OTTOBRE 2007 - conerpo.com · venti con lo stesso formula-to. La razionalizzazione delle modalità...

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OTTOBRE 2007 ORTOFRUTTA ORTOFRUTTA NoTIZIE NoTIZIE B UON UON AVVIO DI CAMP VVIO DI CAMPA GNA GNA P ER L ER L ’UV ’UVA DA DA TAV OL OLA ANDAMENT ANDAMENT O SODDISF O SODDISFA CENTE CENTE P ER L ER LA FR FR UT UTTA ESTIV ESTIVA DA DA PR PR OGNOSFR OGNOSFR UIT LE PRE UIT LE PRE VISIONI VISIONI 2007 SULLE POMA 2007 SULLE POMA CEE CEE SUPPLEMENTO AL N. 10-2007 DELLA RIVISTA DI FRUTTICOLTURA E DI ORTOFLORICOLTURA

Transcript of OTTOBRE 2007 - conerpo.com · venti con lo stesso formula-to. La razionalizzazione delle modalità...

OTTOBRE 2007

ORTOFRUTTAORTOFRUTTANoTIZIENoTIZIE

BBUON UON AAVVIO DI CAMPVVIO DI CAMPAAGNAGNAPPER LER L’UV’UVAA DADA TTAAVVOLOLAA

ANDAMENTANDAMENTO SODDISFO SODDISFAACENTECENTEPPER LER LAA FRFRUTUTTTAA ESTIVESTIVAA

DADA PRPROGNOSFROGNOSFRUIT LE PREUIT LE PREVISIONIVISIONI2007 SULLE POMA2007 SULLE POMACEECEE

SUPPLEMENTO AL N. 10-2007 DELLA RIVISTA DI FRUTTICOLTURA E DI ORTOFLORICOLTURA

Direttore responsabile:Elia Zamboni

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Sommario4 Nuovi impulsi per l’export di ortofrutta

GABRIELE CHIESA

6 Andamento soddisfacente per la frutta estivaGIANNI AMIDEI

7 Buon avvio di campagna per l’uva da tavolaAUGUSTO RENELLA

8 Le consumer promotiondi Conserve ItaliaANNALITA MORUZZI

9 Da Prognosfruit le previsioni2007 sulle pomaceeGIAMPIERO REGGIDORI

14 Apo Conerpo adotta la Business IntelligenceDANIELE FRISONI

ERIKA PRATI

Supplemento al n. 10-2007della Rivista di Frutticoltura

e di Ortofloricoltura

ORTOFRUTTANoTIZIE

Le foto sono dell’archivio Apo Conerpo

Sicurezza alimentaree residui di agrofarmaciPaolo BruniPresidente Apo Conerpo

gico tollerabile e con impat-to ambientale molto limita-to. L’alternanza nell’utilizzodi questi fitofarmaci, sem-pre scelti tra quelli stabilitidal Disciplinare, permettepoi di limitare il livello diresiduo che eventualmenterimane sul prodotto, grazieal basso numero di inter-venti con lo stesso formula-to. La razionalizzazionedelle modalità di distribu-zione, il continuo controllodell’efficienza delle macchi-ne distributrici, l’inse-rimento di tecniche alterna-tive ai fitofarmaci come laconfusione e il disorien-tamento sessuale, i fitofar-maci di origine naturalecome quelli a base di Bacil-lus thuringiensis e il Carpo-virusine, si aggiungono asupporto del miglioramen-to dei processi. Il bassissi-mo livello di residuo, anchedi più fitofarmaci, scelti coni criteri della ProduzioneIntegrata, è comunque sem-pre meno pericoloso di unelevato livello di un solofitofarmaco, che però si ècostretti a impiegare ripetu-tamente. Chiedere un’ulte-riore riduzione dei limiti diresidui ammessi dalla leggeo, a maggior ragione, chie-dere di limitare il numerodi fitofarmaci che lascianoresiduo sul prodotto colti-vato (come sta succedendoin alcune situazioni di mer-cato) va nella direzionecontraria all’obbiettivo digarantire maggior sicurezzaalimentare al consumatore.Stravolge tutti gli sforzi fattia monte, soprattutto nellafase di coltivazione, per ga-rantire salubrità ad opera-tori e consumatori, comepure rispetto ambientale,in relazione a tutti i proces-si applicati.

L a sicurezza a-limentare èun pre requi-

sito di qualità ditutti i prodotti de-stinati all’alimen-tazione umana ed

animale ed è composta damolteplici garanzie che ri-guardano la gestione di tuttii processi di coltivazione,manipolazione e trasforma-zione di tutti i prodotti,ortofrutticoli in particolare.Fra le garanzie più impor-tanti da offrire agli operato-ri della filiera e al consuma-tore ci sono quelle del ri-spetto dei limiti stabiliti dal-le norme europee in materiadi residui di agrofarmaci. Le leggi attuali stabiliscono,per ogni principio attivo incommercio, livelli di resi-dui studiati metodicamen-te, calcolati in modo tale darendere oltremodo sicuro ilconsumo del prodotto inquanto ampiamente infe-riori a quel livello di so-glia/pericolo che potrebbepresentare rischi per la salu-te umana. E non può esserealtrimenti perché la sicurez-za alimentare in questo sen-so deve essere quella di li-vello massimo. Nella mo-derna agricoltura con l’inse-rimento di tecniche di dife-sa sempre più razionali co-me quelle derivate da Disci-plinari di Produzione Inte-grata e dall’Agricoltura Bio-logica (quest’ultima nonimpiega fitofarmaci di sin-tesi per definizione) l’im-piego dei fitofarmaci è ulte-riormente razionalizzato eselezionato in modo da ri-durre anche il livello di resi-dui sul prodotto finale e ifitofarmaci sono comunquescelti in modo articolato atal punto da impiegare soloquelli con profilo tossicolo-

