tiziana, mi dis-

    se: “guarda che anche noi siamo conven-zionati con il servizio civile. Perché non faiuna colonia?”. Quell’anno mi mandò allaCombricola di Mu, mentre in coda aggiunsialtre due settimane fra “Alive” e un campoal mare. Un’esperienza sorprendente che èdiventata qualcosa a cui non ho più saputorinunciare. Insomma devo ringraziare Ti-ziana, il gruppo della MU con cui sono en-trato in sintonia subito e la mia decisione dilasciare il servizio militare per quello civi-le. Mi sarei perso una parte importante del-la mia vita.

    Cos’è cambiato in questi anni nel mondodel volontariato?Essendo rimasto, come molti altri monitori,legato ad una colonia specifica non è facilevedere i cambiamenti del volontariato ingenerale. Credo che la cosa importante siail riconoscimento sociale che questa attivi-tà ha assunto. Mi pare di poter dire che larealtà delle colonie, dei campi al mare e ingenerale dell’animazione e del divertimen-to dedicato al mondo dell’handicap sia di-ventata un elemento in un certo senso abi-tuale. Il che rappresenta un successo,perché significa che la collettività conosce,partecipa e dunque considera come una ne-cessità l’esistenza di associazioni che si oc-cupano di questo ambito.

    Hai avuto la possibilità di conoscere mol-ti ragazzi che hanno condiviso quest’e-sperienza con te, pensi che le motivazionisiano sempre le stesse o qualcosa è cam-biato?Mi pare di poter dire che le motivazioni dichi partecipa alla colonia siano sempremolto forti, ma un po’ cambiate nella lorocostanza. Mi spiego: fra i molti giovani mo-nitori, o anche nuovi adolescenti, la coloniaintesa come le 2-3 settimane è sempre unevento, al quale partecipano con il massimo

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    di se stessi. Nel tempo mi sembra di poterdire che nell’arco dell’anno sia invece sem-pre più difficile trovare un partecipazionepuntuale, sia che si tratti di weekend sia chesi tratti di iniziative di altro tipo. Molti deimonitori che partecipano, anche se giovanio giovanissimi, hanno diversi altri impegni,di varia natura, che non possono sacrifica-re per la colonia. L’impressione, che è mia epotrebbe essere errata, è che in precedenza,soprattutto nei primi anni, ci fosse una sor-ta di “dedizione totale” che per motivi di-versi ora ogni tanto manca.

    Credi che ci siano stati dei cambiamentianche nell’organizzazione delle colonie?La presa di coscienza oggi è la stessa di 10anni fa?Un grosso problema attuale, che è burocra-tico più che organizzativo, è la questionepatenti. Per quanto possa vedere, le colonieseguono altrimenti uno schema simile aquello di 10 anni fa, con una componente dipreparazione e comunicazione pedagogicapiù approfondita da parte del segretariato.Ma la difficoltà di trovare autisti, che po-trebbe sembrare un problema minore, a mioparere non lo è: essendo e volendo moltecolonie cercarsi una sede estiva che sia lon-tana dalle zone abituali in cui i ragazzi vi-vono, i trasporti che ogni gita,animazione ocommissione comporta diventano un pro-blema da trattare. È questo inoltre un osta-colo non indifferente anche al passaggio dipiena responsabilità fra la vecchia e la nuo-va generazione di monitori, bloccati in par-te da questa nuova direttiva.

    Credi che la formazione, come ad esem-pio quella organizzata dal CEMEA, siaimportante?La formazione all’animazione è sicuramen-te importante. Perché se alla motivazioneindividuale si aggiungono degli strumenti

    adatti e creativi, le attività verranno ideatee svolte con maggiore consapevolezza e va-rietà. Questo non significa che chi si avvici-na alle colonia senza questo tipo di prepa-razione non possa essere un eccellentemonitrice o monitore. Tuttavia se subentrala passione per questa attività il consiglio èdi dedicarsi con convinzione, magari con-sacrando una settimana alla propria for-mazione di animatore. Per esperienza, chiha seguito corsi CEMEA o simili torna conl’entusiasmo di chi vuole condividere le suenuove conoscenze ed è un notevole serba-toio di idee.

