I NEMICI DELLA DIGESTIONE - sipsies.org · che mangiamo è di una com-plessità straordinaria....

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di Cinzia Lucchelli Capita che certi cibi, o certi pensieri, certe volte si piazzino nel mezzo dello stomaco e pro- prio non se ne vogliano andare giù. Legata ai cibi o allo stress che sia, la difficoltà a digerire è sempre in agguato. Complice una vita dai ritmi serrati in cui il pranzo si traduce in un panino masticato in piedi al bancone di un bar, in una cena in cui ci ser- viamo un piatto di pasta di trop- po cercando di affogare la stan- chezza in un menù che recuperi in portate quello che ci siamo persi durante la giornata, in un pasto a casa di amici in cui dire no a un dolce impegnativo suo- na poco cortese. Energia dal cibo Il punto è che ogni volta che mangiamo nel nostro organi- smo si attiva un processo che coinvolge più organi: insieme riescono a scomporre fisica- mente e chimicamente gli ali- menti in sostanze poi trasporta- te dal sangue e utilizzate dalle cellule nei diversi tessuti di cui siamo fatti. Trasformano quello che mangiamo in energia. Un apparato prezioso, dunque, di cui dobbiamo prenderci cura, anche perché stomaco, intesti- no e fegato invecchiano con gli anni, tanto più se non seguiamo uno stile di vita sano. Masticare bene Masticare con lentezza sem- bra un’abitudine fuori sincrono rispetto all'intensità delle gior- nate da affrontare. Eppure, no- nostante la prevalenza sulle no- stre tavole di cibi raffinati che si mandano giù in un sol boccone, dovremmo ripartire proprio da qui per entrare di nuovo in sin- tonia con il processo digestivo, che comincia in bocca. Digerire le emozioni Dedicare tutto il tempo che serve a un pasto è utile ma poco può se poi mangiamo troppo o male. Oppure se accompagnia- mo le portate con un contorno di tensioni e di stress: perché an- che le emozioni in qualche mo- do vanno digerite. Se quello che ci rimane di un pasto, seppur gustoso, è un senso di pesantez- za, gonfiore addominale o bru- ciore, il primo passo da fare è proprio quello di chiedersi se il nostro regime alimentare sia sa- no e corretto e se non esistano motivazioni psicologiche che possono essere causa di stress. Una volta indagato e appurato con l’aiuto di un medico che i di- sturbi di cui soffriamo non di- pendono da una malattia, come trovare sollievo? Scoprire l’acqua calda Bere acqua calda, suggerisce Piero Mozzi, nel suo libro, “La dieta del dottor Mozzi”, dove ab- bina regime alimentare a grup- po sanguigno. Un rimedio utile e decisamente economico, se- condo l’autore. Quando insor- gono difficoltà digestive, scrive, si può ricorrere all’aiuto di qual- che bicchiere di acqua molto calda: giunge nello stomaco e ri- solve i blocchi digestivi, metten- do in moto i processi della dige- stione e favorendo l’espulsione dei gas presenti nello stomaco che hanno un effetto dilatante sulle sue pareti. Sollievo da tisane e spezie L’acqua calda, in caso di catti- va digestione, si sposa bene con alcune sostanze naturali. Sono tante le varianti, a partire da una tazza di camomilla o di “canarino”, vale a dire acqua fat- ta bollire cinque minuti con la parte gialla della scorza di limo- ne. La scelta è ampia dal decotto di foglie di alloro, da filtrare e be- re caldissimo, a infusi in cui compare la salvia, l’angelica o la santoreggia. Vengono in aiuto anche le spezie, dal pepe nero alla curcuma. I falsi miti C’è chi affronta i bruciori di stomaco con il bicarbonato di sodio, la punta di un cucchiaio in mezzo bicchiere di acqua. Ma questa sostanza non incide sul processo della digestione, tampona l’acidità di stomaco. Piuttosto popolare poi l’affidar- si a un sorso di Coca-cola: con- tiene un po’ di bicarbonato di sodio. Da evitare i digestivi su- peralcolici, l’alcol rallenta il pro- cesso digestivo. Anche cedere al sonno dopo un pasto impegna- tivo potrebbe non essere una buona idea: la posizione, anche quella in poltrona, non aiuta a digerire. Il fascino del colon L’ideale sarebbe cominciare dalle scelte alimentari e dallo sti- le di vita per trattare con il mas- simo riguardo l’apparato dige- rente, il cui straordinario lavoro è oggi riconosciuto. L’immagi- ne dell’intestino, ad esempio, storicamente surclassata da or- gani come cuore e polmoni, pa- re di recente oggetto di maggio- re interesse come testimonia il successo del libro di una studen- tessa di 24 anni, Giulia Enders, ricco di nozioni mediche sul te- ma. In Germania ha venduto 60mila copie in due settimane. Il titolo è “Darm mit Charme”. Tradotto: “Il fascino del colon”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA N e abbiamo sentite di tutti i colori e, diciamolo pure, anche provate. Sì, perché a chiunque sia capitato di digerir male e di aver sfidato il fegato con cose come cavoli e salsicce o peperonate sul far della notte, poi è capitato di tentar qualunque cosa per smettere di soffrire. In molti casi ben sapendo che ci sarebbe stato ben poco da fare e in altri con malriposte speranze. La digestione, anche in soggetti senza alcuna patologia, è cosa troppo delicata per poter esser affidata a stregonerie o, peggio ancora, a rimedi che rischiano di essere ancor peggio del male. Uno fra questi, il grappino, magari in reiterati bicchierini a fine pasto, è certamente causa di altri guai. Altri ancora, sempre per rimanere nell’empirico, come le mezze lattine di Coca cola buttate giù in pomeriggi da sonnolenza digestiva, possono regalare il sollievo dovuto alle piccole dosi di bicarbonato ma regalare altri piccoli problemi. Insomma, meglio non improvvisare. Oggi, con l’aiuto degli esperti, vi offriamo una serie di consigli utili su due fronti. Il primo è come evitare di avere a che fare con digestioni difficili; il secondo, cosa fare di fronte agli eccessi. Perché su una cosa si può esser certi: sì, vanno bene le raccomandazioni ma poi il richiamo della buona cucina può colpire tutti, anche i profeti dell’alimentazione politically correct. E poi non bisogna mai scordare che il piacere della tavola contribuisce al buon vivere. Insomma, se gli eccessi non sono la regola e se non soffrite di particolari patologie, anche uno stravizio ogni tanto si può sopportare. Soprattutto se sapete come fare nel caso in cui dopo il conto del ristorante vi arrivi anche quello dell’apparato digerente. @s__tamburini ©RIPRODUZIONE RISERVATA Cibi sbagliati ma anche cattivi pensieri fra i nemici di un buon “dopo pranzo” E se vi capita di star male, occhio ai falsi miti... IL PUNTO Se la tavola vi presenta il conto (c.l.) Il mangiare è un piacere ma non bisogna mai abusare. Mangiare male, troppo o in fretta può infatti diventare una sfida molto ardua per il nostro apparato digerente. «È una macchina miracolosa che deve lavorare per tutta la vita», spiega Antonio Gasbarrini professore ordinario di Gastroenterologia del Policlinico Gemelli dell’Università Cattolica di Roma e direttore dell’unità operativa complessa di Medicina interna e Gastroenterologia del Gemelli. «Per capire lo straordinario lavoro che compie – aggiunge – basta pensare a cosa fa di una fiorentina: la mastica, la “spacchetta”, fa in modo che gli elementi semplici vengano riutilizzati ad esempio per creare un pezzo di muscolo o nel sangue. Ma attenzione, dopo i 45 anni può cominciare a non funzionare più in modo ottimale». CONTINUA NELLA SECONDA PAGINA DELL’INSERTO L’INTERVISTA «Poche regole per evitar guai» I NEMICI DELLA DIGESTIONE LA PAROLA AGLI ESPERTI Sì al vaccino per i bambini A PAGINA 3 LA STORIA L’ex Tatu dice basta agli eccessi A PAGINA 4 IL TEST Fra regole e trasgressione A PAGINA 5 LO SAPEVATE CHE... C’è davvero il suono del silenzio A PAGINA 6 GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2014 a cura di STEFANO TAMBURINI

