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I tumori cerebrali sono relativa- mente rari, ma molto difficili da guarire. Dopo la prima remissione, conseguibile con la combinazione di chirurgia, chemio e radioterapia, questi tumori tendono invariabil- mente a riformarsi, diventando re- sistenti alle terapie. È indispensabile continuare a indagare le cause ge- netiche e cellulari dei tumori cere- brali -già in parte note- per trovare nuove strategie di cura, più efficaci e tollerabili. Negli ultimi dieci anni abbiamo imparato che, per scon- figgere i tumori, è necessario attac- carli alle radici. Ma, come quelle delle piante, le radici dei tumori sono spesso nascoste in una nicchia di fertile terreno, che le rende poco accessibili agli agenti capaci di di- struggere il fusto, e pronte a rige- nerare una nuova pianta. Le radici dei tumori cerebrali sono le cosid- dette “cellule staminali cerebrali”, le stesse che garantiscono lo svi- luppo del cervello durante la cre- scita, e una sua limitata rigenera- zione nell’età adulta. Talvolta, a causa di mutazioni genetiche, le cellule staminali perdono il con- trollo sulle proprie delicate attività biologiche, e scatenano la forma- zione di un tumore, diventando “cellule staminali tumorali”. Grazie a sofisticate tecnologie, le cellule staminali del tumore cerebrale pos- sono essere isolate a partire da cia- scun singolo paziente e coltivate in provetta. Qui, le staminali for- mano le cosiddette “neurosfere”, microcosmi di cellule che rac- chiudono in sè tutti i meccanismi alla base della crescita tumorale nell’organismo umano. Presso l’Istituto per la Ricerca sul Can- cro di Candiolo, in collaborazio- ne con l’Istituto Neurologico Be- sta di Milano, abbiamo raccolto I l tumore del colon- con circa 40 mila nuovi casi all'anno in Italia- rappresenta il terzo tumore maligno per incidenza e mortalità, dopo quello della mammella e del pol- mone. Nella maggior parte dei pa- zienti con tumore del colon si rileva un’attività alterata del recettore di membrana EGFR. Per semplificare, potremmo dire che questo recettore è simile ad una antenna situata sulla membrana delle cellule che ha la funzione di regolarne la crescita. Quando l’antenna EGFR smette di funzionare in modo appropriato si può avere la proliferazione incon- trollata delle cellule, un fenomeno che è alla base dello sviluppo di molti tumori tra cui quelli del colon. Negli ultimi anni due farmaci a ber- saglio molecolare (denominati ce- tuximab e panitumumab) si sono dimostrati in grado di bloccare la progressione di alcuni tumori del colon interferendo con il recettore EGFR. L’efficacia di questi farmaci è tuttavia compromessa dalla rapida insorgenza di resistenza. Le cause di questo fenomeno erano fino ad oggi sconosciute. I ricerca- tori del Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Istituto di Candiolo insieme al dottor Salvatore Siena, oncologo medico dell’Ospedale Ni- guarda Ca’ Granda di Milano, han- no scoperto una alterazione genetica (la mutazione del gene KRAS) che quando sopravviene nel corso della terapia conferisce insensibilità ai farmaci cetuximab e panitumumab. Non solo, ma i ricercatori di Can- diolo sono riusciti a identificare le mutazioni nei frammenti di DNA rilasciato dal tumore nel sangue di pazienti. L’importanza di questo studio, che è stato pubblicato sulla prestigiosa NOVEMBRE 2012 Fondazione A PAG. 2 HERALCES: una nuova terapia per il tumore del colon-retto A PAG. 3 Lezione magistrale del Premio Nobel James Dewey Watson a Candiolo A PAG. 4 Rivoluzione informatica a Candiolo in Istituto A PAG. 5 Nuova campagna di comunicazione A PAG. 6 Molte le iniziative e le raccolte fondi a favore della Fondazione Scopre i geni mutati nel sangue NOTIZIARIO SEMESTRALE DELLA FONDAZIONE PIEMONTESE PER LA RICERCA SUL CANCRO ONLUS. SPED. IN ABB. POST. - ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 -FILIALE DI TORINO - ANNO 15 - N. 2 - NOVEMBRE 2012 Ampio risalto sulle prestigiose riviste scientifiche Cancer Research e Nature agli studi condotti sui tumori del cervello e del colon che aprono nuove prospettive terapeutiche. Il primo riguarda una nuova procedura dia- gnostica, il secondo la scoperta di una alterazione genetica. Fai gli auguri di Natale con la Fondazione Arricchire i consueti omaggi o auguri natalizi con un gesto di solidarietà non è mai stato così facile: aderisci all’iniziativa Auguri di Natale della Fondazione, devolvendo la tua offerta. Potrai scegliere di inviare le lettere a firma del Presidente Allegra Agnelli stampate sulla nostra carta intestata; i biglietti augurali realizzati per noi dall’artista torinese Ugo Nespolo e dal fotografo Luca Pron; o le comode e-Cards, personalizzate con il tuo nome o con il nome e il logo della tua azienda. E in più oggi, attraverso il nostro sito internet, puoi vedere tutti gli articoli, e puoi personalizzarli e ordinarli via web, collegandoti all’indirizzo http://www.fprconlus.it/ordina-con-noi.html ti verranno spediti a casa in pochi giorni! Un nuovo marcatore diagnostico L’oncogene MET nei tumori cerebrali La II Torre della Ricerca è ormai una concreta realtà e quanti giungono all’Istituto di Candiolo possono rendersi conto dei passi avanti fatti dal grande cantiere. I lavori stanno procedendo secondo i programmi previsti e saranno completati entro due anni. E’ un investimento importante. reso possibile dalla generosità di migliaia di persone. Vi saranno ospitati i nuovi laboratori di ricerca, i nuovi Day Hospital e Day Surgery, il nuovo Centro Prelievi, la nuova Farmacia, ambulatori e studi medici e la nuova cucina. Grazie a questa opera Candiolo rafforzerà il suo ruolo di centro di alto livello internazionale nella lotta al cancro. segue a pag. 2 Un test contro la resistenza alle cure Proseguono i lavori della nuova ala segue a pag. 2

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I tumori cerebrali sono relativa-mente rari, ma molto difficili da

guarire. Dopo la prima remissione,conseguibile con la combinazionedi chirurgia, chemio e radioterapia,questi tumori tendono invariabil-mente a riformarsi, diventando re-sistenti alle terapie. È indispensabilecontinuare a indagare le cause ge-netiche e cellulari dei tumori cere-brali -già in parte note- per trovare

nuove strategie di cura, più efficacie tollerabili. Negli ultimi dieci anniabbiamo imparato che, per scon-figgere i tumori, è necessario attac-carli alle radici. Ma, come quelledelle piante, le radici dei tumorisono spesso nascoste in una nicchiadi fertile terreno, che le rende pocoaccessibili agli agenti capaci di di-struggere il fusto, e pronte a rige-nerare una nuova pianta. Le radicidei tumori cerebrali sono le cosid-dette “cellule staminali cerebrali”,le stesse che garantiscono lo svi-luppo del cervello durante la cre-scita, e una sua limitata rigenera-zione nell’età adulta. Talvolta, acausa di mutazioni genetiche, lecellule staminali perdono il con-trollo sulle proprie delicate attivitàbiologiche, e scatenano la forma-zione di un tumore, diventando“cellule staminali tumorali”. Graziea sofisticate tecnologie, le cellulestaminali del tumore cerebrale pos-sono essere isolate a partire da cia-scun singolo paziente e coltivatein provetta. Qui, le staminali for-mano le cosiddette “neurosfere”,microcosmi di cellule che rac-chiudono in sè tutti i meccanismialla base della crescita tumoralenell’organismo umano. Pressol’Istituto per la Ricerca sul Can-cro di Candiolo, in collaborazio-ne con l’Istituto Neurologico Be-sta di Milano, abbiamo raccolto

Il tumore del colon- con circa 40mila nuovi casi all'anno in Italia-

rappresenta il terzo tumore malignoper incidenza e mortalità, dopoquello della mammella e del pol-mone. Nella maggior parte dei pa-zienti con tumore del colon si rilevaun’attività alterata del recettore dimembrana EGFR. Per semplificare,potremmo dire che questo recettoreè simile ad una antenna situata sullamembrana delle cellule che ha lafunzione di regolarne la crescita.Quando l’antenna EGFR smette difunzionare in modo appropriato sipuò avere la proliferazione incon-trollata delle cellule, un fenomenoche è alla base dello sviluppo dimolti tumori tra cui quelli del colon.Negli ultimi anni due farmaci a ber-saglio molecolare (denominati ce-tuximab e panitumumab) si sonodimostrati in grado di bloccare laprogressione di alcuni tumori delcolon interferendo con il recettoreEGFR. L’efficacia di questi farmaciè tuttavia compromessa dalla rapidainsorgenza di resistenza. Le cause di questo fenomeno eranofino ad oggi sconosciute. I ricerca-tori del Laboratorio di GeneticaMolecolare dell’Istituto di Candioloinsieme al dottor Salvatore Siena,oncologo medico dell’Ospedale Ni-guarda Ca’ Granda di Milano, han-no scoperto una alterazione genetica(la mutazione del gene KRAS) chequando sopravviene nel corso dellaterapia conferisce insensibilità ai

farmaci cetuximab e panitumumab. Non solo, ma i ricercatori di Can-diolo sono riusciti a identificare lemutazioni nei frammenti di DNArilasciato dal tumore nel sangue dipazienti. L’importanza di questo studio, cheè stato pubblicato sulla prestigiosa

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FondazioneA PAG. 2

HERALCES: una

nuova terapia

per il tumore

del colon-retto

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Lezione

magistrale del

Premio Nobel

James Dewey

Watson a

Candiolo

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Rivoluzione

informatica a

Candiolo in

Istituto

A PAG. 5

Nuova

campagna di

comunicazione

A PAG. 6

Molte le iniziative

e le raccolte

fondi a favore

della Fondazione

Scopre i geni mutati nel sangue

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2

Ampio risalto sulle

prestigiose riviste

scientifiche Cancer

Research e Nature

agli studi condotti

sui tumori del cervello

e del colon che aprono

nuove prospettive

terapeutiche.