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IL MINISTERO HA MESSO A PUNTO I DOSSIER PER LA FRUTTA

Gabriele ChiesaDirettore Generale Apo Conerpo

Le attività connesse all’aperturadi nuovi mercati per l’export deiprodotti ortofrutticoli freschi

hanno registrato negli ultimi tempiuna notevole accelerazione. Tre sonogli obiettivi prioritari che ci eravamoposti in tal senso: il Far East, la Cinae l’India.Grazie al supporto fornito da alcuneOrganizzazioni di Produttori piùstrutturate, come Apo Conerpo, e dalCSO, il Ministero delle PoliticheAgricole ha messo a punto i dossierper l’esportazione di kiwi, pere, melee uva da tavola in Giappone: a brevesi attende una risposta in merito daparte delle competenti autorità giap-ponesi, che dovrebbe definire le spe-cifiche tecniche cui i produttoridovranno attenersi per poter esporta-re nel paese del Sol Levante. Dopo irisultati ottenuti con l’aranciaTarocco, richiesta ed apprezzata dalmercato giapponese, altri frutti siapprestano così ad essere indirizzativerso quel mercato particolarmenteremunerativo e quindi, di conse-guenza, ad essere adeguatamentevalorizzati.Per quanto riguarda il mercato cine-se, ritenuto di importanza straordi-naria per dimensioni e trend di cre-

scita, già nel 2005 fu predi-sposto il dossier per l’espor-tazione del kiwi dall’Italia:grazie ai recenti incontridiplomatici si è riaperta la discus-sione tecnica relativa al rischio fitosa-nitario connesso con l’importazionedi tale prodotto e che da un paio dianni si era bloccata. Con la ripresadel confronto in sede di tavolo tecni-co, inoltre, si è creata l’occasionefavorevole per inoltrare all’Autoritàcinese anche la documentazione ine-rente mele, pere, uva da tavola edagrumi. Anche il mercato indiano apparealtrettanto interessante, malgrado inquesto caso il primo ostacolo darisolvere sia relativo alla carenza diinfrastrutture per la logistica refrige-rata dei prodotti deperibili, con tuttele problematiche che ovviamente nederivano.

Per lo sviluppo dell’esportazione diprodotti ortofrutticoli non basta l’a-pertura formale dei mercati di desti-nazione: è indispensabile supporta-re l’azione commerciale con unaforte attività di promozione dei pro-dotti agroalimentari italiani. ApoConerpo sta portando avanti duenuovi progetti per la difesa, lo svi-luppo ed il futuro della nostra frut-ticoltura.

Un Comitato di prodottoper le prugne essiccate

Proseguire il cammino sulla strada delle aggregazioni “verticali” per pro-dotto per rafforzare i sistemi aggregati anche per produzioni di nicchia:è con questo obiettivo, come ha sottolineato il presidente Fabrizio

Marzano, che Unaproa ha costituito il Comitato di prodotto delle prugneessiccate.Presidente del Comitato è stato nominato Alberto Mario Levi, che è anchepresidente della Cooperativa Modenese Essiccazione Frutta, Op di punta nelsettore della produzione di prugne per essiccazione e amarene da industria,associata alla Aop Finaf.Levi ha ricordato che nel nostro paese questo settore, pur rappresentandouna nicchia, ha già raggiunto da tempo il 100% di trasformazione attraver-so le Op.La superficie italiana investita a prugne per essiccazione si attesta sui 450ettari, concentrati prevalentemente in Emilia Romagna, Toscana e Sardegna,con una produzione complessiva di 1.600 tonnellate.

Nuovi impulsiper l’export di ortofrutta

L’attività di promozione:i nuovi progetti

Per lo sviluppo dell’esportazione diprodotti ortofrutticoli però non bastal’apertura formale dei mercati di desti-nazione: è indispensabile infatti sup-portare l’azione commerciale con unaforte attività di promozione dei pro-dotti agroalimentari italiani. A tale riguardo sono due i nuovi pro-getti che stiamo portando avanti. Il primo ci vede coinvolti come costi-tutori del consorzio di cooperativeItalian Style, società creata per pro-muovere all’estero il consumo delle

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eccellenze alimentari italiane. Nelconsorzio sono presenti le primarieaziende cooperative delle filiere del-l’ortofrutta fresca (Apo Conerpo insie-me alle due filiali Alegra e Naturita-lia), dell’ortofrutta trasformata (Con-serve Italia), del vino, dell’olio, dellacarne, del lattiero caseario. Per l’attività di promozione e valoriz-zazione di Italian Style sono stati indi-viduati come obiettivi prioritari duepaesi in particolare, la Cina e l’India,in considerazione delle straordinariepotenzialità che presentano questimercati in termini di sbocco per lenostre produzioni e tenendo contoanche del fatto che possiedono tradi-zioni alimentari diverse da quelle ita-liane ed è quindi indispensabile farconoscere le peculiarità dei nostri pro-dotti. Per tali paesi è stato predisposto unapposito progetto di promozionedelle nostre produzioni chiamato“Europe Excellence”, di durata biennalee per un importo complessivo di 2,3milioni di euro, che è stato valutatopositivamente dal Ministero italiano equindi selezionato per essere presen-tato ai servizi della CommissioneEuropea. Per tale progetto si è quindirichiesto un cofinanziamento pubbli-co del 70% dell’importo complessivo,di cui quasi 1,2 milioni di euro a cari-co dell’Unione Europea e 460.000euro a carico dello Stato italiano.

Il secondo progetto, chiamato “Saporid’Europa”, è stato invece presentatoinsieme alle altre Organizzazioni diProduttori dell’Emilia Romagna attra-verso la progettazione ed il coordina-mento del CSO, per valorizzare lenostre produzioni ortofrutticole inaltri Paesi, in particolare in quelli del-l’est europeo (tra i quali la Russia rico-pre un ruolo di primo piano, seguitapoi da Serbia e Croazia), nel nordAmerica e nel Giappone. Le risorse stanziate insieme ai nostripartner per le attività di promozione,di sostegno e di potenziamento dellenostre esportazioni sono pari ad oltre6 milioni di euro, che verranno spal-mate in un periodo triennale. Ancheper questo progetto si è chiesto uncofinanziamento pubblico del 70%,di cui il 50% a carico della UE ed il20% a carico dello Stato italiano.Queste iniziative sono molto impor-tanti per la difesa, lo sviluppo ed ilfuturo della nostra frutticoltura, consi-derando il fatto che ci troviamo difronte a due problematiche da nonsottovalutare. Dobbiamo infatti tener conto che daun lato i mercati che storicamentehanno rappresentato lo sbocco princi-pale delle nostre produzioni (Italia,Germania, Inghilterra e Paesi Scandi-navi) sono ormai maturi, con pro-spettive di crescita pressoché nulle.Inoltre l’apertura di questi mercati alle