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diCinziaLucchelli

Capita che certi cibi, o certipensieri, certe volte si piazzinonel mezzo dello stomaco e pro-prio non se ne vogliano andaregiù. Legata ai cibi o allo stressche sia, la difficoltà a digerire èsempre in agguato. Compliceuna vita dai ritmi serrati in cui ilpranzo si traduce in un paninomasticato in piedi al bancone diun bar, in una cena in cui ci ser-viamo un piatto di pasta di trop-po cercando di affogare la stan-chezza in un menù che recuperiin portate quello che ci siamopersi durante la giornata, in unpasto a casa di amici in cui direno a un dolce impegnativo suo-na poco cortese.Energiadalcibo

Il punto è che ogni volta chemangiamo nel nostro organi-smo si attiva un processo checoinvolge più organi: insiemeriescono a scomporre fisica-mente e chimicamente gli ali-menti in sostanze poi trasporta-te dal sangue e utilizzate dallecellule nei diversi tessuti di cuisiamo fatti. Trasformano quelloche mangiamo in energia. Unapparato prezioso, dunque, dicui dobbiamo prenderci cura,anche perché stomaco, intesti-no e fegato invecchiano con glianni, tanto più se non seguiamouno stile di vita sano.Masticarebene

Masticare con lentezza sem-bra un’abitudine fuori sincronorispetto all'intensità delle gior-nate da affrontare. Eppure, no-nostante la prevalenza sulle no-stre tavole di cibi raffinati che simandano giù in un sol boccone,dovremmo ripartire proprio daqui per entrare di nuovo in sin-tonia con il processo digestivo,che comincia in bocca.Digerire leemozioni

Dedicare tutto il tempo cheserve a un pasto è utile ma pocopuò se poi mangiamo troppo omale. Oppure se accompagnia-mo le portate con un contornodi tensioni e di stress: perché an-che le emozioni in qualche mo-

do vanno digerite. Se quello checi rimane di un pasto, seppurgustoso, è un senso di pesantez-za, gonfiore addominale o bru-ciore, il primo passo da fare èproprio quello di chiedersi se ilnostro regime alimentare sia sa-no e corretto e se non esistanomotivazioni psicologiche chepossono essere causa di stress.Una volta indagato e appuratocon l’aiuto di un medico che i di-sturbi di cui soffriamo non di-pendonoda una malattia,cometrovare sollievo?Scoprire l’acquacalda

Bere acqua calda, suggeriscePiero Mozzi, nel suo libro, “Ladieta del dottor Mozzi”, dove ab-bina regime alimentare a grup-po sanguigno. Un rimedio utilee decisamente economico, se-

condo l’autore. Quando insor-gono difficoltà digestive, scrive,si può ricorrere all’aiuto di qual-che bicchiere di acqua moltocalda: giunge nello stomaco e ri-solve i blocchi digestivi, metten-do in moto i processi della dige-stione e favorendo l’espulsionedei gas presenti nello stomacoche hanno un effetto dilatantesulle sue pareti.Sollievodatisaneespezie

L’acqua calda, in caso di catti-va digestione, si sposa bene conalcune sostanze naturali. Sonotantele varianti, a partire da unatazza di camomilla o di“canarino”, vale a dire acqua fat-ta bollire cinque minuti con laparte gialla della scorza di limo-ne. Lascelta è ampia dal decottodi foglie di alloro, da filtrare e be-

re caldissimo, a infusi in cuicompare la salvia, l’angelica o lasantoreggia. Vengono in aiutoanche le spezie, dal pepe neroalla curcuma.I falsimiti

C’è chi affronta i bruciori distomaco con il bicarbonato disodio, la punta di un cucchiaioin mezzo bicchiere di acqua.Ma questa sostanza non incidesul processo della digestione,tampona l’acidità di stomaco.Piuttosto popolare poi l’affidar-si a un sorso di Coca-cola: con-tiene un po’ di bicarbonato disodio. Da evitare i digestivi su-peralcolici, l’alcol rallenta il pro-cesso digestivo. Anche cedere alsonno dopo un pasto impegna-tivo potrebbe non essere unabuona idea: la posizione, anche

quella in poltrona, non aiuta adigerire.Il fascinodelcolon

L’ideale sarebbe cominciaredalle scelte alimentari e dallo sti-le di vita per trattare con il mas-simo riguardo l’apparato dige-rente, il cui straordinario lavoroè oggi riconosciuto. L’immagi-ne dell’intestino, ad esempio,storicamente surclassata da or-gani come cuore e polmoni, pa-re di recente oggetto di maggio-re interesse come testimonia ilsuccesso del libro di una studen-tessa di 24 anni, Giulia Enders,ricco di nozioni mediche sul te-ma. In Germania ha venduto60mila copie in due settimane.Il titolo è “Darm mit Charme”.Tradotto: “Il fascino del colon”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Ne abbiamo sentite ditutti i colori e,diciamolo pure, anche

provate. Sì, perché a chiunquesia capitato di digerir male e diaver sfidato il fegato con cosecome cavoli e salsicce opeperonate sul far della notte,poi è capitato di tentarqualunque cosa per smettere disoffrire. In molti casi bensapendo che ci sarebbe statoben poco da fare e in altri conmalriposte speranze. Ladigestione, anche in soggettisenza alcuna patologia, è cosatroppo delicata per poter esseraffidata a stregonerie o, peggioancora, a rimedi che rischianodi essere ancor peggio del male.Uno fra questi, il grappino,magari in reiterati bicchierini afine pasto, è certamente causadi altri guai. Altri ancora, sempreper rimanere nell’empirico,come le mezze lattine di Cocacola buttate giù in pomeriggi dasonnolenza digestiva, possonoregalare il sollievo dovuto allepiccole dosi di bicarbonato maregalare altri piccoli problemi.Insomma, meglio nonimprovvisare. Oggi, con l’aiutodegli esperti, vi offriamo unaserie di consigli utili su duefronti. Il primo è come evitare diavere a che fare con digestionidifficili; il secondo, cosa fare difronte agli eccessi. Perché suuna cosa si può esser certi: sì,vanno bene le raccomandazionima poi il richiamo della buonacucina può colpire tutti, anche iprofeti dell’alimentazionepolitically correct. E poi nonbisogna mai scordare che ilpiacere della tavola contribuisceal buon vivere. Insomma, se glieccessi non sono la regola e senon soffrite di particolaripatologie, anche uno stravizioogni tanto si può sopportare.Soprattutto se sapete come farenel caso in cui dopo il conto delristorante vi arrivi anche quellodell’apparato digerente.