Il primo riguarda una

nuova procedura dia-

gnostica, il secondo la

scoperta di una

alterazione genetica.

Fai gli auguri di Natale con la FondazioneArricchire i consueti omaggi o auguri natalizi con un gesto di solidarietà non è mai stato così facile:aderisci all’iniziativa Auguri di Natale della Fondazione, devolvendo la tua offerta. Potrai sceglieredi inviare le lettere a firma del Presidente Allegra Agnelli stampate sulla nostra carta intestata; ibiglietti augurali realizzati per noi dall’artista torinese Ugo Nespolo e dal fotografo Luca Pron; o lecomode e-Cards, personalizzate con il tuo nome o con il nome e il logo della tua azienda. E in piùoggi, attraverso il nostro sito internet, puoi vedere tutti gli articoli, e puoi personalizzarli e ordinarlivia web, collegandoti all’indirizzo http://www.fprconlus.it/ordina-con-noi.html ti verranno spediti acasa in pochi giorni!

Un nuovo marcatore diagnostico

L’oncogene MET nei tumori cerebrali

La II Torre della Ricerca è ormai una concreta realtà e quanti giungono all’Istituto di Candiolo possono rendersi conto dei passi avanti fattidal grande cantiere. I lavori stanno procedendo secondo i programmi previsti e saranno completati entro due anni. E’ un investimentoimportante. reso possibile dalla generosità di migliaia di persone. Vi saranno ospitati i nuovi laboratori di ricerca, i nuovi Day Hospital e DaySurgery, il nuovo Centro Prelievi, la nuova Farmacia, ambulatori e studi medici e la nuova cucina. Grazie a questa opera Candiolo rafforzeràil suo ruolo di centro di alto livello internazionale nella lotta al cancro.

segue a pag. 2

Un test contro la resistenza alle cure

Proseguono i lavori della nuova ala

segue a pag. 2

le cellule staminali provenientida decine di casi di tumore ce-rebrale. Nelle neurosfere da esse derivate,abbiamo studiato le molecole re-sponsabili della tenace sopravvi-venza delle staminali nel tempo,a dispetto delle terapie. Abbiamo trovato che un sottogrup-po ben definito di neurosfere (circail 40%) espone sulla sua superficie

il recettore codificato dall’onco-gene MET. In queste cellule, l’attività di METsi è rivelata indispensabile per so-stenere le proprietà staminali e lavitalità del tumore cerebrale. Questi studi, pubblicati, sulla ri-vista Cancer Research, consentonodi proporre l’analisi della presenzadi MET nei tumori cerebrali comenuova procedura diagnostica. Nei tumori in cui la presenza diMET sia accertata, si potrà speri-mentare l’impiego di farmaci bio-

logici innovativi, destinati a inibireMET in modo potente e selettivo,e quindi a minare la capacità disopravvivenza e crescita delle cel-lule staminali tumorali.

Carla BoccaccioLaboratorio Studio Cellule

Staminali del Cancro Istituto di Candiolo

PAGINA 2 NOVEMBRE 2012 FONDAZIONE R I C E R C A E C U R A

Èpartito ad ottobre lo studio HE-RACLES, il primo studio “per-

sonalizzato” per pazienti con tu-more del colon-retto portatori diuna anomalia del gene HER2. Due ricercatori dell’Istituto di Can-diolo, Livio Trusolino ed AndreaBertotti hanno riscontrato come inalcuni tumori del colon il geneHER2 fosse presente in più copie,un fenomeno che si chiama ‘am-plificazione’. L’amplificazione di HER2 è notain oncologia perché riscontrabilein molti e diversi tipi di tumore.Ciò che era ignoto, ed è stato ades-so messo in evidenza dai ricercatoridi Candiolo, è che i tumori del co-lon con l’amplificazione di HER2rispondono molto bene ad una spe-cifica combinazione di farmaci,mentre sono del tutto insensibili altrattamento standard. Tutto questo Livio Trusolino e An-drea Bertotti lo hanno scoperto everificato negli xenopazienti, unsofisticato modello sperimentaleda loro messo a punto per “perso-nalizzare “le terapie proprio in basealle “firme molecolari” dei tumori. La “firma molecolare” è la mappadei difetti che si trovano nei genidi un tumore, difetti che spessosono la causa dell’insorgenza o del-la progressione della malattia. Gli xenopazienti sono topolini por-tatori di tumori umani presi dai pa-zienti che vengono studiati per me-glio capire la “firma” genetica emolecolare, e poi trattati, al posto

dei pazienti con cocktail di farmacimessi a punto in base a queste in-formazioni. Con questo approccio, a Candiolosi è identificato l’anomalia di HER2in una percentuale di pazienti re-sistenti al farmaco standard ‘cetu-ximab’ e messo a punto una com-binazione di farmaci in grado difar regredire completamente il tu-more, almeno negli xenopazienti.Si tratta di una “doppietta” di mo-lecole a bersaglio molecolare: iltrastuzumab, un anticorpo mono-clonale che blocca HER2 all’ester-no della cellula tumorale, ed il la-patinib una molecola che, pene-trando nella cellulla, blocca dal-l’interno sia HER2 che il suo

cugino primoHER1, un altrogene importante inquesto tumore. Negli xenopazientii ricercatori LivioTrusolino e AndreaBertotti hanno pro-vato varie combina-zioni e questa è ri-sultata la più effi-cace. La cosa checolpisce di questascoperta è che perla prima volta nellastoria del cancro delcolon “la firma mo-lecolare” - in questocaso HER2 - indicala terapia da esegui-re. Fino ad adesso

infatti si erano trovate solo firme“negative”, che indicavano qualeterapia non intraprendere perchèriconosciuta inutile in partenza. Questo è un grosso passo in avanti. Lo studio HERACLES è stato ap-pena approvato dal Comitato Etico,i primi pazienti candidati al tratta-mento sono già stati arruolati. Questi pazienti, non avendo rispo-sto al cetuximab, hanno buone pos-sibilità di avere un tumore conl’amplificazione di HER2. A questi pazienti, dopo aver veri-ficato che effettivamente HER2 siaamplificato nel loro tumore, verràofferta la terapia combinata antiHER2 di trastuzumab e lapatinib. È importante ricordare che per i

pazienti resitenti al cetuximab, ogginon ci sono altre terapie efficaci.Il responsabile clinico dello studioè il dottor Francesco Leone del Di-partimento di Oncologia, dell’Isti-tuto di Candiolo, diretto dal pro-fessor Massimo Aglietta. Chi fosse interessato a saperne dipiù su HERACLES può visitare ilsito web dell’Istituto dedicato allostudio. HERACLES è uno sforzocorale di tutto il Centro di Candioloche ha visto impegnati ricercatori,clinici, il responsabile della Far-macia Franca Goffredo ed anche ilpersonale non medico che ha con-tribuito ad organizzare lo studio eche sarà in prima linea coi pazienti. È importante citare anche le duecase farmaceutiche Roche e Gla-xoSmithKline che forniscono ifarmaci senza costi. HERACLESè uno studio multicentrico, spon-sorizzato dal Progetto AIRC5x1000 coordinato dal Prof. PaoloComoglio, Direttore Scientificodell’Istituto.

Silvia MarsoniCoordinamento Studi Clinici

Controllati dell’Istituto di Candiolo.

NOVITÀ IN PILLOLE

■ 2030: quali tumori?

La rivista Lancet Oncology (Ago-

sto 2012) ha pubblicato un inte-

ressante studio che informa su

quali saranno i tipi di cancro che

maggiormente colpiranno l’uma-

nità tra venti anni.