    Cosa diresti ad un giovane che si affacciaal mondo del volontariato?Se un/a giovane si affaccia al volontariatolo fa sicuramente con la giusta motivazionedato che lo fa spesso, per l’appunto, in mo-do volontario. Quindi è inutile dire che bi-sogna aprirsi alla nuova esperienza, la-sciarsi andare, ecc. ecc. L’importantesecondo me è ricordarsi che prima che mo-nitori si è persone e che prima che ospiti iragazzi sono ragazzi. La formula che girada anni in Combricola di MU, e che sarà laparola d’ordine anche della Big Föc, è: “di-vertire divertendosi”. Seguendo questamassima secondo me si superano più facil-mente le iniziali, e inevitabili, insicurezze. Ealla prima esperienza è importante buttar-si, per il piacere di farlo e non per sorpren-dere gli altri, e anche rispettando il fattoche i monitori “anziani” ne sanno quasi si-curamente più di te.

    Cosa ti spinge, ogni anno, a ritornare incolonia?Ogni anno torno in colonia perché l’annoprima ci diciamo: “ne facciamo ancora unae poi probabilmente smettiamo”. Il motivoè che diciamo “probabilmente” che quiequivale a “non”. Pur dovendo dedicare

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    buona parte delle mie ferie lavorative allacolonia so che, per ora, la carica che ricevoè superiore alle fatiche spese e al pensierodi “lavorare” invece di riposare. La colo-nia, chi la fa lo sa, è una realtà quasi paral-lela, senza maschere e senza pregiudizi, conmeno tecnologia, meno informazione pe-renne, meno schemi, meno dialogo finto epiù dialogo vero. E più umanità. Molta dipiù. E allora, se si considerano questi moti-vi sufficienti, perché non andarci? Dettoquesto “probabilmente” il 2013 sarà il mioultimo anno…

    Emerge dalle interviste di Valentina e Ivanche la motivazione che li spinge ad adope-rarsi in favore degli altri è molto personale edifficilmente generalizzabile, ma che allabase di questa scelta c’è la voglia di starecon l’altro, di mettersi in gioco, ma anche didivertirsi.

    “Il volontario non si limita infatti, a pro-nunciare parole di consolazione, a prestaresoccorsi o a elargire beni: il suo significatofondamentale consiste con l’essere con glialtri e vivere la propria presenza nel modopiù pieno e più umano possibile. Vivere l’e-sperienza di volontariato sociale significaallora costruire la propria persona per met-tersi in condizione di essere una presenzaviva, ricca, efficace”.1

    Per concludere questa breve e sicuramentenon esaustiva riflessione, mi sembra impor-tante sottolineare come prima di decidere difare del volontariato sia fondamentale com-prendere qual è la motivazione che ci indu-ce a iniziare questo percorso. È importanteche un volontario si renda anche conto chenon è un gioco e che impegno, serietà, co-

    1 CVS, Volontariato giovanile: significati e senso,2006.

    stanza, attenzione sono indispensabili. Unvolontario non deve avere la pretesa di risol-vere il problema, ma piuttosto deve saperascoltare, capire i bisogni, le paure e i desi-deri della persona con la quale si trova aconfronto. Fare del volontariato non vuoldire però solo aiutare gli altri, ma si tratta diun dono che facciamo a noi stessi. Sono delparere che i nostri partecipanti ci aiutano acrescere: il volontario impara ad ascoltare, ainteragire con il prossimo, impara a nonavere paura del “diverso”. Sono condizionifondamentali per diventare più sensibili edaprirsi al mondo che ci circonda. Ritengoche offrire occasioni per fare volontariatosia un regalo, un bene prezioso che va colti-vato e trasmesso con ardore alle nuove ge-nerazioni.

    “Si dovrebbe pensare più a far bene che astare bene: e così si finirebbe anche a starmeglio”.