@s__tamburini©RIPRODUZIONE RISERVATA

Cibisbagliatimaanchecattivipensieri fra inemicidiunbuon“dopopranzo”Esevicapitadistarmale,occhioai falsimiti...

ILPUNTO

Se la tavolavi presentail conto (c.l.) Il mangiare è un

piacere ma non bisognamai abusare. Mangiaremale, troppo oin fretta puòinfattidiventare una sfidamolto ardua per il nostroapparatodigerente. «È unamacchina miracolosa chedeve lavorare per tutta lavita», spiega AntonioGasbarriniprofessoreordinario diGastroenterologia delPoliclinico Gemellidell’Università CattolicadiRoma e direttore dell’unitàoperativacomplessa diMedicina internaeGastroenterologia delGemelli. «Per capire lostraordinario lavoro checompie – aggiunge – bastapensare a cosa fa di unafiorentina: la mastica, la“spacchetta”, fa in modochegli elementi semplicivenganoriutilizzati adesempio per creare unpezzodi muscolo o nelsangue. Ma attenzione,dopoi 45 anni puòcominciare a nonfunzionarepiù in modoottimale».➤ CONTINUA NELLA SECONDA PAGINA DELL’INSERTO

L’INTERVISTA

«Pocheregoleperevitarguai»

I NEMICIDELLADIGESTIONE

LAPAROLAAGLIESPERTI

Sìal vaccino per i bambini

A PAGINA 3

LASTORIA

L’ex Tatudice basta agli eccessi

A PAGINA 4

ILTEST

Fra regolee trasgressione

A PAGINA 5

LOSAPEVATECHE...

C’èdavvero il suono del silenzio

A PAGINA 6

GIOVEDÌ16OTTOBRE2014 acura diSTEFANO TAMBURINI

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➤ DALLA PRIMA DELL’INSERTO

La digestione è un meccani-smo a rischio usura?

«Il processo con cui il nostroorganismo assorbe gli alimentiche mangiamo è di una com-plessità straordinaria. Comin-cia con la masticazione, in boc-ca, nel buon contatto tra salivaecibo, continua nello stomaco enell’intestino, coinvolge pancre-as e fegato. È un meccanismoperfetto nelle persone giovani ein ottime condizioni di salute.Ma con il tempo anche in chi èsano, si altera, a causa dell’in-vecchiamento degli organi».

Cosa c’è all’origine di unacattiva digestione?

«La nostra alimentazione og-gi è sbagliata per il nostro orga-nismo. Di fatto abbiamo lo stes-so Dna di centomila anni fa, mauna dieta completamente diver-sa. Nell’antichità mangiavamocinque o sei volte al giorno bac-che, frutta, carne solo ogni tan-to. Alimenti a bassissimo indiceglicemico. Non ci nutrivamo dipasta, di cibi raffinati o ipercalo-rici. Il nostro processo digestivonon è fatto in origine per ali-menti a rapido assorbimentoglicemico. La dieta del benesse-re ci ha portato invece a un regi-me molto povero in fibre. Se vo-lessimo assecondare il nostroorganismo dovremmo mangia-re meno come quantità e piùspesso, introdurre frutta e ver-dura quattro o cinque volte algiorno, evitare alimenti raffina-ti».

Il nostro corpo non si è ade-guato ai cambiamenti?

«Il corpo umano è bravo adadattarsi all’ambiente e infattiesistono nel mondo regimi ali-mentari molto diversi, ma poine paga le conseguenze in ter-mini di salute. La dieta è la pri-ma di tutte le medicine».

Quali sono i consigli per di-gerire bene?

«Meglio evitare cibi molto raf-finati e ad alto indice glicemicoe masticare a lungo quelli ricchidi fibre o impegnativi come lacarne. La velocità di masticazio-ne è legata anche all’alimento:se ricco di fibre, come l’insalata,è più lenta; se ad alto indice gli-cemico, come una merendinaindustriale, è molto più veloce.È preferibile cominciare un pa-

sto con la verdura perché riduceil senso di fame. Frutta e verdu-ra andrebbero mangiate alme-no tre, quattro volte al giornoper assicurarci una quantità suf-ficiente di fibre, cruciali ancheper nutrire il nostro “cervello co-lonico” fatto di batteri».

Ci sono cibi che più di altrirestano sullo stomaco?

«Variano da persona a perso-na. Ci sono proteine e carboi-drati contro i quali si possonosviluppare allergie o intolleran-ze. Molte sono nate come mec-canismo di protezione del no-stro organismo. Come la comu-ne intolleranza al lattosio, colpi-sce il 30, 40 per cento degli italia-ni sopra i 25-30 anni. Nata perevitare che mangiassimo i latti-cini che, prima della nascita delfrigorifero, in poco tempo si de-

terioravano. Esistono poi malat-tie per cui si fatica a digerire cer-tialimenti».

Quali sono gli effetti una cat-tiva digestione?

«Sono di tipo gastro-intesti-nali e poi eventualmente extradigestivi. I primi sono pesantez-za di stomaco, meteorismo,gonfiore e certe volte anche do-lori addominali. Poi ci possonoessere malessere addominale,maldi testa e sonnolenza».

Quali rimedi adottare?«La prima cosa da fare è capi-

re il motivo per cui la digestioneè alterata. Dunque chiedersi sel’alimentazione sia stata sana ecorretta o se esistano motivazio-ni psicologiche causa di stress.Occorre parlare con il medicoper escluderela presenza di unamalattia».

Una volta ricondotta la diffi-coltà digestiva alla dieta, tisanee spezie fanno bene?

«Camomilla e altre tisane cal-de aiutano nella misura in cui latemperatura sblocca la contra-zione. Il canarino, ad esempio,fatto con buccia di limone, rila-scia sostanze che con il teporedell’acqua possono dare sollie-vo. Alcune spezie come curcu-ma e pepe nero favoriscono losvuotamento dello stomaco, apatto però che non sia infiam-mato».

La Coca cola aiuta a digeri-re?

«Contiene un po’ di bicarbo-nato di sodio, che tampona l’aci-dità gastrica. Ma contiene an-che caffeina e dolcificanti. Aven-do molti zuccheri, alza l’indiceglicemico».