Apo Conerpo presente ad Alimentarti

Apo Conerpo sarà presente ad AAlliimmeennttaarrttii, il salone dell’agroalimentareartigiano e cooperativo di qualità in programma dall’8 all’11 novembrepresso il quartiere fieristico di Bologna. La rassegna, organizzata da

Confartigianato e Confcooperative Emilia Romagna, in collaborazione conBologna Fiere, si propone di presentare e valorizzare i prodotti agroalimen-tari ed enogastronomici tipici e di qualità del nostro Paese, far conoscere lepeculiarità del sistema produttivo cooperativo ed artigiano, rispondendo allacrescente domanda di cibi sani e genuini che proviene dal consumatore.Alimentarti (www.alimentarti.it) vuole favorire l’incontro tra domanda ed

offerta delle eccellenze dell’agroalimentare artigiano e coope-rativo, promuovendo nel contempo i caratteri distintivi delledue organizzazioni quali la componente umana, il forte radica-mento territoriale ed i valori etici. Apo Conerpo sarà presentecon uno stand nel padiglione 33, dove saranno in evidenzaanche i prodotti delle società Alegra e Naturitalia che rappre-sentano l’anima commerciale di Apo Conerpo.

produzioni dei paesi emergenti, qualila Cina, la Turchia ed i paesi dellasponda sud del Mediterraneo, com-porta una crescente spinta competiti-va, che ci vedrà perdenti se condurre-mo il confronto solo sul piano delprezzo.

Tre aree ”d’azione”

Tre sono quindi le aree verso le qualipossiamo e dobbiamo indirizzareprioritariamente la nostra attività: • differenziare le nostre produzionisull’aspetto qualitativo, e quindi conti-nuare ad investire le risorse della OCMortofrutta, per il tramite delle OP, neiprogrammi di ricerca, nelle riconver-sioni varietali, nella produzione inte-grata, nell’assistenza tecnica, negliimpianti di irrigazione e di difesa; • informare i consumatori sulle diffe-renze organolettiche e sulla sicurezzaalimentare che solo una filiera con-trollata come la nostra può garantire;• aprire, entrare, ma soprattutto “crea-re” dei nuovi mercati di consumo.Nonostante queste iniziative compor-tino degli sforzi economici moltoimpegnativi, vi sono due elementi cherafforzano il nostro ottimismo: • il sostegno finanziario degli entipubblici (se approvati i due progettisopra riportati vedranno un interven-to congiunto della UE e degli Statimembri che coprirà il 70% degliimpegni assunti; inoltre è previsto alivello comunitario lo stanziamentodi diversi milioni di euro per appositiprogrammi di educazione alimentarenelle scuole, segno evidente dellaritrovata consapevolezza anche a livel-lo comunitario dell’importanza delconsumo di ortofrutta);• il coordinamento e la collaborazio-ne che stiamo consolidando sia congli altri operatori dell’alimentare diqualità italiano che con gli stessinostri competitor dell’ortofrutta fre-sca, in grado di creare le condizioniutili a mettere insieme le risorse neces-sarie per i nostri obiettivi ed evitare altempo stesso che un’eccessiva fram-mentazione delle iniziative provochiturbativa nei mercati e confusione nelconsumatore, con la conseguente di-spersione delle risorse ed inefficaciadegli sforzi fatti.

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DOPO LA PARTENZA POCO BRILLANTE SUI MERCATI EUROPEI

Gianni AmideiConsigliere Delegato Alegra

La campagna della frutta estiva(ciliegie, albicocche, pesche, net-tarine, susine) sta volgendo

ormai al termine anche se settembreper la nostra struttura è sempre statoun mese piuttosto importante per lacommercializzazione di nettarine esusine della varietà Angeleno. Per quanto concerne le quantità, laproduzione 2007 di Alegra ha fatto

registrare un aumento per le susine(+5%) e nettarine (+5%) ed unadiminuzione per pesche (-10%) edalbicocche (-30%); sostanzialmentestazionario sui livelli dell’anno prece-dente il raccolto di ciliegie.Fino a questo momento (30 agosto) sipuò affermare che le quotazioni sisono posizionate su un livello abba-stanza soddisfacente durante granparte della campagna, fatta eccezioneper il periodo compreso tra la fine digiugno e il 20 luglio quando le peschee le nettarine di calibro medio-piccolohanno incontrato forti difficoltà dicollocamento a causa dell’offerta ab-bondante e della scarsa richiesta regi-strata sui mercati esteri. In seguito allecondizioni climatiche avverse, infatti,su queste piazze i consumi sono statiestremamente bassi e di conseguenzai prezzi per i frutti di calibro B e C sisono attestati su livelli inferiori ai costi

di produzione. Complessivamente, irisultati sono stati inferiori a quelliottenuti nel 2006 per il prodotto pre-coce e medio, migliori per la produ-zione medio-tardiva.Il mercato nazionale fortunatamente èstato caratterizzato da un andamentoclimatico decisamente più favorevoleal consumo di questi frutti di cuihanno beneficiato tutti i prodotti, per iquali si è registrata una domandasostenuta e costante in tutto il periodo.In alcune zone del paese, tra cui inparticolare la Romagna, fenomeni co-me grandine, vento, temperature ele-vate e siccità hanno però influenzatonegativamente il livello qualitativo delprodotto, e di conseguenza si è regi-strata una percentuale di frutti conpezzatura insufficiente o danneggiatida grandine e vento superiore rispettoalla media degli ultimi anni. Unasituazione questa che vanifica in partei buoni risultati generali in quantoabbassa la media dei prezzi nonostan-te la buona richiesta di prodotto desti-nato alle creme manifestata dalleindustrie di trasformazione.Per salvaguardare ed aumentarecostantemente la redditività dei pro-duttori associati, anche nei prossimianni Alegra proseguirà sulla stradadell’aggregazione e dell’organizzazio-ne, abbinando la vocazionalità del ter-ritorio con la professionalità deipeschicoltori.

Il primo bilancio della campagnaestiva mostra risultati abbastanzasoddisfacenti. Buoni il livello didomanda e le quotazioni in parti-colare sul mercato italiano. Rispetto al 2006 la produzionecontrollata da Alegra ha fatto regi-strare un aumento per nettarine esusine, una diminuzione per pe-sche e albicocche; stazionario ilraccolto di ciliegie.