    A. Manzoni

    A nome del Comitato Cantonale e dellostaff del segretariato:UN GRANDE GRAZIE a tutti i nostrivolontari!

    Sladjana Stojanovic,responsabile attività del tempo libero

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    glio corrispondono ai propri interessi e dis-ponibilità di tempo.La CVS propone inoltre corsi di forma-

    zione per volontari e coordinatori: giorna-te di introduzione all’attività volontaria sulsignificato del volontariato nella nostrarealtà, le forze e i limiti dell’impegno volon-tario; formazione per volontari sugli aspet-ti di comunicazione e relazione con l’uten-te; corsi per coordinatori sulla gestione,motivazione e coordinamento dei volontari.

    Molto utilizzato e apprezzato è il sito webwww.volontariato.ch dove si trovano infor-mazioni su conferenze, incontri e proposteformative. Si possono scaricare testi e do-cumenti ed è inoltre possibile effettuare unaricerca mirata sulle attività di volontariatoproposte dalle diverse organizzazioni, inbase a zona e tipo di utente. In questo modosi dispone di un panorama del volontariatonella Svizzera italiana, che seppur nonesaustivo, rende conto della varietà delleattività promosse da un gran numero di or-ganizzazioni.

    La CVS funge inoltre da antenna per la dif-fusione dell’attestato nazionale di volonta-riato (www.dossier-volontariato.ch), cheserve a riconoscere e valorizzare le compe-tenze e le esperienze acquisite tramite l’at-tività volontaria.

    Da alcuni anni, la CVS gestisce il centro diinformazione e contatto per i gruppi di au-to-aiuto (persone confrontate a difficoltà fi-siche, psichiche o a situazioni di vita similisi ritrovano a ritmo regolare per scambiar-si esperienze e offrirsi sostegno reciproco).Scopo del servizio: promuovere la culturadell’auto-aiuto, sostenere i gruppi in fase diavvio e orientare, verso i gruppi esistenti, lepersone toccate da particolari situazioni didisagio.”

    LA CONFERENZA DEL VOLONTA-RIATO SOCIALE: LE ASSOCIAZIONISI UNISCONO PER COLLABORARE

    Parlando del volontariato non si può nonnominare la Conferenza del VolontariatoSociale. Lasciamo quindi direttamente laparola alla coordinatrice Marilù Zanella checi illustrerà compiti e funzionamento diquesta associazione.

    “La Conferenza del volontariato sociale(CVS) riunisce le organizzazioni di volon-tariato attive in ambito sociale nella Svizze-ra italiana.

    La CVS è nata su iniziativa di un gruppoinformale di rappresentanti di diverse or-ganizzazioni e nel 2001 si è trasformata inassociazione aprendo un ufficio di infor-mazione e coordinamento, a disposizionedei volontari e delle organizzazioni per in-formare e promuovere il volontariato. Es-sa funge da piattaforma di scambio e col-laborazione per valorizzare le diversecompetenze e favorire il lavoro di rete tragruppi e organizzazioni.

    Nell’ufficio a Lugano, vengono raccolte emesse a disposizione informazioni sulle at-tività di volontariato proposte dalla diverseassociazioni e viene offerta una consulenzaindividuale, alle persone interessate, peraiutarle ad individuare le attività che me-

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    volontariato, contribuendo in questo modoa sensibilizzare la popolazione, invoglian-do i più ricettivi ad avvicinarsi a questo im-pegno. L’Anno europeo ha offerto inoltrel’occasione alle autorità politiche e alle or-ganizzazioni di manifestare riconoscenzaai volontari, sottolineando il loro importan-te ruolo per lo sviluppo della società e perla coesione sociale.”

    Il 2011 è stato anche l’anno europeo delvolontariato. Ciò ha dato l’opportunità diriflettere e discutere tra le nazioni europee,offrendo la possibilità di valorizzare, mi-gliorare questo operato, cuore della cittadi-nanza attiva e della democrazia.

    Lasciamo ancora la parola a Marilù Zanellaper il bilancio di quest’anno speciale.