Attualmente nei Paesi a indice di

sviluppo medio-alto i tumori più

frequenti sono quelli del polmone,

colon-retto, prostata e mammella

seguiti da esofago, stomaco e fe-

gato. Questi tumori rappresenta-

no il 62% dei tumori di questi

Paesi. Nei paesi a basso indice

di sviluppo il tumore più frequen-

te è quello della cervice uterina

di origine virale (da qui la messa

a punto del vaccino profilattico

contro il papilloma virus), seguito

dal tumore della mammella e del

fegato.

Nel 2030 lo scenario prevede che

il numero di nuovi tumori diagno-

sticati per anno salirà da 12,7 a

22,2 milioni in parte per l’allun-

gamento della vita.

Questo non significa che neces-

sariamente aumenterà la morta-

lità per tumore.

Si osserverà una riduzione dei

tumori dello stomaco e della cer-

vice uterina, mentre continueran-

no ad aumentare quelli della

mammella, della prostata e del

colon-retto.

Per quanto riguarda il tumore al

polmone si assisterà a una ridu-

zione negli uomini e un aumento

nelle donne.

■ Trecento scienziati insie-

me per studiare i l genoma

umano.

Il 2002 è stato l’anno in cui il ge-

noma umano è stato mappato.

Tuttavia moltissimo doveva e

deve essere ancora capito sul

DNA umano.

Dopo 10 anni la rivista Nature

(6 settembre 2012) ha offerto al-

tre informazioni utili a compren-

dere il funzionamento del geno-

ma. Ottantatre istituzioni di tutto

il mondo, più di 300 ricercatori,

hanno lavorato insieme per cer-

care di dare un significato alla

mappa precedentemente descrit-

ta, costituita da circa 3 miliardi

di molecole.

Dieci anni fa sapevamo il signi-

ficato di circa l’1% di queste mo-

lecole. Le restanti erano definite

spazzatura.

Lo studio ENCODE ha permesso

di capire il significato biochimico

(non ancora necessariamente la

funzione) dell’80% del DNA uma-

no. Questo studio informa come

è regolato il lavoro del DNA e

come le informazioni in esso con-

tenute siano accessibili e utiliz-

zabili dalla cellula.

Un rammarico però: il consorzio

non comprende alcun Istituto

Scientifico Italiano, a dimostra-

zione della difficoltà degli scien-

ziati italiani di lavorare in squa-

dra.

Federico Bussolino

Direttore Laboratorio

Oncologia Vascolare

Istituto di Candiolo

rivista Nature, risiede proprio nellapossibilità di diagnosticare l’insor-gere della resistenza con largo an-ticipo e, soprattutto, in maniera noninvasiva (con un semplice prelievodi sangue) comportando così unnotevole vantaggio per i pazienti. Tali scoperte sono state rese pos-sibili dall’utilizzo di una nuova tec-nologia chamata ‘BEAMing’ chepermette di scoprire minime traccedi DNA mutato tumorale nel san-

gue dei pazienti. Allo studio Natureha dedicato un editoriale che sot-tolinea come questa scoperta puòannunciare l'insorgere della resi-stenza diversi mesi prima che siavisibile con i metodi tradizionalicome la TAC. In questo modo -sottolinea Nature- è possibile monitorare i pazienticosì da essere pronti ad iniziareuna terapia compleme ntare non ap-pena il tumore mostra i primi segnidi resistenza. Il nostro studio suggerisce che, qua-

lora le cellule tumorali diano segnidi resistenza, sarà possibile affian-care ai primi farmaci cetuximab epanitumumab un terzo, che bloccaun enzima chiamato MEK e cherallenta, o talvolta blocca comple-tamente, le cellule resistenti’.

(continua da pag. 1 - Un test controla resistenza alle cure)

Nasce a Candiolo una terapia personalizzata per il tumore del colon retto

Una speranza chiamata HERACLES

Silvia Marsoni

(continua da pag. 1 - L’oncogeneMET nei tumori cerebrali)

Alberto Bardelli, Laboratorio di Genetica Molecolare

dell’Istituto di Candiolo. La copertina di Nature giugno 2012

La copertina di Cancer Research settembre 2012

PAGINA 3 NOVEMBRE 2012 FONDAZIONER I C E R C A E C U R A

Candiolo non conosce sosteCari amici della Fondazione, questo 2012che si avvia alla conclusione è stato perla Fondazione Piemontese per la Ricercasul Cancro un anno ricco di fatti importantie risultati concreti. Dallo scorso gennaio,come abbiamo già avuto modo di infor-marvi, hanno avuto inizio i lavori di rea-lizzazione di una grande opera di amplia-mento dell’Istituto di Candiolo: la SecondaTorre della Ricerca e della Cura, che ac-crescerà l’Istituto di oltre il 50%, portandoa compimento il piano originario del Cen-tro. In questo numero di Fondazione po-trete leggere importanti aggiornamenti sul-lo stato dei lavori, che procedono a ritmoserrato per rispettare i tempi di consegnadelle opere edili previsti nel 2013. Nel corso dell’anno la Fondazione ha ope-rato investimenti significativi anche persviluppare la dotazione tecnologica del Cen-tro, sia clinica e diagnostica che di ricerca:sono stati acquistati nuovi strumenti medi-cali tra cui una nuova TAC di ultima ge-nerazione ed è stata attivata la seconda To-moTherapy Hi Art, un nuovo sistema di

Radioterapia con un livello di aggiornamento unico in Italia. Con questa stessa logica stapartendo in Istituto l’attivazione della cartella clinica elettronica, del braccialetto elettronicoe di altri strumenti che la tecnologia ci offre per migliorare la qualità dei servizi ai nostripazienti.Dal punto di vista scientifico è importante segnalare come, ancora una volta, diversistudi svolti dai nostri ricercatori hanno trovato ampio risalto nelle principali rivistescientifiche internazionali, tra i quali spiccano quelli pubblicati su Nature e CancerResearch. Ma forse ancora più importante è l’avvio di un trial clinico ideato e sviluppato a Candiolo,che coinvolge alcuni dei principali centri oncologici italiani, sotto il coordinamento delnostro Istituto. Molti dunque sono gli argomenti di interesse che abbiamo voluto segnalarviin questo numero di Fondazione. Vi auguro quindi buona lettura e Vi ringrazio per la at-tenzione che sempre dedicate a questo nostro giornale. Ma anche, e soprattutto, per ilvostro incessante sostengo, che rende possibile la nostra opera.

Allegra Agnelli

Incontro con lo scopritore della struttura del DNA, uno dei più grandi scienziati del mondo

Il biologo statunitense James De-wey Watson, uno dei più grandi

scienziati viventi, Premio Nobelper la medicina per avere scopertola struttura della molecola delDNA, insieme a Francis Crick eMaurice Wilkins, è stato ospite l’11ottobre scorso dell’Istituto per laRicerca e la Cura del Cancro diCandiolo ha tenuto una lezione ma-gistrale dal titolo deliberatamenteprovocatorio: “Must most metasta-sic cancer remain “incurable”?(“deve la maggior parte delle me-tastasi restare incurabile?”).La scoperta della struttura del DNAè stata fondamentale per la com-prensione delle basi genetiche dellavita con conseguenze in campi di-versissimi, dai laboratori dove sifa ricerca pura, ai laboratori d’ana-lisi degli ospedali, fino alle auledei tribunali. Le ricadute di tale scoperta hannoavuto un grandissimo impatto an-che nell’ambito della ricerca on-cologica.

Oggi il dottor Watson, che è “di-rettore emerito” del laboratorio diCold Spring Harbor (un tempio ri-conosciuto della scienza, situatonei pressi New York), è impegnatonegli studi sulla crescita invasivadei tumori e sulle metastasi, cherappresentano il più temibile svi-luppo del cancro. Con il laboratorio statunitensel’Istituto di Candiolo ha in atto unrapporto di collaborazione e la con-ferenza di Watson assume perciòun particolare significato: “Condi-vidiamo – afferma il DirettoreScientifico di Candiolo, Paolo Co-moglio – gli indirizzi di ricercaverso una nuova diagnostica mo-lecolare e verso terapie mirate perla cura delle metastasi. Siamo onorati che i nostri studi sia-no considerati d'avanguardia e sia-no apprezzati da un laboratorio pre-stigioso come il Cold Spring Har-bor, e in particolare dal dottor Wat-son, una figura chiave della Scienzadel nostro tempo”.