Andamento soddisfacenteper la frutta estiva

Il nuovo centro di ritiro uve di Agrintesa

Agrintesa ha inaugurato il nuovo centro di ritiro uve a Fusignano (Ra),situato in una posizione strategica dal punto di vista logistico in quan-to al centro di un bacino produttivo importante in cui operano molti

associati e vicino agli altri stabilimenti della cooperativa (Castelbolognese eMordano). Con questo nuovo centro di Fusignano, dotato delle più modernetecnologie per la pigiatura delle uve e la successiva lavorazione, Agrintesaintende valorizzare la viticoltura di pianura, che in queste zone mostra anco-ra segni di grande vitalità, e fornire risposte adeguate ai soci che desideranocontinuare ad investire in questo settore. “Con l’inaugurazione di questo sta-

bilimento – sottolinea il presidente di Agrintesa,Raffaele Drei – compiamo quindi un altro passosulla strada della riqualificazione tecnologica edorganizzativa nel settore vitivinicolo in quantoriteniamo che la viticoltura di pianura, se attua-ta con tecniche adeguate in campagna e contecnologie moderne in cantina, possa consenti-re buone opportunità economiche”.

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DOPO LE DIFFICOLTÀ REGISTRATE NEL 2006

L’uva da tavola rappresentasenza dubbio uno dei prodottidi punta dell’ampia gamma di

Naturitalia; nonostante il gradualeaumento dell’offerta, nella primaparte della campagna la produzioneitaliana ha fatto registrare un buonandamento sia sul mercato italianoche su quello estero spuntando quo-tazioni abbastanza soddisfacenti. Unsegnale incoraggiante soprattuttodopo le difficoltà registrate nel 2006,quando i consumi italiani sonodiminuiti di circa il 5% e l’export ècalato addirittura del 17%. A causa della forte concorrenzaesercitata dal prodotto greco,però, l’avvio di commercializzaio-ne ha fatto registrare alcuni pro-blemi, in particolare sul mercatoscandinavo, per quanto concernel’uva senza semi nostrana. E que-sto nonostante l’ottimo livelloqualitativo che quest’anno con-traddistingue le varietà verdicome pure quelle rosse sia dalpunto di vista morfologico chesotto il profilo gustativo. Un risul-tato ottenuto anche grazie alcostante lavoro di selezione varie-tale portato avanti da molti ope-ratori italiani tra i quali la busi-ness unit di Apo Conerpo che

commercializza prodotto anche dicultivar Seedless sia verdi che rosse enere.Grazie a questo soddisfacente livelloqualitativo, le aspettative per il pro-sieguo della campagna appaionoabbastanza positive.

La campagna estiva

Passando ad analizzare la commer-cializzazione della frutta estiva, biso-gna sottolineare che la campagna2007, giunta ormai al termine, hafatto registrare un andamento altale-nante, ampiamente condizionato daiforti sbalzi climatici che hanno inte-ressato sia l’Italia che il resto d’Euro-pa.Dopo il trend favorevole che hacaratterizzato il 2006, primo annopositivo dopo una serie di annatedecisamente difficili e sfavorevoli peril comparto, quest’anno i consumi diortofrutta hanno infatti mostrato unandamento rallentato sia nel merca-to italiano che nel resto del “vecchio

Soddisfacente l’avvio di campagnadell’uva da tavola, uno dei prodottidi punta di Naturitalia.Andamento altalenante per la fruttaestiva; dopo una prima fase rallenta-ta, in luglio sono migliorate doman-da e quotazioni di pesche e nettarine.Campagna difficile per meloni ecocomeri con consumi ridotti e quo-tazioni basse.

Buon avvio di campagna per l’uva da tavola

continente”. Ciò nonostante, però,grazie anche al buon livello qualitati-vo del prodotto, i risultati commer-ciali ottenuti dalle pesche e nettarinesono stati soddisfacenti. Dopo unavvio tutt’altro che brillante nel mesedi giugno, l’andamento è miglioratonettamente nella seconda metà diluglio, quando si sono superati i pic-chi produttivi ed è iniziata la dispo-nibilità di varietà più pregiate chehanno potuto spuntare quotazionisoddisfacenti, più elevate di quelleregistrate in avvio di campagna.

Difficoltà per cocomerie meloni

Passando ad esaminare altri pro-dotti tipicamente estivi, sul mer-cato italiano si è registrata unacampagna difficile per il meloneanche a causa della siccità che hacaratterizzato alcune aree d’Italiaad alta densità produttiva; i prezzihanno mostrato variazioni conti-nue con bruschi ribassi.Nonostante le temperature elevateregistrate in alcuni periodi dellastagione estiva, che normalmentefavoriscono i consumi di questoprodotto, sul mercato nazionaleanche il cocomero ha fatto segna-re un andamento non particolar-mente soddisfacente spuntandoquotazioni piuttosto basse.

Augusto RenellaDirettore Marketing Naturitalia

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INTERESSANO I SUCCHI VALFRUTTA E YOGA

Annalita MoruzziCentro Stampa

Si rivolgono in particolare ai con-sumatori più giovani le consu-mer promotion 2007 lanciate da

Valfrutta e Yoga, brand di punta delgruppo Conserve Italia, azienda lea-der nel settore dei succhi e dellebevande a base di frutta con unaquota pari a circa il 30% del mercatoitaliano. Per quanto riguardaValfrutta, dal mese di settembre finoa gennaio 2008 tutte le confezioni disucchi in brik cluster da 6x200 ml –nei gusti pesca, pera ed albicocca –contengono una card in regalo dellaserie “Cuccioli cerca Amici dello Zoo”,per un totale di 14 card da collezio-nare; sul retro sono inseriti 6 esclusi-vi scenari ritagliabili, anch’essi dacollezionare per creare le ambien-tazioni con cui giocare insieme aicuccioli delle card.Le confezioni di succhi Valfrutta invetro da 6x125 ml – sempre neigusti pesca, pera ed albicocca –contengono i tappi per giocare (6in ogni confezione, per un totale di80 tappi personalizzati con leimmagini dei vari animali dellaserie). Sull’onda del successo riscosso conle analoghe promozioni degli anniscorsi, che hanno contribuito adun progressivo aumento delle ven-dite, il marchio storico di ConserveItalia propone una nuova iniziativa

