OTTAVO GRAN GALÀ BERGAMO9 APRILE 2009Teatro Donizetti

Benvenuti a questa serata di spettacolo e di solidarietà per l'ottava edizione del Gran GalàBergamo: festeggiamo anche il ventesimo anniversario di costituzione dell'Associazione CurePalliative e sosteniamo la qualità di cura e assistenza ai malati in fase avanzata, sia in degenzache a domicilio.

L'Associazione Cure Palliative ONLUS ringrazia i cittadini bergamaschi per la convinzione concui hanno creduto nello sviluppo della terapia del dolore e delle cure palliative nella nostraprovincia, aiutandoci anche a creare l'Hospice Kika Mamoli di Borgo Palazzo e la rete dell'assi-stenza domiciliare delle cure palliative.

La battaglia contro la sofferenza fisica, psicologica, sociale e spirituale non è mai finita e abbia-mo ancora molto da fare: naturalmente contiamo ancora sul Vostro aiuto, perché siamo sem-pre più convinti che "Bergamo ha un cuore grande".

N.B.: in queste poche pagine (insieme alla presentazione degli artisti e delle realtà che ci sosten-gono) pubblichiamo una breve sintesi della nostra attività, mentre vi invitiamo a leggere il noti-ziario "Verso Sera"

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visitatelo e fatelo visitare.

PRESENTANOFRANCESCA MANENTI E MAX PAVAN

ANTONELLA RUGGIERO

Il nome di Antonella Ruggiero, una delle voci più versatili del panora-ma italiano, ha attraversato gli ultimi venticinque anni della musicaitaliana; con le sue canzoni ha raccontato e seguito in parallelo l'evo-luzione e la traiettoria dei costumi, del gusto del grande pubblico.Prima con i Matia Bazar e poi, dagli anni novanta, con una carrierasolista, tanto variegata quanto di successo, la sua abilità di interprete,intrecciata ad una naturale curiosità, al desiderio di spaziare oltre iconfini delle formule e dei linguaggi tradizionali, ha saputo toccarecampi e punti virtualmente molto distanti tra loro.

accompagnamento musicalePianoforte Mark HarrisVocoder Roberto Colombo

CORO KIKA MAMOLIDEI VOLONTARI ACP

E’ nato nel corso del 2008 grazieallo stimolo del Chorus della Ter-za Università che si è esibito inalcuni concerti nella verandadell'Hospice di Borgo Palazzo.Il coro è diretto dalla maestraLaura Saccomandi

STEFANO MICELI

Si è imposto all'attenzione internazionale in America, Europa e Ocea-nia a seguito di importanti collaborazioni con prestigiosi teatri e istitu-zioni orchestrali nella duplice veste di pianista e direttore d'orchestra.La stagione 2009 / 10 lo vede impegnato nei teatri di San Pietroburgo,Tel Aviv, Sofia, Las Cruces, Nancy, Toledo, Maastricht e Belgrado.Direttore Musicale dell'Orchestra Sinfonica Italiana, è docente di Pia-noforte presso l'Istituto Musicale "G. Verdi" di Prato, consulente Artisticodel Melbourne Italian Festival in Australia e fondatore e direttore artisti-co del "MIF PRIZE Competition Italy and Australia".Stefano Miceli ha ricevuto una Medaglia in Argento dal Presidente del-la Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del Concerto Celebrativodella Carta Costituzionale che recemente ha tenuto a Roma.

ALEXANDRE HINTCHEV

Si è laureato all'Accademia Musicale di Sofia con il MaestroKonstantin Ganeve, successivamente all'Accademia di SantaCecilia di Roma. Ha beneficiato dei consigli di SviatoslavRichter, Alexis Weissenberg, Sergio Fiorentino, Luciano Berioe George Prêtre. Ha tenuto concerti per pianoforte ed orche-stra in Europa, America, Asia. Tiene numerose Master-Class inItalia e negli USA - Università Cattolica di Washington, Conser-vatorio "S. Pietro a Majella" di Napoli, Euro Music Festival -Leipzig (Germania)

TIZIANA MANENTILa cantante, interprete e autrice bergamasca Tiziana Manenti è un'artistaeclettica e multiforme, tra la passione per il pop e la christian music. Hapartecipato al maxi-concerto "Pax Mundi" del 2006 trasmesso da Rai 2 inmemoria di Papa Giovanni Paolo II e a numerose manifestazioni, nazionali einternazionali, come il "Girofestival" in onda su Rai 3, ottenendo lusinghiericonsensi di critica e pubblico, fra televisione e tournée.La passione la spinge verso la musica pop con all'attivo una decina di singo-li. Con il Cd compilation "Azzurra" ritorna alle origini che affondano nellecanzoni a tema religioso. Alla carriera artistica abbina l'attività di insegnan-te di lingua inglese, attualmente all'istituto comprensivo di Casazza.