I cosiddetti digestivi supera-coloci ?

«Non aiutano, anzi, rallenta-no il processo digestivo e dan-neggiano la barriera gastrointe-stinale. Non solo. L’alcol, se as-sunto in quantità elevate, deveessere metabolizzato dal fegatocon produzione di altri prodottidel metabolismo a sua volta tos-sici per altri tessuti. È tollerabileinvece per una persona sanauna bevanda che contenga bas-se quantità di alcol, come unbicchiere di vino o birra, duran-

te il pasto».E gli antiacidi?«L’uso implica la presenza di

una sottostante gastrite o esofa-gite, condizione che di per séprovoca un rallentamento delladigestione. È importante distin-guere tra chi è sano, mangia ma-le e ha difficoltà digestive e chipur mangiando bene ha ugual-mente difficoltà. Nel secondocaso bisogna indagare con unmedico. Potrebbe esserci un’in-fiammazione dello stomaco odell’esofago».

Va assecondato il sonno?«In genere sì, ma se segue il

pasto potrebbe farci capire cheabbiamo avuto un pasto diffici-le o pesante. Inoltre, mettersi inpoltrona subito dopo aver man-giato potrebbe peggiorare il pro-cessodigestivo».

Quando è lo stress a blocca-re la digestione, meccanismo erimedi sono uguali?

«Le condizioni di stress posso-no alterano la digestione, ren-derla più difficile. Questo per-ché il nostro apparato digerenteè controllato da un sistema ner-voso neuroenterico che comu-nica di continuo con il sistemanervoso centrale. Sono due cer-velli che parlano tra loro: quellointestinale è complesso e risen-te moltissimo di emozioni estress e può essere condiziona-to dall’altro. Aumenta ad esem-pio la motilità. Il bisogno di an-dare in bagno prima di una pro-va importante come un esamealtro non è che un meccanismodi difesa arcaico: di fronte al pe-ricolo si fugge e per fuggire biso-gna essere “svuotati”. Quandosi è stressati il consiglio per dige-rire al meglio è quello di mangia-re in modoleggero».

Cinzia Lucchelli@cilucchelli

©RIPRODUZIONE RISERVATA

LALETTERADELMESE RISPONDE LA DOTTORESSA SUSANNA ESPOSITO*

Vaccino influenzaleper ibambini? Protezionesicura

LACURIOSITÀ

Puòservireanche lo yoga

Sonomadre di una bambina di sei anni che ognianno puntualmente si ammala di influenza, per-dendo lei giorni di scuola e noi giornate di lavo-ro. La nostra pediatra di famiglia ci consiglia ilvaccino ma ho molti dubbi al riguardo.

MARIA,34 ANNI, PADOVA

L’influenza ricorre ogni inverno, se purcon un andamento imprevedibile. Ed è or-mai alle porte, per questo bisogna arrivarepreparati ricordando che la più efficace for-ma di prevenzione è la vaccinazione. E se, ingenerale, si raccomanda la vaccinazione in-fluenzale negli anziani e nei soggetti a ri-schio, ormai sempre più Paesi la raccoman-dano anche nel bambino sano che frequentala comunità scolastica. Novità della prossi-ma stagione 2014-2015 sarà l’avvio in tuttaEuropa, Italia inclusa, di studi clinici sull’ef-ficacia dei nuovi vaccini influenzali quadri-valenti che dovrebbero permettere di ottene-re una maggiore protezione rispetto ai vacci-

ni trivalenti attualmente sul mercato in Eu-ropa.

*DIRETTOREDELL’UNITÀ DI PEDIATRIA

AD ALTA INTENSITÀDI CURA DELL’OSPEDALE

MAGGIORE POLICLINICO DI MILANO

E PRESIDENTEDELLA SOCIETÀ

ITALIANADI INFETTIVOLOGIA PEDIATRICA

BENESSERE&SALUTE 16OTTOBRE2014ILTEMADELMESE » L’APPROFONDIMENTO

«Guai a usare superalcolicipeggiorano la situazione»Il professor Gasbarrini: «Camomille e tisane calde aiutano, così come alcune speziementre il bicarbonato e la Coca cola tamponano solo l’acidità gastrica»

Loyoga, per chi lo studiaelopratica, può facilitare ladigestione.Questo in virtùdelladefinizione stessadella filosofia su cui sibasa:nellavarietàdinamica ilmovimento, attraverso leposizioni,purifica il corpomentre il controllo delrespiro,attraverso laconcentrazione,calma isensipreparando allameditazioneedeventualmenteallacontemplazione, intesacomeunione dell’animacon il divino. Esistonononuna,ma diverseposizionichestimolano la parte delcorpocoinvolta nelprocessodigestivo. Tra lepiùconosciute quelledelguerriero (virasana I, II e III)che, rafforzando laregionepelvica, favorisconol’eliminazionedel gonfioreintestinale.

16OTTOBRE2014 BENESSERE&SALUTE

ALIMENTAZIONE: CONSIGLI UTILI■ Un’alimentazione corretta è la prima di tutte le medicine per il nostro organismo■ Iniziare un pasto con la verdura■ Masticare a lungo e con calma■ Mangiare frutta e verdura almeno tre o quattro volte al giorno■ Non solo cibo: anche gli stati d’animo condizionano la digestione■ Se la digestione è lenta o diffi cile risalire alle cause: cattiva alimentazione? Stress? In caso di alimentazione sana e di mancanza di tensioni emotive, indagare con un medico

Controlapsoriasiqualiiprodottimigliori?

Soffrodi unapsoriasiabbastanzaestesa e visibile eapplicograndiquantità di idratantipermigliorare lecondizioni dellelesioni.Comepossoscegliereprodotti che siano il piùnaturalipossibile?(Enrico,32anni,Pisa)

➤ Risponde la dottoressa PucciRomano, specialista in dermatologiae venereologia, Roma.

Haragione,orientarsi tra leetichettee iclaimchedichiara-no iprodotti naturali, ecologiciobiologicinonèunacosasem-plicissimaeunapelle patologi-cacome quellapsoriasica puòbeneficiaredi unapproccio incui la chimicasiapiù“verde”.Leconsigliereiprodotti conunelenco ingredienti (Inci)corto,con laminorequantità possibi-lediderivatidel petrolio (petro-lati,paraffina, vaselina,silico-ni)e di prediligereprodotti chepreferiscano gliolii vegetali(karitè,oliva, riso,grano, avo-cado), riconoscibili dal nomelatino.

Mipiaccionoicavolimal’odoredàfastidio

In famiglia tutti brontolanoquando faccio cuocere i cavoliperché “puzzano”.Devo propriorinunciarea questi alimenti che tral’altromipare faccianoanche moltobene?(Mara,52anni, Ivrea)

➤ Risponde la biologa nutrizionistaGigliola Braga, Roma.