di consumer promotion pervalorizzare la gamma dei suc-chi Valfrutta, utilizzando unefficace abbinamento tra ipropri prodotti, i piccoli con-sumatori ed importanti fattoridi divertimento che attraggo-no molto le nuove generazio-ni, come appunto le card. Con una quota volume del 13,9%(Fonte IRI Infoscan Luglio 2007) evalore del 15,3%, Valfrutta è leadernel segmento del brik 200 ml. Lapromozione è estesa anche ai succhidi frutta Valfrutta in vetro da 125 mlche sono referenze importanti per lamarca, con una quota volume del14,3% e valore del 13,8% (Fonte IRIInfoscan Luglio 2007).Passando alla promozione lanciatadall’altro grande marchio diConserve Italia, dal mese di settem-bre fino a febbraio 2008 tutte le con-fezioni di succhi di frutta YogaOptimum in brik da 6x200 ml e3x200 ml – nei gusti pera, pesca edalbicocca – regalano le Game Card

Avviate nel mese di settembre, siconcluderanno all’inizio del 2008.Nelle confezioni di succhiValfrutta in omaggio le card e gliscenari per giocare con i “Cucciolicerca Amici”. I succhi YogaOptimum regalano le game cardoriginali dei “Gormiti”.

Le consumer promotiondi Conserve Italia

dei “Gormiti, gli invincibili signoridella natura”, per un totale di 28 cardda collezionare.Le confezioni di succhi di frutta Yogain vetro da 6x125 ml – sempre neigusti pera, pesca ed albicocca – con-tengono i tappi personalizzati con ipersonaggi delle varie serie deiGormiti (6 in ogni confezione per untotale di 80 tappi).Marchio storico di Conserve Italia,Yoga – leader sia nel formato brik200 ml, con una quota volume del15,4% e valore del 17,2%, che nelsegmento dei succhi di frutta in vetronel formato 125 ml, con una quotadel 25,5% in volume e del 29,3% invalore (Fonte IRI Infoscan Luglio2007) – riafferma la scelta strategicadi valorizzare la propria gammaattraverso le consumer promotion econ un efficace abbinamento tra iprodotti, i bambini ed importantistrumenti di divertimento come leGame Card che piacciono molto aipiccoli consumatori e li coinvolgo-no a lungo con il meccanismo dellacollection. L’obiettivo di questa nuova iniziati-va promozionale Yoga è conquistaresempre più ampie quote di mercatofacendo leva sul pubblico attentodei bambini che già conosce edapprezza la bontà del prodottoYoga.

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PRESENTATE NEL CORSO DELL’APPUNTAMENTO ANNUALE

Da Prognosfruit le previsioni2007 sulle pomaceeGiampiero ReggidoriUfficio Produzioni Agricole Apo Conerpo

Scopo del meeting Prognosfruit2007 era verificare le previsioniproduttive di mele e pere a livel-

lo europeo, considerando anche l’an-damento atteso negli altri principalipaesi produttori del mondo che aloro volta possono incidere sul mer-cato globale.Durante l’incontro sono poi stateaffrontate tematiche di interessecomune ai paesi produttori, in parti-colare per ciò che concerne la com-mercializzazione e il consumo delledue specie.Quest’anno i riflettori sono stati pun-tati in particolare sui nuovi orienta-menti in materia di Ocm (Organiz-zazione Comune di Mercato, Regola-mento CE 2200/96), sugli aspettidella sicurezza alimentare (residuifitofarmaci e armonizzazione, proto-colli di fornitura e certificazioni),sugli standard qualitativi di indirizzoper regole internazionali in materia,sulla valorizzazione delle mele edelle pere per il sostegno dei consu-mi e sull’ampliamento degli stessidove possibile. In merito alle previsioni di produ-zione, occorre evidenziare una pre-messa generale che riguarda l’anda-

mento climatico (sia invernale cheprimaverile) che ha avuto conse-guenze forti sull’allegagione di en-trambe le specie.L’inverno è stato caratterizzato da unandamento mite, con temperaturesuperiori a quelle tipiche del periodoin tutta Europa, tra l’altro più elevateal Nord che al Sud in relazione aivalori tipici; parallelamente si sonoavute pochissime nevicate, almenosino alla fine dell’inverno quando siè registrato un certo aumento dei fe-nomeni. A metà febbraio si è riscon-

trato un forte ritorno di freddo,soprattutto nelle aree dell’est euro-peo, e successivamente un periodo digelate primaverili che hanno colpitoin tempi diversi molti paesi Europei(fine marzo, metà e fine aprile, iniziomaggio). A causa della mitezza del climainvernale si è registrato ovunque unanticipo della ripresa vegetativa dioltre due settimane sulla media. Atutto ciò si deve aggiungere inoltrela scarsità di acqua meteorica inmolte aree europee che, almenofino all’inizio di luglio, ha ridotto leriserve e, sempre all’inizio di luglio,un forte ritorno del maltempo, spe-cialmente sulla Gran Bretagna. Fortiventi pomeridiani hanno poi provo-cato cascole di frutti per diversevarietà di pere, specialmente in areedove il fenomeno non è affatto tipi-co di quel periodo come in EmiliaRomagna. Fenomeni grandinigeni,a ripetizione, hanno imperversatosu molte regioni europee in diffe-renti momenti dell’arco primaveri-le-estivo, creando danni consistentiche, seppur in aree a macchia di leo-pardo, hanno lasciato il segno. Sipuò quindi affermare che diventasempre più difficile prevedere l’an-damento climatico per poter pro-grammare al meglio l’attività agrico-la, particolarmente complicata inquanto svolta, come si usa dire, acielo aperto.

PeroPer quanto riguarda le pere (Tabella1), nei paesi Ue produttori emergeuna sostanziale diminuizione di di-sponibilità rispetto al consuntivodello scorso anno (-8,3% nella nuo-va Ue e -7,0% se consideriamo anche

Dal 2 al 4 agosto a Vilnius, inLituania, si è svolto Prognosfruit,l’appuntamento annuale in cui siincontrano i rappresentanti deipaesi europei produttori di mele epere. Per le pere si prevede una contra-zione produttiva dell’8,3% a livel-lo dell’Unione Europea, mentreper le mele la diminuzione do-vrebbe attestarsi al 12,9% con l’I-talia però in aumento del 4,5%.