ALEJANDRO ANGELICA Y TALI GONAlejandro Angelica, argentino, e Tali Gon, israeliana, sono una giovane eraffinata coppia di danzatori, di impatto incisivo e grande versatilità; spazianodal tango canyengue all'electrotango, dal tango salón alla milonga con traspié,dal vals al tango show. Sviluppano tutte le possibilità del tango come espres-sione corporea, come teatralità e come mezzo di comunicazione non verba-le. La loro tecnica e le loro capacità artistiche li portano ai limiti estremidell'improvvisazione, considerato l'aspetto più profondo del tango, fedeli allepiù antiche tradizioni e alla ricerca delle più attuali ed evolute forme e dina-miche della danza. Il metodo innovativo sviluppato da Alejandro Angelica,danzatore, ricercatore ed artista polivalente, si fonda sull'analisi del movi-mento, la comunicazione, l'interpretazione della musica e l'interazione dellacoppia come entità individuale dentro al contesto della milonga.

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Radio ufficiale della manifestazione

Sono già passati venti anni da quel 1989 chevide la costituzione dell'Associazione Cure Pal-liative a Bergamo.L'Hospice Kika Mamoli di Borgo Palazzo, rea-lizzato dall'Associa-zione Cure Palliativegrazie alla generositàdei bergamaschi, è unesempio importantedi quanto può esserefatto coniugando unaforte capacità proget-tuale e un diffuso im-pegno solidaristico: èun esempio concretodi come un progettodi civiltà può diventa-re un obiettivo fatto proprio dalla comunità.Fino agli anni ottanta era quasi impossibile par-lare delle fasi avanzate e non guaribili del tu-more e di altre malattie croniche degenerativee della necessità di garantire comunque ai ma-lati cura e assistenza conl'obiettivo della migliorequalità di vita possibile.Erano argomenti tabù epareva da sognatori ipotiz-zare sia l'assistenza a do-micilio che una degenzaspecifica, diversa dal tradi-zionale reparto: l'ospeda-le, infatti, ha i suoi ritmi emetodi mirati a risolvere lafase acuta della malattia, enon risponde alle necessi-tà dei malati inguaribili in

L'ASSOCIAZIONE CURE PALLIATIVECOMPIE VENTI ANNI

fase avanzata. Serve, invece, una degenza ba-sata sulla centralità del malato e questa strutturaè l'hospice.Partendo dalla terapia del dolore e dalla scelta

di combattere il dolo-re eliminabile, nel1989 nacque l'ACP esi articolarono i primiinterventi di assisten-za domiciliare inte-grata, con l'equipe dimedici, infermieri,psicologi, assistentisociali, volontari, eper l'affermazionedelle cure palliative,cioè le cure totali, il

prendersi cura di tutte le sofferenze fisiche, psi-cologiche, sociali e spirituali del malato, con ilcoinvolgimento attivo anche della famiglia: pal-liative deriva, appunto, da "pallium", il mantellodei romani che proteggeva tutto il corpo, tutti i

bisogni.Ci impegnammo in una ar-ticolata attività di informa-zione, comunicazione, for-mazione rivolta ai mediciospedalieri, ai medici dimedicina generale, al per-sonale infermieristico, aglipsicologi, agli assistenti so-ciali, mentre si estendeva-no le iniziative di sensibi-lizzazione rivolte ai mala-ti, ai parenti, alle istituzioni

ed enti locali, all'intera popolazione.Era però fondamentale creare anche un ho-spice, una struttura di degenza a dimensionepiù simile possibile all'abitazione e con con-sistente presenza dell'equipe di cura e assi-stenza, così come nelmondo si era già fattoper migliaia di struttu-re: qui ci si potevaprender cura di quel20-25% di malati im-possibilitati a restare adomicilio (per l'inade-guatezza dello stesso,per le difficoltà di pre-senza dei parenti, perl'eccessiva ripetitivitàdegli interventi medi-co - infermieristici).Dal 97 al 2000 l'Associazione Cure Palliati-ve ha ristrutturato nell'area ex ONP, il padi-glione Verga, messo a disposizione dall'ASL,e l'ha consegnato agli Ospe-dali Riuniti di Bergamo per lagestione: cittadini bergama-schi di ogni territorio, di ognistrato sociale, di diversi livellied orientamenti culturalihanno fatto proprio questoobiettivo e ci hanno consen-tito di realizzarlo.Dal gennaio 2001 è operati-vo con le 12 camere singo-le, con letto aggiunto per ilparente e con bagno per di-sabili, con i letti di day-ho-spital e due ambulatori di te-rapia del dolore, con i suoisoggiorni, la cappella, la ve-randa … e con l'esempio diun modo di assistere e cura-re (equipe, centralità del ma-lato, ruolo dei parenti e deivolontari) che è ciò che volevamo affermare.Decine di volontari dell'Associazione CurePalliative operano nella struttura di degenza