I cavoli contengono i compostisolforaticheconferiscono incaratteristicoodore–nontrop-popiacevole – alcavolo incot-

tura.Queste sostanzesi sonorivelatepreziosissime per lasaluteumanaperché proteg-gono l’organismoconeffettiantibatterici,antinfiammatorieantitumorali.Per rendereatti-ve lemolecole chesi trovanoneicavoli allo stadio “latente”,sononecessarieuna lievecot-turae la masticazione che,frantumandoicomparti, lascia-nomescolare le sostanze inmodo daformare icompostibiologicamenteattivi.Permini-mizzare l’odoresenzarinuncia-reaqueste importantipreroga-tive nutrizionali, si possonocuocererapidamente quandononc’ènessunoincasa,curan-dodi arieggiaresuccessiva-mente i locali.

Emotivitàestressprovocanol’orticaria?

Sonouna personamoltoemotivaeda quattro anni a questaparte faccioun lavoropiuttostostressante.Ho notato chequandosonomolto tesa mi appare unaviolentaorticaria. Può esserci unacorrelazionediretta con ilmio statoemotivoocon questostress dalavoro?(Livia,33anni,Pavia)

➤ Risponde la dottoressa EdySalvadori, psicopedagogista.

Unarecente ricercadegli“Annalsofallergy, asthma andimmunology”ha confermatochestatidi alterazione psi-co-emotivapossono attivareunareazionedelle immunoglo-buline escatenare unarispo-stadicarattereallergico. Impa-randoagestire la tensione conadeguatetecniche potrebbedunqueteneresotto controlloquesta formadi orticaria. Que-stascoperta conferma lavisio-neolisticache lega corpo,

mente,spiritoedemozioni edèper questomotivo che la invi-toa riflettere suglieffetti delpropriostiledi vita sull’epider-mide,checostituisce la partecorporeacheentra in correla-zionecon il mondoesterno.Leconsigliocomunque, se ilpro-blemadovesse continuare apresentarsi,di ricorrere aunospecialista.

Miofigliononvuoledormiredasolo

Sonomadre di unbambino dinoveanni cheda quest’estate nonvuolepiùdormire da solo: sesiaddormenta nella sua cameretta sisvegliadurante la notte evienedanoi nel lettone. Fa spessobruttisogni e unasera ha fattopipì a letto.Il pediatra ci ha prescritto lamelatonina, la situazione èmiglioratama non miparedel tuttorisolta.Sono moltodispiaciutaecomincioanchea preoccuparmi unpo’.(Miriam,37anni,Salerno)

➤ Risponde la dottoressa AdeliaLucattini, psichiatra, psicoterapeutae psicoanalista.

Puòcapitare inogni periododell’annoche ibambini abbia-nodei periodidi “paure” cheimpediscono loro didormiretranquillamente.È importanteinquesticasi cercaredi capirequalisiano le ragioni, cambia-menti in famiglia, malattie diamicio parenti,oanchepreoc-cupazioneper l’andamentodell’attivitàscolastica. In que-sticasi èsempre consigliabileunaconsultazionepsicoanaliti-ca, in tre,cinque incontri con ilbambinoe duecon i genitori. Ilbambinopuò tranquillizzarsigiàdaiprimi colloqui e igenito-riavere uno scambio proficuoe indicazioni precisedal tera-

peutaper superarequestomo-mentodi difficoltàe ritrovarelaserenità.

Leisivedebruttamapropriononloè

Miamoglie ha 35 anni, èunabelladonna ma ha unapercezionedel proprio aspetto fisicototalmentesbagliata: si vede bruttae,proprioper questo motivo, hadecisodi ricorrerealla chirurgiaplastica per rifarsi il senoe il naso. Ègiustoche si sottopongaa questiinterventi?(Giuseppe,38anni,Pescara)

➤ Risponde il dottor ErminioMastroluca, chirurgo plasticoromano e responsabile del settoreChirurgia della Clinica Villa AnnaMaria di Roma.

L’Oms(Organizzazionemon-dialedellasanità) stabiliscecomeconcetto di salute«unostatodi completobenesserefisico,mentale esociale». Seunaparte delcorpoprecludequestobenessere si ricorre,certevolte,allachirurgiaplasti-ca.Alcune pazienti, palese-mentedismorfofobiche ode-presse, trasferiscono sulpro-priocorpounmalessere socia-le, lamentando difetti lievi delvisoodel corpocomecausaprincipaledel loro sentirsi“inappropriate”.Gli interventi,talvolta,si trasformanoperò ingrandicambiamenti interiori, erendonopiù sicuradisè ladon-na.Le consiglio quindidi la-sciar fareasua moglie lascel-tacheritiene piùopportuna.Nonmancando,però, di ricor-darlecheèbellissima.

Undoloreallagambaeilrischiotendinite

L’altrogiornostavo giocandocon ilmio canequando,nell’abbassarmiper raccogliereunpalla, ho sentito doloredietro lagamba.Ho effettuatouna seriediaccertamenti emi hannoriscontratouna tendinosi e dettoche, con questasituazione, rischiola rotturadel tendine d’Achille. Cosaposso fare?(Andrea,36anni,Trieste)

➤ Risponde il dottor Riccardo Foti,chirurgo ortopedico dell’aziendaospedaliera Sant’Andrea di Roma.

Latendinosiè una degenera-zionedel tessuto tendineopro-gressiva espesso asintomati-ca. In effetti predispone allarotturaperché rende il tendinemenoelasticoe resistente alletrazioni.Esistono terapiecheriesconoadarrestare tale inde-bolimento: tra queste,efficacisono i trattamenti con le onded’urtoe le infiltrazioni localidifattoridi crescita finoal tratta-mentochirurgico. Tutti miranoalla“rivitalizzazione”del tendi-ne.

diCinziaLucchelli

Un lavoro di squadra peruno scopo comune. La digestio-ne è un processo lungo e artico-lato che coinvolge, tra gli altri or-gani, stomaco, intestino, fegatoe pancreas e in cui giocano unruolo importante anche i batte-ri. Tutti uniti con l’obbiettivo diassimilare dagli alimenti chemangiamo le sostanze destina-te a nutrire il nostro corpo. Sonoinfatti costituiti da molecoletroppo grandi e complesse peressere assorbite senza trasfor-mazione alcuna.

Comincia in bocca con la ma-sticazione e la miscelazione delcibocon la saliva, che comportaanche la sterilizzazione di tuttociò che introduciamo con gli ali-menti. I coloranti, ad esempio.Il cibo, attraverso l’esofago, or-gano di transito, passa quindi al-lo stomaco che ha una funzionecruciale. Entrano in gioco i suc-chi gastrici e due enzimi chescindono le proteine e comin-ciano la digestione dei grassi.Quindi il cibo scende nell’inte-stino tenue, lungo sei metri e di-viso in duodeno, digiuno e ileo.Ogni tratto ha una sua funzionema si può dire, in generale, chesia l’organo centrale dell’assor-bimento. Come nello stomaco,la digestione avviene in due fasi:una chimica (secrezione e azio-ne di succo pancreatico, bile esucco enterico) e una meccani-ca (movimenti dell’intestino).

