Le vie I dati dei bilanci deL successo e distributrici ... · ad arrivare al pubblico con un...

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I dati dei bilanci delle imprese produttrici e distributrici sono uno strumento prezioso LE VIE DEL SUCCESSO SONO INFINITE 18 www.commercioelettrico.com Anno 5, N.2 I dati dei bilanci delle imprese produttrici e distributrici di materiale elettrico pub- blicati da Cerved sono, da questo punto di vista, uno strumento prezioso. Muo- vendoci lungo questa linea presentiamo nell’articolo i risultati di un esercizio, tra i tanti che abbiamo effettuato presso il CESDE, per esplorare tutto il potenziale informativo dei bilanci per il settore della distribuzione elettrica: in questo caso ci siamo focalizzati principalmente sulla performance complessiva, individuando le imprese con i migliori risultati nel 2012, e domandandoci se esse hanno qualche cosa in comune, una sorta di “formula del successo”, o, più modesta- mente e semplicemente, dei valori dei ratios che le distinguono in modo netto dalle altre imprese del settore. Una premessa: “i primi della classe” tendono a mantenere la propria supre- mazia nel tempo La nostra analisi si basa sui bilanci del 2012. Tuttavia, abbiamo fatto alcune ana- lisi preliminari, confrontando i risultati del 2012 con quelli del 2011, del 2010 e, in alcuni casi, anche del 2009: i risultati sono molto chiari. I livelli di performance (e, in generale, i ratios) sono tendenzial- mente strutturali: chi ha performance superiori alla media tende a mantenere questa posizione nel tempo, così come le imprese deboli tendono a rimanere tali nel corso degli anni. L’analisi dei bilanci per- mette, innanzi tutto, di valutare la performance dell’imprese in termini complessivi, cioè di crescita dell’impre- sa, di redditività, e, per i più raffinati, di rischio. Inoltre, permette, attraverso l’analisi dei ratios, o indici di bilancio, di comprendere diversi aspetti delle politi- che e delle strategie seguite dall’impresa (struttura finanziaria, politiche di debito e credito commerciale, politiche delle scorte, produttività, ecc.) e come queste influiscono sulla performance aziendale. Nota: ogni punto della figura corrisponde ad un’impresa di distribuzione. Più il punto è a destra, maggiore è la crescita; più è in alto, maggiore è il ROE (%) * Esclusi outlier Figura 1 – Performance dei grossisti di materiale elettrico - 2012*

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I dati dei bilanci delle imprese produttrici e distributrici sono uno strumento prezioso

Le vie deL successo sono infinite

18 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.2

I dati dei bilanci delle imprese produttrici e distributrici di materiale elettrico pub-blicati da Cerved sono, da questo punto di vista, uno strumento prezioso. Muo-vendoci lungo questa linea presentiamo nell’articolo i risultati di un esercizio, tra i tanti che abbiamo effettuato presso il CESDE, per esplorare tutto il potenziale informativo dei bilanci per il settore della distribuzione elettrica: in questo caso ci siamo focalizzati principalmente sulla performance complessiva, individuando le imprese con i migliori risultati nel 2012, e domandandoci se esse hanno qualche cosa in comune, una sorta di “formula del successo”, o, più modesta-mente e semplicemente, dei valori dei ratios che le distinguono in modo netto dalle altre imprese del settore.

Una premessa: “i primi della classe” tendono a mantenere la propria supre-mazia nel tempoLa nostra analisi si basa sui bilanci del 2012. Tuttavia, abbiamo fatto alcune ana-lisi preliminari, confrontando i risultati del 2012 con quelli del 2011, del 2010 e, in alcuni casi, anche del 2009: i risultati sono molto chiari. I livelli di performance (e, in generale, i ratios) sono tendenzial-mente strutturali: chi ha performance superiori alla media tende a mantenere questa posizione nel tempo, così come le imprese deboli tendono a rimanere tali nel corso degli anni.

L’analisi dei bilanci per-mette, innanzi tutto, di valutare la performance dell’imprese in termini

complessivi, cioè di crescita dell’impre-sa, di redditività, e, per i più raffinati, di rischio. Inoltre, permette, attraverso l’analisi dei ratios, o indici di bilancio, di comprendere diversi aspetti delle politi-che e delle strategie seguite dall’impresa (struttura finanziaria, politiche di debito e credito commerciale, politiche delle scorte, produttività, ecc.) e come queste influiscono sulla performance aziendale.