Paolo Comoglio, James Dewey Watson, Allegra Agnelli e Giampiero Gabotto

La visita del Premio Nobel Watson

La generosità dei Rotaract Clubs

I l progetto “Rotaract AgainstCancer” lanciato dal Rotaract

del Distretto 2030 (Piemonte-Li-guria-Valle d’Aosta) fra il luglio2011 e il giugno di quest’annoha permesso di raccogliere 132mila euro, interamente destinatial finanziamento di un progettodi ricerca triennale che compren-de anche una borsa di studio perun ricercatore dell’Istituto di Can-diolo.Si sono mobilitati tutti i 52 Rota-ract Club del Distretto 2030. Oltrea serate di gala, cene, feste, visiteguidate, i fondi sono stati raccolticon i banchetti natalizi in cui sonostati acquistati 6 mila panettoni,con la vendita dei libri usati e inalcuni eventi di particolare impor-tanza: il Galà d’Autunno, organiz-zato nel novembre 2011 alla Te-nuta La Carretta, cui ha partecipatoil cantante Fabio Concato, e il Ro-taract European Meeting, chenell’ultimo week end di gennaio2012 ha visto giungere a Torino800 giovani rotaractiani da tuttaEuropa.“È stato un risultato al di là dellenostre aspettative– afferma il co-ordinatore del progetto, OttavioPatrucco – non avevamo mai rac-colto tanto. Credo che l’importantescopo del progetto e la notorietàdel destinatario abbiano fatto sìche scattasse una forte identifica-zione e un forte coinvolgimento;la risposta dei nostri giovani Soci

è stata generosa nonostante il mo-mento di crisi”.Importante il campo di ricerca fi-nanziato grazie al progetto del Ro-taract: riguarda lo studio delle me-tastasi al fegato che derivano dalcarcinoma del colon. Oggi nonesiste una cura chemioterapica esolo la chirurgia è efficace, maquando le metastasi sono allo sta-dio iniziale. La ricerca si concentra sulle inte-razioni tra le cellule tumorali equelle del tessuto sano. Si trattadi capire come le cellule del tu-more “riconoscano” quelle del fe-gato e si adattino al nuovo am-biente, quali modificazioni subi-scano e quali meccanismi mole-colari vengano attivati in questamigrazione.Lo studio si muove su due fronti.Innanzi tutto cercherà di indivi-duare sistemi diagnostici basatisulle nanotecnologie che consen-tano di scoprire i focolai metasta-tici ancora allo stadio iniziale, at-traverso nuovi marcatori. Sul pia-no terapeutico studierà sistemi perinibire il “dialogo” tra le cellulemalate e quelle del tessuto sanodel fegato, per impedire l’attec-chimento delle metastasi. Due la-vori sperimental i pubblicat iquest’anno hanno dato risultatipromettenti sia dal punto di vistadella diagnosi precoce, sia daquello del rallentamento o dellainibizione delle metastasi.

PAGINA 4 NOVEMBRE 2012 FONDAZIONE R I C E R C A E C U R A

Visite ambulatoriali, interventi chirurgici, cartelle cliniche, tutto sarà gestito dall’elettronica

Nonostante la tendenza del si-stema italiano ad un ridotto in-

vestimento nelle infrastrutture tec-nologiche l’Istituto di Candiolo cre-de, invece, sia importante investirein tale settore al fine di ottimizzarel’efficienza e l’efficacia nella ge-stione delle risorse finalizzata aduna maggior tutela del paziente. Il progetto avviato nel nostro Cen-tro spazia dalla cartella clinica elet-tronica all’identificazione dell’uten-te tramite braccialetto elettronico,passando per il ciclo del farmacoe concludendosi con la firma elet-tronica. Tutti i reparti sono statidotati di Wi-Fi sanitario per con-sentire agli operatori di usufruirein mobilità delle applicazioni soft-ware, difatti, ogni attività sarà re-gistrata direttamente al letto delpaziente. Sui portatili medicali abordo letto è possibile consultarein maniera istantanea referti di ana-tomia patologica e laboratorio, im-magini e referti della radiologia edella medicina nucleare, nonchéle relazioni sui trattamenti radio-terapici. Sempre a bordo letto conun sistema di agende integrato saràpossibile prenotare tutte le indaginipresso i servizi dell’IRCC. Il paziente sarà preso in carico sindalla fase di inserimento in listad'attesa, esecuzione attività di pre-ricovero e ricovero, integrandosicosì per gli aspetti amministrativicon le specifiche componenti digestione ricoveri dell'area sanitaria.Al suo arrivo in reparto, il medicoha a disposizione una serie di fun-zioni per definire il quadro clinicoiniziale ed in progress, attraversola consultazione di un eventualePatientSummary, la registrazionedell'anamnesi, esame obiettivo, ac-quisizione di precedenti cartacei,ecc. Il personale infermieristico haa disposizione funzioni di valuta-zione del paziente rispetto alle sueesigenze di assistenza (scale spe-

cifiche per autonomia, rischi, do-lore, ecc.). Nell’organizzazione del-l'attività quotidiana, sono disponi-bili funzioni per la gestione del dia-rio clinico multidisciplinare del pa-ziente. Inoltre, sono disponibilispecifiche funzioni di supporto aglioperatori infermieristici nello svol-gimento delle proprie attività quo-tidiane, come passaggi di consegnee raccolta parametri vitali.La raccolta e la documentazione deidati in tempo reale consentono un ef-fettivo governo del rischio clinico.È stato informatizzato l’intero ciclodel farmaco in modo da creare oltrealla cartella clinica anche la storiafarmacologica del paziente: tuttele fasi prescrizione, preparazione(sia presso il reparto che presso lafarmacia) e somministrazione sonoinformatizzate. Soprattutto la somministrazione deifarmaci avviene tramite identifica-zione positiva sia del paziente chedel farmaco da somministrare. Viene inoltre gestita in tempo realela logistica del farmaco con un si-stema di ordini via web e scaricoper singolo paziente. Il software per la gestione del ciclodel farmaco supporta il personalein ogni fase del percorso: • Il medico prescrive e modifica lafarmacoterapia direttamente al lettodel paziente tramite dispositivo mo-bile (tablet, palmare, …), program-mando l’intero ciclo terapeuticodel paziente.• In base alle prescrizioni, l'infer-miere preleva i farmaci dall’arma-dio di reparto, allestisce il carrelloe procede nel giro di somministra-zione, verificando a bordo letto lacorrispondenza tra prescrizione esomministrazione e registrandoogni attività effettuata• La farmacia riceve automatica-mente i dati relativi al fabbisognofarmaceutico di reparto e preparale terapie secondo una program-

mazione reale riducendo in talmodo le scorte. Non appena le preparazioni che-mioterapiche sono pronte presso illaboratorio farmacia il sistema av-visa automaticamente il reparto cheprovvede a ritirarle. L’integrazione con la gestione am-ministrativa consente, inoltre, di ef-fettuare la movimentazione fisica econtabile del magazzino e della far-macia contestualmente alle normaliattività di reparto.Il cambiamento dello scenario hainteressato anche il ruolo delle saleoperatorie: se in passato potevanoessere considerate, dal punto di vi-sta organizzativo, un settore "ver-ticale" oggi la loro valenza trasver-sale emerge con grande evidenza.L'accesso alla sala operatoria rap-presenta solo uno dei tasselli finalidi un più ampio approccio di "per-corsi chirurgici". Per questo si è adottata una solu-zione informatizzata per la gestionedel percorso chirurgico per usareal meglio ogni risorsa, centralizzarela gestione delle sale operatorie per

aumentarne l'utilizzo e la satura-zione, migliorare la programma-zione degli interventi per aumentarela qualità dell'assistenza, ridurre itempi d'attesa e garantire traspa-renza e certezza della data dell'in-tervento.La soluzione implementata è ingrado di supportare i processi chi-rurgici in tutta la loro complessitàattraverso funzioni specifiche perla gestione delle liste di attesa,agende di pre-ricovero, visite ane-stesiologiche, liste operatorie e pro-grammazione delle sedute, gestionedegli interventi (anche dal puntodi vista dell'imaging) e del registrooperatorio, cartella anestesiologicaintraoperatoria e risveglio, magaz-zino di sala operatoria.A valle di tutto questo c’è il sistemadi controllo di gestione che moni-torizza in tempo reale la perfor-mance aziendale sia dal punto divista clinico sia da quello econo-mico. In tal modo si cerca di ra-zionalizzare al massimo l’uso dellerisorse per poter dare ad ogni pa-ziente-utente ciò di cui ha vera-

mente bisogno. Ogni Direzione Operativa è statadotata di un cruscotto direzionaleche controlla indicatori come la de-genza media, la terapia praticataad ogni paziente in relazione alladiagnosi, il corretto impiego dellerisorse per ogni singola giornata didegenza. Con la realizzazione della cartellaclinica multidisciplinare, si è su-perata la logica di cartella clinicadi ogni singolo reparto, in modoche ogni operatore possa accederedirettamente all’intera storia sani-taria del paziente ed in modo davelocizzare e razionalizzare tuttele attività.