in supporto all'equipe e mirati ai bisogni dei ma-lati e dei loro famigliari; altri si occupano del day- hospital anche in Oncologia medica o dell'as-sistenza domiciliare sul territorio; altri ancora se-guono organizzazione, comunicazione, raccol-

ta fondi.L'Unità StrutturaComplessa (USC)Cure Palliative - Tera-pia del Dolore - Ho-spice degli OspedaliRiuniti ha poi estesola sua attività anchealla ospedalizzazionedomiciliare: con unprogetto sperimentale,l'equipe dell'Hospicesegue direttamente acasa alcuni malati.

Ha anche promosso le cure palliative pediatri-che con il Progetto Caterina dedicato ai bambi-ni inguaribili e ha realizzato il Centro di Tera-

pia del Dolore e Cure Pallia-tive nella sede OORR di lar-go Barozzi, con attività am-bulatoriale e consulenza intutti i reparti.Sul fronte del dolore, ricor-diamo l'ottimo lavoro delComitato Ospedale SenzaDolore (COSD) degli Ospe-dali Riuniti, con formazionedel personale, protocollicontro il dolore in ogni re-parto, rilevazione del dolo-re in cartella, informazioneai cittadini.Ricordiamo anche l'iniziati-va promossa con l'Ordinedei Medici e rivolta a tutta laprovincia, denominata "Ber-gamo insieme contro il do-lore".

Nel frattempo l'Associazione Cure Palliative haampliato notevolmente la sua azione di comu-nicazione e sensibilizzazione verso gli operato-

ri e verso l'opinione pubblica e ha realizzato ar-ticolati progetti informativi e formativi anchenegli Istituti Superiori grazie ad una intesa conl'Ufficio Scolastico Provinciale.Grande diffusione ha il nostro notiziario "VersoSera" e grande risaltohanno le iniziative dispettacolo, sport, in-contri conviviali, con-vegni …Le cure palliativesono così diventateuna concreta realtàsanitaria e assisten-ziale nella nostra pro-vincia e ora si trattadi consolidarle,estenderle, migliorar-le.I tabù sono caduti, i progetti sono diventati per-corsi reali: ora questo diritto è garantito dal ser-vizio sanitario nazionale ed è gratuito, perchéfa parte dei LEA, i li-velli essenziali di as-sistenza che devonoessere garantiti adogni cittadino.Ricordiamo che inbergamasca all'Ho-spice ospedalieropubblico Kika Mamo-li di Borgo Palazzo siaggiungono quelloospedaliero privatodell'Istituto Palazzoloe quello residenzialeprivato di Gorlago, tutti accreditati e quindi gra-tuiti: c'è anche l'hospice residenziale di Verto-va in attesa di accreditamento.C'è poi la rete dell'Assistenza Domiciliare Inte-grata (ADI), coordinata dall'ASL della Provin-cia di Bergamo, che opera attraverso le equipeterritoriali accreditate per la cura e assistenza aimalati in fase avanzata al loro domicilio in tuttala provincia.A garantire ulteriormente l'attività della rete di

cure palliative l'Hospice di Borgo Palazzo ha lareperibilità telefonica 24 h su 24, 365 giorni al-l'anno per il personale accreditato operante sulterritorio dell'intera provincia, mentre la CentraleOperativa Cure Palliative e Domiciliarità si oc-

cupa anche delle con-sulenze dei medicipalliativisti, della veri-fica dei piani persona-lizzati di cura e assi-stenza e dell'elabora-zione dei dati del ser-vizio, sia in quantitàche in qualità.Al centro di tutto ciò,comunque, c'è sem-pre il malato con isuoi bisogni e conl'obiettivo della mi-

gliore qualità di vita possibile.Bergamo è diventata una esperienza significati-va nella costruzione della rete di cure palliati-

ve e ci diamo moltoda fare per creare econsolidare tutte le in-terconnessioni fra i di-versi reparti, le diver-se strutture di degen-za, il territorio e i me-dici di medicina gene-rale.Una particolare atten-zione è rivolta all'inte-grazione con la reteoncologica, attraver-so il Dipartimento In-

teraziendale Provinciale Oncologico (DIPO),ben sapendo che i malati oncologici sono unacomponente numericamente prevalente anchese la nostra attenzione deve essere rivolta a tut-te le patologie croniche degenerative, ancheneurologiche, cardiovascolari, infettive …Riteniamo giusto evidenziare che i punti criticidi questa rete di cure palliative stanno nelladebolezza della assistenza domiciliare integra-ta, sia per quanto riguarda la quantità dei casi