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altri paesi dell’Europa extra Ue, comeper esempio la Turchia).In generale, si deve segnalare chel’anno scorso le previsioni di Pro-gnosfruit avevano indicato una pro-duzione di 2,44 milioni di tonnella-te per i vecchi paesi Ue, mentre ilconsuntivo di prodotto commercialesi è poi attestato sui 2,66 milioni ditonnellate.L’esame dettagliato dei dati di ognipaese evidenzia che la produzione èattesa in diminuzione molto piùnetta nei paesi dove il ritorno delfreddo di fine inverno e le gelate pri-maverili sono stati più pesanti, inparticolare nell’area dell’Est europeo.Anche l’Italia prevede una produ-zione inferiore all’anno passato, sep-pur con alcune differenze all’internodelle singole varietà.La Spagna rimane il secondo produt-tore più forte in Europa, dopo l’Italia,ma le condizioni climatiche tenden-zialmente meno favorevoli alla coltu-ra del pero rendono ancor più diffici-le la coltivazione in questo paese,specialmente nelle aree del sud tradi-zionalmente caratterizzate da unclima più caldo e meno adatto alleattuali varietà coltivate.Nelle discussioni che sono seguitealla presentazione dei dati è emersocomunque sempre di più che il peroha raggiunto, quasi naturalmente,una forte propensione alla caratteriz-zazione e specializzazione sul territo-rio, al punto tale che sarà positivosfruttare questa distinzione territo-rial-merceologica per migliorare laqualità, differenziare l’offerta e faci-litare i rendimenti quanti/qualitatividella coltura.L’osservazione nasce dalla verificadell’aumento della caratterizzazionedella coltura del pero che vede l’Italiaforse l’unica con un ventaglio di va-rietà qualificate negli anni come Aba-te Fetel, Conference, William (so-prattutto da industria) e Kaiser, men-tre gli altri paesi sono soprattuttoconcentrati su una, al massimo duevarietà: il Portogallo con la Rocha, laSpagna con la Blanquilla, la Confe-rence e in piccola parte il Williambianco, l’Olanda, il Belgio e la Fran-cia con la Conference. Anche se il col-po di fuoco batterico (Erwinia amy-

Tabella 1 – Produzione di pere 2006 nei diversi paesi e previsioni 2007

Consuntivo Previsione Variazione2006 2007 previsione

Paese (Tons) (Tons) 2007 suconsuntivo2006 (%)

Paesi UeItalia 966.000 876.000 -9,3%Spagna 535.000 453.000 -15,3%Belgio 268.000 280.000 4,5%Olanda 234.000 250.000 6,8%Francia 246.000 218.000 -11,4%Portogallo 175.000 157.000 -10,3%Grecia 45.000 61.000 35,6%Germania 57.000 55.000 -3,5%Polonia 55.000 35.000 -36,4%Gran Bretagna 27.000 29.000 7,4%Ungheria 39.000 12.000 -69,2%Danimarca 6.000 6.000 0,0%Bulgaria 4.000 3.000 -25,0%Repubblica Ceca 2.000 3.000 50,0%Slovakia 1.000 0 100,0%

Totale Ue (a 27 paesi) 2.660.000 2.438.000 - 8,3%

Altri paesi europei extra UETurchia 379.000 380.000 0,3%Serbia 24.000 30.000 25,0%Svizzera 24.000 23.000 -4,2%

Totale altri paesi extra Ue 427.000 433.000 1,4%Totale paesi europei indicati 3.087.000 2.871.000 -7,0%

Altri paesi emisfero NordCina 12.500.000 13.000.000 4,0%Usa (United State of America) 655.000 680.000 3,8%Messico 30.000 30.000 0,0%Canada 1.000 1.000 0,0%Totale vari paesi emisfero Nord 13.186.000 13.711.000 4,0%

Totale emisfero Nord 16.273.000 16.582.000 1,9%

Alcuni paesi emisfero Sud (*) Quantità raccolta

Argentina 650.000 700.000 7,7%Cile 200.000 230.000 15,0%Sud Africa 300.000 320.000 6,7%Brasile 140.000 140.000 0,0%Australia 120.000 120.000 0,0%

Totale paesi emisfero Sud 1.410.000 1.510.000 7,1%Totale generale 17.683.000 18.092.000 2,3%

Fonte: Eurofel databank - Bruxelles e FAO

(*) I dati dei paesi dell’emisfero Sud si riferiscono all’ultima campagna, quindisono praticamente riferiti alla quantità raccolta.

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lovora) rimane ancora “lo spaurac-chio” più pericoloso per la sopravvi-venza della coltura, la sua ricompar-sa altalenante in condizioni climati-che particolari non ha ancora spintoalla sostituzione delle varietà attualicon altre “tolleranti” perché questenon sono comunque qualitativa-mente all’altezza delle esistenti,anche se ormai vecchie, ma solo perl’età. Fra i paesi extra Ue colpisce, come alsolito, il dato della Cina, anche se sitratta di una stima e si riferisce a pro-dotto realizzato soprattutto in azien-de famigliari e per ora consumatoall’interno, esportato solo in piccolequantità. Non ci sono aggiornamenti partico-lari dall’emisfero Sud, dove Argen-tina, Cile e Sud Africa rappresentanocomunque ancora i paesi più signifi-cativi.Negli interventi dei rappresentantidei diversi paesi sono emersi alcunipunti che diventano spunti di discus-sione interessanti perché riguardanoquestioni spesso dibattute aspramen-te anche in Italia fra gli addetti ailavori. Il primo è la conferma di uncerto aumento dei costi di produzio-ne non recuperato dai prezzi remu-nerati alla produzione che nell’ulti-ma campagna sono andati menobene degli anni precedenti. Il secon-do elemento riguarda gli ostacoli allapossibilità di export in molti paesideterminati dall’applicazione dellecosiddette “barriere fitosanitarie”,usate soprattutto come strumentali alcontenimento delle importazioni.Un terzo elemento è l’esigenza di te-nere alta la valorizzazione della perae l’informazione di supporto perallargare i consumi anche a coloroche la conoscono poco.Per quanto riguarda il panorama va-rietale, le cultivar ancora maggior-mente diffuse, considerando tutti ipaesi esaminati (Ue ed extra Ue), so-no, in ordine decrescente di coltiva-zione, Conference, William bianco erosso, Abate Fetel e Decana d’Anjou.Meno diffuse, anche se ancora signi-ficative per specifici paesi produttori,risultano varietà come Blanquilla,Coscia Ercolini, Decana del Comizio,S. Maria, Rocha, Kaiser e Bosc’s.