    ANNO EUROPEO DEL VOLONTA-RIATO: BILANCIO E PROSPETTIVE

    “Il 2011 - Anno europeo del volontariato èormai alle spalle. Quale il bilancio? Al di làdegli aspetti celebrativi, che hanno vistoautorità ed associazioni organizzare inizia-tive di vario tipo a livello nazionale, canto-nale e comunale, possiamo senz’altro rile-vare l’attenzione manifestata dagli organidi stampa nei confronti delle persone cheoperano a titolo volontario e gratuito neipiù svariati ambiti. E sono molte e per lo piùoperanti nel silenzio e nell’ombra con im-pegno e motivazione. Il 2011 ha permessoda dare visibilità a questo mondo, dandospazio alle testimonianze di volontari e allapresentazione di associazioni. Giornali, ra-dio e TV hanno dedicato, nel corso dell’an-no, diversi servizi e reportage al tema del

    HAI GIÀ VOLONTARIATO?

    Se desiderifare un’esperienzanelle nostre attività

    del tempo libero

    contattaci allo091 972 88 78

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    inaugurata il 15 settembre 2011, è statapresente per il momento in 10 sedi scolasti-che e ha offerto l’opportunità di organizza-re delle attività collaterali di sensibilizza-zione al volontariato e alle realtà dellediverse associazioni. La mostra continueràa girare nelle sedi scolastiche in base ad uncalendario che verrà aggiornato nel sitodove è anche visibile la galleria virtuale deimanifesti e dove si può scaricare il volanti-no informativo. Concludendo possiamo affermare che

    l’Anno europeo del volontariato e la mostraitinerante hanno fatto da cassa di risonan-za, permettendo di sensibilizzare la popola-zione e i giovani al mondo del volontariato,di far meglio conoscere la CVS e consolida-re il suo ruolo di ente di riferimento per lediverse realtà di volontariato presenti nelCantone.”

    Intervista raccolta daSladjana Stojanovic

    UNA MOSTRA PER SENSIBILIZZA-RE I GIOVANI

    La signora Zanella ci racconta pure dellamostra, alla progettazione e realizazzionedella quale ha partecipato pure atgabbes e lanostra ex-responsabile del tempo libero,Ludovica Müller.

    “L’Anno europeo del volontariato ha vistoinoltre la CVS e le organizzazioni aderenti,tra cui atgabbes, impegnate nella realizza-zione di una mostra itinerante destinata al-le scuole medio superiori e professionaliallo scopo di sensibilizzare i giovani al vo-lonariato. Con un linguaggio giovane e ac-cattivante, l’esposizione intendeva suscita-re curiosità e interesse sul tema, fareriflettere i giovani sull’importanza che ilvolontariato riveste per la nostra società,suscitare emozioni positive e il desiderio disperimentarsi nel mondo associativo, impe-gnandosi in prima persona.

    I giovani grafici incaricati della realizza-zione della mostra hanno inventato il perso-naggio dello zombi che, attraverso il per-corso espositivo, scopre il mondo delvolontariato e le molte possibilità di impe-gno... trasformandosi, alla fine, in ragazzo.Anche attraverso le testimonianze di giova-ni impegnati, il volontariato viene presen-tato come un’esperienze coinvolgente e sti-molante, che permette di mettersi in giocoin prima persona, conoscere nuovi amicicoi quali realizzare progetti positivi, sentir-si utili e valorizzati. Oltre agli 11 pannelliespositivi, la mostra comprende una posta-zione computer con filmati, canzoni, indi-rizzi e approfondimenti. Uno spazio è riser-vato alle informazioni specifiche sullediverse associazioni che possono esporre ilproprio materiale informativo. La mostra,

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    Per saperne di più:[email protected]

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    NE CORSO “USCIAMO INSIEME

    GIOVANI”

    Io mi sono divertita stare nel gruppo con lepersone che mi vogliono tanto bene e io hoaccettato di scrivimi al corso solo per cam-biare qualcosa delle mie giornate e seratefare l’aperitivo, cena, karaoke ,ballare, e be-re qualcosa tutti insieme per chiacchieraretra giovani, i responsabili Sabrina, Veroni-ca, Rebecca sono bravi e pazienti come noie sono anche gentili con noi lo penso d’av-vero.