Tutto quello che non viene as-sorbito arriva al colon. Dove sitrova il microbiota intestinale,vale a dire un insieme di batteri,miceti e virus, oggetto di nuovericerche scientifiche.

«È un organo nell’organo –spiega Antonio Gasbarrini – pe-sa un chilo, quanto il fegato, edè dotato di tre milioni di geni.Ha un ruolo nell’attivare il siste-ma immunitario e metabolizza-re tutto quello che non possia-mo metabolizzare da soli. Tuttoquello che non è stato prima as-sorbito viene “spacchettato”•daqueste comunità di batteri chene estraggono tutte le caloriepossibili, tenendone un po’ persè e dando il resto a noi». Il mi-crobiota intestinale è parte inte-grante dell’organismo: si è co-perto che ha un effetto su diabe-te e obesità, su malattie infiam-matorie intestinali, su tumoridell’apparato digerente.

La messa a punto di questomeccanismo complesso, che cigarantisce giorno per giornol’energia per vivere, la nostrapersonale benzina, non sareb-be completa senza la partecipa-zione di altri due organi: il pan-creas e il fegato. Il fegato è parti-colarmente prezioso. Può esse-re visto come una sorta di labo-ratorio chimico in cui tutto arri-va e viene scomposto e imma-gazzinato per poi essere ridistri-buito nell’organismo e utilizza-to sotto forma di proteine, zuc-cheri, grassi.

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COME FUNZIONA

Stomaco, intestino, fegato...un grande lavoro di squadra

03DOMANDE&RISPOSTE02

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LASTORIA

diSaraFicocelli

Adora le prelibatezze giappo-nesi e italiane. Le piace cucinaree la pasta è una delle sue speciali-tà, pur essendo cresciuta con lacucina russa. Il suoi piatti preferi-ti? Patate e pasta, e va matta perle pappardelle con funghi “allaAlfredo”, le insalate fresche, le bi-stecche e le zuppe. Di chi stiamoparlando? Di una donna con unfisico da urlo, capelli rossi e pelledi porcellana, Lena Katina, can-tante russa ex componente delduo pop femminile Tatu (con Ju-lija Volkova), personaggio im-possibile da dimenticare. Cosìcome per lei è impossibile di-menticare noi: «Amo l’Italia! –esclama – È uno dei Paesi più bel-li. Con le Tatu abbiamo avutomolto successo da voi, ci siamostate molte volte e per quello cheso abbiamo nel Belpaese ancoramolti fan. Il 14 novembre cante-rò a Roma per presentare il nuo-vo album e ne sono davvero feli-ce!».

L’alimentazionesanaLena non è particolarmente go-losa e quindi grossi problemi didigestione non ne ha mai avutima tempo fa, dopo un’opera-zione alla cistifellea, qualche ef-fetto collaterale lo accusò an-che il suo bel corpicino. Da allo-ra, l’alimentazione sana è il suochiodo fisso. «È importante fa-re attenzione a quanto e cosamangiare. Basta scegliere cibosano e si possono evitare i pro-blemi di digestione!», spiega.«Mangiar bene è molto impor-tante per me: cerco di evitare icibi troppo grassi e alla carne eal pesce di abbinare sempreun’insalata o verdure alla gri-glia o al vapore. Faccio in mododi mangiare ogni quattro ore emai dopo le sette di sera: que-sto aiuta ad avere una buona di-gestione e a restare in forma».SaggezzagiovanileQueste parole così sagge strido-no un po’ con la ragazzina acer-ba e trasgressiva dei tempi di“All the things she said”, canzo-ne che nel 2002 fece scalpore

raccontando l’amore difficile etormentato fra ragazze, contanto di bacio tra le due nel vi-deo. Lena ora corre da sola e ilsuo nuovo album si intitola“This is who i am”, un po’ comea dire che questa volta a presen-tarsi al pubblico sarà davverolei, bella, vitale, ironica, sensua-

le.Nonpiù incoppiaL’uscita è prevista per il 14 no-vembre prossimo. «Sono vera-mente felice – racconta - dipubblicare finalmente il mio al-bum, ho cominciato a lavorarciben cinque anni fa, e i miei fanhanno atteso tutto questo tem-

po appoggiando il mio lavoro,non so come ringraziarli!».

Rispetto al passato, il disco ètuttavia basato su stili musicalimolto diversi. «Io e la mia colle-ga non abbiamo mai scritto lecanzoni delle Tatu – spiega – ecosì, quando ho avviato la miacarriera da solista, ho deciso di

partecipare alla creazione ditutte le canzoni, progredendonon solo come artista ma comeautrice, e tutto ciò è avvenutograzie al mio team, che ha insi-stito affinché io facessi questopasso. Nelle canzoni si notachiaramente l’evoluzione dellamia musica, del mio umore e

delle tematiche. Sono moltosoddisfatta del mio lavoro, rap-presenta me nelle diverse fasidella vita. Ogni brano raccontauna storia su di me, i miei amicio semplicemente quello cheavevo in mente mentre scrive-vo».LamusicaragionedivitaLena si sente dunque moltocresciuta rispetto a 12 anni, so-prattutto come artista. «Ho fat-to parte di un duo per tantotempo – continua – cosi è statodifficile trovarmi a un certopunto sul palco da sola. Ma lamusica è la mia vita, e so cheandrà tutto bene. Canto daquando ero piccola. A quattroanni ho iniziato a studiare ilpianoforte e a sei a frequentareuna scuola per continuare conil piano, proseguendo per setteanni. A nove anni ho iniziato acantare e a ballare con un grup-po di bambini, gli “Avenue”, ein seguito con i “Neposedy”.Avevo 13 anni quando è inizia-to il casting e 14 quando abbia-mo creato le Tatu». Il resto, losapete già.

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16OTTOBRE2014 BENESSERE&SALUTE

Maggioranza scelte dispari

cercHi di rispettarele BUone regole

Maggioranza di scelte pari trascUri Un po’il tUo Benessere

Mantieni abitudini di vita e alimentari consolidate, a volte però con spiacevoli conseguenze. Ami i cibi saporiti e le bevande aromatizzate dimenticando spesso di usare accortezze che aumenterebbero la loro digeribilità. L’abbinamento corretto dei cibi, l’utilizzo di spezie digestive, qualche attenzione nello stile di vita come orari, attività, moto, ti aiuterebbero molto.

8 scelte contro 9dipendedalle sitUazioni

Abitualmente stai attento alle buone regole alimentari e di vita per evitare pesantezza o gonfiori a stomaco e intestino. Quando ti lasci trascinare dalle situazioni o sei sotto stress cerchi di rimediare con digestivi o con il movimento. Conosci abbastanza le regole ma talvolta le aggiri senza pensarci. Puoi senz’altro migliorare nella la cura di te stesso.