Rivoluzione informatica a Candiolo

Una ricerca sviluppata a Candiolo dimostra il ruolo delle semaforine nella lotta alla malattia

Addomesticare i vasi sanguigni dei tumori

Dopo quasi mezzo secolo di ricer-che abbiamo compreso come

uno dei problemi centrali del cancrosia costituito dalla malformazionedei vasi sanguigni che lo nutrono. A causa delle gravi anomalie vasco-lari, i farmaci chemioterapici, vei-colati dal torrente sanguigno, rag-giungono con estrema fatica il lorobersaglio, mentre i tumori risultano“soffocati” ed attivano antiche e sem-plici strategie di sopravvivenza, cherisultano però letali per il pazienti.Infatti, le cellule cancerose, muo-vendosi alla disperata ricerca di os-sigeno, invadono dapprima i tessuti

circostanti ed infine l’intero organi-smo. E’ perciò evidente come, al finedi sviluppare terapie orientate alla“normalizzazione” dei vasi sanguignitumorali, sia cruciale comprenderei meccanimi molecolari che control-lano la formazione delle reti vascolarinormali e vengono drammaticamentesovvertiti nel cancro. Recentementei laboratori di ricerca dell’Istituto diCandiolo hanno fornito contributifondamentali nell’identificazione enella sperimentazione pre-clinica dimolecole ad attività normalizzante.I nostri ricercatori hanno infatti di-mostrato come alcune molecole della

famiglia delle ‘semaforine’, che spes-so scompaiono in diversi tipi di can-cro, siano in grado, una volta rein-trodotte, di indurre la normalizza-zione dei vasi tumorali, riducendocosì la metastatizzazione ed aumen-tando l’efficacia di veicolazione deifarmaci anti-tumorali. Il gruppo diricerca del Laboratorio di Dinamicadell'Adesione Cellulare dell’IRCC,guidato del Dottor Guido Serini, harecentemente identificato i passaggimolecolari responsabili di questo fe-nomeno che si traduce nell’assem-blaggio di una rete vascolare pro-priamente organizzata. Il controllo

farmacologico di alcune delle mo-lecole identificate in diversi contesti

cellulari potrà potenzialmente offriremolteplici vantaggi terapeutici.

Guido Serini e Chiara Sandri

Il braccialetto elettronico

La nuova reception della Radiodiagnostica

Con la pubblicazione del bandoper il proprio logo la Fonda-

zione della Valle d’Aosta per laRicerca sul Cancro è diventata ope-rativa a tutti gli effetti. Prevista dauna legge regionale approvata nel2010, l’anno scorso ha siglato unaconvenzione per fare dell’Istitutodi Candiolo il partner privilegiatocui destinare fondi per gli studi ele ricerche scientifiche in campooncologico. In base alla legge regionale istitu-tiva, la Fondazione Valdostana haa disposizione un budget per treanni. “L’Istituto di Candiolo - spie-ga il Presidente, Pier Eugenio Ne-biolo - è un centro all’avanguardiaa livello internazionale che soster-remo con un generoso contributo

finanziario destinato ad un progettodi ricerca finalizzato ad individuarenuove linee terapeutiche specificheper i diversi tipi di tumore del co-lon. Il resto del finanziamento ser-virà, fra l’altro, per stimolare altrelinee di ricerca sia con Candiolosia con altri istituti”.La Fondazione della Valle d’Ao-sta per la ricerca sul cancro si av-vale di un Comitato Scientificocomposto da: il Presidente, il Di-rettore Sanitario dell’Unità Sani-taria Regionale Valdostana Fran-cesco Arnoletti, oltre a due do-centi universitari, il ProfessorGiampaolo Tortora, oncologo del-la facoltà di Medicina dell’Uni-versità di Verona, e il ProfessorUmberto Ricardi, docente all’Uni-

versità di Torino e Direttore dellaRadioterapia Universitaria del-l’Azienda Ospedaliera San Gio-vanni Battista di Torino.“L’idea di lanciare un bando perla realizzazione del nostro logo -dice ancora Nebiolo - rispondeall’esigenza di farci conoscere ericonoscere dai cittadini. Il vincitore non riceverà un premioin denaro, ma in visibilità, in quan-to il suo nome apparirà sulla cartastampata della Fondazione. Il logo sarà presentato il 23 no-vembre nel corso di un cerimoniaal Palazzo della Regione Valled’Aosta. Sarà una serata di divul-gazione scientifica cui partecipe-ranno esperti del Centro di Can-diolo”.

PAGINA 5 NOVEMBRE 2012 FONDAZIONER I C E R C A E C U R A

Fondazione Valle d’Aosta

Candiolo Partner Privilegiato

È andata in scena

“La notte dei

ricercatori”

La vita di noi ricercatori è quasisempre racchiusa fra le muradel laboratorio spesso guardatodalle persone “comuni” comeun luogo misterioso, pieno dicontenitori e liquidi strani chevengono maneggiati apparen-temente secondo una logica aipiù sconosciuta e che contri-buiscono a creare quell'imma-gine quasi esoterica di un De-miurgo platonico che tutto tra-sforma e tutto crea. Ma a voltecapitano occasioni come la“Notte dei Ricercatori”, che per-mettono di mostrare al mondointero il nostro lavoro, la pas-sione con cui ognuno di noiconduce la sua giornata lavo-rativa che spesso non termina

chiudendosi alle spalle una por-ta o bollando un cartellino mache permane nella nostra men-te in vorticosi turbini di idee checercano di concretizzarsi nellacontinua e quotidiana lotta con-tro il cancro. Qualche breve in-contro frenetico ma traboccan-te di idee tra un esperimentoe l'altro ha permesso di realiz-zare lo stand che venerdì 28settembre è stato allestito inPiazza Castello a Torino. Accolti da un poster e un videomagistrale centinaia di occhi sisono dilatati alla scoperta diche cosa fosse il mefistofelicomale che vogliamo sconfiggerespostandosi rapidamente suun tavolo che esponeva i nostri“ferri del mestiere”. Pipette, pia-stre, tubini si mostravano in tut-ta la loro bellezza pronti ad es-sere indagati dalle menti piùcuriose che finalmente poteva-no osservare quegli oggetti mi-

steriosi spesso solo immagi-nati. Ma lʼosservazione passivaspesso non basta e allora eccouna postazione per poter met-tere mano direttamente e poter“giocare” un pochino facendofinta per una sera di essere inun laboratorio. E poi finalmentei microscopi, quelle apparec-

chiature magnifiche che per-mettono di vedere “lʼinvisibile”e che sono stati i protagonistidella serata, in attesa di farsiconoscere e di far vedere a tuttiquello che sono in grado difare, ambiti da molti che pa-zientemente sostavano in codain attesa del loro turno.

Tutto questo per ore e ore, sot-to la pioggia incessante di do-mande e non solo, sino allʼepi-logo di una giornata entusia-smante che ha visto spegnereil faro elettrico della pagodama accendere una fiaccola diconoscenza nel cuore di moltepersone.

La conferenza stampa di presentazione della nuova Fondazione ad Aosta

Nuova Campagna di comunicazione

Èpartita ad ottobre, e prevedeuscite anche a novembre e a

dicembre sulla pagine piemontesidei principali quotidiani, la nuovacampagna di comunicazione dellanostra Fondazione. Il titolo richia-ma una lirica del poeta ingleseEliot: “Ogni uomo al suo lavoro eogni tuo gesto per sostenerli” e ri-corda il grande impegno da partedi tutte le diverse professionalitàcoinvolte nello sviluppo dell’Isti-tuto di Candiolo e nella costruzionedella II Torre della Ricerca. I voltiscelti come testimonial sono di trepersone che rappresentano gli uo-mini e le donne impegnati in que-sta grande impresa collettiva. Sonoquelli di un carpentiere albanesedi 30 anni, Yber Cufaj, che da gen-

naio lavora nel cantiere della IITorre, della ricercatrice statuniten-se Beth O’ Brien Van Emburgh, aCandiolo dal 2010, esempio dicome anche il nostro Paese conprogetti seri di ricerca possa at-trarre cervelli invece di farli emi-grare, e il Dottor Felicino Deber-nardi, Direttore di Anestesia, Ria-nimazione e Terapia Antalgica,che da anni in Istituto si batte,come tutto il personale sanitario,per dare speranza e sollievo a chiaffronta la malattia. La campagnaè stata possibile grazie alla sensi-bilità delle testate giornalistichecoinvolte e alla generosa disponi-bilità dell’agenzia Noodles Comu-nicazione e dei fotografi NormanTacchi e Marco Rosa Marin.