    Marina Lurati

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    ANCH’IO SCOPRO LA MONTAGNA

    11 escursioni in Ticino alla portata di tuttiAutore: Christian Fischer

    Vi riproponiamo la guida escursionisticache Cultura e Formazione e atgabbes hannosostenuto e promosso nel 2010. Questo pro-getto è stato realizzato da Christian Fischered è nato nell’ambito del nostro corso “Sco-priamo la montagna”.

    Il libro, di 52 pagine, presenta 11 passeg-giate di facile percorrenza nel nostro Can-tone.

    Per aiutare gli escursionisti ad orientarsisenza troppe difficoltà, tutte le passeggiatesono state suddivise in tappe, presentate confotografie a colori e brevi descrizioni dell'i-tinerario.

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    Segue una parte più tecnica con cartine det-tagliate, osservazioni sul percorso e tabelledescrittive su tempi di marcia e dislivelli.

    Vi sono anche consigli per pianificarel’uscita e segnalazioni sulle tradizioni loca-li. Alla fine del libro l'autore propone unaserie di attività di gruppo e sensoriali, voltea far scoprire le meraviglie della natura.

    La Guida è particolarmente indicata per:persone diversamente abili, famiglie, anzia-ni, personale socio-educativo, scuole, isti-tuti e amanti della natura.

    La guida è in vendita al prezzo di CHF20.00

    Per comandare la guida:• telefonare a Cultura e Formazione, 091

    970 37 29 • scrivere una e-mail a: cultura.formazio-

    [email protected], oppure a: [email protected], specificando acquisto guidaescursionistica

    ma la potete anche trovare nelle seguenti li-brerie:

    Libreria Al Pontevia Luigi Lavizzari 25 6850 Mendrisiotelefono: 091 646 74 37fax: 091 646 74 59e-mail: [email protected]://www.libreriaalponte.ch

    Libreria Taborellivia Camminata 6500 Bellinzonatelefono: 091 826 24 25e-mail: [email protected]

    Libreria Cartoleria Locarnesepiazza Grande 32 6600 Locarnotelefono: 091 751 93 57

    SCOPRIAMO LA MONTAGNA2011-2012

    Nel corso di questo anno scolastico i nostrigiovani si sono cimentati in alcune passeg-giate nel Sotto e Sopraceneri.

    La nostra allegra combriccola ha percorso,in occasione della prima uscita in Val Colla,i sentieri in compagnia di genitori e amici;raggiunta la Capanna Pairolo ci aspettavaun buon piatto di polenta.

    Nella seconda uscita in Val Bedretto abbia-mo potuto osservare curiose marmotte.

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    In Valle Vergelletto, dopo una faticosa pas-seggiata dove pioggia e stanchezza ci vole-vano fermare, ci siamo goduti una merenda“con i fiocchi” grazie ai capannari dell’Al-pe di Salei.

    Nel corso del secondo semestre abbiamoaffrontato passeggiate più ardue: Bigorio -Gola di Lago (Capriasca) e Astano - Sessa(Malcantone). Al ritorno a casa eravamosempre felici, anche se molto stanchi. Il tem-po, quest'anno, non era sempre dalla nostraparte, così abbiamo dovuto ripiegare su per-corsi più tranquilli: passeggiare lungo il Ti-

    cino ed un pomeriggio abbiamo festeggiatouno dei nostri ragazzi (Auguri Carlo!).

    Ovviamente non ci siamo limitati a scopriresolo il nostro adorato Ticino, abbiamo an-che oltrepassato le Alpi per due giorni, in di-rezione Ballenberg. Nel corso di questo finesettimana abbiamo visitato il museo dove sitrovano diverse vecchie case tipiche di ogniCantone della Svizzera. Abbiamo poi tra-scorso la serata insieme mangiando, gio-cando, parlottando e a… “ronfare”.