Nota: ogni punto della figura corrisponde ad un’impresa di distribuzione. Più il punto è a destra, maggiore è la crescita; più è in alto, maggiore è il ROE (%)

* Esclusi outlier

Figura 1 – Performance dei grossisti di materiale elettrico - 2012*

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Vi sono naturalmente condizioni “di rot-tura” in cui questi assetti si alterano, ad esempio in presenza di concentrazioni, chiusure di “vicini ingombranti”, nuo-ve entrate dall’esterno, come nel caso dell’ingresso sul mercato di un grande operatore estero. Ma se guardiamo al nostro settore negli ultimi 3÷4 anni os-serviamo che la classifica delle perfor-mance ha un buon grado di stabilità: più forte se si guarda il ROE, un po’ meno forte nel caso della crescita.Questo fatto è per noi di particolare in-teresse, perché i dati di bilancio tendono ad arrivare al pubblico con un ritardo di circa un anno, e questo porterebbe a concludere che siano vecchi. Osserva-zione che perde rilevanza in presenza di fenomeni strutturali, che permangono nel tempo.

Le imprese hanno puntato suLLa redditività più che suLLa crescitaPer misurare la crescita dell’impresa l’indicatore più utilizzato, e più rilevante dal punto di vista economico, è il tasso di crescita percentuale del fatturato. La crescita è importante per l’azionista perché determina la capacità di reddito di lungo termine e il valore di cessione dell’impresa.Più complessa la scelta dell’indicatore di redditività, tra ROE, ROA, ROI, utile/rica-vi, e svariati altri. Noi, anche per evitare un’eccessiva complessità di analisi, ab-biamo assunto in questo caso il punto di vista dell’azionista (che nella distribuzio-ne elettrica all’ingrosso coincide di nor-ma con l’imprenditore): abbiamo quindi adottato il ROE (Return On Equity), che misura la redditività netta del capitale investito dagli azionisti. Indicatori diver-si, come ad esempio il ROA (Return On Assets) misurano la redditività dell’in-sieme dell’attivo, in cui confluiscono tutti gli asset dell’impresa, “pagati” sia dal capitale proprio, sia da quello di debito; se, ad esempio, i tassi sono bassi rispet-to al ROA, si può aumentare il ROE, cioè il ritorno degli azionisti, aumentando il capitale di debito. Per ragioni di semplicità in questo ar-ticolo non consideriamo un terzo indi-catore interessante per l’azionista, cioè il rischio: ad esempio, un’azienda con forte indebitamento sul breve termine, può avere alto ROE in periodi di tassi di interesse bassi, ma è fortemente espo-sta al rischio di perdite in presenza di rialzi dei tassi.Concentrando quindi l’attenzione sul

2012, e considerando l’insieme di tutte le imprese dell’indagine Cerved, abbiamo incrociato i due indicatori di performan-ce, cioè redditività e crescita del fattura-to. I risultati sono riassunti nella figura 1, in cui ogni punto rappresenta un’im-presa dell’indagine Cerved: più il punto è a destra, più l’impresa è cresciuta; più è in alto, più l’impresa ha guadagnato. Se dividiamo la figura in 4 quadranti, vedia-mo che:- nel primo quadrante in alto a destra, si trovano i “primi della classe”, che hanno avuto sia crescita del fatturato, sia ROE elevato;- nel terzo quadrante, in basso a sini-stra, si trovano “gli ultimi della classe”, che hanno avuto sia una riduzione del fatturato, sia un ROE negativo (quindi: gli azionisti hanno perduto);- negli altri due quadranti le situazioni intermedie, in cui l’impresa ha salvato il ROE, accettando una riduzione del fattu-rato (IV quadrante), oppure è cresciuta, ma con un ROE negativo (III quadrante).

Il grafico evidenzia, coerentemente con la riduzione della domanda già discus-sa nei nostri articoli precedenti, che la maggior parte delle imprese si è foca-lizzata, per scelta odi fatto, sull’obiettivo della redditività, anche a costo di accet-tare una riduzione del fatturato, e che un numero non piccolo di imprese, quasi il 20% del campione, ha avuto un risultato negativo, sia sul fronte del fatturato, sia su quello della redditività.I “nomi e cognomi” di tutte le imprese, con la rispettiva collocazione, si possono trovare nell’indagine Cerved.

i best performer hanno sceLto strade per iL successo tutte diverse tra LoroFocalizziamo ora l’attenzione sul primo quadrante, quello dei “primi della clas-se”. Tra queste ne abbiamo selezionate cinque, tralasciando le altre, o perché i risultati del loro bilancio 2012 sono distorti da processi di concentrazione ancora in corso, o perché, pur essendo nel primo quadrante, la loro crescita, o la loro redditività, pur positive, non sono state esaltanti. Insomma, abbiamo scel-to la crème de la crème.Le imprese sono:- Cieb Elettroforniture S.p.A.;- Elettrowatt S.p.A.;- E.F.90 S.r.l.;- Megawatt S.p.A.;- Elettrolazio S.p.A.