La Notte della Solidarietà

Intrattenimento, musica, spettacoloe raccolta di fondi a favore della

Fondazione. Sono questi gli ingre-dienti della “Notte della solidarietà”,organizzata per il secondo annoconsecutivo presso la discoteca Evi-ta, che fa parte del complesso “LeCupole-Parco Acquatico-Telecu-pole” di Cavallermaggiore (Cuneo).L’appuntamento è per giovedì 13dicembre e coinvolgerà, come l’an-no scorso, volti noti del mondo del-lo sport e del calcio in particolare,dello spettacolo e della politica pie-

montese. La prima edizione è stataun grande successo e – tra bigliettivenduti, ricavato dell’asta delle ma-glie dei calciatori di Juventus e To-rino e sponsorizzazioni – ha per-messo di raccogliere più di 40 milaeuro, destinati all’Istituto di Can-diolo. La Notte della solidarietà èstata ideata da Michele Spina, re-sponsabile dell’organizzazione deglieventi dell’Evita e la proposta è sta-ta subito accolta con entusiasmo egenerosità dalla famiglia Toselli,proprietaria del complesso Le Cu-

pole. Le porte dell’Evita si apriran-no alle 20,15 con un aperitivo dibenvenuto, poi la serata, presentatada Sonia de Castelli di Telecupolee da Marco Nana Dejana, prose-guirà con la cena in quattro salecollegate tra loro con schermi audioe video, l’asta delle maglie, lo spet-tacolo di cabaret di Roberto DeMarchi e l’esibizione dal vivo deiRicchi e Poveri. Infine spazio alla disco music. (Per informazioni: Michele Spina338 5420677)

PAGINA 6 NOVEMBRE 2012 FONDAZIONE C R O N A C H E D E L L A F O N D A Z I O N E

Una serata di eleganza e di so-lidarietà che ha visto la Fon-

dazione Piemontese per la Ricercasul Cancro ricevere una signifi-cativa donazione. Per il secondo anno consecutivoil Comitato Vienna sul Lago, cheorganizza il Gran Ballo della Ve-naria Reale, in calendario il 10novembre, ha destinato l’interoricavato della serata a progetti disolidarietà, scegliendo di sostenerel’attività dell’Istituto di Candioloe del Cisom (Corpo Italiano diSoccorso dell’Ordine di Malta).“Vienna sul Lago” è una sugge-stiva manifestazione organizzatadall’omonimo Comitato senzascopo di lucro in collaborazionecon la Marina Militare Italiana. Il momento culminante della se-rata è il Ballo d’Apertura, chevede protagoniste 20 giovani de-buttanti provenienti da tutta Italia

accompagnate dai Cadetti dell’Ac-cademia Navale di Livorno, chedanzano sulle note dei valzer vien-nesi e delle quadriglie, realizzandoil sogno di ogni giovane donna:diventare principessa per una sera. La Presidente della Fondazione,donna Allegra Agnelli, ha ringra-ziato il Presidente del Comitato,il notaio Claudio Limontini, sot-tolineando che simili iniziativebenefiche sono“preziose e bene-merite e si affiancano alla gene-rosità di decine di migliaia di per-sone che con le loro donazionipermettono a Candiolo di essereun Centro di ricerca e cura delcancro all’avanguardia e di svi-lupparsi con progetti come quellodella seconda Torre della Ricer-ca”.

Cenerentola danza per la ricerca

Golf: “Una Pro Amdella Speranza” da record

La 14/ma edizione della “Pro Amdella Speranza” ha raccolto oltre

210 mila euro, segnando così il nuo-vo record per il torneo golfistico asostegno della Fondazione. La ma-nifestazione si è tenuta il 29 settem-bre al Royal Park I Roveri di Fiano(TO) e ha potuto contare sul soste-gno di oltre 55 privati e aziende pa-trocinanti, di 69 amatori e di 23 gio-catori professionisti che hanno gui-dato le squadre in gara. Su tutti, Mat-teo Manassero, Edoardo Molinari,Andrea Pavan e Costantino Rocca.Ma anche Domenico Geminiani, idue fratelli Soffietti, Pippo Calì, Flo-rian Fritsch, Dino Canonica e moltialtri grandi professionisti italiani estranieri. Da segnalare la vittoriadella squadra patrocinata dalla Lan-cia, composta da Dario Marco Per-rone, Patrizio Bosco e Stefano Co-lombani e guidata dal pro torineseMarco Durante. Dopo la gara sonostate organizzate una cena beneficae un’asta condotta dal torinese MarcoBerry, durante la quale sono statibattuti oggetti appartenenti al mondodel design e cimeli sportivi. “Sonofelice della buona riuscita dell’eventodi quest’anno in favore di un pro-getto in cui credo molto e per cui

stiamo lavorando intensamente – hacommentato donna Allegra Agnelli,nella sua duplice veste di Presidentedel Royal Park I Roveri e della Fon-dazione – visto l’ottimo risultato dioggi, auspico di poter avere la stessacalorosa accoglienza e folta parte-cipazione anche nel 2013”. Le ha fatto eco Matteo Manassero:“Sono molto contento di aver presoparte a questo appuntamento orga-nizzato, nel mio circolo, il RoyalPark. L’evento ci permette di con-tribuire a una causa importante, ilsostegno alla ricerca per la cura delcancro”. Edoardo Molinari ha ag-giunto: “il golf e il Royal Park ancorauna volta scendono in campo in pri-ma persona per sostenere la ricercascientifica e medica, e vedo con pia-cere che moltissimi hanno volutoaderire”. Costantino Rocca ha con-cluso: “La Pro Am della Speranzaè un’ottima occasione per dare unaiuto concreto a chi soffre, non possoche essere orgoglioso di essere tra ipartecipanti”. La manifestazione diquest’anno, inoltre, ha visto l’avviodi una nuova e importante collabo-razione: quella con Sadem e GruppoArriva, in qualità di organizzatoriprincipali dell’evento.

La consegna del contributo ad Allegra Agnelli

Perché aprire un Blog, una paginasu Facebook e un canale Twitter

della Fondazione?Perché sono strumenti di comunica-zione essenziali per raggiungere, gra-zie alla diffusione del web, il mondo

dei giovani e poterli così sensibilizzareverso la ricerca oncologica. E’ soloallargando la propria rete di solidarietàche la Fondazione può perseguire eraggiungere obiettivi sempre più am-biziosi. Per questo, oltre a un Blog

(http://www.blogfprconlus.it/), sonostati recentemente lanciati anche i ca-nali social ufficiali della Fondazione:Facebook, Twitter e YouTube. La prima novità proposta attraversoi Social è stato il Tweet solidale, uninnovativo sistema di donazione chesfrutta le potenzialità dei social net-

work. Con un semplice tweet (o mes-saggio) si possono infatti donare 2euro a favore della ricerca e dellacura attraverso Paypal o carta di cre-dito. Alcuni artisti e personaggi, chehanno sostenuto negli anni l’attivitàdella Fondazione con il loro talento,hanno già scelto di aderire all’inizia-

tiva condividendo il #tweetsolidalee hanno invitato i propri follower afare altrettanto. Seguiteci quindi suinostri canali social. Grazie ai nostrisostenitori un “like” o un “tweet” sa-ranno molto più che un sempliceclick.

MondoVicino Outlet Village sostiene la Fondazione

Mondovicino Outlet Village, la cit-tadella dello shopping che sorge

all’uscita di Mondovì dell’autostradaTorino-Savona, ha deciso di sostenerela Fondazione Piemontese per la Ri-cerca sul Cancro. La collaborazionedurerà un anno a partire da novembre2012. Si articolerà in varie iniziative:

la diffusione di materiale informativoe dei biglietti augurali natalizi dellaFondazione nei punti vendita e nel-l’Infopoint, la comunicazione dellapartnership attraverso la radio, il sito,i social media e la newsletter dell’ou-tlet, l’apertura da fine novembre finoalla vigilia di Natale di uno stand,

dove volontari della Fondazione con-fezioneranno pacchi regalo degli ac-quisti fatti nell’outlet per raccogliereofferte e, soprattutto, un concorso apremi. Il concorso durerà dal 22 no-vembre al 23 dicembre. Chi farà ac-quisti per almeno 50 euro potrà par-tecipare all’estrazione istantanea dipremi (buoni spesa, buoni benzina oprodotti di elettronica) e contestual-mente potrà scegliere di sostenere laFondazione con una donazione di 1euro. Chi avrà scelto di donare potràpartecipare anche alle estrazioni set-timanali e per il grande premio finale.Gli verrà inoltre consegnata una verapallina di natale. Il giorno di Nataleil vincitore sarà contattato dai respon-sabili di Mondovicino Outlet Villagee, se avrà appeso la pallina al suo al-bero di Natale, raddoppierà il premio. Altre iniziative benefiche a favoredella Fondazione da lanciare nel corsodel 2013 sono in via di definizione.

Siamo anche sui Social Network!