Cerchi di seguire le regole della buona digestione in abitudini, stile di vita e dieta. Stai attento al tuo benessere psicofisico, conosci le qualità dei cibi, come abbinarli e i rimedi, naturali e medici, che favoriscono la digestione. Non ti privi di cose appetitose o stuzzichini ma integri con fermenti, digestivi e facendo attenzione a come sono preparati. Bene!

Scegli, per ogni affermazione, quelle che più si avvicinano al tuo modo di pensare o di fare

1. Quando sono stanco mangio davanti alla tv o sul divano.

10. Se sono stressato, preferisco tenermi leggero con cibo e bevande.

9. Cerco di andare a riposare almeno un paio d’ore dopo aver pranzato o cenato.

2. Cerco di usare verdure crude, yogurt, spremute e formaggi fermentati.

11. Mi fa sempre piacere poter fare due passi dopo un pasto abbondante.

3. Quando lavoro uso bevande gassate light o con un po’ di caffeina.

12. Condisco la pasta alternando olio, burro, aglio e peperoncino o ragù.

4. Se vado di fretta faccio colazione con pane, fette biscottate, marmellata e frutta.

13. Il sorbetto o la spremuta di limone mi aiutano a digerire meglio.

5. Per risolvere problemi di stomaco e intestinali mi affido al mio medico.

14. Se latte, formaggi o cibi grassi mi causano alitosi, prendo degli appositi enzimi masticabili.

6. Per aromatizzare uso zenzero, menta piperita, finocchio o cardamomo.

15. Anche se ho poco tempo,il cibo per me è un momento di piacere e relax.

7. Quando mangio uova con pesce, patate o formaggio, poi prendo un digestivo.

16. Cerco di bere molto, acqua, succhi di frutta, té, tisane, spremute, lontano dai pasti.

8. Se ho fretta e faccio grandi morsi, mastico il più possibile. 17. Non faccio mai sport “per digerire”.

Lena Katina, oggi cantante solista, e nella foto in alto con Julija Volkova ai tempi delle Tatu, gruppo trasgressivo

LASCHEDA

Dalbaciosafficoal lookclassical

E tu, che rapporto hai con il cibo?La saggia ex Tatu:«Basta eccessi,digestione salva»Lena Katina, già cantante trasgessiva, ora si esibisce da sola«Mangiar bene è troppo importante per la salute»

Dopo lo scioglimentoufficiale edefinitivo delleTatu., il gruppopop russodimaggiorsuccessonellastoriadella musica (quellodelbacio saffico), capacediraccogliere25 tradischid’oroe di platino in altrettantiPaesidiversi, Lena Katinaesordiscecome cantantepopsolista.Nel frattempo sièsposata ed è diventata unacantante indipendente conunapropriaetichetta (KatinaMusic),capacedi scalare lavettadelleclassifiche. Oggisipresenta conuna nuovaimmagine,chic,classical,pop, lontana anni luce daquella trasgressiva delleTatu.

Dal rapporto con il cibo a capi-re quale possa essere quellocon la digestione e con glieventuali problemi derivati, ilpasso è breve. Rispondendo al-le domande del test in pochi

passaggi potrete capire qual èil vostro profilo: inclini a tra-scurare il benessere o a rispet-tare le buone regole. Volendoc’è sempre una via di mezzoche vi fa distinguere da situa-

zione a situazione. Bastano po-chi minuti per scoprirlo.

a cura della dottoressaAdelia Lucattini

[email protected]

FRAREGOLEETRASGRESSIONE

ILTEST 05BENESSERE&SALUTE 16OTTOBRE201404

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‘‘ILPROFESSORWEHR

Manelrumoreveroc’èunlimiteoltre ilqualeipericoli sonoaltissimiFragliambientiarischiolediscoteche

Unostudio italiano, appenapubblicato sulprestigioso“NewEngland journal ofmedicine”, rivela che lapredisposizionegenetica è il fattoreprincipale per laceliachia: ibambini condue copie delgeneHla-Dq2 hannoinfatti il doppio dellaprobabilità disviluppare l’intolleranzarispettoaquelli che non lepossiedono. L’80per centodeicasisi manifesta inoltre entro iprimi tre anni divita: con unsempliceesamedelsangue alla nascitasarebbe perciòpossibile individuare i bimbia rischioper intervenireconstrategie diprevenzione escreening mirati, così da ridurrelaprobabilitàdi celiachia ediagnosticarlatempestivamente.

Lamarijuana“in pillole” èmolto più efficace dellacannabisfumatanell’alleviare ildolore e fa menomale degli “spinelli”in terminidi rischio di dipendenza.Lorivela una sperimentazioneclinica eseguitasu trentasoggetticondotta da Ziva Cooper del “Collegeofphysiciansand surgeons”dellaColumbia Universitydi NewYorkeappena pubblicata sulla rivistaNeuropsychopharmacology.Nelcasodel farmaco per via orale l’effettoè risultato dipiùlungadurata e i rischidi abusoe di assuefazionerisultanonotevolmenteridotti rispettoa quelli della marijuanafumata.

diFedericoSanjust

Avete mai sentito il “suono”del silenzio? Magari in campagnao in un paesino dove non ci sonoautomobili? Ebbene – è una sco-perta di pochi anni fa– il cervelloè effettivamente in grado di ascol-tare questo suono che è fonda-

mentale per ascoltare il suono ve-ro, quellotradizionale.

Uno psicologo dell’universitàdell’Oregon, negli Stati Uniti, Mi-chael Wehr, nel 2010 ha scopertoche il nostro cervello ha due cana-li dedicati alle informazioni acu-stiche, due livelli di ingresso macon funzioni completamente di-verse.

DuecanaliOrecchio e corteccia uditiva

hanno due canali: il primo tra-sporta l’indicazione suono vero eproprio; il secondo trasporta l’as-senza del suono e, cioè, il silenzio.Insomma, si è scoperto che il suo-no, o il rumore, provocano, sì, l’at-tivazione dei neuroni uditivi, manon si spengono quando il suono

cessa, perché arriva, in sostanza,un altro segnale, il segnale del si-lenzio. Qualcuno ricorderà la can-zone di Paul Simon e Art Gar-

funkel “The sound of silence”epuò essere interessante osservareche la canzone è dedicata a quelsuonoche si sente inmezzo a una

folla che «chiacchera senza parla-re e ode senza ascoltare».

In pratica è un rumore che vie-ne escluso e diventa silenzio.

Esattamente come si fa quando sicerca di ascoltare qualcuno cheparla – e che ci interessa – sullosondo di una folla rumorosa o,peresempio, di una festa.Il rumoreassordanteOvviamente c’è un limite. Se il ru-more è assordante il nostro cer-vello, esattamente come un com-puter, non distingue più. Il rumo-re che ci impedisce di capire e cidanneggia l’udito è quello oltre80-90 decibel.