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20 www.commercioelettrico.comAnno 5, N.2

CIEB ELETTROFORNITURE

ELETTROWATT E.F.90 MEGAWATT ELETTROLAZIO Media Settore (*)

performance

ROE (%) 7,74 9,68 10,87 22,48 24,4 1,02

Tasso di Crescita % dei Ricavi netti 8,88 9,99 6,91 15,86 12,93 -10,75

Caratteristiche Strutturali

Ricavi Netti (Mln euro) 39,9 14,6 10,4 80,2 45,6

Area Gegrafica (Regione) Lombardia Lombardia Liguria Campania Lazio

Area Gegrafica (Provincia) Brescia Milano Imperia Napoli Roma, Latina,

Frosinone

ratios

ROA (%) 4,13 2,55 5,68 4,29 2,58 2,72

ROI (%) 6,02 4,03 12,28 6,52 6,51 4,31

% Margine ante oneri finanziari/Ricavi

2,88 1,58 3,96 2,88 1,54 2,17

Turnover 1,43 1,61 1,43 1,48 1,67 1,25

Giorni medi di scorta 47 69 86 30 33 60

% Oneri/Debiti finanziari 2,03 4,12 7,6 3,6 4,79 3,41

% Debiti finanziari EES/Debiti finanziari fotali

100 98,18 36,2 72,52 74,63 87,43

% Patrimonio netto/Debiti finanziari totali

59,76 13,29 117,93 26,26 61,44 84,02

Liquidita immediata 116,61 74,03 98,63 125,71 113,47 105,2

Liquidita a breve termine 142,84 115,28 167,74 142,99 136,74 138,72

Ricavi per dipendente (Migliaia di euro)

687,4 324,7 346,4 704,1 608,2 381,8

Valore aggiunto operativo per dipendente (Migliaia di euro)

76,1 46,2 50,7 63,5 63,8 54,4

Costo lavoro per dipendente (Migliaia di euro)

51,9 44,7 37,3 35 40,8 41,7

Durata media crediti commerciali (giorni)

183 116 100 190 174 165

Durata media debiti commerciali (giorni)

62 62 103 79 125 95

Tasso di Crescita % MOL -3,57 -78,48 -45,31 -3,3 136,07 -44,39

Tasso di Crescita % Attivo 10,9 -16,47 15,25 33,15 9,94 -5,21

Tasso di Crescita % Patrimonio Netto 8,05 9,77 11,44 26,93 31,03 4,75

Tabella 1 - Comparazione dei cinque best performers e della media del settore; 2012*

*Ratios sul bilancio somma di tutte le imprese dell’indagine Cerved

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Si noti che non si tratta di imprese “si-mili”, cioè ad esempio appartenenti allo stesso territorio, o con la stessa stra-tegia, o con lo stesso tipo di struttura finanziaria, o appartenenti alla stessa classe dimensionale. Al contrario esse sono assolutamente eterogenee per dimensioni, per area geografica, per struttura finanziaria. Non sono, quindi, imprese “comparabili” in senso stretto, l’unica cosa che hanno in comune è di avere avuto un buon risultato nel 2012 (e, in generale, nell’ultimo triennio). Ma nonostante questo vale la pena di fare un esercizio di comparazione: esso permet-te di verificare se, almeno con riferimen-to a quanto si può dedurre dai bilanci, vi è qualcosa che accomuna queste impre-se e le distingue in modo netto da tutte le altre, una sorta di “formula del succes-so”, come potrebbe essere, ad esempio, l’elevata produttività del lavoro.I risultati sono riportati nella tabella 1, in cui le imprese sono ordinate da sini-stra verso destra, da quella con il ROE più basso a quella con il ROE più elevato. L’ultima colonna è il bilancio somma, che esprime come già detto, la situazio-ne media di tutto il settore della distribu-zione all’ingrosso di materiale elettrico.Se si ha la pazienza di osservare la tabel-la con attenzione si nota che, in estrema sintesi, le cinque imprese “migliori” non hanno ratios simili in (quasi) nessun caso, né si distinguono in modo chiaro ed inequivocabile, come gruppo, rispetto alla media del settore (bilancio somma). Se prendiamo, a titolo di esempio, alcuni dei ratios più utilizzati, si osserva che:- il costo del lavoro per dipendente, che nell’insieme del settore è pari a 41.700 euro anno, varia per i best performer tra 35.000 e 51.900 euro; comprensibilmente più basso per le imprese del Sud (Mega-watt) e più alto per le imprese del Nord Italia, ma anche in questo con eccezioni, perché ad esempio E.F.90, ligure, ha un valore (37.300 euro) appena superiore a quello di Megawatt;- i ricavi per dipendente, pari a 381.800 euro anno nel settore, variano, tra i primi della classe tra un minimo di 324.700 euro e un massimo di 687.400 euro;- la struttura finanziaria, sintetizzata nel rapporto % patrimonio netto/debiti finan-ziari totali, pari nel settore a 381,8, varia tra i best performer tra 13,29 e 117,93;- i giorni medi di scorta, pari a 60 a livello nazionale, variano tra le imprese migliori da un minimo di 30÷33 (Megawatt e Elet-trolazio) a 86;

- la durata dei crediti commerciali, che tra l’altro non è correlata a quella dei debiti commerciali, è pari a 165 giorni a livello nazionale, mentre varia tra un minimo di 100 (116 per Elettrowatt) e un massimo di 190.