    Ringraziamo Carlo, Christian, Davide, Fa-bio, Gabriele, Giuliano, Guido, Josè, Mat-teo C., Matteo D., Nicola, Nicolas e Toni, inostri super scalatori! Ci siamo divertiti unmondo insieme!

    Se siete interessati, l'anno prossimo aspet-tiamo tutti i giovani curiosi e appassionati dimontagna. Venite a scoprire il Ticino insie-me a noi, iscrivetevi!

    Sara, Toffo con Miriam e Alfio

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    ARRIVA L’ESTATE, ARRIVANO LEVACANZE CON TANDEM-SPICCHIDI VACANZA 2012

    Attività manuali, musica, danza e teatro,oppure sport, campi e colonie all’aria aper-ta, a diretto contatto con la natura. Le va-canze estive sono alle porte e come ogni an-no è tempo di pensare a come organizzare iltempo libero dei bambini e dei ragazzi. Al-lora perché non iscriversi a qualche corsopresentato da Tandem-Spicchi di vacanza2012, l’iniziativa interassociativa che pro-pone in tutta la Svizzera italiana attività dianimazione estiva? Quest’anno l’offerta èdavvero ricca: in totale sul giornale Tandem2012 sono presenti 278 attività, di cui unasettantina aperte anche ai portatori di handi-cap. Tutti i bambini e adolescenti diversa-mente abili in età scolastica possono sce-gliere fra le numerose e svariate attivitàcreative e ricreative di breve durata o fra icampi e le colonie integrate promosse daTandem da giugno a settembre su tutto il ter-ritorio (la modalità di partecipazione vaconcordata direttamente con gli enti orga-nizzatori).

    Le attività sono selezionate dalla Confe-renza di animazione di Tandem-Spicchi divacanza secondo precisi criteri di qualità,con un occhio di riguardo al contenimentodei costi di iscrizione per le famiglie. Unadelle particolarità del progetto è quello dicercare di non coinvolgere nell’organizza-zione delle attività di animazione giovanileaziende o enti con scopo di lucro. L’iniziati-va è nata nel 1996 anche con l’obiettivo difavorire sempre più l’integrazione fra i gio-vani portatori di handicap e i cosiddetti nor-modotati: Tandem desidera offrire durantele vacanze estive a tutti i bambini l’opportu-nità di incontrare nuovi compagni, di sco-prire nuovi luoghi e nuove attività, di speri-L

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    mentare nuovi giochi, coltivare nuovi inte-ressi e occasioni di evasione e divertimento.Cerca inoltre di sensibilizzare sulle proble-matiche relative alla salvaguardia dell’am-biente e di dare la possibilità ai genitori chelavorano di coinvolgere i propri figli in attivi-tà interessanti, istruttive e non competitive.

    Il giornale è stato distribuito in 36'000copie nello scorso mese di maggio a tutte lescuole dell’infanzia, elementari, medie especiali della Svizzera italiana, è tuttaviapossibile richiederne ancora delle copie in-viando una mail a [email protected] telefonando la mattina dalle 8.30 al-le 11.30 allo 022 548 0578 o 079 207 2578.Tutto il programma delle attività può essereinoltre scaricato o visionato in dettaglio suwww.tandem-ticino.ch: sul sito Internet diTandem da quest’anno è possibile effettuareuna ricerca mirata dei singoli corsi in baseal distretto, al tipo di proposta e al periodoin cui si svolgono. Le attività contrassegna-te con una “h” sono adatte ai portatori dihandicap. In sedici anni si sono dunquemoltiplicate le proposte di attività estivecon un numero crescente di bambini e ra-gazzi della Svizzera italiana che hanno scel-to di partecipare ai vari appuntamenti, nel2011 in totale si sono contate più di 13'000presenze.