Tabella 2 – Produzione di mele 2006 nei diversi paesi e previsioni 2007Consuntivo Previsione Variazione

2006 2007 previsione Paese (Tons) (Tons) 2007 su

consuntivo2006 (%)

Paesi UeItalia 1.991.000 2.080.000 4,5%Francia 1.584.000 1.613.000 1,8%Polonia 2.250.000 1.200.000 -46,7%Germania 948.000 952.000 0,4%Spagna 547.000 570.000 4,2%Olanda 347.000 391.000 12,7%Belgio 358.000 348.000 -2,8%Grecia 267.000 266.000 -0,4%Ungheria 480.000 203.000 -57,7%Gran Bretagna 174.000 202.000 16,1%Portogallo 247.000 197.000 -20,2%Austria 161.000 194.000 20,5%Repubblica Ceca (senza orti) 159.000 106.000 -33,3%Bulgaria 65.000 60.000 -7,7%Slovenia 50.000 60.000 20,0%Lituania 100.000 40.000 -60,0%Danimarca 27.000 26.000 -3,7%Lettonia 32.000 25.000 -21,9%Estonia 10.000 18.000 80,0%Slovakia 31.000 10.000 -67,7%

Totale Ue (a 27 paesi) 9.828.000 8.561.000 -12,9%Altri paesi europei extra UeTurchia 2.600.000 2.400.000 -7,7%Serbia 108.000 119.000 10,2%Croazia 42.000 53.000 26,2%Federazione russa 2.200.000 2.000.000 -9,1%Ucraina 800.000 700.000 -12,5%Moldavia 600.000 500.000 -16,7%Bielorussia 500.000 400.000 -20,0%Svizzera 138.000 140.000 1,4%

Totale altri paesi extra Ue 6.988.000 6.312.000 -9,7%Totale paesi europei indicati 16.816.000 14.873.000 -11,6%

Altri paesi emisfero NordUsa (United State of America) 4.200.000 4.300.000 2,4%Canada 650.000 680.000 4,6%Messico 2.400.000 2.400.000 0,0%Cina 24.000.000 25.000.000 4,2%Totale altri paesi emisfero Nord 31.250.000 32.380.000 3,6%

Totale emisfero Nord 48.066.000 47.253.000 -1,7%Alcuni paesi emisfero Sud * Quantità raccoltaSud Africa 680.000 700.000 2,9%Cile 1.500.000 1.600.000 6,7%Brasile 900.000 1.000.000 11,1%Argentina 1.000.000 1.050.000 5,0%Nuova Zelanda 400.000 410.000 2,5%Australia 200.000 200.000 0,0%

Totale paesi emisfero Sud 4.680.000 4.960.000 6,0%Totale generale 52.746.000 52.213.000 -1,0%

Fonte: Eurofel databank - Bruxelles e FAO(*) I dati dei paesi dell’emisfero Sud si riferiscono all’ultima campagna, quindisono praticamente riferiti alla quantità raccolta.

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Harrow Sweet è rimasta a livello dinicchia, soprattutto in Francia.

MeloPer quanto riguarda le mele, dal fo-rum è emersa una situazione moltoanomala rispetto alla media. Il ritor-no del freddo che ha caratterizzatospecialmente l’est europeo a fine in-verno, colpendo in particolare la Po-lonia, ha determinato danni produt-tivi forti che incidono molto sullamedia europea in quanto la Polonia,come si deduce dalla Tabella 2 è, incondizioni normali, il primo produt-tore della Ue. A livello dell’Unione Europea, le pre-visioni indicano una produzione dimele inferiore di circa il 12% rispettoal 2006, un dato che rappresenta lacontrazione maggiore registrata negliultimi anni.La mela, come la banana e in buonaparte gli agrumi, è uno dei frutti checontinuano a registrare un andamen-to positivo dei consumi in tutti i pae-si del mondo.In Italia è attesa una produzionesuperiore di circa il 4,5% rispetto alconsuntivo dell’anno scorso.Fra i paesi europei ancora al di fuoridella Ue, si segnalano la Turchia e laRussia, quest’ultima con una produ-zione di circa 2,0 milioni di tonnel-late.

Al di fuori del contesto europeoemergono la solita Cina e i paesi giàconosciuti per la produzione di melecome gli Stati Uniti d’America, ilCanada, il Messico, l’Argentina, ilBrasile, il Cile, la Repubblica SudAfricana, la Nuova Zelanda.Per ciò che concerne le varietà, sonoancora in evidenza i principali grup-pi già conosciuti: la Golden Deli-cious è sempre la più diffusa neipaesi esaminati; seguono RedDelicious, Stark Delicious, Gala,Jonagold, Idared, Granny Smith,Brebaurn. Infine, non per importan-za, sono in forte/discreta crescita ilgruppo delle Fuji e il gruppo dellePink.Nel corso dell’incontro sono stateeffettuate alcune riflessioni sull’anda-mento della produzione di mele e sualcuni dei temi più attuali riguardan-ti il settore.Per quanto concerne il prodotto bio-logico da consumo fresco, si riconfer-ma che prezzi e consumi mostranoattualmente una sostanziale stazio-narietà, mentre la domanda è moltovariabile da paese a paese; più consi-stente ed in aumento nei paesi delCentro-Nord Europa e meno pres-sante nei paesi del Sud e dell’Esteuropeo.Il melo è la coltura che negli ultimianni è stata maggiormente interessa-