Se continuativo davvero portaalla sordità. I rumori oltre i 100 so-no pericolosissimi ma difficil-mente sono continuativi. Il trenoin corsa raggiunge i 115 decibel.Però c’è un caso i cui bisogna tre-mare perché siamo oltre i 100 de-cibel e per molte ore di seguito: èla discoteca. Dopo un“trattamento” di questo genere sisente meno e male, in modo ovat-tato. Ma tutto passa il 14-15 ore.Che fare? Evitare assolutamentela discoteca tutti i giorni e, se pro-prio ci si deve andare, tenersi benlontano dalle casse acustiche.

E qui si torna, paradossalmen-te, al silenzio: se l’udito viene dan-neggiata seriamente il primo ef-fetto è proprio quello di non di-stinguere più bene suono e silen-zio, di arrivare a un suono ovatta-toe a un ronzio indistinto. Megliostareattenti.

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PERCHIUDERE

Pettodi verdura ai ferrisuverdura wok

BENESSERE&SALUTE 16OTTOBRE2014

PERGLIUSITERAPEUTICI

Lamarijuana?Meglio inpasticche

TISANAALLO ZENZEROEPOMPELMOROSA

INGREDIENTI

60grammidi tè verde

in foglie; 20grammi

di buccia di

pompelmoessiccata;

20grammidi

zenzero.

PREPARAZIONE

Miscelategli

ingredienti e utilizzate

trecucchiaini per ogni

tazza: portatea

ebollizionedell’acqua

e lasciate in infusione

per8-10minuti.

16OTTOBRE2014 BENESSERE&SALUTE

di GIGLIOLA BRAGA

L’esplosione di colori tipicidella nostra mediterraneità,amplificata dai sapori esoticidellacurcuma, del curry e dellozenzero, contribuisce ad arric-chire nutrizionalmente questomenù per l’abbondante pre-senza dei preziosissimi fito-composti. Queste molecole,checonferiscono i caratteristicicolori e i particolari sapori a

moltissimi vegetali, svolgonoun’importantissima funzionedi protezione del nostro organi-smo e lo stimolano a una spe-cie di ringiovanimento cellula-re. Anche l’olio extravergined’oliva, qui ampiamente utiliz-zato, è una preziosa fonte diqueste sostanze che contribui-scono a farne il condimento ot-timale. Le rapide cotture nelwok consentono di mantenereal massimo le prerogative nutri-

zionali di ogni singolo ortaggioche, oltre ai fitocomposti, con-tiene delle vitamine che risen-tono della prolungata esposi-zione al calore. Se si tolgono leparti eventualmente bruciatedel tacchino, perché sospettatedi cancerogenicità, anche lacottura alla piastra o ai ferri èottima.

*autrice di “L’alimentazionegiustaper tuo figlio”

Sperling&Kupfer - 2011

LAPAROLAALLANUTRIZIONISTA

Coloritipicimediterraneiunitiaisaporiesotici

● INGREDIENTI

■ 1kgcarote; ■ 2cipollebianche; ■ 1patata; ■ 3cmradice

zenzerofresco;■ 2cucchiaiolioextrav.oliva;■ 25grmarga-

rina;■ 2 l.brodovegetale;■ prezzemolo; ■ sale;■ pepe

ESUBITODOPO

Zuppadi caroteallozenzero

Tagliate le cipolle, lo zenzero e la patata. Pelate lecarote e riducetele a bastoncini. Fate appassire lacipolla in un tegame con l’olio, aggiungendo anche uncucchiaio di brodo, poi unire le carote, lo zenzero, lapatata, sale e pepe. Coprite il tutto con il brodo elasciate cuocere a fuoco lento. Passate tutto al mixerediluite con altro brodo. Mantecate con la margarinaeguarnite con zenzero e qualche foglia diprezzemolo.

● ICONTEGGINUTRIZIONALISONOPERPERSONA

CALORIE GRASSI COLESTEROLO FIBRA150 5 5 8

● ICONTEGGINUTRIZIONALISONOPERPERSONA

CALORIE GRASSI COLESTEROLO FIBRA450 8 6 10

LERICETTELOSAPEVATECHE...

Il suono del silenzioesiste davveroe “allena” l’uditoUno studio recente certifica l’esistenza di un doppio canaleper far arrivare al cervello le informazioni acustiche

Paul Simon e Art Garfunkel, il primo autore e insieme esecutori della celebre “The sound of silence” (1974)

I cattivi stili di vita fannomalealla sessualità.E la cattivasessualitàhaun impattonegativosulla qualitàdi vita. Il 60% degliuomini over40 condisfunzione erettile,peresempio, dormemale,ogninottesi sveglia inmedia un paiodi volte,e se laprostata èingrossata i risveglipunteggiano tutte le notti.Ma l’insonnia nonèl’unicaminaccia alla qualitàdi vita dei pazienti, che ammettonodiessereansiosie stressati percome il lorodisturbo influenza la vitadi relazione. Purtroppo, tuttora soloun uomosuquattro pensache la disfunzioneerettile siauna verae propriamalattia e unosutre la ritieneunaconseguenza normale dell’etàche avanza.Questi i risultati di un’indaginecondottadal nuovoOsservatorio“PianetaUomo” chehacoinvolto milleuomini over 40.

UNCAMPANELLOD’ALLARME

Ansiae insonnia legati all’impotenza

FATTAINITALIA

Nuova scoperta anti-celiachia

● INGREDIENTI

■ couscousprecotto250gr;■ acqua;■ burro;■ carote;

■ melanzane;■ pomodorini; ■ sale;■ olioextrav.dioliva;

■ peperoncino;■ basilico;■ cipolle;■ aglio; ■ zucchine

PERCOMINCIARE

Couscousconverdura

Tagliate a tocchetti la melanzana che salerete eporrete in un colapasta per almeno 20 minuti. Portatead ebollizione dell’acqua, poi aggiungeteci sale,couscouse olio. Livellatebene e lasciate riposare. Fatecuocere aggiungendo due noci di burro, poi spegneteil fuoco e sgranate il couscous. Fate rosolare in unapadella capiente le verdure con olio e il cipollottotritato. Fate stufare e unite i pomodorini e versate tuttoinsieme con il couscous con qualche foglia di basilico.

● ICONTEGGINUTRIZIONALISONOPERPERSONA

CALORIE GRASSI COLESTEROLO FIBRA400 10 5 10

● INGREDIENTI

■ 600gdipettodi tacchinoafette; ■ succo limone;■ olio;

■ rosmarino;■ burro;■ sale;■ pepe;■ 1carota;■ 1zuc-

china;■ 1cipolla;■ verdurevarie ■ curry; ■ salsadisoia

Mettete le fette di petto di tacchino in un piatto ampio efondo;cospargetele con olio, sale, pepe, succo dilimone, rametti di rosmarino spezzettati e lasciatelemarinare per circa un’ora. Fate scaldare molto bene lagriglia (o la piastra), sgocciolate i petti di tacchinodalla marinata e disponeteli sulla griglia rovente.Lasciateli cuocere da ambo le parti, spennellando ditanto in tanto con un rametto di rosmarino intriso nelburro fuso.

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