PAGINA 7 NOVEMBRE 2012 FONDAZIONEC R O N A C H E D E L L A F O N D A Z I O N E

• c/c postale n. 410100• c/c bancari: presso INTESA SANPAOLOIBAN: IT 07 O 03069 01000 100000516980

e UNICREDIT - TORINOIBAN: IT 64 T 02008 01154 000008780163

• Presso gli uffici della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS - Candiolo (To) - Tel. 011/993.33.80

• Presso una delle Delegazioni (come da elenco)• Tramite Carta di Credito collegandosi al sito

www.fprconlus.it

Come fare un’offerta

Sgravi fiscali sui versamenti a favore delle ONLUS

Le erogazioni liberali a favore delle ONLUS fatte da persone fisiche oda società possono essere dedotte, dal soggetto erogatore, nel limitedel 10% del reddito complessivo dichiarato, nella misura massima di70.000,00 € annui (per maggiori dettagli si veda art. 14 Legge80/2005). In alternativa rimane comunque valido quanto disposto dalT.U.I.R. ovvero: per le persone fisiche le erogazioni liberali, fino ad unimporto massimo di € 2.065,83, danno diritto ad una detrazione dal-lʼimposta lorda (attualmente del 19%); per le persone giuridiche le ero-gazioni liberali sono deducibili, se in denaro, per un importo nonsuperiore a € 2.065,83 o al 2% dal reddito dʼimpresa dichiarato o nellimite del 5‰ delle spese per lavoro dipendente nel caso di impiegodi proprio personale a favore di una Onlus (per maggiori dettagli siveda art. 100 del T.U.I.R.).Per le donazioni che saranno effettuate nel corso dellʼanno 2013 ladetrazione di imposta per le persone fisiche passerà dal 19% al 24%(come da legge n. 96/2012).Per beneficiare degli sgravi fiscali, in ogni caso, il versamento dovràessere fatto tramite bonifico bancario, conto corrente postale, assegnobancario, carta di credito o tramite donazioni on-line.

DONA SUBITOVuoi effettuare una donazione direttamente da casa tua, senzaandare in posta o in banca? Collegati al sito www.fprconlus.ite fai una donazione on-line tramite carta di credito. Un modosemplice, veloce e sicuro per partecipare concretamente alnostro progetto che è di grande valore.

DONA SUBITOVuoi effettuare una donazione direttamente da casa tua, senzaandare in posta o in banca? Collegati al sito www.fprconlus.ite fai una donazione on-line tramite carta di credito. Un modosemplice, veloce e sicuro per partecipare concretamente alnostro progetto che è di grande valore.

UN FUTURO IN EREDITÀ

Anche una piccola parte del proprio patrimonio può fare moltissimo.Nel testamento la Fondazione può essere destinataria di una disposizione par-ticolare (legato) , scrivendo ad esempio: “…lascio alla Fondazione Piemonteseper la Ricerca sul Cancro – ONLUS con sede a Candiolo (Torino) Strada Pro-vinciale 142 km 3,95 la somma di euro…o lʼimmobile sito in…” la Fondazione inquesto caso risulta legatario. La Fondazione può essere nominata erede universaleoppure di una quota della eredità: “…nomino mio erede la Fondazione Piemonteseper la Ricerca sul Cancro – ONLUS con sede a Candiolo (Torino) Strada Pro-vinciale 142 km 3,95”.Il testamento deve essere scritto tutto di proprio pugno con data e firma, oppuredeve essere dichiarato ad un notaio.Un gesto non solo di generosità e altruismo, ma un investimento proiettato nelfuturo per accendere nuove luci di speranza.

Negli ultimi anni, in occasione delle festività natalizie, semprepiù persone e aziende hanno scelto di destinare il consueto budgetper i regali natalizi alla Fondazione. Per chi vuole comunicare ilproprio contributo ad amici, clienti o dipendenti, la Fondazioneoffre degli oggetti unici e personalizzabili. In questi anni, grazieal supporto dell’artista Ugo Nespolo e degli eredi del fotografoLuca Pron, sono nati i biglietti augurali e le bomboniere dellaFondazione, come felice incontro tra la sensibilità artistica e laconcreta solidarietà piemontese. Si tratta di piccole opere d’arteche colorano di allegria e gioia un momento lieto e offrono unanuova opportunità per rendere solidali i propri auguri, a favoredello sviluppo dell’Istituto di Candiolo.Oltre ai biglietti di Nespolo e Pron, è possibile scegliere fra lelettere su carta intestata natalizia, a firma del Presidente AllegraAgnelli e personalizzate con il nome o la ragione sociale del-l’azienda. Inoltre, da oggi sono disponibili le nuove e-card, lesimpatiche cartoline elettroniche che possono essere personalizzatee spedite ai propri contatti direttamente tramite il sito web dellaFondazione.Sempre tramite il sito, oggi si possono vedere tutti gli articoli,personalizzarli e ordinarli , collegandosi all’indirizzohttp://www.fprconlus.it/ordina-con-noi.html Sarà possibile riceverli in pochi giorni direttamente a domicilio.

La Fondazione riceve, purtroppo sovente, delle telefonate da parte di persone che vengono

contattate da sedicenti emissari della ricerca oncologica, i quali propongono di raccogliere

offerte per l’Istituto di Candiolo direttamente a casa. La Fondazione, però, non fa mai

raccolte fondi porta a porta, né manda i propri Delegati a casa della gente a raccogliere

le offerte. Per questo, se venite contattati a casa per offerte a favore della Fondazione

Piemontese per la Ricerca sul Cancro rivolgetevi alle forze dell’ordine.

Diffidate delle raccolte fondi porta a porta!

Rendi solidali le tue bomboniereGli auguri di Natale della solidarietà

PAGINA 8 NOVEMBRE 2012 FONDAZIONE

Come raggiungere l’IstitutoL’Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro di Candiolo è raggiungibile nei seguenti modi:

... con l’automobile

Dalla stazione diPorta Nuova coin-

cidenza con il treno per Pinerolo e fermata allaStazione di Candiolo. Un autobus navetta col-lega la stazione ferroviaria di Candiolo all’Isti-tuto e viceversa.

... in treno

... in autobus raddoppiate le corse

■ frequenti autocorse giornaliere organizzate con autopulman SEAG con partenza da Corso Massimo d’Azeglio Torino Esposizioni

Per informazioni

ed orari telefonare a:

Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro - Candiolo (To) Tel. 011/9933111TRASPORTI NOVARESETel. 011/9031003SADEM Tel. 0121/322032 SEAG Tel. 011/9800000

E’ stato ampliato il numero di corse di pullman da e verso l’Istituto:Servizio Trasporti Novarese con capolinea aTorino in Piazza Caio Mario (zona Mirafiori)Servizio SADEM con collegamenti verso edalla Val Chisone Servizio SEAGcon capolinea a Torino in CorsoMassimo D’Azeglio (Torino Esposizioni)Servizio ME-BUS su prenotazione - numero verde 800136771

La Fondazione Piemontese

per la Ricerca sul Cancro Onlus

anche su Internet

www.fprconlus.it

FONDAZIONE - Periodico Semestrale della Fondazione Piemontese per la Ricercasul Cancro - Onlus - Reg. del Tribunale di Torino N. 5014 del 19/3/1997. Stampa Satiz s.r.l. - Diret-tore Responsabile: Francesco Novo - Comitato di Direzione: Allegra Agnelli, Franco Caiano, PaoloComoglio, Giampiero Gabotto, Maria Vaccari Scassa - Segreteria di Redazione: Beatrice Reyneri diLagnasco - Fotografie di Carlotta Crua, Nino Ferraro, Marco Rosa Marin e Norman Tacchi - Realiz-zazione e impaginazione Satiz s.r.l. - Moncalieri

Un sincero grazie

Questo semestrale escegrazie alla sensibilità e alla generosità dellaSatiz che da anni offreil suo concretocontributo alla Fondazione Piemontese per laRicerca sul Cancro.

FONDAZIONE PIEMONTESE PER LA RICERCA SUL CANCRO

ONLUS Strada Provinciale,142 - Km 3,95 - 10060Candiolo - Torino Telefono 011/993.33.80

codice fiscale: 97519070011Riconoscimento Regione Piemonte: D.G.R. 22-07-1986, n. 3-6673Iscrizione anagrafe Onlus prot. N. 9882440 del 19-06-1998

ALBA (CN)

ROBERTA CERETTO

LA PIOLA- Piazza Risorgimento, 4 - 12051 Alba (Cn)

Cell. 335 6422.655

GIOVANNI PORTA

12051 Alba (Cn) - Tel. 0173 364263 - Cell. 335 6254963

ALESSANDRIA

MAURA CACCIABUE

Strada Antica Alessandria, 3 - 15023 Felizzano (AL)

Tel. 0131 791.572

ELEONORA POGGIO

Via Galade, 57 – 15040 Mandrogne (AL) Cell. 339 2490335

ASTI

GIACINTO E PINUCCIA CURTO

C.so Torino 177 - 14100 Asti

Tel. 0141 219670

[email protected]

BEINASCO (TO)

ENRICO SCARAFIA

Via Rivalta, 26 - 10092 Beinasco (TO)

Tel. 011 781989

BRA (CN)

MARIA CRISTINA ASCHERI

Via Piumati, 23 - 12042 Bra (CN)

Tel. 0172 412.394

[email protected]

CANELLI (AT)

OSCAR BIELLI

Via Asti, 25 - 14053 Canelli (AT)

Cell. 349 6105413

CASALE M.TO (AL)

OLGA BONZANO

Villa Mandoletta 51/A - 15040 San Germano (AL)