ta dal ricambio varietale e dalla sosti-tuzione di vecchi impianti frutticolicon nuovi a gestione più razionale ecaratterizzati da elevate rese ad ettarocomunque a parità di qualità. Da Prognosfruit è poi emerso che inquasi tutti i paesi del mondo i pro-duttori mostrano ancora alcune ca-renze nella capacità e volontà aggre-gativa dell’offerta, come hanno sotto-lineato in particolare i melicoltori delTrentino Alto Adige e quelli francesi,spagnoli e tedeschi. Inoltre, è stato sottolineato cheoccorre trovare occasioni per aumen-tare il dialogo con la Gdo, perché no-nostante i rapporti in corso aumenta-no le difficoltà per sviluppare lineecommerciali logiche e rispettose deidiversi attori della filiera. Tutto ciò siripercuote sulla qualità, sulle garan-zie ai consumatori e sull’eccesso dicosti non recuperati.Occorre poi aumentare la promozio-ne a livello mondiale, come ricorda-to in particolare dall’Italia e dallaFrancia, e serve un maggior inter-scambio sulle quantità stoccate neltempo; il monitoraggio eseguito inEuropa, soprattutto nell’ambitoAreflh (regioni produttrici Sud Euro-pa) è considerato utile e di buonauspicio alla razionalizzazione delsettore.Infine, nel corso dell’incontro è statoricordato che occorre affrontare inmodo organico, almeno in Europa,la questione della revisione deiRegolamenti Commerciali di Qua-lità, soprattutto partendo dal concet-to della qualità intesa come parame-tro che vogliamo salvaguardare, pre-disponendo una revisione che passatramite l’ipotesi di un Regolamentocomposto da una parte generale contutti gli adempimenti orizzontali atutti i prodotti (es: identificazioneorigine) e da tante schede tecnicheallegate (una per prodotto) con iparametri specifici di prodotto/coltu-ra (es: calibratura mele).L’auspicio è che la campagna2007/2008 possa esser positiva per iproduttori di pere e mele e questiprodotti mantengano ed aumentinosempre il proprio valore e ruoloall’interno della gamma frutticolaconsumata a livello mondiale.Un momento dei lavori di Prognosfruit.

UNO STRUMENTO INNOVATIVO PER GESTIRE DATI E INFORMAZIONI

Daniele Frisoni - Erika PratiBusiness Intelligenge Consultant - Gruppo Sistema

Una Organizzazione di Produt-tori (Op) leader in Europacome Apo Conerpo, con una

base sociale di 45 cooperative, che rac-colgono la produzione di oltre 8.700coltivatori in 92 strutture di lavorazio-ne, per svolgere i propri compiti istitu-zionali tratta ogni giorno milioni dinumeri e di dati. Il mercato, le istituzioni, i soci pongo-no continuamente domande e richie-dono risposte tempestive ai dirigenti eai funzionari dell’associazione. Nonsempre è facile disimpegnarsi in mezzoad una massa di numeri così volumi-nosi ed eterogenei e soprattutto coglie-re tempestivamente le informazionicorrette per guidare l’associazione versoi risultati che questa si prefigge.Per questo Apo Conerpo ha deciso didotarsi di strumenti innovativi diBusiness Intelligence (B.I.) e di avviareun piano che nei prossimi mesi preve-de di attivare alcuni cruscotti informa-tivi su: a) capacità produttiva, b) com-mercializzazione del prodotto, c)

finanziamenti dei Piani Operativi. Sui primi due argomenti a), b) saràpresa in esame la base sociale di ApoConerpo, mentre per il terzo argo-mento c) l’oggetto sarà l’intera realtàdi Finaf, l’Aop che raggruppa le OpApo Conerpo, Orogel Fresco, Coop.Modenese Essiccazione Frutta, Acom,Alpo, Conserve-Gard.Il compito di ciascuno di questi cru-scotti è fornire alla Op uno strumentodi lavoro potente e veloce per avere unquadro sintetico dei fenomeni delmercato ortofrutticolo, per analizzareinterattivamente le situazioni di criti-cità o le opportunità che si prospetta-no, per verificare l’efficacia delle azio-ni avviate. Analizzare i fatti secondodiversi punti di vista e prospettive,metterli in relazione, simulare scenariin tempi rapidi e con informazionicerte darà all’associazione, e ai pro-duttori che rappresenta, un ulterioreimpulso per migliorarne strategie ecompetitività.Area Commercializzazione: le principalianalisi riguarderanno i prodottiimmessi sul mercato dalle cooperativeassociate, l’operato delle due societàdi commercializzazione (Alegra eNaturitalia), la penetrazione nei diver-si segmenti di mercato per prodotto(varietà, pezzatura, condizionamento,prodotto controllato), per canale

(grande distribuzione, distri-buzione organizzata, normaltrade, industria), per destina-zione geografica (zone, paesi,macro aree). Area Produzione: verrannoesaminate le serie storichedei dati catastali degli im-pianti per verificare la capaci-tà produttiva della base so-ciale, la sua evoluzione nel

Un metodo moderno messo apunto da Gruppo Sistema permigliorare la gestione di unaabbondante massa di dati e facili-tare il raggiungimento degli obiet-tivi prefissati.

Apo Conerpo adottala Business Intelligence

tempo, per orientare l’offerta valoriz-zandone le capacità vocative. Questidati a loro volta potranno essere con-frontati con quelli forniti da organi-smi istituzionali come Regione, Istat,Comunità Europea e Fao.Area Finanziamenti (PO): le analisi diquesta area verteranno sulle pratichedi finanziamento gestite da Finaf nel-l’ambito dei Piani Operativi. Avran-no per oggetto il coltivatore, la coo-perativa, l’Op, l’area geografica del-l’impianto, l’azione di investimento(sottoazione e sub-azione), il pro-dotto (specie, varietà), la correlazio-ne (per i soli soci Apo Conerpo) trafinanziamenti e impianti risultanti acatasto per le superfici oggetto di in-tervento.Al termine di questo progetto ApoConerpo disporrà di potenti strumen-ti di analisi che aiuteranno a com-prendere meglio e prima l’evoluzionedel complesso settore dell’ortofrutta eserviranno ad orientare le attività e gliimpegni sulla base di informazionicoerenti e misurabili.Per realizzare questo progetto diBusiness Intelligence, Apo Conerpoha scelto come partner GruppoSistema e Board Mit. Il primo per lacompetenza professionale che ha con-solidato negli anni sviluppando diver-si progetti informatici nel settore asso-ciativo ed in particolare dell’ortofrut-ta, il secondo per la sua tecnologiainnovativa e facilità d’uso, che rendo-no questo software uno strumento diavanguardia per il supporto alle deci-sioni.Dell’evoluzione del progetto avremooccasione di parlarne in modo piùapprofondito nei prossimi numeri diOrtofrutta Notizie anche con intervi-ste ai funzionari dell’associazione.