seguiti nell'intera provincia, sia per quanto ri-guarda la qualità del servizio da garantire aimalati e alle loro famiglie.Per avere la giusta continuità terapeutica è ne-cessario moltiplicare e migliorare le dimissioniprotette delle strutturedi degenza e benehanno fatto gli Ospe-dali Riuniti a costitui-re una Centrale Ope-rativa per le dimissio-ni protette.C'è poi da potenziarel'attivazione dell' ADIda parte dei medici dimedicina generale,visto che sono gli uni-ci autorizzati a dare ilvia a questo servizio.I soggetti accreditati per operare a domicilio conl'ADI - Cure Palliative possono e devono agirecon le loro equipe dicura e assistenza, inapplicazione di pianipersonalizzati che ri-spondano ai bisognidei malati e che pos-sono usufruire dellaconsulenza dei medi-ci palliativisti.L'ASL ha ora a dispo-sizione anche fondiaggiuntivi mirati aquesto scopo e quin-di ci attendiamo fortisegnali di potenzia-mento del servizio percoprire adeguata-mente il territorio.E' un progetto di civiltà: portiamolo avanti!Ci sentiamo in dovere di essere un chiaro e for-te esempio di qualità e per questo chiediamo atutti di sostenerci ancora, per rendere sempre piùconfortevole la degenza, per potenziare l'equi-pe dell'Hospice con altro personale di supporto(medici palliativisti, psicologi e altri operatori sa-

nitari e socio-assistenziali), per capillarizzare lecure palliative, per promuovere formazione e ri-cerca.La rete delle cure palliative deve estendersi edeve migliorare la qualità di vita delle persone

malate assistite: insie-me possiamo farcela.L'Associazione CurePalliative, nel suoventesimo anniversa-rio, conferma il suoimpegno su questofronte, rilancia la di-sponibilità a progettiunitari con le altreassociazioni di volon-tariato, ribadisce il so-stegno alle istituzioni

sanitarie e il nostro ruolo sussidiario per il mi-glioramento qualitativo e quantitativo del ser-vizio.

Bergamo ha uncuore grande e loha dimostrato so-stenendo e realiz-zando grandi pro-getti proposti dalleassociazioni di vo-lontariato berga-masche.Grazie per averesostenuto anchel'Hospice e le curepalliative e per far-lo nuovamentecon la presenza aquesta ottava edi-zione del GranGalà Bergamo.

Sappiamo di poter contare sempre sulla sensi-bilità e generosità dei cittadini bergamaschi.

Il presidentedell'Associazione Cure Palliative

Arnaldo Minetti

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L’Associazione Cure Palliative ringrazia i sostenitori delle iniziative di solidarietà

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Moltissimi negozi di diversi settori merceologici (farmacie, librerie, fioristi,gelaterie, pasticcerie, ristoranti, abbigliamento …) hanno sostenuto e conti-nuano a sostenere le nostre iniziative a sostegno dell'Hospice e della rete dicure palliative.Centinaia di cittadini ci inviano donazioni e devolvono il cinque per milleall'Associazione Cure Palliative.Insieme alle banche, alle aziende e ai gruppi associativi che garantiscono illoro supporto alla qualità di cura e assistenza ai malati in fase avanzata,sono loro che meritano il plauso e il grazie dell'intera nostra comunità.

Dalla cornice del prestigioso Teatro Donizetti:

Grazie agli Enti che ci hanno dato il patrocinioGrazie alle aziende e ai gruppi associativi per il sostegno

Grazie ai media per la comunicazioneGrazie agli artisti per la loro generosa partecipazione

Grazie ai volontari per la preziosa mobilitazioneGrazie a ciascuno degli spettatori

Organizzazione: grazie a Steffano GroupUfficio stampa: grazie a Alberto Zappa

Grafica e stampa: grazie a Artigrafiche Mariani & Monti srlFiori: grazie a Moretti Floricoltura

Parrucchieri: grazie a IMODTeatro: grazie a tutto lo staff

Grazie all'amica Anna Dolci

• Il modo più concreto di sostenerci è quello di iscriversi all'Associazione Cure Palliative - ONLUS:la quota annuale è di 25 euro, da versare sul conto corrente postale 15826241 intestato ACP.Con l'iscrizione si riceve quadrimestralmente anche il notiziario "Verso Sera"

• Per devolvere il 5 per mille dell'IRPEF all'ACP basta scrivere il nostro codice fiscale95017580168 nella casella riservata a "Sostegno alle organizzazioni non lucrative di utilitàsociale …"

Grazie, Bergamo