Variazioni paragonabili si riscontrano per tutti gli altri ratios, su cui non insistiamo ulteriormente.

concLusioniDi fronte alle difficoltà del mercato, la maggior parte delle imprese ha cercato di salvaguardare per quanto possibile la redditività, accettando, di fatto o per scelta, una riduzione del fatturato; quasi un quinto delle imprese ha subito perdite su entrambi i fronti. Alcune imprese al contrario sono riuscite ad ottenere buoni risultati su tutti e due gli indicatori, cre-scita del fatturato e redditività, anche se magari inferiori a quelli del passato.Analizzando le migliori tra queste impre-se abbiamo visto che esse sono molto diverse tra loro per caratteristiche strut-turali, quali le dimensioni e il territorio di presenza. Abbiamo visto, inoltre, che hanno utilizzato strategie e politiche, per come possiamo dedurle dai ratios di bilancio, diversificate: si può “vincere” con un costo del lavoro alto o basso, con una produttività elevata o ridotta, con una struttura finanziaria caratterizzata da poco o da molto indebitamente, con magazzini grandi o piccoli. Per ciascu-no di questi parametri le differenze tra le aziende migliori sono molto rilevanti, spesso con uno scarto tra il valore mino-re e il maggiore nell’ordine dell’80÷90%. Se si confrontano queste aziende con la media del settore, si vede che per tutti i parametri abbiamo primi della classe sopra la media e primi della classe sotto la media.Il “segreto” del successo non è nel valo-re di un singolo indice, ma nella miscela di valori degli indici. L’analisi di bilancio permette di capire, come abbiamo visto nell’articolo di febbraio, di quanto si può migliorare su ogni indice e, anche grazie a tecniche di simulazione, quale è il mix ottimale di miglioramenti da adottare.

Marco Scarpinato

CIEB ELETTROFORNITURE

ELETTROWATT E.F.90 MEGAWATT ELETTROLAZIO Media Settore (*)

performance

ROE (%) 7,74 9,68 10,87 22,48 24,4 1,02

Tasso di Crescita % dei Ricavi netti 8,88 9,99 6,91 15,86 12,93 -10,75

Caratteristiche Strutturali

Ricavi Netti (Mln euro) 39,9 14,6 10,4 80,2 45,6

Area Gegrafica (Regione) Lombardia Lombardia Liguria Campania Lazio

Area Gegrafica (Provincia) Brescia Milano Imperia Napoli Roma, Latina,

Frosinone

ratios

ROA (%) 4,13 2,55 5,68 4,29 2,58 2,72

ROI (%) 6,02 4,03 12,28 6,52 6,51 4,31

% Margine ante oneri finanziari/Ricavi

2,88 1,58 3,96 2,88 1,54 2,17

Turnover 1,43 1,61 1,43 1,48 1,67 1,25

Giorni medi di scorta 47 69 86 30 33 60

% Oneri/Debiti finanziari 2,03 4,12 7,6 3,6 4,79 3,41

% Debiti finanziari EES/Debiti finanziari fotali

100 98,18 36,2 72,52 74,63 87,43

% Patrimonio netto/Debiti finanziari totali

59,76 13,29 117,93 26,26 61,44 84,02

Liquidita immediata 116,61 74,03 98,63 125,71 113,47 105,2

Liquidita a breve termine 142,84 115,28 167,74 142,99 136,74 138,72

Ricavi per dipendente (Migliaia di euro)

687,4 324,7 346,4 704,1 608,2 381,8

Valore aggiunto operativo per dipendente (Migliaia di euro)

76,1 46,2 50,7 63,5 63,8 54,4

Costo lavoro per dipendente (Migliaia di euro)

51,9 44,7 37,3 35 40,8 41,7

Durata media crediti commerciali (giorni)

183 116 100 190 174 165

Durata media debiti commerciali (giorni)

62 62 103 79 125 95

Tasso di Crescita % MOL -3,57 -78,48 -45,31 -3,3 136,07 -44,39

Tasso di Crescita % Attivo 10,9 -16,47 15,25 33,15 9,94 -5,21

Tasso di Crescita % Patrimonio Netto 8,05 9,77 11,44 26,93 31,03 4,75

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