ROSINA ROTA GALLO

Via Montebello, 1 - 15033 Casale M.to (AL)

Tel. 0142 771.76

[email protected]

CASTELLAMONTE E CUORGNÈ (TO)

FIORENZO GOGLIO

Via Goglio, 54 - 10081 Castellamonte (To)

Cell. 340 4850545

ANITA LISA BONO

Via Galileo Galilei, 6 - 10082 Cuorgnè (To)

Tel. 0124 666761

CHIVASSO (TO)

ANGELA BACCELLI TORIONE

Via Calandra, 2 - 10034 Chivasso (TO)

Tel. 011 9111069

CIRIÉ (TO)

VALERIA ASTEGIANO FERRERO

Via Robassomero, 91 - 10073 Ciriè (TO)

Tel. 011 9209701

[email protected]

CUNEO

BRUNO GALLO

P.zza Europa, 26 - 12100 Cuneo - Tel. 0171 67479

GABRIELLA DI GIROLAMO

Corso Nizza, 16 – 12100 Cuneo tel. 0171 696156

FOSSANO (CN)

PIERA BERNOCCO VIGNA

Piazza Vittorio Veneto, 8 - 12045 Fossano (CN)

Cell. 329 7208072

GIAVENO (TO)

GIORGIO CEVRERO

Via Pomeri, 1 - 10094 Ponte di Pietra di Giaveno (TO)

Tel. 011 9363830 - Cell. 3476969261

IVREA (TO)

GIUSEPPE E ANTONELLA GARINO

Via S. Andrea, 2 - 10014 Caluso (TO)

Tel. 011 9833005

MONDOVÌ (CN)

EGLE GAZZERA GAZZOLA

Via Nino Carboneri, 25 - 12084 Mondovì (CN)

Cell. 335 6785428 - Tel. 0174 670163

NIZZA M.TO (AT)

ALFREDO ROGGERO FOSSATI E LIVIO MANERA

Via Nino Costa, 8 - 14049 Nizza M.to (AT)

Tel. 0141 701611 - Tel. 0141 793076

PIANEZZA (TO)

PIER GIANNI E LILIANA ODDENINO

Via Mascagni, 12 - 10044 Pianezza (TO)

Tel. 011 9671369 ab. - Tel. 011 9676783 uff.

PINEROLO (TO)

GIORGIO GOSSO

Via Lequio, 2 - 10064 - Pinerolo (TO)

Tel. 0121 323312 ab. - Tel. 0121 322.624 uff.

RIVOLI (TO)

ARGO GARBELLINI E MARIAGRAZIA CLARETTO

Via Salvemini, 21A - 10098 Rivoli (TO)

Tel. 011 9531481 - Cell. 347 4408796

SALUZZO (CN)

SILVIA GERBOTTO E GIANMARIA ALIBERTI GERBOTTO

c/o uff. SIAE - Via Galimberti, 27 - 12038 Savigliano (CN)

Tel. 0171 944848 - Cell. 333 7879056

CLAUDIO COERO BORGA

Via Bagnolo, 72/A - 12032 Barge (CN)

Tel. 0175 346061

SAN SALVATORE M.TO (AL)

LUIGI LUNGHI E VITTORIA ANASTASIO

Fraz. Fossetto 132 - Piazzollo - 15046 S. Salvatore M.to (AL)

Cell. 339 7731254

SANTHIÀ (VC)

GIORGIO NOVARIO

Via Vecchia di Biella, 16 - 13048 Santhià (VC)

Tel. 0161 923691

VILLAFRANCA P.TE (TO)

RENATO ED ELISABETTA BEUCCI

Via Navaroli, 1/1 - 10068 Villafranca P.te (TO)

Tel. 011 9623824

LE NOSTRE DELEGAZIONI

Per prenotazioni prestazioni: • CENTRO UNICO PRENOTAZIONI (C.U.P.) tel. 011.9933245 / 246

Per informazioni sull’accessibilità dei servizi • CENTRO ACCOGLIENZA E SERVIZI tel. 011.9933609

- DIREZIONE MEDICA DI PRESIDIO tel. 011.9933618 / 619

Attività di Ricerca FondamentaleLABORATORI DI RICERCA FONDAMENTALE

BIOFISICA, ONCOLOGIA VASCOLARE, BIOLOGIA DELLE

MEMBRANE E DEL MICROAMBIENTE, MODELLI TUMORALI

TRANSGENICI.

LABORATORI DI RICERCA IN ONCOLOGIA

MOLECOLARE CLINICA SPERIMENTALE (ECMO)

GENETICA ONCOLOGICA, ONCOGENOMICA, ONCOLOGIA

CELLULARE E MOLECOLARE, CELLULE STAMINALI DEL

CANCRO, FARMACOLOGIA MOLECOLARE, TERAPIA SPERIMEN-

TALE, TERAPIA GENICA.

UNITA’ DI RICERCA CLINICA INVESTIGATIVA (INCO)

PATOLOGIA MOLECOLARE, CARCINOMI METASTATICI

A PRIMITIVITÀ SCONOSCIUTA (CUP), TERAPIA CELLULARE.

CENTRO DI COORDINAMENTO DEI ‘TRIALS’

CLINICI (CCT)

CONSIGLIO DIRETTIVO

Presidente: Allegra AgnelliVice Presidenti: Carlo Acutis, Maria Vaccari ScassaConsigliere Delegato:

Giampiero GabottoDirettore Scientifico di Istituto:

Paolo ComoglioConsiglieri:

Marco Boglione, Bruno Ceretto, Paolo Comoglio, Giuseppe Della Porta, Gianluca Ferrero, Gianluigi Gabetti,Giuseppe Gilardi, Maria Elena GiraudoRayneri, Eugenio Lancellotta, AntonioMaria Marocco, Aldo Ottavis, CarloPacciani, Lodovico Passerin d’Entréves, Patrizia Re Rebaudengo Sandretto,Silvio Saffirio, Piero Sierra

COLLEGIO

DEI REVISORI DEI CONTI

Presidente: Giacomo ZuninoComponenti: Mario Boidi, Lionello Jona Celesia

COMITATO SCIENTIFICO

DI ISTITUTO

Presidente: Paolo ComoglioComponenti: Nadia Di Muzio,Marcello Gambacorta, AlessandroMassimo Gianni, Saverio Minucci,Luigi Naldini, Mauro Salizzoni,Gian Paolo Tortora e Maria GraziaValsecchi

COMITATO ETICO DI ISTITUTO

Presidente: Carlo Luda di CortemigliaVice Presidente: Felicino DebernardiComponenti: Gian Luca Bruno, Lorenzo Capussotti, Paolo Comoglio, Piero Fenu, Gianluca Gaidano, Guido Giustetto, Franca Goffredo,Franco Merletti, Don Luca Salomone, Silvana Storto,Mariella Trovati e Alessandro Valle

Membri di diritto Allegra Agnelli e Giampiero Gabotto

Attività Assistenziali e di Ricerca ClinicaATTIVITÀ DI DEGENZA

ONCOLOGIA MEDICA (Prof. M. Aglietta)

REPARTO DI ISOLAMENTO PER IMMUNODEPRESSI (Prof. M. Aglietta)

DERMOCHIRURGIA (Dott. F. Picciotto)

GINECOLOGIA ONCOLOGICA (Dott. R. Ponzone)

CHIRURGIA ONCOLOGICA (Dott. M. De Simone)

TERAPIA ANTALGICA RIANIMAZIONE(Dott. F. Debernardi)

ATTIVITÀ DIAGNOSTICHE

ANATOMIA PATOLOGICA (Dott. M. Risio)

MEDICINA NUCLEARE - CENTRO PET(Dott. T. Varetto)

RADIOLOGIA (Dott. D. Regge)

LABORATORIO ANALISI (Dott. A. Sottile)

RADIOTERAPIA-TOMOTERAPIA(Dott. P. Gabriele)

ATTIVITÀ AMBULATORIALICARDIOLOGIA

CHIRURGIA ONCOLOGICA

CHIRURGIA PLASTICA

DERMOCHIRURGIA

GASTROENTEROLOGIA (DIETOLOGIA E ENDOSCOPIA DIGESTIVA)

GENETICA

GINECOLOGIA ONCOLOGICA

NEUROLOGIA

ODONTOSTOMATOLOGIA

ONCOLOGIA MEDICA

OTORINOLARINGOIATRIA

PNEUMOLOGIA

PSICOLOGIA

RADIOLOGIA INTERVENTISTICA

TERAPIA ANTALGICA

SERVIZIFARMACIA OSPEDALIERA

FISICA SANITARIA

DI PROSSIMA REALIZZAZIONESECONDA TORRE PER LA RICERCA E LA CURA

AMPLIAMENTO BLOCCO OPERATORIO

NUOVO DAY SURGERY

NUOVO DAY HOSPITAL

NUOVI AMBULATORI, FARMACIA OSPEDALIERAE CENTRO PRELIEVI