    A cura diSerena Giudicetti

    Coordinatrice di Tandem

    UNA MAMMA RACCONTA:SE PARTE DA SOLO

    Non si può certo parlare di colonie e centriestivi senza fare un piccolo salto all’indie-tro nella storia. Le colonie di vacanza na-scono, in alcune regioni, oltre un secolo fa.Lo scopo di questi soggiorni era principal-mente quello di inviare in luoghi curativi(montagna/mare) fanciulle e fanciulli,“…che siano poveri, sani, ma di gracile co-stituzione”. Nei ricordi di taluni non sempreci sono vissuti etici e pedagogici esemplari.Oggi possiamo dire che le colonie di vacan-za, i centri estivi, hanno subìto un cambia-mento considerevole. Se in passato eranoprincipalmente prese a carico assistenziali ecurative, ora si profilano per le loro caratte-ristiche educative e di socializzazione. L’e-state si avvicina e l’occasione di trasforma-re/organizzare la “pausa scolastica” è nellenostre mani, ma anche nelle nostre menti.Quali attività vengono offerte ai nostri bam-bini e, di riflesso, cosa vorremmo offrire lo-ro? Si possono trovare attività “à la carte” amisura di bambino, come pure attività diur-ne di gruppo. Semplici occasioni di incon-tro, conoscenza, gioco.

    Poi scopriamo le colonie di vacanza resi-denziali. Qui non li accompagniamo più perqualche ora e non torniamo a prenderli alcalar del sole. Eh no! Qui li accompagnia-mo alla partenza e, per una o due settimane,i nostri fanciulli si “separano” da noi.

    Da bambina ho partecipato a diverse co-lonie, e poi in età adulta le ho vissute in ve-ste di animatrice. Non mi sono mai data deitempi entro i quali mio figlio avrebbe potu-to vivere queste esperienze lontano da casa.

    La prima volta (all’età di 9 anni), ha par-tecipato ad un’attività di Tandem sull’arcodi tre giorni, in tenda, alla scoperta del terri-

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    torio. Si è costruita una diga, cucinato (dalpane agli gnocchi) e altro ancora.

    Ricordo che ho preparato la borsa comese partisse per la guerra!

    Io che per lavoro preparavo le liste delvestiario consigliato per le famiglie!

    Ero allo sbando! Accidenti era il mio apartire! Tre giorni, sei calze, sei magliette,sei felpe, sei mutande, sei scema?

    Al terzo giorno vado a riprenderlo. 38gradi, una canicola opprimente. Da lontanosi poteva distinguere lo sciame di bambinilungo il sentiero. Sudati, accaldati, sporchi,belli, felici, sorridenti, e il mio che aveva seidico, ben sei magliette manica corta, indos-sava le maniche lunghe!

    Ovviamente la colpa era mia, perché nongli avevo consegnato il gprs per localizzaregli indumenti!

    I bambini non sono tutti uguali! Pertantoi tempi sono differenti. Sicuramente noigiochiamo un ruolo importante. Dal mo-mento che siamo noi a credere e a creare conloro i presupposti per un passo importantecome questo.

    Sicuro ci mancheranno, ci mancherebbe!

    Antonella Lolli RiccobeneAmica da sempre di atgabbes

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    E CASA IRMA: UN’OFFERTA TURI-STICA, UN’ATTIVITÀ LAVORATIVADELLA FONDAZIONE DIAMANTE

    Casa Irma è una casa di vacanza monofami-liare di proprietà dalla Fondazione Diaman-te. L’immobile è stato donato alla Fondazio-ne dalla famiglia Caccia nel 2004. È ubicatoin un parco pubblico in Via delle scuole adAscona, a pochi minuti dal centro città. Ca-sa Irma all’esterno è adornata da un giardi-no recintato, all’interno è composta di trecamere, salone, triplici servizi, tinello e cu-cina. La gestione è garantita da tutti i colla-boratori del Laboratorio Incontro1 di Lo-carno in collaborazione con l’ente turisticoLago Maggiore di Ascona che si occupadelle prenotazioni, le quali possono essereeffettuate durante tutto l’arco dell’anno. Aiclienti è richiesta una permanenza minimadi quattro pernottamenti consecutivi.

    Dopo un attenta valutazione su vari indi-catori qualitativi dettati dal “STV FST”Federazione svizzera del turismo, CasaIrma è classificata come casa di vacanzaa quattro stelle.

    La qualità del servizio è sostenuta da unprogetto socio-educativo denominato “Ospi-ti a casa Irma”. Il progetto consiste nel farpartecipare attivamente una parte degli uten-ti, del Laboratorio Incontro 1, a tutte le attivi-tà che ruotano intorno all’accoglienza deiclienti di Casa Irma: cura del giardino, puli-zia dei vari locali, cambio della biancheria,ecc. Le varie attività citate permettono aglioperatori di progettare interventi educativiindividuali e di gruppo, verificare se le com-petenze acquisite dagli utenti inseriti nel pro-getto, sono generalizzabili in altri ambiti incui l’utente è inserito.

    I turisti aventi soggiornato fino ad oggi aCasa Irma hanno espresso un parere positi-vo sul servizio offerto. Le considerazioni

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    positive dei clienti sono importanti e ci per-mettono di valorizzare il lavoro svolto datutti i collaboratori di questo progetto evi-denziando la qualità delle prestazioni effet-tuate ed offerte. Inoltre, il progetto “Ospiti acasa Irma” permette ai vari utenti coinvoltidi sentirsi partecipi ad un fine comune favo-rendo comunque e sempre le competenze diogni individuo e dunque la sua l’autonomia.

    Prenotazioni Casa Irma online a:http:www.maggiore.ch

    Vincenzo PasqualeResponsabile Laboratorio Incontro 1

  • INDIRIZZI UTILI

    Redazione: Segretariato atgabbes - Lugano Impaginazione: Laser - Fondazione Diamante - Lugano • Stampa: TBS, La Buona Stampa SA - Pregassona

    atgabbes - segretariatovia Canevascini 4, CP 5506903 Lugano-BessoTel. 091 972 88 78 - Fax 091 970 19 09ccp 69-5150-0e-mail: [email protected]

    Gruppo regionale mendrisiotto

    Presidente: Daniele MartiniTel. 076 440 94 73

    Gruppo regionale luganese

    Presidente: Cosimo MazzottaTel. 091 971 37 14

    Gruppo regionale bellinzonese

    Presidente: Camillo RossiTel. 091 858 17 94

    Gruppo regionale locarnese

    Presidente: René DerighettiTel. 091 791 70 43

    Gruppo regionale Biasca e Tre Valli

    Presidente: Gianni RavasiTel. 091 880 31 31

    Atelier Pedevilla - PREASILOvia Ravecchia 76512 GiubiascoResponsabile:Claudia Müller-Grigolo

    Tel. 091 857 38 55

    Consulenza Giuridica Andicapvia Linoleum 7casella postale 8346512 GiubiascoTel. 091 850 90 20 - Fax 091 850 90 99e-mail:[email protected]

    Cultura e Formazione per personeinvalidevia Canevascini 46903 Lugano-BessoTel. 091 970 37 29 - Fax 091 970 19 09e-mail: [email protected]

    Gruppo giovani LA FINESTRAChiassoResponsabile:Lorena Ruggiero

    Tel. 076 561 16 43

    Gruppo SUPERGIOVANILuganeseResponsabile:Alessandro Corti

    Tel. 079 274 79 82

    ATELIER DI PITTURA6742 PollegioResponsabile:Luciana Ravasi

    Tel. 091 862 16 79

    Gruppo Integrativo - PREASILOvia Ronchetto 166900 LuganoResponsabile: Piera Regazzoni

    Tel. 091 970 31 01

    Sostegno Famiglie AndicapSottoceneri: c/o Pro Infirmis

    via dei Sindacatori 16900 MassagnoTel. 091 960 28 80

    Sopraceneri: c/o Pro Infirmisvia Varenna 16600 LocarnoTel. 091 756 05 50

    Copertina interno estate 2012_Copertina interno estate 04 28.06.12 14:47 Pagina 3